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Venerdì 20 settembre i nuovi iPhone 5S e iPhone 5C saranno messi in vendita da Apple negli Stati Uniti – le date per l’Italia non sono state ancora comunicate – e di conseguenza circolano decine di recensioni dei nuovi smartphone sui principali giornali, siti e blog di tecnologia. Nel complesso sono tutte positive, con qualche puntuale osservazione su cose che si sarebbero potute fare meglio, magari osando di più. Il parere che si tratti di iPhone migliorati e potenziati, ma non rivoluzionari rispetto ai predecessori, è sostanzialmente unanime. Oggi, intanto, uscirà iOS 7, l’attesa nuova versione del sistema operativo per iPhone, che vi avevamo raccontato qui, e che sarà disponibile per l’aggiornamento gratuito di tutti i modelli da iPhone 4 in poi. iPhone 5S – Dopo averlo provato per qualche giorno, il celebre e temuto esperto di tecnologia del Wall Street Journal Walt Mossberg, ha concluso che software e hardware rendono iPhone 5S “il migliore smartphone sul mercato”. Gli è soprattutto piaciuto il lettore di impronte digitali, per sbloccare il telefono senza dovere inserire un codice di sicurezza: “è il più importante passo avanti nell’autenticazione con dati biometrici sui dispositivi di tutti i giorni”. Il sensore è veloce e riconosce con accuratezza le impronte del proprietario. “Dopo averlo usato, ho trovato fastidioso tornare all’inserimento manuale del codice di sblocco sul mio vecchio iPhone”.
Che si dice di iPhone 5S e 5C. Le recensioni uscite finora, dal Wall Street Journal al New York Times, passando per i principali siti di tecnologia.
Il Senato ha approvato un disegno di legge costituzionale per ridurre il numero di senatori e deputati, con 180 voti favorevoli e 50 contrari (per l’approvazione bastavano 161 voti, cioè la maggioranza assoluta). Hanno votato a favore M5S, Lega e Fratelli d’Italia, mentre ha votato contro il centrosinistra. Forza Italia non ha partecipato al voto, che al Senato equivale a votare contro. Con la nuova proposta di legge il numero dei deputati dovrebbe passare da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. In precedenza la proposta di legge era stata approvata già in prima lettura da Senato e Camera, e ora dovrà essere approvata di nuovo dalla Camera in seconda lettura. La seconda approvazione non prevede emendamenti: si può solo approvare o bocciare il testo senza possibilità di modifiche. Il prossimo voto, come prevede l’articolo 138 della Costituzione per le leggi di revisione costituzionale, si dovrebbe tenere tra tre mesi, a settembre: nel caso di un’ulteriore approvazione parlamentare con maggioranza dei due terzi – circostanza oggi piuttosto improbabile – la legge verrebbe promulgata; altrimenti, con un’approvazione a maggioranza semplice, la legge verrebbe promulgata dopo tre mesi, durante i quali sarebbe possibile chiedere un referendum popolare.
Il Senato ha approvato in seconda lettura la proposta di legge per ridurre il numero di deputati e senatori.
PornHub, uno dei siti più grandi al mondo per guardare video porno in streaming, ha diffuso tre brevi spot per dimostrare come l’espressione “Pornhub Premium” possa diventare “il nuovo standard” e possa essere usata come sinonimo di “la scelta migliore o di miglior qualità, il massimo, il meglio” nella vita di tutti i giorni, dalla corsia del supermercato alla prova del vestito da sposa, alla ricerca di una nuova casa. “Pornhub Premium” è il servizio a pagamento di PornHub, che fornisce lo streaming in alta definizione di video non disponibili con la versione gratuita (li definiscono”esclusivi”). Negli spot un uomo dice alla compagna che il parmigiano è “il Pornhub Premium” dei formaggi; una madre dice alla figlia che il vestito da sposa che sta provando è il “Pornhub Premium” degli abiti; un agente immobiliare definisce “Pornhub Premium di Los Angeles” la casa che sta mostrando ai suoi clienti. La reazione di quelli che li ascoltano è piuttosto perplessa, però.
I tre divertenti nuovi spot di Pornhub per il suo servizio Premium. Sono molto casti e mostrano come l'espressione "Pornhub Premium" potrebbe (forse) diventare un'espressione di tutti i giorni.
Per il settimo giorno di concorso, oggi a Venezia è stato presentato Pietà, del regista sudcoreano Kim Ki-duk, la storia di un uomo che riscuote crediti per conto degli usurai utilizzando metodi violentissimi, finché un giorno incontra una donna che sostiene di essere sua madre. Il regista ha spiegato che il titolo – in italiano – gli è stato ispirato dalla Pietà di Michelangelo. In concorso oggi c’era anche Linhas de Wellington, di Valeria Sarmiento, un film in costume (con John Malkovich) ambientato nel periodo in cui Napoleone inviò il maresciallo Massena a invadere il Portogallo.
Venezia, le foto di martedì. Sono arrivati Isabelle Huppert, Ermanno Olmi, Ken Loach; e generazioni da Selena Gomez a Gina Lollobrigida.
Il meme del momento su Internet riguarda Mo Farah, atleta mezzofondista britannico di origine somala che alle Olimpiadi di Londra ha vinto la medaglia d’oro nei 5000 e nei 10000 metri. Le foto della sua esultanza allegra e incredula sono montate insieme a famose scene cinematografiche, dando l’idea che Farah scappi dal pupazzo marshmallow di Ghostbusters, dagli gnu del Re Leone o da Jack Torrance di Shining, per esempio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Mo Farah scappa da qualsiasi cosa. Il meme del momento riguarda le fughe cinematografiche dell'atleta che ha vinto due medaglie d'oro a Londra.
Negli ultimi mesi della sua vita l’ex presidente degli Stati Uniti George H.W. Bush, morto il 30 novembre a 94 anni, ha ricevuto l’assistenza di Sully, un labrador giallo addestrato come cane di servizio. Dopo la sua morte, è girata molto una fotografia di Sully disteso a terra di fianco alla bara del suo padrone, con la didascalia aggiunta dal suo portavoce: «Missione compiuta». È tra le foto di animali più belle della settimana insieme a quelle di vari pennuti, due orsi, un lemure che salta e un fennec che dorme. Sully ora andrà a lavorare al Walter Reed National Military Medical Center, un ospedale per reduci di guerra, dove assisterà altre persone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Il cane di George H.W. Bush e altri animali che valeva la pena fotografare questa settimana.
Dal 1927 la rivista statunitense TIME dedica una copertina alla Persona dell’anno, scegliendo quella più influente e significativa, nel bene e nel male. Per 72 anni il riconoscimento si chiamò Man of the Year, Uomo dell’anno, e il nome venne cambiato soltanto nel 1999, quando si passò a Person of the Year; anche da allora però vennero scelti soprattutto uomini. Ora TIME – che nel 2019 aveva scelto come Persona dell’anno l’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg – ha immaginato come sarebbe andata se il riconoscimento fosse stato assegnato alle donne anziché agli uomini e ha selezionato le 100 donne più influenti e simboliche di ogni anno, dal 1920 al 2019. Le nuove copertine, realizzate da importanti illustratori e artisti contemporanei, sono 89: le 11 restanti uscirono realmente rappresentando una donna come Persona dell’anno.
Le donne dell’anno secondo TIME, dal 1920 a oggi. Dato che il riconoscimento di persona dell'anno è andato quasi solo a uomini, hanno immaginato a quali donne l'avrebbero assegnato.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono diversi musicisti in concerto: la più scatenata è sicuramente Grace Jones a Londra, ma ci sono anche Taylor Swift, Billy Idol, Snoop Dog, un pianista brasiliano che suona sospeso in aria e il dj Steve Aoki che lancia una torta gigante sul pubblico del Firefly Music Festival a Dover, negli Stati Uniti. La regina Elisabetta ha visitato l’Università della tecnica (e incontrato un simpatico robottino) durante un suo viaggio ufficiale a Berlino, mentre suo figlio Carlo inaugurava insieme alla duchessa di Cornovaglia Camilla un centro di recupero per cani, giocando con alcuni cuccioli. Infine, questa settimana ci sono state le sfilate della settimana della moda maschile a Milano: l’attore di Breaking Bad RJ Mitte ha sfilato per Vivienne Westwood – con una maglietta molto particolare – mentre Robert De Niro era ospite della sfilata di Giorgio Armani, anche se non sembrava molto entusiasta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. La regina Elisabetta con un robottino e Channing Tatum molto fiero di se stesso, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Giovedì 7 novembre è stato il primo giorno di Twitter in borsa. Le azioni della società sono acquistate e vendute nel listino del New York Stock Exchange. Il debutto di Twitter sui mercati era molto atteso dagli analisti, che vogliono scoprire quale sarà l’atteggiamento degli investitori nei confronti della società a circa un anno e mezzo di distanza dalla quotazione di Facebook, e oggi ci sono molti commenti che sottolineano le analogie e le differenze tra le due operazioni. Il primo giorno di contrattazioni è stato un successo per Twitter: il titolo è cresciuto del 73 per cento e ha chiuso a 44,94 dollari dai 26 stabiliti come prezzo di apertura. Secondo i dati di Bloomberg, è la miglior partenza per una IPO (offerta pubblica iniziale) di oltre un miliardo di dollari dal 2007, e il giorno successivo il titolo ha cominciato di nuovo in crescita. Bloomberg aggiunge anche, citando alcune fonti interne, che la società ha ricevuto richieste di azioni al prezzo iniziale di 26 dollari trenta volte più numerose delle azioni che aveva da offrire a quel prezzo.
Il successo in borsa di Twitter. Almeno nel suo primo giorno: per i commentatori la società non ha fatto l'errore di Facebook e ha indovinato il prezzo iniziale con cui presentarsi sul mercato.
Da giovedì alle 18 e fino a sabato pomeriggio Matteo Renzi riunisce i suoi sostenitori alla stazione Leopolda di Firenze, già negli scorsi anni sede di raduni politici “rinnovatori”. Tra le persone che interverranno ci sono Graziano Del Rio, Davide Serra, Alessandro Baricco e Oscar Farinetti.
La Leopolda 2012 in streaming. Da giovedì a sabato Renzi riunisce i suoi sostenitori a Firenze, con Baricco, Farinetti e altri: la diretta.
La strada statale 106 percorre il lato meridionale della Calabria, da Reggio Calabria a Siderno, tra il mar Jonio e il massiccio montuoso dell’Aspromonte. Negli anni Ottanta, nel periodo in cui in Calabria erano molto frequenti i sequestri di persona, lungo la strada cominciarono a comparire cartelli che segnalavano la presenza di struzzi e uova di struzzo. Il perché è spiegato in Statale 106. Viaggio sulle strade segrete della ‘ndrangheta, il libro del giornalista calabrese Antonio Talia, ex corrispondente da Pechino ed esperto sul tema del riciclaggio di denaro sporco, uscito da qualche giorno. Ogni capitolo ha per titolo un diverso chilometro della SS 106, strada usata per spiegare il mondo della criminalità organizzata calabrese. Pubblichiamo un estratto del quinto capitolo che racconta appunto la storia degli struzzi. Per chi è a Pescara, oggi, sabato 9 novembre, Talia presenterà Statale 106 al FLA, il Festival di Libri e Altrecose, insieme al giornalista del Post Davide Maria De Luca. L’incontro sarà alle 18.30 al Museo delle Genti.
Cosa c’entrano gli struzzi con la storia dei sequestri in Calabria. Lo spiega "Statale 106", il libro in cui Antonio Talia racconta la 'ndrangheta viaggiando sulla strada che attraversa la Calabria.
Nelle ultime ore il maltempo nel centro-nord dell’Italia ha causato la morte di tre persone oltre a diversi feriti, soprattutto in Toscana. Un uomo di 41 anni residente a Camporgiano è morto schiacciato da un masso che si è staccato dalla montagna mentre si trovava nella sua auto in direzione di Lucca, tra Rivangaio a Valdottavo. La persona che viaggiava con lui è rimasta invece illesa. A Urbino, una donna è stata colpita da un albero sradicato dalle fortissime raffiche di vento: era appena scesa dall’autobus e stava andando a lavorare a piedi. È morta poco dopo l’arrivo in ospedale. A Buscate, in provincia di Milano, un uomo di 76 anni ha perso il controllo della sua bicicletta a causa del forte vento: è finito sul cofano di un furgone e poi è morto. Toscana Le province più interessate della Toscana – con venti che hanno in alcuni casi superato i 150 chilometri orari – sono Pistoia, Firenze, Prato, dove è crollata una porzione delle mura storiche della città, e la Versilia dove tre persone sono rimaste lievemente ferite a causa di un albero caduto sull’auto su cui si trovavano. Diversi comuni, quello ad esempio di Scarperia e San Piero a Sieve, hanno emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole. Così anche a Pistoia . Da tutta la regione sono arrivate centinaia di chiamate ai Vigili del fuoco per i danni causati dal vento.
Le notizie sul brutto tempo in Italia. Vento e forti piogge hanno causato la morte di tre persone, in varie regioni del centro-nord ci sono stati danni con persone rimaste ferite.
Waterstones è la più grande catena di librerie del Regno Unito (con più di 270 punti vendita), ed è di proprietà del miliardario russo Alexander Mamut. La catena ha deciso questa settimana di togliere dagli scaffali di molte delle sue librerie il Kindle – il lettore di ebook prodotto da Amazon dal 2009 – a causa delle scarse vendite. Il posto degli e-reader sarà sfruttato per esporre altri libri di carta. James Daunt, l’amministratore delegato di Waterstones, ha detto alla rivista inglese The Bookseller: “Le vendite dei Kindle continuano a essere pietose, quindi li stiamo togliendo dagli spazi espositivi nei negozi”. Daunt ha aggiunto: “Assomiglia molto alla vita di uno di quei bestseller dal successo inspiegabile; un giorno se ne vendono pile e pile, e il giorno dopo ringrazio il cielo per ogni copia venduta perché non vedo l’ora di toglierlo dagli scaffali e metterci qualcosa di nuovo”.
Le librerie Waterstones non venderanno più Kindle. La catena inglese ha deciso di toglierli dai negozi per le vendite "pietose": forse c'entra un rallentamento degli ebook, forse la concorrenza dei tablet.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.817 casi positivi da coronavirus e 322 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.865 (554 in meno di ieri), di cui 2.894 nei reparti di terapia intensiva (85 in meno di ieri) e 20.971 negli altri reparti (469 in meno di ieri). Sono stati analizzati 174.255 tamponi molecolari e 146.525 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,5 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 14.761 e i morti 342. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.313), Campania (2.012), Lazio (1.266), Puglia (1.255), Sicilia (1.095).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 24 aprile.
