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Ispirandosi al Transparency Report (“Rapporto sulla trasparenza”) di Google, Twitter ha pubblicato il suo primo rapporto sulla trasparenza. L’iniziativa serve per mostrare agli iscritti del social network le richieste inviate dai governi per ottenere informazioni o la rimozione di particolari contenuti, nel caso anche di violazioni del diritto d’autore. Il rapporto indica il numero di casi in cui Twitter è effettivamente intervenuto per dare seguito alle richieste ricevute. I dati diffusi fanno riferimento alla prima metà del 2012, un secondo rapporto aggiornato sarà quindi pubblicato alla fine dell’anno. L’obiettivo è rendere semestrale la pubblicazione delle informazioni per la trasparenza sul social network. Quelli di Twitter spiegano di aver ricevuto più richieste dai governi nella prima metà del 2012 che in tutto il 2011, a testimonianza della progressiva diffusione del social network e di una maggiore attenzione da parte delle autorità. I governi hanno complessivamente inoltrato 849 richieste per conoscere l’identità di altrettante persone iscritte a Twitter. Gli Stati Uniti hanno inviato più richieste di tutti (679) seguiti dal Giappone (98) e da Regno Unito e Canada, entrambi con 11 richieste. Dall’Italia sono arrivate meno di dieci richieste sull’identità degli utenti. Il numero preciso non è disponibile, perché al di sotto di dieci domande Twitter preferisce non dare il dato effettivo per non influenzare eventuali indagini in corso. | Il rapporto sulla trasparenza di Twitter. I contenuti rimossi e le identità degli utenti comunicate dal social network alle autorità nei primi sei mesi del 2012. |
A pochi mesi dalle elezioni comunali a Milano, il sindaco Beppe Sala – che si candiderà per un secondo mandato – ha detto in un’intervista a Repubblica che aderirà ai Verdi Europei, partito di idee progressiste e ambientaliste collegato a un gruppo politico che al Parlamento Europeo controlla 73 seggi. Sala sostiene di aver sempre avuto tra le sue priorità i problemi ecologici, tanto da aver creato nella città già nel 2019 un assessorato alla Transizione ecologica, di cui lui stesso gestisce tuttora le deleghe. Adesso questi due miei percorsi – sindaco e appassionato ecologista – si uniscono. E per me aderire ai Verdi Europei significa, prima di tutto, fare meglio il sindaco di Milano. | «Ho deciso, aderisco ai Verdi Europei», dice Beppe Sala. La decisione del sindaco di Milano lo allontana dal Partito Democratico, a cui comunque non era mai stato iscritto. |
Oggi è iniziato l’esame di stato per le scuole superiori con la prima prova scritta, il tema di maturità. Ai 491.224 studenti partecipanti sono state proposte, come ogni anno diverse tracce e tipologie di temi: analisi del testo, ambito artistico letterario, ambito scientifico, ambito socio-economico, ambito storico-politico, tema di carattere storico e tema di attualità. Per l’analisi del testo, per esempio, c’era un componimento di Salvatore Quasimodo, mentre il tema storico copriva un argomento piuttosto ampio, proponendo di mettere in evidenza le differenze tra l’Europa di un secolo fa e quella attuale. Le tracce integrali dei temi di maturità 2014.single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:25%}#gallery-5
img{border:2px
solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} | Maturità 2014: tutte le tracce dei temi. Quasimodo per l'analisi del testo, l'Europa di un secolo fa e quella di oggi per il tema storico, Renzo Piano e le periferie per il tema generale: è iniziato l'esame di stato. |
Tra le cose più viste sul Post, questa settimana, c’è la storia delle proteste in Turchia, spiegata per bene e dall’inizio. Poi le 15 serie tv scritte meglio, scelte dagli sceneggiatori americani di Hollywood (se siete appassionati, ce n’è almeno una delle vostre preferite) e una versione di Under pressure come non l’avete mai sentita. Tra le fotografie, ci sono alcune foto molto belle di palazzi abbandonati a Milano e altre di una spiaggia in Portogallo (stessa angolatura, ma foto diverse per otto anni di seguito). E infine un grande classico: la lista dei partecipanti alla riunione del gruppo Bilderberg e la sua storia. – Cosa succede in Turchia, dall’inizio Perché una manifestazione di poche decine di persone si è trasformata in pochissimi giorni in una grande protesta in tutto il paese. | Sunday Post. Le proteste in Turchia, spiegate bene, le 15 serie TV scritte meglio e Under pressure come non l'avete mai sentita, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
Per molte persone il gioco d’azzardo è un passatempo frivolo nel migliore dei casi e un vizio immorale nel peggiore. Nel corso della storia, però, ci sono stati matematici e scienziati che hanno descritto i giochi con cui ci si può cimentare in un casinò in modo molto diverso: una fucina di idee dove poter mettere alla prova diverse nozioni sul funzionamento del mondo. Questa è la premessa da cui parte The Perfect Bet: How Science and Math Are Taking the Luck Out of Gambling (che uscirà in Italia a settembre pubblicato da Codice Edizioni), un nuovo libro in cui il matematico Adam Kucharski ripercorre la lunga e intricata relazione tra il gioco d’azzardo e la scienza, dalle origini della teoria della probabilità in un gioco di dadi alle sofisticate tecniche di conteggio che hanno permesso a persone laureate al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di vincere milioni a Las Vegas. In un’intervista, Kucharski ha raccontato di essere sempre stato ossessionato dagli enigmi che stanno dietro ai giochi dei casinò. Quando era ancora uno studente di dottorato Kucharski veniva ingaggiato da fondi speculativi che si occupavano di scommesse, che ottenevano grandi guadagni puntando su eventi come i risultati delle partite di calcio. Il lavoro suscitò il suo interesse e lo portò ad approfondire la storia dei rapporti tra scienza, matematica e gioco d’azzardo. Kucharski scoprì che Giovanni Keplero, Galileo Galilei, Alan Turing e molti altri importanti scienziati avevano studiato il gioco d’azzardo, dando origine a molte teorie scientifiche che usiamo ancora oggi, come la statistica moderna, la teoria dei giochi e quella del caos. Ho parlato con Kucharski del suo libro e delle cose affascinanti e importanti che gli esseri umani hanno imparato facendo girare la roulette e scommettendo sulle corse dei cavalli. L’intervista è stata modificata per adattarne la lunghezza e renderla più chiara. | Cosa deve la scienza al gioco d’azzardo. Molto, spiega il nuovo libro di un matematico americano: perché è un ottimo modo di provare nuove idee e intuizioni. |
Giovedì 2 ottobre il consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma – che è presieduto dal sindaco di Roma Ignazio Marino – ha approvato una procedura per fare in modo che orchestra e coro siano gestiti con un servizio esterno (esternalizzazione) e l’avvio della conseguente procedura di licenziamento collettivo. La decisione è arrivata dopo mesi di crisi, dissidi, accuse interne e scioperi. Lo scorso 14 settembre, inoltre, Riccardo Muti aveva annunciato la sua rinuncia a dirigere l’Aida e gli altri appuntamenti previsti per la stagione. Muti era stato nominato Direttore Onorario a vita nel 2011. Il licenziamento riguarderà 182 persone. La procedura prevede dei giorni per le trattative sindacali e altri giorni per la trattativa nei tavoli istituzionali (dura al massimo 75 giorni). Poi si procederà al licenziamento effettivo: nei prossimi tre mesi tutti i dipendenti manterranno posto e stipendio. L’idea è di trovare un soggetto esterno che si faccia carico di gestire i servizi di orchestra e coro. I risparmi conseguenti al licenziamento saranno di circa 3,4 milioni di euro. | Che succede al Teatro dell’Opera di Roma. Come si è arrivati al licenziamento collettivo di orchestra e coro, che dovranno diventare un servizio esterno all'istituzione. |
Due nuove ricerche di recente pubblicazione hanno portato nuovi elementi sui presunti benefici della “restrizione calorica” (RC), la pratica che prevede di ridurre la quantità di calorie assunte ogni giorno per vivere più a lungo. Gli studi in questo ambito della nutrizione e dell’invecchiamento proseguono ormai da decenni e – nel bene e nel male – sono al centro di un dibattito molto ampio e articolato che finora si è basato quasi esclusivamente su test di laboratorio con animali di vario tipo (dai vermi ai topi), immaginando che gli stessi effetti possano essere riscontrati anche negli esseri umani. I due nuovi studi hanno coinvolto in un caso alcuni primati e in un altro un gruppo di volontari, portando a qualche risultato che ci riguarda più da vicino. La RC consiste nel ridurre sensibilmente la quantità di calorie assunte ogni giorno: alcune diete di queste tipo sono basate sulla riduzione di un quarto dell’apporto calorico, mentre altre di circa la metà. Nonostante la mancanza di prove definitive e convincenti, ci sono persone che si dedicano da tempo a una vita di privazioni con la convinzione che la restrizione calorica possa, almeno in parte, far guadagnare qualche anno di vita in più e ridurre i malanni. Medici e ricercatori invitano però alla cautela e a farsi seguire da un nutrizionista se si vuole sperimentare la RC, perché la mancanza di alcuni nutrienti può causare perdita della massa muscolare, una riduzione della densità delle ossa e malattie di altro tipo, compreso il diabete alimentare. | Digiunare allunga la vita? due nuove ricerche sembrano confermare i benefici della "restrizione calorica", che prevede di ridurre fino al 70 per cento il consumo di calorie, ma ci sono ancora molti dubbi. |
Dall’inizio dell’epidemia del coronavirus (SARS-CoV-2) Amazon è fortemente sotto pressione: moltissimi negozi fisici hanno chiuso in tutto il mondo e, anche per ragioni di sicurezza, sempre più persone hanno ordinato qualcosa sulla sua piattaforma per riceverla a casa. Secondo una previsione riportata da Business Insider, le sue vendite globali potrebbero aumentare del 23 per cento nel primo trimestre del 2020. Amazon non era però preparata a un aumento di ordini così massiccio, accompagnato dalla necessità di garantire condizioni di sicurezza ai suoi dipendenti, costretti a un lavoro più pesante e preoccupati di essere contagiati dai colleghi nei magazzini affollati. Per questo motivo, da marzo Amazon ha iniziato a prendere una serie di misure per garantire la sicurezza dei dipendenti e per contenere l’acquisto dei prodotti. Con date diverse nei vari paesi, Amazon aveva annunciato innanzitutto che avrebbe smesso di accettare alcuni ordini di beni che non considerava di prima necessità, continuando a consegnare prodotti alimentari, per l’igiene e per la salute, libri per ragazzi, prodotti per l’infanzia e per aiutare le persone a lavorare da casa. Poi ha cancellato il Prime Day, una giornata di sconti e promozioni che dal 2015 organizza ogni anno a luglio. Ma ha fatto anche altro, modificando la sua famosa interfaccia – volta a rendere l’acquisto il più semplice e istintivo possibile – con l’obiettivo paradossale di farci comprare di meno. | Amazon vuole farci comprare meno cose. Oltre a spedire meno prodotti e annullare il Prime Day, ha tagliato le pubblicità e cambiato l'interfaccia dei consigli: perché sta ricevendo molti più ordini del solito. |
Nel Consiglio dei ministri in cui Giuseppe Conte ha annunciato le sue dimissioni è stato approvato nell’ultima finestra di tempo disponibile un decreto legge che serve a evitare l’esclusione dell’Italia dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che sarebbe potuta arrivare domani. Il decreto risolve la questione legata all’autonomia del Comitato Olimpico Italiano (CONI), compromessa dalla riforma dello sport voluta dal primo governo Conte, che non rispettava il regolamento del CIO. La notizia dell’approvazione è stata data martedì mattina dall’ANSA. Il CIO aveva dato tempo all’Italia fino al 27 gennaio per risolvere la questione ed evitare una sospensione che avrebbe costretto gli atleti italiani a presentarsi senza simboli nazionali alle Olimpiadi estive di Tokyo (se queste dovessero essere disputate come previsto). Di recente la maggioranza non aveva approvato i decreti che avrebbero potuto risolvere la vicenda a causa di divergenze interne alla maggioranza su questioni come il numero massimo di mandati per i presidente federali (tre) e l’incompatibilità tra cariche sportive e pubbliche. | Il governo ha approvato un decreto legge per evitare la sospensione dell’Italia dal Comitato Olimpico Internazionale. |
L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha emesso due sentenze nelle quali viene ribadito che gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 saranno esclusi dalle Graduatorie a Esaurimento (GaE), cioè le graduatorie a cui sono iscritti i docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento e che sono utilizzate per l’assunzione in ruolo, come era già stato deciso nel 2017. Chi ha il diploma magistrale dovrà quindi essere inserito non nelle GaE ma nelle Graduatorie d’istituto, quelle che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee. Le nuove sentenze sono state emanate in seguito a un’ordinanza della Sesta Sezione, che chiedeva una revisione dell’orientamento assunto nel 2017 anche alla luce delle norme emanate successivamente con il decreto legge 87 del 2018, in cui non veniva riconosciuto valore abilitante al diploma magistrale, ma si ribadiva la necessità di superare un concorso per accedere al GaE. Repubblica scrive che per quanto riguarda «le sentenze passate in giudicato prima dell’Adunanza Plenaria del 2017, favorevoli all’inserimento dei diplomati magistrali nelle Gae, il Consiglio di Stato ha chiarito che i relativi effetti rimangono circoscritti alle sole parti di quei giudizi». | Il Consiglio di Stato ha deciso nuovamente che gli insegnanti diplomati non potranno essere inseriti nelle graduatorie che permettono l’assunzione. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Intanto, a Bologna…. Il centrosinistra ancora nel caos dopo il forfait di Cevenini: ora ci sono sei candidati alle primarie, e un'outsider che avanza. |
Il TAR del Lazio ha annullato una multa da 500.000 euro emessa contro TripAdvisor – un popolare servizio online per scrivere, votare e condividere recensioni su hotel, ristoranti, bar e altri locali – alla fine del 2014 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), cioè l’antitrust italiana. Secondo l’antitrust, TripAdvisor promuoveva il suo servizio parlando di commenti autentici e veritieri lasciati dai suoi utenti, senza verificarne però l’autenticità e la correttezza. L’iniziativa era stata avviata dopo una segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni singoli gestori di locali. Nella sentenza di annullamento della multa, il TAR fa notare che non c’è mai stata “alcuna lamentela o denuncia di consumatori sulla fattispecie nonostante la normativa ritenuta violata miri a tutelare tali soggetti e solo questi”. Inoltre nel sito sono presenti alcuni “disclaimer”, che “contenevano avvisi in ordine al controllo delle recensioni e evidenziavano la “presa di distanza” di Tripadvisor dalle opinioni degli utenti”. | La multa contro TripAdvisor è stata annullata. Il TAR del Lazio ha annullato e smontato la decisione presa l'anno scorso dall'autorità antitrust. |
Gucci, una delle aziende di moda più famose e importanti del mondo, ha fatto causa a Forever21, una grande azienda di moda statunitense, accusandola di aver copiato in alcuni suoi vestiti il suo famoso nastro colorato, quello che – nelle due versioni blu-rosso-blu e verde-rosso-verde – è stato usato su decine di prodotti nella storia di Gucci. La causa è stata presentata in California dalla divisione statunitense di Gucci ed è una risposta a un’altra causa simile e speculare: lo scorso giugno, infatti, Forever21 aveva fatto causa a Gucci sostenendo che non potessero vantare diritti esclusivi su un nastro colorato di blu e rosso. Forever21, anche se non è conosciutissima in Italia, è una società di fast fashion di grande successo e con negozi in tutto il mondo. Tra le altre cose è famosa per prendere ispirazione dal lavoro di designer famosi e apprezzati e da altre aziende di moda, con cui spesso in passato ha avuto problemi simili a quelli che ha oggi con Gucci. La causa presentata da Gucci riguarda in particolare una giacca bomber color argento, un bomber floreale, un maglione verde e un maglione girocollo decorato con una grande farfalla: tutti capi decorati con un nastro blu-rosso-blu o verde-rosso-verde (questi vestiti al momento non sono disponibili sul sito di Forever21). | Questi vi sembrano vestiti di Gucci? gucci dovrà dimostrare di sì, per vincere una causa. |
