source
stringlengths
2
10.4k
target
stringlengths
10
369
Due giorni dopo l’arresto di Corrado Clini – ex ministro dell’Ambiente nel governo Monti, a lungo dirigente nel ministero – ci sono diverse nuove notizie sulle indagini e sulle accuse rispetto ai conti segreti svizzeri riferibili a Clini sui quali sarebbero stati versati dei soldi sottratti a finanziamenti pubblici destinati al ripristino ambientale dell’Iraq e che facevano parte di un progetto governativo chiamato «New Eden». Grazie al lavoro di diverse procure, si è scoperto infatti un circuito finanziario piuttosto complesso che coinvolgeva gli uffici del ministero dell’Ambiente italiano, le banche di Lugano e riguardava alcuni paesi del Medio Oriente e del Nord Europa. Clini, che si trova agli arresti domiciliari e che sarà interrogato oggi mercoledì 28 maggio dal gip di Ferrara, è stato arrestato lo scorso 26 maggio dalla Guardia di Finanza su mandato della procura di Ferrara. Il reato di cui è accusato è peculato, cioè l’appropriazione di denaro pubblico da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico servizio. Nei giorni seguenti, all’indagine della procura di Ferrara se ne sono aggiunte altre tre. Una di Amsterdam (da cui, come vedremo, in realtà tutto è partito) e una di Lugano riguardano entrambe il progetto «New Eden»; una di Roma ha invece a che fare con altri progetti ambientali finanziati dal governo italiano ma sempre sotto la direzione di Clini in Cina e Montenegro, rispettivamente per 200 e 14 milioni di euro: in questo caso il reato sarebbe associazione a delinquere finalizzata alla corruzione “con l’aggravante della transnazionalità” ed è indagata anche la compagna di Clini Martina Hauser che è assessore comunale a Cosenza. Secondo l’ordinanza del gip c’è anche una “ipotesi di corruzione per la vicenda dei conferimenti di incarichi professionali a vantaggio della convivente Martina Hauser”, a proposito dell’incarico di Hauser nel 2004 in una serie di progetti riguardanti i paesi della ex Jugoslavia (Hauser è stata sposata con l’ex ministro dell’Interno del Montenegro Andija Jovicevic).
L’indagine su Corrado Clini. Coinvolge quattro diverse procure (è nata in Olanda) e riguarda l'appropriazione di soldi da un progetto ambientale in Iraq e incarichi pubblici alla sua compagna.
In un messaggio inviato al presidente della Pontificia accademia per la vita, monsignor Vincenzo Paglia, papa Francesco ha affrontato ieri i temi del cosiddetto “fine vita”: ha spiegato che è lecito arrivare a «una decisione che si qualifica moralmente come rinuncia all’accanimento terapeutico». L’accanimento terapeutico fa riferimento all’uso sproporzionato di farmaci e tecnologie che permettono di prolungare la vita anche quando non c’è alcuna prospettiva di guarigione. La rinuncia lascia semplicemente che la malattia faccia il suo corso. Il papa non ha parlato di eutanasia, quindi di interruzione volontaria della vita, ma ha riconosciuto comunque che nella pratica clinica, con i pazienti che non si mantengono in vita autonomamente, le cose sono complicate e che le valutazioni devono essere fatte caso per caso. Le sue parole hanno ridato forza a un dibattito che in Italia si fa da anni, ma che finora non ha portato a nulla. Il Parlamento italiano ha fallito sistematicamente nel produrre una legge che regolamenti il fine vita in modo chiaro e che dia gli strumenti a pazienti, medici e famiglie per affrontarlo. L’ultima proposta di legge sul biotestamento (ma non sul suicidio assistito) è ferma in Senato da circa sette mesi e nonostante i numerosi appelli non sembrano esserci molte possibilità che possa diventare legge entro la fine della legislatura, ormai imminente.
Che fine ha fatto la legge sul biotestamento. È passata alla Camera ma è ferma da mesi al Senato, e ora rischia di non essere approvata entro la fine della legislatura.
Consentire ogni giorno a centinaia di migliaia di persone di ricevere una dose del vaccino contro il coronavirus comporta notevoli spese, ritenute necessarie da quasi tutti i paesi del mondo per riportare società ed economie alla normalità dopo oltre un anno di pandemia. Al momento in Italia sono stati stanziati 1,42 miliardi di euro solo per l’organizzazione della campagna vaccinale, cioè per l’acquisto delle dosi dei vaccini, per l’allestimento dei punti vaccinali e l’acquisto dei cosiddetti ultra congelatori negli ospedali, per il trasporto di milioni di flaconcini in sicurezza e per l’attività promozionale. Ma è solo una parte minoritaria della spesa complessiva sostenuta per l’emergenza sanitaria: in totale sono stati messi a bando investimenti per 16,2 miliardi di euro dei quali ne risultano già aggiudicati 5,7 miliardi.
Quanto costa la campagna vaccinale. Dall'organizzazione dei centri ai vaccini veri e propri finora sono stati stanziati 1,4 miliardi di euro, oltre a quelli per pagare chi ci lavora.
Sabato 27 giugno si è tenuto un concerto del rapper statunitense Kanye West al festival Glastonbury, in Inghilterra. Il canale televisivo BBC Two ha trasmesso in diretta il concerto, giocando un po’ con i sottotitoli che venivano composti seguendo le parole cantate da West. Tutte le parolacce cantate da West sono state cambiate nei sottotitoli in parole simili e perlopiù inesistenti, non è chiaro se per via di alcune linee guida di BBC o per volontà degli autori del programma: motherfucker (“figlio di puttana”) è diventato “motherducker”, nigger (“negro”) è diventato “ligger”, e così via. West è stato anche preso in giro da BBC, dato che a un certo momento del concerto nei sottotitoli c’era scritto solamente «sta rappando». Oh, BBC2 and your subtitling. Bless. #glastonbury #kanye #bless #motherducker pic.twitter.com/GC6X0mSGqu
I creativi sottotitoli di BBC per il concerto di Kanye West a Glastonbury. Le parolacce sono state sostituite con parole inesistenti: motherfucker ("figlio di puttana") è diventato "motherducker", nigger ("negro") è diventato "ligger", per esempio.
Chi ha già nostalgia del mare e dell’estate farà fatica a guardare le immagini della sfilata di Chanel, che si è appena conclusa nella solita sede del Grand Palais a Parigi. Per presentare la collezione per la primavera/estate 2019, il direttore creativo Karl Lagerfeld ha ricreato una spiaggia, con sabbia bianca presa da una cava vicina (a cui verrà restituita) e onde attivate da un sistema di pistoni nascosti: tutt’attorno c’erano alte sedie con modelli vestiti da bagnini e Pamela Anderson di Baywatch tra il pubblico, mentre le modelle passeggiavano a piedi nudi, tenendo in mano sandaletti trasparenti marchiati Chanel. È stata quasi una collezione resort (cioè una di quelle pensate per le vacanze e presentate a metà stagione), con grandi cappelli di paglia, leggings con sopra giacche larghe in bouclé – il tessuto tipico di Chanel – gonne e comodi abitini a trapezio sempre in bouclé, perle, doppie borsette e costumi da bagno. Gli abiti, come l’atmosfera in passerella, erano ariosi, rilassati, luminosi, indossati da modelle sorridenti e divertite: molti critici hanno notato che nel mondo delle battaglie femministe, con molti stilisti che hanno proposto donne pronte alla battaglia, sulla difensiva e sicure di sé, Lagerfeld sembra voler concedere un momento di pausa e leggerezza.
La sfilata di Chanel, in spiaggia. Le modelle passeggiavano a piedi nudi sulla sabbia, lungo la riva di un mare immaginario, in attesa che l'estate ritorni.
È terminato giovedì 9 luglio il progetto di arte ambientale “Wheatfield” dell’artista americana Agnes Denes in Porta Nuova – dietro al grattacielo Unicredit e al Bosco Verticale, in una zona centrale della città che era rimasta abbandonata per cinquant’anni – che aveva creato un campo di grano di cinque ettari. Qualche mese fa erano stati piantati 1250 chili di semi nel terreno, fertilizzato con 5mila chili di concime: alla semina avevano partecipato circa 5mila cittadini. Non era la prima volta che veniva creato un progetto del genere: la stessa artista aveva messo in pratica quest’idea già nel 1982 a New York, vicino a Wall Street e al World Trade Center. “Wheatfield” è stato riproposto a Milano per la vicinanza al tema di Expo, visto che il suo scopo principale è quello di riportare all’attenzione della gente i valori tradizionali, scomparsi nella società di oggi, come l’amore per la natura, la coltivazione del cibo che si mangia e la qualità della vita frugale; ed è stato anche un modo per utilizzare un’area che ospiterà in futuro un grande parco, i cui lavori di costruzione però non sarebbero finiti in tempo per Expo.
La raccolta del grano in Porta Nuova, a Milano. È terminata l'opera di arte ambientale dell'artista americana Agnes Denes, ricreata a Milano per Expo sotto i nuovi grattacieli.
La catena di supermercati italiani Coop ha avviato una campagna di comunicazione in cui afferma di “salvare il pulcino maschio”, spiegando che “da oggi salveremo i pulcini maschi della nostra filiera di uova fresche a marchio Coop” e che “i pulcini maschi verranno allevati e diventeranno galletti”. La campagna si trova anche sui giornali di oggi, ma ha una formulazione che può non essere chiarissima se non si conosce come funziona la produzione industriale di uova fresche e carne di pollo, e la fine che fanno i pulcini maschi in questi processi produttivi. Cosa vuol dire, quindi, che Coop “salva il pulcino maschio”? Nella catena produttiva di carne e uova di pollo, i pulcini maschi sono generalmente considerati un problema. Una volta cresciuti non producono uova, il loro allevamento richiede tempi più lunghi e la loro carne è spesso più fibrosa di quella delle galline. Per questo, da tempo, è consolidata la pratica dello sterminio di quasi tutti i pulcini maschi, all’inizio della filiera produttiva: è una pratica che ogni anno, in tutto il mondo, porta all’eliminazione di 4-6 miliardi di pulcini, che vengono soffocati o tritati e poi usati spesso per produrre mangime per altri animali.
Cosa vuol dire che Coop “salva il pulcino maschio”. Lo dice una nuova campagna pubblicitaria, ma per capirla bisogna sapere come funziona la produzione industriale di uova e carne di pollo.
I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno proclamato per martedì 25 febbraio uno sciopero del trasporto aereo. Lo sciopero, che inizierà a mezzanotte e durerà 24 ore, riguarderà tutto il personale delle compagnie del settore trasporto aereo ed è stato organizzato per protestare contro il presunto disinteresse del governo nella crisi del settore aereo. I sindacati parlano di una «grave crisi che imperversa nel settore del trasporto aereo e del proliferare di situazioni di pesanti crisi industriali, in alcuni casi della stessa impresa, più volte nel tempo, come nella vicenda Alitalia e Air Italy». Di quest’ultima compagnia proprio oggi è stata annunciata la messa in liquidazione, a causa della grave crisi finanziaria in cui versa.
Martedì 25 febbraio ci sarà uno sciopero del trasporto aereo della durata di 24 ore.
Mercoledì 24 febbraio il Partito Democratico (PD) e Nuovo Centro Destra (NCD) hanno stretto un accordo sul ddl Cirinnà in discussione al Senato, e il governo ha deciso di porre la fiducia sul maxi-emendamento nato dall’accordo (la mozione di fiducia è stata successivamente approvata). Il maxi-emendamento è una proposta di modifica di un disegno di legge, prima che entri in vigore: quello su cui si sono accordati il PD e NCD di fatto riscrive la legge e rispetto alla versione iniziale prevede lo stralcio della stepchild adoption e dell’obbligo di fedeltà. L’eliminazione dell’obbligo di fedeltà fa parte delle richieste avanzate dal nuovo Centro Destra ma anche da diversi emendamenti presentati al testo iniziale da alcuni senatori del PD per eliminare qualsiasi equiparazione dell’unione civile al matrimonio. In Italia il matrimonio inteso come atto giuridico è regolato dal codice civile: nel Titolo VI si trova un intero capitolo dedicato ai diritti e ai doveri che «nascono» dal matrimonio. E si dice:
Che cos’è l’obbligo di fedeltà? se ne parla da due giorni perché è stato eliminato dell'accordo fra PD e NCD sul ddl Cirinnà: cosa prevede, e cosa (non) cambierà per le coppie gay.
La Scuola di scrittura Belleville di Milano organizza una settimana di incontri dal vivo e in diretta streaming per presentare i corsi che inizieranno in autunno, conoscere lo staff e incontrare gli insegnanti tra cui Simona Vinci, Marcello Fois, Marco Balzano, Stefano Izzo, Beatrice Masini, Federico Baccomo, Marco Rossari, Ester Armanino, Barbara Gatti, Edoardo Brugnatelli, Matteo Speroni e Gianni Biondillo. Oltre alla Scuola annuale di scrittura, ai corsi serali e di sabato e a Scrivere nel presente, a settembre inizieranno anche tre seminari e laboratori online. Open Week in sede Da lunedì 14 settembre a venerdì 18 settembre dalle 18 alle 20 e sabato 19 settembre dalle 16 alle 20, la sede di Belleville – in via Carlo Poerio 29, a Milano – sarà aperta e si potranno incontrare i tutor dei corsi. Per fissare un appuntamento bisogna scrivere a [email protected].
L’Open Week della Scuola Belleville. Una settimana di incontri dal vivo e online per presentare i corsi 2020-2021.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Tom Jones. Grandi personaggi letterari della fine del Settecento che tornano al successo in più secoli successivi.
Subito dopo la premiazione degli Oscar del 2016 Todd VanDerWerff, il responsabile della sezione culturale di Vox, ha messo insieme una lista di 15 film che si possono già inserire tra i possibili favoriti per vincere alcuni premi – e magari proprio l’Oscar per il Miglior film – agli Oscar del 2017. Dei 15 film uno solo è già uscito in Italia (Zootropolis) e solo di 3-4 c’è già un trailer. Nella maggior parte dei casi queste previsioni si basano sulla storia e sul nome di registi, attori e attrici. Ci sono un film di Ang Lee, uno di Martin Scorsese, uno di Steven Spielberg e uno di Clint Eastwood. Un altro è un film di fantascienza con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt (Passengers). Todd VanDerWerff aveva fatto la stessa cosa nel febbraio 2015, pensando al 2016: dei 15 film che aveva scelto, 10 sono poi stati nominati per almeno un Oscar. Todd VanDerWerff aveva però anche messo nella sua lista Tomorrowland, uno dei più grandi flop del 2015. Dentro ogni immagine, le informazioni sul film:
Chi vincerà gli Oscar del 2017? se siete già in crisi d'astinenza, questi sono i film che plausibilmente si giocheranno dei premi e ci faranno discutere (da Spielberg a Scorsese, da Eastwood ad Ang Lee).
