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È morto a Roma l’attore uruguaiano George Hilton, diventato famoso in Italia con gli “spaghetti western”: aveva 85 anni. Hilton, nato Jorge Hill Acosta y Lara, si era trasferito in Italia negli anni Sessanta e aveva cominciato a recitare nei film dell’allora molto diffuso genere degli spaghetti western, i western all’italiana resi noti tra gli altri da Sergio Leone. Hilton aveva poi recitato in decine di film di altri generi, tra gli anni Settanta e Ottanta, riducendo gradualmente il suo impegno dopo gli anni Novanta. Aveva continuato a vivere in Italia, a Roma.
È morto l’attore uruguaiano George Hilton, diventato famoso in Italia con i film spaghetti western.
Sul Corriere della Sera Monica Guerzoni racconta il limbo in cui si trovano i cinque sottosegretari e il viceministro aderenti a Forza Italia, o comunque riconducibili al centrodestra e che non sono passati con Alfano. Dovrebbero dimettersi, come ha suggerito lo stesso presidente del Consiglio, dal momento che Forza Italia è uscita dalla maggioranza. Per il momento però sono ancora lì: sono Rocco Girlanda, Gianfranco Micciché, Cosimo Ferri, Bruno Archi, Walter Ferrazza e Jole Santelli. «Il sottosegretario non può parlare». È in silenzio stampa? «No, è completamente afono». Sta scherzando, vero? «No, è tutto il giorno che parliamo solo a gesti»… La conversazione telefonica con il portavoce di Gianfranco Micciché racconta il clima surreale che si è creato attorno agli esponenti di governo vicini a Berlusconi. Enrico Letta ha chiesto loro di scollarsi dalle rispettive poltrone, ma i cinque sottosegretari e l’unico viceministro procedono in ordine sparso. A Palazzo Chigi stanno perdendo la pazienza: «Se non si dimettono il premier dovrà togliere loro le deleghe e poi, se serve, anche il mandato». E l’entourage del ministro Dario Franceschini chiarisce il concetto: «Se non se ne vanno gli faremo terra bruciata intorno».
E i sottosegretari berlusconiani? nonostante la decisione di uscire dalla maggioranza, sono ancora lì al governo: chi sono e cosa aspettano, raccontato dal Corriere.
Alessandro De Nicola critica su Repubblica di oggi il disegno di legge 1.042 approvato in giugno dalla commissione attività produttive e che prevede dodici giorni di chiusura obbligatoria per gli esercizi commerciali, in concomitanza con le principali festività civili e religiose. De Nicola – trascurando però la questione del corretto trattamento e della giusta retribuzione dei dipendenti nei turni di questo genere – spiega che le resistenze contro la liberalizzazione degli orari non hanno niente a che fare con i consumatori né con valutazioni di tipo economico (anzi), ma dipendono da interessi di altro tipo. Chi ha detto che finito il governo Letta sono tramontate le larghe intese? Quando si tratta di allearsi contro i diritti di libertà economica o per motivi ideologici o a favore di lobby potenti per concrete ragioni di convenienza, il consociativismo regna sovrano. Prendiamo l’annosa questione delle aperture festive degli esercizi commerciali. Una delle poche liberalizzazioni portate a termine dal governo Monti nell’inverno 2011-2012 fu quella degli orari dei negozi. Con il famoso decreto Salva-Italia il governo del professore sancì che la Pubblica amministrazione non poteva più frapporre ostacoli alla libera scelta dei commercianti di fare affari come e quando loro pareva.
I benefici delle aperture festive dei negozi. Le resistenze vengono da interessi che non hanno niente a che fare con quelle della comunità e dell'economia, spiega Alessandro De Nicola.
Le classifiche degli account più seguiti su Twitter sono ormai una consolidata tradizione del Post. In vista dei Mondiali, allora, abbiamo stilato la classifica dei 20 account più seguiti tra quelli dei calciatori che prenderanno parte ai Mondiali di Brasile 2014. La classifica è stra-dominata da Cristiano Ronaldo, il cui account ha oltre 26 milioni di follower ed è anche uno dei più seguiti in assoluto, mentre non è presente nessuno dei 23 convocati di Prandelli e un solo calciatore che gioca in Italia: Gonzalo Higuain del Napoli (per la cronaca il calciatore italiano più seguito su Twitter è Mario Balotelli, con 2.160.000 di followers). Per il resto: tanti spagnoli, qualche brasiliano e alcuni calciatori che hanno giocato in Italia, con fortune diverse. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 20 giocatori dei Mondiali più seguiti su Twitter. Vince a mani basse Cristiano Ronaldo ma la classifica è piena di spagnoli, e ce n'è uno solo che gioca in Italia.
Quanto conta davvero la forma di un edificio? Qual è il reale rapporto tra la struttura di un edificio e la sua funzione? Rowan Moore, sull’Observer, si occupa della questione e propone come esempio il caso dei Maggie’s Cancer Caring Centres. I Maggie’s Cancer Caring Centres sono strutture private e offrono ai malati di cancro cure e attenzioni che vanno oltre i trattamenti farmacologici. L’attività dei centri si svolge all’interno di edifici progettati da architetti contemporanei di fama.
Architettura terapeutica o vanitosa? la storia dei Maggie's Cancer Caring Centres, disegnati per i malati di cancro dalle superstar dell'architettura.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che regolamenta l’erogazione degli incentivi per acquistare un nuovo televisore o un decoder in vista dei cambiamenti che saranno introdotti a partire da settembre 2021 e che riguarderanno il segnale del digitale terrestre. Il bonus introdotto dal ministero dello Sviluppo economico servirà a chi non ha un televisore adatto ai nuovi standard, e permetterà ad alcune persone di acquistare un televisore nuovo con uno sconto oppure un decoder che decodifichi il segnale DVB-T2 (che di solito costa intorno ai 30 euro). Gli incentivi si potranno richiedere già a partire dal 18 dicembre 2019, e permetteranno di avere uno sconto sulle apparecchiature. Il contributo sarà riconosciuto sotto forma di sconto sul prezzo di vendita (comprensivo di IVA), per un importo massimo di 50 euro o equivalente al prezzo di vendita nel caso di alcuni decoder. Il bonus è stato riservato dal ministero dello Sviluppo economico alle famiglie con un reddito equivalente (Isee) fino a 20mila euro, e in totale sono stati disposti dal governo stanziamenti pari a 25 milioni di euro per il 2019, 76 milioni per il 2020, 25 milioni per il 2021 e 25 milioni per il 2022.
Come chiedere il bonus per comprare una nuova tv o un decoder. Dal 18 dicembre chi ha un reddito basso potrà avere uno sconto di 50 euro in vista del prossimo cambiamento del segnale del digitale terrestre.
Tutti i giornali di stamattina riferiscono con esibizioni di stupore lo sgonfiamento della prospettiva di un nutrito arricchimento dei numeri della maggioranza che avrebbe dovuto arrivare da gruppi parlamentari e partiti diversi tramite l’iniziativa del repubblicano Nucara, come gli stessi giornali avevano annunciato ieri (e su cui aveva avuto qualche indulgenza anche il Post). Ma è come dare la notizia che la Fontana di Trevi non è più in vendita, ed è l’ennesima tappa di una cronaca politica che dalla scissione del PdL e la formazione del gruppo Futuro e LIbertà non ha più avuto un solo momento di concretezza e si è impaludata, complici i quotidiani tentativi di doparla da parte dell’informazione giornalistica, nel nulla assoluto, nei retroscena quotidiani smentiti a stretto giro e convertiti nei retroscena del giorno dopo, eccetera. Il “gruppo di responsabilità” quindi non esiste, bene. Esiste solo una sparpagliata armatina Brancaleone di parlamentari a disposizione di offerte – esiste da sempre e qualcuno li ha candidati, e qualcuno li ha votati – tra i quali ben pochi pare abbiano intenzione di raccogliere quelle che oggi arrivano dal PdL. Ma purtroppo la prospettiva è che da qui al voto non si faccia altro che questo, non si parli altro che di questo (con la sola eccezione dei lampi di riattizzamento delle liti nel Pd, sai che pacchia). Anche il Foglio cerca oggi di indurre il PdL a una politica di governo e non di pallottolieri.
“Nucara chi?”. È il titolo dell'Unità, adeguato al bluff di ieri in una politica di chiacchiere quotidiane che sta sfinendo tutti.
A una settimana dall’abbattimento del bombardiere russo Sukhoi Su-24 lungo il confine turco-siriano, ci sono ancora molti elementi poco chiari sull’incidente che ha portato a nuove tensioni tra Russia e Turchia. I due paesi si accusano a vicenda e hanno dato versioni molto diverse di come sono andate le cose: per il governo russo l’aereo impegnato nei bombardamenti in Siria contro ISIS e ribelli non è mai entrato nello spazio aereo turco, mentre secondo la Turchia ha passato almeno 17 secondi oltre il confine, dopo avere ricevuto 10 avvertimenti in 5 minuti circa la sua rotta non autorizzata. Russia e Turchia sono rimaste ferme su queste posizioni, presentando documenti e rilevazioni radar a sostegno delle loro versioni, ma secondo due ricercatori della Katholieke Universiteit Leuven in Belgio i dati suggeriscono che i fatti siano andati diversamente da quanto raccontato finora da entrambe le parti. I fisici Tom Van Doorsselaere e Giovanni Lapenta hanno analizzato i video che mostrano l’abbattimento del bombardiere russo, facendo poi qualche calcolo sulla base delle informazioni date da Russia e Turchia. I video mostrano che, dopo essere stato colpito, l’aereo impiega circa 30 secondi per schiantarsi al suolo. Considerato che il movimento verticale, dicono i due ricercatori, “dipende solo dalla gravità (g=9,81 m/s2, z=gt2/2), è possibile calcolare che il bombardiere si stesse muovendo a un’altitudine di almeno 4.500 metri”. La stima è compatibile con quanto affermato dalle autorità turche, che hanno detto che l’aereo russo stava volando a 5.800 metri.
Che cosa non torna nella storia dell’aereo russo abbattuto. Due ricercatori di fisica hanno trovato incongruenze sia nella versione della Turchia che in quella della Russia.
Da una settimana, il vulcano giapponese Shinmoedake ha ripreso la propria attività producendo un’eruzione spettacolare con colonne di fumo e ceneri alte migliaia di metri. L’area compresa tra le città di Kagoshima e Miyazaki sull’isola di Kyūshū, la terza in ordine di grandezza delle quattro principali isole dell’arcipelago giapponese, è stata investita dal fumo prodotto in questi giorni dal vulcano. L’eruzione ha causato la cancellazione di numerosi voli e anche le ferrovie hanno preferito sospendere il servizio nell’area. Il paese più vicino al cratere del vulcano, Takaharu, è stato parzialmente evacuato per ragioni di sicurezza. Trentuno persone hanno passato la notte in un centro di emergenza in un luogo sicuro, lontano dal vulcano. Per ora non si segnalano comunque danni o feriti, ma l’attenzione rimane alta anche in seguito alla decisione delle autorità di alzare il livello di allerta da due a tre, in una scala che arriva fino a cinque.
L’eruzione del vulcano Shinmoedake. Il video della spettacolare colonna di fumo e ceneri in Giappone.
Martedì sera il governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico ha ottenuto la fiducia del Senato, dopo che due giorni fa l’aveva raccolta alla Camera, durante un importante passaggio della crisi politica innescata dalla scelta di Italia Viva – il partito di Matteo Renzi – di uscire dal governo. Come previsto da giorni, però, al Senato Conte ha ottenuto 156 voti, un numero di voti inferiore alla maggioranza assoluta di 161, ritenuta da molti la soglia minima per governare con una certa tranquillità. – Leggi anche: Il liveblog del Post sulla crisi politica nel governo
Il governo ha la fiducia, ma poca. Con i 156 voti di ieri al Senato il governo è rimasto in piedi, ma con numeri precari: che cosa succede adesso?.
Nel pomeriggio di martedì avrebbe dovuto tenersi un nuovo Consiglio dei ministri per discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè il piano che conterrà i circa 100 progetti che saranno finanziati con i soldi del Recovery Fund, il principale strumento comunitario per bilanciare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus. Ma il consiglio dei ministri è stato rinviato, scrivono le agenzie di stampa: è l’ultimo sviluppo di un acceso confronto dentro al governo, che sta avendo grossi problemi a trovare un accordo sulla struttura di gestione dei fondi, sul metodo che seguirà e sulla sua stessa istituzione. Ieri, il Consiglio dei ministri sul tema era iniziato con quattro ore di ritardo, era stato sospeso per due volte ed era terminato in anticipo perché la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva saputo di essere positiva al coronavirus. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e quello della Giustizia Alfonso Bonafede, vicini di posto di Lamorgese durante il Consiglio di ieri, si sono messi momentaneamente in isolamento.
Il governo non si mette d’accordo sul Recovery Fund. Italia Viva è contraria alla struttura proposta da Conte per gestire i 209 miliardi in arrivo dall'Unione Europea, e non sembra sola.
Il gruppo televisivo britannico BSkyB (British Sky Broadcasting), che è la più nota azienda di trasmissioni televisive satellitari e che già possiede la piattaforma Sky nel Regno Unito, ha annunciato di aver trovato con 21st Century Fox un accordo per l’acquisizione delle aziende Sky attive in Germania e in Italia, in un’operazione commerciale da circa 6,7 miliardi di euro che porterà alla loro unione nella nuova Sky Europe. Le aziende fanno parte del gruppo del miliardario australiano Rupert Murdoch. Si tratta di un grande piano di accorpamento di cui si parla da diversi mesi, e in un certo senso di un’operazione interna: 21st Century Fox è la società che riunisce tutte le attività della tv e del cinema di proprietà di Rupert Murdoch, che nello stesso tempo possiede anche il 39 per cento dello stesso gruppo BSkyB. In pratica si tratta di passaggi di proprietà all’interno della stessa grande famiglia. Si stima che BSkyB sia attualmente utilizzata nel Regno Unito da circa 10 milioni di famiglie: aggiungendo gli abbonati in Italia e in Germania, la piattaforma Sky Europe dovrebbe accumulare un totale di 20 milioni di abbonati. BSkyB diventerebbe il gruppo satellitare di riferimento in Europa, e Sky Europe potrebbe raggiungere potenzialmente fino a 97 milioni di abbonati, considerando che Germania e Italia sono due mercati in larga parte ancora non sfruttati (circa sette case su dieci non hanno abbonamenti alla tv satellitare).
Rupert Murdoch e una sola Sky per l’Europa. Le aziende del miliardario australiano hanno annunciato l'atteso piano da 6,7 miliardi di euro per unire la tv satellitare britannica BSkyB con Sky Italia e Sky Germania.
Circa cinquanta esemplari di orsi polari hanno invaso la città russa di Belushya Guba, nell’arcipelago di Novaya Zemlya (regione Artica), costringendo le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza. Negli ultimi giorni gli orsi sono stati fotografati e filmati dagli abitanti di Belushya Guba, circa 3mila, mentre cercavano cibo tra i rifiuti della discarica e tentavano di entrare negli edifici. «Non c’è mai stata una tale invasione di orsi polari; stanno letteralmente inseguendo le persone», ha detto Zhigansha Musin, il capo dell’amministrazione locale. Gli orsi polari solitamente vivono sui ghiacci, dove si nutrono di foche. A causa del cambiamento climatico, però, i ghiacci dell’Artico si stanno assottigliando e gli orsi polari hanno cominciato a spostarsi altrove in cerca di cibo.
