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BuzzFeed ha pubblicato un’intervista a Milton Glaser – uno tra i più famosi graphic designer americani, autore tra le altre cose del celebre logo “I ♥ NY” – in cui racconta del cartone animato Mickey Mouse in Vietnam, che realizzò insieme all’amico e regista Lee Savage nel 1968. Il video racconta – ovviamente in modo ufficioso – di Topolino che si arruola nell’esercito americano e che poco dopo essere sbarcato in Vietnam viene ucciso da un proiettile alla testa. Nell’ultima scena viene inquadrato Topolino morente, con il sangue che gli esce dalla ferita. Per molti anni si pensò che il video – dura un minuto, è realizzato su una pellicola di 16 millimetri ed è senza sonoro – fosse andato perduto, ma il 22 aprile scorso è stato caricato su Youtube, e non si sa da chi: se n’è parlato molto ed è circolato parecchio online sui social network. | Topolino ucciso in Vietnam. Un grande designer lo disegnò in un cartone animato per contestare la guerra: il video per anni fu considerato perduto ma da aprile è su YouTube. |
L’autore uscito nella prova di analisi del testo della prima prova dell’esame di maturità è stato lo scrittore Giorgio Bassani, con un brano tratto dalla sua opera più famosa, Il Giardino dei Finzi-Contini. Bassani, uno degli scrittori e intellettuali italiani più noti e importanti della seconda metà del Novecento, nacque nel 1916 a Bologna, ma trascorse la propria infanzia, adolescenza e gioventù a Ferrara, in una famiglia ebraica. Il giardino dei Finzi-Contini racconta la vita della comunità ebraica di Ferrara dal primo Dopoguerra fino agli anni Cinquanta. Nel 1962 dal romanzo fu tratto il film omonimo diretto da Vittorio De Sica: vi lavorò lo stesso Bassani, ma in un secondo momento ne rimase deluso e ne prese le distanze. Dopo aver frequentato il liceo a Ferrara, Bassani studiò lettere all’università di Bologna, dove si laureò nel 1939. Nel 1940 pubblicò la sua prima raccolta di racconti, Una città di pianura, con lo pseudonimo di Giovanni Marchi. Durante la Seconda guerra mondiale fu antifascista, e venne per questo incarcerato per qualche mese, prima di trasferirsi a Roma nel 1943, dove visse per il resto della sua vita. | La storia di Giorgio Bassani, l’autore della prima prova della maturità. È stato uno degli scrittori e intellettuali italiani più importanti della seconda metà del Novecento, noto soprattutto per il romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini”. |
Il Consiglio dei ministri ha approvato martedì sera il cosiddetto “decreto sicurezza bis”, un decreto legge voluto e annunciato tempo fa dal leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il decreto, tra le altre cose, prevede lo stanziamento di nuovi fondi per l’assunzione di personale amministrativo per gli uffici giudiziari, l’introduzione di multe per i capitani e gli armatori di imbarcazioni che arrivano in Italia nonostante indicazioni contrarie da parte delle capitanerie di porto e l’inasprimento delle pene per chi aggredisce agenti di polizia. Il decreto legge dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni da parte del Parlamento, ma entrerà in vigore subito. | Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “decreto sicurezza bis”. |
Oggi verrà pubblicato un nuovo numero dell’Eurobarometro, l’imponente sondaggio realizzato periodicamente dalle istituzioni europee. Politico ha visto in anteprima le risposte alle domande che riguardano la popolarità dell’euro: sono state intervistate circa 17 mila persone nei 19 paesi che compongono l’Eurozona ed è stato chiesto loro cosa ne pensassero della moneta unica. I risultati relativi all’Italia sono piuttosto sorprendenti, considerato che da qualche anno è uno dei paesi più euroscettici dell’Unione: non solo la maggioranza degli intervistati è favorevole all’euro, ma la sua popolarità è cresciuta di 12 punti rispetti al 2017. Exclusive: 64% of Europeans say the € is good for their country in a Eurobarometer, out today previewed by #Playbook. Support is highest in ?? and ??. Biggest surprise? In ??, 57 % agree —up 12 points from last year. https://t.co/upkayRbF2s pic.twitter.com/b0lICTe1pc | L’opinione degli italiani sull’euro è molto migliorata. Nell'ultimo anno un italiano su dieci l'ha cambiata in meglio: negli altri paesi l'aumento di popolarità è stato molto più contenuto. |
Mentre in Italia si discute soprattutto delle conseguenze che le elezioni europee avranno sugli equilibri interni del governo, gli osservatori ed esperti che si occupano di cose europee notano una progressiva marginalizzazione del governo italiano nelle istituzioni europee, accentuato dal risultato delle elezioni. «L’Italia ha perso le elezioni europee», ha sintetizzato un articolo dell’analista Nathalie Tocci ospitato da Politico. L’Italia è stato infatti l’unico paese dell’Europa occidentale – oltre al Regno Unito, che però è un caso a sé – in cui le elezioni europee sono state stravinte da un partito euroscettico e di destra radicale, la Lega. Il suo leader Matteo Salvini sostiene da giorni che con la vittoria del suo partito sia nata «una nuova Europa», e ha ragione quando sottolinea la crescita di alcuni partiti euroscettici e la perdita di consensi dei partiti più istituzionali, cioè il Partito Popolare Europeo, di centrodestra, e il Partito Socialista Europeo, da anni alleati per controllare insieme le istituzioni europee. | Siamo isolati in Europa? il governo italiano è fuori dalle trattative per rinnovare i più importanti incarichi europei, dicono osservatori ed esperti, anche a causa delle elezioni europee. |
Il 27 maggio sarà inaugurata all’Ara Pacis di Roma una mostra monografica dedicata al fotografo giapponese Domon Ken, uno dei più apprezzati fotografi e fotogiornalisti giapponesi contemporanei, morto nel 1990. La mostra resterà aperta fino al 18 settembre. È la prima volta che una monografia dedicata a Domon Ken viene esposta fuori dal Giappone: l’allestimento è composto da circa 150 fotografie, sia in bianco e nero sia a colori, realizzate tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento. I soggetti delle foto di Domon Ken variano da persone ricoverate in ospedali giapponesi a bambini che indossano vestiti tradizionali e statue buddiste. Il biglietto per la mostra (che comprende anche una visita all’Ara Pacis) costa 13 euro, ma sono previste diverse riduzioni. Chi era Domon Ken Domon Ken nacque il 25 ottobre 1909 a Sakata, nel nord del Giappone. Da giovane voleva diventare un pittore: spesso saltava la scuola per andare a dipingere in campagna o in montagna. Vendette il suo primo dipinto a olio nel 1926, a 17 anni, dopo averlo presentato all’esposizione annuale d’arte di Yokohama. Iniziò a interessarsi alla fotografia negli anni Trenta e pubblicò la sua prima fotografia nel 1935 sul numero di agosto di Asahi camera, una rivista mensile specializzata. A quei tempi in Giappone le due correnti artistiche principali erano il surrealismo e il realismo “sociale” di ispirazione marxista: Domon Ken aderì alla seconda, più gradita al governo e a volte al confine con la propaganda, per timore di risultare sgradito ed essere mandato a seguire l’esercito come fotoreporter. | Le foto di Domon Ken, in mostra a Roma. Dal 27 maggio all'Ara Pacis si potranno vedere 150 foto di uno dei più apprezzati fotografi giapponesi contemporanei. |
Francesca Tosarelli è una fotoreporter italiana. In questi anni ha fotografato, tra le altre cose, la rinascita di Coney Island a New York, le vicende dei pescatori di Capo Verde e le donne soldato arruolate nei gruppi ribelli in Congo. Durante i mesi che ha trascorso in Congo, Tosarelli ha raccontato anche la storia del campione di boxe Kibomango, che era stato un bambino soldato e che nel 1997 sfilò a Kinshasa con le forze ribelli di Laurent-Desiré Kabila nel tentativo di spodestare il dittatore Mobutu Sese Seko. Kibomango ha otto figli, vive con loro in una baraccopoli di Goma, ha perso un occhio in guerra e lavora come addetto alla sicurezza da un meccanico. Ma è anche un buon pugile – è stato campione nazionale – e ogni giorno dedica parte del suo tempo alla boxe allenandosi al Club de l’Amité. La palestra è frequentata soprattutto da adulti che hanno fatto i soldati da bambini e da ragazzi: vivono tutti nella periferia di Goma, capitale non ufficiale dei ribelli del Congo, dove la povertà spinge molti giovani ad aderire alle bande armate. Secondo Kibomango la boxe permette ai ragazzi di esprimere la propria rabbia, superare i traumi, coltivare la pazienza e l’autocontrollo, imparare i valori dello sport. | La palestra degli ex bambini soldato. Un reportage di Francesca Tosarelli dalla periferia di Goma, in Congo, racconta la storia di Kibomango: ex bambino soldato, poi campione e allenatore di boxe. |
La multinazionale statunitense Johnson & Johnson (J&J) ha annunciato che il proprio vaccino contro il coronavirus ha fatto rilevare un’efficacia del 66 per cento nella sua terza e ultima fase di sperimentazione. I risultati sono preliminari, ma confermano i dati positivi fatti riscontrare dai precedenti test clinici e potrebbero portare a un’autorizzazione del nuovo vaccino già a febbraio. La percentuale di efficacia è inferiore al 95 per cento circa fatta riscontrare dai vaccini già autorizzati di Pfizer-BioNTech e Moderna, ma la soluzione di J&J richiede una sola somministrazione ed è più pratica da conservare, senza la necessità di potenti congelatori. Il vaccino di J&J ha fatto rilevare in media un’efficacia del 66 per cento nel prevenire forme moderate di COVID-19, a 28 giorni dalla somministrazione del vaccino. L’efficacia è però variata molto a seconda dei luoghi in cui sono stati svolti i test clinici. Negli Stati Uniti è stata del 72 per cento, nel Sudamerica del 66 per cento e nel Sudafrica del 57 per cento. In quest’ultimo caso i ricercatori ritengono che la diffusione della cosiddetta “variante sudafricana”, che rende più contagioso il coronavirus, abbia ridotto l’efficacia. Se così fosse, ci sarebbero ulteriori elementi per cercare di isolare il più possibile la variante, evitando che si diffonda altrove. | Il vaccino di Johnson & Johnson ha un’efficacia del 66 per cento. Negli Stati Uniti ha raggiunto il 72 per cento, in Sudafrica dove c'è una variante più contagiosa del coronavirus il 57 per cento, ma è più pratico di quelli già autorizzati e richiede una sola dose. |
Fino al 4 settembre 2016 la Victoria Art Gallery di Bath, in Inghilterra, ospita la mostra A Room of Their Own: Lost Bloomsbury Interiors 1914-30 dedicata alle opere artistiche e alla case dei membri del Bloomsbury Group, il gruppo di intellettuali inglesi di inizio Novecento di cui faceva parte anche la scrittrice Virginia Woolf. Tra le opere in mostra ci sono dipinti realizzati da Roger Fry, Vanessa Bell (la sorella di Virginia Woolf) e Duncan Grant. Anche alcuni oggetti di ceramica e alcuni tessuti esposti sono stati decorati da artisti del gruppo che dal 1913 al 1916 organizzarono i laboratori degli Omega Workshops: era un progetto associato alla Hogarth Press, la casa editrice di Virginia Woolf e suo marito Leonard Woolf, e nasceva dall’idea che non ci dovesse essere una divisione tra le discipline artistiche e quelle decorative, ovvero ciò che oggi chiamiamo design. L’idea che gli artisti potessero mantenersi producendo oggetti per la casa e che gli scrittori possano essere gli editori di se stessi era di Roger Fry: oltre a essere un pittore (e per un certo periodo l’amante di Vanessa Bell) era anche un critico d’arte. La mostra A Room of Their Own – il cui nome è ispirato al famoso saggio di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé (il titolo originale è A room of her own) – ricrea molte stanze delle case del quartiere di Bloomsbury che erano state arredate con i tappeti, la carta da parati e gli accessori disegnati dagli artisti del gruppo. La mostra raccoglie anche ore di Dora Carrington, Nina Hamnett, Henri Gaudier-Brzeska ed Edward Wolfe. | Le case di Virginia Woolf e degli altri di Bloomsbury. Una mostra a Bath raccoglie i mobili e le opere d'arte del gruppo di intellettuali e artisti inglesi del primo Novecento. |