Al Festival di Sanremo, il più importante concorso di musica leggera che si tiene annualmente in Italia, è in corso in questi giorni la 65esima edizione. Fra i 20 cantanti in gara, solo uno ha già vinto il Festival: è Marco Masini, che nel 2004 vinse con la canzone L’uomo volante. Nel caso vincesse di nuovo, Masini entrerebbe a far parte del ristretto gruppo di persone che hanno vinto il Festival più di una volta. Per fare un ripasso abbiamo messo insieme le foto, l’anno di ciascuna vittoria e le relative canzoni di ciascuno dei 12 cantanti o gruppi musicali che ha vinto più di una edizione del Festival. Un po’ di fatti notevoli: nessuno l’ha comunque vinto più di quattro volte, e l’ultima edizione in cui il Festival è stato vinto una seconda volta si è tenuta più di dieci anni fa. Domenico Modugno e Claudio Villa sono i cantanti che hanno vinto più volte il Festival di Sanremo: gli altri cercate di indovinarli.
Chi ha vinto più volte il Festival di Sanremo? nomi, foto e canzoni dei plurivincitori del Festival, l'ultimo dei quali ha vinto tredici anni fa (chi era?).
Funziona quasi sempre così: i meteorologi annunciano che sta arrivando la pioggia o una grande nevicata, le persone si preparano di conseguenza, poi un cambiamento dell’ultimo minuto al percorso della perturbazione fa sì che cadano solo poche gocce, o pochi centimetri di neve, l’opinione pubblica critica aspramente. «Davvero COMPLIMENTI per le vostre PESSIME previsioni del tempo di oggi», ha scritto un tizio su Twitter ad AccuWeather, la società americana di previsioni del tempo dove lavoro come meteorologa e blogger. «La sede di AccuWeather non è a State College, in Pennsylvania? Come hanno fatto a sbagliare le previsioni?», si legge in un altro tweet dalla Pennsylvania. Poi ovviamente c’è chi invoca il licenziamento di «tutti i meteorologi» per le previsioni sbagliate.
Non sparate sui meteorologi. Anche quando sbagliano le previsioni dovremmo pensare alla grande difficoltà del loro lavoro, invece di sperare che vengano licenziati.
Parasite, film sudcoreano diretto da Bong Joon-ho, è arrivato nei cinema italiani il 7 novembre ed è ancora disponibile in diverse sale. Finora in Italia non l’hanno visto in molti, meno di 100mila spettatori (per farsi un’idea, Joker ha superato i 4 milioni) ma è un film che si è fatto notare: ha ricevuto ottime recensioni e ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes, e se ne parla anche come di un possibile candidato all’Oscar per il miglior film. Una cosa decisamente inconsueta, per un film in cui le parole in inglese sono giusto una manciata. Prima di parlarne più nel dettaglio, ci sono tre cose da dire su Parasite. La prima è che è uno di quei film a cui è difficile dare un genere, perché – pur stando molto stretti – è un thriller ma anche una commedia, e di sicuro anche un film drammatico. La seconda, in parte conseguenza della prima, è che è un film vivace e dinamico, pieno di colpi di scena e momenti spiazzanti. La terza, utile se qualcuno dovesse sentirsi spaventato dalle parole “film sudcoreano”, è che in Parasite ci sono alcuni riferimenti alla cultura sudcoreana – tra l’altro molto apprezzabili per chi gradisce vedere film “di altre culture” – ma, come ha scritto il New York Times, potrebbe benissimo essere ambientato anche a Los Angeles o Londra.
Gli spazi e i tempi di “Parasite”. È il film sudcoreano che ha vinto la Palma d'oro a Cannes e che secondo qualcuno potrebbe addirittura puntare all'Oscar.
Dopo il crollo di un pilone lungo l’autostrada l’A19, che mette in collegamento Palermo con Catania in Sicilia, e dopo la nomina di Graziano Delrio come nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Renzi, Pietro Ciucci ha annunciato le sue dimissioni da presidente dell’ANAS. Cos’è l’ANAS L’ANAS è una società per azioni di proprietà dello Stato Italiano che gestisce buona parte delle strade e delle autostrade italiane. ANAS ha un unico socio – il ministero dell’Economia – ed è sottoposta al controllo e alla vigilanza tecnica e operativa del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il numero dei dipendenti della società (aggiornati al 2013) è 6.109.
Che cos’è l’ANAS. Breve guida per capire cos'è e da dove viene la società che ha in carico la gestione di buona parte delle strade e delle autostrade italiane, il cui presidente si è appena dimesso.
L’Italia è uno dei primi venti paesi al mondo per lunghezza delle coste, il terzo in Europa dopo Grecia e Regno Unito: ne ha circa 7.600 chilometri. Per la sua favorevole posizione (in mezzo al calmo Mediterraneo, a un paio di migliaia di chilometri dal canale di Suez) è stata a suo tempo detta la “piattaforma logistica del Mediterraneo”, un ideale punto di sbarco per le portacontainer, le navi su cui viaggiano quasi tutti gli oggetti che acquistiamo, e per le petroliere. Il soprannome ha ormai perso valore, dopo essere sopravvissuto per parecchi anni nei convegni del settore. L’Italia ha infatti un’impossibilità strutturale ad assumere questo ruolo, quello di punto di arrivo da mare e smistamento via terra delle merci da distribuire verso il nord dell’Europa. Le ragioni sono in primo luogo morfologiche: la costa italiana, anche se molto estesa, è troppo frastagliata e la maggior parte dei grandi porti commerciali hanno a ridosso delicate e complesse zone urbane. All’interno, poi, gli Appennini tagliano trasversalmente in due il paese, rendendo problematici i trasporti su strada. In secondo luogo c’è una ragione prettamente logistica che aggrava e amplifica il problema morfologico: la faticosa macchina burocratica italiana. Una merce sbarcata in Italia dal mare per essere libera di circolare deve avere il nulla osta da 18 enti diversi, determinando tempi di sdoganamento medi di quattro giorni, contro il giorno e mezzo dei porti del Nord Europa. La World Bank quest’anno ci piazza al ventesimo posto nel mondo (su 160, dopo quasi tutti i paesi del Vecchio Continente) per performance logistica, l’anno scorso l’Europa a 28 al ventesimo (i criteri di valutazione sono differenti, ma in entrambi i casi veniamo dopo quasi tutti i paesi d’Europa).
Come funzionano i porti in Italia. Tutti insieme fanno il traffico di container della sola Rotterdam e sono gestiti da "autorità portuali" che non funzionano quasi mai: 9 su 24 sono commissariate.
Da qualche settimana diversi politici della corrente più di sinistra del Partito Democratico parlano dell’ipotesi di tenere in anticipo il prossimo congresso del partito. I congressi del PD si tengono ogni quattro anni quindi il prossimo dovrebbe tenersi nel 2017. Dopo il voto di fiducia al Senato sul maxi-emendamento che ieri ha riscritto il ddl Cirinnà sulle unioni civili, approvato anche grazie ai voti dei senatori che fanno riferimento a Denis Verdini, è tornato a parlarne Pier Luigi Bersani; qualche giorno fa invece Enrico Rossi, presidente della Toscana e importante dirigente del Partito Democratico, ha detto (di nuovo) di volersi candidare alla guida del partito. La candidatura di Enrico Rossi Il 22 febbraio Enrico Rossi ha annunciato la sua candidatura alla segreteria nazionale del PD e ha detto che «lavorerà per raccogliere le firme necessarie per farlo». La candidatura, ha detto, ha come obiettivo «uscire dagli schemi attuali dell’essere con Renzi o anti-Renzi e di avere come interlocutore la sinistra del partito pur riconoscendo la spinta innovativa del premier». Rossi ha lasciato intendere quindi di volersi candidare a segretario del partito ma non alla presidenza del Consiglio, e i giornali concordano nel dire che nessuno – nemmeno nella minoranza del PD – sostiene che il candidato del PD alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche possa non essere Renzi.
Il prossimo congresso del PD. Dovrebbe tenersi nel 2017 ma qualcuno chiede di anticiparlo: e c'è anche già un candidato.
Da sabato 15 a domenica 23 novembre lo Spazio Oberdan di Milano ospita la mostra CORTOLOGY. Icone che fanno cinema, a cura della Fondazione Cineteca Italiana, che raccoglie le tavole realizzate dallo studio milanese di graphic design, tipografia e animazione H-57. La mostra, composta da installazioni interattive, locandine, proiezioni multimediali, quiz, giochi e soprattutto dalle celebri tavole realizzate rappresentando i grandi capolavori del cinema usando solo icone grafiche, celebra il lancio del libro Filmology, edito da Rizzoli, che sarà presentato al pubblico martedì 18 novembre alle ore 19, alla presenza degli autori Matteo Civaschi e Gianmarco Milesi. Alla mostra è abbinato anche un concorso di sceneggiatura per cortometraggi: i vincitori potranno veder realizzati i loro lavori con una vera casa di produzione e un regista. Se vi piace il genere, oltre a una raccolta simile sul Post ci sono anche immagini su Elio e le Storie Tese e i biglietti inusuali per San Valentino. Nota: il titolo del film rappresentato appare nella parte inferiore di ciascuna illustrazione o evidenziando col mouse la didascalia accanto all’immagine (le risposte sono scritte in bianco su sfondo bianco, insomma)
Filmology. I grandi capolavori del cinema tradotti in disegnini sono diventati una mostra e un libro.
In questi giorni il Comitato sulla vigilanza bancaria – l’organizzazione internazionale istituita dai governatori delle Banche centrali dei dieci paesi più industrializzati alla fine del 1974 – ha approvato Basilea 3, una riforma pensata per rafforzare le banche ed evitare altre crisi economiche, che aggiusta l’accordo steso per la prima volta nel 1988 nella città svizzera dove ha sede il comitato. Il meccanismo della riforma è facile da comprendere, almeno sulle linee generali. Le operazioni di una banca (vendita di titoli, erogazione di crediti) comportano dei rischi e quindi delle possibili perdite, e Basilea 3 mira ad aumentare il capitale che l’istituto di credito tiene da parte “per sicurezza”, aumentando la percentuale già stabilita dagli accordi di Basilea e Basilea 2. Per semplificarla all’estremo: sono soldi in cassaforte, da tenere per le emergenze.
Cos’è l’accordo di Basilea 3. La riforma punta a rafforzare le banche ed evitare un'altra crisi, "mettendo soldi da parte".
Il 28 agosto del 1963 Martin Luther King non era di buon umore. Qualche giorno prima il presidente Kennedy, suo principale sostegno nella lotta per i diritti civili, gli aveva chiesto di cancellare la marcia di Washington per timore di spaventare l’opinione pubblica. Dagli Stati del Sud arrivavano notizie orribili di pestaggi, incendi e omicidi. Subito prima del suo discorso, Mahalia Jackson aveva cantato una canzone tristissima dedicata ai mali del mondo. King avrebbe potuto raccontare alle migliaia di manifestanti riuniti davanti al Lincoln Memorial di aver fatto un incubo. I suoi sostenitori avrebbero vigorosamente annuito e sarebbero tornati a casa più arrabbiati di prima.
A cosa serve la Leopolda. Quattro protagonisti della riunione di Firenze spiegano cosa se ne aspettano e cosa bisognerà fare dopo.
Il primo giorno di primavera del 2015 è, per pochi minuti, il 20 marzo: l’equinozio di primavera – l’evento astronomico da cui si fa cominciare la stagione e che per quest’anno coincide anche con una eclissi solare visibile anche dall’Italia – avviene infatti negli ultimi minuti di venerdì (esattamente alle ore 23,45 italiane). L’inizio della primavera, determinato dalla rivoluzione della Terra, non arriva ogni anno lo stesso giorno e molti sono abituati a pensare che invece la stagione cominci sempre il 21 marzo, giorno di San Benedetto da Norcia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Primo giorno di primavera, perché è già arrivato. Un quarto d'ora: poco prima di mezzanotte sarà l'equinozio, il momento astronomico da cui comincia la nuova stagione.
Free Mobile, il terzo operatore di telefonia mobile in Francia, è al lavoro per portare i suoi servizi a basso costo anche in Italia nella speranza di ripetere il suo successo sul mercato francese, dove ha inciso profondamente sulla concorrenza portando a una sensibile riduzione delle tariffe nell’intero mercato telefonico. L’azienda potrebbe attivare i suoi servizi di telefonia mobile in Italia entro la fine dell’anno e, benché non ci siano ancora notizie ufficiali, circolano da mesi informazioni sull’avvio dei primi lavori per impostare ripetitori e altre infrastrutture. I principali operatori italiani – Tim, Vodafone e Wind-3 Italia (che si sono da poco uniti) – attendono con qualche apprensione l’arrivo di Free Mobile, che secondo alcuni analisti potrebbe indurre molti utenti a cambiare contratti e operatore. Free Mobile è stata fondata in Francia nel 2007, dove due anni dopo ha ottenuto le licenze necessarie per trasmettere sulla rete 3G. L’azienda è controllata da Iliad, gruppo fondato nel 1991 da Xavier Niel e attivo nelle telecomunicazioni. Niel aveva iniziato fornendo servizi telefonici per adulti, in seguito ha trasformato e ampliato la sua azienda occupandosi delle connessioni a Internet. Attraverso Iliad, nel 2001 Niel ha fondato Free, società che offre servizi per la telefonia e Internet a basso costo. All’epoca le tariffe per l’accesso a Internet in Francia erano tra le più alte al mondo: con i suoi prezzi aggressivi, in pochi anni Free ha assunto il controllo di quasi un quarto del mercato, stravolgendo il settore e obbligando gli altri operatori – a partire da France Telecom – a rivedere le loro offerte, riducendo i prezzi in bolletta. Oggi gli operatori di telefonia fissa offrono abbonamenti e servizi molto più convenienti, anche per fare concorrenza a Free e per cercare di recuperare quote di mercato.
Free Mobile arriverà in Italia. Dopo avere stravolto il mercato della telefonia in Francia, l'operatore low cost vuole mettersi a fare concorrenza a Tim, Vodafone e a Wind Tre.
Manuele Fior è tra i più importanti e conosciuti disegnatori italiani. Collabora con riviste e giornali come il New Yorker, Le Monde, Vanity Fair, e in Italia con Repubblica e il Sole 24 Ore. È famoso soprattutto per Cinquemila chilometri al secondo, la graphic novel con cui ha vinto il premio per il Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême nel 2011. Fior ha appena pubblicato il suo ultimo lavoro, una raccolta di illustrazioni realizzate per case editrici e giornali, di copertine, dischi e locandine di film accompagnate da suoi commenti, annotazioni e ricordi: si intitola L’ora dei miraggi ed è uscita per Oblomov Edizioni, la nuova casa editrice fondata dal disegnatore Igort. Il libro dà un’idea della produzione vasta e variegata di Fior: ci sono disegni di libri per bambini, ritratti di artisti, politici e personaggi famosi, ricordi di infanzia, la controversa copertina per Linus dopo gli attentati di Parigi, le illustrazioni per Il Maestro e Margherita di Bulgakov e quelle per la rubrica Il mio mondo in cinquanta libri di Alessandro Baricco su Repubblica.
Un po’ di tavole dal nuovo libro di Manuele Fior. "L'ora dei miraggi" raccoglie illustrazioni per libri e riviste, copertine di dischi e locandine di film di uno dei principali disegnatori italiani.
