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Come Google e Twitter, anche Facebook ha pubblicato una serie di liste delle cose che sono circolate di più sulle sue pagine e i suoi profili nel corso del 2012.
Il 2012 su Facebook. Le cose che sono circolate di più sul social network quest'anno.
In questi giorni in India si sta tenendo il Kumbh Mela, uno dei più grandi e affollati eventi della religione indù: fino al 25 settembre circa 30 milioni di fedeli raggiungeranno Nashik per immergersi nelle acque del fiume Godavari, considerato sacro. Quello di quest’anno è il “Purna Kumbh Mela”, che si celebra ogni tre anni in quattro luoghi principali a rotazione (Prayag o Allahabad, Haridwar, Ujjain e Nashik), a seconda della posizione di Giove e del sole, mentre il Maha Kumbh Mela (“Grande” Kumbh Mela) si celebra ad Allahabad dopo quattro “Purna Kumbh Mela”, quindi ogni 12 anni. Alla festa partecipano tutti i fedeli induisti a prescindere da casta e ceto di appartenenza, insieme ai “sadhu”, asceti induisti che dedicano la propria vita alla rinuncia, e ai “sadhu naga”, i santoni nudi col corpo ricoperto di cenere. L’evento di maggior rilievo è l’abluzione rituale presso le rive di un fiume sacro, per purificarsi dai peccati e avvicinarsi ai maestri spirituali, ma ci sono anche discussioni e assemblee religiose, canti e donazioni di cibo a donne e poveri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del Kumbh Mela. L'affollatissima festa induista che si celebra ogni tre anni, alla quale quest'anno parteciperanno oltre 30 milioni di persone.
Lunedì 3 agosto, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha diffuso i primi risultati dell’indagine di sieroprevalenza sulla diffusione del coronavirus tra la popolazione italiana. L’indagine, che era stata avviata il 25 maggio scorso da ministero della Salute e ISTAT, con la collaborazione della Croce Rossa, è stata effettuata attraverso i cosiddetti test sierologici, che servono per rilevare la presenza di particolari sostanze nel siero, una parte del sangue. Dai test effettuati sul campione rappresentativo della popolazione italiana è stato stimato che 1 milione e 482mila persone abbiano incontrato il SARS-COV-2, vale a dire il 2,5 per cento del totale della popolazione, un dato 6 volte superiore ai contagi registrati durante la pandemia. È un dato che va letto con cautela perché per capire come si arrivi a questo numero bisogna comprendere come funzionano i test sierologici e quali siano i loro obiettivi. I test sierologici servono a indicare se una persona sia venuta o meno in contatto con un agente infettivo, come il coronavirus. Nel caso di risultato negativo, l’individuo non è probabilmente stato esposto al virus (fino al momento del test), ma questo non implica che non possa essere contagiato in seguito. Un risultato positivo indica invece che è avvenuta una reazione da parte del sistema immunitario, a causa della presenza del virus.
I primi risultati dell’indagine sui test sierologici di ISTAT. È emerso che il 2,5 per cento della popolazione ha incontrato il coronavirus, un dato 6 volte superiore ai casi registrati durante la pandemia.
Il 15 marzo 1972 fu proiettato per la prima volta nei cinema americani “Il Padrino”, il film di Francis Ford Coppola tratto da un romanzo vendutissimo di Mario Puzo dedicato alla storia di una famiglia di mafiosi italoamericani a New York. Il film ebbe poi un successo straordinario e ne furono fatti due seguiti: uno, in parte un “prequel”, considerato complementare e all’altezza del primo film; l’altro meno ammirato, e successivo di diversi anni. “Il Padrino” fu un successo immediato, che dura ancora. Ma oltre alla qualità artistica e la sua presenza nella storia del cinema, è entrato nella cultura popolare e nella costruzione di tutto quello che è venuto dopo, sul tema della raffigurazione di mafia, gangster e italoamericani, ma anche su molti altri aspetti. E ha lasciato alle conversazioni decine di dialoghi e battute memorabili. 1. Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare. (Don Vito Corleone)
Le 10 migliori citazioni del Padrino. Uscì al cinema per la prima volta quarant'anni fa, e da allora le nostre battute non sono state più le stesse.
In prima pagina su Repubblica, martedì, c’è una riflessione di Michele Serra sull’ormai annoso tema della ritirata della sinistra italiana verso posizioni “conservatrici” e sulla sua paura di rischiare, degli insuccessi, di pensare futuri diversi. Se dire “qualcosa di sinistra” fosse così facile, in molti l’avrebbero già detta, questa cosa. O per ruolo politico o per dovere intellettuale o anche solo per fare bella figura. Ma così non è stato, specie negli ultimi anni; tanto da far sospettare (i più sospettosi) che la sinistra abbia trascurato apposta i suoi doveri e i suoi compiti, pur sapendo bene quali fossero, per viltà o per opportunismo; o da far temere (i più timorosi) che la sinistra abbia esaurito strada facendo la sua funzione storica, e taccia, dunque, non per calcolo ma per inettitudine. Per totale smarrimento. Sono abbastanza vecchio di questi luoghi — la sinistra, le sue persone, le sue parole, i suoi giornali, i suoi interminabili dibattiti — da poter azzardare un’ipotesi un poco (solo un poco) più precisa. La sinistra, dalla Rivoluzione francese in poi, è quella vasta area della politica e del pensiero che pretende di organizzare il cambiamento della società. Prima interpretandolo e poi orientandolo. Progettare il cambiamento è la sua stessa funzione, la sua ragione d’essere; e il verbo “cambiare” è stato, per molte generazioni di intellettuali e di militanti, di uso quotidiano. Quasi stucchevole per quanto spesso lo si impiegava: l’Italia che cambia, cambiamo l’Italia, l’Italia da cambiare. Nella celebre definizione del giovane Marx, «il comunismo è il movimento reale che abolisce lo stato delle cose presente». È un assetto di pensiero del tutto radicale, si capisce; ma contiene lo stesso germe che anima i riformismi anche più blandi: lo “stato delle cose presente” è insoddisfacente e dunque va cambiato. Si deve lavorare per cambiarlo. Si deve studiare come cambiarlo (in meglio, si intende) e attraverso quali leve, quali mezzi. Il mondo deve migliorare e la storia deve andare avanti. Per quanto approssimativa e schematica, la vecchia distinzione storica tra conservatori e progressisti, per generazioni, non ha conosciuto sostanziali smentite: la destra era per la conservazione, la sinistra per il progresso.
Cose di sinistra. Erano il cambiamento, la ricerca di un futuro diverso, il rischio, dice Michele Serra: ma la sinistra conservatrice di oggi ne è spaventata.
Berlusconi è stato il più duraturo capo del governo che l’Italia abbia mai avuto dal dopoguerra: dal 1994, con 4 governi, è stato premier per 109 mesi. Batte l’antico primato, 92, stabilito, con 8 governi dal 1945 al 1953, dal Alcide De Gasperi. Tre in più di Giulio Andreotti che con 7 mandati, dal 1972 al 1992, ha totalizzato 89 mesi superando Aldo Moro, a quota 75 con 5 governi dal 1963 al 1976. Amintore Fanfani si ferma a 55, ma vanta una serie di altri record. La sua biografia da premier è lunga ben 33 anni, inizia nel 1954 e si conclude nel 1987 quando guidò il suo sesto e ultimo governo. A seguire Romano Prodi, 2 governi e 53 mesi, poi Bettino Craxi 2 governi e 44 mesi. Li seguono: Rumor 36 mesi; Segni 35; Amato 24; Colombo, Spadolini e D’Alema 18; Scelba 17; Dini 16; De Mita 15; Cossiga 14; Ciampi e Zoli 13; Leone 11; Forlani 8. Anche il più giovane premier italiano, il quarantaquattrenne Giovanni Goria, nel 1987 guidò l’esecutivo per 8 mesi; Pella per 5; Tambroni per 4.
I tempi dei governi italiani. Fino alla primavera del 2013, ha detto Monti: ed è già di più della media storica, ma molto meno del primato assoluto che lo ha preceduto (se supera i 23 giorni non è ultimo, comunque).
Oggi Facebook debutta in borsa, a Wall Street. La società aveva annunciato la propria offerta pubblica iniziale a febbraio e, secondo gli analisti, il valore delle sue azioni fissato a 38 dollari potrebbe aumentare considerevolmente già nelle prime ore di contrattazione. La società dovrebbe raccogliere 16 miliardi di dollari grazie alla propria quotazione in borsa e il suo valore di mercato complessivo dovrebbe arrivare intorno ai 104 miliardi di dollari. (fonte: Yahoo! Finanza)
Quanto valgono le azioni di Facebook. Il grafico in diretta con l'andamento a Wall Street del social network, nel suo primo giorno di contrattazioni in borsa.
All’edizione 2015 del CES (Consumer Electronic Show) di Las Vegas – la principale rassegna mondiale dedicata all’elettronica di consumo che si tiene ogni anno a gennaio – hanno partecipato dieci case automobilistiche, il numero più alto di sempre: un segno di quanto la “mobilità integrata”, la guida autonoma e la connessione Internet a bordo delle automobili stiano diventando temi sempre più importanti per il settore. Le novità presentate dai costruttori di auto spaziano dai fari anteriori laser a nuovi sistemi multimediali di bordo che replicano le funzioni degli smartphone, fino ad avveniristici prototipi in grado di guidarsi da soli che prefigurano le automobili del 2030. Alcune di queste proposte sono già prossime alla produzione, mentre altre restano esercizi di stile o anticipazioni di tecnologie che si diffonderanno nei prossimi decenni. Il dato interessante è che le case automobilistiche stanno investendo sempre più risorse nella connettività e nella sensoristica per la prevenzione degli incidenti stradali, con l’obiettivo di contrastare l’avanzata delle grandi aziende di elettronica Apple e Google, che negli ultimi anni hanno “sconfinato” nel mondo dell’auto presentando sistemi d’intrattenimento di bordo e prototipi di veicoli a guida autonoma (la Google Car è stata presentata nel maggio 2014).
Le auto del futuro, al CES. Dare un'occhiata alle macchine presentate a Las Vegas può far capire che cosa guideremo tra dieci anni, e soprattutto come guideremo (comandi gestuali?).
È morto a 74 anni il giornalista e scrittore Gianni Mura: lo ha reso noto Repubblica, giornale per cui scriveva dal 1976. Mura, scrive Repubblica, è morto all’ospedale di Senigallia, in provincia di Ancona, per un attacco cardiaco improvviso. Gianni Mura era nato a Milano il 9 ottobre del 1945 e aveva iniziato a lavorare come giornalista praticante alla Gazzetta dello Sport nel 1964. Aveva poi collaborato con il Corriere d’Informazione, Epoca e L’Occhio, ed era arrivato a Repubblica per seguire le Olimpiadi di Montreal del 1976. In seguito era diventato uno dei giornalisti sportivi più noti del giornale, seguendo in particolare il campionato di calcio e il ciclismo. Nel 1991, inoltre, aveva iniziato a tenere insieme alla moglie Paola una rubrica di enogastronomia sul Venerdì di Repubblica.
È morto Gianni Mura. È stato uno dei più noti giornalisti sportivi italiani, aveva 74 anni.
Il 21 dicembre 1967 ci furono le anteprime di Il laureato: uno di quei film che, nonostante il passare del tempo, è rimasto nella storia del cinema e anche nella cultura popolare. E questo anche perché, a rivederlo ora, è difficile percepire tempi, temi e modi del film come vecchi e superati. La sua storia va sempre bene – un ragazzo che non sa cosa fare della sua vita inizia a fare sesso con un’amica, sposata, dei genitori; poi si innamora della figlia di lei – ed è un film ben fatto. Con una gran colonna sonora, di Simon & Garfunkel; con bravi attori – Dustin Hoffman è il giovane, Anne Bancroft è la famosa signora Robinson e Katharine Ross è Elaine, sua figlia – e con un regista, Mike Nichols, che allora era al suo secondo film (il primo era stato Chi ha paura di Virginia Woolf?) ma che poi sarebbe diventato uno dei migliori, e una delle pochissime persone a vincere Oscar, Grammy, Emmy e Tony Award: i quattro premi più importanti dell’intrattenimento statunitense, e quindi mondiale.
Sì, stava cercando di sedurlo. La signora Robinson, nel Laureato: uscì 50 anni fa e ancora non abbiamo capito per chi dovremmo fare il tifo.
Il prossimo marzo, l’attuale legislatura arriverà al suo termine e in Italia bisognerà convocare nuove elezioni. Mancano appena sei mesi, ma non è ancora chiaro come esattamente andremo a votare: dopo l’ultimo tentativo fallito di cambiare le due leggi elettorali attualmente in vigore in Italia – entrambe frutto di sentenze della Corte Costituzionale – sul tema è sceso un lungo e imbarazzato silenzio da parte di quasi tutte le forze politiche. Cerchiamo di capire a che punto eravamo arrivati e quali sono le prospettive per il futuro. Facciamo che si vota domani Le due leggi elettorali che sono in vigore a Camera e Senato sono due leggi proporzionali con diverse soglie di sbarramento. Significa, in pratica, che ogni partito eleggerà un numero di parlamentari proporzionale al numero di voti che raccoglie. Visto che secondo i sondaggi nessun partito da solo si avvicina al circa 50 per cento di voti che sono necessari per formare una maggioranza in entrambe le camere, per governare sarà necessaria un’alleanza di più partiti. Secondo i sondaggi, che vanno presi con molta cautela visto che mancano sei mesi alle elezioni, i due partiti principali sono PD e Movimento 5 Stelle, ognuno con circa il 30 per cento dei voti. Forza Italia e Lega Nord hanno ciascuno circa il 15 per cento dei voti, mentre il restante dieci per cento dei voti è distribuito tra le altre formazioni più piccole che forse non riusciranno a superare la soglia di sbarramento.
Breve ripasso sulla legge elettorale. Per ricordare dov'eravamo rimasti e cosa succederà, ora che mancano sei mesi alle elezioni.
