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Una di quelle ricerche scientifiche che non sai mai quanto prendere sul serio, ma che archiviamo: è impossibile non muoversi, con la musica. La storia della leggendaria immagine sulla copertina del leggendario disco dei Joy Division, che ha compiuto - l'immagine - 50 anni. Invece domani ne compie 75 Al Stewart, autore di almeno due gran dischi e di una canzone tra le più belle del mondo. In seguito alla storia dei Righeira e del Liverpool, al Post ci stiamo domandando da due giorni da dove venga "alé-oò". Cioè, chi se lo è inventato? Ne sapete qualcosa? (ora mi sono ricordato invece di quando i tifosi del Pisa acclamavano il loro portiere - "alè Ciappi, alè Ciappi" - sulle note di Ali shuffle). Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Jonatha Brooke. Cioè, non proprio sua, anzi: ma non avete bisogno di vedere altro per sapere che vi posso leggere nella mente. |
Per la prima volta dal 1993 i Guns N’ Roses, una delle rock band più famose di sempre, suoneranno di nuovo insieme nella loro formazione originale per la prima volta dal 1993. I due membri più importanti dei Guns N’ Roses – Slash e Axl Rose, rispettivamente chitarrista e cantante – non suonano assieme in pubblico dal 1993, e negli anni successivi sono rimasti in cattivi rapporti; suoneranno i due sabati del Coachella, uno dei più importanti festival musicali americani che ogni anno si svolge a Indio, una città della California a circa 200 chilometri da Los Angeles. La prima edizione del Coachella si è tenuta nel 1999 ma dal 2013 il festival si svolge nell’arco di due weekend consecutivi, nei quali gli stessi artisti tengono concerti diversi a distanza di una settimana: quest’anno il 15-16-17 e il 22-23-24 aprile. La reunion dei Guns N’ Roses era da anni una delle più attese dagli appassionati di musica rock: la band si era ufficiosamente sciolta nel 1996, quando il chitarrista Slash aveva deciso di iniziare una carriera da solista. Assieme a Slash se ne andò il bassista Duff McKagan – che suonerà a sua volta al Coachella – mentre alcuni anni prima se n’era già andato il chitarrista Izzy Stradlin. Da allora Axl Rose ha mantenuto il nome Guns N’ Roses e tenuto decine di concerti suonando le canzoni dei Guns N’ Roses, ma senza più pubblicare dischi rilevanti. Non è ancora chiaro se Izzy Stradlin e i batteristi Steven Adler e Matt Sorum suoneranno al Coachella. Secondo Billboard gli agenti della band stanno anche trattando per organizzare un tour in 25 stadi nordamericani nell’estate del 2016, e NME parla anche di due possibili concerti in Inghilterra, ai festival di Reading e Leeds. | I Guns N’ Roses torneranno a suonare insieme. Il prossimo aprile al Coachella: ci saranno sia Axl Rose che Slash, che non suonano assieme in pubblico dal 1993. |
Per chi ancora non lo sapesse, nelle ultime settimane al Post sono state annunciate due grandi novità in tema podcast: è iniziata Morning, la rassegna stampa quotidiana di Francesco Costa, e insieme a lei è nata la app dei podcast del Post, che si può scaricare gratuitamente dall’App Store e da Google Play. Oltre a Morning, sulla app si trovano tutti i podcast realizzati dal Post e le versioni audio di alcuni dei nostri articoli più interessanti. Per quanto riguarda i nuovi libri da ascoltare questo mese su Storytel e su Audible, invece, trovate come di consueto una selezione qui sotto. Per chi non si fosse mai iscritto a Storytel o Audible: entrambe offrono un periodo di prova gratuita (passando da questo link, quello di Storytel è di 30 giorni anziché 14) e poi, se si decide di continuare, l’abbonamento costa dieci euro al mese e dà accesso a tutto il catalogo. In alternativa c’è il ricco catalogo online di Ad Alta Voce di Radio Tre, che in questi giorni sta trasmettendo Il cappello del prete di Emilio De Marchi, considerato uno dei primi romanzi polizieschi in italiano. | 13 audiolibri da ascoltare a giugno. Tra cui "Patria" di Fernando Aramburu, una biografia di Franco Battiato e un reportage sul coronavirus di un ex giornalista del Post. |
Calvin Laburn, meglio conosciuto come Mister Cee, è un disc jockey, conduttore radiofonico e produttore discografico piuttosto conosciuto nel panorama hip-hop americano. Giovedì 12 settembre, durante un programma radiofonico su Hot 97 – una delle radio hip hop più importanti di New York – è scoppiato a piangere in diretta. Ciò che ha fatto piangere Mister Cee è stato un audio diffuso pubblicamente il giorno prima, in cui sembra di sentire il DJ chiedere un rapporto sessuale a un transessuale. Nel pomeriggio Mister Cee ha annunciato in diretta le dimissioni, durante la trasmissione che conduce da vent’anni su Hot 97, spiegando di non volere che le sue azioni potessero avere conseguenze sul suo datore di lavoro e sui colleghi. Il giorno dopo le dimissioni, Mister Cee era di nuovo alla radio: è stato invitato da Erdo Darden – direttore dei programmi di Hot 97 – a parlare della sua situazione. Oltre alle vicende personali, Mister Cee ha discusso anche il tema generale del rapporto tra hip hop e sessualità. Ha spiegato di essere stanco di mostrarsi ciò che non è e di fare cose che non vuole fare veramente o di non poter fare ciò che vuole. Ha specificato di non essere omosessuale, anche se – in modo contraddittorio – ha detto poi di essere in contrasto con sé stesso. | La storia di Mister Cee. Un famoso DJ hip hop di New York ha parlato alla radio della sua omosessualità: un episodio importante in un ambiente storicamente omofobo. |
L’azienda statunitense Casper, diventata in appena due anni uno dei più famosi e apprezzati produttori di materassi nel Nord America, sta lavorando alla sua espansione per iniziare a vendere i suoi prodotti anche in Europa. La notizia conferma il successo della startup, che solo nel 2015 ha realizzato 100 milioni di ricavi e il cui valore è stato stimato intorno ai 500 milioni di dollari. L’espansione in Europa partirà dalla Germania, con una sede in cui entro l’estate lavorerà una ventina di persone: il loro primo compito sarà trovare partner commerciali per avviare la produzione dei materassi direttamente in Europa, evitando di doverli spedire dagli Stati Uniti. Casper è stata fondata nel 2014 con l’idea di costruire e vendere un unico tipo di materasso, non troppo costoso, e adatto alle esigenze di tutti: una specie di Modello T dei materassi. La società vende il suo prodotto direttamente al cliente, senza intermediari, e lo fa esclusivamente online con una sensibile riduzione dei costi, che si riflette sul prezzo finale per gli acquirenti. Vendere materassi su larga scala non è certo una novità, ma l’approccio da startup scelto da Casper per il settore ha incuriosito gli investitori, che due anni fa hanno finanziato il progetto con 1,85 milioni di dollari. Il 22 aprile 2014 è iniziata la vendita dei materassi, che ha portato a vendite per un milione di dollari nel primo mese. In seguito l’azienda ha ottenuto altri 13 milioni di dollari di finanziamenti. | I successi di Casper, startup dei materassi. In due anni ha raggiunto una valutazione di 500 milioni di dollari, vende online un solo tipo di materasso e presto arriverà in Europa. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | “Il soldato Lavitola”. Generazione Italia avanza legittimi dubbi sul direttore dell'Avanti e sull'estraneità di Berlusconi alle inchieste sulla casa di Montecarlo. |
Allora. Da diverse settimane il Guardian pubblica a puntate una classifica delle migliori 100 canzoni tra quelle che sono state al numero 1 nelle classifiche britanniche. Oggi è arrivato il giorno dello svelamento della "numero 1 delle numero 1". Ed è una canzone dei Pet Shop Boys. C'è anche un'intervista a Neil Tennant che dice che lui avrebbe scelto Good vibrations (undicesima). È morto a 72 anni Steve Priest degli Sweet, quelli di Love is like oxygen. Gazebo ha messo online una "versione Coronavirus" di I like Chopin. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Lisa Germano. La più buia delle canzoni notturne. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 239 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 248.070. I morti totali registrati sono 35.154, 8 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 42 (1 in meno di ieri) e quelle in altri reparti sono 708 (3 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 24.496, per un totale di 4.118.068. Il maggior numero di contagi oggi è stato in Emilia-Romagna: 48. Seguono Veneto (45), Lombardia (38), Lazio (17) e Piemonte (15). In tutte le regioni italiane è stato accertato almeno un nuovo caso positivo, mentre le province con più casi oggi sono Padova (20), Bologna (17), Roma (14), Milano e Venezia (10). | I dati di oggi, domenica 2 agosto, sul coronavirus in Italia. |
Le foto più belle di mercoledì al Festival di Cannes mostrano soprattutto i partecipanti alla prima del film The Story of My Wife (A feleségem története), il primo film in lingua inglese della regista ungherese Ildikó Enyedi. Del cast, c’erano l’attore francese Louis Garrel, l’attrice svizzera Luna Wedler e l’attore italiano Sergio Rubini. Alla prima del film si sono visti tra gli altri Sharon Stone con un abito di Dolce & Gabbana che ha attirato l’attenzione, Tilda Swinton con la figlia Honor, il regista Mathieu Amaric e l’attrice Vicky Krieps del film Je reviens de loin: Serre Moi Fort, e i due membri della giuria Jessica Hauser e Melanie Laurent. – Leggi anche: Le foto di martedì a Cannes | Le foto di mercoledì a Cannes. Louis Garrel, Tilda Swinton e Sharon Stone, tra gli altri, alla prima del film "The Story of My Wife". |
L’attrice Jamie Lee Curtis è alla Mostra del cinema di Venezia dove ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera e ha presentato Halloween Kills, l’ultimo capitolo della saga di film horror iniziata nel 1979. Curtis in carriera ha recitato in diversi film di successo, come Un pesce di nome Wanda e più recentemente Cena con delitto – Knives Out, ma il ruolo per cui è più conosciuta in Italia è probabilmente Una poltrona per due, il film del 1983 di John Landis in cui interpreta una giovane prostituta, al fianco di Dan Aykroyd e Eddie Murphy. Il film viene notoriamente trasmesso su Italia Uno la sera della vigilia di Natale da molti anni, motivo per cui è uno dei più popolari film natalizi in Italia: e in una famosa scena, Curtis appare in topless. La giornalista di Repubblica Arianna Finos ha intervistato Curtis a Venezia, spiegandole questa tradizione. Una poltrona per due è un classico natalizio nelle case italiane. «Quindi mi mostrano nuda in tv? Evviva. State mantenendo in vita il mio seno dei ventun anni. La bellezza non è stata il centro della mia vita, ci ho giocato per un secondo, era ciò che mi era chiesto. Ma ho fatto un viaggio ben più profondo. E ora sono qui a godermi ogni momento, come la brezza di questa giornata». | Cosa pensa Jamie Lee Curtis del fatto che “Una poltrona per due” sia un classico film natalizio in Italia. «Quindi mi mostrano nuda in tv? Evviva. State mantenendo in vita il mio seno dei ventun anni». |
Non c’era solo Jennifer Lopez, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana, anche se probabilmente la sua è la foto che avete visto più in giro dal weekend scorso. Ed è altrettanto probabile che abbiate sentito molto parlare di Phoebe Waller-Bridge (nel caso fosse la prima volta, qui trovate un riassunto su chi sia e su cosa abbia fatto finora), che agli Emmy Awards è stata la più premiata. Poi ci sono il principe Harry e Meghan Markle con il loro figlio Archie, Angela Merkel che firma un autografo su una paperella di plastica, Joe Biden al barbecue, un bambino che tira la collana al Papa e la faccia che fai quando il tuo compagno di banco è David Beckham. Ma queste sono solo un terzo delle foto di questa raccolta: si potrebbe continuare con Jennifer Lawrence, Brad Pitt, Marilyn Manson e anche Will Smith, che a 51 anni se la cava molto bene a divertirsi, ma andremmo lunghi, meglio sfogliare la gallery. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Angela Merkel che firma una paperella di plastica, Joe Biden a un barbecue e poi Jennifer Lawrence, i Backstreet Boys e Keanu Reeves, tra chi valeva la pena fotografare in settimana. |
Nelle scorse settimane lo scrittore Alessandro Baricco ha pubblicato sul Post “Mai più“, una riflessione su come la pandemia abbia scoperchiato definitivamente i limiti di quella che Baricco chiama «intelligenza novecentesca», aggiungendo alle sofferenze causate dalla malattia quelle causate dalla nostra inadeguatezza nella sua gestione e comprensione. Gli articoli di Baricco hanno raccolto molte attenzioni, così abbiamo pensato di farli diventare anche un singolo podcast, e di affidarne la lettura all’attore Luca Bizzarri. Il podcast di Mai più si può ascoltare anche su Spotify e su Apple Podcasts, e sulla app del Post. Scarica l’app per Android. Scarica l’app per iOS. | “Mai più”, da ascoltare. Gli articoli scritti da Alessandro Baricco per il Post, letti da Luca Bizzarri. |
A poco meno di un anno dal suo lancio ufficiale, Facebook Live continua a essere una delle scommesse più ambiziose e al tempo stesso incerte per Mark Zuckerberg e il suo social network. La funzione per trasmettere video in diretta attraverso uno smartphone o la webcam di un computer è usata ogni giorno da centinaia di migliaia di persone, ma nonostante i numerosi sforzi di Facebook continua ad assolvere un ruolo secondario e a coinvolgere solo una minima parte dei quasi due miliardi di iscritti al social network. Zuckerberg ha investito grandi risorse e aspettative nelle dirette video, ma secondo un lungo articolo del Wall Street Journal potrebbe avere accelerato troppo i tempi, senza valutare le conseguenze e gli effetti pratici di offrire a chiunque la possibilità di trasmettere in diretta qualsiasi cosa. All’inizio dello scorso anno, Zuckerberg sorprese un centinaio di dipendenti di Facebook, per lo più ingegneri e sviluppatori, annunciando che avrebbero lavorato per alcune settimane in isolamento per accelerare il più possibile la messa a punto di un nuovo sistema per fare video in diretta sul social network. Molti di loro furono dirottati da un giorno all’altro dai progetti cui stavano già lavorando, in seguito a una decisione che lo stesso Zuckerberg aveva preso quasi all’improvviso alla fine di una riunione con altri collaboratori per fare il punto sulla crescita di Facebook, sui suoi potenziali sviluppi e sulle nuove soluzioni per arginare il passaggio dei suoi iscritti più giovani verso Snapchat. | Gli errori di Facebook con Facebook Live. Il sistema per le dirette sul social network è nato in pochi mesi per volontà di Mark Zuckerberg, e senza un'idea chiara delle sue conseguenze, per tutti. |
Lunedì 15 luglio, dopo circa dodici ore di proteste, manifestazioni e barricate, è stato sgomberato un ex istituto agrario occupato in via Cardinal Capranica, a Roma, nel quartiere di Primavalle, in cui dal 2003 vivevano almeno 300 persone. Tra loro c’era un’ottantina di minorenni che andavano a scuola in quel quartiere. Lo sgombero era atteso: il fabbricato risultava essere il primo nella lista messa insieme dopo la circolare del ministero dell’Interno che imponeva di liberare le strutture occupate in tutta Italia, e per questo associazioni e movimenti avevano convocato un presidio all’alba. La questura però ha anticipato le operazioni e già nella notte nel quartiere erano arrivati centinaia di agenti, tre idranti, un elicottero e decine di camionette. All’alba ai giornalisti è stato impedito l’accesso all’area e centinaia di persone solidali con gli occupanti sono state tenute a distanza; hanno dunque improvvisato la resistenza con blocchi, cordoni in strada e un corteo non autorizzato per le vie del quartiere. Verso le dieci del mattino, una delle barricate create per rallentare lo sgombero è stata incendiata. | Lo sgombero di ieri a Primavalle. Le foto dell'assedio e delle proteste mentre più di 300 persone senza casa – tra cui molti bambini – venivano fatte uscire. |
