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Una nuova ricerca da poco pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Clinical Investigation ha messo in dubbio alcune delle conoscenze sul sale da cucina (cloruro di sodio), suggerendo che i suoi effetti sul nostro organismo siano sensibilmente diversi da quelli ipotizzati finora dai medici. Lo studio ha rilevato, per esempio, che mangiare cibi molto salati non fa aumentare necessariamente la sete e che in alcune circostanze può aiutare a dimagrire. Il lavoro di ricerca, durato anni e coordinato da Jens Titze dell’Università Vanderbilt (Tennessee), ha attirato l’interesse di nutrizionisti e ricercatori, che invitano comunque a non sottovalutare gli effetti dannosi derivanti da un consumo eccessivo di sale. Titze ha iniziato a interessarsi agli effetti del sale da cucina sulla salute nel 1991, quando durante un corso universitario vide alcuni dati su una simulazione effettuata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), per la quale un equipaggio aveva vissuto per 28 giorni all’interno di una piccola capsula, simile a quelle inviate in orbita. Il test aveva lo scopo di comprendere le reazioni psicologiche dei partecipanti e la loro capacità di mantenere buoni rapporti, in una condizione sociale anomala. Oltre alla salute mentale dell’equipaggio, i medici pensarono anche a quella fisica raccogliendo campioni di urine e sangue. Osservando i dati, Titze notò che i volumi di urina cambiavano sensibilmente e con una certa ciclicità ogni 7 giorni, invece di essere pressoché costanti come ci si sarebbe aspettato. | Forse sul sale sappiamo cose sbagliate. Una nuova ricerca, durata anni, dice che assumerne molto non fa aumentare la sete e fa dimagrire (ma c'è una fregatura). |
Sono state prodotte tre nuove versioni di Barbie, la famosa bambola realizzata dall’azienda californiana Mattel. I nuovi modelli, a differenza di quelli classici, hanno proporzioni fisiche e taglie più realistiche: in passato l’azienda era stata criticata per avere proposto un canone di bellezza legato all’eccessiva magrezza, che secondo i detrattori avrebbe contribuito a diffondere e radicare modelli sbagliati e pericolosi per la salute tra le bambine. Le tre nuove versioni saranno messe in vendita nel corso delle prossime settimane e sono già disponibili per essere preordinati nel negozio online di Mattel (che consegna anche in Italia). I nomi dei nuovi modelli di barbie sono “curvy” (“formosa”), “petite” (“minuta”) e “tall” (“alta”). Seppure di poco, le proporzioni della Barbie classica erano già cambiate negli ultimi anni, in seguito ad alcuni aggiustamenti decisi da Mattel che aveva accolto alcune delle critiche alla sua bambola eccessivamente longilinea. L’azienda ha comunque sempre sostenuto di offrire un modello femminile positivo e moderno, dimostrato dalle varie versioni di Barbie disponibili, con professioni di ogni tipo dal medico alla donna di affari, passando per Barbie astronauta (anche se è stato osservato che le Barbie che fanno lavori “prestigiosi” costano di più di quelle che fanno lavori meno qualificanti). Uno dei dirigenti dell’azienda alcuni anni fa sostenne che il corpo della bambola era fatto in quel modo “non per essere realistico, ma per permettere alle bambine di svestirla e rivestirla più facilmente”. | Le nuove bambole Barbie, più realistiche. Rispondendo alle critiche degli ultimi anni, Mattel ha aggiunto al modello classico tre nuove versioni: "curvy", "petite" e "tall". |
Pochi giorni fa Asha, un esemplare femmina di elefante asiatico, è stata spostata di zoo in Giappone a causa della sua gravidanza. Asha ha 38 anni e partorirà la prossima primavera: se tutto andrà bene, diventerà l’elefante asiatico più vecchio di sempre ad avere sostenuto con successo una gravidanza. Nella città cinese di Yaan, nella provincia sud-occidentale dello Sichuan, il centro locale per la conservazione e la ricerca di panda giganti ha messo in posa per i fotografi diversi cuccioli di panda giganti, tutti nati quest’anno: per la precisione 23. La manifestazione bestiale più strana della settimana è stata però la “Festa della Transumanza” a Madrid: alcuni pastori spagnoli hanno portato centinaia di pecore in città per difendere il diritto a usare le strade per la transumanza, la migrazione con la quale gli animali vengono spostati dai pascoli estivi in montagna a quelli di pianura, in cui rimangono durante l’inverno. Questo diritto venne sancito dal re di Castiglia nel 1273, ma negli anni l’usanza si è ridotta a causa dallo sviluppo urbano e delle pratiche di allevamento stanziale in aree delimitate, che è molto più economico del pascolo libero. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Ho solo le pinne!. Manciate di cuccioli di panda giganti e centinaia di pecore per le strade di Madrid, tra le foto bestiali della settimana. |
Tra pochi mesi ci sarà l’anniversario del primo allunaggio, quando gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sulla Luna: i primi esseri umani a esplorare un mondo diverso dal nostro. La missione dell’Apollo 11 – ambiziosa quanto folle, a ripensarci oggi – fu un successo e mantiene il record di moltissime “prime volte” per i due astronauti e il loro collega Michael Collins (non scese sulla Luna) che la compirono. Tra i loro primati, ci fu anche quello di essere le prime persone a fare i loro bisogni sulla Luna a centinaia di migliaia di chilometri di distanza dalla Terra. Come i colleghi che li avrebbero seguiti nelle successive missioni lunari, anche Armstrong e Aldrin lasciarono sulla Luna buste contenenti cacca, pipì e altri fluidi: ora alcuni ricercatori pensano che sarebbe interessante recuperarli, per capire se qualcosa sia sopravvissuto e comprendere meglio se e come possa funzionare la vita fuori dal nostro pianeta. | Dovremmo recuperare la cacca che abbiamo lasciato sulla Luna. Il suo studio potrebbe darci informazioni preziose su come resistono forme di vita in mondi diversi dal nostro. |
Una delle console per videogiochi più famose e influenti di sempre uscì sul mercato giapponese il 21 aprile 1989, esattamente 30 anni fa: era il Game Boy, il dispositivo portatile che la società giapponese Nintendo riuscì nel decennio successivo a mettere in mano a decine di milioni di bambini, ragazzi e adulti in tutto il mondo, grazie a un design essenziale, a un’estrema praticità e a una serie di giochi diventati memorabili per almeno un paio di generazioni, da Tetris a quelli dei Pokémon. Ci furono diverse persone dietro al Game Boy: la più importante fu probabilmente Gunpei Yokoi, un ingegnere elettronico di Nintendo che un giorno vide in treno un uomo d’affari pacioccare coi tasti del suo orologio a schermo LCD. Lì ebbe l’intuizione di un dispositivo portatile che permettesse di giocare sfruttando quel meccanismo essenziale: qualche tasto, uno schermo. C’era già qualcosa del genere: l’azienda statunitense Mattel produceva una linea di giochi, LED, che funzionava intorno a uno schermo con una serie di luci fisse che si accendevano e spegnevano. E soprattutto c’era il Microvision, una ingombrante console a cartucce intercambiabili con un piccolo schermo LCD. | 30 anni fa usciva il Game Boy. Storia e fortuna di una delle console più vendute di sempre, perché una delle più essenziali. |
È stato presentato oggi a Cannes, fuori concorso, The Beaver, il film diretto da Jodie Foster con Mel Gibson nel ruolo di protagonista: che si dice arrivi stasera per la proiezione col tappeto rosso eccetera. È invece in concorso Le Havre, diretto dal finlandese Aki Kaurismaki ma girato in Francia e in francese, lingua che il regista non parla: nonostante il limite, non ha mancato di divertire pubblico e giornalisti durante la conferenza stampa sul film, a cui si è presentato con una finta sigaretta in bocca «perché l’ha fatto Johnny Depp, e Johnny Depp è un mio amico». Il film racconta la storia di uno scrittore reinventatosi lustrascarpe e del suo rapporto con un ragazzino extracomunitario, emigrato clandestino, che aiuta a raggiungere sua madre. L’altro film in concorso è Pater, pellicola francese diretta da Alain Cavalier. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cannes, è arrivata Jodie Foster. Facce di divi al martedì. |
La compagnia aerea britannica British Airways ha annunciato che i dati e le informazioni di pagamento, con carta di credito, di circa 380mila suoi clienti sono state violate a causa di una vulnerabilità nel suo sito e nella sua applicazione. Il furto di informazioni è iniziato il 21 agosto scorso ed è proseguito fino al 5 settembre, quando i tecnici di British Airways se ne sono accorti e hanno rimosso l’errore. Tra le informazioni esposte e sottratte ci sono nomi, indirizzi (email e di residenza), nonché dettagli sulle carte di credito utilizzate dai clienti della compagnia aerea per acquistare i biglietti. British Airways sta inviando email a tutti i clienti interessati, dove chiarisce che altri dati sensibili come i dettagli sui documenti non sono stati compromessi. La società ha presentato le proprie scuse, invitando i clienti a consultare le proprie banche per sostituire e rinnovare le carte di credito, per motivi di sicurezza e di precauzione. Il CEO di British Airways, Alex Cruz, ha detto di essere in attesa di rapporti più dettagliati prima di prendere provvedimenti, ma ha comunque annunciato che la compagnia aerea potrebbe rifondere i clienti nel caso di un danno economico subìto dopo il furto delle informazioni di pagamento. | Un errore nel sito e nell’app di British Airways ha permesso il furto di dati e informazioni sulle carte di credito di 380mila passeggeri. |
Nell’ultima puntata della trasmissione Le Iene il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha sminuito la presenza di alcune costruzioni abusive sui terreni di proprietà del padre Antonio, definendole edifici in rovina risalenti alla Seconda guerra mondiale. Secondo quanto scoperto dalla trasmissione, però, almeno uno degli edifici è in realtà un villino con patio coperto, dove almeno fino a pochi anni fa si trovava una piscina smontabile e si tenevano feste e cene alle quali avrebbe personalmente partecipato lo stesso Di Maio, come testimoniato da alcune fotografie. Ministro @luigidimaio, e questi fabbricati abusivi? Lei “aiutava” in quei magazzini? E quella villetta che lei si ricorda come “una stalla”? C’è poi un’altra domanda da chiarire nella terza puntata dell’inchiesta di Filippo Roma e @marcoocchipintj #LeIene https://t.co/nke10n2Owp | Di Maio ha mentito alle Iene? nel corso di un'intervista andata in onda ieri ha definito "vecchia stalla" un villino abusivo con piscina in cui la sua famiglia organizzava feste e cene. |
A Dresda apre il prossimo venerdì il rinnovato Museo di Storia Militare, dentro una caserma di 135 anni fa usata allora dai soldati del Kaiser Guglielmo. Il nuovo progetto è stato curato da Daniel Libeskind, uno dei più famosi e illustri architetti contemporanei, e mostra in facciata una vistosa scelta di segnalare il nuovo intervento grazie a una sorta di prua acuminata di vetro, cemento e acciaio che attraversa il fronte del vecchio palazzo neoclassico. L’intervento è costato 62 milioni di euro ed era iniziato nel 2004. A Londra, intanto, il gallerista Jay Jopling ha presentato la terza immensa sede della sua rinomata galleria White Cube, che apre mercoledì con una grande inaugurazione. La ristrutturazione di un magazzino di Bermondsey, sud di Londra, è costata circa 12 milioni di euro. La galleria occupa un’area di oltre 5 mila metri quadri, il più grande spazio espositivo privato in Europa. | Architetture d’arte. A Dresda apre un nuovo museo progettato da Daniel Libeskind, a Londra la terza sede (enorme) di una delle più famose gallerie d'arte del mondo. |
Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, resteranno agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Firenze Angela Fantechi, respingendo la richiesta di revoca dell’avvocato della coppia. La Procura di Firenze aveva espresso il suo parere contrario, ritenendo ancora necessaria la misura cautelare. Due settimane fa Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano stati messi agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze sul fallimento di almeno tre cooperative collegate ad “Eventi6”, società fondata da Tiziano Renzi. I due, indagati insieme a una terza persona, sono accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. La madre di Matteo Renzi, Laura Bovoli, sarà processata anche a Cuneo per concorso in bancarotta documentale per via di alcuni legami fra la società Eventi6, di cui era amministratrice, e l’azienda cuneese Direkta. | I genitori di Matteo Renzi resteranno agli arresti domiciliari, ha deciso la gip di Firenze. |
Non ci sono più i primo-ottobre di una volta neanche in Italia – e ogni regione comincia un giorno diverso – figuriamoci nel mondo, dove stagioni, costumi, temperature, didattiche diverse, hanno sempre creato calendari scolastici indipendenti. Non esiste, insomma, il “primo giorno di scuola mondiale”, però il simbolo del primo giorno di scuola quello è forte dappertutto, così come le metafore extrascolastiche successive. In Italia milioni di bambini e studenti finiscono le vacanze in questi giorni e ricominciano ad accalcarsi davanti ai portoni delle scuole, che poi è l’immagine che abbiamo sempre presente del primo giorno di scuola: buffo, no?, se ci pensate. Il primo giorno di scuola è costituito da un cospicuo numero di ore passate dentro un edificio scolastico, eppure quello a cui ci fa pensare sempre sono quei pochi minuti lì fuori, prima. Forse c’entrano il Sabato del villaggio, o il fascino dei preliminari: o più banalmente, fuori ci sono più testimoni. Dopo, una volta dentro, è subito conto dei giorni che mancano all’altro. All’ultimo giorno di scuola. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Primo giorno di scuola. Immagini da tutto il mondo di un momento che è un simbolo, una metafora, un modo di dire e uno spingersi molto. |
Anche questa settimana le persone famose da fotografare in giro a eventi e occasioni mondane sono meno del solito, come ci ha ormai abituato questo anno di pandemia. In particolare modo sono diminuite parecchio le apparizioni di attori e attrici: gli unici tre rappresentanti della categoria presenti nella raccolta sono Michael Shannon, Noma Dumezweni (che potrebbe riconoscere chi di recente ha guardato la serie tv The Undoing) e Hunter Schafer (stessa cosa per Euphoria), alla cerimonia dei Gotham Awards, premi statunitensi per il cinema indipendente. Al tempo stesso nelle ultime settimane si è affacciato un nuovo genere di gente da fotografare: quella di chi si fa vaccinare dal coronavirus. Nei giorni scorsi è stato il turno del primo ministro albanese Edi Rama, del presidente statunitense eletto Joe Biden e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Tra le foto notevoli non tanto per la celebrità dei soggetti ma per la peculiarità dell’immagine valeva invece la pena includere i politici statunitensi Vicky Hartzler e Michael Waltz, che consegnano pizze ai soldati della Guardia Nazionale a protezione del Congresso. Per concludere con Rafael Nadal e Serena Williams, tra i tennisti arrivati in Australia in vista degli Australian Open: gli atleti e il loro staff dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni, e potranno uscire dalle loro stanze d’hotel solo per cinque ore al giorno per gli allenamenti, se risultano negativi al coronavirus. | Celebripost. Hunter Schafer, Serena Williams e politici che si fanno vaccinare, tra le persone che valeva la pena fotografare in settimana. |
