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Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 16.168 casi positivi da coronavirus e 469 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 29.859 (619 in meno di ieri), di cui 3.490 nei reparti di terapia intensiva (36 in meno di ieri) e 26.369 negli altri reparti (583 in meno di ieri). Sono stati analizzati 197.788 tamponi molecolari e 136.978 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,8 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,6 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 13.439 e i morti 476. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (2.212), Lombardia (2.153), Sicilia (1.542), Puglia (1.488) e Piemonte (1.439). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 14 aprile. |
Il cantante canadese Justin Bieber ha rivelato in un post su Instagram di soffrire della malattia di Lyme, una malattia causata da un batterio (Borrelia burgdorferi) che infetta le zecche, che poi la trasmettono agli esseri umani e agli animali, e che può avere esiti invalidanti. «Molte persone dicevano che avevo un aspetto orribile, che mi facevo di metanfetamine ecc., ma non hanno capito che di recente mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme, oltre che una seria mononucleosi cronica che ha colpito la mia pelle, le mie funzioni cerebrali, la mia energia e la mia salute in generale», ha scritto Bieber, che ha anche detto di aver passato due anni difficili a causa della malattia e che ne parlerà più approfonditamente in un documentario che uscirà su YouTube. Leggi anche: Che cos’è la malattia di Lyme | Justin Bieber ha detto di avere la malattia di Lyme. |
Venerdì sera a Napoli centinaia di persone hanno protestato contro il coprifuoco entrato in vigore dalle 23 per contenere il coronavirus e contro il lockdown chiesto dal presidente della Campania Vincenzo De Luca. Ci sono stati scontri davanti alla sede della Regione, in via Santa Lucia, lanci di petardi, bottiglie e fumogeni, cassonetti della spazzatura gettati in mezzo alla strada; alcuni gruppi di manifestanti hanno assalito le auto della polizia. Agenti di polizia in tenuta antisommossa hanno lanciato gas lacrimogeni e cercato di disperdere la folla. Ma quale #NapoliSiRibella. Parliamo di atti criminali e pianificati: pezzi di ultras, destra che soffia su protesta e persone esasperate. È saltata la politica, ma nessun atto glorioso. Guardate il video: delinquenti. #Napoli #DeLuca pic.twitter.com/sCVipjtYHt | Le proteste contro il coprifuoco a Napoli. In tarda serata centinaia di persone hanno manifestato contro le misure per contenere il coronavirus, lanciando petardi e fumogeni. |
Venerdì 14 marzo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo negozio di Eataly a Milano, in piazza XXV Aprile. È uno spazio di 5.500 metri quadrati su tre piani, che verrà inaugurato martedì 18 marzo e impiegherà circa 350 persone. Il punto vendita di prodotti alimentari, a cui si uniscono aree per gli spettacoli e ristoranti, è il venticinquesimo della catena fondata da Oscar Farinetti e si trova nei locali dell’ex Teatro Smeraldo, storico teatro milanese, che ha chiuso nel 2012. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del nuovo Eataly a Milano. Al posto dello storico Teatro Smeraldo: aprirà il 18 marzo. |
Giovedì 31 dicembre il cantante e batterista Tommy Lee è rimasto incastrato in un dispositivo simile a un carrello delle montagne russe mentre con la sua band Mötley Crüe suonava a Los Angeles durante un concerto. Lee era seduto e legato con la sua batteria su una piattaforma che durante i suoi assoli scorre su una struttura simile a una montagna russa. Durante l’esibizione la piattaforma – oltre a compiere il suo percorso nella struttura – gira su sé stessa, e Lee suona spesso a testa in giù sopra il suo pubblico. Pochi istanti prima della fine del suo assolo di giovedì, la piattaforma si è bloccata costringendo alcuni operai ad arrampicarsi per rimettere in moto il macchinario. «Sembra che il rollercoaster si sia rotto. Bene: fanculo il rollercoaster!», ha commentato Lee mentre si trovava a testa in giù a circa dieci metri di altezza. Le cose cominciano ad andare storto intorno al quarto minuto di questo video girato da un fan. E al quinto di questo video, girato da un’altra angolazione. | Il batterista Tommy Lee incastrato a dieci metri d’altezza, durante un concerto. Il noto batterista dei Mötley Crüe è rimasto sospeso a testa in giù assieme alla sua batteria per cinque minuti, prima di riuscire a tornare sul palco. |
I magistrati di Bari che indagano sul traffico di prostituzione di cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarebbe stato cliente hanno depositato giovedì gli atti di conclusione delle indagini, che comprendono “otto indagati e più di centomila intercettazioni (effettuate fino all’estate del 2009 ma non trascritte). Ventotto capi di imputazione (tra cui associazione per delinquere e favoreggiamento della prostituzione) e trenta ragazze portate nelle residenze del premier”. L’inchiesta ha tra gli indagati Gianpaolo Tarantini e suo fratello Claudio, Sabina Began, l’avvocato brindisino Salvatore (detto Totò) Castellaneta, l’amico di Tarantini Massimiliano Verdoscia, Pierluigi Faraone, Letizia Filippi, Francesca Lana. Scrivono i magistrati: «Il Tarantini promotore e organizzatore dell’associazione, al fine di consolidare il rapporto con Silvio Berlusconi (avviato nell’estate del 2008), ottenere per il suo tramite, incarichi istituzionali e allacciare avvalendosi della sua intermediazione rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile, di Finmeccanica spa, di società a quest’ultima collegate (Sel Proc sc., Selex sistemi integrati spa e Seicos spa), di Infratelitalia spa e altre società, provvedeva a: 1) Ricercare le donne, personalmente o per il tramite di altri partecipi, persuadendole a prostituirsi o rafforzando il loro iniziale proposito di prostituirsi, in occasione degli incontri che egli stesso organizzava presso le residenze di Silvio Berlusconi; 2) Selezionare le donne, personalmente o per il tramite degli altri partecipi, secondo specifiche caratteristiche fisiche (giovane età, corporatura esile) 3) Impartire, in occasione di tali incontri, disposizioni sull’abbigliamento da indossare e sul comportamento da assumere; 4) Sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne proveniente da varie parti d’Italia, mettere loro a disposizione il mezzo per raggiungere il luogo dell’incontro». | Le carte dell’inchiesta Tarantini. I magistrati di Bari hanno depositato i documenti di chiusura delle indagini sul presunto traffico di prostituzione a favore di Silvio Berlusconi, citando pure Manuela Arcuri. |
Una persona è morta e un’altra ha subito ferite gravi in seguito alla caduta di un aereo ultraleggero nella zona di San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia. La persona ferita è stata trasportata in elicottero presso l’ospedale Angelo di Mestre. L’incidente si è verificato in un campo di granoturco e sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Un ultraleggero è precipitato poco dopo le 15, a San Michele al Tagliamento, tragico il bilancio: un morto e un ferito grave.#IoSeguoTgr pic.twitter.com/XkLzDt1n4I | Un aereo ultraleggero è precipitato nella provincia di Venezia causando la morte di una persona. |
Stasera Robbie Williams suonerà a Milano allo stadio di San Siro per l’unica data italiana del suo “Take The Crown Stadium Tour”. Queste sono le dieci canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist integrate con tre di quelle più recenti, per chi andrà al concerto stasera e vuole arrivarci pronto, e per tutti gli altri. Robbie Williams (1974, Stoke-on-Trent, Inghilterra) La cosa impressionante di Robbie Williams è l’effetto che fa sulle ragazze. Non è particolarmente bello, ma fa perdere la testa alle più insospettabili, dalle irriducibili cultrici della musica magrebina alle snob che di solito sputerebbero in faccia a chiunque si avvicini ai primi cinquanta posti della classifica. Lui di solito li occupa tutti e cinquanta, è diventato quello che George Michael non è più, e infila una canzonetta usa e getta dopo l’altra, una meglio dell’altra. È dannatamente bravo, la miseria. | 13 canzoni di Robbie Williams. Scelte dal peraltro direttore del Post per chi va a sentirlo stasera a Milano, e per tutti gli altri. |
Dal 7 al 16 marzo si è tenuta ad Austin, in Texas, la ventottesima edizione del South by Southwest (in codice SXSW), uno dei più innovativi festival degli Stati Uniti, che come oggi anno ha offerto centinaia di eventi divisi in tre grandi aree tematiche con programmi separati: musica, film e SXSW Interactive, dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie. Quest’anno il festival sarà ricordato anche per un brutto incidente, avvenuto il 13 marzo, quando una macchina è finita su una folla che aspettava di entrare in un locale nel centro di Austin per un concerto: sono morte due persone (tra cui Steven Craenmehr, direttore creativo di un’importante agenzia musicale) e 23 sono rimaste ferite. La prima parte del festival, la sezione Interactive, quest’anno è stata tutta dedicata alla privacy e al trattamento dei dati personali, una questione molto sentita negli Stati Uniti soprattutto dopo lo scandalo NSA: tra i vari personaggi intervenuti per trattare l’argomento c’è stato Edward Snowden, ancora in Russia in asilo temporaneo, che ha discusso a distanza con Christopher Soghoian, esperto di diritti civili, di come l’uso della tecnologia abbia influito sul suo lavoro e sulla vicenda dei file che ha sottratto alla NSA e che ha condiviso con alcuni giornalisti, su tutti Glenn Greenwald (intervenuto al festival in videoconferenza dal Brasile). Anche il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è intervenuto via Skype (dall’ambasciata equadoregna di Londra in cui è rifugiato) per parlare di comunicazione digitale e del potere della NSA e delle altre agenzie di sorveglianza. | Le facce del South by Southwest. Le foto più belle dell'affollato festival di culture moderne e innovazione che si tiene ogni anno a Austin, con un sacco di concerti, interviste e film notevoli. |
La band irlandese degli U2 ha tenuto venerdì sera un affollato concerto a Torino – il primo di due – nello spazio del PalaAlpitour, all’interno del tour chiamato “Innocence + Experience”. Il tour era cominciato a maggio in Nordamerica e finirà a novembre dopo un’altra trentina di date in Europa, quasi tutte con i biglietti esauriti da tempo. Le cronache della serata – oltre ai tradizionali entusiasmi dei cronisti musicali – raccontano della presenza al concerto della cantante Mariah Carey, del furto del computer di un tecnico responsabile della produzione del concerto e di una fragile minaccia di attentato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto degli U2 a Torino. Il concerto di venerdì sera, il primo di due, con molta acqua spruzzata e le familiari pose di Bono. |
Gli exit poll delle elezioni europee in Italia danno la Lega come primo partito, come ampiamente previsto dai sondaggi: quasi tutti gli istituti di sondaggi danno però il partito di Matteo Salvini al massimo al 30 per cento, quindi in calo rispetto ai sondaggi precedenti al voto. La notizia principale è però che il Partito Democratico, sempre secondo gli exit poll e gli instant poll (da prendere quindi con cautela), potrebbe superare il Movimento 5 Stelle come secondo partito: le forbici attribuite ai due partiti si sovrappongono, ma il M5S sembra leggermente indietro e comunque in drastico calo rispetto al risultato delle politiche dell’anno scorso. Forza Italia è dato a cavallo della soglia psicologica del 10 per cento, che sarebbe considerato un buon risultato per Silvio Berlusconi. Fratelli d’Italia è dato tra il 5 e il 7 per cento, in linea con i sondaggi, mentre +Europa è dato di poco sotto la soglia del 4 per cento, o di pochissimo sopra. | Gli exit poll delle elezioni europee in Italia. La Lega sembra sotto il 30%, il PD sembra aver superato il M5S come secondo partito. |
Di Cary Grant, che morì oggi trent’anni fa, a 82 anni, si possono raccontare i tantissimi film e il successo mondiale che lo ha fatto nominare secondo più grande attore di tutti i tempi – dopo Humphrey Bogart – dall’American Film Institute. Oppure andarseli a vedere, se si fosse un po’ appannata nella memoria la sua grandezza nell’essere un gran figo, di unica raffinatezza ed eleganza, e un imbattibile attore comico da commedie sentimentali o da film in bilico tra il drammatico e la commedia, appunto, come Sciarada, o quelli con Hitchcock. Ma sono cose che quasi tutti sanno. Invece, c’è un pezzo della storia assai meno noto. Cary Grant era inglese, ed era nato a Bristol, malgrado quasi tutti lo conoscano come americano: si trasferì negli Stati Uniti a 16 anni e prese poi la cittadinanza a 32. Il suo vero nome era Archibald Alexander Leach. Il padre di Cary Grant era un alcoolizzato che lo abbandonò a se stesso e ai suoi nonni molto presto. La madre soffriva di ansie e depressione, aggravate dalla morte precoce del figlio primogenito: il padre la fece ricoverare in una clinica psichiatrica quando Cary Grant aveva 9 anni, raccontandogli prima che sua madre era partita per un viaggio e poi che era morta. Secondo alcuni biografi il padre volle sbarazzarsene per poter convivere con un’altra donna. Cary Grant scoprì che sua madre era viva solo quando suo padre morì, e lui aveva 31 anni: ma la visitò solo tre anni dopo, occupandosi poi di lei nel resto della sua vita. Per molto tempo raccontò di sue difficoltà e inibizioni nei rapporti sociali – lui, Cary Grant – e con le donne, per via del suo tormentato rapporto con i genitori e la loro assenza, e il senso di colpa per la scomparsa di sua madre. Di fatto orfano e solo, ed espulso dalla scuola, a 14 anni Cary Grant si unì a una compagnia di attori di Bristol che prima lo portò a Londra e quando ne aveva 16 in un tour negli Stati Uniti, e lui ci rimase. Lavorò con diverse compagnie come mimo e attore comico, di vaudeville e di musical. Cominciò col cinema a 28 anni, nel 1932, e fu allora che cambiò nome: secondo il suo produttore serviva qualcosa “di più americano, tipo Gary Cooper”. Solo in quell’anno recitò in sette film, di cui uno insieme a Marlene Dietrich. Nei cinque successivi ne fece una trentina, e divenne Cary Grant come lo conosciamo. Smise di recitare a 62 anni, e non cambiò più idea. | La vita difficile di Cary Grant. Uno degli attori hollywoodiani più amati e di successo di sempre, che morì oggi trent'anni fa, veniva da una storia molto drammatica (e da un altro paese). |
Era nato nel 1948 in Florida ma diventato famoso molto tardi, nei primi anni Duemila. Prima di allora aveva anche avuto una vita piuttosto travagliata: aveva fatto mille lavori e avuto gravi problemi di salute. Fu scoperto quando si esibiva nei locali come imitatore di James Brown con lo pseudonimo di Black Velvet. In tutto ha registrato tre dischi: poi nel settembre 2016 gli fu diagnosticato un cancro allo stomaco, di cui è morto ieri. La sua vita è raccontata nel documentario del 2012 Soul of America. | È morto il cantante soul Charles Bradley, aveva 68 anni. |