Lo scienziato inglese Alan Turing fu un matematico, logico ed esperto crittografo, ritenuto uno dei più importanti studiosi e sperimentatori nel campo della matematica applicata e della prima informatica. Il suo nome è associato in particolare alla “macchina di Turing” e al “test di Turing”: la prima un modello teorico di macchina per calcolo ed elaborazioni le più diverse, il secondo una ricerca di criteri attraverso i quali distinguere un umano da una macchina attraverso le risposte che fornisce a questi criteri. È ritenuto uno dei fondatori dell’informatica moderna, precursore dell’idea di “intelligenza artificiale”, e colui che ha formalizzato l’idea di “algoritmo”. (Conversazione tra sordi, il dialogo tra due chatbot) | Chi era Alan Turing. Il più ammirato precursore dell'informatica, genio della crittografia e perseguitato per la sua omosessualità, era nato cento anni fa e morì avvelenato da una mela. |
Tra i fotografati oggi ai photocall del festival del cinema di Venezia, sono stati oggetto di molte attenzioni soprattutto quelli del cast di Zan – Uccidere: diretto dal giapponese Shinya Tsukamotoun, è un film che parla di samurai ed è l’ultimo di quelli in concorso presentati al festival. Al photocall di Una Storia senza Nome, diretto da Roberto Andò, c’erano invece facce a noi un po’ più note: Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri e Laura Morante. Il film è presentato fuori concorso: la protagonista è Valeria (Ramazzotti), che scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro Pes (Gassman). Un poliziotto in pensione le racconta una storia sul furto di un quadro di Caravaggio, La Natività, compiuto dalla mafia a Palermo nel 1969: diventerà la sua nuova sceneggiatura e causerà una serie di problemi e pericoli. Un altro film fuori concorso presentato oggi è Un peuple et son roi, del francese Pierre Schoeller. Parla della Rivoluzione francese ed è ambientato a Parigi nel 1789: racconta l’atmosfera dopo la presa della Bastiglia, con l’imminente creazione di un nuovo sistema politico, attraverso i personaggi di Françoise, una giovane lavandaia, e Basile, un vagabondo. | Le foto di venerdì a Venezia. Con Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti e il cast di "Zan - Uccidere", l'ultimo film in concorso presentato al festival. |
Ieri notte a Ostia sono stati sparati cinque colpi di pistola contro la porta di casa di Silvano Spada, un membro di una delle più potenti famiglie della criminalità organizzata locale di cui si è parlato molto recentemente per via delle elezioni comunali. Qualcuno ha preso calci e pugni la porta di casa del fratello. Non ci sono stati feriti e non si hanno informazioni sugli aggressori. Sempre a Ostia, tre giorni fa, c’era stata una sparatoria all’interno di una pizzeria nella quale erano stati feriti il proprietario e uno dei cuochi: le modalità con le quali era stato fatto l’agguato avevano fatto pensare a un gesto intimidatorio, così come quello della scorsa notte. | A Ostia qualcuno ha sparato contro la porta di casa di un membro della famiglia Spada. |
Sono state diffuse le prime immagini ufficiali e un video delle riprese di Spectre, il nuovo film di James Bond diretto da Sam Mendes, con Daniel Craig – che interpreta l’agente 007 per la quarta volta – e poi Léa Seydoux, Christopher Waltz, Monica Bellucci, Ralph Fiennes, Naomi Harris e Ben Whishaw. Le immagini mostrano alcune scene girate tra le Alpi austriache, nei pressi della località di villeggiatura Sölden: compaiono la troupe al lavoro, brevi interviste con Mendes, i assistenti e Seydoux, mentre Craig recita in una scena, vestito di nero e con una pistola in mano. Le riprese del film sono ancora in corso e peraltro si tengono in parte a Roma. Il film uscirà al cinema il 6 novembre. | Le prime immagini di “Spectre”, il nuovo film di James Bond. Un video delle riprese in Austria: ci sono il regista, l'attrice francese Léa Seydoux e Daniel Craig vestito da 007. |
Giovedì 3 ottobre è stata resa pubblica la documentazione con cui Twitter ha fatto richiesta di quotarsi in borsa (IPO) alla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale degli Stati Uniti che si occupa della vigilanza del mercato azionario. Twitter aveva annunciato che si sarebbe quotata in borsa lo scorso 12 settembre, ma non aveva diffuso altri dettagli facendo ricorso al JOBS Act, la legge statunitense del 2012 che permette alle aziende con un fatturato inferiore al miliardo di dollari di fare domanda per una IPO in forma confidenziale. Nella domanda sono contenute moltissime informazioni che fino a ora Twitter aveva tenuto per sé, come fanno di solito le startup per tutelare meglio le loro attività. Sulla collocazione delle azioni, dalla quale Twitter confida di raccogliere almeno un miliardo di dollari, potrebbero influire il fatto che la società è ancora in perdita e che la crescita del numero di utenti sta rallentando. Il prezzo cui saranno vendute le azioni sarà annunciato in seguito e la quotazione in borsa potrebbe avvenire tra novembre e dicembre, o slittare ai primi mesi del 2014 a seconda del numero di investitori interessati. 1. Cassa e perdite Nei primi sei mesi del 2013 Twitter ha avuto ricavi per circa 253 milioni di dollari, poco più del doppio rispetto ai primi sei mesi del 2012. La progressione dei ricavi negli ultimi tre anni dà qualche informazione in più: nel 2010 furono 28 milioni di dollari, l’anno seguente 106 milioni e in tutto il 2012 circa 317 milioni di dollari. La società, però, spende molto soprattutto per il personale e la ricerca, necessari per la sua espansione. Nei primi sei mesi del 2013, Twitter ha avuto perdite per oltre 69 milioni di dollari, mentre nel 2012 le perdite complessive nette furono di 79 milioni di dollari. | 10 cose che non sapete su Twitter. Quanto ricava con la pubblicità, per esempio, o come se la cava rispetto a Facebook: i documenti per la sua quotazione in borsa danno molte informazioni sulla società. |
L’ultimo decreto annunciato dal governo per limitare la diffusione del contagio da coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia prevede la chiusura di tutte le attività commerciali “non essenziali” dal 12 marzo al 25 marzo: tra le eccezioni elencate, e quindi tra le attività che rimarranno aperte, ci sono anche i tabaccai. Non essendo sospeso il trasporto merci, anche i rifornimenti dei tabaccai dovrebbe continuare a svolgersi regolarmente. È possibile comunque che alcuni tabaccai decidano autonomamente di chiudere, come avevano deciso di chiudere alcuni bar prima che fosse obbligatorio. Qui c’è un elenco di tutte le attività che potranno rimanere aperte nelle prossime due settimane: tra queste ci sono i negozi di alimentari, i supermercati, le farmacie, i benzinai, i negozi di apparecchiature informatiche, le edicole, i ferramenta e diverse altre. Continuerà a essere attiva anche la consegna di beni (tipo Amazon) e cibo: pur essendo chiusi al pubblico, infatti, i ristoranti potranno continuare a consegnare a domicilio. | I tabaccai restano aperti. Lo dice esplicitamente l'ultimo decreto del governo sul coronavirus, che impone invece la chiusura delle attività “non essenziali”. |
I giornali di oggi riportano la notizia che Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Bari, con l’accusa di induzione a mentire davanti all’autorità giudiziaria. L’accusa fa riferimento alle indagini su Giampaolo Tarantini, l’imprenditore pugliese che organizzava le feste a casa dell’ex PresdelCons e che avrebbe portato a queste feste delle prostitute. L’inchiesta è aperta da parecchio tempo e fino a questo momento Berlusconi era parte lesa: Tarantini era accusato di estorsione per avere ricattato l’ex presidente del Consiglio, ottenendo molti soldi perché dicesse che questo non era a conoscenza che le ragazze da lui portate alle feste fossero escort ed evitasse quindi di metterlo in imbarazzo. Nella stessa inchiesta è indagato Valter Lavitola, con l’accusa di aver fatto da tramite fra Tarantini e Berlusconi. | Berlusconi è indagato a Bari. La procura ribalta la posizione dell'ex PresdelCons, che era parte lesa: avrebbe pagato Tarantini perché mentisse agli inquirenti. |
È morto a Fort Lauderdale, in Florida, l’attore e cantante americano David Cassidy: aveva 67 anni e all’inizio dell’anno aveva detto di essere malato di demenza. È stato una famosa popstar degli anni Settanta, popolare soprattutto tra gli adolescenti. Iniziò la sua carriera recitando nella sit-com La famiglia Partridge trasmessa dal 1970 al 1974, su una vedova che forma un gruppo rock insieme ai cinque figli. Molte canzoni della serie tv ebbero successo – prima tra tutte “I Think I Love You”, poi “Doesn’t Somebody Want To Be Wanted” e “I’ll Meet You Halfway” – e contribuirono a lanciare la sua carriera d’attore e di musicista. Venne candidato più volte ai premi Grammy, una sorta di Sanremo americani, e vendette 30 milioni di dischi in tutto il mondo; negli anni Settanta il suo fan club aveva più iscritti di quello dei Beatles o di Elvis Presley. Si è sposato e ha divorziato tre volte e ha avuto due figli. | È morto il cantante e attore David Cassidy. Iniziò con la serie tv "La famiglia Partridge", poi divenne una popstar famosa tra gli adolescenti. |
Lunedì 26 dicembre, Monte dei Paschi di Siena ha detto di aver ricevuto una lettera in cui la Banca Centrale Europea le chiede di raccogliere 8,8 miliardi di nuovo capitale. Si tratta di quasi 4 miliardi di euro in più rispetto alla cifra che la banca stava cercando di raccogliere prima che l’operazione con capitali privati fallisse e lo stato fosse costretto ad annunciare un intervento pubblico per salvare la banca. Di questi 8,8 miliardi di euro, al momento, sembra che circa 6,4 saranno soldi pubblici. Come siamo arrivati fin qui MPS si trova in crisi da anni a causa della cattiva gestione che ha avuto negli ultimi due decenni, quando la banca era controllata dai politici locali attraverso la Fondazione MPS (qui avevamo riassunto la storia dei guai della banca). Dopo essere stata aiutata per due volte dallo stato negli ultimi anni, MPS si è trovata nuovamente in crisi nel corso del 2016. I manager dell’istituto, con l’aiuto del governo, hanno elaborato un piano di salvataggio basato sull’afflusso di capitali privati. Il 23 dicembre la banca ha però annunciato il fallimento dell’operazione, poiché non si era presentato nessun investitore importante, e così il governo è stato costretto a intervenire direttamente, per evitare che la situazione peggiorasse, richiedendo un intervento ancora più massiccio. | Quanto costerà salvare MPS? secondo gli ultimi dettagli allo stato costerà circa 6,5 miliardi di euro, di cui un terzo per evitare di coinvolgere nel salvataggio i piccoli investitori. |
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista al Fatto Quotidiano ha detto di non andare fiero dell’esultanza dal balcone di Palazzo Chigi che lui e altri importanti esponenti del Movimento 5 Stelle fecero nel settembre 2018: l’esultanza avvenne dopo che il primo governo Conte approvò lo stanziamento dei fondi per il triennio successivo, includendo quelli per il reddito di cittadinanza. Quell’esultanza fu molto criticata e giudicata poco adatta al ruolo di Di Maio, che in quel governo era vicepresidente del Consiglio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. All’epoca, dopo la discussione sul DEF, il “documento di economia e finanza” con cui il governo indica i suoi piani economici, sotto Palazzo Chigi si radunarono molti sostenitori del Movimento 5 Stelle, Di Maio si affacciò dal balcone per salutarli e si lasciò andare a un’esultanza piuttosto vistosa, urlando più volte «ce l’abbiamo fatta». A distanza di quasi due anni e mezzo, anche Di Maio ha sostenuto che quell’atteggiamento fosse eccessivo e ha detto che «un uomo delle istituzioni non lo fa». | Luigi Di Maio ha detto di essersi pentito di quell’esultanza dal balcone. In un'intervista al Fatto Quotidiano ha detto di non esserne fiero, perché «un uomo delle istituzioni non lo fa». |
Nel suo comunicato di oggi sui prezzi, l’ISTAT dice che il 2016 è stato per l’Italia il primo anno di deflazione dal 1959. Nell’anno appena terminato, in Italia i prezzi sono calati dello 0,1 per cento rispetto al 2015. Nel 1959 calarono dello 0,4 per cento rispetto all’anno precedente. Durante una deflazione i prezzi calano, in genere perché la domanda di beni e servizi è bassa: è un segno che l’economia è ancora debole (qui avevamo spiegato cosa significa). Altri paesi europei, come la Germania, hanno mostrato prezzi più dinamici, con l’inflazione che è cresciuta dello 0,5 per cento. Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, ha spiegato in un video perché probabilmente in pochi si sono accorti di questo calo dei prezzi. La prima ragione è che è un calo molto basso, appena lo 0,1 per cento; la seconda è che ha riguardato principalmente una serie specifica di beni, per esempio il petrolio e i suoi derivati. Se togliamo dal calcolo prodotti energetici e alimentari freschi, i prezzi risultano in crescita dello 0,5 per cento. Questo significa che chi non fa spesso il pieno di benzina e non ha alte bollette del riscaldamento non si è affatto accorto del calo dei prezzi. | L’Italia è in deflazione. Il 2016 è stato il primo anno in mezzo secolo in cui i prezzi sono scesi, invece di aumentare (e non è una buona cosa). |
Oggi, mercoledì 10 luglio, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di Dario Di Vico sull’acquisto di Loro Piana, una famosa azienda di lavorazione del cachemire, da parte di Bernard Arnault, un imprenditore francese proprietario, fra le altre cose, del marchio di moda Louis Vuitton. Di Vico si chiede se un imprenditore italiano avrebbe avuto lo stesso sostegno che ha avuto Arnault dalle banche francesi, scrivendo che quelle italiane, al contrario, «sono portate più a disegnare operazioni di sistema che a selezionare un numero sufficiente di imprenditori capaci e visionari». “Archiviato il blitz Loro Piana con tutto il suo carico di sorpresa e di rimpianto, la domanda più interessante che faremmo bene a porci suona così: come si sarebbe comportato il sistema bancario italiano con un imprenditore edile, tipo Bernard Arnault, che avesse mostrato di aspirare a costruire un gruppo internazionale del lusso? La risposta non può che essere sconsolata. Non sarebbe andata come in Francia e il motivo purtroppo è semplice. Per condizionamenti, che per amor di patria definiamo ambientali, le banche italiane sono portate più a disegnare operazioni di sistema che a selezionare un numero sufficiente di imprenditori capaci e visionari. Quali siano state nel recente passato queste operazioni di sistema è fin troppo facile rammentarlo. Le banche italiane hanno sostenuto finanzieri-immobiliaristi incauti come Romain Zaleski oppure si sono dedicate al montaggio di cordate per l’Alitalia.” | Loro Piana e le banche italiane. Dario Di Vico sulla scarsa visione della finanza di qui, che non comprende i talenti. |
