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Venerdì 20 febbraio diversi siti e giornali britannici hanno scritto che in Scozia è stato ritrovato un racconto di Arthur Conan Doyle con protagonista il detective Sherlock Holmes di cui fino ad oggi non si conosceva l’esistenza. Il racconto è lungo circa 1.300 parole ed è stato ritrovato da Walter Elliot, che alcuni giornali – tra cui il Guardian e il Daily Telegraph – descrivono come uno storico, mentre altri – tra cui BBC e l’Indipendent – come un taglialegna in pensione. Secondo la sua biografia sul sito della Scottish Poetry Library, Elliot è effettivamente un boscaiolo che in età avanzata si è dedicato alla composizione di poesie e che ha pubblicato alcuni libri sulla storia della poesia scozzese. La notizia del ritrovamento del racconto, che si chiama Sherlock Holmes: Discovering the Border Burghs and, By Deduction, the Brig Bazaar, è stata ripresa dai giornali di tutto il mondo, perché l’ultimo racconto di Sherlock Holmes pubblicato da Arthur Conan Doyle risale al 1927. Il racconto però non è firmato: alcuni esperti di Sherlock Holmes stanno mettendo in dubbio che sia stato scritto davvero da Conan Doyle e credono che l’autore sia in realtà un imitatore. La maggior parte dei media britannici ha dato per certo che la storia fosse autentica, anche se a sostenerlo per ora è solo l’autore del ritrovamento. Il personaggio di Sherlock Holmes è probabilmente il più famoso detective della storia della letteratura: fu inventato da Sir Arthur Conan Doyle, scrittore e medico scozzese che pubblicò la prima storia su di lui, Uno studio in rosso, nel 1887. L’ultima storia di Sherlock Holmes, L’avventura del Shoscombe Old Place, fu pubblicata nel 1927; Conan Doyle morì nel 1930. Da allora sono stati scritti su Sherlock Holmes moltissimi saggi, racconti e romanzi, e sono state prodotte serie televisive e film di grande successo. | C’è un nuovo racconto su Sherlock Holmes? uno scozzese dice di aver ritrovato un nuovo scritto di Arthur Conan Doyle, ma ci sono dei dubbi sulla sua autenticità. |
C’è tutta una sottocategoria di videogiochi in cui l’obiettivo è costruire e gestire una città accumulando risorse e prendendo decisioni di vario genere. Storicamente, questi videogiochi – i più famosi dei quali sono quelli della serie SimCity – hanno spesso avuto come obiettivo la maggiore crescita possibile, quasi sempre da ottenersi con l’accumulo massimo di risorse e la costruzione di edifici e infrastrutture di ogni tipo. Da qualche anno sembra però che anche questo tipo di videogiochi si sia dovuto adattare ai tempi, visto che molti stanno presentando premesse e dinamiche di gioco di tutt’altro tipo, per certi versi più etiche. Queste nuove dinamiche sono di certo in parte dovute alla necessità di presentare sempre qualcosa di nuovo e per quanto possibile originale. Ma, come ha scritto la versione inglese di Wired, sono anche frutto di una sorta di «crisi di coscienza dei loro sviluppatori», che stanno a loro modo facendo i conti con la necessità di raccontare nuovi modelli di città e, più in generale, proporre nuove forme di crescita diverse dalla costante costruzione di qualcosa di nuovo. | Le città dei videogiochi stanno cambiando. In particolare nei giochi in cui bisogna accumulare risorse e costruire insediamenti, che per adattarsi ai tempi stanno adottando nuove dinamiche. |
Dopo 25 anni e centinaia di milioni di copie dei suoi programmi vendute in tutto il mondo, Microsoft ha cambiato il suo storico logo, quello tutto nero realizzato con il font Helvetica. A differenza del suo predecessore, il nuovo logo ha un elemento grafico colorato – un quadrato suddiviso in 4 quadrati più piccoli – e il nome della società di colore grigio. La modifica arriva a poche settimane dal momento in cui sarà messo in vendita Windows 8, l’ultima versione del noto sistema operativo di Microsoft, che aveva subito una rinfrescata al proprio logo a metà febbraio. Come spiegano sul blog ufficiale della società, il nuovo logo è costituito da due elementi: un logotipo e un simbolo. Per il logotipo i grafici della società hanno scelto il font Segoe, ormai utilizzato per diversi altri prodotti di Microsoft e per le campagne di marketing dell’azienda. È più lineare ed essenziale del precedente e appare meno appesantito. Il simbolo, invece, mira a “mostrare le diverse tipologie di prodotti offerte dalla società”. I quadretti che lo compongono sono rossi, verdi, gialli e blu e riprendono i classici colori utilizzati fino a qualche tempo fa per illustrare il logo di Windows (sono gli stessi colori di Google e dell’icona del suo browser Chrome, tra l’altro). | Il nuovo logo di Microsoft. È colorato e più arioso del precedente, non veniva cambiato da 25 anni. |
The New Yorkers è un libro del 2013 – è appena uscita la seconda ristampa – che raccoglie una selezione delle 25mila fotografie scattate nelle strade e nei quartieri di New York tra il 1978 e il 2005 dal fotografo americano Robert Herman. Herman si dedicò alla fotografia di strada dagli anni Settanta, dopo aver studiato cinema alla New York University e aver trovato un lavoro da fotografo di scena, con il compito di scattare immagini dei set cinematografici. In attesa che la luce e il tempo fossero quelli giusti, aveva molto tempo per girovagare a New York, finendo per ritrarre quello che lo colpiva di più: scene di vita quotidiana, metropolitane e muri di quartiere coperti da graffiti, le persone sedute al bar, davanti ai negozi o mentre passeggiano e chiacchierano in strada. Le fotografie sono scattate su Kodachrome, la pellicola messa in commercio da Kodak nel 1935 che rese popolare la fotografia a colori grazie ai bassi costi, da cui si sviluppano immagini dai colori saturi e brillanti, ad elevato contrasto e luminosi. Le fotografie di Herman sono molto cinematografiche, sia per le inquadrature che per l’utilizzo della luce: dipende non solo dai suoi studi universitari ma anche dall’aver trascorso moltissimi pomeriggi nel cinema gestito dai genitori, a riguardare gli stessi film decine di volte. «Dopo un po’ si guarda un film solo per le immagini e non per la storia, perché la storia la si conosce già. Mi piaceva come i registi degli anni Settanta fotografavano la luce del sole e la composizione delle immagini, credo che mi sia entrato dentro», spiega. Herman ha anche un disordine bipolare del comportamento e ha utilizzato la fotografia di strada come una sorta di terapia, come ha raccontato su Lens, il blog fotografico del New York Times: «Sono una persona fragile e la fotografia è il mio modo di relazionarmi col mondo. Cercavo pace vagabondando per la città. Dopo un po’ ti ritrovi in uno spazio zen e il mondo rallenta. E quando guardi le cose da fuori ne noti alcune che gli altri ignorano, passando oltre». | Newyorkesi. Le fotografie molto cinematografiche scattate su Kodachrome da Robert Herman, dal 1978 al 2005. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Who. Arrivare alla fine della vita, essere contenti di averla vissuta con te e mettere in conto di ribeccarsi nella prossima. |
Dal 27 al 29 giugno si terrà a Pilton, in Inghilterra, il festival di Glastonbury, uno dei festival musicali estivi più importanti d’Europa. Il festival di Glastonbury è stato fondato da Michael Eavis, proprietario della Worthy Farm, il terreno in cui si svolge, e venne organizzato per la prima volta il 19 settembre del 1970, il giorno dopo la morte di Jimi Hendrix: allora si chiamava Pilton Pop, Blues & Folk Festival e 1500 persone pagarono una sterlina per piantare la loro tenda alla Worthy Farm e assistere a due giorni di concerti, tra cui quelli di Marc Bolan, di Keith Christmas e degli Stackridge. Nel 1971 l’evento cambiò nome e divenne il Glastonbury Fair, ma soltanto negli anni Ottanta si trasformò in una manifestazione con ricorrenza annuale e con introiti economici (devoluti in gran parte in beneficenza). Il 4 aprile è stata annunciata la lineup dell’edizione 2014 che comprende Arcade Fire, Massive Attack, Pixies e Lana Del Rey, tra gli altri. | La lineup di Glastonbury. Chi suonerà a uno dei festival di musica più famosi al mondo, che quest'anno è il 27, il 28 e il 29 giugno. |
Giulietta Masina morì vent’anni fa oggi, meno di cinque mesi dopo la morte di suo marito Federico Fellini. Si erano conosciuti cinquant’anni prima, quando lui non era ancora Federico Fellini e lei non era ancora Giulietta Masina, e si erano sposati quasi subito. Non si erano conosciuti grazie al cinema, bensì alla radio: in quegli anni Fellini aveva scritto i copioni di alcune serie radiofoniche, e Giulietta – che era nata a Bologna ma si era trasferita a Roma appena ventenne – interpretò il ruolo di Pallina in Cico e Pallina, uno sceneggiato radiofonico curato da lui (in seguito lei fece radio anche in un’altra occasione, tra il 1966 e il 1969, con una rubrica molto popolare: Lettere aperte a Giulietta Masina). Giulietta Masina ha lavorato nella maggior parte dei film di Fellini, ed è per questo che viene ricordata principalmente; ma il suo esordio cinematografico fu con un altro grande regista, Alberto Lattuada, nel 1948, quando ebbe una parte nel film Senza pietà (alcuni, a dirla tutta, ricordano la sua precedente comparsa in Paisà, di Roberto Rossellini, due anni prima). Fu nel 1954, però, che raggiunse la massima popolarità, quando interpretò il ruolo di Gelsomina, la protagonista della Strada, uno dei film più noti e apprezzati di Federico Fellini (che vinse l’Oscar come Miglior film straniero), e si racconta che per interpretare quel ruolo Masina batté la concorrenza di attrici molto popolari dell’epoca, come ad esempio Silvana Mangano. Da lì in poi la sua immagine venne accostata a Fellini e agli altri grandi film di successo di cui lei fu interprete (Il bidone, Le notti di Cabiria, Giulietta degli spiriti, Ginger e Fred): oggi sono entrambi sepolti nel cimitero di Rimini. | Vent’anni senza Giulietta Masina. Le foto dell'attrice che morì pochi mesi dopo suo marito, Federico Fellini, dopo averci lavorato insieme per una vita. |
L’ex capo dell’azienda automobilistica Nissan, Carlos Ghosn, ha ricevuto una nuova richiesta di arresto in Giappone, con accuse sempre legate al modo in cui aveva gestito la società e per un presunto schema di falsi compensi per oltre 80 milioni di dollari. Ghosn aveva già trascorso un mese in carcere e giovedì 20 dicembre un tribunale aveva respinto la richiesta di estendere il suo periodo di detenzione, aprendo quindi la possibilità per una richiesta di uscita su cauzione. Ora però Ghosn è stato accusato di avere scaricato su Nissan una perdita personale di circa 16 milioni di dollari, avvenuta durante la crisi finanziaria del 2008. Ghosn non ha risposto a queste accuse, mentre ha negato di essere coinvolto nel sistema dei falsi compensi. | L’ex capo di Nissan Carlos Ghosn ha ricevuto una nuova richiesta di arresto. |
Lunedì l’attore statunitense Kevin Spacey è apparso per la prima volta in tribunale, a Nantucket, in Massachusetts, per rispondere delle accuse di aggressioni e molestie sessuali che gli sono state fatte dal 2017. Spacey si è dichiarato non colpevole di aver molestato sessualmente un 18enne nel 2016. Il giudice gli ha ordinato di non avvicinarsi all’accusatore e alla sua famiglia, e ha anche stabilito che l’accusatore e la sua ragazza di allora non potranno cancellare messaggi e altri dati dai loro cellulari dal giorno della presunta aggressione a sei mesi dopo: secondo l’avvocato di Spacey, il celebre Alan Jackson, potrebbero contenere informazioni che ne proverebbero l’innocenza. La prossima udienza si terrà il 4 marzo e Spacey ha ottenuto di poter non essere presente e di dover essere solo reperibile al telefono. In questo caso la denuncia viene dalla conduttrice televisiva Heather Unruh: nel 2016 suo figlio 18enne avrebbe visto Spacey al Club Bar, un ristorante famoso della località di villeggiatura di Nantucket, e gli avrebbe chiesto una foto. Spacey gli avrebbe offerto da bere per convincerlo a seguirlo nella sua stanza e gli avrebbe infine aperto la zip dei pantaloni molestandolo per circa tre minuti. Il ragazzo sarebbe fuggito mentre Spacey andava in bagno. Se condannato, l’attore rischia fino a cinque anni di carcere. | Kevin Spacey si è dichiarato innocente nella sua prima udienza in tribunale. |
Epic Games, la società che produce il popolarissimo videogioco Fortnite, ha fatto causa ad Apple e a Google per la percentuale che raccolgono sui pagamenti fatti attraverso le app per i dispositivi iOS e Android. È una battaglia legale che ha attirato da subito grandi attenzioni, perché mette in discussione il modello di business alla base dei due servizi con cui si scaricano le app sui dispositivi Apple e Android – l’App Store e il Play Store – e che da tempo è assai criticato dagli sviluppatori, che accusano soprattutto Apple di trattenere percentuali fuori mercato sui pagamenti dentro alle app, sfruttando una posizione di fatto di monopolio. Per scaricare un’applicazione su iPhone o iPad, bisogna necessariamente usare l’App Store, il servizio ufficiale di Apple. Google invece esercita un controllo meno stringente sul suo software, e permette in teoria di scaricare applicazioni anche da posti diversi dal Play Store, anche se rimane il servizio usato dalla stragrande maggioranza degli utenti. Fino allo scorso aprile, Fortnite non era per esempio presente sullo store ufficiale di Google. | Fortnite ha deciso di fare la guerra ad Apple e Google. Ha introdotto un suo sistema di pagamenti che aggira le percentuali trattenute dagli store digitali ufficiali, pagandone subito le conseguenze. |
Oggi sulla Stampa Francesco Grignetti prova a spiegare, citando parecchi numeri e fatti, perché la famosa legge Bossi-Fini, di cui si discute molto in questi giorni, non funziona. La legge della discordia, la Bossi-Fini, ha ormai dieci anni di vita e i suoi «padri», divisi in tutto nella politica, si dividono anche sul giudizio della norma: va benissimo così com’è per Umberto Bossi, andrebbe modificata per Gianfranco Fini. «Quando abbiamo fatto la legge – diceva qualche tempo fa l’ex presidente della Camera – un immigrato che perdeva il posto di lavoro, in sei mesi ne trovava un altro. Oggi non è più così. Bisognerebbe allungare i tempi». | Perché la Bossi-Fini non funziona. Lo sanno i leghisti e lo dice anche Fini, spiega Francesco Grignetti sulla Stampa. |