Decine di orsi polari hanno invaso una piccola cittadina russa della regione Artica. Da giorni cercano cibo nella discarica locale e tentano di entrare negli edifici: le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Tutti conoscono l’azienda di moda Chanel, il suo logo, il nome della sua fondatrice, e molti sanno anche chi sia il suo direttore creativo, ma sono in pochi a sapere a chi appartenga. E Gucci, l’azienda di moda italiana che sta avendo più successo di tutte? È di proprietà francese, e fa parte di uno dei più grandi gruppi del lusso, Kering, che si sta spartendo il mercato insieme al rivale LVMH, sempre francese. Chi sono i fortunati eredi di colossi fondati più di cento anni fa e chi invece ha venduto tutto – come Roy Raymond che inventò Victoria’s Secret – o detiene solo una piccolissima quota delle azioni? Abbiamo raccolto alcuni marchi di moda più famosi al mondo, da Prada a Levi Strauss, raccontando chi li ha fondati, quando e a chi appartengono oggi. Le 10 aziende di moda italiane più grandi
Di chi sono le più importanti aziende di moda. Sapete di chi è Chanel? E Armani è sempre di Giorgio Armani? E Nike è di chi l'ha fondata?.
Manischewitz Company – una delle più importanti e storiche aziende statunitensi di cibo kosher, cioè quello permesso dalle leggi religiose ebraiche – ha venduto quasi tutti i suoi prodotti alla Kenover Marketing Corporation, nota anche come Kayco; Manischewitz controllerà soltanto il marchio Season, famoso per le sardine in lattina anche tra i consumatori di cibo non kosher. Le due aziende controllavano più del 50 per cento del mercato di cibo kosher: per questo il New York Times scrive che nel mondo ebraico «la notizia della fusione è stata accolta come se General Motors acquistasse Ford» e c’è chi si chiede se Kayco non sia diventato un monopolio. Le aziende non hanno spiegato il motivo della fusione ma secondo alcuni – tra cui Menachem Lubinsky, editore del sito KosherToday, che si occupa del mercato alimentare kosher – si deve alla progressiva scomparsa dei clienti tradizionali di Manischewitz, un marchio così consolidato da essere citato anche nella serie tv Mad Men per un suo slogan. La gestione di Kayco, organizzata e competitiva, potrebbe contribuire a espandere ulteriormente Manischewitz.
C’è un nuovo monopolio del cibo kosher? la fusione tra due storiche aziende «è stata accolta nel mondo ebraico come se General Motors acquistasse Ford», scrive il New York Times.
Si stima che ogni secondo siano effettuate su Google circa 63mila ricerche. La precisione dei risultati offerti e la praticità con cui si può trovare praticamente qualsiasi cosa hanno reso Google il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Alphabet, la società che lo gestisce, ha sostanzialmente il monopolio delle ricerche online, con un potere senza pari tra le aziende di Internet. Google insomma determina cosa sappiamo del mondo e cosa ci resta ignoto: l’azienda sostiene che siano i suoi algoritmi a decidere che cosa mostrare nelle pagine dei risultati, ma una lunga inchiesta da poco pubblicata sul Wall Street Journal racconta che le cose funzionano diversamente: oltre agli automatismi, ci sono frequenti interventi umani per “aggiustare” le risposte che Google mostra quotidianamente a miliardi di persone. Il funzionamento degli algoritmi di Google è da sempre mantenuto segreto, un po’ come la ricetta della Coca-Cola, per il timore che possa essere imitato da altri. L’azienda sostiene inoltre che non rivelarne le caratteristiche sia essenziale per evitare che qualcuno se ne possa approfittare per dare maggiore evidenza al proprio sito. Google dice che il sistema che fa funzionare il suo motore di ricerca è automatico e non prevede “interventi umani per raccogliere od organizzare le pagine dei risultati”.
Google manipola i suoi algoritmi più di quanto crediamo. Una lunga inchiesta del Wall Street Journal racconta come nel motore di ricerca più usato al mondo ci siano sempre più interventi manuali per organizzare i risultati.
«Rifotografando la pagina di una rivista e sviluppando poi la pellicola in una camera oscura improvvisata il risultato era molto strano. Potevano essere foto mie, ma non lo erano.» Richard Prince è un pittore e fotografo statunitense, diventato famoso per i pezzi in cui usa una tecnica definita “rifotografia” (rephotograph): lavora, con pennelli o altri materiali, su foto scattate da altri e che infine rifotografa, proponendo quest’ultima immagine risultante come opera. Famosissimo nell’ambiente artistico internazionale, le sue opere sono state esposte in molti musei prestigiosi, tra cui il Guggenheim Museum di New York, e vendute per cifre milionarie.
Si può creare arte con l’arte altrui? richard Prince usa fotografie fatte da altri per le sue opere. Ora è stato condannato.
La Camera dei Deputati ha respinto – con voto segreto – due emendamenti che avrebbero introdotto nella nuova legge elettorale norme per il rispetto della parità di genere nella composizione delle liste. Le cosiddette “quote rosa” sono da giorni il principale tema di discussione parlamentare e lunedì alla Camera dei Deputati tante parlamentari si sono vestite di bianco, come gesto di protesta e sensibilizzazione: “il bianco è l’unico non colore che li contiene tutti”, ha scritto ieri su Twitter la deputata Laura Ravetto di Forza Italia, che è anche il principale partito contrario alle norme sulla parità di genere. Anche alcuni deputati uomini hanno indossato qualcosa di bianco, unendosi alle loro colleghe donne. I lavori sulla legge elettorale sono stati rinviati più volte nel tentativo di trovare un accordo, infruttuosamente. Alla fine il governo e la commissione hanno deciso di non prendere posizione e lasciare la questione al voto dell’aula – e l’aula ha respinto gli emendamenti. Le proposte sono state bocciate per via della posizione contraria di Forza Italia, Lega e M5S, ma col voto segreto i numeri sono mancati anche nel PD, che era ufficialmente favorevole alle norme ma che dopo la fine delle trattative aveva lasciato libertà ai suoi parlamentari sulla questione. Dopo la bocciatura, il presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi ha scritto su Twitter: «Il PD rispetta il voto del Parlamento sulla parità di genere, ma anche l’impegno della direzione PD: nelle liste l’alternanza sarà assicurata». Poco prima delle 22 la Camera ha approvato il rinvio della discussione sulla legge elettorale: i lavori ricominceranno alle 10 di martedì.
Le foto di lunedì alla Camera. Tante deputate vestite di bianco per chiedere il rispetto della parità di genere, ma l'aula con voto segreto ha bocciato gli emendamenti sulla questione.
Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, e gli editor Mario Andreose e Eugenio Lio si sono dimessi oggi, lunedì 23 novembre, da Bompiani (Rcs Libri) e hanno annunciato la nascita di La Nave di Teseo, «una nuova casa editrice indipendente di narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere», si legge nel comunicato. La Nave di Teseo inizierà a pubblicare nel maggio 2016, la sede è a Milano, in via Stefano Jacini 6, vicino al Castello Sforzesco. La notizia era attesa almeno dall’inizio di ottobre, da quando cioè è stata annunciata l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori, di fatto la fusione delle due più grandi case editrici italiane. Nei primi mesi del 2016, l’Antitrust dovrebbe pronunciarsi per stabilire se la concentrazione di mercato controllata da Mondadori eccede la percentuale stabilita per legge. Il giorno dopo l’annuncio dell’operazione, Sgarbi aveva rilasciato un’intervista a Il Libraio in cui si definiva «molto preoccupata» per ciò che stava avvenendo. In merito alla fusione tra Mondadori e RCS Libri, il ministro della Cultura Dario Franceschini – peraltro autore Bompiani – aveva detto di vedere “rischi sul delicato mercato dei libri”. La decisione di Elisabetta Sgarbi e dei suoi segue quella di Adelphi, annunciata nei giorni stessi dell’acquisizione. Oltre a Sgarbi, Andreose e Lio, tra i fondatori della nuova casa editrice ci sono Umberto Eco, Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi, Sergio Claudio Perroni, e alcuni imprenditori ancora anonimi tra cui il finanziere Guido Maria Brera e gli editori francesi Jean-Claude Fasquelle e sua moglie Nicky. (Jean-Claude Fasquelle è il presidente onorario, e fino al 2000 è stato direttore generale, delle éditions Grasset, la casa editrice francese di Umberto Eco).
Elisabetta Sgarbi lascia Bompiani e fa una nuova casa editrice. Se ne parlava da giorni, ora c'è il comunicato ufficiale: porta con sé Umberto Eco e Sandro Veronesi, tra gli altri.
Prima regola di Disneyland: non andate in un giorno affollato. Seconda regola di Disneyland: non andate in un giorno affollato. Il che però, d’estate, potrebbe significare praticamente mai. Davvero: se potete, in generale, preferite settembre ad agosto (ottobre ancora meglio), e i giorni feriali ai festivi. Come arrivare. Da Parigi con il treno regionale (RER A), direzione Marne-la-Vallée – Chessy – Parcs Disneyland (non potete sbagliare). Ricordatevi però che il biglietto deve essere valido per la zona 5. Lo so a cosa state pensando ma no, non si può fare: a Marne-la-Vallée c’è il tornello di controllo che si accorge se avete il biglietto più economico.
La guida di Eurodisney. Prima cosa da sapere: non si chiama più Eurodisney da anni.
La NASA ha da poco diffuso una nuova immagine di Giove, scattata dalla sua sonda spaziale Juno, in orbita intorno al pianeta più grande del nostro Sistema solare da luglio dello scorso anno. La fotografia è stata realizzata l’11 dicembre 2016 durante un passaggio ravvicinato, a una distanza di 16.600 chilometri dal denso strato di nubi che avvolge Giove. I venti che soffiano sul pianeta portano alla formazione di intricate formazioni di nuvole, avvolte su loro stesse e che danno quasi l’idea di essere state dipinte nell’atmosfera gioviana. Ci vediamo più sotto, dopo Giove. 👋
La foto della gigantesca Piccola Macchia Rossa di Giove. Scattata dalla sonda Juno della NASA, in orbita a 770 milioni di chilometri da noi.
Fidarsi ciecamente di qualsiasi forma di tecnologia può essere pericoloso, soprattutto in alcuni settori della scienza forense come il cosiddetto metodo dell’impronta genetica. Quando, per esempio, la polizia ha delle “prove genetiche” contro un sospettato, la maggior parte dei tribunali le prenderà come prove della sua colpevolezza. Nonostante la tecnologia per l’analisi del DNA si sia affinata molto rispetto a quando fu introdotta nei tribunali negli anni Novanta, però, capita che i laboratori di criminologia lavorino con tracce sempre più piccole – che a volte si riducono soltanto a qualche molecola – traendone poi conclusioni incoerenti o errate. Ci sono buone ragioni per pensare che le prove del DNA abbiano fatto finire in prigione delle persone per reati che non avevano commesso. Questa è la conclusione di un recente rapporto commissionato dal President’s Council of Advisors on Science and Technology (PCAST) – un ente americano che fornisce consulenza al presidente degli Stati Uniti su scienza e tecnologia – che ha messo in discussione la pratica sempre più comune di analizzare miscele di DNA di persone diverse. Oggi la polizia può raccogliere il DNA non solo da macchie di sangue o di altri fluidi corporei, ma anche da tracce di cellule lasciate da persone che sono entrate in contatto con maniglie delle porte, armi da fuoco o altri oggetti associati con un reato. Spesso i cosiddetti campioni di “touch DNA”, DNA da contatto, contengono una combinazione di materiale genetico di diverse persone che hanno avuto a che fare con quegli oggetti.
Il test del DNA non è infallibile. Nonostante durante i processi sia considerata fonte di prove certe, l'analisi genetica funziona solo se fatta nel modo giusto: e spesso non succede.
A metà settembre Craig Thompson, sul suo blog Doot Doot Garden ha annunciato in un post intitolato “It is Finished!” di avere completato il suo nuovo romanzo a fumetti intitolato Habibi, al quale stava lavorando da sette anni. Lui è l’autore di Blankets, uno dei graphic novel più importanti degli ultimi anni (appena ripubblicato in Italia da Rizzoli Lizard), e c’è molta attesa per questo nuovo lavoro. Thompson ne parlava già in alcune interviste del 2003: “Si intitola Habibi ed è una specie di storia popolare araba.”
L’Islam di Craig Thompson. Mentre viene ripubblicato in Italia il suo capolavoro Blankets, il disegnatore sembra vicino a concludere la sua opera successiva.
I dati sui propri iscritti che Facebook offre agli inserzionisti sono diversi e incompatibili con quelli dei censimenti ufficiali, ha notato un analista del settore: sembra che Facebook dica di poter raggiungere più persone di quelle che esistono. L’analista è Brian Wieser, che lavora per la società Pivotal Research: il 5 settembre ha spiegato che a chi provi a impostare un post sponsorizzato che negli Stati Uniti voglia raggiungere tutti gli utenti di Facebook tra i 18 e i 24 anni o tutti quelli tra i 25 e i 34 Facebook dice che quegli utenti sono rispettivamente 41 milioni e 60 milioni. Wieser ha però fatto notare che – secondo il censimento del 2016 – negli Stati Uniti le persone tra i 18 e 24 anni sono 31 milioni e quelle tra i 25 e i 34 anni sono 45 milioni. Soltanto unendo questi due gruppi demografici ci sono circa 25 milioni di persone che Facebook dice di poter raggiungere ma che secondo i censimenti non esistono. (Fonte: Rugbystore)
Facebook dice di poter raggiungere più gente di quella che esiste. La società si è difesa dicendo che agli inserzionisti vengono fornite delle generiche "stime".
ROMA (Reuters) – Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che cancella la prima rata prevista per il 2013 dell’Imu sulle abitazioni principali, i terreni agricoli e i fabbricati industriali. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, spiegando che le coperture per eliminare anche il saldo di dicembre saranno individuate nel decreto di accompagnamento alla Legge di stabilità, il 15 ottobre. “Imu sulla prima casa, terreni agricoli e fabbricati rurali: non verrà pagata la rata di settembre; nel decreto legge che accompagnerà il 15 ottobre la Legge di stabilità saranno indicate le coperture per l’eliminazione della seconda rata”, ha detto Letta aggiungendo che il decreto odierno è coerente con l’obiettivo di mantenere il deficit sotto il 3% del Pil nel 2013. L’obiettivo del governo, ha confermato il capo del governo, è assorbire Imu e Tares in una nuova imposta, la Service tax, la cui struttura sarà definita sempre nella Legge di stabilità. (continua a leggere sul sito di Reuters)
L’abolizione dell’IMU. Con qualche se e qualche ma, qualche tappa in mezzo, una "service tax" e tanto entusiasmo da parte del governo (e di Berlusconi).
Da giorni a Maurizio Lupi, il ministro dei Trasporti, viene contestata la vicinanza ad alcune persone che hanno collaborato al suo ministero e che sono state accusate di corruzione (Lupi non risulta indagato): su tutti, l’ex capo della struttura tecnica del ministero dei Trasporti Ercole Incalza, arrestato lunedì 16 marzo assieme ad alcuni suoi collaboratori. Incalza è accusato di essere stato a capo di un sistema che gestiva appalti legati alla costruzione delle linee dell’alta velocità ferroviaria e di altre grandi opere. Mercoledì 18 si è tenuto a Roma il primo interrogatorio di Incalza, che secondo il Fatto Quotidiano ha negato tutte le accuse nei propri confronti. Dopo l’interrogatorio Incalza ha detto di avere avuto solamente «rapporti istituzionali» con Lupi. Mercoledì sono anche uscite nuove intercettazioni dell’inchiesta su Incalza e Perotti che coinvolgono anche la moglie di Lupi, Emanuela Dalmiglio: un biglietto aereo per partecipare a una convention del Nuovo Centrodestra a Bari, il partito di cui Lupi è uno dei dirigenti più importanti, le sarebbe stato pagato da Francesco Cavallo, un imprenditore di Milano arrestato lunedì e considerato molto vicino a Lupi. Ieri Lupi non ha risposto ad alcune domande sul proprio coinvolgimento nell’inchiesta durante le interrogazioni a risposta immediata (“question time”) alla Camera. Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle e SEL hanno presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, che sarà votata la settimana prossima. Al momento Lupi non è indagato, ma viene citato diverse volte nelle intercettazioni diffuse in questi giorni sul presunto sistema di corruzione alla base delle accuse contro Incalza e Stefano Perotti, imprenditore fiorentino di 57 anni arrestato lunedì.
