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Due specie di rane arboricole credute estinte in natura sono state riscoperte da un gruppo di ricercatori guidati da Sathyabhama Das Biju, dell’Università di Delhi in India. Gli esemplari sono stati trovati nelle giungle indiane nord-orientali e si ipotizza che ce ne possano essere altri in alcune regioni asiatiche, tra Cina e Thailandia. Secondo i ricercatori, inoltre, le due rane costituiscono un genere – che è stato chiamato Frankixalus – e non semplicemente due specie (il genere è la categoria che raggruppa le specie nella tassonomia). I risultati della nuova ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PLOS ONE e sono il frutto di una collaborazione tra ricercatori di più stati, compresi lo Sri Lanka, il Belgio e gli Stati Uniti. Le rane sono state riscoperte quasi per caso, spiega il Guardian. Alcuni ricercatori nel 2007 erano al lavoro per cercare altri anfibi nella foresta quando, una notte, sentirono alcuni versi particolari provenire dalle chiome di alcuni alberi. Nei mesi seguenti furono avviate alcune indagini per scoprire la provenienza di quei suoni, con la raccolta di alcuni esemplari e l’osservazione del comportamento delle rane. In seguito, test di laboratorio sul loro DNA hanno confermato l’appartenenza a un nuovo genere e il confronto con esemplari raccolti in passato ha confermato che le rane un tempo erano state date per estinte.
Rane estinte che non lo erano. In India sono state riscoperte due specie identificate per la prima volta quasi 150 anni fa, che si pensava non esistessero più in natura.
Le liste dei film che hanno incassato di più sono sempre interessanti da scorrere, ci mostrano dove spendiamo davvero i soldi quando andiamo al cinema e quali titoli sono stati visti così tanto da essere entrati in qualche modo nella cultura popolare, almeno per un pezzo di popolazione. La lista dei 25 film italiani che hanno incassato di più nella storia mostra cosa sia il cinema italiano: quello che vende e fa guadagnare, almeno. Ci sono moltissimi film di Natale di Neri Parenti, tanti film di Leonardo Pieraccioni, quelli di Aldo Giovanni e Giacomo e ovviamente Checco Zalone. Questa lista è stata messa insieme con i dati del sito Movieplayer.it. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I film italiani che hanno incassato di più. Un elenco istruttivo: sono tutti piuttosto recenti e quasi tutti dello stesso genere.
I Carabinieri del comando provinciale di Messina hanno arrestato Giuseppe Pezzino, un ragazzo di 26 anni accusato di avere appiccato buona parte degli incendi nel comune di Caronia, di cui si è parlato molto negli ultimi anni per la loro origine ritenuta dagli abitanti della zona misteriosa e inspiegabile. Pezzino è figlio di Nino Pezzino, presidente di una associazione di cittadini formata proprio per chiedere aiuti alle istituzioni da destinare agli abitanti di Caronia danneggiati dai fuochi. Il giudice per le indagini preliminari ha concesso a Giuseppe Pezzino gli arresti domiciliari. Gli investigatori, che da anni si occupano della vicenda, avevano sospetti nei suoi confronti da tempo, confermati in seguito dalla registrazione di alcuni video. Già da mesi nel registro degli indagati era stato inserito il nome di Nino Pezzino.
I “misteriosi” incendi di Caronia erano dolosi. La procura di Messina ha arrestato un ragazzo accusato di avere appiccato i roghi: è il figlio del presidente di un'associazione che chiedeva fondi alle istituzioni per la vicenda.
Questa mattina la polizia ha deciso di sgombrare con la forza un gruppo di rifugiati – persone che quindi hanno diritto a stare in Italia – che dormiva in piazza Indipendenza, a Roma, dopo che sabato scorso erano stati sgomberati da un palazzo di via Curtatone che occupavano da tempo. La polizia ha utilizzato anche un idrante, sia sulle persone che dormivano sia su quelle che dopo si sono opposte allo sgombero lanciando oggetti. In una fotografia scattata da Vincenzo Livieri, dell’agenzia LaPresse, si vede una donna rifugiata con una stampella – apparentemente del tutto inoffensiva – mentre viene colpita da un getto sparato dall’idrante.
La foto di una rifugiata con una stampella colpita da un idrante a Roma. È successo questa mattina, quando la polizia ha deciso di sgomberare con la forza i rifugiati da piazza Indipendenza.
Amazon sta indagando su un presunto giro di tangenti e diffusione di dati riservati, che coinvolgerebbe alcuni suoi dipendenti e venditori soprattutto in Cina. La notizia è stata diffusa dal Wall Street Journal e in seguito è stata confermata da Amazon, ma senza la diffusione di molti altri dettagli. Attraverso il pagamento di cifre in denaro – tra gli 80 e i 2mila dollari a seconda dei casi – alcuni venditori avrebbero ottenuto da impiegati di Amazon dettagli sulle vendite e sul comportamento degli utenti, e avrebbero potuto far cancellare le recensioni negative ai loro prodotti. Il sistema sembra essere piuttosto radicato in Cina e comprende intermediari, che mettono in comunicazione i venditori con gli impiegati che violano le regole di Amazon. Oltre a vendere direttamente i prodotti sul suo sito, da diversi anni Amazon dà la possibilità a terzi di vendere attraverso i suoi sistemi, trattenendo una percentuale per il servizio offerto. I venditori Amazon sono ormai più di 2 milioni in tutto il mondo e vendono centinaia di milioni di prodotti ogni anno. Solo nel 2017, scrive il Wall Street Journal, i venditori hanno prodotto ricavi per 200 milioni di dollari, costituendo più della metà delle vendite effettuate su Amazon. La concorrenza tra i venditori è molto forte, soprattutto per raggiungere la prima pagina dei risultati quando si cerca un prodotto: è la più vista e di solito quella da cui gli utenti fanno la loro scelta. Il prodotto è al centro dell’interesse degli acquirenti, che nella maggior parte dei casi non fanno nemmeno caso a quale sia il venditore o dove si trovi.
I giri di tangenti su Amazon. Soprattutto in Cina, alcuni impiegati dell'azienda avrebbero preso soldi dai venditori per fornire dati sugli utenti, eliminare recensioni negative e avvantaggiarli nei risultati.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.908 nuovi casi positivi da coronavirus e 316 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.831 (237 in meno di ieri), di cui 2.095 nei reparti di terapia intensiva (31 in meno di ieri) e 18.736 negli altri reparti (206 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 170.972 tamponi molecolari e 134.647 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,9 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 15.146 e i morti 391. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.526), Campania (1.637), Emilia-Romagna (1.538), Lazio (1.089) e Puglia (1.020).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 12 febbraio.
Sabato sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che dal 3 giugno sarà possibile entrare in Italia dagli altri paesi dell’Unione Europea, con l’aggiunta di Svizzera e Principato di Monaco, senza l’obbligo di quarantena di 14 giorni attualmente previsto per chi arriva dall’estero. Il provvedimento fa parte di quelli previsti dal decreto con le nuove misure per il contenimento dell’epidemia da coronavirus in quella che è ormai nota come “fase 2”, quella cioè di ripresa graduale delle attività e di convivenza con il rischio di contagio. Attualmente, per gli italiani o gli stranieri che entrano in Italia dall’estero è necessario giustificare lo spostamento con una delle ragioni previste: salute, lavoro, necessità assoluta. Dal 3 giugno non ce ne sarà più bisogno, così come non sarà più necessario trascorrere i 14 giorni di isolamento: serve a ristabilire il flusso turistico in Italia, ha detto Conte.
Dal 3 giugno si potrà entrare in Italia dall’Unione Europea senza periodo di isolamento. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con l'obiettivo di rilanciare il turismo.
Martedì sera, dopo cinque ore di camera di consiglio, la Corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di truffa per Umberto Bossi e Francesco Belsito, rispettivamente fondatore della Lega Nord ed ex tesoriere del partito. La Cassazione, che si è espressa in merito al processo sulla truffa ai danni dello stato per la famosa storia dei rimborsi elettorali, ha inoltre confermato la confisca dei 49 milioni di euro alla Lega, decisa lo scorso 26 novembre dalla Corte d’Appello di Genova. Belsito resta comunque responsabile del reato di appropriazione indebita, per il quale ci sarà la rideterminazione della pena in appello. La storia dei soldi della Lega, dall’inizio
La Corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di truffa per Bossi e Belsito. Il fondatore della Lega Nord e l'ex tesoriere del partito erano stati condannati in appello per la storia dei rimborsi elettorali.
Aver paura della proprio ombra, ridursi l’ombra di se stesso, vivere nell’ombra, tramare nell’ombra, gettare ombra… i modi di dire costruiti attorno alla parola ombra sono così diffusi da riflettere in qualche modo l’importanza che ha la sua presenza reale e metaforica per tutti noi. Esprime la paura del buio di quando eravamo bambini ma è anche qualcosa che ci portiamo sempre dietro: il nostro lato oscuro o la nostra faccia autentica che nascondiamo e di cui non ci possiamo liberare, il nostro doppio o una proiezione di noi stessi piatta e sciupata. E poi ci sono le ombre delle persone famose o di quelle care, che riconosciamo subito da un dettaglio del contorno. Ci sono le ombre cinesi con cui giocare, quelle di un pensiero offuscato e insistente e quelle tangibili, per quanto possa esserlo un’ombra, che ci riparano dal caldo, e ancora quelle dei palazzi delle città, che si allungano a disegnare un mondo alternativo seguendo i movimenti del sole. In tutto questo le ombre sono anche un soggetto fotografico ricercatissimo: a volte diventano le protagoniste di un’immagine, altre la completano con nuovi dettagli. Disegnano forme che spesso non sono quello che sembrano, o lo sono in parte, una parte più interessante e fotogenica del reale.
Un’ombra. Non ce ne possiamo liberare, sono il simbolo di qualcosa di inquietante o autentico, e sono sempre molto belle da guardare.
In Emilia-Romagna l’affluenza alle 12 era del 23,67%, più del doppio di quanto non fosse alla stessa ora alle elezioni del 2014. In Calabria, alle 12 di domenica, l’affluenza era del 10%, con una leggera crescita rispetto alle precedenti elezioni. In entrambe le regioni i seggi saranno aperti fino alle 23. Il voto in Emilia-Romagna e Calabria
In Emilia-Romagna l’affluenza alle 12 era del 23,67%, in Calabria era del 10%.
“Making of Japanese handmade paper of Kyoto Kurotani” è un breve documentario realizzato dal videomaker giapponese Kuroyanagi Takashi, che racconta il processo con cui si fabbrica la carta washi, secondo un’antica tecnica giapponese. Il video è girato nella Kurotani Japanese Paper Hall, un centro di produzione cartaceo che usa lo stesso procedimento di 800 anni fa. La parola washi è composta da wa, che significa “giapponese”, e da shi che significa “carta”. È un tipo particolare di carta realizzata con le fibre vegetali del gelso da carta o di altre piante locali. La carta washi è morbida e vellutata, e viene spesso usata nelle arti tradizionali giapponesi Origami, Shodo e Ukiyo-e.
La carta giapponese fatta a mano. Un video racconta il procedimento tradizionale con cui da 800 anni si fabbrica la carta "Washi" in Giappone.
Twitter ha diffuso una nuova opzione che si chiama “Modalità notturna”: serve per rendere meno luminosa la sua applicazione su smartphone, in modo da poterla utilizzare quando ci si trova in ambienti con poca luce senza restare abbagliati. La “Modalità notturna” era già stata messa a disposizione degli smartphone Android a fine luglio mentre da ieri è disponibile anche su iOS, il sistema operativo degli iPhone e degli iPad. Per attivarla è sufficiente selezionare l’icona a forma di ingranaggio dal proprio profilo e, dal menu che appare, toccare la voce “Attiva modalità notturna”. https://twitter.com/twitter/status/767759522437836800
L’app di Twitter ora ha una “Modalità notturna”. Serve per cambiare temporaneamente i colori e renderla meno luminosa: dopo Android adesso è disponibile anche su iOS.
Quando il cinema (o la tv) parla di famiglie, una delle svolte narrative più abusate è quella del figlio adottivo che decide, di punto in bianco, di cercare i suoi genitori biologici, portandosi solitamente dietro un bagaglio di traumi infantili inespressi. In un contesto ricco di precedenti illustri e infiniti b-movie non è semplice, nel 2010, dire qualcosa di nuovo: ma ci è evidentemente riuscita Lisa Cholodenko con il suo “The Kids Are All Right”, che ha avuto un enorme successo al Sundance Film Festival 2010 (il festival sponsorizzato da Robert Redford e dedicato al cinema indipendente) e il 94% di recensioni positive su Rotten Tomatoes. Il film, girato con un budget di appena 4 milioni di dollari (Cholodenko dichiara che “nessuno ha davvero visto dei soldi”), vanta un cast eccellente: Julianne Moore (Jules) e Annette Bening (Nic, la sua compagna) interpretano una coppia di donne che ha avuto due figli, Joni (la Mia Wasikowska di Alice in Wonderland) e Laser (Josh Hutcherson), dallo stesso donatore di sperma. Quando i ragazzi decidono di incontrare il padre biologico (Mark Ruffalo), che si rivelerà uno scapolo con velleità artistiche e privo del minimo senso di responsabilità, vengono a galla tutte le disfunzioni tipiche di una famiglia come tante. Racconta Salon:
The Kids Are All Right. Al Sundance è andato forte un film sulla vita normale di una coppia (ancora) considerata anormale: due donne, Julianne Moore e Annette Bening.
Alla Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte in corso in questi giorni fino a domenica, è stato presentato il rapporto sullo stato dell’editoria italiana del 2016 curato dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE). Il rapporto spiega cosa è successo nel mercato editoriale nell’ultimo anno: la notizia principale è che il fatturato complessivo delle case editrici è cresciuto rispetto all’anno precedente. Tuttavia questo aumento si deve principalmente all’aumento del prezzo dei libri e non delle vendite.
Come vanno i libri in Italia. L'editoria è in ripresa ma il problema è il solito, dicono i dati: si leggono sempre meno libri.
