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Domenica 4 ottobre papa Francesco ha celebrato una messa nella basilica di San Pietro in Vaticano dando formalmente inizio alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, intitolata “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo” che durerà fino al prossimo 25 ottobre. Vi parteciperanno 74 cardinali, 175 arcivescovi e vescovi, 6 patriarchi, 2 parroci, 13 “religiosi semplici”. Durante la messa il Papa ha spiegato che il Sinodo «non è un parlamento dove regna il compromesso», ha chiesto a chi parteciperà di avere «coraggio apostolico» e «umiltà» mettendoli in guardia dal rischio di farsi condizionare «dall’impietrimento di alcuni cuori che nonostante le buone intenzioni allontanano da Dio: la vita cristiana non sia un museo di ricordi, facciamo tacere tutti nostri umori per ascoltare la soave voce di Dio che parla nel silenzio». | Tutto sul Sinodo dei vescovi cattolici. Che cos'è, a cosa serve e di cosa si parlerà: è iniziato formalmente con una messa presieduta dal Papa a San Pietro. |
Forse non ci avete mai fatto caso, ma è improbabile che abbiate mangiato piatti con latte e formaggio in un ristorante cinese. Sono ingredienti praticamente inutilizzati in quella cucina, e introdotti nelle abitudini alimentari cinesi di recente. In parte è una ragione culturale: in passato i latticini erano consumati soltanto dalle popolazioni nomadi ai margini della società, che venivano considerate barbari dagli Han, l’etnia dominante. Questo pregiudizio è ricaduto anche sulla loro cucina e continua un po’ tuttora. La ragione principale però è che molti cinesi, e degli abitanti del Sud-est asiatico, sono intolleranti al lattosio e quindi non digeriscono perfettamente latte e derivati, con conseguenze più o meno gravi. Il lattosio è uno zucchero presente nel latte dei mammiferi – compreso quello umano – composto da glucosio e galattosio, due zuccheri semplici legati insieme. Da piccoli il nostro intestino produce la lattasi, l’enzima che aiuta a scomporre gli zuccheri del latte materno e digerirlo. Crescendo, la capacità di produrre lattasi diminuisce e le persone possono diventare intolleranti al latte. La capacità di digerire il lattosio da grandi è dovuta a una mutazione genetica che si diffuse non prima di settemila anni fa in Europa, favorita dalla difficoltà di cacciare gli animali selvatici e dalla pastorizia, originariamente per nutrirsi della carne. Chi era affetto dalla mutazione riusciva a nutrirsi di latte e latticini e poteva contare su più cibo e proteine, e quindi su una maggiore possibilità di sopravvivere e trasmettere i propri geni, mutati, ai figli. Oltre che tra le popolazioni caucasiche dell’Europa, la mutazione si diffuse in Medio Oriente e in Africa, soprattutto perché le società erano fondate su allevamento e pastorizia. Gli abitanti della Cina invece risposero alla necessità di proteine utilizzando la soia e il tofu, ricavato dalla cagliatura del succo di soia, la cosa più simile al nostro formaggio. | Perché i cinesi non mangiano il formaggio. Per ragioni culturali e biologiche, anche se le cose stanno cambiando: soprattutto grazie alla pizza. |
Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato alla Casa Bianca gli amministratori delegati (CEO) delle più grandi e importanti aziende tecnologiche statunitensi per discutere la digitalizzazione del governo, delle agenzie governative e più in generale della burocrazia. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il CEO di Apple, Tim Cook, quello di Microsoft, Satya Nadella, quello di Amazon, Jeff Bezos, e gli amministratori di altre grandi aziende come Akamai, Intel, Adobe e Accenture. Era stato anche invitato il cofondatore e CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, che però ha declinato l’invito spiegando diplomaticamente di avere già altri impegni in programma. Anche Elon Musk, CEO di Tesla, non ha partecipato all’incontro. I capi delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi avevano già incontrato Trump alla fine dello scorso anno, quando era già stato eletto presidente, ma non era entrato ancora in carica. Da allora i rapporti con i CEO, soprattutto quelli della Silicon Valley, si sono complicati in seguito ad alcune decisioni assunte da Trump, come le limitazioni per chi arriva in territorio statunitense da alcuni paesi a maggioranza musulmana e la scelta di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. In più occasioni, Cook, Bezos, Nadella e gli altri hanno espresso le loro critiche e perplessità nei confronti del presidente su queste politiche. Nonostante le tensioni dei mesi scorsi, l’incontro di ieri è stato sostanzialmente cordiale, anche se le espressioni di alcuni CEO non nascondevano un certo imbarazzo. | Che faccia fare con Trump, parte seconda. I capi delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi hanno incontrato il presidente alla Casa Bianca, con qualche visibile imbarazzo. |
La Commissione Europea ha avviato un’indagine su Facebook per una presunta violazione delle regole sulla concorrenza dell’Unione Europea. Secondo la Commissione, Facebook avrebbe utilizzato i dati raccolti dalle inserzioni pubblicitarie per competere con loro in mercati in cui anche Facebook è attivo. L’indagine riguarda in particolare “Marketplace”, un servizio di Facebook attivo dal 2016 che permette agli iscritti del social network di pubblicare annunci gratuitamente per vendere prodotti ad altri utenti. | La Commissione Europea ha avviato un’indagine su Facebook per violazione delle regole sulla concorrenza. |
Mercoledì 9 ottobre, in occasione dell’UniSTUD – il primo Coordinamento organizzativo delle Segreterie degli studenti delle università italiane –, è stato presentato a Como l’Atlante diplomatico degli studenti illustri. L’Atlante raccoglie i libretti universitari, le tesi di laurea, le carte di iscrizione di studenti poi diventati personaggi importanti nel mondo della politica, dell’arte, della letteratura, dello sport e dello spettacolo in Italia. Ci sono per esempio la richiesta del diploma di laurea fatta da Giorgio Napolitano all’Università Federico II di Napoli, il libretto di iscrizione di Mario Monti ed Emma Bonino alla Bocconi di Milano, e quello di Pier Paolo Pasolini all’Alma Mater di Bologna. Il libro è il risultato di una ricerca negli archivi di molte università italiane coordinata da Gianni Penzo Doria, Direttore generale dell’Università degli studi dell’Insubria e consulente del Ministro per i beni culturali Dario Franceschini. UniStud si svolgerà giovedì e venerdì presso l’Università dell’Insubria, a Como: vi partecipano circa 160 funzionari, informatici, dirigenti e direttori di 54 atenei italiani, con l’obiettivo di semplificare l’organizzazione la burocrazia dell’università italiana e migliorare l’utilizzo, tra le altre cose, di archivi e documenti digitali. | Foto di studenti illustri. Un libro raccoglie i documenti di importanti politici, scrittori e sportivi italiani, trovati tra gli archivi delle università: ci sono le foto di iscrizione di Emma Bonino e di Giulio Andreotti, tra le altre. |
“Vizio di Forma” (“Inherent Vice”) è il nuovo film di Paul Thomas Anderson (già autore di “Boogie Nights”, “Magnolia”, “The Master”) tratto dall’omonimo romanzo del 2009 di Thomas Pynchon. È ambientato negli anni Sessanta e racconta la storia di un investigatore privato tossicodipendente, Larry “Doc” Sportello, che riceve una richiesta di aiuto da una sua ex che ora sta con un proprietario terriero miliardario con cui ha una relazione a dir poco complicata. Doc finisce coinvolto in una storia molto strana tra surfisti, tossici, rocker, strozzini assassini, un detective di Los Angeles che la sa molto lunga ma non troppo e la misteriosa entità Golden Fang. Nel cast di “Vizio di Forma” ci sono Joaquin Phoenix, Josh Brolin, Owen Wilson, Katherine Waterson, Reese Witherspoon, Jena Malone e Benicio Del Toro. Le musiche del film sono di Jonny Greenwood dei Radiohead. Il film è molto atteso e sarà distribuito nei cinema italiani da Warner Bros a partire dal 19 febbraio 2015. | Il primo trailer in italiano di “Vizio di Forma” (“Inherent Vice”). Il nuovo film di Paul Thomas Anderson con Joaquin Phoenix e un cast notevole. |
L’iPhone di Apple e il crescente successo di Android, il sistema operativo per telefonini di Google, hanno lasciato poco spazio a Nokia nel ricco settore degli smartphone. La società finlandese ha mantenuto il primato nella vendita dei cellulari tradizionali, ma ha faticato nel creare soluzioni in grado di competere con Apple e Google, che hanno rispettivamente messo in piedi un sistema per la distribuzione delle applicazioni che ha fatto la differenza. Nokia sta cercando di recuperare il terreno perso e ieri ha presentato in Italia OVI App Wizard, un nuovo sistema che consente di trasformare il proprio sito web in una applicazione in pochi semplici passaggi, senza dover conoscere particolari linguaggi di programmazione o eseguire procedure macchinose. Come si inizia Per iniziare devi registrarti gratuitamente al sistema OVI di Nokia, così da poter salvare e mettere a disposizione degli utenti la tua applicazione quando sarà finita. | Le applicazioni fai da te di Nokia. Come funziona il sistema presentato ieri per trasformare un sito Internet in un'app per cellulari Nokia. |
Giovedì notte è morta a Roma, a 89 anni, Anna Proclemer, una delle più grandi e ammirate attrici italiane di teatro. Era nata a Trento nel 1923: «Io, come quasi tutti i trentini, sono timida, introversa, depressa: il teatro, per me, è stato terapeutico». Aveva debuttato nel 1942 al Teatro dell’Università di Roma con Nostra Dea di Massimo Bontempelli, e poi iniziato una lunga carriera in Italia e nel mondo. «Mio padre era ingegnere, mia madre una casalinga inquieta con velleità artistoidi. Forse da lei ho ereditato il sacro fuoco dell’ arte. Sin da bambina ero poco socievole, ma ho iniziato a fare la primadonna negli spettacolini all’ asilo. Il vero debutto fu a 19 anni, al Teatro dell’ Università di Roma, che frequentavo da studentessa di Lettere» | Chi era Anna Proclemer. Foto, video e breve storia della grandissima attrice morta oggi a 89 anni. |
Il mio momento “Almoust famous” l’ho avuto trentotto anni fa, nel 1979. Come il ragazzino nel film che scopre il rock grazie al lascito di vinili della sorella, avevo appena superato la fase Beatles delle medie (successiva alla fase cantautori, che a sua volta seguiva la fase Hit-Parade di Lelio Luttazzi). Al primo anno di liceo, con tanto di occupazione, ero stato introdotto da quelli più grandi nell’esaltante mondo del rock anni Settanta ormai agli sgoccioli, che mi aveva travolto (e senza fare uso di stupefacenti, se volete crederci). Come uno che arrivi al dolce ancora con la bocca piena, mi trovai a Firenze il giorno dell’attesissimo concerto di Patti Smith senza ancora sapere bene chi fosse, Patti Smith. Il concerto era attesissimo perché assieme a quello di Lou Reed segnava il ritorno in Italia delle grandi rockstar dopo le violente contestazioni settantasettine. Mi portò un amico grande, che si era fatto anche la data precedente, a Bologna. Ho ancora il suo biglietto, il mio di Firenze lo persi. 9 settembre 1979. Trent’anni dopo Patti Smith venne in radio, al programma che facevamo ogni giorno su RadioDue con Matteo Bordone. Non mi trattenni e le raccontai tutto questo, vergognandomi della regressione adolescenziale. Invece lei si commosse, inaspettatamente, e ci disse di come fossero ancora importanti e memorabili per lei quei due concerti: un successo mai più visto e un momento di svolta della sua vita: “voglio festeggiare l’anniversario, a settembre”, disse, con quello sguardo basso e pensoso che ha spesso. La rividi una terza volta, quando Feltrinelli mi chiese di presentare il suo libro Just kids nel 2010, in una libreria di Milano: c’era un pubblico di fan duri e puri che si risentì un po’ della mia intervista, non ricordo perché, forse ebbero ragione e non mi feci abbastanza da parte, chissà. Lei comunque fu gentile e condiscendente con me e con loro. | Il futuro di Patti Smith. Oggi compie 70 anni, passati a scrivere e a vivere. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Giorgio Napolitano incontra Robert Redford alla Mostra del cinema di Venezia. Si sono incontrati al bar Excelsior per un saluto, ieri il regista ha presentato, fuori concorso, The Company You Keep. |
Il Senato ha approvato il disegno di legge di riforma costituzionale – il cosiddetto “ddl Boschi”, dal nome della ministra Boschi – con 178 favorevoli, 17 contrari e 7 astenuti. I voti favorevoli in realtà dovevano essere 179 (e i contrari 16) perché una senatrice ha detto subito dopo la votazione di aver sbagliato pulsante. L’opposizione ha deciso di non partecipare al voto. Il disegno di legge revisiona la seconda parte della Costituzione, porta al superare il cosiddetto “bicameralismo perfetto” e modifica anche il Titolo V della carta. All’interno del PD i senatori Corradino Mineo, Walter Tocci e Felice Casson non hanno votato a favore della riforma, il resto del gruppo del PD al Senato ha votato compatto insieme ad Area Popolare e ALP, il gruppo fondato da Denis Verdini con alcuni senatori usciti da Forza Italia. Visto che la riforma del Senato è una legge costituzionale, la procedura per la sua approvazione è particolarmente complessa. In primo luogo è necessario che Camera e Senato votino lo stesso testo una prima volta, nella cosiddetta “prima lettura”. La riforma era stata approvata una volta dal Senato e dalla Camera, ma il testo è stato sempre modificato. Con l’approvazione di oggi, il disegno di legge dovrà passare intanto alla Camera ed essere approvata senza modifiche perché si possa considerare chiusa la “prima lettura”: ma si potrà discutere e modificare solo la parte cambiata al Senato. Poi il testo passerà una seconda volta sia alla Camera che al Senato e solo a quel punto la si considererà entrata in vigore. Se però in seconda lettura la legge non riceverà i due terzi dei voti in entrambe le Camere, sarà necessario un referendum confermativo senza quorum: in quel caso soltanto se il 50 per cento più uno dei votanti approverà la legge, la Costituzione potrà essere modificata. | Il Senato ha approvato la riforma del Senato. Hanno votato a favore in 178 (più uno), l'opposizione è uscita dall'aula: ora si torna alla Camera, per concludere la prima lettura del disegno di legge costituzionale. |
The Book Cover in the Weimar Republic è un libro fotografico pubblicato dalla casa editrice tedesca Taschen (distribuito in Italia da Logos Edizioni) che raccoglie circa mille tra le più interessanti copertine di libri pubblicati in Germania negli anni della Repubblica di Weimar – tra il 1919 e il 1933 –considerati i più innovativi dell’editoria tedesca. Le copertine appartengono alla collezione di Jürgen Holstein, autore del volume e libraio antiquario di Berlino, appassionato di grafica degli anni Venti e di oggetti della Repubblica Democratica Tedesca. Gli anni che precedettero l’avvento del Nazismo furono per la Germania, e per Berlino in particolare, un momento di grande innovazione culturale. Tra il 1920 e il 1927 furono aperte a Berlino circa 300 case editrici, che per emergere nel mercato sperimentarono nuove grafiche e tecniche di stampa. Holstein spiega che i fondatori di queste case editrici erano soprattutto giovani con idee liberali e di sinistra; le loro avventure editoriali duravano pochi anni a causa della crisi economica, come la fortissima inflazione che colpì la Germania negli anni Venti. Gli autori delle copertine lavoravano in agenzie dirette da famosi grafici come Paul Renner, Jan Tschichold, F. H. Ehmcke, E. R. Weiss, Emil Orlik, e si ispiravano alle correnti artistiche più in voga all’epoca: il dadaismo, il costruttivismo e il Bauhaus. I grafici utilizzavano molto la tecnica del fotomontaggio, con le immagini aggressive e sgargianti tipiche del futurismo. I font impiegati erano solitamente sans serif, con linee diritte e dello stesso spessore senza abbellimenti; il più famoso è il Futura, disegnato da Paul Renner nel 1927 e ispirato al movimento architettonico Bauhaus. | Le copertine più innovative della Germania. Sono quelle della Repubblica di Weimar, piene di trovate grafiche e artistiche che usiamo ancora adesso (per esempio nella sigla di True Detective). |