Emma Bonino, la storica attivista e dirigente del Partito Radicale, compie oggi 70 anni. Domenica è stata eletta al Senato, vincendo il collegio uninominale di Roma Gianicolense e ottenendo così il suo nono mandato parlamentare (la lista che guidava, +Europa, non è invece riuscita a superare la soglia di sbarramento): l’ultima tappa fin qui di una carriera quasi unica nella recente storia politica italiana. Negli anni Settanta Emma Bonino è stata la protagonista di alcune delle battaglie politiche che più hanno cambiato il nostro paese, come quella sul divorzio e sull’aborto. Ma ha anche ricoperto – in modo apprezzato anche da molti suoi avversari – importanti incarichi istituzionali nazionali e internazionali, e da anni si parla di lei come possibile primo presidente della Repubblica donna della storia d’Italia. Nel frattempo i sondaggi la mostrano sempre come uno dei leader politici di cui gli italiani hanno più stima. | Emma Bonino ha settant’anni. Storia di una donna con una carriera politica praticamente unica nel nostro paese. |
Questa settimana esce Vita di Pi, del regista taiwanese Ang Lee, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore canadese Yann Martel. Il film racconta la storia di Pi Patel, un giovane ragazzo indiano figlio del proprietario di uno zoo che un giorno decide di trasferirsi in Canada con tutti i suoi animali su una nave. La nave però affonda e Pi si ritrova su una zattera insieme a pochi animali, tra cui una tigre del Bengala. La regola del silenzio è il nuovo film diretto e interpretato da Robert Redford. Redford fa Jim Grant, un avvocato e padre single, la cui vera identità di ricercato per omicidio dagli anni Settanta viene scoperta da un giovane giornalista. Love is all you need è il nuovo film della regista danese Susanne Bier. Ida ha avuto un cancro al seno e alla vigilia del matrimonio di sua figlia in Italia scopre che il marito l’ha tradita con una collega molto più giovane di lei. Prima di partire per l’Italia in aeroporto conosce il padre dello sposo di sua figlia e tra i due nasce un rapporto molto particolare. | I film della settimana. Il nuovo film di Ang Lee, quello di Robert Redford e un film d'animazione vietato ai minori di 18 anni, tra gli altri: tutti i trailer. |
In una conferenza stampa tenuta mercoledì, Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ha parlato delle ultime notizie sul coronavirus in Italia e ha dato qualche dettaglio sulla campagna di vaccinazioni che inizierà domenica 27 dicembre. Arcuri, personaggio pubblico molto polarizzante, ha detto tra le altre cose: Il virus in sé non è preoccupante, lo diventa quando attacca il corpo di una persona, questo ormai lo abbiamo imparato tutti. E lo diventa particolarmente quando attacca il corpo di una persona fragile, e purtroppo anche questo lo abbiamo imparato tutti: 70mila italiani non ci sono più, grazie a questa tragedia. | Cos’ha detto Domenico Arcuri su coronavirus e vaccinazioni. «Il virus in sé non è preoccupante, lo diventa quando attacca il corpo di una persona», tra le altre cose. |
Dopo un anno di trattative, Confcommercio e varie sigle sindacali che si occupano di terziario (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs–Uil) hanno sottoscritto un accordo che riguarda, soprattutto, la flessibilità degli orari di lavoro in cambio di un riconoscimento in busta paga. L’accordo è entrato in vigore il primo aprile e durerà fino al 31 dicembre del 2017. Il contratto nazionale del terziario è anche il più grande a livello nazionale applicato al settore privato e riguarda circa 3 milioni di lavoratori e lavoratrici. I punti principali dell’accordo L’accordo prevede la possibilità di lavorare fino a 44 ore settimanali senza che scatti lo straordinario, senza che sia necessario il via libera del sindacato né del lavoratore stesso. Questo per un massimo di 16 settimane all’anno. L’azienda potrà dunque chiedere al dipendente – con un preavviso di 15 giorni – di lavorare 44 ore invece che 40 nei periodi di maggior lavoro: per esempio nel periodo natalizio o dei saldi per i negozi, ma anche in giugno per le aziende che fanno servizi alle imprese. La questione delle liberalizzazioni degli orari dei negozi o dei negozi aperti il primo maggio, invece non c’entra. | Il nuovo contratto sul commercio. Dopo un anno di trattative, Confcommercio e varie sigle sindacali hanno fatto un accordo che riguarda la flessibilità degli orari di lavoro in cambio di un riconoscimento in busta paga. |
Oggi compie 70 anni David Cronenberg, regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, direttore della fotografia e montatore, nato a Toronto, in Canada, il 15 marzo 1943. Cronenberg può essere considerato uno dei registi più “visionari” della storia del cinema: i suoi film sono delle grandi metafore in cui aspetti profondi e nascosti della psicologia umana vengono esplorati e messi in relazione agli elementi fisici. Cronenberg è anche un entomologo, ed è affascinato dalla scienza e dalla biologia: per questo nei suoi film ricorrono spesso l’idea del contagio e della contaminazione, dalle mutazioni corporee, dalle derive della tecnologia nei percorsi evolutivi del genere umano. Cronenberg ha iniziato con film che fondevano fantascienza e horror, mentre negli ultimi anni si è dedicato soprattutto all’analisi degli equilibri nelle teste degli uomini e di come siano soggetti costantemente al pericolo di uno stravolgimento imminente. Scanners (1981) | David Cronenberg ha 70 anni. Le foto e i video dei film più belli del regista canadese, da La Mosca a Crash. |
31 persone sono state arrestate a Palermo nell’ambito di un’indagine su scommesse clandestine e riciclaggio della procura di Palermo. Le accuse, dice Rai News, sono di “associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse ed alla truffa ai danni dello Stato e traffico di stupefacenti”. Tra gli arrestati c’è anche Benedetto Bacchi, un grande imprenditore nel mondo delle scommesse che è accusato di “associazione mafiosa e riciclaggio del denaro dei clan”. | 31 persone sono state arrestate a Palermo per un’indagine su scommesse clandestine e riciclaggio. |
La versione finale del “contratto” di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega, il documento che dovrebbe costituire la linea guida del futuro governo italiano e con il quale i due partiti hanno definito i progetti della loro alleanza, è stato approvato a grandissima maggioranza dagli iscritti alla piattaforma online del M5S Rousseau. Venerdì sera il capo politico del M5S Luigi Di Maio ha annunciato che oltre il 94 per cento dei 44.796 votanti ha approvato il contratto. Il programma era stato diffuso venerdì mattina, dopo giorni di intense trattative tra Di Maio e il segretario della Lega Matteo Salvini, insieme ai rispettivi staff. La votazione su Rousseau era cominciata senza preavviso, e anzi era stata aperta prima ancora che venisse annunciata. Il M5S ha detto che il programma sarà spiegato agli elettori più estesamente nel weekend. Anche la Lega dovrebbe consultare i suoi militanti, con dei gazebo allestiti nel weekend in tutta Italia. Qualora anche gli elettori della Lega dovessero approvarlo – ma nessuno crede possa avvenire il contrario – a Salvini e Di Maio non resterebbe che risolvere un altro problema importante: trovare un accordo su chi indicare al presidente della Repubblica come possibili membri del nuovo governo, a cominciare dal presidente del Consiglio. | La versione finale del “contratto” M5S-Lega. Il testo integrale del programma di governo, che è stato approvato a larghissima maggioranza dagli iscritti alla piattaforma online del M5S. |
Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato venerdì un disegno di legge che riforma i vertici della RAI. Il testo – che non è stato diffuso dal governo, come spesso accade in questi casi – dovrà ora essere approvato dal parlamento. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto che il DDL dovrà entrare in vigore entro luglio: Renzi ha aggiunto che il governo non intende riformare la RAI per decreto e che se il parlamento non riuscirà ad approvare il DDL entro il termine stabilito rimarrà in vigore l’attuale sistema. La novità principale introdotta dal DDL – stando all’unico documento diffuso dal governo a riguardo: un comunicato stampa – è l’attribuzione di maggiori poteri alla figura dell’amministratore delegato (o AD, che oggi si chiama “direttore generale”). In particolare, l’amministratore delegato potrà approvare piani di investimento fino a 10 milioni di euro (a differenza dei 2,5 attuali) senza bisogno di consultare il consiglio d’amministrazione, e avrà più libertà nella nomina dei dirigenti e nella gestione dell’azienda. Nel comunicato stampa del governo si legge che l’AD sarà nominato dal consiglio di amministrazione (CDA) dove i consiglieri nominati dal parlamento continueranno a essere la maggioranza (nelle scorse settimane si era parlato di un AD o di un direttore generale direttamente nominati dal governo). | Il disegno di legge sulla riforma della Rai. Lo ha approvato il governo, ora sarà discusso in parlamento: darà più poteri all'amministratore delegato, tra le altre cose. |
Bing, il motore di ricerca di Microsoft, ha presentato un nuovo logo e una serie di novità e aggiornamenti che saranno introdotti nei suoi criteri di ricerca e nella grafica delle sue pagine. A differenza del precedente, il nuovo logo è più spigoloso e riprende la grafica degli altri prodotti Microsoft, a partire da quelli dei programmi di Office. Il colore scelto è arancione e riprende quello utilizzato da Microsoft in uno dei quadrati del suo logo. | Il nuovo logo di Bing. E le altre novità del motore di ricerca di Microsoft annunciate lunedì sera. |
Oggi Google e La Stampa sono al verde, ma per motivi diversi. Il motore di ricerca ha deciso di modificare temporaneamente il proprio marchio per ricordare il centodecimo anniversario della nascita di Dennis Gabor, l’inventore della olografia. Il quotidiano torinese, invece, ha colorato di verde la propria testata per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente. Oltre a raccontare che cosa è accaduto nelle ultime ore in Italia e nel mondo, il numero di oggi della Stampa dedica buona parte delle proprie pagine a notizie che riguardano l’ecologia e la difesa del nostro pianeta. Il verde è il colore dominante e segna tutte le pagine nelle quali sono ospitati consigli e suggerimenti per ridurre l’impatto di ognuno di noi sull’ambiente. | Perché oggi la Stampa e Google sono verdi? il giornale dedica un'intera edizione alla giornata mondiale dell'ambiente, mentre il motore di ricerca ricorda Dennis Gabor. |