SEM è una piccola casa editrice con sede a Milano che pubblica libri dal gennaio 2017 e si è fatta notare rapidamente: soprattutto perché il suo cofondatore Riccardo Cavallero veniva dall’essere stato direttore generale della più grande delle case editrici italiane, Mondadori, ed era interessante capire come sarebbe andato, di questi tempi, un progetto di questo genere guidato da chi aveva affrontato finora l’editoria con attenzioni commerciali da grande scala: «Il primo anno è andato secondo le aspettative: abbiamo perso soldi», racconta ora Cavallero, aggiungendo però che «avremmo potuto perderne anche di più». Il settore della produzione di libri non è mai stato un ambito sicuro in cui investire, specialmente in Italia, dove ci sono meno lettori rispetto ad altri paesi europei, come la Germania e il Regno Unito. Negli ultimi due anni il mercato editoriale è tornato a crescere, ma aprire una nuova casa editrice resta sempre una scelta rischiosa. Cavallero però si dice soddisfatto dei risultati di SEM – le vendite del periodo natalizio sono andate bene – e molto ottimista sul suo futuro. SEM, nome che sta per Società Editrice Milanese, esiste come società dal maggio del 2016. Cavallero l’ha fondata insieme a Mario Rossetti, cofondatore di Fastweb e CFO di Open Fiber, azienda che si occupa di realizzazione, gestione e manutenzione della rete in fibra ottica. Si sono conosciuti perché, mentre Cavallero lavorava ancora in Mondadori, Rossetti aveva scritto Io non avevo l’avvocato. Una storia italiana, in cui raccontava la sua vicenda giudiziaria legata all’inchiesta Fastweb-Telecom Italia Sparkle (in relazione alla quale ha ricevuto l’assoluzione definitiva all’inizio del mese). Io non avevo l’avvocato uscì nel febbraio 2015, proprio quando Cavallero lasciò Mondadori, dopodiché lui e Rossetti si misero a discutere del funzionamento delle case editrici, perché Rossetti non era soddisfatto di come era stato promosso il suo libro. Cavallero, a sua volta, è un dirigente editoriale anomalo nel mondo dei libri italiano: molto più attento al pragmatismo e alla concretezza commerciale rispetto ai suoi colleghi del rigido e spesso un po’ supponente mondo dei libri italiano, è da anni uno dei più interessati a capire come i nuovi meccanismi economici e culturali possano permettere di far sopravvivere l’editoria di libri contemporanea. L’idea di fondare SEM nacque da qui. | Come sta andando SEM. La duttile casa editrice fondata dall'ex capo di Mondadori Libri ha compiuto un anno, con un po' di bilanci e diverse soddisfazioni. |
C’è un uomo a New York che sostiene di essere il legittimo proprietario dell’84 per cento delle azioni di Facebook. Si chiama Paul D. Ceglia e fa il designer. Secondo la sua versione nel 2003 il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, gli avrebbe chiesto di occuparsi del design e dello sviluppo del sito in cambio di mille dollari e del 50 per cento delle azioni del prodotto finale, l’attuale Facebook.com. Il tutto sarebbe stato sancito da un contratto, in cui era anche previsto che il designer avrebbe ricevuto l’uno per cento in più delle azioni ogni giorno fino alla fine della realizzazione del sito, che sarebbe avvenuta 34 giorni dopo. Il che giustificherebbe l’attuale 84% reclamato. | Facebook è mio!. Un designer americano ha fatto causa a Zuckerberg: sostiene che l'84 per cento delle azioni di Facebook sia suo. |
A partire da lunedì, e ancora nella mattina di martedì, moltissimi utenti hanno segnalato sui social network malfunzionamenti dell’app “IO”, l’applicazione che serve per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e che da ieri può essere usata per attivare il “Cashback Italia” per il periodo natalizio. Per molti i problemi, che impedivano di associare le proprie carte di debito e di credito all’app, si sono risolti martedì, ma per altri continuano. Il motivo sembra essere l’estesa partecipazione – forse superiore a quella gestibile tecnicamente dall’app al cosiddetto “cashback”, il piano ideato dal governo per incoraggiare l’utilizzo dei pagamenti elettronici nei negozi fisici, premiandoli con dei rimborsi parziali pari al 10% della spesa. | I malfunzionamenti dell’app IO per ottenere il “cashback”. Vanno avanti da ieri per moltissimi utenti, che non sono riusciti ad associare le proprie carte per ricevere i rimborsi sugli acquisti nel periodo natalizio. |
Durante gli anni Cinquanta, con la diffusione di apparecchi fotografici leggeri e maneggevoli, si diffuse un metodo di lavoro fondamentale per i fotografi: l’utilizzo dei provini a contatto, realizzati collocando i segmenti di pellicola direttamente sopra la carta fotografica, in modo da ottenere dei fogli con molte immagini affiancate e rendere più semplice la selezione delle foto migliori. Sui grandi set cinematografici di Hollywood, quindi, i fotografi iniziarono a scattare centinaia di immagini, delle riprese e dei cosiddetti “dietro le quinte” catalogandole con questo nuovo sistema: gli studios, però, erano sempre molto attenti a selezionare le foto migliori a scopo promozionale, tralasciando o addirittura distruggendo tutte le altre immagini non approvate. La giornalista e critica cinematografica statunitense Karina Longworth (che, tra gli altri, scrive per Guardian, LA Weekly, Village Voice e Slate) ha raccolto nel libro Hollywood Frame by Frame – The Unseen Silver Screen in Contact Sheets, 1951-1997 centinaia di provini a contatto realizzati sui set di grandissimi film dell’epoca del cinema classico hollywoodiano e mai pubblicati prima, che danno un’idea delle regole del marketing cinematografico dell’epoca: nei provini, infatti, si possono vedere immagini diventate famosissime accanto ad altre ugualmente belle che per una scelta mirata degli studios non erano state mai mostrate. Tra le foto ci sono Audrey Hepburn e il suo gatto sul set di Colazione da Tiffany di Blake Edwards, nel 1961, James Stewart e Grace Kelly abbracciati durante la lavorazione del film di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile e Martin Scorsese e Robert De Niro sul set di Toro scatenato. | I provini a contatto di Hollywood. Una giornalista ha raccolto centinaia di fotogrammi mai pubblicati prima realizzati sui set di grandissimi film. |
Mercoledì 28 la Stampa ha raccontato una delle storie di cronaca di cui più si sta discutendo in questi giorni: quella di due ex suore che si sono unite in un’unione civile a Pinerolo, in provincia di Torino. L’articolo è stato ripreso da diversi altri giornali, generalmente come una storia positiva e a lieto fine. La Chiesa cattolica non ha ancora commentato la vicenda. I dettagli non sono ancora chiarissimi, dato che l’unica fonte su molti aspetti della storia è l’articolo della Stampa. Le due donne vengono chiamate Isabel e Federica, senza citare il cognome (e anche i due nomi potrebbero essere di fantasia). Hanno entrambe 44 anni e si sono conosciute quando erano entrambe suore francescane – non è chiaro di quale ordine – e svolgevano attività missionarie «in Africa». Federica è italiana, mentre Isabel viene da un paese del Sud America e si trovava in Italia grazie a un permesso turistico. Stando sempre alla Stampa, di recente hanno rinunciato ai voti per poter diventare “legalmente” una coppia tramite un’unione civile, cosa che è avvenuta ieri. Il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, eletto col Movimento 5 Stelle, ha scritto su Facebook che la celebrazione era prevista per giovedì 29, ma è stata anticipata «per tutelare la privacy delle dirette interessate che non ricercano alcuna pubblicità». | L’unione civile di due ex suore a Pinerolo. È stata celebrata ieri, ne ha parlato la Stampa raccontando le storie delle due donne e di chi le ha assistite. |
Il territorio di Wallis e Futuna si trova nel sud all’oceano Pacifico, tra le più note isole Figi e Samoa: è formato da tre isole vulcaniche – Wallis, Futuna e Alofi – ed è stato visitato questa settimana da François Hollande, la prima visita di un presidente francese dai tempi di Valéry Giscard d’Estaing, nel 1979 (che però aveva visitato solo Wallis). Wallis e Futuna è un territorio d’oltremare francese. Hollande è stato accolto da danzatori e bambini che hanno cantato la Marsigliese, l’inno nazionale francese. Poi gli abitanti locali hanno ucciso e disposto trenta maiali con le zampe in aria di fronte a Hollande, a cui è stato offerto simbolicamente il più grosso. In un’altra foto parecchio strana della settimana sono mostrati dei cinesi della città di Jinan, nella provincia di Shandong, mentre liberano nel lago Daming centinaia di pesci e tartarughe. È una tradizione buddista che si ripete il primo e il 15esimo giorno del primo mese lunare. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Ma quelli sono maiali? il presidente Hollande in mezzo a una stramba cerimonia su un'isola remota dell'oceano Pacifico e concorsi di bellezza per mucche, tra le foto bestiali migliori della settimana. |
Oggi in molte regioni d’Italia sono iniziati i saldi estivi 2018, le vendite a prezzi scontati nel settore commerciale dell’abbigliamento. Ci sono solo due eccezioni: la Sicilia, dove sono stati anticipati a domenica 1 luglio, e il Trentino-Alto Adige, dove le province di Trento e Bolzano hanno regolamentato i saldi in modo diverso. Cambierà invece da regione a regione la loro durata: nella maggior parte dei casi i saldi termineranno a fine agosto, in Liguria dureranno solo un mese e mezzo e in Friuli Venezia Giulia continueranno fino al 30 settembre. Abruzzo: 7 luglio – 29 agosto Basilicata: 7 luglio – 2 settembre Calabria: 7 luglio – 1 settembre Campania: 7 luglio – 30 agosto Emilia-Romagna: 7 luglio – 30 agosto Friuli Venezia Giulia: 7 luglio – 30 settembre Lazio: dal 7 luglio per sei settimane (quindi fino al 18 agosto) Liguria: 7 luglio – 14 agosto Lombardia: 7 luglio – 30 agosto Marche: 1 luglio – 1 settembre Molise: 7 luglio – 30 agosto Piemonte: dal 7 luglio per otto settimane (quindi fino all’1 settembre) Puglia: 7 luglio – 15 settembre Sardegna: 7 luglio – 30 agosto Sicilia: 1 luglio – 15 settembre Trentino-Alto Adige: dal 1 luglio al 12 agosto in provincia di Trento; in provincia di Bolzano decidono i singoli negozianti Toscana: 7 luglio – 1 settembre Umbria: 7 luglio – 30 agosto Valle d’Aosta: 7 luglio – 1 settembre Veneto: 7 luglio – 31 agosto | Oggi sono iniziati i saldi estivi. Nella maggior parte dei casi dureranno fino alla fine di agosto: le cose da sapere, regione per regione. |
Dallo scorso 27 dicembre sono iniziate le prime somministrazioni del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech in Italia, e in buona parte del resto dell’Unione Europea. La quantità di dosi disponibili è ancora limitata, ma aumenterà sensibilmente nelle prime settimane di gennaio, con la possibilità di vaccinare in primo luogo il personale sanitario, quello sociosanitario e gli ospiti dei vari tipi di case di riposo e cura. Il vaccino ha richiesto meno di un anno per essere sviluppato e – insieme ai prossimi in fase di autorizzazione o nelle fasi finali di sperimentazione – potrebbe contribuire enormemente a tenere sotto controllo la pandemia. Meno di un anno A gennaio, la società tedesca di biotecnologie BioNTech analizzò le prime informazioni sul coronavirus (SARS-CoV-2) da poco scoperto in Cina, arrivando alla conclusione che avesse un’alta probabilità di diffondersi nel resto del mondo causando una pandemia. Si diede quindi da fare per sviluppare un vaccino di nuova generazione, basato sull’RNA messaggero (mRNA), la molecola che si occupa di codificare e portare le istruzioni contenute nel DNA per produrre le proteine. | Come funziona il vaccino di Pfizer-BioNTech. Cosa contiene e come insegna al nostro sistema immunitario a riconoscere il coronavirus e ad affrontarlo, senza il rischio di ammalarsi. |
L’astensione dal voto è legittima, conosce ottime ragioni, e va difesa dai ricatti e dalle minacce. Corrisponde esattamente a una volontà dell’elettore, così come andare a votare e mettere una croce su un simbolo, o su un sì o un no. Chiunque non sia soddisfatto delle offerte sulla scheda o non sia interessato a fare quella scelta ha l’astensione dal voto come strumento e come diritto. Punto. Altra cosa è l’astensione praticata da chi alla scelta su un referendum sia invece interessato, sappia cosa vuole – che la proposta sia bocciata – ma decida di ottenerlo non con la scelta corrispondente – votare no – ma con l’astensione. È quello che in molti recenti referendum hanno fatto in diversi e soprattutto hanno irresponsabilmente predicato molte forze politiche e non. Abusando e avvilendo lo strumento democratico dell’astensione e sottraendosi con un inganno – legale, legale, sì – al confronto e al risultato più giusto. | Chi si estrania dalla lotta. Ogni referendum si può vincere o si può perdere, quello che conta è vincerlo da uomini o perderlo da uomini. |
Il governo belga ha annunciato un piano di salvataggio che prevede la nazionalizzazione di parte della banca franco-belga Dexia, per evitarne la bancarotta. Dexia è il più grande istituto finanziario privato del Belgio e ha interessi in molti paesi europei e negli Stati Uniti. I giornali europei parlano oggi della Dexia come della “prima vittima” della crisi bancaria degli ultimi mesi, mentre in Belgio la preoccupazione principale riguarda le possibili perdite di posti di lavoro per i quasi 14.000 dipendenti della banca nel paese. L’annuncio è arrivato dopo un consiglio dei ministri del Belgio nella notte tra domenica e lunedì dedicato alle difficoltà finanziarie della banca, che ha riunito il proprio consiglio di amministrazione e ha accettato in brevissimo tempo l’offerta del governo. Il piano ristrutturerà profondamente la banca: il ramo belga, Dexia Banque Belgique (che si occupa soprattutto di servizi ai clienti privati, come attività di sportello e mutui) sarà nazionalizzato dal Belgio per una cifra che i giornali dicono vicina ai 4 miliardi di euro, mentre i governi di Belgio, Francia e Lussemburgo garantiranno altri 90 miliardi di euro per sostenere le attività finanziarie più a rischio (i cosiddetti bad assets) di Dexia, come le obbligazioni dei paesi europei più colpiti dalla crisi. | Il salvataggio di Dexia. La più grande banca belga sarà nazionalizzata, almeno in parte: è la prima vittima della crisi finanziaria europea di questi mesi. |
Da martedì mattina in Liguria ci sono forti piogge che hanno provocato allagamenti e frane, soprattutto nelle zone centrali della regione, scrive il Secolo XIX: Valpolcevera, Valle Scrivia, Genova (tra Multedo e Voltri), Arenzano e Cogoleto. Gli allagamenti più gravi si sono verificati a Pegli, quartiere del Ponente genovese, dove i vigili hanno dovuto deviare il traffico sull’autostrada. Su alcune tratte ferroviarie, inoltre, ci sono stati ritardi e cancellazioni dei treni, soprattutto tra Vesima e Cogoleto. ARPAL, l’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente, ha esteso la cosiddetta “allerta arancione” (il terzo su quattro livelli d’allerta) fino alle 18 nelle province di Genova e Savona, mentre la Protezione Civile ha ordinato la chiusura delle scuole del Medio Ponente e del Ponente di Genova. | In diverse zone della Liguria ci sono allagamenti e frane a causa delle forti piogge. |