Il Museo di Storia Naturale di New York ospita da qualche settimana la mostra “The Ultimate Predator”, l’ultima di una serie di iniziative divulgative per raccontare i dinosauri illustrando le nuove scoperte che hanno portato a rivedere molte cose sulle caratteristiche che avevano questi animali, che dominarono il nostro pianeta fino alla loro estinzione di massa 66 milioni di anni fa. I curatori della mostra di New York, per esempio, hanno organizzato l’esposizione tenendo conto delle conferme più recenti sull’aspetto di alcuni grandi dinosauri, compreso il più famoso e temuto di tutti: il Tyrannosaurus rex. Invece di avere la pelle squamosa come una lucertola, i modelli esposti sono ricoperti da uno strato di piume lunghe e strette, che ricordano quasi le setole di altri animali. | Com’erano davvero i dinosauri. Piume, colori sgargianti e corpi più tozzi: fotografie da una mostra al Museo di Storia Naturale di New York. |
Aggiornamento del 26 gennaio: i guai tecnici di Netflix sono durati circa un’ora: ora il servizio funziona regolarmente. *** | Netflix è tornato a funzionare. |
Ieri durante l’audizione dei Murdoch alla Camera dei Comuni per il caso News International un uomo di nome Jonnie Marbles ha lanciato contro Rupert Murdoch un piatto di plastica pieno di schiuma da barba, costringendo la commissione a sospendere la seduta per qualche minuto e Rupert Murdoch a togliere la giacca prima di proseguire l’audizione. | Storie di torte in faccia. Da Nicolas Sarkozy a Bill Gates e Pippo Baudo, altri episodi di celebrità colpite dal trattamento Murdoch, diciamo. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | I “laici credenti” di Futuro e Libertà. Il manifesto "antilaicista" firmato da 35 parlamentari in cui si parla di " famiglia naturale costituita da due persone di sesso diverso". |
Grazie agli smartphone e ai tablet Internet è ormai accessibile praticamente ovunque (va bene, con cospicui coni d’ombra dovuti alle inadeguatezze di copertura), tuttavia la maggior parte delle informazioni viaggia ancora principalmente via cavo grazie alla fibra ottica. Lunghissimi cavi corrono sotto l’asfalto delle nostre città e attraversano gli oceani per portare in frazioni di secondo i dati, che si trasformano poi in pagine web, applicazioni per gli smartphone e altri contenuti. Per dare un’idea di come è fatta questa enorme rete della Rete, quelli della rivista Fortune hanno lavorato insieme con gli esperti di GeoTel Communications, una società che si occupa di mappare la posizione dei cavi in fibra ottica e di raccogliere altre informazioni geografiche, legate ai sistemi per mettere in comunicazione le persone. La collaborazione ha portato alla creazione di una mappa che mostra come è fisicamente disposta sul nostro pianeta l’intricata rete di cavi responsabile di buona parte del funzionamento di Internet. | La mappa di Internet. Com'è distribuita la fitta rete di lunghissimi cavi che mettono in comunicazione i continenti, e vi fanno leggere queste parole. |
Martedì ci sarà maltempo un po’ dappertutto, con pioggia su tutto il Nord e temporali sulle coste liguri, su quelle adriatiche e in Sardegna. Nevicherà sulle Alpi a partire dai 500-600 metri e sui rilievi laziali-abruzzesi dal primo pomeriggio. Pioggia abbondante anche al Sud in Campania e in Molise dal mattino, dal pomeriggio anche sulla Basilicata tirrenica e la Calabria nordoccidentale. Nel pomeriggio lievi piogge anche in Sicilia. Le temperature massime si abbasseranno nella pianura padana e si alzeranno sull’Appennino centrale e ionico. *** Le mappe e le previsioni arrivano dal sito dell’Aeronautica Militare, quello che dovete visitare se volete previsioni affidabili (e leggermente aggiornate rispetto a quelle di questo articolo) e stare alla larga da allarmismi inutili. | Le previsioni meteo per martedì 8 dicembre. Dove pioverà e dove no, che è la cosa che ci interessa di più. |
I BAFTA, i premi di cinema e tv assegnati ogni anno dalla British Academy of Film and Television Arts, sono stati dati domenica sera con una cerimonia alla Royal Albert Hall di Londra, un famoso teatro a base circolare che si trova sul lato sud di Hyde Park e che ospita spesso concerti ed eventi cinematografici. I BAFTA sono i premi più importanti per il cinema e la televisione nel Regno Unito, e dopo gli Oscar sono tra i premi più importanti del mondo. In molti si aspettavano che quest’anno vincesse tutto l’arcidiscusso La La Land, il musical con Ryan Gosling ed Emma Stone, battendo forse il record di nove BAFTA di Butch Cassidy dal 1971. I premi invece sono stati distribuiti tra 15 film diversi, compresi Manchester By the Sea (Miglior attore protagonista per Casey Affleck e Miglior Sceneggiatura originale) e Lion (Miglior attore non protagonista per Dav Patel e Miglior sceneggiatura non originale): La La Land ha comunque vinto il premio per il miglior film, quello per la Miglior attrice (Emma Stone), per le Migliori musiche, la Miglior fotografia e quello per la Miglior regia (Damien Chazelle). Qui trovate la lista di tutti i premi assegnati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Chi ha vinto cosa ai BAFTA 2017. Ai premi britannici del cinema e della tv è andato bene "La La Land" (sorpresa!) ma anche "Manchester by The Sea" e "Lion". |
I lavori di raddrizzamento della Costa Concordia sono iniziati dopo le 8 del mattino di lunedì 16 settembre, e proseguiranno ancora nella notte per riportare il relitto della nave in assetto verticale. Diretta streaming – Gli ultimi aggiornamenti | Costa Concordia, le foto di lunedì. Le immagini dei lavori all'isola del Giglio man mano che arrivano, ed è diventato buio. |
È stato inaugurato a Middlesbrough, nel nord-est dell’Inghilterra, il gigantesco retino da farfalle creato da Anish Kapoor, l’artista inglese di origine indiana di cui si è parlato molto in queste settimane per il suo grande progetto di torre per le olimpiadi londinesi del 2012. La struttura è costata 2,7 milioni di sterline e nei prossimi anni sarà collegata ad altre quattro sculture che insieme formeranno l’opera d’arte più grande del mondo. Kapoor ha detto che montarla è stato come accordare un pianoforte gigante e complicato: la rete traccia 49 curve di ampiezze diverse, distribuite su 64 diversi punti longitudinali. | L’opera d’arte più grande del mondo. Dopo il discusso progetto della torre per le olimpiadi di Londra 2012, Anish Kapoor inaugura un gigantesco retino da farfalle. |
Lo scorso 12 gennaio è andata in onda la prima puntata di True Detective, una nuova serie televisiva prodotta da HBO, l’emittente televisiva statunitense famosa per le sue serie di alta qualità (tra le tante: The Wire, I Soprano, Six Feet Under, The Newsroom, Game of Thrones). La serie, arrivata alla sua quinta puntata su otto previste, sta avendo grande successo, soprattutto grazie alle ottime interpretazioni dei suoi protagonisti, Woody Harrelson e Matthew McConaughey, a una scrittura intensa e ricchissima di sfumature e a una costruzione molto cinematografica rispetto ai canoni di una serie televisiva. | Che cos’è “True Detective”. Le cose da sapere sulla nuova serie tv della HBO con Woody Harrelson e Matthew McConaughey, di cui parlano tutti benissimo (ma proprio benissimo). |
È uscito il primo trailer di “Cinquanta sfumature di grigio”, il film tratto dal best seller erotico di E. L. James (qui chi l’ha evitato nel 2012 può leggerne un estratto). Il film, diretto da Sam Taylor-Johnson, parla della relazione fra Anastasia Steele (interpretata da Dakota Johnson), impacciata e inesperta ventunenne, e Christian Grey (Jamie Dornan), brillante miliardario di ventisette anni dal passato ombroso e dai gusti sessuali creativi. Negli Stati Uniti uscirà il 14 febbraio 2015. La data di uscita in Italia non è ancora stata definita. | Il primo trailer di “Cinquanta sfumature di grigio”. Negli Stati Uniti uscirà il 14 febbraio 2015. |
Netflix produrrà venti episodi di Disenchantment (“disillusione”), una serie tv d’animazione per adulti a cui lavorerà Matt Groening, il creatore dei Simpson e di Futurama. La serie sarà ambientata a Dreamland (“terra dei sogni”), una specie di mondo medievale, e la protagonista sarà Bean, una principessa alcolizzata accompagnata, tra gli altri, da un elfo. I primi 10 episodi dovrebbero arrivare nel 2018. Groening ha detto che si parlerà di «vita, morte, amore e sesso e di come continuare a ridere in un mondo pieno di sofferenza e di idioti». Netflix has announced a new "New Epic Fantasy Animated Series" from Matt Groening called Disenchantment. Debuts 2018. pic.twitter.com/D8NsJnnMrP | Netflix produrrà una nuova serie d’animazione di Matt Groening. |
Cecilia Gentile e Giovanna Vitale di Repubblica hanno controllato le dichiarazioni scritte da Beppe Grillo in un recente post sul suo blog, intitolato “I 43 successi di Virginia Raggi e del Movimento 5 Stelle per Roma”, per verificare la loro affidabilità e aderenza ai fatti. Hanno scoperto che in alcuni casi Grillo ha utilizzato “dati falsi” oppure ha fatto ricorso a mezze verità, nascondendo parte dei problemi. Il post di Grillo fa inoltre riferimento ad alcuni “successi” che non sono il frutto del lavoro della giunta Raggi, ma di decisioni già assunte in passato, soprattutto dalla precedente amministrazione di Ignazio Marino. La versione di Grillo «Stanziati 430 milioni di euro per il trasporto pubblico locale». È il primo dei 43 successi che Grillo pubblica sul suo blog. Non si specifica altro. Né è possibile chiedere chiarimenti perché al telefono non rispondono né l’assessora alla Mobilità Linda Meleo, né il suo addetto stampa, né il responsabile della comunicazione di Atac Giuseppe Noia. Al quarto punto Grillo pubblica «l’individuazione di fondi per 10 milioni di euro che verranno distribuiti ai municipi per interventi su strade e viabilità». | Le cose che dice Grillo sui successi di Raggi non tornano molto. Repubblica ha controllato la storia dei "43 successi" della giunta di Roma con i risultati effettivamente ottenuti, scoprendo diverse inesattezze. |
David Fincher compie 50 anni e per essere uno che ha fatto solo nove film, può dirsi soddisfatto. Nato il 28 agosto del 1962, Fincher con il cinema ha cominciato presto, facendosi assumere da uno studio di produzione di cortometraggi a soli diciotto anni. Nel 1983 è entrato alla Industrial Light & Magic, una società che si occupa di effetti speciali, e ha collaborato alla postproduzione di Indiana Jones e il tempio maledetto e Il ritorno dello Jedi (quando era piccolo, abitava accanto a George Lucas, d’altra parte). Il passaggio definitivo alla regia è arrivato con l’ingresso alla Propaganda Films, una società di produzione di video musicali e pubblicitari, per cui hanno lavorato anche altri grandi registi come Spike Jonze e Michel Gondry. | I cinquant’anni di David Fincher. Da The Social Network ad Alien3: filmografia per trailer di un regista famosissimo, anche se ha fatto solo nove film. |
L’Italia e la Polonia sono gli unici paesi europei ad aver minacciato Pfizer di avviare azioni legali in seguito alla temporanea riduzione di vaccini consegnati dall’azienda statunitense. Venerdì scorso, Pfizer ha comunicato all’Italia e a tutti gli altri paesi europei che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio sarebbero state consegnate meno dosi rispetto a quelle previste. L’8 per cento in meno, per la precisione, come scritto da AP. Eppure l’Italia ha minacciato azioni legali lamentando un taglio del 29 per cento in questa settimana, e del 20 per cento per la settimana prossima. Il divario tra l’8 per cento e il 29 per cento si spiega con la possibilità di estrarre sei dosi da ogni fiala di vaccino, anziché cinque. Partiamo dall’inizio. Venerdì scorso, una nota diffusa dall’azienda ha spiegato che i ritardi di consegna sono stati causati da interventi di potenziamento nello stabilimento belga di Puurs che consentiranno di aumentare la produzione di vaccini nei prossimi mesi. Pfizer ha anche annunciato che ci sarebbero stati ritardi solo questa settimana e che le consegne sarebbero tornate regolari a partire da lunedì 25 gennaio, con un aumento di produzione dal 15 febbraio. Questi interventi permetteranno «di consegnare le quantità di dosi di vaccino previste per il primo trimestre e un quantitativo nettamente superiore nel secondo trimestre», si legge nella nota. | Perché Pfizer consegna meno fiale di vaccino. E perché l’Italia sta valutando un’azione legale su ritardi e meccanismi della distribuzione. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Salta il divieto sui sacchetti di plastica? l'Italia ha esagerato e ha subìto un richiamo dall'UE, il governo deve decidere se tirare dritto o cambiare la legge, racconta il Corriere della Sera. |
L’attore e comico Kevin Hart ha rinunciato a condurre la prossima edizione degli Oscar, che si terrà il 24 febbraio 2019, dopo le proteste provocate dai commenti omofobi che aveva fatto tra il 2009 e il 2011. Hart era stato scelto e annunciato martedì come prossimo presentatore della cerimonia, e sui social network avevano subito ripreso a circolare alcuni suoi vecchi tweet con battute irrispettose verso le persone gay, e il video di un suo spettacolo del 2010 in cui si augurava che suo figlio di tre anni non diventasse gay. After seeing this @benfraserlee tweet, I did a search for every time Kevin Hart tweeted "fag," "homo," or "gay." It was…a lot. And he seems to have basically stopped tweeting those words after 2011 — i.e. the year his first stand-up movie became a hit. https://t.co/P8nTOilFgx pic.twitter.com/6uzPhnvt4F | Kevin Hart ha rinunciato a condurre gli Oscar. |
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha ricevuto dal presidente della Repubblica l’incarico di cercare una maggioranza parlamentare tra Movimento 5 Stelle e centrodestra che possa sostenere un governo. Il presidente ha chiesto a Casellati di riferire i risultati dei colloqui entro la giornata di venerdì. Mercoledì pomeriggio Casellati ha ricevuto il Movimento 5 Stelle, che ha ribadito di essere disponibile a un accordo con la sola Lega, e ha chiesto a Matteo Salvini di decidere entro questa settimana se accettare l’offerta. Nel resto del pomeriggio e della sera, Casellati ha incontrato le delegazioni di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che si sono presentate separate, diversamente da quanto avevano fatto all’ultimo giro di consultazioni con il presidente Mattarella. Per la Lega non ci è andato Salvini, che ha comunque riassunto la posizione del suo partito: o il M5S toglie il veto su un governo con dentro Forza Italia, oppure si torna a votare. Sia Di Maio sia Salvini si sono detti scocciati del tempo perso finora, e hanno sostenuto che, fosse per loro, un governo si sarebbe già fatto. Silvio Berlusconi, capo di Forza Italia, ha negato di aver posto un veto sul M5S, ma ha ribadito che le trattative devono avvenire con tutta la coalizione di centrodestra. Anche Giorgia Meloni, leader di FdI, ha dato la disponibilità a trattare con il M5S, ma solo se la guida del governo sarà del centrodestra. È probabile che domani ci sarà un nuovo giro di consultazioni. | Il primo giro di consultazioni di Casellati non ha risolto niente. Dopo i colloqui con la presidente del Senato, il M5S continua a non voler trattare con Forza Italia e la Lega a voler mantenere unito il centrodestra. |
