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Il 15 giugno 2015 l’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, ha pubblicato il rapporto sul Bilancio Demografico Nazionale relativo al 2014. Nel rapporto ci sono un po’ di dati riguardo la popolazione italiana e straniera residente in Italia: dati anagrafici, tassi di natalità, immigrazione e emigrazione. Questi sono i numeri più importanti e interessanti. 60 milioni Le persone che risiedono in Italia sono 60.795.612 al 31 dicembre 2014. Gli stranieri residenti sono più di 5 milioni, cioè l’8,2 per cento. | L’Italia in 10 cifre. Quanti siamo? Quanti sono gli stranieri? Qual è la regione più anziana? Quanti italiani hanno lasciato il paese nel 2014?. |
È morto a 70 anni Adelio Cogliati, autore o co-autore dei testi di molte canzoni italiane: in particolare dei Matia Bazar, di Anna Oxa, di Giorgia e di Eros Ramazzotti. Cogliati scrisse per Giorgia le parole di “Come saprei”, che nel 1995 vinse il Festival di Sanremo e per Eros Ramazzotti quelle di “Adesso Tu”, che vinse Sanremo del 1986. Cogliati viveva da molti anni a Calco, in provincia di Lecco. Ciao Adelio, sei stato fondamentale per me perché con te sono cresciuto umanamente. Non sei stato solo il “paroliere” di quasi tutte le nostre canzoni ma soprattutto un fratello maggiore. Ti vorrò sempre bene. Accompagnami ancora da lassù ?❤️ pic.twitter.com/x0MVNQTyXU | È morto il paroliere Adelio Cogliati, famoso per la sua collaborazione con Eros Ramazzotti. |
Venerdì 29 novembre, a partire dalle 21, si è tenuto su Sky Tg24 un confronto televisivo fra i tre candidati a segretario del Partito Democratico alle primarie dell’8 dicembre: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Il dibattito, condotto da Gianluca Semprini, era trasmesso in diretta dall’X Factor Arena, il grande teatro in cui viene registrato il programma X Factor alla periferia nordest di Milano. Secondo i pareri diffusi sulla serata, Civati ha fatto una buona impressione, Renzi ha sostenuto bene il suo ruolo di favorito, mentre Cuperlo è sembrato meno a suo agio nel format televisivo. Ma potete farvi un’idea voi stessi e confrontare il dibattito di venerdì con quello Bersani-Renzi di un anno fa (anche se allora era in ballo la guida del centrosinistra alle elezioni e non la carica di segretario). Il video integrale del dibattito | Il dibattito tra Renzi, Civati e Cuperlo. I video di tutta l'apprezzata serata in cui si sono confrontati i tre candidati alla segretaria del PD. |
il 7 agosto 1974 il funambolo francese Philippe Petit compì la sua impresa più famosa e spettacolare: passò da una torre all’altra del World Trade Center di New York (quelle distrutte negli attacchi dell’11 settembre 2001) camminando su un cavo sospeso a più di 400 metri di altezza. Su quell’impresa in seguito Petit scrisse un libro (Toccare le nuvole), da cui nel 2008 fu tratto un documentario (Man on Wire) che vinse moltissimi premi, tra cui un Oscar. Nel 2015, poi, il regista Robert Zemeckis (quello di Ritorno al futuro e Forrest Gump) ha girato il film The Walk, che racconta la storia di Petit – interpretato da Joseph Gordon-Levitt – e della traversata delle Torri Gemelle. Philippe Petit è nato in una famiglia piccolo borghese di Nemours, una cittadina a sud di Parigi, il 13 agosto del 1949. Fin dall’età di sei anni iniziò a imparare trucchi di magia e prestidigitazione, e poco più tardi anche a fare il giocoliere. Presto iniziò a esibirsi per le strade, davanti ai turisti. Nel frattempo, praticava anche attività come la pittura, la scultura, la scherma, il teatro e l’equitazione. A sedici anni scoprì la sua passione per il funambolismo, e prese ad addestrarsi da autodidatta: «Nel giro di un anno – ha raccontato – ho imparato a fare tutte le cose che si potevano fare su un filo». Queste attività non erano ben viste dal sistema scolastico: Petit fu cacciato da cinque scuole prima di compiere diciott’anni, anche perché derubava gli insegnanti, giocava a carte o si rifiutava di sostenere gli esami. Decise di girare il mondo e sopravvivere come artista di strada e commettendo piccoli furti («fuggivo dalla polizia col monociclo» e «spesso restituivo la refurtiva: mi interessava rubare per la bellezza di farlo»). Il suo interesse principale, però, rimase sempre il funambolismo: «essere un funambolo non è un mestiere, è un modo di vivere, ha raccontato una volta in un’intervista a Le Figaro. «Una traversata sul filo è una metafora della vita: c’è un inizio, una fine, un progresso, e se si fa un passo di lato, si muore. Il funambolo avvicina le cose destinate a restare lontane, è la sua dimensione mistica». | La storia di Philippe Petit, il funambolo che traversò le Torri Gemelle. Compì la sua impresa nel 1974, camminando su un filo sospeso a 400 metri di altezza. |
Nella puntata di mercoledì sera delle “Invasioni Barbariche”, il programma su La7 di Daria Bignardi, sono stati intervistati Mirco Soffritti e Patric Walton: sono sposati da sei anni e hanno tre gemelli di sei mesi avuti da una madre surrogata, Jasmine, con cui hanno mantenuto un rapporto molto stretto. Soffritti è italiano, di Ferrara, ma ha insegnato Economia all’università di Boston, Walton è americano, del Maine. Ora vivono a Madrid, ma la fecondazione in vitro è avvenuta negli Stati Uniti. Durante l’intervista hanno raccontato di come hanno deciso di avere dei figli attraverso fecondazione in vitro e madre surrogata, del loro rapporto con Jasmine, di come funziona la procedura e quanto costa, del carattere dei bambini e della loro vita di adesso, con tre figli. | La storia della coppia gay con tre gemelli, alle “Invasioni Barbariche”. Mirco Soffritti e Patric Walton hanno raccontato del loro rapporto con la madre surrogata dei loro figli, dei costi della procedura, e della vita da genitori. |
Il sindaco di Riace Domenico Lucano, il cui modello di accoglienza dei migranti è stato spesso raccontato come un’eccezione positiva in Italia, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Repubblica dice che le accuse contro Lucano sono favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Per Lucano è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Locri: il sindaco si trova dunque agli arresti domiciliari. Per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, è stato invece stabilito il divieto di dimora. L’ordinanza di custodia non riguarda la gestione dei fondi dati al comune per la gestione dei richiedenti asilo, anche se l’indagine iniziale aveva quell’obiettivo. L’operazione in cui Lucano è stato coinvolto si chiama “Xenia” e la misura cautelare, si dice nel comunicato stampa della procura della Repubblica del tribunale di Locri, «rappresenta l’epilogo di approfondite indagini (…) svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria al comune di Riace per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico». In corso di indagine è emerso che Lucano, si dice nel comunicato, avrebbe organizzato dei “matrimoni di convenienza” tra cittadini italiani e donne straniere per consentire la permanenza di queste ultime sul territorio: sono state infatti raccolte delle prove che hanno permesso di dimostrare come il sindaco e la compagna «avessero architettato degli espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci, volti ad aggirare la disciplina prevista dalle norme nazionali per ottenere l’ingresso in Italia». | Il sindaco di Riace è stato arrestato. Domenico Lucano, elogiato da molti per il suo modello di accoglienza dei migranti, è agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. |
Dylan Marron ha 27 anni, è originario del Venezuela, è cresciuto a New York e il mese scorso ha avviato un progetto per raccontare il problema della rappresentazione della diversità nei film prodotti a Hollywood. Marron ha creato una serie di video in cui riduce alcuni film molto popolari e di successo alle parole pronunciate da un attore o da un’attrice non bianchi. Il problema viene discusso da tempo per quanto riguarda le donne ed era stato posto anche durante le ultime nomination agli Oscar, quando non era stato scelto nessun attore nero o regista donna, generando riflessioni e critiche sul fallimento di Hollywood nell’includere le cosiddette minoranze. – Moonrise Kingdom (Una fuga d’amore), film del 2012 diretto da Wes Anderson. Se si riduce “Moonrise Kingdom” alle singole parole pronunciate da una persona non bianca, il film dura 10 secondi. | I film di Hollywood pieni di persone bianche. Per esempio: quanto dura "Moonrise Kingdom" se si prendono solo le scene in cui parlano attori o attrici non bianchi? Circa 10 secondi. |
Il nuovo servizio Apple News+ presentato da Apple all’inizio della settimana, in un evento speciale organizzato nella sua sede di Cupertino (California), per ora non ha raccolto molti commenti positivi. Il sistema vorrebbe essere una specie di “Netflix dei giornali”, ma a causa delle poche adesioni al progetto da parte dei quotidiani per il momento ha mancato la promessa, con un’offerta orientata verso le riviste più che i giornali e i siti d’informazione. Apple News+ per ora è disponibile solamente negli Stati Uniti e in Canada e dovrebbe essere diffuso in altri paesi entro la fine dell’anno, con reazioni degli editori che saranno probabilmente paragonabili a quelle ottenute finora nel Nordamerica. Un abbonamento per molti abbonamenti Il nuovo servizio è un’evoluzione dell’applicazione gratuita “News”, che esiste da diverso tempo: negli Stati Uniti (e in pochi altri paesi) dà la possibilità di accedere a una selezione di articoli, messi insieme dagli algoritmi di Apple e dalle persone che lavorano al prodotto, mentre in Italia e altri paesi è limitato alla segnalazione di pochi articoli, senza la possibilità di accedere a un’applicazione vera e propria. Apple News+ è stata pensata per semplificare l’accesso ai contenuti a pagamento, senza che ci si debba abbonare a più testate, creando ogni volta nuovi account. Apple offre la possibilità di abbonarsi al suo News+ spendendo poco meno di 10 dollari al mese, con il libero accesso ai contenuti di 300 pubblicazioni, tra riviste e giornali. | Apple News+ è una promessa mancata. Vorrebbe essere il "Netflix dei giornali", ma la nuova app a pagamento per ora ha soprattutto riviste e sta ricevendo diverse critiche. |
È morto Marco Dimitri, capo della setta dei cosiddetti “Bambini di Satana”, negli anni Novanta al centro di un lungo caso mediatico e giudiziario. Dimitri è morto a Bologna nel giorno del suo 58mo compleanno. Le cause della morte non sono note. Dimitri passò oltre un anno in carcere tra il 1996 e il 1997 dopo essere stato accusato di profanazione di tombe, violenze sessuali su un bambino di due anni e stupro di due minorenni. Dimitri si disse sempre innocente e insieme agli altri imputati del caso — gli altri membri della setta — fu assolto dalle accuse in tutti i gradi di giudizio: per il periodo trascorso in carcere preventivo ottenne un risarcimento di centomila euro. L’unica condanna che ricevette fu per irregolarità fiscali riscontrate nel corso delle indagini nei bilanci della setta che gestiva. | È morto Marco Dimitri, famoso negli anni Novanta come capo della setta dei “Bambini di Satana”. |
Dario Di Vico sul Corriere della Sera di oggi mette in fila una serie di dati molto preoccupanti sulle condizioni dell’economia italiana, che vanno molto oltre la semplice “congiuntura internazionale” e danno molta concretezza al ridimensionatissimo dato della crescita italiana prevista per il 2019. Ci sono dei momenti in cui si sente la necessità di ascoltare la voce di una Cassandra. E oggi è indispensabile richiamare tutti a un esame più approfondito (e severo) dei dati dell’economia reale che via via affluiscono. Solo per limitarsi a quanto abbiamo saputo nella giornata di ieri, l’Istat ci ha informato che il fatturato industriale in dicembre è crollato del 3,5% se paragonato al mese precedente e del 7,3% rispetto allo stesso mese del ‘17. E Unioncamere Veneto ha reso noti numeri ancor più desolanti: nei prossimi tre mesi si attende un calo della produzione dell’11%, degli ordinativi interni del 13,1% e del fatturato del 7,3%. Se poi riavvolgiamo di qualche giorno il nastro spicca la previsione di Prometeia per il Pil 2019: un misero +0,1. Per arricchire la fenomenologia conviene dare un’occhiata al lavoro e allora non si può tacere come la quantità degli esuberi segnalati dalle nuove crisi aziendali sia di svariate centinaia di unità. | Siamo messi molto male. Lo dicono i numeri esposti oggi sul Corriere, intanto che il governo si occupa d’altro. |
Il governo italiano e la multinazionale indiana ArcelorMittal stanno continuando a trattare sul futuro dell’ex ILVA e sembrano più vicini a un qualche tipo di accordo. Domenica diversi quotidiani hanno scritto che ArcelorMittal sarebbe disposta a pagare fino a un miliardo di euro al governo italiano pur di rescindere il contratto che la obbliga ad acquistare l’acciaieria entro due anni. Oggi i giornali parlano anche di piani alternativi che invece continuano a prevedere un ruolo per la multinazionale indiana, ma che includono anche l’ingresso di aziende pubbliche e persino quello di capitali cinesi, così da garantire la produzione e l’occupazione generata dall’ex ILVA. Quest’ultima fase della lunghissima vicenda industriale dello stabilimento dura oramai da più di un mese, da quando lo scorso novembre ArcelorMittal ha annunciato la sua intenzione di abbandonare ILVA, che un anno prima si era impegnata ad acquistare entro il 2021. La multinazionale indiana sostiene che il mercato dell’acciaio sia talmente peggiorato nell’ultimo anno che proseguire l’attività rappresenta una perdita troppo grossa. Inoltre, sostiene di non poter rispettare le richiesta fatte dalle magistratura di Taranto per migliorare la sicurezza dell’impianto e di non poter rispettare il contratto di acquisto senza lo scudo penale per i suoi manager (rimosso in seguito a una complicata vicenda politica). | Le trattative sull’ex ILVA proseguono. E si discute anche delle condizioni alle quali la multinazionale indiana potrebbe andarsene da Taranto senza (quasi) problemi. |