A Londra dal 19 al 23 febbraio c’è stata la London Fashion Week, la settimana della moda inglese, dove hanno sfilato marchi britannici famosi e tanti stilisti internazionali, soprattutto emergenti. Londra, per quanto riguarda la moda, viene identificata solitamente come la città più creativa e sperimentale di tutte, anche per la presenza di parecchie scuole di moda famose. Secondo la stampa questa edizione è stata al di sotto delle aspettative: è mancata la capacità degli stilisti di essere creativi e allo stesso tempo di realizzare abiti facilmente portabili. Il critico di moda Angelo Flaccavento ha scritto su Business of Fashion, un’autorevole rivista di moda, che molte collezioni erano insipide e che non sono cambiate molto negli ultimi anni. Nessuno è riuscito a trasmettere emozioni e molti abiti sembravano più che altro costumi di scena, difficili da portare nella vita di ogni giorno. Secondo Alexander Fury, critico di moda dell’Independent, gli stilisti stanno attraversando un momento di incertezza legato ai cambiamenti del mercato: questo si riflette sulle passerelle con collezioni molto frammentate, dove prevalgono piccoli accessori e si cerca soprattutto di indovinare cosa desiderano i clienti. In sostanza a Londra è mancata la forte creatività che solitamente la caratterizza.
Le sfilate più interessanti a Londra. Si è conclusa la settimana della moda britannica, tra farfalle, maschere di Hannibal Lecter e piume ingombranti: le foto.
Da 12 giorni un gruppo formato da circa 40 migranti si trova bloccato in mare, al largo della Tunisia, su un’imbarcazione a cui tutti i principali porti circostanti hanno negato lo sbarco. La nave su cui si trovano si chiama Sarost e appartiene a una società che gestisce una piattaforma di estrazione di petrolio al largo delle coste tunisine. I migranti erano partiti dalla Libia lo scorso 11 luglio ed erano stati recuperati dalla Sarost il 16, dopo cinque giorni trascorsi senza acqua né cibo a bordo di un peschereccio finito in avaria. Tra le persone a bordo ci sono anche una donna incinta di sei mesi e un uomo ferito. La situazione della nave e gli aggiornamenti sulla vicenda vengono segnalati dal sito di informazione sulle migrazioni InfoMigrants, nato da una collaborazione tra diversi media europei, tra cui l’agenzia di stampa italiana ANSA. Uno dei migranti a bordo ha spiegato al sito che la loro imbarcazione è andata alla deriva fino ad avvicinarsi alla piattaforma servita dalla Sarost, che gli è subito andata incontro per recuperali. Inizialmente la Tunisia aveva dato alla nave il permesso di attraccare al porto di Sfax ma poi lo ha ritirato, rifiutandosi di accogliere i migranti.
Ci sono 40 persone bloccate in mare da 12 giorni. Sono al largo della Tunisia, nessuno le vuole accogliere: a bordo le razioni sono ridotte a un pezzo di pane e un uovo sodo al giorno.
Dalla scorsa primavera anche in Italia si possono fare acquisti su Instagram. O meglio, si possono trovare cose in vendita e accedere velocemente ai siti che le vendono. Per fare un’analogia: se Amazon è come un grande magazzino, un posto in cui si va per comprare delle cose e si trova un po’ di tutto, Instagram è diventato come il centro di una città, dove non si va solo per fare shopping, ma si possono vedere tante vetrine luccicanti e attraenti, dietro le quali ci sono i negozi, soprattutto di moda. Da qualche settimana queste vetrine sono anche nelle Storie e una nuova funzione per trovarle è in corso di attivazione nella sezione Esplora: abbiamo messo insieme una piccola guida per orientarsi.
Come funziona lo shopping su Instagram. Come funzionano i post e le Storie con l'iconcina a forma di borsa e il canale Shopping nella sezione Esplora (che qualcuno ha già e altri no).
Venerdì 10 ottobre al New York Film Festival c’è stata la première mondiale del documentario “Citizenfour” della giornalista e regista statunitense Laura Poitras, che racconta come è nata l’inchiesta sulle attività di sorveglianza della NSA (National Security Agency, l’agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti) che si è basata sui documenti sottratti da Edward Snowden. Il documentario di Poitras si sviluppa dal primo incontro che lei e il giornalista americano Gleen Greenwald – ex del Guardian e ora a capo del nuovo progetto giornalistico Intercept – hanno avuto in un hotel di Hong Kong con Snowden, ex consulente della NSA che dall’estate del 2013 si trova a Mosca con un permesso di soggiorno di tre anni.
Il trailer di “Citizenfour”, su Snowden e l’NSA. La regista Laura Poitras ha presentato l'atteso documentario al New York Film Festival, che racconta di come è nata l'inchiesta giornalistica più importante del 2013.
Venerdì mattina è morta la storica e scrittrice gallese Jan Morris. Aveva 94 anni ed era molto nota, oltre che per i suoi libri di viaggio e i suoi saggi storici, come donna transgender: nel 1974 Enigma, il libro autobiografico con cui raccontò il suo percorso di transizione conclusosi due anni prima, fece discutere e divenne un bestseller in molti paesi. Morris era molto conosciuta fin dal 1953, quando era stata mandata dal Times di Londra a seguire il tentativo di scalata del monte Everest di Edmund Hillary e Tenzing Norgay: fu suo lo scoop che la vetta della montagna più alta del mondo era finalmente stata raggiunta. Era stata inoltre la corrispondente del Times durante la crisi di Suez, quando Israele attaccò l’Egitto, ma per via di un disaccordo con la direzione del quotidiano lo lasciò per il Guardian. Nel corso della sua carriera scrisse molti libri di storia culturale, tra cui uno dedicato a Venezia e uno a Trieste. Dopo la sua transizione di genere dovette divorziare da sua moglie, ma continuò a vivere con lei e si unirono civilmente nel 2008, quattro anni dopo l’introduzione delle unioni civili nel Regno Unito.
È morta Jan Morris, storica e scrittrice gallese.
Alle 19 di lunedì è stata conteggiata l’affluenza al voto in tutti gli comuni 8092. Il dato definitivo è quindi che ha votato ai quattro referendum il 56,7%, con minime differenze in centesimi, e il quorum è stato raggiunto anche malgrado le controversie sul peso del voto degli italiani all’estero. Lo scrutinio è quasi terminato, ma i suoi esiti erano scontati: hanno vinto i Sì in ogni quesito, con percentuali tra il 94% e il 96% (sul nucleare c’è una maggiore percentuale di no, che per ora è del 5,40%). Il risultato abolisce così la legge sul legittimo impedimento, le due norme sulla gestione privata dell’acqua e il progetto del nucleare già informalmente dichiarato accantonato dal governo. Dal punto di vista politico è una nuova sconfitta per la maggioranza, che si somma a quella delle elezioni amministrative: il dibattito oggi è sulle intenzioni della Lega di fronte alle difficoltà della maggioranza, se si smarcherà dal PdL, quali condizioni porrà, e si guarda a quello che dirà nel raduno di Pontida. A sinistra incassano soddisfatti la vittoria, che però non mette in mano all’opposizione nessun nuovo strumento concreto per battere la maggioranza o ottenere le dimissioni del governo. Tutto torna a giocarsi adesso nella politica politicosa, dopo questo bel risultato di democrazia e cittadini, comunque abbiano votato. 17,32. Stremato dalla terza ora su Rai 3, Rutelli ha appena detto:
Berlusconi ha perso di nuovo. Ha votato ai referendum il 56,7%, contro la gestione privata dell'acqua, il nucleare e il legittimo impedimento. La cronaca della giornata.
E quindi, che cosa avete imparato in un anno di Weekly Beasts, 12 mesi di raccolte bestiali settimanali? Avete imparato cos’è un tamarino edipo? Un sifaka coronato? Per cosa si distingue un’aquila di mare coda bianca e come riconoscere una vipera della sabbia (Cerastes cerastes) che si nasconde? Bene, bravi, ma a noi stanno più a cuore cose come queste: i capibara amano i petali di rose e i cammelli tedeschi la neve, esistono anche cani nati verdi, gli uccelli del paradiso fanno una paura infernale, i cavalli ridono, i lemuri fanno yoga, i beluga gli scherzi e le orche si danno i baci. Forse ricordate già tutto, ma abbiamo preparato lo stesso un ripasso delle foto di animali più belle di questo 2019.
Best of bestie. Le più belle immagini dell'anno vissuto dagli altri abitanti del mondo.
Domenica sera a Beverly Hills si è tenuta la 72esima edizione dei Golden Globes, considerata un po’ la prova generale della serata degli Oscar: come ogni anno i fotografi si sono impegnati a catturare i momenti (e i vestiti) più belli, i saluti e i baci tra gente famosa, le scene più divertenti dagli after-parties, le feste organizzate dalle grandi case di produzione dopo la cerimonia vera e propria. Quest’anno è stata presente anche la cronaca, visto che diverse celebrità hanno voluto mostrare il loro sostegno alle vittime della strage alla sede di Charlie Hebdo a Parigi mostrando cartelli, spille e cover di telefonini con la scritta “Je Suis Charlie”: tra questi Hellen Mirren, Diane Kruger, Kathy Bates e la signora Clooney, Amal Alamuddin. Proprio George Clooney, dopo aver ricevuto il premio speciale alla carriera, ha concluso il suo discorso di ringraziamento riferendosi alle persone che ieri hanno manifestato a Parigi e in tutto il mondo, e che “hanno marciato a sostegno dell’idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie”. Ben più ironico e leggero è stato il discorso di ringraziamento di Kevin Spacey, premiato come miglior attore in una serie drammatica con House of Cards, che ha esordito dicendo, con l’inconfondibile voce del suo personaggio Frank Underwood, “Questo è solo l’inizio della mia vendetta”, riferendosi al fatto che è riuscito per la prima volta ad ottenere il premio dopo ben otto nomination. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto più belle dei Golden Globes 2015. I soliti baci, abbracci, personaggi e vestiti notevoli – e molti cartelli "Je suis Charlie".
Giovedì 1 ottobre è stata inaugurata a Torino la nuova sede di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, all’interno dell’Opera Munifica Istruzione dell’Isolato di Santa Pelagia, dove nacque la prima scuola pubblica del Regno d’Italia. Il nuovo spazio di 2.000 metri quadri – di cui 800 di superficie espositiva – ospiterà tre esposizioni principali e una serie di mostre complementari, alternando cose italiane e internazionali ma anche workshop, seminari, incontri e attività dedicate alla fotografia in modo trasversale, dalle raccolte antologiche alle più recenti ricerche dei giovani fotografi, con approfondimenti dedicati alla fotografia anonima, familiare e d’archivio. La prima mostra inaugurata a Camera è Boris Mikhailov: Ukraine, una grande retrospettiva dedicata a Boris Mikhailov, uno dei più importanti artisti viventi cresciuti nell’ex Unione Sovietica. Il filo che lega le oltre 300 opere esposte è l’Ucraina, paese d’origine di Mikhailov, raccontata a partire dagli anni Sessanta fino ai recenti scontri tra esercito ucraino e separatisti filo-russi, attraverso linguaggi differenti: dai ritagli di immagini fotografiche con strati di pittura sulla loro superficie all’accostamento di immagini e testi fino al più crudo stile documentario.
Le fotografie di Boris Mikhailov a Torino. Una grande retrospettiva dedicata al fotografo ucraino nella nuova sede di CAMERA, il Centro Italiano per la Fotografia.
In vista della definitiva uscita dall’Unione Europea, il Regno Unito sta cercando di riorganizzare il proprio sistema di navigazione e posizionamento satellitare. È un servizio importante alla base di moltissimi strumenti che usiamo tutti i giorni, a cominciare dagli smartphone, e indispensabile nelle situazioni d’emergenza: dopo Brexit, i britannici potrebbero avere qualche difficoltà nell’utilizzarne uno. Una volta concluso il periodo di transizione di Brexit, il Regno Unito non potrà più far parte del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) che consente l’uso di parte dei servizi di posizionamento satellitare nell’UE: è il cosiddetto sistema Galileo, che peraltro in passato il governo britannico aveva partecipato a finanziare con 1,2 miliardi di sterline (circa 1,3 miliardi di euro). Il Regno Unito ha deciso di investire 500 milioni di sterline (circa 550 milioni di euro) nell’azienda spaziale privata OneWeb, a lungo criticata dagli esperti e fallita lo scorso marzo a causa di mancati finanziamenti, per provare a compensare, ma non è chiaro se la soluzione scelta dal governo britannico sia una vera soluzione.
Il Regno Unito potrebbe aver comprato i satelliti sbagliati. Dopo Brexit non potrà usare il sistema europeo per il posizionamento satellitare: l'alternativa scelta dal governo sembra non convincere gli esperti.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.912 nuovi casi di contagio da coronavirus e 20 decessi, per un totale di 306.235 casi e 35.801 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 2.981 (4 in più rispetto a ieri), di cui 244 nei reparti di terapia intensiva (ieri erano 246). Sono stati inoltre analizzati 107.269 tamponi e testate 64.009 persone: è risultato positivo un tampone ogni 56. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Lombardia (277). Seguono Campania (253), Lazio (230), Veneto (196), Toscana (139), Emilia-Romagna (122) e Piemonte (120). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Milano (192), Roma (173), Napoli (156), Torino (76), Palermo (60), Verona (58), Bolzano (52), Treviso (48), Verona (43), Bologna (39), Foggia (36), Padova (35), Brescia (34), Caserta (34), Venezia (34), Genova (34), Sassari (33), Varese (31), Firenze (30).
I dati sul coronavirus di oggi, venerdì 25 settembre.
1,00. Mancano i definitivi, ma Pisapia è al 48, Merola ha vinto al primo turno, Fassino ha vinto ampiamente, e a Napoli al ballottaggio con Lettieri andrà De Magistris (Morcone rischia di chiudere sotto al 20). Stacchiamo qui, e a domattina. 0,49. il candidato Lassini, quello dei manifesti, ha preso un po’ più di 500 voti.
Ha vinto il centrosinistra, perdono gli altri. L'uomo del giorno è Giuliano Pisapia che va al ballottaggio a Milano staccando Letizia Moratti di sei punti: gli altri vincenti sono Fassino, Merola e De Magistris.
Il 30 luglio scorso il famoso imprenditore statunitense Elon Musk aveva promesso che entro la fine di agosto avrebbe svelato un nuovo dispositivo che mostra “l’attivazione in tempo reale dei neuroni” nel cervello progettato da Neuralink, la sua azienda che si occupa di ricerca e sviluppo nel campo dei sistemi per far dialogare direttamente il nostro cervello con i computer. Musk ha mantenuto la promessa alla fine della scorsa settimana, nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato Gertrude, una scrofa apparentemente in salute e piuttosto collaborativa. La conferenza stampa di Neuralink era attesa, non solo per le anticipazioni fornite da Musk nelle settimane scorse, ma anche perché le attività di ricerca condotte dall’azienda sono ritenute promettenti, e possono contare su finanziamenti solidi. Musk è CEO della compagnia spaziale SpaceX e della società automobilistica Tesla, tra le altre cose, e ritiene che i risultati raggiunti da Neuralink possano un giorno portare benefici alle sue altre numerose attività commerciali.
