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Lo scorso 18 gennaio Wikipedia, insieme con molti altri siti web, ha oscurato le proprie voci enciclopediche per protestare contro le proposte di legge su Internet negli Stati Uniti. Nei giorni seguenti, le due leggi (SOPA e PIPA) sono arrivate a un punto morto, ma sono in programma già altri provvedimenti come il Protecting Children from Internet Pornographers (PCIP) e su scala globale l’Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA). Il primo, proposto negli Stati Uniti, obbligherebbe i fornitori delle connessioni al Web (provider) a conservare per 18 mesi le attività svolte online dai propri clienti, mentre il secondo intende creare un accordo commerciale plurilaterale per la protezione della proprietà intellettuale. Come è avvenuto con SOPA e PIPA, anche queste due proposte sono state duramente criticate dai sostenitori della libera circolazione dei contenuti online. Secondo i detrattori, questo tipo di leggi non riusciranno a raggiungere il loro obiettivo principale, cioè ridurre la pirateria, ma al massimo complicheranno la vita agli utenti senza apportare alcun beneficio. Negli ultimi anni la pirateria online ha sempre dimostrato di essere in grado di evolversi per superare leggi e gli interventi che cercavano di limitarla. Esistono centinaia di norme in tutto il mondo che vietano e sanzionano la circolazione non autorizzata online di prodotti protetti dal diritto d’autore, eppure la chiusura di un singolo sito web o di un sistema per scaricare illegalmente contenuti non ha fatto altro che incentivare nuove scorciatoie e nuovi sistemi di condivisione illeciti. | La pirateria non finirà mai. Preso atto di questa semplice verità, ci sono delle cose che le major possono fare per convincere gli utenti a scaricare di meno e comprare di più: ecco quali. |
Il governo giapponese ha pubblicato le stime preliminari di crescita del PIL nel terzo trimestre del 2014: tra luglio e settembre, l’economia del paese è calata dell’1,6 per cento annuo e dello 0,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, confermando che il paese è in recessione tecnica. Si tratta infatti del secondo trimestre consecutivo in cui i dati economici sono di segno negativo: tra maggio e giugno l’economia si era ridotta a un tasso annualizzato del 6,8 per cento, il più grave dai tempi dello tsunami del 2011 e anche il primo calo da quando era entrato in carica l’attuale primo ministro, Shinzo Abe, che aveva promesso di migliorare la situazione economica del paese con una serie di politiche molto incisive. Come scrive il New York Times citando persone a lui vicine, Shinzo Abe starebbe valutando la possibilità di sciogliere la camera bassa e indire nuove elezioni – nonostante non abbia tecnicamente bisogno di farlo per modificare il piano fiscale, perché il suo partito controlla entrambe le camere. Diversi analisti politici dicono però che Abe potrebbe voler cercare un mandato più ampio per prendere nuove decisioni più incisive su questioni controverse e delicate come quelle economiche e fiscali. L’annuncio, secondo i media locali, potrebbe essere fatto già domani e le elezioni potrebbero essere fissate a metà dicembre. | Il Giappone è in recessione. Il PIL è sceso per il secondo trimestre consecutivo: il primo ministro Shinzo Abe potrebbe decidere di sciogliere la camera bassa e indire nuove elezioni. |
Antoni Gaudí, architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che ricorda lo stile e le intuizioni di Gaudí per ricordare il 161esimo anniversario della sua nascita. Antoni Gaudí i Cornet nacque il 25 giugno del 1852 nella provincia di Tarragona, oggi nella comunità autonoma della Catalogna. Prima di lui i suoi genitori avevano avuto altri quattro figli, due dei quali non erano sopravvissuti fino all’età adulta. La famiglia era originaria del sud della Francia e si era spostata nella Catalogna nel corso del XVII secolo. Fin da giovane Gaudí ebbe alcuni problemi di salute, con dolori persistenti dovuti ai reumatismi che probabilmente contribuirono a rafforzare il suo carattere molto riservato. Poco dopo l’adolescenza divenne vegetariano, convinto che il cambiamento di alimentazione gli avrebbe giovato alla salute. | Antoni Gaudí e l’architettura. Il grande architetto spagnolo è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 161 anni della sua nascita. |
“Siamo orgogliosi che Regione Lombardia sia presente da anni alla più importante manifestazione culturale, giovanile e non solo, d’Europa il Meeting internazionale di Rimini, evento che fa registrare 800mila presenze da tutto il mondo” Il capogruppo del PdL alla Regione Lombardia Paolo Valentini l’ha messa così, e ha poi elencato una successione di nomi altisonanti per giustificare la “presenza” della Regione Lombardia al Meeting di Comunione e Liberazione. Solo che dietro il termine – “presenza” – si contano ben 234 mila euro con cui la Lombardia finanzierà la suddetta “presenza”, soldi che vanno nelle casse dell’organizzazione di cui il governatore della Lombardia è uno dei maggiori esponenti, e che si ritiene abbia occupato con suoi uomini gran parte del potere lombardo legato alla Regione. Tanto che sul finanziamento al Meeting ha protestato persino un alleato di Formigoni, il capogruppo della Lega Stefano Galli. | La regione Lombardia dà 234 mila euro al Meeting di Rimini. Persino la Lega protesta contro il finanziamento del Meeting di Comunione e Liberazione da parte del governatore ciellino Formigoni. |
Mercoledì 21 ottobre il ministro dell’Ambiente dell’Ecuador ha confermato che alle Galápagos – un arcipelago di tredici isole vulcaniche nell’Oceano Pacifico, al largo della costa occidentale del Sudamerica – è stata scoperta una nuova specie di tartaruga gigante. La nuova specie è stata chiamata Chilonoidis donfaustoi: include 250 esemplari che si trovano sulla parte orientale di Santa Cruz, l’isola più abitata dell’arcipelago. La Chilonoidis donfaustoi è la quindicesima specie di tartaruga gigante scoperta alle Galápagos, anche se quattro di queste si sono estinte nel corso degli anni. L’immagine si ingrandisce con un clic | Una nuova specie di tartaruga gigante. È stata scoperta alle Galapagos e i 250 esemplari che la compongono pesano circa 250 chili e vivono fino a 100 anni. |
È morta mercoledì, a 94 anni, l’attrice statunitense Cloris Leachman nella sua casa a Encinitas, in California. La notizia della sua morte è stata confermata dal figlio, che però non ne ha specificato le cause. Leachman è stata un’attrice di lunga carriera e negli anni ha vinto molti premi, tra cui l’Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1972 per la sua interpretazione di Ruth Popper nel film L’ultimo spettacolo, del regista Peter Bogdanovich. Divenne nota però soprattutto dopo aver recitato, nel 1974, il ruolo di Frau Blücher nella commedia Frankenstein Junior di Mel Brooks. | È morta a 94 anni l’attrice Cloris Leachman, che interpretò Frau Blücher in “Frankenstein Junior”. |
Oggi sono stati confermati sedici nuovi casi di persone che hanno contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia: quattordici in Lombardia e due in Veneto. I contagiati in Veneto sono due anziani di 78 e 67 anni che vivono in un paese in provincia di Padova: sono già in isolamento all’ospedale di Padova. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha detto che i due non sono stati in Cina di recente e che uno è in condizioni critiche. Il primo contagiato a essere individuato in Lombardia, invece, è stato un uomo di 38 anni residente a Codogno, comune di 15mila abitanti in provincia di Lodi, che è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale della sua città, in prognosi riservata. L’uomo non è stato di recente in Cina: si pensa che abbia contratto il virus dopo essere entrato in contatto con una o più persone che erano appena tornate dal paese. | I casi di coronavirus in Lombardia e Veneto. Sono sedici in totale: il primo individuato è stato un uomo di 38 anni di Codogno, tra gli altri ci sono cinque operatori sanitari e due anziani di Padova. |
Con l’allagamento straordinario di mercoledì a Venezia, dove l’acqua alta ha raggiunto i 187 centimetri sfiorando il massimo storico registrato durante l’alluvione del 1966, si è tornati a parlare del MOSE, l’imponente struttura in costruzione ormai da oltre quindici anni che dovrebbe riparare la città dall’alta marea. Secondo i suoi progettisti il MOSE, che sta per MOdulo Sperimentale Elettromeccanico, è quasi finito: ma anche gli ultimi cinque anni della sua storia sono stati caratterizzati da grandi ritardi e imprevisti che hanno aumentato lo scetticismo intorno a un’opera già controversa. Attualmente l’opera è realizzata al 94 per cento, secondo i suoi costruttori, e la data annunciata per la sua entrata in funzione è la fine del 2021. Ancora mercoledì, dopo l’acqua alta, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha ribadito l’urgenza dell’entrata in funzione dell’impianto. | A che punto è il MOSE a Venezia? pochi giorni fa era stato rinviato uno degli ultimi collaudi, e ad oggi la consegna è prevista per la fine del 2021. |
Nel pomeriggio di mercoledì 19 agosto un aereo della compagnia statunitense Delta Air Lines è stato colpito da un fulmine mentre si trovava su una delle piste dell’aeroporto di Atlanta, negli Stati Uniti. Un video girato da una persona all’interno dell’aeroporto mostra l’aeroplano nell’esatto momento in cui cade il fulmine. Nessuno dei passeggeri all’interno dell’aereo si è fatto male e anzi è probabile che nessuno di loro si sia accorto del fulmine. Gli aerei moderni sono infatti progettati per funzionare come “gabbie di Faraday” in questi casi: l’elettricità che colpisce l’esterno della struttura non passa all’interno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | L’aereo colpito da un fulmine all’aeroporto di Atlanta. Un video mostra il momento esatto in cui il fulmine colpisce l'aeroplano fermo su una pista di atterraggio. |
Strana carriera, quella di Danny DeVito, che oggi è diventato un settantenne: finalmente un tentativo di farsi prendere più sul serio di quello che il suo aspetto ha sempre suggerito. Ha fatto decine e decine di film e anche in ruoli notevoli (uno su tutti: Martini in Qualcuno volò sul nido del cuculo), ha fatto il regista di almeno un film di gran successo come La guerra dei Roses, ha vinto Emmy e Golden Globe per la serie Taxi con cui aveva cominciato, è stato nominato all’Oscar per aver prodotto Erin Brockovich, ma ce lo ricordiamo tutti soprattutto come un ometto buffo e rotondo che fa parti di ometto buffo e rotondo, con dosi variabili ma sempre cospicue di sarcasmo. È nato il 17 novembre 1944 nel New Jersey (in una famiglia di origini lucane) ed è cresciuto ad Asbury Park, quella di Springsteen. Cominciò col teatro e a Broadway, dove già fece la parte di Martini in Qualcuno volò sul nido del cuculo che mantenne nel film, nel 1975 (prima era stato anche in un fallimentare e dimenticato film di Mario Monicelli con Gigi Proietti e Sophia Loren, La mortadella). Nel frattempo aveva fatto molta amicizia con Michael Douglas, che ha due mesi più di lui, che da produttore del film lo aveva arruolato nel Cuculo e con cui lavorò assai più tardi. Dopo ci fu Taxi, e poi una serie di parti in film diventati anche molto famosi, tra cui Voglia di tenerezza, All’inseguimento della pietra verde, I gemelli. Nei decenni seguenti i ruoli furono ancora più numerosi, con registi come Tim Burton, Sofia Coppola, Milos Forman, David Mamet, Woody Allen, Brian De Palma e Francis Ford Coppola. Del suo aspetto, e dei molti ruoli che gli ha dato, si è sempre rallegrato: e nello stesso tipo di parte, è appena diventato familiare per un’altra generazione ancora, nell’ultimo video degli One Direction. | Una vita da Danny DeVito. Oggi compie 70 anni, ha iniziato in uno dei film più famosi della storia del cinema, ha quasi vinto un Oscar e ha appena fatto un video con una boy band. |
Il sistema sanitario nazionale britannico (NHS) ha avviato una collaborazione con Amazon per rendere accessibili le informazioni disponibili sul sito attraverso l’assistente vocale Alexa. Secondo l’NHS, l’iniziativa consentirà di offrire consigli di salute affidabili, verificati dai suoi medici ed esperti, al posto delle informazioni più inaffidabili e difficili da verificare disponibili su altri siti quando gli utenti cercano online consigli o informazioni sulla salute. Il governo del Regno Unito ritiene inoltre che la collaborazione potrebbe ridurre il carico di lavoro per i medici del sistema sanitario, offrendo consulenze per i problemi più comuni e meno gravi. Ogni giorno milioni di persone con qualche problema di salute cercano i loro sintomi su Internet, sperando di ottenere qualche risposta chiara. Le diagnosi fai-da-te però sono rischiose: possono causare ansie non necessarie, per malanni che in realtà non si hanno, o possono far sottovalutare problemi di salute più seri di quanto si possa immaginare. Una ricerca online che porta su siti poco raccomandabili può peggiorare ulteriormente le cose, e per questo l’NHS sta cercando di incentivare il ricorso al suo sito, che negli anni si è arricchito di consigli e suggerimenti affidabili. | “Alexa, sarà mica lupus?”. L'assistente di Amazon nel Regno Unito darà consigli sulla salute basandosi sulle informazioni del sistema sanitario nazionale (e non è mai lupus). |
Ieri è stato firmato un accordo tra Unicredit e i sindacati riguardo i 4.700 esuberi previsti dalla banca. L’accordo prevede che 3000 persone possano decidere volontariamente di lasciare il posto di lavoro: qualora al 15 novembre la cifra non sia stata raggiunta, è prevista l’uscita forzosa a cominciare dai dipendenti che hanno quarant’anni di contributi e quindi hanno la possibilità di avere una pensione piena. Ieri le agenzie di stampa aggiungevano un altro particolare dell’accordo, a prima vista piuttosto singolare. “Dopo ore di discussione”, si leggeva, Unicredit si è impegnata a “privilegiare le assunzioni dei figli dei dipendenti con due vincoli legati alla laurea e alla conoscenza della lingua inglese”. Sempre stando a quanto ha pubblicato la stampa, e che nessuno ha smentito, “Unicredit non ha invece accettato l’idea di un’assunzione automatica dei figli dei propri dipendenti destinati al prepensionamento”, che era stata proposta dai sindacati. La questione è stata discussa un po’ online, durante la giornata di ieri, ma non ha trovato grande attenzione da parte della stampa nazionale. L’unico giornale a dedicare ampio spazio a questa storia oggi è il Mattino, con un articolo e un’intervista a Pietro Ichino. | I posti dei padri ricadono sui figli. L'accordo firmato ieri da Unicredit e sindacati garantisce corsie preferenziali per i figli dei dipendenti, e la cosa è quasi una prassi. |
