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Rizzoli ha pubblicato il libro per ragazzi La bambina fulminante, di Paolo Nori, scrittore emiliano autore fra l’altro dei romanzi Bassotuba non c’è e I malcontenti, di un altro libro per bambini, Tredici favole belle e una brutta, pubblicato nel 2012, nonché blogger del Post. Il libro, illustrato da Andrea Cavallini, racconta la storia di Ada, una bambina di dieci anni le cui maledizioni hanno il potere di avverarsi quando vengono pronunciate in rima. Il libro è stato presentato al Salone del Libro di Torino il 15 maggio: questo è il primo capitolo. | La bambina fulminante, di Paolo Nori. Come inizia il nuovo libro per ragazzi di Paolo Nori, illustrato da Andrea Cavallini. |
Sandy Island si trova nel tratto di oceano Pacifico tra Australia e Nuova Caledonia, è segnalata su moltissimi atlanti, carte nautiche e mappe, comprese quelle digitali di Google, ma in realtà non esiste. Secondo i ricercatori dell’Università di Sidney, Australia, è erroneamente segnalata sulle carte geografiche da almeno dieci anni. Come spiega BBC, un gruppo di ricercatori ha raggiunto in nave la zona in cui si sarebbe dovuta trovare l’isola, trovando solo acqua a perdita d’occhio. «Abbiamo voluto controllare perché le carte di navigazione a bordo della nave segnavano acque molto profonde nella zona, circa 1400 metri. È segnalata su Google Earth e su altre mappe, quindi siamo andati a vedere e l’isola non c’era. È una cosa abbastanza bizzarra. Come ha fatto a finire sulle mappe? Non lo sappiamo, ma continueremo le ricerche per capirlo», ha spiegato la ricercatrice Maria Seton, che ha fatto parte della spedizione verso l’isola fantasma. | L’isola che non c’è (sul serio). Si chiama Sandy, atlanti e cartine la segnalano tra Australia e Nuova Caledonia, ma un gruppo di ricercatori è andato a cercarla senza trovarla. |
Dalle 14 di martedì 20 novembre molte persone in tutto il mondo stanno avendo problemi ad accedere a Facebook e Instagram. Secondo il sito Downdetector, in Italia i problemi maggiori avrebbero riguardato gli utenti di Instagram, che stanno segnalando il disservizio su Twitter con l’hashtag #instagramdown. Facebook ha commentato il malfunzionamento dicendo che sarà risolto “il prima possibile“. | Facebook e Instagram non stanno funzionando per molti utenti. |
È uscito Breaking Stones: 1963-1965 a Band on the Brink of Superstardom, un librone di oltre duecento pagine che raccoglie le foto che i fotografi britannici Terry O’Neill e Gered Mankowitz scattarono seguendo i Rolling Stones in tour intorno alla metà degli anni Sessanta. I Rolling Stones si erano formati da pochi anni, e stavano iniziando a far parlare di sé fuori dal Regno Unito (il primo tour negli Stati Uniti dei Rolling Stones fu nel 1964). Il loro repertorio era fatto ancora soprattutto di cover, e facevano un blues molto cattivo e “grezzo”, mantenendo sul palco uno stile irriverente e provocatorio, insolito per l’epoca. O’Neill, che cominciò a seguire la band nel 1963, ha raccontato che dopo i concerti nei locali di Londra nei quali suonava il gruppo, Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Charlie Watts e Bill Wyman (i primi cinque membri della band) discutevano di cosa avrebbero fatto quando la band si sarebbe sciolta, passato il momento di notorietà. Quando invece arrivò come fotografo Mankowitz, alla fine del 1965, la band era già molto famosa e aveva già inciso una delle sue canzoni più popolari, “(I Can’t Get No) Satisfaction”. Il libro che raccoglie le foto di O’Neil e Mankowitz è uscito all’inizio di aprile, dopo lo storico concerto della band a Cuba e in contemporanea con il tour in Sudamerica. Dal 5 aprile al 4 settembre a Londra si tiene anche “Exhibitionism”, la più grande mostra mai allestita sui Rolling Stones, con oltre 550 oggetti legati alla band. Le foto si concentrano quindi sul periodo precedente alla notorietà dei Rolling Stones, e ce ne sono alcune che mostrano i membri del gruppo mentre si portano da soli gli strumenti ai concerti, o a cena insieme. Molte foto ritraggono Brian Jones, geniale primo chitarrista e leader dei Rolling Stones morto annegato in una piscina nel 1969, dopo che aveva assunto grandi quantità di alcol e droga. | Le foto dei Rolling Stones da giovani. Un nuovo librone raccoglie le foto che gli scattarono Terry O’Neill e Gered Mankowitz all'inizio degli anni Sessanta, prima che diventassero famosissimi. |
È morto a 97 anni l’imprenditore statunitense Sumner M. Redstone, azionista di maggioranza insieme alla sua famiglia della società multinazionale ViacomCBS, che controlla, tra le altre, le reti televisive CBS e MTV e lo studio cinematografico Paramount Pictures. Redstone aveva cominciato come proprietario di una modesta catena di drive-in e all’apice della sua carriera era arrivato a controllare aziende del valore complessivo di più di 80 miliardi di dollari (quasi 68 miliardi di euro). A 55 anni era sopravvissuto all’incendio di una camera d’albergo di Boston aggrappandosi al davanzale di una finestra. | È morto a 97 anni l’imprenditore statunitense Sumner Redstone, proprietario di CBS, MTV e Paramount Pictures. |
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha concluso che c’è un «possibile legame» tra alcuni casi estremamente rari di problemi circolatori (trombosi) e il vaccino di Johnson & Johnson (J&J) contro il coronavirus, come era già stato rilevato nelle settimane scorse nel caso del vaccino di AstraZeneca che funziona con un principio simile. In generale, secondo l’EMA i benefici offerti dal vaccino di J&J superano gli eventuali rischi derivanti dalla sua somministrazione, soprattutto se confrontati con quelli molto più alti che si affrontano nel caso ci si ammali di COVID-19. Il vaccino di J&J è particolarmente atteso perché consente di effettuare la vaccinazione tramite un’unica dose, al posto delle due somministrazioni rese necessarie con il vaccino di AstraZeneca e con le soluzioni a base di RNA messaggero di Pfizer-BioNTech e Moderna. | Cosa ha detto l’EMA sul vaccino Johnson & Johnson. Che c’è un «possibile legame» tra alcuni rari casi di trombosi e il vaccino, di cui dovrà dare conto il foglietto illustrativo. |
Il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato una legge che rende obbligatorie le vaccinazioni per i bambini che frequentano l’asilo nido. Il provvedimento reintroduce l’obbligo abolito nel 1999 e ha l’obiettivo di fare aumentare la percentuale di bambini vaccinati, in un periodo in cui – a causa della disinformazione e di ingiustificate campagne contro i vaccini – si sono raggiunti livelli sempre più bassi e pericolosi di copertura della popolazione infantile. La nuova legge è stata approvata dal centrosinistra con l’astensione di SEL e del centrodestra (ma con voto favorevole sull’articolo delle vaccinazioni obbligatorie), mentre il Movimento 5 Stelle ha votato contro. Il provvedimento reintroduce l’obbligo per le quattro vaccinazioni di base contro difterite, poliomielite, tetano ed epatite B, mentre i vaccini contro le altre malattie come pertosse e morbillo (di cui si può morire) sono raccomandate. Il nuovo obbligo sarà applicato a partire dal prossimo anno scolastico, per dare tempo alle famiglie di informarsi sulle modalità per le vaccinazioni e per aggiornare il personale medico, che dovrà essere in grado di rispondere alle domande e ai dubbi dei genitori. Altre regioni come Piemonte, Marche, Umbria e Toscana stanno valutando una soluzione simile, considerata tra le più efficaci per incentivare le vaccinazioni e di conseguenza tutelare una percentuale più alta della popolazione. Fino al 1999 alcune vaccinazioni erano obbligatorie per potere accedere al sistema scolastico: poi l’obbligo fu abolito perché si ritenne che il diritto allo studio dovesse essere considerato prevalente rispetto al tema sanitario. I dirigenti scolastici devono quindi accettare tutti i bambini, ma hanno comunque la possibilità di inviare all’Agenzia Sanitaria Locale di riferimento l’elenco dei nuovi arrivati non vaccinati, ferma restando l’assenza dell’obbligo per farli vaccinare. | In Emilia-Romagna solo i bambini vaccinati potranno andare all’asilo. Il Consiglio regionale ha reintrodotto l'obbligo per le quattro vaccinazioni contro difterite, poliomielite, tetano ed epatite B, per ripristinare una situazione sicura per tutti. |
The Visit è un film horror del regista statunitense di origine indiana M. Night Shyamalan, noto perlopiù per aver scritto e diretto Il sesto senso nel 1999. Racconta la storia di una ragazza e suo fratello che visitano per qualche giorno i propri nonni, che abitano in una casa sperduta negli Stati Uniti, salvo poi scoprire che hanno abitudini piuttosto inquietanti. Il film è stato parzialmente girato con uno stile da documentario e ha un budget di soli cinque milioni di dollari. In Italia The Visit esce questa settimana. Shyamalan ha avuto una carriera molto particolare: dopo aver diretto diversi film horror e di fantascienza di successo – fra cui The Village, Signs e Il sesto senso – è stato considerato da molti come uno dei registi più talentuosi del genere, ed è stato anche soprannominato da Newsweek “il nuovo Spielberg”. Dalla metà degli anni Duemila ad oggi, però, Shyamalan ha realizzato solo film considerati unanimemente brutti: è quindi una notizia che i critici abbiano parlato bene di The Visit, lodato sia per il suo lato “horror”, giudicato piuttosto convincente, sia per quello comico. Secondo il New York Times, The Visit potrebbe far ottenere a Shyamalan «un ritorno piuttosto sorprendente nel mondo del cinema, o almeno far pensare a un possibile ritorno». | Una scena di “The Visit”. È il nuovo film horror di M. Night Shyamalan (quello del Sesto senso), esce questa settimana e se ne parla bene. |
È morto Terry Jones, membro del gruppo comico britannico Monty Python, diventato famoso tra gli anni Sessanta e Settanta e da allora considerato uno dei più importanti gruppi comici di sempre. L’annuncio della sua morte, avvenuta il 21 gennaio, è stato fatto oggi dai suoi familiari. Nel 2015 gli era stata diagnosticata un’afasia primaria progressiva, una condizione che porta alla perdita delle capacità linguistiche, e dal 2016 non era più in grado di dare interviste. Jones era nato nel 1942 a Colwyn Bay, in Galles, e il primo membro dei futuri Monty Python con cui entrò in contatto fu Michael Palin, perché i due recitavano nella stessa compagnia teatrale. Dopo la laurea collaborò per un po’ con la BBC e, insieme con Palin, conobbe gli altri membri britannici di quelli che sarebbero diventati i Monty Python, e ai quali si sarebbe poi aggiunto l’americano Terry Gilliam. Il gruppo iniziò a esistere nel 1969 e all’inizio si fecero notare grazie al programma televisivo Monty Python’s Flying Circus. | È morto Terry Jones dei Monty Python. Aveva 77 anni ed era stato attore, regista e scrittore, facendo anche diverse cose autonome rispetto al gruppo comico di cui faceva parte. |
Più o meno un anno fa consigliammo i più interessanti film di fantascienza da vedere su Netflix: per come è fatto Netflix, e per come funziona il sistema dei diritti relativi ai film, il catalogo di Netflix è però mutevole, nel senso che ogni giorno qualcosa arriva e qualcosa sparisce. Dei dieci film che consigliammo un anno fa, più della metà non ci sono più. E allora ve ne consigliamo altri, che si possono vedere ora. | Film di fantascienza da vedere su Netflix. Famosi e di nicchia, allegri e tristissimi, recenti e dagli anni Novanta: compreso quello che risponde alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto. |
Venerdì 17 aprile al ristorante “Carlo e Camilla, in Segheria” di Milano sono stati presentati per la prima volta in Italia gli Apple Watch, gli “smartwatch” prodotti da Apple. L’evento è stato organizzato in occasione del Salone del Mobile, e sono stati esposti i tre modelli dello smartwatch: Apple Watch Sport, con cinturino in gomma e cassa in alluminio, Apple Watch, con cinturino in vari materiali e cassa in acciaio inossidabile, e Apple Watch Edition, la versione di lusso, con cassa in oro giallo o rosa. Gli Apple Watch saranno disponibili a partire dal prossimo 24 aprile, ma solo in Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti: Apple non ha ancora annunciato quando saranno disponibili in Italia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La prima volta di Apple Watch in Italia. Il nuovo smartwatch di Apple è stato presentato per la prima volta in Italia, a Milano: c'erano Apple Watch Sport, Apple Watch e Apple Watch Edition. |
Stamattina il gruppo tedesco Bertelsmann e il gruppo Pearson, due tra le maggiori società al mondo nell’industria dei media, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di collaborazione che porterà alla fusione delle rispettive case editrici di libri: Random House e Penguin Books, che insieme producono un fatturato di quasi 3 miliardi di dollari, daranno vita al primo gruppo editoriale del mondo in lingua inglese. Secondo l’accordo Bertelsmann controllerà il 53% del nuovo gruppo, che si chiamerà Penguin Random House, mentre l’inglese Pearson, specializzata in editoria scolastica e proprietaria del Financial Times e dell’Economist, ne avrà il 47%. Random House è attualmente la più grande casa editrice di lingua inglese del mondo e ha sede a New York, dove è stata fondata nel 1925. Nel 1934 pubblicò la prima edizione legale dell’Ulisse di James Joyce dopo che il romanzo era stato accusato di oscenità. Da allora ha pubblicato centinaia di autori: le sue firme di punta al momento sono Toni Morrison, John Grisham, ma anche E.L. James, autrice di Cinquanta sfumature di grigio. La Penguin Books è invece una storica casa editrice inglese fondata nel 1935. È stata una delle prime case editrici a credere che i romanzi di qualità avrebbero avuto un mercato ampio, decidendo perciò di vendere i propri libri ad un prezzo contenuto. Nel 1960 pubblicò per la prima volta nel Regno Unito L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence, libro considerato all’epoca scandaloso. Un altro motivo del successo dei libri Penguin è sicuramente la nota scelta grafica: il design e il logo vennero realizzati da Edward Young, così come fu sua la scelta di utilizzare copertine standard, immediatamente riconoscibili, divise in tre fasce orizzontali colorate a seconda della collana a cui il libro appartiene. Penguin è stata di recente coinvolta nell’indagine antitrust sui prezzi degli ebook negli Stati Uniti. | La casa editrice più grande del mondo. È quella nata oggi dalla fusione di Penguin e Random House: insieme controlleranno un quarto del mercato editoriale americano e britannico. |
