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Tra le notizie più discusse sui giornali della settimana scorsa c’è stata la storia della modella italiana diciottenne che in un’intervista al tabloid britannico Sun aveva raccontato di aver messo all’asta la propria verginità per pagarsi gli studi all’Università di Cambridge e comprare una casa ai suoi genitori. Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato una intervista della giornalista Elvira Serra alla ragazza, identificata con lo pseudonimo Nicole Severini, che chiarisce cosa c’è di vero in questa storia e cosa no. In breve: «Non è una modella, non ha nessuna sorella, non intende iscriversi a Cambridge e, soprattutto, non ha mai avuto intenzione di vendere la sua verginità online». L’asta però c’è stata e ha davvero raggiunto un milione di euro. L’articolo spiega che anche se Severini non voleva davvero avere un rapporto sessuale per la prima volta in cambio di denaro – stando alla sua versione – si era davvero organizzata per poterlo fare. Dopo aver letto in giro la storia di alcune ragazze che avevano messo all’asta la propria verginità, aveva contattato alcune agenzie di escort straniere per provare a farlo a sua volta: «Volevo vedere se qualcuno sarebbe stato disposto a pagare anche per me». Severini ha raccontato di aver firmato un primo contratto, con penali da diecimila euro, con una agenzia tedesca chiamata Cinderella Escorts: il Sun ne aveva parlato lo scorso novembre, raccontando la storia di una ragazza rumena che avrebbe messo all’asta la sua verginità per comprare una casa ai propri genitori. Alla fine però l’asta per Severini non fu organizzata da questa agenzia, che dopo l’accordo iniziale non contattò più la ragazza, ma da Elite Models Vip, a cui Severini diede l’autorizzazione per la pubblicazione delle sue fotografie e di un suo video, poi ripubblicati da vari giornali.
La ragazza che aveva messo all’asta la sua verginità non voleva farlo davvero. Il Corriere ha intervistato la 18enne italiana di cui aveva parlato il Sun: l'asta c'è stata davvero, ma la sua era una «provocazione».
La soluzione della crisi di governo tedesca ha già iniziato a produrre risultati nel resto d’Europa. Ieri, dopo l’annuncio da parte di Angela Merkel di un accordo per adottare politiche più severe sugli arrivi di migranti in Germania, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha detto che se i tedeschi proseguiranno nei loro piani – che avranno come effetto secondario l’aumento dei migranti che resteranno o saranno rimandati in Austria – il suo governo potrebbe essere costretto a “intraprendere misure” lungo il suo confine meridionale, quello su cui si affaccia anche l’Italia. Significa in altre parole che l’Austria è tornata a minacciare di aumentare i controlli al passo del Brennero, il principale punto di passaggio tra Austria e Italia, in modo da bloccare completamente il flusso di migranti che cercano di attraversare irregolarmente il confine: e quindi di aumentare il numero dei migranti che resteranno o saranno rimandati in Italia. Il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini gli ha risposto quasi subito affermando di non essere affatto preoccupato. Se l’Austria dovesse chiudere i confini, secondo Salvini:
Matteo Salvini dice che ci conviene se l’Austria chiude i confini. «A guadagnarci saremo noi, perché sono più gli altri a venire da noi che non viceversa», ha detto rispondendo alla minaccia del cancelliere austriaco di chiudere il passo del Brennero.
A volte comincia piano: state pianificando un viaggio in un paese preciso, e decidete di visitarne qualche altro nella zona. Poi, vi accorgete che lì a un passo, dall’altra parte dell’oceano, c’è un altro continente. E poi un altro ancora, e finite per ritrovarvi a saltare da un posto all’altro. Altre volte decidete di buttarvi a capofitto nell’avventura, cercando di mettere insieme più mete possibili. Oppure avete accumulato così tante miglia con la vostra compagnia aerea di fiducia, avete un sacco di ferie, o diverse pagine del passaporto ancora da riempire. O magari volete la prova empirica che il mondo sia effettivamente tondo. Indipendentemente da quale sia il ritmo o l’obiettivo, chiunque può fare un giro intorno al mondo: non sono necessarie capacità di circumnavigazione. «Fare un viaggio intorno al mondo non è poi così difficile», ha detto Sean Keener, cofondatore di BootsnAll, un sito di informazioni turistiche, e CEO di AirTreks, un sito per prenotare voli per viaggi che prevedono molte fermate. Per farlo esiste «un’infinità di modi». Viaggiare intorno al mondo è più fattibile ed economico di quanto ci si possa immaginare. Non è necessario consultare un esercito di agenti di viaggio o vendere le proprie azioni. Bisogna però fare il primo passo fondamentale: prenotare il biglietto. I metodi principali per organizzare un’odissea di questo tipo sono tre. A seconda della strategia, sono necessari diversi livelli di impegno e competenze, ma il risultato finale è sempre lo stesso: scorrazzare i viaggiatori in giro per il pianeta. I principali siti per le prenotazioni online, come Kayak e Orbitz, hanno delle funzioni che permettono di inserire itinerari più complessi del semplice destinazione-di-partenza-destinazione-di-arrivo-e-ritorno. I loro motori di ricerca, però, impongono generalmente dei limiti al numero di voli che si possono inserire: Orbitz consente fino a un massimo di cinque viaggi di sola andata, mentre per Kayak sono sei. Il motore di ricerca di BootsnAll è il più ambizioso, e permette di fare fino a 25 voli. Per aggirare l’ostacolo, si possono comunque fare più prenotazioni per lo stesso viaggio, come se fossero dei ciondoli singoli aggiunti allo stesso braccialetto.
Consigli per pianificare un viaggio intorno al mondo. Serve un po' di tempo e qualche soldo da parte, certo, ma ci sono strumenti che aiutano a farlo con semplicità.
Ryan McAmis è un illustratore e grafico di New York che ha realizzato una serie di ritratti ad acquerello di grandi personaggi del mondo della moda e della musica facilmente riconoscibili per il loro look eccentrico: ci sono Joey Ramone e Bach, e anche stilisti importanti e vere e proprie icone come Karl Lagerfeld, Diane Von Furstenberg e Edith Head, la costumista statunitense vincitrice di 8 premi Oscar. I lavori di Ryan McAmis si possono vedere sul suo sito. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Piccoli ritratti di grandi icone. Della moda e della musica, realizzati dal designer ed illustratore newyorkese Ryan McAmis.
Mercoledì 11 dicembre la Camera ha votato la fiducia al governo di Enrico Letta, necessaria dopo l’uscita dal governo di Forza Italia dalla maggioranza lo sosteneva. Lo stesso ha fatto al Senato, dove ha avuto la fiducia di 171 senatori. Tra le foto della giornata ci sono la protesta di Riccardo Nuti e Alessio Villarosa del M5S, gli applausi all’ex segretario del PD Guglielmo Epifani, Gianni Cuperlo e Pier Luigi Bersani che parlano tra loro e i vicepresidenti Luigi Di Maio e Roberto Giachetti, che sta facendo da oltre due mesi lo sciopero della fame per chiedere una riforma della legge elettorale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di mercoledì in Parlamento. Dalla protesta di Riccardo Nuti del M5S agli applausi per Guglielmo Epifani.
Silvio Berlusconi è stato eletto per la prima volta in Parlamento il 27 marzo 1994. Ne è uscito oggi, 27 novembre 2013, quasi vent’anni dopo. Circolano due grandi punti di vista sulla decadenza di Berlusconi da senatore. Il primo è quello per cui la decadenza segni un passaggio storico per la storia politica italiana e sia la rappresentazione concreta di una “decadenza” più estesa di quella che riguarda semplicemente il Senato: una decadenza politica, frutto del logoramento di questi anni, dei discutibili risultati dei governi che Berlusconi ha guidato, del lungo elenco di sodali e alleati – da Casini a Fini ad Alfano a molti altri – che negli anni hanno preso altre strade. Il secondo punto di vista è quello per cui la decadenza determini un cambiamento meno importante di quel che sembri: perché soltanto pochi mesi fa alle elezioni Berlusconi ha ricevuto di nuovo un numero rilevante di voti, perché non serve stare in Parlamento per essere un leader politico (non sono in Parlamento due dei politici più influenti in Italia, Renzi e Grillo) e poi perché, come si è detto a lungo fino a farlo diventare un luogo comune, superare Berlusconi non implica necessariamente il superamento del berlusconismo. Una sola cosa è certa, rispetto al futuro, da domani in poi: fotografie come queste, che raccontano il ventennio di Berlusconi in Parlamento, non le vedremo più. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Vent’anni di Berlusconi in Parlamento. Non sappiamo ancora se la decadenza da senatore segnerà cambiamenti epocali, ma sappiamo che non vedremo più fotografie come queste.
Electrolux è una multinazionale svedese con sede a Stoccolma che produce elettrodomestici per la casa e per uso professionale. Ha impianti in 25 paesi d’Europa e in Italia ha concentrato la maggior parte della sua produzione continentale: gli stabilimenti si trovano a Solaro (Lombardia), Porcia (Friuli Venezia Giulia), Forlì e Susegana (Veneto) e impiegano, secondo gli ultimi dati riferiti al 2012, un totale di 5.715 dipendenti. A causa della crisi generale che ha colpito il mercato europeo, e dopo che i dati del terzo trimestre del 2013 avevano confermato un significativo calo dell’utile dell’azienda (-29 per cento), il gruppo ha deciso una serie di interventi annunciando, per esempio, 2.000 posti di lavoro tagliati a livello globale (di cui 1.500 in Europa). Negli stabilimenti italiani, in particolare, la multinazionale ha detto di aver individuato una scarsa competitività con i paesi dell’est e ha deciso di avviare un’indagine con i sindacati sulla sostenibilità di quegli impianti produttivi. I sindacati da subito hanno giudicato negativamente la situazione, facendo sapere che «quasi sempre le investigazioni hanno portato alla chiusura delle unità produttive che le hanno subite».
Il caso Electrolux. La multinazionale degli elettrodomestici ha proposto ai suoi stabilimenti italiani un piano che prevede esuberi e tagli, tra le proteste dei sindacati (e il governo in mezzo).
Questa settimana è uscito solo un film statunitense di fantascienza, tratto da un manga giapponese che andò molto forte negli anni Novanta: è Ghost in the Shell, con Scarlett Johansson. Per mesi se ne è parlato soprattutto per la questione del whitewashing; ora finalmente se ne inizia a parlare in quanto film. Per il resto questa settimana sono uscite tutte storie che, bene o male, o sono successe davvero o potrebbero succedere: il film Il viaggio – The Journey, su un bel pezzo di storia dell’Irlanda del Nord, e i film italiani Il permesso – 48 ore fuori, La verità, vi spiego, sull’amore e Classe Z, con Greta Menchi: che se non sapete chi è, difficilmente siete nel target previsto dal film.
Stasera cinema? "Ghost in the Shell", un film con Greta Menchi, uno con Ambra Angiolini, uno di Claudio Amendola e uno su una bella storia dell'Irlanda del Nord.
La Commissione Lavoro della Camera – che da venerdì 14 novembre sta lavorando agli emendamenti al Jobs Act, la legge delega di riforma del mercato del lavoro già approvata dal Senato lo scorso 9 ottobre – ha dato parere favorevole a un emendamento del governo che fa esplicito riferimento all’articolo 18 che fino ad ora non era stato inserito nel testo. Movimento 5 Stelle, Sel, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno votato contro e subito dopo hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. Il voto finale alla legge delega è previsto per il 26 novembre. Il nuovo emendamento L’emendamento (a prima firma di Marialuisa Gnecchi del PD) modifica la lettera c) del comma 7 del testo. Nella versione del provvedimento approvata dal Senato, la norma si limitava a indicare come principio la «previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio». L’indicazione riguardava i decreti delegati: ricordiamo che il cosiddetto “Jobs Act” è una legge delega, un documento che deve essere votato da entrambe le Camere che non disciplina nel dettaglio la materia, ma che contiene una serie di principi e criteri direttivi entro i quali il governo viene “delegato” a legiferare in un secondo momento. Di fatto, dunque, nel testo approvato al Senato il tema dei licenziamenti e delle garanzie sull’articolo dello Statuto dei lavoratori che tutela gli illeciti – punto sul quale si era manifestata la maggior parte del dissenso, anche interno al PD – non c’era. Con l’emendamento approvato oggi (che recepisce il documento votato dalla Direzione del Partito Democratico in un’assemblea che si era svolta il 29 settembre) si aggiungono al testo le seguenti parole:
Il nuovo emendamento al Jobs Act. La Commissione Lavoro della Camera ha votato un emendamento del governo che fa riferimento all'articolo 18 e riduce le tutele in caso di licenziamento economico e disciplinare.
A Corigliano Rossano, in Calabria, cinque persone sono state arrestate e portate in carcere per una violenza sessuale di gruppo che si sarebbe protratta per dieci anni. Le stesse persone sono accusate anche di estorsione. Gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia di Cosenza a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura di Castrovillari. Fonti investigative hanno descritto la storia ai giornali come «una squallida vicenda di violenza e di sevizie nei confronti di una donna albanese, avvenuta a Corigliano Rossano e protratta per dieci anni» che sarebbe iniziata da una relazione sentimentale «che con il passare del tempo si è trasformata in un vero e proprio incubo».
A Corigliano Rossano, in Calabria, cinque persone sono state arrestate per una violenza sessuale di gruppo che si sarebbe protratta per 10 anni.
Nel 1992 due intervistatori francesi chiesero a Quentin Tarantino – che aveva meno di trent’anni e a Cannes stava presentando Le iene, il suo primo film – se avesse già progetti per il futuro. Lui rispose di sì, che stava già scrivendo la sceneggiatura del suo secondo film, Pulp Fiction. Gli intervistatori capirono male – Pope (Papa) al posto di Pulp – e gli chiesero stupiti se stesse scrivendo un film religioso. Tarantino spiegò di no, e che si trattava di un film antologico su alcuni criminali. Spiegò che le storie erano tre, che erano ispirate ai capisaldi del genere crime, che alcuni personaggi comparivano in tutte le storie e che quindi «un tizio che è la star della prima storia può morire in due secondi nella terza». Tarantino spiegò di aver scritto una storia su tre e aggiunse: «È una di quelle storie di cui non so se riuscirò a scriverla finché non avrò scritto l’ultima pagina». Gli intervistatori non si interessarono ulteriormente a quel progetto e gli chiesero solo se stesse scrivendo la sceneggiatura in Europa. Lui spiegò che sì, la stava scrivendo ad Amsterdam, dove era andato a vivere per un paio di mesi, e che non sapeva ancora quando l’avrebbe girata. Lo girò a fine 1993, più di un anno dopo quell’intervista e due anni dopo, il 21 maggio 1994, tornò a Cannes per presentarlo. Il film uscì negli Stati Uniti il 14 ottobre (e in Italia a dicembre).
