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Il Nobel per la Fisica di quest’anno è stato assegnato a Serge Haroche (Francia) e David J. Wineland (Stati Uniti) per i loro studi sull’interazione tra luce e materia. I due ricercatori hanno inventato e sviluppato, in maniera indipendente l’uno dall’altro, alcuni metodi per misurare e manipolare le particelle senza modificare la loro natura quantistica. Lo hanno fatto con modi e sistemi del tutto innovativi e un tempo ritenuti inapplicabili. Grazie alle loro scoperte, Haroche e Wineland hanno aperto la strada a un’ampia nuova serie di esperimenti legati alla fisica quantistica, dimostrando la possibilità di osservare direttamente alcuni tipi di particelle senza doverle distruggere. Semplificando un poco, possiamo dire che per le particelle prese singolarmente le classiche leggi della fisica smettono di funzionare e ci si deve confrontare con la fisica quantistica. Non è però semplice isolare le singole particelle da ciò che le circonda e basta che interagiscano con l’ambiente che hanno intorno perché perdano le loro proprietà quantistiche.
Il Nobel per la Fisica a Serge Haroche e David J. Wineland. Per i loro studi sull'interazione tra luce e materia, alla base dei supercomputer quantistici del futuro.
Le ultime notizie da Lampedusa dicono che questa è stata la seconda notte consecutiva senza sbarchi, e questo sta permettendo di ridurre progressivamente il numero degli immigrati: in questo momento ce ne sono 2000, quasi tutti ospiti del Centro di accoglienza. Non si tratta, ovviamente, di una risoluzione del problema: l’arresto delle partenze si deve probabilmente alle cattive condizioni del mare e ieri il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha detto che le coste italiane rischiano di fronteggiare un esodo da 80 mila persone. Ieri Maroni aveva polemizzato con il commissario per gli affari interni dell’Unione Europea, Cecilia Malmström. Il ministro italiano si era lamentato della scarsa collaborazione ricevuta dalle istituzioni europee nell’affrontare l’emergenza. Cecilia Malmström aveva fatto sapere allora di avere sentito Maroni sabato, di avere offerto l’aiuto della Commissione e di essersi sentita rispondere “no, grazie”. Il ministero degli Interni ha diffuso immediatamente una nota smentendo di avere rifiutato gli aiuti – uno dei due dice bugie, evidentemente – e ribadendo le proprie richieste. Che sono queste:
Cosa vuole l’Italia dall’Europa. Un Consiglio europeo straordinario sull'immigrazione, l'impegno dell'UE nel pattugliamento delle coste tunisine e 100 milioni di euro.
Da alcune settimane ricercatori in Cina e nel resto del mondo stanno studiando il nuovo coronavirus (2019-nCoV), che ha finora causato la morte di oltre cento persone e ne ha contagiate più di 4mila. Oltre a studiarne le caratteristiche, i ricercatori vogliono comprendere dove abbia avuto origine il contagio e da quale animale il virus sia passato agli esseri umani, adattandosi al nostro organismo grazie ad alcune mutazioni. È un lavoro complesso e delicato, essenziale per affrontare la crisi sanitaria, e che dimostra quanto sia importante l’epidemiologia, la disciplina che si occupa di analizzare le malattie in rapporto alla loro diffusione. Nell’ultimo secolo, l’epidemiologia è diventata uno dei principali punti di riferimento per la gestione della salute pubblica: è fondamentale per comprendere i fattori di rischio delle malattie e per stabilire le politiche da seguire per fare prevenzione. Gli epidemiologi non si limitano ad analizzare la storia dei pazienti, ma integrano nel loro lavoro molte altre discipline come la statistica, la sociologia, la demografia e naturalmente la medicina. Capire dove vanno le malattie e come si diffondono è essenziale per prevenire epidemie su larga scala, un rischio che ora riguarda il nuovo coronavirus cinese. Eppure furono necessari secoli prima che fossero disponibili scoperte e strumenti per consentire lo sviluppo dell’epidemiologia per come la conosciamo oggi.
Questa mappa cambiò la medicina. Nel 1854 l'analisi della diffusione del colera in un quartiere di Londra aprì la strada all'epidemiologia, che oggi usiamo anche per studiare il nuovo coronavirus.
L’ex ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, ora dirigente del partito PID (Popolari di Italia Domani), è stato assolto martedì dall’accusa di concorso in associazione mafiosa dal Tribunale di Palermo, al termine del giudizio abbreviato. Molti siti di news e agenzie, nel dare la notizia, hanno usato la formula di “assoluzione per insufficienza di prove”, ma hanno anche riportato che “il fatto non sussite”. Che però, in realtà, non è più prevista dal nostro ordinamento giuridico. Vediamo come stanno le cose. Il giudizio abbreviato rappresenta uno dei cinque riti alternativi previsti dalla procedura penale italiana. Gli altri sono: il patteggiamento, il giudizio immediato, il giudizio direttissimo, il procedimento per decreto. Se si parla di giudizio abbreviato, vuol dire che il procedimento penale in corso ha superato queste fasi: l’iscrizione della notizia di reato (nel caso di Saverio Romano era il concorso in associazione mafiosa), la fase delle indagini preliminari con la possibilità dell’incidente probatorio (cioè la possibilità per l’accusa o la difesa di richiedere l’utilizzo anticipato delle prove, prima di arrivare alla fase del dibattimento), la richiesta di archiviazione o la richiesta di rinvio a giudizio. Il passo successivo, possibile, è l’udienza preliminare.
Esiste ancora l’insufficienza di prove? No, l'ex ministro Romano è stato "assolto" e basta: però le cose sono complicate...
Il disco di debutto di Norah Jones, Come Away With Me uscito nel 2002, ha venduto 20 milioni di copie. Da allora jones ne ha registrati altri quattro, andati meno bene dal terzo in avanti, ma nel frattempo ha fatto un film, ha collaborato con la band country The Little Willies e con Danger Mouse per il disco Rome. Little Broken Hearts è il suo sesto disco: uscirà il 1 maggio, a dieci anni da Come Away With Me. Si può già ascoltare in streaming grazie ad NPR:
Il nuovo disco di Norah Jones in streaming. Esce il 1 maggio, a dieci anni da Come Away With me, e si chiama Little Broken Hearts.
Dal 19 aprile al 26 maggio la galleria londinese Hauser & Wirth ospiterà la prima mostra personale degli ultimi dieci anni dell’artista australiano iper-realista Ron Mueck. La mostra è costituita da quattro sculture. Sospesa nel centro della stanza si trova Still Life (Natura morta), una statua a grandeza d’uomo di un gallo morto e appeso a zampe all’aria. Woman with Sticks (Donna con legna), raffigura una donna di mezza età che trasporta bastoncini di legno grandi quanto lei mentre Drift (Alla deriva) raffigura un uomo in costume da bagno su un materassino gonfiabile. La statua non è in posizione orizzontale – come sarebbe naturale- ma viene appesa verticalmente a un muro per dare una sensazione di precarietà. Inoltre ricorda anche la crocifissione di Cristo. Youth (Gioventù) è la statua di un ragazzino nero in blue jeans che solleva una maglietta e ispeziona con aria incredula una ferita aperta. L’opera ricorda insieme l’incredulità di San Tommaso e Cristo che lo invita a mettere il dito nelle sue piaghe e riprende il tema più caratteristico di Mueck, il pensiero costante della mortalità. Mueck è un artista australiano che vive da anni in Regno Unito. Ha iniziato a lavorare come direttore creativo del programma televisivo per bambini Shirl’s Neighbourhood, per cui creava e animava i pupazzi. Ha realizzato e animato i pupazzi di altri programmi televisivi e film, tra cui Labyrinth e Storyteller. In seguito ha iniziato a lavorare come fotografo e dagli anni Novanta come scultore iper-realista.
La mostra di Ron Mueck a Londra. Apre il 19 aprile ed espone quattro statue iper-realiste che raccontano la precarietà e la presenza costante della morte.
Nel primo giorno di quotazione a Wall Street, le azioni di Uber hanno perso il 7,6 per cento. Uber – la società di mobilità conosciuta soprattutto per il suo servizio a metà tra i taxi e il noleggio di auto con autista – aveva collocato sul mercato 180 milioni di azioni fissandone il prezzo a 45 dollari ciascuna, con una valutazione della società intorno agli 80 miliardi di dollari. La prima giornata di contrattazioni è finita con il valore della azioni a 41,57 dollari e una stima del valore della società a 76,5 miliardi di dollari: il New York Times lo descrive come un risultato sorprendente, visto che operazioni di queste dimensioni vengono studiate con estrema attenzione, e sottolinea come potrebbe essere un segnale di scarso interesse dei mercati per Uber. Uber si è quotata in borsa
Nel primo giorno di quotazione in borsa, le azioni di Uber hanno perso il 7,6 per cento.
Per molti questo sarà un inverno senza neve, dato che non potremo uscire dalle città o dal nostro comune per andare in montagna a causa delle restrizioni per la pandemia. Tra le tante rinunce non è certo la più gravosa, ma la mancanza di una collinetta candida dove imprimere un’impronta, del freddo azzurrino di una vallata innevata e della lotta scalmanata a palle di neve può far nascere un po’ di rimpianto e nostalgia. Prendendo spunto da un articolo di Amy Waldman sul New York Times, abbiamo cercato conforto nell’arte e raccolto alcuni dei più significativi dipinti di neve. La neve compare sporadicamente nei dipinti nel XIV secolo per farlo più frequentemente a partire dal XV. Prima di questo momento non esistevano molti paesaggi nei dipinti europei, perché i soggetti erano quasi esclusivamente religiosi, e avevano l’obiettivo di raccontare la vita dei santi e di Gesù e di glorificare Dio: e in Paradiso pare che non piova e non nevichi.
Storia della neve dipinta. Un racconto per immagini per chi quest'anno non potrà vederla dal vivo e ha un po' di nostalgia.
È una raccolta piena di bianco, quella degli animali da fotografare di questa settimana: il bianco dei loro mantelli, per i cigni, gli orsi polari e i gabbiani, e quello della neve che fa da contorno a cani, scoiattoli e pellicani. Ne sono uscite foto tenere, come quella di un cucciolo di babbuino di Gelada scaldato da altri babbuini; altre che giocano con i contrasti, come il nero dei corvi sul bianco del prato; e di animali del tutto a loro agio al freddo, come un germano reale, beato tra il ghiaccio di un lago. Poi c’è chi preferisce scaldarsi ai raggi del sole, come una foca allo zoo di Gelsenkirchen, o battersi per il cibo come due cavalli sgraziati ma buffi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Il bianco degli animali e della neve che fa da contorno, nelle migliori foto della settimana.
Geena Davis ha 60 anni. E sì, oltre a Thelma e Louise, ha fatto altre cose: ha vinto un Oscar come miglior attrice non protagonista per Turista per caso, ha vinto un Golden Globe come miglior attrice in una serie drammatica per Una donna alla Casa Bianca nella quale interpreta la prima donna presidente degli USA, ha fondato il Geena Davis Institute che lavora per promuovere l’equilibrio di genere nei media e nel cinema, e ha rifiutato il ruolo di protagonista in Basic Instinct. Nel 1999 ha anche partecipato al test preolimpico di tiro con l’arco per Sydney 2000. Nel frattempo si è sposata quattro volte: la seconda con l’attore Jeff Goldblum e la terza con il regista Renny Harlin. Geena Davis è nata nel Massachusetts il 21 gennaio del 1956. Ha studiato arte drammatica alla Boston University, ha lavorato come modella e nel 1982 ha partecipato con un ruolo marginale al film Tootsie, di Sidney Pollack. I primi successi sono arrivati con La mosca del 1986, film diretto da David Cronenberg con Jeff Goldblum protagonista. Nel 1989 Davis ha vinto il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per l’interpretazione di Turista per caso, ma è Thelma e Louise, film di Ridley Scott del 1991, ad aver segnato un momento di svolta nella sua carriera: la storia di due donne (interpretate da Davis e Susan Sarandon) che scappano da sessismo e violenza e che alla fine, con il sorriso sulle labbra, tenendosi per mano, si lanciano con la macchina nel precipizio, è diventata un simbolo e un classico nella cultura popolare. Per la sua interpretazione Davis ha ottenuto una nomination al Premio Oscar e una al Golden Globe, ma non ha vinto nessuna delle due. «Fare Thelma e Louise è stato travolgente e mi ha fatto capire come le opportunità di poche diano la possibilità a tante donne di sentirsi caricate e potenziate da personaggi femminili di questo tipo», ha detto in una recente intervista, raccontando anche che questa consapevolezza l’ha spinta a diventare una attivista nella difesa dei diritti e delle libertà delle donne.
Geena Davis ha 60 anni. E sì, oltre a "Thelma e Louise" ha fatto altre cose, anche se quel ruolo l'ha cambiata più di altri portandola a impegnarsi nella difesa dei diritti e delle libertà delle donne.
Le primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato che affronterà poi le elezioni per la presidenza della Regione Campania sono già state rimandate tre volte. E, secondo le ultime notizie, si parla di un probabile quarto rinvio. Nel frattempo ci sono nuovi candidati e uno dei primi a essersi proposto è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio. La nuova data per le primarie che circola sui giornali locali è quella del primo marzo, ma la decisione definitiva (su rinvio e nuovo giorno del voto) dovrà essere assunta dalla direzione regionale che dovrebbe svolgersi nella serata di oggi. Ieri, durante la direzione nazionale del PD che si è svolta a Roma, il presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi non ha fatto riferimento alla situazione della Campania. Dall’inizio, in breve Le primarie in Veneto e in Puglia si sono svolte lo scorso 30 novembre (hanno vinto, rispettivamente, Alessandra Moretti e Michele Emiliano). In Campania si sarebbero dovute tenere il 14 dicembre ma a fine novembre il voto è stato rinviato: durante la direzione regionale del partito e dopo un incontro tra Lorenzo Guerini, vice segretario nazionale del PD, e i rappresentanti di quelli che allora erano i tre candidati (Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, Andrea Cozzolino, europarlamentare, Angelica Saggese, senatrice) era stato deciso uno slittamento all’11 gennaio. Questo, aveva spiegato Guerini, avrebbe permesso «un maggiore impegno organizzativo del partito e la possibilità di lavorare sul piano politico-programmatico e sulla coalizione». Il PD diceva insomma di non aver ancora definito la coalizione (si parlava di far partecipare anche Italia dei Valori e Partito Socialista): ma in ogni caso nel tempo passato dal rinvio alla nuova data fissata per le votazioni non erano pervenute nuove candidature, se non quelle che facevano direttamente riferimento al PD.
E le primarie in Campania? molto probabilmente saranno rimandate per una quarta volta e si faranno, sempre se si faranno, il prossimo primo marzo.