Un po’ in tutto il mondo, la pandemia da coronavirus ha accelerato la crisi di molti settori che da tempo erano in difficoltà. Fra questi c’è anche quello dei giornali: negli Stati Uniti la drastica riduzione di copie vendute e annunci pubblicitari ha provocato la chiusura di decine di quotidiani locali, e anche in Italia i principali gruppi editoriali hanno registrato dati assai poco confortanti. Un numero sempre maggiore di giornali e giornalisti sta cercando modelli alternativi per sopravvivere alla crisi attuale e magari anche alle prossime: uno dei casi di successo più citati è quello di Substack, una piattaforma per newsletter che nei giorni scorsi è stata oggetto di un dibattuto articolo scritto sul New York Times dall’opinionista David Brooks. Substack è stato fondato nel 2017 e ha un modello di business piuttosto semplice. Permette a qualsiasi azienda o giornalista di creare una newsletter e chiedere soldi ai lettori per finanziarla su base mensile o annuale, e si mantiene trattenendo il 10 per cento delle entrate totali di ogni newsletter. Nel mondo esistono molte altre piattaforme di successo per creare newsletter, come Tinyletter e Mailchimp, ma nessuna offre un sistema così efficiente e intuitivo per ottenere soldi dai lettori. | Il successo di Substack. Nel giornalismo americano si parla molto di un servizio che offre newsletter a pagamento, con molti pregi e qualche potenziale difetto. |
Tra i luoghi in cui sono ospitate le attività espositive e di spettacolo della Biennale di Venezia, la cui 55esima edizione inizierà sabato primo giugno, ci sono i Giardini della Biennale. Si tratta di giardini pubblici che si trovano nel sestiere di Castello: ospitano 30 padiglioni, 20 per i paesi che partecipano alla Biennale, più il Padiglione Centrale (ex Padiglione Italia) che ospita la mostra principale dell’evento, curata quest’anno da Massimiliano Gioni. Ogni nazione espone le proprie opere all’interno di diverse strutture architettoniche novecentesche: ognuna ha una forma diversa, con sopra il nome della nazione. I padiglioni saranno aperti dal primo giugno, ma giornalisti, fotografi e persone accreditate possono già farsi un giro. Le foto sono di Giulia Ticozzi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I Giardini della Biennale di Venezia. Le foto di Giulia Ticozzi dai padiglioni dove sono esposte le opere delle nazioni, e delle persone intorno. |
Alla fine, in politica, sono pochi i problemi e gli scandali che non possono essere risolti dal semplice passare del tempo. Nella politica italiana, poi, la tesi è corroborata da decine e decine di eventi, di persone riabilitate e restituite alla vita pubblica dopo il coinvolgimento in scandali che altrove avrebbero troncato per sempre la carriera di un uomo politico. Figuriamoci cosa rimane quindi della storia di Fini e della casa di Montecarlo, interessante ma sempre ferma un passo prima di quello decisivo, e sicuramente in fin dei conti danneggiata dal modo in cui il centrodestra e Berlusconi l’hanno brandita per trarne un vantaggio politico, mescolando tonnellate di spazzatura a un caso su cui effettivamente valeva la pena vedere più chiaro. La storia, sintetizzando, è questa. Alleanza Nazionale nel 1999 riceve in eredità da una sua sostenitrice, la contessa Colleoni, una casa a Montecarlo. La casa rimane lì per diversi anni, abbandonata e da ristrutturare. Una perizia la valuta 300 milioni di lire, AN la vende nel 2008 per 300 mila euro. Il Giornale sostiene però che AN nel corso degli anni avrebbe ricevuto e rifiutato offerte superiori al milione di euro, più vicine al valore di simili immobili, e offre varie testimonianze a riguardo. La casa viene venduta a una società offshore dai titolari misteriosi e passa diverse mani nel giro di pochi mesi, finché pochi mesi fa il Giornale non scopre che a un certo punto è stata data in affitto a Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato del presidente della Camera. I proprietari dell’immobile continuano a essere impossibili da identificare e rintracciare. Fini ha detto che gli acquirenti dell’immobile furono presentati ad AN dallo stesso Tulliani. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per appropriazione indebita e truffa aggravata, in seguito alla denuncia presentata da due esponenti della Destra, il partito di Francesco Storace. La denuncia non ha niente a che fare con quanto sopra, bensì col fatto che il testamento della contessa donava gli immobili a Fini “per la buona battaglia”, che i due esponenti della Destra considerano tradita dalla svolta politica intrapresa da Fini negli ultimi anni. | Cos’è rimasto della storia della casa a Montecarlo. Lo scandalo giornalistico sembra essersi placato mentre la procura di Roma inizia a sentire le persone coinvolte nella compravendita. |
Apple Watch e i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus sono stati presentati da Apple nel corso di un evento speciale organizzato a Cupertino, vicino a San Francisco (California). L’annuncio del primo smartwatch prodotto dalla società era molto atteso, ed era stato ampiamente anticipato nelle ultime settimane, anche se si erano solo viste in anteprima immagini non ufficiali dei nuovi iPhone. I nuovi modelli di iPhone presentati da Apple sono due: iPhone 6, il più piccolo, ha uno schermo da 4,7 pollici, mentre iPhone 6 Plus è più grande con uno schermo da 5,5 pollici. Il design è diverso da quello di iPhone 5s e ricorda maggiormente le forme meno spigolose di iPad mini. Saranno entrambi disponibili a partire da metà settembre negli Stati Uniti e in seguito nel resto del mondo, in tempo per Natale. | Apple Watch e i nuovi iPhone 6. Che cosa fanno, come sono fatti e quanto costano i primi smartwatch di Apple e i nuovi iPhone con schermi più grandi, raccontato per immagini. |
L’attore e regista inglese Peter Ustinov morì a Bursins, in Svizzera, il 29 marzo di dieci anni fa. Aveva un grande talento comico, un’espressione sorniona, interpretò ruoli brillanti e figure crudeli e in entrambi i casi fu memorabile. Vinse due Oscar: il primo nel 1961 come migliore attore non protagonista per Spartacus di Stanley Kubrick e il secondo nel 1964, nella stessa categoria, per Topkapi di Jules Dassin. Peter Ustinov nacque a Londra il 16 aprile del 1921. Il padre era un immigrato russo che negli anni Trenta aveva iniziato a lavorare per i servizi segreti britannici per evitare l’internamento o la deportazione durante la guerra, la madre era pittrice e coreografa. Ustinov studiò recitazione al London Theatre Studio e negli anni Trenta e Quaranta si fece conoscere soprattutto a teatro. Finita la Seconda guerra mondiale (alla quale prese parte tra il 1942 e il 1946) diresse il primo dei suoi nove film da regista: School for secrets (1946). | 10 anni senza Peter Ustinov. Fu Hercule Poirot, Nerone e moltissimi altri, dai personaggi brillanti a quelli crudeli, in una carriera lunghissima e ricca (anche di Oscar). |
Friend (titolo originale 벗) è il primo romanzo scritto in Corea del Nord approvato dal regime a essere pubblicato da una casa editrice statunitense. È uscito a maggio per la Columbia University Press, nella traduzione di Immanuel Kim, professore di Letteratura coreana alla George Washington University. Il libro fu scritto da Paek Nam-nyong, ora 70enne e tra i più celebri autori del paese, e pubblicato in Corea del Nord nel 1988. Fu un successo, non tanto di vendite ma di pubblico: in Corea del Nord, ha raccontato Kim al sito Lit Hub, il regime decide quante copie di un libro pubblicare, ed è raro che ci siano delle ristampe perché la domanda è limitata; poi fa un elenco dei titoli consigliati, solitamente biografie agiografiche della famiglia al potere, racconti eroici contro i giapponesi del periodo coloniale, storie sulla guerra di Corea e testi generalmente edificanti. Il successo di un libro si capisce da quanto sono rovinate le copie in circolazione: se sono intonse non l’ha letto nessuno, altrimenti vuol dire che sono passate di mano in mano. Ed è il caso del libro di Paek Nam-nyong. | Com’è un romanzo scritto a Pyongyang. "Friend" è il primo libro approvato dal regime nordcoreano pubblicato negli Stati Uniti, e probabilmente non è come lo immaginate. |
Col recente nuovo aumento di contagi da coronavirus e la richiusura delle scuole in alcune regioni, molti bambini e ragazzi si ritrovano ancora una volta a fare lezione da casa. In questa situazione, alcuni genitori potrebbero essersi chiesti come risuscitare vecchi computer funzionanti ma in disuso da anni, per darli ai bambini e renderli il più possibile autonomi senza dover comprare un computer nuovo. Se il disco rigido non è danneggiato e la batteria (nel caso dei portatili) funziona ancora, infatti, un computer con anche una decina d’anni può fare il suo lavoro molto bene: non sarà il massimo della velocità, ma per le necessità dei bambini e per una situazione provvisoria è spesso sufficiente. La cosa migliore da fare per rimettere in funzione un computer rimasto inattivo per qualche anno (soprattutto se avete deciso di regalarlo a chi potrebbe averne bisogno), è ripristinare le impostazioni di fabbrica, cioè riportarlo alla sua condizione iniziale. Se è inutilizzato da un po’ probabilmente tutto ciò che conteneva di importante è già stato salvato e spostato da altre parti (col ripristino infatti si perde tutto) e a quel punto può essere ripristinato abbastanza facilmente, seguendo procedure che variano in base al produttore e al tipo di sistema operativo. Per quanto riguarda invece i modelli più vecchi e che non supportano sistemi operativi recenti, si può provare a trasformarli in Chromebook, cioè in computer che funzionano con il sistema operativo di Google. | Come risuscitare un vecchio computer. O trasformarlo in un Chromebook, per bambini e ragazzi che devono fare lezione a distanza. |
Venerdì a Caivano, in provincia di Napoli, una donna di 22 anni è morta a causa dello scontro tra due motorini: sul primo si trovava la donna, Maria Paola Gaglione, insieme al proprio compagno; sul secondo il fratello di Gaglione, Michele, che li stava seguendo. La procura di Nola ha aperto un’inchiesta e ha arrestato Michele Gaglione, che ha 30 anni, con l’accusa di omicidio preterintenzionale e violenza personale. Secondo quanto scrivono i giornali, infatti, Michele Gaglione avrebbe inseguito, e forse volontariamente speronato, il motorino sui cui viaggiava la sorella perché contrario alla sua relazione con un uomo transgender. Nello scontro anche lui – coetaneo di Maria Paola Gaglione – è stato ferito: ha una frattura a un braccio, oltre a contusioni ed escoriazioni. | A Caivano, vicino a Napoli, un uomo è stato arrestato per aver causato la morte della sorella speronandola con lo scooter: è accusato di omicidio preterintenzionale. |
Il 4 settembre è iniziata la 39esima edizione del Toronto International Film Festival, una delle rassegne cinematografiche più varie del Nord America, che si chiuderà il 14 settembre. Il programma è fittissimo e comprende molte produzioni locali, film con ambizioni da Oscar e altri indipendenti che difficilmente andranno oltre la distribuzione nazionale. Il Festival è considerato una specie di incrocio tra il Sundance, il più famoso festival di cinema indipendente al mondo, e la Biennale di Venezia, e non è competitivo. Cadillac però sponsorizza un premio di 15.000 dollari al regista il cui film risulterà il preferito dal pubblico: si chiama People’s Choice Award. Il film che ha aperto la rassegna quest’anno era The Judge di David Dobkin, con Robert Downey Jr e Robert Duvall. L’ultimo film proiettato sarà invece A Little Chaos di Alan Rickman, un film ambientato all’epoca di Luigi XIV, con Kate Winslet. Il programma di questa edizione comprende 393 film in totale, di cui 143 prime mondiali. Il primo venerdì del festival è stato indetto il “Bill Murray Day”: gli organizzatori hanno deciso di dedicare la giornata al santo patrono del Post con proiezioni speciali dei suoi film più famosi. | Le foto del Toronto Film Festival. Da Julianne Moore a Cara Delevigne, da Al Pacino a Charlotte Gainsbourg: le facce di quelli passati al festival canadese (dove si è appena tenuto il Bill Murray Day!). |
Se avete una partita IVA, o in generale nel vostro lavoro avete a che fare con delle fatture, le parole “fatturazione elettronica” non vi suoneranno affatto nuove, e anzi probabilmente da giorni stanno agitando i vostri pensieri in vista del 31 dicembre. Altrimenti, potreste anche non averne mai sentito parlare: eppure la fatturazione elettronica comporterà per moltissime persone un rilevantissimo cambiamento di pratiche e abitudini. Dal primo gennaio 2019 entrerà infatti in vigore la fatturazione elettronica, un nuovo sistema informatico per gestire le fatture. Una volta entrato a regime, il nuovo sistema renderà più agevole la gestione delle fatture sia per chi le emette sia per chi le riceve – clienti e fornitori – ma il passaggio alla fatturazione elettronica può essere complesso e prevede molte regole ed eccezioni. Se non siete pratici di queste materie e non volete correre rischi è meglio chiedere l’aiuto di un commercialista – ma sicuramente si sarà già fatto sentire, a questo punto – mentre se la cosa non vi riguarda, ma volete comunque conoscere a grandi linee di cosa si parla, potete leggere di seguito. | Cose da sapere sulla “fatturazione elettronica”. Due parole che da settimane agitano un pezzo consistente del paese, mentre l'altro pezzo forse non ne sa quasi nulla. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Una giornata con Matteo Renzi. Claudio Cerasa ha passato una giornata con il sindaco di Firenze, a una settimana dall'inizio della rivoluzione annunciata. |
Armin Loacker, figlio del fondatore dell’omonima azienda produttrice di wafer, è morto domenica a Bolzano a 78 anni. Nel 1958, Loacker aveva cominciato a lavorare nella pasticceria fondata da suo padre 33 anni prima a Bolzano. Dopo averne preso il controllo aveva contribuito con sua sorella a trasformarla in un’azienda con centinaia di dipendenti ed esportazioni in tutto il mondo. Il prodotto per cui, soprattutto in Italia, è famosa la Loacker sono i wafer al cioccolato a cui spesso ci si riferisce genericamente proprio con il nome “loacker”. Armin Loacker, in particolare, era noto per alcune coraggiose scelte imprenditoriali, come quella con cui nel 1974 trasferì l’azienda sull’altopiano del Renon: in un posto più scomodo logisticamente ma – secondo lui – migliore per la produzione dolciaria perché più lontano dall’inquinamento urbano di Bolzano. | È morto a 78 anni Armin Loacker, figlio del fondatore dell’omonima azienda produttrice di wafer. |
Anche se da qualche parte è già estate da un pezzo e c’è già chi può farsi un bel bagno nell’acqua fresca mangiando anguria, in altre parti del mondo la neve resiste ancora. C’è in Francia e in Romania, e a Burgos, dove allevano “los toros del frio”. Altri tori, più al caldo, non fanno una bella fine, ma si prendono qualche soddisfazione. I cani Komondorok non vincono le mostre canine, i fenicotteri hanno imparato a rompere il ghiaccio per mangiare, gli avvoltoi trovano sempre di che cibarsi, il clamidosauro ha un’aria molto minacciosa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Vita da orsi. Tapiri, avvoltoi, clamidosauri e mostre canine nelle più belle foto di animali di questa settimana. |