Elon Musk scommette molto su questo maiale. La sua società Neuralink ha mostrato un nuovo impianto che si collega al cervello per farlo dialogare con un computer, annunciando piani piuttosto fantascientifici.
Tra i meriti di Netflix c’è certamente aver reso un po’ più comune di qualche anno fa la possibilità che qualcuno inizi una frase dicendo “ho visto questo documentario che”. Anche solo restando negli ultimi mesi, è successo per esempio che il documentario American Factory (in Italia tradotto come Made in USA – Una fabbrica in Ohio) raggiungesse un discreto livello di popolarità, almeno a giudicare dal numero di articoli usciti sul tema. Quel documentario è il primo dei 25 che abbiamo scelto tra quelli al momento su Netflix Italia. Alcuni sono degli ultimi mesi, altri ancora degli ultimi anni (e in certi casi già ne avevamo parlato in quest’altro articolo del 2017), altri ancora sono precedenti al 2017 (uno addirittura del 1942) ma non c’erano in quell’altra lista. Abbiamo cercato di non metterne di brutti e di sceglierne i più interessanti e belli (non sempre è la stessa cosa), ma anche di variare un po’ tra i tanti temi possibili. Non ci sono miniserie documentarie o serie fatte a documentario, a quelle magari penseremo più avanti.
25 documentari su Netflix. Uccelli del paradiso, gare di solletico, una fabbrica cinese in America, propaganda politica, una giovane lottatrice di sumo e l'ultimo uomo sulla Luna, tra le altre cose.
Il Giornale di ieri aveva pubblicato in prima pagina una foto del sindaco di Bari Michele Emiliano intento a brindare assieme a Fabio De Santis e Angelo Balducci per la riapertura del teatro Petruzzelli, titolari dell’appalto per la sua ricostruzione. Emiliano risponde oggi, negando ogni coinvolgimento negli affari della cricca, rivendicando la regolarità dell’operazione e annunciando querele nei confronti di Paolo Berlusconi e Vittorio Feltri. “Sono orgoglioso – dice – di aver chiesto all’allora presidente del Consiglio, Romano Prodi, di derogare dalla procedura ordinaria e di accelerare i lavori di ricostruzione del teatro Petruzzelli ricorrendo alle norme sulla Protezione civile. Fra l’altro, Salvo Nastasi, direttore generale del ministero per i Beni culturali, mi aveva chiesto se avessi avuto nulla in contrario e fui felice di scrivere quella lettera. Le fondamenta del Petruzzelli erano nell’acqua e le piogge abbondanti rischiavano di compromettere la stabilità della struttura. Fu Prodi a nominare Balducci commissario straordinario così come è stato Berlusconi a nominarlo presidente del Consiglio superiore delle opere pubbliche. Io non lo conoscevo (il giornalista Antonio Cantoro, cita un passo del libro Il teatro degli imbrogli, sostenendo che Emiliano aveva incontrato Balducci per la prima volta il 19 dicembre 2006, una settimana prima del decreto di protezione civile; il sindaco però parla di una delegazione ministeriale, ndr)”. Emiliano precisa che a gestire l’appalto è stato il ministero. “Chi ha seguito tutta la procedura è stato Salvo Nastasi – insiste – Il Comune non ha avuto alcun ruolo nell’appalto, anzi non ricordo neppure il nome dell’impresa che li ha eseguiti”.
Petruzzelli e la cricca: la versione di Emiliano. Emiliano si tira fuori, querela il Giornale e tira in mezzo i "servizi segreti".
Secondo diversi esperti di moda, nel 2021 bisognerà arrendersi al ritorno del famigerato mullet, il taglio di capelli emblematico degli anni Ottanta, lungo sulle spalle e corto in cima e ai lati della testa. Business in front, party in the back, come si diceva all’epoca per descriverlo: cioè “per il lavoro sul davanti e per le feste dietro”. Sebbene negli ultimi vent’anni sia stato perlopiù ridicolizzato, per più di un decennio il mullet – si legge mallet – fu imprescindibile per chiunque volesse essere alla moda ed era portato un po’ da tutti: donne e uomini, attori, atleti, musicisti rock, country, punk e metal, tennisti, giocatori di hockey, calciatori e ragazzini di mezzo mondo. Il mullet del tennista americano Andre Agassi nel 1988(Mike Powell/Getty Images)
Il ritorno del mullet. Nel 2021 vedremo sempre di più il taglio di capelli reso popolare da David Bowie e a lungo simbolo di cattivo gusto, dice chi prevede queste cose.
Taboola – una grande azienda specializzata nella pubblicità online – ha annunciato giovedì 3 ottobre l’acquisizione della sua concorrente Outbrain per 250 milioni di dollari (più uno scambio del 30 per cento delle sue azioni). L’unione potrebbe cambiare diverse cose per il mercato della pubblicità online, nel quale le due aziende sono da tempo attive con soluzioni alternative a quelle più classiche offerte da Google, Facebook e Amazon, che controllano buona parte della compravendita e della gestione degli annunci pubblicitari sul Web. Anche se non ne avete mai sentito parlare, probabilmente avete avuto a che fare con gli annunci di Taboola e Outbrain almeno una volta. Le loro pubblicità si trovano per lo più sui siti di notizie, di solito al fondo degli articoli: mostrano suggerimenti per accedere ad altri articoli della testata che si sta già leggendo, mischiati a link verso articoli di altre testate – spesso con titoli particolarmente urlati o sensazionalistici – o di marchi che sono interessati a farsi pubblicità. La distinzione tra i contenuti non è sempre così evidente e, secondo i più critici, proprio questa ambiguità ha permesso a Taboola e Outbrain di avere un grande successo commerciale negli ultimi anni.
È successo qualcosa di grosso per la pubblicità online. Taboola e Outbrain, due aziende rivali agguerrite e un po' controverse, si fonderanno per competere meglio in un settore dominato da Google, Facebook e Amazon.
Un giaguaro che si tuffa in modo più aggraziato di molti umani, un minuscolo ghiro nutrito con una siringa, il grugno di un maiale, una biologa italiana che nuota con una tartaruga e l’incontro tra un cavallo e un canguro: sono alcune delle foto di animali che valeva la pena raccogliere, e poi sfogliare per commentare le espressioni animalesche più buffe, serie o semplicemente notevoli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Nuotare con le tartarughe, minuscoli ghiri e giaguari aggraziati, tra le foto di animali più belle della settimana.
Aggiornamento delle 14.50 del 24 aprile 2013 Dopo diverse ore di verifiche su tutti i suoi account Twitter, Associated Press ha riattivato il proprio account principale, scusandosi per l’inconveniente. The @ap Twitter account, which was suspended after being hacked, has been secured and is back up. Thank you for your patience. – @ericcarvin
Il falso tweet su Obama di Associated Press. L'account dell'agenzia di stampa è stato hackerato, per alcuni secondi la borsa di New York è crollata.
Mentre il Consiglio dei ministri di ieri sera era ancora in corso, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi in cui ha annunciato lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria a causa di “condizionamenti esterni da parte della criminalità organizzata”. La delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Cancellieri, dovrà essere confermata da un decreto del presidente della Repubblica. È la prima volta dal 1991, anno in cui entrò in vigore la legge che permette lo scioglimento di enti locali da parte del governo, che il provvedimento riguarda un capoluogo di provincia. Le ragioni dello scioglimento sono state spiegate dal ministro precisando che si tratta di un atto «preventivo e non sanzionatorio» e che non è motivato da «dissesto». La decisione è stata presa non per «infiltrazioni mafiose» ma per «contiguità» con ambienti della criminalità organizzata. Il ministro ha detto che la decisione riguarda solo questa amministrazione, che è iniziata con l’elezione di Demetrio Arena (PdL) nel maggio 2011.
Perché il Consiglio comunale di Reggio Calabria è stato sciolto. Non era mai successo a un capoluogo di provincia: da mesi si indaga sui rapporti tra giunta e 'ndrangheta.
Se uno legge la parola “sabbia” in agosto, con ogni probabilità pensa alla spiaggia, agli ombrelloni, alle creme solari, ai bambini che urlano. Questo anche perché la sabbia è allo stesso tempo l’elemento fondamentale di un popolare passatempo estivo e l’elemento naturale meno presente nel panorama urbano: non c’è sabbia in città, si direbbe istintivamente, salvo che in qualche campo di beach volley che forse qualcuno guarda anche come una specie di bizzarria. In realtà non è proprio così. C’è parecchia sabbia quasi in ogni città: nei cantieri, nei campi d’atletica e da tennis, negli zoo, dentro certi soprammobili, nei campi da bocce dei parchi. Nelle città vicine ai deserti, poi, la sabbia spesso è ovunque, trascinata dal vento e dalle tempeste che fanno diventare tutto giallo. Una cosa simile, per quanto ovviamente meno invasiva, accade nelle strade più vicine alla spiaggia delle città sul mare. La sabbia non è nemmeno tutta di colore giallo o delle sue varianti, come mostrano queste fotografie: la sabbia è tutta diversa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Sabbia. Album fotografico dell'elemento naturale meno presente nelle città, in un contesto diverso da quello in cui siamo abituati a pensarla.
Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato oggi la nomina di Giovanni Tamburino a capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, cioè responsabile delle strutture carcerarie. Tamburino, magistrato di lungo corso che si è già occupato di carceri, sostituisce Franco Ionta, del quale l’Espresso parla diffusamente questa settimana in un’inchiesta – che dà anche la copertina al giornale – raccontando storie di scandali e sprechi di denaro. La vicenda è stata ben ricostruita anche da questo articolo di Eleonora Martini sul Manifesto di oggi. Con l’inchiesta sulle «Carceri d’oro» che L’Espresso pubblica oggi sul numero in edicola, cala il sipario su Franco Ionta, l’ex capo del pool antiterrorismo della procura di Roma che da oggi – se il consiglio dei ministri formalizzerà la decisione della Guardasigilli Paola Severino – sarà sostituito al vertice del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ruolo che ricopriva dal 2008 per volere di Angelino Alfano. Al suo posto andrà non un altro pubblico ministero, com’era d’uso negli ultimi tempi, ma l’attuale presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma, Giovanni Tamburino, che al Dap è già passato come direttore dell’ufficio studi e ricerche dal 1999 al 2005. Giudice istruttore negli anni ’70 a Padova, condusse inchieste sull’eversione neofascista nel Veneto e anche sul Sid, il servizio segreto della difesa. Fu Tamburino a scoprire l’organizzazione segreta «Rosa dei Venti», ma i sindcati di polizia penitenziaria – che pure in questi anni hanno più volte criticato Ionta – oggi non sembrano gioire di questa nuova nomina: «Non ci servono teorici del diritto – ha protestato Donato Capece, segretario del Sappe – ma magistrati con esperienze di sicurezza sul campo».
Il nuovo responsabile delle carceri in Italia è Giovanni Tamburino. Lo ha nominato oggi il governo: sostituisce Franco Ionta, del quale questa settimana l'Espresso racconta storie di sprechi di denaro pubblico.
La stilista italiana Maria Grazia Chiuri sarà la nuova direttrice creativa di Dior, una delle più importanti aziende di moda al mondo, fondata da Christian Dior a Parigi 70 anni fa. La notizia è stata data da Reuters citando due sue fonti vicine all’azienda, che hanno aggiunto che Dior ha intenzione di annunciarla ufficialmente a inizio luglio dopo la sfilata di alta moda. Chiuri, che ha 50 anni, prenderà il posto del belga Raf Simons, che si era dimesso lo scorso ottobre, e diventerà la prima donna alla guida creativa di Dior, un ruolo ricoperto in passato da importanti stilisti come Yves Saint Laurent, Gianfranco Ferré and John Galliano. Chiuri è al momento co-direttrice creativa di Valentino insieme a Pierpaolo Piccioli: vennero assunti nel 1999 per disegnare gli accessori, e quando nel 2007 Valentino Garavani, il fondatore del marchio, si ritirò, ne presero per sua decisione il posto. Da allora hanno saputo rilanciare la casa di moda, che stava attraversando da anni una crisi di immagine: ne hanno modernizzato lo stile, riadattandolo al gusto contemporaneo e facendolo conoscere anche ai più giovani, disegnando nuove linee e modelli di successo come le scarpe Rockstud.
Maria Grazia Chiuri sarà il nuovo direttore creativo di Dior. Lo scrive Reuters citando due sue fonti: sarà la prima donna alla guida della casa di moda francese, fondata 70 anni fa.
La prima operazione commerciale di Facebook dopo la quotazione in borsa di ieri è stata l’acquisizione di Karma, startup di San Francisco che ha ideato e lanciato una piattaforma cosiddetta di “social gifting”, che permette cioè di fare acquisti e regali online attraverso l’uso di smartphone e sui social network. L’annuncio dell’acquisizione è stato dato da Karma attraverso un breve comunicato pubblicato sul proprio blog ufficiale, anche se restano ancora sconosciute le dimensioni economiche dell’affare. Il servizio ideato da Karma è disponibile da febbraio anche come applicazione per smartphone, scaricabile gratuitamente. Dà la possibilità ai propri clienti di fare regali a chiunque, a condizione di conoscerne il numero di telefono o l’indirizzo di posta elettronica. Una volta che il regalo è stato selezionato il destinatario viene contattato e può decidere di accettarlo, di cambiarlo con qualcos’altro o di donare l’equivalente in denaro in beneficenza.
Facebook ha comprato “Karma”. La prima operazione commerciale dopo la quotazione in borsa riguarda un servizio per fare regali online.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
Il primo manifesto elettorale del PD per le prossime politiche. Lo annunciato oggi su Twitter insieme a un'immagine in cui invita a votare per il PD alle elezioni del 23-24 febbraio.
Un murale disegnato lo scorso aprile dallo street artist Banksy a Cheltenham, in Inghilterra, è stato sporcato nella notte tra giovedì 31 luglio e venerdì 1 agosto: alcuni residenti di Cheltenham hanno scoperto venerdì mattina che sul disegno erano state fatte alcune scritte di colore grigio metallico. Banksy’s Spy Booth artwork defaced in Cheltenham, England http://t.co/SCX6h42noi pic.twitter.com/FK2j4ljqpV
Il disegno di Banksy a Cheltenham, sfregiato. È lo stesso che fu rovinato ad aprile scorso, e che poi fu recuperato.