Il Tg1 ha trovato e trasmesso le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso nel bar di Budrio dove sabato primo aprile un uomo ha ucciso con un colpo di pistola il titolare del locale durante un tentativo di rapina finito male. L’aggressore – che nel video è a volto coperto – è poi stato identificato come Norbert Feher (la persona che molti giornali continuano a chiamare “Igor”): un uomo di origine serba e sul cui conto si sa molto poco. Da allora Feher è ricercato dalla polizia italiana, ma la vasta operazione di polizia in corso da settimane tra le province di Bologna e Ferrara non ha ancora dato frutti (e Feher ora è accusato anche di un secondo omicidio, quello di una guardia ambientale che lo aveva fermato per un controllo di routine). Il video mostra i momenti della tentata rapina e dell’omicidio del barista Davide Fabbri, di 52 anni. Si vede l’aggressore entrare nel bar con un fucile in mano e si vede il tentativo di reazione di Fabbri, che inizialmente sembra avere la meglio dopo essere riuscito a strappare il fucile dalle mani dell’aggressore – che non sembra esattamente un “Rambo”, diciamo – e averlo fatto scappare in un’altra stanza. A quel punto si sente il rumore di uno sparo (la polizia ha stabilito che il rapinatore avesse con sé anche una pistola) e si vede l’aggressore tornare nella sala principale del bar, da cui scappa poco dopo.
Il video della rapina nel bar di Budrio. Lo ha trasmesso il Tg1, che ha recuperato le immagini delle telecamere a circuito chiuso: e "Rambo" non sembra esattamente un "Rambo".
Krzysztof Penderecki, compositore polacco d’avanguardia autore di diverse celebri colonne sonore cinematografiche, è morto domenica a 86 anni. Era conosciuto per film come Shining, nel quale fu usata la sua composizione De Natura Sonoris nr. 2, per l’Esorcista e per Shutter Island. Un’altra sua famosa opera, Trenodia per le vittime di Hiroshima, fu usata negli anni in vari film e serie tv, come I figli degli uomini di Alfonso Cuarón e Twin Peaks di David Lynch. Oltre alle colonne sonore, Penderecki era conosciuto per le sue composizioni per orchestra e coro, e aveva lavorato tra gli altri con il chitarrista dei Radiohead Johnny Greenwood.
È morto a 86 anni il compositore polacco Krzysztof Penderecki.
Lo sciopero del trasporto pubblico locale che si sarebbe dovuto tenere lunedì 26 giugno in molte città d’Italia è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha deciso il Ministero dei Trasporti: in una nota ha specificato che «il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito». Lo sciopero era stato indetto dai sindacati USB Lavoro Privato, Sul-Ct e FAISA Confail, che l’avevano definito una protesta contro le privatizzazioni del trasporto pubblico locale e la riorganizzazione del settore tramite fusioni e liquidazioni. il ministro @graziano_delrio ha differito gli #scioperi #tpl di lunedì 26 giugno https://t.co/pQRlNSvkot
Lo sciopero dei trasporti del 26 giugno è stato rinviato. Lo ha deciso il Ministero dei Trasporti, che ha definito lo sciopero "un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione".
Oggi è cominciata ufficialmente la 66esima edizione del Festival del cinema di Cannes, con le prime proiezioni e la conferenza stampa di presentazione delle giurie. La giuria del concorso è presieduta da Steven Spielberg, affiancato da Daniel Auteuil, l’attrice indiana Vidya Balan, la regista giapponese Naomi Kawase, Ang Lee, Christoph Waltz, Nicole Kidman, e poi il regista rumeno Crisian Mungiu e la regista scozzese Lynne Ramsay. E oggi sono arrivati anche i primi attori: Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione del film Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. Il film, fuori concorso, viene proiettato stasera una seconda volta, con più cerimonie e più tappeti rossi. Steven Spielberg ha scherzato con Ang Lee e si è dimostrato con disinvoltura molto più basso di Nicole Kidman. Si sono visti anche Justin Timberlake e Pelé, entrambi a promuovere due film che ancora non esistono.
Le foto del primo giorno di Cannes. È arrivato Leonardo DiCaprio a presentare Il Grande Gatsby, ma sono passati anche Justin Timberlake, Steven Spielberg, Nicole Kidman e Pelé.
Da giorni si parla di Comedian (Comico), un’opera d’arte di Maurizio Cattelan esposta alla fiera d’arte contemporanea Art Basel Miami. L’opera è una banana vera attaccata al muro con uno spesso nastro adesivo grigio, venduta per 120 mila dollari (circa 108mila euro). Sabato la banana era stata mangiata da David Datuna, un visitatore a sua volta artista, che l’ha staccata dal muro e si è fatto filmare mentre la mangiava. Datuna ha spiegato che anche la sua era un’esibizione artistica: Hungry artist, cioè Artista affamato.
In difesa della banana di Maurizio Cattelan. Il critico del New York Times spiega perché l'ultima opera – una banana appesa al muro con lo scotch, poi venduta per 120mila dollari – è arte e non solo uno scherzo.
Il ministero della Salute ha deciso che in Italia il vaccino prodotto da Johnson & Johnson (J&J) potrà essere somministrato alle persone con più di 18 anni, ma preferibilmente a chi ne ha più di 60: è una raccomandazione che riprende quella prevista per il vaccino contro il coronavirus prodotto da AstraZeneca. La decisione è contenuta in una circolare pubblicata dal ministero della Salute in seguito alle ultime valutazioni dell’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, seguite all’approfondimento sui dati relativi alla sicurezza del vaccino di Johnson & Johnson da parte dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e di cui martedì sono state rese note le conclusioni.
Anche il vaccino di Johnson & Johnson sarà somministrato di preferenza a chi ha più di 60 anni.
Anche in Germania, come da tempo in Francia, è in corso una discussione sulla “lingua inclusiva”, cioè su come rendere il modo in cui si parla e si scrive più neutro e dunque meno discriminante dal punto di vista del genere. Chi propone questa trasformazione dice che l’operazione ha poco a che fare con la lingua e la grammatica, bensì con il modo in cui le parole formano le cose e dunque pensieri e opinioni. Non è un dibattito completamente nuovo, ovviamente: le lingue cambiano in continuazione, e riflettono sempre i cambiamenti sociali e i rapporti di forza della loro epoca. Mark Twain, che tentò senza successo di imparare il tedesco fin da ragazzino, nel 1880 scrisse un saggio dal titolo piuttosto esplicito: The Awful German Language (La terribile lingua tedesca), tornando sull’argomento diversi anni dopo in una celebre conferenza tenuta a Vienna e intitolata Die Schrecken der deutschen Sprache (Gli orrori della lingua tedesca). Twain, di madrelingua inglese, attraverso degli esempi e con molta ironia raccontò le sue difficoltà nell’uso dei casi, dei verbi, della lunghezza delle parole e dei generi, facendo alla fine anche delle proposte per “migliorare” il tedesco e chiedendo al governo un incarico formale per poterlo fare.
Il progetto di rendere la lingua tedesca più inclusiva. Ci sono diverse proposte sul ripensamento di maschile e femminile: alcune molto complicate, altre già praticate, con il solito dibattito.
Ieri sera la Banca d’Italia ha deciso di commissariare il consiglio d’amministrazione della Banca popolare di Bari, una delle più grosse banche della Puglia e del Sud Italia, per via della cattiva gestione finanziaria e dei troppi crediti deteriorati (cioè mutui o prestiti che hanno poche possibilità di essere riscossi). La decisione di Banca d’Italia è arrivata piuttosto a sorpresa: da alcuni giorni si parlava delle difficoltà della Banca popolare di Bari, ma appena ieri pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva escluso interventi di salvataggio spiegando che «al momento non c’è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca» (sabato mattina ha corretto il tiro, parlando della volontà di creare «una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica» a partire dalla Popolare di Bari). Dal Consiglio dei ministri convocato in tarda serata per discutere delle possibili soluzioni non sono uscite misure concrete – anche per via di alcune polemiche interne alla maggioranza – ma le cose potrebbero cambiare nei prossimi giorni.
Il problema con la Banca popolare di Bari. Banca d'Italia ha deciso di commissariarla e nei prossimi giorni il governo potrebbe salvarla con soldi pubblici.
Un tribunale di Düsseldorf, in Germania, ha sospeso temporaneamente la decisione dell’Antitrust del paese (Bundeskartellamt) di limitare la raccolta dei dati da parte di Facebook. Lo scorso febbraio, infatti, l’Antitrust tedesco aveva deciso che Facebook non avrebbe potuto più combinare i dati raccolti da altre fonti e app terze, come WhatsApp e Instagram, con quelli dei profili degli utenti su Facebook senza il consenso esplicito degli utenti. La sospensione è stata decisa dopo che Facebook aveva fatto ricorso in appello, e sarà valida fino a che non verrà presa una decisione definitiva a riguardo. L’Antitrust tedesco ha annunciato che presenterà ricorso contro la sospensione alla Corte di Cassazione del paese.
La decisione dell’Antitrust tedesco di limitare la raccolta dei dati da parte di Facebook è stata sospesa.
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato
Perché lo spread non scende. Pietro Ichino ha una teoria: forse perché non passa giorno che PdL e PD non dicano di voler cambiare le cose che fa il governo Monti.
Il regista George Andrew Romero è morto domenica notte a 77 anni a Toronto, in Canada (paese di cui aveva preso la cittadinanza nel 2009). La notizia è stata confermata dal suo agente: Romero è morto nel sonno «dopo una breve battaglia» contro una forma aggressiva di cancro ai polmoni. Romero, nato a New York nel 1940, era diventato famoso in tutto il mondo nel 1968 grazie al film horror La notte dei morti viventi, divenuto immediatamente un successo e rapidamente uno dei film di maggiore culto e successo del genere, genere di cui concorse decisamente alla popolarità. La notte dei morti viventi è il primo lungometraggio di Romero, che lo diresse a soli 28 anni: prima aveva lavorato solo ad alcuni corti e spot pubblicitari. Sad to hear my favorite collaborator–and good old friend–George Romero has died. George, there will never be another like you.
È morto il regista George A. Romero. Per "La notte dei morti viventi" era considerato uno dei più importanti creatori nel genere horror: aveva 77 anni.
Ci sono due aquile calve che sembrano quasi una il riflesso dell’altra, ed invece stanno litigando per un pesce in cielo, tra gli animali da fotografare in settimana. Sono in compagnia di un martin pescatore tra gli schizzi d’acqua e di un bel primo piano di una locusta. Poi tantali variopinti, che sono uccelli parenti delle cicogne, con penne nere e coda rosa, e per finire il verde notevole di questo camaleonte. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Pitoni, tantali e camaleonti, tra gli animali più fotogenici della settimana.
Patti Smith è in giro per l'Italia (spettacoli ancora a Spoleto e Ravenna la settimana prossima) e va raccontandolo su Instagram. (anche Rihanna, if you really want to know) Sono passati 40 anni da quando la vidi a Firenze, in un concerto abbastanza storico (dopo è venuta a Condor, dopo ho persino presentato il suo libro, pensa tu). Non Rihanna. Scusate, a proposito, vi voglio raccontare questa cosa: avevo questo, piccole cose sentimentali. Un paio di settimane fa mi ci è caduto l'occhio - cosa ho davanti, non riesco più a parlare - ed era così: ovvero così. La signora che pulisce casa ogni tanto ha forse interpretato troppo bene il suo ruolo, è l'unica spiegazione che ho saputo darmi. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Beirut. Patti Smith è in giro per l’Italia (spettacoli ancora a Spoleto e Ravenna la settimana prossima) e va raccontandolo su Instagram. (anche Rihanna, if you really want to know) Sono passati 40 anni da quando la vidi a Firenze, in un concerto abbastanza storico (dopo è venuta a Condor,.
Non tutti i prestiti vengono ripagati, e negli ultimi dieci anni in Italia il numero di quelli che non sono ripagati nei tempi previsti – i cosiddetti “prestiti non performanti”, o “crediti deteriorati” – è molto aumentato. In gran parte sono debiti legati a mutui o altri prestiti bancari, chiesti da privati o società, a cui si aggiungono rate per l’acquisto di automobili, elettrodomestici e altri oggetti, ma anche bollette. Nel 2019 valevano complessivamente 327 miliardi di euro. Lo dice Market Watch NPL 2020, l’ultimo rapporto sul tema, aggiornato ad aprile, di Banca Ifis, che si occupa di acquisizione di prestiti non performanti dal 2010: 136 miliardi registrati a bilancio dalle banche, 191 in mano a società che si occupano di gestirli o recuperarli. Rispetto al 2018 il loro valore complessivo è diminuito ma si stima che per via della pandemia da coronavirus (SARS-CoV-2) aumenterà sia nel 2020 che nel 2021. Per tutte le persone con debiti difficili da ripagare e per le banche e le società finanziarie (come Findomestic, per fare un esempio) che li hanno concessi è un problema, ma per gli uni e per gli altri può essere in parte risolto grazie al mercato che si è sviluppato intorno ai prestiti non performanti. Le banche e le finanziarie infatti possono venderli ad altre società, che poi se ne occupano dando più tempo ai debitori di ripagare i propri debiti. Sono appunto le società che si occupano di recupero crediti, un’attività che nell’immaginario collettivo non ha una buona reputazione e viene accostata allo sceriffo di Nottingham o altri famosi esattori di tasse ingiuste, ma in realtà è molto importante.
Come funziona il mercato dei prestiti non ripagati. E perché è importante per le banche (e i risparmiatori loro clienti), spiegato con il caso di Banca Ifis.
In Irlanda esiste ancora un organo di censura non governativo ma finanziato dallo stato, il Censorship of Publications Board (CPB): una commissione che supervisiona la pubblicazione di libri e periodici nel paese e può vietare la vendita e la distribuzione di quelli ritenuti dannosi. Il 1 marzo il CPB ha deciso di bandire un libro intitolato The Raped Little Runaway, scritto da un certo Jean Martin e pubblicato nel 1976, a causa dei suoi contenuti osceni; il provvedimento è entrato in vigore l’11 marzo. Secondo la descrizione del libro che si può leggere su AbeBooks.com (un sito di Amazon dove si trovano libri antichi, usati e fuori catalogo) The Raped Little Runaway è un romanzo pornografico sulla pedofilia; il CPB ne ha proibito la diffusione perché contiene alcune descrizioni di stupri di bambini. Le ragioni per cui in Irlanda un libro può essere bandito sono legate al suo contenuto: secondo documenti ufficiali il CPB deve stabilire se sia “indecente”, “osceno” o a favore dell’aborto, che in Irlanda è tuttora illegale nella gran parte dei casi. La commissione però prende in esame solo testi segnalati dai cittadini, per questo si è espressa su un libro pubblicato 40 anni fa. Era dal 1998 che il CPB non si opponeva alla pubblicazione di un libro: all’epoca bandì per oscenità The Base Guide to London, un libro che raccontava il lato squallido di Londra, pubblicato da un marchio di scarpe da uomo, Base London. Dato che la censura scade dopo 12 anni dalla decisione del CPB, dal 2010 al 2016 non c’è stato nessun libro di cui fosse vietata la diffusione per oscenità o indecenza.
In Irlanda si censurano ancora i libri. C'è una commissione che decide quali vietare, anche se lo fa di rado: ne ha appena bandito uno che descriveva stupri di bambini.
