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Con un tweet pubblicato venerdì mattina, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato la notizia dell’inchiesta della procura di Milano su un presunto sistema di tangenti che avrebbe coinvolto l’ex amministratore delegato di ENI, Paolo Scaroni, e l’attuale Claudio Descalzi, nominato proprio da Renzi in primavera, per ottenere dei permessi in Nigeria. Renzi ha detto di essere “felice di aver scelto Claudio Descalzi CEO di ENI. Potessi lo rifarei domattina. Io rispetto le indagini e aspetto le sentenze”. Per il presunto giro di tangenti internazionali che riguardano le attività di ENI in Nigeria al momento, è bene ricordarlo, ci sono le accuse della procura, e non ci sono stati ancora particolari provvedimenti nei confronti delle persone coinvolte. 5. Sono felice di aver scelto Claudio Descalzi ceo di ENI. Potessi lo rifarei domattina. Io rispetto le indagini e aspetto le sentenze
L’inchiesta sulla concessione ENI in Nigeria. Le cose da sapere sulle presunte tangenti pagate per esplorare un giacimento: la procura di Milano sta indagando sul vecchio e sul nuovo capo dell'ENI, appena scelto da Renzi.
Non si sono mai riuniti e forse qualcuno di loro non sa nemmeno di far parte del Collegio nazionale dei probiviri del Popolo della Libertà. L’organo del partito della maggioranza è stato chiamato in causa in questi giorni per giudicare le dichiarazioni di Fabio Granata, che ha chiesto di affrontare con decisione la questione morale all’interno del PdL. I probiviri vengono utilizzati come una minaccia, ma nessuno sa di preciso chi siano o quali compiti possano assolvere. Andiamo per ordine. Probiviri è un termine latino, utilizzato al plurale, per indicare gli “uomini onesti” (probi viri), ovvero quelle persone alle quali viene riconosciuta una certa autorità morale che può essere esercitata per giudicare e risolvere i problemi all’interno di una associazione o una istituzione: una sorta di garanti. La legge italiana prevede la presenza dei collegi dei probiviri nelle società già da fine Ottocento, e il Popolo delle Libertà ha “importato” questa abitudine anche in politica, sulla scia di quanto aveva già fatto Forza Italia con la costituzione di un proprio Collegio dei probiviri.
Chi sono i probiviri del PdL? li hanno evocati contro Fabio Granata, ma non si sono mai riuniti e individuarli non è facile.
Il primo ottobre dl 2010 Renzo Bossi, allora da pochi mesi consigliere regionale in Lombardia, era stato ospite delle Invasioni Barbariche in quella che era ed è rimasta la prima e unica intervista televisiva data dal figlio di Umberto Bossi. A un certo punto Renzo Bossi, sul quale oggi pesano accuse significative di comportamenti scorretti o illegali, parla del valore per lui più importante, l’onestà.
Renzo Bossi e l’onestà. Che cosa diceva nel 2010 il neo-eletto consigliere regionale lombardo riguardo il valore per lui più importante.
Emmanuel Lubezki è un direttore della fotografia che questa notte è stato premiato con l’Oscar per la miglior fotografia per il suo lavoro nel film The Revenant, diretto da Alejandro González Iñárritu. Lubezki aveva vinto l’Oscar per la Miglior fotografia anche nel 2014 e nel 2015, ed è quindi diventato l’unico direttore della fotografia che nella storia degli Oscar è stato premiato per tre volte consecutive. Nel 2015 Lubezki aveva vinto la Migliore fotografia per Birdman e l’anno precedente era stato premiato per Gravity. Lubezki è la settima persona che, nella storia degli Oscar, riesce a vincere tre Oscar di fila. Emmanuel Lubezki – conosciuto anche come “Chivo” – è nato nel 1964 a Città del Messico. Ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta lavorando per la televisione messicana e il suo primo lavoro importante nel cinema è stato nel 1993 per il film Un Pezzo da Venti di Keva Rosenfeld. Nel corso della sua carriera Lubezki ha collaborato con alcuni dei registi più importanti del mondo: Alfonso Cuarón (il regista di Gravity), Tim Burton (Il mistero di Sleepy Hollow), Terrence Malick (The Tree of Life), i fratelli Coen (Burn After Reading – A prova di spia) e, negli ultimi anni, Iñárritu.
Emmanuel Lubezki, che ha vinto tre Oscar di fila. È il direttore della fotografia che ha vinto per "The Revenant": forse non lo sapete ma avete visto di sicuro alcuni suoi film.
Lo chef francese Sébastien Bras, del ristorante “Le Suquet” di Laguiole, nel sud della Francia, ha chiesto che gli vengano tolte le tre stelle che ha sulla guida Michelin, la più famosa e rispettata guida gastronomica d’Europa, e di non essere incluso in quella che uscirà il prossimo anno. In un video pubblicato su Facebook, Bras ha detto che avere le tre stelle gli causa troppa pressione: vuole cucinare dei buoni piatti senza l’ansia di dover servire un giudice della guida in incognito, e senza le aspettative generate dalle tre stelle. Le tre stelle Michelin sono il massimo giudizio riservato dalla guida a un ristorante, detenuto soltanto da altri 26 chef in Francia (in Italia sono otto). È probabilmente il più importante riconoscimento possibile per uno chef, ma deve essere riconfermato di anno in anno dai critici in incognito che tornano a mangiare nei ristoranti. Per un ristorante perdere una stella Michelin è considerato un fallimento; nel 2003 lo chef Bernard Loiseau addirittura si uccise, secondo molti proprio perché girava voce potesse perdere una stella.
Uno chef francese ha chiesto che gli vengano tolte le tre stelle Michelin, perché gli mettono ansia. Sebastien Bras ha detto che gli causano troppe pressioni e preferisce lavorare senza: ma non è un processo automatico.
Martedì Barnes & Noble, la più grande catena di librerie degli Stati Uniti, ha annunciato un accordo con la casa editrice Sourcebooks per vedere i suoi libri personalizzati per bambini: si tratta di quelli del programma “Put Me in the Story”, che consente di inserire il nome di un bambino reale in una storia, sostituirlo a quello di un personaggio, e accompagnarlo anche da alcune foto. Sourcebooks, una piccola casa editrice indipendente fondata nel 1987, lanciò “Put Me in the Story” nel 2012: oggi mette a disposizione oltre 100 titoli suddivisi in categorie per fasce d’età (1-3 anni, 4-7, 8 e più), occasione in cui regalarli (per dormire, in caso di adozione, nuova nascita, compleanni) e personaggi preferiti (Disney, Star Wars, Elmo). Molti di questi libri sono diventati bestseller negli Stati Uniti, come per esempio I love you so di Marianne Richmond e You! di Sandra Magsamen. Sourcebooks ha firmato accordi anche con Disney e altre case di produzione per produrre libri personalizzati su saghe e personaggi famosi: si può per esempio inserire il nome di un bambino una striscia dei Peanuts, nelle avventure di Winnie The Pooh, in fumetto degli Avengers o in un episodio originale di Star Wars.
Come finire in un libro dei Peanuts. La casa editrice Sourcebooks personalizza i suoi libri per bambini con foto e nomi: ora saranno venduti anche da Barnes & Noble, la più grande catena di librerie americana.
Netflix ha introdotto una nuova opzione che consente di impedire la riproduzione automatica delle anteprime, mentre si sfogliano i suoi contenuti per scegliere che cosa guardare. La limitazione può essere applicata alla versione di Netflix per browser e alle applicazioni su dispositivi come smartphone, tablet e smart tv compatibili. Molti utenti chiedevano da tempo questa possibilità, perché infastiditi dal continuo avvio di video con audio attivo mentre cercavano che cosa guardare. Come si disattiva la riproduzione automatica delle anteprime su Netflix Per modificare l’impostazione occorre accedere a Netflix tramite il proprio browser, ed entrare poi nel servizio con uno degli account disponibili.
Ora su Netflix si può disattivare la riproduzione automatica delle anteprime. Era ora.
Negli ultimi mesi si è parlato di Oscar molto più del solito: sarebbe una cosa normale, in questo periodo dell’anno, ma la cosa anomala è che si è parlato soprattutto della cerimonia degli Oscar e non dei film che potrebbero ricevere l’Oscar durante quella cerimonia. Da contesto, la cerimonia è diventata protagonista. Dei film abbiamo parlato qui e parleremo ancora nei prossimi giorni, qui però parliamo della cerimonia (che sarà il 24 febbraio) e di tutto quello che è successo. Dalla seconda metà di agosto fino all’altro ieri è successo che l’Academy, l’associazione che assegna gli Oscar, abbia annunciato e poi ritrattato diverse scelte, sempre in seguito a critiche ricevute sia dal grande pubblico (in breve: i social media) che dagli addetti ai lavori (cioè da professionisti del cinema). È successo con l’Oscar per il film più popolare, con la decisione di premiare quattro categorie durante la pubblicità e con la decisione di far condurre la cerimonia all’attore Kevin Hart. Ma anche con questioni minori che riguardano le esecuzioni dal vivo delle canzoni candidate all’Oscar e gli attori e le attrici che consegneranno alcuni premi.
Tempi duri per gli Oscar. Se ne sta parlando più del solito: ma della cerimonia e di tutti i suoi guai, più che dei film.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella sera di domenica 8 maggio è stato ospite della trasmissione Che Tempo Che Fa di RaiTre. Renzi, nel corso dell’intervista condotta da Fabio Fazio, ha affrontato buona parte dei temi dell’attualità politica, annunciando tra le altre cose il nome del nuovo ministro dello Sviluppo economico e di volere porre la questione di fiducia sulla legge per le unioni civili, che sarà discussa un’ultima volta alla Camera questa settimana. 1. Mercoledì o giovedì l’Italia avrà una legge sulle unioni civili. Renzi ha annunciato che, per accelerare i tempi, questa settimana il governo metterà la fiducia sulla legge per le unioni civili, la cosiddetta “legge Cirinnà” approvata dal Senato a inizio anno e che deve essere rivista un’ultima volta dalla Camera. La legge estende anche alle coppie omosessuali tutti i diritti e i doveri del matrimonio civile, tranne la stepchild adoption e qualche altra questione burocratica minore.
9 cose che Renzi ha detto a “Che Tempo Che Fa”. Dalla nomina di Carlo Calenda a ministro alla fiducia sulle unioni civili, passando per le dure critiche all'Austria per il "muro" al Brennero.
Sono stati annunciati i candidati ai Golden Globe 2020, i premi televisivi e cinematografici che vengono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, un’associazione che riunisce i giornalisti internazionali che si occupano di cinema e tv. La cerimonia di premiazione si terrà il 6 gennaio 2020 al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, in California, e assegnerà i premi ai migliori film, serie tv, registi, attori, sceneggiature e canzoni per l’anno 2019. A presentarla sarà per la quinta volta il comico britannico Ricky Gervais. Tra i film con più nomination ci sono Storia di un matrimonio, di Noah Baumbach, con sei candidature, seguito da The Irishman e C’era una volta a… Hollywood con cinque candidature. Tra i premi per le serie tv è da segnalare quella per The Morning Show, una delle prime serie prodotte da Apple per il servizio di streaming Apple TV Plus. Non ci sono film italiani tra i candidati per il miglior film straniero: i due film che l’Italia aveva proposto erano Il banchiere anarchico di Giulio Base e Il Traditore di Marco Bellocchio.
Golden Globe 2020, tutte le nomination. Ne hanno molte soprattutto "Storia di un matrimonio", "The Irishman" e "C'era una volta a... Hollywood".
La Commissione Europea ha diffuso ieri le previsioni di crescita per i primi tre mesi del 2012, che si intitolano “Il PIL dell’area dell’euro e dell’Unione Europea a 27 paesi è stabile”. L’area euro, dice la Commissione europea, ha un PIL invariato nei primi tre mesi di quest’anno e una crescita dello 0,1 per cento se si considera tutta l’Unione. Ma a parte questo dato parzialmente positivo (nell’ultimo trimestre del 2011 c’era stato un calo del PIL dello 0,3 per cento in entrambe le aree considerate) ci sono diverse differenze tra i vari paesi, che l’Economist ha visualizzato in due grafici. Nel primo si vede che la Germania (che da sola conta per il 28 per cento del PIL dell’area euro) è riuscita a mantenere una crescita dello 0,5 per cento, tra i pochi nell’UE insieme all’Austria, mentre nel secondo si confronta la differenza con cui la Germania da una parte e i PIIGS dall’altra (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) hanno contribuito alla crescita europea tra il 2000 e oggi. fonte: Economist
Chi cresce in Europa. I grafici dell'Economist mostrano come la crescita di due paesi - uno è la Germania, l'altro lo sapete? - compensa le perdite di tutti gli altri.
Il referendum cosiddetto “sulle trivelle” di domenica 17 aprile è fallito a causa del mancato raggiungimento del quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto. I votanti sono stati il 32,15 per cento degli aventi diritto, e i sì sono stati l’85,8 per cento dei voti espressi. Votare sì significava essere a favore dell’abrogazione di una norma introdotta con la legge di stabilità 2016 – votata lo scorso dicembre – che permette la proroga fino all’esaurimento dei giacimenti delle concessioni per l’estrazioni di petrolio e gas da pozzi che si trovano entro le 12 miglia dalla costa. Il quesito del referendum diceva:
E ora cosa succede con le trivellazioni? il referendum è fallito e quindi le cose rimangono com'erano: e cioè?.
Silvia Schirinzi racconta su Rivista Studio la notevole evoluzione della comunicazione che ruota attorno alla moda, in Italia e nel resto del mondo: la trasformazione dei fashion blog in riviste online, le aziende che investono sempre di più sui social network, i siti di moda che vendono anche vestiti online, la frequente scomparsa della linea di confine tra editoriale e marketing. Alcune recenti polemiche – non ultima quella sulla famigerata cover di ottobre di Marie Claire Italia, su cui trovate un round-up di opinioni qui – hanno dimostrato come di moda si debba discutere al di là della consueta lista di must-have e dei consigli di stile. Non che ci sia nulla di male in questi ultimi ma, di fronte all’ennesima staffetta di designer a capo dei grandi brand del lusso, le vecchie categorie di interpretazione si sono inceppate: nell’ultimo mese l’addio di Raf Simons, che si è separato volontariamente da Dior dopo tre anni, e quello di Alber Elbaz da Lanvin, che invece si è ritrovato costretto a lasciare hanno fatto riflettere i commentatori non solo sull’industria-moda e i suoi ritmi frenetici, ma anche su come viene raccontata. È un sistema che crolla, si sente dire da più parti. Intanto, la collezione che Oliver Rousteing, direttore creativo di Balmain, ha disegnato per H&M, crea scene di panico e isteria collettiva nel giorno del suo arrivo nei negozi, e tutti i più grandi giornali del mondo si trovano a ripostare video e foto della folla che grida Everyone wants to be a Kardashian girl.
Come cambia l’editoria della moda. I fashion blog diventano riviste, le aziende si fanno pubblicità con Instagram, i giornali vendono vestiti online, raccontato da Rivista Studio.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 18.236 nuovi casi positivi da coronavirus e 683 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. I ricoverati attualmente sono 29.282 (541 in meno rispetto a ieri), di cui 2.855 nei reparti di terapia intensiva (71 in meno di ieri) e 26.427 negli altri reparti (470 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 185.320 tamponi. È risultato positivo il 9,8 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 17.572 e i morti 680.