Giovedì 31 ottobre i giornali italiani hanno dato molto risalto alla notizia che la compagnia aerea Air France ha azzerato nel suo bilancio il valore delle azioni di Alitalia, società di cui attualmente è proprietaria per il 25 per cento. La notizia è contenuta nell’ultima relazione trimestrale del gruppo franco-olandese Air France-KLM, che è stata consultata dall’agenzia di stampa Radiocor. La decisione di annullare il valore in bilancio delle azioni di Alitalia è stata presa «tenuto conto delle incertezze che pesano sulla situazione», scrive il Sole 24 Ore. La notizia è arrivata mentre già da alcuni giorni si parla molto, sui giornali italiani e francesi, della possibilità che Air France non partecipi all’aumento di capitale, una decisione che avrebbe pesanti conseguenze di immagine per la società e che metterebbe in difficoltà tutto il piano di rilancio economico (Air France è la principale azionista).
I nuovi guai di Alitalia. Che cosa vuol dire che Air France ha azzerato il valore delle azioni della società nel suo bilancio e perché la sua partecipazione all'aumento di capitale è a rischio.
Mercoledì 30 ottobre la Giunta per il regolamento del Senato ha deciso a maggioranza che il voto dell’aula sulla decadenza del senatore Berlusconi in base alla legge Severino sarà palese. Il voto del Senato non è stato ancora messo in calendario. La necessità di un voto palese sulla questione – e non di un voto segreto come è la consuetudine in situazioni che riguardano casi personali dei senatori – è stata sostenuta da PD e M5S. La decisione è stata presa a maggioranza con un solo voto di scarto, per sette a sei: è stata decisiva la posizione di Linda Lanzillotta, senatrice di lungo corso oggi a Scelta Civica (già al Partito Democratico e a lungo nei socialisti) che è rimasta incerta fino all’ultimo e che oggi ha elencato sette ragioni tecniche per il voto palese.
Berlusconi e il voto palese. La giunta per il regolamento del Senato ha deciso, dopo una seduta incerta fino all'ultimo, che la votazione sulla decadenza sarà palese.
Negli ultimi anni il mercato alimentare si è popolato di alternative vegetali al latte di mucca, che erroneamente vengono chiamate comunque “latte” (una sentenza della Corte di Giustizia europea dice che solo i prodotti di derivazione animale possono essere chiamati “latte”). Sempre più persone infatti scelgono le bevande a base di cocco, soia, mandorla, avena o riso come alternativa più salutare – nel caso di intolleranze o allergie – ed etica al latte vaccino. Queste bevande sono consumate in particolare da chi ha sviluppato un’intolleranza al lattosio oppure segue una dieta vegana e non mangia prodotti di derivazione animale. Come spiega BBC, però, c’è un’altra ragione per preferire queste bevande al latte di mucca: uno studio dell’università di Oxford ha mostrato che le emissioni di anidride carbonica (CO2) – il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale e immesso in grandi quantità nell’atmosfera soprattutto con le attività umane – sono fino a tre volte superiori nella produzione di latte di mucca che nella produzione dei sostitutivi di origine vegetale, e che in generale la produzione di queste bevande è ecologicamente più sostenibile.
Il latte che non è latte. Le bevande a base di cocco, soia, mandorla (etc) inquinano molto ma molto meno del latte, anche se non possono essere chiamate "latte".
Shodan è un motore di ricerca che, secondo i suoi fondatori, serve per cercare tutti i dispositivi online, cioè la cosiddetta “Internet delle cose” e non solo i computer, gli smartphone e i tablet. Il servizio permette di farsi un’idea di quanti oggetti, dalle funzioni più svariate e spesso imprevedibili, siano costantemente collegati a Internet. Utilizzando i dati che raccolgono quotidianamente online inviando segnali (ping) ai dispositivi collegati, quelli di Shodan hanno realizzato una mappa che mostra “tutti le cose che si collegano a Internet” e la loro posizione geografica. È probabile che la mappa non mostri proprio tutte tutte (tutte) le cose che si collegano a Internet, ma dà comunque una buona idea della loro distribuzione nel mondo. Europa e Stati Uniti sono le zone dove maggiore è la concentrazione di dispositivi connessi, mentre nel resto del mondo la distribuzione è più rarefatta, fatta eccezione per qualche paese orientale e del Sudamerica. L’immagine s’ingrandisce con un clic
La mappa di tutte le cose connesse a Internet. O quasi: l'ha realizzata una società che analizza e rende ricercabili i dispositivi online in giro per il mondo.
Mercoledì 8 luglio il presidente dell’INPS, Tito Boeri, ha presentato alla Camera la relazione annuale sullo stato delle pensioni nel 2014 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Durante la sua relazione – che si può leggere per intero qui – Boeri ha fatto cinque proposte di riforma che, ha spiegato, «possono permetterci di non dover più intervenire in futuro, dando finalmente stabilità normativa, sicurezze ai contribuenti e ai pensionati». Boeri ha definito i suoi «aggiustamenti» una «bozza di riforma» che l’INPS ha sottoposto al governo. Ha inoltre spiegato che non sono proposte formulate «per esigenza di cassa» ma «per una maggiore equità» del sistema. 1. Verso l’introduzione di un reddito minimo garantito per proteggere chi ha più di 55 anni Boeri ha spiegato che «al di sopra dei 55 anni è molto difficile trovare un impiego alternativo (solo un disoccupato su dieci ci riesce secondo le nostre stime)» e che proprio a causa «della lunghissima durata della disoccupazione fra gli over 55, la povertà in questa fascia di età è aumentata così tanto durante la recessione. Le persone povere disoccupate con più di 55 anni sono più che triplicate nell’arco di sei anni». Boeri propone di separare assistenza e previdenza nei conti previdenziali. L’INPS gestisce infatti quasi completamente il sistema previdenziale, le prestazioni di sostegno al reddito e diverse prestazioni a carattere assistenziale, mentre in altri paesi europei queste funzioni sono suddivise tra vari istituti.
Le proposte di riforma delle pensioni di Tito Boeri. Il nuovo presidente dell'INPS ne ha presentato cinque: non «per esigenze di cassa» ma «per una maggiore equità» del sistema.
È stato diffuso il trailer di Born to Be Blue, un nuovo film sulla vita del celebre trombettista jazz americano Chet Baker, morto nel 1988. La parte di Baker è interpretata da Ethan Hawke, un apprezzato attore americano che fra le altre cose nel 2015 era stato nominato all’Oscar come migliore attore non protagonista per Boyhood. Chi ha già visto il film – che è già stato presentato ad alcuni festival ma uscirà nei cinema americani il 25 marzo – ha parlato molto bene dell’interpretazione di Hawke. Per il momento non è ancora stata diffusa una data di uscita nei cinema italiani. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il trailer di “Born to Be Blue”, il film su Chet Baker con Ethan Hawke. Uscirà il 26 marzo nei cinema americani, si parla già molto bene dell'interpretazione di Hawke nella parte del celebre trombettista jazz.
È morto a 86 anni Syd Mead, designer e artista concettuale che lavorò a numerosi film di fantascienza tra cui Blade Runner, Tron e Alien. Mead era nato il 18 luglio del 1933 a Saint Paul (Minnesota, Stati Uniti), e aveva iniziato la sua carriera lavorando come designer di automobili ed elettronica di consumo. Il suo primo lavoro nel cinema risale al 1979, quando realizzò il design dell’entità aliena “V’ger” nel film Star Trek, mentre nel 1982 fu tra gli artisti che idearono le ambientazioni futuristiche del film di Ridley Scott Blade Runner. Tra gli ultimi film a cui aveva lavorato ci sono Blade Runner 2049, e poi Mission: Impossible III, Elysium e Tomorrowland. "Blade Runner" concept art by Syd Mead (1933-2019) pic.twitter.com/jxVkmQlOo4
È morto Syd Mead, designer e artista concettuale che lavorò a “Blade Runner” e ad altri famosi film di fantascienza.
Negli ultimi tempi non è stato solo il prezzo della benzina ad aumentare sensibilmente, soprattutto negli Stati Uniti. Loren Berlin del sito Daily Finance segnala che nell’ultimo anno il prezzo della birra è aumentato del 3 per cento nei supermercati statunitensi e del 2,3 per cento nei discount. Una cassa da 24 bottiglie costa mediamente più di 20 dollari e nei prossimi mesi il prezzo potrebbe ancora aumentare a causa di numerosi fattori che stanno condizionando i costi di produzione e distribuzione. Una delle cause dell’aumento del prezzo della birra è dovuto al cattivo raccolto di luppolo di tre anni fa in Baviera, il maggiore land tedesco per estensione territoriale. Il luppolo è un ingrediente fondamentale per la preparazione della birra: i suoi fiori vengono utilizzati per ottenere il tipico retrogusto amarognolo della birra, renderla più schiumosa e chiara, e grazie alle sue proprietà antibatteriche serve anche come conservante naturale. La Germania da sola fornisce il 35 per cento del luppolo prodotto ogni anno in tutto il mondo, ma la ridotta produzione di tre anni fa ha obbligato i produttori di birra a cercare altri fornitori per ottenere l’ingrediente.
Perché sale il prezzo della birra. Perché manca il luppolo, e per altre ragioni di mercato.
Un luogo comune piuttosto diffuso dice che gli umani non sono molto abili nel riconoscere gli odori, rispetto alla maggior parte degli altri mammiferi. A scuola ci viene insegnato che tra i nostri cinque sensi l’olfatto è il meno sviluppato, rafforzando una convinzione condivisa da decenni anche in ambito accademico e che però non sembra avere basi scientifiche affidabili. Da qualche anno un numero crescente di scienziati ha iniziato a mettere in dubbio questo luogo comune, sostenendo che naso e cervello fanno un ottimo lavoro nel riconoscere profumi e odori, paragonabile a quello di diversi altri animali ritenuti migliori fiutatori di noi. John McGann è un ricercatore della Rutgers University, New Jersey (Stati Uniti), e ha dedicato molti anni allo studio in laboratorio delle capacità olfattive degli animali. McGann ha di recente pubblicato su Science un breve saggio nel quale racconta come si è formato il luogo comune sull’olfatto poco efficiente negli umani, attraverso l’analisi delle ricerche pubblicate in secoli di studi sull’anatomia umana e non solo.
Abbiamo un gran fiuto anche noi umani. L'idea che non siamo molto bravi a riconoscere gli odori è nata nell'Ottocento, ma nuovi studi iniziano a dimostrare il contrario.
Intorno alle 14 di venerdì ha preso fuoco un autobus a Roma, in via Appia Nuova all’altezza della fermata della metro Colli Albani. Il punto esatto in cui è avvenuto l’incendio è piazza Cesare Cantù; l’autobus era della linea 671. L’incendio sarebbe partito dalla parte posteriore del veicolo e non ci sono feriti, poiché l’autista ha fatto scendere i passeggeri prima di tentare di spegnere le fiamme con l’estintore; dopodiché sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno spento l’incendio. Dall’inizio del 2019 è il quindicesimo caso, secondo Repubblica, di cui l’ultimo lo scorso 2 luglio. Non se ne conoscono ancora le cause, ma il parco autobus di ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, è da tempo considerato da rinnovare: l’età media dei mezzi ATAC è di 13 anni circa. Autobus in fiamme Via Appia altezza Colli Albani #atac #Roma @tempoweb pic.twitter.com/orkF6H5nOY
Un altro autobus ha preso fuoco a Roma, il quindicesimo del 2019.
Nella raccolta di chi valeva la pena fotografare in settimana scoprirete cosa hanno in comune Matteo Salvini, Vladimir Putin e l’attrice Anya Taylor-Joy. I famosi più agghindati sono quelli che si sono visti agli Oscar (ne trovate di più in altre raccolte: qui nel backstage, qui sul red carpet, qui durante la cerimonia e alla festa di Vanity Fair) seguiti da quelli alle sfilate della settimana della moda di New York: Bella Hadid, Katie Holmes, Alec Baldwin, Rihanna, Serena Williams, Blake Lively e Miley Cyrus. Dalla campagna presidenziale statunitense c’è qualche foto dal New Hampshire, mentre dalla Cina arriva il presidente Xi Jinping, anche lui con una mascherina contro il nuovo coronavirus. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. I volti fotogenici della settimana arrivano dagli Oscar, dalla settimana della moda di New York e dalle primarie Democratiche.
Ci siamo già accorti nei giorni scorsi come la crisi libica riguardi molto da vicino il governo italiano, per via della vicinanza territoriale e della grande e rivendicata amicizia tra il presidente del Consiglio Berlusconi e il dittatore libico Muammar Gheddafi. Ci sono le note ripercussioni sull’immagine dell’Italia, da giorni descritta sulle televisioni di tutto il mondo come l’unico paese occidentale che spinge per un approccio cauto e amichevole con il regime. E ci sono altre questioni che ci riguardano molto da vicino: il paventato aumento dell’immigrazione, i problemi con le risorse energetiche, le accuse all’Italia di essere coinvolta negli scontri di questi giorni. Ne facciamo un sunto. La telefonata con Berlusconi Palazzo Chigi ha diffuso ieri sera una nota comunicando che Silvio Berlusconi e il presidente libico Gheddafi si sono sentiti al telefono per mezz’ora. Oggi sui giornali si apprende che questa telefonata sarebbe stata il frutto della “pressante richiesta” del governo statunitense perché Berlusconi, forte del suo rapporto con Gheddafi, gli facesse presente lo sgomento e la condanna dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Gheddafi ha sostenuto che la situazione sta tornando sotto controllo e che tutto va bene
Tutte le grane dell’Italia con la Libia. Un riassunto per punti: i problemi con petrolio e gas, il temuto flusso di immigrati, la telefonata tra Berlusconi e Gheddafi.
È iniziata la quinta stagione di Game of Thrones di HBO, per la gioia di una pletora di fan molto entusiasti. Ma nel momento in cui la saga fantasy – una delle più piratate al mondo – è andata in onda, circa metà della stagione era già finita online in modi illegali. Di solito i pirati attendono che l’episodio sia stato trasmesso in tv prima di metterlo a disposizione illegalmente su Internet, ma questa volta i primi quattro episodi potevano essere trovati da qualsiasi fan un po’ esperto in anticipo rispetto alla loro messa in onda. Secondo il sito TorrentFreak sono stati scaricati milioni di volte in appena 24 ore. Gli episodi finiti online sono un guaio per HBO, soprattutto perché nell’ultimo anno l’emittente si è data molto da fare per rendere meno appetibile la pirateria intorno a Game of Thrones. L’azienda ha da poco messo a disposizione HBO Now, un servizio in streaming per chi non ha un abbonamento via cavo tradizionale offerto inoltre con un periodo di prova gratuita di 30 giorni. HBO si è anche data da fare per mandare in onda il primo episodio in contemporanea in 170 paesi, rendendo la pirateria ancora meno interessante per i fan in mezzo mondo che a volte devono attendere mesi prima di poter vedere una serie andata in onda negli Stati Uniti: in Italia è stato trasmesso da Sky contemporaneamente agli Stati Uniti, e poi di nuovo lunedì sera alle 22.