Il 15 gennaio 1919 in una fabbrica di Boston si ruppe un grande serbatoio con dentro otto milioni di litri di melassa. Tutto il contenuto si riversò a grande velocità nelle strade di North End, uno dei quartieri più ricchi della città. Fu «uno dei disastri più strani della storia», come è stato definito in seguito, e provocò 21 morti, 150 feriti e moltissimi danni. Il problema maggiore fu che la melassa cominciò a investire tutto ciò che incontrava con grande velocità, ma dopo poco si indurì, diventando una cosa simile al catrame e impendendo i soccorsi dei feriti. Il Boston Globe descrisse così la scena: «La melassa arrivava al petto, copriva la strada e mulinava e ribolliva attorno a dei rottami. Qui e là una forma si dibatteva, ma era impossibile dire se si trattasse di una persona o un animale». Per molto tempo nessuno seppe dare una spiegazione dei motivi per cui la melassa si era riversata per le strade di Boston a quella velocità, prima di indurirsi. Qualche settimana fa un gruppo di scienziati ha però presentato una possibile e convincente risposta durante un convegno organizzato della American Physical Society a Portland, in Oregon, e focalizzato sullo studio della fisica dei fluidi: dopo avere analizzato una grande quantità di materiale storico – le mappe di Boston, gli articoli di giornale dell’epoca e i dati di archivio forniti dal centro meteorologico nazionale – gli scienziati hanno concluso che la colpa di quel disastro fu del freddo, più o meno. | La volta che milioni di litri di melassa si riversarono su Boston. Successe quasi cent'anni fa a causa della rottura di un serbatoio, morirono 21 persone: ora si sa come andarono le cose. |
Negli ultimi mesi più di una rivista internazionale di moda ha scritto che il 2015 è stato l’anno in cui i maglioni dolcevita – quelli con un colletto molto alto e ripiegato su se stesso – sono tornati di moda. Già lo scorso febbraio Jess Cartner-Molley, a capo della sezione del Guardian che si occupa di moda, aveva scritto che i maglioni a collo alto (turtleneck o polo neck, in inglese rispettivamente americano e britannico) avevano vinto «a mani basse» la gara tra i capi d’abbigliamento maschili più di tendenza alla settimana della moda a Milano e Parigi, e durante quella di New York la rivista Elle aveva notato che molte modelle indossavano una sorta di sciarpa che ricordava il colletto dei maglioni dolcevita. Molto popolari negli anni Sessanta e Settanta, i maglioni dolcevita non sono considerati “alla moda” da tempo, anzi sono spesso visti come qualcosa di non “cool” ma datato e superato. L’origine del termine italiano “dolcevita” non è chiara; secondo la spiegazione più ricorrente, proposta anche dall’enciclopedia Treccani, deriva dal film La dolce vita di Federico Fellini, perché il protagonista Marcello Mastroianni lo indossa in diverse scene: ma non è così, per tutto il film Mastroianni appare in camicia (solo nella scena finale ha un foulard nero attorno al collo che ricorda un colletto alto: non un vero dolcevita, comunque). | I maglioni dolcevita stanno tornando di moda? dopo una grande popolarità negli anni Sessanta e Settanta per anni sono stati considerati superati: ma le cose stanno cambiando, dice chi se ne intende. |
Il ministero della Salute ha pubblicato una circolare che introduce un cambiamento nella definizione di “caso Covid-19”, cioè nei criteri che definiscono un singolo caso di persona contagiata dal coronavirus. Finora erano considerate casi di Covid-19 unicamente le persone che risultavano positive al tampone molecolare, cioè quello analizzato in laboratorio in cerca di tracce genetiche del virus. Con la nuova circolare, invece, il risultato dei test rapidi antigenici “di ultima generazione” – che funzionano diversamente, sono più veloci ed economici, e anche meno affidabili – viene equiparato all’esito dei tamponi molecolari. D’ora in poi, insomma, in molti casi non sarà più necessario per le autorità sanitarie confermare la positività al test antigenico con un successivo tampone molecolare. Questo avrà probabilmente importanti conseguenze sull’attività di test e di monitoraggio sanitario, sia nel suo funzionamento quotidiano sia nella raccolta dei dati sull’epidemia. | Cosa cambia con i test rapidi antigenici. Il ministero della Salute ha deciso che possono essere usati per individuare i positivi al coronavirus anche senza il normale tampone, con alcune raccomandazioni. |
Il sito americano Quartz ha pubblicato parte delle testimonianze di alcune dipendenti di Microsoft che hanno segnalato vari episodi di discriminazioni e sessismo sul posto di lavoro, in una catena di email interne circolata molto alla fine di marzo. Le mail sono state confermate da alcune persone interne all’azienda, dove giovedì si è tenuta una riunione sul tema. La catena di mail è cominciata il 20 marzo, quando una dipendente di Microsoft aveva chiesto consiglio ad altre colleghe su come fare carriera nella società, visto che dopo sei anni i suoi sforzi non sembravano premiati. La mail ricevette moltissime risposte, che in diversi casi contenevano vari racconti frustrati e arrabbiati: una donna per esempio raccontava che un collega maschio le chiese di sedersi sulle sue gambe per due volte durante una riunione in presenza di un responsabile per le risorse umane. La donna era una Microsoft Partner, un ruolo avanzato nelle gerarchie dell’azienda, e ha raccontato di aver protestato ma di non essere stata ascoltata. | Le nuove denunce di discriminazioni e sessismo dentro Microsoft. Una serie di mail interne ha raccolto molte segnalazioni che non vennero prese sul serio, e ora le risorse umane stanno indagando. |
Come anticipato dal Wall Street Journal a inizio gennaio, Kodak ha da poco fatto richiesta di fallimento. La società è uno dei più famosi produttori di pellicole e sistemi per la fotografia al mondo, ma ha da tempo seri problemi finanziari cui non è riuscita a porre rimedio in maniera efficace. I legali di Kodak hanno presentato presso un tribunale dello Stato di New York i documenti necessari per ricorrere al “Chapter 11”, la parte della legge fallimentare statunitense che consente alle imprese di avviare una ristrutturazione quando si trovano in dissesto finanziario. Il sistema ricorda per diversi aspetti quello della cosiddetta amministrazione controllata, che esisteva fino a qualche tempo fa anche in Italia. I responsabili di Kodak hanno anche confermato di aver ricevuto un prestito a 18 mesi da parte della banca Citigroup. La società ha raccolto nuove risorse economiche per 950 milioni di dollari, cifra che servirà per tentare una ristrutturazione della azienda. Kodak si è anche rivolta a un gruppo di consulenti per tentare la vendita di circa 1.100 brevetti registrati nel corso del tempo e che potrebbero portare nuova liquidità, utile per compensare le perdite e fare nuovi investimenti nel periodo di ristrutturazione. | Kodak ha fatto richiesta di fallimento. La società produttrice di pellicole e sistemi per la fotografia ha portato le carte in tribunale, come era stato anticipato. |
Le foto di backstage durante la cerimonia degli Oscar si aggiungono alle migliaia che arrivano dalle agenzie, come quelle dal red carpet o quelle più belle della cerimonia. E raccontano un altro pezzo della serata che si svolge dietro le quinte, dove ci sono momenti per fumare una sigaretta, ripassare qualche discorso, guardare il palco aspettando il proprio momento di salirci o osservare per la prima volta con calma l’Oscar appena vinto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Foto dal backstage degli Oscar. Raccontano un altro pezzo della serata, fatta di mani strette forti, sigarette e qualche snack. |
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è uscito mercoledì nei cinema: come alla fine di ogni film di Star Wars, anche in questo caso è probabile che la maggior parte degli spettatori sia rimasta con un mucchio di pezzi da rimettere a posto, cose che ha notato solo di sfuggita o domande a cui non ha trovato risposta (avvertimento: da qui in poi è pieno di SPOILER). A differenza di quello che succedeva con altri film della saga, però, alla fine degli Ultimi Jedi non si rimane con grandi domande irrisolte, e molte questioni lasciate aperte nel Risveglio della Forza hanno trovato una risposta. Piuttosto, il film contiene una serie di sottigliezze e dettagli difficili da rimettere insieme dopo due ore e mezzo di cose. Proviamoci. | Otto cose che non avete notato nell’ultimo film di Star Wars. SOLO per chi l'ha visto, ovviamente, tutti gli altri alla larga: quei dadi ve li ricordavate? E che fine hanno fatto quei libri?. |
Oggi Repubblica dedica un paginone intero a una rivelazione di Valter Lavitola, l’ultimo dei bizzarri personaggi balzati a improvvisa notorietà nell’ambito della storia di Gianfranco Fini e della casa di Montecarlo. E sono due notizie in una: la prima è un’email che fornirebbe un’ulteriore prova a sostegno della tesi per cui dietro le società offshore che acquistarono l’appartamento da AN ci sia Giancarlo Tulliani, che sarebbe quindi allo stesso tempo locatario e locatore; la seconda è la candida ammissione dello stesso Lavitola per cui Berlusconi avrebbe un ruolo tutt’altro che estraneo all’inchiesta del Giornale (solo qualche giorno fa in Senato il premier disse che i giornali vicini al centrodestra gli procurano più danni che vantaggi). La prima notizia è l’email, quindi. Il mittente è James Walfenzao, il rappresentante legale delle società offshore Printemps Ltd e Timara Ltd, che hanno acquistato l’appartamento: l’uomo dietro il quale si celano i reali proprietari della casa si Montecarlo. I destinatari sono Michael Gordon ed Evan Hermiston, fiduciari dei fondi delle due società. Si intuisce che i due avevano chiesto a Walfenzao qualche chiarimento riguardo quello che sta accadendo in Italia, e il 6 agosto Walfenzao risponde: | “Queste informazioni devi girarle a Sallusti”. Lavitola mostra nuove prove che la casa di Montecarlo è di Tulliani e rivela che Berlusconi non è estraneo all'inchiesta del Giornale. |
Molti siti e riviste specializzati in architettura hanno pubblicato le immagini della libreria Zhongshuge di Hangzhou, nell’est della Cina, che ha aperto ad aprile 2016 ed è notevole per il design degli interni, particolarmente complesso. La libreria si trova nel quartiere di Binjiang, vicino al fiume Qiantang che attraversa la città. Già dalla strada si possono vedere molti dei libri in vendita, disposti su un muro trasparente. Gli architetti dello studio XL-MUSE di Shangai, che hanno progettato il negozio, hanno disposto gli scaffali in modo da dare l’idea di “una conversazione oltre il tempo” tra i libri; hanno inoltre posizionato degli specchi sul soffitto per dare l’impressione che le pile di libri si moltiplichino all’infinito. La libreria ha quasi ovunque i colori caldi di una vecchia biblioteca: il pavimento ha il parquet e gli scaffali in legno sono illuminati da luci calde, così come i numerosi tavoli da lettura disponibili. C’è anche una sala tutta bianca con i libri disposti attorno a colonne: rappresentano gli alberi della “foresta dei libri”, dove le persone possono camminare per imparare e scoprire cose nuove. Come gli alberi producono ossigeno che serve per respirare, così le colonne sono una fonte di conoscenza. | Una libreria piena di specchi. Si trova a Hangzhou, in Cina, e non assomiglia molto a quelle in cui entrate di solito, tra colonne e scaffali a forma di giostra. |
Pasquetta è il nome con cui in Italia si indica la giornata del lunedì dopo la domenica di Pasqua: è un giorno di festa, come in molti altri posti del mondo, anche se per definirlo ci sono denominazioni e tradizioni differenti. In Italia è chiamato “Lunedì dell’Angelo” (anche se poi non era davvero lunedì), per via dell’episodio dei Vangeli in cui un angelo – due, per Luca – annunciò la resurrezione di Gesù a Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e a Salomé, che andarono al sepolcro di Gesù e lo trovarono vuoto. | Da dove viene la Pasquetta. Dai Vangeli - per via di un angelo, quello del "Lunedì dell'Angelo" - anche se poi non era davvero lunedì. |
Adolfo Celi morì il 19 febbraio di trent’anni fa. Era nato a Messina nel 1922 e fu regista di alcuni film, ma soprattutto un famoso attore assai familiare al pubblico italiano degli anni Settanta e Ottanta, ma anche a quello internazionale. Recitò in film italiani e internazionali, visse per molti anni in Brasile e divenne popolare in particolare per tre suoi ruoli: quello del cattivo che sfida il James Bond di Sean Connery in Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono, quello di James Brooke – il nemico di Sandokan – nel memorabile sceneggiato televisivo diretto da Sergio Sollima (quello con Kabir Bedi) e quello del professor Sassaroli in Amici miei e nei suoi due seguiti. In due casi su tre Celi ha interpretato un cattivo (e nel terzo il più scaltro del gruppo): ed è un ruolo che ha fatto gran parte della sua carriera. Celi ha però anche avuto ruoli comici e, tra le altre cose, è famoso per essere stato uno degli “Incontentabili”, i protagonisti di un allora notissimo spot di Carosello in cui si promuovevano gli elettrodomestici Ignis, ruolo che prima di lui era stato stato di Giampiero Albertini. | Il cattivissimo Adolfo Celi. È stato un attore famoso soprattutto per i suoi ruoli da cattivo – "Sandokan" e "Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono", per esempio – e morì il 19 febbraio 1986. |
Giovedì 31 ottobre la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia federale statunitense per l’aviazione civile, ha stabilito che entro la fine dell’anno si potranno utilizzare i dispositivi elettronici come smartphone, tablet ed ebook reader in tutte le fasi di volo, comprese quelle di decollo e di atterraggio. La decisione è stata assunta dopo il lavoro di una commissione che era stata incaricata di occuparsi del tema, sul quale si dibatte da anni in buona parte del mondo. Nel comunicato la FAA spiega che i passeggeri potranno “leggere gli ebook, giocare ai videogiochi e guardare i video durante tutte le fasi di volo, con eccezioni molto limitate”. I dispositivi dovranno essere tenuti in mano o altrimenti essere inseriti nelle tasche dei sedili durante il decollo e l’atterraggio. I cellulari potranno essere utilizzati in “modalità aereo”, quella che disattiva temporaneamente le antenne per la ricezione della rete mobile. A bordo degli aeroplani sarà comunque mantenuto il divieto di effettuare telefonate, mentre si potrà navigare su Internet se il volo prevede il servizio WiFi. Su questo particolare aspetto si potrà esprimere in futuro la Federal Communication Commission, l’ente che si occupa e che regolamenta le telecomunicazioni negli Stati Uniti. | I cellulari durante tutto il volo. L'agenzia statunitense per l’aviazione civile ha stabilito che si potranno usare smartphone e tablet durante decolli e atterraggi, in "modalità aereo". |