Charlie Rose – popolare giornalista e personaggio televisivo – è stato sospeso dal canale televisivo CBS News dopo che il Washington Post ha pubblicato un articolo in cui otto donne lo hanno accusato di molestie sessuali di vario tipo. Le donne sono tutte ex dipendenti o persone che avevano provato a lavorare con lui; le accuse riguardano fatti avvenuti tra gli anni Novanta e il 2011. Rose ha 75 anni. BREAKING: CBS News suspends Charlie Rose, PBS to halt production and distribution of show following sexual harassment report. | Il giornalista Charlie Rose è stato sospeso da CBS in seguito ad alcune accuse di molestie sessuali. |
Le benintenzionate e rincuoranti mobilitazioni per la sorte di Rossella Urru, sequestrata in Algeria, hanno anche avviato una riflessione sull’efficacia e il senso di simili campagne, soprattutto in rete: la spiega con cautela e discrezione sul suo blog Andrea Sarubbi, deputato del Partito Democratico. Per carità, un hashtag su twitter non si nega a nessuno, figuriamoci a chi se lo merita. E ben vengano pure le citazioni a Sanremo, come è stato, se questo serve a svegliare un po’ l’Italia su temi che generalmente interessano a pochi. Rossella Urru non vestiva una divisa, quando quattro mesi fa è stata rapita nel campo profughi di Hassi Raduni, e così nessuno ha scomodato finora per lei la categoria di eroe; agli occhi dell’opinione pubblica rischiava di venire dimenticata, pur essendo un pezzo dell’Italia migliore, così come del resto è dimenticata la cooperazione internazionale, nata per essere una colonna della politica estera italiana e ridotta a un club – tra l’altro sempre più ristretto – di anime belle. Free Rossella, allora, se lo slogan servisse davvero a qualcosa. Ma purtroppo la situazione è complicatissima, come qualsiasi addetto ai lavori potrebbe spiegare se solo avesse voglia di parlarne pubblicamente. Invece, tutto prosegue nel silenzio, come è giusto che sia. Se Rossella Urru fosse stata rapita in un’isola in mezzo all’oceano, tutto sarebbe più facile: il governo italiano si metterebbe in contatto con quello locale, e i servizi segreti di entrambi i Paesi comincerebbero a lavorare insieme. Prima o poi – più prima che poi – se ne verrebbe a capo | Parlare meno di Rossella Urru? il deputato del PD Andrea Sarubbi suggerisce maggiori riflessioni rispetto alle campagne online, gli hashtag, e Sanremo. |
Il grande complotto mancava, in effetti. Conosciamo alcuni degli affari in cui era impegnata la presunta ghenga di Carboni: in primo luogo gli appalti sull’eolico in Sardegna, poi una serie di magheggi con la magistratura. La nomina di Alfonso Marra alla Corte d’appello di Milano, le pressioni sui giudici della Corte costituzionale in vista della sentenza sul lodo Alfano, i tentativi di dare una mano a Formigoni perché la sua lista elettorale venisse riammessa. Poi c’è il capitolo sui presunti affari con la camorra, ancora piuttosto oscuro, e lo scambio di denaro con Denis Verdini, di cui aveva raccontato ieri Repubblica. Sappiamo che i tre facevano spesso riferimento al PresDelCons, che secondo i carabinieri chiamavano “Cesare” e che è sospettato di essere stato informato passo passo delle loro attività, attraverso Marcello Dell’Utri e Giacomo Caliendo. Il vice direttore di Libero Franco Bechis propone oggi un’ulteriore lettura dei fatti (la propone e la smonta, a dire la verità, ma ci arriviamo). Bechis scrive che nelle 15 mila pagine allegate all’inchiesta, una parola compare 430 volte: Mondadori. E proprio la Mondadori – e quindi Silvio Berlusconi – sarebbe ritenuta dagli inquirenti la vera beneficiaria dei traffici della lobby. Ora, che in ultima analisi Berlusconi sia il destinatario dei movimenti della ghenga appare già argomentato. Non solo avendo letto i loro obiettivi – il lodo Alfano, il listino di Formigoni – ma anche sapendo che nel corso degli interrogatori i tre lo hanno detto apertamente. Lombardi ha detto che faceva tutto per ingraziarsi il premier, per ottenere la sua attenzione. Quello di cui si discute, su cui la magistratura deve ancora far luce, è quanto e se Berlusconi ne fosse consapevole o complice: se i tre della ghenga avevano un mandato preciso o erano dei “pensionati sfigati” in cerca di attenzioni. In ogni caso, dice Libero, l’affare collegato a Mondadori sarebbe il colpo più grosso della ghenga: un favore da 200 milioni di euro a vantaggio di Berlusconi. | Libero e il complotto Mondadori. Franco Bechis su Libero tenta di tirare fuori il PresDelCons dal coinvolgimento negli affari della ghenga, con risultati discutibili. |
È ancora nei cinema in Italia il film I sogni segreti di Walter Mitty, diretto da Ben Stiller, che recita anche come attore protagonista insieme a Kristen Wiig e Sean Penn. Il film racconta la storia del responsabile dell’archivio dei negativi di Life, probabilmente la più importante rivista fotografica di sempre, e delle sue avventure per recuperare un negativo da usare per la copertina dell’ultimo numero della rivista, prima che chiuda definitivamente. Il film è ambientato negli uffici di Life, pieni di richiami alla leggendaria storia del settimanale e dei suoi fotografi, con gigantografie delle copertine alle pareti. Il sito di Life ha spiegato che molte di queste immagini non sono mai state copertine della rivista e sono state appositamente create per il film, spesso utilizzando le foto più famose e iconiche pubblicate da Life. Dagli anni Settanta in poi la vita di Life è stata piuttosto complicata: nonostante le vendite andassero bene gli sponsor pubblicitari non riuscivano a coprire i grossi costi della produzione. Il 29 dicembre del 1972 uscì l’ultimo numero, un’edizione speciale doppia con parole colorate in rosso su sfondo nero (l’ultima parola, nell’angolo in fondo a destra, è goodbye). La rivista riprese però le pubblicazioni come mensile nel 1978 e chiuse di nuovo nel 2000: quello di aprile fu l’ultimo numero e in copertina c’era la foto di un bambino nato prematuro. Dal 2004 al 2007 Life è stato venduto come settimanale in allegato ad alcuni quotidiani americani: l’ultimo numero in assoluto è del 20 aprile, e la copertina mostra il busto degli ex presidenti americani John Fitzgerald Kennedy e Lyndon Johnson nel parco dei Presidenti a Black Hills, in South Dakota. Al momento Life pubblica soltanto numeri speciali: online è consultabile tutto il suo ricchissimo archivio fotografico. | L’ultima copertina di Life. Non è quella che avete visto in "I sogni segreti di Walter Mitty", ovviamente, ma anche quelle storiche mostrate nel film non sono mai uscite. |
Ieri 28 maggio il primo ministro canadese Justin Trudeau ha visitato Amatrice, uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell’agosto 2016 nel Centro Italia. Trudeau, insieme alla moglie Sophie Grégoire, si è fermato al memoriale per le persone morte nel terremoto per deporre dei fiori; ha visitato le rovine di Amatrice accompagnato dal presidente del Lazio Nicola Zingaretti, dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e dal ministro degli Esteri Angelino Alfano; poi ha pranzato nella frazione di Villa San Cipriano. Trudeau ha detto di essere in visita per “dimostrare l’amicizia con il popolo italiano” e che tutta la popolazione canadese “è stata molto colpita” dal terremoto. Trudeau si trovava già in Italia nei giorni scorsi per partecipare al G7 di Taormina. Sophie & I were honoured to meet first responders & volunteers in Amatrice today. Their spirit is inspiring. pic.twitter.com/3Qr4JSmPK4 | Le foto di Justin Trudeau ieri ad Amatrice. Ieri il primo ministro canadese ha visitato uno dei paesi più colpiti dal terremoto di agosto: le foto, a partire da questa qui. |
Forse la parola Hawaii vi fa pensare a un paradiso cartonato con turisti panciuti e di mezza età, attorniati da ragazze con ghirlande e gonnellini: è una scena realistica ma antiquata, e dovrete presto aggiornarla visto che Honolulu e dintorni stanno tornando di moda. Lo stereotipo è cambiato negli ultimi anni, a partire dagli Stati Uniti: un po’ perché è lì che ha passato molte vacanze il presidente Barack Obama, dato che ci è nato, un po’ grazie al nuovo avventuroso viaggio nel 2013 della Hōkūle‘a, una famosa canoa da viaggio polinesiana inaugurata nel 1975, un po’ ancora per l’apertura di nuovi locali e ristoranti che hanno reso Honolulu «improvvisamente cool», scrisse GQ nel 2017, e anche per il successo del poke (si legge po-kay), un piatto hawaiano fatto di riso e pesce crudo che ora si mangia in tutto il mondo. Mago Merilno in una scena di La spada nella roccia | La camicia hawaiana non è più da sfigati. Che poi, "hawaiana" per modo di dire: è un incrocio di tante mode portate da immigrati giapponesi, filippini, portoghesi e tahitiani. |
Complici la settimana della moda di Parigi, alcuni festival del cinema minori ma comunque partecipati, e le solite presentazioni qua e là, le persone che valeva la pena fotografare questa settimana sono più del solito. Meritano di essere menzionati Angelina Jolie e i suoi figli, Renée Zellweger sotto un ombrello arcobaleno e Gigi Hadid appoggiata a dei finti tetti di Parigi, ma soprattutto Helen Mirren che saltella scalza alla sfilata di L’Oréal. Poi ci sono il segretario di Stato Mike Pompeo con il suo albero genealogico, che ha delle radici a Pacentro, in Abruzzo, e due ex attrici di Game of Thrones che bisogna abituarsi a vedere in abiti civili, o da cerimonia, in questo caso: Bella Ramsey (Lyanna Mormont) e Gwendoline Christie (Brienne di Tarth). Le facce migliori sono del principe William, che sembra un po’ perplesso riguardo alla realtà virtuale, e di Paolo Gentiloni, che forse prova lo stesso mentre si mette un auricolare al parlamento europeo. C’è spazio anche per una carrellata di belle foto in bianco e nero con Thomasin Harcourt McKenzie, Timothée Chalamet e Valeria Bilello e per finire, a colori, Jon Bon Jovi, Ryan Reynolds e Shia LaBeouf. Avevamo avvisato, che erano tanti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Una settimana ricca di persone da fotografare: da Angelina Jolie e famiglia a Liliana Segre, da Mike Pompeo in Abruzzo a Timothée Chalamet, Ryan Reynolds, Shia LaBeouf e Hillary e Chelsea Clinton. |
Perché San Valentino sia considerata la festa degli innamorati non è chiarissimo. Il 14 febbraio era il giorno di questo santo cattolico – sulla cui storia, come per molti altri santi, non si sanno molte cose – prima che si decidesse di ricordarlo come patrono degli innamorati: probabilmente avvenne intorno al Quattordicesimo secolo, nell’Inghilterra delle corti e dei cavalieri, e potrebbe entrarci Geoffrey Chaucer, l’autore di I racconti di Canterbury. La scelta di San Valentino per questo ruolo potrebbe essere stata dettata dal fatto che proprio intorno al 14 febbraio, nell’antica Roma, si celebravano i Lupercalia, una festa legata alla fertilità. La storia di San Valentino (o dei Santi Valentini) Non conosciamo molto della vita di San Valentino: sappiamo che era un sacerdote (forse addirittura un vescovo) e che morì come martire a Roma nel III secolo. Non siamo i soli a conoscere poche cose sul suo conto, visto che quando venne istituita la sua festa, nel 469, Papa Gelasio I scrisse di lui che era un uomo il cui nome riceveva “giusta reverenza”, ma i cui atti meritori erano “noti soltanto a Dio”. In altre parole, anche Papa Gelasio aveva pochissime certezze su chi davvero fosse San Valentino e su che cosa avesse fatto prima di essere decapitato dalle autorità romane. | Perché San Valentino è la festa degli innamorati. Prende il nome da un noto santo cristiano, della cui vita però sappiamo molto poco. |
Luis Alberto Spinetta è stato uno dei più importanti musicisti rock argentini: nacque a Buenos Aires il 23 gennaio di 70 anni fa, e per questo Google lo celebra con un doodle colorato di verde, per omaggiare la copertina di uno dei suoi dischi più famosi, Artaud. Luis Alberto Spinetta, morto a febbraio del 2012, fu musicista, compositore, cantante e autore di poesie: durante la sua carriera fondò e fece parte di numerosi gruppi rock, tra cui i Pescado Rabioso, gli Spinetta Jade e gli Spinetta y Los Socios del Desierto, pubblicando più di 40 dischi con le sue band e da solista. Leggi anche: La furbata di Capodanno dell’etichetta dei Rolling Stones | La storia di Luis Alberto Spinetta. È considerato tra i fondatori del rock argentino, e oggi Google celebra i 70 anni dalla sua nascita con un doodle. |
Un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota (Stati Uniti) si è messo in testa di scoprire, il più scientificamente possibile, quale sia il migliore modo di sorridere. Quanto si devono inarcare le labbra? Meglio mostrare i denti o fare un sorriso a labbra serrate? Meglio un sorriso largo o uno stretto o ancora un po’ storto? Lo studio è stato realizzato con scopi meno frivoli di quanto si possa immaginare: migliorare i trattamenti per le persone che soffrono di paresi ai muscoli del viso, e che quindi non possono sorridere o mostrare altre espressioni. Questa condizione comporta molti stress per i pazienti, compresa la depressione, e può essere solo in parte risolta con interventi chirurgici. Conoscere il modo migliore di sorridere può quindi essere utile per i chirurghi che devono operare le persone con paresi. Lo studio sulle “proprietà dinamiche per un sorriso di successo” è stato coordinato da Nathaniel Helwig ed è stato pubblicato da poco sulla rivista scientifica PLOS One. I ricercatori hanno riprodotto un volto umano attraverso un modello 3D al computer e gli hanno poi applicato 27 differenti sorrisi, che potevano poi essere simulati con un software. Le 27 espressioni sono state mostrate a circa 800 volontari, ai quali è stato chiesto di dare giudizi sulla loro: efficacia (da molto scarsa a molto buona), genuinità (falso, genuino), piacevolezza (da inquietante a piacevole), tipo di emozione espressa (rabbia, disprezzo, disgusto, paura, felicità, tristezza o sorpresa). | La scienza del sorriso perfetto. Labbra chiuse o aperte? Inclinato? Quanti denti mostrare? Un gruppo di ricercatori ha cercato una risposta, per una buona causa. |
Oggi gli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, cioè i ragazzi che hanno terminato la terza media, si sono dati da fare per rispondere alle domande di italiano e di matematica delle prove Invalsi. L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, amichevolmente Invalsi, è l’ente che si occupa di valutare la qualità e capire le principali cose che non vanno nella scuola italiana. Le prove hanno previsto una serie di test, che spaziano dalla comprensione del testo alla risoluzione di problemi, che vengono poi corretti dagli insegnanti di ogni scuola. L’Invalsi riceve poi i risultati da tutte le scuole d’Italia e sulla base di questi stila classifiche e statistiche. Come lo scorso anno, e quello prima ancora, qui al Post abbiamo selezionato e vi proponiamo alcuni dei quesiti con cui si sono dovuti confrontare oggi gli studenti. E per il terzo anno ci frulla in testa la stessa domanda: come ce la caveremmo oggi in terza media? | Come te la caveresti in terza media? le domande di quest'anno delle prove Invalsi, che valutano la preparazione degli studenti e la qualità del sistema dell'istruzione. |