Chi ha messo online in anticipo gli episodi di Game of Thrones? hBO sta indagando per risalire alla fonte che ha messo sui torrent i primi quattro episodi della nuova stagione della sua serie tv più conosciuta (e redditizia).
Molte delle persone da fotografare in settimana erano impegnate in ricevimenti e festeggiamenti tra il 31 dicembre e l’inizio dell’anno nuovo. C’è Emmanuel Macron che fa un solenne discorso alla nazione, la regina di Danimarca pronta per i ricevimenti, qualche cantante a qualche concerto per la mezzanotte del 31 e il bacio di Capodanno del sindaco di New York Bill de Blasio a sua moglie. Di attori ce ne sono pochi e la maggior parte era al festival del cinema di Palm Springs, dove si sono visti Emma Stone, Glenn Close, Mahershala Ali e il regista Spike Lee. Poi Putin in divisa da hockey, il Papa che fa ruotare una palla su un dito e l’occhiolino di Donald Trump. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Serena Williams e Roger Federer, Jair Bolsonaro, Emma Stone e Ben Affleck, tra quelli da fotografare in settimana.
Il film di animazione Soul, della Pixar, uscirà a Natale su Disney+: quindi direttamente in streaming e non, come inizialmente previsto, nei cinema. Tra i film più attesi degli ultimi mesi del 2020, Soul era tra i pochi per i quali ancora non era stato annunciato uno spostamento al 2021 o, appunto, un’uscita direttamente in streaming. A differenza di Mulan, che è stato messo su Disney+ ma per vedere il quale gli abbonati devono pagare una somma aggiuntiva (in Italia 22 euro), Soul sarà disponibile senza costi aggiuntivi per ogni abbonato. Disney ha fatto sapere che nei paesi in cui Disney+ non è disponibile (la Cina, per esempio) Soul uscirà invece nei cinema, in una data ancora da decidere.
Il film Pixar “Soul” non uscirà nei cinema e arriverà su Disney+ a Natale.
Amazon ha annunciato le 20 città finaliste che si contenderanno la sua nuova ambita sede negli Stati Uniti. Tra le finaliste ci sono New York, Miami e Chicago. Lo scorso settembre la società aveva annunciato di volere aprire una sua seconda sede, oltre a quella di Seattle, e aveva chiesto alle città interessate di proporsi. Il progetto ha un valore stimato di circa 5 miliardi di dollari e dovrebbe portare alla creazione di almeno 50mila posti di lavoro. Amazon aveva ricevuto 238 proposte da numerose città, interessate a ospitare la nuova sede in cambio di agevolazioni e incentivi nei confronti dell’azienda, che ora ha rivisto le candidature scegliendo queste 20 finaliste: – Atlanta, GA – Austin, TX – Boston, MA – Chicago, IL – Columbus, OH – Dallas, TX – Denver, CO – Indianapolis, IN – Los Angeles, CA – Miami, FL – Montgomery County, MD – Nashville, TN – Newark, NJ – New York City, NY – Northern Virginia, VA – Philadelphia, PA – Pittsburgh, PA – Raleigh, NC – Toronto, ON – Washington D.C.
Amazon ha annunciato le 20 città in gara per contendersi la sua seconda sede negli Stati Uniti.
Sul numero di Pagina99 in edicola dal 24 settembre, Davide Coppo ha raccontato lo sviluppo di una nuova estetica chiamata “AirSpace”, che si è diffusa negli ultimi anni soprattutto per via della crescita dei servizi che permettono di affittare agevolmente alloggi in altre nazioni e in altri continenti, sia per pochi giorni che per periodi più lunghi. Il più famoso di questi servizi è Airbnb, ormai diffuso praticamente in tutto il mondo. Proprio la diffusione così estesa di Airbnb, secondo Coppo, ha contribuito a omogenizzare l’arredamento delle case, allo scopo di emanare un senso di “familiarità”: molto legno nudo, mobili essenziali, comodi e poco invadenti, e così via. Nell’estetica “AirSpace” non ci sono né importanti prodotti di design né oggetti auto-progettati e l’organizzazione degli spazi interni è ripetitiva. La diffusione dell’estetica “AirSpace” è diventata popolare anche grazie ai prodotti venduti da Ikea, che ha facilitato la creazione di uno stile di arredamento non ricercato e familiare. A pochi passi dalla nuova – di prossima apertura – Fondazione Feltrinelli, a pochi altri passi dal Bosco Verticale di Stefano Boeri e dai grattacieli di Porta Nuova, a qualche metro in più dal quartiere Isola, oggetto della più recente gentrificazione cittadina, c’è una piazza trafficata e difficile da attraversare a piedi. Al centro, la piazza è sorvegliata da anni da un grande chiosco, “Il chiosco di Mimì”. Vende tartufi e funghi soprattutto, e altri prodotti alimentari. Da fuori è come un vecchio alimentari con i quattro lati esposti: le vetrine fitte di bottiglie di olio, barattoli di sottoli, vini. Fuori, cassette di legno da cui strabordano i funghi, cartelli arancioni scritti a pennarello: «Porcini freschi!». Questo, almeno, fino a poco tempo fa. Da alcune settimane il Chiosco di Mimì ha cambiato nome in “Mimì Gourmet”.
L’estetica Airbnb. Le case dei nostri mondi si assomigliano sempre più tra loro, racconta Pagina99.
Il “bollino della SIAE” è quel rettangolino argentato, plastificato e metallizzato al contempo, che si trova sulle confezioni dei cd, dei dvd e sulle copertine di alcuni libri: tuttavia svolge una funzione differente a seconda di dove lo trovate. Appiccicato su cd e dvd ne dimostra l’autenticità, appiccicato su un libro può servire all’autore per garantire il numero delle copie stampate e vendute. La SIAE – acronimo che sta per Società Italiana degli Autori e degli Editori – è un “ente pubblico economico associativo”, che si occupa della tutela del diritto d’autore e della proprietà intellettuale. Fu fondata a Milano nel 1882 da intellettuali come Arrigo Boito, Roberto Ardigò e Giovanni Verga, e del primo Consiglio Direttivo facevano parte tra gli altri Giuseppe Verdi, Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci e Emilio Treves. Negli ultimi anni, però, ha ricevuto molte critiche, anche sul Post, per l’anacronismo dei suoi funzionamenti ma anche per una gestione troppo familiare delle assunzioni.
A cosa serve il bollino SIAE sui libri. Perché fidarsi del proprio editore è bene, ma non fidarsi è più frequente: con qualche controindicazione.
Instagram ha iniziato a usare un sistema alternativo a quello cronologico per mostrare le fotografie e i video nella sua applicazione, come aveva annunciato a marzo. Il cambiamento per ora interessa un numero limitato di utenti, ma la nuova funzione sarà attivata per tutti gli iscritti entro poche settimane. Sui social network in diversi hanno segnalato di vedere i contenuti all’interno dell’app ordinati secondo criteri diversi da quello cronologico, criticando in molti casi la scelta di Instagram e chiedendo di potere tornare al vecchio sistema. Gli iscritti avevano già protestato lo scorso marzo quando Instagram aveva annunciato che a un certo punto avrebbe cambiato sistema per mostrare foto e video. Kevin Systrom, cofondatore e CEO di Instagram, aveva detto che “in media le persone si perdono il 70 per cento delle cose pubblicate da chi seguono. Il nostro obiettivo è di assicurarci che quel 30 per cento che vedono sia il 30 per cento migliore possibile”. Systrom aveva poi rassicurato gli utenti spiegando che il nuovo sistema sarebbe stato sperimentato per qualche mese prima di essere messo a disposizione di tutti. La sperimentazione è evidentemente finita e si è passati alla diffusione del nuovo algoritmo.
Instagram sta togliendo l’ordine cronologico. Come era stato annunciato a marzo, l'app sta iniziando a mostrare le foto e i video più rilevanti al posto dei più recenti.
Complice l’estate e la penuria di notizie, tra ieri e oggi quasi tutti i quotidiani italiani hanno dato ampio spazio alla proposta economica del segretario del PD, Matteo Renzi, contenuta nel suo nuovo libro “Avanti” che uscirà mercoledì 12 luglio. Renzi propone di alzare il deficit (cioè quanto lo Stato spende più di quanto incassa incassa) fino al 2,9 per cento del PIL, rinunciando così agli impegni presi con il resto dell’Unione per continuare a ridurlo rispetto all’attuale 2,1 per cento. Secondo Renzi, grazie al suo piano sarebbe possibile raccogliere in maniera indolore le risorse necessarie a un massiccio taglio delle tasse. Adottando il suo piano per cinque anni, sostiene, si rimetterebbe in moto la crescita economica al punto che lo Stato recupererebbe anche il gettito fiscale perduto. Renzi introduce la sua proposta dicendo di voler “ritornare a Maastricht” e spiega:
Renzi ha un piano per far ripartire l’economia. Un po' di spiegazioni per chi l'ha letto sui giornali e vuole orientarsi tra Maastricht, rapporto deficit-PIL, Fiscal Compact e Cassa depositi e prestiti.
Esce oggi in libreria il secondo numero della rivista The Passenger, dedicato all’Olanda (il primo, uscito a giugno, era sull’Islanda). Il nuovo progetto editoriale di Iperborea, la casa editrice dedicata alla letteratura nordica, è un libro-magazine, che unisce il formato libro alla periodicità e ai contenuti editoriali di una rivista: racconta un paese e i suoi abitanti con articoli lunghi, inchieste, reportage letterari e saggi narrativi accompagnati da fotografie, infografiche, cartine e consigli di libri e film. Per ogni numero viene anche commissionato un servizio fotografico originale a un fotografo inviato sul posto: per questo è stato scelto il documentarista Francesco Giusti, che durante la sua carriera si è occupato sia di migrazioni e tensioni sociali sia di reportage culturali e sociali, come Sapologie, sui dandy del Congo, per cui vinse il secondo premio nella categoria “Storie- Arte e Spettacolo” del World Press Photo, nel 2010. Una foto che illustra l’articolo “Generazione Gabber” raccolto in The PassengerFrancesco Giusti – Prospekt(The Passenger)
Incontro con il Re. Un racconto da "The Passenger", il libro-rivista di Iperborea: è appena uscito il secondo numero, dedicato all'Olanda.
L’ingrediente fondamentale dei gialli – probabilmente più dell’eroe, sicuramente più della trama – è il luogo in cui sono ambientati. Non c’è investigatore che non si identifichi con il posto in cui vive: Miss Marple con St Mary Mead, Sherlock Holmes con Londra (221B Baker Street), Maigret con Parigi (Quai des Orfèvres, Brasserie Dauphine), Philip Marlowe con Los Angeles (#615 Cahuenga Buiding, Hollywood Boulevard), Pepe Carvalho con Barcellona (calle Perecamps), Fabio Montale con Marsiglia (sobborgo di Les Goudes). Nell’unico Paese al mondo dove i gialli sono gialli – il nome deriva dalla collana I libri Gialli, inventata da Lorenzo Montano e pubblicata da Mondadori dal 1929 – la territorialità è ancora più forte. In Italia abitano centinaia di investigatori letterari, uno quasi ogni città o regione, forse perché la vocazione localistica è più forte che altrove. Di solito in grandi città: il giallo nasce con la città moderna ed è possibile che la città – e la paura che provoca – sia il vero mistero che viene indagato. L’indagine è lo schema grazie al quale l’eroe può attraversare il lato violento dei luoghi in cui vive chi legge. Quando – ma capita di di rado – sono ambientati in provincia, lo stile vira quasi sempre su toni più comici e satirici, e l’indagine si confonde con il pettegolezzo. Quello che segue è un atlante degli investigatori italiani, divisi per località in ordine alfabetico. È probabile che qualche investigatore importante sia stato dimenticato. Se fosse successo ce ne scusiamo con i commentatori del sito, con gli autori dei libri e, naturalmente, con gli investigatori in questione.
Atlante degli investigatori italiani. Quasi ogni città ne ha uno (e Milano più di tutti), perché l'elemento più importante di un giallo è il posto in cui è ambientato.
Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami medici condotti sul corpo dell’ex modella Imane Fadil hanno escluso che sia stata avvelenata con sostanze radioattive: era un’ipotesi avanzata nei giorni scorsi da diversi quotidiani, che la attribuivano agli investigatori che stanno indagando sul caso. In questi giorni ci sarà l’autopsia vera e propria, che potrebbe individuare le cause della morte di Fadil, per la quale sono ancora in piedi le ipotesi di «avvelenamento da metalli pesanti, avvelenamento accidentale o di una malattia rara e fulminante», scrive Repubblica. Fadil, 34enne di origine marocchina, era nota per essere stata una delle testimoni nel processo “Ruby Ter”, quello sulla presunta compravendita di testimonianze di cui è accusato da Silvio Berlusconi. Era morta l’1 marzo scorso in circostanze ancora da chiarire all’ospedale Humanitas di Milano, dopo un ricovero di un mese.
Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami hanno escluso che Imane Fadil sia stata avvelenata con sostanze radioattive.
In una recente nota pubblicata sul proprio social network, Facebook ha ammesso che i suoi sistemi per tenere sotto controllo i messaggi che incitano all’odio (quello che in inglese viene definito “hate speech”) non funzionano a dovere e non consentono di rimuovere efficacemente tutti i contenuti offensivi dai suoi profili e dalle sue pagine. La società si sta confrontando con questo problema praticamente da quando esiste, ma nelle ultime settimane il tema è diventato ancora più sentito e discusso in seguito ad alcune iniziative di gruppi a tutela dei diritti delle donne, che hanno avviato petizioni e scritto lettere aperte per chiedere a Facebook più controlli e la rimozione dei contenuti a favore delle violenze sulle donne. Insieme con altri collettivi e associazioni, Jaclyn Friedman dell’organizzazione Women, Action & the Media (WAM!) aveva pubblicato il 21 maggio scorso una lettera aperta, chiedendo a Facebook di rivedere e migliorare i propri sistemi di controllo e rimozione dei messaggi che incitano all’odio, soprattutto nei confronti delle donne. Erano citati i nomi di alcune pagine sul social network come “Stupra con violenza la tua amica per farti quattro risate” e “Dai un calcio nel sedere alla tua ragazza perché si rifiuta di farti un panino”. La lettera invitava anche le donne iscritte a Facebook a scrivere alle società che fanno pubblicità sul social network, chiedendo la sospensione delle loro campagne pubblicitarie che spesso compaiono nelle stesse pagine in cui sono pubblicati messaggi d’odio contro le donne.