Le ultime sul caso Lupi-Incalza. L'ex dirigente del ministero dei Trasporti arrestato lunedì ha negato le accuse di corruzione, Lupi ieri alla Camera non ha commentato l'inchiesta: intanto c'è un'intercettazione che riguarda sua moglie.
Gabriela Herman è una fotografa che vive a Brooklyn, New York. Herman ha oggi 34 anni e quando frequentava il college i suoi genitori divorziarono: poco dopo sua madre le disse di essere lesbica e andò a vivere con la sua nuova compagna. Herman ha spiegato che all’inizio reagì male alla notizia ma di essere poi riuscita a riavvicinarsi a sua madre. Cinque anni fa Herman ha scelto di incontrare persone cresciute con due padri, due madri o con uno dei due genitori che ha detto loro di essere gay. Grazie a un’associazione che mira a far conoscere tra loro i figli di genitori omosessuali, Herman ha potuto visitare e fotografare quelle persone, che le hanno raccontato le loro storie: il progetto che ne è nato si chiama The Kids. Dentro a ciascuna immagine c’è la storia dei protagonisti delle fotografie
I ragazzi stanno bene. Un progetto di Gabriela Herman raccoglie storie e fotografie di persone cresciute in famiglie omosessuali: e sono tutti felici.
Il vaccino sperimentale contro il coronavirus dell’azienda farmaceutica britannica AstraZeneca, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, ha dato risultati promettenti negli individui con più di 60 anni, portando nuove speranze sulla possibilità che possa proteggere efficacemente le fasce della popolazione più a rischio di sviluppare i sintomi gravi della COVID-19. Questi risultati sono stati rilevati nel corso di un’analisi effettuata su 560 volontari che avevano partecipato alla fase 2 (su 3) di sperimentazione del vaccino, ora nella fase 3 dei test clinici. In uno studio pubblicato sulla rivista medica Lancet, i ricercatori scrivono che gli individui tra i 56 e i 69 anni e quelli oltre i 70 anni hanno fatto rilevare una risposta immunitaria paragonabile a quella sviluppata dai volontari tra i 18 e i 55 anni, una volta ricevuto il vaccino.
Il vaccino di AstraZeneca ha dato risultati promettenti negli anziani.
Nella mattina di domenica 24 novembre si è tenuta all’hotel Ergife di Roma la Convenzione Nazionale del PD, che ha avviato i lavori per le elezioni primarie che si terranno l’8 dicembre e ha formalizzato i tre candidati che si potranno votare per la segreteria. In apertura Davide Zoggia, il responsabile organizzativo della segreteria del PD, ha comunicato le percentuali ottenute dai quattro candidati nella prima fase del congresso, leggermente diverse da quelle “ufficiose” di qualche giorno fa: Renzi 45,4 per cento, Cuperlo 39,4, Civati 9,4, Pittella 5,8 (che è stato quindi escluso). Nel corso della Convenzione hanno parlato Guglielmo Epifani e i tre candidati alla segreteria. L’intervento di Pippo Civati
I discorsi di Renzi, Civati e Cuperlo. Cosa hanno detto i tre candidati alle primarie dell'8 dicembre alla "Convenzione" del Partito Democratico.
Justin Bieber, il popolarissimo cantante canadese che si è messo negli ultimi tempi in diversi guai giudiziari, si è presentato mercoledì sera a una stazione di polizia a Toronto, dove è stato accusato di aver assalito l’autista di una limousine nelle prime ore del 30 dicembre 2013. Ad attenderlo c’erano giornalisti, fotografi e fan. La polizia ha spiegato che l’autista stava riportando in hotel Justin Bieber, che ha 19 anni, e altre cinque persone uscite da una discoteca, quando è iniziata una discussione e un passeggero l’ha colpito più volte alla testa. L’autista ha fermato la macchina, è uscito per chiamare la polizia ma l’aggressore al suo arrivo era già scappato. Bieber si è dichiarato innocente e dovrà comparire davanti a un tribunale il 10 marzo.
Il video di Justin Bieber alla polizia di Toronto. Si è presentato ieri alla stazione di polizia di Toronto, dove lo aspettavano centinaia di giornalisti, fotografi e fan.
Martedì 3 maggio si è tenuta la prima sfilata di Chanel a Cuba, che è stata anche il primo evento di moda internazionale dai tempi della rivoluzione del 1959. La sfilata si è svolta al Paseo del Prado, la principale via del passeggio dell’Avana, ed è durata circa 25 minuti durante i quali i modelli hanno presentato gli abiti della collezione cruise, mentre veniva suonata musica cubana dal vivo. La sfilata è terminata con modelli e musicisti che ballavano insieme, dopo l’arrivo in passerella di Karl Lagerfeld, il direttore creativo di Chanel, accompagnato come suo solito dal nipote e con addosso una giacca in paillettes di Yves Saint Laurent, disegnata dal suo stilista preferito Hedi Slimane. Did I see Chanel Slippers?💅💅💅👀❤ Chanel Cuba!! Video @concertyy✌✌ #chanelcuba #chanel #love
La storica sfilata di Chanel a Cuba. Il primo evento di moda internazionale dalla rivoluzione del 1959: c'erano Karl Lagerfeld, Gisele Bündchen e Vin Diesel.
È morta oggi Elinor Ostrom, prima e unica donna ad aver ricevuto il Nobel per l’Economia quarant’anni dopo l’istituzione del premio: aveva 78 anni ed era malata di cancro. Era nata a Los Angeles nel 1933 e all’Università dell’Indiana dirigeva un Centro di ricerca studi e analisi politica. Il Nobel l’aveva vinto nel 2009 (condiviso con l’economista Oliver Williamson) per i suoi studi sulla distribuzione e la condivisione delle risorse senza proprietari (i commons). Nella motivazione ufficiale si legge: «per aver dimostrato come la proprietà pubblica possa essere gestita dalle associazioni di utenti».
È morta Elinor Ostrom. È stata la prima e unica donna a vincere il Nobel per l’economia per il suo lavoro sui beni comuni: aveva 78 anni ed era malata di cancro.
La scorsa settimana Hugo Barra, uno dei dirigenti di Google che si occupano di Android, ha lasciato il proprio incarico per andare a lavorare in una società cinese produttrice di smartphone che si chiama Xiaomi, e che non è molto conosciuta in occidente. La notizia ha fatto discutere perché è arrivata inattesa e soprattutto perché negli ultimi anni Barra era stato tra i più importanti autori dei successi di Android: in diverse occasioni ne aveva presentato le novità nel corso degli eventi speciali organizzati da Google, facendosi molto conoscere. Non è ancora del tutto chiaro che cosa farà Barra a Xiaomi, una società che diversi osservatori in Cina definiscono la “Apple d’Oriente”. Come spiega Dan Seifert sul sito di informazione tecnologica The Verge, Xiaomi è stata fondata meno di quattro anni fa e impiega circa 2.400 persone. Produce ricavi per 2 miliardi di dollari all’anno e vende i suoi telefoni solamente in Cina, Taiwan e a Hong Kong (ma ci sono rivenditori che li distribuiscono anche nel resto del mondo, Italia compresa). Anche se non è attiva in Occidente, ha un potenziale mercato enorme e i suoi dati di vendita sono incoraggianti: nel 2012 ha venduto 7 milioni di telefoni, quest’anno confida di venderne il doppio. Sono numeri ancora piccoli, ma bisogna ricordare che meno di quattro anni fa la società nemmeno esisteva.
Che diavolo è Xiaomi. La società cinese dove andrà lavorare Hugo Barra, tra gli autori dei successi di Android, che ha lasciato Google per ricominciare da capo con gli smartphone.
Anthony Lane è un rispettato critico cinematografico britannico, lavora per il New Yorker e qualche settimana fa ha dedicato un lunghissimo articolo a quella che secondo lui è l’attrice del momento – la definisce unstoppable, inarrestabile – sebbene quest’attrice non venga né da vittorie di premi particolarmente importanti né abbia in uscita film particolarmente attesi (a parte un film di supereroi, nemmeno eccezionale). Ciononostante, scrive Lane, questi sono “tempi entusiasmanti per Scarlett Johansson”. Anthony Lane comincia citando quattro film recenti con Scarlett Johansson, ognuno con dentro qualcosa: Don Jon, una specie di divertente commedia romantica tra truzzi, il primo film da regista di Joseph Gordon Lewitt; Her, il pluri-premiato film di Spike Jonze di cui Scarlett Johannson è co-protagonista senza vedersi mai; il nuovo Capitan America e soprattutto Under the Skin, piccolo film del regista britannico Jonathan Glazer, che uscirà negli Stati Uniti a luglio e per il quale non è ancora prevista un’uscita italiana. Under the Skin «non è simile a niente che gli appassionati di Scarlett Johannson, ma anche tutti gli altri, abbiano mai visto prima». È indubbiamente il suo miglior film fino a questo momento, scrive Lane.
L’inarrestabile Scarlett Johansson. Il critico cinematografico del New Yorker racconta la principale rivale di Matthew McConaughey nell'ascesa alla popolarità globale, e il suo prossimo inquietante film.
Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha annunciato oggi di non essere più coordinatore di Forza Italia, una carica che aveva assunto soltanto lo scorso 19 giugno insieme alla sua principale rivale nel partito, la vicepresidente della Camera Mara Carfagna. Toti ha confermato le indiscrezioni che circolavano da ieri con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. «Avevo creduto che davvero fosse possibile cambiare, che davvero Forza Italia potesse rinascere da se stessa», ha scritto Toti: «Non mi ero mai tanto sbagliato: nonostante il dissanguamento di voti, nonostante il 6% dei sondaggi, nonostante le tante energie dei territori che chiedevano di poter vivere, il passato ha prevalso». Non è chiaro se Toti si sia dimesso di sua volontà o se sia stato estromesso, ma la sua mossa è considerata da molti un passaggio che precederà la sua formale uscita dal partito e la fondazione di un nuovo partito che si allei con la Lega, alla quale Toti è considerato molto vicino. La sua comunicazione su Facebook è arrivata dopo una riunione dei principali dirigenti del partito avvenuta oggi pomeriggio durante la quale, secondo i resoconti forniti dalle principali agenzie di stampa, Silvio Berlusconi avrebbe respinto la richiesta di Toti di fare delle elezioni primarie per scegliere il prossimo leader di partito.
Il presidente della Liguria Giovanni Toti non è più coordinatore di Forza Italia.
Dopo due anni di ricerche, un gruppo di 200 astronomi ha probabilmente risolto il mistero intorno allo strano comportamento di KIC 8462852, una stella che si trova a oltre 1.000 anni luce di distanza da noi e la cui luminosità oscilla di continuo e in modi mai visti, tanto da avere fatto ipotizzare ad alcuni (seppure con enormi cautele) che la causa fosse un’attività aliena di qualche tipo. I risultati della nuova ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Astrophysical Journal Letters e presentano prove consistenti per una spiegazione che non comprende gli alieni, ma una grande quantità di polvere che orbitando intorno alla stella causa periodiche riduzioni nella luminosità, con andamenti poco regolari. Un paio di anni fa il mistero intorno alla stella aveva portato oltre 1.700 persone a donare oltre 100mila dollari, tramite una campagna su Kickstarter, per prendere in affitto un network di telescopi in giro per il mondo ed eseguire osservazioni prolungate di KIC 8462852. Ora, dopo avere analizzato i dati, i ricercatori hanno concluso che “la polvere è la causa più probabile dei cambiamenti nella luminosità della stella”. Ne consegue che ciò che passa tra la stella e noi, rendendola temporaneamente meno luminosa, non è qualcosa di opaco e uniforme come potrebbe essere stata una megastruttura aliena, ma semplicemente un ammasso di polveri e detriti.
Intorno a quella stella un po’ stramba non ci sono gli alieni. Se ne era parlato molto due anni fa: lo avevano fatto ipotizzare le variazioni molto irregolari della luminosità, invece è solo polvere.
Questa settimana, in un’intervista al giornale tedesco Spiegel, la nuova presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto di non aver fatto promesse all’Italia su quale sarà il portafoglio del commissario europeo che spetterà al nostro paese. «I desideri sono stati formulati», ha detto von der Leyen, che in questi giorni sta lavorando per comporre la sua futura Commissione, «ma promesse precise non possono essere fatte fino a quando l’intero quadro non sarà completato». La dichiarazione di von der Leyen ha probabilmente raffreddato le aspettative di una parte del governo italiano, che si sentiva sicura di ottenere uno degli incarichi più importanti: il commissario alla concorrenza. Ne aveva parlato per primo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che dopo il vertice intergovernativo che ha portato alla scelta di von der Leyen aveva detto che in cambio del suo appoggio il governo italiano aveva ricevuto la promessa di ricevere una vicepresidenza della Commissione e «un commissario di alto rilievo economico», forse proprio quello alla concorrenza. L’obiettivo dell’Italia era stato confermato pochi giorni dopo dal ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi. Per via degli equilibri interni, peraltro, la maggioranza che sostiene il governo aveva stabilito che il nome del commissario sarebbe stato scelto dalla Lega.
Chi sarà il prossimo Commissario europeo dell’Italia? è una questione spinosa, che divide Lega e Movimento 5 Stelle e che potrebbe comunque fare scontenti tutti.
Tra il 26 agosto e il primo ottobre, Kate Bush terrà ventidue concerti all’Hammersmith Apollo: è da dodici anni che non si esibisce dal vivo, e dal suo ultimo vero concerto, l’ultima data del “Tour of Life” del 1979, sono passati 35 anni. Il “Tour of Life” fu il primo e l’unico della sua carriera: sulla decisione probabilmente pesò lo stress di concepire qualcosa che fosse all’altezza di quel primo ciclo di concerti, la sua paura di prendere gli aerei e la morte del direttore delle luci – ventunenne – durante le prove della tappa di Dorset. I biglietti dei nuovi concerti sono quasi esauriti, ma qualcosa è rimasto, per chi volesse fare un tentativo. Per chi invece ancora non la conosce, qui ci sono le sette sue canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, scelse per il libro Playlist, la musica è cambiata. Kate Bush (1958, Bexleyheath, Inghilterra) Le cose che hanno reso Kate Bush una diva inimitabile del pop sono tre: la canzone con cui sfondò, la sua voce, e la sua passione per la danza (aveva studiato con Lindsay Kemp). Per il resto, ha scritto belle canzoni da quando aveva 13 anni, si è presa il suo tempo e ha cercato sempre di fare quello che le pareva.
Sette canzoni di Kate Bush. Per arrivare pronti ai concerti della prossima estate, che terrà dopo 35 anni dal suo primo e ultimo tour dal vivo.
Arthur Cave, figlio del musicista australiano Nick Cave, è morto martedì 14 luglio dopo essere caduto da una scogliera di 18 metri vicino a Brigthon, una città sulla costa dell’East Sussex, a sud di Londra. Intorno alle 18 di martedì Arthur Cave, che aveva 15 anni, era stato trovato gravemente ferito su un sentiero ai piedi della Ovingdean Gap, una scogliera poco lontano da Brighton, ed era stato trasportato con un elicottero al Royal Sussex County Hospital di Brigthon, dove è morto per le ferite riportate nella caduta. Non è ancora chiaro come sia avvenuta la caduta che ha causato la morte di Arthur Cave, ma la polizia ha detto che non ci sono elementi per ritenere che sia successo qualcosa di sospetto. Con un breve comunicato diffuso oggi, Nick Cave e sua moglie Susie Bick hanno confermato la notizia chiedendo rispetto e privacy per la loro famiglia:
È morto il figlio di Nick Cave. Aveva 15 anni, è caduto da una scogliera vicino a Brighton, nel sud dell'Inghilterra.
