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«Al momento una soluzione di mercato non c’è». Con queste parole, pronunciate in audizione alla commissione Industria del Senato, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha annunciato quello che agli addetti ai lavori era chiaro oramai da settimane: i tentativi di privatizzare Alitalia sono falliti, i possibili compratori della compagnia aerea in crisi si sono ritirati e ora il governo ha di fronte a sé soltanto scelte difficili e impopolari. Alitalia, in crisi da molti anni, perde ormai più di un milione di euro al giorno. Dal maggio del 2017 si trova in amministrazione straordinaria, quando i precedenti proprietari, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti Etihad e la cordata di imprenditori italiani CAI, hanno ammesso la crisi della società. Oggi Alitalia sopravvive grazie a due prestiti arrivati dal governo italiano: uno da 900 milioni di euro, concesso nel 2017, e uno da 400 milioni, concesso poche settimane fa.
Il governo si è arreso su Alitalia. Ha ammesso che non ci sono compratori, e ora bisognerà trovare nuove soluzioni: lasciarla fallire o un nuovo intervento pubblico.
Dopo l’arresto – in provincia di Milano – di un uomo sospettato di essere coinvolto nell’attentato al Museo del Bardo, a Tunisi, compiuto da due estremisti islamisti lo scorso 18 marzo e dopo la notizia che quello stesso uomo, Abdel Majid Touil, nel febbraio del 2015 era arrivato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento (Sicilia) su un barcone di immigrati, diversi esponenti politici sono tornati a evocare l’ipotesi che l’ISIS o altri gruppi estremisti utilizzino i barconi dei migranti per trasportare miliziani in Europa. Che quindi i flussi di migranti via mare vadano collegati all’attività di proselitismo jihadista o alla pianificazione di atti violenti e che si debba agire con una conseguente adeguata politica contro l’immigrazione. Carlo Bonini, su Repubblica di oggi, torna su questa argomentazione smontandola e chiarendo un po’ di cose. E lo fa usando dati, statistiche e dichiarazioni di intelligence e polizia:
Gli sbarchi dei migranti sono davvero un pericolo? carlo Bonini chiarisce un po' di cose dopo l'arresto di ieri a Milano per l'attentato al museo del Bardo, e lo fa usando dati, statistiche e dichiarazioni di intelligence e polizia.
Vent'anni fa era uscito Binaural, disco un po' diverso dal solito dei Pearl Jam con dentro alcune cose molto belle, come Nothing as it seems, Thin air e Soon forget. Ian Curtis dei Joy Division si uccise 40 anni fa oggi. Chris Cornell dei Soundgarden si uccise tre anni fa oggi: nei giorni scorsi ci sono stati ancora strascichi di polemiche tra la vedova e il resto della band. Roger Waters fa Mother in quarantena. Invece ieri era il centotrentesimo anniversario della prima andata in scena della Cavalleria Rusticana, e volete non ascoltare per la centotrentesima volta l'Intermezzo? Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Peter Gabriel. Tre minuti di canzone, due minuti di prologo, e 130 anni di un Intermezzo.
Vito Nicastri, imprenditore siciliano con grossi interessi nel settore eolico, è stato condannato a 9 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, in un processo svolto con rito abbreviato al tribunale di Palermo. Nicastri era stato arrestato lo scorso giugno: secondo l’accusa, aveva intrattenuto rapporti economici con alcune cosche mafiose e principalmente con Matteo Messina Denaro, il più importante latitante mafioso ancora in vita, a cui Nicastri era considerato molto vicino. Di Nicastri si era parlato mesi fa perché, insieme all’imprenditore genovese Francesco Paolo Arata, era stato accusato di aver corrotto dei funzionari pubblici della regione Sicilia. Arata, sospettato di essere una specie di tramite tra Nicastri e la politica, era stato a sua volta accusato di aver pagato una tangente di 30mila euro al senatore leghista Armando Siri in cambio dell’approvazione di una norma legata alla costruzione di impianti eolici. Per quello scandalo, Siri si era dimesso da sottosegretario.
L’imprenditore del settore eolico Vito Nicastri è stato condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Aggiornamento del 30 dicembre: Nella notte è stato arrestato un uomo per l’omicidio di Agitu Gudeta, una nota imprenditrice etiope che lavorava in Trentino, trovata morta martedì 29 dicembre nella sua casa di Frassilongo, in provincia di Trento. L’uomo si chiama Adams Suleimani, è ghanese e ha 32 anni: lavorava come collaboratore nell’impresa di Agitu Gudeta, dove si occupava del pascolo delle capre. L’uomo, scrivono i giornali Il Dolomiti e Trentino, avrebbe confessato ai carabinieri di aver colpito la donna durante una lite per motivi economici. ***
La morte di Agitu Gudeta. Era un'imprenditrice etiope molto nota in Trentino per via della sua azienda di formaggi e della sua storia: è stata trovata morta in casa, aveva 42 anni.
Chris Hughes ha 27 anni, è diventato milionario collaborando da subito con Mark Zuckerberg per la creazione di Facebook, ha coordinato la campagna elettorale online di Barack Obama nel 2008 e da poco ha lanciato online un nuovo social network per incentivare il volontariato e le iniziative benefiche. Il nuovo sito si chiama Jumo, una parola che in Yoruba – una lingua parlata nell’Africa occidentale – significa “collaborare insieme” e mira ad aiutare le persone a migliorare le realtà in cui vivono. Su Facebook esistono da tempo alcune applicazioni per incentivare la raccolta di fondi per le associazioni non profit, come l’applicazione Causes che ha una media di 19 milioni di utenti attivi ogni mese. Jumo intende partire dal successo di Causes e degli altri sistemi simili creando uno spazio maggiormente slegato da Facebook con un maggior numero di servizi e funzionalità per gli utenti.
Il social network delle buone cause. Il cofondatore di Facebook ha creato Jumo, per organizzare e gestire le iniziative benefiche online coinvolgendo i propri amici.
È uscito la settimana scorsa per l’ottima etichetta indipendente Warp il suo secondo disco, Cosmogramma, e il critico musicale del Wall Street Journal ne è entusiasta: “uno degli artisti più interessanti dell’elettronica”. Flying Lotus, pseudonimo di Steven Ellison, è un artista e produttore di musica elettronica, e nell’ultimo album si muove tra rumori industriali e battiti asettici, voci soul e fiati jazz. Con la presenza della voce di un amico noto, Thom Yorke dei Radiohead, e il sassofono di un cugino figlio d’arte, Ravi Coltrane. Ellison è nato 26 anni fa in California, in una famiglia “d’arte”. Sua nonna Marilyn McLeon era una cantautrice, il cui più grande successo fu Love hangover di Diana Ross, e sua prozia era Alice Coltrane, la moglie di John Coltrane, una compositrice jazz che suonava pianoforte e arpa. La carriera del figlio di Alice e John, Ravi, 18 anni più vecchio del cugino, è sbocciata durante l’infanzia di Ellison. Ma più che il jazz di Coltrane, la sua passione fu l’hip-hop: ammirava la capacità di Dr. Dre di unire battiti e melodie. Suo cugino Oran Coltrane gli diede una drum machine, e iniziò presto a crearsi suoni da solo.
Flying Lotus, tra Thom Yorke e John Coltrane. Steven Ellison ha 26 anni, fa musica elettronica e piace al Wall Street Journal.
La compagnia spaziale statunitense SpaceX ha portato in orbita altri 60 satelliti di Starlink, il suo ambizioso progetto per costruire una costellazione di migliaia di satelliti intorno alla Terra per trasmettere Internet, raggiungendo i luoghi dove è troppo costoso portare connessioni tradizionali; ora i satelliti di Starlink in orbita sono in tutto 182. Quest’ultimo gruppo è stato lanciato su un razzo Falcon 9, da Cape Canaveral, in Florida. Successful deployment of 60 Starlink satellites confirmed! pic.twitter.com/hA8eUp7dNI
SpaceX ha portato in orbita altri 60 satelliti del suo progetto Starlink per trasmettere Internet dallo Spazio.
Oggi, venerdì 29 novembre, è in corso uno sciopero generale nazionale, organizzato dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base) per protestare contro la gestione dello stabilimento ex ILVA e richiedere «un intervento pubblico nell’industria e nelle infrastrutture». Oltre allo sciopero è stata organizzata anche una manifestazione a Taranto. La questione Ilva è la questione dello Stato: appello ai lavoratori pubblici: usb.itLa vicenda dell'ex Ilva di Taranto non è più confinabile negli spazi, peraltro enormi, delle crisi aziendali, delle questioni ambientali e della devastazione sociale e… https://t.co/4UN1mouip1 pic.twitter.com/TtNJxAoBiP
Lo sciopero generale e nazionale di oggi. Potrebbero esserci disagi per i treni regionali, ma nelle città maggiori non sono previsti scioperi dei trasporti: le cose da sapere.
La raccolta degli animali più fotogenici della settimana vi farà venire voglia di passare le vacanze a Singapore, per dar da mangiare, sul vostro dito, una goccia di purea di frutta a un piccolo geco crestato; oppure di prenotare una visita nel parco nazionale di Amboseli, in Kenya: 400 specie di animali in 400 chilometri quadrati, tra cui zebre, ghepardi, impala, e poi leoni, elefanti e scenografici fenicotteri in volo. Non che queste scene maestose tolgano qualcosa alla gialla intensità dello sguardo di un gatto, all’eleganza di un pellicano rosa e alla posa da copiare di uno shar pei nel sidecar di una vespa. Munitevi di frutta e di un amico come le giraffe del parco di Yongin e prendetevi 10 minuti per sfogliarle tutte, in cerca della vostra bestia preferita, che sia un piccolo peloso di vacca Highlander o il povero panda Wei Wei, che si è ritrovato con naso e zampe bianche a causa dello stress. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly beasts. Un piccolo di geco crestato, due giraffe e tanta frutta, fenicotteri in volo e occhi di gatto, tra le bestie da fotografare in settimana.
A mo’ di endorsement ufficiale – ce ne fosse stato bisogno – il Post ha chiesto a Giuliano Pisapia di dimostrare alla vigilia del ballottaggio la sua competenza su Milano, per i milanesi che lo devono votare e per i non milanesi in cerca di guide turistiche anomale. E di elencare i suoi dieci posti preferiti di Milano. 1. La Rotonda della Besana perché ci andavo a giocare da piccolo. Poi, da grande, ci ho accompagnato a giocare i figli dei miei fratelli. 2. La Darsena perché è una parte bella e simbolica di Milano. Oggi però vittima d’incuria e degrado, e quindi da salvare. Le acque, così come il verde, sono elemento essenziale del paesaggio urbano e rendono la città più bella. La Darsena va quindi stralciata dal piano parcheggi, modificando anche il Pgt per eliminare dai documenti ogni riferimento al parcheggio sotterraneo voluto da Gabriele Albertini. E va chiesto al Ministero dei Beni culturali un nuovo e più esteso vincolo a protezione di luoghi storici come Darsena e Navigli. 3. Il Mercato di Viale Papiniano perché è un’esplosione di colori, un punto d’incontro per milanesi e turisti in visita alla città, un possibile punto di smercio per i prodotti dell’agricoltura di prossimità dei parchi agricoli milanesi. 4. Sant’Ambrogio perché il Duomo con le sue guglie ricamate è bello ma il romanico, con la sua semplicità e la sua serenità, mi somiglia di più. 5. La Trattoria al Casottel in quel del Corvetto perché è un posto di altri tempi, un angolo molto vero della vecchia Milano con il campo da bocce e il pergolato di vite americana. E a me giocare a bocce piace molto… 6. La Chiesa vecchia di Baggio perché un detto milanese dice “Ma và a Bagg a sona l’ôrghen” (Ma vai a Baggio a suonare l’organo) e questo perché un organo c’era in chiesa ma… era solo dipinto sul muro. Come dire al centrodestra ma non farmi perdere tempo con tutte queste accuse e menzogne che lasciano il tempo che trovano. 7. La Gelateria Umberto in piazza Cinque Giornate perché il suo gelato di crema è una vera poesia. E, se poi ci metti su un po’ di passata di lamponi sempre made in Umberto, diventa una vera sinfonia. Come dire: quel che possono creare gli artigiani milanesi… 8. La piscina Saini con il suo centro sportivo perché come tutte le piscine di Milano è non solo uno stimolo a praticare attività sportiva in modo dilettantistico o agonistico, ma anche un momento di relax. 9. L’Arci Bitte di via Watt perché sembra un angolo di Berlino, ma potrebbe essere anche Parigi, Londra o Barcellona. Peccato solo che, per arrivarci, sia necessario camminare per cinque minuti nel buio più completo. Noi, per garantire la sicurezza, non metteremo il coprifuoco. Noi cominceremo con il riaccendere le luci. 10. Il Parco Trotter perché si fonda sul verde, sull’educazione e sulla cultura, concetti centrali nella città che voglio realizzare con l’aiuto di tutti i milanesi.
I dieci posti preferiti a Milano di Giuliano Pisapia. Lista per i milanesi e per i visitatori (e non c'è Palazzo Marino).
I tassisti fiorentini sono riusciti a impedire l’aumento delle licenze richiesto dal Comune (e dai fiorentini e dai turisti): “concedendo” forse che i possessori delle 60 licenze “parziali” (le chiamano “licenzine”) affidate con concorso nel 2007 vedano i loro orari equiparati ai 660 titolari di licenze ufficiali. La richiesta del Comune avrebbe arricchito l’offerta nei confronti degli utenti, ma è stata battuta dalla intransigenza dei tassisti ostili a ogni nuova concorrenza. La forza corporativa dei tassisti ha in passato affossato altri tentativi di liberalizzazione della professione o almeno di arricchimento del servizio attraverso la diffusione di un maggior numero di licenze. Lo stesso decreto Bersani sulle liberalizzazioni non si è mai concretizzato efficacemente. E conflitti su questo tema sono frequenti in ogni città: le amministrazioni e gli utenti chiedono più taxi, le corporazioni non vogliono cedere neanche un brandello di mercato. Ancora in questi giorni una tensione del genere è emersa a Pescara.
La lobby dei taxi vince anche a Firenze. I tassisti non cedono: nessuna nuova licenza e ostilità ad orari più completi.