L’idea di Pulp Fiction. Da dove parte la storia del secondo e più famoso film di Quentin Tarantino, che fu proiettato per la prima volta 25 anni fa a Cannes.
Domenica si vota per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia: non in Friuli, che della regione è una parte, storicamente e geograficamente distinta dalla Venezia Giulia. La maggior parte della regione – quella occidentale – è occupata dal Friuli, al quale appartengono le province di Pordenone, Udine e una parte di quella di Gorizia. La Venezia Giulia è invece soltanto in parte in territorio italiano: comprende il resto della provincia di Gorizia, e quella di Trieste. (Wikipedia)
Il Friuli Venezia Giulia non è “il Friuli”. È un'abbreviazione scorretta, perché tiene conto soltanto di una delle due aree che compongono la regione.
La crisi dell’immigrazione dai paesi nordafricani aumentata con le rivolte di questi mesi non sta sconvolgendo solo l’isola di Lampedusa (e presto i luoghi destinati a ospitare le persone che dall’isola saranno allontanate verso altri centri di accoglienza) ma anche, all’altro capo del paese, la città ligure di Ventimiglia, al confine con la Francia. Cosa succeda lo ha mostrato chiaramente un servizio di Ballarò venerdì sera. https://www.youtube.com/watch?v=4ROqfyRSEYs I telegiornali e i giornali cominciano a occuparsene e a mandare i loro inviati. Racconta Alessandra Coppola sul Corriere: Il giorno del suo 21esimo compleanno Mohamed è scappato dal centro di Crotone dove era stato portato in aereo da Lampedusa, ha preso un posto sul pullman per Milano e ha passato la notte in viaggio. Ieri è arrivato alla Stazione Centrale, ha aspettato le tre del pomeriggio, e con due amici è salito sul treno diretto a Ventimiglia. Oggi, forse domani, tenterà la fortuna: «Inshallah, Parigi» . Un regolare biglietto non basta: varcare la frontiera è facile, ma per arrivare a destinazione ci vuole la buona sorte di non imbattersi nella polizia francese. Ieri «ne hanno respinti settanta — fa i conti a fine serata il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino (Pdl)— e sono di nuovo qui» . Per vederli tutti assieme — chi è appena sceso dal treno, chi sta aspettando l’occasione per passare dall’altra parte, chi è stato costretto a tornare indietro — bisogna seguire la pentola con la pasta al sugo portata da un gruppo della Cgil in un banchetto appena fuori dalla stazione. In fila ci sono decine di uomini, più o meno ventenni, tutti maschi, quasi tutti tunisini.
Cosa succede a Ventimiglia. L'emergenza complementare a quella di Lampedusa, e le regole dell'Unione Europea.
La catena di grandi magazzini inglesi John Lewis ha diffuso su internet il suo spot per Natale: racconta l’amicizia di un bambino e del pinguino Monty, accompagnata dalla musica di Real Love di John Lennon, cantata da Tom Odell. Lo spot – che dura due minuti e verrà trasmesso per la prima volta in tv questa sera – è costato più di un milione di euro: il pinguino è stato realizzato con la tecnica CGI dalla casa di post-produzione britannica MPC, che si è occupata dell’animazione di film come Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie e World War Z. I movimenti di Monty sono stati riprodotti studiando quello dei pinguini: per esempio la scena in cui Monty gioca coi Lego è stata ricreata sul filmato di un pinguino che costruisce il nido.
Storia di un bambino e un pinguino. Lo spot di Natale dei grandi magazzini inglesi John Lewis – a metà strada tra Wall-E e Calvin & Hobbes – è costato più di un milione di euro.
Su Repubblica di venerdì c’è un’intervista di Sergio Rizzo ad Antonio Di Pietro, ex magistrato famoso per l’inchiesta Mani Pulite e poi leader dell’Italia dei Valori, partito alleato del centrosinistra che per molti versi anticipò il Movimento 5 Stelle, nei toni e nei contenuti. Di Pietro ha detto: «In effetti sto valutando se candidarmi. Nel mio Molise». Con chi? «Come indipendente per il centrosinistra. Nel maggioritario, ovviamente».
Di Pietro dice che forse si ricandida. Con il PD, con Liberi e Uguali o con tutti e due: «Nel mio Molise, come indipendente per il centrosinistra».
Giorgio Napolitano è stato eletto per la seconda volta Presidente della Repubblica con 738 voti: il primo nella storia d’Italia. Napolitano è stato parlamentare dalla II alla XII legislatura, ovvero dal 1953 al 1996, saltando la IV. È stato iscritto ai Gruppi Universitari Fascisti, poi è stato un importante dirigente del Partito Comunista, ha recitato a teatro e ha scritto sonetti. Venne eletto diverse volte al parlamento europeo, è stato presidente della Camera, ministro degli Interni e senatore a vita. Nel 1956 approvò l’invasione sovietica dell’Ungheria e nel 1968 condannò quella della Cecoslovacchia. All’interno del PCI fu prima un riformista, poi capo della corrente cosiddetta dei “miglioristi” e nemico di Berlinguer: una vita intensa, anche prima di questi giorni. I primi anni e l’iscrizione al PCI Giorgio Napolitano è nato in una famiglia della buona borghesia napoletana tre anni dopo l’inizio del ventennio fascista. In gioventù ha studiato ed è cresciuto a Napoli in un ambiente intellettuale – tra i suoi amici di infanzia ci furono parecchi drammaturghi, registi e giornalisti. Fece parte di alcune associazioni giovanili fasciste, ma subito dopo la fine della guerra, nel 1945, si iscrisse al Partito Comunista.
Storia di Giorgio Napolitano. Che è stata parecchio intensa, anche prima di questi giorni: e foto del primo Presidente della Repubblica ad essere eletto per due volte.
Come dice il poeta, “sappiamo che il nostro organismo secerne svariate sostanze”. Alcune ci sono familiari e sappiamo a che cosa servono e perché ogni tanto saltano fuori dal nostro corpo, di altre abbiamo un’idea molto più approssimativa, spesso dovuta al fatto che se ne parla poco e la cosa comprensibilmente non costituisce un grande argomento di conversazione, né a tavola né per fare colpo su qualcuno. Il cerume, la sostanza giallastra che viene prodotta dalle nostre orecchie, è sicuramente una di queste: sappiamo che esiste, che è meglio rimuoverla e che da quando esistono i cotton fioc è alla base dei traumi infantili di intere generazioni. BBC ha provato a vincere la ritrosia a parlare di questo argomento, con una interessante raccolta di informazioni sul cerume. Produzione La produzione del cerume non varia molto tra maschi e femmine, né tra soggetti giovani e più anziani. Non è sempre costante e può quindi variare in periodi diversi dell’anno. Ci sono migliaia di ghiandole all’interno dell’orecchio che producono i vari componenti del cerume, che contiene anche le cellule morte della parte interna dell’orecchio. Serve a mantenere la superficie del condotto uditivo morbida e umida, favorendone la lubrificazione e la pulizia.
Tutto sul cerume. Che cos'è davvero, a cosa serve, di cosa è fatto e perché cambia a seconda delle popolazioni.
La nave Polarstern, sulla quale vivono da circa due mesi un centinaio di persone tra scienziati e membri dell’equipaggio, si sta avvicinando al Polo Nord procedendo alla deriva in quella che è la più importante missione scientifica nell’Artico della storia. Superate alcune difficoltà legate alla scelta della piattaforma di ghiaccio sulla quale posizionarsi allo scopo di rimanere intrappolata e spostarsi grazie alle correnti oceaniche, la missione Mosaic sta procedendo come da programma, studiando gli effetti del riscaldamento globale sulla regione, una delle più esposte del pianeta ai cambiamenti climatici (Alfred-Wegener-Institut/Pierre Priou)
Come sta andando la missione artica più importante di sempre. Fotografie dalla Polarstern, il rompighiaccio che sta procedendo alla deriva verso il polo mentre gli scienziati a bordo raccolgono dati che ci torneranno utilissimi.
La diretta di Rainews24 Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La conferenza stampa di Renzi con Tsipras. In diretta streaming da Palazzo Chigi il presidente del Consiglio italiano e il primo ministro greco.
Dal 2016 il turismo musulmano è cresciuto del 30 per cento, favorendo la nascita di ristoranti, alberghi e altre strutture attenti alle sue esigenze: offrono menu con piatti privi di maiale (vietato nell’Islam), resort con piscine separate per uomini e donne, voli aerei con sole bevande analcoliche e itinerari con interruzioni che permettono di pregare cinque volte al giorno, come prescrive il Corano. Secondo uno studio di Mastercard e Crescent Rating, nei prossimi dieci anni il fatturato del turismo halal, cioè conforme alla legge islamica, passerà dagli attuali 180 a 300 miliardi di dollari, circa 265 miliardi di euro. Fino a qualche anno fa, i musulmani si spostavano soprattutto per andare a trovare i parenti lontani, per una gita nel paese di origine o in pellegrinaggio, ma ora le cose sono cambiate. «In Europa la comunità musulmana è alla terza o quarta generazione: è ben istruita e ha lavori ben pagati», ha spiegato al New York Times Ufuk Secgin, capo del marketing di Halal Booking, un motore di ricerca dedicato ai viaggiatori musulmani.
Come i musulmani stanno cambiando il turismo. Sono sempre più giovani, ricchi e desiderosi di viaggiare, e ci sono sempre più siti che consigliano come farlo e hotel attrezzati ad accoglierli.
La vivace riunione sui prodotti culturali del decennio che ha coinvolto la redazione del Post, una volta esaminati i film, è passata ai libri. Terreno assai differente, ovviamente: da una parte abbiamo impostato criteri simili, “raccontare il decennio che finisce nei prossimi giorni (il decennio di vita del Post, peraltro), e quindi ciò che lo ha occupato di più, in termini di importanza, dibattito, notizie, permanenza”, e con misurato distacco – ovvero non totale – da criteri di qualità e soprattutto di gusti personali. Dall’altra i libri sono un prodotto un po’ meno globalizzato dei film, in cui il repertorio italiano e la cultura locale hanno un peso maggiore. Questo comporta non tanto una scelta più ricca di titoli italiani ma una scelta di titoli più rilevanti, letti e discussi in Italia (gli anni sono quelli di pubblicazione da noi). E insomma, i libri che assoceremo a questo decennio. Emmanuel Carrère, Limonov (Adelphi, 2012) Perché la sua capacità creativa di narrazione si è rivelata – ai molti che non la conoscevano dai precedenti libri – unica e originale, perché il personaggio (reale) è diventato un grande personaggio letterario, perché è stato probabilmente il libro più ammirato nel mondo editoriale.
I dieci libri del decennio. Di cui si è parlato tanto, che si sono venduti tanto, che hanno lasciato dei segni, che hanno fatto passare idee nuove, che ci ricorderemo: belli o brutti che fossero.
Stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto di revoca per il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, senatore della Lega indagato per corruzione dalle procure di Roma e Palermo. Il decreto è stato firmato durante il Consiglio dei Ministri, e per essere effetivo dovrà essere firmato anche dal presidente della Repubblica. Le opposizioni e il Movimento 5 Stelle (M5S) avevano chiesto le dimissioni di Siri, peraltro già condannato per bancarotta fraudolenta nel 2011, e Conte aveva detto che gli avrebbe revocato l’incarico giovedì. «Non è una nostra vittoria», ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio in una conferenza stampa dopo il consiglio, «ma una vittoria degli italiani». La Lega e il ministro dell’Interno Matteo Salvini hanno invece sempre difeso il sottosegretario dalle accuse.
Armando Siri è stato rimosso dal governo. Dopo un lungo Consiglio dei ministri in cui la Lega ha tentato di difenderlo un'ultima volta, l'incarico del sottosegretario è stato revocato.
L’atteso e a lungo rinviato test in orbita della nuova capsula spaziale CST-100 Starliner si è trasformato in un mezzo fallimento per la NASA e Boeing, la società produttrice della navicella. A causa di un problema tecnico emerso pochi minuti dopo il lancio di venerdì 20 dicembre, Starliner non ha raggiunto la giusta orbita per attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), per la dimostrazione dei suoi sistemi di aggancio. Il test è stato condotto senza astronauti a bordo e non ha comportato alcun rischio per la Stazione, ma l’imprevisto potrebbe complicare ulteriormente i piani della NASA per affidare a società private il trasporto dei propri astronauti verso la ISS, in orbita a 450 chilometri di distanza dalla Terra. La missione sperimentale di Starliner era partita ieri alle 6:36 del mattino (le 12:36 in Italia) da Cape Canaveral, in Florida (Stati Uniti), con un lancio perfettamente eseguito da Atlas V, il razzo che aveva il compito di spingere la capsula oltre l’atmosfera. Dopo pochi minuti di viaggio, Starliner si è separata dal razzo con una traiettoria suborbitale, cioè non sufficiente per mantenersi indefinitamente in orbita intorno alla Terra. La scelta di questa traiettoria era stata effettuata dai progettisti di Boeing con l’idea che potesse offrire maggiori garanzie, nel caso in cui si fosse reso necessario un rientro di emergenza sulla Terra della capsula. Il rientro da un percorso suborbitale comporta infatti meno sollecitazioni e, in futuro, potrebbe offrire agli astronauti una via di fuga meno traumatica nel caso in cui qualcosa andasse storto dopo il lancio.
La nuova capsula spaziale di Boeing ha sbagliato orbita. Ha fallito buona parte del suo atteso test per conto della NASA, e non potrà raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
Come è ormai tradizione, Twitter ha pubblicato liste e dati sulle cose che sono circolate di più e hanno avuto più successo sul suo social network nel corso del 2013, che sta per finire. Il “golden Tweet”, cioè il messaggio con maggior numero di condivisioni (“retweet”) e menzioni è stato quello di ringraziamento dell’attrice Lea Michele di Glee per il sostegno ricevuto dopo la morte di Cory Monteith, suo partner e protagonista nella serie televisiva.
Il 2013 su Twitter. Le cose che sono circolate di più e gli argomenti più discussi, nella tradizionale lista di fine anno.
L’astrologia, quell’antico insieme di credenze secondo cui le posizioni e i moti di stelle e pianeti rispetto alla Terra avrebbero un’influenza sulla vita delle persone, non passa mai di moda, così come le critiche di chi ricorda che queste credenze non hanno fondamento scientifico. Di recente ci è tornato sopra un articolo del Wall Street Journal che dice che, a causa della precessione degli equinozi, gli allineamenti tra le costellazioni che danno i nomi ai segni zodiacali sono cambiati dai tempi dei babilonesi, il popolo da cui deriva la tradizione astrologica occidentale, e per questo i nostri segni zodiacali non sarebbero davvero i nostri segni zodiacali. La precessione degli equinozi è quel fenomeno per cui le stagioni non cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, ma hanno date di inizio che possono cambiare di anno in anno. Per capire di cosa si tratta bisogna immaginarsi la Terra nello Spazio “infilzata” da una linea immaginaria che passa tra Polo Sud e Polo Nord, cioè l’asse terrestre. In modo simile a una trottola, ma senza fermarsi mai, l’asse ruota rispetto al piano dell’eclittica, cioè dell’apparente percorso che il Sole compie in un anno attorno alla Terra (apparente perché in realtà è la Terra che gira) rispetto allo sfondo della sfera celeste.