Sette persone, tra cui l’autore televisivo Casimiro Lieto, sono state arrestate per un’indagine per corruzione nella Commissione Tributaria di Salerno. Tra le persone arrestate ci sono anche giudici e imprenditori, accusati di scambi di favori per controllare alcune decisioni della Commissione Tributaria, che si occupa di ricorsi contro l’amministrazione pubblica. Lieto, produttore e autore tra le altre cose del programma La prova del cuoco, è considerato molto vicino alla Lega di Matteo Salvini e si era parlato di lui qualche mese fa come possibile direttore di Rai Due. | Sette persone, tra cui l’autore televisivo Casimiro Lieto, sono state arrestate per un’indagine per corruzione nella Commissione Tributaria di Salerno. |
La scorsa settimana è uscito al cinema nel Regno Unito e negli Stati Uniti La ragazza del treno, il film – diretto da Tate Taylor con Emily Blunt, Justin Theroux, Luke Evans e Allison Janney – tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice britannica Paula Hawkins, che in Italia uscirà invece il 3 novembre. Il libro – non è il primo di Hawkins, che tra il 2009 e il 2013 ha pubblicato quattro romanzi rosa con lo pseudonimo Amy Silver – è stato un bestseller, ha venduto più di 11 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato per 13 settimane nella classifica dei bestsellers del New York Times. Grazie a La ragazza del treno Paula Hawkins è entrata nella lista degli scrittori più pagati del 2015 di Forbes. L’uscita del film ha fatto riparlare del libro e l’Observer, il domenicale del Guardian, ha raccontato com’è diventato un caso editoriale di grande successo. Paula Hawkins è nata ad Harare, in Zimbabwe, nel 1972. La sua famiglia si trasferì nel Regno Unito quando lei aveva 17 anni; ha studiato a Oxford filosofia ed economia ed è poi diventata una giornalista finanziaria del Times di Londra. Il suo primo romanzo rosa, pubblicato col nome Amy Silver, è uscito nel 2009 e s’intitola Confessions of a Reluctant Recessionista, in italiano è stato pubblicato come Tutta colpa del tacco 12: racconta di una donna londinese in cerca di un lavoro dopo che è stata licenziata e lasciata dal fidanzato e ha sperperato tutti i soldi in shopping. Dopo questo primo libro, Hawkins ha scritto altri tre romanzi rosa ma nessuno ha avuto molto successo: la giornalista diventata scrittrice era rimasta senza molti soldi. Così Hawkins ha cambiato genere passando al thriller. Su questa decisione in seguito ha detto: «Mi piace il brutto tempo, è più adatto al mio umore». | Come ha avuto successo “La ragazza del treno”. Il romanzo di Paula Hawkins è stato il caso letterario del 2015 e ora è diventato un film con protagonista Emily Blunt. |
Oltre a essere piena di film, la storia dei film è anche piena di film che non lo sono diventati. Alcuni sono rimasti nella testa dei registi che li hanno immaginati, altri sono diventati una sceneggiatura o si sono trasformati in qualche scena. Qualcuno è persino stato tutto girato ma poi non è stato montato. A volte è stata colpa dell’indecisione di chi li ha fatti, più spesso si è trattato di questioni di soldi: perché (questa torna buona come frase motivazionale da appendere in camera) anche i migliori registi della storia del cinema hanno faticato – spesso fallendo – a convincere qualcuno a spendere tutti quei soldi per il film che avevano in mente. Il bello dei film che non esistono è che sono rimasti tali e quali a come li desiderava il loro autore: il brutto è che si possono solo immaginare e raccontare. Di seguito abbiamo raccolto le storie di quelli più famosi e di quelli che ci piacerebbe che esistessero: il tutto con tanti condizionali, tanti forse e tanti pare che. Se anziché immaginare preferite sperare potete leggere la storia a – forse – lieto fine di The Other Side of the Wind, il film incompiuto (uno dei tanti) di Orson Welles, che ora sarà finito grazie a Netflix. | Film che non lo sono diventati. Quello di Kubrick su Napoleone, quello di Leone con un complicatissimo piano sequenza, molti di Welles e poi di Hitchcock, Lynch, Spielberg e Coppola. |
Domenica 29 giugno si è concluso il festival di Glastonbury, uno dei più importanti festival musicali del mondo che si tiene ogni anno – dal 1970 – a Worthy Farm, nel Somerset inglese. I partecipanti anche quest’anno sono stati circa 170 mila, ed hanno assistito a decine di concerti di gruppi e artisti come Arcade Fire, Metallica, Pixies, Lana Del Rey, Lily Allen, i Blondie e le Haim, tra gli altri. Lunedì, poi, si sono visti gli effetti del passaggio del pubblico sui prati di Worthy Farm, ricoperti da una impressionante distesa di spazzatura: lattine e bottiglie di plastica, sacchetti e stivali di gomma, oltre agli innumerevoli oggetti perduti che potranno essere reclamati e ritrovati sul sito. Questa raccolta fotografica racconta invece il festival da un punto di vista più vicino a quello del pubblico, con foto scattate e poi ritoccate con uno smartphone (come quelle che avremmo potuto fare noi, insomma): molto cibo, stivali colorati ricoperti di fango, la fila ai bagni, lattine di birra (molte) e i metodi più bizzarri per ripararsi dall’immancabile pioggia. | Glastonbury visto dallo smartphone. 40 fotografie dal più importante festival musicale d'Europa, così come lo vede il pubblico: stivali sporchi di fango, birra, tende e tanto cibo. |
È morta Sue Lyon, attrice statunitense famosa soprattutto per il ruolo da protagonista nel film Lolita di Stanley Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov. Lyon aveva 73 anni e uno dei suoi amici ha raccontato al New York Times che era malata da tempo. Lyon ha recitato in molti film dal 1959 al 1980 ma il suo ruolo più famoso resta quello di Dolores “Lolita” Haze, una ragazza appena adolescente per cui il professore di liceo Humbert Humbert sviluppa un’attrazione sessuale. Lyon vinse un Golden Globe per la migliore attrice emergente, e anche Nabokov la definì «una ninfetta perfetta». Negli anni successivi recitò soprattutto in film televisivi e fece piccole parti in serie tv. | È morta Sue Lyon, attrice statunitense famosa soprattutto per il ruolo da protagonista nel film “Lolita” di Stanley Kubrick. |
Chelsea Manning, soldato statunitense condannato per aver fornito a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti e materiali riservati diffusi e pubblicati su Internet e che nell’agosto del 2013 aveva fatto sapere in una lettera di non volersi più chiamare Bradley Manning, ha raccontato per la prima volta la sua vita in carcere e il suo desiderio di vivere come una donna a una giornalista di Cosmopolitan. L’intervista è stata fatta via mail, poiché ai militari detenuti non è consentito parlare con i giornalisti per telefono o di persona. Manning, che ora ha 27 anni, è stata condannata a 35 anni di carcere che sta scontando nella prigione militare di Fort Leavenworth, carcere maschile in Kansas e unica prigione militare per soldati condannati a più di dieci anni di carcere. Il sistema carcerario americano prevede che i detenuti transessuali che non si sono operati ai genitali vivano insieme ai compagni del loro sesso di nascita. Durante il processo, i problemi di identità di genere di Manning erano stati molto discussi e presentati dalla difesa come un’attenuante per aver passato i documenti riservati. | La vita da Chelsea Manning. La prima intervista dal carcere dopo il cambio di genere della militare condannata per aver passato informazioni a Wikileaks. |
Giovedì la Conferenza delle Regioni ha pubblicato un documento con una serie di proposte per la riapertura delle attività economiche maggiormente colpite dalle restrizioni imposte dal governo a causa della pandemia da coronavirus. Il documento contiene ipotesi e suggerimenti per diversi settori, ma è per l’appunto una proposta senza niente di vincolante: il Comitato tecnico scientifico esprimerà un parere e poi il governo deciderà se e in che misura accoglierla. Venerdì il presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe tenere una conferenza stampa a riguardo. Il documento non parla di date specifiche, ma solo delle modalità con cui riaprire le attività: più volte Draghi ha ribadito che il governo deciderà quando potranno ripartire i vari settori sulla base dei dati sull’epidemia delle prossime settimane. Il tema delle riaperture delle attività economiche è al centro del dibattito forse più acceso di queste settimane, anche per via di diverse manifestazioni di commercianti e ristoratori che hanno chiesto al governo un alleggerimento delle restrizioni a partire da maggio. Martedì il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva detto che una decisione sulle riaperture «sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri» e che al momento non è possibile indicare quando saranno messe in atto le prossime misure. Le ultime restrizioni decise dal governo scadono ufficialmente il 30 aprile. | Cosa propongono le Regioni sulle riaperture. Hanno presentato un documento con possibili linee guida per ristoranti, palestre, piscine e cinema, ma sarà il governo a decidere. |
Quando nell’ottobre del 2015 Justin Trudeau venne eletto primo ministro del Canada, i giornali internazionali scrissero che fino a quel momento era conosciuto soprattutto per essere il figlio di Pierre Elliott Trudeau, leggendario e carismatico primo ministro canadese negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta. In pochi si occuparono della madre, che il Washington Post ha definito «una delle personalità più sensazionali degli anni Settanta». Margaret Trudeau rimase sposata a Pierre Trudeau per sei anni, fu una donna molto poco obbediente al protocollo, politicamente attiva e libera. Ora ha 69 anni ed è impegnata nel sostegno delle persone con disturbi bipolari, sindrome di cui lei stessa ha sofferto. Margaret Joan Trudeau Kemper (il suo cognome prima di sposarsi era Sinclair) è nata il 10 settembre del 1948 a Vancouver, in Canada. Suo padre era un parlamentare liberale e fu anche ministro della Pesca. Quando Margaret aveva diciotto anni, ed era una “figlia dei fiori” che girovagava per le comunità hippie del Marocco, durante una vacanza a Tahiti con i genitori e le sorelle incontrò Pierre Trudeau, allora ministro della Giustizia e di 29 anni più vecchio di lei. Nel suo libro di memorie Changing My Mind, pubblicato nel 2010, Margaret Trudeau ricorda di non essere rimasta particolarmente colpita dal suo futuro marito. Trudeau stava leggendo Declino e caduta dell’impero romano, che lei trovava piuttosto strano come lettura da spiaggia. «Il mio primo pensiero fu che era vecchio, con una pelle vecchia e delle vecchie dita», scrisse. I due cominciarono a frequentarsi, lei fu al suo fianco in qualche occasione pubblica, ma quando si sposarono, il 4 marzo del 1971, fu per tutti, tranne che per i familiari più stretti, una sorpresa. Margaret Trudeau aveva 22 anni, lui 51, e per il matrimonio si convertì al cattolicesimo (successivamente si avvicinò al buddismo e ora si considera anglicana). Quando le chiesero del ruolo che avrebbe avuto a fianco al primo ministro, disse: «Voglio essere più di una rosa sul bavero di mio marito». | La gran storia della madre di Justin Trudeau. Si sposò a 22 anni con il primo ministro del Canada, che ne aveva 51, scappò per fare la groupie dei Rolling Stones, si ribellò a ogni protocollo. |
Le recensioni dei prodotti sui siti di e-commerce possono essere estremamente utili per fare acquisti online e infatti è consigliabile dare loro un’occhiata quando si è indecisi tra due prodotti o non si è sicuri di averne bisogno. Negli Stati Uniti, dove le persone sono molto più abituate a fare shopping online rispetto all’Italia – un terzo degli adulti americani compra qualcosa via internet almeno una volta a settimana – più dell’80 per cento delle persone prima di fare un acquisto su un sito legge le recensioni «a volte o sempre». Più di due terzi delle persone che leggono le recensioni pensano che siano «generalmente accurate» e in generale sono più influenzate da quelle negative. Tuttavia c’è modo e modo di consultare le recensioni e alcuni sono più giusti di altri: ad esempio, per capire in fretta i possibili difetti degli oggetti, molte persone vanno subito a leggere le recensioni più negative, ma per ragioni statistiche e per alcuni meccanismi psicologici è meglio non darci troppo peso. Lo spiega bene un articolo del New York Times citando studi e dati in merito: se ne possono trarre alcune regole da seguire quando si leggono le recensioni. | Meglio non fidarsi troppo delle recensioni negative. Tendiamo a crederle più affidabili e sincere, ma è in larga parte solo un pregiudizio. |
Da qualche giorno in Italia ci sono più vaccinati contro il coronavirus che non vaccinati, tra la popolazione sopra i 12 anni: oltre il 52 per cento ha infatti completato il ciclo vaccinale. È un risultato importante contro la pandemia, che il governo confida di migliorare nelle prossime settimane, ma che si porta dietro un paradosso talvolta sfruttato da chi è contrario alle vaccinazioni e sostiene erroneamente e falsamente che queste siano “inutili perché i vaccinati si ammalano tanto quanto gli altri”. Come ha segnalato di recente l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), quando in una popolazione ci sono molti vaccinati si verifica un “paradosso” per cui contagi, ricoveri e decessi sono simili tra i vaccinati rispetto a chi non ha ricevuto il vaccino. Può apparire come una conseguenza controintuitiva, ma soltanto perché parte dalla premessa sbagliata di considerare i numeri assoluti, e non le percentuali. | Il “paradosso” dei contagi tra i vaccinati, spiegato. Perché l'aumento delle vaccinazioni fa sembrare che si ammalino di più i vaccinati, anche se non è vero. |
Il 26 giugno del 1907 a Tbilisi, la capitale della Georgia – che allora faceva parte dell’Impero russo – c’era una grande agitazione di polizia intorno a piazza Erivan, una delle più importanti del centro. Le autorità zariste avevano saputo che qualche gruppo rivoluzionario stava preparando un attacco o qualcosa di simile, e avevano messo a presidiare la zona più poliziotti del solito. Intorno alle dieci e mezza di mattina attraversò la piazza una carrozza trainata da cavalli: a bordo c’erano due guardie armate, un contabile, un bancario, e centinaia di migliaia di rubli della Banca di Stato dell’Impero russo diretti a una filiale locale. I soldi non arrivarono mai a destinazione, perché la carrozza fu attaccata da un gruppo di bolscevichi armati di granate e pistole, che ribaltarono il centro della città e uccisero circa 40 persone per finanziare le attività della rivoluzione comunista. In nome della rivoluzione proletaria Nei primi anni del Novecento, il Partito Comunista Sovietico non esisteva ancora: al suo posto c’era il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, fatto da due anime molto diverse, che però operavano ancora all’interno dello stesso partito: i menscevichi e i bolscevichi. Entrambi i gruppi erano concordi in linea di massima sulla necessità di una rivoluzione proletaria in Russia, ma i primi erano un po’ più moderati e tolleranti verso i partiti liberali, oltre a differenziarsi dai secondi per questioni più legate all’interpretazione filosofica dei testi di Karl Marx. I bolscevichi erano più radicali, e sostenevano lo strumento dell’esproprio proletario, cioè il sequestro o il furto di beni privati per finanziare le attività rivoluzionarie. Al Quinto congresso del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, però, i menscevichi – contrari agli espropri – fecero approvare a grande maggioranza una risoluzione per proibirli. | La rapina di Tbilisi, 110 anni fa. La storia incredibile dell'assalto a una carrozza portavalori che uccise 40 persone, organizzato da Lenin e Stalin per finanziare la rivoluzione comunista. |
