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Nei primi sei mesi del 2014 il fatturato di LEGO, la società danese che produce i mattoncini da costruzione, ha superato quello di Mattel, l’azienda che produce la bambola Barbie e una delle più grandi società di giocattoli del mondo. Nella prima metà dell’anno, il fatturato di LEGO è aumentato dell’11 per cento, raggiungendo 1,51 miliardi di euro mentre i profitti della società sono cresciuti del 12 per cento, arrivando a 210 milioni di euro. Nello stesso periodo Mattel ha fatturato 1,5 miliardi di euro. Gran parte di questa crescita deriva dal successo del film The LEGO Movie, uscito al cinema lo scorso febbraio, che ha incassato circa 360 milioni di euro. Il film è distribuito dalla statunitense Warner Bros, che paga a LEGO i diritti. L’incasso che LEGO ha ottenuto vendendo gadget e prodotti legati al film è molto superiore a quanto ha ottenuto dai diritti pagati da Warner Bros. Grazie al film, LEGO sostiene di essere riuscita a incrementare le vendite in Cina del 50 per cento, per esempio. | LEGO ha superato Mattel. Almeno nei primi sei mesi del 2014: per la prima volta la società danese ha fatturato di più del produttore delle Barbie, soprattutto grazie al successo di "The Lego Movie". |
Ci sono le fotografie di moda, quelle dei concerti, dei grandi eventi musicali, delle sfilate e delle premiazioni, di solito sulle agenzie fotografiche nella sezione “Entertainment”: il fotografo di Brooklyn Seth Olenick, invece, dal 2006 si è dedicato a fotografare i più famosi comici americani degli ultimi vent’anni, raccogliendo oltre 200 ritratti nel libro Funny Business. Queste fotografie mostrano alcuni dei comici statunitensi più famosi (in particolar modo di quella scena che emerse negli anni Novanta in programmi televisivi come The State e The Kids in the Hall), ritratti in situazioni non scontate. «Non volevo fotografare queste persone sul palco durante i loro spettacoli», spiega il fotografo, «volevo fotografarli nelle loro case e nei loro quartieri, per catturare i loro personaggi interiori, siano essi più divertenti o più seri, per capire come sono quando non recitano le loro battute». Tra le persone ritratte ci sono Zach Galifianakis, Judd Apatow, John Oliver ma anche personaggi che in Italia conosciamo più per i loro ruoli in alcune serie televisive di successo che per la loro partecipazione a programmi comici come il Saturday Night Live, tra cui Lizzy Caplan di Masters of Sex e Jon Hamm di Mad Men. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Ritratti non banali di comici americani. Le fotografie raccolte nel libro "Funny Business", da Nick Offermann a Lizzy Caplan. |
Lunedì pomeriggio Alex Zanardi è stato nuovamente operato al cervello. Zanardi aveva avuto un incidente stradale sulla statale che collega Pienza a San Quirico D’Orcia (Siena) venerdì 19 giugno, mentre stava partecipando in handbike a una corsa a staffetta. Era stato trasferito subito in elicottero al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove aveva subìto un primo intervento neurochirurgico a causa di diversi traumi cranici. – Leggi anche: Cosa sappiamo sull’incidente di Alex Zanardi | Alex Zanardi è stato nuovamente operato al cervello. |
Sugli account Instagram di attrici e cantanti famose, non è raro trovare fotografie in cui sono ritratte insieme alle figlie, vestite allo stesso modo; è una moda che sta prendendo piede, lentamente, anche tra le famiglie comuni, con aziende che propongono abiti abbinati per madri e figlie, identici tranne che nelle dimensioni. Non è una novità dei nostri giorni: nata a inizio Novecento, è rispuntata a più riprese nel tempo, raccontando ogni volta qualcosa di nuovo dell’idea di famiglia, dell’essere donne, madri e figlie, come racconta Kimberley Chrisman-Campbell in un articolo sull’Atlantic. Twinning! ?No hate | Da dove viene la moda di madri e figlie vestite uguali. Ci siamo abituati a modelle e attrici con abiti coordinati alle proprie bambine, ma la prima fu una stilista di alta moda francese 100 anni fa. |
Questa sera Mario Monti ha rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio: dopo la fine del Consiglio dei Ministri, durato circa un quarto d’ora, poco dopo le 19, Monti è arrivato al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica e rassegnare dimissioni “irrevocabili”, come ha spiegato poco dopo, durante una conferenza stampa, il segretario generale della Repubblica Donato Marra. In una nota pubblicata dal Quirinale, il presidente della Repubblica ha detto di «aver preso atto delle dimissioni e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti», convocando per domani i gruppi parlamentari per l’avvio delle consultazioni. Monti ha convocato oggi il Consiglio dei Ministri dopo l’approvazione definitiva della legge di Stabilità come aveva annunciato l’8 dicembre scorso, dopo che alla Camera il segretario del PdL Angelino Alfano aveva detto che il suo partito si sarebbe astenuto nelle successive votazioni: una mossa che Monti aveva interpretato come «un giudizio di categorica sfiducia» al suo governo. La legge di Stabilità è stata approvata con 373 voti favorevoli, 67 contrari e 15 astenuti. Il Consiglio dei Ministri, oltre ad aver preso atto della volontà di Monti di dimettersi, ha approvato il testo unico “disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi”, oltre ad alcuni norme sugli enti locali. | Monti si è dimesso. Domani inizieranno le consultazioni del Presidente della Repubblica con i gruppi parlamentari e domenica ci sarà la conferenza stampa di Monti in cui potrebbe annunciare la sua candidatura. |
È uscita una nuova canzone di Justin Timberlake: si chiama Can’t stop the feeling ed è stata scritta per la colonna sonora del film della Dreamworks Trolls. Il film uscirà a novembre: nella versione originale Timberlake doppia uno dei protagonisti. Del cast di doppiatori fanno parte anche, tra gli altri: Anna Kendrick, Gwen Stefani, James Corden, Ron Funches, Russel Brand, le Icona Pop, Kunal Nayyar (Raj di The Big Bang Theory), Zooey Deschanel, Jeffrey Tambor e Quenzhané Wallis. Molti di loro compaiono nel video che accompagna la canzone di Timberlake, costruito come un “primo ascolto” da parte del cast. Timberlake sta lavorando anche a un nuovo disco, ma per il momento non ci sono informazioni sulla data d’uscita. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La nuova canzone di Justin Timberlake. Si chiama "Can't Stop the Feeling" ed è molto estiva: nel video compare un sacco di gente famosa. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 5.724 nuovi casi di contagio da coronavirus e 29 decessi, per un totale di 349.494 casi e 36.140 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate sono 4.726 (253 in più rispetto a ieri), di cui 390 nei reparti di terapia intensiva (3 in più di ieri). Sono stati inoltre analizzati 133.084 tamponi – è la prima volta sopra i 130mila – e testate 80.109 persone: è risultato positivo un tampone ogni 23. Il maggior numero di contagi è stato registrato in Lombardia (1140). Seguono Campania (664), Veneto (561), Toscana (548), Piemonte (499), Lazio (384), Emilia-Romagna (383) e Sicilia (285). | I dati sul coronavirus di oggi, sabato 10 ottobre. |
I Led Zeppelin non hanno copiato le prime note di “Stairway to Heaven”, una delle canzoni rock più famose di sempre, dalla canzone “Taurus” degli Spirit, ha deciso un tribunale di Los Angeles. La giuria ha stabilito che la parte di “Stairway to Heaven” oggetto del ricorso «non è intrinsecamente simile» alle note di “Taurus”, pur riconoscendo che il cantante dei Led Zeppelin, Robert Plant, aveva ascoltato “Taurus” prima di comporre “Stairway to Heaven”. “Taurus” è una canzone del 1967, “Stairway to Heaven” è stata composta quattro anni dopo, nel 1971. La causa è stata portata avanti da Michael Skidmore, curatore del patrimonio di Randy Wolfe, conosciuto come Randy California, chitarrista degli Spirit e compositore del brano “Taurus”. “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin | “Stairway to Heaven” non è un plagio. Lo ha deciso un tribunale di Los Angeles, respingendo la causa degli Spirit: le due canzoni si somigliano ma non sono «intrinsecamente simili». |
La notizia della settimana nel mondo dello streetwear, cioè della moda legata ai giovani e alla cultura hip hop e degli skater, è che il marchio Supreme ha venduto una larga parte delle sue azioni al fondo di investimenti Carlyle Group. L’operazione è stata confermata dal capo di Supreme, James Jebbia, che però non ha fornito dettagli: fonti del sito di moda Business of Fashion, però, hanno detto che Carlyle Group ha acquistato circa il 50 per cento delle azioni di Supreme per circa 500 milioni di dollari, valutando quindi l’intera società un miliardo di dollari. Supreme esiste da 23 anni e fu fondata da un imprenditore con un solo negozio per skater a New York; oggi è uno dei più importanti – se non il più importante – marchio di streetwear, oggetto di un culto come poche altre società di moda al mondo, e che negli ultimi anni ha avuto un aumento di popolarità con pochi precedenti. A chi ha più di 30 anni, oppure non segue le nuove tendenze della moda, il marchio Supreme probabilmente non dirà niente. Per gli altri, invece, è da qualche anno praticamente onnipresente, grazie a una strategia di marketing capillare e basata principalmente sui social network, in particolare Instagram, cioè quello più redditizio e sfruttato dalle aziende di moda. In Italia la più recente popolarità di Supreme è dovuta in buona parte alla pubblicità che gli fa il cantante Fedez, che su Instagram ha 4,2 milioni di follower, a cui si aggiungono i 10,5 milioni della sua fidanzata e influencer di moda Chiara Ferragni, insieme alla quale Fedez si fotografa quotidianamente. Scorrendo la timeline di Fedez si trovano decine di foto in cui indossa magliette, felpe, giacche o porta borsoni con il logo Supreme molto in vista; ne ha anche parlato spesso nelle interviste, e in un suo recente profilo uscito sul sito di lifestyle americano Highsnobiety ha detto di avere la più vasta collezione del marchio in Italia. | Da dove arriva il successo di Supreme. Il marchio di streetwear più popolare degli ultimi tempi cominciò nel 1994 con un negozio a Manhattan; oggi vale un miliardo di dollari. |
Il 12 marzo è stata inaugurata la prima libreria di Parigi in cui è possibile stampare i libri non presenti sugli scaffali grazie a un modello di Espresso Book Machine, una macchina che stampa e rilega volumi in pochi minuti. La libreria si trova al numero 60 di rue Monsieur le Prince, nel sesto arrondissement, ed è di proprietà della casa editrice Presses Universitaires de France (PUF), specializzata nella pubblicazione di testi universitari e manuali. PUF è nota in particolare per la collana di brevi libri divulgativi Que sais-je?, simile a Farsi un’idea, della casa editrice italiana Il Mulino. Grazie alla Espresso Book Machine i clienti della libreria di rue Monsieur le Prince potranno scegliere quali libri stampare tra i 3 milioni di titoli disponibili in pubblico dominio in tutto il mondo (350mila sono in lingua francese) e i 5.000 del catalogo di PUF. Le persone potranno quindi comprare anche i volumi la cui domanda non è abbastanza alta da giustificare una ristampa, con conseguente vantaggio anche per la casa editrice. Nei tweet di PUF si vedono l’esterno della libreria e la copia di un libro appena stampata con l’Espresso Book Machine. | Librerie che stampano i libri che non hanno. Grazie all'Espresso Book Machine, una macchina che trasforma un pdf in un tascabile: in Europa ce ne sono 10, di cui una a Milano. |
L’attore britannico Colin Firth e l’imprenditrice italiana Livia Giuggioli, con cui è sposato dal 1997, hanno denunciato il giornalista Marco Brancaccia, ex corrispondente dell’ANSA dal Brasile, con l’accusa di “atti persecutori” nei confronti di Giuggioli. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Repubblica e nelle ultime ore è stata ripresa da diversi altri giornali. La vicenda è iniziata nel settembre del 2016, quando Brancaccio avrebbe iniziato a inviare email e messaggi a Giuggioli, perseguitandola poi per mesi con continue richieste di attenzione e minacce di rovinarle la carriera da produttrice cinematografica. Dopo avere cercato di ignorare la cosa, alla fine Giuggioli e Firth hanno deciso di procedere con una causa nei confronti di Brancaccio. Le indagini sono state gestite dalla procura di Roma. | Livia Giuggioli e il marito Colin Firth hanno denunciato un giornalista italiano per stalking e minacce, dice Repubblica. |
In provincia di Palermo, nel comune di Casteldaccia, sono morte nove persone a causa dell’esondazione del fiume Milicia: appartenevano tutte a due nuclei familiari, scrive Repubblica, nei quali c’erano anche due bambini di 1 e 3 anni e un ragazzo di 15 anni. La casa in cui si trovavano le due famiglie è stata travolta da acqua e fango: secondo le prime ricostruzioni, si sarebbero salvate tre persone. Questa notte a causa del maltempo è morta una persona anche a Vicari, sempre in provincia di Palermo. Nella mattina di oggi sono poi stati recuperati vicino ad Agrigento i corpi di due persone (qualcuno parla di due turisti tedeschi) travolte da un torrente mentre erano nella loro auto. La casa in cui sono morte nove persone – bambini, genitori e nonni, di due diverse famiglie – si trova nella zona di Dogali Cavallaro, al confine con il comune di Casteldaccia e quello di Altavilla Milicia. I soccorsi sono arrivati dopo che un uomo, che fuori dalla casa è riuscito a salire su un albero, ha dato l’allarme con un telefono cellulare. Secondo le prime informazioni l’acqua sarebbe arrivata fino al soffitto della casa. | 12 morti in Sicilia per il maltempo. In provincia di Palermo è esondato il fiume Milicia, che ha travolto una casa dove vivevano due famiglie: altre due persone sono morte in provincia di Agrigento. |
Potenzialmente è un gioco di specchi infinito: foto di foto di foto di foto eccetera. Ma in realtà questa raccolta di immagini ci ha incuriosito anche per il rapporto dei soggetti, e delle loro mani, con le immagini che tengono, portano, sorreggono abbracciano. Una è una persona, l’altra è una persona raffigurata, ma anche la prima è già raffigurata, chissà che intenzioni aveva il fotografo. E poi c’è il gesto: portare con sé la fotografia di qualcuno, esibirla, mostrarla. Lo si può fare per molte ragioni, spesso legate a lutti e rabbie, ma non solo. Come accade spesso in queste associazioni, ci sono dettagli che mostrano angoli del mondo molto diversi, e dettagli che si somigliano, agli angoli del mondo. | Con un’immagine in mano. Foto di persone con una foto, per ragioni diverse in diversi luoghi del mondo. |
Nella notte tra sabato e domenica ci sono state due lievi scosse di terremoto in Italia, rilevate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): una di magnitudo 3.5 alle isole Eolie, in Sicilia, alle 23.35 di sabato; una di magnitudo 3.6 a Premilcuore, in provincia di Forlì-Cesena, sugli Appennini, poco dopo la mezzanotte. Sempre vicino a Premilcuore c’era stata un’altra scossa alcune ore prima, alle 18.52, di magnitudo 3.7. Non sono stati segnalati danne a persone o cose. | Nella notte ci sono stati due piccoli terremoti alle isole Eolie e in Romagna. |