Giovedì 4 febbraio il cantante inglese Elton John ha suonato un pianoforte nella stazione Saint Pancras di Londra, in una specie di breve concerto improvvisato e non annunciato. Attorno al pianoforte si sono radunate moltissime persone, che hanno pubblicato video dell’esibizione sui social network. Dopo aver suonato per qualche minuto un medley strumentale di alcune sue canzoni, tra le quali “Tiny Dancer”, Elton John si è alzato e ha scritto sul pianoforte “Godetevi questo piano. È un regalo. Love, Elton John”. Elton John ha anche condiviso su Instagram una foto, scrivendo “Sorpresa!! Sono spuntato a St Pancras International per battezzare il piano che ho donato alla stazione. Ora chiunque può suonarlo”. Il 5 febbraio uscirà un nuovo disco di Elton John, intitolato Wonderful Crazy Night, e sarà ospite del Festival di Sanremo la prossima settimana.
Il video dell’esibizione a sorpresa di Elton John a St. Pancras. Si è presentato nella stazione di Londra e ha suonato per qualche minuto, su un pianoforte che ha lasciato lì come regalo.
Una delle molte città in cui si andrà a votare il prossimo 5 giugno per scegliere un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale è Trieste. Come anche a Torino, Napoli, Bologna e Cagliari, il sindaco uscente, che a Trieste è Roberto Cosolini, si presenta per un secondo mandato. I candidati e i sondaggi I candidati sindaco a Trieste sono undici. Roberto Cosolini si ripresenta come il candidato del centrosinistra ed è appoggiato da PD, SEL, Verdi, UDC e PSI. Nel 2011 la sinistra si era presentata compatta a sostegno di Cosolini; ora invece una lista di SEL sostiene il sindaco uscente. Il capogruppo di SEL Marino Sossi si è candidato in modo autonomo con la lista Sì-Sinistra per Trieste, espressione di Sinistra Italiana: ha 68 anni ed è il candidato più anziano. Il presidente del consiglio comunale Iztok Furlanic si presenta infine con Sinistra unita, unione dei due partiti comunisti PCDI e PRC.
Guida alle elezioni di Trieste. Il sindaco uscente Cosolini si ricandida con il centrosinistra, i sondaggi sono equilibrati: e la questione di cui si discute di più è la Ferriera.
In Germania, vicino a Friburgo, c’è un complesso di tunnel sotterranei dov’è conservato in un grosso archivio di microfilm il patrimonio storico e culturale del paese, nel caso in cui una guerra o un grande disastro naturale mettessero in pericolo tutti gli altri archivi, musei e biblioteche esistenti. Viene chiamato Barbarastollen, cioè “Galleria di Barbara”, perché un tempo il tunnel faceva parte di una miniera d’argento e santa Barbara è la patrona dei minatori. È coperto da circa quattrocento metri di roccia: questa posizione e la struttura del complesso sono state scelte per renderlo resistente anche a un’esplosione nucleare, oltre che ai terremoti. Questo video è in tedesco, ma si vede bene il Barbarastollen dall’interno e i microfilm che vi sono conservati.
Tutto il patrimonio storico e culturale tedesco è conservato in due tunnel a prova di bomba atomica. Si chiama Barbarastollen ed è a Friburgo: a srotolare i nastri dei microfilm, sarebbero lunghi 31.200 chilometri.
Alfred Hitchcock nacque il 13 agosto 1899 a qualche chilometro dal centro di Londra e morì il 29 aprile 1980, quarant’anni fa, nella sua casa di Bel Air, in California, e le sue ceneri furono in seguito disperse nell’oceano Pacifico. In mezzo diresse più di cinquanta film diventando uno dei più grandi registi di sempre. Hitchcock potrebbe essere considerato tale anche solo grazie ai suoi film in bianco e nero, come Rebecca – La prima moglie, Notorious o Psyco; ma lo sarebbe anche se non esistessero quei film, perché basterebbe prenderne tre che fece negli anni Cinquanta: per esempio La finestra sul cortile, La donna che visse due volte e Intrigo internazionale. E anche così, resterebbero fuori film come Il club dei 39, Il sospetto, Marnie e Gli uccelli e decine di altri ottimi o quantomeno molto buoni film.
Alfred Hitchcock visto di lato. Un po' di cose non scontate su uno dei più grandi registi di sempre, morto 40 anni fa.
Una “sanatoria” relativa a Equitalia è stata inserita, tra le altre cose, nella Legge di stabilità approvata dal governo lo scorso dicembre: prevede la possibilità di pagare, ad alcune condizioni, le cartelle e gli avvisi esecutivi di Equitalia senza gli interessi di mora e senza gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. Il pagamento dovrà essere unico, c’è una scadenza (il prossimo 28 febbraio) e l’agevolazione è prevista per le somme affidate in riscossione a Equitalia fino al 31 ottobre 2013. Che cosa rientra nella sanatoria di Equitalia e cosa no La sanatoria prevista dalla Legge di stabilità riguarda cartelle e avvisi contestati da parte di: agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, del Demanio, del Territorio, delle Dogane e dei Monopoli); uffici statali (Ministeri, Prefetture, Commissioni Tributarie ecc.); enti locali (Regioni, Province e Comuni). Qui l’elenco completo. Rientrano ad esempio l’Irpef, l’IVA e, con alcuni limiti sugli interessi di mora, anche il bollo dell’auto e le multe per violazione al Codice della strada rilevate da comuni e prefetture.
Come funziona la sanatoria di Equitalia. La sanatoria dà la possibilità di pagare le cartelle e gli avvisi esecutivi di Equitalia senza interessi di mora e senza interessi per ritardata iscrizione a ruolo: una guida rapida.
Oggi il presidente del Consiglio uscente è stato ospite della trasmissione di Lucia Annunziata In Mezzora su RAI 3, pochi minuti dopo aver concluso la sua attesa conferenza stampa di fine anno. I temi trattati sono stati spesso simili, ma complice la conduttrice più incalzante le risposte sono state a volte più interessanti.
Mario Monti a In Mezzora. Poco dopo la conferenza stampa di fine anno: temi simili, ma in meno tempo.
Nelle ultime settimane alcuni sostenitori del “No” al referendum costituzionale hanno criticato il sistema di voto degli italiani all’estero e hanno minacciato un ricorso alla Corte Costituzionale nel caso in cui i loro voti risulteranno determinanti per l’esito del referendum del 4 dicembre. Al di là della discussione in corso in questi giorni, però, le debolezze del sistema di voto degli italiani all’estero sono indicate da giornalisti ed esperti fin dalla sua introduzione, quindici anni fa: se ne parlò molto soprattutto dopo le elezioni politiche del 2006, quando i voti degli italiani all’estero furono determinanti per dare una maggioranza in Senato al centrosinistra. Come funziona Il voto agli italiani all’estero venne introdotto nella Costituzione con una modifica agli articoli 48, 56 e 57, quando, nel 2000, al governo c’era una maggioranza di centrosinistra. Il sistema venne disciplinato l’anno successivo, con una legge ordinaria, da una maggioranza di centrodestra. Il principale sostenitore della legge fu l’allora ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia, di Alleanza Nazionale.
I problemi del voto all’estero. Se ne parla per via del referendum del 4 dicembre: molti dicono che funziona male e comporta dei rischi, ma soprattutto si chiedono se abbia senso.
The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca è un film drammatico del 2013, scritto e diretto da Lee Daniels, produttore di Empire e regista di Precious. È stato girato a partire da A Butler Well Served by This Election, un lungo articolo del Washington Post che nel 2008 raccontò la storia di Eugene Allen, che dagli anni Cinquanta al 1986 lavorò come maggiordomo alla Casa Bianca. Una delle cose che rendono interessante la storia di Allen, morto nel 2010, è che era nero: e quindi ha lavorato alla Casa Bianca in anni in cui per i neri degli Stati Uniti cambiarono molte cose. In The Butler il protagonista è interpretato da Forest Whitaker e si chiama Cecil Gaines, ma la storia è chiaramente quella di Allen, seppur con qualche differenza. Il film inizia nel 2008: Gaines, ormai in pensione, è alla Casa Bianca, dove aspetta di incontrare il nuovo presidente, un tale Barack Obama. Nell’attesa inizia a raccontare la sua storia e parte un flashback in cui si vede che Gaines, cresciuto in una piantagione della Georgia, trova lavoro in una pasticceria e inizia a imparare il mestiere (Gaines da giovane è interpretato da Michael Rainey, Jr. e Aml Ameen; Mariah Carey interpreta sua madre). Viene poi assunto in un hotel di Washington, incontra e sposa Gloria (interpretata da Oprah Winfrey), con la quale ha due figli: Charlie e Louis, interpretato da David Oyelowo, protagonista di Selma.
“The Butler”, la storia vera. È il film su Eugene Allen, maggiordomo nero che lavoro alla Casa Bianca per più di trent'anni, vedendosi passare davanti la storia americana.
Questa sera andrà in onda su Canale 5 un nuovo programma chiamato Eurogames, che si propone come una nuova versione dello storico Giochi senza frontiere, un vecchio popolarissimo programma in cui diverse nazioni si sfidavano in giochi di abilità. Giochi Senza Frontiere, andato in onda dal 1965 al 1999 sulle reti televisive di molti paesi europei, era prodotto dall’EBU (European Broadcasting Union), un ente con sede in Svizzera che esiste dal 1950 e che associa tutte le reti televisive pubbliche d’Europa; il nuovo programma sarà prodotto invece dalla francese Banijay, che ha acquistato i diritti del format. Il nuovo programma, pur prendendo spunto da Giochi senza frontiere, sarà molto diverso dall’originale: parteciperanno solo sei nazioni (Italia, Spagna, Russia, Grecia, Germania e Polonia) e si svolgerà in sei puntate registrate all’interno del parco a tema Cinecittà World. A Giochi senza frontiere, che era itinerante, partecipavano molti più paesi.
Cos’era “Giochi senza frontiere”. È stato uno dei programmi più amati e popolari d'Europa: oggi su Canale 5 inizia una sorta di nuova versione chiamata "Eurogames".
Evan Williams, co-fondatore di Twitter insieme a Biz Stone e Jack Dorsey, ha annunciato che lascerà il Consiglio d’amministrazione della società di cui faceva parte da 12 anni. Williams era stato anche CEO dal 2008 al 2010, ma nel corso degli ultimi mesi aveva progressivamente ridotto le sue quote societarie, passando dai 29 milioni di dollari in azioni possedute lo scorso aprile fino ai 14,6 milioni di dicembre. Nel 2012 Williams aveva anche creato Medium, una popolare piattaforma per scrivere e condividere articoli, di cui è tuttora CEO. I'm very lucky to have served on the @Twitter board for 12 years (ever since there was a board). It's been overwhelmingly interesting, educational—and, at times, challenging.
Evan Williams, co-fondatore di Twitter, lascerà il Cda della società.
È stato arrestato Ciro Russo, l’uomo che il 12 marzo a Reggio Calabria aveva dato fuoco all’auto in cui si trovava la sua ex moglie, nel parcheggio di un liceo nel sud della città. Russo, che aveva dei precedenti per maltrattamenti in famiglia e che era evaso dagli arresti domiciliari, è stato arrestato ieri sera dalla polizia in una pizzeria del centro storico della città. L’ex moglie ha riportato gravi ustioni su tutto il corpo e al momento è ricoverata presso il centro ustionati di Bari in prognosi riservata.
È stato arrestato l’uomo che aveva dato fuoco all’auto in cui si trovava la sua ex moglie, a Reggio Calabria.
Tra quelli valeva la pena fotografare questa settimana ci sono molte attrici vestite di rosso, moltissimi fotografi assiepati attorno ad attori o capi di stato, e sguardi più o meno amichevoli tra politici assai diversi tra loro, soprattutto l’occhiata in tralice del presidente ucraino Petro Poroshenko verso il presidente russo Vladimir Putin. Ci sono anche molte immagini di sfilate, tra modelle, ballerine e pubblico illustre: Katie Holmes, Beyoncé, e Kim Kardashian che cerca di calmare la figlia di un anno North West, che fa i capricci proprio a fianco di Anna Wintour. Ci sono infine Matteo Renzi e Alexis Tsipras che paiono trovarsi sempre bene insieme, Helen Mirren con occhi, abito e anello verdi, John Cusack e Adrien Brody che mangiano ravioli cinesi, e un’aggraziata Nina Zilli a Sanremo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Tsipras che chiacchiera con Renzi, Kim Kardashian con la figlia che fa i capricci e queste mani molto famose (di chi sono?) tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Tra il 2009 e il 2011, Vodafone Italia scoprì la presenza di alcune falle di sicurezza in alcuni sistemi Huawei utilizzati per la sua rete. Non è chiaro se la vulnerabilità fosse stata inserita di proposito da Huawei per creare un accesso secondario (backdoor), come ipotizza un’inchiesta di Bloomberg, o se fosse semplicemente il frutto di un errore di progettazione, come sostengono Huawei, Vodafone e diversi esperti informatici. Il problema fu risolto intervenendo sui sistemi esistenti, senza che fosse necessario sostituirli. La notizia diffusa dall’inchiesta di Bloomberg, e in parte smentita da Vodafone, porterà probabilmente nuovi problemi a Huawei, grande azienda privata cinese che produce smartphone e strumentazioni per le reti telefoniche. La società è accusata dal governo degli Stati Uniti di inserire nei suoi apparati sistemi che consentono al governo cinese di spiare gli altri paesi. Huawei nega da sempre queste circostanze e finora negli Stati Uniti non sono state prodotte prove concrete per dimostrarlo. Huawei è uno dei principali fornitori delle più importanti compagnie telefoniche del mondo (fuori dagli Stati Uniti) e le sue strumentazioni sono impiegate per la costruzione del 5G, la nuova generazione di reti cellulari per la trasmissione dei dati.
Vodafone Italia ebbe problemi di sicurezza per via di Huawei. Lo ha raccontato un'inchiesta di Bloomberg, ma non è chiaro se le falle fossero volute per poter spiare i dati scambiati sulla rete o un semplice errore.
Domani, venerdì 24 novembre, uscirà il numero di dicembre di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. Parla di differenze e somiglianze tra Macron e Renzi, tra le altre cose, e contiene il reportage sul presidente francese scritto da Emmanuel Carrère. La redazione nei giorni scorsi ha anticipato sul sito della rivista alcuni contenuti del numero in uscita: Il nuovo numero di IL, il mensile di Idee e Lifestyle del Sole 24 Ore, ospita un formidabile ritratto del presidente fraccese Emmanuel Macron scritto dallo scrittore Emmanuel Carrère, il quale ha passato una settimana con Macron, subendone il fascino e raccontandolo con il suo stile pulito e lapidario. Il numero si apre con un Prologo del direttore Christian Rocca sulle differenze e sulle somiglianze tra Macron e Renzi.
Un po’ di pagine del nuovo numero di IL. C'è il reportage scritto da Emmanuel Carrère su Emmanuel Macron, tra le altre cose.
