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I grandi magazzini britannici Debenhams chiuderanno dopo 242 anni di storia. L’azienda ha dato la notizia martedì, 24 ore dopo l’annuncio che il gruppo di abbigliamento Arcadia, che controlla tra gli altri Topshop, era andato in amministrazione straordinaria: Arcadia è il principale concessionario di Debenhams e la notizia del suo possibile fallimento ha allontanato l’azienda britannica JD Sports, l’unico compratore interessato al momento. Debenhams inizierà quindi a smantellare gradualmente le operazioni: chiuderà i suoi 124 negozi rimasti in Regno Unito, mentre 12mila dipendenti rischiano di restare senza lavoro. Debenhams è soltanto l’ultimo in ordine temporale dei grandi magazzini e delle grandi catene di abbigliamento che sono stati stroncati dalla crisi portata dal coronavirus, ma le perdite causate dalle prolungata chiusura dei negozi e dal crollo delle vendite sono state solo l’ultimo grave problema di una situazione difficile da tempo. Molte catene, infatti, non sono riuscite a reggere la concorrenza delle più agguerrite catene di fast fashion, che offrono abbigliamento alla moda a prezzi contenuti e con un ricambio continuo, come Primark, e alla rivalità dei rivenditori online, come Asos e Boohoo, forniti, comodi e svelti nel consegnare gli ordini. | La fine dei grandi magazzini Debenhams, dopo 242 anni. Sono un pezzo di storia britannica, stroncato dal coronavirus e dalla rivalità della moda economica e online. |
Mick Hucknall, leader dei Simply Red, è nato l’8 giugno 1960 e oggi compie sessant’anni. Queste sono le canzoni dei Simply Red che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, aveva scelto per il libro Playlist, la musica è cambiata. Mick Hucknall ha una voce e dei capelli che sfocano sullo sfondo il resto della band, assai numerosa e volatile. Furono i maggiori esponenti bianchi della via britannica al soul: “blue eyes soul”, lo chiamano. Grandi vendite e cospicue indulgenze commerciali li hanno relegati alla categoria gruppetto-da-classifica, ma hanno sempre fatto cose oneste senza sbracare mai (quasi mai: tutte le volte che si buttano sul reggae nun se ponno senti’). A un certo punto Hucknall si stabilì a Milano, ma poi rinsavì. | 11 canzoni dei Simply Red. Da riascoltare per il compleanno del leader Mick Hucknall, che oggi ne fa sessanta. |
I contagi da coronavirus totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 207.428, 1.965 in più di ieri. I morti sono 28.236, un incremento di 269 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 2.304, per un totale di 78.249. Le persone attualmente positive sono 100.943 (608 in meno di ieri), mentre quelle ricoverate in terapia intensiva sono 1.578, 116 in meno rispetto a ieri. Oggi si registra il numero più alto di tamponi in un solo giorno: 74.208. In Lombardia, la regione italiana più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 88, portando il totale a 13.860; i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 563, 42 in meno rispetto a ieri. | Le notizie di venerdì sul coronavirus in Italia. I casi di contagio rilevati sono 1.965 in più di ieri, mentre i morti sono 269 in più. |
DAZN è un servizio online di Perform Group (quelli di Opta, società di analisi dati sul calcio attiva anche in Italia), che a giugno ha comprato i diritti per trasmettere in esclusiva tre partite di ogni giornata della Serie A 2018/19: 114 partite in tutto. Per ogni giornata ci saranno quindi tre partite che si potranno vedere solo in streaming e solo su DAZN. L’abbonamento al servizio costa 9,99 euro al mese (con un mese di prova gratuito) e oltre ad alcune partite di Serie A permette di vedere molte altri eventi sportivi, comprese tutto il campionato di Serie B. Per quanto riguarda la Serie A, DAZN trasmetterà l’ultimo anticipo del sabato, la partita delle 12.30 di domenica e una di quelle che si giocheranno la domenica pomeriggio alle 15. Questo discorso non vale però per le prime tre giornate di Serie A, le cui partite si giocheranno tutte alle 18 o alle 20.30. Per questa prima giornata su DAZN si potranno vedere Lazio-Napoli (oggi alle 20.30), Parma-Udinese e Sassuolo-Inter (entrambe in programma domani alle 20.30). | Come funziona Dazn. Le cose da sapere sul nuovo servizio che trasmette in esclusiva tre partite di Serie A a turno: la prima è Lazio-Napoli, in programma stasera. |
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana è sempre più criticato e contestato per il suo coinvolgimento nella vicenda della fornitura di camici sanitari affidata all’azienda di abbigliamento di suo cognato, Andrea Dini, dopo che negli ultimi giorni sono emerse importanti novità: su cosa fece Fontana, sulle versioni che ha cambiato nel tempo e sul patrimonio che, si è scoperto, detiene su un conto svizzero. – Leggi anche: L’indagine su Attilio Fontana, spiegata | Il caso Fontana si sta allargando. La sua versione sui camici che il cognato intendeva vendere alla Regione si è rivelata falsa, e ora i giornali si concentrano su un patrimonio spostato dalle Bahamas alla Svizzera. |
Aggiornamento 19.44. Che cosa ha detto Enrico Letta dopo l’incontro con Napolitano: no al governissimo, decida il presidente della Repubblica, “non mancherà” il sostegno del PD. Abbiamo deciso di partire da un ascolto vero del risultato elettorale, dagli esiti clamorosi: per questo non volevamo un esito tradizionale, politicista. Per questo abbiamo cercato il coinvolgimento di tutti attraverso una convenzione costituente. Quello per noi è ancora il luogo dove deve avvenire la legittimazione reciproca. | Il punto sulle consultazioni. Il PD è contrario al "governissimo" e si rimette a Napolitano, il PdL è favorevole a grande coalizione guidata da Bersani, il M5S non cambia posizione, SEL vuole incarico pieno per Bersani. |
L’attore statunitense Kevin Spacey ha diffuso questa notte un comunicato per scusarsi con l’attore Anthony Rapp, che lo ha accusato di averlo molestato sessualmente quando aveva 14 anni, e nello stesso comunicato ha detto pubblicamente per la prima volta di essere gay. In un’intervista con il sito americano di news BuzzFeed, il 46enne Anthony Rapp ha raccontato che nel 1986 era stato invitato da Spacey nel suo appartamento di New York per una festa, al termine della quale Spacey lo aveva spinto sul letto e gli si era messo sopra bloccandolo con forza e in modo apertamente sessuale. Rapp, che all’epoca aveva 14 anni, ha raccontato che dopo un primo momento di panico era riuscito a divincolarsi, a chiudersi in bagno e poi a lasciare la casa. Ha aggiunto di non aver mai più parlato della cosa fino a oggi, nonostante il dolore che gli ha causato per tutto questo tempo, e di aver deciso di farlo adesso dopo aver osservato il coraggio delle molte donne che hanno accusato altri uomini – spesso potenti e influenti – di molestie sessuali. | Kevin Spacey è stato accusato di aver molestato un 14enne nel 1986. Ha diffuso un comunicato in cui si scusa, dice di non ricordare l'episodio e dichiara di essere gay, per la prima volta pubblicamente. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | “È crollata una patacca”. L'opinione controcorrente su Pompei dell'archeologo Andrea Carandini. |
Il 12 giugno 1992 fu pubblicato il secondo disco della band Elio e le Storie Tese, Italyan, Rum Casusu Çikti, che comprendeva diverse canzoni che sarebbero rimaste nel repertorio di “classici” del gruppo: tra queste, il singolo che ebbe un grande successo “Pipppero” (che aveva anticipato il disco un mese prima), una parodia del formato di molte canzoni che propongono un “nuovo ballo”, ricca di allusioni e battute come nelle abitudini della band. E presentata con tutta una avventurosa narrazione intorno (la “Ramaya” più volte citata è una canzonetta stramba e allegra che aveva avuto un grandissimo successo commerciale nel 1975). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I 25 anni del “Pipppero”. Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria. |
Ogni anno, a novembre, la campagna di sensibilizzazione “Movember” (da moustache, che significa “baffi”, e november), dedicata alla salute maschile, invita milioni di uomini a farsi crescere i baffi. Quest’anno Billie, una marca di rasoi americana nota per le sue pubblicità in cui – diversamente da quello che succede di solito – sono mostrati peli femminili, ha diffuso uno spot che invita anche le donne a fare lo stesso, dato che anche alle donne crescono peli sopra il labbro superiore. La depilazione femminile è ormai un’abitudine talmente diffusa che ci comportiamo come se i peli non siano mai esistiti e ci stupiamo quando qualcuno li mette in mostra. Non vale solo per le pubblicità: quando una donna si presenta in pubblico non depilata, il suo comportamento viene considerato un gesto trasgressivo anziché una scelta come tante. Nel 2013 Instagram cancellò l’account della fotografa Petra Collins perché aveva pubblicato una foto in cui si vedevano i suoi peli pubici, come se questi fossero in qualche modo offensivi per gli utenti. Tutto questo mentre i peli maschili vengono considerati da sempre una cosa normale, nel privato e nel pubblico. Allo stesso tempo però qualcosa sta cambiando e nella cultura popolare sta cominciando a spuntare una visione più positiva dei peli femminili, anche se molto timidamente. Ma è possibile cambiare ideali estetici così radicati? | Storia e fortuna della depilazione. Per chi si chiede se passerà mai di moda. |
Alla fine di questa settimana, Huawei ha presentato i suoi nuovi smartphone P40, P40 Pro e P40 Pro+, appartenenti alla serie di maggior importanza e prestigio tra quelle prodotte dall’azienda cinese. La linea è pensata per fare diretta concorrenza ai Samsung Galaxy S20 e agli iPhone più recenti, ed è di solito molto apprezzata dagli utenti per il rapporto tra qualità e prezzo. Huawei avrà il difficile compito di convincere i suoi potenziali clienti ad acquistare smartphone Android che però non possono utilizzare le applicazioni ufficiali di Google, in seguito alla decisione del governo degli Stati Uniti di mettere al bando l’azienda, accusandola (senza prove concrete) di fare spionaggio per conto del governo cinese. | I nuovi Huawei P40 e P40 Pro. Come sono e cosa fanno gli smartphone da poco presentati per fare concorrenza ai Galaxy di Samsung e agli iPhone di Apple, ma (quasi) senza Google. |
Esattamemente una settimana fa, domenica scorsa, il Corriere della Sera aveva affidato al suo esperto di vicende di giustizia e politica Giovanni Bianconi un anomalo editoriale che chiedeva “un passo indietro” al coordinatore nazionale del PdL Denis Verdini. Era anomalo non solo perché il Corriere si è trovato spesso in equilibri precari in questo anno di scandali intorno al PresdelCons e al suo governo, e con quella richiesta sembrava avesse gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ma anche perché Bianconi chiedeva che Verdini si dimettesse non tanto da un incarico pubblico di cui un quotidiano può e deve essere giustamente “sentinella”, ma da un incarico di partito, per quanto partito di maggioranza di governo. Come avete notato, al momento quella richiesta non ha avuto alcun tipo di soddisfazione né di risposta (si è dimesso Cosentino da sottosegretario, intanto). Ma oggi Bianconi e il Corriere tornano a farsi sotto, questa volta con un bersaglio più canonico e istituzionale: e chiedono le dimissioni del sottosegretario Caliendo, sempre in prima pagina, per quello che sta emergendo dei suoi rapporti con Pasquale Lombardi della presunta banda Carboni. | Il Corriere non crede al PdL. Dopo quelle di Verdini, il giornale chiede le dimissioni di Caliendo: gli andrà meglio?. |
C'è un EP nuovo dei Massive attack. Un EP, che non si capisce perché lo dobbiate sapere se non siete assidui frequentatori del mercato discografico, è un disco di poche canzoni: il suo uso nella storia ha avuto molte declinazioni, ma per capirci limitiamoci a questo. Sta per "Extended Play". E c'è anche una canzone nuova di Elvis Costello, molesta come quella di prima. A un certo punto mi sono convinto che uno stato eccezionale di alienazione mentale, dipendenza e perdita di lucidità lo si raggiunga con l'amore, con l'alcol e le droghe, o con la musica. Qualcuno mi ha obiettato "anche col cibo", ma secondo me è meno frequente e meno garantito. Essendo scarso in alcol e droghe, sarà per quello che insisto molto con la musica e coi suoi effetti, di cui scrissi qualcosa una volta. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Radiohead. Piena di significati e di interpretazioni di significati e di decorazioni e invenzioni, ma poi alla fine è soprattutto una voce e un piano. |
Secondo i risultati degli stress test diffusi domenica dalla Banca Centrale Europea, sono 23 gli istituti europei che non li hanno superati. In altre parole significa che queste banche non hanno abbastanza soldi per poter essere in grado di sopravvivere a una nuova crisi economica o finanziaria: gli stress test si svolgono valutando il capitale posseduto da ciascuna banca analizzata. I test della BCE riguardavano la fine del 2013 e la stessa banca centrale ha specificato che 10 banche hanno migliorato il loro capitale. Le restanti 13 ora hanno nove mesi di tempo per mettersi in regola, oppure rischiano di essere chiuse. Di queste, quattro sono italiane. Si tratta di Banca Carige, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Vicenza. MPS è la banca che in tutta Europa si trova nella situazione peggiore: le mancherebbero circa 2,1 miliardi di euro per superare gli stress test. In tutto erano 10 le banche italiane segnalate dalla BCE, un fatto che evidenzia come il sistema finanziario italiano sia tra i più in difficoltà d’Europa. Contemporaneamente sono stati pubblicati anche i test compiuti dalla European Banking Authority (EBA). I risultati sono stati gli stessi, tranne che nel caso di una banca spagnola che ha fallito i test EBA e passato quelli della BCE. | Gli “stress test” della BCE. Non male, anche se l'Italia ha il numero più alto di banche che non li hanno passati: servono per verificare la salute degli istituti di credito europei. |
Alle 15.07 di oggi c’è stata una nuova scossa di terremoto ad Amatrice, in provincia di Rieti, di magnitudo 3.7: è stata la più forte registrata in giornata nella città e ha fatto crollare altre parti della scuola Romolo Capranica, che già era stata fortemente danneggiata nel terremoto del 24 agosto. Si è parlato molto della scuola Capranica perché come tutti gli edifici pubblici avrebbe dovuto essere adeguata alle norme antisismiche: in effetti l’edificio era stato inaugurato nel settembre del 2012 dopo una ristrutturazione e ora la procura di Rieti indagherà sul perché nonostante i lavori la costruzione sia crollata. Nel crollo della scuola non c’erano stati morti, perché era notte (e per il periodo dell’anno). Una scossa di magnitudo 4.4 si è invece verificata vicino a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, alle 17.55. Sabato 27 agosto si è svolto il funerale di Stato di 35 delle persone morte nel terremoto. Erano tutte persone morte nelle Marche, mentre la maggior parte dei funerali di chi è morto nella provincia più colpita, quella di Rieti, in Lazio, deve ancora svolgersi. L’ultimo bilancio dice che i morti sono 290: sabato sera la Protezione Civile aveva detto che i morti erano 291, ma domenica mattina la prefettura di Rieti ha corretto il bilancio, abbassandolo a 290. 229 persone sono morte ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, i comuni – i primi due in provincia di Rieti, il terzo e il quarto in provincia di Ascoli Piceno – colpiti più duramente dal terremoto. Le persone ferite, in parte già curate e dimesse dagli ospedali, sono state invece quasi 400. | Terremoto: com’è la situazione al quinto giorno di ricerche. Il bilancio dei morti è di 290, alla scuola di Amatrice domenica ci sono stati nuovi crolli dopo una scossa. |