«Contro lo hate speech abbiamo fallito». Dopo le proteste dei gruppi per i diritti delle donne, Facebook ha ammesso le sue difficoltà contro i messaggi che incitano all'odio e ha detto che rimedierà.
Ogni settimana il New York Times racconta la vita di alcune persone “straordinarie” che avrebbero meritato di essere ricordate, ma che dopo la loro morte sono state invece ignorate dal giornale. È un progetto chiamato “overlooked” (“ignorati”) ed è iniziato qualche tempo fa dalla constatazione che dal 1951 in poi le migliaia di necrologi pubblicati sul giornale riguardavano praticamente solo uomini e, in particolare, solo uomini bianchi. Una delle ultime biografie della sezione è quella di Bette Nesmith Graham, che ha inventato uno dei prodotti per ufficio più utilizzati del Ventesimo secolo: il bianchetto. Quando ci pensò la prima volta e lo realizzò, Bette Nesmith Graham non lo disse a nessuno. Mescolava la miscela biancastra nel suo frullatore da cucina e la versava in alcune boccette per lo smalto per le unghie per usarla nell’ufficio dove lavorava come segretaria. Inizialmente, nascondeva il liquido nella sua scrivania usandolo di nascosto solo quando era necessario, per correggere gli errori di battitura. Dopodiché quelle bottigliette finirono praticamente in ogni ufficio del mondo: si trattava del Liquid Paper, il correttore che sollevò il mondo «dalla pressione della perfezione». Graham lo portò sul mercato e alla fine della sua vita fu a capo di un’azienda internazionale con sede a Dallas che arrivò a produrre 25 milioni di boccette all’anno, con fabbriche anche in altre città. Nel 1979 vendette l’azienda per 47,5 milioni di dollari e donò diversi milioni in beneficenza.
La donna che inventò il bianchetto. Bette Nesmith Graham, che quando faceva ancora la segretaria ideò uno dei prodotti per ufficio più utilizzati del Ventesimo secolo.
La notte degli Oscar – per distacco il più importante evento cinematografico dell’anno – sarà stanotte, in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, che ha circa tremila posti a sedere (esclusivamente riempiti da invitati, perché non ci sono biglietti in vendita per la serata degli Oscar). Quella di stanotte è l’89esima edizione degli Oscar. In Italia la cerimonia si potrà seguire in diretta sia su Sky Cinema Oscar HD, a pagamento, sia in chiaro su TV8. Il collegamento televisivo (con discussioni, chiacchiere, red carpet e star e abiti di star da osservare) inizierà alle 22.50 ora italiana, ma la cerimonia vera e propria inizierà quando a Los Angeles saranno le 17.30 (e in Italia le 2.30 di notte). La premiazione dovrebbe durare circa tre ore. Gli Oscar vengono assegnati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che è stata fondata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense: la prima cerimonia si tenne nel 1929 e l’unico anno in cui non furono assegnati gli Oscar è stato il 1933. Prima degli Oscar 2017 sono stati consegnati in tutto 3.048 premi: quest’anno saranno assegnati i premi per 24 categorie, in base ai voti di 6.687 membri dell’Academy (tutta gente che lavora nel cinema). Le cose importanti da sapere sono che la cerimonia sarà condotta da Jimmy Kimmel, che tra premianti e premiati ci saranno tantissime facce note (del cinema ma anche della musica) e che il film La La Land – che ha 14 nomination, tante quante quelle record ottenute da Titanic e Eva contro Eva – arriva da strafavorito per il premio più importante e anche per molti altri. La versione un po’ più lunga di queste e altre cose la trovate da qui in avanti.
La guida alla notte degli Oscar. Le cose da sapere e vedere per arrivare preparati all'89 edizione degli Oscar, che si può seguire in diretta dalle 2.30.
Un portavoce di Apple ha detto che la società sta indagando sulle segnalazioni fatte da almeno cinque utenti in tutto il mondo di problemi con le batterie dei nuovi iPhone 8 Plus. Secondo notizie che arrivano da Hong Kong, Taiwan, dal Canada e dalla Grecia, in alcuni casi le batterie degli iPhone 8 Plus si gonfierebbero al punto da deformarne la struttura o spingere in fuori lo schermo. Il Guardian ha fatto notare che già in passato Apple aveva avuto problemi simili e che non è una cosa rara e improbabile per una società che vende tra i 40 e gli 80 milioni di iPhone ogni quattro mesi: sporadici problemi in fase di costruzione o spedizione possono sempre capitare. iPhoneが昨日より膨らんでる。Apple、早く回収しにきて! pic.twitter.com/sRx6orgxi6
Almeno cinque persone in tutto il mondo si sono lamentate per rigonfiamenti della batteria dei nuovi iPhone 8 Plus.
Vent’anni e qualcosa, un appartamento condiviso di cui non ci si può permettere l’affitto, qualche lavoretto saltuario senza alcuna prospettiva definita, una band che fa schifo a chiunque tranne all’amico fedele (e unico fan) che si bulla di conoscere personalmente i componenti del gruppo, la generica ricerca di una relazione che non ponga troppi problemi. È la “vita niente male” di Scott Pilgrim, protagonista della saga in sei volumi firmata dal fumettista canadese Bryan Lee O’Malley: una vita da ventenne di una normalità imbarazzante – Scott è privo di aspettative, di progetti o aspirazioni, mangia sushi pagato da altri e considera il mezzogiorno “mattina presto” – intervallata di tanto in tanto da folli combattimenti per sconfiggere i malvagi ex fidanzati di Ramona Flowers, ragazza americana dal passato misterioso di cui si è innamorato. Dalla serie, pubblicata in italiano da Rizzoli Lizard, è stato tratto un film che uscirà questo fine settimana nelle sale americane: diretto dall’Edgar Writh de L’alba dei morti dementi, con un Michael Cera ormai diventato simbolo del ragazzo nella media, tenero nerd un po’ sfigato. Msnbc lo dà già per vincente al botteghino. Scott Pilgrim è un fumetto molto canadese con influenze molto giapponesi, ma non è un manga. È Super Mario con qualcosa dei supereroi nipponici, il linguaggio visuale volutamente stereotipato dei manga disegnati male, l’ambientazione di una Toronto perennemente innevata e la tragicommedia che è la vita di un gruppo di eterni adolescenti. Il tutto infiocchettato con viaggi nel sub-spazio, porte dimensionali, sogni premonitori e labilissimi confini tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Bryan Lee O’Malley, l’autore, ha spiegato ad About.com: Manga cosa l’ha influenzato maggiormente e come è nato Scott Pilgrim
Arriva Scott Pilgrim. Esce in America il film tratto dal fumetto-manifesto dei ventenni cresciuti a manga e videogiochi e incapaci di diventare adulti.
La notte di San Silvestro, che segna la fine dell’anno e conduce al Capodanno, è celebrata come sempre da Google con un doodle: quest’anno nel logo di Google c’è un orologio a cucù contornato da luci decorative.
Le cose da sapere sulla notte di San Silvestro e Capodanno. Nel Capodanno meno festeggiato da quando si festeggiano i Capodanni, forse c'è più tempo per un ripasso su chi era questo San Silvestro.
Una delle tradizioni del giorno del Ringraziamento, una delle più importanti festività degli Stati Uniti che si tiene ogni anno il quarto giovedì di novembre e dunque per il 2017 oggi, è la parata del centro commerciale Macy’s nelle strade di Manhattan, l’isola che costituisce il centro New York. Probabilmente vi è già capitato di vedere delle immagini di questo evento, che si tiene dal 1924: è la parata con i pupazzi gonfiabili a forma di personaggi dei fumetti o dei cartoni animati. Può darsi che l’abbiate vista in qualche film, ad esempio in We’re Back! – 4 dinosauri a New York, un cartone animato molto amato dai bambini degli anni Novanta. La Macy’s Thanksgiving Day Parade è un evento molto seguito dai newyorkesi e da molti cittadini statunitensi. Quest’anno, tra gli altri, c’erano Charlie Brown, un Angry Bird, Hello Kitty, il Grinch e Olaf, il pupazzo di neve di Frozen. Nel 1961 invece c’era, tra gli altri, Braccio di Ferro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della parata di Macy’s per il Ringraziamento. Quella con i pupazzi gonfiabili che raffigurano personaggi dei fumetti e cartoni animati, tra i grattacieli di Manhattan.
Le idi di marzo sono una data dell’antico calendario romano, diventata celebre perché fu quella in cui, nel 44 a.C., venne ucciso Giulio Cesare. Molti dipinti e opere d’arte hanno fatto riferimento alle idi di marzo nel titolo o come momento chiave della narrazione, dal Giulio Cesare di Shakespeare alla poesia Idi di marzo del poeta greco Costantino Kavafis (e a un film del 2011 diretto da George Clooney). “Idi”, idus in latino (femminile plurale, della quarta declinazione), era il nome con cui venivano indicati i giorni più o meno a metà di ciascun mese del calendario romano. I giorni del mese, infatti, non erano numerati progressivamente dal primo all’ultimo come oggi, ma erano chiamati in base a una serie di date fisse: il primo giorno del mese erano le calende (calendae), poi veniva “il giorno dopo le calende”, e poi si iniziavano a contare i giorni che mancavano prima delle altre due festività mensili: le none e le idi. Queste due festività cadevano il quinto e il tredicesimo giorno dei mesi di gennaio, febbraio, aprile, giugno, agosto, settembre, novembre e dicembre, mentre cadevano il settimo e il quindicesimo in marzo, maggio, luglio e ottobre.
Oggi sono le idi di marzo. Storia e significato della data di oggi secondo il calendario romano: se vi chiamate Cesare e siete tiranni, occhio a uscire di casa.
Un rallentamento anomalo nella riduzione di un tipo di clorofluorocarburi (CFC) – la principale causa della formazione del buco nell’ozono – fa sospettare che in qualche paese sia ripresa la produzione di CFC, in violazione dell’importante accordo internazionale di Montreal ratificato più di 30 anni fa da praticamente tutti i paesi del mondo. L’anomalia è stata segnalata in una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature, grazie a uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa di oceani e meteorologia. Le conclusioni dell’articolo sono molto caute nel trovare un responsabile, ma dimostrano comunque che qualcosa di strano legato ai CFC stia avvenendo nell’Asia orientale. Nel Novecento i CFC furono impiegati per decenni in numerosi ambiti, dai circuiti refrigeranti dei frigoriferi ai solventi, passando per le bombolette spray. Nel 1985 una ricerca pubblicata su Nature indicò i clorofluorocarburi come i principali responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono, il gas che avvolge il nostro pianeta e che contribuisce a proteggerlo (e proteggerci) dai raggi solari ultravioletti. Con un tempismo che oggi sembra quasi inimmaginabile, visti i tempi degli accordi contro il cambiamento climatico, in pochi anni quasi tutte le nazioni del mondo si misero d’accordo per interrompere la produzione dei CFC e sostituirli con altri gas, in modo da consentire alla fascia di ozono di ripristinarsi. Il protocollo di Montreal è ancora oggi il frutto di quell’impegno e il suo adempimento viene tenuto sotto controllo dalle Nazioni Unite.
Forse qualcuno ha ripreso a produrre i gas che causano il buco nell’ozono. I sospetti sono spiegati in una ricerca su Nature: l'anomalo rallentamento nella riduzione dei clorofluorocarburi potrebbe essere dovuto a qualche imprevisto nell'Asia orientale.
Interstellar Technology, un’azienda privata giapponese, ha lanciato nello Spazio un piccolo razzo, lungo 10 metri e con un diametro di 50 centimetri. Il razzo, MOMO-3, ha raggiunto un’altezza di circa 100 chilometri prima di finire nell’oceano Pacifico: il tutto in una decina di minuti. La particolarità del razzo è che è stato sviluppato da una società privata ed è composto con parti provenienti sempre da società private. Lo scopo di Interstellar Technologies è sviluppare soluzioni a basso costo per portare nello Spazio satelliti di vario tipo. Prima del lancio di oggi la società ci aveva già provato nel 2017 e nel 2018, ma in quelle occasioni il razzo non aveva raggiunto lo Spazio. First rocket fully assembled by private sector lifts off in Japan
Una società privata giapponese ha lanciato un razzo nello Spazio.
Il fascino di queste immagini sta nel fatto che molte di loro suggeriscono, invece di mostrare: la tradizionale macellazione delle pecore nel giorno di San Giorgio, nel villaggio di Babaj Bokes, in Kosovo, è solo nello sguardo di una donna alla finestra e in quelle strisce rosse sul muro bianco. E come sarà la gara di elefanti che una bambina nepalese guarda dalla finestra? A volte, poi, quello che vedono i protagonisti delle immagini non è neanche così importante, basta la situazione a fare immaginare una storia: così sembra di vedere negli occhi dei palestinesi in attesa di passare il confine, a Gaza, una speranza o una promessa che non saremmo in grado di vedere neanche se fossimo al loro posto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Dalla finestra. Quello che vedono loro noi non lo vedremo mai, a volte neanche se fossimo al loro posto.
Direzione PD !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La direzione nazionale del PD su Twitter. In diretta i commenti selezionati di giornalisti, addetti ai lavori, esperti, durante la riunione (in streaming) che decide le sorti del governo.
L’Europa, come è noto, è al centro di una grave crisi, economica, occupazionale e di debito. Sembra anche una crisi industriale, e l’anno che sta per cominciare sarà probabilmente l’anno della recessione. Qualche elemento di speranza arriva in questi giorni da un’indagine sui 100 maggiori innovatori del mondo condotta da Thompson Reuters, che descrive una gerarchia del mondo un po’ diversa da quella che siamo abituati a sentire. Il rapporto analizza e descrive l’evoluzione mondiale dell’innovazione scientifico-tecnologica nell’anno che sta per finire, stilando una classifica delle aziende e degli enti che hanno ottenuto i maggiori risultati nel settore, sia tra quelli pubblici che tra quelli privati. I suoi contenuti fondamentali possono essere sintetizzati in dieci punti. Brevetti La gerarchia dei continenti vede in testa c’è il Nord America con 40 aziende o enti presenti in classifica, seguito dall’Asia (31) e dall’Europa (29).
L’innovazione nel 2011, in 10 punti. Un'indagine sulle aziende e gli enti che hanno innovato di più mette in discussione qualche luogo comune e ne conferma altri (sull'Italia, per esempio).
