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In seguito alla soppressione dei treni Frecciabianca sulla tratta Torino-Milano, Trenitalia attiverà dal 30 gennaio, su richiesta dell’Agenzia per la mobilità piemontese, una coppia di treni Fast, finanziati dalla Regione Piemonte. I due nuovi treni veloci permetteranno di coprire la tratta Torino Porta Susa-Rho Fiera in un’ora e venti, fermando alle stazioni di Torino Porta Susa, Vercelli e Novara. Come riporta il sito della Regione Piemonte, inoltre, le tariffe dei nuovi treni Fast saranno le stesse dei regionali veloci e l’abbonamento costerà circa un terzo rispetto a quello del Frecciarossa. L’attivazione dei nuovi treni è un modo per colmare la mancanza di un collegamento ferroviario veloce alternativo al Frecciarossa sulla linea Torino-Milano. La polemica sulla soppressione del Frecciabianca si aggiunge a quella per l’aumento dei costi degli abbonamenti sulla tratta Torino-Milano con rincari fino al 35 per cento. I treni circoleranno dal lunedì al venerdì nei giorni feriali ed avranno i seguenti orari: RV 2101 Torino Porta Nuova 5:35, Torino Porta Susa 5:46, Vercelli 6:26, Novara 6:41, Rho Fiera 7:07, Milano Porta Garibaldi 7:20; RV 2105 Torino Porta Nuova 7:10, Torino Porta Susa 7:20, Vercelli 7:57, Novara 8:13, Rho Fiera 8:39, Milano Porta Garibaldi 8:53; RV 2100 Milano Porta Garibaldi 10:10, Rho Fiera 10:20, Magenta 10:36, Novara 10:52, Vercelli 11:05, Santhià 11:17, Chivasso 11:43, Torino Porta Susa 12:00, Torino Porta Nuova 12:10; RV 2102 Milano Porta Garibaldi 17:10, Rho Fiera 17:22, Novara 17:48, Vercelli 18:00, Torino Porta Susa 18:42, Torino Porta Nuova 18:50. | Dal 30 gennaio saranno attivi i nuovi treni Fast sulla linea Torino-Milano. Faranno la tratta in un'ora e venti, sostituendo i Frecciabianca: l'abbonamento costerà un terzo rispetto a quello del Frecciarossa. |
Ogni anno migliaia di famiglie non hanno la certezza di trovare posto all’asilo nido per i loro figli: i posti gestiti dai comuni non bastano ad accogliere tutti i bambini, le graduatorie per l’assegnazione hanno criteri complessi e le alternative private sono costose. Queste incognite rendono difficile l’organizzazione della vita familiare e lavorativa di milioni di persone, e ad essere penalizzate sono soprattutto le donne, che sono spesso costrette a dover scegliere tra lavoro e accudimento dei figli. E a causa della pandemia da coronavirus, le cose sono peggiorate. Non ci sono posti per tutti Secondo gli ultimi dati Istat riferiti all’anno educativo 2018/2019, in totale in Italia i posti autorizzati negli asili nido sono 355.829, distribuiti in 13.335 strutture. | In Italia ci sono pochi asili nido, ed è un problema. I dati dicono che negli ultimi anni la situazione non è migliorata, e la carenza di posti per i bambini ha conseguenze su molte cose, tra cui l'occupazione femminile. |
Virgin Galactic, la società di Richard Branson che vuole arrivare ad offrire viaggi commerciali nello Spazio, si quoterà in borsa entro la fine dell’anno come parte di un accordo con cui cederà il 49 per cento delle sue azioni a Social Capital Hedosophia Holdings. L’accordo porterà nelle casse di Virgin Galactic circa 800 milioni di dollari (700 milioni di euro), con cui, dice il Wall Street Journal, la società conta di potersi finanziare fino a che non comincerà a produrre ricavi. Nel 2017 un fondo di investimento legato al governo dell’Arabia Saudita aveva trovato un accordo per investire circa 1 miliardo di dollari in Virgin Galactic, ma l’accordo fu cancellato da Branson dopo l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, di cui l’Arabia Saudita è ritenuta direttamente responsabile. Branson aveva allora cominciato a trattare con Chamath Palihapitiya, fondatore di Social Capital, e dopo un anno di discussioni è stato trovato un accordo sul finanziamento. Virgin Galactic sarà quotata alla borsa di New York. | Virgin Galactic si quoterà in borsa. |
Nonostante diverse sentenze – l’ultima della Corte Costituzionale lo scorso novembre, che aveva giudicato incostituzionale l’assegnazione automatica del cognome paterno ai figli – in Italia è ancora di fatto impossibile per due genitori dare il doppio cognome ai loro figli: perché il Parlamento non se ne è ancora occupato con chiarezza e perché il governo e le amministrazioni locali sembrano confuse su cosa fare. Lo ha spiegato Linda Laura Sabbadini sulla Stampa. Possibile che in un Paese come il nostro permanga ancora l’obbligo del cognome del padre per i figli e le figlie? Possibile che dopo 4 mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale tutto ciò non ci si adegui velocemente? Purtroppo è così. Ancora una volta. I Comuni stentano a mettere in pratica in modo visibile e chiaro il contenuto della sentenza, le persone hanno difficoltà a capire come fare a mettere il doppio cognome e non trovano chiare note esplicative nei siti istituzionali. | Il doppio cognome per i figli di fatto non esiste ancora. Nonostante le diverse sentenze che hanno chiesto al Parlamento di abolire l'obbligo del cognome dei padri ai figli, spiega Linda Laura Sabbadini sulla Stampa. |
Da diversi mesi Alitalia e Air Italy, la vecchia Meridiana, sono in competizione per i voli da e verso la Sardegna, in particolare quelli che riguardano l’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, nel nord dell’isola. In questi giorni la competizione si è risolta – almeno per ora – a favore di Alitalia, e la cosa ha due principali conseguenze. La prima è che da oggi e per alcune settimane centinaia di passeggeri rischiano di restare a terra. La seconda è che il lavoro di alcune centinaia di dipendenti di Air Italy è a rischio. La competizione tra Alitalia e Air Italy ha a che fare con il nuovo regime di continuità territoriale, che è entrato in vigore oggi e che dovrebbe durare tre anni. In poche parole, la continuità territoriale è l’insieme degli strumenti legislativi con cui lo Stato aiuta le compagnie aeree affinché certe categorie di viaggiatori abbiano tariffe agevolate per i loro viaggi da e per un territorio: in questo caso la Sardegna, che fa parte dell’Italia ma è piuttosto distante dalla penisola. Le tariffe agevolate sono possibili grazie a soldi pubblici destinati tramite appalto a una o più compagnie aeree. La Sardegna ha tre aeroporti principali: Cagliari, Alghero e Olbia. La continuità territoriale riguarda i voli che collegano questi tre aeroporti con Roma Fiumicino e Milano Linate. | L’ingarbugliata questione tra Air Italy e Alitalia per i voli dalla Sardegna. Le due compagnie sono da mesi in competizione per i voli tra Olbia, Roma e Milano, e ora sono a rischio molte prenotazioni e centinaia di posti di lavoro. |
Domenica 10 febbraio il New York Times e il Wall Street Journal hanno pubblicato due articoli in cui ipotizzano che Apple sia al lavoro per realizzare una serie di dispositivi che possono essere indossati, a partire da un orologio realizzato con uno speciale tipo di vetro curvato. I due giornali hanno citato una serie di fonti anonime interne alla società, che come sempre non ha confermato né smentito la notizia. Della possibilità che Apple voglia produrre orologi e altri dispositivi da indossare, e da fare funzionare insieme con i suoi smartphone e tablet, si parla da tempo, ma secondo NYTimes e WSJ i tempi ora potrebbero essere maturi. Stando alle fonti consultate dal New York Times, Apple starebbe sperimentando una sorta di iPod Touch fatto a forma di orologio e con lo schermo curvato. Il dispositivo dovrebbe funzionare con una versione, forse semplificata, del sistema operativo iOS e dovrebbe essere in grado di scambiare dati con gli iPhone e gli iPad. L’articolo del New York Times, pubblicato sul blog tecnologico Bits, ipotizza che un simile sistema potrebbe essere anche utilizzato per effettuare i pagamenti elettronici senza dovere utilizzare una carta di credito. Potrebbe anche avere sensori e sistemi di rilevazione per analizzare l’attività fisica di chi lo indossa, come i bracciali di Nike, Jawbone e di altri produttori. | Apple farà un iCoso da polso? secondo New York Times e Wall Street Journal la società è al lavoro per fare un orologio che dialoghi con gli iPhone e tenga traccia delle proprie attività. |
È raro che a qualcuno piaccia sentirsi dire di avere sbagliato e di avere torto su qualcosa. Riconoscere i propri errori è difficile, spesso richiede tempo e non sempre c’è la consapevolezza che nel farlo si possano imparare lezioni importanti, su se stessi e la vita in generale. Errare è umano, dice la parte più indulgente di un famoso proverbio, eppure secondo un recente articolo dell’Economist negli ultimi tempi la nostra capacità di ammettere di avere sbagliato è peggiorata, perché si sono moltiplicate le possibilità di avere rinforzi positivi sui nostri comportamenti e le nostre convinzioni, anche se sono pieni di errori. In linea di massima, tendiamo a escludere le informazioni che sono in conflitto e contraddicono il nostro modo di vedere il mondo. L’Economist cita uno studio realizzato da Roland Bénabou di Princeton (Stati Uniti) e dal premio Nobel Jean Tirole della Toulouse School of Economics (Francia), dedicato proprio alla capacità di ciascuno di noi di imparare dagli errori commessi. Le convinzioni possono essere paragonate ai beni economici: ogni individuo investe del tempo e delle risorse per costruirle e di conseguenza attribuisce loro un valore. Alcune convinzioni funzionano come i beni di consumo: più se ne accumulano più ci si costruisce una propria identità, mentre altre contribuiscono a determinare il modo in cui ci si comporta. | Il costo di riconoscere i propri errori. È una delle cose più difficili che ci siano e stiamo peggiorando nel farlo, nonostante l'enorme quantità di informazioni che abbiamo a disposizione per ammettere uno sbaglio. |
Le persone che si trovavano a bordo della Norman Atlantic sono state portate in salvo dai soccorritori, che da ieri hanno lavorato per trasferire chi si trovava sul traghetto, andato a fuoco nelle prime ore di domenica al largo delle coste dell’Albania. Le cose da sapere in breve • 427 sono le persone recuperate da Marina Militare e Guardia Costiera italiane, con la collaborazione di mezzi greci e albanesi. • Tra le persone messe in salvo ci sono i 56 membri dell’equipaggio, 22 passeggeri di nazionalità italiana e 234 di nazionalità greca. • 10 persone sono state trovate morte nelle acque intorno alla nave. • Secondo la lista d’imbarco, sulla Norman Atlantic c’erano 478 persone, ma sono ancora in corso verifiche per capire se si fossero effettivamente imbarcate tutte e se qualcuno fosse sceso durante un breve scalo effettuato dal traghetto. • I media greci parlano di 38 dispersi, ma per ora non è possibile confermare questa stima e le ricerche sono ancora in corso nella zona in cui si trova la nave. • Tra le imbarcazioni sul posto c’è la nave anfibia San Giorgio della Marina Militare, sulla quale si trovano molti dei passeggeri, recuperati nelle ultime 24 ore utilizzando elicotteri. Potrebbero essere trasportati a terra nelle prossime ore via nave o nuovamente con mezzi aerei. | Norman Atlantic, continuano le ricerche. Dieci persone sono morte nell'incidente del traghetto andato a fuoco nell'Adriatico, altre 427 sono state salvate ma potrebbero esserci dei dispersi. |
L’Economist ha pubblicato una mappa interattiva che illustra i debiti di quattordici nazioni rapportati al valore del prodotto interno lordo. Semplificando: più la percentuale è alta, peggio è. Oltre a rappresentare il valore del debito complessivo (overall), la rivista ha diviso il debito nei diversi settori, sottolineando come sia un errore concentrarsi solamente sul debito pubblico (government). Il dato totale è infatti scorporato anche in debito dei proprietari di immobili (household), debito di banche e istituti finanziari (financial) e debito di aziende non legate al settore finanziario (non-financial). | La mappa del debito. La ricostruzione grafica dell'Economist sulla situazione economica di 14 nazioni, Italia compresa, dopo la crisi. |
Nei primi minuti di Euphoria – una serie tv di HBO, da ieri su Sky e Now TV – c’è la protagonista, una ragazza nata tre giorni dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, che dopo aver passato l’estate in una comunità di recupero va da uno spacciatore bambino per comprare nuove droghe. Dopo qualche brusco convenevole – «credevo fossi morta» – lui le offre una sostanza di cui dice il lungo nome chimico e spiega che è «uno psichedelico ad azione rapida», che «ricorda un po’ l’LSD, ma con delle differenze sostanziali» perché «non ha effetti ottici ma ti distorce decisamente i sensi». Lei dice «ok, sì», lo prende e se ne va. È una delle tante scene per cui Euphoria – una serie sugli adolescenti, ma certamente non solo per adolescenti – si è fatta notare e ha fatto discutere quando a giugno è arrivata su HBO. Euphoria, infatti, è una serie moderna su quella che viene definita “Generazione Z” – gli attuali adolescenti – e interessante per lo stile e l’approccio. Qualcuno potrebbe però anche trovarla disturbante. Euphoria, i cui otto episodi da un un’ora ciascuno sono già tutti disponibili online, parla di un gruppo di adolescenti e delle loro vite tra sesso, droghe, relazioni difficili e problemi di vario tipo. La protagonista e voce narrante è Rue, la ragazza che compra la droga, ma ogni episodio (escluso l’ultimo) inizia con un rapido resoconto della vita fino a quel momento di un personaggio diverso: ognuno con i suoi problemi da affrontare. Già solo nel primo episodio si parla, tra le altre cose, di depressione, dipendenze, violenze sessuali, atteggiamenti autolesionisti e video sessualmente espliciti finiti online senza il consenso delle interessate. Ma ci sono anche dei momenti un po’ più distesi, dolci, romantici e persino divertenti. | “Euphoria” non passa inosservata. La serie tv di cui si è parlato di più in America negli ultimi mesi è arrivata su Sky e Now TV: parla di adolescenti ed è piuttosto estrema, nei modi e nei temi. |
Lunedì 24 luglio ci sarà uno sciopero di 8 ore dei lavoratori di Trenord, l’azienda che si occupa del trasporto ferroviario locale in Lombardia e, parzialmente, anche in Piemonte. Lo sciopero è stato proclamato in seguito all’accoltellamento di un controllore di Trenord ieri mattina vicino a Lodi, durante un controllo ad un passeggero senza biglietto a bordo di un treno sulla tratta Piacenza-Milano. Lo sciopero riguarderà sia il personale ferroviario che quello delle biglietterie e hanno aderito tutti i sindacati dei lavoratori di Trenord. Lo sciopero durerà dalle 9 alle 17: non sono quindi interessate le fasce di garanzia del servizio, ma l’interruzione dei servizi potrebbe avere ripercussioni anche sulla circolazione nelle ore successive. Saranno garantiti i treni con partenza prima delle 9.01 e arrivo prima delle 10. Anche i i collegamenti aeroportuali gestiti da Trenord saranno coinvolti nella protesta: alcuni potrebbero essere sostituiti con autobus, ma i servizi non sono garantiti. | Le cose da sapere sullo sciopero di Trenord del 24 luglio. È stato proclamato da tutti i sindacati dopo che un controllore è stato accoltellato a bordo di un treno. |
Il nuovo libro di Enrico Deaglio – “Il vile agguato“ (Feltrinelli) – è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una “succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di cui non era a conoscenza”. Il Post pubblicherà in sequenza, assieme al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza. Palermo, 6 luglio Il neoministro dell’Interno Nicola Mancino e il capo della polizia Vincenzo Parisi sono in visita a Palermo. Parisi si reca al palazzo di giustizia per controllare le misure di sicurezza per Paolo Borsellino. Le giudica pesantemente insufficienti e ordina di porre rimedio. | Gli ultimi 56 giorni di Borsellino: 6 luglio 1992. Dal libro di Enrico Deaglio, la cronologia degli avvenimenti tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio. |