Una delle indicazioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le istituzioni italiane stanno diffondendo per contrastare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) è lavarsi le mani spesso, a lungo e per bene, con acqua e sapone. Si può usare anche un disinfettante a base alcolica, nel caso non si abbia a disposizione l’acqua corrente, ma il sapone resta la scelta migliore perché fa benissimo il suo lavoro. Le molecole di sapone, una volta in acqua, si comportano come ioni negativi e si possono considerare divise in due parti: una “coda” formata da atomi di idrogeno e carbonio (si chiama così per la sua struttura allungata) e una “testa” carica negativamente. | Come funziona il sapone. E perché è più che sufficiente per rimuovere il virus dalle nostre mani: un piccolo ripasso di chimica, insomma. |
Don Gino Rigoldi, cappellano dell’istituto penale per minori “Cesare Beccaria” di Milano, ha difeso sul Corriere della Sera il ministro Cancellieri e ha contestato l’accusa che le viene fatta, per cui anche se avesse “segnalato mille casi” avrebbe sbagliato a segnalare quello di Giulia Ligresti, detenuta in precarie condizioni di salute, perché “deve interessarsi di tutti” altrimenti “meglio non occuparsi di nessuno”. Cancellieri riferirà oggi alle 16 in Senato. «O tutto o niente»: questo sembra essere diventato il principio di coloro che si sono impegnati a giudicare la frase pronunciata dal ministro Cancellieri. Ha aiutato una persona? Non basta. Ne ha aiutate 100? Non basta ancora. Ha segnalato mille casi? Non basta, non basta. Deve interessarsi di tutti. Non ce la fa? E allora meglio non occuparsi di nessuno. Dietro questo ragionamento c’è l’invidiabile convinzione che sia possibile stabilire in Terra il perfetto mondo di Dio o della Dea Ragione, un paradiso nel quale nessuno si ammala, nessuno sbaglia, nessuno muore. Io invece sto dalla parte del ministro Cancellieri. Sarà per i miei 40 anni passati a cercare di aiutare i ragazzi del carcere, sarà perché, come lei, non sono riuscito a dare una mano a tutti, ma mi sento molto più vicino ai suoi limiti che non a quella sconfinata volontà di potenza che mi sembra animare i critici del ministro. | In difesa del ministro Cancellieri. Gino Rigoldi, cappellano dell'istituto penale minorile di Milano, scrive sul Corriere della Sera e contesta il principio «o tutto o niente». |
Tolti tutti quelli alla frenetica ricerca di un negozio aperto, un supermercato, un mercatino, un autogrill, per comprare il regalo di San Valentino che vi eravate dimenticati (è domani!), ad avere tempo libero per rileggere il meglio del Post questa settimana restano: a) i lungimiranti b) i single c) gli induriti dalla vita Se appartenete a una di queste categorie, ecco quindi gli articoli più letti sul Post questa settimana: | Sunday Post. Il meglio del Post questa settimana per lungimiranti, single e induriti dalla vita. |
Sedici braccianti agricoli sono morti e altri sette sono rimasti feriti in 48 ore, tra la sera di sabato scorso e lunedì in due incidenti stradali in provincia di Foggia. Il primo incidente è avvenuto sabato, il secondo, il più grave, lunedì, vicino al paese di Lesina, quando un furgone stipato con quattordici persone si è scontrato con un tir (l’autista è ferito, ma non in pericolo di vita). | 16 morti in 48 ore. Tra sabato sera e lunedì 16 braccianti stranieri sono morti in due incidenti stradali in Puglia, mentre tornavano dai campi di pomodori dove lavoravano per meno di tre euro l'ora. |
Nel 1995, l’archeologo tedesco Klaus Schmidt guidò una serie di scavi nei pressi di una collinetta artificiale a Urfa, nel sud-est della Turchia. Quel luogo era noto come Göbekli Tepe e considerato un posto sacro dalla comunità curda locale. Era stato notato per la prima volta nel 1963 da alcuni studiosi dell’Università di Chicago e dell’Università di Istanbul, e in seguito abbandonato dopo le prime perlustrazioni. Più di trent’anni dopo, sulla base dei risultati di scavi da lui condotti in un altro sito dell’Anatolia Sud Orientale, Schmidt era convinto che occorresse effettuare ricerche più approfondite in altre aree della regione. Arrivato a Urfa, si mise in contatto con i due contadini proprietari della terra in cui si trovava il sito e si fece accompagnare da loro a Göbekli Tepe. L’intuizione di Schmidt si rivelò corretta. A Göbekli Tepe c’era da scoprire più delle schegge di selce analizzate dal gruppo di ricerca degli anni Sessanta. E certi lastroni di pietra interrati, già osservati da quel gruppo, non erano ciò che sembravano. Gli scavi portarono alla luce megaliti preistorici disposti in strutture circolari e rettangolari, risalenti a un periodo compreso tra il 9.600 e l’8.200 a.C., un’epoca che precede di 6 mila anni, per esempio, la costruzione del complesso megalitico di Stonehenge. Quelle costruzioni fanno oggi di Göbekli Tepe uno dei più antichi complessi di monumenti mai scoperti e siti archeologici con testimonianze di una civiltà. | Göbekli Tepe è un posto incredibile. Studi recenti sul sito archeologico di uno dei santuari megalitici più antichi al mondo stanno ridefinendo molte ipotesi sulla storia delle civiltà mesopotamiche. |
Mercoledì sera Forza Italia ha diffuso una nota ufficiale per comunicare la fine della relazione tra l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la sua compagna Francesca Pascale, rispondendo a una serie di foto pubblicate dal giornale di gossip Diva e Donna che lo ritraevano in compagnia della deputata di Forza Italia Marta Fascina. Il comunicato dice: Dopo l’articolo di ‘Diva e Donna’ di questa mattina si sono scatenati i soliti pettegolezzi intorno al presidente Silvio Berlusconi e alla signora Francesca Pascale. Appare quindi opportuno riconfermare che continua a sussistere un rapporto di affetto e di vera e profonda amicizia fra il presidente Silvio Berlusconi e la signora Francesca Pascale, ma che non vi è fra loro alcuna relazione sentimentale o di coppia. | Forza Italia ha diffuso una nota ufficiale per dire che Silvio Berlusconi e Francesca Pascale non stanno più insieme. E Pascale ha detto: "Auguro al presidente tutta la felicità del mondo". |
In quella fase da ragazzi in cui ci si appassiona alle commedie di qualche generazione prima, io mi innamorai tra gli altri di Lo sport preferito dall’uomo e di Torna a settembre. Il primo potrebbe essere uno dei miei film preferiti di sempre, scelta trattata con condiscendenza dai miei conoscenti alla stregua del mio amore per i Pet Shop Boys – entrambi chiari sintomi di omosessualità latente – e il lago Wakapoogee sta nel mio immaginario geografico cinematografico nello stesso atlante di Punxsatawney, la cittadina di Ricomincio da capo. C’è Rock Hudson che è un grande esperto di pesca che non ha mai pescato in vita sua, e il film è tutto intorno alla protezione dell’impostura, tema quanto mai contemporaneo, e alla rivelazione liberatrice di una verità, tema quanto mai presente nella vita di Rock Hudson. Torna a settembre, ora che ci penso, ha anche un tema di occultamento della verità: lì Rock Hudson ha una villa sulla riviera ligure e il suo maggiordomo la trasforma in albergo quando lui non c’è, a sua insaputa. C’è Gina Lollobrigida, pure. Rock Hudson avrebbe 90 anni, oggi. Ma è morto di AIDS quando ne aveva quasi sessanta, nel 1985, in mezzo alla crisi mondiale dell’AIDS. Fu una storia pazzesca e decisiva nella consapevolezza del mondo sulle dimensioni e gravità della malattia. Io la scoprii anni dopo, leggendo un bel romanzo di uno scrittore americano che era stato l’uomo che aveva tradito Rock Hudson sulla sua omosessualità. Ne scrissi una storia, tanti anni fa. | La storia di Rock Hudson. Una storia allegra e triste di formidabili commedie, di coming out, e di tempi drammatici: oggi avrebbe 90 anni se non fosse morto di AIDS. |
Walt Mossberg è tra i più rispettati, e talvolta temuti, giornalisti esperti di tecnologia al mondo: ha una propria rubrica sul Wall Street Journal e le sue recensioni dei nuovi prodotti sono tenute molto in considerazione da chi realizza computer, televisori, telefonini e altri aggeggi elettronici. Come ormai da tradizione, anche per il 2013 Mossberg ha messo insieme qualche pensiero e considerazione su che cosa aspettarsi dall’anno appena iniziato nel campo delle tecnologie per i singoli consumatori. Secondo Mossberg il 2013 sarà l’anno dei televisori più intelligenti, o meno stupidi degli attuali, e di Internet delle cose. Tablet contro PC Il settore dei tablet, che fino a qualche anno fa nemmeno esisteva e che ora fa una durissima concorrenza a quello dei computer tradizionali, continua a essere dominato dagli iPad di Apple, anche grazie alla recente introduzione di iPad Mini, un poco più economico e più pratico da portarsi in giro. Nel nuovo anno Apple dovrà fare i conti con una concorrenza molto più agguerrita da parte di Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google installato su decine di diversi tablet: è migliorato molto così come è migliorata la realizzazione dei dispositivi, e molti modelli hanno ormai poco da invidiare a quelli prodotti da Apple. | Il 2013 dei tablet e delle tv meno sceme. Walt Mossberg, il celebre e temuto esperto del Wall Street Journal, ha fatto qualche previsione su che cosa aspettarci dalla tecnologia nei prossimi mesi. |
Se ci pensate, il rapporto è strano: la cosa che facciamo con maggiore continuità e concentrazione, soprattutto in questi tempi di multitasking, quella che occupa più tempo della nostra vita, è la meno fotografata, persino in questi tempi in cui tutti quanti fotografiamo qualsiasi cosa continuamente. I repertori fotografici rappresentano con migliaia di immagini ogni attività umana, ma quella del dormire in dimensioni assai ridotte. Certo, le riflessioni e spiegazioni sono facili e sono molte: che di solito è buio, che l’uso del flash ha le sue controindicazioni, che nel sonno tendiamo a essere più inespressivi (ma non tutti), o che c’è qualcosa di ingannevole nel fotografare qualcuno così tanto a sua insaputa (c’è chi dice che è brutto perché il fotografato “sembra morto”). Poi però ci sono occasioni in cui un sonno momentaneo o diurno attrae il fotografo (al recente Festival del Giornalismo di Perugia il direttore del Post ha diffuso su Twitter l’immagine di uno spettatore appisolato durante la conferenza stampa di Michele Santoro e Carlo Freccero): una delle occasioni più frequenti è quella dei personaggi istituzionali appisolati nelle occasioni pubbliche. All’ex premier Silvio Berlusconi è capitato con una certa frequenza. Ma di maggior fascino ancora è il sonno che diventa parte di una scena, di un contesto, di un luogo del mondo. Su un prato, una spalla, un tavolino, un campo, un cartone. Voi ce l’avete, una foto di voi che dormite? | Gente che dorme. Immagini e riflessioni sulla cosa a cui dedichiamo più tempo e che fotografiamo meno. |
C’è chi tiene un rancore per anni, chi se ne libera in fretta e chi ritiene di non essere rancoroso, anche se inconsapevolmente lo è stato qualche volta nella vita. Il rancore è quasi sempre descritto in modo negativo: un difetto che classifica la stessa persona che lo porta, eppure può essere una virtù e un punto di partenza per migliorare se stessi. Almeno la pensa così la scrittrice britannica Sophie Hannah, che ha da poco pubblicato un libro sul tema: Come serbare rancore (per ora disponibile solo nella versione in inglese How to Hold a Grudge). Hannah non è una psicologa (scrive romanzi thriller psicologici) ma ha messo a frutto le sue esperienze, comprese quelle di una lunga psicoterapia, per mettere insieme il nuovo libro. Contiene consigli e suggerimenti per riflettere sulle proprie debolezze, su come vediamo le altre persone, cosa pensiamo su di loro e perché sviluppiamo rancori che in alcuni casi ci accompagnano per tutta la vita, impedendoci di avere rapporti con persone che per noi sono state importanti. Questa è una sintesi dei suoi consigli, cui ha lavorato Jolie Kerr sul New York Times. | Piccola guida per rancorosi. Il primo passo è riconoscerlo e capire che non c’è nulla di male nel provare rancori, anche piccoli, se li vogliamo risolvere. |
Il 2 aprile 1968 l’Uptown Theatre di Washington D.C. fu il primo cinema al mondo a proiettare 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Molti uscirono dalla sala prima della fine del film e alcuni dei più importanti critici di cinema di quegli anni ne parlarono molto male. «Il film è così preso dai suoi problemi, dal suo uso dei colori e dello spazio e dalla sua fanatica devozione ai dettagli da fantascienza che sta da qualche parte tra l’ipnosi e la noia immensa», scrisse Renata Adler sul New York Times. Adler scrisse che 2001: Odissea nello spazio era un film «languido, in cui passa quasi mezzora prima che si veda il primo essere umano o si senta la prima parola; e un’intera ora prima che la trama inizi anche solo a svelarsi». Aggiunse che il film era fatto da «tre linee narrative che non si collegano e che sono lasciate lì come se fossero un test di Rorschach con nebulose implicazioni teologiche». Agli Oscar del 1969, 2001: Odissea nello spazio fu candidato a tre premi: vinse quello per i Miglior effetti speciali e non fu nemmeno tra i nominati per il Miglior film. | “2001: Odissea nello spazio” ha cinquant’anni. All'inizio molti ne parlarono male, poi abbiamo cambiato idea: ma non lo capiremo mai davvero. |
Facebook ha annunciato un cambiamento alle sue regole della privacy, che permetterà anche ai suoi iscritti nella fascia di età dei “minorenni” – tra i 13 e i 17 anni – di rendere pubblici i loro post sul social network (i minori di 13 anni teoricamente non si possono iscrivere). Fino a ora, per loro, l’opzione era disattivata ed era solo possibile pubblicare post indirizzati ai propri amici o, al massimo, agli amici del proprio gruppo di amici. La nuova opzione rende di fatto il sistema di pubblicazione dei post per i minorenni uguale a quello utilizzato dagli iscritti maggiorenni a Facebook, e permetterà di rendere i loro post visibili a tutti. A partire dai prossimi giorni, ogni utente tra i 13 e i 17 anni potrà scegliere a chi rendere visibili o meno i suoi post. Per precauzione – o alibi – quando selezionerà l’opzione “Pubblico” comparirà un fumetto per ricordare che il post che si sta per pubblicare potrà essere visto da tutti, e non solo dai propri amici. Il fumetto darà anche la possibilità di cambiare le impostazioni per la privacy del singolo post. Gli avvisi su chi potrà vedere i contenuti che stanno per essere condivisi saranno sempre mostrati, chiarendo chi potrà vedere cosa. | Facebook e i post dei minorenni. È stato rimosso il divieto che impediva agli utenti tra i 13 e i 17 anni di condividere contenuti con tutti e non solo con i loro amici. |
Lorenzo Licitra ha vinto l’undicesima edizione di X Factor, la popolare trasmissione di Sky per scoprire nuovi cantanti. Lorenzo Licitra ha 25 anni, quindi faceva parte della squadra di Mara Maionchi, è di Ragusa e ha fatto per anni musica lirica. La canzone originale con cui ha partecipato alla finale è stata “In The Name of Love”. In finale, Licitra, ha battuto gli altri concorrenti: il 30enne Enrico Nigiotti – anche lui della squadra di Maionchi – il 19enne Samuel Storm – che faceva parte della squadra di Fedez – e i Måneskin, un gruppo che faceva parte della squadra di Manuel Agnelli. #LorenzoLicitra vince #XF11! ? ?❌ pic.twitter.com/onZAp4BJ77 | Lorenzo Licitra ha vinto X Factor 11. |