A causa di piogge molto intense alcune zone di Roma si sono allagate nel primo pomeriggio di martedì, con conseguenti disagi per la viabilità, per gli automobilisti e per diversi edifici e attività commerciali. La parte della città in cui sono stati segnalati i maggiori problemi è il quadrante nord, in particolare le zone di Corso Francia e Ponte Milvio. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire per evacuare un gruppo di quaranta bambini che era rimasto bloccato per alcune ore in un asilo di via Castelnuovo di Porto, mentre in via Cortina d’Ampezzo una palestra con l’ingresso in discesa si è allagata sommergendo per metà gli attrezzi. Un altro intervento, in questo caso nel quadrante sud, in via Silvio d’Amico, è stato necessario per liberare un automobilista disabile. Quando la signora dice:” guarda il@motorino di questo” è il mio motorino salvato con l’aiuto del portiere. Corso Francia, anno domini 2021 pic.twitter.com/ilQZquKSYx | Alcune zone di Roma si sono allagate a causa di piogge molto intense. |
Londinese di padre italiano, Anna Calvi ha pubblicato a gennaio il suo primo disco che si chiama come lei, ricevendo da subito le lodi dei media inglesi, e una nomination al Mercury Prize (poi vinto da PJ Harvey). Dal suo disco sono stati estratti tre singoli finora (“Jezebel/Moulinette”, “Blackout/Surrender” e “Desire/Joan of Arc“). Il 12 settembre è uscito il quarto singolo, “Suzanne and I”, una delle canzoni più belle del disco, e da ieri si può guardare il video sul canale YouTube di Domino Records. Il video è stato girato a Parigi da Romain Chassaing, con la collaborazione del coreografo Lionel Hoche. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il nuovo video di Anna Calvi. È quello del suo nuovo singolo "Suzanne and I", uscito ieri. |
Sabato 19 dicembre la cantante statunitense Nicki Minaj ha tenuto un concerto a Luanda, la capitale dell’Angola. Il concerto faceva parte di un festival natalizio sponsorizzato da Unitel, una società di telecomunicazione in parte controllata dalla figlia di Jose Eduardo dos Santos, presidente e dittatore dell’Angola dal 1979. Slate stima che la società Blueprint Group, che controlla i diritti dei concerti di Minaj, guadagnerà circa 2 milioni di dollari. Tra quelli che hanno criticato la scelta di Minaj di partecipare al festival – organizzato in un paese governato da una dittatura e per di più che coinvolge una società vicina alla famiglia del dittatore – c’è l’associazione no profit Human Rights Foundation, il cui presidente Thor Halvorssen ha detto: «Nicki Minaj è un’artista mondiale, apprezzata da milioni di persone. Non ci sono buone ragioni perché lei possa accettare di mettersi in affari con la corrotta dittatura dell’Angola e appoggiare la società della famiglia che controlla quella dittatura». Guess who’s performing in Angola Dec 19th at the Unitel Christmas Festival At the Coqueiros Stadium?!?!! @kb2u and @zonspr | Nicki Minaj ha fatto un concerto per un dittatore. La cantante americana si è esibita in Angola a un festival sponsorizzato da una società della famiglia del dittatore dos Santos: e secondo Slate ha sbagliato a farlo. |
Venerdì il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che «è troppo presto» per parlare di possibili modifiche allo strumento del reddito di cittadinanza, che garantisce un sussidio alle persone disoccupate o con un reddito sotto una certa soglia. In questi giorni il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha proposto di abolirlo e ha parlato di una possibile raccolta firme per un referendum abrogativo. Draghi ha anche aggiunto: Il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido appieno. | Draghi dice che condivide «appieno» il concetto alla base del reddito di cittadinanza. E ha aggiunto che è troppo presto per parlare di eventuali riforme, come chiede Renzi. |
La Settimana della moda di Parigi, che si è tenuta dal 24 settembre al 3 ottobre, ha concluso la stagione in cui, iniziando a New York e proseguendo a Londra e Milano, le aziende più rilevanti al mondo hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate 2019. Quest’anno Parigi era forse l’appuntamento più atteso: lo è sempre per la concentrazione di marchi di moda consolidati come Chanel, Christian Dior, Louis Vuitton, Saint Laurent e Valentino – che pur essendo italiano sfila a Parigi –, per innovatori come Balenciaga, Off White, Comme des Garçons e Maison Margiela sotto la guida di John Galliano, e per altri molto amati dalle donne come Stella McCartney, la nuova Givenchy di Clare Waight Keller e Celine. Quest’anno lo è stato ancora di più per la decisione di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, di sfilare a Parigi, e per il debutto di Hedi Slimane alla guida di Celine. Questa è stata la sfilata più commentata e stroncata della stagione, per tre principali motivi. Phoebe Philo aveva guidato Celine per dieci anni diventando la stilista che disegnava gli abiti e gli accessori, soprattutto le borse, che le donne desideravano: fluidi, raffinati, luminosi, adatti alla vita quotidiana ma senza perdere classe e originalità. Il francese Hedi Slimane, scelto come suo successore, è quanto di più lontano: le su modelle sono magrissime e al limite dell’anoressia, gli abiti cortissimi, attillati, quasi sempre neri. | La moda di cui si parla si è vista a Parigi. Dalle stroncature a Hedi Slimane all'ormai prevedibile successo di Gucci: le cose da sapere. |
Lo scrittore e giornalista anglo-olandese Ian Buruma si è dimesso da direttore della prestigiosa rivista letteraria New York Review of Books dopo 16 mesi in seguito alle proteste seguite alla pubblicazione di un saggio considerato critico verso #MeToo, il movimento degli ultimi mesi con cui le donne hanno denunciato le molestie e gli abusi subiti nel tempo. Buruma è il terzo direttore della rivista dalla sua fondazione, nel 1963, dopo Robert Silvers e Barbara Epstein. Il saggio si intitola Reflections from a Hashtag, verrà pubblicato sul numero che uscirà l’11 ottobre ed è stato scritto dall’ex conduttore radiofonico canadese Jian Ghomeshi, accusato da 21 donne di comportamenti sessuali inappropriati per averle prese a pugni, morse, picchiate e quasi soffocate; venne processato per aggressione sessuale e poi assolto nel 2016. Nel saggio Ghomeshi si difende dalle accuse definendole “inaccurate” e lamentandosi di essere stato vittima di “umiliazione di massa”. Il saggio ha provocato molte proteste, accresciute dalla difesa che ne ha fatto Buruma in un’intervista su Slate in cui ha difeso il #MeToo per aver denunciato gli abusi degli uomini potenti ma lo ha criticato per il clima di denuncia generale che ha provocato. Buruma ha anche spiegato che l’articolo voleva affrontare il tema della riabilitazione di chi aveva tenuto comportamenti gravi e scorretti pur non infrangendo la legge. | Ian Buruma si è dimesso dalla direzione della New York Review of Books. |
Venerdì 29 novembre, alle 21, si terrà su Sky Tg24 un confronto televisivo fra i tre candidati a segretario del Partito Democratico alle primarie dell’8 dicembre: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Per chi non è abbonato a Sky, l’evento sarà visibile in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e in streaming online sul sito di Sky (oppure su quello di Cielo). Il dibattito, condotto da Gianluca Semprini, sarà trasmesso in diretta dall’X Factor Arena, il grande teatro in cui viene registrato il programma X Factor alla periferia nordest di Milano. Sky ha pubblicato le regole del confronto concordate tra la rete e i candidati: questi avranno 1 minuto e 30 secondi massimo per ciascuna risposta (scanditi da un cronometro), 30 secondi per le repliche (quattro al massimo in tutto il programma), ci saranno meccanismi per misurare il gradimento del pubblico alle diverse risposte e alcune domande saranno rivolte ai candidati dagli utenti di Twitter, dove l’hashtag per l’evento promosso da Sky è #ilConfrontoPD. La posizione dei posti in studio e l’ordine delle risposte è definito tramite un sorteggio. | Stasera il confronto tv tra i candidati del PD. Renzi, Civati e Cuperlo dibattono in vista delle primarie dell'8 dicembre, come e dove vederli. |
Questa mattina il Consiglio dei ministri ha approvato il DEF, cioè il documento di programmazione economica e finanziaria in cui il governo anticipa quello che intende fare negli anni successivi e l’andamento che si aspetta dall’economia. Quest’anno l’approvazione del DEF è stata un po’ particolare, poiché il documento è stato approvato da un governo uscente e dimissionario, che non gode della fiducia del nuovo Parlamento e quindi non può esporre nessun progetto di riforma o altri piani a lunga scadenza. Lega e Movimento 5 Stelle avevano rivendicato il diritto di inserire le loro idee all’interno del documento, ma della loro proposta non si è più saputo nulla. Nello stesso Consiglio dei ministri è stato approvato un decreto che proroga di sei mesi il tempo a disposizione dei commissari per vendere Alitalia. Per queste ragioni il DEF di oggi è abbastanza scarno. Come ha spiegato il presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni: «È un DEF particolare, come si dice in gergo a politiche invariate, che non contiene la parte programmatica delle riforme che spettano al prossimo governo». Significa che, sostanzialmente, contiene soltanto previsioni su come sarà l’economia italiana nei prossimi tre anni se nulla venisse cambiato in fatto di nuove leggi o riforme in grado di aver un impatto economico. La più importante di queste previsioni è quella che riguarda la crescita del PIL, prevista all’1,5 per cento per il 2018, 1,4 per cento nel 2019 e 1,3 per cento nel 2020. | Il governo ha approvato il DEF. Perché ce lo abbiamo ancora un governo, ricordate? Lega e M5S dicevano di voler inserire le loro proposte nel documento economico, ma poi se ne sono disinteressati. |
Si discute molto di quanto accaduto ieri a Roma e della gestione da parte delle forze dell’ordine delle manifestazioni antigovernative, che sono sfociate in scontri e guerriglie raccontate dagli organi di stampa di mezzo mondo. Questo pomeriggio, poi, la presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro, ha dichiarato che “a Roma c’erano evidentemente degli infiltrati che hanno messo a rischio i manifestanti e le forze dell’ordine”. La stessa cosa è stata dichiarata in queste ore da altri esponenti politici, nonché da decine di blog e siti internet. Girano anche molte ricostruzioni dietrologiche sulla base di documentazioni raffazzonate e alcune foto effettivamente sospette, e quindi abbiamo deciso di indagare e fare un po’ di chiarezza. Prima di procedere con l’analisi delle immagini e delle cose che sappiamo, però, è necessario tenere a mente due cose. La prima è che chiunque abbia messo piede per le strade del centro di Roma durante gli scontri, ieri, sa che la quantità di persone coinvolte nelle violenze e negli scontri non può essere in nessun modo ridotta o ricondotta all’eventuale presenza di agenti provocatori. Il Post ha consultato diverse persone presenti sui luoghi degli scontri, come giornalisti o come manifestanti, e da tutti ha avuto la stessa testimonianza: diverse centinaia di persone si sono staccate dal corteo pacifico per assaltare la zona transennata e le forze dell’ordine. La stessa cosa si può apprendere guardando i tanti video che sono stati caricati su Youtube da ieri pomeriggio a oggi e documentano la gran quantità di persone che ha partecipato agli scontri, al lancio di sassi e bombe carta, alla distruzione sistematica di bancomat, automobili e vetrine. La seconda cosa è spiegata bene dall’articolo dell’Espresso che affronta il tema della presenza degli agenti in borghese durante le manifestazioni: trattasi di “prassi antica e legittima”, che “serve per controllare i movimenti della folla, identificare i soggetti che guidano gli assalti, intervenire dall’interno nei momenti più delicati. Un impiego frequente anche negli stadi ma soprattutto in occasione di cortei politici, quando si teme che nuclei organizzati possano spingere la massa verso la violenza”. | La guerriglia a Roma e gli agenti in borghese. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza su quanto successo ieri pomeriggio: questa foto, per esempio, è una bufala. |
Il 19 febbraio è morto l’attore italiano Giulio Brogi, a 83 anni. Era molto noto al pubblico italiano per la sua lunga carriera e aveva recitato in decine di film, sceneggiati e fiction televisive: il suo primo film era stato I sovversivi (1967) dei fratelli Taviani, con i quali lavorò anche in Sotto il segno dello scorpione, San Michele aveva un gallo e Il prato. Tra i vari altri film in cui recitò ci sono Viaggio a Citera di Theo Angelopoulos, Il portaborse di Daniele Luchetti, Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi e La lingua del Santo di Carlo Mazzacurati. Per la televisione recitò in uno sceneggiato del 1971 tratto dall’Eneide, in cui interpretava Enea, oltre che nella miniserie di fantascienza Gamma. La sua ultima apparizione televisiva è stata in un episodio del Commissario Montalbano andato in onda su Rai 1 lunedì. Ha lavorato anche alla serie tv di Sky 1994 che sarà trasmessa quest’anno. | È morto l’attore Giulio Brogi, aveva 83 anni. |
La casa automobilistica giapponese Nissan ha deciso di non voler più produrre i suv X-Trail nello stabilimento di Sunderland, nel Regno Unito. Nissan ha così cancellato il suo piano di intensificare la produzione nel Regno Unito, annunciato nel 2016 dopo le rassicurazioni ricevute dal governo di Theresa May che con Brexit non sarebbe cambiato nulla per il mercato delle auto. La preoccupazione principale di Nissan e di altri produttori di auto è che con Brexit non convenga più produrre veicoli nel Regno Unito a causa dei dazi sulle esportazioni verso l’Europa che ci potrebbero essere in futuro. «Abbiamo preso questa decisione per motivi economici – ha detto il capo di Nissan Europa Gianluca de Ficchy – ma la continua incertezza in merito al futuro delle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea non sta aiutando compagnie come la nostra a fare piani per il futuro». Nello stabilimento di Sunderland, dove sono impiegate circa 7mila persone, Nissan continuerà a produrre i modelli Juke, Qashqai e Leaf, mentre l’X-Trail continuerà ad essere prodotto nello stabilimento di Kyushu, in Giappone. | Nissan non produrrà più i suv X-Trail nel Regno Unito. |
Enrico Letta, eletto il 14 marzo nuovo segretario del Partito Democratico, ha scelto Irene Tinagli e Giuseppe Provenzano come suoi vice nella segreteria del partito, al posto di Andrea Orlando. Ho chiesto a @itinagli e @peppeprovenzano di affiancarmi, come #ViceSegretari del @pdnetwork. | Irene Tinagli e Giuseppe Provenzano saranno i nuovi vicesegretari del PD. |
Ad alcuni giorni dai risultati elettorali delle politiche, l’istituto di ricerca e sondaggi IPSOS ha diffuso un’analisi del voto basata sulla vicinanza o meno degli elettori alla religione cattolica, cercando di capire quali variazioni possa causare la religione per quanto riguarda le elezioni. La società ha diviso il proprio campione statistico in base a tre dati raccolti durante i propri sondaggi: credo in una religione, partecipazione alle funzioni religiose e partecipazione alle attività delle parrocchie. Sulla base di queste informazioni, IPSOS ha diviso il proprio campione statistico in sei diversi segmenti: | Come hanno votato atei e credenti. Un'indagine di IPSOS sui voti di ciascun partito in base alla fede religiosa: chi avrebbe vinto se fossimo un paese di atei (o un paese di fedeli fedeli fedeli). |