Pierferdinando Casini alle prossime elezioni è candidato nel collegio uninominale di Bologna ed è sostenuto anche dal Partito Democratico (qui trovate altre storie e altre facce dalle liste delle candidature in tutta Italia), visto che Casini fa parte della lista Civica Popolare, alleata del PD. È un evento per certi versi storico: Casini è un ex importante esponente della Democrazia Cristiana, più volte al governo con Silvio Berlusconi ma dalla parte dei governi Letta, Renzi e Gentiloni nell’ultima legislatura; Bologna è stata per decenni una delle città più di sinistra d’Italia, particolarmente legata al Partito Comunista. Casini, che è nato a Bologna, non solo si candiderà in città, ma lo fa proprio con l’appoggio degli eredi dei suoi storici avversari politici. Oggi ha pubblicato una lettera sul suo sito in cui ricorda di avere una storia politica molto differente da quella della città in cui è candidato: «Sono sempre stato un uomo di centro, un moderato, che ha lavorato perché in questa città opinioni e valori diversi potessero coesistere. Non ne sono pentito». | Pierferdinando Casini, candidato a Bologna col sostegno del PD, dice che «i tempi sono cambiati». In una lettera aperta chiede di dimenticare le "contrapposizioni ideologiche del passato" per unirsi tutti insieme contro "il populismo e la demagogia". |
Il pangolino è un animale simile al formichiere, tutto ricoperto di scaglie, e si appallottola se spaventato. Quelli sequestrati a Bangkok dovevano esserlo molto: erano diretti all’estero, dove la loro carne viene venduta come piatto esotico. Lo zoo di Amneville ospita animali di tutte le specie, soprattutto rapaci, sempre in pose molto distinte. Allo zoo di Pechino, invece, un panda stanco si riposa su una comune lastra di pietra e un più raffinato sfondo impressionista. A Heredia, in Costa Rica, lunghissime iguane attraversano i vialetti per mangiare frutta che sembra buona, l’orso polare di Wuppertal si sente probabilmente un po’ osservato e i bufali indiani devono avere molto caldo. I cuccioli di lupo e di ippopotamo si comportano nello stesso modo, mentre il gorilla di Taipei deve veramente trovarli insopportabili, quei bambini. | Pose plastiche. Rapaci molto distinti, bisonti solitari e pangolini appallottolati nelle migliori foto di animali di questa settimana. |
Da lunedì i giornali internazionali e italiani hanno scritto del ritrovamento di due poesie inedite dello scrittore britannico J.R.R. Tolkien – l’autore del Signore degli anelli, il più famoso dei suoi romanzi – nell’annuario di una scuola cattolica della contea di Oxford, la Our Lady’s School di Abingdon. Il preside dell’istituto, Stephen Oliver, ha detto all’Oxford Mail di aver finalmente rintracciato due poesie scritte da Tolkien di cui gli aveva parlato anni fa uno studioso americano, Wayne G. Hammond. In realtà i due testi erano stati ritrovati oltre due anni fa, come lo stesso Hammond aveva raccontato sul suo blog in un post del 16 giugno 2013. Durante i suoi studi Hammond si era imbattuto in un numero del 1936 della rivista cattolica The Tablet che riferiva di “una o due poesie” di Tolkien pubblicate nell’annuario della Our Lady’s. Successivamente Hammond aveva contattato il preside Oliver per consultare l’annuario del 1936 della scuola, ma il preside non era riuscito a trovare l’edizione e gli aveva consigliato di rivolgersi all’archivio di un convento di suore, le Sisters of Mercy di Londra: lì Hammond trovò effettivamente l’annuario che conteneva le due poesie. La notizia del 15 febbraio è che Oliver ha trovato anche la copia dell’annuario in possesso della scuola. L’Associazione Italiana di Studi Tolkieniani, che aveva già scritto del ritrovamento nel 2013, ha spiegato l’accaduto sul suo sito. L’unica novità è che ora il testo completo di una delle due poesie si può trovare online; sul suo blog Hammond aveva citato solo i primi versi dei due componimenti e non c’erano altre fonti che li citassero interamente su Internet. | La storia delle due poesie “ritrovate” di J.R.R. Tolkien. Sono del 1936, ma erano state già trovate e raccontate due anni fa: se ne riparla ora solo per la scoperta di un'altra copia. |
Lo scrittore napoletano Antonio Scurati ha vinto la LXXIII edizione del Premio Strega, il più importante premio letterario italiano, con il romanzo M. Il figlio del secolo, pubblicato da Bompiani e proposto dallo scrittore Francesco Piccolo. È uno dei libri di cui si è parlato di più quest’anno: è la storia dell’ascesa al potere di Benito Mussolini ed è il primo di una trilogia. Inizia nel 1919, l’anno in cui Mussolini fondò il movimento dei Fasci italiani di combattimento, e si chiude – 848 pagine dopo – con il discorso del 1925, con cui cominciò la dittatura fascista. È stato tra le altre cose al centro di un acceso confronto tra lo storico ed editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia e lo stesso Scurati. Qui potete leggerne un estratto. | Antonio Scurati ha vinto il Premio Strega con “M. Il figlio del secolo”. Pubblicato da Bompiani, è il primo di una trilogia e racconta i primi anni dell'avvento politico di Benito Mussolini e del fascismo. |
Il 29 luglio, dopo una riunione in prefettura, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva annunciato con una certa sicurezza lo sgombero di un palazzo nei pressi della Stazione Termini occupato da molti anni da CasaPound, il gruppo politico neofascista più rilevante in Italia, che ne aveva fatto la sua sede. «Lo avevo detto anni fa, ora finalmente ci siamo», aveva detto Raggi riferendosi al palazzo, che si trova in via Napoleone III. Lo sgombero però non è ancora avvenuto. Dello sgombero si parla ormai da molti anni. Dal 2019 un account di Twitter pone ogni giorno la stessa domanda: «Hanno sgomberato la sede di Casapound?». La risposta, invariabilmente, è no: anche se l’annuncio di fine luglio sembrava non lasciare dubbi. | La sede di CasaPound non è ancora stata sgomberata. Diversamente da quanto aveva promesso la sindaca di Roma un mese fa: è una storia che va avanti da molti anni. |
KLM, la compagnia aerea olandese che fa parte del gruppo Air France-KLM, ha avviato una campagna con cui invita i suoi clienti a pensarci bene, prima di scegliere di prendere un aeroplano. L’iniziativa si chiama “Fly Responsibly” (“Vola responsabilmente”) ed è stata avviata in seguito alla maggiore sensibilità sull’impatto ambientale degli aerei, tra i mezzi di trasporto più inquinanti che ci siano. Per le compagnie aeree è un serio problema di immagine, e molte si stanno attrezzando per rendere più efficienti i loro aerei, gestire in modo più razionale le loro rotte e inquinare meno con le loro attività sia a terra sia in volo. La campagna di KLM segue tre temi principali: che cosa sta facendo la compagnia aerea per rendere i voli più sostenibili, che cosa può fare in generale l’intera industria per ridurre il suo impatto ambientale e che cosa possono fare i singoli clienti per contribuire a ridurre il problema. Di solito la comunicazione si limita ai primi due punti, evitando il terzo che potrebbe comportare qualche prenotazione in meno. | La compagnia aerea che vuole farci volare di meno. KLM ha avviato una campagna per disincentivare l'uso dell'aereo sui tragitti di breve durata, dove il treno è un'alternativa più sostenibile per l'ambiente. |
Trovare online un link che permetta di vedere una partita di calcio in streaming è facilissimo: spesso basta semplicemente cercare su Google oppure andare a colpo sicuro su uno dei quattro o cinque siti ormai famosissimi che pubblicano ogni giorno i link – link di altri siti, e questo è uno dei motivi per cui non possono essere chiusi – degli streaming. Il problema è che queste dirette in streaming sono quasi sempre illegali, e questo crea una situazione paradossale: i network televisivi pagano moltissimi soldi per trasmettere le partite in esclusiva e quei soldi sono utilizzati dalle squadre per comprare buoni giocatori e in generale alzare la qualità media del gioco e il divertimento; e più un evento sportivo è divertente e spettacolare, più le persone cercheranno di vederlo illegalmente in streaming. La Serie A, per esempio, quest’anno ha guadagnato 945 milioni di euro dalla vendita dei diritti a Sky e Mediaset Premium per la trasmissione delle partite di calcio. La Premier League l’anno scorso ha incassato l’equivalente di 3 miliardi di euro. Per il momento la strategia dei network per contenere gli streaming illegali si articola in due modi. Il primo è offrire un prodotto di sempre più alto livello qualitativo, a cominciare dalla definizione delle immagini. Il secondo è battere internet palmo a palmo, far rimuovere i contenuti illegali e far chiudere i siti che li diffondono. Il problema è che la legge non è del tutto chiara. Inoltre ci sono un sacco di zone grigie ed è impossibile agire così velocemente da impedire che uno streaming di una partita resti online il tempo che serve: cioè il tempo di una partita di calcio. | Gli imbattibili streaming illegali del calcio. Sono ovunque, per quanto i network gli facciano la guerra, e il loro successo è legato alla natura stessa del tifo: per contrastarli non bastano le azioni poliziesche, scrive l'Atlantic. |
And so it is Just like you said it would be Life goes easy on me Most of the time Secondo un sito di discografia “The blower’s daughter” uscì come singolo il 21 settembre 2001, quindici anni fa esatti. Altre parlano più genericamente di settembre. Non è facile ricostruire, perché allora non se ne accorse quasi nessuno. Entrò brevemente nella classifica dei venti singoli più venduti in Irlanda, ma ci volle quasi un anno perché la canzone facesse il botto in Irlanda e nel Regno Unito, e dopo in mezzo mondo, e adesso l’hanno sentita quasi tutti, da una parte o dall’altra: benché la maggior parte di chi l’ha sentita si ricordi a malapena come si chiama lui, pure dopo che molti anni dopo andò a cantarla anche al Festival di Sanremo. | La più bella canzone d’amore del millennio. Almeno per il direttore del Post: uscì oggi 15 anni fa in Irlanda ma ci volle un po' prima che se ne accorgesse tutto il mondo. |
Per il terzo giorno della Mostra del Cinema di Venezia, in concorso sono stati presentati Anime nere di Francesco Munzi, la storia di tre fratelli, figli di pastori, nati nell’Aspromonte e vicini alla ‘ndrangheta, e 99 Homes di Ramin Bahrani, un film sulle conseguenze della crisi immobiliare, con Andrew Garfield e Laura Dern. Fuori concorso, invece, c’erano due film: Im Keller (In the Basement) di Ulrich Seidl, un documentario sul rapporto degli austriaci con i loro scantinati, e She’s Funny That Way di Peter Bogdanovich, un film su un regista teatrale, sua moglie, una prostituta e Broadway, con Owen Wilson, Imogen Poots e Jennifer Aniston. Per la sezione Orizzonti, infine, è stato proiettato Heaven Knows What di Josh Safdie e Benny Safdie, che racconta la storia di Arielle Holmes, tossicodipendente e senza casa, con un fidanzato violento. I registi l’hanno conosciuta a New York quando aveva 19 anni e l’hanno convinta a scrivere della sua vita da cui hanno tratto il film, in cui la ragazza recita nella parte di se stessa. Sempre nella sezione Orizzonti c’era anche Takva su pravila (These Are the Rules) di Ognjen Svilicic, su una coppia di Zagabria il cui figlio viene aggredito e resta ferito gravemente. Oggi però è anche la giornata in cui si è assegnato il Leone d’Oro alla Carriera, quest’anno a Frederick Wiseman, regista documentarista statunitense. | Venezia, le foto del terzo giorno. Andrew Garfield con molta barba, ma anche un dito medio e un leone alla carriera: ed è arrivato Al Pacino. |
Il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, ha rinunciato ieri alla candidatura a sindaco di Torino per il centrosinistra, con una lettera in cui spiegava che “nonostante la buona volontà di molti”, non si è verificata la convergenza sulle “tre condizioni preliminari” da lui indicate come imprescindibili per una sua candidatura: “non essere il candidato di un partito, ma l’espressione della società civile, creare un laboratorio Torino di larghe intese (stiamo parlando di amministrare una Città e non di politica nazionale) così come era stata Alleanza per Torino del 1993, superare lo scoglio delle primarie, non venendo meno alle regole dei partiti, con la creazione di una lista civica supportata dai partiti”. Profumo ha scritto che queste tre condizioni non si sono verificate, un po’ per la mancanza di tempo e un po’ per via di un progressivo sovrapporsi della situazione locale a quella nazionale: “prendo atto del fatto che la conflittualità della politica nazionale ha dei riflessi importanti anche sulla partita delle elezioni amministrative della prossima primavera e che tutto il processo ne è stato inevitabilmente accelerato”. La candidatura di Profumo era stata promossa e sostenuta, oltre che dalla segreteria del PD, anche da Sinistra e Libertà e Alleanza per l’Italia. Il sindaco uscente, Sergio Chiamparino, era stato tra i primi a proporre il nome di Francesco Profumo, ma pochi giorni fa aveva espresso delle perplessità durante una riunione provinciale del partito. | A Torino si fa strada la candidatura Fassino. Chiamparino sostiene l'ex segretario dei DS, dopo il ritiro del rettore Profumo. |
Dopo una intensa giornata di discussioni e di trattative, i leader europei riuniti a Bruxelles hanno trovato un accordo per affrontare la crisi dell’eurozona, ponendosi come primo obiettivo il controllo del debito dei paesi più a rischio come Grecia, Spagna e Italia. Oltre ad aver approvato nuove misure sulle banche e sul Fondo di emergenza per gestire la crisi (EFSF), i partecipanti al summit si sono espressi a favore dei nuovi impegni messi in campo dall’Italia per mettere al sicuro i propri conti pubblici. Italia I leader dei paesi che adottano l’euro hanno detto di essere soddisfatti dalle proposte Italiane, contenute nella ormai famosa lettera inviata all’ultimo minuto dal governo a Bruxelles, e di voler ottenere quanto prima un calendario preciso sulla messa in pratica degli interventi promessi. La novità più importante, e dibattuta nei giorni scorsi con confronti anche laceranti all’interno della maggioranza di governo, prevede che in Italia donne e uomini vadano in pensione a 67 anni, e non più a 65, a partire dal 2026. La lettera non dice espressamente che tale norma sarà introdotta, ma dà la misura come molto probabile e strettamente legata al «meccanismo di aggancio dell’età pensionabile alla speranza di vita introdotto nel 2010». | Che cosa c’è nell’accordo europeo. Berlusconi è riuscito a vendere la sua lettera piena di promesse per affrontare la crisi italiana ai leader dell'Unione, che vogliono tempi certi. |