Facebook ha diffuso un comunicato nel quale chiarisce, in modo esplicito e senza nascondersi dietro astruse formulazioni sulle condizioni d’uso, cosa succede ad alcune informazioni su di noi quando navighiamo online su siti che non sono Facebook. Il comunicato è stato diffuso dopo che la scorsa settimana il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, aveva risposto in modo piuttosto evasivo e generico – nel corso di due audizioni organizzate dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti – sulle pratiche seguite da Facebook per tracciare le attività degli utenti anche quando questi non sono collegati al social network. Le audizioni erano state organizzate allo scopo di avere informazioni più accurate sul recente caso di Cambridge Analytica, sulle interferenze della Russia nelle presidenziali statunitensi del 2016 e più in generale su come Facebook utilizza i dati dei suoi iscritti. Tutto intorno a te Da diversi anni ci sono pezzetti di Facebook disseminati in buona parte dei siti che visitiamo. I più evidenti sono i tasti per condividere e mettere “Mi piace” agli articoli che stiamo leggendo (presenti anche in questa pagina), i sistemi per registrarsi in un sito usando il riconoscimento di Facebook e gli strumenti di analisi del traffico generato dai siti e dagli annunci pubblicitari, in questo caso con linee di codice non visibili all’utente e presenti nell’impalcatura della pagina. Ogni grande servizio online, da Google a Twitter ad Amazon, ha soluzioni analoghe per tenere traccia di parte delle cose che leggiamo e facciamo online. Lo stesso vale, con qualche differenza tecnica, per le app che prevedono di potersi collegare a servizi esterni per essere riconosciuti dalla stessa applicazione. | Cosa vede di noi Facebook quando non siamo su Facebook. Un sacco di informazioni su praticamente ogni sito che visitiamo, ma non è certo l'unico. |
Il canale YouTube della casa di distribuzione cinematografica 01 Distribution ha pubblicato il trailer di La pazza gioia, il nuovo film di Paolo Virzì, regista di Ferie d’agosto, Ovosodo, La prima cosa bella e Il capitale umano. Le attrici principali di La pazza gioia sono Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, moglie di Virzì dal 2009. Il film è stato girato in Toscana ed è stato definito una “commedia drammatica”. Parlando del suo film, Virzì ha detto che è «una passeggiata fuori da una struttura clinica che si occupa di donne con problemi in quel manicomio a cielo aperto che è l’Italia». 01 Distribution ha presentato così la trama del film: Beatrice Morandini Valdirana [Bruni Tedeschi] è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli [Ramazzotti] una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, dove sono sottoposte a misure di custodia giudiziaria. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani. | Il trailer di “La pazza gioia”, il nuovo film di Paolo Virzì. Le due attrici principali sono Valeria Bruni Tedeschi e Michaela Ramazzotti, e a guardarlo viene da pensare a "Thelma & Louise" (ma è tutta un'altra storia). |
Nel 2012, il regista vecchia-scuola David Lynch disse: «Se guardate un film sul telefono non vivrete mai l’esperienza del film, neanche in un trilione di anni. Penserete di averlo visto, ma vi ingannerete. È una vera tristezza, che pensiate di aver visto un film sul vostro fottuto telefono. Siate seri». Sono passati solo pochi anni, ma sono già cambiate tantissime cose, tra i film, i cinema e anche Hollywood: abbastanza perché ora si parli molto concretamente di serie prodotte per essere viste sugli smartphone. Serie smartphone, quindi. Nel 2012, quando Lynch parlava inorridito dei film visti sui cellulari, Netflix era appena arrivata in Europa e stava producendo le sue prime serie. Oggi si parla invece di «guerre dello streaming» per raccontare l’imminente sfida che società come Disney e Apple muoveranno a Netflix, con il fine di prendersi la propria fetta in un mercato sempre più ricco. E il successo dei servizi di film e serie in streaming è stato uno dei principali fattori di cambiamento nel mondo del cinema, con sempre più prodotti pensati per essere visti su uno schermo televisivo domestico e le cicliche polemiche sugli effetti che questo ha sul Cinema con la lettera maiuscola. Una cosa che dal 2012 non è ancora cambiata granché riguarda però i film e le serie guardati su smartphone. Qualche utente di Netflix lo fa – si parla di uno su dieci – ma nessuno ha mai fatto grossi investimenti in quella direzione e chi guarda un film sul cellulare guarda sostanzialmente un film molto in piccolo. | È il momento delle serie smartphone? cioè le serie fatte apposta per essere viste su smartphone, con episodi al massimo di dieci minuti: nel 2020 toccherà occuparsi anche di loro. |
Venerdì 9 ottobre è morto a New York Larry Rosen, un famoso produttore di musica jazz. Rosen aveva 75 anni e aveva un tumore al cervello. Era uno dei produttori più famosi nell’ambiente della musica jazz: nel 1982, assieme al tastierista americano Dave Grusin, fondò la casa discografica indipendente GRP, un acronimo che sta per Grusin/Rosen Productions. Negli anni successivi la GRP – che già dall’inizio divenne nota per l’uso della tecnologia digitale nelle pratiche di registrazione – produsse i dischi di alcuni fra i più importanti musicisti jazz del momento fra cui Chick Corea, Lee Ritenour, Diana Krall, Diane Schuur e Patti Austin. Rosen era nato a New York nel 1940 e aveva cominciato la sua carriera nel mondo della musica come batterista. Dal 1972 si era messo a lavorare come produttore assieme a Grusin. Nel 1978 lui e Grusin furono messi sotto contratto dalla casa discografica Arista e iniziarono a pubblicare dischi con la sigla Arista/GRP. La loro prima canzone di successo mondiale fu “Funkin’ for Jamaica” del trombettista americano Tom Browne, uscita nel 1980. Nel 1982 Rosen e Grusin decisero di mettersi in proprio e coi soldi ricavati dalle ipoteche messe sulle loro case fondarono la GRP. Otto anni dopo, i due vendettero la GRP alla nota casa discografica MCA per 40 milioni di dollari. Rosen rimase comunque presidente e capo della GRP fino al 1995. La GRP esiste ancora oggi, ma produce fondamentalmente musica smooth jazz, cioè di jazz “leggero” e di sottofondo. | È morto il produttore americano Larry Rosen. Nel 1982 fondò la GRP, una delle più famose case discografiche di musica jazz: aveva 75 anni. |
È morta Franca Valeri, una delle più famose e amate attrici italiane: pochi giorni fa aveva compiuto 100 anni, ricevendo moltissimi attestati di affetto e stima, e grande riconoscimento per i suoi meriti. Era nata a Milano il 31 luglio del 1920 (il suo vero cognome era Norsa, ma quello d’arte lo scelse su consiglio di un’amica ispirandosi allo scrittore e poeta francese Paul Valéry). Durante la guerra scappò con la madre («Vidi Mussolini in piazzale Loreto, non mi fece pena. Da ebrea ho sofferto», disse più tardi) e nel dopoguerra, contro il volere della famiglia e da autodidatta, iniziò la sua carriera con piccole parti a teatro e poi alla radio. | È morta Franca Valeri. Una delle più famose e amate attrici italiane, aveva appena compiuto 100 anni. |
Sul Foglio, Adriano Sofri ha spiegato quale sia secondo lui il vero problema dell’editore fascista al Salone del Libro di Torino, e quello di cui si dovrebbe discutere. Non tanto che esista un editore di libri fascista e non tanto che sia al Salone del Libro, ma i rapporti di vicinanza tra quell’editore fascista (e quello che gli sta dietro) e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. C’è qualcosa che sfugge nella discussione sui fascismi, sfugge a me, o ad altri. Si raccomanda di non impiegare alla leggera la nozione, fuori dal suo contesto storico: giusto, troppo giusto. Si ricorda – lo fa uno storico autorevole come Emilio Gentile – che il neofascismo nell’Italia del Dopoguerra è sempre esistito, in particolare con un partito come l’Msi, dalla rilevante presenza parlamentare, la cui esistenza si concluse, o si mutò, con l’ingresso nel governo nazionale. Esistettero anche, altroché, formazioni extraparlamentari fasciste o francamente naziste il cui rapporto con membri e apparati del potere statale fu strettissimo, nel cui conto stanno le stragi e i colpi di stato tentati, fra ridicolo (i colpi di stato mancati sono sempre ridicoli) e istruttivo: istruttivo fu per esempio l’ingresso notturno al Viminale. | La novità col fascismo del 2019. Non è uno stand a Torino, spiega Adriano Sofri sul Foglio, è il rapporto del governo con uno stand a Torino. |
«Ladies and gentlemen please welcome Luigi Di Maio!». Mercoledì, nella sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma, il presidente dell’Agenzia nazionale per il lavoro (ANPAL) Mimmo Parisi ha introdotto il ministro del Lavoro come fosse una rockstar. Di Maio è salito sul palco in un clima da concerto, tra musica e applausi di più di duemila “navigator”, i nuovi dipendenti dell’agenzia che – con un contratto per il momento di un paio d’anni – dovranno aiutare i vecchi dipendenti dell’agenzia a trovare un lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza. L’evento, chiamato “Kick-off navigator”, è stata la prima “giornata di formazione”, come l’hanno chiamata i suoi organizzatori, per i futuri navigator. In sostanza è stato un evento mediatico altamente coreografato, simile alle presentazione della prima tessera del reddito di cittadinanza, con decine di giornalisti e televisioni presenti, descritto da molti dei partecipanti come un “incontro motivazionale” (qui potete vedere il video ufficiale dell’evento realizzato dal Movimento 5 Stelle). | La grande convention dei “navigator”. Sono tremila nuovi dipendenti pubblici che aiuteranno chi riceve il reddito di cittadinanza a trovare un lavoro: Di Maio li ha radunati a Roma per una riunione motivazionale tra musiche, slogan e coreografie. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Thom Yorke ha pubblicato un ulteriore remix di una versione di Creep dei Radiohead che aveva messo insieme per una sfilata di moda giapponese: il titolo che ha dato alla notizia questo sito australiano è eccessivamente ingeneroso (il pezzo ha qualcosa, nelle tastiere tenebrose) ma efficace: "Ascoltate Thom Yorke che cerca di rovinare Creep a tutti noi". Il vecchio aneddoto sulle note con cui inizia il concerto di Colonia di Keith Jarrett, protagonista di uno dei dischi più venduti della storia del jazz. Oggi scrivo la newsletter da questo posto pazzesco che hanno appena inaugurato a Peccioli in Toscana, dove il Post collabora da due anni con vari eventi e progetti: il posto è insieme un recupero architettonico di un antico palazzo del paese con spazi molto belli, e una spettacolare nuova terrazza da transatlantico affacciato sulle colline, e infine una bella caffetteria accogliente con un tono scandinavo. Ciliegina sulla torta, nella caffetteria in questo momento suona quella cover fantastica di Rino Gaetano di A mano a mano che già citammo qui. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Baustelle. E una buona musica per un inno nazionale. |
Vediamo di capire in cosa consiste l’inchiesta sul nuovo giro di tangenti intorno a Trenitalia di cui si parla da due giorni. Secondo l’accusa il sistema era in piedi da tempo e consentiva a chi vi partecipava di ottenere facilmente le commesse per la manutenzione, la rottamazione e gli altri lavori straordinari su locomotori e vagoni delle ferrovie. Dell’inchiesta si sono occupati i pubblici ministeri di Napoli Henry John Woodcock e Francesco Curcio, basandosi sulle informazioni raccolte negli ultimi due anni dalla Guardia di Finanza. Per due ex dirigenti di Trenitalia e tre imprenditori i magistrati hanno disposto la custodia cautelare, sostenendo che il sistema scoperto a Napoli non sarebbe isolato e potrebbe interessare altre aree del paese. I due dirigenti non fanno più parte della società ferroviaria da tempo: Raffaello Arena, ex responsabile per la manutenzione, era stato licenziato nel 2007 in seguito a una inchiesta interna di Trenitalia, mentre per Fiorenzo Carassai, ex responsabile di una sezione della manutenzione, i rapporti lavorativi erano stati chiusi alla fine dello scorso dicembre. | Trenitalia e tangenti, le accuse. L'inchiesta di Napoli contesta un modello ormai classico: paghi il funzionario, prendi l'appalto. |
Fare la rivoluzione è sempre esaltante e pericoloso. Fare la rivoluzione a novembre può sembrare provocatorio e indelicato. Fare la rivoluzione a Firenze è suggestivo e persino romantico. Ma al di là di tutto, il problema è che fare la rivoluzione, oggi, è un imperativo morale irrinunciabile. Nessuna esagerazione, sia chiaro. Siamo gente di campagna, abituata al senso delle proporzioni: sappiamo non prenderci troppo sul serio. Ma sappiamo anche che l’Italia di questi giorni è un paese impantanato, avvitato su se stesso, imputridito in vicende bieche e incapace di declinare al futuro il verbo sognare, il verbo sperare, il verbo pensare. L’Italia ha caratteristiche straordinarie, uniche nel mondo, un Paese portatore sano di entusiasmo e di intelligenze, di passione e di energia. Eppure passiamo il tempo inseguendo le società offshore che comprano case all’estero, viviamo di dichiarazioni banali e vuote di chi sguazza nell’acquario della politicuccia romana, aspettiamo le riforme gattopardesche che mortificano la repubblica democratica fondata sul lavoro e affondata sulla rendita. I problemi sono gli stessi da vent’anni: una pressione fiscale allucinante a fronte di servizi non sempre all’altezza della pubblica amministrazione, la scuola e l’università pensate più in funzione dei posti da occupare che dei cervelli da far funzionare, il grande tema della giustizia affrontato solo per risolvere il problema di uno (indovina chi) e non di tutti, cittadini e aziende. E potremmo continuare con l’ambiente, la tecnologia, il lavoro, l’innovazione, i beni culturali e compagnia cantante fino ad arrivare alle questioni più spicciole come dimezzare indennità e numero dei parlamentari, risposta immediata e chiara al torrente in piena dell’antipolitica. | Fare la rivoluzione a novembre, a Firenze. "Abbiamo pensato di non nasconderci", scrive Matteo Renzi presentando l'adunata ribelle della settimana prossima. |
Tiziana Cantone, allora 29enne, nel tardo aprile 2015 vive a Casalnuovo di Napoli, nell’hinterland napoletano. Benché abbandonata dal padre una settimana dopo la nascita, è di buona famiglia – l’espressione ha ancora un senso, lì – e ha la postura «aggressive» di moltissime ragazze come lei: alta, magra ma non troppo, occhi intensi e cerchiati di trucco, sopracciglia ridisegnate, nasino forse rimodellato, labbra fillerate, rossetti lucidi, look scuro o zebrato o maculato, un po’ pantera ma non volgare, palestrata, esagerava col bere – per smettere andava da uno psicologo – e in sostanza era una donna che vuole piacere agli uomini e che non ha problemi a riuscirci. Diploma di liceo classico, studi interrotti di giurisprudenza. Ha una specie di fidanzato quarantenne, Sergio Di Palo, che sta a Licola con il suo cane: ci ha pure convissuto dall’estate 2015 al settembre 2015, e, secondo la madre – Maria Teresa Giglio, 58 anni – è stato lui a spingerla ad avere rapporti con altri e a filmarli. A loro piaceva così, ed era già successo nel novembre precedente. A dimostrarlo c’è il fatto che i video furono girati e diffusi mentre i due ancora convivevano. Così, in quell’aprile, Tiziana accetta di fare sesso con altri (anche con due alla volta: la condizione è che a sceglierli sia lei) e non si oppone a che il fidanzato, nel mentre, venga sfottuto con tanto di corna immortalate in sei diversi video. E’ lei a definirlo per prima «cornuto» e a dire «stai facendo un video? Bravo», cioè la frase tormentone che la ucciderà. Poi non è chiaro entro quali limiti lei abbia agito «volontariamente e in piena coscienza» (l’espressione è dei giudici) anche nella diffusione dei video, uno dei quali, peraltro, è ambientato per strada. | Storia di Tiziana Cantone. Filippo Facci ha ricostruito e messo in ordine quello che è successo alla donna che si è uccisa martedì, al suo fidanzato e al processo. |