Burger King è la seconda più grande catena di fast food al mondo, e ultimamente non se la passa bene. L’azienda non ha ancora pubblicato le previsioni economiche per il 2011, ma ha parlato ieri del possibile impatto negativo che l’impasse economica di questi mesi sta avendo sulle catene di ristoranti. Eppure il principale rivale, McDonald’s, non sta subendo gli stessi effetti dalla crisi, ma anzi ha aumentato considerevolmente il volume delle vendite. Già lo scorso anno l’azienda aveva chiuso il quarto trimestre con un profitto di 49 milioni di dollari contro i 59 milioni dell’anno precedente, ma quest’anno le cose sembrano andare ancora peggio: alcune delle iniziative commerciali, come quella di offrire nei ristoranti degli Stati Uniti un doppio cheeseburger a un dollaro, sono terminate e le vendite ne subiranno certamente le conseguenze. Burger King spera nel calo del prezzo delle materie prime, in particolare quello della carne bovina. | I guai di Burger King. La catena di fast food è in crisi, mentre i rivali di McDonald's prosperano: e la colpa è dei troppi clienti fra i giovani maschi. |
Facebook ha una nuova strategia per raggiungere i 700 milioni di persone che hanno accesso a internet in Cina, dove il social network è bloccato da anni per volere del governo: ha diffuso una app di condivisione di fotografie attraverso una società cinese che apparentemente non è legata a Facebook. Lo ha raccontato una fonte anonima a conoscenza dei piani dell’azienda al New York Times. La app si chiama Colorful Balloons, ed è praticamente identica a Moments, la app di Facebook per condividere e organizzare le fotografie presenti sul proprio smartphone con amici stretti e parenti, in modo privato. È la prima volta che una grande azienda straniera diffonde una app in Cina in modo anonimo e usando un sotterfugio: come scrive il New York Times, è una strategia che «mostra la disperazione e la frustrazione delle aziende di tecnologia globali che vorrebbero fare breccia nel più grande mercato online del mondo». Gli utenti di internet in Cina non sono soltanto moltissimi – e potenzialmente potrebbero diventare molti di più di quelli attuali, visto che il paese ha quasi 1,4 miliardi di abitanti – ma spendono anche molto facendo acquisti online: 750 miliardi di dollari (cioè 637 miliardi di euro) all’anno. | Facebook ha diffuso una sua app in Cina, facendo finta di niente. Lo scrive il New York Times: è un'app per condividere foto apparentemente indipendente, per aggirare il blocco nel paese. |
È stata presentata questa mattina la lista dei film che parteciperanno alla 72esima edizione del Festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio. In questa edizione la giuria che assegnerà i premi più importanti, compresa la Palma d’oro, sarà presieduta dal regista Alejandro G. Iñárritu, dopo che l’anno scorso la presidente era stata l’attrice Cate Blanchett. Il manifesto della 72esima edizione del Festival di Cannes è un omaggio alla regista Agnès Varda, morta il 29 marzo. Nell’edizione del 2018 la Palma d’oro fu assegnata al film giapponese Un affare di famiglia. Il film di apertura del festival sarà The Dead Don’t Die di Jim Jarmush e durante il festival sarà presentato, fuori concorso, il film Rocketman, su Elton John. Tra i registi più famosi con un film in concorso per la Palma d’oro ci sono Pedro Almodovar, Xavier Dolan, Ken Loach e Terrence Malick. In concorso ci sarà anche il film italiano Il traditore: è diretto da Marco Bellocchio e Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta. | La lista dei film in concorso al Festival di Cannes 2019. Ci sono film di Pedro Almodovar, Xavier Dolan, Ken Loach e Terrence Malick, e anche il film italiano "Il traditore", diretto da Marco Bellocchio. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. David Crosby si è preso un po' di insulti online per avere risposto "meh" (che è come da vent'anni gli americani dicono "bah") alla richiesta di un parere su Eddie Van Halen, che era morto la settimana scorsa. Poi Crosby si è scusato e ha detto che non ricordava della sua morte. Purtroppo l'ho scoperto anch'io solo ieri sera, grazie a uno di voi, che c'è un concerto trasmesso online dei Divine Comedy al Barbican di Londra (posto stupendo di brutalismo inglese) stasera, e faccio in tempo a dirvelo che è già cominciato. Lo scrittore americano Don Winslow ha fatto un video contro Donald Trump in arrivo in Pennsylvania, usando The streets of Philadelphia di Bruce Springsteen. Matt Berninger sta facendo un po' di tutto in promozione del suo disco che esce dopodomani, compreso mostrare i suoi dischi a casa sua, cominciando da uno di cui parlammo. E soprattutto, chetticredi? Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Catherine Wheel. Sulle cose che è meglio dire prima che sia troppo tardi. |
Giovedì la Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia governativa indipendente che regola il sistema delle comunicazioni negli Stati Uniti, ha approvato una nuova serie di regole per tutelare la net neutrality (“neutralità della rete”), cioè il principio secondo cui tutto il traffico su Internet deve essere trattato allo stesso modo, senza penalizzazioni o corsie preferenziali. Il voto di ieri era molto atteso perché negli ultimi mesi alcuni membri della FCC avevano ipotizzato che al concetto generale di net neutrality potessero essere applicate diverse eccezioni, che di fatto avrebbero reso molto meno equa la gestione dei dati che circolano online: per essere più concreti, avrebbero potuto stabilire che alcuni siti o servizi potessero avere connessioni più veloci di altre, o che alcuni provider potessero offrire la connessione internet a “pacchetti” (news, sport, intrattenimento, etc) invece che una connessione internet generica valida per tutti i siti e i servizi. Alla fine le nuove tutele per il trattamento paritario dei dati hanno ottenuto 3 voti a favore contro 2, con il sollievo di milioni di persone e di molte aziende di Internet che hanno portato avanti una campagna a favore della net neutrality, appoggiata anche dal presidente statunitense Barack Obama. In breve | Perché la decisione sulla “net neutrality” è importante. Dopo grande dibattito in America sono state decise nuove regole per l'equa trasmissione dei dati online: perché con tutte le connessioni si possa accedere a tutta Internet, insomma. |
I guai del Movimento 5 Stelle a Roma e della sindaca Virginia Raggi, che vanno avanti praticamente dal momento delle elezioni, continuano a ingarbugliarsi e diventare più grossi, complicati e intrecciati: ormai sono guai del partito e della città insieme. Dopo le cinque dimissioni in un giorno della settimana scorsa, tra assessori e importanti dirigenti del comune, che il Movimento 5 Stelle non ha spiegato ma su cui ha molto litigato, lunedì 5 settembre Virginia Raggi e l’assessore di Roma all’Ambiente, Paola Muraro, sono state ascoltate dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie. Le principali novità venute fuori dal colloquio riguardano la gestione delle comunicazioni sull’indagine in cui è coinvolta Muraro per traffico illecito di rifiuti, abuso d’ufficio e truffa. Muraro e Raggi hanno detto che sapevano dell’indagine – o comunque che in procura c’era un fascicolo che riguardava Muraro – dallo scorso luglio. L’iscrizione di Muraro nel registro degli indagati era invece avvenuta il 21 aprile, quando Muraro era consulente di AMA, l’azienda che gestisce i rifiuti di Roma. Muraro è stata nominata assessore il 7 luglio, tra molte polemiche proprio per via del suo precedente ruolo in AMA. Alcune settimane dopo la nomina Muraro aveva chiesto per due volte l’accesso agli atti, che però le era stato negato dalla procura e poi autoriazzato il 18 luglio. Non è ancora chiaro se, al momento della nomina di Muraro ad assessore, Raggi sapeva che fosse indagata. | Cosa abbiamo capito del caso Raggi-Muraro. Poco, anche perché le persone coinvolte si contraddicono e smentiscono a vicenda: ma ora sappiamo che un'assessore di Roma è indagata e che Virginia Raggi lo sa da luglio. |
La Commissione Giustizia della Camera in queste ore sta esaminando il disegno di legge sulle intercettazioni, quello che tra le altre cose contiene la discussa norma che imporrebbe a tutti i siti online l’obbligo di rettifica. Il confronto è difficile e particolarmente teso, ma anche in seguito alle grandi proteste di questi giorni online – con la versione italiana di Wikipedia che è arrivata a sospendere le pubblicazioni – in Commissione è stato trovato un accordo per superare l’ostacolo dell’obbligo di rettifica. All’unanimità con il parere favorevole del governo, è stata approvata una modifica che distingue tra testate giornalistiche online e siti dei singoli cittadini. Solamente i primi avranno l’obbligo di rettifica entro due giorni dalla pubblicazione dei contenuti controversi, mentre per gli altri – ovvero i blog – non ci saranno obblighi particolari se non quelli già previsti dalla legge e legati, per esempio, alla diffamazione. Per testate giornalistiche online si intendono quelle registrate presso i tribunali e con un direttore responsabile. | L’accordo che cancella l’obbligo di rettifica per i blog. È stato trovato in Commissione Giustizia: ci sarà una distinzione tra testate registrate e semplici siti web. |
Sorrisi, facce serie e concentrate, inchini, applausi, accessori bizzarri e le vere protagoniste, le passerelle: le foto della settimana della moda dedicata alle collezioni maschili a Milano sono la solita via di mezzo tra un circo e un’immersione in apnea, attraversato dalla percezione di un grandissimo business, di una serie di rituali routinari, di una crisi che arriva anche in un mondo in cui la frase fatta “crisi è sinonimo di opportunità” non viene mai pronunciata, di una cura estetica straordinaria e straordinariamente artificiale. Le sfilate si sono tenute dal 12 al 15 gennaio, sono state organizzate dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, hanno attirato quasi 10 mila operatori del settore e 400 giornalisti accreditati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La moda a Milano. Le foto più belle scattate intorno alle passerelle durante la settimana dedicata alle collezioni maschili. |
La compagnia di bandiera britannica British Airways ha annunciato che smetterà di usare tutti i suoi 31 Boeing 747 «con effetto immediato» a causa delle ripercussioni dell’epidemia di COVID-19 sul traffico aereo. Un portavoce di British Airways ha detto a BBC: «È improbabile che la nostra magnifica “regina dei cieli” [uno dei soprannomi dei 747, ndr] farà di nuovo dei voli commerciali per British Airways». La compagnia aerea aveva già in programma di dismettere l’uso dei 747 entro il 2024: altri modelli di aerei, più recenti, sono più efficienti per il consumo di carburante. Da un anno, dopo più di cinquant’anni, Boeing ha smesso di produrli. Attualmente circa il 10 per cento dell’intera flotta di British Airways è fatto da 747 e la compagnia aerea è quella che ne usava di più al mondo. | British Airways smetterà di usare tutti i suoi Boeing 747 per le conseguenze dell’epidemia di COVID-19. |
“Sarà la storia a dire se abbiamo fatto una cazzata”, così stamani intorno alle 11.30, da un piccolo megafono bianco. Di seguito circa centocinquanta persone, tante facce nuove, tra cui molti bambini in compagnia dei genitori, sono entrate all’interno di un grattacielo di 32 piani, abbandonato da una quindicina d’anni, precedentemente sede della Banca Popolare di Milano e attualmente commissariato al gruppo di Salvatore Ligresti. Lo stabile – un’imponente architettura razionalista inaugurata nel ’53, in buone condizioni e bonificata dall’amianto nel 2008 – si trova a Milano in via Galvani 40, angolo via Fara, proprio in mezzo tra il Pirellone e il nuovo palazzo della Regione Lombardia, molto vicino alla stazione centrale. Intorno i grattacieli quasi ultimati della zona Garibaldi. | L’occupazione della Torre Galfa a Milano. Un gruppo di studenti e di artisti è entrato questa mattina in un grattacielo di 32 piani, abbandonato da più di dieci anni: le foto. |
Il decreto legge cosiddetto “Cura-Italia” prevede che a una serie di lavoratori autonomi e partite IVA venga corrisposto un bonus da 600 euro per il mese di marzo, a integrazione o sostituzione dei mancati guadagni causati dalla pandemia da coronavirus e dalle misure prese per contenerla. Il bonus è una delle principali misure previste nel decreto approvato dal governo per affrontare la pandemia da coronavirus e le sue conseguenze economiche (qui trovate il testo completo del decreto). L’articolo 27 è quello dedicato alle indennità che spettano alle partite IVA, e stabilisce che i liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) attivi alla medesima data iscritti alla gestione separata dell’INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro, per un limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. | Come funziona il bonus per le partite IVA. Diverse tipologie di lavoratori autonomi – ma non tutte – riceveranno a marzo un bonus da 600 euro: quello che bisogna sapere. |
Un modello funzionante di Apple-I, il primo computer a essere realizzato dalla famosa azienda statunitense, è stato venduto per 375mila dollari nel corso di un’asta organizzata a Boston (Massachusetts). Si stima che al mondo esistano ancora poco meno di un centinaio di Apple-I, ma quelli funzionanti sono solamente una manciata. Il computer fu assemblato da Steve Wozniak, su indicazione di Steve Jobs che aveva intravisto le opportunità commerciali del nuovo prodotto. Apple-I fu messo in vendita nel 1976 al prezzo di 666,66 dollari dell’epoca, quasi 3mila dollari di oggi. Wozniak e Jobs ne vendettero circa 200 nel loro primo anno di attività, grazie a un accordo con un rivenditore di Palo Alto, in California, dove ancora oggi Apple ha la sua sede. | Un computer Apple-I funzionante è stato venduto all’asta per 375mila dollari. |
Quella di mercoledì 14 agosto è stata una giornata molto negativa per le borse di tutto il mondo. Il Dow Jones, l’indice che comprende i principali 30 titoli della borsa statunitense, ha perso il 3 per cento del suo valore, il declino peggiore dell’anno. Hanno chiuso in netto calo anche i principali indici delle borse europee, e i giornali economici segnalano che giovedì mattina anche le borse asiatiche stanno andando male. Come accade spesso in questi casi, la crisi è stata causata da una combinazione di fattori diversi. Il problema è che secondo diversi economisti i fattori che hanno provocato il declino delle borse sono anche dei segnali allarmanti sul medio-breve termine: «è come se stessimo iniziando a vedere una versione da manuale di un periodo di pre-recessione», ha detto al Wall Street Journal l’amministratore delegato di un’importante azienda americana di energia. | Cos’è successo ieri alle borse. I principali indici di tutto il mondo hanno subito bruschi cali: c'entrano la Cina, la Germania e gli Stati Uniti, e qualcuno parla di "pre-recessione". |