Dopo averci lavorato a lungo, Google ha annunciato di avere terminato il suo progetto per portare le calli e i canali di Venezia su Street View, il servizio di Google Maps per vedere le foto panoramiche a livello stradale. Le fotografie sono state scattate principalmente a piedi e in barca, utilizzando zainetti su cui era montato il dispositivo con diversi obiettivi usato da Google per realizzare gli scatti panoramici. Sono stati percorsi circa 430 chilometri a piedi e 185 chilometri in barca. Il risultato è notevole e consente di vedere palazzi, piazze, monumenti e canali di Venezia con immagini di buona qualità. Oltre a San Marco, con il suo campanile e la basilica, sono visibili il palazzo Ducale, le facciate delle tante chiese della città, i ponti da quello di Rialto a quello molto discusso di Calatrava vicino alla stazione, passando per luoghi meno conosciuti e visitati dai turisti e per le altre isole nella laguna come quella di Torcello. | Venezia su Street View. Quelli di Google hanno camminato per 430 chilometri e navigato per altri 185 nella città, che ora è nel servizio per vedere le foto panoramiche sulle mappe. |
La prima sezione centrale d’appello della Corte dei Conti ha confermato la sentenza di primo grado con cui era stato chiuso il processo contro l’ex direttrice generale del dipartimento del debito pubblico del Tesoro Maria Cannata, gli ex ministri dell’Economia Vittorio Grilli e Domenico Siniscalco e l’ex direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via. La sentenza di appello ha confermato quella di primo grado in cui si era individuato un difetto di giurisdizione: il processo, in pratica, non era di competenza della Corte dei Conti ma al tribunale civile. I quattro erano stati protagonisti di un caso insolito e discusso, per alcune particolarità dell’accusa di danno erariale: per prima cosa, non erano accusati di avere agito con dolo, cioè con consapevolezza, ma di aver gestito con “negligenza” alcuni debiti che lo Stato aveva contratto con la banca Morgan Stanley; nei loro confronti, poi, la procura voleva applicare il principio della responsabilità illimitata, un principio giuridico abbandonato da decenni per cui i vertici di un’azienda o ente pubblico vanno ritenuti responsabili dei danni provocati dalle loro decisioni. | È stato chiuso l’insolito e discusso processo contro i quattro dirigenti pubblici accusati di danno erariale per quasi 4 miliardi di euro. |
La sera del 30 aprile del 1993, esattamente 25 anni fa, il segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi decise che non si sarebbe fatto intimidire dai manifestanti che protestavano di fronte all’ingresso dell’Hotel Raphael, l’albergo dove abitava quando si trovava a Roma. Ignorò chi gli consigliava di uscire dal retro dell’hotel e scelse di affrontare i contestatori. Poche ore prima, la Camera aveva respinto quattro delle sei autorizzazioni a procedere per corruzione e ricettazione che la magistratura aveva richiesto contro di lui. I manifestanti erano lì per contestarlo: dopo dieci mesi a seguire le vicende dell’inchiesta Tangentopoli, consideravano Craxi il simbolo più importante del malcostume e della corruzione diffusa in tutto il paese. | Le monetine davanti all’Hotel Raphael. 25 anni fa Bettino Craxi fu contestato all'uscita da un albergo, in quella che nel tempo è diventata la scena simbolo della fine della Prima Repubblica. |
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, riferisce alla Camera sulla situazione economica internazionale e il vertice dello scorso 23 maggio a Bruxelles. Dopo di lui prendono la parola i leader dei partiti e i parlamentari. | Monti alla Camera. Il presidente del Consiglio riferisce sulla crisi e l'Europa, i leader dei partiti rispondono: diretta streaming. |
Il fisico, matematico e premio Nobel danese Niels Bohr è il protagonista del doodle di Google di oggi, in occasione del 127° anniversario della sua nascita. Bohr nacque a Copenaghen il 7 ottobre 1885 e morì il 18 novembre 1962. Gli studi di Bohr sono stati alla base della comprensione del modello atomico (cioè del modello con cui viene ipotizzato come sia fatto un atomo) e della meccanica quantistica. Per questi studi, Bohr vinse il premio Nobel per la fisica nel 1922. Bohr studiò e si laureò all’università di Copenaghen, dove poi fondò e diresse la facoltà di fisica teorica. Tra il 1911 e il 1916 fu ospite in diverse università inglesi dove conobbe altri celebri fisici del tempo, come Ernest Rutherford e Hans Geiger. In quegli anni mise a punto le teorie che lo portarono a vincere il Nobel: in particolare, elaborò un modello di atomo con gli elettroni che ruotavano intorno al nucleo in orbite fisse, e potevano passare da un’orbita ad alta energia a una a più bassa energia perdendo dell’energia sotto forma di emissione di radiazioni (o quanti, da cui fisica quantistica). | Chi era Niels Bohr. Oggi Google dedica un doodle al fisico danese che teorizzò il più celebre modello dell'atomo. |
Il disegno di legge (ddl) sulle unioni civili – più noto come ddl Cirinnà, per il nome delle senatrice del Partito Democratico che ne è la prima firmataria – è stato approvato giovedì al Senato. Il voto è avvenuto in realtà su un maxi-emendamento, sul quale il governo aveva posto la fiducia e che sostanzialmente ha riscrive la legge. Prima di entrare in vigore la legge deve essere ancora approvata dalla Camera dei Deputati, dove però il Partito Democratico ha un’ampia maggioranza, quindi non dovrebbero esserci sorprese. Ci sono due grosse differenze tra il ddl originariamente proposto da Cirinnà e la versione che è stata approvata ieri: la rimozione delle parti sulla cosiddetta stepchild adoption e quella sull’obbligo di fedeltà. Nella versione originale era scritto «con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione», in quella nuova è stato tolto “alla fedeltà”. | Togliere l’obbligo di fedeltà anche dai matrimoni civili? durante la discussione di ieri alcuni senatori del PD hanno presentato un emendamento di una riga in questo senso. |
Spesso non hanno molto senso le classifiche che ordinano gli episodi di una serie tv sulla base dei giudizi, ma con Black Mirror è molto diverso, e anzi ha senso: perché gli episodi sono storie separate tra loro, tanto da poter essere visti in ordine sparso, e quindi è come se fossero tanti film su un tema comune, ed è quindi interessante stabilire quale lo affronta meglio. Il tema generale, ovviamente, è la tecnologia, i suoi possibili sviluppi e come potrebbe cambiare le persone. Ma ci sono episodi che lo prendono di petto e altri che invece lo prendono larghissimo: stando ai giudizi degli utenti di IMDb, il più grande sito di cinema del mondo, piacciono di più i primi. Li abbiamo ordinati tutti e 19, sulla base del voto degli utenti di IMDb, e confrontando il loro piazzamento con la classifica che ha fatto il sito di cinema Vulture un po’ di tempo fa, piuttosto diversa. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non c’è un pattern che lega il gradimento degli episodi alla loro stagione, né c’è una differenza evidente tra le stagioni prodotte da Channel 4 e quelle di Netflix. | Gli episodi di Black Mirror, dal peggiore al migliore. Sulla base di quanto sono piaciuti a chi li ha votati su IMDb, visto che metterli in fila ha un suo senso. |
Il Mudec, il Museo delle Culture di Milano, ospiterà una mostra su Banksy, lo street artist noto in tutto il mondo per i messaggi critici e provocatori dei suoi graffiti e perché dopo anni e ricerche non se ne conosce ancora l’identità. La mostra, che non è stata autorizzata dall’artista, aprirà il prossimo 21 novembre e terminerà il 14 aprile del 2019. Saranno esposte 70 opere di Banksy, ma ci saranno anche oggetti, fotografie e video di alcuni dei murales realizzati dall’artista in giro per il mondo. | Al Mudec, il Museo delle Culture di Milano, ci sarà una mostra su Banksy. |
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlerà al Senato alle 15. Conte riferirà sull’agitata situazione nel governo e, secondo i giornali, annuncerà le sue dimissioni; poi dovrebbe recarsi al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica. Il discorso di Conte è atteso da quando, lo scorso 8 agosto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha tolto il suo appoggio al governo innescando l’attuale crisi politica (qui abbiamo riassunto tutti i passaggi che ci hanno portato dove siamo oggi). In Senato dovrebbe parlare anche lo stesso Salvini, che da giorni sembra intenzionato a ricucire almeno in parte i rapporti con il Movimento 5 Stelle. Il Post sta seguendo la giornata politica di oggi con un liveblog. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il discorso di Conte in diretta streaming. Dalle 15 il presidente del Consiglio riferisce sulla situazione nel governo, e poi forse si dimette. |
Giovanni Sartori è morto oggi a 92 anni. Noto al pubblico più generale soprattutto come editorialista del Corriere della Sera e opinionista televisivo, nonché inventore di neologismi poi diventati di uso giornalistico e politico comune come “Mattarellum” e “Porcellum”, Sartori era il più importante scienziato politico italiano e uno dei più importanti al mondo, autore di testi sulla democrazia e i partiti studiati ancora oggi nelle università di mezzo mondo. Nato a Firenze nel 1924, Sartori si iscrisse a Firenze in Scienze Politiche nel 1943; nella stessa università cominciò a insegnare dalla seconda metà degli anni Cinquanta, fino a diventare preside della facoltà di Scienze politiche tra il 1969 e il 1971. Nel corso della sua carriera, Sartori ha ricevuto otto lauree honoris causa e il premio Principe delle Asturie, il più importante per le scienze sociali. Ha donato moltissimi libri alla biblioteca del Senato, che nel 2016 gli ha dedicato una sala. | È morto Giovanni Sartori. Aveva 92 anni ed era uno dei più importanti politologi al mondo, oltre che noto editorialista e opinionista. |
Oggi in Italia si festeggia il 74esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. Come ogni anno sono state organizzate diverse manifestazioni istituzionali per la ricorrenza, a cominciare da quella tenuta stamattina all’Altare della Patria di Roma, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona sulla tomba del Milite Ignoto. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, la sindaca di Roma Virginia Raggi, e il presidente della regione Lazio e segretario del PD, Nicola Zingaretti. Conte si è poi spostato al sacrario delle Fosse Ardeatine, per ricordare i morti della strage del 24 marzo del 1944. Dopo le polemiche dei giorni scorsi all’interno della maggioranza, che avevano riguardato anche la necessità di festeggiare o meno il 25 aprile, il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha celebrato la Liberazione visitando la sinagoga di via Balbo, a Roma, sede della Brigata ebraica, insieme al ministro della Salute Giulia Grillo e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. L’altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, che aveva definito la festa «un derby tra fascisti e comunisti», ha passato la mattina a Corleone, in Sicilia, per festeggiare la «liberazione dalle mafie». | Le foto dei festeggiamenti del 25 aprile. Mattarella e Conte sono andati all'Altare della Patria, Salvini è in Sicilia a festeggiare la "liberazione dalle mafie". |
«Ci sono istituti di credito in crisi che potrebbero andare in default o avere capitale insufficiente. Interveniamo su situazioni urgenti». Così lunedì il leghista Giulio Centemero, relatore del decreto Crescita nelle commissioni Finanze e Bilancio alla Camera, ha annunciato un po’ a sorpresa il nuovo “salva banche”, un emendamento voluto dal governo che ha lo scopo di aiutare le banche del Sud, concedendo sconti fiscali in cambio di fusioni e aggregazioni tra vari istituti. La norma, che secondo la relazione tecnica potrebbe costare fino a 3 miliardi di euro di mancato gettito, è pensata in particolare per la Banca Popolare di Bari, un grande istituto che ha perso nel 2018 quasi 400 milioni di euro e ora ha difficoltà a rispettare i requisiti patrimoniali fissati dalla Banca centrale europea (BCE). | La maggioranza sta facendo un nuovo “salva banche”. Quasi di nascosto è stato approvato un emendamento che servirà a salvare gli istituti finanziari del Sud grazie a un grosso sconto fiscale. |