L’INPS ha pubblicato in una circolare le istruzioni per richiedere il bonus da 600 euro per le partite IVA previsto dal decreto legge cosiddetto “Cura-Italia”, che è in vigore dal 17 marzo e contiene le prime misure economiche e sanitarie per affrontare l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2). Il bonus si potrà richiedere sul sito dell’INPS a partire da domani, 1 aprile, e l’INPS ha intanto specificato sia le modalità per fare la richiesta sia, con più chiarezza, a chi è rivolto. Il bonus è rivolto ai liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co), attivi sempre al 23 febbraio 2020. Entrambe queste categorie di lavoratori dovranno avere due requisiti: dovranno essere iscritti alla gestione separata dell’INPS e dovranno non essere titolari di pensione.
Da domani si potrà chiedere il bonus per le partite IVA. E l'INPS ha specificato meglio a chi è rivolto e come fare domanda: una breve guida.
Medium, la piattaforma per scrivere e condividere post online creata dal cofondatore di Twitter Ev Williams, ha annunciato una serie di aggiornamenti per il suo sito nel corso di un evento per la stampa organizzato ieri a San Francisco, California (Stati Uniti). Le principali novità riguardano il sistema per scrivere i post, le applicazioni per leggerli su smartphone e la possibilità di menzionare le persone all’interno degli articoli. Medium ha anche messo a disposizione parte del suo codice che i gestori dei siti potranno usare per integrare le funzioni della piattaforma, rendendo più semplice la pubblicazione di contenuti anche da sistemi diversi. Applicazioni Medium ha spiegato che negli ultimi sei mesi il numero di lettori sulle sue applicazioni per iOS (iPad e iPhone) e Android è triplicato, e che gli utenti passano molto tempo a leggere gli articoli, a commentarli e a scriverne di nuovi, spesso usando come spunto le altre cose che hanno letto in giro sulla piattaforma. Nella loro nuova versione, le applicazioni mostrano più informazioni nei profili dei singoli iscritti, ma soprattutto danno la possibilità di seguire più facilmente i propri autori preferiti per non perdere le nuove pubblicazioni. In un certo senso, le app hanno assunto un aspetto più da social network, pur mantenendo le funzioni per modificare e pubblicare i propri post.
Come sta cambiando Medium. Il sistema che è una via di mezzo tra una piattaforma per blog e un social network ha presentato un po' di nuove funzioni.
Roberto Fico, deputato del Movimento 5 Stelle, è il nuovo presidente della Camera. Ha preso il posto che negli ultimi cinque anni è stato di Laura Boldrini ed è stato eletto grazie a un accordo tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra, che ha portato anche all’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati a presidente del Senato. Fico ha 43 anni, è di Napoli ed è già stato membro della Camera durante la precedente legislatura. È stato eletto con 422 voti, circa cento più di quelli necessari. Fico è considerato espressione della cosiddetta “ala sinistra” del M5S, quella formata da attivisti che si sono avvicinati al movimento quando sembrava un micro-partito della sinistra ambientalista, ma negli ultimi anni ha comunque dimostrato una fedeltà notevole nei confronti del Movimento. ??
Storia breve di Roberto Fico, nuovo presidente della Camera. Ha 43 anni, è di Napoli ed è uno dei "grillini della prima ora".
Il nuovo iPhone 5S è stato presentato da Apple martedì 10 settembre, nel corso di un evento speciale a Cupertino dove è stato mostrato anche un secondo modello, iPhone 5C. Apple ha inoltre confermato che il nuovo sistema operativo iOS 7 sarà disponibile a partire dal prossimo 18 settembre. I nuovi smartphone sono: iPhone 5S, diretto successore di iPhone 5 e con diverse novità a partire da un processore a 64 bit e un lettore di impronte digitali, e iPhone 5C, una versione più “economica” e molto colorata che sostituisce iPhone 5, che non sarà più in vendita. I nuovi prodotti e le altre novità sono mostrati in queste immagini tratte dalla presentazione.
I nuovi iPhone di Apple. Si chiamano 5s e 5c: e le foto delle altre cose che ha presentato Apple martedì, compresi il lettore di impronte digitali e iOS 7.
Sul Corriere della Sera di ieri Marco Imarisio aveva scritto un lungo articolo sui “silenzi” e le “ambiguità” di Antonio Di Pietro, prendendo spunto dal suo presunto coinvolgimento negli affari della cosiddetta “cricca” di Anemone e Balducci. Di Pietro disse che aveva spontaneamente scelto di mettere a disposizione degli ex colleghi la sua esperienza di investigatore. I magistrati che seguono l’inchiesta sugli appalti per le Grandi Opere l’avevano convocato come persona informata sui fatti, invece, con tanto di apposito decreto di notifica. C’è differenza. Quel giorno il dettaglio era diventato una nota a margine, le cose che contano in fondo sono altre. Un peccato veniale. Giocare con le parole, dire e non dire, abbellire la realtà, è tutto lecito. Solo che spesso Antonio Di Pietro trasforma le sue piccole furbizie in metodo. Non risponde, non del tutto almeno, oppure parla d’altro, evocando complotti e mandanti occulti. Altre volte, semplicemente, tace. E non si accorge che così facendo fa il gioco dei suoi detrattori, una legione sempre più numerosa.
Il Corriere fa le pulci a Di Pietro. Ieri un lungo articolo su alcuni presunti punti oscuri della sua carriera: oggi una lunga lettera del leader IDV e la controrisposta del Corriere.
Alle ultime elezioni europee il Movimento 5 Stelle è risultato essere il secondo partito del paese, prendendo il 21,15 per cento dei voti, mentre il primo è stato il Partito Democratico, che ha raggiunto il 40,81 per cento (qui i risultati definitivi delle elezioni Europee in Italia). Sulla base dei voti ottenuti il M5S esprimerà 17 europarlamentari sui 73 che spettano all’Italia. Al contrario di molti degli altri europarlamentari, quelli del M5S spesso hanno alle spalle solo una minima esperienza politica (a volte nessuna) e sono molto poco noti. Per questo può essere utile cominciare a conoscerli attraverso i video che loro stessi hanno diffuso su YouTube per spiegare i loro programmi e la loro visione dell’Europa, oppure nei loro comizi fatti durante la campagna elettorale. Marco Zanni (impiegato)
Chi sono gli europarlamentari del M5S. Sono 17, la seconda delegazione italiana più numerosa, sarà il caso di conoscerli: questi sono i video con cui hanno presentato le loro candidature al Parlamento europeo.
A Milano dal 17 al 21 giugno c’è stata Milano Moda Uomo, la settimana della moda maschile, dove gli stilisti hanno presentato le collezioni per la primavera/estate 2017. Mai come questa volta ci sono state molte assenze tra i marchi che solitamente sfilano a Milano: per molti è il segnale che le sfilate maschili stanno scomparendo e verranno accorpate a quelle femminili. Non ci sono state grandi novità, a parte tre nomi di stilisti che hanno sfilato per la prima volta: gli italiani Sunnei, il malese Moto Guo e il cinese Jun Li. Tra i nuovi marchi c’era anche Miao Ran, ospitato da Giorgio Armani al Teatro Armani in via Bergognone: lo stilista cinese si è fatto conoscere l’anno scorso nel concorso italiano per giovani talenti della moda Who Is On Next?. Secondo la stampa il bilancio è positivo, le collezioni più apprezzate sono state quelle di Prada, Gucci e Giorgio Armani. Il tema più presente è stato quello del viaggio, ripreso da molti stilisti soprattutto con soprabiti e accessori molto pratici.
Le 7 sfilate più interessanti a Milano. Si è conclusa la settimana della moda maschile, con omaggi a David Bowie, alla musica anni Cinquanta e con gli immancabili serpenti di Gucci.
La Catalogna, la seconda regione con il prodotto interno lordo più alto della Spagna dopo Madrid, sta valutando la possibilità di chiedere al governo centrale spagnolo una serie di aiuti economici per superare l’attuale momento di profonda crisi economica. Il ministro dell’Economia catalano, Andreu Mas-Colell, ha spiegato alla BBC che attualmente la regione non dispone “di nessuna altra banca che non sia il governo spagnolo”. Mas-Colell ha anche ricordato che i catalani sono contribuenti come gli altri dello Stato e che è quindi naturale che, in caso di necessità, il governo locale faccia riferimento a quello centrale per ottenere nuovi fondi per rimettere in sesto la propria economia. La Catalogna è una comunità autonoma della Spagna che si trova all’estremità a nord-est della penisola iberica, tra i Pirenei e il Mediterraneo. Il suo capoluogo è Barcellona, la seconda città più grande della Spagna dopo Madrid, e la regione geografica ha una popolazione di circa 7,4 milioni di abitanti. Per le sue caratteristiche linguistiche e culturali – è una nazione storica dell’Europa – ha chiesto e ottenuto nel corso degli anni una forte autonomia nei confronti del governo centrale. La comunità autonoma ha un proprio Parlamento, un governo (Consiglio esecutivo) e un presidente, che tra le altre cose rappresenta lo Stato spagnolo.
È nei guai anche la Catalogna. La regione ricca e produttiva sta pensando di chiedere aiuto al governo spagnolo per rimettere in ordine i conti e onorare i suoi debiti.
La procura di Roma ha concluso l’indagine sulla vendita della casa di Montecarlo da parte di AN a una società offshore chiedendo l’archiviazione. Si attende adesso la decisione del giudice per le indagini preliminari. L’inchiesta era stata aperta a seguito della denuncia per truffa presentata lo scorso agosto da due esponenti della Destra, il partito di Francesco Storace. La procura aveva iscritto nel registro degli indagati il presidente della camera e allora presidente di AN, Gianfranco Fini, e il tesoriere di AN Francesco Pontone. La storia è quella della casa di Montecarlo ricevuta in eredità da AN da una propria sostenitrice, venduta a una misteriosa società offshore e poi finita in affitto a Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della camera, più volte accusato di essere il reale proprietario dell’immobile. I magistrati della procura di Roma hanno indagato sul prezzo della cessione della casa da AN alla società offshore Printemps Ltd, certificando che non è avvenuta alcuna truffa. I magistrati scrivono però che la casa è stata venduta a un terzo del suo valore di mercato: la truffa non c’è quindi non perché il prezzo risponde al valore di mercato bensì “per difetto assoluto di uno degli elementi costitutivi del reato”.
Quindi il caso Montecarlo è chiuso? quasi: la procura chiede l'archiviazione ma scrive che la casa venne venduta a un terzo del suo valore, e non si è occupata di Tulliani.
A Roma è iniziato oggi pomeriggio il Gay Pride, il primo da quando lo scorso 11 maggio è stata approvata la legge sulle unioni civili. Lo slogan della manifestazione di quest’anno è “Chi non si accontenta lotta”. Il corteo è partito da piazza della Repubblica e terminerà in piazza Madonna del Loreto, vicino a piazza Venezia. Gli organizzatori hanno detto che i partecipanti sono stati 700mila, ma come al solito è difficile confermare queste cifre. Nessuno dei due candidati sindaco che si affronteranno al ballottaggio di domenica 19 giugno ha partecipato alla manifestazione. Roberto Giachetti, candidato del PD, ha detto che parteciperà volentieri al Pride del prossimo anno se sarà eletto sindaco. Gli organizzatori dicono invece di non aver avuto alcun contatto con Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle. In diverse città del mondo si sono svolte altre manifestazioni per l’orgoglio LGBT: in Italia, ad esempio, a Pavia, all’estero a Varsavia, in Polonia, e a Seul, in Corea del Sud. Il Gay Pride è un evento che si tiene in moltissime città del mondo, anche se non ha una data fissa. Di solito viene celebrato a giugno, in ricordo degli Stonewall riots, una rivolta della comunità omosessuale di New York contro gli abusi della polizia, scoppiata nel giugno del 1969 .
Le foto del Gay Pride a Roma. È in corso a Roma, dove stanno partecipando migliaia di persone, oltre che in altre città del mondo.
Erwin Schrödinger era un matematico e fisico austriaco, vincitore del premio Nobel per la Fisica nel 1933. Era nato il 12 agosto 1887: 126 anni dopo Google lo ricorda con un “doodle” che per un giorno sostituisce il suo logo nelle pagine del motore di ricerca, e che cita il gatto del “paradosso del gatto”, la costruzione più nota di Schrödinger. Schrödinger formulò un’equazione relativa alle funzioni d’onda che è considerata tra le basi della teoria quantistica dei campi, e ha a che fare con i comportamenti delle particelle. L’equazione di Schrödinger – che prende il suo nome – ha questa formulazione generale:
Erwin Schrödinger: il paradosso del gatto. Google ha fatto un doodle per un grande fisico e matematico austriaco nato 126 anni fa: e c'entra anche un famoso esperimento immaginario.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
D’Alema sul libro di Veltroni. Lo ha recensito sull'Unità, parlandone molto bene, e chissà che non sia la sanzione di un rapporto diventato altro.
Se usate Twitter, forse vi siete accorti che uno degli hashtag più usati di oggi è #iamspartacus. La ragione ha a che fare con quanto capitato a un cittadino britannico ventiseienne che si chiama Paul Chambers. Chambers vive in Gran Bretagna, nella regione del South Yorkshire. Lo scorso gennaio l’aeroporto della sua città, Doncaster – che si chiama Robin Hood – era chiuso a causa del maltempo e della neve. Lui doveva partire, da lì a pochi giorni, e così il 6 gennaio ha scritto questo messaggio su Twitter: L’aeroporto Robin Hood è chiuso. Avete una settimana per risolvere questo casino, altrimenti lo faccio saltare in aria!
Su Twitter tutti in difesa di Paul Chambers. Aveva scritto che avrebbe fatto "saltare in aria" un aeroporto se avesse perso il volo: un giudice inglese lo ha condannato per minacce.
Alle 5:23 (ora italiana) di giovedì 29 aprile, la Cina ha trasportato in orbita il primo modulo della sua nuova stazione spaziale Tiangong, che dovrebbe diventare operativa a partire dal prossimo anno. Il lancio è avvenuto dal Centro spaziale di Wenchang sull’isola di Hainan grazie a un razzo Lunga Marcia 5, tra i più potenti costruiti dall’industria spaziale cinese. Il modulo, che si chiama Tianhe (“armonia dei cieli” in cinese, e uno dei modi per riferirsi alla Via Lattea), ha una forma cilindrica con un diametro di 4,2 metri e una lunghezza complessiva di quasi 17 metri. Costituirà la parte centrale della stazione spaziale intorno alla quale saranno agganciati altri moduli nel corso dei prossimi mesi. Tianhe contiene tutti i principali sistemi per gestire la distribuzione dell’energia elettrica e i propulsori per mantenere in orbita la stazione, a una quota di 340-450 chilometri dalla Terra.
La Cina ha trasportato in orbita il primo modulo della sua nuova stazione spaziale.