L’ultimo scandalo ad aver colpito il sistema bancario europeo è anche uno dei più grandi. Tra il 2007 e il 2015 quasi 350 miliardi di euro provenienti da loschi giri d’affari originati in Russia e in altri paesi dell’ex Unione Sovietica sono stati riciclati nelle filiali di due importanti banche scandinave, la danese Danske Bank e la svedese Swedbank. Dopo aver ammesso alcune falle nelle sue operazioni, l’Autorità Bancaria Europea (EBA) – cioè l’ente incaricato di vigilare su questi episodi – ha inviato una lettera alla Commissione Europea, sostanzialmente assolvendosi da qualsiasi responsabilità. Eppure non era necessario un particolare acume investigativo per accorgersi che qualcosa non tornava nei conti delle due banche scandinave. A un certo punto la filiale estone della Danske Bank, un ufficio con una dozzina di persone nella capitale Tallinn, non esattamente una delle grandi capitali della finanza mondiale, era arrivata a generare da sola un decimo di tutti i profitti della banca. Più o meno lo stesso stava accadendo alla filiale estone della Swedbank. | Qualcosa non funziona nella vigilanza bancaria europea. Nonostante regolamenti ed enti di sorveglianza che declinano sempre ogni responsabilità, continuano a emergere scandali e casi di riciclaggio di soldi sporchi. |
Il numero di gennaio della rivista Limes contiene una mappa molto utile per capire quali sono i cosiddetti “flussi migratori” percorsi dai migranti che arrivano in Italia e il numero e la provenienza degli stranieri regolarmente residenti in Italia. La mappa è stata realizzata da Laura Canali, che è un’esperta in cartografia geopolitica ed è la responsabile della cartografia e della copertina di Limes. I dati si riferiscono al 2013 e sono stati elaborati dal Centro studi e ricerche Idos sulla base di dati Istat. La mappa di Limes mostra bene che buona parte dei flussi migratori verso l’Italia passa da terra, soprattutto da paesi dell’est Europa come la Romania (il paese da cui arrivano più migranti in assoluto, in Italia) e l’Ucraina, oppure dell’Asia come la Cina. Per quanto riguarda gli arrivi via mare nel canale di Sicilia, sono interessati perlopiù paesi come Egitto e Tunisia: quest’ultimo paese, assieme alla Libia, è ormai diventato un paese da dove partono o transitano migranti provenienti anche da paesi dell’Africa centrale come Nigeria e Senegal. Nella mappa sono anche indicati i punti di ingresso dei migranti, dei quali ben otto si trovano nel Nord Italia (e c’è anche l’aeroporto di Malpensa). (la mappa si ingrandisce con un clic) | Da dove arrivano i migranti in Italia. Una mappa di Limes mostra come la gran quantità di chi arriva in Italia lo fa via terra e non via mare. |
Dopo essere rimasti fermi per 37 anni, un set di propulsori della sonda spaziale Voyager 1 è stato riattivato per la prima volta dalla NASA per estendere il più possibile la missione che dura ormai dal 1977, anno in cui fu lanciata. Voyager 1 si trova a circa 20 miliardi di chilometri dalla Terra ed è l’unico oggetto costruito dall’uomo ad avere raggiunto lo Spazio interstellare, la porzione di Spazio tra una stella (in questo caso il nostro Sole) e le altre. L’accensione sperimentale è stata eseguita lo scorso mercoledì 29 novembre e confermata nel fine settimana dalla NASA. A partire dal 2014, i ricercatori si erano accorti che i set standard di propulsori (“attitude control thrusters”) utilizzati per orientare la sonda, in modo che la sua antenna sia sempre indirizzata verso la Terra, iniziavano ad avere qualche acciacco dovuto all’età e non funzionavano più a dovere. I propulsori su questo tipo di sonde possono essere paragonati a una bomboletta spray: quando si attivano emettono piccoli getti di gas (idrazina) per pochi millesimi di secondo, modificando l’orientamento della sonda. Preoccupati dall’eventualità di non riuscire più a comandare Voyager 1 e a perdere quindi i contatti, i ricercatori della NASA hanno analizzato i programmi vecchi di 40 anni che la fanno funzionare, notando che avrebbero potuto sfruttare un set diverso di propulsori inizialmente progettati per altri scopi, legati a correggere la rotta della sonda quando decenni fa raggiunse pianeti come Giove e Saturno, nel suo cammino verso i confini del Sistema solare. | La NASA ha riattivato un set di propulsori della sonda Voyager 1 dopo 37 anni. |
Nel mese di aprile le vendite di automobili in Europa sono aumentate del 1,7 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, secondo i dati del’Associazione Europea dei produttori di automobili (ACEA). In tutto lo scorso mese sono state vendute poco più di un milione di automobili. Si tratta del primo aumento da 19 mesi: era dal settembre 2011, infatti, che le vendite di automobili non facevano che calare. Le vendite sono aumentate soprattutto in Germania: dopo un crollo del 13 per cento a marzo scorso, ad aprile sono aumentate del 3,8 per cento, l’equivalente di circa 10 mila veicoli venduti in più. In Spagna l’aumento delle vendite è stato di quasi il 10 per cento (6 mila auto vendute in più) e nel Regno Unito è stato di circa il 15 per cento. | Il mercato dell’auto è tornato a crescere. In Europa, per la prima volta in 19 mesi, ma c'è un trucco: c'entrano le vacanze di Pasqua. |
Aggiornamento 14 dicembre – Ricki Rosen, l’autore della fotografia, ha scritto un articolo sul quotidiano israeliano Haaretz per rispondere alle accuse che gli sono state rivolte. Rosen, in particolare, ha scritto che esiste una grande differenza tra una fotografia falsa e «un’illustrazione fotografica che serve a veicolare un concetto». La sua foto, ha spiegato, appartiene alla seconda categoria, perché non pretende di descrivere una situazione che si è effettivamente verificata, ma piuttosto mostrare una scena simbolica. Rosen spiega che l’idea non fu sua, ma del direttore del settimanale canadese Maclean’s, che gli chiese di scattare una fotografia con quelle caratteristiche. Rosan ha anche aggiunto di essere molto offeso per i dubbi che sono stati insinuati a proposito della sua professionalità e ha specificato che negli ultimi 30 anni il suo lavoro era costituito in gran parte da foto documentarie ed è stato pubblicato su Time, sul New York Magazine e su molte altre importanti riviste. | Storia di una foto famosissima e falsa. L'immagine dell'abbraccio tra un bambino israeliano e uno palestinese fu costruita ad arte su richiesta di una rivista canadese: e i bambini erano entrambi ebrei. |
No Man’s Sky è un videogioco ancora in fase di realizzazione, prodotto da un piccolo studio indipendente con sede in Gran Bretagna: non si sa quando uscirà, non si sa su quali piattaforme ci si potrà giocare e per il momento è anche difficile dire a che genere appartiene. Però se ne parla già molto, perché sulla base di quello che si sa molti esperti dicono che potrebbe essere uno dei migliori videogiochi di sempre. No Man’s Sky (“il cielo di nessuno”) ha l’ambizione di offrire ai giocatori la possibilità di esplorare un universo idealmente senza fine, spostandosi da un pianeta all’altro, interagendo liberamente con le risorse e le creature che si trovano su ogni pianeta. La peculiarità di No Man’s Sky è che le galassie che permetterà di visitare non sono progettate e “costruite” in partenza, ma si generano continuamente grazie a degli algoritmi, “delle sofisticate formule matematiche che creano dei mondi unici”: “miliardi di pianeti che possono essere scoperti e esplorati dai giocatori”, scrive BBC, che parla di No Man’s Sky come del “più grande videogioco del mondo”. | Il videogioco con dentro un universo. Si chiama "No Man's Sky" e se ne parla da tempo come un possibile capolavoro, anche se non si sa ancora quando uscirà. |
WhatsApp ha rilasciato un’applicazione per computer che permette di inviare messaggi e fare le altre cose che solitamente si fanno con l’app per smartphone. L’applicazione di WhatsApp per il computer è disponibile per i sistemi operativi Windows, dall’edizione 8 in poi, e per i dispositivi Apple con Mac OS 10.9 o superiore. La grafica e il funzionamento sono simili a quelli dell’applicazione per web diffusa da WhatsApp nel 2015, e che permette di scambiarsi messaggi attraverso una finestra del proprio browser. WhatsApp per computer funziona sincronizzandosi con quella installata sul proprio smartphone. Per il suo utilizzo è sufficiente: installare l’applicazione sul computer, avviarla, aprire WhatsApp sul proprio telefono, scegliere dal menu (che si apre toccando l’icona con le tre linee orizzontali) la voce “WhatsApp Web” e a quel punto fotografare con la fotocamera del proprio smartphone il QR code (una specie di codice a barre evoluto) mostrato nell’applicazione avviata sul computer. In questo modo il sistema associa l’account WhatsApp dell’utente con il computer e autorizza il collegamento tra i due dispositivi. | WhatsApp ora ha un’app per computer. Si può installare su Windows e Mac, si sincronizza con l'app sullo smartphone e non richiede l'utilizzo del browser. |
Il Wall Street Journal ieri sera aveva lo scoop giusto: Apple ha da poco messo a disposizione online i dischi più famosi dei Beatles. Da qualche minuto su iTunes possono essere acquistati diciassette album, compresa The Beatles Box Set, la raccolta di tutti gli album registrati in studio Past Masters compresi. L’evento non è solamente storico per gli appassionati dei Beatles, ma anche per Apple stessa che da anni cercava di portare le canzoni del gruppo britannico su iTunes. Per ottenere il via libera dalla EMI, la casa discografica che detiene i diritti dei Beatles, ci sono voluti anni anche a causa delle numerose iniziative legali avviate dalla società di Steve Jobs e dalla Apple Corps, l’etichetta discografica dei Beatles. | “And in the end” su iTunes ci sono i Beatles. Diciassette album tra originali, compilation e raccolte per collezionisti sono l'annuncio "memorabile" di Apple di oggi. |
È morta a 96 anni l’ex senatrice Lidia Menapace, che era ricoverata da alcuni giorni all’ospedale di Bolzano dopo essersi ammalata di COVID-19. Menapace era nata a Novara il 3 aprile 1924 con il nome Lidia Brisca. Da giovane aveva partecipato alla Resistenza come staffetta partigiana e nel dopoguerra aveva aderito alla Democrazia Cristiana. Nel 1952 si era trasferita in Alto Adige e nel 1964 era stata eletta al consiglio provinciale di Bolzano. Aveva cambiato cognome dopo il matrimonio con Nene Menapace, morto nel 2004. Nel 1968 aveva lasciato la Democrazia Cristiana e iniziato ad avvicinarsi al Partito Comunista Italiano, per poi nell’anno successivo entrare nel nucleo fondatore del quotidiano Il Manifesto. Nel corso degli anni aveva scritto molti saggi di politica trattando in particolare temi come il pacifismo, il femminismo e il ruolo della donna nella società moderna. Nel 2006 era stata eletta al Senato con Rifondazione Comunista e fino al 2008 era stata presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. Si era candidata di nuovo al Senato nel 2018 con Potere al Popolo!, senza risultare eletta. | È morta l’ex senatrice e partigiana Lidia Menapace. |
Il primo giro di consultazioni della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati è andato a vuoto: non c’è una maggioranza per formare un governo e la situazione è ancora bloccata. Proprio mercoledì Casellati aveva ricevuto dal presidente Mattarella un “mandato esplorativo”: l’incarico di sondare le forze politiche al posto suo (Mattarella ci aveva già provato, ma senza successo), nella speranza che le trattativa di fronte alla presidente del Senato fossero più “informali” e fosse più semplice trovare accordi, rispetto alle consultazioni davanti al presidente della Repubblica. Mattarella ha dato a Casellati tempo fino a venerdì, cioè domani, per trovare una soluzione. Al momento sembra un compito molto difficile e non sarebbe la prima volta che accade che i “mandati esplorativi” falliscono nella loro missione di trovare nuove maggioranze: è uno strumento che si usa quando la situazione politica è già in difficoltà e non deve sorprendere che spesso non riesca a produrre risultati. Su dieci mandati esplorativi assegnati dai presidenti nella Repubblica in Italia, soltanto tre riuscirono a compiere la loro missione di trovare una maggioranza: qui abbiamo raccontato in breve le loro storie. | I mandati esplorativi servono a qualcosa? ce ne sono stati dieci fino a oggi, ma soltanto tre riuscirono a produrre la nascita di un governo: queste sono le loro storie. |
Nel 2016 le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’Unione Europea, derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili, sono diminuite dello 0,4 per cento rispetto al 2015. In Italia la riduzione è stata ancora più marcata ed è stato raggiunto il -2,9 per cento, rendendo il nostro paese uno degli stati europei con i migliori risultati per quanto riguarda la minore produzione di anidride carbonica. I dati sulle emissioni sono stati raccolti da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, e mostrano come siano stati raggiunti progressi importanti per ridurre i principali inquinanti responsabili del riscaldamento globale, anche se resta ancora molto da fare. | In Italia abbiamo ridotto le emissioni di anidride carbonica meglio di altri. Secondo Eurostat la riduzione è stata del 2,9 per cento, quella europea dello 0,4 per cento, ma c'è ancora molto da fare. |
Stephen Bassett ha 69 anni, sta diventando calvo e ha gli occhi di un colore tra il blu e il verde. Da ragazzo ha letto molti libri di fantascienza, ha costruito modellini di aeroplani e ha vissuto per molti anni in una base militare in cui lavoravano i suoi genitori. Suo padre gli parlava poco e litigava spesso con sua madre, e Basset ha sviluppato tendenze ossessivo-compulsive. Da molti anni Bassett ha un obiettivo: far sì che il governo degli Stati Uniti ammetta di aver nascosto le prove che dimostrano che gli alieni esistono e sono stati sulla Terra. Poco meno di vent’anni fa Basset ha anche capito una cosa: alle persone rapite dagli alieni serviva un lobbista, qualcuno che parlasse di loro e che difendesse i loro interessi davanti al governo degli Stati Uniti. Da circa 19 anni Basset è quindi il primo, e finora unico, lobbista delle persone che dicono di essere state rapite dagli alieni. Prima di diventare il lobbista di chi sostiene di aver incontrato gli alieni Bassett aveva lavorato per quatto mesi per il Program for Extraordinary Experience Research (PEER), un gruppo di ricerca creato nel 1993 da John Mack, uno psichiatra e saggista vincitore di un premio Pulitzer e morto nel 2004. Il PEER era nato per ascoltare in modo neutrale «tutte le esperienze che sfidano le nostre nozioni di realtà» e, quindi, anche i rapimenti di essere umani da parte degli alieni. Mentre stava lavorando per il PEER da una piccola casa di Cambridge, in Massachusetts, Bassett ebbe un’illuminazione: avrebbe potuto continuare a collaborare con il gruppo di ricerca di Mack per il resto della sua vita, ma non sarebbe cambiato nulla. «Capii che il problema non era di tipo scientifico, era politica», ha spiegato Bassett. Anche se il PEER avesse raccolto un mucchio di prove di incontro tra umani ed extraterrestri, sulla Luna o nel prato davanti alla Casa Bianca, nessuno se ne sarebbe interessato. La “questione aliena” aveva bisogno di essere rappresentata davanti ai potenti, a chi governava. | L’uomo che vuole convincere il Congresso americano a occuparsi degli alieni. La storia di Stephen Bassett, che da vent'anni è l'unico lobbista americano a difendere le persone che dicono di essere state rapite dagli alieni, e che confida molto in Hillary Clinton. |
