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Il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, scrive oggi un editoriale per spiegare perché si è aperta “una finestra di opportunità” davanti al paese ed è una finestra che durerà poco, quindi non resta scelta che dare credito a questo governo e incalzarlo perché faccia di più. Un discorso franco, usando il linguaggio della verità, è necessario. Possiamo rallegrarci che l’emergenza del debito sovrano si sia interrotta e i tassi d’interesse siano tornati nell’alveo della normalità. I sintomi sono scomparsi. La malattia no. I segnali di ripresa si moltiplicano, qualche investimento estero c’è, ma l’occupazione potrà riprendere solo in presenza di una nuova fase di sviluppo duraturo. Una finestra di opportunità si è aperta davanti a noi. Sfruttiamola, sperando non sia solo una finestra sul cortile indisciplinato di casa nostra. | Il gruppo ci stacca. Il direttore del Corriere della Sera spiega perché bisogna dare credito a un governo "timido, a volte pasticcione e inconcludente". |
Perfetta. | La copertina su Ferguson del New Yorker è stata copiata? qualche mese fa un altro illustratore ne aveva realizzata una simile, ma è probabilmente una coincidenza. |
A inizio aprile Huawei, azienda cinese e terzo produttore al mondo di cellulari, ha presentato il P9, il suo nuovo smartphone con cui intende fare diretta concorrenza nella fascia alta dei dispositivi di questo tipo, la stessa di cui fanno parte gli iPhone di Apple e i Galaxy di Samsung. Il nuovo cellulare è stato presentato in due formati: il P9 con uno schermo da 5,2 pollici e il P9 Plus con un display da 5,5 pollici. I due telefoni hanno caratteristiche simili, un design che ricorda molto i telefoni della concorrenza e sono molto più rifiniti rispetto ai modelli precedenti, con materiali più pregiati e una maggiore attenzione per alcuni dettagli. Le recensioni uscite finora, non moltissime, sono nel complesso positive e dedicano particolare attenzione alla fotocamera a due obiettivi dei P9, sviluppata da Huawei in collaborazione con Leica, storico marchio di macchine fotografiche. Il prezzo del P9 è in linea con gli smartphone più evoluti e inizia da circa 600 euro con la versione da 32 GB. | Come se la cava il nuovo Huawei P9. Molto bene: secondo le recensioni può fare concorrenza a Samsung e Apple, anche se non è perfetto. |
Martedì il consiglio di amministrazione di Telt, la società controllata da Francia e Italia che si occuperà di gestire i lavori di scavo del tunnel di base della Tav (il nome sta per “Tunnel Euralpin Lyon Turin”), ha approvato la pubblicazione degli “avvisi di interesse” per l’assegnazione dei bandi per la costruzione delle gallerie sul versante italiano. È un nuovo importante passaggio formale per l’inizio dei lavori per la Tav, dopo che la stessa cosa era stata fatta pochi mesi fa per i lavori sul versante francese: un nuovo indizio che la Tav con ogni probabilità si farà, nonostante le perplessità del Movimento 5 Stelle e le grosse agitazioni nel governo italiano. Gli “avvisi di interesse”– avis de marchés, in francese – sono una raccolta di candidature delle aziende interessate a partecipare ai bandi: una specie di fase preparatoria alla pubblicazione dei bandi veri e propri prevista dalla legge francese. I bandi di cui si parla in questo caso hanno un valore di circa 1 miliardo di euro e riguardano sia i lavori di costruzione delle gallerie ferroviarie che la gestione dei materiali di scavo. Dopo che gli avvisi di interesse saranno pubblicati sulla Gazzetta dell’Unione Europea, le società interessate ai bandi avranno un certo periodo di tempo per farsi avanti: dopo di che Telt selezionerà le candidature più valide e chiederà a quelle società di fare un’offerta economica (dopo aver condiviso con loro il capitolato dei lavori: cioè l’elenco dettagliato di tutto quello che c’è da fare). Per completare tutti i passaggi potrebbe volerci circa un anno di tempo. | La TAV sta andando avanti. Nonostante le grosse agitazioni di qualche mese fa stanno continuando i lavori per l'assegnazione dei bandi, che da ieri riguardano anche gli scavi sul versante italiano. |
L’attore inglese Robert Hardy è morto a 91 anni. È stato attore di teatro, televisione e cinema e negli ultimi anni aveva interpretato il ministro della Magia Cornelius Caramell nei film tratti dai libri su Harry Potter. Hardy recitò anche nel film La spia che venne dal freddo e nella serie tv britannica Creature grandi e piccole (trasmessa tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta) e in varie occasioni era stato scelto per interpretate Winston Churchill. Nel messaggio in cui ha comunicato la sua morte, la famiglia di Hardy ha detto che ha avuto una carriera lunga più di 70 anni e che sarà ricordato anche come un «preciso linguista, un raffinato artista, un amante della musica» e, tra le altre cose, come uno dei più grandi esperti di longbow, cioè l’arco lungo. | È morto a 91 anni l’attore Robert Hardy, famoso per aver recitato nei film di Harry Potter. Negli ultimi anni aveva interpretato Cornelius Caramell, il "ministro della Magia", ma aveva fatto anche molto altro. |
Le Monde ha raccontato la storia di Corona, del suo creatore e di The rhythm of the night, tornata in circolazione in questi mesi di coronavirus: ovvero "l'eurodance italiana". Oggi compie 70 anni Tom Robinson, autore tra le altre cose della canzone di cui parlammo quattro mesi fa. Dopo la newsletter di venerdì mi ha scritto un fan di Sting, interrompendo il primato che avevo segnalato. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Jackson Browne. Forse abbiamo trovato quello che avevamo perso, nel suo caso letteralmente. |
Per noti motivi, prima o poi è capitato a tutti nella vita di usare almeno una volta un bagno pubblico. Oltre alle preoccupazioni prettamente igieniche, per posti spesso poco puliti e con odori poco raccomandabili, l’esperienza di andare in bagno separati dagli altri solo da sottili porte di compensato o fianco a fianco nel caso degli orinatoi a muro, crea spesso forme di disagio, che per molte persone diventano insostenibili. Urofobia Spiega Julie Beck in un lungo articolo sull’Atlantic che ci sono milioni di persone in giro per il mondo che soffrono di “urofobia”, la paura di fare pipì in presenza di altre persone. Nel “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”, la guida per le diagnosi compilata dall’Associazione americana degli psichiatri, l’urofobia è classificata come disturbo d’ansia: chi ne è affetto va in ansia da prestazione perché teme di essere giudicato dagli altri mentre va in bagno. Il problema, con vari livelli di gravità, è molto diffuso. | La psicologia dei WC pubblici. L'Atlantic racconta l'ansia nota come "urofobia" e la carenza di studi e sperimentazioni sul miglioramento dei nostri rapporti coi bagni. |
In mezzo alle tensioni e alle poche chiarezze su cosa succederà con la frontiera del Brennero, Gian Enrico Rusconi – storico e politologo – è andato là e riflette sulla Stampa sul ruolo dell’Europa nella storia del Brennero, e del Brennero nella storia d’Europa. Sono al Brennero. Un passo diventato oscuramente minaccioso. Sospeso in un passato rimosso. Un po’ surreale nella sua apparente normalità. Da quando «la normalità» è diventata lo scorrere incessante di auto, camion pesanti e treni là dove sino a non molti anni fa c’erano lunghe fermate, controlli minuziosi, inquisizioni da parte di due polizie nazionali. Poi è arrivata «l’Europa», fatta anche delle piccole libertà come il passare senza mostrare i documenti, con poliziotti sempre più rari e dall’aria cortese. Era arrivata «l’Europa» sul confine storico più sensibile tra area germanica e area italiana. Da dove erano passati barbari e legioni romane, imperatori e vescovi, mercanti, banchieri, lavoratori di ogni professione. Poi la lunghissima fase del dominio absburgico che ha lasciato l’impronta forse più profonda pur nella storica divisione tra Sud-Tirolo e Trentino. Con il secolo XX il Brennero diventa un fattore e quindi un obiettivo strategico militare di primaria importanza nello scontro tra Austria e Italia nel primo conflitto mondiale. Segue, anni dopo, l’incontro più che simbolico tra Mussolini e Hitler che conferma la fatale alleanza tra la Grande Germania (che ha assorbito l’Austria) e l’Italia. Dopo la catastrofe c’è la lenta ma felice rinascita (non fermata dal violento intermezzo del terrorismo altoatesino) coronata alla fine dal progetto quasi realizzato dell’Euroregio, che unisce Trentino, Alto Adige e Tirolo. | Storie del Brennero, e dell’Europa. Gian Enrico Rusconi ci è andato, per ora è tutto piuttosto normale, ma qualcosa forse succederà, e di certo tanto è successo. |
Oggi è il giorno della seconda prova scritta della maturità, che per la prima volta è stata un po’ diversa per i maturandi dei licei classici e scientifici in seguito a una decisione del ministero dell’Istruzione di comprendere più materie nell’esame. Gli studenti del liceo Classico hanno dovuto tradurre una breve ma ostica versione dello storico latino Tacito, confrontarla con un brano dello storico greco Plutarco (già tradotto) e rispondere ad alcune domande su entrambi i testi. Entrambi i brani raccontano le fasi iniziali del colpo di stato che il nobile Otone portò avanti contro l’allora imperatore Galba, nel 69 d.C. Di seguito, la traduzione del brano di Tacito, tratta dal capitolo I, 27 della sua opera Historiae (qui trovate il testo in latino). Alle calende di febbraio, mentre Galba sta compiendo dei sacrifici davanti all’altare di Apollo, l’aruspice Umbricio gli predice interiora sinistre, insidie incombenti, e un nemico in casa; al contrario Otone, ascoltandolo – si era infatti intrattenuto nelle vicinanze – lo interpreta come positivo e favorevole ai suoi disegni. | Maturità 2019: la traduzione della versione di latino di Tacito. La versione di quest'anno è lunga soltanto dieci righe, ma è piuttosto complessa. |
Oggi, 14 febbraio, si festeggia come ogni anno la Festa di San Valentino, la festa degli innamorati: e come ogni anno qualcuno di voi se lo sarà ricordato per via del doodle di Google (o grazie a Facebook). Se volete festeggiare la festa degli innamorati con un’altra persona ci sono diverse opzioni: certe più costose (cene e regali), certe più abbordabili. Un film, per esempio, come ha suggerito la redazione di Empire, una famosa rivista britannica dedicata al cinema che ha messo insieme una classifica di quelle che ritiene essere le 20 migliori commedie romantiche della storia del cinema. Empire ha scritto che i film in classifica sono i «più divertenti, più tristi, e quelli che fanno venire più lacrime», perfetti per San Valentino. Alcuni sono piuttosto recenti – 500 giorni insieme e Se mi lasci ti cancello – altri sono invece in bianco e nero, ma ancora ottimi: Accadde una notte e Luci della città, per esempio. (Dentro ogni immagine c’è il titolo e un breve estratto di cosa la redazione di Empire pensa di quel film) | Venti film per San Valentino. Le più belle commedie romantiche di sempre, da Charlie Chaplin a Michel Gondry, per festeggiare la festa degli innamorati stando a casa. |
Il 5 giugno si voterà per le elezioni amministrative in 1.371 comuni, il 17,1 per cento dei circa 8mila comuni italiani. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Le elezioni più importanti sono quelle di Roma e Milano, ma si voterà anche in altri cinque capoluoghi di regione: Bologna, Cagliari, Napoli, Torino e Trieste, e in 26 comuni capoluoghi di provincia. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 19 giugno. Come si vota nei comuni con più di 15 mila abitanti Si vota con un sistema a doppio turno proporzionale: se nessun candidato ottiene il 50 per cento più uno dei voti si procederà con un ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Si vota con una sola scheda, sulla quale ci saranno i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. | Come e quando si vota per le elezioni amministrative. Il primo turno si svolgerà il prossimo 5 giugno, gli eventuali ballottaggi il 19: le cose da sapere. |
Lilongwe, con il suo milione di abitanti, è la città più grande del Malawi e anche la sua capitale. Nonostante la sua economia sia dominata dal settore pubblico e dalle fabbriche che riprocessano il tabacco, nelle periferie c’è ancora spazio per le attività tradizionali, come l’allevamento di vacche portate al pascolo sotto un acquazzone tropicale. Nel frattempo, a qualche migliaio di chilometri di distanza, in Iran ci si prepara a festeggiare il Newroz, l’antico capodanno persiano, una ricorrenza nata quando la religione più diffusa era lo zoroastrismo e che è sopravvissuta anche alla diffusione dell’Islam. Durante il Newroz è tradizione regalare dei pesci rossi, di cui in questi giorni sono pieni i mercati di Teheran. Intanto in Germania è ancora un mistero su come un pitone di quattro metri abbia fatto a finire per le strade di Lorch, un piccolo comune di diecimila abitanti nello stato del Baden-Württemberg (probabilmente non c’entra nulla il fatto che proprio in questo stato, domenica scorsa, i Verdi siano riusciti a battere la CDU di Angela Merkel nelle elezioni amministrative). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Poteva piovere. Vacche al pascolo sotto un acquazzone tropicale e pitoni per le strade della Germania, nelle migliori foto di animali della settimana. |
Quest’anno, i giornali e i mezzi di comunicazione italiani hanno cominciato a riferirsi alle “ondate di calore” estive, solitamente aree circolari di alta pressione (anticicloni) che provengono dal continente africano, con nomi propri storici o mitologici: dopo “Scipione” e “Caronte”, in questi giorni viene annunciato l’arrivo di “Minosse”. I nomi, utilizzati per la prima volta probabilmente per gli anticicloni “Lucy” e “Hannibal” dell’aprile 2012, sono stati scelti da un portale meteorologico italiano e non sono ufficialmente riconosciuti dalla comunità meteorologica internazionale, che solitamente non assegna nomi a questo tipo di fenomeni. In Europa, la pratica di assegnare nomi agli eventi meteorologici non è consueta, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti con tempeste e cicloni di violenza sconosciuta da noi. A partire dalla Seconda guerra mondiale, i meteorologi americani dell’esercito in servizio nel Pacifico iniziarono ad assegnare alle tempeste tropicali nomi femminili: l’idea ebbe molto successo, dato che fino ad allora le tempeste erano indicate con un metodo ben meno pratico, le coordinate geografiche del luogo in cui si erano originate. Dal 1953, il sistema di assegnazione di nomi propri venne adottato dal National Hurricane Center per tempeste tropicali che nascevano nell’Oceano Atlantico. | Chi si inventa “Scipione” e “Minosse”. Le "ondate di calore" hanno un nome, in Italia, solo da pochi mesi: se lo è inventato un sito internet, con grande successo mediatico e qualche polemica. |