Nell’ultima ventina di anni, la Torre di Pisa ha lentamente ridotto la sua pendenza di circa mezzo grado rispetto all’asse verticale, migliorando la sua stabilità complessiva. La notizia è stata diffusa dal Gruppo di sorveglianza, il gruppo di lavoro che si occupa di tenere sotto controllo la Torre e di registrare l’andamento della sua pendenza. Il recupero è stato reso possibile grazie al lavoro di restauro e messa in sicurezza svolto a partire dagli anni Novanta. La costruzione della Torre di Pisa iniziò nell’estate del 1173 e quasi da subito fu notato che qualcosa nella realizzazione dell’edificio non stava procedendo come previsto. I lavori furono interrotti una prima volta mentre si stava costruendo il terzo piano a causa dei cedimenti nel terreno, costituito per lo più di argilla. Solo nel 1275 i lavori furono ripresi, costruendo nuovi piani che cercarono di raddrizzare la Torre, incurvandosi dal lato opposto rispetto a quello verso cui pendeva. Il completamento del campanile avvenne poi nel XIV secolo, con l’aggiunta della cella per le campane. | La Torre di Pisa si è raddrizzata ancora un po’. I lavori per stabilizzarla svolti negli anni Novanta hanno portato a risultati migliori del previsto. |
Tra sabato 19 gennaio e domenica 20 gennaio ci sarà uno sciopero dei treni regionali di Trenitalia in Toscana, Piemonte e Valle D’Aosta. Per quanto riguarda la Toscana lo sciopero, proclamato da Osr Cat, Usb, Cub Trasporti, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast, Orsa, Rsu 47, inizierà alle 21:00 di sabato 19 e terminerà alle 20:59 di domenica 20 gennaio. Lo sciopero riguarderà solo i treni regionali, e non i treni a lunga percorrenza. Per Piemonte e Valle d’Aosta invece lo sciopero, indetto dal sindacato Orsa, inizierà alle 3:01 di domenica 20 e terminerà alle 2:00 di lunedì 21 gennaio 2019. Anche in questo caso riguarderà solo i treni regionali. Sia per Toscana che per Piemonte e Valle d’Aosta non sono previste fasce di garanzia, garantite solo nei giorni feriali. Per ulteriori informazioni potete seguire le variazioni in tempo reale sul sito di Ferrovie dello Stato. | Lo sciopero dei treni regionali in Toscana, Piemonte e Valle d’Aosta. Inizierà nella sera di sabato 19 e durerà per tutta domenica 20 gennaio: non ci saranno treni garantiti. |
Tre architetti catalani – Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta – hanno vinto il premio Pritzker 2017, il più prestigioso premio internazionale per l’architettura. Aranda, Pigem e Vilalta lavorano in Catalogna e non sono molto noti fuori dalla Spagna. Nel 1988 hanno fondato lo studio RCR Arquitectes nella piccola cittadina di Olot, vicino a Girona e da allora si sono occupati soprattutto della realizzazione e del restauro di edifici nell’area circostante, nella zona dei Pirenei. La caratteristica principale dei loro lavori, spiega il Guardian, è lo sforzo di inserire le loro opere all’interno del paesaggio, scegliendone accuratamente i materiali da costruzione e la posizione. Tra i progetti più caratteristici dei tre architetti catalani c’è la cantina di Bell-Loc, terminata nel 2007 a Palamòs, sulla costa non lontano da Girona. L’edificio, utilizzato per conservare vini da un’azienda locale, è interrato e quasi invisibile dall’esterno. Per raggiungere le celle del vino bisogna attraversare un percorso coperto da una lamiera di metallo ondulata, interrotto da feritoie che lasciano entrare fasci di luce. Anche la pista di atletica di Tussols-Basil, terminata nel 2000, è quasi invisibile, circondata dalla foreste e con gli spalti coperti d’erba e immersi tra gli alberi. | Gli sconosciuti architetti vincitori dell’importante premio Pritzker. È il più prestigioso premio di architettura al mondo ed è stato vinto da tre architetti catalani di cui pochi hanno sentito parlare. |
Sulla copertina del numero di questa settimana dell’Economist c’è un uomo seduto a una scrivania, intento a lavorare con tastiera e mouse, che non sono però collegati a un computer, ma a un intero stabilimento industriale in miniatura dal quale escono automobili, aeroplani e utensili. Il disegno illustra efficacemente come si sta realizzando in questi anni la terza rivoluzione industriale, almeno secondo gli autori della rivista britannica, che dedicano la loro storia di apertura – con qualche deriva positivista – al cambiamento nel modo di progettare e soprattutto produrre le cose che ci stanno intorno grazie al digitale. La prima rivoluzione industriale, spiega l’articolo di apertura dell’Economist, iniziò nel tardo diciottesimo secolo, quando nacque la nuova industria tessile con gli stabilimenti meccanizzati: i lavori che prima erano eseguiti nelle case dei singoli tessitori furono raggruppati in un singolo impianto, cosa che portò alla nascita del moderno concetto di fabbrica. La seconda rivoluzione industriale arrivò più di un secolo dopo, all’inizio del Novecento, quando Henry Ford perfezionò la catena di montaggio per le sue automobili, aprendo le porte alla produzione di massa. Le due rivoluzioni cambiarono radicalmente la vita di centinaia di milioni di persone in poco tempo, favorendo l’urbanizzazione e condizioni di vita migliori. Ora è in corso una terza rivoluzione che sta portando alla digitalizzazione dei metodi produttivi. | La terza rivoluzione industriale. Perché le nuove tecnologie cambieranno radicalmente il modo di produrre le cose nei prossimi anni, spiegato dall'articolo di copertina dell'Economist. |
In una recente intervista pubblicata sul Piccolo di Trieste il direttore della Riserva di San Michele del Carso, Antonio Pilosio, ha parlato della drastica riduzione del numero di caprioli sul Carso triestino e isontino. Secondo le ultime rilevazioni mancherebbero tra il 60 e il 70 per cento di esemplari, in particolare quelli più giovani. La causa principale della diminuzione dei caprioli viene ricondotta alla presenza sempre più numerosa di sciacalli dorati provenienti dalla Slovenia e, più in profondità, dalla penisola balcanica. L’arrivo degli sciacalli dorati – delle dimensioni dei cani di media taglia e non pericolosi per l’uomo — starebbe modificando gli equilibri della fauna locale: negli ultimi anni la specie si è espansa notevolmente a causa di varie circostanze legate all’impatto dell’uomo sulla natura. Da più di un anno, inoltre, ci sono avvistamenti anche in Lombardia e a sud del fiume Po, dove finora gli sciacalli non si erano mai spinti. Lo sciacallo dorato è un canide lupino che ha più legami con il lupo grigio e il coyote che con lo sciacallo dalla gualdrappa o striato (le specie diffuse in Africa). È originario dell’Asia, da cui secondo i ricercatori si spostò verso l’Europa attraverso il Caucaso dopo l’ultima glaciazione del pianeta, terminata circa 10.000 anni fa. Colonizzò la penisola balcanica e a partire dal ventesimo secolo la specie crebbe tanto e come nessun altro grande mammifero europeo. In questa repentina espansione si ritiene sia stata decisiva la riduzione dei lupi, che cacciavano gli sciacalli nelle zone condivise, e il disboscamento delle aree boschive che ha aumentato gli ampi spazi aperti prediletti dagli sciacalli. Il nucleo più numeroso di sciacalli si trova in Bulgaria, dove sono protetti dal 1962 come conseguenza della caccia indiscriminata che ne aveva ridotto pericolosamente il numero. Nel 2011 le autorità bulgare censirono circa 40.000 esemplari. | In Italia ci sono sempre più sciacalli. Provengono dai Balcani e da anni si stanno spostando sempre più verso ovest, sul Carso triestino hanno causato il dimezzamento della popolazione di caprioli. |
La settimana scorsa la giornalista Judith Newman ha scritto sul New York Times un articolo che sta circolando molto online: racconta di come Siri, l’assistente vocale degli iPhone, sia praticamente diventata la migliore amica di suo figlio Gus, che ha 13 anni ed è autistico. “Non proprio come in Her, ma quasi”, spiega Newman (Her è un film recente con Joaquin Phoenix, in cui il protagonista ha una relazione con un sistema operativo). In un mondo in cui l’opinione comune – sia degli esperti che dell’uomo della strada – insiste con il fatto che la tecnologia ci sta isolando, dice Newman, vale la pena raccontare un altro pezzo della storia. Nel suo racconto, Newman riporta diverse interazioni tra suo figlio e Siri, spiegando come la “pazienza” del sistema operativo con le continue domande di Gus abbia inizialmente fatto sentire lei, Newman, una “madre terribile” al confronto con Siri. Gus ha anche un fratello gemello, Henry, che non ha la patologia di Gus. Newman racconta di una volta recente in cui Gus – che ultimamente si è fissato con le informazioni sul meteo – ha trascorso un’ora a studiare, grazie a Siri, la differenza tra temporali isolati e temporali sparsi («Un’ora in cui, grazie al cielo, non ho dovuto farlo io», scrive Newman). A un certo punto ha sentito questo: | Il bambino autistico che parla con Siri. Una madre ha raccontato sul New York Times le interazioni tra suo figlio e l’assistente vocale degli iPhone, spiegando i benefici che ne stanno traendo lui e altri bambini come lui. |
Giovedì 21 marzo a Montecitorio si è tenuta la seconda seduta pubblica della Camera dei Deputati, convocata per l’elezione dei suoi quattro vicepresidenti, degli otto segretari e dei tre questori. Come prevede il regolamento, sono state elette al primo scrutinio le persone che hanno ottenuto più voti. I questori saranno Dambruoso (Scelta Civica), Fontanelli (PD) e Fontana (PdL). I nuovi vicepresidenti sono Marina Sereni e Roberto Giachetti per il Partito Democratico, Maurizio Lupi per il Popolo della Libertà (era già vicepresidente nella legislatura precedente) e Luigi Di Maio per il Movimento 5 Stelle. Nelle foto della seduta si vede soprattutto molta attenzione per la neo-presidente, Laura Boldrini. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto di giovedì alla Camera. Tutti vanno dalla presidente Boldrini, qualcuno si allarga. |
Il 6 marzo è morto a 94 anni Lou Ottens, che più di mezzo secolo fa era stato l’ingegnere olandese responsabile della squadra che, per conto della multinazionale Philips, aveva inventato le “Compact Cassette”, poi diventate più semplicemente le musicassette (nessuno le chiamava così, in realtà: si chiamavano “cassette” e allora non c’erano rischi di equivoco): un particolare tipo di “caricatore per riproduttori sonori a nastro magnetico” che cambiò il modo di ascoltare la musica, ed ebbe un grande impatto sulla cultura popolare di mezzo mondo per un paio di decenni. I primi studi sulla registrazione magnetica del suono vennero fatti a fine Ottocento, ma solo negli anni Trenta del Novecento arrivarono i primi brevetti di una certa efficacia relativi all’uso di nastri magnetici di registrazione. I maggiori risultati in questo senso furono raggiunti in Germania, dove già nel 1935 la AEG presentò il Magnetophon, un ingombrante ma a suo modo efficace registratore a nastro che funzionava con il formato che sarebbe poi diventato noto come “a bobina aperta” (e quindi diverso da quello di audiocassete e videocassette). | L’uomo che inventò le musicassette. È morto a 94 anni Lou Ottens, l'ingegnere di Philips che adattò la registrazione su nastro magnetico a un formato piccolo e funzionale. |
Nelle ultime due sere i tramonti nei cieli di quasi tutta Italia sono stati di una bellezza non comune, che li abbiate visti passeggiando in strada, affacciati alla finestra o, pigramente, scorrendo le foto dei social network degli amici: nubi ondulate di rosso acceso, o striature rosa e azzurro sullo sfondo di boschi, laghi, cupole e squarci tra palazzi. Per i pochi che non le hanno viste, abbiamo raccolto alcune delle foto più belle; gli altri possono riguardarle, ché ne vale la pena, mentre qui è spiegato perché è successo (c’entrano la conformazione delle nuvole, l’inquinamento nella pianura Padana e i grandi incendi in Piemonte). i Navigli questa sera…. INFUOCATI!!! ?????? Mamma mia!!! Avete visto il cielo?? -NO FILTER- | Le foto del tramonto bellissimo di domenica. Rosso, azzurro, rosa, sullo sfondo del Pantheon di Roma, del Duomo di Milano, in piazza San Marco a Venezia e poi su laghi, boschi, palazzi. |
Il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti. La notizia è stata data da Salvini stesso durante la trasmissione televisiva “Fuori dal coro” condotta da Mario Giordano. L’accusa è la stessa che il Tribunale aveva mosso contro Salvini poco meno di un anno fa per il caso della nave Diciotti, cioè sequestro di persona: in quel caso il Senato non aveva autorizzato a procedere, impendendo che l’allora ministro dell’Interno fosse formalmente incriminato e processato. La nave Gregoretti è una nave militare di proprietà della Guardia costiera che a fine luglio scorso aveva salvato 116 migranti ma a cui non era stata data la possibilità di attraccare: era rimasta per giorni fuori dal porto di Augusta, in provincia di Siracusa, nonostante la nave fosse inadatta ad ospitare un numero così alto di persone, cosa che complicò ulteriormente le condizioni delle persone a bordo. La situazione si era poi risolta quando alcuni paesi europei e la Chiesa cattolica si erano resi disponibili ad accogliere i migranti. | Il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti. |
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per 116 persone indagate nell’ambito di “Mafia Capitale”, non trovando elementi sufficienti per proseguire l’indagine nei loro confronti. Tra i 116 ci sono politici, come il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, imprenditori e altri professionisti che erano stati coinvolti nell’inchiesta a seguito delle dichiarazioni di alcuni degli imputati principali. Nicola Zingaretti era stato indagato per sospetto concorso in corruzione per due episodi avvenuti prima del 2011 e nel 2013 e per turbativa d’asta a causa di una serie di dichiarazioni che aveva fatto Salvatore Buzzi, uno dei principali indagati, durante gli interrogatori. Dopo le sue accuse gli inquirenti avevano svolto delle verifiche che però non hanno portato a niente. Tra le altre persone per cui è stata chiesta l’archiviazione, i principali giornali citano: Vincenzo Piso, parlamentare attualmente iscritto al gruppo Misto che era indagato per finanziamento illecito, Daniele Leodori, presidente del Consiglio Regionale del Lazio e Alessandro Cochi, ex delegato allo sport nella giunta di Roma di Gianni Alemanno. Tra gli indagati accusati di associazione mafiosa, il reato più grave tra quelli ipotizzati, è stata chiesta l’archiviazione per Riccardo Mancini e Antonio Lucarelli collaboratori di Alemanno e gli avvocati penalisti Paolo Dell’Anno, Domenico Leto e Michelangelo Curti. Archiviata anche la posizione di Ernesto Diotallevi, in passato coinvolto in indagini sulla banda della Magliana. | Le richieste di archiviazione per Mafia Capitale. Riguardano 116 persone, su cui la procura non ha trovato elementi sufficienti per proseguire le indagini. |