In occasione del trentesimo anniversario della morte di François Truffaut (il 21 ottobre 1984) la Cinémathèque française – il più grande archivio del mondo dedicato alla storia del cinema – dall’8 ottobre al 25 gennaio 2015 dedica una grande mostra al regista francese, uno degli esponenti più importanti di quella corrente cinematografica chiamata Nouvelle Vague che si sviluppò in Francia alla fine degli anni Cinquanta. La mostra, divisa per percorsi tematici, raccoglie interviste, fotografie, libri, oggetti di scena, bozzetti, costumi e copioni con le annotazioni del regista, molti mai mostrati prima, provenienti in gran parte dalle collezioni della Cinémathèque, con cui Truffaut aveva sempre mantenuto un forte legame. Il percorso della mostra inizia con l’infanzia e la giovinezza di Truffaut, la sua più grande fonte di ispirazione (“Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell’infanzia”, aveva detto in un’intervista) e attraversa tutta la sua carriera, non solo di regista (21 lungometraggi in tutto) ma anche di teorico del cinema, con i numerosi articoli scritti per i Cahiers du cinéma o il suo famoso libro di interviste con Alfred Hitchcock. Anche la filmografia è divisa per temi, dall’educazione sentimentale al centro dei film che hanno come protagonista il suo alter-ego Antoine Doinel (interpretato dal suo attore preferito Jean-Pierre Léaud), al tema dell’amore passionale, ben riassunto dall’epitaffio finale nel film La signora della porta accanto, “né con te, né senza di te”.
La mostra su Truffaut a Parigi. Si terrà alla Cinémathèque française fino al 25 gennaio 2015, in occasione dei trent'anni dalla morte di uno dei più grandi registi di sempre.
La giudice dell’udienza preliminare del processo sugli appalti di Expo 2015 ha stabilito che Giuseppe Sala, ex amministratore delegato di Expo 2015 e attuale sindaco di Milano, non commise abuso d’ufficio nell’assegnazione diretta all’azienda Mantovani della piantumazione di una parte delle aree verdi all’Esposizione Universale di Milano. Secondo l’accusa, l’assegnazione diretta e senza gara europea avrebbe causato un “danno di rilevante gravità allo Stato e un ingiusto vantaggio patrimoniale all’azienda Mantovani”. Lo scorso dicembre Sala aveva ricevuto una nuova conclusione d’indagine dalla Procura di Milano, che di fatto aveva rivisto una precedente imputazione mossa e poi stralciata nei suoi confronti per l’appalto di una delle aree verdi di Expo 2015. La vecchia contestazione di “turbativa d’asta” fu eliminata e sostituita da quella nuova di abuso di ufficio in concorso con Angelo Paris, già direttore generale di Expo. Paris è stato rinviato a giudizio insieme all’ex direttore generale di ILSPA-Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni, e ai titolari di altre due società coinvolte. Quello per cui è stato prosciolto non era comunque l’unica indagine che coinvolge Sala relativa a Expo, che sarà processato per falso e ha chiesto il rito immediato.
Giuseppe Sala è stato prosciolto. Il sindaco di Milano era accusato di abuso d’ufficio sugli appalti di Expo 2015, ma non si è nemmeno arrivati al processo.
Tra i migliori spot della settimana ce n’è uno che piacerà a quelli che hanno un cane e che sanno quanti amici e quante conoscenze si fanno anche solo portandolo a spasso («È tuo questo cane?» «Come si chiama?»). C’è uno spot che farà commuovere chi è genitore e a un certo punto ha dovuto lasciare le chiavi della macchina ai figli, uno che fa passare la voglia di fare quello che la sa lunga su Twitter (Pena: chiusi in una gabbia tra due leoni affamati), e uno che racconta tutta una vita passando per l’ascensore che si prende per salire in ufficio. Sempre parlando di leoni, invece, sapevate che verso fanno al mattino quando si svegliano? Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I migliori spot della settimana. Scelti tra quelli che non avete visto in Italia, con gli amici che vi ha fatto fare il vostro cane e il verso dei leoni al mattino.
Il fotografo italiano Tommaso Protti ha vinto la decima edizione del Carmignac Photojournalism Award, un importante premio di fotogiornalismo che quest’anno era dedicato al tema dell’Amazzonia e della sua deforestazione per sfruttarne le risorse forestali e minerarie. L’annuncio è stato dato ieri 4 settembre al festival internazionale di fotogiornalismo Visa pour l’image, in corso in questi giorni a Perpignan, in Francia. © Tommaso Protti per la Fondation CarmignacAraribóia, Brasile – Una guardia forestale Guajajara in un momento di triste silenzio alla vista di un albero abbattuto da sospetti disboscatori illegali nella riserva indigena dell’Araribóia, nello stato di Maranhão.Come conseguenza del taglio di fondi degli ultimi anni agli enti di protezione ambientale e di tutela degli indigeni in Brasile, le tribù dell’Amazzonia formano sempre più gruppi di difesa per aumentare il controllo e la vigilanza del territorio.
Le fotografie dell’Amazzonia di Tommaso Protti. Hanno vinto il Carmignac Photojournalism Award, un importante premio di fotogiornalismo.
Arrival è un film di fantascienza pieno di scienza, concetti interessanti e cose tutt’altro che scontate. Sta piacendo molto sia ai critici che al pubblico perché è un film diverso da quelli tipici arrivano-gli-alieni, combatti-gli-alieni, sconfiggi-gli-alieni, e perché Amy Adams è molto brava nell’interpretare la linguista protagonista. Ci sono però molte cose della trama di Arrival – e del finale – che potrebbero lasciare un po’ perplessi. Dopo aver spiegato – senza spoiler – perché era il caso di andare a vedere Arrival, abbiamo risposto a domande e curiosità che potrebbe avere chi l’ha visto. Va da sé che da qui in avanti è pieno, di spoiler.
“Arrival” per chi l’ha visto. Risposte e curiosità per chi è uscito dal cinema con qualche dubbio in testa e qualche domanda in sospeso.
I piloti di Air France hanno approvato il piano della società per creare una nuova compagnia aerea low-cost per contrastare la concorrenza, raggiungendo così uno dei rari accordi con i suoi dipendenti dopo anni di rapporti molto problematici. Il 58,1 per cento del personale di volo di Air France che fa parte del sindacato SNPL – che rappresenta i due terzi dei dipendenti della società – ha votato in favore della proposta sulla creazione della nuova unità – il cui nome provvisorio è Boost – ha dichiarato il gruppo in un comunicato diffuso lunedì, in cui si aggiunge che per la definizione dei dettagli saranno necessari ulteriori colloqui. L’approvazione del piano rafforza la strategia di Jean-Marc Janaillac, CEO di Air France-KLM, che ha l’obiettivo di generare ricavi costanti nonostante la concorrenza in Europa da parte delle compagnie aeree low-cost della regione e di quelle di lusso del Golfo Persico. Rispetto al suo predecessore Alexandre de Juniac – che in passato aveva proposto la creazione di una nuova compagnia aerea low-cost senza parlarne prima con i piloti della società – Janaillac ha adottato un approccio più conciliante con i dipendenti di Air France, modificando un piano sulla riduzione degli stipendi per ottenere il loro sostegno.
Air France vuole fare una low cost che non lo è. Cioè una nuova compagnia aerea che abbia costi bassi e tariffe alte: punta quindi a tagliare gli stipendi.
Linkedin, il popolare sito per dare visibilità al proprio curriculum e trovare lavoro, ha inviato negli ultimi giorni a molti suoi utenti una email che chiede di reimpostare la password del loro account. Linkedin ha spiegato che la richiesta è stata fatta perché recentemente sono stati diffusi online i dati d’accesso a circa 100 milioni di account Linkedin, che ne mettono a rischio la sicurezza. Le 100 milioni di password e email diffuse recentemente fanno probabilmente parte di un enorme gruppo di dati che fu rubato dai server di Linkedin nel 2012: del furto si era sempre stati a conoscenza ma fino a pochi giorni fa si era creduto che avesse riguardato non più di 6,5 milioni di account in tutto. Cory Scott, il capo della sicurezza informatica di Linkedin, il 18 maggio ha scritto sul suo blog che:
Linkedin sta chiedendo a molti suoi utenti di cambiare password. Diversi milioni di account potrebbero essere insicuri, dopo la diffusione di dati di accesso rubati probabilmente nel 2012.
Facebook è al centro di nuove e grandi polemiche per il caso Cambridge Analytica, la società di marketing online vicina alla destra statunitense che ha usato una enorme quantità di dati prelevati dal social network senza rispettare le sue condizioni d’uso. La vicenda, avviata da due inchieste parallele del New York Times e del Guardian, è raccontata da giorni su tutti i giornali più importanti del mondo e sta costando a Facebook un grande danno d’immagine, senza contare la perdita di svariati miliardi di dollari in borsa. Il caso Cambridge Analytica in breve Nello scorso fine settimana Guardian e New York Times hanno svelato nuove informazioni su Cambridge Analytica, una controversa società che si occupa di raccogliere grandi quantità di dati, analizzarli e costruire campagne promozionali personalizzate, facendo leva sugli interessi e le emozioni dei singoli utenti. Le inchieste hanno fornito qualche dettaglio in più su cose che già si sapevano da tempo e che erano circolate su altri giornali: Cambridge Analytica è finanziata da persone vicine alla destra statunitense, ha avuto come vicepresidente Steve Bannon (ex consigliere personale di Donald Trump ed ex capo del sito di notizie “alternativo” di destra Breitbart News) ed è sospettata di avere avuto contatti con la Russia, a sua volta accusata di avere interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016.
Sono giorni difficilissimi per Facebook. Ha perso 50 miliardi di dollari in borsa ed è al centro di critiche, indagini e richieste di chiarimenti per il caso Cambridge Analytica: rischia la sua più grande crisi.
Pochi giorni fa il nuovo modello dello smartwatch Pebble – della prima versione ne sono stati venduti più di un milione – è diventato il progetto più finanziato di sempre su Kickstarter, il sito il più noto fra quelli permettono di raccogliere fondi per i progetti presentati dai suoi utenti. Il progetto del nuovo Pebble ha raccolto un milione di dollari nei primi 49 minuti dall’inizio della raccolta fondi e nei giorni successivi ha superato l’equivalente di 15 milioni di euro, battendo il record che apparteneva alla borsa frigo Coolest (che aveva raccolto in tutto l’equivalente di 12,1 milioni di euro). Kickstarter esiste dal 2009 e nel tempo è servito a finanziare interamente o parzialmente diversi progetti di cui si è discusso molto, fra cui il lettore musicale Pono e il film di Veronica Mars. In occasione del record del nuovo Pebble, Kickstarter ha elencato i dieci progetti che hanno raccolto di più: fra questi anche ci sono due videogiochi, un programma di apprendimento per bambini e un gioco di carte sui gattini. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 10 progetti più finanziati su Kickstarter. Due orologi, due videogiochi, un film e una borsa termica, fra i progetti che hanno raccolto più soldi sul famoso sito di crowdfunding.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che prevede dall’8 ottobre l’obbligo del tampone (test antigenico o molecolare) per chi arrivi in Italia, o abbia transitato nei 14 giorni precedenti il suo arrivo, da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca e Spagna. In alternativa al tampone è possibile presentare un certificato che dimostri di aver effettuato il test, con esito negativo, nelle 72 ore precedenti all’arrivo. Inoltre chi arrivi da questi paesi, considerati a maggior rischio di contagio da coronavirus, è obbligato a comunicare il suo ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione della Asl. I test dovranno essere effettuati al momento dell’arrivo in aeroporto, o in porto, o nei territori di confine presso le Asl competenti, entro 48 ore dall’ingresso in Italia. In attesa dei risultati dei test, chi arriva da questi paesi dovrà rimanere in isolamento fiduciario.
Chi arriva in Italia da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca e Spagna deve fare il tampone. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che prevede i controlli per i paesi considerati a maggior rischio di contagio da coronavirus.
Tesla, la casa automobilistica di Elon Musk che con l’auto Model 3 vuole diventare la prima produttrice su larga scala di auto elettriche economiche (relativamente economiche, perlomeno), continua a mancare i propri obiettivi di produzione, generando dubbi e preoccupazioni sul futuro dell’azienda. Attualmente ci sono decine di migliaia di persone che hanno pre-ordinato una Model 3, il cui prezzo dovrebbe partire da 35mila dollari. Ma Tesla ne sta producendo molte meno del previsto, e ha già rimandato diverse volte il raggiungimento dei propri obiettivi di produzione e consegna. A un certo punto di mercoledì 28 marzo, a causa di un declassamento del rating della società da parte di Moody’s, Tesla ha perso l’8% del suo valore in borsa. E a complicare le cose, giovedì l’azienda ha annunciato di voler ritirare 123mila auto Model S prodotte prima dell’aprile del 2016 per un problema al servosterzo. Tesla informerà i proprietari coinvolti quando sarà disponibile nella loro area un servizio di riparazione, che in un’ora sistemerà il problema.
Tesla ha un grosso problema. Continua a mancare gli obiettivi di produzione della Model 3, l'auto elettrica a basso costo che dovrebbe catapultarla fuori dalla nicchia.
Mancano tre mesi alle elezioni comunali di Milano e la coalizione di centrodestra – che fino a pochi anni fa era considerata la netta favorita a ogni ciclo elettorale – non ha ancora trovato un candidato sindaco da opporre a Beppe Sala, il sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra. Ormai da mesi ogni settimana sembra quella buona per l’accordo definitivo su questo o quel nome, tanto che l’ex sindaco Gabriele Albertini, ancora oggi popolarissimo fra i milanesi conservatori, ha detto scherzando a Radio24 che «ancora un po’ che aspettano dovranno fare un sorteggio». Il primo annuncio che sembrava imminente risale a gennaio, quando l’ex giornalista Roberto Rasia dal Polo si autocandidò con un post su Facebook che secondo alcuni aveva lo scopo di mettere pressione agli alleati della Lega, partito che l’aveva ufficialmente contattato: cioè Forza Italia e Fratelli d’Italia, due partiti che per ragioni diverse in città contano parecchio. Nei mesi successivi si sono fatti molti altri nomi, dal capo della Camera di commercio italo-statunitense Simone Crolla allo stesso Albertini, che prima si è fatto pregare in pubblico e poi ha rifiutato la candidatura, passando per il bizzarro comunicatore motivazionale Oscar di Montigny.
Il centrodestra non trova un candidato sindaco a Milano. Alle elezioni comunali manca poco e la discussione è ancora in alto mare: i problemi non riguardano soltanto i nomi e le alleanze.
Si chiamava Carlos Muñoz Portal, aveva 37 anni e aveva lavorato a diversi film americani – fra cui Apocalypto e Spectre – e messicani. Muñoz, che era messicano, lavorava come scout per l’ambientazione delle scene in esterno. Si trovava in Messico perché la produzione di “Narcos”, la nota serie tv di Netflix sul narcotraffico, stava valutando se ambientarle lì la quarta stagione della serie. Netflix ha confermato la morte di Muñoz in un comunicato di condoglianze alla sua famiglia. Il corpo di Muñoz è stato ritrovato nel paese di San Bartolo Actopan, non lontano da Città del Messico e al confine con lo stato di Hidalgo, uno dei più pericolosi di tutto il Messico. Muñoz è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco, ma al momento ci sono pochissime informazioni su come sia morto: un portavoce del procuratore generale del Messico ha detto che non ci sono testimoni.
Un uomo della produzione di “Narcos” è stato ucciso in Messico.