Ieri Lucia Annunziata ha intervistato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante la trasmissione che conduce su Rai Tre, “Mezz’ora in più”, e gli ha rivolto una domanda sulle accuse e gli insulti del Movimento 5 Stelle ai giornalisti, definiti il giorno prima «pennivendoli e puttane» da Alessandro Di Battista e «infami sciacalli» da Luigi Di Maio, dopo l’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi: «Io come giornalista, sarei definita da lei più una pennivendola o più una puttana?» | La domanda di Lucia Annunziata al ministro Bonafede sui giornalisti «pennivendoli» e «puttane». Cioè le parole usate da Di Maio e Di Battista dopo l’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 4.458 nuovi casi di contagio da coronavirus e 22 decessi, per un totale di 338.398 casi e 36.083 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 4.283 (164 in più rispetto a ieri), di cui 358 nei reparti di terapia intensiva (21 in più di ieri). Sono stati inoltre analizzati 128.098 tamponi e testate 68.985 persone: è risultato positivo un tampone ogni 29. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Campania (757). Seguono Lombardia (683), Veneto (491), Lazio (359), Toscana (339), Piemonte (336), Sicilia (259), Puglia (248), Emilia-Romagna (184) e Liguria (152). | I dati sul coronavirus di oggi, giovedì 8 ottobre. |
«Quando aprimmo il ristorante la prima volta decidemmo di voler esplorare i confini di questa regione, mettendo da parte i grandi ingredienti del resto del mondo. Lo feci per essere sicuro che scoprissimo completamente le stagioni e la varietà dei loro prodotti. Ero certo che se avessimo potuto contare sulle solite opzioni non avremmo mai fatto progressi o scoperto cose nuove. Il seme della nostra creatività stava nel limitarci». Le cose non sono cambiate da questa intervista del 2013 dello chef René Redzepi, tra i più famosi e influenti degli ultimi anni nell’alta cucina, che il 16 febbraio scorso ha riaperto il Noma, la nuova sede del ristorante di Copenaghen per cui è celebre. | Come si mangia al nuovo Noma. Ha aperto a Copenaghen la nuova sede di uno dei ristoranti più famosi al mondo: dove si trova, cosa c'è nel menu, quanto costa, che dicono i critici. |
Il Ministero dell’Economia ha pubblicato sul suo sito i dati sulla riscossione dell’IMU nelle diverse province, che vedono le cifre principali raccolte naturalmente nelle città più grandi. Questo è invece l’elenco ordinato col criterio delle cifre versate in rapporto alla popolazione di ogni provincia: criterio genericamente indicativo, ma si tengano in considerazione le caratteristiche della tassa, legata alle proprietà immobiliari e non ai residenti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Chi ha pagato più IMU. La classifica dei versamenti della tassa per province: ad Aosta 348 euro per abitante, a Crotone si è pagato un quinto. |
Il Partito Democratico di Milano ha diffuso le regole delle elezioni primarie per la carica di candidato del centrosinistra a sindaco di Milano. Le primarie si svolgeranno sabato 6 e domenica 7 febbraio in circa 150 seggi allestiti appositamente in tutta Milano. Il vincitore delle primarie – vince chi ottiene anche un solo voto in più degli altri candidati – sarà sostenuto dai principali partiti di centrosinistra alle prossime elezioni comunali, che si terranno in una data ancora non precisata ma compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno 2016. Per ora i candidati sono tre: l’ex amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala, l’attuale vicesindaco Francesca Balzani e l’assessore al Welfare in carica, Pierfrancesco Majorino. Eventuali altre candidature possono essere presentate fino al 12 gennaio. Chi, come, quando Potranno votare tutti i residenti nel Comune di Milano che avranno compiuto almeno 16 anni entro la data delle elezioni amministrative, anche gli stranieri che hanno un permesso di soggiorno. Per votare non sarà necessario portare con sé la tessera elettorale, ma solo un documento di identità. Il PD si è impegnato ad allestire 150 seggi in sedi locali del partito e locali affittati per l’occasione: domenica 7 saranno aperti tutti e 150 i seggi dalle 8 alle 20. Sabato sarà aperto un solo seggio in ciascuna delle 9 Zone di Milano, dalle 8 alle 18. Si potrà esprimere la propria preferenza per un solo candidato, e non ci saranno liste o partiti ad essi collegati. | Le regole delle primarie di Milano. Sono state presentate ieri dal PD: si vota il 6 e il 7 febbraio, si potrà precompilare un modulo per saltare la fila ai seggi e per votare sarà necessario versare 2 euro. |
Durante un’assemblea di Coldiretti, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha detto che l’attuale maggioranza non ratificherà il CETA, un importante accordo commerciale tra Canada e Unione Europea che era stato approvato nel 2017 dal Parlamento europeo, ma che deve ancora passare per il voto dei parlamenti dei singoli stati membri dell’Unione Europea. Le parole di Di Maio hanno generato qualche preoccupazione, perché il CETA è uno dei più grandi accordi commerciali in cui sia coinvolta l’Unione Europea, e perché non è del tutto chiaro quali sarebbero le conseguenze di una mancata approvazione italiana, sia a livello nazionale che a livello europeo. «Il CETA dovrà arrivare in aula per la ratifica e questa maggioranza lo respingerà» ha detto Di Maio, facendo poi una precisazione che è stata piuttosto criticata: «Se anche uno solo dei funzionari italiani che rappresentano l’Italia all’estero continuerà a difendere trattati scellerati come il CETA, sarà rimosso». Al di là delle minacce di Di Maio, è utile un breve ripasso per capire cos’è il CETA e perché la maggioranza non lo vuole approvare. | Perché si riparla del CETA. Luigi Di Maio dice che il parlamento non ratificherà l'importante accordo commerciale tra Europa e Canada: cosa significa?. |
In molte città italiane ed europee, alzando gli occhi al cielo in questo periodo dell’anno, di mattina e di sera, può capitare di vedere un gran numero di piccoli uccelli volare in gruppo, disegnando complesse coreografie aeree: sono gli storni, o Sturnus vulgaris secondo la denominazione scientifica, piccoli uccelli migratori di cui esistono tra i 200 e 100 milioni di esemplari nel mondo, in Italia sono tra uno e quattro milioni a seconda delle stime. Nelle città del nord Italia tendenzialmente passano per migrare più a sud, mentre a Roma e in altre località del centro e del sud vivono per tutto l’anno. D’inverno comunque ce ne sono di più, perché la popolazione residente viene raggiunta da stormi che provengono dall’Europa settentrionale e orientale, e si pensa che in generale il loro numero in Italia stia aumentando. Che animali sono gli storni Gli storni sono lunghi circa 20 centimetri e hanno le penne perlopiù nere, vagamente iridescenti; quando li si guarda da vicino, d’inverno, si possono notare piccole macchie bianche sul piumaggio che d’estate non ci sono. Quelli con le penne un po’ più marroncine sono gli esemplari più giovani, mentre non ci sono praticamente differenze tra femmine e maschi. Le zampe sono rosa, mentre il becco è nero d’inverno e giallo d’estate. Le uova invece sono azzurrine. Si accoppiano due volte all’anno, in primavera e in estate. | Perché gli storni amano le città. Tutto sui piccoli uccelli neri che in questo periodo dell'anno vediamo fare complesse coreografie aeree. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 386 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 247.158. I morti totali registrati sono 35.132, 3 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 47 (9 in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 748 (17 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 33.396, per un totale di più di 4 milioni. Il maggior numero di casi di contagi oggi è stato accertato in Veneto: 112. Seguono Lombardia (88), Sicilia (39), Emilia-Romagna (35) e Lazio (18). Le regioni in cui non sono stati registrati nuovi positivi sono cinque: Umbria, Basilicata, Sardegna, Valle d’Aosta e Molise, mentre le province con più casi oggi sono Treviso (82), Agrigento (28), Bergamo (17), Brescia (17), Roma (16), Milano (15) e Venezia (15). | Le notizie di giovedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 386 nuovi casi, decine tra i migranti e il personale di un centro di accoglienza in provincia di Treviso. |
Oink è stato un sito e tracker di BitTorrent britannico fondato nel 2004 e chiuso nel 2007, che faceva sì che gli utenti potessero scambiarsi musica sfruttando i torrent, un sistema che permette la rapida ed efficace condivisione di file online. I file erano scambiati tramite “peer-to-peer”, ovvero in modo paritario e reciproco tra più utenti: era necessario però un host, un server centrale che gestisse e organizzasse gli scambi. Oink – conosciuto anche come Oink’s Pink Palace – si affermò in quegli anni come uno dei più grandi, usati e conosciuti siti per la condivisione di file, soprattutto musicali. A Oink si poteva accedere solo su invito e per poterci restare e scaricare file era necessario caricare costantemente file musicali, meglio se molto nuovi o molto rari. Oink arrivò ad avere circa 180mila membri, ma nel 2007 fu chiuso per pirateria musicale e il suo fondatore, Alan Ellis, divenne il primo cittadino britannico a essere accusato per la condivisione illegale di musica. Alan Ellis creò Oink quando aveva poco più di 20 anni ed era ancora uno studente d’informatica. Nato a Leeds e cresciuto a Manchester, Ellis si era poi spostato a Middlesbrough, nel nord est dell’Inghilterra, per studiare all’università di Teesside. La vicenda di Ellis è raccontata nel dettaglio nel libro How Music Got Free, di Stephen Witt, che sarà pubblicato in inglese dal 18 giugno. Il Guardian ha pubblicato alcuni giorni fa un estratto del libro, in cui l’autore spiega che Ellis trovò che le cose che venivano insegnate a Teesside erano “il corrispettivo del latino e del greco antico per quanto riguarda la programmazione”: cose lontane e secondo lui poco utili. Ellis decise allora di imparare da sé a usare codici e linguaggi informatici più moderni e il 30 maggio 2004 creò Oink. | La storia di Oink. Cosa è stato il più grande e famoso sito di condivisione di file musicali dopo Napster, chiuso nel 2007 per pirateria online. |
Google sta avvisando alcuni utenti che utilizzano Google Foto, il servizio per salvare foto e video online, di aver inviato per errore alcuni video privati agli utenti sbagliati. L’errore è avvenuto tra il 21 e il 25 novembre 2019 a causa di un malfunzionamento del servizio che permette di scaricare i file presenti su Google Foto. Google ha detto che alcuni utenti hanno ricevuto i video di qualcun altro, specificando però che l’errore non ha riguardato le foto. Il malfunzionamento di Google Foto ha coinvolto lo 0,01 per cento di tutti gli utenti del servizio, che sono più di un miliardo in tutto il mondo. Google ha rilasciato anche un commento al sito 9to5Google scusandosi con gli utenti coinvolti e dicendo di aver risolto il problema e di aver condotto un’analisi approfondita per evitare che un episodio del genere accada ancora. | Google ha inviato per errore agli utenti sbagliati alcuni video privati salvati in Google Foto. |
La casa editrice HarperCollins Italia ha acquistato i diritti per la pubblicazione in Italia di otto nuovi romanzi dello scrittore Wilbur Smith: il primo uscirà nell’autunno nel 2018, poi due ogni anno. L’accordo è stato concluso dall’amministratore delegato Laura Donnini con la casa editrice inglese Bonnier Zaffre, che detiene i diritti delle opere di Smith in tutte le lingue, e mostra l’intenzione di HarperCollins italiana di arricchire il proprio catalogo di narrativa internazionale. Dal 1980 Wilbur Smith – che ha 84 anni, è nato nell’attuale Zambia ed è uno degli scrittori più famosi al mondo – pubblicava con Longanesi, con cui aveva venduto più di 26 milioni di copie: «Smith non ha deciso di lasciare il vecchio editore perché scontento. Aveva solo voglia di rinnovamento», ha precisato Donnini in un’intervista al Corriere della Sera. Smith è autore di molti bestseller internazionali a partire da Il destino del leone del 1964, è stato tradotto in 25 lingue e ha venduto 130 milioni di copie in tutto il mondo. Donnini è a capo di HarperCollins Italia dal febbraio 2017, dopo aver lavorato come amministratore delegato di Rcs Libri, incarico che aveva lasciato in seguito all’acquisizione di Rizzoli da parte di Mondadori. Si occupa di editoria dal 2001, iniziando nella casa editrice Harlequin Italia, che nel 2015 venne venduta da Mondadori a HarperCollins Publishers che ne fece la sua filiale italiana: inizialmente controllava le collane di romanzi rosa Harmony e HM, poi ha inserito titoli stranieri già pubblicati da HarperCollins e autori italiani di fiction e di non fiction. In quanto a Donnini, nel 2008 divenne amministratore delegato di Piemme, nel 2011 direttore generale di Mondadori Libri e poi nel 2013 arrivò a Rcs Libri. | Wilbur Smith pubblicherà otto libri con HarperCollins Italia. Il primo uscirà nel 2018, poi due all'anno: dal 1980 a ora i suoi libri erano usciti per Longanesi. |
Il 3 febbraio esce il nuovo disco di Bob Dylan. Si chiama “Shadows in the Night” ed è interamente composto da canzoni che furono portate al successo da Frank Sinatra. La prima canzone tratta da “Shadows in the Night” è “Stay with me”, che uscì nella versione di Sinatra nel 1964, e nella versione originale aveva un accompagnamento orchestrale. La versione di Bob Dylan, diffusa oggi online, è più semplice: | La nuova canzone di Bob Dylan: “Stay with me”. È una cover di Frank Sinatra, come tutte le canzoni che compongono il suo nuovo disco, "Shadows in the Night". |
Dopo l’incidente di domenica mattina nel canale della Giudecca, dove una nave da crociera si è schiantata contro un piccolo battello ormeggiato causando il ferimento di cinque persone, si è ricominciato a parlare del problema delle grandi navi da crociera a Venezia: una questione di cui ci si occupa ciclicamente, su cui sono state prese decine di decisioni successive e spesso contrastanti e la cui soluzione sembra spesso contemporaneamente molto vicina e molto lontana. Le navi da crociera a Venezia Uno dei molti modi in cui i turisti arrivano ogni giorno a Venezia è scendendo dalle navi con cui stanno facendo crociera nel Mediterraneo. Per chi le organizza, offrire ai propri clienti la possibilità di visitare anche Venezia è un punto di forza e per questo negli anni il numero di crociere che passano per Venezia è aumentato notevolmente. Nel 2018, in tutto sono passate da Venezia 594 navi da crociera, quasi due al giorno: arrivano, scaricano i passeggeri, si fermano per qualche giorno e poi ripartono. | Venezia e le grandi navi. Due cose che non stanno bene insieme e che far convivere è molto complicato: da anni si cerca una soluzione, inutilmente. |