Da due settimane è in corso dentro il Partito Democratico (PD) un’importante trattativa su come modificare la legge elettorale, cioè quella che stabilisce in che modo trasformare i voti espressi dagli elettori in seggi parlamentari. Una parte della minoranza del partito, guidata dal deputato Gianni Cuperlo, chiede che l’Italicum – la legge attualmente in vigore, ma solo per la Camera – sia cambiata in senso più rappresentativo e proporzionale, diminuendo il numero di parlamentari eletti con le liste bloccate e l’entità del premio di maggioranza. La maggioranza, e il segretario Matteo Renzi, si dicono da tempo disponibili a cambiare la legge, ma non hanno ancora detto quali sono per loro i punti irrinunciabili. Dall’esito della trattativa dipende se il PD arriverà più unito di così al referendum costituzionale del 4 dicembre, oppure se una parte più o meno consistente della minoranza voterà No. Da mesi, infatti, la minoranza del partito chiede che l’Italicum venga modificato e minaccia di votare No al referendum in caso contrario. La preoccupazione di molti di loro sembra essere il famoso “combinato disposto“, cioè il fatto che in caso di approvazione della riforma costituzionale, l’Italicum permetterebbe a una forza politica con un consenso relativamente basso di ottenere la maggioranza assoluta nell’unica camera che dà la fiducia al governo (nello scontro attuale, comunque, sono anche presenti ragioni di tattica politica e reciproche antipatie personali). | La trattativa nel PD. Come procede il complicato negoziato tra maggioranza e minoranza per decidere come cambiare l'Italicum (e come fidarsi gli uni degli altri). |
Dopo il Consiglio dei ministri di venerdì 13 dicembre, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha annunciato l’avvenuta abolizione per decreto legge (DL) del sistema dei rimborsi elettorali ai partiti. Come tutti i DL è da subito operativo e dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro i prossimi 60 giorni. Il decreto è interamente derivato dal testo della legge sull’abolizione dei rimborsi già approvata dalla Camera e successivamente arenatasi in Parlamento. Sono state apportate alcune modifiche, ma solo per motivi tecnici per poterla rendere un decreto governativo. | Cosa succede con il finanziamento pubblico. Il governo ha annunciato di avere abolito il sistema dei rimborsi elettorali con un decreto legge, basato sulla legge già votata dalla Camera per i contributi volontari ai partiti. |
Dopo la notizia della morte di Prince, giovedì, i social network hanno iniziato a riempirsi di tributi. I suoi fan gli riconoscono il merito di aver mostrato come vivere con coraggio e senza preoccuparsi di quello che pensano gli altri. Eclettico e anticonformista, Prince ha reso cool l’essere diversi, e ha potuto permetterselo. Sapeva anche essere discusso, ma per molte persone è stato un’ispirazione. Un articolo dell’edizione americana di Rolling Stone del 2004 racconta che quando Prince entrò nella Rock and Roll Hall of Fame, la cantante Alicia Keys disse: «Grazie a lui non ho mai voluto essere nessun’altra se non me stessa. La sua musica ha dato alla mia le ali per essere diversa». Rispondendo, Prince disse che «Malgrado tutto, nessuno può decidere chi sei per gli altri». Che si parlasse di musica, di questioni etniche o di genere, Prince sfidava sempre le regole e spingeva un po più in là il confine di ciò che era socialmente accettato. E le sue canzoni rappresentano questo spirito. Una donna, @grrlaction, ha pubblicato ieri una serie di tweet commossi per descrivere quanto Prince sia stato importante per lei. «Prince era combattivo, era libero ed era sempre se stesso, in un modo bello e sfacciato: è arrivato nella mia vita in un momento in cui avevo un bisogno disperato di qualcuno che mi dicesse che andava bene essere tutte queste cose. A volte ne ho ancora bisogno, non se ne può essere andato veramente». | Sii te stesso, diceva Prince, che va bene. Ed era per questo che per molti suoi fans era un modello, una rassicurazione e un'ispirazione: lui ci era riuscito, dice il Washington Post. |
Dopo che Ted Gioia ha pubblicato sul Daily Beast il suo articolo che sosteneva che la critica musicale si è trasformata in giornalismo di costume, con poca o nessuna attenzione alle questioni della musica, molti amici su Facebook mi hanno invitato a scrivere un articolo “non noioso” che spieghi una canzone pop di successo usando la teoria musicale. Io dico che sarà comunque noioso. Ma farò del mio meglio. Ho scelto “Teenage dream” di Katy Perry, perché il suo successo sembra aver spiazzato tutti coloro che odiano Katy Perry nel mondo. Perché è arrivata al numero uno? | Katy Perry spiegata sul serio. O almeno una delle sue canzoni di maggior successo, esaminata da un critico musicale tra accordi, sincopi, e gabbie toniche. |
Tutti i media americani riferiscono oggi della morte di Lena Horne. Aveva 93 anni, era stata una grandissima cantante. Ma piuttosto che raccontarla agli italiani non ottuagenari, meglio YouTube. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Chi era Lena Horne. Su YouTube ce n'è abbastanza per commuovere anche i ragazzini. |
Henry Heimlich, il medico statunitense che ha inventato la cosiddetta “manovra di Heimlich”, è morto ieri in seguito ad arresto cardiaco avuto alcuni giorni fa. Aveva 96 anni; la morte è stata annunciata da suo figlio Phil Heimlich. Heimlich era famoso in tutto il mondo per l’omonima manovra, una tecnica di primo soccorso che permette di risolvere velocemente casi di soffocamento afferrando una persona da dietro, unendo le mani davanti alla sua pancia, sopra l’ombelico e sotto le costole, ed esercitando delle rapide spinte. Fu inventata da Heimlich nel 1974 quando dirigeva il reparto di chirurgia dell’ospedale di Cincinnati. Heimlich pubblicò il suo studio preliminare nel giugno del 1974 su una rivista di medicina. La manovra fu poi ripresa e raccontata dai principali giornali statunitensi e mondiali. Poche settimane più tardi il Journal of the American Medical Association scrisse un editoriale sui vantaggi della manovra e fu in quel caso che, per la prima volta e con l’assenso di Heimlich, se ne parlò come della “manovra di Heimlich”. | È morto Henry Heimlich, l’inventore della manovra di Heimlich. Aveva 96 anni, era famoso per aver dato il nome a una tecnica per salvare le persone dal soffocamento. |
È stato diffuso il terzo trailer di Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una serie di film che faranno da spin-off per la saga fantascientifica di Star Wars (anche se ufficialmente questo è il secondo trailer: il primissimo era un “teaser trailer”). Il nuovo trailer è lungo più di due minuti e contiene moltissime scene, alcune delle quali in un’ambientazione già vista nel primo trailer – che avevamo spiegato qui – ma ci sono anche moltissime nuove scene e personaggi finora mai visti. Tra i tanti viene rivelato un dettaglio molto importante sulla protagonista, interpretata dall’attrice Felicity Jones. Abbiamo messo insieme le cose che possiamo ricavare dal nuovo trailer, per cercare di capire dove andrà a parare il film. Rogue One: A Star Wars Story uscirà nei cinema italiani il 15 dicembre 2016. Avvertenza. “Rogue One” è ambientato dopo i film della “nuova” trilogia e prima di quelli della “vecchia” trilogia: a grandi linee, racconta la storia di come la Ribellione è entrata in possesso dei piani della Morte Nera. Insomma, sappiamo già cosa succede prima e cosa succede dopo: di conseguenza da qui in poi sarà pieno di spoiler per chi non ha visto i film di Star Wars (e per chi non vuole sapere proprio niente di “Rogue One”). | Il terzo trailer del nuovo Star Wars, spiegato bene. Le cose da sapere sul ricco trailer del nuovo film della saga fantascientifica, scena per scena. |
Accanto alla classifica dei libri più venduti sull’Amazon Store, da due anni Amazon mette insieme una seconda e meno usuale classifica: quella delle frasi e dei libri più sottolineati tra quelli venduti sull’Amazon Store e letti sui Kindle, gli e-reader prodotti e venduti da Amazon. Mettere insieme questa classifica è possibile grazie a una speciale funzione degli e-reader, che permette di sottolineare porzioni di testo dei libri che si stanno leggendo: per salvarle o solo per ritrovarle più facilmente. La classifica è molto interessante e ci permette di osservare un aspetto della nostra lettura, le sottolineature, che siamo abituati a considerare privato e che fino a pochi anni fa non avrebbe potuto essere misurato. Nella classifica di quest’anno, che si riferisce ai libri venduti e letti in Italia nel 2014, ci sono diversi saggi (che occupano le prime sei posizioni), due romanzi (“Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani e “I miserabili” di Victor Hugo) e infine la biografia di Steve Jobs. Di seguito trovate la classifica dei libri e dei loro passaggi più sottolineati. E la morale è: sì, sottolineiamo tutti le stesse cose. 1. Pensa e arricchisci te stesso, Napoleon Hill | Le frasi più sottolineate sui Kindle. Nella classifica diffusa da Amazon ci sono frasi di Tiziano Terzani, di Victor Hugo e della biografia di Steve Jobs. |
Dal 5 agosto sarà aperta al pubblico l’installazione Blood Swept Lands and Seas of Red (“Il sangue dipinse le terre e i mari di rosso”), composta da 888.246 papaveri di ceramica disposti nel fossato, ora asciutto, della Torre di Londra. Ogni papavero ricorda un soldato dell’Impero britannico morto nella Prima guerra mondiale in un periodo compreso tra il 4 agosto 1914 – quando la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania – fino al 31 agosto 1921, il termine utilizzato dalla Commissione per i morti in guerra del Commonwealth per contare i militari morti nel conflitto. I papaveri sono fatti a mano con tecniche utilizzate ai tempi della guerra dall’artista inglese Paul Cummins insieme a 50 collaboratori, mentre l’installazione è realizzata dallo stage designer Tom Piper. Il primo papavero è stato piantato lo scorso 17 luglio, e 150 volontari sono al lavoro per sistemarli tutti: impiegheranno due settimane, ma l’ultimo papavero sarà posizionato l’11 novembre, in coincidenza con il Giorno dell’Armistizio che segnò la fine della guerra. Da quella data sarà possibile comprare i fiori al costo di 25 sterline l’uno, poco più di 30 euro. Il ricavato sarà distribuito tra sei associazioni di volontariato che si occupano dei soldati e delle loro famiglie. L’opera è stata commissionata dagli Historic Royal Palaces, l’associazione che si prende cura della Torre, mentre il titolo è stato dato da Cummins, che ha trovato la frase nel testamento di un soldato di Derby, dove vive e lavora. Ogni giorno al tramonto verrà inoltre letto il nome di un gruppo di soldati morti durante la guerra. | 888.246 papaveri per ricordare i soldati morti nella Prima guerra mondiale. Ogni fiore in ceramica rappresenta un militare ucciso nel conflitto: l'installazione si può vedere dal 5 agosto all'11 novembre alla Torre di Londra. |
È raro che un libro incominci con due immagini, soprattutto se l’autore aspira ad avere lettori che abbiano superato i dodici anni. Ma queste due fotografie ci servono a intenderci, sin da principio, sull’oggetto di cui discuteremo nelle pagine a venire. | L’intelligenza del denaro. L'introduzione del libro di Alberto Mingardi su soldi, mercati e tempi che corrono: a cominciare da due telefoni. |
Il governo italiano e quello della Svizzera hanno firmato dopo anni di trattative un accordo allo scopo di scambiarsi informazioni sui contribuenti italiani che hanno capitali in Svizzera. L’accordo, che viene descritto dai giornali come “la fine del segreto bancario”, facilita la voluntary disclosure da parte dei cittadini italiani che hanno conti correnti in Svizzera e permette all’Agenzia delle Entrate di avere informazioni anche su un singolo contribuente. Il segreto bancario è simile al segreto professionale a cui medici e avvocati sono tenuti nei confronti dei loro clienti, solo che vale per una banca nei confronti di chi deposita denaro nelle sue casse: anche grazie al segreto bancario la Svizzera ha attirato negli anni miliardi di capitali da tutto il mondo ed diventata è la terza piazza finanziaria dopo Stati Uniti e Regno Unito. Secondo la gran parte delle stime circa il 90 per cento di questi capitali sono arrivati in Svizzera illegalmente, cioè aggirando le leggi fiscali sulle esportazioni di capitali. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha detto che con questo accordo “miliardi di euro ritornano allo Stato”. Questo è il comunicato del ministero dell’Economia: | L’accordo Italia-Svizzera sul segreto bancario. È stato firmato oggi dopo anni di trattative: viene descritto come "la fine del segreto bancario" e secondo Renzi permetterà all'Italia di recuperare "miliardi di euro". |
Vlisco è un marchio olandese famoso per i tessuti dallo stile africano – conosciuti anche come tessuti wax (in cotone stampato) – e una storia singolare: fu fondato nell’Ottocento e produceva stoffe destinate al mercato indonesiano ma oggi è diventato il principale fornitore di tessuti per gli abiti tradizionali africani femminili, e un affermato marchio di moda. Il sito MessyNessy ne ha ricostruito la storia, spiegando il significato dei tessuti e dei loro ornamenti: ognuno infatti ha un nome – assegnato in origine dai venditori locali e negli ultimi anni dall’azienda – e comunica alcune informazioni su chi lo indossa: se è sposata, se è il capofamiglia, se è molto colta o è orgogliosa di ballare bene. Alcune delle fantasie più famose del marchio e i loro significati: | I tessuti africani che hanno dentro un messaggio. Li produce da 150 anni un'azienda olandese; ora sono un prodotto di lusso ma all'inizio le donne sceglievano i motivi per dire che erano colte o ballavano bene. |
© Bob Gosani Dall’11 marzo e fino al 30 aprile, la Fondazione Fotografia Modena ospiterà al Foro Boario la mostra 10 Years Old, per festeggiare il decimo anniversario dalla sua apertura. Per l’occasione saranno esposte 250 opere – fra video e foto – di 95 tra artisti e fotografi che fanno parte della collezione di Fondazione Cassa di risparmio di Modena, tra i quali diversi grandi fotografi italiani e internazionali: ci sono foto di Anselm Adams, Diane Arbus, Richard Avedon, Robert Frank, Hiroshi Sugimoto, Edward Weston, Garry Winogrand, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Franco Fontana, Luigi Ghirri, e Mimmo Jodice, tra gli altri. | I dieci anni di Fondazione Fotografia Modena. Sono un'occasione per vedere i lavori di grandi fotografi italiani e internazionali, in mostra da oggi fino al 30 aprile. |