Per la prima volta dal 2004, JP Morgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti e la seconda più grande del mondo, ha pubblicato un bilancio trimestrale in perdita. La perdita è dovuta a una manovra straordinaria: la banca ha deciso di accantonare 9 miliardi di dollari (6,6 miliardi di euro) per aumentare la sua riserva da utilizzare in caso di controversie legali. Una serie di casi con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, infatti, potrebbe costringere la banca a pagare fino a 11 miliardi di dollari (8 miliardi di euro) per evitare di essere portata in tribunale. Si tratta della prima perdita che la banca affronta da quando nel 2005 Jamie Dimon è diventato CEO della società (Chief executive officer, una carica che corrisponde più o meno a quella dell’amministratore delegato).
JP Morgan è in perdita. È la più grande banca degli Stati Uniti e non succedeva dal 2005: la colpa è dei soldi messi da parte per le cause legali.
Alla convention Comic-Con di San Diego – un tempo dedicata ai fumetti, ora anche a molti altri ambiti della cultura pop – si stanno presentando in questi giorni molte novità attese dai Peter Pan di tutto il mondo. Dopo le panticipazioni del remake di Tron, ieri avrebbe dovuto essere la volta dei nuovi supereroi di Stan Lee, creatore di supereroi e mito della Marvel. In realtà, all’anticipazione del New York Times non pare essere seguito un annuncio concreto: o almeno, per ora non se ne trova traccia nei report dell’evento con Stan Lee. Ma il progetto esiste. Nella storia dei Super Sette (“Super Seven”) come è stata annunciata, Stan Lee è un personaggio, e viene raggiunto da sette alieni in mezzo al deserto dove è andato a cercare l’ispirazione perduta. Hanno naturalmente dei superpoteri, e Stan Lee ne fa dei superoi: Kid Kinergy è un ragazzino con “poteri cinetici” e Lazer Lord non si sa se sia buono o cattivo.
I Super Seven di Stan Lee. A 87 anni, il creatore dell'Uomo Ragno lavora a una nuova serie di supereroi, con se stesso come mentore.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 12.030 nuovi casi positivi da coronavirus e 491 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. I ricoverati attualmente sono 30.860 (33 in meno rispetto a ieri), di cui 3.095 nei reparti di terapia intensiva (63 in meno di ieri) e 27.765 negli altri reparti (30 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 103.584 tamponi. È risultato positivo l’11,6 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 17.938 e i morti 484.
I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 14 dicembre.
Il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) ha organizzato per sabato 18 giugno le Sere d’estate, un’iniziativa che prevede delle visite guidate a cinque ville e castelli storici gestiti dall’associazione. I luoghi verranno aperti al pubblico in orario serale, dal tramonto a mezzanotte, per celebrare il solstizio d’estate (che quest’anno è lunedì 20 giugno). Oltre alle visite guidate, ci saranno anche spettacoli di teatro e di danza e concerti dal vivo. I cinque posti che si potranno visitare sono il Castello e il parco di Masino a Caravino, in provincia di Torino; Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova; il parco di Villa Gregoriana a Tivoli, in provincia di Roma; il Castello della Manta a Manta, in provincia di Cuneo; e Villa Fogazzaro Roi a Oria Valsolda, in provincia di Como.
Le “Sere d’estate” del FAI: cosa vedere. Domani cinque luoghi storici del centro-nord Italia si potranno visitare per la prima volta in notturna.
Il primo e unico circolo di lettura italiano online si chiama il Club del libro. È nato nel 2009 e oggi ha quasi 1.500 iscritti, anche se quelli attivi con costanza sono circa un centinaio. Attraverso la pubblicità si ripaga abbondantemente le spese anche se ogni componente dello staff – di dieci persone, cinque uomini e cinque donne – per sopravvivere deve fare un altro lavoro. Il Club del libro è organizzato e concepito secondo tradizione – ogni mese si discute un libro – ma i forum rimangono sempre aperti quindi, molto spesso, la discussione continua o riprende anche molto tempo dopo. Il libro di gennaio 2016 è un romanzo d’amore – Come un fiore ribelle di Jamie Ford – ma il genere deve continuamente cambiare. Per dire, nel marzo 2015 era stato Il dottor Zivago di Boris Pasternak e il mese prima Una storia crudele di Natsuo Kirino. In questi giorni gli iscritti votano per scegliere il tema dell’anno (lo scontro è tra “I viaggi” e “La visione della donna”). A proporre i libri sono gli iscritti che abbiano accumulato almeno 3 crediti, che si ottengono partecipando al raduno nazionale, ai giochi proposti dal sito o scrivendo recensioni. Ognuno ha il diritto di proporre tre libri di generi differenti tra cui gli iscritti scelgono quello del mese. Oltre alle discussioni virtuali sui forum e alle chat bisettimanali su Skype, il club promuove e organizza anche gruppi di lettura nella realtà, ognuno dei quali è composto da 10-15 persone. Ce ne sono a Milano, Roma, Napoli, Perugia e, a breve, a Catania e Torino. «Internet fa da collettore», dice Elisa Gelsomino alias ziabetty che si occupa della sezione Rubrica letteraria, «la gente entra in contatto con noi perché cerca su Google un club del libro fisico. Dal web si ritorna al reale». Una cosa simile avviene con le biblioteche, che rimangono il luogo principale dove le persone possono ritrovarsi per parlare di libri. Ci sono gruppi di lettura in ogni biblioteca – ad Aosta, come a Bologna o a Cologno Monzese – la cosa nuova è che molte biblioteche oggi danno notizia degli incontri sul web e mettono in rete i vari gruppi. Per esempio, è dato sapere che il 13 gennaio alle 21 il gruppo di lettura di Muscoline, in provincia di Brescia, discuterà di Isabel Allende.
Come funziona un club del libro. I circoli di lettura tradizionali prosperano nelle biblioteche e online, nei forum di discussione e sui social network: leggere sta diventando un'attività pubblica.
Pomellato è un’azienda di gioielli fondata a Milano da Pino Rabolini nel 1967: ha avuto successo rapidamente e oggi è molto conosciuta e soprattutto per lo stile ben definito e riconoscibile, fatto di linee curve e pietre colorate e semi-preziose tagliate in forme larghe e inusuali, spesso squadrate. Negli ultimi tre anni ha aperto 20 nuovi negozi e, secondo le stime degli esperti, nel 2015 le vendite sono state tra i 200 e i 220 milioni di euro. La rivista di moda Business of Fashion (BoF) ha pubblicato un lungo ritratto su Pomellato, la sua storia, e la strategia che gli ha permesso di avere successo negli ultimi anni. Pomellato fu fondata nel periodo in cui si affermavano i diritti delle donne e il prêt-à-porter (cioè gli abiti da portare ogni giorno realizzati non più su misura come nell’alta moda ma prodotti in taglie predefinite) e ha un’impostazione che riflette ancora quello spirito. Nel 1995 all’interno di Pomellato nacque la linea di gioielli più economici Dodo, quella dei ciondoli a forma di animali, che dal 2002 è un marchio autonomo.
Perché Pomellato è diverso. Per le linee curve e innovative dei suoi gioielli e le pietre semi-preziose colorate e dai tagli originali, che non fa nessun altro.
È stato catturato Robert Lisowski, il detenuto polacco evaso domenica dal carcere di Poggioreale, a Napoli. Lisowski, che era in carcere dallo scorso dicembre per omicidio, è stato nuovamente arrestato a Napoli, nella centrale zona di Borgo Loreto, vicino a piazza Mercato. Non è ancora chiaro come e dove sia avvenuto l’arresto. Lisowski era riuscito nella prima evasione dal carcere di Poggioreale negli oltre cento anni di storia della prigione. Si era calato da uno dei muri di recinzione con una corda fatta di lenzuola annodate, riuscendo ad allontanarsi senza essere visto.
È stato catturato il detenuto evaso domenica dal carcere di Poggioreale.
Il 21 febbraio del 1934, 80 anni fa, Augusto César Sandino, un capo rivoluzionario che per sei anni era riuscito a sfuggire all’esercito del Nicaragua e ai marines degli Stati Uniti, venne assassinato nonostante la firma di un accordo di pace con il governo. Nei decenni successivi alla sua morte, Sandino divenne uno dei modelli più importanti per i rivoluzionari dell’America Latina. Fidel Castro, Che Guevara, le FARC colombiane e l’ex presidente del Venezuela, Hugo Chavez, dichiararono di essersi richiamati alle sue tattiche e ai suoi ideali. Sandino ispirò un lunghissimo movimento di guerriglia in Nicaragua che divenne noto alle cronache in tutto il mondo negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, quello dei Sandinisti. Dopo 20 anni di guerriglia, i Sandinisti riuscirono a rovesciare il regime della famiglia Somoza (i discendenti dello stesso dittatore che, quasi mezzo secolo prima della loro vittoria, aveva ordinato l’assassinio di Sandino). La vita di Sandino è spesso stata raccontata con il tono agiografico che si riserva ai padri della patria, ma la sua storia e quella del tumultuoso periodo che visse il Nicaragua tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta è molto controversa.
Perché i Sandinisti si chiamavano così. Per via di Augusto Sandino, uno dei primi leader rivoluzionari sudamericani che ispirò Fidel Castro e Che Guevara e fu ucciso oggi 80 anni fa.
Negli ultimi mesi ci sono alcune parole che sono entrate nel lessico comune di molte discussioni sul coronavirus. Una di queste è “terapia intensiva”. Il numero di pazienti ricoverati in gravi condizioni, infatti, è uno dei segnali più importanti per capire a che punto è l’epidemia. Ma i reparti di rianimazione, parola che in Italia è sinonimo di terapia intensiva, non si prendono cura solo dei malati di COVID-19. Spesso lo si dimentica a causa del flusso costante di notizie che parlano del coronavirus, ma è bene ricordare che nelle terapie intensive degli ospedali italiani ci sono migliaia di altri pazienti. Abbiamo cercato di capire cosa c’è attorno a un letto di terapia intensiva, soprattutto chi si occupa dei pazienti e come è cambiato il lavoro di medici e infermieri da marzo a oggi.
Cosa c’è intorno a un letto di terapia intensiva. Quali attrezzature e quali figure professionali servono per salvare la vita alle persone ricoverate per il COVID-19.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 2.257 nuovi casi di contagio da coronavirus e 16 decessi, per un totale di 327.586 casi e 36.002 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 3.810 (220 in più rispetto a ieri), di cui 323 nei reparti di terapia intensiva (20 più di ieri). Sono stati inoltre analizzati 60.241 tamponi – molti meno rispetto agli ultimi giorni, ma comunque più di qualunque lunedì finora – e testate 36.551 persone: è risultato positivo un tampone ogni 27. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Campania (431). Seguono Lombardia (251), Lazio (248), Veneto (230), Toscana (185), Emilia-Romagna (167), Piemonte (129), Sicilia (128) e Liguria (107). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (268), Roma (162), Monza e Brianza (96), Milano (87), Caserta (85), Venezia (79), Genova (70), Torino (68), Treviso (67), Palermo (63), Pisa (52), Trento (49) e Latina (47).
I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 5 ottobre.
Reuters ha scritto che la polizia tedesca ha arrestato oggi un dirigente della casa automobilistica Porsche, marchio controllato da Volkswagen, nell’ambito dell’indagine sullo scandalo delle emissioni. Secondo la stampa tedesca, il dirigente arrestato sarebbe Jörg Kerner, ex responsabile del settore motori, ma la notizia non è stata confermata. Un portavoce di Porsche, ha scritto Reuters, ha preferito non commentare. Lo scandalo dei motori truccati per ridurre i livelli di emissioni inquinanti in fase di test iniziò il 18 settembre del 2015, quando l’EPA, l’agenzia federale statunitense per la protezione ambientale, accusò Volkswagen di aver barato nei test e di aver venduto negli Stati Uniti migliaia di auto che di fatto inquinavano più di quanto permesso. Dopo la formalizzazione delle accuse, Volkswagen ammise di aver installato su molte sue auto un particolare software che riusciva a ingannare i test sulle emissioni inquinanti. Il software era in grado di attivarsi durante i test e ridurre momentaneamente le emissioni per non risultare fuori norma. Una volta in strada, le emissioni nocive erano fino a 40 volte quelle consentite dalla legge. Lo scandalo portò alle dimissioni di Martin Winterkorn da CEO di Volkswagen e alla nomina di Matthias Müller – allora amministratore delegato di Porsche – al suo posto. A ottobre 2016 un tribunale statunitense approvò l’accordo da 14,7 miliardi di dollari proposto da Volkswagen per chiudere i contenziosi legati ai suoi motori diesel truccati.
La polizia tedesca ha arrestato un dirigente di Porsche per lo scandalo emissioni, dice Reuters.
Per molti critici e spettatori Stranger Things è stata la serie tv dell’estate: è prodotta da Netflix, la prima stagione è composta da otto episodi e se ne è parlato benissimo sia negli Stati Uniti che in Italia. La serie è piaciuta soprattutto agli appassionati di film di fantascienza e nello specifico a quella degli anni Ottanta (E.T., War Games, Stand by me, i Goonies). Stranger Things è uscita il 15 luglio ed è probabile che a quest’ora chi se ne è appassionato l’abbia finita: dato che è stata confermata per una seconda stagione, abbiamo messo insieme quello che se ne sa per ora (ed è già molto). Occhio: ci sono potenziali piccoli e grandi spoiler. Siete avvisati.
Sappiamo già un sacco di cose su “Stranger Things 2”. La seconda stagione della serie tv dell'estate uscirà nel 2017, ma è già possibile farsi un'idea di cosa sarà.
Un anno fa il mio capo ha detto che la nostra grande agenzia pubblicitaria di New York avrebbe trasferito i suoi uffici in un open space. Dopo nove anni sono stata costretta a scambiare il mio ufficio con una sedia a un lungo tavolo condiviso. Mi sono sentita come se il mio capo mi avesse lasciata in mutande. Il nostro nuovo e moderno ufficio era meravigliosamente arieggiato eppure davvero oppressivo. Non c’era niente di privato. Il primo giorno mi sono seduta al posto che mi è stato assegnato, vicino a una signora molto carina che però era probabilmente una tromba da stadio in una vita precedente. Per tutto il giorno ha urlato, riso di gusto e ha suonato musica ad alto volume con le grosse casse che ha attaccato al suo computer. Siccome bevo moltissimo, temo che i miei colleghi abbiano notato le mie frequenti visite al bagno. Alla fine della giornata ho detto addio ai 12 paia di occhi che hanno osservato e giudicato il fatto che fossero le 17:04. Mi sono messa in coda al negozio di Beats più vicino e ho comprato le migliori cuffie isolanti dal rumore: e di colore blu neon, perché fossero molto evidenti.
Gli open space fanno danni? l'assenza di privacy, la socializzazione forzata e il gran casino riducono la qualità del lavoro, dicono ormai sempre più studi.