È uscito la settimana scorsa il terzo libro di Daria Bignardi: è un romanzo, si chiama L’acustica perfetta (Mondadori), e racconta la storia di un uomo – un musicista – che una mattina (nel capitolo che pubblichiamo) viene abbandonato senza spiegazioni dalla moglie, e della sua successiva ricerca: di lei e del suo passato, e dei suoi pensieri e sentimenti che non aveva mai capito abbastanza. Sto suonando il concerto di Schumann alla Carnegie Hall con la Chicago Symphony. Lo sento così profondamente che mi commuovo. Sono esaltato, sono felice. All’improvviso entra un corno a rovinare tutto, maledetto pazzo. In un istante passo dalla gioia alla rabbia, finché capisco che il corno è la sveglia del cellulare e che sto sognando. Guardo l’ora. Le sette? Perché la sveglia? Chi ha puntato la sveglia alle sette? Dov’è Sara? Mi giro nel letto, spengo la suoneria, accendo la luce sul comodino. Cos’è questa storia? L’avevo puntata alle otto e mezzo per andare in palestra, sono sicuro. Mi siedo sul letto. Che cazzo di freddo. | L’acustica perfetta. Un capitolo del nuovo romanzo di Daria Bignardi, quello da cui parte tutto. |
Il commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 Domenico Arcuri ha fatto sapere che da lunedì Pfizer consegnerà circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alle quelle previste. Questo causerà un rallentamento della campagna vaccinale e della somministrazione delle seconde dosi per quelle regioni che non hanno immagazzinato scorte sufficienti. Pfizer ha fatto sapere che i rallentamenti delle spedizioni sono stati influenzati dalle modifiche che sono state fatte ai processi di produzione per aumentare la produzione stessa: «Anche se questo avrà un impatto temporaneo sulle spedizioni da fine gennaio a inizio febbraio, fornirà un aumento significativo delle dosi disponibili a fine febbraio e marzo». In una nota, Arcuri ha scritto: | Domenico Arcuri ha detto che da lunedì Pfizer consegnerà il 29 per cento di dosi di vaccino in meno rispetto a quelle previste. |
La tecnologia delle auto che si guidano da sole promette di trasformare il settore automobilistico per come lo conosciamo, ma potrebbe cambiare anche le vendite in quello delle moto, seppure in maniera molto diversa. Secondo Karl Viktor Schaller, capo dello sviluppo di BMW Motorrad, la divisione motociclistica di BMW, è tutta una questione di sicurezza. Quando saranno dei robot a controllare il volante, le morti dei motociclisti sulla strada diminuiranno sensibilmente, una cosa che non lascerà indifferenti tutte quelle persone che vorrebbero una moto ma sono sempre state troppo spaventate per comprarne una. «Sarebbe un grande miglioramento per la sicurezza delle moto», ha detto Schaller, «che garantirebbe l’allargamento del gruppo di possibili utenti». | Le auto che si guidano da sole sono una buona notizia per le moto. Ridurranno il numero degli incidenti e potrebbero far cambiare idea a chi non compra una moto per paura. |
All’inizio di novembre a Tor Sapienza – nella periferia est di Roma, a ridosso del Grande Raccordo Anulare – ci sono stati giorni di proteste e scontri davanti a un centro di accoglienza per rifugiati politici. Agli scontri, che in alcuni momenti violenti sono stati paragonati a un “assalto”, hanno partecipato comitati di residenti e gruppi politici di estrema destra, tra cui alcune persone a volto coperto: hanno portato dopo qualche giorno all’evacuazione forzata dei minori ospiti del centro per via dei danni alla struttura, che era gestita dalla cooperativa sociale «Un Sorriso» e ospitava 36 rifugiati politici di origine africana e bengalese. Il giornalista Carlo Bonini di Repubblica ha parlato mercoledì con Gabriella Errico, presidente della cooperativa «Un Sorriso», che ha raccontato ora le minacce e le aggressioni subite da Salvatore Buzzi e dalle persone che lavoravano con lui: Buzzi è uno dei maggiori accusati nella grande inchiesta sulla corruzione e gli appalti a Roma, ed è a sua volta presidente di una cooperativa nel settore dell’accoglienza dei migranti. Errico racconta che dopo anni di pressioni, minacce e violenze Buzzi si adoperò per aiutarla e fermare le proteste dello scorso novembre, ma poi le chiese di “sedersi attorno a un tavolo” per discutere di come spartirsi gli appalti e la fece avvisare di stare alla larga da altre gare. | Le minacce di Buzzi alla cooperativa di Tor Sapienza. Carlo Bonini di Repubblica ha raccolto la testimonianza della presidente di una cooperativa romana sui modi usati dagli accusati nell'inchiesta "Mafia Capitale". |
Vediamo di parlare della scuola per tutti e con tutti, visto che è un pezzo essenziale dei destini di questo paese che sembra discusso solo da chi ci lavora o chi ha dei figli a scuola, per il tempo che li ha. Uno degli elementi di cui si discute di più rispetto ai tagli previsti dal ministro Gelmini e a quelli aggiunti dalla manovra finanziaria è il tempo pieno nelle scuole elementari. Il tempo pieno non è andare a scuola anche il pomeriggio. Non è un’aggiunta di ore. È un progetto didattico che ha una lunga storia e consolidati risultati, che estende a un numero maggiore di ore scolastiche le necessità di apprendimento dei bambini attraverso attività e insegnamenti strutturati su questo numero di ore. E che fa assumere alla scuola la responsabilità di una formazione più collettiva dei bambini, più basata sul rapporto con gli altri, piuttosto che sullo studio individuale a casa, ritenendo che per molti bambini i tempi siano troppo precoci per simili impegni e le occasioni di crescita comunitaria più proficue. Le famiglie italiane, in larghissima maggioranza lo hanno scelto e apprezzato, ancora di più nei moltissimi casi in cui la capacità della famiglia di assumersi parti cospicue dell’insegnamento e dello studio è più limitata. | Il caos del tempo pieno. Le famiglie italiane travolte dai tagli del governo sulle scuole elementari: e intanto quasi un miliardo va alle ore di religione. |
Secondo il più grande database di arte scomparsa al mondo sono oltre 700mila gli oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione ritenuti smarriti, rubati o saccheggiati. Molti di questi, e tra i più preziosi, sono dipinti d’autore di cui conosciamo l’esistenza ma non il luogo in cui si trovano, sempre che non siano andati distrutti nel corso del tempo, all’insaputa di tutti o quasi. Tanti grandi quadri che vengono in mente quando si parla di arte sono stati rubati almeno una volta da quando esistono. Nei migliori casi sono stati consegnati o ritrovati, come La Gioconda di Leonardo Da Vinci, l’Urlo di Edvard Munch e il Ritratto di signora di Gustav Klimt. In altri casi invece non sono ritenuti smarriti, ma non si conoscono né i proprietari né i luoghi in cui sono conservati, come l’originale del Ritratto del dottor Gachet di Vincent van Gogh, che dagli anni Novanta è passato tra le mani di diversi privati fino a scomparire nei primi anni Dieci del Duemila, venduto in segreto da un finanziere austriaco. | I grandi quadri che non abbiamo più trovato. Distrutti, in casa di miliardari, abbandonati, sappiamo solo quando sparirono agli occhi di quasi tutti: come quelli rubati nel celebre furto di Boston. |
La NASA sta lavorando per portare nello Spazio il più grande osservatorio astronomico spaziale mai realizzato, il James Webb Space Telescope (JWST), ma la realizzazione del progetto continua a essere più difficoltosa del previsto e ha portato a nuovi rinvii. Realizzato con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Canadese, il JWST sarebbe dovuto essere in orbita già da qualche anno, almeno secondo i piani iniziali dei suoi progettisti, invece il lancio è stato appena rinviato al 2020. Lungo quanto due autobus di linea, il nuovo telescopio spaziale ci consentirà di osservare galassie e stelle lontanissime con una definizione mai vista prima, dandoci anche la possibilità di osservare le prime luci che accesero l’Universo, circa 13,8 miliardi di anni fa. James Webb Space Telescope La proposta di costruire un nuovo grande telescopio spaziale fu presentata per la prima volta nel 1996. L’idea, che rimane ancora oggi alla base del progetto, era offrire uno strumento per l’osservazione dello Spazio profondo da affiancare ad Hubble, il telescopio spaziale che da 27 anni ci offre immagini strabilianti e utili per le ricerche sul nostro sistema solare, la Via Lattea e le altre galassie. Quando sarà nello Spazio, comunque, il JWST non sarà in diretta concorrenza con Hubble: avrà la capacità di vedere molto più in profondità. E per poterlo fare avrà bisogno di uno specchio molto più grande e di allontanarsi dalla Terra. | Il telescopio spaziale più potente di sempre. A che punto è il grandioso progetto del James Webb Space Telescope, tra ritardi e rinvii. |
Visa, uno dei principali gestori di carte di credito al mondo, ha deciso di investire denaro e risorse in Square, la società creata dal cofondatore di Twitter, Jack Dorsey, nata per trasformare gli smartphone in lettori di carte di credito e semplificare i pagamenti in formato elettronico. La scelta di Visa di partecipare al progetto potrebbe consentire a Square di conquistare rapidamente molti nuovi clienti, semplificando la diffusione del sistema in vendita già da qualche tempo negli Stati Uniti. Come suggerisce il nome, Square è un piccolo cubetto che si attacca all’uscita audio degli smartphone e li trasforma in lettori di carte di credito. Il sistema funziona grazie a una applicazione che permettere di effettuare le transazioni. Ti basta inserire l’importo da pagare sul tuo smartphone, indicare l’oggetto del pagamento e far passare la carta di credito dell’acquirente nella piccola fessura del cubetto, che così legge la banda magnetica della scheda. | Visa investe in Square, il cubetto. E ora il pagamento con la carta di credito attraverso gli smartphone ha un'accelerazione. |
Michael Graves, architetto e designer statunitense che ha fatto parte negli anni Settanta del famoso gruppo dei New York Five (noti anche come i “Whites” e protagonisti di diversi confronti e polemiche sull’architettura americana) ed è oggi professore emerito all’università di Princeton, ha scritto un lungo articolo sul New York Times raccontando la questione della “fine del disegno architettonico”. È diventato di moda, in molti ambienti dell’architettura, dichiarare la morte del disegno. Che cosa è successo alla nostra professione, e alla nostra arte, per causare la presunta fine del nostro mezzo più potente di concettualizzare e rappresentare l’architettura? | Il disegno architettonico è morto? se lo chiede un famoso architetto in un articolo sul New York Times, e indovinate chi è l'assassino?. |
Da quando il governo italiano ha annunciato che prevede con la prossima legge di bilancio di spendere molti più soldi di quelli che incassa, si è tornati a parlare con una certa insistenza dei cosiddetti “mercati”: perché quei soldi andranno presi in prestito – fare deficit, si dice in gergo – e il modo che gli stati usano per avere dei soldi in prestito è vendere titoli, promettendo agli acquirenti di rimborsarli con gli interessi dopo un certo tempo. La grandezza di quegli interessi è determinata da quanto sia facile trovare acquirenti per i titoli: per vendere un investimento percepito come rischioso bisognerà promettere interessi più alti, mentre titoli sicuri vengono venduti con interessi più bassi. Se gli interessi crescono molto – e sale quindi il cosiddetto spread – ottenere quei soldi in prestito diventa molto costoso: perché alla scadenza dei titoli bisognerà pagare interessi altissimi. È normale che uno stato, per avere liquidità, venda titoli per finanziare la sua spesa: l’Italia non comincerà certo adesso. Ma i piani di spesa e di indebitamento del governo Conte sono molto superiori a quelli dei precedenti governi italiani, e sono stati giudicati come insostenibili dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio e dalla Commissione Europea. In breve: si pensa che con i soldi che prenderà in prestito, il governo italiano non riuscirà a rendere più ricca l’economia del paese. Anche per questo da mesi gli interessi che l’Italia è costretta a offrire per vendere titoli sono cresciuti molto, e sia il presidente del Consiglio che il ministro dell’Economia hanno detto in questi giorni che lo spread oggi è alto a un livello che non è sostenibile a lungo. Altri politici, invece, se la sono presa con i “mercati”, accusati di voler sabotare il governo e di non avere a cuore gli interessi degli italiani. | Chi sono “i mercati”. Evocati in continuazione in questi giorni, proviamo a dare qualche concretezza a questa entità generica: sono quelli che ci prestano i soldi. |
Sul Corriere della Sera di oggi il giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa ha difeso la scelta di avere ospitato nel suo programma tv Porta a Porta il figlio del noto boss mafioso Totò Riina, Salvatore Riina. Nei giorni precedenti e successivi alla trasmissione, Vespa era stato molto criticato, e accusato da più parti di voler “legittimare” la mafia. Rosy Bindi, a capo della Commissione parlamentare antimafia, si era opposta alla messa in onda della puntata dicendo che Porta a Porta si prestava «a essere il salotto del negazionismo della mafia». La puntata è andata regolarmente in onda mercoledì 6 aprile. Nella lettera al Corriere, Vespa ha spiegato che siccome «la Storia è stata in larga parte scritta dai Cattivi, compito dei cronisti è intervistarli per approfondire e intervistare l’immagine della Cattiveria». Vespa ha anche fatto notare che in passato altri noti giornalisti della RAI come Enzo Biagi e Sergio Zavoli avevano intervistato terroristi o mafiosi senza attirarsi grosse critiche, e che di recente Michele Santoro ha ospitato a più riprese Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino noto per essere stato vicino alla mafia, a sua volta condannato per riciclaggio e sotto processo per associazione a delinquere. | La difesa di Bruno Vespa. Ha spiegato sul Corriere della Sera la sua scelta di intervistare il figlio di Totò Riina, tirando in ballo Enzo Biagi e Michele Santoro. |
L’auto a guida autonoma di Uber che nel marzo 2018 investì e uccise una donna in Arizona, negli Stati Uniti, aveva dei problemi al software che non le permisero di vedere in anticipo la donna che stava attraversando la strada. A stabilirlo sono state le indagini della National Transportation Safety Board (NTSB), un’agenzia federale americana che si occupa di sicurezza dei trasporti civili che ha trovato una falla nel sistema usato dall’auto per identificare i pedoni: in pratica, dice l’agenzia, il sistema dell’auto non era in grado di riconoscere un pedone al di fuori delle strisce pedonali. La donna investita si chiamava Elain Herzberg: la sua morte fu la prima causata da un’auto che si guida da sola e sollevò dubbi e critiche nei confronti di Uber e delle altre aziende che stanno mettendo a punto questa tecnologia. L’auto che causò l’incidente era una Volvo XC90: stava andando a 65 chilometri orari quando Herzberg cominciò ad attraversare la strada in un punto senza strisce pedonali, portando a mano la propria bicicletta. Indagini successive rivelarono che l’uomo a bordo dell’auto, incaricato di intervenire alla guida nel caso di imprevisti, era distratto al momento dell’incidente. | L’auto a guida autonoma che investì e uccise una donna nel 2018 aveva dei problemi di software. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno alle 18,30: martedì Marianna Aprile intervista Paola Turci. | Cosa sarà, con Paola Turci. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno. |
