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Domenica 30 agosto ci sono state forti piogge nel Nord-Est che hanno causato danni e l’interruzione del traffico autostradale e ferroviario in particolare in Trentino-Alto Adige. L’esondazione del fiume Adige ha causato la chiusura dell’autostrada del Brennero in entrambe le direzioni fra Bolzano e San Michele all’Adige, e la piena del fiume Isarco ha portato all’interruzione della circolazione ferroviaria fra Ponte Gardena e Bressanone. A Egna, in provincia di Bolzano, le autorità hanno ordinato l’evacuazione di 600 persone. A Chiusa, sempre in provincia di Bolzano, dove l’Isarco è uscito dagli argini, la Protezione civile ha invitato i residenti a non circolare per il paese e a spostarsi nei piani alti delle case.
I danni della pioggia nel Nord-Est. L'esondazione dell'Adige domenica ha causato la chiusura dell'Autostrada del Brennero e di diversi tratti ferroviari, oltre che allagamenti e black out.
Sabato all’aeroporto di Roma Ciampino è stata arrestata Maria Licciardi, che secondo la procura di Napoli è a capo del clan camorristico Licciardi, fondato dal fratello Gennaro, morto in carcere nel 1994. Il provvedimento di fermo emesso dalla procura la accusa anche di essere una dei membri principali del cartello mafioso detto “Alleanza di Secondigliano”, dal nome del quartiere di Napoli da cui opera il clan Licciardi. Licciardi è formalmente accusata di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, ricettazione di somme di denaro di provenienza illecita e turbativa del regolare svolgimento di un’asta giudiziaria e reati aggravati dalle modalità mafiose. Ha 70 anni ed è peraltro la persona che ha ispirato il personaggio di Scianel nella serie tv Gomorra. Era già stata in carcere dal 2001 al 2009, in condizioni di 41 bis, cioè di carcere duro.
È stata arrestata Maria Licciardi, che secondo la procura di Napoli è a capo del clan camorristico Licciardi.
Il britannico Centre for Process Innovation (CPI), un centro che si occupa di realizzare progetti e concept legati all’innovazione tecnologica, ha di recente pubblicato un video in cui viene mostrata una proposta per realizzare aeroplani privi di finestrini. Secondo gli ideatori dell’iniziativa, in questo modo gli aeroplani potrebbero pesare molto meno e avere fusoliere più sottili, permettendo di guadagnare spazio a bordo e di ridurre il peso complessivo degli aerei. Quelli di CPI propongono di rivestire le parte interne degli aeroplani con schermi LED, sui quali potrebbero essere mostrate le immagini riprese da una serie di telecamere collocate all’esterno degli aerei. Per ora si tratta naturalmente di una proposta, ma secondo CPI la nuova soluzione potrebbe essere adottata entro una decina di anni dalle compagnie aeree interessate.
Gli aerei senza finestrini – video. Un'avveniristica proposta per ridurre il peso degli aeroplani e far venire un po' d'ansia a chi ha paura di volare.
Paolo Poli, uno dei più noti e apprezzati attori italiani di teatro, è morto venerdì 25 marzo. Aveva 86 anni. Poli era nato a Firenze nel 1929: nella sua carriera aveva fatto anche cinema e televisione, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta: caratterizzando i suoi ruoli sempre con una grande brillantezza, senso dell’umorismo, e autonomia dai conformismi. Si era pubblicamente dichiarato omosessuale in tempi in cui era raro e difficile, capace di essere indipendente anche rispetto a questo. Negli ultimi anni era tornato spesso in tv: è stato ospite a Che tempo che fa e alle Invasioni barbariche, e nel 2015 ha condotto un programma autobiografico di 8 puntate su Rai3. Poli aveva cominciato a recitare da attore professionista nei teatri di Firenze, Roma e Genova negli anni Sessanta, divenendo subito molto noto per il suo talento e le sue esibizioni sopra le righe (durante le recite si travestiva spesso, anche da donna). Negli anni ha recitato in famosissime commedie teatrali, e adattato testi letterari in altrettanti spettacoli: da Rita da Cascia del 1966 – nel quale recitava nella parte di una ragazza – fino a Tito Andronico di Shakespeare, Rosmunda di Vittorio Alfieri, L’asino d’oro di Apuleio, passando per gli adattamenti di Esercizi di stile di Raymond Queneau e Aquiloni, uno spettacolo tratto dalle poesie di Giovanni Pascoli.
È morto a 86 anni Paolo Poli. Era un eccezionale attore di teatro, amato per il suo senso dell'umorismo e la sua indipendenza di pensiero: ha lavorato in tv fino a pochi mesi fa.
Tatsuo Suzuki è nato in Giappone nel 1965 ed è un fotografo, anche se prima del 2008 non aveva mai usato una macchina fotografica. Da allora Tatsuo si è dedicato a fotografare l’atmosfera frenetica di Tokyo, in bianco e nero, con immagini molto spesso a lunga esposizione e con un forte contrasto. I soggetti delle foto, giovani e anziani, e persone per strada, sulla metro, in attesa di un mezzo pubblico, mostrano insieme energia frenetica e stanchezza, circondate da un’attenzione particolare all’elemento della tecnologia e dei mezzi, appunto: in molte fotografie le persone sono concentrate sui loro telefoni, o incorniciate nei vagoni. Le altre foto di Tatsuo Suzuki si possono vedere sul suo sito. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le facce di Tokyo, in bianco e nero. Sguardi, vagoni, rughe, mascherine, nelle fotografie di Tatsuo Suzuki.
È iniziata oggi la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che giustamente chiamiamo tutti Festival di Venezia. Quella di quest’anno è la 75ª edizione del Festival e tra le persone più fotografate di oggi ci sono Ryan Gosling e Claire Foy, protagonisti di Il primo uomo, il film di Damien Chazelle su Neil Armstrong. È il film di apertura ed è anche uno dei più attesi tra quelli in concorso. Sono stati molto fotografati anche i membri della giuria: Christoph Waltz, Taika Waititi, Naomi Watts, Malgorzata Szumowska, Trine Dyrholm e Nicole Garcia. Il presidente è Guillermo del Toro, che l’anno scorso vinse il Leone d’Oro (e poi l’Oscar) con La forma dell’acqua. Oggi è stato anche il giorno di Sulla mia pelle, film della sezione Orizzonti sull’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, che tra pochi giorni si potrà vedere anche su Netflix. Guardando invece un po’ più avanti: questa è la lista di tutti i film in concorso.
Le foto del primo giorno a Venezia. È iniziata la 75esima edizione del Festival del cinema, e sono già arrivati Ryan Gosling, Vanessa Redgrave e Naomi Watts.
Il rapper statunitense Jay-Z ha pubblicato una nuova canzone, Open Letter, per criticare alcuni membri repubblicani del Congresso che lo avevano accusato di aver violato la legge per il viaggio fatto nei giorni scorsi a Cuba insieme a sua moglie, la cantante Beyoncé. In particolare, Jay-Z se l’è presa con due repubblicani di Miami, Ileana Ros-Lehtinen e Mario Diaz-Balart, che avevano chiesto al Dipartimento del Tesoro di spiegare perché il viaggio fosse stato autorizzato dal governo americano, sottolineando implicitamente un presunto favore che il presidente Barack Obama avrebbe fatto alla coppia, data la loro amicizia, aggirando le regole.
La canzone di Jay-Z sul suo viaggio a Cuba. L'ha fatta per rispondere a chi lo criticava per il viaggio dei giorni scorsi insieme a Beyoncé: gli americani non possono andare in visita turistica nell'isola.
Un augurio affettuoso a tutti voi, uomini e donne d’Italia, che vivete e operate in patria e all’estero, e in particolare a quanti servono da lontano la nazione, in suo nome anche rischiando la vita, come nelle missioni di pace in tormentate aree di crisi. Mi rivolgo a voi questa sera nello stesso spirito del mio primo messaggio di fine anno, nel 2006, e di tutti quelli che l’hanno seguito. Cercherò cioè ancora una volta di interpretare ed esprimere sentimenti e valori condivisi, esigenze e bisogni che riflettono l’interesse generale del paese. Guardando sempre all’unità nazionale come bene primario da tutelare e consolidare.In questo spirito ho operato finora, secondo il ruolo attribuito dalla Costituzione al Presidente della Repubblica. Anche e ancor più in questo momento, alla vigilia di importanti elezioni politiche, non verranno da me giudizi e orientamenti di parte, e neppure programmi per il governo del paese, per la soluzione dei suoi problemi, che spetta alle forze politiche e ai candidati prospettare agli elettori. Muoverò piuttosto dal bisogno che avverto di una considerazione più attenta e partecipe della realtà del paese, e di una visione di quel che vorremmo esso diventasse nei prossimi anni. Parlo innanzitutto di una realtà sociale duramente segnata dalle conseguenze della crisi con cui da quattro anni ci si confronta su scala mondiale, in Europa e in particolar modo in Italia. Da noi la crisi generale, ancora nel 2012, si è tradotta in crisi di aziende medie e grandi (e talvolta, dell’economia di un’intera regione, come ho constatato da vicino in Sardegna), si è tradotta in cancellazione di piccole imprese e di posti di lavoro, in aumento della Cassa Integrazione e della disoccupazione, in ulteriore aggravamento della difficoltà a trovare lavoro per chi l’ha perduto e per i giovani che lo cercano. Per effetto di tutto ciò, e per il peso delle imposte da pagare, per l’aumento del costo di beni primari e servizi essenziali, “è aumentata l’incidenza della povertà tra le famiglie” – ci dice l’Istituto Nazionale di Statistica – specie “quelle in cui convivono più generazioni…. Complessivamente sono quasi due milioni i minori che vivono in famiglie relativamente povere, il 70 per cento dei quali è residente al Sud”.Ricevo d’altronde lettere da persone che mi dicono dell’impossibilità di vivere con una pensione minima dell’INPS, o del calvario della vana ricerca di un lavoro se ci si ritrova disoccupato a 40 anni.
L’ultimo discorso di fine anno di Giorgio Napolitano. Che cosa ha detto il 31 dicembre sera il presidente della Repubblica.
‘Oumuamua, il primo oggetto spaziale conosciuto proveniente dall’esterno del nostro sistema solare ad averci fatto visita, non è un asteroide come inizialmente ipotizzato dai ricercatori ma quasi certamente una cometa. Nuove misurazioni e analisi raccolte sullo strano corpo celeste hanno permesso di ipotizzare con maggiore accuratezza la sua composizione, escludendo che possa essere rocciosa come nel caso di un asteroide. Le tecniche utilizzate per queste verifiche potranno essere impiegate in futuro per la ricerca e lo studio di oggetti spaziali simili, non necessariamente provenienti da così lontano come ‘Oumuamua. Il particolare visitatore era stato scoperto nell’ottobre del 2017 grazie ad alcune osservazioni del telescopio PanSTARRS-1 sull’isola hawaiana di Maui, cui si aggiunsero quelle di diversi altri osservatori in giro per il mondo. In hawaiano, ‘Oumuamua significa “primo messaggero giunto da un luogo lontano”. Lo studio della traiettoria fornì dati diversi da quelli di qualsiasi altro corpo celeste conosciuto, facendo concludere ai ricercatori che ‘Oumuamua fosse un visitatore interstellare, proveniente quindi da un posto lontano, oltre il nostro sistema solare.
Il misterioso asteroide interstellare non era un asteroide. Analizzando la particolare traiettoria seguita nel suo rapido passaggio nel sistema solare, una nuova ricerca ha concluso che 'Oumuamua è una cometa.
Un vivace assembramento di coppie, questa settimana: ci sono Hillary Clinton e Elton John che posano assieme dopo che Clinton ha ricevuto un premio dalla fondazione per la lotta contro l’AIDS di Elton John; il principe Harry che cerca goffamente di infilarsi un camice, mentre una ragazza lo fissa piuttosto divertita; due attori – una americana, l’altro olandese – che hanno recitato in cose diverse basate entrambe sul diario di Anna Frank. E poi c’è Kate, fotografata mentre abbozza un bagher durante una partita nel palazzetto intitolato alla sua nonna acquisita.
Mia!. Una duchessa che gioca a pallavolo, attori travestiti da giocatori di baseball e uno che conoscete bene nello Studio Ovale, fra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Marcello Gallo – professore emerito di diritto penale alla Sapienza di Roma – e Gaetano Insolera – professore di diritto penale all’università di Bologna – hanno scritto una lettera a Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, per spiegare cosa dice e non dice la legge 190 del 6 novembre 2012, comunemente conosciuta come legge Severino, quella che disciplina l’incandidabilità e la decadenza dei politici eletti con sentenza anche non passata in giudicato. E per chiarire che cos’è la retroattività di una norma rispetto a un equivoco molto diffuso. Da giorni si discute infatti se la legge Severino sia o no retroattiva e, dunque, applicabile o non applicabile al caso di Silvio Berlusconi. Caro direttore, secondo canoni comuni alla civil law continentale nell’interpretazione di una legge occorre fare riferimento a regole che fissano condizioni e modalità rilevanti, salvo eccezioni espresse e consentite da queste regole stesse, per la generalità delle norme o per determinati settori normativi. Questo accade, in modo tipico, per quanto attiene ai presupposti di validità nel tempo: la questione, appunto, della retroattività o irretroattività di una determinata regola. Come vedremo questo è il punto decisivo delle discussioni che la legge Severino ha sollevato.
Cos’è una legge retroattiva. Due insigni giuristi spiegano sul Corriere cosa dice e cosa non dice la legge sull'ineleggibilità di Berlusconi (e di tutti quanti).
Ordine e disciplina sui fili della corrente elettrica e altrettanta furia e sregolatezza sopra un campo coltivato in Romania: ci sono grandi differenze di comportamento tra gli stormi di uccelli fotografati questa settimana. Anche se meno confusionari dei gabbiani, i cuccioli di panda gigante sono sempre difficili da tenere vicini quando si vuole fare una foto di gruppo. Le capre nubiane spopolano: ce n’è una che si mette in posa con alle spalle il Mar Morto e due che si prendono a cornate, ma non nella stessa foto. Gli wallaby albini di tutto il mondo, invece, sono solo mille: qui avete il privilegio di vederne due, se non vi fate spaventare dal cucciolo di leopardo persiano che trovate appena prima. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly beasts. Stormi ordinati e stormi caciaroni, zanzare geneticamente modificate e gare di surf per cani, tra le foto di animali più belle della settimana.
Google è un’azienda famosa anche per i suoi uffici, elaborati e un po’ caotici, costruiti intorno all’idea che un ambiente produttivo deve essere anche divertente. Ora la società ha iniziato a fare qualche prova per vedere se questa filosofia possa essere applicata anche nei negozi. Mercoledì 11 marzo Google ha aperto il suo primo negozio fisico: un “negozio in un negozio” inserito all’interno del Currys PC World – un grande magazzino di elettronica – di Tottenham Court Road a Londra. Dal 2011 Google ha stretto accordi per avere alcuni stand personalizzati all’interno di 300 negozi Dixons & Curry PC Worlds, ma la nuova struttura è molto più ambiziosa. Oltre a mostrare i prodotti Google – come i portatili Chromebook, le chiavette per la TV Chromecast, smartphone con Android – lo spazio comprende un “Doodle Wall” messo a disposizione dei clienti, che possono scriverci e disegnarci sopra con bombolette spray virtuali, un “Chromecast Pod” per vedere video e un “portale” per esplorare la Terra utilizzando Google Earth. Google vuole che compri delle cose mentre sei nel negozio, ma vuole anche che tu ti diverta mentre sei lì a farlo.