L’ANICA, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali, ha annunciato i cinque film italiani che hanno presentato la propria candidatura per rappresentare l’Italia agli Oscar del 2020. I film sono: Martin Eden di Pietro Marcello, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, Il primo re di Matteo Rovere, Il traditore di Marco Bellocchio e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis. Una commissione dell’ANICA dovrà scegliere entro l’1 ottobre quale tra questi film sarà candidato dell’Italia all’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Il 13 gennaio 2020 si saprà invece se il film scelto dall’ANICA farà parte di quelli effettivamente candidati per l’Oscar al miglior film in lingua straniera (ogni paese presenta il proprio, e non tutti arrivano alla “fase finale”). L’anno scorso l’Italia aveva scelto Dogman, che però non era poi risultato tra quelli ufficialmente candidati per il premio. | Cinque film si sono candidati a rappresentare l’Italia agli Oscar del 2020. |
La Banca Centrale Europea ha confermato oggi che, come già anticipato a marzo, lascerà i tassi di interesse invariati fino alla fine del 2019. La decisione è stata presa durante un Consiglio direttivo della BCE, al termine del quale il presidente Mario Draghi ha detto che «l’economia dell’Eurozona vede una crescita più lenta che si sta estendendo nell’anno corrente». Draghi ha però aggiunto che «i rischi di una recessione rimangono bassi». Watch ECB press conference live: President Mario Draghi explains today’s monetary policy decisions https://t.co/gFTRYCRlHO | La BCE ha confermato la decisione di non alzare i tassi di interesse fino alla fine del 2019. |
Qualche miliardo di anni fa, Marte appariva molto diverso da come lo vediamo oggi: parte della sua superficie ora brulla e rossastra un tempo ospitava un oceano, che occupava circa un quinto dell’intero pianeta. La scoperta, che dovrà essere confermata con ulteriori ricerche e la raccolta di nuovi dati, è stata annunciata da un gruppo di ricercatori della NASA sulla rivista scientifica Science, e potrebbe offrire nuovi spunti per comprendere meglio non solo l’evoluzione di Marte, ma anche le sue attuali caratteristiche e la possibilità di trovarvi un giorno una riserva di acqua allo stato liquido: dove c’è acqua, di solito, c’è anche vita (almeno per come siamo abituati a conoscerla). Da anni i ricercatori hanno trovato indizi di vario tipo sulla presenza, miliardi di anni fa, di acqua sulla superficie di Marte. Questi dati suggeriscono che il pianeta potesse essere rigoglioso e non desertico come è oggi, e fanno anche ipotizzare che da qualche parte si possano essere create falde sotterranee di acqua, ancora esistenti. Il problema è che a oggi non si sa di preciso né dove possano trovarsi queste riserve, né quali furono le cause precise del prosciugamento di Marte. Analizzando l’attuale atmosfera del pianeta, però, è possibile stimare con una certa approssimazione quanta acqua ci fosse un tempo su Marte. | Su Marte c’era un oceano. Secondo i ricercatori della NASA c'era acqua a sufficienza per coprire un quinto della sua superficie: forse, da qualche parte, ce n'è ancora in una riserva sotterranea. |
Ci sono suoni che identificano la musica di un decennio, di solito più di uno: le chitarre distorte per gli anni Settanta o i suoni grezzi e “inscatolati” delle band degli anni Novanta, per esempio. Gli anni Ottanta non fanno eccezione: dai sintetizzatori alle drum machine, sono tanti gli strumenti – elettronici – che hanno caratterizzato per sempre la musica di quel decennio. Un vecchio video di Vox aveva raccontato la storia di come un errore casuale in uno studio di registrazione fece nascere quel tipico suono di batteria che viene in mente se si pensa a gente come Phil Collins, Peter Gabriel o ai dischi di un certo periodo di Bruce Springsteen: il cosiddetto “gated reverb”. Per capirsi immediatamente, basta ascoltare i primi colpi di batteria di “Born in the U.S.A.” di Springsteen. Fino alla fine degli anni Settanta, le batterie rock venivano amplificate con un gran numero di microfoni, per ottenere un suono secco e pulito. Nel 1979, il cantante dei Genesis Peter Gabriel stava registrando Melt, il suo terzo disco da solista: alla batteria c’era Phil Collins, a sua volta storico membro dei Genesis. Secondo quanto ha raccontato Hugh Padgham, ingegnere del suono che lavorò al disco, la band stava provando il nuovo mixer dello studio, che aveva un tasto per parlare tra tecnici e musicisti attraverso un microfono appeso nella sala di registrazione. A un certo punto, durante uno di questi dialoghi, il microfono catturò un passaggio alla batteria di Collins, con un suono però molto strano. Al microfono, infatti, era stata applicata una forte compressione, un effetto che sostanzialmente abbassa il volume dei suoni più forti e alza quello dei suoni più deboli, omogeneizzando il tutto. E c’era un ulteriore effetto, un “noise gate”, che registra soltanto i suoni sopra un certo volume. Il risultato di quello che registrò quel microfono piacque così tanto che finì nella canzone “Intruder” di Melt. | Il suono della “batteria anni Ottanta”. Scoperto per errore, il “gated reverb” ha caratterizzato un decennio ed è ricomparso nel pop contemporaneo. |
Oggi al festival di Venezia i film presentati in concorso sono stati due: il primo è Heart of a dog di Laurie Anderson, che racconta l’intreccio di ricordi della regista – sia quelli d’infanzia che quelli più recenti (come la morte della madre e del cane Lolabelle, i vecchi filmati in 8 mm, la vita a New York prima e dopo l’11 settembre) – tenuti insieme con la sua voce fuori campo. Il secondo film è 11 minut di Jerzy Skolimowski, e racconta quello che può cambiare in soli 11 minuti nelle vite di diversi personaggi: un’attrice e suo marito, un regista di Hollywood, un ex carcerato, un corriere della droga, uno studente, un lavavetri, un disegnatore di identikit, un gruppo di suore e una squadra di paramedici, tra gli altri. Fuori concorso è stato proiettato De Palma di Noah Baumbach e Jake Paltrow, che racconta la carriera del regista Brian De Palma, la sua vita e il suo modo di lavorare. | Le foto di mercoledì a Venezia. Era il giorno di Brian De Palma e Laurie Anderson, ma si aggirano anche Rutger Hauer, Lina Wertmuller e - wow - Nastassja Kinski. |
Dopo mesi di voci e indiscrezioni, nel tardo pomeriggio di ieri Google ha confermato di essere al lavoro per realizzare un nuovo paio di occhiali che mostrino sulle loro lenti informazioni rilevanti per chi li indossa, come indicazioni stradali, aggiornamenti dai social network e altre notifiche. Almeno ufficialmente, il prodotto non esiste ancora e viene definito per ora come un “concept”, un progetto che potrà essere modificato e arricchito di nuove funzionalità anche sulla base dei consigli degli utenti. Il “Project Glass” è stato avviato da Google [X], l’area della società che si occupa della sperimentazione e della creazione di nuove soluzioni legate alla tecnologia. (Il futuro di Google) | Gli occhiali di Google. La società sta lavorando a occhiali con lenti che diventano schermi per interagire con l'ambiente circostante, come mostra un'efficace simulazione video. |
A Period of Juvenile Prosperity è un progetto del fotografo statunitense Mike Brodie, che racconta la sottocultura giovanile punk e squatter in viaggio tra treni merci e stazioni: lo stile di vita basato sul movimento costante in treno, in giro per tutta l’America, saltando sui vagoni senza farsi vedere. Nel 2004 a 19 anni Brodie ha iniziato un viaggio concluso nel 2009 e andato avanti per 50.000 chilometri attraverso 46 stati americani, senza una meta precisa, fotografando i suoi compagni di viaggio, gli incontri, le situazioni, i paesaggi, prima con una macchina Polaroid SX-70 (guadagnandosi quindi il soprannome di Polaroid Kid) e poi con una pellicola 35 mm. In un’intervista di gennaio al New Yorker, alla domanda se la fotografia fosse o no “autorizzata” ad andare così vicino alle persone, in maniera così intima, Brodie ha spiegato: | 50.000 chilometri senza pagare il biglietto. 14 fotografie da un progetto di Mike Brodie, che per cinque anni ha girato gli Stati Uniti saltando sui treni. |
Fino al 30 ottobre a Monopoli, in provincia di Bari, si potrà visitare la prima edizione di PhEST – Festa internazionale della fotografia, che espone soprattutto lavori di fotografi che hanno a che fare con il mar Mediterraneo e le migrazioni, ma anche storie di altre aree geografiche. Il festival è diretto dal fotografo Giovanni Troilo e prevede nove mostre. Tra queste quella di Alex Majoli, un fotografo italiano che vive e lavora a New York, dell’agenzia Magnum, che ha fotografato i migranti in Grecia. Enti Canaj, nato in Albania ma che ha vissuto in Grecia, nel suo lavoro Albania – A Homecoming (Albania – Ritorno a casa) ha raccontato il suo paese d’origine. Piero Martinello invece ha realizzato il primo di una serie di progetti fissi che verranno proposti a ogni edizione del festival, ritraendo i pescatori di Monopoli. Insieme a queste tre mostre, ci saranno anche quelle dei fotografi Driant Zeneli, Marieke van der Velden, Mattia Insolera, Michal Korta, Myriam Meloni e Anastasia Taylor-Lind. | Storie di migranti, per immagini. Raccontate nei lavori di 9 diversi fotografi, in mostra a Monopoli fino al 30 ottobre. |
Trevor Edwards si è dimesso dal suo ruolo di brand president di Nike, una sorta di numero due dell’azienda; Edwards era considerato tra i possibili successori dell’amministratore delegato Mark Parker, che manterrà l’incarico fino al 2020. La decisione di Edwards è arrivata qualche ora dopo che Nike aveva annunciato che se ne sarebbe andato ad agosto; fino ad allora Edwards lavorerà come consigliere di Parker. La notizia è stata data dal Wall Street Journal, che ha anche parlato di un documento interno in cui Mark Parker parla di recenti «comportamenti all’interno della nostra azienda che non riflettono i nostri valori centrali di inclusione, rispetto e miglioramento». Parker non ha specificato se si trattasse di Edwards o di altri dirigenti, ma considerate le dimissioni improvvise, secondo molti le due cose sarebbero collegate. Parker ha anche detto che è in corso una revisione delle risorse umane e dei metodi per denunciare eventuali problemi nell’azienda. Soltanto un anno fa Nike aveva snellito la sua organizzazione, passando da sei a quattro settori di attività, riducendo di un quarto le linee di scarpe e tagliando del due per cento i posti di lavoro, un’operazione gestita da Edwards. | Trevor Edwards, il numero due di Nike, si è dimesso. Nello stesso tempo è circolato un documento interno che parla di comportamenti inadeguati nell'azienda e secondo molti le due cose sono collegate. |
Il direttore dell’edizione italiana dello Huffington Post, Lucia Annunziata, ha pubblicato lunedì un lungo commento di bilancio sulla figura politica di Matteo Renzi da quando è al governo, riprendendo il modello di un famoso articolo di copertina del settimanale inglese Economist su Berlusconi, per giudicare se Renzi sia “adatto” a governare l’Italia. Per la ricchezza degli argomenti e per la sua severità l’editoriale di Annunziata – non nuova a giudizi negativi su Renzi e sulla novità dei suoi comportamenti – è oggi l’articolo di politica più commentato e ripreso tra giornalisti, addetti ai lavori e semplici lettori. È adatto Matteo Renzi al compito che si è preso? “Is he fit to govern?”. Mi sembra che si stia avvicinando il tempo di farsi anche su di lui la domanda che ha dannato tanti altri premier italiani, e non solo, in questa crisi che dura da ormai sei anni. Diamo per scontato la risposta da parte delle artiglierie dei Renzi-fan, diventati oggi così radicali e insultanti da far sembrare i grillini dei perfetti gentiluomini. Intorno all’inquilino di Palazzo Chigi si è formato infatti un dogma di “infallibilità”, una narrativa che passa da trionfo a trionfo , una vulgata del genere “durerà venti anni”, il mantra “a lui non c’è alternativa” ripetuto da amici e ancor più da nemici. In una sorta di sindrome di Fukuyama, autore de “la fine della storia”, presto smentito dalla storia stessa. Un leader tuttavia dura tanto quanto è efficace la sua azione di governo. E al momento Matteo Renzi , a dispetto dei molti fuochi d’artificio che circondano la sua persona, è in un punto molto critico della sua forza politica. Non è questione né di immagine né di buone maniere, di cui non ci interessa assolutamente nulla. Si tratta di risultati – materia che rimane molto ostica per il giovane presidente. | Matteo Renzi, stroncato. Da Lucia Annunziata, in un esteso e spietato editoriale. |
Da qualche giorno sulle prime pagine dei giornali si parla di una “emergenza rifiuti a Roma” e sui social network circolano le foto di alcune strade della città piene di immondizia, come già accaduto altre volte negli ultimi anni. La sindaca Virginia Raggi ha riconosciuto la “criticità” della situazione attaccando il Partito Democratico, l’amministrazione precedente e la regione, l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari ha annunciato che il sistema di raccolta, comunque, «ha tenuto», mentre le opposizioni hanno insistito sull’evidenza dei rifiuti per le strade e dell’incapacità dell’attuale amministrazione di risolvere il problema sia a lungo che a breve termine. Nelle ultime settimane la situazione sembra particolarmente grave nei quartieri nord della città, ma ci sono disagi anche in altre zone. Roma, 22 dicembre 2017. (LaPresse – Andrea Panegrossi) | Perché si parla di “emergenza rifiuti” a Roma. I cassonetti traboccano in molte zone della città, soprattutto per tre ragioni. |
Per via di chi pubblica e rilancia cose false per promuovere online l’odio e il razzismo, da alcune ore ha ripreso a circolare sui social network una vecchia foto, scattata nel giugno 2015, in cui si vedono alcuni migranti dormire nel mezzanino della stazione centrale di Milano, il piano a metà tra l’ingresso principale della stazione (quello di piazza Duca D’Aosta) e il piano rialzato da cui partono i treni. La foto viene accompagnata da didascalie che la descrivono come attuale e recente, prendendola a emblema di una situazione di questi giorni se non addirittura di “stamattina”. È falso. In realtà la foto è di tre anni fa, e non è comunque la prima volta che riprende a girare: successe già un anno fa, sempre a giugno. Tra l’altro anche la foto di tre anni fa mostrava la conseguenza di una questione che con i migranti in realtà non aveva molto a che fare. | Questa foto è stata scattata tre anni fa, non “stamattina alle 9”. E non riguarda nessuna "invasione" a Milano: ma ha ripreso a girare su internet, di nuovo, descritta come attuale. |
“Gelicidio” è una parola italiana che la maggior parte delle persone non usa con grande frequenza, ma che i giornali hanno deciso di utilizzare in questi giorni di freddo e prime nevicate, probabilmente per le stesse ragioni sensazionaliste per cui “bomba d’acqua” è stato sostituito a “temporale”. Nonostante l’assonanza con parole come “omicidio” o “femminicidio”, la parola “gelicidio” indica semplicemente un fenomeno atmosferico “per il quale l’acqua piovana, cadendo con temperatura inferiore a 0 °C (ma ancora liquida per soprafusione), si congela rapidamente a contatto degli oggetti colpiti, rivestendo tutto di ghiaccio liscio e limpido”. Ma ecco, “gelicidio” non è sinonimo di nevicata. Il fenomeno del gelicidio in Italia è piuttosto raro, ma nelle regioni del Nord non è impossibile che si verifichi. Per la maggior parte delle persone la sua manifestazione più comune è quella legata al ghiaccio che si forma sui vetri e le carrozzerie delle auto dopo una pioggia invernale. Si parla di gelicidio, però, solo se il ghiaccio si è formato in certe precise condizioni e se appare come un sottile strato di vetro (altri nomi del fenomeno indicati dall’enciclopedia Treccani sono infatti “vetrone” e “vetrato”). | Fermi tutti: cos’è il “gelicidio”? è una parola che esiste davvero e indica un preciso fenomeno atmosferico: e non ha niente a che fare con la morte e le altre parole che finiscono in -cidio. |