Alcune specie di coni, che solitamente chiamiamo lumache di mare (molluschi gasteropodi marini, a fare i precisini), quando sono a caccia di pesci spruzzano dalla loro bocca un composto chimico che comprende diverse tossine e soprattutto insulina, con il quale stordiscono le loro prede rallentandone i movimenti e rendendole più facili da catturare. Finora si sapeva che i coni per cacciare utilizzano una proboscide con la quale iniettano il loro veleno, mentre non era noto il secondo sistema che prevede l’utilizzo di insulina e di altri composti che vengono semplicemente spruzzati in acqua, in direzione della preda. La scoperta è merito di Helena Safavi-Hemami dell’Università dello Utah di Salt Lake City (Stati Uniti) e dei suoi colleghi, che hanno studiato due specie di coni e le caratteristiche del veleno che utilizzano. Lo studio è stato condotto sul cono geografico (o geografo, Conus geographus) e sul cono tulipano (Conus tulipa), scoprendo che nel composto tossico che spruzzano è presente l’insulina, l’ormone che in buona parte degli animali ha il compito di rimuovere gli eccessi di zuccheri (glucosio) nel sangue. Se i livelli di insulina sono troppo alti, il glucosio diminuisce considerevolmente e questo può causare seri problemi, soprattutto al cervello e al sistema nervoso che hanno bisogno dell’energia data dagli zuccheri per funzionare bene. Un calo cospicuo di glucosio nel sangue rende confusi e disorientati, e nei casi più gravi può causare la morte.
I molluschi che sparano insulina. Un gruppo di ricercatori ha scoperto che alcune lumache di mare rallentano i pesci che vogliono cacciare spruzzandogli l'insulina per intossicarli.
Nelle prime ore di martedì, nei pressi di Chiomonte, in alta val di Susa, il cantiere del tunnel esplorativo della TAV Torino-Lione è stato attaccato da un piccolo gruppo di persone che ha causato alcuni danni alle attrezzature. È la prima protesta violenta rivolta alle strutture del cantiere da diverse settimane, e ha fatto ritornare la questione dell’alta velocità ferroviaria in val di Susa sulle cronache nazionali, da cui era quasi scomparsa dopo la manifestazione dello scorso 23 marzo. Secondo le ricostruzioni della questura di Torino, intorno alle 3.15 di martedì 14 maggio venti-trenta persone hanno bloccato temporaneamente i cancelli dell’area del cantiere con cavi di acciaio per ritardare l’uscita delle forze dell’ordine e del personale del cantiere, poi hanno lanciato diverse molotov che hanno danneggiato un mezzo, un compressore in uso nel cantiere che è stato bruciato. Le forze dell’ordine hanno risposto con un lancio di lacrimogeni che ha disperso chi aveva attaccato il cantiere. Il gruppo ha utilizzato anche fumogeni e bombe carta e nei pressi del cantiere è stato ritrovato anche un rudimentale mortaio ricavato da un tubo di ferro, oltre a diverse altre bombe incendiarie inesplose.
Cosa è successo al cantiere della TAV. L'attacco a Chiomonte «esecrabile» e «gravissimo», secondo il ministro Alfano.
Il centro studi SVIMEZ, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ha pubblicato un’anticipazione del suo rapporto 2015 sull’economia del Meridione d’Italia. Il rapporto si riferisce a dati raccolti per l’anno 2014. Secondo quanto comunicato dalla SVIMEZ la situazione del Sud Italia è molto grave. Se consideriamo l’economia dei paesi in parità di potere d’acquisto, cioè ipotizzando un valore dei prezzi unico in tutti i paesi europei per un generale paniere di beni, l’Italia è il paese che è cresciuto di meno dall’introduzione dell’euro nel 2000, con un valore di +20,6 per cento (la media europea è del +37,3 per cento). L’Italia in questi anni è cresciuta complessivamente anche meno della Grecia (+24 per cento): in particolare il Sud Italia è cresciuto solo del 13 per cento, la metà della Grecia. Questi dati non comprendono il lavoro nero. PIL Secondo i calcoli SVIMEZ, il Prodotto Interno Lordo del Sud Italia si è ridotto dello 1,3 per cento nel 2014. Molto meno del calo del 2013 (2,7 per cento) ma comunque molto distante dal resto del paese. Nel Centro-Nord la contrazione è stata solo dello 0,2 per cento nel 2014. Negli ultimi sette anni la variazione del PIL del Mezzogiorno è sempre stata negativa e la stima di SVIMEZ è che in totale si sia registrata una perdita del 13 per cento, contro una del 7,4 per cento nel Centro-Nord durante lo stesso periodo. Per quanto riguarda le singole regioni, il Friuli Venezia Giulia è la regione che è cresciuta di più nel 2014 (+0,8 per cento) mentre l’Abruzzo ha avuto una contrazione dell’1,7 per cento. Se si considera il PIL pro capite, cioè il PIL diviso il numero di abitanti, il valore del Sud corrisponde al 53,7 per cento di quello nazionale: poco più della metà. Si tratta del maggior divario degli ultimi 15 anni, la regione più ricca è il Trentino Alto Adige (PIL pro capite 37.665 euro) mentre la più povera è la Calabria (15.807 euro).
I nuovi brutti dati sul Sud Italia. Li ha diffusi il centro studi SVIMEZ e permettono di farsi un'idea concreta della distanza che separa oggi il Meridione dal resto del paese.
Da qualche tempo siti come Whatsappchiamate.com promettono di attivare un’opzione per effettuare chiamate vocali tramite Whatsapp, possibilità di cui si parla da tempo ma che l’applicazione ha solo introdotto ieri e per i soli smartphone con Android. Siti di questo tipo rimandano in realtà a pagine e pagine di pubblicità online, alla fine delle quali non si può naturalmente attivare nulla.
I siti fasulli per le chiamate su Whatsapp. Siti come "Whatsappchiamate" promettono di attivare un'opzione per telefonarsi tramite la famosa app per i messaggi, ma in realtà mostrano solo pagine e pagine di pubblicità.
Lunedì 14 dicembre è morto Armando Cossutta, che da tempo era ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma: aveva 89 anni. Negli anni Settanta Cossutta era stato un importante dirigente del Partito Comunista Italiano, espressione della corrente più vicina all’Unione Sovietica nel momento in cui il rapporto con il governo Mosca era più forte (fu definito filo-sovietico ma anche “spia russa” dal quotidiano Libero, che poi fu condannato a un risarcimento); negli anni Ottanta fu uno dei protagonisti della fine del PCI, perché rifiutò di entrare nel Partito Democratico della Sinistra e contribuì a fondare il Partito della Rifondazione Comunista; alla fine degli anni Novanta, in contrasto con il segretario del partito Fausto Bertinotti che aveva ritirato l’appoggio al primo governo Prodi, fondò un nuovo movimento, il Partito dei Comunisti Italiani, che lasciò nel 2007 ritirandosi dalla politica attiva.
È morto Armando Cossutta. Comunista e partigiano, aveva avuto un ruolo importante nella sinistra italiana soprattutto con la fine del PCI: aveva 89 anni.
L’affluenza finale alle elezioni comunali – esclusa la Sicilia, dove si vota in 19 comuni – è stata del 61,1 per cento, un dato po’ più alta rispetto a quelle del 2017, quando alla stessa ora fu del 60 per cento. Dalle 7 di stamattina si sta votando per rinnovare sindaci e consigli comunali di 761 comuni, tra cui 20 capoluoghi di provincia, sette dei quali con oltre centomila abitanti. I seggi chiuderanno alle 23: dalla notte inoltrata si saprà quindi già qualcosa, e i risultati definitivi arriveranno domani. I capoluoghi di provincia in cui si vota sono: Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo. Di questi, Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza hanno più di 100mila abitanti.
L’affluenza finale alle elezioni comunali è del 61 per cento, un punto in più rispetto a quelle del 2017.
Giovedì 21 settembre il Senato ha approvato con delle modifiche il testo proposto dalla Commissione affari costituzionali per far passare il comune di Sappada dalla regione Veneto alla regione Friuli Venezia Giulia. Il testo è passato con 168 sì, un no e 8 astenuti, a quasi dieci anni da un referendum comunale sulla questione. Il ddl per l’approvazione definitiva dovrà ora essere votato dalla Camera dei deputati. Sappada (Plodn nel dialetto tedesco, Bladen in tedesco, Sapade o Ploden in friulano e Sapada in ladino) è un comune italiano di circa 1.300 abitanti e attualmente fa parte della provincia di Belluno: si sviluppa lungo una valle attraversata dal fiume Piave e si trova a 1.245 metri di altitudine nell’estremità nord-orientale delle Dolomiti, al confine tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Austria. Sappada è conosciuta soprattutto come meta turistica sia invernale che estiva e perché, in Veneto, è un’isola germanofona. Il dialetto che si parla a Sappada è stato infatti classificato come austriaco-bavarese, cioè di matrice tedesca, e fu portato dai primi abitanti della valle che, secondo l’ipotesi più accreditata, provenivano dall’Austria. Nel 1400 il paese passò alla Serenissima Repubblica di Venezia e, dopo una breve parentesi di dominazione francese, nel 1814 passò sotto gli austriaci che costruirono le prime scuole e le prime opere pubbliche. Nel 1852 Sappada passò dalla provincia di Udine a quella di Belluno che a sua volta, qualche anno dopo, venne annessa all’Italia. La parrocchia di Sappada fa invece tuttora parte della Pieve di Gorto, arcidiocesi di Udine.
Dove va Sappada. A nove anni da un referendum, il Senato ha votato a favore della richiesta di un comune del Veneto che vuole passare al Friuli Venezia Giulia.
Si avvicina quel periodo dell’anno in cui una considerevole fetta della popolazione ha moltissimo tempo libero: la scuola sta per finire. Molto tempo libero per alcuni può essere anche troppo, in particolare per tutti quei ragazzi che aspettano le ferie dei genitori per spostarsi dalle città. Per rispondere a questo problema di eccesso di tempo da riempire sono stati inventati i campi estivi e da quest’anno, a Milano, ce n’è uno nuovo, di scrittura. È per ragazzi tra gli 11 e i 16 anni e fa parte della programmazione estiva (ci sono anche corsi estivi) della Scuola Belleville. Il campus si chiama “Guardare il mondo” ed è pensato per fare capire ai ragazzi qualcosa in più del mondo in cui vivono, oltre che per farli divertire con la scrittura. Durerà due settimane, da lunedì 17 a venerdì 28 giugno, esclusi sabato e domenica, e si potrà frequentare anche solo la prima. Le lezioni saranno solo al mattino, dalle 10 alle 13, e saranno tenute da Enrico Ernst, scrittore per ragazzi e insegnante di scrittura nelle scuole, nelle biblioteche e nei centri culturali di Milano e dintorni.
C’è un campus estivo di scrittura per ragazzi. Lo organizza a Milano la scuola Belleville, dura due settimane, a giugno.
Le case editrici del gruppo Mondadori-Rizzoli Libri stanno mandando ai loro autori le lettere di revisione dei contratti, come imposto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). I contratti di Bompiani, Marsilio e Sonzogno – che dovranno essere cedute comunque da Mondadori – rimangono invece invariati. Nelle lettere Mondadori-Rizzoli comunica la rinuncia per tre anni ai diritti di opzione, preferenza per il rinnovo e opere in raccolta sui contratti già firmati con gli autori, e non potrà inserire clausole di questo genere nei contratti futuri. È uno degli aspetti meno discussi ma forse più importanti contenuti nel provvedimento con cui il garante ha autorizzato l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori (qui il testo completo del provvedimento). I diritti di opzione, preferenza per il rinnovo e opere in raccolta sono strumenti contrattuali utilizzati dalle case editrici per legarsi ai propri autori, senza dover sottoscrivere contratti per più di un libro. L’opzione è una specie di assicurazione: permette agli editori – dietro pagamento di una piccola cifra in aggiunta all’anticipo dato per un libro – di diminuire la propria quota di rischio riservandosi la decisione di continuare a pubblicare un autore solo dopo avere valutato i risultati di vendita del libro precedente. La rinuncia ai diritti di opzione non riguarda gli autori più venduti, che quasi sempre firmano contratti per più di un libro, ma avrà probabilmente effetti sui contratti futuri perché potrebbe spingere Mondadori-Rizzoli a fare contratti per più libri anche ad autori esordienti o non di primo piano, qualora intravedesse qualche potenzialità di vendita. La decisione del garante aumenta, cioè, il potere contrattuale degli autori e di conseguenza la quota di rischio e le spese dell’editore.
Le lettere che Mondadori-Rizzoli sta mandando ai suoi autori. Il gruppo editoriale rinuncerà a una serie di diritti sui contratti degli autori, con qualche conseguenza paradossale.
Gli esami di maturità cominciano domani e saranno i penultimi a svolgersi secondo la classica modalità di tre prove scritte e un colloquio orale: dal 2019 l’esame cambierà a seguito delle innovazioni previste dalla riforma Buona Scuola del governo Renzi, che prevede, per esempio, due sole prove scritte e nuovi criteri di ammissione. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha comunicato che secondo i primi dati il 96,3% degli studenti dell’ultimo anno sono stati ammessi all’esame: la Basilicata è la regione col più alto tasso di ammissione, il 98,5%, mentre la Sardegna è quella col tasso più basso, al 94,5%. Tutti gli studenti, indifferentemente dal corso di studi, a partire dalle 8.30 di domani sosterranno la prima prova di italiano. Ci sono quattro tipologie di tracce fra cui scegliere: analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale (a tema artistico-letterario, tecnico-scientifico, storico-politico o socio-economico), tema storico o tema di attualità. Qui ci sono le tracce dell’anno scorso, per farsi un’idea. In questi giorni si parla molto dei possibili argomenti della prima prova, come al solito a partire da alcune ricorrenze: Pirandello è l’autore più considerato per l’analisi del testo (è nato 150 anni fa), le celebrazioni dello scorso marzo per il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma potrebbe essere invece lo spunto per il tema di attualità. Gli studenti avranno a disposizione al massimo sei ore, ma non si può uscire prima che ne siano trascorse almeno tre, e in classe si può portare solo il dizionario di italiano.
Maturità 2017, domani c’è la prima prova: le cose utili da sapere. Di quali tracce si parla per quest'anno, quali sono state quelle di 12 mesi fa e come funziona il resto dell'esame.
Red Hat, una delle più grandi società che si occupano di software libero, mercoledì ha annunciato l’identificazione di una grave falla di sicurezza nei sistemi operativi derivati da Unix, come le varie distribuzioni Linux e Mac OS X di Apple. Il malfunzionamento riguarda la funzione Bash che permette di inviare comandi diretti al sistema operativo, solitamente sottoposti a controlli e restrizioni per motivi di sicurezza. La falla è stata chiamata “Shellshock” e secondo diversi esperti potenzialmente potrebbe permettere a utenti malintenzionati di ottenere informazioni riservate, effettuare modifiche nei computer interessati e causare interruzioni di servizi online. I sistemi operativi derivati da Unix sono infatti molto usati per gestire i server, i computer che connessi tra loro costituiscono una buona parte di ciò che chiamiamo Internet. Bash è una funzione (tecnicamente è una “shell testuale”) molto diffusa su diversi sistemi operativi da più di 20 anni ed è predefinita su Mac OS X e su numerose distribuzioni Linux, installate sui server. Molti programmi utilizzano Bash per accedere ad altre funzioni e per eseguire comandi. Il problema riguarda quindi potenzialmente moltissimi dispositivi che si collegano a Internet, non solo i server, ma anche i punti di accesso alla rete (i router). Essendo la falla molto longeva è probabile che interessi milioni di vecchi dispositivi, quindi venirne a capo in tempi ragionevoli non sarà semplice.