Il primo negozio di Google. È stato aperto a Londra, serve per mostrare e vendere i prodotti dell'azienda facendo divertire i clienti: non è un negozio "normale".
Il prossimo 5 giugno si voterà per le elezioni amministrative in 1.368 comuni, tra cui molte delle più importanti città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Spesso nelle campagne elettorali gli argomenti del dibattito nazionale si mescolano con quelli locali, e molti sindaci e candidati sindaci insistono su temi che dipendono solo marginalmente dalla loro attività, come la sicurezza, la disoccupazione e le tasse. Per votare informati, però, è importante capire di cosa si occupa veramente un sindaco e quindi in quali ambiti deve convincerci che farà un buon lavoro. Cosa dice la legge La legge è abbastanza generica sulle competenze dei comuni e anche per questo ci sono stati conflitti in passato su cosa dovessero fare i sindaci e cosa invece andava lasciato a regioni e stato centrale. La norma di riferimento è il Testo unico degli enti locali, che all’articolo 13 dice:
Cosa fa esattamente un sindaco. Tra poco si voterà in 1.368 comuni, ma di cosa si occupano tutti i giorni le amministrazioni locali e cosa dovremmo aspettarci dai loro programmi?.
Barbie Nadeau è una giornalista americana di Newsweek e di Daily Beast: vive tra l’Italia e gli Stati Uniti e proprio in Italia si è occupata molto dell’omicidio di Meredith Kercher e del relativo processo. Nadeau è anche la giornalista che l’anno scorso scrisse su Newsweek un articolo intitolato “Il problema di Berlusconi con le donne”, che ebbe qualche risonanza anche in Italia. Oggi la giornalista racconta su Daily Beast cosa le è successo da quel momento in poi. Quell’articolo cominciava così. Sono le 8.30 di sera e tutti gli occhi sono puntati verso il programma più popolare della tv italiana, Striscia la Notizia. Due uomini di mezza età sono illuminati da una luce stroboscopica, uno di loro ha in mano una cintura da cui pende una treccia d’aglio dalla forma vagamente fallica. Una donna gli striscia sotto scivolando sul pavimento con la pancia a terra, con addosso un abito ornato di lustrini fornito di tanga e profondo scollo a V che arriva oltre l’ombelico. Quando si alza, uno dei due uomini lascia dondolare la treccia di aglio di fronte alla sua bocca aperta. Lei la prende in mano e se la strofina su un lato della faccia. «Vai, girati, fatti dare un’occhiata», dice l’altro uomo, e le tocca il didietro. «Grazie, bambola».
Striscia contro Newsweek. La giornalista americana che criticò le tv di Berlusconi racconta cosa le è successo dopo la pubblicazione del suo articolo.
Il Washington Post ha pubblicato una nuova inchiesta sui sistemi di sorveglianza adottati dal governo statunitense, sulla base delle informazioni fornite da Edward Snowden, ex consulente della National Security Agency (NSA) e fonte degli scoop giornalistici sul programma PRISM per il controllo delle comunicazioni online di milioni di utenti in tutto il mondo da parte dell’intelligence degli Stati Uniti. Secondo la nuova inchiesta, la NSA ogni giorno registra e tiene traccia degli spostamenti di almeno centinaia di milioni di persone in tutto il mondo – fino a cinque miliardi al giorno, scrive il Washington Post – grazie ai loro telefoni cellulari. Il Washington Post spiega che si tratta di un’operazione su larghissima scala, che consente di ricostruire non solo gli spostamenti delle persone ma anche le loro reti di conoscenze. Il sistema utilizzato dalla NSA si chiama “Co-Traveler Analytics” e si basa sul principio fondamentale di funzionamento dei telefoni cellulari. Come suggerisce lo stesso nome, un cellulare funziona agganciandosi alle diverse “cellule” prodotte dai ripetitori del segnale telefonico. Man mano che ci si sposta, il cellulare cambia i ripetitori cui è collegato e di conseguenza le cellule (porzioni di territorio) corrispondenti. Incrociando i dati sui diversi ripetitori cui un telefono si è collegato in un determinato intervallo di tempo è possibile ricostruire gli spostamenti del suo possessore.
La NSA traccia gli spostamenti dei cellulari. Secondo una nuova inchiesta del Washington Post ogni giorno la NSA monitora i movimenti di almeno centinaia di milioni di persone fuori dagli Stati Uniti.
Angelino Alfano ha insultato Luigi Di Maio su Twitter e ha minacciato di denunciarlo per aver messo il suo nome in un elenco di ministri secondo lui non idonei a essere tali perché condannati o indagati. In un video trasmesso in diretta su Facebook dopo l’annuncio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si era opposto alla nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia, e il professore Giuseppe Conte aveva rinunciato all’incarico di presidente del Consiglio, Di Maio aveva detto:
Alfano si è molto risentito con Di Maio. Gli ha detto che è «uguale a niente» e ha minacciato di fargli causa per quello che aveva detto Di Maio poco prima.
Claude Shannon fu un ingegnere e matematico americano, che era nato a Petoskey, una piccola città del Michigan, il 30 aprile del 1916: cioè 100 anni fa, oggi. Claude Shannon è ricordato soprattutto perché per primo formulò l’ipotesi che le macchine potessero scambiarsi le informazioni attraverso il codice binario, composto solo dalle cifre 0 e 1, ancora oggi alla base delle comunicazioni digitali. Fu inoltre il primo a definire l’unità base di queste informazioni in codice binario: la chiamò bit. L’intuizione era contenuta già nella sua tesi di laurea magistrale del 1936, ma venne ampliata nel suo celebre articolo intitolato “Una teoria matematica della comunicazione”, pubblicato nel 1948. Nel corso della sua vita Shannon ha continuato a lavorare alle macchine digitali, arrivando ad essere considerato uno dei più brillanti matematici contemporanei. Claude Shannon studiò matematica e ingegneria alla University of Michigan e proseguì gli studi al Massachusetts Institute of Technology (MIT), una delle più prestigiose università del mondo. Come molti matematici della sua epoca, durante la guerra Shannon collaborò con il governo nel campo della crittografia, per cifrare le comunicazioni americane e decifrare quelle dei nemici. Dopo la laurea, si mise a lavorare per la nota società di telecomunicazioni americane AT&T, per poi tornare a insegnare al MIT. Shannon era già una specie di celebrità quando morì, nel 2001: nel suo necrologio, il New York Times scrisse: «il messaggio implicito e omnicomprensivo contenuto nei suoi insegnamenti era che un messaggio [informatico] può contenere un video, una canzone, una lettera: ma sarà sempre composto da numeri 1 e 0. Al giorno d’oggi, in cui gigabyte di informazioni come mail e filmati viaggiano attraverso i cavi telefonici, l’idea ci può sembrare “rozza”: ma ha le sue radici proprio nel lavoro di Shannon».
Claude Shannon e come nacque il “bit”. Chi era il matematico e ingegnere che teorizzò il modo in cui le macchine moderne si scambiano informazioni, e che nacque 100 anni fa oggi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Catia Polidori, che forse salva Berlusconi. Chi è la deputata di Futuro e Libertà che ha votato a sorpresa contro la sfiducia.
La crisi di governo innescata dall’uscita di Italia Viva e Matteo Renzi dalla maggioranza che sostiene il governo Conte va ormai avanti da due settimane senza che si intraveda una facile soluzione. La situazione è particolarmente difficile da sbloccare perché nessuno dei partiti coinvolti, né nella maggioranza né nell’opposizione, ha solo da guadagnare o da perdere: praticamente ogni scenario prevede dei pro e contro che i leader politici vogliono rimandare, soppesare con calma o negoziare fino all’ultimo minuto disponibile. Queste, al momento, sono le scelte che hanno davanti nell’ultimo giorno di consultazioni al Quirinale per la formazione di un nuovo governo, con qualche semplificazione, e la premessa che in queste settimane le cose sono già cambiate diverse volte, e rapidamente. Italia Viva
Le scelte che hanno davanti Conte e i partiti. Una guida per orientarsi in questo momento di stallo e trattative della crisi di governo, che non ha una soluzione semplice.
Graziano Mesina, l’ex bandito sardo famoso per le numerose evasioni, è stato scarcerato dal carcere di Badu ‘e Carros, a Nuoro, dove si trovava dal 2013 per una condanna per traffico internazionale di droghe, per decorrenza dei termini: le motivazioni della sentenza d’appello con cui era stata confermata la sua condanna a 30 anni di carcere non erano mai state depositate. In pratica è stato fatto un errore di procedura. Mesina ha 77 anni ed era stato condannato in quanto a capo di un’organizzazione criminale, ma è molto noto per numerosi crimini dagli anni Cinquanta in poi: fu condannato più volte e in totale ha passato quasi 50 anni in carcere. Per 22 volte cercò di evadere e per 10 volte ci riuscì. Nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli concesse una grazia che annullò l’ergastolo per cui era carcerato all’epoca. Ora Mesina è in libertà vigilata e lo rimarrà fino a quando la Corte di Cassazione non si sarà espressa sul suo caso.
L’ex bandito Graziano Mesina è stato scarcerato per via di un errore giudiziario.
La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione in via definitiva per l’ex parlamentare del centrodestra Nicola Cosentino nel cosiddetto processo “Carburanti”. Cosentino e i suoi fratelli, Giovanni e Antonio, erano accusati a vario titolo di illecita concorrenza ed estorsione, con l’aggravante mafiosa. La tesi dell’accusa era che la ditta Aversana Petroli, fondata dal padre di Cosentino, fosse stata avvantaggiata illecitamente ai danni della società di un altro imprenditore, Luigi Gallo; e che Cosentino avesse fatto in modo che i tecnici del comune di Villa di Briano negassero a Gallo l’autorizzazione per aprire un nuovo distributore di benzina. Cosentino era stato condannato in primo grado a 7 anni e 6 mesi, mentre i suoi fratelli, Giovanni e Antonio, anche loro coinvolti nell’inchiesta, erano stati condannati rispettivamente a 9 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi. Lo scorso settembre la Corte d’appello di Napoli aveva assolto tutti gli imputati, e Gallo era stato indagato per calunnia. La Cassazione oggi ha confermato la sentenza d’appello. Cosentino, che è stato parlamentare per quattro legislature consecutive, dal 1996 al 2013, è stato condannato l’ultima volta nel 2016 in via definitiva a 4 anni per la corruzione di un agente del carcere di Secondigliano dove era detenuto. Al momento a suo carico ci sono altre due condanne di primo grado: una a 9 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, e una 5 anni per tentato reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa.
La Corte di Cassazione ha confermarto l’assoluzione per Nicola Cosentino nel processo “Carburanti”.
Domenica il centrosinistra ha ottenuto un’importante vittoria alle elezioni in Emilia-Romagna, mentre il centrodestra ha ripreso la guida della Calabria con un grosso margine di vantaggio. La prima, in particolare, è stata un’elezione molto seguita e considerata particolarmente importante anche a livello nazionale. Affluenza e polarizzazione La campagna elettorale è stata intensa e molto seguita dai media. In particolare, al voto in Emilia-Romagna è stato attribuito il potere potenziale di far cadere il governo nazionale, se la Lega avesse vinto in una regione ricca e storicamente governata dalla sinistra. Questo clima ha contribuito a produrre una forte affluenza, soprattutto se paragonata alle ultime elezioni regionali del 2014: da allora il numero dei votanti è quasi raddoppiato, passando dal 37 a più del 67 per cento, un risultato pari all’affluenza delle europee del maggio 2019 e leggermente inferiore a quella delle politiche 2018. In Calabria, un’elezione di cui si è parlato meno e a cui si è attribuita minore importanza, l’affluenza è rimasta pressoché identica (cioè piuttosto bassa) a quella delle precedenti regionali: poco più del 44 per cento (considerevolmente inferiore al 59 per cento del 2009).
Cinque cose sulle elezioni regionali. Dal buon risultato del PD alla frenata della Lega, passando per il disastro di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle (e in più: parliamo di come è finita a Bibbiano).
L’8 gennaio il principe Harry e Meghan Markle, duchi del Sussex, hanno annunciato con un comunicato piuttosto vago di voler diventare più indipendenti dalla famiglia reale britannica: una decisione certamente inconsueta e, per certi versi, senza precedenti. La famiglia reale ha risposto con un comunicato asciutto e non particolarmente conciliante in cui parlava di discussioni «ancora alle fasi iniziali» e decisioni «che per essere elaborate richiederanno tempo». Sempre la famiglia reale ha fatto sapere a fonti considerate attendibili e riprese dai giornali di aver saputo delle intenzioni di Harry e Meghan solo al momento dell’annuncio, senza esserne stata preventivamente informata.
Come procede la questione del principe Harry e di Meghan Markle. Si sta parlando di come dare alla coppia maggiore indipendenza dalla famiglia reale, scrive la stampa britannica, tra molte difficoltà.
Lo sciame meteorico delle Perseidi è il fenomeno comunemente noto come le stelle cadenti di San Lorenzo, per capirci, e oggi se ne occupa anche Google con un doodle. Le stelle cadenti non sono stelle: sono frammenti meteorici distaccatisi da un nucleo cometario originario e che vanno quindi a formare uno sciame meteorico. Questo gruppo di detriti viene chiamato Perseidi, dal nome della costellazione di Perseo, e attraversa l’orbita terrestre durante il periodo estivo: nelle ore di maggiore attività è possibile rilevare circa cento scie luminose osservabili ogni ora a occhio nudo dalla Terra. Secondo gli esperti, oggi sarà il giorno migliore – superluna permettendo – per osservare le Perseidi. La scoperta della cometa che diede origine al cosiddetto sciame delle Perseidi – la Swift-Tuttle – risale al 1862 e si deve a due distinte osservazioni fatte da Lewis Swift e da Horace Parnell Tuttle. Le scie luminose sono create dai detriti rilasciati dalla cometa nel corso delle sue orbite precedenti: sbattendo contro l’atmosfera a una velocità di 59 chilometri al secondo, questi detriti si incendiano creando delle “palle di fuoco” che è possibile vedere dalla Terra. Il fenomeno è stato osservato per millenni e tra le prime notazioni su quanto accadeva nel cielo in questo periodo dell’anno ci sono quelle di astronomi cinesi, risalenti al 36 dopo Cristo.
Lo sciame meteorico delle Perseidi: quando e come vedere le stelle cadenti. Cose da sapere per godersi il passaggio dello sciame meteorico delle Perseidi, le stelle cadenti di San Lorenzo.
I guardiani del destino, con Matt Damon, Emily Blunt e Daniel Dae Kim (cioè il Jin di Lost), è un bel film tratto da un racconto di Philip K. Dick che dovrebbe essere una cosa a metà tra una commedia romantica e un film di fantascienza. Se ne parla bene e noi ve lo consigliamo. 6 giorni sulla Terra, invece, è un film di denuncia travestito da film di fantascienza. Nel senso che racconta una storia di esseri umani rapiti dagli alieni ispirati agli “studi” di un tale professore a cui il regista del film crede davvero, tanto da parlare di “realscienza”: e ovviamente gli alieni – “queste entità” – stanno facendo di tutto con i loro potentissimi mezzi perché il film non abbia successo. Ovviamente anche chi ha scritto queste righe è un alieno. I guardiani del destino Regia: George Nolfi Attori: Matt Damon, Emily Blunt, John Slattery, Terence Stamp, Anthony Mackie
I film del weekend. Un bel film tratto da un racconto di Philip K. Dick e poi, ehm, una "storia vera" sui rapimenti alieni.
