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A Parigi si è appena conclusa la settimana della moda, il più importante e seguito evento della stagione per un settore che solo in Italia fattura circa 70 miliardi di euro, cioè il 3,6 per cento del PIL. Nonostante l’importanza dell’industria della moda, parlarne è ancora difficile: gli sforzi che da anni in molti fanno per sfatarne l’aura di occupazione frivola hanno portato a progressi significativi, ma è un pregiudizio che continua a sopravvivere in moltissime bolle. Nella nuova puntata del Weekly Post proviamo a fare la nostra parte: partendo dall’ultima sfilata di Chanel disegnata da Karl Lagerfeld, Arianna Cavallo risponde ad alcune domande scontate e ad altre meno, e ci racconta cosa sta cambiando nella moda e quali sono state le cose più discusse che si sono viste negli ultimi giorni sulle passerelle. Il Weekly Post è disponibile su Spreaker, su Spotify, su iTunes e su Google Podcast.
Weekly Post #12 – La moda un po’ più di tutti. Partendo da un villaggio innevato nel centro di Parigi capiamo cosa sta cambiando in uno dei settori più importanti e fraintesi della nostra economia, nella nuova puntata del podcast del Post.
Dopo la netta vittoria alle elezioni europee di domenica della Lega, il centrodestra ha vinto anche in molti dei 3.654 comuni dove lo stesso giorno si è votato per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale. Il centrosinistra ha tuttavia ottenuto un risultato migliore di quanto atteso dopo lo spoglio delle europee, e ha eletto sindaci anche in città e comuni dove aveva perso nettamente il voto per il Parlamento Europeo. Il Movimento 5 Stelle è andato invece molto male anche alle amministrative, perdendo l’amministrazione di Livorno e rimanendo escluso anche dai ballottaggi. Le città più importanti in cui si eleggeva il nuovo sindaco sono quattro capoluoghi di regione – Bari, Campobasso, Firenze, Perugia – e 29 capoluoghi di provincia, tra cui Pescara, Bergamo, Livorno, Ferrara, Pavia, Reggio Emilia e Modena. Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Bari, Firenze, Bergamo, Lecce, Modena, Pesaro; il centrodestra ha vinto al primo turno invece a Perugia, Pavia, Pescara, Vibo Valentia e Urbino, oltre che alle regionali in Piemonte. Si andrà al ballottaggio a Potenza, Campobasso, Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania e Vercelli. Nella maggior parte di queste città, il centrodestra è in vantaggio dopo il primo turno.
Chi ha vinto le amministrative, quindi. Il centrosinistra è andato meno peggio che alle europee, vincendo a Firenze, Bari e Bergamo, ma il centrodestra è cresciuto molto e ha vinto anche le regionali in Piemonte.
Con una perfetta procedura di atterraggio, ieri il robot automatico (rover) della NASA Curiosity è arrivato su Marte dando inizio alla fase più importante della nuova missione per studiare le caratteristiche del pianeta. Nel corso dei prossimi due anni, il rover condurrà un’ampia serie di esperimenti e analisi sul suolo marziano per ricostruire i cambiamenti ambientali che avvennero su Marte, la sua natura geologica e per capire se un tempo avesse ospitato qualche forma di vita. Curiosity potrà scattare anche un’enorme serie di fotografie di tutto ciò che lo circonda, grazie alle numerose fotocamere di cui è dotato. Alcune immagini scattate dal rover sono già arrivate sulla Terra e sono state analizzate dai tecnici della NASA, per avere le prime conferme sull’integrità dei sistemi di bordo dopo il lungo viaggio iniziato a novembre e la turbolenta fase di atterraggio. Le foto giunte finora sono di bassa qualità e nella maggior parte dei casi poco definite. Sono più che altro “di servizio”: servono per le prime serie di verifiche preliminari, dedicate soprattutto a valutare le condizioni del mezzo. La loro bassa definizione ha permesso di trasmetterle da Marte alla Terra in breve tempo. Terminati i primi test, nei prossimi giorni i tecnici della NASA faranno inviare nuovamente le foto a Curiosity, questa volta in alta definizione.
Le prime foto di Curiosity. Sono ancora poco definite, ma mostrano che cosa vede e ha intorno il rover della NASA su Marte.
Mercoledì 25 giugno a San Francisco (California) è iniziata Google I/O, la serie di conferenze che Google organizza annualmente per presentare le sue ultime novità per quanto riguarda il software agli sviluppatori, quelli che materialmente realizzano le applicazioni e i programmi. Durante il lungo evento di apertura, circa due ore e mezza di presentazioni sul palco, sono state mostrate anteprime della prossima versione di Android e numerose idee per portare il sistema operativo e i servizi di Google praticamente ovunque, dagli orologi ai televisori passando per l’automobile. L’idea di Google è fare le cose che per ora facciamo quasi esclusivamente con gli smartphone su altri tipi di dispositivi, passare da uno all’altro a seconda delle esigenze e poterlo fare con naturalezza, in modo da concentrarsi sui contenuti e dimenticarsi di ciò che sta loro intorno. Ogni link porta al relativo argomento nell’articolo Android L | Material Design | Android Wear | Orologi | Android Auto | Android TV | Android su computer | Android e le aziende | Chromecast
Google vuole mettere Android ovunque. Dagli smartphone alle automobili passando per gli orologi e i televisori: tutte le cose da sapere e da vedere sulle novità presentate a San Francisco.
Marc Benioff, il fondatore dell’azienda di sistemi informatici cloud Salesforce, ha acquisito con la moglie Lynne la rivista TIME dall’attuale proprietario Meredith Corp., per 190 milioni di dollari. La precedente proprietà aveva acquisito Time Inc., la società editrice della famosa rivista, nel gennaio scorso e pochi mesi dopo aveva annunciato l’intenzione di cedere alcune sue proprietà, come Fortune, Sports Illustrated e TIME. I Benioff hanno fatto sapere che non saranno impegnati nella gestione quotidiana della rivista e che per ora saranno mantenuti gli incarichi editoriali e dirigenziali già in corso. TIME fa i conti da molti anni con una riduzione significativa della sua tiratura e della sua rilevanza, sia negli Stati Uniti sia con la propria versione internazionale. Fondata nel 1923, la rivista continua comunque a raggiungere circa 100 milioni di persone tra versione stampata e sito online. Marc e Lynne Benioff sono impegnati in attività filantropiche. Spesso critico nei confronti del presidente statunitense Donald Trump, Marc Benioff (53 anni) è un altro importante miliardario ad acquisire una delle testate più famose degli Stati Uniti, dopo il CEO di Amazon, Jeff Bezos, da qualche anno proprietario dal Washington Post.
La rivista TIME è stata venduta al proprietario di Salesforce, Marc Benioff, e a sua moglie per 190 milioni di dollari.
Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini raccontano su Repubblica quello che è successo domenica a Bari: tre persone sono morte uccise a colpi di kalashnikov in quella che definiscono “una guerra di mafia”. Una delle tre persone morte era Vitantonio Fiore, 22 anni, figlio di un presunto boss detenuto in carcere. Un’auto bruciata, una Croma, ritrovata in contrada Prete, alla periferia del quartiere San Paolo, teatro della mattanza di mala avvenuta ieri a Bari nella quale sono morte tre persone. L’auto potrebbe essere stata utilizzata dai sicari, anche se su questo particolare proseguono gli accertamenti. Gli investigatori della squadra mobile della Questura di Bari – a quanto si è appreso – hanno effettuato in queste ore uno stub e una decina di perquisizioni in abitazioni di diverse zone della città. Gli investigatori stanno anche visionato immagini filmate da telecamere della zona dell’agguato e stanno ascoltando persone anche se nessuno, al momento, avrebbe visto qualcosa e nessuno vuole parlare con i poliziotti, anche in forma anonima.
La sparatoria di Bari. Domenica tre persone sono state uccise a colpi di kalashnikov, uno era il figlio di un presunto boss e indossava un giubbotto anti-proiettile.
Anche nei supermercati italiani, da qualche anno a questa parte, è diventato comune trovare le casse automatiche: quelle in cui i clienti si fanno da soli il conto dei prodotti da acquistare finita la spesa, pagano con contanti o carta di credito e poi, sempre da soli, mettono tutto nei sacchetti ed escono. Nonostante a molte persone non piacciano – e nonostante non siano più veloci, come spesso si pensa – le casse automatiche sono probabilmente destinate ad aumentare sempre di più, considerato il risparmio che permettono ai gestori e la tendenza generale verso una maggiore automazione del lavoro. Per questo motivo le catene di supermercati di tutto il mondo da tempo stanno lavorando per rendere le casse automatiche più efficienti e gradevoli, o anche solo per farci credere che lo siano. Per esempio: avete mai notato che nei negozi le casse automatiche sono quasi sempre vicino all’uscita? Cominciamo dall’inizio. Spiega un articolo pubblicato sul sito di BBC che la storia delle casse automatiche dei supermercati inizia tecnicamente con i bancomat, che ne sono di fatto i predecessori: furono inventati nel 1967 e si diffusero molto alla fine degli anni Settanta. Il primo brevetto per il registratore di cassa automatico fu registrato invece nel 1990: a pensare di automatizzare le procedure di pagamento nei supermercati fu l’americano David R. Humble, che, ispirato da una lunga attesa in un negozio di verdure in Florida nel 1984, cominciò a progettare diverse soluzioni possibili. Nel corso degli anni Novanta le casse automatiche sono poi diventate abbastanza diffuse negli Stati Uniti, mentre in Italia le introdusse Coop nel 2008. Secondo le stime della società di ricerche di mercato britannica RBR, nel 2013 erano più di 200mila le casse automatiche presenti nel mondo e saranno almeno 325mila nel 2021.
Il futuro delle casse al supermercato. I supermercati vogliono farci usare sempre di più quelle automatiche: e siccome a molti non piacciono, si stanno ingegnando.
Val Kilmer ha 60 anni ed è attore, artista e musicista. È stato Jim Morrison in The Doors, Batman in Batman Forever e Iceman in Top Gun (ruolo che ha ripreso anche nel sequel, che uscirà a dicembre). Dal momento che si è fatto notare soprattutto negli anni Ottanta e Novanta, il New York Times in questi giorni ha raccontato che fine abbia fatto, in un articolo che lo presenta come «la più improbabile star del cinema della storia di Hollywood». L’autrice dell’articolo, Taffy Brodesser-Akner, ha scritto di aver incontrato Kilmer due mesi fa, a Los Angeles. Kilmer oggi parla a fatica, perché è stato sottoposto a una tracheotomia. La loro conversazione è avvenuta nel suo ufficio, che è anche una galleria d’arte, che è anche una specie di museo sulla sua carriera. Brodesser-Akner descrive l’ufficio come un posto bizzarro, pieno di cose, e racconta nei dettagli quanto Kilmer sia una persona eclettica. Scrive però di essere stata particolarmente colpita da uno dei progetti su cui stavano lavorando nello studio:
Che fine ha fatto Val Kilmer. È stato sottoposto a una tracheotomia per un tumore, ma sarà ancora Iceman nel nuovo "Top Gun" e resta un tipo molto strano.
Il 24 novembre è uscito negli Stati Uniti And Yet… (tradotto in italiano E poi…) che raccoglie alcuni articoli scritti dal giornalista inglese Christopher Hitchens – morto nel 2011 per un tumore all’esofago, quando era considerato uno dei migliori giornalisti “polemisti” in circolazione. Il libro è pubblicato negli Stati Uniti da Simon&Shuster, ancora non ci sono notizie di una versione in italiano. In And Yet… sono raccolti articoli di Hitchens su svariati argomenti, pubblicati su Slate, The Atlantic e Vanity Fair e altre riviste con cui collaborava. C’è per esempio Bah, humbug, pubblicato su Slate nel 2005, in cui ironizza, in maniera molto dissacrante, sulle tradizioni consumistiche e di cattivo gusto degli Stati Uniti durante il periodo di Natale. In un altro articolo, scritto durante le elezioni presidenziali americane del 2008, spiega perché è contrario alla candidatura di Hillary Clinton, che nel frattempo si è ricandidata e quasi certamente vincerà la nomination dei democratici per le elezioni del 2016.
Un nuovo libro con gli articoli di Christopher Hitchens. Si intitola "And Yet...", è uscito solo negli Stati Uniti, e ripropone alcuni dei pezzi migliori del polemista inglese (come quando scrisse contro il Natale e Hillary Clinton).
Mentre in Italia le proposte del governo per ridurre la spesa pubblica contemplano tagli alla scuola, tagli alla ricerca, tagli alla giustizia e tagli a ogni cosa di cui un paese dovrebbe avere cura, in Gran Bretagna – dove David Cameron ha annunciato un progetto di revisione delle spese di assai più ampio respiro e lunga visione – il primo a farsi avanti per concedere sacrifici è il ministro della Difesa. Liam Fox, conservatore, 48 anni, da poco nominato nel nuovo governo Cameron (da cui era stato sconfitto nel 2005 nella corsa per la leadership del partito), ha annunciato oggi tagli “brutali” alle spese militari di un paese che si trova tuttora coinvolto in uno sforzo bellico, in Afghanistan, che è costato la vita a 300 soldati in quasi nove anni. Il Regno Unito ha in bilancio una spesa di circa 37 miliardi di sterline per la Difesa nell’anno fiscale 2010/2011. Ma alla fine di quest’anno le ambizioni e le cifre saranno drammaticamente riviste. La Reuters parla di un taglio previsto delle spese militari fino al 15% nei prossimi quattro anni (il piano di tagli del governo prevede una riduzione complessiva delle spese dell’11%). Fox chiederà contestualmente che al suo ministero siano allocati fondi per un bilancio decennale: “I tagli devono essere fatti su un piano a lunga scadenza”.
Tagli di spesa, cominciare da qui (from here). Il primo a farsi avanti in Gran Bretagna sul progetto di tagli alle spese è il ministro della Difesa: ma in Italia si massacrano scuola e ricerca senza toccare gli armamenti.
Tra pochi giorni inizierà a Park City, nello Utah, il Sundance Film Festival, cioè il festival di cinema indipendente più famoso al mondo, durante il quale abbondano i ritratti degli attori e delle persone famose che passano di lì. Victoria Will è una dei tanti fotografi che per alcuni anni si è occupata di realizzarli, ma nel 2014 ha scelto di farlo in un modo più originale, cioè con la ferrotipia, una tecnica usata fino alla fine dell’Ottocento che consiste nell’impressione dell’immagine su lastre di metallo rivestite di emulsioni sensibili alla luce. Ci sono foto del bassista dei Red Hot Chili Peppers, Flea, di Robert Redford, Anne Hathaway, Maggie Gyllenhaal e Philip Seymour Hoffman, tra gli altri, molto diverse da quelle che siamo abituati a vedere. Il procedimento della ferrotipia ebbe parecchio successo nella seconda metà del 19esimo secolo, quando veniva usato soprattutto dai fotografi ambulanti perché permetteva di consegnare un ritratto già pochi minuti dopo averlo realizzato. Anche Will ha realizzato le lastre immediatamente, grazie a una piccola camera oscura che si era costruita per l’occasione. Ha iniziato il progetto nel 2014, mentre lavorava al festival per Associated Press, e ha poi raccolto le foto nel libro Borne Back, pubblicato pochi mesi fa da Peanut Press.
Attori di oggi fotografati come 150 anni fa. Al Sundance, per non fare i soliti ritratti, Victoria Will ha rispolverato la ferrotipia, una tecnica usata nell'Ottocento.