Il Consiglio regionale della Lombardia si è sciolto pochi minuti prima delle 17 di oggi con la consegna delle dimissioni dei consiglieri del PdL. L’ultimo atto del Consiglio è stata l’approvazione della nuova legge elettorale. Durante una pausa il governatore uscente, Roberto Formigoni, ha dichiarato ai giornalisti di aver parlato con il ministro degli interni, Anna Maria Cancellieri. Il ministro, ha detto Formigoni, gli ha assicurato che in Lombardia si voterà tra il 16 dicembre e il 27 gennaio. Un incontro tra il governo e Formigoni per decidere la data definitiva dovrebbe tenersi entro una settimana. Il presidente uscente, Roberto Formigoni, notoriamente molto attivo su Twitter, ha scritto diversi messaggi durante la seduta. | Il Consiglio regionale della Lombardia si è sciolto. Dopo l'approvazione della nuova legge elettorale, si voterà tra il 16 dicembre e il 27 gennaio. |
Lo scrittore americano di bestseller James Patterson, che ha 66 anni, ha deciso di destinare un milione di dollari della sua ricchezza personale a decine di librerie indipendenti degli Stati Uniti. Patterson ha parlato della sua iniziativa e ha mostrato quali sono le prime librerie che riceveranno i soldi durante una puntata del programma televisivo della CBS This Morning. | James Patterson regala soldi alle librerie. Uno degli autori di bestseller più famosi degli Stati Uniti finanzierà con un milione di dollari i piccoli progetti di decine di librerie indipendenti. |
I risultati di uno studio condotto in una grotta del Territorio del Nord, una delle regioni amministrative dell’Australia, suggeriscono che gli antenati degli aborigeni australiani arrivarono sull’isola almeno 65mila anni fa, dai 5mila ai 18mila anni prima di quanto credessimo. Questa scoperta mette in discussioni le principali teorie sulle prime migrazioni degli uomini dall’Africa al resto del mondo, avvenute decine di migliaia di anni fa: il viaggio attraverso il Medio Oriente e l’Asia, che portò i primi uomini in Oceania, potrebbe ora essere retrodatato. La scoperta indica anche che i primi coloni dell’Australia convissero inoltre con la megafauna locale – composta per esempio da diprotodonti e canguri giganti – per circa 20mila anni prima della loro estinzione. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature, e si basano su uno scavo alla grotta di Madjedbebe, che è oggetto di ricerche fin dagli anni Settanta. Soltanto negli ultimi anni, però, due diverse spedizioni condotte da Chris Clarkson, docente dell’Università del Queensland, hanno recuperato circa 11mila manufatti fra cui mortai, strumenti per dipingere e pietre levigate. Sono state anche ritrovati i più antichi esemplari di asce in pietra conosciuti, che risalgono a 20mila anni prima rispetto a quelli trovati finora nel resto del mondo. Più in generale, molti manufatti sono stati datati come vecchi di circa 80mila anni, o almeno con il 95 per cento di possibilità di essere più antichi di 70mila anni. Finora le più antiche tracce umane in Australia risalivano più o meno a 60mila anni fa. | L’uomo arrivò in Australia molti millenni prima di quanto pensassimo. Un importante scavo ha scoperto manufatti vecchi di 80mila anni, mettendo in discussione quello che sapevamo sulle prime migrazioni umane. |
È morta l’attrice italo-tedesca Anita Pallenberg, famosa soprattutto per essere stata a lungo la compagna del chitarrista dei Rolling Stone Keith Richards. Pallenberg aveva 73 anni ed era malata da tempo. Pallenberg era nata a Roma nel 1944 e da giovane lavorò come modella, studiò medicina e per un po’ frequentò il giro della Factory, il gruppo artistico-culturale creato da Andy Warhol, e quello del regista italiano Federico Fellini. Aveva recitato in tutto in una decina di film, fra cui soprattutto Barbarella – di Roger Vadim con Jane Fonda – e Dillinger è morto di Marco Ferreri. Dal 1965 al 1967 era stata la compagna di Brian Jones, il primo leader dei Rolling Stones (che morì nel 1969 annegato nella piscina di casa sua). Dal 1967 al 1980 Pallenberg era stata invece la compagna del chitarrista della band, Keith Richards, con cui ha avuto tre figli. Ancora oggi si dice che nel 1970 abbia avuto una breve relazione col cantante della band Mick Jagger: Pallenberg però lo ha più volte smentito. | La morte di Anita Pallenberg. Era stata una modella e attrice molto presente nelle immagini del rock degli anni Settanta e a lungo la compagna di Keith Richards dei Rolling Stones. |
Secondo i suoi avvocati, Beppe Grillo «non ha alcun potere di direzione sul blog “Beppe Grillo”». Gli avvocati del capo del Movimento 5 Stelle lo hanno scritto in una memoria difensiva presentata in risposta a una denuncia del Partito Democratico per via di un post ritenuto offensivo pubblicato sul blog. Secondo gli avvocati del leader del Movimento 5 Stelle, Grillo «non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio del blog né degli account Twitter, né dei tweet e Facebook e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul blog né sugli account twitter e Facebook e tanto meno di e su ciò che ivi viene postato». Il brano della memoria difensiva è stato pubblicato ieri dal tesoriere del PD, Francesco Bonifazi, ed è stato poi rilanciato da molti altri leader e dirigenti del partito. | Beppe Grillo dice che non ha niente a che fare con il blog di Beppe Grillo. Lo hanno scritto i suoi avvocati per difendersi da una denuncia che ha fatto il PD. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Patrick Watson. È una canzone nuova, sarebbe saggio aspettare ma facciamo un'eccezione. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | “Siamo provvisoriamente all’opposizione”. Pier Luigi Bersani al Tg1 ieri sera. |
Un’eclissi di Sole è iniziata venerdì alle 9:20 del mattino in Italia (con variazioni di orario dell’eclissi a seconda del luogo in cui è stata osservata) ed è proseguita fino alle 11:40 circa. L’evento era dovuto al passaggio della Luna tra Sole e Terra: il disco solare è rimasto coperto per alcuni minuti impedendo alla nostra stella di illuminare il pianeta come avviene normalmente. Oltre a essere molto suggestiva per chi la osserva, nuvole permettendo, un’eclissi permette di solito agli astronomi di osservare meglio alcune caratteristiche del Sole per comprenderne meglio il funzionamento. Quando si è verificata l’eclissi solare Il massimo dell’eclissi di Sole in Italia è stato raggiunto intorno alle 10:30, quando il disco solare è apparso coperto al 50 per cento nel sud e quasi fino al 70 per cento al nord. L’eclissi è stata totale molto più a nord in Europa: tra i posti dove è stata osservabile più facilmente ci sono state le isole Fær Øer, l’arcipelago tra Islanda, Norvegia e Scozia, e le Isole Svalbard, l’insieme di isole norvegesi nel mare Glaciale Artico. | Le foto più belle dell’eclissi di sole. Dall'Italia alla Norvegia le immagini più belle del Sole con la Luna di mezzo durante l'eclissi solare di oggi. |
Oggi Frank La Rue, relatore speciale dell’ONU sulla libertà d’espressione, ha criticato il disegno di legge sulle intercettazioni, la cosiddetta legge bavaglio, chiedendo che la legge sia “o rivista o abolita”. Reuters riporta così la notizia: “Esperto di diritti dell’ONU chiede che una legge di Berlusconi sia annullata”. Un disegno di legge italiano che limita la pubblicazione sui giornali delle intercettazioni della polizia minerebbe il diritto alla libertà di espressione e limiterebbe le inchieste sulla corruzione, ha dichiarato martedì un esperto dell’ONU. | Cosa ha detto Frank La Rue sul ddl intercettazioni. Per il Relatore Speciale del Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU la legge "va rivista o abolita". |
Il direttore dell’edizione britannica di Wired, David Rowan, non ha un account di Facebook. Accusato da un suo collega di essere vecchio e uncool (poco figo) per le sue eccessive preoccupazioni sulla privacy, Rowan ha ianalizzato quali siano i motivi che lo hanno portato non solo a non iscriversi a Facebook, ma anche a non permettere a Google Buzz di scandagliare la sua rubrica mail o di condividere i propri acquisti sul social network Blippy. Ne ha trovati sei, che sono in qualche modo un vademecum di tutti i rischi che comporta, o potrebbe comportare, l’iscrizione a Facebook e social network simili. Poi probabilmente Rowan è vecchio e uncool, ma vediamo. 1. Le aziende private non fanno i vostri interessi Facebook e Google sono società nate per fare soldi dando la possibilità agli inserzionisti di sapere con precisione cosa vi piace e cosa no, accedendo ai vostri like, interessi, fotografie e connessioni sociali. Questo spiega la complessità dei vari settaggi sulla privacy. Per esempio, il disclaimer sulla privacy di Facebook in inglese è passato dalle 1.004 parole del 2005 alle 5.830 di oggi (e, come fa notare il New York Times, la Costituzione americana ne ha 4.543). Rowan ammira l’impero messo in piedi da Mark Zuckerberg, ma non si fida di lui. | Sei motivi per non iscriversi a Facebook. Il direttore di Wired UK spiega perché non ha un account sul social network di-cui-non-si-può-fare-a-meno. |
Lo studente britannico accusato di aver ricattato migliaia di visitatori di siti pornografici di tutto il mondo è stato condannato a sei anni di carcere. In 18 mesi di attività, Zain Qaiser, che ha 24 anni e vive a Barking, nella regione inglese dell’Essex, aveva guadagnato quasi 700 mila sterline (circa 800mila euro) con una truffa con cui minacciava i visitatori di alcuni di principali siti porno del mondo di diffondere le loro informazioni se non lo avessero pagato. Si pensa inoltre che il network di hacker a cui Qaiser si era affidato per portare avanti la truffa informatica abbia guadagnato più di 4 milioni di sterline. Qaiser fu arrestato la prima volta cinque anni fa, ma, scrive BBC, il processo era stato rimandato più volte per la complessità delle indagini e per dubbi riguardo la sua salute mentale. Qaiser è ritenuto il più significativo autore di reati informatici che sia mai stato condannato nel Regno Unito. La truffa, organizzata assieme ad altri hacker in Russia, Cina e Stati Uniti, funzionava in questo modo: Qaiser aveva comprato degli spazi pubblicitari all’interno dei siti pornografici più visitati, che contenevano un virus chiamato “Anger” del tipo dei ransomware, cioè quei malware che limitano l’accesso dei dispositivi che infettano. Ogni volta che un utente cliccava sui banner pubblicitari, il virus veniva scaricato sul computer e prendeva il controllo del dispositivo finché l’utente non pagava una specie di riscatto di 200 dollari o 100 sterline, a seconda dei casi. Assieme alla richiesta di riscatto compariva una finestra con un messaggio, che sembrava essere stato inviato dall’FBI o da un’altra agenzia di sicurezza, in cui si avvertiva l’utente che aveva violato la legge e che rischiava fino a tre anni di carcere. | Uno studente britannico che aveva guadagnato quasi 800mila euro ricattando i visitatori di siti porno è stato condannato a 6 anni. |