Nella seconda metà di settembre – stando alle stime degli enti coinvolti – si svolgerà l’operazione di raddrizzamento della nave da crociera Costa Concordia, affondata nel gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio e il cui relitto ha subito da allora una lunga serie di interventi preparatori alla sua rimozione. La data esatta per i lavori di raddrizzamento vero e proprio sta venendo discussa in questi giorni, come racconta Laura Montanari su Repubblica. Ormai è una questione di giorni, quindici o venti al massimo. Poi ci siamo: inizieranno le grandi manovre per rimettere la Concordia in assetto verticale. “Servirà una rotazione di 65 gradi” spiega l’ingegner Francesco Porcellacchia, il coordinatore per conto di Costa, della complessa rimozione della grande nave da crociera naufragata per un “inchino” più di 600 giorni fa, davanti all’isola del Giglio. Nessuno ha mai affrontato una sfida di questo genere. Quasi un rompicapo: il monumentale scafo (289 metri di lunghezza e 35 di larghezza), che imbarcava oltre 4.000 persone, è piegato e appoggiato sul fondo a due speroni di roccia che l’hanno in parte bucato. Per non rischiare di farlo scivolare più, nella scarpata marina, è stato imbrigliato con cavi e con 11 torri. “Stiamo ultimando i lavori di preparazione, ma cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel”, confessa l’ingegnere di Costa. Cinquecento addetti che si avvicendano intorno al relitto da mesi, lavori che proseguono giorno e notte, senza domeniche, senza soste. Adesso il d-day è vicino: oggi pomeriggio, nella riunione convocata dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli, potrebbe essere già definita una data: tra il 20 e il 23 settembre ha detto ieri il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, mentre sull’isola si allarga la forbice delle possibilità sul calendario, dal 16 al 26.
Il raddrizzamento della Costa Concordia. Tutto è quasi pronto, sarà compiuto nella seconda metà di settembre, e si discute ancora sulla scelta del porto dove sarà smantellata: le ultime foto del cantiere.
Apple ha diffuso gli inviti per un evento che terrà il prossimo 12 settembre a Cupertino, in California. Come ogni anno in questo periodo, la società presenterà i suoi nuovi modelli di iPhone e probabilmente qualche altra novità legata ai Mac e agli Apple Watch. Non ci sono informazioni ufficiali sui nuovi prodotti, ma da qualche settimana si parla di tre nuovi iPhone: un aggiornamento degli iPhone X, ma non nel design, e qualcosa di più radicale per i modelli classici, che potrebbero ereditare alcune caratteristiche dagli iPhone X. Le altre novità potrebbero riguardare gli iPad Pro, i MacBook Air e i Mac mini. L’evento di settembre è di solito il più importante per Apple, perché porta alla messa in vendita delle sue ultime novità in vista della stagione degli acquisti natalizi.
Apple presenterà i nuovi iPhone il prossimo 12 settembre.
Mercoledì 15 maggio Ousseynou Sy, l’autista che il 20 marzo 2019 a San Donato Milanese dirottò e incendiò uno scuolabus, è stato condannato dalla Corte d’Assise di Milano a 24 anni di carcere. Come richiesto dal pubblico ministero Luca Poniz a Sy è stato imputato del reato di sequestro di persona a fini terroristici o eversivi e non di quello di sequestro di persona semplice come all’inizio del procedimento. L’uomo – che ha 47 anni, ha la cittadinanza italiana da 15 anni ed è di origine senegalese – è stato condannato anche per i reati di strage, incendio, lesioni, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sy era stato l’unica persona ad aver riportato ferite gravi al termine del sequestro dello scuolabus, durato in tutto circa 40 minuti.
Ousseynou Sy, l’uomo che lo scorso anno dirottò e incendiò un autobus a San Donato Milanese, è stato condannato a 24 anni.
Giovedì 12 settembre Twitter ha annunciato con un tweet di avere presentato alla US Securities and Exchange Commission (ente che si occupa della vigilanza della borsa statunitense) la documentazione per l’IPO – Offerta Pubblica Iniziale – in vista della sua quotazione in borsa. Un portavoce della società ha confermato l’autenticità del tweet, scrive Reuters, ma si è rifiutato di commentare ulteriormente la proposta. We’ve confidentially submitted an S-1 to the SEC for a planned IPO. This Tweet does not constitute an offer of any securities for sale.
Twitter ha fatto domanda per quotarsi in borsa. E lo ha annunciato con un tweet, ovviamente.
Alcuni ricercatori dell’Università di Sydney, in Australia, hanno trovato un antidoto al veleno delle cubomeduse, animali apparentemente simili alle meduse che vivone nelle acque australiane, conosciute anche come vespe di mare perché il loro veleno è tra i più potenti e pericolosi al mondo. Un esemplare di cubomedusa australiana ha in corpo abbastanza veleno per uccidere più di 60 persone: una puntura di cubomedusa causa dolori atroci e la necrosi della pelle nell’area colpita, ma può causare anche un arresto cardiaco, se la dose di veleno è abbastanza concentrata, e portare alla morte nel giro di pochi minuti. Attraverso studi sul genoma umano, i ricercatori australiani hanno trovato un antidoto molecolare in grado di bloccare i sintomi della puntura di cubomedusa se applicato sulla pelle entro 15 minuti.
È stato trovato un antidoto per il veleno delle cubomeduse australiane.
La fotografa australiana Anne Geddes, famosa per le sue foto di bambini, ha fotografato atleti che hanno sofferto di meningite per la campagna Win for Meningitis, per promuovere i vaccini per la malattia. Si è parlato molto della fotografia di Beatrice Vio, la schermitrice italiana che ha vinto la medaglia d’oro nel fioretto alle Paralimipiadi di Rio e che si è ammalata di meningite a 11 anni, dovendo così amputare tutti i suoi arti. Insieme a lei sono stati fotografati altri cinque atleti di diverse nazionalità: la canadese Madison Wilson-Walker, il portoghese Lenine Cunha, la brasiliana Suélen Marcheski de Oliveira e gli statunitensi Jamie Schanbaum e Nick Springer. Le loro storie sono raccontate in ogni foto. La meningite è un’infiammazione delle membrane protettive che coprono il cervello e il midollo spinale. Le cause possono avere origine batterica o virale, ma la malattia può essere causata anche da funghi e parassiti. Nelle sue forme più gravi la meningite può provocare la morte. I primi sintomi sono molto simili a quelli dell’influenza: mal di testa, febbre, nausea e inappetenza, a cui poi si aggiungono confusione mentale e ipersensibilità alla luce e ai rumori. La malattia di Vio fu causata dal meningococco di tipo C, uno dei cinque tipi che provocano meningite e altre malattie, e che insieme al tipo B è il più diffuso in Italia e in Europa. Quella che colpì Vio e la maggior parte degli altri atleti fotografati fu una forma rapida e acuta: dopo pochi giorni dalla manifestazione dei sintomi si trovarono già in serio pericolo di vita.
Le foto di Anne Geddes per promuovere i vaccini per la meningite. Scattate agli atleti che ne hanno sofferto, con Beatrice Vio e altri cinque sportivi delle Paralimpiadi.
Nell’ultima settimana si è tornati a parlare della possibilità che l’acciaieria Ilva di Taranto venga spenta, rischiando così di far saltare l’acquisizione da parte del consorzio Am InvestCo Italy, oltre che il posto di lavoro di 14 mila dipendenti e la possibilità di bonificare l’area inquinata vicino alla città di Taranto. L’ultimo intoppo nella lunga e travagliata storia dell’acciaieria è un ricorso presentato al TAR dal comune di Taranto e dalla regione Puglia contro l’autorizzazione che il governo ha dato all’azienda di continuare a produrre fino al 2023, quando dovrebbero essere terminati i lavori di bonifica dell’impianto. Il decreto, di fatto, permette allo stabilimento di continuare a inquinare per cinque anni oltre le misure normalmente consentite, in vista dell’acquisizione e della bonifica. Secondo il comune di Taranto e la regione, sostenuti dai comitati di cittadini e dalle associazioni ambientaliste, è un periodo di tempo troppo lungo, soprattutto per una città come Taranto che da anni è colpita dalle emissioni fuori misura dell’enorme stabilimento costruito a ridosso del centro urbano. Governo e sindacati, però, hanno attaccato la decisione, sostenendo che il ricorso alla magistratura è la strada sbagliata per migliorare la situazione.
Perché continuiamo a parlare di Ilva. Proteggere insieme occupazione e salute non è semplice: lo dimostra il ricorso presentato dal comune e dalla Puglia, criticato da governo e sindacati insieme, che rischia di bloccare di nuovo la produzione.
Marino Andolina, il vicepresidente di Stamina Foundation, è stato indicato da un’ordinanza del tribunale di Pesaro come commissario agli Spedali Civili di Brescia, allo scopo di trovare più facilmente medici disposti a proseguire le infusioni del controverso trattamento Stamina a un bambino di 3 anni e mezzo. Gli Spedali Civili di Brescia sono un’azienda sanitaria pubblica. La decisione dei giudici sta facendo molto discutere perché di fatto attribuisce poteri e capacità di controllo a uno dei più convinti sostenitori di Stamina, dopo l’ideatore del trattamento Davide Vannoni. Andolina si è già messo al lavoro nell’ospedale di Brescia, dove negli anni scorsi erano state organizzate le strutture per la produzione dei preparati per le infusioni da parte di Stamina Foundation. Ordinanza Inizialmente il tribunale di Pesaro aveva emesso un’ordinanza per fare in modo che un bambino con una grave malattia degenerativa del sistema nervoso, la malattia di Krabbe, potesse riprendere le infusioni con il preparato a Brescia. La decisione era simile a quella di diversi altri magistrati, che negli ultimi mesi si erano pronunciati a favore del proseguimento del trattamento per altri pazienti, nonostante le durissime critiche da parte della comunità scientifica e alcune prove sulla possibile dannosità dei preparati per i pazienti. Nonostante le ordinanze, nessun medico aveva comunque praticato nuove infusioni, in seguito alla decisione degli Spedali Civili di non collaborare più con Stamina.
Un altro guaio dei giudici con Stamina. Il tribunale di Pesaro ha nominato Marino Andolina – vicepresidente di Stamina, indagato – commissario agli Spedali Civili di Brescia, per proseguire il controverso trattamento.
Uno dei momenti più belli e divertenti di ogni Super Bowl – e uno di quelli che fanno parte di quel contorno di cose che lo rendono un evento unico – è lo Halftime show: il concerto di metà partita che ogni anno viene affidato a musicisti e cantanti famosissimi. Quest’anno gli ospiti principali sono stati i Coldplay: il concerto è cominciato con Chris Martin che cantava in mezzo al campo circondato da spettatori prima di raggiungere il resto del gruppo su un palco al centro dello stadio. I Coldplay hanno suonato alcune delle loro canzoni più famose, tra cui Viva La Vida e Adventure of a Lifetime. Dopo si è unito a loro il cantante statunitense Bruno Mars, che ha cantato Uptown Funk accompagnato sul palco da un gruppo di ballerini. A quel punto è arrivata anche Beyoncè, e la sua è stata secondo molti la parte di concerto più bella. Beyoncé ha cantato la sua nuova canzone Formation, il cui video è stato diffuso sabato, accompagnata da un gruppo di ballerine nere vestite con una divisa che ricordava quella delle Black Panther, un’associazione politica per l’emancipazione dei neri particolarmente attiva tra gli anni Sessanta e Settanta, e indossando lei stessa un vestito che ricordava quello usato da Michael Jackson per lo Halftime show del 1993. Beyoncé, i Coldplay e Bruno Mars si sono poi riuniti tutti insieme sul palco per un momento e, dopo un breve intermezzo in cui è stato proiettato un video in ricordo di tutti gli Halftime Show della storia del Super Bowl, hanno concluso insieme lo spettacolo. Bruno Mars e Beyoncé erano stati entrambi gli ospiti principali di edizioni passate del Super Bowl, rispettivamente nel 2014 e nel 2013.
Lo show nell’intervallo del Super Bowl 50 – foto e video. I Coldplay, Bruno Mars e Beyoncé si sono divisi il palco per un quarto d'ora (e prima Lady Gaga aveva cantato l'inno nazionale).
Lo smantellamento del palinsesto di Radiodue così come la conoscevano gli ascoltatori prosegue a ritmi serrati e non mostra intenzione di arrestarsi: ieri autori e conduttori di Dispenser – in onda da dieci anni ogni sera della settimana – hanno saputo ufficialmente dai curatori (ma non dal direttore Flavio Mucciante) che il programma non riprenderà dopo la pausa estiva. La richiesta di spiegazioni era nata da un articolo celebrativo dei successi di Radiodue pubblicato sull’ultimo numero di Vanity Fair in cui Dispenser non era menzionato tra i programmi del palinsesto. Simili discutibili modalità di mancata comunicazione della chiusura e delle sue spiegazioni avevano riguardato altri programmi come Condor, Sumo, L’Altrolato e gli speciali della Gialappa’s, che oggi in un’intervista su Repubblica racconta così il proprio passaggio a Deejay: Qualche tempo fa si diceva che il vostro commento ai Mondiali sarebbe stato ospitato da RadioRai. «Doveva essere così, fino a quando, qualche settimana fa, il direttore di RadioDue Flavio Mucciante si è inventato un pretesto per farlo saltare: ha dichiarato di non voler ripetere il segnale di Sky com’era accaduto nei precedenti mondiali. Nonostante un dettaglio, e cioè che noi quest´anno non saremo su Sky. Poteva chiedercene conferma prima, così avrebbe evitato una brutta figura. Lo sapevamo da febbraio, anche perché a Sky sono in regime di tagli selvaggi, metà delle partite del mondiale saranno commentate da Milano da telecronisti che fingeranno di trovarsi in Sudafrica». Mucciante è lo stesso direttore che vi ha impedito il “Mai dire Sanremo” all´ultimo festival. «Esatto, ci eravamo già accordati su tutto, avevamo le valigie pronte e gli alberghi prenotati, e 10 giorni prima il direttore ci dice che il nostro compenso sarebbe diminuito del 90 per cento. Poco corretto, anche perché il nostro compenso è rimasto uguale negli ultimi 10 anni; e perché in Rai per i nuovi contratti si regolano sempre rispetto all´ultimo compenso pattuito: per noi accettare il taglio sarebbe stato deleterio anche per il futuro».
Radiodue chiude anche Dispenser. I responsabili del programma sono venuti a sapere della chiusura da un articolo di giornale: la rete ha confermato.
