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La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna subita in appello dall’ex presidente della Lombardia Roberto Formigoni per corruzione nell’inchiesta sui fondi neri della Fondazione Maugeri e dell’ospedale San Raffaele di Milano. La Cassazione ha però ridotto la pena: in primo grado, nel 2016, Formigoni era stato condannato a 6 anni di carcere con l’interdizione dai pubblici uffici; la sentenza era stata confermata in appello, e la pena era stata portata a sette anni e mezzo; ora è stata ridotta a cinque anni e dieci mesi perché una piccola parte delle imputazioni (quella che riguarda il San Raffaele) risulta già prescritta. La pena diventa ora esecutiva: venerdì mattina la Procura di Milano ha emesso l’ordine di esecuzione della pena e Formigoni è stato portato nel carcere di Bollate, in provincia di Milano. Sulla base della nuova “legge anticorruzione” che impedisce la concessione, per questo tipo di reato, di misure alternative, Formigoni non potrà immediatamente richiedere gli arresti domiciliari. Avendo più di 70 anni potrà farlo, ma solo in un secondo momento e dimostrando che le sue condizioni non sono compatibili con la prigione.
Roberto Formigoni va in carcere. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ex presidente della Lombardia; la pena è stata ridotta a cinque anni e dieci mesi.
Le persone che in Italia sono risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) dall’inizio dell’epidemia sono in tutto 15.113: questo dato comprende sia le persone “guarite” (1.258, 213 in più di ieri) che quelle morte (1.016, 188 in più di ieri). Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile giovedì pomeriggio, le persone che invece risultano attualmente positive al coronavirus sono 12.839, 2.214 in più rispetto a mercoledì.
I nuovi dati sul coronavirus in Italia. Il numero dei nuovi contagi rilevati è stato il più alto dall'inizio dell'epidemia – e sono 15.113 in tutto – mentre il numero delle persone morte ha superato mille.
Unreal Estate è un progetto dell’artista statunitense Tim Doyle che ha dipinto e rivisitato alcuni dei posti più famosi di diverse serie tv: dalla chiesa di Springfield dei Simpson, alla tavola calda di Seinfeld, allo strip club Bada Bing! dei Soprano. Il lavoro è stato esposto per la prima volta nel 2012, e da allora Doyle ha realizzato altre due serie, nel 2013 e nel 2014. Doyle trasforma edifici e città solitamente colorati in toni vivaci e allegri in posti cupi, circondati da paesaggi apocalittici e in rovina. Tutti i disegni di Doyle si possono guardare su Flickr e sul suo sito, dov’è anche possibile acquistare stampe, poster e magliette.
Luoghi famosi delle serie tv, disegnati. Dalla taverna di Boe dei Simpson alla tavola calda di Seinfeld, rivisitati in toni cupi e misteriosi dall'artista statunitense Tim Doyle.
Il mercato dei libri fa pensare agli scrittori, cioè a uomini e donne fatti a forma di scrittore che passano le loro giornate a inventare storie e a scrivere romanzi e racconti, che poi gli editori pubblicheranno. Intorno a loro, incontrastati protagonisti del mercato, si accalca un gruppo di semi abusivi, in posizione defilata per quanto rumorosa, composto da cuochi, cantanti, sportivi, youtuber, cioè da persone che vendono libri perché hanno una notorietà tale da interessare al pubblico. Per capire se è vero, e quale sia la realtà del mercato, abbiamo preso la classifica GFK dei libri più venduti in una settimana qualsiasi – quella da lunedì 9 a sabato 14 maggio 2016 – e analizzato le prime 200 posizioni dividendole per identità o mestiere degli autori, oltre che per genere di libro. I primi 200 libri venduti dal 9 al 14 maggio hanno venduto complessivamente 256.453 copie per un ricavo di 3 milioni 795 mila 674 euro (e un costo medio a copia di 14,8 euro). La metà sono libri di non scrittori Quasi la metà dei libri in classifica – precisamente 92 su 200 per 99.616 copie vendute e 1.411.637 euro di ricavi – non sono stati scritti da scrittori professionisti, ma da cantanti, giornalisti televisivi, youtuber, attrici, cuochi, oppure sono stati assemblati dagli editori, sono raccolte di fiabe, libri per bambini pieni di stick da incollare, o sono firmati da papa Francesco, che con 6 titoli nei primi 200 rappresenta una categoria editoriale indipendente.
Chi scrive i libri che si vendono in Italia. Per metà sono scrittori professionisti, per metà youtuber, maestri di vita, persone famose e il Papa.
Nelle ultime settimane il MOSE è finito di nuovo sulle prime pagine dei giornali, dopo che una enorme inchiesta ha portato all’arresto di 35 persone – tra cui clamorosamente il sindaco di Venezia, che nel frattempo si è dimesso – con l’accusa di corruzione e presunte tangenti intorno ai lavori. Ma il MOSE, una delle più costose e discusse opere pubbliche italiane, è oggetto di discussioni, polemiche e soprattutto sentenze giudiziarie da moltissimi anni: si cominciò a parlarne nei primi anni Settanta e probabilmente lo si farà ancora a lungo, inchiesta o no. E quindi è bene capire di che si tratta, per orientarsi nelle notizie e nelle discussioni. L’acqua alta Quando si parla di Venezia, si pensa istintivamente all’acqua alta: le immagini dei turisti che camminano in bilico sulle passerelle in piazza San Marco e dei veneziani che attraversano la città con gli stivaloni di gomma, insomma, le abbiamo presenti tutti. Ma l’acqua alta, esattamente, cos’è? Quanto è alta l’acqua alta? E perché esiste un fenomeno del genere?
Tutto sul MOSE. Ne parlavamo decenni fa e siamo ancora qui a discuterne, quindi sarà il caso di capirlo: che cos'è, di preciso? A cosa serve? E soprattutto: serve?.
La deputata Nunzia De Girolamo non è più la capogruppo alla Camera di “Area Popolare”, il gruppo che riunisce deputati di NCD e UDC. La sera di mercoledì 8 aprile c’è stata un’assemblea del gruppo centrista alla quale erano presenti tutti i maggiori esponenti del Nuovo Centrodestra. Per primo, ha parlato Angelino Alfano, ministro dell’Interno del governo Renzi, che ha ringraziato De Girolamo per il lavoro svolto negli ultimi mesi e che ha chiesto a Maurizio Lupi (ex ministro delle Infrastrutture che ha annunciato le dimissioni lo scorso marzo) la disponibilità a prendere il suo posto. Per Alfano, Nunzia De Girolamo non può continuare nel suo ruolo mentre sostiene di «voler uscire dal governo». Nunzia De Girolamo si era dimessa da ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel gennaio del 2014, dopo il caso delle registrazioni relative alla sanità di Benevento. Da tempo, è molto critica nei confronti del suo partito che accusa di subalternità al PD e a Matteo Renzi. Durante la riunione, De Girolamo si è rifiutata di dimettersi da capogruppo: «Non mi sono dimessa, ha deciso Alfano, vengo sostituita perché continuo a dire che il centrodestra non può stare con Renzi e ho il peccato originale di voler dire che si costruisce il centrodestra anche con Berlusconi». De Girolamo ha poi ribadito «di non voler essere lo zerbino di Renzi» invitando il gruppo di Area Popolare a cambiare la propria linea. Ha però smentito di voler lasciare il partito: «Voi oggi mi sfiduciate, ma io non lascio l’NCD. Sarò minoranza rumorosa, molto rumorosa».
Perché Nunzia De Girolamo è stata sostituita. Non sarà più la capogruppo di "Area Popolare" alla Camera, sostituita da Maurizio Lupi: è troppo critica sull'alleanza col PD.
Alle 21 di giovedì 29 settembre inizierà uno sciopero dei treni di ventiquattro ore, che finirà alle 21 di venerdì 30 e che coinvolgerà i dipendenti di Trenitalia, di Trenord – la società che gestisce le ferrovie regionali della Lombardia – e di Ntv, la compagnia dei treni Italo. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati autonomi Cat, Cub e Sgb nel contesto delle trattative che si stanno svolgendo per rinnovare il contratto nazionale di lavoro, e che secondo quanto scrive in un documento il sindacato Cub stanno proseguendo con “zero coinvolgimento dei lavoratori”.
Lo sciopero dei treni di giovedì 29 e venerdì 30 settembre. Inizierà alle 21 di domani sera e durerà 24 ore: tutte le informazioni utili per chi deve viaggiare.
Un giudice di Montreal, in Canada, ha recentemente condannato Google a pagare 2.250 dollari canadesi (circa 1.590 euro) a una donna che nella sezione Street View di Google Maps veniva mostrata con una evidente scollatura mentre sedeva davanti alla propria casa. La foto è stata inserita nel marzo del 2009 su Street View, che ricostruisce in 3D una certa via presente su Maps grazie alle foto scattate in giro per il mondo dalle Google Car. La donna, Maria Pia Grillo, ha detto di averla scoperta cercando la propria casa su Street View nell’ottobre dello stesso anno: poche settimane più tardi, dopo aver cercato di contattare Google senza ottenere risposta, scrisse una lettera alla società lamentandosi del fatto che anche la targa della sua macchina e l’indirizzo di casa sua erano visibili, cosa che la faceva sentire «molto vulnerabile». Nel 2011 Grillo fece causa a Google, che a quel punto oscurò maggiormente l’immagine – di solito oscura il volto delle persone fotografate – rifiutandosi però di pagare il risarcimento richiesto (inizialmente la donna aveva chiesto 45mila dollari canadesi, poi era scesa a 7mila). Grillo aveva spiegato nella causa che per via della sua foto presente in Street View aveva sofferto di depressione ed era stata presa in giro dai suoi colleghi con battute a sfondo sessuale (lavorava in una banca, da cui secondo un tabloid canadese si sarebbe in seguito licenziata). Il giudice, con una decisione presa il 3 ottobre 2014, ha dato ragione a Grillo – esprimendo però delle perplessità sul fatto che la donna abbia aspettato due anni per fare causa – spiegando che aveva subito «una perdita significativa del proprio riserbo e dignità». Il giudice ha detto anche di avere adottato per questo caso un approccio «europeo» alla questione.
Un altro guaio per Google Street View. Una donna canadese era stata fotografata da una Google Car con una evidente scollatura: Google le ha pagato i danni.
La Festa della Mamma ricorre oggi, domenica 8 maggio, in molti paesi del mondo oggi. Le sue origini sono antiche e legate al culto della fertilità e della maternità, ma la Festa della Mamma per come la intendiamo ai giorni nostri fu introdotta tra l’Ottocento e il Novecento dalla pacifista americana Ann Reeves Jarvis e da sua figlia Anna, e poi da Julia Ward Howe (autrice tra l’altro del testo della celebre canzone “Battle Hymn of the Republic”). La Festa della Mamma non cade in una data fissa ogni anno, ma si celebra per abitudine la seconda domenica di maggio. Durante gli anni Sessanta dell’Ottocento, Ann Reeves Jarvis era stata attiva nelle campagne per combattere la mortalità infantile dovuta alle malattie e alla contaminazione del latte. Dopo la Guerra civile americana, Jarvis aveva iniziato a organizzare delle specie di feste della mamma, dei picnic e degli altri eventi per promuovere l’amicizia tra le madri che appartenevano a schieramenti che erano stati nemici negli anni della guerra tra Nordisti e Sudisti. Nel 1870 Julia Ward Howe scrisse la “Mother’s Day Proclamation”, che esortava le donne ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione. Il 10 maggio del 1908 Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, organizzò nella sua città natale, Grafton (West Virginia), a Philadelphia e in altre città degli eventi dedicati alle madri. Negli anni successivi i festeggiamenti per il giorno della mamma ebbero sempre più seguito, finché il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914.
Festa della Mamma, com’è la storia dall’inizio. Ann Reeves Jarvis e sua figlia Anna la proposero tra l'Ottocento e il Novecento, ma le cose andarono un po' diversamente da come se le immaginavano.
Dopo che nei giorni scorsi il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo aveva dato all’ex presidente del Consiglio dell’incapace, e dopo che il partito sembrava ormai avviato verso una scissione in seguito alla definitiva rottura tra i due leader, nel weekend sono iniziate delle trattative per ricomporre la separazione. Venerdì sera Grillo ha annunciato la nomina di un comitato composto da sette persone, tra cui anche Vito Crimi, molto vicino a Conte, per discutere delle modifiche da apportare allo statuto. Secondo i retroscena politici la volontà è quella di evitare una divisione che, avevano previsto gli osservatori, avrebbe probabilmente reso irrecuperabile la crisi che attraversa da anni il partito. Il contesto è lo scontro che va avanti da giorni tra Grillo e Conte per la guida del M5S. Conte aveva posto come condizione per accettare l’incarico di leader politico del partito una riforma dello statuto e dei funzionamenti interni, chiedendo esplicitamente a Grillo di farsi da parte: perché, secondo lui, il suo ruolo ambiguo e invadente di “garante” rendeva impossibile una guida autonoma del M5S. Grillo non ne aveva voluto sapere, si era arrabbiato moltissimo e aveva provato a far fuori Conte, accusandolo di voler creare «un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco» e sostenendo che non abbia «esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione».
Grillo e Conte provano a trattare. Dopo aver provato a far fuori l'ex presidente del Consiglio il fondatore del M5S ha nominato un comitato per trovare un compromesso, temendo una scissione.
Mercoledì scorso è stata sistemata nel centro di Londra la prima “Solarbox”: è una cabina verde a forma di classica cabina telefonica britannica rossa che darà ai passanti la possibilità di caricare il proprio smartphone o tablet. La Solarbox è una sorta di piccola stazione a energia solare, ed è la prima di sei cabine che saranno sistemate in altri punti della città. L’iniziativa è di due ragazzi britannici laureati in geografia alla London School of Economics – Kirsty Kenney and Harold Craston – che hanno ideato il progetto e ricavato le stazioni lavorando su alcune vecchie cabine telefoniche londinesi, ormai largamente in disuso. All’interno delle cabine ci sono più tipi di connettori adatti ai diversi modelli di dispositivi elettronici. Secondo gli ideatori del progetto, le cabine saranno in grado di ricaricare completamente fino a 100 smartphone o tablet al giorno, e forniranno energia sufficiente a raggiungere il 20 per cento della carica completa in dieci minuti. L’energia sarà ricavata dal pannello solare disposto sopra la cabina, e gli altri costi di ricarica saranno sostenuti dagli sponsor – tra cui Tinder e Uber – i cui messaggi promozionali compariranno su un monitor all’interno della cabina. Essendo Londra una città non propriamente nota per le giornate di sole, gli ideatori del progetto assicurano che le batterie delle cabine sono in grado di accumulare energia e averla disponibile anche di notte e nelle giornate di pioggia.