I segni zodiacali non sono più allineati con le costellazioni. È una delle critiche che vengono mosse all’astrologia, la stessa secondo cui dovrebbe esserci un tredicesimo segno.
Di solitudini ce ne sono tantissime: quella che si prova pur trovandosi in mezzo alla gente, quando si è gli unici rimasti in ufficio, mentre si mangia leggendo il cellulare o si aspetta qualcosa o qualcuno. A volte situazioni che da fuori sembrano tristemente solitarie sono momenti desiderati e ritagliati per starsene un po’ in pace con sé stessi. È anche uno stato d’animo che si addice in qualche modo all’estate: le città si svuotano, diventano silenziose e irriconoscibili, e chi rimane può godere di molti vantaggi, come approfittare dei parchi poco affollati per leggere un libro (o il Post) e riposarsi su una panchina. Chi invece se n’è andato può isolarsi in lunghe passeggiate o su un materassino in mezzo al mare. Abbiamo raccolto un po’ di fotografie che raccontano tutte queste diverse facce della solitudine, che può essere malinconica, inquietante, intima, gioiosa e a volte altrettanto piacevole di quando si passa il tempo con qualcuno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La solitudine. Non è per forza triste e malinconica: può essere rilassante e desiderata, come mostra bene questa raccolta fotografica.
Quasi tutti i film in uscita questa settimana erano molto attesi da tempo e raccontano delle notevoli storie realmente accadute: si parte da quella dell’ex militare statunitense Chris Kyle raccontata nel film American Sniper di Clint Eastwood, tratto dall’omonima autobiografia. Big Eyes, il nuovo film diretto da Tim Burton, con Amy Adams e Christoph Waltz, è ispirato invece alla storia vera di Walter e Margaret Keane, famosi negli Stati Uniti degli anni Sessanta per dei quadri i cui soggetti erano bambini con gli occhi molto grandi: fino a quando si scoprì che era stata solo la donna a dipingere tutti i quadri, mentre il marito se ne era preso tutti i meriti (e il denaro). Altra storia realmente accaduta è quella raccontata nel film The Imitation Game, diretto da Morten Tyldum, in cui Benedict Cumberbatch interpreta il matematico inglese Alan Turing: il film racconta i suoi successi nel decrittare i codici usati dalle forze armate naziste durante la Seconda guerra mondiale. Escono infine il nuovo film del comico napoletano Alessandro Siani, Si accettano miracoli, e il film d’animazione Postino Pat – Il film.
I film del weekend. Quelli tratti da storie vere - American Sniper, Big Eyes e The Imitation Game - tra gli altri: tutti i trailer.
Lo staff di Letizia Moratti è molto impegnato da qualche giorno a “dare risposte” su Twitter: le risposte sono molto generiche ed elusive, ma l’impegno è intenso. Così un utente diffidente che voleva sottolineare l’automatismo delle risposte si è finto interessato ai problemi dell’immaginario quartiere di “Sucate” (non un termine elegantissimo, a Milano) e di una “moschea abusiva” in “via Giandomenico Puppa”. Il povero addetto all’account di Twitter del sindaco non si è fatto sfiorare del dubbio e ha tempestivamente risposto.
Letizia Moratti e il caso Sucate. L'account del sindaco è caduto in uno scherzo, ed è partito il gioco online del giorno: i migliori tweet.
Facebook ha annunciato che a partire da questa settimana modificherà la grafica delle sue “Pagine”, rendendola molto simile a quella da poco introdotta per la sua sezione “Notizie”. Facebook chiama “Pagine” le sezioni che possono aprire società, organizzazioni e personaggi famosi per promuovere le loro attività, probabilmente siete già iscritti a decine di Pagine dalle quali ricevete aggiornamenti nel vostro flusso “Notizie” (a proposito, se volete fare mi piace anche sulla pagina del Post siamo contenti). Le nuove Pagine avranno una grafica più semplice, con i singoli post mostrati su una sola colonna, e non più su due come avveniva da un po’ di tempo. I contenuti saranno elencati nella sezione più larga, a destra, mentre in una colonna più stretta a sinistra saranno incluse particolari informazioni su chi gestisce la Pagina, come gli orari nel caso di un negozio, una mappa del luogo in cui si trova, oppure i contatti.
Facebook ha rifatto le Pagine. I post torneranno a essere pubblicati su una sola colonna, come avviene già sui profili: è la fine della rivoluzione grafica di due anni fa, che non ha funzionato.
Il prossimo consiglio di amministrazione di TIM, cioè la principale azienda di telecomunicazioni in Italia, sarà controllato dal fondo statunitense Elliott. Lo ha deciso con una votazione l’assemblea dei soci riunita oggi nella sede di TIM a Rozzano, in provincia di Milano. È uno sviluppo notevole, se si pensa che Elliott controlla solo l’8 per cento delle quote dell’azienda: negli ultimi mesi però è riuscito a convincere diversi altri soci a sostenere la propria linea e a chiedere la rimozione dell’attuale cda controllato dall’azienda francese Vivendi, cioè il socio di maggioranza. I soci presenti all’assemblea di oggi gestiscono in totale il 67,15 per cento delle quote di TIM. Tenendo conto solo delle quote presenti, la mozione di Elliott ha raccolto il 49,84 per cento, mentre Vivendi si è fermata al 47,18 per cento. Gli astenuti controllavano invece il 2,38 per cento delle quote. Grazie alla vittoria di oggi Elliott potrà esprimere 10 consiglieri su 15: saranno Fulvio Conti (che sarà probabilmente il nuovo presidente), Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Paola Giannotti de Ponti, Luigi Gubitosi, Paola Bonomo, Maria Elena Cappello, Lucia Morselli, Dante Roscini, Rocco Sabelli. Vivendi esprimerà invece gli altri cinque.
In TIM si è ribaltato tutto. Dopo una votazione fra i soci il fondo americano Elliott ha ottenuto la maggioranza nel cda sconfiggendo Vivendi, che però rimane azionista di maggioranza.
Probabilmente stamattina vi siete svegliati e faceva freddo – troppo freddo, per essere novembre, dicono alcuni – e insieme alle piogge e al maltempo è arrivata la neve e ha imbiancato alcune zone della Toscana e dell’Emilia-Romagna: compresa Bologna, da dove sono arrivate le prime foto di chi se la gode e di chi si è fatto trovare impreparato e ha solo un leggero trench per coprirsi. A Bologna ha iniziato a nevicare stamattina e nonostante gli spazzaneve e gli spargisale siano al lavoro non era prevista una nevicata così forte (in alcune zone della città sono caduti anche 10 cm di neve, e più di mezzo metro sull’Appennino) e ci sono stati un po’ di problemi nei trasporti con ritardi di treni, autobus e anche aerei. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della neve a Bologna. Scende da stamattina, e oltre ai soliti disagi per il traffico ha portato le prime foto della città imbiancata.
Aggiornamento del 10 marzo – Roberto Helg, arrestato il 3 marzo con l’accusa di estorsione, si è dimesso dalle cariche di consigliere di amministrazione della società che gestisce l’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo (GESAP) e da quella di presidente della Camera di Commercio locale. Helg si trova agli arresti domiciliari e ha consegnato la lettera di dimissioni al suo avvocato, Giovanni Di Benedetto, che l’ha portata alla procura di Palermo. ***
L’arresto di Roberto Helg. Il presidente della Camera di Commercio di Palermo è stato arrestato per estorsione mentre accettava una tangente.
Questa settimana si è tornato a parlare molto delle partite IVA e del cosiddetto “regime dei minimi”, un regime fiscale vantaggioso che è stato modificato dalla Legge di stabilità del 2015. Mercoledì 4 febbraio l’associazione di autonomi e freelance ha organizzato una specie di “manifestazione” su Twitter con l’hashtag “restituite la #refurtIVA” per spingere il governo a ritirare le modifiche che molti ritengono essere peggiorative sul regime dei minimi. Le nuove norme sono state approvate soltanto lo scorso ottobre e sono entrate in vigore il primo gennaio. Diversi esponenti del governo e della maggioranza in Parlamento hanno però detto che queste modifiche vanno a loro volta cambiate e che in qualche misura andrebbe ripristinata la situazione più vantaggiosa che era in vigore fino alla fine del 2014. Questa settimana il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che intende modificare l’attuale normativa. Dall’inizio, le cose sono andate così.
Il pasticcio delle partite IVA. Lo scorso ottobre il governo aveva modificato il cosiddetto "regime dei minimi", ma dopo una serie di critiche sta cambiando idea.
L’udienza per decidere sul rinnovo della custodia cautelare di Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato lo scorso febbraio al Cairo e accusato di propaganda sovversiva, è stata rimandata a domenica 6 dicembre. Lo ha comunicato su Twitter il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. L’udienza era stata inizialmente fissata per sabato: gli attivisti di “Free Patrick” sulla loro pagina Facebook hanno scritto di essere stati «informati che la data precedentemente annunciata non era corretta». Patrick Zaki, 29 anni, si era trasferito a Bologna più di un anno fa per il suo dottorato. Il 9 febbraio, durante un viaggio verso la sua città natale, Mansura, fu arrestato al Cairo senza apparenti motivi. Solo successivamente le autorità egiziane lo informarono di essere accusato di propaganda sovversiva.
L’udienza per il rinnovo della custodia cautelare di Patrick Zaki è stata rimandata a domenica.
Invece di immaginare grandi viaggi tra epoche storiche lontane o trucchi per vincere al Totocalcio sapendo già i risultati, se Alex Vanarese potesse tornare indietro nel tempo sceglierebbe di vivere negli anni Settanta ma portandosi dietro le conoscenze tecnologiche dei giorni nostri. Il motivo che spiega è semplice: rifare il design di tutti gli aggeggi elettronici adattandoli allo stile e al gusto del decennio dei pantaloni a zampa di elefante. Vanarese vive a San Francisco, si occupa di design ed è un appassionato del colore rosso, almeno così racconta sul suo sito, dove ha esposto i frutti del suo immaginifico progetto. L’idea di poter tornare negli anni Settanta si è così trasformata in una fantastica impresa grafica:
L’iPod negli anni Settanta. Se potesse viaggiare nel tempo, Alex Vanarese tornerebbe indietro di quarant'anni per ridisegnare la tecnologia di oggi.
Da due giorni è in corso una polemica tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il leader della Lega, Matteo Salvini, e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, attorno al MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, l’istituzione europea che ha lo scopo di aiutare i paesi in difficoltà e di cui diversi governi europei hanno chiesto l’intervento per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia da coronavirus. – Leggi anche: Il MES, spiegato bene
Da chi fu approvato il MES? è la domanda al centro della polemica tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Giorgia Meloni: la risposta è lunga.
Gianroberto Casaleggio, politico ed imprenditore milanese, noto soprattutto per essere stato con Beppe Grillo il cofondatore del Movimento 5 Stelle, è morto stamattina, a 61 anni. Casaleggio era malato da tempo e nell’aprile del 2014 era stato operato per un edema cerebrale a Milano. Sul blog di Beppe Grillo un post dice: “Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all’ultimo”. Prima di diventare il cosiddetto “guru” del movimento – come lo chiamavano regolarmente i giornali – ispirandone le linee guida e la strategia comunicativa, Casaleggio aveva avuto diverse esperienze di lavoro come imprenditore ed esperto di Internet: aveva iniziato la sua carriera lavorando all’Olivetti e alla fine degli anni Novanta era stato nominato amministratore delegato della Webegg, un’importante società italiana di consulenza che faceva parte del gruppo Telecom Italia, specializzata nella comunicazione su Internet. Tra giugno e luglio 2004, durante un periodo di grandi cambiamenti nell’assetto societario di Telecom, il controllo di Webegg venne venduto ad un’altra società di consulenza: Casaleggio uscì da Webegg e fondò la società informatica ed editoriale Casaleggio Associati, occupandosi principalmente, anche in questo caso, di consulenza sulle strategie comunicative su Internet.
È morto Gianroberto Casaleggio, aveva 61 anni. Il cofondatore del Movimento 5 Stelle era malato da tempo.
Volvo ha stretto un accordo con Uber per fornire una flotta di 24mila automobili che si guidano da sole a partire dal 2019, in uno dei più grandi accordi commerciali di questo tipo per l’industria automobilistica. Il piano per ora è di massima e le due aziende non hanno svelato dettagli finanziari. Secondo i calcoli del Wall Street Journal, basati sui dati del 2016, il numero di veicoli equivale a circa il 4,5 per cento delle vendite di Volvo: l’accordo ha quindi un valore stimabile intorno al miliardo di dollari. I principali produttori di automobili stanno lavorando attivamente sul fronte della guida automatica con soluzioni sviluppate in autonomia, o con la collaborazione di società come Waymo di Alphabet (la holding che controlla Google). Uber sta già sperimentando sistemi di guida automatica a Pittsburg per il suo servizio e immagina un futuro, ormai sempre più prossimo, in cui le sue automobili non siano guidate da un autista in carne ossa, ma da un computer sulla base di sistemi di intelligenza artificiale, GPS e un complesso di sensori.
Volvo fornirà a Uber 24mila automobili che si guidano da sole, a partire dal 2019.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.229 nuovi casi di contagio da coronavirus e 9 decessi, per un totale di 289.990 casi e 35.633 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 2.423 (104 in più di ieri), di cui 201 nei reparti di terapia intensiva (4 in più di ieri). Sono state inoltre testate 50.504 persone, per un totale di 6.006.675 casi testati e 9.943.944 tamponi effettuati. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Lombardia (176). Seguono Liguria (141), Lazio (139), Campania (136), Emilia-Romagna (125) e Veneto (115). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Roma (120), Milano (90), La Spezia (81), Napoli (73), Treviso (51), Palermo (37), Bari (34), Genova (30), Reggio nell’Emilia (28) e Foggia (26).
I dati sul coronavirus di oggi, martedì 15 settembre.