Negli ultimi giorni, Facebook ha cambiato tutti gli indirizzi di posta elettronica mostrati nella sezione “Informazioni” del Diario (Timeline) dei suoi iscritti. Al posto degli indirizzi personali, per esempio @gmail.com o @yahoo.com, la società ha inserito quelli forniti dal social network di tipo @facebook.com nel tentativo di rilanciare il proprio servizio di posta elettronica, fino a ora usato molto di rado dagli utenti. Facebook lanciò i nuovi indirizzi email a metà novembre 2010 per raccogliere in un’unica sezione del social network tutte le proprie conversazioni effettuate tramite chat, email o SMS. Nelle intenzioni dei responsabili della società, il servizio avrebbe dovuto sostituire progressivamente quelli della concorrenza, ma in oltre un anno e mezzo questo non è successo. La modifica effettuata su tutti i Diari non è piaciuta a molti iscritti, che si sono lamentati per la scarsa trasparenza con cui Facebook ha deciso la sostituzione degli indirizzi email. In realtà, la società aveva anticipato il cambiamento nelle proprie regole sulla privacy, anche se l’annuncio era vago e non era stato particolarmente pubblicizzato: | Facebook ha cambiato le email di tutti. Il social network ha sostituito gli indirizzi personali con quelli @facebook.com per dare più visibilità al suo servizio: ecco come tornare indietro, se volete. |
Ci sono cose che digitiamo di continuo nei messaggi che inviamo tramite gli smartphone – il nostro indirizzo email, quello di casa, numeri di telefono o frasi di vario tipo – ed è una fatica, oltre che un fastidio. Come segnala Joanna Stern sul Wall Street Journal, fortunatamente i sistemi operativi Android e iOS hanno un ottimo sistema per risolvere il problema, e riappacificarsi con la tastiera del proprio telefonino. La soluzione consiste nel registrare una parola che, quando viene digitata, richiama le frasi che usiamo più di frequente o informazioni complicate da ricordare a memoria, come i numeri di telefono. iPhone Dalle Impostazioni di iOS (l’icona con gli ingranaggi), si va in Generali, poi in Tastiera e infine in “Sostituzione testo”. Nella scheda che si apre dovreste trovare già elencate alcune frasi predefinite, per aggiungerne di nuove basta toccare il “+” in alto a destra, inserire la frase e l’abbreviazione da scrivere quando si vuole richiamare quell’insieme di parole. È consigliabile usare un’abbreviazione che non sia una parola vera e propria, per evitare che il telefono la sostituisca ogni volta con altro testo. Poi si tocca “Salva” ed è fatta. | Come scrivere più velocemente sugli smartphone. Come si attiva l'opzione per inserire intere frasi usando una sola parola, su Android e iOS. |
“Oddio che piccoli!” Questa è la reazione che abbiamo avuto tutti davanti alle immagini dei panda appena nati nel National Zoo di Washington (se non li avete ancora visti, recuperate qui). In qualche modo queste creaturine senza pelliccia, stridule, completamente inermi e grandi quanto un panetto di burro, sopravviveranno fuori dalla pancia materna: alla fine si trasformeranno in adorabili panda giganti. Molti si sono chiesti quale sia la spiegazione biologica delle dimensioni così minuscole dei piccoli panda, e perché la selezione naturale non abbia portato a cuccioli di panda più robusti. Com’è venuto fuori un sistema così assurdo? Per prima cosa, un po’ di terminologia. La parola chiave è “altriciale”. «È un parolone che significa sostanzialmente “inetto”»; spiega Don Moore, scienziato del National Zoo ed esperto di mammiferi. L’opposto di altriciale è precociale, che in italiano traduciamo più semplicemente come “precoce”. Un pulcino appena uscito dall’uovo è precoce: razzola in giro, mangia e pigola di continuo. Un neonato, invece, appartiene alla categoria dei cuccioli “inetti”: non è in grado di fare quasi niente. Un panda gigante è un orso e in generale i cuccioli d’orso sono estremamente inetti. Moore spiega che tra tutti i mammiferi dotati di placenta, i cuccioli di panda sono i più piccoli in relazione alla grandezza della madre: il rapporto può essere anche di 1 a 900. | Perché i panda piccoli sono COSÌ piccoli. Possono essere anche 900 volte più piccoli della madre, e anche stavolta c'entra il bambù. |
L’autunno non ha fatto in tempo ad arrivare (e qui trovate molte ragioni per rallegrarvene) che è già il momento di parlare di primavera ed estate, perlomeno nel mondo della moda, dove si è appena conclusa la carrellata di sfilate femminili – iniziata a New York, proseguita a Londra e poi a Milano e terminata a Parigi – dedicata alla prossima stagione (il ready-to-wear, cioè i vestiti confezionati già pronti, viene presentato con sei mesi di anticipo, come avevamo spiegato qui). Non è semplice capire come le passerelle, con la loro raffinatezza e stravaganza, influiranno sulla vita quotidiana delle persone comuni, un po’ perché ogni stilista propone una sua idea di come ci dovremmo vestire e alla fine della stagione le proposte sono centinaia, un po’ perché la storia del successo di ogni capo è imprevedibile: ci si può infilare in mezzo la scelta di una persona famosa o di un influencer di indossarla, o le decisioni dei buyer più rilevanti (quelli che comprano dalle aziende i vestiti poi venduti nei negozi e nei grandi magazzini). Quello che si può fare è osservare l’aria che tira, le tendenze che sono comparse in più sfilate e quelle che resistono dalle stagioni precedenti. Tenendo conto di quello che si è visto e di quello che hanno scritto molti giornalisti di moda, abbiamo messo insieme quelle che probabilmente saranno le tendenze principali nei prossimi mesi e che troveremo nei negozi. | Cosa andrà di moda. Il Settecento, l'arancio ma anche il nero, i gilet e gli abiti sensuali (ed ecosostenibili), tirando le fila delle ultime sfilate femminili per la primavera. |
Entro un paio di anni le vaquita (Phocoena sinus), una rara specie di cetacei che popola soprattutto il golfo della California, potrebbero essere completamente estinte. Secondo le ultime stime dei naturalisti effettuate nel novembre del 2016, ne sono rimasti solamente 30 esemplari, la metà di quelli censiti nel 2015. “Vaquita” in spagnolo significa “piccola vacca”, per via del muso che ricorda seppure lontanamente quello di alcuni bovini. Tra le numerose specie che costituiscono l’ordine dei cetacei, le vaquita sono le più piccole, riconoscibili per la forma che ricorda quella di un delfino, il muso prominente e gli occhi e la bocca contornati di nero. Questi animali vivono nella parte settentrionale del golfo della California, dove le acque sono più ricche di nutrienti e altre specie marine, compresi i totoaba, pesci molto richiesti in Cina per la preparazione di diversi piatti tradizionali. Gli esemplari di vaquita restano intrappolati nelle reti usate illegalmente dai pescatori di totoaba: impossibilitati a risalire in superficie per respirare, muoiono affogati durante le battute di pesca (i cetacei sono mammiferi, quindi a differenza dei pesci respirano più o meno come noi, e hanno quindi bisogno di tornare in superficie per raccogliere aria nei polmoni). I totoaba sono particolarmente ricercati per la loro vescica natatoria, che essiccata è considerata una prelibatezza nella cucina cinese, nonché una risorsa per la medicina tradizionale. | Le ultime possibilità per salvare le vaquita dall’estinzione. Una rara specie di cetacei che popola soprattutto il golfo della California potrebbe estinguersi entro due anni: ne restano solo 30 esemplari. |
Snap Inc., la società che gestisce la famosa applicazione Snapchat, ha in programma il licenziamento di circa 100 ingegneri, secondo le informazioni raccolte da CNBC. L’azienda ha in totale circa 3mila dipendenti, ma gli ingegneri sono circa un terzo degli assunti, quindi si tratta di un taglio del 10 per cento delle persone che si occupano materialmente dello sviluppo dell’applicazione e degli altri sistemi usati da Snap. I tagli dovrebbero essere effettuati entro pochi giorni e per ora l’azienda non ha fornito commenti sulla notizia diffusa da CNBC. Per Snap è la quarta riduzione del personale nell’ultimo anno, anche se le precedenti erano state meno incisive e avevano riguardato poche decine di dipendenti. La società sta faticando a far crescere Snapchat e il suo primo anno in borsa è stato deludente per molti analisti. Le cose non sono andate meglio per i suoi Spectacles, gli occhiali con fotocamera incorporata che, dopo gli entusiasmi iniziali, ora non suscitano molto interesse tra gli utenti. Snap ha lavorato per riprogettare la sua applicazione, ma non tutte le modifiche sono piaciute agli utenti, causando ulteriori problemi di immagini all’azienda. | Snap licenzierà circa 100 persone, dice CNBC. |
Oggi, venerdì 14 novembre, è in corso uno sciopero dei treni regionali e del trasporto locale in diverse città italiane, tra cui Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli. Lo sciopero è stata organizzato dai Cobas e da altri sindacati (tra cui USB e CUB) per protestare contro alcune politiche del governo Renzi, e sta creando diversi disagi. In sintesi, gli orari dei possibili disservizi: Treni Per i treni lo scioperò durerà da mezzanotte alle 21 di venerdì. Saranno garantiti i treni regionali in due fasce orarie – dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 – e sarà garantito il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino. Anche i collegamenti dalle stazioni di Milano verso l’aeroporto di Malpensa saranno garantiti. Le Frecce circoleranno regolarmente: per alcuni treni a lunga percorrenza sono previsti dei cambiamenti, che si possono controllare qui. | Orari e città dello sciopero dei treni e del trasporto locale. Cosa succede coi mezzi pubblici nelle principali città, per lo sciopero in corso da questa mattina. |
Per quanto apparentemente astratta e immateriale, questa cosa che usiamo per leggere il Post e fare un sacco di altre cose, e che chiamiamo comunemente Internet, esiste concretamente: è fatta di server giganteschi, di data center e soprattutto di cavi. Un’infografica prodotta da ricercatori Mark Graham e Stefano De Sabbata, dell’Oxford Internet Institute (OII), mostra efficacemente i più importanti cavi sottomarini in fibra ottica che collegano grandi centri dati in giro per il mondo, e li smistano perifericamente. La grafica della mappa – che semplifica alcuni nodi e strutture, naturalmente – prende ispirazione da quella famosa della metropolitana di Londra: ogni paese è indicato come fosse una fermata. La mappa mostra anche alcuni collegamenti ancora in costruzione, indicandoli con una linea tratteggiata, e comprende anche alcuni simboli che descrivono la “qualità” della rete internet, al di là della sua struttura: per esempio identifica i paesi definiti “nemici di Internet” nel 2014 da Reporters Senza Frontiere, e quelli in cui le comunicazioni sono sorvegliate o censurate. (l’immagine si ingrandisce con un clic) | La mappa dei cavi che collegano il mondo. Una mappa mostra i collegamenti sottomarini in fibra ottica come fossero una rete della metropolitana. |
Nel casino politico di questi mesi, uno dei pochi partiti ad avere una posizione stabile è stata la Lega Nord, la cui linea è: o il federalismo o le elezioni. In Parlamento l’attività legislativa del centrodestra è sostanzialmente impantanata: alla Camera la maggioranza è d’accordo su una cosa soltanto, continuare così ancora un po’, e quindi non sembra in grado di votare nulla che abbia un contenuto politico più incisivo e concreto di una semplice mozione di fiducia basata sulle ennesime promesse di buone intenzioni. L’unico progetto che rimane in piedi è il federalismo fiscale: perché la Lega ne ha fatto la condizione per la sopravvivenza di questo governo e perché in passato è stato votato anche da parte dell’opposizione. Quella che si apre oggi è la settimana decisiva per il federalismo fiscale e quindi anche per la legislatura. Vediamo quindi di capirne qualcosa in più. Di cosa parliamo Genericamente, l’obiettivo del federalismo fiscale è mettere in piedi una serie di norme e criteri tali da stabilire un regime di proporzionalità diretta fra le imposte riscosse in una determinata area territoriale e le imposte effettivamente utilizzate a beneficio di quell’area. Sebbene quando si parla di federalismo fiscale si utilizzino spesso dei verbi al futuro – succederà, cambierà, migliorerà, peggiorerà – parliamo di un sistema di norme che è già entrato in vigore: con la riforma del Titolo V della Costituzione approvata nel 2001 e con la legge 42 del 5 maggio 2009. | Guida minima al federalismo fiscale. Si apre una settimana decisiva per la legge che tiene in piedi la legislatura: cerchiamo di capirne qualcosa in più. |
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) non considera più i leopardi delle nevi (Panthera uncia) una specie in pericolo di estinzione e li ha spostati nella categoria delle specie vulnerabili, cioè un po’ meno a rischio di estinzione. I leopardi delle nevi – il cui habitat naturale sono le montagne dell’Asia centrale, tra i 3.500 e i 4.000 metri – erano tra le specie in pericolo di estinzione nella lista rossa dell’IUCN dal 1972. Sono stati cambiati di categoria perché il numero di esemplari adulti presenti in natura è oggi maggiore di 2.500; inoltre la loro popolazione sta diminuendo ma non con la velocità con cui si pensava in precedenza. Secondo gli studiosi, il rallentamento del declino delle popolazioni di leopardi delle nevi è dovuto agli sforzi dei gruppi per la salvaguardia degli animali. Lo Snow Leopard Trust, un’organizzazione che si occupa di proteggere i leopardi delle nevi attraverso varie iniziative, si è opposto alla decisione dell’IUCN perché pensa che potrebbe far diminuire l’impegno per proteggere questa specie. | I leopardi delle nevi non sono più così tanto in via di estinzione. |
Il Wall Street Journal ha raccontato le nuove decisioni che alcune grandi società statunitensi hanno preso per regolare i rapporti sentimentali tra dipendenti ed evitare che diventino fonte di esperienze sgradevoli. L’articolo, scritto da Yoree Koh e Rachel Feintzeig, inizia così: «Si può ancora chiedere un appuntamento a qualcuno con cui si lavora? Sì. O meglio, dipende. Potreste doverlo rendere pubblico». La cosa più interessante dell’articolo, ripresa da molti altri giornali, riguarda Facebook e Alphabet, la società di Google: in entrambe queste società «c’è una regola che prevede che un o una dipendente possa chiedere solo una volta a un altro [o altra] di uscire insieme. Se la risposta è “no”, non può chiederlo di nuovo». Dopo aver parlato con Heidi Swartz, responsabile di Facebook per le leggi sul lavoro, il Wall Street Journal ha scritto che dentro Facebook anche risposte ambigue come “sono occupato/a” o “stasera proprio non riesco” contano come un vero e proprio “no”. In altre parole, tutto quello che non è un “sì” è da considerarsi un “no”. | La semplice regola di Google e Facebook sulle relazioni tra dipendenti. Si può chiedere un appuntamento a un/una collega solo una volta, non una seconda: ma è semplice solo in teoria. |
Sei persone sono state ricoverate a Rennes, nel nord-ovest della Francia, a causa di un test clinico per un nuovo farmaco. I sei partecipanti avevano iniziato a prendere un medicinale sperimentale –per via orale – sviluppato da un “laboratorio di ricerca europeo”, ha detto la ministra della Salute francese Marisol Touraine. I sei partecipanti erano tutti uomini, per uno la diagnosi è di morte cerebrale, degli altri cinque non si hanno notizie precise ma tre di loro potrebbero subire dei “danni irreversibili”. Altri 90 volontari hanno assunto lo stesso farmaco ha detto Touraine. Le Figaro scrive che l’azienda coinvolta è la casa farmaceutica portoghese Bial, che aveva commissionato il test clinico al laboratorio francese Biotrail. L’assunzione del farmaco era iniziata il 7 gennaio, i partecipanti avevano assunto il più alto dosaggio del farmaco mai provato prima, i primi sintomi si sono verificati il 10 gennaio. È stato lo stesso laboratorio lunedì a interrompere il test e a informare l’agenzia nazionale francese che si occupa della sicurezza dei farmaci (ANSM). È stato disposto un controllo presso la sede di Biotrail per verificare che il rispetto degli standard e delle linee guida per i test di questo tipo. La procura di Parigi ha intanto annunciato di avere avviato un’indagine. | Il test di un nuovo farmaco in Francia è finito male. Sei volontari che stavano assumendo un medicinale sperimentale sono stati ricoverati, per uno si parla di morte cerebrale. |