Sergio Marchionne è morto ieri mattina in una clinica di Zurigo, dopo che pochi giorni fa una grave malattia lo aveva costretto ad abbandonare FCA, l’azienda automobilistica che aveva guidato dal 2004. Questi quattordici anni con Marchionne sono stati per FCA un periodo di cambiamenti radicali. L’azienda, che era nota soltanto come FIAT e per decenni aveva prodotto automobili con sovvenzioni pubbliche, al riparo dalla concorrenza internazionale e fino ad arrivare vicinissima al fallimento e alla bancarotta, si è trasformata oggi in una multinazionale moderna ed efficiente, che in Italia ha ormai solo interessi secondari e un futuro incerto. Oltre che alle qualità personali di Marchionne, definito intelligente e geniale da moltissimi che lo conoscevano, in molti oggi celebrano i traguardi aziendali raggiunti e i cambiamenti che ha portato alla società; altri invece sottolineano i limiti di questa trasformazione e i costi che spesso, sostengono, sono stati pagati dai lavoratori. Il salvataggio Quasi tutti gli osservatori sono concordi su quanto sia stato incredibile il salvataggio dell’azienda avvenuto all’inizio degli anni Duemila, che si è realizzato principalmente grazie alla guida di Sergio Marchionne. Nei primi tre mesi del 2002, al picco della sua crisi, FIAT perdeva circa 5 milioni di euro al giorno. Da anni non produceva modelli di successo e i suoi molteplici tentativi di creare alleanze internazionali e costruirsi spazi nei mercati stranieri erano falliti. La situazione era così grave che la famiglia Agnelli aveva trovato un accordo per vendere entro pochi anni le sue quote alla rivale americana General Motors, che poi addirittura pagò due miliardi di dollari pur di sottrarsi all’accordo e non acquistare FIAT (ma ci arriviamo). Schiacciata dai debiti e da vendite sempre più striminzite, FIAT sembrava destinata a un finale che solo pochi anni prima sarebbe stato impensabile: andare stabilmente all’estero, oppure fallire. | La FIAT prima e dopo Marchionne. Come un manager molto ammirato e molto criticato ha salvato e ribaltato la più grande azienda automobilistica italiana, e a quale prezzo. |
Sul Sole 24 Ore Marco Mobili e Marco Rogari hanno raccontato cos’ha fatto il Parlamento italiano da quando, lo scorso 28 dicembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le camere. Nei quasi quattro mesi successivi, due dei quali con la vecchia legislatura e circa uno e mezzo con i deputati e senatori eletti alle elezioni politiche del 4 marzo, il Parlamento ha potuto fare poco o niente, racconta il Sole. Le commissioni parlamentari, che svolgono un ruolo centrale nell’attività legislativa, non sono ancora state formate permanentemente, in attesa di una maggioranza. I poteri di quelle costituite provvisoriamente sono limitate. Questa situazione di stallo ha ripercussioni anche per l’economia, secondo il Sole. Un solo decreto legge, quello sull’Authority dell’energia, varato negli ultimi sei mesi. Una lunga serie di importanti misure attuative, in primis dell’ultima legge di bilancio ma non solo, ancora al palo: dal provvedimento per la tutela dei risparmiatori danneggiati dai crack bancari e dalla ripartizione del fondo da 60 milioni per alleggerire il peso del super-ticket sanitario (che sarà oggetto oggi di un confronto tecnico tra Stato e Regioni) al decreto legislativo per le misure di adeguamento alle nuove regole Ue sulla privacy passando per la web tax, i giochi e il credito d’imposta del 40% sulle spese 2018 relative al costo aziendale dell’attività di formazione in tecnologie 4.0 (il testo è in rampa di lancio). | Cosa ha fatto il Parlamento nel 2018. Pochissimo, racconta il Sole 24 Ore, rilevando anche delle conseguenze economiche. |
Adriano Sofri su Repubblica interviene sul tema dei dati sul femminicidio e sulle relative campagne di opinione. C’è una vera ragione di allarme sulle donne uccise, o c’è un allarmismo colposo o doloso? Si è andata ampliando la reazione negatrice, fino a diventare una campagna. Lo scandalo sul femminicidio è montato lentamente e tardissimo. Ha da subito eccitato dissensi troppo aspri e ottusi per non essere rivelatori. C’è stato anche chi ammoniva che gli uomini uccisi sono più numerosi delle donne uccise: vero, salvo che il confronto va fatto fra le donne uccise da uomini e gli uomini uccisi da donne, e allora diventa irrisorio. Strada facendo, le obiezioni si sono irrobustite, valendosi anche di una (effettiva) carenza di statistiche esatte. All’ingrosso, si è negato che le uccisioni di donne siano cresciute in numeri assoluti, e si è sottolineato che la crescita – impressionante – nella loro quota relativa rispetto al totale degli omicidi è dovuta solo alla riduzione degli altri omicidi, soprattutto quelli di mafia. Prima di motivare i dubbi sulla prima affermazione — il numero di femminicidi che resta sostanzialmente stabile nel tempo e nei luoghi — sbrighiamo la seconda: se nel complesso degli omicidi c’è una rilevante riduzione, e quelli contro donne restano inalterati, vuol dire che la nostra convivenza migliora tranne che nei rapporti fra uomini e donne. A questa allarmante constatazione si aggiunge l’altra. Abbiamo alle spalle (recenti) un mondo patriarcale e un codice penale che giudicavano con sfrenata indulgenza, o con malcelata simpatia, gli uomini che ammazzavano le “loro” donne; e ora ci illudiamo di vivere in un mondo più affrancato dai pregiudizi e più libero per tutti. | La minimizzazione del femminicidio. Adriano Sofri sull'inclinazione frettolosa a normalizzare le violenze maschili sulle donne. |
Non è ancora chiaro quale tra le decine di vaccini sperimentali in fase di sviluppo e test in questi mesi sarà il più efficace e sicuro contro il coronavirus, ma è certo che una volta identificata la soluzione migliore le aziende farmaceutiche e i sistemi sanitari dovranno affrontare uno sforzo produttivo e logistico senza precedenti per fornire dosi a centinaia di milioni di persone. Il settore si sta organizzando per potenziare capacità produttive e di trasporto, ma secondo alcuni osservatori potrebbe comunque avere un problema: la mancanza di freezer potenti a sufficienza per conservare il vaccino. L’azienda farmaceutica statunitense Pfizer, per esempio, sta lavorando a uno dei vaccini ritenuti più promettenti contro il coronavirus. La sua soluzione sperimentale deve essere conservata a -70 °C e, se dovesse essere approvata dalle autorità sanitarie, bisognerà distribuirla in giro per il mondo mantenendo una temperatura così bassa per non interrompere la catena del freddo. Non sarà semplice. | Serviranno anche i freezer, per il vaccino. Alcuni vaccini sperimentali contro il coronavirus devono essere conservati fino a -70 °C, e questo potrebbe complicare la tempestiva distribuzione di milioni di dosi in tutto il mondo. |
“A Roma come fai un buco escono fuori i cocci”. Frasi come questa vengono utilizzate con una certa frequenza, a Roma e non solo, per spiegare la lentezza dei cantieri romani della metropolitana e la povertà della sua rete, inadeguata rispetto ai 1.285 chilometri quadrati di estensione della città: Roma ha tre linee (“due e mezzo”, si dice) lunghe complessivamente 60 chilometri, mentre Milano – che è sette volte più piccola di Roma – ne ha quattro (che saranno presto cinque) e la sua rete copre quasi cento chilometri. Il paragone con le altre capitali europee è ancora più impietoso. Il luogo comune dei “cocci” ha effettivamente un fondo di verità: da quando a Roma si sta costruendo la linea C della metropolitana, cioè dal 2007, i ritrovamenti archeologici sono stati numerosi e rilevanti. L’ultimo in ordine di tempo è stato anche uno dei più clamorosi: un’intera caserma da 40 alloggi del II secolo dopo Cristo, trovata insieme alla casa di un ufficiale comandante, un edificio di 300 metri quadri decorato con affreschi e mosaici ben conservati. La scoperta è stata fatta nel quartiere di San Giovanni, non lontano dal centro, ma ci sono stati ritrovamenti anche fuori Roma: è il caso delle sepolture trovate a Monte Compatri – dove c’è il capolinea della metro – addirittura di epoca preistorica. Tuttavia, nonostante l’entità di questi ritrovamenti, la peculiare situazione archeologica di Roma c’entra solo in parte con la lentezza dei lavori: hanno pesato di più altri fattori, tra cui i rapporti pessimi tra l’appaltatore e la società costruttrice e alcune lacune nel progetto iniziale (ci torneremo più avanti). | Capire la metro C di Roma. La terza linea metropolitana di Roma è in costruzione dal 2007 e ha accumulato anni di ritardo e numerosi problemi: e il motivo non è soltanto archeologico, anzi. |
Negli ultimi giorni diversi comuni italiani si sono organizzati per potenziare il lavaggio delle strade, con l’aggiunta di sostanze disinfettanti per contrastare la diffusione del coronavirus. A Milano, per esempio, l’AMSA (Azienda Milanese Servizi Ambientali) utilizza una soluzione di liquido igienizzante nei suoi automezzi per i lavaggi stradali con una serie piuttosto fitta di interventi nei vari quartieri della città. A oggi non ci sono però prove convincenti sull’utilità della sanificazione stradale, come ha da poco chiarito il ministero della Salute con una circolare. Coronavirus e superfici Come la maggior parte degli altri virus, anche il coronavirus (SARS-CoV-2) si mantiene attivo sulle superfici – quindi all’esterno degli organismi – per un certo periodo di tempo. I ricercatori stanno cercando di capire quanto duri questo periodo prima che il virus si degradi e non sia più pericoloso, ma finora non hanno trovato risposte definitive. | È utile disinfettare le strade contro il coronavirus? secondo il ministero della Salute non ci sono prove scientifiche convincenti e l'uso dei disinfettanti comporta altri rischi. |
Tim, Wind e Vodafone – tre grandi operatori di telefonia mobile in Italia – propongono per il giorno di San Valentino, domenica 14 febbraio, offerte speciali per i loro clienti. Le offerte sono tra loro diverse ma, in sintesi, permettono di avere gratis qualcosa che di solito non lo sarebbe. Tim: Fino al 15 febbraio si può andare sul sito di Tim, inserire il numero di telefono di un cliente TIM che abbia una tessera ricaricabile e quel cliente avrà, fino alla mezzanotte del giorno successivo all’attivazione, un gigabyte gratis per navigare a 4G. Al numero del cellulare a cui si sceglie di regalare quel gigabyte arriverà anche questo messaggio: «Buon S. Valentino! In questo giorno speciale una persona ha pensato a te e ti invita ad attivare 1GB gratis per 1 giorno offerto da TIM». Il tutto si fa da qui. | Tim, Vodafone e Wind regalano giga per San Valentino. E anche minuti gratis e altre offerte speciali (e potete approfittarne anche se San Valentino non vi interessa). |
Lunedì 9 aprile, tra le 15 e le 16, ci sono stati in tutta Italia molte decine di casi di vincite di jackpot milionari alle videolotterie del circuito SNAI, le cosiddette “macchinette” che si trovano in centinaia di esercizi commerciali. Le vincite milionarie, però, sono state frutto di un problema al sistema informatico di gestione del gioco, e ieri la SNAI ha comunicato che non le pagherà – anzi, la SNAI ha detto che le vincite non sono mai avvenute, dato che dalle verifiche nei sistemi informatici risulterebbe che “nessun jackpot è stato assegnato” nel corso di lunedì 9 aprile. Il sistema Barcrest, che gestisce gli apparecchi, è stato bloccato in attesa di individuare la causa del malfunzionamento. Il circuito interessato è quello delle videolotterie gestite dalla SNAI, la società per azioni privata fondata nel 1990 tra le principali nel settore italiano delle scommesse (da quelle sportive alle videolotterie): i terminali interessati sono quelli di ultima generazione, che sono attivi da circa un anno e che sono controllati da un sistema centralizzato che ha i sistemi di controllo a Roma. | Le finte vincite della SNAI. Lunedì scorso decine di videolotterie hanno assegnato milioni di euro di premi: SNAI dice che non li pagherà. |
Sul sito del governo sono state pubblicate le risposte a una serie di dubbi relativi al decreto del presidente del Consiglio (DPCM) del 26 aprile, quello che introdurrà alcuni allentamenti delle misure restrittive sugli spostamenti a partire da lunedì 4 maggio. Riportiamo per intero il testo di domande e risposte, che sono divise nelle seguenti sezioni: LE NOVITÀ DEL DPCM DEL 26 APRILE | Le F.A.Q. del governo sulla “fase 2”. Parlano dei congiunti, delle passeggiate, dell'attività motoria e delle attività che potranno riaprire da lunedì 4 maggio. |
Michele Serra, giornalista e scrittore, autore di una popolare e longeva rubrica quotidiana su Repubblica, ha pubblicato un nuovo romanzo per Feltrinelli: si chiama Le cose che bruciano e racconta con qualche autobiografismo di un quarantenne che ha avuto un breve periodo di grande visibilità come politico, se l’è giocata male e si è ritirato a godersi un altro tipo di vita in campagna, facendo riflessioni su questo e altro. La storia – dopo un breve preambolo – comincia con la visita inattesa di un anziano predicatore. ***** | “Sono qui per parlarle dello Spirito Santo”. Un estratto del nuovo libro di Michele Serra, che parla di un quarantenne che si ritira a vivere in campagna dopo un passato da politico. |
Da qualche settimana si riparla assai di vegani, in Italia. Il 25 marzo scorso alcuni militanti dell’organizzazione “Fronte Animalista” hanno avuto un teso confronto con Giuseppe Cruciani, il conduttore della trasmissione La Zanzara di Radio24, che in radio e sui social media da tempo attacca e provoca i sostenitori del rifiuto di mangiare cibi di origine e derivazione animale. Il 2 aprile, poi, La Stampa e altre testate hanno diffuso la notizia dell’apertura a Milano del primo asilo nido vegano, “Naturà”, che fornisce un’alimentazione “bio”, a chilometro zero e appunto vegana. Il veganesimo torna a far parlare di sé molto di frequente, in realtà. È un tema che eccita molto le contrapposizioni, un po’ per gli approcci aggressivi dei gruppi vegani più intransigenti nella difesa delle proprie posizioni, un po’ per la delicatezza delle questioni dell’alimentazione dei bambini: come è accaduto in questi due casi. | Un po’ di cose sui vegani. Storia e scienza della scelta alimentare che ciclicamente offre argomenti di conversazione da aperitivo oppure genera aggressive contrapposizioni. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: mercoledì alle 18,30 Riccardo Luna intervista Carlo Calenda. | Cosa sarà, con Carlo Calenda. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno. |