Filippo Penati e altri 10 imputati, tra cui una società, sono stati assolti in primo grado perché “il fatto non sussiste” dal tribunale di Monza nel processo sul cosiddetto “sistema Sesto”, in cui agli imputati erano contestate – a vario titolo – le accuse di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Tra gli imputati assolti ci sono anche gli imprenditori Piero Di Caterina e Giuseppe Pavini, l’architetto Renato Sarno e Bruno Binasco del gruppo Gavio. Per Penati l’accusa aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione. «Con questa sentenza si è messa fine ad un’ingiustizia durata quattro anni e mezzo», ha detto Penati. «Esce pulita la mia immagine di amministratore ed è stata restituita la mia onorabilità». L’inchiesta iniziò nel luglio 2011 quando la Guardia di Finanza fece una serie di perquisizioni, tra cui quella nell’ufficio di Filippo Penati che a quel tempo era un importante dirigente del Partito Democratico e vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia. Il giorno dopo Penati si auto-sospese e cinque giorni dopo, il 25 luglio, lasciò ogni carica nel PD (da cui sarà poi sospeso) e si dimise dalla vicepresidenza del Consiglio. | Tutti assolti per il “sistema Sesto”. Fu una grossa inchiesta da titoloni e prime pagine, in primo grado è finita in nulla: Filippo Penati e altri 10 imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste. |
Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha confermato in un’email inviata ai dipendenti dell’azienda di avere licenziato o fatto dimettere negli ultimi due anni 48 persone accusate di molestie sessuali e di condotta inappropriata mentre lavoravano per l’azienda. Tra gli impiegati allontanati c’erano anche 13 alti dirigenti e con grandi responsabilità all’interno di Google. Pichai ha diffuso l’email a poche ore di distanza dalla pubblicazione di un’inchiesta del New York Times, che racconta con molti dettagli il modo in cui fu trattato l’allontanamento di Andy Rubin, considerato “il padre di Android” e uno dei dirigenti più importanti nella storia di Google. Rubin lasciò Google nel 2014, sorprendendo molti osservatori e analisti considerata la sua lunga e importante storia all’interno dell’azienda. Negli anni seguenti circolarono notizie difficili da confermare circa i suoi comportamenti e presunti abusi mentre lavorava ad Android e, in seguito, a una delle divisioni di Google che si occupano di robotica. Il New York Times scrive che fu proprio Larry Page, cofondatore di Google e ora CEO della holding che controlla il motore di ricerca (Alphabet), a chiedere a Rubin di lasciare i propri incarichi e dimettersi. | Le molestie sessuali dentro Google. L'azienda ha licenziato o fatto dimettere almeno 48 persone negli ultimi due anni: tra cui alti dirigenti come Andy Rubin, che ebbe anche una grossa buonuscita. |
Il presidente del Consiglio arriverà oggi a Napoli, alle 17, dove terrà un incontro in prefettura con i vertici degli enti locali e dell’esercito. I comitati dei cittadini si preparano ad accoglierlo e potrebbero esserci contestazioni e scontri. Dal punto di vista politico, invece, sembra ci sia la concreta possibilità che Berlusconi possa dichiarare nuovamente lo stato di emergenza, così da consentire al governo di riprendere in mano la situazione. Che non è detto che sia un bene, visto quanto raccontano oggi i quotidiani riguardo il decreto rifiuti. Ieri infatti il presidente della Repubblica ha respinto il decreto rifiuti approvato il 18 novembre dal governo per risolvere l’emergenza. Oggi i quotidiani spiegano che dietro le ragioni della decisione di Napolitano ci sarebbero due punti fondamentali: la mancanza di alternative idonee alla cancellazione delle discariche, e l’impossibilità di assegnare le funzioni, e i poteri, di sottosegretario ai commissari che dovranno occuparsi della realizzazione dei termovalorizzatori. Avete letto bene: il decreto del governo sui rifiuti, tra le altre cose, cancellerebbe tutte e tre le discariche individuate da Bertolaso due anni fa (Cava Vitiello, Andretta e Valle della Masseria). Caldoro dice che bisogna cancellarne tre per individuarne due: fare un passo indietro, insomma, e ricominciare da capo. Ma, ancora, non si capisce perché. Stamattina a Napolitano sarà presentata una riscrittura del decreto: avendo esaurito però gli strumenti a sua disposizione, difficilmente il capo dello Stato potrà fare a meno di firmarlo. | Berlusconi a Napoli, oggi. Il premier arriverà in città nel pomeriggio: i giornali intanto spiegano perché Napolitano non ha firmato il decreto sulle discariche. |
Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato un’email inviata il 13 luglio 2012 dal ministro per i Rapporti del Parlamento, Piero Giarda, al presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta, sul tema della cosiddetta “spending review”, il decreto per la revisione della spesa pubblica. Nell’email, il ministro risponde ad Antonio Saitta, che gli aveva precedentemente scritto contestando i tagli dei fondi agli enti locali previsti dal decreto. Giarda scrive: «Ho cercato invano di far cambiare quella norma. È contraria a tutto quello che ho sempre pensato in materia di finanza locale. Speriamo che il Senato sia più saggio del governo» | L’email di Giarda sulla “spending review”. Il ministro ha scritto al presidente della provincia di Torino dissociandosi da una norma della spending review: «è contraria a tutto quello che ho sempre pensato». |
Il sito di gossip sullo show business americano TMZ dice che è nata la terza figlia della modella americana Kim Kardashian e del rapper Kanye West, avuta attraverso la surrogazione di maternità (o gestazione per altri). Non si sa ancora il nome della bambina. TMZ dice che Kardashian e West hanno fatto ricorso alla surrogazione di maternità perché Kardashian soffre di placenta accreta, un disturbo che rende rischioso il parto che già le aveva causato complicazioni in occasione della nascita del suo secondo figlio, Saint, nato nel 2015. North, la prima figlia della coppia, nacque nel 2013. | TMZ dice che è nata la terza figlia di Kim Kardashian e Kanye West, avuta attraverso la gestazione per altri. |
Un’analisi delle ricerche svolte negli ultimi anni sugli integratori alimentari inseriti nel latte in polvere per neonati non ha trovato prove convincenti sui benefici spesso promessi dai produttori, come la possibilità di migliorare lo sviluppo delle capacità cerebrali dei bambini. Lo studio è stato condotto dalla Cochrane Collaboration – un’iniziativa internazionale senza scopo di lucro che si occupa della valutazione delle attività sanitarie e della loro sicurezza – occupandosi in particolare della presenza nel latte in polvere del DHA (acido docosaesaenoico), un acido grasso omega-3 molto diffuso in questi prodotti. L’aggiunta in generale di omega-3 negli alimenti è diventata negli ultimi anni una sorta di moda alimentare, anche se molti nutrizionisti sono scettici sul fatto che un aumento di questi acidi grassi nella propria dieta possa portare a tangibili benefici per cervello e cuore. Il DHA si accumula nel cervello e nella retina del feto durante la gravidanza e nei primi anni dopo la nascita, con un ruolo importante per lo sviluppo delle capacità cognitive e visive dei bambini. Il DHA è naturalmente presente nel latte materno, ma in concentrazioni variabili che non dipendono solo da cosa mangia la madre. Un’alimentazione equilibrata e con un consumo di circa 300 grammi di pesce a settimana mantiene stabili i livelli di DHA, ma come si dice spesso in medicina, ogni persona è un mondo a parte; a seconda delle proprie predisposizioni genetiche e del metabolismo, la quantità di DHA varia sensibilmente. | Gli omega-3 nel latte in polvere servono davvero a qualcosa? un'analisi delle ricerche sugli effetti nelle preparazioni per neonati non hanno trovato prove convincenti o in linea con le promesse dei produttori. |
Ferdinando Giugliano, su Repubblica del 4 aprile, ha spiegato l’incoerente doppio gioco dell’Italia su globalizzazione e protezionismo, che sembrano piacerci a fasi alterne e fino a quando – come con l’ordine esecutivo di Trump sulle importazioni – a perderci non siamo noi. È bastato un elenco di possibili ritorsioni commerciali da parte degli Stati Uniti per far riscoprire alla politica italiana il gusto della globalizzazione. Dopo mesi in cui governo e opposizione si sono baloccati con protezionismo e difesa dell’italianità, la paura che la Casa Bianca possa imporre dazi sulla Vespa o sull’acqua San Pellegrino in risposta al divieto europeo di importare carne agli ormoni ci ha fatto ricordare che siamo, prima di tutto, un Paese di esportatori. Dall’alimentare alla moda fino alla meccanica, sono migliaia le aziende che prosperano grazie alle frontiere aperte. Provare a chiuderle sarebbe uno stupido atto di autolesionismo. Il problema è che l’obbiettività mostrata dai nostri politici nei confronti della politica commerciale ricorda quella di un tifoso di calcio davanti a un episodio dubbio in area di rigore. Se sono gli imprenditori italiani a vendere prodotti o ad acquistare aziende all’estero, l’arbitro deve sempre lasciar correre. Se le merci o i compratori invece arrivano da fuori, siamo subito lì a reclamare il fallo. Questa incoerenza è visibile soprattutto nel Movimento 5 Stelle. I grillini dicono di voler proteggere il “Made in Italy”, ma allo stesso tempo si sono schierati contro i trattati commerciali come il Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), un accordo di libero scambio tra Ue e Usa fortemente voluto da Barack Obama e ora affossato da Donald Trump. Non è chiaro perché gli altri Paesi debbano essere felici di importare le nostre merci se noi decidiamo di rendere la vita impossibile alle loro esportazioni. Il revanscismo protezionista, purtroppo, si è fatto largo anche nei palazzi del governo. Non vi è dubbio che l’esecutivo si sia schierato in maniera convinta a favore del Ttip, soprattutto per merito del ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda. Tuttavia questo entusiasmo per la globalizzazione è scomparso nel momento in cui alcune nostre aziende sono divenute obbiettivi di acquirenti stranieri. Ricordiamo tutti la levata di scudi, guidata dallo stesso Calenda, quando la francese Vivendi ha provato a scalare Mediaset. Oppure i tentativi di convincere Poste Italiane a svenarsi per comprare il fondo Pioneer da Unicredit, purché non finisse in mano a un’altra azienda transalpina, Amundi. Tanto è stato l’entusiasmo per il libero mercato che l’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, non si è visto rinnovare il suo mandato dopo essersi opposto a questa e altre operazioni “di sistema”. | L’incoerenza dell’Italia sul protezionismo. La spiega Ferdinando Giugliano su Repubblica, notando come ci piaccia molto fino a che non lo fanno gli altri, danneggiando le imprese italiane. |
“Eroe”, “Siamo con te”, “Luigi Martinelli libero”. Così in rete, riferisce il Giornale. Luigi Martinelli è un piccolo imprenditore e cacciatore, frequentatore del bar del calcio a Romano di Lombardia, provincia di Bergamo. Giovedì pomeriggio è entrato con un fucile a pompa nella sede locale dell’agenzia delle entrate e ha sequestrato 15 persone. Le ha liberate quasi tutte, ma è rimasto a lungo con un ostaggio. Chiedeva di parlare con Monti o con le televisioni. Ore di tensione. È finita bene, cioè senza spargimento di sangue. Ma questo è un eroe? Magari era uno che lavorava duro, Luigi Martinelli, e che pagava le tasse masticando amaro. Pare che in passato avesse utilizzato un condono fiscale e che ora fosse arrabbiato per una cartella da duemila euro (canone Rai e un balzello dovuto a un consorzio di bonifica). Magari al bar di Romano si vedeva con altri come lui. E giù, duri come lumbard, contro i politici che rubano. Contro Equitalia che non se ne può più. Che se poi noi paghiamo quelli si mangiano tutto o peggio buttano i nostri soldi in quel pozzo nero chiamato Sud. Chiacchiere da bar. Ma se uno imbraccia il fucile (d’accordo, strumento del cacciatore) e gli viene in mente di puntarlo contro suoi simili, tanto brav’uomo non deve essere. Dopo il 25 aprile i partigiani evitavano di girare col fucile spianato, anche se dai tetti qualcuno gli sparava ancora. | Non è un eroe, l’uomo col fucile. Corradino Mineo spiega perché l'esaltazione dell'uomo armato che ha preso ostaggi in una sede dell'Agenzia delle Entrate è sventata e infondata. |
Martedì sera il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato la nomina di Marcello Foa a presidente, come proposto lo scorso 27 luglio dal ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista di maggioranza della Rai. Hanno votato a favore cinque dei sette membri; la senatrice del PD Rita Borioni ha votato contro mentre Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti della Rai, si è astenuto. Domani, mercoledì 1 agosto, si riunirà la Commissione di vigilanza per ratificare la decisione: servono due terzi dei voti, quindi 26 su 40, ma la maggioranza ne controlla solamente 21: 14 il Movimento 5 Stelle e 7 la Lega. Poi ci sono Forza Italia e il PD con altri 7 voti ciascuno, Fratelli d’Italia e LeU con due voti e un voto che non risulta legato ad alcun partito in particolare. La decisione determinante sarà quella di Forza Italia: se non voterà a favore, Foa non sarà nominato presidente, dovrà dimettersi da consigliere di amministrazione e si dovrà dunque ricominciare da capo con l’indicazione di un nuovo nome. In serata il ministro degli Interni Matteo Salvini ha telefonato a Silvio Berlusconi per convincerlo ad appoggiare Foa. | Il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato la nomina di Marcello Foa alla presidenza. |
Tre giornalisti, Ferruccio Sansa del Fatto Quotidiano, Marco Preve di Repubblica e Matteo Indice della Stampa, sono stati interrogati per tre ore in caserma dalla Guardia di Finanza di Bolzano. I tre giornalisti sono stati sentiti su richiesta della Procura di Genova in merito ad alcuni articoli relativi ai presunti flussi finanziari della Lega (cioè questa storia: si sospetta che la Lega abbia nascosto 3 milioni di euro che dovevano essere sequestrati, trasferendoli all’estero), senza che ne sia chiaro il motivo. Il comportamento delle autorità è stato criticato da un comunicato diffuso dalla Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), dall’Associazione ligure giornalisti, dall’Ordine ligure dei giornalisti e dal Gruppo cronisti liguri, che hanno scritto: «Sorprende la scelta “muscolare” di magistratura e polizia giudiziaria, il loro tentativo di imbavagliare l’informazione e imbrigliare la libertà di stampa». | Tre giornalisti che indagavano sui soldi della Lega sono stati fermati dalla Guardia di Finanza e interrogati. |
Giovedì 10 ottobre Paul McCartney e la sua band hanno tenuto un concerto semi-improvvisato a Times Square, la piazza più famosa di Manhattan, a New York. La notizia è stata data su Twitter solo un’ora prima dell’inizio del concerto, alle 12 ora di New York (erano le 18 in Italia). McCartney ha cantato e suonato dal vano di carico di un pick-up, di fronte a diverse centinaia di persone: ha eseguito quattro canzoni del suo ultimo album, “New”, che uscirà il 14 ottobre. | Il concerto improvvisato di Paul McCartney a Times Square – video e foto. Organizzato per promuovere il nuovo album, "New", in uscita il 14 ottobre. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 7.852 casi positivi da coronavirus e 262 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 16.272 (721 in meno di ieri), di cui 1.992 nei reparti di terapia intensiva (64 in meno di ieri) e 14.280 negli altri reparti (657 in meno di ieri). Sono stati analizzati 166.476 tamponi molecolari e 140.268 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,2 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 6.946 e i morti 251. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.198), Campania (1.127), Piemonte (774), Lazio (633) e Puglia (615). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 12 maggio. |