Alle elezioni comunali di Perugia il sindaco uscente, Andrea Romizi di Forza Italia e del centrodestra, ha vinto con il 60 per cento dei voti. Mancano ancora una trentina di sezioni ma il risultato si discosterà di poco. Il suo principale avversario era il popolare giornalista del TG3 Giuliano Giubilei, candidato del centrosinistra, che è arrivato al 26 per cento e sembra aver pagato lo scandalo sulla sanità umbra che ha coinvolto il PD e costretto alle dimissioni la presidente di regione Catiuscia Marini poco prima del voto. La vittoria di Romizi era stata confermata anche dalle proiezioni di YouTrend, che già questo pomeriggio lo davano per vincente. La candidata del Movimento 5 Stelle, Francesca Tizi, non ha superato il 7 per cento, mentre tutti gli altri candidati sono rimasti sotto al 2 per cento. Qui potete seguire il liveblog del Post con i risultati di tutte le elezioni amministrative, man mano che arrivano. Qui invece trovate i risultati delle elezioni regionali in Piemonte. | A Perugia ha vinto il centrodestra. Il sindaco uscente di centrodestra Andrea Romizi ha vinto al primo turno. |
Il premio Nobel per la Chimica 2019 è stato assegnato a John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino “per lo sviluppo delle batterie agli ioni di litio”. Con le loro ricerche hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo delle batterie ricaricabili che usiamo tutti i giorni, nei nostri smartphone, nei computer portatili e in migliaia di altri dispositivi di vario tipo. Le batterie agli ioni di litio sono inoltre considerate una possibile soluzione per lo sviluppo di automobili elettriche e per la conservazione dell’energia in eccesso prodotta dalle fonti rinnovabili. Il litio fu scoperto all’inizio del Diciannovesimo secolo, ed è l’elemento allo stato solido più leggero della tavola periodica. Nei primi anni Settanta del Ventesimo secolo, Stanley Wittingham sviluppò una prima batteria elettrica che utilizzava il litio. Una decina di anni dopo, John Goodenough ne aumentò il potenziale, aprendo la strada a batterie di quel tipo più potenti. A metà degli anni Ottanta, Akira Yoshino riuscì a perfezionare ulteriormente il sistema: eliminò l’impiego del litio allo stato puro, impiegando al suo posto gli ioni di litio, molto più sicuri. L’evoluzione delle batterie agli ioni di litio ha avuto un impatto enorme sulle nostre esistenze, rendendo possibile la produzione di dispositivi ricaricabili che possiamo portare con noi. | Il Nobel per la Chimica per le batterie ricaricabili agli ioni di litio. John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino sono stati premiati per avere sviluppato una tecnologia che usiamo tutti i giorni e dal grande potenziale. |
Quella è una delle cose più brutte di questa vicenda: che debba esserci il giornale della famiglia del capo del governo che ogni giorno decide per il giorno successivo la bastonatura della vittima di turno. È una cosa molto brutta. Io penso che il Giornale sia il megafono degli “umori” e abbia scelto la parte del falco che assorbe gli umori dei falchi. Prenda la pancia di Berluconi, passata attraverso i falchi, passata attraverso il megafono degli umori, ed ecco il Giornale. | La zizzania del Giornale. Il rientro nei ranghi di Fini sopravviverà alla lettura del quotidiano della famiglia Berlusconi?. |
Michele Serra nella sua rubrica “Amaca” di oggi su Repubblica fa un elogio della resilienza, quella caratteristica psicologica che permette di sopportare pazientemente adattandosi a condizioni inevitabili. Serra si riferisce alle eterne lamentele sul caldo di questi giorni, che oltre a farci perdere la misura delle cose – fa più caldo del solito, tutto qui – ci impediscono di riconoscere la fondamentale differenza fra «tragedia e disagio, e tra dolore e malessere». Tra i vari consigli per affrontare la canicola forse manca quello decisivo: la resilienza. Termine di origine metallurgica, indica la capacità di un metallo di resistere a urti e tensioni. È dunque il contrario della fragilità, che come è noto dipende dalla mancanza di elasticità.: chi non si piega, più facilmente si spezza. Per esteso, in psicologia e in senso lato il termine indica la capacità di sopportazione. Il resiliente patisce il caldo allo stesso modo del non resiliente: la differenza è che accetta il disagio come inevitabile, non si ribella dando in smanie e imprecando. Anche perché dare in smanie e imprecare aumenta, e di molto, la sudorazione e il malessere. La nostra società non è molto resiliente. Quasi ogni genere di disagio viene percepito come un’offesa inaudita. | Ora e sempre resilienza. Michele Serra spiega la differenza tra soffrire il caldo ed esserne atterriti e sconfitti. |
Anche i dolcificanti che non contengono zuccheri possono farci ingrassare, secondo un articolo pubblicato il 10 agosto sulla rivista scientifica Current Biology e basato sulle ricerche di Dana Small, neuroscienziata e professoressa di psichiatria della facoltà di medicina dell’Università di Yale, e dei suoi colleghi. Negli ultimi due anni Small è stata impegnata in una serie di esperimenti per capire che effetto abbiano sul corpo umano i dolcificanti che non contengono carboidrati, come il sucralosio, che è artificiale, e lo stevioside, che si ottiene dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana. In milioni di anni di evoluzione il nostro corpo si è abituato al fatto che alla dolcezza corrisponda sempre una certa quantità di calorie: secondo i dati raccolti da Small sembra che questo rapporto tra dolcezza percepita ed energia sia fondamentale per il funzionamento del nostro metabolismo e che, nel momento in cui viene modificato dai dolcificanti senza calorie, possano esserci degli effetti indesiderati. Per capire bene le conclusioni a cui è giunta Small è utile ripercorrere lo svolgimento dei suoi esperimenti, come ha fatto Mark Schatzker su Vox. Inizialmente Small creò cinque bevande dolci: tutte dolci allo stesso modo perché contenenti la stessa quantità di sucralosio (con una dolcezza pari a quella fornita da 75 calorie di zucchero), ma ognuna con un colore e un sapore diversi e con un diverso apporto calorico, fornito da diverse quantità di maltodestrina, un carboidrato insapore. La prima bevanda non conteneva calorie, le altre sì: la seconda 37,5 calorie, la terza 75, la quarta 112,5 e la quinta 150. A ognuno dei partecipanti all’esperimento sono state fatte bere le cinque diverse bevande per sei volte (due in laboratorio, quattro a casa propria), nel corso di alcune settimane, e per ciascuna bevanda Small li ha sottoposti a una risonanza magnetica funzionale (fMRI) del cervello. Lo scopo di questi esami era vedere come le bevande avessero influenzato il sistema di ricompensa, quel meccanismo che ci fa sentire appagati in varie circostanze, ad esempio quando mangiamo o beviamo, o quando riceviamo stimoli sessuali. Small si aspettava di riscontrare che in base alle diverse quantità di calorie presenti nelle bevande avrebbe rilevato risposte diverse del sistema di ricompensa, nello specifico una risposta maggiore quando fosse stata maggiore la quantità di calorie. | Forse i cibi dolci fanno ingrassare anche quando non contengono calorie. Secondo un nuovo studio se l'apporto calorico del cibo non corrisponde alla dolcezza percepita il nostro corpo va in confusione. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono un nuovo re (Felipe VI di Spagna) e un principe che impara a camminare (George d’Inghilterra) mentre la mamma lo tiene per mano. Jared Leto fa una faccia buffissima in un selfie con le fan, l’ex tennista tedesca Steffi Graf indossa un cappellino molto vistoso al Royal Ascot, mentre la tennista danese Caroline Wozniacki prepara una pizza in un ristorante. E poi ci sono Allison Janney, Bill Gates con la moglie Melinda (entrambi molto nerd), Chloë Grace Moretz (che ricorderete tutti per Kick-ass), Barack Obama con una giraffa elettronica. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Un nuovo re, un principe che impara a camminare, Marisa Tomei e Andrea Pirlo, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Gli investigatori britannici che hanno condotto le indagini sulla morte di Keith Flint, il cantante dei Prodigy, hanno concluso che non ci siano prove a sufficienza per sostenere che si sia ucciso volontariamente. Flint era stato trovato morto dalla polizia nella sua casa di Dunmow, nell’Essex, il 4 marzo del 2019. La sua morte era stata trattata da subito come «non sospetta» dalla polizia e un messaggio pubblicato sul profilo ufficiale della band aveva parlato apertamente di suicidio. Le conclusioni a cui sono arrivati gli investigatori non permettono tuttavia di dire con certezza cosa sia successo quel giorno. È stato stabilito che Flint sia morto per soffocamento dopo essersi impiccato, ed è stato accertato che poco prima avesse assunto cocaina e alcol. Gli investigatori hanno anche escluso che la morte di Flint sia stata causata da un incidente, ma non hanno trovato prove concrete per sostenere che Flint avesse pianificato di uccidersi e avesse agito con quello scopo. *** | Non ci sono prove per dire che Keith Flint, il cantante dei Prodigy, si sia suicidato. |
Agli inizi del Novecento l’Art Nouveau, detto anche stile Liberty o Modernista, divenne il modello artistico predominante in Europa: le sue linee curve e ondulate e gli ornamenti floreali e vegetali erano presenti nell’architettura, nel design, nelle illustrazioni, nella gioielleria di tutte le grandi capitali europee. A Parigi e Bruxelles divenne sinonimo della Belle Èpoque, a Vienna e Glasgow si manifestò con tratti più geometrici e lineari, mentre nell’Europa dell’Est, come a Praga, Riga o Budapest, si innestò sulle tradizioni locali con la costruzione di edifici maestosi. Con l’arrivo della Prima guerra mondiale, l’Art Nouveau venne progressivamente abbandonato per altre forme artistiche e architettoniche più strutturate e razionali; molti importanti edifici e opere d’arte in stile Liberty vennero distrutte nel corso del tempo. Il Guardian ha raccolto le 10 città in cui l’Art Nouveau è ancora in qualche modo presente, o perché profondamente radicato nella struttura e negli elementi decorativi, o per qualche edificio particolarmente importante. | 10 città europee da visitare per l’Art Nouveau. Se vi piace lo stile Liberty dovete andare a Helsinki, oppure ad Aveiro o a Torino, tra le altre. |
Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia alla Camera con 535 voti a favore, 56 contrari e 5 astenuti, dopo che mercoledì l’aveva già ricevuta al Senato. Sostengono il governo tutti i principali partiti tranne Fratelli d’Italia, che con 31 deputati ha votato contro, insieme a 16 deputati del Movimento 5 Stelle. Il leghista Gianluca Vinci, eletto per la prima volta nel 2009 come consigliere comunale a Reggio Emilia, ha votato no alla fiducia e ha lasciato il partito per passare a Fratelli d’Italia. Lo stesso hanno fatto altri due leghisti: l’eurodeputato calabrese Vincenzo Sofo e Tommaso Coviello, capogruppo in Consiglio regionale della Basilicata. Quattro deputati del M5S si sono astenuti (Maria Laura Paxia, Raphael Raduzzi, Michele Sodano e Alessio Villarosa) mentre 14 non si sono presentati alla votazione, tra cui due che erano in missione. Oggi i 15 senatori del M5S che al Senato avevano votato contro l’indicazione del partito sulla fiducia sono stati espulsi, cosa che potrebbe succedere anche ai deputati. | Il governo Draghi ha la fiducia anche alla Camera. Con 535 favorevoli e 56 contrari, dopo che mercoledì l'aveva ottenuta al Senato. |