Un pusillanime è chi non mostra di possedere la forza d’animo o di volontà necessaria a fronteggiare una situazione, una difficoltà, un problema. Più forte di irresoluto, titubante, indeciso, e degli stessi timoroso o pauroso (familiarmente: fifone), la parola pusillanime è ben rispecchiata dal letterario pavido. Ha un significato prossimo a quello di vile, vigliacco o codardo, il cui contenuto semantico è ancor più denigratorio, e non disdegna di stare in compagnia di gretto o meschino. Se, su 196 studenti universitari di primo anno, ben 133 non sono stati in grado di indicare alcun sinonimo di pusillanime, gli altri hanno risposto nei modi più diversi, fra giusti, imprecisi e palesemente errati. Riporto di seguito, per questa parola, il quadro completo ricavato dal sondaggio, con le indicazioni numeriche di risposta. Separo i sinonimi “secchi” da quelli determinati, o variamente precisati, e dai sinonimi fraseologici. Gli esempi di contestualizzazione riportati tra parentesi, se in numero inferiore alle occorrenze del sinonimo interessato, si riferiscono naturalmente soltanto a una – o due, tre, ecc. – di esse. a) vigliacco 10; codardo 7; scansafatiche 3 («Non fai mai nulla, pusillanime»); inetto 2; marrano 2; arrendevole 1; cafone 1 («Quell’uomo è proprio un maleducato, un pusillanime»); cretino 1; farabutto 1; fastidioso 1 («La ragazza della reception era troppo pussillanime [sic]»); fifone 1; ignavo 1; imbroglione 1 («È un pusillanime che inganna le vecchiette»); incapace 1; inconcludente 1; insignificante 1; insofferente 1; inutile 1 («Sei una persona pusillanime, non servi a niente»); malfidato 1; mascalzone 1; mentecatto 1; meschino 1; miserabile 1; parassita 1; pauroso 1; pedante 1 («Sei un pusillanime»); perdigiorno 1 («Non mi fido di un simile pusillanime»); perditempo 1 («Giorgio è un pusillanime»); rompiscatole 1; sciocco 1; screanzato 1; stupido 1; timoroso 1; vile 1. Altro: lisciare 1; | Cosa vuol dire “pusillanime”. È come vile, vigliacco o codardo, ma un po' meglio. |
Con l’arrivo del nuovo anno sono iniziate a circolare nuove voci su un possibile evento che Apple dovrebbe organizzare entro la fine del mese per presentare qualche novità. Come al solito non ci sono conferme ufficiali da parte della società, ma almeno due fonti solitamente affidabili ne parlano e danno quasi per certa l’organizzazione della nuova presentazione. L’ipotesi è stata rilanciata da Alexia Tsotsis, del sito di informazione TechCrunch, e da Kara Swisher su AllThingsD, il blog tecnologico del Wall Street Journal solitamente bene informato su cosa accade intorno a Apple. Da tempo si parla della possibile presentazione di una nuova versione dell’iPad, o di un nuovo televisore sul quale la società sarebbe al lavoro già da diverso tempo, ma è difficile stabilire con certezza se l’evento di fine mese si occuperà di queste cose. Sull’Atlantic Wire, Rebecca Greenfield ha messo insieme le poche cose certe che si sanno per ora sull’incontro che Apple dovrebbe organizzare entro fine mese. | 7 cose sul prossimo evento Apple. Si terrà probabilmente alla fine del mese e circolano già voci affidabili sull'oggetto della presentazione. |
Le critiche rivolte al “Fertility Day”, organizzato dal ministero della Salute per il 22 settembre, e alla collegata campagna di sensibilizzazione sulla fertilità, hanno fatto riparlare tra le altre cose di procreazione medicalmente assistita (PMA) e di congelamento degli ovociti. Del congelamento si era parlato anche nel 2014, quando le aziende americane Facebook e Apple avevano avviato dei programmi per farsi carico dei costi del congelamento e del mantenimento degli ovociti delle loro impiegate: congelando alcuni dei propri ovociti – cioè gli ovuli non ancora del tutto maturati e pronti per essere fecondati – le donne che lavorano per Facebook e Apple possono concentrarsi sulla carriera senza preoccuparsi del fatto che le cellule uovo che stanno nelle loro ovaie (non se ne aggiungono nel tempo, sono le stesse che si ha quando si nasce) diminuiscono e si deteriorano con l’avanzare dell’età, e quindi la loro fertilità diminuisce. La tecnica del congelamento degli ovociti è stata ideata per permettere alle donne con problemi di salute, per esempio tumori o endometriosi (una malattia che causa la creazione di porzioni di endometrio, cioè del tessuto che ricopre la cavità interna dell’utero, in altre parti del corpo) di poter avere figli in futuro. Infatti i farmaci antitumorali diminuiscono la fertilità, mentre l’endometriosi può compromettere la capacità di avere figli per via della creazione di endometrio nelle parti sbagliate dell’apparato riproduttivo femminile e della sua successiva rimozione chirurgica nelle donne a cui la malattia è diagnosticata. Crioconservando gli ovociti si blocca il loro invecchiamento e si mantiene la loro “qualità”. | Come si fa a congelare gli ovociti. A proposito di fertilità: è una tecnica pensata per le donne che hanno avuto un tumore o l'endometriosi, ma c'è anche chi la usa come "assicurazione". |
Pochi altri corpi celesti hanno ispirato poeti, scrittori, compositori e ricercatori come la Luna. Del resto, prima dell’avvento dei telescopi di precisione e di quelli in orbita come Hubble, il nostro satellite naturale era la cosa più vicina e facilmente osservabile nel cielo notturno. La Luna è stata, e sarà ancora a lungo, una presenza costante nella vita di centinaia di generazioni in tutto il mondo, eppure nonostante i viaggi delle missioni Apollo sulla sua superficie e le ricerche più recenti, non abbiamo ancora un’idea precisa di come si sia formata e perché sia fatta in quel modo. Con la sua superficie brulla e crivellata di crateri grandi e piccoli, con vistose pianure che chiamiamo mari. Nel corso dei secoli, uomini di scienza e astronomi hanno formulato diverse teorie per spiegare la formazione della Luna. L’ipotesi tutt’ora più accreditata è che circa 4,5 miliardi di anni fa, il corpo celeste Theia, con dimensioni simili a quelle di Marte, ebbe uno spettacolare e terrificante incidente di percorso con la Terra. Ci andò a sbattere contro producendo una quantità enorme di detriti, che iniziarono a orbitare intorno alla Terra e che pian piano si fusero tra loro, portando alla nascita della Luna. Questa teoria ha raccolto numerosi sostenitori e ha permesso di formulare stime più accurate della massa del satellite naturale, e della Terra. | Come si è formata la Luna? se ne torna a parlare grazie a due nuove ricerche che provano a ricostruire come andarono le cose 4,5 miliardi di anni fa: tutto comincia con un botto. |
Oggi ci sarà uno sciopero generale dei trasporti della durata di quattro ore in tutta Italia, con disagi previsti anche a Milano, Roma, Torino e Napoli. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa-Cisal e Fast Confsal contro “le proposte europee di nuove norme sui tempi di guida e di riposo per il personale dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza”. Allo sciopero hanno aderito i lavoratori di molte città, con orari e modalità diverse, ma non sarà coinvolto il trasporto ferroviario. Lo sciopero a Roma A Roma non sciopereranno i lavoratori di Atac, la principale azienda dei trasporti della città, che hanno già scioperato lo scorso 17 gennaio (l’Autorità di garanzia per gli scioperi prevede che debba trascorrere un periodo di 20 giorni tra uno sciopero e l’altro). Sciopereranno invece i lavoratori di Cotral, che gestisce i collegamenti tra le periferie e il centro di Roma. Lo sciopero durerà dalle 8:30 alle 12:30. | Lo sciopero dei trasporti di oggi, lunedì 21 gennaio. Durerà 4 ore e potrebbe causare disagi anche a Milano, Roma, Napoli e Torino. |
Due giorni fa è entrata in vigore una direttiva europea che permette agli utenti che hanno sottoscritto abbonamenti di contenuti in streaming di vederli anche quando si trovano temporaneamente in un altro stato dell’Unione. Un abbonato italiano di Netflix, per esempio, avrà a disposizione i contenuti del catalogo italiano anche quando andrà in vacanza in Spagna. La Commissione Europea stima che beneficeranno di questa nuova misura circa 29 milioni di cittadini comunitari abbonati a servizi di questo tipo. La Commissione ha fatto sapere che la nuova direttiva sarà utile anche ai fornitori di contenuti, che non dovranno più acquistare costose licenze per trasmettere i propri contenuti al di fuori dei confini nazionali. Non sarà ancora possibile, però, abbonarsi a servizi specifici disponibili in un solo paese dell’Unione (per esempio i pacchetti britannici che permettono di seguire l’intera Premier League). I fornitori di contenuti gratuiti, come le tv o radio nazionali, potranno decidere autonomamente se rendere disponibili o meno i propri contenuti all’estero. | Sono cambiate le regole per vedere i contenuti in streaming nell’Unione Europea. Grazie a una direttiva appena entrata in vigore, sarà possibile usare il proprio abbonamento a SkyGo o Netflix anche fuori dall'Italia. |
Il glutine è una sostanza composta principalmente da due proteine, la gliadina e la glutenina: si trova soprattutto nel grano e in altri cereali, e le persone che soffrono di celiachia non possono mangiarla. Soprattutto negli ultimi anni si è diffusa però un’abitudine alimentare che esclude dalla dieta i prodotti che contengono glutine, anche nei casi di persone non celiache: il che significa niente pane, pizza, birra, pasta, tra le altre cose. Secondo sempre più persone non mangiare glutine fa stare meglio, nonostante questa teoria non sia supportata da studi scientifici accreditati. Lo scorso novembre il New Yorker, una delle riviste più importanti e autorevoli del mondo, ha pubblicato un lungo articolo del giornalista scientifico Michael Specter che ha spiegato le dimensioni di questa tendenza alimentare e ne ha messo in dubbio le basi scientifiche. Negli Stati Uniti 20 milioni di persone dicono che mangiare glutine provoca loro disturbi, e altri 100 milioni dicono che stanno cercando di eliminarlo dalla propria dieta. In Italia, secondo una stima dell’Associazione Italiana Celiachia riportata dalla Stampa, circa 600 mila famiglie acquistano prodotti senza glutine pur non avendo membri celiachi. Un blogger francese sta pubblicando su un Tumblr alcune immagini ritoccate, che sono una specie di presa in giro della tendenza ad alimentarsi con cibo senza glutine: sono famose immagini legate al mondo dell’arte o del cinema, modificate in modo da eliminare gli alimenti che contengono glutine. Il progetto si chiama Gluten Free Museum, e tra i quadri rielaborati ci sono Le Spigolatrici di Jean-Francois Millet, la Lattaia di Jan Vermeer, l’Estate di Giuseppe Arcimboldo e la Cena in Emmaus di Caravaggio, mentre tra le fotografie c’è il famoso ritratto di Pablo Picasso realizzato dal francese Robert Doisneau. C’è anche una famosa scena di Pulp Fiction di Quentin Tarantino e un’altra del cartone animato della Disney Lilli e il vagabondo, e una pubblicità della marca di birra Guinness. | Opere d’arte senza glutine. Un Tumblr ritocca famose immagini dell'arte e del cinema eliminando i prodotti che contengono glutine, per prendere un po' in giro certe tendenze alimentari di chi non soffre di celiachia. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il discorso di Matteo Renzi a Bari. Il video della presentazione della campagna elettorale per le primarie. |
La maggior parte degli abitanti di Alaska e Canada hanno un aneddoto sugli orsi: sono storie di grizzly spaventosi o addirittura di orsi polari. Esiste anche un ibrido tra le due specie, l’orso grolare (in inglese viene chiamato “prizzly” o “grolar”): una fusione tra l’orso polare artico e il suo cugino bruno. Questo tipo di incrocio è sempre più comune in alcune zone dell’Alaska e nel Canada occidentale. La settimana scorsa a Nunavut, un territorio che si estende sopra il lato settentrionale della Baia di Hudson, in Canada, un cacciatore ha sparato a un orso dall’aspetto strano; la testa dell’animale era grande come quella di un grizzly ma la sua pelliccia era bianca. Nonostante non siano stati fatti dei test genetici sull’orso, i ricercatori artici sembrano essere d’accordo nella loro analisi: l’animale era un incrocio tra un orso polare e un grizzly, un ibrido. Secondo i libri di testo le due specie non dovrebbero condividere gli stessi habitat; gli orsi polari sono mammiferi marini mentre i grizzly sono animali di terra. Ma con il riscaldamento dell’Artide il ghiaccio marino si sta riducendo, mentre la tundra si espande. Così le diverse popolazioni di orsi si incontrano e si accoppiano, creando una nuova specie in grado di riprodursi. | Gli orsi grolari stanno aumentando. Sono un incrocio diffuso in Alaska e Canada, e secondo gli esperti nel giro di qualche generazione faranno fuori gli orsi polari. |
L’attore statunitense Aziz Ansari, famoso per i suoi ruoli nelle serie tv Master of None e Parks and Recreation, è stato accusato di comportamenti sessuali inappropriati da una donna di 23 anni con cui era uscito una volta lo scorso settembre a New York. Le accuse sono contenute in un articolo pubblicato domenica 14 gennaio dal sito Babe.net e intitolato “Sono uscita una volta con Aziz Ansari. È stata la peggior serata della mia vita“. L’autrice, Katie Way, riporta il racconto di una giovane fotografa che dopo aver incontrato Ansari alla festa per gli Emmy lo scorso giugno, e dopo aver scambiato qualche messaggio con lui nelle settimane successive, a settembre aveva accettato di uscire a cena. | Aziz Ansari è stato accusato di comportamenti sessuali inappropriati. Una fotografa 23enne ha detto di essersi sentita violata durante un loro appuntamento dello scorso settembre, ma è una storia delicata e diversa dalle altre. |
Ormai finiamo di raccontarla, con qualche imbarazzo visto che era un buffo aneddoto minimo che ci eravamo dedicati a spiegare rapidamente ed è poi diventato oggetto di inchieste e polemiche su diversi giornali. Ovvero la storia della telefonata del capogruppo del PdL Cicchitto a Mario Monti a Seul, che aveva impedito al secondo di ascoltare il discorso di Obama che lo citava e si complimentava con lui. Come abbiamo raccontato, però, il giorno dopo il Fatto ha contestato questa ricostruzione e l’attenzione che aveva avuto, sostenendo che delle parole di Obama su Monti non si trovasse traccia né nel testo né nel video del discorso pubblicati online dalla Casa Bianca: “Nessun elogio da Obama mentre Monti era al telefono con Cicchitto”, era il titolo in prima pagina. E il Fatto tornava sulla questione anche il giorno dopo, accusando apertamente il governo Monti di essersi “inventato” l’episodio e la stampa italiana di esserci cascata con tutte le scarpe. La storia era stata comprensibilmente ed entusiasticamente raccolta da alcuni giornali più critici con Monti, e sia il Giornale che Libero se ne erano occupati, avallando la tesi del Fatto, mentre il Corriere teneva il punto, pur dando conto delle contestazioni. | Obama aveva davvero citato Monti. La notiziola diventata "inchiesta" giornalistica si chiude come una perdita di tempo (come aveva peraltro intuito il Post). |
La Procura di Napoli ha avviato un’inchiesta sulla realizzazione delle strutture che sono state allestite in Campania per accogliere i malati di COVID-19 durante la fase cruciale della pandemia da coronavirus. Le indagini hanno l’obiettivo di fare luce sulle gare di appalto della Soresa, che è la società della Regione Campania che dispone e gestisce gli acquisti per gli enti sanitari. Repubblica ha scritto che i magistrati ipotizzano i reati di concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture, in particolare circa presunte irregolarità «in relazione alle procedure di aggiudicazione e di esecuzione» dei lavori per la realizzazione dell’ospedale da campo presso l’Ospedale del Mare di Ponticelli, a Napoli, ma anche con riferimento ad «altre gare indette nel periodo dell’emergenza». | Quattro persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta sulla realizzazione degli ospedali per i malati di COVID-19 in Campania. |