Norberto Confalonieri, primario di ortopedia dell’ospedale ortopedico CTO di Milano, è stato arrestato giovedì 23 marzo con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, e ora è agli arresti domiciliari. L’arresto di Confalonieri è stato ordinato dal Giudice per le indagini preliminari Teresa De Pascal dopo le indagini condotte dalla procura di Milano; De Pascal ha anche ordinato misure interdittive (non l’arresto, quindi) per il responsabile degli acquisti e delle forniture dell’ospedale – che da circa un anno è stato accorpato al più famoso ospedale ortopedico Gaetano Pini – e per quattro dipendenti delle multinazionali farmaceutiche Johnson & Johnson e B. Braun. L’accusa principale a Confalonieri è aver avuto rapporti proibiti con le case farmaceutiche tra il 2012 e il 2015 e aver ricevuto favori e regali in cambio di acquisti di protesi ortopediche da parte dell’ospedale dove lavorava. Repubblica scrive che “le due società [farmaceutiche] sono indagate in base alla legge 231 sulla responsabilità delle imprese. Il primario avrebbe stretto un “accordo occulto” con i referenti della Johnson per favorire l’acquisto delle protesi da parte dell’ospedale” e che “Anche dalla B. Braun il primario avrebbe ricevuto “bonifici”, oltre al pagamento di cene “per 30 invitati” e cravatte Marinella”. Il Corriere della Sera, invece, dice che: | L’arresto del primario Norberto Confalonieri. L'importante primario di ortopedia dell'ospedale CTO di Milano è accusato di aver promosso gli acquisti da alcune case farmaceutiche in cambio di favori e regali. |
Sono stati annunciati i finalisti della 64esima edizione del World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. I vincitori saranno invece annunciati il prossimo 15 aprile in un’apposita cerimonia online organizzata ad Amsterdam. Negli ultimi anni i premi più rilevanti sono diventati due: il tradizionale e storicamente più prestigioso World Press Photo of The Year, e poi il World Press Photo Story of the Year, che premia il fotografo «la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto una storia con eccellenti editing e sequenza fotografici, su un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2020». Premia cioè chi si prende il tempo per coprire una storia da diverse prospettive, esaminandola con creatività e impegno narrativo. I sei candidati al World Press Photo of The Year sono: Evelyn Hockstein con una foto che mostra una discussione tra una donna e un uomo che sostengono rispettivamente la rimozione e il mantenimento della statua di Lincoln dell’Emancipation Memorial; Valery Melnikov con la foto di una coppia in procinto di lasciare la propria casa dopo la guerra del Nagorno-Karabakh; Mads Nissen con la foto di un’anziana in una casa di cura, abbracciata per la prima volta dopo mesi a causa del coronavirus; Oleg Ponomarev con il ritratto di un uomo transgender russo e la sua fidanzata; Luis Tato con una foto sull’invasione di locuste in Kenya; e infine l’italiano Lorenzo Tugnoli, dell’agenzia Contrasto, con una foto realizzata per il Washington Post di un uomo ferito dopo l’esplosione al porto di Beirut, in Libano. | I finalisti del World Press Photo. Tutte le foto che potrebbero vincere il più importante premio di fotogiornalismo al mondo. |
Il 21 ottobre gli abitanti della provincia di Verbano-Cusio-Ossola voteranno a un referendum sul passaggio della provincia dal Piemonte alla Lombardia. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio dei ministri, accogliendo la sentenza della Cassazione che a luglio aveva dichiarato la legittimità del referendum. Le firme erano state raccolte alla fine del 2017 su iniziativa dell’ex senatore Valter Zanetta e del consigliere provinciale Luigi Spadone, entrambi leghisti. Il testo del referendum sarà: «Volete che il territorio della provincia del Verbano Cusio Ossola sia separato dalla Regione Piemonte per entrare a far parte integrante della Regione Lombardia?». I promotori del referendum, nel fare campagna per il sì, hanno insistito sulle maggiori affinità storiche e culturali della provincia con la Lombardia, sui migliori collegamenti con Milano rispetto a Torino e sul presunto miglior trattamento economico che riserverebbe la Regione Lombardia. Se vincerà il sì sarà il primo caso di un’intera provincia passata da una regione all’altra, in Italia. Rimane però ancora da capire chi pagherà il referendum, visto che il presidente della provincia Stefano Costa (PD) ha chiesto che sia finanziato dallo Stato. La provincia del Verbano-Cusio-Ossola esiste dal 1992, si estende per 2.200 chilometri quadrati e ha circa 160mila abitanti. | Il 21 ottobre gli abitanti del Verbano-Cusio-Ossola voteranno a un referendum sul passaggio della provincia dal Piemonte alla Lombardia. |
Potrebbe essere una delle canzoni rock più famose del mondo, a pensarci. Perché è diventata un sacco di altre cose oltre che una canzone rock. Quaranta anni fa, il 7 ottobre 1977, uscì il primo singolo che anticipava il nuovo disco della band dei Queen, una canzone intitolata “We are the champions” (aveva un’altra canzone del disco sul lato B, “We will rock you”). Da quel giorno in poi, “We are the champions” non ha mai più smesso di essere suonata ed ascoltata in tutto il mondo, grazie al suo trascinante andamento melodico ed enfatico – il migliore esempio di un genere in cui i Queen furono grandissimi -, alla sua adozione in mille eventi sportivi grazie al suo titolo, e al culto sentimentale cresciuto intorno ai Queen dopo la morte del loro cantante Freddie Mercury. Nel frattempo, “We are the champions” ha fatto vendere milioni di dischi ed è stata più volte celebrata in sondaggi e classifiche come una delle canzoni più amate e indimenticabili di sempre. L’aveva scritta Mercury proprio con quell’intenzione lì, di avere una cosa corale da cantare tutti quanti ai concerti (e raramente nella storia un progetto deliberato fu eseguito con tanta efficacia). Il suo legame con “We will rock you”, altra canzone molto amata, si mantenne nel disco grazie alla riuscitissima successione della fine dell’una e dell’inizio dell’altra: successione spesso ripetuta dal vivo. | “We are the champions” da quarant’anni. La canzone forse più nota della storia del rock uscì in un 45 giri il 7 ottobre 1977. |
L’esercito degli Stati Uniti ha stretto un accordo con la società britannica Malloy Aeronautics per lo studio e la realizzazione delle prime hoverbike: una via di mezzo tra un drone e una moto che sfrutta la tecnologia di volo dei quadricotteri (quattro piccoli rotori che offrono sia propulsione che stabilità) per trasportare persone o grandi oggetti. Negli ultimi anni Malloy Aeronautics aveva già iniziato a studiare la fattibilità della hoverbike, producendo alcuni primi modelli e raccogliendo con Kickstarter i fondi necessari per portare avanti il progetto. Con il nuovo accordo, l’esercito americano dovrebbe sostenere parte dei costi di progettazione delle hoverbike e poi studiarne in un secondo momento le potenzialità di uso a scopo militare. Malloy Aeronautics ha aperto anche un ufficio nel Maryland, negli Stati Uniti, per lavorare al progetto. Per ora l’iniziativa della hoverbike è ancora lontana dall’essere completata: Malloy Aeronautics ha prodotto un primo modello funzionante in scala 1:3 (che è stato commercializzato per raccogliere fondi) e un rudimentale prototipo in scala 1:1 che per ora è in grado solo di volare a pochi centimetri da terra e per pochi minuti. Le potenzialità delle hoverbike, tuttavia, sono diverse: sono molto agili e possono superare ostacoli con una certa facilità, possono essere manovrate da un pilota o controllate a distanza e, visto che i rotori sono protetti da un anello esterno, sono anche poco pericolose. L’esercito americano, scrive Reuters, potrebbe usare le hoverbike per il trasporto di soldati e equipaggiamenti in zone dove il passaggio a terra è complicato e per operazioni di sorveglianza. | Le moto volanti dell’esercito americano. Per ora è un progetto in fase di prova e sviluppo: l'idea è di creare una via di mezzo tra un drone e una moto. |
Dal 16 settembre a Modena – la città di Panini e del museo della figurina – si può visitare la mostra “I migliori album della nostra vita“: è allo spazio culturale MATA, è stata curata dal giornalista Leo Turrini, sarà aperta fino al febbraio 2017 e permette di vedere decine di album e più di mille figurine sportive, alcune recenti, altre di alcuni decenni fa. “I migliori album della nostra vita” parla di figurine sportive, soprattutto italiane e degli ultimi cent’anni circa. Il museo della figurina di Modena, aperto dal 2006, racconta invece una storia più grande: figurine di ogni tipo, anche non sportive, e soprattutto più vecchie. Le figurine sono infatti nate molto prima della maggior parte degli sport moderni: non erano adesive, non erano fatte per andare sugli album e non erano vendute nelle edicole, ma regalate insieme ad altri prodotti. Alcune delle figurine di “I migliori album della nostra vita”: | Storia delle figurine. A Modena c'è una mostra dedicata a quelle sportive: ma c'è una storia ancora più grande, che parte da Re Sole, passa per il feroce Saladino e arriva a Paolo Poggi e Stefano Volpi. |
Mentre molti di noi seguivano la partita dell’Italia, ieri pomeriggio, su internet sono cominciate a circolare isolate (isolate in Piemonte) grida di allarme: aiuto, dicevano, a Torino la partita non si vede più. Ma stava finendo il primo tempo, eravamo sull’uno a uno, e il resto del paese non se ne è accorto. Quelli che invece erano rimasti collegati anche mentre seguivano la partita hanno visto balenare sui social network gli allarmi piemontesi ma hanno risposto al massimo con un “non rompete, c’è la partita”. Oggi il disastro Rai di ieri pomeriggio sta assumendo dimensioni più vistose e visibili: ci sono articoli di giornale, interrogazioni parlamentari e agitate polemiche. E meno male che la partita è stata mediocre. Però non si capisce ancora esattamente cosa sia successo, o perché sia successo. Questo è quello che si ricostruisce in Rai. | La versione Rai del blackout di ieri a Torino. Niente a che vedere col digitale, secondo l'azienda: "è andata via la luce", in sostanza. |
Michael Mosley, uno dei più noti divulgatori scientifici di BBC, ha elencato i pericoli che corre chi riscalda il cibo già cucinato in precedenza – una pratica diffusissima – se il procedimento non viene eseguito in maniera corretta. Mosley spiega che riscaldare i cibi nel modo sbagliato può impedire che vengano eliminati certi batteri responsabili di potenziali intossicazioni, dai più comuni – per esempio quello della salmonella – fino ai più resistenti. Mosley fa l’esempio del Campylobacter, un batterio spesso presente sulle carni di pollo vendute al supermercato e molto dannoso: mentre per ammalarsi di salmonellosi sono necessari migliaia di batteria di salmonella, per intossicarsi con il Campylobacter ne servono più o meno cinquecento. Per questo motivo è necessario essere molto scrupolosi nel maneggiare la carne di pollo, anche quando la si riscalda. A prescindere dalla loro dannosità, comunque, i batteri si sconfiggono solamente in un modo: uccidendoli con il calore. | Riscaldare il cibo è pericoloso? sì, se non viene fatto correttamente, ma bastano pochi accorgimenti: in particolare su come usare i forni a microonde. |
L’agenzia che controlla Internet in Russia ha minacciato di bloccare BuzzFeed, il sito statunitense di news virali e intrattenimento: è la prima volta che un’organizzazione di notizie statunitense è interessata dalle campagne russe contro giornali e giornalisti indipendenti e di opposizione. A comunicare la notizia è stato il sito stesso. Venerdì scorso BuzzFeed ha pubblicato una email in cui l’agenzia russa spiegava che un articolo apparso sul sito il mercoledì precedente riguardante i recenti attacchi dei ribelli in Cecenia «conteneva incitamenti alla rivolta, ad attività estremiste e alla partecipazione a manifestazioni pubbliche di massa». L’agenzia, nella email, spiegava che BuzzFeed sarebbe stato bloccato in Russia se i contenuti offensivi non fossero stati rimossi entro un giorno. | La Russia contro BuzzFeed. C'entrano un articolo e un video sulla Cecenia: BuzzFeed li ha rimossi e l'agenzia russa che si occupa di Internet ha ringraziato per la «cooperazione». |
I vari tipi di mascherine arrivati sul mercato in seguito alla pandemia sono diventati una presenza costante nella nostra vita quotidiana, e con ogni probabilità lo resteranno per mesi. Dopo tante discussioni sulla loro utilità, reperibilità, prezzo e modi d’uso, in questi giorni in Italia si è tornati a parlare del loro impatto sull’ambiente. Le mascherine, spesso usa e getta, sono infatti un rifiuto da smaltire nelle discariche o attraverso la distruzione negli inceneritori o nei termovalorizzatori (gli inceneritori in cui il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti è utilizzato per produrre energia). Il tema è tornato su siti e giornali dopo che l’associazione francese Opération Mer Propre ha sostenuto che nei mari ci sarebbero già ora «più mascherine che meduse», e con l’inizio della scuola il WWF ha raccomandato di non disperderle nell’ambiente. In certi casi è stato evidenziato l’impatto ambientale relativo all’incenerimento o allo smaltimento delle mascherine (comunque una piccola parte dei rifiuti totali). In altri casi, invece, al rischio di contagio per chi deve recuperare, trasportare e gestire i rifiuti indifferenziati (che finora sembrano essere minimi). | Dove finiscono le mascherine usate? e sapreste dire quante mascherine monouso vengono usate ogni mese nel mondo? Dite un numero. |
Da qualche anno in Turchia hanno iniziato a fare delle serie tv diverse dalle altre, che stanno avendo un gran successo anche all’estero: si chiamano dizi (abbreviazione di televizyon dizileri, serie televisive) e definirle in poche righe è complicato. Come ha detto Arzu Ozturkmen, docente universitario dell’università di Istanbul, sono «un genere in divenire». L’importante, ha aggiunto, è non dire che sono delle “soap opera”. Delle serie dizi si è occupata di recente Fatima Bhutto, autrice del libro New Kings of the World, che analizza il successo mondiale (almeno in certi pezzi di mondo) dei film indiani di Bollywood, del K-Pop coreano e, appunto, delle dizi turche. Bhutto ha scritto che le dizi sono «grandi epiche in cui ogni episodio dura un paio d’ore, a volte anche di più» e che fra i tratti distintivi di queste nuove serie turche ci sono «una colonna sonora originale e la presenza di anche una cinquantina di personaggi principali». In più, le dizi sono spesso girate nel centro storico di Istanbul e, solo quando non se ne può proprio fare a meno, negli studi cinematografici. | Le serie tv turche stanno andando forte. Si chiamano "dizi" e in molte parti del mondo sono molto seguite, anche se non sempre è facile portarle all'estero. |