Maddalena Rostagno ha scritto Il suono di una sola mano, da cui sono tratte queste pagine: è la storia di suo padre, il giornalista Mauro Rostagno ucciso a Trapani nel 1988, raccontata con la collaborazione di Andrea Gentile. Il libro è uscito per il Saggiatore. Ero in camera di Chicca, sdraiata sul letto. La stavo aspettando per farmi aiutare in matematica. Ho sentito degli spari in due scariche, ma non ci ho fatto caso. Ci ho pensato dopo. In campagna ogni rumore, anche quello degli spari, sembra naturale. Poteva essere un cacciatore che voleva allontanare i cani, a volte succede. All’improvviso il portone del Gabbiano, la parte più antica del baglio, si è spalancato. Ho sentito qualcuno che gridava «Chicca, Chicca». Non ricordo chi fosse. Mi sono affacciata per dire che mia madre era in ufficio. Poi sono uscita, qualcuno è venuto a prendermi e mi ha presa per mano. «Mauro ha avuto un incidente» mi hanno detto. «Portatemi da loro, da Mauro e Chicca» ho detto. Andrea, un ragazzo della comunità, ha detto «Non ti muovere» e mi ha tirato una sberla. Poi ho sentito l’ambulanza, vicino, molto vicino, e poi anche le urla di Chicca. | Maddalena Rostagno e il libro su suo padre. La morte di Mauro Rostagno, il giornalista ucciso nel 1988, e i giorni che seguirono, nel racconto di sua figlia. |
Le nuove scoperte nella medicina sono spesso comunicate dai media con toni sensazionalistici e semplificazioni, che in molti casi rischiano di creare false speranze soprattutto tra le persone con particolari malattie e direttamente interessate da quelle notizie. Non ci sarà un momento esatto in cui potremo dire “è stata scoperta la cura contro il cancro”: la ricerca scientifica è fatta di processi complicati e lunghi, di errori e scoperte inattese, e procede quasi sempre per gradi. Per questo motivo è praticamente impossibile dire con certezza quali siano state le notizie mediche più importanti dell’ultimo anno: alcune si riveleranno tali tra anni e non è nemmeno detto che accada. Nonostante la difficoltà Jerome Groopman, che da anni scrive di medicina sul New Yorker, ha messo insieme le cose che in ambito medico e della biologia lo hanno colpito di più quest’anno e che hanno le potenzialità per diventare qualcosa di importante e che in ultima istanza ci migliorerà la vita. É una selezione personale ma è interessante, per capire cosa si sta muovendo e come. Rianimazione cardio-polmonare Uno studio realizzato quest’anno in Svezia, e pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha ribadito l’importanza di un pronto intervento nel rianimare le persone che stanno avendo un attacco cardiaco: prima si interviene e più alte sono le probabilità di sopravvivenza e di un buon recupero. La ricerca ha evidenziato che nel caso di un attacco cardiaco trattato immediatamente da qualcuno, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, il tasso di sopravvivenza a 30 giorni dall’attacco è del 10,5 per cento, rispetto al 4 per cento nel caso in cui non sia effettuato alcun primo soccorso. | Le notizie mediche più importanti del 2015. Nuovi sistemi di prevenzione contro l'AIDS, l'importanza dell'effetto placebo e un sistema per fermare la leucemia cronica, tra le scelte del New Yorker. |
Nella notte tra domenica e lunedì 16 migranti sono arrivati a Lampedusa eludendo i controlli in mare delle forze dell’ordine. I migranti, che secondo i giornali sarebbero tutti di nazionalità tunisina, sono arrivati a bordo di una piccola imbarcazione in legno e sono poi stati trasferiti su un pattugliatore della Guardia di Finanza, a causa dei problemi di galleggiamento della loro imbarcazione. In seguito sono stati fatti sbarcare e portati al centro di accoglienza di Contrada Imbriacola. Nel frattempo la situazione delle navi Open Arms e Ocean Viking è ancora in stallo: a bordo delle due navi, gestite rispettivamente dalla ong spagnola Open Arms e da SOS Méditerranée e Medici senza Frontiere, ci sono in tutto 463 persone in attesa di poter sbarcare. Sabato sera c’era stato anche un altro sbarco di migranti a Lampedusa: in quel caso erano sbarcate 57 persone dopo che una motovedetta della Guardia di Finanza aveva intercettato la barca su cui viaggiavano, a poche miglia dalle coste, nei pressi dell’isola Lampione. | Nella notte 16 migranti sono sbarcati a Lampedusa. |
Il comandante dei vigili urbani di Torino Emiliano Bezzon si è dimesso lunedì dopo le polemiche sulle multe ai conducenti dei monopattini elettrici fatte la scorsa settimana, e che erano state molto discusse. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha accettato le dimissioni, ammettendo però che «qualcosa non ha funzionato» nella sperimentazione sulla cosiddetta micromobilità elettrica in corso nella città. Le multe risalgono a martedì e mercoledì scorso, quando due persone che viaggiavano sui monopattini erano state multate per oltre mille euro perché i mezzi non avevano targa, libretto e assicurazione. Il fatto che non le avessero è normale – non le ha nessun mezzo simile – ma una circolare diffusa nei giorni precedenti dal comando dei vigili di Torino aveva deciso di considerarli come ciclomotori. Dopo le multe, però, in molti avevano criticato i vigili torinesi, considerando paradossale la decisione. | Il comandante dei vigili urbani di Torino si è dimesso dopo le polemiche sulle multe ai monopattini elettrici. |
Il World Wide Web – il sistema che permette di usufruire della gran parte dei contenuti disponibili su Internet – fu descritto ufficialmente per la prima volta il 12 marzo del 1989 dal suo inventore Tim Berners-Lee, in una sorta di memoria che presentò ai suoi capi al CERN di Ginevra. Il World Wide Web – o web – non è un sinonimo di internet (le app, per fare un esempio tra mille, non sono “web”) ma sarebbe poi diventato il principale servizio di internet, cambiando di fatto il mondo. In quel momento però era solo la descrizione di un sistema per gestire la grande mole di informazioni legata agli esperimenti scientifici al CERN tra i circa 17.000 scienziati che ci lavoravano. Il suo nome non era ancora World Wide Web – Berners-Lee ci arrivò successivamente – ma MESH. La prima descrizione del sistema MESH da parte di Berners-Lee, nel 1989 | L’invenzione del World Wide Web, 30 anni fa. È il sistema che permette di usufruire di gran parte dei contenuti su Internet (compreso questo) e fu ideato da un ricercatore del CERN per gestire grandi volumi di informazioni. |
Ignaz Semmelweis fu uno scienziato vissuto nel Diciannovesimo secolo, celebrato oggi da un doodle di Google: la celebrazione non è per l’anniversario della sua nascita o della sua morte, ma è legata a una scoperta che Semmelweis fece e che si sta rivelando fondamentale in questi giorni di pandemia di coronavirus (SARS-CoV-2). Semmelweis infatti è considerato il primo scienziato a capire l’importanza di un’adeguata igiene per prevenire le infezioni, compresa la buona pratica di lavarsi le mani accuratamente. Per questo Google lo celebra con un breve video in cui viene mostrata la tecnica corretta per lavarsi le mani. Ignaz Semmelweis nacque a Buda (oggi Budapest), in Ungheria, nel 1818. Le sue scoperte gli valsero il soprannome di “salvatore di madri”, poiché capì che la febbre puerperale che colpisce alcune donne subito dopo il parto era trasmessa dai batteri presenti sugli operatori sanitari, quindi poteva essere evitata semplicemente facendo disinfettare loro le mani. Semmelweis si accorse del collegamento tra scarsa igiene e infezioni a poco più di vent’anni, mentre lavorava all’ospedale di Vienna: osservò che due reparti quasi identici avevano un tasso di pazienti morti molto diverso tra loro. Uno era frequentato perlopiù da medici specializzandi, l’altro da ostetriche. In quegli anni i medici operavano senza le minime protezioni, e Semmelweis capì che gli specializzandi erano portatori di batteri presi durante le dissezioni dei cadaveri, che poi trasportavano su altri pazienti. | La storia di Ignaz Semmelweis, che ci insegnò a lavarci le mani. E quindi oggi Google lo ricorda con un doodle, che comprende le istruzioni per farlo molto bene. |
Lo scorso 10 dicembre Airbnb si è quotata alla borsa di New York ed è stato un successo: all’apertura delle contrattazioni il prezzo di ciascuna azione è salito fino a 146 dollari, più del doppio dei 68 dollari decisi dall’azienda come prezzo di partenza. E sebbene il prezzo si sia poi leggermente assestato (venerdì, alla chiusura delle borse, ogni azione valeva poco meno di 140 dollari) quella di Airbnb – che era stata descritta dal Financial Times come una delle più attese di sempre, tra le aziende della Silicon Valley – è stata la più grande quotazione statunitense di quest’anno. Un anno in cui ci sono state tante e molto positive IPO (offerte pubbliche iniziali) di aziende tecnologiche, come non se ne vedevano dai tempi della “bolla delle dot com” di vent’anni fa. Per Airbnb, nota per la sua piattaforma per gli affitti a breve termine di stanze e appartamenti, i risultati in borsa di questi ultimi giorni sono un importante passo che arriva dopo anni di attesa e soprattutto dopo mesi di gravi difficoltà e profondi cambiamenti, mentre è ancora in corso una pandemia che ha messo in grave difficoltà i viaggi e turismo. | Perché Airbnb si è quotata in borsa, in mezzo a una pandemia. In questi mesi l'azienda ha attraversato una crisi profonda ma il suo fondatore ha cambiato molte cose e il listino sembra dargli ragione. |
Giovedì 3 aprile la Camera ha convertito in legge il cosiddetto “Disegno di legge Delrio” (numero 1542-B) sulla riforma delle province, approvato dal Senato con qualche difficoltà lo scorso 26 marzo. Si tratta di una riforma di cui in Italia si parlava già da diverso tempo: la prima versione del disegno di legge era stata presentata ad agosto 2013 dall’allora ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio (attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri), e poi approvata alla Camera il 21 dicembre scorso. Di “riduzione” delle province si era però già in parte occupato l’ex presidente del Consiglio Mario Monti fin dall’ottobre 2012, prima che la caduta del suo governo, a dicembre dello stesso anno, ne interrompesse il lavoro. Nonostante una certa semplificazione e abbreviazione del contenuto della riforma nel dibattito pubblico, la legge non prevede una vera e propria “abolizione” delle province, ma piuttosto una loro riformulazione, con alcune grosse differenze rispetto ad oggi. Per abolire del tutto le province occorrerebbe una modifica degli articoli 114 e seguenti della Costituzione: servirebbe, in altre parole, eliminare tutti i riferimenti alle province (ma ci torniamo). | Cosa succede ora con le province. No, non saranno “abolite”, ma cambieranno sostanzialmente a partire dal 2015 (e intanto non ci saranno elezioni provinciali in primavera). |
L’azienda svizzera Barry Callebaut, uno dei maggiori produttori di cacao al mondo, ha presentato martedì un nuovo tipo di cioccolato, di colore rosa: si chiama cioccolato Ruby ed è il primo realizzato con un colore naturale da quando Nestlé, 80 anni fa, introdusse il cioccolato bianco. Il cioccolato rosa è completamente naturale, «senza aromi, coloranti o additivi», ha spiegato Peter Boon, chef per l’innovazione e responsabile del controllo qualità dell’azienda, ed è il risultato della lavorazione di un particolare tipo di fava di cacao, denominata Ruby e coltivata in Costa d’Avorio, Ecuador e Brasile, scoperta durante lavori di ricerca in laboratorio iniziati 13 anni fa. Dopo anni di studi ed esperimenti, l’azienda ha deciso di commercializzarlo in larga scala due anni fa, anche per via della moda sempre più diffusa dei cibi colorati: gelato, pane e hamburger neri e torte arcobaleno. I still can’t believe @ryanwilsonbakes is just 13. This is his cake. When I was 13, I was busy with homework, getting ready for my Bat Mitzvah, playing field hockey, taking dance lessons, and going to band practice. I was a bit of an overacheiver, but not in the area of baking. What were you doing at 13? . . . Ready to up your Instagram game in an authentic way? Click the link in my profile for details. . . . #cakedecor #cakedecorating #customcake #donut #vanilla #cakeart #rainbow #rainbowfood #cakestagram #rainbowcake #birthdaycake #birthdayparty #weddingcakeinspiration #vanillacake #cakeporm #foodpic #foodphoto #buttercream #buttercreamcake #instahappy #cakesofig #cakelove #cakestagram #instacake #weddingideas #weddinginspiration #buttercreamfrosting #latenightsnack | Arriva il cioccolato rosa. È un colore naturale, come quello del cioccolato bianco: lo produce un'azienda svizzera, presto invaderà i vostri Instagram. |
Almeno quattro persone sono state ferite a Roma – in via Casilina, all’altezza del Policlinico Casilino – da una betoniera è uscita di strada. Tra i feriti c’è anche il conducente della betoniera, che secondo le prime informazioni avrebbe avuto un malore mentre era alla guida. La Repubblica scrive che i feriti sono stati portati in ospedale e sono tutti in codice rosso, ma nessuno di loro sembra essere in pericolo di vita. Secondo ANSA, prima di fermarsi la betoniera ha investito circa 20 auto. Sul posto sono arrivati i soccorsi e la polizia, che sta facendo i rilievi del caso. #Roma, si indaga sulle cause della carambola innescata da una #betoniera contromano. Attimi di terrore nel quartiere Casilino. Cinque persone sono state ricoverate in codice rosso, tra cui l'autista, e altre quattro sono ferite in modo non grave → https://t.co/Zo27TU7G7W pic.twitter.com/3VFyLu3UOi | Almeno quattro persone sono state ferite da una betoniera uscita di strada a Roma. |
Aggiornamento delle 01.00 Rosario Crocetta è stato eletto governatore della Sicilia: alla fine dello scrutinio delle 5.308 sezioni il candidato di PD e UdC ha ottenuto 617.073 voti (il 30,478 per cento del totale). Considerati i voti di lista però, il nuovo governatore non conquista la maggioranza assoluta dei seggi in Assemblea Regionale. Il candidato del PdL e della Destra, Nello Musumeci, ha ottenuto il secondo maggior numero di voti (521.022, il 25,73 per cento del totale). La lista del Movimento 5 Stelle è stata quella più votata con 285.000 voti (il 14,90 per cento) e il suo candidato, Giancarlo Cancelleri, ha ottenuto 368.006 voti (il 18,20 per cento del totale). La maggior parte degli aventi diritto di voto si è astenuta: l’affluenza è stata del 47,4 per cento, mentre nelle ultime elezioni regionali del 2008 era stata del 66,68 per cento. *** | In Sicilia ha vinto Crocetta. Ha ottenuto il 30,47 per cento dei voti ma non ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi, il M5S è il primo partito e gli astenuti sono stati il 52,6 per cento. |
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto di aver chiesto alla nave Sea Watch 3, che ieri aveva soccorso 52 migranti in mare, di riportare tutte le persone a bordo in Libia. «Se la nave illegale Ong disubbidirà, mettendo a rischio la vita degli immigrati, ne risponderà pienamente», ha scritto Salvini su Twitter includendo due bugie (l’attività della Sea Watch 3 non è “illegale”, e i migranti a bordo della nave non sono in pericolo di vita). Nel primo pomeriggio la ong Sea Watch, che controlla la nave Sea Watch 3, ha fatto sapere in un comunicato che non obbedirà a Salvini: «Tripoli non è un porto sicuro. Riportare coattivamente le persone soccorse in un Paese in guerra, farle imprigionare e torturare, è un crimine», si legge nel comunicato. Al momento sembra che la nave abbia deciso di fare rotta verso Lampedusa. | Matteo Salvini ha chiesto alla Sea Watch 3 di riportare in Libia i 52 migranti soccorsi ieri. |
Sta per iniziare uno dei due momenti dell’anno più importanti per la moda italiana, quando dal 20 al 26 febbraio le aziende italiane presenteranno alla settimana della moda di Milano le collezioni per l’autunno/inverno 2018-2019. Ci saranno 64 sfilate per un totale di 156 collezioni, che saranno vagliate da esperti, giornalisti e compratori internazionali. Questo periodo è quindi anche una buona occasione per capire come va economicamente la moda italiana, e quali sono le aziende che fatturano di più. Secondo i dati raccolti dalla Camera nazionale della moda italiana (CNMI) gli ultimi due anni sono stati positivi, con un aumento di fatturato iniziato nel 2016: in quell’anno i ricavi complessivi della moda (tessile, pelletterie, abbigliamento e calzature) sono stati di 63 miliardi di euro; se si considerano anche i settori collegati, come la gioielleria, la bigiotteria, la cosmesi e gli occhiali, si arriva a 84 miliardi di euro. I dati del 2017 non sono definitivi, ma secondo le stime della CNMI le vendite della sola moda saranno di 65 miliardi di euro. Nel 2016 le vendite all’estero hanno coperto 48 miliardi di euro, diventati 50 nel 2017, soprattutto grazie all’aumento di esportazioni, in particolare tra i paesi extra-europei, in Russia (+12,8 per cento), in Cina (+13,5 per cento) e in Corea del Sud (+12,8 per cento); sono invece leggermente calate in Giappone (-0,3 per cento) e negli Stati Uniti (-1,3 per cento). Le imprese italiane che si occupano di moda sono circa 60mila, 67 mila tenendo conto dei settori collegati, e impiegano quasi 570 mila persone. | Le 10 aziende di moda italiane più grandi. Molte sono storiche, altre di lusso, e poi ci sono alcune catene più accessibili: provate a dirle voi. |