Fiat Chrysler ha fatto un accordo con Google per collaborare nella progettazione e realizzazione delle auto che si guidano da sole, un progetto che Google porta avanti da diversi anni e che è già in stato avanzato. L’accordo, di cui si parlava da diversi giorni sulla stampa statunitense, è dato dalla Stampa, la cui società editrice è proprietà della famiglia Elkann-Agnelli, azionista di maggioranza di Fiat Chrysler Automobiles (FCA), e anche da Repubblica, la cui azienda editoriale sta per fondersi con la Stampa. Repubblica dice che “l’annuncio è questione di ore”, la Stampa scrive che “l’intesa è stata raggiunta e ormai è solo questione di ore perché venga ufficializzata”. L’accordo è stato anche confermato da USA Today, che ha parlato al telefono con i CEO di FCA e Google Car. Secondo quello che scrivono i giornali, l’accordo prevede per il momento la realizzazione cento prototipi di auto che si guidano da sole a partire da altrettanti esemplari di Chrysler Pacifica che FCA metterà a disposizione di Google. Successivamente, dice la Stampa, si dovrebbe arrivare alla commercializzazione in California di qualche centinaio di auto che si guidano da sole. In pratica sembra che l’accordo preveda che Google metta a disposizione i suoi software per la gestione delle auto che si guidano da sole, mentre FCA le sue conoscenze nella costruzione di auto e la sua rete di distribuzione e vendita.
Fiat Chrysler e Google hanno fatto un accordo per le auto che si guidano da sole. È stato confermato oggi dai giornali italiani più vicini alla società della famiglia Elkann.
Tradurre indicazioni, segnali stradali e qualunque altro testo in tempo reale, con il proprio cellulare, senza bisogno di essere connessi a internet: è quello che fa Word Lens, l’applicazione compatibile con iPhone 4, 3GS e iPod Touch disponibile da un paio di giorni sull’Apple Store e che sta generando un grande “ooooh” di meraviglia in rete. L’applicazione è gratuita. Una volta scaricata e aperta, ci si trova davanti alla videocamera dell’iPhone, che però riconosce il testo presente nell’immagine e ci lavora in tempo reale. Word Lens ha attivate due funzioni standard, utili soltanto a dimostrarne le potenzialità (e a generare il primo “ooooh”): una che inverte le lettere nelle parole, una che cancella determinate parole della frase. È possibile però acquistare a 3,99 euro l’uno i due dizionari inglese/spagnolo e spagnolo/inglese disponibili per il momento, e osservare così la traduzione istantanea del testo che stiamo riprendendo. Il video mostra chiaramente come lavora l’applicazione.
Word Lens traduce il mondo in tempo reale. Una nuova spettacolare applicazione per iPhone è già un fenomeno dopo due giorni.
Renato Soru, ex presidente della regione Sardegna sostenuto dal Partito Democratico, è stato assolto dalle accuse di false comunicazioni sociali dal tribunale di Cagliari. Le accuse si riferivano ai bilanci del 2005 ed erano legate alla cessione di un ramo di Tiscali, la nota azienda italiana di tecnologia di cui Soru è fondatore, ma secondo i giudici i fatti non sussistono. Anche gli altri imputati sono stati assolti. I pm avevano chiesto tre anni per l’ex presidente della Sardegna.
Renato Soru è stato assolto dalle accuse di falso legate ai bilanci di Tiscali.
Giovedì 5 novembre uscirà in Italia 45 anni, il film scritto e diretto da Andrew Haigh e interpretato da Charlotte Rampling e Tom Courtenay, premiati entrambi all’ultimo Festival del cinema di Berlino con l’Orso d’Argento per la miglior interpretazione. Il film racconta la storia di Kate e Geoff, una coppia che vive nella campagna inglese e che si appresta a festeggiare i 45 anni di matrimonio, ma a pochi giorni dall’evento Geoff riceve una notizia inattesa: è stato ritrovato in un ghiacciaio il corpo di Katya, la sua prima fidanzata finita dispersa durante un’escursione negli anni Sessanta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Una scena di “45 anni”. Il nuovo film con Charlotte Rampling e Tom Courtenay, entrambi premiati con l'Orso d'argento per la migliore interpretazione all'ultimo festival di Berlino.
Nel 1953 il premio Oscar per il miglior soggetto – “Best Story” in inglese – fu vinto da Ian McLellan Hunter, sceneggiatore di Vacanze romane. L’Oscar per il miglior soggetto del 1956 lo vinse invece Robert Rich per il film La più grande corrida. Nè Hunter né Rich avevano scritto quelle sceneggiature: Hunter era un prestanome e Rich proprio non esisteva. Le sceneggiature di Vacanze romane e La più grande corrida le aveva scritte Dalton Trumbo, uno dei più prolifici e meglio pagati sceneggiatori della Hollywood degli anni Quaranta. Trumbo aveva pensato e scritto quelle due storie ma non aveva potuto firmarle perché nel 1947 era diventato uno degli Hollywood Ten: dieci professionisti del cinema statunitense che furono sospettati di simpatie comuniste e furono quindi sospesi e boicottati da Hollywood per anni. Una parte della vita di Trumbo è raccontata nel film L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, uscito in Italia l’11 febbraio e tratto dal libro-intervista Trumbo, pubblicato nel 1977 dal giornalista Bruce Alexander Cook e di recente pubblicato in Italia da Rizzoli. Trumbo – che effettivamente sì, aveva simpatie comuniste – è il più famoso degli Hollywood Ten: era quello più famoso quando cominciò il boicottaggio negli anni Quaranta, fu uno di quelli che negli anni Cinquanta se la passò peggio ed è quello che si impegnò di più per far finire il boicottaggio nei confronti suoi, degli altri nove e di centinaia di meno famosi professionisti, non solo del mondo del cinema, che subirono le conseguenze del cosiddetto maccartismo: un periodo tra gli anni Cinquanta e Sessanta in cui gran parte della vita pubblica e politica statunitense fu dominata dalla paura del comunismo e dalla ricerca delle presunte spie comuniste.
Trumbo, la storia vera. Dalton Trumbo vinse due Oscar negli anni Cinquanta usando nomi inventati dopo essere stato accusato di essere una spia comunista: una parte della sua vita è raccontata nel film "L’ultima parola".
Quando l’Unione Sovietica sparì, cambiò tutto per moltissime persone; quelle che la abitavano, quelle che le vivevano intorno, e molte in tutto il mondo. E infine, per il cosmonauta sovietico Sergej Konstantinovič Krikalëv: che invece si trovava nello spazio, nella stazione Mir, in rappresentanza di uno Stato che nel frattempo non c’era più. C’è un film che prende spunto da quella storia: si chiama Sergio & Sergei – Il professore e il cosmonauta e sarà nei cinema italiani dal 24 maggio. Parte dalla vera storia di Krikalëv e parla dell’amicizia tra un cosmonauta sovietico e un professore cubano di filosofia. Il film è ambientato nel 1991: grazie a una radio, Sergio, il professore, entra in contatto con Sergei, il cosmonauta. I due diventano amici e confidenti, parlano tra loro di piccole cose quotidiane ma si fanno anche importanti confidenze personali e seri discorsi sulla direzione che stanno prendendo i loro paesi e quindi il mondo.
Il cosmonauta sovietico rimasto nello spazio mentre non c’era più l’URSS. Il protagonista del film "Sergio & Sergei" è ispirato alla sua storia, e fa amicizia con un radioamatore cubano.
Tra il leader di fatto del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il “garante” e fondatore del partito, Beppe Grillo, è in corso da giorni un duro scontro di potere assai raccontato in questi giorni dai giornali, con abbondanti retroscena e ricostruzioni. Riguarda diverse questioni tecniche di statuto e regole interne, ma è soprattutto un conflitto per la guida del partito: Conte vuole riformare la struttura direttiva in modo da esautorare in larga parte Grillo, che negli ultimi tempi è tornato ad avere estesi poteri e influenze sulla linea del partito, spesso muovendosi nella zona grigia e nell’elasticità del suo ruolo di “garante”. A momenti, e soprattutto nei giorni scorsi, è sembrato che lo scontro potesse portare addirittura a una rottura definitiva tra i due e a una conseguente ridefinizione dei ruoli e delle prospettive del M5S: ma tra ieri e oggi sono andate avanti le trattative tra Grillo e Conte, perché di fatto una divisione non sembra convenire a nessuno dei due, e ancor meno al M5S. Questa sera è attesa una conferenza stampa di Conte in cui dovrebbe spiegare la situazione: la domanda è se per allora i due avranno trovato una quadra.
Nel M5S si decide chi comanda. Dopo mesi a preparare la nomina di Giuseppe Conte come nuovo leader, ora uno scontro sui poteri che avrà Beppe Grillo sta complicando tutto.
Domenica sera Chloe Ayling, la modella britannica di 20 anni che ha denunciato di essere stata rapita a Milano, ha dato un’intervista dal TG1 dalla sua casa nel sud di Londra, dove è da poco tornata. «Ho subito un’esperienza terribile. Ho temuto per la mia vita minuto per minuto. Sono infinitamente grata alla polizia italiana e a quella britannica per avermi salvato», ha detto Ayling. Ma nella sua storia e in quella raccontata dal suo rapitore, il cittadino polacco Lukasz Pawel Herba, ci sono ancora moltissime cose che non tornano, benché i giornali e i siti di news soprattutto inizialmente l’abbiano raccontata con toni molto allarmistici e con pochissimi dubbi sulla sua veridicità. Cosa sappiamo Il 10 luglio Ayling è arrivata a Milano per partecipare a un servizio fotografico. Il giorno successivo è andata all’indirizzo che le era stato indicato, un locale vicino in via Luigi Bianconi, nella zona sud di MIlano, e da allora è scomparsa. La sera avrebbe dovuto prendere un aereo per tornare a Londra, ma non si è presentata in aeroporto. Il suo manager ha denunciato la sua scomparsa e in poco tempo la polizia ha individuato il locale dove sarebbe avvenuto il rapimento. Sul posto gli agenti hanno trovato gli effetti personali della ragazza, tra cui il suo telefono cellulare. Nei giorni successivi il suo manager ha ricevuto alcune mail in cui gli veniva chiesto un riscatto di 300 mila euro (o 50 mila euro, circolano ricostruzioni diverse).
L’assurda storia della modella rapita a Milano. Si parla di traffici internazionali da milioni di euro, di ragazze date in pasto alle tigri, un sequestratore che «forse è un cretino» e altri dettagli pazzeschi: non è chiaro quanto ci sia di vero.
Con l’autorizzazione di emergenza per il vaccino contro il coronavirus di Johnson & Johnson (J&J) da parte dell’Unione Europea e poi da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), si è aggiunta una quarta soluzione per contrastare la pandemia oltre a quelle già disponibili di Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. Il vaccino è stato autorizzato in seguito alla raccomandazione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dovrebbe consentire di accelerare la campagna vaccinale in Europa perché richiede la somministrazione di una sola dose, a differenza degli altri vaccini finora autorizzati che ne richiedono due a distanza di qualche settimana. Il vaccino di J&J è già impiegato da qualche settimana negli Stati Uniti, dove era stato autorizzato il 27 febbraio scorso, in seguito alla diffusione da parte dell’azienda farmaceutica dei primi risultati dei suoi test clinici, condotti in diversi paesi. Il vaccino ha fatto rilevare un’efficacia del 72 per cento negli Stati Uniti, mentre in Sudafrica si è fermato al 64 per cento, probabilmente a causa della circolazione nel paese di una variante ritenuta più contagiosa. Il vaccino ha comunque una forte efficacia, quasi totale, nel prevenire i casi gravi di COVID-19 tali da rendere necessario un ricovero in ospedale.
Come funziona il vaccino di Johnson & Johnson. In che modo insegna al nostro sistema immunitario a riconoscere il coronavirus e ad affrontarlo, senza il rischio di ammalarsi.
Vent’anni fa al Sundance Film Festival fu presentato un film intitolato The Blair Witch Project: era costato qualche decina di migliaia di dollari, era interpretato da attori non professionisti e diretto dai registi esordienti Daniel Myrick e Eduardo Sanchez. Avrebbe incassato 250 milioni di dollari e ancora oggi molti lo ricordano, magari con il titolo italiano: Il mistero della strega di Blair. The Blair Witch Project ha avuto un così grande successo perché era un horror ma fingeva di essere una storia vera: e nel fingere aveva creato quello che quasi nessuno aveva fatto prima nel cinema, di certo non così bene. Il film fu infatti pensato e girato come un falso documentario, come se i protagonisti non fossero degli attori e come se la storia alla base del film fosse vera. Ebbe poi il merito o la fortuna di uscire quando internet già esisteva ed era diffusamente usato, ma il pubblico era ancora nuovo e impreparato a quelle che oggi chiamiamo bufale o fake news.
«Ho paura di chiudere gli occhi. E ho paura di aprirli». Vent'anni fa uscì "The Blair Witch Project", che è un pezzettino di storia del cinema, ma anche di internet.
Esce oggi 50 Words for Snow, il nuovo disco di Kate Bush. Il disco infatti contiene solo sette canzoni, molto lunghe (dura poco circa un’ora in tutto), in cui l’interlocutore principale di Bush e della sua tastiera è il batterista jazz Steve Gadd. Bush descrive 50 Words for Snow come sette canzoni «messe in scena con la neve che cade sullo sfondo». Le storie raccontate dalle canzoni sono storie invernali e fiabesche di fantasmi che emergono dalle acque (“Lake Tahoe”), pupazzi di neve (“Misty”) e incontri con lo Yeti (“Wild Man”). La voce che si ascolta in “Snowflake”, la prima canzone, non è quella di Bush, ma del suo figlio tredicenne Bertie. L’altro ospite notevole del disco è Elton John, che in “Snowed in at Wheeler Street” recita la parte dell’amante perduto e ritrovato nel corso dei secoli e delle tragedie della storia.
Il disco invernale di Kate Bush, in streaming. Esce oggi 50 Words for Snow, che racconta di spettri, pupazzi di neve, yeti e amanti perduti.
Nel corso della seconda giornata di Google I/O 2012, la serie di conferenze organizzata a San Francisco dalla società per mostrare le sue novità a sviluppatori e utenti, Google ha presentato la sua prima versione di Chrome per iOS, il sistema operativo che fa funzionare gli iPhone e gli iPad. L’applicazione ricorda molto quella resa da poco disponibile per gli smartphone Android e porta sui dispositivi mobili Apple buona parte delle funzionalità dell’edizione classica per PC e Mac. Per Google è una importante occasione per mostrare la qualità dei propri prodotti per smartphone e tablet, una sorta di ambasciatore per convincere gli utenti a prendere maggiormente in considerazione la possibilità di passare ad Android. Il browser che non si vede Google ha realizzato l’applicazione di Chrome puntando sulla familiarità degli utenti con la versione classica. Soprattutto sugli smartphone, dove gli schermi sono più piccoli, l’idea è di far sostanzialmente scomparire il browser per privilegiare i contenuti. C’è quindi una sola barra in alto con la quale impartire i comandi e avviare le ricerche, a differenza dell’attuale versione mobile di Safari (il browser predefinito su iPhone e iPad) che ha sempre visibili due barre un poco invadenti e che rubano pixel alle pagine visualizzate.
Google porta Chrome su iPhone e iPad. È un'ottima alternativa a Safari: fa un sacco di cose e sincronizza preferiti, password e schede aperte tra i dispositivi.