A un mese dal compleanno dell’Italia, le iniziative celebrative continuano a coinvolgere istituzioni e aziende con iniziative più o meno efficaci e creative. Google Italia ha deciso di festeggiare il centocinquantenario creando un percorso virtuale per esplorare i luoghi del Risorgimento in Italia utilizzando il proprio servizio di mappe e con un concorso per realizzare un doodle, un logo personalizzato temporaneo, che sarà utilizzato per un giorno sulla pagina della versione italiana del motore di ricerca. “Le coordinate della nostra storia” ti consente di esplorare la storia d’Italia e di visualizzare i luoghi simbolo dell’Unità attraverso Street View, il servizio per vedere le fotografie panoramiche delle strade e dei luoghi catalogati sulla mappe del motore di ricerca. Il percorso parte da Torino dal monumento dedicato a Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia, fino al Museo Garibaldino di Marsala, dove si conservano ricordi e cimeli sullo sbarco dei Mille.
Google e i 150 anni dell’Unità d’Italia. Un tour virtuale dei luoghi del Risorgimento e un concorso per creare un apposito doodle.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal governo, il Giappone ha raggiunto a marzo il più grosso deficit nella bilancia commerciale della sua storia. La bilancia commerciale è la differenza tra il valore delle importazioni e quello delle esportazioni e in Giappone ammonta a 100 miliardi di euro, il quadruplo del valore di marzo 2013. Questo significa che il Giappone importa beni per un valore superiore rispetto al valore dei beni che esporta. Si tratta di uno “straziante cambiamento strutturale”, scrive il Financial Times, per un paese che un tempo era considerato uno dei più grandi esportatori del pianeta. Con gli ultimi dati pubblicati, il Giappone ha ufficialmente una bilancia commerciale in deficit da tre anni, il periodo più lungo da quando negli anni Settanta il governo giapponese ha cominciato a raccogliere dati comparabili con quelli pubblicati in questi giorni.
In Giappone le esportazioni non vanno bene. Crescono molto meno delle importazioni e il deficit commerciale ha raggiunto il suo record storico (c'entrano l'abenomics, il petrolio e Fukushima).
Il 21 luglio è morto a 88 anni il magistrato Nicolò Amato, dal 1983 al 1993 a capo del dipartimento di amministrazione delle carceri italiane. Era nato a Messina nel 1933 ed era entrato in magistratura nel 1958, lavorando per molti anni come pubblico ministero alla Procura di Roma, occupandosi tra le altre cose di inchieste sui Nuclei Armati Proletari e sull’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Nel 1983 venne nominato a capo dell’allora Direzione generale degli istituti di prevenzione e pena, diventata nel 1990 il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP). Fu anche uno dei promotori della legge Gozzini, approvata nel 1986, che riordinava il sistema carcerario italiano mettendo per la prima volta in risalto il ruolo rieducativo della carcerazione rispetto a quello punitivo. Dopo che nel 1993 venne rimosso dal suo incarico dall’allora ministro della Giustizia Giovanni Conso, lasciò l’attività di magistrato per dedicarsi a quella di avvocato.
È morto Nicolò Amato, a lungo a capo dell’amministrazione delle carceri italiane: aveva 88 anni.
Il Frecciarossa 9595 Milano-Salerno è deragliato questa mattina, alle 5.35, in provincia di Lodi, a Ospedaletto Lodigiano, in località Cascina Griona: sono morti Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, un macchinista e un altro ferroviere, anche lui nella cabina di guida. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha detto, parlando di un «bilancio definitivo», che ci sono anche 31 feriti, quattro dei quali in codice giallo. Durante una conferenza stampa tenuta giovedì pomeriggio Domenico Chiaro, procuratore di Lodi, ha detto che il treno «è deragliato all’altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era» e ha escluso che possa essersi trattato di un attentato. Chiaro ha anche detto che su quel tratto c’erano state attività di manutenzione in precedenza e che si sta cercando di capire «quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia tra questa attività e il verificarsi del disastro».
Il Frecciarossa deragliato in provincia di Lodi. È successo tra le 5 e le 6 di questa mattina, sulla linea Milano-Bologna, all'altezza di uno scambio che si trovava fuori posto: sono morti un macchinista e un ferroviere e ci sono 31 feriti.
La suoneria Nokia tune è probabilmente la più famosa al mondo: da quando Nokia ha messo in commercio il primo telefono che la usava si stima suoni 1,8 miliardi di volte al giorno. Nel 1994 uscì il Nokia 2110, il primo apparecchio sul quale era presente il Nokia tune. Era stata estratta da una composizione per chitarra del 1902 dello spagnolo Francisco Tàrrega, chiamata Grand Vals.
Come nacque il Nokia tune. È la suoneria più famosa del mondo ed esiste dal 1994: ma la musica era stata usata da Nokia per lo spot di un telefonino già nel 1992, prima che si decidesse di isolarne quel pezzetto.
Di recente un gruppo di ornitologi russi si è trovato in grande difficoltà dopo che Min, un esemplare di aquila delle steppe a cui era stato attaccato un tracciatore per seguirne la migrazione, ha passato un lungo periodo di tempo in Iran, dove i costi del roaming per mandare gli sms sono molto alti. Per questo il gruppo di ornitologi ha ricevuto una bolletta telefonica che da sola avrebbe esaurito il budget per il loro studio sulle aquile delle steppe, se poi la situazione non si fosse risolta con un crowdfunding. Le aquile delle steppe (Aquila nipalensis è il nome scientifico della specie) sono dei rapaci che d’estate vivono nelle steppe del Caucaso, intorno al mar Caspio e in generale in Asia centrale, dove si riproducono; in inverno invece vivono in Arabia Saudita, in India e nell’Africa orientale e meridionale. Sono una specie considerata a rischio di estinzione: in particolare il loro numero è diminuito a causa degli scontri con i fili delle reti elettriche e delle trappole per rapaci. In tutto il mondo si stima ne siano rimaste tra le 50mila e le 75mila.
I costi del roaming sono un problema per chi studia gli uccelli migratori. A un gruppo di ornitologi russi è arrivata una bolletta salatissima quando una delle aquile a cui avevano messo un segnalatore ha attraversato l'Iran.
Oggi, mercoledì 14 dicembre, è il Cinema2day, la giornata in cui si può andare andare al cinema pagando 2 euro. Il Cinema2day è un’iniziativa del ministero dei Beni culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti cinematografici. Il progetto prevede che, fino a febbraio 2017, ogni secondo mercoledì del mese si possa entrare pagando 2 euro a tutti gli spettacoli proposti dalle oltre tremila sale cinematografiche che hanno aderito. Sono esclusi solo i film in 3D, che comunque avranno una tariffa agevolata. I prossimi Cinema2day saranno l’11 gennaio e l’8 febbraio 2017. Per conoscere quali cinema aderiscono all’iniziativa bisogna andare sul sito di Cinema2day e cercare la propria città. Noi intanto vi suggeriamo qualche film tra cui scegliere (se volete vedere il nuovo Star Wars invece dovrete aspettare domani).
Oggi è il Cinema2day: andare al cinema costa 2 euro. Ogni secondo mercoledì del mese fino a febbraio andare al cinema costa meno del solito, in oltre tremila sale italiane.
È uscito negli Stati Uniti il nuovo spot della Fiat 500, Immigrants, in cui si vedono le auto che dopo qualche giro in un paesaggio riconoscibilmente italiano si gettano in mare e riemergono a New York. Immigrate, appunto.
lmmigrants, il nuovo spot della Fiat 500 negli Stati Uniti. Le 500 si gettano in mare in Italia e riemergono a New York.
Oggi il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha parlato della situazione dei rifiuti in città nel corso di un consiglio straordinario dell’Assemblea Capitolina, il consiglio comunale di Roma. Raggi ha detto che la situazione dei rifiuti accumulati per le strade di Roma nelle ultime settimane è stata quasi risolta e ha difeso Paola Muraro, il suo assessore all’Ambiente, criticata dal PD per i suoi precedenti legami con AMA, l’azienda pubblica che gestisce i rifiuti di Roma ed è accusata di sprechi e clientelismo. In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera pochi giorni fa, il giornalista Sergio Rizzo ha riassunto i problemi che ha Roma con i rifiuti. In sostanza la città avrebbe bisogno di un piano strategico, cioè che duri diversi anni, e che porti a una ristrutturazione quasi completa della gestione dei rifiuti. Il problema è che un piano del genere non solo è costoso da realizzare – e Roma è già una città già pesantemente indebitata – ma dispiegherebbe i suoi effetti nel medio periodo. Un piano del genere, inoltre, dovrebbe prevedere molti cambiamenti nell’AMA, un’azienda che, scrive Rizzo:
Le novità sui rifiuti a Roma. Virginia Raggi dice che l'emergenza sta terminando, ma la sua giunta è accusata di avere legami con quelli che hanno contribuito alla crisi.
Il 10 dicembre Samsung ha annunciato una collaborazione nel mercato cinese con il marchio di moda Supreme, quello con scritta bianca su sfondo rosso. Il problema è che Supreme non ne sapeva niente. La Supreme con cui Samsung ha annunciato una collaborazione è infatti un’altra azienda nota come Supreme Italia, che è in causa con quella statunitense. L’annuncio è stato fatto durante l’evento per la presentazione del nuovo smartphone Galaxy A8, trasmesso in diretta su Weibo, il Twitter cinese. A 18 minuti dalla fine del video, Feng En – direttore marketing di Samsung Cina – ha parlato di «giovani che al giorno d’oggi vogliono mostrare l’unicità del loro stile» e di «due marchi che iniziano per S», e ha quindi invitato sul palco quelli che sono stati presentati come due amministratori delegati di Supreme. Davanti a due grandi loghi di Samsung e Supreme, i due hanno parlato dei loro ambiziosi progetti futuri, tra cui l’apertura di un negozio Supreme di sette piani a Pechino e una sfilata da organizzare alla Mercedes-Benz Arena di Shanghai.
Samsung ha annunciato una collaborazione con Supreme, ma non l’azienda originale. Bensì "Supreme Italia", una società che – sfruttando un contesto legale poco chiaro – prova a usare nome e marchio dove la Supreme originale non c'è.
Questa notte a Los Angeles, negli Stati Uniti, si è svolta la cerimonia di premiazione per l’88esima edizione degli Academy Awards, più noti come premi Oscar, i più famosi premi per il cinema. I premi principali sono andati a Spotlight (miglior film), Alejandro Gonzalez Inarritu (regia, per The Revenant), Brie Larson (attrice protagonista, per Room), Alicia Vikander (attrice non protagonista, The Danish Girl), Mark Rylance (attore non protagonista, Il ponte delle spie); Leonardo DiCaprio ha vinto il suo primo premio Oscar come miglior attore protagonista per The Revenant, dopo essere stato tra i candidati altre cinque volte senza mai vincere. Il film che ha vinto più premi è stato Mad Max: Fury Road, che ne ha vinti sei. Prima della cerimonia c’è stato, come ogni anno, un lungo red carpet in cui tutte le più importanti persone presenti agli Oscar 2016 si sono fatte fotografare. Il luogo dell’evento era il Dolby Theatre nel distretto di Hollywood. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Tutti i vestiti degli Oscar 2016. Le foto scattate prima dell'inizio della cerimonia di premiazione a Los Angeles.
Le pellicce di nutria stanno tornando di moda, per necessità. La popolazione di questo roditore, chiamato comunemente castorino, è in continua crescita in alcune aree degli Stati Uniti come la Louisiana e l’alto numero di esemplari rischia di compromettere seriamente l’ecosistema della zona. Per tenere a bada la proliferazione delle nutrie, ogni anno ne vengono abbattute diverse centinaia di migliaia e ora alcuni stilisti hanno deciso di utilizzare le loro pellicce per le loro creazioni, raccontano oggi sul New York Times. Michelle Melancon è una stilista di New Orleans e ha deciso di utilizzare la pelliccia dei castorini, chiamati ratti delle paludi dalle sue parti, per ornare i suoi cappotti. La prossima domenica, Melancon e altri venti stilisti presenteranno i loro modelli nel corso di una sfilata a Brooklyn. L’evento non sarà finanziato da una casa di moda, ma dalla Terrebonne Estuary Foundation, una fondazione che si occupa della tutela delle sterminata area paludosa nella parte meridionale della Louisiana. L’ecosistema della zona è messo duramente alla prova dalla enorme quantità di nutrie che popolano le paludi.
Torna la pelliccia di castorino. Le nutrie in Louisiana sono troppe e gli stilisti propongono di usarne le pellicce senza sensi di colpa.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Christian Rocca contro i tre “impresentabili” della festa di Internazionale. Il giornalista del Sole 24 Ore risponde sul suo blog alla guida del Post.
Ieri governo e rappresentati dei tassisti hanno raggiunto un accordo dopo uno sciopero durato una settimana e una serie di manifestazioni che in molti casi sono diventate anche piuttosto violente. Al centro dell’accordo c’è la promessa da parte del ministero dei Trasporti di produrre, entro 30 giorni, un nuovo regolamento sui servizi di noleggio auto con conducente (i cosiddetti NCC), che secondo i tassisti fanno concorrenza sleale nei loro confronti: lo sciopero e le manifestazioni erano cominciati dopo che si era iniziato a parlare del possibile rinvio di 12 mesi per l’approvazione del regolamento. Per alcuni si è trattato di una vittoria dei lavoratori contro le multinazionali, come Uber, che sfrutterebbero le pieghe della legislatura italiana per fare profitti ingiusti. Secondo altri, invece, è l’ennesima vittoria per la categoria dei tassisti che, grazie alla sua capacità di mobilitazione, da anni gode di una situazione di privilegio grazie a un sistema di regole arcaico e che non ha nessun interesse a migliorare.
Come funzionano i taxi in Italia, spiegato. La storia delle licenze, i tentativi di liberalizzazione e le altre cose da sapere per capire le proteste degli ultimi giorni.
Secondo la procura militare di Roma Emanuele Scieri, allievo paracadutista morto ventiseienne il 13 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa, fu ucciso da tre caporali che lo costrinsero a salire su una torre d’addestramento da cui lo fecero cadere. Per la procura, i militari avevano voluto punire Scieri perché stava facendo una telefonata con il suo cellulare durante il servizio. I magistrati militari hanno emesso un avviso di conclusione delle indagini per il reato di Violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, in concorso. I tre uomini, Andrea Antico, Alessandro Panella e Luigi Zabara avrebbero costretto l’allievo «ad arrampicarsi sulla scala di sicurezza della torre di prosciugamento dei paracadute, dalla parte esterna, con le scarpe slacciate e con la sola forza delle braccia». Mentre Scieri stava salendo, «veniva seguito dal Caporale Panella che, appena raggiunto, per fargli perdere la presa, lo percuoteva dall’interno della scala e, mentre il commilitone cercava di poggiare il piede su uno degli anelli di salita, gli sferrava violentemente un colpo al dorso del piede sinistro; così facendo, a causa dell’insostenibile stress emotivo e fisico subìto, provocato dai tre superiori, Scieri perdeva la presa e precipitava al suolo da un’altezza non inferiore a 5 metri, in tal modo riportando lesioni gravissime».