Le cabine telefoniche a Londra, ma verdi. Anche nel senso di “green”: sono stazioni a energia solare in cui si potrà ricaricare gratuitamente il cellulare, ricavate dalle classiche cabine rosse.
La legge di bilancio è ancora in discussione al Senato, ma nelle settimane in cui è passata dal governo alle camere diverse cose sono cambiate. Le nuove tasse di cui si è parlato molto sui giornali, come quelle sulle auto aziendali e sulla plastica, sono state quasi tutte ridotte o la loro entrata in vigore è stata rinviata. Sono stati confermati, invece, a partire dal luglio dell’anno prossimo, i tagli di imposte per i lavoratori. La legge di bilancio attualmente si trova in discussione al Senato, dove la sua approvazione definitiva è attesa per lunedì, tramite il voto di fiducia su un maxi emendamento che dovrebbe contenere le principali modifiche introdotte in queste settimane. Dopo il passaggio in Senato, la manovra andrà alla Camera per la seconda lettura. Tradizionalmente entrambe le camere modificano la manovra, e per questo è in genere necessario un secondo passaggio al Senato senza modifiche per approvarla definitivamente.
A che punto siamo con la legge di bilancio. È in discussione al Senato e potrebbe essere approvata definitivamente prima di Natale, mentre ogni giorno sui giornali ci sono novità.
Tra i dieci migliori vini rosé del 2018 scelti dall’importante rivista enologica americana Wine Spectator, ce n’era solo uno italiano: il Calafuria, un vino del Salento prodotto da Tormaresca, azienda vinicola pugliese della famiglia Antinori. Ottenuto dalle uve Negroamaro coltivate nella tenuta Masseria Maìme di San Pietro Vernotico, tra Brindisi e Lecce, il Calafuria è di un rosa fior di pesco, ha un profumo di frutta bianca, con qualche nota floreale di rosa e glicine, e deve essere servito fresco, a una temperatura di 10°C. Insomma è un vino che fa pensare all’estate anche quando non è estate, come cercano di fare le fotografie scattate da Piero Percoco per un’edizione speciale di bottiglie del Calafuria. (Piero Percoco/Tormaresca)
Come si fotografa una bottiglia di vino. Mettendola in una cornice che dia l'idea di che tipo di vino sia, come ha fatto Piero Percoco mostrando il rosé Calafuria tra i tipi da spiaggia della Puglia.
Se nelle ultime ore avete aperto Twitter, molto probabilmente avete visto l’hashtag #charliecharliechallenge, attraverso cui si è diffuso il “Charlie Charlie Challenge”, poi arrivato anche su Facebook, Youtube, Vine e tutti i social network che permettano di caricare un video lungo pochi secondi. Nei video si vedono un foglio e due matite (una messa perpendicolare e in equilibrio sopra all’altra). Le due matite, incrociandosi, dividono il foglio in quattro quadranti: in due si scrive la parola “Sì”, nei due quadranti opposti si scrive invece “No”. L’idea è infatti che una volta posizionate le matite e detta ad alta voce una particolare “formula”, la matita in equilibrio si muova da sola andando verso il sì o verso il no.
Cos’è il Charlie Charlie Challenge e come funziona. È la "cosa virale" di oggi sui social network: per farla bastano due matite, un foglio e un fantasma.
Da ieri abbiamo qualche informazione in più su come dovrebbe essere distribuito il “reddito di inclusione sociale” (REI), un aiuto di alcune centinaia di euro al mese destinato ai nuclei familiari residenti in Italia che si trovano sotto la soglia di povertà. Il REI era già previsto nella legge delega contro la povertà, che il governo di Paolo Gentiloni dovrà introdurre con una serie di decreti attuativi entro maggio: ieri però il governo e Alleanza contro la povertà, una rete di associazioni e sindacati, hanno firmato un memorandum su alcuni paletti che dovrà rispettare il REI, in cui è spiegato a grandi linee chi ne avrà diritto, a quanto ammonterà nel 2017 e come ci si assicurerà che sia ricevuto dalle persone con i requisiti per ottenerlo. La più grande differenza tra il REI e il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), l’attuale sussidio economico previsto per i residenti in Italia in condizione di indigenza e introdotto a livello nazionale lo scorso settembre, sarà che il criterio economico di assegnazione del REI non sarà solo l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), ma anche l’indice della situazione reddituale (ISR), ovvero l’ISEE senza tenere conto delle proprietà immobiliari e mobiliari: questa modifica insieme l’innalzamento del massimo ISEE per l’accesso potranno permettere di riceverlo anche a famiglie prive di reddito che però possiedono una proprietà immobiliare o dei risparmi (che fanno aumentare l’indice ISEE). Anche l’importo massimo sarà maggiore, dato che il SIA è pari a 80 euro mensili per ogni componente del nucleo familiare con un massimo di 400 euro, mentre il REI, di cui ancora non si conoscono comunque i criteri di calcolo, almeno nel 2017 potrà arrivare fino a 485 euro al mese.
Cosa sappiamo sul reddito di inclusione sociale. Il governo Gentiloni ha preso alcuni impegni sui criteri per assegnare il nuovo sussidio economico: la novità più importante è che non conterà solo l'ISEE.
La squadra di football dei Seattle Seahawks ha come mascotte un falco, che li accompagna a ogni partita (un po’ come l’aquila della Lazio in Italia) e ha sicuramente un aspetto molto competitivo. Molto più rassicurante sono la gorilla del Nebraska che trasporta il nipote sulla schiena – evidentemente il concetto di “nonna” esiste anche tra primati – e molti altri animali di questa raccolta, che suggeriscono pace e calma: il cucciolo del tapiro che vuole compagnia mentre la madre dorme, il rinoceronte solitario, i cammelli stranamente simmetrici. Persino Rex, il coccodrillo dello zoo di Sydney che pesa appena 700 chili. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Animali pigri. Falchi, lontre dalle piccole unghie, pellicani e un enorme coccodrillo, tutti molto tranquilli, nelle più belle foto di bestie della settimana.
A partire da martedì 10 marzo gli spostamenti delle persone in tutta Italia subiranno severe restrizioni per provare a contenere il coronavirus (SARS-CoV-2): lo ha annunciato lunedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte estendendo a tutto il paese le misure che erano già in vigore da domenica in ampie aree del Nord Italia. Le regole che da martedì varranno per tutta Italia sono tante, e avranno grandi conseguenze sulla vita di ogni giorno di milioni di persone: le scuole e le università saranno chiuse fino al 3 aprile, la Serie A di calcio e gli altri campionati saranno sospesi e bar e ristoranti saranno chiusi dopo le 18. Ma le restrizioni sugli spostamenti sono tra quelle che hanno generato più confusione e domande nel Nord Italia, e creeranno probabilmente le stesse perplessità nel resto del paese. È importante capire che la situazione italiana è senza precedenti, una delle crisi più gravi nella storia del paese, ed è quindi senza precedenti anche un decreto che limita in questo modo gli spostamenti, così come le sue modalità di applicazione. È inevitabile che avrà scappatoie e zone grigie: rispettarlo e farlo rispettare sarà complicato e richiederà la collaborazione di tutti.
Come funzionano le restrizioni sugli spostamenti in tutta Italia per il coronavirus. Cosa si può ancora fare, cosa no, come lo si deve fare e soprattutto cosa vuol dire tutto questo: che dobbiamo stare a casa.
Venerdì 20 gennaio Donald Trump diventerà il 45esimo presidente degli Stati Uniti: giurerà davanti al Campidoglio, sede del Congresso americano, durante una cerimonia di insediamento che si terrà a Washington D.C. Seguiranno parate, feste, discorsi e un concerto: tutte cose che rendono l’evento molto costoso, ma soprattutto molto scenografico, atteso e fotografato. Secondo la Library of Congress – la biblioteca del Congresso americano a Washington – la prima cerimonia di insediamento presidenziale a essere fotografata è stata quella di James Buchanan, il 4 marzo 1857, 160 anni fa. Da allora la storia della politica statunitense passa anche per le immagini di quegli eventi, solenni, gioiosi, affollatissimi e a volte divertenti, e queste sono alcune delle fotografie più belle che li raccontano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Fotografie di presidenti che diventano presidenti. Immagini di balli, giuramenti, e parate degli ultimi 160 anni di insediamenti presidenziali americani, in vista di quello di Donald Trump.
I posti letto occupati nelle terapie intensive e le persone che muoiono per Covid-19 sono i due dati considerati più affidabili per valutare a che punto è l’epidemia da coronavirus, nonostante il numero più citato in assoluto sia quello dei nuovi contagi. Negli ultimi giorni, con l’aggravarsi della situazione in molti ospedali, è cresciuta l’attenzione nei confronti dei ricoveri quotidiani in “rianimazione”, parola che in Italia viene utilizzata come sinonimo di terapia intensiva: questo aggiornamento è uno dei segnali più precisi e stabili per capire cosa sta succedendo. Soprattutto, è importante perché consente di valutare nel tempo l’efficacia delle misure restrittive decise dal governo e dalle regioni. Ormai è chiaro, infatti, che l’aumento giornaliero di nuovi contagi da coronavirus è condizionato da dati “sporchi”, così come vengono definiti dagli esperti. Lo “sporco” è dovuto alla variazione giornaliera del numero di tamponi eseguiti, ai diversi criteri di accesso ai test stabiliti dalle regioni o dalle singole ASL, ai ritardi di comunicazione degli esiti, al sistema di contact tracing che nell’ultimo mese è saltato in diverse regioni: in generale, quindi, è meglio osservare il numero settimanale dei contagi, che indica una tendenza nel tempo.
Come leggere i dati sulle terapie intensive. Sono i dati più stabili e affidabili per valutare l'impatto della pandemia da coronavirus su un territorio, ma vanno interpretati con qualche attenzione in più rispetto a come si fa di solito.
C’è una sospetta epidemia di polmonite nella Bassa bresciana orientale, fra i comuni di Montichiari e Calvisano. Negli ultimi giorni, secondo il Giornale di Brescia, si sono registrati più di 150 casi. L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia ha confermato che sta lavorando al caso, e ha specificato che «sono in corso approfondimenti sulla rete di distribuzione dell’acqua potabile, con corrispondenti campionamenti». L’ATS ha anche invitato gli abitanti dei comuni interessati – Carpenedolo, Montichiari, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Ghedi, Isorella, Visano e Montirone – a seguire una serie di precauzioni per stare a contatto il meno possibile con l’acqua del rubinetto, in attesa di capire se davvero c’entri qualcosa.
C’è una sospetta epidemia di polmonite in provincia di Brescia. Negli ultimi giorni si sono registrati più di 150 casi, le autorità sanitarie consigliano di usare con cautela l'acqua del rubinetto.
Nel decreto legge sulle intercettazioni c’era una norma che fa decadere l’obbligo di arresto per chi compie violenze sessuali “di lieve entità” sui minori. L’informazione si è diffusa rapidamente in Rete scatenando la reazione di alcuni blogger e di diverse migliaia di utenti su Facebook, e ha raggiunto alcuni giornali, nella forma “la maggioranza vuole salvare i pedofili”. Le proteste, perdendo ogni capacità di analisi logica e politica, attribuiscono all’emendamento l’intenzione di proteggere i rei di pedofilia: difficile pensare, anche con tutta la diffidenza del mondo nei confronti dell’attuale maggioranza, che nella sua agenda di eventuali complicità ci sia anche questa. Ma la responsabilità è anche di chi ha formulato la norma, l’emendamento 1.707, causando una lunga serie di incomprensioni e mobilitazioni, come racconta Massimo Mantellini sul suo blog: A questo punto sarebbe il caso di domandarsi quale possa essere la ragione di un provvedimento del genere, invece la maggioranza delle persone in rete sembra più interessata alla propagazione della nefasta notizia piuttosto che alla sua analisi. I risultati sono immediati: un gruppo su Facebook con oltre 20000 iscritti, una serie di blog che bersagliano i firmatari dell’emendamento con tanto di foto e note biografiche (fra questi anche nomi noti come Gasparri, Berselli ed un pugno di leghisti dall’espressione non esattamente incoraggiante): un flusso enorme e ripetitivo di indignazione generalizzata che riguarda anche il sito ufficiale del Popolo Viola. Un sacco di gente con l’indignazione web automatica.
La “norma salvapedofili” era incompetenza. L'emendamento sulle violenze sessuali "di lieve entità" scatena dietrologie online, ma la norma è solo male espressa (ed è stata ritirata).
Le ceneri di Stephen Hawking saranno conservate nell’abbazia di Westminster, a Londra, dove furono sepolti anche gli scienziati Charles Darwin e Isaac Newton. Hawking, uno degli scienziati più famosi al mondo e tra i fisici teorici più importanti della seconda metà del XX secolo, è morto il 14 marzo a 76 anni. John Hall, il decano dell’abbazia di Westminster, ha detto che è il posto “totalmente appropriato” per conservare le ceneri di Hawking. Il funerale privato di Hawking sarà il 31 marzo; le ceneri saranno spostate nell’abbazia di Westminster più avanti nel 2018.
Le ceneri di Stephen Hawking saranno conservate nell’abbazia di Westminster.
«Ci trovavamo da qualche parte nei dintorni di Barstow, sul limite del deserto, quando la droga iniziò a farsi sentire. Ricordo di aver detto qualcosa come “mi sento un po’ fulminato, guida tu”. E improvvisamente ci fu un terrificante ruggito e il cielo si riempì di enormi pipistrelli che svolazzavano e squittivano e si tuffavano tutto attorno all’auto, che andava a 160 all’ora con la capote abbassata verso Los Angeles. E una voce strillava «Dio Cristo! Cosa sono queste maledette bestie?» Si apre così Fear and Loathing in Las Vegas, il lungo e lisergico articolo dello scrittore americano Hunter S. Thompson pubblicato nel 1971 sulla rivista Rolling Stone, da cui venne tratto il famoso film Paura e delirio a Las Vegas diretto nel 1998 da Terry Gilliam, con Johnny Depp e Benicio del Toro. È il resoconto spassoso delle avventure di due tizi perennemente strafatti nella capitale dei vizi, delle tentazioni e della decadenza americana.
La vera paura e il vero disgusto a Las Vegas. Cinquant'anni fa un eccentrico giornalista fece il viaggio alla base di uno dei racconti più innovativi e sopra le righe del Novecento americano.
House of Cards, la serie tv di Netflix sulla storia di uno spregiudicato politico statunitense interpretato da Kevin Spacey, finirà nel 2018 al termine della prossima stagione, la sesta. La notizia è stata data ieri da Netflix e Media Rights Capital, la società che produce la serie. I rappresentanti delle due società hanno detto che la decisione era stata presa mesi fa e che non ha niente a che vedere con l’accusa a Kevin Spacey di aver molestato un 14enne nel 1986.