Negli ultimi giorni negli Stati Uniti si sta parlando molto delle rivelazioni di Carmen Segarra, un’ex-impiegata della Federal Reserve di New York (una delle divisioni regionali della FED), riguardo a una serie di rapporti ambigui e di conflitti di interesse tra la grande banca d’affari Goldman Sachs e gli enti pubblici che dovrebbero regolarla. Segarra è stata licenziata nel 2013 dalla Federal Reserve di New York, a cui poi ha fatto causa: ha sostenuto che il suo licenziamento fosse stato causato dalla sua eccessiva severità nei confronti di Goldman Sachs, molto diversa rispetto all’atteggiamento più morbido dei suoi superiori. A sostegno della sua tesi, Segarra ha pubblicato 46 ore di registrazioni di riunioni con i suoi colleghi e con i dirigenti della banca. Il giornalista del sito ProPublica Jake Bernestein, in collaborazione con il programma radio This American Life, ha pubblicato un lungo e documentato articolo in cui racconta tutta la storia dall’inizio (qui si può ascoltare il programma radio che contiene alcune delle registrazioni fatte da Segarra). La storia di Segarra è cominciata nel 2008, subito dopo l’inizio della crisi finanziaria che ha minacciato di distruggere l’intera economia degli Stati Uniti. In quel periodo tra i politici e gli enti regolatori si sentiva la necessità di riformare il sistema finanziario nazionale, tra cui anche la Federal Reserve di New York. La banca centrale americana (la FED), come quasi tutte le altre banche centrali, ha tra i suoi compiti anche quello di sorvegliare e regolare le istituzioni finanziarie. Negli Stati Uniti questo sistema funziona su base regionale (il paese è diviso in 12 distretti, ognuno con una sua FED regionale). Il più importante di questi distretti è quello di New York, dove hanno sede le principali banche del paese. | Il caso Segarra e Goldman Sachs. Un'ex impiegata della Federal Reserve ha diffuso una serie di registrazioni che dimostrano il conflitto di interessi tra una delle banche più grandi del mondo e chi la deve controllare. |
Tra lunedì e martedì in Sardegna almeno 18 persone sono morte a causa delle frane e delle alluvioni seguite al forte maltempo. Un’infografica di ANSA-Centimetri mostra efficacemente quante persone sono morte in Italia negli ultimi cinquant’anni a causa di frane e alluvioni, e dove. I dati sono aggiornati al novembre del 2012. (l’infografica si ingrandisce con un clic) | Dove si muore per frane e alluvioni in Italia. Un'infografica mostra quante persone sono morte e dove dal 1960 al novembre del 2012. |
Martedì Nick Cave, famoso e amato cantautore australiano, ha pubblicato un post sul proprio sito dove risponde alle domande dei fan, chiedendo loro cortesemente di non insistere con l’azienda produttrice di pianoforti a coda e da concerto Fazioli, che ha sede in Friuli, perché gli regali un pianoforte. La storia era iniziata lunedì, quando Cave aveva raccontato sullo stesso sito di essersi innamorato di un pianoforte Fazioli la settimana precedente, dopo averne suonato uno all’Alexandra Palace di Londra in occasione di un concerto online, diffuso a pagamento e senza repliche. Una troupe aveva girato e montato il video del concerto che lo mostra esibirsi da solo nell’immenso teatro, suonando un pianoforte a coda e cantando con la sua inconfondibile voce profonda. Il video è stato poi trasmesso giovedì scorso in streaming, in un’unica occasione, senza possibilità di fermarlo, di tornare indietro o di rivederlo, per simulare l’esperienza di un concerto. | La storia di Nick Cave e dei pianoforti Fazioli. Dura da tre giorni, è iniziata simpatica, sta cominciando a diventare faticosa. |
Dopo avere installato l’ultimo aggiornamento di Windows 10 (“April Update”), diversi utenti hanno segnalato di avere problemi con Chrome, il browser di Google, che in alcuni casi comporta il blocco del sistema operativo. Altri utenti dicono di avere problemi simili quando usano il comando vocale “Hey Cortana” per attivare l’assistente virtuale di Windows 10. Microsoft ha detto di essere a conoscenza del problema che riguarda alcuni dispositivi e configurazioni. La società è al lavoro per inserire una soluzione nel prossimo aggiornamento di sicurezza, che sarà disponibile a partire dall’8 maggio. Non è chiaro quanto sia esteso il problema, ma considerato che ogni nuovo aggiornamento di Windows 10 viene testato da milioni di utenti, che partecipano volontariamente al sistema di verifica del nuovo software di Microsoft, dovrebbe coinvolgere un numero limitato di utenti. In attesa dell’aggiornamento, Microsoft ha comunque diffuso un paio di soluzioni che dovrebbero sbloccare Chrome. | Su alcuni computer il nuovo aggiornamento di Windows 10 si blocca usando Chrome. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 11.831 nuovi casi positivi da coronavirus e 364 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 25.517 (142 in più rispetto a ieri), di cui 2.569 nei reparti di terapia intensiva (16 in più di ieri) e 22.948 negli altri reparti (126 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 67.174 tamponi. È risultato positivo il 17,6 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 22.211 e i morti 462. | I dati sul coronavirus di oggi, sabato 2 gennaio. |
Tra martedì e mercoledì notte, durante lo sciopero indetto dal sindacato Orsa per ottenere il rinnovo contrattuale dei dipendenti di Italo, qualcuno all’interno dell’azienda ha sostituito i nomi degli scioperanti con epiteti sessisti e omofobi su un sistema interno visibile a tutti i dipendenti della divisione che opera i treni. Il sindacato ORSA lo ha definito un «gravissimo episodio lesivo della dignità dei lavoratori di Italo». L’azienda ha fatto sapere al Post che approfondirà la vicenda e prenderà provvedimenti nei confronti dei responsabili, che scrivendo insulti sul sistema interno dell’azienda hanno violato il contratto di lavoro con Italo. Gli insulti sono comparsi a partire dalle 21, ora di inizio dello sciopero, sulla app che i dipendenti dell’azienda usano per verificare i loro turni. Poteva essere vista, quindi, da tutti i circa 700 dipendenti del ramo ferroviario della società. Normalmente sul sistema compaiono i nomi dei dipendenti che sono di turno su ogni convoglio Italo; in caso di sciopero i nomi dei dipendenti assenti vengono eliminati, in modo da fare sapere ai loro colleghi che ci saranno delle assenze durante il loro turno. | Qualcuno a Italo se l’è presa con chi scioperava. Sul sistema interno della società sono apparsi epiteti sessisti e omofobi al posto dei nomi di tre dipendenti che scioperavano: l'azienda dice che indagherà e prenderà provvedimenti. |
Il giuslavorista e senatore del Partito Democratico Pietro Ichino ha spiegato sul suo blog perché ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni. Ichino è stato a lungo incerto se ripresentarsi e aveva espresso i suoi dubbi in un’intervista al Corriere della sera, venerdì scorso. In sostanza, Ichino aveva detto che se il PD non avesse fatto propria con chiarezza la linea politica della cosiddetta “agenda Monti”, lui non si sarebbe candidato, anche se aveva già deciso di partecipare alle primarie per la scelta dei parlamentari. Prima della scadenza del termine per presentare la sua candidatura, Ichino ha spiegato di non aver ricevuto chiarimenti e quindi, per evitare di tirarsi indietro una volta ottenuta la candidatura, ha scelto di ritirarsi, pur restando all’interno del PD. I frequentatori di questo sito sanno che sono stato da mesi molto incerto se ripresentare la mia candidatura alle prossime elezioni. A farmi desiderare il ritorno al privato – confesso – è anche la prospettiva di una vita più tranquilla e meno faticosa, con più tempo per tante cose belle e buone che ho lungamente trascurato. Ma a spingermi verso questa scelta hanno concorso e concorrono soprattutto alcuni difetti gravi di chiarezza – una vera e propria ambiguità su di un punto cruciale – che vedo nella linea seguita oggi dal vertice del Pd e l’imbarazzo in cui mi troverei, domani, nel fuoco della campagna elettorale, se questa ambiguità non venisse superata. Alle ultime elezioni, nella primavera del 2008, ero stato chiamato da Veltroni proprio per portare nel Pd le mie idee e proposte: non avevo dunque nessun problema nell’esporle senza riserve o reticenze. Ora, invece, la campagna elettorale mi costringerebbe a negare l’ambiguità di fondo nella linea del partito sulla questione fondamentale della strategia europea dell’Italia per uscire dalla crisi, più volte denunciata ma a tutt’oggi non risolta. | Pietro Ichino non si ricandida. E spiega il perché sul suo sito: ha rinunciato alla candidatura perché non ha avuto chiarimenti sulla linea del PD nei confronti dell'"agenda Monti". |
Una giuria statunitense ha deciso che Beats, la nota marca di cuffie del produttore Dr. Dre, deve 25,2 milioni di dollari in diritti d’autore all’ex socio d’affari Steven Lamar, che nel 2006 propose l’idea originale di produrre un paio di cuffie promosse dalle celebrità, il modello di business che ha segnato il successo di Beats. Gli avvocati di Lamar chiedevano un risarcimento di 130 milioni, per i diritti d’autore su un totale di 12 modelli di cuffie, mentre gli avvocati di Beats avevano ammesso che Lamar aveva avuto un ruolo nella fase iniziale del progetto, ma soltanto per il modello originale, per cui era già stato pagato. Beats, marchio dietro al quale c’è anche il produttore Jimmy Iovine, è stato comprato nel 2014 da Apple per 3 miliardi di dollari. | Beats, la marca di cuffie di Dr. Dre, dovrà pagare 25 milioni di dollari di royalties a un ex socio. |
Il pilot è il primo episodio di una serie tv: il primo impatto del prodotto sul pubblico, la prima occasione in cui al pubblico è permesso di incontrare i personaggi e comprendere le loro storie. Porta sulle spalle la responsabilità di spiegare senza annoiare, di appassionare al punto da spingere gli spettatori a guardare l’episodio successivo, di stupire e affascinare assicurandosi così una fetta di pubblico fedele fin dalle prime battute. Spesso è proprio il pilot a decidere le sorti di una serie: non sono rari i casi in cui il rinnovo o la cancellazione di un titolo sono decisi in base agli ascolti del primo episodio. Salon qualche tempo fa ha steso una classifica dei dieci migliori, noi del Post non siamo d’accordo e vi proponiamo i nostri dodici preferiti. Due in più, per abbondare. 12. Glee Forse non un pilot da top 10, ma indubbiamente quello che è riuscito, l’anno scorso, a generare più entusiasmo iniziale. Dopo anni a malsopportare serie su liceali noiosi, problematici e immersi in un eccesso di autocoscienza, Glee prometteva ironia, buona musica e una discreta dose di cattiveria. Il pilot racconta la rinascita del Glee Club, il coro della scuola, sotto la nuova direzione del professore Will Shuester e l’opposizione sfrenata dell’allenatrice delle cheerleader. I personaggi presentati sono divertenti, eccessivi, sopra le righe ed estremamente autoironici: col tempo si è rivelata l’ennesima serie mielosa e prevedibile, obbligata a dare una morale positiva a tutti i costi. Intendiamoci, fa ancora degli ascolti eccellenti. Secondo noi Ryan Murphy, il creatore della serie, doveva restare sull’idea originaria di farne semplicemente un film, perché il pilot è estremamente riuscito. | Serie tv, i migliori primi episodi. Ne abbiamo elencati dodici: a volte sono belli quanto la serie, a volte di più. |
Sulle pendici del Vesuvio sono in corso le operazioni dei pompieri per spegnere una serie di grandi incendi che si sono sviluppati tra ieri e oggi. L’incendio principale si è formato dall’unione di due minori, che si erano sviluppati nelle zone di Ercolano e di Ottaviano: ora si estende per circa due chilometri di lunghezza e una grossa nuvola di fumo è ben visibile dalla città di Napoli, come mostrano le foto. La Protezione Civile ha comunicato che attualmente in Campania 600 persone sono impiegate nel contenere e spegnere circa cento incendi, col supporto di aerei ed elicotteri: circa 60 persone sono dispiegate sul Vesuvio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del grande incendio sul Vesuvio. Due incendi minori si sono uniti, creandone uno di due chilometri che visto da Napoli sembra una gigantesca eruzione. |
L’ANPAC, l’Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile, ha indetto uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia e Cityliner per lunedì 25 maggio 2015. Lo sciopero avrà una durata di 24 ore e coinvolgerà il personale operativo in tutti gli aeroporti dove opera il Gruppo Alitalia fatta eccezione per quelli di Bari, Brindisi e Genova. Qui potete trovare un elenco dei voli garantiti. Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la mancanza di garanzia sulle assunzioni del personale di volo quando scadrà il contratto di garanzia nel 2016 e contro la pratica del Wet Lease, con cui Alitalia affida la gestione di alcune tratte ad altri vettori, per esempio Blue Air e Carpatair. In breve, secondo ANPAC Alitalia dovrebbe usare meglio i suoi aerei, che secondo loro sono sotto utilizzati, e il suo personale, invece di appaltare servizi ad altre compagnie in modo da non dover ricorrere a licenziamenti nel 2016. | Lo sciopero di Cityliner e Alitalia, lunedì 25 maggio. Riguarderà piloti e assistenti di volo, che protestano contro la mancanza di garanzie sulle assunzioni al termine del contratto di solidarietà. |
Negli ultimi anni aziende e gruppi di investitori cinesi hanno acquisito centinaia di società europee. Alcune di queste acquisizioni sono molto note, come quella di Kuka, azienda tedesca che si occupa di robotica e che è stata comprata da un consorzio cinese nel 2016, altre sono meno famose e riguardano aziende di minor valore. Secondo uno studio realizzato dalla società di consulenze olandese Datenna BV e raccontato dal Wall Street Journal, in centinaia di queste acquisizioni l’acquirente cinese era una società partecipata dal governo della Cina, partecipazione che in certi casi non è mai stata resa pubblica. Lo studio ha preso in considerazione 650 investimenti cinesi fatti dal 2010 a oggi, e ha scoperto che nel 40 per cento circa delle transazioni c’è stato un coinvolgimento di compagnie controllate o possedute dallo stato cinese. In molti di questi investimenti, la presenza dello stato cinese era spesso nascosta dietro a strutture societarie complesse o è avvenuta tramite l’utilizzo di intermediari europei. Secondo il Wall Street Journal, in un report sugli investimenti esteri pubblicato l’anno scorso l’Unione Europea ha contato 57 acquisizioni da parte di aziende di proprietà dello stato cinese tra il 2010 e il 2017. Datenna invece ha individuato 161 transazioni in cui l’influenza cinese è “alta”: significa che l’entità che controlla l’acquirente fa parte dello stato. In altre 103 transazioni l’influenza è invece definita come “moderata”: significa che lo stato ha una quota nell’acquirente, ma non necessariamente la quota di controllo. Un portavoce dell’UE, sentito dal giornale americano, ha detto che il report è in aggiornamento. | Dietro agli investimenti cinesi in Europa spesso ci sono aziende di stato. Lo sostiene lo studio di una società olandese, secondo cui a molte acquisizioni partecipano investitori pubblici che a volte passano inosservati. |