Secondo la procura militare di Roma Emanuele Scieri, morto nel 1999 nella caserma Gamerra di Pisa, fu ucciso da tre caporali.
Lytro è una startup della Silicon Valley e negli ultimi anni ha lavorato per creare un nuovo modello di macchina fotografica, che potrebbe cambiare il nostro modo di fare le foto. La società ha realizzato un sensore in grado di scattare fotografie che possono essere messe a fuoco anche dopo la loro creazione. Se per esempio fai una foto di un tuo amico con lo sfondo del ponte di Brooklyn, puoi scegliere in un secondo momento se tenere a fuoco il viso del tuo amico o se spostare la messa a fuoco sul ponte, per metterlo maggiormente in evidenza. Il sistema si basa su un sensore diverso da quelli tradizionali, presenti nelle odierne macchine fotografiche digitali, che di solito rilevano la quantità complessiva di luce da una scena appiattendo l’immagine. Il sensore sviluppato da Lytro è invece in grado di registrare l’intensità e la direzione dei singoli raggi di luce e di immagazzinare queste informazioni nell’immagine. Per spiegare il nuovo sistema, Ren Ng, l’amministratore delegato della società, utilizza un interessante paragone: è come registrare un concerto, invece di registrare tutti i musicisti insieme in un’unica traccia, si registra una traccia per ogni musicista, così da poter personalizzare il risultato finale privilegiando alcuni strumenti e alcune sonorità su altri.
La foto che si mette a fuoco dopo averla scattata. Una società sta lavorando a una tecnologia che potrebbe cambiare il modo in cui facciamo le foto.
Il 16 marzo uscirà You and I, una raccolta di registrazioni in studio inedite di Jeff Buckley, famosissimo cantautore americano morto annegato nel 1997 a 30 anni. Nonostante l’enorme fama, Buckley – che era figlio di Tim Buckley, altro famoso cantautore americano – registrò in studio un solo disco, Grace (1994), che peraltro contiene “Hallelujah”, una cover di Leonard Cohen che è diventata la sua canzone più conosciuta. You and I sarà quindi uno dei pochi dischi postumi di Buckley, e raccoglie otto cover e due canzoni originali. NPR ha diffuso il pezzo che apre il disco, una cover di “Just Like a Woman”, tra le più famose canzoni di Bob Dylan.
“Just Like a Woman” di Bob Dylan, cantata da Jeff Buckley. Fa parte di un disco di inediti e cover del famoso cantautore americano morto nel 1997: esce a marzo.
Sono giorni in cui si riparla di Berlinguer. Prima con la sua evocazione da parte del ministro di Tremonti, che ha chiesto di recuperarne il pensiero, poi oggi con una lettera critica di Stefania Craxi pubblicata dal Corriere. E su tutto, la crisi economica e morale del paese riportano spesso alla citazione delle parole di Berlinguer sull’austerità economica e su quella morale. Così oggi il Riformista ripropone i suoi lettori il discorso di Enrico Berlinguer al “Convegno degli intellettuali” di Roma del gennaio 1977, con i temi citati da Tremonti. Da che cosa è nata, da che cosa nasce l’esigenza di metterci a pensare e a lavorare attorno ad un progetto di trasformazione della società che indichi obiettivi e traguardi tali da poter e dover essere perseguiti e raggiunti nei prossimi tre-quattro anni, ma che si traducano in atti, provvedimenti, misure, che ne segnino subito l’avvio?
Cosa diceva Berlinguer. Il discorso al Convegno degli intellettuali del 1977 sulla "politica di austerità e di rigore".
Un impettito pinguino di Magellano è probabilmente l’animale più buffo e allo stesso tempo più rispettabile tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. Insieme a lui ci sono un ippopotamo di nove giorni che cerca di alzarsi sulle zampe con l’aiuto della mamma; il cavallo Fiorente – che nel 2013 ha vinto la Melbourne Cup, la più importante corsa di cavalli australiana – che si rotola felice nell’erba; due leoni marini che litigano, o forse giocano, tra loro e un orso in Kosovo che sgranocchia un pezzo di pane. E poi c’è qualcuno travestito da gorilla a Washington DC, che passeggia tranquillo sotto la neve. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Benvenuti al sud. Un pinguino nell'Antartide cilena, un piccolo formichiere, un canguro di tre mesi e un cavallo che rotola, tra le foto di animali più belle della settimana.
Nell’incertezza seguita alla vittoria del No al referendum sulle ultime condizioni poste dai creditori internazionali per dare un nuovo prestito alla Grecia e permetterle di evitare la bancarotta, una delle poche cose sicure è questa: che un nuovo accordo sarà eventualmente trovato entro il 20 luglio, oppure sarà troppo tardi. Il 30 giugno la Grecia è andata in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale: cioè si è dimostrata insolvente, perché ha mancato uno dei pagamenti prefissati per restituire una rata di un precedente prestito ricevuto. La Grecia non ha potuto pagare il FMI per lo stesso motivo per cui sta negoziando da mesi un nuovo prestito internazionale: spende più di quello che incassa quindi sta finendo i soldi, e presto saranno finiti del tutto. Preoccupati dalla situazione economica e dalla trattativa, durante il mese di giugno i cittadini e le cittadine greche hanno ritirato parecchi soldi dai loro conti correnti mettendo in difficoltà le banche: è il motivo per cui alla fine di giugno il governo ha deciso di chiudere gli istituti di credito e porre un limite di 60 euro ai soldi che si possono prelevare ogni giorno dai bancomat. Anche i soldi delle banche, comunque, finiranno: e dato che la Grecia non stampa una sua moneta, l’unico ente che può ripristinare la liquidità verso le banche è la Banca Centrale Europea.
Perché il 20 luglio è la prossima scadenza per la Grecia. È la data da segnare sul calendario: quella davvero da dentro o fuori, per la Grecia e l'Europa.
È uscito per Codice Edizioni il libro Homo pluralis. Essere umani nell’era tecnologica, di Luca De Biase, giornalista e scrittore esperto di innovazione tecnologica e nuovi media. Di fronte all’evoluzione digitale continua, De Biase analizza nel libro come gli esseri umani debbano adattarsi a una realtà in perenne cambiamento in cui il ruolo delle macchine assume sempre più importanza, per riuscire a mantenere il loro ruolo centrale nell’ambiente digitale. ***
“Homo pluralis”. Come sono – e saranno – gli esseri umani adattati all’evoluzione tecnologica, raccontato nel nuovo libro di Luca De Biase.
Le indagini su cosa abbia causato l’incidente al Boeing 737 MAX della Ethiopian Airlines, precipitato il 10 marzo ad Addis Abeba con a bordo 157 persone, sono ancora in corso; i primi risultati sulle analisi della scatola nera dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Mentre tutti gli aerei 737 MAX sono fermi per precauzione, l’attenzione si è però già spostata sulle responsabilità di Boeing, la grande società statunitense produttrice di aeroplani. Boeing è infatti sospettata di aver messo in commercio un aeromobile non sicuro, di non aver formato adeguatamente i piloti su alcuni sistemi di sicurezza installati e di aver avuto rapporti troppo stretti con la FAA, l’agenzia di regolamentazione e controllo del traffico aereo statunitense. Boeing è la più grande azienda al mondo che produce aerei civili e ha un grande peso nell’economia statunitense; la sua unica rivale è l’europea Airbus, con cui si contende commesse e spazi di mercato. Esiste il sospetto che la FAA, anziché svolgere una funzione di tutela della sicurezza pubblica, abbia espresso valutazioni non obiettive, influenzate dalla rilevanza commerciale e strategica di Boeing. Sembrerebbe infatti che Boeing sia stata coinvolta direttamente in alcune fasi degli iter di certificazione degli aerei che produceva, e che quindi i controlli di sicurezza non siano stati svolti dalla FAA. Per il momento i sospetti sono tali che anche le autorità di regolamentazione e controllo di altri paesi stanno disponendo ulteriori verifiche prima di ridare il consenso al volo dei Boeing 737 MAX. È una cosa inusuale e preoccupante per la reputazione di FAA, visto che solitamente le varie agenzie di controllo aereo del mondo accettano sempre le decisioni delle loro omologhe estere.
Le indagini su Boeing proseguono. C'è il sospetto che l'agenzia statunitense di sorveglianza non sorvegliasse poi così tanto, forse per ragioni legate alla concorrenza di Airbus.
Il New York Times, quotidiano statunitense tra i più famosi e autorevoli al mondo, ha affrontato in un suo editoriale la questione dei diritti delle persone transgender, portando così avanti un dibattito presente negli Stati Uniti già da qualche tempo e che in Italia sembra non essere (quasi) mai nato. L’editoriale si presenta come la prima parte di un progetto più ampio, il cui sviluppo dipenderà anche dalla reazione e partecipazione dei lettori (una parte della pagina dell’editoriale consente infatti ai lettori di caricare un video e raccontare la propria storia). Per quanto le condizioni di vita dei transgender siano cambiate negli ultimi anni, scrive il New York Times, cercare di seguire la propria identità sessuale al di là di ogni facile distinzione tra “eterosessualità” e “omosessuallità, “maschile” e “femminile” è ancora oggi inutilmente difficile e faticoso.
L’editoriale del New York Times a favore dei diritti transgender. Uno dei quotidiani più autorevoli del mondo ha invitato Obama ad affrontare una questione considerata importante e urgente.
Ritorna la selezione domenicale delle cose più lette sul Post della settimana appena conclusa e si arricchisce anche della segnalazione dei tre video più visti dall’apposita sezione del Post. Ah, l’avete riconosciuto quello nella foto, no? – Oggi in Parlamento Le migliori immagini di questi anni alla Camera e al Senato, ora che i partiti vogliono censurarle.
Sunday Post. Le 13 cose più lette - e i video più visti, da oggi - sul Post di questa settimana.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Il milleproroghe abolisce il decreto Pisanu. Da gennaio l'accesso alle reti WiFi sarà meno complicato, ma alcuni paletti rimangono ugualmente.
Frederik Peeters è un fumettista e disegnatore svizzero. Pillole Blu, uscito per la prima volta nel 2001 (in Italia nel 2004), è il suo graphic novel più famoso ed è una storia autobiografica. Racconta la storia d’amore, complicata e allo stesso tempo normale, di Fred (Peeters) e Cati, la donna che diventerà la sua compagna: Cati è sieropositiva e ha un figlio da una relazione precedente, a sua volta sieropositivo; Fred non lo è. Pillole blu parla di come Fred impara a conoscere e convivere con la condizione di Cati, e del percorso di entrambi dalle paure iniziali alla costruzione di una normalità un po’ diversa. La storia “vera” è finita bene: Peeters oggi vive a Ginevra con Cati, il figlio di lei, e la figlia che hanno avuto insieme. A 13 anni dalla prima edizione del libro, Peeters ha disegnato un epilogo in cui compare proprio la loro figlia: le nuove tavole compaiono nella nuova edizione italiana di Pillole Blu, che uscirà il 12 giugno per Bao Publishing. Il 12 giugno Peeters sarà a Milano al temporary shop BAO Boutique di Via Vigevano 11, per incontrare i lettori e presentare il libro.
Un po’ di tavole di “Pillole Blu”. Esce una nuova edizione – con un nuovo finale – del famoso graphic novel autobiografico di Frederik Peeters su come funziona una coppia con il virus HIV di mezzo.
Giovedì David Solomon, amministratore delegato della banca d’investimento Goldman Sachs, ha detto in un’intervista a CNBC che a partire da luglio la banca non si occuperà più di quotazione in borsa di società europee e statunitensi che non abbiano almeno una persona appartenente a una categoria discriminata nel consiglio di amministrazione, con particolare attenzione alle donne. «Potremmo perdere un po’ di affari – ha detto Solomon – ma a lungo termine penso che questo sia il miglior consiglio per le aziende che vogliono generare rendimenti per i loro azionisti nel tempo». Nell’intervista Solomon ha spiegato che le società statunitensi con almeno una donna nel loro consiglio di amministrazione hanno avuto prestazioni migliori di quelle senza negli ultimi quattro anni, e ha aggiunto che Goldman Sachs, che ha 4 donne tra gli 11 membri del Cda, potrebbe aiutare i clienti a identificare le migliori donne da candidare, se necessario.
Goldman Sachs non lavorerà più con società che non abbiano almeno una persona appartenente a una categoria discriminata nel consiglio di amministrazione.
Dall’ 1 febbraio WhatsApp, una delle più popolari app di messaggistica al mondo, non funzionerà più su diversi vecchi modelli di smartphone. WhatsApp già da tempo consiglia che per l’utilizzo ottimale dell’app i telefoni siano aggiornati ai seguenti sistemi operativi: Android versione 4.0.3 e successive, iPhone versione iOS 9 e successive, e alcuni telefoni con KaiOS 2.5.1 e versioni successive, inclusi JioPhone e JioPhone 2. Finora è stato possibile utilizzare l’app anche con versioni di software precedenti, ma dall’1 febbraio questo non sarà più possibile. Sui telefoni che supportano al massimo Android 2.3.7, e i telefoni iPhone che supportano al massimo il sistema operativo iOS 8, non sarà più possibile creare un nuovo account, né riverificare un account esistente. La maggior parte dei telefoni interessati non sono più in commercio da parecchi anni, anche se ancora molto popolari, come ad esempio l’iPhone 4S, che supporta al massimo iOS 7. WhatsApp ha spiegato di aver preso questa decisione per poter garantire la sicurezza di tutti i suoi utenti, cosa che nei software più vecchi non sarebbe stata possibile.
Dall’1 febbraio WhatsApp non funzionerà più su diversi vecchi modelli di smartphone.