I dati sul coronavirus di oggi, giovedì 17 dicembre.
Sull’edizione di domenica del Corriere della Sera un editoriale del condirettore Luciano Fontana chiedeva al presidente della Camera di affrontare un “chiarimento necessario” riguardo le inchieste giornalistiche sulla casa a Montecarlo. La richiesta fa riferimento a quanto raccontato in una serie di articoli del Giornale riguardo un appartamento ricevuto da Alleanza Nazionale in eredità da una sua facoltosa sostenitrice, venduto poi a un prezzo piuttosto basso a una società offshore con sede ai Caraibi, e poi passato nelle mani di altre società prima di finire, oggi, ad avere come inquilino in affitto Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato di Gianfranco Fini. Il Corriere chiedeva a Gianfranco Fini di fare luce precisamente su tre punti. Primo: l’identità del compratore della casa, che risulta essere stata acquistata da una società offshore dei cui titolari olandesi si sa molto poco. Secondo: il prezzo, ritenuto dall’editoriale troppo basso per un appartamento di quelle caratteristiche a Montecarlo. Terzo: l”inspiegabile coincidenza”, come definita dall’allora tesoriere di AN, che ha portato suo cognato Giancarlo Tulliani a prendere in affitto l’appartamento.
Fini risponde al Corriere della Sera. Il presidente della Camera con una nota fornisce i "chiarimenti" che gli erano stati chiesti sulla storia della casa a Montecarlo.
Nelle ultime 48 ore sono state soccorse nel Mar Mediterraneo quasi 6.000 persone su barche e gommoni provenienti dalla Libia. Secondo quanto scrivono i principali giornali nazionali il piano del governo prevederà due interventi: la distribuzione dei migranti in quelle regioni che non hanno ancora raggiunto la massima capienza e la requisizione degli edifici pubblici, caserme comprese, dove ospitare gli stranieri, se dovessero mancare dei posti. L’iniziativa ha suscitato però diverse critiche. Che cosa ha detto Maroni Negli ultimi giorni, sia in un’intervista su Repubblica che su Twitter, il presidente della Lombardia Roberto Maroni ha detto cose molto dure nei confronti del sistema regionale di accoglienza: ha minacciato di inviare una lettera di diffida ai prefetti e di ridurre i trasferimenti economici ai sindaci che dovessero accogliere nuovi richiedenti asilo. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia, quello della Liguria Giovanni Toti e la giunta che governa la Valle d’Aosta sono contrari alla distribuzione dei migranti.
La distribuzione dei migranti in Italia. Come funziona, chi ospita più migranti oggi e cosa possono fare le regioni.
Lisa Kaltenegger e Jack O’Malley-James sono due astronomi presso il Carl Sagan Institute della Cornell University (Stati Uniti). Vorrebbero scoprire presto forme di vita aliene e sono convinti che il modo migliore per farlo sia partire dai coralli, qui sulla Terra. In una loro ricerca, da poco pubblicata sulla rivista scientifica Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, spiegano che la capacità delle barriere coralline di resistere alle radiazioni ultraviolette potrebbe offrire indizi su come ipotetiche forme di vita si siano sviluppate su pianeti diversi dal nostro, in orbita intorno a stelle un po’ diverse dal nostro Sole. Confusi? Per capirci qualcosa di più, dobbiamo fare un piccolo viaggio di circa 40mila miliardi di chilometri (4,2 anni luce). Dopo il Sole, Proxima Centauri è la stella più vicina a noi ed è facilmente osservabile con i telescopi dall’emisfero australe, nella costellazione del Centauro. Nonostante la relativa vicinanza in termini astronomici, la luce di Proxima Centauri impiega 4,2 anni per raggiungere la Terra: questo significa che la luce che ha emesso al momento della pubblicazione di questo articolo arriverà a noi solo nel novembre del 2023, e che quella che vediamo ora fu emessa nel giugno del 2015.
Se cerchi gli alieni, guarda i coralli. Secondo una nuova ricerca le forme di vita extraterrestri potrebbero vivere anche sui pianeti che orbitano intorno a stelle turbolente, usando un trucco molto terrestre.
Netflix, il servizio di streaming video attivo negli Stati Uniti e in altri paesi, ha di recente aperto un sito specificamente dedicato agli spoiler, termine ormai molto usato per indicare qualsiasi elemento che riveli dettagli della trama di un’opera (serie tv e film, principalmente): o peggio, il finale. Il sito è suddiviso in tre sezioni: in una di queste, l’utente può rispondere alla domanda di un test per capire se è effettivamente uno “spoileratore” e di che genere; in un’altra, gli vengono proposte alcune frasi e gli viene chiesto di riconoscere da che opera è tratta ciascuna di quelle frasi, in modo da migliorare una statistica generale sull’indice di diffusione degli spoiler. Ma la sezione del sito più condivisa e più apprezzata sui social network è la terza: quella in cui – dopo aver cliccato due volte, per sicurezza, su un grosso pulsante rosso visualizzato sullo schermo – all’utente viene mostrato un breve filmato tratto a casaccio da finali o passaggi importanti di film o serie tv molto noti. Uno spoiler, in video. L’operazione può essere ripetuta quante volte si desidera, scoprendo ogni volta nuovi spoiler. La sezione Vulture del New York Magazine si è spesso occupata delle ossessioni e delle paure sempre più diffuse rispetto al rischio di spoiler presenti nei discorsi e nei racconti – online e offline – di film e serie tv, e di come queste paure e ossessioni siano diventate eccessive (fino a dieci anni fa, il termine ci era praticamente estraneo, e l’unica cosa simile che conoscevamo era il timore che qualcuno ci anticipasse il risultato di un evento sportivo che avremmo voluto vedere registrato, di solito perché trasmesso la notte). Di fatto, i progressi tecnologici e la diffusione dei social network, uniti alla crescente popolarità delle serie tv, hanno reso possibile imbattersi involontariamente in uno spoiler più facilmente e frequentemente di prima. Già nel 2008 – all’epoca della prima trasmissione televisiva delle serie Lost e The Wire, per esempio, ma prima della grande diffusione di Twitter – Vulture pubblicò una serie di regole per gli autori e per i lettori, nel tentativo di consentire e definire la possibilità di spoiler nei testi, vietandone per esempio la presenza nei titoli degli articoli, nelle ore immediatamente successive alla diffusione pubblica dell’opera. In generale, scriveva Vulture:
Il terrore dello spoiler. Il rischio di scoprire i finali e i punti di svolta nelle trame di serie tv e film, prima ancora di vederli, sta generando ossessioni da alcuni ritenute eccessive e inopportune.
Con le ultime espulsioni dal Movimento 5 Stelle, la maggioranza parlamentare al Senato si regge su appena tre voti: numeri sempre più ridotti, che potrebbero portare l’opposizione a battere il governo nel corso di voti più complessi o controversi. La scorsa settimana, infatti, il Movimento 5 Stelle ha deciso di espellere Paola Nugnes, esponente di lungo corso del partito accusata di aver votato contro un provvedimento del governo su cui era stata posta la questione di fiducia (Nugnes, da tempo in contrasto con la leadership di Luigi Di Maio, aveva annunciato nei giorni precedenti la sua intenzione di cambiare gruppo). Il gruppo del Movimento 5 Stelle è così sceso da 107 (una soglia che aveva raggiunto dopo l’espulsione di due senatori a dicembre) a 106 membri. Se a questi si aggiungono i 58 senatori della Lega si arriva a un totale di 164, cioè 3 in più della maggioranza assoluta fissata a 161. In Senato siedono infatti 320 senatori: 314 eletti su 315 previsti dalla Costituzione (perché in Sicilia il Movimento 5 Stelle ha eletto più senatori di quanti candidati aveva, lasciando un seggio vacante) più un ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e altri cinque senatori a vita di nomina presidenziale.
Il governo è in bilico al Senato. Dopo le ultime espulsioni dal gruppo del Movimento 5 Stelle la maggioranza si è ridotta ad appena tre voti.
I leader di Lega e Movimento 5 Stelle, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per presentare il candidato presidente del Consiglio e il governo su cui hanno raggiunto l’accordo nel corso del fine settimana. Dopo aver parlato con il presidente, Di Maio ha annunciato che la persona indicata come capo del governo è Giuseppe Conte, professore di diritto privato all’Università di Firenze, membro dell’organo di autogoverno della magistratura amministrativa e già indicato da Di Maio come uno dei possibili ministri del suo governo prima delle elezioni. Se il presidente della Repubblica accetterà la proposta di Di Maio e Salvini – ma non si vede perché non dovrebbe accadere – il presidente del Consiglio dovrà prima essere ricevuto dal presidente, a cui presenterà la lista dei ministri. Seguiranno poi il giuramento di tutto il governo e la richiesta di fiducia alle camere. Per il momento Mattarella ha annunciato il prossimo passaggio: domattina alle 11 e alle 12 incontrerà i presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Lega e M5S possiedono la maggioranza dei seggi in entrambi i rami del parlamento, anche se al Senato è molto sottile. Di seguito, tutte le notizie politiche di oggi.
Giuseppe Conte sarà capo del governo. Lo ha annunciato Luigi Di Maio dopo l'incontro con il presidente Mattarella.
Giovedì sera si è svolta al Beverly Wilshire Hotel, in California, l’annuale serata di gala della Hollywood Foreign Press Association (HFPA), l’organizzazione che riunisce giornalisti di tutto il mondo impegnati nella promozione dell’industria cinematografica di Hollywood e che consegna ogni anno anche i Golden Globe. Durante la serata la HFPA consegna sovvenzioni a organizzazioni, fondazioni, università e festival che si occupano di cinema e televisione. Quest’anno le sovvenzioni sono circa due milioni di dollari (quasi 1,8 milioni di euro) e sono state consegnate e ritirate in nome delle varie associazioni da attori famosi come Benicio del Toro, Bryan Cranston, Jon Hamm, Elizabeth Banks, Jane Fonda, Allison Janney, America Ferrera, Andrew Garfield, Dakota Johnson, Emily Blunt e Sarah Silverman. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La serata di gala della Hollywood Foreign Press Association. Cioè l'organizzazione di giornalisti che promuove Hollywood nel mondo: c'erano Benicio del Toro, Bryan Cranston, Jon Hamm, Elizabeth Banks e Jane Fonda.
L’11 novembre scorso è stato pubblicato ARTPOP, il terzo disco registrato in studio di Lady Gaga: nella prima settimana il disco ha raggiunto il primo posto nella classifica settimanale di Billboard, con 258mila copie. Lo stesso era successo nel 2011, quando fu pubblicato il suo secondo disco, Born This Way, che però vendette molto di più. In quanto a copie vendute, al debutto ARTPOP ha venduto meno di altri album pubblicati recentemente e altrettanto attesi, come quello di Eminem, The Marshall Mathers LP 2, uscito la settimana scorsa vendendo 792 mila copie, quello di Katy Perry, Prism, che ha venduto 286 mila copie o quello di Miley Cyrus, Bangerz, che ha raggiunto le 270 mila copie al debutto.
Il successo di Lady Gaga sta finendo? se lo chiede Chris Molanphy su Pitchfork, dopo la pubblicazione di ARTPOP, il terzo disco uscito qualche settimana fa, che ha venduto meno di quanto ci si aspettasse.
Mark Zuckerberg ha grandi piani per il futuro di Facebook, e incidentalmente dell’umanità intera: li ha spiegati martedì sera durante un’attesa presentazione che ha dato inizio alla F8 di San Francisco, la serie di conferenze organizzata annualmente per mostrare le novità legate al social network e le opportunità per chi sviluppa applicazioni e siti intorno a Facebook. Zuckerberg ha annunciato molte cose nuove: dai bot su Messenger – per ricevere in forma automatica assistenza dalle aziende o aggiornamenti dai siti di notizie – ai caschi per la realtà virtuale, fino a una soluzione che elimina il classico sistema delle password per i login e alla possibilità di trasmettere video in diretta su Facebook da qualsiasi applicazione o dispositivo compatibile. Nel complesso, però, i piani di Zuckerberg sono molto più ampi e riguardano la possibilità di rendere sempre di più Facebook un filtro tra noi e Internet, e in un certo senso il resto del mondo. Un grafico mostrato durante la presentazione riassume efficacemente questa ambizione: la base sarà un miglioramento di Facebook da effettuare entro i prossimi tre anni, per renderlo ancora più veloce e affidabile; su questa base entro cinque anni saranno rafforzate le principali applicazioni come Messenger, WhatsApp e Instagram e le funzionalità di ricerca e video, in concorrenza con Google. Gli obiettivi entro i prossimi dieci anni sono più sfumati, ma comunque chiari: offrire connessioni a basso costo nelle aree meno sviluppate del mondo, indispensabili per consentire a Facebook di crescere ancora; sviluppare sistemi di intelligenza artificiale per interazioni più naturali con le macchine; produrre soluzioni utilizzabili da tutti legate alla realtà virtuale e alla realtà aumentata. «Questa è la nostra visione, ed è ciò che proveremo a fare nei prossimi dieci anni», ha spiegato Zuckerberg, annunciando tra le altre cose che su Messenger e WhatsApp gli utenti si scambiano già oggi 60 miliardi di messaggi ogni giorno.
Facebook sarà questo, un giorno? mark Zuckerberg ha presentato i piani molto ambiziosi del suo social network per i prossimi dieci anni, dall'intelligenza artificiale alla realtà virtuale.
Fino all’11 febbraio 2018 a Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, a Milano, sarà possibile visitare la mostra “MILANO E LA MALA. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca“: racconta la storia della criminalità a Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta e lo fa attraverso 170 immagini, storie, documenti delle indagini e cimeli di quegli anni.
Storia fotografica della malavita milanese. Una mostra racconta la storia della criminalità a Milano, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca.
17.57 – Il ferito più grave del naufragio della Costa Concordia ricoverato in Toscana è un membro dell’equipaggio della nave: ha subito un grave trauma mentre aiutava alcuni passeggeri e potrebbe rimanere paralizzato. In seguito all’incidente gli ospedali toscani hanno trattato nel complesso 110 persone e di queste 14 sono state ricoverate, principalmente per fratture o ipotermia dovuta alle basse temperature dell’acqua. 17.38 – Intanto, il vicesindaco del Giglio, Mario Pellegrini, fa sapere che il Comune sta pensando alla possibilità di usare il masso staccatosi dagli scogli e rimasto incastrato nello scafo della Costa Concordia per farne un monumento, in ricordo del naufragio e dei morti provocati dall’incidente.
Costa Concordia, continuano le ricerche. Le squadre sono al lavoro nelle zone sommerse ed emerse del relitto, hanno trovato il corpo di una donna (liveblog).