Nel 1904 l’archeologo biellese Ernesto Schiaparelli trovò nella Valle delle Regine, vicino a Luxor (Egitto), una tomba saccheggiata che conteneva parte di un sarcofago in granito rosa, alcuni oggetti tra cui dei sandali, e i resti di una mummia; ma non tutta, solo parte delle gambe, in corrispondenza delle ginocchia. Sia la mummia che gli oggetti si trovano oggi al Museo Egizio di Torino, il più grande al mondo dopo quello del Cairo. Si era sempre pensato che potessero essere i resti della famosa regina Nefertari, moglie del faraone Ramses II (quello che tradizionalmente si associa alla storia di Mosè raccontata nell’Esodo), dato che la tomba – identificata con la sigla QV66 – era stata attribuita a lei, ma finora non c’erano prove scientifiche. Uno studio pubblicato il 30 novembre sulla rivista PLOS ONE indica che probabilmente le ginocchia mummificate appartengono a Nefertari. È il primo studio effettuato sui resti: sono state svolte analisi di vario tipo, tra cui la datazione con il carbonio-14, ed è emerso che le ginocchia erano di una donna di più di 40 anni, il cui corpo fu imbalsamato con le tecniche usate nel periodo di Ramses II, cioè intorno al 1.250 a.C.. I primi autori dello studio sono Raffaella Bianucci, ricercatrice della sezione di medicina legale dell’Università di Torino e di quella di Warwick, l’egittologo dell’Università di Zurigo Michael E. Habicht e l’ex direttrice del Museo Egizio Eleni Vassilika. Non è stato possibile stabilire con certezza l’identità delle ginocchia, dato che non si sono conservate mummie di membri della famiglia di Nefertari e quindi non si è potuto fare un confronto basato sull’analisi del DNA. Grazie al DNA è però stato possibile stabilire che le ginocchia appartenevano a una donna. Il genere è stato confermato al 90 per cento anche dalla dimensione delle ginocchia. L’analisi con i raggi X effettuata sulle ossa ha invece permesso di ricavare l’età della donna al momento della morte, compresa tra 40 e 60 anni. I ricercatori hanno infine concluso che probabilmente la donna apparteneva a una classe sociale elevata: sembra infatti che avesse svolto una quantità minima di lavori fisici e che fosse vissuta prevalentemente in ambienti chiusi.
Le ginocchia di Nefertari potrebbero essere al Museo Egizio di Torino. Un nuovo studio dice che una mummia che si trova a Torino dal 1905 è in realtà la famosa regina moglie del faraone Ramses II.
La rubrica quotidiana sulla prima pagina della Stampa di Mattia Feltri è dedicata venerdì alla sovreccitata giornata parlamentare ed extraparlamentare di giovedì, intorno alla discussione della legge sullo “Ius soli” al Senato. Dibattito in Parlamento sullo ius soli. Ferito numero uno: il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che durante un assalto dei senatori leghisti ai banchi del governo all’aula di Palazzo Madama è caduta ed è stata medicata in infermeria con cerotti e antidolorifici, ma ha rassicurato tutti via Twitter. Ferito numero due: Gianmarco Centinaio, capogruppo della Lega, che nel corso della suddetta rissa è stato ferito a una mano da ben sette commessi del Senato, ed è stato medicato alla buvette con del ghiaccio provvidenzialmente sottratto al Campari.
Prima gli italiani. La sintesi di Mattia Feltri su tutto quello che è avvenuto giovedì intorno alla discussione della legge sullo "Ius soli".
La Guardia di Finanza di Firenze ha accusato lo youtuber St3pny, il cui vero nome è Stefano Lepri, di avere evaso le tasse su oltre un milione di euro. Lepri, che nei suoi video commenta i videogiochi, è molto noto: gli iscritti al suo canale YouTube sono quasi quattro milioni, i follower sul suo account Instagram più di due milioni. Secondo le accuse della Guardia di Finanza, scrive Repubblica, «tra il 2013 e il 2018 Lepri ha omesso di dichiarare ricavi per oltre 600mila euro e di versare IVA per oltre 400mila euro»: avrebbe ricevuto compensi dalle pubblicità inserite nei video che pubblicava sul suo canale, senza però dichiararli al fisco. Fanpage ha scritto però di avere sentito fonti della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Firenze, che hanno specificato che Lepri non sarebbe pienamente responsabile della situazione, perché si sarebbe affidato per la gestione delle sue attività – e quindi dei suoi compensi – a un’agenzia pubblicitaria milanese.
La Guardia di Finanza ha accusato lo youtuber St3pny per avere evaso le tasse su più di un milione di euro.
Il ministero del Tesoro, guidato da Fabrizio Saccomanni, ha diffuso un documento che offre “una rassegna delle diverse ipotesi di intervento sulla tassazione immobiliare che sono emerse nel recente dibattito, corredandole con valutazioni di natura quantitativa e qualitativa”: un rapporto sull’abolizione o il superamento dell’IMU, insomma, su quello che comporterebbe e sulle strade possibili per realizzarlo. Nel documento si afferma comunque che “la proposta di esenzione totale dall’IMU per l’abitazione principale non sembra pienamente giustificabile sul piano dell’equità ed efficienza del tributo, come peraltro emerge anche dalle audizioni di esperti (Copaff, Banca d’Italia) e dalle raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale. […] Sotto il profilo dell’efficienza, le imposte immobiliari sono preferibili alle imposte sui fattori produttivi (lavoro e capitale) perché minimizzano l’impatto negativo delle imposte sulla crescita economica e hanno effetti meno distorsivi sull’utilizzo dei fattori produttivi e sull’accumulazione del capitale. Sotto il profilo dell’equità si rileva come il possesso dell’abitazione principale è uno dei fattori per la definizione della condizione economica dei contribuenti e la relativa capacità contributiva». La cosa è rilevante dal punto di vista politico perché il PdL ha sempre detto di volere l’abolizione dell’IMU sulla prima casa (e addirittura la restituzione di quella già pagata).
Il documento del Tesoro sull’IMU. Il testo integrale: elenca nove possibili strade per intervenire sulla tassa sugli immobili ma avverte che abolirla del tutto sarebbe ingiusto e inefficiente.
Ogni anno, nella seconda metà di dicembre, Google realizza i doodle di “Buone Feste!” con cui fa gli auguri ai suoi utenti. I doodle sono quelle animazioni o disegni che sostituiscono il logo del motore di ricerca sulla sua pagina iniziale, per celebrare ricorrenze o anniversari importanti. Quello relativo alle feste natalizie è una tradizione di Google da tanti anni, e il primo risale addirittura al 1999. Il doodle “Buone Feste!” di oggi mostra i pinguini che erano già apparsi qualche giorno fa, e si preparano a trascorrere le vacanze in un posto caldo raggiungendo un tucano e altri uccelli tropicali. La serie continuerà nei prossimi giorni con altri “episodi” e si concluderà a Capodanno.
“Buone feste”: tutti i doodle di Google dal 1999 a oggi. Come ogni anno Google durante le feste cambia il suo logo per raccontare una storia e farci gli auguri.
A Hullavington, una piccola città nel Wiltshire nel centro-sud dell’Inghilterra, c’è un grande campo d’aviazione: ai tempi della Seconda guerra mondiale fu utilizzato come area di addestramento per piloti e come base per circa mille aerei della Royal Air Force. Parte delle sue strutture, compresi due enormi hangar, è stata acquistata di recente da Dyson non per costruire nuovi avveniristici aspirapolvere e asciugacapelli, ma un’avveniristica automobile elettrica. Sir James Dyson, fondatore e proprietario dell’azienda, ha infatti deciso che il prossimo prodotto che metterà in vendita sarà un’auto elettrica diversa da tutte le altre finora in circolazione. Il piano – che prevede investimenti per oltre 2,5 miliardi di sterline (2,78 miliardi di euro) in diversi ambiti di ricerca – potrebbe portare la sua società verso un nuovo successo mondiale, o affossarla per sempre a causa delle grandi spese e della complessità di un mercato come quello dell’automobile. A 71 anni, Dyson non sembra essere preoccupato più di tanto da questa eventualità, convinto che in pochi anni con i suoi ingegneri possa realizzare da zero l’auto elettrica che tutti vorrebbero comprare, come fu in passato per i suoi aspirapolvere.
Dyson fa sul serio con le auto elettriche. Il famoso progettista di aspirapolvere ha acquistato parte di un campo d'aviazione in Inghilterra per costruire un tracciato, dove sperimenterà i nuovi veicoli.
Un gruppo di ricercatori ha infine dato una risposta a una domanda che probabilmente non vi eravate mai posti: qual è l’anfibio più grande del mondo? È una salamandra che vive in Cina e che può raggiungere gli 1,8 metri di lunghezza. I ricercatori erano da tempo a conoscenza delle salamandre giganti cinesi, ma grazie a un nuovo studio del loro DNA hanno scoperto che non ne esiste una sola specie ma almeno tre, e che a una di questa appartengono appunto gli esemplari di anfibi più grandi al mondo finora conosciuti. Oltre a raggiungere una lunghezza di quasi due metri, una salamandra gigante cinese può pesare più di 45 chilogrammi. Queste salamandre vivono nelle aree meridionali subtropicali della Cina e nella parte centrale e montuosa del paese, oltre che in alcune province orientali. Sono molto rare da avvistare e sono a rischio di estinzione, con un numero in sensibile riduzione di esemplari ancora vivi in natura, a causa del bracconaggio. La caccia illegale viene condotta perché in alcune aree della Cina le carni della salamandra sono una rarità e ritenute un cibo di lusso.
L’anfibio più grande del mondo. Una ricerca ha scoperto che esistono tre diverse specie di salamandra gigante cinese, e che una di queste ha gli esemplari più grandi di tutti.
Dave Eggers fa un po’ di tutto. Ha studiato da designer, ma è diventato celebre come scrittore per il suo romanzo d’esordio L’opera struggente di un formidabile genio. Ha fondato tre delle nuove migliori riviste americane, Might, McSweeney’s e The Believer e ha continuato a pubblicare libri sempre molto apprezzati. Ha aperto la bizzarra scuola di scrittura 826 Valencia e ogni tanto qualcuno dei suoi disegni appare su riviste e siti internet. Il sito di news e cultura The Bay Citizen ha invitato lo scrittore alla prima partita delle World Series, le finali del campionato professionistico di baseball americano iniziate quattro giorni fa tra San Francisco Giants e Texas Rangers,, e lui ha disegnato una serie di vignette che ritraggono qualcosa di quel che ha visto durante la giornata.
I disegni di Dave Eggers sulle World Series. The Bay Citizen ha invitato lo scrittore artista alle finali di baseball, e lui ha illustrato quel che ha visto.
Dentro Rush Hour 2, film comico poliziesco del 2001 con Jackie Chan e Chris Tucker, c’è una celebre scena realizzata all’interno dell’hotel Desert Inn di Las Vegas in cui l’esplosione di una bomba fa saltare in aria la sala del casinò (che nel film di chiama Red Dragon) e con essa banconote per un miliardo di dollari. Ovviamente erano banconote false, prodotte appositamente da un’azienda specializzata nella realizzazione di materiale di scena, gli Independent Studio Services (ISS). Alcuni giorni dopo la fine delle riprese di quella scena, però, successe qualcosa di inatteso: 19 di quelle banconote furono trovate in circolazione a Las Vegas, a Los Angeles e addirittura in Minnesota. Alcune comparse infatti le avevano raccolte e avevano iniziato a utilizzarle nei negozi. Alcuni negozianti non si accorsero della falsità dei soldi e li accettarono, così le banconote finirono presto in circolazione.
Come si fanno i soldi dei film. Quelle che vediamo per esempio dentro i borsoni dopo le rapine non sono vere banconote, ma a volte capita che finiscano in circolazione.
Nella notte fra lunedì e martedì un’esplosione in una cascina disabitata a Quargnento, in provincia di Alessandria, ha causato la morte di tre vigili del fuoco e il ferimento di altri due vigili del fuoco e di un carabiniere. L’esplosione principale è avvenuta verso l’1.30, quando i vigili del fuoco erano arrivati sul posto per effettuare un sopralluogo dopo che una prima esplosione era avvenuta circa un’ora prima, sempre nella stessa cascina. La seconda esplosione ha fatto crollare l’edificio, le cui macerie hanno sotterrato i tre vigili del fuoco. Nei sopralluoghi successivi al crollo sono state trovate in un edificio adiacente alla cascina due bombole di gas inesplose, collegate con dei fili elettrici a un timer. Secondo il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri, questa circostanza farebbe pensare che il crollo della cascina sia stato causato dall’esplosione di natura dolosa di alcune bombole di gas. In attesa dei risultati dei rilievi del Reparto investigazioni scientifiche (RIS) dei carabinieri, la procura ha aperto un’indagine contro ignoti per omicidio plurimo e disastro. Al momento non ci sono indagati, ma i giornali di oggi scrivono che le ipotesi degli investigatori si starebbero concentrando proprio sul proprietario della cascina, Giovanni Vincenti detto Gianni, e sul suo passato.
Cosa sappiamo dell’esplosione della cascina in provincia di Alessandria. Si sta indagando per omicidio plurimo e crollo doloso, e i giornali scrivono che le ipotesi si concentrano sul proprietario dell'edificio e sul suo passato.
Da oggi, giovedì 26 aprile, i primi due episodi della seconda stagione di The Handmaid’s Tale si possono vedere su TIMVISION, che poi ne renderà disponibile uno nuovo ogni giovedì. The Handmaid’s Tale è una serie distopica tratta dal Racconto dell’ancella, un romanzo scritto nel 1985 da Margaret Atwood. La prima stagione era composta da 10 episodi ed è stata una delle più premiate agli Emmy, dove ha vinto anche il premio per la miglior serie drammatica. La seconda è composta da 13 episodi. La prima stagione era tratta dal libro, a cui era in genere piuttosto fedele; la seconda racconterà una storia nuova e inedita. Abbiamo messo insieme le cose da ricordare della prima, per arrivare pronti alla seconda. Leggi anche: Tu non sei tua, tu sei una cosa, tu non sei nessuno
Cosa succedeva in “The Handmaid’s Tale”. Un riassunto delle puntate precedenti, ora che sono arrivati i primi episodi della seconda stagione (anche in Italia, su TIMVISION).
Il 3 dicembre 1994, venticinque anni fa oggi, la multinazionale giapponese Sony mise in vendita in Giappone la prima versione della PlayStation, una delle console più vendute di sempre e più tardi celebrata come quella che ha cambiato per sempre il mondo dei videogiochi. Negli anni ne sono uscite altre tre versioni – e una quinta, molto attesa, uscirà alla fine del 2020 – ma secondo gli esperti la più iconica rimane la prima, che nel resto del mondo fu commercializzata alla fine del 1995. La PlayStation era effettivamente molto diversa da tutte le console che uscirono negli anni precedenti, a eccezione della Sega Saturn (lanciata un paio di settimane prima, ma decisamente più costosa e un filo meno potente). Fu anche una scelta di necessità: nei sei anni precedenti Sony aveva collaborato con Nintendo – che allora dominava il mercato dei videogiochi grazie alle console SNES (Super Nintendo Entertainment System) e Game Boy – per produrre una nuova console che avrebbe letto sia le classiche “cartucce”, che contenevano i giochi prodotti da Nintendo, sia i CD-ROM, un nuovo formato nel quale Sony si stava specializzando.
La PlayStation ha 25 anni. Il 3 dicembre 1994 fu messa in vendita in Giappone la console che avrebbe cambiato il settore dei videogiochi.
Nel 1932 il mediatore immobiliare statunitense Bernard London propose che fosse imposta per legge una scadenza per i prodotti di consumo, non solo alimentari, in modo da stimolare i consumi e accelerare l’uscita degli Stati Uniti dalla crisi dovuta alla Grande depressione. La sua proposta di una “obsolescenza pianificata” divenne materia di studio e di analisi da parte di numerosi economisti, e ancora oggi a oltre 80 anni di distanza si parla di questa pratica e delle società che secondo alcuni la adottano, per indurre i loro clienti ad acquistare le ultime versioni dei prodotti, soprattutto in ambito tecnologico. In un articolo sul New York Times, la giornalista economica Catherine Rampell, riprende l’argomento dell’obsolescenza programmata e le teorie complottiste che le orbitano intorno usando come esempio Apple, che ha da poco presentato due nuovi iPhone e iOS 7, l’ultima versione del suoi sistema operativo per i dispositivi mobili. Rampell spiega che dopo l’aggiornamento a iOS 7, il suo vecchio iPhone 4 è diventato molto più lento e con una minore autonomia della batteria, problema segnalato da diversi possessori di questo modello. La causa è dovuta al maggior numero di funzioni presenti su iOS 7 e all’usura della batteria di iPhone 4, che come tutti gli smartphone regge un numero limitato di ricariche, cosa che dopo oltre tre anni di utilizzo si fa sentire.