“House of Cards” finirà al termine della prossima stagione.
Entri in una stanza al buio, premi il dito sull’interruttore, la corrente elettrica arriva alla lampadina, passa nel filamento, lo rende incandescente e in un attimo tutto è illuminato. Il semplice gesto di accendere una lampadina si ripete ogni secondo per migliaia di volte in tutto il mondo, ma è un’operazione cui siamo talmente abituati da non rendercene più conto. Così come non ci accorgiamo che buona parte dei soldi che spendiamo per illuminare casa finiscono sprecati, perché come dice la parola una lampadina a “incandescenza” produce sostanzialmente calore e solo per un decimo luce. L’unica alternativa è passare a sistemi di illuminazione diversi: le lampade fluorescenti, quelle che chiamiamo impropriamente al neon, sono ormai molto diffuse, ma secondo l’Economist la lampadina del nostro futuro prossimo sarà sicuramente fatta con i LED. LED è l’abbreviazione di Light Emitting Diode, ovvero diodo ad emissione luminosa. Sono più efficienti delle lampadine a incandescenza e durano molto più a lungo. I primi LED furono realizzati all’inizio degli anni Sessanta, producevano solamente luce rossa e venivano utilizzati come indicatori nei circuiti elettronici. Negli anni seguenti le tecnologie si affinarono e furono creati LED in grado di produrre luce verde e blu, oltre a quella rossa. La combinazione di LED con questi tre colori rese possibile la produzione di qualsiasi altro colore e negli ultimi anni sono state prodotte anche alcune versioni di LED in grado di emettere luce bianca, rendendo ancora più probabile il loro impiego per l’illuminazione degli ambienti.
Ogni cosa è illuminata, coi LED. L'Economist spiega come il ricorso di massa ai LED cambierà il mercato delle lampadine (e le nostre vite).
Gli esperti di font sono combattivi. Esaltano alcuni caratteri e ne deridono altri. Si arrabbiano in modo che ai profani può sembrare del tutto irrazionale quando un sistema di segni viene cambiato, come è successo ad esempio quando Ikea è passata dal font Futura a Verdana per il proprio famoso catalogo e per tutti i testi dell’azienda. In più mostrano simboli tribali. Nel libro di Simon Garfield Just my type: a book about fonts, è riprodotta una maglietta decorata soltanto da e commerciali in carattere Caslon. Quella e commerciale, spiega Garfield, attira cenni di apprezzamento da parte di altri intenditori, identici agli sguardi compiaciuti dei fan della prima ora di un buon gruppo musicale prima che diventi famoso. Il libro di Garfield vuole far conoscere il mondo dei font a chi non pensava potesse essere un argomento interessante. Ne parla Janet Maslin sul New York Times:
Le cose da sapere sui font. Obama è presidente anche grazie al Gotham, Helvetica è ovunque e c'è un posto in cui "@" si chiama «involtino d'aringa».
Enjoy, il servizio di car sharing di Eni, ha introdotto un nuovo servizio che permette di noleggiare furgoni, nello stesso modo in cui oggi si noleggiano le auto. I furgoni saranno dei Fiat Doblò, e saranno a disposizione a Milano (20 mezzi), Roma (20 mezzi) e Torino (10 mezzi): la maggior parte saranno a benzina, mentre una parte sarà sia a benzina sia a metano. I furgoni si potranno prenotare dall’app, esattamente come le macchine, e potranno essere lasciati dove si vuole. I costi sono un po’ diversi: al momento del noleggio verranno addebitati direttamente 25 euro per le prime due ore, come tariffa fissa. Se si superano le due ore, verrà applicata una tariffa di 0,25 euro al minuto. I primi 50 chilometri sono inclusi, e se superati al costo del noleggio andranno aggiunti 0,25 euro per chilometro. Il noleggio del furgone per tutto il giorno costerà 80 euro. C’è anche la possibilità di prenotare il furgone con 90 minuti di anticipo, ma soltanto i primi 30 saranno gratuiti: dopo mantenere la prenotazione costerà 0,25 euro al minuto.
Ora si possono anche noleggiare i furgoni con Enjoy. Si chiama “Enjoy Cargo” ed è disponibile a Milano, Roma e Torino.
L’ISTAT ha diffuso nuovi dati sulla lettura e sulla produzione di libri in Italia, relativi al 2017: il più rilevante è che è aumentato il numero di libri pubblicati, del 9,3 per cento, e sono aumentate anche le singole copie stampate, del 14,5 per cento e del 13 per cento se si considerano solo i libri nuovi e non le riedizioni. Anche nel 2016 era cresciuto il numero di nuovi titoli (di meno però, 3,7 per cento), mentre quello delle copie stampate era in calo da vent’anni. Questa ripresa, in linea con i dati dell’Associazione Italiana Editori che avevano rilevato un aumento del fatturato, riguarda però esclusivamente le grandi case editrici, quelle che pubblicano almeno 50 nuovi libri all’anno; i piccoli e medi editori hanno ridotto la propria produzione. Dal 1997 il numero di nuovi titoli pubblicati annualmente è aumentato del 35 per cento mentre la tiratura si è ridotta di quasi la metà; la tiratura media per i libri stampati nel 2017 è stata di 2.296 copie (ISTAT)
In Italia si pubblicano e stampano più libri. E sono diminuiti invece i prezzi dei libri, dice l'ISTAT; le persone che leggono invece sono sempre le stesse, e sempre nelle stesse parti d'Italia.
Il prossimo 30 settembre sarà ripubblicato “Doppia dose”, un doppio disco degli Skiantos, gruppo rock bolognese nato alla fine degli anni Settanta, che continua ad avere un significativo seguito di estimatori tra gli amanti del genere rock cosiddetto “demenziale”. Roberto “Freak” Antoni, per 35 anni leader e cantante del gruppo, è morto il 12 febbraio scorso, per una malattia. Il doppio disco – che già nel 1999 conteneva diverse collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Samuele Bersani, Banda Osiris e altri – è stato ampliato con due nuove canzoni, mai pubblicate finora: Evacuazioni e Fuck that kunt. In occasione dell’uscita del disco, Michele Serra – che in passato ha collaborato con gli Skiantos – ha scritto su Repubblica un lungo articolo, cercando di comprendere a fondo il valore della loro musica, ad ascoltarla oggi, e rileggerne il significato più ampio all’interno della musica italiana e degli ambienti culturali della fine degli anni Ottanta.
Il rock “demenziale” degli Skiantos. Un articolo di Michele Serra celebra e racconta la consapevole presa di distanza dello storico gruppo bolognese dalla canzone impegnata e dal rock "politico".
Una importante ricerca condotta sul sito del cratere di Chicxulub, nel golfo del Messico, ha fornito un resoconto sorprendentemente dettagliato di quello che si pensa sia successo il giorno in cui un enorme meteorite impattò con la Terra contribuendo all’estinzione di tre quarti delle specie viventi dell’epoca, compresi i dinosauri, circa 66 milioni di anni fa. I risultati della ricerca, pubblicati lunedì sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, contengono una descrizione quasi minuto per minuto degli eventi che seguirono all’impatto, grazie allo studio dei sedimenti accumulati sul luogo del cratere e che erano rimasti conservati per milioni di anni al largo della penisola dello Yucatan. È una specie di diario del primo giorno del Cenozoico – come è stato intitolato lo studio – l’era geologica che seguì il Mesozoico e che è tuttora in corso. Il cratere di Chicxulub è largo oltre 150 chilometri e profondo circa 20, anche se oggi non ha la forma evidente di un cratere per via dei moltissimi sedimenti che si sono accumulati negli anni. Ma proprio quei sedimenti hanno conservato, a circa 500 metri sotto il fondale marino nel golfo del Messico, una specie di cronologia dei minuti successivi all’impatto dell’asteroide. Trivellando nel suolo da una piattaforma simile a quelle per l’estrazione del petrolio, a partire dal 2016 gli scienziati guidati dal geofisico Sean Gulick della University of Texas hanno raccolto un campione di crosta terrestre lungo circa 800 metri, che hanno analizzato con una serie di test rivelando il susseguirsi di eventi di uno dei giorni più traumatici della storia della vita sulla Terra. Il progetto è costato dieci milioni di dollari, ed è stato finanziato dall’International Ocean Discovery Program e dall’International Continental Scientific Drilling Program.
Il nuovo studio sul giorno in cui si estinsero i dinosauri. Dopo anni di lavoro un gruppo di scienziati è riuscito a estrarre un campione dal cratere di Chicxulub, ricavandone una cronologia quasi minuto per minuto.
I giorni del motore a scoppio sono contati, ha scritto l’Economist nel suo ultimo numero. «Il più grande motore della storia dell’uomo», cioè la macchina che ha prodotto la maggior quantità di energia per la nostra specie, nei prossimi anni sarà rimpiazzato dai motori elettrici, che oramai hanno caratteristiche competitive con i motori a scoppio. L’auto elettrica Chevy Bolt, per esempio, ha un’autonomia di 383 chilometri. La Model S di Tesla può arrivare fino a 1.000 chilometri prima di dover ricaricare le batterie. Secondo un rapporto della banca svizzera UBS il “costo totale di proprietà” di un’auto elettrica, cioè la somma del costo di acquisto, rifornimento e manutenzione, raggiungerà la parità con quello di un’auto con un motore a scoppio nel prossimo anno; anche se questo miglioramento, scrive l’Economist, arriverà a spese dei profitti dei produttori. Lo stesso rapporto prevede che entro il 2025 le auto elettriche saranno il 14 per cento del totale delle auto vendute, una crescita del 1400 per cento rispetto all’1 per cento attuale.
Siamo arrivati alla fine dei motori a scoppio? secondo l'Economist sì, ed è una buona notizia: ma sarà una strada accidentata e piena di buche.
Domenica pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha partecipato alla festa per i 50 anni dell’associazione Curva Sud, il principale gruppo di tifosi organizzati del Milan, di cui Salvini è un noto tifoso. Ad alcuni giornalisti che gli chiedevano conto dell’opportunità di incontrare un gruppo che in passato ha compiuto diverse violenze, Salvini ha detto che alla festa c’erano «tante persone perbene, pacifiche, tranquille», e che in fondo «io sono un indagato in mezzo agli indagati». Fra le persone che Salvini ha incontrato alla festa c’era anche Luca Lucci, considerato il capo dell’associazione. Lucci è molto di più che un semplice indagato: nel 2009 fu condannato a quattro anni di carcere per aver fatto perdere un occhio a un tifoso interista durante una rissa. Tre mesi fa ha patteggiato un anno e mezzo di carcere per spaccio di droga: secondo le ricostruzioni degli investigatori, era al centro di un giro di spaccio organizzato messo in piedi dalla criminalità organizzata calabrese e albanese. Le agenzie fotografiche lo hanno ripreso mentre chiacchiera con Salvini «tra ampi sorrisi e calorose strette di mano», come scrive il Corriere della Sera.
La foto di Salvini con il capo ultras del Milan, condannato per spaccio di droga. È stata scattata ieri a una festa di tifosi del Milan, Salvini ha detto di sè che era «un indagato in mezzo agli indagati».
Sul sito di Studio, Pietro Minto racconta la storia delle risate finte e di Charles Douglass, l’uomo che per primo nel 1953 inventò la macchina per crearle. Erano gli anni in cui la diffusione della televisione aveva cominciato a creare qualche imbarazzo agli autori di programmi comici: far ridere il pubblico era sempre stata una preoccupazione per qualunque attore comico, ma far ridere un pubblico che non si trovava nella platea davanti all’attore ma in milioni di case sparse per il paese era una sfida completamente nuova. La soluzione fu trovata da Charles Douglass e si chiamava Laff Box. Charles Rolland Douglass faceva ridere tutti. Sul serio. Non che fosse una persona particolarmente spassosa – se ne sa poco e quel poco non è esilarante – ma è a lui che dobbiamo molte delle risate che abbiamo fatto o sentito fare. Douglass, infatti, è l’inventore della Laff Box, lo strumento con cui per decenni i network televisivi hanno aggiunto risate e applausi registrati ai loro show. La tecnologia aveva l’obiettivo di risolvere un problema vecchio come il concetto di spettacolo: il rapporto tra palco e platea. Già ai tempi di Shakespeare le mancate risa e applausi del pubblico venivano sofferti da autori e produttori. Alcuni teatri londinesi utilizzavano degli “scaldapubblico” per guidare il pubblico tra i momenti divertenti come delle strane prefiche al contrario.
Storia delle risate finte. Pietro Minto su Studio racconta Charles Douglass e la sua Laff Box, la macchina che per decenni ha creato le risate finte degli show televisivi.
Nelle ultime settimane è cominciata la discussione sul futuro della sindaca di Roma, Virginia Raggi, anche se manca più di un anno alla scadenza del suo mandato. Sui giornali ne hanno parlato decine di articoli, e in diverse occasioni le è stato domandato direttamente se abbia intenzione di candidarsi di nuovo oppure no: Raggi finora ha glissato, soprattutto perché le regole interne del Movimento 5 Stelle – il partito con cui fu eletta nel 2016 – non le permetterebbero di ricandidarsi. Intanto, però, Raggi ha cominciato a comparire più di frequente in televisione e nei talk show, e due sue iniziative sono state interpretate come le prime mosse per preparare il terreno a una ricandidatura: la visita al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento, e l’incontro con Alessandro Di Battista, uno dei leader più importanti del partito. Di recente sono intervenuti sulla questione sia il provvisorio capo politico del Movimento, Vito Crimi, sia altri esponenti di partito. Crimi a metà maggio ha detto al Fatto Quotidiano che il cosiddetto «vincolo dei due mandati» andrebbe ridiscusso, dichiarazione che è stata interpretata come un’apertura verso la ricandidatura di Raggi (e anche verso quella di Chiara Appendino, sindaca di Torino). La consigliera del M5S alla Regione Lazio Roberta Lombardi, da tempo considerata una delle principali avversarie di Raggi, invece si è sempre detta contraria a eventuali deroghe e mercoledì ha commentato l’apertura di Crimi dicendo che non si dovrebbero fare «interpretazioni regolamentari ad personam».
Virginia Raggi si ricandiderà a Roma? le regole del M5S sulla carta glielo impediscono, lei per il momento glissa ma intanto si fa vedere più di prima in televisione: in mezzo c'è una decisione importante che riguarda il PD.