È un’altra giornata complicata dal punto di vista climatico, in giro per l’Italia. Nel fine settimana a causa del freddo sono morte 18 persone. Lazio I trasporti pubblici a Roma sono ripresi regolarmente, ma con qualche rallentamento a causa delle strade ghiacciate nelle zone Aurelia, Boccea, Selva Candida e Farnesina. A Roma le scuole resteranno chiuse anche domani. La Protezione Civile sta distribuendo sale ai cittadini fino a esaurimento scorte. Ad Arcinazzo, in provincia di Roma, tre famiglie rimaste isolate sono state raggiunte ieri sera dai carabinieri, che hanno dovuto tagliare con una motosega gli alberi caduti a terra che ostruivano il passaggio della strada. Ci sono ancora problemi ai Castelli Romani e nella zona di Frosinone. In tutto, ha detto la regione, ci sono 51mila forniture ENEL da ripristinare. | Fa molto freddo. Bollettino su disagi, strade bloccate, paesi isolati: e domani nevica di nuovo. |
La notte passata è stata quella di San Lorenzo, che per tradizione è quella in cui si guardano le stelle cadenti. Lo spettacolo provocato dall’incrocio della Terra con lo sciame meteorico delle Perseidi, tuttavia, si potrà ammirare anche nelle prossime notti: anzi, per gli astronomi il suo culmine sarà nella notte tra venerdì 12 e sabato 13. In più, secondo alcune previsioni potrebbe esserci anche un picco di attività inusuale nelle prime ore del 12 agosto, che potrebbero essere le migliori per osservare le stelle cadenti. Le scie luminose che attraversano il cielo in queste notti sono frammenti fatti di polvere e roccia, che si sono distaccati dai nuclei delle comete e hanno formato degli “sciami meteorici”. Quando la Terra, girando attorno al Sole, passa in una regione del cielo in cui sono presenti questi detriti, li urta e l’impatto fa sì che le meteore si incendino diventando delle “palle di fuoco” che sfrecciano nel cielo. | Come vedere le stelle cadenti, anche dopo la notte di San Lorenzo. Secondo gli astronomi il culmine del fenomeno dovuto all'incrocio fra la Terra e lo sciame meteorico delle Perseidi sarà nella notte tra venerdì e sabato. |
È stata un’altra giornata di notizie e agitazioni che riguardano la Grecia, dopo che a mezzanotte il paese è andato in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, mancando il pagamento di una rata della restituzione di un precedente prestito. Nella mattina del primo luglio il Financial Times ha pubblicato una lettera con cui Tsipras ha annunciato ai creditori la possibilità di fare alcune concessioni, segno che le trattative erano ancora in corso; nel corso del pomeriggio però sia Tsipras che Angela Merkel e i rappresentanti dell’Eurogruppo – i ministri dell’Economia dei paesi che condividono l’euro – hanno detto che le trattative ripartiranno eventualmente dopo il referendum indetto dal governo greco per domenica 5 luglio riguardo l’ultima bozza di accordo, annunciando di fatto di voler interrompere la trattativa almeno fino a lunedì. Intanto le banche greche sono ancora chiuse e a corto di liquidità, e al governo rimangono poche risorse per pagare stipendi e pensioni: ha bisogno di un nuovo prestito ma fin qui il primo ministro Tsipras si è opposto alle condizioni poste da Commissione europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Inoltre venerdì il Consiglio di Stato greco – il più alto organo giudiziario del paese, come la nostra Corte Costituzionale – si esprimerà sulla legittimità del referendum. In giornata il Consiglio d’Europa – un’importante istituzione che si occupa di diritti umani e democrazia, che non ha legami con l’Unione Europea – ha criticato il referendum greco, dicendo che non è conforme agli standard minimi per questo tipo di consultazioni: perché di solito sono raccomandate almeno due settimane dal momento in cui una consultazione viene indetta a quando si tengono le votazioni; perché non c’è chiarezza su che cosa comporti l’esito del referendum in un senso o nell’altro, compresa un’eventuale uscita dall’euro; perché il quesito referendario non è chiaro e facilmente comprensibile. | Il referendum in Grecia si farà. Lo hanno confermato sia Tsipras che Merkel e l'Eurogruppo, dopo che la nuova proposta del governo greco ai creditori internazionali non è andata da nessuna parte. |
Hans Kurt Lange era un designer e scenografo di origine tedesca: dal 1951 ha vissuto negli Stati Uniti facendosi chiamare Harry Lange e ha lavorato per l’esercito degli Stati Uniti, illustrando manuali di volo e occupandosi poi di disegnare astronavi per il reparto della NASA dedicato ai progetti per il futuro. Negli anni Sessanta Lange conobbe Stanley Kubrick, che era intenzionato a fare un film di fantascienza ambientato in quello che allora era il futuro: 2001: Odissea nello spazio. Kubrick gli propose di collaborare al film e Lange accettò: entrò così ed ebbe un ruolo determinante nella squadra di scenografi che aveva il compito di immaginarsi, nel 1968, come sarebbe stato il 2001 e che fu poi candidata agli Oscar del 1969. Il libro di Christoper Frayling The 2001 File: Harry Lange and the Design of the Landmark Science Fiction Film racconta e mostra quello che Lange riuscì a fare con Kubrick e quello che, nel 1968, avevano visto giusto sul futuro. Frayling spiega che Kubrick ci teneva a fare le cose per bene e chiese la collaborazione di circa 65 società per i materiali da usare nel film; il sito Creative Review scrive che l’esperienza di Lange alla NASA fu determinante nel decidere l’aspetto delle navicelle spaziali, delle basi lunari e della maggior parte di ciò che si vede dentro e fuori le astronavi. Un anno prima che l’uomo andasse sulla Luna, Kubrick, Lange e la troupe di 2001: Odissea nello spazio riuscirono a immaginare una realtà credibile e per certi versi anche anticipatrice. Creative Review scrive: | Il futuro di “2001: Odissea nello spazio”. Alcune delle cose immaginate nel 1968 per il film di Kubrick sono molto simili a cose che oggi esistono davvero, e lo si deve a un grande designer. |
Tinder, una delle app per incontri più usate al mondo, ha confermato di avere abbandonato già da diverso tempo uno dei metodi utilizzati dai suoi algoritmi per calcolare la desiderabilità dei suoi iscritti. In un post pubblicato sul suo blog, l’azienda ha anche rivelato qualche informazione in più sui sistemi che sfrutta per facilitare le compatibilità (“match”) tra i suoi iscritti, pur senza fornire molte informazioni aggiuntive per evitare che gli utenti ne approfittino per aumentare le loro possibilità di avere più contatti. Tinder esiste da circa 6 anni e fa parte di Match Group, una società statunitense che controlla alcune delle più grandi app per incontri (“dating”) esistenti al mondo. Tinder è la sua applicazione di maggiore successo internazionale: ci si iscrive, si imposta il profilo indicando sesso, età e provenienza geografica, si caricano alcune proprie fotografie e si inizia a scorrere i profili degli altri. | Tinder ha cambiato il suo algoritmo. La popolare app per incontri ha escluso il sistema che classificava gli iscritti solo in base alla loro desiderabilità (ma il meccanismo resta infernale). |
Il ministero dello Sport ha pubblicato le linee guida che regolano il ritorno agli allenamenti non solo per gli atleti degli sport individuali, ma anche per gli atleti di sport di squadra. Il documento, in attuazione del decreto del 26 aprile sull’avvio della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza da coronavirus, consente il ritorno agli allenamenti per atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP (Comitato Italiani Paralimpico) e dalle rispettive Federazioni, «in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali». Si legge nelle linee guida che il «complesso delle misure contenute nel presente documento consente, altresì, e fino a nuove disposizioni, la possibilità che possano svolgersi allenamenti anche di atleti, professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale e internazionale, di discipline sportive di squadra, purché questi si svolgano sempre in forma individuale». Per quanto riguarda l’attività degli atleti degli sport di squadra è stabilito che «si alternino singolarmente sul campo o nello stesso spazio o nell’utilizzo degli stessi attrezzi». | Le linee guida del ministero dello Sport per gli allenamenti individuali nella “fase 2”. Sarà possibile allenarsi anche per gli atleti degli sport di squadra, ma in forma individuale: per tutti è obbligatorio il distanziamento fisico e il rispetto di una serie di norme sanitarie. |
Mercoledì 10 aprile il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto legge con “disposizioni urgenti in materia sanitaria” emesso lo scorso marzo su iniziativa del ministro della Salute, Renato Balduzzi. L’articolo 2 del decreto è una norma transitoria che riguarda i pazienti che seguono terapie con cellule staminali mesenchimali, quelle del cosiddetto “caso Stamina”, una complicata vicenda sanitaria che riguarda diverse famiglie italiane e che va avanti da anni. La legge, che dovrà essere approvata anche dalla Camera, consente alle persone che avevano iniziato questo tipo di trattamento di proseguirla, anche se non è stata ancora provata la sua efficacia e la sua sicurezza, cosa che ha suscitato grandi polemiche soprattutto all’interno della comunità scientifica. Il caso Stamina La vicenda delle terapie con cellule staminali è diventata particolarmente discussa in Italia in seguito a una serie di servizi, messi in onda dalle Iene, in prima serata su Italia 1. La trasmissione si è occupata dell’appello dei genitori di Sofia, una bambina con una malattia neurodegenerativa (leucodistrofia metacromatica) non curabile, che nella forma infantile porta alla morte a circa cinque anni di distanza dalla comparsa dei primi sintomi. Secondo i suoi genitori, Sofia avrebbe tratto giovamento dal “metodo” Stamina, una soluzione che prevede la somministrazione di un “cocktail” di cellule staminali ideato da Davide Vannoni, fondatore della Stamina Foundation. Come vedremo, Le Iene hanno raccolto l’appello della madre di Sofia, che ha chiesto aiuto per consentire alla figlia di proseguire le cure, dopo la decisione del ministero della Salute di sospenderle. | Che cos’è il “caso Stamina”. La storia di un trattamento a base di cellule staminali di cui si discute da settimane, tra appelli televisivi, interventi del governo e Nobel preoccupati. |
Oggi a San Jose, in California, inizia la Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di eventi che Apple organizza ogni anno per presentare le novità legate ai suoi sistemi operativi e applicazioni, ma che in passato è stata usata anche per mostrare nuovi prodotti, di quelli da tenere fisicamente in mano. Alle 19 di oggi (ora italiana) il CEO di Apple Tim Cook terrà la tradizionale presentazione di apertura insieme ad alcuni altri dirigenti della società. Apple non tiene un evento di questo tipo dallo scorso autunno, quando presentò i nuovi iPhone 7, quindi c’è molta attesa e nelle ultime settimane sono circolate anticipazioni e ipotesi su cosa sarà mostrato oggi dall’azienda. La diretta dell’evento Apple ➡️ | Cosa presenta oggi Apple. Alle 19 a San Jose saranno presentati il nuovo iOS 11, novità per i Mac e forse un coso per la casa da usare con Siri. |
Storytel, il servizio di streaming di audiolibri svedese arrivato in Italia quest’estate, ha per ora un catalogo limitato che però mese per mese diventerà sempre più ricco e vario, con l’aggiunta di classici, bestseller degli ultimi anni e libri recenti. Dopo averlo fatto per agosto, abbiamo selezionato anche per settembre le uscite più interessanti per chi si è abbonato e ha deciso che gli audiolibri fanno per lui o lei o per chi vuole provarli ma ha paura che non ci sia nessun titolo che gli interessi. I primi trenta giorni di abbonamento sono gratuiti, poi si pagano 9,99 euro al mese. Quattro libri di Gianni Rodari Dal 4 settembre saranno disponibili quattro libri da ascoltare di Gianni Rodari letti da quattro diversi attori comici italiani: Favole al telefono letto da Claudio Bisio, Il Pianeta degli alberi di Natale letto da Angela Finocchiaro, Filastrocche in cielo e in terra letto da Neri Marcorè e Il libro degli errori letto da Lunetta Savino. Non sono i primi audiolibri di Storytel pensati per i bambini: nel catalogo ci sono molti romanzi per ragazzi e, in esclusiva, le Fiabe Sonore, che forse qualche adulto ricorderà con nostalgia. | Cosa c’è di nuovo a settembre su Storytel. Gianni Rodari per i genitori troppo stanchi per leggere ad alta voce, "Il Gattopardo" letto da Toni Servillo e la serie audio del vicedirettore del Post Francesco Costa. |