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede che nel 2021 l’economia mondiale crescerà del 6 per cento, soprattutto grazie alle spese e agli investimenti sostenuti dalle economie più importanti del mondo per combattere la pandemia da coronavirus. La stima prevista dal FMI è ancora migliore rispetto a quella ipotizzata dallo stesso Fondo a gennaio, che era del 5,5 per cento. Secondo il FMI, quella prevista per il 2021 sarà la crescita economica mondiale maggiore degli ultimi quarant’anni e sarà trainata in particolare da Stati Uniti e Cina, la cui crescita stimata è rispettivamente del 6,4 e dell’8,4 per cento. A causa della pandemia, nel 2020 l’economia mondiale si era contratta del 3,3 per cento. – Leggi anche: Come stanno scrivendo il Recovery Plan | Il Fondo Monetario Internazionale prevede che nel 2021 l’economia mondiale crescerà del 6 per cento. |
Disney, la più famosa casa cinematografica al mondo che produce film per bambini, ha diffuso la lista di film che farà uscire nei cinema da qui al 2019. Nella lista ci sono 20 film già annunciati e quattro film ancora senza titolo (la cui uscita è prevista fra il 2017 e il 2019). Nella lista sono compresi saghe o filoni di cui la Disney possiede i diritti di immagine, come ad esempio i film e gli spinoff di Star Wars e i film tratti dai fumetti Marvel. Molti dei film programmati sono sequel – usciranno per esempio quelli di Alla ricerca di Nemo e Gli Incredibili – altri saranno totalmente nuovi: è il caso dell’adattamento cinematografico del celebre romanzo per bambini Il GGG dello scrittore britannico Roald Dahl. Le date di uscita si riferiscono agli Stati Uniti ma sono abbastanza indicative anche per l’Italia: negli ultimi anni non è quasi mai successo che ci siano state grandissime differenze fra l’uscita dei film Disney negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I 20 nuovi film della Disney da qui al 2019. Ci sono molti sequel, qualche cosa nuova e tutti i nuovi film di Star Wars e della Marvel (più una sorpresa per i fan di Roald Dahl). |
Dal 18 ottobre al 24 gennaio 2016 la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, nel Canton Ticino, ospita la mostra Leggere, leggere, leggere, che racconta il piacere della lettura attraverso dipinti del tardo Ottocento di artisti italiani e ticinesi, una serie di sculture e una selezione di foto di Ferdinando Scianna. La mostra raccoglie oltre 80 quadri, selezionati dal curatore Matteo Bianchi tra collezioni museali e private, che raccontano i modi in cui il tema della lettura è stato trattato dall’arte nell’Ottocento, “spaziando dalla necessità dell’istruzione al piacere del testo”. Un’intera sala della mostra è dedicata ad Albert Anker, uno dei più importanti pittori svizzeri, le cui opere illustrano la funzione della lettura attraverso i vari supporti, dal libro al giornale alla lettera. Le fotografie di Ferdinando Scianna, invece, sono tratte dal libro Lettori (edizioni Henry Beyle, 2015) e vengono commentate così dallo stesso fotografo: “Dal momento che non si può fotografare la letteratura ho deciso di immortalare chi legge […]. Per me fotografo, o almeno per il tipo di fotografia che amo e che cerco di praticare, la realtà è quindi un infinito libro da leggere e rileggere”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Leggere, leggere, leggere. Libri, giornali e lettere nella pittura dell’Ottocento e nelle foto di Ferdinando Scianna, in mostra a Rancate, nel Cantone Ticino. |
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è il DEF, il più importante piano del governo per l’economia (è quello degli 80 euro in più in busta paga), spiegato in 10 punti. Passando a cose meno impegnative, ci sono alcuni consigli utili per far durare di più la batteria dei vostri iPhone e le spiegazioni delle sigle di alcune delle più famose serie televisive degli ultimi anni. Poi le maglie delle squadre che andranno ai mondiali, alcune fotografie insolite della pittrice messicana Frida Kahlo e le foto del genocidio in Ruanda, iniziato questa settimana venti anni fa. – Il DEF in 10 punti Le cose da sapere sui piani del governo per l’economia, dagli 80 euro in più in busta paga al taglio dell’IRAP e degli stipendi dei dirigenti pubblici, e su come troverà i soldi | Sunday Post. Il DEF del governo Renzi, foto insolite di Frida Kahlo e sigle di serie tv tra le cose più lette sul Post questa settimana. |
Il numero di posti letto occupati dai malati di COVID-19 nelle terapie intensive è uno degli indicatori che mostrano in modo evidente l’andamento dell’epidemia: nell’ultima settimana nessuna regione ha superato le soglie di allerta, non era mai successo nel 2021, e non è l’unico dato incoraggiante. Il numero di nuovi casi ha avuto un netto calo, così come i decessi e il tasso di positività dei tamponi. Questi dati confermano che la situazione epidemiologica è sempre più sotto controllo e tutto fa pensare che questo andamento sarà confermato anche nelle prossime settimane, soprattutto grazie agli effetti della campagna vaccinale. Se nei primi mesi non era così chiaro cosa sarebbe successo con la campagna di somministrazione di massa, ora i primi studi dell’Istituto superiore di sanità confermano l’efficacia dei vaccini nel prevenire nuove infezioni. Secondo una ricerca pubblicata dall’ISS, che ha esaminato i dati di 13,7 milioni di persone vaccinate, a partire da 35 giorni dall’inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell’80 per cento delle infezioni, del 90 per cento dei ricoveri e del 95 per cento dei decessi. Gli effetti sono molto simili sia negli uomini che nelle donne e nelle diverse fasce d’età. Queste percentuali dimostrano che è molto importante vaccinare il più velocemente possibile e raggiungere il maggior numero di anziani e persone “estremamente vulnerabili”, due categorie considerate più a rischio di contrarre forme gravi della malattia. | I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. Continua il calo di contagi e decessi, e per la prima volta nel 2021 nessuna regione supera le soglie di allerta nelle terapie intensive. |
Sul sito di Tom Waits è stato pubblicato un nuovo video della canzone Hell Broke Luce, tratta dal disco “Bad as me” dello scorso anno. La regia è di Matt Mahurin. | Il video di “Hell Broke Luce” di Tom Waits. La canzone è dello scorso anno e fa parte del disco Bad as me. |
Il 26 febbraio uscirà in Italia Vizio di forma (cioè Inherent Vice, nel titolo originale), il nuovo film del regista Paul Thomas Anderson. Il film è tratto dall’omonimo romanzo dell’apprezzato scrittore statunitense Thomas Pynchon, pubblicato nel 2009. Vizio di forma è ambientato a Los Angeles negli anni Sessanta ed è incentrato sulla storia di Larry “Doc” Sportello, un investigatore privato tossicodipendente a cui viene affidato un caso piuttosto torbido da una sua ex fidanzata. La parte di Sportello è interpretata da Joaquin Phoenix: nel cast ci sono anche Reese Witherspoon, Owen Wilson e Benicio Del Toro. Vizio di forma è il settimo film di Anderson, considerato uno dei migliori registi americani: l’ultimo suo film era stato The Master, ispirato alla storia del culto di Scientology, ma Anderson è noto soprattutto per Magnolia e There Will Be Blood. I critici che hanno visto Vizio di forma – che negli Stati Uniti è uscito due mesi fa – ne hanno parlato molto bene. Di seguito, una scena del film in esclusiva per il Post. | Una scena di “Vizio di forma”. È il nuovo film di Paul Thomas Anderson – il regista di "The Master" e "Magnolia", tra gli altri – uscirà in Italia il 26 febbraio ed è tratto da un recente romanzo di Thomas Pynchon. |
Qualche giorno fa Coop e Conad hanno annunciato che non venderanno più nei loro supermercati prodotti provenienti dai territori occupati in Cisgiordania. La paternità della decisione è stata rivendicata da una rete di associazioni che si chiama “Stop Agrexco”, nata un anno fa per boicottare tutte le merci prodotte in Israele e coltivate nei territori occupati: quello che sostiene è che Israele sfrutti commercialmente terre non sue e che i risultati di questo sfruttamento non debbano essere premiati dai consumatori. La scelta di Coop e Conad ha già generato una quantità notevole di polemiche: non solo per la nota e annosa questione dell’eventuale boicottaggio delle merci israeliane da parte dei critici delle sue politiche, che si ripropone ciclicamente, quanto perché gli stessi termini della vicenda non sono chiarissimi. Il primo punto di incertezza ha a che fare con la scelta di non vendere più i prodotti importati dalla Agrexco. La Agrexco è la principale azienda ortofrutticola israeliana, ma praticamente la totalità della merce che produce è riconducibile al territorio israeliano e non alla Cisgiordania: soltanto lo 0,4 per cento della merce viene prodotta nei territori occupati. Il blocco verso i prodotti Agrexco rappresenterebbe quindi un blocco verso tutte le merci israeliane, ovunque queste siano prodotte. Coop e Conad fin dal primo momento hanno respinto le critiche di chi ritiene sbagliato il boicottaggio, precisando che la decisione non ha ragioni ideologiche bensì “commerciali e di tracciabilità delle merci”. Benché nelle informazioni commerciali la Agrexco indichi se la merce è prodotta su territorio israeliano o in Cisgiordania, questa informazione “non è presente sul prodotto” e “non permette al consumatore finale di esercitare un diritto di acquisto consapevole, mancando una reale distinzione fra i prodotti made in Israele e quelli provenienti dai territori occupati”. Coop e Conad hanno fatto sapere quindi che la sospensione è solo “temporanea”, e che quando Agrexco indicherà sull’etichetta la provenienza esatta delle merci – territorio israeliano o territori occupati? – i prodotti torneranno in vendita. | Cosa sta succedendo tra Conad, Coop e Israele. I supermercati vogliono sapere se alcuni prodotti vengono dalla Cisgiordania o da Israele: ma danneggiano anche i palestinesi?. |
Matteo Renzi ha presentato martedì sul suo sito e su Facebook il logo della sua “Campagna elettorale” per le “Primarie 2012” senza ancora presentare pubblicamente una candidatura alle primarie del centrosinistra, né nominarle nel testo. Sulle vicende nazionali molto è già stato scritto dai giornali. Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione. Giovedì a Verona inizierà un cammino nuovo, difficile e impegnativo come tutti i sentieri non battuti. Ma con la forza di un sorriso e la libertà di chi non ha nulla da perdere giocheremo questa partita per restituire un minimo di dignità alla politica. Spero di poter contare sull’aiuto attivo di molti amici del popolo delle enews: nelle prossime ore sarà più chiaro il quando e il come ognuno potrà mettersi in gioco. Per chi è curioso qui ce’è il logo della campagna elettorale. | Il logo della “campagna elettorale” di Matteo Renzi. Dove c'è scritto "Primarie 2012", finalmente, malgrado lui ancora non ne parli. |
Facebook ha presentato “Stai bene?”, una nuova funzione del suo social network che serve per comunicare rapidamente agli amici che va tutto bene quando si verificano disastri naturali o eventi di altro genere che possono avere causato morti e feriti. Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha detto che “restare in contatto con le persone ha sempre valore, ma ci sono momenti in cui lo diventa ancora di più”, come per esempio durante particolari emergenze: terremoti, alluvioni, attentati. La nuova funzione è stata annunciata a Tokyo, in Giappone, dove era stata realizzata una prima versione del sistema in seguito alla grande emergenza causata dal terremoto del 2011. “Stai bene?” serve per comunicare ad amici e familiari che nonostante l’emergenza si sta bene, controllare come stanno le altre persone che si conoscono e che si trovano nell’area in cui c’è stata l’emergenza, segnalare che i propri amici stanno bene se si condivide lo stesso posto in cui è avvenuto il disastro. Solo gli amici possono vedere gli aggiornamenti di “Stai bene?” e solo loro possono aggiungere commenti, utili per chiedere ulteriori informazioni su come vanno le cose. | La nuova funzione di Facebook: “Stai bene?”. Tutti sperano di non doverla usare mai: serve per dire che è tutto ok quando c'è un'emergenza, come un terremoto. |
Lunedì 21 dicembre l’ISTAT, istituto nazionale di statistica, ha diffuso i dati sull’utilizzo delle tecnologie per la comunicazione, in particolare internet, da parte della popolazione italiana. I dati sono elaborati su un campione statistico di persone intervistate. Nel 2015 è cresciuto il numero di famiglie che utilizzano connessioni internet a banda larga (il numero di imprese invece è rimasto stabile). È aumentato di circa il 3 per cento l’utilizzo di internet veloce attraverso dispositivi mobili: per le famiglie si è passati dal 27,6 al 30,1 per cento, per le imprese dal 60 al 63,3 per cento. È aumentato il numero di persone che fanno acquisti su internet (dal 45,9 al 48,7 per cento) e quello delle imprese che vendono online (da 8,2 a 10 per cento). | Quanto usiamo internet in Italia. Ancora poco, dice l'ISTAT, anche se le cose stanno migliorando: abbiamo connessioni lente e le imprese usano poco i social network. |
Il milionario statunitense John McAfee, noto per avere fondato la società di antivirus per computer che porta il suo nome, è stato espulso dal Guatemala dove era fuggito per evitare di essere interrogato come persona informata sui fatti per un caso di omicidio nel Belize, paese in cui viveva fino ad alcune settimane fa. È atterrato alle sette di sera di mercoledì (l’una del mattino di giovedì in Italia) presso l’aeroporto internazionale di Miami (Florida, Stati Uniti) ed è stato scortato da alcuni funzionari del governo americano fuori dall’aereo per ulteriori verifiche. In Guatemala, McAfee aveva fatto richiesta per ottenere asilo, cosa che gli avrebbe permesso di non tornare nel Belize, ma le autorità guatemalteche la settimana scorsa gli negarono questa possibilità contestandogli l’ingresso da clandestino nel loro paese. McAfee era fuggito dal Belize alcune settimane fa in seguito all’omicidio del suo vicino di casa, lo statunitense Gregory Viant Faull, trovato morto l’11 novembre scorso nella propria abitazione sull’isola di Ambergris Caye. Gli investigatori belizani ritengono che McAfee possa avere informazioni utili per risolvere il caso di omicidio, e per questo motivo sono da settimane alla sua ricerca per sentirlo come persona informata sui fatti. Non è formalmente indagato, ma secondo il legale di McAfee gli agenti avrebbero comunque la possibilità di tenere in custodia il milionario per 48 ore. | McAfee è stato disinstallato dal Guatemala. Il milionario degli antivirus, fermato dopo una fuga da film, è stato espulso ed è arrivato negli Stati Uniti. |