Domenica 11 novembre, un piccolo razzo partito dalla Nuova Zelanda ha segnato un importante progresso nel settore dell’industria spaziale che si occupa di portare nell’orbita terrestre satelliti piccoli ed economici. Il lancio è stato organizzato con successo da Rocket Lab, una startup statunitense e neozelandese che esiste da poco più di 10 anni e che ha grandi ambizioni, nonostante sia molto piccola rispetto ad altri giganti dell’industria spaziale privata come SpaceX di Elon Musk. Con i suoi razzi di ridotte dimensioni e meno potenti, ma proprio per questo più economici, Rocket Lab confida di poter prosperare offrendo servizi meno costosi alle aziende che vogliono portare in orbita satelliti di dimensioni contenute, la cui costruzione è oggi resa possibile dai progressi nella miniaturizzazione dei componenti. Fattorini spaziali Il razzo di Rocket Lab, che si chiama Electron, è alto poco più di 17 metri (il Falcon 9 di SpaceX ne misura fino a 70, a seconda delle configurazioni) ed è in grado di portare in orbita tra i 150 e i 230 chilogrammi di materiale. Nonostante non sia molto potente, Electron ha comunque la capacità giusta per trasportare i satelliti più piccoli di nuova generazione, che possono essere parcheggiati in orbite più vicine alla Terra rispetto a quelli tradizionali.
L’era dello Spazio in miniatura. Razzi e satelliti sempre più piccoli stanno facendo nascere un nuovo settore a basso costo dell'industria spaziale, ma è un modello sostenibile?.
Da ieri è disponibile per il download Firefox 4, la nuova versione del browser open source sviluppata dalla comunità di Mozilla. Il nuovo programma è molto più veloce del suo predecessore, consente di sincronizzare le informazioni tra diversi computer e offre numerose funzionalità per semplificare la navigazione online. Anche esteticamente il nuovo Firefox è diverso dai suoi predecessori e sotto certi aspetti ricorda Chrome, il browser sviluppato da Google.
Come è fatto il nuovo Firefox 4. Il nuovo browser è più veloce, si sincronizza tra diversi computer e ricorda Chrome, un poco.
Universal Pictures Italy ha diffuso il trailer italiano del nuovo film della saga di Terminator, con Arnold Schwarzenegger. Il film si chiama Terminator Genisys e uscirà in Italia il 9 luglio 2015: è il quinto film della saga, iniziata nel 1984 con Terminator. Il regista del film è Alan Taylor, che ha diretto fra le altre cose alcune puntate dei Soprano e di Game of Thrones. Fra i protagonisti di Terminator Genisys c’è anche Emilia Clarke, l’attrice che in Game of Thrones interpreta Daenerys Targaryen.
Il trailer italiano di “Terminator Genisys”. In Italia esce il 9 luglio 2015: nel cast, oltre a Arnold Schwarzenegger, c'è anche Emilia Clarke, cioè Daenerys di "Game of Thrones".
L’attore statunitense Michael Clarke Duncan è morto nel pomeriggio di lunedì in un ospedale di Los Angeles (in Italia era notte) a causa di alcune complicazioni, dovute a un attacco cardiaco avuto nel mese di luglio. L’annuncio è stato dato dalla sua compagna Omarosa Manigauls-Stallworth. L’attore aveva 54 anni ed era diventato molto famoso in seguito alla sua interpretazione nel film Il miglio verde di Frank Darabont con Tom Hanks e ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King. Nel film, uscito nel 1999, Michael Clarke Duncan interpretò John Coffey, un enorme uomo afroamericano condannato a morte per aver ucciso due bambine gemelle. Buono e amichevole, Coffey era un uomo apparentemente con problemi mentali e aveva doti fuori dal comune, come si scopre durante il film. Per la sua interpretazione di John Coffey – “come la bevanda, solo scritto in modo diverso però” – Michael Clarke Duncan fu nominato agli Oscar come miglior attore non protagonista. Negli anni seguenti recitò in altri film di successo come Sin City, The Island e il remake del Pianeta delle scimmie. Diede anche la voce al Comandante Vachir nella serie a cartoni animati Kung Fu Panda. Nonostante i suoi altri numerosi ruoli, Michael Clarke Duncan continuò a essere principalmente ricordato per la sua interpretazione di John Coffey.
È morto Michael Clarke Duncan. Aveva 54 anni e a luglio aveva avuto un attacco di cuore, lo ricordano in molti per aver interpretato John Coffey nel film Il miglio verde.
Per quanto l’attuale vicenda giudiziaria che coinvolge Silvio Berlusconi sia certamente la più incisiva e potenzialmente pericolosa tra le molte che lo hanno coinvolto negli ultimi vent’anni, a questa storia manca ancora un tassello che ci eravamo abituati a trovare in molti simili episodi: l’intercettazione telefonica. Sia ben chiaro: le 389 pagine depositate dalla procura sono piene di trascrizioni di intercettazioni. Parliamo però delle intercettazioni che riguardano Berlusconi in prima persona: le persone che chiama, le cose che dice. Questo tema si va affacciando sulle cronache dei giornali e oggi se ne parla su Repubblica, sul Giornale e su Libero. Su Repubblica è Piero Colaprico a dire, en passant, che “esistono 67 contatti telefonici tra Silvio Berlusconi e Ruby-Karima” anche se “non sono pubblicabili”. Le intercettazioni che riguardano Berlusconi non sono utilizzabili perché Berlusconi è un parlamentare e l’utilizzo delle conversazioni dei parlamentari deve essere autorizzato dalla Camera di appartenenza. La procura di Milano si è imbattuta nella voce di Berlusconi intercettando altre persone indagate – Ruby ma verosimilmente anche Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti – e ha deciso di non depositare le trascrizioni insieme al resto delle prove: sono convinti che basti quello che hanno presentato e non vogliono allungare i tempi, quindi fanno come se non ci fossero.
Le telefonate tra Berlusconi e Ruby. I giornali iniziano a occuparsi delle intercettazioni che coinvolgono i parlamentari, che esistono ma non sono state depositate.
Aggiornamento in coda. Qui l’articolo dell’Economist sulla prima cellula artificiale. Qui la presentazione della scoperta su Science. Da qualche ora l’ufficio stampa dell’Economist ha fatto circolare voce che il nuovo numero contenga qualcosa di particolarmente speciale, per cui ci sarebbe un embargo fino alle 20 di stasera. In giro c’è quindi molta curiosità. Il Post ha trovato per primo l’immagine della copertina: lo scoop sarebbe la storia del “primo organismo artificiale”, ripresa da Science (che l’aveva fatta circolare sotto embargo da qualche giorno). La storia sarebbe l’evoluzione di questa.
Creato il primo “organismo artificiale”, la prima cellula sintetica. L'Economist annuncia la creazione della prima cellula sintetica, più diffusamente presentata sul prossimo numero di Science.
Fino al 27 gennaio si svolge a Park City, nello Utah, il Sundance Film Festival, il festival di cinema indipendente più importante del mondo, fondato negli anni Ottanta da Robert Redford. Il festival prende infatti il nome dal personaggio di Sundance Kid, il bandito gentiluomo interpretato da Redford nel film Butch Cassidy di George Roy Hill nel 1969. Il Sundance rappresenta una delle vetrine più importanti per decine di registi esordienti e indipendenti e fuori dal circuito delle grandi produzioni hollywoodiane ma anche per i produttori interessati a investire su progetti più originali e sperimentali. Durante le varie edizioni del festival hanno ottenuto la prima notorietà registi oggi affermati a livello internazionale, come Quentin Tarantino, Paul Thomas Anderson e Jim Jarmusch. I film in cartellone quest’anno sono 119 (quelli in gara sono 27), provenienti da 32 paesi; i registi esordienti sono 51. Quest’anno sono state inserite due nuove categorie tematiche: la sezione Next, dedicata alle opere più innovative, e quella New frontier, dedicata alle installazioni video e alle performance multimediali. Tra i film più attesi ci sono due “biopic”, quello su Steve Jobs diretto da Joshua Michael Stern, jOBS, che chiuderà la rassegna, e quello sulla pornostar Linda Lovelace, Lovelace, interpretata da Amanda Seyfried. Tra le altre cose da tenere d’occhio: il debutto da regista di Joseph Gordon-Levitt con Don Jon’s Addiction; il nuovo film di Richard Linklater, Before midnight (che chiude la trilogia iniziata con Prima dell’alba e Before sunset – Prima del tramonto); il nuovo film del regista coreano Park Chan-Wook, Stoker; un film sulla beat generation, Kill Your Darlings, in cui Daniel Radcliffe interpreta la parte del poeta Allen Ginsberg.
Le facce del Sundance. Le foto dei partecipanti della rassegna di cinema indipendente più importante del mondo: quanti ne riconoscete?.
Da febbraio del 2021 Citigroup sarà la prima fra le più importanti banche degli Stati Uniti a essere guidata da una donna. Jane Fraser, che ha 53 anni, diventerà CEO di Citigroup, che è la terza banca più grande degli Stati Uniti, sostituendo Michael Corbat. Fraser lavora a Citigroup da 16 anni e attualmente è responsabile del settore più grande dell’azienda, quello che si occupa a livello mondiale del credito ai singoli clienti. Tra le 500 società che compongono l’indice azionario S&P 500 di Wall Street soltanto 31 sono guidate da donne. Secondo un rapporto di novembre della società di consulenza Oliver Wyman, riportato dal New York Times, nel 2019 solo il 26 per cento di tutti i dirigenti senior delle banche statunitensi erano donne, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al 2016.
Jane Fraser diventerà CEO di Citigroup: sarà la prima donna alla guida di una grande banca degli Stati Uniti.
La World Photography Organization ha annunciato oggi i vincitori delle categorie Open, Giovani e nazionali dei Sony World Photography Awards 2013, che dal 2007 è uno dei più importanti concorsi annuali nel settore della fotografia (loro dicono di essere «universalmente riconosciuti come i più prestigiosi premi fotografici esistenti oggi»). Il premio riguarda foto scattate nel 2013 ed è composto da tre concorsi diversi, uno per fotografi professionisti, uno “Open” per “fotografi amatoriali e appassionati di fotografia” e un altro per i ragazzi con meno di 20 anni. In ciascun concorso ci sono poi diverse categorie tematiche, come architettura, cultura, arte, ritratti e paesaggi. Le fotografie premiate sono state scelte tra 70 mila proposte, e tra loro ci sono anche quelle di due italiani: Ivan Pedretti, che ha vinto il concorso Open nella categoria paesaggi, e Andrea Menozzi, che si è aggiudicato il premio nazionale per l’Italia. Le fotografie vincitrici e finaliste saranno esposte dal primo al 18 maggio alla Somerset House, a Londra, mentre il 30 aprile si terrà sempre a Londra la cerimonia di premiazione, in cui verrà anche annunciato il fotografo vincitore tra i professionisti. Qui potete guardare le fotografie che hanno vinto nel 2013 e qui nel 2012.
Sony World Photography Awards, i vincitori. Le immagini premiate da uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo, aperto a professionisti e amatori.
È passato un anno dalla morte di Severino Cesari, uno dei più importanti editor ed esperti di editoria italiani degli ultimi cinquant’anni, familiare a tutto il mondo dei libri e fondatore insieme a Paolo Repetti della collana Stile Libero di Einaudi. Per ricordarlo più di 50 amici e scrittori che hanno lavorato con lui hanno scritto dei brevi racconti che sono stati raccolti in un libro, pubblicato dalla scuola di scrittura Belleville: Maestro Severino. Quello che ci ha insegnato Cesari. Tra gli autori ci sono Niccolò Ammaniti, Daria Bignardi, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Diego De Silva, Carlo Lucarelli, Rosella Postorino, Paolo Sorrentino, Elena Stancanelli e Simona Vinci. Cesari era nato a Città di Castello, in Umbria, il 30 novembre 1951, ed è morto dopo una lunga malattia, raccontata e condivisa da lui stesso in molti post su Facebook. Come spiega lo scrittore e blogger del Post Giacomo Papi nella prefazione al libro, Cesari
In ricordo di un grande editor. A un anno dalla sua morte più di 50 scrittori e amici hanno ricordato con un libro Severino Cesari, cofondatore di Stile Libero: il racconto di Concita De Gregorio.
Duke Kahanamoku, considerato il principale responsabile del successo internazionale del surf, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che ricorda Kahanamoku in occasione del 125esimo anniversario della sua nascita. Duke Paoa Kahinu Mokoe Hulikohola Kahanamoku nacque infatti nato il 24 agosto del 1890 a Waikiki, nei pressi di Honolulu alle isole Hawaii, fu un formidabile atleta – partecipò a quattro Olimpiadi vincendo cinque medaglie – recitò in diversi film e rese popolare il surf in giro per il mondo, soprattutto in Australia e California. Da molti è ricordato con il suo soprannome “Big Kahuna”, che vuol dire grande esperto, o anche grande maestro, o mago. Nel doodle di Google, il ritratto di Duke Kahanamoku è disegnato al centro di una tavola da surf al posto di una delle “o” della parola Google. Sullo sfondo si vedono le coste delle Hawaii, alcune palme e un omino che fa surf.
Duke Kahanamoku nel doodle di Google, era nato 125 anni fa. Per ricordare il 125esimo anniversario della sua nascita e il suo ruolo nell'esportare lo sport del surf in giro per il mondo.
A circa un anno e mezzo dal lancio negli Stati Uniti, Google ha reso disponibile anche in Italia il suo servizio Flight Search, per cercare e prenotare i voli attraverso il proprio motore di ricerca. Il sistema consente di pianificare i viaggi, trovare i voli a prezzi più vantaggiosi, confrontare i prezzi stessi e visualizzare anche le destinazioni più economiche direttamente su una mappa. Vi raccontiamo per immagini come funziona il servizio
Google Flight Search in Italia. Come funziona il nuovo servizio per cercare i voli con il motore di ricerca, coi suoi pregi e i suoi difetti.
L’11 marzo è iniziato il South By Southwest (SXSW), uno dei più famosi e apprezzati festival di musica, cinema, tecnologia e cultura del mondo, che si tiene ogni anno a Austin, la capitale del Texas. Fino al 20 marzo sono in programma concerti, conferenze e laboratori a cui parteciperanno famosi artisti, intellettuali e personaggi dello spettacolo. Gli eventi sono divisi in tre grandi temi: musica, film e interactive, sezione dedicata alle innovazioni tecnologiche. Venerdì 11 marzo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto il keynote speech per la sezione Interactive. Tra quelli che sono passati di lì in questi giorni, molti attori più o meno famosi si sono fatti ritrarre in uno studio fotografico dell’agenzia Getty Images sponsorizzato da Samsung. Qualcuno poi ha fotografato il momento in cui i ritratti venivano scattati, creando una sorta di album di foto-nelle-foto che dice qualcosa del contesto in cui si trovano le persone famose quando devono prestarsi a quella parte del loro mestiere per la quale devono cercare di essere disinvolti mentre si sdraiano su un divano, si tengono il volto con le mani o ammiccano alla camera.
I ritratti del South By Southwest. Foto-nelle-foto degli attori che sono passati nei primi giorni del grande festival di cultura e tecnologia di Austin: Ellen Page, Gillian Jacobs e Elijah Wood, tra gli altri.
Il sindaco della capitale texana Austin, Steve Adler, ha deciso di cancellare il festival culturale South by Southwest (SXSW), previsto inizialmente dal 13 al 22 marzo. La decisione è stata presa come precauzione per la diffusione nello stato del coronavirus (SARS-CoV-2). Il South by Southwest è uno uno dei più famosi e apprezzati festival di musica, cinema, tecnologia e cultura. La sua cancellazione era stata anticipata nelle ultime settimane dalla mancata partecipazione di partner come Facebook, TikTok, Twitter, Apple, Netflix e WarnerMedia. Gli organizzatori hanno comunicato di essere al lavoro per riprogrammare il festival entro l’anno.