Nel marzo del 2014 fece molto discutere Popcorn Time, un software che permetteva di vedere film in streaming istantaneamente tramite BitTorrent, uno dei più diffusi sistemi per condividere file online e ritenuto tra le principali cause della pirateria online. Il servizio fu molto criticato dalle organizzazioni che tutelano il diritto d’autore, perché rendeva ancora più semplice la ricerca e la visualizzazione di film caricati online abusivamente, tanto da spingere i suoi ideatori a mettere offline il programma e a rinunciare all’iniziativa. A distanza di più di un anno dalla sua chiusura, Popcorn Time in realtà continua a esistere e a essere utilizzato da decine di migliaia di persone per vedere film, serie tv e altri video in streaming, quasi sempre in violazione delle leggi sul copyright. Come è sopravvissuto Popcorn Time La versione originale di Popcorn Time fu messa offline dai suoi creatori il 14 marzo del 2014 a pochi giorni dall’inizio del suo successo internazionale. La scelta di chiuderlo si doveva alle forti pressioni ricevute dalla Motion Pictures Association of America, l’organizzazione che rappresenta i sei più grandi studi cinematografici di Hollywood: temendo azioni legali costosissime e dall’esito incerto, gli ideatori di Popcorn Time rimossero dal loro sito i link per scaricare il programma, annunciando con un messaggio che non avrebbero più portato avanti il progetto. Il codice di Popcorn Time era però aperto – cioè a disposizione di tutti per modificarlo e integrarlo – e di conseguenza nel giro di poche settimane nacquero diversi cloni (“fork”) del programma che esistono ancora oggi.
Popcorn Time è vivo e vegeto. Il servizio per vedere illegalmente film e serie tv in streaming è stato chiuso formalmente un anno fa, ma grazie ai suoi cloni è ancora molto usato (e contestato).
Ci sono alcune novità per quanto riguarda i parlamentari del Movimento 5 Stelle coinvolti nel caso dei mancati rimborsi, cioè quelli che hanno in diversi modi annullato o falsificato le ricevute di alcuni dei bonifici con cui avrebbero dovuto restituire parte del proprio stipendio a un fondo del ministero per lo Sviluppo economico destinato alle microimprese. I nomi delle persone coinvolte sono saliti a 15, su stessa ammissione del M5S, che ha anticipato la pubblicazione di un nuovo servizio della trasmissione di Italia Uno Le Iene, che aveva scoperto il caos. Si parla di 13 parlamentari e due consiglieri regionali: dieci sono stati espulsi dal M5S, per quattro che non hanno restituito cifre molto basse è stato previsto “un richiamo”, mentre un’ultima deputata, Giulia Sarti, si è autosospesa. Le Iene sono riuscite a contattare Ivan Della Valle, uno dei deputati del Movimento 5 Stelle coinvolti nel caso dei mancati rimborsi, che non si trovava da giorni e che secondo alcune ipotesi era scappato in Marocco. Della Valle ha negato di essere andato in Marocco, ed è stato invece contattato in Toscana, dove ha ammesso di aver falsificato con PhotoShop le ricevute dei bonifici con i quali avrebbe dovuto donare parte del proprio stipendio a un fondo per le microimprese per un totale di circa 270mila euro.
Le novità sul caso dei rimborsi del M5S. In tutto le persone coinvolte sono almeno 15, ma per alcune si parla di cifre molto basse.
Alessandro Volta fu uno dei più famosi fisici della storia: visse tra il Settecento e l’Ottocento, inventò e perfezionò la pila elettrochimica e scoprì caratteristiche e potenzialità del metano, ancora oggi uno dei gas più utilizzati per le attività umane. Volta fu uno studioso e un inventore molto prolifico e si applicò soprattutto allo studio dei fenomeni elettrici, mettendo in discussione parte delle teorie e delle conoscenze sull’argomento del suo tempo. Il nome di Alessandro Volta è legato per sempre a quello dell’elettricità, che ha tra le sue unità di misure il “volt” (V), in onore di una delle persone che più contribuirono al suo sviluppo nel Diciannovesimo secolo. – I bozzetti del doodle di Google per Alessandro Volta –
Alessandro Volta e la storia della pila. La storia del grande fisico italiano, conosciuto soprattutto per la sua invenzione per generare energia elettrica, nato il 18 febbraio di 270 anni fa (e cosa c'entrano i volt).
Negli ultimi mesi la variante delta del coronavirus, emersa in India alla fine del 2020, è diventata prevalente in buona parte del mondo e la principale causa delle nuove infezioni, con un aumento significativo dei casi positivi in Europa e negli Stati Uniti. La variante si è dimostrata più contagiosa delle altre emerse finora e in grado di diffondersi molto velocemente. Una nuova ricerca preliminare da poco pubblicata potrebbe avere identificato le cause del successo della variante: c’entrano la quantità di coronavirus prodotto dagli infetti e apparentemente tempi più rapidi nella sua replicazione. Dopo i primi casi riscontrati in India, virologi ed epidemiologi avevano iniziato a segnalare quanto la variante delta riuscisse a diffondersi rapidamente tra la popolazione, a ritmi più elevati rispetto alle prime versioni del coronavirus identificate all’inizio della pandemia. Un gruppo di ricercatori in Cina ha tenuto sotto controllo 62 persone risultate positive alla variante delta, e tra le prime ad averla contratta nel paese.
Perché la variante delta ha così successo. Produce una maggiore carica virale e ha tempi di incubazione più brevi rispetto alle precedenti varianti, dice una nuova ricerca preliminare.
Nella sua rubrica di oggi su Repubblica, Michele Serra cita una vecchia impressione quotidiana in riferimento al rapporto di molti italiani con la sopravvivenza del governo Berlusconi. Ma il suo suggerimento dovrebbe essere fatto proprio forse anche dai partiti di opposizione. Prego amici e conoscenti di sospendere telefonate e mail contenenti, da mesi, sempre la stessa domanda: ma quando cade, quand’è che si leva di torno? Perché questo mi costringe a ripetere sempre la stessa risposta: e come faccio a saperlo? Propongo di ribellarci a questa ossessione affidandoci alla famosa, più volte sperimentata e mai smentita legge della moka, secondo la quale se uno fissa la moka in attesa che il caffè salga, il caffè non sale. Mentre se uno si distrae e pensa ad altro, allora il caffè erompe con il suo allegro borbottio.
La strategia della moka. Michele Serra rispolvera una vecchia idea rispetto alla caduta di Berlusconi, buona anche per le opposizioni parlamentari.
Salvo qualche eccezione non di poco conto, generalmente in politica la grandezza delle grane va di pari passo con la grandezza e le visibilità delle persone che ne sono protagoniste. Il caso politico del rapporto complicato tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, per esempio, è composto da tutta una serie di livelli minori: il primo è quello formato proprio dal presidente del consiglio e il presidente della camera, più giù ci sono le liti tra Granata e Bonaiuti, tra La Russa e Briguglio. Più giù ancora succedono altre scaramucce: roba di minor conto, minore sono la visibilità e l’influenza delle persone che ne sono protagoniste, ma che contribuiscono a definire il clima generale. Una di queste grane minori sta accadendo in questi giorni intorno al simbolo del partito di Futuro e Libertà, annunciato qualche settimana fa. La disputa è raccontata oggi dal Sole 24 Ore. L’8 settembre due esponenti della DC di Giuseppe Pizza, sottosegretario all’Istruzione, “hanno depositato presso l’ufficio brevetti del ministero dello Sviluppo economico il simbolo (rappresentato dalla scritta per esteso) e le due denominazioni finora usate dalla compagine finiana: Futuro e libertà per l’Italia e Fli“. Il simbolo di Futuro e Libertà non esiste ancora, ma registrando un simbolo con la scritta per esteso si impedisce al partito di Fini di fare la stessa cosa col suo simbolo, e la cosa potrebbe creare molti problemi. Gli stessi causati online dai cosiddetti cybersquatter: quelli che comprano nomi di dominio corrispondenti a marchi o nomi famosi così nella speranza di farci dei soldi.
Gli squatter del centrodestra. Il sottosegretario della DC Giuseppe Pizza ha registrato nome e simbolo dei nuovi partiti di Fini e di Casini.
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro è noto in tutto il mondo per le sue idee radicali su numerosi temi, tra cui l’intenso sfruttamento delle risorse naturali. Nel 2019, in un discorso pronunciato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, disse che la Foresta amazzonica, un ambiente naturale fondamentale per la rimozione di anidride carbonica dall’atmosfera, non dovrebbe essere considerata patrimonio dell’umanità: era un modo per difendere le politiche del suo governo, che negli ultimi anni hanno facilitato il processo della deforestazione dell’Amazzonia. Più di recente il governo di Bolsonaro è stato duramente criticato per aver cercato di estendere lo stesso approccio anche a un altro tipo di ambiente naturale, meno noto della Foresta amazzonica, ma comunque molto importante per contrastare il cambiamento climatico: le mangrovie. Le mangrovie sono quel tipo di foreste costiere che crescono lungo alcune coste tropicali e subtropicali, in zone periodicamente sommerse dalle maree. Gli alberi e gli arbusti che le costituiscono – possono essere di circa 60 specie diverse – riescono a mettere radici in terreni dove la maggior parte delle piante non riuscirebbe: sono terreni in parte sommersi con un’alta concentrazione di sale. Il loro aspetto ibrido, in parte acquatico, in parte terrestre, le rende un ambiente unico e affascinante per chi vive ad alte latitudini, ma è per altre ragioni che sono ambienti protetti dalle leggi di molti paesi.
Le incredibili mangrovie. Le foreste semi-acquatiche che crescono lungo le coste di molti paesi tropicali sono particolarmente efficienti nell'intrappolare l'anidride carbonica.
In un evento per la stampa tenuto martedì 15 gennaio il cofondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha presentato a Palo Alto (California) un nuovo motore di ricerca, che non serve per cercare le cose in tutto il web, ma solamente tra i propri amici e le proprie connessioni su Facebook. Il sistema si chiama “Graph Search” e per ora è in fase di prova (beta) e potrà essere sperimentato da un numero limitato di iscritti alla versione in inglese di Facebook. È un progetto molto ambizioso con l’obiettivo di rendere facilmente ricercabili le enormi quantità di informazioni, foto, aggiornamenti e contenuti che vengono caricate ogni giorno dal miliardo circa di persone che usano il social network. In un certo senso, come ha spiegato Zuckerberg, “Graph Search” riporta Facebook alle origini, al periodo in cui il social network era principalmente utilizzato dagli utenti per cercare persone e stringere nuove amicizie. Il nuovo sistema, quando sarà messo a disposizione di tutti, comparirà in ogni pagina del social network all’interno della classica fascia blu che si trova in alto, con la foto in miniatura del proprio profilo e i link per vedere le ultime notifiche e impostare le opzioni per la privacy.
Facebook ha fatto un motore di ricerca. Si chiama "Graph Search" e serve per cercare tra l'enorme quantità di informazioni che il social network raccoglie ogni giorno: come funziona.
Aggiornamento delle 20:30 In serata il presidente del Consiglio Conte ha detto – durante la conferenza stampa sull’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del ddl anticorruzione – di aver fatto domanda per il trasferimento alla Sapienza di Roma all’inizio dell’anno scorso nella sua «pregressa vita», perché aveva la residenza a Roma e un figlio piccolo. Ha spiegato di essersene nel frattempo dimenticato e che «gli impegni istituzionali mi impongono di riconsiderare questa posizione e lunedì non potrò partecipare per impegni pregressi». Ha anche aggiunto che a suo parere di giurista non c’è conflitto di interessi e ci ha scherzato un po’ su: «Certo l’idea è un po’ carina che un presidente vada a fare un colloquio di inglese dopo aver parlato con Trump». ***
Secondo Politico, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lunedì parteciperà a un colloquio per un posto all’Università La Sapienza.
Voi siete convinti, lo sappiamo, che questa sia la rubrica più frivola della settimana, tra celebrities e capi di stato in atteggiamenti meno autorevoli del solito. E invece non è così, anzi anche qui noi del Post non rinunciamo a un certo intento didattico e di servizio alla comunità. Sfogliando la raccolta potrete infatti imparare a scendere da una carrozza come una vera regina, ché è sempre importante farsi trovare pronti; o se siete più tradizionali, a come farvi spazio tra la folla come quella diva di Cate Blanchett; e se siete ancora più tradizionali, come mungere una mucca, mostrato dalla prima ministra norvegese. Se invece siete dei tipi impacciati, sforzatevi a copiare la tecnica di abbraccio di Meghan Markle, che era dai tempi di Michelle Obama che non se ne vedevano così. Per i più frivoli: come si esce vestiti coordinati con la propria sorella, come fanno quelle della band giapponese Amiaya, o con il proprio partner, come i coniugi Ferragnez (dai che lo sapete: Chiara Ferragni e il marito Fedez). E se avete ricevuto o avete in mente di fare una proposta importante, l’abito da sposa di Moschino potrebbe risolvervi buona parte dei preparativi, sempre che sappiate portarlo come Gigi Hadid e che la risposta sia un sì. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Gigi Hadid in abito da sposa, Robert Redford e Meghan Markle a dispensare abbracci, e regine in carrozza, tra chi andava fotografato in settimana.
Da mesi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), insieme con operatori sanitari di diverse istituzioni e di organizzazioni non governative, è al lavoro per contenere l’epidemia da virus ebola nell’Africa occidentale, che ha fino a ora causato la morte di quasi 5mila persone. Nonostante gli sforzi la malattia continua a diffondersi a ritmi sostenuti, soprattutto in Liberia, Sierra Leone e Guinea, dove è più difficile tenere sotto controllo la popolazione ed evitare i nuovi contagi, soprattutto nei villaggi lontani dai grandi centri urbani. Per tenere traccia dei movimenti delle popolazioni coinvolte, spiegano sull’ultimo numero dell’Economist, si potrebbero usare i dati delle reti cellulari: a causa di problemi burocratici e di alcune reticenze da parte degli operatori, però, tutti gli sforzi in questo senso non hanno portato finora a qualcosa di concreto, se non alla perdita di tempo prezioso. Le compagnie telefoniche utilizzano regolarmente i dati registrati sulle loro reti (CDR: call-data records) per gestire i servizi e, tra le altre cose, calcolare traffico e altri parametri al momento dell’emissione delle bollette per i loro clienti. Tra i dati tracciati di continuo e in forma automatica ci sono quelli sulla posizione geografica di ogni singolo cellulare: il telefono per essere raggiungibile si mette periodicamente in contatto con i ripetitori cellulari nelle vicinanze, che registrano la sua richiesta. Incrociando questi dati, le compagnie telefoniche ricavano la posizione del telefono, i numeri che ha chiamato, la durata delle chiamate e altri dati. Il sistema è anche in grado di rilevare quando un telefono diventa inattivo e sparisce dalla rete, registrando l’ultima sua posizione geografica nota.
Fermeremo ebola coi cellulari? la storia complicata dei ricercatori che vorrebbero provarci, ma non riescono a superare le diffidenze dei governi e delle compagnie telefoniche.