Christo è un artista americano di origine bulgara: se ne parla molto dopo l’apertura di “The Floating Piers“, la sua piattaforma galleggiante sul lago d’Iseo. Christo è però anche il nome di un lungo progetto artistico, che iniziò alcuni decenni fa con la moglie Jeanne-Claude. Christo e Jeanne-Claude erano una coppia di artisti nati lo stesso giorno, il 13 giugno 1935. Lei è morta nel 2009, ma il loro progetto artistico continua a essere portato avanti da Christo. Jeanne-Claude Denat de Guillebon era invece di origine marocchina: lei e Christo si erano conosciuti a Parigi nel 1958, si erano sposati e sei anni dopo avevano deciso di trasferirsi a New York. A partire dagli anni Sessanta erano diventati tra i principali esponenti della “land art“, una forma d’arte basata sull’intervento dell’artista sul territorio naturale, in particolare in grandi spazi come deserti, praterie o laghi. Dagli anni Sessanta in poi Christo e Jeanne-Claude hanno realizzato stranissime e molto appariscenti installazioni in giro per il mondo: sono state tutte temporanee – costruite e poi smontate – ma ne restano foto e video. Christo È nato a Gabrovo, in Bulgaria, ed è figlio di un imprenditore e di una segretaria dell’Accademia di Belle Arti di Sofia, scuola dove Christo studiò dal 1953. Tre anni dopo si spostò a Praga, in Repubblica Ceca, e da lì riuscì ad andare in Austria, scappando così dai paesi del blocco comunista. Trascorse alcuni mesi a Vienna e andò poi a Ginevra e Parigi, dove iniziò a guadagnare un po’ di soldi – non molti, in realtà – vendendo ritratti e dipinti astratti. Si fece però notare soprattutto per i suoi primi piccoli “impacchettamenti” di oggetti o modelli viventi, e insieme agli artisti francesi Arman e Yves Klein divenne uno dei principali esponenti del Nouveau Réalisme, un movimento artistico interessato a «materiali desunti dalla realtà, anche quella più banale». Christo nel 1979 (Graham Morris/Evening Standard/Getty Images) | Che cosa ha fatto Christo, prima. Le opere strane e spettacolari che hanno reso famoso l'artista della passerella sul lago d'Iseo e sua moglie Jeanne-Claude, morta nel 2009. |
Nella lista delle persone notevoli che quest’anno compiono sessant’anni ci sono, tra gli altri, il sindaco di una grande città italiana e un ex sindaco di un’ancora più grande città italiana, due famose donne che cantano in inglese, in modo abbastanza diverso, un calciatore il cui nome è poi diventato lo pseudonimo di qualcun altro e un principe. Ci sono anche due giornalisti italiani che sono stati anche politici, anni fa: uno di centrodestra, uno di centrosinistra. E poi persone che si vedevano in giro soprattutto negli anni Ottanta, due registi di film molto famosi tra i bambini e diversi grandi attori americani. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La classe del 1958. Album fotografico di quelli che diventeranno o sono diventati sessantenni quest'anno, da Madonna ad Alessandro Baricco. |
Lo Studio 54 è stato un famoso locale notturno di Manhattan, a New York: aprì nel 1977 e chiuse meno di dieci anni dopo, ma per alcuni anni fu famoso per la stravaganza dei suoi eventi e dei molti personaggi famosi che lo frequentarono. Tod Papageorge è uno dei molti fotografi che in quegli anni frequentarono il locale e un suo libro fotografico – Studio 54 – racconta in 66 foto scattate tra il 1978 e il 1980 il locale e chi lo frequentava. Papageorge ha spiegato che in quel periodo lo Studio 54 era «il posto in cui bisognava essere e in cui bisognava farsi vedere». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dello Studio 54 di New York. Negli anni Settanta era uno dei più famosi, stravaganti ed estremi locali di Manhattan: lo racconta in un suo libro il fotografo Tod Papageorge. |
Ieri il governo ha presentato la manovra economica d’emergenza alla Camera e al Senato, oggi comincia la sua strada verso l’approvazione definitiva. Va notato che un testo definitivo non c’è – ci sta ancora lavorando il governo, dicono i giornali – ma viene dato per scontato che il decreto legge, una volta valutato dal Quirinale, venga firmato tra oggi e domani. Sempre oggi il Parlamento sceglierà i relatori della legge. E poi? Ci sono tre questioni aperte e collegate tra loro. L’atteggiamento dei partiti A giudicare da quanto si è ascoltato ieri alla Camera e al Senato, nessun partito ha anche solo provato a intestarsi la manovra. Anzi. Pur con accenti diversi, tutti si sono detti consapevoli della durezza di alcune misure, specificando che “noi l’avremmo fatta diversamente”. Se però il sostegno di PD, PdL e Terzo Polo non sembra oggi in dubbio, così come non è in dubbio l’opposizione della Lega, c’è una zona grigia della quale non si hanno ancora chiare le posizioni. Comprende il gruppo misto e i Responsabili, le cui intenzioni non sono mai di facile lettura, e soprattutto l’Italia dei Valori. Ieri i suoi esponenti in Parlamento hanno criticato la manovra con un’asprezza paragonabile solo a quella della Lega Nord, e hanno detto esplicitamente che senza modifiche incisive non voteranno il testo. | Che succede con la manovra. Ci sono tre questioni aperte e collegate tra loro: le modifiche al decreto, l'atteggiamento dei partiti, il voto di fiducia. |
Alfio Marchini, dopo il ritiro di giovedì 28 aprile di Guido Bertolaso, è uno dei candidati a sindaco alle amministrative di Roma del prossimo 5 giugno. Marchini – che era già sostenuto dal Nuovo Centro Destra – ha ottenuto l’appoggio anche di Forza Italia; si era candidato a sindaco di Roma anche nel 2013, con il sostegno di due liste civiche, e aveva ottenuto il 9,5 per cento dei voti. Alfio Marchini ha 51 anni (è nato il primo aprile del 1965) ed è un imprenditore edile romano. Nella biografia del suo sito spiega subito che «la storia, anche imprenditoriale» della sua famiglia «affonda le sue radici a Roma ed è stata caratterizzata, a suo tempo, dall’apparente contraddizione di essere imprenditori e comunisti». Il nonno Alfio fu un partigiano comunista dei GAP – i Gruppi di Azione Patriottica che compivano attentati e azioni mirate nelle grandi città – e insieme al fratello Alvaro (padre dell’attrice Simona Marchini e negli anni Settanta presidente della squadra di calcio Roma) costruì e donò al Partito Comunista la sede di via delle Botteghe Oscure a Roma. Il Corriere della Sera descrisse il nonno come un “comunista romano”, cioè comunista ma cattolico e vicino alla Chiesa. | Alfio Marchini, il ritorno. Cosa c'è da sapere sull'imprenditore che Forza Italia sosterrà a sindaco di Roma, definito in passato vicino alla sinistra, poi a CL, poi a D'Alema, poi all'Opus Dei, etc. |
Mister Chocolat è un film del regista Roschdy Zem con protagonista Omar Sy, l’attore francese diventato famoso per Quasi amici e che recentemente ha recitato in X-Men – Giorni di un futuro passato e Jurassic World. Mister Chocolat racconta la storia di Rafael Padilla, un clown cubano realmente esistito, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento diventò famoso nella Parigi della Belle Époque. Tra gli altri attori di Mister Chocolat c’è anche Olivier Gourmet, conosciuto per aver recitato in molti film dei fratelli Dardenne, e Clotilde Hesme, una delle protagoniste dell’apprezzata serie francese Les Revenants. Il film uscirà nei cinema italiani il 7 aprile 2016. Rafael Padilla, soprannominato “Chocolat” per il colore della sua pelle, arrivò in Europa come schiavo. Per un po’ visse a Bilbao, in Spagna, dove lavorò come bracciante. Dopo aver ottenuto la libertà si mise a vagabondare, ma venne notato per le sue abilità ginniche e di artista da un famoso clown dell’epoca, Tony Grice, che lo portò con lui in tournée in Francia. Padilla diventò famoso soprattutto per i suoi spettacoli insieme a un altro clown bianco, George Foottit, con il quale si esibiva in un ruolo che assecondava completamente i pregiudizi sui neri dell’epoca: faceva molti numeri di forza e agilità, ma il suo personaggio era poco intelligente e ingenuo. Il film racconta del grande successo di Padilla e Foottit, della loro amicizia e dei problemi che ebbero, legati ai soldi e all’alcol e al gioco d’azzardo. Questa scena è tra quelle che spiegano i tentativi di Padilla di uscire dallo stereotipo riservato dagli europei agli africani nell’Ottocento per proporre al pubblico un personaggio diverso, opponendosi al razzismo allora radicatissimo nella società europea. | Una scena di “Mister Chocolat”. È il film con Omar Sy – quello di “Quasi amici” – su un clown nero che diventò famosissimo nella Parigi della Belle Époque (esce in Italia il 7 aprile). |
Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle è diventata il nuovo sindaco di Torino, dopo aver vinto il ballottaggio delle amministrative contro il candidato del Partito Democratico – e sindaco uscente – Piero Fassino. La vittoria di Appendino è arrivata a sorpresa, diversamente da quella di Virginia Raggi a Roma, ampiamente prevista dai sondaggi. Appendino al ballottaggio ha ottenuto il 54,56 per cento dei voti, Fassino il 45,44 per cento. Chiara Appendino ha 31 anni, è laureata in Economia all’università Bocconi di Milano e ha cominciato a fare politica nel 2010. L’anno successivo è stata eletta in consiglio comunale (prima, tra le altre cose, si era occupata per due anni e mezzo di pianificazione finanziaria nella Juventus). Repubblica l’ha definita una «grillina anomala, pacata nei toni e attenta a non fare false promesse elettorali». Viene considerata piuttosto indipendente dagli organi direttivi del Movimento 5 Stelle: per esempio non ha firmato il “contratto” che vincola Virginia Raggi e gli altri consiglieri comunali eletti a Roma allo staff del M5S. In passato Chiara Appendino ha detto di sentirsi «totalmente» a suo agio e «integrata nel Movimento», ma anche di seguire poco le dinamiche nazionali del M5S: «Mi occupo del territorio e del bene della mia città». | Chi è Chiara Appendino, il nuovo sindaco di Torino. Da tempo i giornali la definiscono una "grillina anomala": ha 31 anni, ha studiato alla Bocconi e ha lavorato anche alla Juventus. |
Un gruppo composto da alcuni dei più grandi artisti ed esperti culturali del mondo ha scritto al governo italiano per chiedere che Venezia sia salvata dalla sempre più dilagante presenza degli enormi cartelloni pubblicitari che coprono i ponteggi degli edifici in restauro e rovinano a detta di molti una delle città più visitate del mondo. La polemica dura ormai da diverso tempo ed è montata negli ultimi mesi, ma questo intervento la diffonderà ancora di più sul piano internazionale, dopo l’articolo sul New York Times del mese scorso che si era fatto interprete della delusione di moltissimi turisti da tutto il mondo. La lettera, pubblicata sulla rivista londinese The Art Newspaper, è indirizzata al ministro della cultura Sandro Bondi e al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ed è firmata tra gli altri dai direttori del MOMA di New York, del British Museum e del Victoria & Albert Museum, dall’architetto Norman Foster, e da altri direttori dei più importanti musei del mondo, di Stoccolma, San Pietroburgo, Dresda e Boston. | Venezia è “deturpata in maniera grottesca”. Esperti d'arte da tutto il mondo intervengono nella polemica sui cartelloni pubblicitari. |
Nella raccolta degli animali fotografati questa settimana c’è un cavallo non troppo entusiasta della visita veterinaria a cui lo stanno sottoponendo, ritratti di tartarughe e lamantini, un cigno che fa le bolle e mucche al pascolo, ma anche un leone che veniva tenuto come animale domestico a Phnom Penh, in Cambogia: le autorità hanno sequestrato l’animale dopo che era stato segnalato in alcuni video sui social network. Il leone, un maschio di 18 mesi di 70 kg, era stato importato dall’estero da un cittadino cinese che voleva crescerlo nella sua casa ed è stato trovato senza artigli né canini. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Pinguini che si fanno guardare e ritratti di tartarughe e lamantini, tra gli animali più fotogenici della settimana. |
È morto Sebastiano Vassalli, nato a Genova nel 1941 ma cresciuto a Novara e considerato tra i principali scrittori italiani contemporanei. Negli anni Settanta si è dedicato all’insegnamento e ha fatto parte della Neoavanguardia e del Gruppo ’63, poi ha scritto soprattutto romanzi. Tra le opere più famose di Sebastiano Vassalli ci sono La notte della cometa (1984), La chimera (1990, che ha vinto il Premio Strega ed è arrivato tra i finalisti del Premio Campiello), Marco e Mattio (1992), Cuore di Pietra (1996), e Terre selvagge (2014). Ha collaborato con Repubblica, La Stampa e ultimamente con il Corriere della Sera, e pubblicato a lungo con Einaudi e Rizzoli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | È morto lo scrittore Sebastiano Vassalli, aveva 73 anni. Era considerato tra i principali scrittori italiani contemporanei e aveva vinto il Premio Strega nel 1990 con "La chimera". |
La scorsa settimana, la NASA ha diffuso una fotografia ad altissima definizione della Terra, che ricorda molto la prima “Blue Marble”, quella famosa scattata 40 anni fa dall’equipaggio dell’Apollo 17 mentre era in viaggio verso la Luna. La foto mostra naturalmente solo una porzione del nostro pianeta, quella dove si trova il Nord America. Considerate le molte richieste ricevute, l’ente spaziale americano ha pubblicato una nuova immagine, che mostra questa volta la parte dell’emisfero orientale. | Come la NASA fotografa la Terra. Per le sue foto ad altissima definizione divide il pianeta a spicchi e ne fa un collage. |
L’8 gennaio 1921, cento anni fa, nacque Leonardo Sciascia, lo scrittore siciliano che fu tra gli intellettuali che ebbero un maggiore impatto sulla società italiana della seconda metà del Novecento. Per capire bene la sua importanza ci sarebbero molte cose da leggere: era uno scrittore molto prolifico, scrisse 11 romanzi, tra cui gialli e un romanzo storico, ma anche innumerevoli tra saggi, racconti, poesie, articoli e sceneggiature. Ebbe anche diversi incarichi in politica e fu più volte al centro del dibattito pubblico: l’ultima volta accadde nel 1987, due anni prima della sua morte, con la cosiddetta polemica sui «professionisti dell’antimafia». Per chi nel 1987 non c’era ancora e per chi non ne ha sentito parlare a scuola, dopo, abbiamo messo insieme 7 cose su Sciascia, di quelle da cui si può partire prima di andare a recuperare i suoi libri. La cosa per cui Sciascia divenne importante Con i suoi libri Sciascia ebbe il grande merito di far capire in tutta Italia cos’era davvero la mafia, cambiando la considerazione che l’opinione pubblica aveva di questa forma di criminalità organizzata. Infatti, fino al 1961, anno in cui uscì Il giorno della civetta, il romanzo più celebre e più venduto di Sciascia, nonché il primo a essere tradotto all’estero, molti consideravano la mafia come un fenomeno di folklore, mentre il governo diceva che non esisteva. Il giorno della civetta è un romanzo giallo ed è ispirato all’omicidio di Accursio Miraglia, un sindacalista comunista, avvenuto a Sciacca nel 1947. Racconta delle indagini su un omicidio in un paese siciliano, rese vane dall’omertà diffusa tra la popolazione per via dei legami con la mafia. Di fatto il romanzo spiegò come funzionano certi meccanismi ora noti a tutti, ma di cui allora non si parlava. | 7 cose su Sciascia. Per chi non lo conosce perché è troppo giovane o perché non gliel'hanno fatto leggere a scuola, oggi che sono passati 100 anni dalla sua nascita. |