Domani, prima domenica di dicembre, molti musei in Italia saranno gratis grazie all’iniziativa “Domenica al Museo”, che fu istituita nel 2014 dal ministero dei Beni e delle Attività culturali (MiBACT) e che permette l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali ogni prima domenica del mese, da ottobre a marzo. Tra le centinaia di luoghi che si potranno visitare gratuitamente ci sono la Reggia di Caserta, i Musei Reali di Torino, il Parco Archeologico di Ostia Antica e le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Domani sarà una di quelle “domeniche gratis al museo”. Su iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività culturali, centinaia di luoghi e musei (compresi alcuni dei più famosi e visitati) si potranno visitare senza pagare.
Finisce oggi la settimana della moda di Londra, che era iniziata venerdì 18 settembre. Per la prima volta l’evento si è svolto al Brewer Street Car Park, uno spazio creativo nel quartiere di Soho, a pochi minuti da strade come Regents Street, Bond Street, Dover Street e Oxford Street, famose per i loro negozi. Negli anni passati invece la settimana della moda si era sempre svolta a Somerset House, una struttura sede di mostre, concerti e spettacoli. Tra le tante in calendario, sono state presentate le collezioni primavera/estate 2016 di Vivienne Westwood, Burberry e Margiela, che hanno fatto parlare di sé. Domenica 20 settembre Vivienne Westwood ha presentato una collezione considerata fedele al suo stile. Tutti i suoi segni distintivi erano presenti negli abiti: corsetti, scollature girocollo, tartan, girovita stretti e accessori fetish come collane di plastica e imbracature sopra i vestiti. Vivienne Westwood ha colto l’occasione della sua sfilata per fare varie dichiarazioni politiche: ha sfilato insieme a membri dello staff che portavano cartelli contro i tagli alla spesa del governo britannico, i cambiamenti climatici e il fracking, una tecnica usata per l’estrazione del gas naturale. Al suo show hanno partecipato LiLy Allene e Boy George.
Le foto della settimana della moda di Londra. Chi c'era e cosa è stato presentato in questi giorni intorno alle passerelle di Soho.
Cat Stevens è un celebre cantautore londinese di origini greche (il suo vero nome è Steven Demetre Georgiou) che ebbe una grande popolarità nei primi anni Settanta, a cui seguì – alla fine di quel decennio – la sua decisione di convertirsi all’Islam e abbandonare la musica da professionista, prendendo il nome di Yusuf Islam. È tornato a suonare in pubblico e incidere dischi negli anni Novanta, ma sempre grazie ai suoi successi passati: i suoi vecchi dischi continuano a vendere copie e a essere trasmessi dalle radio. Queste sono le sue canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist, insieme all’introduzione su di lui. Cat Stevens era un grande cantautore, pubblicò il suo primo disco a 18 anni e scrisse canzoni dolcissime, moderate dalla sua voce agguerrita. Poi perse un po’ di smalto e quindi non sapremo mai cosa ci abbia tolto la sua conversione all’Islam in seguito all’aver scampato la morte in un incidente aereo nel 1976. Negli ultimi tempi le sue riapparizioni si sono intensificate, per l’eccitazione dei giornali e pochi altri.
Dieci canzoni di Cat Stevens. Certo, sono tutte di oltre trent'anni fa: o volete essere così snob da sostenere che ne ha fatte di migliori dopo?.
Fino al 15 maggio 2016 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo – ospiterà la mostra Four Seasons di Ryan McGinley, un importante fotografo statunitense. La mostra espone 40 immagini che McGinley ha scattato dal 2004 e che raccontano il rapporto dell’uomo con la natura, attraverso il tema delle quattro stagioni. Le fotografie di McGinley richiamano il “mito del buon selvaggio” di Jean-Jacques Rousseau, che si basa sulla convinzione che l’uomo in origine fosse un “animale” buono e pacifico, corrotto poi dalla società e dal progresso. Ryan McGinley è nato nel 1977 a Ramsey, in New Jersey, e ora vive e lavora a New York. Oltre ad aver collaborato con prestigiose gallerie d’arte internazionali (il Whitney Museum e il MoMA P.S.1 di New York, ad esempio), ha realizzato campagne fotografiche per aziende come Christian Dior, Calvin Klein, Balenciaga, Bottega Veneta, Stella McCartney, Missoni, Levi’s, Adidas, Puma e Nike.
Le quattro stagioni di Ryan McGinley. L'uomo e la natura nelle immagini di un importante fotografo statunitense, in mostra a Bergamo.
L’azienda americana Ralph Lauren ha lanciato nel suo negozio sulla Fifth Avenue di New York (quello più importante e identitario) i primi camerini interattivi mai creati: si chiamano “Oak Fittings Room” (Il camerino di Oak) dal nome della startup tedesca – Oak Labs, appunto – che ne ha realizzato il software per 4,1 milioni di dollari (circa 3,8 milioni di euro). Hanno uno specchio touchscreen che consente, tra le altre cose, di regolare le luci, chiamare i commessi e richiedere capi di un’altra taglia o colore. Per ora il nuovo tipo di camerino è disponibile nel solo negozio di New York, ma l’azienda progetta di inserirlo anche in altri punti vendita prima della fine dell’anno. Una volta entrati nel camerino si possono selezionare le luci della cabina prova scegliendo tra la modalità “Fifth Avenue Daylight” (luce del giorno sulla Fifth Avenue), “East Hampton Sunset” (Tramonto nell’East Hampton, un località turistica) e “Evening at the Polo Bar” (Serata al Polo bar, il ristorante di Ralph Lauren a New York). Una speciale tecnologia di lettura detta RFID (Radio Frequency Identification) è in grado di rilevare l’etichetta dei vestiti e comunicare quali varianti dello stesso capo sono presenti in negozio. Il cliente a quel punto può richiedere taglie o colori diversi senza uscire dal camerino, inviando l’ordine direttamente ai commessi, che provvederanno a consegnarlo. Lo specchio suggerisce al cliente anche altri vestiti che potrebbero interessargli in base a quelli che ha già scelto. Lo specchio interagisce in cinque lingue: inglese, spagnolo, portoghese, cinese e italiano. A prova terminata, è possibile inserire il proprio numero di telefono per farsi inviare un messaggio con il resoconto di quello che si è provato, utile se si sceglie di comprare in un secondo momento o sul sito. Una giornalista del sito di tecnologia TechCrunch ha già provato il camerino interattivo: trovate la sua recensione, con le immagini, qui.
Il camerino interattivo di Ralph Lauren. Uno specchio touchscreen permette di regolare le luci, chiamare i commessi e richiedere nuove taglie senza mai uscire: per ora c'è solo a New York.
I panda giganti, i mammiferi più popolari in Cina e simboli del WWF, mangiano quasi esclusivamente bambù da circa due milioni di anni. La cosa curiosa è che la loro flora intestinale non è adeguata per assorbire tutte le parti del bambù. Secondo uno studio pubblicato martedì da mBio, il giornale dell’American Society for Microbiology, i panda digeriscono solo il 17 per cento dei 13,6 chilogrammi di bambù che mangiano ogni giorno. Questo significa che la maggior parte del bambù mangiato dai panda finisce per diventare cibo non digerito, che viene espulso dall’organismo attraverso la cacca. Com’è stato possibile arrivare a una situazione del genere? Prima di diventare mangiatori di solo bambù, i panda mangiavano sia carne che altri tipi di piante. Gli autori dello studio pubblicato da mBio hanno scritto: «A differenza di altri erbivori che hanno sviluppato con successo dei sistemi digestivi specializzati ad assorbire efficacemente le diverse parti di una pianta, il panda gigante continua a mantenere delle caratteristiche gastrointestinali tipiche dei carnivori». Xiaoyan Pang, co-autore dello studio e docente all’Università Jiao Tong di Shanghai, ha detto che le recenti scoperte implicano che «la flora intestinale dei panda giganti potrebbe non essersi adattata bene a quel tipo particolare di dieta, e questo inserisce i panda in un “dilemma evolutivo”».
Il dilemma evolutivo dei panda. Mangiano solo bambù ma non lo sanno digerire: quindi devono mangiarne cinque volte tanto quello che gli serve (con la conseguenza che pensate).
L’azienda di moda francese Louis Vuitton ha presentato nel terminal TWA Flight Center dell’aeroporto John F. Kennedy di New York la sua collezione cruise 2020, la sesta disegnata dal direttore creativo Nicolas Ghesquière. Nel pubblico c’erano, tra gli altri, l’attrice di Game of Thrones Sophie Turner con il marito Joe Jonas, e le attrici Emma Stone, Cate Blanchett e Laura Harrier. Inizialmente le collezioni cruise erano presentate in primavera e avevano capi adatti a chi, in autunno, va in vacanza in luoghi esotici; ora sono diventate un’offerta di mezza stagione e un’occasione delle aziende per far parlare di sé con scenografie spettacolari. Il terminal venne costruito nel 1962 su progetto dell’architetto Eero Saarinen – lo stesso del famoso Gateway Arch di St. Louis, in Missouri – e, scrive Vogue, è stato un perfetto scenario per «l’idiosincrasia da fantascienza, oltre la storia, che caratterizza il lavoro di Ghesquière». Il terminal è in ristrutturazione dal 2001 e riaprirà il 15 maggio, trasformato in hotel con più di 500 camere e un’enorme piscina.
La sfilata di Louis Vuitton all’aeroporto di New York. Futuristica e dedicata alla città, tra allusioni a Gotham City, a Star Trek e ai grattacieli.
Sulla Stampa di giovedì 16 gennaio, Paolo Colonnello si occupa delle sentenze che hanno consentito nei mesi scorsi a diverse famiglie di proseguire il trattamento Stamina, il controverso sistema che secondo i suoi ideatori è a base di cellule staminali e che sarebbe in grado di curare numerose malattie invalidanti. Contro il trattamento, ritenuto inutile e in alcuni casi dannoso, si sono espressi scienziati, riviste scientifiche e una commissione del ministero della Salute e ci sono state diverse inchieste giornalistiche. Colonnello spiega che nel 2012, nonostante il divieto da parte dell’Agenzia italiana del farmaco di praticare il trattamento negli Spedali Civili di Brescia, molti magistrati si espressero su singoli casi disponendo che non fossero interrotte le infusioni. È un aspetto della vicenda Stamina di cui si è fino a ora parlato meno, ma che ha portato i malati ad avere ulteriori false speranze, dice Colonnello, e ha fatto emergere molte contraddizioni, come nel caso di una sentenza emessa a Venezia dove fu ordinato il trattamento «pur in assenza di evidenza scientifica». Ciò che il ministero vieta, il giudice autorizza. È un incredibile gioco a rimpiattino, in cui a farne le spese sono come al solito i malati e le loro speranze, quello cui si assiste da quando, il 15 maggio 2012, l’Aifa, la massima autorità italiana di controllo sul farmaco, decide di vietare la pratica di Stamina nell’ospedale Civile di Brescia. Una decisione che arriva dopo un’ispezione dei Nas e del Centro Nazionale Trapianti, un’inchiesta aperta dalla Procura di Torino e la dichiarazione della stessa Aifa che le iniezioni di Stamina sono «pericolose per la salute». Ciò nonostante, passano appena tre mesi prima che un giudice, il primo di una lunga serie, scardini con una sentenza di fine agosto il divieto, riaprendo la strada che porta a Brescia.
Stamina e le sentenze dei giudici. Paolo Colonnello ricorda sulla Stampa le numerose sentenze che ordinarono di proseguire il trattamento nonostante il divieto dell'Agenzia italiana del farmaco a Brescia.
Lo scorso novembre il leader della Lega Matteo Salvini ha avuto qualche difficoltà quando, nel corso di un programma televisivo, ha cercato di spiegare il significato della parola “sovranismo” ad alcuni bambini di otto anni. «Sovranismo significa che alla fine la decisione la deve prendere ognuno di voi», ha cominciato Salvini, alludendo a un paragone tra la classe e l’Italia. «Significa che in questa classe si discute – come avviene ad esempio in Europa – poi però a decidere come si fanno i compiti, a decidere del vostro futuro, siete voi». Spiegare il SOVRANISMO in un minuto, spero di aver dato almeno l'idea 🙂 pic.twitter.com/Kg5DY32K1A
“Sovranismo”, la parola. La sentiamo sempre più spesso, soprattutto in Italia, e il suo significato è meno chiaro di quanto sembri: è diventata un sinonimo presentabile di "destra radicale"?.
Rojadirecta, il popolare sito spagnolo che, fra le altre cose, aggrega link che permettono di vedere gratuitamente molti eventi sportivi, fra cui le partite di calcio della Serie A, è raccontato in un articolo di oggi, venerdì 19 luglio, sul Corriere della Sera a proposito del “sequestro” da parte della procura di Milano. Il gip di Milano, Andrea Ghinetti, ha disposto il sequestro preventivo del famoso sito “pirata” spagnolo Rojadirecta, che aggrega link per vedere partite di calcio e di altri sport in streaming. Il sequestro era stato richiesto dalla Procura dopo gli esposti di Rti e della Lega Calcio. I legali del sito, gli avvocati Fulvio Sarzana, Giuseppe Vaciago e Giovanni Maria Riccio, però, hanno già presentato ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere il dissequestro.
Rojadirecta è stato “sequestrato” in Italia. Il sito che elenca link per vedere in streaming il calcio e altri sport è stato reso inaccessibile dalla procura di Milano.
Se capitate a Chengdu, in Cina, potete scegliere se fermarvi a bere qualcosa in un bar a tema ricci e gatti o in un altro dedicato ai lama: in entrambi trovereste esemplari di questi animali, tra i primi da segnalare nella raccolta degli animali fotogenici della settimana. Poi ci sono animali in compagnia di zucche: chi ci si appoggia, come un lemure allo zoo di Madrid e chi ne dà un po’ da mangiare ai suoi cuccioli, come una babbuina allo zoo di Amburgo. Per rimanere in tema Halloween ci sono pure due cani travestiti a East Meadow, nello stato di New York. Poi una foto di repertorio del cane ferito nell’operazione militare che ha portato alla morte del capo dell’ISIS Baghdadi e un po’ di animali che stanno bene con l’autunno: un cigno in un lago ad Hannover, un cervo bianco in Repubblica Ceca e due cuccioli di panda minori in Inghilterra. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Animali, zucche e costumi da Halloween, insieme a maestosi cervi bianchi e al cane ferito nell’operazione che ha portato alla morte del capo dell'ISIS, tra gli animali da fotografare in settimana.