A fine 2014 è iniziato un periodo di distensione nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba che ha portato a una parziale eliminazione dell’embargo sui prodotti cubani (chiamato “el bloqueo” a Cuba): anche se i cubani non possono ancora esportare cibo, veicoli e macchinari, possono vendere negli Stati Uniti capi di abbigliamento, scarpe e accessori. Tuttavia non è facile per gli imprenditori cubani (i cosiddetti “cuentapropistas“, letteralmente “coloro che lavorano in proprio”) nel settore della moda riuscire a far conoscere i loro prodotti e, a volte, trovare i materiali per realizzarli. La rivista Business of Fashion ha intervistato alcuni imprenditori cubani per spiegare quali sono le nuove opportunità e le difficoltà per chi produce vestiti e gioielli. Grazie alle riforme economiche iniziate dal 2010 dal governo di Raúl Castro, gli imprenditori cubani possono assumere fino a 25 dipendenti in più rispetto a prima, a seconda del loro settore, e il numero di cuentapropistas è più che triplicato dall’introduzione delle nuove regole. Le esportazioni da Cuba agli Stati Uniti sono ancora ridotte: in primo luogo perché per esportare i loro prodotti i cuentapropistas devono soddisfare alcuni requisiti richiesti dagli Stati Uniti, come provare di non avere legami con il governo in un paese in cui la maggior parte della produzione industriale è in mano ad aziende statali.
Che futuro ha la moda a Cuba? le aziende locali di abbigliamento e gioielli crescono, anche se lentamente, intanto Chanel presenterà una sua collezione all'Avana.
Il nuovo governo di Donald Trump ha imposto all’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) e ad altre agenzie governative statunitensi di interrompere qualsiasi tipo di comunicazione pubblica, attraverso i loro siti istituzionali e sui social network. Al personale dell’EPA è stato inoltre vietato di attivare nuovi contratti e finanziamenti, fino a quando non saranno state verificate le ultime decisioni assunte dall’agenzia poco prima dell’insediamento di Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Decisioni di questo tipo erano già state assunte in passato nelle fasi di transizione da un’amministrazione a un’altra, soprattutto se di diverso orientamento politico, ma secondo diversi osservatori nel caso dell’EPA le limitazioni sono più pesanti e potrebbero essere il primo segnale di forti cambiamenti all’interno dell’agenzia, che tra le altre cose è responsabile di analisi e studi sul cambiamento climatico. Durante la sua campagna elettorale, Donald Trump ha più volte messo in dubbio le ricerche che hanno dimostrato – con un ampissimo consenso nella comunità scientifica – che l’inquinamento prodotto dall’uomo è una causa diretta e ormai evidente del riscaldamento globale. Prima di candidarsi Trump aveva definito una bufala il cambiamento climatico, arrivando a sostenere che “il concetto di riscaldamento globale è stato creato dalla Cina per rendere meno competitiva l’industria statunitense”.
Trump ha imposto il silenzio all’agenzia per la protezione dell’ambiente. L'EPA non può comunicare fino a nuovo ordine: succede spesso quando s'insedia un nuovo presidente, ma ci sono dettagli preoccupanti sul cambiamento climatico.
Martedì, la Guardia Costiera ha annunciato che tre delle undici persone morte nell’incidente della Norman Atlantic sono di nazionalità italiana. Terminata l’evacuazione del traghetto – andato a fuoco al largo delle coste dell’Albania domenica mentre era in navigazione dalla Grecia verso l’Italia – le operazioni si sono concentrate sull’identificazione delle persone tratte in salvo dalla nave e sulla ricerca di eventuali dispersi. Le cifre sono incerte e potrebbero continuare a cambiare nelle prossime ore, perché ci sono discrepanze tra la lista d’imbarco del traghetto e il numero effettivo di persone recuperate grazie al lavoro della Marina Militare e della Guardia Costiera italiane, che per circa 36 ore hanno trasportato con i loro mezzi equipaggio e passeggeri con condizioni meteo e del mare molto difficili. Gli unici dati certi per il momento sembrano essere due:
Norman Atlantic, quanti sono i dispersi? dal traghetto andato a fuoco nell'Adriatico sono state recuperate 427 persone vive e 11 morti, fra cui tre italiani, ma ne risultavano imbarcate 478 e forse erano 499.
Italia Viva ha depositato in Commissione Finanze della Camera due emendamenti al decreto fiscale per ripristinare il cosiddetto “scudo penale” per ArcelorMittal. La norma, di cui godevano gli amministratori dell’ILVA e che li proteggeva dal rischio di essere coinvolti in cause per i problemi ambientali e di sicurezza creati dalle gestioni precedenti dell’impianto, era stata definitivamente eliminata lo scorso 31 ottobre dal Parlamento, con il voto favorevole di Movimento 5 Stelle, PD e della stessa Italia Viva. L’eliminazione della norma era stata tra i motivi che avevano portato Arcelor Mittal a decidere di sciogliere il contratto che la obbliga ad acquistare la più grande acciaieria d’Europa, l’ex ILVA di Taranto. Il primo dei due emendamenti presentati da Italia Viva riguarda solamente lo stabilimento di Taranto, il secondo riguarda tutte le imprese che devono adempiere ad opere di bonifica ambientale.
Italia Viva ha presentato due emendamenti al decreto fiscale per reintrodurre lo “scudo penale” per ArcelorMittal.
Ci sono stati scontri tra manifestanti in corteo contro il governo Renzi e la polizia davanti alla sede del CNR a Pisa, in occasione delle celebrazioni per i trent’anni della prima connessione Internet in Italia. Il corteo, composto da circa 500 persone e promosso da centri sociali, sindacati di base e collettivi universitari, è partito alle 8.30 da Palazzo Gambacorti, in Logge di Banchi, e si è diretto pacificamente verso la sede del CNR dove avrebbe dovuto essere presente anche Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio nel frattempo ha fatto sapere che non avrebbe partecipato fisicamente alla cerimonia, e al suo posto è presente la ministra Stefania Giannini. I manifestanti si sono avvicinati alla recinzione dell’area del CNR, secondo alcuni cercando di entrare; le forze dell’ordine hanno risposto con due cariche. #InternetDay #Pisa, corteo anti #Renzi aalla rotatoria del Cnr pic.twitter.com/tOe235F5bs
Gli scontri a Pisa. Ci sono stati scontri e cariche della polizia durante un corteo contro il governo, mentre si attendeva l'arrivo di Renzi.
Vincenzo Barone si è dimesso dalla carica di direttore della Scuola Normale di Pisa. Oggi, durante la riunione del Senato accademico, era in programma il voto della mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dagli studenti. Ieri, ha scritto Repubblica, il pronostico parlava di 12 voti a favore della mozione e di una astensione, quella del vicedirettore che ricopre un ruolo di garanzia. Barone ha letto una lettera davanti al Senato accademico per motivare la scelta delle sue dimissioni: «Appare evidente che le mie dimissioni da direttore siano inevitabili, come, peraltro, ho sempre riaffermato: non sono e non potrei mai essere un direttore che non cerchi di realizzare il mandato per cui è stato eletto». La mozione contro Barone era stata presentata in dicembre dopo la presentazione del suo progetto di creare una sede della Scuola nel sud Italia. Gli studenti fin da subito avevano contestato le modalità dell’operazione parlando di scarsa trasparenza su didattica, reclutamento e diritto allo studio. Anche alcuni docenti avevano criticato il direttore, contestandogli la poca trasparenza.
Vincenzo Barone si è dimesso da direttore della Scuola Normale di Pisa.
Oggi Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo del Regno Unito, compie 70 anni. La sua decennale relazione con il primo erede al trono ha per lungo tempo interessato i tabloid britannici e i media di mezzo mondo, che l’hanno spesso attaccata semplicemente per essere stata a lungo l’amante di Carlo, mentre era sposato con Diana Spencer. Nonostante le critiche, gli scandali e le relazioni complicate nella famiglia Windsor, Camilla è stata sempre vicina a Carlo, riuscendo a riscattare la sua immagine e a ottere soprattutto il consenso da parte della regina Elisabetta II, del Parlamento britannico e della Chiesa d’Inghilterra per sposarsi in seconde nozze con Carlo. Camilla Rosemary Shand è nata il 17 luglio del 1947 a Londra: suo padre era Bruce Shand, appartenente alla piccola nobiltà locale, reduce della Seconda guerra mondiale e commerciante di vini; sua madre era Rosalind Cubitt, figlia del Barone Ashcombe (Roland Cubitt) e impiegata in un’agenzia per le adozioni. Nel 1973 Camilla si sposò con Andrew Parker Bowles, ufficiale dell’esercito britannico, anche se continuava ad avere una relazione con il principe Carlo, conosciuto tramite alcuni amici comuni nel 1971. Il matrimonio con Parker Bowles finì nel 1995, l’anno seguente Carlo divorziò dalla principessa Diana e riprese a vedere ufficialmente Camilla a partire dal 1999, due anni dopo la morte di Diana in un incidente automobilistico a Parigi.
Siamo tutti Camilla. Oggi compie 70 anni la duchessa di Cornovaglia, che con calma e costanza ha saputo riscattare la sua immagine di eterna amante dell'erede al trono del Regno Unito.
Daniela Santanché, politico del centrodestra negli ultimi tempi nel PdL, amata da giornali e programmi televisivi per la vistosa presenza e l’attitudine a dire cose buone per eccitare gli animi e fare i titoli, venerdì si è avventurata in un paragone tra la carriera politica di Nicole Minetti e quella di Nilde Iotti. Ne sono seguite proteste e indignazioni a cui non c’è bisogno di aggiungersi. Ma l’occasione può servire a ricordare una persona che fu la prima presidente donna della Camera, che lo fu per un tempo maggiore di chiunque, e che resta una dei più capaci e intelligenti leader politici della storia della Repubblica. Nilde Iotti era nata a Reggio Emilia il 10 aprile del 1920. Entrò nel Partito Comunista Italiano nel 1943 e in Parlamento nel 1946, diventando membro dell’Assemblea Costituente. Fu compagna di Palmiro Togliatti, segretario del PCI, fino alla sua morte, in una relazione che – Togliatti era sposato con figli – fu molto ostacolata anche dentro il loro partito. Nel 1979 viene eletta presidente della Camera dei deputati e lo resta per tre legislature, fino al 1992. Nel 1987 ebbe un incarico esplorativo di formazione del governo, che non ottenne risultato: sarebbe stata l’unica donna capo del governo della storia italiana.
Vita di Nilde Iotti, con belle foto. Che invece di polemizzare con le sciocchezze almeno ricordiamo una persona capace e importante, che andò vicinissima a essere quello che l'Italia non ha ancora mai avuto: un capo del governo donna.
Il 29 agosto è morto Silvano Campeggi, pittore e cartellonista noto soprattutto per aver realizzato le locandine di film come Casablanca, Via col vento, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, West Side Story, La gatta sul tetto che scotta, Vincitori e vinti, Exodus e Colazione da Tiffany. Campeggi aveva 95 anni ed è morto a San Felice a Ema, nel comune di Firenze, dove era tornato a vivere dopo aver passato molti anni negli Stati Uniti. Per le sue locandine Campeggi (noto anche con il soprannome “Nano”) realizzava dipinti fatti a mano. Campeggi era nato a Firenze nel 1923: era figlio di un tipografo e stampatore, si appassionò di grafica e studiò all’Istituto D’Arte di Porta Romana. Dopo gli studi collaborò con alcuni artisti fiorentini e durante la Seconda guerra mondiale lavorò per la Croce Rossa statunitense, realizzando ritratti dei soldati che stavano per andare in congedo. Finita la guerra andò a vivere a Roma e fece le prime locandine: la prima fu quella per il film Aquila nera, del 1946.
Le locandine di Silvano Campeggi. È morto il 29 agosto ed è stato un grande cartellonista, autore delle locandine di "Via col vento", "Casablanca" e molti altri grandi film.
Il 9 agosto del 1945, tre giorni dopo il bombardamento atomico su Hiroshima, una seconda bomba atomica venne sganciata sulla città giapponese di Nagasaki uccidendo più di 60 mila persone. La bomba, soprannominata “Fat Man”, era destinata a colpire Kokura, uno dei principali arsenali navali del Giappone, ma le cattive condizioni meteorologiche fecero cambiare il bersaglio all’ultimo minuto. È un mistero storico il perché gli americani non diedero tempo ai giapponesi di comprendere la scala della distruzione che aveva colpito Hiroshima e quindi arrendersi e dichiararsi sconfitti nella Seconda guerra mondiale: dal primo al secondo bombardamento atomico passarono appena 72 ore. Una risposta che è stata data a questa domanda è che in un certo senso non fu nessuno a decidere di distruggere Nagasaki. L’utilizzo delle armi nucleari venne autorizzato il 25 luglio 1945, due settimane prima della distruzione di Nagasaki. In Europa la guerra era terminata da due mesi, ma dall’altra parte del mondo il Giappone, nonostante la sua situazione disperata, rifiutava ancora di arrendersi. In tutto il paese non c’era più carburante per muovere aerei e navi e non c’era carbone per tenere aperte le fabbriche e le centrali elettriche. L’unica cosa che restava al paese erano milioni di soldati male armati, ma apparentemente disposti a morire piuttosto che arrendersi. I generali americani avevano preparato un piano per costringere il paese alla resa che speravano di non essere mai costretti ad utilizzare: l’invasione del Giappone. Era un’operazione dall’esito scontato, ma che sarebbe costata gli americani decine di migliaia di morti. La bomba atomica era considerata il metodo più rapido per portare il Giappone alla resa, risparmiando vite americane e giapponesi.
Perché anche Nagasaki? il 9 agosto 1945, tre giorni dopo la bomba atomica su Hiroshima, gli americani colpirono anche Nagasaki e fu un attacco che in un certo senso non autorizzò nessuno.
Il ministero degli Esteri ha pubblicato le regole da seguire per chi torna in Italia dall’estero, che si tratti di studenti, residenti o turisti. Per prima cosa, raccomanda agli italiani di evitare viaggi all’estero se non «per ragioni strettamente necessarie», a causa della situazione legata all’epidemia di coronavirus in tutta Europa. Aggiunge che non si possono escludere sul breve periodo ulteriori restrizioni agli spostamenti che potrebbero complicare il rientro in Italia. La situazione potrebbe essere più difficile per chi affronta viaggi fuori dai confini dell’Unione Europea. San Marino e Città del Vaticano non prevedono alcun tipo di limitazione agli spostamenti. Per tutti gli altri rientri in Italia, è necessario presentare un’autodichiarazione il cui modulo si può scaricare qui.
Le nuove regole per chi torna dall’estero. Cosa devono fare gli studenti, i lavoratori e i turisti che dal 4 dicembre al 15 gennaio vogliono tornare in Italia.
La procura di Taranto ha dato cinque giorni di tempo ai custodi giudiziari dell’ILVA per spegnere gli impianti sotto sequestro. Se l’ILVA dovesse rifiutare di spegnere gli impianti, i custodi sono autorizzati a servirsi di tecnici esterni. Lo spegnimento dovrà riguardare alcune batterie della cokeria (il luogo dove tramite una lunga “cottura” dal carbone si ottiene il coke) e gli altoforni numero 1 e 5, che sono la parte fondamentale di un’acciaieria. (Che cos’è l’ILVA di Taranto)
L’ILVA ha 5 giorni per spegnere. Lo hanno ordinato i magistrati di Taranto: se l'azienda non provvederà, i custodi giudiziari sono autorizzati a utilizzare tecnici esterni.