La grave falla di sicurezza “Shellshock”. Riguarda potenzialmente milioni di computer, server e altri dispositivi che usano sistemi Linux e i Mac di Apple.
«La manina è mia», disse nel gennaio del 2015 l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi all’assemblea dei deputati del Partito Democratico. In quei giorni Renzi stava ricevendo molte critiche per una norma comparsa a sorpresa in un disegno di legge. La norma introduceva una soglia di non punibilità per i reati fiscali e molti sostenevano che avrebbe favorito Silvio Berlusconi, condannato proprio per un’evasione sotto quella soglia. Renzi se ne prese personalmente la responsabilità e, difendendosi dalle accuse, disse che aveva ricevuto assicurazioni che quella norma non avrebbe riguardato Berlusconi. Pochi giorni dopo, d’accordo con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, modificò la disposizione in modo che fosse sicuro che Berlusconi non ne avrebbe tratto alcun vantaggio. Questa settimana, in un caso per certi versi simile, il capo del Movimento 5 Stelle ha di nuovo parlato di “manine” che avrebbero modificato il decreto fiscale che contiene il condono, allargandone le maglie ben oltre quanto Di Maio avrebbe concordato con i suoi alleati della Lega. “Manina”, insomma, è una di quelle espressioni che sono oramai entrate nel gergo politico italiano. È un sinonimo di complotto: quando entra in azione una “manina” significa che qualcuno è intervenuto nell’ombra, per esempio per modificare segretamente un decreto o per passare informazioni riservate alla stampa.
Storia della “manina”. Da dove arriva l'espressione complottista scelta da Di Maio e usata per primo da Bettino Craxi.
Centinaia di studenti delle scuole superiori italiane hanno manifestato in diverse città – tra cui Roma, Milano e Torino – contro “La buona scuola”, il piano del governo di Matteo Renzi per la riforma e la riorganizzazione della scuola. La manifestazione si è tenuta oggi perché questo pomeriggio comincerà il Consiglio dei ministri dove il governo discuterà e probabilmente approverà la riforma, che poi dovrà essere votata anche dal Parlamento. Non ci sono stati contatti diretti tra studenti e polizia, a Milano è stato però fermato uno studente di 15 anni: la polizia sospetta che abbia fatto parte di un piccolo gruppo di studenti che ha lanciato vernice e oggetti contro gli agenti di polizia. A Milano c’è stata un po’ di tensione di fronte al palazzo della Regione Lombardia. Il Corriere scrive che circa mille studenti sono arrivati in via Melchiorre Gioia e hanno trovato la strada bloccata da diversi poliziotti. Quando un gruppo di studenti ha cominciato a lanciare vernice e oggetti contro la polizia, gli agenti hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.
Le foto delle proteste degli studenti. Centinaia di studenti hanno protestato a Roma, Milano e Torino contro la riforma della scuola del governo Renzi: a Milano è stato fermato un 15enne.
Mercoledì sera Facebook ha annunciato che comprerà l’app di messaggistica per dispositivi mobili WhatsApp per circa 16 miliardi di dollari (4 miliardi di dollari in contanti e 12 miliardi di dollari in azioni, a cui però si aggiungono anche 3 miliardi di dollari di azioni vincolate per i fondatori e i dipendenti di WhatsApp). Jan Koum, co-fondatore e amministratore delegato di WhatsApp, dovrebbe entrare nel consiglio di amministrazione di Facebook. Poco dopo l’annuncio dell’acquisto, le azioni di Facebook in borsa hanno perso il 5 per cento del loro valore. Nel comunicato pubblicato su Facebook, si legge:
Facebook acquisterà WhatsApp per 16 miliardi di dollari. L'annuncio è stato diffuso da Facebook mercoledì sera, e in molti si preoccupano dell'estensione del suo potere.
La retribuzione dell’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, è rimasta di un dollaro anche per il 2010. Ma il valore delle quote della società in suo possesso è cresciuto in maniera piuttosto soddisfacente. Venerdì Apple ha depositato i dati ufficiali delle retribuzioni: Jobs non ha ricevuto nessun bonus o premio, ma uno stipendio complessivo di un dollaro. La società gli ha rimborsato 248 mila dollari di spese di lavoro per i voli sul suo jet personale (un Gulfstream V che ha ricevuto come bonus nel 1999): nel 2009 i rimborsi erano stati di appena 4 mila dollari, ma Jobs era stato per sei mesi in malattia. Ma Jobs possiede 5,5 milioni di azioni di Apple, che hanno guadagnato il 60% in più del loro valore nel 2010 (i dati sono dell’anno fiscale che si concludeva a settembre): per un valore totale di 1,84 miliardi di dollari. Jobs non ha mai venduto nessuna delle sue azioni da quando è rientrato in Apple nel 1997 dopo 12 anni di assenza. A oggi è il maggiore azionista della società e il suo stipendio annuale è di un dollaro dal 1998.
Lo stipendio di Steve Jobs nel 2010: un dollaro. Ma le sue azioni di Apple hanno aumentato il loro valore del 60%, e ancora crescono.
È morto a 47 anni lo sceneggiatore e scrittore Mattia Torre, noto soprattutto per essere stato – insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico – uno degli autori della serie tv Boris. Nella sua carriera Torre, che era malato da tempo, era stato anche autore di diversi monologhi e spettacoli teatrali di successo, tra cui 456 e Migliore, quest’ultimo interpretato da Valerio Mastandrea. Sempre Mastandrea era stato il protagonista di La linea verticale, serie tv andata in onda nel 2018 su Rai 3 e tratta da un omonimo libro autobiografico in cui Torre raccontava la sua esperienza con un tumore. Torre, nato a Roma nel 1972, aveva scritto i suoi primi testi teatrali negli anni Novanta e nel 2000 aveva pubblicato il suo primo libro, Faleminderit Aprile ’99 in Albania durante la guerra, che raccontava un viaggio in Albania poco dopo la guerra del Kosovo, e nel 2003 era stato co-sceneggiatore del film Piovono mucche. Torre è anche stato co-regista del film Ogni maledetto Natale e, per molti anni, autore del programma tv “Parla con me”, presentato e ideato da Serena Dandini. Uno dei testi di Torre è stato di recente letto da Valerio Mastandrea al programma di La 7 Propaganda Live.
È morto Mattia Torre, sceneggiatore e scrittore. Aveva 47 anni: e anche se non lo conoscevate, sicuramente conoscete alcune delle cose che aveva scritto.
Poco fuori dal centro di Ginevra, in Svizzera, c’è un grande edificio industriale utilizzato come deposito: potrebbe sembrare un magazzino di una qualunque periferia cittadina, se non fosse che al suo interno sono contenute più di un milione di opere d’arte, tra cui alcuni reperti archeologici di epoca romana e, si stima, circa mille opere di Picasso. Il magazzino si chiama in realtà Geneva Free Port ed è stato definito dal direttore del Louvre «il più grande museo che nessuno può vedere». Contiene gli acquisti di coloro che investono nel mercato dell’arte, raccolti e conservati con le migliori condizioni climatiche e di sicurezza. Nonostante si trovino in questo edificio, le opere continuano ad appartenere ai compratori senza che venga chiesto loro di pagarvi sopra le tasse. Sebbene la sua esistenza e gestione si svolga nel rispetto della legge, il Geneva Free Port presenta comunque alcuni aspetti controversi, sia perché si presta a essere utilizzato anche da chi è interessato a traffici illegali, sia per la sua natura di deposito, dove viene accumulato un enorme patrimonio artistico come bene di investimento senza che nessuno lo possa vedere. La fortuna di magazzini come quello di Ginevra è dovuta alla presenza nel mercato delle opere d’arte di un nuovo tipo di compratori disposti a pagare cifre altissime per opere da accumulare come forma di investimento. Magazzini di questo tipo sono presenti anche a Singapore, Monaco, Lussemburgo e Newark, negli Stati Uniti. Il loro proliferare fa capire come sia orientato attualmente il mondo dei collezionisti, che preferisce tenere al sicuro i capolavori di loro proprietà e vederne crescere il valore piuttosto che esporli. I porti franchi offrono servizi interessanti agli affittuari: un clima controllato e adatto alla conservazione delle opere, una gestione riservata della documentazione ed enormi vantaggi dal punto di vista contributivo perché collocati in paesi o città con regimi fiscali particolari. Sono tutte caratteristiche che hanno fatto diventare questi magazzini “parcheggi” sicuri per coloro che vogliono arricchirsi investendo in beni di lusso (tra le altre cose depositate a Ginevra, ci sono molti gioielli e tre milioni di bottiglie di vino pregiato). Posti simili offrono anche le condizioni ideali per chi voglia trafficare illegalmente nel mercato dell’arte.
La più grande collezione d’arte che nessuno può vedere. È a Ginevra, in un magazzino con grandi misure di sicurezza dove le opere sono imballate in casse sigillate.
Gordon Willis è morto lunedì 19 maggio a Falmouth, nel Massachusetts, aveva 82 anni. Willis è stato uno dei più importanti e apprezzati direttori della fotografia al mondo, soprattutto attivo tra gli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta. Lavorò a lungo con grandi registi come Francis Ford Coppola, nella serie del Padrino, e con Woody Allen, in Io e Annie (1977) e Manhattan (1979), in bianco e nero, film che ebbero un grande successo – soprattutto di critica – e che furono da lì in poi citati spessissimo come grandi esempi di fotografia. Willis lavorò come direttore della fotografia anche in altri film di successo, uno dei più citati è Tutti gli uomini del presidente (1976), diretto da Alan J. Pakula. I film a cui Willis lavorò tra il 1971 e il 1977 vinsero complessivamente 19 premi Oscar e ottennero 39 nomination.
Il cinema di Gordon Willis. Il famoso e apprezzato direttore della fotografia è morto a 82 anni, lavorò con Woody Allen in film celebri e molto apprezzati dalla critica come "Manhattan" e "Io e Annie".
I premi BAFTA (British Academy of Film and Television Awards) sono i più importanti premi britannici per il cinema e la tv e vengono considerati la versione britannica degli Oscar. Il premio BAFTA raffigura una maschera teatrale creata dalla scultore americano Mitzi Cunliffe nel 1955: nonostante non sia famoso come la statuetta placcata in oro 24 carati dell’Academy, ha una tradizione storica che il fotografo di Getty Images Leon Neal ha voluto raccontare in vista della premiazione del prossimo 8 febbraio. Neal ha fotografato le fasi della lavorazione nelle fonderie New Pro Foundries di Londra, dove vengono pre-cotti gli stampi in bronzo delle maschere e dove i premi vengono fabbricati fin dalla loro creazione, nel 1975. La cerimonia di premiazione ha sempre avuto luogo nel mese di aprile o maggio, ma dal 2002 è stata anticipata a febbraio, per precedere gli Oscar. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Come si fanno i premi BAFTA. Lo ha raccontato il fotografo Leon Neal, che è andato nella fonderia di Londra dove vengono pre-cotti gli stampi dei più importanti premi britannici per il cinema e la tv.
Megan Fox è forse l’attrice contemporanea che più di tutte le altre è famosa soprattutto per la sua bellezza. Appena il mondo si accorse di lei, dopo che aveva recitato in Transformers nel 2007, per qualche anno fu dappertutto: e tanto che il 4 agosto del 2009 Asylum.com, un sito dedicato a un pubblico maschile, istituì una giornata chiamata “A day without Megan Fox”: decise che per 24 ore non avrebbe pubblicato niente su Megan Fox, e propose agli altri siti rivali di fare lo stesso. Alcuni aderirono, altri – tipo il Sun – risposero boicottando il boicottaggio, e pubblicarono gallery e video dedicate a Megan Fox senza una vera ragione. Fino a qualche anno fa sembrava che Fox dovesse diventare la diva, come si diceva una volta (“la nuova Angelina Jolie”, diceva qualcuno). Oltre a essere considerata una delle donne più belle del mondo, era brava a recitare, ed era carismatica abbastanza da poter diventare una credibile star. Poi le cose andarono diversamente, e Megan Fox ha fatto un po’ meno di quello che ci si aspettava. È nata il 16 maggio 1986 a Memphis, in Tennessee, e oggi compie 30 anni.
Megan Fox ha 30 anni. Foto e storia di una famosa soprattutto per quanto è bella: per qualche anno è stata dappertutto, prima di perdersi un po'.
Il festival di Cannes è ormai iniziato da una settimana e i film in concorso che sono stati presentati lunedì, il 20 maggio, sono Le jeune Ahmed dei fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne e Frankie di Ira Sachs. Tra i più fotografati, sui tappeti rossi che portano alle sale cinematografiche, ci sono stati Valeria Golino insieme ai fratelli Dardenne e Willem Dafoe, che presentava Tommaso del regista Abel Ferrara. In giornata son stati presentati anche film di altre sezioni, come La belle Èpoque di Nicolas Bedos, tra i film fuori concorso, o A vida Invisivel de Euridice Gusmao di Karim Ainouz, Adam di Maryam Touzani e Nina Wu di Midi Z per la sezione Un Certain Regard.
Le foto di lunedì a Cannes. Con i fratelli Dardenne, Valeria Golino, Marion Cotillard, Isabelle Huppert e Willem Dafoe.
Da quando Silvio Berlusconi ha annunciato il ritorno a Forza Italia, circa due mesi fa, sui giornali circolano i nomi dei possibili coordinatori del nuovo partito. Si era parlato, in particolare, di Raffaele Fitto, 44enne ex presidente della Regione Puglia, e del 43enne ex commissario straordinario di Pompei Marcello Fiori. Da alcuni giorni circola invece sui giornali il nome di Giovanni Toti, 45 anni, attualmente direttore sia di Studio Aperto sia del Tg4. Mattia Feltri ne ha scritto un profilo sulla Stampa di venerdì. Giovanni Toti – soprannominato amorevolmente “il Pupino” in mancanza di una “t” – per bocca di un dirigente di Mediaset ha “un ruolo di servizio e di affetto”. Lo ha nei confronti di Silvio Berlusconi e dell’intera azienda. Non gli vuole male nessuno, lì dentro.
Giovanni Toti, il normale. Mattia Feltri racconta l'ultimo indicato dai giornali come possibile nuovo coordinatore di Forza Italia, che «per quelli alla Daniela Santanché è una specie di anticristo».
Un professore universitario del Canada dice di aver scoperto in un archivio l’unica immagine in movimento esistente dello scrittore francese Marcel Proust. Jean-Pierre Sirois-Trahan, professore all’università di Laval, Québec, ha sostenuto la sua tesi su la Revue d’études proustiennes: il video è del 1904 e si vede un uomo – identificato da Sirois-Trahan come Proust – mentre scende le scale della chiesa della Madeleine, a Parigi, durante il corteo nuziale di Elaine Greffulhe, figlia della contessa Greffulhe che secondo alcuni studiosi è la donna che ha ispirato Oriane de Guermantes in Alla ricerca del tempo perduto. Nel filmato, il presunto Marcel Proust appare al secondo 37. Il video è stato donato all’archivio dalla famiglia della sposa. Secondo Jean-Pierre Sirois-Trahan, ci sono diversi elementi che fanno pensare che nel filmato si veda Proust, anche non ci può essere una certezza assoluta: oltre alla somiglianza fisica tra l’uomo dell’immagine e le fotografie che conosciamo dello scrittore, la sua presenza al matrimonio è stata attestata. Si sa anche che c’era andato da solo, come solo è l’uomo che scende le scale della chiesa. E poi ci sono i vestiti, che corrispondono allo strano modo che aveva Proust di abbigliarsi rispetto ai canoni del tempo: a differenza degli altri uomini presenti, che per l’occasione indossano un cappello a cilindro e una giacca, il presunto Proust indossa una bombetta e un cappotto grigio perla, capi che Proust portava di consueto anche durante gli eventi mondani, come risulta da una serie di documenti scritti in quello stesso periodo.