Il 4 novembre di 35 anni fa ebbe inizio la cosiddetta “crisi degli ostaggi”, uno degli eventi che più ha condizionato i rapporti tra Stati Uniti e Iran. Pochi mesi dopo la Rivoluzione islamica guidata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini, diverse centinaia di studenti attaccarono l’ambasciata statunitense e presero in ostaggio 53 dei suoi dipendenti. È l’altra parte della storia raccontata nel film Argo, per capirci: la storia degli americani che non riuscirono a scappare dall’ambasciata prima del sequestro. La liberazione degli ostaggi avvenne solo 444 giorni dopo, al termine di lunghi negoziati, e la crisi contribuì ad affondare la presidenza di Carter e le sue speranze di rielezione. Gli ostaggi furono liberati il 20 gennaio 1981: in quelle ore Ronald Reagan stava giurando come nuovo presidente. Quegli anni Il contesto in cui ebbe inizio questa storia era il pesante antiamericanismo presente in Iran durante la Rivoluzione islamica, iniziata con la fuga dal paese dello scià Mohammad Reza Pahlavi nel gennaio del 1979. Il governo autoritario dello scià era iniziato grazie a un colpo di stato organizzato dalla CIA nel 1953, che rovesciò il governo eletto del primo ministro Mohammad Mosaddegh. Le manifestazioni antiamericane iniziarono quando allo scià venne permesso l’ingresso negli Stati Uniti per essere curato da un grave linfoma, nell’ottobre del 1979: decisione presa da Jimmy Carter dopo molte incertezze e, secondo la sua ricostruzione, per ragioni principalmente «umanitarie» e non politiche. Nessuno fino a quel momento sembrava accorgersi di quel che stava per accadere: in una nota dell’agosto del 1978 la CIA aveva definito l’Iran «non in una situazione rivoluzionaria o pre-rivoluzionaria».
La “crisi degli ostaggi”, 35 anni fa. La storia raccontata nel film "Argo" iniziò il 4 novembre del 1979: ma il film non racconta cosa accadde alla gran parte degli ostaggi, che furono liberati 444 giorni dopo.
Nel 1959, l’anno che uscì il disco di Miles Davis Kind of Blue, il jazz era in un momento strano della sua storia. Per oltre un decennio era stato l’indiscutibile avanguardia della musica statunitense e una delle più efficaci manifestazioni della vivacità e della raffinatezza della cultura popolare americana. Ed era stato, fino a quel momento, una musica quasi unicamente afroamericana nei suoi interpreti, nella sua estetica, nei suoi linguaggi. Qualcosa però stava cambiando. Charlie Parker, il più grande sassofonista che fosse mai esistito, era morto da ormai quattro anni. E con lui era andata scemando l’energia e la vitalità del bebop, il sottogenere del jazz che senza esagerare aveva rivoluzionato l’idea stessa di cosa fosse la musica occidentale, tra le altre cose per aver messo al centro la sua esecuzione dal vivo. Il rock ‘n roll stava muovendo i suoi primi passi, a sua volta grazie ad alcuni visionari musicisti neri, mentre altri musicisti bianchi stavano dimostrando di sapere a loro volta fare del gran jazz, da Dave Brubeck a Chet Baker. I vecchi paradigmi su cui si era basato il jazz nei quindici anni precedenti stavano cominciando a stare stretti ai musicisti, che stavano pian piano trovando il modo di sfogare questa loro insofferenza rompendo sempre più regole e ritrovando la propulsione creativa tipica del primo bebop in forme musicali sempre più libere e intellettuali. Davis nel 1959 aveva 33 anni ed era già una celebrità, prima come trombettista bebop e poi come leader di band di talento spropositato, capaci di ridefinire l’estetica di un genere come era successo anni prima con Birth of the Cool, un disco che aveva portato all’estremo compimento tutti gli aspetti del bebop, segnandone sostanzialmente la fine.
Perché “Kind of Blue” è così importante. 60 anni fa Miles Davis pubblicò il disco più venduto della storia del jazz, che non sarebbe mai più stato la stessa cosa.
Il prezzo della benzina in Italia ha raggiunto nuovi massimi negli ultimi giorni, con una media nazionale calcolata sopra 1,80 euro al litro per la verde e sopra 1,75 per il diesel. I rialzi sono conseguenza di un aumento del prezzo del petrolio a livello mondiale nelle ultime settimane, dopo circa otto mesi in cui era rimasto più o meno stabile. L’aumento ha molte cause: tra queste, le sanzioni occidentali all’Iran, con l’annuncio di un’interruzione delle importazioni del petrolio iraniano nei prossimi mesi e le conseguenti minacce di chiusura dello stretto di Hormuz; i problemi del giovane stato del Sud Sudan, la cui produzione di petrolio si è interrotta quasi completamente; la fine delle esportazioni del petrolio siriano a causa delle sanzioni; e lo sciopero dei lavoratori del settore petrolifero in Yemen per i bassi stipendi. Tutto questo mentre la domanda di energia delle economie emergenti, e soprattutto di Cina e India, aumenta vertiginosamente e costantemente. L’aumento del prezzo della benzina è diventato un problema politico anche per il governo degli Stati Uniti, paese in cui le tasse sulla benzina sono ben più basse rispetto alle nostre. Manifestazioni e proteste si sono diffuse in tutto il mondo, da quando sono cominciati i rialzi. A gennaio, la fine dei sussidi economici del governo sul prezzo del carburante in Nigeria portò a un aumento improvviso dei prezzi e a tre giorni di sciopero generale che bloccarono il paese. In questi giorni si annunciano nuovi interventi del governo sui prezzi dei carburanti in molti paesi del mondo e di conseguenza nuovi scioperi e proteste, dal Libano alle Filippine.
Le proteste sul prezzo della benzina. Dallo Sri Lanka al Regno Unito, in molti paesi del mondo ci sono manifestazioni contro gli aumenti delle ultime settimane.
Il caso editoriale del 2015 è un libriccino con la copertina color carta da zucchero di appena 88 pagine che parla di fisica, costa 10 euro, ha avuto una prima tiratura di appena tremila copie, ma ne ha vendute 300mila in Italia e già 100 mila nel Regno Unito, sarà tradotto in 41 Paesi, in Italia è arrivato alla diciannovesima ristampa ed è secondo assoluto nelle vendite su Amazon Italia nel 2015. Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, pubblicato da Adelphi, fa parte del misterioso e disabitato insieme dei bestseller inaspettati, cioè di quei successi nati per caso, quasi per gioco, su cui nessuno avrebbe scommesso nulla, che scoppiano senza ragioni chiare o plausibili grazie a un inarrestabile passaparola poi rilanciato da televisioni e giornali, e che sono in grado, da soli, di mettere a posto per anni i conti di una casa editrice. Uno di quei titoli che dimostrano la teoria secondo cui fare l’editore e scrivere libri sono attività prossime al gioco d’azzardo. Carlo Rovelli, che insegna all’università Luminy di Marsiglia, in Francia, è ancora sorpreso. All’inizio la sua idea era molto semplice: voleva scrivere un articolo per spiegare la fisica quantistica. Esitava perché senza sapere prima qualcosa della relatività generale di Albert Einstein, nessuno ci avrebbe capito nulla. La sua compagna gli suggerì allora di scrivere un altro articolo sulla relatività generale e un terzo – per fare cifra tonda – e di proporre le tre lezioni al domenicale del Sole 24 Ore. Qualche tempo dopo la pubblicazione sul giornale, Rovelli ricevette una telefonata dal professor Giuseppe Trautteur, un fisico e informatico italiano nato a Napoli nel 1936 che dagli anni Sessanta è consulente di Adelphi per la scienza. Trautteur gli propose di raccogliere le lezioni in un libro. «All’inizio rifiutai», dice oggi Rovelli, «perché mi sembrava un’operazione appiccicaticcia. Mi sono lasciato convincere per il fascino di Adelphi. Molta della mia formazione da ragazzo è passata da quei librini colori pastello che mostravano l’esistenza di un mondo più vasto di quello delle culture cattolica e marxista allora dominanti».
Il caso editoriale dell’anno. È "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli, il libro di scienza che vende più di "Cinquanta sfumature di grigio".
Per un pezzo di Italia la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 è una storia vecchia, risaputa (da molti anche ridimenticata), spesso strumentalizzata e rituale. Per un pezzo di Italia più giovane è una frase fatta – “lastragedipiazzafontana” – da cui è rimosso ogni significato, ogni informazione. La puntata della Notte della Repubblica – il programma di Sergio Zavoli del 1989 – dedicata a quella storia è un ottimo modo per impararla, reimpararla, capire cosa successe e perché fu importante per moltissimo tempo.
La storia di Piazza Fontana. Cosa successe il 12 dicembre del 1969, raccontato nel documentario di Sergio Zavoli per "La notte della Repubblica".
In Salento, l’area meridionale della Puglia, un batterio patogeno – si chiama Xylella Fastidiosa – sta infettando le piante di ulivo. I batteri patogeni sono microgranismi che causano malattie nell’organismo che li ospita. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) il batterio Xylella è stato individuato per la prima volta in Puglia nell’ottobre del 2013 e si tratta del primo caso nel territorio dell’Unione Europea. La situazione è peggiorata nel corso del 2014 e a gennaio l’EFSA ha pubblicato un nuovo rapporto scientifico in cui definisce l’epidemia un «grosso problema». In realtà gli ulivi del salento sono attaccati anche da altri agenti parassitari, che insieme alla Xylella provocano danni al legno della pianta e ne occludono i vasi linfatici: ma la Xylella è indubbiamente il più importante e pericoloso perché si diffonde molto velocemente. Per ora l’infezione del batterio è circoscritta in Puglia, principalmente nella provincia di Lecce: secondo la Commissione Europea di 11 milioni di ulivi circa il 10 per cento è stato infettato dal batterio. In tutta la Puglia ci sono circa 50 milioni di ulivi, tra cui molti esemplari secolari.
La Xylella e gli ulivi in Salento. Un batterio patogeno sta infettando milioni di piante di ulivo, provocando grossi danni: cosa si può fare (poco) e cosa c'entra Monsanto (niente).
Virginia Raggi è stata scelta come candidata sindaco per il comune di Roma dagli iscritti al Movimento 5 Stelle, nelle votazioni online che si sono tenute martedì 23 febbraio. Potevano decidere uno tra i cinque più votati al primo turno delle “comunarie”, le primarie del M5S, tra i quali c’era appunto Virginia Raggi. Lo scorso 18 febbraio si erano presentati circa 200 candidati e ne erano stati selezionati 48. I dieci più votati hanno ottenuto accesso al secondo turno: cinque di loro avevano rinunciato, in corsa ne erano rimasti cinque e Virginia Raggi ha vinto. Alla votazione hanno partecipato 3.862 iscritti su circa 9.500 (poco più di un terzo) e Raggi ha ottenuto il 45,5 per cento dei voti, pari a 1.764 voti (il secondo classificato Marcello De Vito ne ha presi 1.347). Raggi era da tempo descritta dalla stampa come la più popolare esponente locale del M5S in città. Virginia Raggi ha 37 anni, è nata e cresciuta a Roma, nel quartiere San Giovanni, e poi a 26 anni si è trasferita nel quartiere Ottavia, nella periferia nord. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Roma Tre ed è specializzata in diritto d’autore, proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Nel 2007 è stata nominata Cultore della Materia presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Raggi racconta di aver fatto volontariato in alcuni canili della città e di aver creato alcuni Gruppi di Acquisto Solidale.
Chi è Virginia Raggi. È la candidata a sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle ed è stata finora consigliera comunale.
Da lunedì 15 marzo entrerà in vigore un nuovo decreto legge e sempre da quel giorno diverse regioni italiane cambieranno colore in base a tre ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Per prima cosa, non ci saranno regioni gialle, perché –come spiega il ministero della Salute – dal 15 marzo al 6 aprile «alle regioni in zona gialla si applicano le stesse misure della zona arancione». Inoltre, le ordinanze prevedono che alcune regioni che fin qui erano state in zona arancione da lunedì passeranno in zona rossa. Secondo quanto comunicato dal sito del ministero della Salute, da lunedì passeranno in area rossa Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. E continueranno a essere in area rossa Campania e Molise. Sempre secondo il sito del ministero, «tutte le altre regioni saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato il 12 marzo». Compresa la Basilicata, in relazione alla quale c’erano stati alcuni dubbi dovuti alla verifica di alcuni dati.
I nuovi colori delle regioni, da lunedì. Molte passeranno in zona rossa e, di fatto, nessuna sarà in zona gialla.
Il 3 dicembre scorso l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una legge regionale sul sostegno all’editoria che regola la distribuzione potenziale di 15 milioni di euro, che l’Unione Europea dovrebbe stanziare per il periodo 2014/2020. A beneficiarne sono i giornali cartacei, le emittenti televisive e radiofoniche, le agenzie di stampa e i giornali online che fatturano almeno il 60 per cento in Sicilia. Il punto che più ha fatto discutere è un requisito richiesto alle imprese editoriali per poter accedere a questi fondi: secondo la legge, devono poter identificare gli autori dei commenti, compatibilmente con le leggi comunitarie sulla privacy. Questo significa che, d’ora in poi, i giornali online siciliani che vogliono ricevere questo tipo di finanziamento pubblico dovranno richiedere la registrazione di nome e cognome effettivi di chi commenta i loro articoli. Se l’utente intende invece registrarsi con uno pseudonimo, la testata dovrà provvedere ad acquisire una copia di un documento d’identità o a impiegare «altri strumenti tecnicamente idonei all’accertamento dell’identità».
La regione Sicilia contro i commenti anonimi. Una nuova legge chiede che i siti registrino nome e cognome dei commentatori, per accedere ai finanziamenti pubblici.
Ieri sera alle 20.30, prima di “Ballarò”, è andata in onda la nuova puntata del “Candidato”, la serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Questa volta parla si parla di manifestazioni – ehm – immaginarie, di come lavorano i giornalisti e di volontari che mettono a posto le città. E si vede il blog di Luca Sofri, peraltro direttore del Post.
La nuova puntata del Candidato: “La manifestazione”. Si parla di visibilità, giornalismo e manifestazioni che non esistono (con un cammeo del blog del peraltro direttore del Post).
I nuovi iPhone 11 saranno presentati da Apple nel corso di un evento speciale organizzato per il prossimo martedì (10 settembre) presso l’Apple Park, il grande campus che l’azienda ha costruito di recente a Cupertino, in California (Stati Uniti). Come avviene sempre prima degli eventi Apple, nelle ultime settimane sono circolate molte anticipazioni su cosa sarà presentato dal CEO Tim Cook e dagli altri dirigenti della società. iPhone Secondo i principali siti di tecnologia statunitensi, Apple quest’anno presenterà tre diversi modelli di iPhone e i loro nomi dovrebbero essere: iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max e iPhone 11, destinati a rimpiazzare rispettivamente gli attuali iPhone XS, XS Max e XR. Non dovrebbero esserci grandi novità dal punto di vista del design e dell’estetica: molto cambierà all’interno, con processori più potenti e veloci e una fotocamera di nuova generazione. Mancheranno invece novità più significative come l’aggiunta della compatibilità per le reti cellulari 5G e un lettore di impronte digitali, per sbloccare il telefono, che forse sarà compreso nei modelli del prossimo anno e nascosto al di sotto dello schermo.