Il CEO di BMW Harald Krüger ha detto che si dimetterà nei prossimi mesi, dopo che il consiglio di amministrazione della società si era mostrato incerto sul rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2020. BMW, che produce anche le Rolls-Royce e le Mini, è da tempo in difficoltà, sia a causa della generale crisi del settore automobilistico che per i grossi investimenti che sta sostenendo per lo sviluppo di auto elettriche. Da qualche settimana i giornali parlavano di un possibile rinnovamento al vertice della società e Krüger, che è CEO da 4 anni dopo decenni di esperienza nel settore, sembrava non avere il sostegno di parte del consiglio di amministrazione. BMW ha detto che il prossimo CEO verrà deciso nelle prossime settimane, forse già a luglio. | Il CEO di BMW ha detto che si dimetterà nei prossimi mesi. |
L’Espresso scrive che la procura di Milano sta indagando Apple per una sospetta frode fiscale da oltre un miliardo di euro. Il Corriere della Sera aggiunge che la sede di piazza San Babila, a Milano, è stata perquisita. Stando a quello che si legge, l’accusa gira intorno al grande tema che coinvolge in questi anni le grandi società che si occupano di Internet e tecnologia, che spesso registrano i ricavi ottenuti in Italia come servizi prestati a un’altra società del gruppo che ha sede in un paese dell’Unione Europea con una tassazione più favorevole: è il caso di Amazon, che ha sede legale in Lussemburgo per le operazioni europee, oppure di Facebook e Google, che hanno sede in Irlanda – dove l’imposta sul reddito delle imprese è al 12,5 per cento. L’Espresso scrive che Apple è accusata di far contabilizzare i suoi profitti dalla società di diritto irlandese Apple Sales International. Proprio per ostacolare questi comportamenti il governo sta discutendo della possibilità di introdurre un’apposita nuova tassa. Apple è difesa dall’avvocato Paola Severino, già ministro della Giustizia. La procura di Milano addenta la mela di Apple, la multinazionale californiana dell’iPhone. L’attività della filiale italiana è infatti oggetto di una indagine penale che ipotizza il reato di dichiarazione dei redditi fraudolenta, al momento contestato a due manager dell’azienda, in concorso tra loro e con l’aggravante della continuazione nel tempo. Il nome dei due dirigenti, in attesa di ulteriori accertamenti, è al momento ancora riservato. | Apple indagata per frode fiscale? l'Espresso scrive che è stata perquisita la sede di Milano per una sospetta evasione da un miliardo di euro, per la storia dei profitti dichiarati in Irlanda. |
In una contesa assai più combattuta di quanto si immaginasse, Fabrizio Ferrandelli sembra avere vinto le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato alle elezioni per il sindaco di Palermo, superando di pochissimi voti Rita Borsellino; Davide Faraone è terzo ma con ben il 27%, con la quarta candidata Antonella Monastra più nettamente staccata. I distacchi sono però molto esigui – lo sono stati durante tutto lo spoglio, concluso quasi alle due di notte – e sono in corso riconteggi e sono probabili contestazioni. | Ferrandelli ha vinto le primarie a Palermo, forse. I conti dicono che il candidato del PD dissidente alleato del governatore Lombardo avrebbe appena un centinaio di voti in più di Rita Borsellino, che era sostenuta da tutti i leader nazionali e da Leoluca Orlando: Davide Faraone è terzo, ma prende più del 27% anche lui. |
Il nuovo libro di Enrico Deaglio – “Il vile agguato“ (Feltrinelli) – è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una “succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di cui non era a conoscenza”. Il Post pubblicherà in sequenza, assieme al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza. Roma, 28 maggio Borsellino partecipa alla presentazione del libro di Pino Arlacchi, Gli uomini del disonore. Arlacchi, professore universitario, è consulente del ministero dell’Interno e ha contribuito a fondare la Dia. Al tavolo, insieme a Borsellino, siedono il capo della polizia Vincenzo Parisi, il ministro della Giustizia Claudio Martelli, il ministro dell’Interno Enzo Scotti. | Gli ultimi 56 giorni di Paolo Borsellino: 28 maggio 1992. Dal libro di Enrico Deaglio, la cronologia degli avvenimenti tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio. |
La casa editrice argentina Pequeno Editor ha creato e messo in vendita dei libri ecologici: sono interamente fatti a mano e con materiali biodegradabili, inchiostro compreso, e contengono dei semi. Questo fa sì che i libri, una volta letti, possano essere “seminati”: i materiali biodegradabili spariscono e restano dei semi di iacaranda, una pianta che può raggiungere un’altezza di 30 metri. I libri che, se seminati, potranno far crescere alberi di iacaranda sono libri per bambini di 8-12 anni, spiega la casa editrice sul suo sito, e il loro titolo è Mi Papá Estuvo en la Selva (“Mio papà è stato nel bosco”), un racconto già pubblicato alcuni anni fa – quella volta in formato “classico” – da Pequeno Editor. Per promuovere la nuova ecologica edizione di Mi Papá Estuvo en la Selva la casa editrice ha, insieme a un’agenzia di Buenos Aires, creato un video che promuove la campagna “Tree Book Tree” e presenta il progetto, spiegando come sono creati i libri ecologici. | I libri che si possono seminare e diventano alberi. Una casa editrice argentina ha messo in vendita dei libri ecologici e biodegradabili che possono essere seminati, una volta letti. |
Secondo l’agenzia Ansa, il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna starebbe valutando seriamente la possibilità di dimettersi dal governo e lasciare il PdL. La decisione si dovrebbe ai “contrasti insanabili” con i vertici campani del PdL – ovvero Nicola Cosentino, ex sottosegretario – e per “l’incapacità” dei coordinatori nazionali del partito di affrontare i problemi del PdL in Campania. Inoltre, avrebbero un peso anche “gli attacchi volgari e maligni” ricevuti recentemente dal ministro Carfagna da esponenti del PdL, con particolare riferimento a quelli di Giancarlo Lehner, Alessandra Mussolini e Mario Pepe. Qui finiscono le indiscrezioni, che finora non sono state né confermate né smentite dalla diretta interessata – e questo già di per sé vuol dire qualcosa, visto che una voce di questa portata, se infondata, avrebbe richiesto una presa di posizione immediata e precisa. Quello che sappiamo è che ieri il ministro Carfagna ha litigato con Alessandra Mussolini, che l’aveva vista parlare con Italo Bocchino e li aveva fotografati con un cellulare. Quando il ministro l’ha applaudita ironicamente, Mussolini le ha risposto dicendole “Vergogna” e accusandola di una “liaison con Bocchino che sta mettendo a rischio il partito”. Mussolini accusa Carfagna di aver sottratto alle province le competenze sui termovalorizzatori (il riferimento è a Edmondo Cirielli, presidente della provincia di Salerno e rivale del ministro) e di fare accordi con Bocchino sia in vista della finanziaria – “Bocchino ha chiesto di spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna”, dice Mussolini – che in vista delle elezioni a sindaco di Napoli. | Mara Carfagna vuole lasciare il PdL? la voce è stata messa in giro dall'Ansa e finora non è stata confermata o smentita dal ministro: ecco il poco che si sa. |
Due adesivi con il motto nazista Sieg Heil, croci celtiche, svastiche e rimandi alle SS, sono stati trovati sul campanello dell’appartamento della figlia di un partigiano a Torino, nel quartiere Vanchiglia. Sieg Heil era un motto molto usato durante il nazismo e che significa “Saluto alla Vittoria”. La donna ha denunciato l’episodio, su cui sta indagando la Digos. Si tratta del terzo episodio del genere in pochi giorni in Piemonte, dopo la scritta “Crepa sporca ebrea” sul muro di un palazzo di Corso Casale a Torino il 27 gennaio, Giornata della Memoria, e la scritta antisemita fatta alcuni giorni prima a Mondovì, in provincia di Cuneo, sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi. #scritteantisemite: 'Sieg Heil' e svastiche su casa figlia partigiano. La donna ha fatto denuncia alla Digos pic.twitter.com/FBk5MPdgCe | A Torino sono state fatte scritte naziste e svastiche sul campanello della casa della figlia di un partigiano. |
Da questa mattina è in corso uno sciopero di treni, autobus, metro, tram, e anche aerei e traghetti, in tutto il territorio nazionale: lo sciopero generale del trasporto pubblico e privato – che sta seguendo orari e modalità differenti di città in città – durerà fino alla fine della giornata di venerdì 24 ottobre ed è stato organizzato dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base) per protestare contro la politica economica del governo di Matteo Renzi. Lo sciopero sta causando alcuni rallentamenti e disagi sulla circolazione regolare di treni e mezzi pubblici in moltissime città. Uno sciopero del personale di Trenitalia è in corso dalle 9 alle 17. Trenitalia ha già spiegato che i suoi treni Frecciabianca, Frecciargento e Frecciarossa non subiranno variazioni di orario, cosa che potrebbe invece capitare ai treni di tratta regionale o di categoria Intercity. | Lo sciopero dei treni e dei mezzi pubblici: le cose da sapere. Riguarda treni, autobus e tram, ma anche aerei e traghetti, e durerà per tutto il giorno: le informazioni sulla circolazione. |
La Dave Matthews Band è una delle più famose rock band americane: si è formata nel 1991, e da allora ha avuto un grande successo in America, anche grazie agli apprezzati ed elaborati concerti. In questi giorni la band è in tour in Italia: ha suonato il 17 ottobre a Milano, il 18 ottobre sarà a Firenze, il 20 a Roma e il 21 a Padova. Queste sono le sette canzoni della band che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il suo libro Playlist. Dave Matthews Band (1991, Charlottesville,Virginia) Un caso affascinante dell’industria discografica: pur facendo un genere di musica del tutto internazionale e convenzionale (tra jazz-rock e southern rock) ed essendo tra le band di maggior successo commerciale negli Stati Uniti, in Europa li conoscono a malapena. La verità sta nel mezzo. | 7 canzoni della Dave Matthews Band. Da riascoltare in questi giorni in cui è in tour in Italia, scelte dal direttore Luca Sofri per il suo libro "Playlist". |
Repubblica continua la sua inchiesta su Finmeccanica e racconta oggi dell’esistenza di un contatto diretto tra gli uomini di Gennaro Mokbel – l’imprenditore arrestato per riciclaggio – e il vertice della stessa Finmeccanica. Gli inquirenti infatti avrebbero documentato un incontro tra il direttore generale di Finmeccanica, Giorgio Zappa, e Marco Toseroni, collaboratore di Mokbel vicino all’ex senatore PDL Nicola Di Girolamo. Quell’incontro non sarebbe l’unico occorso tra i due gruppi. Il 7 febbraio 2008 Mokbel, intercettato al telefono, con tale Antonio Ricci: «Tony, io l´altra sera so’ stato con il numero tre delle terza industria militare del mondo e con due della Cia. C’aveva una scorta fuori… de quelle che nun se possono di’… Armati. Mi hanno offerto non a me ma sempre tramite l’avvocato Nicola (Di Girolamo) di aprire una loro agenzia per tutto il centro Asia per la vendita di prodotti di sicurezza e militari…. Elicotteri Agusta e via dicendo. C’abbiamo una riunione lunedì». Mokbel ne parla con uno dei suoi collaboratori, Aurelio Gionta: «Non devi proprio fiata’ Aure’… Intanto gli ho spuntato che posso fare una società… diventa responsabile Finmeccanica per tutto il centro Asia… Questa è una cosa che a me personalmente… Perché ci apre tutto un altro scenario che manco te lo voglio di’». | Gli uomini di Mokbel incontrarono i vertici Finmeccanica. Repubblica racconta nuovi particolari sull'inchiesta che coinvolge il colosso italiano dell'industria bellica. |
Negli ultimi giorni di febbraio mezzo mondo si è appassionato alla storia del colore del vestito, la foto di un abito condivisa online che a seconda di chi la guarda viene vista con colori diversi, nella maggior parte dei casi blu e nero o oro e bianco. L’immagine e gli articoli che se ne sono occupati sono stati molto condivisi online e nel complesso la vicenda ci ha ricordato, se ancora ce ne fosse stato il bisogno, che ognuno di noi vede il mondo che lo circonda a modo suo e che anche la percezione del colore è molto più relativa di quanto si possa immaginare. E le cose si complicano ulteriormente nel caso delle persone che hanno problemi di vista, o qualità opposte che possiedono in pochissimi: come l’essere “tetracromatici”. Tetracromatismo Una persona “tetracromatica” vede colori e tonalità che la maggior parte delle persone non riesce a vedere e di conseguenza nemmeno a concepire. Questa condizione è studiata da tempo ed è nota nel regno animale, ma i ricercatori finora non sono riusciti a capire moltissimo come funziona. Si sa che i “tetracromatici” riescono a vedere fino a 100 milioni di colori diversi, cioè quasi 100 volte la normale capacità di un essere umano di percepire i colori che ha intorno. La maggior parte delle persone ha tre tipi diversi di recettori sulla retina, che si occupano della visione del colore, mentre una persona “tetracromatica” ne possiede quattro, da cui deriva la capacità di vedere la luce in lunghezze d’onda di solito precluse all’occhio di una persona con la vista ordinaria. | Quelli che vedono 100 milioni di colori. La storia di Concetta Antico e di come vede il mondo a causa del tetracromatismo: una condizione che rende tutto MOLTO più colorato. |
Gaetano Porcino, Aniello Formisano, Massimo Donadi, Stefano Pedica, Giovanni Paladini. (Mauro Scrobogna /LaPresse) Gaetano Porcino, Aniello Formisano, Massimo Donadi, Stefano Pedica, Giovanni Paladini. (Mauro Scrobogna /LaPresse) | Due nuovi partiti in un giorno. Le foto delle conferenze stampa alla Camera con cui sono nati "Diritti e Libertà" e "Italia Libera", rispettivamente da fuoriusciti dell'IdV e del PdL. |
Il 22 novembre 1995 usciva nei cinema statunitensi Toy Story, (il titolo italiano è Toy Story – Il mondo dei giocattoli) il primo film della Pixar e uno dei più apprezzati dal pubblico e meglio recensiti dai critici cinematografici. Nella classifica fatta da Vulture di tutti i film Pixar, Toy Story è al secondo posto, dietro a WALL•E. Toy Story – diretto da John Lasseter – è stato il film ad incassare di più di tutto il 1995 e nel 2007 l’American Film Institute l’ha inserito tra i 100 migliori film della storia del cinema. Toy Story ha avuto due seguiti e l’uscita del terzo – Toy Story 4 – è prevista per il 2018. Vulture ne ha parlato come di un «modello di quello che la Pixar ha fatto da allora: emotività, grandi scene d’azione, potenti lezioni sulla natura umana, e un sacco di risate frivole, leggere e intelligenti». Sul sito IMDB il voto medio dato al film da oltre 500mila utenti è di 8,3 su 10, un’ottima valutazione. Prima di avere così tanto successo, comunque, Toy Story ebbe molte difficoltà. La storia di Toy Story iniziò in un certo senso negli anni Ottanta, quando Lasseter realizzò Tin Toy – “giocattolo di latta” – un cortometraggio d’animazione che dura poco meno di cinque minuti. Il protagonista del corto è Tinny, un uomo d’orchestra di latta con cui gioca il neonato Billy. Tinny è animato, esattamente come saranno anni dopo i giocattoli protagonisti di Toy Story: pensa, prova emozioni e si muove. Tinny scopre che essere il giocattolo di un neonato non è poi così bello: va a nascondersi sotto il letto – qui è dove incontra altri giocattoli spaventati – ma poi decide di tornare da Billy quando il bambino comincia a piangere per essere rimasto senza giochi. | “Toy Story”, vent’anni fa. Il primo film d'animazione della Pixar è anche uno dei più apprezzati e meglio recensiti di sempre: la sua produzione fu però piuttosto complicata. |