La Commissione Giustizia del Senato ha calendarizzato la discussione del disegno di legge Zan contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo. Dopo settimane di discussioni e di accuse di ostruzionismo, è il passaggio che avvia l’iter perché sia discusso e messo ai voti anche al Senato (era già stato approvato alla Camera), dopo il passaggio in commissione, anche se non è stata ancora fissata una data. Questa mattina, la commissione Giustizia ha votato una serie di provvedimenti da calendarizzare e il ddl Zan ha ottenuto 13 voti favorevoli e 11 contrari, quelli del centrodestra. La legge contro #omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al #Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva ✌????????️????????️⚧️ | È arrivato il passaggio formale che porterà il ddl Zan a essere discusso e messo ai voti anche al Senato. |
Da ieri pomeriggio, il lander Schiaparelli della missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è sulla superficie di Marte, ma non sappiamo in quali condizioni e finora ogni tentativo di ricevere comunicazioni dai suoi strumenti non è andato a buon fine. Nel corso di una conferenza stampa organizzata questa mattina, l’ESA ha spiegato che Schiaparelli ha inviato molti dati mentre stava compiendo la sua turbolenta discesa attraverso l’atmosfera marziana, ma che a 50 secondi circa dall’impatto previsto con il suolo i suoi strumenti hanno smesso di comunicare e non si sono più fatti sentire. Andrea Accomazzo, responsabile delle operazioni con le sonde dell’ESA e conosciuto soprattutto per i successi raggiunti con la missione Rosetta, ha spiegato che saranno necessari giorni per analizzare i dati a disposizione su Schiaparelli, ma che ci sono buone possibilità di ricostruire tutte le fasi della sua discesa per capire se qualcosa sia andato storto. La fine incerta di Schiaparelli rischia di mettere in ombra il fondamentale risultato ottenuto dall’ESA con il resto della missione ExoMars, realizzata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos. Mentre il lander si preparava alla sua discesa, la sonda TGO che aveva viaggiato in sua compagnia per 7 mesi ha compiuto una delicata manovra per rallentare la sua corsa e inserirsi nell’orbita di Marte. La manovra è riuscita perfettamente e da qualche ora l’ESA ha il pieno controllo di una nuova sonda intorno al pianeta, che raccoglierà dati fondamentali per organizzare la seconda fase di ExoMars, che prevede l’invio di un rover (robot automatico) su Marte nel 2020. Schiaparelli era la parte sperimentale della missione, concepita proprio per raccogliere quanti più dati possibili sull’atmosfera del pianeta mentre l’attraversava per raggiungere il suolo: è riuscito a farlo e quei dati sono arrivati sulla Terra e saranno utilizzati per organizzare l’atterraggio del rover tra quattro anni. | Schiaparelli non si fa sentire. Anche se il lander da ieri su Marte non invia dati, per l'Agenzia Spaziale Europea la missione ExoMars è "un successo", e non ha tutti i torti. |
È stato diffuso il primo teaser della nuova stagione di Transparent, la serie tv prodotta da Amazon e considerata tra le migliori uscite negli ultimi tempi, che andrà in onda a partire dal prossimo 11 dicembre su Amazon Prime. La serie ha vinto diversi premi e racconta i rapporti tra un padre che rivela di essere transgender e i suoi familiari, con le loro vite altrettanto complicate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il teaser della seconda stagione di “Transparent”. La serie tv prodotta da Amazon e considerata tra le migliori degli ultimi tempi ricomincerà il prossimo 11 dicembre. |
Grafica Veneta, azienda con sede a Trebaseleghe (Padova) e la più importante in Italia nella stampa di libri, è coinvolta in un’indagine sullo sfruttamento di lavoratori stranieri e sulle condizioni cui erano costretti a sottostare per mantenere il lavoro. A essere finiti agli arresti domiciliari, nel corso dell’operazione denominata “Pakarta” e condotta dai carabinieri di Cittadella e dal Nucleo carabinieri tutela del lavoro di Venezia, sono Giorgio Bertan, amministratore delegato, e Giampaolo Pinton, direttore dell’area tecnica. L’accusa per loro è quella di essere stati a conoscenza della situazione di illegalità e sfruttamento in cui operava la manodopera straniera, a cui Grafica Veneta aveva appaltato l’ultima fase produttiva, quella del confezionamento, del ciclo di produzione di libri. E di aver cercato di ostacolare le indagini. Con loro sono stati arrestati nove cittadini pakistani accusati di estorsione, sequestro di persona, rapina. L’azienda sostiene invece che i suoi dirigenti non sapessero nulla delle condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti i lavoratori stranieri. | Le accuse ai manager di Grafica Veneta. La storia dell'indagine sul presunto sfruttamento di lavoratori stranieri impiegati nei locali della più importante azienda italiana per stampare i libri, dall'inizio. |
Come succede per molti sequel, le nuove All Star hanno un po’ deluso. L’anno scorso Converse aveva messo sul mercato con annunci entusiasti una nuova e più costosa versione delle classiche Chuck Taylor All Star (il nome ufficiale delle scarpe): era la prima volta che l’azienda cambiava le sue sneaker famosissime e molto vendute. La massiccia campagna pubblicitaria presentava le nuove All Star come più comode grazie all’introduzione nella suola di un ammortizzatore costituito da un nucleo di schiuma resistente brevettato da Nike, e con un nuovo aspetto curato ed elegante. A poco più di anno dalla loro uscita, la nuova versione delle All Star è stata un fallimento. Converse non è riuscita a convincere i clienti a pagare di più per le nuove scarpe e le richieste sono state inferiori alle aspettative. In generale, le vendite di Converse sono calate dell’1,4 per cento e sono arrivate a poco meno di 1,7 miliardi di euro; negli ultimi quattro anni erano sempre cresciute con una media del 15 per cento. Visto il calo delle richieste delle nuove All Star, ad aprile Nike (che dal 2003 è proprietaria di Converse) ha annunciato che lo storico dirigente italiano della società Davide Grasso sarebbe subentrato a Jim Calhoun come CEO di Converse. «Se vogliono fare delle All Star migliori, facciano delle All Star migliori», ha detto Hal Peterson, che dirige il sito per appassionati di All Star The Chucks Connection e possiede circa 200 paia di quelle scarpe. «E poi non dovevano cambiare il look. Eliminare quello vecchio è stato un errore». | Rifare le All Star non è stata una grande idea. La nuova versione delle popolari sneaker di Converse è uscita un anno fa: anche se è più comoda non piace molto e vende poco. |
Indigo Technologies è una piccola azienda del Massachusetts (Stati Uniti) con una grande ambizione: cambiare il modo in cui funzionano le automobili elettriche, per renderle ancora più efficienti. Il suo fondatore, Ian Hunter, ha progettato e realizzato un motore elettrico che può essere inserito direttamente all’interno di ogni ruota, consentendo di ridurre i consumi e di aumentare l’affidabilità dei veicoli, grazie alla minore complessità della meccanica. Come racconta un articolo dell’Economist, Hunter non è il primo ad avere pensato a ruote motorizzate, ma la sua soluzione sembra essere più promettente dei prototipi circolati finora, che hanno fallito nel risolvere alcuni dei problemi tecnici e pratici. La storia dell’automobile elettrica è molto più antica di quanto si possa immaginare. All’inizio del Novecento la possibilità di impiegare l’elettricità per muovere i veicoli era stata ampiamente esplorata, con sistemi all’avanguardia per l’epoca. All’Esposizione di Parigi del 1900, per esempio, l’ingegnere tedesco Ferdinand Porsche (il fondatore dell’azienda automobilistica Porsche) presentò un’auto che aveva un motore elettrico incorporato in ciascuna delle due ruote anteriori. In questo modo, aveva spiegato Porsche, erano stati esclusi componenti meccanici come cinghie di trasmissione e ingranaggi, rendendo più semplice la manutenzione. | Le auto elettriche coi motori nelle ruote. Proviamo a metterceli da più di un secolo, inutilmente: ora un'azienda statunitense dice di avere trovato il modo. |
Il 19 maggio 2012, intorno alle 7.45 del mattino, due bombe esplosero vicino all’istituto professionale per i servizi sociali “Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi, in Puglia. Le esplosioni furono causate da tre bombole (ciascuna pesante diversi chili) riempite di nitrato di sodio, carbone e zolfo, messe in un cassonetto della raccolta differenziata a poca distanza dall’entrata della scuola e azionate da un telecomando. Nell’attentato morì la studentessa dell’istituto Melissa Bassi, che aveva 16 anni ed era di Mesagne, un paese di circa 27 mila abitanti a una quindicina di chilometri da Brindisi. L’esplosione, infatti, investì alcuni studenti che erano appena scesi dall’autobus proveniente dal paese vicino. Altre cinque studentesse dell’istituto rimasero ferite, con ustioni anche molto gravi e lesioni causate dalle schegge di metallo prodotte dall’esplosione. Cinque persone vennero ferite in modo lieve. | Le bombe a Brindisi, un anno dopo. Il processo contro l'unico imputato sta finendo: la pista non è quella che circolò molto nelle prime ore, ma le motivazioni non sono mai state chiarite davvero. |
Il tribunale amministrativo di Parigi ha dato ragione a Google con una sentenza resa pubblica mercoledì 12 luglio, e ha annullato il pagamento reclamato dal fisco francese pari a 1,115 miliardi di euro relativo al periodo 2005-2010. Google – in Francia così come in altri paesi, Italia compresa – era sospettata di avere organizzato un sistema per non pagare interamente le imposte per le sue attività, appoggiandosi a una società controllata in Irlanda dove la tassazione è più vantaggiosa. Poiché un’azienda deve pagare le tasse nel paese in cui ha un insediamento stabile, le richieste del fisco francese non sono state però considerate legittime dal tribunale amministrativo. Google in Francia, secondo i giudici, non ha un insediamento stabile: i suoi dipendenti francesi, circa 700, non sono infatti autonomi rispetto alla sede irlandese e non possono accettare, senza l’approvazione di quella stessa sede, inserzioni pubblicitarie online da clienti francesi. L’inchiesta francese nei confronti di Google era stata avviata il 16 giugno del 2015, quando Google aveva dichiarato in Francia 249 milioni di euro di ricavi e un utile netto di 12 milioni di euro. In quello stesso anno le casse dello stato francese avevano incassato 6,7 milioni di euro dall’imposta sulle società (IS) e 5 milioni nel 2014. Queste cifre erano sembrate troppo basse per i ricavi reali di Google generati dalle sue attività in Francia. Nel 2015 l’organizzazione che si occupa di pubblicità digitale, il Syndicat des régies internet, aveva stimato che Google avesse ottenuto 1,75 miliardi di ricavi da “link sponsorizzati”. Se Google aveva dichiarato meno era perché la maggior parte dei ricavi, compresi quelli derivanti dalla sua piattaforma di pubblicità, dipendono dalla sede di Google in Irlanda. Le domande dell’inchiesta fiscale francese riguardavano dunque la legittimità di questo sistema. | Google ha vinto sul fisco francese. Un tribunale amministrativo di Parigi ha deciso che può avere sede in Irlanda senza che questo implichi evadere le tasse, quindi non dovrà pagare 1,12 miliardi di euro. |
Si è concluso ieri, domenica 27 aprile, il TriBeCa Film Festival: il festival cinematografico di New York che si tiene ogni anno dal 2002. Le proiezioni e i premi del TriBeCa includono sia film indipendenti e d’autore che produzioni più importanti, corti e lungometraggi, opere documentaristiche e di fiction. L’Italia, in questa tredicesima edizione, era in concorso con Il Capitale Umano di Paolo Virzì, che ha ottenuto un premio importante: quello per la miglior attrice assegnato a Valeria Bruni Tedeschi. Zero Motivation, commedia nera dell’israeliana Talya Lavie su un reparto militare di soldati donna, è risultato invece il film vincitore nella sezione principale e ha ottenuto anche il Nora Ephron Prize, dedicato ad una regista donna. The Kidnapping of Michel Houellebecq, film diretto da Guillaume Nicloux, ha vinto come miglior sceneggiatura. Paul Schneider è stato premiato invece come miglior attore per la sua interpretazione di padre divorziato in Goodbye To All That. Il nome del festival deriva da quello di un quartiere di New York che si trova nella parte meridionale dell’isola di Manhattan, in una zona finanziaria e commerciale ricca di magazzini che ha conosciuto una riqualificazione importante quando diversi personaggi, tra cui Robert De Niro, Julia Roberts, David Letterman, hanno scelto di trasferirsi lì, ma la cui popolarità si è arrestata dopo il settembre del 2001 in seguito agli attentati che distrussero le Torri Gemelle. Nel 2002, Robert De Niro, per portare il quartiere a una rinascita culturale e aiutare il commercio locale, ha fondato il TriBeCa Film Festival con Jane Rosenthal e Craig Hatkoff, ottenendo subito un grande successo. Il festival è arrivato alla tredicesima edizione. | Le foto più belle del TriBeCa. E la lista dei vincitori del festival del cinema di New York, tra cui Valeria Bruni Tedeschi per Il Capitale Umano. |
Il governo ungherese diffonderà stamattina un rapporto sullo stato dell’economia, dopo che i commenti di ieri di alcuni suoi esponenti sullo stato delle finanze pubbliche hanno fatto crollare la moneta nazionale e le borse. Il governo di centrodestra, insediato appena una settimana fa, annuncerà entro tre giorni un piano d’azione per affrontare i problemi economici, dopo aver pubblicato le cifre sullo stato reale del bilancio 2010. Una conferenza stampa sarà tenuta dal portavoce del primo ministro, Peter Szijjarto e dal ministro Mihaly Varga, che guida la commissione incaricata di esaminare lo stato delle finanze pubbliche. Szijjarto aveva dichiarato ieri alle agenzie ungheresi che la situazione economica del paese è grave e la possibilità di una crisi reale non è da escludere. Il giorno prima era stato il vicepresidente del partito di governo Fidesz, Lajos Kosa, a parlare di una possibile crisi sul modello greco per l’Ungheria, scatenando massicce vendite di fiorini, e a dichiarare che l’economia ungherese sarebbe in condizioni assai peggiori di quanto sostenuto dalla precedente maggioranza. Il fiorino aveva perso più del 2% sull’euro venerdì, raggiungendo il suo minimo in un anno, e l’euro a sua volta si era ulteriormente indebolito sul dollaro, a causa dei timori che l’Ungheria aggravasse le condizioni dell’economia europea. | Il governo ungherese prova a rimediare. I giorni scorsi hanno dimostrato che non c'è solo un problema economico, in Ungheria, ma anche di inadeguatezza del suo governo ad affrontarlo: stamattina una conferenza stampa. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | Ezio Mauro e “la nuova destra”. Il direttore di Repubblica interviene su Napolitano e va oltre, facendo un po' di autocritica e individuando "una destra diversa dal berlusconismo". |