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella scrivono oggi sul Corriere della sera che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è indagato nell’inchiesta in cui sono già state arrestate sette persone, tra cui gli amici di Formigoni Pierangelo Daccò e Antonio Simone, e che riguarda presunti favori e scambi di denaro intorno ai finanziamenti della sanità in Lombardia. All’agenzia di stampa ANSA, Formigoni ha detto di non sapere di indagini a suo carico e lo ha ripetuto, poco dopo le 10, su Twitter: Corriere dice che c’è un’indagine a mio carico. Io non ne so nulla | Roberto Formigoni è indagato. Lo scrive il Corriere della sera: per corruzione e finanziamento illecito ai partiti, nell'inchiesta sulla sanità in Lombardia per cui è stato arrestato il suo amico Daccò. |
Per rendere concrete e operative le leggi approvate nell’ultimo anno e mezzo dal governo guidato da Giuseppe Conte, sarebbero serviti 792 decreti attuativi: al momento ne sono stati adottati solo 253 (il 32% del totale), mentre 539 dovranno essere gestiti dal nuovo governo guidato da Mario Draghi. I dati sono stati pubblicati dalla Stampa, che ha analizzato il lascito legislativo del governo Conte, compresi i ritardi relativi ai provvedimenti approvati per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus. La stesura dei decreti attuativi è una delle fasi più delicate del complesso procedimento legislativo italiano. Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, infatti, il contenuto delle leggi deve essere valutato in tutti i suoi aspetti più pratici dai funzionari dei ministeri che hanno il compito di verificarne la concreta applicazione. | I ritardi di oltre 500 decreti attuativi. Riguardano soprattutto gli aiuti economici legati all'epidemia e tengono bloccati molti dei bonus previsti da leggi già approvate. |
Apple sta trattando con gli editori dei giornali statunitensi per avviare un nuovo servizio in abbonamento per la lettura degli articoli, ma secondo il Wall Street Journal ha trovato finora resistenze a causa delle condizioni molto rigide che vorrebbe imporre, soprattutto sul piano economico. Il nuovo sistema – che sarebbe una sorta di “Netflix per le notizie”: paghi un tot e leggi quello che vuoi da una sola piattaforma – è atteso da tempo e potrebbe portare nuove fonti di ricavo per i giornali, in un periodo in cui i loro bilanci sono traballanti e segnati da una progressiva riduzione dei ricavi derivanti dalla pubblicità. Gli editori non ritengono equa la proposta di Apple di trattenere per sé la metà dei ricavi derivanti dal nuovo sistema, di non condividere gli indirizzi email e altri dettagli degli abbonati e di volere imporre clausole molto vincolanti, anche sulla durata dei contratti con i singoli editori. Il servizio, che dovrebbe essere un’evoluzione dell’attuale Apple News ed essere inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti, dovrebbe consentire agli iscritti di leggere senza limiti gli articoli dei vari giornali che partecipano all’iniziativa, pagando in cambio una quota di abbonamento mensile. | Il nuovo “Netflix per le notizie” di Apple non piace ai giornali. L'abbonamento per leggere articoli da più giornali dovrebbe partire a breve, ma Apple vuole tenersi la metà dei ricavi. |
Negli ultimi anni, grazie alla graduale diffusione di SMS, email e programmi di messaggistica istantanea, ciascuno di noi si trova sempre più spesso nella situazione di dover comunicare il maggior numero di cose nel minore spazio possibile (e senza faticare). La cosa ha conseguenze molto rilevanti su numerosi aspetti del linguaggio che utilizziamo, dalla sintassi – cioè il tipo di strutture che usiamo per comporre alle frasi – al lessico, cioè le singole parole che scegliamo di utilizzare. Un altro degli ambiti più coinvolti dai nuovi modi di comunicare è l’utilizzo della punteggiatura. Da quando è stata inventata – nella Grecia antica – a quando sono stati introdotti i segni che conosciamo oggi – alla fine del Quattrocento – la punteggiatura ha svolto principalmente due funzioni: una sintattica, e cioè di divisione e gerarchizzazione dei vari elementi della frase, e una emotiva-intonativa, che cioè serve a suggerire con quale intonazione o enfasi interpretare il pezzo di frase precedente o successivo. Di recente, come spiega un articolo della giornalista del New York Times Jessica Bennett, quest’ultima funzione si è notevolmente espansa, tanto che oggi siamo abituati ad attribuire alla punteggiatura un peso maggiore rispetto al passato: e ad accorgerci nel caso venga utilizzata in maniera diversa dal solito. Racconta Bennett: | La nuova punteggiatura. La diffusione di SMS e messaggi brevi ha cambiato il modo in cui usiamo i segni di interpunzione e arricchito il loro significato (non usare i punti esclamativi è da snob?). |
LensCulture, una rivista online punto di riferimento per fotografi e appassionati, ha chiesto a 75 esperti di tutto il mondo di scegliere i loro libri di fotografia preferiti del 2017, spiegando in poche righe il motivo della scelta. Incrociando le preferenze di tutti è venuto fuori un elenco di 11 libri; tutti, spiega il direttore di Lensculture Alexander Strecke, sono accomunati «dalla preminenza dell’idea. Che si tratti di esplorare i misteri del colore, i crimini della Monsanto, lo stato della mascolinità, il destino dell’America, il ruolo della religione nel XXI secolo, la complessità della memoria o la natura umana in sé, nessuno di questi libri manca di ambizione. […] Ricordano la potenza duratura della fotografia grazie alla loro volontà di trattare qualcosa di vasto, e di dargli vita tra due copertine». Li trovate tutti di seguito, che vogliate regalarli, regalarveli o farvi un’idea dei progetti, dei temi e degli stili fotografici del momento. The Island of the Colorblind di Sanne De Wilde, pubblicato da Kehrer Verlag | I migliori libri di fotografia del 2017. Li hanno scelti 75 esperti di tutto il mondo: per regalarli, regalarveli o farvi un'idea di cosa mostrino. |
Sul Corriere della Sera, lo scrittore di origini ebraiche Alessandro Piperno ha raccontato dal suo punto di vista lo strano caso che si è creato intorno agli ultras della Lazio che hanno appiccicato sugli spalti dello stadio Olimpico di Roma adesivi con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma. Piperno è tifoso della Lazio. Leggi anche: Il caso Lazio-Anna Frank, dall’inizio | Il grottesco “caso Anna Frank”. Alessandro Piperno elenca 14 cose intollerabili a cui lo hanno costretto ad assistere alcuni tifosi della Lazio. |
Anche oggi, dopo due giorni di lentezze e disagi, milioni di persone in tutto il mondo non riescono a usare i propri BlackBerry per navigare su Internet e accedere al Messenger e alle email. RIM, la società che produce i BlackBerry, ieri aveva comunicato il ripristino del servizio ma oggi si ritrova ancora ad avere a che fare con la lamentele di milioni di persone. Anche perché i guasti, fino a ieri confinati, si fa per dire, a Europa, Medioriente, Africa e India, oggi si sono presentati anche in Nordamerica. Il dirigente di RIM Rory O’Neill ha detto che la società non ha ancora individuato la fonte del problema. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il terzo giorno di problemi sui BlackBerry. Email e Internet non funzionano nemmeno oggi, e i disagi si sono allargati al Nordamerica. |
Matteo Renzi, segretario del PD e presidente del Consiglio, ha parlato lunedì sera alla direzione nazionale del Partito Democratico. Renzi ha parlato a lungo del risultato delle elezioni amministrative e ha ricordato che anche nel 2013 le elezioni amministrative erano state impegnative per il PD, e che solo alle europee si era visto un risultato nettamente migliore; e che i candidati del PD, giusti o sbagliati, sono stati scelti quasi tutti con le primarie. Renzi ha parlato per quasi un’ora e mezza occupandosi di moltissime cose, tra cui le novità dell’inchiesta sulla corruzione a Roma, la distribuzione dei migranti in Italia, il reddito di cittadinanza, la guerra in Libia, la riforma della scuola e l’opposizione al PD. | Il video del discorso di Renzi alla direzione del PD. Ha parlato del risultato delle elezioni amministrative, dell'opposizione al governo, dei migranti, della scuola e di parecchio altro. |
Alle 6:41 di oggi (ora italiana), l’Agenzia spaziale cinese ha lanciato verso Marte la missione Tianwen-1, con l’obiettivo di portare sul pianeta il suo primo robot automatico (rover) per l’esplorazione del suolo marziano. Se tutto filerà liscio, la Cina diventerà il secondo paese ad avere un rover funzionante su Marte, dopo gli Stati Uniti. Il lancio è avvenuto dal Centro spaziale di Wenchang sull’isola di Hainan, nella parte meridionale della Cina. Il carico è stato spinto in orbita da un Lunga Marcia 5, uno dei razzi più potenti sviluppati dall’industria cinese. Tianwen-1 comprende: una sonda spaziale, che rimarrà in orbita intorno a Marte; un lander, che resterà fisso sul suolo marziano e un rover, che potrà invece muoversi ed esplorare il pianeta. | La Cina ha lanciato la sua missione Tianwen-1 verso Marte. |
Amazon ha detto che entro la fine di aprile chiuderà gli 87 “pop-up store” (negozi “temporanei”) che ha negli Stati Uniti: sono piccoli negozi fisici in cui vende alcuni dei propri prodotti, come gli assistenti per la casa Echo. Non smetterà però di aprire e gestire negozi fisici: un portavoce dell’azienda ha detto che saranno aperte più librerie (ne possiede alcune dal 2015) e più “4-star store”, i negozi in cui Amazon vendo solo prodotti che sul suo sito hanno almeno 4 stelle secondo i recensori. I prodotti come i dispositivi Echo continueranno comunque a essere venduti in alcuni punti vendita fisici di Amazon: nei supermercati della catena Whole Foods, acquisita da Amazon nel 2017, e nei negozi senza casse Amazon Go, che esistono dall’anno scorso. | Amazon chiuderà 87 negozi fisici in cui vende i suoi prodotti. |
Giovedì 19 settembre, durante la settimana della moda di Milano, Moschino ha presentato la sua collezione primaver-estate per il 2020 disegnata da Jeremy Scott: come ogni volta è stata una delle sfilate che hanno attirato più attenzione per la creatività degli abiti e i nomi delle modelle in passerella, tra cui Kaia Gerber, Bella e Gigi Hadid, Irina Shayk e Adut Akech. Le modelle entravano in passerella attraverso una grande cornice d’oro e molte di loro erano vestite come quadri ispirati al movimento d’arte del cubismo e, come ha spiegato Jeremy Scott a Vogue, in particolare modo al pittore Picasso e alle sue donne, mogli e amanti. | Le foto della sfilata di Moschino. Kaia Gerber, Bella e Gigi Hadid, Irina Shayk e Adut Akech in una collezione omaggio al cubismo di Picasso. |
Quando Giuseppe Sala divenne nel 2009 direttore generale del comune di Milano, in città c’erano stati 22 omicidi volontari. Sette anni dopo, Sala è diventato sindaco e gli omicidi nei primi undici mesi del 2016 sono stati sette. Come gli omicidi, anche gran parte degli altri reati continuano a calare da anni. Nonostante questi dati, da una settimana stampa e televisioni hanno iniziato a parlare di una nuova “emergenza criminalità” in città, che ha coinciso con due omicidi, avvenuti a Milano a breve distanza l’uno dall’altro nel corso degli ultimi giorni: sono stati uccisi un cittadino della Repubblica Domenica e uno delle Filippine. Parte della responsabilità, però, è anche del sindaco Sala, che in risposta agli episodi di violenza ha chiesto al governo di aumentare il contingente di militari schierati in città per aiutare le forze dell’ordine, causando moltissime polemiche da parte delle opposizioni. Non è una novità che Sala sia favorevole all’uso di militari con compiti di ausilio alle normali operazioni di polizia urbana. Ne parlò durante la campagna elettorale e lo scorso settembre disse che terminato il Giubileo straordinario a Roma, parte dei militari impegnati nella capitale avrebbe dovuto essere spostata a Milano. Lo scorso 15 novembre, dopo un incontro con alcuni rappresentanti del governo, Sala ha ripetuto questa sua richiesta e, di fronte alla domanda di un giornalista, ha associato la necessità di altri militari all’omicidio e alle violenze scoppiate pochi giorni prima in via Padova, vicino a piazzale Loreto, da più di un decennio una delle zone più difficili della città. | Milano non è una città pericolosa. Nonostante le polemiche sulla stampa e la richiesta di nuovi soldati per strada, tutti i reati sono in calo e non c'erano così pochi omicidi da 150 anni. |
L’attore Casey Affleck ha detto che non parteciperà alla prossima cerimonia di premiazione degli Oscar in cui, in quanto vincitore del premio per il Miglior attore del 2017, avrebbe dovuto consegnare quello per la Miglior attrice. Nel 2010 Affleck firmò un accordo extragiudiziale con due donne che avevano lavorato con lui sul set del suo film Joaquin Phoenix – Io sono qui! e lo avevano accusato di molestie sessuali. Delle accuse – da Affleck sempre negate – si parlò molto l’anno scorso, prima e dopo l’Oscar di Affleck per la sua interpretazione in Manchester by the Sea. Il sito Deadline ha scritto che Affleck ha scelto di non partecipare alla premiazione per evitare che la sua presenza distogliesse l’attenzione dai premi. Chi ha vinto, chi non ha mai vinto, e altre storie sugli Academy Awards | Casey Affleck ha scelto di non partecipare alla cerimonia degli Oscar, in cui avrebbe dovuto premiare la Migliore attrice. |
Negli ultimi giorni negli Stati Uniti si sta discutendo molto delle applicazioni per pubblicare online video in diretta dal proprio smartphone, come Periscope e Meerkat, e soprattutto del loro crescente utilizzo per riprendere eventi sportivi e materiale protetto da copyright trasmesso dalle tv a pagamento, in modo da renderli disponibili a tutti seppure con una bassa qualità video. Per ora il fenomeno non è particolarmente esteso, ma le principali emittenti via cavo temono che possa ingrandirsi con la progressiva diffusione di queste applicazioni a tal punto da danneggiare i loro affari (e d’altra parte la diffusione illegale di eventi sportivi in streaming, anche a bassa qualità, è già un fenomeno diffusissimo e inarrestabile). Le preoccupazioni sono aumentate in seguito alla trasmissione di uno degli incontri di boxe più atteso degli ultimi anni. Mayweather-Pacquaio in streaming Domenica scorsa milioni di persone in giro per il mondo hanno guardato in tv il pugile statunitense Floyd Mayweather battere il suo avversario filippino Manny Pacquaio in quello che è stato definito “l’incontro del secolo” nella boxe. In alcuni paesi lo scontro è stato trasmesso in chiaro – come nel caso dell’Italia grazie a DeeJay TV – mentre negli Stati Uniti per guardarlo era necessario spendere fino a 100 dollari per acquistare la visione in pay-per-view del match sulle principali televisioni via cavo come quelle gestite da Time Warner e da DirectTV. Nei giorni precedenti all’incontro le emittenti si erano date da fare per chiedere la chiusura di diversi siti, che avevano annunciato di volere trasmettere l’evento anche se non ne possedevano i diritti. Gli streaming illegali sono stati resi quasi tutti inaccessibili, ma con Periscope e le altre applicazioni simili le cose sono andate diversamente. | Lo sport in streaming su Periscope. Le tv se la stanno prendendo con le nuove applicazioni per trasmettere video in diretta dallo smartphone, che molti usano per mettere online dal vivo gli eventi sportivi. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Confesso di avere guardato venti minuti di Sanremo, ieri sera: ma sono stato fortunato abbastanza da avere beccato la parte su Morricone (Metti una sera a cena e C'era una volta il west, che quei tre non sono riusciti a rovinare più di tanto in quella versione con le parole che venne introdotta da Dulce Pontes), le battute liberatorie di Fiorello sui palloncini, la sua canzone di Vasco sugli umarèll che non era niente male, e Malika Ayane che anche. Dopo brandelli e anticipazioni c’è la prima canzone del disco nuovo (che esce a maggio) di St. Vincent, cantautrice americana che ne ha ammaliati molti - capiterà anche con questo pezzo molestissimo - negli anni passati, e su cui ancora rimando a prossime newsletter per maggiori attenzioni. Ho scoperto che il padre di Chris Rea era della provincia di Frosinone e andò a vendere gelati e caffè a Middllesbrough. Chris Rea invece compie 70 anni oggi e ha avuto una carriera ricca da gran chitarrista, con alcuni successoni, due dei quali dignitosissimi: Josephine (mi piace la versione con l’intro lunga e sfinente) e On the beach. Tra le tante qualità di Mr. Blue Sky dell’Electric Light Orchestra c’è che si presta a fare da colonna sonora ogni giorno di sole e anche in certi di pioggia. Adesso l’hanno rimessa in uno spot di Adobe, e Jeff Lynne è orgoglioso. Oggi è il 4 marzo, la data più famosa nella storia delle canzoni italiane. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Player. Il modo più facile di metterla è: Ridge. Ridge di Beautiful. Ridge Forrester. |