Ieri, a San Francisco, Google ha organizzato un incontro con la stampa per annunciare alcune nuove funzionalità per rendere più semplice e veloce l’utilizzo del proprio motore di ricerca. Le novità interessano la possibilità di cercare pagine e link attraverso comandi vocali, di utilizzare le immagini al posto delle chiavi di ricerca e un nuovo sistema per rendere più rapido il caricamento delle pagine web segnalate nei risultati di Google. Ricerca vocale Chi utilizza uno smartphone ha già avuto la possibilità di provare la ricerca vocale di Google. Il principio alla base del sistema è semplice: un’applicazione di Google ti consente di dire a voce le parole chiave che vuoi cercare, il programma le riconosce, trascrive ciò che hai pronunciato e avvia la ricerca. Il riconoscimento vocale è solitamente accurato e ha il grande vantaggio di evitarti la fatica di digitare con i tasti del telefono quello che vuoi cercare, particolare che torna utile quando hai poco tempo o hai le mani impegnate a far altro. Il sistema permette anche di inserire chiavi di ricerca più lunghe e discorsive e per questo motivo Google ha deciso di renderlo disponibile anche per i computer e non solo per gli smartphone. | Le quattro novità di Google. Si potranno cercare cose usando immagini e comandi vocali, e le pagine si caricheranno più velocemente. |
Ieri Twitter ha presentato il suo nuovo logo, che a partire dai prossimi giorni sostituirà quello cui siamo ormai abituati dell’uccellino blu con il ciuffo. È la terza volta nei suoi sei anni di esistenza che il social network modifica il proprio logo, uno degli elementi grafici più riconoscibili del Web. La nuova versione del marchio ha un disegno più incisivo rispetto alla precedente: il becco è rivolto verso l’alto, le linee sono più stirate, il colore è più scuro ed è sparito il ciuffo di piume dalla testa. | Il nuovo logo di Twitter. È stato presentato ieri ed è un'evoluzione del precedente, ciuffo a parte. |
Il 15 giugno 2001, vent’anni fa, uscì in Italia Shrek, che un giornale di quel giorno descrisse così: «cartone animato per bambini divertente e carino, prodotto dalla DreamWorks di Spielberg e soci, il film capovolge le regole delle favole, prende in giro gli eroi fiabeschi, ha un protagonista sudicione, ha personaggi realistico-tridimensionali». Prima che uscisse, durante i molti anni di lavorazione che richiese, Shrek era considerato un progetto azzardato, quasi una punizione per chi ci lavorava. Poi uscì (negli Stati Uniti il 18 maggio) e finì per avere quasi mezzo miliardo di dollari di incassi, vincendo il primo Oscar della storia per il miglior film di animazione e diventando un celebrato apripista di tanta animazione per bambini, ma non solo. Negli ultimi vent’anni, Shrek è diventato altro ancora, e tra le riflessioni e le celebrazioni di questi giorni c’è stata una serie di critici che ha messo in discussione la sua eredità, fino a ipotizzare che sì, abbia effettivamente cambiato l’animazione: ma in peggio. | “Shrek” cambiò l’animazione. 20 anni fa uscì il celebre film sull'orco scorbutico, largamente emulato e con un'eredità visibile e discussa ancora oggi. |
Coca-Cola ha annunciato che produrrà una bevanda alcolica per il mercato giapponese. Sarà una versione del chuhai, una bevanda alcolica gassata normalmente venduta in lattina, con il liquore shochu come base e un aroma di limone o altri tipi di frutta. In Giappone i cosiddetti “alcopop”, bevande gasate con basso contenuto alcolico (dal 3 all’8 per cento), come il Bacardi Breezer, vanno molto di moda e Coca-Cola vorrebbe approfittarne. Jorge Garduño, il presidente di Coca-Cola Giappone, ha detto che la nuova bevanda sarà probabilmente venduta solo in Giappone. Il mercato delle bevande chuhai – ad esempio, Strong Zero, Highball Lemon e Slat – ha avuto una crescita percentuale annua compresa tra il 5 e il 25 per cento negli ultimi cinque anni. Tra le aziende che le producono ci sono Kirin, Asahi e Suntory, note soprattutto per la produzione di birra. | Per la prima volta nella sua storia Coca-Cola produrrà una bevanda alcolica. Sarà venduta solo in Giappone, ed è un nuovo tentativo di Coca-Cola di diversificare la sua offerta. |
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la seconda puntata della seconda stagione del “Candidato”, la serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Questa volta si parla dell’inafferrabile figura della “premierina”. | Il secondo episodio della seconda stagione del “Candidato”. Questa volta si parla dell'inafferrabile figura della "premierina". |
La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge sulla riforma della scuola chiamato dal governo “La Buona Scuola”. Hanno votato sì 316 deputati, no 137. Davanti a Montecitorio sono in corso manifestazioni e proteste. Il disegno di legge passa ora all’esame del Senato. Il ddl “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” era stato presentato lo scorso 27 marzo in Parlamento, dopo una consultazione pubblica che era durata diversi mesi e aveva coinvolto quasi due milioni di persone, secondo i dati del governo. Dopo l’approvazione alla Camera la proposta passa ora all’esame del Senato dove il percorso potrebbe essere più complicato soprattutto a causa dei numeri su cui conta la maggioranza. Al Senato, inoltre, i tempi saranno molto stretti. Scrive il Sole 24 Ore: «Per essere a regime dal prossimo anno scolastico la riforma – che sconta anche la pausa della prossima settimana ai lavori parlamentari per dare spazio alle elezioni amministrative – dovrà essere licenziata dal Parlamento entro la metà di giugno». | La Camera ha approvato la riforma della scuola. Il disegno di legge passerà ora all'esame del Senato: è stato approvato, senza modifiche sostanziali, con 316 favorevoli e 137 contrari. |
Dopo mesi di discussioni e rinvii, oggi l’aula del Senato voterà sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. La discussione inizierà intorno alle 9.30 e andrà avanti fino al momento del voto, previsto per le 19, con una pausa tra le 14 e le 15. | Decadenza Berlusconi, diretta streaming. La discussione al Senato inizia intorno alle 9.30, proseguirà tutta la giornata. |
Per la prima volta dopo molti anni, da qualche mese si è cominciato a parlare del ritorno dell’inflazione nelle economie mondiali. Dopo un lungo periodo in cui l’inflazione era rimasta ampiamente sotto gli obiettivi, tanto da far ritenere che fosse sparita quasi del tutto, negli ultimi mesi gli analisti hanno cominciato a prevedere un suo aumento moderato nel corso del 2021. Gli economisti e i banchieri centrali stanno discutendo se questa nuova crescita sia il risultato temporaneo delle politiche per la ripresa adottate per combattere la crisi provocata dal coronavirus o se invece l’inflazione tornerà a essere un serio problema per l’economia mondiale. Dopo un lungo periodo cominciato negli anni Settanta del Novecento in cui era una grave minaccia per le economie dell’Occidente e non solo, a partire dagli anni Novanta l’inflazione fu messa sotto controllo e nei decenni successivi ha smesso di impensierire economisti e governi, e tutti gli studiosi che nel corso degli ultimi decenni avevano previsto un suo ritorno, anche basandosi su solidi precedenti storici, sono sempre stati smentiti. A partire dall’inizio della pandemia da coronavirus, però, hanno cominciato ad accumularsi sintomi che farebbero pensare a un ritorno dell’inflazione: è ancora un’eventualità improbabile ed esclusa dalla maggior parte degli economisti, ma è meglio cominciare a capire di cosa si sta parlando. | Sta tornando l’inflazione? sembrava sparita, almeno dai paesi ricchi, ma durante la pandemia si è iniziato a parlare di un suo ritorno: è improbabile, ma meglio essere preparati. |
Drawing on Childhood è una mostra del The Foundling Museum di Londra che raccoglie i lavori dei alcuni dei più importanti illustratori degli ultimi 300 anni, scelti tra quelli che rappresentano personaggi della letteratura e della tradizione popolare che siano bambini orfani, abbandonati e adottati. La mostra è stata inaugurata il 22 gennaio e durerà fino al primo marzo. Nella mostra ci sono le illustrazioni di molte prime edizioni e edizioni speciali illustrate di celebri libri: partendo da Tom Jones di Henry Fielding, libri di Charles Dickens, di Emily Brontë, di Roald Dahl, fino ad Harry Potter di J.K. Rowling. Tra le opere in esposizione, ci sono i disegni originali di Nancy Ekholm Burkert pubblicati nella prima edizione del 1961 di James e la pesca gigante di Roald Dahl, e le illustrazioni di Cenerentola realizzate nel 1919 da Arthur Rackham. Nella mostra si trovano anche i disegni di alcuni tra i più famosi illustratori del mondo, tra questi ci sono Phiz (Hablot K. Browne), Quentin Blake, George Cruikshank, Stref (Stephen White), Thomas Rowlandson, Nick Sharratt e David Hockney. Ad accompagnare questi lavori, inoltre, il museo ha chiesto agli artisti contemporanei Chris Haughton, Pablo Bronstein e Posy Simmonds di realizzare llustrazioni originali di Tom Jones, il libro più famoso di Henry Fielding la cui prima edizione è stata pubblicata nel 1749. | Gli orfani più famosi della letteratura, illustrati. Una mostra a Londra racconta come siano stati disegnati i bambini orfani, dal Settecento fino a Harry Potter. |
Quando circolano voci sensazionalistiche da più parti, viene sempre da sospettare che abbiano tutte la stessa origine e si confortino a vicenda. Però che le inchieste intorno ai grandi appalti vadano minacciando altri nomi importanti nel governo e nei posti importanti vicini al governo (si parla della Rai, per esempio), lo si sente dire molto. Più condivisa e sostanziosa è l’ipotesi che Guido Bertolaso – reduce dal minore tra i suoi inciampi recenti: la scemenza su Monica Lewinski – abbia intenzione di dimettersi da Capo della Protezione Civile. Se il Corriere scrive nel sommario “In serata voci di dimissioni poi smentite” (nel testo però non si legge di nessuna smetita: solo un “non hanno trovato conferma”), Repubblica vuole credere alle voci e titola “Bertolaso vicino all’addio”. | Bertolaso se ne va dalla Protezione Civile? ne scrive Repubblica con pochi dubbi, gli altri giornali più cauti. |
Di che cosa parliamo quando parliamo di libri è una raccolta di brevi saggi dello scrittore e traduttore inglese Tim Parks, pubblicato in Italia il 20 ottobre dalla casa editrice UTET. Il titolo italiano – in inglese è Where I’m Reading From, “Da dove sto leggendo” – è una citazione della famosa raccolta di racconti di Raymond Carver: What We Talk About When We Talk About Love, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore. Di che cosa parliamo quando parliamo di libri è composto di 37 saggi brevi – scritti con il tipico tono di Parks, pacato e spietato insieme – suddivisi in quattro sezioni: Il Mondo intorno ai libri, I libri nel mondo, Il mondo degli scrittori, Gli scrittori nel mondo. Nelle sue 299 pagine, racchiuse in una bella copertina, Parks tenta di rispondere a domande frequenti che ruotano attorno al mondo dei libri e che ci siamo probabilmente fatti anche molti di noi: i libri vanno letti davvero fino in fondo? gli ebook sono proprio libri? il diritto d’autore è proprio un diritto? si scrive meglio gratis o per soldi? i traduttori vogliono davvero tradurre? perché alcuni scrittori vengono fatti santi? | Cosa non va nel Nobel per la letteratura. L'assurdo meccanismo con cui viene assegnato, spiegato dallo scrittore Tim Parks nel suo ultimo libro dedicato ai libri. |
La settimana scorsa il giornalista di Bloomberg Eric Newcomer ha raccontato di come Uber continui a perdere un sacco di soldi. Le perdite della società, però, potrebbero essere molto più alte di quanto rivelato da Newcomer, che nella sua newsletter settimanale ha scritto: Sappiamo che nella prima metà del 2016 Uber ha perso almeno 1,2 miliardi di dollari, ma la cifra è senza dubbio ancora superiore. Ho raccontato che nel primo trimestre dell’anno Uber ha perso circa 520 milioni di dollari, ma nel secondo le perdite hanno superato di gran lunga i 750 milioni. Ho la sensazione che in alcuni dei commenti la parte del “superato di gran lunga” si sia un po’ persa. La cifra che sappiamo è il livello minimo. Le perdite di Uber nel secondo trimestre sono state così alte che non sono riuscito a ottenere il numero esatto dalle mie fonti. | Dove sta andando Uber? negli ultimi tempi ha perso parecchi soldi e non si capisce in cosa investa né come intenda ottenere profitti, spiega un giornalista di Bloomberg. |
Una commissione del Parlamento britannico ha diffuso oggi 250 pagine di documenti che mostrano come Facebook agì in modo deciso per avvantaggiare alcune società sulla sua piattaforma e ostacolarne altre. Più in generale, i documenti contengono comunicazioni in cui i più alti dirigenti di Facebook (compreso Mark Zuckerberg) discutono della gestione dei dati degli utenti senza dare l’impressione di preoccuparsi molto della loro privacy e sicurezza. I documenti sono stati raccolti durante una causa contro Facebook da parte della società statunitense Six4Three, e sono stati acquisiti dal Parlamento britannico. Come ha spiegato il New York Times, dopo aver ristretto nel 2015 il numero e i tipo di dati degli utenti a cui le società sviluppatrici di app sulla piattaforma potevano avere accesso, Facebook permise ad alcune società – tra le quali Airbnb e Netflix – di continuare ad avere accesso ai dati precedentemente disponibili. Allo stesso tempo, Facebook impedì a società percepite come concorrenti (per esempio Vine, di Twitter) di avere accesso a dati e informazioni disponibili per altri sviluppatori. Nei documenti non ci sono comunque prove del fatto che Facebook abbia mai venduto ad altre società informazioni sui suoi utenti, cosa che l’azienda ha sempre negato. | Un’altra brutta giornata per Facebook. Il Parlamento britannico ha diffuso 250 pagine di documenti aziendali interni, che mostrano dibattiti e utilizzi disinvolti sul tema dei dati degli utenti. |
Shadows from the walls of death è un libro stampato in cento copie nel 1874, largo circa 50 centimetri e alto 70: al mondo ne sono rimaste soltanto quattro e se le toccate potreste stare molto male, se non addirittura morire. Le circa cento pagine che compongono il volume sono infatti intrise di arsenico, come chiesto dall’autore Robert M. Kedzie, un chirurgo unionista durante la guerra civile statunitense e poi professore di chimica al Michigan State Agricultural college (MSU). Kedzie aveva un buon intento: richiamare l’attenzione sulla tossicità della tappezzeria dell’epoca, che impiegava alcuni pigmenti fatti con l’arsenico, pubblicando un libro con i campioni di quelle più comuni e pericolose. Il libro, inviato a circa cento biblioteche pubbliche del Michigan, era accompagnato da un avvertimento del Consiglio per la salute dello stato, di cui Kedzie faceva parte, sui motivi della sua tossicità. All’epoca si pensava che l’arsenico fosse tossico soltanto se ingerito: è il veleno che uccise Romeo e Giulietta e Madame Bovary, per capirci, insieme a tantissimi signori delle corte medievali e rinascimentali italiane. I sintomi da avvelenamento erano come quelli del colera ed era difficile da rintracciare, era inodore e insapore e si confondeva facilmente con lo zucchero e la farina. Nell’Ottocento l’arsenico divenne famoso come “la polvere dell’eredità”, usata per sbarazzarsi facilmente di vecchi parenti che tardavano a morire, e giornali e romanzi già dai primi anni Trenta traboccavano di storie di omicidi con l’arsenico rimasti impuniti. L’arsenico fu usato per secoli in medicina per curare malattie come la sifilide e poi in epoca vittoriana mescolato a gesso e aceto per sbiancare la pelle; la Rivoluzione industriale lo rese un prodotto di successo, economico, accessibile a tutti e impiegato per moltissimi oggetti di uso comune: candele di sego meno care di quelle di cera, veleni per vermi e topi, cialde da applicare sul viso per togliere i brufoli, e per i pigmenti verdi più brillanti e in voga all’epoca, impiegati nelle tinture dei tessuti, delle tappezzerie e dei dolcetti. | Un libro velenoso. Storia notevole di un catalogo intriso di arsenico e fatto stampare da un medico dell'Ottocento per nobili ragioni. |