Lunedì verso le 13 un uomo è morto in una sparatoria in piazzale Fermo a La Spezia, poco distante dalla stazione della città: è stato ferito gravemente da un colpo di pistola ed è morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Secondo il quotidiano ligure Il Secolo XIX, l’uomo era un ristoratore di 50 anni, che si trovava per strada con i figli quando è stato investito da un’auto dalla quale è poi sceso l’uomo che gli ha sparato. Lo sparatore, sempre secondo Il Secolo, è un sottoufficiale dell’Aeronautica, che si è costituito ai carabinieri e ora si trova in Questura a La Spezia per essere interrogato. Secondo le prime ricostruzioni di alcuni giornali la persona uccisa era un militare della Marina.
Un uomo è morto in una sparatoria a La Spezia.
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha trovato un accordo per ridurre la produzione di petrolio nei prossimi mesi per la prima volta in 8 anni, con l’obiettivo di farne aumentare il prezzo dopo anni di crisi in cui è stato sensibilmente basso. La decisione è stata presa durante una riunione organizzata ad Algeri, la capitale dell’Algeria, e ha sorpreso numerosi analisti che pensavano sarebbe stato difficile trovare un accordo considerate le divisioni all’interno dell’OPEC, soprattutto tra Arabia Saudita e Iran, due dei principali membri dell’organizzazione. Le modifiche alla produzione non saranno immediate e ci sono ancora molti dettagli da definire, ma l’annuncio ha già avuto qualche effetto sui mercati. Il brent, il petrolio estratto nel Mare del Nord che serve da petrolio grezzo di riferimento a livello mondiale per i prezzi, è aumentato di 2,84 dollari al barile raggiungendo i 48,85 dollari, mentre nella mattina di oggi ci sono state ripercussioni di minore entità sui mercati asiatici. I titoli in borsa di numerose aziende energetiche hanno guadagnato diversi punti, vista la prospettiva di aumentare i loro ricavi nei prossimi mesi.
L’OPEC ridurrà la produzione di petrolio. Per la prima volta in 8 anni i principali paesi produttori hanno concordato di produrre meno barili per fare aumentare i prezzi, ma mancano ancora molti dettagli.
Da circa un mese si parla sempre più spesso delle dimissioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La gran parte dei giornalisti esperti di cose del Quirinale ha già individuato, a grandi linee, una data: Napolitano dovrebbe annunciare le sue dimissioni nel rituale discorso di fine anno e lasciare l’incarico nelle settimane successive, dopo la fine del semestre di presidenza italiano del Consiglio dell’Unione Europea. Ma cosa succederebbe esattamente in caso di dimissioni e quali sarebbero i tempi per eleggere un nuovo Presidente della Repubblica? Come avverranno le dimissioni Che cosa accade in caso di dimissioni del presidente della Repubblica è scritto in maniera abbastanza chiara nell’articolo 86 della Costituzione:
Che succede se Napolitano si dimette? il presidente del Senato assumerà le sue funzioni e quello della Camera organizzerà l'elezione del successore piuttosto in fretta (ma perché ne parliamo proprio ora?).
Sputnik V, il vaccino contro il coronavirus sviluppato in Russia, era stato accolto con qualche perplessità e scetticismo dagli esperti, ma a distanza di quasi un anno dalla diffusione le ricerche e i dati sembrano confermare la sua sicurezza e un’alta efficacia nel prevenire la COVID-19. Il vaccino è del resto ormai impiegato in quasi 70 paesi e ne sono stati distribuiti milioni di dosi, senza che siano emersi particolari problemi, ha segnalato di recente Nature. È una buona notizia, soprattutto per le nazioni più povere, ma al tempo stesso lascia aperte alcune questioni non secondarie sull’effettiva capacità della Russia e di altri paesi di rilevare eventuali eventi avversi dovuti alla vaccinazione. Un debutto controverso Il debutto di Sputnik V nell’agosto del 2020 in Russia era stato accolto con grande scetticismo e non poche preoccupazioni in ambito internazionale, perché il governo russo aveva deciso di iniziare a distribuire le dosi ancora prima che fossero pubblicati i risultati dei test clinici di fase 1 e 2, di solito necessari per verificare la sicurezza dei nuovi farmaci e vaccini, e prima ancora che fossero iniziati quelli di fase 3 per verificarne l’efficacia. Il presidente russo, Vladimir Putin aveva ricevuto critiche ed era stato accusato di avere anticipato i tempi con l’unico scopo di fare propaganda e dimostrare di avere fatto prima degli Stati Uniti e degli altri paesi occidentali.
Che fine ha fatto Sputnik V. Il vaccino russo è ormai usato in circa 70 paesi con dati positivi su sicurezza ed efficacia, ma restano dubbi sugli eventuali eventi avversi.
Nielsen Bookscan, la società che monitora il mercato editoriale statunitense, ha diffuso i dati sulle vendite dei libri cartacei nel 2015. Secondo i dati, che coprono circa l’85 per cento del mercato dei libri cartacei, negli Stati Uniti sono stati venduti circa 571 milioni di copie: un modesto ma significativo miglioramento rispetto ai 559 del 2014, che conferma la leggera ripresa dopo i 500 milioni di copie vendute nel 2013. Against all odds, print books are on the rise again in the US https://t.co/HUFUaOlpY9 pic.twitter.com/4CaKbhWxtL
Perché i libri di carta vendono bene negli Stati Uniti. È soprattutto merito di quelli degli youtuber, di quelli da colorare, e del nuovo romanzo di Harper Lee.
Oggi la Camera ha completato l’esame della proposta di legge sulla riforma di alcuni aspetti della legittima difesa, approvando con 225 voti favorevoli e 166 voti contrari alcune modifiche alla legge vigente che allargano i confini di quella che deve essere intesa come “legittima difesa” e aumentano le tutele economiche per chi abbia dovuto sostenere spese legali per poi vedersi riconosciuto il ricorso alla legittima difesa. La proposta di legge è stata approvata con i voti del Partito Democratico e di Alleanza Popolare, mentre hanno votato contro Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, MDP e la Lega Nord, secondo cui la nuova legge sarebbe ancora troppo blanda. Ora la proposta di legge dovrà essere discussa e votata dal Senato. La proposta di legge iniziale, presentata da David Ermini del Partito Democratico, riguardava solo l’articolo 59 del codice penale (quindi non quello sulla legittima difesa ma quello sulle circostanze del reato), aumentando la tutela per chi si difenda da un’aggressione in casa con un’arma legittimamente posseduta, eliminando la colpa di chi si difende in modo eccessivo se si trova in uno stato di “grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione”. Nell’intenzione di Ermini, la nuova legge servirebbe a tutelare chi si sia difeso anche in modo sproporzionato (uno dei criteri affinché la difesa sia considerata “legittima”) dopo aver subito un’aggressione in casa, se questa aggressione ha provocato una situazione di particolare paura, causata per esempio da precedenti aggressioni subite da quella persona, dalla presenza in casa di anziani, donne o bambini, o dal fatto che sia avvenuta di notte.
Come cambierà la legittima difesa. La Camera ha approvato un allargamento dei limiti e nuove tutele per gli imputati a cui viene riconosciuta dopo il processo; la legge ora passa all'esame del Senato.
A partire dalle 11 del mattino il Partito Democratico riunisce la sua direzione nazionale per discutere delle elezioni amministrative ed europee. Sarà presente anche Matteo Renzi, segretario del PD e presidente del Consiglio.
La direzione nazionale del PD in streaming. A partire dalle 11, per discutere di elezioni europee e amministrative.
La Universal Pictures ha diffuso una breve scena del nuovo film prodotto e diretto dall’attrice statunitense Angelina Jolie, “Unbroken“, che uscirà in Italia il 29 gennaio 2015 e che ha ricevuto tre nomination agli Oscar 2015, nelle categorie miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro. Il film, interpretato dall’attore britannico Jack O’Connell, racconta la storia vera di un atleta olimpico ed ex prigioniero durante la Seconda guerra mondiale, Louis Zamperini (morto il 2 luglio 2014 a 97 anni), ed è tratto dall’omonimo libro scritto da Laura Hillenbrand nel 2010. Louis Zamparini faceva parte della squadra di atletica statunitense che partecipò alle Olimpiadi del 1936, a Berlino. Zamperini non riuscì a vincere la gara dei 5000 metri a cui partecipò ma ottenne il giro più veloce della corsa: lo stesso Adolf Hitler volle stringergli la mano, impressionato dalle sue qualità atletiche. Durante la Seconda guerra mondiale si arruolò nell’esercito e fu abbattuto con il suo aereo: restò disperso 47 giorni prima di essere trovato dai giapponesi, che lo misero in un campo di prigionia, dove fu torturato. Unbroken è il secondo film diretto da Jolie, dopo Nella terra del sangue e del miele del 2011.
Una scena di “Unbroken”, di Angelina Jolie. Lo ha scritto e diretto, ha avuto tre nomination agli Oscar, in Italia uscirà il 29 gennaio: racconta la storia di un atleta olimpico diventato soldato e poi prigioniero di guerra.
Dopo circa 57 ore trascorse sulla cometa, all’1:36 di sabato (ora italiana) il lander Philae della missione Rosetta ha smesso di comunicare a causa dei livelli di carica ormai molto bassi della sua batteria principale. I ricercatori dell’Agenzia Spaziale Europea – che ha organizzato l’ambiziosa missione di portare la sonda Rosetta a 510 milioni di chilometri dalla Terra con a bordo Philae, che il 12 novembre si è separato per raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C–G) – hanno ricevuto fino all’ultimo istante prima dell’interruzione delle comunicazioni le informazioni raccolte nelle ore precedenti dal lander e dai suoi numerosi strumenti. Il flusso di dati è continuato per diversi minuti quando ormai i livelli di carica di Philae erano bassissimi, con grande sorpresa per gli stessi team di ricerca dell’ESA che si aspettavano una fine più rapida. .@Philae2014 You’ve done a great job Philae, something no spacecraft has ever done before. #CometLanding — ESA Rosetta Mission (@ESA_Rosetta) November 15, 2014
Philae si è spento, per ora. La sua batteria si è scaricata quasi del tutto: il primo lander nella storia ad atterrare su una cometa è entrato in ibernazione, ma potrebbe risvegliarsi.
Allied – Un’ombra nascosta è il nuovo film di Robert Zemeckis, con Brad Pitt e Marion Cotillard. È ambientato durante la Seconda guerra mondiale: Pitt interpreta un agente dei servizi segreti britannici che a Casablanca, in Marocco, conosce la donna interpretata da Cotillard, un membro della Resistenza francese. I due si innamorano e decidono di andare a vivere insieme a Londra. Il problema è che a un certo punto lui inizia a sospettare che lei possa essere una spia tedesca. Nonostante l’ambientazione, Allied è non è un film di guerra. È descritto come un action-thriller, con alcune scene particolarmente vivaci e dinamiche e altre più lente e psicologiche. Il film è poi anche di genere romantico, perché il vero centro della trama è la relazione tra Max e Marianne, i personaggi interpretati da Pitt e Cotillard.
Cinque cose su “Allied – Un’ombra nascosta”. È un film romantico, thriller e d'azione ambientato durante la Seconda guerra mondiale: di Robert Zemeckis, con Brad Pitt e Marion Cotillard.
Nella puntata di oggi di Tienimi Bordone, il podcast quotidiano di Matteo Bordone sul Post, si parla di una scatola di plastica che funziona come una specie di cassaforte a tempo: il coperchio si può chiudere e lasciare chiuso per un tempo stabilito impostando un timer. Dopo aver impostato il timer, non c’è modo di aprirla se non aspettando che il tempo passi. Si chiama Kitchen Safe ed è usata dalle persone che hanno deciso di mettersi a dieta ma sanno già di essere suscettibili alle tentazioni e da chiunque altro abbia bisogno di un aiuto esterno per esercitare il proprio autocontrollo. Bordone la usa da mesi per lo smartphone, quando vuole concentrarsi e non cedere alla tentazione delle notifiche. È adatta anche ai genitori che vogliono requisire smartphone o videogiochi ai propri figli, ma sanno già di aver bisogno di un piccolo aiuto coercitivo per non farsi intenerire. C’è sia in plastica trasparente, per chi pensa che vedere cosa contiene possa essere utile a controllarsi, che bianca. Bordone dice che comprarla trasparente può essere un po’ masochistico, ma vedere l'”oggetto del desiderio” che abbiamo volutamente allontanato da noi dà una certa soddisfazione. Dice anche che si soffre davvero solo per i primi minuti. Ce ne sono di tre dimensioni: mini, base e XL e con coperchi di colori diversi. Non è molto economica: costa 78 euro su Amazon al momento. Per chi desidera una cosa simile, ma vuole comprensibilmente spendere un po’ meno c’è questo altro modello, da 35 euro. Per il podcast di Bordone invece c’è l’abbonamento al Post.
La scatola che aiuta la forza di volontà che usa Matteo Bordone. Pensata per non sgarrare quando si è a dieta, è molto utile anche per "disintossicarsi" dallo smartphone.
L’ultimo numero del mensile francese Lui – una specie di Playboy francese, per capire il genere – ha in copertina una foto della cantante Rihanna col seno scoperto. Rihanna ha cercato di pubblicare su Instagram la copertina, ma le condizioni di servizio di Instagram impediscono la pubblicazione di fotografie che mostrano persone nude, anche solo parzialmente o anche solo “sessualmente allusive”. In genere in questi casi è sufficiente non mostrare i capezzoli. Non potendo pubblicare la copertina, Rihanna ha allora avviato una specie di battaglia pubblicando immagini sarcastiche che fanno riferimento alla copertina censurata, oppure direttamente meta-fotografie della copertina stessa, ritagli della copertina (con scritto accanto “guardala intera su Twitter!”) o disegni della fotografia incriminata.
La battaglia di Rihanna per i propri capezzoli su Instagram. Il social network non le permette di pubblicare la sua foto a seno nudo in copertina su una rivista francese, ma lei non si arrende.
Austin Seraphin è cieco dalla nascita, ma da alcuni mesi grazie a un iPhone riesce quasi a vedere il mondo. Sul suo blog Behind the Curtain, Austin ha raccontato la sua esperienza con lo smartphone di Apple, rivelando di essere rimasto molto sorpreso dalle numerose funzionalità offerte dall’iPhone per i non vedenti. Il post, molto efficace e commovente, è stato ripreso dall’Atlantic per riportare l’attenzione sull’importanza dell’accessibilità dei nuovi dispositivi elettronici. Da quando ho un iPhone, la mia vita è cambiata per sempre – spiega Austin nel suo pezzo. Penso si tratti della cosa migliore che sia capitata ai ciechi da molto tempo, forse da sempre. Offre senza difficoltà l’accesso alle applicazioni e mi ha cambiato la vita in 24 ore.
iPhone visto dai ciechi. Austin Seraphin racconta come lo smartphone gli ha cambiato la vita e "mostrato" i colori.