Vicino a Goshen, un paese di un migliaio di abitanti dello Utah, nel sudovest degli Stati Uniti, c’è una riproduzione della Gerusalemme di duemila anni fa. Lì vicino, a Provo, c’è quella che il New York Times ha definito una «piccola Hollywood tra le montagne»: un centro di ripresa, produzione e montaggio per film, programmi e serie tv, accomunati dal fatto di essere in gran parte fatti da e per membri della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, più comunemente noti come mormoni. La riproduzione vicino a Goshen della Gerusalemme del primo secolo – «un labirinto di viottoli e cortili, grande quanto un paio di campi da calcio» – è stata costruita qualche anno fa perché gran parte delle storie era ambientata in quel periodo e in quel luogo e sì capì che sarebbe stato comodo avere una ricostruzione già pronta. Si trova proprio lì perché lo Utah – che tra l’altro per le distanze statunitensi non è poi così distante da Hollywood – si presta bene a ricreare i paesaggi non particolarmente verdeggianti di Gerusalemme, ma soprattutto perché nello Utah la maggioranza della popolazione si dichiara mormone. | La piccola Hollywood dei mormoni. Il New York Times racconta la storia degli studi cinematografici usati per girare film, serie e video della "Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni". |
Nella classifica delle app a pagamento più acquistate sull’App Store, il negozio virtuale di Apple, al primo posto della categoria “Utility” c’è un’app chiamata “Cashback di Stato – Italia”, al costo di 0,99 euro. Un’altra app con un nome simile, “Cashback di Stato Italia App” si trova al sesto posto della categoria “Utility” e costa 0,49 euro. Nessuna delle due app è legata al programma di cashback promosso dal governo, e le loro funzioni sono limitatissime: di fatto si limitano a calcolare a quanto ammonta il 10 per cento di una qualunque cifra, come una banale calcolatrice. | Qualcuno sta scaricando l’app sbagliata per il cashback, pagandola. Tra le app più acquistate nell'App Store di Apple ce ne sono due che si chiamano "Cashback di Stato", ma servono solo a calcolare il 10 per cento di una cifra. |
Il 18 aprile 2016 la Corte Suprema statunitense ha rifiutato di riaprire la causa intentata a Google dall’Authors Guild – la più antica e grande associazione di autori americani: il 16 ottobre scorso la seconda Corte d’Appello di New York aveva assolto Google dall’accusa di aver violato il diritto d’autore scannerizzando milioni di libri nell’ambito del progetto Google Libri, Google Books in inglese. La vicenda legale è iniziata nel 2005, dopo che l’anno precedente Google aveva iniziato a scannerizzare più di 20 milioni di libri per creare una grande biblioteca digitale: Google fu citata in giudizio per violazione del copyright sia dalla Authors Guild che dall’Association of American Publishers, la più importante associazione di editori americana, in due diverse cause. La causa civile con gli editori si concluse con un accordo nel 2012, in quella con l’Authors Guild – che era una class action, cioè un’azione collettiva di una categoria nei confronti di una sola controparte – i giudici hanno dato ragione a Google in due gradi di giudizio. La Corte Suprema di solito non spiega le ragioni delle sue decisioni quando rifiuta di riesaminare una controversia, e così è stato anche in questo caso. L’Authors Guild ha commentato che la decisione della Corte Suprema renderà gli autori vulnerabili di fronte alle violazioni di copyright. Tra gli autori che sostenevano l’Authors Guild in questa causa c’erano il drammaturgo Tony Kushner e i romanzieri Margaret Atwood, J. M. Coetzee e Ursula K. Le Guin. Per Google il progetto Google Libri rappresenta un’opportunità per i lettori di scoprire nuovi libri (il servizio permette di fare ricerche dettagliate all’interno dei testi) e quindi avvantaggia anche gli autori. | La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato ragione a Google Libri. Ha rifiutato di riesaminare le accuse della più grande associazione di autori americani, contro il progetto di scannerizzare milioni di libri. |
Alibaba, una delle più grandi società di ecommerce online al mondo, ha venduto prodotti per 18 miliardi di dollari nella prima metà della sua tradizionale giornata di sconti, che organizza per il mercato cinese a inizio novembre. L’azienda ha comunicato di avere venduto prodotti per 1 miliardi di dollari in appena due minuti e di avere già superato, a metà giornata, il record dell’anno scorso quando in 24 ore aveva venduto per 17,8 miliardi di dollari. Alibaba non ha inventato la festività dell’11 novembre, che in un certo senso può essere equiparata al nostro San Valentino, ma per i sigle. Dal 2009 Alibaba organizza un’intera giornata di sconti muovendo giganteschi volumi di prodotti e ricavando grandi quantità di denaro. #Double11: Total GMV has hit US $1 billion in 2:01 minutes. pic.twitter.com/u4krOnJnfQ | L’azienda di ecommerce cinese Alibaba ha venduto prodotti per 1 miliardo di dollari in 2 minuti nel suo tradizionale giorno di sconti. |
Annette McGivney è una scrittrice di Cortez, una piccola città del Colorado. Insegna giornalismo alla Northern Arizona University e scrive di viaggi ed escursionismo per diversi quotidiani e riviste, tra cui New York Times Magazine, Los Angeles Times e Outside Magazine, apprezzata rivista statunitense dedicata a sport, viaggi e salute. Negli ultimi 15 anni McGivney ha percorso gran parte dei suoi itinerari quotidiani in compagnia del suo cane domestico Sunny, una femmina di labrador retriever, morta a marzo scorso in seguito a una diagnosi di cancro. In un suo recente lungo articolo su Outside, McGivney ha descritto la sua esperienza e posto una serie di riflessioni riguardo al tema del dolore per la morte di un animale domestico, un argomento lungamente trattato sulla stampa generalista e anche oggetto di interesse scientifico, eppure spesso motivo di disagio per molte persone che faticano a esprimere ed elaborare questo tipo di lutto in forme codificate o socialmente accettate e comprensibili. | Perché può essere così difficile elaborare il lutto per la morte di un animale domestico. Non abbiamo veri codici sociali per esprimerlo e superarlo, ma per qualcuno è più doloroso di quello legato a persone care. |
Tra le cose più viste sul Post questa settimana c’è un articolo che risponde alla domanda che più vi assilla da un mese a questa parte: «Perché le zanzare pungono più me che te?» (ad esempio, potrebbe avere a che fare con le vostre caviglie sudate). Poi ci sono nove cose da sapere sul Kazakistan e un’altra storia, sempre kazaka, che non conoscevate. Infine, bellissime foto di biblioteche in giro per il mondo e la storia di Detroit: la più grande città a fallire nella storia degli Stati Uniti. – «Perché le zanzare pungono più me che te?» Perché hai bevuto una birra, sei vestita di rosso, sei incinta e hai le caviglie sudate, spiega lo Smithsonian Institute. | Sunday Post. Cose da sapere sul Kazakistan, fantastiche biblioteche e tutte le risposte alle vostre domande sulle zanzare, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
La Harvard Business Review (HBR), importante rivista dell’Università di Harvard (Stati Uniti), ha pubblicato un’analisi sull’epidemia da coronavirus in Italia, soffermandosi sugli errori commessi dall’Italia che dovrebbero evitare gli altri paesi in cui si sta diffondendo la COVID-19. L’articolo mostra come siano stati sottovalutati alcuni rischi legati all’epidemia, nonostante le notizie via via più allarmanti arrivate dalla Cina e da altri paesi asiatici, nei quali il coronavirus si era già diffuso. Lo studio riconosce all’Italia che diversi aspetti della crisi “possano essere attribuiti indubbiamente alla sfortuna”, con dinamiche che difficilmente il governo avrebbe potuto tenere sotto controllo. Altri aspetti sono però indicativi di cose che si potevano fare meglio: “i grandi ostacoli in cui sono incappati i leader nel riconoscere la gravità e i rischi posti dalla COVID-19, nell’organizzare una reazione coordinata, nell’imparare dai casi di successo e – più importante – dai fallimenti”. Molti di questi ostacoli sono emersi nonostante fossero già disponibili informazioni sull’esperienza cinese e in altri paesi come la Corea del Sud. | Cosa si può imparare dai nostri errori. Una lucida analisi della Harvard Business Review mette in fila cosa è andato storto nel nostro paese e le lezioni da imparare per fermare il coronavirus. |
Il 19 maggio 2012 tre bombe artigianali furono fatte esplodere fuori dalla scuola superiore Morvillo Falcone di Brindisi, in Puglia, causando la morte di una studentessa, Melissa Bassi, e il ferimento di altre 10 persone. Questa è la storia di quanto è accaduto quel giorno, del responsabile dell’attentato, delle indagini e di come è finito il processo a suo carico. Cosa è successo Il 19 maggio 2012, intorno alle 7.45 del mattino, ci furono alcune esplosioni vicino all’istituto professionale per i servizi sociali “Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi, in Puglia. Le esplosioni furono causate da tre bombole riempite di nitrato di sodio, carbone e zolfo, messe in un cassonetto della raccolta differenziata a poca distanza dall’entrata della scuola e azionate da un telecomando. | Le bombe davanti alla scuola di Brindisi. La storia dell'attentato che causò la morte di una studentessa, del processo contro l'unico imputato e di come è andata a finire. |
La casa editrice Corraini, in occasione del festival Bookcity a Milano, ha organizzato una mostra dedicata ai libri per bambini, illustrati dai grandi artisti e grafici americani del Novecento. La mostra inizia oggi, 23 ottobre, e resterà aperta fino al 7 novembre alla libreria 121 di Milano. Espone illustrazioni tratte da libri pubblicati da Corraini e realizzate da William Wondriska (Puff; Il suono delle cose; Non perdere il filo; Tutto da me), Saul Bass (Henri va a Parigi), Ivan Chermayeff, Paul Rand (Piccolo 1, scritto con la moglie Ann), e Bob Gill (La prodigiosa Wonder car di Kate). | Libri per bambini e grandi grafici americani. Le illustrazioni realizzate da importanti graphic designer del Novecento, pubblicate da Corraini e in mostra a Milano. |
Venerdì sera, alle 17 ora di Londra, è scaduto il termine per presentare la propria adesione al piano di riacquisto – buyback, con un termine tecnico – dei titoli di stato del governo greco. Il conteggio delle adesioni inviate è ancora in corso, ma secondo fonti finanziarie citate dal Wall Street Journal, l’obbiettivo di 30 miliardi di euro di titoli è stato quasi raggiunto. I risultati definitivi saranno resi pubblici all’inizio della settimana prossima. L’operazione di buyback è importante per la Grecia perché è stata una delle condizioni poste dalla cosiddetta troika – Unione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale – per sbloccare i nuovi aiuti di cui il paese ha bisogno. Inoltre, se avrà il successo sperato, potrebbe aiutare ad alleviare il peso del debito sull’economia greca – anche se non moltissimo: 62 miliardi di debito sono ancora nelle mani dei privati, ma ci sono circa altri 300 miliardi di debito pubblico. | La Grecia si ricompra il suo debito. Si chiama buyback ed è una cosa buona per (quasi) tutti: cos'è e come funziona, spiegato semplice. |
Da diversi mesi si parla molto del palladio, un metallo prezioso utilizzato per lo più nella costruzione di marmitte catalitiche per le automobili, le cui quotazioni sul mercato hanno superato quelle di tutti gli altri principali metalli al mondo. Dal 2017 è diventato più caro del platino e nel dicembre 2018 la sua quotazione ha superato anche quella dell’oro. Il suo prezzo è aumentato ancora di più di recente, crescendo del 25 per cento nelle ultime due settimane, e il 17 gennaio ha toccato il suo massimo storico, 2.500 dollari l’oncia (un’oncia è circa 31 grammi), cinque volte il suo valore del 2016, che era di circa 470 dollari l’oncia. Secondo gli analisti questo aumento rapidissimo del valore del palladio è dovuto principalmente a un fattore: un’offerta costantemente in diminuzione a fronte di una domanda in aumento, in particolare da parte del mercato automobilistico cinese. | Perché si parla tanto del palladio. Negli ultimi mesi la sua quotazione ha superato quella dell'oro, e il motivo sono le marmitte delle automobili. |
Quasi tutti, almeno una volta, avranno sentito parlare delle cosiddette “centrali del rischio”: quei sistemi usati per valutare l’affidabilità di ognuno di noi come potenziale “debitore”, impiegati da banche e altri mediatori per decidere se concedere o meno finanziamenti e prestiti. È un argomento di cui si parla spesso per sentito dire, e intorno a cui ci sono ancora molti dubbi e convinzioni false: come l’idea che in questi sterminati archivi di informazioni sul nostro conto venga tenuta memoria anche di nostre possibili banali dimenticanze di molto tempo fa, che al momento buono ci impediranno di fare un mutuo per la casa. Abbiamo provato a capirci qualcosa. I sistemi di informazioni creditizie (o SIC) Quelle che un tempo venivano chiamate “centrali rischi” sono oggi chiamati sistemi di informazioni creditizie (o SIC). Sono archivi la cui funzione è raccogliere in un’unica banca dati le informazioni relative a ciascun cliente che ottiene un finanziamento o una garanzia dal sistema finanziario (ossia dagli intermediari finanziari, cioè dalle banche o dalle società finanziarie che fanno credito). Detto altrimenti: chiunque chieda un mutuo, un prestito, un fido – se lo ottiene – viene segnalato nei SIC, e così verrà segnalata la sua storia di pagamento di quel debito (che sia positiva o negativa). | Cosa succede quando chiediamo un prestito. I "sistemi di informazioni creditizie" raccolgono le nostre informazioni che intermediari e banche usano per decidere se farci credito: spesso se ne parla con molta confusione. |
Chi ha fatto almeno un viaggio in aereo a lunga distanza in classe economica ha sicuramente sperimentato la scomodità di starsene per ore seduto in un posto piccolo, angusto e stretto gomito a gomito con il passeggero che gli sta accanto. Le possibilità di movimento sono ridotte al minimo, bisogna sperimentare nuovi incastri e leggi della fisica per sgranchirsi le ossa e finisce sempre a gomitate col proprio vicino quando c’è da tagliare l’emaciato petto di pollo al curry con verdure servito dalle hostess, in vassoi altrettanto striminziti. Ogni giorno milioni di persone in tutto il mondo devono fare i conti con i sedili strettissimi delle classi economiche degli aeroplani, e complice la crisi economica le cose stanno continuando a peggiorare, come spiega il Wall Street Journal. Buona parte delle principali compagnie aeree del mondo negli ultimi anni ha rivisto la configurazione dei propri aerei: hanno allargato le classi di categoria superiore per dare maggiori confort e servizi, tali da giustificare i costi esorbitanti dei biglietti, e per farlo hanno dovuto riorganizzare la classe economica aumentando la concentrazione di sedili, per mantenere lo stesso numero di passeggeri o se possibile aumentarlo. Questa politica è stata seguita, con sfumature diverse, da grandi compagnie aeree come American Airlines, Emirates e da Air France-KLM. Il cambiamento non interessa solo i voli a corto raggio ma anche quelli intercontinentali, dove si resta a bordo per molte ore. | I sedili degli aerei sempre più stretti. Non è una vostra impressione: le file da nove sono diventate da dieci, per farci stare più passeggeri, e le cose continuano a peggiorare. |