Nei primi anni del Duemila alcuni ricercatori della University of Massachusetts condussero uno studio sulla disonestà quotidiana: reclutarono qualche centinaio di studenti, li divisero in coppie e chiesero a ogni coppia di conversare per dieci minuti. I ricercatori ripresero ogni incontro con una videocamera nascosta e mostrarono le registrazioni alle coppie, chiedendo a ogni persona di segnalare tutte le bugie che avevano detto durante la conversazione. In media ogni studente in quei dieci minuti aveva mentito quasi due volte, e alcuni di loro avevano raccontato fino a 12 bugie. Se si fossero affidati alla loro memoria, molti studenti forse avrebbero detto di essere stati onesti, ma le registrazioni li hanno messi di fronte alla verità. «Mentre si rivedevano nelle registrazioni hanno scoperto di aver detto molte più bugie di quanto pensavano», raccontò uno dei ricercatori all’epoca dello studio. Lo studio ha esaminato solo una conversazione di dieci minuti; cosa succederebbe però se andassimo alla ricerca dei momenti di disonestà nella nostra vita di tutti i giorni? A tutti piace credere di essere persone oneste, ma in realtà la maggior parte di noi non supererebbe molti test morali: diciamo alle persone di non aver visto i loro messaggi, rubiamo le penne al lavoro, saltiamo i tornelli e prendiamo troppi tovagliolini nei fast food. Forse rubare un paio di tovagliolini è solo un peccato veniale, certo, e a volte mentire è una cosa carina da fare, soprattutto se stiamo cercando di non ferire i sentimenti di un’altra persona. È questo il modo in cui funziona: salvaguardiamo l’opinione che abbiamo di noi stessi, in parte, trovando giustificazioni alle nostre bugie; inventiamo scuse o ci convinciamo della trascurabilità delle nostre colpe.
Siamo meno onesti di quanto pensiamo. Diciamo bugie e facciamo i furbi ma troviamo sempre giustificazioni – oppure decidiamo di dimenticarlo – per preservare l'immagine che abbiamo di noi.
Nelle nuove indicazioni diffuse a inizio aprile dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC, tra le principali istituzioni sanitarie negli Stati Uniti) si dice che il rischio di trasmissione del coronavirus attraverso le superfici è basso, e che in molti casi non è necessario disinfettare oggetti e superfici per ridurre i rischi di contagio. L’aggiornamento dei CDC rispecchia quanto sostenuto negli ultimi mesi da esperti e ricercatori, grazie agli studi e alle analisi condotte nell’ultimo anno sulle modalità di diffusione del coronavirus. Buona pratiche come lavarsi spesso e bene le mani sono comunque ancora raccomandate, e non solo per ridurre il rischio di contrarre il SARS-CoV-2. Da circa un anno la sanificazione delle superfici è una costante nelle nostre esistenze. È capitato a tutti di imbattersi in cartelli e dichiarazioni che segnalavano l’avvenuta pulizia di locali, negozi e mezzi di trasporto con prodotti disinfettanti come indicato dalle istituzioni sanitarie. All’inizio della pandemia, alcune città – anche in Italia – avevano addirittura avviato progetti per la sanificazione delle strade, generando perplessità e qualche preoccupazione per l’inquinamento del suolo con prodotti disinfettanti difficili da smaltire.
Nell’ultimo anno abbiamo disinfettato troppo? sempre più studi dicono che il rischio di contagio da coronavirus tramite le superfici è basso rispetto a quello per via aerea.
Sabato 14 novembre alle ore 15 in piazza Bertagnini 14 a Massa c’è l’inaugurazione di un Mondadori Bookstore. È la prima libreria di catena che nasce in una città dove ci sono poche piccole librerie, e una è Mondoperaio, che per ragioni di antiberlusconismo, almeno fino a pochi anni fa, non vendeva libri Mondadori. Per l’inaugurazione, scrive Il Tirreno, Mondadori Bookstore ha invitato Matt & Bise, due youtuber di Torino che hanno appena pubblicato sempre per Mondadori il libro Fuori dal web, e la cui intervista esce domenica sulla Lettura (qui l’intervista video a Matt & Bise registrata nella sala Albertini del Corriere della sera). Negli ultimi giorni sembra che i libri degli youtuber siano la grande novità dell’editoria. This Book Loves You di PewDiePie, uno degli youtuber più famosi al mondo, è al primo posto nelle classifiche del New York Times (anche se solo nella sezione Young Adult Paperback). Prima di lui, in classifica c’erano stati, in successione: Miranda Sings, Tyler Oakley, Dan&Phil e, per ben sette settimane, Shane Dawson.(qui, per chi fosse interessato, una lista più completa di libri di youtubers americani). Negli Stati Uniti il nuovo filone editoriale è così abbondante – di potenziali autori, se non di vendite – che il gruppo Simon&Schuster ha creato una casa editrice proprio per pubblicare libri delle celebrità di YouTube. Non è un fenomeno solo americano (in questi giorni in Colombia si discute se El libro troll dello spagnolo El Rubio sia da vietare o no ai bambini).
I libri scritti dagli youtuber. Entrano nelle classifiche e gli editori li rincorrono per pubblicare "libroidi": sono la versione del 2015 di quelli scritti da calciatori e cantanti e comici, eccetera.
Cinemology è il nuovo progetto che fa parte di una serie di libri basati sul meccanismo della sintesi grafica: il modo per spiegare con un paio di semplici ma efficacissimi disegnetti cose che altrimenti richiederebbero molte parole. I precedenti sono Shortology, Filmology e Proverbiology: il primo era dedicato a fatti storici e personaggi famosi, il secondo a illustrazioni minimali che riassumevano le trame dei film, il terzo a proverbi e modi di dire (anche questi spiegati facili e veloci, con i disegni). Cinemology è sia un libro, in vendita dal 15 maggio, che una mostra, che si potrà visitare dal 26 aprile al 25 giugno allo Spazio Oberdan di Milano. È dedicato alla storia del cinema e alle sue curiosità. Il libro è stato realizzato da Matteo Pavesi della Fondazione Cineteca Italiana (che quest’anno compie 70 anni) e da Matteo Civaschi, già autore di Shortology. La prefazione è del critico cinematografico Gianni Canova. Queste sono alcune delle immagini di Cinemology. In Cinemology è stato anche ripreso il concetto di Filmology: usato per altri film. Il titolo del film è in alto a sinistra, in piccolo, così potete provare a indovinarlo guardando solo i disegni. Se vi appassionate, qui ce ne sono altri, di qualche anno fa.
Cose di cinema, disegnate facili. Per la mostra e il libro "Cinemology", il nuovo progetto sulla sintesi grafica di quelli di "Shortology".
I critici cinematografici del Guardian hanno messo insieme una lista dei 10 migliori film nella storia del cinema che hanno come protagonisti i supereroi: nelle scorse settimane avevano compilato una classifica simile riguardo i film d’azione, quelli di fantascienza, di guerra e gli horror. Sono tutti film piuttosto recenti: quello più vecchio in classifica è del 1978, mentre il più recente è uscito quest’anno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 10 migliori film di supereroi secondo il Guardian. Sono quasi tutti piuttosto recenti: uno è un cartone animato, il primo probabilmente mette tutti d'accordo.
A fine maggio il magazine WWD ha annunciato la prossima chiusura della seconda – e storica – linea del brand Moschino: Moschino Cheap & Chic, la linea rivolta a un pubblico più giovane e caratterizzata da prezzi più bassi rispetto alla linea principale. La scelta fa parte del processo di rilancio del brand, la cui linea principale sta diventando più pop e giovanile, a seguito di un processo iniziato nell’ottobre del 2013 con la nomina del nuovo direttore creativo: lo stilista americano Jeremy Scott. Il marchio Moschino fu fondato nel 1983 dal disegnatore Franco Moschino (che non volle mai dirsi stilista, ma “pittore, decoratore”), che aveva prima lavorato per Versace. In pochi anni Moschino riuscì a ottenere grande successo grazie allo stile vivace e talvolta provocatorio con cui rivisitava i capi della tradizione sartoriale – come i tailleur e le giacche – in chiave più pop. Moschino riuscì a ottenere molto successo tra i clienti giovani: fu spesso paragonato alla creatività sovversiva di un altro famoso stilista, Jean-Paul Gaultier. Nel 1985 Moschino introdusse, insieme alla prima linea Moschino Couture, una seconda linea più economica, Cheap & Chic, per la donna e per l’uomo. In breve tempo aprì le prime boutique a Milano e a Londra, con una comunicazione anticonvenzionale che spesso prendeva in giro i meccanismi di comunicazione tradizionali della moda. Moschino propose campagne ambientaliste e nel 1991 decise di non far sfilare i capi in passerella.
Moschino dopo Moschino. Storia di un brand originale e innovativo della moda italiana, vent'anni dopo la morte del suo fondatore e due dopo un cospicuo rinnovamento.
Alla lunga lista di effetti collaterali, effettivi o presunti, associati agli smartphone – dall’alienarsi dal mondo a perdere il sonno a causa degli schermi luminosi – si è aggiunto da tempo quello della cattiva postura mantenuta mentre si consulta il cellulare, e dei riflessi che questa può avere sul nostro umore. Sul New York Times Amy Cuddy dell’università di Harvard scrive che gli smartphone “stanno trasformando la nostra postura, contorcendo i nostri corpi in quello che il fisioterapista neozelandese Steve August definisce iGobba (‘iHunch’)”. Una posizione innaturale che viene assunta più volte al giorno, tante quante sono le volte che controlliamo il telefono, e che può avere conseguenze per la nostra salute e per come ci sentiamo. In media la testa di un adulto pesa tra i 4,5 e i 5 chilogrammi. Quando incliniamo la testa in avanti di 60 gradi – come si fa quando si legge qualcosa sullo smartphone – il peso cui viene sottoposto il collo è pari a circa 27 chilogrammi. August dice che trent’anni fa iniziò a trattare un numero crescente di pazienti con la gobba: di solito persone anziane che in decenni di postura scorretta dovuta ad attività come la lettura e la scrittura avevano sviluppano la deformazione. Il problema è che ora lo stesso fenomeno inizia a essere osservato tra gli adolescenti, che manifestano quindi molto precocemente un inarcamento anomalo della schiena dovuto alla postura sbagliata.
Stiamo sviluppando la iGobba? le posizioni che assumiamo per guardare lo schermo del cellulare ci rovinano la schiena e l'umore, spiega un ricercatore sul New York Times.
È mercoledì sera e la gente si gira a guardarmi. Le persone rallentano mentre mi passano accanto sul marciapiede. Sento i commenti e il parlottare quando entro in una stanza. Gli sconosciuti mi guardano, a volte mi fermano per strada. Per quale motivo? Perché indosso dei Google Glass. E io odio farlo.
Contro i Google Glass. Una giornalista del Washington Post li ha provati per sette giorni: ne sono nate situazioni imbarazzanti («stai filmando, tipo, adesso?») e varie scomodità.
Fin dal 1977 esiste un divieto internazionale sul commercio di rinoceronti neri e parti del loro corpo, ma nonostante questo tra il 1960 e il 1995 il loro numero diminuì del 98 per cento, raggiungendo i minimi storici a metà degli anni Novanta. Il bracconaggio infatti non è mai finito, anche perché già nei due anni successivi all’introduzione del divieto il prezzo dei corni di rinoceronte sul mercato illegale aumentò di dieci volte, rendendo il contrabbando, seppur più rischioso, molto remunerativo. Il più recente divieto sul commercio internazionale delle anguille europee, introdotto nel 2010, non ha risolto il rischio di estinzione della specie, che viene trafficata illegalmente dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Francia verso la Cina e il Giappone, dove è molto richiesta per il consumo alimentare: nel 2019 l’Interpol ha stimato che fino a 350 milioni di anguille siano esportate illegalmente in Asia ogni anno.
I divieti sul traffico di animali selvatici hanno anche controindicazioni. Alcuni esperti sostengono che misure internazionali come quelle sui pangolini e l'avorio finiscano per rafforzarne il commercio illegale, e propongono delle alternative.
Magnum – la prestigiosa agenzia fotografica fondata dai fotografi Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nel 1947 – ha organizzato una vendita speciale di fotografie selezionate tra quelle di 70 suoi fotografi, firmate e accompagnate da una riflessione dell’autore; sono in formato quadrato 15,24 cm x 15,24 cm e costano 100 dollari l’una (circa 85 euro). La vendita dura solo cinque giorni e terminerà venerdì 8 giugno a mezzanotte, ora italiana. È l’occasione per celebrare i 50 anni dal Sessantotto, anno di grandi ribellioni, proteste giovanili e marce per i diritti civili, in America come in buona parte dell’Occidente. Il tema che accomuna le fotografie scelte è la libertà, esplorata in tante sue sfumature: artistica, sessuale, politica, quella degli animali selvaggi e di chi rivendica di essere se stesso, che sia popolare o emarginato. La libertà e lo spirito anticonformista e quasi rivoluzionario hanno sempre connaturato Magnum e il lavoro dei suoi fotografi, che hanno raccontato le grandi insurrezioni e dichiarazioni di indipendenza del XX secolo, le trasformazioni sociali e politiche e la liberazione da qualsiasi forma di dittatura. Potete scegliere un ritratto di Martin Luther King di Leonard Freed, un momento della storica marcia da Selma a Montgomery di Bruce Davidson, l’abbraccio di due fratelli divisi per anni dal muro di Berlino di Ian Berry, e una donna dai capelli rossi al volante di un’auto, ritratta da Martin Parr. Di seguito trovate una selezione delle immagini in vendita, che potete comprare sul negozio di Magnum, qui.
La vendita speciale delle fotografie di Magnum sulla libertà. L'agenzia fotografica più famosa al mondo ha selezionato 70 immagini che fino a venerdì potete comprare a 85 euro l'una.
In questi giorni il Movimento 5 Stelle e giornali come il Fatto Quotidiano sostengono che una parte dei parlamentari sarebbe contraria alle elezioni anticipate per non perdere il diritto al “vitalizio”, il trattamento pensionistico privilegiato di cui godono. Questo gruppo sarebbe formato dai parlamentari alla prima legislatura che non hanno ancora maturato i requisiti per ottenere il trattamento pensionistico. Secondo questa teoria, quindi, esisterebbe un forte gruppo di parlamentari che vorrebbe impedire le elezioni fino al settembre del 2017: a quel punto, a 4 anni e sei mesi dall’inizio della legislatura, scatterebbe anche per loro il diritto al famoso “vitalizio”. Scenari del genere vengono evocati ogni volta che una legislatura sembra in difficoltà prima della sua scadenza naturale: ai tempi del secondo governo Prodi, il blog di Beppe Grillo pubblicò anche una specie di conto alla rovescia verso il momento in cui i parlamentari avrebbero maturato il diritto alla pensione, alludendo al fatto che prima di quella data la legislatura non sarebbe finita. Quel conto alla rovescia scadeva a ottobre del 2008; la legislatura finì ad aprile del 2008. Quest’anno, peraltro, molte cose sembrano essere diverse. Partiamo dall’entità di questa “corrente”: secondo il sito Open Polis, in Parlamento ci sono 403 deputati e 193 senatori al primo mandato, 596 parlamentari in tutto, cioè circa il 60 per cento del totale.