Nabucco è il nome di un progetto per la realizzazione di un gasdotto che riduca la dipendenza dei paesi dell’Unione Europea dal gas russo. Il piano prevede la costruzione di una infrastruttura che consenta di trasportare il gas naturale del Caucaso, del Mar Caspio e di parte del Medio Oriente dalla Turchia all’Austria. Nato nel 2002 (se ne è parlato sui giornali di recente per le questioni energetiche italo-russe raccontate da Wikileaks), il progetto è particolarmente ambizioso ma secondo i membri del consorzio che lo hanno avviato, potrebbe arenarsi soprattutto a causa dei crescenti costi, come spiega Judy Dempsey sul New York Times. Il costo stimato per il gasdotto lungo 3.300 chilometri si è gonfiato e il consorzio sta ancora faticando nel trovare i fornitori per Nabucco, progettato per trasportare 31 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno. Secondo le autorità dell’Unione Europea il 2011 è l’anno cruciale per decidere se realizzare o meno il progetto. […] Il budget iniziale di Nabucco era pari a 7,9 miliardi di euro. Ma secondo uno studio condotto dalla compagnia petrolifera BP, potrebbero volerci 14 miliardi di euro per finire il gasdotto. Questo minaccia di rendere l’iniziativa non redditizia. | Va, gasdotto. Langue il progetto Nabucco per rendere l'Europa indipendente dal gas russo, e i costi continuano ad aumentare. |
Uno dei candidati nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali di Palermo si è ritirato criticando il Movimento ed è stato pesantemente insultato, anche in modo razzista. Alì Listi Maman, avvocato, è italiano ed è originario del Niger. Le elezioni comunali a Palermo si terranno domenica 11 giugno, l’eventuale turno di ballottaggio sarà domenica 25 giugno. A fine gennaio gli iscritti del Movimento 5 Stelle avevano scelto online il proprio candidato sindaco e i componenti della lista collegata. Tra i più votati in lista, dicono i principali giornali, c’era Alì Listi Maman. Lunedì 3 aprile su Facebook Alì Listi Maman ha raccontato come è iniziato il suo percorso politico nel Movimento, e poi: | Un candidato del M5S a Palermo si è ritirato, e poi si è preso un sacco di insulti razzisti. Alì Listi Maman ha rinunciato alla candidatura in consiglio comunale e sui social network gli è stato detto di "tornare in Africa". |
Martedì 5 marzo è stato diffusa la nuova canzone di Iggy Pop con gli Stooges, “Burn”. La canzone anticipa l’uscita del nuovo disco, “Ready to die”, prevista per il prossimo 30 aprile per la casa discografica Fat Possum Records. Per la registrazione del disco gli Stooges sono tornati parzialmente alla formazione di uno dei loro dischi più importanti, “Raw Power”, del 1973, con James Williamson alla chitarra e Scott Asheton alla batteria (insieme all’ex Minutemen Mike Watt al basso). Iggy Pop e gli Stooges saranno in concerto in Italia il prossimo 4 luglio al Festival Rock di Roma e l’11 luglio al festival City Sound a Milano. Per promuovere l’uscita del disco è stato diffuso anche un video che mostra Iggy Pop vestito da spaventapasseri. | La nuova canzone di Iggy Pop con gli Stooges. Si chiama "Burn" e anticipa l'uscita del nuovo disco il prossimo 30 aprile. |
Due persone sono morte oggi dopo essere cadute da una parete del Monte Sella, sulle Alpi Apuane, in provincia di Massa-Carrara. ANSA – che parla di «due giovani, un ragazzo e una ragazza» – ha scritto che l’elisoccorso è arrivato sul posto quando i due erano già morti. Sembra che a dare l’allarme sia stato qualcuno che li ha visti cadere, dopo che erano partiti dal vicino rifugio Nello Conti. | Due persone sono morte sulle Alpi Apuane, in provincia di Massa-Carrara. |
Il 9 maggio, il critico gastronomico statunitense Daniel Young ha diffuso una classifica delle 20 migliori pizzerie del mondo, che ha iniziato a circolare molto su siti, pagine e account sui social media che si occupano di cibo, soprattutto in Italia e negli Stati Uniti. La classifica è dominata da questi due paesi: ci sono dieci pizzerie italiane, otto statunitensi, una danese e una brasiliana. Sette delle prime dieci posizioni sono occupate da pizzerie italiane, compresi i primi tre posti (in ordine: Pepe in Grani di Caiazzo, Pizzarium di Roma, 50 Kalò di Napoli). Della classifica si è discusso molto, ed è probabile che fosse proprio quello che Young voleva ottenere: l’articolo è stato pubblicato poco dopo l’uscita di Where to Eat Pizza, un libro che raccoglie e recensisce più di 1.700 pizzerie di tutto il mondo, edito da Phaidon. Phaidon è una casa editrice di Londra molto famosa per i suoi coffee table books: volumi di grandi dimensioni, con copertine rigide e immagini di alta qualità che trattano di architettura, fotografia, moda, cinema e design, da lasciare in vista sul tavolino della sala per fare bella figura con gli ospiti. Phaidon è riconosciuta come una delle più prestigiose per questi temi, ed è famosa per la cura e l’originalità dei suoi libri. Dal 2005 si occupa anche di gastronomia, con pubblicazioni sui grandi chef, ricettari e volumi che segnalano ristoranti in diversi paesi. Lo scorso anno aveva avuto molto successo Where Chefs Eat, un libro che contiene informazioni su più di 3.000 ristoranti consigliati da oltre 600 famosi chef: Where to Eat Pizza ha una struttura simile. | Possiamo fidarci della classifica delle 20 migliori pizzerie del mondo? l’ha pubblicata il critico gastronomico Daniel Young, ma qualcuno dice che non è una selezione affidabile. |
Umberto Veronesi ha sciolto le riserve e questa mattina ha annunciato che dirigerà l’Agenzia per la Sicurezza del nucleare in Italia. «Mi è stata richiesta la disponibilità e ho accettato volentieri», ha detto intervenendo al telefono durante la trasmissione televisiva Mattino 5 «potrei svolgere un lavoro come esperto in protezione ambientale». Poi ha aggiunto che per far partire il nucleare in Italia serviranno almeno quattro anni e ha confermato che non crede ci sia da preoccuparsi sui suoi rischi: «Chi ha studiato sa benissimo che il disastro di Chernobyl è stato provocato dalla follia di un direttore che ha voluto fare un esperimento. E per farlo ha tolto almeno 12 livelli di sicurezza. È stata una follia umana che non si ripeterà. Sono sicuro che non c’è alcun rischio», ha detto. L’annuncio di Veronesi è stato accolto con soddisfazione dai ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, che hanno ribadito la «larga condivisione del governo sulla sua candidatura». Per la nomina ufficiale ora si attende solo il decreto della Presidenza del Consiglio. Sul fronte dell’opposizione invece la scelta di Veronesi crea qualche fastidio al PD, contrario al nucleare ma nelle cui file Veronesi è stato eletto al Senato. Quando si era iniziato a parlare della sua nomina, lo stesso Veronesi aveva detto in un’intervista che nel caso in cui avesse accettato avrebbe dato le dimissioni dall’incarico parlamentare. | Umberto Veronesi guiderà l’Agenzia per il Nucleare. Milena Gabanelli aveva stroncato la sua candidatura definendolo «approssimativo». |
“La Sinistra” è una lista nata da un accordo tra Sinistra Italiana e Rifondazione comunista per queste elezioni europee. La Sinistra ha presentato un programma che vuole essere radicalmente alternativo a quello del PD: si dichiara contro l’austerità e l’Europa delle regole di bilancio, a favore di una tassa patrimoniale per redistribuire la ricchezza (che però non potrebbe essere imposta dal Parlamento europeo o dalla Commissione europea), di maggiori tutele sul lavoro, di un sistema di accoglienza dei migranti più efficiente e di politiche ambientaliste. | Il programma della Sinistra per le elezioni europee 2019. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni europee del 26 maggio. |
L’erogazione del bonus di 600 euro per partite IVA iscritte alle casse di previdenza private, come giornalisti, avvocati e altre categorie, previsto dall’art. 44 del cosiddetto decreto legge “Cura Italia” per limitare i danni dell’epidemia da coronavirus è stata di fatto sospesa perché il decreto legge successivo (il 23/2020, quello sulle imprese, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 aprile, all’art. 34) chiarisce i requisiti per ottenerlo, prima non indicati. In sostanza, vengono escluse dal bonus le partite IVA iscritte a casse private che percepiscono una pensione e quelle che lavorano anche da dipendenti. Questa limitazione era già in vigore per le partite IVA iscritte alla gestione separata dell’INPS. Il cambiamento di fatto ha bloccato i pagamenti imminenti di parte delle domande di accesso al sussidio, che erano state presentate agli enti dal primo aprile. C’è anche un altro problema, spiega il Sole 24 Ore: bisogna capire meglio se sia esclusa totalmente la categoria di chi percepisce una pensione o se lo sia solo chi percepisce una pensione diretta, di anzianità, e possa invece accedere al bonus chi riceve una pensione indiretta (come quella di reversibilità). L’INPS ha chiarito per ora che sono compatibili con il bonus le pensioni di invalidità. | L’erogazione di parte dei bonus da 600 euro alle partite IVA iscritte alle casse di previdenza private è sospesa. Per via di una modifica dei requisiti necessari per ottenerlo, gran parte di chi lo aveva chiesto dovrà ripresentare la domanda. |
Clare Hollingworth – una delle più importanti e famose reporter di guerra britanniche – nacque oggi 106 anni fa. Dopo una lunghissima carriera da corrispondente e dopo aver fatto uno dei più grandi scoop della storia del giornalismo è morta a 105 anni il 10 gennaio scorso. Ha raccontato la seconda guerra mondiale dalla Turchia, dalla Grecia e dall’Egitto, è stata inviata nella guerra in Vietnam e nei conflitti franco-algerino e israelo-palestinese, collaborando con il Daily Telegraph, il Guardian e l’Economist. Viene ricordata ancora oggi per uno scoop in particolare, che fece quando scriveva per il Telegraph ed era una giornalista a tempio pieno da una sola settimana: Clare Hollingworth, infatti, fu la prima giornalista a scoprire e a dare notizia dell’imminente invasione della Polonia da parte dell’esercito della Germania nazista, che avvenne il primo settembre 1939 e che fu l’innesco del conflitto mondiale. Clare Hollingworth è nata vicino a Leicester, 106 anni fa oggi. Cominciò da molto giovane a scoprire e a coltivare il suo interesse per le guerre, visitando con il padre molti siti di battaglie storiche inglesi. Dopo la scuola frequentò un corso di economia domestica, che la portò a odiare le mansioni casalinghe. Tentò inizialmente la carriera politica, diventando segretaria della League of Nations Union, un ente britannico per la promozione della giustizia nel mondo. Intanto sviluppò la passione per la scrittura collaborando con varie riviste e scrivendo alcuni articoli, nonostante l’opposizione della madre. Cominciò quindi a frequentare l’università, prima a Londra e poi a Zagabria, e si sposò nel 1936 con un ex collega della League of Nations Union: i due si allontanarono durante la Seconda guerra mondiale e divorziarono qualche anno dopo. | La storia di Clare Hollingworth, grande giornalista. È stata una famosa reporter di guerra, e fu la prima giornalista a dare notizia dell'invasione della Polonia da parte della Germania nazista. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 20.448 nuovi casi positivi da coronavirus e 253 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.486 (61 in più di ieri), di cui 2.194 nei reparti di terapia intensiva (26 in più di ieri) e 18.292 negli altri reparti (35 in più di ieri). Sono stati analizzati 175.506 tamponi molecolari e 59.898 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 10,5 per cento, mentre quella dei test antigenici del 3,4 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 19.886 e i morti 308. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.557), Emilia-Romagna (2.575), Campania (2.519), Lazio (1.539) e Piemonte (1.526). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 26 febbraio. |
Un giudice canadese ha concesso la libertà su cauzione alla direttrice finanziaria dell’azienda tecnologica cinese Huawei, Meng Wanzhou, che era stata arrestata in Canada lo scorso primo dicembre su richiesta degli Stati Uniti, che ne hanno chiesto l’estradizione. Meng è anche la figlia del fondatore di Huawei. La libertà su cauzione prevede 15 disposizioni a cui Meng dovrà attenersi: dovrà, tra le altre cose, sottoporsi a una sorveglianza costante, indossare il braccialetto elettronico e consegnare entrambi i suoi passaporti. Huawei avrebbe violato l’embargo commerciale imposto dagli Stati Uniti all’Iran, vendendo prodotti per le telecomunicazioni che utilizzano brevetti statunitensi sotto licenza. La vicenda rientra nei difficili rapporti di Huawei con il governo degli Stati Uniti e, più in generale, nella cosiddetta “guerra commerciale” avviata dal presidente statunitense Donald Trump contro la Cina e i suoi prodotti. | Un giudice canadese ha concesso la libertà su cauzione alla direttrice finanziaria di Huawei. |
È morto in un ospedale di Washington il comico afroamericano e attivista per i diritti civili Dick Gregory: aveva 84 anni. Gregory faceva stand-up comedy e negli anni Sessanta fu uno dei primi neri a farlo di fronte a spettatori bianchi, spesso prendendo in giro i razzisti e le discriminazioni. Una sua famosa battuta fu: «Il segregazionismo non è poi così male. Avete mai sentito di un incidente stradale in cui sono stati quelli in fondo all’autobus a farsi male?». Gregory era pacifista e femminista e partecipò a moltissime manifestazioni negli anni Sessanta; criticò la guerra in Vietnam e spesso fece degli scioperi della fame. Nel 1968 si candidò alle elezioni presidenziali per il Freedom and Peace Party e fu votato da 47.097 persone. | È morto Dick Gregory, comico e attivista per i diritti civili afroamericano. |
Roberto Rosso, assessore regionale del Piemonte e tra i leader locali di Fratelli d’Italia, è stato arrestato questa mattina insieme ad altre sette persone in un’operazione contro la ‘ndrangheta, con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Scrive La Stampa che Rosso è accusato di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per essere eletto. Attualmente Rosso fa parte della maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio, eletto lo scorso giugno. Oltre a quella relativa a Rosso, sono sette le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino ed eseguite dalla Guardia di Finanza, a cui si aggiungono sequestri di beni in tutta la provincia. Rosso ha 59 anni, è avvocato civilista ed è assessore regionale con varie deleghe, tra cui quelle per i rapporti con il Consiglio regionale, per l’emigrazione e per i diritti civili. Nella sua carriera politica è stato a lungo deputato con le varie espressioni di Forza Italia, a partire dal 1994. È stato più volte sottosegretario. | È stato arrestato l’assessore regionale piemontese Roberto Rosso, di Fratelli d’Italia, con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. |
L’autunno è iniziato oggi, 22 settembre, precisamente alle 15.31 ora italiana. Il momento in cui inizia l’autunno e termina l’estate viene chiamato equinozio d’autunno: è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore. Dire che l’equinozio sia un giorno intero è quindi scorretto, perché è solo l’istante preciso in cui si verifica un fenomeno astronomico. E l’ora in cui avviene quell’istante cambia ogni anno. Visto che l’equinozio d’autunno può cadere di anno in anno in giorni diversi (il 22 o il 23 di settembre, come quest’anno), le stagioni non cambiano sempre lo stesso giorno. Il giorno dell’equinozio d’autunno ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno – l’altro è l’equinozio di primavera – in cui il dì ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre). | L’autunno è iniziato oggi. Precisamente alle 15.31, quando c'è stato l'equinozio che ha segnato la fine dell'estate. |