Le condanne definitive, anche se recidive, per piccolo spaccio di droghe leggere stabilite nel periodo in cui era in vigore la legge Fini-Giovanardi, che dal 2006 disciplinava l’uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia e che è stata dichiarata incostituzionale lo scorso febbraio, dovranno essere ricalcolate. Lo hanno stabilito ieri, giovedì 29 maggio, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione – che nell’ordinamento giuridico italiano rappresentano la sezione più autorevole della Corte Suprema – accogliendo il ricorso presentato dalla procura di Napoli contro una sentenza che aveva negato a un condannato per spaccio di piccole dosi di cannabis l’attenuante della lieve entità sull’aggravante della recidiva. Questo significa che migliaia di detenuti (dai 3 ai 4 mila secondo l’amministrazione penitenziaria) potranno beneficiare della sentenza e chiedere che la loro pena sia rivista e cioè parificata al trattamento di chi è stato condannato prima della sentenza della Consulta sulla Fini-Giovanardi: si trovano infatti nella situazione di essere condannati a pene stabilite da una legge che di fatto non esiste più, che vietava loro la concessione delle circostanze attenuanti e che non distingueva tra droghe leggere e pesanti con il conseguente aggravio di pena anche per le ipotesi lievi. | Il ricalcolo delle pene per il piccolo spaccio. Lo Cassazione ha stabilito che dovranno essere riviste al ribasso per migliaia di detenuti tenendo conto della legge precedente alla Fini-Giovanardi, dichiarata incostituzionale. |
A partire da oggi, 20 aprile, numerosi marchi di sigarette hanno aumentato il loro prezzo di 20 centesimi al pacchetto. In seguito all’aumento delle accise sui tabacchi entrato in vigore a gennaio, da tempo ci si aspettava un aumento dei prezzi. Tra le sigarette interessate dal rincaro ci sono alcune tra le più vendute: le Marlboro 100s e le Marlboro Gold, le Chesterfield Blue e Red, le Diana Blu e Rosse, le Philip Morris Blu, le Muratti Blu e Rosse e le Merit morbide. L’aumento del prezzo riguarda in gran parte sia i pacchetti da 10 che da 20. Al momento non sono stati ritoccati i prezzi dei tabacchi trinciati e dei sigari, ma nei prossimi mesi dovrebbero salire anche questi. Il rincaro segue il decreto legislativo “anti fumo” entrato in vigore il 2 febbraio, che vieta la produzione di sigarette in pacchetti da 10 e di sigarette aromatizzate e che obbligherà i produttori di tabacchi a stampare sulle confezioni immagini di forte impatto nel tentativo di disincentivare i fumatori. | Mercoledì sono aumentati i prezzi di molti marchi di sigarette. Per Marlboro, Chesterfield e Diana – tra le altre – si dovranno pagare 20 centesimi in più. |
In un’intervista data a Giuseppe Videtti di Repubblica, Placido Domingo – il cantante d’opera più famoso del mondo – ha estesamente parlato giovedì delle accuse di molestie sessuali che gli sono state rivolte pubblicamente nell’ultimo anno, e in particolare ha cercato di trasmettere una sua versione su quelle accuse che sta in equilibrio tra un’ammissione di rammarico e un rifiuto di accettarle così come sono state presentate. In particolare Domingo attribuisce a sintesi sbrigative dei giornali di alcune sue dichiarazioni la responsabilità di averle fatte passare come confessioni e ammissioni di colpa, e cerca di sintetizzare così: «se guardo indietro, non vedo situazioni in cui il mio comportamento possa aver lasciato ferite aperte. Ma se mi fossi accorto di aver offeso qualcuno – soprattutto una donna – avrei cercato di rimediare all’istante» e «di forzature o ricatti non ne ho mai fatti. Chi mi conosce sa che la parola “abuso” non è nel mio vocabolario». Di quale equivoco parla? “La presunzione di innocenza nei miei confronti è crollata quando sulla stampa è arrivato il testo delle mie scuse, che era stato redatto secondo le precise richieste dell’Agma e che nelle intenzioni doveva accompagnare le conclusioni della loro indagine interna rese pubbliche il 25 febbraio, invece di essere estrapolate da Associated Press dodici ore prima (per la succitata fuga di notizie, ndr)”. Vuol dire che i risultati strillati dalla stampa non corrispondono con gli atti ufficiali dell’Agma?. “Purtroppo no. E purtroppo la prima conseguenza è stata che nel giro di poche ore, sempre il 26 febbraio, il ministro della Cultura del mio Paese ha preso la decisione, insieme alla presidente di Inaem (Istituto nazionale arti sceniche e musica), di cancellare il mio spettacolo al Teatro de la Zarzuela di Madrid, citando fonti di stampa, senza chiedermi chiarimenti e senza aver letto gli atti ufficiali dell’Agma. Secondo loro le mie scuse erano un’implicita ammissione di colpevolezza; nessuna presunzione d’innocenza, dovevo essere allontanato”. Immagino si riferisca alle impressioni generate – come dice nella sua dichiarazione del 27 febbraio scorso – dalle scuse in alcuni articoli che parlavano delle indagini dell’Agma. “Esattamente”. Lei aveva già chiesto scusa un anno fa. Perché sei mesi dopo le sue scuse sono state giudicate come una piena ammissione di colpevolezza? “Perché il testo, che assomigliava a un mea culpa, si prestava moltissimo a quell’interpretazione, e soprattutto perché è stato pubblicato fuori contesto, cioè senza specificare che rientrava nelle precise richieste e nelle conclusioni dell’indagine promossa dall’Agma”. Si è parlato di una fuga di notizie… “È vero, perché il cosiddetto “mea culpa” del 24 febbraio è stato mandato direttamente alla giornalista di Associated Press, che lo ha pubblicato ben 12 ore prima che l’Agma rendesse pubblico il risultato ufficiale. La giornalista mi accusa di abuso di potere, ma il risultato delle indagini, reso noto successivamente, non ne fa alcuna menzione. Poche ore dopo è uscito un secondo articolo del Los Angeles Times firmato da un’altra giornalista di Associated Press che ha partecipato all’inchiesta contro di me, dal titolo: “Sono dispiaciuto per le sofferenze causate. Me ne assumo la piena responsabilità”. Se ne evince un’ammissione di colpevolezza”. Così un’informazione distorta è diventata la realtà dei fatti. “Sì, purtroppo”. In concreto l’indagine dell’Agma conclude che ci sarebbero stati comportamenti inappropriati che vanno dal flirt alle molestie dentro e fuori il posto di lavoro. Le hanno comunicato su che basi e con quali prove sono arrivati a questa conclusione? “No, perché non ci sono prove documentali. Ci sono testimonianze rese da donne a cui era dovuto il rispetto dell’anonimato. Nella ricostruzione dei fatti mancavano dettagli che mi aiutassero a identificare chi mi accusava”. | La versione di Placido Domingo. In un'intervista su Repubblica il tenore accusato di molestie sessuali sostiene che la sua ammissione di responsabilità sia stata forzata dai giornali. |
New York è probabilmente la città più raccontata e idealizzata del mondo, e ognuno di noi, anche chi non c’è mai stato, ne ha in testa un’immagine personale, fatta assemblando scene di film e serie tv, fotografie e testi di canzoni. Il fotografo italiano Michele De Punzio l’ha visitata per la prima volta nel 2013, credendo di trovare una città identica all’idea che se ne era fatto negli anni: «Non fu così. New York mi aveva travolto, disorientato, turbato. La città mi era tanto familiare quanto sconosciuta». De Punzio ci è tornato nel 2015 per realizzare quello che definisce il suo City of Glass, in riferimento a Città di Vetro (1985) di Paul Auster. È una trilogia in cui il primo racconto parla dello scrittore Daniel Quinn, che viene scambiato per un detective e che decide di accettare comunque il caso su cui gli si chiede di investigare: «Mi sentivo un po’ come Quinn in un certo senso, soltanto che invece di essere uno scrittore a cui viene affidato un caso da detective, io sono un fotografo alla ricerca di risposte da una città piena di misteri», spiega De Punzio. | Frammenti e indizi di New York. Nelle fotografie di Michele De Punzio, che ha scoperto una città familiare e allo stesso tempo sconosciuta. |
Quella di Emanuela Orlandi, la ragazza cittadina del Vaticano scomparsa a Roma il 22 giugno 1983 all’età di 15 anni, è una storia ancora irrisolta e molto complessa, che successive indagini hanno via via legato a varie vicende italiane degli anni Ottanta e Novanta: all’attentato di Giovanni Paolo II, ai problemi della banca vaticana e alla banda criminale della Magliana. Nelle ultime settimane ci sono stati nuovi sviluppi investigativi: nel mese di aprile un uomo che sostiene di avere avuto un ruolo nel rapimento è stato interrogato per cinque volte dai magistrati. Marco Fassoni Accetti e il flauto Lo scorso 3 aprile la trasmissione Chi l’ha visto? ha mostrato in tv un flauto che potrebbe essere quello che Emanuela Orlandi aveva con sé il giorno della scomparsa. È stato trovato dopo una segnalazione, inizialmente anonima, sotto una formella raffigurante una stazione della Via Crucis in un ex stabilimento cinematografico De Laurentis di Roma: era avvolto in alcuni fogli di giornale uno dei quali del 29 maggio 1985 con un’intervista a Ercole Orlandi, il padre di Emanuela. La Procura ha acquisito il reperto e disposto una consulenza tecnica per la ricerca di eventuali impronte o tracce di saliva: il tempo stimato per le analisi sarà di un mese. | Le ultime su Emanuela Orlandi. Breve storia della ragazza che scomparve in Vaticano nel 1983, e sulla quale sono appena arrivate ennesime versioni e ipotesi. |
Cronache Veneziane è il racconto a fumetti di un periodo di vacanza che Enrico Casarosa ha passato a Venezia con la compagna e i genitori di lei, nell’estate del 2006. Casarosa, tra le varie cose, è l’autore e il regista del cortometraggio La Luna, che accompagnerà il nuovo film della Pixar Ribelle – The Brave, in uscita a settembre. Con La Luna Casarosa ha ricevuto una candidatura agli Oscar, ma per la Pixar aveva già lavorato alla realizzazione di Cars, Ratatouille e Up, mentre nel suo periodo ai Blue Sky Studios aveva lavorato a Robots e all’Era Glaciale. (La Luna, il cortometraggio di Enrico Casarosa) | Cronache Veneziane. Il bel diario a fumetti del viaggio di Enrico Casarosa, l'autore del cortometraggio Pixar candidato all'Oscar lo scorso anno. |
Questa settimana esce To The Wonder, il nuovo film di Terrence Malick con Ben Affleck e Javier Bardem, tra gli altri: il film racconta la complicata storia d’amore tra un aspirante scrittore e una giovane donna di origini russe. Questi sono i 40, diretto da Judd Apatow, è la storia di una coppia di quarantenni con due figlie che deve recuperare un rapporto in crisi. The Lone Ranger è il nuovo film della Disney con Johnny Depp, prodotto da Jerry Bruckheimer e diretto da Gore Verbinski, gli stessi di Pirati dei Caraibi: è la storia del Ranger Solitario (personaggio nato negli anni Trenta per uno sceneggiato radiofonico poi diventato fumetto e serie tv), un giustiziere mascherato che viene aiutato nelle sue avventure da un nativo americano di nome Tonto. Italian Movies è il primo lungometraggio di Matteo Pellegrini: una sera negli studi di produzione di una soap televisiva gli addetti alle pulizie trovano una cinepresa e decidono di usarla di nascosto per realizzare dei filmini amatoriali, mettendo su una vera e propria crew. The East, con Ellen Page, racconta la storia di un’ex agente dell’FBI che si infiltra in un collettivo anarchico chiamato “The East”, che organizza azioni terroristiche ai danni di compagnie accusate di crimini ambientali. | I film del weekend. Il nuovo film di Terrence Malick, l'ultimo di Judd Apatow e uno della Disney con Johnny Depp, tra gli altri: tutti i trailer. |
Dal 5 al 30 gennaio 2015 si svolge nel centro direzionale di Canary Wharf, a Londra, il Winter Lights Festival, un’esposizione temporanea di installazioni luminose create da undici artisti provenienti da nove paesi, per “illuminare il mese più scuro dell’inverno”. Il festival interattivo comprende sculture, installazioni al laser, graffiti fatti coi LED e proiezioni speciali. Tra gli artisti che hanno creato queste coreografiche installazioni ci sono il britannico Stephen Newby, il francese Cédric Le Borgne e il duo di designer tedeschi Heidi e Bernd Spiecker. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del Winter Lights Festival a Londra. Le installazioni luminose posizionate a Canary Wharf per "illuminare il mese più scuro dell'inverno". |
Un nuovo farmaco potrebbe migliorare di molto la vita delle persone che soffrono di emicrania, grazie a un approccio nuovo al trattamento della malattia che si sta dimostrando molto più efficace delle terapie finora disponibili. Il farmaco è il primo sviluppato specificamente per l’emicrania: quelli usati finora erano pensati per altre patologie, per esempio la pressione alta. Si chiama Aimovig ed è stato approvato giovedì dalla Food and Drug Administration, l’agenzia che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici negli Stati Uniti. L’emicrania è una malattia neurovascolare, che coinvolge cioè le terminazioni nervose e i vasi sanguigni. I sintomi sono principalmente forti o fortissimi mal di testa, che durano diverse ore e che si verificano normalmente con alta frequenza, nell’ordine delle 15-20 volte al mese: non si parla insomma dei normali mal di testa che capitano occasionalmente a molti, e possono essere ignorati assumendo un blando antidolorifico. Tipicamente, i dolori dovuti all’emicrania interessano metà della testa, e comportano vari altri sintomi come nausea, vomito e fastidio per i rumori e la luce. Si stima che ne soffrano circa una persona su sette nel mondo, in forme più o meno intense: 37 milioni negli Stati Uniti, il 20 per cento delle donne e il 10 per cento degli uomini. In Italia, secondo uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica Cephalagia, ne soffrono 6 milioni di persone. | C’è un promettente trattamento contro l’emicrania. Negli Stati Uniti è stato approvato il primo farmaco specifico, che potenzialmente può migliorare la qualità della vita di decine di milioni di persone. |
Da ormai quindici anni il motore di ricerca Google è solito celebrare anniversari, feste o ricorrenze speciali mettendo sulla propria homepage un “doodle” (che vuol dire “scarabocchio”), ovvero una versione modificata del proprio logo, che richiami graficamente l’evento da celebrare. Il primo doodle di Google venne creato dai suoi fondatori Larry Page e Sergey Brin il 30 agosto 1998, in onore del festival di Burning Man che si svolge ogni anno in Nevada: da allora si cominciò ad utilizzarli per celebrare festività familiari, feste religiose o nazionali e gli anniversari di nascita e morte di molti e diversi personaggi. L’anno passato il Post raccolse una parte di quei doodle che compaiono solo sulle pagine locali di determinate nazioni, ma non su quelle italiane del motore di ricerca: sono belli, vari, e raccontano pezzi della storia e delle culture di quei posti. Ne vengono prodotti di nuovi ogni giorno, e questa è una nuova selezione dei mesi passati. | I doodle degli altri 2014. Una nuova raccolta delle grafiche scelte da Google per celebrare eventi, persone, anniversari in altri paesi e da noi no (ci sono molte storie). |