Alle Molinette di Torino, il terzo ospedale più grande d’Italia, si sta organizzando la chiusura di un reparto di medicina perché una coppia di anziani ricoverata è risultata positiva al coronavirus. I due pazienti si erano presentati domenica al pronto soccorso e poi erano stati ricoverati per quella che si pensava fosse un’influenza: secondo Repubblica il figlio lavorerebbe a Lodi, vicino a un focolaio dell’epidemia, ed era andato a Torino a trovarli. La figlia della coppia ha però smentito questa ipotesi, sostenendo che il fratello «non vive e non lavora in una zona rossa» e «non è nemmeno mai stato a Lodi». Le condizioni di salute dei due pazienti, dopo il ricovero, sono peggiorate e l’uomo è stato trasferito nel reparto di rianimazione. Ora la direzione dell’ospedale sta organizzando la chiusura del reparto di medicina e la messa in quarantena del personale che ci lavora (25 infermieri e almeno sei medici) e degli altri pazienti, una trentina. | Alle Molinette di Torino sarà chiuso un reparto in cui erano state ricoverate due persone poi risultate positive al coronavirus. |
“È la settimana internazionale del libro”, dice un popolare messaggio che circola molto in questi giorni in Italia su Internet e social network. Il messaggio propone quindi il seguente giochino: prendere il libro più vicino, andare a pagina 56 (o 52, o 54, secondo le versioni), copiare la quinta frase, scriverla su Facebook senza indicare il titolo del libro. Peccato che la “settimana internazionale del libro” non esista (esiste invece la Giornata internazionale del libro, il 7 marzo). Siccome nessuna catena di Sant’Antonio è mai innocua, mai, neanche quelle che lo sembrano; siccome questo meccanismo di passaparola online – “copia questo messaggio e incollalo sulla tua bacheca!” – si presta e sdogana quotidianamente la circolazione delle peggiori leggende metropolitane e teorie del complotto; siccome la cosa in sé poteva risultare divertente e interessante anche senza l’informazione falsa sulla “settimana internazionale del libro”; siccome tutto questo, insomma, noi abbiamo pensato che fosse il caso di fare un minimo servizio antibufala e fornirvi questa informazione. E abbiamo pensato anche di affiancarle queste belle foto di persone con accanto dei libri di carta, uno solo oppure moltissimi, di età diverse, in posti diversi, anche di epoche diverse, col solo gesto di leggere un libro di carta ad accomunarle tutte. Se ci siete rimasti male, non disperate: magari un giorno la fanno sul serio, la settimana internazionale del libro. – Ah, l’odore della carta, un video spiega da dove viene | Lettori. Fotografie per quelli che l'odore-della-carta e una comunicazione di servizio sul giochino online della "settimana internazionale del libro", che non esiste. |
In questi giorni in commissione Bilancio alla Camera si discute la cosiddetta legge di stabilità, che poi è il nome col quale oggi si chiama la legge finanziaria. Da un paio d’anni l’iter di approvazione della legge è particolarmente rigido e controllato, col ministro dell’economia che malsopporta modifiche al suo testo e il governo pronto a porre la questione di fiducia in entrambi i rami del Parlamento, così da evitare una faticosa discussione d’aula e approvare la legge in breve tempo. Ieri in commissione Bilancio si è votato a un certo punto un emendamento proposto da MpA e UdC. Già qui c’è la prima anomalia, se si tiene conto che i primi fanno formalmente parte della maggioranza e i secondi fanno formalmente parte dell’opposizione. L’emendamento era inerente ai tagli dei fondi destinati alle regioni per l’edilizia sanitaria e i trasporti. Il testo proposto dal governo, infatti, consentiva alla regioni di sostituire con i fondi FAS, quelli destinati allo sviluppo del mezzogiorno, il miliardo di euro di fondi agli enti locali tagliato dalla manovra dello scorso luglio. MpA e UdC lo consideravano “un rimedio peggiore del male” e chiedevano che il governo inserisse invece nella legge degli investimenti e degli stanziamenti di fondi veri, non solo degli stratagemmi. | I primi passi di una nuova maggioranza? ieri un'alleanza inedita ha rimesso in discussione la legge finanziaria, oggi i giornali si chiedono se si tratta di un modello replicabile. |
Il 5 aprile a San Donato Milanese, a sud est di Milano, un volontario dei vigili del fuoco è morto per il crollo del tetto di un capannone in cui era in corso un incendio. L’uomo aveva 49 anni, si chiamava Pinuccio La Vigna e faceva parte del distaccamento del comune di Pieve Emanuele. La ditta in cui si era sviluppato l’incendio era la Rykem, che vende detersivi e altri prodotti per la pulizia. Nel crollo del tetto un altro vigile si è ferito: è stato portato in ospedale, ma le sue condizioni non sono gravi. Non si sa ancora cosa abbia causato l’incendio. | Un volontario dei vigili del fuoco è morto in un incendio a San Donato Milanese. |
La povertà in Giappone continua a crescere. L’economia del paese orientale è rimasta sostanzialmente ferma per molti anni, portando a sensibili differenze tra gli stipendi. Secondo le ultime stime, riprese dal New York Times, un giapponese su sei rientra nella fascia di povertà e le ultime rilevazioni indicano 20 milioni di poveri nel 2007. I dati hanno sorpreso i giapponesi, che non ricevevano notizie ufficiali sul livello di povertà in Giappone da tempo. Il governo ha candidamente ammesso di aver nascosto per anni le statistiche sui nuovi poveri nel paese. Il problema è stato negato per quasi dieci anni dal Partito Liberal Democratico, sconfitto nell’ultima tornata elettorale da Yukio Hatoyama (Partito Democratico) che ha spinto per una maggiore trasparenza della burocrazia. | La povertà in Giappone diventa un problema. Nel paese vivono venti milioni di poveri: riescono a sfamarsi, ma non hanno una vita sociale e non possono permettersi le scuole migliori per i figli. |
Dallo scorso settembre Fire Phone, il primo smartphone realizzato da Amazon, è venduto negli Stati Uniti al prezzo di 0,99 dollari (in abbonamento con operatore) e non più a 199 dollari come inizialmente deciso al momento del suo lancio a metà giugno. Il telefono che doveva portare Amazon a competere direttamente con Apple e Samsung finora è stato un flop, e la stessa azienda si è dovuta arrendere offrendo Fire Phone a un prezzo ribassato che le è costato buona parte dei 170 milioni di spese impreviste segnalate nell’ultima trimestrale di cassa. Il fallimento di Fire Phone per la prima volta ha fatto innervosire molti investitori di Amazon, che fino qui avevano accettato di buon grado che la società continuasse a essere in perdita – reinveste tutti i suoi introiti – nonostante sia una delle più grandi nel mercato dell’ecommerce e della vendita di libri in formato digitale al mondo. La rivista statunitense Fast Company, tra le più attente a cosa succede intorno ad Amazon da quando esiste, ha dedicato un lungo articolo alla storia di Fire Phone e alle principali cause del suo insuccesso: probabilmente è il più grande nella storia imprenditoriale di Jeff Bezos, il CEO di Amazon che nella sua carriera ha messo in fila notevoli successi, a partire dai suoi Kindle per gli ebook. Le vendite molto basse, e trascurabili nei bilanci della società rispetto alle sue altre attività, hanno portato alcuni investitori a mettere in dubbio per la prima volta le capacità di Bezos e a condizionare l’andamento del titolo in borsa dell’azienda. Per ricostruire la storia di Fire Phone, Fast Company ha intervistato decine di persone che a vario titolo sono state coinvolte nel progetto e che in molti casi hanno dato informazioni mantenendo l’anonimato perché assunte da Amazon e vincolate alla riservatezza dai loro contratti. | Perché lo smartphone di Amazon è stato un flop. Il Fire Phone costava 199 dollari, oggi ne costa 0,99: il prodotto che doveva fare concorrenza agli iPhone è diventato un fallimento perché se n'è occupato troppo Jeff Bezos?. |
Circa 1,4 milioni di persone che negli scorsi mesi hanno ricevuto il bonus di 80 euro deciso dal governo, dovranno restituirlo. La gran parte dovrà restituire tutta o parte della cifra ricevuta perché ha superato la soglia dei 24 mila euro di reddito, oltre la quale il bonus si riduce rapidamente fino a scomparire per i redditi superiori ai 26 mila euro. Ma circa 341 mila contribuenti lo dovranno restituire perché sono risultati “incapienti”, cioè hanno guadagnato meno di 8.000 euro, la soglia sotto la quale si perde il diritto al bonus. Beppe Grillo ha criticato il governo con un post sul suo blog, mentre Renzi ha risposto con un video su Facebook. #RenzieLauro ti da 80 euro prima del voto e poi li riprende https://t.co/OBjo0GxvojUna cinica fregatura! pic.twitter.com/NdxxTq7jlO | La questione degli 80 euro da restituire. Perché il 12,5 per cento di quelli che hanno ricevuto il bonus del governo ha perso i requisiti e ora deve ridare i soldi indietro allo Stato. |
Il Senato ha approvato oggi con 226 voti favorevoli, 40 contrari e 8 astenuti, il decreto presentato dal ministro della giustizia Paola Severino contro il sovraffollamento delle carceri. Hanno votato a favore il Popolo della libertà, il Partito democratico e il Terzo polo, contro la Lega Nord e l’Italia dei valori. Il decreto era stato approvato dal Consiglio dei ministri il 16 dicembre scorso e deve ora passare all’esame della Camera per essere convertito in legge entro il 20 febbraio. Le carceri I punti più importanti del testo sono due: l’estensione da 12 a 18 mesi della possibilità (già prevista da una norma varata nel 2010 dal governo Berlusconi) di scontare a domicilio l’ultima parte della pena, e l’opportunità della custodia a domicilio per reati minori. Sono esclusi dai domiciliari gli arrestati per furto in appartamento, furto con strappo, rapina semplice ed estorsione semplice, per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza. | Il decreto sulle carceri del governo Monti. Gli ospedali psichiatrici giudiziari verrano chiusi entro marzo 2013 e, contro il sovraffollamento, gli ultimi 18 mesi della pena potranno essere scontati agli arresti domiciliari. |
Da due giorni alcuni pezzi della Chiesa cattolica criticano il governo per non avere incluso la messa, cioè la principale celebrazione cattolica, fra le attività che potranno riprendere dopo il 4 maggio, giorno in cui si allenteranno alcune delle restrizioni per il coronavirus. La Conferenza Episcopale Italiana (CEI), l’assemblea permanente dei vescovi, ha diffuso un duro comunicato dicendo che «esige» di «poter riprendere la sua azione pastorale», perché vede «compromesso» l’esercizio della libertà di culto. Il governo ha risposto che nei prossimi giorni dovrebbe emanare un «protocollo» per riprendere a celebrare le messe «in sicurezza». In molti, soprattutto fra i non cattolici, si sono chiesti se la messa sia davvero così necessaria a fronte di una emergenza sanitaria mondiale, e più in generale se sia così centrale nella dottrina. La risposta breve è sì, ma le cose sono più complicate di così. | La messa è così importante per i cattolici? la risposta breve è sì, ma non tutti la pensano come la CEI. |
La giornalista Elaine Sciolino racconta sul New York Times la storia della sezione erotica della New York Public Library, la biblioteca di New York, una delle più famose al mondo (è quella che compare nel film Ghostbusters, per capirci): è la terza più grande degli Stati Uniti e conserva cinquanta milioni di articoli, tra cui più di venti milioni di libri. I libri, le riviste e il materiale erotico (che molti definirebbero pornografico) sono contrassegnati da tre asterischi e per decenni sono stati conservati in armadietti chiusi a chiave e consultabili al pubblico solo con un permesso speciale, in una zona riservata e delimitata della biblioteca. Ultimamente i controlli sono diventati meno restrittivi: qualsiasi adulto con una tessera della biblioteca può fare una richiesta e avere subito accesso al materiale (un sistema di filtro viene invece mantenuto nella ricerca online). Tra le opere della sezione si trova un po’ di tutto: numeri di Playboy, fumetti erotici, manuali sul sesso, volantini che offrono massaggi e rapporti sessuali per pochi spiccioli, e mazzi di carte con disegni di donne nude. Anche se la sezione erotica è stata a lungo inaccessibile, i bibliotecari si sono preoccupati di rimpolparla nel corso degli anni: «non era qualcosa di cui ci curavamo particolarmente, ma dovevamo comunque raccogliere una testimonianza della vita così com’era vissuta» spiega Jason Baumann, uno dei curatori. «Dovevamo capire e documentare per la storia com’era la città di New York. Significava raccogliere il buono e il cattivo, ha sempre fatto parte dei nostri compiti». Negli anni Settanta un gruppetto di bibliotecari veniva regolarmente inviato a setacciare i sex shop di Times Square per raccogliere le ultime testimonianze della pornografia. «I librai ci odiavano – racconta Christopher Filstrup, che fece parte delle spedizioni – ma noi amavamo farlo. I libri e le riviste erano organizzati proprio come fanno i bibliotecari, per soggetto: fetish, sadomaso, bianco e nero, quella roba lì. Io ero responsabile della sezione dedicata all’oriente, e quindi mi vennero assegnati gli asiatici». | Cosa c’è nella sezione erotica della biblioteca di New York. Scadenti romanzi pornografici, volantini che offrono sesso a Times Square, disegni di William Faulkner, la prima edizione di "Lolita" e quella di "Bambi" (sì, il cerbiatto). |
Il New Yorker ha pubblicato un articolo che ragiona sulla separazione dei bagni pubblici tra quelli per maschi e quelli per femmine. Il dibattito su questo argomento, scrive la giornalista Jeannie Suk, è da sempre piuttosto vivace: non ha semplicemente a che fare con la discriminazione che questa separazione comporta e con il conseguente riconoscimento dei diritti delle persone intersessuali, transessuali e transgender, ma anche con una visione paternalistica nei confronti delle donne. Le implicazioni di questa discussione quindi vanno ben oltre i bagni, avverte Suk. «I servizi igienici saranno nel prossimo futuro i nuovi campi di battaglia per le questioni di genere e sessualità». Qualche tempo prima, occupandosi dello stesso argomento, il New York Times aveva definito il 2015 “the Year of the Toilet”. La domanda che sempre più persone si fanno è, in breve: non potremmo usare tutti e tutte gli stessi bagni, donne e uomini? Non sarebbe ora di superare anche questo baluardo della segregazione sessuale? Paura e sessismo Gli argomenti più tenaci contro i servizi igienici inclusivi sono principalmente due: uno ha a che fare con le omo-lesbo-trans-fobie, l’altro con il sessismo. | Non potremmo usare tutti gli stessi bagni, uomini e donne? il New Yorker mette in discussione la separazione dei bagni pubblici, suggerendo che perpetui discriminazioni e paternalismo. |
L’anniversario per i 50 anni del primo allunaggio è stato ampiamente ricordato e festeggiato negli ultimi mesi, ma c’è un altro anniversario lunare più recente e meno noto ai più, che non dovrebbe essere trascurato. Nell’ottobre di 10 anni fa, la sonda spaziale LCROSS (Lunar CRater Observation and Sensing Satellite) della NASA offrì una delle prove più consistenti sulla presenza di acqua – sotto forma di ghiaccio – nel Polo Sud della Luna. Anche se da allora altre missioni hanno portato nuovi indizi sulla presenza di tracce di ghiaccio, la questione dell’acqua lunare continua a essere molto discussa dagli scienziati, e da chi gestisce a livello politico la NASA e prospetta un futuro in cui sarà possibile colonizzare la Luna proprio grazie alle sue presunte riserve di acqua. Tra i principali sostenitori di questa possibilità c’è Jim Bridenstine, l’attuale amministratore della NASA, che sotto la guida del governo Trump ha impegnato l’agenzia spaziale a tornare sulla Luna con astronauti statunitensi entro il 2024. Questa settimana, Bridenstine ha presentato i prototipi delle tute spaziali che serviranno a questo scopo, nonostante molti altri pezzi del programma Artemis per tornare sulla Luna siano ancora da definire, compresa la messa a punto del sistema di lancio che dovrebbe permettere agli astronauti di raggiungere l’orbita lunare. Il capo della NASA ha detto in più occasioni che sulla Luna ci sono “centinaia di milioni di tonnellate di ghiaccio” che potranno essere utilizzate per rifornire una base lunare, ma la realtà è un po’ più complicata. | L’acqua lunare è un mistero misterioso. Sappiamo che c'è: trovarla, estrarla e sfruttarla per creare una base sulla Luna è estremamente complicato, ma la NASA non demorde. |