La National Book Foundation ha annunciato mercoledì sera i vincitori del National Book Award, uno dei premi letterari più famosi e importanti del mondo, nonostante sia riservato esclusivamente alla letteratura americana. Il premio, istituito nel 1950, è suddiviso in quattro categorie: fiction, non fiction, poesia e letteratura per ragazzi. Il romanzo vincitore è la raccolta di racconti brevi Fortune Smiles di Adam Johnson, il saggio è Between the World and Me di Ta-Nehisi Coates, per la poesia è stato scelto Voyage of the Sable Venus di Robin Coste Lewis, mentre Challenger Deep di Neal Shusterman ha ricevuto il premio della letteratura per ragazzi. L’unico libro che è stato annunciato che verrà tradotto e pubblicato in Italia è Fortune Smiles di Adam Johnson, che verrà pubblicato da Marsilio in data ancora da definirsi. Le copertine dei libri vincitori, con qualche informazione in più su argomento e autore nelle didascalie. | Chi ha vinto il National Book Award. Cioè i premi più importanti della letteratura americana: ci sono i racconti di un premio Pulitzer e una lettera di un giornalista nero al figlio adolescente. |
Sabato e domenica il presidente della Camera Roberto Fico – che ha ricevuto un mandato esplorativo da Sergio Mattarella per verificare la possibilità di formare un nuovo governo – ha incontrato le forze parlamentari che appoggiavano Giuseppe Conte prima della crisi. Aggiornando sull’esito finale dei colloqui, Fico ha spiegato che «dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto sui temi e punti programmatici per raggiungere una sintesi». Lunedì mattina è iniziato l’incontro tra Fico e i diversi capigruppo della vecchia maggioranza: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva, il partito di Matteo Renzi da cui era partita la crisi, ma il cui coinvolgimento nella nuova maggioranza sembra ormai la strada scelta per uscire dalla crisi, dopo il fallimento dei tentativi di formare una maggioranza alternativa. Fico e i capigruppo discuteranno i contenuti del programma del possibile nuovo governo, e martedì il presidente della Camera dovrà tornare al Quirinale per riferirne l’esito al presidente della Repubblica. Oggi sarà dunque una giornata di trattative e probabilmente di attesa. | La vecchia maggioranza discute di come tornare insieme. Roberto Fico sta guidando le trattative per il nuovo governo tra gli stessi partiti che appoggiavano Conte prima della crisi, compresa Italia Viva. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 14.242 nuovi casi positivi da coronavirus e 616 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 26.348 (103 in più di ieri), di cui 2.636 nei reparti di terapia intensiva (6 in meno di ieri). Sono stati analizzati 141.641 tamponi, il 10,1 per cento dei quali positivi. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 12.532 e i morti 448. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Veneto (2.134), Sicilia (1.913), Emilia-Romagna (1.563), Lazio (1.381) e Puglia (1.261). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 12 gennaio. |
L’aula del Senato ha approvato con 177 sì, 57 no e 2 astenuti il cosiddetto “emendamento canguro”, proposto dal senatore del PD Roberto Cociancich, il numero 1203, che riscrive interamente l’articolo 1 del ddl Boschi per la riforma del Senato e elimina di fatto le altre proposte di modifica. L’articolo 1 ha a che fare con le funzioni del nuovo Senato. Successivamente è stato approvato l’articolo 1 nella sua nuova formulazione, con 172 sì, 108 no e 3 astenuti. In seguito si è passati all’esame del contestato articolo 2 e degli emendamenti che sono stati ammessi (solo quelli al comma 5, ci torniamo) per il quale sono previsti sei scrutini segreti. Nella serata di giovedì 1 ottobre la discussione è stata interrotta poco dopo le 21: la seduta riprenderà alle 9.30 di venerdì. Articolo 1 La discussione sugli emendamenti all’articolo 1 ha occupato la discussione dell’aula nel pomeriggio di ieri e nell’intera mattinata di oggi, giovedì 1 ottobre. Alcuni emendamenti soppressivi dell’articolo 1, accorpati, sono stati respinti con 171 voti contro 119. Dopodiché è stato presentato un cosiddetto emendamento «canguro» da parte del senatore democratico Roberto Cociancich che assorbiva a sua volta l’emendamento di Anna Finocchiaro e che recepiva gli accordi tra maggioranza e minoranza sulle funzioni del senato, ma che in più era scritto in modo tale da essere votato tra i primi, facendo cadere, una volta approvato, tutti gli altri, compresi quelli per cui era previsto il voto segreto ammessi inizialmente dal presidente del Senato. | Ora sulla riforma del Senato si fa sul serio. L'articolo 1 del disegno di legge Boschi è stato approvato grazie a un cosiddetto "emendamento canguro" (cioè?) che ha fatto saltare decine di emendamenti. |
Venerdì, la nota società di tecnologia Microsoft ha raggiunto in borsa un valore di più di 60 dollari: un risultato notevole, dato che è il valore più alto raggiunto dall’azienda dal 1999, quando raggiunse il suo record storico nel corso di quella che divenne famosa come la bolla delle “dot-com”. Si è trattato di un picco piuttosto improvviso che ha fatto tornare l’attenzione su una delle più trascurate tra le grandi società che si occupano di nuove tecnologie. Come ha notato Vice, infatti, è da tempo che Microsoft è stata messa in ombra da nuove società, come Google, Apple, Facebook e persino Twitter, anche se molti dati raccontano che sta attraversando un ottimo periodo. | Il record di Microsoft in borsa. Ieri le sue azioni hanno avuto un picco improvviso, raggiungendo il valore che avevano durante la "bolla delle dot-com": si dice che il merito sia del nuovo amministratore delegato. |
“Acqua alta” è un’espressione che, a pensarci bene, viene associata solo a Venezia: descrive in modo rapido ed efficace quel fenomeno che si verifica quando picchi di marea particolarmente alta causano un parziale allagamento delle parti più basse di Venezia, tra cui San Marco, la sua piazza principale. Capita più volte l’anno, soprattutto in autunno e primavera, e nella maggior parte dei casi non crea disagi esagerati e, anzi, permette ai turisti dotati con macchina fotografica di fare foto diverse dal solito. Come ha scritto Venezia Today, negli ultimi giorni l’acqua alta ha raggiunto il codice gialli (per valori che si definiscono “sostenuti” e in certi punti è arrivata a oltre un metro. A fare le foto in piazza San Marco tra i tanti turisti stamattina c’era anche il fotografo Marco Bertorello. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dell’acqua alta a Venezia. Ha superato il metro ma non ha creato particolari disagi: anzi, è stata l'ottimo pretesto per alcune belle foto, relativamente insolite. |
Dal 20 novembre i bus di Londra funzionano anche grazie a un biocarburante ricavato in parte da scarti di caffè. Il biocarburante viene mischiato al normale diesel dei bus e, senza nessuna modifica ai loro motori, permette di ridurre l’inquinamento. Il carburante in parte fatto dagli scarti del caffè è stato sviluppato da Bio-bean, una startup britannica, in collaborazione con Shell e Argent Energy, una grande società britannica che produce biodiesel. Bio-bean ha detto di aver prodotto circa 6mila litri di carburante a base di caffè e che è sufficiente per far andare un bus per un intero anno: ma, ovviamente, il carburante a base di caffè deve essere mischiato ad altri carburanti tradizionali. Il New York Times ha scritto che secondo dati ufficiali, nel 2015 i bus di Londra, che sono un po’ meno di 10mila, hanno usato 240 milioni di litri di diesel in un anno. Ha poi scritto che «nonostante la loro tradizionale predilezioni per il tè, i londinesi bevono in media 2,3 tazze di caffè al giorno», che producono circa 200mila tonnellate di fondi di caffè. Arthur Kay, fondatore di Bio-bean, ha detto: «È un grande esempio di quel che si può fare quando si pensa ai rifiuti come a un risorsa da sfruttare». | C’è un po’ di caffè nel carburante dei bus di Londra. O meglio: un liquido ricavato dagli scarti di caffè dei bar, che viene poi mischiato alla tradizionale carburante diesel. |
In un periodo in cui le scelte delle reti generaliste statunitensi sembrano volersi concentrare su prodotti sicuri e non di grande originalità, una delle novità televisive del 2011 più apprezzate da pubblico e critica si chiama Homeland. È una storia di guerra, terrorismo e complotti politici internazionali basata su Hatufim, serie tv drammatica israeliana sui prigionieri di guerra, ed è prodotta per Showtime, lo stesso canale via cavo che trasmette anche Dexter, Weeds e Californication. Non è la prima volta che dalla tv israeliana viene preso spunto per la creazione di serie drammatiche di successo: In Treatment, la serie su uno psicologo e i suoi pazienti trasmessa dalla HBO, è un format israeliano. E anche in Homeland l’aspetto umano e di approfondimento psicologico dei personaggi è in primo piano. Nicholas Brody, un sergente dei marines che è rimasto prigioniero in Iraq per otto anni, viene liberato da una squadra speciale e, al ritorno negli Stati Uniti, viene accolto da eroe nazionale. Ma un’analista della CIA (Carrie Mathison, interpretata da Claire Danes) in pessimi rapporti con i suoi superiori lo sospetta di connessioni con al Qaida e comincia a indagare su di lui. Le vicende umane e professionali dei protagonisti ruotano intorno a sistemi più grandi di loro (e di noi), trattati sempre con grande realismo. | Homeland, d’azione ma sensibile. Una nuova serie tv paragonata a 24 senza le torture. |
Tra pochi giorni l’82enne Mauro Morandi, il guardiano dell’isola di Budelli, nell’arcipelago sardo della Maddalena, sarà costretto a lasciare il luogo che ha contribuito a salvaguardare per gli ultimi 32 anni e di cui era l’unico abitante. Per come ci è arrivato e per il lungo periodo che ha trascorso sull’isola, vivendoci quasi completamente in solitudine, è stato spesso descritto come il “Robinson Crusoe italiano” e la sua storia è stata raccontata in tutto il mondo: da Budelli, però, Morandi non se ne sarebbe mai voluto andare. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | La storia del guardiano di Budelli, che lascerà l’isola dopo 32 anni. Mauro Morandi arrivò un po' per caso nell'arcipelago sardo della Maddalena nel 1989, e ci rimase: ora è stato sfrattato. |
Fino al 16 settembre il Mast di Bologna ospita una mostra sulle opere dell’importante fotografo americano William Eugene Smith dedicate a Pittsburgh, Pennsylvania. Dal 1955 fotografò i lavoratori dell’industria dell’acciaio e le persone in strada, raccontandola ai tempi in cui era un importantissimo centro industriale: un progetto ambizioso che divenne uno dei più rappresentativi della sua carriera. Quello su Pittsburgh fu il primo progetto che Smith non realizzò per un giornale: voleva dedicarsi a progetti più personali e indipendenti dopo anni passati a lavorare in particolare per LIFE, la più importante rivista di fotogiornalismo dell’epoca. Nel 1955 entrò a far parte di Magnum e lo stesso anno gli venne chiesto di realizzare in tre settimane un centinaio di fotografie per un libro in occasione del bicentenario della fondazione di Pittsburgh, che stava vivendo un boom economico grazie all’industria siderurgica e alle sue acciaierie. Smith rimase a Pittsburgh un anno ma continuò a lavorarci anche nei due anni successivi, realizzando circa 20mila negativi ma non portando mai a termine il progetto. In mostra a Bologna ci sono 170 stampe di questa grandissima raccolta, provenienti dalla collezione del Carnegie Museum of Art di Pittsburgh. | Pittsburgh fotografata da W. Eugene Smith. Il più ambizioso progetto del fotografo americano è in mostra al MAST di Bologna fino al 16 settembre. |
Tra le cose più lette sul Post di questa settimana c’è la storia di Jeff Bauman, il ragazzo della foto simbolo dell’attentato di Boston. Poi gli “alieni” caduti nell’incidente di Roswell, 66 anni fa, che è stato ricordato in un doodle di Google. C’è anche una nuova cover di “Get Lucky” dei Daft Punk (ne avete sentite tante, ma questa non solo vi piacerà: cercherete immediatamente un amico a cui farla vedere). – Jeff Bauman, dopo le bombe La vita del ragazzo della foto simbolo dell’attentato alla maratona di Boston, tre mesi dopo (e la storia pazzesca dell’uomo che lo ha salvato). | Sunday Post. La storia di un sopravvissuto alle bombe di Boston, alieni e "Just Do It", tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
È morta una donna di 42 anni che era rimasta gravemente ferita nell’esplosione di una bombola a gas in un mercatino di Gela, in Sicilia, avvenuta il 5 giugno scorso. La donna è morta questa mattina nel centro trapianti Ismett di Palermo; l’olio e le fiamme avevano ferito circa il 50 per cento della superficie del suo corpo. L’esplosione, avvenuta in un furgoncino adibito a rosticceria, aveva ferito altre 15 persone. La procura di Gela procederà ora contro il proprietario del furgone anche per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. | È morta una donna ferita nell’esplosione di una bombola del gas a Gela, in Sicilia. |
Sul blog di Beppe Grillo, in vista delle elezioni politiche del 2018, è stato pubblicato il regolamento per l’elezione interna del candidato a Presidente degli Consiglio del Movimento 5 Stelle, che avverrà attraverso una votazione sulla piattaforma online Rousseau. 1) Soggetti candidabili Possono proporsi quale Candidato Premier tutti gli iscritti al sito www.movimento5stelle.it che, alternativamente: – abbiano esperito un mandato da portavoce nell’ambito di Consigli Circoscrizionali, Consigli Comunali, Consigli provinciali del Trentino Alto Adige, Consigli Regionali e del Parlamento Europeo, nonché quale Sindaco, oppure, qualora con il primo mandato in corso, abbia termine naturale del mandato entro il 28 febbraio 2018; – siano stati eletti alla Camera ed al Senato in occasione delle consultazioni elettorali del 2013; e che non si siano dimessi durante l’esercizio del mandato, non abbiano cambiato gruppo consiliare e/o parlamentare, siano in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive meglio indicati nella nota 4, 4° periodo, del Regolamento (consultabile a questo link http://www.movimento5stelle.it/regolamento/4.html), che non abbiano tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del MoVimento 5 Stelle, del suo simbolo e del suo Garante, siano attualmente parti ricorrenti e/o parti attrici in giudizi promossi avverso il MoVimento 5 Stelle e/o il suo Garante; e non abbiano mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle; e che non siano mai stati iscritti ad alcun partito. Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell’art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato. | Il regolamento per l’elezione del candidato a presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle. |
La redazione del Post è andata a Riva del Garda alla Blogfest, ha ritirato dei premi, ha ringraziato, e ha fatto tardi. Ciò malgrado non ha voluto venire meno alla consueta e apprezzata selezione settimanale delle cose migliori che il Post ha pubblicato questa settimana e per timore che la stanchezza annebbiasse l’analisi ha ritenuto di andare subito ai dati senza altre ciance. Gli articoli più letti questa settimana sono stati: | Sunday Post. È autunno, ve lo avevamo detto? Il meglio del Post questa settimana. |