La NASA è a corto di tute spaziali e non ha piani convincenti per riassortirle in tempo per le sue future e ambiziose missioni con astronauti, almeno secondo un rapporto dell’Office Inspector General (OIG), l’ufficio che si occupa di revisionare le attività della NASA. Gli ispettori dell’OIG hanno concluso che passeranno ancora diversi anni prima che la NASA abbia pronta una tuta spaziale di nuova generazione, adatta alle missioni in programma nello Spazio profondo, quindi ben oltre l’orbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) intorno alla Terra (circa 450 chilometri). La NASA ha inoltre un problema con le attuali tute utilizzate dagli astronauti sulla ISS quando effettuano le loro attività extraveicolari (EVA), all’esterno della Stazione: sono ormai datate e solo un terzo di quelle costruite si trova in orbita. Il rapporto fa riferimento alle tute per le EVA, che hanno supporti vitali e sistemi più avanzati rispetto a quelle utilizzate per le navicelle, per esempio per compiere il viaggio dalla Terra verso la ISS e ritorno. L’OIG è un ufficio interno della NASA ed effettua periodicamente verifiche e controlli su come l’ente spaziale – che è pubblico e riceve fondi dal governo degli Stati Uniti – spende le sue risorse e mantiene le scadenze per i suoi progetti. Le revisioni sono molto severe e spesso portano a rapporti eccessivamente critici, che non tengono in considerazione le complicazioni politiche e amministrative che devono affrontare i responsabili della NASA nella pianificazione e realizzazione dei programmi spaziali. Il problema dell’aggiornamento degli equipaggiamenti per gli astronauti comunque esiste ed è centrale per le future esplorazioni con esseri umani.
La NASA sta finendo le tute spaziali. E non ci sono idee molto chiare su come sviluppare quelle nuove per le prossime missioni nello Spazio profondo, dice un rapporto interno.
Microsoft ha annunciato che il nome della nuova console per videogiochi Xbox sarà Series X. La console sostituirà l’attuale Xbox One X e uscirà per Natale del 2020. Avrà un processore AMD Zen, potrà riprodurre i giochi in 4K e in 8k e con un frame rate fino 120 fps. Secondo Microsoft, inoltre, la Xbox Series X avrà una potenza grafica due volte maggiore della Xbox One X, la console più potente dell’azienda attualmente in commercio. Sarà inoltre compatibile con i giochi delle vecchie console di Microsoft (Xbox, Xbox 360 e Xbox One). Tra i primi nuovi giochi disponibili ci sarà Hellblade 2: Senua’s Saga, che uscirà in esclusiva per Xbox Series X. Al momento non è stato comunicato quanto costerà la nuova console.
La nuova Xbox si chiamerà Series X e uscirà alla fine del 2020.
L’imprenditore fiorentino Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato ieri dai Carabinieri, in seguito alla condanna per bancarotta fraudolenta per il fallimento della casa di produzione cinematografica Safin, confermata pochi giorni fa dalla Cassazione. Cecchi Gori dovrà scontare una pena di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni e si trova attualmente al carcere di Rebibbia. La condanna confermata dalla Cassazione era stata decisa in appello nel 2018, ma il processo era cominciato dieci anni prima quando si era verificato il fallimento di Safin, per perdite pari a 24 milioni di euro. Da tempo Cecchi Gori ha seri problemi di salute, che verranno valutati per decidere riguardo alle modalità della sua detenzione. Vittorio Cecchi Gori ha 77 anni ed è uno dei più noti imprenditori italiani del settore del cinema, famoso per aver prodotto film come Il postino e La vita è bella. Tra le altre cose, fu per circa un decennio presidente della squadra di calcio della Fiorentina.
L’imprenditore Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato dopo la condanna per bancarotta fraudolenta.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Amburgo-Eppendorf e dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania, ha fornito una serie di prove ritenute piuttosto solide a una tesi sempre più diffusa che riconduce agli endocannabinoidi – e non alle endorfine – la sensazione di rilassatezza e benessere che molte persone provano dopo lunghe sessioni di corsa. Gli endocannabinoidi sono sostanze prodotte dal corpo e che si legano agli stessi recettori del THC (il componente psicoattivo della marijuana) e di altri cannabinoidi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Psychoneuroendocrinology, e si ritiene che i suoi risultati possano contribuire ad ampliare la comprensione di come la corsa influenzi gli stati mentali, e che possano inoltre orientare future ricerche in direzione dello studio di eventuali fenomeni di assuefazione.
Correre a lungo è un po’ come essere fatti. Quella successiva sensazione di benessere e rilassatezza non c'entra con le endorfine ma con gli endocannabinoidi, dice un nuovo studio.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
«I parlamentari battevano cassa». L'intervista di Corrado Zunino a Francesco Piscicelli, l'imprenditore che rideva la notte del terremoto all'Aquila, in cui racconta la sua versione sul sistema degli appalti della Protezione civile.
Ivano Fossati aveva annunciato a ottobre, durante una puntata di Che tempo che fa, che avrebbe smesso di fare dischi. Stasera va in onda su Rai 3, con uno speciale dello stesso programma ricco di ospiti, il suo addio ufficiale alla musica, come lui stesso l’ha definito. Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, aveva elencato nel suo libro Playlist le dieci canzoni più belle del cantautore. Ivano Fossati (1951, Genova) Ivano Fossati ha una storia simile a quella di Paolo Conte, un decennio dopo. Prima autore di grandi canzoni per altri interpreti, poi cantautore idolatrato dallo stesso pubblico di Conte, e con una simile inclinazione intellettuale e schiva. Lui aggiunge al curriculum l’aver sbancato a inizio carriera con un pezzo anomalo ed eccitato come “La mia banda suona il rock”. Di tanto amore (La mia banda suona il rock, 1979) “E magari morirò, di tanto amore”. Bellissimo primo verso. Lo si potrebbe migliorare solo così: “E magari morirò, di tanto amore. Magari no”. Fossati lo fece, avvedutamente. La mia banda suona il rock è il più bel disco di Fossati, in cui la canzone più celebre non è neanche la migliore. Da allora in poi, si è limitato a guadagnarsi una stima adeguata alle cose che sapeva fare già da tempo: “perché so, perché lo so: di tanto amore morirò”.
Le dieci canzoni più belle di Ivano Fossati. Un ripasso delle sue cose migliori, nel giorno ufficiale del pensionamento (su Rai 3).
I risultati delle elezioni amministrative in centinaia di comuni italiani e alcune città più importanti sono arrivati con grande lentezza e sono nella mattina di martedì quasi completi. Il racconto della giornata di lunedì e delle notizie è qui, questo è il quadro delle città maggiori. I vincitori al primo turno Flavio Tosi della Lega a Verona, sindaco uscente, come previsto. Paolo Perrone del centrodestra a Lecce, sindaco uscente, protagonista di una discussa campagna elettorale. Ettore Romoli del centrodestra a Gorizia, sindaco uscente. Cosimo Consales del centrosinistra a Brindisi, che usciva da una giunta di centrodestra. Massimo Federici del centrosinistra a La Spezia, sindaco uscente. Samuele Bertinelli del centrosinistra a Pistoia, che usciva da una giunta di centrosinistra.
Chi ha vinto nelle 24 grandi città. Sei sindaci al primo turno, il PdL fuori in diversi casi, la Lega perde in posti importanti, un grillino al ballottaggio.
Jeff Bridges è un attore molto popolare e amato: ha vissuto tutta la sua vita sui set cinematografici, è figlio di un famoso attore – Lloyd Bridges – e ha iniziato a recitare quando aveva soltanto 2 anni. È stato nominato sei volte al premio Oscar, vincendolo per il film Crazy Heart nel 2010, e nel frattempo si è dedicato anche alla carriera di produttore e di musicista. Ma Jeff Bridges è anche un apprezzato fotografo, tanto da essere stato candidato nel 2013 agli Infinity Awards, un importante premio di fotografia internazionale: il suo archivio comprende decine di fotografie scattate sui set dei film a cui ha lavorato a partire dal 1984, che ci offrono un’immagine più spontanea e naturale degli attori protagonisti in quelli che vengono comunemente chiamati “dietro le quinte”. Le fotografie di Jeff Bridges sono realizzate con una Widelux F8, una fotocamera panoramica ad obiettivo rotante che permette di ottenere fotografie con un’apertura fino a 180 gradi, che gli regalò all’inizio degli anni Ottanta sua moglie Susan Geston e che lui descrive così: “La Widelux è un’amante volubile; il suo mirino non è accurato e il fuoco è fisso, perciò c’è una mancanza di precisione di fondo. Ed è ciò che mi piace. È qualcosa a cui aspiro nel mio lavoro, una mancanza di precisione che renda tutto più vero, più onesto, una volontà di catturare ciò che c’è in quel momento e di lasciar fluire naturalmente il risultato”. La Widelux, infatti, rende le immagini nitide e mosse allo stesso tempo e il formato delle foto ricorda quello della pellicola cinematografica: sul suo sito Bridges suggerisce anche trucchi su come usare al meglio questa particolare macchina fotografica. Bridges iniziò a scattare foto con la Widelux sul set del film Starman, nel 1984, e una delle co-protagoniste del film, Karen Allen, ebbe l’idea di pubblicare uno speciale in edizione limitata con le foto scattate sul set.
Jeff Bridges, fotografo. Le foto in bianco e nero scattate dall'attore sui set dei suoi film più famosi in oltre trent'anni di carriera.
Secondo La Stampa da questa mattina è in corso un’operazione della procura di Torino per arrestare 8 persone accusate di aver scatenato i disordini di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno. Durante una proiezione pubblica della finale di Champions League tra la Juventus e il Real Madrid, un falso allarme causò la fuga disordinata di migliaia di persone dalla piazza. Nella ressa si ferirono centinaia di persone, una delle quali morì qualche giorno più tardi. Le otto persone ricercate, dice La Stampa, farebbero parte di una banda di rapinatori che usava uno spray urticante come arma per derubare le persone. Le informazioni sugli arresti non sono ancora chiarissime, ma sembra che non siano ancora stati eseguiti tutti.
È in corso un’operazione della procura di Torino per arrestare 8 persone accusate di aver scatenato i disordini di piazza San Carlo.
Le parole del ministro Gelmini sull’inizio dell’anno scolastico sono riportate da tutti i giornali, ma più severamente da un quotidiano di solito indulgente con gli abituali difetti del presente governo, il Foglio. Un editoriale di oggi contesta infatti la trascuratezza del ministro sul problema dei precari, non trascurabile. Senza concedere niente alle pretese “balle” del Partito Democratico sul tema. Nessun governo può assorbire duecentomila precari”, ha detto ieri Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione. Giusto, salvo verificare che i precari che rimarranno senza posto quest’anno scolastico saranno 20 mila, dieci volte meno. Non significa che il problema sia dieci volte inferiore, ma che per la guarigione definitiva della brutta piaga del precariato ci vorranno, tutto andando bene, almeno dieci anni. Tutto andando bene, cioè se verrà mantenuta una linea virtuosa, basata su un principio teorico giusto – la scuola non si misura da quanta gente occupa – e da uno più empirico, bisogna razionalizzare e puntare su un rapporto docente/numero di alunni compatibile con gli standard dei sistemi scolastici migliori. Inoltre, il posto fisso dovrebbe essere assegnato per concorso o selezione diretta (meglio) e non per anzianità di precariato. Detto questo, 20 mila precari a spasso, che protestano anche con scioperi della fame, non possono essere trattati come inutili esuberi. E Gelmini non può limitarsi a invocare “non si strumentalizzi il disagio”. Anche perché moltissimi precari sono tra quei “bravi insegnanti che amano il loro lavoro sottostimato, sottopagato, sottovalutato” di cui ha scritto un’insegnante al Corriere, senza cui la scuola pubblica sarebbe fallita da decenni. Ma senza realismo, si finisce con le balle di Bersani quando dice “la questione scuola sarà al primo posto del nostro porta a porta”, dimenticando che i tagli di precari iniziò a farli il suo Beppe Fioroni.
In difesa dei precari della scuola. Il Foglio critica il ministro Gelmini che sbaglia i conti, ma anche Pierluigi Bersani.
Google ha annunciato martedì 1 settembre di avere cambiato il suo logo, uno dei simboli più conosciuti del Web, mostrando la nuova versione a tutto il mondo con un’animazione sulle pagine del suo motore di ricerca.
Com’è fatto il nuovo logo di Google. È cambiato il primo settembre, in modo moooolto visibile.
La compagnia aerea low cost Ryanair ha cancellato 150 dei 400 voli previsti per domani verso e dalla Germania per via di uno sciopero dei piloti e del personale di volo tedesco. Lo sciopero durerà tutto il giorno. È l’ultimo di una serie di scioperi dei lavoratori di Ryanair, che da mesi chiedono condizioni contrattuali migliori. Il capo del marketing della compagnia Kenny Jacobs ha detto che scioperi improvvisi come questo «sono pensati per causare il massimo disturbo ai clienti e il massimo danno all’azienda». La compagnia aerea ha avvertito via sms tutte le persone che avevano un biglietto per i voli cancellati: hanno offerto loro un rimborso oltre alla possibilità di prendere il successivo volo disponibile. Le persone che hanno un biglietto per domani e non hanno ricevuto nessun messaggio possono stare tranquille: i loro voli non sono stati cancellati. Negli ultimi mesi i piloti tedeschi hanno chiesto aumenti salariali, mentre quelli di altri paesi europei che Ryanair smettesse di applicare a tutto il suo personale di bordo contratti regolati dalla legge irlandese, che dal punto di vista delle tutele per i lavoratori sono tra i peggiori d’Europa. Alla fine di agosto 300 piloti italiani hanno approvato con un referendum il primo contratto collettivo che Ryanair abbia mai accettato di firmare, ma le condizioni dell’accordo non vanno bene a tutti i piloti italiani della compagnia: per questo prossimamente ci sarà un altro grosso sciopero che coinvolgerà anche i piloti di altri sei paesi europei.
Ryanair ha cancellato 150 voli da e per la Germania previsti per domani, per uno sciopero dei piloti.
“Siamo tutti spiati”, ha detto ieri Berlusconi, arrivando a sostenere – si è sentito un “bùm!” – che in Italia ci sarebbero sette milioni e mezzo di intercettati: con un bizzarro calcolo che gli ha fatto moltiplicare per 50 il numero delle intercettazioni da lui previste, 150 mila. Per contro, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati ha ritenuto si smentire il PresdelCons riferendo delle cifre che risultano a lui: 119.553 telefoni sotto controllo. Se vi sembrano pochi. Ma è da quando si è cominciato a discutere delle intercettazioni che volano cifre e primati attribuiti alle intercettazioni italiane. In particolare, un giorno sì e uno no qualcuno fa riferimento a una classifica per cui l’Italia è il paese in cui si ordinano più intercettazioni giudiziarie nel mondo. Nel telegrafo senza fili – male intercettato – i dati di quella classifica spesso si perdono e si confondono, ma l’informazione è fondata. Ecco con più esattezza da dove viene.