Dunkirk è un film di Christopher Nolan uscito nel 2017 e ambientato durante la Seconda guerra mondiale che racconta dell’evacuazione di più di 300mila soldati britannici assediati dai nazisti sulla spiaggia di Dunkerque, nel nord della Francia, vicino al confine col Belgio: “Dunkirk” è il nome inglese di Dunkerque. Quando uscì il film piacque alla maggioranza dei critici e ai premi Oscar del 2018 ottenne otto nomination (vincendo però solo in tre categorie: miglior montaggio, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro). Il film è stato apprezzato molto anche dagli storici, per la sua accurata ricostruzione di una delle operazioni più celebri e inattese della Seconda guerra mondiale. Se dopo averlo visto avete delle domande su quello che accadde veramente a Dunkirk, oppure se volete vederlo informati sul contesto nel quale è ambientato, questo è l’articolo che fa per voi. Fatte attenzione, però: questo articolo contiene alcuni spoiler sulla vicenda reale a cui il film è ispirato, anche se non rivelerà dettagli sui singoli personaggi. | La vera storia di “Dunkirk”. Come andò veramente il tentativo di salvare l'esercito britannico intrappolato in Francia, raccontato nel film di Cristopher Nolan. |
Si sono tenuti oggi a Trento i funerali di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano 28enne ucciso nell’attentato terroristico della scorsa settimana a Strasburgo, in Francia. Nel Duomo della città c’erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e la vicepresidente della Camera Mara Carfagna. All’esterno, sulle pareti del Palazzo Pretorio, è stata proiettato un disegno dell’illustratore Mauro Biani, dedicato nei giorni scorsi a Megalizzi con la didascalia “Antonio, l’Europeo”. La bara di Megalizzi è stata coperta con una bandiera italiana e una dell’Unione Europea. In queste ore la rete italiana delle radio universitarie RadUni sta trasmettendo 48 ore di servizi realizzati da Megalizzi per Europhonica, la radio per cui lavorava. Megalizzi era stato colpito mentre stava passeggiando nel centro di Strasburgo insieme a due colleghe, poco dopo essere uscito dal Parlamento Europeo. Nell’attentato, compiuto dal 29enne Chérif Chekatt e rivendicato dallo Stato Islamico, sono morte cinque persone e ne sono rimaste ferite altre 10. Chekatt è stato ucciso due giorni dopo dalla polizia francese. | Le foto del funerale di Antonio Megalizzi. Si è tenuto giovedì a Trento, c'erano anche Mattarella, Conte e Tajani. |
Ancora oggi un paio di jeans fa venire in mente bandiere statunitensi, magliette bianche, motociclette e tutta quella controcultura giovanile che li rese prima popolari e poi inevitabili dalla Seconda guerra mondiale in poi. In realtà da tempo i jeans di qualità sono fabbricati sempre meno negli Stati Uniti, e a meno di improbabili inversioni di tendenza sarà sempre più così, come conferma la chiusura dell’ultima fabbrica statunitense a produrre il denim, cioè il tessuto, per fare i selvage jeans, il tipo di jeans più antico e pregiato. Giovani americani degli anni Cinquanta, ovviamente in jeans (Pavelle Jacobs/Three Lions/Getty Images) | La crisi dei jeans “Made in USA”. Sta per chiudere l'unica grossa fabbrica statunitense a produrre denim selvage, quello di alta qualità: d'ora in poi toccherà rivolgersi al Giappone. |
L’Interstate 95 è una delle strade più importanti degli Stati Uniti: parte dal confine tra il Maine e il Canada e arriva fino alla Florida (o viceversa, dipende da che parte arrivate). In un breve tratto della strada, tra Philadelphia e Newark, nell’arco di qualche decina di chilometri ci sono alcune delle più importanti aziende americane che si occupano di deodoranti e altri modi per eliminare la puzza dalle cose, che siano corpi umani, bidoni dell’immondizia o automobili. Adam Davidson del New Yorker ha visitato alcune di queste aziende, spiegando quali direzioni sta prendendo il settore dei deodoranti. La vera, ultima rivoluzione, per quanto riguarda l’eliminazione del body odor, cioè l’odore del sudore, è arrivata nel 1990, quando il ricercatore George Preti del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia riuscì a isolare la molecola principalmente responsabile del cattivo odore delle ascelle sudate: si chiama acido 3 metil 2 esenoico. Della molecola parla perfino David Foster Wallace in Infinite Jest, con un riferimento alla vecchia ed errata credenza che la sua presenza fosse collegata alla schizofrenia. | Il posto dove si combatte contro la puzza. In un tratto della Interstate tra il New Jersey e la Pennsylvania ci sono alcune delle aziende più innovative del settore dei deodoranti, e c'è un motivo se sono tutte vicine. |
Con 288 voti a favore e 143 contro, la Camera ha approvato il disegno di legge (ddl) anticorruzione, il cosiddetto “spazzacorrotti” fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Il provvedimento, che aumenta le pene per i reati di corruzione e introduce la figura dell’agente provocatore nelle indagini sui reati contro la pubblica amministrazione, non è molto apprezzato dalla Lega e i deputati del partito guidato da Matteo Salvini non hanno applaudito alla sua approvazione. Sul testo del ddl c’era già stato un grave scontro tra le forze della maggioranza dopo che nel corso di un voto segreto era stato approvato un emendamento che ha di fatto reso meno gravi alcuni casi di peculato per cui sono sotto processo esponenti della Lega. Il governo aveva dato parere negativo e i capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle avevano dato indicazione di votare contro l’emendamento, che è però passato grazie al voto di numerosi “franchi tiratori”. Il Movimento 5 Stelle ha accusato la Lega di avergli teso un agguato, mentre Salvini ha respinto tutte le accuse e assicurato che il testo sarà modificato in Senato. Di fatto questo significa che l’approvazione di oggi è inutile, poiché se il Senato rimuoverà l’emendamento sul peculato, la Camera dovrà approvare nuovamente la legge. | La Camera ha approvato il disegno di legge anticorruzione che ora dovrà passare al Senato. |
Arcadia, la multinazionale britannica proprietaria di aziende di moda come Topshop, Miss Selfridge, Burton e Dorothy Perkins, è entrata in amministrazione straordinaria il 30 novembre. L’amministrazione è stata affidata all’azienda di revisione Deloitte, che ha il compito di trovare un acquirente per tutti i marchi del gruppo; nel frattempo le aziende di Arcadia resteranno operative. Il gruppo gestisce 444 negozi in Regno Unito e 22 oltreoceano e impiega più di 13mila persone; al momento più di 9mila sono in cassa integrazione, ma non sono stati annunciati licenziamenti. Arcadia è uno dei tanti gruppi che gestiscono grandi magazzini che hanno richiesto l’amministrazione straordinaria in seguito alla crisi economica causata dal coronavirus, come Neiman Marcus, J. Crew e Lord & Taylor. La pandemia, che ha costretto alla chiusura prolungata dei negozi fisici con il conseguente calo di vendite, ha accelerato una crisi che durava da anni, dovuta soprattutto alla concorrenza di marchi di fast fashion (che vendono abbigliamento alla moda, di bassa qualità a costi molto contenuti) e alla lentezza nell’adeguarsi alle vendite e promozioni online. | Arcadia, il gruppo che gestisce l’azienda di moda Topshop, è entrato in amministrazione straordinaria. La crisi, iniziata da tempo, è stata aggravata dalla pandemia di coronavirus. |
Tenet, nei cinema da mercoledì, è un film complicato. Già dai primi trailer, usciti mesi fa, si era capito che avrebbe avuto in qualche modo a che fare con il tempo e il suo scorrere, e a ben pochi era sembrato un caso che il titolo fosse un palindromo, una parola che resta uguale anche se letta al contrario. Qui avanti se ne parla: chi vuole andare al cinema senza sapere davvero niente, è meglio non prosegua. Chi vuole arrivarci informato e un po’ più attrezzato per capirlo – ma comunque senza spoiler –può proseguire per ancora un po’ di paragrafi, fino al relativo avviso. Già da prima dell’uscita del film molti avevano anche intuito che Tenet avrebbe in qualche modo toccato o anche solo citato il Quadrato del Sator, una serie di cinque parole che rappresenta un palindromo particolare, perché oltre a poter essere letto da sinistra a destra e da destra a sinistra (come succede per esempio con la frase “ai lati d’Italia”) si può anche leggere dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto. Si fa prima a vederlo che a spiegarlo: | Una cosa tra “Tenet” e Umberto Eco. La storia del Quadrato del Sator: una serie di parole nota da centinaia di anni ma di cui si parla più spesso dal secolo scorso. |
Il Gruppo Editoriale L’Espresso, presieduto da Carlo De Benedetti, è stato condannato dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma a pagare una multa di circa 227 milioni di euro a causa di imposte non pagate. La Commissione si è pronunciata sugli accertamenti emessi dalla Agenzia delle Entrate nei confronti della società per fatti che risalgono al 1991. In un comunicato stampa il Gruppo ha fatto sapere: | Il gruppo editoriale L’Espresso dovrà pagare una multa da 227 milioni. La società presieduta da Carlo De Benedetti è stata condannata per imposte non pagate. |
Esattamente cento anni fa, il 28 giugno del 1914, l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’impero Austro-Ungarico, arrivò a Sarajevo, nella Bosnia austriaca. Il suo viaggio era cominciato cinque giorni prima e sin dal primo momento era stato piuttosto sfortunato. Gli assi dell’automobile si surriscaldarono e l’Arciduca, accompagnato da sua moglie, fu costretto a proseguire il viaggio in treno. Con una certa ironia commentò: «Il nostro viaggio comincia male. Se qua ci si incendia la macchina, là ci tireranno delle bombe». Aveva ragione. Al suo arrivo gli avrebbero tirato delle bombe, ma lo avrebbero ucciso a colpi di pistola. Quello che non aveva immaginato era che la sua morte avrebbe provocato il più grande e sanguinoso conflitto che l’Europa avesse mai visto. Ferdinando Quando venne assassinato l’arciduca Ferdinando aveva 40 anni ed era l’erede al trono dell’Austria-Ungheria da quando ne aveva quindici. Era il figlio del fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe. Il ruolo di erede, che non dimostrò mai di gradire in maniera particolare, gli era stato assegnato dopo che Rodolfo, unico figlio dell’imperatore, si era suicidato insieme alla sua amante diciassettenne (all’epoca fu uno dei casi di cronaca più discussi in tutta Europa). | 28 giugno 1914. Cento anni fa uno studente di 19 anni assassinò a Sarajevo l'erede al trono austriaco avviando la serie di eventi che avrebbe portato alla Prima guerra mondiale. |
È morto a 78 anni Jens Nygaard Knudsen, l’inventore degli omini dell’azienda danese LEGO (ufficialmente detti minifigure); la notizia è stata data sabato da un ex collega di Nygaard Knudsen sui social network e confermata su Twitter dall’azienda. Nygaard Knudsen è morto mercoledì scorso, il 19 febbraio, in un ospizio nella cittadina danese di Hvide Sande; era stato a lungo malato di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). We're very sad to hear that Jens Nygaard Knudsen, the creator of the LEGO Minifigure, has passed away. Thank you Jens, for your ideas, imagination, and inspiring generations of builders ❤️ pic.twitter.com/7YixYvHtRW | È morto Jens Nygaard Knudsen, che inventò gli omini di LEGO. |
Domenica mattina, un articolo di Repubblica ha raccontato che cinque deputati italiani avevano chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro al mese introdotto per aiutare i lavoratori con partita IVA durante la crisi per il coronavirus. Inizialmente Repubblica non aveva dato informazioni su chi fossero i cinque deputati, ma nel pomeriggio di domenica con un nuovo articolo ha scritto che «tre sarebbero della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva». Il bonus per le partite IVA era stato introdotto a marzo dal decreto legge cosiddetto “Cura-Italia” ed era rivolto ai liberi professionisti e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co). Per ottenerlo, almeno inizialmente, i lavoratori dovevano solo soddisfare due requisiti: essere iscritti alla gestione separata dell’INPS e non essere titolari di pensione; solo a maggio è stato introdotto un criterio legato alla perdita di fatturato rispetto al 2019 (e il bonus è diventato di 1000 euro). | La storia dei 5 deputati che hanno chiesto il bonus per il coronavirus. Repubblica ha scritto che hanno ottenuto gli aiuti straordinari per le partite IVA e la notizia ha generato grandi polemiche. |
Si è aperto oggi a San Pietroburgo il cosiddetto “tiger summit”, un incontro internazionale che ha come obiettivo la stesura di nuove linee guida per la preservazione delle tigri, un animale a rischio di estinzione a causa della deforestazione e del bracconaggio. Secondo i dati del WWF negli ultimi cento anni il numero delle tigri che vivono in natura sarebbe sceso da 100mila a circa 3.200. Negli ultimi settant’anni già tre sottospecie di tigri si sono estinte — Bali, Javan e Caspian — e se nessuno dovesse intervenire gli esperti calcolano che per il 2022 tutte le tigri potrebbero scomparire. Negli ultimi vent’anni le organizzazione ambientaliste, talvolta con l’aiuto dei governi, hanno cercato di fare il possibile per salvare la specie, ma il numero di esemplari è comunque diminuito di circa un terzo dal 1998 a oggi. | Si è aperto in Russia il summit per le tigri. Un secolo fa gli esemplari in natura erano centomila: ora sono poco più di tremila e potrebbero sparire entro il 2022. |
Indici in picchiata a piazza Affari: il Ftse Mib, sceso improvvisamente fino a -2,7%, cede il 2,54% a 18.573 punti e l’All Share il 2,38% a 19.322. Il mercato continua a temere il contagio della crisi del debito e Milano, già venerdì al centro della speculazione, perde più delle altre piazze europee dopo che il cancelliere tedesco Angela Merkel ha chiesto all’Italia «segnali urgenti» sul fronte del risanamento dei conti. Euro ai minimi da due settimane su dollaro e franco svizzero in attesa della riapertura dei mercati obbligazionari, dopo che venerdì lo spread Btp-Bund è salito al nuovo record di 248 punti base, (record poi superato oggi) dando – secondo diversi operatori – un chiaro segnale del rischio di contagio della crisi finanziaria verso l’Italia. A conferma dell’emergenza è appena cominciato a Bruxelles il vertice dell’Eurogruppo. convocato d’urgenza dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy con Trichet, Rehn, Barroso e Juncker. Ufficialmente si tratta solo di un incontro di coordinamento, ma secondo alcune fonti saranno proprio le vicende italiane di venerdì scorso al centro della discussione dei vertici delle istituzioni europee, preoccupate per un allargamento della crisi finanziaria. (continua a leggere su Corriere.it) | Le borse ancora agitate. Un altro giorno di ansie e consultazioni sui mercati e sull'euro. |