La Parkwood Entertainment, l’azienda di produzione della musicista statunitense Beyoncé, ha diffuso sulle agenzie di stampa alcune prime immagini di Formation, il settimo tour mondiale di Beyoncé, successivo all’uscita del suo nuovo disco Lemonade. Il tour è iniziato il 27 aprile a Miami, in Florida e si concluderà a Nashville, in Texas, il 2 ottobre, dopo 48 tappe di cui 17 in Europa (in Italia il 18 luglio, a San Siro a Milano). Nelle fotografie Beyoncé indossa, come avevamo già raccontato, molti body e corpetti di pelle, con perline, pizzi e ricami, disegnati da artisti molto diversi tra loro e a richiamare i molteplici stili del “visual album“, il video musicale che ha accompagnato l’uscita di Lemonade. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | 10 foto dal tour di Beyoncé. In attesa di vederla dal vivo in Italia, il 18 luglio a Milano. |
Ada Lovelace, matematica inglese vissuta nell’Ottocento, è la protagonista del doodle di Google di oggi. Come accade spesso nei giorni di anniversari relativi a personaggi ammirevoli, al posto del tradizionale logo di Google, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che riassume vita e intuizioni di Augusta Ada Lovelace, per ricordare i 197 anni della sua nascita. | Chi era Ada Lovelace. Una grande matematica inglese, studiosa del computer prima che esistesse il computer, celebrata nel doodle di Google. |
La NASA ha annunciato in una conferenza stampa che su Marte c’è acqua allo stato liquido, probabilmente salata, almeno stagionalmente nei periodi più caldi dell’anno marziano. I ricercatori sapevano da tempo dell’esistenza di acqua ghiacciata, ma non era invece mai stato confermato che potesse essercene allo stato liquido. Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, tre scienziati autori di una ricerca secondo cui le striature scure che appaiono ogni tanto nelle immagini che vediamo di Marte derivano dal passaggio o comunque della presenza periodica di acqua salata sul quarto pianeta del sistema solare. È una notizia molto importante, che naturalmente porta all’ipotesi che quest’acqua ospiti o abbia ospitato forme di vita, per come le conosciamo. Le foto di Marte a colori: | Quindi c’è acqua su Marte, e probabilmente è salata. Ed è allo stato liquido, probabilmente salata: secondo la NASA ci sono prove inequivocabili su un'ipotesi che circolava da tempo. |
Michael Hutchence morì il 22 novembre del 1997, vent’anni fa, a trentasette anni. Era il leader di una band australiana molto popolare nel mondo, e con una sua propria celebrità molto fotografata sui giornali di musica e non solo di musica. Gli INXS, la sua band, avevano avuto un primo successo internazionale nel 1984, con il loro quarto disco e il singolo “Original sin”, prodotto da Nile Rodgers: due anni dopo pubblicarono Kick, il loro disco più venduto di sempre, e Hutchence – bello, faccia e pose da divo, 24 anni – diventò un personaggio del pop rock mondiale. La carriera degli INXS proseguì ancora con buoni dischi e buoni risultati per tutti gli anni Novanta. Hutchence intanto aveva cominciato a recitare, ed era stato spesso sulle riviste per le sue storie con modelle o attrici, ma anche per frequenti momenti di aggressività pubblica e privata, e liti violente. Nel 1995, a 35 anni, lasciò la modella Helena Christensen e si mise insieme a Paula Yates. Lei era molto famosa nel Regno Unito, dove faceva la giornalista televisiva, ed era sposata con Bob Geldof, cantante, leader dei Boomtown Rats, di rinnovata fama mondiale dopo che aveva inventato il concerto di beneficenza Live Aid. Yates andò a vivere con Hutchence e con le tre bambine avute con Geldof: ne seguirono grandi campagne scandalistiche sui giornali britannici e una causa di separazione molto aggressiva sulla custodia delle figlie. Nacque un’altra bambina, figlia di Hutchence e Yates, e la chiamarono Tiger Lily. | Le tragedie di Michael Hutchence, vent’anni fa. Il cantante degli INXS morì a 37 anni in una storia di drammi umani infiniti e stampa scandalistica. |
Dall’inizio di luglio viene molto pubblicizzata su Facebook una raccolta firme per indire un referendum sugli stipendi dei parlamentari. L’iniziativa è stata presa dal piccolo partito Unione Popolare, e la campagna pubblicitaria invita ad andare a firmare presso il proprio comune. Spesso, all’invito ad aderire al referendum si accompagnano accuse ai mezzi di informazione e ai partiti di cercare di oscurare la campagna referendaria. Chi promuove il referendum sullo stipendio dei parlamentari? Un piccolo partito che si chiama Unione Popolare, la cui coordinatrice nazionale si chiama Maria di Prato: un account a suo nome risponde sulla pagina facebook del referendum e compare nei video promozionali. Secondo il suo curriculum Di Prato è un’imprenditrice nel settore agroalimentare. Ha iniziato la carriera politica negli anni Novanta, con la Democrazia Cristiana, e dal 2008 al 2010 è stata “Responsabile per il merito” dell’UdC. Nel 2010 ha lasciato l’UdC per fondare l’Unione Popolare, come racconta lei stessa in un video su YouTube. Di Prato aveva già promosso nel 2011 un referendum per abolire l’attuale legge elettorale, che fu poi bocciato dalla Corte costituzionale. | Il referendum sugli stipendi dei parlamentari. Gira molto su Facebook la notizia di una raccolta firme per proporlo: chi lo promuove, che cosa chiede e perché l'iniziativa ha ricevuto molte critiche. |
La storia delle alleanze vere o presunte tra i partiti dell’ex opposizione al governo Berlusconi è piuttosto confusa e aveva avuto pochi punti fermi, tra cui la “foto di Vasto”: ovvero l’immagine di Di Pietro, Vendola e Bersani sul palco di palazzo D’Avalos a Vasto, in provincia di Chieti, durante la festa nazionale dell’Italia dei Valori nel settembre 2011, che sembrava sancire una solida relazione tra i rispettivi partiti. Poi arrivò il governo Monti, sostenuto dal PD ma di cui IdV e SeL sono opposizione (rispettivamente dentro e fuori dal Parlamento) e le cose si sono fatte più complicate: precipitando poi con le successive aggressioni verbali da parte di Di Pietro nei confronti del governo, del PD e del presidente della Repubblica. E le attenzioni del PD, in nome della nuova alleanza di governo, si sono spostate al centro e in concreto sull’UdC di Pieferdinando Casini, divenuto il più credibile tra gli alleati futuri. Oggi i giornali parlano di una nuova tappa di questi confusi e fragili percorsi, che segnerebbe il rientro di SeL nell’orbita di alleanze del PD: e quindi l’isolamento di Di Pietro, che aveva esibito con Vendola ripetute complicità nei mesi scorsi. Ma poco è ancora chiaro, e lo stesso Vendola ha dato segnali contraddittori. Intanto, mancano otto mesi alla fine della legislatura: una legge elettorale sembra lontana dall’essere approvata o anche solo discussa in parlamento, dato che i giornali sono quotidianamente pieni di ipotesi, dichiarazioni e liste di proposte dei diversi partiti che sembrano confuse e inconciliabili. Una serie di dichiarazioni, proposte, proteste e smentite, negli ultimi giorni, ha reso ancora più difficili da decifrare i rapporti tra le diverse forze politiche in causa. | Le alleanze del centrosinistra. Cronologia degli ultimi giorni di dichiarazioni e smentite, per sapere cosa c'è di chiaro (quasi niente). |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. Il disco dei Fleet Foxes è uscito. Sul New Yorker c'è una bella intervista con Linda Ronstadt, che ha 74 anni ed è un po' malandata. Rolling Stone ha aggiornato la sua lista dei migliori 500 dischi di sempre. Se volete saltare subito alle prime, sono qui. È morta Pamela Hutchinson delle Emotions, che avevano fatto questa canzonetta allegra nel 1977. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Dmitri Shostakovich. Stasera sparigliamo, e facciamo svolazzare le balze. |
Ormai Natale è alle porte, come si dice: anzi, da qualche parte nel mondo – come in Australia – è già arrivato. C’è chi è ancora indaffarato nei preparativi del cenone e negli addobbi, chi nei regali dimenticati o rimandati all’ultimo momento, mentre un po’ ovunque ci sono luci, decorazioni, candele accese, gente che prega o che compra. Per quelli che hanno già preparato tutto, o hanno deciso di fregarsene, o dicono di odiare il Natale ma non è vero, o hanno bisogno di ricordare il bello della festa nella lunga fila alla cassa, abbiamo raccolto queste immagini di lucine, babbinatale e preghiere da tutto il mondo. Sì, sono le-solite-cose-natalizie, ma anche da quelle possono venir fuori ogni anno delle bellissime foto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Sta arrivando. Fotografie da mezzo mondo di preparativi, addobbi e attesa, per entusiasti e insofferenti e per chi vuole entrare nell'atmosfera. |
Negli ultimi anni il mondo della moda sta diventando sempre più “inclusivo”, cioè più attento nel rappresentare idee di bellezza diverse da quella canonica, fatta di modelle giovani, magre e bianche. Oltre che sui giornali e sulle pubblicità lo si è visto anche nelle ultime due settimane alla Settimana della moda di New York, da sempre la più attenta al tema, e a quella di Londra, quando le aziende più importanti hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate 2019. Per entrambe ha sfilato anche la 21enne australiana Madeline Stuart, la prima modella con la sindrome di Down ad aver sfilato a New York, nel 2015. La sua storia iniziò tre anni fa quando la madre Rosanne la portò all’annuale sfilata che si tiene a Brisbane, la città in cui vivono. Stuart, racconta la madre, era più simile a «un ragazzaccio che si divertiva a giocare a calcio con i maschi», per anni era stata sovrappeso, un problema comune alle persone affette dalla sindrome, e aveva dovuto perdere 20 chili per problemi al cuore. Subito dopo lo spettacolo disse alla madre che voleva diventare una modella e lei decise di aiutarla. La portò da un fotografo professionista e le fece scattare una foto truccata e ben vestita, e poi la pubblicò su Facebook mostrando la differenza rispetto a quando pesava 20 chili in più: era anche un modo, ha spiegato la madre, di spronare chi aveva lo stesso problema. In una settimana la foto di Stuart venne visualizzata quasi sette milioni di volte e la sua storia fu raccontata sui siti di tutto il mondo, dall’Islanda, al Messico, agli Stati Uniti. Nel giro di un mese lo stilista sudafricano Hendrik Vermeulen le chiese di partecipare alla sua sfilata alla Settimana della moda di New York: e fu così che iniziò la sua carriera da modella. | Storia di Madeline Stuart, la prima modella con la sindrome di Down. È australiana, ha 21 anni, da tre sfila alla Settimana della moda di New York e ora punta a Victoria's Secret. |
Il 4 marzo il Garante per la protezione dei dati personali – anche noto come garante della privacy – ha multato di 50 mila euro la piattaforma Rousseau (il sito internet dove si tengono le votazioni degli iscritti al Movimento 5 Stelle). Secondo il Garante per la privacy, la piattaforma «non gode delle proprietà richieste a un sistema di e-voting», cioè di votazione online, e non garantisce «la protezione delle schede elettroniche e l’anonimato dei votanti in tutte le fasi del procedimento elettorale elettronico». Alcune ore dopo la pubblicazione del provvedimento, il blog del Movimento 5 Stelle ha accusato il Garante della privacy di aver fatto un «uso politico» del suo ruolo, con un chiaro riferimento al fatto che l’autorità amministrativa indipendente sia presieduta da Antonello Soro, che dieci anni fa – tra il 2007 e il 2009 – era stato capogruppo del Partito Democratico alla Camera. Soro non è più parlamentare dal giugno 2012: si dimise prima di entrare in carica come presidente del Garante della privacy, e le critiche verso Rousseau vanno avanti ormai da parecchi anni. Cosa ha detto il Garante della privacy La multa nei confronti della piattaforma Rousseau è arrivata a chiusura di un’istruttoria aperta nel 2017 e fa riferimento a un «accertamento ispettivo» fatto il 12 e 13 novembre 2018. Da allora Rousseau ha adottato alcune modifiche per garantire maggiore libertà e segretezza di voto ma il garante non le ha ritenute sufficienti, perché «sono state evidenziate persistenti criticità». Nel provvedimento, pubblicato il 4 aprile e consultabile qui, il Garante della Privacy ha parlato di possibili problemi riguardo alla sicurezza e alla segretezza delle votazioni, e di scarsa protezione dei dati dei votanti. Oltre alla multa, il Garante ha detto che Rousseau dovrà prendere una serie di misure per rendere la piattaforma meno vulnerabile e per proteggere i dati dei votanti, ma anche per «assicurare l’ autenticità e la riservatezza delle espressioni di voto». La multa di 50mila euro si aggiunge tra l’altro a una di 32mila euro che il Garante aveva già emesso nel marzo 2018. | I problemi di privacy della piattaforma Rousseau. È stata di nuovo multata dal Garante per la scarsa sicurezza dei dati e delle votazioni, ma il Movimento 5 Stelle dice che la sanzione ha ragioni politiche. |
Sabato sera allo stadio Wembley di Londra, durante un concerto della band 5 Seconds of Summer, il chitarrista Michael Clifford è stato colpito da una fiamma che faceva parte della scenografia del palco. Il concerto si è interrotto quasi immediatamente e un altro membro del gruppo, Ashton Irwin, è tornato pochi minuti dopo sul palco per dire che Clifford stava bene, era stato portato in ospedale e che il concerto sarebbe continuato ma senza di lui. Più tardi sul suo profilo Twitter e Instagram Clifford ha pubblicato una foto con metà del volto fasciato con delle bende, rassicurando i fan che stava bene e che avrebbe suonato comunque la sera di domenica per il secondo concerto a Wembley. | Il chitarrista dei 5 Seconds of Summer si è bruciato la testa durante un concerto. Michael Clifford è stato colpito da una fiamma che faceva parte della scenografia del concerto. |