Martedì 2 settembre a Veľké Kapušany, una città nell’est della Slovacchia a pochi chilometri dal confine ucraino, è stato inaugurato un gasdotto che servirà per rifornire di gas naturale l’Ucraina e a compensare eventuali prolungati tagli delle forniture di metano da parte della Russia. Il gasdotto è uno dei pochi a portare il gas da occidente verso oriente dall’Unione Europea, e a pieno regime dovrebbe permettere di coprire circa il 20 per cento della domanda di gas da parte dell’Ucraina. L’apertura dell’impianto è considerata un importante passo avanti dalle autorità dell’Unione Europea, che vuole mantenere la sua influenza sull’Ucraina ora che il paese è impegnato in un difficile conflitto con la Russia, che lo scorso marzo ha portato all’annessione della Crimea da parte del governo russo. Durante la cerimonia di inaugurazione, il primo ministro dell’Ucraina, Arseny Yatsenyuk, ha detto che il gasdotto dimostra quanto il suo paese sia sempre più vicino all’Unione Europea: “Oggi l’Ucraina può dire di avere compiuto il primo passo insieme con i nostri amici slovacchi e con quelli della Commissione Europea per diversificare le forniture di energia e per ridurre la dipendenza energetica” dalla Russia. A inizio estate il gestore delle forniture di gas russo, la società Gazprom, ha tagliato le forniture verso l’Ucraina, a causa di una disputa ancora non risolta sul pagamento di vecchie forniture e in seguito alla crisi nell’est del paese.
Il gasdotto tra Slovacchia e Ucraina. È stato inaugurato oggi e porta metano dalla UE verso est, per aiutare l'Ucraina in caso di sospensioni delle forniture russe.
Twitter inizierà a eliminare gli account inattivi da più di sei mesi, a meno che non venga fatto un accesso prima della scadenza stabilita per la cancellazione, prevista per il prossimo 11 dicembre: l’inattività, per Twitter, è determinata in base all’accesso, non alla pubblicazione. Twitter ha fatto sapere che la decisione è stata presa perché gli utenti che non effettuano l’accesso da così tanto tempo non hanno potuto accettare gli aggiornamenti riguardanti le politiche sulla privacy. La cancellazione migliorerà anche la credibilità del social perché saranno rimossi gli account inattivi dai conteggi dei follower delle persone.
Twitter inizierà a eliminare gli account inattivi da più di sei mesi.
Mercoledì 6 marzo, il segretario del Partito Democratico (PD), Pier Luigi Bersani, ha presentato nel corso della Direzione Nazionale a Roma del partito un elenco di otto punti “per un governo di cambiamento”. La proposta è principalmente indirizzata, anche se non in maniera esplicita, al Movimento 5 Stelle (M5S) di Beppe Grillo, i cui voti sono necessari per avere una maggioranza in Senato, dove il PD da solo o con Monti non avrebbe seggi a sufficienza. Durante la successione degli interventi pomeridiani gli oratori si sono detti praticamente tutti favorevoli alla proposta di Bersani, ma con sfumature e toni anche molto diversi. Abbiamo raccolto di seguito gli interventi più rilevanti della giornata, che è stata chiusa da un voto che ha dato a Bersani il mandato di portare avanti quanto annunciato in mattinata. Pier Luigi Bersani
I video della direzione del PD. Gli interventi di Bersani, Civati, Fassina, D'Alema, Puppato e tutti gli altri.
Fa così caldo che vi consiglieremmo di usare il computer per sventolarvi. Oppure di spegnerlo, che emana calore. Avete provato a metterlo nel surgelatore? Insomma, lasciate perdere, state fermissimi, e guardate al massimo un film che per due ore va da solo e non c’è da toccare nemmeno un tasto. O neanche quello, solo i Maroon 5 che cantano “Sunday morning rain is falling”, che magari viene un’idea di fresco. Il caldo è il vero nemico del multitasking, perché poi si multisuda. Per quelli con l’aria condizionata, invece, o per i lettori del Post nelle zone del pianeta più fresche (si segnalano 10° di massima a Buenos Aires e 23° a Vancouver), ecco la rituale rassegna del meglio della settimana. A cominciare dai pezzi più letti, roba di numeri.
Sunday Post. Il caldo è il vero nemico del multitasking, perché poi si multisuda. Il meglio del Post questa settimana.
ENEL nei prossimi mesi comincerà la sostituzione progressiva dei vecchi contatori elettrici, installati a partire dal 2001 e che hanno una vita utile di 15 anni. Le sostituzioni riguarderanno circa 33 milioni di contatori: la maggior parte andrà a scadenza nel 2017. Lo scorso marzo l’Autorità per l’energia aveva approvato le specifiche tecniche dei nuovi contatori digitali: consentiranno la rilevazione dei dati sull’energia consumata ogni 15 minuti e la rilevazione continua della potenza impiegata, permettendo quindi di avere sempre sotto controllo i propri consumi. I dati saranno accessibili via web con uno scarto temporale di 24 ore. Dal 2018 scomparirà la tariffa di maggior tutela, ora garantita dall’Autorità per l’energia e il gas, e le persone potranno scegliere liberamente tra le offerte disponibili di vari operatori. Il cambio dei contatori ENEL con quelli di nuova generazione permetterà anche di avviare il progetto di portare la banda ultralarga su fibra ottica in molte città italiane che ancora non ce l’hanno. Inizialmente saranno coinvolte 250 città: ENEL, sfruttando i lavori di sostituzione, poserà il cavo e poi le varie compagnie di telecomunicazione provvederanno a fornire il servizio.
I nuovi contatori di ENEL. Consentiranno rilevazioni quotidiane e di avere sempre sotto controllo i propri consumi su internet.
Aggiornamento di venerdì 14 marzo 2014 Venerdì 14 marzo, i responsabili di Popcorn Time hanno annunciato la chiusura del servizio, perché hanno “bisogno di voltare pagina”. Il sistema era stato criticato perché favoriva inevitabilmente la visione, in un modo molto semplice, di migliaia di film protetti dal diritto d’autore. Scrivono i fondatori del servizio nel loro messaggio con cui annunciano la chiusura:
Popcorn Time e i film in streaming. Sta facendo discutere un nuovo programma per vedere i film istantaneamente tramite BitTorrent, che potrebbe facilitare molto la pirateria online.
Lunedì Apple ha ottenuto da un tribunale tedesco la sospensione delle vendite del Galaxy Tab 10.1, il tablet prodotto da Samsung e ritenuto sostanzialmente un plagio dell’iPad. La decisione della Corte federale ha reso più tesi i rapporti tra le due società, che si combattono con cause e controcause legali sui loro tablet e smartphone da diversi mesi. Le diatribe in tribunale non impediscono comunque a Samsung e ad Apple di collaborare e di avere stretti rapporti commerciali per quanto riguarda l’acquisto dei componenti che servono per costruire i dispositivi mobili. Il grafico dell’Economist, basato sui dati forniti da iSuppli, dimostra quanto Apple sia dipendente da Samsung per quanto riguarda alcuni componenti fondamentali per il funzionamento dei suoi iPhone. La società di Steve Jobs non costruisce materialmente il proprio smartphone: delega l’intera operazione a ditte esterne che ricevono i componenti da decine di fornitori, li assemblano e inviano poi il prodotto finito alla società che si occupa di venderlo e distribuirlo ai suoi clienti. L’assemblaggio viene curato da Foxconn, una società con enormi stabilimenti in Cina spesso oggetto di critiche per le difficili condizioni di lavoro cui sono sottoposti i suoi operai, mentre diverse parti degli iPhone vengono prodotte e fornite da Samsung.
Gli iPhone con i pezzi di Samsung. Apple e la società sudcoreana si scontrano nei tribunali ma sono e rimangono ottimi partner commerciali quando si tratta di componenti.
La giornata di ieri è stata molto importante nella discussione parlamentare sulla legge che cambia la regolamentazione delle intercettazioni telefoniche. “La maggioranza ha voluto strafare”, scrive oggi il Corriere della Sera. “Doppio colpo di scena sulle intercettazioni a Montecitorio”, scrive Repubblica. È successo, infatti, che nel corso di una giornata di intense trattative in commissione Giustizia alla Camera il PdL abbia deciso di accelerare su molti dei punti su cui stava faticosamente cercando un accordo con l’UdC e col Terzo Polo. Il Terzo Polo, infatti, sarebbe stato pronto ad astenersi davanti alla riproposizione del testo concordato dal Governo nel 2010, quando Futuro e Libertà faceva ancora parte della maggioranza. Quel testo prevedeva la possibilità dei giornalisti di pubblicare un riassunto – non le trascrizioni integrali – di tutte le intercettazioni depositate e a conoscenza della difesa. Ieri però due deputati del PdL, Enrico Costa e Manlio Contento, hanno presentato un emendamento che stravolge quella impostazione. Tutti i giornali danno per scontato che l’emendamento sia stato concordato col ministro Palma e il deputato Ghedini, presidente della consulta del PdL sulla giustizia.
Il Governo spinge sulle intercettazioni. In cosa consiste l'emendamento che ieri ha fatto infuriare l'opposizione, portando Giulia Bongiorno alle dimissioni.
Questa settimana Angelina Jolie, David Beckham e Barry Gibb dei Bee Gees erano a Londra, impegnati in eventi che avevano a che fare con ordini cavallereschi e monarchia britannica che regalano sempre momenti di eleganza e fotogenicità. Le facce più divertenti degli ultimi giorni arrivano invece da Bruxelles: sono quelle di Angela Merkel e Jean-Claude Juncker, e potete interpretarle come preferite. Victoria Beckham, Kate Moss e Bella Hadid sono la quota-moda della settimana; mentre Maria Grazia Cucinotta e Lapo Elkann – due che non si vedono spesso in questa raccolta – sono gli italiani, insieme a Giuseppe Conte. E poi Putin con Ronaldo, Johnny Depp, uno chef tra le bolle di sapone e il matrimonio di quei due, ovviamente, per i fan di Games of Thrones. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Johnny Depp, Sharon Stone, Lapo Elkann, Putin e Ronaldo, tra le persone da fotografare in settimana.
Quando Paul e Linda McCartney accettarono di apparire nei Simpson, il responsabile della serie David Mirkin decise di comprare un regalo alla coppia, famosa tra le altre cose per essere orgogliosamente vegetariana. Prima di volare a Londra per registrare le loro voci, che sarebbero state usate nell’episodio, Mirkin – che da poco aveva smesso di mangiare carne per il suo amore per gli animali e per l’ambiente – si fermò in un negozio di New York e acquistò una confezione del suo sostituito vegetariano preferito per la carne di tacchino. Era la metà degli anni Novanta e prodotti di questo tipo non erano ancora molto diffusi. Mirkin pensò che ai McCartney potesse piacere provare qualcosa che probabilmente non avrebbero potuto trovare nel Regno Unito. Dopo essere arrivato nel suo albergo a Londra, prese un taxi e dopo un’ora e mezza di viaggio raggiunse la residenza di Paul e Linda nel Sussex, consegnando il suo regalo. “Pensai che lo avrebbero provato con qualche cautela – raccontò in seguito Mirkin – ma appena mi girai li vidi che lo mangiavano direttamente dal contenitore, divorandolo e imboccandosi a vicenda tanto gli stava piacendo”. Mirkin avrebbe esultato di gioia, ma era preoccupato dal fatto che il finto tacchino potesse essere andato a male durante il viaggio, tanto da pensare: “Potrei avere appena ucciso Paul e Linda McCartney”.
“Lisa la vegetariana”. Il 15 ottobre 1995 andò in onda uno degli episodi più famosi dei Simpson: Slate racconta la storia di come fu prodotto, grazie anche ai McCartney.
Sul Corriere della Sera Giovanni Bianconi racconta la storia dell’artificiere che la mattina del 9 maggio 1978 scoprì il corpo di Aldo Moro in un’auto in via dei Caetani. Fu l’uomo che – ora indagato per calunnia dalla Procura di Roma – dichiarò di aver riferito del ritrovamento all’allora ministro Cossiga un’ora prima della telefonata dei brigatisti, mettendo così in discussione la versione ufficiale e aprendo un nuovo capitolo in uno dei casi notoriamente più intricati e oscuri della storia repubblicana italiana, il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro, e di cui si è riparlato anche il mese scorso dopo le dichiarazioni di un ispettore di polizia in pensione. Nel giugno scorso — 35 anni dopo i fatti — denunciò un nuovo, asserito mistero del caso Moro. Con una confessione apparentemente clamorosa: lui stesso, in qualità di artificiere, la mattina del 9 maggio 1978 scoprì il cadavere del presidente della Dc all’interno della Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, dandone notizia al ministro Francesco Cossiga accorso sul luogo, un’ora prima della telefonata con cui i brigatisti rossi annunciarono l’esecuzione della condanna a morte. E dunque: chi aveva saputo in anticipo dell’avvenuto omicidio? Perché Cossiga, successivamente ripreso dalle telecamere vicino alla R4, partecipò alla messinscena del doppio ritrovamento? Che cosa accadde tra la prima scoperta e la comunicazione «ufficiale» delle Br? Eccetera, eccetera.
I falsi misteri sul caso Moro. Giovanni Bianconi sull'artificiere che la mattina del 9 maggio 1978 scoprì il corpo dell'ex presidente della DC, e che è ora indagato per calunnia.
Charles Weever Cushman è stato un uomo d’affari, fotografo amatoriale ed ex studente dell’Indiana University. Nell’archivio digitale di quella che era la sua università sono conservate oltre 14mila fotografie che Cushman – appassionato di viaggi – scattò tra il 1938 e il 1969: tra le altre, ce ne sono alcune di Damasco, in Siria, risalenti al 1965, due anni dopo il colpo di stato militare di Amin al-Hafif e cinque anni prima che Hafez al Assad, padre di Bashar, prendesse il potere in Siria. Le fotografie di Cushman mostrano una Damasco tranquilla, molto diversa da quella che si vede nelle immagini degli ultimi anni. Nella Damasco degli anni Sessanta le bancarelle dei mercati erano ricche di cibo, le strade erano affollate e le automobili e i camion in giro per la città erano in buono stato. Nel 1965 la Siria stava vivendo i primi anni di una delle molte rivoluzioni di ispirazione socialista e panaraba che avrebbero interessato l’area mediorientale: al Hafif era infatti un esponente del partito Ba’ath, una forza politica che aveva tra i suoi obiettivi quello di creare un unico stato arabo.