In un articolo apparso ieri sul Corriere della Sera, il giornalista Gian Antonio Stella aveva criticato duramente la deputata del Popolo della Libertà Michaela Biancofiore, 40 anni, per i suoi errori nell’uso della lingua italiana. Biancofiore è nata a Bolzano e ha iniziato la sua carriera politica in Alto Adige, ma dal 2006 è alla Camera dei Deputati e si è spesso presentata come difensore della “italianità dell’Alto Adige”, come scrive Stella. Il giornalista le rimprovera diverse scorrettezze che, scrive, sarebbero inaccettabili per un alunno di seconda elementare, in particolare nell’uso degli accenti: la Biancofiore avrebbe scritto (Stella non precisa dove) “dò”, “stà”, “pò”. Stella criticava poi la sua coerenza a proposito di questioni altoatesine. La deputata è contraria alla rimozione di un altorilievo di Mussolini a cavallo nel Palazzo degli Uffici finanziari di Bolzano, ma non avrebbe reagito con altrettanta fermezza quando, nell’autunno del 2010, Berlusconi si accordò con il leader del SVP per la rimozione dell’altorilievo in cambio di un voto favorevole all’allora ministro Sandro Bondi.
L’onorevole Biancofiore e l’apostrofo. La deputata del PdL ha litigato con Gian Antonio Stella sulla propria conoscenza dell'italiano, dando una curiosa giustificazione informatica.
A Rocca Cencia, una frazione di Roma, c’è stato un incendio in un centro di trattamento dei rifiuti di proprietà di Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti a Roma. Secondo i dipendenti del centro, l’incendio si è sviluppato intorno alle 19 del 24 marzo, quando all’interno dell’impianto non c’era nessuno. Sul posto sono intervenuti sia i vigili del fuoco che il personale tecnico di Ama, e l’incendio è stato spento. A dicembre un altro centro di smaltimento rifiuti di Ama, il Tmb del quartiere Salario (cioè un centro che fa il trattamento meccanico biologico dei rifiuti), era andato a fuoco e la Procura di Roma sta indagando per disastro colposo. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha detto che molto probabilmente l’incendio a Rocca Cencia è stato un atto doloso.
A Roma c’è stato un altro incendio in un centro di trattamento dei rifiuti di proprietà di Ama.
All’inizio di marzo il Comitato tecnico scientifico, organismo istituito durante l’epidemia da coronavirus per consigliare il governo su questioni sanitarie, invitò il governo a imporre la “zona rossa” anche a Nembro e Alzano Lombardo, due comuni della val Seriana, in provincia di Bergamo, nei quali si stava registrando una preoccupante crescita di nuovi casi positivi. Alla fine la raccomandazione non fu ascoltata, e diversi giorni dopo fu deciso il lockdown per l’intera Lombardia: la scelta di non imporre la zona rossa in val Seriana è considerata oggi uno degli errori più gravi nella gestione dell’epidemia, che contribuì a creare uno dei focolai dell’epidemia peggiori del mondo. Della raccomandazione del Comitato tecnico scientifico si sapeva da tempo – lo aveva rivelato un articolo del Corriere della Sera lo scorso aprile e lo avevano fatto capire in diverse occasioni la Protezione Civile e altri membri dello stesso Comitato – ma oggi l’Eco di Bergamo ha pubblicato uno stralcio del verbale (PDF) della riunione in cui venne proposta la zona rossa. Il verbale non fa parte dei documenti diffusi giovedì dalla Fondazione Luigi Einaudi dopo prolungate pressioni esercitate sul governo. Era invece incluso nel materiale fornito dalla Regione Lombardia a Niccolò Carretta, consigliere di Azione e autore di numerose richieste di accesso agli atti sulla gestione dell’emergenza, ha spiegato il giornalista dell’Eco Isaia Invernizzi.
Il Comitato tecnico scientifico propose la “zona rossa” per Nembro e Alzano Lombardo. Ma il governo decise di no: lo aveva anticipato il Corriere ad aprile, ora l'ha confermato un documento pubblicato dall'Eco di Bergamo.
Corporacion America, il gruppo sudamericano che stava cercando di acquistare la maggioranza degli aeroporti di Pisa e Firenze contro il volere del Comune di Pisa, ha comunicato di aver raggiunto il 51 per cento delle quote di SAT, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa. Ad aderire all’Offerta Pubblica di Acquisto di Corporacion America sono stati diversi piccoli azionisti e la Regione Toscana, che ha venduto l’11,9 per cento delle azioni della società, scelta che era al centro di un contenzioso col Comune di Pisa. Nel marzo scorso, Corporacion America – società molto attiva sul fronte aeroporti e compagnie aeree di proprietà del controverso imprenditore argentino Eduardo Eurnekian – aveva lanciato un’OPA sulle società che gestiscono gli aeroporti di Firenze e Pisa, Adf e SAT, delle quali era già un importante socio di minoranza. Se l’OPA sull’aeroporto di Firenze, di proprietà privata, era stata relativamente semplice, quella sull’aeroporto di Pisa aveva creato intense tensioni e confronti: la maggioranza di SAT, allora, era detenuta da un patto di sindacato stipulato da un gruppo di azionisti pubblici – tra cui il Comune di Pisa e la Regione Toscana – che si erano opposti all’OPA ed erano determinati almeno in un primo momento a mantenere il controllo pubblico sull’aeroporto.
Come è finita con l’aeroporto di Pisa. La società Corporacion America ne ha ottenuto la maggioranza, col favore della Regione Toscana e contro il volere del Comune di Pisa.
Innocent Oseghale – il 30enne nigeriano arrestato dopo la morte a Macerata di Pamela Mastropietro – è stato condannato all’ergastolo, in primo grado, per omicidio e occultamento di cadavere. La sentenza è stata emessa dopo una seduta di cinque ore dai giudici della Corte d’Assise di Macerata, nelle Marche. La condanna prevede la detenzione con isolamento diurno per 18 mesi.
Innocent Oseghale è stato condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro.
Justin Bieber, cantante canadese molto noto in tutto il mondo, è stato arrestato giovedì a Miami Beach, con l’accusa di guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e alcool, patente scaduta e resistenza all’arresto. Bieber, che gode di straordinaria popolarità mondiale soprattutto tra i teenagers, è stato fermato in una strada residenziale mentre guidava una Lamborghini gialla a una velocità di 55 miglia orarie, quando il limite era di 35.
Le foto di Justin Bieber arrestato. Lo ha fermato la polizia di Miami Beach per una corsa clandestina in automobile: è già stato rilasciato dopo avere pagato la cauzione.
L’attore statunitense Michael J. Pollard è morto mercoledì 20 novembre a 80 anni per un arresto cardiaco. La notizia è stata data venerdì dai giornali statunitensi. Dopo i primi anni di carriera fatti di piccoli ruoli secondari, Pollard era diventato famoso per la sua interpretazione di Clarence W. Moss in Gangster Story, il film del 1967 sulla storia della coppia di rapinatori di banche “Bonnie e Clyde”, in cui recitò insieme a Warren Beatty, Faye Dunaway e Gene Hackman. Pollard ricevette una nomination agli Oscar e vinse un premio BAFTA e dopo quel film, come aveva raccontato più volte lui stesso, la sua carriera cambiò: il suo particolare stile di recitazione cominciò ad essere apprezzato e richiesto e gli furono offerti ruoli in diversi film importanti dei decenni successivi. Pollard recitò in commedie e film drammatici, ottenendo ruoli importanti in Lo spavaldo del 1970, con Robert Redford, Le pistolere, del 1971, con Claudia Cardinale e Brigitte Bardot, Una volta ho incontrato un miliardario, del 1980 e Roxanne del 1987. Dopo aver recitato in decine di film, la carriera cinematografica di Pollard si concluse con un ruolo in La casa dei 1000 corpi, nel 2003. Si era sposato ed aveva divorziato due volte e aveva due figli. Tra le molte scene per cui è ricordato, il New York Times cita anche questa, per un episodio del 1966 di Star Trek, in cui Pollard interpreta il leader di una sorta di setta che occupa un pianeta abitato solo da bambini.
È morto l’attore statunitense Michael J. Pollard, diventato famoso per il suo ruolo in “Gangster Story”.
Con un larghissimo margine di tre elettori a uno, i cittadini svizzeri hanno respinto in un referendum la proposta di introdurre un reddito di cittadinanza mensile per tutti i residenti, indipendentemente dal fatto che avessero un lavoro o meno. In altri paesi, tuttavia, i sostenitori dell’idea non sembrano voler accettare il “no” della Svizzera. Il reddito minimo di cittadinanza – proposto frequentemente in passato – oggi è tornato di attualità per i timori che i robot e l’intelligenza artificiale siano una minaccia per intere categorie professionali, soprattutto per i lavoratori meno qualificati, e che in futuro le uniche occupazioni possibili saranno lavoretti precari, con povertà di massa e ineguaglianza che incombono sullo sfondo. La tradizionale ricetta degli economisti prevede maggiori investimenti in istruzione e formazione professionale, in modo da fornire alle persone gli strumenti necessari per ottenere lavori meglio pagati. Secondo il movimento a favore del reddito di cittadinanza, invece, sarebbe più intelligente e semplice separare la sussistenza dal lavoro. Negli Stati Uniti l’introduzione del reddito di cittadinanza è sostenuta da persone di tutte le posizioni ideologiche: Andy Stern – l’ex presidente ultra-progressista del sindacato americano Service Employees International Union – cita argomentazioni di giustizia sociale, come suggerisce il titolo del suo nuovo libro Raising the Floor (“alzare il livello minimo”), e Charles Murray, politologo americano conservatore e sostenitore di un minor intervento del governo, sostiene che il reddito di cittadinanza renderebbe più efficiente lo stato sociale e definirebbe in maniera chiara gli obblighi minimi, e massimi, della società verso i meno fortunati. La città di Oakland, in California, e la Finlandia potrebbero avviare presto programmi sperimentali sul reddito di cittadinanza.
I problemi del reddito di cittadinanza. Se ne sta riparlando in diverse parti del mondo: un giornalista del Washington Post spiega perché negli Stati Uniti probabilmente non sarebbe una buona idea.
La rivista Atlantic ha dedicato un lungo articolo al problema del plagio nel mondo dei libri autopubblicati, in particolare gli ebook. In Italia il fenomeno del cosiddetto self-publishing è ancora limitato, mentre negli Stati Uniti ci sono autori che riescono a mantenersi grazie ai guadagni ottenuti dalle vendite delle loro opere autopubblicate su Amazon. Per questa ragione è capitato a più di un autore di scoprire che i propri libri erano stati copiati, parzialmente riscritti e messi in vendita da altre persone; in alcuni casi è capitato anche ad autori che avevano autopubblicato i loro romanzi in forma cartacea, e le cui copie erano da tempo esaurite. È il caso per esempio di Rachel Ann Nunes, autrice di romanzi rosa e ispirati al mormonismo, che due anni fa grazie alla segnalazione di un lettore scoprì che un libro di un certo Sam Taylor Mullens, intitolato The Auction Deal, era molto simile al suo romanzo A Bid for Love, autopubblicato nel 1998. Il lettore chiese spiegazioni a Mullens, che gli disse di essere un collaboratore di Nunes; poi informò la stessa Nunes. The Auction Deal era sostanzialmente una versione di A Bid for Love con più scene di sesso: le storie e lo stile erano praticamente identici. Col tempo Nunes scoprì che Sam Taylor Mullens era un nome falso, e non era l’unica identità falsa usata da chi aveva plagiato il suo libro: diversi account di Facebook cominciarono a scriverle critiche e su Amazon comparvero diverse recensioni molto negative ai suoi libri. Alla fine Nunes riuscì a capire chi c’era dietro, un’insegnante di nome Tiffanie Rushton; l’ha denunciata e il processo dovrebbe svolgersi quest’anno.
Il plagio ai tempi del self-publishing. È più facile vendere un libro copiato online, rispetto che con l'editoria cartacea? Capita soprattutto con i romanzi rosa, ma anche con i classici.
Fino al 20 agosto la galleria Atlas di Londra ospiterà la mostra Heroes, che espone 20 fotografie di personaggi famosi e storici scattate dal fotografo statunitense Steve Schapiro: ci sono Muhammad Ali che gioca a Monopoli, Martin Luther King durante la marcia di Selma, Andy Warhol con i Velvet Underground e una selezione di ritratti di David Bowie scattati a Los Angeles nel 1974 (che ora fanno parte del libro Bowie pubblicato da powerHouse Books). Nato a New York nel 1934, Steve Schapiro ha iniziato a fotografare a 9 anni, studiando poi fotografia con il fotogiornalista William Eugene Smith. Negli anni Sessanta ha lavorato come fotografo freelance per le riviste LIFE, Vanity Fair, Sports Illustrated, Newsweek e Time, tra le altre, fotografando momenti importanti del movimento per i diritti civili degli afroamericani come la marcia su Washington e quella di Selma. Negli anni Settanta Schapiro si è dedicato al cinema e ha fotografato i set cinematografici de Il Padrino (1972) e Taxi Driver (1976). I suoi lavori sono stati esposti in musei internazionali, come il Metropolitan Museum, lo Smithsonian, la National Portrait Gallery e il Pompidou.
Gli eroi di Steve Schapiro. Muhammad Ali che gioca a Monopoli, Martin Luther King nella marcia di Selma e ritratti di David Bowie, nelle immagini del fotografo statunitense in mostra a Londra.
La biblioteca comunale di Spijkenisse, una piccola città olandese vicino a Rotterdam, è stata aperta nel 2012 e da allora è considerata da molti un modello sia dal punto di vista architettonico che di sostenibilità ambientale. La biblioteca – conosciuta anche come “Montagna di libri” – occupa una superficie di 9.300 metri quadri. L’edificio è composto all’esterno da una grossa struttura in vetro piramidale sostenuta dai tipici mattoni rossi olandesi: in questo modo anche chi si trova fuori può guardare i libri conservati all’interno. La forma “a capanna” della struttura si inserisce armoniosamente nel panorama di Spijkenisse e ricorda i fienili e le fattorie olandesi: in passato infatti l’economia della città era basata esclusivamente sull’agricoltura. All’interno i libri sono distribuiti su cinque piani di scaffali, collegati tra loro da scale e terrazze interne lungo un percorso a spirale di circa 480 metri, che scala la struttura fino all’ultimo piano, dove si trova una caffetteria. La Montagna di libri si trova al centro della città, vicino alla piazza del mercato. È stata progettata dallo studio di architetti olandese MVRDV all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione del centro storico di Spijkenisse. Gli architetti dello studio di Rotterdam spiegano che la biblioteca «è progettata come un invito alla lettura: la sua visibilità e la sua presenza hanno un grande significato per una comunità col dieci per cento di analfabetismo. Attraverso la cupola di vetro, i libri sono visibili da tutti i lati; osservata dalla vicina piazza del mercato sembra una montagna di libri». Gli architetti hanno prestato molta attenzione all’ambiente nel progettarla: le scaffalature sono realizzate con vasi riciclati, per essere allo stesso tempo resistenti al fuoco ed economiche, e sono riciclati anche i mattoni, il legno e il vetro utilizzati. La biblioteca non ha aria condizionata: in estate l’ambiente è rinfrescato da un sistema di aerazione naturale mentre d’inverno il riscaldamento si diffonde dal pavimento attraverso un sistema innovativo. Oltre alla biblioteca, l’edificio ospita un centro di educazione ambientale, un club di scacchi, un auditorium, sale riunioni, uffici commerciali e negozi.