Che cosa presenta Apple martedì. Secondo le anticipazioni circolate finora, ci saranno tre nuovi iPhone con nomi piuttosto Pro Max, quadratoni e altre cose Plus.
I draghi di Komodo (o varani) sono le più grandi lucertole del mondo e si trovano nel Parco nazionale di Komodo, creato 37 anni fa in Indonesia proprio per proteggerli. Il Parco nazionale di Komodo prende il suo nome dall’isola di Komodo, la principale di quelle occupate dal parco insieme alle isole di Rinca e Padar e ad altre isole minori nell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda. Dal 1991 il Parco nazionale di Komodo fa parte dei siti considerati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. I draghi di Komodo sono cento volte più grandi delle lucertole più piccole che esistono: possono raggiungere i tre metri di lunghezza e hanno una coda lunga tanto quanto il corpo. Il nome scientifico dei draghi di Komodo è Varanus komodoensis: vivono solo in Indonesia, nelle isole di Komodo, Rinca, Flores, Gili Motang e Gili Dasami. I draghi di Komodo furono scoperti dagli scienziati nel 1912, quando furono osservati dall’olandese J.K.H. Van Steyn, che all’epoca amministrava una località sull’isola Flores, Reo. Tra le caratteristiche principali dei draghi di Komodo c’è la loro voracità: sono carnivori, si nutrono soprattutto di cadaveri di animali già morti e in un unico pasto possono mangiare una quantità di carne pari al cinquanta per cento del loro peso. In alcuni casi i draghi di Komodo si sono nutriti anche di carne umana, sia disseppellendo cadaveri nei cimiteri (almeno fino a quando gli abitanti di Komodo non hanno cominciato a prendere accorgimenti tecnici nelle sepolture), sia attaccando le persone: sono abbastanza aggressivi, se si sentono minacciati o se hanno fame. Inoltre i loro morsi sono pericolosi anche per gli animali che riescono a sopravvivere a un loro attacco, dato che la loro saliva contiene più di cinquanta varietà di batteri, che solitamente uccidono un animale in meno di un giorno.
I draghi del Parco nazionale di Komodo: cosa sono e dove si trovano. La storia delle enormi lucertole che abitano il Parco nazionale di Komodo, in Indonesia.
Nelle università degli Stati Uniti, la maggior parte delle matricole impara subito a non usare Wikipedia, che viene considerato un crimine tanto quanto imbrogliare: un peccato mortale contro gli dei dell’accademia. In centinaia di aule americane, tuttavia, alcuni professori hanno iniziato ad adottare un approccio decisamente diverso: non solo incoraggiano i loro studenti a considerare Wikipedia come un’importante fonte di informazioni, ma gli assegnano il compito di modificare e migliorare le voci enciclopediche. Gli studenti dell’Emerson College di Boston, per esempio, sono i responsabili della pagina Teatro e Disabilità nella versione inglese di Wikipedia. Alla North Dakota State University, gli studenti hanno aggiornato l’articolo dell’enciclopedia sul disturbo depressivo minore. Se invece cercate la pagina inglese di Wikipedia dedicata alle politiche sui vaccini – un argomento molto discusso, non solo negli Stati Uniti – la maggior parte delle cose che leggerete sono state scritte dagli studenti di un corso di chimica del secondo anno alla University of Michigan.
Le università americane stanno sdoganando Wikipedia. Sempre più docenti chiedono agli studenti di usarla e migliorarne le voci; e anche Wikipedia apprezza il contributo di chi è davvero esperto di qualcosa.
Subito dopo i risultati del referendum britannico sull’uscita dall’Unione Europea, Giorgio Gori, dal 2014 sindaco di Bergamo, ha condiviso su Twitter un articolo pubblicato dal Post lo scorso maggio: l’articolo, intitolato “Devono votare anche gli ignoranti?”, era una riflessione di David Harsanyi, condirettore della rivista online The Federalist, e proponeva una sorta di esame di cittadinanza agli elettori per rendere più informata la scelta conseguente al voto. L’articolo è tornato a essere molto letto e condiviso negli scorsi giorni, dopo il referendum su Brexit: ma anche discusso e contestato. Gori ha risposto alle critiche al suo tweet spiegando il senso della sua “provocazione”, come l’ha definita. 140 caratteri non fanno un discorso, ma possono servire per una provocazione. Viste le vivaci reazioni al mio tweet sul voto inglese – “Elettori disinformati producono disastri epocali. Per votare servirebbe l’esame di cittadinanza” – vorrei tornare sul tema, che considero cruciale, con qualche ulteriore spunto di riflessione. Non certo per proporre restrizioni del suffragio universale, come qualcuno ha erroneamente inteso, banalizzando e distorcendo il mio pensiero, ma per evidenziare i rischi drammatici a cui si espone la democrazia quando i cittadini non sono adeguatamente informati.
Agli ignoranti si parla. Non gli si nega il voto, dice Giorgio Gori: che spiega perché ha condiviso un articolo del Post sul suffragio universale e risponde alle critiche.
La column di Francesco Bonami sul Riformista di oggi si apre con il racconto di un aneddoto esemplare, che vale da solo più di mille analisi. Pochi anni fa uno stimato direttore di uno stimatissimo quotidiano italiano in un editoriale in cui si sbizzarriva, subito dopo le elezioni, a fare un toto-ministri per il futuro governo, affermava, riferendosi a un papabile per una poltrona ministeriale, che tizio avrebbe potuto accontentarsi anche di un ministero minore come quello della Cultura.
I mali culturali. Francesco Bonami sul Riformista ricorda agli italiani che la loro famosa cultura non è un dato acquisito.
I carabinieri del Ros, il Raggruppamento operativo speciale, hanno eseguito misure cautelari (carcere e arresti domiciliari) nei confronti di 59 persone indagate per diversi reati come associazione mafiosa, concorso esterno, corruzione elettorale ed estorsione. Le misure cautelari sono state decise dal gip del Tribunale di Napoli Luisa Miranda su richiesta della locale Procura distrettuale. Nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti fra politica, imprenditoria e i clan camorristici “Puca”, “Verde” e “Ranucci”, operanti nella zona di Sant’Antimo, nella periferia nord di Napoli, è indagato anche il senatore di Forza Italia Luigi Cesaro sulla cui posizione Miranda si è riservata di prendere una decisione «all’esito dell’eventuale autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritenute rilevanti», si legge nell’ordinanza riportata da Ansa.
59 persone sono state arrestate in Campania in un’operazione contro la camorra.
Venerdì primo maggio è cominciato Expo 2015 nell’area della Fiera di Rho, alla periferia di Milano. Se ne sta parlando ovunque da giorni e ancora di più oggi, e tra le altre cose – finalmente – si comincia a capire e vedere cosa sia e cosa ci succeda, padiglioni a parte, anche se nei suoi estesissimi spazi e nelle settimane a venire la varietà di eventi e iniziative sarà ancora più ricca (e a un certo punto forse tornerà a essere un sottofondo, e ci occuperemo anche d’altro). Questa è una selezione di immagini raccolte da Gianni Barlassina nel primo giorno di apertura, venerdì. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il primo giorno di Expo 2015. Una raccolta di foto che cominciano a rispondere alla domanda: "ma poi, lì, cosa c'è?".
Il Salone del Libro di Torino, la più importante fiera editoriale italiana, è stato rimandato a causa del coronavirus a data da destinarsi: avrebbe dovuto svolgersi a Torino dal 14 al 18 maggio. Gli organizzatori hanno detto di avere preso la decisione in coordinamento con le istituzioni e dopo un incontro tenuto lunedì mattina con la Regione Piemonte e il Comune di Torino. Hanno aggiunto che le nuove date verranno annunciate non appena possibile.
Il Salone del Libro di Torino è stato rimandato a data da destinarsi.
In un mondo ideale l’orientamento sessuale di qualcuno non dovrebbe avere alcun significato. In un mondo normale il fatto di costruirsi una famiglia e delle relazioni con una persona del proprio sesso o del sesso opposto non dovrebbe fare alcuna differenza. Ma questo non è il mondo ideale e non è nemmeno un mondo tanto normale. A questo mondo ci sono persone, tante persone, che si sentono di sostenere che un uomo non può sposare un altro uomo con la stessa serena compostezza e consapevolezza di sé che solo fino a qualche decennio fa molti mostravano dicendo che un uomo nero non avrebbe dovuto sposare una donna bianca. Molti, moltissimi, a questo mondo non provano alcun disagio mentre affermano che gli omosessuali (tutti, indistintamente, aprioristicamente tutti) non dovrebbero poter adottare bambini o esercitare talune professioni. Moltitudini di persone medie o di sofisticati intellettuali non provano nessun imbarazzo nei confronti del proprio imbarazzo davanti a due uomini o due donne – due esseri umani – che si amano e si scambiano una tenerezza, siano essi l’oggetto di una mostra a Bergamo o due calciatori miliardari a Barcellona.
“Sui gay, bisogna schierarsi”. Anche per il vicepresidente del PD Scalfarotto "se qualcuno ha chiesto al giudice designato Elena Kagan se sia lesbica o eterosessuale, che Elena Kagan risponda".
Leslie Jamison è una scrittrice che, per arrotondare, ha lavorato come attrice medica: sostanzialmente veniva pagata per interpretare il ruolo di una persona malata, affinché gli studenti di medicina potessero esercitarsi a fare visite e diagnosi. Oggi Jamison insegna alla Columbia University di New York e scrive per note testate giornalistiche americane come il New York Times Magazine, l’Atlantic e la New York Times Book Review. La sua esperienza di lavoro come attrice medica è il punto di partenza della raccolta di saggi Esami di empatia, appena pubblicata in Italia da NR Edizioni nella traduzione di Simona Siri. Si parla di empatia, appunto, di che cosa sia veramente e di come possa aiutarci a elaborare il nostro dolore e a comprendere quello degli altri. Pubblichiamo l’inizio del primo saggio, quello dove si capisce che lavoro fa un’attrice medica e che dà il titolo a tutta la raccolta.
Come si dimostra l’empatia. Una riflessione della scrittrice americana Leslie Jamison, che nella vita ha anche finto di essere malata per mettere alla prova studenti di medicina.
Da qualche settimana su un canale televisivo ceco sta andando in onda un reality show i cui protagonisti vivono come se fosse il 1939, anno in cui la Germania nazista occupò parte del territorio di quella che oggi è la Repubblica Ceca e creò il Protettorato di Boema e Moravia, uno stato filo-nazista. Il programma è trasmesso dalla televisione pubblica Česká Televize: i protagonisti del reality show, oltre a dover vivere come se fosse il 1939, devono obbedire agli ordini, alle imposizioni e alle vessazioni degli attori che interpretano dei soldati nazisti. Il programma televisivo si chiama Vacanze nel Protettorato e i suoi protagonisti sono i membri di una famiglia – ci sono anziani, e anche un bambino di dieci anni – che sono stati scelti tra oltre 600 famiglie che hanno partecipato ai provini. Il reality show non si è ancora concluso, dura otto episodi ed è stato girato in due mesi, nell’estate del 2014. Se al termine del programma la famiglia protagonista del reality è riuscita a superare le prove settimanali e resistere alle vessazioni degli attori che interpretano gli occupanti nazisti, vincerà un premio di circa 35mila euro.
Il reality show ambientato durante l’occupazione nazista. Si chiama "Vacanze nel Protettorato", lo sta trasmettendo la tv pubblica della Repubblica Ceca tra molte critiche.
A 40 anni dalla morte di Aldo Moro, la verità sul suo sequestro e sul suo omicidio è stata largamente accertata. Il presidente della Democrazia Cristiana fu rapito dalle Brigate Rosse, un’organizzazione terroristica di estrema sinistra che voleva innescare una rivoluzione comunista. Fu tenuto prigioniero per 55 giorni in un appartamento in via Montalcini, a Roma. Il governo rifiutò qualsiasi ipotesi di trattativa con le BR e fu sostenuto nella sua scelta dalla maggioranza dei partiti, dei sindacati e dei grandi quotidiani. Quando le richieste dei sequestratori non furono esaudite, i brigatisti Mario Moretti e Germano Maccari uccisero Aldo Moro con undici colpi di arma da fuoco. Il corpo del presidente della DC venne ritrovato alle 13 del 9 maggio 1978 nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, a pochi passi dalla sede del suo partito. Eppure, secondo una credenza largamente condivisa, non è questo quello che accadde nei 55 giorni del sequestro: la cosiddetta “verità ufficiale” sarebbe come minimo incompleta e al peggio profondamente lacunosa. Le BR non avrebbero agito da sole e i “reali mandanti” del delitto non sarebbero ancora stati scoperti. Come ha scritto il giornalista Andrea Colombo nell’edizione aggiornata del suo libro Un affare di stato, «il rapimento Moro nasconde trame imperscrutabili che coinvolgono praticamente tutti gli attori in campo sul teatro italiano e mondiale: la CIA, la Stasi, i servizi segreti cecoslovacchi, il Mossad, la P2, i servizi italiani deviati, Gladio, lo IOR vaticano, un misterioso servizio supersegreto detto “anello”, la mafia, la ‘ndrangheta, la banda della Magliana e i palestinesi».
Tutti i falsi misteri del caso Moro. Sono passati quarant’anni dall’uccisione del presidente della DC e si continua a parlare di teorie del complotto: ma di “misteri” in realtà ce ne sono pochissimi.
Instagram ha iniziato a introdurre un aggiornamento che permetterà agli utenti di “silenziare” i post o le storie dei profili che seguono: gli utenti potranno cioè continuare a seguire quei profili senza doverne però vedere i contenuti pubblicati, come già si può fare su Facebook o Twitter. L’aggiornamento, come succede spesso in questi casi, arriverà “nelle prossime settimane”: alcuni utenti l’avranno prima, altri dopo. Instagram ha spiegato che si potrà scegliere se silenziare sia le Storie che le foto, oppure solo le Storie o solo le foto. L’opzione sarà ovviamente reversibile e gli utenti “silenziati” non sapranno di essere stati silenziati. Instagram ha detto di aver introdotto l’opzione per permettere agli utenti di personalizzare maggiormente la loro esperienza. Noi tutti sappiamo che l’hanno fatto per permettere agli utenti di smettere di vedere noiose foto di persone che, magari per motivi familiari o lavorativi, sarebbe sconveniente smettere di seguire.