La linea verticale è una serie tv che sarà in onda da sabato 13 febbraio su Rai Tre – in prima serata, dopo il programma di Massimo Gramellini – ma che si può già vedere per intero e gratis su RaiPlay, il servizio della Rai che permette di guardare le sue trasmissioni in diretta streaming, anche senza tv. Questa è la prima cosa che la rende diversa da quasi ogni altra serie Rai: era successo già con Non uccidere, ma è comunque una cosa insolita. Ma la principale cosa che rende La linea verticale una serie diversa da quelle della Rai a cui siamo abituati sta in quello che è la serie. La linea verticale è ambientata in un ospedale e il suo protagonista è un uomo (Valerio Mastandrea) che nei primi minuti della prima puntata scopre di avere un tumore ai reni e deve farsi operare appena possibile. La serie parla quindi della scoperta del tumore, dell’arrivo in ospedale, della vita nel reparto di quell’ospedale e dei giorni prima e dopo l’operazione. Detta così sembra una cosa tristissima e pesantissima, invece la serie è quello che si definisce un dramedy, un misto tra dramma e commedia. Ci sono cose che mettono tristezza e tante altre che fanno ridere. | “La linea verticale”, giusto per non stare sempre su Netflix. Una nuova serie Rai con Valerio Mastandrea si può guardare tutta online per intero e sta piacendo molto. |
Il referendum “sulle trivelle” (che non è proprio sulle trivelle) si tiene domenica 17 aprile, in tutta Italia. È un referendum sulle trivellazioni in mare, ed è il primo nella storia italiana ad essere organizzato su richiesta delle regioni, e non dopo una raccolta firme, come succede di solito. Serve per decidere se abrogare una norma che attualmente consente di prolungare le concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro le 12 miglia dalla costa, finché i giacimenti non si esauriranno. Abbiamo messo insieme una breve guida con le cose minime da sapere: qui ci sono invece tutti gli approfondimenti, se ancora dovete decidere cosa e se votare. La domanda del referendum chiede agli italiani se vogliono abrogare la parte di una legge che permette a chi ha ottenuto concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa di rinnovare la concessione fino all’esaurimento del giacimento. Il quesito del referendum dice: | Referendum trivelle, guida alle cose da sapere. Dove e quando si vota, e qualche spiegazione per chiarire gli ultimi dubbi, se ancora ne avete. |
In questi giorni diversi giornali hanno riportato l’ipotesi che gli insegnanti che protestano contro la riforma scolastica del governo Renzi – il disegno di legge cosiddetto “La Buona Scuola” – possano “bloccare” gli scrutini di fine anno (cioè i consigli di classe in cui si decidono i voti finali degli studenti). Il presidente della Commissione di Garanzia e Sciopero è intervenuto molto duramente ipotizzando la precettazione degli insegnanti in caso di “blocco” degli scrutini. In realtà il blocco degli scrutini è impedito da un codice di autoregolamentazione firmato dagli stessi sindacati nel 1999, che consente solo forme di sciopero molto limitate durante gli scrutini e di certo non il loro “blocco”. Nei giorni scorsi la proposta di scioperare durante gli scrutini è stata esplicitamente citata dai COBAS, uno dei sindacati di sinistra che si occupa spesso di scuola. Giovedì sera anche UNICOBAS – un sindacato differente dai COBAS – ha notificato ufficialmente alla Commissione di Garanzia sugli Scioperi di aver indetto uno sciopero degli scrutini. La proposta non è comunque stata accolta dai sindacati principali, come spiega un articolo di Repubblica («Anna Maria Furlan, segretario CISL, dice: “Non mi piace”. La UIL la considera l’ultima spiaggia»). | Il blocco degli scrutini non si può fare. Malgrado se ne parli sempre, un accordo firmato dagli stessi sindacati lo impedisce nei fatti, e non ci sarà neanche quest’anno. |
The Hollywood Reporter (spesso abbreviata in THR) è una delle più autorevoli riviste statunitensi di cinema: esiste dagli anni Trenta e quindi, tra le altre cose, ha seguito e raccontato tutte le edizioni del festival del cinema di Cannes, che è iniziato nel 1946. THR ha chiesto ai suoi esperti di cinema di stilare la classifica per bellezza dei film che hanno vinto il più importante premio di Cannes, che è quasi sempre stato la Palma d’oro ma per alcuni periodi ha avuto un nome diverso. I film nella classifica del THR sono 69 e vanno dal 1955 al 2015 (in alcuni anni la Palma d’oro è stata assegnata ex aequo a due film). La buona notizia è che i primi due film in classifica sono italiani; quella in parte cattiva è che sono entrambi degli anni Sessanta. La notizia che non farà piacere al regista danese Bille August è che Con le migliori intenzioni, il suo film che vinse la Palma d’oro del 1992, è al 69esimo posto in classifica. Noi, per pietà, ci siamo limitati ai migliori 20. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I film più belli che hanno vinto a Cannes. Li ha scelti la redazione di The Hollywood Reporter: tre dei primi quattro sono italiani. |
Samsung ha annunciato che da settembre inizierà a vendere i Galaxy Fold, i suoi smartphone con schermo pieghevole. I Galaxy Fold avrebbero dovuto essere messi in vendita a partire dall’aprile di quest’anno, ma c’era stato qualche problema nel funzionamento degli schermi pieghevoli ed era quindi stato deciso un rinvio. Samsung ha detto che i telefoni saranno messi in vendita perché sono stati fatti diversi miglioramenti per rendere più efficace e resistente lo schermo dei suoi nuovi smartphone. I Galaxy Fold di Samsung avranno un costo di circa 2mila euro e ancora non c’è una data per la loro messa in vendita in Italia. | Samsung venderà da settembre i Galaxy Fold, gli smartphone con schermo pieghevole che avevano avuto un po’ di problemi. |
Google ha annunciato che nei prossimi giorni l’emoji della pistola su Android cambierà, trasformandosi in una più innocua pistola ad acqua. La scelta – che riguarda il più diffuso sistema operativo per smartphone al mondo e quindi centinaia di milioni di persone – arriva a circa due anni di distanza da una decisione analoga assunta da Apple, la prima società ad avere sostituito una rivoltella con una pistola ad acqua nel set di emoji per i suoi sistemi operativi (iOS per iPhone e iPad, macOS per i computer). All’epoca la scelta non passò inosservata e fu vista come una decisione politica da parte di Apple contro la violenza, soprattutto in un paese come gli Stati Uniti dove le sparatorie sono molto ricorrenti. La decisione di Apple di due anni fa ha causato un (lento) effetto domino che entro fine anno porterà tutti i principali produttori di sistemi operativi, servizi online e social network ad adottare la pistola ad acqua. Seppure possa sembrare poca cosa, il cambiamento racconta molto su come le grandi aziende, soprattutto in ambito tecnologico, si influenzano a vicenda e su come gestiscono le pressioni da parte dei loro utenti. | Nessuno vuole l’emoji di una vera pistola. Dopo Apple due anni fa, ora la stanno abbandonando tutti preferendo una più innocua pistola ad acqua. |
Oggi, 10 marzo, scade il termine per presentare la documentazione relativa alla vaccinazione dei bambini che frequentano l’asilo e la scuola materna prevista dal cosiddetto “decreto Lorenzin” sui vaccini del luglio 2017. La legge era stata approvata per rendere impossibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai bambini non vaccinati, aggiungendo sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo, quindi dalla primaria in poi. Adempiere agli obblighi è gratuito e non particolarmente difficile (basta fare riferimento alle aziende sanitarie locali). Non è chiaro quanti bambini non siano né vaccinati né in attesa di esserlo: secondo una stima citata da Repubblica potrebbero essere circa 30mila. Di recente Beatrice Lorenzin, ministra uscente della Salute, ha risposto ad alcune richieste di chiarimenti avanzate dall’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, sulla possibilità di completare o meno l’anno scolastico in corso per i minori che alla data del 10 marzo risulteranno ancora in attesa di effettuare le vaccinazioni. | Oggi scade il termine per presentare la documentazione sui vaccini dei bambini che frequentano l’asilo o la materna. |
Paolo Isotta, noto critico musicale e scrittore, è morto venerdì a settant’anni nella sua casa di Napoli. Isotta era considerato uno dei più grandi esperti italiani di musica classica e lirica. Tra gli anni Settanta e Ottanta fu professore nei conservatori di Reggio Calabria, Torino e Napoli, e successivamente critico musicale — «scontroso e ironico», l’ha definito il Foglio — per quarantadue anni, trentacinque dei quali passati al Corriere della Sera, che lasciò nel 2015 in polemica con il direttore Luciano Fontana (del quale disse: «È una persona così scadente che persino non nominarlo è fargli onore»). Negli ultimi anni aveva collaborato con il Fatto Quotidiano, il Foglio e Libero. Scrisse più di venti libri, la maggior parte dei quali saggi di storia della musica: l’ultimo è stato Verdi a Parigi, pubblicato da Marsilio lo scorso anno. Nel 2019 il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli lo nominò professore emerito. | È morto Paolo Isotta, critico musicale e scrittore napoletano. |
Aggiornamento delle 20:30 Tutte le cose da sapere sugli iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR presentati oggi da Apple. — — — | I nuovi iPhone, questa sera. Saranno presentati da Apple in un evento a Cupertino, e secondo le previsioni avranno schermi ancora più grandi. |
Nel 2011 nel Devon, una contea dell’Inghilterra sud-occidentale, furono reintrodotti i castori, che non vivevano in Gran Bretagna dal sedicesimo secolo quando le popolazioni locali si estinsero per la caccia eccessiva. Nei sei anni che sono passati dal 2011, i due castori introdotti con la protezione del Devon Wildlife Trust all’interno di un perimetro recintato di 900 metri si sono riprodotti (ora ce ne sono 21 adulti) e hanno profondamente modificato l’ambiente in cui sono stati inseriti, trasformando un boschetto attraversato da un ruscello in un terreno paludoso. La re-introduzione di specie estinte nei territori che un tempo abitavano è promossa dall’Unione Europea per proteggere l’ambiente e stimolare il turismo naturalistico, ma nel Regno Unito ci sono opinioni divergenti sul ritorno dei castori: secondo alcuni sono una risorsa importante per l’ecosistema e la loro attività di costruzione delle dighe può scongiurare il rischio di alluvioni; secondo altri, principalmente gli agricoltori, possono fare gravi danni ai campi e ai pascoli. Prima che venissero cacciati fino all’estinzione, i castori europei (Castor fiber) erano diffusi in tutta la Gran Bretagna. All’epoca il territorio britannico era molto meno antropizzato di adesso e nelle campagne si potevano vedere chiaramente i segni della presenza di questi animali. Come tutti sanno, infatti, i castori abbattono gli alberi e costruiscono dighe di legno e fango lungo i corsi d’acqua; lo fanno per crearsi delle tane e una protezione dai predatori, creando pozze d’acqua profonde che rappresentano il loro ambiente ideale. Le zone abitate dai castori sono quindi parzialmente disboscate e piene di pozze d’acqua. Nell’area recintata che gli è stata riservata nel Devon – prestata all’esperimento di reintroduzione dall’allevatore in pensione John Morgan – in sei anni i castori hanno costruito 13 dighe e canali larghi mezzo metro. | C’è una polemica sui castori. In una regione della Gran Bretagna sono stati reintrodotti: c'è chi è entusiasta delle loro dighe e chi pensa che siano dannose. |
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha annunciato che a partire da venerdì 30 ottobre sospenderà le attività in presenza per le scuole elementari, medie e superiori. La Puglia è la seconda regione a prendere un provvedimento di questo tipo dopo la Campania: nei giorni scorsi il governo nazionale aveva spesso insistito sulla necessità che le scuole elementari e medie restino aperte anche durante la cosiddetta seconda ondata, per dare continuità alle attività didattiche in presenza. Da venerdì invece tutti gli istituti pugliesi dovranno spostare le proprie attività sulla cosiddetta didattica digitale integrata, cioè quella che fino a pochi mesi fa si chiamava didattica a distanza. Emiliano l’ha definita una decisione «difficile» e ha aggiunto che l’attività in presenza rimarrà per le scuole materne e gli asili nido. | La Puglia ha annunciato che sospenderà le attività in presenza per tutte le scuole. |
Il blog Letters of note racconta una bella storia su Walt Disney, Walter Lantz e una piccola fan, ricostruita attraverso un carteggio che si trova al Paul Anderson’s Disney History Institute. Walt Disney non ha bisogno di grandi presentazioni. Due cose che dovete sapere prima di leggere la corrispondenza: Picchiarello è il più celebre personaggio di Walter Lantz, Bugs Bunny è invece un personaggio di Tex Avery, considerato un rivale di Walt Disney. da Wendy a Walt Disney | “Ma che diavolo c’entra Bugs Bunny?”. La storia della corrispondenza fra una piccola fan, Walt Disney e un suo amico disegnatore. |
L’UNESCO è l’organizzazione dell’ONU che si occupa di promuovere l’educazione, la scienza e la cultura nel mondo. Una delle sue iniziative più celebri è l’istituzione dei Patrimoni mondiali dell’umanità, decisa nel novembre del 1972 con l’obiettivo di preservare e promuovere i luoghi del mondo ritenuti più belli o significativi. Per entrare a far parte della lista i singoli paesi presentano le proprie candidature per motivi culturali (circa tre quarti dei siti attuali) oppure naturali. I primi tredici siti furono inseriti nel 1978 e non ce n’era nessuno in Italia: ce ne furono però nelle aggiunte successive, e oggi tra i 981 siti in tutto il mondo ben 49 – più di qualsiasi altro paese – sono italiani. Questo è l’elenco completo, ora che è estate e tempo di vacanze, con l’anno in cui sono stati inseriti nella lista: alcuni sono famosissimi, altri no, e magari ce li avete a pochi chilometri di distanza e non li conoscete. | 49 posti speciali in Italia. Le foto dei luoghi considerati "Patrimoni mondiali dell'umanità": alcuni sono famosissimi, altri no e magari sono a pochi chilometri da voi. |