Che cos’è l’obsolescenza programmata. Perché se ne torna a parlare e che cosa c'entrano Apple e i suoi iPhone.
In Lombardia negli ultimi otto giorni il livello di PM10 nell’aria, uno dei principali agenti inquinanti atmosferici, ha superato la soglia di 50 microgrammi per metro cubo: in particolare la media nella provincia di Milano è stata di 90 microgrammi al metro cubo. Le PM10 sono particelle con diametro inferiore a un centesimo di millimetro (10 micrometri) che possono essere respirate e raggiungere così naso e laringe; quelle tra i 5 e i 2,5 micrometri riescono a depositarsi nei bronchi polmonari e sono quindi pericolose per la salute. Questa concentrazione è favorita dalle alte temperature e dalla scarsità di piogge, assenti in modo rilevante a Milano da metà settembre. Per questo motivo martedì 17 ottobre il comune di Milano ha annunciato il blocco della circolazione delle auto più inquinanti, come previsto dall’accordo firmato il 9 giugno scorso da Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e dal ministero dell’Ambiente: tutti i giorni, dalle 8.30 alle 18.30, non possono circolare le auto alimentate a gasolio fino alla classe 4; dalle 8.30 alle 12.30, non possono circolare i veicoli per il trasporto merci a gasolio fino alla classe 3 compresa. È anche vietato usare riscaldamento a legna, accendere falò, barbecue, fuochi d’artificio, ed è obbligatorio ridurre di un grado centigrado la temperatura nelle case. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha invitato gli abitanti a non accendere i termosifoni e aggiunto che per dare il buon esempio gli impianti di riscaldamento resteranno spenti nelle scuole e negli uffici comunali. La situazione potrebbe migliorare domenica, per cui sono previste piogge. Lunedì 16 ottobre sono anche entrate in vigore le nuove regole per l’Area C, dove non potranno più entrare tutti i veicoli diesel fino alla classe 4 senza filtro antiparticolato.
Smog a Milano, le cose da sapere. I livelli di PM10 nell'aria sono stati superati per otto giorni consecutivi, il comune ha vietato la circolazione di alcuni veicoli e chiesto di non accendere i termosifoni.
Il 19 febbraio il direttore della più antica scuderia ippica della Polonia, Marek Trela, è stato licenziato dal ministero dell’Agricoltura polacco, creando una specie di caso politico nazionale. La scuderia si chiama Janów Podlaski e fu fondata nel 1817 dopo il Congresso di Vienna, la conferenza che si tenne a Vienna tra il 1814 e il 1815 e che aveva lo scopo di riorganizzare l’assetto dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. La scuderia fu temporaneamente abbandonata durante la Prima guerra mondiale, ma le sue attività furono riavviate dopo che la Polonia riottenne l’indipendenza: dalla Seconda guerra mondiale la scuderia cominciò a specializzarsi soprattutto sui cavalli arabi. A febbraio del 2015 il governo polacco – eletto pochi mesi prima e guidato dal partito di destra Diritto e Giustizia – ha deciso di licenziare Trela, che dirigeva la scuderia da oltre vent’anni e che è conosciuto per le sue estese competenze in particolare sui cavalli arabi. Nelle ultime due settimane centinaia di cittadini polacchi hanno firmato una petizione per chiedere che a Trela e ad altri due dirigenti della scuderia – anch’essi licenziati – fosse ridato il lavoro. Il governo di Diritto e Giustizia non ha cambiato idea, almeno finora, e nel frattempo è stato criticato per molte altre cose, come le leggi che restringono la libertà di stampa. Tra le foto di animali migliori della settimana ce n’è anche una scattata alla scuderia Janów Podlaski, con un cavallo e un videogiornalista di AFP. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Soli nel deserto. Orici d'Arabia, cuccioli di formichieri giganti e cavalieri d'Italia, tra le foto di animali più belle della settimana.
Il governo ha ottenuto l’approvazione definitiva – tramite voto di fiducia – alla legge di bilancio, la misura che stabilisce come e dove lo Stato potrà prelevare e spendere il denaro degli italiani. La legge era già stata votata alla Camera ma ci era tornata perché durante la sua approvazione al Senato era stata riscritta dal governo. La fiducia ha ricevuto 370 voti favorevoli, 70 contrari e moltissime astensioni. C’era una certa fretta perché la legge di bilancio va approvata ogni anno entro il 31 dicembre. Dopo quella data, in caso di mancata approvazione, bisogna ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio, uno strumento rischioso e dai confini poco chiari. Come aveva scritto Claudia Voltattorni ieri sul Corriere della Sera, la fretta con cui si è dovuti arrivare a questa fiducia «ha bruciato una serie di passaggi parlamentari come la votazione degli emendamenti, e che ha fatto quindi saltare le opposizioni che parlano di “vilipendio del Parlamento e della Costituzione” e di “una manovra approvata a scatola chiusa”». In questi giorni si sono viste moltissime manifestazioni di protesta da parte delle opposizioni, dentro e fuori dall’aula.
La legge di bilancio ora è legge per davvero. Alla Camera ha ricevuto 370 voti, fra moltissime proteste e astensioni.
Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gian Luca Baldassari, ex dirigenti del Monte dei Paschi di Siena, sono stati condannati in primo grado dal Tribunale di Milano nel processo sulle operazioni compiute dalla banca tra il 2008 e il 2012 nel tentativo di recuperare le perdite conseguenti all’acquisizione di Banca Antonveneta. Mussari è l’ex presidente, Vigni l’ex direttore generale e Baldassarri l’ex responsabile dell’area finanziaria: sono stati condannati rispettivamente a 7 anni e 6 mesi, 7 anni e 3 mesi e 4 anni e 8 mesi. Oltre a loro sono stati condannati altri ex dirigenti di Monte dei Paschi (Daniele Pirondini e Marco Di Santo) e, come scrive il Sole 24 Ore, «sei tra manager ed ex manager di Deutsche Bank e due di Nomura [una banca giapponese]». Il Sole 24 Ore aggiunge: Il tribunale di Milano ha condannato Deutsche Bank Ag e Deutsche Bank London Branch alla confisca complessiva di 64 milioni di euro e una multa di 3 milioni di euro. Le due società del gruppo Deutsche Bank sono imputate in virtù della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Alcuni importanti ex dirigenti del Monte dei Paschi di Siena sono stati condannati nel processo sulle operazioni finanziarie legate all’acquisizione di Banca Antonveneta.
Ci sono giovani suricati giocherelloni, un piccolo babbuino abbracciato a sua mamma e dei giovani mufloni che saltellano: quindi per la pucciosità siamo coperti. Se siete di quelli che non aspettavano altro che il primo sole primaverile, apprezzerete molto l’asino a pancia all’aria nello zoo di Varsavia: lui sa come si fa. Per chi ha bisogno della foto orsa della settimana, invece, ci sono i due orsi polari fratelli che si schizzano acqua. Infine, con gli animali di questa settimana il Post copre circa il 4 per cento della popolazione mondiale di ara di Spix: ce ne sono 90 esemplari in tutto, e 4 diversi qui sotto. Una è senza piume, certo, ma è felice. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Spiumato ma felice. Mufloni che saltellano, asini a pancia all'aria e il 5 per cento della popolazione mondiale di ara di Spix, tra le foto bestiali della settimana scelte dal Post.
Giovedì 18 giugno esce nei cinema italiani Unfriended, un film prodotto negli Stati Uniti e diretto dall’attore e regista russo-georgiano Levan Gabriadze. Il film è stato girato interamente come una sequenza di inquadrature da webcam: lo schermo del cinema o della televisione sul quale viene visto il film coincide infatti con quello del MacBook Air di Blaire, una delle protagoniste del film. Questa caratteristica include il film nel genere horror del Found Footage, cioè quei film horror che sono girati come se fossero dei video amatoriali registrati dagli stessi protagonisti della storia. Esempi famosi di Found Footage sono The Blair Witch Project e Paranormal Activity. Unfriended comunque non è il primo film ad essere ambientato sullo schermo di un computer: al Toronto International Film Festival del 2013, infatti, era stato presentato Noah. La storia di Unfriended ruota attorno a un gruppo di ragazzi di Fresno, California, che si riuniscono in una chat video su Skype. Il giorno in cui è ambientato il film è l’anniversario della morte di un’altra ragazza, Laura Barns. Laura era morta suicida in seguito alla diffusione online di un video che l’aveva ridicolizzata. Mentre gli altri stanno parlando su Skype, compare nella chat anche l’account della defunta Laura. Inizialmente pensano ad uno scherzo ma dall’account di Laura vengono inviati alcuni messaggi e incominciano ad accadere una serie di aventi molto spiacevoli, come si può intuire guardando il trailer.
Com’è Unfriended, il film horror ambientato su Skype. Qualche informazione sul film che esce giovedì e che è costato solo un milione di dollari.
Secondo i dati più recenti e affidabili, in Italia ci sono almeno 7 milioni di gatti domestici. Secondo un rapporto di ASSALCO, l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, nel 2018 il mercato degli alimenti per gatti ha avuto un fatturato di poco superiore al miliardo di euro, in lieve aumento rispetto all’anno precedente: parliamo di 251.248 tonnellate di cibo. È in crescita anche il mercato della sabbietta per gatti (o lettiera), che è più piccolo – 72 milioni di euro, solo contando le vendite attraverso la grande distribuzione organizzata – ma su cui si sta investendo molto, e che nel 2018 ha avuto una crescita del 6,2 per cento rispetto al 2017. Come ha scritto di recente il Wall Street Journal, il mercato della sabbietta – che negli Stati Uniti vale oltre 2 miliardi di dollari l’anno – «è un redditizio segmento della crescente industria di prodotti per animali domestici, perché è essenziale se si possiede un gatto che vive in casa e perché i proprietari sono disposti a pagare sempre di più per prodotti che riducano gli odori e le scocciature». Di recente, a queste esigenze si sono unite le preoccupazioni legate all’ambiente, con la conseguente crescita di prodotti più ecologici: un tema particolarmente importante per un prodotto venduto a chili, usato e buttato con relativa frequenza.
Il mercato della sabbietta per gatti. Sta crescendo, solo in Italia vale oltre 70 milioni di euro, ed è uno dei tanti settori in cui si cercano soluzioni per inquinare meno.
Dopo il picco della pandemia da coronavirus, in molti nei prossimi mesi cercheranno di fare le proprie vacanze evitando posti particolarmente affollati come aerei, treni, alberghi e villaggi turistici. Una delle soluzioni più semplici sarà noleggiare un camper: l’idea è già venuta in mente a parecchie persone, tanto che di recente il New York Times ha scritto che negli Stati Uniti le compagnie che li affittano stanno registrando «un enorme aumento delle prenotazioni». In Italia pochi giorni fa il Corriere della Sera ha parlato di aumenti considerevoli degli affari delle principali aziende che li noleggiano. Per tutti quelli che hanno deciso di affittare un camper per la prima volta o ci stanno seriamente pensando, abbiamo messo insieme una serie di dritte e consigli, per arrivare preparati oppure capire se fa o meno al caso vostro.
Consigli per una vacanza in camper. Per chi non ne ha mai fatta una e ci sta pensando: cosa portarsi dietro, dove andare e come organizzare il viaggio.
Negli ultimi anni un piccolo gruppo di paesi ha vissuto una fase di grande crescita economica, a cui si è accompagnata una crescita dell’influenza e del ruolo politico nel mondo: un banchiere della Goldman Sachs le riunì in una sigla che ha avuto molto successo, BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Molte altre economie del mondo sono in forte crescita negli ultimi anni e l’etichetta “paesi emergenti” è molto vaga, tanto da poter includere oggi decine di paesi. L’Atlantic ha fatto un elenco dei cinque paesi che nel prossimo futuro potrebbero affiancarsi a Cina, Brasile, India e Russia non solo per i dati economici, ma anche per il loro ruolo politico nel mondo. Dentro ogni foto c’è scritto perché. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le prossime 5 economie emergenti. Non Brasile, India e Cina, queste le sappiamo già: le prossime, davvero.
La dimensione del nome di Oliviero Toscani nella homepage del progetto “Nuovo Paesaggio Italiano” rende sospettosi sulle priorità dell’iniziativa, non bastassero i solidi precedenti autopromozionali del suo ideatore. Ma il progetto, lanciato come una collaborazione di Toscani con lo storico dell’arte Salvatore Settis (il cui nome però è scritto più piccolo) si è proposto come una buona idea, una sorta di archivio di delazioni benintenzionate degli scempi contro il paesaggio italiano. Dice Settis: «C’è molto bisogno di azione popolare perché e’ in corso una mutazione genetica: con la cementificazione, gli eco-mostri, l’abusivismo, e i condoni, gli italiani stanno facendo a pezzi i paesaggi del Belpaese costruiti nei secoli. Come ha detto il poeta Zanzotto, siamo arrivati allo sterminio dei campi, che è il rovescio della medaglia dello sterminio nei campi.»
I prefabbricati di Toscani. Il fotografo lancia una campagna contro gli scempi architettonici ma si dimentica il suo.
Fabrizio Curcio, che dal 2015 è capo della Protezione Civile italiana, ha chiesto oggi al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di essere sollevato dall’incarico, per motivi personali. Gentiloni ha accettato la richiesta di Curcio e ha nominato il suo vice Angelo Borrelli nuovo capo dipartimento. Curcio da capo della Protezione Civile ha gestito le operazioni di soccorso e assistenza in occasione dei terremoti nel Centro Italia dell’agosto del 2016, che fecero quasi 300 morti: per ora non ha spiegato perché ha deciso di lasciare l’incarico.
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio lascia il suo incarico.
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è la storia delle dimissioni in blocco dei parlamentari del PdL, una minaccia un po’ spuntata a cui sabato 28 settembre il PdL ha aggiunto anche le dimissioni dei ministri. Poi ci sono dieci tavole dal Diario del cattivo papà, il nuovo libro a fumetti di Guy Delisle, l’autore di cui avevamo già pubblicato le prime ottanta pagine di un altro fumetto: Pyongyang. Infine la vera storia di Niki Lauda e James Hunt, protagonisti di Rush, l’ultimo film di Ron Howard. – Come si dimette un parlamentare Anche a prendere sul serio i parlamentari del PdL, la loro minaccia richiederebbe anni per compiere il suo percorso.
Sunday Post. Cattivi papà, Niki Lauda e "revenge porn" tra le cose più viste sul Post questa settimana.
Il Senato ha approvato oggi il disegno di legge che tutela i figli non economicamente autosufficienti della vittima di un omicidio commesso dal coniuge (anche se separato o divorziato), dal partner di un’unione civile (anche se cessata) o da una persona che è o è stata legata da una relazione affettiva e stabile convivenza. La legge prevede per esempio che nei confronti del famigliare per il quale è chiesto il rinvio a giudizio per omicidio venga sospeso il diritto alla pensione di reversibilità, che per un certo periodo di tempo verrà percepita dai figli della vittima. Lo stato si farà carico inoltre delle spese sia nel processo penale che in quello civile. Il disegno di legge, pensato principalmente per tutelare gli orfani di femminicidio, è quindi diventato legge, visto che era già stato approvato con lo stesso testo a marzo dalla Camera.
Il disegno di legge che tutela gli orfani di femminicidio è stato approvato al Senato ed è diventato legge.