Per domani, giovedì 17 gennaio, è stato indetto uno sciopero dei trasporti di Roma dall’Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base per domani. Lo sciopero durerà 24 ore e ce ne sarà anche un altro di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, indetto dal sindacato Usb Lavoro Privato. I primi disagi, si legge sul sito del comune di Roma, potrebbero iniziare nella notte tra mercoledì e giovedì. Nelle fasce di garanzia, cioè fino alle 8.30 e poi dalle 17 alle 20, sarà garantito il servizio. Entrambi gli scioperi hanno come motivazione «la sicurezza e la salute dei lavoratori». #TrasportoPubblico, possibili disagi giovedì 17/1 per doppio #sciopero in #ATAC (di 24h e di 4h: 8,30/12,30). A rischio reti bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civita Castellana-Viterbo. Assicurate fasce di garanzia https://t.co/4dT5A5JRQo pic.twitter.com/if9UDSndTU | Lo sciopero dei trasporti a Roma di giovedì 17 gennaio. Gli orari, le linee interessate e tutte le informazioni utili sul primo sciopero del 2019 nella capitale. |
È morto a 94 anni il disegnatore statunitense Mort Walker, noto soprattutto per le strisce a fumetti Beetle Bailey e Hi and Lois. Il protagonista della prima, la più longeva della storia americana, è un pigro e ribelle soldato semplice vessato dal sergente Snorkel. La seconda, che esiste dal 1954, secondo la descrizione di Walker parla «di una famiglia unita contro il mondo, anziché essere uno contro l’altro». Beetle Bailey esiste dal 1950 e nei momenti di massimo successo è stata pubblicata da quasi duemila giornali di oltre 50 paesi diversi, con un totale di circa 200 milioni di potenziali lettori. Ne sono stati tratti anche giochi, libri, cartoni animati; nel 2010 le poste statunitensi le dedicarono un francobollo. Mort Walker era nato nel 1923: la madre era un’illustratrice e Walker disse di aver capito già a tre anni che avrebbe voluto fare il disegnatore o il fumettista. Quando aveva 15 anni il Kansas City Star iniziò a pubblicare alcune delle sue strisce; a 18 fece un colloquio con la Hall Brothers (che sarebbe poi diventata la celebre Hallmark Cards): gli disse che le loro cartoline facevano schifo e lo assunsero come capo dei disegnatori. | È morto il disegnatore americano Mort Walker. Aveva 94 anni ed era noto soprattutto per aver creato il soldato più insubordinato della storia dei fumetti. |
Il 25 aprile è la data scelta in Italia come festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo, che avvenne nel 1945. L’occupazione tedesca e fascista non finì in un solo giorno, nel 25 aprile di quell’anno i soldati della Germania nazista e quelli fascisti della repubblica di Salò cominciarono la loro ritirata dalle città di Torino e Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della liberazione d’Italia”) avvenne poco meno di un anno dopo, il 22 aprile 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”; la scelta della data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio o il giorno di Natale, in quanto “anniversario della liberazione”. La guerra in Italia comunque non finì il 25 aprile 1945 ma continuò ancora per un po’, fino ai primi giorni di maggio. Anche altri paesi europei ricordano la fine dall’occupazione straniera durante la Seconda guerra mondiale: Olanda e Danimarca la festeggiano il 5 maggio, la Norvegia l’8 maggio, la Romania il 23 agosto. Anche l’Etiopia festeggia il 5 maggio la festa della Liberazione, anche se in quel caso si tratta della fine dell’occupazione italiana (avvenuta nel 1941). | 25 aprile, come mai festeggiamo oggi la Liberazione? perché in quel giorno, nel 1945, i soldati nazisti e fascisti si ritirarono da Torino e Milano. |
Per la prima volta in trent’anni, la cerimonia dei premi Oscar – in programma per domenica 24 febbraio – si terrà senza presentatore, dopo le polemiche intorno a delle vecchie battute omofobe del comico Kevin Hart. L’ultima volta era successo nel 1989, e fu un gran guaio: Rob Lowe e l’attrice che interpretò Biancaneve nei primi, disastrosi quindici minuti se lo ricordano ancora. Ma nella nuova puntata del Weekly Post parliamo soprattutto di quello che sta intorno agli Oscar di quest’anno, dei film favoriti e di quelli da tenere d’occhio, e ci facciamo spiegare i funzionamenti meno raccontati della stagione dei premi cinematografici. Ne parliamo con Giulia Balducci e Gabriele Gargantini. Il Weekly Post è disponibile su Spreaker, su Spotify e su iTunes. | Weekly Post #9 – Una vecchia Biancaneve, delle nuove polemiche e i cioccolatini di Netflix. Un po' di storie su questi premi Oscar senza presentatore e sui funzionamenti nascosti dell'Academy, nella nuova puntata del podcast del Post. |
Meno di dieci anni fa Game of Thrones – una delle serie tv più costose, discusse e premiate di sempre – rischiò di non essere fatta, perché l’episodio di prova, quello girato per convincere qualcuno a mettere i soldi, fu un disastro. Dopo che fu girato fu rifatto quasi tutto da capo, cambiando trama, regista, attori e ambientazioni. Si pensa che solo il 10 per cento dell’episodio pilota di Game of Thrones sia rimasto in”Winter is coming”, quello che tutti conoscono come primo episodio della serie. George R. R. Martin scrisse il primo dei libri da cui è tratto Game of Thrones nel 1996. Negli anni qualcuno si interessò a trarre un film da uno o alcuni dei suoi libri, ma non se ne fece niente perché la storia era così grande e complessa che alla fine si decideva sempre che fosse impossibile farne un film o una serie tv. Per riuscirci, i due creatori David Benioff e D. B. Weiss – che non avevano quasi nessuna esperienza televisiva – dovettero fare un colloquio/questionario con Martin, che per esempio chiese loro chi pensavano fossero i genitori di Jon Snow. Ci vollero poi quattro anni prima che il primo episodio andasse in onda. “Winter is coming” andò in onda il 17 aprile 2011, ma l’episodio pilota fu girato più di un anno prima, nel 2009. | Il disastroso primo episodio di “Game of Thrones”. Non quello che conosciamo ma la prova generale, mai diffusa e fallimentare, tanto che poi si parlò della «più grande operazione di salvataggio della storia di Hollywood». |
Venerdì mattina è esplosa un abitazione ad Avezzano, comune in provincia dell’Aquila, in Abruzzo. I vigili del fuoco stanno soccorrendo due persone rimaste intrappolate nelle macerie, che «sembrano rispondere». Nell’abitazione abitava una famiglia di tre persone. L’esplosione potrebbe essere stata causata da una fuga di gas. #Avezzano (AQ) #15feb #9:30, sembrano rispondere le due persone bloccate sotto le macerie dopo l’esplosione in un’abitazione. Squadre #vigilidelfuoco al lavoro per raggiungerle | C’è stata un’esplosione in un’abitazione ad Avezzano, in provincia dell’Aquila. |
In Sicilia dal 14 agosto è obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto, stabilito da un’ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci il 12 dello stesso mese, in tutti i luoghi pubblici e privati «quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale». Il divieto è stato inserito nella stessa ordinanza che stabilisce l’obbligo dell’isolamento fiduciario prima di sottoporsi ai tamponi per tutti i siciliani che dal 14 agosto rientrino da Malta, Grecia e Spagna. Il presidente della Puglia Michele Emiliano il 12 agosto aveva firmato un’ordinanza analoga che prevede l’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto in tutti i luoghi in cui «a causa di particolari situazioni anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro». L’ordinanza è entrata in vigore il 13 agosto ed estende l’obbligo della mascherina anche per le sale da ballo e le discoteche nei casi in cui non sia possibile garantire i due metri di distanziamento sulle piste e un metro negli altri spazi dei locali. | In Sicilia e Puglia c’è l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto. |
Il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha intervistato Sergio Marchionne, dopo il comunicato di venerdì scorso in cui l’amministratore delegato della FIAT annunciava che il progetto Fabbrica Italia non era più attuale. Le dichiarazioni erano state interpretate come il definitivo abbandono del piano di investimenti contenuti nel progetto e questo ha causato molte reazioni critiche. Ma oggi, il titolo in prima pagina di Repubblica è “La Fiat resterà in Italia”: Marchionne spiega che si sta “utilizzando il nome della FIAT per ragioni solo politiche”, che “ognuno deve fare la sua parte”, che la casa automobilistica “sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa” e che “sta reggendo” solo grazie ai successi oltreoceano. Rispondendo a Ezio Mauro ha anche detto di non essere “l’uomo nero”: “Non mollo, se è questo che vuol sapere”. Sergio Marchionne, in poche righe di comunicato lei ha seminato il panico sul futuro della Fiat in Italia, poi se n’è andato in America senza spiegare niente. Qui ci si interroga sul destino di stabilimenti, famiglie, comunità di lavoro, città. Cosa sta succedendo, e che cosa ha in mente? | «Non sono l’uomo nero». Dopo le polemiche sulla rinuncia a "Fabbrica Italia", Sergio Marchionne spiega in un'intervista con Ezio Mauro che FIAT non lascerà il paese. |
Nella notte tra lunedì e martedì la nave Ocean Viking, gestita da SOS Méditerranée e Medici senza Frontiere, ha preso a bordo 34 migranti soccorsi da una barca a vela tedesca, la Josefa (lunga 14 metri e gestita dall’associazione umanitaria Resqship) a circa 120 chilometri al largo delle coste libiche. Domenica pomeriggio la Ocean Viking aveva soccorso 50 persone che si trovavano su un gommone in acque internazionali al largo della Libia; ora quindi a bordo ospita 84 persone. Non è ancora chiaro se nelle prossime ore la nave farà rotta verso l’Italia. [BREAKING]A causa del rapido deterioramento delle condizioni meteo, 34 pers soccorse dalla barca a vela #JOSEFA sono state trasferite sulla #OceanViking, dopo che la situazione sulla loro barca di 14m è diventata di emergenza. 1 donna incinta e un bambino di 1a sono ora al sicuro pic.twitter.com/pvxQ5GyXQF | La Ocean Viking ha soccorso altre 34 persone al largo della Libia. |
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha firmato un’ordinanza di revoca dell’intero Consiglio d’amministrazione di Ama, l’azienda municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti, compreso l’amministratore delegato Lorenzo Bagnacani. La revoca, riporta ANSA, è stata decisa durante una riunione della giunta comunale dopo aver «”preso atto” dei disservizi e del mancato raggiungimento da parte della governance degli obiettivi prefissati». La decisione è arrivata dopo che dieci giorni fa la giunta aveva bocciato la proposta di bilancio per il 2017 di Ama, causando le successive dimissioni dell’assessore ai rifiuti Pinuccia Montanari. Il Cda sarà temporaneamente sostituito dal collegio sindacale di Ama, in attesa che venga nominato un nuovo consiglio. | La sindaca di Roma Virginia Raggi ha revocato l’intero Cda di Ama, l’azienda municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti. |
Trentanove anni fa uscì un film con un nome piuttosto ridicolo: Guerre Stellari (poi ribattezzato Episodio IV – Una nuova speranza). Quasi nessuno pensava che il film avrebbe avuto successo, e nessuno avrebbe potuto prevedere che Star Wars sarebbe diventata la saga per eccellenza della nostra epoca. Com’è successo, quindi? Una possibile risposta è che, come succede ai grandi romanzi o alle poesie, Star Wars non ci dice cosa pensare, e si può interpretare la saga in modi diversi, addirittura contrastanti. Cristianità Anakin Skywalker è nato da un concepimento virginale: non ha un padre umano, e potrebbe rappresentare una figura simile a Gesù Cristo che muore per i peccati dell’umanità, da lui incarnati e simboleggiati. Secondo questa interpretazione, Star Wars sarebbe una ricostruzione fantasiosa della vita di Gesù, in cui Gesù è il peccatore, incapace di opporsi a Satana se non all’ultimo istante, quando sacrifica ogni cosa per suo figlio e, simbolicamente, per i figli di tutta l’umanità. In Star Wars la mela del diavolo è rappresentata dalla promessa dell’immortalità (per i propri cari). È così che l’Imperatore Palpatine – il “serpente” della saga – seduce Anakin, convincendolo a rinunciare alla sua anima (un altro tema quindi è quello del patto col diavolo). Sacrificando la propria vita, però, Anakin sconfigge il “grande tentatore” e riconquista la sua anima. Riesce a riportare la pace sulla Terra grazie all’amore per suo figlio e uccidendo Satana (cioè Palpatine). Non è un caso che la parola “pace” compaia sia nei titoli di apertura di Una nuova speranza che in quelli del Risveglio della Forza. | Sei modi di interpretare Star Wars. A seconda di come la si guardi, la saga può avere chiavi di lettura religiose, politiche, femministe: e forse è questo uno dei segreti del suo successo. |
Facebook ha annunciato che lunedì 24 agosto, per la prima volta nella sua storia, un miliardo di persone ha utilizzato il social network nell’arco di una sola giornata. Significa che un essere umano su sette nel corso della giornata si è collegato a Facebook almeno una volta. La società sostiene di avere quasi un miliardo e mezzo di utenti attivi ad ogni mese, ma la cifra fatta registrare lunedì 24 è un nuovo record per Facebook. Secondo il Guardian, però, non è affatto la prima volta che un numero così alto di persone utilizza lo stesso prodotto in un unico giorno. Il Guardian ha aggiunto che stando ad alcuni calcoli almeno tre aziende, ogni giorno, servono più clienti di Facebook: Colgate, Coca-Cola e Microsoft. Secondo una ricerca di Kantar Worldpanel, una società che si occupa di analisi dei consumi, il 65 per cento della popolazione mondiale utilizza dentifrici prodotti dalla multinazionale americana Colgate. Significa che quasi quattro miliardi di persone utilizzano lo stesso dentifricio e visto che in media le persone si lavano i denti una volta al giorno sembra abbastanza sicuro poter affermare che diversi miliardi di persone usano ogni giorno i prodotti Colgate (che peraltro fattura ogni anno circa 17 miliardi di dollari, contro i 12 miliardi di Facebook). | Le aziende che ogni giorno servono più “clienti” di Facebook. Nella sola giornata di lunedì un miliardo di persone ha usato il famoso social network, ma secondo il Guardian ci sono tre prodotti che giornalmente vengono utilizzati ancora di più. |