A Indianapolis, negli Stati Uniti, si possono trovare piccole biblioteche dalle forme strane: fanno parte di un progetto che invita alla lettura gli abitanti della città chiamato “The Public Collection“. Le mini-biblioteche contengono qualche decina di libri al massimo; alcune si trovano in strada, una in un parco, altre all’interno di edifici pubblici. I volumi che conservano sono forniti dalla Biblioteca Pubblica di Indianapolis: sono adatti a tutte le età e possono essere presi in prestito per il tempo desiderato prima di essere restituiti. Le biblioteche – chiamate anche “stazioni per lo scambio dei libri” – sono state installate nell’estate del 2015 e ognuna è stata progettata da un diverso artista locale. Il progetto è simile ad altri nati negli ultimi anni negli Stati Uniti, come Little Free Library: chi vi aderisce costruisce una versione di cassette della posta adattata per regalare e scambiare libri. Un’altra idea simile l’ha avuta un architetto di New York, John Locke, che ha trasformato gli inutilizzati telefoni pubblici della città in spazi per scambiare libri; il suo progetto si chiama Parasite Book Shelf. | Le piccole biblioteche di Indianapolis. Progettate da nove artisti locali per invogliare a leggere di più: hanno la forma di una nave, di un punto di domanda o di una caverna. |
Negli ultimi giorni a Napoli ci sono state proteste davanti al Duomo contro un decreto del ministero dell’Interno che, dopo oltre 400 anni, interviene sulla composizione della Deputazione di San Gennaro, l’istituto laico e autonomo che tutela la cappella e il tesoro del santo dal 1601. Oltre alle manifestazioni sono stati fatti appelli, è stata lanciata una petizione e sono state presentate anche interrogazioni parlamentari. A fine gennaio Angelino Alfano aveva deciso di equiparare la Deputazione a una Fabbriceria, un ente composto da rappresentanti laici ma anche ecclesiastici: la Curia potrà così nominare un terzo dei rappresentanti della Deputazione e potrà esprimere pareri sugli altri. La Deputazione di San Gennaro Prima di capire il ruolo della Deputazione è necessario comprendere cosa siano i “Sedili”. Durante la dominazione sveva su Napoli, iniziata nel 1194, la città fu suddivisa in “Tocchi”, circoscrizioni territoriali con funzioni amministrative che in alcuni casi corrispondevano a piazze e quartieri e, in altri, erano costituiti da una famiglia importante o numerosa. Nel 1266 papa Clemente IV assegnò il Regno di Sicilia a Carlo I d’Angiò: il nuovo sovrano conservò la suddivisione in circoscrizioni che, nel 1268, presero il nome di “Sedili”, organismi con funzioni sia amministrative sia politiche. Inizialmente i Sedili erano ventinove, ma con il tempo furono ridotti prima a dieci e poi, nel 1338, a sei. Cinque Sedili erano dei nobili (Capuana, Montagna, Nido, Porto e Portanova) e uno era del Popolo e comprendeva la popolazione non nobile di tutta la città. Ogni Sedile aveva una sua sede e un suo stemma: gli stemmi si possono ancora vedere sulla facciata del campanile della chiesa di San Lorenzo. | Perché si litiga intorno a san Gennaro. Da giorni a Napoli ci sono proteste contro un decreto del governo che modifica la nomina dei membri dell'istituto che tutela la cappella e il tesoro del santo dal 1601. |
Nella sua rubrica sul Corriere della Sera, Beppe Severgnini spiega come sia «un’umanissima debolezza» a sostenere il variegato sistema dei festival in Italia, che sono organizzati e sponsorizzati dalle amministrazioni locali perché c’è la possibilità di «ottenere molto con poco». Della Letteratura. Delle Letterature. Del Libro. Dei Libri. Del Libro Usato. Del Libro Internazionale. Del Libro per Ragazzi. Del Libro all’Orizzonte. Dell’Autore. Degli Autori. Del Libro con gli Autori. Dell’Inedito. Della Piccola e Media Editoria. Dell’Editoria Indipendente. Della Microeditoria. Del Giornalismo. Della Poesia. Della Marina. Del Noir. Del Giallo. Del Fumetto e dell’Animazione. Della Penna d’Oca (e del Byte). Dei Bambini (o Children che dir si voglia). Del Racconto. Delle Parole dello Schermo. Del Viaggio. Del Pensiero. Della Filosofia. Della Comunicazione. Di Cinema e Letteratura. Delll’Innovazione. Del Mondo Antico. Della Scienza. Della Mente. E poi: Internazionale, In Riva al Mare, A Piedi Nudi nel Parco, Sotto le Stelle, Sul Fiume, sulle Bocche. | Il modello di business dei festival. È la vanità di autori e ospiti, spiega Beppe Severgnini, che regalano prezioso lavoro a costo zero. |
È iniziato il 20 aprile, si è concluso ieri: il TriBeCa Film Festival è il festival cinematografico di New York, si tiene ogni anno dal 2002 e in questo (relativamente) breve periodo è riuscito a conquistarsi uno spazio di rilevanza internazionale. Le proiezioni includono sia film indipendenti e d’autore che produzioni più importanti, corti e lungometraggi, opere documentaristiche e di fiction. Come spesso accade per i festival di questo genere, per esempio il più celebre Sundance, i premi assegnati hanno ben poca rilevanza rispetto alla partecipazione entusiastica sia del pubblico che di professionisti del settore generata dall’evento. Per l’occasione YouTube ha dedicato la sua Screening Room, il cinema virtuale del sito che di solito propone settimanalmente quattro film diversi ad alta qualità, alla proiezione di corti selezionati sia da questa che dalle passate edizioni del festival, permettendo a tutti di avere un assaggio del TriBeCa anche a distanza. L’iniziativa andrà avanti fino al 17 maggio. Il video qui sotto è Mr. Moustache, un corto molto divertente che l’anno scorso ha vinto il concorso My Movie Pitch indetto da American Express, sponsor dell’evento: per i più attenti fan di Mad Men, il protagonista risulterà essere un volto conosciuto. | I vincitori del TriBeCa Film Festival. Il festival cinematografico inventato da Robert De Niro qualche anno fa: cos'è, chi ha vinto e cosa vedere assolutamente. |
Durante i 57esimi Grammy Awards, i più famosi premi discografici statunitensi, il cantante e produttore statunitense Kanye West è salito sul palco interrompendo brevemente la premiazione del collega Beck. Beck stava ricevendo il premio per il Miglior disco dell’anno, Morning Phase. Beck l’ha presa sul ridere e ha invitato West a risalire per dagli una mano a fare il discorso di ringraziamento. | Il video di Kanye West che interrompe Beck ai Grammy. Ha quasi rifatto la scena del 2009 con Taylor Swift, sempre per reclamare il premio per Beyoncé. |
CCleaner, un popolare software gratuito per Windows e macOS per ripulire i computer da file che tracciano la navigazione e proteggere la propria privacy, è stato violato da un gruppo di hacker che è riuscito a inserire del codice malevolo (malware) che potenzialmente consentiva l’accesso ai dati sui pc infettati. Avast, la società che detiene la proprietà di CCleaner, ha detto che “per un periodo di tempo, la versione legittima e certificata CCleaner 5.33 distribuita conteneva un malware” che si installava contestualmente al programma ufficiale. Avast ritiene che comunque i suoi altri sistemi antivirus siano riusciti a evitare che il malware potesse essere effettivamente utilizzato per creare qualche danno. Il problema ha interessato 2,27 milioni di utenti, che avevano scaricato il software gratuito tra il 15 agosto e il 12 settembre scorsi. Il rilascio della versione successiva ha in parte rimosso il problema. | Un gruppo di hacker ha inserito codice malevolo nel software CCleaner per la pulizia dei dati sul computer. |
Zygmunt Bauman, tra i più importanti e stimati filosofi e sociologi contemporanei, è morto a 91 anni a Leeds, in Inghilterra, la città dove ha insegnato a partire dagli anni Settanta. Bauman era conosciuto soprattutto per i suoi studi sull’Olocausto, sul totalitarismo, sul consumismo e sulla società postmoderna, che descrisse con la famosa formula di società liquida. Scrisse decine di libri, occupandosi anche della globalizzazione e delle sue conseguenze sulle persone più povere ed emarginate, influenzando molti movimenti di sinistra della fine del Novecento. Con l’espressione “società liquida”, ancora oggi l’elemento più conosciuto dell’opera di Bauman e sviluppato a partire dagli anni Novanta, intendeva descrivere l’incertezza e la precarietà delle relazioni e della vita nella società contemporanea nelle sue continue trasformazioni, contrapposta alla “solidità” del mondo precedente. “Società liquida” fu usato da Bauman in sostituzione del termine “società postmoderna”, molto abusato e frainteso dagli anni Novanta in poi. Nel suo libro del 1989 Modernità e Olocausto, Bauman introdusse una visione dello sterminio degli ebrei compiuto dalla Germania nazista che fece discutere: invece di considerarlo come un tradimento dei valori dell’Occidente contemporaneo, Bauman lo interpretò come una sorta di realizzazione dei fondamenti della società industriale e dello Stato razionale e burocratizzato. | È morto Zygmunt Bauman. Era uno dei più importanti filosofi e sociologi contemporanei, conosciuto soprattutto per la teoria della “società liquida”: aveva 91 anni. |
Secondo un editoriale del New York Times scritto da Tyler Cowen, professore della George Mason University di Fairfax (Virginia), gli Stati Uniti non dovrebbero preoccuparsi solo della crisi economica dell’Europa perché c’è un altro grande paese in difficoltà che, se dovesse andare in crisi, potrebbe provocare molti più problemi. Questo paese è l’India, che continua sì a crescere, ma a ritmi molto più bassi rispetto al passato. Secondo l’FMI, l’India crescerà nel 2012 del 6,9 per cento, una cifra apparentemente rassicurante ma in realtà inferiore alle stime precedenti che parlavano di 8 per cento e che potrebbe scendere ancora di più qualora ci dovessero essere altri imprevisti. Questo declino della crescita indiana, scrive il New York Times, è piuttosto grave in quanto le conseguenze ricadono in gran parte sulla parte più povera della popolazione. Le cause, secondo Cowen, sono diverse. Innanzitutto, l’India negli ultimi tempi ha bloccato o comunque scoraggiato diversi investimenti stranieri, vedi le recenti resistenze contro Wal-Mart per l’ingresso nel commercio al dettaglio indiano, o l’idea del governo di porre una tassazione retroattiva alle imprese stranieri a seconda dei loro guadagni. Allo stesso tempo, invece, il New York Times dice che lo Stato controlla in maniera inefficiente il business del carbone e i suoi prezzi. Insomma, il mercato indiano avrebbe bisogno di più liberalizzazioni, ma non è facile vista l’opposizione popolare all’approvazione di simili riforme. | L’India ora cresce meno. La crisi dell'Europa è grave ma l'India dovrebbe preoccupare molto di più, scrive il New York Times. |
Domenica 25 maggio l’Italia ha eletto 73 europarlamentari, così suddivisi sulla base del risultato elettorale: 31 al Partito Democratico, 17 al Movimento 5 Stelle, 13 Forza Italia, 5 alla Lega Nord, 3 al Nuovo Centro Destra, 3 alla lista Tsipras, 1 alla SVP. Tra loro non ci sono tanti eurodeputati uscenti e altri piuttosto famosi o da cui ci si aspettavano risultati migliori: per esempio Iva Zanicchi (uscente), Gianpiero Samorì, Magdi Allam (uscente), Giovanni Galli, Paolo Guzzanti, Clemente Mastella (uscente), Alessandro Cecchi Paone, Giuseppe Scopelliti (l’ex presidente della Calabria che si dimise perché condannato al carcere e all’interdizione dai pubblici uffici), Gianfranco Micciché, Licia Ronzulli (uscente, probabilmente la conoscete: è la deputata che portava in aula la figlia piccola), Gabriele Albertini (ex sindaco di Milano), Fabrizio Bracconeri (l’attore e personaggio televisivo di Forum), Guido Podestà (il presidente della provincia di Milano), Beatrice Lorenzin (il ministro della Salute), Salvatore Caronna (importante dirigente del PD in Emilia-Romagna, di cui è stato anche segretario), Leonardo Domenici (ex sindaco di Firenze), Pino Arlacchi (uscente), Giorgia Meloni, Syusy Blady (era candidata con i Verdi), Giovanni Fiandaca (importante giurista, candidato col PD), Gianni Alemanno (ex ministro e sindaco di Roma), Bruno Tabacci, Luca Casarini, Franco Bonanini (uscente: cinque anni fa era stato eletto col PD, stavolta era candidato con Forza Italia), Marcello Guarducci (ex grande campione di nuoto), Ylenia Citino (ex concorrente di Uomini e Donne), le giornaliste Loredana Lipperini e Giuliana Sgrena. E non è stato eletto neanche Davide Vannoni, l’ideatore del cosiddetto “trattamento Stamina”: era candidato col movimento “Io cambio”, che ha preso lo 0,1 per cento, e ha ottenuto poche centinaia di voti in ogni collegio. | Tutti i nuovi europarlamentari italiani. Chi sono le 73 persone che rappresenteranno l'Italia al Parlamento europeo per i prossimi cinque anni, e chi sono quelli famosi che non ce l'hanno fatta. |
A causa della repressione sempre più decisa del governo cinese, nelle ultime settimane molti miner di bitcoin hanno interrotto le proprie operazioni nel paese. Stando a quanto scritto da diversi media del settore, buona parte di loro si starebbe trasferendo all’estero, in posti dove l’energia elettrica costa poco e la legge è più favorevole nei loro confronti, come il Texas, negli Stati Uniti, e il Kazakistan. Le dimensioni attuali del fenomeno – che ha preso il nome di “great mining migration”: grande migrazione dei miner – non sono ancora chiare ma secondo il Global Times, tabloid in lingua inglese di proprietà del Partito comunista cinese, il 90 per cento della capacità dell’industria nel paese sarebbe già stata fermata. Questo dato potrebbe essere esagerato, ma al momento sembra verosimile che gran parte degli operatori cinesi intenzionati a continuare le proprie attività dovrà delocalizzarle all’estero. | Perché l’industria dei bitcoin sta lasciando la Cina. A causa della repressione contro i "miner", che verificano le transazioni, provocando un grande cambiamento per la criptovaluta. |
Il sito americano Flavorwire ha ri-pubblicato la lista delle 20 librerie più belle del mondo, spiegando che è stato l’articolo – scritto lo scorso gennaio – più letto del 2012. Da una chiesa domenicana trasformata in negozio di libri a Maastricht, in Olanda, alla modernista Livraria Lello e Irmão di Oporto, in Portogallo; dall’inglese Barter Books – famosa anche perché in una sua scatola venne ritrovato nel 2000 il popolare manifesto Keep Calm and Carry On – all’Ateneo Grand Splendid di Buenos Aires, ospitata in un elegante teatro degli anni Venti. Ce ne sono anche due italiane, la Bookàbar di Roma e la libreria 10 Corso Como a Milano. (La storia del manifesto Keep Calm and Carry On) | Le 20 librerie più belle del mondo. Le ha scelte Flavorwire nel suo articolo più letto del 2012: architetture contemporanee e moderniste, teatri, stazioni e chiese trasformate in negozi di libri (due in Italia). |