Ieri i dipendenti di Alitalia hanno respinto con un referendum il pre-accordo che era stato raggiunto tra la compagnia aerea e i sindacati, con la mediazione del governo, per definire i tagli e licenziamenti da attuare per rilanciare l’azienda. In seguito alla vittoria dei “No”, oggi il consiglio di amministrazione di Alitalia ha convocato per il prossimo 27 aprile un’assemblea dei soci, uno degli ultimi passaggi prima del probabile commissariamento. Su Repubblica, Ettore Livini ha provato a fare qualche ipotesi su cosa potrà succedere nei prossimi mesi ad Alitalia, e quali inconvenienti potranno esserci per i suoi clienti. Che ne sarà dei posti di lavoro in Alitalia? E del biglietto già prenotato per le vacanze di quest’estate? E delle MilleMiglia? La partita dell’ex-compagnia di bandiera riparte questa mattina con un copione nuovo e una sola certezza: il Commissario che prenderà in mano la cloche della società – pur protetto dalle pretese dei creditori – dovrà riuscire a incassare almeno 230 milioni di euro al mese dai biglietti per far volare gli aerei: servono 55 milioni ogni 30 giorni per fare il pieno di kerosene ai jet, 51 per pagare gli stipendi ai lavoratori, 60 per pagare i diritti di traffico e di scalo, 35 per i noleggi e 16 per la manutenzione. Dipendenti, passeggeri, tour operator e aeroporti invece entreranno in terra incognita. I primi – quelli con il problema più serio – in attesa di capire se e quanti posti di lavoro si salveranno. Gli altri alle prese con questioni più terra-terra: sapere se le prenotazioni che hanno in tasca sono carta straccia. Se il charter Alitalia per le Maldive ci sarà o no. E se intere aree del paese – quelle servite solo dall’aerolinea tricolore – rischiano di rimanere senza voli.
Alitalia, cosa succede adesso. Repubblica azzarda alcune ipotesi su cosa potrebbe capitare a prenotazioni, prezzi, MilleMiglia e il resto, dopo il referendum di ieri.
È morto Filippo Penati, che tra il 2004 e il 2009 era stato presidente della provincia di Milano. Penati era nato a Monza il 30 dicembre del 1952 e aveva iniziato la sua carriera politica nel Partito Comunista Italiano, passando successivamente al Partito Democratico della Sinistra, poi ai Democratici di Sinistra e infine al Partito Democratico. Tra il 1985 al 1993 era stato assessore al Bilancio del comune di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, di cui in seguito era stato anche sindaco, tra il 1994 e il 2001. Nel 2004 era stato eletto presidente della provincia di Milano con il centrosinistra e nel 2010 si era candidato alla presidenza della Lombardia, perdendo però contro il candidato di centrodestra Roberto Formigoni. Nel 2011 Penati era stato accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti nell’ambito dei procedimenti giudiziari per il cosiddetto “sistema Sesto”. L’inchiesta, che ottenne enorme evidenza mediatica, era iniziata nel luglio di quell’anno quando la Guardia di Finanza aveva fatto una serie di perquisizioni, tra cui una nell’ufficio di Penati. Dopo la notizia dell’indagine, Penati si autosospese e cinque giorni dopo lasciò ogni carica nel Partito Democratico e si dimise dalla vicepresidenza del Consiglio regionale.
È morto Filippo Penati. Aveva 66 anni ed era stato presidente della provincia di Milano tra il 2004 e il 2009.
Per tutta la giornata sui social network sono state pubblicate parecchie segnalazioni relativamente a una lettera che apparentemente è stata spedita agli italiani di alcune regioni dal Popolo delle Libertà. La lettera è intitolata: “Modalità e tempi per accedere nel 2013 al rimborso dell’Imu pagata nel 2012 sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli”. Sulla busta c’è scritto, in caratteri molto grandi: “Avviso importante. Rimborso IMU 2012”. La lettera è firmata da Silvio Berlusconi, che promette che in caso di vittoria alle prossime elezioni del Popolo delle Libertà, al primo Consiglio dei Ministri del nuovo governo l’IMU verrà cancellata e quella già pagata sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli sarà restituita. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La lettera del PdL sul rimborso dell’IMU. Circolano online da stamattina foto e racconti di una lettera di propaganda elettorale un po' ingannevole.
Apple ha diffuso “The Song”, un video pubblicitario per il Natale e le feste. Racconta la storia di una ragazza, di sua nonna e di una canzone registrata molti anni prima, che si trasforma in una cosa nuova e commovente.
Lo spot di Apple per le feste. Racconta la storia di una ragazza, sua nonna e una canzone (e ci si commuove).
Il discusso Congresso Mondiale delle Famiglie in corso a Verona ha contributo a fare emergere nuove divisioni, e qualche litigio pubblico, all’interno della coalizione di governo di Movimento 5 Stelle e Lega. Nei loro interventi durante il Congresso, diversi ministri a partire da Matteo Salvini (Interno) hanno criticato alcune scelte del governo o fatto allusioni alle dichiarazioni di altri loro colleghi scettici nei confronti dell’iniziativa di Verona. Da una parte c’è la Lega che di fatto sostiene il Congresso e molti dei suoi temi, dall’altro il Movimento 5 Stelle che ha preso le distanze e non ha partecipato all’evento. Il Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF), riunisce il cosiddetto “movimento globale” antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI ed è considerato come “gruppo d’odio” da diverse organizzazioni, a cominciare dal Southern Poverty Law Center, associazione senza fini di lucro statunitense impegnata nella tutela dei diritti delle persone. Qui abbiamo raccontato estesamente di cosa si tratta.
Il Congresso delle famiglie fa litigare il governo? o fanno finta, come al solito? Salvini accusa Conte sulle adozioni, Di Maio dice che Salvini non sa le cose, Conte dice che è colpa di Fontana, che dice che è colpa di Conte.
Questa settimana esce The Counselor – Il Procuratore, il nuovo film di Ridley Scott, scritto da Cormac McCarthy, con Michael Fassbender, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem e Brad Pitt, sulla storia di un avvocato in rovina che si mette in affari con un pericoloso trafficante di droga. Nebraska invece è il nuovo film di Alexander Payne (A proposito di Schmidt, Paradiso amaro), presentato all’ultimo Festival di Cannes, dove ha vinto il premio per la Miglior interpretazione all’attore Bruce Dern: il protagonista è Woody Grant, un anziano alcolizzato che crede di aver vinto un milione di dollari ad un concorso e che decide di mettersi in viaggio dal Montana al Nebraska per andare a riscuotere la vincita, in compagnia del figlio. Ah, è un film in bianco e nero. Lo sguardo di Satana – Carrie è il terzo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King del 1974, diretto da Kimberly Peirce (la regista di Boys Don’t Cry), con Chloe Moretz nella parte sedicenne Carrie, la ragazza emarginata dotata di poteri telecinetici e Julianne Moore in quelli di sua madre, una fanatica religiosa.
I film del weekend. Il nuovo film di Ridley Scott, "Nebraska" di Alexander Payne e il terzo adattamento del romanzo "Carrie" di Stephen King, tra gli altri: tutti i trailer.
Nel 1992 durante il programma Alta Classe, trasmesso da Raiuno, il giornalista Gianni Minà intervistò Massimo Troisi e Pino Daniele. Troisi è morto a 41 anni per una crisi cardiaca, nel 1994; Daniele è morto la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2015 a 59 anni. “Intervista” è una parola grossa: Minà praticamente non riesce ad aprire bocca.
Pino Daniele e Massimo Troisi intervistati da Gianni Minà – video. Un pezzo di "Alta Classe", Raiuno, 1992: ma "intervista" è una parola grossa.
Dawid Frątczak è un artista polacco che ha realizzato e pubblicato su Behance una raccolta di poster di film realizzata da lui: la raccolta è, per sua stessa ammissione, “proprio irritante”. I poster fanno infatti parte di “Spoiler Alert!”: un progetto in cui Frątczak svela il finale di alcuni famosi film con pochi segni grafici e con poche parole. C’è quello di Star Wars, per cui lo spoiler può ormai ritenersi “prescritto”, ci sono anche Il Signore degli Anelli e Kill Bill, 300 e Donnie Darko. In realtà “Spoiler Alert!” è molto meno crudele e irritante di quanto sembri: più che “rovinare” il finale a chi il film non l’ha visto, i poster di Frątczak sono pensati per far sorridere chi il film l’ha visto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Poster che spoilerano il finale di film famosi. Tra cui quelli di "Star Wars", "Il Signore degli Anelli" e "Kill Bill", realizzati da un artista polacco per il progetto "Spoiler Alert!".
Durante il quinto giorno del Festival di Cannes, domenica 17 maggio, sono stati presentati due film in concorso: Carol – di Todd Haynes, con Cate Blanchett e Rooney Mara – e il film francese Mon roi, della regista Maïwenn Le Besco. Secondo alcuni critici e commentatori, il film Carol – tratto da un romanzo di Patricia Highsmith – è tra i favoriti per la vittoria della Palma d’oro: il film è ambientato negli anni Cinquanta, negli Stati Uniti, e racconta la storia della protagonista (Cate Blanchett) costretta in un matrimonio che non la rende felice. La protagonista incontra però un’altra donna, interpretata da Rooney Mara, della quale s’innamora e con la quale decide di scappare, per un viaggio on the road negli Stati Uniti. Del cast di Mon roi, l’altro film in concorso presentato oggi, fanno parte Emmanuelle Bercot e Vincent Cassel (che è anche nel cast de Il racconto dei racconti): entrambi molto fotografati. Il 17 maggio è anche il giorno in cui si festeggiano i 120 anni del cinematografo, inventato dai fratelli Lumiére. Per celebrarli, sul red carpet passeranno dei famosi fratelli registi: tra loro anche i fratelli Coen, presidenti di giuria del festival. Domenica 17 maggio, oltre ai due film in concorso, sono stati presentati a Cannes anche il film The High Sun (Zvizdan), ambientato nei Balcani durante gli anni Novanta, e il film Kishibe no tabi (Journey to the Shore), del regista giapponese Kiyoshi Kurosawa. Nella serata del 17 maggio Cannes ha scelto di celebrare anche il film italiano Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti e con Claudia Cardinale, presente a Cannes prima della proiezione della versione restaurata del film.
Il quinto giorno del Festival di Cannes. Sono stati presentati "Carol" con Cate Blanchett e Rooney Mara, e il film francese "Mon roi": le foto più belle.
Questo articolo contiene spoiler per chi non ha visto il secondo episodio della sesta stagione di Game of Thrones. Il giorno dopo la trasmissione del secondo episodio della sesta stagione di Game of Thrones – in cui Ramsay Bolton (Iwan Rheon) finisce inevitabilmente col dare la sua matrigna Walda (Elizabeth Webster) in pasto a dei cani affamati – i commenti di due lettori nella chat che tengo ogni settimana sulla serie mi hanno spinto a cercare di definire meglio una questione notoriamente delicata: quand’è che – in Game of Thrones o qualsiasi altra serie ambientata in un mondo violento – la violenza diventa troppa?
“Game of Thrones” è troppo violento? una giornalista del Washington Post si chiede se ogni tanto non viene usata dagli sceneggiatori come pigra scorciatoia per impressionare il pubblico.
Oggi ci sono una serie di consultazioni elettorali molto importanti, per l’Italia e per l’Europa: ma prima di concentrarsi sulle analisi del voto, qui ci sono gli articoli che sono stati più letti e commentati questa settimana sul Post. – 15 serie TV da indovinare Una coppia di designer, Eurydyka Kata e Rafał Szczawiński, hanno creato 15 immagini minimaliste in cui ogni serie è rappresentata attraverso un riassunto visivo composto da tre icone. Alcune sono facili da indovinare, altre meno.
Sunday Post. Le 13 cose più lette questa settimana sul Post, da Keith Haring alla squadra olimpica dell'Arabia Saudita.
In tutto il mondo i principali indici di borsa sono in calo – a volte anche drastico calo – a causa dei timori degli effetti causati dall’epidemia di coronavirus e in particolare per quello che potrebbe accadere in Cina, che ha una delle più grandi economie al mondo ed è il principale fornitore di componenti per molti settori industriali. I principali indici della borsa statunitense sono in calo da una settimana e a oggi hanno perso quasi il 10 per cento dal loro recente livello massimo. Sono in calo di più del 3 per cento anche gli indici tedeschi, britannici e francesi. In Italia, il paese più colpito dall’epidemia in Europa, l’indice FTSE MIB della Borsa di Milano ha perso più di nove punti negli ultimi quattro giorni. Al momento non ci sono ancora stime affidabili sull’impatto del coronavirus sull’economia mondiale: cioè su quanto costeranno le conseguenze dei contagi alle aziende e quante e quali conseguenze avranno sui consumi delle persone. Le prime previsioni parlavano di un possibile -0,1 per cento del PIL mondiale, mentre sabato scorso il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco aveva ipotizzato per il nostro paese un calo dello 0,2 per cento del PIL. Nuove stime più affidabili saranno prodotte nelle prossime settimane, man mano che le decisioni dei governi e i comportamenti delle persone di fronte all’epidemia diventeranno più chiari.
Cosa sta facendo il coronavirus alle borse. Stanno perdendo tutte quante, soprattutto a causa dei timori per quello che sta accadendo e potrebbe accadere in Cina.
Il 27 febbraio sono stati assegnati a Santa Monica, in California, gli Independent Spirit Awards, gli importanti premi per il cinema indipendente. I film indipendenti sono quelli che, per farla breve, non sono prodotti dalle major (le grandi case cinematografiche di Hollywood) e hanno un budget relativamente basso. Il film che è andato meglio è Il caso Spotlight, che ha vinto cinque premi: Miglior film, Miglior regia (Tom McCarthy), Miglior sceneggiatura, Miglior montaggio e il premio “Robert Altman” per il miglior cast. Brie Larson (attrice di Room) ha vinto il premio per la Miglior attrice, Idris e Mya Taylor (attrice transgender che recita in Tangerine) ha vinto il premio per la Migliore attrice non protagonista. Abraham Attah e Idris Elba hanno invece vinto i premi come Miglior attore protagonista e Miglior attore non protagonista, grazie al film Beasts of No Nation. La regista Marielle Heller ha vinto il premio per la Miglior opera prima grazie a The Diary of a Teenage Girl. Qui tutti i premi e i nominati.
Le foto e i vincitori dei premi per il cinema indipendente. Sono gli Independent Spirit Awards: il film che ha vinto di più è "Il caso Spotlight" e c'erano molti degli attori che vedremo questa notte agli Oscar.
La rivista americana Forbes ha raccontato in un lungo articolo la storia della stilista cinese Guo Pei, che nonostante crei abiti di alta moda da quasi vent’anni e abbia sempre avuto un grande successo in Cina, è diventata famosa solo recentemente grazie al vistoso abito giallo che la cantante Rihanna ha indossato nel maggio scorso, durante la serata del Met Ball 2015, l’evento che inaugura ogni anno una mostra di moda al Costume Institute del Metropolitan Museum of Art’s di New York. Nel maggio 2015 due delle sue creazioni sono state scelte per la mostra “China: Through the Looking Glass”, dedicata alle ispirazioni cinesi nella moda, inaugurata appunto all’evento del Met Ball. Rihanna ha visto su internet il vestito giallo di Guo Pei: quello con un lungo strascico ricamato e orlato di pelliccia, con un mantello che pesava 25 chili, e che è diventato uno dei meme di internet di quest’anno, e ha chiamato la stilista per chiederle di poterlo indossare. Il giorno dopo l’evento, la foto di Rihanna con il vestito di Guo Pei era su tutti i giornali, e sul web si sono diffuse subito parodie e prese in giro: tra le più condivise ci sono quelle in cui lo strascico è stato trasformato in una pizza o in una frittata. Pei ha detto a Forbes che all’inizio ignorava chi fosse Rihanna ed è rimasta molto stupita del successo che ha avuto l’abito.
Da dove viene Guo Pei. La carriera della stilista cinese d'alta moda è iniziata quasi vent'anni fa, ma tutti la conosciamo soprattutto per il vestito-frittata di Rihanna.