Domenica 16 giugno, 95 migranti che erano a bordo di un gommone sono stati salvati dalla Guardia Costiera italiana. Arrivati a Lampedusa, hanno raccontato che sette di loro erano annegati nel Canale di Sicilia mentre cercavano di aggrapparsi a una gabbia per l’allevamento di tonni trainata da un motopesca tunisino: l’equipaggio ha tagliato i cavi, lasciandoli in mare aperto. Nel maggio di cinque anni fa 27 somali rimasero aggrappati per tre giorni alle gabbie dell’imbarcazione maltese ”Budafel”: l’armatore si rifiutò di farli salire a bordo per paura di perdere il carico dei pesci e vennero soccorsi da una nave della Marina Militare. Quell’immagine fece il giro del mondo. Adriano Sofri, su Repubblica di oggi, racconta il viaggio parallelo e disperato dei migranti umani e dei pesci, ognuno verso la propria destinazione. Bisognerebbe essere Giacomo Leopardi, che figurò il dialogo di un cavallo e un bue, o dell’asinaio con l’asino, a scrivere il dialoghetto morale fra l’uomo e il tonno, fra l’uomotonno e il tonnouomo. I quali sono animali nobili ambedue, e specie protette: benché i tonni rossi – pinnazzurra – prossimi all’estinzione, mentre gli umani africani si moltiplicano, sicché fra il perdere il carico dei tonni e il mancare di soccorso alla deriva degli umani il peschereccio che li traina ha la scelta facile e quasi inevitabile. E solo per ipocrisia gli spettatori, quali siamo per lo più voi e io, lo deplorano, concorrendo a fissare il valore di mercato degli uni e degli altri, e i primi mangiamo di gusto, e non vogliamo sapere dei secondi.
Uomini e tonni. Adriano Sofri sulla brutta storia dei migranti morti nel Canale di Sicilia.
Alle quattro del mattino di oggi (ora italiana), il regista canadese James Cameron è riemerso con il suo speciale sommergibile sulla superficie dell’Oceano Pacifico, dopo aver compiuto un viaggio in verticale di circa undici chilometri per raggiungere la Fossa delle Marianne, la fossa oceanica nota per essere la più profonda al mondo. L’operazione, realizzata grazie al National Geographic e al Jet Propulsion Lab della NASA, ha consentito di realizzare immagini e raccogliere dati e campioni che serviranno agli scienziati per capire meglio come funzionano le cose laggiù sul fondale. Le prime operazioni per valutare la profondità della Fossa delle Marianne, che si trova a est delle Filippine e a sud del Giappone, furono effettuate nei primi anni Cinquanta dal vascello Challenger II della Marina militare delle forze armate britanniche. La prima fossa individuata a circa 10.900 metri fu nominata Challenger Deep, in onore del vascello britannico. Nei decenni seguenti furono effettuate molte altre misurazioni per avere un dato più preciso sul punto più profondo, ora stimato intorno ai 10.994 metri sotto il livello del mare, con una approssimazione di 40 metri.
James Cameron nella Fossa delle Marianne. Il regista canadese di Titanic e Avatar si è immerso fino a 11 chilometri di profondità per filmare il fondale e raccogliere campioni.
I Democratici statunitensi stanno cercando di ottenere le dichiarazioni dei redditi del presidente Donald Trump visto che, a differenza dei suoi predecessori, si è finora sempre rifiutato di renderle pubbliche. La commissione Finanze della Camera poggia la propria richiesta su una legge del 1924, poi cancellata: all’epoca il governo federale aprì gli archivi che registravano i redditi dei contribuenti americani e le somme che avevano pagato in tasse. Ci sono da tempo molte discussioni sull’opportunità e le conseguenze di rendere pubblici i redditi di tutti, con argomentazioni molto simili da paese a paese. Questioni di cui si discusse anche in Italia, nel 2008, quando per circa 10 ore fu possibile consultare online le dichiarazioni dei redditi di tutti i contribuenti. Il 30 aprile del 2008, durante il governo di Romano Prodi, l’Agenzie delle Entrate infatti mise online, cosa mai accaduta prima, le dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini italiani relative al 2005, consultabili e divise per regione (fino ad allora le dichiarazioni potevano essere consultate soltanto presso i comuni). Il traffico fu così intenso che il sito divenne irraggiungibile, e le polemiche così diffuse che fu chiesto l’intervento del Garante della Privacy che decise di togliere le liste dal sito e di renderle non più consultabili. Comunque, per una decina di ore cliccando sugli appositi link e inserendo il nome e cognome di un contribuente era possibile ottenere in pochi secondi una serie di dati.
Il giorno in cui in Italia furono consultabili le dichiarazioni dei redditi di tutti. Fu il 30 aprile del 2008, e c'erano delle buone ragioni: ma il sito divenne irraggiungibile e le polemiche così grandi che dovette intervenire il Garante della Privacy.
L’8 marzo la regista finora nota come Andy Wachowski ha scritto una lettera al Windy City Times – un giornale di Chicago che si occupa di questioni LGBT (acronimo Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) – spiegando di essere una donna transgender e di voler essere chiamata Lilly Wachowski. Lilly Wachowski ha 48 anni ed è la sorella di Lana Wachowski, che ha 50 anni. Anche Lana ha fatto lo stesso percorso e prima del 2012 era nota come Larry Wachowski. Quando erano due fratelli i Wachowski hanno diretto Matrix ed i suoi due sequel. Lilly e Lana Wachowski hanno anche diretto Cloud Atlas, film del 2012 e ideato la serie di Netflix Sense 8. Lilly Wachowski ha spiegato di essere una donna da diversi anni ma di non aver ancora fatto coming out perché non si sentiva pronta a farlo. Nella sua lettera ha però scritto che qualche giorno fa un giornalista del tabloid britannico Daily Mail ha cercato di estorcerle un’intervista sulla sua transizione sessuale e lei ha quindi deciso di fare coming out pubblicamente, per non cedere al ricatto. Nella sua lettera Lilly Wachowski ha scritto che un giornalista di DailyMail.com (la versione statunitense del Mail Online, britannico) l’ha minacciata dicendo che avrebbe reso pubblico il fatto che lei è una donna transgender e di volerlo fare anche senza il suo permesso. Il Daily Mail ha presentato una versione diversa della storia e ha «negato in modo categorico di aver provato a obbligare Lilly Wachowski a rendere pubblica la sua transizione di genere». Il Daily Mail ha spiegato che il suo giornalista è stato «per tutto il tempo estremamente comprensivo e gentile» e ha aggiunto:
Il coming out di Lilly Wachowski. È la regista prima nota come Andy Wachowski: ieri ha detto di essere una donna transgender e di aver reso pubblica la cosa dopo che era stata ricattata dal "Daily Mail", che però ha negato tutto.
Pochi giorni dopo la presentazione da parte di Samsung dei nuovi Galaxy Fold, tra i primi smartphone al mondo con schermo che si piega su se stesso, oggi anche la società cinese Huawei ha presentato il suo modello di telefono pieghevole. Si chiama Mate X e a differenza del Galaxy Fold, che è composto da uno schermo più piccolo frontale e uno più grande ripiegato all’interno, ha un solo schermo che si piega verso l’esterno. Inoltre, quando viene aperto lo schermo arriva a misurare 8 pollici, mentre quando è piegato lo schermo frontale misura 6,6 pollici e quello sul retro è leggermente più piccolo e misura 6,36 pollici. La differenza di grandezza è dovuta alla presenza di un’impugnatura sul retro su cui sono posizionate tre fotocamere. Il Mate X avrà 8 GB di RAM e 512 GB di memoria interna e sarà disponibile da metà 2019 al prezzo base di 2.299 euro.
Anche Huawei ha fatto un telefono pieghevole.
Equifax, una delle più grandi agenzie di valutazione del credito al mondo, ha detto ieri che tra maggio e luglio i suoi server sono stati violati e le informazioni personali di 143 milioni di clienti sono state rubate in uno dei più gravi attacchi hacker di sempre. Tra le informazioni a cui gli hacker hanno avuto accesso – secondo alcuni esperti anche per via di carenze nei sistemi di protezione di Equifax – ci sono nomi, date di nascita, indirizzi, numeri di patente e numeri di sicurezza sociale (qualcosa di simile ai nostri codici fiscali). Equifax, inoltre, ha detto che sono stati rubati i numeri di carta di credito di 209.000 persone. L’attacco hacker è stato scoperto lo scorso 29 luglio, ma era iniziato molto prima. Un’indagine interna della società ha stabilito che gli hacker avevano ottenuto accesso ai suoi server a metà maggio, riuscendo per diverse settimane a rubare dati. I dati rubati sono quasi tutti di clienti statunitensi della società, ma l’attacco riguarda anche alcuni cittadini canadesi e britannici, due paesi con i quali Equifax ha detto di stare lavorando per minimizzare l’impatto negativo del furto. Dopo l’attacco hacker ai server di Yahoo nel 2014, nel quale vennero compromessi i dati di circa un miliardo di persone, questo è uno dei peggiori della storia. Per i clienti Equifax che volessero controllare la situazione dei loro dati è stato creato un sito: www.equifaxsecurity2017.com.
I dati di 143 milioni di clienti di Equifax sono stati rubati in un attacco hacker. Lo ha detto ieri la società statunitense: è uno dei peggiori attacchi hacker di sempre.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno chiesto ancora tempo – si è parlato di “giorni” – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di comunicare se sono in grado o no di mettersi d’accordo per formare un nuovo governo sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Queste nuove trattative erano iniziate lunedì scorso, dopo sessanta giorni di altre trattative a vuoto, quando il presidente della Repubblica stava per nominare un “governo neutrale” in mancanza di alternative. Domenica Salvini, Di Maio e i relativi staff avevano discusso fino a tarda notte, ma senza accordarsi sul programma e soprattutto sul nome del futuro presidente del Consiglio: e anche oggi, dopo aver parlato con Mattarella, Salvini ha fatto capire che i due partiti sono ancora lontani dall’aver trovato un compromesso. Insomma, non è successo niente. Al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica, Matteo Salvini ha parlato ai giornalisti senza dare grandi informazioni sull’esito dei negoziati fin qui, ma elencando le proposte che la Lega vuole facciano parte dell’accordo con il Movimento 5 Stelle. «A oggi, per serietà, gli accordi un tanto al chilo non fanno per me», ha detto Salvini, facendo capire che esistono ancora distanze molto rilevanti con il Movimento 5 Stelle.
Non è successo niente. Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono andati dal presidente della Repubblica, ma per chiedere altro tempo per trattare su programmi e persone.
Una selezione di immagini che in epoche diverse e lontane hanno creato discussioni e polemiche sulla loro affidabilità, sensibilità, attendibilità, e sulla scelta di diffonderle e pubblicarle. Sono temi divenuti attualissimi: negli ultimi anni si è molto discusso, ad esempio, se sia giusto o meno fotografare chi soffre, e se sia giusto diffondere materiale prodotto da terroristi. La raccolta era stata in mostra nel giugno 2011 al Museo Alinari di piazza Santa Maria Novella a Firenze.
17 fotografie controverse. Una raccolta di immagini che hanno fatto discutere.
A fine febbraio 2015 Google presentò al consiglio comunale di Mountain View – la piccola città della Silicon Valley, in California, dove è stata fondata l’azienda – un progetto preliminare per la costruzione della sua nuova sede. A distanza di un anno, ci sono ancora molti dettagli da chiarire e devono essere prodotte le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità locali, diventate negli ultimi tempi più attente alle questioni ambientali legate alla costruzione di nuovi edifici. Sul sito di Mountain View sono stati resi pubblici i progetti rivisti e aggiornati di Google per quanto riguarda una delle costruzioni principali, sui quali dovrà esprimersi il consiglio comunale. L’edificio si chiama Charleston East, sarà alto due piani e occuperà 55mila metri quadrati. Per la sua realizzazione, che interessa diversi terreni circostanti, sarà necessario l’abbattimento di 160 alberi, un centinaio dei quali sono patrimonio naturalistico. L’edificio, che sarà sovrastato da una tensostruttura, sarà circondato da un parco e da un posteggio, che ospiterà oltre mille posti per biciclette.
Come sarà la nuova sede di Google. Sono stati resi pubblici i progetti di uno dei grandi edifici principali che la società vorrebbe costruire a Mountain View.
Oggi, lunedì 29 ottobre, le scuole resteranno chiuse per il brutto tempo in molte regioni e città d’Italia: nella maggior parte della Liguria, compresa Genova; nella provincia di Pordenone e nelle zone montane del Friuli Venezia Giulia; nelle province di Belluno, Padova, Vicenza, Verona, Treviso, e nella città metropolitana di Venezia (dove saranno chiuse anche martedì); a Livorno e in sei comuni nella provincia di Grosseto; e a Roma, dove la sindaca Virginia Raggi ha stabilito la chiusura agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. La Protezione civile ha stabilito per la giornata di oggi l’allerta rossa su sei regioni (Trentino-Alto Adige e parti della Lombardia, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Liguria e dell’Abruzzo). Le previsioni meteo per lunedì 29 ottobre
Oggi le scuole sono chiuse per il brutto tempo a Roma, Genova, Venezia e altre città.
Giovedì pomeriggio in Italia c’è stato il solstizio d’inverno e, astronomicamente parlando, è iniziata la stagione invernale. Il solstizio è un momento preciso, non un intero giorno: c’è stato alle 17:28. Il giorno in cui avviene il solstizio d’inverno è quello con meno ore di luce dell’anno, così come il giorno in cui cade quello d’estate è quello che ne ha di più. L’inverno durerà fino al 20 marzo, data del prossimo equinozio di primavera. Solstizi ed equinozi sono tra gli eventi astronomici più semplici da notare sulla Terra, e probabilmente anche per questo motivo sono entrati nella tradizione di moltissime culture, dove sono utilizzati per determinare, un poco a spanne, il cambiamento delle stagioni. Le stagioni non cambiano sempre lo stesso giorno: sia i solstizi che gli equinozi, infatti, sono eventi collegati a fenomeni che prescindono dai nostri calendari. Il cambio di stagione può variare di anno in anno sull’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, si verifica tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno.
Cos’è il solstizio d’inverno. E perché il primo giorno dell'inverno astronomico è il giorno con meno ore di luce dell'anno.
Le biografie di personaggi famosi e ammirati di solito ricadono in due diverse categorie: quelle “ufficiali” e “autorizzate” molto agiografiche in cui la grandezza del personaggio è confermata ed esaltata, pur con le umane ombre, e quelle indipendenti che contraddicono l’agiografia evidenziando tratti negativi e riprovevoli del rappresentato, a volte per amor di verità, a volte per amor di anticonformismo e pubblicità. La biografia di Steve Jobs scritta dal giornalista Walter Isaacson e uscita ieri in tutto il mondo, un mese dopo la morte di Jobs, è un raro caso di biografia autorizzata (promossa, anzi) dal protagonista e dalla sua famiglia, in cui del carattere del protagonista prevalgono gli aspetti criticabili e sgradevoli. Isaacson spiega subito che fu lo stesso Jobs a insistere ripetutamente perché se ne occupasse, e a garantirgli totale libertà e nessuna interferenza sulla raccolta delle storie e delle testimonianze e sulla loro scrittura. E identiche assicurazioni Isaacson ebbe dalla moglie di Jobs, Laurene. Dopo la morte di Jobs, poi, Isaacson ha raccontato che la volontà di Jobs era stata di lasciare il racconto della sua vita per i suoi figli, che aveva spesso trascurato per il suo lavoro. Ma la lettura che i giovani Jobs si troveranno di fronte non sarà facilissima da digerire, sempre che non siano già preparatissimi a un racconto così spietato del carattere di loro padre.