Il governo francese ha riconosciuto come bene nazionale Le 120 giornate di Sodoma, ovvero la scuola del libertinaggio, il romanzo scritto nel 1785 dal Marchese De Sade per illustrare e catalogare 150 perversioni sessuali, con un gruppo di aristocratici che si chiude in un castello remoto e si dedica a orge, rapporti zoofili e torture. Sade lo scrisse in un’unica pagina fatta di fogli incollati insieme per arrotolarlo e nasconderlo meglio, mentre era incarcerato nella Bastiglia di Parigi: il rotolo è lungo quasi 12 metri e largo 11 centimetri. La decisione della Francia è arrivata un giorno prima che l’opera venisse messa all’asta a Parigi: implica che non potrà uscire dal paese per almeno 30 mesi, durante i quali il governo cercherà di acquistarlo. Secondo gli esperti, il manoscritto – l’ultimo di Sade in mani a privati – avrebbe raggiunto anche i sei milioni di euro, e fa parte di una vendita di manoscritti storici che appartenevano ad Aristophil, una società di investimento francese fallita nel 2015 e accusata di truffa (un esempio di schema Ponzi), e che nel tempo aveva acquistato più di cento manoscritti preziosi. Sade è considerato un importante pensatore francese del Settecento, e la sua influenza è continuata per tutto il Novecento, anche se la pubblicazione delle sue opere fu vietata in Francia e nel resto del mondo fino al Novecento; i suoi scritti circolarono clandestinamente soprattutto tra i circoli Surrealisti e tra molti studiosi di medicina. Sade perse il manoscritto delle 120 giornate di Sodoma nel 1789, quando venne trasferito in un manicomio; la moglie si ricordò di andarlo a ritirare proprio il giorno della presa della Bastiglia, durante la Rivoluzione francese. Venne poi ritrovato nella cella di Sade, e negli anni passò per diverse mani, tra cui quelle di vari aristocratici francesi, un collezionista tedesco e un collezionista svizzero di arte erotica. | La Francia ha riconosciuto come bene nazionale “Le 120 giornate di Sodoma” di De Sade. "Le 120 giornate di Sodoma" doveva essere venduto all'asta oggi; ora il governo avrà più tempo per acquistarlo. |
Il 13 novembre Amazon, la società di internet con le maggiori entrate al mondo, ha detto che aprirà due nuove sedi a New York e ad Arlington, in Virginia. Le due sedi daranno lavoro a più di 50mila persone, contro le circa 3.500 che al momento lavorano nella più grande sede statunitense dell’azienda che non sia quella centrale, a Seattle. L’annuncio di Amazon è arrivato dopo mesi in cui diverse città si erano candidate ad ospitare la nuova sede, offrendo ognuna notevoli incentivi e sgravi fiscali per farsi scegliere, ma ha ricevuto subito grosse critiche. C’è chi accusa Amazon di aver trasformato la procedura di scelta in un gioco per farsi pubblicità e soprattutto c’è chi sostiene che New York abbia offerto davvero troppo in cambio: tra sgravi fiscali e incentivi di altro tipo, rinuncerà a circa 1,5 miliardi di dollari per avere metà della nuova sede di Amazon. Non sono soldi che New York “paga”, la città non tira fuori un dollaro: e se Amazon avesse aperto la sua sede da un’altra parte, gli introiti fiscali da Amazon – e nuovi posti di lavoro – sarebbero stati zero. Amazon aveva detto di voler aprire una nuova grande sede nel settembre 2017. Nei mesi successivi si candidarono ad ospitare la nuova sede 238 città nel Canada e negli Stati Uniti, desiderose di accogliere i grossi investimenti previsti per il progetto (stimati in circa 5 miliardi di dollari). A gennaio, quando Amazon scelse le 20 finaliste per ospitare il suo HQ2 (Headquarter 2, “il secondo quartier generale”), Bloomberg scrisse che «la Grande Ricerca di un HQ2 di Amazon ha dato il via a una competizione da reality show televisivo tra sindaci, governatori e burocrati». | È giusto che New York faccia uno sconto alle tasse di Amazon, pur di ospitare la sua sede? la città ha vinto la gara per ospitare una sede che darà lavoro a più di 50mila persone, offrendo in cambio sgravi per 1,5 miliardi di dollari. |
In settimana il New York Times ha pubblicato una guida turistica alla costiera amalfitana: fa parte della rubrica di viaggi 36 Hours, che esiste da più di dieci anni e offre consigli a chi ha poche ore da dedicare alla visita di una città o di un’area. Le guide del New York Times sono rivolte soprattutto a chi vuole visitare posti originali e poco noti, dedicando anche il giusto tempo a aperitivi, pranzi e cocktail per il dopo cena. Negli ultimi mesi il New York Times ha pubblicato le sue guide per 36 ore a Roma, Milano, Bologna e Palermo. L’articolo sulla costiera amalfitana è stato scritto da Ingrid K. Williams, una scrittrice freelance che da alcuni anni vive in Liguria. La costiera amalfitana è lunga quasi 50 chilometri ed è tra i Patrimoni mondiali dell’Unesco. Williams consiglia di vedere Positano, il posto più famoso e affollato, ma dà anche indicazioni per altri comuni più piccoli: Praiano, Maori, Minori e Cetara. E, ovviamente, Ravello e i suoi panorami. | Cosa fare sulla costiera amalfitana secondo il New York Times. Consigli per americani che vanno benissimo anche per gli italiani che hanno in mente di passarci un fine settimana. |
Lo scorso 9 luglio il sindaco di Bologna Virgilio Merola (PD) ha firmato un’ordinanza sulla sicurezza urbana per «contrastare l’abuso di alcol nella zona universitaria» che impone ai negozi alimentari e ai laboratori artigianali la chiusura notturna fino a metà ottobre e che vieta tra l’altro a queste attività – si tratta soprattutto di piccoli negozi gestiti da stranieri – di vendere bevande alcoliche “fresche” per tutta la durata dell’ordinanza, sia di giorno che di sera. Nell’ordinanza si legge: | L’ordinanza del comune di Bologna contro gli alcolici freschi. Riguarda soprattutto i minimarket gestiti da stranieri nella zona universitaria: potranno vendere le birre ma solo a temperatura ambiente. |
Una lista di informazioni false e ingannevoli sta circolando su Facebook e su WhatsApp, e contiene presunti consigli da seguire per prevenire il contagio da coronavirus. I consigli sono totalmente privi di fondamento scientifico, e prevedono tra le altre cose di sedersi al sole per mezz’ora, dormire almeno 7-8 ore e consumare alimenti caldi e non freddi. Il testo riprende anche una bufala – in giro da marzo e smontata più volte – secondo cui il coronavirus abbia un pH compreso tra 5.5 a 8.5, e quindi bisognerebbe mangiare cibi più alcalini (quindi con un pH superiore) per evitare il virus. Il pH è una grandezza fisica che indica l’acidità o la basicità delle soluzioni. Va da 0 a 14, da 0 a 7 si parla di soluzioni acide, da 7 a 14 di soluzioni basiche. Il coronavirus non ha alcun pH e non c’è alcuna prova che mangiando dei cibi alcalini si riducano le possibilità di contrarlo; senza contare che i valori descritti dal testo che circola sono falsi. La bufala attribuiva l’informazione a una ricerca pubblicata sul Journal of Virology; la rivista scientifica pubblicò uno studio simile nel 1991 ma non parlava del coronavirus, bensì del virus dell’epatite nei topi. | Non è vero che mangiare banane e avocado aiuta a prevenire il coronavirus. Lo sostiene un testo completamente infondato che circola molto su WhatsApp e sui social, secondo cui il virus ha un pH acido e per evitarlo servono cibi alcalini. |
Margaret Atwood e Bernardine Evaristo hanno vinto il Booker Prize, il più importante premio letterario britannico. Il Booker Prize era stato condiviso da due vincitori anche in passato, nel 1974 e nel 1992, poi le regole erano state cambiate proprio per evitare la condivisione del premio. Quest’anno i giurati hanno però deciso di ignorare le nuove norme perché, come ha spiegato il presidente della giuria, Peter Florence, c’erano due romanzi che dovevano assolutamente vincere il premio. La canadese Margaret Atwood ha vinto per The Testaments, il seguito del Racconto dell’ancella, tradotto in Italia come I Testamenti; la scrittrice anglo-nigeriana Bernardine Evaristo ha vinto per Girl, Woman, Other, romanzo scritto in versi sciolti. Atwood aveva già vinto il premio nel 2000 con L’assassino cieco. | Margaret Atwood e Bernardine Evaristo hanno vinto il Booker Prize. |
(fonte: Yahoo! Finanza) Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La Borsa di Milano in diretta. Il grafico del FTSE MIB, il giorno dopo il vertice di Bruxelles (fonte: Yahoo! Finanza). |
La NASA ha comunicato che il rover Opportunity, su Marte da 14 anni, non è più in grado di comunicare con la Terra. Ha quindi spiegato, dopo aver provato per un’ultima volta a comunicare con il rover, che la «missione è conclusa». Il New York Times ha sintetizzato la cosa dicendo che «il rover è morto». Sempre il New York Times ha però spiegato che la missione di Opportunity è andata ben oltre le attese, perché il rover era stato progettato per durare solo tre mesi. Opportunity aveva smesso di comunicare con la Terra lo scorso 10 giugno, quando le polveri sollevate da una tempesta avevano coperto il cielo marziano, impedendo alla luce del Sole di raggiunge i pannelli solari che il robot utilizzava da anni per ricaricare le sue batterie. Quella di Opportunity è stata una delle missioni marziane di maggior successo per la NASA. Negli oltre 14 anni passati su Marte, il rover ha dimostrato di poter resistere alle gelide temperature degli inverni marziani e a diverse tempeste, ha proseguito la sua missione senza sosta percorrendo oltre 45 chilometri e raccogliendo informazioni e dati preziosi per approfondire le nostre conoscenze del pianeta. Il rover è stato, scrive il New York Times, «il robot con la vita più lunga tra quelli mandati dalla Terra verso la superficie di un altro pianeta». | La NASA non tenterà più di comunicare con il rover Opportunity, che ha quindi concluso la sua missione. |
Ieri a Los Angeles c’è stata la prima mondiale di Avengers: Infinity War, il film di supereroi della Marvel in cui gli Avengers incontrano i Guardiani della Galassia e si alleano per combattere Thanos, un essere sovrumano spaziale che vuole dominare l’Universo. Il film sarà nei cinema italiani da domani 25 aprile ed è uno dei più attesi dell’anno. È diretto da Anthony e Joe Russo e ha dentro un sacco di attori famosissimi: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Pratt, Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Chadwick Boseman e Josh Brolin, tra gli altri, che si sono tutti visti alla prima di ieri. E poi anche Vin Diesel, Samuel L. Jackson, Stan Lee e Chiara Ferragni con Fedez. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto della prima mondiale di “Avengers: Infinity War”. Ieri a Los Angeles c'erano praticamente tutti gli attori che fanno i supereroi – Robert Downey Jr., Chris Evans, Scarlett Johansson, etc – e anche due italiani, i soliti. |
Mercoledì un tribunale di Los Angeles ha respinto la richiesta della cantante statunitense Britney Spears di revocare al padre James il ruolo di tutore legale del suo patrimonio, che amministra assieme alla società fiduciaria Bessemer Trust. La decisione della giudice Brenda Penny è arrivata una settimana dopo che Spears aveva parlato apertamente degli abusi che sosteneva di avere subìto, chiedendo di poter riprendere il controllo della sua vita e delle sue finanze, ma fa riferimento a una precedente richiesta di novembre, con cui gli avvocati della cantante avevano proposto di incaricare unicamente la società Bessemer Trust di occuparsi del suo patrimonio. È l’ennesimo sviluppo della complessa e commentata vicenda della conservatorship di Britney Spears, ovvero lo strumento legale americano che ha permesso al padre di controllare il patrimonio e la vita personale della figlia dal 2008, quando lei aveva avuto una grave crisi nervosa. Dal settembre del 2019, quando James Spears aveva chiesto di essere esentato dalla tutela degli affari personali della figlia per via dei suoi problemi di salute, la tutrice di Spears è Jodi Montgomery; il padre però aveva continuato a mantenere il controllo sul suo enorme patrimonio, che vale circa 60 milioni di dollari (circa 50 milioni di euro). | Un tribunale di Los Angeles ha respinto la richiesta di revocare al padre di Britney Spears il ruolo di tutore del suo patrimonio. |
Se il signor Yong-man Kim, cinefilo newyorkese di origini coreane, avesse saputo che la sua preziosissima collezione di 55.000 DVD e VHS donata al Comune di Salemi è rimasta negli scatoloni per quasi due anni, forse, avrebbe scelto un altro modo di conservarla. Una vita dedicata alla ricerca sulla settima arte, quella di Kim, da quando, nel 1987, aprì la sua prima videoteca a St. Marks Place, nell’East Village di New York, con “appena” 8 mila titoli. Poi la crisi, nel 2008, con l’avvento di Internet, della pirateria informatica e i prezzi folli dell’audiovisivo. Prima di mollare il commerciante coreano, che nel frattempo aveva raccolto il meglio del cinema indipendente americano e orientale, lanciò un appello sul web nella speranza di trovare un mecenate in grado di salvare la sua preziosa collezione, ponendo solo tre condizioni: tenerla intatta, aggiornarla e renderla accessibile. | I 55.000 film di Salemi. La storia di una sterminata collezione di DVD e VHS donata al paese di Salemi, in Sicilia, e della lentezza con cui viene aperta al pubblico. |
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono 156.363, 4.092 in più di ieri. I morti sono 19.899, un incremento di 431 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 1.677, per un totale di 34.211. Le persone attualmente positive sono 102.253 (ieri erano 100.269) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 3.343, 38 in meno rispetto a ieri. È calato anche il numero delle persone ricoverate in altri reparti: erano 28.144 ieri e sono 27.847 oggi. In Lombardia, la regione italiana più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 110, portando il totale a 10.621: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.176, 2 in più rispetto a ieri. I tamponi fatti in Italia finora sono 1.010.193, mentre nelle ultime 24 ore sono arrivati i risultati di 46.720 tamponi; ieri erano stati 56.609, il giorno prima 53.495. È un numero in calo rispetto agli ultimi giorni, ma ancora molto superiore ad alcuni giorni fa: il 4 aprile, per fare un esempio recente, ne erano stati fatti 37.375. | Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia. Ci sono 4.092 casi confermati in più di ieri, ma il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva è calato ancora. |
Il colore del vestito visibile in una foto messa online dalla cantante scozzese Caitlin McNeill sul suo Tumblr è diventato l’argomento più discusso su Internet nel fine settimana: il vestito è bianco e oro, oppure blu e nero? La foto del vestito è stata commentata da molte celebrità e ne sono già state fatte diverse parodie. Pascal Wallisch, docente di psicologia e neuroscienze alla New York University ha spiegato su Slate alcune cose sul perché non vediamo tutti gli stessi colori. Il cranio umano è completamente ermetico alla luce, e il cervello, che si trova dentro il cranio, è nell’oscurità più completa. L’immagine del mondo circostante che arriva al cervello dipende perciò esclusivamente dagli occhi: ci sono però molti passaggi tra la trasformazione dell’energia luminosa in impulsi elettrici, che avviene nell’occhio, e l’attività neurale che corrisponde a una percezione cosciente del mondo. In altre parole, il cervello gioca a una specie di telefono senza fili, e – contrariamente a quanto si può pensare – la nostra percezione corrisponde a un tentativo di interpretazione fatto dal cervello, non necessariamente a come sono le cose davvero. Questo si sa da almeno 150 anni, dai tempi di Hermann von Helmholtz. Ieri se ne sono rese conto moltissime persone su internet, che hanno discusso animatamente su quella che dovrebbe essere una semplice domanda: di che colore è questo vestito? | Colore del vestito, la spiegazione. Il vestito è blu e nero o bianco e oro o? Molto dipende da come interpretiamo la luce, racconta un esperto su Slate. |