Nel secondo trimestre di quest’anno, l’economia tedesca è cresciuta molto meno di quanto previsto. La crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) è stata pari allo 0,1 per cento, un dato misero se confrontato con l’1,3 per cento dei primi tre mesi del 2011. «Le dinamiche dell’economia tedesca si sono raffreddate sensibilmente dopo una partenza vivace a inizio anno» dice il bollettino di Destatis, l’Ufficio federale che si occupa dei dati statistici della Germania. Lo 0,1 per cento è stato principalmente causato dalle minori esportazioni di beni, dalla riduzione dei consumi da parte dei privati e da un generale rallentamento nel settore delle nuove costruzioni. Hanno tenuto solamente gli investimenti e questo secondo gli analisti segna una piccola anomalia nel sistema tedesco, solitamente più legato alla produzione. Il prossimo trimestre potrebbe riservare dati simili, segnando un ulteriore rallentamento dell’economia.
Cosa succede alla Germania? il dato inatteso sulla crescita allo 0,1 per cento preoccupa i paesi dell'Eurozona, che fanno molto affidamento sulla proverbiale solidità tedesca.
La multinazionale farmaceutica francese Sanofi ha annunciato che aiuterà Pfizer-BioNTech nella produzione del loro vaccino contro il coronavirus, rendendo possibile il confezionamento di oltre 125 milioni di dosi da utilizzare nell’Unione Europea. La collaborazione, non così scontata in un settore altamente concorrenziale come quello farmaceutico, dovrebbe consentire di rispondere all’alta domanda per il vaccino a fronte delle per ora limitate capacità produttive di Pfizer-BioNTech, soprattutto in Europa. Il CEO di Sanofi, Paul Hudson, ha spiegato al giornale francese Le Figaro che l’azienda è al lavoro per produrre un proprio vaccino, ma siccome ha accumulato alcuni ritardi nello sviluppo e nella sperimentazione: “Ci siamo chiesti come ci saremmo potuti rendere utili da subito, partecipando agli sforzi collettivi per uscire il più velocemente possibile da questa crisi”. Hudson ha detto che Sanofi ha valutato diverse possibilità e di avere infine proposto una collaborazione con Pfizer-BioNTech, con le quali ha stretto un accordo martedì 26 gennaio.
Sanofi aiuterà Pfizer-BioNTech a produrre il vaccino. La multinazionale farmaceutica francese si occuperà di confezionare flaconcini per 125 milioni di dosi, da utilizzare nell'Unione Europea.
Nella serata di domenica 31 agosto, sul sito di condivisione di immagini (“imageboard”) 4chan sono state pubblicate alcune fotografie private nelle quali compaiono attrici e modelle – per lo più statunitensi – nude o mentre fanno sesso con i loro partner. Tra le persone coinvolte ci sono l’attrice Jennifer Lawrence – protagonista della serie di film di “Hunger Games” e premio Oscar nel 2013 per “Il lato positivo” – la cantante e attrice Ariana Grande e la top model Kate Upton. Dopo la comparsa su 4chan, le immagini sono state condivise migliaia di volte online: nella serata di domenica “Jennifer Lawrence nuda” è stata l’espressione più frequente su molti social network, soprattutto su Twitter, che per tutelare la privacy delle persone coinvolte ha sospeso numerosi account che avevano postato le immagini attraverso il suo servizio (ma le immagini sono ancora visibili su molti account e altrove in grandi quantità). Al momento non è chiaro chi abbia ottenuto le immagini, né le modalità con le quali sia avvenuto il furto delle fotografie private. Il sito 4chan consente di partecipare ai suoi forum in maniera anonima, e spesso risalire agli autori delle singole pubblicazioni è complicato se non impossibile. L’autore dei post anonimi ha pubblicato una prima serie di immagini, dicendo di averne molte altre e più esplicite da mettere in vendita. Per dimostrare di essere effettivamente in possesso dei file, ha pubblicato una schermata del suo computer, nella quale si vedono alcune anteprime delle immagini private delle attrici. Nella schermata si vedono anche le icone di alcuni video.
Le foto rubate alle attrici su Internet. Qualcuno ha violato gli account di Jennifer Lawrence e altre celebrità, mettendo online foto in cui sono nude o fanno sesso.
Quello del “grande debito pubblico ereditato dai governi del passato” è stato dall’inizio della cosiddetta seconda Repubblica una delle scuse più usate da chi si è occupato di politica negli ultimi due decenni per giustificare l’andamento dei conti pubblici, e il conseguente indebitamento dell’intera nazione. A fine estate, il giornalista Oscar Giannino aveva presentato un’interessante analisi sull’andamento del debito pubblico in Italia tra prima e seconda Repubblica, dimostrando come l’indebitamento sia aumentato in buona parte dopo il 1992. Il video di quell’intervento è stato da poco pubblicato online e sta circolando molto su blog e social network.
Di chi è la colpa per il debito pubblico? il video, molto discusso, in cui Oscar Giannino spiega che i responsabili sono stati i governi della seconda Repubblica, non quelli della prima.
Il nuovo libro dell’artista tedesco Simon Menner, Top Secret: le immagini dagli archivi della Stasi, esamina la vasta raccolta di informazioni e le fotografie raccolte dalla polizia segreta della Germania dell’Est. La Stasi, abbreviazione di Ministerium für Staatssicherheit, fu fondata nel 1950 e fu la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est. Alla caduta del Muro di Berlino, nel 1989, contava circa 90 mila impiegati e più di 170 mila informatori, spesso semplici cittadini: una percentuale di spie altissima rispetto al resto della popolazione, maggiore che in altre organizzazioni come il KGB e la CIA. Dopo la fine della Germania Est la maggior parte dei materiali d’archivio è stata aperta al pubblico, con alcune limitazioni.
Gli archivi fotografici della Stasi. Il fotografo Simon Menner ha raccolto immagini di esercitazioni, travestimenti e tecniche di combattimento conservate dalla polizia segreta della Germania dell'Est.
Si è dimesso Kevin Masocco, consigliere comunale della Lega a Bolzano finito nei giorni scorsi al centro di una polemica per le parole violente e sessiste contenute in un messaggio vocale inviato su WhatsApp, che gli era stato attribuito dai giornali locali. Nel messaggio, inviato da Masocco mentre era in una discoteca, il consigliere invitava un amico a raggiungerlo dicendo che c’era «una deejay da violentare». Masocco aveva inizialmente negato di aver registrato il messaggio, sostenendo che chiunque lo conoscesse sapeva che quella non era la sua voce. Lunedì però Masocco ha cambiato versione, ammettendo di essere l’autore del messaggio e dimettendosi dalla sua carica. Ha definito il messaggio una «bravata, per quanto inopportuna e condannabile», sostenendo di aver «sbagliato due volte: la prima ad affermare cose inopportune delle quali mi vergogno e mi dispiaccio. La seconda, complice la mia giovane età e inesperienza, aver negato la paternità del file audio». Masocco ha aggiunto di dimettersi per evitare che «quanto accaduto diventi un attacco non solamente alla mia persona, alla mia famiglia, ma anche alla Lega».
Si è dimesso Kevin Masocco, consigliere comunale della Lega a Bolzano che aveva parlato in un messaggio audio di una «dj da violentare».
La Corte di Cassazione ha depositato venerdì le motivazioni di una sentenza con la quale ha stabilito che la vendita della cosiddetta “cannabis light” è legale, accogliendo il ricorso di un 28enne che aveva subito un sequestro lo scorso ottobre a Porto Recanati, in provincia di Macerata. In particolare, la Cassazione ha stabilito che anche se la legge del 2016 che regola la cannabis light non parla esplicitamente della sua commercializzazione, «risulta del tutto ovvio» che la contempli. La cannabis light è quella che contiene un basso livello di THC, cioè il principio attivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana; contiene invece il CBD, principio attivo che ha tra gli effetti principali una sensazione di rilassatezza. Dal 2016 la cannabis light è regolata in Italia con la legge 242. Da allora sono nati in tutta Italia decine di negozi specializzati nella vendita di cannabis light e di prodotti da essa derivati, che ormai si possono spesso trovare nelle normali tabaccherie.
La “cannabis light” è legale, dice la Cassazione. Si è espressa contro un sequestro preventivo dello scorso ottobre, chiarendo alcuni aspetti della legge che erano stati male interpretati.
La Commissione Europea ha emesso una multa da 997 milioni di euro nei confronti di Qualcomm, società statunitense tra i più grandi produttori di processori e altri componenti per dispositivi mobili. L’azienda è accusata di avere violato le leggi per la libera concorrenza in una serie di accordi stretti con Apple. Secondo l’indagine della Commissione, Qualcomm pagò svariati miliardi di dollari tra il 2011 e il 2016 ad Apple per assicurarsi che la società utilizzasse in esclusiva i suoi componenti per la ricezione del segnale 4G negli iPhone. La Commissione dice che in questo modo “nessun rivale poteva fare concorrenza a Qualcomm in questo settore di mercato, a prescindere dalla qualità dei propri prodotti”. Questa pratica non è lecita nell’Unione Europea e di conseguenza Qualcomm è stata multata. Una multa da quasi un miliardo di euro non è mai una buona notizia per un’azienda, ma non lo è ancora di più per Qualcomm, che sta attraversando un periodo molto complicato. Apple le ha fatto causa accusandola di non avere rispettato alcune licenze legate a componenti elettronici. Sul piano aziendale e finanziario, Qualcomm sta cercando inoltre di resistere a un’offerta di acquisto non richiesta pari a 130 miliardi di dollari da parte di Broadcom, altro grande produttore di componenti e sistemi di telecomunicazioni.
Qualcomm è stata multata per 997 milioni di euro dalla UE. È accusata di avere violato le leggi sulla concorrenza, pagando Apple per ottenere l'utilizzo in esclusiva di alcuni suoi componenti negli iPhone.
Sono da poco passati cinquant’anni dal lancio del primo uomo nello spazio. Il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin raggiunse l’orbita della Terra il 12 aprile del 1961 e fu il primo uomo a compiere un intero giro intorno al nostro pianeta, nel corso di una missione durata 108 minuti. Da allora decine di astronauti hanno superato il limite dell’atmosfera terrestre: alcuni sono arrivati fino alla Luna, altri hanno passeggiato nello Spazio per riparare i satelliti artificiali, e altri ancora vivono per mesi all’interno della Stazione spaziale internazionale, a 350 chilometri di distanza dal suolo. L’Economist ha raggruppato in un grafico la storia delle missioni spaziali che hanno portato gli astronauti lassù, verso le stelle. A parte il raggiungimento di obiettivo storici e dalla grandissima portata, come la prima passeggiata sulla Luna, fino agli anni Ottanta l’Unione Sovietica ha avuto sostanzialmente il controllo, inviando decine di cosmonauti in orbita. Le cose sono cambiate a partire dal lancio del programma Shuttle, la prima astronave fu lanciata il 12 aprile del 1981 e a breve avverrà l’ultimo lancio nella storia degli Shuttle, e dalla progressiva dissoluzione dell’Unione Sovietica. Gli Stati Uniti hanno conquistato il controllo, lasciando poco spazio alla Russia, che ormai collabora principalmente alle missioni internazionali per la Stazione spaziale. L’arrivo del nuovo millennio ha visto farsi avanti la Cina, che da tempo prepara un proprio programma spaziale, con alterne fortune.
Chi ha mandato più uomini nello Spazio. Un grafico dell'Economist mostra la provenienza e il numero di astronauti tra le stelle dai tempi di Gagarin.
Il professor Michael Sandel è uno stimato divulgatore americano che si occupa di etica e filosofia, e insegna a Harvard: qui lo descrisse Thomas Friedman del New York Times. In Italia Feltrinelli ha pubblicato il suo libro “Giustizia“, un’appassionante serie di lezioni dedicate alla comprensione dei nostri cliché su cosa sia giusto e cosa sbagliato, e al tentativo di smontarli. Sull’Atlantic Monthly di questo mese c’è un articolo di Sandel molto interessante su un tema attualissimo ma trattato spesso superficialmente e ideologicamente (e ha già ricevuto obiezioni su siti “liberisti”): ovvero su quanto della nostra vita pubblica e privata sia giusto consegnare alle leggi del mercato, e se le nostre non si siano trasformate da “economie di mercato” a “società di mercato”. Attenzione: non alla distinzione tra settore pubblico e settore privato e all’efficacia delle loro varie declinazioni, ma al metro con cui diamo valore a molti principi e temi essenziali della nostra vita. Sandel fa precedere le sue considerazioni da una lista di casi particolarissimi e impressionanti di “cose” che nel mondo sono state messe in vendita – sia da enti pubblici che privati – in deroga a regole o consuetudini generali: 90 dollari a notte per una cella migliore in certe carceri americane, 8 dollari per guidare nelle preferenziali in alcune metropoli dello stesso paese, 250 mila dollari per uccidere un rinoceronte protetto in Sudafrica, 1500 dollari l’anno per poter chiamare al cellulare il proprio medico, 10,50 dollari per emettere una tonnellata di anidride carbonica da parte di un’azienda all’interno dell’Unione Europea, e molti altri ancora.
Le nostre vite in vendita. Un'ambiziosa riflessione del filosofo Michael Sandel su cosa è successo da quando abbiamo consegnato al mercato ogni valore delle nostre società.
Il 5 agosto Luigi Ferrarella ha raccontato sul Corriere della Sera la storia di una modella inglese di 20 anni che è stata rapita a Milano dopo essere stata attirata per un finto set fotografico. L’obiettivo dei suoi sequestratori, secondo l’accusa, era quella di “metterla all’asta” su siti internet piuttosto loschi. La donna è stata rapita vicino alla stazione centrale di Milano e tenuta prigioniera dall’11 al 17 luglio. Ferrarella ha scritto che la ragazza è stata rilasciata in anticipo “da un suo carceriere anglo-polacco”, dopo che ha scoperto che aveva un figlio: secondo le “regole” del circolo dei sequestratori, infatti, una donna che ha un figlio non poteva essere rapita. L’uomo è stato arrestato il 17 luglio, subito dopo aver liberato la modella. Oggi Ferrarella ha scritto un nuovo articolo sul sequestro, aggiungendo ulteriori dettagli: «Mi é stata diagnosticata la leucemia» (ma non fa i nomi dei dottori in grado di documentarlo), «e tre rumeni di Birmingham, di cui non so il nome, mi hanno affidato 500.000 sterline (so dove li custodisco ma non lo voglio dire) per affittare locali commerciali a Monaco, Parigi, Berlino, Marsiglia e Milano»: poi, però, «quando ho visto» che nel locale di Milano «avevano messo all’asta la ragazza» rapita, «l’ho liberata perché non sono d’accordo con queste cose. Le mail del riscatto partite dal mio computer? Le ho scritte io ma obbligato dai romeni». Non è una gran difesa quella offerta sinora dal 30enne polacco Pavel Lukas Herba, l’unico sinora arrestato dei rapitori della 20enne modella inglese che nel finto set fotografico affittato dall’uomo vicino alla Stazione Centrale di Milano, in via Bianconi 7, dall’11 al 17 luglio ha trovato l’inizio di un incubo: «Una persona con i guanti neri da dietro mi ha messo una mano sul collo ed una sulla bocca», mentre «una seconda persona con un passamontagna nero mi ha fatto un’iniezione nel braccio destro» (pericolosissima ketamina, diranno le analisi): «Credo di aver perso conoscenza perché, quando mi sono ripresa, avevo indosso unicamente il body rosa in ciniglia e i calzini che indosso ora, e ho capito di trovarmi nel baule di un’auto, legati polsi e caviglie, sulla bocca nastro adesivo, messa in un sacco che solo per un piccolo spiraglio mi consentiva di respirare».
Il rapimento della modella inglese a Milano. Lo ha rivelato ieri il Corriere della Sera, che oggi aggiunge altri dettagli a una storia brutta e misteriosa.