I prossimi 5, 6 e 7 giugno a Bologna si svolgerà NipPop 2015, un incontro che organizzato da diversi anni e che riguarda la cultura pop del Giappone. La manifestazione si terrà in due diverse sedi in città e ci saranno mostre, incontri e concerti. Tra gli altri saranno presenti Hitonari Tsuji, autore di romanzi tradotti in tutto il mondo e vincitore del Prix Femina Étranger nel 1999, e Riyoko Ikeda, autrice di manga diventata famosa per “Le rose di Versailles” da cui nacquero il personaggio e la serie animata conosciuta come Lady Oscar. Tra i concerti, va segnalato quello del gruppo musicale femminile “Babymetal”, molto famoso in Giappone dal 2010 e poi dal 2014, dopo la pubblicazione del loro primo album in studio, anche nel resto del mondo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La cultura pop del Giappone in mostra. Fotografie e illustrazioni dalla manifestazione che inizia il 5 giugno a Bologna, tra mostre, incontri e concerti. |
Mercoledì 14 agosto è morta a causa di un’emorragia cerebrale l’imprenditrice spagnola Rosalía Mera Goyenechea, che nel 1975 fondò il noto marchio di moda Zara: secondo Bloomberg era “la donna più ricca di Spagna”, grazie a un patrimonio di circa 5,5 miliardi di dollari (circa 4,1 miliardi di euro). Mera è anche famosa per essere stata la moglie di Amancio Ortega, assieme al quale ha fondato Zara, che secondo Forbes è il terzo uomo più ricco al mondo. Mera aveva 69 anni e quando è stata male si trovava in vacanza nell’isola di Minorca, nell’arcipelago delle Baleari. Secondo Reuters è morta nell’ospedale San Rafael di La Coruña, dove era stata trasportata d’urgenza dopo essere stata ricoverata nell’ospedale di Minorca. Non è chiaro se soffrisse già di malattie legate alla causa della morte. | È morta Rosalía Mera. Cioè la cofondatrice di Zara e la donna più ricca di Spagna: aveva 69 anni. |
Nick Brandt è un fotografo britannico di 51 anni famoso soprattutto per i suoi progetti in Africa. Il più recente si chiama “Inherit the Dust” (“La polvere in eredità”) ed è fatto da grandi fotografie che stanno dentro ad altre fotografie. Per raccontare come alcune zone dell’Africa orientale siano cambiate negli ultimi anni, Brandt ha stampato a grandezza naturale alcune delle foto che aveva fatto in passato ai più noti animali africani e le ha messe nei luoghi in cui, fino a qualche anno fa, quegli animali vivevano: oggi in quei posti ci sono per lo più strade, fabbriche e discariche. Il progetto iniziale di Brandt prevedeva che gli abitanti delle aree fotografate interagissero con le foto vecchie di animali, di modo da mostrare la loro reazione ai cambiamenti avvenuti nel paesaggio. Poi però Brandt ha cambiato idea: ha spiegato di aver preferito lasciare che le foto di animali restassero in quei posti per giorni interi, diventando così tanto parte del contesto da essere praticamente ignorate dagli abitanti locali. Parlando di “Inherit the Dust”, il New Yorker ha scritto: «I protagonisti del progetto sono gli apatici, rassegnati e impoveriti abitanti di quei luoghi – persone che sono vittime di forze più grandi di loro –e la tesi di Brandt è che quelle persone, e non solo gli animali, subiscano le conseguenze della distruzione naturale». | Elefanti in discarica. E anche leoni, giraffe e rinoceronti: è un progetto fotografico del britannico Nick Brandt, intitolato "Inherit the Dust". |
Undici agenti della polizia penitenziaria sono stati rinviati a giudizio con le accuse di intralcio alla giustizia, lesioni, falso e sequestro di persona: tra il 2016 e il 2017, quando lavoravano nel carcere milanese di San Vittore, avrebbero intimidito e pestato un tunisino di 50 anni, Ismail Ltaief, per punirlo per aver denunciato altri agenti per furti in mensa e percosse, e per impedirgli di testimoniare a un processo sulla vicenda. Nel 2o11 Ltaief, detenuto per tentato omicidio, aveva denunciato alcuni agenti in servizio nel carcere di Velletri, in provincia di Roma. A San Vittore anche un compagno di cella di Ltaief sarebbe stato intimidito dagli agenti affinché non rilasciasse testimonianze. | Undici agenti della polizia penitenziaria sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aver intimidito e pestato un detenuto del carcere di San Vittore tra il 2016 e il 2017. |
Band Aid 30 è la versione 2014 del supergruppo britannico e irlandese Band Aid, creato a scopo benefico da Bob Geldof e Midge Ure nel 1984. Il primo Band Aid aveva l’obiettivo di raccogliere fondi contro la fame in Etiopia attraverso la pubblicazione e la vendita del singolo “Do They Know It’s Christmas?”. L’edizione 2014, a trent’anni dal primo Band Aid, punta invece a finanziare la ricerca contro ebola e le cure per le persone coinvolte nell’epidemia in Africa occidentale: il testo della canzone originale è stato modificato appositamente. A Band Aid 30 hanno partecipato, tra gli altri, gli One Direction, Bono, Chris Martin, Ellie Goulding, Sam Smith, i Bastille, Sinead O’Connor, Ed Sheeran e i Disclosure (la lista completa dei partecipanti si trova qui). Il video è stato presentato in anteprima durante la puntata di X Factor UK di domenica 16 novembre; la canzone è disponibile da oggi per il download. | La canzone di Natale di Band Aid 30 contro ebola. Cantata da Bono, One Direction, Chris Martin, Sam Smith, Bastille, Sinead O’Connor, Ed Sheeran e molti altri. |
Sul Corriere della Sera di oggi Angelo Panebianco – politologo, docente universitario ed editorialista di lungo corso – mette in fila una serie di luoghi comuni che fanno parte da anni del dibattito politico, e probabilmente sentiremo ancora più spesso con l’inizio della campagna elettorale dai partiti ma anche dai giornali. A dimostrazione del fatto che le fake news non sono una invenzione recente, possiamo identificare una serie di asserzioni false che, a volte da decenni, vengono riproposte continuamente di fronte al pubblico. Queste falsità sono diventate luoghi comuni, acriticamente assunti come veri. Sono, almeno in parte, frutto di automatismi mentali, di cortocircuiti cognitivi. Per lo più, le asserzioni false circolano per una combinazione di interessi (qualcuno ha interesse a che il falso venga creduto vero) di chi le ribadisce e della pigrizia mentale di chi le ascolta. Faccio alcuni esempi scelti per la loro persistenza e per gli effetti negativi che tali falsità esercitano sulla nostra vita pubblica. Se ne potrebbero scegliere anche altri. Alcune di queste asserzioni false appartengono alla categoria «come imbrogliare i giovani». La più spudorata è quella secondo cui avremmo in Italia «pochi laureati». Detta così è una bugia. Abbiamo troppi laureati in giurisprudenza e troppo pochi laureati in fisica. Più in generale: troppi laureati in materie umanistiche, e in scienze umane, e pochi laureati nelle scienze hard. Questa distorsione penalizza i giovani laureati alla ricerca di una prima occupazione. Per eliminare la distorsione bisognerebbe introdurre il numero chiuso in tutti i corsi di laurea umanistici e di scienze umane. In modo da dare agli studenti liceali una bussola per orientare le scelte future. | Cosa non funziona davvero, in Italia. Angelo Panebianco elenca un po’ di semplificazioni su lauree, lavoro, tasse, magistrature. |
Ieri è circolato online un video girato a bordo di un volo Ryanair che mostra un uomo furioso perché per qualche motivo era riuscito a salire sull’aereo sbagliato: partito da Pisa, l’uomo è atterrato a Bari anche se aveva il biglietto per Cagliari. Nel video, l’uomo protesta vivacemente contro gli assistenti di volo, chiedendosi come fosse stato possibile che non fosse stato fermato ai controlli. Repubblica oggi prova a fare alcune ipotesi e a mettere insieme quello che sappiamo, per spiegare come sia stato possibile l’errore (al di là della distrazione dell’uomo). Una cosa che potrebbe avere influito è che per via di un’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare, lo scalo di Pisa è rimasto temporaneamente chiuso mentre in teoria dovevano svolgersi le procedure di imbarco sul volo in questione, spiega Repubblica. Questo spiegherebbe una certa fretta nei controlli dei documenti e dei biglietti, che con ogni probabilità ha avuto un ruolo determinante: per questioni di sicurezza, infatti, è un grosso problema se un passeggero riesce a salire su un volo diverso da quello per cui ha acquistato il biglietto. | Cos’è successo al passeggero finito sul volo sbagliato? era partito da Pisa convinto di andare a Cagliari, ma è finito a Bari: Repubblica ipotizza cosa potrebbe essere andato storto. |
Da qualche giorno Netflix sta testando una nuova funzione che mostra una pubblicità di una serie o di un film tra un episodio e l’altro, in base ai contenuti già visti dall’utente. Per ora questa funzione è disponibile solo per alcuni utenti, ma ha già attirato parecchie critiche: secondo alcuni utenti di Reddit e Twitter, infatti, le pubblicità non possono essere saltate, come quasi tutti i contenuti di Netflix. Contattata da TechCrunch Netflix ha confermato che la funzione è in fase di test e che in futuro sarà possibile saltare i video e passare direttamente al film o episodio successivo. Immagina postata dall’utente WhyAllTheTrains su questo thread di Reddit, prima di essere rimossa | Netflix sta sperimentando delle pubblicità tra un episodio e l’altro. |
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Hong Kong ha confermato un caso di seconda infezione da coronavirus. Un uomo di 33 anni che aveva contratto il coronavirus quattro mesi e mezzo fa è risultato nuovamente positivo in questi giorni, al ritorno da un viaggio in Spagna: dopo la prima infezione l’uomo aveva mostrato solo sintomi non gravi, mentre la seconda infezione è stata asintomatica. Finora c’erano state sporadiche segnalazioni di seconde infezioni della stessa persona, spesso però senza solidi riscontri scientifici: la maggior parte delle evidenze scientifiche suggeriva che si sviluppasse immunità dopo una prima infezione. Il caso di Hong Kong però è diverso: i ricercatori hanno sequenziato entrambi i virus che hanno infettato l’uomo e hanno verificato che si tratta di due mutazioni diverse, la seconda delle quali molto diffusa in Europa. Questo escluderebbe quindi la possibilità che la seconda positività abbia avuto a che fare con la permanenza del primo virus nell’organismo dell’uomo anche a distanza di mesi. | Un gruppo di ricercatori di Hong Kong ha confermato un caso di seconda infezione da coronavirus nella stessa persona. Le altre segnalazioni di questi mesi non erano sembrate molto affidabili, ma in questo caso entrambi i virus sono stati sequenziati. |
Il trasporto pubblico di Bologna e Ferrara potrebbe subire delle modifiche venerdì 4 dicembre, a causa di uno sciopero dei mezzi TPER indetto dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base). TPER è l’azienda che gestisce i mezzi pubblici in molte città dell’Emilia-Romagna. La durata dello sciopero è di 24 ore, il servizio sarà comunque effettuato regolarmente all’interno delle fasce orarie di garanzia: fino alle 8 e 30 del mattino e poi dalle 16.30 alle 19.30. Lo sciopero coinvolge solo il personale viaggiante dei servizi automobilistici (autobus e corriere), non quello del settore ferroviario, i treni TPER quindi viaggeranno regolarmente. Sul sito di TPER si legge che anche le linee di Imola potrebbero subire delle variazioni: saranno comunque garantiti i bus in partenza dalla stazione e dall’autostazione di Imola entro le 8 e 20 di mattina (prima fascia di garanzia) e poi entro le 19.30 (seconda fascia di garanzia); a Ferrara e Bologna invece quelli in partenza rispettivamente entro le 8.15 e le 19.15 Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Venerdì c’è uno sciopero TPER a Bologna e Ferrara, le cose da sapere. Il sindacato che lo ha organizzato e le altre cose da sapere. |
Marine Le Pen, presidente del Front National, partito di estrema destra che alle elezioni europee dello scorso maggio è diventato il primo della Francia, non è riuscita a riunire un numero sufficiente di partiti per formare un gruppo politico autonomo all’interno del Parlamento europeo. Florian Philippot, vicepresidente di FN, ha confermato dicendo: «C’erano diversi partiti, ma ci vogliono sette paesi e stavolta non ce l’abbiamo fatta. (…) Abbiamo fatto una scelta di coerenza politica: non un gruppo a qualsiasi prezzo, ma un gruppo che abbia come condizione quella di avere un significato politico. E noi privilegiamo la qualità all’idea di avere un gruppo semplicemente per avere un gruppo». I partiti avevano tempo fino alla mezzanotte di lunedì 23 giugno per registrarsi come gruppo parlamentare entro la prima sessione del nuovo Parlamento, prevista per il prossimo 1 luglio. I gruppi dovevano essere composti da un numero minimo di 25 deputati e rappresentare almeno un quarto degli Stati membri (i paesi sono 28 e servono dunque 7 delegazioni nazionali). Il problema per la formazione di un gruppo con il FN è stato il mancato accordo tra l’alleato olandese di Le Pen, Geert Wilders del Partito della Libertà (PVV), e il partito polacco di estrema destra Congresso della Nuova Destra (KNP) di Janusz Korwin-Mikke, più volte accusato di omofobia, misoginia e antisemitismo: «Il PVV», ha detto Geert Wilders, «vuole veramente formare una gruppo, ma non a quel prezzo. Il mio partito dovrebbe costruire un ponte troppo grande per lavorare con il KNP», che vuole per esempio abolire il diritto di voto per le donne. Al fallimento ha contribuito anche la defezione di Angel Dschambaski, rappresentante del VMRO, il Movimento nazionalista bulgaro. | Marine Le Pen non è riuscita a formare un gruppo al Parlamento europeo. I suoi deputati faranno parte dei "non iscritti", così come quelli della Lega Nord, diventando pressoché irrilevanti. |