Stando a quanto raccontò in seguito, dopo il 16 agosto 1962 David Sarser non suonò mai più un violino. Eppure prima di quel giorno Sarser era un violinista. Un ottimo violinista, tra l’altro: era stato il più giovane membro della NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini e nel 1948, non ancora trentenne, era riuscito a comprare – senza nemmeno spendere troppo – un noto violino realizzato più di 300 anni prima dal liutaio Antonio Stradivari. Dopo il 16 agosto 1962 Sarser smise di suonare perché quel violino gli fu rubato. Lui disse: «Non desidero suonare nessun altro strumento. Era parte di me, e io ero parte del violino». La cattiva notizia, conviene dirlo subito, è che il violino non è ancora stato trovato. Quella buona, almeno in parte, è che – come ha raccontato di recente il Wall Street Journal – c’è chi ancora si ostina a cercarlo e ritiene di averne ripercorso alcuni spostamenti, che riguardano il Giappone e un annuncio pubblicato sul dark web proveniente dalla Norvegia. Visto che gli Stradivari sono tanti e noti, la storia del violino che fu di Sarser – che nel frattempo è morto – è anche un buono spunto per riparlare dei violini di Stradivari e delle tante volte che sono stati rubati e non sempre ritrovati. A oggi, quelli di cui è noto il furto e che ancora non sono stati ritrovati sono almeno otto. | Un’altra storia di uno Stradivari rubato. Uno degli almeno otto che non sappiamo dove siano, che sparì mezzo secolo fa e che è passato di mano in mano prima di finire (forse) in vendita online. |
Gli esseri umani che hanno messo piede su un corpo celeste diverso dalla Terra sono solo dodici, e il primo, Neil Armstrong, è morto ieri a 82 anni. Lo hanno fatto in un arco di tempo molto ridotto: tra il 1969 e il 1972, un’epoca in cui il più potente computer non lo era abbastanza da far funzionare il videogioco Tetris. I 12 sono tutti americani, tra loro non c’è nessuna donna ed erano tutti militari (della marina o dell’aviazione) tranne uno. Undici di loro sono nati tra il 1930 e il 1935, mentre uno soltanto è nato nel 1923 e ha quindi il primato di uomo più vecchio mai atterrato sulla Luna. I 12 astronauti sono arrivati sulla Luna nel corso di sei missioni: due nel 1969, due nel 1971 e due nel 1972. Durante ogni missione il comandante scendeva per primo, seguito dal pilota del modulo lunare, mentre un terzo membro dell’equipaggio restava in orbita, senza scendere sulla Luna. | Quelli che sono stati sulla Luna. E ci hanno giocato a golf, contrabbandato francobolli, lanciato giavellotti, deposto statuette, fotografie di famiglia e molto altro. |
A dicembre l’Economist ha scelto la Colombia come paese dell’anno per il 2016, per aver messo fine alla guerra civile con i ribelli marxisti delle FARC, cosa di cui si è parlato molto e che ha attirato grandi attenzioni sul paese (anche l’Accademia svedese che ha assegnato il premio Nobel per la pace ha scelto il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, «per la sua determinazione nel mettere fine alla guerra civile nel paese che durava da più di 50 anni»). È uno dei motivi per cui Claudio Caprara – giornalista e complice delle cose del Post fin dalla sua nascita – ha scelto di andare in Colombia nelle ultime due settimane di febbraio e visitarla partendo da Bogotà e passando poi da Cartagena, Villa de Leyva e il parco nazionale del Chicamoca, tra gli altri. Come succede spesso quando si guarda un posto per la prima volta, ne sono uscite foto che sembrano cartoline e che raccontano la Colombia come ce la immaginiamo: con gli effetti della luce sulla spiaggia, la gente incontrata per strada e le case colorate. Altre foto le trovate sul suo profilo Instagram. | Cartoline dalla Colombia. Un paese che sta cambiando molto ma restando sempre fotogenico, tra case colorate, murales e piscine affacciate sulle montagne. |
Venerdì sera il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato due ordinanze: da lunedì 12 aprile la Sardegna passerà dalla zona arancione alla zona rossa, mentre sei regioni passeranno dalla zona rossa a quella arancione: Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Nessuna regione sarà in zona gialla o bianca: in base al decreto legge approvato dal governo l’1 aprile, infatti, anche per le regioni in zona gialla si applicano fino a fine mese le stesse misure della zona arancione. Per qualche ora il colore della Calabria è stato incerto: un’ordinanza firmata il 4 aprile dal presidente Antonino Spirlì aveva stabilito che fino al 21 aprile si sarebbero applicate comunque le misure restrittive della zona rossa. Dalle ultime dichiarazioni sembra invece che Spirlì abbia accettato la zona arancione decisa dal governo nazionale. | I nuovi colori delle regioni da lunedì. Dal 12 aprile anche Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana saranno in zona arancione, mentre la Sardegna passerà in zona rossa. |
Una carta da collezione che raffigura l’ex giocatore di basket Michael Jordan è stata venduta su eBay a 350mila dollari (circa 300mila euro). L’asta, organizzata da PWCC Auctions, una casa d’aste specializzata in carte da gioco e da collezione, andava avanti da una settimana ed era considerata un evento a causa della rarità della carta in vendita. La carta infatti fa parte infatti di un set speciale prodotto dalla Skybox nel 1997, venduto in parallelo a quello base, e composto da 123 giocatori; per ogni giocatore furono prodotte 100 carte soltanto, di cui 10 con lo sfondo verde smeraldo e 90 con lo sfondo rosso. L’esemplare di Jordan che è stato venduto ha lo sfondo verde, quindi è uno di dieci, precisamente il numero 6. Le carte con lo sfondo verde quando vennero messe in commercio valevano solo pochi dollari, ma nel corso degli anni hanno cominciato ad attirare l’attenzione dei collezionisti e sono diventate col tempo un oggetto di culto. | Una carta da gioco di Michael Jordan è stata venduta a 350mila dollari. |
Mercoledì 28 maggio Apple ha annunciato la sua acquisizione più grande di sempre: per 3 miliardi di dollari comprerà Beats, la società che produce cuffie per ascoltare musica e che gestisce un servizio per ascoltare canzoni in streaming. La notizia era stata ampiamente anticipata dal Financial Times a inizio maggio, ma non c’erano state conferme ufficiali da parte di Apple o dei responsabili di Beats. Sull’accordo tra le due società sono circolati un sacco di articoli e analisi, e in molti si chiedono quanto possa rivelarsi vantaggiosa per Apple un’acquisizione di questo tipo. Beats è conosciuta soprattutto per le sue cuffie e per i suoi celebri cofondatori ma Apple sembra essere più che altro interessata al servizio per la musica in streaming, che esiste da pochi mesi e ha già ottenuto risultati importanti. Da dove arriva Beats Beats Electronics fu fondata nel 2006 da Dr. Dre (André Romell Young), rapper e produttore discografico statunitense considerato tra i più importanti nel mondo dell’hip hop, e da Jimmy Iovine, imprenditore e discografico. La loro idea era realizzare cuffie e casse acustiche di buona qualità, con un design essenziale e facilmente identificabile con il marchio della società. Le prime cuffie, le “Beats by Dr. Dre Studio”, furono messe in vendita verso la fine del 2008 ed ebbero un buon successo, soprattutto grazie al sostegno di diversi cantanti e ad accordi commerciali per mostrarle in video musicali e per realizzarne versioni in tema con lo stile di alcuni artisti. | Perché Apple ha comprato Beats. La più grande acquisizione di sempre per Apple non si deve solo alle famose cuffie ma soprattutto a Beats Music, servizio di musica in streaming con playlist "di qualità". |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Tracy Chapman. Del farsi lasciare senza mettersi troppo di traverso. |
L’8 febbraio il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha dichiarato inammissibile un emendamento al cosiddetto “decreto salvabanche” che prevedeva una fideiussione dello Stato (cioè una garanzia economica) di 97 milioni di euro per l’organizzazione a Roma della Ryder Cup, il più importante e seguito evento mondiale di golf. La Ryder Cup esiste dal 1927 e si è quasi sempre svolta ogni due anni, una volta in America e una in Europa (quasi sempre nel Regno Unito): non prevede premi in denaro e la giocano i migliori golfisti del mondo divisi in due squadre, una europea e una statunitense. Nel dicembre del 2015 Roma ha ottenuto di poter ospitare la Ryder Cup del 2022, che finora non si è mai disputata in Italia. Grasso ha bocciato l’emendamento perché era stato inserito nel posto sbagliato, in un decreto che riguardava tutt’altro, e nel motivare la sua decisione ha detto: «L’emendamento è inammissibile perché estraneo per materia dal provvedimento e non c’entra nulla con la tutela del risparmio». L’emendamento era stato approvato il 7 febbraio nella commissione Finanze, nonostante alcuni voi contrari di esponenti della minoranza del Partito Democratico ma con i voti a favore di esponenti di altri partiti, per esempio quello di Franco Carraro (che è di Forza Italia ed è stato sindaco di Roma e presidente del CONI, il comitato olimpico nazionale). Come ha scritto Dino Martirano sul Corriere della Sera, l’emendamento «ha una lunga storia iniziata con il governo Renzi: era già stato cassato dalla legge di Stabilità 2017 e ora è tornato a galla nel “salvabanche” grazie al ministro dello Sport, Luca Lotti, e per il tramite del sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta», che ha detto che si tratta di «un’operazione solo figurativa» perché «lo stato non sborserà quei soldi». | L’Italia rischia di perdere la Ryder Cup? il Senato ha bloccato una fidejussione necessaria all'organizzazione del più importante evento mondiale di golf, che si terrà a Roma nel 2022. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 10.554 casi positivi da coronavirus e 207 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 18.584 (591 in meno di ieri), di cui 2.253 nei reparti di terapia intensiva (55 in meno di ieri) e 16.331 negli altri reparti (536 in meno di ieri). Sono stati analizzati 172.620 tamponi molecolari e 155.992 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 5,8 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 11.802 e i morti 258. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.759), Campania (1.382), Lazio (1.063), Emilia-Romagna (871) e Puglia (870). | I dati sul coronavirus in Italia di venerdì 7 maggio. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Che fine ha fatto il WiFi libero? è passato un mese dall'annuncio di Maroni di superare il decreto Pisanu, ma non c'è ancora nulla di concreto. |
Negli scorsi anni il governo di Matteo Renzi introdusse i famosi “80 euro“, il governo di Paolo Gentiloni il “reddito di inclusione“, Luigi Di Maio fece approvare dal primo governo Conte il cosiddetto “reddito di cittadinanza” mentre il leader della Lega Matteo Salvini ottenne la famosa “quota 100“: interventi costosi, diventati un’importante bandiera politica per i governi che li fecero approvare. Oggi però i soldi per approvare misure del genere non ci sono: il secondo governo Conte dovrà accontentarsi di una serie di piccoli interventi che con ogni probabilità faranno poco per renderlo più popolare. È questo il quadro che emerge della Nota di aggiornamento al DEF (Nadef), il documento programmatico approvato ieri e presentato in una conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. La Nadef serve a illustrare a grandi linee quali saranno gli interventi economici che il governo intende intraprendere nel prossimo futuro. Anche se nei prossimi mesi sarà approvata la legge di bilancio, che conterrà i dettagli di ogni singola spesa, la Nadef mostra già che gli interventi più importanti saranno il blocco dell’aumento automatico dell’IVA previsto dal precedente governo e un modesto taglio del cosiddetto “cuneo fiscale”, cioè la differenza tra le retribuzioni lorde e quelle nette. | Nel 2020 non ci sarà molto da spendere. Il governo ha deciso i suoi primi piani sul bilancio, ma oltre al blocco dell'aumento dell'IVA rimane solo qualche miliardo. |
Lunedì alla Mostra del cinema di Venezia è stato il giorno di Piuma, il secondo film italiano in concorso dopo Spira Mirabilis: diretto dal regista italiano Roan Johnson (famoso tra gli altri per I primi della lista e Fino a qui tutto bene), racconta la storia di due adolescenti che devono affrontare una gravidanza inaspettata. Il film è stato presentato dal cast tra decine di paperelle di gomma sparse sul red carpet, ma non è stato particolarmente apprezzato né dal pubblico in sala né dalla critica, che l’ha definita una commedia un po’ vacua e stereotipata. È stato presentato anche La región salvaje del messicano Amat Escalante, che nel 2013 aveva vinto a Cannes il premio per la regia con Heli, e Monte, il nuovo film, non in concorso, del regista iraniano Amir Nader, girato tra le montagne friulane e altoatesine e ambientato nel 1350. Nader ha anche ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker, destinato ai registi che hanno inciso in modo originale nel cinema contemporaneo. | Le foto di lunedì a Venezia. È stato il giorno di "Piuma", il secondo film italiano in concorso, diretto da Roan Johnson. |
Non capita spesso che nella raccolta delle persone che valeva la pena fotografare in settimana ci fossero così tanti cantanti, ma nei giorni scorsi ci sono state le premiazioni degli iHeartRadio Music Awards e dei Billboard Music Awards, assegnati rispettivamente dalle omonime radio e rivista americane. Questo spiega la presenza di Drake e Pink, Alicia Keys e Usher, Elton John e The Weeknd, Megan Thee Stallion e Doja Cat. Ci sono anche i Måneskin, che hanno vinto l’Eurovision, e Lady Gaga, che festeggia il decimo anniversario dell’uscita del suo disco Born This Way. Vale la pena menzionare gli attori Debbie Allen e Dick Van Dyke, tra i vincitori dei Kennedy Center Honors (i premi assegnati agli artisti che hanno dato un grande contributo alla cultura americana), il presidente siriano Bashar al Assad e la moglie Asma, il pilota Max Verstappen e la nuotatrice Benedetta Pilato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Lady Gaga, Serena Williams, Drake e i Måneskin, tra quelli che valeva la pena fotografare in settimana. |
La raccolta di bestie più fotogeniche della settimana è decisamente istruttiva, e vi insegnerà a riconoscere – o vi farà sapere che esistono – i cudù (antilopi dal mantello striato), i canguri arboricoli di Matschie (molto più pelosi e paffuti di quelli che vediamo di solito), i tamandua meridionali (piccoli formichieri sudamericani) e le pecore Manx Loaghtan (che hanno delle bellissime e scomodissime corna). Per tranquillizzarvi, abbiamo scelto anche delle normalissime pecore – solo un po’ freddolose – una volpe in un prato, una leonessa e un panda molto pigri, e una giraffa golosa. La nostra foto preferita però è quella di un leopardo dall’aria piuttosto avvilita, con la testa rimasta incastrata in un vaso, in India, mentre cercava di bere: ha vagato per quattro-cinque ore finché è stato trovato, sedato e soccorso dagli agenti forestali. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Vergogna!. Un leopardo dall'aria avvilita e molti animali dai nomi improbabili (come i tamandua e i cudù), tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Secondo alcune informazioni raccolte da ANSA, domani la Commissione Europea rivedrà al ribasso le stime di crescita per il PIL italiano. Nella valutazione di novembre 2018 (la trovate qui a pagina 13), riteneva che nel 2019 potesse aumentare dell’1,2 per cento, cosa che la rendeva una delle economie a crescita più lenta di tutta l’Unione. Secondo il nuovo documento, il PIL italiano crescerà ancora meno, cioè dello 0,2 per cento. Secondo le stesse fonti consultate da ANSA, il dato «tiene in considerazione anche gli effetti della manovra varata a dicembre». Ad oggi il governo ritiene invece che nel 2019 il PIL italiano aumenterà dell’1 per cento, nonostante nelle ultime settimane il paese sia finito in recessione tecnica e sia la Banca d’Italia sia il Fondo Monetario Internazionale abbiano ipotizzato che la crescita si fermerà allo 0,6 per cento. | La Commissione Europea abbasserà le stime di crescita del PIL italiano dall’1,2 allo 0,2 per cento, scrive ANSA. |