Nei giorni scorsi sono proseguite le grandi eruzioni sul vulcano Etna, in Sicilia, iniziate la settimana scorsa. Le foto diffuse dalle agenzie fotografiche sono state scattate soprattutto fra domenica 6 e lunedì 7, e mostrano un’intensa attività di eruzione di lava ed espulsione di ceneri e lapilli. Alle eruzioni si sono accompagnate anche molte piccole scosse di terremoto: secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia solamente martedì 8 ci sono state 46 scosse, le più forti delle quali sono avvenute verso le dieci e mezzo di mattina e sono state di magnitudo 3.8 e 2.9. Ancora stamattina il Corriere del Mezzogiorno ha scritto che sta continuando «l’attività eruttiva caratterizzata dall’emissione di cenere lavica dal cratere di Nord-Est». Per ora non ci sono stati danni gravi a cose o persone. Dopo aver subìto diversi disagi nei giorni scorsi – la nuvola di cenere crea grossi problemi di visibilità – l’aeroporto di Catania da ieri è tornato pienamente operativo. La nuova eruzione era iniziata la notte di mercoledì 2 dicembre con una serie di esplosioni nel cratere “Voragine”, che hanno causato l’espulsione di cenere vulcanica – finita anche nei paesi limitrofi – e lapilli. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, «gli eventi parossistici [cioè le eruzioni] avvenuti al cratere Voragine il 3 e 4 dicembre 2015 si caratterizzano per essere tra i più energetici dell’Etna nell’ultimo ventennio». | Le nuove foto dell’eruzione dell’Etna. Anche negli ultimi giorni sono proseguite le spettacolari colate di lava: gli esperti dicono che sono fra le eruzioni più forti del vulcano nell'ultimo ventennio. |
In India quando sequestrano ai contrabbandieri pelli di leopardo o di ossa di animali protetti le bruciano pubblicamente: fa parte di una campagna di sensibilizzazione contro la bracconeria e il contrabbando. Agli altri animali tocca sopportare il clima come meglio possono: le vacche di Allahbad in India stanno immerse a metà sulle strade allagate, i babbuini di Monaco riposano all’ombra, l’ippopotamo dello zoo di Skopje, in Macedonia, si fa anniaffiare dai suoi guardiani, mentre è probabile che le cicale e i pulcini che nascono in Cina apprezzino il gran caldo. Un centro di biologia tedesco alleva astici finché non raggiungono una certa età, poi li libera nel Mare del Nord, per aumentarne la popolazione attorno alle isole Helgoland. Le larve di astice sono verdi, un po’ trasparenti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Giaguari e pelli di giaguari. Bersani non c'entra niente: nelle foto di animali più belle della settimana ci sono iniziative contro la bracconeria, vacche a mollo e larve di astice. |
Giovedì 20 giugno 2013 le principali borse del mondo hanno chiuso con pesanti perdite: l’indice principale della Borsa di Milano, il FTSE Mib, ha perso il 3,09 per cento, più o meno quanto le altre borse europee, mentre l’indice Dow Jones di New York ha perso il 2,34 per cento, la peggior seduta del 2013. Molti giornali di oggi hanno messo in prima pagina la notizia dei forti cali delle borse e hanno parlato dell'”effetto Fed”, oltre a notare che sono aumentati i rendimenti dei titoli di Stato (sul mercato secondario, cioè quelli dei titoli già emessi) e che si è allargato l’ormai celebre spread. L’effetto Fed Secondo tutti gli analisti, le perdite delle borse di ieri sono dovute a un annuncio fatto la sera di mercoledì 19 giugno da Ben Bernanke, il presidente della Federal Reserve (Fed), la banca centrale degli Stati Uniti. Bernanke ha annunciato che, vista la buona crescita dell’economia americana, la Fed ridurrà gradualmente fino a interromperlo il suo programma di easing quantitativo conosciuto con la sigla QE3 (cos’è? ci arriviamo). Secondo gli ultimi dati ufficiali, l’economia americana è cresciuta nei primi mesi del 2013 a un ritmo del 2,4 per cento su base annua. | Perché le Borse vanno male? i giornali di oggi dicono che c'entra "l'effetto Fed", cioè la banca centrale americana: di cosa si tratta, spiegato semplice. |
C’era un po’ di gente da fotografare a Parigi, per la settimana di presentazione delle collezioni haute couture, con Naomi Campbell, Celine Dion, Kristen Stewart, Dita von Teese e anche Asia Argento. Tanti altri erano invece a Davos, in Svizzera, per il World Economic Forum, dove si sono visti il principe William e il divulgatore scientifico David Attenborough, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e l’ex segretario di Stato statunitense John Kerry. Poi Ronaldo e Ronaldinho, Uma Thurman e Salma Hayek, Ryan Reynolds e Amy Adams. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Bradley Cooper, Cristiano Ronaldo, Asia Argento, Uma Thurman e Salma Hayek, tra quelli da fotografare in settimana. |
Isabella Vacchi è una fotografa di 23 anni nata in Francia, cresciuta a Bologna e diplomata da poco in Fotografia all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. La sua tesi di laurea è composta da alcuni progetti che approfondiscono il rapporto tra cibo e colori, in uno stile molto rigoroso e geometrico, attento all’equilibro tra le forme e la disposizione dei vari elementi. In Deconstruct i piatti vengono scomposti nei loro ingredienti, disposti ordinatamente attorno: un rotondo dolce alla fragola è per esempio affiancato da una fila verticale di zollette di zucchero con due stecche di vaniglia parallele. In Monochrome il cibo, le posate, i contenitori e lo sfondo sono tutti dello stesso colore: un cestino bianco di meringhe bianche, con una bottiglia di latte su un tavolo di legno dipinto di bianco; o un piatto di funghi marroni, con pane integrale, castagne e nocciole. Infine in Foodtone i piatti vengono trattati come una mazzetta di palette Pantone – una delle classificazioni di colore più conosciute e importanti al mondo – con le sfumature prevalenti riprodotte ai lati dell’immagine. | Cibo e geometria. Una fotografa bolognese trasforma i piatti in palette di colori, li scompone e li ricompone ordinatamente. |
Richard F. Heck, Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki hanno vinto il premio Nobel per la chimica per i loro studi sul palladio come catalizzatore nei processi chimici. I tre ricercatori hanno dato un apporto fondamentale nello studio di una particolare reazione di chimica organica – tecnicamente un accoppiamento ossidativo incrociato – che ha consentito ai chimici di realizzare composti maggiormente complessi, creando anche strutture e molecole basate sul carbonio complesse quanto quelle normalmente presenti in natura. La chimica organica, quella che studia i composti contenenti carbonio che si trova alla base di tutte le forme di vita conosciute, è alla base di numerosi fenomeni ed elementi naturali: dalla colorazione dei petali dei fiori al veleno dei serpenti passando per sostanze che hanno migliorato la nostra vita come la penicillina. Studiando la chimica organica, gli scienziati hanno potuto creare e costruire nuove risorse partendo dalla chimica della natura, utilizzando il carbonio come l’impalcatura sulla quale costruire le loro nuove molecole utili per realizzare farmaci o anche nuovi materiali. | Richard F. Heck, Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki vincono il Nobel per la chimica. I tre ricercatori hanno ottenuto il premio per i loro studi sul palladio come catalizzatore nei processi chimici. |
Un manichino con le sembianze dell’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg è stato trovato appeso lunedì mattina sotto un ponte in via Isacco Newton a Roma. Al manichino era stato attaccato un cartello con la scritta «Greta is your God», “Greta è il vostro Dio”. La procura di Roma ha aperto un’indagine contro ignoti per il reato di minacce aggravate, dice ANSA. La sindaca di Roma Virginia Raggi, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il segretario del PD Nicola Zingaretti sono tra i tanti ad aver scritto messaggi di solidarietà a Thunberg, che negli ultimi mesi è diventata la più nota attivista ambientalista del mondo, ispirando vasti movimenti di protesta soprattutto tra i più giovani. Vergognoso il manichino di @GretaThunberg ritrovato appeso a un ponte nella nostra città. A lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e quella di tutta @Roma. Il nostro impegno sul clima non si ferma. pic.twitter.com/YXMXMJDA3D | Un manichino con le sembianze di Greta Thunberg è stato trovato appeso sotto un ponte a Roma. |
John Bailey, capo dell’Academy, l’associazione che assegna i premi Oscar, rimarrà al suo posto dopo un’accusa di molestie sessuali sporta contro di lui giorni fa: dopo un’indagine interna, l’Academy ha ritenuto che non ci fosse motivo per prendere provvedimenti nei suoi confronti. Bailey era stato accusato di aver toccato in modo inappropriato una donna una decina di anni fa. Sull’episodio ha indagato un comitato interno all’Academy, che ha stabilito all’unanimità che non andavano presi provvedimenti: ha spiegato di aver preso l’indagine molto seriamente, di aver tenuto in considerazione i diritti dell’accusante e dell’accusato, e di aver consultato vari esperti. La decisione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Academy. | Dopo le indagini dell’Academy, è stata respinta l’accusa di molestie sessuali contro John Bailey, che rimarrà capo dell’associazione. |
Questa settimana esce Una piccola impresa meridionale, il nuovo film di e con Rocco Papaleo, che interpreta un prete che smette di fare il prete e viene per questo confinato dall’anziana madre in un vecchio faro, per evitare i pettegolezzi della gente del suo piccolo paese. Two Mothers è tratto dalla raccolta di racconti di Doris Lessing Le nonne e racconta la storia di due donne amiche sin dall’infanzia (interpretate da Robin Wright e Naomi Watts) coi loro due figli e del rapporto erotico che si viene a formare tra i quattro. Cose nostre – Malavita è il nuovo film di Luc Besson con Robert De Niro, Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones, su un boss mafioso e la sua famiglia che vengono continuamente trasferiti da una casa all’altra per il programma protezione testimoni dell’FBI, fino a quando non arrivano in un paesino sperduto della Francia. Giovani ribelli – Kill Your Darlings, presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia, è una storia ambientata nel 1944 che coinvolge alcuni ragazzi che frequentano un college, tra cui tre grandi futuri poeti della Beat Generation: Allen Ginsberg (interpretato da Daniel Radcliffe), Jack Kerouac e William Burroughs. Escape Plan – Fuga dall’inferno, con Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone, racconta la storia di un esperto di carceri di massima sicurezza che viene rinchiuso in una prigione per testarne la sicurezza ed è costretto ad allearsi con un altro detenuto per trovare la via d’uscita. | I film del weekend. Il nuovo film di Rocco Papaleo, quello di Luc Besson con Robert De Niro e uno tratto da un racconto di Doris Lessing, tra gli altri: tutti i trailer. |
Da un paio di giorni moltissime persone in tutto il mondo stanno segnalando che non funziona “Pokémon nei dintorni”, una delle funzioni più importanti di Pokémon Go, il gioco per smartphone che permette di catturare i Pokémon nel mondo reale. “Pokémon nei dintorni” è quel riquadro in basso a destra nel gioco, che indica la distanza dei Pokémon rispetto al giocatore. Normalmente, per ogni Pokémon è indicato un numero di impronte (o passi, come preferite): tre per i Pokémon più lontani, due per quelli a media distanza, una per quelli vicini e zero per quelli molto vicini. Da molte ore – giorni, per alcuni giocatori – tutti i Pokémon vengono sempre mostrati a tre impronte di distanza. Per chi si è appassionato al gioco è un problema importante, perché rende praticamente impossibile mettersi alla ricerca di un Pokémon particolare che si sa essere vicino al giocatore perché lo dice il riquadro. L’unica cosa che si può fare, finché il problema non sarà risolto, è quindi camminare senza cercare un Pokémon in particolare, e sperare di incontrarlo. Il problema non è solo italiano: anche i giocatori nel resto del mondo da molte ore si lamentano del “three step bug” (il guasto dei tre passi). Please be aware that the 3 step bug is still happening. #PokemonGO | “Pokémon nei dintorni” di Pokémon Go non funziona bene. Da molte ore il riquadro del gioco che mostra a quanti passi di distanza sono i Pokémon ha un guaio in tutto il mondo: ne mostra sempre tre. |
Martedì 3 giugno è stata inaugurata al Pantheon di Parigi la mostra “Au Panthéon!“, con un grande collage di fotografie in bianco e nero realizzato dall’artista e fotografo francese JR. L’opera di JR è stata commissionata dal Centre des musées nationaux all’inizio dei lavori di restauro del monumento nel cuore del Quartiere latino di Parigi, uno dei più grandi progetti di restauro in Europa, iniziato nel 2013 e i cui lavori dureranno non meno di 10 anni: il grande collage è stato stampato sul telone che ricopre la cupola del monumento, per evitare che la chiesa venisse ricoperta da un telone pubblicitario come sempre più spesso accade nei cantieri dei monumenti storici, e rappresenta la diversità del mondo contemporaneo attraverso centinaia di ritratti di diversi soggetti. Per realizzare l’opera JR si è ispirato ad un progetto partecipativo che porta avanti dal 2011, INSIDE OUT, che permette a chi lo desidera di condividere il proprio ritratto e diventare un tassello dell’opera: fino allo scorso 29 marzo l’artista ha raccolto i ritratti pubblicati dagli utenti sul sito del progetto e ha fotografato decine di persone in diversi luoghi culturali di Parigi e altre città francesi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il Pantheon di Parigi coperto da fotografie in bianco e nero. La chiesa è in ristrutturazione e l'artista JR ha pensato a una soluzione alternativa al solito telone con la pubblicità. |
Come era stato annunciato dal governo, il 7 gennaio comincerà la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado (le superiori), che da inizio novembre erano state chiuse per il peggioramento dell’epidemia da coronavirus. La riapertura per le lezioni in presenza, come si sapeva, sarà parziale e con diverse novità e differenze tra regioni e province: varrà però per tutte le scuole la regola di non superare il 50 per cento dell’attività in presenza almeno fino al 15 gennaio. Poi si dovrebbe arrivare al 75 per cento, ma non è chiaro se questo accadrà già dal 16 gennaio o più avanti. Una parte della didattica continuerà comunque a distanza. Una nota diffusa il 31 dicembre dal ministero dell’Interno ha fatto un riassunto di quali siano le regole decise per la riapertura delle scuole dai prefetti, a cui in tutta Italia è stata affidata la pianificazione delle riaperture e il coordinamento con scuole ed enti locali. | Come funzionerà la riapertura delle scuole superiori. Dal 7 gennaio riprenderanno le lezioni in presenza per il 50% degli studenti, ma con alcune novità e differenze tra regioni e province. |