La classifica delle intercettazioni. Ecco cosa diceva il famoso (vecchio) rapporto del Max Planck Institute citato da settimane sui numeri di intercettati nel mondo.
Miracolo a Sant’Anna è un film del 2008: racconta una storia basata su fatti realmente accaduti durante la Seconda guerra mondiale in Italia. Il film, diretto da Spike Lee, è stato girato in parte a Colognora di Pescaglia, Gioviano, Sant’Anna di Stazzema e in Versilia. Nel film, oltre ad alcuni grandi attori americani, ci sono anche attori italiani come Pierfrancesco Favino e Luigi Lo Cascio. La trama del film in breve
“Miracolo a Sant’Anna”, la storia vera. Le cose raccontate nel film su Sant'Anna di Stazzema andarono diversamente da come le racconta Spike Lee.
Il primo settembre del 1985 furono ritrovati nell’Atlantico i resti del Titanic, il transatlantico affondato nel 1912 nel corso del suo viaggio inaugurale da Southampton (Gran Bretagna) a New York. A venticinque anni di distanza dalla scoperta, un gruppo di ricercatori della RMS Titanic Inc. ha organizzato una nuova spedizione per studiare non solo il relitto, già oggetto di altre perlustrazioni nell’ultimo decennio, ma anche per analizzare l’enorme molte di detriti rimasti sul fondale oceanico in seguito all’affondamento dovuto alla collisione con un iceberg. Il 25 agosto, il vascello con ricercatori e strumentazioni a bordo è arrivato in prossimità del luogo dell’affondamento. Dopo una breve cerimonia in ricordo delle 1.500 vittime dell’incidente, raccontato in decine di film e documentari in quasi un secolo di storia, i tecnici si sono messi al lavoro per preparare i due piccoli sottomarini automatici (ROV) per la perlustrazione del fondale. Nella mattina del 26 agosto Mary Ann, uno dei due ROV, ha raggiunto il sito del relitto a quattro chilometri di profondità e ha iniziato le prime ricognizioni. Nei giorni seguenti, compatibilmente alle condizioni meteo complicate dal passaggio dell’uragano Danielle, il secondo ROV Ginger è stato calato in mare per perlustrare il fondale insieme all’altro sottomarino automatico.
Il Titanic in 3D. Le prime immagini della spedizione che vuole costruire un modello virtuale del relitto sommerso da quasi un secolo.
Negli ultimi giorni si è discusso molto della decisione della Commissione Giustizia del Senato di rinviare l’esame del disegno di legge contro omotransfobia e misoginia, approvato dalla Camera lo scorso novembre e chiamato anche ddl Zan dal nome del deputato del Partito Democratico che lo aveva presentato, Alessandro Zan. Secondo il PD, il rinvio sarebbe un tentativo di ostruzionismo da parte della Lega, da sempre contraria alla legge, e diverse reazioni critiche sono arrivate anche da personaggi della cultura e dello spettacolo, in particolare dai cantanti Elodie e Fedez. "Elodie":Per le storie che ha pubblicato ieri su Instagram pic.twitter.com/N7xYIf9EcQ
Perché si parla del disegno di legge contro l’omotransfobia. La discussione del ddl Zan in parlamento è stata rimandata, secondo molti per colpa della Lega.
Il 4 febbraio 1974, esattamente quarant’anni fa, Patricia Campbell Hearst, la figlia di un’importante e ricca famiglia di editori, fu rapita nel suo appartamento di Berkeley, California, dai membri del Symbionese Liberation Army, “Esercito di Liberazione Simbionese”, una formazione terroristica di estrema sinistra. La storia di Patricia Hearst fu molto seguita dai media statunitensi e rappresenta ancora oggi uno dei casi più famosi della cosiddetta “sindrome di Stoccolma“: una di quelle situazioni paradossali in cui la vittima di un rapimento finisce per solidarizzare con il sequestratore. Patricia Campbell Hearst Patricia Campbell Hearst, detta Patty, aveva 19 anni quando fu rapita. Nata a San Mateo, in California, era la terza delle cinque figlie di Randolph Hearst Apperson, presidente del quotidiano San Francisco Examiner. Suo nonno era il potentissimo editore William Randolph Hearst: il personaggio a cui è ispirato il protagonista del film Quarto Potere di Orson Welles. Patricia era da poco andata a vivere da sola a Berkeley, dopo aver vissuto nel ricco quartiere di Hillsborough a San Francisco, in cui aveva frequentato scuole femminili di alto livello e aveva avuto una vita mondana piuttosto ricca.
Il rapimento di Patricia Hearst. Quarant'anni fa una ricca ereditiera fu rapita da un'organizzazione terrorista a cui poi si unì durante il sequestro: uno dei casi più famosi della cosiddetta "sindrome di Stoccolma".
A Parigi dal 3 al 7 luglio ci sono state le sfilate di haute couture, l’alta moda francese, a cui partecipano anche marchi e stilisti internazionali, italiani compresi, che quest’anno sono stati parecchi. Non tutte le aziende di moda fanno collezioni di haute couture, anche se ultimamente stanno aumentando. Le sfilate si tengono due volte l’anno, a gennaio e a luglio, e presentano le collezioni per la stagione immediatamente successiva: ora sono stati presentati quindi i vestiti per l’autunno/inverno 2016-17. Sono abiti fatti a mano, molto ricercati sia per i materiali che per i modelli, destinati a donne molto ricche o a personaggi famosi che li indossano sui red carpet. Come ogni anno non sono mancati i marchi di lusso più importanti e famosi come Dior, Chanel, Jean Paul Gautier e Maison Margiela, anche se la stampa ha parlato soprattutto di Vetements, il collettivo di stilisti guidato da Demna Gvasalia, che è anche direttore creativo di Balenciaga. Vetements, che si sta facendo conoscere per il suo stile giovanile e informale, ha fatto sfilare il prêt-à-porter (cioè i capi da portare ogni giorno) presentando insieme le collezioni maschili e quelle femminili: era stato tra i primi a voler cambiare le regole della moda, anticipando i tempi delle sfilate e unificando le linee da uomo a quelle da donna. In generale gli stilisti italiani si sono fatti notare: ce n’erano molti – alcuni erano presenti a Parigi per la prima volta – e le collezioni sono state assai apprezzate da critici ed esperti. Francesco Scognamiglio Lo stilista italiano Francesco Scognamiglio ha sfilato per la prima volta con una linea di haute couture a Parigi, ospite della Chambre Syndicale de la Haute Couture, l’ente che organizza le sfilate francesi. Occuparsi di alta moda fa parte del piano di rilancio del marchio, come aveva spiegato lo stesso Scognamiglio nel settembre 2015 in occasione della sfilata di prêt-à-porter a Milano: aveva detto di aver venduto il 30 per cento delle quote al fondo Y Capital di Hong Kong, e i nuovi soci avevano intenzione di intensificare il mercato del lusso, soprattutto in Russia e Giappone, puntando su prodotti di alto livello come i vestiti di haute couture. Scognamiglio, che ha aperto una linea personale nel 2000, ha sempre fatto abiti molto ricercati, con ricami e uno stile decisamente barocco, molto vicino a quello dell’alta moda. La collezione che ha presentato a Parigi ha confermato il suo stile con pezzi molto stravaganti: un abito in PVC con ricami di cristalli e vestiti che si allungano fino a coprire il volto con maschere trasparenti tempestate di cristalli Swarovski – ne ha usati circa 300mila – molti volant e tante piume. L’abito da sposa cha ha chiuso la sfilata era dritto e di pizzo bianco, con rose applicate sopra e un velo bordato d’oro. (FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images)
Gli italiani dell’alta moda a Parigi. Sono tra gli stilisti più apprezzati della settimana dell'haute couture francese, dagli abiti rinascimentali di Valentino a quelli ispirati al circo di Schiaparelli.
Il 15 marzo decine di migliaia di studenti in diverse parti del mondo parteciperanno al “Venerdì per il futuro” (o “sciopero scolastico per il clima”), una manifestazione organizzata per chiedere ai governi politiche e azioni più incisive per contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Gli scioperi degli studenti per l’ambiente sono organizzati periodicamente (in alcuni casi ogni settimana), ma quello di domani dovrebbe essere uno dei più grandi, grazie al sostegno di diverse associazioni ambientaliste che hanno deciso di dare una mano per organizzare manifestazioni coordinate e in più paesi del mondo. L’idea del “Venerdì per il futuro” è nata in seguito alla protesta iniziata da Greta Thunberg, una studentessa svedese di 16 anni, diventata il simbolo e la rappresentante più conosciuta del nuovo movimento ambientalista studentesco. Il 20 agosto del 2018, Thunberg decise di non presentarsi più a scuola fino al 9 settembre seguente, giorno delle elezioni politiche, chiedendo al governo di occuparsi più seriamente del cambiamento climatico, adottando politiche più incisive per ridurre le emissioni di anidride carbonica (tra i principali gas serra). La protesta era nata in seguito a un’estate particolarmente calda in Svezia, che aveva portato a numerosi ed estesi incendi nel paese.
Greta Thunberg e lo sciopero degli studenti per il clima. La storia della sedicenne svedese che ha ispirato il nuovo movimento degli studenti per chiedere ai governi politiche più serie contro il riscaldamento globale.
La prima ministra britannica Theresa May ha chiesto al capo dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn di affrontarla in un dibattito televisivo sull’accordo su Brexit che il parlamento dovrà votare a dicembre. L’approvazione dell’accordo da parte del parlamento britannico è l’ultimo grosso ostacolo alla sua implementazione, dopo che è stato approvato sia dal governo britannico che dal Consiglio Europeo, ma per ora May non sembra avere i numeri per vincere il voto. L’accordo è infatti molto criticato sia da parte del partito Conservatore di May che dal partito Laburista di Jeremy Corbyn, che sostiene che sarà dannoso per il Regno Unito. May passerà le prossime due settimane in una sorta di campagna elettorale in tutto il Regno Unito per trovare il consenso politico necessario per l’approvazione dell’accordo in parlamento e oggi – intervistata dal SUN – ha chiesto a Corbyn di affrontarla in un dibattito televisivo. L'Europa, spiegata bene.
Theresa May ha chiesto al capo dell’opposizione Jeremy Corbyn di affrontarla in un dibattito televisivo su Brexit.
In molte zone di Milano oggi ci sono stati cali di tensione ripetuti ed è andata via più volte la luce dalle case. A2A, l’azienda privata con partecipazione pubblica che gestisce una larga parte dei contratti per la corrente elettrica a Milano, ha fatto sapere che si tratta di malfunzionamenti dovuti al caldo e quindi al conseguente aumento dei consumi elettrici, e ha assicurato che presto il servizio tornerà a funzionare normalmente. Oggi a Milano la temperatura è arrivata molto vicina ai 40 gradi. A2A ha pubblicato l’elenco delle vie dove si stanno verificando i cali di corrente. In caso di emergenza potete contattare il numero di pronto intervento: 800.933.30.
Perché ci sono i black out oggi a Milano. L'azienda A2A ha detto che c'entrano il caldo e l'aumento dei consumi di energia: i tecnici stanno intervenendo.
Mancavano venti minuti alle 19 del 25 aprile del 1992 quando Francesco Cossiga iniziò il discorso con cui annunciava le sue dimissioni da presidente della Repubblica. In diretta e a reti unificate, confermò una notizia che era stata anticipata quella mattina dal Corriere della Sera. Iniziò a parlare alle 18.38. Si rivolse ai giornalisti annunciando le sue dimissioni e insistendo su un punto: i grandi cambiamenti che aveva avuto il «privilegio» di osservare a livello internazionale. Poi all’improvviso si rivolse «ai giovani», disse che voleva dire loro qualcosa, si fermò e, visibilmente commosso, bevve un bicchiere d’acqua. Cossiga chiese ai giovani «di amare la patria, di onorare la nazione, di servire la Repubblica, di credere nella libertà e di credere nel nostro paese», e lo fece scandendo ciascuna richiesta con le dita. Ai giornalisti presenti e agli altri spettatori chiese infine di «avere fiducia in voi stessi».
Francesco Cossiga non era come gli altri. Dieci anni fa morì uno dei personaggi politici più singolari e controversi della Prima Repubblica.
Il disegnatore Sergio Staino ha pubblicato sulla nuova Unità una lettera indirizzata a Gianni Cuperlo, uno dei principali esponenti della minoranza del PD che Staino appoggiò alle primarie del 2013. Staino pubblica vignette sull’Unità e per questo, ha scritto nella lettera, è considerato da molti membri di partito, tra cui lo stesso Cuperlo, un «venduto a Renzi» e un «traditore della Sinistra». Nella sua lettera Staino ha risposto alle critiche dicendo che Renzi è «un frutto amaro del nostro partito, un frutto che ci pone ogni giorno problemi difficili e non sempre positivi», ma che le critiche della minoranza PD sono eccessive e dannose. Fin dal primo giorno della nuova uscita de l’Unità ho cominciato a ricevere, oltre a tantissime testimonianze di affetto e apprezzamento, messaggi, tweet o commenti sui social network molto critici nei miei confronti, fino al limite dell’offensivo. Al di là delle diverse argomentazioni la sostanza che li caratterizza è comunque la stessa e, in soldoni, la possiamo sintetizzare così: se lavori su l’Unità vuol dire che ti sei venduto a Renzi, quindi sei un traditore della Sinistra. Tra questi anche molti sms di Gianni Cuperlo, un amico fraterno che stimo tantissimo e su cui ho sperato e operato per averlo come segretario. Con lui ho scambiato tantissimi sms con l’impressione, purtroppo, di trovarmi in un dialogo tra sordi. Alcuni giorni fa gli ho spedita questa lettera a cui non ho ancora ricevuto risposta. Ho deciso di pubblicarla non per attizzare ancor più le polemiche tra di noi ma perché i temi che si affrontano sono presenti e laceranti nell’animo di tantissimi compagni ed elettori dentro e fuori del Pd. So di non avere la verità in tasca e so anche che nel passato ho sbagliato tantissime volte: aspetto quindi, con gratitudine, ogni forma di commento e di aiuto costruttivo alla comprensione del difficile momento politico che stiamo attraversando.
Staino, Cuperlo e l’Unità. Il primo scrive al secondo sulle accuse di troppo renzismo del quotidiano rinnovato.