Giovedì sera, altri due parlamentari del Movimento 5 Stelle candidati alle elezioni del 4 marzo hanno annunciato che, se saranno eletti in Parlamento, rinunceranno al loro incarico. Andrea Cecconi e Carlo Martelli erano accusati di non aver versato completamente la parte del loro stipendio che sono tenuti a consegnare a un fondo istituito dal Movimento 5 Stelle. Sabato, sul sito del Movimento era comparso un post in cui si annunciava che i due parlamentari aveva versato tutto quello che mancava e poi, per alcuni giorni, non erano seguite altre comunicazioni. Ieri sera, con due post su Facebook sostanzialmente identici, i due parlamentari hanno annunciato che, se eletti, rinunceranno all’incarico, facendo subentrare un altro candidato del Movimento al posto loro. Una volta presentate le liste elettorali, infatti, non è più possibile ritirare la propria candidatura: i due quindi sono costretti a partecipare alle elezioni. Sia Cecconi che Martelli sono candidati in posizioni sicure e saranno quasi sicuramente eletti. «Sono orgoglioso di loro», ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio commentando la promessa di rinunciare all’incarico. | Altri due candidati del M5S hanno detto che rinunceranno al loro seggio, se saranno eletti. Sono stati scoperti a truccare i conti per versare meno soldi di quelli dovuti al loro partito, ma dimettersi non sarà facile. |
Le nomination per la 93ª edizione dei premi Oscar sono state presentate lunedì 15 marzo, a poco più di un mese di distanza dalla cerimonia di premiazione in programma a Los Angeles il 25 aprile. Alcuni dei film candidati hanno fatto in tempo a uscire nelle sale italiane, la scorsa estate, o a essere presentati al pubblico alla Mostra del Cinema di Venezia. È il caso di Nomadland, Quella notte a Miami…, Pieces of a Woman e Quo Vadis, Aida?. Per tutti gli altri film, con le sale chiuse in Italia e nella maggior parte dei paesi europei, l’unica possibilità è vederli sulle piattaforme streaming. Tra i candidati al Miglior film, due sono già disponibili su Netflix e uno è su Prime Video, il servizio streaming di Amazon. Nomadland sarà disponibile dal 30 aprile, mentre per i restanti quattro si dovrebbero avere notizie nelle prossime settimane. In tutte le piattaforme elencate di seguito, i film sono disponibili in abbonamento o a noleggio, come nel caso di YouTube, I Wonderfull (servizio streaming del portale Mymovies) e del California Film Institute (CFI), dal cui sito si possono noleggiare a partire da 12 dollari. La visione di alcuni corti è invece aperta a tutti su YouTube. | I film candidati agli Oscar, in streaming. Con le sale chiuse si trovano solo online, ma non ancora tutti: guida aggiornata a quelli disponibili su Netflix, Prime Video e gli altri servizi. |
Ieri pomeriggio più di 300 studenti, quasi tutti minorenni, hanno protestato davanti alla stazione Tiburtina di Roma sfidando l’ordinanza anti corteo del sindaco Alemanno decisa dopo gli scontri del 15 ottobre. I manifestanti non avevano l’autorizzazione della Questura, hanno tentato di far partire una marcia forzando il blocco della polizia in tenuta anti sommossa e dagli agenti sono partite le prime cariche con colpi di manganello contro i libri utilizzati come scudo. | Gli scontri a Roma tra liceali e polizia. Le foto e i video delle tensioni alla Stazione Tiburtina fra trecento studenti minorenni che volevano sfilare in corteo e le forze dell'ordine. |
A Milano da sabato 4 febbraio entreranno in vigore le misure straordinarie di secondo livello previste dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria” per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Il provvedimento arriva dopo sette giorni consecutivi di superamento del limite di 70 microgrammi di Pm10 per metro cubo, e verrà sospeso dopo due giorni consecutivi sotto i limiti di 70 microgrammi al metro cubo, con l’acquisizione del rilevamento ufficiale il terzo giorno e conseguente efficacia il quarto. Il provvedimento implica il blocco della circolazione per alcuni tipi di veicoli e delle limitazioni per l’uso del riscaldamento domestico. Protocollo Aria: da domani stop a Euro 0 benzina e a Euro 0, 1, 2, 3 diesel, tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 https://t.co/LxxfNnKqvr | Blocco auto a Milano: da sabato sarà vietata la circolazione dei mezzi più inquinanti. Il divieto servirà a contrastare la diffusione delle polveri sottili: riguarderà i veicoli Euro 0 a benzina e quelli diesel da Euro 0 a 3. |
Domenica 6 maggio, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è stato intervistato da Fabio Fazio nel corso della trasmissione Che Tempo Che Fa di RaiTre. Letta ha parlato dei compiti che dovrà affrontare il suo nuovo governo, riassunti nel suo discorso alla Camera della settimana scorsa per avere la fiducia, e di alcuni temi specifici come la discussa sospensione del pagamento dell’IMU a giugno, chiesta principalmente dal Popolo della Libertà. Il presidente del Consiglio ha spiegato che si cercheranno le risorse per evitare l’aumento dell’IVA previsto per luglio, che la nuova legge elettorale è una priorità e che cercherà di concordare con gli altri paesi europei nuove soluzioni per affrontare la crisi economica e rilanciare l’occupazione. Infine, ha promesso che si dimetterà nel caso in cui fossero eseguiti nuovi tagli alla cultura e alla ricerca. | Enrico Letta a Che Tempo Che Fa. Ha parlato di sospensione dell'IMU, dell'aumento dell'IVA e ha promesso di dimettersi in caso di tagli alla ricerca. |
Martedì 27 febbraio il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha tenuto una conferenza stampa a Roma per commentare il risultato elettorale delle politiche di domenica e lunedì. Ha riconosciuto la sconfitta del proprio partito e la necessità di avere il sostegno di altri partiti per poter formare un governo. Durante il proprio discorso, Bersani ha escluso la possibilità di trovare un accordo con il Popolo della Libertà, cosa che lascia aperta una sola strada: la possibilità di ottenere il sostegno del Movimento 5 Stelle per avere i voti necessari a governare in Senato. Si è parlato di questa possibile soluzione definendola “modello Crocetta”, in riferimento a quanto accade da alcuni mesi in Sicilia, ma la strada appare molto complicata e difficile soprattutto per le posizioni del Movimento 5 Stelle, come vedremo. Modello Crocetta Alle elezioni parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana di ottobre 2012, organizzate in seguito alla dimissioni di Raffaele Lombardo, il candidato del Partito Democratico e dell’Unione di Centro, Rosario Crocetta, ha ottenuto 39 seggi, 18 in più del candidato di centrodestra Nello Musumeci, ma comunque insufficienti per avere una maggioranza stabile. Crocetta era nella condizione di essere arrivato al governo della Regione, legittimato dal voto diretto del candidato presidente nel complicato sistema elettorale siciliano, ma di rischiare di non potere governare nella pratica a causa della mancanza dei voti sufficienti per fare approvare i propri provvedimenti nell’Assemblea. | Il “modello Crocetta” è la soluzione? in cosa consiste la strana alleanza tra PD e M5S in Sicilia e perché - almeno in quelle forme, "tema per tema" - è difficilmente replicabile in Parlamento. |
Norse è una società statunitense specializzata nella sicurezza informatica: fu fondata nel 2010 e da allora ha sviluppato diversi sistemi per analizzare e identificare possibili falle e vulnerabilità nelle reti (che messe tutte insieme formano Internet). Per farsi un’idea di quanti attacchi informatici si verificano ogni giorno online, Norse ha realizzato un’interessante mappa che mostra in tempo reale da dove partono e dove arrivano gli attacchi rilevati dai suoi sistemi. I sistemi che subiscono il maggior numero di attenzioni da parte di hacker e cracker si trovano negli Stati Uniti e in parte in Europa. Molti attacchi originano dalla Cina, dalla Russia, dai Paesi Bassi e da altri paesi asiatici. In molti casi si tratta di sistemi automatici che fanno tentativi a cascata su diversi siti, fino a quando ne trovano uno non o mal protetto dal quale potrebbe essere possibile sottrarre dati. Per ogni evento sono indicati i nomi delle società coinvolte, la loro posizione e il tipo di attacco subito, quando è possibile ricostruirlo. La mappa è molto accurata e mostra momenti di relativa calma alternati a secondi in cui si verificano attacchi cospicui e coordinati indirizzati verso particolari obiettivi. | La mappa degli attacchi informatici in tempo reale. L'ha realizzata una società di sicurezza informatica ed è abbastanza ipnotica. |
Ieri è morta la cantante e attrice svizzera Lys Assia: aveva 94 anni ed era nota soprattutto per essere stata la prima vincitrice dell’Eurovision Song Contest (noto anche come Eurofestival). Assia vinse la prima edizione, che si tenne 1956 a Lugano, con la canzone “Refrain”, e si esibì in altre due edizioni (nel 1958 arrivò al secondo posto con la canzone “Giorgio”). Assia era nata nel 1924 nel nord della Svizzera e dopo aver fatto la ballerina iniziò a recitare e cantare: ha proseguito la sua carriera fino a pochi anni fa. Nel 2005 tornò anche a esibirsi all’Eurovision per il 50esimo anniversario della manifestazione. | È morta la cantante svizzera Lys Assia, vincitrice del primo Eurofestival. |
Numerose specie di formiche seguono le tracce lasciate dalle loro simili per percorrere la stessa strada, creando la classica fila che siamo abituati a vedere quando ci invadono casa o sono dirette verso il loro formicaio. Queste tracce, a noi invisibili, sono formate da feromoni, sostanze utilizzate da molti organismi viventi per comunicare chimicamente con altri esemplari della loro specie. Fin qui nulla di nuovo: gli entomologi conoscono questo sistema da tempo, eppure molti suoi dettagli continuano a essere un mistero. Per capirci qualcosa di più, un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard (Stati Uniti) ha filmato per ore le formiche mentre seguono le tracce lasciate dalle loro simili, scoprendo qualche interessante novità. Le formiche non hanno il naso, quindi per percepire i feromoni utilizzano le loro antenne, dotate di recettori per rilevare la presenza di determinate sostanze chimiche, per loro significative. Le antenne sono collocate in punta al capo e hanno una discreta mobilità, cosa che permette di cercare i feromoni in diverse direzioni e capire se ci sia o meno una traccia da seguire lasciata dalle loro compagne. | La strada invisibile che seguono le formiche. Una nuova ricerca mostra quanto sia sofisticato il loro sistema per capire dove andare, seguendo gli indizi lasciati dalle compagne. |
Il “bear market” è quel fenomeno che si verifica quando un importante indice di borsa subisce in poco tempo una flessione di oltre 20 punti percentuali che dura per diverse settimane. I timori per la pandemia di coronavirus hanno portato il Dow Jones, uno dei principali indici di borsa statunitensi, a calare del 5,9 per cento in un giorno, superando così i 20 punti di ribasso rispetto al record raggiunto lo scorso 12 febbraio. Questo calo ha segnalato a tutti gli operatori di mercato l’inizio di un nuovo periodo di “bear market”. “Bear market” significa letteralmente “mercato dell’orso”, e indica una situazione negativa e spiacevole per gli investitori. Gli orsi sono animali che vanno in letargo per molto tempo, riducendo al minimo la loro attività. Nello stesso modo, il “mercato dell’orso” è una situazione in cui gli investitori sono poco attivi, se non per vendere i loro titoli più rischiosi, e si aspettano che le cose continuino a passo ridotto per un certo lasso di tempo. | Che cos’è il “bear market”. È quello che succede quando i valori di borsa calano molto e ci si aspetta che continuino a calare per un bel po': ci siamo appena entrati. |
Da qualche anno anche in Italia va molto di moda il “sale rosa dell’Himalaya”, un sale da tavola con caratteristiche nutrizionali diverse rispetto a quello comune, almeno secondo i suoi produttori e numerosi articoli che si possono trovare online. Come spiega Dario Bressanini sul suo blog delle Scienze, in realtà il sale rosa dell’Himalaya non ha nulla di così speciale, a parte il colore, ed è sostanzialmente un modo per vendere a prezzo più alto del sale da cucina. Posto che ogni sale alimentare in commercio da noi deve contenere per legge almeno il 97% di cloruro di sodio, quindi deve essere quasi puro, spesso si magnifica la qualità del sale rosa dicendo che “è antichissimo e proviene da un mare incontaminato asciugatosi milioni di anni fa”. Certamente, ogni miniera di sale esistente al mondo sfrutta i depositi fossili di mari prosciugati milioni di anni fa. Anche in Italia ne abbiamo, per esempio a Petralia in Sicilia, da dove estraiamo il salgemma: cloruro di sodio raffinatissimo, praticamente puro così com’è. Qualcuno dice “il sale marino di oggi proviene da un mare inquinato, quindi anche il sale è inquinato”. Hai le prove? Dimostramelo! Altrimenti sei un fuffaro che sfrutta la paura delle persone per alleggerirgli il portafoglio o per accreditarti come guru salutista. Mi sono chiesto però perché questa affermazione faccia indubbiamente presa su molte persone. La risposta che mi sono dato è questa: alcuni pensano che il sale marino si ottenga semplicemente prendendo dell’acqua di mare e facendola evaporare tutta. Se siete già al mare provate a fare l’esperimento: prendete un paio di litri d’acqua di mare, metteteli in un catino al sole, lasciate evaporare tutta l’acqua e in un paio di giorni otterrete della polvere bianca. Assaggiate: fa schifo. Quello non è cloruro di sodio quasi puro: contiene un sacco di altra roba amara e, ovviamente, anche qualsiasi sostanza inquinante presente in origine. Se ci riaggiungete acqua distillata ricostituite l’acqua di mare di partenza, che ovviamente non è potabile. Inquinata l’acqua di partenza, inquinato il prodotto ottenuto. Il sale però non si produce così: si raffina, si purifica, si fa cristallizzare quasi solo il cloruro di sodio –che, ripeto, è bianco di per sé, non c’è bisogno di sbiancarlo come qualche articolo racconta – mentre l’acqua rimasta, con la maggior parte delle sostanze amare e altro, si getta via. È così che funziona una salina: è un impianto solare a cielo aperto di raffinazione del cloruro di sodio. Anche il sale integrale è raffinato! Questo manda spesso in cortocircuito qualcuno, perché si tratta comunque di eliminare la gran parte delle sostanze amare e indesiderate. Semplicemente il sale integrale non subisce il lavaggio finale – con acqua salata –, non viene asciugato e non vengono aggiunte sostanze antiagglomeranti. Ma è sempre cloruro di sodio almeno per il 97%. Se comunque temete l’inquinamento anche in dosi omeopatiche, potete sempre acquistare del normale salgemma bianco purissimo. | Il mito del sale rosa dell’Himalaya. Dario Bressanini racconta tutte le bufale intorno a un sale da tavola che va molto di moda, ma che è tale e quale a quello classico. |
Il prossimo film della serie sull’agente segreto James Bond sarà diretto da Danny Boyle, il regista inglese noto per Trainspotting e The Millionaire, tra gli altri. La notizia è stata annunciata dalla casa di produzione britannica EON Productions, che ha prodotto tutti i capitoli della serie. Il film di Boyle sarà anche il quinto in cui il protagonista è interpretato dall’attore britannico Daniel Craig, dopo Casino Royale (2006), Quantum of Solace (2008), Skyfall (2012) e Spectre (2015). Prima della scorsa estate, quando Craig aveva confermato la sua partecipazione a un altro film della saga, c’erano dei dubbi sul fatto che potesse tornare a interpretare James Bond: dopo l’uscita dell’ultimo film aveva detto «pur di non rifarlo mi taglierei i polsi». | Il regista del nuovo film su James Bond sarà Danny Boyle. |