Nell’ultima settimana c’è stato un aumento dei nuovi casi di coronavirus, ma il ritmo di crescita è stato più lento rispetto a luglio. Sono cresciuti anche i nuovi ingressi in terapia intensiva e i decessi, mentre la percentuale dei posti letto in terapia intensiva occupati dai malati di COVID-19 è stata sotto controllo in quasi tutte le regioni. I nuovi casi sono stati 39.229, il 18,6 per cento in più rispetto ai sette giorni precedenti. La notevole diffusione del virus delle ultime settimane è dovuta principalmente alla variante delta, che secondo l’ultima indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità ha raggiunto una prevalenza del 94,8 per cento, in forte aumento rispetto alle ultime rilevazioni. La variante delta, più contagiosa, ha causato una nuova crescita dei casi anche in molti altri paesi europei. | I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. Sono aumentati i casi anche se a un ritmo inferiore rispetto alle ultime settimane, e l'incidenza è stata molto alta in tre province. |
Apple ha annunciato un grande piano di investimenti negli Stati Uniti, a partire dalla costruzione di un nuovo campus da 1 miliardo di dollari ad Austin, in Texas. In città Apple ha già diverse strutture nelle quali sono impiegate circa 6.200 persone, il nuovo campus avrà una capacità complessiva intorno alle 15mila persone. Molte di loro saranno impiegate nelle divisioni di supporto per i clienti e per la progettazione di nuove iniziative. Apple ha inoltre annunciato che espanderà le proprie attività in diverse altre città degli Stati Uniti, comprese Seattle, San Diego New York, Pittsburg e Boulder. Apple impiega circa 90mila persone negli Stati Uniti. | Apple ha annunciato la costruzione di un nuovo campus da 1 miliardo di dollari in Texas e altri investimenti negli Stati Uniti. |
Ieri il Giornale pubblicava un’intervista a un imprenditore italiano, Luciano Care, residente a Montecarlo e “frequentatore” del condominio presso il quale si trova l’immobile di cui si discute in questi giorni, l’appartamento ereditato da AN, ceduto a una società offshore e ora finito in affitto a Giancarlo Tulliani, cognato dello stesso Fini. Luciano Care – che a fare una ricerca su Google sembra fare effettivamente l’imprenditore a Montecarlo – sosteneva di aver visto Fini all’interno del palazzo più volte, l’ultima volta a novembre del 2009 durante il ponte dei morti. Di averlo visto uscire da quella casa con Elisabetta e Giancarlo Tulliani, di avergli stretto la mano, di averlo trovato senza scorta. Una versione dei fatti che è stata messa in discussione in serata dal sito internet della fondazione Fare Futuro, secondo cui è impossibile che Giancarlo Fini ed Elisabetta Tulliani si siano trovati a Montecarlo durante il ponte dei morti, visto che venti giorni prima avevano avuto la loro seconda figlia. | “Fini cambiava pannolini”. FareFuturo smonta l'ultima testimonianza del Giornale su Fini e Montecarlo. |
Il sito delle primarie del centrosinistra ha pubblicato i risultati definitivi del ballottaggio di domenica scorsa tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, che domenica notte erano rimasti incompleti (ma con risultato ampiamente acquisito per il segretario del Partito Democratico). Sono andate a votare 2.802.382 persone, circa 400.000 in meno rispetto al primo turno. Bersani ha ottenuto 1,7 milioni di voti, il 60,9 per cento; Renzi ha ottenuto quasi 1,1 milioni di voti, il 39,1 per cento. Dai risultati si evince che la Toscana è il posto in cui Renzi è andato meglio (54,9 per cento) mentre Bersani ha raccolto in proporzione il maggior numero di voti in Calabria (74,4 per cento). La provincia in cui Bersani è andato meglio è Vibo Valentia (84,9 per cento), quella in cui è andato peggio è Arezzo (36,2 per cento). E viceversa: Renzi ha avuto ad Arezzo la percentuale più alta e a Vibo Valentia la più bassa. Gli altri risultati di seguito, provincia per provincia, regione per regione. | I risultati definitivi del ballottaggio. Dove sono andati meglio e peggio Bersani e Renzi? I voti delle primarie messi in ordine provincia per provincia, regione per regione. |
Giovanni Gastel è un fotografo italiano nato nel 1955. Si occupa soprattutto di fotografia di moda e still life, collabora da trent’anni con le principali riviste di moda. A Torino viene inaugurata il 6 marzo, allo Spazio Ersel, una mostra, Eleganza e femminilità attraverso l’obiettivo, curata da Valerio Tazzetti e Paola Giubergia, che illustrerà attraverso 40 immagini le principali opere di Gastel. Nelle fotografie esposte, in bianco e nero e scattate prevalentemente in Polaroid di grande formato e con il banco ottico 20×25, Gastel mette in mostra il suo rapporto con la figura femminile, con la moda, con l’estetica e la comunicazione. | 10 fotografie di Giovanni Gastel. Dalla mostra che apre oggi a Torino. |
Il 2019 potrebbe essere l’anno in cui le entrate mondiali da abbonamenti a servizi di streaming supereranno quelle dei biglietti venduti nei cinema di tutto il mondo: e anche se non dovesse succedere nel 2019, tutto fa pensare che succederà entro i prossimi due o tre anni al massimo. Lo streaming a pagamento vale già alcune decine di miliardi di dollari ed è in gran crescita: sempre più persone hanno smartphone, tablet e smart tv di qualità sempre maggiore, e le connessioni internet stanno migliorando in tutto il mondo. Ma quanto ancora? Ci aspetta un futuro di abbonamenti a cinque, sette, dieci servizi diversi per ascoltare musica e vedere film e serie tv? Lo streaming a pagamento (quelli bravi dicono SVOD, “subscription video on demand”) è una torta economicamente sempre più grande e invitante. Da anni la fetta più grande ce l’ha Netflix, che ci ha creduto prima e più di tutti, ma ora altre potenti aziende vogliono prendersi la loro fetta: di recente si è parlato molto di Disney e Apple, che quest’anno lanceranno i loro servizi SVOD, ma non sono le sole. La torta diventerà ancora più grande, insomma, ma chissà come saranno le fette: tutto lascia però pensare che tra il 2020 e il 2021 il settore dello streaming a pagamento cambierà molto. | Per quanto streaming c’è posto? netflix comanda il mercato, ma deve – e dovrà – difendersi dalla concorrenza di società con cui nessuno vorrebbe competere: Amazon, Apple e Disney. |
Il sito Art of the Title esiste dal 2007 e da allora ha raccolto e analizzato centinaia di titoli di testa di film, serie, programmi tv, videogiochi e, in generale, ogni cosa che abbia titoli di testa e di coda. Come ogni anno Art of the Title ha fatto la classifica dei migliori dieci titoli degli ultimi 12 mesi, usando come criteri «l’originalità, l’elemento innovativo, l’impatto, l’atmosfera creata, la tecnica e l’attinenza a quello a cui i titoli di testa presentano». La classifica è composta da 10 titoli, scelti tra i 142 analizzati dal sito durante il 2017. Cominciamo. | I 10 migliori titoli di testa del 2017. Usati per presentare: una conferenza, due film, un videogioco e alcune serie tv, quasi tutte di Netflix. |
Il nuovo presidente della Federal Reserve, l’organizzazione che fa da banca centrale degli Stati Uniti d’America e che è uno degli organismi economici più importanti al mondo, è per la prima volta una donna. Mercoledì 9 ottobre il presidente Barack Obama ha nominato ufficialmente la democratica Janet L. Yellen, vicepresidente della Fed dal 2010 e con una lunga storia all’interno dell’organizzazione. La notizia era già stata anticipata martedì da tutti i principali giornali statunitensi, a partire dal Wall Street Journal e dal New York Times. La nomina di Yellen chiude il periodo molto complicato della ricerca di un successore per Ben S. Bernanke, l’attuale presidente della Fed, il cui mandato scadrà a fine gennaio 2014. Sembra che almeno inizialmente Obama non avesse intenzione di nominare Yellen. Per la presidenza della Fed aveva pensato a Lawrence H. Summers, già suo consigliere economico e considerato il candidato ideale per sostituire Bernanke. Dopo mesi di indiscrezioni sulla sua possibile nomina, a metà settembre Summers ha rinunciato in seguito all’opposizione di molti senatori democratici, per la sua vicinanza a Wall Street, per il suo ruolo nella deregulation degli anni Novanta nell’amministrazione Clinton e per alcune sue vecchie dichiarazioni sulle donne e sulla loro incapacità di raggiungere i massimi livelli nella ricerca scientifica. | Il nuovo capo della Fed. Chi è Janet Yellen, la donna nominata da Obama per sostituire Ben Bernanke alla guida dell'importante banca centrale statunitense. |
La nuova edizione italiana della “Guida Michelin” è stata presentata il 10 dicembre: il suo nome è familiare e spesso citato nelle conversazioni che riguardano gastronomia e ristoranti, ma è soprattutto il punto di riferimento principale per chi frequenta il mondo dell’alta cucina o si interessa di gastronomia. Ad attirare l’attenzione mediatica e di pubblico – ogni competizione è attraente – sono di solito le cosiddette stelle, i simboli con cui vengono premiati i migliori ristoranti recensiti, che possono essere una, due o tre, in ordine crescente di prestigio. In realtà, però, le stelle sono solo la cosiddetta punta-dell’iceberg: la versione italiana della guida recensisce circa 2.700 ristoranti e 3.800 alberghi e agriturismi, mentre i ristoranti premiati dell’edizione 2015 erano 332, poco più del 12% del totale (e quelli con 3 stelle, che erano 8, rappresentano meno dello 0,3% del totale). Ricevere una stella Michelin, o meglio ancora riceverne due o tre, significa far parte dell’élite dell’alta ristorazione. E, di conseguenza, significa avere un ritorno di visibilità che ha anche importanti implicazioni economiche. Alcuni studiosi hanno calcolato che perdere una stella può voler dire veder svanire fino al 50% degli introiti. I ristoranti stellati inoltre hanno una clientela disposta a spendere tanto e che, proprio per questo, è anche molto esigente. Per un ristorante puntare a raggiungere la prima o la seconda stella o, addirittura, aspirare alla terza, vuol dire quindi non solo avere una clientela ricca, ma anche fare importanti investimenti in attrezzature e cura dei locali, e sostenere costi di personale molto elevati. Al punto che molti dei ristoranti di fascia alta di per sé non sono neanche imprese remunerative, e i cuochi-proprietari sono costretti a diversificare le attività per poterci guadagnare, creando altri locali rivolti a un pubblico più ampio, facendo consulenze o sviluppando linee di prodotti gastronomici venduti nella grande distribuzione. | Quanto conta la Guida Michelin. Tanto, soprattutto grazie alle stelle e alla sua età: ma le cose stanno cambiando, intanto che esce l'edizione 2016 in questi giorni. |
Oggi gli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, cioè i ragazzi che hanno terminato la terza media, si sono dati da fare per rispondere alle domande di italiano e di matematica delle prove Invalsi. L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, amichevolmente Invalsi, è l’ente che si occupa di valutare la qualità e capire le principali cose che non vanno nella scuola italiana. Le prove hanno previsto una serie di test, che spaziano dalla comprensione del testo alla risoluzione di problemi, che vengono poi corretti dagli insegnanti di ogni scuola. L’Invalsi riceve poi i risultati da tutte le scuole d’Italia e sulla base di questi stila classifiche e statistiche. Come lo scorso anno, e quello prima ancora, qui al Post abbiamo selezionato e vi proponiamo alcuni dei quesiti con cui si sono dovuti confrontare oggi gli studenti. E per il terzo anno ci frulla in testa la stessa domanda: come ce la caveremmo oggi in terza media? | Come te la caveresti in terza media? le domande di quest'anno delle prove Invalsi, che valutano la preparazione degli studenti e la qualità del sistema dell'istruzione. |
Oggi tre operai della FIAT – Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli – sono entrati nel loro stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza, e sono stati invitati a entrare in una saletta, di fatto non potendo lavorare. I tre operai erano stati licenziati un mese fa, quando – secondo la FIAT – avevano bloccato l’intera catena di montaggio nel corso di una manifestazione interna, impedendo così a circa 1.750 operai di lavorare, anche a chi al corteo non aveva aderito. I tre avevano poi ottenuto il reintegro da parte del giudice del lavoro. Il licenziamento I fatti risalgono allo scorso luglio. La FIAT accusa i tre operai di aver bloccato un carrello robotizzato nello stabilimento, nel corso di una manifestazione sindacale nei primi giorni di luglio, rendendo così impossibile il lavoro alla catena di montaggio per chi aveva deciso di non partecipare al corteo. Dopo un periodo di sospensione, tra il 13 e il 14 luglio gli operai vengono licenziati dalla società e la FIOM, il sindacato, decide di impugnare i tre licenziamenti. Due dei licenziati sono delegati sindacali. Tutti e tre dicono di non avere manomesso il carrello. La decisione della FIAT scatena numerose proteste e porta ad alcuni scioperi e manifestazioni. | Perché la FIAT non fa lavorare i tre operai di Melfi. La storia dei tre lavoratori sospesi, licenziati, reintegrati e ora impossibilitati a svolgere il loro lavoro. |
Il 25 aprile 1945 fu un giorno decisivo nella guerra di liberazione dell’Italia settentrionale dal regime fascista di Salò e dall’esercito di occupazione tedesco: per questo, a partire dal 1949, il 25 aprile di ogni anno è festa civile della Repubblica italiana. Il giorno precedente il 25 aprile 1945 i soldati inglesi e statunitensi, che avevano iniziato due settimane prima l’offensiva finale nel nord dell’Italia, passarono il Po, mentre a Milano e Torino l’azione dei partigiani e un’insurrezione popolare causarono l’inizio del ritiro dei tedeschi e dei repubblichini dalle due città (dove ci furono sporadici combattimenti ancora per qualche giorno). I giornali italiani celebrarono quel 25 aprile come un giorno importante nella guerra: non solo l’Unità e Il Popolo, giornali ufficiali del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana che si stampavano nelle parti d’Italia già liberate da tempo, ma anche il Corriere della Sera, che il 26 aprile uscì in una sorta di “numero unico”, diretto da Mario Borsa, con la testata Il Nuovo Corriere. Borsa era un giornalista antifascista a cui il Comitato di Liberazione Nazionale affidò temporaneamente la direzione di un giornale che durante il ventennio fascista era stato vicino al regime. Fece eccezione, nel panorama celebrativo, La Stampa di Torino, che nella prima pagina del 26 aprile ignorò completamente nei titoli di prima pagina i combattimenti nell’Italia settentrionale, per parlare della “fanatica resistenza” dei soldati tedeschi in Germania, ormai rimasti in controllo solo di qualche quartiere di Berlino. | Le prime pagine sul 25 aprile 1945. Come i giornali dell'epoca raccontarono - o non raccontarono - la liberazione dal nazifascismo. |
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