La Corte di Cassazione ha ammesso la proposta di referendum confermativo depositata lo scorso 10 gennaio contro il taglio del numero dei parlamentari. La proposta era stata firmata da 71 senatori, 7 in più del numero minimo richiesto di 64. La riforma costituzionale che propone di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato è stata approvata all’inizio di ottobre con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. La legge doveva entrare in vigore a gennaio ma la richiesta dei senatori, di fatto, l’aveva sospesa. I senatori hanno potuto avanzare la loro richiesta perché le riforme costituzionali hanno un iter parlamentare speciale: se una riforma non ottiene una maggioranza di due terzi da ciascuna delle due camere nel voto finale si hanno tre mesi di tempo per chiedere che sia sottoposta a referendum; servono le firme di un quinto dei membri di una delle due camere – per i senatori la soglia è di 64 – 500.000 elettori o 5 consigli regionali. | La Corte di Cassazione ha ammesso il referendum contro il taglio dei parlamentari. |
«Il lavoro di mio padre era un grosso mistero di cui non si parlava mai. Per un bel po’ ho pensato che facesse parte della mafia», ha raccontato Chad Braverman al New York Times. «Mamma e papà erano d’accordo che fosse meglio tenerlo nascosto, così che le persone non mi giudicassero o non impedissero ai loro figli di giocare con me». Braverman scoprì solo a 15 anni che suo padre, Ron Braverman, aveva fondato, nel 1976, la Doc Johnson, un’azienda che produceva e vendeva peni e vagine di gomma, oggetti per la masturbazione anale e altre novità del genere. Chad Braverman iniziò a lavorarci d’estate nel settore spedizioni e, ora che ha 35 anni, ne è diventato il capo delle operazioni e del reparto creativo, dove lavora anche la sorella Erica, che ha 29 anni ed è responsabile del marketing. Ron Braverman e suo figlio Chad Braverman della fabbrica di Doc Johnson a Los Angeles, California, 23 maggio 2016(ROBYN BECK/AFP/Getty Images) | Com’è la più grande azienda di sex toys degli Stati Uniti. Lo hanno raccontato gli stessi proprietari al New York Times, spiegando come è cambiato – in meglio – il settore negli ultimi anni. |
È uscito il video di 2B2, una canzone tratta dal nuovo disco dei Lambchop, “Mr.M”. Il video è stato costruito montando riprese dal backstage e dai concerti del recente tour europeo della band, ed è stato diretto da Zack Spiger. “Mr. M” è uscito lo scorso febbraio. | Il nuovo video dei Lambchop. Si chiama 2B2, ed è tratto dal nuovo disco "Mr. M". |
Gomorra, la serie tv tratta dal famoso libro di Roberto Saviano e arrivata alla sua seconda stagione, martedì 10 maggio è ricominciata su Sky Atlantic: il primo episodio alle 21.10, il secondo alle 22.05, poi verranno trasmessi una seconda volta subito dopo. La prima serie di Gomorra era stata molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica ed è diventata una di quelle poche produzioni televisive italiane ad essere anche esportate con successo. La serie racconta la storia del clan camorristico Savastano e di alcuni dei suoi esponenti più di spicco. Le loro storie, nel corso della serie, si intrecciano parecchie volte, complicandosi, e l’ultima puntata della prima stagione aveva lasciato parecchie cose in sospeso. Per mettersi in pari più velocemente abbiamo messo insieme le vicende dei personaggi principali della prima stagione di Gomorra e una breve presentazione di due – Sicanel e Patrizia – che diventeranno fondamentali nella seconda. Se non avete visto la prima stagione però, sappiate che c’è scritto proprio quello che è successo. | Gomorra, cosa era successo nella prima stagione. E' cominciata la seconda stagione della serie tratta dal libro di Roberto Saviano: a che punto erano rimasti i personaggi più importanti. |
Il dibattito attorno alla scuola di Adro è diventato una prova di forza. Seppure con qualche riluttanza, infatti, nei giorni scorsi il ministro Gelmini ha fatto arrivare al sindaco della cittadina una lettera dal direttore scolastico della Lombardia contenente l’invito esplicito a rimuovere il Sole delle Alpi dall’arredamento della scuola. La risposta non è stata del tutto collaborativa e Oscar Lancini, il sindaco di Adro, ha detto due cose piuttosto bizzarre: che il Sole delle Alpi sarà rimosso solo se lo chiederà Bossi, e che non ha mai ricevuto alcuna lettera. “Se me lo dice lui, rimuovo i simboli non domani, ma ieri. Se li tolgo dalla scuola, però, farò lo stesso con gli edifici pubblici su cui è presente da secoli. Sono sorpreso di quello che ho letto sui giornali. Io ho ricevuto comunque i complimenti dei vertici leghisti. Non mi è arrivato niente. Non ho letto nulla se non quello che c’è sui giornali. È da ieri che si dice che il ministro ha scritto al sindaco, è scritto su tutti i giornali ma, ad oggi, la verità è che io non ho in mano nessuna lettera” | Quanto costerà ripulire la scuola di Adro. Il Corriere prova a fare qualche conto: dieci mila euro solo per cancellare i simboli dai tetti. |
Domenica è morto Francesco Ginese, il ragazzo di Foggia che si era gravemente ferito nella notte tra venerdì e sabato mentre cercava di scavalcare un cancello all’università La Sapienza di Roma; aveva 26 anni. Ginese stava cercando di entrare nell’università dov’era in corso una festa organizzata dagli studenti, ma era caduto e si era reciso l’arteria femorale, perdendo molto sangue. Era stato subito ricoverato nel vicino policlinico Umberto I, dove era però arrivato in condizioni già gravissime. Ginese era laureato alla Luiss Guido Carli di Roma. | È morto Francesco Ginese, il 26enne che si era ferito mentre scavalcava il cancello dell’università La Sapienza di Roma. |
È morta a 101 anni la matematica, informatica e fisica statunitense Katherine Johnson, nota per i calcoli delle traiettorie e delle orbite che consentirono il successo di molte missioni spaziali della NASA, tra cui lo sbarco sulla luna dell’Apollo 11 nel 1969. La sua storia è stata raccontata nel film Il diritto di contare (Hidden Figures) del 2016, candidato a tre premi Oscar; Johnson era interpretata dall’attrice Taraji P. Henson. La notizia della sua morte è stata data dalla NASA. Johnson lavorò alla NASA dal 1953 al 1988: fu una delle prime donne afro-americane ad avere un ruolo da scienziata nell’agenzia spaziale statunitense. Come avrebbe poi raccontato anche il film – tratto dal’omonimo libro di Margot Lee Shetterly – Johnson faceva parte, con l’aspirante ingegnere aerospaziale Mary Jackson e la matematica Dorothy Vaughan, di un gruppo di donne nere che negli Sessanta diedero un rilevante contributo alla cosiddetta “corsa allo Spazio” e alle prime missioni spaziali della NASA. | È morta la matematica Katherine Johnson, che contribuì con i suoi calcoli a molte missioni spaziali della NASA. |
Brian Krzanich ha rassegnato la proprie dimissioni da CEO di Intel, una delle più grandi aziende produttrici di microprocessori al mondo e con sede negli Stati Uniti. Krzanich ha lasciato perché si è scoperto che tempo fa ebbe “una relazione consensuale con una persona impiegata dentro Intel”, una pratica vietata per tutti i dirigenti dell’azienda. Le dimissioni immediate, dice Intel, sono servite per dimostrare che le regole devono essere rispettate da tutto il personale della società, che ha nominato l’amministratore finanziario Robert Swan come CEO provvisorio, in attesa di trovare un nuovo amministratore delegato. Krzanich negli ultimi mesi aveva ricevuto numerose critiche per la sua gestione dei casi Meltdown e Spectre, cioè la scoperta di errori di progettazione in un’ampia gamma di processori Intel che ne hanno compromesso la sicurezza. Intel ha diffuso in questi mesi soluzioni software per attenuare il problema, che in molti casi hanno però portato a rallentamenti dei computer o a ricorrenti errori che li fanno bloccare. Krzanich era a capo di Intel dal 2013 e in azienda dal 1982. | Brian Krzanich si è dimesso da CEO di Intel per avere avuto una relazione con una persona impiegata in azienda. |
Il 17 novembre del 1959, poco più di cinquant’anni fa, sul palco del Five Spot di Manhattan, uno storico locale di jazz nell’East Village, salì un tipo magro con un completo che gli stava un po’ largo, imbracciando un sax di plastica da due soldi. Si chiamava Ornette Coleman, e nei successivi due mesi e mezzo avrebbe suonato ogni sera su quel palco facendo parlare di sé tutta l’élite culturale newyorkese, scandalizzando i puristi e i veterani del jazz. Con il suo quartetto, Coleman fece sentire al pubblico del Five Spot una musica nuova, che mandava all’aria gran parte delle regole del jazz conosciuto fino a quel momento e che però si basava su melodie formidabili. Mentre i vecchi maestri si arrabbiavano – al punto che uno di loro, il grandissimo batterista Max Roach, alla fine di un concerto lo seguì nel camerino per tirargli un pugno – Coleman conquistò in fretta un gran numero di ammiratori. Negli anni successivi sarebbe diventato il protagonista di una delle più importanti innovazioni artistiche della seconda metà del Novecento: il free jazz. | La rivoluzione di Ornette Coleman. Nacque oggi novant'anni fa il sassofonista che ribaltò il jazz come nessun altro, con una serie di chiacchieratissimi concerti a New York. |
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet e condotto su pazienti con le arterie coronarie ostruite ha concluso che l’inserimento di uno stent – un’operazione molto diffusa sia per sbloccare le arterie che per ridurre il dolore toracico – ha forse nel secondo caso solo un effetto placebo, e dunque potrebbe essere inutile. Le conclusioni della ricerca – considerata da diversi studiosi molto importante – hanno messo in discussione una procedura praticata in modo ordinario, sui cui effetti non c’era stato finora alcun dubbio e che contrastano con decenni di esperienza clinica. Lo stent è un cilindro fatto di maglie metalliche che viene introdotto, in questo caso, nelle arterie coronariche, cioè nei vasi sanguigni che portano il sangue al cuore e che girano intorno al cuore come una corona (esistono comunque stent di ultima generazione che sono riassorbibili e che riducono dunque i rischi legati alla presenza di un corpo estraneo nell’organismo). Dopo essere stato inserito nella cavità dell’arteria attraverso un catetere che termina con un palloncino sgonfio, intorno al quale è collocato il cilindro metallico, lo stent viene fatto espandere fino ad adattarsi alla parete interna dell’arteria, e il catetere viene a quel punto rimosso. Lo stent viene impiantato per sostenere e riaprire le coronarie quando si sono chiuse, ristrette o quando sono otturate da incrostazioni di grasso che non permettono un regolare flusso di sangue. | Un nuovo studio sostiene che lo stent non allevii il dolore al petto. Mette in discussione una procedura diffusissima sui cui effetti non c'era stato finora alcun dubbio. |
Venerdì 22 maggio la Commissione Europea ha bocciato il cosiddetto “reverse charge”, una norma introdotta nella Legge di stabilità 2015 che, secondo il governo italiano, avrebbe dovuto generare 728 milioni di euro di nuove entrate nel corso del 2015. La norma è stata bocciata perché, come è stata formulata dal governo, viola le norme europee: la Commissione ha deciso così di non concedere la deroga che il governo italiano aveva chiesto per poter applicare lo stesso il “reverse charge”. Il risultato della bocciatura della norma è un buco di 728 milioni di euro, rispetto a quanto era stato preventivato dalla Legge di stabilità. Proprio per tutelarsi dal rischio di bocciatura da parte della Commissione, il governo italiano aveva inserito nella Legge di stabilità una “clausola di salvaguardia” che prevede un aumento delle accise sulla benzina per coprire l’eventuale gettito mancante. Venerdì sera, nel corso del programma televisivo “Bersaglio Mobile” in onda su La7, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che il governo troverà un’altra soluzione per coprire il buco di 728 milioni senza bisogno di ricorrere alla “clausola di salvaguardia”. | C’è un altro buco da 728 milioni di euro. La Commissione Europea ha bocciato una norma della Legge di stabilità 2015: Renzi ha detto che il governo troverà i soldi mancanti senza aumentare il prezzo della benzina. |
La cantante Madonna è caduta sul palco durante la sua esibizione ai BRIT Awards, i premi musicali assegnati ogni anno nel Regno Unito dalla British Phonographic Industry. Madonna stava salendo alcuni gradini della scenografia quando ha perso l’equilibrio finendo a terra. La caduta è stata forse provocata da uno dei ballerini sul palco, che aveva il compito di aiutarla a togliersi parte del costume durante l’esibizione. Dopo il piccolo incidente, Madonna ha ripreso a cantare per terminare la sua esibizione. | La caduta di Madonna. Mentre cantava ai BRIT Awards ha perso l'equilibrio, trascinata da un mantello, ed è caduta della scenografia: si è ripresa subito. |
Il 20 e 21 settembre si vota per un referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. È quindi il caso di sapere come ci si è arrivati, cosa dicono i partiti e quali sono gli argomenti a favore del Sì e del No. Fino a qui La riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari era stata approvata all’inizio di ottobre 2019 con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. La legge doveva entrare in vigore a gennaio, ma una richiesta dei senatori, di fatto, l’aveva sospesa rendendo necessario il referendum. Nonostante l’iniziale apparente unanimità nel sostenere la riforma, 71 senatori di vari partiti avevano infatti firmato per indire un referendum costituzionale. | Il referendum sul numero dei parlamentari, spiegato. Cosa c'è in ballo e come si sono schierati i partiti. |
Il potere di calcolo dei computer ha permesso qualche anno fa di stimare con una buona approssimazione dove si trovi il polo dell’inaccessibilità oceanica, ovvero il punto sulla Terra più lontano da tutte le coste. Viene chiamato anche Point Nemo, dal nome del Capitano Nemo di Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, e si trova nel sud dell’Oceano Pacifico a 2.688 chilometri dalle coste più vicine: quelle dell’Isola di Ducie, che fa parte dell’arcipelago delle Pitcairn, a nord, quelle dell’isola cilena di Moto Nui a nord-est, e quelle dell’isola di Maher, al largo delle coste dell’Antartide, a sud. Un articolo nella sezione Earth del sito di BBC ha spiegato ciò che si sa su Point Nemo, raccontando di alcune persone che nel tempo ci hanno fantasticato sopra: lo scrittore americano di racconti horror Howard Phillips Lovecraft e il gruppo musicale Gorillaz. La posizione reale di Point Nemo è stata calcolata nel 2004 dall’ingegnere geodetico croato Hrvoje Lukatela. Per ottenere le coordinate di Point Nemo Lukatela ha dovuto prima ipotizzarne l’esistenza e poi cercare tre punti, tra milioni di possibilità, che fossero sulla terra emersa, per la precisione su una costa, e avessero la stessa distanza da Point Nemo. Le coordinate di Point Nemo secondo il calcolo di Lukatela sono: S 48° 52′ 31,748”, O 123° 23′ 33,069”. In realtà, le posizioni esatte delle coste sono molto variabili a causa della continua erosione e dello spostamento delle placche tettoniche, oltre al fatto che dipendono dalle maree, non se ne ha una registrazione fatta con alta precisione: per questo la posizione di Point Nemo ha un’incertezza di uno o due metri. | Il punto più lontano da qualsiasi costa. Si trova nel sud dell'Oceano Pacifico e a volte gli esseri umani più vicini sono gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. |