Instagram permetterà di “silenziare” i profili che si seguono. Per smettere di vedere le Storie o le foto di qualcuno, senza dover smettere di seguire quel qualcuno.
Il Tribunale di Milano ha stabilito un risarcimento di 130.000 mila euro per Ivan Bozovic, che tra il 2012 e il 2013 passò 17 mesi in carcere in Italia e fu condannato in primo grado con l’accusa di essere un trafficante di droga. Bozovic, però, con il vero trafficante di droga condivideva solo il nome e la data di nascita: uno è serbo, l’altro croato. In carcere 17 mesi, e poi condannato in primo grado a 6 anni e 6 mesi, come trafficante di droga. Per un errore nell’identificazione di un intercettato, però: stessi nome e cognome e data di nascita, quelli sì, ma da subito si sarebbe potuto vedere che il passaporto dell’ignaro arrestato era serbo, quello del latitante (vero) narcos risultava invece croato, e faceva riferimento a un differente numero identificativo allorché era stato usato per attivare i telefoni cellulari le cui intercettazioni avevano poi costituito l’unica prova a carico. Per questo un serbo di 48 anni – incidentalmente figlio dell’ex procuratore della Repubblica di Sarajevo e sposato con la figlia di un ex primo ministro -, che il 25 novembre 2012 alla frontiera con la Slovenia aveva «scoperto» di essere latitante per la giustizia italiana, ed era stato perciò prima catturato in esecuzione di un mandato di arresto europeo e poi estradato in Italia, ora si è visto riconoscere dalla Corte d’appello di Milano 130.000 euro, indennizzo stimato equo dai giudici Ichino-Brat-Curami (anziché i 300.000 chiesti dalla difesa) per l’«ingiusta detenzione» di oltre 1 anno e 5 mesi tra dicembre 2012 e aprile 2013.
Un uomo è stato 17 mesi in carcere in Italia per uno scambio di persona. Il Corriere della Sera racconta la storia di Ivan Bozovic, che ha passato un anno e mezzo in carcere per una banale omonimia.
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo sul Post, ci si iscrive qui. Il documentario di Peter Jackson sui Beatles, con immagini che si annunciano stupende da quel che si è visto, sarà trasmesso da Disney+ alla fine di novembre. Scrivo da Pesaro, stasera, dove da domani facciamo Talk del Post: e avremo tra gli ospiti Massimo Zamboni (già CCCP e CSI) e Vasco Brondi, a nome del rock emiliano che facciamo traboccare nelle Marche. Pesaro poi, si sa, è la città di Rossini (c'è qualcosa che precorre i Ramones, qui, ma soprattutto qui verrebbe un gran mashup con la canzone di cui parliamo sotto), e insomma sarà un weekend in cui parleremo assai di canzoni. Domani avrà 60 anni Alison Moyet, sempre sia voluta bene. Ma saranno anche dieci anni già da che è morto Clarence Clemons. E un anno fa morì Vera Lynn, vi ricordate? Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Joey Ramone. Le canzoni non appartengono mai davvero a un "genere”.
Aggiornamento: lo sciopero dei medici del 23 febbraio è stato sospeso. Sciopereranno comunque gli infermieri. ***
Venerdì 23 febbraio ci sarà uno sciopero di medici e infermieri del Servizio Sanitario Nazionale.
“Sulla Stampa di oggi, a pagina 3, trovate una foto particolare”, scrive Jacopo Iacoboni sul sito del quotidiano. La foto ritrae un momento della conferenza stampa tenuta ieri alla prefettura di Vicenza dalla delegazione del governo, composta dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro Umberto Bossi, insieme al presidente del Veneto Luca Zaia e quello del Piemonte Roberto Cota. Bossi fuma tranquillamente il sigaro, noncurante del fatto che si trova in luogo chiuso e aperto al pubblico (anche il Giornale di Vicenza e il Gazzettino pubblicano altre foto di Bossi in prefettura col sigaro acceso). Il presidente del Piemonte, Roberto Cota, beh, gli regge il posacenere.
La Lega in una foto. La Stampa mostra Umberto Bossi che fuma il sigaro dentro la prefettura, con Cota che gli regge il posacenere.
Graziano Delrio è il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Renzi: ha giurato oggi al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo che il suo nome era stato indicato nella giornata e anticipato da diversi giornali. Il ruolo di ministro era stato assunto temporaneamente da Matteo Renzi in seguito alle dimissioni di Maurizio Lupi, date lo scorso 20 marzo in seguito alle vicende giudiziarie in cui sono coinvolti per corruzione alcuni dirigenti del ministero e alcuni imprenditori vicini all’ex ministro, che non risulta comunque indagato.
Graziano Delrio è il nuovo ministro dei Trasporti. Ha giurato al Quirinale e prende il posto di Maurizio Lupi, che aveva lasciato per le vicende giudiziarie in cui sono coinvolti per corruzione alcuni dirigenti del ministero.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 16.146 nuovi casi positivi da coronavirus e 477 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 25.363 (304 in meno di ieri), di cui 2.522 nei reparti di terapia intensiva (35 in meno di ieri) e 22.841 negli altri reparti (269 in meno di ieri). Sono stati analizzati 273.506 tamponi, un numero sensibilmente più alto rispetto al solito perché da oggi, oltre ai tamponi analizzati tramite test molecolare, sono conteggiati anche quelli eseguiti per i test rapidi antigenici “di ultima generazione”. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,7 per cento, quella dei test antigenici dello 0,8 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 17.246 e i morti 522. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.205), Sicilia (1.945), Emilia-Romagna (1.794), Lazio (1.394), Puglia (1.295), Campania (1.150) e Veneto (1.079)
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 15 gennaio.
Rai 1 cui il programma “L’anno che verrà” è andato in onda fino ad oltre la mezzanotte che separava il 2015 dal 2016 ha sbagliato qualcosa con il conto alla rovescia per la mezzanotte. Sembra infatti che Rai 1 abbia sbagliato il conto alla rovescia, anticipando di almeno un minuto l’effettiva mezzanotte e quindi l’effettivo passaggio al 2016. La cosa è stata notata da moltissime persone, che lo hanno raccontato sui social network (Twitter, soprattutto) prima e dopo l’arrivo del 2016. Oltre all’errore nel conto alla rovescia, durante il programma — trasmesso in diretta da Matera e condotto da Amadeus e Rocco Papaleo — nello spazio dedicato ai messaggi dei telespettatori sono apparse alcune bestemmie e un gigantesco spoiler su Star Wars (qui c’è l’immagine, a vostro rischio e pericolo). La Rai si è poi scusata per i messaggi con le bestemmie, parlando di “errore umano”, ed ha comunicato di aver “individuato e sospeso” il responsabile.
Rai Uno ha anticipato il Capodanno di un minuto. In "L'anno che verrà" – il programma di Rai 1 per Capodanno – c'è stato un errore sul conto alla rovescia, e il 2016 è quindi arrivato un po' prima del previsto (e ci sono stati anche altri problemi).
Nel primo trimestre dell’anno il PIL degli Stati Uniti si è contratto del 4,8 per cento su base annua: si tratta della prima contrazione del PIL statunitense dal 2014 e del peggior risultato dal primo trimestre del 2009, nel pieno della crisi economica iniziata nel 2007. Il risultato è anche peggiore di quello previsto dagli analisti di Bloomberg, che avevano messo in conto un calo del PIL non superiore al 4 per cento. Il calo del PIL risente ovviamente dell’impatto della pandemia da coronavirus sull’economia statunitense, ma è ancor più rilevante se si considera che le misure più restrittive nei vari stati del paese sono state adottate solo all’inizio di aprile.
Nel primo trimestre del 2020 il PIL degli Stati Uniti si è contratto del 4,8 per cento rispetto a un anno prima, il peggior risultato dal 2009.
Che faccia fa un gufo reale durante una messa in scena per commemorare l’arrivo di San Patrizio in Irlanda? La curiosità di conoscere la risposta a questa domanda dovrebbe bastarvi per voler guardare queste foto, ma non è la sola cosa bella che ci troverete. Per esempio, c’è il cane più bello del Crufts Dog Show, un altro premiato con la medaglia al valore e un altro ancora che una medaglia sta provando a conquistarsela annusando molto. C’è anche un cane che non sembra felicissimo di essere fotografato, uno che si fa sistemare l’abito della festa da un membro di una famiglia reale e, ve lo promettiamo, anche qualche animale diverso dai cani. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Molti cani, ma anche dei gatti orsini e un petauro dello zucchero, tra gli animali fotografati questa settimana.
Ci sono ancora poche informazioni sull’identità e le storie degli attentatori che hanno attaccato Parigi venerdì 13 novembre, ma sembra che siano coinvolti anche cittadini belgi – a Bruxelles, capitale del Belgio, sono stati effettuati molti arresti nei giorni scorsi – e due macchine utilizzate durante gli attacchi avevano una targa belga. Negli ultimi anni il Belgio è diventato uno dei paesi europei in cui l’attività islamista radicale è più forte. Il ministro degli Interni Belga, Jan Jambon, ha detto che 400 cittadini belgi hanno lasciato il paese per combattere insieme all’ISIS, 40 ogni milione di abitanti, il dato più alto in Europa: per la Danimarca, il secondo paese per questo genere di attività, sono 27 ogni milione. Secondo Jambon le autorità belghe hanno un buon controllo della situazione per quanto riguarda il terrorismo nel paese, tranne che per quello che accade a Bruxelles: la città è divisa in molti distretti, dotati di una certa autonomia, il che rende difficile coordinare gli sforzi dell’antiterrorismo. Un’altra preoccupazione di Jambon per la lotta al terrorismo riguarda il crescente uso della Playstation 4 da parte dei terroristi per comunicare tra loro. La Playstation 4 è una console per videogiochi uscita nel 2013 che permette anche di fare chiamate e mandare messaggi agli altri giocatori, quando si gioca online. Secondo Jambon i messaggi inviati tramite Playstation 4 sono estremamente difficili da intercettare: «è ancora più complicato che per WhatsApp» ha detto durante un evento organizzato da Politico. WhatsApp – che era già considerato un sistema di comunicazione molto sicuro – ha deciso di criptare i suoi messaggi lo scorso anno, in seguito al caso Snowden. Inoltre, scrive il Telegraph, c’è la possibilità che i terroristi utilizzino i videogiochi per comunicare – evitando di scrivere messaggi nelle chat dei giochi – anche solo facendo tenere ai protagonisti del gioco determinati comportamenti.
I terroristi e le Playstation 4. Si parla di nuovo del sistema di messaggi della console di videogiochi, complicato da intercettare, ma non ci sono ancora prove che sia collegato agli attacchi di Parigi.
Dopo settimane di colloqui e negoziati, le istituzioni dell’Unione Europea non sono riuscite a trovare un accordo con gli stati membri per il bilancio del 2013, né ad approvare ulteriori finanziamenti per quest’anno, oltre a quelli già stanziati. La Commissione Europea e il Parlamento europeo hanno chiesto di aumentare il bilancio, per l’anno prossimo, del 6,8 per cento. Ma la maggior parte dei governi ha detto di essere disponibile soltanto a un aumento massimo del 2,8 per cento. Attualmente, il bilancio previsto dall’Unione Europea per il 2013 è complessivamente di 137,9 miliardi di euro. Inoltre, a fine mese si dovrà decidere anche sull’accordo per il bilancio di lungo termine (2014-2020) e il fallimento dei negoziati dei giorni scorsi non è di buon auspicio. Le tensioni che ci sono state negli incontri di ieri riguardavano anche i soldi da aggiungere per l’anno in corso, in particolare i 9 miliardi di euro in più che le istituzioni europee avrebbero chiesto agli stati membri per coprire i progetti sull’educazione, le infrastrutture e la ricerca. Dopo otto ore di discussione non è stato trovato alcun accordo: sia la Germania che la Francia si sono dette contrarie. Anche all’interno del Parlamento europeo ci sono stati scontri tra i deputati conservatori, soprattutto quelli britannici, e il presidente Martin Schulz, sempre riguardo i 9 miliardi di euro in più per quest’anno.
I problemi con il bilancio dell’UE. Alcuni stati membri non vogliono accettare l'aumento del budget richiesto dalle istituzioni europee: ci sono in ballo anche i soldi per i terremotati di Emilia-Romagna e Lombardia.
Da quando al Post abbiamo iniziato a raccontare, scegliere, mostrare, le copertine dei libri, ci sembrava che qualcosa fosse cambiato in meglio: le copertine sono un tratto essenziale del libro, sia come opera artistica complessiva, sia come arte a sé, sia come tratto prioritario del prodotto e del suo apprezzamento e successo. Ancora di più in tempi di crisi della lettura e dei libri, in cui chiunque lavori nell’editoria vi spiegherà il ruolo importantissimo dei fattori possesso-acquisto-gradimento dell’oggetto, nei meccanismi per cui le persone comprano i libri: per non dire di come cambiano le cose con gli ebook. E insomma, in tutto questo, il design delle copertine italiane dei libri – che ha avuto qualità e attenzioni eccezionali nella storia del Novecento – sembra da molti anni pigro e timoroso, confrontato con quello di altri grandi paesi moderni: le raccolte di belle copertine soprattutto inglesi, americane, ma anche tedesche e francesi, sono una gioia per qualunque grafico, designer o semplice appassionato di bellezza e invenzione. Tra quelle italiane, bisogna cercare molto per trovare qualcosa che non sia la pigra ripetizione di un impianto sempre uguale o la speranza di attirare il compratore attribuendogli curiosità molto terra terra.
I più bei libri del 2016 (da fuori). Per chi giudica i libri dalle copertine, e in lode degli editori e dei designer che provano a inventarsi qualcosa.
Alessandro Barbera sulla Stampa di oggi fa un po’ di conti riguardo le due proposte del PdL sull’IMU, l’imposta sugli immobili: abolire quella sulla prima casa e rimborsare “in contanti” ai contribuenti quella pagata quest’anno. Ci sono alcuni refrain di sicuro successo. Una volta il suo cavallo di battaglia era il taglio dell’Irpef, ma il messaggio non era più credibile: troppe volte quella promessa era rimasta tale. L’abolizione dell’Imu sulla prima casa è un messaggio semplice e credibile: nel 2008, poche settimane dopo aver vinto le elezioni, Berlusconi passò dalle parole ai fatti, e nonostante le resistenze dell’allora ministro Tremonti.
Si può abolire o rimborsare l’IMU? la Stampa ha fatto un po' di conti per capire se le proposte di Berlusconi stanno in piedi o no (e la risposta è no).