Il festival culturale South by Southwest di Austin è stato cancellato.
La società giapponese Yahoo! Japan – che a differenza della statunitense Yahoo! non fa parte del gruppo Verizon – acquisterà Zozotown, il più grande rivenditore di abbigliamento online giapponese. L’operazione costerà circa 400 miliardi di yen (3,3 miliardi di euro) e permetterà a Yahoo! Japan di controllare la maggioranza delle azioni di Zozo, compreso il 30,37 per cento delle azioni del fondatore e CEO della società, Yusaku Maezawa, che lascerà il suo incarico e a cui rimarrà solo il 6 per cento. Di recente Zozotown aveva lanciato un marchio di abbigliamento chiamato Zozo, che permetteva ai clienti di ricevere a casa una tuta – chiamata Zozosuit – che calcolava, attraverso un’apposita applicazione, le dimensioni esatte di chi la indossava, e che permetteva di realizzare abiti su misura. All’inizio il servizio era disponibile in più di 70 paesi, ma da maggio scorso è limitato al solo Giappone.
Yahoo! Japan acquisterà Zozotown, il più grande rivenditore di abbigliamento online giapponese.
Craig Silverman è un giornalista esperto di meccanismi dell’informazione online: e in particolare di disinformazione nelle testate giornalistiche online. Il mese scorso ha pubblicato su internet un libro che descrive i risultati di una ricerca fatta sulla base di dati e confronti scientifici a proposito del modo in cui i giornali online gestiscono le notizie false o non verificate. Le sue conclusioni maggiori sono che proprio i giornali e anche le testate tradizionali hanno un grosso ruolo nella diffusione delle notizie false in rete, e che ci sono dei modi e delle pratiche del giornalismo di sempre e di quello digitale che invece potrebbero essere applicate per fornire un servizio di informazione più affidabile senza perdere in traffico o lettori. Il Post ha tradotto in italiano il libro di Silverman che si può scaricare e leggere qui, in PDF. Craig Silverman è in questi giorni a Perugia al Festival del Giornalismo per partecipare sabato a un incontro intitolato “Combattere la disinformazione e smascherare bugie virali“, a cui interviene peraltro anche il peraltro direttore del Post, Luca Sofri (autore di un libro sullo stesso tema in uscita il prossimo 7 maggio). – Bugie, bugie virali e giornalismo (PDF)
Bugie, bugie virali e giornalismo. Sul Post il libro di Craig Silverman che spiega come le testate giornalistiche siano complici della diffusione di notizie false e inventate (e cosa dovrebbero fare).
Esecrare trae origine dal latino di età tarda exsecrare. Il latino classico conosceva solo la forma exsecrari, appartenente alla categoria grammaticale dei verbi deponenti; questi verbi, pur presentando una forma passiva, avevano un significato attivo. Exsecrare è un derivato dell’aggettivo sacer, che voleva dire “sacro”, “consacrato” o “venerando”, ma anche “empio”, “dannato” o “maledetto”. Nelle Leggi delle XII tavole (Duodecim tabulae – o tabularum – leges), il primo corpus scritto di leggi romane giunto sino a noi, redatto da un collegio di decemviri fra il 451 e il 449 a.C., si legge sacer esto (“tu sia maledetto”); nell’epigrafe scolpita sul Lapis niger (“Pietra nera”), il cippo di tufo che si trova nell’omonima area del Foro Romano, scoperto nel 1899 e risalente al VI sec. a.C., la solenne esecrazione è scritta così, in latino arcaico: sakros esed. Con la formula sacer esto si condannava qualcuno alla sacertas (“sacertà”), consacrandolo alle divinità infernali come per consegnarlo a loro: la pena escludeva il condannato dalla vita politica, privandolo dei diritti spettanti ai cittadini (cives) ed esponendolo così al rischio di essere ucciso in qualsiasi momento senza che l’omicida dovesse scontarne le conseguenze. Dunque, se riteniamo qualcuno responsabile di un atto esecrando (“odioso”, “violento” o “immorale”), è come se il sentimento di orrore misto a condanna provato nei suoi confronti avesse per oggetto il colpevole di un sacrilegio quasi avesse infranto un patto sacro. Si può però esecrare anche una cosa: la guerra o il crimine, la volgarità, il tradimento o il razzismo, un vizio, un’infamia e un’infinità di altre cose. Ciò che è esecrato, esattamente come per il latino sacer, è “dannato” o “maledetto”: «Apronsi l’esecrate orrende porte / stridendo intanto» (vv. 856-857). Sono due versi tratti dal VI canto dell’Eneide nella traduzione di Annibal Caro; nell’originale virgiliano quelle porte esecrate erano proprio sacre: «Tum demum horrisono stridentes cardine sacrae panduntur portae» (vv. 573- 574).
Cosa vuol dire “esecrare”. Vuol dire condannare e detestare, sdegnare e disprezzare, odiare e maledire, avere in odio o avere orrore come se fosse stato violato un "patto sacro".
Le pagine 78 e 79 del diario di Anna Frank, quello con la copertina rossa a quadri, sono rimaste sconosciute per decenni. Erano state coperte con della carta gommata marrone, molto probabilmente da lei stessa, e solo ora, grazie alle nuove tecnologie, è stato possibile leggere il testo nascosto: sulle due pagine (le uniche coperte dell’intero diario) ci sono cinque righe cancellate, quattro barzellette che lei stessa definisce “sporche” e 33 righe su argomenti che hanno a che fare col sesso, con la prostituzione e la contraccezione. The text under the covered pages in #AnneFrank's #diary : five crossed-out phrases, four “dirty” jokes and 33 lines about sex education and prostitution. These jokes and passages on sex education are not exceptional in Anne's texts.More: https://t.co/CpMl16152V pic.twitter.com/W7ce9I6I0r
Le pagine segrete nel diario di Anna Frank. Grazie alle nuove tecnologie si è scoperto che cosa contengono: pensieri sul sesso e barzellette che lei stessa definisce "oscene".
Da domani su Storytel sarà disponibile il primo episodio di The Big Seven, un nuovo podcast in sette episodi di Francesco Costa, giornalista, esperto di politica e cultura statunitense e peraltro vicedirettore del Post, noto tra le altre cose per il podcast Da Costa a Costa che ha ottenuto negli anni grandi popolarità, premi e riconoscimenti. The Big Seven è una serie prodotta da Piano P in sette episodi – uno nuovo ogni sabato, da domani in poi – e racconta le storie di sette persone che in modi molto diversi sono alfieri di alcuni grandi cambiamenti della società americana contemporanea. «Non sono sette personaggi “positivi” ma non sono nemmeno necessariamente “negativi”», dice Costa nel primo episodio, «l’obiettivo non è dare pagelle né fare una classifica o assegnare dei premi, e nemmeno raccontare semplicemente delle biografie, ma invece provare a capire qualcosa sull’America contemporanea attraverso le storie di alcune persone che incarnano alcuni dei più grandi fenomeni in corso nell’America contemporanea». Il primo episodio parla di Beyoncé, probabilmente la più grande popstar del mondo, della sua influenza culturale dentro e fuori la musica e di alcune critiche che ha ricevuto in questi anni: qui sotto potete ascoltarne un estratto. Il resto sarà disponibile da domani su Storytel: se vi iscrivete da questo link, il periodo di prova dura 30 giorni anziché 14.
L’inno che Beyoncé cantò due volte. Una delle storie che racconta il nuovo podcast di Francesco Costa, da domani su Storytel: qui se ne può ascoltare un pezzetto.
Nel dicembre dell’anno scorso, nei cinema italiani, sono stati venduti più di 10 milioni di biglietti, per un incasso totale di circa 70 milioni di euro. Dicembre è il secondo miglior mese per il cinema italiano (ma non solo). Il primo è gennaio, che viene subito dopo. Perché a dicembre e a gennaio si va al cinema lo sapete: fuori fa freddo, ci sono le vacanze, e nello stesso periodo iniziano ad arrivare i film da Oscar. Abbiamo raccolto i film che usciranno da qui a fine anno e saranno con ogni probabilità tra i più visti: così vi organizzate per tempo. Niente giudizi di valore, eh: qualcuno è un po’ così, ma chi siamo noi per giudicare.
I film che saranno al cinema nei giorni di Natale. Fra cui il cinepanettone solito, il cinepanettone di sinistra, il "greatest hits" dei cinepanettoni, il nuovo Stars Wars e "Coco" della Pixar.
Tra le cose più viste sul Post di questa settimana c’è parecchio sui Mondiali di calcio, soprattutto sulle Nazionali italiane, quelle del passato e quella che giocherà in Brasile (a proposito, promemoria per non farsi trovare impreparati: l’Italia gioca in questi giorni e in queste ore). Poi, come sempre, ci sono tante fotografie, come quelle su Rochester, la città della Kodak dove tutto sembra rimasto a prima che arrivasse la fotografia digitale, e quelle bellissime della laguna di Venezia. Sempre a proposito di Venezia, c’è una guida semplice e in 8 punti per capire la storia enorme che ha portato la procura a disporre l’arresto del sindaco Orsoni. E poi, visto che è domenica e ci si riposa, c’è un giochino per indovinare dei titoli dei film: con le illustrazioni di Filmology, “la mostra di cinema più pazza del mondo”. – I convocati dell’Italia, qualche Mondiale fa I calciatori della Nazionale nel 1998, nel 2002, nel 2006 e nel 2010: sicuri di ricordarli tutti? Anche Cois? E Bocchetti? (e poi le figurine dei convocati del 2014, per chi è rimasto indietro)
Sunday Post. Le vecchie Nazionali di calcio dell'Italia, il video del bambino transgender e un quiz di film famosi tradotti in disegnini, tra le cose più viste sul Post questa settimana.
Nella notte tra sabato e domenica alcuni siti come Reddit, Gawker, FourSquare e LinkedIn hanno avuto alcuni problemi tecnici a causa del secondo intercalare. Il 30 giugno è infatti durato un secondo in più del solito per riportare in pari gli orologi atomici, che segnano l’ora artificiale, con la rotazione terrestre che è meno regolare. La modifica è stata realizzata sulla base del fuso orario di Greenwich, che si trova nel Regno Unito, ed è quindi avvenuta per alcuni paesi come l’Italia quando era già il primo luglio e per altri nella sera del 30 giugno, come nel caso degli Stati Uniti. Stando alle segnalazioni circolate online, molti sistemi informatici collegati in Rete hanno avuto qualche problema a sincronizzare il loro orario, portando a diversi inconvenienti tecnici che in alcuni casi hanno messo offline i siti. Alla base dei malfunzionamenti ci sarebbero state alcune inadeguatezze in alcune versioni del sistema operativo Linux, utilizzato in molti casi per gestire i server che fanno funzionare i siti, e nella piattaforma Java. Molti sistemi sincronizzano il loro orario utilizzando una soluzione che si chiama Network Time Protocol (NTP), una sorta di segnale orario per computer, e non sono stati in grado di gestire correttamente l’informazione di un secondo in più rispetto al solito.
Il secondo che ha incasinato il Web. Nella notte tra giugno e luglio siti come Reddit, Gawker e Mozilla hanno avuto seri problemi a causa del secondo intercalare (cioè?).
Quando negli Stati Uniti alla fine dell’anno scorso La La Land – il film con protagonisti Ryan Gosling e Emma Stone, uscito la settimana scorsa in Italia – iniziava a raccogliere gli apprezzamenti quasi unanimi della critica che lo descriveva come un delizioso ritorno dei classici musical hollywoodiani, si poteva già avvertire il conto alla rovescia: quando ci vorrà prima che arrivino le reazioni negative? È difficile individuare il momento in cui la narrazione intorno al film è passata dagli «Oh, devi assolutamente vedere La La Land» ai «Mah, La La Land non è poi questo granché». Sembra però che con l’aumentare delle persone che vanno a vedere il film (per dare un’idea: negli Stati Uniti i cinema che proiettano La La Land sono passati dai 5 del 9 dicembre ai 1865 di due settimane fa) l’opinione pubblica penda verso il secondo giudizio. Non che la cosa importi più di tanto: La La Land ha già vinto 7 Golden Globes e martedì scorso ha ottenuto 14 nomination agli Oscar, eguagliando il record di Titanic ed Eva contro Eva. Le reazioni contrastanti nei confronti del film hanno forse raggiunto il loro apice quando il popolare programma comico americano Saturday Night Live (SNL) ha trasmesso uno sketch in cui un uomo (interpretato dall’attore e comico statunitense di origini indiane Aziz Ansari, conduttore della puntata) viene interrogato dalla polizia perché il suo giudizio su La La Land è che sia “carino… ma anche noioso”. «La La Land è un film perfetto», gli urla contro una poliziotta «Ryan Gosling non ha imparato a suonare il pianoforte da zero perché un coglioncello potesse mettersi a cercare il pelo nell’uovo». In modo simile a Beygency – un altro sketch di Saturday Night Live in cui una misteriosa agenzia dà la caccia a un uomo che ha la colpa di considerare Beyoncé solo bravina invece che straordinaria – le lodi per La La Land – e il fatto che siano meritate o meno – sono diventate l’oggetto di battute.
C’è anche qualcuno a cui “La La Land” non è piaciuto. Inizialmente ne hanno parlato tutti benissimo, poi sono venuti fuori i problemi: è un po' noioso, loro non cantano benissimo, e il jazz non è quella roba lì.
Molte delle persone che visitano Expo hanno deciso finora di muoversi con i mezzi pubblici per arrivare a Rho, anche perché pare che andare in macchina non sia facile per niente. Non molti sanno però che oltre alla metropolitana, che ferma a Rho Fiera e lascia i visitatori proprio davanti all’entrata Ovest Triulza, a Expo ci arrivano anche due tram: il 19 e il 12 fanno capolinea di fronte all’ospedale Sacco, in via Giovanni Battista Grassi. Dall’ospedale c’è poi un ponte pedonale che porta le persone direttamente davanti all’ingresso Est Roserio, dalla parte opposta del Decumano rispetto all’ingresso più utilizzato: è probabile trovare meno coda da questa parte, oltre che inizialmente meno fila per visitare i padiglioni che – per la maggior parte delle persone che entrano dall’ingresso Triulza – si trovano in fondo al percorso. Inoltre il biglietto della metro che arriva a Rho costa 2,50 euro perché viene considerata come tratta extra-urbana, mentre se si prende il tram il biglietto costa 1,50 euro come al solito.
Andare a Expo in tram. Il 12 e il 19 arrivano all'ingresso Est, e costa meno di prendere la metro.
Per capire quanti sono quattro miliardi di euro, si può provare a metterli in relazione ad alcuni provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria approvata ieri dal senato. Quattro miliardi di euro sono quasi metà dei soldi tagliati alle regioni, che dicono che per questo saranno costrette a restituire al governo le deleghe sui trasporti e i servizi sociali. Quattro miliardi di euro sono più del doppio dei soldi tagliati al Servizio Sanitario Nazionale nei prossimi due anni. Quattro miliardi di euro sono i soldi chiesti dal ministero dell’ambiente per risolvere i problemi idrogeologici dell’intero territorio nazionale. Quattro miliardi di euro sono anche i soldi versati dall’Italia all’Unione europea come sanzioni per le violazioni delle quote latte da parte degli allevatori. A questa montagna di quattrini si aggiungerà presto un’altra multa, forse da un miliardo di euro, a seguito dell’ennesima procedura di infrazione aperta da Bruxelles nei nostri confronti. Siamo tornati a parlare delle quote latte proprio a causa di un emendamento contenuto nella manovra finanziaria promossa dal governo e approvata ieri dal senato: l’emendamento in questione, fortemente voluto dalla Lega, sospende il versamento delle multe delle quote latte, scaduto il 30 giugno, e lo proroga fino al 31 dicembre 2010. La decisione è stata fortemente contestata dal ministro dell’agricoltura Galan, che aveva minacciato di dimettersi ma ieri ha incassato una sonora sconfitta: l’emendamento è rimasto in finanziaria, le multe per il momento non saranno pagate, i leghisti lo hanno sfidato a dare sul serio le dimissioni.