Oggi il Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà e il Partito Socialista Italiano hanno presentato a Roma le regole delle primarie del centrosinistra e un documento politico intitolato “Carta d’Intenti per l’Italia bene comune”. Il 6 ottobre l’Assemblea nazionale del Partito Democratico aveva dato l’incarico al segretario Pier Luigi Bersani di decidere le regole delle primarie insieme agli alleati di centrosinistra (SEL e PSI, appunto) sulla base di alcune “linee guida” approvate dall’assemblea. Una settimana dopo, le regole delle primarie sono state fissate in un documento in dieci punti, che conferma quelle linee guida: in particolare, ci sarà il doppio turno e sarà necessario registrarsi per votare. | Le regole delle primarie, infine. Ora ci sono quelle ufficiali, uguali a quelle approvate dall'assemblea del PD: si vota il 25 novembre, ci sono doppio turno e albo degli elettori. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Nelle mani degli ex. Michele Ainis sulla Stampa racconta del Paese in cui nessuna sconfitta è mai definitiva. |
Più ancora che il brutto anatroccolo, quella del panda neonato sarebbe un’istruttiva favola da raccontare. Quando nascono, infatti, i panda sono piuttosto brutti: minuscole bestiole rosa con una rada peluria, simili a ratti sproporzionati e spelacchiati. Quando crescono, certo, si trasformano in uno degli animali più belli e riconoscibili in circolazione: ma di nuovo, nascono rattiformi. Ce ne sono ben due tra le foto di questa settimana, fotografati all’interno di due mani umane, per riferimento. Tra gli animali che valeva la pena fotografare in questi ultimi giorni, però, ci sono anche un pitone scappato di casa, un gruppo di cavalli fuggitivi beccati dalla polizia, un cucciolo di leopardo, un capretto vagamente disorientato e una foca che è la metafora perfetta di chi non riesce a rilassarsi in vacanza. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Due panda neonati non proprio bellissimi, un pitone scappato di casa e un capretto disorientato, tra gli animali da fotografare questa settimana. |
Se per una volta fate una cosa banale da vecchi giornalisti pigri, siete assolti. Ne varrà la pena. Anzi, avrete la notizia. Parlate col tassista. Perché il tassista a Roma non amplifica una generica vox populi buona per i reportage mediocri: porta una ben più interessante vox sui, la posizione di un gruppo sociale duro e coeso che ha pesato nella storia politica cittadina degli ultimi vent’anni. Sempre ferocemente ostile alle amministrazioni di sinistra, attivo nelle manifestazioni di piazza, abile nel fare lobbying, compatto nel sostegno elettorale alla destra, spietato nella diffusione incontrollabile e inarrestabile di sanguinose calunnie ai danni dei sindaci progressisti e dei loro famigliari fino alla terza generazione. | Come va con Alemanno. Un bilancio dell'amministrazione di Roma, precipitata nel gradimento cittadino. |
Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e importante commentatore politico, ha pubblicato oggi un editoriale molto duro in cui accusa diverse categorie di essere complici della cattiva situazione delle banche italiane. È un tema su cui in questi giorni si sono espressi commentatori e figure istituzionali, la cui opinione comune è che gran parte dei problemi del settore finanziario italiano hanno origine fuori dal nostro paese (nell’atteggiamento della Germania, negli “speculatori internazionali”, nelle crisi britannica e greca) e che quindi le responsabilità della classe dirigente italiana sono molto ridotte. De Bortoli dice che è vero che gli stranieri hanno un’opinione pregiudiziale dell’Italia, che molte banche all’estero sono state gestite male tanto quanto quelle italiane e che una parte dei nostri problemi effettivamente non dipende da noi. In maniera inusuale, però, conclude il suo commento ricordando le responsabilità della classe dirigente italiane (di cui diversi esponenti sono importanti azionisti proprio del Corriere della Sera): «Rinchiudersi nei recinti corporativi o agitare la bandiera degli interessi nazionali, guardando l’erba del vicino che non è più verde della nostra, non serve a nulla. E non ci risparmia da sofferenze future». | Chi ha sbagliato sulle banche. Tutti, secondo Ferruccio De Bortoli, che sul Corriere suggerisce cambi drastici di approccio e non rammendi. |
Biasimare una persona vuol dire criticarla (ma anche rimproverarla) con durezza per un atto, un gesto, un comportamento scorretto, disonesto o riprovevole (o del quale non possa, in ogni caso, andare fiera) di cui la riteniamo responsabile, o per un vizio o un difetto che le attribuiamo. Ammonire, che sottintende un rimprovero misto ad avvertimento, alleggerisce l’asprezza della critica; condannare la appesantisce ancor di più, trasformandola in un’inappellabile accusa. Biasimare è un vecchio gallicismo, attestato fin dai primi secoli (anche nelle forme biasmare e blasmare), ma non sappiamo con certezza se ci sia giunto dal provenzale (blasmar) o dal francese antico (blasmer); la sua origine è una parola del latino, non documentata (*blas(phe)mare, meno probabilmente *blastimare), che significava propriamente “bestemmiare”. Oggi biasimare, ha notato qualche anno fa un amico e collega, è termine sconosciuto a molti giovani e giovanissimi: | Cosa vuol dire “biasimare”. Vuol dire criticare, un po' meno di "condannare" e un po' più di "ammonire": ma tra i più giovani in tanti non lo sanno. |
Oggi le cronache parlamentari si sono occupate ampiamente della discussione, nelle commissioni parlamentari della Camera, sul disegno di legge per la lotta contro la corruzione, un provvedimento che ha una lunga storia parlamentare alle spalle. Il Popolo della Libertà è stato accusato oggi, in particolare dall’Italia dei Valori, di fare ostruzionismo, ovvero di rallentare volontariamente i lavori della commissione: questo perché alcuni lunghi interventi dei membri del PdL delle commissioni che stanno esaminando il ddl avrebbero impedito che si arrivasse alla votazione degli emendamenti proposti dal governo. Il PdL si difende dicendo che ha semplicemente lavorato perché venissero ascoltate proposte di modifica che ritiene importanti. Per velocizzare i tempi e arrivare prima alla discussione in aula, diversi partiti hanno proposto di ritirare i propri emendamenti. | Che cos’è il ddl anticorruzione. E perché se ne parla, due anni dopo l'inizio del suo percorso parlamentare, facendo un po' di confusione coi numeri. |
Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, ha presentato oggi una “carta d’intenti”, intitolata “Italia bene comune”. Il documento, annunciato più volte nelle scorse settimane da Bersani, descrive l’orientamento “ideale” del Partito Democratico e sarà la base sulla quase il partito lavorerà per costruire programma e alleanze in vista delle elezioni politiche del 2013. *** | La “Carta d’intenti” del PD. Come cambiare l'Italia e la sinistra, secondo il documento presentato oggi. |
Al Comic-Con di San Diego, uno dei più grossi raduni annuali di fan di videogiochi, fumetti e serie televisive, sono stati presentati gli attori che interpreteranno nove nuovi personaggi nella quinta stagione della nota serie televisiva Game of Thrones, la trasposizione della saga letteraria “A Song of Ice and Fire” dello scrittore americano George R.R. Martin. La quinta stagione andrà in onda negli Stati Uniti nel 2015. Fra i nove attori, i più noti sono Jonathan Pryce – che nel 1997 interpretò il nemico di James Bond nel film Il domani non muore mai – e Keisha Castle-Hughes – candidata al premio Oscar nel 2004 come migliore attrice protagonista per La ragazza delle balene. (nella didascalia viene riportato il nome dell’attore: cliccando sulla foto, compare il nome del personaggio che interpreterà nella serie) | I nove nuovi attori di Game of Thrones. Sono stati presentati al Comic-Con, qualcuno potreste averlo già visto: la nuova stagione andrà in onda nel 2015. |
Nel 1968 Orson Welles, una delle persone che hanno segnato di più la storia del cinema, fece un libro-intervista con Peter Bogdanovich, in cui parlò della storia sua e del cinema. Riguardo al montaggio, la tecnica che permette di alternare inquadrature diverse, disse: «È senso del ritmo, tutto lì». Spiegò che montare «è come scrivere», un lavoro solitario in cui bisogna «sgobbare, sgobbare e sgobbare, dieci ore al giorno, tutti i giorni, un mese dopo l’altro». Aggiunse che «la vera forma di un film è musicale» e che il montaggio «si può insegnare fino a un certo punto». È una di quelle cose per cui servono competenze ma non bastano solo quelle; ed è una di quelle cose per cui, nonostante ci siano una sintassi e delle regole, non esiste in assoluto il giusto o lo sbagliato. Diversi registi e movimenti cinematografici hanno avuto approcci diversi nei confronti del montaggio. Qualcuno sostiene che il miglior montaggio sia quello che non si nota, perché riesce a passare inosservato senza distrarre lo spettatore: molti film del neorealismo italiano tendevano per esempio a ridurlo al minino. Molti film della nouvelle vague francese provarono invece a rompere le regole del montaggio per colpire gli spettatori: l’esempio più citato è Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, dal montaggio spesso discontinuo e volutamente straniante. | Il montaggio cinematografico, mostrato. Questi video spiegano per bene cos'è quella cosa che, alla fine di tutto, è solo «senso del ritmo». |
La cantante inglese Amy Winehouse è morta. Il suo corpo è stato ritrovato nella sua casa di Camden, nella zona settentrionale di Londra. Le cause della morte non sono state ancora rese note. Un’ambulanza del London Ambulance Service è stata chiamata al suo appartamento ed è arrivata subito dopo le quattro del pomeriggio, ora di Londra, ma i medici hanno potuto solo constatare la morte della cantante. Il mese scorso, Amy Winehouse aveva cancellato tutte le date del suo tour dopo un’esibizione a Belgrado in cui era apparsa sul palco molto confusa ed era stata pesantemente contestata dai fan. Amy Winehouse era nata il 14 settembre 1983 a Southgate, un sobborgo a nord di Londra. Nel corso della sua carriera musicale aveva pubblicato solo due album, Frank nel 2003 e Back to Black nel 2006. L’album d’esordio le diede un grande successo nel Regno Unito e vendette complessivamente un milione e mezzo di copie, ma la fama mondiale le arrivò con Back to Black. Nel 2008 la cantante vinse cinque Grammy Award. | Amy Winehouse è morta. Il corpo della cantante è stato ritrovato nella sua casa di Londra. |
Gran parte della ricerca medica si basa su esperimenti condotti sulle colture cellulari, gruppi omogenei di cellule fatte crescere e moltiplicare in laboratorio in vitro, cioè al di fuori degli organismi da cui furono inizialmente prelevate. Grazie alle colture cellulari è possibile studiare gli effetti di varie sostanze sulle cellule animali e umane, prima di passare ai test su cavie e persone. Le prime colture cellulari di origine animale furono ottenute a fine Ottocento, mentre fino al 1951 tutti i gruppi di cellule umane che gli scienziati provarono a coltivare morivano dopo qualche giorno. Le cose cambiarono quando il biologo George Gey si trovò a esaminare delle cellule prelevate da un tumore al collo dell’utero di una paziente dell’ospedale Johns Hopkins di Baltimora, che non morirono affatto e non l’hanno fatto tuttora. | Il risarcimento che la scienza doveva a Henrietta Lacks. Un ente di ricerca ha fatto una donazione alla famiglia della donna le cui cellule sono state usate per decenni dagli scienziati senza consenso. |
UPS, uno dei più grandi servizi di spedizioni e trasporti di oggetti al mondo, ha iniziato a sperimentare i droni per rendere più rapide ed economiche le sue consegne, soprattutto nelle aree rurali dove i suoi corrieri devono percorrere molti chilometri tra un destinatario e un altro. Il nuovo sistema è stato provato con successo negli ultimi giorni negli Stati Uniti, anche se l’azienda ha spiegato che non è ancora prevista una data per la sua introduzione, perché sono necessari ulteriori verifiche e le autorizzazioni da parte delle autorità di controllo del volo. Molte aziende che effettuano consegne, direttamente o tramite intermediari, stanno valutando da tempo di passare ai droni per velocizzare le loro attività e risparmiare qualche soldo. Amazon ha avviato un programma sperimentale con il quale ha già effettuato alcune consegne nel Regno Unito, mentre anche DHL sta testando questi sistemi per la consegna di oggetti in località remote. Iniziative simili riguardano l’utilizzo dei droni per il trasporto di farmaci e altri beni di prima necessità. UPS finora non aveva svelato i suoi piani, che sembrano comunque seguire un approccio diverso da quello della concorrenza. | UPS sperimenta le consegne coi droni. Ma con un approccio diverso dagli altri: i suoi droni decollano direttamente dai furgoni, per aumentare la frequenza delle consegne. |
È uscito un nuovo video promozionale di Star Trek – Into Darkness, tutto dedicato a Spock. Il film, diretto da J.J. Abrams (uno dei creatori di Lost), è il dodicesimo della serie cinematografica di Star Trek ed è il sequel diretto di Star Trek del 2009, anche quello diretto da Abrams. Star Trek – Into Darkness arriverà in Italia il 12 giugno. | Il nuovo video di Star Trek – Into Darkness. Tutto su Spock: in Italia esce il 12 giugno, è diretto da J.J. Abrams. |
Star Trek Beyond è nei cinema italiani dal 21 luglio e se ne parla piuttosto bene. È il terzo film della nuova saga cinematografica di Star Trek, la nota serie tv fantascientifica ideata negli anni Sessanta da Gene Roddenberry. Il regista di Star Trek Beyond è Justin Lin – famoso soprattutto per Fast & Furious – e nel cast ci sono buona parte degli attori dei precedenti due episodi del reboot. Tra gli attori principali ci sono Chris Pine (che interpreta il Capitano. Kirk), Zachary Quinto (il signor Spock), Simon Pegg e Idris Elba. Star Trek Beyond riprende la storia raccontata in Star Trek e in Into Darkness – Star Trek, i film del 2009 e del 2013 diretti da J.J. Abrams, che è produttore di questo terzo film. Nei piani iniziali Abrams avrebbe dovuto dirigere anche Star Trek Beyond, nel 2013 decise invece di dedicarsi alle riprese di Star Wars: Il risveglio della Forza, il film della “concorrenza”. Intanto, è già sicuro che ci sarà un sequel di Star Trek Beyond (previsto per il 2019) e durante il Comic-Con di San Diego è stato annunciato che presto uscirà Star Trek: Discovery, una nuova serie tv su Star Trek. | Si parla bene di “Star Trek Beyond”. È il terzo film della nuova saga di Star Trek, il primo a non essere diretto da J.J. Abrams: è uscito in Italia da poco, e sembra ne valga la pena. |