Il 30 giugno scorso i fisici del National Institute of Standards and Technology (NIST), l’agenzia del governo statunitense che si occupa di sviluppare standard per l’industria tecnologica, hanno fatto l’ultimo importante passo avanti per dare una nuova definizione al chilogrammo. Le bilance di tutto il mondo sono ancora tarate usando una massa campione conservata presso l’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres, alla periferia di Parigi, il cosiddetto Grand Kilo, e le sue copie. Il problema è che il Grand Kilo, che è un cilindro di altezza e diametro di 3,9 centimetri fatto di una lega di platino e iridio realizzato nel 1875, da alcuni anni non pesa più come una volta, ma qualche microgrammo in meno: può sembrare un problema da poco per chi non si occupa di scienza e ingegneria, ma non lo è affatto. Basti pensare che l’efficacia delle marmitte catalitiche viene valutata misurando la quantità di sostanze inquinanti che trattengono in microgrammi: è solo un esempio per capire come anche dal punto di vista legale sia importante avere unità di misura affidabili. Per questa ragione, fisici di tutto il mondo stanno lavorando per trovare una nuova definizione di chilogrammo che non sia legata a un oggetto ma a una costante fisica, cioè a uno di quei numeri che (per quel che ne sappiamo) sono sempre uguali in tutto l’Universo. Sono quelli che i fisici solitamente indicano con lettere specifiche e che sono salvati sulle calcolatrici, un po’ come il pi greco (che però è una costante matematica). Non sappiamo bene perché il Grand Kilo abbia perso massa, potrebbe essere perché nel metallo con cui è stato fatto c’erano impurità che si sono perse nel tempo, ma a prescindere da questo definire il chilogrammo usando una costante fisica semplificherebbe molto le cose per tutti. | Un altro chilogrammo è possibile. Il campione di riferimento che da più di un secolo ci dice quanto è un chilo è diventato più leggero: i fisici hanno quasi trovato un'alternativa. |
Il 19 giugno è andata in onda la puntata di Porta a Porta con ospite il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che è anche vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle. Rispondendo a una domanda sul “censimento” dei rom proposto il 18 maggio dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, Di Maio ha detto: Ci sono altri censimenti da fare. Politici. Il primo è sicuramente quello di tutti i raccomandati che abbiamo alla pubblica amministrazione e dobbiamo iniziare a controllare. | Luigi Di Maio vuole fare un censimento dei raccomandati, qualunque cosa voglia dire. L'ha detto a Porta a Porta, in risposta a una domanda sul censimento dei rom proposto da Salvini, ma non ha spiegato niente di più. |
Dopo anni di ricerche, la strada della prevenzione continua a essere la più promettente per contrastare l’AIDS. Insieme al suo gruppo di ricerca di una divisione degli statunitensi National Institutes of Health, finanziato dalla fondazione benefica di Melinda e Bill Gates, Anthony S. Fauci ha scoperto che l’assunzione periodica di un particolare farmaco antiretrovirale riduce sensibilmente le probabilità di contrarre il virus dell’HIV nei soggetti maggiormente a rischio. La ricerca è stata pubblicata oggi sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine ed è stat compiuta su diverse centinaia di uomini omosessuali ai quali è stato richiesto di assumere il farmaco o un placebo, cioè una pillola che a loro insaputa non aveva alcun effetto. I membri del gruppo del farmaco hanno visto ridursi del 44% la probabilità di rimanere infettati dal virus rispetto al gruppo di controllo che assumeva il placebo, spiega oggi il New York Times. | Un farmaco riduce il rischio di contrarre l’AIDS. Si chiama Truvada e agisce colpendo il virus nel sangue e non a livello locale: ma è costoso. |
Mercoledì 18 dicembre uscirà nei cinema italiani il nono e ultimo film della saga di Star Wars, intitolato l’Ascesa di Skywalker. Il film chiuderà la trilogia iniziata nel 2015 ma soprattutto la saga avviata col primissimo film, Una nuova speranza, uscito nel 1977. Per tutti quelli che non hanno visto i film precedenti o hanno semplicemente bisogno di un ripasso – dall’uscita dell’ottavo film sono passati due anni – abbiamo riassunto la trama principale del settimo e dell’ottavo, in modo che possiate cavarvela senza chiedere spiegazioni al vostro vicino di poltrona. Occhio: da qui in poi troverete un mucchio di spoiler (ma forse se siete arrivati fin qua ci siete venuti apposta). Cosa succede nel Risveglio della Forza, il settimo film La trilogia che si concluderà con l’Ascesa di Skywalker ruota attorno al personaggio di Rey, una misteriosa ragazza che vive su un pianeta desertico, Jakku, e che per sopravvivere si arrangia facendo diversi lavoretti. Nel primo film la sua vita viene improvvisamente sconvolta quando incontra Finn, un soldato disertore del Primo Ordine, un’organizzazione che vuole ricostruire il malvagio Impero Galattico. Per una serie di coincidenze Finn, tramite il droide BB-8, è in possesso di una mappa che conduce al nascondiglio di Luke Skywalker, il Jedi protagonista della “vecchia” trilogia. Finn e Rey decidono di riconsegnarla alla Resistenza, “i buoni”, ma sarà più dura del previsto: il Primo Ordine sa che la mappa è nelle mani dei due ragazzi, e vuole impedire che la Resistenza riesca a trovare Skywalker. | Dove eravamo rimasti con Star Wars. Mercoledì esce il nono e ultimo film della saga, e se volete capirci qualcosa vi conviene ripassare. |
Le cose per Nokia continuano ad andare male e i suoi stessi dirigenti non sanno prevedere quanto a lungo potrà durare l’attuale crisi. Ieri la società produttrice di telefoni cellulari ha annunciato che nei prossimi mesi taglierà 10mila posti di lavoro in tutto il mondo, per ottimizzare le spese e per ristrutturare alcune sue divisioni. I responsabili di Nokia vogliono concentrarsi su un numero ridotto di prodotti e mercati, cercando di tornare competitivi e di contrastare la concorrenza di produttori come Apple e Samsung, che non lasciano molto spazio nel redditizio settore degli smartphone. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile che Nokia potesse conoscere una crisi così profonda. Per 14 anni di fila la società finlandese è stata il più grande produttore di telefoni cellulari al mondo. Poi arrivarono gli iPhone e gli altri smartphone e Nokia si mosse in ritardo, compiendo numerosi errori che le fecero perdere l’opportunità di mantenersi competitiva in un settore che esisteva da poco e che si stava evolvendo rapidamente. Oggi la società fatica a piazzare i propri prodotti di punta e inizia a perdere colpi anche nel campo dei cellulari tradizionali, che continuano a essere utilizzati da milioni di persone soprattutto nei mercati emergenti. | Da dove vengono i guai di Nokia. Perché la società che un tempo era sinonimo di "cellulari" ha perso tre quarti del suo valore e dovrà tagliare 10mila posti di lavoro. |
Avevamo raccontato della situazione precaria di Tirrenia, la compagnia di navigazione italiana con debiti da 520 milioni di euro e una flotta disastrata, e delle lunghe pratiche della sua vendita. Repubblica dà oggi una notizia in parte attesa: Mediterranea Holding ha comprato Tirrenia, in quella che sembra solo all’apparenza una vera privatizzazione. Mediterranea è infatti posseduta al 37 per cento dalla Regione Sicilia. Dei sedici soggetti inizialmente interessati a rilevare Tirrenia, il 28 giugno scorso solo Mediterranea ha poi avanzato un’offerta di 10 milioni di euro. Durante quest’ultimo mese le trattative sono andate avanti e si è arrivati alla cifra di 25 milioni, uno versato subito, gli altri nel corso di dieci anni. Anni in cui, secondo l’ad greco di Mediterranea Alexis Tomasos, la quota della Regione Sicilia dovrebbe prima scendere al 21 per cento e poi al 16 per cento, permettendo così l’entrata di soci internazionali — in particolare maltesi, tunisini e libici — e trasformando l’accordo in una vera privatizzazione. I nuovi proprietari hanno però chiesto garanzie sul mantenimento delle sovvenzioni statali che hanno percepito finora Tirrenia e Siremar (posseduta da Tirrenia), rispettivamente 72,6 milioni di euro annuali per otto anni per l’una e 55,7 milioni annuali per sette anni per l’altra. | Mediterranea compra Tirrenia. Privatizzazione a metà: la società è posseduta al 37 per cento dalla Regione Sicilia. |
Questa settimana è iniziata con gli MTV Europe Music Awards, di cui trovate un’estesa raccolta fotografica qui, ed è proseguita con una serie di cerimonie a cui hanno partecipato molte delle persone che valeva la pena fotografare: quella dei premi per le donne della rivista Glamour, con Serena Williams, Maria Grazia Chiuri, Chimamanda Ngozi Adichie e le sorelle Hadid; quella dei Bambi, i premi tedeschi dei media e della televisione, con Hugh Jackman e Diane Kruger; e quella dei Governors Awards, una specie di Oscar onorari, con Emma Stone e Jennifer Lawrence che fanno Emma Stone e Jennifer Lawrence. Poi c’erano tutti quelli alla prima di Justice League, grandi politici su sfondi monocolori (per Berlusconi il blu, per Putin il giallo) o impacciati a cercare di stringersi la mano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Tutti quelli alla prima di "Justice League", politici su sfondi monocolori e Emma Stone e Jennifer Lawrence che fanno Emma Stone e Jennifer Lawrence. |
Martedì 9 luglio l’astronauta italiano Luca Parmitano ha condotto una passeggiata spaziale (attività extraveicolare, EVA) all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita a circa 350 chilometri di distanza dalla Terra. Parmitano è stato il primo italiano nella storia a muoversi e galleggiare fuori da un veicolo spaziale. Insieme con lui c’era l’astronauta statunitense Christopher Cassidy. Luca Parmitano ha lavorato più o meno per sei ore intorno alla ISS ed è stato possibile osservarlo in diretta grazie alle riprese effettuate dalla NASA. Prima della loro uscita, Parmitano e Cassidy hanno passato diverse ore a preparare le tute e le strumentazioni necessarie per sopravvivere all’esterno della ISS. Dopo essere usciti, si sono dati da fare per stendere alcuni cavi e altri sistemi per la futura installazione di un nuovo modulo russo, il laboratorio Nauka. Hanno anche eseguito diverse attività di manutenzione, che hanno interessato i sistemi di gestione della comunicazione e quelli di riscaldamento della stazione. | Luca Parmitano nello Spazio. Le magnifiche foto della passeggiata spaziale dell'astronauta italiano, fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale in orbita a 350 km da qui. |
Da quando ha iniziato ad applicare le nuove regole sul cosiddetto “diritto all’oblio” in Europa, Google ha rimosso 227.300 link dalle sue pagine dei risultati, accogliendo il 40 per cento delle richieste in tal senso ricevute dalle persone interessate. Le prime rimozioni sono state effettuate a partire dalla fine dello scorso maggio, rispettando la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha stabilito che i cittadini europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca di eliminare dalle loro pagine dei risultati i link verso contenuti che li riguardano, nel caso in cui li ritengano “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati”. La decisione fece molto discutere, perché secondo la Corte i link devono essere rimossi dalle pagine dei risultati, ma i contenuti cui rinviano possono comunque continuare a esistere normalmente online. In pratica il concetto è di rendere quei contenuti molto più difficili da trovare, senza eliminarli. In seguito alla sentenza della Corte, Google ha messo online un modulo che può essere utilizzato da chi vuole richiedere la rimozione di uno o più link dalle pagine dei risultati. Ogni richiesta viene analizzata dal motore di ricerca, che usa le linee guida fornite dall’Unione Europea per decidere se accogliere o meno la domanda. Nel caso in cui la richiesta sia respinta, chi l’ha proposta può naturalmente fare causa per provare a fare valere le proprie ragioni in tribunale. | 227mila link rimossi da Google per il “diritto all’oblio”. Soprattutto cose sui social network, da Facebook a Google+ e Badoo, ma anche articoli e video: cosa dicono i primi dati sulle richieste arrivate a Google dopo la sentenza della Corte UE. |
Il sindaco di Benevento, l’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, ha annunciato la chiusura di un ponte locale progettato da Riccardo Morandi, lo stesso ingegnere che progettò il ponte crollato martedì a Genova. Il ponte di Benevento fu realizzato nel 1955 per unire il centro della città con la periferia. La tecnica con cui fu costruito è diversa da quella con cui Morandi realizzò il ponte a Genova, ma Mastella ha deciso di chiuderlo ugualmente per precauzione. Scrive Repubblica che secondo le prime informazioni «l’ordinanza di chiusura resterà in vigore fino a quando la commissione tecnica, composta da esperti come la professoressa Maria Rosaria Pecce dell’Università degli Studi del Sannio e dal professor Edoardo Cosenza dell’Università di Napoli, non garantirà la sicurezza del ponte, già oggetto di lavori di consolidamento due anni fa in seguito all’alluvione del 2015». | Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha chiuso per precauzione un ponte progettato da Riccardo Morandi. |
Lo scorso settembre i siti di news di tutto il mondo hanno parlato della “prima canzone mai scritta da un computer”: si intitolava “Daddy’s Car” e l’aveva composta un software sviluppato dalla Sony Computer Science Laboratory. Il programma, chiamato FlowMachine, funziona in modo apparentemente semplice: i ricercatori hanno inserito nel computer circa 13mila spartiti di canzoni di vari generi musicali, che il software ha analizzato per apprendere come comporre nuove melodie. Un compositore, Benoît Carré, ha scritto le parole della canzone e ha scelto lo stile musicale per le nuove canzoni, il cui spartito è stato generato dal programma: per “Daddy’s Car”, Carré ha impostato uno stile che imitava quello dei Beatles (sembra un po’ “Good Day Sunshine”, infatti). Carré ha composto un altro brano con il Sony CSL, sullo stile dei compositori classici americani come George Gershwin, Duke Ellington e Cole Porter. In entrambi i casi alla composizione uscita dal computer sono stati aggiunti manualmente dei campioni da altre canzoni realmente esistenti. François Pachet, direttore del laboratorio, ha spiegato che anche se la maggior parte dei software di intelligenza artificiale sono usati per comporre musica strumentale, la loro applicazione più complessa riguarda la produzione di brani brevi e orecchiabili. Il Sony CSL sta trattando con alcuni gruppi, come i Phoenix, perché interpretino alcuni brani composti dal loro programma. | I progressi della musica composta dai computer. Per ora non è esattamente roba che cantereste sotto la doccia, ma migliora e può avere diverse possibili applicazioni. |