Arthur Schopenhauer – il filosofo tedesco del XIX secolo per cui la vita era come “un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore”, e “il mondo è un inferno e gli uomini sono da un lato le anime torturate e dall’altro i diavoli” – passa spesso come un ragazzo triste e un po’ depresso. Ma lo stesso autore di saggi eleganti e corrosivi come “Della vanità e dei dolori della vita” sembrerebbe essere anche l’autore della citazione che probabilmente vostro padre ha trovato scritta nel bigliettino di auguri il giorno del suo cinquantesimo compleanno: “Ricorda che una volta arrivato in cima alla collina comincerai ad andare più veloce”. [In inglese l’espressione “to be over the hill” viene comunemente usata per indicare il compimento del 40esimo o 50esimo anno di età.] Questa cosa non l’ho scoperta alla vecchia maniera, leggendo gli scritti di Schopenhauer – che tendono a essere pieni di considerazioni sul fatto che la vita sia un’incomprensibile sequenza di dolore alleviata solo da un’altrettanto incomprensibile morte – ma nel modo in cui oggi si scoprono le citazioni, cioè sul sito brainyquote.com. In verità stavo cercando le fonti di un’altra citazione di Schopenhauer, ma di questi tempi se cerchi qualcosa di anche lontanamente conciso su internet, inevitabilmente finisci su BrainyQuote o su un altro di quei raccoglitori di citazioni. Questi siti sono l’esito necessario del processo con cui la conoscenza è stata data in appalto alla tecnologia. Questa superficiale democratizzazione della conoscenza non è necessariamente una cosa negativa, ma significa che per poter includere nel lavoro che state preparando la perfetta citazione di Schopenhauer non vi serve aver letto neanche una pagina di Schopenhauer: e di certo non avete alcun modo di verificare che la citazione scelta provenga davvero dalla sua fonte dichiarata. | Le citazioni false su Internet. "C’est la vie", diceva Schopenhauer. O forse era Shakespeare? Leggiamo e usiamo citazioni tutti i giorni, le prendiamo da internet e non sappiamo più cosa vogliono dire. |
Il 1° marzo 2016 la Scuola Holden di Torino ha aperto le selezioni per gli studenti che frequenteranno i suoi corsi di “Storytelling & Performing Arts” nel biennio 2016/18. Possono iscriversi al test di ammissione – attraverso il modulo sul sito della scuola – studenti con età compresa tra i 18 e i 30 anni, italiani e stranieri: c’è tempo fino al 30 settembre. Già da tre anni la Scuola Holden, che è stata fondata dallo scrittore Alessandro Baricco nel 1994, ha articolato sei indirizzi diversi per chi voglia studiare per diventare scrittore, sceneggiatore, regista, giornalista, esperto di narrazione sui mezzi digitali o storyteller in generale: ma quest’anno per la prima volta i percorsi di studio – i College nel gergo della Holden – saranno 8 e ci saranno 170 posti disponibili, 20 in più rispetto al 2015. Cosa si impara alla Scuola Holden? I due nuovi College aperti per il biennio 2016/2018 si chiamano “Brand New” e “Storytelling”. Il primo è dedicato a chi vuole lavorare in un’azienda ed essere capace di raccontarne i prodotti, la storia e l’identità imprenditoriale. Maestro di “Brand New” – che in inglese significa “nuovo di zecca”, ma è anche un gioco di parole sul concetto di brand che significa “marchio” – sarà Andrea Guerra, che fu amministratore delegato di Luxottica dal 2004 al 2014 e dal 2015 è presidente esecutivo di Eataly e socio della Holden: nel 2004, il Financial Times aveva inserito Guerra nella lista delle “25 stelle del business”. I diplomati di “Brand New” verranno formati per lavorare in diversi ruoli, nelle risorse umane o nel settore comunicazione, in quello della progettazione o nell’amministrazione. | Sono aperte le selezioni per la Scuola Holden. Con due corsi in più, quest'anno, e il manager Andrea Guerra arruolato tra gli insegnanti. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | I Verdi che non ci sono. I partiti verdi conoscono una seconda giovinezza in tutto il mondo, ma non in Italia. |
La World Photography Organization – una importante e stimata organizzazione internazionale di fotografia – ha annunciato i vincitori dei “Sony World Photography Awards 2016″, il più grande concorso di fotografia al mondo. All’edizione del 2016 hanno partecipato più di 200mila persone provenienti da 186 paesi: i giudici hanno assegnato i premi valutando l’intero progetto di ciascun fotografo, non la singola foto. Le categorie dedicate ai fotografi professionisti erano 14, ma c’erano anche altre categorie per i non professionisti. Il premio più importante – l’Iris d’oro – è stato vinto dal fotografo iraniano Asghar Khamseh per una serie di fotografie chiamate “Il fuoco dell’odio”, che raccontano le conseguenze subìte dalle persone contro cui sono stati commessi reati di vario tipo. Tra i vincitori degli altri premi ci sono tre italiani: Marcello Bonfanti, premiato per i suoi ritratti fatti in Sierra Leone, Alberto Alicata, premiato nella sezione Fotografie in posa, e Francesco Amorosino, che è arrivato primo nella sezione Natura morta. | Le foto che hanno vinto i “Sony World Photography Awards”. È uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo e partecipano sia professionisti che dilettanti. |
Ieri Fabrizio Favata è stato arrestato per estorsione. La notizia è questa, e probabilmente messa così vi dirà poco, quindi occorre fare un piccolo ripasso delle puntate precedenti. Fabrizio Favata è – era – un imprenditore, lavorava in un’azienda che si chiama RCS (niente a che vedere col gruppo editoriale) il cui titolare si chiama Roberto Raffaelli. La società realizzava le intercettazioni per conto della procura di Milano, e un giorno – dice Favata – Raffaelli gli fa ascoltare un nastro con la voce di Piero Fassino. La dichiarazione è quella celebre sul caso Unipol: “Ma abbiamo una banca?”. Favata ha raccontato – alla Digos e ai giornali, prima l’Unità – di aver portato il nastro a casa di Berlusconi insieme a Raffaelli, e di averglielo consegnato la vigilia di Natale del 2005. Sperava di ottenere una ricompensa, un favore in un grosso appalto. Berlusconi – dice Favata – ascolta il nastro, sgrana gli occhi e dice: “Grazie, la mia famiglia vi sarà grata in eterno”. Pochi giorni dopo il Giornale pubblica il testo dell’intercettazione. | Arrestato l’uomo che intercettò Fassino (“Abbiamo una banca?”). L'accusa è estorsione: per anni avrebbe ricattato il suo capo minacciando di rivelare il loro incontro con Berlusconi. |
Nell’ottobre del 1582, con la bolla Inter gravissimas promulgata da papa Gregorio XIII, si cominciò a utilizzare un nuovo calendario, chiamato appunto “gregoriano”, che ancora oggi è quello in vigore nella maggior parte del mondo occidentale. L’obiettivo del calendario era rimettere ordine nella scansione e nel calcolo del tempo, adottando un sistema più preciso rispetto al calendario giuliano che era stato usato fino ad allora. Il 5 ottobre di 434 anni fa, secondo il calendario giuliano, divenne improvvisamente il 15 ottobre: il 1582 durò quindi una decina di giorni in meno, salto necessario per riallineare il calcolo dei giorni del calendario con l’anno solare. Da allora, il calendario gregoriano suddivide l’anno in 12 mesi con durate diverse, da 28 a 31 giorni, per un totale di 365 giorni e di 366 nel caso degli anni bisestili. Prima del calendario gregoriano Il calendario giuliano aveva stabilito che fossero contati come bisestili gli anni la cui numerazione è un multiplo di 4 per assecondare meglio la durata dell’anno solare (il tempo che la Terra impiega per compiere un giro intorno al Sole): quindi un anno di 366 giorni ogni tre da 365, per un anno medio che dura 365 giorni e 6 ore. Il problema è che questa durata media non corrispondeva con esattezza a quella dell’anno solare medio: basandosi sulle osservazioni astronomiche si era infatti scoperto che questo dura 11 minuti e 14 secondi in meno rispetto a quello medio del calendario giuliano. Ogni 128 anni, il calendario giuliano accumulava quindi un giorno di ritardo, sfalsando il conteggio dei giorni rispetto a quello delle stagioni (regressione dell’equinozio di primavera). | 434 anni fa entrò in vigore il calendario gregoriano. L'ottobre del 1582 fu il più breve di sempre: si saltarono 10 giorni per mettere ordine nel calcolo del tempo con l'anno solare. |
Alle 11 è previsto l’inizio dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, che all’hotel Ergife di Roma. È uno degli organi principali del partito, e oggi ha un compito molto importante per il futuro del PD. Deve infatti decidere come gestire le dimissioni del segretario Matteo Renzi dello scorso 5 marzo: può eleggere un successore di Renzi con pieni poteri, e incaricato di concludere il mandato dell’ex segretario (restando quindi in carica fino al 2021); oppure può sciogliere tutti gli organi di partito e indire un congresso che, terminando con le primarie, porterà alla scelta di un nuovo segretario (qui avevamo spiegato tutte le procedure). La prima opzione è appoggiata dagli avversari di Renzi, che ormai non sono più soltanto la cosiddetta minoranza ma comprendono anche i sostenitori di Dario Franceschini e dell’attuale segretario Maurizio Martina; la seconda, invece, è l’opzione preferita da Renzi e i suoi. Secondo i giornali, i tentativi di mediazione tra le due parti portati avanti da Renzi non sono andati a buon fine, e oggi ci sarà uno scontro. | La diretta streaming dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Quella in cui si decide se nominare ufficialmente come segretario Maurizio Martina o convocare subito un nuovo congresso, a partire dalle 11. |
La TASI è di nuovo oggi su tutte le prime pagine dei giornali: è la nuova tassa annuale sui servizi – l’acronimo sta per “Tassa sui Servizi Indivisibili”, per esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale – che a partire dal 2014 sostituirà l’IMU. Come l’IMU, si calcola sulla base imponibile della rendita catastale della prima casa di proprietà (mentre sulle eventuali altre proprietà resterà in vigore l’IMU): il prodotto fra l’ampiezza della casa e una tariffa calcolata dall’Agenzia del Territorio che varia da comune a comune, il tutto moltiplicato per un fattore proprio alla categoria catastale della propria casa. Di conseguenza non viene considerato il valore di mercato degli immobili al momento del pagamento: contano solo l’estensione della casa, il territorio dove è costruita e la sua “categoria catastale”. La pagherà anche chi abita in affitto, in una quota variabile fra il 10 e il 30 per cento dell’intera tassa (deciderà il Comune). Secondo un calcolo del Corriere della Sera, i costi della TASI | Cos’è la TASI. È tornata su tutte le prime pagine, dopo una decisione del governo: guida minima alla nuova tassa che sostituisce l'IMU, per districarsi tra acronimi e aliquote. |
Domenica 21 gennaio si è tenuta a Los Angeles la 24esima edizione degli Screen Actors Guild Awards: i premi consegnati agli attori e alle controfigure di cinema e tv dallo Screen Actors Guild (SAG), il sindacato di cui fanno parte più di 100mila attori americani. I SAG Awards sono una sorta di anteprima dei premi Oscar e premiano solo attori e attrici, non i film e altre categorie professionali del mondo del cinema, come succede nella maggior parte degli altri premi. Durante la cerimonia sono stati assegnati 16 premi: sei per il cinema, nove per la televisione e un premio speciale alla carriera, a Morgan Freeman. La cerimonia è stata condotta da qualcuno, per la prima volta, e per il ruolo è stata scelta l’attrice Kristen Bell, che ha fatto battute e allusioni alla Casa Bianca e alla Marcia delle donne che si era svolta il giorno prima. Il premio più importante, quello per il miglior cast, è andato a Tre manifesti a Ebbing, Missouri, con Frances McDormand e Sam Rockwell premiati come miglior attrice protagonista e miglior attore non protagonista. Gary Oldman è stato scelto come miglior attore protagonista per il ruolo di Winston Churchill in L’ora più buia mentre Claire Foy ha vinto, battendo la favorita Elisabeth Moss di The Handmaid’s Tale, come miglior attrice in una serie tv per The Crown; il miglior cast per una serie tv è andato invece a This Is Us. Nicole Kidman ha ottenuto, dopo dieci candidature, il suo primo SAG, per Big Little Lies, come miglior attrice in una miniserie o un film per la tv, e nel suo discorso ha invitato a scrivere parti di rilievo anche per le attrici con più di 40 anni. Tra le tante ospiti della cerimonia si sono viste Laura Linney, Gina Rodriguez, Sarah Silverman, Marisa Tomei, Lupita Nyong’o e Mandy Moore. | Le foto e i vincitori dei SAG Awards 2018. Sono una sorta di anteprima degli Oscar e "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" ha vinto più di tutti. |
Un leone adulto può arrivare a pesare più di 250 chili: per peso massimo è il secondo felino al mondo dopo la tigre. Pesano di sicuro molto meno i due cuccioli di leone che sono stati presentati in questi giorni allo zoo di Magdeburgo, in Germania. Non si sa il peso esatto, ma ci sentiamo di azzardare che, per ora, non superano i dieci chili. Dei due leoni non si sa nemmeno il nome: i responsabili dello zoo devono ancora deciderlo. Si sa invece che sono nati a fine aprile, che sono leoni bianchi e che i loro due genitori – Madiba e Kiara – arrivano dalla Francia: prima di essere portati a Magdeburgo, stavano infatti a Amneville e a Bassin D’arcachon. La Germania è il paese da cui arrivano la maggior parte delle più belle foto di animali di questa settimana: una è stata fatta a una tartaruga gigante al parco Hagenbeck di Amburgo, una a un cucciolo di cicogna vicino a Großenaspe, un’altra ancora a un ippopotamo ad Hannover. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Quanto pesa un leone? gabbiani che vogliono diventare sfondi di desktop e tartarughe da censire, tra le più belle foto della settimana. |
I carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme, in Calabria, hanno arrestato 28 persone in una vasta operazione contro la ‘ndrangheta. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dalla procura di Catanzaro e riguardano persone affiliate o contigue alla cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, un gruppo criminale attivo nel traffico di stupefacenti e responsabile di estorsioni nei confronti di commercianti e imprenditori di Lamezia Terme. Maggiori dettagli dell’operazione verranno diffusi nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle 11 presso la Procura di Catanzaro. | 28 persone sono state arrestate in Calabria in un’operazione contro la ‘ndrangheta. |
Ci fu Ivano Fossati con la Canzone popolare ed erano i tempi di Prodi in cui non ci si vergognava a fare i maturi intellettuali. Ci fu Rino Gaetano con “Ma il cielo è sempre più blu” e funzionava. Ci fu la veltroniana Mi fido di te di Jovanotti e tanto se ne parlò (e forse fu la scelta migliore). Ci fu un momento di spaesamento DS. Ci fu Un senso di Vasco Rossi per la campagna di Bersani, l’anno scorso. Oggi, per l’assemblea del PD e le sue ambizioni di comunicazione pop – già criticate rispetto alla scelta del nome “Open” – si registra un notevole salto all’indietro, con una canzone dedicata nientedimeno che alla caduta del muro di Berlino (era l’89, ricordiamo) e composta e interpretata dalla band meno moderna e glamorous a cui si potesse pensare: i metallari anni ottanta, e tedeschi, Scorpions. Che con “Wind of change” provarono a ripetere – riuscendoci abbastanza – il successo della loro più famosa ballatona “Still loving you“. Ecco con cosa si è aperta quindi oggi l’assemblea del PD. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il PD si butta sugli Scorpions. La lunga storia di sperimentazioni pop congressuali torna indietro al kitsch metallaro anni Ottanta: il video. |