Entrare a Taranto dalla via Appia, arrivandoci da Bari, è un’esperienza particolare. Taranto non è una città come le altre: perché ha l’ILVA, che a passargli di fianco sembra non finire mai, ed è più grande del resto della città. E poi perché per arrivare nella parte nuova della città, quella attraversata dall’affollato Corso Umberto I, si deve passare accanto al borgo antico, una zona che fino a non molti anni fa era considerata pericolosa: ancora oggi la maggior parte degli edifici sono fatiscenti, i vicoli stretti, le persone in giro non così tante. Taranto è anche molte altre cose, e una di queste sono i gruppi e le associazioni che si occupano di uno dei problemi irrisolti della Puglia: la gestione dell’immigrazione irregolare e l’integrazione dei migranti che in Italia fanno richiesta di asilo, perché arrivano da paesi dove non sono più al sicuro. Al porto di Taranto, che è molto grande e fu uno dei primi in Italia a occuparsi di traffico merci, è stato allestito alcune settimane fa un “hotspot”, una struttura per la prima accoglienza dei migranti che arrivano in Italia via mare. Prima ne erano stati aperti altri tre, tutti in Sicilia: uno sull’isola di Lampedusa, uno a Trapani e uno a Pozzallo, vicino Ragusa: fino a poco tempo fa tutti e quattro lavoravano a intermittenza, ma da alcuni giorni gli arrivi dall’Egitto e dalla Libia si sono intensificati, grazie soprattutto al bel tempo e alla chiusura della cosiddetta “rotta balcanica”. Oggi sono diventati giornalieri: si ricomincia. Non sono molte le persone che al porto di Taranto sanno dell’esistenza dell’hotspot: qualcuno ne ha sentito parlare, ma in generale i migranti vengono visti come qualcosa che riguarda poco la città. All’hotspot si arriva seguendo le indicazioni per il Varco Nord: la struttura che ci si trova davanti, una volta arrivati, è molto modesta. Concretamente, l’hotspot è una struttura costruita dentro un ex parcheggio, con un perimetro di circa 800 metri, sorvegliata dall’esercito. Due soldati si danno il cambio al cancello d’entrata e non fanno passare nessuno che non sia autorizzato. | In Puglia con i migranti si ricomincia. La situazione sta tornando critica, ma si può definire "emergenza" un fenomeno con cui facciamo i conti da decenni? Storie su un sistema che ogni estate rischia di collassare. |
A due settimane dalle elezioni politiche in questo momento non ci sono elementi per pensare che, quando Giorgio Napolitano farà le consultazioni, esisterà una maggioranza in Parlamento. Beppe Grillo ha escluso più volte e categoricamente l’idea di votare la fiducia a un governo del PD, che ha la maggioranza assoluta alla Camera ma solo quella relativa al Senato, mentre lo stesso Bersani ha escluso più volte e categoricamente l’idea di allearsi con il PdL. La logica, al momento, fa pensare quindi che si tornerà a votare a breve: ma quando? Il fatto che Napolitano si trovi nel “semestre bianco”, quello in cui non può sciogliere le camere, rende la situazione piuttosto complicata, e non è escluso che proprio questo calendario complicato e delicato possa avere un ruolo nel determinare le scelte dei partiti nelle prossime settimane. A questo proposito sul Corriere della Sera di oggi Roberto Zuccolini fa un po’ di conti, mette insieme un po’ di date e scadenze obbligate, e cerca di rispondere a una domanda centrale: si può votare di nuovo prima dell’estate? | Si può votare a giugno? "Teoricamente possibile ma difficilmente praticabile", dice il Corriere della Sera dopo aver fatto un po' di conti con date e scadenze. |
Da circa tre settimane ha aperto al Prado di Madrid, uno dei più famosi musei d’arte europei, una mostra intitolata Hoy toca el Prado (“oggi tocca il Prado”), per la quale sei famosi quadri sono stati stampati in 3D per poter essere toccati – e quindi immaginati – dalle persone non vedenti. I sei quadri sono copie di Noli me tangere, del Correggio, La fucina di Vulcano di Velázquez, Il parasole di Goya, La Gioconda di Leonardo da Vinci, Il gentiluomo dalla mano sul petto di El Greco e Natura morta con carciofi, fiori e recipiente in vetro di Van der Hamen. I quadri hanno uno spessore di un massimo di 6 millimetri, si trovano su dei ripiani reclinati e vengono “letti” dai non vedenti con il tocco della mano (le didascalie invece sono state composte in Braille). Ai partecipanti viene fornita anche un’audioguida che spiega quali parti del quadro toccare, per comprenderlo. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Organización nacional ciegos españoles, un’agenzia governativa che si occupa di iniziative per i ciechi, e resterà aperta fino al 28 giugno. Una mostra simile, in Spagna, era già stata organizzata nel 2010 dal Museo de Bellas Artes di Bilbao. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I quadri per non vedenti al Prado di Madrid. Le riproduzioni di quadri famosissimi sono state stampate in 3D in rilievo, per poter essere toccate e apprezzate da chi non può vederli. |
Sarahah, l’applicazione per mandarsi messaggi anonimi diventata molto popolare nelle ultime settimane, raccoglie i dati della propria rubrica telefonica e li invia ai server che la fanno funzionare, senza informarne adeguatamente gli utenti. Si stima che Sarahah abbia ormai più di 18 milioni di utilizzatori, che l’hanno scaricata sui loro iPhone e smartphone Android, e che quindi abbia potuto raccogliere centinaia di milioni di numeri di telefono e indirizzi email, nella maggior parte dei casi all’insaputa delle persone interessate. Quando viene installata, l’applicazione chiede l’autorizzazione per accedere ai contatti della propria rubrica, ma l’avviso è piuttosto generico e non è chiaro quale sia l’effettivo scopo della raccolta, cosa che pone diversi problemi dal punto di vista della tutela della privacy degli utenti. Come spiegano su The Intercept, l’esperto di sicurezza informatica Zachary Julian è stato tra i primi ad accorgersi del trasferimento di dati verso i server di Sarahah. Julian ha installato sul suo Samsung Galaxy S5 (Android) un’applicazione che consente di monitorare le attività delle altre app, e in particolare le informazioni che queste inviano verso i server cui sono collegate. Avviando Sarahah, Julian ha notato che l’applicazione inviava diverse informazioni personali contenute nella rubrica: “Non appena fai il login, l’app trasmette tutti i tuoi contatti email e telefonici memorizzati nel tuo Android”. Su iOS, il sistema operativo degli iPhone, viene mostrato un avviso nel quale si dice che per poter funzionare Sarahah deve accedere ai propri contatti, mentre sulle versioni meno recenti di Android non compare nessuna richiesta di consenso. | Sarahah raccoglie i dati della vostra rubrica. La popolare app per scriversi in modo anonimo invia numeri di telefono e indirizzi email ai suoi server, senza dare molte informazioni su quello che ne fa. |
Mina è nata a Busto Arsizio, in provincia di Varese, il 25 marzo 1940: oggi compie gli anni. Queste sono le dodici canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il suo libro Playlist, per chi è più giovane e non le conosce, o per quelli che invece le sanno a memoria e vogliono una scusa per riascoltarle, visto che cantarle come lei non è per niente facile. Mina (1940, Busto Arsizio,Varese) Qualsiasi cosa detta sulla voce di Mina e su quello che sa farci suona banale, e quindi non se ne dirà niente (ha una voce sensazionale! ha una voce sensazionale!). Certo, avesse osato un po’ di più con la musica, ci sarebbe stato da divertirsi. Ma lei niente – covers al chilo, da un certo punto in poi – e così ci troviamo con un mucchio di belle canzoni ben cantate, ogni anno da quarant’anni. | Dodici canzoni di Mina. Da riascoltarle oggi che compie gli anni, visto che cantarle come fa lei è impossibile. |
L’ordine di carcerazione per i due manager tedeschi Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz di Thyssenkrupp potrà essere applicato anche in Germania. Lo ha deciso il Tribunale regionale di Essen, città della Renania Settentrionale-Vestfalia. I due manager erano stati condannati nel 2016 dalla Cassazione in Italia per l’incendio del 6 dicembre del 2007 nello stabilimento di Thyssenkrupp a Torino, dove erano morte 7 persone. Espenhahn era stato condannato a 9 anni e 8 mesi, mentre Priegnitz a 6 anni e 10 mesi. Espenhahn e Priegnitz hanno impugnato la decisione del tribunale di Essen e presentato istanza presso la corte di appello. Non potranno essere arrestati prima che la corte di appello si pronunci sul loro caso, ma anche nell’eventualità che la sentenza venga emessa a loro sfavore non potranno comunque scontare una pena superiore ai 5 anni di carcere, il massimo previsto per il reato di omicidio colposo in Germania. | I due manager tedeschi condannati in Italia per l’incendio dello stabilimento Thyssenkrupp a Torino potranno essere arrestati anche in Germania. |
Trent’anni fa, il 31 gennaio 1991, uscì nei cinema italiani Mediterraneo: il quinto film del poco più che quarantenne Gabriele Salvatores, e il terzo della sua trilogia della fuga, dopo Marrakech Express e Turné. Al centro del film c’era un cast formato da diversi attori che già avevano lavorato con Salvatores e che in quell’occasione lo fecero sull’isola greca di Megisti. Era ambientato nel passato, durante la Seconda guerra mondiale, ma non parlava troppo né di passato né di guerra. Fu vicino al non essere fatto e arrivò invece a vincere un Oscar, lasciando un gran numero di immagini, momenti e frasi a quelli che lo videro allora e a anche a chi lo fece dopo. La storia Mediterraneo è la storia di otto soldati italiani che hanno tutti più o meno quell’età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo e che nel giugno 1941 finiscono tagliati fuori dal conflitto bellico in Grecia, su un’isola di importanza strategica zero. In teoria, a combattere un popolo al quale dovrebbero spezzare le reni; in pratica finendo per essere aggrediti dai polli greci. | 10.958 tramonti fa uscì “Mediterraneo”. Arrivò nei cinema italiani il 31 gennaio 1991: era ambientato nel passato, durante una guerra, ma non parlava granché né dell'uno né dell'altra. |
Tutti i 15 membri della redazione dei Cahiers du Cinéma, la più importante rivista cinematografica francese e una delle più importanti al mondo, hanno annunciato le proprie dimissioni in seguito a un recente cambio di proprietà. Lo scorso 30 gennaio, infatti, la rivista è stata rilevata da una cordata guidata da Eric Lenoir, che comprende anche alcuni produttori cinematografici, tra cui Pascal Caucheteux, Toufik Ayadi e Christophe Barral. Secondo i giornalisti dimissionari, questa nuova proprietà provocherebbe un conflitto di interessi che minerebbe l’indipendenza della rivista. Secondo il vicedirettore Jean-Philippe Tessé, riporta Le Monde, la nuova proprietà vorrebbe che il giornale fosse più accomodante nei confronti del cinema francese, che nel corso degli anni è stato tenuto in poca considerazione dai Cahiers du Cinéma. Lenoir ha risposto che i nuovi azionisti non hanno dato nessuna istruzione ai giornalisti su come e cosa debbano scrivere e che «la redazione deve scrivere ciò che vuole sul cinema. È fuori questione condizionare le loro scelte». I Cahiers du Cinéma furono fondati nel 1951 da André Bazin, Léonide Keigel, Joseph-Marie Lo Duca e Jacques Doniol-Valcroze, e negli anni hanno avuto come collaboratori diversi importanti registi francesi, tra cui Éric Rohmer, Jacques Rivette, Jean-Luc Godard, Claude Chabrol e François Truffaut. | L’intera redazione dei Cahiers du Cinéma si è licenziata per protestare contro la nuova proprietà. |
La NASA ha molto ridimensionato la portata dell’annuncio fatto il 20 novembre scorso da John Grotzinger, uno dei principali responsabili della missione scientifica di Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA che si trova dalla scorsa estate su Marte. Grotzinger annunciò attraverso la radio pubblica statunitense NPR di essere al lavoro con il suo gruppo di ricerca su una scoperta legata al pianeta destinata a entrare “nei libri di storia”. Non diede molte altre informazioni sui contenuti della scoperta, ma la notizia fu comunque ripresa da molti giornali e blog che si occupano di scienza, sui quali furono pubblicati commenti e ipotesi su che cosa potesse avere scoperto Curiosity, con un parere quasi unanime sulla possibilità che il robot avesse trovato indizi di qualche forma di vita ospitata un tempo da Marte. | La NASA frena gli entusiasmi su Marte. Un comunicato ufficiale ha smentito che Curiosity abbia fatto una scoperta da "libri di storia", "per ora". |
Jurassic World – Il regno distrutto è nei cinema italiani dall’8 giugno ed è il quinto film della serie iniziata 25 anni fa con Jurassic Park, e di cui Jurassic World, uscito nel 2015, è stato un reboot, una ripartenza con nuovi personaggi. Si sa già che Il regno distrutto avrà un seguito che uscirà nel 2021 e chiuderà quindi la seconda trilogia. Secondo molti critici, Il regno distrutto ha avuto il problema, comune a molti altri secondi capitoli di trilogie, di essere un film senza una chiara direzione, a tratti confuso e troppo simile a cose già viste. Secondo altri, è invece un film apprezzabile soprattutto per gli effetti speciali, le scene d’azione e i tanti dinosauri che fanno quello che ci si aspetterebbe di vedere in un film di dinosauri. Il regista di Il regno distrutto è lo spagnolo Antonio Bayona, noto per aver diretto The Impossible e Sette minuti dopo la mezzanotte. I protagonisti sono sempre interpretati da Chris Pratt, esperto di comportamento dei dinosauri, e Bryce Dallas Howard, che si batte perché vengano riconosciuti ai dinosauri diritti simili a quelli degli animali in via d’estinzione. In Jurassic World succedeva infatti che qualcuno provasse, di nuovo, a riaprire un parco pieno di dinosauri e che, di nuovo, i dinosauri finissero per prendere il sopravvento, mandare all’aria il parco e mangiarsi un po’ di esseri umani. | Cosa si dice di “Jurassic World – Il regno distrutto”. Se ne parla bene e male, ma comunque sembra meglio del precedente: e ci sono molti dinosauri, se è quello che vi interessa. |
Durante la conferenza stampa per presentare le nuove regole sull’uso del Green Pass, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha parlato tra le altre cose dell’importanza della campagna vaccinale contro il coronavirus e ha risposto a una domanda del giornalista di Repubblica Tommaso Ciriaco su alcune affermazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, che fa parte della maggioranza che sostiene lo stesso governo Draghi. Pochi giorni fa Salvini aveva detto: «Vacciniamo e mettiamo in sicurezza chi ha dai 60 anni in su, dai 40 ai 59 scelgano, per i giovani non serve». Ciriaco ha chiesto a Draghi se le parole di Salvini fossero un modo per ostacolare la campagna vaccinale del governo. Draghi ha risposto: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, lui o lei muore» | «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire», dice Draghi. Il presidente del Consiglio ha risposto così in conferenza stampa a una domanda che riguardava le idee di Matteo Salvini sulla campagna vaccinale. |