Nel tardo pomeriggio di venerdì nella località Canne Greche di Gubbio, in Umbria, c’è stata una forte esplosione che ha fatto crollare il tetto e un intero piano di un edificio che ospitava sia abitazioni sia un centro di produzione della cannabis a scopo terapeutico. L’esplosione ha causato due morti e tre feriti, di cui uno secondo i giornali è in gravi condizioni. Le operazioni di soccorso sono state rese complicate da altre piccole esplosioni che si sono verificate dopo la prima. ???? #Esplosione #Gubbio (PG), estratta una terza persona in vita dalle macerie, nulla da fare per una quarta purtroppo deceduta. Continuano le ricerche di un disperso, sono 45 i #vigilidelfuoco impegnati [#7maggio 20:00] pic.twitter.com/MPkZDjwKeM | L’esplosione in un centro di produzione della cannabis a Gubbio. Ci sono due morti e tre feriti, di cui uno grave: le cause non sono ancora state chiarite. |
Nelle ultime ore si è concretizzata la spaccatura già esistente dentro al Movimento 5 Stelle tra l’ala più istituzionale e governista, vicina ai vertici del partito, e quella più critica e intransigente: la prima, largamente maggioritaria, ha votato la fiducia al governo Draghi; la seconda ha votato contro. In tutto, i parlamentari del M5S ad aver votato contro il governo, andando contro la linea di partito decisa in seguito a una consultazione online, sono più di trenta: 15 senatori, la cui espulsione dal partito era già stata annunciata e 16 deputati. L’espulsione di questi ultimi è stata annunciata il 19 febbraio da Vito Crimi, capo politico del Movimento, che però non ha specificato se saranno espulsi anche i quattro deputati che si sono astenuti e quelli che erano assenti ingiustificati. Si stima che in tutto, comprendendo anche gli assenti non giustificati al voto di fiducia, i parlamentari dissidenti del M5S siano una cinquantina, su circa 280 totali. | I dissidenti dentro al Movimento 5 Stelle. La spaccatura sul governo Draghi ha coinciso con un momento di transizione ai vertici del partito, producendo un discreto caos. |
Fra domani e dopodomani, martedì 27 e mercoledì 28 agosto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella terrà un nuovo giro di consultazioni con tutti i partiti politici per cercare di capire se ci sono i margini per formare una nuova maggioranza di governo nell’attuale Parlamento. Il primo giro di consultazioni si era concluso giovedì 22 agosto, sostanzialmente a vuoto ma con alcune prudenti aperture da parte di alcuni partiti: su tutti il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che in questi giorni stanno trattando sulla possibilità di governare insieme. Il nuovo giro di consultazioni inizierà martedì 27 alle 16 quanto Mattarella parlerà con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e subito dopo col presidente della Camera, Roberto Fico. Nel pomeriggio inoltrato incontrerà rappresentanti del gruppo misto sia della Camera sia del Senato, fra cui ci sono soprattutto i senatori di Liberi e Uguali e i deputati di +Europa. Mercoledì 28 si inizierà alle 10 con i gruppi degli autonomisti. Alle 10.30 sarà la volta dei deputati di Liberi e Uguali, quindi di Fratelli d’Italia. I partiti più numerosi – Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle – saranno sentiti in quest’ordine fra le 16 e le 20 circa. | Gli orari delle nuove consultazioni di Sergio Mattarella per formare il governo. |
Il 6 settembre la Settimana della moda di New York aprirà la stagione delle sfilate in cui saranno presentate le collezioni per la primavera/estate 2019; proseguirà a Londra, a Milano e infine a Parigi, dove si chiuderà il 3 ottobre. In questo mese stilisti, giornalisti, critici di moda, modelle e buyer (cioè le persone che scelgono i vestiti che saranno rivenduti nei negozi) affluiranno da tutto il mondo in queste quattro città. Tra loro ci saranno anche migliaia di influencer, una figura nata di recente ma che in pochi anni, dopo essere diventata centrale, ha perso progressivamente importanza. Due-tre anni fa le aziende si contendevano quelli più seguiti e a volte li pagavano in cambio di post sui social network; ora invece gli influencer e gli aspiranti sono tantissimi e i marchi finiscono per selezionarne pochi senza offrire nulla in cambio: per molti non vale più la pena andarci. La rivista di moda Business of fashion (BoF) ha raccontato la dura vita degli influencer della moda, o aspiranti tali, nel 2018, sia dal punto di vista delle aziende che li rappresentano sia di quelle che li selezionano per conto dei marchi di moda. Gli influencer sono persone con un certo seguito pubblico, di solito sui social network e in particolare su Instagram, la cui opinione e i cui gusti sono ritenute in grado di “influenzare” i gusti e le opinioni (e quindi i consumi) di chi li segue. È pubblicità, fatta in un altro modo. Gli influencer che chiedono di assistere alle sfilate sono sempre di più: sperano di guadagnare nuovi follower e diventare più importanti, di intraprendere rapporti con i marchi e di finire sulle pagine dedicate allo street style (su chi è vestito meglio fuori dalle passerelle) delle riviste di moda. La competizione però è tale e il mercato è così saturo che ci riescono in pochissimi, a fronte di spese molto alte tra voli, spostamenti in taxi, vestiti, e Airbnb (un tempo gli hotel fornivano sconti agli influencer, anche qui in cambio di post sui loro social, ma ora non più). | La dura vita degli influencer della moda. Qualche anno fa erano importanti e richiesti, ora sono sempre di più e si contendono – a loro spese – pochi posti per assistere alle grandi sfilate. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il Parlamento col limite del doppio mandato. Il Sole 24 Ore fa i conti dei parlamentari che non prenderanno la pensione in caso di nuove elezioni: sono 341. |
Michaela Biancofiore ha lasciato Forza Italia, dopo più di 25 anni di militanza nel partito. La decisione – scrivono i giornali – è dipesa dalla nomina di Giorgio Leonardi come coordinatore regionale del partito per il Trentino Alto-Adige, un incarico che per lungo tempo era stato suo, e da una più generale delusione per le sorti di Forza Italia. Biancofiore, che è parlamentare dal 2006 e che era considerata una delle persone più vicine a Silvio Berlusconi, passerà al gruppo misto della Camera. Biancofiore ha annunciato la decisione solo con brevi dichiarazioni ai giornalisti, e dovrebbe formalizzarla con una conferenza stampa dopo Natale. | Michaela Biancofiore ha lasciato Forza Italia. |
Il Fuorisalone e il Salone del Mobile sono due dei più importanti eventi di Milano e, per quanto riguarda design e arredamento, fra i più importanti al mondo. Il Salone del Mobile, una fiera, sarà aperto fino a domani presso il polo extraurbano della Fiera di Milano, a Rho mentre il Fuorisalone è un po’ dappertutto: soprattutto a Brera, nella zona Ventura-Lambrate e nell’area di via Tortona. Di giorno, ma anche e soprattutto dall’ora dell’aperitivo in poi. Il Salone è soprattutto per addetti ai lavori; il Fuorisalone è un po’ per tutti: perché oltre alle esposizioni di design ci sono feste, concerti, esibizioni artistiche ed eventi di vario tipo. Entrambi hanno però il tema comune del design, come si vede in queste foto, scattate in questi giorni in giro per Milano, dentro e fuori il Salone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le migliori foto del Salone e del Fuorisalone di Milano. In giro per la città, dentro e fuori dalla Fiera: cose belle, cose strane, cose di design. |
Il 17 febbraio è uscito il nuovo libro di Paola Mastrocola, Togliamo il disturbo, di cui il Post aveva pubblicato sei pagine in anteprima. Paola Mastrocola ieri sera è stata ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, e ha spiegato da cosa sono nate alcune delle riflessioni del suo saggio sulla scuola. https://www.youtube.com/watch?v=QYzQ4pgTMxY Marco Imarisio raccoglie oggi sul Corriere alcune tra le prime reazioni all’uscita del suo libro e al suo intervento di ieri, tra cui i commenti di Tullio De Mauro, Domenico Chiesa, Adolfo Scotto di Luzio: | «Forse la società non ha più bisogno di una scuola». Il Corriere raccoglie alcune reazioni al libro di Paola Mastrocola, che ieri era da Fazio. |
La Mostra degli Illustratori è uno degli eventi principali della Fiera del libro per ragazzi, organizzata a Bologna dal 30 marzo al 2 aprile: dal 1967 offre infatti un’interessante sintesi del meglio dell’illustrazione per ragazzi. Quest’anno espone i progetti realizzati da 76 artisti, selezionati dalla giuria della mostra tra le 15mila tavole presentate da quasi tremila illustratori, provenienti da 62 diversi paesi. Le illustrazioni della mostra sono state raccolte nell’Illustrators Annual, pubblicato con una nuova veste grafica dalla casa editrice Corraini. L’illustrazione di copertina è stata disegnata dal brasiliano Roger Mello, vincitore nella categoria illustratori del Hans Christian Andersen Award 2014 – cioè il più importante internazionale premio assegnato alla letteratura per ragazzi. Le illustrazioni dell’Illustrators Annual sono accompagnate da contribuiti dei cinque giurati: gli illustratori Benjamin Chaud (Francia) e Svjetlan Junaković (Croazia), la studiosa e critica letteraria svedese Ulla Rhedin e gli esperti di editoria Paola Parazzoli (Italia) e Charles Kim (Stati Uniti). Nell’ambito della fiera, la giuria assegnerà anche il Premio internazionale di illustrazione a un giovane artista sotto i 35 anni. | Le illustrazioni più belle della Fiera del libro per ragazzi. Un libro di Corraini raccoglie le opere realizzate dai 76 artisti che hanno partecipato alla mostra degli illustratori di Bologna. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il video di Fini slitta. Ritardi tecnici e di registrazione, si aspetta "la seconda metà del pomeriggio" (in aggiornamento). |
Da un po’ di tempo chi ascolta musica in streaming lo fa soprattutto grazie a tre servizi: Spotify, Apple Music e Google Play Music. Sono comodi, efficaci e gratuiti, se si scelgono le opzioni base, o comunque poco cari se si fanno degli abbonamenti che permettono di avere qualità migliore o nessuna pubblicità. Quando si ha accesso a tutta la musica del mondo il problema è filtrarla e selezionarla: è il motivo per cui i tre più importanti servizi per ascoltare musica in streaming offrono delle playlist già pronte. Alcune sono delle classifica delle canzoni più ascoltate in un certo periodo e in un certo paese, oppure delle canzoni più ascoltate da ogni utente; altre sono scelte da quelle che Reggie Ugwu di BuzzFeed ha definito «piccole squadre di grandissimi – anche se sconosciuti – conoscitori di musica, impegnati nella gara per risolvere il più arduo problema del mercato musicale»: consigliare la musica giusta per ogni persona. Ugwu ha incontrato queste squadre e ha parlato con loro delle “fabbriche di playlist“, quei posti in cui gli sconosciuti espertissimi di musica scelgono le nostre playlist. Ugwu ha scritto: Per un po’ di tempo abbiamo pensato di poter scegliere da soli la nostra musica. Vi ricordate? Alla fine del secolo scorso abbiamo assaporato il diritto di scegliere da soli tra tutte le canzoni del mondo (tutte-le-canzoni-del-mondo) e mandare a quel paese tutti quelli a cui non piacevano. Ma quando ci siamo resi conto che alla fine erano troppe canzoni (quante vite servono per esplorare a pieno il Memphis soul, o il funk brasiliano?) è nata una nuova categoria di servizi musicali capaci di tirarci fuori dai problemi. Ma quei servizi erano imprecisi […] e potevano raccomandare musica solo in base a quello che già avevamo ascoltato. [Quei servizi] sapevano davvero cosa volevamo? Non si dice forse che ognuno di noi contiene moltitudini? | Quelli che scelgono le playlist che ascoltiamo. Lavorano a Spotify, Google Play Music e Apple Music e usano gusti e competenze – non solo algoritmi – per mettere insieme canzoni che stiano bene insieme. |
Ci sono due grandi temi, nella raccolta delle persone che valeva la pena fotografare in settimana ed entrambi sono abbastanza prevedibili: il primo è l’uscita di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, con Chewbecca, Mark Hamill, Daisy Ridley, John Boyega e gli altri attori alle prime di questa settimana; il secondo è il Natale, con Mariah Carey (che con la sua canzone “All I Want for Christmas Is You” ha raggiunto per la prima volta in 25 anni la prima posizione nella classifica Hot 100 di Billboard), famiglie reali che cominciano i festeggiamenti, il presidente del Brasile con un pupazzo di Babbo Natale e la deputata statunitense Alexandria Ocasio-Cortez con un cappellino con le sue iniziali, oltre a un classico delle librerie in questo periodo: il nuovo libro di Bruno Vespa, presentato da Silvio Berlusconi. Poi trovate Taylor Swift, Jane Fonda e Nicoletta Mantovani, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Chewbecca e gli altri di "Star Wars", insieme a reali e politici con contorni natalizi, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Da diversi giorni sui giornali e ai telegiornali è stato dato molto spazio a un’ambiguità contenuta nell’ultimo DPCM con le restrizioni per contenere l’epidemia da coronavirus, che riguarda la possibilità o meno di andare in una seconda casa in una regione diversa da quella in cui ci si trova. È un dibattito che riguarda evidentemente una minoranza di persone: nemmeno quelle che possiedono o affittano una seconda casa, ma il sottoinsieme di quelli che ne possiedono o affittano una in un’altra regione rispetto a quella in cui risiedono. Ma l’insistenza con cui si è parlato di quest’ambiguità del DPCM ha creato un caso intorno alla questione, che avrebbe potuto essere chiarita definitivamente solo dal governo: da cui però non è ancora arrivata una versione ufficiale. In sostanza, nel testo dell’ultimo DPCM non c’è alcun riferimento esplicito alle seconde case quando si parla di spostamenti tra regioni, mentre in quello precedente il divieto di andare in una seconda casa in un’altra regione era ben esplicitato. Dall’assenza di questo divieto, prima il Corriere della Sera e poi molti altri giornali e telegiornali hanno dedotto che raggiungere una seconda casa in un’altra regione fosse ora consentito. Questa interpretazione si è diffusa piuttosto in fretta, perché nel frattempo i giornali hanno riportato conferme ufficiose da parte di “fonti di Palazzo Chigi”. | La questione degli spostamenti verso le seconde case in un’altra regione. Un'ambiguità nell'ultimo DPCM è stata interpretata in senso permissivo dai giornali, senza che il governo intervenisse per chiarire. |
Il tratto tra Altare e Savona dell’autostrada A6 Torino-Savona è stato riaperto al traffico questa mattina dopo che era stata chiuso domenica pomeriggio a causa di alcuni movimenti della frana che domenica 24 novembre aveva causato il crollo di parte del viadotto della carreggiata nord. La circolazione è ricominciata poco prima delle 6 di lunedì mattina sulla carreggiata sud, quella ancora percorribile, dove si viaggia con doppio senso di marcia. | Il tratto tra Altare e Savona dell’autostrada A6 Torino-Savona è stato riaperto al traffico dopo alcune ore di chiusura precauzionale. |