Da qualche giorno i giornali nazionali si stanno occupando di un caso che coinvolge il Movimento Cinque Stelle in Sicilia nato da una serie di servizi televisivi delle Iene e dalle conseguenti indagini della procura di Palermo. La storia ha a che fare con alcune firme sui documenti presentati per le liste elettorali delle comunali di Palermo del 2012 e che sarebbero state falsificate: si tratta di quelle firme autenticate da un pubblico ufficiale che devono necessariamente essere presentate perché una lista o un partito possano partecipare alle elezioni. L’inizio della storia Il primo servizio delle Iene sulle firme false è dell’inizio di ottobre. La settimana prima a Palermo il Movimento 5 Stelle aveva organizzato un raduno chiamato “Italia 5 Stelle” con Beppe Grillo, Davide Casaleggio, ma anche con i componenti del cosiddetto “direttorio” e altri importati rappresentanti del partito. Il servizio spiegava che la redazione delle Iene aveva ricevuto una segnalazione anonima che raccontava di presunte irregolarità commesse nella raccolta delle firme per le elezioni del sindaco di Palermo del 2012 e alle quali il Movimento 5 Stelle aveva candidato Riccardo Nuti, oggi deputato. Nella segnalazione si diceva che della situazione erano stati informati anche Luigi Di Maio e la procura di Palermo. In breve: secondo l’accusa spiegata nel servizio delle Iene alcuni moduli di raccolta firme erano stati presentati in versioni false, dopo che i dati anagrafici e le firme raccolte erano state copiate su nuovi moduli per correggere errori formali. Come prova della segnalazione, le Iene avevano ricevuto cinque moduli con 50 firme a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle per le amministrative, evidentemente mai depositati. | Il caso delle firme false del M5S a Palermo. Le Iene hanno raccontato nuovamente la storia di alcune irregolarità nella raccolta firme per le amministrative del 2012: la procura ha aperto un'indagine. |
Il tribunale di Verona ha dichiarato oggi il fallimento di Melegatti, la storica azienda di Verona produttrice di pandori e panettoni che a fine Ottocento brevettò il pandoro. Il Corriere della Sera scrive che Melegatti ha nel complesso 350 dipendenti, «tra lavoratori diretti e stagionali», e che è oggetto di fallimento anche Nuova Marelli, una società dolciaria controllata da Melegatti dal 2011. L’azienda era da tempo in difficoltà economiche e aveva accumulato molti debiti: nel novembre del 2017 aveva riaperto gli stabilimenti dopo due mesi di chiusura, ma l’attività produttiva era ferma da inizio gennaio: l’unica speranza sembrava l’ingresso di un nuovo, grosso socio. Sempre il Corriere, riprendendo ANSA, scrive che l’azienda aveva accumulato debiti per 50 milioni di euro. | Il tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento di Melegatti. |
Dal 5 agosto Spotify, il popolare software per ascoltare la musica in streaming, propone ai suoi utenti un nuovo tipo di playlist personalizzate, create con un sistema che si chiama Release Radar. Come la funzione Discover Weekly, che viene aggiornata ogni lunedì mattina, Release Radar è diversa per ogni utente perché viene messa insieme da un algoritmo che riconosce i gusti personali a partire dalla musica che si ascolta di solito. Release Radar però viene aggiornata solo di venerdì e raccoglie solo canzoni nuove, appena uscite. Spotify ha deciso di proporre questo nuovo tipo di playlist per via del successo di Discover Weekly, che è utilizzata frequentemente da più di 40 milioni di persone. In Release Radar gli utenti trovano sia novità dei cantanti e dei gruppi che seguono, sia nuovi brani di autori che non conoscono ma che – secondo l’algoritmo di Spotify – potrebbero apprezzare. Esisteva già una playlist con alcune delle novità che escono di venerdì, che nell’industria musicale è il giorno dei nuovi dischi e singoli: è New Music Friday che comprende circa 60 canzoni scelte dagli esperti di musica che lavorano per Spotify. New Music Friday però è uguale per tutti (e la seguono più di un milione e 400mila persone) e non personalizzata come Release Radar. Le diverse playlist hanno anche una durata diversa. In Release Radar ci sono infatti meno canzoni rispetto a New Music Friday e a Discover Weekly, circa una ventina: l’intera playlist dura da un’ora e mezzo a due ore, a seconda della settimana e dell’utente. Per seguire Release Radar basta andare nella sezione “Naviga” e poi su “Scopri”, sotto “Nuove uscite per te”; la copertina della playlist è bianca con delle linee ondulate (il colore varia a seconda dell’utente). | Come funziona la nuova playlist personalizzata di Spotify. Si chiama "Release Radar" e ogni venerdì si riempie di canzoni appena uscite, scelte in base ai nostri gusti. |
Oggi, sabato 9 dicembre, c’è stato a Parigi il funerale di Johnny Hallyday, uno dei più famosi cantanti e attori francesi, morto il 6 dicembre a 74 anni. Hallyday, il cui vero nome era Jean-Philippe Smet, era malato da tempo di un tumore ai polmoni. Fuori dalla Francia non è mai stato famoso quanto in patria, dove era stato uno di quelli che avevano introdotto il rock and roll tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, facendosi molto influenzare da Elvis Presley. Il funerale è stato nella chiesa della Madeleine e c’è anche stato un corteo funebre dagli Champs Elysées fino a Place de la Concorde. Tra le migliaia di persone presenti c’erano circa 700 motociclisti, l’attuale presidente francese Emmanuel Macron, i suoi due predecessori e alcuni importanti attori e musicisti francesi. Parlando di Hallyday, Macron ha detto: «Sessant’anni di carriera, 1000 canzoni, 50 album e voi siete ancora qui. […] Questo sabato di dicembre è triste, ma bisognava che voi foste qui per Johnny perché Johnny c’è sempre stato, per voi. | Le foto del funerale di Johnny Hallyday a Parigi. Con il presidente francese e i suoi due predecessori, 700 motociclisti e migliaia di persone. |
Google sta per acquisire Waze, l’applicazione per ottenere indicazioni stradali basata sulle informazioni fornite dagli stessi utenti che la utilizzano. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata diffusa dal blog tecnologico AllThingsD del Wall Street Journal, solitamente bene informato su questo genere di informazioni. Google dovrebbe entrare in possesso di Waze grazie a un accordo stimato intorno agli 1,3 miliardi di dollari, secondo il sito di informazione israeliano Globes. Nelle scorse settimane si era parlato di un interessamento di Apple e di Facebook per la società, ma le trattative pare non fossero andate molto avanti. Waze esiste dal 2008 ed è stata fondata in Israele da Uri Levine, Ehud Shabtai e Amir Shinar. In pochi anni ha raccolto una base solida di utenti affezionati, che usano la sua applicazione per ottenere indicazioni stradali. Si stima che il servizio abbia circa 47 milioni di utenti registrati, ma solo uno su tre utilizza l’applicazione regolarmente. La società ha un centinaio di dipendenti, la maggior parte in Israele, più un piccolo gruppo a Palo Alto, in California. L’applicazione è stata tradotta nel corso del tempo in diverse lingue, italiano compreso, e ha attirato diversi investitori che le hanno dato fondi per decine di milioni di dollari. | Google compra Waze? se ne parla da settimane, ma ora diversi siti di tecnologia danno per fatto un accordo da 1,3 miliardi di dollari sul navigatore social. |
Lo scorso 6 dicembre, i parlamentari dell’UDC hanno annunciato la separazione dai loro alleati del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. UDC e NCD sono due partiti che nel dicembre del 2014 si erano uniti in unico gruppo parlamentare, chiamandolo Area Popolare. Il risultato della scissione di due anni dopo è stata lo spostamento nel gruppo misto di quattro deputati di Area Popolare: Paola Binetti, Giuseppe De Mita, Rocco Buttiglione e Angelo Cera. Con questo cambiamento i “cambi di casacca”, come i giornalisti chiamano gli spostamenti da un gruppo parlamentare ad un altro, sono arrivati a 387 nell’arco di una sola legislatura: perché questi conteggi, che intuitivamente associamo all’idea dell’incoerente passaggio di un singolo parlamentare da un partito a un altro diverso – una sorta di tradimento – sono arricchiti in gran parte da trasformazioni di alleanze e denominazioni dei gruppi parlamentari, o da fattori più generali. | La faccenda dei “voltagabbana”. Il numero dei parlamentari che hanno cambiato gruppo è molto alto in questa legislatura: si spiega soprattutto con le scissioni e scioglimenti nel centrodestra, e con le uscite dal M5S. |
Negli ultimi giorni si è parlato frequentemente – anche se con molta imprecisione – di una legge di iniziativa popolare per modificare le norme sulla legittima difesa (su cui un’altra riforma proposta dalla Lega Nord è già in discussione alla Camera). La legge di iniziativa popolare in questione è promossa dall’Italia dei Valori, il cui nome è quindi tornato sulle pagine dei giornali nazionali dopo qualche anno di assenza. L’Italia dei Valori è un partito fondato dall’ex magistrato Antonio Di Pietro nel 1998, rimasto popolare e votato da un pezzo significativo dell’elettorato almeno fino al 2010, collocato nel centrosinistra ma con idee e toni “anti-casta” e giustizialiste poi raccolti da movimenti di altro orientamento, come la Lega Nord o il Movimento 5 Stelle: dopo è praticamente scomparso dal dibattito politico nazionale, anche a causa di vari problemi interni. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, quindi, l’Italia dei Valori esiste ancora: oggi ha un segretario nazionale – che non è più Di Pietro, che nel “nuovo” partito non ha nemmeno una carica onoraria – vari dirigenti nazionali e almeno un responsabile in ogni regione italiana. Nonostante alle ultime elezioni politiche non sia riuscita a superare lo sbarramento per eleggere dei parlamentari, l’Italia dei Valori a oggi ha un deputato e due senatori (tutti fuoriusciti da altri partiti). Dopo moltissime vicissitudini interne ha anche cambiato parzialmente linea politica, ottenendo però pochissimi risultati: a differenza di Di Pietro, la nuova dirigenza è molto più disponibile a trovare accordi e compromessi col centrosinistra e in particolare col Partito Democratico, di cui sostiene praticamente ovunque i candidati a cariche regionali o locali. | L’Italia dei Valori esiste. Dopo l'implosione del 2012 oggi ha un nuovo segretario, una linea più morbida e con tre parlamentari (eh?) sostiene Renzi. |
Ieri, nella fabbrica dismessa dell’Ansaldo a Milano, ha avuto inizio OCA (Officine Creative Ansaldo), una rassegna culturale di tre giorni che dovrebbe anticipare la distribuzione dello spazio fra associazioni e progetti che hanno risposto a un bando del comune. Dell’ex-Ansaldo si era parlato perché era stata riprogettata da David Chipperfield (quella parte, però, era ancora chiusa), e perché lì era stato offerto di ospitare Macao quando si trattava per il suo primo sgombero. L’offerta era stata rifiutata, probabilmente per non approfittare per decreto di qualcosa che per chiunque altro era accessibile con un concorso; ma la presenza di Macao, se non altro in spirito, era avvertita nella scelta di illuminare le enormi sale dell’Ansaldo con dei neon dello stesso blu che caratterizzava le iconiche immagini della torre Galfa. La sensazione di dejà-vu, entrando, era fortissima, in un paragone esplicitamente ricercato dagli organizzatori. Anche in questo caso, lo spazio appariva quasi deserto per l’enormità; anche in questo caso il cuore dell’assembramento era il bar; anche in questo caso chiunque avesse un’idea era invitato a proporla e realizzarla in un punto qualunque di quella vasta distesa bianca. Gli spazi al pianterreno erano suddivisi in piccoli “stand” fieristici in cui si esponevano perlopiù autoproduzioni artistiche o artigianali – piccoli dipinti, fotografie, riciclaggio creativo, un po’ come una sagra del fatto-a-mano in un loft. Non stupisce che nessuna delle decine di gallerie e spazi d’arte contemporanea indipendenti a Milano abbia risposto al bando, dato che in contemporanea ad OCA si tiene la fiera d’arte di Basilea, probabilmente la più importante al mondo. Come non stupisce che fossero assenti le molte realtà musicali della città, dato che in contemporanea ad OCA si tiene il MI AMI, il frequentatissimo festival che da anni organizza Rockit. | Tra OCA e il MoMA. C'è di mezzo il mare, dice Vincenzo Latronico commentando criticamente l'iniziativa "culturale" presentata dal comune di Milano dopo Macao. |
Domenica 11 ottobre è andata in onda The Tradition of Hospitality la seconda puntata della quinta stagione di Homeland, la popolare serie tv incentrata sull’agente della CIA Carrie Mathison, interpretata dall’attrice Claire Danes. In una scena della puntata ambientata in un campo profughi siriano in Libano si sono viste sui muri alcune scritte in arabo che – come è stato presto notato dagli spettatori – erano critiche alla serie che facevano riferimento alle accuse che le sono spesso state rivolte di essere razzista e di ritrarre gli arabi in modo stereotipato. Screenshot e GIF della scena sono subito circolati sui social network, finché mercoledì i tre artisti arabi che hanno realizzato i graffiti – Heba Amin, Caram Kapp, e un terzo soprannominato Stone – hanno scritto un breve testo per spiegare cos’era successo. A giugno un loro conoscente che da 30 anni si occupa di street art in Germania li aveva contattati per offrirgli di lavorare sul set di Homeland a Berlino. I produttori cercavano artisti per decorare i muri del campo con scritte in arabo, così da rendere il tutto più credibile. Homeland – che ha vinto molti premi ed è apprezzata per molte cose, dalla regia alla bravura degli attori – è da anni criticata per l’approssimazione e la scarsa cura con cui rappresenta il mondo musulmano e Amin, Kapp e Stone erano restii ad accettare. Secondo loro infatti Homeland offre una «descrizione di arabi, pakistani e afghani inaccurata, omologata e molto stereotipata». Poi però hanno pensato di approfittare dell’occasione per sottolineare gli errori della serie che, spiega Amin, diffonde stereotipi «molto pericolosi perché contribuisce a formare la percezione delle persone su un’intera regione, un’enorme regione, cosa che poi ha conseguenze sulla politica estera». «È stato un modo per riappropriarci della nostra immagine», aggiunge. | I graffiti contro Homeland trasmessi da Homeland. Tre artisti assunti dalla produzione hanno scritto su un muro delle frasi in arabo che accusano di razzismo la serie tv: e nessuno se n'è accorto. |
Il marchio di abbigliamento maschile Brooks Brothers ha chiesto di poter far ricorso al Chapter 11, una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, che consente di tenere aperta un’azienda in grave crisi a patto di concordare con il tribunale un piano di risanamento che tuteli i creditori. La decisione dell’azienda è stata presa in conseguenza della grave crisi che l’ha colpita principalmente, ma non solo, a causa delle misure di distanziamento fisico e di chiusura degli esercizi commerciali imposte dai governi di molti paesi per rallentare la diffusione del coronavirus. La Brooks Brothers, che è stata fondata a New York nel 1818, è nota per essere riuscita a inventare e rendere popolari capi e stili di abbigliamento con una forte caratterizzazione statunitense, ma di grande successo in tutto il mondo, ed essere diventata più di un semplice marchio d’abbigliamento: Brooks Brothers ha vestito alcuni dei più grandi attori del cinema americano, i suoi abiti sono spesso ben in vista nella serie Mad Men, è stata citata da Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis e ha vestito quasi ogni presidente statunitense, da Abraham Lincoln a Barack Obama. Per usare le parole della rivista Business of Fashion, «Brooks Brothers sta alla sartoria americana così come Coca Cola sta alle bevande gasate». | Brooks Brothers ha chiesto l’amministrazione straordinaria. |