Mario Fillioley – insegnante, scrittore, traduttore e blogger del Post – ha raccontato sul sito di IL com’è andato il suo primo anno da insegnante di ruolo in una scuola media. Fillioley ha raccontato con un certo disagio l’insistenza dei molti corsi e seminari a cui ha dovuto partecipare sul nuovo approccio alla didattica che viene insegnato ai professori: quello dell’insegnante come “adulto in ricerca”, che più che spiegare concetti e teorie deve lavorare da intermediario – “facilitatore” nelle parole del ministero – fra gli studenti e la materia. E quindi deve “imparare a imparare”, cioè invogliare gli studenti ad approfondire una certa materia incoraggiando le curiosità e il pensiero creativo. Il guaio, spiega Fillioley, è che «a dodici anni, se ci pensi, più che in ricerca sei un po’ presuntuosetto: quel poco che sai, o che pensi di sapere, ti pare tutto ciò che c’è da sapere, e che Colombo sia partito con tre caravelle da Palos è assodato al punto che googlare Niña, Pinta e Santa Maria è superfluo». Sto per completare l’anno di prova come insegnante di una scuola pubblica, quindi diciamo che ho fatto più o meno nove mesi dentro un’aula, alle medie. Non sono tanti, per cui non è che abbia titolo per parlare di didattica, però il Miur ha voluto che su questi nove mesi ci riflettessi parecchio: ho riempito questionari on line, documentato le attività fatte in classe, partecipato a corsi di formazione e a due incontri all’ufficio scolastico provinciale, poi dieci ore di osservazioni peer-to-peer tra me e la «tutor accogliente», e vari altri obblighi previsti per i neoassunti della “buona scuola”, quindi vuoi o non vuoi un’idea ho dovuto farmela.
Impressioni di un insegnante neoassunto. Mario Fillioley racconta il suo primo anno da prof delle medie – anzi, "adulto in ricerca" – alle prese con i nuovi approcci esistenziali suggeriti dal ministero.
Sta arrivando il Natale, se non ve ne foste accorti, e l’atmosfera di festa è praticamente il tema principale di questa raccolta: Barack Obama vestito da Babbo Natale, i coniugi Macron che distribuiscono regali, la famiglia reale belga e Donald e Melania Trump in posa davanti ad alberi di Natale, Jeremy Corbyn tra i festoni dorati e il Papa che annusa il panettone. Poi valeva la pena fotografare Michelle Obama con degli appariscenti stivali di Balenciaga, di cui si è molto parlato, Carla Bruni con il suo doppio di cera, Meghan Markle ormai duchessa del Sussex, e la faccia di John Cena. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Questa settimana valeva la pena fotografare Johnny Depp, Sandra Bullock, i coniugi Obama per due motivi diversi e molta atmosfera natalizia.
A settembre la casa editrice “Drawn and Quarterly” ha pubblicato Co-Mix: A Retrospective, un volume dedicato ad Art Spiegelman, uno dei più importanti fumettisti dei nostri giorni. Spiegelman – che nacque a Stoccolma da genitori ebrei polacchi e inizialmente si chiamava Itzhak Avraham ben Zeev – è noto soprattutto per aver pubblicato nel 1991 Maus, un famoso graphic novel che racconta la storia dei suoi genitori sopravvissuti all’Olocausto durante la Seconda guerra mondiale, e dove i protagonisti sono topi (gli ebrei), gatti (i nazisti), cani (gli americani) e così via. L’opera valse a Spiegelman il premio Pulitzer ed è tuttora considerata tra quelle che più di tutte hanno influenzato il modo di disegnare e pensare i fumetti contemporanei. Spiegelman è anche famoso per le copertine realizzate dal 1992 al 2001 per il New Yorker, dove fu assunto dall’allora direttrice Tina Brown.
Le copertine di Art Spiegelman. 20 tra le più belle disegnate da uno dei più importanti fumettisti e illustratori contemporanei, appena celebrato da un nuovo librone.
Negli ultimi giorni si è parlato parecchio di TASI, la nuova imposta comunale che ha sostituito l’IMU sull’abitazione principale. In particolare molti esponenti di Forza Italia hanno attaccato il governo di Matteo Renzi sostenendo che la nuova imposta costerà agli italiani molto più della vecchia IMU. C’erano già state critiche simili anche lo scorso maggio: all’epoca l’accusa alla TASI era basata sul fatto che veniva messa a confronto con l’anno sbagliato (ne avevamo parlato qui). In questi giorni il confronto viene fatto correttamente, ma l’accusa rimane sbagliata, come mostra chiaramente in questo schema realizzato dalla Banca d’Italia.
Pagheremo più di TASI o di IMU? non si può ancora dire con certezza: molto probabilmente in media pagheremo meno, anche se potrebbe pagare di più chi in passato aveva molte detrazioni.
Il ministro dell’Agricoltura e del turismo, il leghista Gian Marco Centinaio, ha annunciato che in Senato è stato raggiunto un accordo per sospendere per altri 15 anni gli effetti della cosiddetta direttiva Bolkestein sugli stabilimenti balneari. Significa che gli imprenditori che gestiscono spiagge e bagni potranno mantenere le loro concessioni – ottenute a prezzi spesso molto bassi – senza il rischio che queste vengano messe a gara. «Oggi posso finalmente dire che per il mondo balneare siamo riusciti a muovere qualcosa e portare a casa la prima vittoria», ha detto Centinaio, ricordando che da anni la Lega si batte contro la messa a gara delle concessioni pubbliche per balneari e altre categorie. In un comunicato, la Lega ha detto di essere al lavoro per estendere la sospensione anche ai venditori ambulanti che occupano spazi pubblici. Anche se dal Movimento 5 Stelle la reazione all’emendamento è stata più tiepida (in passato però anche il Movimento si era schierato a favore degli ambulanti e contro la Bolkestein), sembra che la sua approvazione non dovrebbe incontrare difficoltà. Forza Italia ha già detto che voterà l’emendamento e anche alcuni esponenti del PD si sono espressi a favore. In altre parole, la direttiva Bolkestein è considerata una causa di problemi per quasi tutto l’arco parlamentare.
Il governo vuole fare un regalo agli stabilimenti balneari. Sarà rinviata di altri 15 anni l'applicazione della "direttiva Bolkestein", che obbliga lo Stato a mettere a gara le concessioni per le spiagge invece che affidarle sempre agli stessi.
L’espressione pigra e annoiata del leone nello zoo di Francoforte è familiare a molti, specie di venerdì pomeriggio. Fortunatamente tra le foto di animali più belle della settimana ce ne sono altre che tirano su il morale: se siete tipi facili basteranno il koala di sei mesi nello zoo di Duisburg e la tigre del Bengala che si lascia baciare dalla sua padrona, che la accudisce da quand’era un cucciolo. Poi ci sono i lupi salvati dallo zoo di Roma, cani nella neve, cavalli tra le fiamme, e un piccolo cane che sbuca elegantemente da una borsetta all’ingresso della Biblioteca pubblica di New York. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il leone si è addormentato. Ma ci sono espressioni meno svogliate, tra le foto di animali più belle della settimana: uno scoiattolo saltellante, un koala di sei mesi e cavalli tra le fiamme.
Il Senato ha respinto la richiesta di far decadere dalla carica di senatore Augusto Minzolini, di Forza Italia, con 137 voti contrari. La richiesta era stata approvata a maggioranza assoluta dalla Giunta per le immunità del Senato lo scorso luglio, ma per diventare definitiva avrebbe dovuto essere confermata anche dall’Aula. La ragione della richiesta era la condanna definitiva a 2 anni e sei mesi subita da Minzolini per peculato continuato: in base alla legge Severino del 2012, chi ha ricevuto condanne superiori ai due anni non può ricoprire la carica di senatore o deputato. Minzolini aveva detto che anche se il Senato avesse respinto la richiesta di decadenza lui si sarebbe dimesso lo stesso (eventuali dimissioni dovranno però essere confermate da un ulteriore voto del Senato). Il Corriere della Sera scrive che subito dopo il voto Minzolini ha detto che avrebbe firmato immediatamente la lettera di dimissioni. La prassi, dopo il voto sulla decadenza da senatore dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel 2013, prevede che in questi casi il voto sia palese. Contro la decadenza di Minzolini hanno votato, insieme ai senatori di Forza Italia, 19 senatori del Partito Democratico, ai quali il capogruppo Luigi Zanda aveva lasciato libertà di scelta. I senatori del Movimento 5 Stelle hanno accusato il PD di avere accettato “un voto di scambio”, alludendo al respingimento della mozione di sfiducia verso il ministro dello Sport Luca Lotti, avvenuto ieri al Senato, in occasione del quale i senatori di Forza Italia sono usciti dall’aula (ma è stata una mossa ininfluente, dato che Lotti ha avuto la fiducia della maggioranza assoluta dei senatori).
Che è successo con Minzolini? la sua decadenza da senatore è stata respinta anche grazie ai voti di 19 senatori del PD: lui ha detto che si dimetterà comunque.
Venerdì 17 aprile le borse di quasi tutto il mondo hanno chiuso in negativo dopo una giornata molto difficile a causa delle nuove preoccupazioni per un fallimento della Grecia. Ad esempio,la borsa di Milano ha perso il 2,40 per cento, quella di Francoforte il 2,58 per cento, mentre a New York l’indice Dow Jones è tornato ai livelli di gennaio. Venerdì i titoli di stato greci a scadenza decennale rendevano più del 12 per cento, un valore vicino al loro record storico, mentre i titoli biennali rendevano il 26 per cento, un altro valore vicino al record. Queste cifre, cioè con i titoli a scadenza più breve che rendono più di quelli a scadenza più lunga, indicano che il mercato ritiene che ci sia un pericolo di bancarotta nell’immediato futuro. Le preoccupazioni sono state causate dai nuovi dubbi espressi in questi giorni dai creditori della Grecia, cioè soprattutto gli altri paesi dell’eurozona e il Fondo Monetario Internazionale (che insieme detengono circa il 70 per cento del debito greco). Secondo alcune indiscrezioni pubblicate giovedì dal Financial Times, il governo greco avrebbe già chiesto un rinvio delle scadenze dei pagamenti (che sarebbe stato rifiutato), confermando almeno apparentemente i dubbi sulla sua capacità di fare fronte agli impegni economici.
Gli indici in borsa sono calati in mezzo mondo. È successo ieri, anche in Italia: c'entrano soprattutto le nuove paure di un fallimento della Grecia (ma non solo).
Tra le persone famose nate nel 1947 – i 70enni di quest’anno – ci sono molti politici di destra, italiani e americani, e molti scrittori, italiani e americani, più uno indiano naturalizzato britannico e con una storia difficile. Sono soprattutto uomini, ma tra le donne ce ne sono due che nel loro campo si sono distinte particolarmente: una è quella che più di tutte è arrivata vicino a diventare la prima presidente donna degli Stati Uniti, un’altra, sempre americana, è famosa per aver promosso grandi cambiamenti negli allevamenti intensivi di tutto il mondo e per averci fatto capire meglio che cos’è la sindrome di Asperger. Ci sono anche molti musicisti, tra cui probabilmente il più famoso flautista del mondo e due grandissimi chitarristi, degli ex calciatori e una “Bond girl”, come si dice. E auguri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La classe del 1947. Molti politici di destra, due grandi chitarristi, una famosa esperta di mucche e Hillary Clinton, tra quelli che quest'anno ne compiono settanta.
Prima di diventare la terra degli squali dell’hi-tech e dei pullman di Google, San Francisco era la patria degli hippy, del flower power e delle magliette a tinta scolorita: un paradiso dove le ardite discussioni sulla rivoluzione si mischiavano all’odore umido della marijuana. E se un gruppo in particolare – i Grateful Dead – fu il simbolo della Summer of Love, un’altra band è stata probabilmente ancora più importante: i Jefferson Airplane. «Nel 1967, San Francisco era la capitale americana del rock and roll», ha scritto nel 2005 il fondatore di Rolling Stone Jann Wenner: «e il gruppo migliore e di maggior successo a San Francisco e nell’intero paese erano i Jefferson Airplane. Sono stati gli architetti e i messaggeri dell’era della psichedelia, una liberazione della mente e del corpo che ha cambiato profondamente l’arte, la politica e la spiritualità americane. Fu un rinascimento che sarebbe potuto avvenire solo a San Francisco: e gli Airplane, più di ogni altra band, hanno diffuso la buona notizia in tutto il paese».
Vita e musica di Paul Kantner. Era il chitarrista principale dei Jefferson Airplane, la rock band psichedelica più famosa degli anni Sessanta: è morto due giorni fa a 74 anni.
In occasione del suo 68esimo incontro annuale la Magnum Photos, una delle più importanti e prestigiose agenzie fotografiche al mondo, ha chiesto ai suoi 60 fotografi di scegliere una foto rappresentativa di un momento cruciale della loro vita personale o lavorativa, a partire da cui «tutto è cambiato» e nulla è stato più come prima. L’intento era creare un coro di voci diverse ma al tempo stesso tra loro omogenee, come di fatto è il lavoro della Magnum: «La cosa particolare della nostra agenzia», ha detto Gideon Jacobs, il direttore creativo della Magnum, «è che è composta da un grande gruppo di fotografi che in alcuni momenti riescono a creare una voce unica composta da mille singole voci». Dall’iniziativa è nata una collezione di 60 bellissime fotografie, le cui stampe firmate sono attualmente in vendita: qui potete vederne dieci. Dentro ogni foto, chi l’ha scattata spiega perché è importante. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto importanti per i fotografi. L'agenzia fotografica Magnum ha chiesto ai suoi 60 fotografi di scegliere e spiegare una loro immagine che considerano speciale.
Auguste Rodin, scultore e pittore francese, nacque il 12 novembre del 1840 a Parigi. È stato uno dei più importanti artisti del Diciannovesimo secolo ed è tutt’ora uno dei più famosi scultori al mondo, in particolare grazie alla sua opera Il pensatore. Rodin – il suo nome completo era François-Auguste-René Rodin – iniziò fin da bambino a mostrare una particolare inclinazione per il disegno e frequentò la «Petite Ècole», dove studiò disegno e pittura. Lasciò la scuola nel 1857 – anche in seguito alle divergenze con alcuni docenti che prediligevano la corrente neoclassica da cui Rodin si era presto emancipato sviluppando nuovi stili – e nei 20 anni successivi lavorò principalmente come artigiano e decoratore.
La storia di Auguste Rodin. Un ripasso per ricordare uno dei più importanti scultori di sempre, nel giorno del 180esimo anniversario della sua nascita.