Oggi su Repubblica Adrian Sofri racconta quali sono le somiglianze (poche) e le differenze tra due dei più importanti stabilimenti industriali italiani nella produzione dell’acciaio: quello dell’ILVA di Taranto di proprietà della famiglia Riva e quello della Lucchini di Piombino, oggi di proprietà «più o meno di nessuno». Diverso, per esempio, è il tipo di produzione e il fatto che a Piombino non c’è la quantità di diossina che si respira a Taranto; entrambe però sono fondamentali per l’industria italiana, se si pensa alla grandezza e alla diffusione degli stabilimenti dell’ILVA, compreso l’indotto, e la produzione delle rotaie per le linee dei treni ad alta velocità negli altiforni di Piombino. Piombino e Taranto hanno mare e acciaio, e un po’ si assomigliano, fatte le proporzioni – Piombino ha 36 mila abitanti. Di Taranto si sa. Anche Piombino se la vede bruttissima. Alla Lucchini, 2.100 dipendenti (di cui quattro donne operaie, e sessanta stranieri) più 1.500 dell’indotto, età media 32 anni, giovedì mattina si è fermato l’altoforno, in teoria fino all’11 gennaio. Spiega Mirko Lami, operaio e sindacalista: “La produzione era già bassa, dunque anche la temperatura della parte inferiore, il crogiolo, sicché c’è il rischio che la ghisa si rapprenda.
Tra Piombino e Taranto. Adriano Sofri racconta su Repubblica differenze e somiglianze tra i due centri italiani più importanti nella produzione dell'acciaio.
Il 24 agosto il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato il numero di telefono 45500 per raccogliere donazioni destinate alle regioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Per fare una donazione di 2 euro basta mandare un SMS vuoto al 45500 (con i cellulari che non mandano SMS vuoti, come l’iPhone, basta fare uno spazio), oppure chiamare da rete fissa lo stesso numero: si sente una voce registrata che spiega che le donazioni saranno devolute alle popolazioni delle regioni colpite e che per procedere con la donazione bisogna premere il tasto 1. Questa modalità di donazione molto veloce è possibile grazie alla collaborazione degli operatori telefonici – Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, Tiscali, CloudItalia, PosteMobile e Uno Communication – che una volta raccolti i fondi li trasferiranno gratuitamente su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Protezione Civile, che poi li trasferirà alle regioni (in questo caso Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo) dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Comitato dei Garanti. Sul sito della Protezione Civile è spiegato anche che: «Le somme donate attraverso la telefonia fissa saranno versate solo una volta che la relativa bolletta sarà saldata, mentre quelle relative a scheda prepagata possono essere di importo inferiore a 2 euro nel caso di credito insufficiente».
A chi vanno i soldi dell’SMS per il terremoto. Il numero a cui mandarlo, il 45500, è lo stesso usato dalla Protezione Civile per il terremoto in Emilia e altri casi di disastri naturali.
Un gruppo di astronomi è riuscito a identificare oltre una decina di nuovi lampi radio veloci (fast radio burst, FRB), cioè impulsi radio ad alta energia provenienti dall’esterno della nostra galassia e che durano pochi millesimi di secondo. Alcuni di questi impulsi arrivano dalla stessa posizione in cielo, una condizione piuttosto rara nelle rilevazioni degli FRB, che potrebbe offrire nuove importanti informazioni per studiarli e comprendere cosa li produca a miliardi di anni luce da noi. Il primo FRB fu scoperto nel 2007 e da allora ne sono stati rilevati a decine. Il problema è che questi impulsi durano pochi istanti per poi sparire senza ripresentarsi, salvo rare eccezioni. Nel 2015, per esempio, furono identificati alcuni FRB provenienti dalla stessa porzione di cielo, offrendo qualche dato in più agli astronomi per comprenderne le caratteristiche.
Abbiamo trovato un altro lampo radio veloce che si ripete. E ora vi starete chiedendo che caspita voglia dire: c'entrano lo Spazio intergalattico e gigantesche antenne (difficilmente gli alieni, invece).
Oggi, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, il Parlamento si è riunito a numeri ridotti e contingentati. Per rispettare le restrizioni agli assembramenti imposte in questi giorni, soltanto metà dei parlamentari sarà presente alle votazioni sulla norma che consentirà al governo di indebitarsi per altri 20 miliardi di euro, da utilizzare per contenere l’epidemia di coronavirus. Gli altri sono rimasti a casa e non potranno partecipare alle votazioni. È una decisione che non ha precedenti, presa di comune accordo dalla presidenza di Camera e Senato con l’assenso di tutti i partiti. I capi dei vari gruppi parlamentari si sono accordati per inviare alla votazione delegazioni proporzionali alla loro consistenza numerica, in modo da mantenere, almeno in modo approssimativo, le forze relative degli uni rispetto agli altri. La votazione del provvedimento dovrebbe comunque avvenire all’unanimità: tutte le forze politiche si sono dichiarate favorevoli.
Il Parlamento dimezzato per l’epidemia. Per la prima volta nella storia repubblicana l'accesso è stato limitato a metà dei parlamentari, mentre le nuove restrizioni hanno cambiato il modo di funzionare di politica e stampa.
L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato rinviato giudizio dalla Giudice dell’udienza preliminare di Siena Roberta Malavasi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Berlusconi è accusato di aver pagato il pianista Danilo Mariani, che lavorava spesso nella villa di Berlusconi ad Arcore, affinché cambiasse la sua testimonianza durante un processo a carico di Berlusconi per il cosiddetto caso “olgettine” nel 2012. Anche Mariani – che vive da tempo nella zona di Siena – è stato rinviato a giudizio, per falsa testimonianza. La prima udienza del processo è stata fissata per il primo febbraio 2018.
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
Latin America in Construction: Architecture 1955-1980 è una mostra sull’architettura e l’urbanistica dell’America Latina visitabile al MoMA, il museo d’arte moderna di New York, fino al 19 luglio. La mostra riprende i contenuti di un’altra mostra organizzata dal MoMA che nel 1955 si era occupata dello stesso argomento: presenta oltre 500 tra disegni, modelli architettonici, fotografie e filmati – molti dei quali mai esposti in precedenza – che documentano l’evoluzione degli stili e degli approcci degli architetti e urbanisti di quegli anni, tra cui Lúcio Costa, Oscar Niemeyer, Miguel Rodrigo Mazuré, Lina Bo Bardi e Emilio Duhart. SI tratta di opere realizzate con un approccio architettonico nuovo, strettamente legato alla storia e alla cultura dell’America Latina: e sono un buon modo per capire la modernizzazione di quei paesi, la nascita delle metropoli sudamericane, l’affermarsi del capitalismo ma anche del comunismo cubano. I documenti storici sugli edifici dell’America Latina sono integrati da fotografie inedite realizzate dal brasiliano Leonardo Finotti, da sempre interessato ai legami tra architettura e fotografia. La mostra è stata accompagnata anche dalla pubblicazione di Latin America in Construction e da un progetto Instagram che chiede agli utenti di condividere con l’hashtag #ArquiMoMA le loro fotografie ai monumenti presentati dalla mostra.
L’architettura dell’America Latina al MoMA. Un'importante mostra racconta con video, fotografie e progetti la trasformazione – architettonica ma non solo – dell’America Latina nel Novecento.
Giovedì 23 luglio la Commissione Europea ha presentato alcune accuse di violazione di proprie direttive antitrust contro la piattaforma televisiva britannica di Sky e sei grosse case cinematografiche statunitensi: Disney, NBCUniversal, Paramount Pictures, Sony, Twentieth Century Fox e Warner Bros. La Commissione Europea ha accusato Sky UK e le case cinematografiche statunitensi di avere stipulato un contratto che prevede l’“esclusiva territoriale” della trasmissione di contenuti televisivi (cioè film e serie tv vendute dalle case cinematografiche in questione a Sky). In pratica, secondo la Commissione il fatto che i clienti di Sky UK possano utilizzare i propri abbonamenti solamente nel territorio del Regno Unito e dell’Irlanda viola le regole sulla competitività all’interno dell’Unione Europea. Margrethe Vestage, politica danese e commissario europeo per la Competitività, ha detto che «i consumatori europei vogliono poter guardare la tv a pagamento di loro scelta a prescindere da dove vivono». La Commissione Europea ha presentato solamente uno Statement of Objections, il passaggio preliminare alle accuse formali: significa che nei prossimi mesi Sky e le case cinematografiche potranno contestare le accuse, e discutere del problema con la stessa Commissione.
Le accuse della UE a Sky UK e a sei grandi case cinematografiche americane. Riguardano i contratti che permettono ai clienti Sky UK di usare il loro abbonamento solo nel Regno Unito e in Irlanda, ritenuti troppo restrittivi.
Mercoledì 2 ottobre 2013 la Corte di Cassazione ha assolto i principali imputati del processo “Why Not”: i giornali oggi riportano la notizia dicendo che è la fine dell’inchiesta che “portò alla caduta del governo Prodi” nel gennaio del 2008. L’inchiesta riguardava la gestione dei fondi pubblici della Calabria e fu una di quelle che diede visibilità nazionale all’allora pubblico ministero della Procura di Catanzaro Luigi De Magistris, oggi sindaco di Napoli. Quello concluso ieri è il principale dei processi che sono nati dall’inchiesta. L’ex governatore di centrosinistra della Calabria, Agazio Loiero – politico di lunga carriera, ministro nei governi D’Alema e Amato – è stato assolto “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di abuso di ufficio. Anche Nicola Durante, ex segretario generale della giunta regionale di Loiero, è stato assolto con la stessa formula. I due erano già stati assolti in primo grado, ma nel processo di appello, concluso a Catanzaro il 27 gennaio 2012, avevano ricevuto invece la condanna a un anno di reclusione.
La fine di “Why Not”. Una delle inchieste più famose di Luigi De Magistris, che "portò alla caduta del governo Prodi", si è chiusa con parecchie assoluzioni.
La fantascienza è uno dei generi meno definibili del cinema. I western sono ambientati nel vecchio West; nelle commedie romantiche ci si innamora; negli horror c’è qualcosa che fa paura (o schifo). Definiamo fantascienza tutto ciò in cui si immagina una realtà alternativa e quasi sempre futura, in cui ci sia qualcosa che nella realtà non c’è o non abbiamo ancora inventato o scoperto: alieni, robot che sembrano umani, evolutissimi marchingegni scientifici. Ma, come sempre, ci sono eccezioni: Star Wars, per esempio, è ambientato «tanto tempo fa», ma vale come fantascienza (anche perché non è chiaro se si riferisca allo scorrere del tempo terrestre). Proprio perché così vasto, il genere torna utile per trovare una possibile risposta all’eventuale lamentela di chi, aprendo Netflix, pensi “non so cosa guardare”, o a chi si è scoperto appassionato del genere dopo aver visto Stranger Things. Abbiamo già fatto una selezione tematica per i film horror, italiani, documentari, classici e di paesi che non siano Italia, Stati Uniti o Regno Unito. Questa è quella dei film di fantascienza.
10 film di fantascienza da vedere su Netflix. Alieni, robot, mostri giganti, viaggi nel tempo, viaggi nello Spazio, cerchi nel grano, Asimov e Turing, per chi se n'è appassionato con "Stranger Things".
Ci sono stati centinaia di nuovi casi di febbre di Zika in Sudamerica negli ultimi mesi, si tratta di una malattia fino a qualche tempo fa poco comune ma che secondo gli esperti potrebbe diffondersi anche nel resto delle Americhe e in altri paesi dell’Occidente nei prossimi mesi: qualche giorno fa è stato segnalato un caso di un turista danese al ritorno da un viaggio in Sudamerica a cui è stata diagnosticata la febbre. La malattia è causata dal virus Zika, per il quale non c’è cura o vaccino, ma non è molto grave: solitamente provoca solo febbre per circa una settimana e degli sfoghi cutanei; nel caso di donne in stato di gravidanza però, si sospetta che la malattia possa portare a malformazioni del feto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta tenendo sotto controllo i rapporti sulla malattia, valutando quali soluzioni adottare per arginarla. Lo Zika (ZIKV) fu isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda da un macaco nella foresta di Zika (“zika” in lingua luganda significa “coperto di vegetazione”), ma solo nel 1952 fu descritto come un virus diverso da quello che causa la febbre gialla. Due anni dopo fu isolato in un essere umano in Nigeria, ma il numero di infezioni riportate nei decenni successivi rimase estremamente basso, con pochissimi casi segnalati in Africa e nel sud-est asiatico. Nel 2007 furono rilevati i primi casi della malattia in Micronesia e negli anni seguenti in alcuni arcipelaghi della Polinesia e delle Isole Cook.
Cos’è e come si trasmette il virus Zika. Guida al virus che si sospetta abbia causato centinaia di casi di microcefalia in Brasile.
C’è un uomo che più degli altri, nel corso dei mesi, è diventato il simbolo dei complicati rapporti dell’Italia – e degli italiani – con le istituzioni europee, finendo per essere identificato con i “moniti”, con le decisioni impopolari, le politiche di austerità e le strigliate sulla necessità di tagliare. Il suo nome è Olli Rehn e di lui normalmente non diciamo nient’altro, a parte il fatto che è quello che a un certo punto ci sgrida. L’ultima volta è successo martedì 3 dicembre, quando ha detto di essere “scettico” sul risanamento dell’Italia portando il presidente del Consiglio Letta a rispondergli bruscamente. È finlandese. Ha 51 anni. Viene quasi sempre fotografato con un grafico alle spalle. Ha affrontato la peggiore crisi economica degli ultimi decenni e ha difeso sempre la scelta di affrontarla con le politiche cosiddette “del rigore”, anche se certamente non è stato l’unico né il più importante responsabile di quella decisione. Fino al 2010 era praticamente sconosciuto, fuori dal suo paese: poi è diventato commissario dell’UE per gli affari economici e monetari e, un anno dopo, anche vicepresidente della Commissione europea. Questa sua grande notorietà europea potrebbe durare ancora poco, sembra: qualche giorno fa ha annunciato che tornerà a fare politica attiva e si candiderà alle europee del maggio 2014 puntando a diventare il leader dell’Alleanza dei liberali e dei democratici europei (Alde), gruppo parlamentare centrista al Parlamento europeo. Molti però pensano che se il PPE dovesse ottenere di nuovo la maggioranza, alle prossime europee, Rehn potrebbe essere il successore di Barroso alla guida della Commissione.
Olli Rehn, quello che ci sgrida. Cosa sappiamo dell'uomo che negli ultimi anni è diventato il simbolo dell'austerità e dei "moniti di Bruxelles": potrebbe esserlo ancora per poco, per cominciare.