Il ministero della Salute ha ordinato il ritiro di alcuni lotti di scamorza a fette dei marchi Coop e Parmareggio, a causa della presenza di batteri Escherichia coli. I lotti richiamati sono stati prodotti da Parmareggio Spa nello stabilimento di via Togliatti 34AB, a Montecavolo di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. Per quanto riguarda la scamorza a fette Coop i lotti in questione sono quello numero 25L18341, con data di scadenza 08/11/2018 e quello numero 25L18345 con data di scadenza 12/11/2018; per la scamorza “Cuor di fette” Parmareggio invece i lotti richiamati sono il numero 25L18345 con data di scadenza 12/11/2018, e il lotto numero 25L18345 con data di scadenza 17/11/2018. La presenza di batteri Escherichia coli produttori di Shiga-tossina (Stec) è stata accertata da un’analisi del 15 ottobre effettuata a Napoli dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno. | Sono stati ritirati alcuni lotti di scamorza Coop e Parmareggio per la presenza di Escherichia coli. |
La Commissione europea ha multato Google per 1,49 miliardi di euro per avere violato le regole sulla concorrenza nell’Unione Europea. Secondo la Commissione, Google ha abusato della propria posizione dominante sul mercato, imponendo diverse restrizioni nei suoi contratti per quanto riguarda gli annunci pubblicitari mostrati nei siti che utilizzano Google come motore di ricerca interno. Queste pratiche, ritenute lesive della libera concorrenza, sono state portate avanti dall’azienda statunitense per oltre 10 anni e, sempre secondo la Commissione, hanno impedito ad altre società di competere alla pari, con danni per i loro affari e in ultima istanza per i consumatori. Molti siti offrono un sistema di ricerca interno per consentire ai loro lettori di trovare i contenuti pubblicati e le cose in archivio. In molti casi, invece di utilizzare un proprio sistema, si affidano a una versione personalizzata del motore di ricerca di Google, che si rivela più efficiente e meno complicato da mantenere. Questa soluzione consente inoltre di mostrare della pubblicità, insieme ai risultati di ricerca, che portano ricavi sia ai proprietari dei siti sia a Google, che fa da intermediario (da un lato vende lo spazio per la pubblicità a chi vuole farla, dall’altro dà i ricavi derivanti da queste pubblicità ai proprietari dei siti, trattenendo per sé una percentuale). | La Commissione europea ha multato Google per 1,49 miliardi di euro. Avrebbe abusato della sua posizione impedendo ai concorrenti di inserire pubblicità sui siti che usano Google come motore di ricerca interno. |
Un vaccino contro la COVID-19 potrebbe essere la risorsa più importante per fermare la pandemia da coronavirus, ma tempi ed esiti delle numerose ricerche in corso per svilupparlo sono tutt’altro che scontati. I più ottimisti ritengono che un primo vaccino da impiegare sulla popolazione potrebbe essere pronto entro un anno, ma altri esperti invitano a maggiori cautele, ricordando che sviluppare e produrre vaccini richiede enormi risorse ed è estremamente complicato. A oggi, inoltre, non esiste alcun vaccino già impiegato sulla popolazione per prevenire infezioni da altri coronavirus, nonostante questi tipi di virus siano conosciuti da quasi 60 anni. Coronavirus Il primo coronavirus umano fu scoperto all’inizio degli anni Sessanta e ricondotto a una delle cause del comune raffreddore, che comporta una lieve infezione delle vie aeree superiori. Negli anni, i ricercatori avrebbero scoperto diversi altri tipi di coronavirus, chiamandoli in questo modo per la loro forma particolare: attaccate alla capsula che protegge il genoma (RNA) del virus, ci sono tante punte che ricordano quelle di una corona. È attraverso le proteine presenti su queste punte che i coronavirus riescono a legarsi alle membrane delle cellule, ingannando le loro difese per introdurre il genoma virale e sfruttare i meccanismi cellulari per replicarsi, con nuove copie che andranno poi a invadere altre cellule. | Perché non ci sono vaccini contro i coronavirus. Non siamo riusciti a farne uno contro SARS e MERS negli ultimi 15 anni, ma l'attuale sforzo contro la COVID-19 è senza precedenti e i ricercatori sono ottimisti. |
Il fotografo moscovita Kirill Nikitenko ha fotografato alcuni tra i più importanti dissidenti russi contemporanei. Si tratta di attivisti per i diritti umani, analisti politici, giornalisti, imprenditori e personaggi del mondo dello spettacolo accomunati dalla preoccupazione per l’attuale situazione politica russa e dalla volontà di cambiarla, ognuno con i propri mezzi. Alcuni di loro hanno meno di 40 anni e hanno iniziato a opporsi al regime da qualche anno, come per esempio Yana Yakovleva che si batte contro l’estorsione ai danni degli imprenditori. Altri hanno superato i 70 anni e hanno alle spalle una lunga storia di attivismo dai tempi del regime sovietico, come Lyudmila Alekseeva, che ha 84 anni ed era già una dissidente negli anni Sessanta. In Russia il 4 marzo si vota per le elezioni presidenziali: Vladimir Putin cerca un terzo mandato, ma le recenti elezioni per il rinnovo della Duma hanno confermato il suo calo di consensi. Le foto sono state esposte in una mostra curata da Elena Khodorkovskaya, ex moglie dell’imprenditore e prigioniero politico Mikhail Khodorkovsky, e ospitata nell’Istituto di Russia Moderna di New York. La mostra, intitolata Visionari russi. Nella luce è stata inaugurata il 29 novembre scorso ed è rimasta aperta fino al 12 dicembre. | Quelli che vogliono cambiare la Russia. Le facce e le storie dei più importanti dissidenti anti-Putin, nelle foto di Kirill Nikitenko esposte il mese scorso a New York. |
Inizia in questi giorni il Festival di fotografia Mois de la Photo, che dal 1980 si occupa di fotografia contemporanea e che per un mese propone eventi e mostre in giro per Parigi. In parallelo, dal 1994, esiste un circuito esterno chiamato Mois de la photo Off, organizzato dall’associazione Paris Photographique, dove verranno allestite un centinaio di piccole mostre di autori minori e meno conosciuti, che esporranno in gallerie e in spazi non convenzionali. Il festival ha cadenza biennale e la direzione artistica è di Neil Atherton. Eventi e mostre saranno organizzate in giro per i quartieri della città. I visitatori, muniti di un catalogo-guida, potranno visitare le aree con dei percorsi suggeriti, accompagnati da un esperto di fotografia o da un autore. Quello che verrà esposto, come accade spesso nei festival, è molto diverso per contenuto e per forma. A Parigi il mese sarà molto intenso per quanto riguarda la fotografia e gli eventi collegati alla fotografia: il 15 novembre apre la fiera Paris Photo, dall’inizio di novembre sono in corso gli eventi ufficiali del Mois de la Photo organizzati dalla Maison Européenne de la Photographie, e poi, appunto gli eventi e le mostre del circuito OFF. | Un mese di fotografia in Francia. Le immagini di Mois de la Photo, bel festival di fotografia contemporanea che durerà un mese, in giro per la città. |
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto su Facebook di aver firmato un’ordinanza per sospendere i voli provenienti dal Regno Unito e vietare l’ingresso in Italia a chi è passato dal paese negli ultimi 14 giorni, per prevenire la diffusione di una nuova variante del coronavirus (SARS-CoV-2) diventata comune in Inghilterra. Proprio la diffusione di questa variante del virus, che non causa sintomi diversi da quelli già noti ma sembra più contagiosa, ha spinto il governo britannico a imporre nuove misure di lockdown a Londra e in alcune regioni inglesi. Anche altri paesi europei hanno sospeso i voli dal Regno Unito. I Paesi Bassi lo hanno fatto poche ore dopo il discorso tenuto ieri da Boris Johnson, in cui il primo ministro britannico aveva parlato della variante del virus annunciando il nuovo lockdown; il blocco durerà almeno fino al primo gennaio. Il Belgio ha adottato una misura simile, che riguarda anche i collegamenti ferroviari, della durata di 24 ore; il primo ministro Alexander De Croo ha detto che saranno considerate ulteriori misure se servirà. | L’Italia ha sospeso i voli dal Regno Unito. Come hanno fatto o faranno a breve altri paesi europei, per prevenire la diffusione di una nuova variante del coronavirus. |
La casa produttrice di videogiochi Activision Blizzard ha annunciato di voler chiudere la propria divisione che si occupa di Guitar Hero, uno dei videogame più popolari degli ultimi anni, quello che devi usare una chitarrina di plastica e far finta di suonare come una rockstar, per intenderci. Questo significa che per il 2011 non ci saranno nuove edizioni del videogioco e potrebbero non essercene più in futuro in assoluto. Quelli di Activision dicono di volersi concentrare sul mercato online, realizzando nuovi videogiochi che sfruttino la possibilità di rimanere connessi con i propri amici, un settore in espansione che potrebbe consentire alla società di recuperare qualche soldo in più, anche alla luce delle ultime prestazioni deludenti sul mercato. Secondo i responsabili dell’azienda, i videogame musicali hanno fatto ormai il loro tempo, anche se il grande successo di Guitar Hero era stato messo in crisi dalla concorrenza del successivo Rockband, creato dalla stessa società dopo una serie di passaggi di proprietà. | La fine di Guitar Hero. Non ci saranno nuove versioni del videogioco per sentirsi una rockstar con una chitarrina di plastica davanti alla TV. |
Dopo cinque mesi di proteste anti-governative, e due trimestri consecutivi di calo del PIL, Hong Kong è entrata in recessione per la prima volta negli ultimi dieci anni. Qualche giorno fa, la governatrice Carrie Lam aveva anticipato la notizia dicendo che la situazione era «molto grave» e chiedendo la fine delle violenze. Giovedì 31 ottobre sono stati presentati i dati economici che hanno confermato il declino dell’economia della regione. Mesi di tensioni politiche e manifestazioni di piazza hanno avuto conseguenze soprattutto nei settori del turismo (meno 40 per cento di visitatori ad agosto) e delle vendite (in calo di quasi un quarto). Lo scorso agosto, il governo della Regione amministrativa speciale cinese aveva rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2019 portandole a una stima annua compresa tra lo 0 e l’1 per cento rispetto a quella precedente tra il 2 e il 3 per cento. | Hong Kong è entrata in recessione, anche a causa delle proteste degli ultimi mesi. |
A inizio marzo l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), un’organizzazione internazionale che si occupa di energia e più nello specifico di petrolio, ha diffuso il suo report annuale sulla produzione di petrolio nel mondo. Nel report è contenuto un dato che ha sorpreso diversi analisti: la AIE ha stimato che fra il 2014 e il 2015 siano “scomparsi” – cioè non siano stati conservati o venduti – 550 milioni di barili di petrolio (per il 2015 si parla di circa 800mila barili al giorno, una quantità maggiore di barili scomparsi rispetto a quella stimata per il 2014). Secondo il Wall Street Journal, è normale che ci sia una discrepanza fra i dati elaborati dalla AIE sulla produzione di petrolio – che sono pur sempre delle stime – e quelli che l’organizzazione riceve dai paesi che producono greggio: ma il numero di barili di petrolio “spariti” è il più alto degli ultimi 17 anni. Su Reuters, il giornalista che si occupa di energia John Kemp ha spiegato che da tempo i critici accusano l’AIE di fornire stime imprecise – di sovrastimare l’offerta e sottostimare la domanda –, che «causano un atteggiamento eccessivamente duro nei confronti dell’industria del petrolio». Ma le cause della discrepanza contenuta nel report rimangono comunque poco chiare. | Sono spariti 550 milioni di barili di petrolio? lo sostiene una stima dell'Agenzia internazionale dell'energia che si riferisce al 2014 e 2015: ma nessun complotto, ci sono delle spiegazioni credibili. |
Nella sua rubrica quotidiana “Piccola Posta” sul Foglio, Adriano Sofri si rivolge a Fabio Fazio a proposito del libro su cui è basato il film “Romanzo di una strage” – dedicato all’attentato di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 – e che secondo Sofri è un testo del tutto inadeguato a capire quella storia. Caro Fabio Fazio, ho guardato la tua puntata di sabato, coi tre protagonisti del film “Romanzo di una strage”, e desidero esporti la mia opinione, sulla quale tornerò presto e distesamente. Il film si dice “liberamente ispirato” al libro di Paolo Cucchiarelli, “Il segreto di Piazza Fontana”. Il quale a sua volta, nella tempestiva ristampa, si dice “il libro cui si è ispirato il film”. Tu infatti hai presentato il film, ne hai parlato con quei tre bravissimi attori, l’hai introdotto col famoso testo di Pasolini sul romanzo delle stragi, e hai anche mostrato e raccomandato il libro e la completezza della sua documentazione. Anch’io ho visto il film e avevo letto il libro. Del libro, penso di aver raramente avuto per le mani una tale farragine di errori di fatto, dovuti all’ignoranza di documenti fondamentali, e di illazioni oltraggiose, e mi propongo di dimostrarlo senza lasciare dubbi. Il film, che suscita in me pensieri e sentimenti diversi, è importante e certo destinato a dare la versione più influente su una vicenda così lacerante. Ma da subito ti pongo questo problema: se si possano accostare e raccomandare insieme un libro in cui Valpreda va in taxi a mettere la sua bomba nella Banca dell’Agricoltura (sia pure immaginando che scoppi a banca vuota), Pinelli è a parte del piano di esplosioni simultanee (sia pure andando rocambolescamente in extremis a farne disinnescare un paio), Calabresi è nel suo ufficio quando Pinelli ne precipita, e sono lui o Panessa a provocare la precipitazione; mentre nel film Valpreda (salvo che io capisca male) non va a mettere la bomba, Pinelli è affatto ignaro e innocente, Calabresi è senza dubbio fuori dalla sua stanza. Ho citato solo tre punti essenziali, sui quali la divergenza è clamorosa | «Una farragine di errori di fatto». Adriano Sofri ha letto il libro su cui è costruito il film su Piazza Fontana, e ne ha opinioni drastiche (che spiega a Fabio Fazio). |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 2.677 nuovi casi di contagio da coronavirus e 28 decessi, per un totale di 330.263 casi e 36.030 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 3.944 (144 in più rispetto a ieri), di cui 319 nei reparti di terapia intensiva (4 in meno di ieri). Sono stati inoltre analizzati tamponi 99.742 e testate 62.513 persone: è risultato positivo un tampone ogni 37. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Campania (395). Seguono Lombardia (390), Lazio (275), Piemonte (259), Toscana (209), Sicilia (198), Veneto (189), Emilia-Romagna (172), Liguria (170) e Puglia (106). Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Napoli (319), Roma (228), Milano (153), Torino (126), Genova (122), Palermo (72), Caserta (61), Perugia (51), Catania (51), Bologna (48), Pisa (46), Arezzo (44), Treviso (40) e Trento (40). | I dati sul coronavirus di oggi, martedì 6 ottobre. |