Ieri la riunione dei capi di governo dell’Unione Europea ha approvato il fiscal compact, una serie di misure che modificano e rendono più strette le regole che i paesi dell’UE dovranno rispettare in futuro in materia di bilancio. Il fiscal compact entrerà in funzione nel 2013 e lo hanno approvato 25 Stati membri su 27, con le uniche eccezioni del Regno Unito (annunciata) e della Repubblica Ceca (che si è riservata la possibilità di approvarlo più tardi). Ma la crisi che colpisce l’Unione prosegue ormai da diversi anni, e uno sguardo ai dati economici dei principali paesi dell’UE permette di farsene un’idea. L’Economist ha creato due grafici in cui mostra i cambiamenti percentuali del tasso di disoccupazione e nel valore del PIL: confrontando i periodi 2000-2008 e 2008-oggi tutti i dodici paesi esaminati (più la Svizzera, che non fa parte dell’Unione Europea) hanno peggiorato i loro dati, chi più chi meno, diminuendo la loro crescita economica o entrando in recessione, e vedendo aumentare la loro disoccupazione. L’unica eccezione rilevante è costituita dalla Germania. In entrambi i grafici, l’Italia non se la passa bene, ma i numeri della Spagna, della Grecia o del Portogallo sono decisamente peggiori.
L’Europa prima e durante la crisi. L'Economist ha messo a confronto i dati economici prima del 2008 con quelli attuali: solo uno Stato se la cava ancora, quale?.
Il Guardian scrive che sono state ritrovate tre sceneggiature finora sconosciute del regista statunitense Stanley Kubrick, tra i più famosi e apprezzati di sempre, autore di 13 film tra cui Arancia meccanica, Shining e Eyes Wide Shut. Sono state scoperte nella sua casa nell’Hertfordshire, in Inghilterra, e da poco trasferite all’archivio dedicato a Kubrick alla University of the Arts di Londra. Furono scritte tra il 1954 e il 1956, quando il regista stava attraversando un periodo difficile con la seconda moglie, l’attrice e ballerina Ruth Sobotka, da cui divorziò nel 1958. Una sceneggiatura, dal titolo Married Man (Uomo sposato), affronta il tema del matrimonio e delle sue delusioni, in 35 pagine dattiloscritte, con note a mano scritte a margine e altre pagine scritte sempre a mano; un’altra The Perfect Marriage (Il matrimonio perfetto) ha sette pagine di scene e note a mano; la terza, Jealousy (Gelosia), ha 13 pagine di materiale scritto a macchina e a mano in cui sviluppa una storia di risentimento tra marito e moglie. In particolare, Married Man inizia così:
Sono state ritrovate tre sceneggiature inedite di Stanley Kubrick. Furono scritte tra il 1954 e il 1956 e parlano del matrimonio e delle sue delusioni.
La scorsa settimana è uscito nelle librerie il primo romanzo di Massimo Coppola, autore televisivo, regista di film e documentari, ed ex editore. Si intitola Un piccolo buio e lo ha pubblicato Bompiani. Coppola lo ha scritto in gran parte tra il 2003 e il 2004, per poi rimettercisi e finirlo nel 2017. La storia che racconta comincia nel 1936 ma al centro c’è sempre lo stesso edificio: esiste davvero, è uno dei diversi “Palazzo Vittoria” che ci sono a Milano. Il libro ha undici capitoli, ognuno ambientato in un decennio diverso. Nel corso del tempo le storie di diversi personaggi si alternano, ma sono legate tra loro, e si capisce cos’è il «piccolo buio» del titolo: c’entra la memoria e il rapporto che si ha con il passato. Pubblichiamo due estratti del romanzo: l’inizio del primo capitolo e l’inizio del decimo. Quello subito qui sotto invece è Palazzo Vittoria.
Come inizia il romanzo di Massimo Coppola. "Un Piccolo buio", pubblicato da Bompiani, comincia nel 1936 e finisce nel 2036.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 21.261 casi positivi da coronavirus e 376 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 32.203 (205 in meno di ieri), di cui 3.714 nei reparti di terapia intensiva (10 in più di ieri) e 28.489 negli altri reparti (215 in meno di ieri). Sono stati analizzati 190.264 tamponi molecolari e 168.950 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 10,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,8 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 21.932 e i morti 481. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.132), Campania (2.314), Puglia (2.142), Piemonte (2.127), Emilia-Romagna (1.789).
I dati sul coronavirus in Italia di sabato 3 aprile.
Durante la campagna per le primarie del centrosinistra, è diventato famoso su Internet un gruppo Facebook chiamato “Marxisti per Tabacci“, che sosteneva ironicamente il candidato Bruno Tabacci presentandolo in diversi manifesti ed elaborazioni grafiche accanto ai leader storici del comunismo mondiale. Il gruppo aveva ricevuto perfino una menzione tra i ringraziamenti di Pier Luigi Bersani durante il suo discorso della vittoria alle primarie. Tabacci, assessore a Milano, è candidato alle prossime politiche con una sua lista alleata al PD, “Centro Democratico“. Mercoledì 20 febbraio è stato pubblicato su YouTube un breve video in cui si vede Tabacci, con tanto di colbacco, che incontra i “Marxisti per Tabacci” in un locale nel centro di Cagliari, il Babel Club, al termine di una giornata in cui aveva fatto campagna elettorale nella città per la sua lista.
Tabacci incontra i “Marxisti per Tabacci” a Cagliari. Durante la campagna per le primarie del centrosinistra, è diventato famoso su Internet un gruppo Facebook chiamato “Marxisti per Tabacci“, che sosteneva ironicamente il candidato Bruno Tabacci presentandolo in diversi manifesti ed elaborazioni grafiche accanto ai leader storici del comunismo.
Quest’anno il Black Friday, quella giornata in cui i siti di e-commerce fanno grossi sconti, sarà venerdì 23 novembre, tra due settimane. Ogni anno cade in un giorno diverso perché è sempre il quarto venerdì di novembre, cioè subito dopo il giovedì dell’americana festa del Ringraziamento: negli Stati Uniti è da decenni l’occasione per fare acquisti natalizi, sia su internet che nei negozi fisici, tra le due festività principali dell’anno, il Ringraziamento, appunto, e Natale. Negli ultimi anni poi, con lo sviluppo dello shopping su internet, il Black Friday è diventato in molti casi un lungo periodo di promozioni: su molti siti gli sconti durano una settimana o più. In Italia il Black Friday è diventato una ricorrenza commerciale da poco, ma basta fare una piccola ricerca su Google Trends, che mostra quanto vengono cercate online le cose, per vedere che negli ultimi tre anni l’interesse per i suoi sconti è aumentato tantissimo, più o meno quadruplicato. Se ne è accorto anche il Codacons, che l’anno scorso aveva chiesto che il Black Friday fosse istituzionalizzato ed esteso anche ai negozi fisici, visto lo scarso successo dei tradizionali saldi invernali. La redazione del Post ha messo insieme una lista di alcuni dei principali negozi online italiani che aderiscono al Black Friday, così chi vuole approfittarsene può studiare una strategia per riuscire a farlo al meglio.
Al Black Friday mancano 2 settimane. La grande giornata di sconti e promozioni sui negozi online sarà il 23 novembre: una breve guida per prepararsi.
Susannah York è morta ieri per un cancro al midollo osseo. Aveva 72 anni, era stata candidata all’Oscar nel 1970 per “Non si uccidono così anche i cavalli?”, il film con protagonista Jane Fonda, e aveva vinto il premio di Cannes per “Images” di Robert Altman, nel 1972. Ma nella sua carriera aveva recitato in molti spettacoli teatrali e altri film famosi come “Un uomo per tutte le stagioni”, “Tom Jones” e “L’amico sconosciuto”. Era nata a Londra nel 1939.
È morta Susannah York. L'attrice di "Un uomo per tutte le stagioni" aveva 72 anni ed era stata nominata all'Oscar per "Non si uccidono così anche i cavalli?": foto e video.
Le politiche di revisione delle leggi sulla produzione, sulla distribuzione e sulla vendita della marijuana e degli psichedelici, sostenute negli ultimi anni in diversi paesi del mondo, hanno fatto emergere un approccio meno rigido al dibattito sulle droghe e, in generale, una progressiva riduzione delle avversioni ideologiche e delle strumentalizzazioni. L’impressione condivisa da molti osservatori è che i percorsi di legalizzazione, alcuni dei quali cominciati per via referendaria, siano stati favoriti dalla presenza significativa di sensibilità e percezioni differenti rispetto a quelle prevalenti nella coscienza collettiva nei decenni passati. «Nessuna delle parti politiche, a quanto pare, ha lo stomaco per perseverare in una guerra [alla droga] che ha ottenuto così poco facendo così tanti danni, specialmente alle comunità di colore e alle nostre libertà civili», ha scritto l’apprezzato giornalista scientifico e scrittore Michael Pollan in un articolo pubblicato a luglio sul New York Times. Pollan, che insegna giornalismo all’Università di Berkeley ed è un noto autore di libri di successo sulla nutrizione, sull’igiene alimentare e sulle sostanze psicoattive, ritiene che all’interno del dibattito sulle droghe ci sia oggi maggiore spazio per affrontare senza pregiudizi la difficile questione della regolamentazione e della corretta definizione dei contesti e delle modalità d’uso di queste sostanze.
Le droghe andranno regolamentate in modo diverso. Un esperto di psichedelici riflette su come limitare i danni e ottimizzare i benefici in un futuro di leggi e approcci sempre più progressisti.
Toyota ha diffuso uno spot con i due protagonisti della famosa saga cinematografica di Ritorno al futuro: Christopher Lloyd (Doc) e Michael J. Fox (Marty McFly). Lo spot dura circa 40 secondi ed è un’anticipazione di uno spot più lungo che verrà pubblicato sul sito di Toyota il 21 ottobre 2015 cioè quello che gli appassionati della saga conoscono come “Ritorno al futuro day”. In Ritorno al futuro – Parte II, film uscito nel 1989, i due protagonisti arrivano nel futuro proprio il 21 ottobre 2015 e vedono, tra le altre cose, la locandina in 3D del film Lo Squalo 19 (nella realtà siamo arrivati solo al 4) e le persone per strada vestite in modo futuristico ed eccentrico. Nello spot di Toyota Lloyd e Fox si confrontano su quanto alcune delle predizioni del film del 1985 si sono avverate (alcune, ma non tutte). La versione lunga dello spot di Toyota, che sarà diffusa durante il “Ritorno al futuro day”, verrà usata per pubblicizzare le nuove macchine con motore a idrogeno della società giapponese (nel film l’idrogeno ha a che fare con le modalità usate da Marty e Doc per viaggiare nel tempo). Per il 21 ottobre, inoltre, sono previsti eventi legati al film in tutto il mondo.
Il “Ritorno al futuro day” e lo spot di Toyota. Ci sono Christopher Lloyd e Michael J. Fox che discutono di quali cose si siano avverate e di quali ancora stiamo aspettando.
Un gruppo di ricercatori ha identificato un meccanismo che aiuta alcune specie di scoiattoli e di criceti ad avere caratteristiche simili agli animali a sangue freddo. Una proteina varia la loro percezione del freddo, aiutandoli ad andare più facilmente in letargo, senza soffrire più di tanto il rigido clima invernale. La scoperta è stata accolta con grande interesse, perché potrebbe fornire nuovi spunti per studiare il modo in cui alcune specie vanno in letargo e i vantaggi che comporta questa pratica rispetto ad altre. Apre anche nuove prospettive nello studio di disturbi neurologici di vario tipo, legati all’errata percezione da parte del nostro organismo degli stimoli esterni. Lo scoiattolo di terra (Ictidomys tridecemlineatus) è molto diffuso nelle praterie del Nord America ed è da tempo noto ai ricercatori per una particolare abilità: riesce ad adattare la sua temperatura per renderla il più vicino possibile a quella dell’ambiente che lo circonda, in particolare d’inverno. Questa capacità è molto importante quando deve andare in letargo perché gli consente di non dover accumulare molti grassi, come fanno gli orsi per avere un maggiore strato protettivo dal freddo, o scavare tane in profondità sotto terra, come fanno diversi altri roditori. Gli scoiattoli di questa specie riescono ad assopirsi facilmente e a sopravvivere, anche a temperature di poco al di sopra della soglia di congelamento. Qualcosa di analogo succede anche con il criceto dorato (o siriano, Mesocricetus auratus).
I freddolosi invidieranno questo criceto. Un gruppo di ricercatori ha scoperto parte del meccanismo che rende alcuni roditori molto più indifferenti di altri al freddo, e potremmo trarne qualche vantaggio.
Lunedì Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti dalla Corte di Assise di Massa dall’accusa di aver aiutato il suicidio di Davide Trentini, 53 anni, malato di sclerosi multipla, che il 13 aprile del 2017 aveva fatto ricorso al suicidio assistito a Basilea, in Svizzera. Welby e Cappato sono stati assolti perché il fatto non sussiste per l’istigazione al suicidio, e perché il fatto non costituisce reato per l’aiuto al suicidio. Il giorno dopo la morte di Trentini, Cappato e Welby, tesoriere e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, si presentarono ai carabinieri di Massa, città di Trentini, per autodenunciarsi, facendo così partire il procedimento penale. La sentenza di Massa è arrivata dopo quella del dicembre del 2019 in cui Cappato fu assolto per lo stesso reato per la morte del quarantenne milanese tetraplegico Fabiano Antoniani, più noto come dj Fabo.
Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti per la morte di Davide Trentini.
La missione Mars Science Laboratory (MSL) della NASA è partita oggi per un lungo viaggio che terminerà sulla superficie di Marte. La nuova strumentazione per studiare il suolo marziano è stata lanciata da Cape Canaveral (Florida). Superata l’atmosfera terrestre, ora è in viaggio per centinaia di milioni di chilometri e arriverà su Marte nell’agosto del 2012. (Qui il video del lancio.) MSL ha l’obiettivo di portare su Marte Curiosity, un “rover” – un mezzo concepito per muoversi su un pianeta – dotato di sei ruote motorizzate. Nell’aspetto ricorda altri sistemi inviati su Marte dalla NASA, come Opportunity e Spirit, ma le strumentazioni con le quali è equipaggiato sono molto più sofisticate e consentiranno ai ricercatori di approfondire le loro conoscenze sul pianeta. I sistemi sono alimentati da una batteria al plutonio, che dovrebbe far funzionare per anni il robot guidato in remoto dalla Terra.
Il viaggio di Curiosity verso Marte. Il rover della NASA è partito oggi da Cape Canaveral e la prossima estate arriverà sul suolo marziano.
La settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “Decreto Trasparenza”, la serie di nuove regole per la pubblica amministrazione che comprende al suo interno il FOIA (Freedom of Information Act), un provvedimento che consente ai cittadini di accedere liberamente alle informazioni e ai dati raccolti dalle pubbliche amministrazioni, anche nel caso in cui non siano direttamente interessati da quelle informazioni. L’approvazione definitiva del decreto attuativo è avvenuta dopo mesi di confronto con esperti e associazioni, che avevano criticato il governo per avere inizialmente proposto un FOIA inutile (se non dannoso), con regole che non avrebbero portato a benefici riscontrabili e avrebbero complicato il lavoro delle pubbliche amministrazioni. A che cosa serve un FOIA Il concetto di FOIA ha una storia molto lunga: il più conosciuto è quello in vigore negli Stati Uniti, introdotto nel 1966 dall’allora presidente Democratico Lyndon B. Johnson. In base a quella legge, le agenzie governative statunitensi sono obbligate a fornire ai cittadini tutte le informazioni in loro possesso: dati, comunicazioni interne, immagini, bilanci, delibere, circolari e altri tipi di documenti. Gli enti si possono rifiutare di fornire i dati richiesti se questi rientrano nelle eccezioni previste dal FOIA stesso, di solito per motivi di segretezza e sicurezza. Le agenzie sono inoltre obbligate a pubblicare periodicamente i dati che hanno acquisito ed elaborato, a prescindere dalla specifica richiesta di qualcuno.
Come è andata a finire col FOIA? il discusso e atteso "Freedom of Information Act" ora esiste anche in Italia: non è il migliore del mondo, ma è meglio del previsto.
Gli animali che meritavano di essere fotografati in settimana si dividono in due categorie: quelli perfettamente a loro agio nell’ambiente attorno, e quelli fuori posto. I cigni di un lago in Lituania, circondati da rami innevati, sono da cartolina, la neofocena Kokoro (scoprite da voi cos’è) sembra sorridere per la gioia, un cane pastore fa placido il suo dovere con il gregge, mentre un gufo e una tartaruga sono mimetizzati che quasi non si vedono. Non se la passano così bene un elefante e un panda a testa in giù, il piccione che ha fatto un’invasione di campo durante una partita di football australiano, e un’oca egiziana che atterra goffamente su un lago ghiacciato a Hannover. E poi ci sono quelli che sanno stare al mondo, ovunque li si metta: una mucca in posa a un concorso di bellezza e un fascinoso coccodrillo con un fiorellino tra le fauci. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Tra gli animali più belli della settimana c'è chi sa stare al mondo e chi no, tra coccodrilli sornioni, elefanti a testa in giù e invasioni di campo di piccioni.
I film pazzeschi nei quali ha messo le mani Francis Ford Coppola negli anni Settanta, da regista o da sceneggiatore o da produttore, sono un numero impressionante: uno solo di questi metterebbe un regista normale nella storia del cinema. Patton (1970): sceneggiatore (ci ha vinto l’Oscar) Il Padrino (1972): regista e sceneggiatore (ci ha vinto l’Oscar come sceneggiatore) American Graffiti (1973): produttore (nominato all’Oscar) Il grande Gatsby (1974): sceneggiatore La conversazione (1974): regista, sceneggiatore e produttore (ci ha vinto la Palma d’Oro) Il Padrino parte II (1975): regista, sceneggiatore e produttore (ci ha vinto tre Oscar) Apocalypse now (1979): regista, sceneggiatore e produttore (ci ha vinto la Palma d’Oro)
I 7 film a cui mise mano Francis Ford Coppola. Negli anni Settanta vinse cinque Oscar e due Palme d'Oro ed entrò nella storia del cinema: lunedì ha compiuto 75 anni.
Per “tag cloud” su internet si intende l’insieme di parole chiave usate da un sito web o da un utente, e rappresentate visivamente in una sorta di nuvola di parole, dove i “tag” (tradotto letteralmente “etichette”) che vengono utilizzati maggiormente hanno una dimensione più grande. Ma “tag” può voler dire anche altro: nel gergo di strada i tag sono le scritte che si trovano abitualmente sui muri e sulle saracinesche delle città, fatte dai writers. I tag sono quasi sempre la firma di questi artisti, che le usano per marcare il territorio. Spesso, però, chi non è molto pratico del mondo dei graffiti fatica a capire cosa vogliano dire le scritte e a malapena riesce a distinguerli da semplici scarabocchi. Per provare a decifrare queste scritte e renderle comprensibili a tutti Mathieu Tremblin, un artista francese di 36 anni, ha creato un progetto, chiamato “Tag Clouds”, che sostituisce al confuso insieme di tag dei writers sui muri un più chiaro “tag cloud”, simile a quelli delle parole chiave che si trovano su internet. Tremblin ridipinge completamente i muri che trova per strada e sostituisce le scritte illeggibili con delle scritte comprensibili. “Il principio di Tag Clouds – ha spiegato Tremblin – è di sostituire i tag con delle traduzioni leggibili come le nuvole di parole chiave che si possono trovare sul web. C’è una certa analogia tra i tag fisici e i tag virtuali, sia nella forma che nella sostanza. Il mio lavoro può sembrare un ossimoro, si può interpretare come un modo di istituzionalizzare i graffiti, rimuovendo ogni traccia di alterità culturale, ma allo stesso tempo dà l’opportunità a chiunque di leggere quei graffiti e capirli”.
L’artista che rende comprensibili i graffiti. Mathieu Tremblin ridipinge i muri con le scritte e poi le rifà in modo che siano leggibili da tutti.
Secondo il Guardian, che cita materiale d’archivio scoperto da una storica tedesca, Associated Press (AP) fu l’unica agenzia di stampa occidentale che fino all’entrata in guerra degli Stati Uniti (7 dicembre 1941) riuscì a rimanere nella Germania di Adolf Hitler, mentre le altre venivano espulse o costrette a chiudere i loro uffici locali. E questo perché AP avrebbe stretto un accordo «di collaborazione formale con il regime di Hitler» fornendo ai giornali americani «materiale prodotto e selezionato direttamente dal ministero della propaganda nazista», conosciuto anche come Propagandaministerium e guidato da Joseph Goebbels.
Associated Press collaborò con il nazismo? lo sostiene una storica tedesca con argomenti apparentemente convincenti (e malgrado sembri diversamente, è una questione ancora attuale).
Oggi, mercoledì 13 dicembre, è in corso a Torino uno sciopero dei mezzi pubblici gestiti da Gruppo Torinese Trasporti (GTT). Lo sciopero, che durerà per tutta la giornata, sta interessando metropolitana, autobus, tram e linee ferroviarie metropolitane, oltre che i centri di servizi al cliente. Potrebbero esserci problemi soprattutto nel tardo pomeriggio: non ci saranno corse garantite dopo le 17.30. Il comune di Torino ha stabilito con un’ordinanza che oggi la ZTL Centrale sarà sospesa, con alcune eccezioni che trovate qui. Lo sciopero dei mezzi pubblici di Torino durerà 24 ore, e dopo le 15 non ci saranno corse garantite per autobus, tram e metropolitana. GTT, che è la principale azienda di trasporti della città, ha spiegato che «sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito».
Le cose da sapere sullo sciopero dei mezzi pubblici GTT in corso a Torino. Per autobus, tram e metropolitana non ci saranno corse garantite dopo le 15: il comune di Torino ha stabilito la sospensione della ZTL Centrale per oggi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.434 nuovi casi di contagio da coronavirus e 14 decessi, per un totale di 281.583 casi e 35.577 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 1.928 (25 in più di ieri), di cui 150 nei reparti di terapia intensiva (7 più di ieri). Sono state inoltre testate 63.046 persone, per un totale di 5.699.709 casi testati e 9.460.203 tamponi effettuati. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato in Lombardia (218). Seguono Campania (203), Lazio (175), Piemonte (112) e Emilia-Romagna (110). Oggi solo in Valle d’Aosta non sono stati registrati nuovi casi di contagio. Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (175), Roma (129), Milano (88), Bari (64) e Torino (44).
I dati sul coronavirus di oggi, mercoledì 9 settembre.
Come era stato anticipato nel fine settimana, Twitter ha aggiunto una nuova opzione, molto discussa, che serve per vedere una selezione di tweet scelti dagli algoritmi del social network tra gli account che si seguono, al posto della classica cronologia con tutti i tweet più recenti. La nuova funzionalità per la timeline si chiama “Mostrami i tweet migliori per primi” ed è disponibile sia sulla versione classica di Twitter accessibile da browser, sia sulle applicazioni del social network per smartphone e tablet con iOS (Apple) e Android (Google). La nuova opzione è stata diffusa da poco e potrebbero essere necessarie alcune ore prima che sia disponibile per tutti gli account. Tweets you missed from people you follow, recapped in reverse chron! Refresh back to live. Flip it on to try it now! https://t.co/8QxRDbgyKv
Twitter ha una nuova timeline per i tweet migliori. È stata aggiunta l'opzione "Mostrami i tweet migliori per primi" che modifica il classico ordine cronologico, ma non è obbligatoria.
Dopo anni di grandi successi di pubblico e di critica, la band canadese degli Arcade Fire ha fatto un disco – Everything Now, uscito il 28 luglio – che sembra stia piacendo poco ai fan storici e meno ancora ai critici musicali, che in molti casi lo hanno stroncato come ormai si vede raramente, quando si parla di artisti della loro fama. Negli ultimi dieci anni gli Arcade Fire sono stati una band come poche o nessun’altra: disco dopo disco, da Funeral del 2004 a Reflektor del 2013, sono stati in grado di raggiungere un successo di pubblico trasversale, diventando una delle pochissime band indie rock – definizione che ormai ha perso quasi tutto il suo significato, ma non ancora sostituita da una migliore – in grado di riempire stadi interi. Gli Arcade Fire non avevano un’immagine particolarmente cool, né facevano una musica molto frequentata o di moda, ma canzoni come “Wake Up” e “Rebellion (Lies)” ebbero successo con un suono fatto di tappeti strumentali maestosi e ostinati, accompagnati da cori liberatori pieni di orecchiabilissimi “millenial whoop”: sembravano canzoni fatte apposta per essere cantate a squarciagola negli stadi, e infatti diventarono esattamente quello.
Ci siamo persi gli Arcade Fire? l'ultimo disco di una delle più popolari e celebrate band rock degli ultimi 15 anni ha ricevuto un sacco di stroncature.
Nell’universo di Star Wars il pianeta di Tatooine, desertico e illuminato da due soli, faceva quasi la parte di un personaggio: era il posto delle case fatte a igloo dove era cresciuto Luke Skywalker, e dove si era ritirato il Jedi Obi-Wan Kenobi. La sensazione di trovarsi in un posto remoto era accentuata dal set vero e proprio di Tatooine, montato in vari luoghi della Tunisia.
I guai nella zona dove girarono Star Wars, in Tunisia. Tataouine, la città che diede il nome al noto pianeta della serie e nelle cui vicinanze sono state girate delle scene, è diventata un punto di incontro per jihadisti (e ci sono timori generali per il turismo).
Il leader dei radicali Marco Cappato ha annunciato che lascerà la dirigenza di +Europa in polemica con le «pratiche di voto organizzato» durante il recente congresso del partito in cui Benedetto Della Vedova è stato eletto primo segretario. In quell’occasione Cappato era arrivato secondo nelle preferenze degli iscritti. Il riferimento di Cappato è ai presunti pullman pieni di iscritti arrivati a Milano da Campania e Abruzzo per sostenere la candidatura di Della Vedova e che erano risultati determinanti nella sua elezione. Sembra che i pullman siano stati organizzati dall’ex democristiano Bruno Tabacci, che in seguito ha più o meno rivendicato la pratica come esempio di come si fa politica. Cappato, che nel post su Facebook ha definito le pratiche «illegali e illegittime», ha deciso di «non far parte degli organismi dirigenti» del partito e di «non partecipare alla sua vita politica interna».
Il leader dei radicali Marco Cappato lascerà la dirigenza di +Europa.
Ci sono parecchie bestie strane tra le migliori foto di animali della settimana. Come la scimmia ragno, una scimmia dell’America centrale che ha braccia e gambe lunghissime e una coda prensile che usa come un quinto arto – e da qui: scimmia ragno. Ci sono foto anche di due parenti del lama: alpaca e vigogna, mentre pascolano sulle Ande. Poi, una corsa di mucche in una risaia fangosa per celebrare la fine della stagione del raccolto e per le anime più sensibili un’intera collezione di cuccioli di elefante, di giraffa e di rinoceronte. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Tre elefanti si dondolavano. E scimmie ragno che saltano, vigogne e alpaca che pascolano, nelle migliori foto di animali della settimana.
Dal 5 al 7 giugno si terrà nel parco dell’Idroscalo di Milano, presso il Circolo Magnolia, l’undicesima edizione del MI AMI, un festival dedicato alla musica italiana, all’arte e ai fumetti. Il festival è organizzato da Rockit.it e anche quest’anno si svolgerà su tre palchi, su cui si alterneranno per tre giorni più di 50 artisti che fanno musica rap, rock, elettronica e pop. L’hashtag di questa edizione è #etivengoacercare: è un’espressione che è stata scelta per indicare lo scopo dell’evento, cioè esplorare i generi che negli anni hanno caratterizzato il festival. Il MI AMI 2015 fa parte degli eventi di EXPO in Città. PROGRAMMA Venerdì 5 giugno Apertura cancelli ore 18.00 – chiusura ore 4.00 Biglietto 15 euro, la tessera Arci non serve
Il programma del festival MI AMI 2015. Tre giorni di concerti, arte e fumetti all'Idroscalo di Milano.
Si è conclusa oggi la 71esima edizione della mostra del cinema di Venezia, con la cerimonia di premiazione presentata dall’attrice italiana e madrina del festival Luisa Ranieri. La Giuria presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Gröning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone ha assegnato il Leone d’oro al film “En duva satt på en gren och funderade på tillvaron” (in inglese “A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence”, “Un piccione si posò su un ramo per riflettere sull’esistenza”) del regista svedese Roy Andersson, con Holger Andersson e Nisse Vestblom, sulla storia del viaggio di un venditore e di un ritardato mentale. Il Leone d’argento per la migliore regia è andato ad Andrej Koncalovskij per il film “Belye nochi pochtalona Alekseya Tryapitsyna” (“The Postman’s White Nights”) mentre il Gran Premio della Giuria è stato assegnato al documentario “The Look of Silence” di Joshua Oppenheimer. Tra gli attori sono stati premiati entrambi i protagonisti di “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, uno dei tre film italiani in concorso: la Coppa Volpi sia per la miglior interpretazione maschile che per quella femminile sono andati ad Adam Driver e all’italiana Alba Rohrwacher. Il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore o attrice emergente, è andato a Romain Paul per l’interpretazione nel film “Le Dernier Coup de Marteau” di Alix Delaporte. Il premio per la migliore sceneggiatura è andato a Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi per il film iraniano “Ghessea”, di Rakhshan Banietemad, mentre il premio speciale della Giuria è stato assegnato al film “Sivas” di Kaan Müjdeci.