La storia di vitalizi e “pensioni d’oro”. Cosa c'è di vero nella teoria per cui i parlamentari non vogliono andare a elezioni anticipate per paura di perdere la pensione.
Michelangelo Pistoletto compie oggi 80 anni: è considerato uno dei più grandi animatori e protagonisti dell’Arte povera, un movimento artistico nato in Italia intorno agli anni Sessanta i cui artisti (tra cui Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Pino Pascali) utilizzavano materiali appunto “poveri” come pietre, terra, carbone, legno, gesso, stoffa, plastica e scarti industriali, in polemica con l’arte tradizionale e con l’avanzamento tecnologico della società moderna e facendo spesso ricorso alla forma dell’installazione e della performance. Le opere di Pistoletto sono in mostra al Museo del Louvre di Parigi fino a settembre 2013 nella personale “Michelangelo Pistoletto, Année 1 – Le Paradis sur Terre”. Pistoletto è nato a Biella il 25 giugno 1933: dopo aver iniziato come apprendista nella bottega del padre restauratore di quadri, ha tenuto nel 1960 la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino, raggiungendo in poco tempo riconoscimento e successo internazionali.
Michelangelo Pistoletto e l’Arte povera. Compie ottant'anni uno dei più importanti artisti italiani del Novecento: un po' di foto delle sue opere, tra labirinti, specchi rotti e stracci.
Twitter ha annunciato alcune modifiche temporanee al suo funzionamento per limitare la diffusione di notizie false nelle settimane a ridosso delle elezioni negli Stati Uniti. Twitter è uno dei social network più usati al mondo – e quello più usato dal presidente statunitense Donald Trump – e dopo le elezioni del 2016 è stato accusato di aver fatto poco per limitare la diffusione di notizie false e i tentativi di manipolare le elezioni da parte della Russia. Dal 20 ottobre – e fino a dopo le elezioni – quando un utente di Twitter vorrà retwittare un messaggio altrui sarà indirizzato alla schermata che permette di aggiungere una propria frase, nella speranza che questo incoraggi una più consapevole condivisione dei messaggi. Inoltre, i messaggi che secondo Twitter conterranno informazioni false o inesatte potranno essere visti dagli utenti solo dopo un avviso e un link a una pagina su cui trovare maggiori informazioni sull’argomento del messaggio. I messaggi segnalati come contenenti informazioni false o inesatte, inoltre, non saranno promossi dagli algoritmi di Twitter, non potranno essere retwittati e non potranno ricevere “Mi piace”: potranno solo essere citati e condivisi dagli utenti con l’aggiunta di un proprio messaggio.
Twitter modificherà temporaneamente il suo funzionamento per limitare la diffusione di notizie false sulle elezioni statunitensi.
È in vigore da oggi il cosiddetto “decreto Genova”, quello che contiene, insieme ad altre cose, provvedimenti e interventi che hanno a che fare con crollo del ponte Morandi e la costruzione di un nuovo ponte. A un mese e mezzo dal crollo, dopo settimane di ritardi, imprevisti, pasticci del governo e critiche delle opposizioni, è stato infine firmato ieri sera dal presidente della Repubblica, e pubblicato quindi in Gazzetta ufficiale: entro 60 giorni dovrà essere convertito in legge dal Parlamento. Il decreto contiene “disposizioni urgenti per la città di Genova e la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti” ed è composto da 46 articoli (erano 17 il 13 settembre, quando se ne occupò il Consiglio dei ministri), non tutti relativi a Genova. Le decisioni più importanti che hanno a che fare con Genova riguardano: un commissario straordinario, che con ogni probabilità sarà il genovese Claudio Gemme; l’esclusione di Autostrade dai lavori di ricostruzione e la creazione di una nuova agenzia nazionale di vigilanza su strade e ferrovie.
Alla fine il governo ha fatto il “decreto Genova”. Dopo settimane di ritardi: esclude Autostrade dalla ricostruzione, e secondo i giornali è stato deciso anche il Commissario straordinario.
Facebook ha annunciato che da oggi chiunque potrà trasmettere una diretta video tramite un computer fisso o portatile. Fino a oggi avviare una diretta era possibile solo tramite dispositivi mobili per gli utenti normali, mentre le dirette da computer erano riservate esclusivamente a chi aveva una Pagina. Ora invece tutti potranno trasmettere una diretta video: per iniziarne una basta andare in cima al Newsfeed e cliccare su “Live Video”, a quel punto si dovrà semplicemente inserire una descrizione del video e iniziare la trasmissione.
Ora le dirette video su Facebook si possono fare anche da computer. Facebook da oggi permette a tutti di fare una diretta tramite computer, e non è la sola novità.
Questa settimana esce Anna Karenina, diretto da Joe Wright e interpretato da Keira Knightley, che aveva già collaborato con Wright in altri adattamenti “in costume” (Orgoglio e pregiudizio, Espiazione). Il film, tratto dal romanzo di Lev Tolstoj, racconta la storia di Anna, una donna sposata ad un alto funzionario che abbandona suo marito per amore del conte Vronskij, col quale ha una bambina, e viene per questo allontanata dal mondo dell’alta società. Gangster Squad di Ruben Fleischer ha un cast notevole (Ryan Gosling, Emma Stone, Sean Penn, Anthony Mackie e Josh Brolin, tra gli altri), è tratto da una serie di racconti pubblicata da Paul Lieberman sul Los Angeles Times con il titolo Tales from the Gangster Squad ed è ispirato alla storia vera di Mickey Cohen, boss della mafia di Los Angeles che deve fare i conti con i due poliziotti John O’Mara e Jerry Wooters.
I film della settimana. Un film con Ryan Gosling ed Emma Stone, uno scritto dai fratelli Coen e Anna Karenina: tutti i trailer.
Waymo, la controllata di Alphabet che sviluppa automobili che si guidano da sole, ha esteso il proprio accordo con Fiat Chrysler Automobiles (FCA), ordinando altri 62mila minivan da aggiungere alla sua flotta e che saranno impiegati come taxi automatici. Le due aziende hanno anche iniziato a confrontarsi sulle opportunità per iniziare a vendere veicoli a guida autonoma ai singoli clienti. Finora Waymo era stata molto vaga sui suoi piani per offrire in licenze le sue tecnologie ai produttori di automobili, ma saranno comunque necessari ancora alcuni anni prima di vedere veicoli a guida autonoma di proprietà di singoli utenti. Waymo possiede alcune delle soluzioni tecnologiche più avanzate e promettenti per le automobili che si guidano da sole, sperimentate di recente su circa 600 minivan di FCA in diverse zone degli Stati Uniti. L’entità economica del nuovo accordo tra Waymo e FCA non è stata comunicata, ma considerato che ogni Chrysler Pacifica costa circa 40mila dollari, gli analisti stimano che la cifra possa essere intorno al miliardo di dollari. L’accordo non prevede comunque un’esclusiva, quindi Waymo potrà sperimentare i suoi sistemi anche su altre automobili prodotte da altre società.
Waymo ha ordinato a FCA 62mila nuovi minivan per i suoi sistemi di guida autonoma.
In termini di pura azione il terzo episodio della quinta stagione non ne ha avuta proprio una vagonata: c’è stata solo una scena di morte (va bene, due, se contiamo anche il tizio nella Casa del Bianco e del Nero). Se pensiamo agli episodi, futuri però, il terreno è stato molto preparato e sono state piazzate un bel po’ di fondamenta. Di seguito, i cinque temi più importanti dell’episodio. Jon Snow fa sul serio Jon Snow è sempre stato un giovane giusto e onorevole. Tranne che per un punto, diciamo. Il suo senso del dovere, chiaramente ereditato dal padre, è ammirevole, ma per raggiungere la grandezza nei Sette Regni non basta fare il tuo dovere. Ora che non è più soltanto un soldato tra i tanti ma è il Lord Comandante dei Guardiani della Notte, è venuto il momento di mostrare di che stoffa è fatto.
Le 5 cose più importanti dell’ultimo episodio di Game of Thrones. Cosa è successo nell’episodio 5×03: dalla rivalità tra Cersei e Margaery al nuovo Jon Snow.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 552 nuovi casi di contagio da coronavirus, il dato più alto da fine maggio, per un totale di 249.756. I morti totali registrati sono 35.190, 3 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 42 (invariate rispetto a ieri) e quelle in altri reparti sono 779 (17 in meno di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 30.392 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.47.326 casi e 7.158.909 tamponi effettuati. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato in Veneto: 183. Seguono Lombardia (69), Emilia-Romagna (54), Abruzzo (39) e Piemonte (37). Oggi non c’è nessuna regione in cui non sono stati registrati casi di contagio. Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Treviso (131), Padova (23), Vercelli (18), Roma (18), Milano (14) e Pesaro e Urbino (13).
I dati di oggi, venerdì 7 agosto, sul coronavirus in Italia.
Domenica 30 agosto al Microsoft Theater di Los Angeles si è tenuta la cerimonia di premiazione degli MTV Video Music Awards 2015, i premi assegnati ogni anno dalla tv musicale MTV ai musicisti che hanno realizzato i migliori video musicali. L’edizione di quest’anno è stata condotta da Miley Cyrus, che si è esibita più volte sul palco indossando abiti stravaganti, luccicanti e striminziti. Taylor Swift ha vinto il premio per il Miglior video dell’anno con Bad Blood, e anche quelli per il Miglior video pop e il Miglior video di una musicista donna per Blank Space; Nicki Minaj ha ricevuto il premio per il Miglior video hip hop per Anaconda, mentre quello per il miglior video di un uomo è andato a Mark Ronson e Bruno Mars per Uptown Funk. Durante la cerimonia si sono esibiti, tra gli altri, Macklemore & Ryan Lewis, Tori Kelly, Demi Lovato, Pharrell, Twenty One Pilots, e A$Ap Rocky! Trovate tutti i video sul sito di MTV.
Le foto degli MTV VMA 2015. I Video Music Awards sono stati un po' il solito circo: Miley Cyrus è stata insultata da Nicki Minaj che ha fatto pace con Taylor Swift che ha fatto pace con Kanye West.
Uno sciopero nazionale dei treni di 24 ore è in programma dalle 21 di sabato 12 luglio alle 21 di domenica 13 luglio: dovrebbe interessare tutto il personale delle Ferrovie dello Stato, Trenord e Italo Treno, ed è stato indetto dai sindacati Usb, Cat e Cub per chiedere la riforma delle pensioni e il rinnovo dei contratti aziendali. Trenitalia fa sapere che le Frecce circoleranno regolarmente e che le corse dei treni di lunga percorrenza potrebbero subire alcune variazioni consultabili qui (alcune corse sono state cancellate). Anche i treni regionali potranno subire cancellazioni o variazioni. Per quanto riguarda i treni del trasporto locale saranno garantiti servizi minimi nelle fasce orarie più frequentate (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 dei giorni feriali): la lista di quelli che circoleranno, regione per regione, è consultabile qui. A Roma sarà attivo comunque il collegamento fra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino, con il treno “Leonardo Express” o con alcuni autobus sostitutivi. Il profilo Twitter di Trenitalia, che fornirà in tempo reale diverse informazioni sullo sciopero, è @FSNews_it.
Lo sciopero dei treni, sabato 12 e domenica 13 luglio. Riguarderà Trenitalia, Trenord e Ntv: gli orari, i treni che circoleranno e quelli che no, e le altre cose da sapere.
È morto a 72 anni Stefano D’Orazio, musicista noto soprattutto per essere stato il batterista dei Pooh. Lo ha annunciato Roby Facchinetti, uno dei membri del gruppo. D’Orazio era nato a Roma il 12 settembre del 1948 e dopo le prime esperienze giovanili in piccoli gruppi locali, iniziò a lavorare come comparsa in alcuni film girati a Cinecittà, a Roma. Entrò nei Pooh nel 1972, per sostituire Valerio Negrin, rimanendo nel gruppo fino al 2009. Nei Pooh D’Orazio suonava anche il flauto traverso, e scriveva e cantava alcune canzoni del gruppo. Tornò nei Pooh nel 2015 in occasione del cinquantesimo anno dalla nascita del gruppo. Da solista curò i testi italiani del musical Mamma Mia e di altri tre musical, Aladin, del 2010, W Zorro, del 2012, e Cercasi Cenerentola, del 2014.
È morto Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri hanno annunciato mercoledì che il governo stanzierà fino a 25 miliardi di euro per fronteggiare l’epidemia di coronavirus. Nei giorni scorsi si era parlato di poco più di 6 miliardi e la cifra era poi cresciuta fino ad oltre 15 miliardi di euro. Del denaro stanziato, ha detto Conte, circa 20 miliardi provengono da maggiore indebitamento che sarà fatto nel corso di quest’anno. Il denaro speso per l’emergenza sarà in parte utilizzato per rafforzare il servizio sanitario nazionale, saranno assunti circa 20 mila nuovi medici, infermieri e operatori sanitari, mentre sono già stati acquistati migliaia di macchinari per la terapia intensiva e semi-intensiva (la più importante per i malati di coronavirus) che saranno consegnati nelle prossime settimane. Altre misure saranno adottate per aiutare economicamente imprese e famiglie, tramite possibilità di assentarsi dal lavoro, sgravi fiscali e finanziamenti. I dettagli di ciascuna misura saranno illustrati nei prossimi giorni.
Il governo stanzierà 25 miliardi di euro per contrastare l’epidemia di coronavirus. Saranno spesi nell'assunzione di medici, nell'acquisto di macchinari e in misure per aiutare famiglie e imprese.
Il 25 novembre uscirà “TZN – The best of Tiziano Ferro”, il nuovo disco di Tiziano Ferro, che raccoglie alcune delle sue canzoni più famose, canzoni inedite e collaborazioni e duetti con altri cantanti. Come prima anticipazione del disco è stata pubblicata oggi la canzone “Senza scappare mai più”, accompagnata da un video in cui se ne può leggere il testo, diretto da Gaetano Morbioli.
La nuova canzone di Tiziano Ferro. Si chiama “Senza scappare mai più” e anticipa il suo nuovo disco "TZN - The best of Tiziano Ferro".