Una biblioteca modello nei Paesi Bassi. È una grande piramide trasparente con i libri visibili dall'esterno, progettata con materiale riciclabile e senza aria condizionata.
Ogni anno a maggio le principali tv americane tengono i cosiddetti upfront, cioè gli eventi nei quali le reti presentano i programmi per la stagione successiva. Sono eventi pensati soprattutto per gli inserzionisti pubblicitari, ma ricevono anche parecchia attenzione dai giornali perché viene annunciato quali serie tv sono state rinnovate e quali invece sono state cancellate. Molte di quelle cancellate quest’anno non saranno più prodotte perché non hanno avuto il successo sperato dopo una o due stagioni, ad esempio Son of Zorn, Aquarius e The Catch, che se non le avete sentite nominare è normale. Nell’elenco però ce ne sono anche un paio che sono state chiuse perché dopo molte stagioni sono arrivate alla conclusione naturale delle serie: quella che a un certo punto è meglio che arrivi, per non rovinare con stagioni insulse tanti begli anni di relazione divano-telecomando. Tra queste ci sono Bones e The Vampire Diaries, molto note anche in Italia. Abbiamo raccolto le serie principali la cui cancellazione è stata annunciata negli upfront o nelle settimane precedenti (l’elenco completo invece è qui).
Le serie tv che sono state cancellate. A inizio mese le tv americane hanno annunciato la programmazione della prossima stagione: una ventina di serie trasmesse anche in Italia non saranno più prodotte.
Alle elezioni politiche di domenica (qui i risultati e gli aggiornamenti in diretta) un terzo dei seggi di Camera e Senato è stato assegnato tramite collegi uninominali, nei quali i candidati dei vari partiti e coalizioni si sono affrontati direttamente: chi prendeva un voto più degli altri conquistava il seggio. I principali leader hanno preferito evitare le sfide dirette gli uni contro gli altri, ma ci sono comunque numerosi collegi in cui ci sono stati scontri interessanti oppure risultati inaspettati. In Valle d’Aosta, per esempio, nel collegio uninominale ha perso il candidato degli indipendentisti (e ha vinto il Movimento 5 Stelle). Quasi ovunque i candidati del centrosinistra e di Liberi e Uguali sono andati molto peggio del previsto, ma ci sono comunque un paio di eccezioni. Emma Bonino eletta a Roma, Quartiere Gianicolense +Europa, la lista di Emma Bonino alleata del Partito Democratico, non dovrebbe aver superato lo sbarramento del 3 per cento e i suoi candidati al proporzionale per Camera e Senato non saranno eletti. Bonino, però, è riuscita a vincere nel collegio uninominale al Senato nel quartiere di Roma Gianicolense: ha raccolto quasi il 39 per cento dei voti e ha un vantaggio di più di 6 punti percentuali sul candidato del centrodestra Federico Iadicicco (32 per cento) e di 20 punti percentuali sul candidato del Movimento 5 Stelle Claudio Consolo (circa 19 per cento).
Come sono andate le sfide nei collegi. Sono stati eletti Renzi, Bonino, Boschi e Lorenzin, tra gli altri; sono andati male Franceschini, D'Alema e Grasso, mentre Di Maio ha sbancato.
C’è grande abbondanza di musicisti e cantanti, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. I più famosi erano agli American Music Awards: Taylor Swift, che ha ricevuto il premio di migliore artista del decennio e dell’anno, oltre ad altri quattro premi (su altrettante candidature) che l’hanno portata a essere la cantante più premiata nella storia degli American Music Awards, ma anche Billie Eilish, Christina Aguilera, Shawn Mendes e Camila Cabello. Gente un po’ meno famosa e probabilmente sconosciuta ai più c’era invece agli ARIA Music Awards, i premi della musica australiana: il cantante Genesis Owusu si merita un posto in questa raccolta per smorfia e denti, e Sophie Monk per l’organizzazione nel farsi fotografare sul red carpet. Poi rimangono la cantante Shakira e il calciatore Gerrard Piqué alla finale tra Spagna e Canada della Coppa Davis, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con un avvitatore e il papa con una giacchetta giapponese. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il papa con una giacchetta giapponese, Giuseppe Conte con un avvitatore e il principe Carlo con un sedere, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Pier Luigi Bersani è stato intervistato oggi da Massimo Giannini su RepubblicaTV. Il segretario del PD, candidato alle primarie di centrosinistra, ha risposto a molte domande sul futuro del paese e sul centrosinistra, ma il grosso delle attenzioni delle testate è finito sulla sua prima risposta. Alla domanda sul fatto che intenda o no chiedere a D’Alema di ricandidarsi, Bersani ha detto che «non chiede a nessuno di candidarsi» e che chi ha fatto più di 15 anni in Parlamento, D’Alema compreso, dovrà seguire le procedure previste dallo statuto del PD: chiedere una deroga individuale alla direzione nazionale del partito. Prima di Bersani, RepubblicaTV aveva intervistato Matteo Renzi, Nichi Vendola e Laura Puppato.
Che cosa ha detto Bersani. Il video integrale dell'intervista a RepubblicaTV, risposta su D'Alema compresa.
L’ultimo numero della rivista letteraria Strand Magazine ha pubblicato una commedia finora inedita dello scrittore americano William Faulkner: si intitola Twixt Cup and Lip e risale ai primi anni Venti. Il titolo è difficilmente traducibile in italiano perché è tratto dal proverbio inglese “There’s many a slip twixt cup and lip”, che indica quando un piano che sembra certo e inattaccabile può ancora andare storto. Twixt Cup and Lip è stata ritrovata dal direttore di Strand Andrew Gulli nella collezione di libri rari Albert and Shirley Small, conservata nell’Università della Virginia, negli Stati Uniti. Gulli in passato aveva già scoperto e pubblicato opere sconosciute di Francis Scott Fitzgerald, Tennessee William, Mark Twain e John Steinbeck. La commedia, di un solo atto, è descritta dalla rivista come una «storia leggera dell’epoca del jazz». È ambientata in un appartamento elegante durante gli anni del proibizionismo negli Stati Uniti, e ha per protagonisti due amici di trent’anni, Francis e Jim, che cercano ognuno di convincere la diciannovenne Ruth a sposarlo; Jim è talmente certo che Ruth accetterà lui da invitare Francis a nascondersi dietro le tende e assistere alla scena. Ruth è descritta come una ragazza che beve, fuma liberamente ed entra in scena dicendo «non fatemi la ramanzina, sapete che non ho cervello». Il suo era l’atteggiamento tipico delle flappers, le ragazze alla moda degli anni Ruggenti, il cui comportamento ribelle e indipendente non era apprezzato all’epoca; Jim stesso dice a un certo punto «Ma che succede alle ragazze di questi tempi? Hanno tutte bisogno di essere guidate da una mano decisa. Certamente non approvo che quella ragazza vada in giro dappertutto con una bottiglia di liquore: fa schifo».
Una nuova commedia di William Faulkner. È pubblicata, per la prima volta, dalla rivista Strand: fu scritta negli anni Venti e riflette tutta l'atmosfera dell'età del jazz.
Lo scorso dicembre Elon Musk, il visionario imprenditore sudafricano naturalizzato americano, CEO di SpaceX e Tesla, ha scritto una serie di tweet per lamentarsi del traffico, e per suggerire che avrebbe costruito una macchina per scavare tunnel. Musk fece anche dell’ironia sul nome della società – “The Boring Company”, “La Società Noiosa” – che giocava sul fatto che boring in inglese vuol dire sia “scavare” sia “noioso”: e che una società di tunnel sia una cosa atipica per un imprenditore che oggi sta lavorando per andare su Marte. Lì per lì i giornalisti di tecnologia non seppero bene come prendere i tweet di Musk: ora si è scoperto che diceva sul serio. I am actually going to do this
Elon Musk fa sul serio con quella storia dei tunnel. Dopo essere rimasto imbottigliato nel traffico aveva detto che se ne sarebbe occupato: ora ha scavato un buco gigante nel suo parcheggio.
La società Coca Cola HBC Italia ha comprato per 88 milioni di euro Lurisia, l’azienda di acque minerali e bibite in provincia di Cuneo. Dal 2017 Lurisia era controllata dal fondo d’investimento Idea Taste of Italy, che ha per soci Dea Capital Alternative Funds, la famiglia Invernizzi e Eataly Distribuzione. L’acquisizione è stata annunciata da Coca Cola e sarà conclusa entro l’anno. Piero Bagnasco, presidente e amministratore delegato di Lurisia e Alessandro Invernizzi resteranno nel consiglio di amministrazione per garantire continuità in quanto rappresentanti degli azionisti venditori. Lurisia venne fondata nel 1940 a Roccaforte Mondovì e oltre ad acque minerali naturali e frizzanti vende anche chinotto, gazzosa, aranciata, limonata e acqua tonica, in bottiglie di vetro disegnato dall’architetto e designer Ettore Sottsass e realizzate dall’azienda Guzzini. Lo stabilimento di Lurisia si aggiunge agli altri 4 di CocaCola in Italia: in Campania, Abruzzo, Basilicata e Veneto, dove ha sede il più grande centro produttivo di Coca-Cola in Europa.
Coca Cola ha comprato l’azienda di acque e bibite Lurisia.
Sono momenti come questo – col governo in bilico, la conta dei voti, le trattative, le campagne acquisti – che valorizzano personaggi come i tre che oggi si sono presentati nella sala stampa della Camera dei deputati. L’ultima volta che avevamo assistito a scene del genere era il 2008: il governo Prodi barcollava e il paese era appeso alla volontà di Rossi, Turigliatto, Cusumano, Barbato. Successe di tutto per settimane. Dell’epilogo di quel governo rimangono due immagini. L’aggressione verbale del senatore dell’UDEUR Tommaso Barbato ai danni di Nuccio Cusumano, anche lui UDEUR, che aveva appena dichiarato che avrebbe votato la fiducia a Prodi in dissenso dal suo gruppo: si sentì dare del «pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio», secondo alcuni si beccò anche uno sputo. E svenne: collassò tra le braccia dei colleghi. E poi Nino Strano, allora deputato di Alleanza Nazionale, che si ingozzava di mortadella sui banchi dell’opposizione.
Gli uomini del giorno. Cesario, Calearo, Scilipoti e la conferenza stampa più assurda dell'anno.
Il Guardian racconta come sta cambiando la cucina israeliana: però non quella fatta di bagel al salmone (resa popolare dagli ebrei di New York) o quella a base di hummus e falafel (che va sempre più di moda in tutto il mondo) bensì quella delle comunità ebraiche ultraortodosse, i cosiddetti haredim. Negli ultimi anni, infatti, le cose stanno cambiando anche in questa comunità isolata, ancorata al passato e rigidamente prescrittiva: la nascita di una nuova classe media ha portato alla richiesta di piatti moderni e di migliore qualità e sempre più donne – perché sono loro a cucinare – interpretano la cucina come qualcosa di creativo, «dove mescolare vecchie regole e nuovi filtri di Instagram». Il termine haredi (haredim al plurale) include diverse sette di ebrei-ortodossi, quelli che interpretano la legge ebraica nel modo più rigido. Li avrete presenti: gli uomini indossano un completo scuro con camicia bianca da cui pendono spesso delle frange, lo tzitzit, hanno la barba e un cappello nero o ricoperto di pelo; le donne portano gonne lunghe fino alle caviglie e coprono anche le braccia, il collo e i capelli, con un fazzoletto o una parrucca. Vivono solitamente in quartieri segregati insieme ad altri haredim, e passano la vita a pregare e studiare i testi sacri: da ragazzini entrano in scuole religiose separate che gli uomini continuano a frequentare anche una volta sposati, ricevendo in alcuni casi uno stipendio.
La nuova cucina degli ebrei ultraortodossi. Sono tra le comunità religiose più rigide al mondo e fino a pochi anni fa mangiavano solo piatti tradizionali ed economici: ora non più.
Ogni anno nel Giorno del Ringraziamento (che quest’anno è stato il 26 novembre) i grandi magazzini Macy’s – una catena di negozi fondata nel 1858 – organizzano per le strade di Manhattan, a New York, una sfilata famosa per i suoi giganti palloni aerostatici che raffigurano i personaggi dei cartoni animati e dei fumetti del passato e del presente. È un evento molto seguito dai newyorkesi e da molti cittadini statunitensi, e negli ultimi anni sta diventando famoso anche all’estero. La Macy’s Thanksgiving Day Parade, la sfilata del Giorno del Ringraziamento, esiste dal 1924 ed è oggi alla sua 89esima edizione. Per le strade di New York si sono visti, tra gli altri, i gonfiabili di Pikachu, di Snoopy e del suo amico Woodstock, di Scrat (quello di L’era glaciale) e degli uccelli del gioco Angry Birds. Per le strade di New York hanno sfilato anche carri, ballerine e bande musicale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della parata di Macy’s. È la tradizionale parata del Giorno del Ringraziamento, con pupazzi gonfiabili che raffigurano personaggi di fumetti e cartoni animati.
In questi giorni i siti specializzati di tecnologia hanno scritto che alcuni iPhone 6 sono diventati inutilizzabili a causa di una funzione “nascosta” del suo sistema operativo, che blocca completamente il telefono nel caso rilevi una riparazione “non autorizzata” da Apple. Per sbloccare il telefono è poi necessaria una costosa operazione da commissionare all’assistenza di Apple. iPhone identifica questo malfunzionamento con la dicitura “errore 53”. L’esistenza dell’errore e la sua causa è stata scoperta da diversi siti di tecnici ed esperti di smartphone che alcune settimane fa hanno visto moltiplicarsi le domande da parte dei loro utenti a proposito del misterioso “errore 53”. L’esistenza dell’errore 53 non è mai stata comunicata ufficialmente da Apple prima che la notizia venisse diffusa da alcuni siti specializzati. Dopo qualche giorno di relativo mistero, Apple ha fatto sapere al Guardian che l’errore capita a chi ha fatto riparare il suo telefono da tecnici non-Apple o a chi ha danneggiato il tasto home, quello che rileva le impronte digitali del proprietario. Non ci sono comunque possibilità di risolvere il problema senza ricorrere all’assistenza Apple. Come ha sperimentato un giornalista del Guardian stesso, rimettere in funzione il telefono costa più di trecento euro, cioè circa la metà di un nuovo dispositivo.
Il temibile “errore 53” dell’iPhone 6. Una funzione del sistema operativo iOS9 blocca completamente il telefono quando rileva che è stato riparato in maniera "non autorizzata" da Apple.
Irene Tinagli, eurodeputata del Partito Democratico, è stata eletta presidente della commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, incarico precedentemente occupato dall’attuale ministro dell’Economia italiano Roberto Gualtieri. La commissione, chiamata in gergo ECON, è una delle più importanti tra quelle permanenti del Parlamento europeo: funzionano più o meno come quelle del Parlamento italiano, cioè come gruppi di eurodeputati con funzioni fondamentali nella scrittura delle leggi. Tinagli, economista con una lunga esperienza come consulente di organizzazioni internazionali come ONU e Commissione europea, è stata eletta per acclamazione. Ha 45 anni ed era stata deputata italiana tra il 2013 e il 2018, eletta con Scelta Civica e passata successivamente al PD.
L’eurodeputata del PD Irene Tinagli è stata eletta presidente della commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo.