I vincitori del festival di Venezia. Il Leone d'oro è andato al film del regista svedese Roy Andersson, Alba Rohrwacher ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice.
La costruzione di batterie più efficienti e con una lunga autonomia – un’esigenza amplificata dalla consolidata e crescente diffusione dei dispositivi mobili e, più recentemente, da quella dei mezzi di trasporto elettrici – alimenta da qualche anno uno dei dibattiti più vivaci e rilevanti in ambito tecnologico. Poche altre aree della ricerca e dello sviluppo industriale presentano una simile convergenza di interessi facilmente comprensibili per un vasto pubblico e provenienti da settori così numerosi e disparati. Eppure una delle osservazioni ricorrenti e più condivise nel dibattito, riassunto in un recente articolo del Financial Times, pone l’accento sull’apparente squilibrio tra la rapida evoluzione di strumenti e dispositivi tecnologici e i progressi nella scienza alla base delle batterie che li alimentano, più o meno invariata da circa trent’anni. La considerazione degli svantaggi noti nell’attuale tecnologia prevalente, quella delle batterie agli ioni di litio, ha quindi da qualche tempo spostato l’interesse verso le cosiddette batterie a stato solido, in cui – semplificando molto – la sostanza che permette il passaggio della corrente elettrica (elettrolita) è solida anziché liquida.
La ricerca della batteria perfetta. La sostituzione di quelle agli ioni di litio con quelle a stato solido è fondamentale per il salto di qualità delle auto elettriche, ma ci vorrà ancora del tempo.
Il 31 ottobre la cantante transgender Anohni ha pubblicato sul suo canale YouTube una sua cover di “I Will Survive”, canzone del 1978 cantata da Gloria Gaynor e scritta da Freddie Perren e Dino Fekaris. La canzone è accompagnata da immagini degli anni Novanta e durante il video si vedono alcune frasi di dedica (tra gli altri ai condannati a morte, alla barriera corallina, ai neri torturati dai poliziotti e ai gay che lottano per le loro vite e la loro dignità). Nella descrizione del video Anohni ha pubblicato invece un testo in cui racconta che alcuni mesi fa Facebook le aveva offerto 200mila dollari per usare la sua versione della canzone in una sua pubblicità, e che lei rifiutò. Su YouTube, Anohni ha scritto che esiste già dal 2001 una sua registrazione mentre canta “I Will Survive” (una canzone spesso associata alle lotte della comunità LGBT) e che a giugno Facebook la contattò per una pubblicità dell’azienda a favore delle piccole attività commerciali presenti sul sito, colpite dalle restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus. Anohni ha scritto: «Sebbene quei soldi mi avrebbero davvero fatto comodo, rifiutai perché non volevo diventare complice di Facebook, che ospita fake news che potrebbero portare alla rielezione di Donald Trump».
Una cover di Anohni e i suoi pensieri su Facebook. La cantante ha pubblicato una sua vecchia versione di "I will survive" su YouTube e ha scritto di aver rifiutato 200mila dollari da Facebook, che voleva usarla per una pubblicità.
Adobe ha stretto un accordo per acquisire Magento, società specializzata nell’e-commerce che gestisce lo sviluppo di uno dei software più utilizzati online per creare negozi virtuali. Adobe pagherà 1,68 miliardi di dollari per l’acquisizione, avviata con l’obiettivo di arginare la concorrenza di altre grandi aziende nel settore e in rapida espansione come Salesforce e Oracle. Adobe è conosciuta soprattutto per la produzione di software di grafica come Photoshop, ma negli ultimi anni sta differenziando molto l’offerta dei suoi prodotti. Per Adobe è la terza acquisizione più grande di sempre e grazie a Magento potrà offrire nuovi prodotti per creare siti di e-commerce, sistemi di pubblicità e altre soluzioni per le transazioni economiche online. Si stima che Magento sia usato da siti che messi insieme producono circa 155 miliardi di dollari all’anno di fatturato. Un tempo di proprietà di eBay, Magento fu venduta nel 2015 e da allora è stata sostenuta da un fondo privato di Permira Holdings.
Adobe ha acquisito l’azienda per l’e-commerce Magento con un accordo da 1,68 miliardi di dollari.
Il governo ha approvato anche una serie di regole proposte dalle regioni per permettere la riapertura di palestre e piscine in sicurezza, come ha fatto per ristoranti e bar, lidi e negozi di parrucchieri ed estetisti. Le regole per palestre e piscine sono in generale più dettagliate rispetto a quelle per le altre attività, dato che si tratta di luoghi dove ci può essere un maggiore contatto fisico. Si applicano alle palestre di enti locali e soggetti pubblici e privati (comprese quelle dove si fa attività fisica solo con corsi) e a tutte le piscine aperte al pubblico, fatta eccezione per quelle ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termali, e quelle alimentate ad acqua di mare. La data generale di riapertura di palestre, piscine e centri sportivi è per il 25 maggio, ma ci sono regioni che hanno già annunciato che dovranno aspettare: è il caso della Lombardia, ha detto il presidente Attilio Fontana, anticipando che come per i musei per la loro riapertura serviranno ancora «settimane».
Come potranno riaprire palestre e piscine. Bisognerà rispettare una distanza di 2 metri tra le persone che si allenano e nelle piscine ci dovranno essere almeno 7 metri quadrati per bagnante.
Lemonade è il nuovo disco di Beyoncé, il suo sesto in studio, pubblicato sabato 23 aprile: ha avuto da subito una grandissima attenzione, perché lei è popolarissima, perché è stato pubblicato di nuovo con pochissime anticipazioni, perché è un disco pop di grande qualità, e perché è stato diffuso anche nella forma di un lungometraggio, un esteso videoclip a cui fanno da colonna sonora le canzoni del disco: per ora lo si può ascoltare in streaming solo su Tidal, e lo si può comprare sui principali store di musica digitale. A Lemonade hanno collaborato cento persone tra cantanti, musicisti, produttori e autori, alcuni dei quali molto apprezzati e influenti, dal rapper Kendrick Lamar al cantante the Weeknd al chitarrista Jack White. Il disco è piaciuto molto ai critici, secondo molti dei quali è il migliore disco di Beyoncé, e che ne hanno apprezzato la qualità e l’originalità della musica e la capacità dei testi di parlare di temi non banali, come l’integrazione razziale e di genere. Lemonade però, nonostante sia disponibile anche come disco tradizionale, è appunto anche un “visual album”: il film della durata di un’ora è andato in onda per la prima volta sul network americano HBO, in quello che è stato un “evento” che ha ricevuto moltissime attenzioni dai media americani. Ai “visual” di Lemonade hanno lavorato diversi registi e autori che si sono spesso occupati di video musicali, ma che sono per lo più poco conosciuti ai non addetti ai lavori. Il film di Lemonade è diviso in undici capitoli, per altrettanti stati d’animo legati alla scoperta di un tradimento: intuizione, negazione, rabbia, apatia, senso di vuoto, responsabilità, correzione, perdono, resurrezione, speranza e redenzione. Con una estesa e varia scelta di immagini ed estetiche, in cui canzoni e recitazione di Beyoncé ed altri personaggi si alternano a materiali provenienti dalla biografia di lei – con apparizioni dei suoi familiari di varie generazioni – o da repertori della vita dei neri negli Stati Uniti.
Come è fatto “Lemonade” di Beyoncé, il film. Le ricche e varie immagini del "visual album" e la storia delle sue storie e delle sue canzoni.
Domenica mattina un volo Alitalia da Roma a New York ha fatto uno scalo di emergenza a Londra per colpa del comportamento di un passeggero, che durante lo scalo è stato arrestato dalle autorità britanniche. Il volo era decollato da Roma alle 10.37 e sarebbe dovuto arrivare a New York alle 14.25, ma dopo circa un’ora dal decollo «mentre l’aereo sorvolava la Francia a bordo è stata dichiarata un’emergenza di carattere generale», scrive ANSA. Non è chiaro cosa sia successo esattamente. In un comunicato, la polizia di Londra ha fatto sapere di avere avuto notizia di un passeggero «insubordinato» a bordo dell’aereo, e di averlo arrestato sulla base di una legge che permette di fermare persone sospette di avere una malattia mentale. L’aereo è poi ripartito per New York.
Un volo Alitalia da Roma a New York ha fatto uno scalo di emergenza a Londra.
A gennaio scorso, il fondatore di SpaceX e amministratore delegato di Tesla Elon Musk è provvisoriamente diventato, secondo la classifica di Bloomberg, la persona più ricca al mondo in seguito a un rialzo del prezzo delle azioni di Tesla. Il patrimonio di Musk – che nel frattempo è stato controsuperato dal fondatore di Amazon Jeff Bezos e dal CEO del gruppo francese di lusso LVMH Bernard Arnault – si aggira intorno ai 170 miliardi di dollari. E, a margine di un dibattito tra addetti, si è discusso anche delle sue probabilità di superare in futuro i mille miliardi, che equivale a una cifra seguita da dodici zeri, definita in certi contesti un bilione. “Bilione” – così come il suo equivalente trillion nella scala corta, in uso negli Stati Uniti – è una parola che in italiano viene più chiaramente sostituita per l’appunto con mille miliardi. Un ordine di grandezza con cui ci si confronta spesso quando si parla del debito pubblico italiano, che ammonta oggi a circa 2.680 miliardi. La comprensione di una somma simile spesso sfugge a una comprensione chiara e intuitiva da parte delle tante persone che non hanno familiarità con i numeri decimali superiori al milione. Tanto che, quando l’argomento sono i soldi, sostituire quella parola con “quadrilione” (un bilione di bilioni) o con “fantastiliardo” (un ordine di grandezza del patrimonio di Paperon de’ Paperoni) non altera più di tanto il senso di molti discorsi comuni.
Comprendere i grandi numeri. Diventa difficile per molti, quando si confrontano milioni con miliardi, ma esistono strategie per cercare di afferrare più intuitivamente queste grandezze.
Facebook ha sospeso le funzioni per la chat in seguito alla segnalazione di alcuni utenti su un inatteso malfunzionamento. Stando a quanto riferisce TechCrunch, una falla nel social network consente agli iscritti di vedere le chat dei propri amici registrati sul portale. Il trucco da utilizzare è semplice e consente anche di visualizzare le richieste di amicizia degli utenti e le amicizie in comune. Il malfunzionamento, ora oggetto di revisione da parte dei responsabili di Facebook, poteva essere sfruttato attraverso il pannello delle impostazioni per la privacy. Paradossalmente il problema interessava una delle funzioni studiate appositamente dai responsabili del social network per offrire agli iscritti un maggior controllo sulla loro riservatezza.
Facebook sospende la chat. Un malfunzionamento metteva a rischio la privacy degli iscritti [Aggiornato].
La compagnia aerea Ryanair ha inviato ad alcuni suoi dipendenti italiani una lettera in cui li minaccia di ritorsioni se aderiranno allo sciopero proclamato dai sindacati per il prossimo 15 dicembre. Il governo ha criticato duramente Ryanair e il Garante per gli scioperi ha detto che il comportamento della compagnia aerea è in contrasto con la nostra Costituzione, che tutela il diritto allo sciopero senza timore di ritorsioni. È probabile che Ryanair abbia deciso un’iniziativa così dura perché si trova in un momento molto complesso: si stanno avvicinando le ferie di Natale, cioè il periodo più intenso di traffico aereo, e i sindacati di diversi paesi europei sembrano avere intenzione di causare disagi e problemi a Ryanair proprio in questo momento cruciale. Vediamo di capire cosa sta succedendo (e se anche voi rischiate qualcosa).
Ryanair, i sindacati e i voli di fine anno. Sono previsti scioperi in Italia, Irlanda, Germania e Portogallo, la società ha risposto minacciando sanzioni: cosa c'è dietro e che rischi correte per il vostro volo.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha scritto una lettera al presidente del CONI Giovanni Malagò per spiegare che non è d’accordo col modo in cui il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha indicato la candidatura congiunta di Milano, Torino e Cortina a sedi delle Olimpiadi invernali del 2026. Sala si era detto d’accordo con la decisione di unire le candidature delle tre città, ma ha spiegato di non essere d’accordo con la scelta del coni di non scegliere Milano come città capofila della candidatura congiunta. Sala ha spiegato che Milano continua a essere disponibile a ospitare eventuali eventi ma che non intende partecipare alla “governance” del progetto: Egregio presidente, caro Giovanni
Giuseppe Sala non è d’accordo con le modalità della candidatura unificata di Milano, Torino e Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026.
Venerdì 18 dicembre il giudice Giancarlo Coraggio è stato eletto all’unanimità presidente della Corte Costituzionale. Coraggio, che ha 80 anni ed era stato eletto giudice costituzionale il 29 novembre 2012 dal Consiglio di Stato, di cui era presidente da gennaio dello stesso anno, rimarrà in carica fino al 28 gennaio 2022, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale. Il suo primo atto da presidente è stata la conferma del giudice Giuliano Amato come vicepresidente della Corte. Prende il posto di Mario Morelli, che era stato eletto lo scorso settembre e rimasto in carica fino al 12 dicembre 2020, quando era scaduto il suo mandato di nove anni di giudice costituzionale iniziato nel dicembre del 2011. Morelli aveva sostituito a sua volta Marta Cartabia, prima donna ad occupare il ruolo.
Giancarlo Coraggio è il nuovo presidente della Corte Costituzionale.
Ieri a New York, nel Barclays Center di Brooklyn, i Rolling Stones hanno tenuto il terzo concerto del tour con cui festeggiano i 50 anni di carriera, dopo i primi due a Londra. Il concerto è durato due ore e il gruppo ha suonato 23 canzoni davanti a 18 mila persone. La band ha cominciato con il classico Get off of my clouds, ha omaggiato i Beatles con I wanna be your man e, dopo molti altri classici tra cui Simpathy for the devil e Brown Sugar, ha concluso con Satisfaction. Il prossimo concerto del tour sarà a Newark, nel New Jersey, il 13 e il 15 dicembre. Il 12 i Rolling Stones saranno invece al Madison Square Garden per il grande concerto di beneficenza in favore delle vittime dell’uragano Sandy. Suoneranno con loro, tra gli altri, gli Who, Paul McCartney, Eric Clapton, Bruce Springsteen e Eddie Vedder.
Il concerto dei Rolling Stones ieri a New York. Hanno suonato a Brooklyn, per due ore, davanti 18 mila persone, la prossima tappa sarà il 12 per il concerto di beneficenza per le vittime di Sandy.
È uscito il nuovo video dei New Order, che accompagna la canzone “Tutti Frutti”, e il protagonista del video è l’attore italiano Ricky Tognazzi. Il video, diretto da Tom Haines, mostra Tognazzi nel ruolo di un vecchio presentatore televisivo che torna nello studio in cui veniva girato il suo programma, dove le cose ora sono cambiate, anche se nella sua immaginazione sono rimaste le stesse. “Tutti Frutti” è tratta dall’ultimo disco dei New Order, “Music Complete”, uscito a settembre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il nuovo video dei New Order, con Ricky Tognazzi. La canzone si chiama "Tutti Frutti", ed è tratta dal loro ultimo disco, "Music Complete", uscito a settembre.