Apple e Samsung si sono messe d’accordo per chiudere il loro annoso confronto legale, al centro del quale c’era l’accusa per Samsung di avere copiato l’iPhone per produrre i suoi smartphone. La giudice Luci Koh che si occupava del caso ha annunciato di essere stata informata dalle due aziende sull’accordo, i cui termini rimangono riservati. Il confronto legale sui brevetti tra Apple e Samsung era iniziato nel 2011 e aveva portato a una vittoria in tribunale per Apple, con una sentenza che aveva imposto a Samsung il pagamento di 1 miliardo di dollari di danni. Erano seguiti diversi appelli e processi laterali, dovuti a cause presentate sia da Samsung sia da Apple, che si accusavano a vicenda di essersi copiate nei primi anni di progettazione e produzione degli smartphone. L’accordo arriva quindi dopo sette anni molto complicati e dispendiosi dal punto di vista legale, anche se non è chiaro perché sia stato stretto ora e non qualche anno fa. Il cambiamento di alcuni dirigenti soprattutto all’interno delle due aziende potrebbe avere contribuito alla nuova decisione. | Apple e Samsung hanno chiuso il loro annoso contenzioso legale sulla violazione dei brevetti degli iPhone. |
Anche ieri tra i film presentati alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia c’è stato un film italiano: Le sorelle Macaluso di Emma Dante, già regista e autrice della piéce teatrale da cui è tratto. Il film segue la vita di cinque sorelle cresciute nella periferia di Palermo, dall’infanzia alla vecchiaia, interpretate in totale da dodici attrici, una per ogni fase della vita di ciascuna. Il secondo film in concorso presentato ieri è l’ultimo del regista giapponese Kiyoshi Kurosawa, famoso per i suoi film horror, ma che in questo caso si presenta con un film storico, Wife of a Spy, sulla storia di una coppia che vive nella campagna giapponese durante gli anni della Seconda guerra mondiale. | Le foto di mercoledì a Venezia. È stata la sera di Kurosawa, di un documentario di quattro ore e mezza e di Nicolas Vaporidis con mascherina trasparente. |
In Gran Bretagna è iniziata la “Settimana della Conoscenza dell’Omeopatia”, ma come spiega il dottor Edzard Ernst sul Guardian, dopo anni di dibattito buona parte della comunità scientifica sembra essere orientata verso un’unica sentenza: l’omeopatia non funziona. A una conclusione simile era già arrivato il Science and Technology Committee della Camera dei Comuni a inizio anno, con un articolato documento dove si stabiliva che i prodotti omeopatici non sono efficaci e non funzionano meglio di un placebo. La documentazione del Comitato criticava anche l’operato degli omeopati, accusati di fornire ai loro pazienti informazioni fuorvianti e poco dettagliate sull’effettiva efficacia e utilità dei trattamenti da loro proposti. Bocciata l’omeopatia, i membri del Parlamento richiedevano anche al governo britannico di arrestare l’erogazione dei fondi per le cure omeopatiche all’interno del servizio sanitario nazionale (National Health Service – NHS). Alle parole del Comitato hanno fatto eco pochi mesi dopo le dichiarazioni della British Medical Association, che non ha esitato a definire l’omeopatia “stregoneria”, chiedendo l’interruzione dei finanziamenti per il suo utilizzo nelle strutture dell’NHS. | L’omeopatia sotto accusa in Gran Bretagna. Gli omeopati sono accusati di fornire informazioni non scientificamente provate sull'efficacia dei loro trattamenti: ne scrive il Guardian. |
Laura Puppato, candidata alle primarie del centrosinistra, ha risposto sul suo blog alle sei domande sulla scienza pubblicate la settimana scorsa da un gruppo di giornalisti scientifici, divulgatori e blogger sul sito della rivista Le Scienze. L’iniziativa è nata in seguito al dibattito televisivo tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra, dopo aver notato che durante il confronto non erano stati affrontati direttamente temi legati alla scienza e alla ricerca. Puppato ha risposto dicendo, tra le altre cose, di essere contraria agli OGM e di vedere con favore le terapie omeopatiche. Anche Nichi Vendola ha inviato le proprie risposte a Le Scienze: saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito della rivista. Mancano ancora le risposte di Bruno Tabacci, Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. 1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani? | Laura Puppato e la scienza. Ha detto di essere contraria agli OGM e di vedere positivamente l'omeopatia, al questionario della rivista Le Scienze. |
Il 28 ottobre di 50 anni fa a St. Louis nel Missouri, Stati Uniti, fu completata la costruzione del Gateway Arch, l’enorme arco alto 192 metri che in pochi anni sarebbe diventato uno dei monumenti statunitensi più conosciuti (dopo la Statua della Libertà, certo, che però fu donata dai francesi). Visibile praticamente da qualsiasi punto della città, è l’arco più alto al mondo e il monumento più grande di tutto l’emisfero occidentale. Nel corso degli anni è diventato un elemento centrale nella cultura di St. Louis; ci sono romanzi, sinfonie, poemi e film che in un modo o nell’altro contengono riferimenti a questa costruzione, dalla storia piuttosto travagliata. Nei primi anni Trenta del Novecento la città di St. Louis decise di avviare un ambizioso progetto per costruire un “Memoriale Nazionale” lungo il fiume Mississippi, in un’ampia area lungo l’argine poco sfruttata. Fu costituita la Jefferson National Expansion Memorial Association, con l’obiettivo di dedicare il memoriale “agli uomini che hanno reso possibile l’espansione territoriale verso ovest degli Stati Uniti, in particolare il presidente Jefferson, i suoi assistenti Livingston e Monroe, i grandi esploratori Lewis e Clark, i cacciatori e i pionieri”. Benché fosse ritenuta da molti uno sperpero di denaro pubblico, l’iniziativa proseguì negli anni seguenti e fu vista comunque come un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro. La legge federale che istituiva il memoriale fu firmata dall’allora presidente Franklin D. Roosevelt nel 1934, dopo alcuni complicati passaggi al Congresso, che inizialmente l’aveva accantonata. | Il grande arco di St. Louis ha 50 anni. La storia e le foto della costruzione del Gateway Arch: l’arco più alto al mondo, il monumento più grande di tutto l’emisfero occidentale. |
La notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre cade la festa di Halloween: secondo la tradizione, i bambini – truccati o travestiti da zombie, fantasma, strega o mostro – passano di casa in casa a chiedere dolcetti e minacciare (se non dovessero ottenerli) eventuali ritorsioni sotto forma di scherzetti. Se sei alla ricerca di consigli su come passare la serata di Halloween, leggi anche: I migliori film horror che trovate su Netflix | Da dove arriva la festa di Halloween. La festa delle zucche intagliate e di “trick or treat?” ha una storia antica e difficile da ricostruire; è invece facile capire dove è diventata quello che è oggi: negli Stati Uniti. |
Sabato 6 aprile Alfio Marchini, imprenditore edile, ha iniziato ufficialmente la sua campagna elettorale per le elezioni amministrative di Roma del 26 e 27 maggio prossimi, a cui si è candidato a sindaco sostenuto da una lista civica. Durante l’evento è stata presentata la prima di quattro mini-puntate di una sitcom elettorale che Marchini presenterà nelle prossime settimane: si chiama “Mo M’ascolti”, l’ha scritta e diretta Luca Manzi (l’ideatore delle serie tv “Boris”) ed è interpretata da due giovani attori che impersonano Pietro e Martina, due volontari del comitato di Marchini. Di seguito la prima puntata e l’articolo di Stefania Carini su Europa. | La sitcom elettorale di Alfio Marchini. Si chiama Mo M'ascolti, l'ha scritta e diretta il creatore di Boris per l'imprenditore edile candidato a sindaco di Roma. |
Avete mai fatto caso al fatto che più si invecchia e più il tempo sembra passare velocemente? Non è solo una sensazione, è vero: c’è un motivo per cui quando siamo piccoli un’estate sembra non finire mai e quando abbiamo trent’anni un’estate sembra durare pochissimo. È una questione di prospettiva: per un bambino di un anno, un anno è tutto. È il cento per cento della nostra esistenza fino a quel momento. Per un bambino di otto anni, un anno è il 12,5 per cento della sua vita. Per un ragazzo di 18 anni, un anno è il 5,56 per cento della sua esistenza fino a quel momento. Crescendo e poi invecchiando un anno diventa una sempre più piccola frazione della nostra intera vita. È come vedere qualcosa rimpicciolirsi nello specchietto retrovisore di un’automobile. Questa semplice teoria ha delle affascinanti implicazioni: significa, per esempio, che i genitori vedono crescere i loro figli molto più velocemente di quanto i figli non percepiscano la loro stessa crescita. Significa che aspettare per 24 giorni l’arrivo di Natale quando sia ha cinque anni è davvero come aspettare qualcosa per un anno, quando si hanno 54 anni. Questa teoria potrebbe anche spiegare perché durante i viaggi in automobile i bambini chiedono con particolare insistenza: «Quanto manca?». Per dei bambini – in base alla quantità di vita che hanno vissuto – un viaggio sembra davvero più lungo di quanto non sembri all’adulto alla guida. | Perché il tempo passa più velocemente quando si invecchia. Lo spiega il Washington Post con una teoria che chiarisce anche il perché i bambini in auto chiedono sempre "quanto manca?". |
Mercoledì l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha stabilito che gli Stati Uniti potranno imporre dazi su merci provenienti dall’Unione Europea per 7,5 miliardi di dollari all’anno (6,8 miliardi di euro). Questa sentenza rientra in una disputa legale tra le due più grandi aziende costruttrici di aeroplani al mondo, Airbus e Boeing, una europea e l’altra statunitense, che va avanti da 15 anni. Boeing accusa Airbus di aver ricevuto negli anni sussidi illeciti da parte dell’Unione Europea, e Airbus dice che gli Stati Uniti hanno fatto lo stesso con Boeing. Nel 2016, l’Organizzazione mondiale del commercio aveva stabilito che l’Unione Europea stesse avvantaggiando Airbus con dei sussidi impropri e Trump aveva minacciato di imporre dazi per circa 11 miliardi di dollari all’anno. Nei primi mesi del 2020 è attesa una sentenza analoga a quella di mercoledì, che però riguarderà gli aiuti concessi dagli Stati Unti a Boeing. | Quali saranno i dazi degli Stati Uniti all’Unione Europa. Entreranno in vigore il 18 ottobre e riguarderanno anche prodotti italiani come parmigiano, pecorino e prosciutto. |
Il pensiero del Post sui rapporti tra Matteo Renzi e Pippo Civati resta quello che misi insieme qui qualche settimana fa, con lo stesso disincanto e la stessa richiesta di lucidità. Quello che è successo dopo e negli ultimi giorni rinnova e conferma sia le ragioni del disincanto che il bisogno di lucidità. È probabile che i due più avanzati esponenti di un rinnovamento e sopravvivenza del Partito Democratico abbiano trovato strade parallele su cui camminare per un po’, ma il loro cammino sarà molto più difficile se non trovano il modo di unire le forze, come ha capito saggiamente Pippo Civati andando a Firenze con molta umiltà e disponibilità. E ha abbastanza ragione Civati anche nell’intervista di oggi a Repubblica, che il titolista cerca di rendere più aggressiva di quello che non sia (d’altronde, la giornata alla Leopolda era diventata una notizia da apertura per siti e giornali solo quando era arrivato un telegrafico e inutile scambio a base di asini tra Bersani e Renzi). Come dice Civati, quasi tutto quello che è emerso in termini di contenuti dalla riunione della Leopolda era stato presentato, discusso, messo sul piatto in pubbliche occasioni successive negli ultimi anni, e in particolare in quella sempre alla Leopolda 2010. È come se Renzi, che si è mosso più tardi di altri promotori del ricambio a livello nazionale – avendo legittimi altri impegni fiorentini – fosse passato in ritardo dal “complesso dei contenuti”, l’accusa usata spesso strumentalmente contro ogni nuova classe dirigente a cui si chiedono cose che non si chiedono alla vecchia (è più chiara e articolata l’eventuale piattaforma di leadership di Rosy Bindi? O di Chiamparino? O persino di Bersani?) e a cui nessuno è davvero interessato (che sono numerosissime da anni, da parte di Serracchiani, da parte di Civati, da parte di Renzi, eccetera). | Cambio di passo. Matteo Renzi ha quindi occupato il campo e può giocare la partita: ora gli mancano la squadra, l'allenatore e il modulo di gioco. |
Al Senato sono stati presentati oltre mille emendamenti al ddl Zan, la proposta di legge contro l’omotransfobia sulla quale da settimane è in corso un duro scontro nella maggioranza. La scadenza per la presentazione delle proposte di modifica al ddl era alle 12 di martedì, e la Lega – il partito di maggioranza più ostile alla legge – ne ha presentati circa 700, circa 160 sono stati avanzati da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che dopo aver votato la legge alla Camera lo scorso novembre sta proponendo di cambiarla per trovare un compromesso con il centrodestra, ne ha presentati 4. Nel pomeriggio di martedì è ripresa la discussione del ddl Zan al Senato, ma c’è una grande incertezza su cosa succederà ora, e negli ultimi giorni è emersa piuttosto concretamente la possibilità che la discussione della legge sia rimandata a settembre. | Al Senato sono stati presentati oltre mille emendamenti al ddl Zan contro l’omotransfobia. |
Il film Titane della regista francese Julia Ducournau ha vinto la Palma d’oro del festival di Cannes. È la seconda volta nella storia del festival che il premio più importante del festival viene assegnato a una donna. Prima di Ducournau era stata premiata Jane Campion, regista di Lezioni di piano, che vinse il premio nel 1993. ✨ Julia DUCOURNAU, lauréate de la Palme d'or #Cannes2021 pour TITANE ! Félicitations à toute l'équipe du film ! —✨ Julia DUCOURNAU has been awarded the 2021 Palme d'or! Congratulations to the whole film crew! #Cannes2021 #Awards #PalmedOr #TITANE pic.twitter.com/8APqMaoZ3D | Il film “Titane” della regista francese Julia Ducournau ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes. |
Barneys New York, la celebre catena statunitense di grandi magazzini di lusso, ha chiesto l’amministrazione controllata per far fronte ai creditori, all’aumento degli affitti e al calo delle vendite. La decisione non era inaspettata: la crisi di Barneys era monitorata sui giornali da settimane e non avendo trovato un socio o un acquirente questa era rimasta l’unica possibilità. In particolare, Barneys ha fatto ricorso al Chapter 11, una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, che consente di tenere aperta un’azienda in grave crisi a patto di concordare con il tribunale un piano di risanamento che tuteli i creditori. Il primo negozio di Barneys venne fondato a New York nel 1923: era un modesto negozio di vestiti da uomo con molti sconti e offerte, che negli anni si ingrandì e si trasformò nel posto frequentato dagli appassionati di moda, quello dove trovare le novità del momento e gli stilisti più interessanti. Contribuì a portare la raffinata moda sartoriale europea negli Stati Uniti – fu per esempio Barneys a far conoscere Armani agli americani – e fece la fortuna di stilisti, fotografi e modelle come Alexander Wang, Steven Meisel e Linda Evangelista. È citato in libri, film e serie tv come Friends, Seinfeld e soprattutto Sex and the City; una volta Sarah Jessica Parker, l’attrice che interpretava Carrie Bradshaw nella serie, disse che «se ti comporti bene e lavori duro, poi vai a fare shopping da Barneys: è la migliore ricompensa che c’è». | La catena di negozi di lusso Barneys New York ha chiesto l’amministrazione controllata. |