I premi Oscar 2015 sono stati consegnati nella notte tra domenica e lunedì a Los Angeles: sono i più famosi e prestigiosi premi del cinema statunitense e quindi internazionale. L’Oscar più importante della serata, quello per il miglior film, è stato vinto da Birdman, che ha ottenuto in totale quattro riconoscimenti (tra cui anche quello per il miglior regista, vinto da Alejandro G. Inarritu); anche The Grand Budapest Hotel ha vinto quattro Oscar. Whiplash ha vinto tre premi, mentre tutti gli altri – tra cui Boyhood e American Sniper, che hanno deluso un po’ rispetto alle aspettative iniziali – hanno vinto solo un Oscar. Non c’è stato insomma un film che ha “sbancato”, rispetto agli altri: e infatti tutti gli otto film candidati al premio per il miglior film hanno avuto almeno un riconoscimento. (Le foto più belle della serata degli Oscar) | Oscar 2015, tutti i vincitori dei premi. Uno per uno, tutti gli Oscar da "Birdman" a "Grand Budapest Hotel" e "Whiplash": con le facce dei vincitori. |
Il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero hanno presentato oggi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, la nuova riforma del lavoro. La riforma è stata presentata in forma di disegno di legge, che dovrà quindi essere approvato dal Parlamento prima di entrare in vigore. La principale differenza rispetto al progetto di riforma di cui si era discusso nelle scorse settimane riguarda le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: il ministro Fornero ha detto che anche nel caso dei licenziamenti per motivi economici un giudice potrà stabilire il reintegro del lavoratore, nel caso i motivi economici non siano giudicati motivati, e non più solo un’indennità economica. Il governo ha trovato un’intesa sulla riforma del mercato del lavoro, il cui Ddl è stato trasmesso al presidente Napolitano prima di passare al vaglio delle Camere. Il premier Mario Monti ha sottolineato che si tratta di una «riforma di rilievo storico per l’Italia». Lo ha detto il premier Mario Monti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro del Welfare, Elsa Fornero. «È una riforma che intende realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico – ha aggiunto il capo del governo -. È una riforma per la crescita e per il lavoro». Il capo del governo ha spiegato anche che la riforma delle pensioni viene considerata in tutto il mondo «un punto di avanguardia dell’economia e della società italiana» ipotizzando che anche quella del lavoro possa avere analogo riscontro. «La decisione del governo mette anche in campo un ammodernamento delle rete di sicurezza universale rendendo più efficiente, coerente ed equo l’assetto degli ammortizzatori sociali». | Come cambia la riforma del lavoro. Monti e Fornero hanno presentato il disegno di legge della riforma, con una novità importante che riguarda l'articolo 18. |
L’ex pilota di aerei statunitense Charles Elwood “Chuck” Yeager, la prima persona a superare la velocità del suono, nel 1947, è morto a Los Angeles nella notte tra il 7 e l’8 dicembre: aveva 97 anni. La notizia è stata annunciata dalla moglie, Victoria Yeager, ed è stata in seguito confermata dalle principali agenzie di stampa internazionali. Fr @VictoriaYeage11 It is w/ profound sorrow, I must tell you that my life love General Chuck Yeager passed just before 9pm ET. An incredible life well lived, America’s greatest Pilot, & a legacy of strength, adventure, & patriotism will be remembered forever. | È morto a 97 anni Chuck Yeager, fu il primo pilota a superare in volo la velocità del suono. |
Gli sviluppi della letteraria storia delle falsificazioni di Oscar Giannino, da ieri dimissionario leader del movimento “FARE per Fermare il Declino” e candidato alle elezioni imminenti, stanno facendo emergere da parte di chi lo ha conosciuto meglio un passato di ulteriori misteri e atteggiamenti ingannevoli (e nuovi dubbi crescono, nelle redazioni dei giornali). Ne scrive oggi su Repubblica Francesco Merlo, con severità e indulgenza insieme, e condannando soprattutto chi adesso ne approfitta. È l’ aggiornamento del mattoide italiano, che è il fratello bastardo del genio, l’attrezzato ciarlatano che divulga e sapientemente spiega l’economia, ma per farsi bello racconta se stesso con due lauree che non ha mai preso, revisione ‘alta’ della calza che Berlusconi, sempre per farsi bello, metteva sulla telecamera. E però, vedere ora precipitare Oscar Giannino nell’abisso della patacca sta accendendo la voluttà degli italiani più di qualsiasi delitto o censura o clientela familistica vengano via via scoperti. E non solo perché quello di Giannino è un caso straordinario di dileggio che distrae, con il girotondo dei soliti selvaggi frizzi e lazzi, dalla monotonia barocca e tonitruante della campagna elettorale, ma soprattutto perché la patacca, cioè la laurea falsa, è una scuola di magnificenza nazionale, una tradizione, un’antropologia celebratissima, a differenza del delitto, cioè la ruberia vera, che solo in Italia non è grandezza e non è castigo ma è la miserabile banalità quotidiana. Oscar Giannino, che noi giornalisti anziani abbiamo conosciuto al tempo in cui era l’abilissimo capo ufficio stampa del Partito repubblicano di Giorgio La Malfa e teneva magnificamente testa ai cavalli di razza bizzosi Bruno Visentini e Giovanni Spadolini, cambiò abiti e fisionomia per difendersi da una brutta malattia. Perse i capelli, si ‘imbastonò’, mise le ghette alle scarpe, cominciò a imitare l’uomo in frack che da l’adieu al mondo. Ma non è stato mai il magliaro classico, che è un allegro poveraccio che vive di espedienti, il Totò che vende la fontana di Trevi al turista americana tutto business. | Tutte le storie di Oscar Giannino. Francesco Merlo racconta quel che si sa e sospetta da anni tra i suoi colleghi e frequentatori, con severità e indulgenza assieme. |
È Natale, prendono il sopravvento i bambini e i buoni sentimenti. Capodanno a New York è la solita commedia romantica natalizia con un cast immenso di nomi molto conosciuti a tutte le fasce d’età, da Michelle Pfeiffer a Zac Efron. Ricordate Love Actually? Questo funziona uguale: tante piccole storie d’amore che tendono a intrecciarsi tra loro, oppure no, e se andate al cinema solo per vedere De Niro ne uscirete frustrati dalla scoperta che avrà al massimo tre battute. Sul fronte dei film d’animazione, invece, Il figlio di Babbo Natale potrebbe rivelarsi simpatico, e Luc Besson ci riprova con l’ennesimo capitolo del suo ciclo su Arthur, una specie di elfo la cui storia si sta rivelando un continuo flop. Capodanno a New York Regista: Garry Marshall Attori: Robert De Niro, Zac Efron, Lea Michele, Ashton Kutcher, Jessica Biel, Sofía Vergara, Abigail Breslin, Halle Berry, Hilary Swank, Michelle Pfeiffer, Sarah Jessica Parker, Frankie Muniz, Sara Paxton, Sienna Miller | I film del weekend. Un commedione romantico americano con cast immenso e in generale poca roba: è Natale. |
Anthony Perkins era nato a New York il 4 aprile 1932 e avrebbe compiuto oggi 80 anni. Morì di AIDS nel 1992, rimanendo famosissimo nella storia del cinema soprattutto per il suo ruolo di Norman Bates in Psycho di Alfred Hitchcock. Altri suoi film importanti furono Il processo di Orson Welles, Dieci incredibili giorni di Claude Chabrol, Le piace Brahms? di Anatole Litvak, con cui vinse a Cannes il premio per il miglior attore. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto di Anthony Perkins (1932-1992). Ha lavorato con Alfred Hitchcock, Orson Welles, Claude Chabrol: oggi avrebbe compiuto 80 anni. |
La discussione finale sulla legge per il taglio del numero dei parlamentari si terrà alla Camera il 7 ottobre, come ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo; la votazione è stata programmata per l’8 ottobre. La discussione è stata fissata nella prima seduta libera come fortemente chiesto dal M5S, che aveva posto il sostegno alla riforma come uno dei punti non negoziabili del nuovo governo. La riforma ridurrebbe i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 eletti a 200, ed è già stata approvata in prima lettura dal Parlamento e in seconda lettura solo dal Senato. Se la Camera dovesse votare favorevolmente, come ci si attende, la riforma sarebbe definitivamente approvata ma non entrerebbe ancora in vigore: dato che è una riforma costituzionale e sarà stata approvata senza i due terzi dei voti, sarà possibile chiedere un referendum confermativo. Luigi Di Maio, capo del M5S e ministro degli Esteri, ha commentato: «Partita chiusa, manteniamo le promesse e risparmiamo 500 milioni di euro. In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari». Il PD, che si è opposto alla riforma fin qui ma oggi governa insieme al M5S, dovrebbe votare a favore in cambio di una serie di aggiustamenti e misure “riequilibratrici” da approvare separatamente. | La discussione finale sul taglio del numero dei parlamentari inizierà il 7 ottobre alla Camera. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. 60 anni fa oggi Édith Piaf registrò Non, je ne regrette rien, gran meraviglia. Tra le molte invenzioni sonore del testo, io adoro la rima tra mal ed égal e come lei insiste sulle elle. L'anno scorso, nelle vite di prima, ho incrociato Francesco De Gregori dopo una sua conferenza stampa e abbiamo scambiato due parole, promettendocene quattro in altre occasioni. Non lo vedevo da un sacco di tempo e a un certo punto lo avevo raccontato qui. Poche settimane fa aveva avventatamente messo in programma tre date al teatro Dal Verme di Milano, il mese prossimo, io avevo comprato i biglietti chiedendomi "mah?". E infatti le hanno cancellate: altri rimborsi di biglietti da chiedere. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Gordon Lightfoot. Uno sempre attento con le parole, quella volta lì ebbe una disattenzione. |
La Malesia ha fatto causa alla banca d’investimento statunitense Goldman Sachs e a due suoi dirigenti, per il ruolo avuto in una frode multimiliardaria legata al fondo di investimento malese 1Malaysia Development Bhd (1MDB). Il procuratore generale malese ha chiesto che Goldman Sachs risarcisca la Malesia dei 600 milioni di dollari ricavati dalle commissioni di tre operazioni obbligazionarie fatte tra il 2012 e il 2013 per conto di 1MDB, con cui erano stati raccolti 6,5 miliardi di dollari. Goldman Sachs ha risposto sostenendo che le accuse siano infondate e dicendo che «la società continua a collaborare con tutte le autorità che stanno indagando sul caso». Secondo le autorità malesi, Goldman Sachs avrebbe truffato gli investitori, essendo a conoscenza del fatto che il ricavato delle tre operazioni – più di 6 miliardi di dollari – era stato ottenuto illecitamente. I due dirigenti accusati sono Tim Leissner, fino al 2016 responsabile delle operazioni di Goldman Sachs nel sud-est asiatico, e Roger Ng, che lavorò come vice di Leissner e lasciò la banca nel 2014. Sono indagati anche due impiegati di 1MDB, Jasmine Loo e Jho Low. Leissner, Ng e Low sono sotto processo anche negli Stati Uniti per riciclaggio di denaro e per aver violato regole anti-corruzione, tutto nell’ambito di operazioni con il fondo 1MDB: in questo processo Leissner si è dichiarato colpevole. | La Malesia ha fatto causa a Goldman Sachs per lo scandalo del fondo 1MDB. |
Ai prossimi Oscar – il 10 febbraio – il favorito per il premio per il migliore attore non protagonista è Brad Pitt, che in C’era una volta… a Hollywood interpreta Cliff Booth: l’autista, il tuttofare, il galoppino personale e lo stuntman/controfigura di Rick Dalton, l’attore interpretato da Leonardo DiCaprio. Dovesse vincere, quindi, vincerebbe un Oscar per aver interpretato uno stuntman. Il problema, secondo sempre più addetti ai lavori, è che tra le 24 categorie che saranno premiate non ce ne sarà nemmeno una per gli stuntman (o le stuntwoman): cioè per chi gira certe scene al posto degli attori e attrici o, in altri casi, si occupa di tutto quello che c’è da fare per far sì che a girarle possano essere loro. La persona che più di tutte si sta impegnando affinché anche gli stuntmen abbiano una loro categoria agli Oscar è Jack Gill, che ha 64 anni e dopo averne passati molti a fare lo stuntman in prima persona è diventato stunt coordinator. In poche parole, il suo lavoro consiste nel fare da tramite tra regista, troupe, stuntmen, controfigure e attori: per capire come girare in sicurezza certe scene, nei tempi e nei modi richiesti, accontentando se possibile tutte le parti in causa. Dagli anni Settanta Gill ha lavorato a quasi 200 tra film e serie tv, e qualche mese fa raccontò a Bilge Ebiri di Vulture la sua battaglia per l’introduzione di un Oscar per premiare il lavoro degli stuntmen. | Ci vorrebbe un Oscar per gli stuntmen. Non c'è e non c'è mai stato, ma qualcuno ci sta provando: il loro lavoro sta diventando sempre più importante. |
Weinstein Company, la nota società di produzione cinematografica fondata da Harvey Weinsten, il produttore americano da mesi accusato di violenze e molestie sessuali da decine di donne, ha annunciato che farà richiesta per fallimento. La società ha circa 375 milioni di dollari di debiti, ha sofferto un fortissimo danno alla propria reputazione dopo le accuse al suo fondatore, e una trattativa per la cessione all’imprenditrice Maria Contreras-Sweet si è interrotta dopo la notizia di una nuova causa per violenze rivolta verso la società. | La società di produzione cinematografica fondata da Harvey Weinstein farà richiesta di fallimento. |
Naomi Watts compie oggi 50 anni. Non è l’attrice più famosa della sua generazione e nella sua carriera non ha mai vinto un Oscar. Ma ha avuto due nomination – per 21 grammi e The Impossible – e nonostante sia nota soprattutto per i suoi ruoli drammatici, spesso con personaggi particolarmente tormentati, ha fatto anche altro. «Sono quella che chiamano quando hanno bisogno di una che abbia un esaurimento nervoso», ha detto una volta. Ma forse si parla di lei meno che di altre colleghe – per esempio della sua grande amica Nicole Kidman – perché le piacciono poco le interviste e i tappeti rossi: «Sul set sono a mio agio. Ma le presentazioni, le interviste sul film, parlare della mia vita: tutte quelle cose non mi riescono naturali. Suppongo siano tutte necessarie, ma non è lì che sono forte». Naomi Watts è il suo vero nome (ha solo tolto il secondo nome Ellen) ed è nata a Shoreham, in Inghilterra, il 28 settembre 1968. Suo padre morì quando lei aveva sette anni e a 14 si trasferì in Australia con la madre, perché lì c’era sua nonna. | Naomi Watts ha 50 anni. Non ha mai vinto un Oscar e non è la più famosa della sua generazione, ma si è comunque fatta notare: per certi suoi personaggi drammatici e sofferti, soprattutto. |
Nel dibattito – chiamalo dibattito – sulla legge che “regola” l’uso delle intercettazioni, Repubblica oggi elenca cinque casi recenti in cui l’uso giornalistico di intercettazioni telefoniche avrebbe portato risultati preferibili alle controindicazioni. La risata di Piscicelli Il 6 aprile 2009, poche ore dopo il terremoto in Abruzzo, viene intercettata la telefonata tra l’imprenditore Pierfrancesco Gagliardi e suo cognato, Francesco Maria De Vito Piscicelli. Il primo dice “Oh, qui bisogna partire in quarta subito. Non è che c’è un terremoto al giorno. Così per dire, per carità, poveracci” | Le intercettazioni sui giornali: cinque casi. Repubblica argomenta a favore dell'uso giornalistico dei verbali delle telefonate. |