Com’era Damasco negli anni Sessanta. Lo raccontano alcune fotografie scattate da un ex studente dell'Indiana University appassionato di viaggi.
Stefano Cappellini segnala oggi sul Riformista – giornale che ha cara la distinzione dalla sinistra giustizialista e antiberlusconiana tout court – la notevole associazione di intenti a cui la sinistra italiana sembra essere dedicata in queste settimane: la difesa delle pubbliche gogne giornalistiche (“che lede la parità tra accusa e difesa”) e dell’inno nazionale. È successo qualcosa di grosso, secondo Cappellini. Una mutazione c’è stata, questo è fuori discussione. La questione giudiziaria è il terreno sul quale ha raggiunto il punto di non ritorno. Se Antonio Di Pietro può imporre tattica e strategia al Pd ed ereditare senza troppi sforzi la gran parte dei consensi rosso-verdi, se l’acclamato Luigi De Magistris può sostenere senza nemmeno pagare il pegno del ridicolo che i suoi punti di riferimento politici sono Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante, se Marco Travaglio è di gran lunga l’opinionista più credibile agli occhi delle nuove generazioni anti-governative, se Gioacchino Genchi – un esperto di dossieraggio che fino a qualche anno fa sarebbe stato classificato a sinistra alla voce «avanzo di Sifar» – può diventare una star della pubblicistica progressista, evidentemente il danno ormai è fatto.
“La mutazione antropologica della sinistra”. Il Riformista attacca lo svuotamento ideale della sinistra, attaccata all'inno di Mameli con La Russa come alleato.
Oggi inizia la 73esima edizione del festival del cinema di Venezia, che si concluderà il 10 settembre con l’assegnazione del Leone d’oro, il premio più importante. Il festival si tiene al Lido di Venezia ed è organizzato dalla Biennale di Venezia, una delle più importanti istituzioni culturali al mondo. Il nome esatto del festival di Venezia è “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. Il festival di Venezia è il più antico del mondo (arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, ma quelli sono premi, non un festival di film nuovi) ed è anche piuttosto importante: il Guardian ne ha parlato come di una “rampa di lancio per gli Oscar” perché, per esempio, i due Miglior film degli Oscar del 2015 e del 2016 (Birdman e Spotlight) furono presentati a Venezia. La scorsa edizione del festival di Venezia fu vinta dal film venezuelano Ti guardo e fu in genere ritenuta troppo elitaria e poco attenta ai gusti del pubblico; quest’anno sembra invece che ci siano film interessanti e originali ma anche cose capaci di piacere sia alla critica che al pubblico. Come ogni altro festival del cinema, anche quello di Venezia per chi non è a Venezia è fatto in buona parte dalle foto, dalle feste e dai famosi attori che vi partecipano. Quest’anno ci saranno di sicuro Ryan Gosling, Emma Stone, Michael Fassbender, Alicia Vikander, Monica Bellucci, Denzel Washington, Chris Pratt e Kit Harrington (quello di Game of Thrones).
Oggi inizia il festival del cinema di Venezia. Finirà il 10 settembre con l'assegnazione del Leone d'oro e comincia con Ryan Gosling ed Emma Stone, protagonisti del film d'apertura "La La Land".
Il gruppo Iconix che possiede i diritti dei Peanuts, la celebre serie di fumetti disegnata e inventata da Charles Schulz, ha annunciato un ambizioso progetto di lancio e sfruttamento sul digitale e sui social network: che riguarderà videogiochi sul mobile, e-books, Facebook e applicazioni diverse. L’impegno ha come obiettivo quello di raggiungere “i fans più giovani”, ha detto il presidente di Iconix Neil Cole. «Vogliamo rendere i peanuts accessibili alla prossima generazione»
I Peanuts del Duemila. Annunciato il lancio di Snoopy e Charlie Brown nell'era digitale e dei social network.
La sera del 31 dicembre è stato diffuso il video di Out Of The Woods, il sesto singolo tratto dal disco 1989 della musicista statunitense Taylor Swift. Il video è andato in onda durante il programma di capodanno di ABC New Year’s Rockin’ Eve. Il video è stato diretto da Joseph Kahn, che lavora spesso con Swift, ed è una riproposizione letterale del testo del ritornello della canzone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il nuovo video di Taylor Swift. È stato diffuso la sera di Capodanno ed è quello del singolo "Out Of The Woods".
È morto a 91 anni il teologo e politologo gesuita Bartolomeo Sorge. Era nato a Rio Marina, sull’Isola d’Elba, il 25 ottobre del 1929, ma dopo pochi anni si era trasferito con la famiglia in Veneto. Nel 1946 entrò nella Compagnia di Gesù e nel 1958 venne ordinato sacerdote. Nel 1966 iniziò a lavorare nella redazione della Civiltà Cattolica, la più antica rivista in lingua italiana dei gesuiti, e nel 1973 ne divenne direttore. Lasciò la direzione di Civiltà Cattolica nel 1985 e dal 1986 al 1996 diresse l'”Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe” di Palermo. Fu tra i promotori, insieme a padre Ennio Pintacuda, del movimento politico d’ispirazione cristiana Città per l’Uomo e successivamente sostenne l’attuale sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il suo movimento La Rete. Successivamente visse a Milano, presso il Centro San Fedele, di cui fu responsabile fino al 2004. Fu anche direttore delle riviste Popoli fino al 2005 e Aggiornamenti Sociali fino a tutto il 2009.
È morto il politologo gesuita Bartolomeo Sorge.
La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha annunciato oggi le materie della seconda prova del prossimo esame di Maturità, che si terrà il prossimo giugno. A differenza della prima prova della Maturità – il tema di italiano – la seconda cambia in base ai diversi indirizzi di studio e ogni anno il ministero dell’Istruzione decide quale materia inserire nell’esame di ogni tipo di scuola, dai licei agli istituti tecnici. Niente fisica allo Scientifico: quasi un estintore rovesciato sull’incendio divampato negli ultimi giorni. Si è preferito «il consolidamento della materia più rappresentativa del percorso di studi e maggiormente qualificante rispetto al profilo in uscita degli studenti». Per il resto, «alternanza», come previsto, al liceo Classico: Latino. Niente alternanza invece al Linguistico – dove avrebbe dovuto uscire la seconda lingua, e invece si porterà di nuovo «Lingua1». I futuri ragionieri se la vedranno con Economia Aziendale; Scienze umane al Liceo delle scienze umane; Diritto ed economia politica al Liceo delle scienze umane – opzione Economico sociale; Discipline artistiche e progettuali, caratterizzanti l’indirizzo di studi nel Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione al Liceo musicale; Tecniche della danza al Liceo coreutico.
Le materie della seconda prova della Maturità. Le ha annunciate oggi la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.
Il magazine online Vox ha pubblicato una lista delle 31 migliori serie che si possono finire in un weekend, impegnandosi cioè in una maratona di binge-watching. Ne abbiamo scelte 15 fra quelle più famose: la maggior parte è uscita negli ultimi anni, e anzi ce ne sono solamente due uscite nel 2015. La più vecchia è uscita invece nel 1999 e ci recitano fra gli altri James Franco e Seth Rogen. In mezzo, ce n’è probabilmente qualcuna che un vostro amico ha già insistito per farvi vedere. Dentro ogni foto, qualche informazione sulla serie, numero degli episodi e durata:
15 serie tv che si finiscono in un weekend. Scelte da Vox per quelli che vogliono trascorrere un fine settimana a base di divano e aria condizionata.
Di certo il ministro Bondi non avrà da lamentarsi. Non solo da giorni il Corriere della Sera segue con attenzione la storia di Gianfranco Fini e della casa a Montecarlo, emersa grazie alle inchieste del Giornale e sul Post spiegata qui, ma oggi approfitta di uno strumento retorico messo a punto da Repubblica – le dieci domande, ricordate? – per chiedere al presidente della Camera di chiarire i “punti oscuri” della vicenda. La storia, in breve, è questa: una casa a Montecarlo ricevuta in eredità da Alleanza Nazionale da parte di una sua facoltosa sostenitrice è stata prima venduta a un prezzo piuttosto basso a una società offshore con sede ai Caraibi, e poi sarebbe passata nelle mani di altre società prima di finire, oggi, ad avere come inquilino in affitto Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato di Gianfranco Fini.
“Chiarimento necessario”. Il Corriere della Sera chiede al presidente della Camera di rispondere a tre domande sulla storia della casa a Montecarlo.
Ieri il presidente della Repubblica ha affidato a Pierluigi Bersani «l’incarico di verificare l’esistenza di un sostegno parlamentare certo», secondo le parole di Napolitano. Una frase che i giornali hanno tradotto come l’affidamento di un pre-incarico, chiamato a volte “mandato esplorativo”. Si tratta, come le stesse consultazioni che sono avvenute prima dell’incarico, di una prassi costituzionale, cioè di un’abitudine radicata da molto tempo, ma non esplicitamente nominata nella Costituzione né da alcuna altra legge. Per questo motivo c’è spesso un po’ di confusione sul termine. Secondo alcuni si può parlare di mandato esplorativo solo se è affidato ai presidenti di Camera o Senato, mentre negli altri casi si tratterebbe di un pre-incarico. La cosa importante è che, quale che sia il nome, si tratta di una cosa diversa dall’incarico. Nel pre-incarico o mandato esplorativo l’incarico di formare un governo viene rimandato: il “pre-incaricato” deve prima accertarsi di essere in grado di trovare una maggioranza. L’ultimo precedente di un mandato esplorativo fu quello affidato al presidente del Senato Franco Marini dopo la caduta del secondo governo Prodi nel 2008. Altri due mandati vennero affidati a Romano Prodi e a Massimo D’Alema, nell’ottobre 1998 dopo la caduta del primo governo Prodi.
Bersani, incarichi e mandati. Che cosa deve fare ora Bersani, tra "incarico" e "mandato esplorativo": che non sono previsti da nessuna legge, ma hanno una lunga tradizione alle spalle.
Su Marte c’è un cratere largo quasi 50 chilometri che si chiama Jezero, “lago” in diverse lingue slave. Si trova sul lato occidentale della grande pianura Isidis Planitia nella parte orientale del pianeta, e tra qualche mese diventerà la casa di Perseverance, il nuovo robot automatico (rover) grande più o meno quanto un SUV che la NASA ha lanciato oggi da Cape Canaveral. Il rover, che può essere considerato un parente stretto di Curiosity che da otto anni esplora il suolo marziano, avrà un compito arduo e ambizioso. Dovrà rispondere alla domanda delle domande su quel mondo lontano in media 254milioni di chilometri dal nostro: c’è mai stata vita su Marte? Il lancio di Perseverance è avvenuto oggi alle 13:50 (ora italiana) da Cape Canaveral, la principale base di lancio degli Stati Uniti e una delle più famose al mondo, la stessa dalla quale partirono le missioni Apollo per l’esplorazione della Luna con esseri umani.
Perseverance ha iniziato il suo viaggio verso Marte. Il nuovo rover della NASA è partito oggi per un viaggio di milioni di chilometri, e al suo arrivo dovrà rispondere alla domanda delle domande: c'era vita sul pianeta?.
Nel prossimo fine settimana, oltre a quelli previsti per il trasporto aereo, uno sciopero dei treni potrà provocare disagi a chi dovrà viaggiare. Per ventiquattro ore, a partire dalle 21 di sabato 23 luglio e fino alle 21 di domenica 24, ci sarà infatti uno sciopero nazionale indetto dai sindacati Cat, Cub e Sgb che coinvolgerà i lavoratori di Trenitalia, Trenord e Ntv (la società che gestisce i treni Italo): non saranno coinvolte nello sciopero le regioni Veneto, Piemonte, Marche, Abruzzo e Umbria. Sul sito di Trenitalia si trova l’elenco dei treni che circoleranno regolarmente (tra cui tutte le Frecce). Anche Italo ha pubblicato la lista dei convogli che viaggeranno. Al momento invece Trenord non ha diffuso comunicazioni sui treni che circoleranno durante lo sciopero di sabato e domenica, ma qui si trovano le indicazioni generali sui servizi garantiti.
Lo sciopero dei treni del 23 e 24 luglio. Inizierà alle 21 di sabato e durerà 24 ore: tutte le cose da sapere.
– Facce da Bruxelles Le foto dei capi di Stato e di governo, alcuni piuttosto fotogenici, che arrivano e parlottano al vertice europeo di questa settimana: e così vediamo anche quanti ne riconoscete (vi è piaciuta molto la primo ministro danese, abbiamo notato). – Roma e la neve Le foto delle ultime 24 ore, con san Pietro, piazza Navona e tutto il repertorio (e poi la neve anche a Bologna, Milano, Torino, in Afghanistan e in tutto il mondo)
Sunday Post. Le 13 cose più lette sul Post di questa settimana, per impiegare fruttuosamente il tempo finché neve e freddo vi costringono a casa sul divano.
È ripreso oggi nell’aula del Senato l’esame del cosiddetto ddl Boschi per la riforma della camera alta del parlamento italiano. Finora la discussione è stata molto complicata, con milioni di emendamenti presentati (la maggior parte dei quali non ammessi), proteste, sospensioni ed “emendamenti canguro”, scritti e approvati dalla maggioranza per farne saltare altri. Nelle votazioni degli ultimi due giorni la maggioranza ha retto con margini piuttosto ampi anche grazie all’appoggio di Alleanza Liberalpopolare, gruppo fondato da Denis Verdini con i fuoriusciti di Forza Italia. Oggi sono però previste delle votazioni a scrutinio segreto, anche se meno del previsto. Cosa è successo ieri Il primo ottobre il Senato ha approvato l’articolo 1 della riforma (quello che ha a che fare con le funzioni del Senato) con 172 sì, 108 no e 3 astenuti. L’articolo 1, dice che il nuovo Senato:
A che punto è la riforma del Senato. Giovedì è stato approvato l'articolo 1, oggi si va avanti con l'articolo 2 e fin qui la maggioranza tiene: le cose da sapere.