La conferenza stampa della Protezione Civile sull’emergenza coronavirus non sarà più quotidiana, ma si terrà soltanto il lunedì e il giovedì di ogni settimana. Fino ad oggi la Protezione Civile aveva comunicato direttamente alla stampa i dati sull’andamento del contagio, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, ogni giorno, senza eccezioni, dallo scorso 22 febbraio. ????#Coronavirus #17aprile ore 18: facciamo il punto della situazione insieme con il Capo Dipartimento Angelo Borrelli. Segui la diretta ???? https://t.co/flkCmntilJ | La conferenza stampa della Protezione Civile sul coronavirus non sarà più quotidiana. |
Il Foglio di sabato, nella sua consueta sezione di articoli più lunghi e ritratti, ha pubblicato un’indagine di Michele Masneri su storia e aneddoti che riguardano Miuccia Prada, stilista di fama e successo mondiali e da primato, di cui – per scelta e carattere – il pubblico non sa molto. Lo stesso Masneri confessa di avere dovuto ricorrere a fonti e informazioni spesso a metà tra la leggenda e i fatti. Non ne so niente”, “non saprei che dire, non frequenta nessuno”, “sì, son stata a casa sua, ma era tantiiissimi anni fa, non mi ricordo niente; “è off the record, vero?”. Il pezzo su Miuccia è più scomodo e rischioso di quello su Scientology. Il tema, cioè essere Miuccia, cioè Miuccia Bianchi Prada, nata nel 1948, massima icona di immaginario non solo sartoriale, è naturalmente arduo. Non solo per il solito lessico da ufficio stampa della moda a base di camouflage-iconico-contaminazione e per i timori e tremori di leggendarie riprovazioni e ripercussioni, ma perché nessuno riesce bene a spiegare come si può essere icona globale, seppur riflessiva, vestendosi e apparendo un po’ come la figlia della portinaia, col capello sfibrato e il mocassino e il calzino bianco. Venendo dai bauli e dal Pci milanese, oltretutto. | Storie di Miuccia Prada. Michele Masneri raccoglie sul Foglio notizie e sentiti dire, "forse prendendo cantonate", sulla stilista più famosa e venduta del mondo. |
Negli ultimi giorni una corrente d’aria molto fredda proveniente dalla Russia settentrionale ha causato un notevole abbassamento delle temperature in buona parte dell’Europa orientale e centrale, con gelate e nevicate che hanno interessato anche l’Italia. Nella notte tra domenica e lunedì è nevicato a Roma, dove si sono accumulati circa 3 – 4 centimetri di neve a seconda della zona, causando molti disagi al traffico ferroviario. Domenica era nevicato a Torino, a sufficienza da provocare il rinvio della partita Juventus – Atalanta. Venti freddi hanno interessato buona parte della Pianura padana e del centro Italia, con temperature minime insolite per la fine di febbraio e che di solito sono registrate in gennaio, nella fase più acuta dell’inverno. Nei paesi scandinavi le minime hanno raggiunto i -20 °C, mentre a partire da oggi forti nevicate dovrebbero interessare parte del Regno Unito. | Fa freddo ❄️. Un bel po' più del solito, a causa di un fronte gelido dalla Russia che ha portato anche gran foto di Roma sotto la neve. |
Il primo editoriale del Foglio di giovedì dà voce al senso di spaesamento provato da molti lettori – a prescindere dal dispiacere e dal rispetto per la morte di una persona – nel vedere il capovolgimento improvviso di valutazioni sulla figura e sul ruolo di Gianroberto Casaleggio nei commenti sui giornali dopo la sua morte. Qui non si vuole fare eccessivo esercizio di cinismo, né passare per forza per originali, né mancare di rispetto a nessuno. Tuttavia, caspita, cari colleghi della stampa e dei telegionali, cari conduttori e cari editorialisti: il cordoglio, ci mancherebbe, le lacrime, naturalmente, la tristezza, anche la nostra, è ovvia, ma un po’ di contegno, no? Martedì mattina è morto Gianroberto Casaleggio, sessantun anni, perito informatico, ex manager allontanato dalla Telecom, ex impiegato della Olivetti, fondatore della CasaleggioAssociati s.r.l., società di web marketing che guida e determina la linea politica del Movimento cinque stelle, un partito nato nel corso di una manifestazione denominata “vaffa day”. A leggere i giornali di ieri sembra invece che il paese sia rimasto orfano d’una figura, certamente originale, i cui mirabolanti tratti riassumono il meglio dell’intelligenza politica di Cavour e del genio tecnologico di Steve Jobs. | Il Casaleggio percepito. Il Foglio si meraviglia della statura politica improvvisamente attribuitagli dai giornali: "era davvero un incrocio tra Cavour e Steve Jobs?". |
Oggi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, inizia la 2012 World Conference on International Telecommunications (WCIT), un’importante conferenza voluta dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) delle Nazioni Unite, che secondo diversi osservatori potrebbe cambiare il modo in cui è organizzata e gestita Internet. L’incontro servirà per fare il punto su un dibattito che va avanti da anni su come debba essere riorganizzato il controllo da parte dei governi mondiali sulla Rete. L’obiettivo dell’ITU è di arrivare a qualcosa di concreto in questi giorni, anche se pare già evidente che il confronto continuerà nei mesi prossimi. L’iniziativa è fortemente contestata dalle principali società attive su Internet, a partire da Google, che temono l’approvazione di nuove norme che potrebbero limitare il libero accesso alla Rete e rendere marginale il peso delle aziende private nella sua gestione. Che cos’è l’ITU L’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) fu fondata il 17 maggio del 1865 a Parigi. Chiamata inizialmente International Telegraph Union, aveva il compito di stabilire regole comuni e standard per le comunicazioni. Nel 1947 divenne una agenzia specializzata delle Nazioni Unite e stabilì la propria sede a Ginevra. Gli stati che fanno parte dell’ITU sono 193, cui si aggiungono centinaia di altre società e istituti di ricerca. Come un secolo e mezzo fa, l’agenzia ha il compito di stabilire e promuovere gli standard per le telecomunicazioni, ponendo anche obiettivi per la realizzazione delle nuove infrastrutture a livello internazionale. | La conferenza per cambiare Internet. Che cosa mette in ballo l'importante evento voluto dall'ONU - e contestato da Google - che potrebbe cambiare il modo in cui è organizzata e gestita la Rete. |
In questi anni di crisi economica, la Cina continua a essere un interessante punto di osservazione per capire come sta cambiando una delle più importanti economie del mondo e che influenza potrebbe avere sugli altri paesi industrializzati. Le previsioni sull’evoluzione dei consumi in Cina è in questo senso un buon indicatore, come spiegano sull’Economist citando i dati diffusi dagli analisti della società finanziaria Barclays Capital. Nel 2010 i cinesi hanno consumato circa 25mila tonnellate di caffè, meno di mezza tazza a testa, e un milione di tonnellate di tè. Il consumo di caffè, in media più costoso di altre bevande, è però destinato ad aumentare notevolmente: circa del 40 per cento entro la fine del 2015. Gli analisti prevedono che per allora la Cina consumerà circa 18 tonnellate di caffè per ogni miliardo di dollari di prodotto interno lordo (PIL) realizzato. Nel 2011 il dato era pari a 8 tonnellate per miliardo di dollari di PIL. Il cambiamento riguarderà diversi altri consumi. L’ammontare di energia rinnovabile utilizzata per unità di PIL (“intensità”) sarà più del doppio, e il triplo per quanto riguarda quella nucleare. L’intensità dell’alluminio sarà del dieci per cento più alta grazie alla maggiore domanda di automobili e alla costruzione di nuove infrastrutture. Ci sarà, invece, una progressiva riduzione nel consumo di acciaio, carbone, petrolio e rame rispetto al PIL. In termini assoluti, l’utilizzo di questi materiali continuerà a crescere, si stima del 6 – 8 per cento ogni anno. Altri consumi subiranno diminuzioni, come nel caso del riso e delle carni bovine e suine. | Come cambiano i consumi in Cina. Quanto caffè bevono i cinesi? E quanto ne berranno nel 2015, di questo passo? Mangeranno più o meno riso e carne? Le risposte in un grafico dell'Economist. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 34.505 nuovi casi positivi da coronavirus e 445 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 25.647 (1.239 in più rispetto a ieri), di cui 2.391 nei reparti di terapia intensiva (99 in più di ieri) e 23.256 ricoverate con sintomi (1.140 in più di ieri). Sono stati analizzati 219.884 tamponi e testate 134.550 persone. È risultato positivo il 15,7 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 30.548 e i decessi 352. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 5 novembre. |
La vicenda dei 67 migranti soccorsi domenica sera nel Mediterraneo da una nave battente bandiera italiana e trasferiti dopo un giorno a bordo della Diciotti, imbarcazione militare della Guardia costiera, non si è ancora conclusa. Per tutta la giornata di martedì si sono susseguite notizie confuse, annunciate e poi ritirate, comunicazioni contrastanti di membri diversi del governo e generale incertezza sul futuro dei migranti. Quello che si sa per certo è che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si è rifiutato di indicare un porto di sbarco per la Diciotti, una nave militare italiana: una cosa che non era mai successa finora. La Diciotti potrebbe arrivare già oggi in Italia e secondo diversi giornali si sta dirigendo verso Trapani, ma non è ancora chiaro cosa succederà dopo. I migranti soccorsi e la storia dell’ammutinamento Dalle informazioni disponibili finora, quello che sappiamo è questo: domenica sera la nave Vos Thalassa, che appartiene a una società privata e gestisce la sorveglianza di una piattaforma della compagnia petrolifera francese Total, è intervenuta in soccorso di una barca di migranti in difficoltà all’interno della SAR libica, cioè della zona di soccorso in mare in cui è responsabile il governo di Tripoli. Secondo Salvini la Vos Thalassa non avrebbe dovuto occuparsi delle operazioni di soccorso, nonostante fosse la nave più vicina all’imbarcazione dei migranti e attendere avrebbe aumentato le possibilità di un naufragio. La responsabilità, ha continuato Salvini, era della Guardia costiera libica, che però non è proprio una Guardia costiera tradizionale, ma un’accozzaglia di milizie armate e personaggi ambigui. | La storia dei 67 migranti soccorsi dalla Vos Thalassa, dall’inizio. Cosa sappiamo della rivolta dei migranti, dell'intervento della nave militare Diciotti, dell'intransigenza di Salvini e degli scontri nel governo. |
Il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda, sarà in vendita da mercoledì 19 ottobre, ma i librai sardi indipendenti hanno deciso di rinunciare allo sconto imposto in promozione dall’editore Rizzoli. La decisione di boicottare la scelta di marketing che accompagnerà il libro – come spiega Luciana Uda, presidente dell’Alsi, l’associazione che riunisce i librai indipendenti sardi – è stata determinata da quello sconto del 25% previsto dall’editore sul prezzo del volume. “Niente di personale, resta immutata la nostra stima” nei confronti dell’autore, “ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto” da parte dell’editore, che non avrebbe reso nota in anticipo l’intenzione di applicare uno sconto che di norma “si riserva alle collane di libri già in catalogo”. È questo il motivo che ha portato a una scelta drastica e provocatoria: in una lettera aperta indirizzata direttamente a Gianrico Carofiglio, i librai sardi indipendenti annunciano la decisione presa. «Caro Gianrico, i librai indipendenti della Sardegna hanno deciso di non vendere il tuo libro con lo sconto del 25%. Niente di personale, resta immutata la nostra stima nei tuoi confronti, così come non cambierà il grande affetto dei lettori sardi verso di te e del tuo nuovo libro. Ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto da parte del tuo editore, che non ci ha avvisato dell’intenzione di “svendere” il tuo nuovo libro applicando uno sconto che normalmente si riserva alle collane di libri già in catalogo, e soprattutto non ha applicato alle nostre librerie quel sovrasconto che deve garantire anche alle piccole e medie librerie di poter partecipare a questa “promozione”. Siamo di fronte al classico inganno che il tuo editore ha pensato di trovare subito dopo l’applicazione della legge sul libro, legge per l’approvazione della quale tu ti sei speso tanto, a difesa di editori e librai non omologati, e più in generale per garantire la massima diffusione di tutti i libri, di tutti gli scrttori, non solo quelli di proprietà dei cinque grandi gruppi editoriali italiani. Noi non possiamo applicare quello sconto, che invece la grande distribuzione può tranquillamente sopportare grazie alle percentuali quasi doppie rispetto alle nostre con cui acquista i libri dai grandi editori» | I librai sardi non scontano Carofiglio. "Niente di personale", ma contestano lo sconto imposto dall'editore Rizzoli, e riaccendono la discussione sulla legge Levi sull'editoria. |
Il conglomerato finanziario giapponese SoftBank ha perso 6,5 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, per lo più a causa degli investimenti nel settore tecnologico. A pesare particolarmente sul bilancio di SoftBank sono stati i grossi investimenti in Uber e WeWork. Uber, società diventata famosa per il suo servizio di taxi, martedì ha dichiarato perdite per 1,2 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre e le sue azioni sono arrivate al valore più basso di sempre. WeWork, l’azienda statunitense che affitta spazi per il co-working in tutto il mondo, è invece stata costretta a un’operazione di salvataggio dopo che il fallimento della sua quotazione in borsa aveva messo in luce grossi problemi strutturali aziendali. SoftBank, che già aveva investito pesantemente in WeWork, ha dovuto investire altri 5 miliardi di dollari per evitare il fallimento della società. Negli ultimi anni, SoftBank ha investito molto in tantissime startup tecnologiche sperando di riuscire a renderle profittevoli e rientrare degli investimenti: in molti casi, però, le cose si stanno rivelando più complicate del previsto. | Il gruppo SoftBank ha perso 6,5 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre. |
L’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia si candiderà alle elezioni europee, che in Italia si terranno domenica 26 maggio. Dopo che se ne parlava con insistenza da alcune settimane, Pisapia lo ha fatto capire chiaramente questa mattina con un post su Facebook. Nel post ha spiegato di averci pensato molto, dopo il fallimento del suo progetto di formare un’alleanza di sinistra attraverso il suo Campo progressista. Ha poi aggiunto di avere deciso per «la paura per quello che si sta concretizzando e la fiducia che insieme lo si possa fermare attraverso un reale cambiamento». Pisapia ha citato una frase di Gramsci («Odio gli indifferenti») e ha aggiunto: Sento, su di me e sulla mia generazione, il dovere di fare del nostro meglio per lasciare ai giovani l’idea di un’Europa ancora possibile; un’Europa di Pace, Speranza, Solidarietà e Giustizia. Ecco perché dobbiamo impegnarci, ecco perché ci sarò. Costruire una storia radicalmente nuova dipende da noi. | Giuliano Pisapia si candida alle elezioni europee. Lo ha fatto capire chiaramente su Facebook, spiegando che «costruire una storia radicalmente nuova dipende da noi». |