Da circa un anno le superfici di molti uffici, negozi, locali e mezzi di trasporto pubblici vengono periodicamente sanificate con l’obiettivo di ridurre la diffusione del coronavirus e il rischio di nuovi contagi attraverso oggetti che potrebbero essere stati contaminati. È una procedura consigliata dalle principali autorità sanitarie e resa obbligatoria dai governi di alcuni paesi, ma nonostante sia osservata da mesi non è ancora chiaro se contribuisca davvero a contenere i nuovi contagi. Diversi ricercatori stanno cercando di capirlo e nel frattempo invitano ad applicare un principio di precauzione, proseguendo con la sanificazione delle superfici, a patto di non farne un’ossessione. Aria vs superfici Da tempo sappiamo che le malattie infettive si possono diffondere in modi molto diversi tra loro, attraverso l’aria, il sangue, l’acqua o le superfici a seconda dei casi e delle caratteristiche dei virus (o di altri patogeni come i batteri) che le causano. Ma capire la via principale attraverso cui si diffonde un virus non è sempre semplice, soprattutto nel caso in cui sia in circolazione da poco tempo, come l’attuale coronavirus. | Cosa abbiamo capito in un anno sul coronavirus e le superfici. Le ricerche dicono che il contagio attraverso gli oggetti è raro, ma suggeriscono qualche precauzione. |
Il giornalista ed ex deputato del PD Andrea Sarubbi spiega sul suo blog perché la riforma del “Porcellum” – l’attuale legge elettorale, giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale pochi giorni fa – fatica da tempo a trovare spazio nel dibattito parlamentare, e perché si è arrivati a questo punto senza che i partiti si adoperassero per un cambiamento della legge in tempi rapidi. E aggiunge che è uno degli esempi in cui, per venirne a capo, bisogna ridiscutere l’idea stessa di bicameralismo. Dicono che la regola sul retropassaggio al portiere, quella che gli vieta di prendere la palla con le mani quando un suo difensore gliela allunga di piede, sia stata introdotta dalla Fifa dopo aver visto all’opera l’Egitto durante i mondiali di Italia ’90: tutte quelle perdite di tempo ammazzavano le partite e costituivano un danno per il calcio. Oggi alcune opzioni sono rimaste, tipo la palla in tribuna e la morte apparente quando si subisce un fallo, ma innanzitutto è aumentato il recupero, e comunque ci vuole un po’ di discrezione: se l’arbitro capisce che lo fai apposta, ti becchi un cartellino giallo. Quella discrezione che il Senato non ha avuto in questo ultimo anno, bloccando il possibile e l’impossibile. | Perché non cambia la legge elettorale. Andrea Sarubbi spiega che il Porcellum in fondo va bene a tutti, e che prima bisognerebbe cambiare il Senato. |
Apple ha ottenuto che le vendite del tablet Samsung Galaxy Tab 10.1 siano sospese in Australia. Una decisione simile era sta assunta anche in Europa a settembre e segna un passo importante per la società statunitense, che accusa Samsung di aver plagiato il proprio iPad. Secondo la giudice Annabelle Bennett, Apple ha presentato prove sufficienti per dimostrare la violazione di due brevetti legati al touchscreen del suo tablet. La causa legale porterà a un processo, dove Samsung potrà far valere le proprie ragioni e forse ottenere lo sblocco della sospensione. Per la società si tratta comunque di una perdita di tempo che potrebbe influire sulle vendite del Galaxy Tab 10.1. | Apple ferma il tablet di Samsung in Australia. Il Tribunale federale ha accettato le richieste della società per plagio dell'iPad con il Galaxy Tab 10.1. |
Ogni volta che qualcuno del Post visita gli uffici di quelle grandi aziende della new economy o della comunicazione contemporanea – quelle dove secondo un romanzo di Giuseppe Culicchia i dipendenti girano sempre con una tavola da surf sottobraccio – torna commentando il fatto che tutti quei biliardini, videogiochi, palestra, eccetera, sono sempre deserti. Li usano davvero? O finisce che lavorano quindici ore al giorno e tutti quei giocattoli sono solo estetica “hipster” – come si dice adesso – e insomma, è inutile guardarli con invidia, anche qui al Post? (Le foto delle sedi di Google) | Distrarsi col ping pong. Ci giocano tutti, prima o poi, e i fotografi non vedono l'ora. |
Mark Zuckerberg ha avuto una figlia! Ho sottolineato l’annuncio con un punto esclamativo, non perché sia particolarmente sorprendente – lui e sua moglie Priscilla Chan avevano annunciato a luglio di aspettare un bambino – ma perché quello è il modo in cui verrà letto e condiviso sui social network. | La nascita della figlia di Mark Zuckerberg è una notizia? sì, sostiene Slate, anche perché è l'esempio di quali cose siano diventate le "notizie" negli anni di Facebook. |
Neel Bhatt, docente di otorinolaringoiatria all’Università di Washington, a Seattle, è un chirurgo specializzato nel trattamento dei pazienti con problemi alla voce. Una parte del suo lavoro prevede la registrazione frequente di quelle voci in modo da tenere traccia di ogni lieve cambiamento tra una visita e l’altra, e capire se i suoi interventi chirurgici o terapeutici hanno apportato miglioramenti. «Ma veramente suono così?», è una delle domande che gli rivolgono più spesso i pazienti. Quella di trovare strana la propria voce ascoltandola attraverso un dispositivo di registrazione, o persino di non riconoscerla, è una sensazione piuttosto condivisa tra le persone. Bhatt, peraltro autore di numerosi studi scientifici, ne ha scritto sul sito The Conversation, descrivendo il disagio che molti suoi pazienti provano quando si sottopongono alle sedute in cui lui tira fuori le registrazioni. Alcuni diventano talmente inquieti da rifiutarsi di ascoltare la loro voce, sebbene possa servire a percepire i sottili cambiamenti che Bhatt intende far notare. | Perché non ci piace la nostra voce. La sensazione di disagio che si prova ascoltandone una registrazione è molto comune, e ha ragioni sia fisiologiche che psicologiche. |
La società automobilistica americana Lincoln ha lanciato un progetto pubblicitario chiamato Hello, again, basato sull’idea della rivisitazione dei classici della sua produzione automobilistica assieme a rivisitazioni artistiche più diverse. Il 10 febbraio sarà pubblicata online la registrazione di una cover di Sound and Vision di David Bowie da parte di Beck assieme a un’orchestra di 170 musicisti: Lincoln ha intanto messo su YouTube una presentazione con un’anteprima. | L’anteprima di Sound and Vision di David Bowie nella versione di Beck. Incisa all'interno di un progetto musicale sponsorizzato dalla società automobilistica Lincoln. |
Martedì 24 giugno è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione. Si tratta di una misura che introduce parecchi piccoli cambiamenti, nessuno dei quali sembra, per il momento, particolarmente rivoluzionario. Alcune norme potrebbero avere un impatto più o meno importante nei prossimi anni, come ad esempio quella sul cosiddetto “turnover”, cioè il ricambio dei dipendenti nelle amministrazioni pubbliche. Il primo testo del decreto era stato annunciato dal governo il 13 giugno. Trattenimento Fino ad oggi, i dipendenti pubblici che raggiungevano l’età pensionabile potevano sfruttare l’istituto del “trattenimento in servizio”. In sostanza, una volta raggiunta l’età pensionabile la rimandavano per due anni continuando nel frattempo a lavorare. Il 31 ottobre 2014 tutti i trattenimenti in vigore saranno annullati, mentre già dal 25 giugno non è più possibile ricorrere a questo istituto. Per i magistrati, i militari e gli avvocati di stato l’abolizione del trattamento in servizio è spostata alla fine del 2015, per evitare carenze di organico. | La riforma della pubblica amministrazione. È entrata in vigore mercoledì e introduce parecchie piccole cose, come cambiamenti alla mobilità dei dipendenti e la fine del "trattenimento" (che cos'è?). |
I funerali di Stato per i morti nel crollo del ponte Morandi di Genova si terranno oggi alle 11.30 nella Fiera della città. Saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, e parteciperanno tutte le più alte cariche dello stato. I funerali si potranno seguire in diretta tv in chiaro su Rai Uno, Canale 5 e i canali all news come SkyTG24 e Rainews, mentre in radio su Rai Radio Uno. In streaming, i funerali saranno disponibili sul sito della RAI e sul canale YouTube di Repubblica. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Come seguire in diretta i funerali di stato per i morti di Genova. La cerimonia inizia alle 11.30, e si potrà seguire in chiaro in tv e online. |
Roland Fischer è un fotografo tedesco che vive tra Monaco di Baviera e Pechino e da quindici anni fotografa la facciate degli edifici più strani in giro per il mondo: questa sua raccolta, dal titolo Façades, è un catalogo visuale dell’universo metropolitano contemporaneo, con le sue forme astratte e i suoi colori cangianti. Fischer ha cominciato a lavorare su questo progetto a Shanghai all’inizio del 2000, durante la rapida crescita della città cinese: “Ho notato tutte queste nuove costruzioni spuntare come funghi ovunque, dando l’impressione di poter essere in qualsiasi altra città importante del mondo. Ho pensato che questa fosse una nuova esperienza visiva urbana, una conseguenza naturale di quello che allora era il nuovo processo di globalizzazione”. Proseguendo nei suoi viaggi Fischer ha continuato a notare questo fenomeno, fotografando una grande varietà di facciate di edifici – banche, scuole, musei, sedi aziendali – tra Los Angeles, Pechino, San Paolo, Tokyo, Montréal e Melbourne, tra le altre: tutte immagini con una forte natura astratta e difficilmente riconoscibili a una prima occhiata, dove l’unica indicazione è data dal nome degli edifici e dalla città di riferimento. Le foto della serie sono state raccolte nel libro Façades, pubblicato da Hirmer Publishers, mentre gli altri lavori di Roland Fischer si possono vedere sul suo sito. | Le facciate astratte delle città. I colori e le geometrie degli edifici che popolano i luoghi in cui viviamo, nelle foto di Roland Fischer. |
Venerdì 24 ottobre è iniziata a Firenze la “Leopolda 5”, un evento organizzato dal presidente del Consiglio ed ex sindaco di Firenze Matteo Renzi per discutere di diversi temi legati all’attualità e al futuro dell’Italia. Durante la giornata di sabato all’ex stazione Leopolda (oggi usata per incontri pubblici, convention e spettacoli di vario tipo) si sono visti parecchi esponenti del Partito Democratico, come il ministro Boschi e Ivan Scalfarotto, oltre a diverse facce note, tra cui Fabio Volo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del secondo giorno della Leopolda 5. Nell'ex stazione di Firenze ci sono Matteo Renzi - ovviamente - ma anche l'attore Fabio Volo, sindaci, ministri e imprenditori. |
In Italia una casa editrice può stampare e diffondere un’opera di uno scrittore morto senza dover dare dei soldi ai suoi eredi se sono passati almeno 70 anni dalla sua morte. Per la precisione, 70 anni e qualche mese, settimana o giorno, perché per le regole europee, a prescindere che una scrittrice o uno scrittore siano morti a gennaio o a dicembre, il diritto d’autore scade sempre il 31 dicembre e le opere entrano nel pubblico dominio il primo gennaio. Quindi oggi si sono liberate dal copyright tutte le opere letterarie scritte da persone morte nel corso del 1950. Tra gli altri si fanno notare soprattutto due nomi, ancora molto letti a distanza di decenni, da studenti e no: quelli di George Orwell e Cesare Pavese. George Orwell L’autore di 1984 non ha bisogno di grandi presentazioni: il suo romanzo più conosciuto è continuamente usato come metafora, sui giornali, in pubblicità e in tv. Forse non tutti sanno che fu l’ultima delle sue opere a essere pubblicata quando Orwell era ancora vivo – morì sette mesi dopo la sua uscita, l’8 giugno 1949 – e che al tempo lo scrittore britannico era famoso da pochi anni. Aveva raggiunto la fama solo nel 1945 con La fattoria degli animali, romanzo satirico contro l’Unione Sovietica, in cui la rivoluzione comunista avviene in una fattoria e i rivoluzionari sono maiali. Un’altra cosa che forse non tutti sanno è che “George Orwell” era uno pseudonimo: il vero nome dello scrittore – l’unico peraltro a essere inciso sulla sua tomba – era Eric Arthur Blair. | Le opere che hanno appena perso il copyright. Quest'anno ci sono due pezzi grossi tra gli scrittori i cui libri si potranno pubblicare e diffondere senza pagare diritti d'autore: George Orwell e Cesare Pavese. |
Ferragosto, cioè il 15 agosto, è una festa nazionale ereditata dai concordati tra lo Stato italiano e il Vaticano. In questa data infatti i cattolici festeggiano l’Assunzione di Maria in Cielo. Secondo la tradizione cattolica, dopo aver terminato la propria vita terrena, Maria fu trasferita in Paradiso sia con l’anima che con il corpo. Per la Chiesa cattolica Maria è l’unica persona oltre a Cristo a essere assunta materialmente in cielo: un’anticipazione della risurrezione delle carni cioè secondo i cattolici quel momento, alla fine dei tempi, quando tutti i corpi dei defunti si ricongiungeranno alle loro anime dopo il Giudizio universale. L’Assunzione non implica necessariamente la morte di Maria, ma neppure la esclude: le varie confessioni cristiane divergono su questo punto. Ortodossi e armeni il 15 di agosto celebrano solamente la Dormizione di Maria (si chiama “Dormizione” perché Maria non sarebbe veramente morta, ma solo caduta in un sonno profondo). I protestanti, invece, non credono all’Assunzione di Maria e non fanno festa perché questo episodio non è narrato nel Vangelo. Il dogma cattolico venne proclamato nel novembre del 1950 da papa Pio XII. | Cos’è il Ferragosto e perché si festeggia. Quali sono le origini della festività, che vengono sia dalla tradizione cristiana che da quella pagana. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il comune di Alessandria è fallito. La Corte dei Conti ha dichiarato il dissesto finanziario: mancano 19,4 milioni di euro e arriverà un commissario, racconta la Stampa. |
L’attore Al Molinaro – famoso in tutto il mondo come il barista Alfred del telefilm “Happy days” – è morto a 96 anni a Glendale, in California, dove era ricoverato per un’infezione alla cistifellea. Molinaro era famoso soprattutto per avere interpretato dal 1974 al 1984 il barista Alfred “Al” Delvecchio, proprietario italo-americano del locale “Arnold’s” nella famosa serie tv Happy Days. Prima di allora era stato per molti anni il poliziotto Murray nella serie televisiva La strana coppia. Molinaro era nato a Kenosha, nel Wisconsin, nel 1919: la sua famiglia era originaria di Cosenza, in Calabria. Si era trasferito in California a vent’anni e dopo molti lavori aveva cominciato la carriera da attore. Secondo il New York Times fu Molinaro a suggerire l’allora poco conosciuto attore comico Robin Williams per il ruolo dell’alieno Mork nella serie televisiva Mork & Mindy. Per alcuni anni Molinaro interpretò il ruolo di Alfred Delvecchio anche in Jenny e Chachi, uno spin-off di Happy Days. Il personaggio di Alfred “Al” Delvecchio era famoso, tra le altre cose, per il suo modo di chiudere certe conversazioni: nella versione originale diceva “Yep, Yep, Yep, Yep”, diventato in Italia “eh già, già, già”. | È morto Al Molinaro, il barista di “Happy Days”. Era il proprietario di Arnold's, quello che diceva sempre "eh già, già, già": è morto in California, aveva 96 anni. |