Tra mercoledì e giovedì il Senato discuterà il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, dopo che nel pomeriggio di martedì la Lega aveva provato a far tornare il testo in commissione Giustizia, dove la legge era rimasta per mesi a causa dell’ostruzionismo dei partiti di destra dopo essere stata approvata lo scorso novembre alla Camera. La conferenza dei capigruppo – cioè dei rappresentanti dei partiti – convocata dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati su richiesta del leghista Andrea Ostellari ha però deciso di procedere con la discussione. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia volevano che la legge contro le discriminazioni e le violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo (cioè quelle verso le persone con disabilità) tornasse in commissione Giustizia, cioè l’organo del Senato dove si svolge il passaggio precedente al voto in aula, per lavorare a un testo di compromesso che mettesse d’accordo tutti i partiti. La discussione a riguardo è stata particolarmente dura e animata: il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, i principali promotori del ddl Zan, hanno protestato accusando la destra di voler allungare ulteriormente l’iter di approvazione della legge. | Il ddl Zan è arrivato al Senato. A partire da mercoledì si discuterà la legge contro l'omotransfobia, dopo l'ennesimo tentativo della destra di bloccarla. |
A causa degli alti livelli di inquinamento atmosferico, questa settimana molte città italiane hanno deciso blocchi o limitazioni per il traffico, con l’obiettivo di ridurre la concentrazione nell’aria di agenti inquinanti più pericolosi per la salute. La scarsa presenza di venti e piogge nelle ultime settimane – tra i fenomeni che più contribuiscono a ripulire l’aria – hanno reso la situazione critica in città come Milano, Roma e Torino, dove sono stati superati i limiti consentiti dalla legge per quanto riguarda la concentrazione di PM10 nell’aria. La grande attenzione dei media sulle città inquinate ha spinto molti ad acquistare e indossare mascherine, nella speranza di respirare meno inquinanti, ma solo alcune sono davvero efficaci e solo se usate nel modo corretto. Cosa sono le PM Prima di capire come funzionano le maschere contro lo smog, è opportuno farsi un’idea su alcuni termini che sentiamo spesso in questi giorni. | Le mascherine anti-smog funzionano? non tutte e bisogna saperle usare nel modo giusto, altrimenti sono più dannose che altro. |
Giovedì 13 ottobre è cominciata all’Auditorium Parco della Musica l’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (o Roma Film Festival), uno dei principali festival italiani di cinema, che durerà fino al 23 ottobre. Il festival è stato aperto da Moonlight di Barry Jenkins, un film che racconta la vita di un ragazzo nero cresciuto in un quartiere malfamato alla periferia di Miami. Il 14 ottobre è stato presentato anche Powidoki, l’ultimo film del regista polacco Andrzej Wajda, morto il 9 ottobre. Durante questi primi giorni si sono già visti un po’ di volti noti: il più fotografato di tutti è stato Tom Hanks, che ha ricevuto un premio alla carriera, ma c’erano anche Jovanotti, Michael Bublé, Claudia Cardinale, Oliver Stone e Bernardo Bertolucci, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dei primi giorni della Festa del Cinema di Roma. È cominciato il 13 ottobre e si sono già visti Tom Hanks, Jovanotti, Michael Bublé, Claudia Cardinale e Bernardo Bertolucci. |
Da oggi su Twitter è possibile trasmettere dei video in diretta dentro i propri tweet. La nuova funzione, disponibile sull’app di Twitter sia per iOS che per Android, ricorda quello che già fa Periscope, un’app di proprietà di Twitter, ma dentro lo stesso Twitter. La possibilità di trasmettere video in diretta sarà messa a disposizione di tutti gli utenti con l’ultimo aggiornamento dell’app. Per iniziare una trasmissione live bisogna comporre un tweet e poi premere “Live” prima di inviarlo. Durante il live gli altri utenti potranno commentare e mandare cuori, proprio come su Periscope, ma senza dove aprire una nuova applicazione. | Ora sull’app di Twitter si possono trasmettere video in diretta. La nuova funzione è molto simile a Periscope, ma non servirà scaricare un'app a parte. |
«I suoi film faranno diventare i vostri figli più stupidi», ha scritto A. O. Scott del New York Times, parlando dell’attore Adam Sandler. Sempre parlando di Sandler il critico di Vulture David Edelstein ha scritto: «Sandler piscerebbe fuori dallo schermo pur di strappare una risata». A prescindere da Sandler, che oggettivamente non è un attore pazzesco, ci sono però molti casi di attori e attrici che finiscono spesso per recitare in film brutti; e poi ci sono attori e attrici che al contrario sembrano sempre bravi e danno l’idea di saper scegliere sempre i film giusti. Non è ben chiaro se per loro capacità o perché se lo possono permettere, ma certi attori riescono a recitare quasi sempre in film bellissimi. Altri, al contrario, sembra che quasi li scelgano apposta, i film brutti. Per vedere chi sono questi attori Vox ha fatto un po’ di conti: ha preso gli attori più famosi e ha guardato le recensioni di tutti i loro film. Per usare un parametro oggettivo ha guardato al voto di Metacritic, che va da 0 a 100 ed è ottenuto facendo la media tra le varie recensioni dei più importanti critici di cinema. Per la sua ricerca Vox si è limitato a tre condizioni, che sono servite a filtrare e ridurre il numero dei candidati: gli attori dovevano aver recitato in almeno 10 film, almeno uno dei loro film doveva aver incassato più di 30 milioni di dollari e almeno uno dei film doveva essere uscito negli ultimi cinque anni. Una volta fatta la media tra il voto di Metacritic di tutti i film degli attori che rispondevano ai requisiti necessari è uscito un numero, che va da 0 a 100. Più alto è il numero, più spesso un attore ha recitato in film considerati belli. | Gli attori che recitano nei film più belli. E quelli che recitano quasi sempre in film brutti, scelti in base a dati ben precisi. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono Emma Watson e Scarlett Johansson, entrambe intente – con espressioni piuttosto diverse – a firmare un autografo ai fortunati fan. Altri invece preferiscono scattarsi un selfie con loro, come per esempio Clive Owen. Ci sono poi due persone della famiglia Jagger, Angela Merkel particolarmente interessata a una mano bionica, e per i fan di West Wing, Josh Lyman e Joey Lucas (cioè gli attori Bradley Whitford e Marlee Matlin) con Aaron Sorkin, insieme allo stesso tavolo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cose da celebrities. Gli autografi di Emma Watson e Scarlett Johansson, i selfie di Kristen Bell e Clive Owen, Kermit la Rana con Michelle Obama, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Due giorni fa è stata diffusa da alcuni giornali la notizia che entro l’1 dicembre il Regno Unito dovrà versare all’Unione Europea 2,1 miliardi di euro in più rispetto a quelli inizialmente previsti, a causa di nuovi calcoli effettuati dall’Ue relativi al finanziamento del budget. Altri paesi sono stati coinvolti nella revisione dei calcoli effettuata dall’Ue: l’Olanda, ad esempio, dovrà versare circa 642 milioni di euro, l’Italia 340; 779 milioni e 1,02 miliardi dovranno invece essere rimborsati, rispettivamente, a Germania e Francia. Le cifre non sono ancora certe, spiega il Sole 24 Ore, perché verranno precisate a novembre: quelle diffuse dalla stampa erano contenute in un documento inviato ai 28 stati dell’Ue e arrivato ai giornali. La cifra supplementare richiesta al Regno Unito ammonta a circa un quinto dei soldi che il paese ha versato all’Unione Europea nel 2013, cioè 10,92 miliardi di euro. Il primo ministro inglese David Cameron, che secondo i media inglesi ha appreso la notizia giovedì, negli ultimi due giorni ha criticato molto l’Unione Europea, spiegando che il suo paese si rifiuterà di versare i 2,1 miliardi previsti. Ha detto Cameron: «non verserò quei soldi entro l’1 dicembre. Non succederà». | Cameron sta litigando con l’Unione Europea. Il primo ministro britannico non vuole pagare entro l'1 dicembre i 2,1 miliardi conteggiati dall'Ue sul ricalcolo del finanziamento del budget europeo: e c'entra anche l'Italia. |
Oggi, martedì 5 luglio, ci sarà uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo delle compagnie Meridiana e Alitalia. Entrambi gli scioperi dureranno dalle 11 alle 15, ma sono stati indetti da sindacati diversi e per motivi differenti. Sia Alitalia sia Meridiana hanno detto però di aver preso delle precauzioni per limitare i disagi per i passeggeri i cui voli subiranno cambiamenti o verranno cancellati. Sciopero di Meridiana Lo sciopero dei dipendenti di Meridiana è stato indetto dai sindacati Usb, Apm e Cobas, quelli che non hanno firmato l’accordo sui nuovi contratti trovato durante la trattativa di vendita della società al gruppo del Qatar Qatar Airways: l’accordo, che è stato accettato da Cgil, Cisl, Uil, Anpav e Anpac, prevede una riduzione degli stipendi dei piloti di circa il 20 per cento nei prossimi tre anni e il taglio di 396 posti di lavoro. | Lo sciopero di oggi di Alitalia e Meridiana: le cose da sapere. Durerà dalle 11 alle 15: entrambe le compagnie hanno preso dei provvedimenti per limitare i problemi ai passeggeri. |
James Harrison è un anziano signore di 81 anni, è australiano e ha salvato la vita di 2,4 milioni di bambini grazie al suo sangue un po’ speciale. Non è un santone né uno di quei ciarlatani che si fingono guaritori: molto più semplicemente, nel sangue di Harrison c’è un raro anticorpo usato per evitare una malattia in cui l’organismo di una madre non riconosce il feto, attaccandolo e creandogli gravi danni. Per 60 anni, Harrison non ha mancato una donazione di plasma (il liquido che contiene le cellule sanguigne), guadagnandosi l’appellativo di “uomo dal braccio d’oro”, per la sua costanza e la sua generosità. La sua storia, già raccontata in passato, è tornata di attualità negli ultimi giorni in seguito alla 1.173esima donazione, l’ultima della sua lunga carriera di donatore, interrotta per tutelare la sua salute. Harrison iniziò a donare il sangue ancora prima che fosse scoperta la sua particolare condizione. Nel 1951, quando aveva 14 anni, fu operato per l’asportazione di un polmone, un intervento complesso cui erano seguiti tre mesi di convalescenza. Dopo essere stato dimesso, il padre gli aveva spiegato che le sacche di sangue ricevute erano state donate da persone sconosciute, che di fatto avevano contribuito a salvargli la vita. Colpito da quei gesti di generosità e altruismo, Harrison si ripromise di fare altrettanto una volta diventato maggiorenne, quando avrebbe potuto legalmente donare il sangue. La promessa fu mantenuta anche se a Harrison non piacevano per nulla le punture, tanto da voltarsi da un’altra parte quando gli veniva praticato l’accesso per iniziare il prelievo. | Il sangue di quest’uomo ha salvato 2,4 milioni di bambini. La storia di James Harrison e del suo plasma un po' speciale, che ha continuato a donare in Australia per 60 anni di fila. |
Aggiornamento. Il dibattito si è concluso. Si può vedere in differita qui. *** | Il dibattito tra i candidati a sindaco di Napoli. In streaming il confronto tra De Magistris e Morcone organizzato da Sky: Lettieri ha dato buca. |
Al cinema questa settimana trovate sette film nuovi. Due arrivano direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia: L’intervallo, che racconta di un ragazzo obbligato dal capoclan mafioso della sua zona a sorvegliare una ragazza tenuta prigioniera in un edificio abbandonato e Bella Addormentata, di Marco Bellocchio. Il film copre l’arco temporale degli ultimi sei giorni di vita di Eluana Englaro. La sua vicenda però resta sullo sfondo del film, e collega tra loro le storie dei personaggi, lontani geograficamente l’uno dall’altro, e molto diversi per fede e ideologie. Per chi cerca qualcosa di meno impegnativo c’è The Bourne Legacy, il quarto capitolo della saga dedicata a Bourne, ma senza Matt Damon, poi Come non detto, una commedia su un ragazzo che deve decidere se e come dire ai propri genitori che è gay, e, ehm, Impepata di nozze, su un professore che perse le speranze di ottenere una cattedra si ricicla organizzatore di matrimoni. C’è anche Shark 3D, con gli squali che si aggirano nelle strade e negli edifici allagati di una città australiana colpita da tsunami. | I film del weekend. Ribelle (il nuovo film della Pixar), quello di Bellocchio sul caso Englaro, il quarto capitolo di Bourne: i trailer. |
Secondo l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, il PIL italiano nel 2020 subirà «una marcata contrazione» dell’8,3 per cento con «una ripresa parziale nel 2021» stimata in un rialzo del 4,6 per cento. Nel suo studio sulle prospettive per l’economia italiana nel 2020-2021 l’istituto spiega che «il dilagare dell’epidemia di COVID-19 e i conseguenti provvedimenti di contenimento decisi dal governo» hanno «determinato un impatto profondo» con uno «shock senza precedenti» la cui quantificazione è prevedibile solo con «ampi livelli di incertezza». Prospettive per l'economia italiana: si prevede una diminuzione del Pil pari all’8,3% nel 2020 e una crescita del 4,6% nel 2021 #istat https://t.co/u2ry0lL6SP pic.twitter.com/lVH6fqzjaN | Il PIL italiano nel 2020 si ridurrà dell’8,3 per cento, secondo le stime dell’ISTAT. |
Da martedì i media britannici stanno dedicando molte attenzioni a un grattacielo in costruzione a Londra – finora oggetto di più convenzionali commenti sul rilievo del suo disegno nello skyline della città – che a causa della sua forma concentra i raggi solari riflessi dai suoi vetri in una strada sottostante, causando diversi disagi. Il palazzo si trova al 20 di Fenchurch Street, una via della City di Londra, ed è in fase di completamento. È stato progettato dall’architetto uruguaiano Rafael Viñoly, è alto 37 piani e ha una forma particolare, che tende ad aprirsi a ventaglio verso l’alto. La sua facciata principale è ricoperta di vetri a specchio ed è concava. In un certo senso la questione ricorda i leggendari specchi ustori di siracusana memoria (ma ci torneremo sopra dopo) e il palazzo a Londra è conosciuto come “Walkie Talkie” per la sua forma, che con un po’ di fantasia ricorda quella di una trasmittente radio. Fino a oggi, spiega BBC, ci sono state segnalazioni di danni causati a una Jaguar che era stata parcheggiata nel punto in cui si concentrano i raggi solari riflessi dal grattacielo e di danni ad alcuni negozi che si trovano lungo la strada raggiunta dai riflessi e alla loro mercanzia. Il proprietario della Jaguar ha ricevuto dalla società costruttrice del palazzo un risarcimento di 1.000 sterline per il danno subito. | Il grattacielo ustore di Londra. Da alcuni giorni il profilo di un palazzo di 37 piani in costruzione riflette la luce del sole su un punto della strada sottostante, creando problemi e curiosità. |
Il governo dell’Indonesia vuole chiudere ai turisti a partire dal prossimo gennaio l’isola di Komodo, habitat dei leggendari draghi di Komodo, le lucertole giganti simili a dinosauri che attraggono ogni anno decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo. La decisione sembra definitiva: pur non essendo ancora stata annunciata ufficialmente nei dettagli, ne hanno parlato diversi politici locali, spiegandone le ragioni. È stata presa per provare a ridurre il bracconaggio, favorendo il ripopolamento dei draghi di Komodo e delle loro prede abituali come cervi, cinghiali e bufali. La chiusura dell’isola, nei piani del governo, dovrebbe essere temporanea e potrebbe durare anche solo un anno: ma interromperà comunque quello che da qualche decennio è diventato uno dei principali mezzi di sostentamento per gli abitanti dell’isola. Si stima che ogni anno oltre 175mila turisti visitino il Komodo National Park, l’area protetta che si estende per circa 1.700 chilometri quadrati tra l’isola di Komodo e quelle di Sumbawa e Flores. Il governo progetta di ricollocare le circa duemila persone che vivono sull’isola, e sono in corso trattative con i leader delle comunità locali per decidere dove trasferirle: l’iniziativa ha però incontrato molta opposizione tra gli abitanti dell’isola, comprensibilmente. | L’Indonesia vuole chiudere l’isola di Komodo ai turisti. Dal prossimo gennaio, per almeno un anno e per consentire ai famosi draghi e alle loro prede di ripopolarla. |