La versione mobile di Edge, il browser di Microsoft, ha iniziato a segnalare come inaffidabile il sito del giornale britannico Daily Mail, spesso accusato di diffondere bufale e notizie false. Quando lo si visita, sul browser appare un avviso nel quale si dice che: “Questo sito di solito fallisce nel mantenere gli standard minimi di accuratezza e responsabilità”. Il messaggio ricorda inoltre che il Daily Mail ha perso diverse cause in tribunale, con il pagamento di danni a chi gli aveva fatto causa. Il sito ha una valutazione di 1 su 5, lo stesso del servizio di news RT, sostenuto dal governo russo. Il Daily Mail è uno dei tabloid più diffusi dal Regno Unito ed esiste da oltre 120 anni. Da diverso tempo è indicato come inaffidabile da numerose organizzazioni e da un paio di anni è sconsigliato il suo utilizzo come fonte, per esempio all’interno delle voci di Wikipedia. Il sito del giornale, che si chiama Mail Online, ha un buon successo soprattutto per i suoi articoli di cronaca scandalistica, morbosa e inventata.
Il browser di Microsoft dice di non fidarsi del Daily Mail. Il sito del tabloid britannico ora viene indicato come inaffidabile e fonte di notizie false dalla versione mobile di Edge.
I tre manager di Google imputati per violazione della privacy, in seguito alla pubblicazione su Google Video di un filmato che mostrava alcuni ragazzini che maltrattavano un loro coetaneo disabile, sono stati assolti dalla corte d’Appello di Milano “perché il fatto non sussiste”. La vicenda, conosciuta come “caso Vividown”, aveva fatto molto discutere e nel 2010 aveva portato alla condanna in primo grado di Google, accusata di non avere dato sufficienti informazioni a chi aveva caricato il video sugli obblighi di legge per la tutela della privacy. La corte d’appello di Milano ha assolto «perché il fatto non sussiste» i tre manager di Google imputati per violazione della privacy in relazione al video, caricato in rete, che mostrava un minorenne disabile insultato e vessato dai compagni di scuola. In primo grado David Carl Drummond, ex presidente del cda di Google Italy e ora senior vice presidente, George De Los Reyes, ex membro del cda di Google Italy e ora in pensione, e Peter Fleischer, responsabile delle strategie per la privacy per l’Europa di Google Inc., erano stati condannati a 6 mesi (pena sospesa) per violazione della privacy. Il collegio ha confermato anche l’assoluzione che era già arrivata in primo grado per il quarto imputato, Arvind Desikan, responsabile del progetto Google video per l’Europa, che rispondeva solo di diffamazione (caduta anche l’accusa di diffamazione per gli altri tre manager).
I tre manager Google del caso Vividown sono stati assolti in appello. Erano stati condannati per violazione della privacy per un video di un adolescente disabile maltrattato.
Il giudice per le indagini preliminari di Firenze Mario Profeta ha rifiutato la richiesta di interdizione per un anno fatta dalla procura per i due carabinieri accusati dello stupro di due studentesse americane, ma ha anche detto che è «estremamente verosimile l’ipotesi che i rapporti sessuali siano stati consumati contro la volontà o comunque senza un consapevole valido e percepibile consenso delle due ragazze». Nel documento con cui ha rifiutato la richiesta di interdizione, Profeta ha anche praticamente escluso «l’ipotesi di una macchinazione» organizzata dalle due ragazze, dando un primo e importante giudizio sulla loro attendibilità. Profeta comunque ha deciso di non far interdire i carabinieri – una misura che in questo caso probabilmente prevedeva la rimozione dal servizio dei due uomini – perché «il clamore internazionale della vicenda» probabilmente impedirà per molto tempo il loro rientro in servizio (attualmente sono stati solamente sospesi).
Secondo il gip di Firenze è «estremamente verosimile» che le due studentesse americane siano state stuprate.
Nelle ultime tre settimane gli arrivi via mare di migranti in Italia sono decisamente aumentati: sia rispetto al mese di agosto, quando sono sbarcate circa 1.200 persone, sia rispetto a settembre del 2018, quando ne arrivarono poco più di mille. Secondo i dati del ministero dell’Interno, al 20 settembre sono arrivate 1.488 persone: il mese in corso è già diventato quello col maggior numero di arrivi del 2019. È la prima volta negli ultimi due anni, inoltre, che un dato del genere registra un aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A queste persone vanno aggiunte quelle che hanno provato a lasciare la Libia e sono state riportate indietro dalla cosiddetta Guardia costiera libica: sono 493, secondo dati diffusi dalla stesso corpo militare. La situazione sembra particolarmente grave a Lampedusa, dove sono arrivate circa 600 persone soltanto nelle ultime due settimane. Sono numeri imparagonabili rispetto a quelli di due o tre anni fa, ma un picco del genere era comunque imprevisto, e osservatori e analisti si stanno chiedendo se sia un fenomeno passeggero o nasconda ragioni più profonde.
L’aumento degli sbarchi di migranti. Non c'entrano il nuovo governo né le ong, mostrano i dati: alcuni ipotizzano che la rotta dal Nord Africa stia cambiando.
Jane Fonda compie oggi 80 anni ed è una delle migliori attrici di sempre. Perché ha vinto due Oscar come Miglior attrice protagonista, e meglio di lei hanno fatto solo Katharine Hepburn, Elizabeth Taylor, Ingrid Bergman e Meryl Streep. E perché ha iniziato a recitare negli anni Sessanta, ha provato un sacco di generi diversi e non ha ancora smesso. Oltre agli Oscar ha anche vinto un Emmy, sei Golden Globe e, pochi mesi fa, un premio alla carriera al Festival del cinema di Venezia. Pochi giorni fa, invece, ha ricevuto l’ennesima nomination ai Golden Globe per la serie Netflix Grace and Frankie. Nei cinema e in tv, Fonda è stata di tutto: ha fatto western, drammi, commedie, film politici, film d’autore europei, film che fecero parlare soprattutto per quanto era bella. Ma Fonda è stata tante altre cose anche fuori dai film: un’importante attivista per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam negli anni Settanta e, nel decennio dopo, la protagonista di una serie di famosissimi video di aerobica.
Tutte le Jane Fonda che ci sono state. Compie oggi 80 anni, ed è una delle migliori di sempre.
L’attore e commediografo statunitense Sam Shepard è morto giovedì scorso a 73 anni nella sua casa in Kentucky per le complicazioni della sclerosi laterale amiotrofica. La notizia è stata data oggi dalla sua famiglia. All’inizio della sua carriera Shepard era stato uno dei principali esponenti del movimento teatrale Off Broadway, ma era diventato molto famoso alcuni anni dopo con la commedia Buried Child, per cui aveva vinto nel 1979 un premio Pulitzer per il teatro. Era considerato uno degli autori più originali e interessanti della sua generazione (altre due sue opere, dopo Buried Child, furono nominate per un Pulitzer), ma ha avuto anche una notevole carriera da attore, fatta per lo più di film piccoli e impegnati, quasi mai di grandi produzioni hollywoodiane. Nel 1983 aveva ricevuto una nomination agli Oscar come Miglior attore non protagonista grazie al film Uomini veri, di Philip Kauffman. Dal 1982 al 2009 era stato sposato con l’attrice americana Jessica Lange.
È morto l’attore Sam Shepard, aveva 73 anni.
Medici senza frontiere ha deciso di non firmare il cosiddetto “codice di condotta” del ministero dell’Interno, un codice di comportamento per le organizzazioni non governative che compiono operazioni di soccorso nel Mediterraneo e che le ong erano tenute a sottoscrivere per poter continuare a svolgere la loro attività. L’introduzione del codice era stata l’unica misura che l’Italia aveva ottenuto quando nelle scorse settimane aveva chiesto un maggiore sostegno degli altri paesi europei per gestire il flusso estivo di migranti dal Nord Africa, uno dei più consistenti degli ultimi anni. La creazione del codice era stata appoggiata sia dai ministri degli Interni dell’Unione Europea – che si erano riuniti a Tallinn per una riunione informale – sia dalla Commissione Europea. Il codice è stato firmato da Save the children e Moas (Migrant offshore aid station) e oltre che da MSF non è stato invece firmato nemmeno dall’organizzazione tedesca Jugent Rettet. Medici Senza Frontiere ha scritto una lunga lettera al ministro dell’Interno Minniti per giustificare e per spiegare la decisione di non firmare. Si dice che «il codice di condotta non riafferma con sufficiente chiarezza la priorità del salvataggio in mare, non riconosce il ruolo di supplenza svolto dalle organizzazioni umanitarie e soprattutto non si propone di introdurre misure specifiche orientate in primo luogo a rafforzare il sistema di ricerca e soccorso». E ancora:
Medici senza frontiere ha deciso di non firmare il “codice di condotta” per le ong del ministero dell’Interno.
Fino al 4 novembre la Fondazione VOLUME! di Roma ospita la mostra Chinese Fun, un progetto dell’artista e fotografo Stefano Cerio realizzato in Cina nel 2013. Le fotografie di Cerio raccontano la Cina attraverso i grandi parchi divertimento, catturati in totale assenza di figure umane: coloratissime e coreografiche costruzioni fuori misura riprese in atmosfere stranianti, spazi nati per accogliere migliaia di persone ma “svuotati di senso perché ritratti nella loro essenza surreale, dando vita ad immagini che attivano immediatamente la sfera del ricordo e del desiderio”. La mostra è accompagnata da un libro fotografico edito da Hatje Cantz; gli altri lavori di Stefano Cerio si possono vedere sul suo sito. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I parchi divertimento cinesi. Fotografati in totale assenza di figure umane da Stefano Cerio per il progetto "Chinese Fun", in mostra a Roma fino al 4 novembre.
La teoria delle “bolle” dice che ciascuno di noi vive in una propria nicchia, che è fatta delle nostre amicizie, reali e online, dei posti che frequenta, delle cose che legge, dei siti che visita: fuori da queste nicchie succedono tantissime cose enormi di cui spesso non abbiamo percezione. La teoria delle bolle è stata usata – più o meno correttamente – per spiegare per esempio la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. Un’altra efficace dimostrazione della fondatezza della teoria delle bolle è la grandissima popolarità di alcune celebrità di internet, che fuori dalle nicchie del loro pubblico (fatte di centinaia di migliaia di persone, intendiamoci) sono pressoché sconosciute. Molti sono famosi solo tra gli adolescenti, ma altri hanno un seguito in altre categorie sociali: gli appassionati di videogiochi per esempio. Abbiamo raccolto alcune di queste celebrità – che sono in molti casi youtuber, in altri personaggi famosi per motivi più incomprensibili – così la prossima volta non cadrete dalle nuvole quando vi fanno vedere quel diciottenne che ha milioni di follower su Instagram. E potete scegliere se parlarne male perché pubblicano contenuti banali o di dubbio gusto, o se parlarne bene perché hanno indovinato un formato efficace e ora in molti casi guadagnano bene, con quei contenuti banali o di dubbio gusto. Se alcuni di questi li conoscete, è perché siete parte di quella bolla.
Gente famosa che forse non conoscete. Piccolo catalogo di celebrities con milioni di fan e di seguaci – online e non solo – dentro una bolla che forse non è la vostra.
Fino al 31 ottobre i libri di quattro collane della casa editrice Adelphi sono scontati del 25 per cento. Adelphi è uno di quegli editori attorno ai quali – tra i cosiddetti lettori forti – c’è una specie di culto. In parte è dovuto all’immagine del marchio e delle sue copertine – che conservano lo stesso stile fin dalla fondazione, nel 1962 – in parte alla linea editoriale che ha sempre dato spazio a libri molto particolari, «unici» secondo la definizione dell’editore Roberto Calasso. Gli sconti, questa volta, riguardano le collane Biblioteca Adelphi, Piccola Biblioteca, Fabula e I casi. Qui abbiamo messo insieme una lista di suggerimenti per approfittarne, scegliendo però dalla sola Collana dei casi, quella un po’ più “giornalistica” delle quattro. Nacque nel 1974 con Memorie di un malato di nervi di Daniel Paul Schreber, un libro del 1903 in cui un magistrato tedesco raccontava la storia dei suoi disturbi mentali. Da allora sono usciti altri 127 libri: ognuno è dedicato a una «singolarità», nella definizione di Adelphi: per alcuni si tratta della vita di una persona, ma anche di un gruppo, di un ambiente, di un luogo o di un fatto storico circoscritto. La collana dunque raccoglie libri molto diversi tra loro e che tuttavia danno al lettore la stessa esperienza di scoperta approfondita di qualcosa.
9 libri di Adelphi con il 25 per cento di sconto. Fino al 31 ottobre quattro collane della casa editrice sono in promozione: un po' di buoni consigli per approfittarne.
Domenica 15 dicembre si tiene alla fiera di Milano l’assemblea nazionale del PD, la prima dopo le primarie in cui Matteo Renzi è stato eletto segretario. Il presidente del Consiglio Enrico Letta dovrebbe fare un breve intervento e successivamente Renzi farà una relazione che dovrà essere votata dai delegati all’assemblea. Renzi proporrà come presidente dell’assemblea Gianni Cuperlo che, se non ci saranno altri candidati, sarà eletto per acclamazione. Il passo successivo sarà votare la relazione di Renzi e poi eleggere i 120 componenti della direzione nazionale. I lavori dovrebbero concludersi entro le 17.
L’assemblea nazionale del PD in streaming. La prima da quando è stato eletto segretario Matteo Renzi: Cuperlo diventerà presidente del partito.
Quanti libri ci stanno su un bancale? E quanti bancali ci stanno su un camion? E quanti camion carichi di libri possono essere scaricati in un solo giorno in un magazzino? Le risposte a queste domande sono molto importanti quando si devono fare arrivare nelle librerie di tutta Italia 230mila copie di un libro da 624 pagine: un’impresa logistica che solo in rari casi le case editrici si trovano ad affrontare. Negli ultimi mesi lo ha dovuto fare E/O, l’editore della scrittrice francese Valérie Perrin, in vista dell’uscita del suo nuovo romanzo, Tre, pubblicato il 28 giugno e attualmente in cima alla classifica dei libri più venduti. In media quando una casa editrice pubblica un nuovo libro ne fa stampare qualche migliaio di copie. La grandezza della prima tiratura, cioè della prima stampa, viene decisa in base agli ordini fatti dai librai prima dell’uscita e può variare molto: arriva a varie decine di migliaia di copie solo quando l’autore ha avuto un grande successo commerciale con i precedenti e solo in rarissimi casi supera le 200mila copie.
Come si spostano 230mila libri nello stesso momento. Per fare arrivare nelle librerie la grande prima tiratura di "Tre" di Valérie Perrin, la casa editrice E/O si è dovuta ingegnare con la logistica.
Il Giornale annuncia oggi orgoglioso che Silvio Berlusconi “ha trascorso il sabato sera a esplorare il social network”. Lo sbarco di Berlusconi su internet rende un po’ diffidenti: il capo del governo aveva rivendicato in passato la sua estraneità alla rete e la sua ignoranza dei suoi meccanismi. Già due settimane fa il quotidiano della famiglia Berlusconi aveva promosso un affacciarsi del Presidente del Consiglio su Facebook, mettendo online sul proprio profilo un video dello stesso PresdelCons (l’iniziativa era stata annunciata e diffusa come proveniente dallo stesso Berlusconi, ma era stata costruita e messa online dal Giornale, in promozione della propria pagina su Facebook). Ma oggi la promozione di Berlusconi su Facebook fa un salto di qualità. Sta per iniziare l’era di «Silvio 3.0». Dopo aver avviato l’esplorazione della frontiera Internet nel 1995 e aver incoraggiato la creazione della prima community dedicata a un politico con forzasilvio.it, il presidente del Consiglio sta pensando a una terza fase di approccio multimediale: quella del coinvolgimento diretto. Nella serata di sabato scorso, infatti, il premier ha dedicato oltre due ore ad aggiornarsi insieme ai responsabili della comunicazione Internet del Pdl sulle ultime novità e proposte del web, in particolar modo sul social networking. Silvio Berlusconi di fronte a un monitor è un evento fuori dal comune anche se da anni, periodicamente, il Cavaliere si dedica alle tecnologie come veicolo di proposta politica
Berlusconi sbarca su Facebook (stavolta sul serio). Il Giornale promuove e guida la discesa in rete del Capo del Governo: "ha trascorso il sabato sera a esplorare il social network".