Il disumano Steve Jobs. L'arroganza e l'insensibilità sono i tratti principali del suo carattere raccontati nella biografia uscita in tutto il mondo.
Negli ultimi giorni sui giornali italiani si è creata una polemica, alimentata da diversi intellettuali, associazioni e giornalisti, intorno alla decisione del ministro della Cultura Dario Franceschini di nominare Andrea De Pasquale come direttore dell’Archivio Centrale dello Stato. De Pasquale, dirigente del ministero che ha già guidato diversi enti culturali importanti, come la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, è criticato perché, proprio da direttore della Biblioteca, nel novembre del 2020 decise di acquisire l’archivio appartenuto a Pino Rauti, una delle figure più note e discusse, dal dopoguerra in poi, della destra radicale in Italia e in Europa. A essere contestata non fu l’acquisizione dell’archivio, senz’altro importante, ma il modo in cui avvenne.
Le polemiche sulla nomina del nuovo direttore dell’Archivio dello Stato. La scelta di Andrea De Pasquale è stata criticata a causa di una controversia sugli archivi di un politico di estrema destra.
Lunedì 8 aprile, il giorno della morte di Margaret Thatcher, una canzone di ben 73 anni fa è entrata nelle prime 10 canzoni vendute su iTunes UK: si chiama “Ding Dong The Witch is Dead”, è tratta dalla colonna sonora di un film molto amato nel Regno Unito, Il Mago di Oz, dove a cantarla era la protagonista Judy Garland, ed entro la fine di questa settimana arriverà probabilmente tra le prime 3 canzoni della classifica, anche grazie a una campagna su Facebook chiamata “Make Ding Dong! The Witch Is Dead number one the week Thatcher dies”, volta proprio a portare la canzone al primo posto in classifica nella settimana della morte di Margaret Thatcher. “The Witch Is Dead” vuol dire “la strega è morta” e in questo caso è chiaro a chi si allude, anche perché Thatcher era spesso chiamata “strega”, tra le altre cose, dai più incavolati dei suoi oppositori. Secondo i dati della Official Charts Company la canzone è stata acquistata più di 10mila volte soltanto dalla mezzanotte di martedì. La cosa ha messo molto in imbarazzo la BBC, che ogni domenica trasmette le canzoni più vendute in Gran Bretagna durante il Sunday’s Official Chart Show su BBC Radio 1 e che sarebbe costretta a trasmettere anche la canzone in questione. Oggi un rappresentante del canale ha spiegato che “la BBC trova questa campagna di cattivo gusto ma ritiene che il record non debba essere censurato”. Domenica quindi, durante il programma, ci sarà uno spazio dedicato alla canzone, in cui si cercherà di spiegare perché si trova in classifica, e verrà trasmesso un breve video. Si tratta, in sostanza, dell’ultima puntata della lunghissima storia di ostilità musicale, diciamo, contro Margaret Thatcher nel Regno Unito.
Una canzone contro Margaret Thatcher nella classifica britannica. Ed è una canzone di 73 anni fa, entrata lunedì nella Top 10 di iTunes UK e fonte di imbarazzi per la BBC.
L’annuncio della candidatura di Hillary Clinton alle presidenziali del 2016, attraverso un video diffuso domenica pomeriggio (in Italia era notte), non ha solo rovinato il dopo pranzo e le uscite familiari nel giorno di festa di una gran quantità di giornalisti politici, ma ha anche messo quasi del tutto in secondo piano la vera notizia del giorno: la possibilità di dare un primo sguardo al logo con cui sarà identificata la campagna elettorale di Clinton fino al 2016. Il logo, che potete vedere qui sopra, ha portato a reazioni discordanti su Twitter. Hillary Clinton’s logo promises to return our nation to the greatness of late 1970s NBC. pic.twitter.com/GWlpvjlJcS
Il logo di Hillary Clinton. L'H con la freccia rossa scelta per la campagna elettorale 2016 sta facendo discutere online: a qualcuno ricorda un segnale stradale, ad altri l'11 settembre.
Sul sito Agenda Digitale Federico Fuga, ingegnere elettronico, ha spiegato a che punto è Immuni, l’applicazione voluta dal governo per aiutare il contact tracing durante l’epidemia da coronavirus. Fuga esamina i numeri delle ultime settimane dell’app, e spiega alcune cose sul passaggio di consegne tra Bending Spoon, la società che l’ha sviluppata, e le aziende pubbliche Sogei e PagoPA, che se ne occuperanno da qui in avanti (pochi giorni fa il contratto con PagoPA è scaduto, e l’azienda non partecipa più al progetto Immuni). Da inizio novembre, con le nuove misure restrittive che hanno limitato gli spostamenti di milioni di persone, l’andamento dei nuovi download di Immuni ha subìto un rallentamento. Il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri ha detto che l’app ha superato i 10 milioni di download, aggiungendo però che non ha dato «i risultati che ci si poteva aspettare» nella scoperta di nuovi contagiati. Due dei tanti problemi di Immuni riguardano le notifiche e la gestione dei positivi da parte delle aziende sanitarie locali.
Che fine ha fatto Immuni. La crescita dei download è lenta e non ci sono grandi progressi nello sviluppo, spiega il sito Agenda Digitale, ma non vuol dire che non sia usata.
Tutti conoscono i biglietti dei mezzi pubblici, li tengono in mano, li conservano per il tempo necessario e poi li gettano via. Non per forza però devono diventare spazzatura, anzi: possono offrire una superficie che accolga schizzi, bozzetti e ritratti. Il cantautore e pittore milanese Roberto Sironi ha realizzato un progetto artistico che ricicla i biglietti dell’Azienda Trasporti di Milano (ATM). Dopo aver raccolto numerosi biglietti usati dalle strade, dai tunnel della metropolitana e dai marciapiedi della città, Sironi li ha usati per raffigurare personaggi cittadini, pendolari, controllori e dipendenti in sciopero. La mostra che raccoglie i lavori di Sironi s’intitola Un biglietto del tram. Obliterazioni artistiche e sarà presentata lunedì 7 marzo alla libreria Colibrì di Milano, che si trova in via Laghetto 9.
Biglietti dei mezzi pubblici usati per rappresentare Milano. L'artista milanese Roberto Sironi ha riciclato biglietti usati dell'ATM per raffigurare personaggi cittadini, pendolari, controllori e dipendenti in sciopero.
Questa mattina, Roskomnadzor – l’agenzia federale del governo russo che si occupa di telecomunicazioni – ha rimosso un blocco nei confronti di Wikipedia che aveva imposto ieri e che aveva portato a grandi proteste tra gli utenti dell’enciclopedia in Russia. L’agenzia aveva chiesto alle aziende russe che forniscono l’accesso a Internet (provider) di bloccare entro pochi giorni l’accesso alla pagina sul Charas, un tipo di hashish derivato dall’estrazione della resina di cannabis. Secondo Roskomnadzor, la voce in questione dava informazioni su come preparare sostanze stupefacenti, contravvenendo alle leggi federali russe che impediscono di diffondere e pubblicizzare questo tipo di informazioni: in passato il governo russo aveva già imposto il blocco di alcune pagine di Wikipedia, senza ottenere però particolari risultati. La richiesta è stata rimossa in seguito ad alcune modifiche effettuate alla pagina sul Charas, hanno spiegato i responsabili di Roskomnadzor. La vicenda legata al Charas era iniziata in una piccola città di meno di diecimila abitanti che si chiama Chyorny Yar e che si trova nella Russia meridionale. Un procuratore aveva trovato la pagina legata alla sostanza e aveva chiesto che fosse cancellata. Non è però chiaro perché una simile iniziativa fosse stata proprio presa in una città piccola e relativamente sperduta, dove non si hanno notizie di particolari problemi legati all’utilizzo di droghe. Comunque sia, lo scorso giugno un tribunale aveva dato ragione al procuratore e di conseguenza la decisione era arrivata a livello federale, dove era intervenuta Roskomnadzor chiedendo ai provider di bloccare l’accesso alla pagina sul Charas.
La Russia ha rimosso il blocco di Wikipedia. Il governo aveva disposto il blocco di una sola pagina ma questo per ore aveva reso complicato o impossibile raggiungere tutto il sito.
Il 2 ottobre è stata inaugurata al Science Museum di Londra la mostra Make Life Worth Living, che raccoglie circa cento foto del fotografo inglese Nick Hedges tra il 1969 e il 1972, per documentare le difficili condizioni di vita nelle baraccopoli e nelle case popolari del Regno Unito. Le fotografie, scattate a Glasgow, Birmingham, Manchester, Leeds, Bradford e Londra, sono tutte in bianco e nero e mostrano famiglie costrette a vivere – negli anni Settanta – senza riscaldamento, bagno o acqua corrente, con i vetri delle finestre rotte e le pareti fradicie per l’umidità. Alcuni dormivano a terra, altri con la luce accesa per tenere lontano i topi; in alcune abitazioni non c’era la cucina e le donne dovevano preparare il cibo su un fuoco all’aperto. Hedges aveva ricevuto l’incarico del progetto da Shelter, un’associazione di beneficenza che tuttora si occupa principalmente dei senzatetto e delle persone che vivono con difficoltà nelle case popolari. Nel 1966 Shelter aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione per far conoscere ai britannici la vita quotidiana dei loro concittadini più poveri, e aveva deciso di puntare, tra le altre cose, sulla fotografia. All’epoca la maggior parte delle persone ignorava che in Regno Unito si potesse vivere ancora in quello stato di miseria.
Le baraccopoli inglesi degli anni Settanta. Tra il 1969 e il 1972 il fotografo inglese Nick Hedges girò il Regno Unito per fotografare le condizioni di vita nelle case popolari.
Venerdì il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge in cui vengono previsti 32 miliardi di euro di finanziamento a sostegno di aziende e lavoratori colpiti dalle conseguenze della pandemia. Lo stanziamento dei fondi per il decreto, chiamato “Decreto Sostegni”, era stato approvato già a inizio anno dal Parlamento, ma l’approvazione del decreto relativo ai fondi era stata posticipata in seguito alla caduta del governo di Giuseppe Conte e alla formazione del nuovo governo guidato da Mario Draghi. Una parte dei 32 miliardi servirà a rifinanziare la cassa integrazione, prorogata fino al 30 giugno 2021. La cassa integrazione in deroga – cioè quella che può essere richiesta da tutti i tipi di aziende, indipendentemente dal numero di dipendenti – sarà prorogata invece fino alla fine dell’anno. Il governo ha anche deciso di prolungare il blocco dei licenziamenti fino a giugno per tutte le aziende che usufruiscono della cassa integrazione ordinaria, mentre per quelle che hanno chiesto quella in deroga il blocco dei licenziamenti durerà fino al 31 ottobre.
Cosa c’è nel “Decreto Sostegni”. Il nuovo provvedimento del governo per sostenere le imprese prevede 32 miliardi di euro, di cui 11 dovrebbero arrivare nel mese di aprile.
Il Festival di Sanremo, il più importante e conosciuto concorso canoro italiano, è da oltre mezzo secolo considerato una delle più aggregative, seguite e commentate manifestazioni nazionali trasmesse in televisione. Non è sempre stato così. Cominciò come un evento ambizioso e ben organizzato, nel Casinò di Sanremo, ma senza ricevere – almeno inizialmente – le attenzioni mediatiche che oggi precedono e seguono lo svolgimento di ogni edizione. Era la sera del 29 gennaio 1951, un lunedì, quando nel salone del Casinò allestito per ospitare feste ed eventi il conduttore Nunzio Filogamo presentò ai clienti seduti ai tavoli, e non particolarmente attenti, il regolamento del concorso, l’orchestra e gli interpreti – erano tre soltanto – del primo Festival della canzone italiana. Prima del Festival di Sanremo Nel 1951, in Italia, i festival di musica leggera più conosciuti erano in larga parte ancora associati alla canzone dialettale. In precedenza avevano ottenuto grande seguito il Festival di San Giovanni, che si svolgeva a Roma e dal 1891, e il Gran Festival di Piedigrotta, a Napoli e dal 1898. Alla prima edizione del concorso di Piedigrotta era stata presentata tra l’altro una delle più famose canzoni italiane al mondo, “’O sole mio”, composta da Eduardo Di Capua (che arrivò seconda).
Il primo Festival di Sanremo, 70 anni fa. Il 29 gennaio 1951, in una sala del Casinò, l'edizione inaugurale del Festival si svolse in una forma e tra attenzioni diverse rispetto a quelle attuali.
Giovedì Netflix ha annunciato la nomina di Ted Sarandos, capo dei contenuti della piattaforma di streaming, a co-CEO (cioè co-amministratore delegato) al fianco di Reed Hastings, il fondatore della società. Negli ultimi anni Netflix è cresciuta molto grazie alla produzione di film e serie tv originali – alcuni dei quali hanno coinvolto grandi attori, registi e sceneggiatori di Hollywood, come Martin Scorsese, Sandra Bullock e Shonda Rhimes – e Sarandos è la persona che se ne è occupata.
Ted Sarandos, capo dei contenuti di Netflix, è stato nominato co-CEO dell’azienda.
Per qualcuno I magnifici sette è un nuovo film western con Chris Pratt, nei cinema da giovedì scorso; per qualcun altro è quel bel film western del 1960 (di John Sturges, con Eli Wallach, Steve McQueen e Charles Bronson); per altri ancora che hanno visto il primo, e sanno già che nei cinema c’è il secondo, è soprattutto un dilemma. Il nuovo I magnifici sette – diretto da Antoine Fuqua, il regista di Southpaw – L’ultima sfida, Shooter e Training Day – è al livello dell’altro, di cui è un remake? O comunque vale la pena vederlo, anche solo come interessante remake? L’idea generale della maggior parte dei più importanti critici è che I magnifici sette non sia un brutto film. Quasi nessuno dice che è bellissimo e quasi nessuno dice che è al livello del primo, ma comunque ha cose interessanti: una buona regia, dei bravi attori e un soddisfacente western contemporaneo, che ormai ce ne sono pochi. Quindi polvere, saloon, cavalli, pistole, stivali, cappelli e tutte quelle cose da western, con qualche aggiunta di cose più da film-e-popcorn. Per vederlo non serve aver visto quello del 1960 (non è che sia pieno di citazioni che rischiereste di non capire) e le storie sono simili – con una grossa differenza nelle premesse – ma non uguali. È possibile che dopo averlo visto vi venga voglia di vedere o rivedere il primo, ma questa è un’altra storia. Per capire se vale la pena vederli, abbiamo messo insieme un po’ di cose sui due film: SENZA SPOILER.
I due “Magnifici sette”. Un confronto tra il film nei cinema da giovedì e quello del 1960, che a sua volta era ispirato a "I sette samurai" di Akira Kurosawa.