Come buttare quattro miliardi di euro. Dopo anni di multe pagate dallo Stato, un emendamento sulle quote latte ci costerà l'ennesima sanzione da Bruxelles.
Bob Iger, il CEO di Disney, ha detto che la sua società smetterà di mettere i suoi prodotti su Netflix perché dal 2019 aprirà un suo servizio di streaming. Netflix fece un accordo con Disney nel 2012, diventato effettivo solo l’anno scorso. La decisione di Disney non vuol dire che i suoi contenuti spariranno immediatamente da Netflix: quelli che già ci sono ci potranno restare almeno fino alla fine del 2019, e almeno per tutto l’anno prossimo su Netflix si continueranno a trovare – sempre dopo un certo tempo e con differenze da paese a paese – tutte le nuove uscite della Disney. All’inizio Disney toglierà i contenuti solo negli Stati Uniti, l’unico paese in cui è per ora certa di far partire il suo servizio di streaming. Per il momento non ci sono molti altri dettagli su come sarà il servizio di streaming di Disney. Si sa però che la Disney – che controlla anche ESPN, un canale statunitense via cavo dedicato allo sport – lancerà, in questo caso già dai primi mesi del 2018, un servizio di streaming con contenuti sportivi.
Disney terminerà il suo accordo con Netflix perché farà un suo servizio di streaming.
Dopo aver partecipato alle consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico, il segretario reggente del PD Maurizio Martina ha detto che solo con «la fine definitiva di qualsiasi tentativo di un accordo tra Cinque Stelle, Lega e centrodestra», e solo se questo fatto nuovo sarà «confermato solennemente», allora potrà esserci nei gruppi dirigenti del partito la valutazione di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle allo scopo di formare un governo. Martina si è limitato ad aggiungere che questo «percorso nuovo» dovrà essere discusso dalla direzione nazionale del partito e partirà comunque dal programma del Partito Democratico della scorsa campagna elettorale. Le consultazioni di Fico proseguiranno con la delegazione del Movimento 5 Stelle; entro giovedì 26 aprile poi il presidente della Camera dovrà riferire al Quirinale l’esito delle sue consultazioni. Non è ancora chiaro se e quando sarà convocata la direzione nazionale del Partito Democratico, ma le date di cui si parla sono tutte molto successive a giovedì.
Maurizio Martina ha detto che il PD potrebbe convocare la direzione nazionale per discutere un eventuale accordo con il M5S.
«Iniziarono muovendosi (1893), poi parlarono (1927) e ora odorano (1959)»: era lo slogan sulla locandina di Scent of Mystery, uno dei primi film e rarissimi film proiettati al cinema con l’accompagnamento di profumi e rimasto senza seguito. Dalla sua nascita il cinema si è evoluto fino a offrire sempre più esperienze sensoriali, arrivando recentemente al 3D e alla realtà virtuale, ma finora non ha mai avuto successo con l’olfatto, un senso estremamente potente in grado di coinvolgere facilmente lo spettatore a livello emotivo: BBC ha raccontato i principali tentativi fatti nel tempo e perché, finora, non hanno funzionato. Per prima cosa, ricorda BBC, già nell’antichità si cercava di accompagnare scene e profumi. Un’antica poesia greca racconta per esempio che per allietare una festa le ali delle colombe venivano impregnate di oli profumati, che spargevano nell’aria mentre si alzavano in volo. Incensi e profumi erano, e sono tuttora, parti importanti di riti e cerimonie. Facendo un salto temporale, The Outline scrive che nel 1902 il poeta e critico d’arte nippo-tedesco Sadakichi Hartmann mise in scena, a New York, un “Viaggio in Giappone in 16 minuti”: fu la prima esibizione artistica basata sull’olfatto di cui siamo a conoscenza. L’idea era di avvolgere il pubblico in una successione di odori che raccontassero un viaggio in mare verso l’Oriente: sul palco c’erano Hartmann e due donne in kimono che sventolavano tessuti profumati davanti a un ventilatore. Non funzionò e lo spettacolo venne interrotto dallo scontento del pubblico.
L’odore dei film. Sono stati fatti molti tentativi di accompagnare le scene con i profumi: due decisamente fallimentari hanno scoraggiato nuovi tentativi.
Il sindaco di Riace Angelo Trifoli, eletto con la Lega lo scorso 26 maggio, è stato dichiarato decaduto dal tribunale di Locri, in Calabria. Secondo la sentenza Trifoli, un vigile urbano del comune di Riace in aspettativa, non avrebbe potuto candidarsi in città in quanto la legge vieta ai dipendenti di partecipare a un’elezione nello stesso comune presso il quale lavorano. La sentenza non è immediatamente esecutiva perché potrebbe ancora celebrarsi un processo di appello. La prefettura, però, potrebbe però decidere di commissariare il comune autonomamente, sfruttando il parere del ministero dell’Interno che ha già dichiarato Trifoli incandidabile. Trifoli era stato eletto dopo che un’inchiesta per favoreggiamento per immigrazione clandestina aveva portato alla decadenza del suo predecessore, Mimmo Lucano, divenuto famoso per le sue politiche di accoglienza dei migranti celebrate internazionalmente come “modello Riace“. Durante la campagna elettorale, Trifoli aveva annunciato di voler fare cancellare quanto fatto da Lucano. La lista vicina all’ex sindaco era arrivata solo terza. Dopo la decisione del tribunale di Locri, Lucano ha detto: «Io ho accettato l’esito politico delle elezioniper cui non mi sono interessato a queste vicende legali. La battaglia vera per me rimane sul piano della costruzione di un’alternativa concreta nella società».
Il sindaco leghista di Riace, Angelo Trifoli, è stato dichiarato decaduto. Era l'avversario dell'ex sindaco Mimmo Lucano che aveva promesso di abbandonare il "modello Riace" di accoglienza dei rifugiati.
Negli ultimi mesi, numerosi medici e ricercatori hanno notato come molti dei loro pazienti con sintomi gravi da COVID-19 siano obesi o sensibilmente sovrappeso. Le ricerche scientifiche più recenti – e basate sull’analisi di un alto numero di casi clinici – hanno confermato questa circostanza, indicando l’obesità come un fattore di rischio da non trascurare nello sviluppo di forme gravi della malattia causata dal coronavirus. È un fenomeno che riguarda soprattutto i paesi occidentali, dove una porzione rilevante della popolazione è obesa o in sovrappeso. Un gruppo internazionale di ricercatori ha analizzato gli studi sul tema diffusi finora comprendendo nel complesso quasi 400mila pazienti in giro per il mondo. Secondo i risultati della loro metanalisi, pubblicata sulla rivista scientifica Obesity Review, gli individui obesi risultati positivi al coronavirus hanno avuto il 113 per cento di probabilità in più di essere ricoverati in ospedale rispetto a chi era normopeso, e hanno avuto il 74 per cento di probabilità in più di finire in terapia intensiva a causa del peggioramento dei sintomi. La probabilità di morte tra le persone obese è stata del 48 per cento superiore rispetto a quelle che erano in salute, prima di contrarre il coronavirus.
Chi è obeso rischia molto di più con la COVID-19. Sono maggiori le probabilità di essere ricoverati, di finire in terapia intensiva e di morire a causa del coronavirus.
Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera di oggi racconta i risultati della perizia effettuata sulla Costa Concordia, la nave da crociera della Costa Crociere naufragata lo scorso gennaio al largo dell’isola del Giglio, da un gruppo di consulenti nominati dal giudice di Grosseto. Secondo questa perizia alcuni sistemi di controllo della Costa Concordia non erano funzionanti, la sera del 13 gennaio, e la scatola nera era in avaria da quattro giorni. Costa Crociere contesta i risultati della perizia e sostiene che la scatola nera avesse segnalato un messaggio di errore ma fosse funzionante, e la nave poteva navigare. Alcuni sistemi di controllo della Costa Concordia non erano funzionanti. La nave affondata la sera del 13 gennaio scorso di fronte all’Isola del Giglio viaggiava con le porte stagne aperte e con mappe «non approvate», ma l’anomalia più grave – almeno secondo quanto verificato dai periti – riguarda la «scatola nera».
Gli strumenti della Concordia funzionavano? no, secondo i consulenti nominati dal tribunale di Grosseto, nemmeno la scatola nera: Costa Crociere ribadisce invece che era tutto regolare.
L’azienda di abbigliamento Nike ha annunciato che non venderà più direttamente i propri prodotti su Amazon. Nike aveva iniziato una collaborazione con Amazon nel 2017, per cercare di contrastare le vendite di merce contraffatta sul sito di e-commerce da parte di venditori terzi: la collaborazione prevedeva che Amazon vietasse la vendita dei prodotti Nike attraverso intermediari. Ora però Nike ha deciso di terminare il programma e ricominciare a vendere prodotti esclusivamente sul suo sito, come affermato da un dirigente dell’azienda a Bloomberg: «Nell’ambito degli sforzi di Nike per migliorare l’esperienza dei consumatori attraverso relazioni più dirette e personali, abbiamo deciso di porre fine al nostro programma sperimentale con Amazon. Continueremo a investire in collaborazioni forti e distintive per Nike con altri rivenditori e piattaforme per servire i nostri clienti in tutto il mondo». Secondo Bloomberg, i prodotti Nike continueranno però a essere disponibili su Amazon, venduti da intermediari.
Nike non venderà più direttamente i suoi prodotti su Amazon.
I fans e i cultori di JJ Abrams, mitizzato autore televisivo e cinematografico americano (quello di Lost, per i profani), raccolgono da mesi le informazioni sul suo nuovo film che uscirà negli Stati Uniti il 10 giugno, intitolato “Super 8” e prodotto da Steven Spielberg. È la storia di un gruppo di ragazzini dell’Ohio che nel 1979 vogliono realizzare con una cinepresa Super 8 un film di Zombie e vengono coinvolti in un grande incidente ferroviario con conseguenze fantascientifiche. Dopo alcune brevi anticipazioni negli scorsi mesi, oggi è stato diffuso su internet il primo trailer completo del film.
Arriva il nuovo film di JJ Abrams. Il primo trailer completo di "Super 8" è stato diffuso online: il film esce a giugno.
Bob Iger ha lasciato l’incarico di amministratore delegato di Disney, dopo 15 anni. Iger, che ha 69 anni ed era considerato il principale artefice dei recenti successi di Disney, aveva annunciato l’intenzione di lasciare l’incarico già nel 2018: fino al 31 dicembre 2021 sarà comunque direttore esecutivo della società, con incarichi legati allo sviluppo creativo di nuovi prodotti. Il suo posto da amministratore delegato sarà preso da Bob Chapek, che era direttore della divisione dei parchi a tema Disney. Tra le più recenti iniziative di Iger, oltre a una serie di grosse acquisizioni negli ultimi anni, c’era stato il lancio di Disney+, la piattaforma di contenuti in streaming di Disney.
Bob Iger ha lasciato l’incarico di amministratore delegato di Disney, dopo 15 anni.
Sfogli l’infinito catalogo, scegli il mobile che più ti serve e che ti piace, vai al negozio, lo compri, carichi lo scatolone in auto, torni a casa e passi una mezza giornata ad avvitare viti, incastrare pannelli di legno e cercare brugole. Il patto tra IKEA e i suoi clienti è semplice: ti vendiamo mobili non troppo costosi, però te li porti via e te li monti da solo. Il sistema è ben rodato e ormai funziona da anni, come spiegano sull’Economist di questa settimana. «Odiamo gli sprechi» spiega Mikael Ohlsson, che dal settembre del 2009 riveste la carica di direttore esecutivo di IKEA Group. Indica con orgoglio una versione rossa del divano “Ektorp”. Lo scorso anno i suoi progettisti hanno trovato il modo di impacchettare quel divano con tre sedute in maniera più compatta, raddoppiando la quantità di sofà da poter ammassare in un dato spazio. Hanno ridotto di 100 euro il prezzo e hanno anche diminuito sensibilmente le emissioni di androide carbonica per il trasporto.
IKEA è montata così. L'Economist racconta l'intricata serie di incastri tra holding e controllate messa in piedi dagli svedesi, senza brugole.
Dario Di Vico, sul Corriere della Sera, ha spiegato come mai secondo lui lo sciopero di ieri per la Giornata internazionale della donna non ha funzionato. Togliamoci subito il dente: lo sciopero delle donne proclamato ieri si è rivelato un mezzo disastro. Se nei sogni di molte doveva essere una grande e pacifica prova di forza capace di dimostrare «per sottrazione» che senza le donne niente funziona, purtroppo non è andata così. Hanno scioperato più uomini che donne. Alla fine il settore più colpito è stato quello del trasporto pubblico, con tutte le ricadute che ben sappiamo sugli strati meno abbienti della società. La piattaforma elaborata dall’associazione Non una di meno era corretta nell’individuazione dei temi, tra i quali femminicidio, disparità di trattamento economico, sperequazione dei carichi di lavoro, educazione. Sono tutte issue più che condivisibili e adeguate per promuovere una giornata di mobilitazione. Ma lo sciopero no.
Lo sciopero delle donne è stato un errore? lo sostiene Dario Di Vico sul Corriere della Sera, spiegando che i fini erano tutti giusti, ma il mezzo non ha funzionato.
Il miliardario giapponese Yusaku Maezawa sarà il primo astronauta non professionista a volare nello Spazio e a fare un giro intorno alla Luna, sempre che gli ambiziosi piani della compagnia spaziale statunitense SpaceX vadano in porto. L’annuncio è stato fatto nella sera di lunedì 17 settembre (in Italia erano le prime ore di martedì) ad Hawthorne, nei pressi di Los Angeles, dove SpaceX ha la sua sede principale. Da un piccolo palco improvvisato tra i grandi razzi Falcon, il CEO della società, Elon Musk, ha spiegato che il viaggio di Maezawa potrebbe avvenire già nel 2023, grazie al completamento del Big Falcon Rocket (BFR), il più grande e potente razzo in costruzione sulla Terra. La visita intorno alla Luna sarebbe il primo passo verso l’esplorazione con esseri umani di Marte, dove Musk intende costruire una colonia.
Il primo astronauta non professionista che viaggerà nello Spazio con un razzo SpaceX. È il miliardario giapponese Yusaku Maezawa: nel 2023 dovrebbe partecipare a un viaggio intorno alla Luna senza precedenti nel suo genere.
Aggiornamento: Lo sciopero previsto per martedì 6 febbraio è stato rimandato. ***
Lo sciopero dei treni di Trenord di venerdì 23 febbraio. Durerà otto ore, non sono previste fasce orarie di garanzia: gli orari e le altre cose da sapere.