I discorsi sugli insulti, le minacce e le aggressioni su Internet sono ricorrenti da mesi in molte parti del mondo, con articoli che interpretano il fenomeno da diversi punti di vista e in diversi modi, offrendo soluzioni e proposte di diverso tipo. C’è una questione però che viene spesso messa da parte, o comunque non trattata con la stessa attenzione: quando il soggetto preso di mira è una donna, l’offesa o la minaccia hanno immediatamente una declinazione di genere. L’occasione del conflitto politico o d’opinione viene colta spesso per esprimere odio misogino e sessista. Un esempio recente e italiano per capire di cosa parliamo: nei commenti al noto post di Beppe Grillo contro la giornalista dell’Unità Maria Novella Oppo – attaccata perché politicamente ostile al Movimento 5 Stelle – si trovavano epiteti come “cessa”, “baldracca”, “racchia”, “ammoscia cazzi”, “cagna”, “zoccola”, “carta da culo”, “troia”, “succhia cazzi” e così via. Il tema – di cui giornaliste e femministe di tutto il mondo si occupano da tempo con insistenza – è stato recentemente riproposto dalla giornalista statunitense Amanda Hess in un lungo e discusso articolo sul Pacific Standard intitolato: “Perché le donne non sono le benvenute su Internet”. La tesi di fondo la esprime nelle prime cinque righe: | Internet è un brutto posto per le donne? un lungo articolo racconta cosa succede a «qualsiasi donna con una connessione a Internet», con conseguenze più gravi di quanto si pensi, e senza che possano fare molto. |
Energia e potenza sono i due concetti forse più importanti quando si parla di nucleare, rinnovabili e produzione di elettricità. Il concetto di energia viene intuitivamente compreso da tutti come la quantità di lavoro prodotto (o assorbito) da un apparecchio. L’unità di misura dell’energia è il Joule, dal fisico inglese James Joule, ma in ambito elettrico si usa il kilowattora (kWh), corrispondente a 3,6 milioni di Joule. La potenza, che è spesso confusa con l’energia, è invece la quantità di energia fornita (o consumata) nell’unità di tempo e si misura in Watt, in onore del fisico scozzese James Watt. Per capirci con un esempio concreto: il ferro da stiro che usate a casa assorbe una potenza di 2 chilowatt (kW, mille Watt) dalla rete elettrica. Stirando per un’ora (1h), userete 2 kW per 1h = 2 kWh di energia elettrica. Se lo usate per mezz’ora (0.5h) assorbirà 2 kW per 0.5h = 1 kWh, la metà. Questa è la distinzione fondamentale per districarsi nel mondo dell’energia. Il World Nuclear Industry Status Report 2010-2011, per esempio, lo studio sullo stato dell’industria nucleare, osserva che la potenza complessiva degli impianti per la produzione di energia rinnovabile nel mondo (381 GW, gigawatt ossia miliardi di Watt) ha sorpassato quella degli impianti nucleari (375 GW, prima di Fukushima). Da questo sorpasso, su Repubblica si parla di un lungo addio dell’energia nucleare, soppiantata dalle rinnovabili. Le cose non stanno proprio così. | I numeri dell’energia. Per discutere di come rimpiazzare il nucleare basandosi su qualche dato concreto. |
Tarana Akbari, 12 anni, urla per la paura pochi attimi dopo l’esplosione con cui un attentatore suicida ha ucciso oltre 70 persone al tempio di Abul Fazel a Kabul, il 6 dicembre 2011. «Quando ho potuto alzarmi in piedi, ho visto che tutti intorno a me erano a terra, coperti di sangue. Ero molto, molto spaventata». Nell’esplosione sono morti sette dei 17 bambini e donne della famiglia di Tarana che erano andati alla moschea quella mattina. La foto è stata scattata dal fotografo di Kabul Massoud Hossaini – 31 anni, lavora per l’agenzia AFP – ed è stata premiata con il premio Pulitzer 2012. Hossaini ha fatto altre fotografie quel giorno, ed è tornato a trovare Tarana qualche giorno dopo. | La foto che ha vinto il Pulitzer 2012. È l'immagine di una bambina di Kabul in un momento terribile, e l'ha scattata un fotografo afgano. |
Come anticipato l’8 novembre del 2012, oggi la Banca Centrale Europea (BCE) ha presentato la nuova versione delle banconote da 5 euro, che sostituirà progressivamente quella in circolazione adesso. I nuovi 5 euro hanno alcuni accorgimenti per essere più semplici da identificare e più difficili da falsificare. | I nuovi 5 euro. Li ha presentati la BCE, sono molto simili a quelli vecchi, ma più difficili da falsificare: le foto. |
Da alcuni giorni è molto condivisa sui social network una fotografia che mostra una ragazza con una grande arma in spalla e che si sostiene sia una delle due ragazze italiane rapite in Siria – Greta Ramelli e Vanessa Marzullo – e liberate lo scorso 15 gennaio dopo mesi di trattative condotte soprattutto dal ministero degli Esteri italiano. | La bufala della foto di una delle ragazze rapite in Siria. Circola molto sui social network: mostra una ragazza con in spalla una grande arma, ma non si tratta né di Greta Ramelli né di Vanessa Marzullo. |
Analizzando le immagini satellitari degli ultimi 40 anni, un gruppo di ricercatori ha scoperto un’accelerazione nello scioglimento della calotta glaciale antartica orientale, finora ritenuta meno esposta ai rischi del cambiamento climatico rispetto a quella occidentale. Se confermato, lo studio potrebbe portare a una revisione delle previsioni sull’innalzamento dei mari dovuto allo scioglimento dei ghiacci. La calotta glaciale antartica orientale contiene infatti dieci volte la quantità di ghiaccio della sua controparte occidentale, nota per essere in una fase di rapido scioglimento. La nuova ricerca è stata condotta negli Stati Uniti e i suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS. Nel complesso, nei 40 anni presi in considerazione, lo scioglimento dei ghiacci antartici ha comportato un innalzamento di 13,8 millimetri del livello dei mari. Si pensava che l’aumento fosse dovuto unicamente ai ghiacci sciolti nella parte occidentale, ma il nuovo studio indica che quelli orientali avrebbero contribuito per il 30 per cento. Nel complesso, la perdita di ghiaccio è sei volte più veloce rispetto al 1979. | Lo scioglimento dei ghiacci in Antartide è sei volte più veloce rispetto a 40 anni fa. |
Un incendio nella tendopoli di San Ferdinando, provincia di Reggio Calabria, ha causato la morte di un migrante di 25 anni. L’incendio si è sviluppato nella parte del campo più vicina alla strada e in poco tempo ha incenerito almeno una trentina di baracche, secondo le informazioni raccolte da Repubblica. In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, le persone del campo hanno provato a spegnere le fiamme con secchi e mezzi di fortuna, accorgendosi che uno dei loro compagni era rimasto nella sua baracca. Nella tendopoli si erano già verificati in passato incidenti di questo tipo, ma non si è mai trovata una soluzione per metterla in sicurezza. Nella zona sono ospitate decine di migranti che lavorano come braccianti nella Piana di Gioia Tauro. | Una persona è morta in un incendio nella tendopoli di San Ferdinando. |
Figliuola mia, non dir di volerti uccidere, per ciò che, se tu l’hai qui perduto, uccidendoti anche nell’altro mondo il perderesti, per ciò che tu n’andresti in inferno, là dove io son certa che la sua anima non è andata, per ciò che buon giovane fu (Decameron, IV, 6). [Q]ue’ Dialoghi, in cui s’introducono Zingare a parlare, e scoprire altrui la buona ventura, […] comunemente s’appellano Zimgaresche. […] Ma molto più delle Zingaresche s’assomigliano alle Farse quelle popolari rappresentazioni, che sogliono fare nel carnovale i Rioni di Roma sopra carri tirati da Buoi, le quali si chiamano Giudiate, perciocché in esse non si tratta d’altro, che di contraffare, e schernire gli Ebrei in istranissime guise, ora impiccandone per la gola, ora strangolandone, ed ora scempiandone, e facendone ogn’altro più miserabil giuoco (Comentarj di Gio. Mario de’ Crescimbeni Collega dell’Imperiale Accademia Leopoldina, e Custode d’Arcadia intorno alla sua Istoria della volgar poesia, volume primo […], in Roma, per Antonio de Rossi alla Piazza de Ceri, 1702, p. 198 sg.). | Cosa vuol dire “perciocché”. È una congiunzione causale, un po' arcaica, ma se preferite potete sostituirla con una più letteraria: "conciossiacosaché". |
Il 22 gennaio il Garante per la protezione dei dati personali dell’Italia ha disposto il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti di TikTok per i quali non sia stata accertata l’età. Il provvedimento d’urgenza è stato deciso dopo che i giornali e la procura di Palermo avevano collegato la morte di una bambina all’utilizzo del social network — che è di proprietà dell’azienda cinese ByteDance ed è usato soprattutto dagli adolescenti per condividere video — senza che però per ora ci siano conferme ufficiali su ciò che è davvero accaduto. La decisione del garante è stata molto discussa anche perché è stata presentata sui media come un «blocco di TikTok », cosa che ha fatto pensare che la app sarebbe stata sequestrata, o resa in qualche modo inaccessibile. Non è così: per ora TikTok non ha mai smesso di funzionare, esattamente come faceva prima del provvedimento del garante. Qui proviamo a spiegare di cosa si tratta, cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni e quali saranno le conseguenze. | Cosa sta succedendo tra TikTok e il Garante della privacy. L’app non è mai stata “bloccata” e continuerà a rimanere attiva, ma le autorità italiane hanno chiesto cambiamenti molto sostanziali e le eventuali multe sarebbero pesanti. |
Gli appassionati di Alessandro Baricco e delle cose che scrive lo sanno bene: la Holden, la scuola di scrittura da lui fondata a Torino nel 1994, non è mai stata solo una scuola per aspiranti scrittori e lo è ancora meno da quando sei anni fa si è ingrandita. Negli anni tra gli studenti passati per la Scuola c’è chi ha imparato a sceneggiare serie tv e fumetti, organizzare una campagna politica o un crowdfunding, scrivere la storia di un prodotto o ideare un flash mob. Tra le novità di quest’anno c’è un corso annuale per imparare a raccontare le esperienze enogastronomiche, cioè il cibo, il vino e tutto quello che gli sta attorno. Si chiama “Food & Wine Experience Design” e la Scuola Holden lo organizza insieme alla Academy del Gambero Rosso. Per chi è pensato il corso Food & Wine Experience Design Il cibo è uno degli argomenti preferiti di moltissime persone, soprattutto nei paesi con una ricca tradizione culinaria come l’Italia, ma negli ultimi decenni è diventato molto più di prima un tema su sui dibattere, approfondire e con cui divertirsi. Movimenti come Slow Food hanno costruito nuove filosofie di consumo consapevole, manifestazioni come il Salone del Gusto di Torino sono diventate sempre più popolari e programmi televisivi come MasterChef hanno fatto conoscere a un vasto pubblico il mondo della cucina stellata. Intorno al cibo si sono quindi sviluppate nuove specializzazioni professionali per chi lavora nel mondo della TV e dei giornali, dei social network e dei blog: Food & Wine Experience Design è pensato per chi lavora in questi ambiti. In particolare per chi ha in mente un progetto – di impresa o di comunicazione – e vorrebbe strutturarlo con l’aiuto di esperti di enogastronomia e storie. | Il corso della Scuola Holden per imparare a raccontare il cibo. Organizzato con il Gambero Rosso, è pensato per chi lavora nel mondo della comunicazione e della gastronomia e ha in mente un progetto. |
Juicero, la start-up di San Francisco produttrice di una discussa macchina per fare i succhi di frutta in casa, che consiste in una pressa che spreme a freddo appositi sacchetti contenenti frutta già pulita e tagliata, ha chiuso. Se n’era parlato parecchio qualche mese fa, in quanto caso emblematico di start-up che vende un oggetto costoso ed esteticamente curato di cui non c’era bisogno, dopo che Bloomberg aveva scoperto che la macchina di Juicero di fatto non serviva a nulla: i sacchetti di frutta venduti dalla società si potevano infatti spremere usando anche solo le mani. Il punto forte di Juicero erano i sacchetti di frutta, visto che gli investitori in questo periodo sono molto attenti a prodotti la cui sostenibilità finanziaria è legata al fatto che, dopo la vendita di un costoso arnese, i clienti siano vincolati all’acquisto continuo di altri prodotti. Per questa ragione Juicero aveva ricevuto 120 milioni di dollari (più di 100 milioni di euro) di finanziamenti. Ma dopo la pubblicazione del video di Bloomberg in cui veniva dimostrata l’inutilità dello spremifrutta, le cose erano cominciate ad andare molto male. Il prezzo della macchina era stato abbassato da 699 dollari (590 euro) a 399 (336 euro), ma non è bastato a far sopravvivere la start-up. Il mese scorso l’azienda aveva detto di voler abbassare ulteriormente i prezzi della macchina e dei sacchetti di frutta. | La start-up dello spremifrutta che non serve a niente ha chiuso, alla fine. Ricordate quando Bloomberg dimostrò che un arnese hi-tech da 700 dollari era completamente inutile? È finita nell'unico modo possibile. |
È girata molto negli ultimi giorni la notizia che la Commissione Cultura della Camera aveva votato contro una proposta – attribuita a diverse persone, tra cui il ministro Carrozza – per il reintegro delle ore di insegnamento di storia dell’arte nelle scuole secondarie di secondo grado. La notizia, data da alcuni siti di news e circolata sui social network, è stata invece smentita dal ministro stesso e da altri esponenti del PD. La notizia è falsa: negli ultimi giorni non ci sono stati sviluppi parlamentari di rilievo per quanto riguarda l’insegnamento della storia dell’arte, e le modifiche fatte agli orari scolastici risalgono per lo più alla riforma Gelmini. Sono stati molto criticati e lo sono ancora oggi: ma sono vecchi di alcuni anni. La riforma Gelmini La riforma della scuola superiore promossa da Maria Stella Gelmini – ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal maggio 2008 al novembre 2011 – conteneva una riorganizzazione generale di licei, tecnici e professionali di cui facevano parte alcune modifiche agli orari scolastici. Il sito del ministero dedicato alla riforma elencava tra i quattro “caratteri originali” il concetto di “meno ore, più approfondimento”, e cioè che tutte le scuole avrebbero avuto una diminuzione degli orari complessivi. | La storia dell’arte a scuola è stata abolita? no, "tutte balle", ma rispetto alla riforma Gelmini non è cambiato nulla e questo continua a generare proteste e polemiche. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Dove finiscono gli aiuti per i rom? le Monde racconta che ogni anno l'UE destina miliardi di euro a Romania e Ungheria per l'integrazione dei rom, senza ottenere grandi risultati. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | «Cercare di ricostruirmi una vita». L'intervista a Roberto Saviano del Corriere della Sera. |