Per i cristiani il 25 dicembre è più di una normale festività religiosa: commemora la nascita di Gesù Cristo, che secondo loro è il figlio di Dio. Ma il Natale non è una festa riservata ai cristiani. Nel 2008 la giornalista Torie Bosch ha spiegato in che modo il Natale è sempre stata una festa laica, per lei e la sua famiglia – e del perché non avrete bisogno di una ragione religiosa per celebrarlo. Lamentarsi dell‘”annacquamento” del Natale sta diventando una tradizione nella tradizione. Nelle lettere e nei commenti dei lettori pubblicati dai giornali e su alcuni blog i puristi spiegano che la festa ruota attorno a Gesù Cristo, del quale dovrebbe essere festeggiato il compleanno, e non rappresentare una scusa per fare shopping e mandare in onda puntate speciali delle sitcom e vecchi film. Rick Warren, un noto pastore e scrittore evangelico, ha scritto in un suo libro: «se rallentate un secondo e vi soffermate sul vero scopo del Natale, riceverete il miglior regalo di Natale al mondo». Non ho dubbi che per i cristiani questo sia un buon consiglio. Personalmente, però, non voglio rallentare e soffermarmi sullo scopo del Natale. Le cose che apprezzo di questa festa sono quelle che Warren e altri come lui considerano probabilmente delle distrazioni: gli alberi, le luci, Babbo Natale e lo speciale dei Muppets. | Natale da non credenti. Si può festeggiare il Natale come si deve anche se non ci si riconosce nel vero-scopo-del-Natale, scrive una giornalista di Slate: e non è "annacquato". |
Una delle tre persone italiane ferite nell’esplosione di una panetteria del centro di Parigi di venerdì è ferita gravemente a una gamba. Si chiama Angela Grignano, ha 22 anni ed è di Trapani: si trovava in Francia da un mese e mezzo per imparare il francese. Secondo Repubblica e l’agenzia di stampa ANSA, Grignano è stata ferita a una mano e a una gamba. È già stata operata due volte e dovrà essere sottoposta a una terza operazione chirurgica: rischia che la gamba ferita le venga amputata a causa delle lesioni riportate. Gli altri due italiani feriti nell’esplosione sono un operatore del programma televisivo di Rai 3 Cartabianca, Valerio Orsolini, e un inviato del programma Agorà, sempre di Rai 3, Matteo Barzini. Entrambi si trovavano a Parigi per seguire le proteste dei cosiddetti gilet gialli e nessuno dei due è in condizioni gravi. Nell’esplosione sono morte quattro persone. | La donna italiana coinvolta nell’esplosione nel centro di Parigi è ferita gravemente a una gamba. |
«Le faccende domestiche sono un lavoro ingrato e senza fine. È una noia che dà sui nervi, chi mai vorrebbe farla? Nessuno!» Quasi tutti condividono quest’opinione ma finiscono per risolvere il problema in due modi: rassegnarsi e prendere in mano aspirapolvere, stracci e spugne, o procrastinare fino a quando arriverà il momento di rassegnarsi e prendere in mano aspirapolvere, stracci e spugne. La persona che pronunciò quella frase però – in un’intervista al giornale Ottawa Citizen, nel 1996 – si impegnò a trovare una soluzione più radicale e definitiva: fu così che l’americana Frances Gabe – artista, disegnatrice di gioielli, inventrice e «persona non convenzionale», come si definiva – inventò e costruì la prima e unica casa al mondo che si pulisce da sola. | Storia di Frances Gabe e della casa che si pulisce da sé. Il New York Times racconta l'inventrice americana, famosa e poi dimenticata, e l'abitazione in cui i pigri vorrebbero vivere. |
C’è stato un terremoto di magnitudo 6,8 nel mar Jonio nella notte tra giovedì e venerdì, intorno all’una. L’epicentro è stato individuato a Zacinto, in Grecia. La scossa è stata percepita anche in Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. Dopo la scossa l’INGV ha diffuso un’allerta tsunami, invitando ad allontanarsi da coste e spiagge: l’allerta era arancio, cioè ammoniva su possibili variazioni del livello del mare inferiori a 1 metro, ed è stata ritirata alle 6.48 del mattino. Sia i giornali greci che quelli italiani non riportano segnalazioni di danni a persone e cose. [AGGIORNAMENTO] Alle 6:48 il Centro Allerta Tsunami dell'INGV ha diramato il messaggio di FINE ALLERTA, dopo avere verificato che le variazioni del livello del mare fossero tornate ai livelli di prima del terremoto. | Una scossa di terremoto nel mar Jonio, di magnitudo 6.8, è stata percepita anche in Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. |
Una gallina ciuffata polacca fotografata durante la fiera del 2017 a Telford, in Regno Unito (Oli Scarff/AFP/Getty Images) Ogni anno a Telford, in Regno Unito, si svolge il National Championship Poultry & Eggs Show, una fiera nella quale viene esposta un’enorme varietà di pollame. Da parecchi anni l’agenzia fotografica AFP racconta l’evento mandando a Telford il suo fotografo Oli Scarff, che ha descritto la fiera sul blog dell’agenzia come uno degli appuntamenti professionali a cui partecipa con più entusiasmo e dal quale ha tratto anche soddisfazioni personali. | Le galline non sono tutte uguali. Come mostrano gli scatti del fotografo Oli Scarff, da anni inviato a un'enorme fiera di pollame in Regno Unito. |
Venerdì al Greater Grace Temple di Detroit, in Michigan, si sono tenuti i funerali di Aretha Franklin, la grande cantante soul morta a 76 lo scorso 16 agosto, per un cancro al pancreas. Nella chiesa, che può ospitare 4mila persone ed era strapiena, è andata avanti per diverse ore una cerimonia in cui si sono seguiti a parlare e cantare celebrità del passato e del presente della musica, da Stevie Wonder ad Ariana Grande, insieme a grandi personalità della storia afroamericana come l’attivista Jesse Jackson e a figure politiche come i coniugi Bill e Hillary Clinton. Oltre cento automobili Cadillac rosa hanno formato il corteo funebre che ha accompagnato la salma di Franklin al Woodlawn Cemetery, dove è stata sepolta. La “regina del soul”, come era spesso chiamata, è stata celebrata come una delle figure più rilevanti della musica della seconda metà del Novecento e come icona afroamericana e femminista. «Grazie, Signore, per Aretha. Era per prima cosa di Detroit, poi dell’America, poi del mondo» ha detto il pastore E. L. Branch. | Le foto e i video del funerale di Aretha Franklin. Celebrato con una cerimonia lunghissima in una chiesa strapiena di Detroit, con Stevie Wonder, Ariana Grande, i coniugi Clinton e molti altri. |
Secondo Legambiente, in Italia dalla metà di giugno ad oggi sono bruciati 26 mila ettari di bosco, cioè tanti quanti in tutto il 2016. Nello stesso periodo ci sono state 430 richieste di intervento degli aerei antincendio, cioè un terzo in più del 2007, considerato fino ad ora l’anno peggiore per gli incendi in Italia (quell’anno bruciarono centomila ettari di boschi). Soltanto lunedì 17 luglio, i vigili del fuoco hanno effettuato 1.030 interventi diversi per incendi della vegetazione. (17lug-18:00) 1030 interventi #vigilidelfuoco per incendi di vegetazione: 280 Lazio, 250 Campania, 150 Toscana, 110 Calabria, 100 Puglia pic.twitter.com/PaLLuyNaZW | Gli incendi in Italia, spiegati. È davvero un anno in cui ce ne sono più del solito? Da cosa sono causati e perché? Una breve guida. |
Aggiornamento delle 21.10: Apple ha chiesto a un tribunale di annullare l’ordine che la costringerebbe ad aprire un accesso secondario a un iPhone nell’ambito delle indagini sulla strage di San Bernardino. BREAKING: Apple asks judge to vacate order on locked phone; says FBI is seeking "dangerous power" through courts. | A che punto è il caso Apple-FBI. Tim Cook ha accusato il governo degli Stati Uniti di volere inserire "l'equivalente software di un cancro" negli iPhone e dice che sarebbe un pericoloso precedente. |
Nel pomeriggio del 15 luglio un forte temporale ha colpito Palermo causando allagamenti in diverse zone della città. La situazione è stata particolarmente critica sulla circonvallazione del capoluogo siciliano dove i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per cercare due persone che si pensa possano essere ancora intrappolate in un’auto all’interno di un sottopasso all’altezza di piazzale Einstein, all’incrocio con via Leonardo da Vinci. Mercoledì un camionista aveva segnalato di aver visto un uomo e una donna in un’auto che venivano travolti dall’acqua ed erano stati sommersi completamente dentro al sottopasso. I vigili del fuoco però, ancora nella prima mattinata di giovedì, hanno smentito che ci siano vittime e che siano state presentate alle autorità denunce di scomparsa. | I grossi danni del maltempo a Palermo. Un forte temporale ha causato vasti allagamenti in diverse zone della città, ma la Protezione Civile non aveva emanato nessuna allerta. |
American Hustle, 12 anni schiavo e Gravity si sono spartiti i premi più importanti ai Golden Globes, i premi televisivi e cinematografici assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association (HFPA). La HFPA è l’organizzazione che rappresenta i giornalisti stranieri che si occupano di cinema e tv negli Stati Uniti: ha circa 90 membri da 55 paesi diversi e ogni anno assegna a Los Angeles i Golden Globes, considerati i premi sul cinema più importanti dopo gli Oscar. Quest’anno il premio più importante, quello per il miglior film drammatico, è stato vinto da 12 anni schiavo, mentre Gravity ha vinto per la regia e le attrici di American Hustle, Amy Adams e Jennifer Lawrence, sono state premiate rispettivamente come miglior attrice protagonista e non protagonista in un film drammatico. Ma ci sono stati premi anche per Matthew McConaughey, per Cate Blanchett, per Leonardo DiCaprio e soprattutto per La grande bellezza, il film italiano diretto da Paolo Sorrentino, che ha vinto il Golden Globe per il miglior film straniero. Woody Allen ha ricevuto un premio alla carriera (e non lo ha ritirato, come sempre). | Chi ha vinto i Golden Globes. "American Hustle", "12 anni schiavo" e "Gravity" si sono spartiti i premi più importanti, "La grande bellezza" ha vinto come miglior film straniero: la lista completa. |
Ad Ayrton Senna è dedicato oggi il doodle di Google, che rimpiazza il tradizionale logo col nome della società nelle sue pagine di ricerca in gran parte dei paesi del mondo (i doodle di Google per eventi e anniversari sono spesso scelti solo in alcune declinazioni nazionali). Senna fu tre volte campione del mondo di Formula tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta. Era nato a San Paolo il 21 marzo del 1960 e iniziò a correre nelle formule minori, esordendo nella Formula 1 al Gran Premio del Brasile del 1984. Nel 1988 Senna dalla Lotus passò alla McLaren, scuderia con cui vinse i mondiali del 1988, 1990 e 1991. Fu uno dei più grandi e amati piloti di Formula 1 e morì in seguito a un grave incidente al Gran Premio di San Marino, sul circuito di Imola, il primo maggio 1994. Il doodle ricorda Ayrton Senna con un ritratto di profilo e la sagoma di un’auto di Formula 1 mentre idealmente raggiunge il traguardo, tra i colori della bandiera del Brasile. (I doodle che non vediamo) | Ayrton Senna, il doodle perché oggi avrebbe 54 anni. Era nato il 21 marzo 1960, vinse tantissimo e morì giovane a Imola: Google ha disegnato lui e la sua macchina. |
Si ritorna a parlare dello scandalo sugli appalti, della cosiddetta “cricca” – Anemone, Balducci e co. – e dei loro favori a politici e personaggi influenti. Oggi sul Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini racconta di quanto venuto fuori dagli ultimi interrogatori all’architetto Angelo Zampolini. Zampolini è la persona che si occupò concretamente di acquistare la casa dell’ex ministro Scajola e di diversi altri personaggi contenuti nella lista Anemone, e da qualche settimana sta collaborando con gli investigatori raccontando la propria versione dei fatti. La prima rivelazione sarebbe in realtà una conferma: la casa di via Giulia di Guido Bertolaso sarebbe stata pagata da Anemone. | Anemone, il ritorno. Si torna a parlare della "cricca" e di Anemone. Il Corriere della Sera ricostruisce gli interrogatori dell'architetto Zampolini: "La casa di Bertolaso l'abbiamo pagata noi". |
Oggi avrebbe compiuto cento anni Giulio Andreotti, l’uomo politico che più di tutti ha segnato e simboleggiato l’epoca della storia politica italiana nota come Prima Repubblica. Intorno alla sua persona nacque presto un mito, dovuto alla precocità della sua carriera politica ma anche ad alcuni dati oggettivi e notevoli: fu sette volte presidente del Consiglio, ventisette volte ministro e parlamentare in tutte le legislature della Repubblica dal 1948 fino alla sua morte, avvenuta il 6 maggio 2013. Di esempi che contribuirono alla creazione di questo mito ce ne sono molti e spesso si fondano sulla personalità di Andreotti o su più o meno fondate teorie del complotto, piuttosto che su vicende politiche vere e proprie. Già nel 1974 Oriana Fallaci scriveva di lui: «Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza. L’intelligenza, perbacco se ne aveva. Al punto di potersi permettere il lusso di non esibirla». | Andreotti e il mito di Andreotti. A cento anni dalla sua nascita, vale la pena ripercorrere la sua storia per cercare di metterla in prospettiva. |
All’alba del 20 settembre 1870 due divisioni dell’esercito italiano, l’11esima e la 12esima, erano appostate fuori dalle mura di Roma, tra i giardini e i campi coltivati. Erano rivolte verso il tratto di mura tra Porta Pia e Porta Salaria, a nordest: era uno dei punti della città difesi nel modo peggiore, e i fanti e i bersaglieri delle due divisioni si trovavano lì per prenderlo d’assalto e conquistare Roma. Il bombardamento cominciò alle 5.30 e nel giro di mezz’ora i pochi cannoni delle truppe del Papa Pio IX vennero messi fuori uso: la breccia fu aperta però solo dopo più di tre ore di bombardamenti, durante le quali l’esercito italiano dovette resistere al fuoco di artiglieria dei pontifici. Quella mattina non fu solo Porta Pia ad essere attaccata. Le truppe italiane bombardarono simultaneamente anche altri punti della città – Porta San Giovanni, Porta San Pancrazio, Porta San Sebastiano – in modo da circondare le truppe del Papa dentro le mura e costringerle alla resa senza scontri troppo violenti, che avrebbero messo il governo italiano in difficoltà dal punto di vista diplomatico. L’ideale era prendere la città in fretta, senza che il Papa e le sue truppe passassero da martiri. | «Roma o morte». 150 anni fa due divisioni di fanti e bersaglieri aprirono una breccia nel muro di Porta Pia: era il primo passo per rendere Roma capitale d'Italia, togliendola al Papa. |