Il 2018 è stato il quarto anno più caldo mai registrato, secondo i dati raccolti dalla NASA e diffusi ufficialmente ieri, mercoledì 6 febbraio. Le rilevazioni confermano ciò che dicono ormai da decenni i ricercatori, con prove consistenti: la Terra si sta scaldando, anche a causa dell’enorme quantità di anidride carbonica immessa ogni anno nell’atmosfera a causa delle attività umane. La NASA ha a disposizione un registro che copre con accuratezza gli ultimi 140 anni, e l’anomalia nell’aumento della temperatura è chiaramente visibile nella progressione storica delle rilevazioni. Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati nella storia, e 18 dei 19 più caldi si sono verificati a partire dal 2001. Gavin A. Schmidt, responsabile del gruppo di ricerca che ha condotto le ultime analisi, ha detto che: “Non stiamo più parlando di una situazione in cui il riscaldamento globale è nel futuro. È qui. Sta succedendo ora”. | Il 2018 è stato il quarto anno più caldo mai registrato. E i cinque anni più caldi mai registrati sono stati gli ultimi cinque: lo ha annunciato la NASA. |
Matteo Renzi ha posto ogni singola riflessione della sua conferenza stampa di stamattina sull'”analisi del voto” dentro il grande messaggio delle “dinamiche locali”, ripetendo più volte che una valutazione complessiva e generale – in particolare sul PD – non si potesse fare perché i risultati delle elezioni amministrative si spiegano con “dinamiche locali” che non possono essere ricondotte a giudizi degli elettori sui partiti e sul loro lavoro a livello nazionale. È un’analisi illogica, che equivoca strumentalmente una considerazione che invece è fondata ma diversa. I risultati delle elezioni di domenica sono infatti sicuramente non sintetizzabili in un’unica valutazione: non c’è una “tendenza” generale individuabile in tutte o in molte delle città in cui si è votato, ed è impossibile trovarla per chi non cerchi sintesi faziose. Sono successe infatti molte cose diverse nelle diverse città. Ma questo non significa che in ciascuna di quelle cose successe, assieme alle “dinamiche locali”, non abbia pesato in maniere differenti anche il giudizio degli elettori sulle “dinamiche nazionali”; né che le “dinamiche locali” siano indipendenti dalle dirigenze nazionali dei partiti, dalle loro scelte, dalla loro capacità di costruire localmente delle candidature e dei progetti convincenti. Il fallimento di Napoli – ammesso dallo stesso Renzi – per il PD non significa solo che il PD napoletano non è stato capace di costruire un progetto vincente: significa che il PD nazionale non è stato capace di costruire a Napoli un gruppo capace di costruire un progetto vincente. Se Raggi stravince a Roma, non sono solo “dinamiche locali”: è il PD nazionale che ha fallito platealmente nel rendersi credibile nella città capitale d’Italia. Alla fine, è la stessa espressione “dinamiche locali” che evidenzia il fallimento di chi non è in grado di governarle o almeno influenzarle (e il successo invece di chi ci riesce, dove ci riesce). | Come sono andate le elezioni, insomma. Una specie di "analisi del voto", per capire chi ha perso e chi ha vinto (si può, al contrario di quel che dice Renzi). |
Il sito web per le offerte commerciali Groupon ha presentato la documentazione necessaria per effettuare un’offerta pubblica iniziale (IPO) ed essere quotato in Borsa. La richiesta è stata presentata alla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente statunitense che si occupa di vigilare sulla borsa valori, e costituisce il primo importante passaggio per collocare le azioni. L’operazione potrebbe consentire alla società di essere valutata intorno ai 20 miliardi di dollari, rendendo la prevista IPO una delle più consistenti di quest’anno. Groupon esiste dal novembre del 2008 ed è un sito che permette di ottenere buoni per l’acquisto di prodotti e servizi a prezzi scontati. Un ristoratore può per esempio decidere di offrire su Groupon cento cene per due persone a 25 euro invece che a 45. Gli iscritti al sito possono aderire all’offerta e questa ha valore solo se vengono vendute tutte le cento cene offerte dal ristoratore. L’acquisto viene pagato in anticipo, Groupon trattiene una percentuale e dà il resto al ristoratore. Il cliente ha un certo numero di settimane di tempo per riscuotere la promozione che ha pagato. Se non si raggiunge il numero di partecipanti necessario, l’offerta viene annullata e non vengono prelevati i soldi dalla carta di credito degli acquirenti. | Groupon si quota in Borsa. Il sito che vende buoni e coupon ha inviato la richiesta e potrebbe essere valutato fino a 20 miliardi di dollari. |
Il 15 agosto del 1945 l’imperatore del Giappone si rivolse per la prima volta direttamente al suo popolo e in un messaggio radiofonico annunciò la resa agli Alleati. La Seconda guerra mondiale era ufficialmente terminata, ma non tutti i giapponesi appresero con sollievo la fine di quattro anni di bombardamenti, privazioni e sofferenze. La propaganda diffusa dalla fanatica leadership militare aveva preparato il popolo giapponese a quella che era chiamata «l’onorevole morte dei cento milioni», un suicidio di massa in cui l’intero popolo giapponese sarebbe dovuto morire per evitare l’umiliazione della resa. L’imperatore trasmise il suo storico discorso intorno a mezzogiorno, sei giorni dopo il bombardamento di Nagasaki. Il paese era allo stremo e da almeno tre anni aveva perso ogni possibilità di ottenere una pace negoziata con i suoi nemici: per convincere il governo militare ad accettare la resa c’erano volute due bombe nucleari, una dichiarazione di guerra dell’Unione Sovietica e le pressioni dello stesso imperatore, una figura considerata semi-divina anche se con pochi poteri effettivi. Nella notte tra il 14 e il 15 agosto, tuttavia, il tenente Kenji Hatanaka, 33 anni, e altri cospiratori tentarono di compiere un colpo di stato occupando il palazzo imperiale per impadronirsi dei nastri con la registrazione del discorso prima che fosse trasmesso. Per tutta la notte Hatanaka interrogò i funzionari imperiali minacciandoli con una spada da samurai per farsi rivelare dove fossero nascoste le registrazioni. Hatanaka e i suoi uomini erano un gruppo isolato e furono rapidamente neutralizzati, ma le loro idee erano così diffuse negli ambienti militari giapponesi che alcuni loro colleghi avevano studiato dei piani per portare al suicidio l’intera nazione. | «L’onorevole morte dei cento milioni». Il 15 agosto del 1945 il Giappone si arrese e in migliaia eseguirono gli ordini di quello che avrebbe dovuto essere il più grande suicidio di massa nella storia. |
Il Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza ieri ha arrestato 46 persone, accusate di aver messo in piedi una “organizzazione imprenditoriale della frode fiscale” che avrebbe sottratto al fisco almeno 600 milioni di euro. Se n’è parlato molto ieri perché tra gli arrestati c’è Cesare Pambianchi, presidente della Confcommercio di Roma e Lazio. I giornali di oggi forniscono qualche informazione in più e aiutano a capire meglio di cosa si parla. Nelle 633 pagine dell’ordinanza del gip Giovanni De Donato si legge che, secondo l’accusa, Pambianchi e un altro commercialista Carlo Mazzieri, avrebbero messo in piedi quella che Carlo Bonini su Repubblica di oggi definisce “un’officina dell’illecito fiscale chiavi in mano”. | “Un’officina dell’illecito fiscale”. L'arresto del presidente della Confcommercio di Roma visto dai giornali di oggi. |
Tempo di Libri, la fiera dell’editoria di Milano, non verrà organizzata nel 2019: salterà così la sua terza edizione e tornerà nel febbraio del 2020. La decisione è stata presa martedì dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e comunicata dal suo presidente Ricardo Levi. Levi ha spiegato ci sarà un «format della fiera rinnovato», che verrà presentato entro febbraio 2019 in accordo con Fiera Milano, l’altro azionista dell’evento. In quell’occasione sarà proposta anche la nuova squadra che si occuperà della manifestazione e probabilmente un nuovo nome per la direzione. La decisione è stata presa dopo i risultati un po’ deludenti della seconda edizione, tenutasi dall’8 al 12 marzo. Erano stati venduti 97.240 biglietti, il 60 per cento in più rispetto all’anno precedente, ma molti meno rispetto a quelli del Salone del libro di Torino, la trentennale fiera dell’editoria torinese, che ne aveva venduti 165 mila: Tempo di Libri era stato organizzato proprio per rispondere alla crisi del Salone, che negli ultimi anni ha avuto grandi problemi economici e gestionali, ma non aveva raggiunto l’obiettivo. | Tempo di Libri salterà un anno. La fiera dell'editoria milanese nel 2019 non si farà, e ripartirà poi provando a differenziarsi dal Salone di Torino. |
In una telefonata del 19 settembre, Silvio Berlusconi dice a Giampiero Tarantini di avere cambiato numero di telefono perché «come al solito me l’avevano messo sotto controllo, ogni tanto mi succede». I due si conoscevano da poco e la frase dimostra la consuetudine delle loro conversazioni, delle quali anche oggi i giornali pubblicano diversi brani tratti dagli atti del processo di Napoli. Finmeccanica, le opere pubbliche Nell’ottobre del 2008 Tarantini partecipa, su invito diretto di Berlusconi, a una cena a Villa Madama con molti ministri e alcuni tra i maggiori manager italiani. Lui dice a un amico che è «la svolta della vita» e che è «un ferro da battere caldo». I pm sostengono che Tarantini fosse interessato a “entrare nel circuito delle grandi opere pubbliche”. Questi affari avrebbero dovuto essere compiuti principalmente con la Protezione Civile e con Finmeccanica. Riguardo Finmeccanica, Carlo Bonini su Repubblica scrive che “per ben due volte Berlusconi convoca a palazzo Grazioli il presidente della holding per sollecitarlo di persona a sdoganare i contratti che Tarantini e il suo socio attendono di ricevere”. Gli appalti sono quelli che non prevedono gare, assegnabili con “affidamenti pilotati”. Negli atti si parla anche di una cena con Salvatore Metrangolo, consigliere di amministrazione di due società del gruppo Finmeccanica appena dimessosi, Paolo Berlusconi e Lorenzo Borgogni, direttore delle relazioni esterne di Finmeccanica, con tre ragazze portate da Tarantini (a una di queste Tarantini consiglia di vestirsi «da mignotta»). Delle tre ragazze si legge agli atti che “la disponibilità a concedere favori sessuali in cambio di utilità era stata ormai testata”. Ieri Borgogni ha precisato di essere «andato via a metà della cena, quando arrivò Paolo Berlusconi». | «Avevo il telefono sotto controllo». Le intercettazioni sul caso Tarantini pubblicate sui giornali di oggi, dagli appalti con Finmeccanica alle raccomandazioni televisive. |
Il deputato del PDL Roberto Cassinelli ha presentato un emendamento alla norma della legge sulle intercettazioni che obbliga i blog a pubblicare le richieste di rettifica in 48 ore o pagare fino a 12.500 euro di multa. La norma è al centro di grandi discussioni in rete, e ieri il Partito Democratico ha lanciato una campagna per chiedere la sua rimozione. “Credevo avessimo avuto più tempo”, spiega Cassinelli, “ma per una volta il Parlamento italiano ha dimostrato di funzionare con efficienza: già da oggi il ddl intercettazioni sarà discusso in Commissione giustizia a Montecitorio”. | Il nostro uomo nel PDL. Il deputato Cassinelli - che già aveva salvato la rete italiana dalla famigerata norma D'Alia - presenta un emendamento sull'obbligo di rettifica per i blog. |
Un po’ per fare compagnia agli altri e un po’ per tenersi impegnate, nell’ultimo mese molte persone che lavorano nel settore della cultura si sono messe a fare video per raccontare il loro lavoro o spiegare qualcosa di cui sono esperte. Tra i video più riusciti ci sono sicuramente quelli di Chiara Alessi, critica di design, curatrice di mostre e autrice di articoli e saggi. Dall’8 marzo, ogni giorno, Alessi pubblica su Twitter video di circa 2 minuti in cui parla della storia di oggetti che ci sono molto noti ma di cui probabilmente non conosciamo la storia e il modo in cui furono progettati. Prima di risponde alle richieste che mi avete mandato, mi sembrava doveroso dedicare la pillola 2) della storia del DESIGN ITALIANO a un celebre oggetto dell'industria farmaceutica che sembra anonimo, ma non lo è affatto: il flacone per disinfettante.#stiamoacasa #StateACasa pic.twitter.com/LP96ZKzbXk | I video di Chiara Alessi sulla storia degli oggetti che ci circondano. Una delle (poche) cose belle della quarantena arriva da una famosa critica di design e dal suo account su Twitter. |
Repubblica dice che questo di oggi per il Governo è “il giorno della verità”. Il Corriere della Sera dice che è “una delle giornate più lunghe e, certamente, più difficili per la maggioranza” nonché una “giornata campale”. Repubblica aumenta il carico aprendo la sua prima pagina con le possibili dimissioni di Giulio Tremonti. E quindi vale la pena capire bene di cosa parliamo e perché questa giornata è così importante. Cosa succede oggi In mattinata Giulio Tremonti incontrerà Umberto Bossi, nella speranza di ottenere il consenso della Lega sulla manovra. Poi, a mezzogiorno, il ministro dell’Economia illustrerà ai leader di PdL, Lega Nord e Responsabili il contenuto della legge finanziaria triennale da 43 miliardi. Questa sarà ufficialmente presentata nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per dopodomani, giovedì, ma sarà anticipata ai ministri oggi dalle 18,30 in poi. La manovra finanziaria, poi, dovrebbe portare con sé anche la cosiddetta riforma fiscale e la rimodulazione delle aliquote. | La giornata campale di Giulio Tremonti. Perché oggi il ministro dell'Economia si gioca la permanenza al Governo, e cosa propone per la manovra finanziaria e la riforma fiscale. |
Lo sciopero di 24 ore previsto per venerdì 13 ottobre di Atac e di RomaTpl, le società che si occupano del trasporto e dei mezzi pubblici a Roma e provincia, è stato “differito a data da destinarsi”, dice un comunicato di Atac. Le motivazioni dello sciopero – che era stato proclamato dai sindacati Faisa Confail, Orsa Tpl e Usb Lavoro Privato – erano legate alla difficile situazione in cui si trova Atac, che ha enormi debiti ed è in crisi da anni. A settembre il cda dell’azienda ha approvato la procedura di concordato preventivo, che permetterà alla società di continuare ad operare mentre viene elaborato un piano per uscire dalla crisi, che dovrà essere sottoposto ai creditori (tra i quali c’è il comune di Roma). | Lo sciopero di Atac a Roma previsto per venerdì è stato rinviato. |
Con sfumature diverse e diversi gradi di apprensione, il cambiamento climatico e il riscaldamento globale preoccupano centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e la mancanza di soluzioni incisive all’orizzonte non aiuta a stare molto tranquilli. Secondo i sostenitori della geoingegneria non c’è più molto da fare per arrestare il surriscaldamento del clima e dunque l’unica soluzione è provare a domare la natura, intervenendo con operazioni su larga scala come lo sbiancamento delle nuvole per riflettere i raggi solari o sistemi per far aumentare le piogge nelle zone aride. Eppure, secondo numerosi ricercatori e secondo un sensato mantra che ci ripetiamo immutabile da un decennio, se ognuno di noi si impegnasse un poco per inquinare e consumare di meno, le cose potrebbero cambiare e in meglio. Newsweek ha provato a raccogliere qualche consiglio – indirizzato ai più pigri – per limitare i danni al clima all’indomani della netta affermazione dei Repubblicani, generalmente poco sensibili ai problemi ambientali, nelle elezioni di metà mandato della scorsa settimana. | Sei consigli per ecologisti pigri. I suggerimenti di Newsweek per inquinare di meno e alleviare le sofferenze del pianeta a partire da oggi. |