Il Senato ha approvato la questione di fiducia chiesta dal governo Renzi su un maxi-emendamento presentato al ddl sulle unioni civili che ha come prima firmataria la senatrice del PD Monica Cirinnà. Hanno votato a favore in 173, i contrari sono stati 71. Il maxi-emendamento di fatto riscrive la legge, estendendo alle coppie omosessuali tutti i diritti del matrimonio civile ma eliminando i riferimenti alla stepchild adoption (senza impedire però che i tribunali possano deciderla caso per caso) e l’obbligo di fedeltà. Concluso l’iter al Senato, il disegno di legge passerà poi all’esame della Camera, dove il PD ha una maggioranza molto più ampia: salvo sorprese, quindi, si dovrebbe arrivare in tempi rapidi all’approvazione definitiva. La legge istituisce per la prima volta in Italia “l’unione civile tra persone dello stesso sesso” come “specifica formazione sociale”, allacciando quest’ultima espressione all’articolo 2 della Costituzione, che impegna la Repubblica a riconoscere e garantire “i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”. Il testo prosegue estendendo alle coppie che contraggono un’unione civile i diritti e i doveri previsti per le coppie sposate, dalla residenza comune alle pensioni di reversibilità, dal diritto di subentrare al contratto di affitto alla possibilità di decidere la comunione dei beni, dalla decisioni da prendere in materia sanitaria all’accesso a congedi matrimoniali, assegni familiari, graduatorie pubbliche. | Il Senato ha votato la fiducia sul ddl Cirinnà. Hanno votato a favore in 173, i contrari sono stati 71: la legge sulle unioni civili passerà ora all'esame della Camera. |
Mastercard, Visa e altre aziende stanno rivalutando il loro impegno nel progetto Libra di Facebook, secondo diverse fonti consultate dal Wall Street Journal. L’iniziativa, annunciata nella primavera di quest’anno, ha l’obiettivo di creare una valuta digitale per semplificare i pagamenti online e slegarli dai classici schemi delle commissioni bancarie, ma ha suscitato grandi perplessità soprattutto da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Negli ultimi mesi i dubbi sono stati condivisi dagli amministratori delegati dei due più importanti circuiti per i pagamenti con carta di credito, rendendo ulteriormente incerto il futuro di Libra. Facebook aveva annunciato Libra lo scorso giugno: è un progetto piuttosto ambizioso che dovrebbe funzionare attraverso un’associazione, con il controllo sulla valuta digitale. Il social network non gestirebbe direttamente Libra, ma potrebbe comunque guadagnare dall’iniziativa tramite la gestione di un sistema di pagamento (portafoglio digitale) che si chiamerà Calibra. Altre aziende, se lo vorranno, potranno fare altrettanto utilizzando la valuta. | Mastercard e Visa hanno molti dubbi su Libra. Secondo il Wall Street Journal diversi partner di Facebook stanno rivedendo il loro impegno per la creazione della nuova valuta digitale, osteggiata da molti governi. |
Oggi il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha presentato il “Progetto delle imprese per l’Italia” [pdf], un documento nel quale sono raccolte cinque proposte per affrontare la crisi economica che sta interessando il Paese. Nel corso della presentazione, Marcegaglia ha chiesto al governo di prendere in considerazione il progetto e dare un seguito alle proposte. Se così non sarà, Confindustria potrebbe lasciare il confronto con il governo. Emma Marcegaglia è da tempo critica nei confronti del modo in cui l’esecutivo sta cercando di gestire la crisi. La scorsa settimana aveva chiesto nuove e incisive riforme, aggiungendo che in assenza di fatti concreti il governo di Silvio Berlusconi si sarebbe dovuto dimettere. I cinque punti sono stati sottoscritti da Confindustria insieme all’Associazione Bancaria Italiana, all’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, alla Rete Imprese Italia e all’Alleanza delle Cooperative Italiane. Le proposte contenute nel Progetto erano già state formulate, con modalità diverse, negli ultimi mesi da altre organizzazioni e ricordano anche la prima versione della manovra di fine giugno, ampiamente rimaneggiata (e resa più debole) dal governo prima della sua approvazione da parte del Parlamento. | I cinque punti di Confindustria contro la crisi. Che cosa c'è nel documento che Confindustria propone al governo, minacciando di abbandonare ogni confronto. |
Typee, la piattaforma della scuola di scrittura Belleville, è un luogo dove leggere e scrivere racconti, saggi e poesie. Per ora ha lanciato un manifesto programmatico, indetto due concorsi e raccolto quasi 4 mila racconti (da cui è stato tratto un ebook gratuito). Per il mese di agosto segnaliamo quindici racconti – uno ogni due giorni – per farvi leggere di fughe di Bach e latrati di cani, pensieri di un pedone bianco rimasto bloccato sulla casella C4 e pranzi pantagruelici in famiglie surreali, inquietanti esperimenti e viaggi per mare su vascelli a tre alberi. | Racconti di mezza estate. 15 storie scelte da Typee, la piattaforma social della scuola di scrittura Belleville, per chi parte e per chi resta. |
Come ogni anno, Amazon ha diffuso la classifica dei 10 libri cartacei più venduti in Italia nel 2016. La classifica non riporta i dati di vendita, che sono raramente diffusi da Amazon, tanto che non vengono contati nelle classifiche pubblicate sui giornali. Al primo posto c’è la sceneggiatura dello spettacolo teatrale su Harry Potter andato in scena a Londra, Harry Potter e la maledizione dell’erede, di cui avevamo scritto qui e qui. Tra gli altri libri della lista di cui abbiamo parlato sul Post ci sono le Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, che era stato un caso editoriale nel 2015, così come Il magico potere del riordino di Marie Kondo, che ha venduto oltre due milioni di copie in tutto il mondo da quando è uscito, nel 2014. E poi c’è ovviamente L’amica geniale, col lungo capitolo su Elena Ferrante. Infine c’è il libro sulla dieta del dottor Mozzi, che si basa su una teoria fantasiosa e priva di fondamenti scientifici già diffusa negli anni Sessanta: sostiene che per restare in salute basti mangiare solo gli alimenti adatti al proprio gruppo sanguigno ed evitare quelli invece dannosi. | I libri più venduti in Italia su Amazon nel 2016. Molti manuali su diete e ricette e qualche caso editoriale ereditato dal 2015. |
Tre persone con paralisi alle gambe, dovuta a un trauma al loro midollo spinale, hanno recuperato parzialmente la capacità di muovere le loro gambe per la prima volta ad anni di distanza dal trauma che le aveva portate a vivere su una sedia a rotelle. Il risultato è stato raggiunto grazie a una lunga e complicata ricerca condotta dall’Università della California-Los Angeles, e dall’Università di Louisville, Kentucky, negli Stati Uniti. Ai tre pazienti è stato applicato un dispositivo che simula gli impulsi elettrici che partono dal cervello e attraverso il midollo spinale raggiungono il sistema nervoso periferico. In precedenza un risultato simile era stato raggiunto con un altro paziente, sempre grazie allo studio dei ricercatori dei due centri universitari, come spiega il loro studio pubblicato sulla rivista scientifica Brain. Semplificando, in condizioni normali il midollo spinale, che si trova all’interno del canale vertebrale, funziona come via di comunicazione per fare passare gli impulsi nervosi dal cervello al resto del corpo. Se a causa di un incidente o di una malformazione la via si interrompe, il messaggio che arriva dal cervello non riesce più a passare e si verifica una paralisi da quella parte in giù, perché la terminazione nervosa interessata non riceve più le istruzioni. | L’impianto che fa muovere le gambe ai paralitici. Uno stimolatore del midollo spinale ha permesso a tre persone paralizzate di muoversi di nuovo (ma per camminare è ancora molto presto). |
Giovedì scorso, 130 paesi e giurisdizioni hanno aderito a un accordo globale – da molti considerato storico – per imporre un livello minimo di tassazione del 15 per cento alle grandi multinazionali. Il patto, frutto di anni di negoziazioni coordinate dall’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è stato però contestato da alcuni paesi che non vi hanno aderito. A far discutere è stata in particolar modo la contrarietà di tre paesi che fanno parte dell’Unione Europea: Irlanda, Ungheria ed Estonia. La posizione di questi stati, che hanno diritto di veto sull’adozione dell’accordo da parte dell’UE, rischia di allungare i tempi sia per la finalizzazione dei dettagli del testo (che i partecipanti si sono imposti di terminare entro il prossimo ottobre), sia per la sua implementazione attraverso leggi che lo applichino concretamente, attesa per il 2023. | I paesi europei che non vogliono l’accordo globale per tassare le multinazionali. Sono Irlanda, Estonia e Ungheria, e la loro contrarietà potrebbe allungare i tempi di approvazione dell'accordo. |
Secondo tutti i principali quotidiani, le tensioni all’interno della maggioranza di governo hanno raggiunto un livello mai toccato in precedenza. Lega e Movimento 5 Stelle litigano su tutto: dalle questioni di principio, festeggiare o non festeggiare la Liberazione il 25 aprile, ai casi giudiziari, come l’inchiesta per corruzione che riguarda il sottosegretario leghista Armando Siri o le vicende della sindaca di Roma Virginia Raggi. In molti ipotizzano che il governo sia tenuto insieme soltanto dalla volontà di arrivare fino alle elezioni europee del prossimo mese, ma non si punta più troppo sulla sua durata dopo il voto. Nel pomeriggio di martedì si è consumato quello che è stato probabilmente lo scontro più grave fino a questo momento. Intorno alle 18 era stato fissato un Consiglio dei ministri per approvare il decreto crescita e il salva-Roma, una norma per ridurre il peso del debito sui conti della capitale. Salvini e la Lega avevano minacciato per giorni di non approvare la norma se non fosse stata modificata per aiutare non solo Roma, ma tutti i comuni italiani in difficoltà. Il contingente di ministri leghisti è quindi arrivato compatto al Consiglio, pronto a votare contro la norma. Il Movimento 5 Stelle, invece, era quasi completamente assente. | C’è ancora una maggioranza? ieri Di Maio non si è presentato a un Consiglio dei ministri per registrare un talk show, ma sono settimane che Lega e M5S litigano su tutto: le tensioni nel governo, messe in ordine. |