In tutto l’anno non ci sono quattro giorni in cui escono così tanti trailer importanti come nei quattro giorni del Comic-Con di San Diego, che quest’anno è durato dal 21 al 24 luglio ed è una grandissima convention in cui chi produce film, videogiochi, serie tv e fumetti ne parla e li presenta al pubblico. Il modo migliore per presentare e promuovere un film è un trailer, e lo è da decenni. Negli ultimi anni – diciamo gli ultimi dieci – i trailer però sono cambiati: non sono più solo quella cosa che si vede al cinema prima di un film, sono quella cosa che si cerca su internet per placare l’attesa per l’uscita di un film e che i produttori usano per aumentare l’attesa intorno a una nuova uscita. Un film importante, ormai, viene preceduto da un teaser trailer (un trailer del trailer), tre-quattro-cinque diversi trailer, versioni diverse per diverse paesi, e poi contenuti inediti, scene in anteprima, speciali sui protagonisti, e così via. Chris Ryan di The Ringer – il sito del famoso giornalista americano Bill Simmons – ha deciso che i trailer sono troppi, che stanno rovinando i film e che dovremmo smettere di guardarli. Il suo articolo comincia così: State comprando un prodotto danneggiato. I trailer sono gratis? No, voi pagate per vedere i film e quando guardate un trailer state facendo scendere il valore dei biglietti che comprerete al cinema. State svalutando la vostra esperienza al cinema. Tutto ha un costo. I trailer stanno rovinando i film belli e stanno rendendo inguardabili quelli un po’ meno belli. I trailer sono difettosi ed è il momento di rimandarli alla fabbrica che li ha prodotti. | Dovremmo smettere di guardare i trailer? sono troppi – siamo arrivati a guardare i trailer dei trailer, ormai – e mostrano così tante cose da rovinare i film che vogliono promuovere. |
Giovedì sera il governo ha approvato il “Family Act”, un disegno di legge – che quindi deve essere approvato dal Parlamento per diventare effettivo – che prevede varie misure di sostegno economico alle famiglie. La principale promotrice del ddl è la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti, che ha spiegato in conferenza stampa i contenuti della proposta: tra gli altri, un assegno universale mensile che dovrebbe essere corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio (non ci sono invece limiti di età per i figli disabili). In un altro dei punti più importanti, il Family Act prevede una riforma dei congedi parentali che istituisce un minimo di dieci giorni obbligatori di paternità. Ci sono poi una serie di misure che, dice il governo, incentiveranno e tuteleranno il lavoro delle donne madri, oltre a bonus per le rette degli asili e per l’impiego di baby sitter. | Il governo ha approvato il “Family Act”, un disegno di legge per sostenere le famiglie. |
L’apertura della sede del Louvre ad Abu Dhabi doveva avvenire nel 2012. Poi nel 2013. Poi nel 2015. Il 12 aprile, il giornale francese Libération ha pubblicato un’inchiesta che ne annuncia il posticipo al 2016, con un articolo titolato: «Louvre Abou Dhabi, les mille et un ennuis», le mille e una noie, con un gioco di parole tra la parola “ennuis”, problemi, e la parola “nuit”, notte, per richiamare la celebre raccolta di novelle persiane. La storia comincia il 7 marzo 2007, quando il Louvre di Parigi annuncia di voler associare il suo nome a un nuovo museo negli Emirati Arabi Uniti, con un accordo di 30 anni tra la città di Abu Dhabi e il governo francese. Il museo farà parte di un distretto culturale per il turismo di massa sull’Isola di Saadiyat (che in arabo significa “isola della felicità”) con centri di intrattenimento, hotel di lusso, campi da golf. Nell’area di 64 mila metri quadri, dedicata ai grandi nomi dell’arte mondiale, ci saranno anche altri musei: lo Sheihk Zayed National Museum, progettato da Foster and Partners e ideato da Norman Foster; il Guggenheim Abu Dhabi, che sarà il Guggenheim più grande del mondo e l’unico in Medio Oriente, progettato da Frank Gehry; un centro di arti performative e dello spettacolo, progettato da Zaha Hadid, e un museo marittimo di Tadao Ando. | Il guaio del Louvre di Abu Dhabi. L'apertura era prevista per il 2012, è stata rinviata per l'ennesima volta e il progetto continua a creare polemiche (ispirando anche discussioni generali sui musei contemporanei). |
Rotten Tomatoes è un popolare sito di informazioni e recensioni su film e serie tv: è online dal 1998, il suo nome significa “pomodori marci” e si riferisce alla vecchia usanza di tirare verdure – e quindi anche pomodori – agli attori di teatro ritenuti scarsi. Rotten Tomatoes è un aggregatore di recensioni particolarmente apprezzato dagli esperti di cinema: sul sito i film con le migliori recensioni sono spesso i classici della storia del cinema o i film di culto, e più raramente i blockbuster degli ultimi anni. I film di Rotten Tomatoes sono votati e valutati da critici cinematografici professionisti. Nelle prime 25 posizioni della classifica di Rotten Tomatoes dei migliori film della storia sono già entrati però due film del 2015: Mad Max: Fury Road e Selma. I due film sono – insieme a Boyhood – gli unici – tra i migliori 25 – a essere stati girati negli ultimi trent’anni. C’è un solo film degli anni ottanta (E.T. l’extra-terrestre) e uno solo film degli anni Settanta (Il Padrino), tutti gli altri sono stati girati prima. Il film più vecchio, al sesto posto in classifica, è Il Gabinetto del dottor Caligari. Nei primi tre posti della classifica ci sono Il Mago di Oz, Quarto Potere e Il Terzo Uomo. Tra i 25 migliori film della storia secondo i critici di Rotten Tomatoes c’è anche un film italiano: La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo. | I 25 migliori film di sempre secondo Rotten Tomatoes. Sul popolare sito di recensioni vanno benissimo soprattutto i vecchi capolavori, ma ora ci sono in classifica due film del 2015. |
Questa settimana la procura di Trani ha infine archiviato la sua inchiesta sul presunto legame tra vaccinazione trivalente (anti morbillo, parotite e rosolia) e autismo, nato da una delle più grandi frodi scientifiche dell’ultimo secolo e mai provato da ricerche e studi scientifici. Secondo il giudice per le indagini preliminari, Francesco Messina, durante il lavoro d’inchiesta non sono emersi elementi sui quali si potessero fondare ipotesi di reato. Nel 2016 la procura aveva riconosciuto l’inconsistenza del procedimento, ma non aveva archiviato anche in seguito all’opposizione dei genitori di alcuni bambini, che avevano presentato denuncia per accertare le cause dei sintomi dei loro figli in seguito alla somministrazione del vaccino. L’opposizione aveva reso necessari ulteriori approfondimenti e il lavoro di diversi consulenti, prima di poter procedere con l’archiviazione. In questi anni l’inchiesta aveva portato a numerose critiche nei confronti della procura di Trani, non solo per il tema e le sue implicazioni per la salute pubblica, ma anche per avere coinvolto Massimo Montinari, medico della polizia e sostenitore di un proprio “protocollo” per trattare l’autismo con l’omeopatia. Nel 2014 Montinari aveva partecipato a Trani al dibattito “Vaccini e autismo, tutto quello che c’è da sapere”, insieme a Michele Ruggiero, il pubblico ministero che in seguito avrebbe avviato l’inchiesta sulle vaccinazioni. Sulla sua pagina Facebook, Montinari aveva invitato “tutti i genitori dei bambini affetti da danno vaccinale ad inviare le proprie testimonianze ai pm”. In una intervista sulla Stampa, Ruggiero aveva detto di avere conosciuto Montinari al dibattito e che comunque era giusto indagare, considerato che “diverse sentenze del giudice del lavoro, competente per i risarcimenti, hanno accertato che esiste un nesso di ‘probabile causalità’”. | L’inchiesta a Trani sui vaccini è finita come doveva finire. Con un'archiviazione da parte della procura, che non ha trovato elementi per provare il presunto legame con l'autismo, una cosa nota da anni e da prima che iniziassero le indagini. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | La lettera dei prodiani contro Bersani. Sette parlamentari del PD, guidati da Arturo Parisi, annunciano che d'ora in poi concorreranno alla vita del partito «valutando occasione per occasione». |
A inizio settimana, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che per la malattia causata dal nuovo coronavirus emerso in Cina ha scelto il nome COVID-19. L’annuncio ha causato qualche incomprensione perché è avvenuto quasi contestualmente alla diffusione di un altro documento, da parte del comitato internazionale che si occupa della nomenclatura dei virus, nel quale si comunicava il nome scientifico del nuovo coronavirus: SARS-CoV-2. In poche ore, siamo quindi passati da avere una malattia e un virus che non avevano un nome definitivo ad averne due. Lo scarso coordinamento tra le due istituzioni ha portato alla circolazione di diverse notizie sbagliate, con articoli nei quali veniva usato il nuovo nome della malattia per definire il virus e viceversa. Nuovo coronavirus, 2019-nCoV, COVID-19 e SARS-CoV-2 Iniziamo con un breve glossario per chiarire le idee. | Come si chiama il nuovo coronavirus. Prima lo abbiamo chiamato solo "nuovo coronavirus", poi 2019-nCoV e ora ci sono COVID-19 e SARS-CoV-2: qual è il nome giusto?. |
Nell’editoriale pubblicato oggi sul Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli fa riferimento tra le altre cose al fatto che nel caso si arrivasse alle elezioni anticipate si voterebbe «con la vergogna di una legge come il Porcellum che la Corte costituzionale si appresta a dichiarare illegittima». De Bortoli fa riferimento alla legge elettorale in vigore in Italia, la n. 270 del 21 dicembre 2005, che introdusse un particolare sistema proporzionale e viene chiamata “Porcellum” perché fu definita “porcata” dall’uomo che la scrisse, Roberto Calderoli. La legge sarà esaminata nelle prossime settimane dalla Corte Costituzionale, che potrebbe giudicarla illegittima. Il Porcellum ha molti aspetti controversi e contestati ma l’esame della Consulta si concentrerà su due di questi: il premio di maggioranza e le liste bloccate. | Il Porcellum e la Corte Costituzionale. La Consulta inizierà presto l'esame di un ricorso contro la legge elettorale: e ci interessa, dato che si riparla di elezioni anticipate. |
“Maurizio Cevenini ha 56 anni ed è eletto nelle amministrazioni locali da trenta. Oggi è consigliere regionale (eletto con ventimila preferenze), ma è noto in città come “sindaco dello stadio” per il suo assiduo e appassionato sostegno alle sorti della squadra del Bologna, e come “sindaco dei matrimoni”, per l’impressionante attività di celebratore di nozze (137 solo nel mese di maggio, e va avanti con questi ritmi dal 2006). In entrambi gli ambiti si è guadagnato un consenso e un bacino elettorale estesissimo e che va ben oltre i confini dell’elettorato del PD: per questa ragione la sua spendibilità come sindaco non sfugge a nessuno dotato di senso pratico, anche se si dice che lui abbia maggiori ambizioni nel consiglio regionale”. Così a giugno il Post iniziava a raccontare ai suoi lettori chi sia Maurizio Cevenini, che sembrava trovarsi senza colpo ferire nel lotto dei potenziali candidati a sindaco della sinistra bolognese, mentre altri nomi si facevano avanti. Da allora, è successo qualcosa e Cevenini è diventato di fatto il candidato del PD: o meglio, non è successo niente, e Cevenini è diventato di fatto il candidato del PD. E oggi, mentre in altre grandi città si definiscono le scelte per le primarie a sinistra, a Bologna l’ipotesi Cevenini si avvia a ufficializzarsi, scrivono Corriere e Repubblica. | Il giorno di Cevenini. Nessuno si fa avanti, e "mister matrimoni" rischia di diventare davvero il candidato sindaco della sinistra a Bologna. |
Dopo i tagli al personale eseguiti nel 2009, l’11 gennaio l’amministratore delegato di Myspace, Mike Jones, ha annunciato la chiusura definitiva della sede italiana, che conta una dozzina di dipendenti. Nel nostro paese rimane una piccola unità commerciale come unico avamposto. Per molto tempo, prima di essere divorato da Facebook, Myspace ha funzionato da press agent per gli artisti emergenti, da vetrina per quelli affermati e, più in generale, da classico social network. Poi la crisi: nel giugno del 2010 si registra un’emorragia di 100 milioni di dollari, con il restyling si ottengono risultati minimi, facendo recuperare solo il 4 per cento degli utenti. Il sito si trasforma da miniera d’oro a peso morto per la News Corp. Rupert Murdoch, proprietario della piattaforma, dopo aver annunciato il licenziamento di circa seicento dipendenti – ovvero una riduzione del 46 per cento della forza lavoro – si appresta a vendere la società al miglior acquirente. Stando alle voci che girano Yahoo! potrebbe essere interessato all’acquisto, ma le indiscrezioni non sono state confermate da alcun comunicato ufficiale. | I guai di MySpace. Intanto che si cerca un compratore, chiude la sede italiana. |
Google ha annunciato che nei prossimi giorni l’emoji della pistola su Android cambierà, trasformandosi in una più innocua pistola ad acqua. La scelta – che riguarda il più diffuso sistema operativo per smartphone al mondo e quindi centinaia di milioni di persone – arriva a circa due anni di distanza da una decisione analoga assunta da Apple, la prima società ad avere sostituito una rivoltella con una pistola ad acqua nel set di emoji per i suoi sistemi operativi (iOS per iPhone e iPad, macOS per i computer). All’epoca la scelta non passò inosservata e fu vista come una decisione politica da parte di Apple contro la violenza, soprattutto in un paese come gli Stati Uniti dove le sparatorie sono molto ricorrenti. La decisione di Apple di due anni fa ha causato un (lento) effetto domino che entro fine anno porterà tutti i principali produttori di sistemi operativi, servizi online e social network ad adottare la pistola ad acqua. Seppure possa sembrare poca cosa, il cambiamento racconta molto su come le grandi aziende, soprattutto in ambito tecnologico, si influenzano a vicenda e su come gestiscono le pressioni da parte dei loro utenti. | Nessuno vuole l’emoji di una vera pistola. Dopo Apple due anni fa, ora la stanno abbandonando tutti preferendo una più innocua pistola ad acqua. |
Il Tribunale del Riesame di Napoli ieri è intervenuto sul processo ai danni di Giampaolo Tarantini, la moglie Angela Devenuto e Valter Lavitola, prendendo alcune decisioni molto importanti in vista della prossima fase del procedimento. I tre sono accusati di estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. Lo sviluppo più recente era quello del 20 settembre, quando il gip di Napoli si era dichiarato incompetente a decidere sulla scarcerazione di Giampaolo Tarantini, stabilendo che la competenza sui fatti doveva spettare alla procura di Roma e non a quella di Napoli. Il Riesame ha preso una decisione anche su quello, al termine di 14 ore di Camera di Consiglio e cinque minuti prima della scadenza del termine, previsto per mezzanotte. Cambia l’imputazione di Valter Lavitola Il faccendiere e direttore dell’Avanti! non va imputato per il presunto ricatto ai danni di Berlusconi bensì per istigazione a mentire davanti all’autorità giudiziaria. Si sostiene quindi che Lavitola abbia istigato e convinto Tarantini a dichiarare il falso nel corso dei suoi interrogatori. Valter Lavitola è tuttora latitante all’estero. Il nuovo capo di imputazione è fondamentale nel determinare tutte le altre novità sull’inchiesta. | Il Riesame ribalta il caso Tarantini. Tarantini è stato scarcerato, l'inchiesta trasferita a Bari, la posizione di Lavitola si è aggravata e così probabilmente anche quella di Berlusconi. |
A un certo punto negli anni Sessanta era normale che si prendesse una canzone che stava andando forte in Regno Unito o negli Stati Uniti, la si affidasse a un paroliere perché adattasse come meglio credeva il testo e la si facesse cantare a una band o a una cantante molto in voga, per replicarne il successo. A volte la versione italiana fu fatta cantare agli stessi artisti stranieri, con risultati quasi sempre molto goffi. E capitò anche che artisti italiani fecero lo stesso con le proprie canzoni, provando a districarsi in alcuni casi con l’ostica pronuncia tedesca. Erano tempi in cui gli ostacoli linguistici erano più imponenti di oggi, e un testo in italiano spesso era la condizione imprescindibile per il successo di una canzone straniera in Italia. Finché le canzoni parlavano d’amore, i traduttori avevano vita facile: le cose si complicavano quando c’erano riferimenti più precisi al contesto americano o britannico, che spesso portavano i parolieri italiani a stravolgerne completamente il testo, trasformando in certi casi canti di protesta in canzonette, o ballate spaziali in banali struggimenti d’amore. Abbiamo raccolto le storie di alcune di queste canzoni tradotte, in alcuni casi anche un po’ “tradite”, anche se solo nel testo. | Quando le canzoni si cantavano tradotte. Dall'inglese all'italiano, con capriole semantiche per adattarne i temi, ma anche dall'italiano al tedesco, come successe a Mia Martini. |