Su Repubblica Carlo Bonini, giornalista attentissimo alle vicende che hanno avuto protagonista la polizia nella recente storia italiana (e autore di un libro su questo tema, “Acab“), analizza le scelte compiute ieri rispetto alle violenze nella manifestazione di Roma. In un giorno che sembra non debba finire mai, il questore di Roma Francesco Tagliente e il suo dispositivo di ordine pubblico conoscono la loro Caporetto. Il Viminale si era preparato a difendere la quiete della “città proibita”, il quadrilatero dei Palazzi della politica, confinando il corteo in un gomito obbligato (piazza della Repubblica-Largo Corrado Ricci-San Giovanni) che, nelle intenzioni, doveva imbrigliarlo nel reticolo del quartiere Esquilino. Dove un’eventuale devastazione – questo il ragionamento – avrebbe avuto obiettivi meno sensibili. Qualche bancomat, qualche semaforo, qualche bottega, qualche cassonetto. Il questore, e con lui il prefetto, Giuseppe Pecoraro, avevano riproposto – senza per altro farne mistero alla vigilia – quel format di “dissuasione statica”, che già aveva dato pessima prova di sé il 14 dicembre dello scorso anno. Reparti (2000 uomini) e mezzi schierati a chiudere i varchi della “zona rossa”. Con tempi di reazione lunghi e farraginosi. Nessun “filtraggio” significativo e nessun intervento sul corteo e nel corteo. Da accompagnare come un fiume, dalla sorgente alla foce, sorvegliando che non tracimasse. Ebbene, non ha funzionato. Tanto che a sera, con i fumi e le rovine urbane della battaglia, restano solo le parole di solidarietà del Capo dello Stato e del capo della Polizia, Antonio Manganelli, per chi, in divisa, ha combattuto per ore in strada e per quanti hanno avuto la peggio (15 gli agenti feriti). | Gli sbagli della polizia a Roma. Carlo Bonini spiega le scelte compiute ieri per garantire la sicurezza, e perché hanno fallito. |
A più di quattro mesi dal naufragio della nave da crociera Costa Concordia davanti alla costa dell’isola del Giglio, proseguono le operazioni di ricerca dei dispersi e di recupero dal fondale degli oggetti usciti dalla nave. Sul fronte dei dispersi, ieri sono stati identificati ufficialmente gli ultimi cinque corpi: sono quelli dei tedeschi Christina Mathi Ganz e Norbert Josef Ganz, degli americani Barbara Heil e Gerald Heil, dell’italiano Giuseppe Girolamo, membro dell’equipaggio. Girolamo aveva trent’anni, faceva il musicista e aveva ceduto il posto sulla scialuppa di salvataggio a una bambina, come hanno raccontato diversi suoi colleghi dopo il naufragio. Restano ancora da rintracciare due persone disperse: una passeggera italiana e un cameriere indiano. Sul fronte del recupero del materiale, anche ieri i tecnici delle società Smit Salvage e Neri hanno continuato a riempire i mezzi che fanno avanti e indietro dal centro di stoccaggio temporaneo di Talamone, recuperando ad oggi circa 250 metri cubi di materiale. Non risultano movimenti significativi della nave né alterazioni ambientali. | Costa Concordia, a che punto siamo. Ieri sono stati identificati 5 corpi, mancano ancora 2 dispersi; intanto si tenta di capire se il relitto svantaggia o no il turismo. |
Ieri su diversi quotidiani italiani è comparsa la notizia di una bambina musulmana di 9 anni stuprata dall’uomo a cui era stata data in sposa, che invece ne aveva 35. La vicenda aveva attirato le attenzioni dei giornali perché ambientata in Italia, a Padova: nell’articolo originale – pubblicato dal Messaggero – si diceva anche che l’uomo era stato arrestato dalle autorità italiane. La notizia però è falsa, come hanno raccontato i carabinieri di Padova al Fatto Quotidiano: «Negli ultimi anni non ci siamo occupati di un caso del genere e anche se se ne fosse occupata un’altra forza di polizia sicuramente ne avremmo avuto notizia». Non sappiamo esattamente come sia nata la notizia originale, che tuttavia era molto scarna e poteva essere ripresa con maggiori cautele. Mancavano dettagli su dove e quando fosse avvenuta la violenza; non c’era nessun riferimento alle due famiglie coinvolte, quella della bambina e quella dello “sposo”; l’arresto dell’uomo non era confermato da nessuna fonte ufficiale. | La notizia falsa della bambina musulmana stuprata dal “marito” a Padova. Era circolata su diversi quotidiani, ma è stata smentita dai Carabinieri della città. |
Il cantante e produttore canadese The Weeknd – nome d’arte di Abel Tesfaye – si è esibito nel tradizionale spettacolo all’intervallo del Super Bowl, nella notte tra domenica e lunedì al Raymond James Stadium di Tampa, in Florida. The Weeknd ha contribuito all’organizzazione dell’evento versando privatamente 7 milioni di dollari: la sua esibizione è iniziata sugli spalti, intervallata da filmati pre-registrati, e si è conclusa in campo tra un centinaio di comparse e ballerini. Da tempo lo spettacolo all’intervallo del Super Bowl è considerato uno dei più importanti palcoscenici per gli artisti americani. A differenza degli anni passati, The Weeknd si è esibito da solo e senza avere un vero e proprio palco. – Leggi anche: Gli spot trasmessi durante il Super Bowl | Lo spettacolo di The Weeknd all’intervallo del Super Bowl. Il cantante canadese si è esibito nel tradizionale concerto della finale del football americano partendo dagli spalti e finendo in campo. |
La divulgatrice scientifica Beatrice Mautino, che ha un passato da biotecnologa e nella ricerca universitaria, si occupa da tempo delle creme e dei cosmetici che spesso promettono più di quanto riescano a mantenere, spesso facendo affermazioni vagamente scientifiche che con la scienza non c’entrano nulla. Mautino ha raccolto le sue esperienze e i suoi studi in Il trucco c’è e si vede, un libro che affronta la cosmesi e i dubbi che vengono a ognuno di noi quando al supermercato dobbiamo scegliere tra questo o quello shampoo, o siamo attratti da un’etichetta di una crema che promette meraviglie contro l’invecchiamento. Il libro, ricco di riferimenti a ricerche e studi scientifici, smonta numerose credenze e leggende, compresa quella molto diffusa sulla presunta pericolosità dei parabeni, temuti da molti senza sapere nemmeno che cosa siano e a cosa servano di preciso. — — — | Questo articolo contiene parabeni. Cosa sono e a cosa servono le sostanze più demonizzate di shampoo, creme e altri prodotti cosmetici, raccontato nel nuovo libro di Beatrice Mautino. |
Joe Sullivan è il Chief Security Officer di Facebook. Insieme al suo team, Sullivan controlla l’andamento degli accessi al social network da parte dei suoi iscritti e interviene quando nota qualcosa di strano e sospetto. Verso la fine dell’anno scorso, il responsabile della sicurezza ha notato alcuni strani movimenti dalla Tunisia: qualcuno dagli uffici governativi del regime di Ben Ali, già in grosse difficoltà, stava cercando di raccogliere informazioni sugli iscritti a Facebook e stava provando a rubare le loro credenziali di accesso per controllare la rivolta che stava nascendo e si stava diffondendo anche online. Oltre ad alcuni strani dati sull’andamento del traffico, sempre intorno a Natale il gruppo addetto alla sicurezza del social network aveva ricevuto diverse segnalazioni da alcuni iscritti tunisini, che avevano notato insolite attività sui loro profili. Le informazioni erano però frammentarie e le intrusioni sembravano provenire da luoghi e computer diversi, quindi Sullivan e i suoi colleghi non erano riusciti a identificare un unico possibile responsabile per le diverse violazioni dei profili. | Gli account di Facebook violati dal regime tunisino. Il responsabile della sicurezza del social network racconta come sono andate le cose durante la rivolta contro Ben Ali. |
Giovedì 5 novembre Disney ha diffuso il primo trailer del film Alice Through the Looking Glass, sequel di Alice In Wonderland, film del 2010 di Tim Burton. Alice Through the Looking Glass è stato diretto da James Bobin e prodotto da Tim Burton; nel cast ci sono, tra gli altri, Mia Wasikowska, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway e Sacha Baron Cohen. Il film uscirà nel 2016 negli Stati Uniti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | ll primo trailer di “Alice Through the Looking Glass”, sequel di “Alice In Wonderland”. Giovedì 5 novembre Disney ha diffuso il primo trailer del film Alice Through the Looking Glass, sequel di Alice In Wonderland, film del 2010 di Tim Burton. Alice Through the Looking Glass è stato diretto da James Bobin e prodotto da Tim Burton; nel cast ci. |
Nel 2014 una sorta di borsa frigo portatile con molte altre funzioni – frullatore e stereo compreso – che si chiama Coolest divenne uno dei progetti più conosciuti, apprezzati e finanziati su Kickstarter, il sito di crowdfunding dove si propongono nuove idee chiedendo agli utenti di finanziare la loro produzione con una donazione. In pochi mesi quelli di Coolest raccolsero più di 12 milioni di euro per la loro idea, ma a distanza di due anni il progetto è seminaufragato attirandosi grandi critiche da parte delle migliaia di persone che lo avevano finanziato. La vicenda è esemplare e racconta molto di come funzionano le cose su Kickstarter e servizi simili, dove spesso le aspettative in buona fede dei finanziatori vengono deluse da chi propone nuovi progetti facendo promesse che poi, nei fatti, non riesce a mantenere. Coolest prometteva di risolvere buona parte dei problemi pratici legati a scampagnate e pic-nic. Oltre a essere un frigorifero portatile, nel quale tenere al fresco cibi e bevande, è anche uno stereo bluetooth impermeabile, un caricatore USB, un porta piatti e posate, un apriscatole e un frullatore per preparare cocktail e frullati. La raccolta fondi per il prodotto era iniziata nel luglio del 2014 e in meno di 36 ore aveva permesso di superare il primo obiettivo di 125mila dollari, continuando a ricevere finanziamenti da parte degli utenti, cui era stato promesso in cambio un Coolest una volta avviata la produzione. Su Kickstarter funziona spesso così: chi finanzia la realizzazione di qualcosa, riceve in cambio il prodotto o uno sconto per acquistarne uno non appena viene messo in produzione. | Il fallimento del frigorifero da picnic finanziato con Kickstarter. Aveva raccolto 12 milioni di euro, tra grandi entusiasmi, ma è un mezzo disastro: soprattutto per chi ci aveva investito. |
A dieci minuti di auto da quella che tutti riconosciamo come Las Vegas – cioè la Strip: casinò, negozi, luci, spogliarelliste e architettura tamarra oltre ogni immaginazione – è in corso dal 2011 uno dei più interessanti e discussi esperimenti urbanistici, economici e tecnologici negli Stati Uniti. Downtown Las Vegas è il posto che chiameremmo “centro storico”, se Las Vegas non fosse stata fondata in mezzo a un deserto appena agli inizi del Novecento: ma è comunque il posto dove si sono insediati i primi abitanti della città, dove sono stati costruiti i primi edifici e dove sono stati aperti i primi casinò. Da decenni, questo “centro storico” è un posto triste e dimenticato: stradoni semi vuoti, una casa più brutta dell’altra, edifici abbandonati, scuole fatiscenti, poca gente e qualche casinò di terza categoria. La crisi immobiliare degli ultimi anni ha ulteriormente aggravato la situazione. Poi è arrivato Tony Hsieh, con un mucchio di soldi. Hsieh – si legge shay – è un imprenditore californiano di gran successo. A un certo punto della sua vita ha deciso di mettere in piedi un progetto visionario per trasformare Downtown Las Vegas nel quartiere ideale in cui una persona ambiziosa, appassionata e creativa potesse aprire un’impresa – tecnologica ma non solo. Dopo un paio d’anni di investimenti importanti e risultati promettenti, il suo “Downtown Project” sta attraversando un momento di difficoltà: diverse nuove società hanno chiuso, la stampa ha avanzato dubbi sul modo in cui sono stati spesi i soldi, trenta persone sono state licenziate e sempre più spesso l’intero progetto viene definito come una specie di setta. E ci sono stati tre suicidi. | Un’altra Las Vegas, è possibile? la storia di un imprenditore visionario che ha comprato un pezzo di città per farne un'enorme startup, e di quello che è andato storto. |
Per il nono giorno di proiezioni alla Mostra del Cinema di Venezia, sono stati presentati due film in concorso: il primo, Chuangru zhe (Red Amnesia) di Wang Xiaoshuai, parla di una vedova in pensione che comincia a ricevere sempre più insistenti telefonate anonime. Il secondo, Pasolini di Abel Ferrara (con Willem Defoe nella parte di Pasolini) è la ricostruizione dell’ultimo giorno di vita di Pier Paolo Pasolini, e delle circostanze, in parte storiche, in parte immaginate dal regista, che portarono al suo omicidio..single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:12%}#gallery-5
img{border:2px
solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} Sono stati proiettati due film anche per la sezione Fuori concorso: Burying the Ex di Joe Dante, è un film pieno di citazioni per gli appassionati di horror: lo è anche il protagonista, Max, la cui fidanzata opprimente Evelyn muore ma ritorna in forma di zombie, proprio mentre Max comincia a legare con una ragazza con gusti più simili ai suoi, Olivia (Alexandra Daddario). L’altro film fuori concorso era Io sto con la sposa, di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry: la storia di cinque profughi palestinesi e siriani, sbarcati a Lampedusa, che per arrivare in Svezia mettono in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese e una decina di amici che si fingono gli invitati. In questo modo attraversano in corteo l’Europa, fino ad arrivare a Stoccolma. Per la sezione Orizzonti, invece, c’erano Court di Chaitanya Tamhane, che ruota attorno al ritrovamento del corpo di un lavoratore della rete fognaria sotto un tombino a Mumbai, e Theeb di Naji Abu Nowar, ambientato nel 1916, che parla di un ragazzino che vive nella provincia di Hejaz dell’Impero Ottomano e di come cambia la sua vita all’arrivo di Edward, un ufficiale dell’esercito inglese, e della sua guida Marji. | Le foto del nono giorno a Venezia. Willem Defoe, Belén Rodríguez, Riccardo Scamarcio, molte spose e un'attrice che i fan di "True Detective" riconosceranno (senza manette). |
Il 2018 è l’«anno della pelliccia», scrive il sito di moda Fashionista. Non perché le pellicce siano tornate particolarmente di moda – anche se in parte sì, soprattutto nelle versioni sintetiche colorate e un po’ cafone – ma perché sono al centro di un grosso dibattito tra esperti e appassionati del settore. Sempre più aziende, infatti, hanno deciso di vendere soltanto le pellicce di pelo finto, mentre ambientalisti e animalisti litigano tra loro su quale versione sia la meno dannosa. Negli ultimi sei mesi hanno detto che non produrranno più vere pellicce Gucci, Versace, Michael Kors, Jimmy Choo, Furla, John Galliano e Donna Karan, mentre Tom Ford e Givenchy hanno sostituito le pelli esotiche con pelo sintetico, montone e pelli bovine – considerate più etiche in quanto scarti dell’industria alimentare. Il sito di e-commerce di lusso Yoox non le vende più da un anno e sul prossimo numero della rivista InStyle la direttrice Laura Brown spiegherà in un articolo perché non ha mai pubblicato foto di pellicce dal suo arrivo, nel 2016. Intanto dal 2019 ne sarà vietata la vendita a San Francisco, mentre la Norvegia ha approvato una legge per chiudere i suoi allevamenti di animali da pelliccia entro il 2025. | Sono meglio le pellicce sintetiche o di pelo di animale? ambientalisti e animalisti litigano su quale versione faccia meno danni: la risposta è meno scontata di quanto sembri. |