L’8 febbraio del 1834 nacque Dmitrij Mendeleev, un importantissimo chimico russo noto tuttora per l’invenzione della tavola periodica degli elementi. Per celebrarlo Google ha diffuso oggi un doodle: si tratta di disegni o animazioni che sostituiscono per un giorno soltanto la scritta “Google” che compare nella pagina iniziale del motore di ricerca. Solitamente Google pubblica dei doodle per celebrare l’importanza di personaggi legati al mondo della scienza o di accadimenti storici di rilievo: spesso per le persone si tratta dell’anniversario della loro nascita, quasi sempre in cifre non “tonde”, oggi ad esempio è il 182esimo compleanno di Mendeleev. Mendeleev ideò un sistema per raggruppare gli elementi in base al loro peso atomico relativo (cioè in rapporto al peso atomico del carbonio, assunto convenzionalmente come misura). La tavola, chiamata anche tavola periodica di Mendeleev, si basa invece oggi sul numero atomico degli elementi, cioè il numero di protoni contenuti nell’atomo dell’elemento. Mendeleev ebbe l’idea per la tavola in sogno, pochi giorni ne sviluppò una prima versione. La tesi di base di Mendeleev era che elementi che avevano proprietà simili avevano anche un peso atomico simile: lasciò alcune caselle della tavola libere, sostenendo che quegli elementi esistessero ma non fossero ancora stati scoperti. Negli anni sono stati trovati altri nuovi elementi che sono stati inseriti nella tavola periodica e molti confermano le previsioni sulle loro proprietà fatte da Mendeleev.
Che ci fa Dmitrij Mendeleev al posto del logo di Google. Oggi è l'anniversario della nascita di un importante chimico russo col quale più o meno tutti avete avuto a che fare, anche se non ve lo ricordate.
Les Yeux des Tours è un nuovo progetto del fotografo Laurent Kronental (di lui avevamo già scritto qui), che ritrae le vedute della periferia di Parigi e dalle finestre delle Tours Aillaud, le strane torri progettate dall’architetto francese Emile Aillaud e costruite tra il 1973 e il 1981 a Nanterre, nella banlieue nord-ovest di Parigi. È un complesso residenziale in stile brutalista composto da 18 torri e 1.607 appartamenti. Pur avendo altezze diverse – vanno da 7 a 38 piani – gli edifici hanno la stessa forma cilindrica e le facciate ricoperte da mosaici colorati a forma di nuvola (da qui il soprannome di Tours Nuages, con nuages che significa nuvole in francese). La serie di Kronental non mostra solo i palazzi e i grattacieli della periferia di Parigi – in particolare quelli del vicino quartiere finanziario della Défense – ma anche gli appartamenti delle Torri: tende di velluto si alternano ad altre di pizzo, letti sontuosi a pianoforti dimessi, portafrutta invitanti a sciatti divani.
Parigi vista dalle finestre di una torre. Laurent Kronental si è affacciato dalle Tours Aillaud di Nanterre per raccontare cosa si vede fuori e soprattutto dentro.
Il 1 marzo 2013 il Bundestag, il Parlamento tedesco, ha approvato alcune modifiche al disegno di legge presentato nell’agosto 2012 da CDU e FDP, i partiti di maggioranza di governo, sulle norme che regolano il diritto d’autore. Il provvedimento, Leistungsshutzrech fur presseveleger, era stato presentato dopo un lungo dibattito sul ruolo di Google News, il servizio online offerto da Google come aggregatore che indicizza le notizie principali dalle fonti giornalistiche disponibili in rete, lanciato nel 2002. Rispetto alla prima stesura della legge, presentata nel mese di agosto 2012 e votata il 1 marzo con 293 voti favorevoli e 243 contrari, il Bundestag ha introdotto un emendamento che modifica in parte la norma sul diritto d’autore. In base a queste modifiche, i motori di ricerca e gli aggregatori potranno utilizzare in futuro soltanto singole parole o brevi estratti dei prodotti editoriali che sono liberamente disponibili online. Altrimenti, si dovrà pagare agli editori tedeschi un corrispettivo per il materiale utilizzato.
Google e la legge tedesca sul copyright. Il parlamento della Germania ha stabilito nuovi limiti per la libera pubblicazione delle anteprime dei testi sui motori di ricerca.
Il più grande produttore di smartphone della Cina, Xiaomi, ha appena ottenuto un miliardo di dollari da nuovi investitori, e il valore della società è salito a circa 45 miliardi di dollari (Uber, al momento, ne vale 41). Xiaomi è così diventata la società finanziata da investitori privati con la valutazione più alta al mondo. Secondo una recente statistica, è già il terzo produttore di smartphone al mondo dietro Samsung ed Apple. È possibile che Xiaomi tenga il passo di Apple e Samsung non solo per la mole del proprio giro di affari, ma anche riguardo la qualità dei prodotti? Al momento, gli scettici come Jony Ive di Apple potrebbero obiettare che Xiaomi si limita a imitare. Lo smartphone più costoso prodotto da Xiaomi – l’MI4 – assomiglia terribilmente a un iPhone 5s. Il nuovo tablet MiPad ha più o meno lo stesso aspetto dell’iPad mini, e il decoder per televisione Mi Box ricorda molto da vicino quello di Apple TV. Il fondatore della società si veste come Steve Jobs e le presentazioni dei nuovi prodotti includono la famosa slide “One more thing”, resa celebre da Apple. Da ciò potremmo ricavarne che Xiaomi sia solo la brutta copia cinese di Apple, e non una società che intende davvero fare innovazione.
Xiaomi può competere con Apple? la società cinese che vende smartphone economici "copiati" presenterà un nuovo prodotto, che potrebbe far cambiare la sua immagine nei mercati esteri.
Il nuovo Samsung Galaxy Note 8 sarà disponibile nei negozi in Italia tra una decina di giorni (può essere già preordinato online), a poco meno di un mese dalla sua presentazione organizzata da Samsung nel corso di un grande evento a New York. Lo smartphone era molto atteso, soprattutto dopo il disastro dello scorso anno con il suo predecessore, il Note 7, ritirato dal mercato per un grave difetto di fabbrica che in molti casi aveva causato l’esplosione della sua batteria. Samsung negli ultimi mesi ha cercato di far dimenticare il suo inciampo, che le è costato miliardi di dollari, e di rassicurare i suoi clienti con campagne per dimostrare l’affidabilità delle nuove batterie e i sistemi di controllo per certificarne la qualità. Nei prossimi mesi il Samsung Galaxy Note 8, insieme ai Galaxy S8 presentati a fine marzo, avrà il difficile compito di contenere la concorrenza di Apple, che la settimana prossima presenterà i suoi attesi nuovi iPhone. Il Note 8 ha un grande schermo da 6,3 pollici, una fotocamera da 12 megapixel con zoom ottico a 2 ingrandimenti e una notevole potenza di calcolo. In vista della sua messa in vendita, negli ultimi giorni i principali giornali e siti di tecnologia statunitensi hanno pubblicato le loro recensioni sul Samsung Galaxy Note 8, quasi tutte positive, soprattutto per la qualità dello schermo, la cosa che del resto abbiamo costantemente davanti agli occhi quando usiamo uno smartphone.
Che si dice del Samsung Galaxy Note 8. Le recensioni uscite finora sono molto positive, dopo il disastro dello scorso anno con i telefoni che esplodevano.
Lo scorso 2 maggio il Senato ha approvato quattro emendamenti riguardo le pensioni dei manager pubblici. I quattro emendamenti sono stati approvati contro il parere del governo, e per questo si è parlato di “governo battuto”. Si sta continuando a discutere della questione anche a distanza di giorni, però, perché diversi senatori del PD sono stati accusati per il loro comportamento in aula e a fronte di proteste, commenti e insulti online, stanno chiarendo quanto accaduto: lo hanno fatto nelle ultime ore sia Pietro Ichino che Anna Finocchiaro, tra gli altri. Ma cominciamo dall’inizio. La prima manovra economica del governo Monti, la cosiddetta “Salva Italia”, ha tagliato gli stipendi di alcuni manager pubblici stabilendo che la loro retribuzione non potesse superare i 300.000 euro annuali. Il governo però pochi mesi dopo ha introdotto in un decreto legge una norma che stabilisce che, nel caso dei manager pubblici che hanno maturato l’età per andare in pensione ma decidono di rimanere a lavorare, l’assegno della pensione si calcola al 22 dicembre 2012, cioè prima del taglio dello stipendio. Questo, a detta del governo, allo scopo di evitare ricorsi e pensionamenti di massa, visto che chi fosse rimasto a lavorare oltre l’età pensionabile sarebbe stato – invece che premiato con una pensione più alta, come avviene di norma in questi casi – penalizzato con una pensione più bassa.
Il PD difende le “pensioni d’oro”? diversi senatori del PD sono da giorni bersaglio di proteste e insulti online per un voto d'aula e stanno cercando faticosamente di spiegarsi.
Il caratteristico odore di pulito dei panni stesi al sole dipende dalla formazione, durante l’asciugatura, di molecole profumate che si trovano anche in piante e fiori. La scoperta è il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista di chimica Environmental Chemistry e condotto dalla ricercatrice italiana Silvia Pugliese durante un master all’Università di Copenaghen. L’esperimento, racconta il New York Times, è stato svolto in un ufficio vuoto e su un balcone al quinto piano della facoltà di chimica, servendosi di acqua ultra pura (quella usata negli esperimenti) e di asciugamani di cotone di IKEA. Ogni asciugamano è stato lavato per tre volte e poi steso ad asciugare nell’ufficio, sul balcone sotto una protezione di plastica o esposto direttamente al sole. Una volta asciutto, è stato chiuso in una borsa per 15 ore.
Perché i panni stesi al sole hanno quel profumo. È dovuto alla formazione di alcune molecole, le stesse che si trovano nel cardamomo, nella vaniglia e nella cannella.
Nelle ultime settimane i principali siti di tecnologia hanno dedicato molto spazio a Spritz, una nuova applicazione che serve per leggere i testi più rapidamente. L’idea alla base del sistema è che buona parte del tempo impiegato per leggere si perde nel muovere gli occhi da un lato all’altro della riga che si sta leggendo, saltando da una parola alla seguente. Spritz propone una soluzione alternativa, facendo apparire sullo schermo una parola dopo l’altra in sequenza, ma nello stesso posto, con brevissimi intervalli di tempo tra una e l’altra. Il movimento degli occhi viene praticamente ridotto a zero e si viene inoltre costretti a concentrarsi di più sul testo, perché la minima distrazione comporta che si perdano le parole per strada. La velocità con cui sono mostrate le parole può essere regolata da un minimo di 250 parole al minuto a un massimo di 550. A spiegarlo, il sistema sembra essere più macchinoso di quanto sia nella pratica, quindi qualche esempio può tornare utile.
Leggere tutto superveloce. Grazie a una nuova applicazione, si parla di nuovo dei sistemi di lettura su schermo che mostrano una parola per volta a ritmi frenetici (e della loro efficacia).
Giovedì 13 dicembre la Royal Academy of Arts di Londra inaugurerà un nuovo spazio nei giardini di Burlington dedicato all’arte e all’architettura, con una mostra dal titolo Rebirth dell’artista giapponese Mariko Mori. La mostra, che resterà aperta fino al 17 febbraio, raccoglie le opere più importanti di Mori nell’arco degli ultimi undici anni, molte delle quali non sono mai state esposte nel Regno Unito. Mariko Mori, nata a Tokyo nel 1967, è una delle videoartiste più importanti del mondo e fonde nel suo lavoro la tradizione culturale del Giappone con gli elementi tecnologici della contemporaneità. Mori vive a New York e negli ultimi anni si è dedicata soprattutto alla ricerca di un collegamento tra mondo spirituale e mondo reale.
Rebirth, la mostra di Mariko Mori a Londra. Dal 13 dicembre al 17 febbraio sarà esposta in un nuovo spazio dedicato all'arte dalla Royal Academy di Londra.
Ci sono alimenti che piacciono generalmente al primo assaggio e altri che si imparano ad apprezzare con pazienza, imponendosi di dare un primo morso e poi sforzandosi a riconoscerne la bontà: questi ultimi fanno parte dei cosiddetti gusti acquisiti e comprendono cibi dal sapore aspro, pungente, complesso o dall’odore per molti rivoltante, come i formaggi erborinati (cioè quelli con la muffa, come il gorgonzola), le frattaglie, l’acre wasabi, il caviale e la bottarga. Molti di questi prodotti sono ottenuti con la fermentazione, il processo in cui gli enzimi di alcuni microrganismi – batteri e funghi, in particolare lieviti e muffe – scompongono lo zucchero presente in un cibo in altre sostanze, in assenza di ossigeno. È uno dei metodi di conservazione più antichi, pare che fosse conosciuto già nel 10mila a.C. in Nord Africa, dove i primi yogurt venivano prodotti fermentando il latte in sacche di pecora attaccate al dorso dei cammelli, sfruttando le temperature esterne che superavano i 40 gradi. È anche una delle più economiche, visto che generalmente non prevede l’impiego di sale o spezie costose ma soltanto l’assenza d’ossigeno e il passare del tempo.
Il gusto del marcio. I cibi fermentati e puzzolenti, nati per necessità, sono apprezzati e riscoperti un po' ovunque, dallo squalo islandese al tofu peloso fino al kimchi.
Manwin Licensing International SARL è uno dei più grandi distributori di contenuti per adulti online e ha deciso di fare causa all’ICANN, l’organizzazione che si occupa tra le altre cose della gestione dei domini di primo livello, i “.it” e i “.com” per intenderci. Alcuni mesi fa e dopo anni di confronti e diatribe, l’ente internazionale ha deciso di creare i domini “.xxx” per rendere più identificabili i siti che offrono immagini pornografiche. Secondo Manwin questa decisione ha portato a costi aggiuntivi per i gestori dei siti web e ha comportato una condizione di monopolio. Quando furono istituiti gli “.xxx” lo scorso marzo, l’ICANN decise di affidarne la gestione a un’unica società che si chiama ICM Registry LLC, per mantenere un certo controllo sulla diffusione del nuovo dominio di primo livello. Secondo Manwin, il gestore incaricato avrebbe abusato della propria posizione chiedendo alla società di acquistare le versioni “.xxx” degli indirizzi web dei suoi siti pornografici, evitando così che li potessero acquistare altre aziende per realizzare siti “cloni” sfruttando il nome molto conosciuto dei domini originali.
La causa legale contro i domini “.xxx”. Il gestore dei siti pornografici più conosciuti accusa l'ICANN di aver creato una costosa condizione di monopolio per il nuovo sistema.
Il 19 novembre la prima sezione penale della corte di Cas­sa­zione ha annul­lato per prescrizione dei reati il pro­cesso Eternit, acco­gliendo la richie­sta del sosti­tuto pro­cu­ra­tore gene­rale Fran­ce­sco Iacoviello. Ci sono state indignazioni e proteste, non solo da parte delle vittime, e il giorno dopo la Cassazione ha precisato che «oggetto del giudizio era esclusivamente l’esistenza o meno del disastro ambientale». La situazione è piuttosto complessa e fa riferimento a una diversa interpretazione della giurisprudenza legata al reato di disastro ambientale, nonché a una grande storia – il caso Eternit, appunto – che interessa un pezzo d’Italia fin dall’inizio del Novecento. Eternit, dall’inizio Eternit è un marchio registrato di fibrocemento: un materiale usato in edilizia soprattutto per vasche, tegole, tettoie. Il materiale era realizzato facendo uso di amianto , una sostanza la cui polvere – si è scoperto più tardi – ha effetti cancerogeni. Il brevetto risale al 1901 e venne acquistato due anni dopo dall’azienda svizzera Schweizerische Eternitwerke AG, che negli anni Venti cambiò il suo nome in Eternit. Eternit è dunque anche il nome dell’azienda produttrice di quello specifico tipo di fibrocemento, azienda che dal 1906 iniziò ad aprire anche in Italia diversi stabilimenti concentrandosi inizialmente sulla produzione di tubi. La prima fabbrica venne aperta a Casale Monferrato (Alessandria), altre poi a Cavagnolo (Torino), a Broni (Pavia) e a Bari. Nel 1933 Eternit diventò proprietà della famiglia di imprenditori svizzeri Schmidheiny, che nel 1973 divenne responsabile anche degli stabilimenti italiani affiancata dai belgi De Cartier.