L’UNESCO è un’agenzia delle Nazioni Unite che ha tra i suoi obiettivi la protezione di luoghi dal significativo valore storico, culturale e ambientale. Attualmente i siti UNESCO patrimonio dell’umanità sono 1.073 e si trovano in 167 paesi (l’Italia è quello che ne ha di più). Ogni anno l’UNESCO valuta quali nuovi posti inserire nella sua lista: quest’anno sono state fatte trentatré proposte, venti delle quali sono state approvate. Dei venti nuovi luoghi nel patrimonio UNESCO, 17 sono siti storici o culturali e tre sono parchi naturali; tre sono in Africa, nove in Asia (tra la Turchia e il Giappone), quattro in Europa, tre in America e uno in Oceania. In Italia ce n’è parte di uno – non è a Venezia, ma c’entra Venezia; ce n’è poi un altro in cui gli italiani hanno dato un proprio contributo, quando avevano delle colonie. Dentro a ogni foto c’è la descrizione del perché quel posto è stato selezionato dall’UNESCO | I 20 nuovi luoghi protetti dall’UNESCO. Ce n'è uno in Italia, per un pezzo almeno, e un altro dove un tempo c'era una colonia italiana: quanti ne avete visitati?. |
Tra le migliori foto di animali della settimana ce n’è una con il giocatore di basket Dwayne Wade, guardia NBA dei Miami Heat, che stringe le pinne a un delfino nel parco acquatico di SeaWorld, a San Diego. Sempre nel filone “animali giocosi” c’è anche il primo piano (molto ravvicinato) di una tigre che lecca il vetro della gabbia che la separa dal fotografo. Poi, un ragazzino molto sorpreso mentre guarda una lucertola con una lente di ingrandimento e un lemure con un’aria altrettanto sorpresa (anche se i lemuri hanno quasi sempre un’espressione simile). Cambiando genere, c’è una bellissima foto di un colibrì in volo, un cane che sembra avere un gran mal di testa e un cucciolo di leone bianco (perché lo sappiamo che alla fine siete dei sentimentali). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Qua la mano. Famosi giocatori NBA che stringono le pinne ai delfini, lemuri molto sorpresi e tigri viste da vicinissimo, tra le migliori foto di animali della settimana. |
In uno dei video che più sono circolati online questi giorni, l’analista Robert E. Kelly, professore di relazioni internazionali che lavora in Corea del Sud, viene interrotto dai suoi due figli piccoli durante un collegamento via Skype con BBC.Il video è particolarmente divertente per diverse ragioni, fra cui la camminata buffa della bambina che entra nella stanza e l’imbarazzo evidente di Kelly: un altro dei motivi per cui il video è così divertente è che a un certo punto si vede una donna precipitarsi dentro la stanza e cercare in tutti i modi di portare via i bambini. La donna si chiama Jung-a Kim, è sudcoreana ed è la moglie di Kelly, ma in molti – compreso anche qualche giornale – l’hanno scambiata per una tata o una babysitter per via dei suoi tratti asiatici, sulla base di uno stereotipo un po’ sgradevole. Nei paesi occidentali non è raro che le donne che provengono dal sudest asiatico trovino lavoro come tate o badanti, ma negli stessi paesi sono spesso presenti migliaia di altre donne che studiano all’università, oppure hanno dovuto trasferirsi proprio per ragioni lavorative. Nel video, inoltre, non c’era nessun elemento che suggerisse che Jung-a Kim fosse una tata, dato che compare solamente per pochi secondi, senza parlare o interagire con Kelly: nonostante questo, in molti sui social network hanno supposto che fosse una dipendente di Kelly, e fra loro anche qualche giornale (fra cui Time, che successivamente ha corretto il proprio articolo). Phil Yu, un popolare blogger americano che si occupa soprattutto di discriminazioni e stereotipi sugli asiatici, ha spiegato al Los Angeles Times che «secondo lo stereotipo, le donne asiatiche sono servili, passive e impiegate in qualche ruolo di servizio; le persone hanno fatto subito questa supposizione». | Il video dell’analista di BBC interrotto dai figli ha anche un lato triste. La donna che si precipita a portare i bambini fuori dalla stanza è stata scambiata da molti per la tata, per via dei suoi tratti asiatici: invece è sua moglie. |
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha detto che una commissione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (il DAP, uno dei quattro dipartimenti in cui si divide il suo ministero) indagherà su tutte le settanta carceri dove ci sono state rivolte nel 2020. Durante la sua relazione alla Camera sui pestaggi avvenuti il 6 aprile dello scorso anno nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e condotti da agenti di polizia penitenziaria contro 300 persone detenute, Cartabia ha detto che «occorre un’indagine ampia, perché si conosca quello che è successo in tutte le carceri nell’ultimo anno dove la pandemia ha esasperato tutti». La ministra ha poi spiegato che la commissione ispettiva visiterà tutti gli istituti penitenziari dove si sono verificati «i gravi eventi del marzo 2020, per valutare la correttezza dei comportamenti delle guardie carcerarie». – Leggi anche: Cosa dice l’inchiesta sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere | Una commissione interna indagherà su tutte le carceri dove ci sono state rivolte nel 2020, ha detto la ministra Marta Cartabia. |
La situazione del trasporto pubblico è molto negativa nel Sud, va un po’ meglio al Nord (con Milano che è un’eccezione) ed è comunque molto indietro rispetto agli altri grandi paesi europei. Queste conclusioni emergono da uno studio sul trasporto pubblico in Italia realizzato da Ferrovie dello Stato, la più importante società italiana di trasporto ferroviario, in collaborazione con il centro di analisi e consulenza The European House – Ambrosetti. Lo studio, molto ricco e articolato, si divide in tre parti: una di analisi sullo stato del trasporto pubblico in Italia, una di casi di studio su come funzionano le cose in altre grandi città europee e una di consigli, suggerimenti e simulazioni su come potrebbe o dovrebbe cambiare la gestione del trasporto pubblico in Italia. Nella prima parte, quella di analisi, sono presentati moltissimi dati che danno una fotografia del trasporto pubblico in tutta Italia, nelle più importanti città e nelle città metropolitane. Quello che dicono i numeri è, in larga parte, quello che si sente dire spesso su come vada il trasporto pubblico italiano, ma diversi dati sono comunque piuttosto impressionanti. Qui abbiamo raccolto le cose più interessanti. | Un po’ di numeri sul trasporto pubblico in Italia. Con qualche eccezione (Milano), non va benissimo: lo usiamo sempre di meno e siamo ancora troppo legati agli autobus. |
Giovedì 20 settembre alle 15 a Pisa i rettori delle università italiane chiederanno ufficialmente scusa per il silenzio e la complicità che gran parte del mondo dell’Accademia dimostrò verso il regime fascista. Proprio ottant’anni fa, nel 1938, il regime fascista emanò la prima delle leggi razziali, che ordinava l’esclusione delle persone ebree dalle scuole e l’epurazione dalle università dei professori e dei ricercatori identificati come ebrei; solo nell’ateneo di Pisa furono espulsi venti docenti e quasi trecento studenti. La prima delle leggi razziali venne firmata da re Vittorio Emanuele III, nella sua tenuta di San Rossore a Pisa. La “Cerimonia del ricordo e delle scuse” – così è stato chiamato l’evento – si terrà nel cortile del palazzo della Sapienza, luogo simbolo dell’Università di Pisa. Il discorso principale lo pronuncerà il rettore Paolo Mancarella: parlerà davanti ai rappresentanti della Conferenza dei rettori, ai rettori delle altre università e a nome dell’intera Accademia italiana. Ci saranno i rappresentanti delle comunità ebraiche nazionali: la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, risponderà al rettore con un suo messaggio. Parteciperà con un video Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto, e sarà letto un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla fine, sarà scoperta una lapide in ricordo dell’evento. Il conduttore della cerimonia, che sarà trasmessa in streaming dalle 14.30, sarà Francesco Costa, giornalista e vicedirettore del Post. | L’Università italiana chiederà scusa per la sua complicità con il fascismo. A Pisa, dove ottant'anni fa il re firmò la prima delle leggi razziali che ordinava l’esclusione delle persone ebree da scuole e atenei. |
Tergiversiamo quando, per non rispondere a una domanda imbarazzante o insidiosa, proviamo a sviare il discorso; quando tardiamo a prendere una decisione, e intanto tentiamo una scusa o un pretesto; quando, per sottrarci a un dovere o a una responsabilità, ricorriamo a sottigliezze o cavilli. Diversi fra i giovani da noi interpellati sul significato di tergiversare, e ai quali abbiamo chiesto di indicarne uno o più sinonimi ed esempi, ci hanno risposto discutere («Due persone che tergiversano»), chiacchierare («Tergiversammo tutto il pomeriggio»), insistere, raggirare e molto altro. Il primo sinonimo di tergiversare che viene generalmente in mente è temporeggiare. Include la parola tempo, ed equivale perciò a dire prendere tempo. Altri termini per riferirsi a una persona che non sa decidersi, che tarda a scegliere o ad agire, sono indugiare, esitare, tentennare, titubare, nicchiare. La parola etimologicamente più vicina a temporeggiare è la prima dell’elenco, indugiare, che contiene il riferimento a una sospensione temporale: risale al latino plurale indutiae, il cui primo significato era “tregua, armistizio”. | Cosa vuol dire “tergiversare”. La terza parola spiegata bene non ha niente a che fare con discutere o chiacchierare, come pensano molti. |
Negli ultimi giorni i quotidiani sono tornati a occuparsi del magistrato Luca Palamara, coinvolto in un’inchiesta della procura di Perugia, e del contenuto delle intercettazioni e delle chat presenti sul suo telefono e acquisite dall’inchiesta, che riguardano diversi politici e soprattutto altri magistrati. I contenuti delle intercettazioni non sembrano essere penalmente rilevanti, ma con la loro divulgazione hanno iniziato ad avere diverse conseguenze dal punto di vista disciplinare all’interno del CSM e altri risvolti politici, oltre a riaprire discussioni sulla legittimità della trasmissione ai giornali di intercettazioni telefoniche ottenute all’interno di inchieste giudiziarie. A fine aprile la procura di Perugia – competente per le indagini sui magistrati di Roma – ha notificato la chiusura delle indagini al magistrato Luca Palamara, ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM, l’organo di autogoverno della magistratura) ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM, il principale organo di rappresentanza dei magistrati). Palamara rischia di andare a processo ma i tempi della decisione non sono chiari a causa dell’attuale sospensione di molte attività giudiziarie per l’emergenza coronavirus. | Perché si riparla del caso Palamara. Le conseguenze giudiziarie sembrano attenuarsi, ma la pubblicazione delle intercettazioni da parte di diversi giornali sta diventando il classico ventilatore. |
Le nostre abitudini sotto le feste non sono così cambiate nel corso di un secolo, come raccontano bene queste vecchie foto natalizie scattate a Londra dagli anni Trenta in poi. Certo qui da noi non c’è l’asta al mercato per aggiudicarsi il tacchino migliore, mentre il “Christmas pudding” – un dolce con frutta secca e candita, decorato con un rametto di agrifoglio e servito flambé – è sostituito da pandoro e panettone. La frenetica corsa ai regali non è molto diversa da allora, però, e i grossi sacchi smistati alle poste e nelle stazioni ferroviarie degli anni Trenta fanno pensare ai pacchetti che abbiamo spedito online a parenti e amici lontani. I bambini impalati davanti alle vetrine di giocattoli ci sono ancora, come ci sono le feste allegre tra i colleghi, quelli che distribuiscono doni in beneficenza e, anche se li vediamo poco, i soldati che tornano a casa, magari con un addobbo sotto braccio, per passare qualche giorno in famiglia prima di ripartire. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Vecchie foto di Natale a Londra. Non tutto è cambiato dagli anni Trenta: una raccolta di foto in bianco e nero con tacchini, addobbi e la corsa ai regali dell'ultimo minuto. |
Il nome dell’architetto Stefano Boeri, fratello dell’economista Tito altrettanto citato nello stesso contesto, circola da anni rispetto alla ricerca di un candidato del centrosinistra al ruolo di sindaco di Milano. Si parlò di lui anche prima delle scorse elezioni, nell’eterna (e disastrosa) ricerca di qualcuno realmente competitivo nei confronti della consolidata supremazia milanese del centrodestra. Ogni volta si rifà il giro dei nomi, dall’immancabile Ferruccio De Bortoli all’altrettanto immancabile Umberto Veronesi, e ogni volta lui finisce nel mazzo. Anche stavolta avevano circolato parecchi nomi, dal magistrato Livia Pomodoro a Lucia Castellano, direttore del carcere di Bollate, mentre Giuliano Pisapia avanzava la prima candidatura nell’area del centrosinistra e il PD discuteva della data in cui tenere le elezioni primarie. Ora pare che ci siamo sul nome di Boeri, stando a quanto scrive Repubblica. Quando i dirigenti locali del Partito democratico glielo hanno fatto conoscere, qualche settimana fa, Pierluigi Bersani ha dato il via libera all’operazione Milano 2011, senza esitazioni. “Lui” è Stefano Boeri, 54 anni, architetto. Il (probabile) candidato sindaco alle elezioni della prossima primavera, il prescelto per sfidare Letizia Moratti, che alla fine del primo mandato presenta un bilancio che perfino Pdl e Lega, al di là delle dichiarazioni di facciata, considerano magro. Bersani e Boeri si sono visti e probabilmente si rivedranno a breve, quando l’architetto milanese sarà di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti. Un vertice dal quale il principale partito d’opposizione aspetta di conoscere la decisione finale di Boeri, la sua scelta definitiva su quel «progetto civico» – una candidatura che nasca fuori dal perimetro dei partiti, capace di “legare” esperienze e risorse diverse provenienti dalla città, dalle professioni, dall’economia, dal sociale – che è lo schema di gioco scelto per vincere in una metropoli che i democratici, dopo molti anni e molti insuccessi, giudicano nuovamente «contendibile». | Sarà Boeri il candidato del PD per Milano? il Corriere lo intervista, Repubblica scrive che Bersani ha già approvato la scelta dell'architetto come candidato sindaco. |
Nel decreto Genova è stato inserito un nuovo condono oltre alla norma che permette di sanare abusi edilizi nell’isola di Ischia. Il nuovo condono riguarda i 140 comuni colpiti dal terremoto in Centro Italia del 2016. Grazie a questa modifica, al momento della richiesta di contributi per la ricostruzione della propria casa danneggiata sarà possibile richiedere un condono per abusi edilizi non dichiarati per un totale che può arrivare fino al 20 per cento della cubatura dell’immobile. In casi estremi, i proprietari di una palazzina di cinque piani potrebbero quindi chiedere il condono di un intero piano costruito abusivamente. In caso di abusi pari o inferiori al 5 per cento della cubatura non sarà nemmeno necessario presentare richiesta di condono. Saranno condonabili tutti i lavori eseguiti fino al 24 agosto 2016, la data delle prime scosse. | Nel decreto Genova è stato inserito un nuovo condono. Permette di sanare piccoli abusi edilizi nei comuni colpiti dal terremoto del 2016 in Centro Italia, ma secondo qualcuno ha maglie troppo ampie. |
Durante la puntata di Ballarò di ieri sera Anna Finocchiaro del PD ha sintetizzato quello che qualunque esperto di politica e Costituzione sapeva benissimo in questi giorni sull’inconsistenza della ipotesi di scioglimento della sola Camera dei Deputati, e ha suggerito a Maurizio Gasparri di prepararsi meglio. | “Una genialata!”. Anna Finocchiaro ieri sera a Ballarò ha perso la pazienza con Maurizio Gasparri. |