Netflix ha presentato a Roma alcune delle sue nuove produzioni, molte delle quali europee, che usciranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi o nel 2019. Netflix sta lavorando a oltre 100 progetti (film, documentari o serie tv) tra Europa, Africa e Medio Oriente, con produzioni in 16 diversi paesi. Durante l’evento a Roma ha confermato date d’uscita e nuove puntate di alcune sue apprezzate serie, e ha fornito informazioni, immagini e trailer di altre. A Roma si è parlato in particolare di alcune nuove produzioni italiane: le serie Luna Nera (sulla stregoneria) e Baby (ispirata alla storia delle “baby squillo” dei Parioli) e il film Rimetti a noi i nostri debiti, con Marco Giallini e Claudio Santamaria. Netflix esiste in 190 paesi, ha più di 125 milioni di abbonati e circa 300 milioni di profili attivi. Non ci sono dati ufficiali sugli utenti italiani ma ANSA ha scritto che si stima siano circa 800mila. Nei primi tre mesi del 2018 Netflix ha acquisito nel mondo 7,4 milioni di nuovi clienti, superando le aspettative degli analisti. Il Financial Times ha scritto che le azioni di Netflix sono quelle che negli ultimi mesi hanno ottenuto i migliori risultati tra quelle dello S&P 500, un indice che raccoglie l’andamento ponderato delle maggiori 500 aziende quotate alla borsa di Wall Street.
Prossimamente su Netflix. Tra le altre cose: una serie con Emma Stone e una italiana, ambientata nel Diciassettesimo secolo, su una ragazza accusata di stregoneria.
Domenica 5 giugno si vota in molte città italiane (Milano, Roma, Napoli e Torino, fra le altre) per rinnovare i consigli comunali e municipali. Gli elettori hanno la possibilità di usare il cosiddetto “voto disgiunto”, cioè votare il candidato al consiglio comunale di una lista e, allo stesso tempo, votare il candidato sindaco – o presidente di municipalità, di municipio o di zona – sostenuto da un’altra lista o insieme di liste. Si tratta di una possibilità prevista dalla legge elettorale per le amministrazioni locali, entrata in vigore nel 1993, che prevede l’elezione diretta del sindaco. Il voto disgiunto è possibile soltanto nei comuni con più di 15mila abitanti. Negli altri, il voto per il sindaco e per il consiglio comunale sono automaticamente appaiati. (un esempio di scheda con voto disgiunto per le elezioni regionali)
Cos’è il voto disgiunto. Una volta per tutte: come funziona lo strumento per votare un candidato sindaco e un consigliere che sostiene un altro candidato sindaco.
Oggi la Stampa ha pubblicato un’intervista con Italo Bocchino il cui occhiello sintetizzava che Bocchino “invocasse” le dimissioni per il coordinatore del suo partito Denis Verdini. Le poche parole di Bocchino su Verdini non erano così nette, come il Post aveva spiegato stamattina, e pareva in effetti forte che la dissidenza di Bocchino dai vertici del suo partito arrivasse a chiedere le dimissioni al coordinatore. «Sui profili penali non voglio esprimermi. Da amico, mi auguro che Denis Verdini sappia dimostrare la sua innocenza. Dal punto di vista politico c’è un enorme problema di opportunità che Silvio Berlusconi non può far finta di non vedere. Insomma, il caso Brancher docet»
Bocchino: “Verdini si dimetterà”. Il deputato finiano al Post: "Non ho chiesto le sue dimissioni, ma Berlusconi deve occuparsene".
Da lunedì 25 luglio Google Maps è un po’ cambiato: Google ha infatti aggiornato la sua applicazione di mappe e indicazioni online per renderla più chiara e semplice. L’obiettivo, ha spiegato l’azienda, è di bilanciare la necessità di dare le maggiori informazioni possibili e rendere allo stesso tempo tutto più sintetico, eliminando gli elementi «che non erano assolutamente necessari». Google ha anche cambiato il modo in cui sono scritti i nomi di certi luoghi (stazioni, monumenti, vie, eccetera) per renderli più distinguibili tra loro. Google Maps prima e dopo l’aggiornamento (Google)
Come è cambiato Google Maps. In meglio, dice Google: ora è più chiaro, con meno scritte e più facili da capire.
Lo slogan della National Wooden Pallet and Container Association, la più grande organizzazione di produttori di imballaggi in legno al mondo, è «i bancali muovono il mondo». Non è un’esagerazione: praticamente ogni merce distribuita fisicamente si sposta, a un certo punto, imballata sopra un bancale in legno, chiamato molto spesso anche “pallet”. Solo negli Stati Uniti se ne producono più di mezzo miliardo ogni anno. Ciascuno può sostenere circa 1.000 chili di merce, e sono il metodo più pratico e conveniente che abbiamo inventato per muovere e organizzare grandi quantità di beni. I bancali vengono spostati, sollevati e ammassati con i muletti, cioè quei mezzi da lavoro caratterizzati da una forca a due bracci che si infilano esattamente sotto i pallet. Il muletto fa una sola cosa, e il pallet è costruito precisamente per fargliela fare: sono due strumenti che esistono l’uno in funzione dell’altro, in pratica. Da cui la domanda: quale dei due è nato prima? Il bancale di legno che non può essere spostato se non con un muletto, o il muletto costruito per spostare di fatto solo una cosa a forma di bancale? La risposta è “dipende da cosa intendiamo per pallet”, secondo un articolo uscito sul sito specializzato Packaging Revolution.
È venuto prima il muletto o il bancale? il primo fa una sola cosa, e il secondo è costruito precisamente per fargliela fare: e quindi com'è andata? Dipende da cosa intendiamo per “bancale”.
Qualche anno fa circolarono moltissimo online le immagini realizzate da Dave Engledow, fotografo americano che si era autodefinito ironicamente “il padre migliore del mondo” ritraendo sé e sua figlia Alice in situazioni pericolose, ribaltando ogni stereotipo sul bravo genitore. Ora Dave Engledow ha realizzato un libro, Confessions of the World’s Best Father, che raccoglie tutte le foto realizzate per il suo progetto, iniziato quando Alice aveva 6 settimane (ora ha 3 anni): “Quando ho iniziato”, ha spiegato Engledow, “l’idea era prendermi in giro: mi sentivo sempre incredibilmente stanco e assonnato, così decisi di catturare proprio quanto fossi sbadato e distratto”. Engledow rielabora con Photoshop le immagini che ha scattato, dopo aver allestito dei piccoli set domestici per ricreare gli ambienti e i momenti da raccontare. E assicura che Alice non ha mai corso alcun rischio.
Fotografie sconsigliate a genitori apprensivi. Le nuove immagini di Dave Engledow, il papà che fotografa sé e sua figlia in circostanze spericolate.
Secondo il Financial Times, Disney comprerà gran parte degli asset di 21st Century Fox per 60 miliardi di dollari. L’accordo, dice il Financial Times, è ancora in fase di definizione e potrebbe essere annunciato ufficialmente già giovedì 14 dicembre. Persone informate sulla trattativa hanno detto che riguarderà la società di produzione cinematografica e televisiva di Fox, 22 canali televisivi sportivi via cavo, una consistente quota nel servizio di streaming Hulu, i canali televisivi FX e National Geographic, la televisione britannica Sky e quella indiana Star. Resterebbero invece esclusi i canali televisivi Fox News e il canale sportivo FS1. 21st Century Fox è di proprietà di Rupert Murdoch.
Secondo il Financial Times, Disney comprerà gran parte di 21st Century Fox per 60 miliardi di dollari.
Il 17 luglio la NASA ha fatto una conferenza stampa in cui ha presentato e commentato alcune nuove immagini di Plutone scattate dalla sonda spaziale New Horizons. New Horizons è partita più di nove anni fa dalla Terra proprio per raggiungere il pianeta nano del nostro sistema solare, che si trova a circa 4,8 miliardi di chilometri da noi. La NASA ha spiegato che le nuove immagini aiuteranno a capire meglio la geologia del pianeta e altri aspetti che lo riguardano: si è scoperto per esempio che in alcune zone di Plutone c’è un’alta concentrazione di monossido di carbonio. Le nuove immagini che arrivano da New Horizons mostrano anche Caronte, uno dei satelliti Plutone. Nelle ultime ore la NASA ha diffuso anche una simulazione video che mostra cosa si vedrebbe sorvolando diverse aree di Plutone: alcune hanno montagne alte, altre delle grandi pianure.
Le nuove foto di Plutone e dei suoi satelliti. Le ha diffuse la NASA insieme a una notevole simulazione video che mostra cosa si vedrebbe sorvolando il pianeta nano.
La carta da gioco numero 256 del videogioco Perplex City mostra la fotografia in primo piano di un ragazzo vicino a un fiume, davanti ad alcune case. Un selfie, anche se ancora nessuno li chiamava così. Era il 2006, e il 31 luglio i programmatori di quel gioco di realtà alternativa su Internet (ARG, Alternate Reality Game) avevano pubblicato quella carta insieme alle altre del mazzo centellinando bene gli indizi a seconda del grado di difficoltà. Sovrapposta sulla foto c’era una scritta in giapponese, la cui traduzione era “trovami”. L’unico indizio per quella carta era: “Il mio nome è Satoshi”. Perplex City – creato dal team di sviluppo londinese Mind Candy – terminò nel 2008, e il sito di riferimento oggi non esiste più, ma una community di vecchi giocatori sparsi nel mondo ha proseguito per anni le ricerche intorno al rompicapo irrisolto. Gli sforzi nel frattempo avevano probabilmente superato le aspettative dei creatori stessi, attirando peraltro attenzioni sui siti di grandi quotidiani come il New York Times e il Guardian. A dicembre scorso le persone della community, tenute insieme e coordinate nel corso degli anni da una appassionata che nel 2006 creò un sito a questo preciso scopo (Findsatoshi.com), hanno annunciato di avere infine trovato Satoshi. Quattordici anni dopo, Satoshi in persona ha confermato e spiegato tutta la storia.
Un mistero di Internet risolto dopo 14 anni. Nel 2006 fu chiesto ai partecipanti di un gioco online di trovare un certo Satoshi, fornendo loro soltanto una sua enigmatica foto: ci sono arrivati solo poche settimane fa.
Stephen Elop, il nuovo amministratore delegato di Nokia ed ex manager Microsoft, aveva usato pochi giorni fa una similitudine efficace per spiegare lo stato della società produttrice di telefoni cellulari: siamo come quel guardiano che si ritrova su una piattaforma petrolifera che va a fuoco e deve decidersi se vincere le proprie paure e tuffarsi da trenta metri nelle acque gelate del mare o rimanere dov’è, tra le fiamme. Per recuperare terreno nei confronti della concorrenza, Nokia ha deciso di stringere un accordo con Microsoft e non è ancora chiaro se questa soluzione si avvicini più a un tuffo verso l’ignoto o a un lento incenerimento. L’accordo tra le due società prevede una collaborazione stretta per la realizzazione di nuovi smartphone e il miglioramento di Windows Phone, il sistema operativo creato da Microsoft per i telefoni cellulari. L’obiettivo è quello di realizzare telefoni con prezzi competitivi e in grado di sostenere la concorrenza di Apple con il suo iPhone e dei produttori che hanno deciso di utilizzare Android, il sistema operativo per smartphone sviluppato da Google.
Nokia sceglie Microsoft per sfuggire all’incendio. Le due società uniscono le forze per sfidare la concorrenza degli iPhone e di Android, ma sembra una mossa disperata.
Un uomo è stato arrestato venerdì sera a Cannes, in Francia, dopo aver sparato dei colpi a salve durante il talk show “Le Grand Journal” di Canal+, trasmesso dalla spiaggia di Martinez. La diretta della trasmissione è stata interrotta per qualche minuto – era in corso un’intervista agli attori Christoph Waltz e Daniel Auteuil – e la spiaggia dove era posizionato il palco è stata evacuata. A parte il panico tra il pubblico non ci sono stati feriti: la polizia è intervenuta immediatamente e ha fermato l’uomo.
Un uomo arrestato al festival di Cannes – video. Ha sparato a salve vicino al palco di una trasmissione televisiva, mentre intervistavano Christoph Waltz (video).
Domenica a Milano migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione del cosiddetto movimento delle “sardine” in Piazza del Duomo, riempiendola nonostante la pioggia continuata per tutto il pomeriggio. Secondo gli organizzatori, scrive il Corriere della Sera, in piazza c’erano in tutto 25.000 persone. Il 30 novembre – sempre secondo gli organizzatori – a due analoghe manifestazioni a Firenze e Napoli avevano partecipato rispettivamente 40.000 persone (10.000 secondo la questura) e 10.000 persone. Le manifestazioni di Firenze, Napoli e Milano sono state le ultime organizzate dal movimento delle “sardine” e tra le più partecipate. Alla prima manifestazione del movimento, a Bologna, avevano partecipato circa 6.000 persone, ma da allora l’attenzione per il movimento è cresciuta notevolmente. Da dove arrivano “le sardine”?
Le foto delle manifestazioni delle “sardine”. Domenica a Milano hanno partecipato migliaia di persone sotto la pioggia, ma era andata molto bene anche a Firenze e Napoli.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Nessun dubbio? sulla storia dello sciopero della fame della giornalista Paola Caruso, Matteo Bordone ha un'opinione minoritaria.
Stamattina Repubblica annuncia in prima pagina – con due pagine all’interno – la pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche di conversazioni tra Flavio Briatore e Daniela Santanché che riguardano Silvio Berlusconi. Sono le trascrizioni delle intercettazioni disposte dalla procura di Genova nell’ambito di una inchiesta per evasione fiscale, “che sono state inviate alla procura di Milano, dove sono in corso i procedimenti per il caso Ruby”. Briatore e la Santanché, spiega Repubblica, sono stati soci nel Billionaire. Dal punto di vista giudiziario le conversazioni trascritte – in un misto di virgolettati originali e commenti del giornalista – non sembrano contenere niente di rilevante. E da quello giornalistico – come segnalano i titoli usati dal quotidiano – la notizia è la preoccupazione di Santanché e Briatore che il PresdelCons sia “malato” per voler tuttora – le intercettazioni sono di due mesi fa – ospitare feste con ragazze “non più lì, ma nell’altra villa”. Briatore fa riferimento a una visita da parte di Lele Mora che gli avrebbe raccontato la propria disperazione per la sua situazione. Ci sono citazioni dello scontro Geronzi-Della Valle e della nomina di Lorenza Lei, ma di nessun rilievo.
Le intercettazioni su Berlusconi di Briatore e Santanché. Repubblica pubblica conversazioni recenti tra i due che dicono Berlusconi "malato" sulle feste, e poco altro.