Un fondo di investimento di Londra creato e gestito da italiani, il Bluebell Capital Partners, ha cominciato una campagna a metà tra ambientalismo e finanza contro lo stabilimento di Solvay a Rosignano, in Toscana, dove l’azienda belga produce materiali chimici e farmaceutici come la soda o il bicarbonato. Lo stabilimento Solvay a Rosignano è molto famoso perché i residui di produzione che l’azienda scarica in mare hanno dato alla spiaggia di Rosignano, circa cinque chilometri di costa a ridosso dell’impianto, caratteristiche peculiari: una sabbia fine e bianca e un mare azzurro chiaro da spiaggia caraibica. Le «Spiagge bianche» di Rosignano sono fin dagli anni Sessanta un’attrazione turistica (Solvay opera nella zona dal 1912), ma negli ultimi decenni sono diventate oggetto di campagne ambientaliste secondo cui i residui sarebbero pericolosi per l’ambiente e per le persone, cosa che l’azienda nega. Quello di Rosignano è l’unico impianto di questo tipo in Europa in cui gli scarti di produzione sono gettati direttamente in mare senza nessun trattamento. Il fondo Bluebell, che è nato nel 2019, ha deciso di interessarsi a Solvay nell’ambito della sua campagna ambientalista annuale (questa è la prima), chiamata «One Share ESG Campaign». ESG è una sigla molto diffusa in ambito finanziario che sta per Environmental, Social and Corporate Governance: indica l’impegno di un’azienda nell’adottare buone pratiche ambientali e sociali ed è usata per determinare fattori di crescita e di rischio di una società. | Un fondo di investimento contro la fabbrica delle “Spiagge bianche”. Lo stabilimento chimico di Solvay, a Rosignano, è famoso perché i residui chimici scaricati in mare hanno reso la spiaggia bianca e l'acqua azzurro chiaro: un fondo londinese lo attacca per ragioni ambientaliste. |
Gli Stati Uniti hanno stabilito per legge che tutti i produttori di elettronica americani dovranno certificare che i materiali usati per i loro prodotti non provengano dalle miniere del Congo e delle aree vicine: l’obiettivo è tagliare le risorse ad alcune delle milizie più violente del mondo. Sembra infatti che alcuni dei simboli più eleganti della modernità – come smartphone, laptop e fotocamere digitali – siano costruiti con minerali che arricchiscono i signori della guerra: i guadagni ottenuti dalla vendita di stagno, tantalio e tungsteno verrebbero in gran parte usati per finanziare le loro razzie nel paese africano. Da molto tempo le organizzazioni umanitarie internazionali chiedono al governo americano di intervenire su uno dei paradossi più feroci della società digitale. Circa un mese fa Raise Hope for Congo aveva realizzato una campagna in cui ricordava a chi acquista prodotti tecnologici che alcuni componenti dei loro oggetti potrebbero contenere minerali “insanguinati”. | Gli smartphone della guerra. Negli Stati Uniti una nuova legge impone di segnalare se i componenti elettronici provengono dal Congo. |
Uno studio di Ipsos Mori condotto in 40 paesi diversi ha provato a stabilire la differenza tra il numero di musulmani che vivono in quei paesi e la percezione di quel numero da parte della popolazione. I risultati hanno mostrato che ovunque la proporzione di musulmani nella popolazione è enormemente sovrastimata, anche di quattro o cinque volte. Secondo lo studio, per esempio, gli italiani pensano che circa il 20 per cento della popolazione sia musulmana, quando i dati reali dicono che il numero è più vicino al 4 per cento: questo vuol dire che la percezione è che ci sia un musulmano ogni 5 persone, quando invece ce n’è uno ogni 25 persone. | Quanti sono i musulmani in Italia? provate a dire una percentuale: probabilmente vi sbagliate di grosso, come ci sbagliamo in tutta Europa su questa e molte altre cose. |
Il poliovirus di tipo 3 – una delle tre varianti del virus della poliomielite – è stato dichiarato eradicato da una commissione internazionale indipendente di esperti, che ha certificato l’importante progresso nel contrastare una malattia che per millenni ha condizionato l’esistenza dell’umanità, con grandi epidemie che hanno riguardato soprattutto i bambini, causando forme permanenti di paralisi. La certificazione è stata confermata giovedì 24 ottobre, in occasione della giornata mondiale contro la poliomielite. Il risultato è stato ottenuto grazie ai vaccini e a uno sforzo globale che dura da più di 30 anni, con l’obiettivo di eliminare definitivamente la malattia. | Un’altra variante del virus della poliomielite è stata eradicata. Ora ne manca solo una per debellare la malattia, ma tra diffidenze sui vaccini e altri imprevisti sarà ancora lunga. |
Britt Reid, ricco e viziato rampollo di un magnate della stampa, alla morte del padre decide di sfruttarne l’incredibile eredità per combattere il crimine che infesta le strade di Los Angeles. Con l’aiuto di Kato, meccanico geniale e assistente ninja ex dipendente del padre di Britt, della segretaria Lenore Cage e della meraviglia tecnologica che è la Black Beauty, un’auto indistruttibile che farebbe impallidire i migliori accessori di qualsiasi supereroe, inizia a dare la caccia all’uomo che controlla la malavita in città: Benjamin Chudnofsky. Con un Seth Rogen dimagrito nel ruolo del protagonista, Michel Gondry alla regia e un budget incredibile, venerdì uscirà negli Stati Uniti e il 28 gennaio in Italia il primo lungometraggio cinematografico del Calabrone Verde: da quando è stato creato, nel 1936, per uno show radiofonico statunitense, questa è solo l’ultima rivisitazione (e quella dalla gestazione più travagliata) del supereroe. | Arriva il Calabrone Verde. L'ennesimo film sull'ennesimo supereroe, già: ma il regista è Michel Gondry e il film è in lavorazione da quasi vent'anni. |
In un’intervista pubblicata oggi dal Financial Times il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che è arrivato il momento di introdurre gli eurobond, cioè un fondo comune, garantito da tutti gli stati europei, che serva a finanziare i paesi sulla base delle loro difficoltà e senza tenere conto delle dimensioni delle loro economie. «Se non riusciamo a farlo oggi, domani o dopodomani, vinceranno i populisti, in Italia, in Spagna e forse in Francia e altrove» | Macron dice che se non si fanno gli eurobond «vinceranno i populisti». In un'intervista al Financial Times ha spiegato che è il momento di introdurre una vera solidarietà finanziaria europea, oppure sarà la fine dell'Unione. |
La sera di sabato 3 maggio, durante l’annuale cena con i giornalisti inviati alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha fatto una battuta piuttosto oscura – anche per chi segue l’attualità politica americana. Parlando di un campione di snowboard presente in sala, Obama ha detto: «Non avevo mai visto fare una giravolta di 180 gradi così rapida da quando Rand Paul ha disdetto l’invito a cena per quel rancher». La battuta ha bisogno di qualche spiegazione. Primo: Rand Paul è un politico repubblicano, un senatore considerato in grande ascesa, figlio del più noto ed esperto Ron Paul. Secondo: “quel rancher” è Cliven Bundy, un allevatore del Nevada che pochi giorni prima aveva fatto alcune battute razziste. Rand Paul, che aveva sempre difeso Bundy, è stato costretto a dissociarsene e criticarlo duramente: ma perché le dichiarazioni di un allevatore contano così tanto e coinvolgono un senatore? Bundy è molto più di un semplice cowboy repubblicano a cui è scappata una battuta razzista. È piuttosto famoso e da molto tempo è un simbolo dell’estrema destra, per via di una causa aperta da vent’anni con il governo federale. Poche settimane fa insieme a decine di uomini armati è riuscito a respingere un tentativo di sequestrare la sua mandria da parte degli agenti del governo. Oggi è trincerato nel suo ranch, circondato da decine di uomini armati che hanno giurato di proteggere lui e la sua famiglia da quelli che chiamano i “soprusi” del governo. Il fenomeno delle milizie armate antigovernative – che sembrava scomparso alla fine degli anni Novanta – ha radici profondissime nella storia degli Stati Uniti, un paese nato proprio grazie alla ribellione contro un governo oppressivo e distante. Oggi però quelle “milizie” riportano alla mente degli americani alcuni degli episodi più tragici della loro storia recente, da Waco a Oklahoma. | Cliven Bundy contro gli Stati Uniti. La storia incredibile e sanguinosa delle milizie armate che si oppongono al governo di Washington, e quella dell'allevatore esaltato che è tornato a farne discutere. |
In un tribunale di San Francisco (California) questa settimana inizia un importante processo per Google, che almeno in parte potrebbe condizionare il futuro di Android, il suo sistema operativo per gli smartphone. Dopo oltre un anno di rinvii e trattative per risolvere un contenzioso fuori dalle aule dei tribunali, la società dovrà difendersi dall’accusa di aver violato alcuni brevetti posseduti dalla multinazionale dell’informatica Oracle. Google sostiene che dalla causa potrebbe ricevere un danno economico non superiore ai 100 milioni di dollari, mentre i legali di Oracle ipotizzano conseguenze molto diverse e dicono che potrebbero far ottenere al loro cliente fino a un miliardo di dollari. (Si può brevettare un gesto?) | Oracle contro Google in tribunale. Inizia il processo per la presunta violazione di alcuni brevetti della tecnologia Java, che potrebbe costare molto caro ad Android. |
È morto a Roma Alfredo Reichlin, per decenni importante e rispettato politico, dirigente e giornalista della sinistra italiana. Aveva 91 anni. Reichlin era nato a Barletta, ma si trasferì con la famiglia a Roma dopo pochi anni. Durante la guerra entrò nei Gruppi di Azioni Patriottica, le squadre di partigiani che compivano azioni di guerriglia urbana nelle grandi città ed è stato partigiano durante la Resistenza; dopo la guerra si iscrisse al Partito Comunista e cominciò a lavorare per l’Unità di cui diventò direttore a 33 anni, nel 1958. In quegli anni Reichlin faceva parte della corrente più “intransigente” del Partito Comunista Italiano (PCI), che faceva riferimento a Pietro Ingrao; successivamente fece parte spesso della maggioranza del partito e collaborò a lungo con Enrico Berlinguer. | È morto Alfredo Reichlin. Aveva 91 anni ed era stato uno storico e rispettato dirigente della sinistra italiana. |
Un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista scientifica Royal Society Open Science ipotizza che il pollo da allevamento possa essere considerato come uno dei principali tratti identificativi dell’attuale era geologica, quella caratterizzata dalle trasformazioni terrestri dovute all’attività umana, e che sempre più scienziati identificano come Antropocene. Lo studio, guidato dalla biologa dell’Università di Leicester Carys E. Bennett, suggerisce che uno dei lasciti più importanti e concreti che trasmetteremo ai geologi del futuro saranno infatti le ossa dei miliardi di polli che macelliamo ogni anno, diversi da tutti i polli che siano mai vissuti sulla terra prima di una sessantina di anni fa. Negli anni Ottanta la scienza iniziò a teorizzare l’Antropocene come definizione dell’era geologica attuale, cominciata quando le attività dell’uomo hanno iniziato a modificare la geologia e l’ecosistema terrestre, anche oltre il riscaldamento globale. Biologi, chimici e geologi hanno continuato per decenni a interrogarsi sulle caratteristiche distintive di quest’era, la cui definizione è stata presentata all’Unione internazionale di scienze geologiche perché venga formalmente adottata nella scala dei tempi geologici come successiva all’Olocene, che si fa iniziare dopo l’ultima glaciazione oltre 10.000 anni fa. | Ci lasceremo dietro soltanto ossa di pollo? un nuovo studio ipotizza che i miliardi di polli che macelliamo ogni anno possano diventare la nostra principale eredità fossile per i geologi del futuro. |
Venerdì 20 marzo il ministero della Salute ha emesso un’ordinanza che contiene nuove restrizioni agli spostamenti, dopo quelle introdotte nelle settimane scorse per rallentare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). La decisione del governo era stata auspicata da diversi amministratori locali, che nel corso degli ultimi giorni avevano iniziato a prendere provvedimenti in tal senso in autonomia. L’ordinanza sarà in vigore fino al 25 marzo, giorno in cui scadono tutte le altre misure che restringono gli spostamenti (e che con ogni probabilità verranno rinnovate). L’ordinanza riguarda innanzitutto le modalità per uscire dalle proprie abitazioni. A proposito della possibilità di correre all’aperto, il governo ha deciso che si potrà fare soltanto da soli, evitando assembramenti di persone e rimanendo nelle vicinanze di casa. Saranno però chiusi «parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici», cioè i posti dove vanno a correre le persone che vivono in città. | Le nuove restrizioni decise dal governo. Da oggi chiudono parchi e giardini pubblici, e si può correre soltanto nelle vicinanze della propria casa. |
La Corte di Cassazione ha stabilito che coltivare marijuana in casa in piccole quantità e per uso personale non costituisce reato. La sentenza è stata emessa lo scorso 19 dicembre dalle sezioni unite penali, in riferimento a un ricorso presentato a ottobre: le motivazioni devono ancora essere depositate, quindi i dettagli della decisione non sono noti. La sentenza non significa che sia cambiata la legge, né che d’ora in poi tutte le sentenze di grado inferiore saranno necessariamente analoghe: ma è comunque una cosa importante per il trattamento giuridico dei casi simili in Italia. Anche se le sentenze della Cassazione non hanno di per sé un valore vincolante se non per il procedimento giudiziario per il quale vengono emesse, quelle decise dalle sezioni unite sono molto autorevoli e rappresentano la cosa più vicina a dei precedenti vincolanti prevista dall’ordinamento italiano. È probabile, insomma, che l’orientamento della sentenza sarà seguito d’ora in avanti dai giudici che dovranno decidere sullo stesso tema. Dice la sentenza che: | Cosa vuol dire la sentenza della Cassazione sulla coltivazione della cannabis. Ha stabilito che in piccole quantità non è reato: è molto importante, ma di per sé non ha conseguenze automatiche. |
Quelli che seguono sono tutti i testi che risultano plagiati all’interno del programma elettorale del Movimento 5 Stelle, con il link alla fonte originale. In tutto, il Post ha rilevato plagi – cioè brani copiaincollati da altri documenti senza dichiararlo –in 11 dei 20 capitoli di cui è composto il programma: il più breve è di alcune righe, il più lungo di quasi due pagine. Il programma completo è disponibile sul sito del Movimento 5 Stelle. Qui invece trovate una copia dei PDF del programma come apparivano online alla mezzanotte del 6 febbraio. I plagi nel programma del Movimento 5 Stelle | Tutte le parti copiate nel programma del Movimento 5 Stelle. L'elenco completo di tutti i plagi trovati dal Post nel programma per le elezioni del 4 marzo. |
Ieri mattina i tecnici della Smit International e della Neri hanno concluso le attività di rimozione di carburante dai serbatoi della nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio vicino all’isola del Giglio. Le operazioni di defueling (il nome tecnico dell’operazione), erano cominciate nel pomeriggio del 12 febbraio e sono proseguite per 32 giorni di lavoro con una ventina di imbarcazioni diverse e un centinaio di persone coinvolte, rimanendo nella previsione iniziale di circa cinque settimane. Per una decina di giorni le operazioni sono state sospese a causa delle condizioni meteorologiche e del mare. Sono state dichiarate “tecnicamente concluse” intorno alle 7.30 di ieri mattina, dopo aver rimosso in totale 2.042,5 metri cubi di idrocarburi e 240 metri cubi di acque nere, secondo i dati forniti dai responsabili delle operazioni. Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, ha comunicato ieri che nei prossimi giorni verrà ripulito il fondale intorno al relitto, rimuovendo materiali e oggetti usciti dalla nave naufragata al Giglio: una fase indicata tecnicamente con il nome di caretaking. Non è stato ancora annunciato il vincitore tra i sei progetti presentati a inizio marzo da sette società specializzate per la rimozione definitiva della Concordia. La Costa Crociere prevede che la fase di rimozione possa durare fino a un anno. Negli ultimi giorni non si sono registrati spostamenti preoccupanti dello scafo, né anomalie nei rilevamenti ambientali che controllano la presenza di sostanze inquinanti nel mare vicino alla Costa Concordia. | Costa Concordia, le ultime notizie. È finita la fase della rimozione del carburante: che cosa succede adesso. |