All’inizio di maggio Maria Santa Filippi ha iniziato a guardare i suoi alberi di pesco con preoccupazione: le gelate di poche settimane prima, nel mese di aprile, avevano causato un calo anomalo delle temperature in molte zone del Centro Italia tra cui Castel D’asso, in provincia di Viterbo, dove si trova la sua azienda. Se il 2021 fosse stato un anno normale, dalle migliaia di alberi coltivati sarebbero stati raccolti circa cinquemila quintali di pesche da distribuire nei supermercati di tutta Italia. Ma quest’anno, proprio a causa delle gelate, la produzione si è fermata a circa 500 quintali, il 90 per cento in meno rispetto al massimo possibile nei quaranta ettari coltivati. «Il clima è stato davvero anomalo: nonostante la nostra non sia una zona fredda, le temperature sono scese fino a meno 4 gradi centigradi», dice Filippi. Questo netto calo della produzione ha costretto l’azienda a dimezzare il numero di dipendenti stagionali, passati da quindici a sette, e Filippi a interrogarsi sul futuro di un mercato così incerto. | Un brutto anno per le pesche. La produzione è stata quasi dimezzata a causa delle gelate primaverili, i cui effetti sono pericolosamente amplificati dal riscaldamento globale. |
È un tema interessante, per le discussioni sulle accelerazioni dell’innovazione tecnologica, quello degli ombrelli. Per quanto raddoppiamo o moltiplichiamo le capienze di chip e processori, poi ogni anno arrivano gli immutabili cambiamenti di stagione – immutabili fino a un certo punto, come si sa: ma se guardate fuori, è un autunno a forma di autunno – e tutto quello a cui abbiamo saputo ricorrere per secoli sono gli immutabili ombrelli. Ancora oggi. Dalla pioggia, nell’ottobre 2013, dopo 22 giorni di autunno, ci si ripara con gli ombrelli. Non abbiamo inventato nient’altro, a nessun capo del mondo. Eppure, i margini di business e praticità ci sarebbero, a chi rivoluzionasse questo settore come ne sono stati rivoluzionati molti altri negli ultimi anni (fino a un certo punto, i social network che ci legavano ai computer a casa in effetti potevano essere letti come un fattore di riduzione del bagnarsi: ma poi è dilagato il mobile, e siamo daccapo; anzi, l’uso dello smartphone, sotto la pioggia, coi goccioloni sul display e con l’ombrello in una mano, imporrebbe ulteriori sforzi di innovazione). Se ci pensate, è anomalo che ancora non abbiamo inventato niente di più moderno ed efficiente: una tecnologia che non ci faccia bagnare sotto la pioggia, e al tempo stesso non si dimentichi sempre in giro, non si conficchi negli occhi dei passanti, non si rompa continuamente (e dia lavoro agli ambulanti, già, ci sarebbe quel problema lì). E pensate i dibattiti, poi: sulla fine dell’ombrello, sulla fine del bagnarsi, sulla vita reale, quella con l’ombrello, opposta all’alienata vita di chi ormai non percepisce più la pioggia grazie allo iRain o come diavolo si chiamerà. Niente da fare, per ora ombrelli, i soliti vecchi ombrelli, i soliti preziosi e dannati ombrelli. In ogni angolo del mondo: e poi – diremo quel giorno – che belli erano gli ombrelli, vi ricordate? | L’autunno degli ombrelli. Foto da tutto il mondo dei sintomi più vistosi che la nuova stagione è arrivata (e che l'innovazione tecnologica ha dei vuoti). |
Dagli anni Settanta e soprattutto nel Triveneto, lo Spritz Aperol è l’aperitivo più popolare, immancabile sui tavolini dei bar nelle ultime ore di luce. Recentemente, grazie a una mirata strategia di marketing, lo Spritz Aperol è sempre più richiesto anche all’estero: negli Stati Uniti è diventato, scrive il New York Times, la bevanda dell’estate, scalzando il rosé di moda nel 2017. È il risultato di un’operazione portata avanti da Campari, la società che produce anche l’omonimo liquore amaro, che nel 2003 ha acquisito Aperol e puntato sullo Spritz Aperol per espandersi in nuovi mercati: prima in Austria, Germania e Svizzera, poi nel resto d’Europa e infine in Canada e negli Stati Uniti. «Abbiamo notato un interesse crescente per l’Aperol soprattutto nelle località e negli eventi estivi e di villeggiatura. Abbiamo investito su quello», ha riassunto Melanie Batchelor, vicepresidente del marketing di Campari America. New York, ottobre 2016 (Gustavo Caballero/Getty Images for NYCWFF) | La bevanda dell’estate a New York è lo Spritz Aperol. Lo scrive il New York Times, i dati lo confermano, ed è merito di una strategia di marketing che ha funzionato. |
Un augurio affettuoso a tutti voi, uomini e donne d’Italia, che vivete e operate in patria e all’estero, e in particolare a quanti servono da lontano la nazione, in suo nome anche rischiando la vita, come nelle missioni di pace in tormentate aree di crisi. Mi rivolgo a voi questa sera nello stesso spirito del mio primo messaggio di fine anno, nel 2006, e di tutti quelli che l’hanno seguito. Cercherò cioè ancora una volta di interpretare ed esprimere sentimenti e valori condivisi, esigenze e bisogni che riflettono l’interesse generale del paese. Guardando sempre all’unità nazionale come bene primario da tutelare e consolidare.In questo spirito ho operato finora, secondo il ruolo attribuito dalla Costituzione al Presidente della Repubblica. Anche e ancor più in questo momento, alla vigilia di importanti elezioni politiche, non verranno da me giudizi e orientamenti di parte, e neppure programmi per il governo del paese, per la soluzione dei suoi problemi, che spetta alle forze politiche e ai candidati prospettare agli elettori. Muoverò piuttosto dal bisogno che avverto di una considerazione più attenta e partecipe della realtà del paese, e di una visione di quel che vorremmo esso diventasse nei prossimi anni. Parlo innanzitutto di una realtà sociale duramente segnata dalle conseguenze della crisi con cui da quattro anni ci si confronta su scala mondiale, in Europa e in particolar modo in Italia. Da noi la crisi generale, ancora nel 2012, si è tradotta in crisi di aziende medie e grandi (e talvolta, dell’economia di un’intera regione, come ho constatato da vicino in Sardegna), si è tradotta in cancellazione di piccole imprese e di posti di lavoro, in aumento della Cassa Integrazione e della disoccupazione, in ulteriore aggravamento della difficoltà a trovare lavoro per chi l’ha perduto e per i giovani che lo cercano. Per effetto di tutto ciò, e per il peso delle imposte da pagare, per l’aumento del costo di beni primari e servizi essenziali, “è aumentata l’incidenza della povertà tra le famiglie” – ci dice l’Istituto Nazionale di Statistica – specie “quelle in cui convivono più generazioni…. Complessivamente sono quasi due milioni i minori che vivono in famiglie relativamente povere, il 70 per cento dei quali è residente al Sud”.Ricevo d’altronde lettere da persone che mi dicono dell’impossibilità di vivere con una pensione minima dell’INPS, o del calvario della vana ricerca di un lavoro se ci si ritrova disoccupato a 40 anni. | L’ultimo discorso di fine anno di Giorgio Napolitano. Che cosa ha detto il 31 dicembre sera il presidente della Repubblica. |
Il ministro degli Interni Roberto Maroni ha accolto la richiesta del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di individuare strutture alternative a Coltano per ospitare i profughi libici. La Regione avrà ora ventiquattro ore per presentare al Ministero una lista di quattro strutture in cui distribuirli. Il ministro Maroni aveva indicato l’area recintata di antico uso militare alla periferia di Pisa come una delle possibili sedi in cui installare tendopoli per collocare parte dei profughi sbarcati a Lampedusa. Si era parlato di 75 tende per cinquecento immigrati. Intanto a Coltano continua il presidio organizzato per impedire l’allestimento della tendopoli: «La scelta di Coltano è stata rifiutata da tutti non solo perché imposta dall’alto» ha spiegato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi «ma soprattutto perché più che rispondente a un’emergenza è sembrata precostituire una struttura permanente di contenimento per gli immigrati senza permesso di soggiorno». | Il campo per gli immigrati a Pisa forse non si fa più. Il progetto di usare l'area di Coltano sospeso dopo le obiezioni pratiche delle amministrazioni locali. |
Tra gli eventi a cui fotografare gente famosa, questa settimana sono iniziati gli US Open di tennis, con quelli che li giocano e quelli che li guardano: Kevin Spacey, Beyoncé e Jay-Z, per dirne tre. La maggior parte degli attori invece sono al festival del cinema di Venezia a farsi fotografare mentre arrivano in barca o sul red carpet delle proiezioni serali. Bonus: tutte le foto del festival del cinema di Venezia finora le trovate qui e qui. Doppio bonus: le foto più belle dei cantanti che sono stati agli MTV Video Music Awards 2016. Essere dei giovanissimi attori può creare imbarazzi, dicono quelli della serie televisiva Stranger Things, ma in foto sono già belli disinvolti. E poi valeva la pena fotografare Justin Trudeau su un kayak (da aggiungere a questa lista delle cose che sa fare), il principe William e Kate Middleton che fanno il saluto dei surfisti e Serena Williams un po’ stanchina. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Serena Williams un po' stanchina, Justin Trudeau in kayak e William e Kate che fanno il saluto dei surfisti, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
La rivista americana Forbes ha pubblicato la lista dei 30 attori e attrici più pagati della televisione calcolata fra luglio 2014 e luglio 2015, dopo quella che elencava gli attori e le attrici del cinema. Fra i primi otto ci sono tutti e cinque protagonisti di Big Bang Theory, quattro attori e un’attrice. In classifica, a seconda della loro importanza nella serie, ci sono anche gli attori e le attrici del cast principale della sit-com Modern Family. L’attore in assoluto più pagato escludendo quelli che lavorano in serie comedy è Mark Harmon, molto noto per la sua parte dell’agente speciale Leroy Jethro Gibbs in NCIS. Kevin Spacey e Robin Wright, i due attori protagonisti di House of Cards, sono molto più in basso di quanto ci si aspetterebbe. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gli attori e le attrici della tv più pagati al mondo. Ci sono tutti quelli di "Modern Family" e di "Big Bang Theory", mentre Kevin Spacey è molto più in basso di quanto pensate. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Inchiesta Finmeccanica, arrivano le perquisizioni. Questa mattina la Finanza ha perquisito le sedi di alcune società che avevano acquisito commesse da ENAV e Finmeccanica. |
©Pradeep Raja Kannaiah Lo Smithsonian Magazine ha annunciato le foto vincitrici del concorso fotografico che organizza ogni anno dal 2004. La foto che ha vinto il Grand Prize, il premio più importante, è Ramadan Prayers di Pradeep Raja Kannaiah, che mostra un gruppo di donne in preghiera durante il Ramadan nella moschea di Istiqlal, a Giacarta. Sono state annunciate anche le fotografie vincitrici delle sette categorie in cui è diviso il concorso – Natura, Viaggi, Persone, Esperienza americana, Immagini ritoccate, Immagini scattate da dispositivi mobili e Viaggi sostenibili – e il vincitore della categoria Readers’ Choice, cioè l’immagine più bella secondo i lettori in base ai voti ricevuti sul sito del concorso. I vincitori sono stati scelti tra 48mila foto proposte da 146 paesi, dopo una prima selezione di 70 finalisti. Tutte le immagini finaliste si possono vedere qui. Da ieri sono anche aperte le iscrizioni per il concorso dell’anno prossimo. | Le foto vincitrici del concorso dello Smithsonian. Scelte tra le oltre 48mila inviate da tutto il mondo: il primo premio è andato a un'immagine mossa e colorata del Ramadan. |
Paola Concia, deputata del PD, unica parlamentare italiana dichiaratamente omosessuale, ha scritto un articolo sull’Unità che ritorna sul suicidio dello studente del liceo Cavour di Roma, su cosa ha significato per lei e su cosa, secondo lei, dovrebbe significare per tutti. In questi quattro anni e mezzo di vita parlamentare ho sopportato molte frustrazioni: ho sopportato l’accusa di essere troppo passionale nel condurre la battaglia contro l’omofobia e la transfobia e per l’affermazione dei diritti sacrosanti delle coppie omosessuali. Ma essere accusata di coprire l’omofobia quella no, mi mancava. Al peggio e al meglio non c’è mai fine, diceva mia madre. Sono sempre pronta al peggio ma vorrei che costruissimo anche il meglio. | “Il peso di quella morte”. Paola Concia torna sulla storia del ragazzo suicida a Roma e sull'"orrendo compattarsi in granitici schieramenti opposti", invece che cercare di capire. |
Giovedì 2 gennaio è stato diffuso il trailer del film Veronica Mars, tratto da una omonima serie televisiva per adolescenti cancellata nel 2007. Il film uscirà il 14 marzo ed è stato realizzato grazie a una raccolta fondi online lanciata il 13 marzo 2013 dall’ideatore della serie televisiva, Rob Thomas, e la protagonista della serie, Kristen Bell, allo scopo di coprire la parte eccedente dei costi di produzione. L’obiettivo di Thomas era raccogliere due milioni di dollari entro 30 giorni: in meno di 4 ore ne arrivarono un milione e mezzo. Il film ha raccolto in totale 5,7 milioni di dollari. | Il trailer del film “Veronica Mars”. Uscirà negli Stati Uniti il 14 marzo, a poco più di un anno dall'inizio della raccolta fondi online che lo ha finanziato. |
Aggiornamento 17,45: Letta intervistato da YouDem accusa i centri sociali di aver rischiato “un dramma”: “c’è stata una gestione malaccorta e assolutamente insufficiente da parte delle forze dell’ordine”, “sono volati pugni, siamo stati oggetto tutti di un attacco violento”, “abbiamo assistito a qualcosa di molto grave”. Bonanni sarebbe stato colpito dal fumogeno lanciato sul palco. Aggiornamento 17,40: Enrico Letta e i suoi ospiti sono tornati sul palco e Letta ha annunciato che il dibattito è annullato a causa del lancio di un fumogeno sul palco e dell’impossibilità di proseguire, accusando i contestatori di un gravissimo attacco alla democrazia, tra le urla e i fischi. YouDem ha ripreso la diretta per alcuni secondi sulle ultime parole di Letta. “Voi non avete niente a che fare con la democrazia. Siete il contrario di cui ha bisogno il Paese. Siete antidemocratici”. | Contestazioni a Bonanni, bloccato il dibattito alla festa del PD. Gruppi dei centri sociali lanciano fumogeni, YouDem interrompe la diretta: è il terzo caso del genere in due settimane. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | «Sì, e io sono Nefertiti». Il procuratore dei minori di Milano sostiene che il ministro Maroni alla Camera ha detto un sacco di balle. |
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