Il caso Eternit, spiegato. Come si è arrivati all'annullamento delle condanne per disastro ambientale e alla successiva precisazione della Cassazione, cosa succede adesso: non è finita.
Le primarie del Partito Democratico si terranno domenica 8 dicembre, per l’elezione del nuovo segretario e dell’Assemblea nazionale del partito. Quando si vota Le primarie del Partito Democratico si svolgono dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Quindi ci sono dodici ore per andare al seggio e votare uno dei tre candidati.
Come si vota alle primarie del PD. La guida definitiva sull'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico, oggi: chi deve registrarsi prima, chi no, quanto si paga.
Aggiornamento del 2 gennaio: Il Diario di Anna Frank è stato pubblicato online poche ore dopo l’inizio del 2016. Le prime due persone a pubblicarlo – entrambe nella sua versione originale in olandese – sono un professore universitario francese (Olivier Ertzscheid) e una parlamentare francese (Isabelle Attard). ***
Il Diario di Anna Frank è disponibile gratis online. Due persone l'hanno pubblicato in forma integrale, per protesta, dopo che la fondazione che ne gestisce i diritti ha prolungato la loro scadenza con una scelta molto contestata.
Il New York Times ha pubblicato un lungo reportage dall’Italia centrale e soprattutto dalla zona giornalisticamente nota come “la zona rossa”, l’area compresa tra Toscana, Marche e Umbria in cui la sinistra è stata a lungo la forza politica egemone e maggioritaria ma dove di recente, in concomitanza con la crisi economica e sociale di quelle aree, gli elettori votano sempre più spesso per la Lega e in generale per i partiti populisti e anti-establishment. Gli autori dell’articolo, Peter S. Goodman ed Emma Bubola, hanno intervistato artigiani, piccoli imprenditori e politici locali, tutti in questi anni colpiti dalla crisi, costretti a licenziare i propri dipendenti o a chiudere le loro attività. Tutti o quasi hanno indicato tra le ragioni delle loro difficoltà la concorrenza dei paesi in via di sviluppo e più di tutti quella delle imprese cinesi, in grado di competere offrendo prezzi molto più bassi. Secondo Goodman e Bubola – che riprendono una tesi da anni molto diffusa e discussa in Italia – l’apertura al commercio con la Cina, la concorrenza delle sue imprese, la crisi e il senso di abbandono che questi fenomeni hanno sviluppato, hanno contribuito allo spostamento di centinaia di migliaia di voti da sinistra a destra e quindi al successo della Lega.
La Lega, la Toscana e la Cina, visti da fuori. Un discusso articolo del New York Times ha messo in relazione l'ascesa di Salvini in Toscana e la concorrenza economica della Cina, azzeccando alcune cose e mancandone altre.
Mercoledì 15 luglio l’ISTAT ha pubblicato un rapporto sulla povertà in Italia relativa al 2014. Dai dati risulta che il 5,7 per cento delle famiglie residenti in Italia si trova in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni 102 mila persone: il 6,8 per cento della popolazione residente. Dopo due anni di aumento, l’incidenza della povertà assoluta si è mantenuta sostanzialmente stabile rispetto al 2013. Anche la povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3 per cento delle famiglie e il 12,9 per cento delle persone residenti, per un totale di 7 milioni e 815 mila persone. Le persone più povere sono donne, minori, anziani e residenti al sud.
I dati ISTAT sulla povertà in Italia nel 2014. E cosa vuol dire, da un punto di vista economico e statistico, povertà assoluta e relativa.
Durante il suo discorso alla nazione di fine anno trasmesso sabato scorso, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha rassicurato i propri connazionali: «La Germania se la sta cavando bene, anche se il prossimo anno sarà senza dubbio più difficoltoso di questo». La traballante economia europea infatti preoccupa il governo tedesco e gli analisti, anche se gli ultimi dati sull’occupazione nel paese diffusi ieri hanno lasciato un po’ di ottimismo. Nel 2011 in Germania sono stati creati più di mezzo milione di posti di lavoro e si stima che le persone occupate, sempre lo scorso anno, fossero almeno 41 milioni sugli 82 milioni circa di abitanti del paese. L’aumento rispetto al 2010 è stato pari all’1,3 per cento: dai tempi della riunificazione non c’erano così tante persone con un lavoro in Germania. Il tasso di disoccupazione è sceso sotto il 7 per cento, ai livelli più bassi degli ultimi vent’anni. Il buon andamento è stato reso possibile da una sensibile ripresa della crescita, messa a dura prova negli anni tra il 2009 e il 2010, da un aumento generalizzato dei consumi e dal mantenimento delle esportazioni.
Il piccolo miracolo tedesco. In Germania nel 2011 l'occupazione è salita a livelli record (avete letto bene).
A inizio maggio un gruppo di ricercatori ha avviato un progetto sperimentale che prevede di iniettare un materiale radioattivo nei corni dei rinoceronti, che consentirebbe di individuare più facilmente le parti di corno che vengono asportate dagli animali e trafficate illegalmente, nella speranza di limitare il fenomeno. Ogni anno tra Africa e Asia i bracconieri uccidono centinaia di rinoceronti per ottenere i loro corni, che sono molto impiegati nella medicina tradizionale cinese per la credenza che possano curare malattie come il cancro. Il commercio internazionale di corni di rinoceronte è vietato dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) fin dal 1977. Oggi sul mercato nero un corno di rinoceronte da un chilogrammo può arrivare a costare quasi 55mila euro, ragione per cui la caccia illegale ai rinoceronti è molto diffusa sia in Africa che in Asia, ed è una delle cause principali per cui tutte e cinque le specie di rinoceronte attualmente viventi, anche se in misura diversa, rischiano di estinguersi.
Il piano per rendere “radioattivi” i corni dei rinoceronti. Dovrebbe servire a combattere il bracconaggio, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle cinque specie di rinoceronte viventi.
Grazie a un tweet diventato virale dello scrittore Stephen King, il Portland Press Herald, un giornale locale del Maine, negli Stati Uniti, non cancellerà la sezione con le recensioni di libri sul Maine nella sua edizione domenicale. Per ragioni di budget, il giornale aveva infatti deciso di chiudere la rubrica in cui venivano pubblicate le recensioni scritte da giornalisti freelance di libri sul Maine, ambientati in Maine o di autori del Maine. Dopo il tweet di King, però, decine di persone si sono abbonate al giornale, permettendo così di evitare la chiusura della rubrica. I tagli previsti dal Portland Press Herald avrebbero riguardato soltanto la sezione delle recensioni commissionate a giornalisti freelance, mentre il resto della sezione libri curata dalla redazione e pubblicata sull’edizione domenicale del giornale, nota come Maine Sunday Telegram, sarebbe uscita regolarmente. Stephen King – originario del Maine – si era però lamentato su Twitter, chiedendo a tutti quelli che lo seguono (più di 5 milioni di persone) di protestare contro il giornale e di chiedere che venissero ripristinate le recensioni dei freelance.
Un tweet di Stephen King ha salvato una rubrica di libri su un giornale locale. E ha fatto guadagnare al Portland Press Herald più di 100 abbonamenti in meno di un giorno.
È uscito da poco in Italia “Perché falliscono le nazioni”, un saggio di storia ed economia pubblicato dal Saggiatore. Il libro è uscito negli Stati Uniti nel 2012: da allora ha avuto un grande successo di pubblico e ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un posto tra i finalisti per il premio “Libro dell’anno” del Financial Times. I due autori sono Daron Acemoglu, professore di economia al MIT di Boston, e James A. Robinson, scienziato politico e professore ad Harvard. Parte di questo successo di critica e di vendite è probabilmente dovuto al suo messaggio. Come ha scritto Gideon Rachman sul Financial Times, il libro sostiene una tesi che sembra fatta apposta per piacere al lettore occidentale, in cerca di conferme che il modello sociale migliore è proprio quello nel quale si trova a vivere. Il contenuto del libro, infatti, si può riassumere con una frase piuttosto semplice: nel lungo periodo, la democrazia rappresentativa e il libero mercato sono le uniche due vie che uno stato può percorrere per garantire al suo popolo la prosperità.
Perché le nazioni falliscono. E perché altre prosperano: l'importante è che siano democratiche e che i mercati siano liberi, scrivono due professori americani in un saggio di grande successo.
Un uomo di nome Francesco Vannucci, 62 anni, di Livorno, ha scritto all’agenzia ANSA dicendo di essere la terza persona di lingua italiana che partecipò all’incontro all’hotel Metropol di Mosca in cui si discusse di finanziamenti illegali alla Lega insieme a un collaboratore di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, all’avvocato Gianluca Meranda e a tre persone di lingua russa. Vannucci dice di aver partecipato «in qualità di consulente esperto bancario» e che l’incontro «si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti d’affari». Nella registrazione, però, i partecipanti ripetono più volte di essere consci che quello che stanno suggerendo di fare è illegale.
Un uomo ha detto all’ANSA di essere la terza persona presente all’incontro con Gianluca Savoini in Russia.
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega
«La scommessa del PD è fallita». Un estratto del libro-intervista di Sergio Chiamparino, pubblicato da Repubblica.
Associazioni per la privacy e autorità di molti paesi non danno tregua ai responsabili di Google, accusati di aver sottratto dati riservati degli utenti e di averne messo a repentaglio la privacy. Principale oggetto del contendere è Street View, il servizio del motore di ricerca per avere una vista a livello del terreno delle strade sulle mappe online. Da anni le auto di Google scorrazzano per le strade del mondo fotografando ogni angolo di strada, ogni piazza e qualsiasi altra cosa che incontrano durante il viaggio. Ogni scatto viene associato alla posizione geografica in cui si trova l’auto in quel momento e poi tutto finisce in una mappa e diventa Street View. Ma le automobili di Google non si limitano a scattare foto all’impazzata: i loro sistemi raccolgono anche alcune informazioni delle migliaia di reti WiFi pubbliche e private che ormai affollano l’etere. Grazie a quei dati il motore di ricerca può fornire informazioni sulla tua posizione geografica nel momento in cui consulti Google Maps, ma secondo numerose associazioni a tutela della privacy la pratica mette a serio rischio la riservatezza dei dati personali.
Google ha la polizia alle calcagna. Connecticut, Illinois, Gran Bretagna, Germania, Francia... fioccano le indagini sui dati raccolti da Street View.
Nei primi mesi del 2019, i due vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno impiegato molto del loro tempo in attività politica di partito, comizi e altri eventi di campagna elettorale. Spesso, però, Di Maio e Salvini hanno usato i loro impegni ministeriali per giustificare assenze motivate in realtà da questioni di partito e Di Maio in alcuni casi ha promosso la sua attività politica su siti ministeriali. Si tratta di accuse che vengono rivolte da tempo ai due vicepresidenti del consiglio, accusati di badare di più al consenso dei loro partiti che ai ministeri di cui dovrebbero occuparsi. Questa settimana il sito Openpolis ha pubblicato una ricerca in cui per la prima volta si cerca di dare una dimensione numerica a queste accuse. Per realizzarla Openpolis ha monitorato le pagine sui social network dei due leader politici e ha verificato il numero di eventi partitici, comizi, incontri con il pubblico e altre attività non istituzionali, a cui i due hanno partecipato dall’inizio del 2019.
Quanto non lavorano Salvini e Di Maio, contato. Il sito Openpolis ha analizzato a quanti eventi di partito hanno partecipato i due vicepresidenti del Consiglio e quante volte lo hanno giustificato dicendo che si trattava di "impegni istituzionali".
Loredana Berté è nata a Bagnara Calabra il 20 settembre 1950. È la sorella minore di Mia Martini, nata anche lei il 20 settembre (del 1947, però) e morta nel maggio 1995. Loredana Berté si è fatta conoscere come grande cantante e come personaggio iconico e particolare, spesso fuori dagli schemi. Le si perdona tutto, persino di essere andata in tv a prendersi a male parole con certe passanti della musica italiana. A un certo punto un suo disco si intitolò, con bella immagine, Un pettirosso da combattimento. Queste sono le otto canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il suo libro Playlist, oggi che Loredana Berté compie 65 anni. Sei bellissima (Normale o super, 1976) “Ho avuto un paio di avventure, niente di particolare”. Il primo successo di Loredana Berté sembra una canzone di Mia Martini, che era sua sorella più grande. Poi, diventerà Loredana Berté a partire dal modo in cui urla “sei bellissima!”.
Otto canzoni di Loredana Berté. Da riascoltare oggi, per il suo 65esimo compleanno.
Uno degli interventi più apprezzati durante il dibattito in Senato di martedì, che ha preceduto il voto sulla fiducia al governo Conte, è stato quello della senatrice a vita Liliana Segre. Era la prima volta che Segre prendeva parola in Senato da quando è stata nominata senatrice a vita, lo scorso gennaio. Segre ha 87 anni, e quando ne aveva 13 fu internata nel campo di concentramento di Auschwitz: è una degli ultimi italiani viventi tra i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Nel suo intervento al Senato ha ricordato la sua storia e quella degli ebrei italiani uccisi nell’Olocausto; poi ha detto di aver conosciuto «le condizioni di clandestina e richiedente asilo», «il carcere e la condizione operaia».
Il video del discorso di Liliana Segre al Senato per la fiducia al governo Conte. La senatrice a vita, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, ha detto che si opporrà «con tutte le energie che mi restano» a nuove leggi discriminatorie nei confronti dei rom.
Un esemplare di insetto stecco (fasmide) trovato nel 2014 in Cina è stato dichiarato l’insetto più lungo del mondo conosciuto: misura 62,4 centimetri. Secondo l’agenzia di stampa nazionale cinese Xinhua, è la massima lunghezza di un insetto mai misurata tra le oltre 800mila specie di insetti conosciute. Il record in precedenza apparteneva a un altro insetto stecco, trovato però in Malesia nel 2008 e lungo 56,7 centimetri (queste rivendicazioni sono spesso contestate da musei, collezioni, entomologi e istituzioni scientifiche in giro per il mondo).
L’insetto più lungo del mondo (secondo la Cina). È un insetto stecco di 62,4 centimetri, scoperto nella Cina meridionale nel 2014.