Lo scandalo Watergate prende il nome da un complesso di edifici che si trova a Washington, davanti al fiume Potomac. Tra questi edifici c’è un albergo, il Watergate Hotel, presso il quale nel 1972 erano ospitati gli uffici del Comitato Elettorale del Partito Democratico. La notte del 17 giugno cinque persone vennero arrestate per esservi entrate illecitamente, e da lì cominciò a svelarsi il piano di sorveglianza illecita condotta da alcuni esponenti del Partito Repubblicano che avrebbe portato alle dimissioni del presidente Richard Nixon, due anni dopo. Ma se la radice dello “scandalo Watergate” è abbastanza conosciuta – soprattutto se avete visto il film “Tutti gli uomini del presidente” – quello che è poco noto perché non particolarmente rilevante per gli americani è che il complesso Watergate è stato costruito da una società italiana su progetto di un famoso architetto italiano, Luigi Moretti. La Società Generale Immobiliare è stata una delle immobiliari più importanti della storia d’Italia e soprattutto di Roma, fondata nel 1862, centocinquanta anni fa. E il suo ruolo nelle più grandi storie italiane sarà centrale anche nella sua fine, dopo la gestione del finanziere Michele Sindona (trafficante in relazioni con la mafia e condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli) e il fallimento nel 1987, dopo la realizzazione di decine e decine di interventi edilizi anche molto contestati.
L’architetto del Watergate. È italiano, fu molto importante, e progettò il complesso edilizio dove nacque lo scandalo politico più famoso della storia americana.
Pietro Grasso – ex presidente del Senato ed ex magistrato con una lunga esperienza di indagini antimafia, oggi senatore – ha ricordato su Facebook cosa accadde dopo l’arresto del capo di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, per criticare la fotografia che ritrae uno dei due sospetti assassini del carabiniere Mario Cercello Rega legato e bendato in una caserma dei carabinieri. Grasso ha ricordato che quando le forze dell’ordine arrestarono Provenzano, e quando interrogò personalmente un altro potente boss mafioso, Giovanni Brusca, aveva di fronte uomini «che avevano commesso le stragi, fatto uccidere colleghi e amici, progettato il mio omicidio e il rapimento di mio figlio». Grasso prosegue scrivendo: «Potete immaginare il mio stato d’animo». Eppure, nonostante la situazione, Grasso racconta che la prima cosa che chiese a Provenzano fu:
Il post di Pietro Grasso su quando arrestarono Provenzano. «La prima cosa che chiesi fu: “ha bisogno di qualcosa?"», ha raccontato Piero Grasso commentando la foto dell'americano bendato in caserma.
Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) dell’Aquila ha accolto il ricorso presentato dal governo contro la l’ordinanza, firmata il 6 dicembre dal presidente regionale Marco Marsilio, per far passare l’Abruzzo dalla “zona rossa” (ovvero nella fascia di rischio epidemiologico da coronavirus più alta) alla “zona arancione” (ovvero la fascia intermedia). La decisione del Tar sulla sospensione dell’ordinanza di Marsilio prevede quindi che l’Abruzzo torni in zona rossa. Ma è comunque probabile che già domani il governo decida, con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che nei prossimi giorni la regione torni di nuovo in zona arancione, in base ai nuovi dati a sua disposizione.
Il Tar dell’Aquila ha sospeso l’ordinanza con cui l’Abruzzo era passato in zona arancione.
Da quando il governo italiano ha annunciato che prevede con la prossima legge di bilancio di spendere molti più soldi di quelli che incassa, si è tornati a parlare con una certa insistenza dei cosiddetti “mercati”: perché quei soldi andranno presi in prestito – fare deficit, si dice in gergo – e il modo che gli stati usano per avere dei soldi in prestito è vendere titoli, promettendo agli acquirenti di rimborsarli con gli interessi dopo un certo tempo. La grandezza di quegli interessi è determinata da quanto sia facile trovare acquirenti per i titoli: per vendere un investimento percepito come rischioso bisognerà promettere interessi più alti, mentre titoli sicuri vengono venduti con interessi più bassi. Se gli interessi crescono molto – e sale quindi il cosiddetto spread – ottenere quei soldi in prestito diventa molto costoso: perché alla scadenza dei titoli bisognerà pagare interessi altissimi. È normale che uno stato, per avere liquidità, venda titoli per finanziare la sua spesa: l’Italia non comincerà certo adesso. Ma i piani di spesa e di indebitamento del governo Conte sono molto superiori a quelli dei precedenti governi italiani, e sono stati giudicati come insostenibili dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio e dalla Commissione Europea. In breve: si pensa che con i soldi che prenderà in prestito, il governo italiano non riuscirà a rendere più ricca l’economia del paese. Anche per questo da mesi gli interessi che l’Italia è costretta a offrire per vendere titoli sono cresciuti molto, e sia il presidente del Consiglio che il ministro dell’Economia hanno detto in questi giorni che lo spread oggi è alto a un livello che non è sostenibile a lungo. Altri politici, invece, se la sono presa con i “mercati”, accusati di voler sabotare il governo e di non avere a cuore gli interessi degli italiani.
Chi sono “i mercati”. Evocati in continuazione in questi giorni, proviamo a dare qualche concretezza a questa entità generica: sono quelli che ci prestano i soldi.
Il 21 gennaio uscirà in Italia Steve Jobs, un film con la sceneggiatura di Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle sulla vita del famoso imprenditore e cofondatore di Apple (interpretato da Michael Fassbender). Il film è basato sulla biografia ufficiale di Jobs, scritta da Walter Isaacson, ma è un po’ strano: non ha una trama con andamento lineare e si concentra invece su tre momenti distinti e lontani nel tempo della vita di Steve Jobs, il lancio dell’Apple Macintosh nel 1984, l’abbandono temporaneo di Apple con la fondazione di NeXT nel 1988 e il ritorno al successo dentro Apple con l’iMac dieci anni dopo. Lo sceneggiatore Sorkin tra le altre cose ha vinto un Oscar per la sceneggiatura di The Social Network; il regista Boyle ha vinto invece l’Oscar per The Millionaire. Le vicende raccontate si concentrano comunque sui rapporti tra Jobs e alcune delle persone più importanti nella sua vita, come Steve Wozniak (Rogen) che fondò con lui Apple, e John Sculley (Daniels), che fu amministratore delegato di Apple tra il 1983 e il 1993. Questa scena è tratta dal primo momento raccontato dal film, quello antecedente alla presentazione dell’Apple Macintosh: mostra una discussione tra Steve Jobs e l’allora CEO di Apple John Sculley, interpretato da Jeff Daniels, in cui Jobs parla delle sue manie di controllo e di come forse siano dipese dal suo essere stato un bambino adottato.
Una scena di “Steve Jobs”. Il discusso film sulla vita del cofondatore di Apple – scritto e diretto da premi Oscar – uscirà in Italia il 21 gennaio.
La settimana scorsa il governo della Svizzera ha approvato una nuova legge che impone che aragoste, astici e altri crostacei non siano uccisi con il metodo tradizionale, cioè immergerli vivi in acqua bollente durante la cottura. Il provvedimento fa parte di una più ampia serie di nuove regole per la protezione degli animali. A partire dal prossimo primo marzo in Svizzera “immergere aragoste vive in acqua bollente, pratica comune nei ristoranti, non sarà più permesso”. Il governo ha spiegato che i crostacei “dovranno essere colpiti prima di essere uccisi”, utilizzando uno shock elettrico o con un colpo alla testa per danneggiare il loro cervello. Il passaggio sulle aragoste è stato approvato dopo una ricerca commissionata dal governo, che però non ha portato a conclusioni molto chiare. Lo studio spiega che non ci sono elementi per essere certi al 100 per cento che le aragoste provino dolore. Robert Elwood, professore emerito di comportamento animale presso la Queen’s University di Belfast (Irlanda del Nord) ha infatti spiegato: “Non c’è una prova assoluta, ma si continuano a fare esperimenti e praticamente tutto ciò che ho letto porta all’idea che questi animali provino il dolore. Ci dovrebbe essere un approccio più umano nei confronti delle aragoste”.
Considera l’aragosta: prova dolore? un nuovo divieto di uccidere i crostacei in acqua bollente in Svizzera ha riaperto il dibattito: secondo molti ricercatori non sentono nulla, altri la pensano diversamente.
I contagi totali da coronavirus registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo i dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 219.814: ci sono 744 casi registrati in più di ieri. Dal 4 marzo non ce ne erano così pochi. I morti totali invece sono 30.739, un incremento di 179 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 1.401, per un totale di 106.587. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 999 (per la prima volta sotto i mille dal 10 marzo), 28 in meno di ieri. Si registrano 836 attualmente positivi in meno, per un totale di 82.488. I tamponi totali processati a oggi sono 2.606.652, 36.740 più di ieri. In Lombardia, la regione più colpita, i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 364, e i morti 68. Le persone al momento in terapia intensiva sono 341, 7 in meno rispetto a ieri. I “guariti o dimessi” sono 36.406, 75 in più di ieri. Nella provincia di Milano i casi totali di contagio sono 21.490 (più 114 rispetto a ieri), con un incremento di 52 unità nella città capoluogo.
Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati in totale sono 744 in più di ieri e i morti da ieri sono 179. Per la prima volta dal 10 marzo i ricoverati in terapia intensiva sono scesi sotto i mille.
Dal 13 gennaio la foto con più “Mi piace” nella storia di Instagram è quella di un uovo. È stata pubblicata il 4 gennaio da un profilo – “world_record_egg” – creato proprio con lo scopo di battere il precedente record: i 18 milioni di “Mi piace” ottenuti da una foto di Kylie Jenner. Ora la foto dell’uovo ha più di 50 milioni di “Mi piace” e il profilo ha più di 10 milioni di seguaci. Per giorni ci si è chiesti chi avesse creato quel profilo e per cosa sarebbe stato usato: nelle ultime ore sono arrivate le risposte. Il profilo è di proprietà di Chris Godfrey, un pubblicitario britannico che per ora ha deciso di usare l’uovo per scopi socialmente utili. Nella notte del Super Bowl, Hulu (un servizio di video in streaming) ha infatti trasmesso una pubblicità in cui l’uovo è stato usato per parlare di salute mentale.
Vi ricordate l’uovo del record di Instagram? ora si sta impegnando nel sociale (e sta iniziando a far guadagnare soldi al suo creatore, un pubblicitario britannico di 29 anni).
In una mail interna poi pubblicata online, il fondatore della piattaforma online Medium Evan Williams ha annunciato un netto cambio di strategia editoriale e commerciale dell’azienda, fondata nel 2012 come via di mezzo fra uno spazio per blog e un social network. Williams ha invitato i dipendenti che ricoprono ruoli editoriali – cioè lavorano come giornalisti o editor – a lasciare volontariamente l’azienda in cambio di una compensazione economica pari a cinque mesi di stipendio. L’annuncio di Williams significherà quasi certamente la chiusura dei nove siti di news che Medium aveva creato nel 2019, il più famoso dei quali era il sito di tecnologia OneZero.
Medium vuole diventare qualcos’altro, di nuovo. Il fondatore Evan Williams ha annunciato l'ennesimo cambio di strategia, invitando i giornalisti del servizio a lasciare il loro incarico.
La società di investimento della famiglia Agnelli, Exor, ha comprato il 24% del marchio di scarpe di lusso francese Christian Louboutin per 541 milioni di euro. La notizia è stata confermata lunedì dalle due società: l’investimento permetterà a Exor di crescere nel settore dei prodotti di lusso e a Louboutin di espandersi ancora, in particolare nei mercati asiatici. Louboutin, fondata nel 1991 a Parigi dallo stilista Christian Louboutin, è uno dei marchi di scarpe di lusso più famosi al mondo, noto in particolare per produrre scarpe con la suola rossa: un tratto molto distintivo e che è stato al centro di diverse controversie legali.
La società di investimento della famiglia Agnelli ha comprato il 24% del marchio di scarpe di lusso Christian Louboutin.
Colin Trevorrow, il regista che stava lavorando al film dopo alcuni mesi, aveva lasciato il suo incarico qualche giorno fa. Abrams ha già diretto il settimo film della saga, “Il risveglio della Forza”, ed è stato produttore esecutivo di “Gli ultimi Jedi”, l’ottavo film della saga che uscirà il 15 dicembre 2017. J.J. Abrams to write and direct Star Wars Episode IX. https://t.co/aVF8UWaK0e pic.twitter.com/YrjgZZNxUx
Il regista del nono film di Star Wars sarà J. J. Abrams.
Gli Echo, gli assistenti per la casa di Amazon, saranno disponibili dal 30 ottobre anche in Italia, ma si possono già pre-ordinare. Ci sono diversi modelli: Echo, Echo Dot, Echo Spot ed Echo Plus. Sono dei dispositivi da cui risponde l’assistente personale Alexa, l’equivalente di Siri per i prodotti di Amazon: di fatto sono principalmente degli altoparlanti a cui si può chiedere di fare alcune cose, come riprodurre la musica, leggere le notizie del giorno o accendere una luce o il riscaldamento di casa. Da oggi gli Echo si possono pre-ordinare con un prezzo scontato del 40 per cento rispetto a quanto costeranno in futuro. Li abbiamo messi in ordine di prezzo, segnalando le cose che possono fare. Echo Dot È l’Echo più economico: al momento si può acquistare per 36 euro. Una volta connesso a internet, si può usare per parlare con Alexa e chiederle di far partire una playlist su Spotify (o su Amazon Music o altri servizi di streaming musicale), di leggere le previsioni del tempo o le ultime notizie, di impostare una sveglia o di rispondere a una domanda di quelle che si potrebbero fare a Google. Si può anche usare per ascoltare la radio o dei podcast grazie a TuneIn.
Gli Echo di Amazon sono arrivati in Italia. Da oggi si possono pre-ordinare gli assistenti per la casa di Amazon: ci sono vari modelli e possono essere acquistati con uno sconto del 40 per cento. Saranno spediti a partire dal 30 ottobre.
Domenica 16 febbraio si è conclusa la 64esima edizione del festival del cinema di Berlino, uno dei più importanti del mondo, iniziato giovedì 6 febbraio. L’Orso d’oro è andato al film cinese Bai Ri Yan Huo (Black Coal Thin Ice) di Diao Yinan, film che ha vinto anche l’Orso d’argento per il miglior attore, Liao Fan. L’ultima volta che l’Orso d’oro era andato a un film cinese era stata 7 anni fa con Il matrimonio di Tuya (Tuya de hun shi), del regista Wang Quan An. Il premio per la miglior interpretazione femminile è andato ad Haru Kuroki, per il dramma storico The Little House. Richard Linklater ha vinto L’Orso d’argento per la migliore regia per il film Boyhood, mentre il Premio speciale della Giuria è andato a The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che aveva aperto il festival. L’ Orso d’argento per la miglior sceneggiatura è stato vinto da Dietrich Brüggemann e Anna Brüggemann per Kreuzweg (Station of the Cross), mentre il premio per la migliore opera prima è andato a Güeros di Alonso Ruizpalacios.
Chi ha vinto a Berlino. L’Orso d’Oro è andato a “Bai Ri Yan Huo" del regista cinese Diao Yinan: le foto dell'ultima giornata e dei momenti più belli del festival.