Negli stessi minuti in cui si è diffusa la notizia della morte del cantante rock americano Chris Cornell, confermata da un suo agente ad Associated Press, ha iniziato a circolare la voce che la sua morte fosse una bufala. La notizia falsa è stata diffusa da Mediamass, un sito noto da anni fra chi si occupa di fact-checking proprio per le sue due attività: etichettare come “bufala” la morte di un personaggio molto famoso quando in realtà è morto davvero – come nel caso di Chris Cornell – o smentire una bufala inesistente sulla morte di un personaggio famoso (come nel caso di Billy Idol, qualche mese fa). La prima attività è probabilmente la più redditizia: su Facebook si trovano ancora articoli in cui la morte di Bud Spencer e di Prince viene definita una “bufala”, nel giorno in cui morirono davvero. | Il sito antibufale che in realtà pubblica bufale. Ogni volta che muore un personaggio molto famoso, un sito un po' losco fa girare la notizia che sia tutta una bufala: come oggi con Chris Cornell. |
Dall’1 febbraio al 21 luglio, il 98,8% delle persone che sono morte di COVID-19 non aveva completato il ciclo vaccinale. Il dato è stato pubblicato dall’Istituto superiore di sanità. L’ISS ha scelto di iniziare l’analisi dall’1 febbraio perché a partire da quella data erano trascorse cinque settimane dal completamento del ciclo delle persone che si sono vaccinate per prime, soprattutto gli operatori sanitari. In totale, al 21 luglio erano 22,1 milioni le persone vaccinate con ciclo vaccinale completo (è completo dopo che sono passati 14 giorni dalla seconda dose). | Da febbraio il 98,8% dei morti di COVID-19 non aveva completato il ciclo vaccinale. Lo dice l'Istituto superiore di sanità, che ha analizzato i dati delle persone morte negli ultimi mesi. |
Il presidente del Consiglio e segretario del PD Matto Renzi è intervenuto all’Assemblea nazionale del partito, dove, tre le altre cose, ha parlato anche di cosa succederà al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Renzi ha detto che per far approvare la legge potrebbe essere necessario fare un nuovo accordo con la maggioranza che sostiene il governo. Si tratta di una frase che sembra implicare l’eliminazione dal testo della legge dell’articolo 5, quello che estende la “stepchild adoption” anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso, a cui una parte della maggioranza di governo è contraria. L’intervento di Renzi all’Assemblea era molto atteso dopo che mercoledì il voto sul dd Cirinnà era stato rinviato in seguito alla decisione del Movimento 5 Stelle di non votare il cosiddetto “supercanguro“, un emendamento che avrebbe reso l’approvazione della legge molto più semplice e rapida. Senza il Movimento 5 Stelle, l’approvazione del “supercanguro” era a rischio e il gruppo dei senatori del PD hanno così deciso di prendersi una settimana per studiare una nuova strategia. All’assemblea, Renzi ha detto che la decisione su come comportarsi con il ddl sarà presa martedì sera dall’assemblea dei Senatori del PD, alla quale parteciperà personalmente. | Il PD potrebbe rinunciare alla stepchild adoption. Per approvare il ddl Cirinnà forse sarà necessario un accordo con l'NCD di Angelino Alfano, ha detto Renzi all'assemblea del PD. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Brunetta dice balle, sostiene Taormina. La bega sulle accuse di Nadia Macrì si complica già. |
Secondo la previsione dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la circolazione sulla linea dell’alta velocità tra Milano e Bologna, interrotta il 6 febbraio dopo l’incidente al treno Frecciarossa a Lodi, dovrebbe riaprire il prossimo 2 marzo. La notizia è arrivata dopo il dissequestro delle diversi componenti dell’infrastruttura da parte delle autorità, sequestrate per individuare i responsabili del deragliamento. Gli interventi in corso, dice RFI, «riguardano lavori su circa 3 km di linea e verifiche su un totale di circa 40 chilometri di infrastruttura ferroviaria, in particolare binari, scambi, traversine, massicciata, pali per la tensione elettrica ed apparati di sicurezza». Il Frecciarossa, partito da Milano Centrale e diretto a Salerno, era deragliato il 6 febbraio scorso nei pressi di Livraga, al chilometro 166+252 della linea ad alta velocità Milano-Bologna, in corrispondenza di un deviatoio, che si sarebbe poi scoperto essere impostato non in posizione normale (per proseguire lungo la linea principale), ma in posizione deviata (verso un binario secondario). | Il 2 marzo RFI prevede di riaprire la circolazione sulla linea dell’alta velocità dove era avvenuto l’incidente al Frecciarossa. |
Quando a giugno dello scorso anno fu presentato per la prima volta Surface, il tablet per Windows 8, l’amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer disse che il nuovo prodotto avrebbe portato grandi innovazioni nel mercato dei tablet e che sarebbe stato amato dagli utenti. Sono cose che si dicono sempre, ma è andata diversamente: Surface è in vendita, in due varianti, dall’autunno del 2012 e fino a oggi ha venduto molto meno di quanto Microsoft e diversi analisti si erano aspettati, non è riuscito a farsi conoscere e apprezzare a sufficienza, e stando agli ultimi dati finanziari la sua promozione insieme a quella di Windows 8 è costata molto di più dei ricavi ottenuti. Martedì 30 luglio, Microsoft ha consegnato alla SEC (Securities and Exchange Commission), l’organismo di controllo della borsa e delle società quotate negli Stati Uniti, il rapporto annuale sulle proprie operazioni, che si chiama Form 10-K. Analizzando il lungo e complicato documento, quelli del sito di informazione tecnologica GeekWire hanno trovato i dati su Surface: le sue vendite dal momento della messa in commercio a ottobre 2012 alla fine di giugno 2013 hanno portato ricavi per 853 milioni di dollari: sia per le vendite del modello più economico, Surface RT, sia di quello più costoso Surface Pro. | Microsoft e i guai di Surface. Il tablet presentato l'anno scorso ha venduto molto poco, e qualcuno teme la fine di Zune (cos'era Zune? Appunto). |
Bob Rulf ha 82 anni e vive a Peru nello Stato di New York, dove ha una fattoria e alcune piantagioni. Dopo aver subito diverse devastazioni nei suoi campi, la scorsa primavera Rulf immaginò di avere qualche problema con alcuni cervi un po’ troppo invadenti della zona e decise di incaricare un cacciatore di occuparsi della faccenda. Grazie ad alcune telecamere a infrarossi, per fare le riprese anche di notte in assenza di luce, il fattore scoprì che il problema non erano i cervi, ma un folto gruppo di cinghiali, non avvistati prima nella zona. Da allora la presenza dei suini selvatici ha messo a dura prova la pazienza degli abitanti della Champlain Valley, che si affaccia sul lago Champlain. I cinghiali sono da tempo un serio problema per la parte occidentale e meridionale degli Stati Uniti, mentre fino a qualche tempo fa erano sostanzialmente assenti a Est, spiega Lisa W. Foderaro sul New York Times. Questi animali riescono a colonizzare rapidamente aree molto estese di territorio perché si riproducono con estrema facilità: quando raggiungono il sesto mese di età sono già in grado di riprodursi e in media una madre partorisce una decina di piccoli. Sono spesso affetti da malattie pericolose per gli esseri umani e sono anche particolarmente aggressivi. Di giorno è molto raro vederli in giro, mentre di notte raggiungono i campi coltivati per darsi da fare indisturbati per nutrirsi. Mangiano di tutto, dalle uova degli uccelli che nidificano a terra a quelle dei serpenti, passando per il bestiame e i campi coltivati. | I cinghiali dello Stato di New York. Prima non c'erano e stanno diventando un serio problema per i coltivatori, che le stanno provando tutte per cacciarli e catturarli. |
Il governo ha approvato anche una serie di regole proposte dalle regioni per permettere la riapertura di palestre e piscine in sicurezza, come ha fatto per ristoranti e bar, lidi e negozi di parrucchieri ed estetisti. Le regole per palestre e piscine sono in generale più dettagliate rispetto a quelle per le altre attività, dato che si tratta di luoghi dove ci può essere un maggiore contatto fisico. Si applicano alle palestre di enti locali e soggetti pubblici e privati (comprese quelle dove si fa attività fisica solo con corsi) e a tutte le piscine aperte al pubblico, fatta eccezione per quelle ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termali, e quelle alimentate ad acqua di mare. La data generale di riapertura di palestre, piscine e centri sportivi è per il 25 maggio, ma ci sono regioni che hanno già annunciato che dovranno aspettare: è il caso della Lombardia, ha detto il presidente Attilio Fontana, anticipando che come per i musei per la loro riapertura serviranno ancora «settimane». | Le regole per riaprire palestre e piscine. Bisognerà rispettare una distanza di 2 metri tra le persone che si allenano e nelle piscine ci dovranno essere almeno 7 metri quadrati per bagnante. |
Tra i (pochi) film in uscita al cinema questa settimana c’è The Water Diviner, tratto dall’omonimo romanzo di Andrew Anastasios e Meghan Wilson-Anastasios, primo film diretto da Russell Crowe che ne è anche protagonista: Crowe interpreta un agricoltore australiano che nel 1919, dopo la morte della moglie, decide di partire per Gallipoli, in Turchia, per ritrovare i suoi tre figli partiti anni prima per combattere nell’ANZAC (Australian and New Zealand Army Corps). Come ammazzare il capo 2, scritto e diretto da Sean Anders, è il sequel di Come ammazzare il capo… e vivere felici del 2011 e racconta la storia di tre amici che decidono di rapire il figlio di un ricco uomo d’affari che li ha imbrogliati. Del cast fanno parte Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Jamie Foxx, Kevin Spacey e Christoph Waltz. I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande Tempio è un film d’animazione giapponese, il sesto basato sulla serie dei Cavalieri dello zodiaco. Esce infine Ouija, un film horror in cui un gruppo di amici usa una tavoletta ouija, con cui per gioco o per davvero si può cercare di comunicare con i morti. Se non dovesse piacervi nessuno di questi film troverete senza dubbio ancora in programmazione i film usciti la settimana scorsa, di cui molti sono tratti da notevoli storie vere: e ci sono grandi registi come Clint Eastwood e Tim Burton. | I film del weekend. Il primo film da regista di Russell Crowe e l'ultimo dei Cavalieri dello Zodiaco, tra gli altri: tutti i trailer. |
Giuliano Pisapia ha 61 anni – è nato il 20 maggio 1949 a Milano – ed è figlio di Gian Domenico Pisapia, uno dei più celebri avvocati penalisti italiani, autore del nuovo codice di procedura penale italiano in vigore dal 1989. Pisapia riceve una forte educazione cattolica, frequenta il liceo classico Berchet (dove tra gli insegnanti ha don Giussani, un incontro che definisce “particolarmente formativo”) ed entra nel Movimento Studentesco. Non segue subito la strada del padre («non ne capivo l’utilità sociale e politica») e si iscrive a medicina dove, mentre di notte fa il barelliere volontario alla Croce Rossa, si tiene in pari con gli esami per i primi due anni. Non chiede il rinvio per il servizio militare («desideravo l’autonomia e fare il soldato mi sembrava il modo per ottenerla senza arrivare a una rottura traumatica con la mia famiglia») e viene inviato in fanteria con gli assaltatori. Finito il servizio militare lascia gli studi e inizia subito a lavorare, «proseguendo l’impegno politico di base». Fa l’operaio in una fabbrica chimica, l’educatore nel carcere minorile Beccaria, l’impiegato di banca. Spinto dalle lotte operaie e studentesche va a Torino, dove si iscrive a Scienze politiche con indirizzo sociologico. | Chi è Giuliano Pisapia. Il candidato a sindaco di Milano ha 61 anni, una ricca lista di esperienze e posizioni molto garantiste sulla giustizia. |
A Venezia stanno continuando problemi e disagi a causa dell’acqua alta degli ultimi giorni, che ha allagato quasi tre quarti della città, compresa la Basilica di San Marco, dove i danni potrebbero essere piuttosto rilevanti. L’acqua ha inondato il Battistero e la Cappella Zen e ha bagnato il pavimento di marmo davanti all’altare della Madonna Nicopeia. Ieri il primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin – responsabile per l’amministrazione della Basilica – ha commentato i danni dicendo che “in un solo giorno la Basilica è invecchiata 20 anni” e ha spiegato che l’acqua salata – che è molto dannosa per i mattoni e i mosaici della Basilica – ha raggiunto i 90 centimetri sul pavimento di mosaico e ha bagnato portoni, colonne e marmi. È la quinta volta nella sua storia che la Basilica si allaga, la seconda dal Duemila. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | I danni dell’acqua alta a Venezia. Foto e notizie degli ultimi giorni: la marea è arrivata a quasi 160 centimetri e si è allagata anche la Basilica di San Marco. |
Il governo italiano ha autorizzato la nave Ocean Viking, gestita dalla ong SOS Mediterranée e da Medici Senza Frontiere, a far sbarcare 403 migranti soccorsi in mare a Taranto, in Puglia. Le persone a bordo della nave erano state soccorse in cinque diverse operazioni compiute nel mar Mediterraneo fra il 24 e il 27 gennaio, l’ultima delle quali aveva riguardato 184 persone che si trovavano su due gommoni. ?BREAKING Dans une annonce en 6 langues, les 403 rescapés à bord de l'#OceanViking viennent d'apprendre qu'ils débarqueront à #Tarante (Italie). Forcés à fuir & risquer leur vie en traversant la #Méditerranée, 216 hommes, 38 femmes & 149 enfants vont enfin atteindre un lieu sûr. pic.twitter.com/nC0yVj7wy1 | Il governo italiano ha autorizzato la nave Ocean Viking a far sbarcare 403 migranti soccorsi in mare a Taranto. |
La villa della famiglia Corleone nel film Il padrino del 1972 è stata messa in vendita per circa 3 milioni di dollari, quasi 2 milioni e mezzo di euro. La villa si trova al 110 Longfellow Ave di Staten Island, a New York. È piuttosto conosciuta dagli appassionati del film: nonostante gli interni non siano stati usati per le riprese, la parte esterna della villa è apparsa in diverse scene, tra cui quella molto conosciuta del matrimonio della figlia Connie, interpretata nel film da Talia Shire, e della morte di Don Corleone. La villa è stata costruita nel 1930 ed è appartenuta alla famiglia Norton fino al 2010: era stata comprata nel 2012 per 1,7 milioni di dollari (circa 1,4 milioni di euro) ed è stata poi sottoposta a massicci lavori di ristrutturazione: ora ha cinque camere da letto, sette bagni, una palestra, quattro garage, due uffici e una piscina. Era stato l’attore Gianni Russo – nativo di Staten Island, che nel film interpretava il genero Carlo Rizzi – a suggerirla per le riprese esterne del film. | La casa del “Padrino” è in vendita. Era la casa della famiglia Corleone nel celebre film di Francis Ford Coppola, quella del matrimonio di Connie: sarà venduta per circa 2,5 milioni di euro. |