All’inizio di questa settimana, il cofondatore di Microsoft e filantropo statunitense Bill Gates ha annunciato la creazione di Breakthrough Energy (BE), un fondo di investimenti da un miliardo di dollari per finanziare la ricerca nel campo delle energie rinnovabili e delle tecnologie per contrastare il cambiamento climatico. L’iniziativa è stata accolta con molto interesse, non solo per la presenza di Gates e per l’entità dell’investimento, ma anche per il particolare periodo storico in cui parte, cioè a poche settimane dall’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Durante la campagna elettorale, Trump ha detto più volte di non credere al riscaldamento globale, nonostante ci siano ormai solide e condivise prove scientifiche tra i ricercatori, e di volere rivedere la politica energetica degli Stati Uniti, criticando i provvedimenti adottati negli ultimi anni per ridurre le emissioni dei gas serra, a partire dall’anidride carbonica. The concept of global warming was created by and for the Chinese in order to make U.S. manufacturing non-competitive. | Bill Gates vuole salvare il mondo. Soprattutto da Trump, con un fondo da un miliardo di dollari per investire nelle aziende che lavorano per l'energia pulita e contro il cambiamento climatico. |
Fino a circa cinquant’anni fa l’Arowana asiatico era un pesce d’acqua dolce come tanti altri. Viveva nei fiumi e nelle paludi di paesi come Malesia, Thailandia e Indonesia e chi lo mangiava lo faceva più per necessità che per gusto, dato che – come scrisse il New York Times un paio di anni fa – era pieno di lische e dal gusto non particolarmente gradevole. Lo è ancora, ovviamente. Negli ultimi decenni, però, è diventato ambitissimo da certi appassionati di acquari, soprattutto asiatici. E ora che l’Arowana asiatico, una specie a rischio di estinzione, è allevato con grandi cure e attenzioni, certi esemplari costano decine di migliaia di euro. Si racconta addirittura (ma non ci sono conferme) che nel 2016 uno particolarmente perfetto fu venduto per 300mila dollari a un alto funzionario del partito comunista cinese. L’Arowana asiatico – la cui nomenclatura binomiale è Scleropages formosus, e che non va confuso con altri Arowana, per esempio quello argentato del Sudamerica – è un pesce predatore che raramente supera il metro di lunghezza e che in natura mangia sia insetti che altri pesci e animali, anche saltando fuori dall’acqua per catturarli. Come ha spiegato The Hustle, nella seconda metà del Novecento l’Arowana asiatico iniziò a riscuotere un certo interesse tra gli appassionati di acquari e ad essere quindi venduto – vivo, e non per essere mangiato – in alcuni mercati malesiani e indonesiani. Ma era pressoché sconosciuto in gran parte del mondo. | Il pesce più desiderato al mondo. È l'Arowana asiatico, un pesce a cui si fanno operazioni di chirurgia estetica e per il quale c'è chi paga decine di migliaia di euro. |
La pratica del “cosplay”, cioè vestirsi come personaggi di film, fumetti o cartoni animati a raduni e festival, è solitamente associata al Giappone ma, come racconta Jennifer Culp in un articolo sul sito Racked, fu inventata da una donna americana, Myrtle R. Douglas. Nel 1939 Douglas, che era nata nel 1904, partecipò alla prima World Science Fiction Convention (Worldcon) della storia insieme al suo compagno, Forrest J. Ackerman: entrambi indossavano dei futuristicostumes (letteralmente, “costumi futuristici”) ispirati al film del 1936 La vita futura, tratto dal romanzo di H. G. Wells The Shape of Things to Come. I costumi furono disegnati e realizzati da Douglas, che per questo viene considerata la prima cosplayer. Myrtle Rebecca Douglas era atea, faceva parte della Los Angeles Science Fiction Society ed era una sostenitrice dell’uso dell’esperanto; tra il 1938 e il 1958 curò tre diverse fanzine di fantascienza, occupandosi di ogni dettaglio, dai contenuti alla stampa. Si faceva chiamare Morojo, un soprannome che inventò unendo le iniziali dei suoi nomi (M e R) e quella del secondo nome del suo compagno (J). Si sposò tre volte ed ebbe un figlio, ma con Ackerman – che incontrò durante un corso di esperanto – non si sposò mai; la loro relazione, sentimentale e creativa, durò dieci anni, fino alla metà degli anni Quaranta. Ackerman ebbe certamente un ruolo nell’invenzione del cosplay, ma fu Douglas l’ideatrice principale, dato che fu lei a disegnare e realizzare i costumi. Quello di Ackerman aveva grandi spalline e pantaloni alla zuava, quello di Douglas era una tutina con un mantello: due costumi molto simili a quelli di tanti supereroi. | Chi ha inventato il cosplay. La pratica di trasvestirsi come personaggi di film e fumetti è associata al Giappone, ma l'idea venne a un'americana negli anni Trenta. |
Brad Pitt ha 55 anni e anzi va per i 56, e nel giro di poche settimane usciranno due suoi film che saranno tra i più importanti dell’anno: Ad Astra, in cui interpreta un astronauta in viaggio verso i confini del sistema solare in cerca del padre scomparso, e C’era una volta… a Hollywood in cui fa da spalla al protagonista Leonardo DiCaprio. Kyle Buchanan del New York Times l’ha intervistato raccontando la storia del suo rapporto con James Gray, il regista di Ad Astra, rapporto che ci ha messo 24 anni a diventare un film, e infilandoci altri aneddoti che spiegano un po’ di cose su che personaggio sia diventato a quasi trent’anni dal suo esordio cinematografico, e dopo una carriera fatta di enormi successi, relazioni illustri e un atteggiamento sempre un po’ dimesso e riservato. Pitt ha fatto ruoli di tutti i tipi, da personaggi logorroici in L’esercito delle 12 scimmie o The Snatch a tipi più taciturni come il protagonista di Ad Astra. Lui, come persona, fa parte del secondo gruppo. «Non dice più di quello che ha bisogno di dire», scrive Buchanan, che ai suoi amici che poi gli hanno chiesto com’era Brad Pitt ha risposto semplicemente che «sembrava Brad Pitt». In tempi recenti ha avuto un po’ di problemi, cominciati con la separazione dalla moglie Angelina Jolie nel 2016. Pitt aveva un problema di dipendenza dall’alcol, che secondo i tabloid causò il divorzio tra i due e che ha risolto frequentando per un anno e mezzo gli alcolisti anonimi. Nessuno del suo gruppo vendette i racconti di Pitt alla stampa: «È stato davvero catartico poter mettere in mostra i lati peggiori di me stesso. È una cosa che ha un grande valore». | Brad Pitt sa cosa vuole. In un'intervista sul New York Times ha raccontato dei problemi degli ultimi anni e di quello che gli interessa ora, cioè recitare di meno e produrre di più. |
Facebook ha messo a disposizione anche in Italia Facebook Lite, una versione più leggera della sua classica applicazione per accedere e utilizzare il social network da smartphone. L’app era già disponibile in altri paesi ed è utilizzata da circa 200 milioni di persone, soprattutto dagli utenti con cellulari poco recenti o con connessioni piuttosto lente, come avviene spesso nei paesi in via di sviluppo. Facebook Lite utilizza meno dati e permette di compiere le principali attività sul social network, come pubblicare post, vedere le fotografie condivise dagli amici e leggere i post che hanno pubblicato. L’app funziona con buona parte delle versioni esistenti di Android ed è compatibile con tutte le reti cellulari, comprese quelle 2G. | Facebook Lite arriva anche in Italia. È la versione alleggerita della classica applicazione di Facebook, per smartphone Android meno potenti o recenti. |
Lo scorso 12 novembre Quinsy Gario è stato arrestato a Dordrecht (Olanda) per aver indossato una maglietta con una scritta contro Zwarte Piet, il personaggio più conosciuto della tradizione natalizia nel paese. Zwarte Piet è l’aiutante di Sinterklaas (San Nicola) ed è rappresentato come un uomo nero, cosa che da tempo non piace agli attivisti che si battono per una migliore integrazione razziale in Olanda. Come spiega Jessica Olien, la storia dell’arresto di Gario ha riacceso la questione che vede contrapporsi chi vuole mantenere la tradizione e chi farebbe volentieri a meno di un servo africano al servizio di chi porta i doni a tutti i bambini olandesi. Ogni anno, il 5 di dicembre, il giorno prima della festa di San Nicola, i bambini in tutto il paese si svegliano entusiasti per i regali e i dolciumi mentre migliaia di adulti si mettono davanti allo specchio per colorarsi la faccia di marrone e le labbra di rosso. Nei loro costumi da Zwarte Piet, riempiono le strade centrali di Amsterdam e le vie dei paesini, accompagnando l’arrivo di Sinterklaas sul suo cavallo bianco, nella tradizione olandese. | Il servo nero di San Nicola. In Olanda qualcuno comincia a ribellarsi a una tradizione natalizia considerata razzista. |
L’Advertising Standards Authority (ASA), l’organizzazione di autoregolamentazione dell’industria pubblicitaria del Regno Unito, ha deciso di rendere più rigidi i suoi criteri per evitare che vengano prodotte pubblicità che presentano evidenti stereotipi di genere. Le nuove regole verranno scritte nei prossimi mesi sulla base di un rapporto dell’ASA intitolato “Rappresentazione, percezione e danno” sulla presenza di stereotipi di genere nelle pubblicità del Regno Unito. Nelle intenzioni dell’ASA serviranno per evitare nuove pubblicità come quella molto discussa di un marchio di latte in polvere in cui si immaginava che una bambina da grande diventasse una ballerina e un bambino un matematico, o quella della campagna di prodotti per dimagrire di Protein World, in cui si chiedeva alle persone se avessero un «corpo pronto per la spiaggia» insieme all’immagine di una modella molto magra in costume da bagno. Protein World's 'beach body ready' advert has been voted the worst ad of 2015 https://t.co/wiyTXoAlJX @mailonline pic.twitter.com/xunqvO9y36 | Il Regno Unito vieterà le pubblicità con gli stereotipi di genere. Perché hanno conseguenze «sugli individui, sull'economia e sulla società», dice un rapporto dell'organizzazione di autoregolamentazione dell'industria pubblicitaria. |
Le frasi pronunciate al telefono dai membri della lobby di Flavio Carboni che stiamo leggendo in questi giorni vengono da alcuni verbali dei carabinieri – e dalle note informative allegate – relative a un’inchiesta ancora in corso. Si tratta di decine di migliaia di pagine: alcuni scrivono diecimila, altri quindicimila, altri ancora ventimila. Fatto sta che nelle redazioni non hanno ancora finito di leggerle, e quindi per qualche giorno ancora dovrebbero saltare fuori nuovi passaggi. Prendete la storia di “Cesare”, il soprannome che usavano i quattro della lobby per riferirsi a Berlusconi: ieri l’aveva raccontata soltanto l’Unità (poi ripresa dal Post), oggi è su tutti i quotidiani. L’intercettazione più inquietante oggi l’ha scovata la Stampa, è datata 14 aprile 2010 ed è una delle ultime trascritte dai carabinieri. Al telefono si parlano due soci d’affari di Flavio Carboni. | «Se Carboni inizia a parlare…». L'intercettazione più inquietante di oggi l'ha scovata la Stampa. |
Durante il suo quarto congresso, che si è svolto a Madrid lo scorso dicembre, il Partito della Sinistra Europea (SE) ha scelto il proprio candidato alla presidenza della Commissione europea nelle elezioni del prossimo maggio: sarà Alexis Tsipras, leader di Syriza, partito che ha raccolto il 26,9 per cento nel voto dello scorso anno in Grecia. La sua candidatura – che è una candidatura politica, non “ufficiale”: non ci si candida alla presidenza della Commissione – si affianca a quella del socialdemocratico tedesco Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo, scelto dal Partito del Socialismo Europeo (PSE). Il Partito Popolare Europeo (PPE) non ha ancora indicato un candidato e deciderà all’inizio di marzo (circolano comunque i nomi di Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, del commissario al Mercato interno Michel Barnier e di Jean Claude Juncker, ex premier del Lussemburgo). L’attuale presidente della Commissione europea è José Manuel Barroso (PPE), in carica dal 22 novembre 2004 e rinominato nel febbraio del 2010 per un secondo mandato. L’indicazione della presidenza alla Commissione spetta ai capi di Stato e di governo (che formano il Consiglio europeo) ma dal 2009 il Trattato di Lisbona ha reso obbligatorio prendere in considerazione il risultato delle elezioni, sebbene non sia prevista l’elezione diretta. | Alexis Tsipras e l’Europa. Chi è il politico greco candidato dalla sinistra comunista e "alternativa" alla presidenza della Commissione europea, e chi sta con lui in Italia. |
Lo sciopero di oggi, venerdì 12 ottobre, a Roma durerà fino a mezzanotte di oggi ed è stato organizzato dal sindacato “Cambia-Menti M410”. Attualmente le metro della linea A e della linea B-B1 sono attive ma con riduzione di corse, mentre la linea C è chiusa, così come il servizio sulla linea ferroviaria Roma-Lido e sulla Roma-Viterbo (ma ci sono le fasce protette). La linea Roma-Centocelle è attiva. Tutte le linee ferroviarie regionali del Lazio che partono da Roma o vi arrivano funzionano regolarmente e non hanno subito variazioni. Lo sciopero sindacale di 4 ore dei bus periferici della Roma Tpl in programma domani è stato sospeso. Resta invece confermato lo sciopero Atac di 24 ore. In vigore le fasce di garanzia, dall'inizio del servizio diurno fino alle 8.30 e poi dalle 17 alle 20 https://t.co/5LPevzeRj9 pic.twitter.com/l9eaCBdqPL | Lo sciopero di oggi a Roma: informazioni e orari. Alcune linee ferroviarie e metro sono state chiuse, altre linee metro hanno subito riduzioni mentre ci sono possibili rallentamenti per bus e tram. |
In questi mesi di distanziamento fisico e di lockdown per la pandemia da coronavirus, di restrizioni sulle attività non essenziali e di prudenze nell’invitare persone in casa, tanti pianisti in mezzo mondo hanno avuto un problema: accordare i propri pianoforti. Se in tanti si accontentano di farlo una volta all’anno, o anche ogni due, i professionisti lo fanno di solito un paio di volte all’anno, normalmente in corrispondenza della primavera e dell’autunno, quando il cambio di temperatura provoca dilatazioni e compressioni nella struttura. Ma è estremamente raro che un pianista lo faccia da solo, e quasi sempre si rivolge a un professionista: cosa che può essere ed è stata complicata, durante una pandemia. Il critico musicale del New York Times Anthony Tommasini, che è anche pianista, ha raccontato che un pianoforte scordato non gli sembrava un’emergenza, e durante il lockdown primaverile ha preferito non chiamare il suo accordatore di fiducia, rimandando di alcuni mesi. Questa situazione lo ha fatto interrogare su una domanda: come mai i pianisti sanno così poco di come funzionano, di come si mantengono e di come si accordano i pianoforti? | Perché i pianisti sanno così poco del pianoforte? la maggioranza ignora i dettagli su com'è fatto e come funziona lo strumento, per non parlare di come si accorda: ma hanno varie attenuanti. |
È morto Luciano De Crescenzo, filosofo, scrittore e personaggio televisivo italiano, scrivono il Mattino e Fanpage. Aveva 91 anni. De Crescenzo era nato a Napoli nel 1928 e aveva fatto molti piccoli lavoretti prima di laurearsi in Ingegneria. Era un grande appassionato e studioso di filosofia, e per questo dopo vent’anni da dirigente d’azienda abbandonò la carriera in un’azienda informatica per cominciare a scrivere – il suo primo e più famoso libro, Così parlo Bellavista, è del 1977 – e a partecipare a trasmissioni televisive che gli diedero grandissima popolarità, soprattutto con Maurizio Costanzo e Renzo Arbore. A partire dagli anni Ottanta, affiancò all’attività di scrittore anche quelle di autore televisivo, sceneggiatore e regista. In tutto ha scritto cinquanta libri, soprattutto di storia della filosofia, vendendo milioni di copie in molti paesi del mondo. | È morto Luciano De Crescenzo. |
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