La Camera dei Deputati ha approvato con 316 voti a favore la riforma del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act” proposto dal governo Renzi. I voti contrari sono stati solo 6 perché l’opposizione e parte della minoranza del PD non hanno partecipato alla votazione. Il Jobs Act è una legge delega: un testo cioè che pone alcuni principi fondamentali all’interno dei quali il Parlamento delega il governo ad assumere delle decisioni. La legge è già stata approvata dal Senato lo scorso 9 ottobre – con il voto di fiducia, cosa che ha creato discussioni e polemiche – ma è stata modificata alla Camera con un emendamento proposto dal governo e quindi dopo il voto dovrà ritornare all’esame del Senato prima di essere approvata definitivamente. | La Camera ha approvato il Jobs Act. La riforma del lavoro proposta dal governo Renzi ora ritornerà all'esame del Senato. |
La tomba di gladiatori d’epoca romana meglio conservata si trova dalle parti di York in Gran Bretagna. Per una decina di anni i ricercatori hanno accuratamente esumato e catalogato una ottantina di scheletri risalenti a circa 1800 anni fa, ignorandone però la loro identità. Ora l’identificazione di alcune ferite compatibili con quelle inferte da un leone e altre fratture sembra confermare un’ipotesi circolata per anni: gladiatori. Buona parte dei resti, scrive Martin Wainwright sul Guardian, presenta i segni di una muscolatura maggiormente sviluppata nel braccio destro, caratteristica fisica tipica degli schiavi addestrati fin dall’adolescenza a combattere e a sostenere grandi sforzi fisici. Lo studio dello smalto dei denti ha anche consentito di ricollegare molti reperti con particolari province romane, non solo in Europa, ma anche nelle aree settentrionali dell’Africa dove venivano spesso prelevati gli schiavi e i futuri gladiatori. | Prima del tè, scatenate l’inferno. A York c'è la più grande tomba di gladiatori di epoca romana finora ritrovata, ma la scoperta è controversa. |
Gli scarafaggi sviluppano una marcata resistenza agli insetticidi in poche generazioni, rendendo molto più difficile la disinfestazione dei luoghi che hanno colonizzato. Questa capacità era nota da tempo ai ricercatori, ma secondo una nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports gli scarafaggi che sviluppano la resistenza per un particolare insetticida, nel tempo, riescono a diventare resistenti anche ad altri prodotti con formulazioni diverse. Questa capacità può portare a un circolo vizioso, nel quale l’impiego di più insetticidi con principi attivi diversi innesca una maggiore resistenza nelle colonie di scarafaggi. Insieme ad alcuni colleghi della Purdue University (Indiana, Stati Uniti), lo studioso di insetti (entomologo) Michael E. Scharf ha messo alla prova la resistenza di alcune colonie di Blattella germanica, una delle specie più diffuse di scarafaggi, quella che solitamente chiamiamo blatta o “mangiapane”. I test sono stati eseguiti in alcuni appartamenti di edilizia popolare in Indiana e Illinois, nel corso di 6 mesi e, per cominciare, i ricercatori hanno prelevato alcune blatte per testare la loro resistenza a particolari principi attivi degli insetticidi. | Gli scarafaggi diventano sempre più resistenti agli insetticidi. Grazie alle mutazioni genetiche ne diventano immuni in poche generazioni, racconta una nuova ricerca su come liberarsene. |
Il New York Times ha raccontato i complicati tentativi di Netflix di produrre talk show di successo, come è già riuscito a fare per qualsiasi cosa riguardi la tv, dalle serie ai film, dai documentari ai reality show. Nel caso dei talk show Netflix non è ancora riuscito a trovare la giusta formula, come dimostra la chiusura di tre programmi del genere negli ultimi due anni prodotti negli Stati Uniti: The Break With Michelle Wolf, The Joel McHale Show With Joel McHale e Chelsea. Altri due — Norm Macdonald Has a Show e The Fix – stanno continuando ma non sembrano particolarmente seguiti (Netflix non diffonde dati sugli ascolti: ci si deve affidare ai commenti sui social network e alla decisione da parte della società di confermarli o meno). Netflix Italia distribuisce alcuni di questi talk show ma non ne produce. Quando si parla di talk show negli Stati Uniti non si intende un programma in cui politici avversari discutono e si azzuffano – non esistono programmi così da quelle parti – ma programmi in cui qualcuno (l’host) parla con ospiti intervistandoli uno per volta. Il problema fondamentale è la natura stessa del talk show, cioè il fatto che serva a commentare la stretta attualità e che sia fondato sull’abitudine degli spettatori a seguirlo: due cose in contrasto con la filosofia dei servizi on demand come Netflix, che fanno affidamento sul cosiddetto binge-watching – cioè sulla visione vorace e compulsiva – di prodotti senza tempo. | Netflix deve ancora trovare la giusta idea per fare i talk show. Per via dello stretto legame con l'attualità fa fatica a produrne di successo, ma c'è qualche eccezione. |
Alterco deriva da altercare, che trae origine dall’identica parola latina. Il latino altercare, “litigare” o “disputare, replicare”, è a sua volta basato su alter, il cui significato è “altro fra due” (o “un altro”). Etimologicamente, dunque, l’alterco è un animato contrasto, un’accesa discussione, un aspro confronto verbale fra due persone. Il fatto che alter possa significare anche “il prossimo”, e altercare avere il valore di una replica, sottolinea la natura tutta particolare di alterco, che instilla in noi l’idea di poter litigare, anche violentemente, in un’ottica di cooperazione, senza che la nostra voce si sovrapponga a quella dell’avversario: l’idea di poter aspettare, prima di rispondergli a tono, che abbia finito di parlare. Alterco, in ogni caso, è oggi sinonimo di diverbio, lite, scontro, litigio. È più forte di un contrasto, un dissidio, uno screzio o un bisticcio, e ancora più forte di un malinteso o un attrito (che possono peraltro rimanere sopiti, non manifestarsi in modo aperto), o della divergenza di opinioni, idee, posizioni suggerite da disputa, questione, discussione, disaccordo, diatriba, controversia, contesa. Può durare più di un battibecco, ma non dà il senso di qualcosa che si protragga a lungo (o nel tempo) come una litigata. È meno “numeroso” di una baruffa o una rissa, che coinvolgono più persone, e non è a senso unico come una scenata. | Cosa vuol dire “alterco”. È sinonimo di diverbio: più forte di un bisticcio, ma dura meno di una litigata. |
Una webcam puntata su un nido di aquile calve nello Iowa sta attirando da alcuni giorni decine di migliaia di visitatori in attesa di vedere schiudersi le uova di aquilotti. La webcam è gestita da un’organizzzione che si occupa di rapaci, il Raptor Resource Project, che l’ha collocata vicino a un nido affacciato su un lago di trote e una fattoria: la webcam è comandata da un capanno vicino in modo da seguire le posizioni degli animali e zoomare sulle apparizioni dei piccoli da sotto il corpo della madre, e ha una luce all’infrarosso per la visione notturna, a cui gli animali sono indifferenti. L’aquila femmina ha deposto tre uova alla fine di febbraio, ed era previsto che si sarebbero schiuse tra il 30 marzo e il 1 aprile, ma per ora un aquilotto è sbucato dal guscio venerdì e un secondo domenica mattina. Il terzo è atteso entro i prossimi tre giorni. Oltre centomila spettatori seguono in media lo streaming live, che quindi a un certo punto sabato ha avuto un crash di due ore per i troppi accessi: e lo spettacolo sta attirando grandi curiosità, con centinaia di mail arrivate al Raptor Resource Project in questi giorni. I momenti più eccitanti per gli spettatori sono quelli in cui l’aquila si solleva e si sposta lasciando vedere chiaramente i piccoli e le uova. | Gli aquilotti in diretta sul web. Una webcam su un nido nell'Iowa sta attirando folle di visitatori: due piccoli sono usciti dal guscio, si aspetta il terzo. |
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ci sono l’editoriale della redazione sulla guerra a Gaza e il racconto di un’intervista fatta da un giornalista del Guardian a un leader dei separatisti filo-russi in Ucraina (il giornalista ha rischiato parecchio). Ma ci sono anche argomenti più leggeri, come le foto dal Comic-Con di San Diego, cioè il più grande raduno al mondo di appassionati di fumetti, videogiochi e serie tv. Oppure le foto di Gabriele Galimberti che per un anno e mezzo ha viaggiato per il mondo facendo couchsurfing, cioè facendosi ospitare in casa da sconosciuti. Poi le foto e il racconto del Tour de France vinto da Marco Pantani (sulla cui morte, proprio in questi giorni, la procura di Rimini ha riaperto un’inchiesta). – Israele sta massacrando centinaia di civili Qualunque altra lettura di quello che sta succedendo a Gaza adesso è pretestuosa | Sunday Post. La guerra a Gaza, il diavolo di Gorlovka e le foto del Comic-Con di San Diego, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
Ogni giorno più di 9 milioni di persone trascorrono tra le tre e le sei ore davanti a Candy Crush Saga, uno dei videogiochi per smartphone più diffusi al mondo e che – con le varie versioni uscite dal 2012 a oggi – ha fatto la fortuna di King, la sua casa di produzione con sede a Malta. Il dato è stato fornito da un dirigente di King durante un’audizione davanti a una commissione parlamentare del Regno Unito, che si occupa di valutare le tecnologie che possono creare dipendenza. Alex Dale, manager di King, ha spiegato che lo scorso anno uno degli utenti del videogioco ha speso circa 2.300 euro in un solo giorno, per ottenere bonus e altre funzionalità che permettono di risolvere più velocemente i livelli e ottenere più punti. Secondo Dale, anche se la spesa è stata ingente, questo non significa che Candy Crush crei forme di dipendenza tra i suoi utilizzatori. I dati che ha fornito sembrano però suggerire una situazione più complessa. | Nove milioni di persone giocano a Candy Crush Saga per almeno tre ore al giorno. E 400mila ci giocano per oltre 6 ore al giorno, ma secondo i dirigenti della società produttrice non c'è un problema di dipendenza. |
“La spoon river delle donne” è uno dei titoli più usati dai giornali in questi giorni per descrivere i 13 femminicidi avvenuti in Italia dall’inizio dell’anno. Anche se negli ultimi tempi l’espressione è spesso associata agli omicidi di donne, viene usata da anni in gergo giornalistico per descrivere una grande quantità di morti. Tra i primi esempi c’è un articolo di Repubblica del 1992 che definiva l’inchiesta di Mani Pulite una “Spoon River giudiziaria” mentre è da poco uscito un libro intitolato Lo Spoon River ai tempi del Covid, che raccoglie ricordi e memorie dei tanti abitanti delle valli bergamasche morti per il coronavirus. Il riferimento è alla Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology), una raccolta di poesie in forma di epitaffio scritta dall’avvocato e scrittore americano Edgar Lee Masters (1868-1950) e pubblicata dal maggio del 1914 al gennaio del 1915 sul Reedy’s Mirror, un giornale di Saint Louis, in Missouri. Ogni poesia, in verso libero, era la narrazione in prima persona di un abitante del paesino immaginario di Spoon River (il nome è quello di un fiume reale di Lewistown, in Illinois, dove viveva Masters) che era morto ed era stato sepolto nel cimitero sulla collina. Non avendo nulla da perdere, i protagonisti raccontavano la propria storia e le proprie debolezze senza veli, lasciando emergere la corruzione, la propria miseria, avidità, lussuria e i molti rimpianti. | Che cos’è “Spoon River”. Che storia ha l'antologia di poesie che compare ciclicamente nei titoli dei giornali, resa popolare in Italia da Fernanda Pivano e Fabrizio De Andrè. |
Con un messaggio pubblicato martedì sui social network, l’Azienda Napoletana per la Mobilità (ANM) ha comunicato il rischio di forti disagi sulla linea di trasporto pubblico per la giornata di oggi: il gasolio è finito e i fornitori hanno deciso di non proseguire con il rifornimento. Già ieri ci sono stati alcuni problemi, con molti autobus rimasti nei depositi perché la società non è più in grado di garantire l’acquisto di carburante. «Dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa (2009) oggi ne circolano meno di 350 perché tra tagli governativi e regionali, i contributi che ANM riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazioni, comprare il gasolio etc. si sono ridotti del 40%», spiega l’azienda sul suo sito internet. il 30/01/13 mattina,per mancanza gasolio il servizio non sarà garantito #anm #napoli | Il guaio degli autobus a Napoli. Il servizio "non è garantito" per "mancanza di gasolio": i fornitori non sono stati pagati, l'azienda dà la colpa ai tagli del governo e della regione. |
CasaPound ha detto che nella notte tra il 28 febbraio e il primo marzo un suo militante è stato aggredito a Livorno, in piazza Garibaldi, da quattro persone armate di bastoni e con parte del volto coperto. CasaPound, un movimento di estrema destra il cui leader è Simone Di Stefano, ha detto in una nota che il militante era lì per riattaccare un manifesto di CasaPound e che gli aggressori gli hanno sfondato i finestrini dell’auto, nella quale sedeva anche la compagna incinta e «per fortuna rimasta illesa». Repubblica ha scritto che l’uomo aggredito ha 37 anni ed «è stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale di Livorno con 30 giorni di prognosi. Ha una frattura al naso ed ecchimosi sparse. CasaPound aveva parlato del rischio di “perdere un occhio”, cosa esclusa invece da chi lo ha medicato e dimesso». | CasaPound ha detto che un suo militante è stato aggredito stanotte da quattro persone. |
Al parco Bois de Boulogne, nella zona ovest di Parigi, sarà inaugurato il prossimo 27 ottobre la Fondation Louis Vuitton, un museo d’arte contemporanea che sarà regalato e affidato in gestione alla città di Parigi, e la cui costruzione è stata finanziata dall’azienda di moda Louis Vuitton. Bernard Arnault, amministratore delegato e capo di Louis Vitton, è uno degli uomini più ricchi d’Europa. La costruzione dell’edificio – durata complessivamente tredici anni – aveva già da tempo attirato curiosità e attenzioni anche per la fama di chi lo ha progettato, il canadese Frank Gehry, uno dei più noti e apprezzati architetti degli ultimi decenni. Circa cento ingegneri edili e tremila operai sono stati impiegati nella costruzione dell’edificio, che occupa una superficie di circa 13.500 metri quadrati. “Nuvola di vetro” è uno dei diversi nomi con cui l’edificio è stato definito nel corso degli ultimi anni, dopo che Gehry aveva utilizzato questa espressione fin dal 2006 per spiegare i materiali che avrebbe utilizzato e la forma che l’edificio avrebbe avuto. “Più che una nuvola, somiglia a dei fogli di carta con degli scarabocchi sopra”, ha sintetizzato il Guardian. | Le foto della Fondation Louis Vuitton. Sarà inaugurato il prossimo 27 ottobre a Parigi il grande museo finanziato dall'azienda di moda francese e costruito dall'architetto canadese Frank Gehry. |