L’attrice Viola Davis interpreterà Michelle Obama in una serie tv chiamata First Ladies che andrà in onda sul canale televisivo statunitense Showtime. Davis, che sarà anche produttrice esecutiva della serie insieme al marito Julius Tenno, ha 54 anni e nel 2017 ha vinto il premio Oscar per la miglior attrice non protagonista per il suo ruolo nel film Barriere. La serie, scritta da Aaron Cooley, racconterà le vite di alcune delle più famose mogli di presidente degli Stati Uniti: le protagoniste della prima stagione, oltre a Obama, saranno Eleanor Roosevelt e Betty Ford. | L’attrice Viola Davis interpreterà Michelle Obama in una serie tv sulla vita delle first ladies degli Stati Uniti. |
L’Italicum lunedì è diventato legge. Dopo dieci anni dall’approvazione della legge Calderoli – il cosiddetto Porcellum – l’Italia ha una nuova legge elettorale: la Camera l’ha approvata in via definitiva lunedì pomeriggio con 334 voti favorevoli e 61 contrari, mentre parte dell’opposizione per protesta ha deciso di uscire dall’aula. Si è votato senza fiducia e con voto segreto, dopo che la settimana scorsa per tre volte il governo aveva chiesto il voto di fiducia. La riforma elettorale, il cosiddetto Italicum, vale solo per la Camera dei Deputati e contiene una clausola che ne rinvierà l’effettiva entrata in vigore al luglio del 2016: prima di allora, qualora si andasse a votare, si userebbe la legge attuale, cioè il Porcellum com’è stato modificato dalla Corte Costituzionale. La legge dovrà ora essere firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le foto della discussione finale alla Camera dell’Italicum.single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:16%}#gallery-5
img{border:2px
solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} | L’Italicum, come funziona la nuova legge elettorale. La prima dopo dieci anni: vale solo per la Camera, entrerà in vigore dal luglio del 2016. |
La società farmaceutica Pfizer ha detto che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio consegnerà ai paesi europei meno dosi del vaccino che ha sviluppato insieme a BioNTech di quelle previste, perché ha programmato degli interventi nello stabilimento di Puurs, in Belgio, necessari ad aumentare la produzione per i prossimi mesi. Questo sta generando qualche agitazione tra i vari governi europei, compreso quello italiano, che sono impegnati nelle fasi iniziali delle campagne di vaccinazione: ma Pfizer e la Commissione Europea hanno assicurato che le consegne previste per il primo trimestre del 2021 saranno rispettate. Il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri ha detto che da lunedì Pfizer consegnerà circa il 29 per cento di vaccini in meno. Dato che attualmente sono previste 470mila dosi a settimana, si tratta di circa 136mila dosi in meno a settimana. «Non solo», ha aggiunto Arcuri: «Ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura». Secondo gli accordi presi, la consegna delle dosi del vaccino Pfizer nei centri sparsi sul territorio italiano è infatti gestita direttamente dalla casa farmaceutica, e non dal governo. Pfizer, dice Arcuri, dice che «non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura». | I ritardi nelle consegne del vaccino Pfizer. Nelle prossime settimane ai paesi europei arriveranno meno dosi del previsto, per via di alcuni interventi per aumentare la produzione nello stabilimento belga della società farmaceutica. |
Sul blog di Beppe Grillo i due leader e ispiratori del Movimento 5 Stelle – Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – hanno pubblicato giovedì mattina un post interessante per almeno tre ragioni: 1. La sconfessione di due deputati del M5S, che hanno fatto approvare un emendamento che abolisce il reato di immigrazione clandestina. | Il post di Grillo e Casaleggio sui clandestini. In cui sconfessano due parlamentari del M5S e dettano la linea sulla linea. |
Il soldato Robert N. Jabo dell’ottavo reggimento della fanteria del New Hampshire stava morendo di tubercolosi all’Harewood Hospital di Washington e doveva scrivere alla sua famiglia. La guerra civile americana era finita da mesi e la maggior parte dei soldati era tornata a casa. La moglie si Jabo e i loro sei figli si stavano di sicuro chiedendo dove fosse, ma Jabo era malato e analfabeta. Così un allegro uomo barbuto che faceva regolarmente visita ai soldati ricoverati nell’ospedale si offrì di scrivere una lettera al suo posto. «Cara moglie», iniziava la lettera, «mi devi scusare per non averti scritto… sono stato malato». Nella lettera veniva specificato che a scrivere era stato «un amico che ora siede al mio fianco». Nel post scriptum l’amico dichiarava la sua identità: «Walt Whitman». La rara “lettera del soldato” di Whitman, una delle tre di cui è nota l’esistenza, è stata scoperta il mese scorso da un volontario degli Archivi Nazionali, che fa parte di un gruppo che sta lavorando alla digitalizzazione dei fascicoli sulle pensioni di reversibilità alle vedove della guerra civile americana, che saranno poi pubblicati online. «Non avremmo potuto fare una scoperta più importante, dal mio punto di vista», ha detto Jackie Budell, un’archivista che supervisiona il progetto, «è semplicemente incredibile. Probabilmente non troveremo un’altra lettera come questa per un bel po’». Walt Whitman era un famoso poeta, giornalista e saggista americano; era già nota la sua abitudine di fare un giro negli ospedali nella zona di Washington DC, dove distribuiva spuntini e soldi. Whitman si sedeva anche di fianco a soldati feriti o in punto di morte e scriveva lettere per loro. «Lo faccio spesso, e ovviamente scrivo lettere di ogni tipo, comprese lettere d’amore», scrisse Whitman al New York Times nel 1864. «Molti soldati malati e feriti non scrivono da moltissimo tempo ai loro genitori, ai loro fratelli, alle loro sorelle, e nemmeno alle loro mogli», scrisse Whitman, «Alcuni di loro non sanno scrivere bene, altri non hanno la carta, molti temono di far preoccupare i loro familiari a casa: le loro storie sono davvero tristi da raccontare. Incoraggio sempre gli uomini a scrivere, e sono sempre pronto a scrivere per loro». Dopo 150 anni sono riemersi solo pochi esemplari di quelle lettere. | La lettera scritta da Walt Whitman al posto di un soldato analfabeta. È stata scoperta da poco ma potrebbero essercene molte altre in giro: il grande poeta americano aiutava spesso i feriti di guerra a mandare notizie a casa. |
Microsoft ha presentato Office 2013, la nuova edizione della sua serie di programmi per scrivere testi, preparare fogli di calcolo, presentazioni e per gestire la propria posta elettronica. Non si tratta ancora del prodotto finito, ma di una versione di anteprima per gli utenti, che hanno la possibilità di provare gratuitamente le nuove funzionalità in attesa che vengano sistemati gli ultimi dettagli per la messa in vendita. Office 2013 funziona solo sui computer che utilizzano Windows 7 e che utilizzeranno il prossimo sistema operativo, Windows 8 (per i Mac, Microsoft realizza una versione parallela di Office adattata al sistema operativo di Apple). I nuovi programmi sono stati studiati per funzionare sia sui PC tradizionali sia sui tablet e, tra le altre cose, sfruttano la tecnologia cloud per sincronizzare i loro contenuti tra computer diversi. Microsoft ha rivisto in parte la grafica delle applicazioni, mentre ha mantenuto un approccio più tradizionale sulle cose che possono fare. | Com’è fatto Office 2013. Le cose da sapere sulle nuove versioni di Word, Excel, PowerPoint e compagnia, che fanno le stesse cose, ma un po' meglio. |
Il cantautore americano Bob Dylan, nato a Duluth, in Minnesota, il 24 maggio 1941, compie oggi ottant’anni. Qui di seguito le sue migliori canzoni scelte a suo tempo da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, per il libro Playlist. *** | 17 grandi canzoni di Bob Dylan. Da ascoltare oggi che compie ottant'anni, ma buone in fondo per qualsiasi altro giorno dell'anno. |
Il 14 gennaio alla Little Black Gallery di Londra sarà inaugurata una retrospettiva dedicata al lavoro del fotografo inglese Terry O’Neill, famoso soprattutto per aver fotografato negli anni alcuni dei personaggi più famosi del suo tempo: attori, politici, cantanti. O’Neill cominciò a lavorare come fotografo nel 1959, per conto di una compagnia aerea britannica che gli fornì anche una macchina fotografica Agfa Select. Quell’anno scattò una fotografia a un uomo in gessato addormentato nella sala d’attesa dell’aeroporto di Heathrow: venne fuori che si trattava di Rab Butler, all’epoca ministro degli Interni del Regno Unito. Un tabloid dell’epoca ,The Daily Sketch – comprò le immagini di O’Neill, le pubblicò e offrì a lui un posto come fotografo. | I ritratti di Terry O’Neill. È famoso per aver fotografato negli anni alcuni dei personaggi più famosi del suo tempo, da Nelson Mandela a Brigitte Bardot: a Londra aprirà presto una grande mostra. |
Il Consiglio dei ministri ha varato ieri un decreto legge contenente misure liberalizzatrici del mercato. Monti ha presentato il decreto spiegando che l’applicazione di queste misure può aumentare del 10 per cento la produttività del paese e il Prodotto Interno Lordo. Il decreto [pdf] è stato varato dopo giorni di consultazioni con i partiti che sostengono il governo, e quindi in teoria non dovrebbe essere stravolto in Parlamento: comunque dovrà essere approvato dalle camere entro sessanta giorni, e soltanto allora sapremo quali di queste misure entreranno definitivamente a far parte dell’ordinamento italiano. In ogni caso Monti ha annunciato un nuovo prossimo intervento liberalizzatore, concentrato sulla semplificazione delle procedure burocratiche, che dovrebbe arrivare già la prossima settimana. Banche Le banche dovranno dare ai clienti la possibilità di aprire un “conto corrente di base”, che permetta un numero minimo di servizi e operazioni, compresa la possibilità di avere bancomat e carte ricaribili, a zero spese: i dettagli su questi conti dovranno essere stabiliti entro tre mesi da Associazione bancaria italiana (Abi), Poste, Consorzio bancomat e altre associazioni, altrimenti interverranno direttamente il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia. Le banche che condizionano l’erogazione di un mutuo alla sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita dovranno sottoporre al cliente i preventivi di polizza di almeno due diversi gruppi assicurativi. Dovranno essere ridotte le commissioni interbancarie a carico degli esercenti per i pagamenti effettuati con carta di credito: se i soggetti del mercato non lo faranno entro giugno, interverranno direttamente i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo. | Le liberalizzazioni in 12 punti. Che cosa c'è nel decreto varato ieri dal governo, dalle banche alle assicurazioni, dall'energia alle imprese, dalle professioni ai trasporti. |
Nel 2010 Gene Weingarten, giornalista del Washington Post, vinse il premio Pulitzer con un lungo articolo scritto l’anno precedente sui casi sempre più frequenti di bambini morti per ipertermia (colpo di calore) dopo esser stati dimenticati in macchina dai genitori. Negli Stati Uniti questo tipo di incidente provoca mediamente 38 morti all’anno, quasi tutti tra la primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno, e nella maggior parte dei casi si tratta di bambini con meno di due anni, dimenticati in macchina da persone sane e “normali” – genitori solitamente attenti e premurosi – vittime di un’occasionale distrazione. Nel pezzo per il Washington Post Weingarten riportò alcune storie e alcune conversazioni avute allora con i genitori dei bambini morti negli ultimi anni, e con neurofisiologi ed esperti della memoria, da cui emerse che la distrazione fatale è spesso legata a una serie di coincidenze e di fattori molto simili in tutti i casi (stanchezza, mancanza di sonno, piccole variazioni nella routine quotidiana). Oltre che descrivere la difficile posizione delle autorità giudiziarie – chiamate a decidere caso per caso se avviare un’azione penale (e che tipo di accusa formulare) – Weingarten raccontò la condizione post traumatica dei genitori, costretti a sopportare non solo il dolore della perdita e il peso dei sensi di colpa ma anche il discredito di una parte dell’opinione pubblica che – non credendo che simili episodi possano capitare a chiunque – li considera persone irresponsabili perché capaci di dimenticare un bambino in macchina. | I bambini dimenticati in macchina. Le storie drammatiche (e molto simili) di un incidente ricorrente anche negli Stati Uniti, in un famoso articolo del Washington Post che vinse il Pulitzer. |
La competenza dei politici italiani sulle questioni internazionali non è in generale eccellente, e meno che mai lo è quella dei politici dell’attuale maggioranza, la cui attenzione è ripiegata sui capricciosi orticelli nazionali e le cui formazioni di geopolitica risalgono in genere a scuole radio Elettra o studi legali di provincia, con ogni rispetto per gli studi legali di provincia. L’incongruenza tra la visione di molti personaggi della scena politica nazionale e la delicatezza della comprensione delle vicende del mondo salta spesso agli occhi. Vale la pena di dirlo, ogni tanto, e di non abituarsi a che le cose siano trattate e spiegate in modi precipitosi e dilettanteschi: come esempio si pensi alla complicata discussione sull’attribuzione alla NATO del comando delle operazioni militari in Libia. Da qualche giorno non si capisce se avverrà, come avverrà, e ci sono molti punti di attrito tra gli stati che hanno portato al fallimento della riunione di mercoledì sera e al rifiuto della Francia di adeguarsi, malgrado le apparenti aperture col condizionale riportate nelle ore precedenti. Ecco invece con quale perentorietà, 24 ore prima, la situazione era spiegata agli spettatori di Ballarò dall’onorevole Castelli. https://www.youtube.com/watch?v=i7-62Anzmlg&hl=it_IT&fs=1&rel=0&start=602 Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Lo “scoop” di Castelli. «La Francia ha accettato il comando della NATO» aveva garantito precipitosamente martedì. |
Quella appena finita è stata una settimana complicata per il Partito Democratico: in primo luogo perché alcuni suoi dirigenti hanno parlato di scissione – ipotesi continuamente minacciata dai giornali, ma fin qui sempre smentita dagli interessati – se non ci sarà un congresso prima delle prossime elezioni; un po’ perché in molti – ministri del governo, piccoli partiti della maggioranza e l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – si sono espressi contro la possibilità di andare a votare prima della fine della legislatura, scenario preferito invece dal segretario del PD Matteo Renzi. A questa storia è collegato anche il ritorno di una vecchia bufala sui vitalizi dei parlamentari. La questione del congresso Il congresso per il PD è l’equivalente di un ciclo elettorale per il resto del paese: una serie successiva di votazioni di circolo, comunali, regionali e nazionali che possono culminare nelle primarie, in cui iscritti ed elettori del partito scelgono i componenti dell’Assemblea Nazionale (una sorta di “parlamento” del partito) e il segretario. L’attuale segretario del partito è Matteo Renzi, che terminerà il suo mandato il prossimo autunno. Il problema è che, dopo la sconfitta alle amministrative dello scorso giugno e quella al referendum costituzionale di dicembre, molti chiedono che Renzi apra un congresso anticipato. La concretezza dell’eventualità che si vada a votare prima della fine della legislatura ha aumentato l’urgenza delle richieste, anche perché il segretario del PD – per una norma dello statuto, a cui si può anche derogare – anche il candidato indicato dal partito alla presidenza del Consiglio. | Giorni complicati per il PD. L'ipotesi della scissione, sventolata per mesi dai giornali, ora viene discussa anche dentro il partito, ingarbugliato tra congresso, primarie e voto anticipato. |