La scorsa settimana le azioni Apple hanno perso sette punti in borsa in appena due giorni, cosa che succede raramente e che secondo gli analisti è legato alle preoccupazioni per le scorte dell’iPad 2, insufficienti per coprire la crescente domanda. La scarsa disponibilità dei tablet è infatti condizionata dalla difficile situazione in Giappone, dove molti produttori di componenti elettronici hanno dovuto sospendere l’attività a causa del terremoto dell’11 marzo, e dal fatto che la domanda per il nuovo dispositivo è estremamente alta e sta superando la capacità di distribuzione di Apple. Il primo problema, quello del Giappone, si farà sentire solo tra qualche settimana, perché per ora la società di Steve Jobs sta facendo affidamento sulle scorte messe da parte per il lancio dell’iPad 2 negli Stati Uniti della scorsa settimana e il lancio del tablet in una ventina di altri paesi, Italia compresa, a partire da questo venerdì. Il mancato arrivo dei componenti potrebbe ridurre la capacità di produzione dei nuovi iPad tra qualche mese, comportando così sensibili ritardi per i clienti. | Lo tsunami mette nei guai anche Apple. La produzione sospesa di alcuni componenti in Giappone rischia di ritardare le consegne di iPad. |
Martedì 5 novembre il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, durante la conferenza stampa conclusiva di una visita di due giorni a Londra, ha detto che ci sono delle difficoltà nel trovare i soldi per l’abolizione della seconda rata dell’IMU. «Il reperimento delle risorse non è una cosa facile, si tratta di trovare il consenso politico e naturalmente con il passare del tempo le opzioni si riducono». Il problema esiste perché lo scorso 28 agosto il governo Letta aveva annunciato l’abolizione della tassa chiamata IMU sulla prima casa a partire dal 2014, rassicurando però che nel frattempo «l’IMU sulle abitazioni principali per quanto riguarda il 2013 non verrà pagata». Il governo veniva incontro alle richieste del centrodestra, con una serie di coperture finanziarie piuttosto complesse per trovare i 2,4 miliardi necessari a non far pagare la prima rata (dovuta inizialmente a giugno e poi rimandata). Il governo annunciò che le misure per abolire la seconda rata, che ha un gettito previsto più o meno equivalente, sarebbero state annunciate al momento della presentazione della legge finanziaria per il 2014: «Nel decreto legge che accompagnerà – il 15 di ottobre – la legge di stabilità saranno indicate le coperture della eliminazione della seconda rata», disse Enrico Letta durante la conferenza stampa del 28 agosto. «Avverrà il 15 di ottobre perché alcune di queste coperture si svilupperanno le prossime settimane», aggiunse di fianco al ministro dell’Economia Saccomanni. | Sta arrivando un nuovo guaio IMU? entro il 16 dicembre bisogna trovare i soldi per evitare la seconda rata, l'ipotesi al momento più accreditata è una specie di acrobatico trucchetto. |
Non c’è un posto, almeno non nel 2016, in cui la parola “tubolare” sia stata pronunciata più volte e in così poco tempo come a Gaiole in Chianti nel primo fine settimana di ottobre. E sicuramente quel fine settimana non c’era un altro posto al mondo in cui ci fossero così tanti tubolari, il nome degli pneumatici da bicicletta che fino a qualche decennio fa erano la norma in qualsiasi tipo di gara ciclistica. A Gaiole, un paesino di nemmeno tremila persone tra le colline a nord di Siena, servivano per “L’Eroica”, una corsa in bici che si disputa quasi tutta su strade bianche e solo con biciclette da corsa d’epoca. Da quando si fece la prima, vent’anni fa, L’Eroica è passata da essere una cosa per pochi impallinati a un evento che richiama persone da tutta Europa, dagli Stati Uniti e dall’Australia. Alla ventesima edizione dell’Eroica hanno partecipato più di settemila persone, tutte con bici di almeno trent’anni fa e quasi tutte con vestiti altrettanto d’epoca. Non si può dire chi ha vinto L’Eroica perché non è una corsa competitiva: il nome di quello che ci mette di meno a farla nessuno lo chiede e nessuno lo scrive. La gente va all’Eroica perché è appassionata di bici d’epoca e perché anziché tenerle in cantina decide di usarle, e di farlo su strade ripide e sterrate, come usava un tempo. L’Eroica è un po’ un raduno di collezionisti, un po’ una rivisitazione storica, un po’ una cosa in cui tanta gente fa una gran fatica una domenica pomeriggio. | Tubolari e strade bianche. Sono due cose che non vanno d'accordo, ma L'Eroica le mette insieme: storia di una corsa ciclistica unica al mondo. |
Lunedì sera la Francia ha ammesso di avere espulso in Italia due migranti attraverso una procedura irregolare, cioè ha confermato un controverso episodio risalente a venerdì scorso che però era emerso solo lunedì. La prefettura del dipartimento delle Haute Alpes ha detto che «nell’ambito di una missione di rimpatrio di stranieri irregolari, un veicolo della gendarmeria francese ha attraversato il confine franco-italiano in direzione di Claviére (Italia) senza previa autorizzazione della polizia italiana»; ha aggiunto che la polizia di Bardonecchia, città poco più a nord di Claviére, sulle Alpi torinesi, era a conoscenza del fatto che i due migranti sarebbero stati coinvolti in una procedura di espulsione. Fonti governative francesi hanno detto all’ANSA che è stato un incidente. La Francia ha ammesso quindi di avere fatto una cosa che non si può fare, visto che le eventuali espulsioni di migranti verso il paese di loro primo arrivo in Europa – in questo caso l’Italia – devono essere notificate dalle autorità prima di essere applicate e devono essere concordate con la polizia del paese ricevente. Sulla vicenda erano intervenuti lunedì il ministero degli Esteri e dell’Interno italiani, che avevano criticato il governo francese per quello che era accaduto, e la Procura di Torino aveva aperto un’inchiesta. | La Francia ha ammesso di avere espulso irregolarmente due migranti in Italia. La procura di Torino intanto ha aperto un'inchiesta. |
Il 6 aprile del 1994 l’aereo che trasportava il presidente del Ruanda, Juvénal Habyarimana, e il presidente del Burundi, Cyprien Ntaryamira, entrambi di etnia hutu, fu colpito da due razzi quando era in fase di atterraggio a Kigali. Non si salvò nessuno. Poche ore dopo la situazione precipitò: quell’attentato diede infatti inizio al genocidio del Ruanda e ai massacri sanguinosi e indiscriminati che coinvolsero anche il Burundi nei confronti della minoranza dei tutsi, ritenuta responsabile dell’attentato; ma furono uccisi e perseguitati anche gli hutu considerati “moderati” o tolleranti. Nel giro di 100 giorni, dal 7 aprile alla metà di luglio del 1994, furono uccise almeno 800 mila persone, ci furono decine di migliaia di stupri e di bambini arruolati come soldati. Prima dell’attentato Ruanda e Burundi sono due piccole nazioni senza sbocchi sul mare della regione dei Grandi Laghi, nell’Africa centro-orientale. Le loro storie sono molto legate: controllate dai tedeschi fino alla fine della Prima guerra mondiale, diventarono poi una colonia del Belgio che nel 1924 ottenne mandato dalla Società delle Nazioni – l’antenata delle Nazioni Unite – di amministrare i due territori, che vennero chiamati come un’unica entità, il Ruanda-Urundi. La situazione rimase più o meno la stessa dopo il 1945 – quando la Società delle Nazioni fu sostituita delle Nazioni Unite – e fino all’indipendenza dal Belgio, avvenuta nel 1962, quando Ruanda e Burundi si separarono. | Il giorno in cui iniziò il genocidio in Ruanda. Il 6 aprile 1994 l’aereo che trasportava i presidenti di Ruanda e Burundi fu colpito e abbattuto: da lì, nel giro di 100 giorni, furono uccise 800 mila persone. |
La Corte di Appello di Torino ha confermato una sentenza del 2017 che aveva stabilito la presenza di un “nesso di causalità” tra l’utilizzo dei telefoni cellulari e una particolare forma di tumore. La conferma in Appello non ha particolari precedenti in tutto il mondo e – come avvenuto due anni fa – sta facendo discutere perché finora non è mai stato dimostrato scientificamente, e in modo incontrovertibile, che le onde radio emesse dai cellulari possano causare tumori. Lo stesso Istituto Superiore di Sanità nell’estate del 2019 ha pubblicato un nuovo rapporto nel quale dice che: “In base alle evidenze epidemiologiche attuali, l’uso del cellulare non risulta associato all’incidenza di neoplasie nelle aree più esposte alle radiofrequenze durante le chiamate vocali”. L’annuncio della decisione in Appello è stato comunicato dagli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, che per lo studio legale torinese Ambrosio e Commodo seguono da tempo la vicenda di Roberto Romeo, un ex dipendente di Telecom Italia che lavorava come responsabile di una squadra di tecnici, incaricata di riparare i guasti sulla rete telefonica. Nel 2017 aveva spiegato che durante i turni di lavoro faceva un uso continuo del cellulare per coordinare il suo gruppo di lavoro, restando tra le 4 e le 5 ore al telefono ogni giorno, per circa 15 anni. | La nuova sentenza su cellulari e tumori. La Corte d'Appello di Torino ha confermato la sentenza su un “nesso di causalità” tra telefonini e tumori, benché non ci siano prove scientifiche. |
In Georgia, una anziana signora di 75 anni rischia il carcere per aver spento Internet in Armenia. La donna stava scavando con un badile nella periferia di Tbilisi alla ricerca di cavi di rame da rivendere, quando ha accidentalmente tranciato uno dei cavi in fibra ottica arrivano in Armenia, rendendo il web inaccessibile alla maggior parte dei cittadini armeni. La Georgia fornisce il 90% della connettività a Internet in Armenia e l’interruzione del servizio ha avuto effetti molto seri per almeno cinque ore. La rottura del cavo ha reso difficoltoso l’accesso anche in Azerbaigian e in alcune aree della Georgia. Non è ancora nota l’identità dell’anziana, ma si sa che rischia fino a tre anni di carcere per i danni che ha causato. La donna è stata trattenuta dalla polizia per alcune ore e poi rilasciata in attesa del processo. Non aveva complici ed è stata rapidamente identificata quando nell’area sono arrivati i tecnici per verificare il malfunzionamento alla rete. Negli ex paesi dell’Unione Sovietica la pratica di sottrarre il rame da cavi e altri materiali per rivenderlo è molto diffusa. | La signora che ha spento Internet a badilate. Georgiana, ha fatto crollare tutta la rete armena cercando cavi di rame. |
Lunedì 4 maggio si è tenuto al Metropolitan Museum (MET) di New York l’annuale MET Gala (o MET Ball), il gala di beneficenza che tradizionalmente inaugura la mostra annuale di moda del museo: quest’anno la mostra, China, Through the Looking Glass, è dedicata alla moda cinese ed è stata ideata dal regista cinese Wong Kar Wai. Il MET Gala è uno degli eventi più attesi nel mondo della moda e anche quest’anno è stata l’occasione per mostrare acconciature e abiti creativi: tra i look più fotografati e discussi ci sono stati senza dubbio quello di Rihanna, il cui enorme strascico giallo – come prevedibile – ha ispirato una lunga serie di meme, quelli di Beyoncè e Kim Kardashian, un particolare bizzarro sul vestito di FKA Twigs (in compagnia del fidanzato Robert Pattinson), l’abito floreale di Anna Wintour e il vistoso copricapo di Sarah Jessica Parker. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del MET Gala di New York. Cioè il gala di beneficenza che tradizionalmente inaugura la mostra annuale di moda del Metropolitan Museum (MET) di New York. |
Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre centinaia di monumenti in 75 paesi del mondo sono stati illuminati di blu per celebrare il 70esimo anniversario della nascita delle Nazioni Unite, l’organizzazione creata alla fine della Seconda guerra mondiale per evitare l’inizio di un nuovo grande conflitto. Oggi le Nazioni Unite sono un’organizzazione enorme, con un budget annuale di 40 miliardi di dollari, 193 stati membri e decine di agenzie impegnate a risolvere i grandi problemi del mondo, come la fame, le epidemie e le discriminazioni. La nascita delle Nazioni Unite non era un fatto scontato alla fine della Seconda guerra mondiale. La Società delle Nazioni, un’organizzazione simile creata 25 anni prima, aveva completamente fallito il suo principale obiettivo: impedire l’inizio di una nuova guerra mondiale. Le ambizioni e le rivalità dei singoli stati si erano dimostrati ostacoli troppo difficili da superare, e il fatto che gli Stati Uniti – i principali promotori della Società delle Nazioni – avessero deciso di non entrare a farne parte tolse all’organizzazione gran parte delle possibilità che aveva di influenzare i paesi membri. Nel 1945 bisognava essere dotati di una forte dose di idealismo per credere che ripetere l’esperimento avrebbe sortito risultati diversi. La nascita dell’ONU fu proprio il prodotto del contributo di intellettuali, attivisti e politici animati da buone intenzioni, oltre che di uomini di stato che in mente avevano sopratutto la cosiddetta “realpolitik”, il pragmatismo in politica. | La nascita dell’ONU, 70 anni fa. La storia di come fu fondata l'organizzazione che oggi è la cosa più vicina a un "governo mondiale", il 24 ottobre 1945. |
Il blog Vulture del New York Magazine ha dedicato un articolo all’attore statunitense Bill Murray, il santo patrono del Post, in vista della prossima uscita del film St. Vincent, diretto da Theodore Melfi, in cui Murray interpreta un vecchio brontolone incaricato di badare a una bambina figlia della sua vicina di casa (interpretata da Melissa McCarthy). Venerdì 5 settembre, durante un incontro con il pubblico alla prima del film al Toronto Film Festival – a cui erano presenti anche lo sceneggiatore di S.O.S. Fantasmi, Mitch Glazer, e il regista di Ghostbusters, Ivan Reitman – Bill Murray ha fornito talmente tante perle di saggezza, scrive Vulture, da poterci scrivere una specie di “Guida di Bill Murray alla vita”, in 7 punti. Dentro ogni foto, istruzioni più dettagliate per chi proprio vuole essere come Bill Murray. | Come essere Bill Murray, in 7 punti. Una raccolta di perle di saggezza messe insieme da Vulture, sulla base delle cose dette dal santo patrono del Post al Toronto Film Festival. |
Il centrodestra sembra aver trovato un accordo su chi candidare alla presidenza della Lombardia dopo che Roberto Maroni, il presidente uscente, ha annunciato un po’ a sorpresa che non si sarebbe ricandidato. Il candidato sarà Attilio Fontana della Lega Nord, noto soprattutto per essere stato sindaco di Varese dal 2006 al 2016. Il nome di Fontana, proposto dalla Lega, è stato confermato – seppur ancora con qualche cautela – da Silvio Berlusconi in un’intervista stamattina a Radio anch’io. Lo stesso Fontana ha confermato indirettamente di essere il nuovo candidato del centrodestra, aprendo una pagina Facebook di sostegno alla propria candidatura. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v2.11';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | Chi è Attilio Fontana, il candidato del centrodestra in Lombardia. È considerato uno dei politici leghisti più pragmatici e moderati, ed è stato per dieci anni sindaco di Varese. |