Lunedì 17 febbraio il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha accettato con riserva l’incarico di formare un nuovo governo conferitogli dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Renzi inizierà martedì le consultazioni e sembra essere avviato a formare un governo sostenuto dalla medesima maggioranza che fino a ora aveva sostenuto il presidente del Consiglio uscente, Enrico Letta. Sciolta la riserva, salvo sorprese, Matteo Renzi diventerà il presidente del Consiglio più giovane nella storia della Repubblica italiana. Renzi ha 39 anni da poco compiuti: nessuno ha mai governato il nostro paese a questa età. Questo significa rivedere la classifica dei 20 presidenti del Consiglio più giovani che avevamo messo insieme poco prima del giuramento di Letta. Nella classifica scalano quindi tutti di un posto e sparisce Ciriaco De Mita, ora al 21esimo posto. Renzi strapperà il record di presidente del Consiglio più giovane a Giovanni Goria.
I 20 più giovani presidenti del Consiglio. Se non ci saranno intoppi Renzi diventerà il più giovane di sempre, superando quello della foto (che molti non ricordano).
Con la canzone di Adele presentata due settimane fa, sono 23 le canzoni dei film di 007: la serie di film ha dato un rilievo particolare non solo all’uso del tema istituzionale della colonna sonora – replicato ogni volta – ma con una canzone associata ai titoli e affidata di volta in volta a esecutori famosi e di successo. Alcune di queste canzoni sono diventate più memorabili, altre meno, e nessuna è mai stata un vero successo discografico, come ha notato il Guardian. Ma sono diventate un piccolo genere musicale, e ce ne sono alcune che si ricordano sempre volentieri. (Le 50 migliori scene di James Bond)
11 canzoni di James Bond. Che in tutto sono il doppio, ma non è che fossero tutte memorabili: quella nuova di Adele però la salviamo.
Confcommercio, l’associazione di categoria dei commercianti, del turismo e del terziario, ha comprato oggi un annuncio a pagamento sui maggiori quotidiani italiani per rivolgersi direttamente al governo presieduto da Mario Monti. La cosa è interessante perché l’annuncio parla di liberalizzazioni, tema di cui si è discusso molto in occasione dell’approvazione dell’ultima manovra economica e di cui si discuterà sicuramente ancora in futuro. Nell’annuncio Confcommercio si schiera contro la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali e chiede al governo di intervenire in modo generalizzato e non solo su alcuni settori.
Confcommercio e le liberalizzazioni. Un annuncio a pagamento sui maggiori giornali chiude alla liberalizzazione degli orari dei negozi e chiede che si intervenga altrove.
Il direttorato della polizia nazionale della Norvegia ha annunciato i vincitori di un concorso per scegliere la nuova grafica del passaporto norvegese. Il concorso – che era stato aperto lo scorso febbraio – è stato vinto dal Neue Design Studio, uno studio di grafica di Oslo. Il progetto di Neue si chiama “Il paesaggio norvegese”: il disegno nella parte interna, molto minimalista, è un paesaggio di montagne e acqua. La cosa particolare è che sotto i raggi ultravioletti il paesaggio disegnato diventa un paesaggio notturno. La prima pagina del nuovo passaporto raffigura una versione modernizzata di una cresta di una montagna, su sfondo bianco (per gli immigrati), turchese (per i diplomatici) o rosso (per tutti gli altri).
I nuovi bellissimi passaporti norvegesi. Eleganti e minimalisti, cambiano colore sotto i raggi ultravioletti: li ha disegnati uno studio di Oslo, vincendo un concorso indetto dalla polizia nazionale.
Dopo un mese di critiche e polemiche, Apple ha deciso di rinviare a data da destinarsi l’attivazione di un sistema che avrebbe dovuto verificare l’eventuale presenza di immagini pedopornografiche negli iPhone e negli altri dispositivi prodotti dall’azienda, per tutelare i minori. L’opzione, destinata unicamente agli Stati Uniti, era stata annunciata a inizio agosto in vista della diffusione nell’autunno di iOS 15, l’ultima versione del sistema operativo per gli iPhone. Da allora, numerose organizzazioni a difesa della privacy, associazioni per la tutela dei minori e analisti avevano segnalato le loro contrarietà ed evidenziato i pericoli del nuovo sistema, al punto da spingere Apple a un raro ripensamento su una iniziativa annunciata da poche settimane e sulla quale sembrava avere investito molto in termini di comunicazione.
Il sistema di Apple a tutela dei minori che non piaceva a nessuno. Prevedeva di cercare negli iPhone materiale pedopornografico, ma è stato sospeso dopo le critiche per i grandi rischi per la privacy.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Domani saranno 4 anni che è morto Leonard Cohen. Invece domani compie 50 anni Neil Hannon dei Divine Comedy, già amato ospite di questa newsletter. Cat Stevens sta tirando fuori e riciclando un po' di tutto dal suo archivio: ora ha pubblicato questo vecchio video di Lady D'Arbanville. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Lenny Kravitz. Che poi se ne porta dietro un'altra, meglio ancora.
Lunedì 10 giugno, come da consuetudine, ci sono state a Los Angeles le conferenze stampa di quattro grandi attori del mercato dei videogiochi, alla vigilia dell’apertura dell’E3, la fiera più importante al mondo del settore. A questi grandi eventi partecipano alcune migliaia di giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. Durano più o meno come un film (un’ora e un quarto le più sobrie, due ore le più megalomani) e mostrano i nuovi prodotti e le nuove strategie di editori di giochi o di hardware. Nel caso specifico ieri c’è stata quella di Microsoft la mattina, quella di EA (Electronic Arts) all’ora di pranzo, poi quella di Ubisoft nel primo pomeriggio, e infine quella di Sony prima di cena. Poi ci sono aziende come Nintendo o Activision che scelgono di non usare questi strumenti promozionali, per lo meno non qui e non questa volta. Microsoft e Sony quest’anno presentano le loro nuove console, Xbox One e PS4. I luoghi scelti per gli eventi sono maestosi e suggestivi. Microsoft – Galen Center of the University of Southern California È il palazzetto dello sport dei Trojans, ovvero la squadra universitaria di USC di basket e pallavolo. Va detto che la pallavolo è uno dei grandi reietti del mondo dei videogiochi. Certo, ci sono titoli storici, soprattutto giapponesi e lontani nel tempo, che hanno reso decisamente omaggio allo sport, ma nessuno si è mai messo seriamente a studiare, realizzare, promuovere e vendere un gioco di pallavolo. Detto questo, il Galen Center ha 10.258 posti a sedere e sta sulla Figueroa, a ridosso di Downtown Los Angeles. La costruzione risale al 2006, e il palazzetto è stato progettato da HNTB Corporation, una grande società di progettazione e ingegneria civile con 3500 dipendenti.
E3: PS4, Xbox e il resto, a Los Angeles. Matteo Bordone mostra cosa hanno presentato Sony, Microsoft, Ubisoft ed Electronic Arts - e dove lo hanno presentato - alla grande fiera dei videogiochi.
Carlo Maria Maggi, componente del gruppo neofascista Ordine Nuovo e condannato per essere stato il mandante della strage di piazza della Loggia a Brescia (1974), è morto a Venezia dove era malato da tempo: aveva 82 anni. Già membro del Movimento Sociale Italiano, Maggi era stato espulso dal partito negli anni Sessanta quando erano emersi i suoi primi legami con il terrorismo. Fu condannato una prima volta nel 1972 al processo per la strage di Peteano (Gorizia), in cui morirono tre carabinieri, cui seguirono diversi altri processi legati al terrorismo di destra. Fu condannato in primo grado e poi assolto con sentenza definitiva per la strage di piazza Fontana a Milano e per quella alla questura di Milano. Fu assolto in primo grado e in appello per la strage di piazza della Loggia a Brescia, ma la sentenza fu poi annullata dalla Cassazione nel 2014 e al nuovo processo di appello fu condannato all’ergastolo come mandante. La condanna fu confermata dalla Cassazione nel giugno del 2017.
È morto Carlo Maria Maggi, condannato come mandante della strage di piazza della Loggia a Brescia.
La Filcams-Cgil di Ravenna, sindacato di categoria che si occupa dei lavoratori del commercio, alberghi, mense e servizi, ha reso pubblico un caso di cui si sta occupando. Lo scorso 18 giugno a un ragazzo di 29 anni di Milano, nato in Brasile, è stato negato un lavoro stagionale in un albergo di Cervia con un sms in cui si diceva: «Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità scusami ma non posso farti venire giù ciao». Il ragazzo ha ricevuto il messaggio dopo aver inviato via mail la copia della propria carta di identità necessaria a perfezionare il contratto di assunzione per il quale c’era già un accordo. La madre del ragazzo, che si è affidata al sindacato, ha spiegato: «L’unico problema vero, è evidente, è il colore della pelle di mio figlio, che l’albergatore ha visto solo quando lui gli ha mandato la carta d’identità». Filcams-Cgil sta preparando una vertenza per accompagnare in tribunale il ragazzo.
A un ragazzo di Milano è stato negato un lavoro in un albergo di Cervia perché è nero.
Lunedì 13 ottobre, a causa delle forti piogge, è esondato il torrente Baganza a Parma allagando diversi quartieri a sud-ovest della città. La zona più colpita è quella intorno a Via Po e nel quartiere Montanara dove l’acqua e il fango hanno raggiunto e invaso i piani bassi di diversi edifici, gli scantinati e i garage. Un container e alcune auto che si trovavano sull’argine del torrente sono state trascinate dall’acqua. Non risultano comunque né morti né dispersi.
L’alluvione a Parma. Le forti piogge hanno causato l'esondazione del torrente Baganza che ha riempito di acqua e fango diverse strade e quartieri della città.
Ieri il social network LinkedIn ha confermato di aver subito il furto di un cospicuo numero di password legate agli account dei propri utenti. I responsabili del sito sono corsi rapidamente al riparo azzerando le parole di accesso, ma i dati di parte degli iscritti sono rimasti probabilmente esposti per ore a possibili violazioni di sicurezza. Gli attacchi di questo tipo dimostrano quanto possa essere fragile l’attuale sistema per autenticarsi online, che nella maggior parte dei casi si basa sull’inserimento di un nome utente e di una password cui è collegata. Il sistema diventa ulteriormente fragile se non si scelgono con cura le parole di accesso, ripiegando su parole facili da ricordare, ma al tempo stesso molto semplici da indovinare per gli utenti malintenzionati. Molte persone, come ricorda l’Economist, utilizzano ancora password semplici come “123456” e “password”. Di recente un ricercatore della Cambridge University, Joseph Bonneau, ha pubblicato uno studio sulle parole di accesso più utilizzate analizzando un campione di 70 milioni di utenti (resi anonimi) fornito da Yahoo. Nel grafico qui sotto è mostrato uno dei risultati più interessanti della ricerca: la percentuale di account violati dopo mille tentativi. L’italiano si rivela una delle lingue in cui è più facile indovinare le password attraverso i programmi che usano liste di termini comuni (dizionari) per provare a violare gli account, parola dopo parola. Tra le lingue che se la cavano meglio ci sono il cinese e il coreano.
Qual è la lingua peggiore per una password? brutte notizie per l'italiano, in un grafico dell'Economist.
I canali per la trasmissione dei contenuti in diretta potrebbero essere presto la norma su YouTube. Il portale per la condivisione dei video inizierà tra poche ore la sperimentazione di un nuovo sistema per offrire le trasmissioni in diretta alle centinaia di milioni di utenti che ogni giorno affollano le sue pagine. La nuova funzione potrebbe attirare nuovi investimenti pubblicitari e potrebbe essere un tassello della Google TV, la nuova piattaforma di cui si parla da mesi attraverso la quale il motore di ricerca intente trasportare il Web sugli schermi televisivi. In realtà, la trasmissione di contenuti in diretta non è una novità assoluta per YouTube. Negli ultimi anni, i responsabili del portale hanno già sperimentato la diffusione di dirette per presentare i loro nuovi prodotti, o per ospitare i discorsi del presidente dalla Casa Bianca, alcuni concerti ed eventi sportivi. Le prove svolte fino a ora erano però casi isolati e non prevedevano la creazione di un sistema autonomo, più interattivo e accessibile da tutti gli utenti. Ora le cose sembrano essere destinate a cambiare, come spiegano sul blog ufficiale di YouTube:
YouTube sperimenta i video in diretta. Il test durerà solo due giorni, ma in caso di successo la nuova funzione potrebbe essere estesa a tutti in tempi brevi.
Nel numero del 16 marzo 1993, al nascere del successo pubblico di Antonio Di Pietro, Epoca pubblicò un ritratto di suo figlio Cristiano, che allora aveva 19 anni e che oggi è al centro di intense polemiche sul suo ruolo nel partito di suo padre. L’autrice era Maria Grazia Cutuli. Il solito numero di cellulare, ormai imparato a memoria: “Ehi, papà, domani mi danno l’ arnese”. Dall’ altra parte dell’ apparecchio, il giudice Antonio Di Pietro prende quel tono da compagnone che riserva solo al figlio: “Bravo, sono contento. Stai attento, però”. Ora l’ arnese, una Beretta 92S lucida e lustra da non sembrare vera, Cristiano se la porta stretta alla cintura, nascosta nella fondina di cuoio marrone. Non riesce a staccarsene nemmeno adesso che è in casa e si è tolto il berretto, la divisa, gli abiti da poliziotto. “Mi hanno detto di non abbandonarla mai. Un poliziotto è sempre in servizio”. Però lui non è un poliziotto qualunque. E’ Cristiano Di Pietro, il figlio dell’ uomo che ha sconvolto l’Italia. Fisicamente gli somiglia tanto: stesse sopracciglie folte, stessa camminata, uguale stazza, solida e massiccia, da stirpe contadina del Sud. Solo l’ espressione è quella di un ragazzino, 19 anni appena, sbigottito dalla luce un po’ troppo violenta della notorietà.
Di Pietro su Di Pietro, nel 1993. Vent'anni fa Cristiano Di Pietro raccontò a Maria Grazia Cutuli per Epoca i suoi rapporti con suo padre.
Aggiornamento delle 17.00: Dalle 17 alle 20 è in vigore la fascia di garanzia per i pendolari. C’è servizio regolare di tram, metro e autobus e ferrovie. La linea Termini-Giardinetti è stata riattivata, ma non è in funzione la tratta Centocelle-Giardinetti, conviene prendere la metro C. Potete seguire gli aggiornamenti in diretta dall’account twitter dell’ATAC o quello dell’agenzia per la mobilità. ***
Lo sciopero dei mezzi ATAC di oggi, venerdì 26 giugno, a Roma: gli orari e gli aggiornamenti. Interesserà tutte le linee gestite da ATAC e durerà 24 ore: gli orari e le cose da sapere.