Il 2016 è stato un anno ricco di eventi e progressi per le esplorazioni spaziali, anche se non tutte le missioni sono andate per il verso giusto: è scienza dei razzi, del resto. La sonda spaziale Juno della NASA ha raggiunto Giove dopo cinque anni e miliardi di chilometri di viaggio, inviandoci le prime foto del pianeta più grande di tutti nel nostro sistema solare. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha portato nell’orbita di Marte la sua sonda TGO, nell’ambito della prima fase della missione ExoMars: quella del parziale insuccesso del lander Schiaparelli, arrivato più velocemente del previsto sul suolo marziano distruggendosi. La sonda OSIRIS-REx è partita per il suo lungo viaggio verso un asteroide, al quale farà un piccolo prelievo di rocce da riportare poi sulla Terra. SpaceX, la società spaziale privata di Elon Musk, ha fatto atterrare per la prima volta lo stadio più grande del suo razzo riutilizzabile Falcon 9 su una piattaforma galleggiante in mezzo all’oceano: un risultato storico e che consentirà di rendere più economici e frequenti i lanci verso l’orbita terrestre. Ma SpaceX ha anche dovuto fare i conti con la fragorosa esplosione di un suo razzo durante un test a pochi giorni dal lancio, che ha distrutto un costoso satellite. Tutto questo e molto altro, a partire dalle spettacolari immagini di galassie remote scattate dal telescopio spaziale Hubble, è stato raccontato dalle fotocamere delle sonde in giro per il sistema solare, dai satelliti in orbita intorno al nostro pianeta e dai fotografi qui sulla Terra: un viaggio di miliardi di chilometri, in fotografie. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le migliori foto di Spazio del 2016. Un viaggio di miliardi di chilometri – dall'orbita terrestre verso l'enorme Giove e ancora oltre, tra galassie coloratissime e remote – in formato fotografico. |
Per capire se un film vale la pena di essere visto o no possono essere utili un po’ di questi consigli, tra cui guardare con attenzione le locandine per capire lo spirito del film e a chi è rivolto. Oppure si può provare a sfogliare i poster di film famosi rielaborati dai fan dotati. Matthew Chojnacki ha raccolto in due libri i migliori poster di artisti, che in alcuni casi sono diventati famosi e hanno iniziato a lavorare per gli studi di produzione. In Alternative Movie posters ci sono per esempio i lavori di Tracie Ching, che oltre a lavorare per produzioni ufficiali continua a disegnare poster alternativi (come i due ispirati ai film di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore e Shining). «Non riesco a immaginare» spiega Chojnacki,«un altro movimento in cui la produzione alternativa abbia molto più valore di quella ufficiale. È come se qualcuno facesse un falso di Keith Haring e diventasse molto più famoso dell’originale». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Locandine alternative di film, più belle delle originali. Raccolte in due libri, disegnate da fan e artisti, e spesso più significative e calzanti di quelle ufficiali. |
Venerdì 31 maggio a Milano si è tenuta una “cerimonia laica” in ricordo di Franca Rame, attrice teatrale, attivista femminista ed ex senatrice morta a 84 anni mercoledì 29 maggio. Dario Fo, marito di Franca Rame, ha raccontato alla folla davanti al Teatro Strehler qualche storia e recitato un testo che Rame aveva scritto da poco. Ai funerali hanno parlato anche Jacopo Fo, figlio di Franca Rame e Dario Fo, e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano. C’era tanta gente. | Il video del commiato di Dario Fo per Franca Rame. Il discorso alla "cerimonia laica" davanti al Teatro Strehler di Milano, e le foto della folla. |
Mercoledì il Corriere del Veneto ha segnalato che finora in Veneto l’applicazione Immuni – sviluppata dal governo per aiutare il tracciamento dei contatti durante l’epidemia da coronavirus – non è stata del tutto operativa. Il problema è che gli operatori delle ASL – che in Veneto si chiamano AULSS – non sono preparati e attrezzati a caricare sull’apposita piattaforma i codici degli utenti dell’app che risultano positivi al tampone, procedura che fa scattare automaticamente le segnalazioni (anonime) per gli altri utenti di Immuni che sono stati a contatto con il positivo nei giorni precedenti, e che a quel punto – se vogliono – possono contattare la propria ASL per essere sottoposti al test. Il problema del Veneto è a livello regionale: spiegando la situazione in un comunicato, infatti, la Regione dice in sostanza di non essere d’accordo con la definizione di “contatto stretto” di Immuni, che però è stata stabilita dal ministero della Salute. La Regione sostiene in pratica che quello che l’app intende come contatto – una persona rimasta a meno di due metri per almeno 15 minuti – sia troppo stringente, un protocollo diverso da quello applicato dalle ASL nelle loro normali indagini epidemiologiche. | La Regione Veneto non ha usato Immuni. Non sono stati caricati i codici di chi segnalava la propria positività perché la Regione non era d'accordo con la definizione di “contatto”, ma ci sono problemi anche altrove. |
Dopo ulteriori tensioni questa mattina in aula, alle 14 il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato i deputati del Partito Democratico e ha spiegato che “il Parlamento è di fronte ad un bivio. Non accettiamo lezioni di onestà da nessuno. Vogliono bloccare il governo. Noi andremo avanti uniti”. Facendo riferimento alla riforma costituzionale, ha poi detto che “se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro” e ha chiesto al partito di rimanere unito. Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Sinistra Ecologia Libertà sono usciti dall’aula e non partecipano ai lavori; anche alcuni deputati del PD, per esempio Stefano Fassina e Pippo Civati – hanno deciso di lasciare l’aula. Da anni la politica non fa le riforme. Noi Ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricattare da nessuno. Avanti. Questa è #lavoltabuona | Alla Camera si litiga e si vota. L'opposizione è uscita dall'aula, dopo le risse di stanotte sulla riforma costituzionale; Renzi ha detto che non accetta il ricatto del "ve la votate da soli". |
La mattina del 28 gennaio del 1986 lo Space Shuttle Challenger era pronto sulla rampa di lancio per l’avvio della missione STS-51L. A bordo dell’astronave prossima alla partenza c’erano i sette membri dell’equipaggio: Ellison Onizuka, Christa McAuliffe, Gregory Jarvis, Judith Resnik, Michael J. Smith, Francis “Dick” Scobee e Ronald McNair. McAuliffe era una maestra elementare e partecipava alla missione grazie al Teacher in Space Project, un’iniziativa voluta dall’allora presidente Ronald Reagan per incentivare l’interesse degli studenti nelle scienze e rendere onore agli insegnanti statunitensi. Dopo le procedure di rito e i numerosi controlli di sicurezza, il countdown proseguì normalmente arrivando al momento zero, quello in cui si avviava la procedura finale per portare in pochi minuti lo Shuttle in orbita. Ad assistere al lancio, avvenuto alle 11:38 del mattino, c’erano i parenti e gli amici degli astronauti, gli alunni di McAuliffe, la stampa e il tradizionale gruppo di appassionati. Il lancio fu trasmesso anche in diretta dalle principali emittenti televisive e l’interesse per la missione era più alto del solito grazie alla presenza della maestra che viaggiava verso lo Spazio. | Il disastro del Challenger. La storia, le foto e i video dell'incidente allo Space Shuttle nell'inverno del 1986: causò la morte di sette astronauti, compresa una maestra elementare. |
La selezione e l’assunzione del personale da parte delle grandi aziende è uno dei numerosi ambiti in cui l’intelligenza artificiale ha trovato spazi e modalità di applicazione crescenti. Le misure introdotte da molti paesi per limitare l’epidemia di COVID-19, che hanno accresciuto il volume di lavoro svolto da remoto, hanno accelerato questa tendenza, fornendo alle imprese strumenti utili a selezionare e valutare con maggiori rapidità ed efficienza una quantità di candidati in molti casi superiore alle medie precedenti. Parallelamente alla presenza dell’intelligenza artificiale nella selezione del personale si è sviluppato di pari passo un esteso dibattito sugli effetti, sui benefici e sui rischi di queste procedure sempre più diffuse, che si inscrive a sua volta in un più ampio dibattito sui limiti della tecnologia, intesi sia come perfettibilità attuale di quegli strumenti sia come confini etici da individuare ed eventualmente tracciare nella pratica di tutti i giorni. In un articolo per BBC la giornalista Andrea Murad ha raccontato una sua esperienza diretta e recente nella presentazione di una domanda di lavoro. «Francamente è stato un po’ stressante sapere che la mia domanda era valutata da un computer e non da un essere umano», ha chiarito subito. Come prima parte della procedura di selezione online Murad doveva completare una serie di «giochi principali»: contare tutti i punti presenti in due caselle, per esempio, o abbinare le espressioni di una serie di volti umani alle relative emozioni. Era un test di 25 minuti con 12 giochi sviluppati per misurare abilità emotive e cognitive. Il programma ha quindi valutato la personalità della candidata e, sottolinea Murad, senza alcun intervento umano diretto in quella prima fase. Da allora Murad non è ancora stata ricontattata dall’azienda per proseguire il colloquio. | Un’intelligenza artificiale le farà sapere. I software che automatizzano la selezione del personale sono sempre più diffusi, ma c'è un esteso dibattito sui limiti e il rischio di discriminazioni. |
Massimo Mantellini ha posto domenica sera una domanda a Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle prossime primarie del centrosinistra per il candidato premier, a proposito dei finanziamenti della sua campagna elettorale. Mantellini sottolineava la necessità di una totale trasparenza su questi finanziamenti, che corrisponda alla presa di distanza di Renzi dai metodi consueti della politica, e chiedeva informazioni sulle notizie ricevute a proposito di rapporti di Renzi con Comunione e Liberazione. Renzi ha mandato lunedì al Post e a Mantellini questa risposta. Caro Mante, la domanda di trasparenza è sacrosanta. | Una risposta da Matteo Renzi. Su chi finanzia la sua campagna e su Comunione e Liberazione, dopo la domanda di Massimo Mantellini (e i commenti di Ugo Sposetti). |
Il disegno di legge 2081, il cosiddetto “ddl Cirinnà” sulle unioni civili, è stato incardinato al Senato lo scorso 28 gennaio: si chiama così perché la senatrice Monica Cirinnà del PD è la prima firmataria. Martedì 2 febbraio le questioni pregiudiziali di costituzionalità e quelle sospensive sono state respinte ed è quindi cominciata la discussione generale. Le votazioni più attese e importanti (quelle all’articolo 3 sui diritti e doveri della coppia e quelle all’articolo 5 che parla di stepchild adoption) cominceranno martedì 9 febbraio. Il calendario del Senato dice che l’esame del ddl proseguirà fino all’11 febbraio. Il ddl è diviso in due capi: il primo capo, all’articolo 1, introduce nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso «quale specifica formazione sociale, ai sensi dell’articolo 2 della Costituzione». Il testo stabilisce la netta separazione semantica tra “nuove” unioni e matrimonio, secondo le richieste di diversi cattolici del PD: cancella ogni riferimento al matrimonio e di conseguenza qualsiasi riferimento all’articolo 29 della Costituzione. La nuova legge introdurrà di fatto un nuovo istituto di diritto di famiglia, distinto dal matrimonio. Negli articoli successivi si disciplinano le modalità per la costituzione delle unioni civili e si spiegano le cause di impedimento, si definiscono diritti e doveri derivanti dall’unione, si estendono le disposizioni in materia di diritti successori dei coniugi, si stabilisce lo scioglimento dell’unione. Nell’articolo 5 si parla di stepchild adoption, cioè la possibilità di adottare il figlio del partner. Viene esclusa l’applicabilità dell’istituto dell’adozione legittimante: per le coppie dello stesso sesso unite civilmente non sarà possibile, quindi, adottare bambini che non siano già figli dell’altro o altra componente della coppia. | La discussione sulle unioni civili in streaming. Dopo che il Senato ha respinto le questioni pregiudiziali e sospensive al ddl Cirinnà, è cominciata la discussione generale. |
Silence, il nuovo film di Martin Scorsese, è nei cinema da oggi, giovedì 12 gennaio. È ambientato nel Diciassettesimo secolo e racconta la storia della persecuzione di due preti gesuiti portoghesi che vanno in Giappone per cercare un altro prete, andato lì per convertire i giapponesi al cattolicesimo, scoprendo che molti giapponesi sono tutt’altro che desiderosi di essere convertiti. Liam Neeson è il prete da cercare (perché sembra abbia «denunciato Dio in pubblico e rinnegato la fede»); Andrew Garfield e Adam Driver i due che provano a trovarlo. I gesuiti – o più esattamente la Compagnia di Gesù – sono un ordine tra i più importanti della Chiesa, con una lunga storia: hanno esplorato tutto il mondo, combattuto guerre, organizzato complotti, influito spesso nelle sorti e nelle questioni del cattolicesimo e sono sempre stati molto istruiti e interessati all’altrui istruzione e conversione. Qui c’è la storia più dettagliata; quello che serve al film è spiegato nel film. | Cosa si dice di “Silence”. È il nuovo film di Scorsese e non potrebbe essere più diverso da "The Wolf of Wall Street": è religioso, riflessivo e molto bello, dicono. |
Etta James, straordinaria e leggendaria cantante del rhythm and blues, è morta a Riverside, in California, a 73 anni. Il 25 gennaio avrebbe compiuto 74 anni. Un anno fa le era stata diagnosticata una leucemia che un mese fa era stata dichiarata allo stadio terminale. James ha inciso trenta album, cinquantotto singoli e ha ricevuto moltissimi e importanti riconoscimenti. Etta James, che si chiamava Jamesetta Hawkins, era nata il 25 gennaio 1938 a Los Angeles da una madre afro-americana di 14 anni e un padre mai identificato, per quanto lei abbia successivamente sostenuto trattarsi di un famoso giocatore di biliardo. A cinque anni già cantava musica gospel nel coro della sua chiesa battista e da bambina fu accudita da diverse famiglie e subì traumi e violenze. Nel 1950 si trasferì a San Francisco e sotto la guida di James Earle Hines, grande pianista jazz, con altre due ragazze formò un gruppo che ottenne un’audizione con Johnny Otis. Contro la volontà della madre, a soli quattordici anni iniziò la propria carriera registrando negli studi di Modern Records Roll With Me Henry con Richard Berry e la band di Otis. Fu proprio lui che volle trovare un nuovo nome per Etta (ottenuto dalla separazione e inversione del suo nome di battesimo) e a soprannominare il gruppo di cui faceva parte Peaches. Roll With Me Henry, ribattezzato The Wallflower, arrivò in testa alle classifiche della musica R&B nel 1955. | È morta Etta James. Era malata da tempo di leucemia, mercoledì avrebbe compiuto 74 anni. |
Ci sono almeno 160 vaccini contro il coronavirus in fase di sviluppo in tutto il mondo e per più di 30 sono già iniziate le sperimentazioni sugli esseri umani. Alcune soluzioni sembrano essere più promettenti di altre, ma secondo gli esperti i nuovi vaccini avranno inevitabilmente un elemento in comune: provocheranno lievi effetti collaterali. Per questo sarà importante comunicare da subito e in modo trasparente gli effetti a breve termine delle soluzioni contro il coronavirus, evitando che si diffondano false informazioni che potrebbero poi essere sfruttate da chi è contrario ai vaccini. Un vaccino serve a stimolare una risposta immunitaria da parte del nostro organismo, in modo che impari ad affrontare la minaccia costituita da un agente infettivo senza che ci si debba ammalare, con i rischi che ne conseguono. Questo risultato viene solitamente ottenuto con vaccini che contengono virus o batteri inattivati, quindi non in grado di farci ammalare, oppure porzioni del loro materiale genetico sufficienti per indurre comunque una risposta immunitaria. | I vaccini contro il coronavirus potranno causare lievi effetti collaterali, e non c’è nulla di strano. Ma è importante saperlo ed essere trasparenti. |
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