L’estate – quella vera, astronomica – ancora non è iniziata. Ma per certi versi l’estate di molti inizia spesso prima, e forse è così anche quest’anno, tra vaccini fatti o prenotati, zone gialle che tendono verso il bianco, scuole che stanno per finire ed Europei che stanno per iniziare. Tutto questo per dire che, anche se ancora non è il 21 giugno (data di inizio dell’estate, quella vera), questa è una lista dei più attesi film di questa estate. Attesi per vari motivi: perché molto ambiziosi, costosi originali o – secondo qualcuno che già li ha visti – semplicemente belli. | I film di questa estate. Cosa esce di grosso in streaming o al cinema da qui a settembre, dopo un anno e mezzo in cui se ne sono visti pochi. |
Sabato 6 giugno ai Sony Pictures Studios di Culver City, in California, c’è stata la cerimonia degli Spike Guys’ Choice Awards 2015, i premi a forma di corna di cervo assegnati dal canale satellitare Spike TV ad attori e personaggi dello spettacolo, votati dai fan. Quest’anno l’attore Dwayne “The Rock” Johnson è stato premiatoda Clint Eastwood in persona con l’Hero Award, mentre Chris Pratt ha vinto il premio come Guy of the Year. Alla cerimonia c’erano anche Robert De Niro, Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams, Salma Hayek e Ben Kingsley. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dei Guys’ Choice Awards 2015. Dwayne “The Rock” Johnson premiato da Clint Eastwood, innanzitutto: ma c'erano anche Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams e Salma Hayek. |
La Tate Modern di Londra è la più importante galleria d’arte moderna del Regno Unito. Fu costruita dieci anni fa in una ex centrale elettrica sulla riva del Tamigi e da allora ha attratto oltre quarantacinque milioni di visitatori, più del doppio di quello che era stato previsto al momento della sua apertura, costruendo un rapporto con la città e con le persone praticamente unico al mondo, fatto di apertura e familiarità dello spazio e di grande ricchezza di idee, che hanno coinvolto anche i più profani alle visite al museo. In più, le sue collezioni e le sue mostre l’hanno trasformata rapidamente in uno dei punti di riferimento più rilevanti nel panorama artistico mondiale, facendo per Londra quello che il Pompidou ha fatto per Parigi. Oggi il suo direttore, Nicholas Serota, dice che per la galleria è arrivato il momento di crescere, nonostante la crisi economica. Il New York Times spiega perché. Vittima del suo stesso successo, il museo ha gallerie sovraffollate e non solo ha bisogno di più spazio ma di diversi tipi di spazio. La scorsa primavera sono iniziati i lavori per la sua espansione. Lo studio degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, gli stessi a cui era stato affidato il progetto iniziale, ha progettato una struttura piramidale in vetro di undici piani. «Ovvio che sappiamo che è un momento difficile», ha detto Serota «ma non è il momento di arrendersi. Alcuni dei più importanti musei degli Stati Uniti sono stati costruiti durante il periodo della depressione». | La Tate Modern cresce ancora. Il più grande successo museale dell'ultimo decennio ha bisogno di altro spazio e non si fa scalfire dalla crisi. |
Sulla Stampa di giovedì 19 dicembre Paolo Russo spiega che cosa c’è nei documenti e nei rapporti realizzati fino a ora dai NAS (Nuclei antisofisticazioni e sanità dei Carabinieri) e dagli organismi scientifici istituzionali sul “metodo” Stamina, rivelando che in diversi casi sarebbe stata rilevata l’assenza di cellule staminali nelle trasfusioni del trattamento. Da mesi la comunità scientifica, le istituzioni, la magistratura, i media e l’opinione pubblica si confrontano sul caso Stamina, il controverso trattamento che – secondo i suoi promotori – è a base di cellule staminali e che sarebbe in grado di curare malattie gravi e invalidanti come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Ci sono state sentenze della magistratura per consentire ad alcuni pazienti di proseguire i trattamenti, lo stop del ministero della Salute alla sperimentazione sulla base degli esiti di una sua commissione di esperti (giudicata poi non imparziale dal TAR del Lazio), accuse di plagio sulla documentazione fornita dai responsabili di Stamina, rinvii a giudizio e dure prese di posizione da parte della comunità scientifica, come il recente editoriale pubblicato dalla rivista Nature in tema. | Il “metodo” Stamina è senza staminali? ci sono seri dubbi sulla presenza delle cellule e c'è il rischio di contrarre malattie come la "mucca pazza", dicono i rapporti scientifici e dei NAS sul controverso trattamento. |
Da mercoledì 3 giugno potrebbe diventare possibile spostarsi tra una regione e l’altra. Il piano del governo è di permettere gli spostamenti senza restrizioni e senza necessità di autocertificazioni, ha annunciato questa sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma bisognerà vedere l’andamento dei dati epidemiologici: certe zone potrebbero essere chiuse dalle autorità per limitare la diffusione di un focolaio di contagi da coronavirus (SARS-CoV-2). Il decreto legge 33 del 16 maggio dice: | Dal 3 giugno forse ci si potrà spostare tra regioni. Ma non è detto: bisognerà vedere come andranno i dati epidemiologici. |
È uscito il primo trailer di “World War Z”, un film diretto da Marc Forster che racconta di un mondo attaccato da diverse orde di zombi che distruggono le città di tutto il mondo e ne uccidono gli abitanti. L’eroe in questo caso è Brad Pitt, che ha anche prodotto il film. “World War Z” è tratto da un romanzo horror-fantascientifico World War Z. La guerra mondiale degli zombi (di Max Brooks) e uscirà negli USA e in Italia a giugno del 2013. | Il trailer di “World War Z”. Zombi che corrono molto, e Brad Pitt a salvare il mondo: esce a giugno 2013. |
Il 2011 è stato un anno ricco di novità e notizie per quanto riguarda le nuove tecnologie e il Web. Sono arrivati nuovi tablet, come la versione rivista dell’iPad, e decine di nuovi smartphone più potenti basati su Android, il sistema operativo di Google. Ci sono state importanti acquisizioni da decine di miliardi di dollari che hanno reso Motorola una parte di Google, Skype una parte di Microsoft e Gowalla una parte di Facebook. E il settore ha anche dovuto salutare alcuni dei suoi principali artefici come Steve Jobs e Dennis Ritchie, morti lo scorso ottobre. Il progetto didattico online Udemy ha realizzato un grafico interattivo che riassume efficacemente tutte le cose più importanti che sono successe lo scorso anno sul piano delle nuove tecnologie e del Web. Nel grafico, gli eventi sono suddivisi in ordine cronologico: ogni colonna rappresenta un mese, mentre i pallini colorati sono le singole cose accadute nel corso di quel periodo temporale. In rosso sono indicati gli eventi legati al lancio di un nuovo prodotto, in arancione la nascita di nuove società promettenti, in azzurro “i grandi che abbiamo perso”, in verde le offerte pubbliche iniziali (le società che si sono quotate in Borsa), in viola le acquisizioni e in grigio scuro un po’ di gossip. | Le cose tecnologiche da ricordare del 2011. Dalle acquisizioni miliardarie agli iCosi, passando per le nuove startup più promettenti, tutto in un grafico interattivo. |
American Apparel, il noto marchio statunitense di abbigliamento, ha gravi problemi finanziari: la società è quotata alla borsa di New York e ieri le sue azioni hanno perso in un giorno il 35 per cento del loro valore. Le azioni hanno perso circa un terzo del loro valore dopo che American Apparel ha comunicato i dati relativi al secondo trimestre del 2015: in quel periodo le sue vendite sono diminuite del 17 per cento e le perdite della società sono state di circa 17 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno le azioni di American Apparel hanno perso l’87 per cento del loro valore e la società ha comunicato che nei prossimi mesi avrà problemi di liquidità: a ottobre la società dovrà ripagare interessi per più di 12 milioni di euro e al momento dispone di meno di 12 milioni, la metà circa dei quali le sono stati prestati da Capital One, una banca statunitense. Ha finito i soldi, in sostanza. American Apparel è stata fondata nel 1997 a Los Angeles, in California, nel 2003 ha aperto il suo primo negozio e ora ha 260 negozi in 19 nazioni, la metà circa sono negli Stati Uniti. Il fondatore di American Apparel è Dov Charney, che negli anni ne è stato anche presidente e amministratore delegato. Grazie a Charney il marchio American Apparel è diventato un’icona dell’abbigliamento, soprattutto tra i giovani, grazie a capi semplici, colorati, sportivi e spesso promossi grazie a campagne pubblicitarie particolarmente sessiste. Nel giugno 2014 il consiglio di amministrazione di American Apparel ha rimosso Charney dai suoi incarichi di presidente e amministratore delegato per via di alcuni casi di “cattiva condotta“, tra accuse di sessismo e sospetti di violenza sessuale. | American Apparel va molto molto male. La società di abbigliamento ha più debiti che soldi in cassa e ha perso in un solo giorno il 37 per cento del suo valore in borsa. |
Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef, una società che si occupa della raccolta dei diritti d’autore, ha annunciato un accordo con una nuova società che le consentirà di iniziare a operare nel mercato italiano, come prova a fare da anni andando contro il monopolio di SIAE. La nuova società si chiama Liberi editori autori (Lea) ed è stata creata appositamente per sfruttare la parziale liberalizzazione del mercato dei diritti d’autore in Italia arrivata lo scorso ottobre con la legge di bilancio. Il rapper Fedez, il più noto artista che ha affidato la raccolta dei propri diritti a Soundreef, ha detto: «Si doveva rompere un monopolio e un sistema che agevolava pochi soggetti e i soliti. Oggi sono contento di poter rivendicare di essere stato in prima linea con Soundreef in questa battaglia tra Davide e Golia». La raccolta dei diritti d’autore è la cosa che permette agli artisti di essere pagati ogni volta che le loro opere vengono usate da terzi, per esempio quando una canzone viene suonata in radio o usata per uno spot pubblicitario. In Italia la raccolta dei diritti d’autore è affidata a SIAE, che per una legge del 1941 ha il monopolio in Italia sulla raccolta dei diritti d’autore ma che è da tempo accusata di una gestione non trasparente delle sue attività e di esagerate e obsolete lentezze burocratiche. Soundreef è stata fondata nel 2011 da due italiani e si occupa prevalentemente della raccolta di diritti in Italia, ma ha sede nel Regno Unito perché la legge italiana non le consente di operare formalmente in Italia. | Soundreef ha trovato un modo per operare in Italia. La società che vuole fare concorrenza a SIAE nella raccolta dei diritti d'autore dice che il monopolio è finito. |
Nella mattina di martedì 25 febbraio l’assessore al welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha definito un “attacco ignobile” le affermazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che lunedì aveva sollevato dubbi sulla gestione dell’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) nella regione e in particolare nell’ospedale di Codogno (Lodi), dove è stato identificato il primo paziente infetto venerdì 21 febbraio. In seguito Conte ha invitato le istituzioni a collaborare, annunciando un confronto con tutte le regioni italiane, per uniformare alcuni degli approccio all’emergenza sanitaria. Il coronavirus e il sistema sanitario In mancanza del “paziente zero” – quello che ha portato il contagio dalla Cina (dove è iniziata l’epidemia da coronavirus) – è per ora difficile stabilire con certezza se qualcosa non abbia funzionato in Lombardia per prevenire la diffusione del virus. Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è organizzato infatti in modo da delegare alle regioni buona parte delle competenze sulla gestione della sanità. Gli ampi margini di autonomia sono un’opportunità per organizzare meglio sul territorio gli interventi, ma in casi straordinari come l’attuale possono portare a una gestione poco coordinata, soprattutto in assenza di protocolli chiari da fare applicare alle singole agenzie sanitarie e aziende ospedaliere (che a loro volta hanno molte autonomie). | Il coronavirus in ospedale. Il presidente del Consiglio ha criticato la gestione dei primi contagiati al Nord Italia, ma nei prossimi giorni parleremo soprattutto della capienza dei reparti di terapia intensiva. |
Domenica, il senatore del Movimento 5 Stelle Elio Lannutti ha twittato un articolo in cui si faceva riferimento ai “Protocolli dei Savi di Sion”, probabilmente il più famoso testo dell’antisemitismo mondiale. Lannutti si è poi scusato assicurando di non essere in alcun modo un “antisemita”, ma sembra comunque difficile che non sapesse cosa stava twittando. I “Protocolli dei Savi di Sion” sono in sostanza un falso documento in cui viene descritto un piano segreto degli ebrei per conquistare il mondo. Il libro iniziò a circolare nei primi anni del Novecento, spacciato come il verbale di una riunione tra i capi dell’ebraismo mondiale, i “Savi di Sion” appunto. In realtà è una collezione di plagi da altri testi antisemiti messa insieme dalla polizia segreta russa per giustificare le persecuzioni nei confronti di ebrei, ma anche di progressisti e liberali. | Cosa sono i “Protocolli dei Savi di Sion”. Il più famoso falso storico di sempre, un libro antisemita scritto dalla polizia segreta russa all'inizio del Novecento: il senatore Lannutti forse non era stato avvisato. |
Tra il 13 e il 14 febbraio del 1945 avvenne uno dei più devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale e della storia dell’Europa intera. Più di 800 aerei inglesi volarono su Dresda, una città della Germania, scaricando circa 1.500 tonnellate di bombe esplosive e 1.200 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno dopo la città fu attaccata dai B-17 americani che in quattro raid la colpirono con altre 1.250 tonnellate di bombe. Gli attacchi proseguirono anche il mese dopo e quello dopo ancora. Come si arrivò a quel giorno | Il bombardamento di Dresda, 75 anni fa. La storia di uno dei più devastanti attacchi aerei nella storia d'Europa, quello raccontato da Kurt Vonnegut in "Mattatoio n.5", che fece decine di migliaia di morti. |
Per tanti ieri è stato il giorno in cui ha giocato l’Italia agli Europei, ma anche quello in cui è ricominciata la quarta stagione di Orange Is the New Black: e a New York c’erano le attrici protagoniste alla prima della serie tv. È stata una settimana impegnativa dal punto di vista degli impegni mondani della famiglia reale inglese: prima i festeggiamenti per i 90 anni della Regina, poi il Royal Ascot. Il principe Carlo ha anche consegnato all’attore Kevin Spacey il titolo di Cavaliere Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Intanto è continuata la campagna per la Brexit: questa settimana il cantante Bob Geldof è stato in barca sul Tamigi per dire che il Regno Unito dovrebbe rimanere nell’Unione Europea. Tra gli attori valeva la pena fotografare Bradley Cooper e Ian McKellen al festival del cinema di Shanghai, Elle Fanning in una stanza di specchi abbastanza psichedelica e Alexander Skarsgard che bacia un canguro. Il Papa invece ha accarezzato una tigre. E poi quelli che guardano altre partite che non siano quelle degli Europei: Beckham padre e Beckham figlio con la stessa espressione a una partita di tennis e Beyoncé, Jay Z e Drake a una di basket. | Celebripost. Papa Francesco con una tigre, Trump che abbraccia la bandiera americana e Lilian Thuram che balla, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Jamie Lee Curtis, l’attrice sua figlia, ha confermato la notizia della morte di Tony Curtis al sito ET online. Aveva 85 anni, era stato uno dei più popolari e attivi attori di Hollywood per diversi decenni del secolo scorso, in particolare con ruoli in commedie leggendarie come A qualcuno piace caldo e Operazione sottoveste, nel Mago Houdini e Spartacus, e nella serie di telefilm “Attenti a quei due” assieme a Roger Moore. | È morto Tony Curtis. Aveva 85 anni, aveva fatto la parte del rubacuori in decine di film e "Attenti a quei due" con Roger Moore: ma soprattutto "A qualcuno piace caldo". |