Nel carcere di Bassone, a Como, dal 12 ottobre al 19 novembre si sono suicidate tre persone detenute. I suicidi nelle carceri italiane sono un problema molto diffuso, causato dal sovraffollamento che comporta condizioni di vita molto difficili e uno scarso sostegno psicologico legato all’insufficienza di personale: tre suicidi avvenuti nello stesso carcere in poco più di un mese sono però un evento molto raro, che ha già portato a due interrogazioni parlamentari. Il primo suicidio è avvenuto domenica 12 ottobre: il trentenne cileno Cuevas Galvez si è impiccato nella sua cella utilizzando un laccio legato al letto a castello, dopo aver assistito alla messa. Galvez si trovava in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti e furto. L’ANSA riporta che la guardia è intervenuta subito per cercare di salvarlo, ma inutilmente.
I suicidi nel carcere di Como. Soltanto dal 12 ottobre tre persone detenute si sono uccise a Bassone: sono state aperte indagini e ci sono state due interrogazioni parlamentari.
A Roma si è svolta una manifestazione organizzata dalla Lega Nord per protestare contro il governo di Matteo Renzi. La manifestazione è cominciata alle 15 in piazza del Popolo: sul palco ha parlato Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. Anche il partito neofascista di CasaPound ha organizzato un corteo, partito dalla sede in via Napoleone III e che poi si è unito alla manifestazione della Lega in piazza del Popolo. Sabato c’è stata anche un’altra manifestazione, contro quella della Lega, partita da piazza Vittorio alle 14 e a cui hanno partecipato anche rappresentanti dei centri sociali e dei movimenti antirazzisti. La manifestazione era stata pubblicizzata nei giorni scorsi sui social network con l’hashtag #MaiconSalvini. Sabato a Roma sono stati impiegati tremila agenti di polizia per garantire la sicurezza. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto delle manifestazioni di sabato a Roma. Ce ne sono state tre: una di Salvini, una contro Salvini e una di CasaPound (che però si è unita a quella di Salvini).
Lo sciopero generale proclamato per oggi, venerdì 21 ottobre, dai sindacati USB, USI e Unicobas, è in corso e terminerà questa sera. Sono coinvolti tutti i lavoratori pubblici e privati, tra cui quelli del settore dei trasporti: a livello locale, gli orari dello sciopero dei mezzi pubblici sono diversi da città a città. A Milano la circolazione dei mezzi durante la giornata è stata regolare: tutte le informazioni in tempo reale si possono trovare sul profilo Twitter di ATM. A Roma invece le linee A e C della metropolitana sono state in servizio solo nelle fasce orarie di garanzia: anche qui, aggiornamenti in tempo reale si trovano su Twitter. Qui sotto invece ci sono tutte le informazioni sui treni, gli aerei e le fasce di garanzia dei mezzi nelle altre città.
Lo sciopero generale finirà questa sera: le cose da sapere. Riguarda anche i trasporti pubblici: le informazioni utili, soprattutto per chi deve spostarsi.
La prima giornata della Settimana della moda di Parigi è stata aperta, oltre che dalla sfilata di Dior, anche da quella di Gucci. Il direttore creativo Alessandro Michele ha presentato a Parigi la sua collezione per la primavera/estate anziché a Milano, come di consueto, per concludere la cosiddetta “trilogia francese”, iniziata con la pubblicità dedicata al ‘68 francese e proseguita con la collezione cruise, quella per le vacanze, in una necropoli romana ad Arles. La sfilata è stata ospitata nel teatro Le Palace, diventato negli anni Sessanta una celebre discoteca paragonabile al newyorkese Studio 54 e frequentata da Karl Lagerfeld, Roland Barthes, Andy Warhol e Mick Jagger. È un richiamo non solo a un pezzo della storia francese ma anche quella personale di Michele, visto che sua madre lavorava come assistente di un produttore cinematografico.
Com’è andata la sfilata di Gucci a Parigi. Si è tenuta nello storico teatro Le Palace: oltre ai modelli c'era Jane Birkin, che ha cantato, e un vero cacatua.
British Pathé ha pubblicato sul suo canale Youtube una sua intera collezione di filmati e cinegiornali storici, 85.000 in tutto, ad alta risoluzione. British Pathé è la storica agenzia britannica produttrice di cinegiornali e il suo archivio comprende la più importante raccolta di cinegiornali storici esistente, con materiale registrato tra il 1896 e il 1976. Nell’archivio si può trovare qualsiasi tipo di notizie inglesi e del mondo: cose di moda, sport, cultura, viaggi e politica, ma la collezione è particolarmente ricca di notizie e video riguardanti la prima e la seconda guerra mondiale. Alastair White, attuale direttore della società, ha spiegato che la pubblicazione dei video fa parte di un programma che vuole rendere l’archivio della British Pathé accessibile a tutti, in tutto il mondo: «La nostra speranza è che chiunque abbia un computer possa guardare e apprezzare questi video. Questo archivio è un tesoro unico per il suo valore storico e culturale, sono cose che meritano di non essere mai dimenticate e caricare i video su Youtube ci è sembrato il modo migliore per assicurarci che questo non accada».
Il formidabile archivio storico British Pathé. La leggendaria agenzia di cinegiornali britannica ha messo su YouTube un enorme archivio in cui perdersi: ci sono Mussolini che gioca con un cucciolo di leone, il disastro dello Hindenburg e Schwarzenegger che vince Mr. Universo.
Riccardo Gazzaniga ha 38 anni ed è un poliziotto e scrittore italiano, delegato del Sindacato Italiano Lavoratori Polizia CGIL. Nel 2013 ha scritto il romanzo A viso coperto, pubblicato da Einaudi, in cui racconta le storie degli scontri e dei cattivi rapporti tra gli ultras di Genova e il reparto mobile locale della polizia. Il 1° maggio, insieme a centinaia di colleghi, ero in servizio a Milano. Con il mio Reparto mi sono trovato in una posizione defilata; non ho visto incidenti, ma ho ascoltato con ansia crescente la radio, man mano che percepivo la portata degli scontri, senza dubbio fra i più violenti degli ultimi anni.
Cosa mancava a Milano venerdì. Lo spiega Riccardo Gazzaniga, poliziotto e scrittore, che era in servizio il primo maggio: perché la polizia ha deciso per "l'estremo contenimento".
Tra le altre funzioni con cui Google ha via via reso più facile ed efficiente l’offerta dei risultati più soddisfacenti attraverso il suo motore di ricerca, c’è l’autocomplete, ovvero il suggerimento di alcune alternative per il completamento delle formule che immettiamo quando cerchiamo qualcosa. Se scriviamo su Google “chi ha vinto” ci appaiono per esempio automaticamente i completamenti “masterchef”, “sanremo”, “le elezioni” e “amici”. Il suggerimento è basato sulla valutazione e la sintesi delle ricerche effettuate più di frequente, spiega Google: Le query di ricerca visualizzate dalla funzione di completamento automatico rispecchiano l’attività di ricerca di tutti gli utenti del Web e i contenuti delle pagine web indicizzate da Google (…) tutte le query previste visualizzate nell’elenco a discesa sono state digitate in passato da utenti Google o sono presenti sul Web.
I politici italiani secondo Google. Cosa racconta la funzione "autocomplete" del motore di ricerca a proposito di cosa pensiamo e cosa vogliamo sapere dei maggiori leader.
Il tasso di cambio della moneta cinese col dollaro americano ha raggiunto i 7 yuan per dollaro, il minimo dal dicembre del 2008. La banca centrale cinese ha deciso di svalutare lo yuan principalmente in risposta alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre a partire da settembre nuovi dazi del 10 per cento su beni d’importazione cinesi del valore di 300 miliardi di dollari all’anno. La svalutazione dello yuan allontanerebbe ulteriormente la possibilità di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina: renderebbe, infatti, più semplice importare beni dalla Cina, e potrebbe far risultare in parte inefficaci i nuovi dazi imposti da Trump.
Lo Cina ha svalutato lo yuan ai minimi dal 2008 in risposta ai dazi degli Stati Uniti.
È arrivato agosto e le uscite al cinema continuano a scarseggiare: questa settimana nelle sale ci sono quattro nuovi film, di cui uno uscito mercoledì scorso. Se vi piace il genere wuxiapian – l’equivalente cinese dei film occidentali di cappa e spada – andate a vedere La congiura della pietra nera, girato dal taiwanese Chao-Bin Su e dal maestro del genere John Woo, che forse ricorderete come regista di Nome in codice: Broken Arrow, Face/Off oMission: Impossible II, o perché nel 2010 vinse il Leone alla carriera del Festival di Venezia. Sembra promettere molto bene la commedia romantica Damsels in Distress: il regista è Whit Stillman, famoso per The Last Days of Disco del 1988, e se vi era piaciuta c’è anche la baby sitter di Crazy Stupid Love, Analeigh Tipton. Peccato che sia uscito in sole quattro sale: una a Milano, una a Torino e due a Roma.
I film del weekend. Un film di wuxiapian (sapete cos'è?), una commedia romantica molto promettente, un thriller di Jim Sheridan, che però sembra un flop: tutti i trailer.
Nelle principali città italiane ed europee non è raro incrociare per strada dei tram la cui facciata esterna è completamente diversa dalle altre, poiché avvolta per intero da un manifesto pubblicitario. È un formato di pubblicità estremamente popolare fra le concessionarie e gli inserzionisti: persino in tempi di pandemia, in cui gli investimenti pubblicitari hanno subìto delle fortissime contrazioni in diversi settori, i tram hanno continuato a girare con pubblicità “full wrap”, come viene chiamata dagli addetti ai lavori. (IGPDecaux)
Tutto sui tram rivestiti di pubblicità. Continuiamo a vederli ovunque, nonostante le difficoltà del settore pubblicitario durante la pandemia: ma che storia hanno?.
Da un paio di giorni è circolata online la notizia secondo cui Houseparty, un’app per le videochiamate diventata improvvisamente molto popolare per via dell’epidemia di COVID-19, sarebbe stata vittima di un attacco informatico. Alcune persone sui social network hanno segnalato violazioni nei propri account di altri servizi, come Netflix o eBay, collegando questi episodi al fatto di aver installato di recente Houseparty. Da queste voci il presunto attacco subìto da Houseparty è finito su vari siti di news internazionali, ma la società ha smentito la ricostruzione, assicurando che i suoi server non sono stati violati e offrendo anzi un milione di dollari a chi sappia fornire indizi utili a scoprire chi sia dietro quella che ha definito «una campagna di diffamazione». We are investigating indications that the recent hacking rumors were spread by a paid commercial smear campaign to harm Houseparty. We are offering a $1,000,000 bounty for the first individual to provide proof of such a campaign to [email protected].
C’è una “campagna di diffamazione” contro Houseparty? una popolarissima app per videochiamate dice che qualcuno ha messo in giro una bufala sulla sicurezza dei dati dei suoi utenti, e offre un milione di dollari a chi troverà i responsabili.
I virus che causano infezioni respiratorie negli esseri umani, come l’attuale coronavirus, possono essere responsabili di pericolose epidemie nelle popolazioni di scimmie e causare la morte di molti esemplari. Anche per questo motivo negli ultimi mesi le principali riserve naturali di primati si sono attrezzate per ridurre i contatti tra i loro ospiti e gli esseri umani, con l’obiettivo di ridurre il rischio di contagi che potrebbero finire rapidamente fuori controllo causando la morte di centinaia di scimmie, soprattutto tra le specie più esposte al rischio di estinzione. Il coronavirus SARS-CoV-2 sfrutta una proteina (ACE2) sulla superficie delle membrane cellulari per eludere le difese delle cellule, iniettando il suo codice genetico (RNA) al loro interno e sfruttandone poi i meccanismi per replicarsi e infettare altre cellule. L’ACE2 in molte specie di primati è identico a quello degli esseri umani, e potrebbe quindi favorire una diffusione del coronavirus anche tra questi animali. La corrispondenza è stata segnalata da uno studio preliminare (quindi in attesa di ulteriori verifiche) pubblicato a inizio aprile su bioRxiv, un archivio online per la diffusione e la condivisione delle ricerche scientifiche prima della loro eventuale pubblicazione sulle riviste di settore, dopo essere state sottoposte a controlli più accurati.
Il coronavirus tra le scimmie. Le principali riserve di scimpanzé e gorilla stanno cercando di proteggerli dalla pandemia, che potrebbe decimare le loro popolazioni già a rischio.
Negli ultimi giorni si è creata una piccola polemica fra Damon Lindelof, sceneggiatore americano fra i principali autori di Lost, e il celebre servizio di film e serie tv in streaming Netflix. Lindelof ha criticato Netflix per avere accorciato di 18 minuti l’episodio finale di Lost, che da anni è disponibile sulla piattaforma americana di Netflix – non ancora su quella italiana – riducendolo a 86 minuti dai 104 originali. Netflix ha detto che si è trattato di un errore e ha rimediato rimettendo online la versione originale, ma non è ancora chiaro perché abbia originariamente scelto di rendere disponibile la versione accorciata. Il caso è iniziato a settembre, quando alcuni utenti di Reddit che stavano rivedendo Lost si sono accorti che nella versione di Netflix dell’episodio finale, andato in onda negli Stati Uniti il 23 maggio 2010, mancavano alcune scene. La notizia è arrivata a Lindelof, che il 7 gennaio ha diffuso un comunicato molto duro nei confronti di Netflix, azzardando una possibile spiegazione ma aggiungendo al contempo che «non esiste NESSUNA ragione per mostrare la versione accorciata». Scrive Lindelof:
Netflix ha tagliato il finale di Lost? l'ultima puntata dura 18 minuti in meno, sul popolare servizio di streaming, e lo sceneggiatore si è arrabbiato: ora stanno rimediando.
Un cable del 3 maggio 2005 ottenuto da Wikileaks e firmato dall’ambasciatore statunitense a Roma racconta l’incontro dello stesso ambasciatore con le autorità italiane per discutere del rapporto italiano sulla morte di Nicola Calipari a Baghdad, e le sue ripercussioni sui rapporti tra Italia e Stati Uniti. Calipari era un agente segreto del SISMI, ucciso il 4 marzo 2005 da un soldato americano a un posto di blocco a Baghdad, nelle fasi immediatamente successive alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Secondo quanto scrive l’ambasciatore americano, Mel Sembler, il governo italiano voleva “lasciarsi alle spalle” l’incidente, promettendo agli Stati Uniti che non sarebbe cambiato nulla sia nei loro rapporti diplomatici, sia nell’impegno italiano in Iraq. L’ambasciatore continua spiegando che il rapporto italiano (intitolato “Iraq/Italia: Berlusconi cerca di buttarsi alle spalle l’incidente Calipari — Il rapporto italiano non ha trovato alcuna responsabilità individuale”), sarebbe stato più critico nei confronti dei soldati americani rispetto a quello congiunto, ma non sarebbe comunque stato un problema perché sarebbe arrivato a concludere la mancanza di responsabilità individuali e, soprattutto, l’assenza di prove che potessere lasciar pensare a un omicidio intenzionale.
Cosa c’è nei cable su Calipari. Il governo italiano voleva "lasciarsi alle spalle" l'incidente, per non intaccare i rapporti con gli Stati Uniti.