Martedì in Italia si è aperta la crisi di governo: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è dimesso durante un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’annuncio era stato anticipato ieri, e si deve alle ulteriori difficoltà incontrate dal governo per trovare una solida maggioranza in Parlamento dopo l’uscita di Italia Viva e al rischio di non avere, giovedì al Senato, i voti necessari per l’approvazione della relazione annuale sulla giustizia. Se Conte avesse presentato le proprie dimissioni come conseguenza di un voto negativo al Senato avrebbe avuto poche possibilità di ottenere il reincarico da Mattarella per formare un nuovo governo, cosa che invece spera, così come lo sperano i partiti che lo sostengono. Con le dimissioni, e fino al giuramento di un nuovo esecutivo, il governo uscente rimane in carica per lo svolgimento degli “affari correnti”. Ma qual è la prassi e quali i passaggi formali d’ora in avanti per risolvere la crisi? | E ora cosa succede con la crisi? quali sono i passaggi per arrivare alla formazione di un nuovo esecutivo? Che cos'è il mandato esplorativo? Una piccola guida. |
Giovedì 30 aprile l’ISTAT ha pubblicato i dati sul lavoro di marzo: si tratti di numeri importanti perché mostrano per la prima volta l’andamento del mercato del lavoro dopo l’entrata in vigore del Jobs Act, i cui decreti attuativi sono stati approvati proprio nei primi giorni di marzo. Se si guardano solo i numeri diffusi dall’ISTAT, non ci sono buone notizie: a marzo la disoccupazione è aumentata dello 0,3 per cento, arrivando al 13 per cento. Il numero degli occupati, cioè delle persone che lavorano, è sceso a 22,195 milioni, 59 mila in meno rispetto a febbraio, quando erano calati di altri 50 mila rispetto a gennaio. In tutto, dal dicembre 2014 al marzo 2015 gli occupati sono calati di 100 mila unità. Dopo un mese dalla sua entrata in vigore, il Jobs Act non ha prodotto un aumento dei posti di lavoro. Anche un’altra norma introdotta dal governo lo scorso gennaio non sembra aver portato finora a un aumento dell’occupazione. Si tratta della decontribuzione che permette ai datori di lavoro di non pagare i contributi ai nuovi assunti per i primi tre anni. Sul sito LaVoce.info, il principale blog di economia italiano, il professor Pietro Garibaldi ha spiegato che gli esperti avevano già previsto gli scarsi effetti che avrebbe avuto il Jobs Act sul numero degli occupati e sulla disoccupazione. | Gli ultimi dati sul lavoro in Italia. Mostrano cosa succede con il Jobs Act in vigore: non sono buoni - la disoccupazione è cresciuta - ma non includono considerazioni più generali sulla qualità del lavoro. |
Sì, abbiamo visto che il weekend di Pasqua ha portato alcuni di voi a spegnere il computer, ma non ve ne vogliamo: il successo del nuovo sito ha garantito che molti articoli di questa settimana attirassero molti nuovi lettori, e se in questi giorni siete in spiaggia o schiantati dal cibo intorno a una colomba pasquale, avete la nostra comprensione. Se però riuscite a trascinarvi sul divano e a impossessarvi di un iPad, ecco le cose più lette dal Post di questa settimana. E buona Pasqua a tutti. 1. Aveva ragione il ministro Gelmini?, discussione molto frequentata su uno scontro dialettico a Ballarò 2. Tutti i tuoi movimenti su iPhone, l’inizio della storia che sta ancora montando, con geolocalizzazione del direttore del Post 3. Il primo anno del Post, una misurata ma apprezzata celebrazione 4. Dieci cose da non fare se sei in un film dell’orrore, decalogo che ha incontrato un grande successo 5. Striscia contro Newsweek, la protesta – assai criticata – di una giornalista americana | Sunday Post. Cose da leggere mentre digerite la colomba. |
Stamattina a causa di uno sciopero del personale addetto ai bagagli ci sono state delle code e dei ritardi agli aeroporti di Milano: Malpensa e Linate. L’agitazione dei lavoratori non era prevista e i gestori degli aeroporti milanesi hanno detto che è stata “spontanea”. I disagi per i passeggeri sono cominciati verso le 6 di mattina, mentre alle 8.35 la società che gestisce gli aeroporti ha diffuso le prime notizie sull’agitazione in corso. La protesta è ora terminata e sembra che in entrambi gli aeroporti la situazione stia tornando normale, anche se potrebbero esserci ancora dei disagi per chi viaggia. | Lo sciopero non annunciato degli addetti ai bagagli negli aeroporti di Malpensa e Linate è terminato. |
WhatsApp ha introdotto una funzione che permette di fare telefonate e videochiamate di gruppo sulla sua applicazione: è già attiva, anche in Italia, sia su iOS che su Android, e possono partecipare fino a quattro persone contemporaneamente. Per utilizzarla è sufficiente avviare una telefonata o una videochiamata singola e toccare il nuovo pulsante che appare in alto a destra per aggiungere altri partecipanti. Le videochiamate sono disponibili su WhatsApp dal 2016, ma fino a oggi, così come le telefonate, si potevano utilizzare solo con un contatto alla volta. Le chiamate di gruppo erano state annunciate da WhatsApp in un evento di Facebook lo scorso maggio. | Ora si possono fare telefonate e videochiamate di gruppo su WhatsApp. Parlando con altre tre persone contemporaneamente: e senza bisogno di un'ottima connessione, in teoria. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La nuova canzone di Shakira e Rihanna, insieme. Si chiama “Can’t Remember To Forget You”, è il primo singolo dal prossimo disco di Shakira, diffuso oggi. |
Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza, scritto da Giulia De Lellis insieme a Stella Pulpo, è stato uno dei libri più venduti dell’ultimo mese. De Lellis è nata vicino a Roma, ha 23 anni, è famosa per una partecipazione a Uomini e Donne e soprattutto per essere una influencer: un personaggio popolare su internet, che sfrutta quella popolarità per influenzare comportamenti e magari acquisti di chi lo segue, in molto casi grazie a collaborazioni con aziende a cui fa pubblicità attraverso il proprio profilo. Su Instagram De Lellis ha 4 milioni di seguaci, ma grazie al libro (un po’ autobiografia, un po’ manuale di consigli) ha acquisito popolarità anche al di fuori del social network. Su Instagram, che per molte persone continua a essere il social network del momento, nonostante la crescita di Tik Tok, ci sono molti altri personaggi che nonostante i milioni di seguaci complessivi sono ancora sconosciuti a chi non segue gli influencer. | Gente famosa su Instagram, che forse ancora non conoscete. Cioè persone come era Chiara Ferragni agli inizi, o Giulia De Lellis fino a poco tempo fa (ok, diciamolo: gli "influencer"). |
Per ricordare il ventesimo anniversario dell’inizio dell’assedio da parte delle milizie serbe, nel centro di Sarajevo è stato disposto un fiume di 11.541 sedie rosse, corrispondenti al numero presunto di persone uccise durante l’assedio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le sedie rosse di Sarajevo. Sono 11.541, un per ogni vittima dell'assedio iniziato vent'anni fa. |
L’organo amministratore della Fondazione Monte dei Paschi, la Deputazione composta da sette membri, ha annunciato ieri sera che cederà una quota della banca che controlla, il Monte dei Paschi di Siena. La decisione è stata presa perché la fondazione si trova in gravi difficoltà finanziarie e deve quindi trovare i soldi per ripagare i suoi debiti, arrivati a circa un miliardo di euro. Come scrive il Corriere della Sera, a dicembre 2011 le banche creditrici della Fondazione avevano congelato il debito ma avevano dato tempo fino al 15 febbraio per la presentazione di un piano. Le quote di MPS che verranno cedute dalla Fondazione potranno arrivare fino al 15%, in modo da mantenere il controllo di almeno il 33,5% del capitale della banca e quindi il diritto di veto in assemblea straordinaria. Da quando il Monte dei Paschi di Siena è in difficoltà economica, colpito dalla crisi e da alcune operazioni, come l’acquisto di Antonveneta nel 2007, che ne hanno ridotto moltissimo gli utili e i dividendi azionari, anche la Fondazione si è trovata priva della sua principale fonte di sostentamento, e ha iniziato a ridurre fortemente il suo ruolo di “bancomat della città”: negli ultimi tre anni ha ridotto di circa l’80% le sue attività economiche a Siena e in Toscana, dove negli anni di maggior solidità concedeva finanziamenti a organizzazioni e associazioni per molti milioni di euro. | Il problema con le fondazioni bancarie. Ieri la Fondazione Monte dei Paschi ha detto che venderà fino al 15% delle sue quote della banca: decisione che potrebbe essere "storica". |
Secondo la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, 415 milioni di euro destinati alla ricerca scientifica sono spariti da un conto della Banca d’Italia dove erano stati depositati. I fondi erano parte dei finanziamenti non spesi tra quelli destinati all’Istituto italiano di tecnologia (IIT), un ente finanziato dallo Stato. Cattaneo ha detto a Repubblica: «Ambienti della maggioranza hanno detto, lasciandomi sconcertata, che quei fondi non ci sono più perché lo Stato li ha già usati». I soldi, quindi, sarebbero stati prelevati dal governo e utilizzati per altri scopi. Il Post ha interpellato il ministero, secondo cui sul fondo dell’IIT non è avvenuta alcuna operazione insolita. Nell’articolo di ieri, pubblicato su Repubblica, il ministero aveva promesso di approfondire la vicenda. Secondo gli ultimi documenti ufficiali, al 31 dicembre 2015 nel conto corrente numero 25039 intestato all’IIT risultavano effettivamente disponibili 415 milioni di euro. Lo staff della senatrice Cattaneo ha detto al Post di aver ricevuto informazioni da fonti della maggioranza parlamentare per cui quei fondi non sarebbero più presenti sul fondo. Lo staff di Cattaneo ha detto di essere contento per la risposta che il ministero ha dato al Post, ma che è in attesa che questa venga confermata nelle sede istituzionali opportune. L’IIT ha detto al Post che il conto corrente viene gestito dal ministero dell’Economia. Anche Luca Pastorino, deputato di Possibile che ha seguito la vicenda dell’IIT, ha detto di non conoscere che fine hanno fatto i soldi, ma di essere molto perplesso e in attesa di spiegazioni dal ministero. | Sono spariti 415 milioni di euro per la ricerca? il fondo destinato all'Istituto Italiano di Tecnologia è stato svuotato, dice la senatrice a vita Elena Cattaneo, ma secondo il governo è tutto in ordine. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Stevie Wonder ha pubblicato due canzoni militanti, con parecchi altri dentro. Venerdì esce il disco di Francesco Bianconi (Francesco Bianconi dei Baustelle) e c'è questa canzone. Non so se il testo abbia delle banalità ("il potere", lo sprezzo demagogico verso obiettivi facili, gli attacchi contro i discografici, il compiacimento di dire "alla tua fica") oppure sia - quasi - tutto una citazione deliberata di Battiato. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Grant-Lee Phillips. Che mise insieme i Novanta e gli Ottanta, incollandoli con le chitarre. |
Dopo che alcuni esperimenti erano stati attivati già nei primi anni Duemila, il “car sharing” è diventato diffusissimo e familiare in alcune città italiane soprattutto negli ultimi 4-5 anni. I due servizi più diffusi in Italia, Car2Go (che fa capo alla società automobilistica tedesca Daimler AG e che usa auto Smart) ed Enjoy (creata dall’italiana Eni, soprattutto con Fiat 500) sono oggi attivi e conosciuti in alcune grandi città (Milano, Torino, Roma, Firenze, più Bologna e Catania per Enjoy) ma piuttosto ignoti ed estranei nel resto del paese. | Il car sharing per chi non lo ha mai usato. Istruzioni rassicuranti per muoversi con facilità nelle città che hanno le "macchinette" sparpagliate in giro. |
La Danimarca vieterà la ricerca di nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale nel Mare del Nord, come parte di un più vasto progetto di riduzione dell’estrazione dei combustibili fossili e delle loro emissioni entro il 2050. Non approverà quindi nuove concessioni, che consentono alle aziende di cercare e produrre gas naturale e petrolio; quelle già emesse resteranno valide fino al 2050. È una delle misure più drastiche approvate finora da un paese produttore di greggio: la Danimarca infatti è il più grande produttore di petrolio dell’Unione Europea (anche se ne produce molto meno di Norvegia e Regno Unito che, pur geograficamente vicini, non fanno parte dell’Unione Europea). – Leggi anche: Anche i comportamenti individuali servono, per l’ambiente | La Danimarca ha fatto un grande passo contro i combustibili fossili. Non approverà altre concessioni per cercare giacimenti di petrolio e gas naturale e raggiungerà la "neutralità climatica" entro il 2050. |
Lo scorso 17 luglio è iniziato il festival internazionale di fotografia “Cortona On The Move – fotografia in viaggio” che, tra i molti eventi, ospita il Circuito Off, dedicato ai giovani talenti e a cui hanno partecipato 593 fotografi emergenti da tutto il mondo. Per il quarto anno consecutivo i cinque vincitori del Circuito Off, scelti sotto la direzione artistica di Arianna Rinaldo e dai membri dell’associazione ONTHEMOVE, hanno avuto la possibilità di esporre accanto a grandi nomi della fotografia negli spazi del festival. Uno dei cinque vincitori di quest’anno è il lavoro di Dmitry Kostyukov The Russia Left Behind: a journey through a heartland on the slow road to ruin, racconto fotografico di un viaggio in macchina da San Pietroburgo a Mosca della durata di 12 ore, attraverso le campagne e i piccoli centri dimenticati “del cuore del paese su una strada lentamente in rovina”. | La Russia lasciata indietro. Il racconto fotografico di Dmitry Kostyukov, uno dei cinque vincitori del Circuito Off, in mostra a Cortona. |
Dopo mesi di difficili trattative, i partiti italiani di sinistra hanno deciso come presentarsi alle prossime elezioni europee (almeno quelli che intendono farlo, come vedremo, e non sono tutti). Lunedì a Roma è stato presentato infatti il simbolo della lista “La Sinistra”, che il 26 maggio gli italiani troveranno sulle proprie schede elettorali. «Siamo l’unica lista di sinistra alle prossime elezioni europee», ha detto Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, il principale partito animatore della nuova lista. | La sinistra alle europee. Ci sono una lista che si chiamerà proprio così, "La Sinistra", e una coalizione raccolta intorno ai Verdi, mentre molti salteranno un giro e gli scissionisti del PD dovrebbero andare con il PD. |