Ogni incendio è causato da due fenomeni distinti: l’accensione delle fiamme e la loro propagazione. Il primo è solitamente quello che riceve più attenzione mediatica, ma quando un incendio boschivo raggiunge le dimensioni di quelli attualmente in corso in Sardegna, il singolo evento di innesco ha poca importanza: contano le circostanze che hanno facilitato la propagazione delle fiamme. Sono più complesse da capire – c’entra il cambiamento climatico, che complica sempre le cose – ma più importanti da conoscere per evitare altri incendi simili in futuro. Secondo le prime stime regionali, gli incendi in provincia di Oristano hanno bruciato almeno 20mila ettari di terreno. Rientrano nella categoria dei «grandi incendi forestali», quelli che sono troppo vasti per essere spenti ma possono solo venire arginati con gli interventi aerei. Si sviluppano spesso in posti come la California, ma anche nei paesi intorno al mar Mediterraneo. Erano grandi incendi forestali ad esempio quelli che quattro anni fa si verificarono in Portogallo e, in misura minore, in Sicilia, Calabria e Campania: in Italia il 2017 è stato l’anno in cui è bruciata la più grande superficie territoriale nell’ultimo decennio.
Non importa cosa ha innescato gli incendi in Sardegna. È più importante come si sono propagati: c'entrano la gestione dei boschi e il cambiamento climatico.
Il capo del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha invitato il Parlamento ad approvare la riforma che vuole ridurre il numero dei parlamentari, prima di sfiduciare il governo e andare alle elezioni anticipate. «Votiamo il taglio delle poltrone e poi si va a votare», ha detto. È improbabile che il suo appello venga raccolto, e oggi sembra più un modo per cercare di mettere in cattiva luce la Lega e in generale gli avversari politici del Movimento 5 Stelle, ma vale la pena capire cosa potrebbe succedere.
E la riforma che taglia il numero dei parlamentari? di Maio ha chiesto di approvarla – manca un solo voto – e poi andare a votare: si può fare? Cosa succederebbe?.
C’è stato un incendio in un palazzo di 13 piani in via Cogne a Quarto Oggiaro, un quartiere di Milano. Un ragazzo di 13 anni è rimasto intossicato ed è in condizioni gravi. Il Corriere della Sera ha scritto che «altre tre persone intossicate sono state portate in ospedale in codice giallo, 10 persone in codice verde e 27 sono state soccorse sul posto». L’incendio è iniziato poco dopo le 12 in un appartamento al decimo piano: le cause dell’incendio non sono note. Aggiornamento su incendio a Milano, Quarto Oggiaro. Un ferito grave e sette persone intossicate. Un bimbo di dieci anni sarebbe in condizioni gravissime → https://t.co/NAwSDySxiC pic.twitter.com/gKlOo2EdRL
C’è stato un incendio in un palazzo di Quarto Oggiaro, a Milano: un ragazzo è in gravi condizioni.
Il 27 luglio il Secolo XIX ha pubblicato online un breve articolo intitolato “Sfrattato e senza lavoro, tenta di darsi fuoco davanti a moglie e figli“: parlava di Isham Laaloui, un cittadino marocchino che ha tentato di darsi fuoco «intorno alle 9 nella centralissima piazza Matteotti, a Sarzana [in provincia di La Spezia], di fronte alla moglie e ai suoi figli di 5 e 8 anni». Alcuni agenti della polizia municipale lo hanno visto e salvato. Poco dopo aver pubblicato l’articolo il Secolo XIX lo ha condiviso sulla sua pagina Facebook, questa volta con il titolo “Tenta di darsi fuoco davanti alla moglie e ai figli” e un testo di accompagnamento che spiegava: “Un uomo di 38 anni sfrattato e senza lavoro”. Dall’anteprima dell’articolo visibile su Facebook non c’era quindi modo di sapere che l’uomo era marocchino. Il 28 luglio il giornalista Emanuele Capone ha scritto sul Secolo XIX un articolo in cui ha spiegato che per alcune ore molte persone hanno commentato l’articolo su Facebook dando per scontato che l’uomo fosse italiano, insultando gli immigrati. Un utente ha scritto: «Per lui non esistono sussidi, alberghi e pranzi pagati, vero?» e «aiutiamo gli altri, noi carne da macello». Avevano quindi commentato tutti senza leggere l’articolo, fermandosi al titolo. Capone ha analizzato e raccontato la cosa, spiegando anche come sono cambiati i commenti dopo che «quasi quattro ore dopo la condivisione del post […] qualcuno legge la notizia e si accorge che il 38enne è in effetti un cittadino straniero, e lo fa notare agli altri».
Una piccola storia su quelli che commentano le notizie senza leggerle. E che finiscono con il prendere delle grosse cantonate, come è successo sulla pagina Facebook del Secolo XIX qualche giorno fa.
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha emesso un’ordinanza per cercare di mitigare le conseguenze economiche della diffusione del coronavirus per chi vive a Milano. Sala ha annunciato fra le altre cose che il Comune prorogherà i termini entro i quali si devono versare alcune tasse comunali come le rette sugli asili e il pagamento mensa scolastica – che non dovranno essere versate per le settimane di chiusura – e il canone di affitto di immobili di proprietà del Comune. La TARI, la tassa comunale sui rifiuti, si potrà inoltre pagare in quattro rate anziché due. Con la stessa ordinanza Sala ha anche ordinato la chiusura di tutti i mercati scoperti della città.
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha emesso un’ordinanza per prorogare il pagamento delle tasse comunali.
Da oggi, 15 giugno, in Italia potranno riaprire cinema, teatri, congressi ed eventi fieristici, ma con alcune limitazioni. Da oggi avrebbero potuto farlo anche le discoteche e le sale da ballo, ma in questo caso il governo ha deciso di posticiparne la riapertura al 14 luglio, sia per quelle al chiuso che per quelle all’aperto. Il governo ha però dato la possibilità alle singole regioni di anticipare le date nel caso in cui l’andamento epidemiologico lo consenta. Per tutte le attività che riapriranno oggi sono valide anche le misure che hanno già preso ristoranti e altre attività, come la misurazione della temperatura ai clienti, il posizionamento di barriere di plexiglas tra i posti a sedere e a protezione degli operatori, la registrazione di tutte le presenze e la sanificazione periodica di tutti gli ambienti.
Cosa riapre da oggi. Da oggi potranno riaprire cinema, teatri, congressi ed eventi fieristici, ma con diverse limitazioni: le discoteche, invece, riapriranno solo in alcune regioni.
Il primo numero di Action Comics, pubblicato dalla DC Comics, uscì nel giugno del 1938. Le prime tredici pagine contenevano il debutto di uno dei supereroi più celebri di sempre: quello che si chiama semplicemente Superman, è un alieno che arriva dal pianeta Krypton, nella vita di tutti i giorni è un reporter al Daily Planet di nome Clark Kent ma quando è necessario indossa la tuta blu e rossa (con appena un po’ di giallo). Che, non a caso, sono i colori della bandiera americana. Il personaggio creato da Jerry Siegel e Larry Schuster diventerà negli anni uno dei fumetti di maggior successo, ma soprattutto un simbolo degli Stati Uniti. Superman è diventato, con il tempo (nelle prime storie era decisamente brutale e maleducato), un personaggio con un forte senso della morale e della giustizia. Dopotutto, è stato cresciuto in una fattoria del Kansas, e i suoi genitori gli hanno insegnato i sani valori americani del Midwest. La serie di Action Comics è arrivata al numero 900 e anche Superman comincia ad accusare il tempo che passa. Negli ultimi dieci o quindici anni le storie a fumetti dei giganti del settore come la Marvel e la DC hanno iniziato a riflettere in misura sempre maggiore gli avvenimenti del mondo reale e anche i temi più in discussione nel dibattito politico. Nella storia breve “The Incident”, scritta da David S. Goyer e disegnata da Miguel Sepulveda per il numero 900 dell’albo a fumetti, il governo americano rimprovera a Superman di essere apparso a Teheran e di aver sostenuto i rivoltosi, con una chiara allusione alle proteste degli ultimi mesi in Medio Oriente. Superman decide che le sue azioni non possono più identificarsi con la politica estera americana, e che parlerà alle Nazioni Unite rinunciando alla cittadinanza USA.
Superman rinuncia alla cittadinanza americana. Succede nel prossimo numero di Action Comics.
Da un paio di giorni televisioni e giornali si stanno occupando di una intervista con l’attore statunitense Michael Douglas, pubblicata dal Guardian, in cui spiega abbastanza esplicitamente di avere sofferto di un tumore alla gola a causa del sesso orale. Lunedì 3 giugno se ne sono occupati principalmente i giornali britannici e i siti di news, oggi la notizia è su molti quotidiani in giro per il mondo compresi quelli italiani, anche se Douglas ha poi smentito, specificando che le sue spiegazioni sulle cause principali del tumore alla gola non si riferivano necessariamente al suo. Al di là degli aspetti più pruriginosi dell’argomento, sui quali indugiano alcuni articoli, le dichiarazioni di Douglas hanno contribuito a fare conoscere meglio un dibattito che esiste da tempo nella comunità scientifica sul legame tra papilloma virus e la formazione di tumori nella gola di chi pratica sesso orale. Un tema delicato e di cui si era già parlato in passato sui giornali, spesso con poca serietà e con scarsi approfondimenti.
Ma quindi il sesso orale può causare il cancro alla gola? al di là di quanto sia successo a Michael Douglas (che poi ha smentito), c'è un importante dibattito nella comunità scientifica e ci sono dei dati.
Senatrici e senatori hanno iniziato oggi una nuova discussione in aula della riforma del Senato, una delle più importanti portate avanti dal governo di Matteo Renzi e definita dal presidente del Consiglio la “madre di tutte le riforme”. Il dibattito nella prima giornata è stato molto movimentato, anche perché il disegno di legge è arrivato direttamente in aula senza essere prima esaminato dalla commissione Affari costituzionali, su richiesta della maggioranza che vuole sveltire i tempi di approvazione ed evitare l’ostruzionismo dell’opposizione. Sinistra Ecologia Libertà l’ha definita “un’accelerazione di carattere politico” inaccettabile, mentre per i senatori della Lega Nord “si stanno costruendo i presupposti per tornare al fascismo”. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che abbandonerà “a tempo indefinito” la commissione perché non ne sono state rispettate le funzioni, ha detto il senatore Vito Crimi. Diversi senatori hanno provato a rallentare i lavori sostenendo la necessità di discutere prima il disegno di legge sulle missioni all’estero, già all’ordine del giorno e superato dall’arrivo della riforma del Senato. Il ddl è però ancora in commissione Bilancio e di conseguenza si è passati a quello sulla riforma, come ha spiegato il presidente del Senato, Pietro Grasso. Alle 15 sono iniziati i voti sulle pregiudiziali finora presentate da SEL, M5S, Lega Nord e Forza Italia, respinte poi tutte assieme con un’unica votazione.
Le foto di giovedì in Senato. È iniziata la discussione del disegno di legge sulla riforma del Senato, tra polemiche e proteste delle opposizioni.
Apple sta avviando la produzione di un nuovo iPhone meno costoso, che secondo Bloomberg potrebbe essere presentato tra pochi mesi, probabilmente all’inizio di marzo. La fonte di Bloomberg sono alcune persone “a conoscenza del piano” e fonti interne alle aziende di Taiwan che si occuperanno materialmente della produzione del dispositivo. Il nuovo modello dovrebbe essere una sorta di successore dell’iPhone SE, smartphone relativamente economico e molto apprezzato prodotto fino a qualche anno fa da Apple, e ora non più disponibile. Come gli altri produttori, anche Apple deve fare i conti con le minori vendite degli smartphone, dovute a un calo della domanda e all’aumento del ciclo di vita dei dispositivi. Soprattutto sui mercati occidentali, gli smartphone venivano sostituiti in media dai consumatori ogni paio di anni (complici le offerte degli operatori telefonici), ma da qualche tempo le sostituzioni sono diventate meno frequenti con un conseguente rallentamento delle vendite.
Si riparla di un iPhone meno costoso. Apple ne sta avviando la produzione e sarà presentato a marzo, dice Bloomberg.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Demi Lovato, ventottenne cantante pop americana di enormi successi che non avrei occasione di citare per il suo repertorio finora, ma di frequenti impegni civili, ha fatto una canzone molto critica di Donald Trump (nemmeno brutta nel suo genere). Una commissione parlamentare britannica indagherà sull'equità dei compensi assegnati ai musicisti da Spotify. Oggi sono stato a una presentazione di progetti di fine corso alla scuola Holden, e nelle pause girava una playlist niente male per varietà (a un certo punto è passata pure Still dei Commodores): così, per celebrare gli oscuri compilatori di playlist di sottofondo. Oggi è anche un anno che mando questa newsletter: grazie a tutti, l'ho scritto meglio qui. Sabato invece non ci vediamo, come al solito, ma vi inviterei a passare la giornata ascoltando The river di Springsteen che compirà 40 anni (qui su Spotify). Se vi stufate, dubito che vi stufiate. Ok, se si stufa qualche insensibile membro del vostro nucleo familiare, si dà il caso che lo stesso giorno uscì Making movies dei Dire Straits (che giornata, quel 17 ottobre 1980), che nella competizione ovviamente perde, ma è il disco che ha dentro Romeo and Juliet e Tunnel of love. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Un’altra canzone dei Counting Crows. Beneaugurante, visto che oggi siamo a un anno di questa newsletter.
Il Tribunale del lavoro di Torino ha respinto il ricorso dei sei rider di Foodora, cioè i fattorini in bici che consegnano cibo a domicilio, che avevano intentato un causa di lavoro contro la società tedesca. Gli ex dipendenti avevano contestato l’interruzione improvvisa del rapporto di lavoro con Foodora, decisa dalla società dopo le proteste del 2016 per chiedere un trattamento economico e normativo più equo. Quella intentata dai sei rider è stata la prima causa di questo genere in Italia relativa alla cosiddetta “gig economy”, cioè l’economia dei lavoretti a chiamata che spesso diventa una cosa simile a un lavoro subordinato. Decine di rider hanno affollato l’aula in cui si è celebrato il primo processo in Italia contro Foodora, il colosso tedesco delle consegne di cibo a domicilio. Ad appoggiare la battaglia legale intentata da sei fattorini tanti colleghi anche di altre società concorrenti e alle prese con i problemi della cosiddetta “gig economy”, l’economia dei lavoretti a chiamata che per molti diventa un lavoro non dissimile da uno subordinato, per quanto precario.Proprio su questo punto avevano fatto leva durante il dibattimento gli avvocati Sergio Bonetto e Giulia Druetta, evidenziando condizioni di lavoro “con contratti privi di tutela, sotto ricatto e al di fuori dalle regole previste da qualunque attività lavorativa”.”Nella vicenda Foodora c’è stata una discriminazione, un comportamento lesivo della dignità dei lavoratori” – ha proseguito Druetta. I rider, attraverso i loro legali, contestano l’interruzione improvvisa del rapporto di lavoro, giunta dopo le proteste di piazza per le questioni relative alla paga oraria e chiedono il reintegro e l’assunzione, oltre al risarcimento e ai contribuiti previdenziali non goduti.
Il ricorso di sei “rider” di Foodora per essere assunti come dipendenti è stato respinto. Lo ha deciso il Tribunale del lavoro di Torino: è stata la prima causa intentata in Italia relativa alla cosiddetta "gig economy".