Come ogni anno lo zoo di Londra – che fu inaugurato il 27 aprile 1828 ed è il più antico zoo scientifico del mondo – ha iniziato l’anno nuovo con il censimento degli animali. Lo zoo ospita più di 750 differenti specie e i responsabili della struttura hanno catalogato peso e altezza di ogni singolo animale. Nelle foto ci sono pinguini, suricati e tigri di sumatra (tra cui due cuccioli di sei mesi), ma i più divertenti sembrano essere i cammelli. Completare il censimento richiede una settimana di lavoro: tutte le informazioni raccolte sono condivise con altri zoo del mondo che fanno parte dell’International Species Information System (ISIS), un database che consente di condividere ricerche scientifiche e attività didattiche per la conservazione degli animali a rischio di estinzione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del censimento annuale allo zoo di Londra. Nel più antico zoo scientifico del mondo tutti gli animali sono stati misurati e pesati: anche mantidi religiose, pinguini, tigri e cammelli.
Un dibattito interno all’università britannica di Oxford sulla necessità di modificare e integrare il programma di insegnamenti sulla storia della musica in modo da renderlo più inclusivo verso la produzione di provenienze diverse rispetto a quella europea e occidentale è stato male interpretato da alcuni media, anche italiani, secondo i quali le intenzioni dell’ateneo sarebbero di “cancellare Mozart”. In realtà, la questione è più complessa di così: una discussione in corso è stata presentata come una decisione presa, e alcune opinioni espresse da singoli docenti sono state descritte come le posizioni dell’ateneo. La stessa Università di Oxford ha smentito che sia stata presa in considerazione l’idea di eliminare o ridurre gli insegnamenti sulla musica europea. La vicenda, presentata con toni polemici e divisivi, racconta in realtà una più ampia discussione sull’opportunità di adattare i corsi di studi universitari in modo che prendano atto delle rinnovate sensibilità – provenienti principalmente dai paesi anglosassoni – sulle culture e arti non bianche, introducendo o dedicando maggiore attenzione ad argomenti come, per esempio, la storia della musica africana e asiatica.
Cos’è questa storia di Oxford e Mozart. Un dibattito interno sull'inclusività del programma di storia della musica è stato ricostruito male da alcuni media: l'università non vuole “cancellare” il compositore austriaco.
Ieri la multinazionale Procter & Gamble ha annunciato di aver venduto Pringles, il marchio delle patatine fritte tutte uguali, alla società Diamond Foods per 2,35 miliardi di dollari. Con la vendita di Pringles, Procter & Gamble si libera di una società che negli ultimi cinquant’anni le ha dato molte gioie e alcuni dolori e abbandona del tutto il settore degli alimentari, spiega Andrew Martin sul New York Times. L’esperienza della società nella produzione di oli per alimenti era sfruttata dall’industria delle patatine fritte tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e portò all’invenzione delle Pringles, le patatine affettate sottili e a forma di piccola sella. I responsabili della società non sanno ancora di preciso come le patatine abbiano avuto il loro nome, ma secondo una teoria i due responsabili della pubblicità della Procter vivevano su Pringle Drive a Cincinnati e pensarono che il nome fosse adatto per le nuove patatine.
La rivincita delle Pringles. Procter & Gamble ha venduto per 2,35 miliardi di dollari le patatine che un tempo non piacevano a nessuno.
Lo scorso maggio, durante la manifestazione organizzata dalla Lega a Milano per chiudere la campagna elettorale in vista delle elezioni europee, il segretario del partito e ministro dell’Interno Matteo Salvini tenne un breve comizio in cui elencò le sue proposte per il paese. Verso la fine del discorso, Salvini cambiò tono e si rivolse alla statua dorata della Madonna situata in cima al Duomo, dicendo di volere «affidare» se stesso e i manifestanti in piazza ai santi patroni d’Europa, su tutti Benedetto da Norcia. Poi tirò fuori dalla tasca un rosario e aggiunse, sventolandolo: «Personalmente affido l’Italia, la mia e la vostra vita, al cuore immacolato di Maria, che sono sicuro ci porterà alla vittoria». Non era la prima volta che Salvini esibiva platealmente un simbolo della fede cattolica, un tratto tipico dei politici italiani del Secondo dopoguerra. Nel febbraio dell’anno scorso, durante un altro comizio tenuto in piazza Duomo, Salvini esibì un rosario – il bracciale con cui si contano le preghiere che si rivolgono alla Madonna – e fece una specie di giuramento sul Vangelo. Qualche giorno fa, durante le sue ferie a Milano Marittima, si è fatto spesso vedere in pubblico indossando solamente il costume da bagno e un ciondolo a forma di Tau, il crocefisso tipico delle confraternite francescane.
Perché Salvini continua a citare la Madonna. Non sono generici appelli ai cattolici – la Natività di Maria infatti non cade oggi – ma strizzatine d'occhio alla fazione più reazionaria della Chiesa.
Questa settimana la commissione Difesa ha terminato l’esame della proposta di legge per regolare l’iscrizione dei militari ai sindacati, una possibilità proibita dalla legge fino all’aprile 2018, quando la Corte Costituzionale dichiarò il divieto illegittimo. Il principale sostenitore della legge è il Movimento 5 Stelle. Insieme al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il Movimento vorrebbe rendere la situazione dei militari il più possibile simile a quella degli altri lavoratori, ma in questo percorso si è trovato contro quasi tutti gli altri partiti che, in commissione, hanno spesso votato insieme per modificare la legge in senso più restrittivo. Il divieto di iscrizione dei militari ai sindacati ha una lunga storia. Tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo, infatti, i sindacati erano illegali in molti paesi; dove erano legali, venivano spesso considerati poco più che organizzazioni di estrema sinistra, violente e pericolose. Ai militari toccava spesso il compito di reprimere con la violenza le manifestazioni sindacali, e quindi sembrava del tutto privo di senso permettere loro di diventare compagni e alleati di coloro che, prima o poi, avrebbero dovuto affrontare con le armi.
Sindacati e militari possono andare insieme? a lungo la legge lo ha proibito, ora il Movimento 5 Stelle vorrebbe cambiare: ma deve vincere l'opposizione dei tradizionalisti e di tutti gli altri partiti, dal PD alla Lega.
Autogrill e Tim hanno raggiunto un accordo per dotare di connessione internet wi-fi tutte le aree di sevizio gestite da Autogrill sulla rete autostradale italiana. Da luglio il servizio è disponibile per i viaggiatori in 100 Autogrill, ed entro la fine dell’anno sarà esteso a tutti i 350 punti vendita gestiti dalla società. La connessione si basa sulle reti 4G e NGN, e Tim prevede che sarà usata da circa 500mila persone ogni giorno. Si può accedere al servizio da un portale di autenticazione su cui bisogna registrarsi: la registrazione va fatta solo la prima volta che ci si collega, poi l’accesso a tutti gli hot spot di Autogrill avverrà in automatico. Non sono previsti tetti massimi di traffico; l’unica limitazione è che la connessione si chiude dopo mezz’ora, però ci si può riconnettere quante volte si vuole. Questo blocco durerà fino a settembre, in attesa che sia completa l’integrazione della rete wi-fi con l’app MyAutogrill, che servirà per gestire tutti i servizi digitali degli Autogrill.
Gli Autogrill hanno messo il wi-fi gratuito. Il servizio è già attivo in 100 Autogrill delle autostrade più usate per andare nei posti di vacanza, verrà esteso entro la fine dell'anno.
Oggi, 19 novembre, esce in libreria Va’, metti una sentinella (in inglese Go, set a watchman), il nuovo e molto atteso libro di Harper Lee, la famosa autrice americana de Il buio oltre la siepe, il suo unico libro, pubblicato nel 1960.Va’, metti una sentinella è pubblicato in Italia da Feltrinelli nella traduzione di Vincenzo Mantovani. La storia è ambientata a Maycomb, in Alabama, nella metà degli anni Cinquanta, vent’anni dopo i fatti narrati ne Il buio oltre la siepe: è una sorta di sequel del romanzo in cui ricompaiono molti di quei personaggi. Scout (la bambina protagonista di Il buio oltre la siepe) è diventata adulta e ritorna da New York a Maycomb per far visita al padre Atticus Finch, finendo per confrontarsi con lui sulla segregazione razziale allora comune negli Stati del Sud. Uno dei motivi per cui si è parlato di più del libro dopo la sua pubblicazione negli Stati Uniti è proprio il modo in cui viene ritratto Atticus: descritto come un modello di tolleranza e giustizia nel Buio oltre la siepe, qui si rivela invece un suprematista bianco, contrario ad abolire la segregazione e certo dell’inferiorità dei neri.
Che cos’è “Va’, metti una sentinella” e perché se n’è parlato tanto. È uscito infine in Italia il seguito del "Buio oltre la siepe", uno dei libri più discussi e promossi dell'anno.
I due astronauti statunitensi della NASA Bob Behnken e Doug Hurley, che avevano raggiunto la Stazione spaziale internazionale (ISS) con la capsula Crew Dragon della società SpaceX, sono ritornati sulla Terra il 2 agosto: è stato il primo ammaraggio effettuato da un equipaggio statunitense dal 1975. La missione spaziale conclusasi ieri è stata la prima compiuta da astronauti della NASA a bordo di una capsula costruita e operata una compagnia spaziale privata, SpaceX, fondata da Elon Musk, il CEO di Tesla.
L’ammaraggio della capsula di SpaceX è andato bene. La Crew Dragon con due astronauti a bordo si è posata in mare nel Golfo del Messico: è il primo ammaraggio di un equipaggio statunitense dal 1975.
Nulla dice ti voglio bene come il tuo cane che ti lecca la faccia, almeno secondo molti loro padroni, che si scambiano volentieri effusioni con i loro cani lasciando che gli strofinino il muso sulla faccia. Per il quadrupede è più che altro un’esperienza giocosa, mentre il bipede ci vede qualcosa di più, che lo lega più intimamente al suo animale da compagnia. Baciare il naso e il muso del proprio cane o consentirgli di leccare la nostra faccia porta con sé qualche rischio di cui è meglio essere consapevoli, come ha spiegato di recente Christopher Mele sul New York Times. Come quella degli esseri umani, anche la bocca dei cani è abitata da una miriade di batteri, virus e altre sostanze (microbioma), come le proteine che aiutano a riparare i tessuti del palato in caso di ferite o irritazioni. Il microbioma dei cani è però fatto diversamente da quello della nostra bocca, e alcuni suoi componenti possono essere dannosi per la nostra salute. Alcuni batteri, per esempio, se trasmessi all’uomo possono causare problemi e malattie di vario tipo. L’elenco è lungo e va dalla salmonella a E. coli, passando per il Campylobacter, un batterio che causa febbre, crampi addominali e forti disturbi gastrointestinali.
È pericoloso farsi leccare la faccia da un cane? ecco, abbastanza, soprattutto se vi fate leccare bocca e naso, spiega il New York Times.
Rizzoli ha da poco pubblicato Milano Confidential, una guida di Milano scritta dalla freelance Alessia Algani, che ci vive da vent’anni e nel 2014 ha fondato Milanochemipiace, un blog e una app che segnalano posti da vedere e cose da fare in città. Come ha spiegato Algani nella prefazione, «non è una guida nel senso tradizionale del termine, ma una scelta di luoghi suddivisi per categorie» che si rivolge a «viaggiatori curiosi, visitatori abituali in cerca di idee nuove per vincere la noia; e milanesi di lungo corso decisi a vedere la città in cui abitano con occhi nuovi». Tra le tante cose che consiglia, ci sono i posti dove dormire e dove mangiare (ristoranti tradizionali ed etnici, bar e pasticcerie) accompagnati anche dalle indicazioni sul prezzo, negozi e mercatini dove comprare vestiti, oggetti di design, e cibi vari, teatri, gallerie d’arte, musei, e un’intera sezione dedicata ai bambini. Di seguito, il capitolo dedicato a librerie, biblioteche ed edicole: le più istituzionali e storiche, come la Hoepli o la Rizzoli, a quelle indipendenti e di recente apertura, come la 121+, quelle settoriali come MiCamera, la più fornita libreria italiana di fotografia, e l’edicola più bella della città.
Le più belle biblioteche e librerie di Milano. Le segnala Alessia Algani in "Milano Confidential", una nuova guida alla città: da quelle storiche come Hoepli a quelle dedicate a fumetti e fotografia.
Anche senza essere grandi esperti o appassionati di cinema, vi sarà capitato di parlare o sentir parlare di qualche attore come di “un caratterista”. In realtà è una definizione piuttosto vaga e, come ha fatto notare Bilge Ebiri qualche settimana fa sul New York Times Magazine, il tentativo di definizione è complicato dal fatto che negli ultimi anni i caratteristi hanno iniziato a fare cose diverse. Tra i più noti caratteristi italiani e stranieri ci sono comunque loro, e senza di loro tanti film non sarebbero diventati quello che sono. Prima di arrivare a dire cosa è successo negli ultimi anni, bisogna però dire cosa sono stati – prima di oggi – i caratteristi. Erano in sostanza attori non protagonisti che in pochi minuti di schermo dovevano dare l’idea del loro personaggio, spesso identificato da un tratto dominante.
Cosa fanno i caratteristi. Sono gli attori non protagonisti di cui magari non ricordate il nome ma le cui facce vi sono familiari: il loro mestiere sta cambiando.
Il remdesivir – un farmaco che potrebbe contribuire a trattare la COVID-19 – ha dato risultati promettenti nel più grande studio clinico condotto finora per valutarne l’efficacia. Seppure ancora modesti, i benefici segnalati indicano che il medicinale potrebbe contribuire a ridurre i tempi di recupero per i pazienti più gravi, che talvolta necessitano di un ricovero in terapia intensiva. Il test è stato promosso dal National Institute of Allergy and Infectious Disease (NIAID), centro di ricerca pubblico statunitense che si occupa dello studio delle malattie infettive, ed iniziato il 21 febbraio scorso con la partecipazione di 1063 pazienti in diverse parti del mondo, tra Stati Uniti, Asia ed Europa. I responsabili per l’analisi del suo andamento hanno fornito una prima relazione il 27 aprile, segnalando che il gruppo di pazienti trattato con remdesivir ha dato migliori risultati rispetto al gruppo di controllo trattato con un finto farmaco (placebo).
I primi risultati promettenti del remdesivir contro la COVID-19. Nel più grande studio condotto finora sul farmaco antivirale sono stati registrati miglioramenti nei pazienti, seppure ancora modesti e da approfondire.