L’imprenditore e filantropo statunitense Bill Gates – attraverso la sua fondazione, la Bill & Melinda Gates Foundation – ha finanziato un progetto che si chiama Omniprocessor e che trasforma i rifiuti organici umani in acqua potabile, elettricità e cenere. Bill Gates, in un video, ha presentato e spiegato come funziona Omniprocessor bevendo alla fine dell’acqua appena ricavata da delle feci: «Ho visto cumuli di feci salire sul nastro trasportatore e cadere in un grande contenitore. Pochi minuti dopo ho potuto assaggiare il risultato finale: un delizioso bicchiere di acqua potabile». I primi test di Omiprocessor – che è stato inventato e costruito da una società di ingegneria a nord di Seattle – si svolgeranno in Senegal.
Il video di Bill Gates che beve acqua potabile ricavata da feci. Un macchinario trasforma i rifiuti organici umani in elettricità e acqua potabile, sarà sperimentato in Senegal.
Buddy Greco – pianista jazz e cantante del gruppo musicale di Benny Goodman negli anni Quaranta, che successivamente frequentò anche Frank Sinatra e il Rat Pack e mise in piedi un raffinato spettacolo a Las Vegas diventando forse il massimo esponente del lounge – è morto il 10 gennaio a Las Vegas. Aveva novant’anni. Suo figlio Buddy Greco Jr. ne ha confermato la morte al Desert Sun, un giornale di Palm Springs, in California. La causa della morte non è stata resa nota. Greco ha combinato talento, tenacia e un carattere difficile in una carriera durata più di ottant’anni. Fu amato dalle donne e si sposò diverse volte. Divenne quasi un membro del Rat Pack, anche se mai a pieno titolo: il gruppo di uomini di spettacolo dallo stile di vita lussuoso, di cui facevano parte Frank Sinatra e Dean Martin, che incarnò lo sfarzo del periodo d’oro di Las Vegas. Greco realizzò alcuni pezzi di minor successo, soprattutto una versione di “The Lady is a Tramp” del 1960, e registrò oltre 70 dischi, non riuscendo però ad arrivare all’apice della fama. Passò dall’essere un pianista che cantava solo occasionalmente a diventare un intrattenitore dinamico ed energico, che saltava dalla tastiera per cantare a squarciagola ritornelli di canzoni talvolta di dubbia qualità, sempre accompagnate dallo schioccare delle dita. «Ho sempre voluto diventare un pianista jazz», disse Greco al New York Times nel 1963, «ma è più facile guadagnarsi da vivere come cantante. Lavorerei ancora in postacci e suonerei a un pubblico di appassionati di jazz. Cantando, invece, posso attrarre le masse». Greco divenne il musicista principale dei supper club e si esibiva al Desert Inn’s Starlight Lounge di Las Vegas. Registrava dischi con sinfonie e orchestre, e occasionalmente in contesti più propriamente jazz.
Buddy Greco e la ricerca del successo. È morto a 90 anni dopo una lunga carriera come musicista e cantante, inseguendo la fama dei suoi contemporanei più celebrati, come Sinatra e Martin.
Lo scorso 12 settembre è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto legislativo che stabilisce l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Il decreto riguarderà circa 7 mila agenti della Forestale, che diventeranno membri dei carabinieri e quindi militari. Adesso il governo ha 60 giorni per pubblicare un nuovo decreto che disciplini le modalità di scioglimento. L’assorbimento del personale inizierà a partire dal prossimo primo gennaio. Nel frattempo il Corpo Forestale continuerà a operare con il suo nome e le sue insegne. In tutto, su 7.781 forestali, 7.177 saranno spostati nell’Arma dei carabinieri, 390 andranno in organico nei Vigili del fuoco, 126 nella Polizia e 41 nella Guardia di finanza. Per gli agenti ci sarà anche la possibilità di chiedere il trasferimento a un’altra amministrazione pubblica. Alcuni dei forestali trasferiti all’interno dei carabinieri saranno assegnati ad un’unità speciale che si occuperà di sicurezza agroalimentare. Quest’unità continuerà a restare alle dipendenze del ministero delle Politiche agricole e alimentari e forestali (da cui oggi dipende tutto il Corpo Forestale). I forestali che continueranno a occuparsi degli altri incarichi del corpo, per esempio la lotta contro i reati ambientali e il bracconaggio, saranno invece alle dipendenze del comando dei Carabinieri.
Lo scioglimento della Forestale è legge. Il decreto che prevede l'assorbimento nell'Arma dei Carabinieri è stato pubblicato pochi giorni fa: dal 2017 non ci saranno più forestali.
La catena di supermercati nippo-statunitense 7-Eleven ha dovuto sospendere una sua nuova applicazione per i pagamenti nei propri punti vendita, lanciata meno di una settimana fa, a causa di alcuni gravi errori di progettazione che avevano permesso ad alcuni hacker di sottrarre quasi 450mila euro da 900 clienti. L’app, che si chiama 7Pay, era stata messa a disposizione dei clienti il primo luglio scorso e consentiva di pagare nei supermercati, facendo la scansione di un codice a barre collegato a una carta di credito. Il sistema di recupero della password, nel caso di dimenticanze, era però mal progettato: era infatti sufficiente sapere data di nascita, email e numero di telefono di un utente per richiedere l’invio di una nuova password a un indirizzo email diverso da quello indicato al momento dell’iscrizione. Inoltre, l’app impostava come data di nascita predefinita il primo gennaio 2019, se al momento dell’iscrizione non veniva indicata una data, facilitando ulteriormente il lavoro agli hacker. In seguito alle prime segnalazioni di transazioni non autorizzate dai clienti, 7-Eleven ha indagato la situazione scoprendo che il problema aveva riguardato almeno 900 iscritti all’app, che è stata quindi sospesa. La società si è impegnata a rimborsare i clienti ed è stata criticata dal ministero dell’Economia giapponese per le trascuratezze nella gestione dell’app. Due persone sospettate di avere effettuato alcune delle transazioni non autorizzate sono state arrestate.
In Giappone 7-Eleven ha dovuto ritirare un’app per i pagamenti che aveva permesso agli hacker di rubare quasi 450mila euro.
In Cina il numero di auto vendute nel 2018 è calato drasticamente per la prima volta in vent’anni. Le vendite sono scese del 6 per cento rispetto al 2017 a 22,7 milioni di veicoli, secondo la China Passenger Car Association (CPCA). Il più importante produttore di automobili cinese che possiede anche Volvo, Geely, ha detto di aver mancato il suo obiettivo di vendite per il 2018 di circa 1,58 milioni di auto. Secondo i dati riportati da Reuters, le vendite hanno iniziato a rallentare nell’ultimo trimestre del 2018, con un calo del 44 per cento a dicembre. Anche produttori stranieri come Ford, Volkswagen, Jaguar, Land Rover e General Motors hanno riportato un calo delle vendite in Cina. Lo scorso mese la China Association of Automobile Manufacturers (CAAM), un gruppo industriale di proprietà del governo, ha dato la colpa del calo alle tensioni internazionali, riferendosi probabilmente alla guerra commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti.
Il numero di auto vendute in Cina è sceso nel 2018, per la prima volta in vent’anni.
Dopo l’approvazione alla Camera, il disegno di legge Zan contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo si trova ora in Commissione Giustizia del Senato, passaggio fondamentale per arrivare poi alla sua discussione in aula e, in teoria, alla sua approvazione definitiva. Parte della maggioranza ha però presentato due disegni di legge alternativi con l’intento, secondo i promotori della legge originale, di affossarla. Nel frattempo, il Movimento 5 stelle ha annunciato di aver raccolto un numero sufficiente di firme per fare in modo che la proposta vada subito in aula senza relatore – ruolo che si è autoassegnato Andrea Ostellari, presidente leghista della Commissione e fortemente contrario alla proposta – e aggirando così l’ostruzionismo dei partiti di destra. Com’è andata fino a qui, in breve Il cosiddetto “ddl Zan” prende il nome del deputato del Partito Democratico Alessandro Zan che, per la stesura, aveva preso spunto da cinque precedenti proposte. Il provvedimento aveva cominciato ad essere discusso alla Camera lo scorso agosto. Lega e Fratelli d’Italia avevano depositato più di 800 emendamenti e avevano presentato anche l’eccezione di costituzionalità, con un chiaro intento ostruzionistico. Dopo diversi rinvii, e dopo che per giorni Matteo Salvini e Giorgia Meloni avevano messo polemicamente in dubbio l’opportunità di occuparsi della legge durante la pandemia, il 4 novembre del 2020 il ddl era stato approvato in prima lettura, a scrutinio segreto, con 265 voti a favore, 193 contrari e un astenuto. Contrari al ddl erano stati i parlamentari del centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia), che al momento del voto alla Camera si trovavano all’opposizione.
A che punto siamo con il ddl Zan. Giovedì si riunisce la Commissione Giustizia del Senato, ma i promotori della legge contro l'omotransfobia sono preoccupati dell'ostruzionismo dei partiti di destra.
I progettisti della TAV, la ferrovia ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione, hanno rivisto il progetto preliminare risalente al 2011, accorciando il tunnel da costruire nel territorio italiano. Le modifiche sono state annunciate dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha spiegato che sono state elaborate in un anno di lavoro dall’Osservatorio Tecnico Torino-Lione, una commissione istituita nel 2006 dal governo italiano. La modifica riguarda il tratto di ferrovia fra Buttigliera e Torino: il tunnel previsto dal progetto da Buttilgliera e Orbassano verrà ridotto da 20,5 a 14 chilometri, mentre nel tratto successivo invece che costruire un nuovo tunnel sotto a diversi quartieri di Torino verranno ammodernate le linee ferroviarie già esistenti. Secondo Delrio, le modifiche faranno scendere il costo complessivo dell’opera da 4,3 a 1,7 miliardi di euro, risparmiandone 2,6. La TAV Torino-Lione dovrebbe entrare in funzione nel 2030. La Stampa ha spiegato nel dettaglio le modifiche introdotte al progetto preliminare. Meno tunnel, utilizzo e adeguamento delle linee esistenti e, soprattutto, meno spese per lo Stato. Il progetto della tratta nazionale della Torino-Lione, quella che da Bussoleno scende verso il capoluogo e raggiunge Settimo, è stato «revisionato» rispetto al preliminare del 2011 e il costo degli interventi scende da 4,3 a 1,7 miliardi. È stato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ad annunciare il cambio di passo: «Non sono arretramenti ma adeguamenti, e sono un’intelligente rivisitazione dei progetti per fare le opere nei tempi giusti, con i costi minori e che siano davvero utili».
La TAV sarà meno costosa del previsto. Il governo italiano ha rivisto il progetto preliminare, spiegando che verranno risparmiati 2,6 miliardi di euro: uno dei tunnel previsti sarà accorciato di 6 chilometri.
Il social network TikTok, usato soprattutto per la condivisione di video brevi, ha aumentato le limitazioni agli account dei minori di 16 anni per tutelarne la privacy. Le nuove regole fanno parte di un più generale pacchetto di misure sulla sicurezza e sulla privacy messe in atto da TikTok e saranno applicate a partire dal 13 gennaio. Tutti gli account delle persone che hanno tra i 13 e i 15 anni (sotto i 13 non ci si può iscrivere) diventeranno privati, quindi ogni follower dovrà essere approvato prima di poter accedere ai contenuti condivisi dall’account. Inoltre, sugli stessi account i commenti non saranno più aperti a tutti: potranno commentare solo i followers approvati o, in alternativa, saranno gli stessi utenti sotto i 16 anni a stabilire quali “amici” possono commentare (su TikTok, gli “amici” sono gli account che si seguono a vicenda). In generale, nella sezione privacy, gli account di chi ha meno di 16 anni avranno disattivata la voce “suggerisci il tuo account agli altri”, che serve per pubblicizzare il profilo di una persona ai suoi contatti in rubrica, ai suoi amici di Facebook o ad altre persone che potrebbe conoscere.
TikTok ha aumentato le limitazioni degli account dei minori di 16 anni.
Il Tribunale di Milano ha disposto il commissariamento della filiale italiana di Uber, la società conosciuta soprattutto per il suo servizio a metà tra i taxi e il noleggio di auto con autista ma anche per il servizio di consegne di cibo a domicilio Uber Eats. I giornali scrivono che il provvedimento è stato preso per il presunto sfruttamento dei rider, cioè i fattorini che fanno le consegne a domicilio per Uber Eats, e che la società sarebbe accusata di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in riferimento all’art. 603 bis del codice penale, il cosiddetto “caporalato”. Si tratta di un reato modificato nel 2016, che consiste nel reclutamento di lavoratori in condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno, da parte di intermediari – i cosiddetti “caporali” – o comunque nell’impiego di tali lavoratori, che vengono in genere pagati pochissimo, costretti a turni di lavoro lunghi e faticosi, in scarse condizioni di sicurezza e con metodi di sorveglianza e alloggio degradanti.
Uber Italia è accusata di sfruttamento dei rider ed è stata commissariata. Secondo il Tribunale di Milano ha utilizzato società di intermediazione sfruttando il lavoro di persone in difficoltà.
La casa editrice Damiani ha pubblicato il libro Dolce Via: Italy in the 1980s, la prima raccolta completa delle immagini scattate in Italia all’inizio degli anni Ottanta dal fotografo americano Charles H. Traub. Le fotografie ritraggono con colori vivaci e brillanti scene di vita quotidiana a Napoli, Roma, Milano, Venezia, dipingendo un’Italia che non esiste più, o che forse è esistita soltanto in un mondo immaginario, creato dai film e dalle aspettative degli stranieri che venivano a visitarla. Luigi Ghirri – famoso fotografo e professore emiliano, amico e guida di Traub – commentò una volta le fotografie di Traub dicendo: «Vedi le nostre debolezze, ci spogli e ci denudi, fai l’amore attraverso la macchina fotografica e infine ci veneri». Gli scatti raccolti nel volume sono stati precedentemente esposti al Museo Hudson River, alla Light Gallery di New York e alla Galleria Agorà di Torino negli anni Ottanta. Il libro è accompagnato da una prefazione dell’importante critico di fotografia Max Kozloff, e da uno scritto di Luigi Ballerini, poeta, scrittore e docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università della California di Los Angeles (UCLA).
9 fotografie dell’Italia negli anni Ottanta. Ragazzini, spiagge, gelati, preti e signore: un bel libro raccoglie le immagini di Charles Traub da Napoli, Venezia, Roma, Milano.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Fabrizio Gatti è stato assolto per l’inchiesta su Lampedusa. Il giornalista dell'Espresso era accusato di avere fornito false generalità: si era finto un immigrato pur di entrare nel CPT.
Kristen Stewart compie oggi trent’anni anni: recita da quasi venti, è famosissima da più di dieci e ha passato buona parte degli ultimi sette-otto a svincolarsi, riuscendoci, dal ruolo che l’aveva resa famosissima. Nel frattempo è anche diventata una delle attrici più apprezzate dal mondo della moda, una involontaria protagonista di storie di gossip e persino uno dei tanti destinatari delle sfuriate su Twitter dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Il tutto mentre ancora si discute del suo peculiare modo di recitare, che a qualcuno piace moltissimo e a qualcun altro per niente. Kristen Stewart (che ha anche un secondo nome: Jaymes) è nata nel 1990 a Los Angeles ed entrambi i suoi genitori lavoravano e lavorano ancora nel cinema: il padre è produttore, la madre (australiana) si occupa di revisione di sceneggiature. Le sue biografie raccontano che Stewart finì nel mondo del cinema perché notata da una specie di talent scout a una recita scolastica; la sua prima apparizione cinematografica, come comparsa, fu nel 2000 nel film I Flintstones in Viva Rock Vegas e già a 11 anni si fece notare recitando con Jodie Foster e Jared Leto in Panic Room. «Aveva tutta l’allegria di una bambina», ha detto Foster di lei, «ma era come stare con un’adulta».
Inquadrare Kristen Stewart. Compie oggi 30 anni ed è riuscita a essere tante cose oltre che la Bella di Twilight.