La battaglia di Hacksaw Ridge – il titolo è Hacksaw Ridge e basta, in inglese – è il nuovo film diretto da Mel Gibson, che non ne faceva uno dai tempi di Apocalypto, uscito nel 2006. È nei cinema italiani dal 2 febbraio e racconta la vera storia di Desmond Doss, interpretato da Andrew Garfield. Doss fu un soldato che durante la Seconda guerra mondiale divenne il primo obiettore di coscienza – andò in guerra ma si rifiutò di andarci armato, in sostanza – a vincere una medaglia al valore. Nel cast ci sono anche Teresa Palmer, Hugo Weaving, Rachel Griffiths, Luke Bracey e Vince Vaughn (che di solito fa l’attore comico ma è stato molto apprezzato per il suo ruolo drammatico). Gibson negli ultimi anni si è fatto notare per diversi brutti episodi (nel 2006, per esempio, fu arrestato per guida in stato di ebrezza e reagì con insulti antisemiti) ma da qualche tempo dice di essere cambiato, chiedendo scusa per gli errori del passato. Di certo è cambiato nell’aspetto: ora ha una folta barba. È un fatto comunque che La battaglia di Hacksaw Ridge abbia ricevuto sei nomination per gli Oscar, compresi Miglior film, regia e attore protagonista. Qualcuno ha visto la cosa come un segno del fatto che Hollywood abbia perdonato Gibson per i suoi sbagli; per qualcuno Hollywood (gli Oscar sono assegnati in base ai voti di diversi professionisti del cinema) ha semplicemente giudicato l’opera e non la persona. Il film, in effetti, sta piacendo: era stato presentato al festival di Venezia, dove aveva ottenuto una standing ovation di 10 minuti; ha incassato 160 milioni di dollari (più di quattro volte il suo costo) e i critici ne parlano bene, qualcuno anche molto bene. | Cosa si dice di “La battaglia di Hacksaw Ridge”. Che si vede che è di Mel Gibson, nel bene e nel male: racconta la vera storia di un soldato che decise di andare in guerra senza armi. |
RCS, la società editrice che tra le altre cose pubblica il Corriere della Sera, ha diffuso sul suo sito un comunicato nel quale dice di avere trovato l’accordo con Ferruccio de Bertoli «per la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera». De Bortoli rimarrà comunque il direttore del Corriere fino alla primavera 2015, quando verrà approvato il bilancio dell’anno in corso. De Bortoli è stato direttore del Corriere dal 1997 al 2003, e di nuovo a partire dal 2009. Il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, attualmente ancora in corso, ha approvato l’accordo con il dottor Ferruccio de Bortoli per la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera, con pieno apprezzamento per il lavoro svolto in dodici anni complessivi di direzione e con sentita gratitudine per il suo apporto alla Società ed al Gruppo, nel quale entrò alla fine del 1973. L’azienda ha chiesto al direttore di rimanere alla guida del Corriere fino alla prossima assemblea ordinaria della Società che approverà il bilancio 2014 (primavera del 2015), al fine di assicurare il completamento di importanti progetti editoriali. L’azienda ha inoltre invitato il dottor de Bortoli a partecipare al processo di individuazione del nuovo direttore, in supporto al comitato nomine della Società, e il dottor de Bortoli ha accolto la proposta dell’azienda. | De Bortoli lascerà il Corriere della Sera nel 2015. Lo ha reso noto RCS con un comunicato: De Bortoli rimarrà comunque direttore del Corriere fino alla primavera del 2015. |
Da più di due settimane il principe britannico Harry e sua moglie Meghan Markle, duchi del Sussex, vengono fotografati quotidianamente mentre sono impegnati nelle classiche attività-dei-reali-in-visita: guardare animali simpatici, camminare sulla spiaggia o tra gli alberi, assaggiare prodotti tipici, presenziare a cene di stato e abbracciare, baciare e salutare chi si è messo in strada ad aspettarli, soprattutto anziani e bambini. I duchi del Sussex hanno iniziato il 16 ottobre un viaggio di più di 16 giorni in Australia, Nuova Zelanda, Fiji e Tonga, che fanno parte del Commonwealth (l’organizzazione intergovernativa che unisce quasi tutti gli stati che in passato fecero parte dell’Impero britannico). | Le diapositive delle vacanze del principe Harry e Meghan Markle. Lo sappiamo, in realtà sarebbe una "visita ufficiale nei paesi del Commonwealth": ma guardate le foto. |
Martedì mattina nel Palasport di Monteruscello – una frazione di Pozzuoli – si sono tenuti i funerali delle 38 persone morte nell’incidente del pullman precipitato da un viadotto dell’autostrada A16 Napoli-Canosa domenica 28 luglio. Alla cerimonia, officiata dal vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella, erano presenti tra gli altri il presidente del Consiglio Enrico Letta, il sindaco della città Vincenzo Figliolia, il segretario del PD Guglielmo Epifani, il ministro delle Politiche Sgricole Nunzia De Girolamo e il ministro per l’Ambiente, Andrea Orlando. Ai funerali, iniziati con la lettura dell’elenco delle persone morte, hanno partecipato circa 4000 persone; in centinaia l’hanno seguita sui maxischermi montati fuori dal palazzetto. Il sindaco di Pozzuoli ha annunciato tre giorni di lutto cittadino, mentre il governo ha dichiarato martedì giornata di lutto nazionale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I funerali a Pozzuoli per l’incidente del pullman. Si sono tenuti questa mattina nel Palasport di Monteruscello: hanno partecipato 4000 persone, tra cui il presidente Letta. |
Il Vaticano ha deciso di adottare le norme anti riciclaggio previste dall’Unione Europea e già da tempo recepite dall’Italia. Domani, con una lettera apostolica, Benedetto XVI motiverà la scelta che dovrebbe consentire al Vaticano di prevenire e contrastare con maggiore efficacia le attività illegali in campo monetario e finanziario. Oltre all’adozione delle norme europee, sarà anche istituita l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF), che avrà il compito di vigilare sulle attività in Vaticano. La scelta avrà alcune conseguenze dirette per gli istituti finanziari vaticani, a partire dall’Istituto per le opere di religione (IOR), da tre mesi mesi oggetto di numerose polemiche per un sospetto caso di riciclaggio di denaro. Lo scandalo dello scorso settembre ha interessato il presidente dello IOR, Ettore Gotti Tedeschi, e un alto dirigente dell’istituto, accusati di aver messo in piedi un articolato meccanismo di trasferimento per riciclare del denaro. A scopo cautelativo, lo scorso 23 settembre la procura di Roma dispose il sequestro di 23 milioni di euro depositati dallo IOR su un conto corrente del Credito Artigiano, istituto controllato dal Credito Valtellinese. | Il Vaticano adotta le norme europee anti riciclaggio. La decisione arriva a tre mesi dallo sequestro di 23 milioni subìto da parte dello IOR, la banca vaticana. |
Mentre i paesi dell’Europa occidentale stanno cercando di capire come limitare la diffusione sui social network delle notizie false e dove trovare un punto di equilibrio fra la libertà di espressione e il controllo sui contenuti razzisti e violenti, alcuni paesi dell’Europa orientale hanno scelto un approccio opposto: fare pressione affinché i social network permettano la condivisione dei contenuti in questione. I passi più concreti sono stati presi in Polonia e Ungheria, due paesi guidati da governi semi-autoritari che hanno consolidato il proprio potere grazie al controllo dei media tradizionali e ai paletti, fino a poco tempo fa molto laschi, consentiti agli utenti dei principali social network come Facebook e Twitter. | Polonia e Ungheria contro Facebook e Twitter. I due governi vogliono proteggere chi diffonde notizie false e contenuti discriminatori: un approccio opposto a quello dell'UE. |
Le vendite della 3DS, la nuova console portatile per videogiochi di Nintendo che consente di vedere animazioni tridimensionali senza usare speciali occhialini, sono in vistoso affanno a pochi mesi dalla sua introduzione sul mercato. La società giapponese ha diffuso da poco i dati di vendita, rivelando che negli ultimi tre mesi è riuscita a vendere solamente 710mila console, una differenza marcata rispetto al trimestre precedente quando riuscì a distribuirne 3,6 milioni. Secondo gli analisti, il produttore di videogiochi inizia a patire la concorrenza e in special modo quella di Apple, che con iPod Touch e iPhone offre non solo sistemi per comunicare e ascoltare la musica, ma anche decine di migliaia di videogiochi attraverso l’App Store. Nintendo ora vuole rinvigorire le vendite della nuova 3DS e per farlo ha deciso di ridurne drasticamente il prezzo. Si passerà dagli attuali 250 dollari mediamente richiesti per la console a 170 dollari. La speranza è che questa strada contribuisca a far aumentare il numero di dispositivi venduti, portando a nuovi profitti e un maggiore ottimismo da parte degli investitori, che ieri hanno accolto la notizia delle scarse vendite con un meno 20 per cento in Borsa. | La crisi di Nintendo. La società patisce la concorrenza di Apple nel campo delle console portatili e taglia il prezzo della sua 3DS per rilanciare le vendite. |
Le vendite di auto in Cina sono crollate del 92 per cento nella prima metà di febbraio a causa del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), che ha provocato la chiusura di molte concessionarie, anche per via della scarsità di clienti. Nei primi 16 giorni del mese, le auto vendute in Cina sono state 4.909 rispetto alle 59.930 durante stesso periodo del 2019. I dati della China Passenger Car Association, associazione che si occupa di vendita di auto in Cina, sono stati diffusi pochi giorni dopo che l’azienda Jaguar Land Rover aveva annunciato che non stava più vendendo auto nel paese. Venerdì altre aziende di auto, come le giapponesi Nissan e Honda, hanno detto che avrebbero ritardato ulteriormente la riapertura dei loro impianti produttivi in Cina, per cause legate alla diffusione del nuovo coronavirus. L’interruzione della produzione sta provocando gravi conseguenze anche fuori dal paese. Fiat Chrysler, per esempio, ha detto che fermerà la produzione in uno dei suoi quattro centri produttivi europei se l’invio di materiale prodotto in Cina continuerà a rimanere sospeso. | Nella prima metà di febbraio le vendite di auto in Cina sono crollate del 92 per cento a causa del coronavirus. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 11.629 nuovi casi positivi da coronavirus e 299 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.709 (80 in meno di ieri), di cui 2.400 nei reparti di terapia intensiva (14 in più di ieri) e 21.309 negli altri reparti (94 in meno di ieri). Sono stati analizzati 133.646 tamponi molecolari e 82.565 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,2 per cento, quella dei test antigenici dello 0,8 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 13.331 e i morti 488. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.375), Emilia-Romagna (1.208), Campania (1.069) e Lazio (1.056). | I dati sul coronavirus in Italia di domenica 24 gennaio. |
Nei giorni scorsi i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, che studiano e controllano la diffusione di malattie epidemiche per conto del governo, hanno pubblicato un comunicato sulla recente diffusione del morbillo nel territorio statunitense. Il morbillo è una malattia infettiva del sistema respiratorio. Secondo i CDC nei primi cinque mesi del 2014 si sono registrati 288 casi: è il numero più alto nei primi cinque mesi dell’anno da vent’anni a questa parte, e il più alto in assoluto da quindici anni a questa parte (nel 2013 i casi rilevati durante tutto l’anno erano stati meno di 200). | Negli Stati Uniti aumentano i casi di morbillo. Nei primi mesi del 2014 ci sono stati 288 casi, il numero più alto da vent'anni: la colpa è di chi decide di non vaccinare sé e i propri figli. |
Lunedì 31 marzo è andata in onda negli Stati Uniti l’ultima puntata di “How I Met Your Mother”, una delle sitcom – cioè una serie comica girata in studio – di maggior successo nella storia della televisione americana: è stata trasmessa sulla rete televisiva CBS per nove stagioni a partire dal 2005, mentre in Italia è stata trasmessa dal 2008 su Italia 1 prima con il titolo di E alla fine arriva mamma!, e a partire dalla quarta stagione con quello originale. La puntata di l’altroieri è stata la più vista di tutta la serie, e uno dei finali di stagione più visti degli ultimi anni: l’hanno seguita 12,9 milioni di spettatori (per esempio, il finale di “Breaking Bad” è stato visto da 10,3 milioni di spettatori). Gli stessi sceneggiatori hanno già annunciato che produrranno una nuova serie intitolata “How I Met Your Dad” ma con attori diversi e una nuova storia. (Le 15 serie tv scritte meglio di sempre) | La fine di “How I Met Your Mother”. Cose da sapere se non avete mai visto una delle serie tv più popolari di sempre, finita lunedì, e se non la volete neanche vedere (che è pieno di spoiler). |
La mattina del 28 agosto 1963, almeno 200 mila persone si radunarono a Washington per partecipare ad una delle più grandi marce politiche che gli Stati Uniti avessero mai visto. Ad organizzarla erano stati i sei leader delle principali organizzazioni per la lotta per i diritti civili, tra cui Martin Luther King Jr., pastore protestante e attivista politico che allora aveva 34 anni. Al culmine della marcia King rivolse alla folla un lungo discorso scandito dalla ripetizione di una frase che poi sarebbe entrata nella storia e nella cultura popolare di tutto il mondo: «I have a dream». La data della marcia era stata scelta in coincidenza col centenario dell’approvazione del Proclama di Emancipazione, che sanciva la liberazione di tutti gli schiavi nei territori confederati. | La marcia su Washington. Quando Martin Luther King disse «I have a dream» e 200 mila persone manifestarono per chiedere la fine della segregazione. |
La sera di lunedì 4 maggio si è giocata allo stadio San Siro di Milano l’amichevole “Zanetti and Friends match” per Expo 2015, una partita tra ex-giocatori di calcio organizzata dalla Fondazione Pupi: il ricavato verrà destinato a fondazioni operanti sul territorio milanese, per sviluppare progetti dedicati ai bambini. Prima della partita, vinta dalla squadra rossa per 6 a 4, l’ambasciatore della serata e attuale vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti ha festeggiato il ritiro della sua maglia numero 4, che nessun giocatore dell’Inter potrà quindi più usare in futuro. Tra gli ex-calciatori che hanno preso parte all’evento c’erano Franco Baresi, Alessandro Costacurta, Walter Samuel, Alessandro Nesta, Samuel Eto’o, Luis Figo, Ryan Giggs, Andriy Shevchenko, Christian Vieri. Durante la serata hanno cantato i vincitori del Festival di Sanremo Il Volo e il vincitore di X Factor Lorenzo Fragola. | Le foto dell’amichevole “Zanetti & Friends” per Expo. Si è giocata a San Siro per beneficenza, ma è stata anche l'occasione per il ritiro della maglia dell'ex capitano dell'Inter. |
Ottaviano Del Turco si è dimesso da presidente della regione Abruzzo il 17 luglio 2008, dopo essere stato arrestato il 14 luglio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Pescara per associazione a delinquere, truffa, corruzione e concussione. L’accusa si basò soprattutto sulla testimonianza fatta da Vincenzo Angelini, importante imprenditore della sanità privata della regione, che raccontò di aver pagato a Del Turco tangenti per 6 milioni di euro. Nel corso di questi anni le accuse nei suoi confronti hanno perso consistenza, in mancanza di riscontri fattuali. L’ultima, che potrebbe essere decisiva per una revisione del caso, riguarda la data di alcune foto portate a testimonianza da Vincenzo Angelini: l’Unità ha ricostruito nel dettaglio come queste 13 foto, che in teoria mostravano il presunto pagamento della tangente, fossero state scattate in realtà in una data diversa da quella citata a processo da Angelini, proprietario della macchina fotografica. Fabio Martini racconta oggi sulla Stampa quali sono, oltre alle foto, gli altri elementi contraddittori e non accuratamente verificati dalla Procura di Pescara che formano l’impianto accusatorio. | Le accuse contro Del Turco si squagliano ancora? le novità sulle fragili accuse contro l'ex presidente dell'Abruzzo, che si dimise nel 2008 dopo l'arresto. |