Gli esseri umani sono per natura buoni o cattivi? Il genere umano si interroga su questa domanda più o meno da sempre: già un paio di secoli prima della nascita di Gesù Cristo – che avrebbe detto chiaramente cosa era giusto, ma meno chiaramente cosa era “naturale” – i pensatori latini si interrogavano su quale fosse l’attitudine innata degli esseri umani. Già il commediografo Tito Maccio Plauto, nell’Asinaria, riporta un parere dell’epoca sulla questione, forse una specie di proverbio: lupus est homo homini, cioè gli uomini sono come lupi per gli altri uomini. Il filosofo Lucio Anneo Seneca pensava il contrario e scrisse che “gli uomini sono sacri per gli altri uomini”. A differenze di molte delle altre grandi domande che i filosofi si sono posti nel corso dei secoli, la questione della bontà degli esseri umani ha un risvolto pratico e applicabile nella vita di tutti i giorni. In un mondo di “buoni” è conveniente essere disponibili nei confronti degli altri. In un mondo di lupi, invece, è molto meglio girare armati di un grosso bastone. Il filosofo americano Daniel Dennett, che si occupa da molti anni dello studio del funzionamento della mente umana, ha scritto nel suo ultimo libro, “Strumenti per pensare” (uscirà in Italia ad aprile per l’editore Cortina) che in un certo senso ha ragione Seneca: è più utile essere buoni. | Quattro regole per criticare con gentilezza. Consigli per discutere in modo sano e proficuo, tratti dall’ultimo libro del filosofo Daniel Dennett: i buoni vincono sempre?. |
Fino al 21 aprile la sezione fotografica dello Stadtmuseum di Monaco ospiterà una mostra con 250 opere realizzate tra il 1930 e il 1970 dal fotografo tedesco-statunitense Hermann Landshoff, uno dei più importanti fotografi di moda del XX secolo. Nella primavera del 2012 il discendente dell’artista, Andreas Landshoff, ha donato al museo la sua intera collezione, circa 3.600 stampe originali realizzate tra il 1927 e il 1970. Landshoff nacque a Monaco nel 1905 da una famiglia ebrea particolarmente inserita nella vita artistica e culturale dell’epoca: il padre Ludwig era un compositore e musicologo molto famoso, mentre la madre Philippine Wiesengrund era una cantante della Royal Court Opera. La loro casa era frequentata artisti e scrittori, tra cui Thomas Mann e Rainer Maria Rilke. Landshoff iniziò a lavorare come grafico e fumettista ma nel 1933, dopo l’arrivo dei nazisti al governo, decise di emigrare e andò a Parigi. Qui iniziò a lavorare come fotografo di moda e pubblicò sulla popolare rivista femminile Femina e sull’edizione francese di Vogue. Nel 1941 si trasferì a New York, dove diventò uno dei più importanti fotografi del settore, lavorò con il leggendario art director Alexey Brodovitch e pubblicò su riviste di moda come Harper’s Bazaar, Junior Bazaar e Mademoiselle. Le sue modelle erano fotografate in situazioni della vita quotidiana e il suo stile influenzò moltissimo importanti fotografi, tra cui Richard Avedon che una volta disse: «Devo tutto a Landshoff». | 10 foto di Hermann Landshoff. Uno dei più importanti fotografi del Ventesimo secolo – Richard Avedon disse una volta che «gli doveva tutto» – in mostra a Monaco fino al 21 aprile. |
Ieri alcuni siti internet italiani che si occupano di cinema hanno rimosso dalle loro pagine i trailer di parecchi film, in seguito a una comunicazione da parte della SIAE. Ai siti in questione – Corriere della Fantascienza, FantasyMagazine, tutti appartenenti al circuito editoriale Delos, e Horror.it – è stata richiesta la sottoscrizione di una licenza per poter pubblicare contenuti video che utilizzano materiale audio protetto dalla SIAE: quindi soprattutto per i trailer cinematografici, essendo questi alcuni dei contenuti più ripresi da siti e blog. Secondo la SIAE, per pubblicare i trailer (e non più di 30 al mese) un sito Internet dovrebbe pagare 450 euro ogni trimestre, quindi 1800 euro all’anno. La norma farebbe riferimento ad accordi siglati negli ultimi anni tra la SIAE e le associazioni di produttori, come l’ANICA, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive, e l’AGIS, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. Il sito “Corriere della Fantascienza” scrive così. | I trailer online sono illegali? la SIAE chiede di pagare una licenza ai siti che pubblicano trailer cinematografici online, anche da Youtube. |
Per festeggiare il 50esimo anniversario di 2001: Odissea nello Spazio, uno dei più famosi film di Stanley Kubrick, uscito nel 1968, il film verrà proiettato di nuovo per due giorni nei cinema italiani, il 4 e il 5 giugno. Domani, inoltre, al Festival di Cannes si terrà una proiezione in anteprima mondiale, nella sezione Cannes Classics, di una versione del film in 70mm, preceduta da un’introduzione del regista Christopher Nolan, alla presenza di alcuni familiari di Stanley Kubrick. La versione in 70mm è stata ottenuta dal negativo originale attraverso un procedimento di ricreazione fotochimica, senza ritocchi digitali o modifiche al montaggio. In occasione del suo 50° anniversario, 2001: Odissea nello spazio torna sul grande schermo il 4 e il 5 giugno! | “2001: Odissea nello Spazio” sarà proiettato nei cinema italiani il 4 e il 5 giugno, a 50 anni dall’uscita. |
Su richiesta dell’Autorità garante per la concorrenza, il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha avviato una serie di controlli nelle sedi principali di Tim, Vodafone, Wind e degli altri operatori telefonici fissi e mobili attivi in Italia. Le informazioni sono ancora generiche, ma si parla di ispezioni legate al discusso tema della fatturazione mensile delle bollette, divenuta obbligatoria al posto di quella a 4 settimane. Al termine delle ispezioni, l’Autorità potrebbe avviare ulteriori verifiche per sospette violazioni delle leggi sulla concorrenza, organizzate per attenuare il cambiamento nella gestione delle bollette. Osservatori e associazioni per i consumatori hanno contestato in queste settimane le scelte degli operatori, che passando alle bollette mensili hanno aumentato le tariffe, più o meno tutti con modalità simili. | La Guardia di Finanza sta eseguendo ispezioni nelle sedi degli operatori telefonici, forse per la vicenda delle bollette a 28 giorni. |
La scorsa settimana Hewlett Packard (HP), il più grande produttore di personal computer al mondo, ha annunciato di aver avviato un piano per abbandonare completamente la produzione dei PC per concentrarsi sulla creazione di sistemi informatici per le aziende. L’annuncio, che ha fatto precipitare il titolo in Borsa della società del 20 per cento, è stato seguito da una prima decisione radicale: lasciar perdere immediatamente la produzione di nuovi smartphone e tablet, ridimensionando anche la divisione che si occupa di WebOS, il sistema operativo utilizzato sui dispositivi mobili di HP e realizzato dalla controllata Palm. Basse vendite Il nuovo corso ha portato così a una enorme svendita di tutti i TouchPad fino a ora prodotti dalla società. Il tablet era stato presentato a inizio anno ed era in vendita negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei dallo scorso luglio, ma aveva venduto appena alcune migliaia di esemplari. Il TouchPad costava quanto un iPad e non riusciva a contrastare la concorrenza di Apple, che a parità di spesa offre ai propri clienti centinaia di migliaia di applicazioni a fronte delle pochissime fino a ora prodotte per WebOS, il sistema operativo del tablet di HP. | Ora che costa poco, il TouchPad vende. Il disgraziato tablet di HP, che prima non voleva nessuno, ora è il prodotto più venduto online: era un problema di prezzo?. |
Se compi 90 anni nel 2017, sei nato nel 1927: c’era il fascismo, non c’erano i premi Oscar, Charles Lindbergh stava per sorvolare l’oceano e il Monte Rushmore era ancora soltanto un monte. Ne hanno viste di cose, insomma, quelli della classe 1927. Tra quelli che probabilmente conoscete tutti ci sono molti attori, qualche politico e, tra gli altri, un sultano con un nome lunghissimo ma abbastanza sconosciuto. C’è uno dei due inventori di Asterix e Obelix, il fumettista Albert Uderzo, lo stilista francese Hubert de Givenchy e due donne italiane: Marella Agnelli, vedova dell’avvocato, e Gina Lollobrigida, che dopo essersi ritirata dalle scene come attrice ha iniziato una carriera come fotografa e scultrice. Di alcuni di loro non si sente parlare da tempo e nemmeno circolano foto recenti, quindi non prendete troppo sul serio le foto che vedete qui sotto, potrebbero non essere aggiornatissime. | Splendidi novantenni. Gente che quest'anno compie novant'anni e vi farà pensare a quanto diavolo di tempo è passato. |
Mentre aspettate che l’assistente del medico, del dentista o del veterinario vi chiami per nome, siete impotenti. Non potete andare da nessuna parte. Non sapete nemmeno quanto sarà ancora il tempo di attesa. Non c’è molto da fare. Alcuni giocano con lo smartphone. Altri leggono: con uno sforzo di buona volontà, scelgono qualcosa da una spessa pila di riviste. Ma c’è un problema: la maggior parte delle riviste sono vecchie e scadenti. Perché? Dopotutto è probabile che il medico e le altre persone che lavorano in ufficio siano delle persone intelligenti, e siano tanto interessati a leggere delle buone cose quanto voi. Anche un gruppo di scienziati voleva saperlo. E ha risposto a questa domanda in uno studio pubblicato l’11 dicembre sul numero natalizio (e un po’ meno serioso) di BMJ, la rivista pubblicata dalla British Medical Association, l’associazione dei medici britannici. | Perché negli studi medici ci sono solo riviste scadenti? l'associazione dei medici britannici ha pubblicato un esperimento: è venuto fuori che quelle nuove le rubano i pazienti. |
Il New York Times ha dedicato a Parma l’ultima guida turistica pubblicata nella rubrica di viaggi 36 Hours, che esiste da più di dieci anni e offre consigli a chi ha un weekend, o comunque pochi giorni, per visitare una città. Le guide del New York Times – uscite anche in volumi cartacei dedicati tra gli altri all’Europa, New York e Los Angeles – sono rivolte soprattutto a chi vuole visitare posti originali e poco noti, e sono piene di consigli su dove prendere un aperitivo, pranzare e andare dopo cena. Nell’ultimo anno ne ha pubblicate su Roma, Milano, Bologna, Palermo e sulla costiera amalfitana. Quella su Parma è stata scritta da Seth Sherwood, un giornalista freelance che vive a Parigi e collabora spesso alla rubrica del New York Times. Oltre a segnalare mercatini, negozi vintage, gli affreschi del Correggio, è – come prevedibile – molto incentrata sul cibo, che è piuttosto rilevante nella città del Parmigiano, del Lambrusco, del prosciutto di Parma, della pasta Barilla: è piena di consigli su dove mangiare un tagliere di prosciutto, bere una birra italiana all’aperto e assaggiare torta fritta e pesce crudo. | Cosa fare a Parma secondo il New York Times. I consigli del giornale americano ai suoi lettori che capitano in città per un weekend: negozi vintage, concerti e – come prevedibile – tanto cibo. |
Stefano Coletta è stato scelto dal Consiglio di Amministrazione Rai come nuovo direttore di Rai3: prenderà il posto di Daria Bignardi, che si era dimessa pochi giorni fa e di cui lo stesso Coletta era stato vicedirettore e principale collaboratore, dopo una lunga carriera in Rai. Il Consiglio di Amministrazione Rai riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Maggioni ha espresso il proprio parere favorevole alla nomina presentata dal Direttore generale Mario Orfeo di Stefano Coletta come nuovo direttore di Rai3. Coletta ha iniziato la sua carriera in Rai nel 1991 come redattore e conduttore di programmi radiofonici (Radiodue 3131) e televisivi (su Rai1 e Rai3). Tra il 1997 e il 2007 è stato autore e successivamente capo progetto di programmi di prima e seconda serata (“Mi Manda Rai3”, “Tatami”, “Amore Criminale”) e di day time (“Cominciamo Bene”, “Racconti di vita”). Nel 2008 è stato nominato responsabile del Nucleo Produttivo di Programmi di servizio sociale, contribuendo all’innovazione di diversi programmi tv sotto la sua supervisione quali, tra gli altri, “Chi l’ha visto”. Da febbraio 2013 era vicedirettore di Rai3 con delega al Palinsesto e Marketing. Il Cda ha ringraziato Daria Bignardi per il prezioso lavoro svolto e per i risultati ottenuti dalla sua direzione e le ha augurato le migliori fortune per il prosieguo della sua attività professionale. Il neo direttore del Tg1 Andrea Montanari ha successivamente presentato al Consiglio di amministrazione il proprio Piano editoriale. | Stefano Coletta è il nuovo direttore di Rai3. |
La discussione al Senato sulla legge Cirinnà riprende giovedì 11 febbraio alle 9.30, quando saranno presentati gli emendamenti e inizierà la loro discussione. Gli emendamenti si voteranno poi martedì 16 febbraio alle 16; le votazioni proseguiranno mercoledì 17 e giovedì 18. Il ddl Cirinnà propone di introdurre per la prima volta in Italia le unioni civili intese come “specifica formazione sociale”. Martedì 2 febbraio le questioni pregiudiziali di costituzionalità e quelle sospensive – obiezioni alla legge che vanno discusse e votate prima della discussione generale – erano state respinte. Mercoledì 10 febbraio, invece, il Senato ha respinto una richiesta di “non passaggio al voto” della legge. Si tratta della cosiddetta “questione incidentale” prevista dall’articolo 96 del Senato che dice: «Prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, ciascun Senatore può avanzare la proposta che non si passi a tale esame. (…) La votazione della proposta ha la precedenza su quella degli ordini del giorno». Avevano fatto richiesto di far ricorso alla questione incidentale – e dunque di far saltare la legge – i senatori di centrodestra Gaetano Quagliarello, Roberto Calderoli e Lucio Malan. Su questa mozione circa 70 senatori avevano fatto richiesta di voto segreto. Pietro Grasso ha deciso per il voto palese, il Senato con 195 voti contrari ha votato contro il “non passaggio al voto” poco prima delle 18. | Cosa succede ora con la legge Cirinnà. Dalle 9.30 inizia la discussione degli emendamenti alla legge sulle unioni civili. |
Gli studenti del liceo classico che stanno sostenendo l’esame di maturità hanno sentito decine di consigli su come tradurre al meglio il testo latino della seconda prova: sottolinea questo, non sottolineare niente, leggi tutto il brano prima di iniziare a tradurre, leggi solo la prima frase, cerchia i verbi, i nomi, le parti che non si capiscono, e così via. Per evitare di aggiungere ulteriore confusione, abbiamo pensato ad alcuni consigli rapidi da leggere e di buon senso (nessuno dei quali suggerisce ad esempio di cambiare il proprio metodo di tradurre dopo cinque anni: ognuno ha il proprio). – leggi anche: La traduzione della versione di Seneca uscita alla maturità 2017 | Versione di latino alla maturità, i consigli per tradurla meglio. Nessuno dei quali prevede sottolineare o cerchiare delle cose con la matita, tranquilli. |