Dopo la vittoria ottenuta in un tribunale tedesco sull’accusa di invasione della privacy da parte dell’ormai popolarissimo ma sempre discusso sistema Street View, Google ha invece registrato una sconfitta in Svizzera. Una sentenza della maggiore corte amministrativa del paese del 30 marzo diffusa ieri dà infatti ragione all’agenzia nazionale sulla privacy che aveva chiesto che i volti delle persone fotografate venissero sfocati singolarmente e manualmente e non da un sistema automatico giudicato insufficiente: il giudizio impone che la privacy sui volti e sulle targhe automobilistiche sia garantito senza alcuna possibilità di errore. Google ha risposto alla sentenza dichiarando “praticamente ed economicamente irrealizzabile” la richiesta, e che valuterà le scelte da prendere. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La Svizzera sgrida Google Street View. Non basta sfocare i volti con un sistema automatico, la privacy deve essere garantita al 100%.
È stato diffuso negli ultimi giorni – e sta girando molto su internet – il trailer di The Stanford Prison Experiment, un film che racconta il controverso esperimento della prigione di Stanford: un esperimento psicologico che nel 1971 ricreò le dinamiche di un carcere, dividendo dei volontari che scelsero di parteciparvi tra carcerati e secondini. L’esperimento faceva parte di una ricerca del Dipartimento di psicologia dell’Università di Stanford, in California, si svolse nei sotterranei dell’università e aveva lo scopo di studiare “Cosa succede se si mette della brava gente in un posto “cattivo?“. The Stanford Prison Experiment uscirà nei cinema statunitensi il 17 luglio e per il momento non ci sono informazioni sulla sua eventuale distribuzione in Italia. Il film è stato presentato nel gennaio 2015 al Sundance Film Festival, un festival dedicato al cinema indipendente, ed è dal 2002 che si parla della sua realizzazione. Il regista è lo statunitense Kyle Patrick Alvarez e lo sceneggiatore è Tim Talbott, uno degli sceneggiatori di South Park. Nel cast ci sono Olivia Thirlby, Ezra Miller e Billy Crudup. Il film ha ricevuto fin qui poche ma buone recensioni: su IMDB ha una valutazione media di 6,8 su 10 da parte degli utenti e una valutazione di 77 su 100 dai critici cinematografici.
Il film sull’esperimento della prigione di Stanford. È stato un famoso (e molto criticato) esperimento psicologico: è uscito il trailer del film che ne racconta la storia.
Tra sabato 12 e domenica 13 giugno negli Stati Uniti si è tenuta la 145esima edizione del “Westminster Kennel Club Dog Show”, la più importante mostra e gara di bellezza di cani degli Stati Uniti, nonché il secondo evento sportivo più antico del paese dopo il Kentucky Derby, una delle corse di cavalli più prestigiose del mondo. Più di 2.500 cani di decine di razze e varietà diverse sono stati valutati da una giuria di esperti che li ha giudicati in base alla loro bellezza in relazione agli standard delle razze cui appartengono: come ogni anno, la parte più curiosa è vedere cani di svariate taglie e razze che vengono esibiti e coccolati dai loro accompagnatori oppure sono pettinati e imbellettati, placidamente sottomessi a spazzole, fiocchetti e phon. Solitamente la manifestazione si tiene al Madison Square Garden di New York a febbraio, ma a causa delle restrizioni in vigore per la pandemia da coronavirus quest’anno è stata organizzata a giugno e senza pubblico a Tarrytown, nella Contea di Westchester, una quarantina di chilometri a nord della città. Il vincitore del concorso è stato il pechinese Wasabi, che ha tre anni ed è il nipote di Malachy, che a sua volta aveva vinto la manifestazione nel 2012. È la quinta volta che il Westminster Kennel Club Dog Show viene vinto da un pechinese: il secondo classificato è un whippet di nome Bourbon.
Le foto dei cani più belli degli Stati Uniti. Perlomeno secondo gli standard del Westminster Kennel Club Dog Show, la più importante competizione di questo tipo nel paese.
Google ha annunciato Loon, un nuovo progetto molto ambizioso per portare Internet con palloni aerostatici nei posti più sperduti della Terra. In media due persone su tre al mondo non hanno la possibilità di collegarsi a Internet, o di avere a disposizione una connessione affidabile e sufficientemente veloce. In diverse parti del pianeta, soprattutto nell’emisfero australe, ci sono intere popolazioni che sono sostanzialmente tagliate fuori dall’accesso ai siti, alle email, ai social network e a tutto il resto. Nel corso degli anni sono state proposte diverse soluzioni per affrontare questo problema, ma nessuna si è rivelata risolutiva ed economicamente sostenibile. Google[x], la divisione della società che si occupa di sperimentare nuove tecnologie, ha pensato a una soluzione alquanto creativa che prevede l’utilizzo di una rete di palloni aerostatici, che sorvolano le zone senza connessione per portare Internet senza fili a una velocità paragonabile a quella del 3G delle reti cellulari. Il progetto è molto ambizioso e complicato da realizzare, tuttavia ha già portato alla realizzazione di una prima versione di prova lanciata in questi giorni in Nuova Zelanda.
I palloni per Internet di Google. Come è fatto e come funziona Project Loon, l'ambiziosa iniziativa per portare le connessioni nei posti più sperduti del mondo.
L’incontro di ieri pomeriggio a palazzo Chigi tra Berlusconi, Tremonti e i presidenti delle regioni non è andato affatto bene: non ha portato ad alcun compromesso sul fronte della manovra finanziaria e ha anzi contribuito a ufficializzare lo strappo tra governo ed enti locali. Oggetto della questione sono i tagli contenuti nella manovra finanziaria in discussione in questi giorni al senato. Il testo su cui si sta lavorando taglia quasi nove miliardi di euro in due anni dai fondi destinati alle regioni, che infatti scalpitano da settimane: sostengono che un taglio di questa entità li costringerebbe a rinunciare ad alcuni servizi fondamentali offerti ai cittadini, costringendoli alla bancarotta o alla restituzione allo stato delle loro deleghe su sanità e trasporti. Il governo non ci sente, sostiene che le regioni vengono amministrate in modo allegro e sprecone – Tremonti ha fatto più volte riferimento alle costosissime sedi aperte all’estero nonché alle pensioni di invalidità – e tira dritto. Stando a quel che raccontano i giornali, il vertice di ieri è stato praticamente un muro contro muro: nessun passo avanti da nessuna parte. L’unico ad aver tentato un gesto conciliatorio è stato paradossalmente Berlusconi, che aveva proposto di “aggiornarsi alla prossima settimana”. Tremonti lo avrebbe zittito, racconta Repubblica e confermano i vari testimoni in sala.
Com’è andato il vertice tra governo e regioni. Molto male: il governo non cede sui tagli, le regioni ora vogliono restituire le deleghe su sanità, trasporti e servizi sociali.
Le videochiamate sono diventate un momento normale e abituale della vita, durante questi mesi: prima erano limitate a qualche chiamata di lavoro o ai saluti tra amici e parenti lontani, ora invece sono usate anche per fare cene, aperitivi e persino appuntamenti. E come molti hanno notato – e come racconta il sito di studi e analisi The Conversation – anche le videochiamate hanno i loro problemi: pur aiutando a mantenere i rapporti sociali, li fanno sembrare a volte freddi e irreali, lasciando chi le fa “stanco e svuotato”. Gli esperti spiegano che quando interagiamo con le persone attraverso lo schermo, anziché dal vivo, il nostro cervello deve lavorare molto di più per capire cosa stia succedendo e afferrare i messaggi, non potendo contare su altri elementi fisici, come l’odore della stanza, il linguaggio del corpo e la visione periferica. Alcuni studi hanno scoperto che i candidati dei colloqui di lavoro fatti in videochiamata tendono ad andare peggio che in quelli fatti di persona. Un’altra ricerca, condotta su medici che seguivano un seminario via video, ha mostrato che si concentrano di più sul farsi un’impressione del docente rispetto a quelli che lo seguivano dal vivo, che erano più interessati alla validità delle sue argomentazioni.
Perché le videochiamate sono sfinenti. Sia dal punto di vista mentale che emotivo, concordano gli esperti, ma ci sono anche dei modi per smorzare il problema.
Nei prossimi giorni l’Adunanza generale del Consiglio di stato, uno degli organi di autogoverno della magistratura amministrativa, dovrà decidere se destituire uno dei suoi membri, il consigliere di stato Francesco Bellomo, un magistrato accusato di una lunga e bizzarra lista di abusi e molestie dalle studentesse che frequentavano i suoi corsi di formazione. Sarebbe una decisione storica: poche volte nel corso degli ultimi 70 anni il Consiglio di stato ha comminato la sanzione massima nei confronti di uno dei suoi membri. Ma Bellomo rischia molto di più della radiazione dalla magistratura: le procure di Piacenza e Bari hanno aperto indagini che lo riguardano, mentre anche la procura di Milano ha iniziato a interessarsi alla vicenda. Francesco Bellomo è un magistrato del Consiglio di stato, il supremo organo della giustizia amministrativa, quello a cui ci si appella contro le decisione dei famosi TAR, per intendersi. Bellomo vinse il concorso nel 2005 ed è descritto da alcuni giornali come una sorta di “celebrità” nell’ambiente della magistratura italiana. Il Mattino, in un articolo scritto in sua difesa, lo ha definito “un magistrato tra i più brillanti e autorevoli in Italia” (la sua fama, in ogni caso, doveva essere confinata al suo ambito, visto che gli archivi ANSA non contengono tracce del suo nome antecedenti alle accuse di molestie).
L’incredibile storia del consigliere Bellomo. Un importante magistrato che dirigeva una scuola di formazione è accusato di una lunga e bizzarra lista di abusi e molestie contro le sue studentesse.
Potrei stare sveglio solo per sentire il tuo respiro / guardati sorridere mentre dormi
Il grande libro del rock (e non solo) – 26 marzo. Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto: Steven Tyler, Diana Ross.
Per la maggior parte del suo tempo, Rusty Wiles fa due mestieri: il vigile del fuoco e l’infermiere. Ha una moglie e tre figli con i quali vive in Florida. Quando non è impegnato in queste faccende si guarda intorno e, se la giornata è di quelle limpide e senza nuvole, scatta foto in giro per Fort Pierce, la sua città. Il taglio che dà alle sue foto e i suoi soggetti – quasi sempre architetture dipinte con colori vivaci che si stagliano nel cielo blu – hanno fatto di lui un non-fotografo molto apprezzato su Instagram, dove il suo account è seguito da 49mila persone. Il fatto di non essere un fotografo professionista dà a Wiles molta libertà. In un’intervista ha parlato del suo approccio alla fotografia paragonandolo a quello dei surfisti quando c’è una giornata buona per le onde: uscendo di casa nei giorni in cui il cielo è terso, Wiles prova la stessa eccitazione.
I muri colorati e il cielo blu della Florida. Nelle foto di Rusty Wiles, molto popolare su Instagram, ma che nella vita fa soprattutto il pompiere e l'infermiere.
«Elisabeth Briggs», ha scritto un recente articolo del Washington Post, «trova la pace incastrando insieme piccoli mattoncini di plastica, per creare ogni volta qualcosa di diverso. A volte, mentre gioca con i suoi Lego, si beve anche una birra». Briggs, spiega sempre il Washington Post, «ha 37 anni». Nel caso di molti giocattoli sarebbe strano immaginarsi un adulto che ci gioca da solo bevendo una birra. Nel caso dei Lego, il principale prodotto del più grande marchio di giocattoli al mondo, è una cosa sempre più comune. Come ha raccontato il Washington Post, il mercato degli adulti è un settore in evidente crescita per Lego. È anche un mercato su cui conviene puntare molto, perché gli adulti, sebbene abbiano spesso meno tempo di giocare, hanno ovviamente più soldi dei bambini, ed è facile che alcuni tra loro siano «più disposti a spendere 800 dollari per ricostruire con 7.541 pezzi il Millennium Falcon di Star Wars».
I Lego per i grandi. Sempre più adulti comprano e usano i famosi mattoncini, per gioco ma non solo.
Mattia Del Zotto, il 28enne che nel 2017 uccise tre persone avvelenandole con il tallio, è stato assolto perché “incapace di intendere e di volere”. Del Zotto aveva avvelenato in tutto nove persone – tutti suoi parenti che vivevano dalle parti di Nova Milanese, in provincia di Monza e Brianza – contaminando con il tallio (una sostanza tossica un tempo usata come topicida) una miscela di erbe per infusi usata dai familiari. Era riuscito ad uccidere tre suoi parenti – due nonni paterni e una zia, tutti sopra i 60 anni – e aveva confessato l’omicidio dopo il suo arresto, senza mai però spiegare le sue ragioni. Il Giudice per l’udienza preliminare che ha assolto Del Zotto ha comunque stabilito che venga ricoverato in una struttura psichiatrica per dieci anni.
Mattia Del Zotto, l’uomo che nel 2017 uccise tre persone avvelenandole con il tallio, è stato assolto perché “incapace di intendere e di volere”.
Lunedì sera su Rai3 è andato in onda “Steinbeck, Furore”, un programma in cui lo scrittore Alessandro Baricco ha letto in diretta alcuni passi del romanzo Furore scritto dall’americano John Steinbeck e pubblicato nel 1939 con il titolo The Grapes of Wrath. Baricco, che con questo programma è tornato su Rai3 dopo vent’anni, è stato accompagnato da una selezione musicale di Francesco Bianconi dei Baustelle: l’evento ha riproposto la lettura tenuta nel periodo del Salone del libro di Torino lo scorso maggio, e anche in questo caso si è svolta nello spazio MRF di Torino Mirafiori. È stato organizzato per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che cade il 3 ottobre e che l’anno scorso era stata commemorata con la messa in onda del documentario Fuocoammare. “Steinbeck, Furore” si può già rivedere su Raiplay, cliccando qui sotto e registrandosi gratuitamente. Se invece volete approfondire la storia del libro, cliccate qui.
Come rivedere “Steinbeck, Furore” di Alessandro Baricco. La lettura e il racconto di uno dei grandi romanzi della letteratura americana – andato in onda lunedì su Raitre – si può rivedere su Raiplay.