Con 2.167 sezioni scrutinate su 2.600 per le elezioni amministrative di Roma, con cui saranno scelti un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, Virginia Raggi del M5S è avanti con il 35,5 per cento dei voti: non abbastanza per evitare il ballottaggio. Roberto Giachetti, del Partito Democratico, è secondo con il 24,7 per cento dei voti, mentre Giorgia Meloni sostenuta da Fratelli d’Italia e dalla Lega è terza con il 20,7 per cento. I dati aggiornati si possono consultare qui. Alfio Marchini, sostenuto da diverse liste civiche e da Forza Italia ha ottenuto un risultato piuttosto deludente e ora è al 10, 8 per cento: abbastanza per superare il candidato di Sinistra Italiana Stefano Fassina, al 4,5 per cento, e quello di CasaPound Simone Di Stefano, al 1,14 per cento. Il ballottaggio si farà domenica 19 giugno. L’affluenza era stata del 57,1 per cento; nel 2013 era stata del 52,8 per cento. L’ultimo sindaco di Roma – Ignazio Marino, eletto col centrosinistra – è decaduto lo scorso 30 ottobre, dopo aver dato le dimissioni e averle poi ritirate. Da allora Roma è governata da un commissario prefettizio. I candidati a sindaco di Roma sono 15 ed è escluso che qualcuno possa vincere al primo turno. La candidata favorita è considerata Virginia Raggi del M5S, che ha 37 anni, è laureata in Giurisprudenza, è avvocato ed è consigliera comunale uscente. Il candidato del PD è Roberto Giachetti, che ha vinto le primarie all’inizio di marzo ed è dato a pochi punti di distanza. Sinistra Italiana e altre formazioni di sinistra radicale appoggiano invece il deputato ed ex vice ministro dell’Economia Stefano Fassina (prima escluso e poi riammesso dal Consiglio di Stato). Nel centrodestra la situazione si è assestata solo dopo mesi di trattative, incertezze e divisioni. Forza Italia e il Nuovo Centro Destra appoggiano l’imprenditore Alfio Marchini. Ha 51 anni, si era candidato anche nel 2013 con due liste civiche e aveva ottenuto il 9,5 per cento dei voti. La Lega Nord appoggia la candidata di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. | Elezioni Roma: Raggi e Giachetti andranno al ballottaggio. Mancano ancora alcune sezioni da scrutinare: Giorgia Meloni è terza, ma con un ritardo piuttosto ampio. |
Il 27 marzo è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Imane Fadil, la donna 34enne di origine marocchina morta il primo marzo scorso dopo settimane in ospedale. Fadil era nota per essere stata una delle testimoni nel processo “Ruby Ter”, quello sulla presunta compravendita di testimonianze che coinvolge Silvio Berlusconi. La Procura di Milano ha fatto sapere che non è stata trovata «nessuna causa visibile per elaborare al momento una diagnosi», ma che bisogna comunque attendere che vengano fatte altre analisi sui tessuti prelevati e ottenere i risultati degli esami tossicologici. Non ci sono quindi elementi per dire che Fadil sia stata avvelenata, come era stato scritto inizialmente da diversi giornali. Fadil era stata ricoverata il 29 gennaio all’Humanitas, in condizioni cliniche molto gravi. Era stata presa in carico da un gruppo multidisciplinare che aveva provato ogni intervento clinico possibile per la cura e l’assistenza della paziente, senza però riuscire a capire la causa della sua condizione. Fadil era morta il primo marzo, dopo un ricovero di diverse settimane. Sulla sua morte la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario contro ignoti. | Non si sa di cosa sia morta Imane Fadil. Dall'autopsia non ci sono chiari elementi per dire di cosa sia morta la donna nota per essere stata una delle testimoni nel processo "Ruby Ter". |
Esattamente 80 anni fa, il 17 febbraio 1933, il Senato degli Stati Uniti approvò il Blaine Act, con cui veniva messa in moto la procedura costituzionale che avrebbe portato alla rimozione del Diciottesimo emendamento. La legge che nel 1920 aveva dato il via al cosiddetto Proibizionismo: un’epoca durata 13 anni in cui negli Stati Uniti furono completamente vietate le bevande alcoliche. Quando il senatore John Blaine presentò la sua proposta e, poco dopo, scrisse il Ventunesimo emendamento con cui veniva annullato il Proibizionismo, il governo degli Stati Uniti si trovava alle prese con la crisi del 1929 e nella disperata necessità di ottenere nuovamente le entrate che forniva la tassa sugli alcolici. Ma c’erano anche ragioni di ordine pubblico: gli americani volevano bere – e a prezzi più bassi di quelli che garantiva il mercato nero – la criminalità era fuori controllo e la corruzione si era diffusa ovunque: conseguenze, queste ultime, che gli Stati Uniti pagano ancora. | La fine del Proibizionismo. Il 17 febbraio 1933 finirono i 13 anni in cui l'alcol era vietato in tutti gli Stati Uniti: le conseguenze di quel periodo si sentono ancora oggi. |
A leggerne semplicemente le tappe, la storia politica di Luca Zaia è una storia di successi, uno dopo l’altro. Consigliere comunale del suo paesino a venticinque anni (per la Lega Nord, ovviamente), a 27 anni diventa consigliere alla provincia di Treviso e assessore all’agricoltura. Nel 1998 viene eletto presidente della provincia, sempre a Treviso: ha appena trent’anni, è il presidente di provincia più giovane in Italia. Dal 2005 al 2008 fa il vicepresidente della regione Veneto, poi diventa ministro per l’agricoltura e nel frattempo riesce a imporre la sua candidatura a presidente del Veneto contro il potente Galan, che governava da tre mandati consecutivi. A marzo di quest’anno viene eletto presidente, dando oltre trenta punti di distacco al candidato del centrosinistra e risultando quindi il candidato più votato in Italia. Cristina Giudici sul Foglio di oggi racconta però la fatica che Zaia sta facendo in questi primi mesi da presidente: i problemi di cui tener conto e gli equilibri da tenere in piedi superano il peso e il potere dei suoi consensi. | L’aspirante re del Veneto. I primi cento giorni da governatore di Luca Zaia, i cui grandi progetti si stanno impantanando nelle divisioni locali del suo partito. |
Ieri sera, lunedì 23 novembre, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei British Fashion Awards, i premi della moda inglesi assegnati ogni anno dal British Council of Fashion – il corrispettivo inglese della nostra Camera della moda – a 16 vincitori in diverse categorie, tra le quali: miglior stilista per uomo e donna (vinti entrambi dall’irlandese J.W. Anderson); modella dell’anno (Jordan Dunn); marchio dell’anno (Stella Mc Cartney), e quello che si è distinto sui red carpet (Tom Ford, che non si è presentato). L’attrice Gwendoline Christie – Brienne di Tarth in Games of Thrones – è stata invece votata dal pubblico per lo stile migliore dell’anno. L’evento era al London Coliseum, un teatro al centro di Londra: c’erano Lady Gaga (con un abito di Tom Ford), Kate Bosworth, i Beckham mano nella mano, la modella Rosie Huntington-Whiteley con un vestito molto scollato, lo stilista di Balmain Olivier Rousting, Anna Wintour, Naomi Campbell e tanti altri. Quest’anno la cerimonia ha anche assegnato il premio per il miglior stilista internazionale, vinto dal direttore creativo di Gucci Alessandro Michele, e quello per “Outstanding Achievement”, una sorta di premio alla carriera, a Karl Lagerfeld, che tra le altre cose è direttore creativo di Chanel. | Le foto dei premi della moda inglese. Consegnati ieri a Londra: c'erano Lady Gaga, i Beckham e Naomi Campbell, mentre Gwendoline Christie, cioè Brienne di Tarth, è stata scelta per lo stile migliore dell'anno. |
La seconda serata della 70esima edizione del festival di Sanremo, andata in onda mercoledì sera, è stata vista da una media di 9 milioni e 693mila spettatori e ha avuto uno share del 53,3 per cento: più nel dettaglio, la prima parte della serata ha avuto 12 milioni e 841mila spettatori, col 52,5 per cento di share; la seconda ha avuto 5milioni e 482mila spettatori, con il 56 per cento di share. La puntata di ieri è andata meglio rispetto alla seconda serata del Festival del 2019, che era stata vista da 9 milioni e 144mila spettatori e aveva avuto uno share del 47,3 per cento; quella del 2018, invece, era stata vista da 9 milioni e 600mila spettatori, con uno share del 47,7 per cento. | Sanremo, i dati Auditel sugli ascolti della seconda serata. |
Anthony Weiner è un deputato statunitense. È democratico, ha 46 anni ed è un tipo brillante, noto per la sua oratoria appassionata – a volte troppo – e per essere uno dei favoriti alla successione a Mike Bloomberg a sindaco di New York. Weiner è anche al centro del primo scandalo sessuale legato a Twitter che interessa un politico statunitense. Dal suo profilo lo scorso venerdì è stata inviata la fotografia di un uomo in mutande, visibilmente eccitato, verso una studentessa del college Washington State, da tempo iscritta alla pagina Twitter del deputato. L’immagine e il messaggio sono stati rapidamente rimossi dallo staff di Weiner, ma il blogger conservatore Andrew Breitbart ha fatto in tempo a farne una copia e a pubblicarla sul proprio sito Internet, trasformando l’episodio in un caso che ora rischia di rovinare la reputazione del deputato democratico. Weiner dice di non aver mai scattato quella fotografia né di averla inviata su Twitter, e quindi di aver subito un sabotaggio da parte di qualche utente malintenzionato che avrebbe ottenuto illegalmente l’accesso al suo profilo. | Lo scandalo sessuale su Twitter. Un deputato di New York è accusato di avere inviato una sua foto in mutande a una studentessa, lui dice che qualcuno gli ha rubato la password. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 7.188 casi positivi da coronavirus e 34 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 3.473 (71 in più di ieri), di cui 372 nei reparti di terapia intensiva (3 in più di ieri) e 3.101 negli altri reparti (68 in più di ieri). Sono stati analizzati 90.209 tamponi molecolari e 163.797 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,73 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,13 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 7.409 e i morti 45. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (1.013), Emilia-Romagna (765), Campania (711), Toscana (683), Lombardia (676). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 14 agosto. |
Nei giorni successivi alle elezioni presidenziali americane, al primo posto delle classifiche delle app più scaricate di Apple e Android è salito un social network che ha acquisito una certa popolarità nella destra statunitense negli ultimi mesi. Si chiama Parler, ed è presentato come un’alternativa a Twitter senza quella che i sostenitori di Donald Trump definiscono “censura”, riferendosi per esempio ai messaggi che segnalano l’infondatezza dei tweet del presidente uscente sui brogli elettorali. Dopo le elezioni, Parler ha detto di aver aumentato i suoi iscritti da 4,5 a 8 milioni, e gli utenti attivi da 500mila a 4 milioni. Rimangono numeri molto bassi rispetto a Twitter, che ha quasi 200 milioni di utenti giornalieri, e imparagonabili a Facebook, che arriva a oltre 1,5 miliardi. Ma comunque il successo di Parler è sempre più osservato nel dibattito politico americano, e ci si chiede se possa diventare davvero rilevante o se sia destinato a rimanere una nicchia dell’alt-right, la destra americana nata e cresciuta online che negli ultimi anni è stata progressivamente esclusa da molti dei più importanti social network. | Il social network che piace alla destra americana. Si chiama Parler, è simile a Twitter ma dice di essere “senza censura”, e dopo le elezioni ha quasi raddoppiato gli iscritti. |
L’autorità che si occupa delle telecomunicazioni nel Pakistan (PTA) ha ordinato di bloccare l’accesso a cinque app di incontri, tra cui Tinder, la più popolare app di incontri al mondo, e Grindr, una delle più utilizzate dalle comunità LGBT. Le altre tre app bloccate sono Tagged, Skout e SayHi. L’autorità nei giorni scorsi aveva inviato ai gestori delle app una richiesta di rimuovere i servizi che permettono di organizzare incontri e di “moderare” i contenuti in streaming, «alla luce degli effetti negativi della diffusione di contenuti immorali e indecenti attraverso di esse». In Pakistan, il secondo paese a maggioranza musulmana al mondo dopo l’Indonesia, le relazioni extraconiugali e l’omosessualità sono infatti illegali. A causa della mancata risposta dei gestori, la PTA ha deciso di bloccare le app, aggiungendo che potrà prendere in considerazione di rimuovere il blocco a condizione che i gestori assicurino il rispetto delle leggi locali. Il blocco arriva dopo che, lo scorso luglio, la PTA aveva bloccato l’app di live streaming Bigo e inviato un avvertimento a TikTok per i contenuti osceni e immorali pubblicati dagli utenti. A giugno l’autorità aveva anche vietato il gioco online PlayerUnknown’s Battle Ground (PUBG), sostenendo che creasse “dipendenza” e che potesse avere un impatto negativo sulla salute psicofisica dei bambini. | Il Pakistan ha bloccato Tinder, Grindr e altre tre app di incontri perché “immorali”. |
Ultimo lunedì d’agosto: sarete finalmente tornati a casa, no? Tra l’altro fra poco è settembre e si ricomincia a pieno regime: al contrario di chi ha finito le vacanze una o due settimane fa, voi che siete tornati ieri non avrete molto tempo per recuperare i ritmi e rimettervi in pari. E siccome ci è familiare la sensazione di smarrimento di quando si torna alla vita normale e si tenta di recuperare le puntate precedenti, riproponiamo il servizio di accoglienza per chi è appena uscito dalla bolla vacanziera: in testa trovate le cose più importanti che sono successe negli ultimi sette giorni, e poi vari altri aggiornamenti sintetici e per punti. Se volete approfondire, ci sono i link. Se siete in vacanza da più di una settimana, date un occhio anche alle sintesi delle scorse settimane. Ciao, bentornati. La guerra in Libia I ribelli hanno di fatto espugnato Tripoli, dove sono ancora in corso sporadici combattimenti ma di fatto la battaglia è finita. L’evento centrale della settimana è stato la presa del complesso di Bab al-Aziziya, la residenza-bunker di Gheddafi: sono state trovate lì dentro parecchie cose, alcune piuttosto bizzarre, altre interessanti allo scopo di ricostruire pezzi di storia del regime e scoprire, per esempio, che la figlia adottiva di Gheddafi che si credeva uccisa dai bombardamenti americani del 1986 in realtà è viva e vegeta. Nel bunker però non è stato trovato Gheddafi e i ribelli credono che si trovi a Sirte, sua città natale e ultima roccaforte del regime. In questi ultimi giorni le forze antigovernative si sono radunate a Bin Jawad preparandosi all’attacco di Sirte. Altre cose: il primo ministro del governo transitorio libico è stato in Italia e ha incontrato Berlusconi; quattro giornalisti italiani sono stati rapiti e sono stati liberati dopo meno di un giorno; sabato notte il portavoce del regime ha detto all’Associated Press che Gheddafi è disposto a trattare ma i ribelli hanno fatto sapere di non avere sentito nessuno. Ah, se siete in vacanza da sei mesi o volete un riepilogo più globale e completo può interessarvi questo diario giorno per giorno della guerra in Libia, da febbraio in poi. | Che cosa vi siete persi. Il riassunto della settimana scorsa, per chi è tornato oggi dalle vacanze o era semplicemente distratto. |
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