Lando Fiorini, cantante famoso soprattutto per il legame delle sue canzoni con la città di Roma e con i suoi linguaggi, è morto a Roma sabato, a 79 anni. Roma era la città dove era nato – il suo nome era Leopoldo Fiorini – e dove aveva passato quasi tutta la sua vita, frequentando ambienti popolari e facendosi conoscere per le sue qualità di cantante: a 26 anni partecipò al festival itinerante Cantagiro, e cominciò a recitare e cantare in spettacoli in romanesco. Tra gli anni Sessanta e Settanta ebbe le maggiori notorietà nazionali, partecipando a programmi Rai e ottenendo discreti successi di vendite. Era malato da diversi anni. | È morto a 79 anni il cantante romano Lando Fiorini. |
André-Jacques Garnerin, inventore francese e pioniere del paracadutismo, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un semplice gioco per ricordare Garnerin e il suo primo lancio con un paracadute effettuato il 22 ottobre di 216 anni fa. Nato a Parigi il 31 gennaio 1769, Garnerin iniziò a interessarsi di voli con palloni aerostatici e di paracadutismo quando aveva meno di 30 anni. Il 22 ottobre 1797 fece il suo primo esperimento con un paracadute privo di struttura rigida interna. La sua discesa inaugurale fu eseguita presso il Parc Monceau, un parco pubblico che si trova nell’ottavo arrondissement di Parigi. Il dispositivo ideato da Garnerin era formato da un pallone aerostatico, tenuto con una corda alla cui estremità era stata collocata la parte superiore del paracadute, che terminava con una serie di corde cui era stata legata una cesta. Quando raggiunse i 1000 metri di altezza, André-Jacques Garnerin tagliò la corda che collegava il pallone al paracadute, che si aprì come un ombrellone rallentando la discesa della cesta. | André-Jacques Garnerin e i paracadute. L'inventore francese e pioniere del paracadutismo è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 216 anni del suo primo lancio. |
Sono ormai molti anni che si parla di ritorno del vinile, e sono un po’ meno che qualcuno ipotizza addirittura un futuro ritorno delle musicassette: nel frattempo, gli streaming stanno surclassando tutti gli altri modi di distribuire e ascoltare musica. Ma soltanto 15 anni fa la stragrande maggioranza delle persone ascoltava musica su un altro supporto, oggi in grande declino: i CD. In tempi di nostalgia e revival hipster, c’è qualcuno che si sta chiedendo se prima o poi anche i CD possano tornare a essere una cosa. La risposta riassunta è: boh, potrebbe capitare. Secondo un sondaggio realizzato dall’agenzia britannica YouGov, il 42 per cento della popolazione del Regno Unito ha ancora i CD come supporto preferito per ascoltare musica, e di questi i due terzi credono che continueranno a usarli tra cinque anni. Ma se si guarda ai dati dell’industria musicale, questi numeri sono facilmente ridimensionabili: nel 2018, nel Regno Unito, i CD musicali venduti sono calati del 23 per cento. Sono stati 32 milioni, quasi 100 milioni in meno rispetto al 2008. Le vendite dei CD, così come i download digitali, sono più che dimezzate negli ultimi cinque anni. L’unico supporto alternativo allo streaming che cresce, seppur occupando sempre una quota molto marginale dell’industria discografica, sono i dischi in vinile: 4,2 milioni venduti nel 2018 nel Regno Unito, un aumento dell’1,6 per cento rispetto all’anno precedente. | Torneranno mai di moda i CD? è successo ai vinili e si parla addirittura di un presunto ritorno delle musicassette: perché no, quindi. |
Il 9 novembre, Sony ha deciso di eliminare Kevin Spacey da tutte le scene del nuovo film di Ridley Scott Tutti i soldi del mondo, dopo le molte accuse di molestie sessuali nei confronti dell’attore. Le riprese erano già finite e l’uscita del film era prevista per dicembre. Spacey interpretava il ricchissimo petroliere americano Jean Paul Getty, che non è il protagonista del film, ma è comunque un personaggio centrale per la storia. Le scene in cui c’era Spacey saranno quindi rigirate con l’attore Christopher Plummer e Scott ha promesso che il film sarà nelle sale il 22 dicembre, come stabilito. È capitato altre volte che, per varie ragioni, un regista o una casa di produzione scegliessero di cambiare attore in corsa, dopo che quell’attore aveva già girato alcune o tante scene. Qui avanti ci sono i casi più famosi, scelti tra quelli raccontati dal sito Indiewire. | Otto storie di attori cambiati durante le riprese. A volte dopo un paio di giorni, altre a riprese già finite: Marty McFly non è sempre stato Michael J. Fox e in "Panic Room" avrebbe dovuto esserci Nicole Kidman. |
Domenica 19 luglio si è tornati a parlare dell’intricato caso della presunta intercettazione pubblicata sull’Espresso fra il presidente della Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico Matteo Tutino, nella quale Tutino avrebbe detto che Lucia Borsellino andava «fatta fuori, come il padre». In molti avevano chiesto le dimissioni di Crocetta – che dopo l’affermazione di Tutino, aveva scritto l’Espresso, era rimasto in silenzio – ma l’esistenza della telefonata era stata poi smentita dalla Procura di Palermo. Domenica mattina, dopo giorni di polemiche e una iniziale “autosospensione” di Crocetta dal suo incarico, Crocetta ha detto all’ANSA: «Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti». Sono dichiarazioni molto diverse da quelle degli ultimi giorni, durante i quali Crocetta aveva espresso cautela e implicato la possibilità delle sue dimissioni. Ancora sabato 18, Crocetta aveva detto all’ANSA: «Se qualcuno mi chiede di espiare una colpa che non ho, lo farò; se qualcuno vuole che io insozzi la mia vita per quella colpa, lo farò; se qualcuno vuole la mia vita per riparare a quella colpa che non ho, io la darò». Delle dimissioni di Crocetta, ad ogni modo, si parla da diversi giorni: secondo Repubblica e altri giornali italiani, lo stesso Partito Democratico – con cui Crocetta è stato eletto nel 2012 – ha deciso sabato 18 di indire delle elezioni anticipate «nel più breve tempo possibile». Sempre secondo Repubblica nel corso di domenica pomeriggio si terrà una riunione interna alla maggioranza di governo della Sicilia «per decidere come e in che tempi chiudere l’esperienza di governo». | Le ultime sul caso Crocetta. Il PD sta discutendo se indire elezioni anticipate in Sicilia dopo le polemiche per delle presunte intercettazioni pubblicate dall'Espresso: Crocetta ha detto che non si dimette. |
Marissa Mayer è da tre settimane il nuovo amministratore delegato (CEO) di Yahoo e le sue prime decisioni all’interno della società, che cerca da anni di riscattare sé stessa e di tornare a crescere, sono osservate con molta attenzione da analisti e investitori. Il nuovo CEO ha spiegato che non comunicherà nulla di ufficiale sul nuovo progetto industriale fino a quando non avrà raccolto informazioni sufficienti su Yahoo, sui servizi che funzionano, sulle cose che non vanno e sulle potenzialità ancora da sviluppare. Sarà un lavoro lungo, che richiederà diverse settimane e che sembra comunque tranquillizzare gli investitori, in attesa di decisioni chiare e di piani sul medio-lungo periodo che sono mancati per troppo tempo. Come spiega Amir Efrati sul Wall Street Journal, basandosi sul racconto di alcune fonti interne a Yahoo, in queste prime settimane Mayer ha dimostrato di avere le idee chiare sul futuro della società. Ispirandosi chiaramente a come vengono di solito gestite le cose a Google, azienda in cui Mayer ha lavorato per anni (fu la 20esima impiegata a essere assunta), il nuovo CEO vuole rilanciare Yahoo puntando principalmente sulla qualità dei prodotti e l’efficacia dei servizi forniti agli utenti. L’obiettivo è rendere gli utenti nuovamente affezionati al marchio, come era nei primi tempi del Web, offrendo loro soluzioni di qualità e convenienti per gestire la posta elettronica, i contatti con gli amici e per rendere più pratiche le ricerche online. | Come sarà la nuova Yahoo. Un po' più come Google: stipendi migliori, attenzione alla qualità e agli utenti. |
Nel Parco Archeologico di Pompei sono stati ritrovati i resti umani di due vittime della grande eruzione del Vesuvio del 79 d.C., finora sconosciuti. Appartengono a due uomini, secondo la ricostruzione degli archeologi riportata da Ansa, «un quarantenne avvolto in un caldo mantello di lana e il suo giovane schiavo». La scoperta, ha spiegato il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna, è importante anche perché è stato possibile realizzare dei calchi di gesso dei resti, come quelli risalenti alle ricerche archeologiche ottocentesche che diffusero nel mondo l’aspetto degli abitanti di Pompei. L’ultima volta lo si era provato a fare negli Novanta, ma il tentativo era fallito. (ANSA / LUIGI SPINA / Parco Archeologico di Pompei) | A Pompei sono stati trovati nuovi resti umani. Appartengono a due uomini, e gli archeologi sono riusciti a ricavarne dei calchi con una tecnica inventata più di 150 anni fa. |
“La partita si è sbloccata e la riforma si può fare”, scrive oggi il Corriere della Sera e lo stesso scrivono tutti i giornali italiani. Il riferimento è alla riforma del mercato del lavoro, al centro da settimane di un negoziato tra il governo, i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle imprese. Il governo ha sempre detto di voler fare la riforma comunque, anche senza il sostegno delle cosiddette “parti sociali”, ma è evidente che il raggiungimento di un accordo renderebbe estremamente più semplice il passaggio della riforma in Parlamento e la sua digestione, diciamo, da parte del Paese. Ieri il Sole 24 Ore aveva pubblicato le bozze dei documenti del governo sulla riforma. La trattativa naturalmente è ancora in corso, ci sono molte cose che possono cambiare e il contenuto dell’ultimo incontro non è stato reso pubblico dai vari interlocutori. Prendendo tutto con le opportune cautele, però, la lettura dei giornali di oggi è utile a indicare la direzione verso cui ci stiamo muovendo. L’articolo 18 L’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, al centro di molte battaglie simboliche più che al centro della trattativa, oggi tutela chi lavora in imprese con più di 15 dipendenti garantendo il reintegro in caso di licenziamento “senza giusta causa”. Chi lavora nelle imprese con meno di 15 dipendenti ha invece diritto a un indennizzo economico. Ferma restando la tutela dai licenziamenti discriminatori, che nessuno vuole toccare, l’accordo prevederebbe innanzitutto una migliore definizione della “giusta causa” e dei “motivi disciplinari”. Il diritto al reintegro rimarrebbe solo per i licenziamenti discriminatori, al quale sarebbe accompagnato un risarcimento pari a 24 mesi di stipendio. I licenziamenti per motivi economici sarebbero compensati con un indennizzo, come avviene in Germania. Ovviamente ogni decisione resterebbe appellabile ai tribunali del Lavoro, com’è adesso, ma con una “procedura d’urgenza” per i processi in materia di licenziamento, così da velocizzarli e far sì che durino al massimo 24 mesi. | Cosa succede con la riforma del lavoro. Tutti i giornali oggi parlano di "accordo vicino", vediamo di che si tratta. |
Il governo è stato battuto alla Camera sul voto segreto di un emendamento al disegno di legge anticorruzione. Con il voto segreto è stato approvato, con 284 voti a favore e 239 contro, l’emendamento presentato da Catello Vitiello, ex membro del Movimento 5 Stelle (da cui è stato espulso), che ora fa parte del gruppo misto. L’emendamento proposto da Vitiello alleggerisce (cioè restringe i casi in cui sono perseguibili) il reato di abuso d’ufficio e il reato di peculato. Era stato proposto dalla Lega in commissione in una versione molto simile, ma era stato contestato dal Movimento 5 Stelle. Commentando il voto, che ha creato grande tensione nel Movimento 5 Stelle, Salvini ha detto che è stato «assolutamente sbagliato» e che «la posizione della Lega la stabilisce il segretario». | Il governo è stato battuto alla Camera in un voto sul ddl anticorruzione. |
Il 18 aprile aprirà a Palazzo Incontro a Roma Urban Solitude, una mostra dedicata alle fotografie del regista Wim Wenders, nato a Düsseldorf nel 1945, considerato tra i principali esponenti del Nuovo Cinema Tedesco e famoso sopratutto per Lo stato delle cose, Paris, Texas (che vinse la Palma d’Oro al festival di Cannes nel 1985) e Il cielo sopra Berlino (che gli valse la Palma d’Oro a Cannes nel 1987 per la miglior regia). La mostra espone 25 fotografie realizzate da Wenders che ritraggono principalmente paesaggi urbani, uno dei suoi soggetti più frequenti, accompagnate da testi e haiku composti dallo stesso Wenders. Urban Solitude è curata da Adriana Rispoli e resterà aperta fino al 6 luglio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La mostra di Wim Wenders a Roma. Espone 25 fotografie del regista tedesco famoso per soprattutto per Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino. |
La cantante neozelandese Lorde ha annunciato la cancellazione di un concerto che avrebbe dovuto tenere il prossimo giugno a Tel Aviv, in Israele. Lorde ha detto di avere deciso dopo avere ricevuto moltissimi messaggi e lettere di protesta che criticavano l’occupazione israeliana della Palestina. Le lettere fanno parte di una campagna organizzata da un movimento per boicottare Israele. Lorde non è la prima artista a cancellare un proprio evento in Israele per questioni politiche: prima di lei lo avevano fatto anche Lauryn Hill, i Gorillaz ed Elvis Costello, tra gli altri. Il ministro della Cultura israeliano, Miri Regev, ha chiesto a Lorde di riconsiderare la sua decisione, ma finora senza successo. | La cantante neozelandese Lorde ha cancellato un suo concerto in Israele per ragioni politiche. |