Dal 28 agosto al 26 settembre i libri della casa editrice minimum fax sono scontati del 20 per cento in tutte le librerie online e nella grande maggioranza di quelle fisiche; la promozione non è valida per i libri di carta usciti negli ultimi sei mesi (anche se molti hanno qualche piccolo sconto) e per gli ebook. Minimum fax venne fondata a Roma nel 1994 da Daniele di Gennaro e Marco Cassini (che l’ha poi lasciata e ha fondato la casa editrice Sur, specializzata in letteratura latinoamericana). Divenne subito, ed è tuttora, uno dei punti di riferimento della narrativa americana, dal Secondo dopoguerra a oggi. Ha pubblicato, tra gli altri, David Foster Wallace, George Saunders, Jennifer Egan e i classici della generazione precedente, come Raymond Carver (a cui dedicò un’intera collana, ma che ora viene ristampato da Einaudi), Kurt Vonnegut, Charles Bukowski e Donald Barthelme.
I libri di minimum fax sono scontati del 20 per cento. Su quasi tutto il catalogo: un po' di consigli su come approfittare e farne scorta.
The Interview, un film comico americano prodotto dalla Sony e incentrato sull’omicidio del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, non verrà distribuito nei cinema americani il 25 dicembre – il giorno previsto per la sua uscita – e non ci sono piani per diffonderlo in seguito, ha detto la Sony. The Interview, i cui protagonisti sono Seth Rogen e James Franco, è stato ritirato dopo che un mese fa la Sony Pictures ha subito un grosso attacco informatico da un gruppo di hacker che si fa chiamare “Guardians of Peace”, durante il quale sono stati sottratti documenti e dati riservati relativi a dipendenti, produttori e registi: sulle prime l’attacco sembrava legato all’uscita di The Interview, poiché in giugno un diplomatico della Corea del Nord aveva definito il film “un atto terroristico”, ma l’FBI lo aveva smentito. Da ieri, invece, diversi giornali americani riportano che secondo un’inchiesta del governo americano la Corea del Nord ha avuto “un ruolo centrale” nell’attacco. I documenti sottratti durante l’attacco del mese scorso sono stati diffusi dagli hacker a più riprese, in giorni diversi: due giorni fa, insieme a 12mila mail del CEO di Sony Michael Lynton, i membri di Guardians of Peace hanno avvertito di «stare lontani» dai cinema che proietteranno The Interview: «ricordate l’11 settembre», hanno aggiunto. A quel punto Sony ha cancellato la prima del film – in programma oggi a New York – e offerto ai cinema americani la possibilità di non proiettare il film: secondo il New York Times avevano già deciso di non proiettarlo i quattro più importanti gestori di cinema degli Stati Uniti (che assieme controllano più di 19mila cinema) oltre ad altre catene minori americane e canadesi. Sony ha deciso successivamente di ritirare completamente il film: in un comunicato, ha fatto sapere che «rispettiamo e comprendiamo la decisione dei nostri partner e, ovviamente, condividiamo il loro interesse primario per la salute dei dipendenti e degli spettatori». The Interview è costato alla Sony circa 79 milioni di dollari, fra produzione e campagne promozionali. Al momento né Franco né Rogen hanno commentato la decisione.
“The Interview” non esce più. Il film comico sull'assassinio di Kim Jong-un è stato ritirato ufficialmente, dopo le minacce agli spettatori e la conferma che la Corea del Nord è coinvolta nell'attacco informatico contro Sony.
L’ISTAT (L’Istituto Nazionale di Statistica) ha pubblicato il suo report annuale sulla natalità in Italia. Nei dati riferiti all’anno 2019 l’istituto rileva come continui la tendenza alla diminuzione delle nascite, che va avanti ormai dal 2008. Nel 2019 ci sono state 420.084 nascite, quasi 20mila in meno rispetto al 2018 (meno 4,5 per cento) e oltre 156mila in meno rispetto al 2008. ISTAT rileva anche come, per il settimo anno consecutivo, nel 2019 ci sia stato un nuovo superamento del record di diminuzione della natalità. Sono diminuite soprattutto le nascite da genitori entrambi italiani: 327.724 nel 2019, oltre 152mila in meno rispetto al 2008. ISTAT nota come questo fenomeno sia da attribuire in parte agli effetti “strutturali” delle modificazioni della popolazione femminile in età feconda, che è convenzionalmente fissata tra i 15 e i 49 anni. In questa fascia di età ci sono sempre meno donne che fanno figli: da un lato perché le cosiddette baby boomers (cioè le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) stanno uscendo dalla fase riproduttiva, dall’altro perché le donne italiane più giovani «scontano l’effetto del cosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995, che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995».
I dati sulla natalità in Italia nel 2019. Dal 2008 le nascite sono costantemente in calo e lo scorso anno sono state quasi 20mila in meno rispetto al 2018.
Oggi comincia in Israele la 64esima edizione dell’Eurovision, conosciuto un tempo come Eurofestival, cioè il più grande concorso musicale al mondo, a cui partecipano 41 paesi e che è seguito da circa 200 milioni di persone in decine di paesi del mondo. Dopo un periodo di relativa gloria negli anni Settanta e Ottanta, e qualche anno passato un po’ nel dimenticatoio, ultimamente l’Eurovision è riuscito a rilanciarsi come un appuntamento fisso della cultura pop internazionale, uno di quegli spettacoli televisivi per cui si organizzano visioni di gruppo e che tengono insieme momenti molto pacchiani e al limite del ridicolo e altri più concretamente entusiasmanti. L’edizione di quest’anno, che si svolge in tre serate tra martedì, giovedì e sabato, è guardata con particolare attenzione dall’Italia, visto che a rappresentarci ci sarà Mahmood, il cantante R&B che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo. Mahmood è giovane, è considerato contemporaneo e “stiloso” e porta una canzone che è stata molto apprezzata dalla critica e dal pubblico: parte con buone possibilità di vittoria, anche se l’Eurovision è famoso per la sua imprevedibilità, oltre che per non premiare necessariamente le canzoni più belle (ci arriviamo).
Guida all’Eurovision 2019. Le canzoni favorite, quelle più assurde, le storie e le regole del concorso musicale più grande al mondo, che inizia stasera.
Questa settimana i dati ufficiali del governo giapponese hanno mostrato che l’inflazione core del Giappone (quella misurata senza tenere conto dei prezzi che variano di più, come gli alimentari) ha raggiunto l’1,2 per cento rispetto al dicembre dell’anno scorso. È la prima volta che in Giappone i prezzi tornano a salire in cinque anni. L’ultima volta fu nel 2008, a causa di un’improvvisa impennata globale dei prezzi delle materie prime, di cui il Giappone è un grande importatore. Per il resto, sono quasi vent’anni che l’economia giapponese è bloccata dalla deflazione, cioè da prezzi che, anno dopo anno, continuano a scendere (qui avevamo spiegato perché, anche se potrebbe sembrare una pacchia, il costante calo dei prezzi è in realtà un problema). Questi dati sono una specie di regalo di compleanno per il governo dell’attuale primo ministro, Shinzo Abe, entrato in carica proprio un anno fa. Abe basò la sua campagna elettorale sull’obiettivo di far uscire il Giappone da un ventennio di deflazione e stagnazione economica. Il suo programma era stato ribatezzato dai giornalisti economici di tutto il mondo Abenomics ed era basato su “tre frecce” (come aveva spiegato lo stesso Abe). La prima: grandi interventi di “easing” da parte della banca centrale (che avrebbe comprato titoli di stato e altre obbligazioni in maniera massiccia e quindi stampato molto denaro), poi stimoli fiscali e infine riforme strutturali.
In Giappone è tornata l’inflazione. Era dal 2008 che non cresceva così tanto: per uscire da vent'anni di stagnazione economica il paese deve sperare che continui così (anche se non tutti sono convinti).
In meno di un decennio, gli smartphone sono diventati centrali nelle nostre vite. Per tantissime persone sono il punto di accesso privilegiato non solo a tutte le informazioni disponibili sul Web, ma anche alle nostre reti sociali, da quelle familiari a quelle più estese dei social network, con centinaia (a volte migliaia) di persone con cui condividiamo molti aspetti della nostra esistenza. Tra il 2007 e il 2013 le vendite degli smartphone sono aumentate enormemente, persino durante gli anni più difficili della crisi economica, creando di fatto una nuova economia con miliardi di ricavi e milioni di nuovi posti di lavoro. La loro crescita anno dopo anno sembrava inarrestabile, con una frenesia nel rincorrere gli ultimi e più potenti modelli. Ma ora che il mercato degli smartphone ha raggiunto una certa maturità, con tecnologie provate e sempre più affidabili, il periodo d’oro per i produttori di cellulari sembra essere indirizzato verso la fine, con una normalizzazione delle vendite che causerà grandi cambiamenti in un’industria ancora molto giovane, e con benefici per noi consumatori. Come spiega Jack Swearingen in una dettagliata analisi pubblicata sul New York Magazine, tra il 2013 e il 2014 la crescita delle vendite di smartphone ha iniziato a rallentare, passando da doppia a singola cifra percentuale. Nel 2017 le consegne di nuovi smartphone sono diminuite per la prima volta, con meno dispositivi venduti rispetto al 2016. I principali produttori si stanno rassegnando a una realtà molto diversa rispetto a quella di qualche anno fa, con la prospettiva di vendite ridotte in buona parte dei mercati, compresi quelli emergenti dove confidavano di mantenere più a lungo alti livelli di vendite.
Il periodo d’oro degli smartphone sta finendo. Se ne vendono sempre meno e tendiamo a usarli più a lungo prima di sostituirli: un intero mercato da 500 miliardi di dollari l'anno sta cambiando, a nostro vantaggio.
C’è una cosa che facciamo ogni giorno, per tutta la vita, quasi sempre senza rendercene conto: respirare. Ci riempiamo i polmoni con l’aria dall’ambiente esterno, per ossigenare i nostri organi, e li svuotiamo restituendo aria ricca di anidride carbonica prodotta dalle nostre cellule durante la loro attività. È un meccanismo pressoché perfetto, che condividiamo con migliaia di altre specie, eppure per comprometterlo sono sufficienti minuscoli agenti infettivi, invisibili a occhio nudo, come il coronavirus. Se l’infezione compromette il meccanismo, la nostra vita è in pericolo; nei casi più gravi – come avviene negli ospedali di mezzo mondo in questo periodo – può esserci salvezza solo con un ventilatore: una macchina che respira al posto nostro. Nelle ultime settimane, la domanda per i ventilatori è cresciuta enormemente in Asia e ora in Occidente, dove i contagi da coronavirus continuano ad aumentare e ci sono nuovi costanti arrivi negli ospedali di pazienti in condizioni gravi. La COVID-19 causa gravi polmoniti che impediscono di respirare correttamente: per qualcuno può essere sufficiente l’impiego di una mascherina o di un casco per facilitare la respirazione, per altri diventa invece indispensabile l’intubazione in terapia intensiva. In entrambe le circostanze, l’aria che arriverà nei polmoni sarà spinta da un ventilatore, e per questo le poche aziende al mondo che li producono stanno cercando di costruirne il maggior numero possibile in pochissimo tempo.
Le macchine che respirano per noi. Come migliaia di ventilatori stanno salvando la vita a tanti malati gravi di COVID-19, e cosa sta facendo l'unica azienda che li produce in Italia.
foto: Roberto Monaldo / LaPresse Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La fiducia al governo Letta, in streaming. Dalle 15 alla Camera il discorso, gli interventi e le dichiarazioni di voto.
La famosa azienda di design italiana Pininfarina verrà comprata dal gruppo indiano Mahindra. L’accordo è stato trovato lunedì 14 dicembre. L’acquisizione dovrebbe costare circa 33 milioni di euro, secondo quanto riporta Reuters, ma Bloomberg parla di un accordo di 168 milioni di euro: il comunicato di Pininfarina scrive dell’acquisto del 76 per cento delle azioni dell’azienda italiana al costo di 1,1 euro ciascuna, come scrive anche Reuters. Dopo l’acquisto iniziale del 76 percento, l’azienda indiana tenterà di acquisire anche il resto attraverso un’OPA (Offerta di Pubblico Acquisto). Mahindra si occupa, oltre che di automobili, anche di strumenti tecnologici e operazioni finanziarie. Aveva già collaborato con Pininfarina per il design di nuovi modelli di SUV. Il gruppo Mahindra vale circa 17 miliardi di dollari
Pininfarina verrà comprata da un’azienda indiana. La famosa azienda di design italiana verrà acquisita da "Mahindra & Mahindra ", che produce automobili.
Tra le serie e i film da guardare in streaming a luglio ci sono La guerra di domani e Black Widow, e i loro attori sono stati tra le persone che valeva la pena fotografare in settimana: Chris Pratt, Yvonne Strahovski, J. K. Simmons e Florence Pugh, che interpreterà il personaggio Marvel che risponde al nome di Yelena Belova. Poi i principi William e Harry alla presentazione di una statua dedicata alla madre, la principessa Diana, nel giorno che sarebbe stato il suo 60esimo compleanno, Megan Thee Stallion ai BET Awards e Bill Cosby scarcerato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. J.K. Simmons, Chris Pratt, Bella Hadid e David Beckham, tra le facce note della settimana.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. A grande richiesta, dopo le entusiaste e imbarazzate reazioni al video di ieri di Mike Bongiorno e Mike Oldfield, amplificherò l'entusiasmo e aggraverò l'imbarazzo passandovi il video di Mike Bongiorno con Boy George e i Culture Club (con conversazione di scottante attualità). Se vi ricordate quella bella canzone di una ragazza inglese giovane di cui parlammo due anni fa, Lola Young, c'è una cosa nuova che le somiglia molto, non male, e lei si chiama Olivia Dean. Da ieri gira assai un aneddoto riferito da Rick Rubin - illustre e ammirato produttore americano - che in un podcast ha raccontato che durante la registrazione di un disco dei Traveling Wilburys (il "supergruppo" che mise insieme Bob Dylan, Roy Orbison, Jeff Lynne, Tom Petty e George Harrison), quando George Harrison si allontanò un momento, Dylan si sporse verso Tom Petty e gli disse sottovoce: "sai, lui era nei Beatles!". (secondo Rubin gliela raccontò Tom Petty e non era una battuta: sta qui al minuto 50 e 30) Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Mayer Hawthorne. Sarebbe l'anno giusto per andare in barca.
Tra questo mese, a poche settimane dalle elezioni presidenziali, sarà pubblicato negli Stati Uniti il libro Barack Obama: The Story del giornalista americano e premio Pulitzer David Maraniss. Il libro è una biografia di Obama, ricca di interviste – una anche allo stesso Obama – e materiali inediti che Maraniss ha recuperato contattando le persone più vicine al presidente degli Stati Uniti nel corso della sua vita. Tra questi, molti familiari ma anche alcune ex fidanzate che l’attuale presidente degli Stati Uniti ha avuto quando era all’università. Alcune di queste ragazze avrebbero fatto vedere a Maraniss i loro diari, dove scrivevano pensieri e riflessioni sulla relazione con il giovane Obama. Ampi estratti di questi passaggi del libro di Maraniss sono stati pubblicati nell’ultimo numero dell’edizione statunitense di Vanity Fair, e ieri negli Stati Uniti sono stati molto commentati e discussi online e in televisione. In questi stralci due donne, Genevieve Cook e Alex McNear, ricordano la loro relazione con Obama all’inizio degli anni Ottanta, citando i loro diari dell’epoca.