Il Guardian ha messo insieme una selezione di venti mete turistiche estive sulle rive di un lago o in montagna, scegliendole tra località di tutta Europa: alcune scelte perché economiche, altre più costose inserite nella lista per via di uno specifico hotel, interessante per qualche ragione. Anche se inizia con un suggerimento non particolarmente originale per gli italiani – le Dolomiti – non è la solita lista di posti da visitare che tutti saprebbero citare a memoria: c’è un lago del Montenegro, i monti della Georgia e molte valli francesi, svizzere e austriache, per chi vuole andare a vedere cosa c’è dall’altra parte delle Alpi. | 20 mete europee per delle vacanze al lago o in montagna. Scelte dal Guardian, per chi sa già che ad agosto vorrà scappare dal caldo. |
In Italia, il sistema di sostegno e accoglienza delle donne che subiscono abusi si regge sul lavoro dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, strutture la cui esistenza è prevista dalla legge ma che lo stato non è mai riuscito a finanziare e organizzare in modo adeguato. Come dicono da anni i movimenti femministi e le associazioni di donne, i Centri antiviolenza e le Case rifugio sono finanziati con meccanismi che non sono chiari, efficaci, omogenei e, soprattutto, sufficienti. La loro presenza nelle diverse regioni, inoltre, è molto poco omogenea e negli ultimi anni – con un maggiore interesse per il problema della violenza verso le donne – sono aumentati anche i tentativi di ricorrere ai fondi da parte di associazioni che si occupano principalmente di altri problemi. Di cosa parliamo L’Intesa Stato, Regioni e Province Autonome firmata in Italia nel 2014 stabilisce che i Centri antiviolenza sono «strutture in cui sono accolte a titolo gratuito le donne di tutte le età – e i loro figli minorenni – vittime di violenza, indipendentemente dal luogo di residenza». I Centri antiviolenza costituiscono quindi il fulcro della rete territoriale della presa in carico della vittima di violenza. Analogamente, le Case Rifugio sono «strutture dedicate, a indirizzo segreto, che forniscono alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro bambini a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza, con l’obiettivo di proteggere le donne e i loro figli e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica». | Il problema con i finanziamenti dei Centri antiviolenza. Anche quando le risorse ci sono, farle arrivare rapidamente e nei posti giusti è spesso molto complicato. |
Il Louvre, il museo di Parigi dov’è conservata la Gioconda di Leonardo da Vinci, sta cercando nuovi di modi per far quadrare i conti senza dipendere esclusivamente dalle visite. Questo processo di diversificazione delle entrate era già iniziato da qualche anno, ma è diventato ancora più urgente con la crisi portata dal coronavirus, che ha azzerato la presenza di turisti stranieri e costretto il museo a una chiusura prolungata: dallo scorso marzo è stato aperto solo da luglio a ottobre, con la conseguente perdita di 90 milioni di euro di ricavi. Il Louvre è infatti il museo più frequentato al mondo, con 9,6 milioni di visitatori nel 2019. Uno degli aspetti su cui sta puntando di più è il merchandising, cioè la vendita di prodotti collegati al museo. Solitamente i musei si appoggiano a un negozio interno e così ha sempre fatto anche il Louvre; con l’arrivo della pandemia i gadget dei più importanti musei parigini si potevano acquistare su un sito che li aggregava, Boutique de Musées. A gennaio scorso, però, il Louvre ha aperto un suo negozio online per avere un maggiore controllo sui prodotti e gestirne meglio la promozione. Vende, tra le altre cose, Swatch del Louvre, un profumo, una versione del Monopoly e una mascherina con disegnata sopra la Gioconda. | Il Louvre prova a diversificare. Senza più visitatori o quasi, il museo più famoso al mondo ha accelerato un processo avviato prima della pandemia, fatto di magliette, aste e videoclip. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 190 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 239.410, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile. Per quanto riguarda il numero dei morti oggi il bilancio totale è di 34.644, un numero più basso rispetto ai 34.675 comunicati ieri (-31). Ciò conseguentemente a un ricalcolo dei deceduti fatto dalla provincia autonoma di Trento nella quale oggi non ci sono stati nuovi decessi (né nuovi casi, ma sono stati ricalcolati anche quelli). Sottraendo quindi i decessi totali della provincia autonoma comunicati ieri (466) a quelli comunicati oggi (405) si desume che il ricalcolo abbia riguardato 61 decessi. L’incremento quotidiano dei morti sarebbe quindi di 30 unità. Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 107, 8 in meno rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 1.526, per un totale di 186.111. Le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.111.364, 30.237 in più di ieri. #LNews @GiulioGallera "I dati di oggi si qualificano per unulteriore, sensibile calo dei pazienti ricoverati nei reparti didegenza dei nostri ospedali che si attestano a quota 692 (218 in meno di ieri). pic.twitter.com/mGPF1tMfew | Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 190 casi di contagio. Per quanto riguarda i morti c'è stato un ricalcolo di casi nella provincia autonoma di Trento. |
Fiat Chrysler Automobilies (FCA) pagherà circa 800 milioni di dollari per il caso sulle emissioni falsate dei suoi motori diesel negli Stati Uniti, emerso nel gennaio del 2017. La società ha concordato la cifra con il governo statunitense. Per quanto consistente, la cifra è ampiamente inferiore alla multa massima di oltre 4,6 miliardi di dollari di cui si era parlato un paio di anni fa. FCA dovrà versare circa 400 milioni di dollari al governo e alla California, mentre quasi 300 milioni di dollari saranno suddivisi tra i proprietari delle automobili coinvolte. Saranno poi necessari altri milioni di dollari per l’archiviazione del caso in altri stati. FCA ha sempre negato di avere manomesso i dati sulle emissioni dei suoi motori diesel e sostenuto di avere agito in buona fede. | FCA ha concordato il pagamento di 800 milioni di dollari negli Stati Uniti per chiudere il caso delle emissioni dei motori diesel. |
Aggiornamento 19.30. Il ministro spagnolo dell’Economia ha confermato che la Spagna chiederà un prestito alle istituzioni europee per sostenere il suo settore bancario, in grande difficoltà. Il ministro non ha detto quanto il governo intende chiedere al fondo di emergenza ma ha detto che la cifra sarà “significativamente” superiore a quella indicata dal Fondo Monetario Internazionale, cioè 40 miliardi di euro. Per tutta la giornata di oggi si era parlato di 100 miliardi di euro. *** | La Spagna chiede aiuto all’Europa. Il ministro spagnolo dell'Economia ha confermato la richiesta di fondi alle istituzioni internazionali per sostenere le banche: si parla di 100 miliardi di euro. |
Tiiime è un sito che permette di calcolare quanto tempo abbiamo passato a guardare le nostre serie tv preferite. Funziona in un modo molto semplice: si digita il nome della serie tv e si seleziona il numero di stagioni che si sono viste; è poi il sito a calcolare quanti giorni, quante ore e quanti minuti abbiamo passato a guardarle. Selezionando una seconda serie tv, il tempo della prima si somma con quello della seconda, e si può quindi scoprire il totale dei giorni passati davanti a uno schermo. Per vedere la durata totale di una sola serie senza che quelle che cerchiamo si sommino tra di loro si può cliccare sul punto di domanda, e selezionare “reset all data”. Qui trovate un po’ di tempi di durata delle serie tv più famose. Chi ha guardato tutto West Wing ci ha speso 6 giorni e 10 ore. Se siete in pari con i Simpson siete a 11 giorni. Ma chi ha guardato tutto Beautiful ha passato con Ridge più di 46 giorni della sua vita. | Quanto tempo hai passato a guardare serie tv? un sito permette di calcolare il totale di ore e giorni passati a guardare le nostre serie preferite (e vengono numeri grossi). |
La scorsa settimana Aaron Sorkin è stato ospite della “D10 Conference”, la serie di incontri organizzata ogni anno dal sito di tecnologia AllThingsD del Wall Street Journal. Intervistato dal direttore Walt Mossberg, Sorkin ha confermato di aver stretto un accordo con Sony Pictures Entertainment per scrivere la sceneggiatura di un film sulla vita di Steve Jobs. Le voci sul film erano iniziate a circolare poche settimane dopo la morte del cofondatore di Apple, nell’ottobre del 2011, e in seguito alla pubblicazione della sua biografia scritta da Walter Isaacson. La sceneggiatura sarà basata sulle informazioni contenute nel libro, per il quale Sony ha acquisito i diritti. (Cosa c’è nella biografia di Steve Jobs) | Aaron Sorkin e il film su Steve Jobs. «Tutto ciò che ho da fare sono tre atti con un proposito, un ostacolo, una esposizione, un invito ad agire, un rovesciamento, un climax e uno scioglimento e rendere il tutto divertente ed emozionante e sarò a posto». |
La vicenda di cui vorrei parlare oggi è un po’ complessa, e si colloca al crocevia di due delle molte questioni irrisolte della nostra vita pubblica: il percorso sarà lungo, ma a mio avviso necessario per comprendere le dinamiche profonde sottese a quella che apparirebbe altrimenti una notiziola di cronaca, o una piccola bega locale. La prima questione, una volta di più, è il declino di Venezia, del quale ho già lungamente discusso altre volte su queste pagine, e su cui non tornerò: lo spopolamento del centro storico, il cannibalismo turistico, la violenza al patrimonio artistico, le demenziali operazioni e speculazioni che minacciano la città. Tra le molte questioni aperte ne segnalo qui brevemente solo tre, a loro modo emblematiche dell’aria che tira. | Il futuro di Venezia. E i suoi molti guai, raccontati da Filippomaria Pontani: per non parlare soltanto del passaggio delle grandi navi. |
È stata presentata alla Settimana della moda di Londra la collezione che tutti gli appassionati e addetti ai lavori aspettavano: quella per la primavera/estate 2019 disegnata da Riccardo Tisci per l’azienda britannica Burberry. È la prima collezione di Burberry da 18 anni che non è realizzata dall’inglese Christopher Bailey, lo stilista che la risollevò e fece tornare di moda dopo una lunga crisi; ed è la prima del nuovo direttore creativo, l’italiano 44enne Riccardo Tisci, che ha salvato dalla bancarotta il marchio di moda francese Givenchy e poi lo ha guidato per 12 anni rendendolo un successo mondiale. Il suo stile gotico, trasgressivo, pieno di eccessi, fatto di influenze vittoriane e di streetwear (il modo di vestire della strada) è sempre stato molto lontano dalla sobria eleganza di Burberry, che è il marchio britannico per eccellenza, celebre per il tartan e gli impermeabili, definito dallo stesso Tisci «simile alla bandiera d’Inghilterra». Come accade ormai da anni a Burberry, hanno sfilato insieme uomini e donne e la collezione è stata resa subito disponibile all’acquisto online, per la prima volta anche attraverso Instagram. Tisci si è ispirato ai suoi otto anni a Londra, dove arrivò per studiare moda a 17 anni, per creare i 134 abiti che ha definito «una celebrazione delle culture, delle tradizioni e dei codici di questa storica azienda di moda e dell’eclettismo che compone il bellissimo Regno Unito». Si è infatti rivolto a fasce d’età ed esigenze diverse cercando di disegnare proposte adatte «alle madri e alle figlie, ai padri e ai figli», per dimostrare che Burberry non ha «un’unica identità». | La collezione più importante delle sfilate di Londra. È la prima disegnata dall'italiano Riccardo Tisci per Burberry, arrivato dopo aver lavorato 12 anni per Givenchy. |
The North Face, la popolare azienda statunitense di abbigliamento sportivo e tecnico, ha violato i termini di servizio di Wikipedia per provare a scalare le ricerche su Google. Nei giorni scorsi, in collaborazione con la filiale brasiliana dell’agenzia pubblicitaria Leo Burnett, North Face ha realizzato un video pubblicitario che mostra come l’azienda abbia volontariamente violato il regolamento di Wikipedia per piazzare ai primi posti dei risultati di Google foto contenenti suoi prodotti. Il video inizia dicendo che molto spesso, prima di organizzare un viaggio, le persone controllano su Google le foto del posto dove vogliono andare, e in molti casi al primo posto delle ricerche ci sono immagini tratte da articoli di Wikipedia. Così, continua la pubblicità, North Face ha deciso di “fare quello che nessuno aveva mai fatto prima”: ha cambiato le foto di 12 articoli di Wikipedia, tra cui quello del parco nazionale di Guarita e la Penisola del Capo, entrambi in Brasile, inserendo al loro posto foto che contenevano prodotti con il logo North Face. | The North Face ha fatto un guaio su Wikipedia. Ha cambiato le foto di alcuni articoli con altre che contenevano suoi prodotti, violando esplicitamente i termini di servizio, e poi se n'è vantata online. |
Il 12 aprile del 1992, esattamente vent’anni fa, aprì a Marne-la-Vallée, a circa 30 chilometri a est da Parigi, il parco di divertimenti Disneyland. Il parco, che all’epoca si chiamava Eurodisney, si estende per 22 chilometri quadrati in una zona precedentemente adibita alla coltivazione di barbabietole ed è il secondo costruito dalla Disney fuori dagli Stati Uniti, dopo quello di Tokyo del 1983. La costruzione di Disneyland Paris era iniziata nella fine degli anni Ottanta ed era stata molto criticata da parte dei sindacati e di un pezzo dell’opinione pubblica: si diceva che fosse un’americanata e che non rispettasse la cultura francese (inizialmente nel parco erano vietati gli alcolici e i menu non prevedevano piatti francesi), al punto che venne definita una “Chernobyl culturale”. Nonostante le critiche l’allora capo della Walt Disney, Robert Fitzpatrick, disse che la sua più grande paura era «avere troppo successo». | La crisi di Disneyland Paris. Ha aperto esattamente vent'anni fa, ha cambiato nome, è l'attrazione turistica più visitata d'Europa, ma ha debiti per 1,9 miliardi di euro. |
Un incidente tra tre camion ha provocato un morto, un grosso incendio e la chiusura dell’autostrada A14 all’altezza di Borgo Panigale, a Bologna. I tre camion si sono scontrati poco prima delle 15 in un tratto di autostrada che attraversa una zona densamente abitata di Bologna, lo stesso dove un anno fa l’esplosione di un’autocisterna aveva causato il crollo di un ponte autostradale. Secondo le prime ricostruzioni, sull’autostrada c’era traffico per un altro incidente: uno dei camion non è riuscito a rallentare in tempo e ne ha tamponato un altro, mentre il terzo è rimasto coinvolto nell’incidente mentre cercava di evitare i due mezzi. La cabina di guida del camion che ha tamponato ha preso subito fuoco, e l’autista è morto all’interno. L’autista del camion tamponato, invece, ha riportato qualche ferita lieve. | L’incendio di due camion sulla A14 a Bologna. È stato provocato dallo scontro di tre veicoli, nello stesso tratto della grande esplosione di un anno fa: uno degli autisti è morto. |