In questo video c’è Marcel Proust? tutti gli esperti dicono di sì, si vede scendere le scale di una chiesa durante un matrimonio: finora c'erano solo fotografie.
Anche se non avete mai fatto una dieta, avrete probabilmente sentito ripetere che per dimagrire bisogna arrivare a quella condizione definita “deficit calorico”: assumere meno calorie di quante se ne bruciano, riducendo quelle ingerite attraverso il cibo e/o consumandone di più attraverso l’attività fisica. Nonostante questo calcolo apparentemente semplice, le diete spesso non funzionano: e questo perché il conteggio delle calorie non è l’unico fattore da tenere in considerazione per capire come il corpo umano assorbe e consuma energia. Il giornalista Peter Wilson ha fatto un punto della situazione su 1843, il bimestrale culturale dell’Economist, in cui racconta la storia della caloria come unità di misura, come ha avuto successo e perché conteggiarla per dimagrire può essere poco utile, se non dannoso. Wilson precisa anche di aver perso 14 chili in quattro mesi grazie alle cose che ha scoperto scrivendo l’articolo. Per prima cosa Wilson racconta che per secoli gli studiosi pensavano che contasse solo la massa di cibo ingerita; soltanto nel Settecento si intuì che contava invece l’energia contenuta nei singoli alimenti. Il chimico e biologo francese Antoine Lavoisier osservò che una candela bruciava grazie a un gas, l’ossigeno, e mentre lo faceva rilasciava calore e altri gas; teorizzò allora un parallelo tra la candela e il corpo umano, che funzionava grazie a un carburante, e che emetteva scarti e calore. Costruì un calorimetro, ci infilò dentro una cavia e misurò il calore che l’animale generava per capire quanta energia stesse producendo. I suoi esperimenti vennero interrotti dalla Rivoluzione Francese: Lavoisier, che era un aristocratico, venne accusato di tradimento e frode fiscale e ghigliottinato nel 1794.
Non dovremmo solo contare le calorie per dimagrire. Quella della caloria come unità di misura è una storia di successo che ha provocato molti insuccessi, quelli nelle diete.
Exor, la società di investimenti della famiglia Agnelli, acquisirà il controllo di Gedi, il gruppo editoriale che pubblica tra gli altri Repubblica e la Stampa. Exor comprerà il 43,78 per cento di Gedi da Cir, la holding della famiglia De Benedetti. «La finanziaria della famiglia Agnelli lancerà poi un’offerta pubblica di acquisto a 0,46 euro per titolo tramite una nuova società; Cir, a sua volta, intende reinvestirvi comprandone il 5%». La cessione è stata decisa dopo un lungo consiglio di amministrazione di Cir durato tutta la giornata, tre giorni dopo che Cir stessa aveva confermato le voci che parlavano del passaggio del controllo dell’ex “gruppo Espresso”, uno dei gruppi editoriali più importanti d’Italia (la questione è spiegata estesamente qui).
La famiglia Agnelli avrà il controllo del gruppo Espresso. Dopo che è stato raggiunto un accordo per il controllo di Gedi, che aveva come primo azionista la famiglia De Benedetti.
Un giorno dello scorso giugno, Pam Quinn si è vista ricevere un conto molto salato da iTunes. La società che gestisce la sua carta di credito le ha inviato un resoconto sugli acquisti effettuati per il suo iPad per un valore complessivo intorno ai 7mila dollari. Pam, però, non possiede un iPad e in genere nello store online di iTunes non spende più di qualche centinaio di dollari all’anno per l’acquisto di musica e di buoni regalo per gli amici. La donna, un’agente immobiliare di Southport (North Carolina, USA), ha così scoperto che il suo account era stato violato da qualcuno che ne aveva poi approfittato per prosciugarle il conto acquistando musica, video e applicazioni per iPad. Il caso di Pam non è isolato: da mesi numerosi utenti iscritti a iTunes store segnalano la violazione dei loro account e il conteggio di addebiti esorbitanti che non corrispondono ai loro acquisti sul negozio online di Apple. Il problema è diventato ancor più serio nel corso degli ultimi giorni a causa della violazione di numerosi account da parte di utenti malintenzionati. AppleInsider segnala che la maggior parte degli attacchi proviene dalla Cina: i responsabili di alcuni siti web sottraggono le credenziali di accesso agli utenti inconsapevoli e poi le rivendono per pochi dollari ad altri utenti, desiderosi di scaricare musica, video e applicazioni praticamente a costo zero. Le credenziali per accedere a iTunes vengono modificate, mentre viene mantenuto il numero della carta di credito per effettuare gli acquisti, così gli utenti colpiti hanno molte difficoltà nel fermare tempestivamente le transazioni.
Apple fa i conti con le truffe su iTunes e App Store. Sono centinaia gli account violati sullo store di iTunes utilizzati per scaricare musica e applicazioni all'insaputa degli utenti.
La Banca Centrale Europea ha presentato la nuova versione delle banconote da 10 euro, che dal prossimo 23 settembre sostituirà progressivamente quella in circolazione adesso. I nuovi 10 euro somigliano ai nuovi 5 euro e hanno alcuni accorgimenti per essere più semplici da identificare e più difficili da falsificare.
I nuovi 10 euro. Li ha presentati la BCE, entreranno in circolazione dal 23 settembre.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ce ne sono alcune che fanno cose: la duchessa di Cornovaglia Camilla balla durante la sua visita al Trinity Centre di Bristol, per esempio, mentre Justin Timberlake gioca a golf a Pebble Beach insieme ad altre celebrità per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza. Parecchi sono gli attori fotografati alla Berlinale, il festival del cinema di Berlino che finirà domenica 19 febbraio: tra gli altri, Robert Pattinson e Charlie Hunnam per la presentazione del film The Lost City of Z e Alice Albergaria Borges per il film Colo. Adam Levine ha la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame e ci si è fatto fotografare con la moglie Behati Prinsloo e la loro figlia di quasi cinque mesi, Beatrice Vio è stata premiata ai Laureus World Sports Awards, dove c’era anche Hugh Grant, mentre Theresa May è stata costretta a guardare da vicino dei Lego (che, ricorderete, non le piacciono affatto). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Hillary Clinton tra i francobolli, un tizio di una foto "virale" e Robert Pattinson alla Berlinale, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Giovedì i tassi di interesse dei titoli di Stato decennali della Grecia sono scesi sotto i tassi di interesse degli analoghi BTP italiani. Non succedeva dal 2008, cioè da prima che iniziasse la grave crisi economica greca. A fine giornata i tassi di interesse dei BTP decennali sono tornati più bassi, ma con una differenza minima: 1,25 contro 1,27 per cento. All’inizio dell’anno i titoli di stato decennali italiani avevano gli interessi più bassi di quello greci di 170 punti. Per quanto riguarda i titoli di stato di altre durate, a fine giornata la Grecia è arrivata a un risultato migliore dell’Italia su quelli a 5, 7 e 15 anni. Questi dati, spiega Il Sole 24 ore, non significano che il rendimento dei titoli di stato italiani sia peggiorato dall’inizio dell’anno, anzi: i tassi di interesse sono scesi sensibilmente, ma ancora di più quelli della Grecia, soprattutto dopo le elezioni del 7 luglio vinte dal partito di centrodestra Nuova Democrazia.
Giovedì i tassi di interesse dei titoli di Stato decennali della Grecia sono scesi sotto i tassi di interesse dei BTP italiani per la prima volta dal 2008.
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la diciannovesima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Nella puntata di oggi il candidato viene rapito, con tutta la sua squadra.
La diciannovesima puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Nella puntata di oggi il candidato viene rapito, con tutta la sua squadra.
Il Prime Day di Amazon, il momento degli sconti estivi sul famoso sito di e-commerce, quest’anno non si esaurirà in un solo giorno, come suggerirebbe il nome, ma continuerà per due. Durerà infatti 48 ore, dalla mezzanotte tra domenica 14 e lunedì 15 luglio fino alle 23.59 di martedì 16 luglio, mentre nel 2018 era durato 36 ore e fino al 2017 era stato un vero e proprio giorno di 24 ore. Il cosiddetto Prime Day è, insieme al Black Friday di novembre, la principale occasione dell’anno in cui Amazon, il secondo più grande sito di e-commerce al mondo, fa grandi sconti. Il Prime Day esiste dal 2015 ed è sempre stato a luglio; a differenza del Black Friday offre promozioni riservate esclusivamente agli utenti abbonati ad Amazon Prime, il servizio di Amazon per ricevere consegne in pochi giorni senza costi aggiuntivi. Tutte le offerte si potranno vedere qui. Alcuni sconti del Prime Day saranno disponibili solo il 15 luglio, altri solo il 16. Ci saranno poi alcune promozioni a tempo molto più brevi: sul Post ci saranno degli aggiornamenti sulle offerte più interessanti e convenienti per davvero.
Il Prime Day di Amazon sarà lunedì 15 e martedì 16 luglio. Quest'anno gli sconti estivi dedicati ai clienti di Amazon Prime dureranno 48 ore.
Oggi è stata pubblicata, sia in Italia che negli Stati Uniti, l’autobiografia di Woody Allen A proposito di niente. Si sapeva che il libro sarebbe uscito in Italia, pubblicato dalla Nave di Teseo, che lo ha reso disponibile in formato ebook in attesa che possa arrivare nelle librerie il 9 aprile (se per allora avranno riaperto), mentre è arrivata a sorpresa la pubblicazione negli Stati Uniti. Lì l’autobiografia avrebbe dovuto essere pubblicata dal grande gruppo editoriale Hachette, che però aveva rinunciato in seguito alle proteste di decine dei propri dipendenti: il 6 marzo erano usciti dai loro uffici per esprimere solidarietà verso i figli di Allen, Dylan e Ronan Farrow, che da sempre accusano il padre di molestie sessuali. Hachette aveva quindi restituito ad Allen i diritti di pubblicazione del suo libro che si è accordato con un’altra casa editrice, Arcade Publishing. Negli Stati Uniti A proposito di niente è uscito oggi con una tiratura di 75mila copie.
Alla fine l’autobiografia di Woody Allen è stata pubblicata anche negli Stati Uniti.
Andri Snær Magnason è uno scrittore islandese autore di romanzi, libri per bambini, poesie, saggi e documentari, tradotto in 30 paesi tra cui l’Italia, dov’è pubblicato dalla casa editrice Iperborea. Si è occupato anche di politica, arrivando terzo alle elezioni presidenziali islandesi del 2016, è un noto attivista per l’ambiente ed è considerato l’intellettuale più influente del paese; è sua, per esempio, l’idea del funerale al primo ghiacciaio scomparso in Islanda nel 2014 a causa dei cambiamenti climatici, accompagnato da una targa commemorativa e da una lettera al futuro. È nato nel 1973 e ha 4 figli. Nell’ottobre 2019 ha pubblicato in Islanda Il tempo e l’acqua, che è diventato il libro più venduto dell’anno, e che affronta il cambiamento climatico in modo originale e personale, partendo dalla storia dei suoi nonni, che trascorsero la luna di miele esplorando il ghiacciaio Vatnajökull. Il libro è appena uscito in Italia, pubblicato sempre da Iperborea. Di seguito il primo di cinque testi sul cambiamento climatico scritti da Magnason per il Post e tradotti dall’inglese da Silvia Piraccini.
Il rumore bianco del clima che cambia. Perché non riusciamo a comprendere la gravità dei problemi ambientali, secondo lo scrittore islandese Andri Snær Magnason.
Aggiornamento: L’emittente americana HBO, quella che produce e trasmette Game Of Thrones negli Stati Uniti, ha diffuso un messaggio di scuse diretto a George W. Bush. «Siamo profondamente dispiaciuti di quello che è successo e lo troviamo inaccettabile, irrispettoso e di cattivo gusto», si legge nella dichiarazione. «Lo abbiamo immediatamente comunicato ai produttori esecutivi della serie, che si sono subito scusati per questo errore dovuto a mancanza di attenzione. Ci scusiamo per l’accaduto e rimuoveremo la scena da tutti i DVD che produrremo in futuro».
La testa mozzata di George W. Bush in Game of Thrones. Tra le teste sulle picche che vede Sansa Stark c'è anche quella dell'ex presidente statunitense.
La prossima settimana Facebook annuncerà Libra, un nuovo sistema di pagamento per scambiarsi denaro all’interno delle sue applicazioni per i messaggi, e non solo, basato sui sistemi già impiegati per le criptovalute come Bitcoin. La notizia non è ancora ufficiale ma il Wall Street Journal ha anticipato alcune informazioni, grazie a fonti interne all’azienda di Mark Zuckerberg. Il progetto sarà online nel corso del 2020 e potrebbe avere grandi conseguenze: non solo per Facebook, ma anche per il modo in cui milioni di persone si scambiano denaro e fanno acquisti online. Il WSJ dice che Facebook ha già stretto accordi con i due più grandi gestori di carte di credito al mondo – VISA e Mastercard – e con PayPal, tra i sistemi più utilizzati per i pagamenti online e lo scambio di denaro tra utenti. Queste e altre società costituiranno una sorta di consorzio, mettendo ciascuna 10 milioni di dollari a disposizione dell’iniziativa. Il fondo sarà utilizzato per la creazione della nuova criptovaluta, che sarà agganciata a più valute internazionali in modo da evitare eccessive oscillazioni del suo valore, un problema cui sono soggette le tradizionali criptovalute.
La criptovaluta di Facebook è quasi pronta. Sarà presentata la prossima settimana e potremo usarla dal 2020, ma restano alcuni punti da chiarire, dice il Wall Street Journal.
Nel 1947, settanta anni fa, i fotografi Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger e David Seymour fondarono Magnum Photos, una grande e importante agenzia fotografica, ancora oggi la più autorevole e conosciuta al mondo. Lo scopo di Magnum era, come spiega l’agenzia stessa, di tutelare i suoi membri e «riflettere la loro natura indipendente, sia come persone che come fotografi – il mix di giornalista e artista che definisce Magnum, sottolineando non solo ciò che vede, ma anche il modo in cui lo vede». L’agenzia venne fondata come cooperativa, era cioè di proprietà e in gestione dei suoi membri, che erano (e sono) i diretti proprietari del copyright delle proprie fotografie: questa impostazione permise ai fotografi di lavorare con grande flessibilità anche sui progetti a lungo termine a cui tenevano di più, e non solo a quelli commissionati dalle riviste. Diventarne un membro a tutti gli effetti è un grandissimo riconoscimento per la carriera di un fotografo: si viene scelti dopo una rigida selezione e un periodo d’osservazione che dura quattro anni, in cui il lavoro del candidato viene seguito e studiato accuratamente. Per celebrare i suoi 70 anni Magnum organizzerà per tutto il 2017 diversi eventi e iniziative (la settimana scorsa, ad esempio, ha diffuso questo prontuario con consigli per giovani aspiranti fotografi): in Italia al momento sono in corso mostre a Milano, Brescia e Cremona, che ne raccontano pezzi diversi di storia.