I Galaxy Fold, gli smartphone di Samsung con schermo pieghevole, saranno in vendita dal 6 settembre. I Galaxy Fold avrebbero dovuto essere messi in vendita a partire dall’aprile di quest’anno, ma c’era stato qualche problema nel funzionamento degli schermi pieghevoli ed era quindi stato deciso un rinvio. Samsung ha detto che i telefoni saranno messi in vendita perché sono stati fatti diversi miglioramenti per rendere più efficace e resistente lo schermo dei suoi nuovi smartphone. I Galaxy Fold di Samsung avranno un costo di circa 2mila euro e ancora non c’è una data per la loro messa in vendita in Italia. | I Galaxy Fold, gli smartphone di Samsung con schermo pieghevole, saranno in vendita dal 6 settembre. |
Makha Bucha è un’importante festività buddista, celebrata in Thailandia, Cambogia, Laos e Birmania durante la luna piena del terzo mese lunare del calendario buddista. Commemora l’ordinazione dei primi 1.250 monaci fatta da Buddha nove mesi dopo aver ricevuto l’Illuminazione, 2.558 anni fa: in quell’occasione Buddha insegnò anche i principali precetti della dottrina. Quest’anno la festa cade il 5 marzo: i fedeli lo passeranno cercando di compiere buone azioni e tenendosi lontano da quelle malvagie, cercando di purificare la mente e pregando nei templi. In Thailandia la sera prima di Makha Bucha i monaci hanno organizzato, come al solito, una veglia con candele, fiori e incensi. Uno dei posti più suggestivi in cui vederla – come mostrano bene queste foto – è il tempio di Wat Phra Dhammakaya, che si trova nella provincia di Pathum Thani ed è uno dei più prestigiosi del paese. Il Wat Phra Dhammakaya è il tempio più importante del movimento Dhammakaya Movement, una setta buddista fondata negli anni Settanta: i lavori di costruzione dell’edificio sono iniziati nel 1977 e conclusi nel 1982. È famoso, tra le altre cose, per il progetto architettonico piuttosto innovativo: anziché assomigliare a un tempio buddista ricorda l’iconografia tradizionale con cui vengono raffigurati gli UFO. | Monaci buddisti e un tempio a forma di UFO. Le belle foto di una cerimonia buddista che ricorda l'ordinamento di 1.250 monaci, in Thailandia. |
Esce oggi per Feltrinelli il libro Un’altra parte del mondo di Massimo Cirri, psicologo e giornalista, autore e conduttore della trasmissione radiofonica Caterpillar e di diversi libri fra i quali A colloquio e Il tempo senza lavoro (oltre che blogger del Post). Cirri ricostruisce nel libro la storia di Aldo Togliatti, il figlio del leader storico del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti, dagli anni vissuti in Russia fino alla fine della Seconda guerra mondiale con i genitori spesso lontani, alla crescita con la figura ingombrante del padre, al difficile ritorno in Italia, fino a sviluppare problemi di salute mentale che lo porteranno a una vita molto ritirata e, dopo la morte della madre, al ricovero in una clinica dove ha passato gli ultimi trenta anni della sua vita, fino alla morte nel 2011. | Il figlio di Togliatti. La solitudine e la malattia di Aldo, figlio dello storico leader del PCI, nel nuovo libro di Massimo Cirri. |
Google ha detto che tra aprile e giugno ha eliminato più di 2.500 canali YouTube in seguito a un’indagine sull’influenza esercitata dalla Cina nel diffondere notizie false tramite la piattaforma. Google non ha spiegato nei dettagli che tipo di video venissero pubblicati da questi canali, ma ha detto che erano video in cinese che diffondevano per lo più contenuti non politici. Google ha detto che i contenuti dei video erano simili a quelli già segnalati in un’indagine sulla disinformazione online condotta dalla società di analisi Graphika e da Twitter: le notizie false diffuse dai canali riguardavano la risposta degli Stati Uniti alla pandemia da coronavirus e le proteste delle scorse settimane del movimento Black Lives Matter. | Google ha cancellato più di 2.500 canali YouTube legati alla Cina perché diffondevano notizie false. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana c’è la regina Beatrice dei Paesi Bassi, meno nota della sua collega di oltre la Manica, che pochi giorni fa ha annunciato che abdicherà alla fine di aprile. Poi ci sono Madonna, Yoani Sanchez, una statua di cera di Emma Watson, Hillary Clinton, Gwyneth Paltrow. Tra i politici ce ne sono ancora sulla cresta dell’onda, come il sindaco di Londra Boris Johnson, altri di quelli di cui ci si chiede dove siano andati a finire, come l’ex ministro della Giustizia di Sarkozy Rachida Dati. Tra gli sportivi c’è un pensoso Zlatan Ibrahimovic a Parigi e il giovane Magnus Carlsen, che è al primo posto del ranking mondiale dei giocatori di scacchi ed è anche una vecchia conoscenza del Post. E poi Nick D’Aloisio, 17 anni, inventore di una startup appena venduta a Yahoo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Regine, ministre, attrici, attiviste. Molte donne notevoli tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana (ma anche un calciatore pensoso e un minorenne ricchissimo). |
Antonio Laudati ha 57 anni ed è il capo della procura di Bari. Lo è dal settembre del 2009: prima aveva lavorato come magistrato a Lecco, ad Avellino, a Napoli come sostituto procuratore all’antimafia. Nel 2007 era stato nominato direttore degli Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia. Negli ultimi due anni si è trovato più volte al centro delle cronache giudiziarie per via di un’importante inchiesta condotta dalla sua procura, quella sull’imprenditore Giampaolo Tarantini. Ultimamente i quotidiani hanno parlato parecchio di lui: da qualche giorno Laudati è indagato dalla procura di Lecce per abuso di ufficio, favoreggiamento e tentata violenza privata. E il Consiglio Superiore della Magistratura ha aperto un’indagine nei suoi confronti. C’entra Tarantini, fino a un certo punto. Questa è la storia, raccontata dall’inizio. L’inchiesta Tarantini Nell’estate del 2009 Antonio Laudati non è ancora il capo della procura di Bari. I magistrati indagano sull’assegnazione di alcuni appalti nel settore della sanità, tengono sotto controllo tra gli altri un imprenditore che si chiama Giampaolo Tarantini. Si accorgono che l’uomo parla al telefono delle feste che organizza a casa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E parla di una donna, ex candidata al consiglio comunale di Bari, che si chiama Patrizia D’Addario e che nel giro di pochi giorni racconta alla stampa quello che dice di sapere su quelle feste. D’Addario racconta di avere ricevuto dei soldi – nonché la stessa candidatura alle amministrative – grazie alla sua partecipazione ad alcune feste a casa di Berlusconi. Giampaolo Tarantini sarebbe, dice, l’uomo che teneva i contatti con lei e altre ragazze, portandole alle feste dietro il pagamento di una somma in denaro. La procura di Bari apre un’inchiesta anche per induzione alla prostituzione. Il fascicolo è in mano al pm Giuseppe Scelsi: tenete a mente questo nome. L’inchiesta è ancora in corso, nel frattempo Tarantini è stato undici mesi agli arresti domiciliari e lo scorso giugno è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Tarantini è stato arrestato all’inizio di settembre su richiesta della procura di Napoli, accusato di estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. | Il caso Laudati. La storia dell'inchiesta sul capo della procura di Bari, indagato a Lecce e accusato di aver rallentato l'indagine su Tarantini e le escort. |
Lunedì 4 aprile la Corte Suprema della Svezia, il più alto organo giudiziario del paese, ha stabilito che la divisione svedese di Wikimedia viola le attuali leggi sui diritti d’autore, mettendo a disposizione gratuitamente nel proprio database fotografie protette da copyright. Wikimedia è la fondazione che gestisce, tra i suoi vari progetti, l’enciclopedia online Wikipedia e il database Wikimedia Commons. Fu fondata dall’imprenditore Jimmy Wales nel 2003, ed è un’organizzazione senza fini di lucro. La divisione svedese di Wikimedia era stata denunciata in un tribunale di Stoccolma dal Bildupphovsrätt (BUS), un’organizzazione che rappresenta circa 8.500 fotografi, pittori e designer svedesi, perché nel suo database erano state messe a disposizione foto che mostravano opere protette dai diritti d’autore mentre erano esposte in luoghi pubblici, senza il consenso degli autori delle opere. La Corte Suprema della Svezia ha detto che è permesso scattare foto di questo tipo al pubblico, ma metterle a disposizione in maniera gratuita e illimitata su un database è tutta un’altra questione: la Corte ha spiegato che «un database di questo tipo può avere un valore commerciale non insignificante. La Corte ritiene che questo valore sia di proprietà degli artisti». Anna Troberg, direttrice della divisione svedese di Wikimedia, ha detto: «Siamo naturalmente molto delusi. La riteniamo un’interpretazione delle leggi sul copyright anacronistica e restrittiva. E va anche contro le linee guida della Corte europea dei Diritti Umani». Troberg ha spiegato che prima di decidere cosa fare, Wikimedia svedese consulterà gli avvocati della divisione americana. L’ammontare dei danni che Wikimedia svedese deve pagare al BUS sarà stabilito da un tribunale di Stoccolma. | Di chi sono i diritti di una foto di un’opera d’arte? sono degli artisti, secondo la Corte Suprema della Svezia, che ha condannato Wikimedia per averle messe online gratuitamente. |
Da qualche giorno si parla molto della Monte dei Paschi di Siena (MPS), la terza banca italiana. Il caso è nato qualche giorno fa dopo un articolo che ha rivelato un nuovo buco nei bilanci della banca – in crisi oramai da diversi anni – che sarebbe stato creato dai vecchi amministratori e scoperto recentemente dai nuovi, Fabrizio Viola e Alessandro Profumo. Per il momento non si tratta di una grossa cifra: sono circa 220 milioni di euro, ma oltre a questi la banca ha aumentato di 500 milioni di euro la sua richiesta dei cosiddetti “Monti bond” e non si sa quale sarà il costo finale delle operazioni sospette. La vicenda ha portato alle dimissioni dell’ex presidente di MPS dall’ABI, l’organizzazione rappresentativa delle banche italiane. Ma di MPS si parla anche oggi: Repubblica riporta in esclusiva che la magistratura starebbe indagando su una tangente da 2 miliardi pagata in occasione dell’operazione che dette l’avvio alla crisi della banca, l’acquisto di Banca Antonveneta nel 2008. Anche a causa di questa operazione, nel 2009 MPS dovette ricorrere – insieme ad altre banche – a un prestito del governo: i famosi “Tremonti bond”. | Tutti i guai del Monte dei Paschi. Dall'acquisto di Antonveneta ai derivati di Nomura, cosa è andato storto e cosa c'entra il PD spiegato semplice. |
Circa due settimane fa la cantante americana Britney Spears ha avviato una serie di spettacoli al Planet Hollywood, un grande casinò di Las Vegas: Spears si è accordata per tenere nell’auditorium del casinò circa cento serate entro il 2015 (50 ogni anno), per un compenso attorno ai 15 milioni di dollari all’anno. Quello di Spears si chiamerà “Britney: Piece of Me” e sarà quindi un residency show, una pratica piuttosto comune nel pop americano: una sorta di contratto esclusivo per ripetere lo stesso spettacolo – solitamente un greatest hits delle proprie canzoni – nello stesso posto – solitamente un casinò, spesso a Las Vegas – per decine di date all’anno. La cosa che ha sorpreso molti critici è che il residency show è di solito una tappa della carriera di popstar verso la pensione o con poche prospettive di nuovi successi discografici, e che provano a capitalizzare il proprio esaurito successo. Solo negli ultimi anni hanno tenuto residency show a Las Vegas, fra gli altri, Celine Dion (dal 2002 al 2007 e poi ancora dal 2011 ad oggi, al “Colosseum” del casinò Ceasars Palace di Las Vegas), Cher (“Cher at the Colosseum” dal 2008 al 2011, nello stesso posto di Dion), Prince (tra il 2006 e il 2007 al Rio) e Meat Loaf (“Rocktellz & Cocktails”, al Planet Hollywood dall’agosto del 2013 a oggi). I biglietti per “Britney: Piece of Me” costano dai 59 ai 179 dollari (cioè dai 43 a 131 euro). Ci sono anche alcuni biglietti speciali, dal costo di 2500 dollari, che permettono di incontrare Spears prima dello spettacolo e di fare una foto con lei: lei stessa ha definito “Britney: Piece of Me” «il miglior progetto in cui sono mai stata coinvolta». | La pensione di Britney Spears. Ha 32 anni ma ha già deciso di insediarsi per uno spettacolo fisso a Las Vegas, come i suoi colleghi a carriera esaurita. |
Il governo greco ha annunciato l’introduzione di un’imposta sulle proprietà immobiliari che già da quest’anno dovrebbe portare nelle casse dello Stato almeno due miliardi di euro. La somma è necessaria per ripagare parte del debito verso i creditori stranieri e ottenere così altro denaro in prestito. Il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos ha detto che l’imposta patrimoniale resterà in vigore per i prossimi due anni. «Dovevamo trovare un provvedimento che fosse equo, accettato dalla società, che potesse essere implementato in fretta per produrre risultati altrettanto in fretta. L’unica misura che ha tutte queste caratteristiche è un’imposta patrimoniale straordinaria sugli immobili». L’imposta sarà pagata insieme alla bolletta dell’energia elettrica, 4 euro per metro quadrato. All’inizio di questo mese i colloqui tra la Grecia, la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea erano stati sospesi. Si discuteva dell’invio di nuovi capitali in prestito, senza i quali il governo greco finirebbe a corto di denaro nel giro di poche settimane. Oltre all’introduzione dell’imposta patrimoniale, il governo ha anticipato all’inizio di ottobre il voto sulla manovra finanziaria 2012, che solitamente avviene a dicembre e ha adottato simbolicamente il taglio degli stipendi di tutti i membri del governo a tutti i livelli, dal presidente della Grecia ai 325 sindaci delle città, e ai membri del Parlamento. Il ministro delle Finanze ha detto che l’economia greca, arrivata al suo terzo anno di recessione consecutiva, quest’anno si contrarrà del 5,3 per cento. | Che aria tira in Grecia. Il paese è al terzo anno consecutivo di recessione, il governo ha introdotto una tassa straordinaria sugli immobili, la Germania studia l'ipotesi default. |
Lunedì la Giunta per le immunità del Senato dovrà decidere se concedere al tribunale dei ministri di Catania l’autorizzazione a processare Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona perché mentre era ministro dell’Interno impedì per più di tre giorni lo sbarco di 116 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare Gregoretti. È la seconda volta in pochi mesi che Salvini viene accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco di persone che si trovavano a bordo di navi della Marina militare italiana. La prima accusa gli era stata rivolta un anno fa dallo stesso tribunale dei ministri che lo accusa oggi, quello di Catania. I tribunali dei ministri sono speciali strutture create ad hoc nei distretti di Corte d’appello ogni volta che bisogna processare un ministro per un reato svolto nell’esercizio delle sue funzioni: qui avevamo spiegato come funziona la procedura. | Il caso Gregoretti, in breve. Salvini è accusato di sequestro di persona, e stavolta il M5S non dovrebbe salvarlo; ma ci sono proteste per la data scelta dalla presidente del Senato per il primo voto. |
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