Le fidanzate di Obama. Ieri negli Stati Uniti si è molto discusso del contenuto di una nuova biografia di Obama, scritta dal premio Pulitzer David Maraniss.
Oggi a Venezia c’erano molti italiani: Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, per esempio, protagonisti del film fuori concorso I villeggianti, il film diretto da Valeria Bruni Tedeschi, che si è fatta fotografare insieme a sua mamma e sua nonna. È stato presentato anche il documentario American Dharma, su Steve Bannon: lui a Venezia non c’era (e ultimamente sarebbe stato comunque problematico invitarlo), come mostra la poltroncina a lui riservata e rimasta vuota durante la proiezione. C’erano invece attori e registi dei film presentati in concorso: il regista e l’attrice messicani Carlos Reygadas e Natalia Lopez di Nuestro tiempo e Paul Greengrass, che ha diretto United 93 e Captain Phillips – Attacco in mare aperto – insieme al cast di 22 luglio, sulla strage di Utøya. Per finire c’era anche David Cronenberg, che sarà premiato con il Leone d’oro alla carriera. Nuestro tiempo parla di una famiglia messicana che alleva tori da combattimento, solo che il protagonista, Juan, è anche un apprezzato poeta. Le cose cambiano quando sua moglie si prende una cotta per un addestratore di cavalli.
Le foto di mercoledì a Venezia. Ci sono molti italiani – Riccardo Scamarcio, Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi – e una sedia vuota per Steve Bannon.
Nonostante ieri sia stata diffusa la versione integrale del certificato di nascita di Barack Obama, nonostante l’assenza evidente di qualsiasi prova a sostegno della teoria secondo cui sarebbe nato in Kenya, uno zoccolo duro di ardenti repubblicani, quelli che vengono chiamati “birthers”, resterà convinto che il proprio presidente non sia nato negli Stati Uniti. La rivista online Fast Company prova a spiegare come siano inutili le prove concrete per sovvertire questa ostinata convinzione e suggerisce un approccio più sottile ispirato al progetto Cultural Cognition curato dai ricercatori dell’università di Yale. Gli psicologi studiano da tempo il meccanismo per cui gli scettici rafforzano le loro teorie cospirazioniste di fronte a prove evidenti che le negano.
Come far cambiare idea a un complottista. I "birthers" non si faranno ammansire dal certificato di Obama: bisogna dar loro una mano.
È finita ieri la 68esima edizione del Festival del cinema di Berlino, anche noto come Berlinale: era iniziata lo scorso 15 febbraio con la proiezione del film di animazione L’isola dei cani (che ha poi vinto il premio per la miglior regia) e una serata già piena di celebrità, tra cui Greta Gerwig, Tilda Swinton, Elle Fanning e Helen Mirren. Nei giorni successivi si sono aggiunti tanti altri attori e registi, ritratti come ci si aspetta da ogni festival cinematografico: in pose da red carpet, ritratti in bianco e nero e gesti più o meno spontanei. L’Orso d’oro, il premio più importante del festival, è stato vinto dal film rumeno Touch me not, della regista Adina Pintilie: parla di tre personaggi, una donna e due uomini, che per vari motivi hanno sempre avuto problemi con ogni tipo contatto fisico, e di sesso e disabilità. Gli altri film premiati li trovate qui.
Le foto più belle della Berlinale. Cioè delle celebrities fotografate tra red carpet e photocall di uno dei più importanti festival di cinema del mondo.
Quattro persone sono morte e altre venti sono rimaste ferite a Refrontolo, un comune in provincia di Treviso, dopo che un torrente esondato ha travolto una festa di paese a cui stavano partecipando più di cento persone. Il torrente è esondato intorno alle 22.30 nell’area del Molinetto della Croda, uno spazio aperto vicino al torrente Lierza dove si stava svolgendo la “Festa degli uomini”.
L’alluvione in provincia di Treviso. Un torrente in piena ha travolto una festa nel paese di Refrontolo: sono morte quattro persone e altre cinque sono ferite gravemente.
Da qualche giorno su Twitter c’è un nuovo meme che ha preso il nome di “fish cannon”, cannone per pesci: è nato tutto da un video che mostra un marchingegno sviluppato dalla società americana Whooshh per aiutare i salmoni a raggiungere i bacini d’acqua nei quali si riproducono, visto che l’attività umana lo ha reso spesso impossibile naturalmente. Il video è buffo, e per questo ha avuto successo: ma racconta di un fenomeno molto serio e preoccupante, esemplare di come le abitudini degli animali siano state stravolte dallo sfruttamento delle risorse naturali operato dall’uomo nell’ultimo secolo. E di come, paradossalmente, l’umanità debba ricorrere a soluzioni tecnologiche sempre più innovative e bizzarre per riparare ai grossi problemi causati proprio dal progresso tecnologico. This system helps native fish pass over dams in seconds rather than day pic.twitter.com/aAmhHArjPg
Per salvare i salmoni servono i cannoni spara-salmoni? un buffo video virale che sta circolando online racconta una storia ben più seria.
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi sugli interrogatori di Flavio Carboni e Pasquale Lombardi, oggi i quotidiani riassumono i contenuti di quello di Arcangelo Martino, il terzo uomo della presunta ghenga. Se Carboni aveva di fatto scaricato gli altri due con toni sprezzanti (“non ho nulla a che fare con quei mascalzoni”) e Lombardi aveva rivendicato come candide e “normali” le sue relazioni con giudici e politici, la linea di difesa di Arcangelo Martino durante l’interrogatorio sembra essere stata quella di dichiararsi estraneo a tutto quello che gli viene addebitato, salvo poche limpide conversazioni con i responsabili del PdL, il partito a cui appartiene. Ma i giudici non sembrano credergli e gli contestano telefonate su cui Martino mostra di cadere dalle nuvole, a quanto riportano i giornali. «Ma quale associazione segreta, signor giudice! Semmai un’assemblea di figure e ‘mmerda. Le cose nelle carte sono poesia e fantasia…»
“Poesie, fantasie”. L'interrogatorio di Arcangelo Martino, terzo uomo della presunta ghenga Carboni.
Diverse iniziative per la diffusione dei vaccini, che comprendono soggetti pubblici e privati, nelle ultime settimane hanno raccomandato di sospendere le campagne vaccinali di massa per ridurre i contatti sociali e provare a contenere la pandemia da coronavirus. Secondo diversi esperti la sospensione è inevitabile, ma potrebbe avere grandi conseguenze e portare a nuovi picchi di malattie infettive che solitamente vengono tenute sotto controllo grazie ai vaccini, come la poliomielite. Il problema potrebbe coinvolgere soprattutto i paesi più poveri, dove le campagne di vaccinazione di massa negli ultimi decenni hanno contribuito a salvare milioni di vite. Campagne di questo tipo sono orientate a fornire i vaccini a milioni di individui in breve tempo, nell’ambito di progetti per ridurre le epidemie causate dalle principali malattie infettive. Sono importanti soprattutto nei paesi più poveri e con sistemi sanitari fragili, che non sarebbero in grado di garantire vaccinazioni per tutti. Non devono quindi essere confuse con le normali campagne di vaccinazione individuale.
La pandemia è un enorme problema per le altre vaccinazioni. Nei paesi in via di sviluppo si stanno sospendendo le campagne vaccinali di massa contro morbillo, poliomielite e altre malattie, per ridurre i contagi da coronavirus: ma ci sono grandi rischi.
Il cantante e bassista inglese Roger Waters, ex leader dei Pink Floyd, ha aggiunto una data al suo tour italiano della prossima primavera: suonerà un quarto concerto alla Unipol Arena di Bologna il 25 aprile, dopo quelli del 21, 22 e 24 aprile. Waters ha aggiunto il concerto per via dell’alta richiesta di biglietti per le date già annunciate: oltre alle date di Bologna, aveva già annunciato anche due concerti a Milano, al Forum di Assago, il 17 e il 18 aprile. I biglietti per la nuova data di Bologna sono in vendita dalle 12.30 di giovedì 5 ottobre su Ticketone. Il tour di Waters si chiama Us + Them (“Us and Them” era una famosa canzone del disco The Dark Side of the Moon), e prevede canzoni storiche dei Pink Floyd e altre della carriera solista di Waters.
Le date a Bologna del tour del 2018 di Roger Waters sono diventate quattro.
Robert Doisneau è uno dei fotografi più apprezzati e famosi di sempre: le sue fotografie sono entrate a fare parte della nostra cultura e almeno una l’avrete vista centinaia di volte. Per questo motivo è considerato uno di quei grandi maestri di cui vale sempre vedere una mostra: fino al 2 settembre al Palazzo del Duca di Senigallia (AN) si potrà visitare la mostra Robert Doisneau: le Temps Retrouvé, che espone cinquanta dei suoi scatti più famosi.
Le foto più famose di Robert Doisneau, da rivedere. Vale sempre la pena ripassare il lavoro di uno dei fotografi più famosi e apprezzati di sempre, ora in mostra a Senigallia.
La cantante americana Taylor Swift ha deciso lunedì 3 novembre di rimuovere tutte le sue canzoni dal popolare servizio di streaming musicale Spotify. Dopo la decisione di Swift – che non è ancora stata motivata – Spotify ha diffuso un comunicato (che nel post scriptum riprende il testo di due sue canzoni, “Love Story” e “Stay, stay, stay”): Amiamo Taylor Swift, e i nostri oltre 40 milioni di utenti la amano ancora di più – quasi 16 milioni di loro hanno ascoltato le sue canzoni negli ultimi 30 giorni, ed è inclusa in più di 19 milioni di playlist. Speriamo che cambi idea, e che si unisca a noi nel creare una nuova economia della musica che funzioni per tutti. Noi crediamo che i fan debbano poter ascoltare musica dove e quando vogliono, e che gli artisti abbiano un diritto assoluto di essere pagati per il proprio lavoro e protetti dalla pirateria. Ed è per questo che paghiamo quasi il 70 per cento dei nostri ricavi alla comunità musicale. PS – Taylor, eravamo entrambi giovani quando ti abbiamo vista per la prima volta, ma ora ci sono più di 40 milioni di noi che vogliono che tu resti, resti, resti. È una storia d’amore, baby, di’ solo, sì. [Nell’originale il PS dice: Taylor, we were both young when we first saw you, but now there’s more than 40 million of us who want you to stay, stay, stay. It’s a love story, baby, just say, Yes.]
Taylor Swift ha tolto i suoi dischi da Spotify. Lo ha fatto pochi giorni dopo l'uscita del suo ultimo disco: Spotify ha commentato con un comunicato semiserio, chiedendole di ripensarci.
In occasione del Salone del Mobile di Milano, che si è tenuto dal 12 al 17 aprile 2016, la casa di moda Dolce & Gabbana e l’azienda di elettrodomestici Smeg hanno presentato una serie limitata di frigoriferi decorati da sei artisti nello stile usato per costruire i vecchi carretti siciliani. Il modello di frigorifero scelto come “base” è il FAB28, il popolare frigorifero prodotto da Smeg che riprende il design squadrato degli elettrodomestici degli anni Cinquanta. Gli artisti hanno lavorato su fantasie tipiche della tradizione siciliana, al limite dello stereotipo: limoni, il simbolo della Trinacria, le ruote dei carretti, i cavalieri dell’epica cavalleresca, e così via. Gli stessi motivi fanno anche parte dell’estetica degli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, e infatti si possono ritrovare molto simili anche su alcuni capi della collezione primavera-estate 2016. I modelli di frigoriferi creati da Smeg e Dolce & Gabbana sono 30, e alcuni sono già esauriti: in tutto ne erano stati prodotti solamente 100 esemplari. Non è chiaro quanto costi ciascun esemplare di questa serie: un normale frigorifero FAB28 costa attorno ai novecento euro.
Frigoriferi che sembrano carretti siciliani. Li hanno prodotti in serie limitata Smeg e Dolce & Gabbana, sono molto colorati e decorati con limoni, Trinacrie e scene di battaglia.
Con le elezioni regionali di domenica 31 maggio c’è un nuovo equilibrio politico tra i governi delle regioni italiane, che somiglia molto a quello vecchio: il centrodestra ha perso in Campania, dove governava, ma ha vinto in Liguria, mentre il centrosinistra ha ottenuto il risultato opposto. Per il resto, in Veneto, Toscana, Umbria, Marche e Puglia ha vinto la coalizione che governava da prima. Questa è la nuova mappa politica dell’Italia, regione per regione: il PD governa in quindici regioni, la Lega Nord in due, Forza Italia in una – come l’Union Valdôtaine e il Partito Autonomista Trentino Tirolese. Abruzzo Luciano D’Alfonso del PD governa dal 2014.
Chi governa le regioni in Italia. Com'è cambiata la mappa politica dopo le elezioni regionali di domenica.
Almeno un paio di volte all’anno, diversi quartieri a nord di Milano vengono inondati dall’acqua piovana, che allagando le case e le strade provoca danni e disagi quantificabili in svariati milioni di euro. Le inondazioni sono provocate dalle acque del fiume Seveso, uno dei diversi fiumi che scorre sottoterra nel territorio di Milano, che in caso di forti piogge non riesce a trattenere l’acqua in eccesso e riemerge dai tombini nei quartieri di Niguarda, Isola, Maggiolina e Bicocca. È un problema noto ai milanesi dal Secondo dopoguerra. L’ultima esondazione è avvenuta a fine luglio, e per l’ennesima volta i giornali hanno pubblicato foto e resoconti delle strade allagate, mentre l’amministrazione comunale del sindaco Beppe Sala ha cercato di spiegare come sta gestendo il problema.
Perché Milano continua ad allagarsi. Le esondazioni del Seveso sono un problema noto da molti anni, ma è nota anche la soluzione: solo che incontra resistenze trasversali e ostacoli di ogni tipo.
Mercoledì a Nashville, in Tennessee, si è svolta la cerimonia di premiazione della 50esima edizione dei Country Music Awards (indicati anche come CMAs o CMA Awards), i premi musicali per la musica country assegnati ogni anno dalla Country Music Association (CMA). La cerimonia assegna diversi premi, tra cui miglior artista dell’anno, vinto da Garth Brooks, e migliore cantante maschile e femminile, vinti rispettivamente da Chris Stapleton e Carrie Underwood. Il premio per il miglior singolo è andato alla canzone “Die A Happy Man” di Thomas Rhett. Dolly Parton ha vinto uno speciale premio alla carriera. Il resto dei vincitori li potete trovare qui. Alla cerimonia hanno partecipato anche cantanti, attori e personaggi famosi che non hanno a che fare con la musica country: c’erano Beyoncé, Matthew McConaughey, Jennifer Gardner e le ginnaste statunitensi che hanno vinto le Olimpiadi di Rio (Simone Biles compresa), tra gli altri.
Le foto dei Country Music Awards. Cioè dei premi statunitensi per la musica country: hanno vinto Garth Brooks, Chris Stapleton e Carrie Underwood, tra gli altri, e c'erano anche Taylor Swift, Beyoncé e Matthew McConaughey.