Tra lunedì e martedì il valore di quasi tutte le principali criptovalute è crollato: nelle ultime 24 ore Bitcoin è sceso di circa l’11 per cento, Ethereum il 16 per cento, Ripple il 21 per cento, Bitcoin Cash il 18 per cento, Cardano il 21 per cento, Litecoin il 13 per cento, secondo il sito Live Coin Watch. Coin Market Cap, il principale sito che indicizza l’andamento delle criptovalute, segnala invece cali meno drammatici nello stesso arco di tempo: 6 per cento per Bitcoin, 11 per cento per Ethereum, 19 per cento per Ripple, 14 per cento per Bitcoin Cash, 16 per cento per Cardano, 9 per cento per Litecoin. Coin Market Cap ha però escluso da una settimana i mercati sudcoreani dai suoi indici, e fornisce quindi una panoramica sul mercato globale diversa: più precisa secondo i gestori del sito, meno secondo molti osservatori. Secondi Coindesk, attualmente un bitcoin vale circa 12mila dollari: esattamente un mese fa aveva raggiunto il suo picco, superando i 19mila.
Quasi tutte le principali criptovalute sono crollate nelle ultime 24 ore.
È come «un elefante che ti entra nella vita» dice una donna che ha la vulvodinia da dieci anni. È una malattia cronica invalidante, che spesso implica la rinuncia al lavoro, alla vita sociale, alla vita sessuale e che, nelle sue forme più gravi, impedisce azioni quotidiane come lavarsi e stare sedute. Molte donne convivono con questo dolore per anni, talvolta anche a vita. Ma si tratta di una malattia non riconosciuta dal servizio sanitario nazionale, non studiata, non diagnosticata, che viene spesso relegata fra i disturbi di ordine psicosomatico. Molte donne si sentono dire che «è tutto nella loro testa», vengono sottoposte per anni a terapie sbagliate, e si devono rivolgere a molti specialisti prima di riuscire a dare un nome ai loro disturbi. Altre devono intraprendere costose trasferte per curarsi e alcune, infine, rinunciano. Vulvo che? La vulvodinia è una sindrome dolorosa cronica che include un’ampia varietà di condizioni cliniche e che comporta l’infiammazione delle terminazioni nervose dell’area vulvo-vaginale e pelvica, ricchissima di muscoli, fasce, vasi sanguigni e nervi.
Dobbiamo parlare di vulvodinia. È una patologia cronica e dolorosa che riguarda molte donne, spesso invalidante, ma poco studiata e oggetto di un preoccupante ritardo diagnostico.
La tv e il cinema sono pieni di storie con protagonisti due poliziotti, diversi ma nonostante tutto amici. Starsky & Hutch, una di quelle che sono rimaste, finì 40 anni fa. Starsky & Hutch arrivò qualche anno dopo la serie Le strade di San Francisco e tanti altri film di quel sottogenere noto come film buddy cop (“poliziotti amici”). Non inventò niente e non rivoluzionò la televisione, ma lasciò comunque un segno e di certo influenzò parte di quello che è arrivato dopo in quel genere, da Arma Letale a Men in Black. Qualcosa lo cambiò, perché rispetto a quello che si era visto prima, Starsky & Hutch aveva poliziotti diversi: più estremi nelle loro azioni e più legati nella loro amicizia. Chi ricorda la serie ricorda soprattutto loro due, Starsky e Hutch, ma anche i loro vestiti molto anni Settanta, i due principali comprimari – il capitano Dobey e l’informatore Huggy Bear – e ovviamente la Ford Gran Torino di Starsky.
Cosa resta di “Starsky e Hutch”, 40 anni dopo. I due protagonisti e un'auto, soprattutto: ma è interessante anche l'uso che fece della violenza e il modo in cui mostrò l'amicizia maschile.
Le testate russe Sputnik e Russia Today (RT), entrambe vicine e in parte finanziate dal governo russo, non potranno più fare pubblicità su Twitter attraverso nessuno dei loro account. La decisione è stata annunciata oggi da Twitter sulla base delle indagini condotte dall’azienda e dall’intelligence statunitense, secondo cui le due testate interferirono nelle elezioni presidenziali del 2016 per conto del governo russo. RT e Sputnik potranno continuare a pubblicare i normali tweet, mentre non potranno più produrre tweet sponsorizzati, per raggiungere un pubblico più ampio al di fuori dei loro follower. Twitter ha inoltre annunciato che gli 1,9 milioni di dollari ricavati a partire dal 2011, anno in cui RT iniziò a fare pubblicità sul suo social network, saranno devoluti in ricerche indipendenti sull’utilizzo di Twitter e il suo ruolo nel dibattito pubblico. RT ha speso circa 274mila dollari nel 2016 in annunci pubblicitari tesi a interferire nella campagna elettorale, che ha poi portato all’elezione di Donald Trump. Twitter non è l’unica azienda che sta rivedendo la spesa in pubblicità sulla sua piattaforma durante il periodo elettorale, Facebook ha fatto altrettanto scoprendo diverse centinaia di account riconducibili alla Russia creati per condizionare le elezioni. Notizie, dirette e storie sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, man mano che le cose succedono
Russia Today e Sputnik non potranno più fare pubblicità su Twitter.
Dal 15 al 20 maggio si è tenuta la Sydney Fashion Week, il più importante evento di moda in Australia, dove più di 70 stilisti, perlopiù australiani, hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate. Gli abiti più attesi erano quelli di Romance Was Born: colorati, spettacolari, pieni di piume, con pietre applicate sul viso delle modelle e cappelli di paglia giganti. È piaciuta molto anche la sfilata del marchio australiano Di$count Universe, apprezzato tra gli altri da Miley Cyrus: le modelle hanno indossato vestiti punk, ricamati, dai colori brillanti, con paillettes blu elettrico e bocche truccate di rossetto come se gocciolassero sangue. L’evento, sponsorizzato da Mercedes Benz, è stato chiuso da Misha Collection: le modelle, tra cui Bella Hadid, hanno sfilato sulla colonna sonora di Formation di Beyoncé. La canzone ha un forte connotato sociale e parla delle discriminazioni e della lotta per i propri diritti delle donne nere: tutte le modelle erano però bianche, cosa che ha portato a molte critiche da parte del pubblico, di altri stilisti, e della stampa.
Le foto della moda a Sydney. Alle più importanti sfilate australiane c'erano Bella Hadid, un marchio che piace molto a Miley Cyrus e modelle con pietre applicate sul viso.
C’è un po’ di preoccupazione per le circa cinquemila persone che restano sfollate dopo i terremoti che hanno interessato il centro Italia la scorsa estate e autunno. Il problema principale è che molte delle strutture turistiche che finora hanno ospitato gruppi di persone rimaste senza casa – in accordo con la regione e Confcommercio – vorrebbero poter ricevere i turisti quando inizierà la stagione estiva, cioè fra circa quattro mesi. La convenzione firmata dagli alberghi con la regione Marche scade il 30 aprile: dopo quella data centinaia di sfollati perderanno il proprio posto negli alberghi dove sono ospiti. Secondo il Corriere della Sera, qualche giorno fa l’assessorato regionale al Turismo ha proposto una proroga degli accordi fino al 31 dicembre, e al momento è in corso un negoziato. Per stamattina, intanto, ad Ancona è prevista una manifestazione di protesta di un’associazione di terremotati contro la gestione del governo regionale delle Marche. Nei mesi scorsi gli sfollati per i terremoti in Centro Italia erano quasi 13mila: oggi sono 5.322, tutti sistemati in 309 hotel, campeggi o strutture simili. Agli albergatori lo Stato paga 40 euro al giorno per ogni ospite, in cambio di vitto e alloggio. Soluzioni di questo tipo sono spesso percepite come temporanee, sia dagli albergatori – disponibili a concedere i propri spazi soprattutto in inverno, quando i turisti scarseggiano – sia dagli sfollati stessi, che attendono di tornare nelle proprie case oppure di trasferirsi nelle cosiddette “soluzioni abitative di emergenza” (cioè “casette” in legno o altro materiale leggero che vengono realizzate nei pressi dei paesi più danneggiati).
C’è un complicato guaio con i terremotati. Migliaia di persone coinvolte dai terremoti nel Centro Italia sono ospiti negli hotel della costa: ma gli hotel sapevano di doverli ospitare solo fino ad aprile, ché poi arrivano i turisti.
Martedì 24 maggio Twitter ha annunciato importanti cambiamenti nel sistema con cui conta il numero di caratteri di ogni tweet. Al momento gli utenti hanno a disposizione 140 caratteri – è la funzione che più di ogni altra caratterizza Twitter – nei quali sono compresi i link (che occupano 23 caratteri), le foto (24 caratteri), le GIF, i video e tutti gli altri “allegati”. Nei prossimi mesi, ha spiegato Todd Sherman, senior product manager di Twitter, molti di questi elementi saranno eliminati dal conteggio dei caratteri. Quindi i 140 caratteri disponibili si potranno occupare tutti o quasi con del testo. Tra le cose che non saranno più conteggiate nel numero dei caratteri di un tweet ci sono:
Twitter allunga i 140 caratteri. Le foto, i video, le gif e i nomi degli utenti non saranno più contati nei 140 caratteri, e ci si potrà ritwittare da soli.
Poche novità interessanti, nonostante i film in uscita siano dieci. Segnaliamo Super, commedia amara (non aspettatevi grandi risate) su due supereroi senza superpoteri, paladini della giustizia improvvisati; Melancholia, l’ultimo film di Lars von Trier con Kirsten Dunst, Kiefer Sutherland e Alexander Skarsgård, che nonostante le recensioni positive della critica è noto più per le esternazioni filonaziste fatti dal regista durante la presentazione a Cannes; e Una separazione, film vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, del regista iraniano Asghar Farhadi. Poi il terzo capitolo di Paranormal Activity, questa volta un prequel, e il film tratto da Bar Sport di Stefano Benni. Bar Sport Regista: Massimo Martelli Attori: Claudio Bisio, Giuseppe Battiston, Antonio Catania, Angela Finocchiaro, Lunetta Savino.
I film del weekend. Il film tratto da Bar Sport, l'ultimo di Lars von Trier, quello che ha vinto il Festival di Berlino e una amara commedia sui supereroi.
Come anticipato dal Wall Street Journal il 19 aprile scorso, Twitter avrebbe da poco portato a termine l’acquisizione di TweetDeck. Secondo TechCrunch, uno dei siti di informazione tecnologica più seguiti online, l’accordo sarà ufficializzato e reso pubblico nel corso dei prossimi giorni. Per entrare in possesso di TweetDeck, Twitter avrebbe stanziato una cifra compresa tra i 30 e i 50 milioni di dollari, sia in denaro contante che in azioni della società, non ancora quotata in borsa. Negli ultimi due anni, TweetDeck ha ottenuto più di cinque milioni di investimenti e ha stimolato l’attenzione di numerosi acquirenti potenziali. Il piccolo programma, disponibile per computer, browser (Chrome) e smartphone ha superato di recente i 20 milioni di utenti, che lo utilizzano ogni giorno per gestire il loro account su Twitter e per seguire i messaggi pubblicati dalle persone che seguono sul social network con un maggiore dettaglio, grazie alle tante opzioni offerte dal programma.
Twitter ha comprato TweetDeck? secondo TechCrunch le due società avrebbero trovato un accordo per l'acquisto, tra i 30 e i 50 milioni di dollari.
Il ministero della Salute ha detto che due campioni di uova su 114 che sono stati esaminati negli ultimi giorni sono risultati positivi al fipronil, un’insetticida moderatamente tossico per l’uomo. Il fipronil era stato utilizzato per errore in alcune fattorie dei Paesi Bassi, Belgio e Germania. Milioni di uova sono state contaminate e poi esportate in numerosi paesi. I controlli a campione del ministero sono stati effettuati in negozi e allevamenti italiani dopo che una partita di prodotti derivati dalle uova proveniente dai Paesi Bassi era stata sequestrata perché proveniente da un allevamento contaminato. Le regole europee vietano l’uso del fipronil negli allevamenti, ma le autorità sanitarie di vari paesi hanno avvertito che è tossico soltanto se preso in grandi quantità, quindi non dovrebbero esserci rischi imminenti per la salute delle persone. Due settimane fa, il ministero della Salute aveva detto che, a parte il campione già sequestrato, non risultavano altri casi di uova contaminate dal fipronil in Italia. Al momento ci sono ancora circa 200 campioni di uova o di prodotti derivati sospetti su cui i tecnici del ministero stanno ultimando le analisi.
Alcuni campioni di uova contaminate dal fipronil sono stati trovati in Italia.
La polizia ha arrestato cinque persone nelle indagini sulla bomba esplosa il primo gennaio scorso a Firenze che aveva ferito un artificiere della polizia. La bomba era stata messa davanti a una libreria di estrema destra considerata vicina al movimento CasaPound in via Leonardo da Vinci: aveva un timer ed era esplosa mentre un artificiere della polizia la stava esaminando. Secondo Repubblica i cinque arrestati sono “anarchici”, il Corriere della Sera aggiunge che sono stati arrestati al Galluzzo, una frazione di Firenze.
Cinque persone sono state arrestate per la bomba esplosa il primo gennaio a Firenze.
L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’ente che assegna gli Academy Awards (cioè i premi Oscar), ha diffuso la lista dei 15 documentari da cui verranno scelti i 5 che si contenderanno il premio di Miglior documentario. Il documentario è un genere molto ampio, che racchiude in sé molte categorie diverse, anche se in generale può essere definito un prodotto che ha come fine la rappresentazione di un determinato aspetto della realtà: un evento storico, le esperienze personali di qualcuno, un luogo, un’opera d’arte. Anche tra i 15 documentari scelti dall’Academy si nota questa grande diversità di temi: ce ne sono alcuni che raccontano storie d’attualità o episodi importanti della storia recente in molte parti del mondo, come quello sul gruppo punk-rock russo delle Pussy Riot, quello sul ciclista Lance Armstrong o The Square, cronaca della rivoluzione (e poi contro-rivoluzione) egiziana. Altri documentari invece si soffermano su storie personali, come Life According to Sam, su una coppia di medici con un figlio sedicenne, Sam, affetto da progeria, una rara forma di invecchiamento precoce per cui non esiste alcuna cura. Altri ancora ripescano storie del passato, come The Act of Killing, sui massacri avvenuti in Indonesia tra il 1965 e il 1966, quando con un colpo di stato l’esercito depose il governo indonesiano scatenando un massacro contro comunisti, sindacalisti e la comunità cinese.
I 15 documentari candidati all’Oscar. Grandi storie familiari, massacri e rivoluzioni, un clamoroso caso di doping: per chi non vuole vedere il solito film.
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato
La Lega agita Unicredit. Il Foglio spiega come Umberto Bossi e il sindaco di Verona orientino le tensioni nella banca di Alessandro Profumo.