Love è una nuova serie tv creata da Judd Apatow, uno dei più apprezzati sceneggiatori di Hollywood, famoso per serie come Freaks and Geeks e Girls e film come 40 anni vergine. La prima stagione di Love, che è una commedia, è uscita sul servizio di streaming Netflix – anche in Italia – il 19 febbraio, ed è composta da dieci episodi che durano dai 25 ai 45 minuti ciascuno. I due protagonisti di Love sono interpretati da Gillian Jacobs, conosciuta soprattutto per essere stata una delle protagoniste della serie di NBC Community, e da Paul Rust, un comico e autore americano al suo primo ruolo importante da attore. Love è una delle produzioni originali di Netflix più importanti e attese del 2016, ed è stata scritta, oltre che da Apatow, dallo stesso Rust e da Lesley Arfin, che aveva già sceneggiato la prima stagione di Girls. Love racconta la storia della relazione tra Mickey e Gus, una ragazza e un ragazzo di Los Angeles molto diversi tra loro, entrambi sui trent’anni e entrambi appena usciti da un’altra storia. Mickey lavora in una radio di Los Angeles, ha qualche problema con l’abuso di psicofarmaci ed è una ragazza cinica e disillusa: nel primo episodio si lascia con Eric, un cocainomane che vive ancora con la madre. Gus invece lavora come tutor per una bambina attrice, e dopo che lascia la sua ragazza che l’ha tradito va a vivere in un condominio un po’ squallido alla periferia di Los Angeles. Gus è molto gentile con tutti, goffo e fisicamente poco attraente, con evidenti problemi a relazionarsi con le ragazze e in generale con le persone. Mickey e Gus si incontrano alla fine del primo episodio in un supermercato: la serie racconta di come i due stringano un legame sentimentale nonostante – e proprio grazie – ai caratteri opposti. | Cosa si dice di “Love”. È una nuova serie tv scritta da Judd Apatow e uscita su Netflix nel weekend: da vedere se vi piacciono "Girls" e "Togetherness". |
Dal 24 al 28 gennaio sfila a Parigi la haute couture, l’alta moda francese, con le collezioni per la primavera/estate 2016. I giornali ne parlano sempre parecchio perché gli abiti sono scenografici – tra cui quelli da sposa che di solito concludono la sfilata – e perché tra il pubblico, invitate dagli stilisti, ci sono sempre molte celebrità. La settimana della haute couture dura solo cinque giorni e i marchi che sfilano sono molto meno numerosi rispetto alle sfilate di prêt à porter: questo perché il settore dell’alta moda è molto di nicchia e non tutte le case di moda se ne occupano. L’ultimo giorno è dedicato all’alta gioielleria: collier, orecchini e bracciali molto costosi. La settimana della haute couture si è aperta come da tradizione con la sfilata di Atelier Versace, la linea di alta moda disegnata da Donatella Versace. L’aspetto più interessante e innovativo è stato l’introduzione per la prima volta nella storia della haute couture di capi sportivi. Versace ha disegnato completi molto aderenti con inserti che ricordano lo sportswear e che la maison ha definito “athletic couture”, e che dimostrano la massiccia diffusione dell’athleisure, la tendenza a indossare vestiti sportivi ogni giorno. Gli abiti erano molto corti, molto trasparenti e molto provocanti, come nello stile Versace, tanto che Vanessa Friedman, la critica di moda del New York Times li ha descritti scrivendo: «Immaginatevi la pornostar Barbarella fare jogging attorno al campus di Google, e avrete chiara l’idea di Versace». | Le foto più belle dell’alta moda a Parigi. Versace ha introdotto per la prima volta capi sportivi, Armani è sempre più raffinato mentre le modelle di Jean Paul Gaultier sfilavano fumando e bevendo vino. |
Nella notte tra sabato e domenica una tromba d’aria ha colpito il litorale nord di Roma, tra Fiumicino e Focene, uccidendo una donna di 27 anni. La donna, la cui identità non è stata ancora diffusa, era a bordo della sua Smart in via Coccia di Morto, a lato dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Con l’intensificarsi del vento aveva deciso di ripararsi nel parcheggio di un distributore di benzina: la tromba d’aria ha però sollevato la sua auto, ha scritto Repubblica, sbalzandola a decine di metri di distanza, «oltre un canale di bonifica ed una recinzione». L’aeroporto di Fiumicino ha sospeso i voli per alcune ore, ma domenica mattina il traffico aereo è ripreso regolarmente (una pista però è ancora chiusa). La tromba d’aria ha provocato anche diversi danni a case e auto nella zona dove è morta la donna. Nel descrivere il distributore di benzina dove si era fermata la Smart, il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha detto domenica: «Sembra un teatro di guerra». Dopo l’incidente, le autorità hanno chiuso il traffico di via Coccia di Morto. | C’è stata una tromba d’aria a Fiumicino, in provincia di Roma. Una donna è morta sabato notte dopo che la sua Smart è stata sbalzata a decine di metri di distanza. |
Questa settimana l’articolo più letto sul Post è vecchio di due anni. Lo pubblicammo per il decimo anniversario del crollo delle Due Torri. È la storia di una fotografia, quella di un uomo – “Falling Man” – che per sfuggire al fuoco si lancia dalla cima di un grattacielo in fiamme e cade di sotto composto, una gamba piegata e le braccia lungo il corpo. Cambiando completamente tema, un altro articolo molto letto è quello su Renzi, dove si cerca di spiegare com’è il Renzi sindaco (il Renzi candidato lo conosciamo bene tutti). E per rimanere sempre in area PD c’è un articolo che spiega chi è Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del partito. – Due nuovi iPhone Apple ha presentato per la prima volta due nuovi smartphone insieme: uno con lettore di impronte digitali, l’altro meno costoso e molto più colorato. | Sunday Post. Il "Falling Man", Renzi sindaco e due nuovi iPhone, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
L’account Twitter ufficiale della Svezia ha dato un annuncio considerato molto importante, qualche giorno fa: le polpette svedesi, le famose polpette svedesi che sono uno dei principali piatti tradizionali del paese, in realtà sono turche. Nel tweet si legge: «Le polpette svedesi sono in realtà basate su una ricetta che re Carlo XII portò a casa dalla Turchia all’inizio del XVIII secolo. Atteniamoci ai fatti!». Swedish meatballs are actually based on a recipe King Charles XII brought home from Turkey in the early 18th century. Let's stick to the facts! pic.twitter.com/JuTDEjq9MM | Le polpette svedesi sono turche. Lo ha ammesso ufficialmente la Svezia (e Ikea?). |
È stata una giornata particolarmente delicata per il Partito Democratico e per il governo che sostiene in Parlamento, guidato dal segretario del partito Matteo Renzi. Oggi infatti i pm della procura di Potenza hanno sentito per due ore Maria Elena Boschi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, in relazione all’inchiesta in corso sullo stabilimento petrolifero di Tempa Rossa, in Basilicata. Boschi non è indagata: è stata sentita in qualità di persona informata sui fatti (i pm hanno detto che era «un atto necessario»). Nel pomeriggio poi si è tenuta una riunione della direzione del Partito Democratico, durante la quale Renzi ha parlato con toni decisi dell’inchiesta giudiziaria e anche delle critiche della minoranza del partito. Il caso di cui si parla è quello che ha portato alle dimissioni Federica Guidi dal ministero dello Sviluppo Economico. Tempa Rossa è un grande centro di estrazione petrolifera in provincia di Potenza, gestito dalla società francese Total. Agli atti di un’inchiesta della procura c’è un’intercettazione telefonica tra Guidi e Gianluca Gemelli, suo compagno e titolare di aziende subappaltatrici, che mostra come Guidi avesse informato Gemelli della prossima approvazione di un emendamento che avrebbe sveltito l’approvazione dei lavori. Nella telefonata, Guidi dice a un certo punto: «Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se… è d’accordo anche Maria Elena la… quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte». La “Maria Elena” di cui parla Guidi era Maria Elena Boschi. Anche Federica Guidi non è indagata, mentre il suo compagno è indagato per millantato credito: la procura insomma non accusa lei di avere favorito lui, ma lui di avere approfittato della posizione di lei. | La giornata agitata del PD. I pm di Potenza hanno sentito il ministro Boschi per il caso che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi, e poi c'è stata una vivace direzione del partito. |
L’ ora legale nella misurazione ufficiale del tempo in Italia sarà introdotta di nuovo nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2014. Significa che le due del mattino di domenica diventeranno le tre. L’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, con il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio: fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965 e applicata nel 1966, in periodo di crisi energetica. Nel 1981 la durata dell’ora legale venne estesa da quattro a sei mesi: da allora viene introdotta nell’ultima domenica di marzo, mentre l’ora solare torna nell’ultima settimana di settembre. Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, insieme al resto d’Europa: la fine dell’ora legale è stata così spostata all’ultima domenica di ottobre. L’ora legale entra in vigore, contemporaneamente, in tutti gli stati dell’Unione Europea per sfruttare meglio la luce solare nelle ore del tardo pomeriggio e della sera, a scapito di quelle del primissimo mattino, per ragioni di risparmio energetico. Il passaggio avviene all’una di notte secondo il fuso orario di Londra, alle due di notte a Berlino, alle tre di notte ad Atene. L’ora solare tornerà invece nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014. | L’ora legale, quando e perché. Alle due di notte tra sabato e domenica si porta l'orologio avanti di un'ora (insomma diventano le tre). |
Ottenuta la fiducia in Senato, a tarda notte con 169 voti favorevoli e 139 contrari, il governo Renzi martedì 25 febbraio si sposta alla Camera per sottoporsi al suo giudizio, ultimo passaggio per diventare completamente operativo. Il dibattito in aula sul discorso di Renzi inizia alle 10 del mattino e proseguirà in parte del pomeriggio. Salvo ritardi, la replica del presidente del Consiglio dovrebbe essere intorno alle 16. Dopo le dichiarazioni di voto inizierà la votazione, probabilmente verso le 18. Entro le 20 il governo Renzi dovrebbe avere la fiducia anche alla Camera. Il Post seguirà la giornata con un liveblog. | Renzi alla Camera, diretta streaming. La discussione e il voto di fiducia sul nuovo governo, a partire dalle 10. |
Felice anno nuovo! è il nome del doodle che Google ha scelto per iniziare il 2016 (ed è in realtà simile a quello con cui Google ha scelto di far finire il 2015): il doodle “Felice anno nuovo!“ infatti già ieri. Dove ieri c’era un uovo ancora chiuso oggi c’è però un uovo che si è aperto rivelando al suo interno tre animali diversi: in tutti e tre i casi sono verdi e in tutti e tre i casi stanno dove dovrebbe stare la “L” di GOOGLE. I doodle di Capodanno sono una tradizione di Google che va avanti da parecchi anni, questi sono quelli degli ultimi 15 anni, a cui domani se ne aggiungerà uno nuovo.Le immagini permettono di vedere anche come, a prescindere dalle diverse idee usate per augurare un “Felice anno nuovo” si sia evoluto anche il design di Google, sempre più moderno e ricercato. Nel 2000 google scelse un classico tema da festa, e il cambiamento più evidente del logo arrivò nel 2010, quando Google scelse per il suo doodle un’immagine molto più colorata del solito. | Google, l’uovo e il “Felice anno nuovo!”. La tradizione degli auguri di "Felice anno nuovo!" da Google esiste ormai da anni: quest'anno Google ha scelto degli uccellini e un uovo (ieri era chiuso e oggi si è schiuso). |
Ad agosto scorso la 33enne artista scozzese Katie Paterson ha ideato e presentato un progetto che si chiama Future Library (“Biblioteca del futuro”), la cui completa realizzazione richiederà cento anni: ogni anno un diverso autore famoso sarà invitato a scrivere un’opera che sarà custodita nella biblioteca fino al 2114 senza che nessuno possa leggerla. Nel 2114, poi, tutti i libri saranno stampati utilizzando carta proveniente da mille alberi piantati esplicitamente per questa iniziativa nella foresta del Nordmarka di Oslo, in Norvegia. Paterson ha anche annunciato il nome della prima persona scelta da un gruppo di esperti e invitata a partecipare al progetto: la scrittrice e poetessa canadese Margaret Atwood. «Questo progetto, se non altro, crede che la specie umana sarà ancora in giro tra un secolo», ha detto Atwood. | La biblioteca del futuro. È l'ambizioso progetto di un'artista scozzese: cento libri di diversi autori, uno per anno, saranno scritti e tenuti nascosti fino al 2114. |
I viaggi all’estero dei politici e di chi ha incarichi istituzionali sono importanti per mantenere saldi i rapporti con i paesi amici, stringere nuovi rapporti diplomatici e creare nuove occasioni per il commercio. A volte però le cose sfuggono di mano. In una lunga inchiesta pubblicata su Repubblica, Davide Carlucci prova a fare qualche conto per capire quanto ci costano le trasferte di chi ci amministra e il quadro che ne viene fuori non è incoraggiante. Nel 2009 in Piemonte si sono spesi circa 267mila euro per pagare i viaggi dei Consiglieri regionali. La Lombardia ha speso qualcosa in meno, circa 240mila euro, ma in compenso ne ha spesi 200mila per le sole spese del presidente, della giunta e dei sottosegretari. Se si contano anche le missioni in territorio regionale, la spesa aumenta considerevolmente e raggiunge i 3,6 milioni di euro. | Un paese di navigatori. La grande passione per le trasferte all'estero dei politici italiani ci costa un sacco di soldi, racconta un'inchiesta di Repubblica. |
Undone è una serie animata della quale si sta parlando molto bene: per l’ambiziosa storia che racconta e per la tecnica inconsueta che usa per farlo. La serie parla di una donna che dopo un incidente sembra riuscire a viaggiare nello spazio e nel tempo, e lo fa con immagini che sono ottenute con la tecnica del rotoscope e stanno quindi a metà tra il disegno e la realtà. Undone è stata creata da Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, ideatore e sceneggiatrice di BoJack Horseman, e ha per protagonista Rosa Salazar, della quale si era già parlato per il suo ruolo in Alita – Angelo della battaglia. È su Amazon Prime Video dal 13 settembre e dura in tutto meno di tre ore. Prima che tutto prenda un giro molto strano, la storia di Undone sembra quella di una normale serie a metà tra il dramma e la commedia. La protagonista Alma ha 28 anni, un normale lavoro da maestra d’asilo che non le piace, una relazione da cui non sembra granché presa, una sorella più realizzata ed equilibrata di lei, e una madre apprensiva. Di Alma sappiamo anche che suo padre morì in un incidente quando lei era piccola e che si dice che sua nonna fosse schizofrenica. Fin qui sembrano le premesse di una storia drammatica, personale e familiare. Ci sono però anche momenti più allegri, da commedia: Alma è certamente annoiata e frustrata, ma non del tutto arresa. Qualcuno, nel parlare di lei e delle premesse della storia, ha citato Fleabag. | Non si era ancora vista una serie come “Undone”. È su Amazon Prime Video e si è fatta notare per la particolare tecnica con cui è girata e per l'ambiziosa storia che racconta. |
Il primo aprile uscirà il film di Boris, trasposizione cinematografica di una delle sitcom italiane più apprezzate degli ultimi anni. “Pensiero stupesce” è la canzone scritta da Elio e le storie tese per la colonna sonora del film, a un certo punto salta fuori pure Maccio Capatonda. Il trailer del film e qualche foto li trovate qui. Di seguito, invece, la canzone. https://www.youtube.com/watch?v=4foSetlX2X4 Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La canzone di Elio per il film di Boris. Si chiama "Pensiero stupesce". |
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