Il ministero della Salute ha richiamato un lotto di acqua minerale Acqua di Nepi per il rischio che sia contaminata da batteri coliformi. Il lotto è costituito da bottiglie di vetro “a rendere” di acqua minerale effervescente naturale, con termine minimo di conservazione all’1 luglio 2021 con indicazione N9183A. L’Acqua di Nepi è prodotta da Acqua di Nepi SPA nello stabilimento di Nepi, nel Lazio. In un comunicato Acqua di Nepi SPA ha detto che il richiamo è stato emesso dopo che dei batteri coliformi erano stati trovati «in una unica bottiglia da un litro in vetro» e ha detto che «è da escludere che la presenza dei coliformi possa dipendere o essere ricollegata, anche indirettamente, al proprio processo di imbottigliamento, in quanto le fonti, le linee di produzione e il magazzino presso lo stabilimento sono sottoposti ad analisi giornaliere da parte dell’azienda e a controlli periodici da parte degli organi sanitari». Lo stesso giorno in cui era stata imbottigliata l’acqua in cui sono stati trovati i batteri, il 2 luglio 2019, l’ASL di Viterbo aveva fatto delle analisi che avevano escluso la presenza di contaminazione dell’acqua in corso di imbottigliamento.
È stato richiamato un lotto di Acqua di Nepi per il rischio che sia contaminata.
L’attore britannico diciannovenne Tom Holland sarà il nuovo Spider-Man: interpreterà il ruolo di Peter Parker in un film sull’Uomo Ragno che dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche statunitensi nel luglio del 2017. Nel febbraio 2015 la Sony Pictures, che finora ha prodotto i film su Spider-Man, ha raggiunto un accordo con i Marvel Studios, che produrranno il prossimo film su Spider-Man di cui Holland sarà protagonista. Grazie all’accordo il personaggio di Spider-Man potrà anche entrare a far parte dell’universo Marvel e dovrebbe quindi comparire – sempre interpretato da Holland – nel film Captain America: Civil War, che uscirà nel maggio 2016. Negli ultimi anni sono stati realizzati diversi film su Spider-Man: una prima trilogia in cui Peter Parker era interpretato da Tobey Maguire e altri due film – The Amazing Spider-Man e The Amazing Spider-Man 2 – in cui Peter Parker era interpretato da Andrew Garfield. Rispetto a Garfield e Maguire, Holland è molto più giovane: i film su Spider-Man di cui sarà protagonista – probabilmente tre – dovrebbero infatti concentrarsi sugli anni di Peter Parker alla high-school, il corrispettivo delle nostre scuole superiori. Tom Holland ha recitato nel film del 2012 The Impossible, in How I Live – film drammatico del 2013 – e sarà uno degli attori di In the Heart of the Sea, un film ispirato al libro Nel cuore dell’oceano – La vera storia della baleniera Essex che uscirà nel dicembre del 2015. Dal 2008 al 2010 Holland è anche stato protagonista del musical su Billy Elliot.
Tom Holland sarà il nuovo Spider-Man. Il diciannovenne attore britannico sarà l'Uomo Ragno in un film Marvel che uscirà nel 2017.
Da qualche giorno e fino alla fine di febbraio è possibile osservare in cielo tutti e cinque i pianeti più luminosi del Sistema solare con un solo colpo d’occhio, a patto di svegliarsi presto a sufficienza per vederli prima che sorga il Sole. Il fenomeno non si verificava da dieci anni ed è piuttosto suggestivo: un’ora prima dell’alba sono visibili insieme e a occhio nudo Mercurio, Venere, Saturno, Marte e Giove, lungo una linea ideale che parte dal basso guardando a sud-est e che prosegue in diagonale verso l’alto a ovest. I cinque pianeti sono tra gli oggetti più luminosi visibili in cielo e per questo sono conosciuti fino dall’antichità: dopo la Luna, il nostro satellite naturale, Venere è l’oggetto più luminoso che ci sia nel cielo notturno e lo diventa particolarmente poco dopo il tramonto e poco prima dell’alba. A seconda della loro posizione relativa rispetto alla Terra, i cinque pianeti non sono sempre visibili tutti insieme nel cielo notturno. Partendo dall’alto a destra, lungo la diagonale, si può osservare Giove, il pianeta più grande del nostro Sistema solare con un diametro che è quasi undici volte quello della Terra. Più in basso a sinistra è visibile Marte, il pianeta roccioso verso il quale negli ultimi decenni si sono concentrate molte missioni spaziali per studiarlo meglio e comprenderne le caratteristiche. Ancora un po’ più in basso, sempre lungo la diagonale, c’è Saturno, che appare più pallido anche perché è il più distante dei cinque: si trova attualmente a circa 1,5 miliardi di chilometri da noi. Il quadro è completato da Venere e da Mercurio, che invece è il pianeta più interno del Sistema solare e quindi quello con l’orbita più vicina al Sole.
Cinque pianeti in un colpo d’occhio solo. Fino alla fine di febbraio Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno sono visibili tutti insieme, ma tocca alzarsi presto.
Airbnb ha deciso che toglierà dalla sua piattaforma gli annunci per affittare le case che si trovano nei territori occupati da Israele in Cisgiordania. Gli annunci in questione sarebbero circa 200, e Airbnb non ha specificato quando questa misura diventerà effettiva. Le colonie costruite da Israele in Cisgiordania sono considerate illegali dalla comunità internazionale e costituiscono uno dei principali ostacoli alla pace tra israeliani e palestinesi. Airbnb ha scritto che «Sappiamo che qualcuno non sarà d’accordo e lo rispettiamo», ma ha aggiunto in una nota che è una questione controversa. Il ministro del Turismo israeliano Yariv Levin ha definito la decisione «vergognosa e infelice» e ha detto di aver iniziato a preparare misure immediate per limitare, in tutto il suo paese, l’attività di Airbnb.
Airbnb toglierà dalla sua piattaforma gli annunci per affittare le case nei territori occupati in Cisgiordania.
Adriano Sofri ha incontrato Alma Shalabayeva ad Almaty, in Kazakistan. Shalabayeva si trova ad Almaty dal 31 maggio, quando è stata messa su un aereo all’aeroporto di Ciampino, a Roma, e riportata nel suo paese. Per la stampa italiana, ma anche per quella internazionale, Shalabayeva è sempre stata “la moglie di”: la moglie di un dissidente, di un truffatore, o di un fuggitivo. Anche per il governo kazako è “la moglie di”, usata come mezzo per mettere pressione al marito, Mukhtar Ablyazov, ricercato in Kazakistan ufficialmente per reati finanziari. Sofri ha raccontato su Repubblica la storia di Shalabayeva, prima che diventasse “la moglie di”: una storia che inizia a «Azhezdy, il paesino in cui sono nata, nella regione di Karaganda, faceva così freddo che se sputavi quando atterrava era già ghiaccio». ALMATY. C’è una vita di prima, dovrà esserci una vita dopo. C’è un tratto comune nella vicissitudine di Alma Shalabayeva. Lei non è esistita se non come “moglie di”. La polizia italiana, spinta dall’eccesso di zelo dei suoi responsabili politici, cercava il marito, non l’ha trovato, e ha raccattato con le brutte lei e la bambina.
“La moglie di”. Adriano Sofri ha incontrato Alma Shalabayeva ad Almaty e si è fatto raccontare molte cose della sua vita prima e dopo il matrimonio con Mukhtar Ablyazov.
A Bergamo, nella serata di mercoledì 18 marzo, sono arrivati i mezzi dell’esercito per trasportare le bare di alcune delle persone morte di COVID-19 dal cimitero monumentale ai forni crematori di altre città. Bergamo, la provincia con il maggior numero di contagi da coronavirus in tutta Italia, non riusciva più a gestire la situazione e le attese per le cremazioni – pratica scelta dalla maggioranza delle famiglie delle persone morte – avevano ormai superato la settimana. A Bergamo c’è un solo forno crematorio che sta lavorando a pieno regime, 24 ore al giorno, ma può cremare al massimo 25 defunti al giorno. Anche la camera mortuaria del cimitero non aveva più spazio disponibile, e nei giorni scorsi era stato necessario mettere le bare nella chiesa di Ognissanti, sempre all’interno del cimitero. Ieri, scrive l’Eco di Bergamo, le bare sono state collocate sui camion dell’esercito – nei video se ne vedono una decina – e saranno portate nelle città che si sono rese disponibili ad accettarle, tra cui Modena, Brescia, Parma, Piacenza, Rimini, e Varese. Una volta eseguita la cremazione, le ceneri saranno riportate a Bergamo.
Le bare dei morti di COVID-19 di Bergamo portate sui camion dell’esercito. Il forno crematorio della città non riesce più a tenere il ritmo dei decessi, e le immagini sono state tra le più commentate e condivise dall'inizio dell'epidemia.
Per la sua nuova pubblicità negli Stati Uniti, la linea di prodotti per la pulizia della casa Swiffer ha riutilizzato – ricevendo diverse critiche, che hanno costretto la Swiffer a ritirarla – una famosa immagine dell’iconografia femminista: “Rosie the riveter” (letteralmente, “Rosie la rivettatrice”), con il fazzoletto rosso a pois bianchi legato in testa e la camicia da lavoro azzurra. Con la differenza che, mentre la Rosie originale venne usata durante la seconda guerra mondiale come simbolo delle lavoratrici impegnate in professioni faticose, tradizionalmente maschili («We can do it!», possiamo farlo anche noi, si leggeva nel fumetto sopra la ragazza, che intanto mostrava il bicipite destro), la Rosie di Swiffer tiene tra le braccia incrociate un moderno aspirapolvere. La figura di “Rosie the riveter” prende il nome dal titolo di una canzone popolare americana del 1942 e nello stesso periodo diventò il simbolo della propaganda a favore del lavoro femminile in fabbrica negli Stati Uniti. Nel dicembre 1941, dopo l’attacco giapponese di Pearl Harbour, le industrie avevano perso gran parte della manodopera maschile: gli uomini dovettero partire per la guerra proprio nel momento in cui gli Stati Uniti avevano più bisogno di produrre munizioni e armamenti. Il governo statunitense realizzò allora, con l’aiuto delle agenzie pubblicitarie, estese campagne per convincere le donne a lavorare come operaie. Venne creato il personaggio di “Rosie the riveter”, simbolo di tutte le lavoratrici che, con il loro contributo, stavano sostenendo il paese in guerra: ma la campagna era allora di stampo patriottico e solo indirettamente “femminista”.
La storia di “Rosie the riveter”. L'immagine icona di patriottismi e femminismi è stata ripescata - e ritirata tra le proteste - da una pubblicità americana di prodotti casalinghi.
Sabato sera il governo ha diffuso i dettagli del nuovo piano vaccinale contro il coronavirus definito dal Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo. L’obiettivo del piano è arrivare almeno all’80 per cento della popolazione vaccinata entro la fine di settembre, e quindi di iniziare, dalla metà di aprile, a somministrare vaccini a, come minimo, 500mila persone ogni giorno. Per capire di che numeri si parla: a oggi i vaccinati (che hanno ricevuto anche la dose di richiamo) sono il 3,3 per cento della popolazione, e un ulteriore 4,4 per cento ha ricevuto la prima dose: il ritmo di vaccinazione del periodo compreso tra il primo e il 10 marzo è stato di 170mila somministrazioni al giorno, in media.
Cosa dice il nuovo piano vaccinale nazionale. Il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha fissato come obiettivo principale la vaccinazione dell'80 per cento della popolazione entro la fine di settembre.
L’AIE – l’Associazione Italiana Editori – ha diffuso i primi dati sul mercato editoriale italiano del 2015 e secondo le elaborazioni sui dati forniti da Nielsen, il fatturato delle vendite dei libri cartacei è cresciuto per la prima volta dal 2011. Nielsen stima una crescita dello 0,7 per cento rispetto al 2014 nei canali trade (librerie, online, grande distribuzione), ma secondo l’ufficio studi dell’AIE la crescita complessiva del mercato è stata dell’1,6, considerando anche il fatturato derivato dagli ebook e dagli altri canali di vendita – fiere, bookshop dei musei, edicole – che è sempre più importante e pesa ormai quasi il 30 per cento del totale (gli ebook sono cresciuti del 25,9 per cento, festival e musei dell’8,1). Si tratta di dati ancora non consolidati – che potranno subire aggiustamenti a cause delle rese, cioè dei libri invenduti che i librai rimanderanno agli editori – ma indicano comunque una forte inversione di tendenza per quanto riguarda i libri di carta. Si può ipotizzare che ad avere pesato in maniera decisiva sul risultato finale sia un risultato eccezionale nel mese di dicembre, cioè delle vendite sotto Natale. Il dato si ricava confrontando le previsioni Nielsen sul 2015 diffuse dall’AIE il 4 dicembre scorso con il dato positivo attuale, dal momento che un mese fa la stima era del -1,6 per cento di fatturato nel 2015 contro il +1,6 di oggi.
Il mercato italiano dei libri torna a crescere. Soprattutto grazie alle vendite di Natale: per la prima volta dal 2011, l'Associazione Italiana Editori stima un aumento dell'1,6 per cento sia per la carta che per gli ebook.
La riforma sottoposta a referendum costituzionale il 4 dicembre – e bocciata – prevedeva tra le altre cose anche la soppressione del CNEL, forse l’unica cosa su cui erano sostanzialmente d’accordo anche i partiti e i movimenti che avevano fatto campagna elettorale per il No. Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) è un organo previsto dalla Costituzione (all’articolo 99) e che dovrebbe funzionare da organo consultivo su materie economiche per il Parlamento. Originariamente il CNEL aveva 112 membri, di cui 99 in rappresentanza di sindacati dei lavoratori e associazioni di imprenditori, ai quali si aggiungevano 12 esperti del mondo accademico e un presidente. La Costituzione assegna al CNEL la facoltà di promuovere disegni di legge, funzione però che non è mai stata usata nella storia dell’ente. L’idea originale dei costituenti era creare un organo che fungesse da collegamento tra mondo dell’impresa e del lavoro e istituzioni parlamentari. Di fatto nel corso della sua storia il CNEL ha offerto un contributo piuttosto ridotto allo sviluppo di leggi. Il CNEL costava in passato circa 20 milioni di euro l’anno, ma successive riforme hanno ridotto i suoi costi. Attualmente si era calcolato che la sua definitiva abolizione avrebbe portato a un risparmio di circa 5-10 milioni di euro l’anno, a seconda delle stime.
Che aria tira al CNEL, intanto. Dicono che il loro ruolo è stato «sottovalutato» durante la campagna elettorale, ma anche che «adesso dobbiamo dimostrare veramente di essere utili».
Ariana Grande ha organizzato un concerto di beneficenza a Manchester, nel Regno Unito, dove lo scorso 22 maggio un attentato terroristico aveva ucciso 22 persone. L’attentatore, Salman Abedi, avevo fatto esplodere una bomba nel foyer dell’Arena di Manchester proprio alla fine di un concerto di Ariana Grande. Il concerto di questa sera si tiene invece all’Old Trafford Cricket Ground. Insieme a Grande ci saranno i Coldplay, Justin Bieber, Katy Perry, Pharrell Williams, Miley Cyrus, Usher e i Take That. Il concerto si chiamerà “One Love Manchester”. Guarda anche: Le foto del concerto di Manchester
Il concerto di Ariana Grande a Manchester, come vederlo o ascoltarlo. All’Old Trafford di Manchester insieme a Grande questa sera ci saranno anche i Coldplay, Justin Bieber, Katy Perry, Pharrell Williams, Miley Cyrus, Usher e i Take That.