A mesi di distanza dai giorni in cui il coronavirus faceva delle stragi nelle strutture per anziani del Nord Italia, le case di riposo e le RSA hanno ricominciato ad aprire le aree comuni, permettendo un po’ di socialità agli ospiti, che da qualche mese sono tornati anche ad avere visite in presenza dai propri parenti, tra molte precauzioni e protezioni. Il ricordo delle settimane di marzo e aprile in cui mancava tutto a partire dalle mascherine, e il virus nelle case di riposo si comportava come «un cerino in un pagliaio», è ancora vivo e doloroso per chi ha perso un proprio caro o ha lavorato in una delle strutture colpite dall’epidemia. Ma da allora tante cose sono cambiate, e ora chi si occupa di RSA condivide un cauto ottimismo sulle prospettive per i prossimi mesi. Ottimismo subordinato però a una condizione, condivisa un po’ da tutti nel settore: che occorre continuare ad applicare un gran rigore alle visite dall’esterno. Soprattutto con l’avvicinarsi dei mesi invernali, il modo migliore di proteggere gli anziani nelle RSA dal coronavirus è impedire che entri nelle strutture. «Il virus nelle case di riposo è stato portato dall’esterno: trovo pretestuosa la polemica sulle limitazioni alle visite dei parenti, la prudenza vuole che si stia molto attenti» spiega Franco Massi, presidente di UNEBA, la principale organizzazione di categoria del settore sociosanitario e assistenziale. | Come andrà stavolta nelle RSA. Abbiamo parlato con medici ed esperti per capire come affronteranno l'autunno le strutture che assistono gli anziani: tutti si sentono più preparati che a marzo, ma a una condizione. |
Domani, domenica 28 maggio, ci sarà uno sciopero dei piloti e dei controllori di volo iscritti ai sindacati CUB Trasporti, USB, Confael e Assovolo: lo sciopero riguarderà i voli di molte tratte nazionali e internazionali e durerà dalle 10 alle 18 (qui c’è una lista dei voli cancellati). Saranno previste come al solito delle fasce di garanzia in cui gli aerei voleranno regolarmente dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. In aggiunta a questo sciopero ci saranno anche delle agitazioni a carattere locale indette da RSA Enav che coinvolgeranno gli aeroporti di Padova, Pescara e Ancona dalle 13 alle 17. È attivo numero verde 800650055 per verifica stato del volo, riprotezioni e rimborsi. Tutte le info https://t.co/TsVGIqgd68 pic.twitter.com/qfbSVDzMI3 | Lo sciopero degli aerei di domenica 28 maggio: le cose da sapere. Durerà 8 ore e riguarderà molte tratte nazionali e internazionali: ci saranno però alcune fasce orarie di garanzia. |
Il 13 gennaio l’amministratore delegato di TIM, Marco Patuano, ha presentato al pubblico l’ambizioso progetto per la nuova sede della società, che occuperà le cosiddette “torri Ligini” nel quartiere EUR a Roma: ovvero un complesso di quattro edifici costruiti negli anni Cinquanta e che, nonostante il loro valore architettonico, sono state abbandonate negli ultimi anni dopo essere state per lungo tempo la sede del ministero delle Finanze. Le “torri Ligini” (chiamate anche “torri di Ligini”, comunque dal nome del loro progettista) erano state disegnate e costruite negli anni Cinquanta come parte del progetto di decentralizzazione di molti edifici governativi attuato in quegli anni. All’EUR, il quartiere di Roma nato negli anni Trenta per ospitare un’esposizione universale che poi non si fece – e a cui appartengono alcune delle più interessanti e ammirate architetture di quegli anni – furono costruite le nuove sedi per diversi ministeri; all’architetto romano Cesare Ligini (1913-1988) fu affidata la supervisione del progetto per la nuova sede del ministero delle Finanze. Ligini si occupò della definizione dei tratti fondamentali del progetto, tra cui la pianta e la volumetria degli edifici, che poi fu curato da lui stesso e altri tre architetti. Il complesso è composto da cinque diversi edifici, due più bassi e tre più alti (le cosiddette torri, di 17 piani) e occupa una superficie di 65mila metri quadri. | Il progetto TIM per le “torri Ligini”. Un importante complesso architettonico degli anni Cinquanta, da tempo abbandonato, sarà la nuova sede romana dell'azienda. |
Calando è un libro illustrato del disegnatore spagnolo Roger Olmos e pubblicato in Italia dalla casa editrice Logos, che lo ha presentato alla Fiera del libro per ragazzi, organizzata a Bologna dal 30 marzo al 2 aprile. Il libro racconta con le sue immagini i pensieri e ricordi di un uomo anziano, così come sono percepiti e vissuti da sua moglie. L’età, la solitudine e i silenzi sono descritti in modo toccante e malinconico, esprimendo bene l’affetto e la delicatezza tra i due. Quella di Calando è una storia che potrebbe non sembrare adatta ai ragazzi, ma le illustrazioni di Olmos sanno raccontarla in modo diretto, comprensibile e mai troppo triste. Roger Olmos è nato a Barcellona nel 1975 e ha illustrato e disegnato le copertine di oltre 50 libri spagnoli e internazionali, specializzandosi in quelli destinati a bambini e ragazzi. Ha lavorato anche per riviste e giornali e i suoi disegni sono stati esposti per tre volte alla Mostra degli Illustratori della Fiera del libro di Bologna. Nel 2008 ha vinto il Lazarillo de Álbum Ilustrado, uno dei più importanti premio spagnoli per la letteratura dell’infanzia. Sempre con Logos ha pubblicato anche Senzaparole, contro lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali, e Storia del bambino buono/storia del bambino cattivo, ispirato ai due racconti omonimi di Mark Twain. Olmos, che oltre a disegnare i libri insegna anche come farlo, ha spiegato che: | La vita di due anziani, in un libro per ragazzi. Raccontata per immagini in "Calando" dal disegnatore spagnolo Roger Olmos. |
Aggiornamento del 14/10: Auditel ha deciso di sospendere per due settimane la diffusione sull’ascolto televisivo dopo che, a causa di un errore, era stata svelata l’identità di parte del campione usato per le rilevazioni statistiche. Il Consiglio di amministrazione della società ha anche spiegato che nei prossimi mesi provvederà a sostituire tutto il campione, che sarà anche allargato in modo da permettere rilevazioni più affidabili. *** | I nuovi guai di Auditel. A causa di un problema tecnico è stata svelata l'identità di buona parte del campione statistico usato per rilevare gli ascolti televisivi, che ora potrebbero non essere più accurati. |
A una settimana di distanza dalla scoop di Gizmodo, la vicenda legata al nuovo iPhone si arricchisce di nuovi particolari. Alcuni agenti del Rapid Enforcement Allied Computer Team (REACT) hanno fatto irruzione nella casa di Jason Chen, l’editor della testata che aveva svelato fattezze e caratteristiche del nuovo modello dello smartphone prodotto da Apple. Nel corso dell’operazione, la task force ha sequestrato quattro computer e due server per risalire all’autore della transazione che ha consentito a Gizmodo di entrare in possesso del nuovo iPhone. Stando alle informazioni fino a ora raccolte, REACT non avrebbe ancora condotto alcuna indagine sul materiale sequestrato in seguito alla richiesta della difesa del sito web di applicare la “Shield Law Defense”, legge che consente ai giornalisti di non fornire informazioni sulle loro fonti. Le autorità della contea di San Mateo hanno confermato a TechCrunch che le indagini continuano, ma al momento non sono state sollevate accuse nei confronti di alcun protagonista della vicenda. | L’ombra di Apple nella perquisizione per l’iPhone. Il materiale sequestrato non è stato ancora analizzato, Gizmodo rivendica il diritto di non rendere pubbliche le fonti che hanno reso possibile lo scoop. |
Dalle 7 di questa mattina in Italia si sta votando per il referendum costituzionale in cui gli elettori devono decidere se approvare o respingere la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento e proposta dal governo Renzi (qui ci sono tutte le informazioni utili). L’affluenza alle 12 era di poco superiore al 20 per cento e dopo le 19 uscirà un nuovo dato aggiornato. I seggi chiuderanno alle 23 e solo dopo quel momento inizierà lo scrutinio dei voti, anche quello delle schede consegnate per posta dall’estero. In molti si stanno chiedendo quando si sapranno i primi risultati: in questo referendum c’è solo un quesito e lo scrutinio – che si potrà seguire in diretta sull’apposito sito del ministero dell’Interno – sarà quindi piuttosto rapido. In più, non c’è quorum: non serve quindi che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto. Per prima cosa, subito dopo la chiusura dei seggi, arriveranno gli exit poll: cioè i sondaggi compiuti chiedendo a chi ha appena votato cosa ha votato. A volte ci prendono, seppur con un margine di errore; altre volte no. Le televisioni e i siti internet potranno parlare di exit poll solo alla chiusura dei seggi, per non influenzare il voto. In base alla velocità con cui saranno scrutinate le prime schede, arriveranno poi le proiezioni: più o meno intorno a mezzanotte. Le proiezioni sono calcoli fatti dagli istituti di statistica, che in base alle schede già scrutinate proveranno a capire quale potrebbe essere il risultato. Intorno a mezzanotte dovrebbero invece iniziare ad arrivare i dati reali, pubblicati e costantemente aggiornati sul sito del ministero dell’Interno: dopo la chiusura dei seggi sono necessarie alcune operazioni burocratiche, e solo una volta concluse si può effettivamente iniziare lo spoglio vero e proprio. | Quando si sapranno i risultati del referendum? i seggi chiuderanno alle 23; subito dopo ci saranno gli exit poll e da mezzanotte circa le prime proiezioni. |
Il premio Nobel per la letteratura del 1917 fu assegnato a pari merito a due scrittori danesi: Henrik Pontoppidan e Karl Adolph Gjellerup. Il primo è considerato l’esponente più rappresentativo della narrativa naturalista in Danimarca, il secondo è quasi sconosciuto nel suo paese: quando vinse il Nobel Gjellerup viveva in Germania, scriveva principalmente in tedesco e già non era considerato un autore danese dai suoi connazionali. C’è un paese però, e non è la Germania, dove Gjellerup è molto famoso e una delle sue opere, il romanzo di ispirazione buddista Il pellegrino Kamanita, continua a essere letta: la Thailandia. Su The Open Bar, il blog della casa editrice americana Tin House, lo scrittore e traduttore thailandese Noh Anothai racconta che in Thailandia brani tratti da Il pellegrino Kamanita sono presenti nelle antologie delle scuole superiori e che il Ministero dell’istruzione lo ha inserito nella lista dei 100 libri che ogni thailandese dovrebbe leggere. La storia di questo romanzo e del suo autore ricorda quella del cantautore americano Sixto Rodriguez, protagonista del documentario Sugar Man: senza aver mai raggiunto il successo negli Stati Uniti, nel 1997, a più di cinquant’anni e dopo aver abbandonato la musica da circa vent’anni, Rodriguez scoprì di essere molto famoso in Sudafrica, dove alcune sue canzoni erano diventate inni contro l’apartheid. | L’improbabile successo di un premio Nobel danese in Thailandia. Da quelle parti un romanzo del 1906 dello scrittore Karl Adolph Gjellerup, sconosciuto nel suo paese, viene letto tuttora a scuola. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | La grande famiglia della SIAE. Sergio Rizzo racconta l'azienda in cui il commissario ha 90 anni, il 42 per cento dei dipendenti sono parenti, non esiste un contratto di lavoro e si perdono barche di soldi. |
Sul sito del Movimento 5 Stelle è apparso nei giorni scorsi questo testo, intitolato “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento”. Il codice di comportamento per i parlamentari del M5S si ispira alla trasparenza nei confronti dei cittadini attraverso una comunicazione puntuale sulle scelte politiche attuate con le votazioni in aula. I parlamentari dovranno mantenere una relazione con gli iscritti tramite il recepimento delle loro proposte durante l’arco della legislatura. L’obiettivo principale dei parlamentari eletti è l’attuazione del Programma del M5S, in particolare per i principi della democrazia diretta come il referendum propositivo senza quorum, l’obbligatorietà della discussione parlamentare con voto palese delle proposte di legge popolare e l’elezione diretta del parlamentare. | Il “codice di comportamento” dei parlamentari del M5S. Niente alleanze con altri partiti, niente "onorevole", stipendi da 5.000 euro lordi e comunicazione in mano a Grillo. |
Giovedì 18 dicembre in Senato è proseguita la discussione della legge di stabilità, quella che una volta si chiamava finanziaria e che contiene buona parte delle voci di spesa previste dal governo per il prossimo anno. I senatori hanno approvato diverse modifiche durante la seduta, introducendo per esempio la possibilità di ricorrere a un “election day” a maggio, in modo da tenere nelle stesso giorno le previste elezioni per sette regioni e oltre mille comuni, risparmiando in questo modo circa 100 milioni di euro. È stato votato anche un emendamento per mantenere invariato l’insieme di tasse sulla casa (TASI). Durante la discussione c’è chi ha seguito attentamente i lavori e chi si è distratto, guardandosi anche un pezzo delle partite della Juventus e del Napoli in Serie A. Oggi, sempre al Senato, sarà presentato invece il “maxiemendamento” del governo sul quale il governo porrà un voto di fiducia, per accorciare i tempi ed evitarsi imprevisti. È stato anticipato che il provvedimento conterrà circa l’80 per cento delle cose approvate in Commissione e per il resto alcune novità. Le opposizioni hanno protestato per i tempi stretti e il voto di fiducia, che rende più difficile l’approvazione di altri emendamenti alla legge di stabilità. | Le foto di giovedì in Senato. Durante la discussione della legge di stabilità c'è chi ha seguito i lavori con qualche sbadiglio e chi ha preferito guardarsi la Juve sul tablet. |
A Genova sono proseguite anche nella notte tra venerdì e sabato, in particolare tra le 2 e le 3, le forti piogge che nella notte precedente avevano causato l’esondazione di tre torrenti – Bisagno, Fereggiano e Sturla – e la morte di un uomo di 57 anni nella zona di Brignole. Un altro torrente, il Ruscarolo, è straripato causando disagi e allagamenti a Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli. Non c’è notizia di nuovi feriti, ma molte zone della città sono rimaste allagate e le acque dei torrenti hanno invaso scantinati e negozi. Diversi sottopassaggi sono rimasti chiusi per impraticabilità. I temporali si sono spostati verso il Golfo del Tigullio e il Golfo Paradiso. Lo stato di allerta idrogeologica 2 – il massimo livello per la Liguria – annunciato nella tarda mattina di venerdì è stato prolungato fino alle 24 di lunedì (dopo un primo prolungamento fino alle 12 di sabato), e riguarda le città di Genova, Savona e La Spezia, e alcune aree interne nei comuni di Genova e La Spezia. Nella notte nella zona del Valpolcevera, a Genova, sedici famiglie hanno dovuto abbandonare le loro case in seguito al crollo di un muraglione, causato dalle infiltrazioni di acqua. Le forti piogge hanno interessato nella notte scorsa anche le zone di Recco, Portofino, Chiavari e Rapallo, dove il torrente Boate è a rischio esondazione. Altri corsi d’acqua che hanno raggiunto livelli critici sono il fiume Entella e il torrente Lavagna. | Genova continua a essere allagata. Nella notte tra venerdì e sabato ci sono state nuove forti piogge: il massimo livello di allerta è stato prolungato fino alle 24 di lunedì. |
L’Open night della scuola di scrittura Belleville di Milano (via Poerio 29) inizierà alle 17 di mercoledì 13 giugno e continuerà fino alle 22. L’ingresso è libero (non occorre prenotazione). I principali insegnanti incontreranno gli studenti e daranno informazioni sui corsi della Scuola annuale di Scrittura e sulla nuova edizione di Scrivere di notte, i corsi serali previsti per l’autunno. Abbiamo chiesto agli insegnanti della scuola di consigliare tre libri da leggere nei prossimi mesi. Di seguito le scelte di Walter Siti, Luca Sofri, Marcello Fois, Bianca Pitzorno, Laura Pariani, Marco Rossari, Marco Balzano, Edgardo Franzosini, Benedetta Centovalli, Stefano Izzo, Federico Baccomo, Edoardo Brugnatelli, Cristina Tizian, Marco Vigevani, Sandrone Dazieri e Giacomo Papi. | 47 libri per l’estate. I consigli degli insegnanti della scuola Belleville e un invito all'Open night ?del 13 giugno. |