Aggiornamento: ATAC ha annunciato che lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per mercoledì 11 gennaio non si farà più, ed è rinviato a una data ancora da stabilirsi. ATAC dice che la decisione è stata presa dopo un incontro con Linda Meleo, assessore ai Trasporti di Roma, che ieri aveva detto: «Oggi ho incontrato i sindacati che avevano proclamato uno sciopero del trasporto pubblico per mercoledì 11 gennaio. È stata trovata un’intesa e così abbiamo scongiurato lo sciopero di dopodomani che avrebbe causato, come sempre, disagi ai romani e alle romane. Il motivo della mobilitazione era sempre quello che ha portato le stesse sigle sindacali ad altri scioperi nel 2016: ovvero la richiesta ad Atac di effettuare un referendum sull’accordo sindacale del 17 luglio 2015. Su questo si apriranno a breve dei tavoli di confronto con l’azienda. Nulla osta che al termine di questi, trovato un accordo sulle modifiche da apportare, i lavoratori potranno esprimersi attraverso una consultazione secondo la normativa vigente”»
Lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma mercoledì 11 gennaio non si fa più. ATAC dice che è stato rinviato, dopo un incontro dei sindacati con l'assessore ai Trasporti di Roma.
Il 3 maggio uscirà per BAO Publishing Ogni maledetto lunedì su due, il terzo libro di Zerocalcare. Il libro raccoglie le tavole pubblicate sul suo blog, dalla prima fino a quella dei vecchi che non usano il PC, insieme a una cinquantina di pagine inedite. Zerocalcare ne ha anticipato i contenuti in un post, lunedì scorso. Di seguito in anteprima le prime pagine. Zerocalcare è un disegnatore romano, ha 29 anni. Ha collaborato con Liberazione, il settimanale Carta, i mensili XL di Repubblica e Canemucco. Ha pubblicato sull’antologia del fumetto indipendente Sherwood Comix e su Smemoranda. Ha una striscia fissa su Internazionale, e dal 2011 pubblica storie sul suo blog. Ha pubblicato il suo primo libro, che si chiama La profezia dell’armadillo, a dicembre del 2011, con l’aiuto di Makkox. Il libro poi è stato riedito da BAO Publishing, che ha pubblicato anche il suo secondo libro, Un polpo alla gola.
“Ogni maledetto lunedì su due”. In anteprima sul Post le prime pagine del nuovo libro di Zerocalcare, che uscirà il 3 maggio.
Skype ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquisire GroupMe. I termini del patto tra le due società non sono stati comunicati, ma sembra che Skype spenderà tra i 50 e gli 85 milioni di dollari per ottenere il totale controllo dell’azienda. GroupMe è nata nel 2010 e in breve tempo è diventata molto conosciuta, specialmente negli Stati Uniti, grazie ai suoi servizi per mandare messaggi in tempo reale a gruppi di amici attraverso cellulari e smartphone. In pochi mesi la società ha raccolto 11 milioni di dollari di investimenti, diventando molto competitiva anche grazie all’alto numero di download delle sue applicazioni. Come si inizia Per usare GroupMe bisogna prima di tutto registrarsi o sul sito o direttamente attraverso l’applicazione per smartphone, disponibile per iPhone, Android, BlackBerry e Windows Phone. Al momento della registrazione devi inserire il tuo numero di telefono cellulare, nome e cognome e indirizzo di posta elettronica. Il sistema crea un account personale, che ti permette di iniziare a inviare messaggi di gruppo agli amici.
Skype ha comprato GroupMe. È una società che esiste da appena un anno, è costata più di 50 milioni di dollari ma ne vale la pena: ecco perché.
Draw Something è un videogioco per smartphone che ricorda molto Pictionary, il gioco di società: fai un disegno sullo schermo del tuo cellulare e lo sfidante deve indovinare la parola che hai disegnato per guadagnare punti. L’applicazione è molto semplice e le partite durano pochi minuti, particolari che hanno contribuito al suo enorme successo soprattutto negli Stati Uniti. In sei settimane il gioco è stato scaricato da 35 milioni di persone, rivelandosi una enorme fortuna per OMGPOP, la startup che lo ha ideato. E in pochi giorni i suoi proprietari sono diventati milionari grazie a una acquisizione lampo e inattesa. (I 17 migliori giochi su Facebook)
Che cos’è Draw Something. Come funziona il gioco per smartphone più scaricato del momento, che ha fruttato alla sua società un'acquisizione milionaria.
Nel 2015 in Brasile sono stati registrati 2.782 casi di bambini nati con microcefalia, una malformazione neurologica che causa una circonferenza cranica minore della norma e che può avere gravi conseguenze psico-motorie per chi ne è affetto. Nel 2014 c’erano stati 147 casi e nel 2013 erano stati 167, molti meno di quelli del 2015: si pensa che il grande aumento di casi di bambini nati con microcefalia sia dovuto allo Zika, un virus trasmesso da una zanzara (la Aedes aegypti). Il New York Times ha parlato della situazione definendola «la più grave crisi medica che ha colpito il Brasile negli ultimi decenni». Il governo brasiliano è stato accusato di non aver agito abbastanza in fretta per capire il problema e provare a risolverlo, e secondo il New York Times c’è una diffusa situazione di panico tra le donne incinte: ci sono anche fonti ufficiali brasiliane che hanno suggerito alle donne che vivono nelle aree in cui è più diffusa la zanzara che trasmette lo Zika di evitare, se possibile, di rimanere incinte. «Se possono aspettare, dovrebbero aspettare», ha detto Claudio Maierovitch, direttore del dipartimento del ministero della Salute brasiliano che si occupa delle malattie trasmissibili.
Cos’è il virus Zika, e i casi in Brasile. È una malformazione che fa nascere i bambini con la testa più piccola del normale: i contagi quest'anno sono stati molti più che in passato, si pensa che il virus sia arrivato dall'Africa durante i Mondiali di calcio o poco dopo.
Il tema del “come vestirsi in aeroporto” è uno di quelli su cui proliferano moltissimi consigli di moda su giornali, riviste, fashion blog, a causa dei viaggi sempre più frequenti e per la tendenza a un abbigliamento casual adatto a lunghi spostamenti. Un libro fotografico, A Journey In Style, raccoglie più di 160 foto di celebrità che negli anni sono passate dall’aeroporto di Heathrow, il più grande e famoso di Londra: la modella Twiggy, la moglie del presidente americano John F. Kennedy, Jackie Onassis, Kate Moss, Victoria Beckham, Marilyn Monroe, Marlene Dietrich, Mick Jagger, i Beatles e tanti altri, regina Elisabetta compresa. Nelle immagini raccolte spuntano immancabili occhiali da sole, giacche eleganti e, per ovvie ragioni, valigie di svariate dimensioni, in uno stile molto più formale di quello che siamo abituati a vedere oggi. Una selezione delle immagini del libro è in mostra nella galleria d’arte del Terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow, per chi passasse di lì nelle prossime settimane. Alcune delle foto del libro:
Come vestirsi in aeroporto. Per esempio prendendo spunto da un libro che raccoglie le fotografie di Twiggy, Mick Jagger e altre celebrità passate dall'aeroporto londinese di Heathrow.
Facebook sperimenterà a partire da oggi un nuovo sistema per mostrare gli articoli di alcuni dei più importanti media del mondo direttamente all’interno della sua applicazione mobile, senza che sia necessario lasciarla per raggiungere i siti di informazione dove sono solitamente pubblicati. La novità – che si chiama “Instant Articles” (“Articoli Istantanei”) – era stata anticipata nelle settimane scorse dal Wall Street Journal e dal New York Times, che è una delle testate che partecipa all’iniziativa. Per ora gli articoli leggibili direttamente all’interno di Facebook saranno una selezione di quelli disponibili sui siti tradizionali, e a seconda della reazione dei lettori e delle valutazioni degli editori il servizio sarà esteso o rivisto nei prossimi mesi. Quelli di Facebook spiegano di avere pensato a “Instant Articles” per due motivi principali: rendere il caricamento dei contenuti più veloce e migliorare l’esperienza di lettura per gli utenti. In media un articolo segnalato all’interno dell’applicazione di Facebook, quindi con un link che rimanda al sito di chi lo ha pubblicato, impiega circa otto secondi per caricarsi, un tempo piuttosto lungo se confrontato con i tempi di caricamento del resto dell’applicazione che sono praticamente istantanei. Ospitando gli articoli direttamente all’interno di Facebook, il caricamento arriva a essere fino a dieci volte più rapido.
I giornali DENTRO Facebook. Parte oggi con alcune grandi testate internazionali il progetto di far leggere gli "Instant Articles" all'interno di Facebook, con le controverse implicazioni del caso.
Su La Stampa di oggi c’è un articolo di Linda Laura Sabbadini, ex dirigente dell’ISTAT, che cerca di interpretare i dati pubblicati dall’INPS nei giorni scorsi su assunzioni, licenziamenti e voucher relativi ai primi otto mesi dell’anno: spiegando che c’è una complessità e delle variabili che spesso vengono trascurati dalle sintesi giornalistiche o dalle contrapposizioni strumentali. L’articolo de La Stampa si concentra in particolare sui “voucher” spiegando che sono andati a coprire una porzione di lavoro sommerso: i voucher, o buoni lavoro, sono un sistema di pagamento che si può utilizzare per il lavoro cosiddetto accessorio, che non è riconducibile a un contratto di lavoro in quanto svolto in modo saltuario. Il datore di lavoro compra i voucher dallo stato e il lavoratore, che non ha un contratto di lavoro, li riceve come forma di pagamento e deve incassarli in un ufficio postale fino a un massimo di 2.000 euro netti annui da ogni datore di lavoro e 7.000 euro in tutto in un anno. Assunzioni e dimissioni in calo, licenziamenti e voucher in crescita: sui dati Inps c’è un allarme generale ma la mia opinione è che in questo momento abbiamo tutti bisogno di più analisi e di meno allarmismo. Cerchiamo di fare chiarezza. I voucher sono effettivamente cresciuti molto.
I dati sul lavoro tirati per la giacchetta. Spiega La Stampa che i numeri di Istat e Inps raccontano cose più complesse di quelle nei titoli dei giornali.
Ieri c’è stata l’Assemblea nazionale del Partito Democratico, che si è riunita per modificare lo statuto del partito e permettere la candidatura alle primarie di altri iscritti al PD, oltre al segretario: le nuove norme che regolano le primarie di coalizione per scegliere il candidato da presentare alle prossime elezioni politiche come presidente del Consiglio saranno definite dal segretario Pier Luigi Bersani insieme agli alleati. Ma cosa sta succedendo dall’altra parte dello schieramento, nel centrodestra? Tremonti Ieri e oggi l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti presenta a Riccione il manifesto del suo nuovo progetto politico. Martedì scorso, Tremonti ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni con una propria lista elettorale: il suo movimento si baserà sul “Manifesto 3L” (Lista lavoro e libertà) che è incentrato soprattutto su temi di politica economica. La sua sarà una lista civica, formata dai cittadini, che potrebbe allearsi con le forze politiche di tradizione socialista e cattolica.
Che cosa succede nel centrodestra. Mentre il centrosinistra discute di primarie, chi governava fino a un anno fa pubblica manifesti politici e promuove referendum, in attesa di capire chi sarà il leader.
Alla presenza del premier nordirlandese Peter Robinson e del vicepremier Martin McGuinness, è stato inaugurato oggi a Belfast, in Irlanda del Nord, il Titanic Belfast, il più grande memoriale al mondo dedicato al transatlantico affondato il 15 aprile 1912. È stato costruito a Belfast proprio nell’area del cantiere dove venne costruito il Titanic. Con questa sorta di “museo” (anche se coloro che lo hanno pensato e realizzato preferiscono non chiamarlo così) le autorità nordirlandesi sperano di rilanciare il turismo nel paese, segnato fino a questo momento dai conflitti politici e religiosi degli ultimi decenni. Una scelta che ha creato qualche polemica, perché qualcuno ha accusato le autorità nordirlandesi di speculare sui morti nel naufragio. Il Titanic Belfast è un edificio molto tecnologico e lo scopo dell’esposizione è far rivivere ai visitatori le esperienze della costruzione e del primo e unico viaggio del Titanic.
Le foto del Titanic Belfast. Oggi è stato inaugurato in Irlanda del Nord il più grande memoriale dedicato al transatlantico affondato un secolo fa: a Belfast sperano che attragga più turisti stranieri.
Steve Jobs ha annunciato poche ore fa le sue dimissioni da amministratore delegato (CEO) di Apple, dicendo di non riuscire più a tener fede agli impegni e ai compiti imposti da quel ruolo. Nella sua lettera indirizzata al Consiglio di amministrazione, Jobs ha anche suggerito di affidare la guida della società a Tim Cook, che dall’inizio di quest’anno aveva già iniziato a lavorare come suo sostituto temporaneo. La decisione finale e ufficiale sul nuovo CEO spetterà ai consiglieri di amministrazione ed è estremamente probabile che scelgano di seguire il consiglio di Jobs, dando l’incarico a chi si è occupato della società negli ultimi mesi. Tim Cook ha cinquant’anni, lavora in Apple dal 1998 e chi lo conosce lo definisce un lavoratore infaticabile. Cresciuto in una piccola città dell’Alabama, Cook è sempre molto garbato e cortese, parla con estrema calma e a differenza di Steve Jobs ha raramente impeti d’ira con i propri collaboratori. È un “gentiluomo del sud” ed è ossessionato dalla possibilità di rendere sempre più efficienti e redditizie le attività all’interno di Apple.
Chi prende il posto di Steve Jobs. Chi è Tim Cook, l'uomo che 13 anni fa ha cambiato il modo di lavorare di Apple.
Oggi a Gattinara, in provincia di Vercelli, sono previsti i funerali dell’ingegnere Franco Lamolinara, ucciso giovedì scorso dai suoi rapitori durante il raid delle forze speciali britanniche a Sokoto, in Nigeria. Ieri è emerso che i familiari di Lamolinara erano stati convocati dal ministero degli Esteri italiano verso la fine di febbraio: le autorità erano venute in possesso di un nuovo video dell’ingegnere, oltre a quello dell’agosto scorso dove compare con l’altro ostaggio ucciso con lui, l’inglese Chris McManus. Nel video, secondo i racconti dei familiari di Lamolinara, si vedeva l’ingegnere vivo, dimagrito ma apparentemente in buone condizioni di salute. Non si sa come il ministero degli Esteri sia venuto in possesso del filmato, molto probabilmente, scrive il Messaggero, grazie a un’operazione congiunta tra servizi segreti italiani e nigeriani (o inglesi). Il video era stato considerato dai familiari di Lamolinara come un segnale rassicurante e la possibilità di una trattativa tra le autorità italiane e i rapitori. Tuttavia, da quanto si apprende, nel filmato non vengono citate rivendicazioni o richieste di riscatto. In genere video simili vengono fuori quando i rapitori si sentono piuttosto al sicuro da eventuali blitz. Le cose sarebbero cambiate martedì 6 marzo, quando un terrorista nigeriano, Abu Muhammad, è stato arrestato e ha svelato dove si trovava il covo dei rapitori.