Utilizzando i dati forniti dagli istituti di statistica dell’Unione Europea, del Regno Unito e degli Stati Uniti, il sito di informazione Quartz (che fa parte della società che edita l’Atlantic) ha pubblicato un interessante grafico che mostra la percentuale di persone tra i 25 e i 34 anni che vivono ancora nella casa dei loro genitori. Il paese dove nell’ultimo anno il fenomeno è stato più consistente è la Slovacchia con il 56,6 per cento di 25-34enni che vivono ancora con la famiglia. L’Italia è al quinto posto (46,6 per cento) preceduta da Malta (48,9) e seguita dal Portogallo (44,5). Nei paesi scandinavi la percentuale è bassissima e intorno al 4 per cento, con la Danimarca a 1,8 per cento. Anche in Francia sono pochi i 25-34enni che vivono ancora con la famiglia: solo l’11,5 per cento.
Chi vive ancora con i suoi? due grafici mostrano quanti 25-34enni in diversi paesi sono ancora a casa con i genitori e quanto la crisi economica abbia influito sulla loro permanenza.
Apple ha da poco annunciato che il Mac App Store sarà online a partire dal prossimo 6 gennaio. Il nuovo servizio sarà del tutto simile all’App Store per iPhone, iPad e iPod Touch e consentirà a chi utilizza i Mac di trovare, acquistare e scaricare con maggiore semplicità i programmi per il proprio computer. Il Mac App Store sarà lanciato in contemporanea in 90 nazioni e offrirà sia programmi gratuiti che a pagamento suddivisi in diverse categorie come Istruzione. Giochi, Grafica & Design, Lifestyle, Produttività e Utilità.
Il Mac App Store arriva il 6 gennaio. Consentirà di scaricare e installare i programmi sui Mac con un sistema simile a quello per gli iPhone.
Il secondo governo guidato da Giuseppe Conte chiederà oggi il voto di fiducia del Senato. È il secondo e ultimo voto prima dell’insediamento del governo con pieni poteri, dopo che ieri la Camera gli aveva votato la fiducia con 343 sì e 263 no. Il programma di oggi prevede un discorso di Conte alle ore 10, gli interventi di diversi parlamentari, la replica del presidente del Consiglio e il voto di fiducia che comincerà intorno alle 17. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il voto di fiducia al secondo governo Conte al Senato, in streaming. Conte inizierà il suo discorso alle 10 e dopo il dibattito e la sua replica si inizierà a votare intorno alle 17.
La società dei trasporti pubblici di Londra (Transport for London, TfL) ha messo online ai primi di settembre un servizio che permette di conoscere in tempo reale gli arrivi degli autobus in tutte le fermate dei mezzi pubblici della città. Il servizio copre tutti i trentadue boroughs in cui è divisa l’area della Greater London, unità amministrativa che corrisponde più o meno a tutta l’area metropolitana di Londra. Per ora è disponibile solo in versione di prova (beta), quindi senza che la TfL garantisca sulla correttezza del suo funzionamento e con interruzioni periodiche per manutenzione. Il sito del progetto si limita a dire che il lancio ufficiale avverrà “più avanti nel prossimo autunno”.
Gli autobus in tempo reale. Il sistema lanciato a Londra per controllare online quando arrivano i mezzi alle fermate, a Torino esiste da un po', insieme ad altri progetti e novità.
In un’intervista rilasciata al’emittente televisiva tedesca Deutsche Welle, il commissario europeo per il bilancio Günther Oettinger ha parlato anche della crisi istituzionale e politica degli ultimi giorni in Italia. Oettinger si è detto fiducioso del nuovo governo italiano – quello guidato da Carlo Cottarelli, che deve ancora giurare – e del fatto che alle prossime elezioni politiche non si assisterà a un’ulteriore crescita dei partiti populisti e contrari all’euro. L’intervista completa andrà in onda solo stasera alle 21, ma il giornalista che ha intervistato Oettinger – Bernd Thomas Riegert – ha diffuso delle anticipazioni, parafrasando il contenuto di alcune dichiarazioni di Oettinger e generando grande clamore e reazioni molto critiche nella stampa e nella politica italiane. In un primo tweet sull’intervista, Riegert ha citato una frase tra virgolette attribuendola a Oettinger: «I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto». Quel tweet è stato poi cancellato e Riegert ne ha pubblicati altri due (uno in tedesco e uno in inglese) in cui ha parafrasato quello che gli aveva detto Oettinger e in cui non c’era più la frase incriminata, che nel frattempo era già stata ripresa da tutti i giornali italiani e commentata da politici come Matteo Salvini. Riegert ha confermato al Post che Oettinger non aveva pronunciato la prima frase che gli aveva attribuito, che era un virgolettato falso: una sua sintesi di quello che era stato detto nell’intervista.
Cosa ha detto davvero il commissario Oettinger sugli elettori italiani. Il virgolettato che sta girando sui giornali italiani era la libera – liberissima – sintesi di un giornalista.
Jim Kerr, cantante scozzese, fondatore e frontman dei Simple Minds, compie oggi 60 anni: una buona scusa per riascoltare le migliori nove canzoni della band, secondo il sindacabile (dice lui) giudizio del peraltro direttore del Post Luca Sofri, che le aveva selezionate per il suo libro Playlist, La musica è cambiata. Simple Minds (1978, Glasgow, Scozia) Prima che Jim Kerr divenisse noto solo per il suo matrimonio con Chrissie Hynde dei Pretenders, e poi nemmeno per quello, i Simple Minds – scozzesi – erano stati i più bravi a tenere un piede nella staffa del rock nordbritannico e uno in quello della new wave anni Ottanta. Più elettronici degli U2, più eclettici dei Waterboys, più solidi dei Big Country. Poi gli finirono le idee, ma fecero finta di non accorgersene. Fanno ancora dei dischi inutili, ma almeno non vanno all’Isola dei famosi.
Le migliori nove canzoni dei Simple Minds. Da riascoltare oggi, che Jim Kerr compie 60 anni.
YouTube ha raggiunto quest’anno i mille miliardi di visualizzazioni, cioè circa 140 video visti per ogni persona sulla Terra. Per festeggiare il traguardo, i responsabili del sito hanno realizzato YouTube Rewind 2011, un video che raccoglie i dieci video più visti nel mondo tra quelli caricati nel 2011. «Per compilare questa lista» spiegano «abbiamo considerato il numero di visualizzazioni globali per ciascun video e in alcuni casi, abbiamo sommato il numero di visualizzazioni delle diverse versioni di uno stesso filmato.» Sul blog di YouTube sono elencati anche i 10 canali e i dieci video musicali più visti nel mondo, e i vincitori di alcune particolari categorie, tra cui il più visto video politico, il video giornalistico con più visualizzazioni, il tutorial e il trailer cinematografico più diffusi.
I 10 video di YouTube più visti del 2011. Dalla pubblicità con Darth Vader da giovane a Rebecca Black, senza dimenticare un fastidioso gatto volante.
Una processione funebre per celebrare l’uscita di Windows Phone 7, il nuovo sistema operativo per smartphone di Microsoft. O, meglio, per celebrare la “morte” (o almeno questa sarebbe la loro speranza) dei diretti concorrenti, iPhone e Blackberry. L’hanno organizzata gli impiegati dell’azienda a Redmond, nello Stato di Washington, dove ha sede il quartier generale dell’azienda: e l’iniziativa dell’azienda di cui negli ultimi anni si ricordano diversi fallimenti di comunicazione e immagine sta già generando molti commenti imbarazzati in rete. Due giorni fa erano circolate le prime immagini di un Samsung con sistema operativo Windows Phone 7. Per non farsi mancare nulla, tra carro funebre e bare disegnate ad hoc, gli impiegati hanno preparato un balletto (non male, tra l’altro) ispirato al videoclip Thriller di Michael Jackson. Il funerale, scrive TechCrunch, cavalca il tono dei recenti auspici del direttore esecutivo di Microsoft Kevin Turner, che però non sembrano finora essersi mostrati molto fondati:
Microsoft fa il funerale a Blackberry e iPhone. Non è un modo di dire: lo hanno fatto sul serio, per celebrare l'uscita di Windows Phone 7.
Oggi, mercoledì 16 gennaio, è stato indetto uno sciopero dei mezzi di trasporto a Torino dai sindacati Unione Generale del Lavoro Autoferrotranvieri e Usb Lavoro Privato. Saranno interessate dallo sciopero le linee dell’azienda dei trasporti torinese GTT, ma saranno rispettate le fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 il servizio sarà garantito. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Lo sciopero di oggi a Torino, gli orari e le informazioni utili. Durerà 24 ore, ma saranno garantiti i servizi di trasporto pubblico negli orari di punta.
Il ministero dell’Economia tedesco ha fatto sapere che la produzione industriale in Germania è scesa dello 0,5 per cento in ottobre rispetto a settembre, mentre gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,3 per cento. Secondo Associated Press è un ulteriore segno del rallentamento nella crescita della più grande economia dell’Unione Europea. L’economia tedesca si è ridotta dello 0,2 per cento nel terzo trimestre di questo anno rispetto al precedente, in parte anche a causa del nuovo sistema di rilevamento di consumi ed emissioni dei gas di scarico WLTP – più complesso del precedente –, motivo per cui molte case automobilistiche hanno recentemente limitato la loro produzione.
In Germania la produzione industriale è calata dello 0,5 per cento rispetto a settembre.
La catena di supermercati Conad ha ritirato dai suoi negozi un lotto di salame Golfetta “a causa della presenza di salmonella”. Il problema interessa il “Salame Golfetta Conad” nella confezione da 100 grammi e il cui numero di lotto è 26910002 cod. EAN 8003170066779 con scadenza 8 maggio 2019, prodotto per Conad da Golfera in Lavezzola Spa e confezionato da Grandi Salumifici Italiani Spa. Nel corso di una verifica è emersa la presenza di salmonella, che potrebbe quindi portare a un’intossicazione alimentare per i consumatori. Conad ha invitato i clienti a riportare nei suoi supermercati il prodotto, offrendo la possibilità di avere un rimborso o di sostituirlo con un altro prodotto.
Conad ha ritirato un lotto di salame Golfetta per una contaminazione da salmonella.
È morto lo sceneggiatore americano Walter Bernstein. Aveva 101 anni e si era recentemente ammalato di polmonite. Bernstein era considerato uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori americani: aveva scritto più di 90 film, ed è noto anche perché ai tempi del maccartismo – un periodo tra gli anni Cinquanta e Sessanta in cui gran parte della vita pubblica e politica statunitense fu dominata dalla paura del comunismo e dalla ricerca delle presunte spie comuniste – la sua carriera fu ostacolata a causa delle sue posizioni comuniste e di sinistra. Bernstein fu tenuto d’occhio e interrogato dall’HUAC, la Commissione per le attività antiamericane, finì in una sua lista nera e dalla metà degli anni Quaranta fino al 1959 poté lavorare solo sotto pseudonimo. – Leggi anche: Trumbo, la storia vera di uno dei migliori sceneggiatori di Hollywood
È morto lo sceneggiatore statunitense Walter Bernstein, noto soprattutto per il film “Il prestanome”: aveva 101 anni.
Luigi Ghirri, Modena, 1973. CSAC, Università di Parma © Succession Luigi Ghirri Tra i fotografi italiani, in pochi hanno la fama di Luigi Ghirri: nato a Scandiano (in provincia di Reggio Emilia) nel 1943 e morto a Reggio Emilia nel 1992, con in mezzo una grande e venerata carriera. Fino al 2 giugno il museo Jeu De Paume di Parigi la ripercorre con un’importante mostra retrospettiva, la prima itinerante – è passata prima al Museo Reina Sofia di Madrid e al Museum Folkwang di Essen – organizzata fuori dall’Italia. La mostra, intitolata Cartes et territoires (cioè “mappe e territori”), si concentra in particolare sugli anni Settanta della sua produzione fotografica, decennio che si concluse con la pubblicazione nel 1978 del libro Kodachrome, e con la mostra Vera Fotografia, presentata all’università di Parma l’anno successivo, la cui organizzazione ha ispirato la mostra di oggi al Jeu De Paume.
La mostra su Luigi Ghirri è un motivo in più per andare a Parigi. Fino al 2 giugno c'è una retrospettiva con le foto che uno dei più famosi fotografi italiani del Novecento scattò negli anni Settanta.
Domenica 4 maggio è stata aperta a Reggio Emilia – allo “Spazio Gerra”, un’area in piazza XXV Aprile dedicata alle esposizioni – una mostra di fotografie ispirata al libro “Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea” di Annarella Giudici, Giovanni Lindo Ferretti e Rossana Tagliati. La mostra – che resterà aperta fino al 15 giugno – è curata da Annarella Giudici e Rossana Tagliati, e ripercorre la storia della “benemerita soubrette” e dei CCCP, storico gruppo punk emiliano degli anni Ottanta. Parte dei servizi fotografici sono di Luigi Ghirri, fotografo della copertina dell’ultimo disco dei CCCP, “Epica Etica Etnica Pathos”, e di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Annarella e i CCCP. In mostra a Reggio Emilia fino al prossimo 15 giugno.
Mercoledì 10 aprile a Napoli è stata organizzata dai commercianti una manifestazione per protestare contro l’istituzione della zona a traffico limitato (ZTL) nel centro storico della città, che secondo i negozianti penalizza il commercio. Alcuni petardi sono stati fatti esplodere davanti al Municipio e la polizia ha risposto con alcune cariche, per allontanare e disperdere in parte la folla. Un manifestante è scivolato mentre si allontanava, mentre un altro ha avuto un lieve malore. Non si sono comunque verificati particolari scontri, anche se il clima generale è stato a lungo molto teso tra gli agenti e i manifestanti. Un gruppo di persone ha anche bloccato via Arcoleo, una delle traverse del lungomare, causando alcuni disagi al traffico. Secondo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ci sono state infiltrazioni di “delinquenza comune e camorra”. Il sindaco ha comunque confermato l’adozione di alcuni piani correttivi per la ZTL, che almeno in parte rispondono alle richieste dei commercianti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Un giorno a Napoli. Le foto della manifestazione dei commercianti davanti al municipio e in città, contro la nuova zona a traffico limitato.
L’astronauta italiano Luca Parmitano, insieme con l’astronauta statunitense Christopher Cassidy, eseguirà una passeggiata spaziale (attività extraveicolare, EVA) all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I due astronauti lavoreranno per circa sei ore e mezza, a partire dalle 14:10 (ora italiana) per eseguire lavori di manutenzione e di preparazione per la futura installazione di un nuovo modulo russo della ISS. Parmitano si trova in orbita dalla fine dello scorso maggio ed è il primo italiano nella storia a fare una passeggiata spaziale.
La passeggiata spaziale di Parmitano in diretta. Lo streaming dalla Stazione Spaziale Internazionale per la prima attività extraveicolare di un italiano nella storia.