Il fumettista americano Matt Furie ha vinto una causa contro il sito di estrema destra Infowars e il suo gestore, il conduttore radiofonico complottista Alex Jones, per l’uso non autorizzato del personaggio Pepe the Frog nei meme di estrema destra. Infowars e Jones dovranno dare a Furie 15mila dollari (13mila euro) di risarcimento. Furie aveva creato Pepe the Frog (letteralmente “Pepe la Rana”) come personaggio del fumetto Boy’s Club nel 2005. In Boy’s Club Pepe e altri animali/mostri antropomorfi suoi coinquilini vivono varie avventure da universitari. Inizialmente Pepe divenne un meme su MySpace e successivamente sul sito per la condivisione di immagini 4chan, fino a che nel 2015 cominciò a essere utilizzato dalla cosiddetta alt-right americana, inizialmente in associazione con Donald Trump. | Il creatore di Pepe the Frog ha vinto una causa contro il sito di estrema destra che usava il personaggio come meme. |
La mattina di lunedì 15 settembre 2008, il Wall Street Journal titolava a sei colonne in prima pagina: «Crisi a Wall Street, Lehman in bilico Merrill in vendita e AIG in cerca di soldi». Per sua sfortuna, il quotidiano era andato in stampa poco prima che Lehman Brothers, una delle più grandi banche d’affari di New York, entrasse ufficialmente sotto tutela fallimentare, il che era avvenuto esattamente all’una e quarantacinque di notte. La mattina, quando gli operatori di borsa si resero conto con orrore che il Wall Streett Journal, e quasi tutti gli altri quotidiani finanziaria, avevano mancato la notizia del decennio, il Dow Jones (il principale indice della borsa di New York) perse più di 504 punti, il crollo più alto dal 17 settembre 2001, il primo giorno di scambi dopo l’attentato alle Torri gemelle. Anche se il fallimento di Lehman Brothers non fu la causa principale della crisi, quel giorno fu il momento in cui divenne chiaro che, molto presto, la crisi avrebbe raggiunto proporzioni globali. Lehman Brothers era stata fondata nel 1850 da Henry Lehman, un emigrato tedesco di origine ebraica, e i suoi discendenti mantennero il controllo della banca fino al 1969. Dopo più di un secolo di storia gloriosa, dal 1984 al 1994, la banca fu sotto il controllo di American Express. Quando riacquistò l’indipendenza, sotto la guida di Richard Fuld (l’amministratore delegato che l’avrebbe porta al fallimento) Lehman divenne in breve una delle più importanti e spregiudicate banche d’affari del paese. Per la precisione, divenne la quarta in ordine di grandezza: davanti a Bear Stearns e dietro, nell’ordine, a Goldman Sachs, Morgan Stanley e Merrill Lynch. A differenza delle banche commerciali, che raccolgono il risparmio dei privati e concedono prestiti, Lehman, come le altre banche d’affari, faceva soprattutto consulenza ad altre società, le aiutava nel collocamento di azioni o di obbligazioni in borsa e investiva il proprio denaro e il denaro altrui. | Il fallimento di Lehman Brothers. La storia di come la banca d'investimento dichiarò bancarotta, dopo settimane di trattative frenetiche, e tutti si accorsero che la crisi era cominciata davvero. |
Giovedì 3 aprile il Parlamento Europeo ha votato a favore dell’abolizione delle tariffe del roaming per i cellulari all’estero, cioè il prezzo aggiuntivo che dobbiamo pagare all’operatore telefonico quando ci troviamo in un paese diverso dal nostro. L’abolizione del roaming internazionale avverrà entro la fine del 2015 e fa parte di un regolamento più ampio che tra le altre cose prevede più garanzie per quanto riguarda la cosiddetta “net neutrality”, il principio secondo cui tutto il traffico sulla Rete deve essere trattato allo stesso modo senza penalizzazioni o favoritismi arbitrari, soprattutto da parte di chi fornisce le connessioni (provider). Roaming Il Commissario europeo per l’agenda digitale, Neelie Kroes, nel maggio del 2013 aveva tenuto un discorso al Parlamento europeo, chiedendo una serie di riforme allo scopo di abolire il roaming internazionale e rendere più aperto il mercato europeo delle telecomunicazioni. Il piano era stato criticato da molti operatori telefonici, preoccupati dalla possibilità di perdere fino al 5 per cento dei loro ricavi in mancanza delle tariffe per il roaming. Le società di telecomunicazione europee avevano comunque chiesto all’Unione Europea nuove regole per facilitare le fusioni tra operatori, creando aziende più grandi e in grado di muoversi più facilmente in un contesto europeo e non solo nazionale. L’antitrust europea aveva però fatto intendere di non essere favorevole a grandi fusioni, che potrebbero portare alla creazione di società con posizioni dominanti che condizionerebbero la concorrenza. | La fine del roaming in Europa. Il Parlamento europeo ha votato la sua abolizione entro la fine del 2015 e ha riaffermato il principio della "net neutrality": ora manca il voto del Consiglio dei ministri europei. |
Melania e Ivanka Trump non erano vestite a lutto durante la visita a papa Francesco avvenuta il 24 maggio: portavano abiti neri e accollati e la veletta in testa perché sarebbe l’abbigliamento previsto dal cerimoniale delle udienze private con il papa. Secondo il protocollo del Vaticano, infatti, quando vengono ricevute dal papa le donne dovrebbero indossare abiti formali, accollati, lunghi fin sotto al ginocchio e con le maniche lunghe, e portare un velo nero sulla testa. C’è un’eccezione che riguarda le regnanti cattoliche, cioè al momento la regina Letizia di Spagna e l’ex regina Sofia di Spagna, la regina Mathilde del Belgio e l’ex regina Paola del Belgio, la granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo: regine e principesse devono vestirsi allo stesso modo, ma in bianco invece che in nero, e questa regola è nota come “privilegio del bianco”. Non sarebbe concesso alla principessa Charlène di Monaco, che però ha indossato un abito bianco corto, con veletta bianca, quando è stata ricevuta dal papa nel 2013: non sono, insomma, indicazioni tassative. Tra le cose da evitare ci sono anche i gioielli troppo vistosi (le collane di perle per esempio sono ammesse) e le borse troppo grandi; il rosso e il viola sono i colori che più di tutti andrebbero evitati, dato che nella liturgia cattolica sono associati a periodi particolari, come la Quaresima o il Venerdì di Pasqua. Tuttavia le regole stabilite dal protocollo non sono più obbligatorie dagli anni Ottanta: per questo molte donne capi di stato o mogli di capi di stato sono andate in udienza dal papa indossando abiti di altri colori, oppure mettendosi vestiti neri ma senza portare la veletta in testa. Alcune donne, come la cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno seguito il protocollo per la loro prima udienza ma poi hanno smesso di farlo nelle successive. | Le donne dal papa devono andare per forza vestite di nero? no, c'è un protocollo vaticano che lo richiede ma non è obbligatorio: tante lo fanno lo stesso, come le Trump, altre no. |
Sarà un’altra giornata con l’Italia divisa in due, meteorologicamente parlando: al Nord, in particolare sul versante occidentale, ci saranno piogge e freddo, mentre al Sud le temperature continueranno a essere piuttosto alte e il cielo sarà prevalentemente sereno. Al Nord le regioni che saranno colpite dal maltempo saranno Liguria e Piemonte, dove i temporali potranno essere anche molto intensi: sul resto delle regioni il cielo sarà nuvoloso e saranno possibili rovesci sparsi. Al Centro pioverà soprattutto su alto Lazio, Toscana e Sardegna meridionale; al Sud ci sarà invece sole pieno, a eccezione di isolati piovaschi nel trapanese. Il meteo a Roma | Le previsioni del meteo per giovedì 24 ottobre. Dove pioverà e dove no, che alla fine è quello che interessa più o meno a tutti. |
Il disegnatore romano Zerocalcare ha pubblicato stamattina sul suo blog una storia che tratta “un argomento destinato ad alienarmi le simpatie di una fetta di pubblico”, ovvero il rapporto tra un genitore tecnologicamente incapace e un figlio che pazientemente (almeno i primi dieci minuti) cerca di chiarire i suoi dubbi: secondo Zerocalcare è questo il vero cuore del conflitto generazionale in questo paese, “non l’articolo 18”. Zerocalcare scrive sul suo blog e collabora con alcuni giornali. Ha pubblicato due libri: La profezia dell’armadillo nel 2011 e Un polpo alla gola nel 2012. | I vecchi che usano il pc. L'annosa questione del confronto generazionale sulla tecnologia, spiegata da Zerocalcare. |
La grande area pianeggiante a forma di cuore su Plutone potrebbe nascondere un oceano sotterraneo, che spiegherebbe tra le altre cose perché il pianeta nano mostra sempre la stessa faccia alla sua luna Caronte. Almeno questa è l’ipotesi di due ricerche scientifiche pubblicate sull’ultimo numero di Nature, realizzate utilizzando i dati forniti dalla sonda spaziale New Horizons della NASA, che l’anno scorso ha compiuto un volo ravvicinato di Plutone, consentendoci di osservarne la superficie come mai era stato possibile prima. Le prove dell’esistenza dell’oceano sono indirette, ma sembrano confermare le ipotesi formulate negli ultimi decenni dagli astronomi sulla presenza di uno strato liquido all’interno del pianeta nano, e dimostrerebbero che gli oceani sotterranei sono comuni anche nei corpi celesti che si trovano nella parte più esterna e remota del nostro Sistema Solare. Sputnik Planitia Le prove sull’esistenza dell’oceano sotterraneo di Plutone sono state raccolte analizzando il lobo occidentale della pianura a forma di cuore sul pianeta nano, chiamato informalmente Sputnik Planitia, che ha una larghezza massima intorno ai 1.000 chilometri. Questa regione è particolare: invece di essere grinzosa e con crateri come il resto della superficie di Plutone, è ricoperta da uno strato di azoto ghiacciato più chiaro e sostanzialmente liscio, con pochissimi crateri e asperità. Secondo i ricercatori, la Sputnik Planitia è fatta così perché è il luogo in cui anticamente avvenne un impatto con un altro corpo celeste, che causò la formazione di una grande depressione nella quale in seguito si stratificarono nuovi banchi di ghiaccio più giovane. Finora nessuno aveva però formulato una spiegazione convincente sulla posizione di questa regione, nei pressi dell’equatore del pianeta nano e in allineamento quasi perfetto con Caronte. | C’è un oceano sotto Plutone? i dati forniti dalla sonda New Horizons della NASA suggeriscono che il pianeta nano cambiò la sua inclinazione forse a causa di un mare sotterraneo. |
Mercoledì il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella Costituzione, e che era stato approvato a fine marzo dalla commissione Affari costituzionali del Senato: un passo che è stato considerato molto importante dalle forze politiche che avevano avanzato la proposta. Per la modifica in Costituzione saranno necessarie in totale quattro letture, quindi dovrà passare ancora due volte alla Camera e una al Senato. Il disegno di legge prevede la modifica della Costituzione agli articoli 9, 41 e 117: nel primo, in cui attualmente si precisa che «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica», è prevista in particolare l’aggiunta del riferimento alla «tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni». Ci sono stati 224 voti favorevoli e nessun voto contrario; si sono astenuti 23 senatori di Fratelli d’Italia e Azione, che sostiene che nel disegno di legge manchi un riferimento allo sviluppo sostenibile. | Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità in Costituzione. |
In una gara di nuoto poche frazioni di secondo possono essere determinanti per battere gli avversari e arrivare primi alla fine della vasca, e ogni variabile per spostarsi più velocemente in acqua conta, oltre alla forza fisica. Negli anni sono state studiate e perfezionate diverse soluzioni, compreso l’impiego di costumi idrodinamici, ma ora uno studio presentato alla conferenza annuale dell’American Physical Society Division of Fluid Dynamics (Portland, Oregon) suggerisce che sono le mani la via verso una nuotata più veloce. Il fisico Willem van de Water della Eindhoven University of Technology, Paesi Bassi, ha costruito con i suoi colleghi una serie di mani e braccia artificiali utilizzando una stampante 3D, per valutare l’influenza delle posizioni delle dita quando si nuota. Nei vari modelli, indice, medio, anulare e mignolo erano aperti tra di loro con una diversa angolazione: 0°, 5°, 10°, 15° o 20°, mentre il pollice era mantenuto sempre nella stessa posizione. I ricercatori hanno poi messo i modelli all’interno di una galleria del vento, per valutare la resistenza posta dalle mani artificiali all’aria, escludendo in questo modo le interferenze che si sarebbero registrate in acqua a causa delle onde superficiali. | Un trucco per nuotare più velocemente. Dipende da quanto si aprono le dita, ha osservato un gruppo di fisici facendo qualche esperimento. |
Giovedì 16 gennaio è iniziato a Park City, nello Utah, il Sundance Film Festival, il festival di cinema indipendente più importante del mondo. Quella in corso è la trentesima edizione del festival, che terminerà domenica 26 gennaio. Quest’anno i film in cartellone sono 118, selezionati tra 12.218 proposte e realizzati da registi di 37 diverse nazionalità. I film in concorso sono 34 mentre le prime assolute saranno 97. Tra i film da tenere d’occhio ci sono Happy Christmas di Joe Swanberg (Drinking Buddies) con Lena Dunham e Anna Kendrick; Infinitely Polar Bear di Maya Forbes con Zoe Saldana e Mark Ruffalo che interpreta un padre bipolare che cerca di riconquistare, Song One con Anne Hathaway e Johnny Flynn. L’attrice Elizabeth Moss è presente con due film: Listen Up Philip di Alex Ross Perry, e The One I Love di Charlie McDowell, la storia di una coppia che cerca di salvare il proprio rapporto. | Facce da Sundance. Quanti attori conoscete tra quelli che hanno partecipato al più famoso festival di cinema indipendente?. |
Questa settimana esce Les Misérables, diretto da Tom Hooper (quello di Il discorso del re) e basato sull’omonimo musical tratto dal romanzo di Victor Hugo. Il film, che dura due ore e 40 minuti e ha ottenuto 8 nomination agli Oscar 2013, tra cui quella per il miglior film, è ambientato nella Francia del Diciannovesimo secolo e racconta la storia dell’ex detenuto Jean Valjean, che sotto falso nome diventa un fortunato imprenditore e sindaco di una città della provincia francese. Valjean è però ricercato dal crudele poliziotto Javert per aver violato la libertà condizionata. The Impossible, di Juan Antonio Bayona, è un film spagnolo girato in inglese tra la Spagna e la Thailandia, ed è ispirato alla storia vera di una famiglia colpita dallo tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano, mentre si trovava in vacanza per Natale. Looper, diretto da Rian Johnson, ha come protagonisti Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis, che interpretano lo stesso personaggio rispettivamente da giovane e trent’anni dopo, Joe, un killer che lavora per la criminalità organizzata nel 2044, uccidendo su commissione persone mandate indietro nel tempo da un prossimo futuro, l’anno 2074. Esce infine The Last Stand – L’ultima sfida, del regista sudcoreano Kim Ji-Woon. Il film racconta la storia di uno sceriffo, interpretato da Arnold Schwarzenegger, che conduce una vita tranquilla al confine tra l’Arizona e il Messico fino a quando un pericoloso narcotrafficante riesce a fuggire dal tribunale in cui è sotto processo e a scappare verso il confine messicano. | I film della settimana. Un musical di quasi tre ore e un film ispirato a una storia vera dopo lo tsunami del 2004, tra gli altri: tutti i trailer. |
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