Le tre mostre da vedere per i 70 anni di Magnum. Cioè la più famosa agenzia fotografica al mondo: Torino, Cremona e Brescia espongono alcuni dei suoi lavori più rilevanti.
Questo articolo di Vincenzo Latronico è uscito sulla Frankfurter Allgemeine domenica, a commento per i lettori tedeschi del risultato del referendum sulle riforme costituzionali in Italia. C’è una vignetta del satirista Altan in cui una donna guarda il lettore negli occhi e si chiede: “Perché fare riforme che scontentano tutti, se sono tutti già scontenti adesso?” Da quando è uscita in Italia quella vignetta è passato almeno un decennio, e quindi – mi serve uno sforzo di memoria – almeno sei governi, senza contare il settimo che viene rabberciato mentre scrivo. Eppure, nel pieno della crisi politica innescata dal referendum, la domanda sembra estremamente attuale. Certo, è una domanda satirica: ma in un paese in cui il primo partito è diretto da un comico forse vale la pena di prenderla sul serio.
Cosa sperare. Vincenzo Latronico spiega ai lettori della Frankfurter Allgemeine com'è andato il referendum italiano per un trentaduenne italiano.
Nella puntata di domenica 29 maggio su RaiTre, la trasmissione Report si è occupata del caso dei batteri resistenti agli antibiotici e degli antibiotici in generale che assumiamo con il cibo: a volte anche senza saperlo, perché utilizzati in grande quantità negli allevamenti intensivi di animali. La giornalista Sabrina Giannini durante la trasmissione ha mostrato alcune brutte immagini che provenivano da un allevamento di Amadori in Emilia-Romagna in cui, tra le altre cose, si vede un addetto orinare dentro la struttura proprio vicino agli animali. Qui potete vedere il servizio completo di Report. Amadori, una delle principali aziende italiane nel settore avicolo, ha risposto alla trasmissione di Report con un comunicato:
La risposta di Amadori al servizio di Report. Dice che le immagini mostrate ieri da Rai 3 sono vecchie di sei mesi e che intanto quell'allevamento è stato ristrutturato.
Aggiornamento al 5 marzo 2014: il World Press Photo ha ritirato il premio a Giovanni Troilo, che gli era stato assegnato nella categoria Contemporary Issues, Storie, per la raccolta intitolata La Ville Noir – The Dark Heart of Europe. In un comunicato hanno scritto che la serie di fotografie «non è coerente con le regole del concorso»: una delle foto è stata infatti scattata a Molenbeek, Bruxelles, e non a Charleroi, come invece affermato nella presentazione del lavoro al concorso. ***
I vincitori del World Press Photo 2015. Le foto scelte ad Amsterdam dal più importante premio mondiale di fotogiornalismo.
Con la firma del decreto legge sulla manovra da parte del Capo dello Stato conosciamo il testo integrale della manovra. I suoi aspetti fondamentali erano già stati descritti e discussi dal governo domenica sera, ma ci sono cose più piccole che fino a oggi non erano state raccontate nei dettagli – come la norma sugli stipendi dei parlamentari, per esempio – e che oggi riempiono le pagine speciali di approfondimento dedicate alla manovra da Repubblica, Corriere della Sera, Stampa e Sole 24 Ore. Il taglio delle liquidazioni Le liquidazioni superiori a un milione di euro saranno sommate al reddito complessivo, tassato con l’aliquota IRPEF massima del 43 per cento.
Altre 7 cose (più una) sulla manovra. Dalla lettura del testo integrale del decreto emergono altre norme, dal taglio delle maxi liquidazioni al divieto di cariche multiple in banche e assicurazioni.
Giuliano Melani, libero professionista di Pistoia, ha comprato ieri una pagina intera sul Corriere della Sera per invitare gli italiani a comprare titoli di stato italiani e finanziare così il debito pubblico del paese, abbassando il tasso di interesse. L’acquisto di pagine dei giornali (e preferibilmente del Corriere) sta diventando un’abitudine, per lanciare i propri appelli per la salvezza del paese: oggi anche Luigi Turchi, 86 anni, ha comprato una pagina (per la precisione, mezza pagina: la metà inferiore di pagina 20) sul Corriere per invitare “tutti gli italiani” a “uno sforzo comune di coesione e di sentimento unitario del paese”. Luigi Turchi è stato fondatore, insieme al padre, del quotidiano “Il Secolo d’Italia”, organo ufficiale del Movimento Sociale Italiano dal 1963 e poi di Alleanza Nazionale, fino al suo scioglimento. Suo figlio, nominato nella lettera, è Franz Turchi, che è stato eurodeputato di Alleanza Nazionale dal 1999 al 2004. I link in fondo alla pagina rimandano al sito personale di Franz Turchi e al sito ufficiale di “La Piazza d’Italia”, testata online di cui Franz Turchi è “coordinatore” e che si definisce “giornale di centro-destra di approfondimento politico e culturale”.
Un’altra pagina a pagamento sul Corriere, per l’Italia. Anche Luigi Turchi, 86 anni, tra i fondatori del "Secolo d'Italia", compra una pagina sul Corriere per invitare gli italiani a "uno sforzo comune", e ripesca una formula cara al fascismo.
Le condanne definitive, anche se recidive, per piccolo spaccio di droghe leggere stabilite nel periodo in cui era in vigore la legge Fini-Giovanardi, che dal 2006 disciplinava l’uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia e che è stata dichiarata incostituzionale lo scorso febbraio, dovranno essere ricalcolate. Lo hanno stabilito ieri, giovedì 29 maggio, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione – che nell’ordinamento giuridico italiano rappresentano la sezione più autorevole della Corte Suprema – accogliendo il ricorso presentato dalla procura di Napoli contro una sentenza che aveva negato a un condannato per spaccio di piccole dosi di cannabis l’attenuante della lieve entità sull’aggravante della recidiva. Questo significa che migliaia di detenuti (dai 3 ai 4 mila secondo l’amministrazione penitenziaria) potranno beneficiare della sentenza e chiedere che la loro pena sia rivista e cioè parificata al trattamento di chi è stato condannato prima della sentenza della Consulta sulla Fini-Giovanardi: si trovano infatti nella situazione di essere condannati a pene stabilite da una legge che di fatto non esiste più, che vietava loro la concessione delle circostanze attenuanti e che non distingueva tra droghe leggere e pesanti con il conseguente aggravio di pena anche per le ipotesi lievi.
Il ricalcolo delle pene per il piccolo spaccio. Lo Cassazione ha stabilito che dovranno essere riviste al ribasso per migliaia di detenuti tenendo conto della legge precedente alla Fini-Giovanardi, dichiarata incostituzionale.
A Casargo, nelle montagne della provincia di Lecco, 200 persone sono state evacuate per i danni del maltempo, che ha causato l’esondazione del torrente Varrone e ha provocato una frana sulla strada provinciale 67, ora chiusa. Molte automobili sono state danneggiate da fango e detriti. In Lombardia oltre alla provincia di Lecco – la Valsassina in particolare – anche quelle di Brescia e Bergamo sono state colpite dal maltempo: nel comune di Ono San Pietro, in Val Camonica, provincia di Brescia, è crollato un ponte; a Ceto, sempre in provincia di Brescia, strade e cantine sono state allagate. Lo stesso è successo in provincia di Bergamo. Ci sono stati danni e disagi anche in Veneto e in Trentino-Alto Adige. Ad Acquabona, una località vicina a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, è stata temporaneamente chiusa e poi riaperta la statale 51 a causa di una colata di fango. A Bolzano c’è stato un temporale molto forte, con grandine e raffiche di vento a 72 chilometri all’ora, che ha fatto crollare alcuni alberi e il sindaco Renzo Caramaschi ha invitato i cittadini a evitare i parchi e i giardini.
In provincia di Lecco 200 persone sono state evacuate per i danni del maltempo.
Qualche giorno fa il Tg5 aveva trasmesso nell’edizione delle 20.00 un video registrato all’interno della cabina di comando della Costa Concordia, registrato un’ora dopo l’impatto della nave contro lo scoglio. Il video mostrava come la nave era già inclinata ma nessuno aveva ancora dato l’ordine di evacuazione, nonostante nella cabina di comando si parlasse di motori che «non ci stanno proprio» e si sentissero frasi tipo «praticamente ci sta uno squarcio e l’acqua viene giù…». Addirittura si sentiva un «vabbuò» di risposta a chi faceva notare che «i passeggeri stanno entrando da soli nelle lance…».
Costa Concordia, le notizie di oggi. Circolano dubbi sul video girato in cabina di comando e trasmesso dal Tg5, mentre si continua a rimuovere il carburante dai serbatoi di prua.
Venerdì la NASA ha assegnato a SpaceX di Elon Musk un contratto dal valore di 2,9 miliardi di dollari per l’utilizzo dell’astronave Starship come mezzo per il suo prossimo allunaggio. La NASA contribuirà a finanziare SpaceX nello sviluppo del mezzo spaziale, pensato inizialmente per essere impiegato nei viaggi verso Marte e che a partire dal 2024 servirà anche a trasportare gli astronauti dall’orbita lunare alla superficie della Luna. Starship è tuttora in fase di sviluppo: sarà alta 50 metri e avrà un diametro di 9 metri, con la capacità di trasportare fino a 150 tonnellate di materiale. Nella gara indetta dalla NASA nell’ambito del programma Artemis, ha battuto la concorrenza del lander Blue Moon di Blue Origin, società di Jeff Bezos, e del lander proposto da Dynetics, altra azienda statunitense in gara. La Starship dovrà fornire due voli: il primo senza equipaggio, il secondo con gli astronauti a bordo.
La NASA ha scelto l’astronave Starship di SpaceX per il suo prossimo allunaggio.
Uno sciopero generale e nazionale è stato proclamato per tutte le categorie di lavoratori dai sindacati USI, CUB, SGB, SIAL Cobas. Lo sciopero riguarderà sia i mezzi di trasporto nazionali che quelli del trasporto pubblico locale, ma anche la scuola e tutte le altre categorie di lavoratori pubblici e privati. L’ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, ha fatto sapere che lo sciopero interesserà tutte le linee di superficie e della metropolitana, nonché le linee ferroviarie Termini-Centocelle, Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo). Lo sciopero riguarderà anche le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. L’agitazione durerà 24 ore, ma saranno rispettate le consuete fasce di garanzia: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
Lo sciopero generale del 26 ottobre: cosa c’è da sapere. Coinvolgerà tutte le categorie di lavoratori, pubblici e privati, compresi trasporti e scuola: le cose da sapere.
L’estate del 2019 è stata la più calda mai registrata nell’emisfero settentrionale, secondo le nuove analisi condotte dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di oceani e clima. Su scala globale, il periodo tra giugno e agosto è stato il secondo più caldo mai registrato negli ultimi 140 anni (da quando ci sono dati affidabili) con una temperatura media di 16,5 °C, superata solo nel 2016 quando si raggiunsero 16,6 °C: la temperatura media del Ventesimo secolo era 15,6 °C. 2nd warmest Jun–Aug for the globe — 1.67°F above the 20th-century avg: @NOAANCEIclimate https://t.co/AuVQ9kPwDE #StateOfClimate pic.twitter.com/DQrlPfDZ4t
L’estate 2019 è stata la più calda mai registrata nell’emisfero settentrionale.
Dopo il crollo del tetto del palco prima del concerto di Toronto, in cui è morto un membro dello staff tecnico, i Radiohead hanno deciso di rimandare alcune date dei concerti previsti in Europa. Tra queste ci sono anche quelle italiane: Roma 30 giugno, Firenze 1 luglio, Bologna 3 luglio e Codroipo, in Friuli, 6 luglio. Sul loro sito e su Facebook, i Radiohead hanno spiegato le ragioni della loro decisione spiegando anche che le nuove date saranno comunicate il 27 giugno: Come avrete probabilmente saputo il tetto del palco è crollato prima del nostro concerto di Toronto uccidendo Scott Johnson, una persona dello staff e ferendo altri tre membri. Il crollo ha anche distrutto l’impianto di luci costruito unicamente per questo spettacolo e serviranno molte settimane per sostituirlo. Il crollo ha anche causato gravi danni alla nostra strumentazione, di cui alcuni elementi sono vecchi di decenni e quindi difficili da sostituire.
I Radiohead hanno rimandato le date italiane. L'hanno annunciato sul loro sito e su Facebook, dopo il crollo di Toronto in cui è morto un tecnico.
Uniqlo è azienda di fast fashion nata nel 1984 in Giappone e ora nota in tutto il mondo: il suo fondatore, Tadashi Yanai, è l’uomo più ricco del paese e la formula vincente dell’azienda sta nella qualità dei prodotti e nel fatto che – contrariamente a Zara o H&M – non punta a inseguire le mode del momento ma propone capi casual, funzionali e essenziali. L’Economist ha da poco pubblicato un articolo sui prossimi piani di espansione dell’azienda, che in Italia aprirà il suo primo negozio, a Milano, il prossimo autunno. Nel 2018 Fast Retailing – il gruppo che possiede Uniqlo, e che è controllato per il 20 per cento da Yanai – ha avuto un fatturato di quasi due miliardi di euro, la maggioranza dei quali provenienti dall’azienda di abbigliamento. Le azioni di Fast Retailing sono in aumento dal 2015, in gran parte, secondo gli analisti, grazie alla sua espansione internazionale e al miglioramento della logistica. Uniqlo al momento ha più di 1.200 negozi in tutto il mondo, di cui 827 in Giappone in 52 in Europa.
Uniqlo vuole espandersi. Soprattutto in Asia ma anche in Europa e negli Stati Uniti, dove collabora con personaggi famosi come il tennista Roger Federer.
Negli scorsi mesi gli sviluppatori di Facebook hanno lavorato, tra le altre cose, su alcuni sistemi di intelligenza artificiale (AI) capaci di dialogare tra loro in inglese e condurre semplici trattative, per esempio quelle per dividersi due libri, tre palloni da basket e un cappello da cowboy. A un certo punto hanno assistito a un fenomeno imprevisto: i due sistemi di intelligenza artificiale hanno cominciato a parlare in un nuovo linguaggio, inventato da loro. Per chi conosce l’inglese, il dialogo a un certo punto è diventato così: Bob: «I can can I I everything else»
Facebook ha fatto parlare tra loro due bot, e questi hanno parlato una nuova lingua. Una lingua che i loro programmatori non erano in grado di capire: non è una cosa preoccupante, ma pone molte questioni.