La storia di Fini e della casa di Montecarlo, che ha agitato la politica italiana prima dell’estate e ora sembrava in qualche modo finita nell’oblio, ha riconquistato visibilità e importanza negli ultimi giorni grazie alla pubblicazione di una serie di documenti e ora sembra possa addirittura condizionare in modo definitivo i rapporti tra Futuro e Libertà e il PdL, mettendo quindi in discussione più di quanto già non fosse il futuro della legislatura. Il paradosso è che in questo caso la scintilla non ha direttamente a che fare con gli articoli pubblicati dal Giornale e da Libero, bensì con quelli di due sconosciuti quotidiani dominicani. Il primo, pubblicato sul quotidiano Listin Diario e ripreso oggi dal Corriere della Sera, scrive esplicitamente che “un documento ufficiale della Repubblica di Santa Lucia segnala che Giancarlo Tulliani è il titolare sia della Printemps Ltd che della Timara Ltd”. Sostiene quindi che AN abbia venduto la casa a Tulliani a un prezzo di favore, celandolo dietro le società offshore: una cosa che sia Fini che i legali dello stesso Tulliani hanno sempre negato. Poche ore dopo il documento viene pubblicato dal quotidiano dominicano El Nacional. Il Corriere della Sera ha scritto che “delle due l’una: o è un clamoroso falso oppure è la prova che il cognato del presidente della Camera è il regista di tutti i passaggi della casa di Montecarlo”. | Anche i finiani nel loro piccolo s’incazzano. Tulliani dice che il documento sulla casa di Montecarlo è un falso, Briguglio pure: Futuro e Libertà rompe col PdL sulla giustizia. |
Giovedì 26 dicembre l’attore e regista James Franco ha scritto un articolo sul New York Times per spiegare il suo rapporto con i selfie e il motivo per cui secondo lui gli utenti di Instagram e in generale di tutti i social network ne siano così tanto attratti. Franco è un personaggio particolare: è uno degli attori più apprezzati della sua generazione, ha una grande popolarità online, ha scritto delle sceneggiature, è laureato in Letteratura, ha tenuto corsi universitari e sta facendo un dottorato a Yale. “Selfie” è una parola che ha ottenuto grande popolarità negli ultimi mesi, con relative discussioni sui cambiamenti sociali che questa popolarità comportasse. Pochi mesi fa la parola “selfie” è stata introdotta dall’Oxford Dictionaries Online nel suo vocabolario: indica quindi ufficialmente “una fotografia che uno scatta a sé stesso, in genere con uno smartphone o una webcam, e che viene caricata su un social media”. Franco è stato accusato di pubblicarne troppi sui social network, tanto da essere stato ribattezzato addirittura “il re dei selfie”. | In difesa dei selfie. James Franco – attore, dottorando in letteratura e professionista del selfie - ha spiegato sul New York Times il successo degli autoscatti con lo smartphone (secondo lui). |
Ieri sera il governo ha deciso di salvare due banche venete in grosse difficoltà, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, spendendo 4,7 miliardi di euro e offrendo garanzie per altri 12 miliardi. Le banche sono state aiutate con soldi pubblici, in deroga alle regole europee che impongono che gli istituti di credito in difficoltà vengano salvati con i soldi di chi ci ha investito, evitando di coinvolgere la fiscalità generale. Presentando il decreto sul salvataggio, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha fatto una domanda retorica ai giornalisti che lo ascoltavano: «C’erano alternative migliori?». La situazione poteva essere risolta in tre modi. Il primo, piuttosto brutale, era lasciare che le banche – messe in grossa difficoltà da anni di cattiva gestione, dai costi eccessivi e dai cosiddetti “non performing loans” (NPL), cioè debiti difficili da riscuotere – cercassero di risolvere da sole i loro problemi e quindi in ultima istanza fallissero. Sarebbe stato lo scenario peggiore: in caso di fallimento moltissime persone avrebbero perso del tutto i loro risparmi, le aziende che sfruttano le linee di credito della banca si sarebbero trovate improvvisamente costrette a rientrare dei prestiti e infine migliaia di persone avrebbero perso il lavoro. | Con le banche venete c’erano alternative? la situazione si poteva gestire senza usare soldi pubblici, ma sarebbe stato politicamente complesso: e quando il governo lo fece, due anni fa, l'opposizione protestò molto. |
Tra coloro che sono risultati determinanti nel voto di oggi alla Camera si sono distinte in particolare cinque persone: non parleremo dell’onorevole dell’Italia dei Valori, Domenico Scilipoti, che si aggiunge a una lunga schiera di fedifraghi di quel partito, nel quale dispiace constatare come caratteristica costante (e non delle più anodine) la consustanziale inaffidabilità degli eletti. Non parleremo di Bruno Cesario, eletto nel Partito Democratico e giunto a votare la fiducia a Berlusconi dopo un transito per l’API di Rutelli: segnaliamo solo che ore fa Dario Franceschini ha vantato la compattezza del gruppo PD (206 su 206), omettendo appunto di ricordare appunto la defezione di questo deputato campano. Non parleremo neanche del finiano Silvano Moffa, giornalista del “Secolo” negli anni ’70, e già sindaco per dieci anni di un paesino che conosco bene, Colleferro in provincia di Roma, dove ha governato tenendo accesa la fiamma dell’antica militanza rautiana, barcamenandosi con prudenza tra interessi diversi, uscendo pulito da un’indagine per abuso e corruzione, e non opponendosi granché alla deriva ambientale che ha reso la Valle del Sacco uno dei posti più inquinati d’Italia – una deriva a lui certo non imputabile, ma forse non lenita dagli inceneritori che ha promosso, né da una certa passività in materia di salvaguardia e bonifica. Dirò brevemente degli altri due, perché sono stati entrambi eletti nella mia regione, e dunque rappresentano un pezzo di classe dirigente che potrebbe non essere tradizionalmente associata alle boutades sugli appalti di Roccasecca. Nella circoscrizione Veneto 1 è stato eletto il vicentino Massimo Calearo, del quale si è scritto fin troppo: egli non è soltanto l’ex presidente di Federmeccanica (dal 2004 al 2008), ma ha rappresentato anche l’elemento “di rottura”, la carta vincente presentata da Walter Veltroni nella campagna elettorale del 2008 come sagace mossa per riconquistare il riottoso Nordest, come sigillo ufficiale della fine di quell’obsoleta contrapposizione fra lavoratori e padroni che alla sinistra radicale continuava a essere ostinatamente cara. Fino a poche settimane fa Veltroni continuava a dichiararsi certo della fedeltà di Calearo – ormai passato anch’egli all’API di Rutelli – al grande campo del centrosinistra, incurante dell’evidenza oggi disvelata. Che all’interno del Partito Democratico nessuno abbia ancora non dico chiesto scusa, ma almeno compiuto una severa autocritica sulla scelta del 2008 (che non ha rappresentato un incidente di percorso, bensì evidentemente il sintomo di un indirizzo sbagliato, solo in parte corretto dalla gestione Bersani), è ragione di qualche tristezza. Non vorremo pensare che Franceschini, nella dichiarazione di oggi, abbia omesso anche questo secondo nome di transfuga (sia pure anch’egli via API) per rispetto verso chi l’aveva sia pur flebilmente sostenuto nelle primarie contro Bersani. | Dal Veneto con fiducia. Filippomaria Pontani riprende i percorsi dei personaggi centrali nel voto di ieri alla Camera. |
Giorgio Moroder, leggendario produttore musicale altoatesino riconosciuto come uno dei principali protagonisti degli sviluppi della discomusic negli anni Settanta, ha messo online la versione integrale della sua intervista da cui sono state estratte le parti usate dal duo francese dei Daft Punk nella canzone “Giorgio by Moroder” inclusa nel loro disco del 2013 Random Access Memories. | “Giorgio by Moroder”, l’intervista integrale. Quella da cui i Daft Punk hanno estratto il racconto usato nella canzone che ha rinnovato la fama del produttore altoatesino. |
Il nuovo libro di memorie dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama uscirà il 17 novembre in tutto il mondo e in 25 lingue, tra cui l’italiano. In Italia sarà pubblicato da Garzanti, come già Becoming, l’autobiografia di Michelle Obama uscita nel 2018. Il libro, intitolato A Promised Land, di 768 pagine, sarà il primo di due volumi. Ad annunciarlo è stata giovedì la casa editrice che pubblicherà l’autobiografia, Crown, a cui Barack e Michelle Obama nel 2017 hanno venduto i diritti sulla pubblicazione delle loro memorie per 65 milioni di dollari (circa 55 milioni di euro). In questo primo volume Obama racconterà le sue prime esperienze politiche, la sua ascesa come leader fino alla prima campagna presidenziale, e il suo primo mandato fino alla morte di Osama bin Laden nel 2011. Crown ha programmato una prima stampa, per l’edizione statunitense, di 3 milioni di copie. Un milione di copie verrà stampato in Germania e trasportato negli Stati Uniti in 112 container su tre navi. Becoming, il libro di memorie di Michelle Obama, pubblicato nell’autunno del 2018, negli Stati Uniti e in Canada ha venduto più di 8 milioni di copie e in tutto il mondo avrebbe superato i 10 milioni. | Il 17 novembre uscirà il nuovo libro di memorie di Barack Obama. |
Analizzando le immagini fornite dal telescopio spaziale Hubble della NASA, un gruppo di astronomi ha identificato quelli che potrebbero essere getti di vapore d’acqua intorno alla superficie di Europa, una delle lune del pianeta Giove. La nuova ricerca sembra confermare gli indizi raccolti in passato attraverso altre osservazioni, ma per ora i ricercatori sono cauti e dicono di volere fare altre verifiche, anche se i dati ottenuti tramite Hubble sono molto più solidi dei precedenti e non lasciano molti dubbi. Europa è tenuta sotto controllo da tempo e secondo gli astronomi è tra i principali candidati a ospitare forme di vita nel nostro sistema solare, oltre naturalmente alla Terra. Europa è solo una delle 67 lune di Giove, il pianeta più grande tra quelli in orbita intorno al Sole, ma è la quarta per dimensione e il sesto satellite naturale più grande di tutto il sistema solare. Fu scoperta da Galileo Galilei all’inizio del 1610, insieme alle lune Io, Ganimede e Callisto: per questo i quattro corpi celesti sono identificati spesso come “satelliti galileiani”. Europa appare come una grande palla di neve: la sua superficie, spessa e ghiacciata, ricopre un gigantesco oceano che si stima contenga il doppio di tutta l’acqua degli oceani terrestri. Lo spessore dello strato di ghiaccio non è noto, ma dalle osservazioni e i movimenti della luna, si ipotizza che vada in profondità per diverse decine di chilometri. E proprio questa crosta ghiacciata così spessa ha finora reso impossibile uno studio più approfondito di Europa: una sonda automatica potrebbe essere inviata sul corpo celeste, ma la perforazione della crosta per raggiungere l’oceano sottostante e analizzarlo sarebbe molto complicata, se non impossibile, da realizzare. | C’è vita su Europa? ci sono nuovi indizi sulla presenza di giganteschi getti di vapore d'acqua dalla superficie della luna di Giove, e potrebbe essere solo l'inizio. |
Bitcoin, la “moneta virtuale” che si può utilizzare su internet e persino in alcuni negozi per comprare beni e servizi, è crollata perdendo il 50% del suo valore in pochi giorni. Bitcoin aveva raggiunto il suo massimo storico mercoledì scorso quando, intorno alle 13 orario americano, un Bitcoin valeva 266 dollari. In poche ore è crollato a 120 dollari. Nei giorni successivi il valore è sceso ancora: venerdì sera un Bitcoin valeva 54 dollari. Sabato 13 aprile ha subito un’ulteriore e improvvisa impennata, toccando nuovamente i 100 dollari, un valore su cui oggi sembra restare stabile. La bolla di Bitcoin Quella di Bitcoin è stata una bolla che è esplosa e si è consumata nel giro di poche settimane, invece che mesi o anni. «Non succede tutti i giorni di poter vedere l’esplosione di una bolla in tempo reale comodamente seduti davanti a uno schermo», ha scritto il Financial Times in questi giorni. Bitcoin è nato nel 2009 e per gran parte della sua storia è stato piuttosto noioso. A parte un picco circa a metà del 2011 che lo portò a valere 30 dollari, per la maggior parte degli ultimi quattro anni scambiava intorno ai 10 dollari. Bitcoin, come scrive The Atlantic, «era il territorio di hacker libertari e di più o meno nessun altro». | Il crollo di Bitcoin. La moneta virtuale ha perso in poche ore più di metà del suo valore in mezzo a brusche oscillazioni: che cosa c'è che non va (un indizio: c'entrano le banche centrali). |
Alle 13.45 di oggi c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 in Puglia, con epicentro nel comune di Altamura, in provincia di Bari. La scossa è stata sentita in molte zone della Puglia e in Basilicata: al momento non si hanno notizie di feriti o di danni agli edifici. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.5 ore 13:45 IT del 09-11-2018 a 5 km NE Altamura (BA) Prof=38Km #INGV_21077981 https://t.co/Bojs0PwiMl | C’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 in Puglia. |
Instagram e Snapchat hanno temporaneamente bloccato la funzione che permette di inserire le gif nelle proprie Storie attraverso GIPHY, il popolare sito che era stato integrato sui social network per aggiungere gif alle proprie immagini. La decisione è stata presa dopo che alcuni utenti hanno segnalato la presenza su GIPHY di una gif razzista che compariva cercando la parola “crime”, cioè crimine: conteneva un testo fortemente offensivo e paragonava le persone nere alle scimmie. Se si prova a usare la funzione delle gif sulle Storie di Instagram, il motore di ricerca non restituisce risultati. Sia Instagram e Snapchat hanno bloccato la funzione di GIPHY tra venerdì e sabato: Snapchat ha detto che verrà ripristinata quando ci sarà la garanzia «che una cosa del genere non accada mai più», mentre Instagram ha detto che sta conducendo «un’indagine sull’accaduto». Gif come quella segnalata vanno contro le linee guida di GIPHY ma possono comunque finire sul sito ed essere trovate con il motore di ricerca, finché non vengono rimosse dagli amministratori. GIPHY ha detto di avere rimosso la gif appena è stata scoperta. | Sono state bloccate le gif nelle storie di Instagram e Snapchat. È una misura temporanea, arrivata dopo la scoperta di una gif razzista associata alla ricerca “crimine”. |
Dopo i Golden Globe di domenica notte, ieri sera a Santa Monica si è tenuta la cerimonia di consegna dei 23esimi Critics’ Choice Awards, i premi televisivi e cinematografici assegnati annualmente da centinaia di critici della Broadcast Television Journalists Association (BTJA) e della Broadcast Film Critics Association (BFCA), tutti appartenenti alle principali testate giornalistiche statunitensi. Il film più premiato nel corso della serata, presentata dall’attrice Olivia Munn, è stato The Shape of Water diretto da Guillermo del Toro: ha ricevuto quattro premi tra cui miglior film e miglior regia. Il premio come miglior attore protagonista è andato a Gary Oldman per la sua interpretazione in Darkest Hour, e quello come miglior attrice a Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Sam Rockwell, altro attore del cast, è stato premiato come miglior attore non protagonista, mentre per la categoria femminile è stata premiata Allison Janney per il film I, Tonya. | Le foto dei Critics’ Choice Awards 2018. Dopo i Golden Globe arrivano i premi assegnati dai critici di cinema e tv dei giornali americani: "The Shape of Water" ha vinto più di tutti. |
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.365 nuovi casi di contagio da coronavirus, ha comunicato la Protezione Civile, e 4 nuovi decessi. Le persone attualmente ricoverate sono 1.251, 84 in più di ieri, e altre 86 sono nei reparti di terapia intensiva (sette in più rispetto a ieri). I tamponi di cui è stato comunicato oggi il risultato sono 81.723, di cui 53.541 su nuovi casi. Il totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia è di 268.218, quello dei decessi 35.477. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato in Campania (270). Seguono Lombardia (235), Lazio (156), Veneto ed Emilia-Romagna (109). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (172), Roma (106), Milano (80), Caserta (54), Bari (41), Padova (34), La Spezia (31), Latina (31), Salerno 30. | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 30 agosto. |
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