Renault ha annunciato che durante il consiglio di amministrazione tenutosi oggi è stato deciso che Thierry Bolloré non sarà più CEO della società e che il suo posto verrà preso ad interim da Clotilde Delbos, attualmente CFO di Renault. Bolloré era stato eletto lo scorso gennaio al posto di Carlos Ghosn, ma da giorni si parlava di una sua sostituzione. Secondo quanto scrivono i giornali francesi a volere un cambio nella dirigenza sarebbe stato soprattutto il governo francese, che detiene il 15 per cento di Renault e controlla due seggi nel consiglio d’amministrazione della società. Inoltre la rimozione di Bolloré sarebbe dovuta ai complicati rapporti con il presidente di Renault, Jean-Dominique Senard, e alle difficoltà nell’alleanza con Nissan, che detiene il 15 per cento di Renault senza diritto di voto, e di cui Renault detiene a sua volta il 43,4 per cento. | Thierry Bolloré non è più il CEO di Renault. |
Aggiornamento delle 17:20 Secondo il sindaco di Inukjuak, Peter Inukpuk, le orche sarebbero riuscite a trovare una via d’uscita e a raggiungere il mare aperto. Il ghiaccio, ha spiegato, si è crepato in diversi punti e questo ha probabilmente permesso agli animali di trovare nuovi punti in cui riaffiorare per prendere fiato durante il loro spostamento. — —- — | Le orche in trappola nel Québec. Il video e le foto di un gruppo di cetacei rimasto intrappolato per alcuni giorni nei ghiacci vicino a un villaggio Inuit. |
Oggi in molti paesi al mondo è la Festa del papà: molti di voi avranno già telefonato a casa per fare gli auguri, altri avranno ricevuto un disegno, una torta o un paio di calzini in regalo. Se volete provare con qualcosa di più originale, potete sfogliare con vostro padre o i vostri figli questo raccoltone di belle foto di padri e figli (e figlie), riconoscendo nei loro gesti cose che avete fatto insieme anche voi e che magari continuate a fare, oppure giocando a riconoscere gli stessi tratti, gesti, espressioni. Ci sono Robin Williams e il figlio Cody che fanno i buffoni insieme, l’attore Daniel Day Lewis che gioca a scacchi con suo padre (che era un famoso poeta), George e Nick Clooney che si assomigliano tantissimo e il torero Luis Dominguín che legge Tin Tin con la figlia Paola (sì, la sorella di Miguel Bosé). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Fathers and sons, and daughters. Belle foto di gente famosa coi suoi figli, o papà, nel giorno della festa. |
Giovedì, la Banca centrale europea (BCE) ha svelato con largo anticipo rispetto al previsto la sua nuova strategia di politica monetaria, che entrerà in vigore dalla prossima riunione del suo Consiglio di governo, previsto per il 22 luglio, e durerà almeno fino al 2025, quando sarà riesaminata. L’obiettivo principale della banca centrale rimarrà lo stesso che ha avuto fino a ora: mantenere la stabilità dei prezzi nell’Area Euro. Cambierà però la modalità che userà per raggiungerlo: mentre finora mirava a mantenere un livello di inflazione – cioè di crescita annuale del livello dei prezzi – inferiore ma vicino al 2 per cento nel medio termine, d’ora in poi il suo obiettivo di medio periodo sarà specificamente un’inflazione del 2 per cento annuo, che la banca si impegnerà a mantenere «simmetricamente», cioè evitando di farla scendere troppo al di sotto o salire troppo al di sopra di questo livello. Questo significa che se prima la BCE si impegnava a tenere il livello di inflazione sempre sotto il 2 per cento, ora consentirà che per brevi periodi superi questa soglia. | Perché la BCE ha cambiato la sua strategia sull’inflazione. Consentirà che salga oltre al 2% per stimolare la crescita: potremmo vedere aumenti dei prezzi, ma per ora è tutto sotto controllo. |
Il governo italiano ha annunciato che intende rinnovare il controverso Memorandum d’intesa (PDF) firmato nel 2017 con il governo di unità nazionale libico guidato da Fayez al Serraj, proponendo alcune modifiche. Il Memorandum è ritenuto una delle principali misure con cui il governo italiano di centrosinistra guidato da Paolo Gentiloni riuscì a ridurre drasticamente le partenze di migranti dalla Libia. L’altra misura fu l’accordo con alcune milizie militari presenti in Libia, mai confermato dal governo ma raccontato da numerose inchieste giornalistiche. Il Memorandum era stato firmato nel febbraio 2017 e aveva una durata triennale. Negli anni sia il Memorandum sia l’accordo con le milizie sono stati pesantemente criticati dagli esperti di diritti umani per varie ragioni, fra cui di fatto avere accettato che i migranti fossero trattenuti nei centri di detenzione libici fra violenze e torture, purché non partissero per l’Italia. In una interrogazione parlamentare tenuta ieri alla Camera, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ammesso che il Memorandum può essere «modificato e migliorato», elencando alcune proposte che intende sottoporre al governo di Serraj, ma ha precisato che il governo non intende cancellarlo, come hanno chiesto alcuni esponenti dell’ala sinistra del Partito Democratico. | L’Italia vuole cambiare i patti con la Libia. Di Maio ha detto che proporrà delle modifiche all'accordo che serve a trattenere i migranti in Libia, ma senza stravolgerlo. |
Da settimane si parla di una possibile crisi del governo di Giuseppe Conte, che potrebbe concludersi con un semplice voto di fiducia alle Camere, oppure con un rimpasto di misure variabili (fino a un “terzo governo Conte”) oppure con un nuovo governo non guidato da Conte, e persino con nuove elezioni. A far mancare la maggioranza al governo sarebbe Italia Viva, il partito guidato da Matteo Renzi che oggi fa parte della maggioranza, e che ha 40 parlamentari e due ministre al governo: Elena Bonetti (Pari Opportunità) e Teresa Bellanova (Politiche Agricole). Intorno alle reali intenzioni delle prese di posizione di Renzi contro Conte circolano da giorni ipotesi e retroscena (soprattutto rispetto al ruolo del PD e alla sua apparente assenza dal confronto tra Renzi e Conte). E poi ci sono i contenuti delle critiche stesse, che sono state elencate e spiegate da Renzi lo scorso 17 dicembre in una lettera inviata al presidente del Consiglio e poi ribadite in diverse interviste. L’ultima è di oggi al Corriere della Sera: Renzi ha parlato del piano vaccini, del MES e del piano italiano per il Recovery Fund, di cantieri da sbloccare, di delega ai servizi segreti, di scuola e del ruolo del commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 Domenico Arcuri. | Cosa chiede Matteo Renzi. Sta piantando una grana per avere spazio o le sue critiche a Conte sono fondate?. |
L’Italia ha bloccato l’esportazione in Australia di 250mila dosi di vaccino contro il coronavirus prodotto da AstraZeneca: è diventata quindi il primo paese dell’Unione Europea a usare il meccanismo introdotto alla fine di gennaio dalla Commissione Europea che stabiliva che le esportazioni di vaccino fuori dall’Unione dovevano essere autorizzate dagli stati membri dove il vaccino era stato prodotto. Le dosi bloccate erano state infialate nello stabilimento dell’azienda Catalent di Anagni (provincia di Frosinone), che lavora per la casa farmaceutica AstraZeneca. Secondo il Financial Times, la decisione di bloccare le esportazioni verso l’Australia era stata notificata la scorsa settimana dal governo italiano alla Commissione Europea. La Commissione aveva il potere di respingere la richiesta dell’Italia, ma non l’aveva fatto. Mark Lowen, corrispondente di BBC a Roma, ha parlato di una «mossa forte e decisa» da parte del presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. | L’Italia ha bloccato l’esportazione di 250mila dosi di vaccino di AstraZeneca in Australia. È il primo paese dell'Unione Europea a usare il meccanismo approvato a fine gennaio dalla Commissione Europea. |
Le vacanze estive sono uno dei periodi in cui c’è più tempo per leggere e anche chi non lo fa abitualmente ne approfitta per recuperare i libri accumulati sul comodino o comprare l’ultimo bestseller. Molte case editrici ne approfittano per pubblicare e sponsorizzare i cosiddetti “libri da spiaggia” nella speranza di vendere di più, cosa che accade puntualmente, così come nel periodo pre-natalizio. Quella dei “libri da spiaggia” è prima di tutto una categoria del marketing editoriale, dato che ogni lettore ha un’opinione diversa quando si tratta di definire cosa sia esattamente. Sul Guardian la giornalista e critica Michelle Dean ha provato a ricostruire l’origine di questa espressione e chiarire quali libri ne facciano parte. Ha scoperto che l’espressione “beach read“, l’equivalente del nostro “libro da spiaggia”, è comparsa prima su riviste e siti specializzati come Booklist e Publisher’s Weekly, rivolti a editori, editor, redattori, agenti, e librai e successivamente è stata sempre più utilizzata dai giornalisti culturali, diventando di uso comune. Secondo Dean venne inventata nell’estate del 1990 da un addetto stampa, che ebbe l’idea di presentare un libro appena pubblicato definendolo appunto un libro da spiaggia. | Che libri ci portiamo in spiaggia. È una moda nata negli anni Trenta e favorita dal diffondersi dei tascabili: le case editrici pubblicano apposta thriller, romanzi rosa e vecchi classici. |
Fino al 14 settembre 2015 la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica una grande retrospettiva ai lavori di Charles Pollock (Denver 1902 – Parigi 1988), fratello maggiore del celebre esponente dell’Espressionismo astratto americano Jackson Pollock. La mostra, a cura di Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim, ospita oltre 120 opere, tra dipinti, schizzi, disegni, fotografie e documenti, in gran parte inediti, concessi dall’Archivio Charles Pollock di Parigi, grazie alla moglie dell’artista Sylvia Winter Pollock e alla figlia Francesca Pollock. Alcune opere di Jackson Pollock, Thomas Hart Benton (maestro sia di Charles che di Jackson), e due rare opere di Sanford McCoy, fratello dei due artisti, andranno a completare la parte dedicata alla carriera giovanile di Charles Pollock a New York e Washington. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le opere di Charles Pollock in mostra. I lavori del fratello maggiore di Jackson Pollock sono esposti alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. |
Bytedance, un’azienda cinese di software, ha annunciato che comprerà Musical.ly, il social network per fare brevi video in cui ballare o cantare in playback su delle canzoni famose, molto popolare tra gli adolescenti. Anche Musical.ly è cinese. Secondi fonti dell’agenzia di stampa Reuters, Musical.ly sarà comprata per una cifra compresa tra 800 milioni di dollari e un miliardo (700-800 milioni di euro). Il prodotto principale di Bytedance è l’aggregatore di notizie Toutiao, che mette a disposizione dei propri utenti una selezione di notizie prese da internet e raggruppate secondo gli interessi personali da un’intelligenza artificiale. Mentre Musical.ly è usato in tutto il mondo, soprattutto dagli adolescenti, Toutiao è diffuso soprattutto in Cina e nei paesi dell’Estremo Oriente: ha più di 120 milioni di utenti attivi ogni giorno. Con l’acquisto di Musical.ly, Bytedance potrà cercare di ampliare il numero di persone che usano Toutiao. | Musical.ly sarà comprato da un’altra azienda tecnologica cinese, Bytedance. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Il governo dei somari. Franco Cardini spiega quale cultura prevalga in Italia e perché la riforma Gelmini non va. |
Il primo di ottobre uscirà in Italia Straight Outta Compton, il film che racconta la storia dei N.W.A., un importante gruppo rap di fine anni Ottanta e inizio anni Novanta di Los Angeles che ha molto influenzato la musica hip hop degli ultimi 20 anni: gli N.W.A. sono quelli di Dr. Dre e Ice Cube, per capirsi. Il film è uscito il 14 agosto negli Stati Uniti ed è stato il più visto di quel week end, raccogliendo anche ottime recensioni su IMDB e Rotten Tomatoes, e secondo alcuni potrebbe anche essere candidato per qualche premio Oscar. Nel film, tra gli altri, ci sono O’Shea Jackson Jr., che interpreta Ice Cube (ed è suo figlio, nella vita vera), Corey Hawkins, che interpreta Dr.Dre, e Paul Giamatti. Il Post pubblica in esclusiva un video dei contenuti speciali del film, sottotitolati in italiano: parlano di alcune scene del film, fra gli altri, il regista Gary Gray e i rapper Ice Cube e Dr. Dre. Straight Outta Compton è stato diretto dal regista F. Gary Gray (quello di The Italian Job), anche lui di Los Angeles. Come è spiegato nelle interviste incluse in questo video di contenuti speciali, Ice Cube – che con Dr. Dre è tra i produttori del film – ha chiesto a Gary Gray di dirigere Straight Outta Compton proprio perché è cresciuto nella stessa cultura e negli stessi anni che il film racconta e, ha detto Ice Cube: «sapevo che non avrei dovuto spiegargli certe cose». Anche Gary Gray ha detto che girare il film è stata un’occasione per confrontarsi e raccontare la sua storia. | Un video di contenuti speciali da “Straight Outta Compton”. È il film che racconta la storia degli N.W.A. (il gruppo di Dr. Dre e Ice Cube negli anni '80) e che esce in Italia l'1 ottobre: il Post pubblica in esclusiva parte dei suoi contenuti speciali. |
Tony Servillo, Riccardo Scamarcio e Kasia Smutniak, cioè i protagonisti di Loro, il film di Paolo Sorrentino su Berlusconi, erano al photocall per la seconda parte del film, che uscirà il prossimo 10 maggio. Erano tra le persone da fotografare in settimana, insieme a Katy Perry e Orlando Bloom dal Papa, e il Papa che a sua volta era in compagnia di un gruppo di cuochi toscani. Questa volta, per la sua sfilata, Chanel ha costruito solo un transatlantico, e oltre alle modelle in passerella valeva la pena fotografare Kristen Stewart e Lily-Rose Depp, tra gli invitati. Se siete un po’ nostalgici degli anni Novanta apprezzerete questa foto degli NSYNC, o forse preferite gli anni Duemila con Christina Aguilera. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Gli NSYNC, Katy Perry e Orlando Bloom dal Papa e un po' dei protagonisti di "Loro", tra le persone da fotografare in settimana. |
Alessandro Volta, grande fisico italiano inventore della pila elettrochimica, è ricordato nel doodle di Google di oggi per il 270esimo anniversario della sua nascita. Al posto del classico logo di Google c’è un’illustrazione animata che mostra la composizione della pila di Volta, fatta di strati di rame e zinco interposti. L’illustratore Mark Holmes ha raccontato su Google come è arrivato a questo doodle, che è stato diffuso alla mezzanotte del 18 febbraio in tutti paesi del mondo: e ha pubblicato bozzetti e idee preliminari. | Alessandro Volta e i disegni per il doodle di Google. I bozzetti dell'illustrazione su Alessandro Volta, il grande fisico italiano, che oggi in tutto il mondo è mostrata al posto del classico logo di Google. |
L’epidemia di coronavirus in Italia ha già causato diversi danni dal punto di vista economico: in Lombardia e Veneto – le due regioni economicamente più rilevanti del paese – negozi e attività stanno chiudendo in anticipo, mentre grandi eventi e manifestazioni nelle aree interessate dai principali focolai sono stati cancellati. Prima della fine dell’epidemia è probabile che la situazione peggiorerà ancora, ma con quali conseguenze economiche concrete? Nell’attuale situazione di incertezza è molto difficile fornire una risposta: molto dipenderà dall’andamento dell’epidemia e, soprattutto, dalla nostra reazione e dai nostri comportamenti. Per esempio, se l’obbligo di chiusura per i locali sarà esteso e proseguirà a lungo, oppure se le persone avranno troppa paura per uscire, il settore della ristorazione potrebbe subire danni molto consistenti. Ma è difficile prevedere oggi cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. | Le conseguenze economiche dell’epidemia. Nel nostro paese colpirà soprattutto settori come lusso, turismo ed eventi, e alla fine il coronavirus potrebbe costarci almeno qualche decimo di punto percentuale di PIL. |
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