Aggiornamenti sul caso Lamolinara. I suoi familiari parlano di un nuovo video in possesso delle autorità italiane, mentre il ministro Terzi si difende sul Corriere della Sera.
Oggi il Wall Street Journal ha rivelato che nelle ultime settimane i responsabili di Twitter avrebbero iniziato a sondare il terreno per trovare un compratore per il loro social network e tra i nomi dei possibili interessati, oltre a Google, è comparso anche quello di Facebook. La società ha preferito non commentare la notizia e al momento si tratterebbe di semplici contatti esplorativi e nulla di più. Secondo gli analisti, Facebook potrebbe trarre molti vantaggi da una acquisizione di Twitter e basta dare un’occhiata a questa infografica per comprendere le dimensioni dei due social network, il loro peso nella Rete e le potenzialità che potrebbero esprimere insieme.
Facebook vs Twitter. I numeri dei due social network in un'infografica, chi ha più iscritti?.
Sulla base dei dati forniti dalla società di analisi Equilar, Associated Press ha pubblicato l’elenco dei 50 amministratori delegati (CEO, cioè chief executive officer, in inglese) più pagati del 2012. Le percentuali indicano la variazione rispetto al 2011. 1. Leslie Moonves, CBS, 60,3 milioni di dollari, meno 12 per cento
La classifica dei 50 CEO più pagati. Al primo posto c'è il capo dell'emittente statunitense CBS, all'ultimo quello di Deere, società che produce mezzi agricoli.
Gordi, la cantautrice australiana ventisettenne di cui avevamo parlato a febbraio per una canzone, ha fatto un nuovo disco, a me pare bello (su Spotify). È uscito un trailer del film su Aretha Franklin con Jennifer Hudson che dovrebbe uscire a gennaio 2021. Ieri sera sono finito per i soliti link algoritmici (stavo guardando Don Backy che cantava L'immensità) su questo video di Renato Zero che ascolta commosso un lunghissimo singalong del suo pubblico su Amico. E ho pensato che Amico è l'ultima gran canzone di Renato Zero, pur con qualche caduta di banalità nel testo, mitigata solo dal fatto che lui è probabilmente sincero pure quando dice "dietro il portafoglio un cuore ancora c'è" o “e tu ragazza pure tu, che arrossivi se la mano andava giù”. (ho il sospetto di essere stato a quel concerto: ci portai Emilia, barattandolo con la promessa di andare con lei a vedere un film su una band che le piaceva allora e che non posso dire, perché se no ora mi disconosce come padre) (no, non era quello, era un po' di anni prima: Emilia ci terrebbe a puntualizzarlo) Su Renato Zero aggiungo solo questo: la volta che presi tutta l'acqua del mondo a tredici anni aspettando di entrare a un concerto al campo sportivo Abetone per ora ve la risparmio. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Willie Nelson. Si diventa romantici, con il country.
Il New York Times ha selezionato le più belle strade di dodici città europee, sulla base delle preferenze di alcuni suoi collaboratori che vivono in Europa. Tra le strade finite nella lista del New York Times ce ne sono alcune molto famose e frequentate, come quelle scelte da Andrew Ferren per Vienna: Kärntner Strasse, Graben e Kohlmarkt, tra le più turistiche e affollate della città, per via dei negozi di moda e dei locali eleganti. Per Milano, Ingrid Williams ha scelto Ripa di Porta Ticinese, mentre Lisa Abend ha detto che la sua strada preferita di Oslo non è una strada, ma un fiume: l’Akerselva, che divide in due la capitale norvegese. Per Praga è stata scelta una strada alla moda fuori dal centro, frequentata per i suoi locali aperti di recente, e in Grosser Muristalden non c’è niente: è fantastica per la vista sulla città, spiega Tim Neville. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le strade più belle di 12 città europee, secondo il New York Times. Ci sono vie pedonali con molti bar e locali, come Rua Nova do Carvalho a Lisbona, il fiume di Oslo e i Navigli di Milano.
Da ieri pomeriggio ci si lambiccava molto in rete sull’attesa creata da Apple col mettere online l’annuncio di una “memorabile” novità relativa a iTunes che sarà annunciata oggi martedì. La sorpresa è forse stata svelata in serata dal Wall Street Journal, secondo il quale il sito di musica online metterà finalmente in vendita il catalogo delle canzoni dei Beatles, di cui non erano mai stati concessi i diritti per il commercio in digitale. Il Wall Street Journal annuncia la notizia come proveniente da una persona informata, e dice che l’accordo tra Apple, rappresentanti dei Beatles e dei loro eredi ed EMI sarebbe recentissimo, e potrebbe saltare anche all’ultimo momento. L’evento non è storico solo in sé, ma anche perché Apple ebbe da subito una querelle con i Beatles sul nome della società che era lo stesso dell’etichetta che avevano fondato, Apple Records. L’anno scorso, aveva fatto notizia (e vendite) la pubblicazione in versione rimasterizzata di tutti i cd della band. I Beatles, a quanto riferisce il Wall Street Journal, continuano a vendere tantissimo.
I Beatles su iTunes sono la sorpresa di Apple? l'annuncio "memorabile" di oggi dovrebbe essere l'accordo per l'attesa messa online degli mp3 dei quattrodilìverpul.
Hewlett Packard, multinazionale produttrice di computer e stampanti, giovedì ha annunciato che nei prossimi tre anni ridurrà il suo personale del 16 per cento all’interno di un più ampio piano di ristrutturazione aziendale. In tutto verranno tagliati tra 7mila e 9mila posti di lavoro, attraverso licenziamenti e pensionamenti anticipati. Nei piani dell’azienda questi tagli porteranno a un risparmio totale di 1 miliardo di dollari entro il 2022. Dall’1 novembre, inoltre, ci sarà anche un cambio nella dirigenza di Hewlett Packard, con il CEO Dion Weisler che dopo quattro anni lascerà il suo posto per motivi di salute e sarà sostituito da Enrique Lores.
Hewlett Packard ridurrà il suo personale del 16 per cento nei prossimi tre anni.
È successo a tutti, almeno una volta, di trovarsi in mezzo a una conversazione che inizia con le parole “ho appena finito di vedere” seguite dal nome di una serie tv che è molto piaciuta e dalla descrizione del dispiacere provato nel non poterne più vedere altri episodi. Nel migliore dei casi queste conversazioni proseguono con qualcuno che, dopo aver sentito questo lamento, capisce che è in realtà una richiesta di aiuto, la manifestazione di un chiaro bisogno: trovare una nuova serie tv alla quale appassionarsi. Che siate stati consigliati o consiglianti, abbiamo provato a trovare qualche serie che, per vari motivi, potrebbe piacere a qualcuno a cui ne sono piaciute altre. Non sono uguali in tutto e per tutto e non sono belle uguali, perché sono serie diverse. Grazie a qualche sito che, tra le altre cose, offre consigli di questo tipo – ma soprattutto grazie a tante chiacchiere fatte negli anni – ci abbiamo provato. Poi i gusti sono gusti; e ancora peggio sono i gusti quando si tratta di mettere in relazione due diverse serie tv. La sezione commenti esiste per questo.
Se ti è piaciuta quella, guarda quest’altra. “Ho finito Lost/House of Cards/Girls, cosa guardo adesso?”: provate con queste serie non troppo famose, che ne ricordano altre che già conoscete.
Il polietilene tereftalato metallizzato con l’alluminio è una delle sostanza più natalizie che ci siano: è il glitter, e nelle settimane che precedono le feste invernali lo si vede moltissimo. Dagli smalti per unghie alle palle che si appendono agli alberi, in questi giorni luccica un po’ dappertutto e si fa anche odiare da qualcuno per l’apparente ostinazione con cui rimane attaccato a qualsiasi cosa, pelle e capelli compresi. A tanti altri, invece, piace molto: secondo una teoria psicologica proposta da una ricerca del 2014, saremmo attratti dalle cose scintillanti per via dell’istinto dei nostri antenati a cercare acqua pulita. In un articolo divertente e appassionante pubblicato sul New York Times, la giornalista Caity Weaver ha raccontato dove viene fatto il glitter negli Stati Uniti, e quello che sappiamo sui metodi per produrlo (almeno quelli che chi se ne occupa è disposto a rivelare). C’entrano i rifiuti, lo stato del New Jersey e strati di pellicola trasparente spessi quanto la metà della lunghezza d’onda della luce.
Tutto sul glitter. E c'è molto che probabilmente non sapete: da dove arriva, per esempio, ma anche dove finisce.
Nelle prime ore di oggi due persone – un uomo e una donna – sono morte per un incendio in una palazzina nella zona del Naviglio Grande, a sudovest del centro. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma sembra che le fiamme si siano sviluppate mentre i due stavano dormendo. I corpi sono stati trovati dai vigili del fuoco. Un’altra persona, che secondo il Corriere della Sera è parente della donna trovata morta, è invece riuscita a salvarsi.
Due persone sono morte a Milano nella zona dei Navigli per un incendio.
Quando nella primavera dello scorso anno annunciò di essere diventato l’amministratore delegato di Google, Larry Page chiese a Steve Jobs se fosse disponibile a organizzare un breve incontro per dargli qualche consiglio. Tra i due non correva buon sangue: Jobs era ancora infuriato con i dirigenti di Google per aver invaso anni prima il territorio di Apple con Android, un sistema in diretta concorrenza con gli iPhone. Dopo qualche esitazione, Jobs decise di invitare Page nella sua casa di Cupertino per una chiacchierata. Superate le tensioni, i due si misero a parlare del futuro di Google e di che cosa volesse fare da grande, come spiegò successivamente Jobs al suo biografo: «La cosa su cui posi maggiormente l’accento fu la messa a fuoco. Capire bene che cosa Google vuole diventare da grande. Adesso è un pasticcio. Quali sono i cinque prodotti su cui vuoi concentrarti? Sgombera il campo dalle altre cose, altrimenti ti tireranno a fondo». Nei mesi successivi in effetti i responsabili di Google si sono dati da fare per mettere ordine nella società. Decine di progetti secondari sono stati chiusi e altri servizi, sostanzialmente snobbati dagli utenti, sono stati abbandonati senza particolari rimpianti. La società si è concentrata su un numero ridotto di prodotti e ha cercato di rendere più omogenea la propria offerta, come dimostra la progressiva integrazione del suo nuovo social network Google+ in altri servizi come Gmail e lo stesso motore di ricerca. L’opera di pulizia è stata comunque accompagnata dalla progettazione e sperimentazione di alcuni nuovi prodotti, di cui non si sa ancora nulla di ufficiale, ma che potrebbero indicare il futuro prossimo della società, che non si è mai accontentata di essere solo il motore di ricerca più usato al mondo.
Il futuro di Google. Quattro progetti da tenere d'occhio, dall'intrattenimento ai negozi.
Mercoledì 30 ottobre Facebook ha presentato i dati finanziari dei suoi ultimi tre mesi (luglio, agosto, settembre) annunciando di avere prodotto ricavi per 2,02 miliardi di dollari, una cifra superiore alla previsione di 1,91 miliardi di dollari formulata nei giorni scorsi da buona parte degli analisti di Wall Street. Nello stesso trimestre di un anno fa Facebook aveva prodotto ricavi per 1,26 miliardi di dollari. Il risultato è stato reso possibile da una sensibile crescita delle pubblicità su cellulari e tablet, e dalla maggiore resa degli annunci pubblicitari mostrati direttamente all’interno del newsfeed degli utenti. Facebook ha così realizzato utili per 425 milioni di dollari contro i 59 milioni di dollari in perdita dello scorso anno nello stesso periodo. I soldi che Facebook riesce a ottenere da ogni singolo utente sono in aumento. Nel trimestre da poco finito, la cifra è stata di 1,72 dollari per iscritto contro gli 1,60 dollari del trimestre precedente e gli 1,29 dollari di un anno fa. L’andamento è interessante soprattutto se si considera che Facebook continua ad attirare nuovi iscritti, e quindi a estendere la base di utenti da cui guadagnare qualcosa grazie alla pubblicità. L’ultimo trimestre si è concluso con un totale di 1,19 miliardi di iscritti, contro gli 1,16 miliardi dei tre mesi precedenti. Gli iscritti che usano su base giornaliera Facebook sono passati negli ultimi tre mesi da 699 a 728 milioni.
I ricavi di Facebook. Sono cresciuti più del previsto, è stato annunciato ieri: e ognuno di noi rende ben 1 dollaro e 72.
La Guardia di finanza ha arrestato oggi l’imprenditore piemontese Vittorio Farina, accusato di bancarotta fraudolenta. Farina è stato arrestato per il fallimento nel 2016 della ILTE, la società tipografica che si occupava della stampa di diversi quotidiani, oltre che delle Pagine Gialle. Secondo l’accusa, Farina ha distolto circa 50 milioni di euro dal bilancio della società. A partire dal 2009, quando la sua società era entrata in crisi, Farina avrebbe venduto stabilimenti e altre parti di valore e avrebbe utilizzato il ricavato «per finalità estranee agli interessi dell’impresa», hanno scritto i magistrati nell’ordinanza che ha disposto l’arresto.
È stato arrestato l’imprenditore tipografico Vittorio Farina.
Domenica 8 maggio l’ex viceministro dell’Economia Stefano Fassina, candidato sindaco di SEL e Sinistra Italiana a Roma alle elezioni del prossimo 5 giugno, ha pubblicato un messaggio su Facebook per spiegare che le due liste elettorali che sostenevano la sua candidatura, Sinistra per Roma e Lista Civica Fassina Sindaco, sono state giudicate inammissibili dalla commissione elettorale del comune di Roma per alcuni errori formali nella loro presentazione. Fassina ha detto che farà ricorso contro la decisione, ma se venisse respinto anche il ricorso dovrebbe ritirare la sua candidatura. Il Corriere della Sera scrive che i problemi riscontrati dalla commissione elettorale riguardano le date relative alla raccolta delle firme necessarie per la presentazione di una lista (la lista civica) e il numero di firme valide raccolte, che per la lista Sinistra per Roma sono meno delle 1.300 necessarie. Anche le liste per i candidati nei diversi municipi di Roma, fatta eccezione per quella del Municipio VIII, sono state giudicate inammissibili per errori formali: ANSA dice che sono stati usati “moduli vecchi”. La scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni amministrative era mezzogiorno del 7 maggio; tra domenica e lunedì la commissione elettorale si sta occupando di notificare eventuali irregolarità o modifiche necessarie.
Il guaio delle liste per Stefano Fassina a Roma. Sono state giudicate inammissibili per errori formali nella raccolta delle firme, la candidatura a sindaco rischia di saltare.