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 1 febbraio (in Italia era notte), Facebook ha presentato i documenti per l’offerta pubblica iniziale (IPO), il primo passo per potersi quotare in borsa. L’operazione era attesa da tempo e si prevede possa diventare la più grande IPO mai realizzata nella storia del Web. Facebook vuole infatti mettere insieme almeno cinque miliardi di dollari attraverso la propria quotazione, cifra che supera di oltre tre miliardi il precedente record dell’entrata in borsa di Google nel 2004. Per ottenere il consenso della Security Exchange Commission (SEC), l’ente governativo che si occupa della borsa valori negli Stati Uniti, i responsabili di Facebook hanno dovuto rendere pubblici dati e informazioni che fino a ora non erano stati mai diffusi e che aiutano a capire che cosa sia diventata la società del social network in meno di otto anni dalla sua fondazione in uno dei dormitori di Harvard. 1. La cassa I ricavi di Facebook dello scorso anno sono stati 3,7 miliardi di dollari, ma la cosa più interessante è la sequenza dei progressivi aumenti del denaro portato in cassa. Nel 2010, solo un anno prima, i ricavi erano stati 1,97 miliardi di dollari e nel 2009 la società aveva ricavato 777 milioni di dollari. L’utile netto è stato pari a 1 miliardo di dollari nel 2011, circa 400 milioni di dollari in più rispetto al 2010. Nel 2009, invece, l’utile netto fu pari a 229 milioni di dollari. Le cifre comunicate alla SEC rispecchiano, almeno a grandi linee, le stime più affidabili formulate nel corso degli ultimi anni da analisti e società finanziarie. | 10 cose che non sapete su Facebook. Quanto guadagna con i giochi, per esempio, o cosa succede se Zuckerberg muore: i documenti per la Borsa forniscono molte informazioni sulla società. |
Chiara Beghelli del Sole 24 Ore è stata oggi “a zonzo” nelle strade romane che ieri mezzo mondo ha visto mentre venivano devastate dalle violenze laterali alla manifestazione del “15 ottobre”, per guardare e ricostruire. In questa domenica romana sembra tutto normale. Normale l’ottobrata che ti fa sentire spaesato davanti al guardaroba, normale il caffè dopo pranzo ordinato al tavolo, normali i genitori con il passeggino e le suore sottobraccio che camminano piano. Ma nell’aria gira una cosa non normale, qualcosa di vicino all’imbarazzo, al pudore, al disagio. Sensazione che ti accompagna se rifai il percorso dei disastri di ieri, magari al contrario, dalla fine all’inizio, come un viaggio psicanalitico per capire cosa ha innescato tutto quello che abbiamo visto. Così, ecco Piazza San Giovanni: è stata ripulita, bene, solo agli angoli delle strade trovi tubi mettalici che ieri dovevano essere pali e appoggiate alle mura antiche, ordinatamente, tutte le transenne fisse che di solito separano la piazza dalla strada. Il prato è secco, distrutto, non ci è passato sopra solo l’inizio dell’autunno. Le cabine di solito usate per telefonare da chi aspetta l’autobus non ci sono più, le casette dei vigili accanto ai semafori sono crivellate di sassate. Paradossalmente chi se la passa meglio sono gli alberi, tutto sommato usciti indenni dalla furia che gli è passata accanto ieri, come fosse stato un temporale un po’ più forte. I turisti entrano ed escono dalla basilica, calmi e curiosi, e si fermano a dare un’occhiata alle statuine di gesso del papa sulla bancarella montata proprio davanti alla macchia nerissima di asfalto ribollito dove ieri bruciava il blindato dei carabinieri. | Come sono le strade di Roma oggi. Chiara Beghelli passeggia per le vie dove ieri volavano i sanpietrini e si incendiavano le automobili. |
Domenica 8 febbraio a Londra si terrà la cerimonia di consegna dei premi BAFTA, i più importanti premi britannici per il cinema e la tv. Oltre alla locandina ufficiale dell’evento, l’illustratrice francese Malika Favre ha realizzato, in collaborazione con l’agenzia di design Human After All, i poster dei cinque film candidati al premio di miglior film: Birdman, Boyhood, Grand Budapest Hotel, The Imitation Game e La Teoria del Tutto, in uno stile che ricorda l’Art déco e le atmosfere dei film noir. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I poster dei film dei premi BAFTA. Li ha disegnati l'illustratrice francese Malika Favre con uno stile che ricorda l'Art déco e le atmosfere noir: ci sono Boyhood e Grand Budapest Hotel, tra gli altri. |
Da oltre una settimana nella politica italiana si parla sempre più spesso della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, un’istituzione europea che ha lo scopo di aiutare i paesi in difficoltà economica. La polemica contro la riforma è stata aperta da Matteo Salvini, leader della Lega, nonostante il processo di riforma sia iniziato e sia stato approvato mentre lui era al governo. È stata poi ripresa da Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, e da Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle. In sostanza, il MES viene accusato di essere un opprimente meccanismo burocratico europeo che limiterà la nostra libertà. A parte questo però, in pochi sembrano avere davvero capito di cosa si stia parlando. Che cos’è il MES oggi? Il Meccanismo Europeo di Stabilità (noto anche come MES e con l’acronimo del suo nome in inglese, ESM) è un’organizzazione intergovernativa dei paesi che condividono l’euro come moneta, e ha il compito di aiutare i paesi che si trovano in difficoltà economica. È una componente molto importante dell’unione monetaria: serve a mettere in comune il denaro di tutti e a utilizzarlo nel caso in cui uno stato membro si trovi in difficoltà, visto che – condividendo la stessa moneta – le difficoltà di un paese possono avere conseguenze anche sugli altri. Il MES venne creato nel settembre del 2012 e portò al superamento di altri due fondi creati in precedenza allo stesso scopo (EFSF ed EFSM). | Il MES, spiegato bene. Che cos'è il Meccanismo Europeo di Stabilità, in parole semplici, e perché se ne discute così tanto nella politica italiana. |
Martedì 27 maggio è stato ospite della trasmissione televisiva Ballarò Alfredo Ronzino, attivista del Movimento 5 Stelle e candidato (non eletto) alle elezioni europee nella circoscrizione Sud. Il suo intervento, in collegamento da Bari, è stato molto criticato dai sostenitori del Movimento (e un po’ preso in giro dagli altri). La senatrice del M5S Barbara Lezzi aveva scritto un post su Facebook in cui prendeva le distanze da Ronzino. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | La versione di Ronzino, il candidato del M5S ospite di Ballarò. Ha risposto su Facebook alle critiche dei sostenitori del M5S, dopo il suo intervento nella trasmissione televisiva. |
Il 27 gennaio del 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa superarono il cancello del campo di sterminio nazista di Auschwitz – quello con la scritta “Arbeit macht frei” – che era già stato evacuato. Quel giorno finì ufficialmente il più grande omicidio di massa della storia avvenuto in un unico luogo: è stato calcolato che ad Auschwitz sono morte più persone che in qualsiasi altro campo di concentramento nazista. Sui numeri non ci sono certezze, ma secondo i dati dell’US Holocaust Memorial Museum, le SS tedesche uccisero almeno 960 mila ebrei, 74 mila polacchi, 21 mila rom, 15 mila prigionieri di guerra sovietici e 10 mila persone di altre nazionalità. Oggi, 38 delegazioni provenienti da paesi di tutto il mondo partecipano alle commemorazioni del cosiddetto “Giorno della memoria”. Dopo l’invasione della Polonia da parte della Germania nel settembre del 1939 – che segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale – e dopo l’invasione dell’Unione Sovietica da parte dei tedeschi (giugno 1941), le SS iniziarono a mettere in pratica operazioni di eliminazione di massa di intere comunità di ebrei. Nel 1941 fu introdotto l’uso di camere a gas mobili montate su autocarri e i nazisti aprirono diversi campi di sterminio. Un ruolo fondamentale nella cosiddetta “soluzione finale” lo svolse il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Faceva parte di un complesso più grande che comprendeva anche il campo di sterminio di Birkenau e il campo di lavoro di Monowitz. Ad Auschwitz-Birkenau alla fine della primavera del 1943, funzionavano quattro camere a gas che utilizzavano la sostanza tossica nota come Zyklon B. | La liberazione di Auschwitz. Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell'Armata Rossa entrarono nel campo nazista: trovarono circa 7 mila prigionieri ed ebbero la conferma dell'uccisione di massa di centinaia di migliaia di persone. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Un uomo solo al comando della fanga. Da un mese Zoro scrive per il Venerdì. |
Molti osservatori e analisti, nonché semplici elettori, da giorni sostengono che questa campagna elettorale è stata particolarmente brutta e deprimente, tutto il contrario di quella “magnifica” che prevedeva Bruno Vespa (ma lui magari si è divertito). Tempi molto ravvicinati, onnipresenza televisiva dei candidati, pochissimi veri comizi, pochissime piazze (con l’eccezione di Beppe Grillo, bisogna dire), poche proposte concrete e quelle poche spesso impraticabili, come quella di Berlusconi sul rimborso dell’IMU. Ne risulta, tra le altre cose, anche una campagna elettorale poco fotografabile, a meno di non soffermarsi esclusivamente sui manifesti. Le immagini che seguono sono una raccolta di fotografie di campagne elettorali italiane precedenti a quella del 2013. Valgono come promemoria di storie e personaggi del passato, che oggi non esistono più, e ognuno decida se e in quali casi farsi prendere dalla nostalgia, ma anche di cose che non mancano oggi e non sono mai mancate, negli ultimi sessant’anni, nonostante grandi ed epocali cambiamenti nella comunicazione e nella politica: i manifesti elettorali. | Qui una volta era tutta campagna elettorale. Album fotografico di elezioni italiane passate, con cose che non ci sono più e altre che invece non sono cambiate. |
Questa settimana esce The Giver – Il mondo di Jonas, diretto da Phillip Noyce (Il collezionista di ossa), adattamento del romanzo fantascientifico distopico The Giver – Il donatore di Lois Lowry. Il film, interpretato tra gli altri da Meryl Streep, Jeff Bridges, Alexander Skarsgård e Katie Holmes, racconta la storia di una società del futuro estremamente organizzata a cui è stata rimossa ogni traccia della storia passata. Le due vie del destino – The Railway Man, di Jonathan Teplitzky e con protagonisti Colin Firth e Nicole Kidman, è l’adattamento dell’autobiografia omonima di Eric Lomax, sulla storia di un uomo che viene imprigionato dalle truppe giapponesi a Singapore durante la Seconda guerra mondiale e che molti anni dopo vive ancora l’incubo della sua prigionia. Frances Ha è un film del 2012 diretto da Noah Baumbach sul rapporto di amicizia di due ragazze a New York. Sex Tape – Finiti in rete è il secondo film diretto da Jake Kasdan dopo Bad Teacher – Una cattiva maestra, con gli stessi protagonisti Cameron Diaz e Jason Segel, su una coppia che gira un video porno che per errore finisce su internet. Senza nessuna pietà, di Michele Alhaique, racconta la storia di Mimmo (Pierfrancesco Favino), un muratore costretto a eseguire la riscossione di crediti dalle persone cui lo zio ha prestato denaro; le cose cambiano quando il protagonista incontra Tanya e tra i due nasce una relazione. Necropolis – La città dei morti, di John Erick Dowdle, è un horror su una squadra di esploratori che si avventura nelle catacombe sotto le strade di Parigi. | I film del weekend. Escono un film di fantascienza con Meryl Streep e Jeff Bridges e una commedia con Cameron Diaz, tra gli altri: tutti i trailer. |
È uscito per la casa editrice Baldini&Castoldi Snoopy Amici miei – I 74 personaggi dei Peanuts, a cura di Stefania Rumor, direttrice della rivista di fumetti Linus. Il libro raccoglie in ordine di apparizione i 74 personaggi della celebre striscia a fumetti disegnata da Charles Schulz, pubblicata dal 2 ottobre del 1950 al 13 febbraio del 2000 (e ancora adesso ogni giorno dal Post). Dopo i dieci personaggi piuttosto sconosciuti – come il papà di Snoopy, lo spasimante di Marcie e un bambino che di nome fa 5 95472 – della scorsa settimana, oggi ce ne sono altri dieci, tra cui il nonno di Woodstock, la prima ragazzina cha ha dato un bacio a Charlie Brown, e il primo proprietario di Snoopy. E soprattutto, la leggendaria ragazzina dai capelli rossi, e perché ce li ha di quel colore. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Altri 10 personaggi dei Peanuts che non conoscete. Chi ha dato il primo bacio a Charlie Brown? Quanti fratelli ha Snoopy? E la ragazzina dai capelli rossi è mai apparsa in una striscia?. |
Snap, la società che controlla l’applicazione Snapchat, ha terminato ieri il suo primo atteso giorno in borsa, ottenendo risultati superiori alle previsioni degli analisti. Le sue azioni hanno guadagnato il 44 per cento, passando dai 17 dollari del prezzo iniziale fissato dall’azienda a 24,48 dollari, determinato dall’alta richiesta da parte degli investitori. Per la borsa di Wall Street è stata una delle offerte pubbliche iniziali (IPO) di maggiore successo degli ultimi anni, considerato che la stessa Snap fino a qualche giorno fa aveva in programma di non superare i 16 dollari per azione come prezzo di partenza. La società, che esiste da 5 anni (il nome Snap è stato adottato lo scorso anno), ha ora un valore di mercato pari a 34 miliardi di dollari e nuove risorse economiche per investire sulla sua espansione. Gli analisti prevedono, però, che l’euforia dei primi giorni possa ridursi rapidamente, anche perché Snap deve ancora dimostrare di riuscire a produrre ricavi e di sostenere la concorrenza sempre più agguerrita di Facebook. – Come si usa Snapchat | L’ottimo primo giorno di Snap in borsa, spiegato semplice. A Wall Street la società che controlla Snapchat ha guadagnato il 44 per cento, ma ci sono molti dubbi su come potrà cavarsela passata l'euforia. |
Robin Ian MacDonald Dunbar è un antropologo ed evoluzionista britannico e sostiene da tempo che ogni essere umano può mantenere stabilmente relazioni sociali con al massimo 150 persone. Gli sviluppatori di Path, una specie di nuovo social network per elitisti, sono partiti dal numero di Dunbar per sviluppare il loro servizio online. A differenza degli altri social network come Facebook e Twitter, che basano parte del loro successo sulla possibilità di avere centinaia di amici da seguire, Path consente di avere al massimo 50 iscritti al proprio profilo. L’idea è quella di creare una rete ristretta di amici e parenti con i quali condividere le proprie attività e fotografie, mantenendo un maggior grado di privacy rispetto agli altri social network. Al momento Path può essere utilizzato tramite gli iPhone grazie a una applicazione, non ancora disponibile in Italia, ma i responsabili dell’iniziativa confidano di estendere presto il servizio ad altri smartphone e di renderlo pienamente accessibile anche attraverso il browser dei computer. | Path è un social network per elitisti. Ti obbliga a scegliere bene le tue amicizie: non ne puoi avere più di cinquanta. |
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