Il cantante Marco Carta è stato assolto «per non aver commesso il fatto» nel processo in cui era imputato con l’accusa del furto di alcune magliette dal valore totale di 1.200 euro, il 31 maggio alla Rinascente di Milano. Nei suoi confronti l’accusa aveva chiesto una condanna di 8 mesi e 400 euro di multa. A maggio Carta era stato fermato alla Rinascente di piazza del Duomo, a Milano, insieme a una donna di 53 anni dopo aver cercato di uscire dal negozio con sei magliette dalle quale era stato tolto il sistema “antitaccheggio” ma non la placchetta flessibile, che aveva fatto suonare l’allarme. | Il cantante Marco Carta è stato assolto dall’accusa di furto di alcune magliette alla Rinascente di Milano. |
L’amministratore delegato della società petrolifera francese Total, Christophe de Margerie, è morto nella sera di lunedì 20 ottobre in un incidente presso l’aeroporto Vnukovo di Mosca, in Russia. Il suo aereo privato si è schiantato contro uno spazzaneve che stava ripulendo la pista dopo la prima copiosa nevicata nella zona. L’aereo stava terminando le operazioni per il decollo quando è avvenuto lo scontro: stando ai risultati delle prime indagini l’autista dello spazzaneve era ubriaco. Nell’incidente, che si è verificato intorno alle 22 (ora italiana), oltre a De Margerie sono morti tre membri dell’equipaggio. I responsabili dell’aeroporto hanno spiegato che a terra c’era una visibilità pari a 350 metri: le partenze e gli arrivi sono stati sospesi per alcune ore per rimuovere i rottami dalla pista. Alcune ore dopo la notizia, diffusa dai media russi, Total ha pubblicato un breve comunicato stampa in cui ha confermato la morte del suo CEO. De Margerie aveva 63 anni e si trovava in Russia per partecipare a una serie di incontri con il governo a Gorki, nei pressi di Mosca. Lunedì aveva incontrato il primo ministro russo Dimitri Medvedev per discutere di una serie di investimenti che riguardavano la compagnia petrolifera e alcune società russe del settore, controllate dal governo. | Il CEO di Total è morto a Mosca. Il suo aereo si è schiantato contro uno spazzaneve mentre si preparava al decollo: aveva 63 anni ed era a capo della grande società petrolifera dal 2007. |
Dalla notte tra sabato e domenica, squadre di soccorso della marina italiana e di quella maltese sono al lavoro nel Canale di Sicilia per cercare centinaia di migranti dispersi in seguito al naufragio del loro barcone. I soccorritori sono riusciti a salvare 28 persone e hanno recuperato i corpi di altri 24 migranti. I rappresentanti dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dopo aver raccolto le testimonianze dei sopravvissuti, hanno parlato di almeno 800 persone a bordo. • I corpi dei 24 migranti che sono morti e che sono stati finora recuperati sono stati portati a Malta, al porto di La Valletta, sulla nave Bruno Gregoretti della guardia costiera italiana. I funerali saranno celebrati a Malta, in una cerimonia interreligiosa, dall’arcivescovo di Malta Charles J. Scicluna e dall’imam della comunità musulmana molto probabilmente lunedì prossimo. | Le ultime sul naufragio. C'è una nuova ipotesi sulla causa del ribaltamento del barcone, i superstiti sono arrivati a Catania, due presunti scafisti sono stati arrestati, l'UE ha proposto un piano in dieci punti. |
Negli ultimi giorni diversi articoli pubblicati negli Stati Uniti hanno iniziato a mettere in dubbio la sostenibilità del modello economico dei giornali online, rendendo pubblico un tema che esiste da tempo e sul quale si interrogano esperti e analisti. Prima c’è stato un articolo del Wall Street Journal in cui si raccontava del mancato raggiungimento degli obiettivi economici per quest’anno da parte di BuzzFeed, uno dei siti di notizie online più innovativi e indicato solitamente come il caso di maggior successo economico di un nuovo modo di fare informazione diverso da quello delle testate tradizionali, di cui BuzzFeed è diventato un concorrente, spesso vincente. BuzzFeed aveva previsto di produrre ricavi per 350 milioni di dollari, ma secondo le ultime stime mancherà l’obiettivo fermandosi a una cifra più bassa di almeno il 15-20 per cento, pur mantenendo crescite invidiabili. Ma c’è un generale problema comune a diverse altre testate, che sta portando nuovi elementi – stavolta più concreti e strettamente legati ai modelli economici – all’ormai sterminato dibattito sul futuro del giornalismo dopo la fase “fine dei giornali di carta”. Al centro delle analisi e delle valutazioni degli ultimi giorni c’è il rapporto dei siti d’informazione con un modello di ricavi basato sulla pubblicità “display” (ovvero i banner e gli spot video, soprattutto) che di fatto non sta funzionando. È un tema ampio e nel quale finiscono inevitabilmente tutti: testate, giornalisti, social network, Google, chi fa pubblicità, e naturalmente i lettori. | Arriva una crisi dei giornali online? il modello basato sulla pubblicità è sempre meno sostenibile e si cercano altre soluzioni, con qualche preoccupazione. |
Fastweb, Wind e Vodafone Italia annunciano che si daranno da fare insieme per la banda larga in Italia, dove non si è mossa finora l’amministrazione pubblica. Domani, i tre operatori telefonici alternativi annunceranno il lancio di un loro piano per migliorare l’offerta broadband. Il progetto costerà qualcosa come 2,5 miliardi di euro nel corso dei prossimi cinque anni e promette di portare Internet ad alta velocità in una quindicina di città italiane. Le prime indiscrezioni sul progetto sono state diffuse da Dow Jones Newswires e sono state raccolte da numerose testate, tra cui il Wall Street Journal. | La banda della banda larga. Accordo tra Fastweb, Wind e Vodafone per Internet ad alta velocità: vediamo come va. |
L’olio di palma è uno dei grassi vegetali più utilizzati al mondo, sia dalle industrie alimentari sia da quelle dei cosmetici, per la notevole resa delle sue piantagioni e i prezzi relativamente bassi cui viene venduto all’ingrosso. L’alta domanda da parte del mercato ha portato in pochi decenni alla creazione di gigantesche piantagioni, ottenute disboscando ampie porzioni di territorio in paesi come l’Indonesia e la Malesia, con consistenti danni ambientali. Grazie a numerose campagne per un uso più responsabile, negli ultimi anni le cose sono migliorate, ma come racconta un articolo sull’ultimo numero dell’Economist non si possono escludere i rischi di nuove deforestazioni, in seguito al cambiamento del clima e a un previsto aumento della domanda di olio di palma nei prossimi anni. Sull’isola indonesiana di Sumatra la porzione di terreno dedicata alla coltivazione delle palme da olio è pari a 123mila chilometri quadrati, un’area comparabile a quella della Grecia. L’Indonesia è del resto il più grande produttore al mondo di olio di palma: ne produce da sola la metà di tutto quello del mondo (al secondo posto c’è la Malesia). Per l’economia indonesiana l’olio di palma è molto importante e costituisce circa il 3 per cento del prodotto interno lordo (PIL). | Come sta andando con l’olio di palma. Gli interventi per limitare la deforestazione stanno dando qualche risultato, ma la questione è complicata, spiega l’Economist. |
Questa settimana non era facile trovare facce famose che valesse la pena fotografare che non fossero al festival di Cannes – di cui trovate estese raccolte fotografiche giorno per giorno qui – ma lontano dal red carpet del festival del cinema si sono comunque visti Rihanna (che ha presentato la sua linea di vestiti), i presentatori Jimmy Kimmel e David Letterman, e le attrici Sophie Turner, Jessica Chastain e Jane Fonda, tra gli altri. C’è anche stato un altro matrimonio reale, ma più discreto di quelli a cui siamo abituati: si è sposata la figlia del cugino della regina Elisabetta. E siccome erano giorni di campagna elettorale per le elezioni europee, non sono mancati politici impegnati a fare cose: Willie Rennie (leader dei Liberal Democratici Scozzesi) con gli sci d’acqua e Nigel Farage (del Brexit Party) in una scena per lui meno divertente, come prendersi un frappé addosso. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Un po' di quelli che erano a Cannes e di chi non c'era, come Rihanna e Cristiano Ronaldo, tra chi valeva la pena fotografare in settimana. |
Aggiornamento del 31 luglio: Reuters ha poi corretto il suo articolo iniziale scrivendo che Colin Angle non aveva detto che iRobot potrebbe vendere i dati sulle case ad aziende come Amazon, Google e Apple, ma «condividerle gratuitamente con il consenso dei clienti». *** | E se il vostro aspirapolvere condividesse la mappa della vostra casa con Amazon? o a Google o a Apple: è un'idea di cui ha parlato il capo dell'azienda che produce i robot Roomba. |
Oltre a navigare sul Web, leggere gli ebook e utilizzare i contenuti multimediali, l’iPad può rivelarsi una buona soluzione per fare shopping online trasformandosi in una enorme vetrina per presentare prodotti e offerte. Partendo da questa idea, i responsabili di Amazon, il più grande portale per gli acquisti in Rete, hanno deciso di realizzare una nuova applicazione per il tablet di Apple con l’obiettivo di rendere più accessibili e facilmente acquistabili i loro prodotti su un dispositivo touchscreen. La nuova applicazione si chiama Amazon Windowshop, è gratuita ed è sostanzialmente una nuova versione di Amazon.com studiata apposta per l’iPad. | Amazon apre un negozio su iPad. Nel senso di un vero nuovo negozio in una nuova applicazione. |
Il tribunale di Verona ha approvato il concordato preventivo proposto dai nuovi finanziatori di Melegatti, una nota azienda di dolciumi che produce soprattutto pandori e panettoni. L’azienda era chiusa da due mesi per debiti: ne aveva accumulati per 30 milioni di euro, e i dipendenti non venivano pagati da settembre. La situazione si è risolta qualche settimana fa con l’arrivo del fondo maltese Abalone, che ha messo subito 6 milioni di euro per far ripartire la produzione promettendone altri dieci per i primi mesi del 2018. I dipendenti di Melegatti torneranno al lavoro lunedì 20: dovranno produrre 1,75 milioni di dolci in tempo per il periodo di Natale. | Melegatti, l’azienda produttrice di pandori e panettoni, riprenderà a lavorare lunedì dopo mesi di difficoltà finanziarie. |
Oggi a Cannes sono stati presentati due film tra quelli in concorso per vincere la Palma d’oro: Bacalaureat di Cristian Mungiu e Juste la fin du monde, di Xavier Dolan e con Marion Cotillard, Léa Seydoux e Vincent Cassel, i più fotografati finora. Il primo film parla di un rapporto tra padre e figlia e più in generale del ruolo dei genitori: Romeo, un medico in una piccola cittadina della Transilvania, vorrebbe che la figlia frequentasse un’università inglese, ma prima degli esami scritti della maturità la figlia viene aggredita e le conseguenze fanno sì che quel progetto sembri irrealizzabile, a meno di fare compromessi che contraddicono i principi che il padre le ha insegnato. Juste la fin du monde invece racconta di Louis (Gaspard Ulliel), uno scrittore che torna dalla sua famiglia dopo dodici anni di assenza per spiegare che ha una malattia terminale. | Le foto di giovedì a Cannes. Marion Cotillard, Vincent Cassel, Riccardo Scamarcio e Iggy Pop con le sue smorfie, tra i protagonisti dei film presentati oggi. |
Race – Il colore della vittoria è un film biografico che è al cinema dal 31 marzo e racconta la storia di Jesse Owens, l’atleta statunitense che nel 1936 vinse quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino, organizzate da Adolf Hitler per mostrare al mondo la potenza del nazismo. Owens era nero e il titolo del film – in inglese è solo Race – ha un doppio significato: la parola vuol dire sia “razza” che “corsa”. Owens ha infatti vinto tre delle sue medaglie olimpiche correndo nei 100 metri, nei 200 e nella staffetta 4×100 e una nel salto in lungo, battendo il forte atleta tedesco Luz Long e diventando uno strano simbolo dell’opposizione al nazismo, che quando tornò negli Stati Uniti dovette riadattarsi alla vita nella segregazione razziale. Race fa una scelta simile a quella di molti altri film biografici degli ultimi anni: racconta un momento preciso della vita di Owens, dicendo pochissimo sul prima e sul dopo. Il pezzo di vita di Owens che si vede in Race va dal 1933 – l’anno in cui Owens iniziò a studiare all’università statale dell’Ohio – al 1936, con le vittorie di Owens e il suo ritorno negli Stati Uniti. Il regista del film è l’australiano Stephen Hopkins, che in passato ha diretto film piuttosto mediocri tra cui Nightmare 5: Il mito, Spirito nelle tenebre e I segni del male. Owens è interpretato da Stephan James, il cui più importante ruolo al cinema è stato una parte secondaria in Selma – La strada per la libertà. Nel cast di Race ci sono anche Jason Sudeikis, Jeremy Irons, William Hurt e Carice van Houten. | “Race”, la storia di Jesse Owens. È nei cinema dal 31 marzo e racconta dell'atleta nero che nel 1936 vinse quattro medaglie d'oro alle Olimpiadi nella Germania nazista. |
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha diffuso uno studio sulle prime 105 persone morte in Italia che avevano contratto il coronavirus (SARS-CoV-2), per spiegare che pazienti fossero e aiutare a comprendere meglio l’epidemia che si è sviluppata nelle ultime settimane. In tutto, secondo i dati diffusi giovedì 5 marzo dalla Protezione Civile, in Italia sono risultate positive al coronavirus 3.858 persone e 148 di loro sono morte. Va però tenuta in mente una cosa importante: il legame tra il coronavirus e un eventuale decesso non è sempre facile da stabilire. In molti casi il coronavirus causa complicazioni che rendono peggiore una situazione già grave e precaria. Lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità aiuta a capire la situazione. | Il primo rapporto sui morti che avevano il coronavirus. Avevano in media 81 anni, erano per la maggioranza uomini e nella maggior parte dei casi avevano già problemi di salute, dice l'Istituto Superiore di Sanità. |
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