La Commissione elettorale del Venezuela ha sospeso l’organizzazione della nuova fase del referendum per ottenere le dimissioni del presidente socialista Nicolás Maduro, accusato dall’opposizione di essere il primo responsabile della grave crisi economica che sta interessando il paese e delle pesanti limitazioni alle libertà civili e di stampa. La sospensione è stata decisa in seguito ad alcune sentenze di tribunali locali, che avevano messo in dubbio la regolarità delle procedure per richiedere il referendum. La stessa Commissione nei giorni scorsi ha rinviato le elezioni dei governatori in alcuni stati della federazione venezuelana, spostandole dal prossimo dicembre a una data da definirsi nel 2017, secondo l’opposizione per dare più tempo al governo di organizzare la sua campagna elettorale. Intanto nel paese continuano a mancare cibo e medicinali, con milioni di famiglie in difficoltà e con i costi dei consumi sempre più alti a causa dell’inflazione fuori controllo. Referendum Nicolás Maduro è al governo del Venezuela dal 2013, anno in cui morì Hugo Chávez, ed è considerato dai partiti di opposizione come il primo responsabile della profonda crisi economica del paese, e per questo da tempo ne chiedono l’allontanamento e nuove elezioni. Nei mesi scorsi le opposizioni hanno raccolto circa 200mila firme, pari all’1 per cento di quelle degli aventi diritto al voto nei 24 stati che formano il Venezuela, necessarie per avviare le pratiche per la richiesta di un referendum sul capo dello stato. Da settimane, chiedevano alla Commissione di prendere in considerazione questa richiesta e di ottenere il permesso per avviare la seconda fase della petizione, nella quale sono previsti tre giorni di tempo per raccogliere il 20 per cento delle firme degli aventi diritto al voto, circa 4 milioni di persone, per avere i numeri necessari per chiedere il referendum vero e proprio sulla rimozione del presidente. A questa consultazione, le opposizioni avrebbero dovuto ottenere più voti di quanti ne ottenne Maduro quando fu eletto presidente nel 2013, quindi più di 7,59 milioni. | In Venezuela è sempre peggio. La Commissione elettorale ha sospeso il referendum sul presidente Nicolás Maduro e rinviato le elezioni dei governatori, mentre la grave crisi economica continua. |
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con le Regioni ha avviato un’indagine rapida per stimare la diffusione della cosiddetta “variante inglese” (B.1.1.7) del coronavirus. L’iniziativa dovrebbe consentire di comprendere meglio quanto sia presente la variante in Italia e quali rischi ci siano di una sua ulteriore diffusione. Finora B.1.1.7 ha causato problemi soprattutto nel Regno Unito, dove si ritiene abbia portato a un aumento dei contagi dalla fine dello scorso anno. La variante rende il coronavirus più contagioso, ma finora non sono emersi elementi per sostenere che renda più rischiosa la COVID-19. L’indagine rapida è già in corso e sta interessando i campioni raccolti nei primi giorni di febbraio, attraverso gli ormai comuni test molecolari (quelli “del tampone”) per prelevare saliva e muco da naso e gola che sono poi analizzati per rilevare l’eventuale presenza del materiale genetico del coronavirus. Su una selezione di questi campioni risultati positivi, i laboratori regionali devono effettuare una prima analisi per trovare indizi sulla presenza di un gene specifico, effettuando poi un sequenziamento, cioè un’analisi più approfondita sul materiale genetico del coronavirus alla ricerca di una conferma sulla presenza della variante. | Stiamo cercando la “variante inglese” in Italia. Le Regioni hanno avviato un'analisi su alcuni tamponi positivi al coronavirus per capire quanto sia diffusa nel nostro paese e valutare i rischi. |
Qualche settimana fa la rubrica del Washington Post “The Intersect”, che si occupa di internet e cose digitali, ha deciso di condurre un esperimento: nei giorni feriali alcuni giornalisti si sono messi a controllare ogni ora i “Trending Topics” di Facebook, prendendo nota di quali notizie venissero segnalate. I “Trending Topics”, che non esistono nella versione italiana di Facebook, sono la sezione che segnala le notizie più popolari e discusse in quel momento sul social network. Già molto discussi quando erano curati da un team di persone accusate di essere faziose, dopo alcuni cambiamenti introdotti recentemente da Facebook i “Trending Topics” sono finiti al centro di diverse polemiche. Il “caso Megyn Kelly” doveva essere un’anomalia. Un isolato episodio infelice. Uno sfortunato avvenimento pubblico molto imbarazzante. Nelle sei settimane da quando ha ristrutturato il suo sistema dei “Trending Topics” – e dopo aver promosso una notizia inventata sulla giornalista di Fox News – Facebook ha continuato a promuovere come notizie delle storie che erano in realtà opere di fantasia. Nel quadro di un’indagine più ampia sui “Trending Topics” di Facebook, il Washington Post ha registrato ogni notizia segnalata in quattro account Facebook diversi nei giorni feriali dal 31 agosto al 22 settembre. Durante questo periodo tra le notizie popolari segnalate da Facebook il giornale ha trovato cinque notizie inequivocabilmente false e altre tre molto imprecise, oltre a comunicati stampa, post da siti come Medium e link a negozi online come iTunes. Facebook non ha voluto commentare. «Non sono assolutamente sorpreso della quantità di storie false segnalate come popolari da Facebook», ha raccontato al Washington Post un ex membro del gruppo che aveva l’incarico di controllare i “Trending Topics” di Facebook. «Per chiunque conosca la vera funzionalità del prodotto, e non solo il codice, era una cosa più che prevedibile», ha aggiunto questa persona, che aveva firmato un accordo di non divulgazione con Facebook e ha chiesto di rimanere anonima. | Il problema di Facebook con le notizie false. La sezione che raccoglie le notizie più discusse, Trending Topics, è stata modificata dopo i problemi degli ultimi mesi, ma è ancora un posto dove proliferano falsità e teorie del complotto. |
Alcuni giorni fa il gruppo di hacker “The Impact Team” ha diffuso online i dati personali di milioni di utenti del sito AshleyMadison.com, un social network usato soprattutto dalle persone sposate per mettersi in contatto tra loro e cominciare una relazione extraconiugale (il suo motto è: “La vita è breve. Concediti un’avventura”). Il sito ha circa 40 milioni di utenti, è stato fondato nel 2001 ed è di proprietà della azienda canadese Avid Life Media. La stessa azienda controlla anche altri siti d’incontri tra cui Established Man, un sito che si propone di offrire alle donne la possibilità di incontrare uomini ricchi. Più di un mese fa gli attivisti di “The Impact Team” avevano detto di essere entrati in possesso dei dati di Ashley Madison – si chiama così perché riprende due nomi di donna molto comuni in Nordamerica – e per dimostrarlo avevano diffuso le informazioni personali di circa 2.500 suoi utenti. Gli attivisti di “The Impact Team” avevano quindi ricattato Avid Life Media dicendosi pronti a pubblicare (come poi hanno fatto) i dati di molti più utenti se la società non avesse chiuso sia Ashley Madison sia Established Man. | L’attacco contro il sito Ashley Madison, dall’inizio. Come è iniziata e a che punto è la storia dell'attacco informatico al famoso sito d'incontri extraconiugali. |
Il Senato ha dato al tribunale dei ministri di Palermo l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. La relazione della Giunta per le immunità, contraria all’autorizzazione a procedere, non ha infatti ricevuto i voti necessari per essere approvata: avrebbe avuto bisogno del sostegno della maggioranza assoluta del Senato (160 voti) ma i voti favorevoli sono stati solo 141. Hanno votato contro la relazione della Giunta 149 senatori e c’è stato un solo astenuto. I senatori dovevano decidere se Salvini possa essere processato per i reati di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio, per aver impedito alla nave della ONG spagnola Open Arms di attraccare a Lampedusa nell’agosto del 2019, quando era ministro dell’Interno. | Il Senato ha deciso che Salvini potrà essere processato. Ha dato l'autorizzazione a procedere per le accuse di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio legate al caso della nave Open Arms. |
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford ha annunciato che un farmaco da loro testato contro la COVID-19, secondo le prime sperimentazioni, aumenterebbe sensibilmente la sopravvivenza dei pazienti malati. Il farmaco, il cui principio attivo è il desametasone (un antinfiammatorio steroideo relativamente economico e facilmente reperibile) avrebbe ridotto fino a un terzo la mortalità di pazienti ospedalizzati in condizioni gravi. Il farmaco è utilizzato come antinfiammatorio per diverse altre malattie e, nel caso della COVID-19, è risultato efficace secondo i ricercatori. Il desametasone è solo uno dei farmaci testati contro la COVID-19 dai ricercatori di Oxford nell’ambito del progetto Recovery Trial. La ricerca che illustra i risultati è ancora preliminare e in attesa di pubblicazione, quindi va presa con qualche cautela. Il farmaco è stato testato su un campione di 2.149 pazienti e i risultati sono stati confrontati con quelli di 4.321 che hanno ricevuto trattamenti tradizionali. Il desametasone è stato somministrato per via orale o tramite iniezione. | Un antinfiammatorio steroideo ha dato risultati promettenti contro la COVID-19, dice una nuova ricerca. |
È stata una settimana di galà, ricevimenti e celebrazioni (kermesses, insomma) un po’ dappertutto. C’è chi è già stato eletto e chi sta lavorando per esserlo, chi festeggia ottimi risultati sportivi con trofei, corone d’alloro e giri in auto con Topolino, e chi riceve riconoscimenti per una grande carriera. In Inghilterra la Regina pianta un albero per il suo sessantesimo anno di regno, in Nuova Zelanda si celebra la restituzione di alcuni particolari reperti storici, e ci si riconcilia. Il pranzo dei candidati all’Oscar dev’essere molto stancante, e la spalla di George Clooney molto comoda. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gente allegra. Attori, pugili, ambasciatori, candidati presidenziali e Topolino: le persone che valeva la pena fotografare questa settimana sono tutte di buonumore. |
Il red carpet degli Oscar, al Dolby Theatre di Los Angeles, ha visto sfilare attrici, registi, ospiti e produttori che arrivano eleganti per la cerimonia di premiazione degli Academy Awards. Queste sono le foto della cerimonia di domenica notte, quando tutto andava ancora benissimo, prima dell’incredibile errore nell’assegnazione del premio più importante della serata. Qui ci sono invece tutti i vincitori. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Oscar 2017: le foto del red carpet. L'arrivo al Dolby Theatre di Los Angeles di protagonisti e ospiti dell'89esima cerimonia di premiazione degli Academy Awards. |
Lunedì 29 febbraio si è conclusa la Milano Moda Donna, la settimana dedicata alla moda italiana: dal mercoledì precedente i più importanti stilisti italiani hanno presentato in diverse zone della città le loro collezioni per l’autunno-inverno 2016-17. Ci sono state sfilate di grandi e storiche aziende, come presentazioni di marchi più piccoli di abbigliamento e accessori. Come ogni anno, sono arrivati a Milano per assistere alle sfilate giornalisti, buyer e blogger da tutto il mondo, e sono stati organizzati moltissimi eventi legati al mondo della moda: il più importante è stato An Issue by Mario Testino a Palazzo Serbelloni, una serata dedicata alle fotografie realizzate dal celebre fotografo di moda Testino per il numero di febbraio di Vogue Italia. @RITAORA PERFORMING AT MY ITALIAN VOGUE PARTY @VOGUEITALIA @FRANCASOZZANI1 @PLACEVENDOMEQATAR #PALAZZOSERBELLONI | Cosa si è visto alla Settimana della moda di Milano. Piuttosto eccentrica e molto apprezzata dalla stampa: dalle fiabe di Dolce & Gabbana, alla nuova estetica di Marni, al velluto da ogni giorno di Armani. |
Le stelle di un albergo sono considerate i parametri più immediati per valutarne la qualità. In Italia esistono criteri molto precisi per determinare il numero di stelle, ma di fatto sono gli alberghi a stabilire quante stelle si meritano, con una specie di autovalutazione; e non è affatto chiaro se e come vengano effettuati dei controlli. Insomma: le stelle non sempre sono così attendibili per valutare la qualità della struttura a cui si riferiscono. Un po’ di storia, prima Il primo sistema per classificare gli alberghi italiani è del 1937, quando si decisero cinque classi: lusso, prima, seconda, terza e quarta. Perché un albergo avesse la classe lusso servivano, tra le altre cose: | Le stelle degli alberghi significano poco o niente. C'è una legge che elenca i parametri necessari per ogni stella, ma gli alberghi se le assegnano da soli e nessuno sa dire se e quanti controlli vengano fatti. |
Ieri sera il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle ha risposto all’articolo del Post in cui venivano elencati i numerosi plagi presenti nel programma del partito. In una nota dettata alle agenzie di stampa (che si può leggere qui) il Movimento ammette di aver riportato testi scritti da terze persone all’interno del suo programma, ma sostiene che si tratti solo di «analisi dei dati e di studi di enti terzi» e che «le parti che secondo loro [il Post] sono copiate» sono in realtà «chiaramente riportate». Sono due affermazioni false. Nel programma non sono stati copiati solo studi e analisi, ma anche interrogazioni parlamentari del PD, articoli di giornale, articoli di Wikipedia e persino un pezzo di una tesi di laurea. Qui è possibile controllare l’elenco dei plagi trovati dal Post. Soprattutto, però, non è vero che le parti copiate sono sempre chiaramente riportate. È vero che alcuni programmi tematici, come quello Energia, sono stati realizzati con cura, con note a piè di pagina che indicano le citazioni: e infatti il Post non se ne occupa e non li ha inclusi nel suo articolo. | La risposta del Movimento 5 Stelle sui plagi del programma. Dice due cose false: che nel programma sono riportati solo "analisi dei dati e studi di enti terzi" e che le parti copiate "sono chiaramente riportate". |
C’è un esperimento in corso all’Università di Edimburgo, in Scozia, ma nessuno degli esseri umani a oggi viventi sulla Terra potrà mai conoscerne l’esito, salvo improbabili e formidabili progressi nelle ricerche sulla longevità. Il test, che serve per testare la durata e la resistenza dei batteri, si concluderà tra circa 500 anni, quando le civiltà e il mondo stesso saranno molto diversi da come li conosciamo oggi. Nonostante il lunghissimo termine, i ricercatori che lo hanno avviato cinque anni fa confidano che l’esperimento possa essere portato a termine nel 2514, aiutandoci a capire qualcosa in più sui batteri, tra gli esseri viventi più diffusi del pianeta. L’idea è venuta a Charles Cockell dell’Università di Edimburgo attraverso una collaborazione con altri centri di ricerca in Germania e negli Stati Uniti. Insieme ai suoi colleghi, Cockell ha inserito in 800 fiale di vetro dei batteri essiccati appartenenti al genere Chroococcidiopsis e alla specie Bacillus subtilis: i primi sono tra i batteri più antichi che conosciamo e in grado di resistere in condizioni ambientali estreme, mentre i secondi sono comunemente presenti nel suolo. Tutte le 800 fiale sono state chiuse ermeticamente: metà sono conservate all’interno di contenitori piombati per evitare interferenze dovute a eventuali radiazioni, mentre le restanti 400 non hanno protezioni e sono utilizzate come controllo. Per ulteriore sicurezza, i ricercatori hanno approntato un set di fiale di riserva, conservato presso il Museo di Storia Naturale di Londra. | Nessuno di noi scoprirà la fine di questo esperimento. Un gruppo di ricercatori sta testando la resistenza dei batteri nel tempo, ma avrà le risposte che cerca solo tra 500 anni. |
L’agenzia fotografica Getty Images ha pubblicato una serie di foto scattate negli ultimi giorni dal fotografo Vittorio Zunino Celotto per le vie e le piazze di Torino. La serie fa parte del progetto “Enjoy the Silence” e le foto hanno la particolarità di essere state scattate e ritoccate con uno smartphone. Celotto aveva in precedenza realizzato una serie analoga su Milano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Torino vista dallo smartphone. 30 fotografie della città, in bianco e nero, e qualche informazione su quello che mostrano. |