Jennifer Lawrence vale sempre una foto, soprattutto quando, sotto una copertina rosa, riesce a far ridere in quel modo David Letterman. Lo stesso si può dire di Emma Stone e Jamie Foxx, con Andrew Garfield alla presentazione di Amazing Spiderman 2. Poi ci sono l’attivista cilena Camila Vallejo, appena eletta alla Camera nella coalizione di sinistra Nuova Maggioranza, Angela Lansbury – che ha 88 anni – con Emma Thompson, e Bill Clinton e Oprah Winfrey dopo aver ricevuto la Medaglia della Libertà, la più alta onorificenza civile americana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Attrici, coperte, medaglie. Jennifer Lawrence che fa ridere David Letterman, Eugenio Scalfari, la Signora in Giallo e un pezzo della famiglia Pitt, tra la gente che valeva la pena fotografare questa settimana.
Oggi, lunedì 6 maggio, inizia al tribunale penale di Parigi il processo relativo ai suicidi dei dipendenti di France Télécom (ora Orange) avvenuti tra il 2007 e il 2010. Gli imputati sono sette, e tra loro ci sono alcuni ex dirigenti della società, la principale che si occupa di telecomunicazioni in Francia: sono accusati di molestie psicologiche e di aver perseguito una strategia aziendale «mirata a destabilizzare i salariati e a creare un clima professionale ansiogeno». Nelle carte del processo – lunghe più di 650 pagine e risultato di un’indagine durata quattro anni – si sostiene che questa strategia possa aver avuto «l’effetto di deteriorare le condizioni di lavoro» al punto da avere conseguenze sui «diritti e la dignità dei dipendenti». Il codice penale francese punisce la “degradazione delle condizioni di lavoro” con un anno di prigione e 15 mila euro di multa. Nel processo è direttamente coinvolta anche la società France Télécom, e sarà la prima volta che un tribunale penale francese affronta un caso di molestie psicologiche in una grande azienda. Tra gli imputati ci sono l’ex amministratore delegato Didier Lombard, il suo vice Louis-Pierre Wenes e il direttore delle risorse umane Olivier Barberot in quanto autori principali del reato. Altri quattro dirigenti sono invece accusati di aver contribuito come complici, pur in assenza di un legame gerarchico con i dirigenti coinvolti.
Inizia il processo per i suicidi a France Télécom. La società e sette ex dirigenti sono imputati per i metodi con cui cercarono di allontanare migliaia di dipendenti.
Sono sbarcate nel porto di Catania le 47 persone che da giorni erano a bordo della nave Sea Watch 3, dopo essere state soccorse nel mar Mediterraneo. I migranti saranno accolti da Italia, Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania, come ottenuto dal governo – soprattutto per volontà del ministro dell’Interno Matteo Salvini – che aveva impedito per giorni alle persone a bordo di sbarcare, cercando di convincere gli altri paesi europei a dare la loro disponibilità. È la fine dell’ennesimo caso in cui poche decine di migranti soccorsi da una nave di una ong sono rimasti per settimane bloccati in condizioni igieniche e sanitarie precarie, per via del divieto di sbarco imposto dal governo. Tra i 47 migranti ci sono diversi minori non accompagnati, per i quali è stato nominato un tutore come stabilito dalla Corte europea per i diritti dell’uomo. Dalle prime informazioni, invece, i migranti adulti e le famiglie andranno all’hotspot di Messina. La Sea Watch 3 aveva ricevuto l’indicazione di dirigersi verso Catania ieri, quando era al largo di Siracusa: un problema all’ancora aveva però ritardato lo spostamento fino a stamattina.
I migranti della Sea Watch 3 sono sbarcati a Catania. Le 47 persone che erano da giorni a bordo saranno accolte da Italia, Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania.
Il fotoreporter italiano Francesco Zizola ha ottenuto il secondo premio nella sezione “Contemporary issue” del World Press Photo 2016 (WPP), il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo. La serie di Zizola si intitola “Sulla stessa barca”: si tratta di foto scattate nel Canale di Sicilia lo scorso 26 agosto 2015 e mostrano circa 500 migranti provenienti dalla Libia su una barca di legno da pesca che vengono salvati dai medici dell’organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere. Francesco Zizola è nato a Roma nel 1962, si è laureato in antropologia e ha cominciato a occuparsi di fotografia in modo professionistico nel 1981. Negli anni le sue fotografie sono apparse su riviste e giornali di tutto il mondo (New York Times, Der Spiegel, El Mundo, tra gli altri). Nel 1996 Zizola ha vinto il premio Foto dell’anno al World Press Photo con l’immagine di una bambina angolana che stringe nelle braccia una bambola. Ha ottenuto altri nove riconoscimenti nell’ambito della stessa competizione ed è stato premiato quattro volte al Picture of the year: una sua foto è stata scelta dal Guardian tra le migliori del 2015. Zizola ha pubblicato cinque libri e le sue fotografie sono state esposte in diverse città d’Europa.
Le foto di Francesco Zizola premiate al World Press Photo. Il fotoreporter italiano ha ottenuto il secondo premio nella sezione “Contemporary issue” con le immagini che ha scattato in agosto nel canale di Sicilia.
Il telescopio spaziale Hubble ha superato un nuovo record, rendendo possibile l’osservazione della stella singola più remota da noi mai vista. “Icaro” si trova a 9 miliardi di anni luce dalla Terra e osservarla equivale un po’ a viaggiare nel tempo: la luce avvistata ora ha circa due terzi dell’età dell’Universo, stimata in 13,7 miliardi di anni. L’osservazione è stata resa possibile grazie a una lente gravitazionale, un effetto naturale che amplifica la luminosità di un corpo celeste molto distante, rendendolo più semplice da osservare. In mancanza di questo effetto, Hubble non sarebbe mai riuscito a vedere la stella, nonostante sia uno strumento molto potente e che orbitando intorno alla Terra ci ha permesso di scoprire un sacco di cose su stelle, galassie e l’Universo in generale. Lente gravitazionale La lente gravitazionale avviene quando le emissioni di luce (da parte di una stella o di una intera galassia, cioè un insieme di stelle, pianeti e altri corpi celesti) trovano sulla loro strada un ammasso di materia (come una galassia) prima di raggiungere l’osservatore, posto sulla stessa linea dell’orizzonte. Anche se ha cause e scale fisicamente molto diverse, il fenomeno può essere paragonato a ciò che vediamo quando osserviamo una lampadina accesa attraverso la base di un bicchiere a calice. A volte quando si è finito di bere l’ultimo sorso, e si è inclinato molto il bicchiere verso una fonte di luce, notiamo che la luce viene distorta formando un anello tra il perimetro della base del bicchiere e il centro, dove termina lo stelo. A seconda di come incliniamo la base possiamo osservare effetti di vario tipo, come archi, che distorcono e moltiplicano la luce della lampadina.
Questa è la stella più distante mai vista. A 9 miliardi di anni luce da noi: l'ha osservata Hubble grazie a una lente gravitazionale (eh?!).
HBO ha annunciato che lo spin-off di Game of Thrones di cui si parla da tanto sarà un prequel. La serie sarà affidata a Jane Goldman – sceneggiatrice tra le varie cose di Kick-Ass e di Kingsman – Secret Service e di Kingsman – Il cerchio d’oro – e a George R.R. Martin, l’autore della saga di romanzi da cui è tratta la serie tv. Gli eventi dello spin-off si svolgeranno migliaia di anni prima di quelli narrati in Game of Thrones. Nella nota di produzione si legge che “la serie racconterà il passaggio del mondo dall’Età degli Eroi alla sua ora più buia” e che una sola cosa è certa: “dai terrificanti segreti della storia di Westeros alla vera origine degli Estranei, dai misteri dell’Est agli Stark leggendari, non è la storia che pensiamo di conoscere”. Non si sa ancora quando inizierà la produzione, né quando andrà in onda. Al momento sono in corso le riprese dell’ottava e ultima stagione di Game of Thrones, che uscirà nel 2019.
Ci sarà un prequel di “Game of Thrones”.
Francesco Longo su Rivista Studio ha riassunto e commentato le polemiche che in questi giorni si sono sviluppate a proposito di Distillati, una collana della casa editrice Centuria (di proprietà del gruppo Rcs Libri) che propone delle rivisitazioni di bestseller in versione concentrata: meno della metà della pagine. La collana è stata lanciata alla fine di dicembre 2015 e ogni mese Centuria propone due libri in versione ridotta, le uscite di gennaio sono Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson (240 pagine invece delle 688 dell’originale) e Venuto al mondo di Margaret Mazzantini (200 pagine invece di 540). L’obiettivo della collana, che è distribuita solo in edicola, è di conquistare la parte di pubblico che ancora non legge libri regolarmente perché, forse, spaventata dall’impegno che richiede la lettura dei libri più lunghi. La pubblicazione di romanzi distillati da parte dell’editore Centuria (gruppo Rcs) – «distillati non riassunti» – è stata accolta con ironia, critiche severe e insulti, anche dal mondo culturale che di solito si spende per la promozione alla lettura. Nell’epoca delle continue iniziative per avvicinare i non-lettori ai libri, la notizia dei romanzi condensati ha sollevato una levata di scudi che forse è solo l’altra faccia di quello stesso proselitismo. Perché non gioire per una collana che riduce numero di pagine, taglia il prezzo di copertina (a 3,99 euro), ed è pensata per spianare il clima di sospetto (noia e pesantezza) che separa i non-lettori dai libri? Tra l’altro, i volumetti usciranno in edicola, luogo frequentato anche da chi non va in libreria. Le reazioni invece sono state negative. Non si tratta solo delle epidermiche risposte da social network, dove i libri distillati sono stati considerati «un insulto», uno «schifo», «un’iniziativa pessima», «un’atroce scoperta», uno «squallore», «un’idea terribile», «l’editoria italiana ha raggiunto livelli di degrado indescrivibili» , uno «scempio».
Le polemiche sui romanzi “distillati”. Francesco Longo su Rivista Studio scrive della nuova collana di libri famosi in versione accorciata, e di tutte le discussioni che ne sono derivate.
Giovedì 24 maggio, durante una conferenza sponsorizzata da Google e intitolata “Internet at Liberty 2012”, i responsabili di YouTube (che è stata acquistata da Google nel 2006) hanno annunciato il lancio di un nuovo canale tematico dedicato ai diritti umani. Il canale si chiama The Human Rights Channel ed è già visibile online in una versione beta. Il canale ospiterà filmati e testimonianze da ogni parte del mondo e su ogni argomento che riguarda i diritti umani: dai casi di violenza perpetrati dalla polizia o dalle forze armate in zone interessate da guerre civili, fino ai casi di discriminazione, sia essa politica, sociale, razziale o sessuale.
Il canale di YouTube per i diritti umani. Si chiama The Human Rights Channel: l'obbiettivo è dare più spazio e visibilità alle testimonianze video in tema di diritti umani, che sono sempre di più.
Alle elezioni suppletive che si sono tenute domenica in Umbria, Valeria Alessandrini, candidata della Lega sostenuta dal centrodestra, è stata eletta al Senato con il 53,7 per cento dei voti. La candidata del centrosinistra, Maria Elisabetta Mascio, ha ottenuto il 38 per cento dei voti, mentre Roberto Alcidi del Movimento 5 Stelle si è fermato al 7,5 per cento. Le suppletive sono state organizzate per assegnare il seggio che era di Donatella Tesei, ex senatrice della Lega eletta presidente della regione lo scorso ottobre. L’affluenza è stata del 14,51 per cento.
Alle elezioni suppletive in Umbria, Valeria Alessandrini della Lega è stata eletta al Senato.
A causa della pioggia, martedì mattina l’alta marea a Venezia ha raggiunto i 124 centimetri sullo zero mareografico (cioè il livello medio del mare misurato nel 1897) ed è rimasta al di sopra dei 120 centimetri fino alle 12. Circa il 37 per cento del centro storico è stato allagato, e in particolare Piazza San Marco, con oltre 40 centimetri d’acqua che hanno costretto passanti e turisti a muoversi sulle passerelle di legno. Secondo i meteorologi la situazione sarà simile anche domani, dove la marea supererà i 120 centimetri verso le 11. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’acqua alta a Venezia – foto. Ha raggiunto i 124 centimetri e allagato un bel pezzo del centro storico.
Il 19 febbraio uscirà “Push the Sky Away”, il quindicesimo disco di Nick Cave & The Bad Seeds. È il primo disco registrato senza Mick Harvey, cofondatore del gruppo, che ha lasciato la band nel 2009 dopo vent’anni di collaborazione con Cave. Suonavano insieme già nel primo gruppo di Nick Cave, i The Birthday Party, quando, all’inizio degli anni’80, Cave ancora abitava in Australia, dov’era nato. Poi si è trasferito a Berlino e a Londra, e ha vissuto in Brasile. Ne scriveva Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist: “Se lo trova la famiglia Addams, lo adotta. Magro, tetro, nero, con vocione lugubre e affascinante, piace parecchio alle ragazze e fa il cantautore australiano trapiantato prima a Berlino e poi in Inghilterra, ma anche il poeta e romanziere. Ha una band importante quasi quanto lui, i Bad Seeds. In giro nessuno sa una sua canzone, e nessuno mai la saprà. Però ne ha scritte, e belle: tutte molto lugubri”. Con i Bad Seeds, Nick Cave ha pubblicato 14 dischi e due con il suo altro gruppo, i Grinderman (ha anche scritto due romanzi e due raccolte di poesie). Nel 2000, tra le altre cose, ha vinto il Premio Tenco. Ha recitato in tre film (di cui uno è Il Cielo sopra Berlino di Wim Wenders, dove compariva nella parte di se stesso), oltre a scrivere tre colonne sonore e due sceneggiature. “Push the Sky Away” è stato anticipato da due singoli, We No Who U R e Jubilee Street. Da oggi si può ascoltare in streaming online, in anteprima sul Post.
Il nuovo disco di Nick Cave in streaming. Si chiama "Push the Sky Away" ed esce il 19 febbraio, ma si può già ascoltare in anteprima sul Post.
Nell’ultima settimana di gennaio la Camera voterà la mozione di sfiducia nei confronti di Sandro Bondi, ministro per le Attività e i Beni Culturali. La votazione è stata messa in calendario dai capigruppo di Montecitorio, con la riprovazione di Bondi che ha accusato i leader del Terzo Polo di essersi incontrati negli uffici di Gianfranco Fini per decidere insieme la strategia da assumere nei confronti del ministro e della sfiducia posta dal Partito Democratico insieme con l’Italia dei Valori, accusati di criticarlo solo pubblicamente. «Nel PD ormai, come conferma oggi Rutelli, e dimostra il caso d’Alema, sono diventati dei nicodemiti. Solo negli incontri privati hanno il coraggio di confessare ciò che negano pubblicamente in maniera perfino brutale. Naturalmente in questo modo li nobilito, perché in realtà sono solo degli uomini che rinunciano semplicemente all’altezza dei versi sentimenti e alla serietà delle vere imprese politiche.»
Nicodemiti!. Non si diventa ministri della Cultura per niente: da dove viene il termine introdotto oggi da Sandro Bondi nel dibattito politico.
Nella conferenza stampa tenuta venerdì sera per annunciare la proroga delle misure restrittive fino al 3 maggio, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato del lavoro che il governo sta facendo per prepararsi alla cosiddetta “fase 2” dell’emergenza: quella della «convivenza con il virus», che però non sappiamo ancora quando comincerà. Conte ha detto che il lavoro di preparazione sarà affidato a un gruppo di lavoro composto da sociologi, psicologi, esperti dell’organizzazione del lavoro e manager, e che sarà guidato da Vittorio Colao. – Leggi anche: La fossa comune di New York
Chi è Vittorio Colao. L'ex amministratore delegato di Vodafone è la persona scelta da Giuseppe Conte per guidare gli esperti che dovranno studiare la "fase 2", quella della ripartenza economica.