La società di telefonia francese Iliad ha presentato martedì la sua prima offerta in Italia, annunciando l’obiettivo molto ambizioso di cambiare il mercato della telefonia mobile con una maggiore trasparenza e senza costi aggiuntivi imprevisti. L’offerta di Iliad, che negli ultimi anni ha stravolto il mercato francese, è piuttosto aggressiva: ha un costo mensile di 5,99 euro, e gli altri operatori attivi in Italia temono le complicazioni che potrebbe portare l’arrivo del nuovo concorrente. La strategia di Iliad per l’Italia sembra del resto molto simile a quella seguita in Francia: partire con tariffe molto basse per attirare il maggior numero possibile di nuovi abbonati, sui quali costruire la base per le espansioni successive del marchio. Iliad è un gruppo fondato nel 1991 dall’affarista francese Xavier Niel, che alla fine degli anni Novanta ha introdotto il marchio Free in Francia con servizi per telefonia fissa e in seguito per quella mobile. In Italia il marchio Free è di proprietà di Vodafone, quindi l’azienda è stata costretta a mantenere il nome del gruppo che la controlla.
Arriva Iliad, nuovo operatore mobile a basso costo. Dopo avere stravolto il mercato della telefonia mobile in Francia, parte in Italia con promesse ambiziose e un'offerta aggressiva da 5,99 euro al mese, "per sempre".
Una perizia medico-legale ordinata dalla procura di Macerata sostiene che Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa in circostanze ancora non chiarite il 30 gennaio, sia morta a causa di due coltellate al petto. La perizia non è stata diffusa ufficialmente ma i suoi risultati sono stati pubblicati da vari quotidiani. L’autopsia sul corpo di Mastropietro non aveva dato risultati indicativi riguardo la causa della morte. Stando alla nuova perizia, Mastropietro è stata prima stordita con un colpo alla testa e successivamente accoltellata e uccisa. L’orario della morte è compreso fra la tarda mattinata e le 17. Al momento quattro persone sono indagate per fatti collegati alla morte di Mastropietro. Sono quattro cittadini nigeriani, due dei quali, Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 27 anni, sono al momento in arresto con l’accusa di omicidio. Innocent Oseghale, 29 anni, il primo a essere stato arrestato, e Anthony Anyanwu, 39 anni, sono accusati di vilipendio e occultamento di cadavere.
Pamela Mastropietro sarebbe morta a causa di due coltellate al petto, dice una perizia medico-legale.
Il 14 gennaio sono state annunciate le nomination agli Oscar del 2016, la cui cerimonia di premiazione si terrà il 28 febbraio: e una delle questioni più discusse da ieri negli Stati Uniti riguarda la totale assenza di attori o attrici neri dalle nomination. Era già successo l’anno scorso ed era dal biennio 1997-1998 che non capitava per due anni consecutivi. Per questo motivo sui social e sui siti statunitensi – di cinema e non – è tornato a circolare l’hashtag #OscarsSoWhite (gli Oscar sono così bianchi). Oltre alla totale assenza di attrici o attori neri dalle venti posizioni a loro dedicate (cinque nomination a testa per miglior attore, migliore attrice, miglior attore non protagonista e migliore attrice non protagonista), si vede anche dalle altre nomination che i candidati agli Oscar – per qualsiasi premio – sono molto spesso bianchi e (fatta ovviamente eccezione per le categorie espressamente femminili) molto spesso maschi. Perché succede? Ci sono due principali punti di vista sulla questione: secondo il primo, il fatto che donne e uomini non-bianchi siano sotto-rappresentati (e spesso del tutto assenti) è dovuto al mondo del cinema. Lo si può riassumere così: ci sono pochi film che non parlino di uomini bianchi e ci sono pochi registi, produttori, direttori della fotografia, sceneggiatori (e così via) non-bianchi o non-uomini che fanno il loro lavoro ad alti livelli. È “colpa” del contesto professionale se ci sono pochi professionisti di alto livello ed è di conseguenza difficile premiare i pochi che ci sono. Alcune settimane fa la rivista Hollywood Reporter ha fatto un’intervista collettiva alle miglior attrici dell’anno (quella favorite per l’Oscar). Non c’era nemmeno una donna nera, e la rivista ha scritto una lettera aperta in cui ha spiegato che “la triste verità è che non era possibile trovare attrici non bianche che fossero davvero realistiche candidate a un Oscar“.
Gli Oscar hanno un problema di razzismo? su 20 tra attori e attrici candidati nel 2016 nessuno è nero, ed è il secondo anno di fila che succede; d'altra parte i giurati dell'Academy sono in grandissima parte bianchi.
Valter Lavitola, il faccendiere latitante a Panama per il quale la procura di Napoli ha chiesto l’arresto, è stato ieri ospite di un programma speciale andato in onda su La7 in prima serata. Lavitola era in collegamento via satellite da Panama. In studio interloquivano con lui, nonostante le lentezze e i ritardi del collegamento satellitare, il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana e i suoi ospiti, Carlo Bonini di Repubblica, Corrado Formigli di Piazza Pulita, Marco Lillo e Marco Travaglio del Fatto Quotidiano. Lavitola ha spiegato la sua versione dei fatti e ha chiarito, al termine della puntata, che ha intenzione di restare latitante.
Valter Lavitola da Mentana, ieri sera. L'intervista via satellite all'uomo al centro del caso Tarantini, latitante a Panama.
Per un figlio è uno dei primissimi lungometraggi diretti in Italia da un regista italiano di seconda generazione, Suranga Deshapriya Katugampala, ed è il suo primo film. Racconta i silenzi e la tensione fra Sunita, una madre srilankese che lavora in Italia, e il figlio adolescente che ha fatto arrivare dopo diversi anni. Fra tenerezze e rancori che risalgono all’assenza della madre durante l’infanzia del ragazzo, i due si incrociano per pochi minuti al giorno in un angusto appartamento con le bollette da pagare attaccate al frigorifero. Lei ruba piccoli scampoli di tempo al lavoro di badante per un’anziana signora italiana, lui bighellona fra la scuola e gli amici in una provincia che offre pochissimo, chino sul cellulare o dedito a rompere bottiglie e fantasticare di ragazze. Pur essendo arrivato dopo, il ragazzo è più integrato della madre, e la disprezza perché non capisce quello che lui studia a scuola. Allo stesso tempo, la madre è ancora saldamente legata alla nostalgia per il proprio paese, ed esprime un forte disagio per la cultura che l’ha accolta e che lei considera immorale. Grazie anche all’uso dei primi piani, l’intimità è il tratto distintivo del film. Quella fra Sunita e la donna italiana di cui si prende cura, che a sua volta ha un figlio invisibile che si limita a mandarle la spesa e a lasciare istruzioni. Quella fra madre e figlio nei momenti domestici, quando entrambi sono esausti per il conflitto. Quella del ragazzo con i compagni di pelle chiara, con i quali si riduce a schiaffeggiare un ragazzo con la pelle ancora più scura della sua. E infine, quella fra il ragazzo e la prostituta malinconica che vive sullo stesso pianerottolo. In un bar di Milano, chiedo al giovane regista la ragione del suo sguardo sui personaggi così asciutto, essenziale. «Non soltanto è una piccola produzione», mi dice Katugampala, «ma il mio cinema di riferimento è il documentario. Ho cercato di applicare la filosofia del documentario alla fiction, in modo che agli attori restasse spazio anche per immergersi nella storia e poi improvvisare un po’. Per questo ho anche voluto che Kaushalya Fernando, che interpreta Sunita, passasse prima un po’ di tempo con mia cugina, che nella vita fa veramente la badante». Il film è stato prodotto dalla Gina Films di Antonio Augugliaro, regista di Io sto con la sposa.
“Per un figlio”, storia di srilankesi e italiani. Esce il 30 marzo il film di un regista italo srilankese su un ragazzo arrivato a raggiungere la madre che fa la badante.
Leggere le pagine politiche dei quotidiani in questi giorni è un’impresa titanica. La confusione della situazione politica si riflette nell’organizzazione e nell’organicità del racconto che ne fanno i giornalisti, e spesso è complicato districarsi tra le dichiarazioni ufficiali e quelle ufficiose, tra le note e i retroscena. Saltano fuori virgolettati di Berlusconi o di Bossi qua e là, e non sempre è immediatamente chiaro se siano cose dette pubblicamente o ricostruzioni frutto di passaparola. Come sapete, noi in questi casi preferiamo andare con i piedi di piombo: e fatta una cernita dei proclami e dei retroscena e dei virgolettati, ci siamo accorti che rimangono sul tavolo sostanzialmente due cose. La prima riguarda Gianfranco Fini, e la reazione di PdL e Lega al suo discorso di Mirabello. Anche questa è una reazione complicata da leggere, perché il presidente della Camera si è pur tolto diversi sassolini ma non ha fatto venire meno il sostegno al governo di Futuro e Libertà. Quindi al di là delle varie dichiarazioni di condanna, non si capisce cosa possano fare Berlusconi o Bossi per punirlo o dare a lui la colpa di un’eventuale caduta del governo. A oggi, pare che il piano porti al Quirinale: nel senso che il presidente del Consiglio avrebbe intenzione di manifestare a Napolitano il suo malessere per il fatto che il presidente della Camera sia ormai – incompatibilmente con la carica che ricopre, dice – un protagonista assoluto del dibattito e della polemica politica. La speranza è che Napolitano fornisca una anche tiepidissima ammissione dell’inopportunità del comportamento di Fini, da usare per spingere nuovamente il leader di Futuro e Libertà alle dimissioni.
La matassa di Berlusconi. Bossi e il PresdelCons vogliono chiedere a Napolitano di destituire Fini, e manca ancora il successore di Scajola.
Da mezzogiorno l’aula della Camera sta esaminando gli ordini del giorno sulla riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Il voto finale è previsto in serata. La legge vale solo per la Camera, in vista delle riforme costituzionali che porteranno il Senato a non essere più direttamente elettivo: per avere il tempo di approvare quest’ultima riforma, nell’Italicum è stata inserita una clausola che ne prevede l’entrata in vigore, qualora approvato, dal primo luglio del 2016.
Il voto finale sull’Italicum, in streaming. Alla Camera si discute e si vota per l'ultima volta – senza fiducia – la riforma elettorale.
Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, ha pubblicato un bando per l’acquisto di banchi singoli che saranno necessari per applicare un maggiore distanziamento fisico tra gli studenti delle scuole, a settembre. Il bando, voluto dal ministero dell’Istruzione, dice che potrebbero essere necessari fino a tre milioni di nuovi banchi, di cui fino a 1,5 milioni di un tipo particolare: con le ruote e la seduta integrata, interamente in plastica, pensati per facilitare il distanziamento. Di questi banchi aveva parlato per la prima volta la ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina lo scorso mese, specificando che non serviranno solo durante l’emergenza coronavirus ma saranno utili anche in futuro per aiutare una didattica più innovativa. Da quando sono stati menzionati per la prima volta, però, stanno facendo discutere per il loro costo e la loro utilità, che alcuni esperti di scuola hanno messo in dubbio. In realtà il costo dei banchi non è noto, al momento: per acquistarli è stata indetta una gara europea, che sarà vinta da chi farà il prezzo migliore. Inoltre non si sa ancora quanti banchi di questo tipo saranno effettivamente comprati.
Questa storia dei banchi con le ruote. Li vuole comprare il ministero dell'Istruzione per facilitare il distanziamento e sono stati criticati per il costo, che però non è ancora noto.
La lettera inviata la settimana scorsa dal Governo alle istituzioni europee conteneva molti generici impegni, e uno di questi negli ultimi giorni ha fatto molto agitare l’opposizione e i sindacati. Il Governo si è impegnato ad approvare, entro marzo del 2012, “una riforma della legislazione del lavoro funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato”. La lettera non fornisce ulteriori dettagli sul progetto, rimanendo quindi su un livello molto generico. L’idea è stata molto contestata dei sindacati, secondo cui le norme proposte minacciano la «coesione sociale». Le stesse cose sono state dette dal Partito Democratico e da buona parte dell’opposizione. Oggi si continua a parlare di lavoro e licenziamenti ma il discorso ha subito qualche importante evoluzione. Il governo continua a non fornire particolari dettagli ai suoi progetti. Il ministro Sacconi ieri in televisione ha detto che si rischia un ritorno al terrorismo e alla violenza armata, facendo riferimento agli attentati letali contro i giuslavoristi Massimo D’Antona e Marco Biagi. Qualche informazione è stata fornita però da Silvio Berlusconi, ed è stata particolarmente spiazzante sia nel metodo che nel merito. Intervenendo telefonicamente a Canale 5, sabato scorso il PresdelCons ha detto che «la strada è quella indicata al Senato da un senatore dell’opposizione: il giuslavorista Ichino». Pietro Ichino è uno dei più famosi giuslavoristi italiani, è senatore del Partito Democratico e, in ragione delle molte minacce di morte ricevute, vive sotto scorta da alcuni anni.
Il testo Ichino sul lavoro. Che cosa c'è nel disegno di legge che fa discutere maggioranza e opposizione.
La scorsa settimana è uscito al cinema I due volti di Gennaio, il primo film da regista di Hossein Amini (sceneggiatore di Drive, tra le altre cose), con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac: racconta la storia di una coppia di statunitensi in viaggio in Europa e in fuga dalla polizia, e del loro rapporto con un ragazzo di origini americane conosciuto in Grecia. Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo della scrittrice statunitense Patricia Highsmith (1921-1995), famosa soprattutto per i racconti brevi e i thriller psicologici, da cui sono stati tratti altri adattamenti cinematografici come L’altro uomo di Alfred Hitchcock (il titolo originale del libro e del film è Strangers on a Train) e Il talento di Mr Ripley diretto da Anthony Minghella. Di seguito il primo capitolo del libro, pubblicato in Italia da Bompiani con la traduzione di Vincenzo Vega.
“I due volti di gennaio”, il libro. Le prime pagine del romanzo di Patricia Highsmith da cui è tratto il film con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac, al cinema in questi giorni.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 32.961 nuovi casi positivi da coronavirus e 623 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 32.525 (921 in più rispetto a ieri), di cui 3.081 nei reparti di terapia intensiva (110 in più di ieri) e 29.444 ricoverate con sintomi (811 in più di ieri). Sono stati analizzati 225.640 tamponi e testate 126.410 persone. È risultato positivo il 14,6 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 35.098 e i decessi 580. Come si vede dalla mappa la Valle d’Aosta è l’unica regione in cui i casi di questa settimana sono inferiori a quelli della settimana scorsa. – Leggi anche: In un pezzo d’Italia, questa è la prima ondata
I dati sul coronavirus di oggi, mercoledì 11 novembre.
Miloš Forman, regista ceco famoso per film come Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) e Amadeus (1984), è morto venerdì a 86 anni. La notizia è stata confermata all’agenzia di stampa ceca CTK dalla moglie, che ha spiegato che Forman è morto dopo una breve malattia. Nella sua carriera, Forman vinse due Golden Globe e due premi Oscar, per i suoi due film più famosi, e si fece conoscere per il suo impegno contro il regime comunista in Cecoslovacchia. Aveva diretto nel 2006 il suo ultimo film, L’ultimo inquisitore. Era nato nel 1932 a Caslav, nell’attuale Repubblica Ceca, e i suoi genitori morirono nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale. In seguito scoprì che il suo padre biologico non era l’uomo che lo aveva cresciuto. Studiò cinema e scrittura a Praga, dove fece le sue prime esperienze nel settore: negli anni Cinquanta scrisse le sue prime sceneggiature e nel 1964 diresse il suo primo lungometraggio, Asso di picche. Gli amori di una bionda, uscito nel 1965 e ambientato in una fabbrica di scarpe cecoslovacca in cui lavorano principalmente operaie donne, fu il suo primo successo internazionale e fu candidato all’Oscar per il miglior film straniero, al Golden Globe e al Leone d’Oro a Venezia, ma non vinse nessuno dei tre premi.