Non è facile capire quale sia il modo più corretto di alimentarsi, quali cibi preferire, quali sostanze evitare, persino quanta acqua bere. Negli anni studiosi e nutrizionisti hanno consigliato di volta in volta la dieta mediterranea o quella nordica; gli estimatori della ketodieta (alta in grassi, moderata in proteine, bassa in carboidrati) si scontrano con quelli delle diete vegetariana o vegana (la prima non prevede animali, la seconda nemmeno sostanze di origine animale, come il latte); intanto si ammassano ricerche che additano la nocività dei grassi e quelle, più recenti, degli zuccheri. Nel frattempo il mangiare sano, healthy, è diventato un’ideologia e una moda, dettato non solo dagli studi dei dietologi ma da profili Instagram e foodblogger che consigliano senza fondamento cibi grassi e calorici come salmone, avocado, granola, cereali, semi e smoothie. Molti di questi cibi sono effettivamente adatti a regimi alimentari come quello vegano, che richiede una cura nell’assunzione dei grassi e delle proteine, ma rischiano di essere controproducenti e dannosi in una dieta onnnivora o che assume già grassi sufficienti da altri alimenti. Per anni le parole “genuino” e “nutriente” – tutti sinonimi ingannevoli di “calorico” usati per cibi che si spacciano per sani e salutari – hanno portato persone desiderose di sentirsi in forma, ma poco informate, a nutrirsi di snack ai cereali e mix di frutta secca e disidratata. | Quando leggete “chips di broccoli”, concentratevi su “chips”. Gli snack di verdure – biologici, vegani, senza OGM, eccetera – sono sempre di più, ma non sono affatto salutari come promettono. |
Alla fine della Direzione Nazionale del Partito Democratico, lo scorso 8 giugno Pierluigi Bersani ha ufficializzato, candidandosi, che si faranno le primarie. Non si conoscono ancora le regole né i tempi delle votazioni, ma per ora oltre al segretario del Pd è praticamente certa anche se non ancora dichiarata ufficialmente la candidatura del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Claudio Cerasa racconta sul Foglio la mobilitazione delle due campagne elettorali contrapposte, intorno alle due storie parallele che stanno dietro i nomi di Renzi e Bersani: Giorgio Gori e Maurizio Migliavacca. Sì, è vero: non si sa ancora quando si voterà, non si sa ancora come si voterà, non si sa ancora per cosa si voterà, non si sa ancora con chi si voterà, non si sa ancora dove si voterà e non si sa ancora soprattutto per chi diavolo si voterà; ma nell’attesa di conoscere nei prossimi mesi, a proposito del dossier “primarie del centrosinistra”, qualche dettaglio in più rispetto alle parole “sono belle”, “si faranno”, “saranno aperte” e “sarà una grande festa”, si può dire che nel Partito democratico ci sono almeno due formidabili contadini, o forse due grandi giardinieri, che da qualche tempo a questa parte hanno cominciato, come dire, a farsi più o meno un mazzo così. Chissà: forse i loro nomi a qualcuno diranno tutto e forse a qualcun altro non diranno niente, ma di sicuro chiunque voglia studiare i percorsi di quelli che in questo momento sono gli unici due veri candidati forti alle primarie del centrosinistra non potrà non prendere un minimo di dimestichezza con le storie parallele di due personaggi chiave nella sfida tra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. I loro nomi, forse l’avrete capito, sono quelli di Maurizio Migliavacca e di Giorgio Gori, e, seppur con sfumature molto diverse, entrambi, per ragioni differenti, sono diventati i volti simbolo della gestione di una creatura misteriosa che nel mondo della politica ha ormai da secoli una funzione sacra, quasi mitologica: la macchina organizzativa. | Come si preparano Renzi e Bersani. Claudio Cerasa, sul Foglio, racconta la costruzione delle due campagne elettorali e i due uomini che le guidano. |
Molte aziende alimentari stanno cercando di entrare nel mercato del cibo salutare, cosiddetto healthy, che indica un genere di prodotti spacciati come sani, nutrienti e genuini nonostante spesso non lo siano. Sul Post ne abbiamo scritto più volte, spiegando per esempio che i cosiddetti superfood – come il kale, cioè il cavolo riccio, le bacche di goji e semi di chia – non hanno i superpoteri promessi, che l’avocado è grasso e calorico, che la coltivazione della quinoa ha sconvolto gli equilibri delle popolazioni locali, che il glutine deve evitarlo chi è celiaco e che l’olio di palma non fa così male (alla salute, all’ambiente dipende). Nel tempo, la parola “vegano” è diventata una delle ultime etichette alla moda usate per indicare il cibo “sano”, quando ancora pochi anni fa aveva un significato perlopiù negativo: per molti indicava estremisti che volevano sovvertire le tradizioni alimentari o cibi insapori e deludenti. Ora invece sempre più persone che seguono una dieta onnivora e non strettamente vegana consumano di tanto in tanto alternative vegetali ai cibi a base di latte o di carne, per ambientalismo – gli allevamenti bovini per la produzione di carne e latte sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra prodotte dall’uomo – o di salute. | Vegano non vuol sempre dire sano. Il junk food se consumato spesso per esempio fa male anche se al posto del manzo si usano il tofu o i funghi fritti. |
Sono le ultime settimane in cui ci possiamo godere le bellissime foto di cervi e caprioli in paesaggi autunnali, che questa settimana se la giocano con quella di una pecora in una cornice di foglie gialle. Al parco acquatico Hakkeijima Sea Paradise di Yokohama si sono portati avanti con il Natale, invece. E siccome l’inverno è alle porte, molti animali vengono portati in rifugi più adatti, con la disinvoltura di chi sembra non aver fatto altro nella vita che spostare pellicani (ma c’è anche chi fa fatica con un cigno). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly beasts. Qua in mezzo all'arancione c'è un capriolo, finito nella raccolta settimanale delle migliori foto di animali. |
Made of Limestone – “fatti di pietra calcarea”, letteralmente – è un documentario realizzato da Andrea e Marco Nasuto, due fratelli di Manfredonia di 22 e 24 anni. Manfredonia si trova all’ingresso del Gargano, quel piccolo promontorio che sporge nella parte settentrionale della Puglia, circondato dal mare Adriatico e dal Tavoliere delle Puglie. Gli autori si sono laureati nell’estate del 2013 – Marco Nasuto in Ingegneria Aerospaziale alla Sapienza di Roma, Andrea Nasuto in International Finance alla Bocconi di Milano – e come molti loro coetanei e conterranei hanno dovuto decidere se tornare a casa, sul Gargano, o andare via definitivamente. «Dopo la laurea», dicono gli autori, «abbiamo ricevuto delle offerte per studiare in delle università in Europa e Nord America. Entrambi avevamo avuto già esperienze all’estero ma è scattato qualcosa che ci ha spinto ad “indagare” la nostra terra e la nostra domanda “run away or stay?” attraverso immagini, incontrando storie, analizzando dati, raccontandoci e lasciando gli altri raccontare se stessi». Il documentario è stato girato con un budget estremamente ridotto. | Il documentario “Made of Limestone”: restare o partire? lo hanno realizzato due giovani studenti di Manfredonia alle prese con LA decisione da prendere dopo la laurea. |
La gragnuola di proteste e polemiche che si erano andate rovesciando sulla testa del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nei giorni dalla nevicata romana, non si è arrestata domenica, anzi: una serie di risposte e interventi dello stesso Alemanno – in video online, in tv, alle agenzie – ha reso ancora più accese le discussioni sul suo conto, già a partire da sabato sera dopo il primo “proclama” che invocava commissioni d’inchiesta. – Alemanno sulla neve, le pale e le commissioni d’inchiesta | La domenica sulla neve di Alemanno. L'antologia delle numerosissime uscite pubbliche e in video del sindaco di Roma in mezzo alla tempesta. |
Nella categoria delle canzoni dell’epoca storica del rock – gli anni Settanta – che non sono mai passate di moda e vengono ciclicamente riscoperte da colonne sonore, spot pubblicitari, sigle e usi i più vari, Iggy Pop ne piazza due, che conosciamo benissimo, anche chi non ne riconoscerebbe i titoli. E stavano tutte e due dentro un disco che uscì il 29 agosto 1977, quarant’anni fa, composto – come già il precedente – da Iggy Pop insieme al suo amico e socio David Bowie, Lust for life. Iggy Pop oggi ha 70 anni: è stato un popolare musicista rock, di gran culto presso i suoi fans senza entrare nella sezione “grandissimi” in cui sta Bowie – quelli conosciuti anche dai profani – e noto a molti di questi ultimi sia per il suo aspetto fisico e il suo nudo e asciutto torace esibito per decenni che per la sua musica. Quando nacque in Michigan si chiamava James Newell Osterberg Jr., cominciò a suonare presto, si innamorò di Jim Morrison a vent’anni e creò una band – gli Stooges – con cui suonò per una decina di anni allora e di nuovo negli ultimi due decenni. Conobbe John Cale dei Velvet Underground e David Bowie – suo coetaneo – che lo aiutarono coi primi dischi. Con Bowie, in particolare, lavorarono quasi come un duo nei primi due dischi da solo di Pop, nel 1977 (facendo intanto diversi casini con le droghe, soprattutto Pop), quando entrambi si erano stabiliti a Berlino. | “Lust for life” ha 40 anni oggi. Il più venduto disco di Iggy Pop, creato insieme a David Bowie, aveva dentro le sue due canzoni più famose, quelle che sentiamo ancora oggi. |
Hype è un’applicazione – già disponibile su Google Play, Apple Store e per Windows Phone – che permette di creare un conto di moneta elettronica: vuol dire che dopo aver scaricato l’app ed essersi registrati – servono una foto e un documento d’identità – si può creare un proprio conto online, associandogli una carta virtuale (da usare per i pagamenti online) e, volendo, una carta di pagamento fisica, ricaricabile e contactless. La principale novità di Hype sta però nel fatto che tra qualche settimana permetterà di fare pagamenti non-online (dal dentista, o nei negozi per strada) attraverso l’app e lo smartphone, senza bisogno di esibire o usare una carta di credito o un bancomat. Meccanismo già attivo negli Stati Uniti e tecnicamente possibile, ma che finora in Italia aveva avuto solo esperimenti molto limitati. Hype è stata sviluppata da Banca Sella, una banca che ha sede a Biella, in Piemonte e che da tempo lavora sulle innovazioni nei pagamenti digitali. Negli ultimi giorni Banca Sella ha fatto un accordo con Ingenico, un’importante società francese che produce POS, i dispositivi elettronici usati per fare i pagamenti con bancomat, carte di credito e carte prepagate. Grazie all’accordo i POS di circa 80mila negozi italiani saranno abilitati – si parla di fine estate – per ricevere e accettare pagamenti fatti tramite Hype: bisognerà vedere con quale rapidità ed efficienza sarà raggiunto questo primo numero, e come crescerà in seguito. Per pagare bisognerà quindi prendere lo smartphone, attivare la geolocalizzazione, digitare l’importo da pagare e poi pagare. Il negozio vedrà in tempo reale la conferma del pagamento e il POS emetterà lo scontrino. Tra quelli che saranno abilitati, 14mila sono negozi di abbigliamento, 8mila sono bar, fast-food o ristoranti. Le province con più negozi abilitati saranno Roma (8mila) e Torino (6mila), seguite da Milano e Napoli, entrambe con circa 5mila negozi. La modalità di pagamento via app è già attiva da maggio in alcuni negozi di Biella. | C’è un’app per pagare via smartphone in Italia. L'ha fatta Banca Sella e annuncia già accordi con 80mila negozi alla fine dell'estate. |
Oggi in Val di Susa si sono tenuti tre cortei di protesta contro la costruzione della ferrovia ad alta velocità, uno a Susa, uno a Chiomonte e uno a Giaglione. L’8 dicembre è un giorno importante per il movimento No TAV, perché anniversario degli scontri di Venaus, che avvennero l’8 dicembre 2005. L’obiettivo dei tre cortei era far chiudere un tratto dell’autostrada Torino-Bardonecchia molto usato dai turisti, perché diretto verso le stazioni sciistiche, e occupare il piazzale dell’autoporto di Susa. Durante la giornata si sono verificati degli scontri nelle aree vicine ai cantieri, con lanci di sassi nei confronti della polizia, che ha fatto ricorso a lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti. Alcuni di questi, dotati di maschere antigas, hanno attaccato le reti di protezione dei cantieri, danneggiandole in alcuni punti. Ci sono alcuni feriti tra i manifestanti, 15 sono stati fermati dalle forze dell’ordine. La giornata di oggi è la prima di quattro giorni di protesta indetti dal movimento No TAV. Le foto, scattate da Fabio Ferrari per Lapresse, testimoniano gli scontri avvenuti nelle immediate vicinanze dei cantieri. | La giornata in Val di Susa. Le foto delle manifestazioni e degli scontri di oggi: un pezzo di autostrada è ancora occupata e le proteste continueranno nei prossimi giorni. |
Eni è la più importante azienda energetica italiana, ma è presente in 66 diversi paesi del mondo. Circa i due terzi delle emissioni di gas che causano l’effetto serra – e il cambiamento climatico – sono causati dal settore energetico: per questo negli ultimi anni Eni sta investendo anche sulle fonti di energia rinnovabile per diminuire il suo impatto ambientale. Questo impegno si è concretizzato a partire dal 2014, quando il consiglio di amministrazione della società è stato affiancato da un Comitato Sostenibilità e Scenari, che propone e consiglia iniziative che tengano conto del cambiamento climatico, e non solo. Inoltre in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che nel 2015 ha fissato una serie di obiettivi comuni per migliorare la vita di tutti sia a livello ambientale che sociale, Eni sta cercando di essere sostenibile anche a livello sociale. Ad esempio, promuove lo sviluppo dei paesi in cui opera (14 sono in Africa) attraverso collaborazioni con istituzioni, agenzie di cooperazione, università e organizzazioni della società civile che riguardano progetti per la diversificazione delle economie locali, per l’accesso all’energia, all’acqua, alle cure e all’istruzione. | Cosa sta facendo Eni per essere più ecosostenibile. Cioè per ridurre le sue emissioni di gas serra e sviluppare nuove tecnologie per usare fonti di energia rinnovabili. |
In occasione del decimo anniversario dell’uscita del primo libro della saga di Twilight, uno dei maggiori successi editoriali degli scorsi anni, l’autrice Stephenie Meyer ha riscritto il primo volume invertendo il sesso dei due protagonisti e cambiando quello di altri personaggi. Nella versione inglese il libro Life and Death: Twilight Reimagined è uscito il 6 ottobre. La versione italiana uscirà a gennaio pubblicata – come tutti gli altri volumi della saga – da Fazi Editore. I protagonisti dei quattro libri della storia di Twilight – che in italiano significa “crepuscolo” – sono Isabella Swan, detta Bella o Bells, ed Edward Cullen, due ragazzi di 17 anni. Nel primo romanzo – pubblicato in Italia nel giugno del 2006 – Bella, che è anche narratrice della storia, si trasferisce con suo padre nella piccola città di Forks, nello stato di Washington, dove si innamora di Edward Cullen, un vampiro ultracentenario che ha l’aspetto di un ragazzo adolescente, essendosi fermato nel 1918 all’età di 17 anni. | Il nuovo libro di Twilight, capovolto. L'autrice Stephenie Meyer ha scambiato il sesso dei protagonisti, per il decimo compleanno della saga e per dimostrare qualcosa. |
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