In Italia non esistono festival imponenti e famosi come quelli che ci sono in molti altri paesi d’Europa e negli Stati Uniti, dal Glastonbury al Primavera al Coachella, ai quali partecipano decine di migliaia di persone e per i quali passano i nomi più importanti della musica contemporanea internazionale. Da noi si preferisce spesso organizzare festival che durano tutta l’estate, e che quindi sono in pratica tanti concerti che si tengono a distanza di giorni nello stesso posto, invece che eventi di tre o quattro giorni in cui decine di band si esibiscono su palchi diversi. Festival di questo secondo tipo esistono comunque anche in Italia, anche se spesso sono piuttosto piccoli e ospitano principalmente gruppi italiani. Altri, molto più grossi, tendono a fare scelte molto conservative nella programmazione, spesso per timore che il pubblico non risponda positivamente a scelte più coraggiose e contemporanee: per la felicità di chi vuole ascoltare dal vivo, per l’ennesima volta, band rock che andavano fortissimo venti o trent’anni fa. Ma ci sono anche delle eccezioni, cioè festival più piccoli che da anni provano a portare in Italia band che qui sono ancora di nicchia, ma che talvolta all’estero sono già ampiamente celebrate e seguite.
I festival di musica di quest’estate, in Italia. 15 posti dove da maggio a settembre si potranno ascoltare dei bei concerti, dalle montagne di Lecco alla Sicilia.
Il New York Times ha pubblicato una guida turistica alla città di Palermo all’interno della rubrica di viaggi 36 Hours, che esiste da più di dieci anni e offre consigli a chi ha poche ore da dedicare alla visita di una città. Le guide del New York Times sono rivolte soprattutto a chi vuole visitare posti originali e poco noti, dedicando anche il giusto tempo a aperitivi, pranzi e cocktail per il dopo cena. Negli ultimi mesi il New York Times ha pubblicato le sue guide per 36 ore a Roma, Milano e Bologna. L’articolo su Palermo è stato scritto da Ingrid K. Williams, una scrittrice freelance che da alcuni anni vive in Liguria. Williams ha scritto dell’arte barocca e normanna di Palermo, della sua vivacità artistica e culturale degli ultimi anni e dei diversi locali in cui mangiare, spendendo in genere piuttosto poco.
Cosa fare a Palermo secondo il New York Times. Consigli non scontati agli americani che ci capitano per un weekend, ma interessanti anche per gli altri.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ce ne sono di parecchio particolari, come film interi ridotti in formato gif (ottimi per ipnotizzarvi la domenica mattina se non siete ancora del tutto svegli). Non poteva mancare l’avvenimento della settimana: la decadenza di Berlusconi e la parabola fotografica dei suoi vent’anni in parlamento. Poi, i dieci voli aerei più lunghi del mondo, una bella storia dell’Iran e il nuovo dizionario Mereghetti, con tutti i “quattro stelle” di questa nuova edizione. – Film interi in formato gif 15 film molto famosi – dal Grande Lebowski ad Arancia Meccanica ad American Beauty – in loop infiniti.
Sunday Post. La decadenza di Berlusconi, film a "quattro stelle" e lunghissimi viaggi aerei tra le cose più viste sul Post questa settimana.
Oggi alle 15, negli Studios De Paolis di via Tiburtina a Roma, inizierà la convention organizzata da Italia Futura, l’associazione del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo di cui si discute da molto tempo di un impegno in politica. Al manifesto “Verso la terza Repubblica”, che è anche il titolo dell’iniziativa, hanno aderito o sono tra i promotori, tra gli altri, il segretario della CISL Raffaele Bonanni, il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, il presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e le ACLI.
Lo streaming di Verso la Terza Repubblica. La convention organizzata dall'associazione Italia Futura, che si tiene oggi a Roma a partire dalle 15.
Nick Drake era un cantautore inglese, morto 40 anni fa esatti per aver preso una dose eccessiva di farmaci antidepressivi. Non era molto famoso da vivo ma fu riscoperto anni dopo diventando un mito per generazioni di musicisti e appassionati. Le sue canzoni parlano di amore perduto, solitudine e speranza. Luca Sofri, peraltro direttore del Post, ha messo insieme una lista delle sue otto canzoni più belle nel suo libro intitolato Playlist. Nick Drake
Otto canzoni di Nick Drake. Una playlist del cantautore venuto prima di tutti gli altri e morto 40 anni fa, tratta dai suoi unici tre dischi.
Il 29 aprile è la Giornata internazionale della danza e in tutto il mondo vengono organizzati numerosi eventi per festeggiarla: festival dedicati al balletto, ballerini che si esibiscono nelle strade, spettacoli gratuiti, danze di gruppo nelle piazze delle città. L’evento è promosso dall’UNESCO ed è stato organizzato per la prima volta nel 1982. È stata scelta la data del 29 aprile perché è il giorno di nascita del coreografo e ballerino francese Jean-Georges Noverre (1727-1810), considerato il padre del balletto moderno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La Giornata internazionale della danza. Si festeggia il 29 aprile, giorno di nascita di Jean-Georges Noverre, padre del balletto moderno.
L’epidemia di ebola che sta colpendo l’Africa occidentale ha causato fin qui la morte di circa 4.400 persone: si tratta certamente di un’emergenza sanitaria. Le notizie di alcuni casi di contagio anche in Europa e negli Stati Uniti stanno alimentando la paura – piuttosto diffusa e con casi anche un po’ al limite – di un’espansione dell’epidemia fuori dall’Africa. L’argomento trova quotidianamente ampio spazio sui media sia nazionali che internazionali: se ne parla, ma non sempre in modo corretto. Il Guardian ha messo insieme un elenco di otto cose che si sentono dire con molta frequenza sul virus ma che non corrispondono al vero, o almeno non del tutto. Un punto di partenza per ogni discussione seria e informata su ebola. 1 – “Ebola è una malattia molto contagiosa” Rispetto alla maggior parte delle comuni malattie, ebola non è particolarmente contagiosa. Ebola si trasmette attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei infetti di una persona malata e quindi attraverso il contatto col sangue, la saliva, lo sperma, il vomito, le lacrime, l’urina, le feci e il latte materno. Uno di questi fluidi deve però entrare in contatto con una ferita aperta o con le mucose del nostro organismo. Qui qualche esempio su come si può contrarre ebola. L’influenza, giusto per fare un esempio noto a tutti, è molto più contagiosa di ebola.
8 miti su ebola. Il Guardian ha messo in ordine un po' di cose che si leggono o si sentono dire in giro ma non corrispondono al vero (almeno non del tutto).
Giovedì 11 luglio Filippo Ceccarelli ha raccolto su Repubblica alcuni estratti dei diari personali di Amintore Fanfani, dei quali l’archivio storico del Senato e la Fondazione Fanfani hanno curato la pubblicazione. La prima parte, che riguarda il periodo dal 1943 al 1963, è uscita in questi giorni: in futuro verranno resi pubblici anche i diari tenuti da Fanfani fino al 1990. Fanfani è stato uno dei politici italiani più importanti dal dopoguerra fino alla fine degli anni Ottanta: fu membro dell’Assemblea Costituente, fece parte della commissione che scrisse il progetto della Costituzione e fu cinque volte presidente del Consiglio, la prima volta nel 1954 e l’ultima nel 1987, quando aveva 79 anni. Fu molto vicino a Giulio Andreotti e fu il segretario della Democrazia Cristiana ai tempi dei referendum del divorzio, nel 1974; fu anche uno dei pochissimi importanti esponenti della DC che non venne coinvolto nelle inchieste di Tangentopoli.
«Scrivo al Papa inviandogli venti milioni». Estratti dai diari di Amintore Fanfani, raccolti da Filippo Ceccarelli su Repubblica («Nostro Signore mi ha invitato, con lo sguardo, a tornare al mio posto»).
Oggi, giovedì 8 marzo, è la Giornata Internazionale della Donna, e un doodle di Google – comparso già a partire dalla giornata di ieri – ne celebra la ricorrenza. La Giornata è stata istituita per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenuti nel corso degli ultimi decenni dalle donne ed è osservata in tutto il mondo, ma solo in Italia per l’occasione si regalano le mimose, e lo si fa relativamente da poco tempo. La prima festa della donna fu celebrata negli Stati Uniti nel febbraio 1909 su iniziativa del Partito socialista americano, che aveva invitato tutte le donne a partecipare a una manifestazione in favore del diritto di voto femminile. L’iniziativa del Woman’s Day fu ripetuta anche l’anno seguente, sempre per chiedere il diritto di voto e per manifestare alcune rivendicazioni sindacali, e nell’estate del 1910 la questione fu portata all’attenzione del VIII Congresso dell’Internazionale socialista, organizzato a Copenaghen. Inizialmente non fu raggiunto un accordo formale sull’istituzione di una giornata della donna che venisse celebrata da tutti nello stesso giorno: negli Stati Uniti venne mantenuta l’ultima domenica di febbraio, mentre in altri stati come Germania, Danimarca e Svizzera la Giornata della Donna fu legata all’anniversario di particolari eventi storici e fu celebrata tra il 18 e il 19 marzo 1911. Altri paesi organizzarono negli anni seguenti le loro feste della donna, ma la Prima guerra mondiale portò alla fine delle celebrazioni.
Perché c’è la Giornata internazionale della donna. Google l'ha celebrata con un doodle, online già da ieri, ed è un'occasione per riprendere la storia e l'origine della "festa della donna".
Lunedì sera Twitter ha annunciato di aver sospeso oltre 70mila account che secondo il social network «erano utilizzati per condividere su larga scala contenuti pericolosi collegati a QAnon ed erano dedicati principalmente alla diffusione di teorie cospirazioniste». I profili hanno iniziato a essere rimossi lo scorso venerdì, due giorni dopo l’attacco al Congresso degli Stati Uniti da parte di centinaia di sostenitori del presidente uscente Donald Trump, e lo stesso giorno in cui era stato «sospeso in maniera permanente» anche l’account dello stesso Trump, che secondo Twitter aveva violato per due volte le regole del social network, che vietano di incoraggiare la violenza. QAnon è il movimento statunitense che fa riferimento a una serie di teorie complottiste di estrema destra secondo cui all’interno del “deep-state”, cioè tra i funzionari politici legati alla politica tradizionale, esisterebbe una cospirazione contro il presidente Donald Trump. Negli ultimi anni e mesi Twitter è stato molto utilizzato sia da Trump sia dai sostenitori di queste teorie, in particolar modo per portare avanti le accuse – infondate e senza prove – di brogli elettorali durante le elezioni presidenziali dello scorso novembre, che sono culminate con l’attacco al Congresso del 6 gennaio. Twitter ha spiegato di aver iniziato a sospendere in maniera permanente migliaia di account «alla luce dei violenti eventi di Washington e del crescente rischio di danni».
Twitter ha sospeso più di 70mila account legati al movimento complottista QAnon.
Alle 11 di mercoledì 2 dicembre – quando in Italia era già tardo pomeriggio – le azioni di Netflix quotate alla borsa di New York hanno raggiunto il loro più alto valore di sempre. In quel momento ogni azione di Netflix – la società che offre servizi di streaming online on demand attraverso il suo sito e la sua app – valeva 131,24 dollari, circa 120 euro. Nelle ore successive le azioni hanno perso una piccola parte del loro valore, ma nel pomeriggio del 3 dicembre ogni azione di Netflix continuava a valere 126,81 dollari: un ottimo valore, che raramente le azioni Netflix aveva raggiunto in passato. Le azioni di Netflix nell’ultimo anno
L’ottimo 2015 di Netflix. Il valore delle sue azioni è cresciuto del 150 per cento in un anno e ha appena toccato il punto più alto di sempre: c'entrano l'espansione del servizio e l'offerta di nuove cose da vedere.
Lo scorso 26 luglio circa mille musicisti si sono radunati vicino a Cesena per suonare, tutti insieme, una famosa canzone della band statunitense Foo Fighters: Learn to Fly. Come è spiegato sul sito del progetto, che si chiama “Rockin’1000”, l’idea era stata pensata nel maggio 2014 da un gruppo di ragazzi di Cesena per convincere i Foo Fighters a tornare a suonare per un concerto in città, dopo che l’ultimo era stato nel 1997. Per organizzare l’evento è stato aperto un crowdfunding e a tutti quelli che hanno partecipato è stato chiesto di farlo in modo volontario. I 1000 musicisti che hanno partecipato non sono dilettanti ma tutte persone con una discreta esperienza: durante la registrazione del video sono stati diretti dal direttore d’orchestra Marco Sabiu. Più informazioni su Rockin’1000 le trovate qui; questo invece è il video, bellissimo, di Learn to Fly suonata da 1000 persone. Il video è stato visto in poco più di un giorno da oltre 3 milioni di persone: i Foo Fighters hanno notato l’iniziativa e hanno fatto sapere su Twitter che organizzeranno un concerto a Cesena. Nella serata di venerdì 31, inoltre, hanno pubblicato sulla propria pagina Facebook un video in cui Dave Grohl ringrazia – in italiano – le persone che hanno realizzato il video di Cesena.
Il gran video che ha convinto i Foo Fighters a suonare a Cesena. "Learn to Fly" suonata e cantata da mille persone, tutte assieme: è stato visto già più di dieci milioni di volte.
Gli economisti dicono che c’è sempre una nuova recessione in arrivo: il punto è che nessuno sa quando arriverà. È un modo per dire che l’economia nel mondo capitalista segue un andamento ciclico, e ai momenti di crescita si alternano inevitabilmente quelli di calo. Sono passati poco più di dieci anni dall’ultima crisi, la grande recessione globale del 2008 e 2009, e molti esperti ritengono che manchi poco all’arrivo della prossima. Dopo una serie di episodi avvenuti nelle ultime settimane, ad alcuni la nuova recessione sembra addirittura imminente. L’indicatore più vicino per noi italiani è il rallentamento della Germania, l’economia più grande dell’Unione Europea e finora una tra le più dinamiche. Secondo gli ultimi dati ufficiali pubblicati la scorsa settimana, nel secondo trimestre dell’anno il PIL tedesco si è contratto dello 0,1 per cento rispetto al primo trimestre. Questo significa che nel 2019 il PIL tedesco crescerà probabilmente dello 0,5 per cento, contro lo 0,9 stimato in precedenza e l’1,5 del 2018.
Sta arrivando una nuova recessione, pare. Lo suggeriscono tutti i principali indicatori che si guardano in questi casi: potrebbe iniziare già quest'anno e probabilmente non sarà grave come nel 2008-2009.
Eater – un famoso sito sul cibo che dal 2013 fa parte del gruppo editoriale americano Vox Media – ha fatto una lista dei migliori dieci nuovi ristoranti che hanno aperto a Roma negli ultimi mesi. La lista è stata compilata da Katie Parla, che è del New Jersey ma vive a Roma da qualche anno e ha studiato “cultura gastronomica italiana” all’università di Tor Vergata. Parla è anche sommelier certificata: ha scritto più di 20 libri e le sue recensioni culinarie sono state pubblicate sul New York Times, sul Guardian, sul Financial Times e su decine di altri siti e riviste. Alcuni dei locali scelti da Parla sono veri e propri ristoranti, altri sono posti come quelli che vanno di moda da un po’ di anni, per mangiare in fretta ma bene, prendendo cose d’asporto e spendendo 10-20 euro. Di seguito trovate la lista: tenete conto che è una lista di americani per americani, quindi non è che ci sia necessariamente da fidarsi, ma è interessante capire cosa consigliano e perché.