È morto il regista Miloš Forman. Aveva 86 anni ed era famoso per “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e “Amadeus”, per i quali aveva vinto due premi Oscar.
Oggi è stato il giorno dell’Ultimo terrestre, il film di Gipi tratto dal graphic novel di Giacomo Monti Nessuno mi farà male. Proiettato stamattina per la stampa, ha ricevuto molti applausi: e ancora di più alla proiezione ufficiale del pomeriggio. È andata bene anche a Killer Joe, di William Friedkin con Matthew McConaughey ed Emile Hirsch. Per la sezione Controcampo italiano, invece, è stato presentato il film di Ricky Tognazzi Tutta colpa della musica. Nel cast, oltre a Stefania Sandrelli, c’è anche Arisa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il giorno di Gipi a Venezia. "L'ultimo terrestre" è stato presentato stamattina e ha ricevuto molti applausi: le migliori foto di oggi e stasera.
Le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna saranno domenica 26 gennaio 2020. Lo ha annunciato la Regione dopo che il presidente della Corte d’Appello di Bologna Giuseppe Colonna ha accettato la data proposta dal presidente Stefano Bonaccini, del Partito Democratico. L’intervallo di tempo in cui era previsto il voto era tra l’ultima domenica d’ottobre e l’ultima di gennaio e inizialmente si era parlato di votare a novembre: Bonaccini ha proposto l’ultima data possibile in modo da permettere alla giunta regionale di approvare la legge di bilancio 2020-2022, evitando l’esercizio provvisorio che avrebbe limitato l’operatività della Regione. Il centrodestra ha criticato Bonaccini per la decisione di posticipare il voto che potrebbe servire al Partito Democratico per accordarsi con il Movimento 5 Stelle per avere il suo sostegno e quello di Italia Viva, la nuova formazione politica dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Alle precedenti elezioni regionali, il 23 novembre 2014, Bonaccini aveva ottenuto il 49 per cento dei voti. La candidata del centrodestra dovrebbe essere la senatrice leghista Lucia Borgonzoni, anche se il suo nome non è ancora stato confermato ufficialmente.
Le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna saranno il 26 gennaio 2020.
Come ogni anno, insieme al Super Bowl inteso come partita di football – qui c’è il riassunto di com’è andata – il giorno dopo si parla di tutto quello che c’è stato intorno e in mezzo: lo spettacolo dell’intervallo, quest’anno con Justin Timberlake, ma soprattutto i tanti trailer e le tante pubblicità mostrate dalla tv statunitense tra un’azione e l’altra. È stato calcolato che 30 secondi in mezzo al Super Bowl costano circa 5 milioni di dollari; dagli intermezzi pubblicitari del Super Bowl sono passate pubblicità famosissime ancora oggi. Tra i trailer più importanti trasmessi durante il 52° Super Bowl ci sono quelli di Westworld (la cui seconda stagione inizierà il 22 aprile) e Castle Rock; e quelli del film di Star Wars sul giovane Han Solo, del nuovo Jurassic World e del nuovo Mission: Impossible. Tra le pubblicità che più si sono fatte notare ci sono quelle di Budweiser, Pepsi, Coca Cola, Toyota e Tide, un detersivo che come testimonial ha usato David Harbour, il detective di Stranger Things.
Le migliori cose viste in mezzo al Super Bowl. Trailer di film e serie tv molto attesi e pubblicità divertenti, emozionanti o controverse.
Nelle prossime settimane si celebra il settantacinquesimo anniversario di Via col Vento, il libro. Scritto nel 1936 da Margaret Mitchell, ebbe un successo immediato e straordinario, diventando un pezzo della storia della cultura americana, arricchito dalla successiva realizzazione del film. Il libro prima e il film poi sono diventati un orgoglio per Atlanta, cittadina della Georgia luogo di alcuni degli eventi storici narrati e città natale di Margaret Mitchell, e sono considerati tra i più solidi contributi dati dalla città alla cultura statunitense (prima della Coca Cola, della CNN e delle Olimpiadi). Col tempo, storici e semplici appassionati hanno accumulato oggetti e memorabilia direttamente provenienti dal set o dalla biblioteca dell’autrice: il New York Times ha pubblicato un articolo sui “Windy”, gli appassionati di Via col Vento che amano ritrovarsi per ricreare scene del film, scambiarsi aneddoti, conoscere i pochi attori superstiti e collezionare repliche di costumi di scena.
I 75 anni di Via col vento. L'anniversario del libro di Margaret Mitchell eccita i fans, racconta il New York Times.
Martedì 7 luglio a Parigi, per la presentazione delle collezioni d’Alta Moda che durerà fino al 9 luglio, c’è stata la sfilata della collezione autunno/inverno 2015-2016 di Chanel. Come spesso accade, il luogo scelto per presentare gli abiti dello stilista Karl Lagerfeld è stato il Grand Palais, che per l’occasione è stato trasformato in un grande casinò. Più che di una sfilata tradizionale si è trattato di uno spettacolo in cui varie ospiti sono arrivate a turno ai tavoli da gioco e hanno “giocato” parlando tra loro. C’erano Julianne Moore, Kristen Stewart, Rita Ora, Vanessa Paradis e sua figlia Lily Rose Depp. Intorno a loro, nel frattempo, sfilavano le modelle. L’evento si è concluso con l’arrivo di Kendall Jenner in abito da sposa in doppio petto, accompagnata da Karl Lagerfeld. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La sfilata di Chanel in un casinò. Al Grand Palais di Parigi Karl Lagerfeld ha allestito un'altra delle sue sfilate scenografiche: c'erano Julianne Moore, Kristen Stewart e Kendall Jenner.
La Corte Costituzionale – il massimo organo giuridico del paese – ha giudicato inammissibili i ricorsi delle regioni Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria, che avevano impugnato numerose disposizioni della legge nota come “decreto sicurezza”, lamentando la violazione diretta o indiretta delle loro competenze. Le motivazioni della sentenza non sono ancora state depositate, ma l’ufficio stampa della Corte ha fatto sapere che “la Corte ha ritenuto che le nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo e SPRAR sono state adottate nell’ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi (articolo 117, secondo comma, lettere a, b, i, della Costituzione), senza che vi sia stata incidenza diretta o indiretta sulle competenze regionali”. La Corte ha ritenuto però che sia stata “violata l’autonomia costituzionalmente garantita a comuni e province” rispetto ai forti poteri che la legge attribuiva ai prefetti.
La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi delle regioni sul “decreto sicurezza”. Ma ne ha bocciato la parte che attribuiva molti e forti poteri ai prefetti.
Lo scorso marzo l’Unione Europea ha posticipato di tre anni la fine delle tariffe in roaming, cioè il costo aggiuntivo che si paga quando si usa il proprio cellulare dall’estero, stabilendo la fine del 2018 come data per la loro abolizione. Anche se le tariffe sono diminuite sensibilmente rispetto a qualche anno fa, significa che anche quest’anno chi andrà in vacanza all’estero in Europa dovrà fare i conti con prezzi più alti per telefonare e soprattutto per scaricare dati rispetto a quelli applicati nel paese dove vive, e dove ha il contratto con il suo operatore telefonico. Molte compagnie telefoniche danno la possibilità di sottoscrivere pacchetti aggiuntivi per navigare dall’estero a qualche euro al giorno, senza avere brutte sorprese con addebiti stratosferici sulla propria bolletta, ma molti preferiscono non attivarli e usare il meno possibile i dati all’estero. Per dare una mano a chi si dà al risparmio dei megabyte, sul sito di informazione di Quartz ci sono alcune dritte per ridurre il consumo di dati con il proprio iPhone, e che tornano utili anche per gli altri periodi dell’anno, quando si arriva a fine mese con i dati agli sgoccioli. WiFi La soluzione più semplice è sfruttare il WiFi disponibile negli alberghi, nei negozi e nei locali al posto della connessione dati sul cellulare. In questo modo oltre a navigare si possono usare le app per mandarsi messaggi, come Whatsapp e Facebook Messenger, e naturalmente controllare la posta elettronica. I punti di accesso aperti al pubblico per il WiFi sono di solito affidabili (ok, non sempre), ma per sicurezza è consigliabile usare solo quelli che richiedono una password di accesso e che sono bene identificabili con il locale in cui ci si trova.
Come consumare meno dati con gli iPhone. Qualche dritta per risparmiare megabyte, soprattutto quando siete all'estero, adesso che si viaggia.
La politica italiana non ha una tradizione di grandi, significativi e frequenti discorsi da parte dei suoi leader, almeno non quanto quella statunitense o britannica. Non che i politici non facciano discorsi, in Italia, e ci sono naturalmente delle eccezioni: ma il punto è che raramente le cose della politica italiana succedono nei discorsi dei politici italiani. Negli Stati Uniti è piuttosto frequente che una riforma o una decisione venga annunciata nel corso di un discorso, magari tenuto proprio con lo scopo di presentare alla nazione le ragioni e le conseguenze della nuova misura. In Italia per questo genere di annunci si privilegiano le conferenze stampa, che permettono di minimizzare tempi e costi, e controllare agevolmente come l’annuncio sarà riprodotto da quotidiani e telegiornali. Oppure occasioni e ambiti più informali, come le interviste. Detto questo, da qualche anno la tendenza si è timidamente invertita. Questa legislatura è nata praticamente come conseguenza di due discorsi: quello del Lingotto e quello del predellino. Abbiamo passato il mese di agosto a parlare del discorso di Fini a Mirabello. Altri ce ne sono stati nel frattempo, seppur meno importanti. E quella di ieri è stata una domenica di discorsi quasi per la totalità dei leader politici italiani, esclusi Di Pietro e Vendola. Ha parlato Pier Luigi Bersani a Torino, concludendo la Festa nazionale del Partito Democratico; ha parlato Silvio Berlusconi ad Atreju, la festa dei giovani del PdL a Roma; ha parlato Umberto Bossi, in un raduno della Lega a Venezia con solito rito con l’acqua del Po; ha parlato Pierferdinando Casini, concludendo il congresso dell’UdC a Chianciano Terme. Noi li abbiamo seguiti per voi.
Discorsi della domenica. Le cose che hanno detto - e fatto, vedi foto - Berlusconi, Bersani, Bossi e Casini durante i discorsi di ieri, con pagelle.
Alf Clausen è stato licenziato dalla produzione della serie a cartoni animati I Simpson, dopo esserne stato il compositore musicale per 27 anni. La notizia è stata confermata dallo stesso Clausen al sito di Variety e sta facendo molto discutere i fan della serie, che non se la aspettavano. Clausen ha detto di avere ricevuto una telefonata da Richard Sakai, uno dei produttori, nella quale gli è stato detto che l’emittente televisiva FOX è alla ricerca di “un tipo diverso di musica”. Thank you for all of the support…unfortunately, the news is true… https://t.co/jBQH0b40cz
È stato licenziato il compositore dei Simpson. Alf Clausen non scriverà più le colonne sonore degli episodi del cartone animato, dopo 27 anni ininterrotti di collaborazione.
Isbn Edizioni ha pubblicato L’invasione degli Space Invaders di Martin Amis, un libro scritto nel 1982 e mai pubblicato in Italia, nel quale Amis – grande romanziere e polemista inglese, che allora aveva 33 anni – descrive l’avvento dei videogiochi nei primi anni Ottanta e ne compila una specie di enciclopedia con indicazioni su come superare i vari livelli, sfruttando la sua esperienza che lo aveva portato a una “dipendenza da videogiochi”. Il libro è illustrato dalle fotografie dell’epoca di Jeremy Enness. Improvvisamente sembra che il nostro pianeta sia caduto nelle grinfie degli alieni. Nei pub, nei bar, nelle stazioni di servizio sulle autostrade, nei chioschi di kebab, nei negozi di dischi, negli aeroporti del Texas, negli atri degli hotel bengalesi, nelle case chiuse svedesi, nelle discoteche parigine, agli angoli delle strade del Greenwich Village, nelle gelaterie, nelle sale d’attesa dei dentisti, nelle boutique unisex – e in tutte le sale giochi del globo terrestre, dove si aggirano pallide creature consumate dal vizio e tiratardi simili a pipistrelli – si può assistere allo spettacolo sfavillante di mille incontri ravvicinati, di mille guerre stellari. L’invasione degli ultracorpi, La notte dei morti viventi, Destinazione… Terra! non sono film, ma storia di tutti i giorni, cose che stanno accadendo proprio davanti ai nostri occhi. Le strutture di pronto soccorso cittadine si trovano a fronteggiare la diffusione di nuovi e pittoreschi disturbi: il gomito da Asteroids, il dito da Pac-Man, la scoliosi da Galaxian, l’ernia da Centipede (e Dio sa quali danni questa roba sta provocando ai nostri occhi). Le stazioni di polizia custodiscono fascicoli strapieni di verbali relativi a reati connessi al mondo degli Invasori venuti dallo Spazio. In Inghilterra un bambino ha sgraffignato il sussidio di disoccupazione di suo padre nonché i soldi destinati al funerale della nonna, e li ha investiti in migliaia di partite a Space Invaders nel negozietto di dolciumi vicino casa. (A quanto pare i videogiochi hanno anche contribuito a incentivare la prostituzione minorile. I ragazzini si concedono per un paio di partite ad Astro Panic e cose simili. Ma di questo parleremo più approfonditamente in un secondo momento.) A volte l’Invasione colpisce un’intera nazione, con conseguenze di portata geopolitica: due anni fa in Giappone la febbre da videogiochi ha causato una carenza di monetine, che lì normalmente abbondano. In tutto il pianeta, il giro d’affari dei videogiochi supera quello dell’industria cinematografica e di quella discografica. Ormai è chiaro: gli Invasori venuti dallo Spazio stanno invadendo la Terra.
Gli antenati della Playstation. La storia dell'avvento dei videogiochi nel libro L’invasione degli Space Invaders di Martin Amis, allora grande esperto.
Negli Stati Uniti sono iniziati i primi test di un vaccino contro il coronavirus (SARS-CoV-2). Il vaccino è stato sviluppato dall’azienda di biotecnologie Moderna in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), un’agenzia del dipartimento della Salute. Il vaccino verrà somministrato nelle prossime sei settimane a 45 volontari tra i 18 e i 55 anni presso il Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle, nello stato di Washington. Le prime somministrazioni sono state effettuate lunedì. I volontari verranno seguiti per un anno, e se il vaccino dovesse rivelarsi efficace seguiranno altre fasi di test su un numero sempre maggiore di volontari, in modo da poter poi ricevere l’approvazione della Food and Drug Administration, l’ente federale che si occupa di selezionare alimenti e farmaci adatti al commercio.
Negli Stati Uniti sono iniziati i test di un vaccino per il coronavirus. Le prime dosi sono state somministrate ad alcuni volontari a Seattle, ma per capire se sarà efficace ci vorrà circa un anno.
Tra i 21 ministri del nuovo governo Letta, ben sedici hanno una presenza più o meno assidua su Twitter: Gianluca Di Tommaso li ha raccolti in una lista pubblica, e di seguito potete vedere i loro messaggi più recenti sul social network. Lo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta ha un account che ha usato – almeno fino ad ora – in modo piuttosto sicuro e personale. Tweet da @gditom/i-ministri-governoletta !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?’http’:’https’;if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+”://platform.twitter.com/widgets.js”;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,”script”,”twitter-wjs”);
L’elenco dei ministri su Twitter. Che cosa dicono i membri del nuovo governo Letta in 140 caratteri.