Alla fine dell’intervento di mercoledì alla conferenza degli ambasciatori al palazzo della Farnesina, il Presidente del Consiglio ha invitato i diplomatici presenti – piuttosto agguerriti per i tagli previsti dalla finanziaria anche sul loro settore – a fare domande, “se avete delle curiosità che finora non hanno avuto risposta”. Nell’attenzione generale alle possibili polemiche, il primo a farsi avanti alzando una mano è stato l’ambasciatore a Malta Andrea Trabalza. Che ha, tra l’imbarazzo di chi seguiva, posto una questione del tutto inattesa in quel contesto: chiedendo aiuto per i lavori di ampliamento per la propria casa a Capalbio che sono stati bocciati dall’amministrazione locale. Qualcuno tra gli osservatori – l’incontro era trasmesso online in diretta dal sito del Corriere e da RaiNews24 – ha addirittura, data la sfacciata bizzarria dell’intervento, che si trattasse di una provocazione nei confronti di Berlusconi e dei noti lavori che ha fatto compiere nella sua villa in Sardegna grazie al piano casa. Ma l’ambasciatore pareva molto serio. Giudicate voi.
La casa a Capalbio dell’ambasciatore a Malta. Il diplomatico chiede in diretta aiuto a Berlusconi per i suoi lavori immobiliari: scherzava o diceva sul serio?.
La Camera dei Deputati ha deciso a maggioranza di sollevare un conflitto di attribuzioni alla Corte Costituzionale sul processo Berlusconi-Ruby: a questo punto la Corte dovrà esprimersi innanzitutto sull’ammissibilità del conflitto e poi sul fatto che competa o no alla Camera stabilire se il reato di cui è accusato Berlusconi è stato compiuto o no dal premier nell’ambito delle sue funzioni di premier, quindi nell’interesse dello Stato. I deputati Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Aurelio Misiti hanno votato insieme alla maggioranza. Melchiorre e Tanoni erano stati eletti con il centrodestra alle elezioni del 2008 ed erano poi passati all’opposizione (erano parte del Terzo polo). Misiti era stato eletto nelle liste dell’Italia dei Valori. I tre oggi sono stati ricevuti personalmente da Berlusconi e hanno lasciato l’opposizione per tornare con la maggioranza. Hanno votato sì 314 deputati, hanno votato no 302. C’erano delle assenza nella maggioranza, ma non abbastanza da compromettere il risultato.
La Camera dà ragione a Berlusconi. La Camera ha sollevato un conflitto di attribuzioni alla Corte Costituzionale sul processo Ruby.
Giovedì 11 dicembre Google ha confermato alcune indiscrezioni pubblicate dal giornale The Information negli ultimi giorni: la società che gestisce il più grande motore di ricerca del mondo ha deciso di chiudere il suo ufficio tecnico in Russia. Gli ingegneri che lavorano negli uffici russi, molti di loro di madrelingua russa, avranno due possibilità: potranno continuare a lavorare per la società, ma da altri paesi, oppure saranno costretti a lasciare l’azienda con una buonuscita. Gli uffici commerciali e marketing, invece, resteranno aperti. Le indiscrezioni avevano subito fatto pensare che Google fosse intenzionata ad abbandonare il mercato russo. La società ha annunciato al contrario di volere aumentare i suoi investimenti in Russia per il 2015. La chiusura dell’ufficio tecnico sembra legata a una legge approvata dal parlamento russo che entrerà in vigore il primo gennaio 2015: la legge prevede che le società informatiche sono obbligate a conservare su server che si trovano fisicamente in Russia tutti i dati dei cittadini russi (in molti hanno detto che la legge limiterà la libertà di espressione nel paese e che sia stata approvata per rafforzare la censura). Google, a quanto risulta, non possiede server in Russia: le attività della società nel paese rischiano così tra poco meno di un mese di diventare illegali.
Google andrà via dalla Russia? la società ha annunciato di aver chiuso il suo ufficio tecnico nel paese: sembra che c'entrino le nuove leggi su internet e la preoccupazione di nuove sanzioni.
Tra le innumerevoli liste di fine anno su cinema e serie tv, il Guardian ne ha pubblicate due un po’ diverse dal solito: prima ha scelto le migliori serie uscite un po’ in sordina e poco pubblicizzate, e poi ha fatto la stessa cosa con i film. Sono, in breve, film molto belli di cui forse non avete sentito parlare: alcuni sono film indipendenti ma con trame talmente matte da diventare quasi mainstream, come nel caso di Swiss Army Man, mentre altri, come Single ma non troppo, sono commedie che sulla carta potevano incassare molto ma che per un motivo o per l’altro non l’hanno fatto. In mezzo ci sono film neozelandesi e horror poco distribuiti. E c’è una sorpresa finale, un film tamarrissimo su una guerra tra divinità egiziane.
I migliori film dell’anno di cui forse non avete sentito parlare. Li ha scelti il Guardian, tra commedie romantiche, film neozelandesi e un tamarrissimo film sulle divinità egizie.
La primavera è iniziata ufficialmente da quasi un mese: ce ne siamo accorti grazie alle giornate più lunghe e luminose e in redazione al Post anche grazie alle tantissime foto a tema che stanno arrivando sulle agenzie fotografiche: persone con le maniche corte, campi di tulipani e narcisi nei Paesi Bassi e nello stato di Washington (quelli nella valle di Skagit sono aperti al pubblico per tutto il mese di aprile, e visitati ogni anno da centinaia di migliaia di persone), un bosco pieno di narcisi in Belgio, gente che passa la pausa pranzo nel prato della cattedrale di St. Paul, a Londra, e altri stesi a prendere il sole nella spiaggia di Coney Island, a New York. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La primavera fotografata. Prati di tulipani, boschi di narcisi e gente che si gode il sole nei parchi delle città, nelle immagini più belle diffuse in questi giorni dalle agenzie fotografiche.
Il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso non ha chiesto l’immunità parlamentare per evitare un processo per diffamazione aggravata. La Giunta delle immunità ha dato parere contrario all’applicazione l’articolo 68 della Costituzione sull’immunità parlamentare, dopo che anche Giarrusso aveva cambiato idea rispetto a quanto detto nei giorni prima e chiesto nella sua memoria difensiva. Hanno votato contro l’applicazione dell’articolo 68 i senatori del PD e del M5S, mentre hanno votato a favore quelli del centrodestra. Negli scorsi giorni diversi siti e giornali avevano scritto che Giarrusso avrebbe chiesto l’applicazione dell’articolo 68 per evitare un processo per diffamazione aggravata. Giarrusso era stato denunciato dalla deputata Maria Gaetana Greco del Partito Democratico, dopo che lui aveva accusato lei di “contiguità con ambienti mafiosi”. Del caso – che va avanti da oltre un anno – si era già parlato in passato: sia per la decisione di Giarrusso di ricorrere all’articolo 68, nonostante il suo partito abbia più volte detto che l’immunità parlamentare è un privilegio della cosiddetta “casta”; sia per la gravità delle accuse rivolte a Greco, considerato anche che Giarrusso è membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie del Senato.
Mario Giarrusso non ha chiesto l’immunità parlamentare. La Giunta delle immunità ha dato parere contrario, dopo che il senatore del M5S aveva cambiato idea decidendo di affrontare il processo per diffamazione.
Si dice che le Olimpiadi più belle siano quelle con le mascotte più brutte. O forse è solo un modo per consolarsi, a Londra, dopo la presentazione di Mandeville e Wenlock, le due mascotte monoculari dei giochi 2012. La leggenda racconta che i due polifemo high-tech disegnati dalla Iris siano nati dalle ultime gocce dell’acciaio usato durante la costruzione dello stadio olimpico di Londra. Sul sito ufficiale c’è anche un’animzione che ne ripercorre la storia. Creative Review le ha analizzate pezzo per pezzo. L’occhio ha la forma di un obiettivo e la lampada che portano in testa ricorda quella dei taxi di Londra. La cresta a tre punte di Mandeville ricorda i tre podi olimipci, mentre quella di Wenlock è disegnata a partire dalle tre mezzelune del logo delle Paraolimpiadi. Entrambe hanno un account Twitter.
Le mascotte di Londra 2012. Sembrano due ciclopi high tech, ma porteranno fortuna (dice la leggenda).
Oggi è stata pubblicata sul sito del MIUR (ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) una lettera firmata dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e indirizzata a tutti gli studenti della scuola italiana, dopo la bomba esplosa questa mattina all’istituto professionale IPSSS “Morvillo Falcone” di Brindisi che ha ucciso una alunna e ne ha ferito gravemente altre cinque. Il ministro Profumo ha visitato oggi il luogo dell’esplosione. Alle studentesse e agli studenti della scuola italiana
La lettera del ministro Profumo agli studenti italiani. Dopo la bomba di Brindisi, il ministro dell'Istruzione ha scritto "come Ministro, come padre ma soprattutto come italiano".
Vi sarà capitato, navigando su internet, di vedere delle pubblicità di siti di aste che promettono iPhone o MacBook a poche decine di euro. Se non siete pratici di aste online, probabilmente avrete pensato a una classica truffa: in realtà esistono davvero siti che permettono di acquistare smartphone o computer a prezzi molto più bassi del normale. Questi siti utilizzano il meccanismo delle “penny auction”, conosciute in Italia come “aste al centesimo”, che è un sistema molto semplice e furbo con il quale – sfruttando una zona grigia tra legalità e illegalità, tra asta e truffa – riescono ad esempio vendere un tablet da meno di duecento euro guadagnandone migliaia. Le aste al centesimo esistono da anni, e sono state spesso criticate e accusate di essere un modo disonesto e pericoloso di vendere oggetti su internet. La letteratura sul tema però non è né molto estesa né molto approfondita: CuriousGnu, un sito che si occupa di raccogliere e presentare dati e grafici, ha pubblicato recentemente un’analisi più dettagliata sul funzionamento delle aste al centesimo. Il meccanismo alla base delle aste al centesimo è che ogni partecipante all’asta può rilanciare sempre e solo di un centesimo – e mai di più – e che ogni puntata ha un costo. Per rilanciare sul prezzo di un oggetto, quindi, bisogna pagare: lo si fa solitamente acquistando prima o durante l’asta un pacchetto di puntate, che normalmente hanno un prezzo che va dai 50 centesimi a 1,50 euro ciascuna. I siti di aste al centesimo di solito non rimborsano le puntate acquistate e non utilizzate. Ogni nuova puntata prolunga l’asta di qualche secondo, e l’asta si conclude dopo che per un certo numero prestabilito di secondi – spesso venti – non ci sono stati rilanci. Alla fine dell’asta, il vincitore ha comprato l’oggetto solitamente a un prezzo molto inferiore a quello di vendita, a cui deve aggiungere la spesa per le puntate che ha dovuto comprare per vincere l’asta: anche in questo caso, spesso la spesa totale è inferiore al normale prezzo dell’oggetto. Il sito, però, guadagna anche tutti i soldi spesi per acquistare le puntate dagli altri partecipanti all’asta, che invece non si portano a casa niente.
Come funzionano le aste al centesimo? permettono di comprare oggetti costosi a una frazione del loro prezzo, ma hanno un sistema che le fa assomigliare molto al gioco d'azzardo.
Il giornalista Pino Scaccia è morto il 28 ottobre a Roma: aveva 74 anni. Scaccia, storico inviato della Rai ed ex caporedattore dei servizi speciali del Tg1, era ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma dopo essersi ammalato di COVID-19. Come inviato Scaccia aveva seguito la fine dell’Unione Sovietica, le guerre nell’ex Jugoslavia, la prima e seconda guerra del Golfo e quelle in Afghanistan e Libia. In Italia si era occupato anche di mafia e terrorismo. È venuto a mancare #PinoScaccia, inviato sui principali eventi internazionali degli ultimi 40 anni.In prima linea anche su temi italiani, dalla mafia al terrorismo.Cronista di razza.Ha dato lustro al @Tg1Raiofficial, alla #Rai, interpretando i valori del #ServizioPubblico. pic.twitter.com/mrGoYQRLFy
È morto il giornalista Pino Scaccia.
Aggiornamento, 19 dicembre – L’ISTAT ha pubblicato i dati definitivi sul numero di abitanti che vivevano in Italia il 9 ottobre 2011, data di riferimento dell’ultimo censimento. La cifra è leggermente diversa da quella che era stata anticipata ad aprile: secondo i dati di oggi, i residenti in Italia erano 59.433.744. Il numero, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, diventa il riferimento legale fino al prossimo censimento ed è perciò chiamato “popolazione legale”. L’ISTAT scrive che l’aumento della popolazione rispetto al precedente censimento è interamente dovuto agli stranieri – che al 9 ottobre 2011 erano 4.029.145 – perché la popolazione di cittadinanza italiana è in realtà leggermente diminuita: Rispetto al 2001 (56.995.744 residenti) l’incremento è del 4,3%, da attribuire esclusivamente alla componente straniera. Infatti, nel decennio intercensuario la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di oltre 250 mila individui (-0,5%), mentre quella straniera è aumentata di 2.694.256 unità.
L’Italia in 20 numeri. Siamo 59.464.644: quante donne? quanti stranieri? I risultati del censimento diffusi dall'ISTAT.
Sabato in piazza del Popolo, a Roma, si è svolta una manifestazione organizzata della Lega e dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Prima dei comizi c’è stato un minuto di silenzio dedicato alle sei persone morte ieri sera nella discoteca di Corinaldo, dopo che alcuni esponenti dell’opposizione avevano criticato la scelta di tenere comunque la manifestazione. Il momento più seguito è stato il discorso di Salvini, cominciato poco dopo mezzogiorno. Come ha fatto spesso di recente, ha ribadito che il governo durerà cinque anni, sostenendo che non lo farà cadere per i sondaggi che lo danno davanti al Movimento 5 Stelle, alleato di governo. L’ingresso di Salvini è stato preceduto da “Nessun dorma”, la celebre romanza dell’opera lirica Turandot, storico inno della Lega Nord, che con Salvini sta provando a rinnovarsi e a cercare consensi al Centro e al Sud. Tra le altre cose, Salvini ha citato Martin Luther King dicendo che «per farsi nemici basta dire quello che si pensa» e ha criticato le istituzioni europee definite «Europa degli “zerovirgola”». Riferendosi alle elezioni europee del prossimo maggio, ha chiesto «un mandato per trattare con l’Europa».
Le foto della manifestazione della Lega a Roma. In una piazza del Popolo piuttosto piena, Salvini ha assicurato che i sondaggi non faranno cadere il governo.
È stata pubblicata da YouTube una lista dei video più popolari del 2015. La classifica tiene conto delle condivisioni, dei commenti sotto i video, dei like ricevuti, delle ricerche effettuate e delle parodie fatte, oltre ovviamente al numero di visualizzazioni. Secondo YouTube, in Italia il video più popolare è stato quello dei 1.000 musicisti che suonano Learn to Fly dei Foo Fighters a Cesena per convincere la band statunitense a fare un concerto in città (ci sono riusciti, alla fine). In classifica ci sono poi diversi spot pubblicitari – quelli del Cornetto e di Air France – e poi video che arrivano da XFactor e Sanremo . Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 10 video di YouTube più popolari in Italia nel 2015. Il primo è stato il video dei mille musicisti che a Cesena hanno suonato "Learn to Fly" dei Foo Fighters.