Le nomination per i premi Oscar 2018 sono state annunciate oggi. Nella categoria più importante, quella per il Miglior film, sono stati nominati nove film. Tra questi ci sono La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, che in tutto ha avuto 13 nomination, Dunkirk con 8 nomination totali e Tre manifesti a Ebbing, Missouri con 7 nomination. C’è anche, con 4 nomination, Chiamami col tuo nome del regista italiano Luca Guadagnino. Qui avanti trovate le cose minime da sapere sui nove film candidati, che sono anche quelli che in genere si sono presi anche le altre nomination più importanti. Ci sono anche i trailer e la data d’uscita italiana, se siete tra quelli che vogliono arrivare preparati alla cerimonia, che quest’anno sarà il 4 marzo. Due sono usciti nel 2017, due potete andarli a vedere anche stasera; tutti gli altri usciranno tra questa settimana e i primi di marzo, giusto in tempo per la cerimonia. Li abbiamo messi in ordine di nomination ricevute.
I 9 candidati come Miglior film agli Oscar 2018. Informazioni, date d'uscita, trailer e cose da sapere su "La forma dell'acqua", "Chiamami col tuo nome", "Lady Bird" e tutti gli altri.
Steve McCurry è uno dei più famosi e apprezzati fotogiornalisti del mondo, e uno dei pochi fotografi contemporanei la cui popolarità si estende anche tra chi non si occupa di fotografia per lavoro: avete presente la foto della ragazza dagli occhi verdi sulla copertina di National Geographic? È una delle molte foto di Steve McCurry che avete visto di sicuro, magari senza sapere che fosse sua. Da qualche settimana, tuttavia, si parla molto di McCurry per via di alcune sue foto manipolate. La storia è iniziata quando un fotografo italiano, Paolo Viglione, ha notato un grossolano errore di fotoritocco in una foto di McCurry esposta in una sua mostra alla Venaria Reale di Torino e ne ha scritto sul suo blog. L’errore trovato da Viglione è uno di quelli che capitano quando si usa in modo approssimativo Photoshop, un diffuso software di ritocco fotografico: si vede un palo della segnaletica stradale di una città di Cuba a cui manca la parte inferiore, che è invece visibile qualche centimetro più a sinistra, staccata dal resto del palo e fusa insieme all’immagine di un passante sul marciapiede.
La storia delle foto ritoccate di Steve McCurry. È iniziata quando un italiano ha notato un errore grossolano in una foto di uno dei fotogiornalisti più famosi del mondo, e ancora se ne discute.
Fantozzi al cinema è un’iniziativa che il 26, 27 e 28 ottobre riporterà al cinema Fantozzi, il primo dei dieci film con protagonista Ugo Fantozzi, il personaggio cinematografico – e prima ancora letterario – inventato da Paolo Villaggio alla fine degli anni Sessanta. Fantozzi è uscito nel 1975, quarant’anni fa. Una settimana dopo le proiezioni al cinema del primo film su Fantozzi – il 2, 3 e 4 novembre – si potrà andare a vedere anche Il secondo tragico Fantozzi, uscito nel 1976 e diretto da Luciano Salce, lo stesso regista del primo film. Entrambi i film su Fantozzi saranno distribuiti in una versione restaurata e in 2K, uno standard internazionale che indica la qualità di risoluzione dell’immagine: significa che ci sono circa duemila pixel orizzontali. Sul sito Fantozzialcinema c’è una lista di tutte le sale cinematografiche che trasmetteranno i due film. Da dove arriva Fantozzi Il personaggio di Ugo Fantozzi è una satira dell’italiano medio, un impiegato sfortunato e piuttosto goffo della “Megaditta”, che in alcune occasioni è chiamata ItalPetrolCemenTermoTessilFarmoMetalChimica. Fantozzi è sposato con la moglie Pina, interpretata nei primi film dall’attrice Liù Bosisio e poi da Milena Vukotic, e ha una figlia, Mariangela: è interpretata nei primi film dall’attore Plinio Fernando e negli ultimi dall’attrice Maria Cristina Maccà.
“Fantozzi” al cinema: il 26, 27 e 28 ottobre. Da lunedì a mercoledì si potrà vedere "Fantozzi" in molti cinema italiani: è il primo film su Ugo Fantozzi, uscito 40 anni fa e ora presentato in versione restaurata in 2K.
Più di 250 persone sono morte negli attacchi terroristici contro chiese e alberghi in Sri Lanka. Gli attentati, rivendicati dallo Stato Islamico (o ISIS), hanno riportato alla memoria di molti abitanti dell’isola il sanguinoso conflitto civile che divise il paese fino al 2009. Per quasi tre decenni i movimenti di liberazione della minoranza indù Tamil si sono scontrati con le forze del governo. Il più forte e spietato tra questi gruppi, le Tigri Tamil, ha fatto largo uso di attacchi suicidi, compreso un attacco contro la capitale Colombo effettuato con aerei imbottiti di esplosivo e che avrebbe dovuto essere molto simile a quello dell’11 settembre 2001. La storia delle Tigri Tamil e della loro lunga campagna terroristica ricorda che il suicidio come arma politica e militare è molto più antico della recente associazione che oramai facciamo in maniera automatica tra questa tattica e il terrorismo islamico. Dai trecento spartani che si sacrificarono per fermare l’esercito persiano alle Termopili, fino ai 47 ronin della tradizione giapponese, tutte le culture e tutte le epoche ebbero figure più o meno leggendarie che si immolarono per una causa superiore. Comprese quelle religiose. Nell’antica Palestina, i sicarii, una fazione di ebrei estremisti, si opponevano alla dominazione romana uccidendo i funzionari imperiali e gli ebrei che consideravano loro collaboratori, attaccandoli in pieno giorno e spesso finendo uccisi insieme a loro.
Breve storia del terrorismo suicida. Dai sicarii dell'antica Palestina alle Tigri Tamil dello Sri Lanka, fino ad arrivare agli estremisti islamici: in tutte le epoche l'autosacrificio è stato usato come arma di guerra.
Da lunedì scorso il Post pubblica in anteprima, a puntate, il graphic novel Lo Zen di Steve Jobs, che uscirà il 23 maggio in Italia per Rizzoli Etas. Quello di oggi è il quinto episodio, lunedì uscirà l’ultima parte della storia. Il libro è un progetto in collaborazione tra la rivista Forbes e JESS3, un’agenzia di comunicazione che si occupa di web design, visualizzazione dati e social media strategy. Della scrittura si è occupato Caleb Melby, della redazione di Forbes, e delle illustrazioni il fondatore di JESS3, Jesse Thomas. La traduzione dall’inglese è di Giovanni Gladis Ubbiali.
Lo Zen di Steve Jobs: quinta puntata. In anteprima sul Post il quinto episodio del graphic novel che racconta che cosa c'entra la meditazione con la forma dei comandi dell'iPod.
Il prossimo 14 novembre uscirà un nuovo libro di Zerocalcare, uno dei più famosi fumettisti italiani, e si intitolerà “Macerie Prime”. L’editore Bao Publishing ha fatto sapere che il libro non sarà presente al Lucca Comics & Games che si terrà dal primo al 5 novembre e che, per la prima volta, ci sarà anche un sottotitolo, che sarà però tenuto segreto fino al giorno dell’uscita perché «lo ha vietato il demone dello spoiler».
Il prossimo 14 novembre uscirà un nuovo libro di Zerocalcare: “Macerie Prime”.
I principali analisti e commentatori politici hanno scritto quasi tutti che le elezioni amministrative di domenica sono difficili da interpretare (anche se questo non significa che non sia già possibile fare un parziale bilancio di quello che è accaduto). A due giorni dal voto, però, sono arrivati i numeri definitivi su com’è andata e sono state pubblicate le prime analisi statistiche di quello che è accaduto: e se ne può trarre qualcosa in più. Chi ha vinto dove? Numericamente il PD si conferma la forza politica più forte e radicata, riuscendo a vincere al primo turno in più di 800 comuni sui 1.342 andati al voto. Questo dato è confermato anche esaminando solo i comuni con più di 15 mila abitanti: 21 sono già stati assegnati al primo turno, di cui 11 vinti al PD (tra cui tre capoluoghi di provincia: Rimini, Salerno e Cagliari). Il PD è presente anche in 83 dei 111 ballottaggi, in 47 dei quali è uscito dal primo turno in vantaggio sul secondo classificato.
Tutti i numeri delle elezioni, spiegati. Chi ha vinto in più comuni? Chi è andato meglio rispetto al 2011? E rispetto al 2013?.
Un’infografica del Washington Post aiuta a capire un po’ di cose sull’atterraggio del lander Philae sulla cometa 67P/C-G, che abbiamo seguito con una certa attenzione nei giorni passati. Philae è rimbalzato due volte sulla superfice della cometa, prima di fermarsi a circa un chilometro da dove avrebbe dovuto farlo secondo i piani. La posizione sbagliata di Philae è stata determinata da una serie di cose che non hanno funzionato come dovevano, il propulsore, gli arpioni e le viti da ghiaccio, e ora sta causando alcuni problemi alla missione: il lander infatti riceve poca luce solare e non riesce a ricaricare le sue batterie come avrebbe dovuto.
Cosa è successo a Philae, disegnato. Dettagli e problemi della posizione del lander atterrato su una cometa, in una bella grafica del Washington Post.
La versione breve delle previsioni meteo per domani, martedì 28 novembre, è che il tempo sarà brutto al Centro e al Nord, bello al Sud. La versione meno breve è che ci saranno piogge sparse in Liguria, che in serata arriveranno anche nella Pianura padana centro orientale; in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto ci saranno molte nubi. Sopra i 500 metri nevicherà su Alpi e Prealpi occidentali, e sopra gli 800 anche su quelle centrali e orientali. Farà nuvolo (e potrebbe piovere) in Sardegna, sulle regioni che affacciano sul Tirreno e in Umbria. Il Sud se la caverà meglio, anche se la bella mattinata di sole potrebbe diventare un pomeriggio velato o poco nuvoloso. Le temperature minime scenderanno in Veneto, al Centro e al Sud, mentre nelle altre parti d’Italia resteranno simili a quelle di oggi. Le massime saliranno ovunque tranne in Pianura padana, Calabria e Sicilia, dove caleranno. Farà freddo, comunque. Copritevi.
Le previsioni meteo di martedì 28 novembre. Dove pioverà e dove no, insomma: che poi è l’unica cosa che interessa davvero.
Gmail ha aggiunto una nuova opzione per bloccare i contatti email che inviano posta non richiesta o messaggi che non si vogliono vedere. Bloccando un contatto non si vedranno più le sue nuove email, che saranno inserite direttamente nella cartella della posta indesiderata (“spam”).
La nuova opzione di Gmail per bloccare i contatti. È disponibile sia per la versione browser sia sull'app per Android: fa finire direttamente nello spam i messaggi dell'account bloccato.
Binance, uno dei maggiori siti di exchange di criptovalute al mondo (cioè quelli in cui si comprano e vendono criptovalute), ha annunciato di voler aprire una sede a Malta, paese dell’Unione Europea che sta cercando di attirare investitori del settore delle monete virtuali e un posto all’avanguardia nella regolamentazione delle criptovalute. Il CEO di Binance, Zhao Changpeng, ha detto in un’intervista che la società vuole aprire un servizio di scambio tra valute tradizionali e criptovalute a Malta, e sta per concludere un accordo con le banche locali per permettere prelievi e depositi in monete virtuali. Welcome to #Malta ?? @binance. We aim to be the global trailblazers in the regulation of blockchain-based businesses and the jurisdiction of quality and choice for world class fintech companies -JM @SilvioSchembri https://t.co/3qtAQjOpuQ
Uno dei più grandi siti di criptovalute si sposta a Malta. Binance, uno dei maggiori siti di exchange, aprirà una sede nell'isola europea, che da tempo prova ad attirare nuovi investitori del settore.
Alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo, in Scozia, hanno condotto uno studio sui pericoli di una eccessiva assunzione di paracetamolo, concludendo che una dose leggermente superiore alla norma per un periodo prolungato di tempo può portare a “overdosi mascherate”, difficili da diagnosticare e potenzialmente mortali. Il paracetamolo è un farmaco usatissimo come antipiretico e analgesico (in Italia è conosciuto soprattutto con i nomi commerciali di Tachipirina e Efferalgan). Lo studio, fatto da un gruppo di ricercatori guidato da Kenneth Simpson dell’Università di Edimburgo e della Scottish Liver Transplantation Unit (“unità scozzese dei trapianti di fegato”) è stato condotto su oltre 660 pazienti ricoverati tra il 1992 e il 2008 con danni al fegato causati dal paracetamolo. Il dottor Simpson ha detto che le “overdosi mascherate” succedono solitamente quando i pazienti avvertono che il dolore non passa alle dosi prescritte e allora aumentano la dose. I dottori hanno difficoltà a diagnosticare l’overdose da paracetamolo come causa dei problemi al fegato dei pazienti, dato che le analisi del sangue non mostrano in quei casi livelli del farmaco oltre la norma. Secondo lo studio, però, le possibilità di sopravvivenza dei pazienti che aumentano le dosi di paracetamolo sono più basse di quelle delle persone che ne assumono grandi quantità in una volta sola, come per esempio in un tentativo di suicidio.
Attenti col paracetamolo. Uno studio scientifico ha mostrato che aumentare la dose per periodi prolungati di tempo, magari per combattere il dolore, può essere mortale.
Il compositore italiano Ennio Morricone ha infine vinto domenica sera il suo primo premio Oscar per la migliore colonna sonora di un film, The Hateful eight del regista Quentin Tarantino. Morricone, che ha 87 anni, è uno degli autori di colonne sonore da film più famosi di sempre, e ne ha composte alcune centinaia. Ma secondo i critici e anche molti suoi fans – e secondo Morricone stesso – la musica per cui è stato premiato non è probabilmente tra le migliori di quelle che ha scritto nella sua vita (viene tra l’altro da quella che scrisse tanti anni fa per il film La cosa di John Carpenter). Ecco quindi alcune delle sue cose più famose e amate – poi ognuno ha le sue preferite – scelte tra le molte melodie eccezionali che Morricone ha scritto per ciascuno dei film citati. Per un pugno di dollari (1964)
12 grandi colonne sonore di Ennio Morricone. Visto che lui stesso dice che quella con cui stavolta ha vinto l'Oscar non è la migliore.