Questa mattina il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha aperto la Direzione nazionale del partito con questa relazione, in cui ha confermato che in autunno si terranno “primarie aperte per la scelta del candidato dei Progressisti e dei Democratici italiani alla guida del Paese”. Se in un sommovimento così profondo, se in acque cosi mosse, qualcuno pensa che il compito nostro sia quello di giostrare sugli accorgimenti tattici o sui rapporti politici o perfino sui temi programmatici, si sbaglia. Sono cose che ci vogliono ma che da sole non arrivano a grande parte della popolazione. Il sommovimento è molto, molto profondo. “Tocca a noi” vuol di re tocca a noi giocarcela e investire il consenso che abbiamo sul punto principale della questione, il punto che sta fra politica e popolo, che sta nella faglia che si è aperta fra grande parte dei cittadini e il sistema e che nel profondo, secondo me, è un bisogno di sentirsi comunità e l’impossibilità di esserla: perché la grande traduttrice, colei che traduce l’individuo nella comunità, e cioè la politica, ha ormai un suono che tantissima gente non sente. Quindi noi non staremo fermi. Ci muoveremo. Non lasceremo erodere il consenso che abbiamo, lo investiremo rischiando qualcosa, come succede sempre per un investimento.
Le proposte di Bersani in 3 punti. Che cosa ha detto il segretario del Partito Democratico alla direzione nazionale di oggi su primarie e legge elettorale.
Ora prova ad essere sincero. Se ti trovassi a fare uno di quei giochetti di società in cui ti chiedono «in che epoca vorresti vivere?», tu, onestamente, cosa risponderesti? Lascia perdere le risposte romantiche tipo «nella Firenze di Dante»: nella Firenze di Dante non c’era l’acqua corrente, e la quasi totalità della popolazione era affetta da una forma di scabbia. Tralascia pure l’Egitto di Cleopatra: nell’Egitto di Cleopatra la carta igienica era sconosciuta. Sei disponibile a vivere rinunciando alla carta igienica? Perché tutto si riduce a questo dilemma: te la senti di vivere adoperando foglie o erba ogni volta che vai al gabinetto? Ammesso e non concesso che in quel tempo ci fosse, a casa tua, il gabinetto. La questione è tutt’altro che oziosa. Perché, al di là del piacere di stringere la mano a Giulio Cesare o a Voltaire, devi ammettere che gli ultimi vent’anni, l’epoca in cui ti è toccata la sorte di vivere, è la più vantaggiosa e felice. E non solo per te: per l’umanità. Certo, se hai la sfortuna di nascere in un paese sottosviluppato o colpito da una catastrofe naturale il discorso è diverso. Ma anche al tempo degli antichi romani: chi ti garantisce che ti saresti incarnato come cortigiano imperiale e non come schiavo in una remota provincia? E Voltaire: sicuro che avrebbe avuto piacere a intrattenersi ai Deux Magots proprio con te, conversando di filosofia davanti a un Mojito? Senza dire che i Deux Magots nel Settecento erano molto di là da venire e il Mojito rappresenta una conquista recente del progresso. Rifletti: il genere umano non ha mai vissuto in un’epoca tanto prospera. Mai i cannoni della guerra hanno taciuto per tanto tempo, mai il livello complessivo di benessere e sicurezza sociale è stato tanto elevato. Nel 1980 metà della popolazione mondiale viveva con meno di un dollaro al giorno. Oggi, solo un quarto. La media del reddito medio pro capite, a livello planetario, è di 10.600 dollari all’anno, un quarto in più rispetto al Duemila. Nel 1970, il 34 per cento degli abitanti della Terra viveva sotto la soglia della malnutrizione. Oggi la percentuale è dimezzata. Negli ultimi anni il raccolto dei cereali è cresciuto a un ritmo doppio, rispetto a quello della popolazione. Magari non ce ne sarà per tutti. Ma ce n’è di più e per più persone, rispetto al passato. Siamo tutti mediamente più sani e più belli: meglio nutriti gli abitanti del Nordovest del mondo, se non altro più nutriti quelli del Sudest. I bambini muoiono il 17 per cento in meno, rispetto alla fine del Novecento, e l’aspettativa di vita nel frattempo è cresciuta in media di due anni. Malgrado ogni differente percezione, a livello globale si spende meno per la corsa agli armamenti e a livello planetario si muore di guerra molto meno che in passato. Pure il livello di istruzione è migliorato: quattro terrestri su cinque sanno leggere. E il numero di telefoni cellulari, per quel che può significare, è aumentato di sei volte nell’arco dei primi dieci anni del Duemila. I dati della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite lasciano capire che, certo, si poteva e si potrebbe fare di più. Ma di sicuro è infondata l’idea che si stesse meglio prima.
Arriva la fine del mondo. Che i maya lo sapessero o no, la profezia si sta autoavverando e ci stiamo abituando a vivere come se non ci fosse più niente dopo di noi: lo racconta il nuovo libro di Roberto Alajmo.
Dopo una nuova lunga riunione, ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato la cosiddetta “legge di stabilità”, il testo che contiene le regole per il bilancio annuale e pluriennale dello stato. La nuova legge si occupa delle previsioni di bilancio per il 2013 e del bilancio del triennio 2013-2015. È il documento principale che realizza il governo per regolare la vita economica del nostro paese, con indicazioni su come sarà speso il denaro pubblico e da dove deriveranno i fondi necessari per gli investimenti: la vecchia “legge finanziaria”, in pratica. Abbiamo riassunto le cose più importanti da sapere per farsi un’idea delle decisioni assunte nelle ultime ore dal Consiglio dei ministri, che in un modo o nell’altro ci riguarderanno tutti.
La legge di stabilità in 20 punti, brevi. Le cose da sapere sulle decisioni del governo, dal taglio all'IRPEF alle modifiche per l'IVA, passando per i lampioni.
Ogni anno durante la settimana che precede la Pasqua, a Montevideo, in Uruguay, viene organizzato il Criolla del Prado, un importante festival tradizionale che attira decine di migliaia di persone e che si svolge dal 1925, con spettacoli, musica folk, danze, artigianato locale e, soprattutto, un importante rodeo per premiare il miglior gaucho. Le foto, scattate per Associated Press dalla fotografa Matilde Campodonico, mostrano quello che ci si aspetta da un evento del genere: cavalli imbizzarriti e tentativi di domarli andati male, grandi cappelli sopra sguardi da cowboy e sigarette ai lati della bocca. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Scene da un vero rodeo. Cavalli imbizzarriti e tentativi di domarli andati male, tra le foto del rodeo Criolla del Prado, a Montevideo.
Il fondatore e presidente di Huawei, Ren Zhengfei, ha detto che la sua azienda produrrà 30 miliardi di dollari di ricavi in meno nel prossimo biennio, rispetto alle precedenti previsioni. Ren ha paragonato Huawei a un “aeroplano seriamente danneggiato”, aggiungendo di non avere immaginato che il governo degli Stati Uniti potesse essere così determinato a ostacolare le attività di Huawei. La società cinese, il secondo più grande produttore di smartphone al mondo, è accusata da mesi dal governo statunitense di fare spionaggio per conto del governo della Cina. Questa circostanza non è mai stata provata, ma nonostante ciò gli Stati Uniti hanno imposto dure limitazioni a Huawei, impedendole di fatto di proseguire i propri affari con le aziende statunitensi, compresa Google che fornisce il suo sistema operativo Android. Huawei potrà continuare a usare la versione fornita da Google di Android fino al prossimo luglio, ma non è chiaro che cosa potrà accadere in seguito e la società si sta organizzando per dotare i suoi smartphone di un sistema operativo alternativo.
Huawei produrrà 30 miliardi di dollari di ricavi in meno nei prossimi due anni, dice il suo fondatore.
È entrato in vigore lo scorso 7 marzo 2015 il D.Lgs. 23/2015, cioè uno dei principali decreti applicativi che fanno parte del cosiddetto “Jobs Act”, la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all’inizio di dicembre. In particolare, il decreto descrive il funzionamento del “contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti” e modifica le norme che regolano i licenziamenti individuali e collettivi di operai, impiegati e quadri assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del decreto, anche nei casi di conversione del contratto a tempo determinato o dell’apprendistato in contratto a tempo indeterminato. Si crea così un sistema molto articolato, anche in ragione del fatto che l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che si occupa di fatto dei licenziamenti illegittimi per certe categorie di lavoratori e lavoratrici, rimane in vigore per i contratti stipulati in precedenza. Il decreto in pratica esclude, per i licenziamenti economici, la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; prevede un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio; limita il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e particolari casi di licenziamento disciplinare ingiustificato; prevedere termini certi per l’impugnazione del licenziamento.
Come cambiano i licenziamenti. Un importante decreto attuativo del Jobs Act è entrato in vigore pochi giorni fa, e riguarda tutti gli assunti da adesso in poi.
Lo sapevate che esiste un’agenzia che si occupa di prendere le misure della larghezza dei jeans che sfilano sulle passerelle a New York, Londra, Parigi e Milano, per prevedere quali saranno le tendenze sulla loro larghezza? Secondo il sito Quartz è proprio così e l’agenzia in questione si chiama WGSN. Quest’anno i suoi “misuratori di ampiezza” hanno dato questo verdetto: il regno dei jeans skinny – quelli molto aderenti, sia sulla gamba che alla caviglia – è finalmente arrivato alla fine. Non è la prima volta che qualcuno annuncia la fine della strana e prolungata diffusione dei jeans skinny. La maggior parte dei modelli di pantaloni va di moda per poche stagioni, prima di venire sostituita da qualcos’altro e indossata solo per fare le pulizie o in quelle domeniche in cui si esce a malapena di casa. L’ascesa dei jeans skinny – secondo le stime più autorevoli – risale al 2005: significa che hanno successo da dieci anni. Da quando i jeans skinny sono diventati popolari, sono diventate frequenti anche le lamentele per il modello di corpo irrealistico che proponevano e per i possibili effetti collaterali che provocano alla circolazione. Alla fine sono comunque sopravvissuti alla normale durata di una tendenza per una ragione molto semplice: alle donne, in realtà, piacciono. Bloomberg ha scritto l’anno scorso che alcune aziende, per esempio Gap, stavano cercando di inventarsi nuovi modelli di jeans, ma “le donne continuavano a comprare quelli skinny”. (Per esser corretti, pare che gli sforzi principali di Gap includessero pantaloni da tuta con cerniere o pantanloni a pinocchietto). Come ha osservato Kara Brown del sito Jezebel: «L’industria della moda è nel panico: dipende molto dall’essere in grado di vendere regolarmente alle donne un intero guardaroba nuovo, e al momento ha problemi a toglierci quei dannati jeans attilati dalle mani».
La moda dei jeans attillati sta per finire? se ne riparla ciclicamente, ma questa sembra davvero la volta buona.
È iniziato da qualche giorno ad Arles, in Francia, uno dei festival di fotografia più importanti e conosciuti al mondo. Si chiama Les Rencontres d’Arles, è diretto da François Hébel ed è arrivato alla 42esima edizione. La storia del festival è lunga e complessa e al suo interno un momento fondamentale è la fondazione dell’École Nationale Supérieure de Photographie (la Scuola Nazionale Superiore di fotografia), nel 1982, dalla quale sono usciti moltissimi fotografi e artisti. La scuola celebra quest’anno il trentennale dalla fondazione. Il programma del festival – consultabile qui – comprende un sacco di cose da vedere e da fare e va avanti per tutta l’estate, fino al 23 settembre. Le mostre sono molto varie, sia per contenuto che per modalità espositiva, e coinvolgono tantissimi tipi di fotografia (dalla fotografia d’arte al reportage, dalla ricerca sugli archivi alla documentazione di altre pratiche artistiche). Ad Arles si potranno vedere le opere di autori classici che fanno ormai parte della storia della fotografia, come Josef Koudelka, e cose più recenti e contemporanee come la mostra degli ex studenti della scuola di fotografia e la mostra di fine anno per gli studenti dell’anno accademico 2011-2012: si chiama “Chi arriva”, come auspicio per il proseguimento della loro carriera nella fotografia.
Gli Incontri di fotografia di Arles. È iniziato da qualche giorno uno dei festival di fotografia più importanti e conosciuti al mondo, in Francia.
I senatori Stefano Lucidi e Francesco Urraro sono passati dal Movimento 5 Stelle alla Lega, come aveva già fatto il senatore Ugo Grassi. Grassi aveva motivato la sua scelta accusando la direzione del Movimento di non essere in grado di prendere decisioni in modo pluralista, criticando in particolare la gestione dell’ex ILVA. Urraro invece ha citato l’«impossibilità di intervenire sulle ragioni strutturali della giustizia e sulle necessarie e non più rinviabili riforme nel settore». I tre senatori sono stati duramente criticati dal ministro degli Esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, secondo cui si sarebbero uniti alla Lega in cambio della promessa di un seggio in futuro.
Altri due senatori sono passati dal Movimento 5 Stelle alla Lega.
Manuel Bortuzzo, un giovane di 19 anni, è ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma dopo essere stato ferito da un colpo di pistola nella notte tra sabato e domenica all’Axa, un quartiere alla periferia sud est di Roma, vicino a Ostia. Ancora non si sa né chi sia stato a sparare a Bortuzzo, né – soprattutto – perché: era un nuotatore delle Fiamme Gialle senza apparenti legami con la criminalità o con altri ambienti pericolosi, e quella sera stava trascorrendo quella che gli amici che erano con lui descrivono come una serata tranquilla.
Cosa sappiamo della sparatoria in cui è stato ferito un giovane nuotatore a Roma. Sabato notte Manuel Bortuzzo era con i suoi amici all'Axa quando due persone su uno scooter gli hanno sparato, non si capisce perché.
Netflix ha diffuso una nuova scena della terza stagione di House of Cards, la serie tv statunitense sulla politica americana con Kevin Spacey e Robin Wright, che sarà disponibile su Netflix dal 27 febbraio.
Un nuovo teaser della terza stagione di House of Cards. Dura poco più di 30 secondi: si vedono soprattutto un posacenere e si sente la voce di Frank Underwood.
Negli ultimi due giorni si è tornati a discutere molto di Grey’s Anatomy, una serie tv americana in onda dal 2005 e incentrata su un gruppo di medici di un ospedale di Seattle, in seguito alla morte di uno dei personaggi principali. Il fatto è avvenuto nell’ultimo episodio trasmesso negli Stati Uniti: la ventunesima puntata dell’undicesima serie, intitolata “How to Save a Life” – come una famosa canzone dei Fray – e andata in onda giovedì 23 aprile. Da qui in poi ci sono molti spoiler: siete avvisati. ***
L’inaspettato sviluppo di “Grey’s Anatomy”. Nell'ultima puntata della famosa serie tv andata in onda giovedì negli Stati Uniti è successa una cosa che i fan non hanno preso per niente bene: attenzione, ci sono spoiler.
Un’inchiesta pubblicata sul British Medical Journal ha fatto luce su conflitti d’interesse che mettono in dubbio la trasparenza delle rilevazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla pericolosità del virus H1N1, comunemente conosciuto come “febbre suina”. Si è infatti scoperto che i tre esperti consultati dall’organizzazione per tracciare le linee guida sull’uso dei vaccini per affrontare la malattia avevano tutti lavorato in precedenza per la Roche, la casa produttrice del Tamiflu, e per la GlaxoSmithKline, produttrice del Relenza, due delle aziende farmaceutiche che hanno poi guadagnato con la vendita dei vaccini anti-H1N1.
Il conflitto d’interesse della febbre suina. Scoperti legami tra le case farmaceutiche e gli esperti che avevano redatto il rapporto dell'OMS che consigliava la vaccinazione.