Francesca Barracciu si è dimessa da sottosegretario alla Cultura del governo Renzi. Barracciu questa mattina era stata rinviata a giudizio per peculato aggravato: sarà processata dalla seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, la prima udienza si terrà il 2 febbraio. Il rinvio a giudizio è l’ultimo sviluppo di una vicenda che va avanti ormai da due anni e che ha già portato Barracciu a rinunciare alla candidatura alla presidenza della Sardegna, nonostante avesse vinto le primarie regionali del centrosinistra. Barracciu ha sempre detto di non aver compiuto nessun illecito, il governo in questi mesi l’ha difesa mentre l’opposizione ha chiesto le sue dimissioni. «La notizia del rinvio a giudizio mi colpisce ed amareggia sia dal punto di vista personale, sia da quello dell’impegno e del lavoro che ho profuso in questi anni di politica ed amministrazione e che ho continuato a mantenere anche al governo. Con una dedizione assoluta all’incarico che mi è stato affidato e che riguarda il bene forse più prezioso del nostro Paese: la valorizzazione della sua bellezza, della sua cultura, della sua storia. Sono fiduciosa nel percorso della Giustizia e affronterò il processo con determinazione e serenità, nella certezza di essere totalmente innocente. Voglio, inoltre, con lo spirito di responsabilità che da sempre mi accompagna, evitare che strumentalizzazioni politiche e mediatiche coinvolgano l’attività del Governo e il fondamentale processo di riforma e di cambiamento che sta portando avanti per il bene del Paese. Per questo ritengo doveroso dimettermi dall’incarico di Sottosegretario ed avere tutta la libertà e l’autonomia necessarie in questa battaglia dalla quale sono certa uscirò a testa alta»
Francesca Barracciu si è dimessa. La sottosegretaria alla Cultura stamattina era stata rinviata a giudizio per peculato aggravato: è la stessa storia che la fece rinunciare alla candidatura in Sardegna.
Nei primi tre mesi del nuovo anno fiscale, Twitter ha mancato diverse previsioni degli analisti soprattutto per quanto riguarda i ricavi derivanti dalla pubblicità online, a conferma delle difficoltà che l’azienda sta affrontando per trovare il modo giusto di rendere più redditizio il suo social network. Prima che fossero diffusi ufficialmente, i dati finanziari di Twitter sono stati anticipati dalla società di analisi finanziaria Selerity quando la borsa di New York era ancora aperta (di solito le aziende attendono la fine delle contrattazioni per dare questo tipo di informazioni). Le notizie sul trimestre poco entusiasmante hanno portato le azioni di Twitter a perdere repentinamente molti punti, tanto da obbligare la società a sospendere il titolo per diffondere ufficialmente i dati già anticipati. Alla fine della giornata in borsa, Twitter ha perso circa il 18 per cento.
La pessima giornata di Twitter. Il social network ha diffuso dati deludenti sui suoi ricavi, che per giunta sono trapelati prima del previsto e hanno provocato una perdita del 18 per cento in borsa.
Domenica si riunirà a Roma l’assemblea nazionale del PD – una specie di “parlamento” del partito – ed è una riunione importante, perché potrebbe sancire la prima grande scissione nella storia del Partito Democratico, a poco meno di dieci anni dalla sua nascita. Nel corso dell’assemblea Matteo Renzi annuncerà le sue dimissioni da segretario del partito, innescando così il processo che porterà al prossimo congresso per scegliere il suo successore. Renzi vuole che la data venga anticipata rispetto alla scadenza prevista per l’autunno, in modo da non tenere il partito in una situazione incerta di segretari “reggenti” o senza un mandato forte; sostiene che dopo il referendum del 4 dicembre sia necessario coinvolgere di nuovo gli iscritti e i simpatizzanti del partito e vorrebbe probabilmente ricandidarsi alla segreteria, vincere e ottenere così un nuovo forte mandato popolare prima di affrontare una serie di difficili appuntamenti elettorali il prossimo giugno. Gli oppositori di Renzi dopo il referendum chiedevano di fare il congresso subito, prima di eventuali elezioni anticipate: oggi chiedono invece che il congresso si svolga a settembre, sia per avere il tempo di elaborare un nuovo programma condiviso con il resto del partito sia per aumentare le loro possibilità di vittoria, al momento piuttosto ridotte. In caso contrario, almeno una parte minaccia di uscire dal partito: e per la prima volta dopo quasi dieci anni le chiacchiere infinite sulla “scissione del PD” sembrano avere almeno qualche concretezza. È una vicenda in cui si intrecciano antipatie personali, calcoli politici e motivazioni ideologiche e che, in parte, riflette nel nostro paese uno scontro in corso in quasi tutti i grandi partiti della sinistra europea.
A che punto sono nel PD. Le cose da sapere sull'assemblea nazionale di oggi, uno dei momenti più delicati nei quasi dieci anni di storia del partito.
Ospite la settimana scorsa di Ballarò, Irene Tinagli – docente universitaria, saggista e collaboratrice della Stampa – ha detto che «dalla convention di novembre uscirà fuori un nuovo soggetto che parteciperà alla vita politica del Paese». La convention a cui faceva riferimento Irene Tinagli, e probabilmente anche il “nuovo soggetto”, ruotano attorno a Italia Futura, associazione di cui Tinagli fa parte e che ha come presidente e fondatore Luca Cordero di Montezemolo, imprenditore, presidente della Ferrari, già a capo di Confindustria e della FIAT. La frase di Irene Tinagli a Ballarò conferma e dà una piccola svolta a uno scenario di cui si parla ormai da diversi anni ma che era finora rimasto sempre in bilico tra l’imminente e l’inconsistente: la trasformazione di Italia Futura in un movimento o partito politico con l’intenzione di concorrere alle elezioni, e l’eventuale candidatura di Montezemolo persino alla presidenza del Consiglio. Italia Futura è stata fondata nel 2009, presentata ufficialmente durante un’iniziativa pubblica a Roma da Luca Cordero di Montezemolo. Quel giorno, il 7 ottobre, l’associazione presentò un rapporto sulla mobilità sociale curato proprio da Irene Tinagli e descrisse i propri progetti per il futuro: realizzare e diffondere campagne tematiche, una ogni tre mesi circa, ognuna sui grandi problemi del paese, da presentare in diverse città italiane. Ogni campagna sarebbe stata accompagnata da una serie di proposte concrete. Sempre quel giorno, Montezemolo passò del tempo a difendersi dalle «accuse di complotto» di chi sosteneva che Italia Futura fosse banalmente un mezzo per il suo impegno in politica, garantendo invece che l’associazione non aveva «nulla a che fare né con un partito né con un movimento politico» e che «a nessuno, e tanto meno al paese, serve l’ennesimo partito».
Che cos’è Italia Futura. Quali uomini e idee sono dentro l'associazione di Luca di Montezemolo che a novembre forse diventa partito, o forse no, o forse forse.
In molte regioni italiane oltre il 30 per cento dei posti letto disponibili nei reparti di terapia intensiva è occupato dai malati di COVID-19 in gravi condizioni. Il 30 per cento è la soglia di allerta fissata dal ministero della Salute. Secondo gli ultimi aggiornamenti le persone attualmente ricoverate nelle terapie intensive sono 2.571, e tra venerdì e sabato sono stati notificati 214 nuovi ingressi. Al momento in Italia il tasso di occupazione dei posti letto è al 28 per cento, una percentuale in aumento negli ultimi giorni e vicina alla soglia di allerta. L’occupazione dei posti letto e l’andamento degli ingressi nelle rianimazioni sono due degli indicatori più importanti per valutare la situazione epidemiologica. Sono dati rappresentativi perché non sono soggetti a limiti e variabili che invece caratterizzano il tracciamento dei positivi. Da un anno, ormai, è chiaro che l’aggiornamento quotidiano dei nuovi contagiati mostra solo una parte della reale incidenza sul territorio a causa della scarsa efficacia del monitoraggio e del contact tracing. Nelle ultime settimane, con l’aumento dei contagi, il tracciamento dei positivi e dei loro contatti è saltato in molte regioni così come era avvenuto nei mesi di ottobre e novembre.
Nelle terapie intensive le cose si complicano. Il tasso di occupazione dei posti letto ha raggiunto il 28 per cento in tutta Italia e la situazione è difficile in undici regioni.
In seguito alle accuse di peculato formulate dalla procura di Milano, martedì Norberto Achille si è dimesso da presidente di Ferrovie Nord Milano (FNM), la società ferroviaria azionista di Trenord che gestisce buona parte del trasporto locale in Lombardia, e che per il 57,57 per cento è controllata dalla regione Lombardia e per il 14,7 per cento dalle Ferrovie dello Stato. Achille è accusato di aver utilizzato in modo “improprio” la sua carta di credito aziendale per l’acquisto di diversi beni – come argenteria e quadri – e per il pagamento di multe, compresa una ricevuta in Svizzera e pari a mille euro per eccesso di velocità, scrive La Stampa. Achille alla fine della scorsa settimana ha restituito 74mila euro contestati, ma si parla di spese complessive per circa 570mila euro derivanti da varie attività, compreso l’uso improprio di auto aziendali. L’indagine sul suo conto risale al 9 febbraio scorso ed era stata avviata in seguito a una revisione interna, che aveva messo in evidenza le presunte irregolarità che coinvolgono anche altri dirigenti.
I quadri di Ferrovie Nord Milano e Formigoni. Nell’inchiesta che ha portato alle dimissioni del presidente dell'azienda Norberto Achille ci sono notizie di alcuni regali finiti a casa dell’ex presidente della Lombardia.
Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha confermato in un’email inviata ai dipendenti dell’azienda di avere licenziato o fatto dimettere negli ultimi due anni 48 persone accusate di molestie sessuali e di condotta inappropriata mentre lavoravano per l’azienda. Tra gli impiegati allontanati c’erano anche 13 alti dirigenti e con grandi responsabilità all’interno di Google. Pichai ha diffuso l’email a poche ore di distanza dalla pubblicazione di un’inchiesta del New York Times, che racconta con molti dettagli il modo in cui fu trattato l’allontanamento di Andy Rubin, considerato “il padre di Android” e uno dei dirigenti più importanti nella storia di Google. Rubin lasciò Google nel 2014, sorprendendo molti osservatori e analisti considerata la sua lunga e importante storia all’interno dell’azienda. Negli anni seguenti circolarono notizie difficili da confermare circa i suoi comportamenti e presunti abusi mentre lavorava ad Android e, in seguito, a una delle divisioni di Google che si occupano di robotica. Il New York Times scrive che fu proprio Larry Page, cofondatore di Google e ora CEO della holding che controlla il motore di ricerca (Alphabet), a chiedere a Rubin di lasciare i propri incarichi e dimettersi.
Le molestie sessuali dentro Google. L'azienda ha licenziato o fatto dimettere almeno 48 persone negli ultimi due anni: tra cui alti dirigenti come Andy Rubin, che ebbe anche una grossa buonuscita.
Ogni film di Star Wars, in un certo senso, è una citazione dei precedenti: sono talmente ricchi di dettagli, micro-storie e scene con moltissimi personaggi strani o buffi che nei film successivi è sufficiente mostrarne qualcuno per fare contenti gli appassionati più minuziosi. Anche Rogue One, il primo film spinoff della saga originale uscito la settimana scorsa, non è da meno: oltre a mostrare cose importanti della “vecchia trilogia” – SPOILER, ovviamente: ma ne abbiamo parlato qui – contiene moltissime citazioni di vecchi film, alcune esplicite e altre molto sottili. Abbiamo cercato di raccoglierle di seguito: se ne avete notata qualcun’altra, fatecelo sapere nei commenti. – Leggi anche: Dieci risposte su “Rogue One”
Tutti i riferimenti ai vecchi Star Wars in “Rogue One”. Tutti ne avranno colto almeno uno, ma alcuni sono sottili o nascosti: abbiamo provato a metterli insieme in un'unica lista.
Il telescopio spaziale Hubble ha realizzato una nuova serie di osservazioni della Nebulosa Anello, una delle nebulose planetarie più conosciute e pubblicate sui libri di scuola e astronomia, mostrando alcune sue caratteristiche che erano sfuggite nel corso delle procedenti rilevazioni. La nebulosa ha una struttura molto più complessa di quanto si era pensato inizialmente, con un anello (colori caldi nella foto) che contiene al suo interno enormi quantità di gas (in blu). Un tempo si era ipotizzato che non vi fossero particolari materiali al suo interno. La Nebulosa Anello si trova nella costellazione boreale della Lira, ha un diametro di circa due anni luce e, grazie alla sua relativa vicinanza alla Terra, è tra gli oggetti celesti più osservati dagli appassionati di astronomia. Si trova a una distanza di circa duemila anni luce dal nostro pianeta. Ci appare a forma di anello per un effetto prospettico, perché la stiamo osservando da uno dei suoi due poli. Se la si potesse osservare da un’altra angolazione, vicina al piano equatoriale, avrebbe una forma meno definita e circolare.
La Nebulosa Anello vista da Hubble. La spettacolare immagine realizzata dal telescopio spaziale, che mostra nuovi dettagli e caratteristiche di una delle nebulose più famose.
Secondo alcune fonti anonime citate in un articolo di Bloomberg pubblicato venerdì 11 aprile, la National Security Agency (NSA) – l’agenzia governativa statunitense che si occupa della sicurezza nazionale – era al corrente da almeno due anni dell’esistenza di Heartbleed, la grave falla scoperta all’interno di OpenSSL, il sistema usato su circa due terzi dei server di internet per criptare le comunicazioni protette. L’articolo di Bloomberg sostiene che la NSA avrebbe sfruttato questo stesso bug per ottenere informazioni private aggirando i sistemi di sicurezza, ed è per questo motivo che non avrebbe reso pubblica l’esistenza della falla. In tarda serata, circa due ore dopo la pubblicazione dell’articolo di Bloomberg, la NSA ha smentito la notizia. Statement: NSA was not aware of the recently identified Heartbleed vulnerability until it was made public.
La NSA sapeva di Heartbleed? lo sostiene un articolo di Bloomberg, subito smentito dall'agenzia di sicurezza statunitense (ma non tutti si sono convinti).
Dall’11 al 28 marzo a Perugia si svolgerà il Social Photo Fest 2016, un festival di fotografia sociale e terapeutica che – oltre a conferenze e incontri – organizza diciassette mostre di altrettanti fotografi, che si potranno visitare al Museo Civico di Palazzo della Penna. Il tema di questa edizione è la cecità (blindspot è il nome del festival), intesa non solo come incapacità di vedere attraverso gli occhi ma anche come atteggiamento emotivo e sociale. Il tema è diviso in due differenti sezioni: “Fotografia Sociale” (dove la fotografia è intesa come mezzo di presa di coscienza su temi contemporanei) e “Fotografia Terapeutica” (come mezzo di riattivazione della percezione). Tra i tanti che esporranno al Social Photo Fest 2016 ci sono anche i fotografi non vedenti Evgen Bavcar (con “Narcise san Miroir”) e Kurt Weston (con “Blind Vision”).
Le foto del Social Photo Fest 2016. Un'anteprima delle mostre fotografiche – tema: cecità – che potrete visitare se passate da Perugia dall'11 al 28 marzo.
Gerhard Richter è un pittore e artista visuale di Dresda, in Germania, che ha da poco compiuto 80 anni. Una mostra interamente dedicata a lui, intitolata “Gerhard Richter: Panorama”, sta avendo un grande successo nei musei europei, dalla galleria Tate Modern di Londra alla Neue Nationalgalerie di Berlino, dove rimarrà fino al 13 maggio, prima di essere esposta al Centre Pompidou di Parigi. Il Wall Street Journal ha scritto che le opere di Richter sono state quelle più vendute lo scorso anno nel mondo dell’arte contemporanea e ha provato a spiegare perché. Nel corso del 2011, opere di Richter sono state vendute nelle aste di tutto il mondo per un totale di 200 milioni di dollari (152 milioni di euro), secondo la società specializzata Artnet, superando le cifre a cui, nello stesso anno, sono state vendute le opere di Claude Monet, Alberto Giacometti e Mark Rothko messi insieme. La celebre casa d’aste londinese Sotheby’s ha venduto lo scorso novembre un dipinto di Richter del 1997, “Abstract Painting”, per 20,8 milioni di dollari. Come nota il WSJ, altri artisti viventi, come il 57enne Jeff Koons, vende singole opere a prezzi maggiori, ma il volume totale delle opere di Richter è ampiamente il maggiore.
L’artista più caro del mondo. I quadri del pittore contemporaneo Gerhard Richter sono stati venduti lo scorso anno per un totale di 200 milioni di dollari: il Wall Street Journal prova a spiegare perché.