Apple dovrà pagare 506 milioni di dollari (circa 435 milioni di euro) all’Università del Wisconsin-Madison, per la violazione di un brevetto. La decisione sulla causa intentata dall’università ad Apple era arrivata nell’ottobre 2015, insieme a quella che imponeva ad Apple di pagare 234 milioni di dollari di danni: ieri il giudice distrettuale William Conley di Madison, nel Wisconsin, ha però deciso di aggiungere alla sanzione altri 272 milioni di dollari, spiegando che Apple ha continuato a violare il brevetto dell’università fino alla fine del 2016, quando ha perso di validità. Apple ha presentato ricorso contro la decisione dell’ottobre 2015 ed è in attesa di una decisione. Il brevetto violato era stato ottenuto nel 1998 da un professore e tre studenti di informatica dell’università, e riguardava un “circuito predittivo”, in grado di aumentare le prestazioni di un processore anticipando le istruzioni che un utente darà al sistema. La causa vinta dall’università riguardava l’uso di questo circuito in alcuni computer di Apple, ma Apple – che ha sempre negato le accuse, sostenendo che il brevetto non sia valido – è accusata di averli usati anche negli iPhone: il giudice Conley non si è espresso su questa seconda possibilità, in attesa del ricorso di Apple.
Apple dovrà pagare 506 milioni di dollari all’Università del Wisconsin-Madison, per la violazione di un brevetto.
Domenica è circolata assai sui social network una considerazione dell’Accademia della Crusca sulla legittimità di alcuni modi di dire che rendono transitivi verbi che in teoria non lo sono: quelli usati in alcune parti d’Italia, soprattutto al Sud, e citati spesso scherzosamente proprio come un’anomalia o un regionalismo. Ma questi anni di discussioni pubbliche online e bisogno di partecipazione e affermazione di sé hanno reso le questioni linguistiche e grammaticali un tema sensibilissimo e molto discusso online (se ci pensate, è comprensibile: è uno di quegli argomenti su cui per ragioni scolastiche e d’uso tutti pensiamo di essere competenti), e quindi il post della Crusca ha generato appunto grandi agitazioni. Quello di cui si parla sono le espressioni come “siedi il bambino”, “esci i soldi”, “scendi il cane”: l’Accademia della Crusca è un’antica istituzione linguistica che ha sede a Firenze (oggi dipendente dal Ministero dei Beni Culturali), e che è proverbialmente nota come il luogo per definizione dello studio e della competenza sull’uso della lingua. In questi decenni di trasformazioni digitali ha saputo costruire un suo spazio di divulgazione e confronto online (come anche, su temi vicini, l’Enciclopedia Treccani) e due settimane fa aveva pubblicato un post del suo membro Vittorio Coletti in risposta alla domanda di “molti lettori” sulle espressioni in questione.
La grande polemica su “esci il cane”. Un intervento dell'Accademia della Crusca di due settimane fa ha generato oggi eccitate reazioni, e faticosi tentativi di spiegare le complessità della lingua.
Russia e Norvegia hanno trovato un accordo per lo sfruttamento delle risorse energetiche nell’Artico dopo una disputa di oltre quarant’anni. Il presidente russo Dmitry Medvedev e il presidente norvegese Jens Stoltenberg hanno firmato un documento che stabilisce esattamente la linea di confine tra i territori appartenenti alle due nazioni, aprendo la strada allo sfruttamento delle enormi quantità di gas e petrolio presenti nell’area. Il territorio al centro della disputa si estende su una superficie di oltre 175mila kmq nel mare di Barents. Giacimenti petroliferi sono stati individuati sia nel versante norvegese delle isole Svlabard che in quello russo delle isole Novaya Zemlya e finora entrambi i paesi avevano rivendicato il loro diritto esclusivo allo sfruttamento delle risorse, diventate sempre più accessibili a causa del progressivo scioglimento dei ghiacci. Il governo russo ha stimato che circa trentanove miliardi di barili di petrolio si possano trovare lì sotto.
Russia e Norvegia trovano un accordo sulle risorse dell’Artico. Finisce una disputa che durava da quarant'anni, e che potrebbe fare da modello per quelle ancora in corso.
Con 1169 sezioni scrutinate su 1248 dopo il voto per le elezioni amministrative di Milano, con cui saranno scelti un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, Giuseppe Sala del centrosinistra è in testa con il 41,6 per cento dei voti, non abbastanza per vincere al primo turno.mentre: Stefano Parisi, del centrodestra, è 40,8, Gianluca Corrado del Movimento 5 Stelle è al 10,6 e Basilio Rizzo, sostenuto da Possibile, è al 3,5. Il conteggio dei voti lo si può seguire in diretta qui. Questo equilibrio tra i due candidati principali era stato anticipato dagli ultimi sondaggi, anche se si pensava che Sala sarebbe andato leggermente meglio di così. Il ballottaggio tra Sala e Parisi sarà il 19 giugno. L’affluenza è stata del 54,64 per cento; alle amministrative del 2011 era stata del 67,56 per cento. A Milano sia il centrodestra che il centrosinistra hanno un candidato sindaco che appoggiano in maniera piuttosto unitaria (il sindaco uscente di Milano, Giuliano Pisapia, ha deciso di non ricandidarsi alla fine del suo mandato). Il centrosinistra ha candidato Giuseppe Sala, ex amministratore delegato di EXPO, che ha vinto le primarie dello scorso 7 febbraio. Il centrodestra, composto da Forza Italia, NCD e Lega Nord, ha candidato Stefano Parisi, ex manager pubblico ed ex dirigente del comune di Milano. Uno dei punti su cui i commentatori hanno insistito di più in campagna elettorale è stato la somiglianza tra Sala e Parisi, entrambi con un percorso professionale simile alle spalle, moderati e provenienti dalla borghesia milanese. Nel cercare di distinguersi dal suo avversario, Sala è stato probabilmente il più aggressivo dei due e ha speso molte energie per attaccare Parisi in particolare sulla sua alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini. Matteo Renzi si è esposto molto a favore di Sala.
Elezioni Milano: si andrà al ballottaggio. Mancano poche decine di sezioni da scrutinare: Giuseppe Sala è avanti di poco a Stefano Parisi.
Facebook ha aggiornato il modo in cui gestisce e mostra i video sulla sua applicazione, rendendo predefinita la riproduzione del loro audio. Questo significa che – nel caso in cui il proprio smartphone non sia in modalità “Silenzioso” o non si sia scelto di modificare l’opzione – ciascun video che compare nella sezione Notizie (“News feed”) attiverà automaticamente il suo audio. Finora i video erano riprodotti senza volume e l’audio si attivava solamente dopo averli toccati. La novità è stata accolta con qualche protesta da parte degli iscritti al social network, soprattutto perché la funzione è di tipo “opt-out”: è cioè attiva in modo predefinito per tutti e la si può disattivare solo in un secondo momento, dalle impostazioni dell’applicazione. Facebook aveva testato il nuovo sistema già nell’estate scorsa su un numero limitato di utenti. Uno dei dirigenti di Facebook, Dan Rose, ha spiegato a che il nuovo sistema non vuole essere ostile nei confronti degli utenti: “Rispetteremo le impostazioni dei suoni del vostro telefono: se sono attivi sul vostro telefono, allora lo sarà anche l’audio dei video”. Il sistema è stato impostato in modo tale da non attivarsi nel caso in cui si stia ascoltando musica da un’altra applicazione, come Apple Music o Spotify. Resta comunque il fatto che, ogni volta che si dimenticherà di mettere il telefono su “Silenzioso”, i video riprodurranno anche l’audio, cosa che potrebbe portare a qualche inconveniente se si sta dando un’occhiata a Facebook mentre si è in una riunione, o al cinema (non fatelo, almeno al cinema).
Ora su Facebook anche l’audio dei video si avvia da solo. L'opzione è attiva di default per tutti sull'applicazione, ma può essere modificata nelle impostazioni.
La banconota da 500 euro è da molti anni al centro di discussioni e polemiche. Molte persone non ne hanno mai usata una, la si vede pochissimo in giro, quasi niente, eppure secondo i dati ufficiali ne circolano molte. La sua esistenza fa a pugni con i dichiarati e praticati impegni a scoraggiare l’uso del denaro contante, specie per grossi pagamenti. Da tempo poi è nota la grande popolarità che questa banconota gode tra criminali e persone addette al riciclaggio di denaro. Qualche anno fa Manuel Estapé Tous sulla Vanguardia, tradotto in italiano da Presseurop, aveva fatto qualche conto: un milione di dollari in biglietti da 100 pesa quasi dieci chili, mentre invece l’equivalente in biglietti da 500 euro pesa meno di due chili. La banconota da 100 dollari – 76 euro, più o meno – è quella di taglio più alto, e nel 1998 un dirigente del ministero del Tesoro americano espresse preoccupazione riguardo il suo uso da parte di criminali. Oggi su Repubblica la questione delle banconote da 500 euro è affrontata nuovamente da Carlo Bonini, nell’ambito di un interessante e documentato articolo sullo stato dell’arte nell’evasione fiscale: cifre, metodi, informazioni, dati. Le banconote da 500 euro fanno la loro parte e sono sempre di più, spiega Bonini: “come documentano i dati della Banca d’Italia, il numero di banconote da 500 circolanti all’interno dell’Unione Europea, è passato dai 167 milioni di pezzi del 2002, ai 600 milioni di pezzi del novembre di quest’anno”.
Il problema con i 500 euro. L'inchiesta di Carlo Bonini sull'evasione fiscale torna a parlare della banconota che circola sempre di più ma che (ufficialmente) non usa quasi nessuno.
Il punto della situazione: Tremonti è arrivato da poco al Senato per presentare il maxiemendamento della legge di stabilità, di cui nessuno conosce ancora il contenuto. Il Senato lo voterà venerdì mattina, mentre alla Camera dovrebbe arrivare sabato. Il voto finale è previsto per il pomeriggio, dopo di che, secondo quanto annunciato da Berlusconi e chiarito anche oggi dal presidente della Repubblica con un comunicato, il presidente del Consiglio rassegnerà le dimissioni e si aprirà la fase delle consultazioni. Che cosa succederà poi, non è chiaro: sia all’interno della maggioranza che all’interno dell’opposizione ci sono posizioni diverse sulle varie opzioni (governo tecnico, governo di transizione con maggioranze allargate, elezioni il prima possibile). Intanto, la giornata di oggi è stata molto negativa per i mercati europei e per l’Italia in particolare: la borsa di Milano ha chiuso perdendo il 3,78 per cento. A fine giornata lo spread rispetto ai titoli di stato tedeschi era di 552 punti base, ma durante la giornata aveva raggiunto un massimo di 576 punti. Poco dopo le 19 è arrivata una notizia inaspettata: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato senatore a vita l’economista Mario Monti, 68 anni. 18.45 – L’ANSA scrive che il voto finale sulla legge di stabilità sarà sabato pomeriggio.
Il giorno dopo. Il voto finale sulla legge di stabilità sarà sabato. Napolitano: "Non esiste incertezza sulle dimissioni di Berlusconi".
La rivista Internazionale ha diffuso il programma dell’edizione di quest’anno del festival Internazionale a Ferrara, che si terrà dal 4 al 6 ottobre. Come ogni anno ci saranno incontri con giornalisti di tutto il mondo, presentazioni di libri, mostre, proiezioni di documentari e una rassegna di audiodocumentari. Qui potete consultare il programma, giorno per giorno, mentre qui c’è la lista delle persone che parteciperanno, tra cui Marco Damilano, Jason Horowitz del New York Times, gli scrittori Domenico Starnone, Édouard Louis e Paul Mason e la regista Alice Rohrwacher. Ci sarà anche il giornalista del Post Luca Misculin, che parlerà di come si racconta l’Unione Europea sabato 5 alle 11.
È stato diffuso il programma del festival di Internazionale a Ferrara.
Stamattina il tratto di autostrada A1 fra Milano e Piacenza è stato temporaneamente chiuso al traffico per vari incidenti dovuti alla fitta nebbia. Il Corriere della Sera scrive che «gli incidenti sono avvenuti intorno al km 40, tra le 8.20 e le 9.20» di stamattina, e che 15 persone sarebbero ferite in modo lieve. Sempre a causa di tamponamenti dovuti alla nebbia è stato chiuso un tratto della A22 del Brennero, tra Carpi e Verona. In questo caso una persona è morta e circa 20 sono ferite. Per evitare di rimanere bloccati, Autostrade ha diffuso alcuni consigli per chi deve spostarsi a sud di Milano. A chi da Milano viaggia in direzione Sud si consiglia di utilizzare l’A7 Milano-Genova in direzione Genova per proseguire successivamente sull’A21 Torino-Piacenza in direzione di Piacenza da dove è possibile proseguire sull’A1. Per lo stesso motivo si è reso necessario disporre la chiusura del tratto compreso tra il bivio per la fine della complanare di Piacenza e Lodi in direzione di Milano. In alternativa chi da Bologna è diretto a Milano può deviare il percorso sull’A21 Torino-Brescia in direzione di Brescia per poi proseguire sull’A4 Milano-Brescia in direzione di Milano.
Sono stati chiusi alcuni tratti della A1 e della A22 per vari incidenti dovuti alla nebbia.
Tra le conseguenze del successo che ha avuto Instagram negli ultimi anni – un social network che ha oltre un miliardo di utenti mensili – c’è un notevole proliferare dei cosiddetti influencer, persone che sfruttano la loro popolarità sui social per influenzare comportamenti e acquisti di chi li segue. In questi anni tantissime aziende di ogni tipo hanno pagato gli influencer per farsi pubblicità in un modo considerato più al passo con i tempi ed efficace rispetto a molti altri. Ma iniziano a esserci dubbi sull’effettiva efficacia di questa pratica, almeno in certi casi e contesti. Come ha scritto il Wall Street Journal, «gli influencer ci dicono cosa comprare, ma chi li paga si sta chiedendo chi li ascolti». Di influencer si parla molto da anni, ma continua a essere un fenomeno interessante, visto che anche solo restando in Italia si trovano molti profili di persone magari sconosciute al grande pubblico che però hanno centinaia di migliaia, a volte persino milioni, di follower. Ci sono influencer relativamente piccoli – generalmente noti come nanoinfluencer, con meno di 10mila follower – e ci sono quelli con milioni di follower come Chiara Ferragni o Kyle Jenner. In mezzo c’è di tutto: chi è famoso quasi solo su internet, praticamente solo per il fatto stesso di essere un influencer, e chi ha una professione ben definita – il cantante, il musicista, l’imprenditore – ma che è anche influencer. Non ci sono dati certi su quanto valga il mercato della pubblicità fatta attraverso gli influencer, ma il Wall Street Journal cita dati dell’agenzia di marketing Mediakix che stimano per il 2019 un valore globale compreso tra i 4 e gli 8 miliardi di euro. Si va dalle poche centinaia di euro che un nanoinfluencer può chiedere per un post sponsorizzato ai più di 100mila euro che possono chiedere gli influencer più noti.
Quanto funziona la pubblicità con gli influencer? meno di quanto si creda, secondo il Wall Street Journal, anche perché gli utenti iniziano a stancarsi: ma non è detto che le altre forme di pubblicità funzionino meglio.