10 nuovi posti per mangiare a Roma secondo gli americani. Li ha scelti il sito "Eater" tra quelli che hanno aperto negli ultimi mesi e tra zone e fasce di prezzo molto diverse.
Lo stilista Massimiliano Giornetti ha lasciato la casa di moda Salvatore Ferragamo, dove lavorava come direttore creativo dal 2004. L’azienda ha dato la notizia giovedì 24 marzo con un comunicato stampa: non ha spiegato il motivo e ha ringraziato Giornetti per il lavoro fatto. Alcuni addetti ai lavori pensano che Giornetti potrebbe essere assunto come nuovo direttore creativo di Christian Dior, dopo le dimissioni di Raf Simons nel novembre 2015. Ferragamo è una delle aziende di moda italiane più longeve. Fu fondata nel 1927 dallo stilista campano Salvatore Ferragamo che, dopo aver vissuto e realizzato a lungo scarpe negli Stati Uniti, tornò in Italia e aprì un calzaturificio a Firenze. Le sue scarpe, da uomo e da donna, piacevano molto e vendevano bene anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, e Ferragamo aprì alcune boutique. Morì nel 1960, sua moglie Wanda Ferragamo Miletti diventò presidente dell’azienda e la figlia Fiamma di San Giuliano Ferragamo assunse la direzione creativa. L’azienda iniziò allora a realizzare anche borse e linee di abbigliamento, oltre alle scarpe e ai foulard che sono stati da sempre un segno distintivo del marchio. Oggi vende anche profumi, occhiali, gioielli e orologi. Ferruccio Ferragamo, uno dei figli del fondatore, è il presidente di Palazzo Feroni Finanziaria S.p.A, la holding che controlla il marchio, mentre l’amministratore delegato è Michele Norsa.
Massimiliano Giornetti ha lasciato Ferragamo. Ci lavorava dal 2000 ed era direttore creativo della linea maschile e femminile dal 2011: secondo alcuni prenderà il posto di Raf Simons in Dior.
L’attesa del corriere è di solito la parte meno piacevole dopo avere fatto un acquisto online: le certezze finiscono poco dopo avere pagato l’ordine, con una data generica sul giorno in cui si prevede che il pacco sarà consegnato, di solito in un orario imprecisato della giornata e che corrisponde a quello lavorativo della maggior parte delle persone. Per chi ha un servizio di portineria a casa o la possibilità di farsi consegnare l’ordine all’indirizzo del lavoro non è un grande problema, ma per tutti gli altri può esserlo. Se il corriere non trova nessuno a casa si riporta indietro il pacco, ed è poi necessario andarlo a recuperare in un magazzino sperduto chissà dove. Per questo motivo ci sono molte persone che rinunciano direttamente a fare gli ordini online, precludendosi la possibilità di accedere a offerte e prodotti più convenienti. Una startup italiana ha studiato il problema e ha creato Milkman, un servizio che serve per ricevere le consegne in orari certi e compatibili con quelli delle persone che lavorano. L’azienda è stata fondata da Antonio Perini, ideatore del servizio per la spesa a domicilio Cortilia, e da Tommaso Baù, cofondatore della società iTecs per i servizi di geolocalizzazione. L’idea alla base di Milkman è molto semplice: farsi consegnare i pacchi in un centro di raccolta che, in un secondo momento e a orari ben precisi, consegnerà gli ordini all’indirizzo del cliente. Ci si può far consegnare più di un pacco per volta, da acquisti online fatti su diversi siti, ottimizzando la consegna e i costi.
C’è un’app per decidere a che ora farsi consegnare le cose ordinate online. Una startup italiana sta sperimentando un servizio per risolvere il problema delle consegne che non sai mai quando arrivano.
Nelle ultime settimane è circolata molto la notizia falsa che Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni morta a fine gennaio a Macerata, sia stata sottoposta a una serie di mutilazioni che fanno pensare a rituali voodoo e pratiche di “magia nigeriana”. Ieri per esempio la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha ripetuto una ricostruzione estremamente macabra dell’omicidio durante la trasmissione Piazza Pulita su La7. Questa storia ha iniziato a circolare nei giorni immediatamente successivi alla morte di Mastropietro, ma non ha mai trovato alcuna conferma da parte degli investigatori. A diffonderla sono stati soprattutto alcuni quotidiani del centrodestra, come Libero e Il Tempo, e diverse pagine Facebook che pubblicano post razzisti, senza nessuna prova o conferma ufficiale. Questa settimana è stato molto ripreso un video in cui lo psicologo Alessandro Meluzzi ripete le stesse teorie, aggiungendo particolari ulteriormente raccapriccianti, come l’accusa di cannibalismo. Meluzzi, un personaggio televisivo noto per le sue posizioni di estrema destra sull’Islam e sui migranti, è stato uno dei più forti sostenitori di questa teoria. Secondo Meluzzi:
La morte di Pamela Mastropietro non c’entra niente con riti voodoo e cannibalismo. Una bufala macabra molto diffusa – anche grazie a giornali e opinionisti – sostiene che il cadavere sia stato mutilato in maniera rituale: non è vero.
È uscito per Feltrinelli il libro Delhi, di Rana Dasgupta, scrittore inglese di origini indiane, tradotto in italiano da Silvia Rota Sperti. Dasgupta racconta la grande trasformazione avvenuta dall’inizio del secolo a Delhi, dovuta in particolare ai processi di globalizzazione e all’apertura economica dell’India, che hanno trasformato il paese socialmente, economicamente e culturalmente. Delhi è diventata così la grande metropoli che è adesso, in cui baracche e mercati sono stati sostituiti da condomini e centri commerciali; questa trasformazione è raccontata da Dasgupta attraverso incontri con personaggi di ogni genere, ognuno rappresentativo di questo cambiamento. In questo estratto il racconto di quando nel 2000 Rana Dasgupta lasciò New York, dove viveva, per andare a Delhi: doveva essere un breve soggiorno che poi si è prolungato fino a oggi.
La grande trasformazione di Delhi. Com'è cambiata la metropoli indiana in pochi anni, raccontato nell’ultimo libro di Rana Dasgupta.
Il ministro Gelmini ha firmato mercoledì scorso il decreto che rinnova la sperimentazione per la Scuola-Laboratorio, la rete di scuole composta da Rinascita-Livi di Milano, don Milani di Genova e Pestalozzi di Firenze. Ne avevo parlato proprio sul Post, descrivendo le ragioni per le quali questa firma è importante; ragioni che travalicano la sperimentazione in sé e hanno una valenza nazionale. Ecco perché ho chiesto nuovamente ospitalità per raccontare ai lettori com’è andata a finire ed esprimere alcuni auspici per il futuro. Come ho detto, era proprio la valenza nazionale di quel progetto che rendeva incomprensibile il fatto che il ministro temporeggiasse, ma anche l’inerzia con la quale alcuni esponenti del centrodestra hanno in un primo momento accompagnato il temporeggiare di Gelmini o l’opposizione esplicita a quel progetto di chi ha il compito di dirigere la scuola in Lombardia, Giuseppe Colosio. Colosio in particolare aveva espresso a gran voce e pubblicamente il suo parere contrario, nonostante un pezzo significativo anche del centrodestra considerasse quell’esperienza importante. A proposito, chi scrive non è mai stato tenero con la deputata del PdL Valentina Aprea, in particolare per il suo sostegno incondizionato alle politiche scellerate di questo ministro, e permangono ragioni politiche di un dissenso profondo. Devo però dare atto ad Aprea di aver dimostrato coerenza, impegnandosi in prima persona per spiegare al ministro perché Colosio aveva torto. Sarebbe bello fosse sempre questo lo spirito con il quale si affrontano le scelte politiche più significative: consapevolezza delle differenze anche profonde e attenzione all’interesse generale. Lo dico – sia chiaro – pensando a tutte le forze politiche.
Com’è andata a finire con la scuola Rinascita. Il ministro Gelmini ha rinnovato la sperimentazione degli istituti di cui avevamo parlato dieci giorni fa.
Quando nacque il Post quasi sette anni fa ci ponemmo la questione di conciliare una certa ritrosia per la centralità delle celebrities nell’informazione corrente – centralità fatta in massima parte di voyeurismo, gossip e poca informazione – con una consapevolezza dei talenti, rilevanze e risultati di alcune delle suddette celebrities. Ci vennero in aiuto i flussi di immagini delle agenzie fotografiche: per personaggi esaltati da una “civiltà delle immagini”, le immagini stesse sono il modo prioritario per raccontarli. In più decidemmo – ma venne da sé, più che essere deciso – di usare anche sulla scelta dei personaggi i criteri duttili ed eterogenei del Post (mettendo insieme fame le più diverse, dai leader politici alle attrici, agli artisti, agli scrittori, alle modelle, eccetera) e di completare il racconto con informazioni che altri ritengono superflue, riprendendo però anche un’abitudine tradizionale dei rotocalchi pettegoli, l’unica utile: l’indicazione delle età dei personaggi. Questo paragrafo che avete appena letto è copiaincollato dall’anno scorso: perché temiamo le routine, ma quando le adottiamo, le adottiamo spietatamente, senza artifici. Le ragioni per cui raccogliamo ogni settimana il “Celebripost”, e ne facciamo un’antologia annuale, sono sempre le stesse. Cambiano le persone, ma molte no, e cambiano le immagini: ma non i criteri della scelta, che sono di trovare ogni volta “una cosa” in queste foto, in queste facce, in questi momenti, e in un altro anno passato.
Un 2016 di facce familiari. L'annuale antologia del Post di gente famosa che valeva la pena fotografare.
Dalle prime ore di questa mattina ci sono ritardi nei voli in partenza dall’aeroporto di Fiumicino, nel Lazio, a causa di un blocco di Ibm, il fornitore di servizi informatici di Alitalia. I problemi tecnici di Ibm impediscono gli imbarchi sugli aerei e la partenza di quelli in pista con i passeggeri a bordo; è anche sospesa la possibilità di prenotare e acquistare voli sul sito della compagnia. Alitalia ha messo a disposizione un numero verde per l’Italia, 800.65.00.55, e uno dall’estero, +39.06.65.649. Ibm, nostro fornitore di servizi informatici, sta riscontrando seri problemi tecnici che hanno bloccato diverse funzionalità del sito Alitalia e dei sistemi di prenotazione e acquisto online. Vi terremo aggiornati sui tempi di risoluzione del problema. Ci scusiamo per i disagi
A Fiumicino ci sono ritardi nei voli in partenza.
David Bowie è nato l’8 gennaio 1947 a Londra. Nella sua carriera ha pubblicato moltissime canzoni diverse e memorabili, e per nuovi e vecchi fans queste le canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist. David Bowie (1947, Brixton, Inghilterra) Uno dei più grossi fighi della storia del rock, non si è fatto mancare niente: dal travestitismo ai duetti con Mick Jagger, dalle modelle all’epica astronomica, e mille reincarnazioni e reinvenzioni. Un’icona, sovrumana: potreste mai pensare di incontrare David Bowie all’edicola?
Quattordici canzoni di David Bowie. Per ricordarlo nell'anniversario della sua morte: sono già passati cinque anni.
È morto Paolo Bonaiuti, giornalista e parlamentare di lungo corso, a lungo portavoce di Silvio Berlusconi. Bonaiuti, che aveva 79 anni, era toscano e aveva iniziato la sua carriera come giornalista al Giorno, proseguendo poi negli anni Ottanta al Messaggero fino a diventare inviato, editorialista e vicedirettore vicario. Nel 1996 cominciò a fare politica aderendo a Forza Italia, venendo eletto per la prima volta alla Camera e sviluppando un forte rapporto con Silvio Berlusconi, di cui fu a lungo portavoce e consigliere. In questa veste ogni mattina inviava ai parlamentari di Forza Italia un foglio di notizie e opinioni chiamato “il Mattinale”, che era considerato un po’ la linea ufficiale del partito sulle attività politiche quotidiane. Fu sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante i governi Berlusconi del 2001 e del 2008. Dopo quattro legislature da deputato, nel 2013 fu eletto al Senato con il Popolo della Libertà (che poi ridiventò Forza Italia) ma un anno dopo lasciò il partito per entrare nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e poi in Alternativa Popolare di Beatrice Lorenzin. All’epoca disse che la decisione era stata motivata «da divergenze politiche e da incomprensioni personali che si sono approfondite nell’ultimo anno», e che desiderava «dare una mano a una ricomposizione a breve di tutte le forze di quest’area in direzione riformista e moderata».
È morto Paolo Bonaiuti, ex parlamentare e a lungo portavoce di Silvio Berlusconi.
Insieme ad alcuni suoi colleghi del Virginia Tech, uno dei più importanti centri di ricerca degli Stati Uniti, Sungwhan Jung ha portato avanti negli ultimi mesi un interessante studio per capire meglio come fanno i cani a bere l’acqua, con i loro poderosi e fradici colpi di lingua nella ciotola. La ricerca, presentata lo scorso novembre a un incontro sulla dinamica dei fluidi organizzata dall’American Physical Society, ha permesso di scoprire che i cani di grossa taglia arrivano a tirare indietro la lingua, dopo averla immersa in acqua, con un’accelerazione pari a otto volte (8 g) quella della forza di gravità. Le lingue dei cani di medie dimensioni tornano indietro con un’accelerazione pari a circa 4 g, quelle dei gatti a 1-2 G, a seconda delle loro dimensioni. La scoperta è stata possibile osservando al rallentatore il movimento della lingua dei cani mentre stanno bevendo. I ricercatori hanno ripreso 19 cani di diverse razze e taglie, utilizzando videocamere per fare riprese in slow-motion (quindi con un numero di fotogrammi al secondo superiore rispetto alle normali videocamere). Guardando i video hanno notato che dopo avere fatto sbattere la lingua sul pelo dell’acqua, o del latte nel caso dei gatti, flettono indietro la punta e poi la ritraggono molto velocemente. Il rapido movimento forma una piccola colonna d’acqua, che finisce nella bocca del cane.
Come fanno i cani a bere. Con la lingua, certo, ma grazie a una nuova ricerca ora si è scoperto che producono un'accelerazione fino a 8 volte quella di gravità.
Sul fatto che i film originali siano quasi sempre meglio dei loro remake non sembra esserci storia: ognuno trova di volta in volta le sue eccezioni ma, di norma, il primo è il più bello e quello che viene dopo è un’imitazione non all’altezza. Su Reddit è però in corso un piccolo dibattito che riguarda le locandine dei remake: sono più belle quelle dei film originali o quelle dei remake? E quelle dei reboot, cioè i film che riprendono i presupposti del film originale, cambiando però molte cose? Il dibattito è nato grazie a alcune immagini di locandine di film e locandine del loro remake messe insieme dall’utente Olie Rendch. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Locandine di film e dei loro remake, a confronto. Per decidere se, anche in questo caso, "l'originale è molto più bello".