Anche oggi i principali giornali nazionali scrivono delle grandi agitazioni al comune di Roma e dentro il Movimento 5 Stelle, e in particolare di chi sapesse tra i dirigenti del partito che l’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, era indagata. La cosa non ha alcuna rilevanza giuridica, ma politica sì: perché il partito di Beppe Grillo ha sempre sostenuto – e su cose come questa ha basato la sua dichiarata diversità dagli altri – che i politici indagati debbano lasciare immediatamente i loro incarichi, e perché Raggi ha detto di aver informato di questa circostanza i dirigenti del partito, il cosiddetto “direttorio”, cosa che gli stessi dirigenti hanno smentito. La novità di oggi è che Luigi Di Maio – deputato, vicepresidente della Camera, dirigente del Movimento 5 Stelle e spesso indicato come futuro candidato premier – avrebbe saputo dell’indagine attraverso un’email ricevuta all’inizio di agosto. Di Maio non ha commentato – i retroscena dicono che abbia ammesso di aver ricevuto l’email ma non l’ha capita – e martedì sera ha annullato la sua partecipazione al programma tv Politics. Stasera sarà invece a Nettuno con Alessandro Di Battista: ha scritto su Facebook dicendo che «guarderà negli occhi» i cittadini e racconterà «i fatti». Lunedì 5 settembre la sindaca di Roma Virginia Raggi e Paola Muraro sono state ascoltate dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie. La prima parte della storia è ormai chiara: Muraro è stata nominata assessore il 7 luglio; alcune settimane dopo aveva chiesto per due volte l’accesso agli atti di un’inchiesta in corso su alcuni impianti legati ad AMA di cui Muraro stessa era responsabile in quanto consulente di AMA; l’accesso agli atti le era stato negato dalla procura e poi autorizzato il 18 luglio. Muraro è quindi venuta a sapere dell’indagine in cui era coinvolta e l’ha comunicato alla sindaca Raggi. Fino a qualche giorno fa Raggi e Muraro parlando con i giornali hanno sempre negato che a Muraro fosse stato notificato un avviso di garanzia e hanno detto di non aver mentito perché l’iscrizione nel registro degli indagati non equivale a un avviso di garanzia. | Di Maio ha detto bugie sul caso Roma? il più importante parlamentare del M5S era stato informato con un'email dell'indagine su Paola Muraro, scrivono i giornali, e ha fatto finta di niente. |
Davvero nelle carceri italiane succedono cose molto strane, da sempre. E più che mai quando si tratta di carceri con detenuti di mafia. Il grottesco episodio della “cantata” di Riina nel cortile di Opera (ne ha parlato qui, dando una serie di nuovi particolari, Filippo Facci) è solo l’ultimo di una lunga serie. Le prigioni di Cutolo furono il grande albergo dei suoi killer e dei servizi segreti, come l’Ucciardone era, ai bei tempi, il regno di Cosa Nostra. Delle celle di Pisciotta e Sindona, tutti sanno. Nino Gioè, autore materiale della strage di Capaci, venne trovato impiccato ai lacci delle scarpe. (Era ventuno anni fa, nel 1993. Giusto adesso ci si accorge che fu un suicidio molto strano). Provenzano vi è detenuto demente. Berlusconi sostiene che il suo stalliere Mangano gravemente malato in carcere nel 2000 venne sottoposto a torture psicologiche. Quello che succedeva con Scarantino, Candura e Andriotta (i tre falsi pentiti della strage Borsellino) lentamente si comincia a percepire. Ma vorrei raccontare qui una storia, a mio parere, molto più grave sulla quale grava un compatto silenzio. Sottolineo: è grave davvero. | Altro che Riina: il segreto di Spatuzza. Raccontò tutto a due importanti magistrati già 9 anni prima del suo pentimento ufficiale, che smontò il depistaggio su Borsellino; Enrico Deaglio si chiede come mai non successe niente. |
“L’urlo” di Edvard Munch è in vendita: il 2 maggio sarà battuto all’asta da Sotheby’s, a New York. Secondo la casa d’aste inglese, potrebbe essere venduto per 80 milioni di dollari, o anche più. Il quadro appartiene a Petter Olsen, un imprenditore norvegese erede di una nota dinastia di armatori. Suo padre, Thomas Olsen, dalla fine degli anni Venti fu amico, mecenate e protettore di Edvard Munch, il più illustre pittore norvegese di tutti i tempi, di cui “L’urlo” è l’opera più celebre. Petter Olsen ha detto di voler “offrire al resto del mondo la chance di godere di questo quadro meraviglioso”: con il ricavato della vendita costruirà un museo, un centro artistico e un hotel a Hvitsten, il paesino poco lontano da Oslo dove il padre e il pittore furono vicini di casa. Il quadro sarà esposto per la prima volta a Londra dal 13 aprile e a New York dal 27 aprile. | L’urlo di Munch è in vendita. Uno dei quattro, l'unico che appartiene a un privato: sarà battuto all'asta a New York a inizio maggio. |
L’8 settembre Third World Quarterly, una rivista di geopolitica, ha pubblicato un articolo intitolato The case for colonialism – “In difesa del colonialismo” – che ha causato una grossa discussione nel mondo accademico: non solo per i suoi contenuti ma anche perché secondo molti è un ottimo esempio di come oggi il sistema delle pubblicazioni sulle riviste scientifiche – che si occupino di scienze politiche o di biologia – dipenda troppo dai click, dalle condivisioni sui social network e dall’attenzione dei giornali, come succede con i siti di notizie. L’articolo sostiene che l’opinione generale per cui il colonialismo abbia causato moltissimi danni e ingiustizie sia una «ortodossia» da «mettere in discussione»; dice che anche oggi alcune zone del mondo potrebbero beneficiare da nuove forme di colonialismo. È una posizione molto discutibile su un tema ancora molto attuale e a cui moltissime persone sono sensibili: secondo i critici dell’articolo e del suo autore, il politologo dell’Università di Portland Bruce Gilley, The case for colonialism è stato scritto e pubblicato solo per creare un dibattito acceso e attirare l’attenzione. Nel mondo accademico il successo e l’autorevolezza di uno studioso si valutano sulla base del numero di citazioni dei suoi articoli in altri articoli (ci sono piattaforme come Scopus, Web of Science e Google Scholar che si occupano del conteggio), anche se si tratta di articoli di critica, ed è inevitabile che una posizione tanto discutibile come quella di Gilley riceva delle risposte. | Il clickbait nelle riviste scientifiche. Un articolo in difesa del colonialismo ha riacceso il dibattito sul fatto che molti articoli scientifici vengano pubblicati solo perché controversi. |
È morto Sean Connery, attore scozzese noto in particolare per aver interpretato a lungo il personaggio di James Bond nella saga di 007. Connery aveva compiuto 90 anni ad agosto. La notizia della sua morte è stata data da BBC, che ha citato la sua famiglia. Thomas Sean Connery era nato a Edimburgo, in Scozia, nel 1930. Figlio di una donna delle pulizie e di un camionista, la sua vita prima del cinema era stata fatta di tutto tranne che di cinema: tra le altre cose Connery fu bagnino, lattaio, verniciatore di bare e aspirante membro della marina britannica, una strada che non proseguì a causa di problemi di salute. Poco più che ventenne Connery – che pare fosse piuttosto bravo a calcio, era alto quasi un metro e novanta e faceva bodybuilding – abbandonò una possibile carriera sportiva (si dice che a offrigli un contratto fu il celebre Matt Busby, allenatore scozzese del Manchester United) e si dedicò al cinema. | È morto Sean Connery. Aveva 90 anni ed era uno dei più popolari attori al mondo. |
Martedì 16 ottobre si è svolta la 195esima e ultima udienza del processo “Aemilia”, il più grande processo per mafia mai tenuto nel Nord Italia, con più di 200 imputati accusati di essere appartenenti e collusi a un unico clan della ‘ndrangheta. Il processo principale, iniziato nel 2016, è stato diviso in due filoni: uno ordinario (la cui sentenza arriverà ai primi di novembre) e uno abbreviato (che dopo l’appello è arrivato in Cassazione che pronuncerà la sua sentenza il 24 ottobre). Ma da quell’inchiesta ne sono nate anche altre, che hanno coinvolto la Lombardia e la Calabria e che hanno portato a nuovi processi. Di cosa parliamo I capi di imputazione per il caso Aemilia sono circa 200. Si va dall’estorsione alle minacce, dall’usura all’intestazione fittizia dei beni, dal falso in bilancio alla turbativa d’asta, dalla detenzione illegale di armi all’emissione di fatture false, dal caporalato e sfruttamento di mano d’opera al riciclaggio, fino ad arrivare al reato più grave: l’associazione a delinquere di stampo mafioso (articolo 416 bis del codice penale). | Il più grande processo per mafia del Nord Italia sta per finire. Con più di 200 imputati, accusati di essere appartenenti e collusi a un unico clan della ‘ndrangheta: sono in arrivo le sentenze. |
Dal 26 al 30 giugno si è svolto a Pilton, in Inghilterra, il festival di Glastonbury, uno dei più importanti eventi estivi musicali in Europa. Come ogni anno ci ha suonato un mucchio di gente, gli headliner (cioè coloro che suonano sul palco principale alla fine della serata, nella posizione più importante) sono stati gli Arctic Monkeys, i Rolling Stones e i Mumford & Sons. In giro si trovano molte recensioni dei concerti e circolano tantissimi video: abbiamo raccolto quelli delle band che a detta di molti hanno suonato meglio. I musicisti sono tutti abbastanza conosciuti, tranne il primo: è Jake Bugg, un ragazzo di 19 anni che ha pubblicato un disco indie rock meno di un anno fa (l’album si chiama come lui, Jake Bugg), e che per un’ora si è trovato a suonare sul palco del festival, venerdì 27. | 10 canzoni dal festival di Glastonbury. Dagli Arctic Monkeys ai Rolling Stones, passando per gli Alt-J, un classicone degli Smashing Pumpkins e un diciannovenne al suo primo disco. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | La questione dei fuoricorso. Il ministro dell'Istruzione Profumo ha segnalato il fenomeno come uno dei problemi dell'università italiana: e non solo, scrive Francesco Piccolo sul Corriere. |
La cellulite interessa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e si stima che, dopo la pubertà, riguardi tra l’80 e il 90 per cento delle donne. Nonostante sia una condizione naturale e ben distante dall’essere una malattia, anni di pubblicità di prodotti per ridurla e ricorrenti articoli con consigli e suggerimenti allo stesso scopo hanno portato a una percezione estremamente negativa della cellulite per i nostri canoni estetici: un difetto che deve essere rimosso o mascherato il più possibile. Il mercato dei cosmetici e degli altri prodotti per contrastare la cellulite è molto florido in buona parte dell’Occidente, e solo in Italia la spesa è intorno agli 87 milioni di euro all’anno. Le creme e i gel più venduti offrono risultati temporanei e cosmetici, migliorano cioè l’apparenza della pelle, mentre a oggi non è stato ancora realizzato un prodotto in grado di eliminare la cellulite, nonostante le promesse altisonanti di alcune pubblicità. Non essendo una malattia e non avendo particolari conseguenze sulla salute, finora la cellulite è stata poco indagata dal punto di vista strettamente scientifico. Negli anni sono state prodotte poche ricerche, spesso per riassumere e mettere ordine tra le scoperte fatte sul tema in ambito dermatologico, ma non si trovano grandi rivelazioni o indizi che potrebbero essere sfruttati per prodotti risolutivi di nuova generazione. Mentre il mercato degli anti-cellulite è continuato a crescere, la ricerca ha fatto piccoli progressi e molti aspetti su cause e rimedi sono ancora da chiarire. | La cellulite spiegata bene. Da dove arriva e perché viene soprattutto alle donne (i rimedi definitivi non esistono, malgrado gli spot). |
Il 27 agosto 2015 è uscito in contemporanea mondiale il quarto romanzo della saga thriller “Millennium”, creata dallo scrittore svedese Stieg Larsson e che ha avuto un enorme successo commerciale (il cui primo libro, Uomini che odiano le donne, è anche diventato un film diretto da David Fincher). In Italia il quarto libro è uscito il 28 agosto ed è stato pubblicato dallo stesso editore dei primi tre libri – Marsilio – con il titolo Quello che non uccide. La notevole attenzione suscitata dall’uscita di Quello che non uccide, oltre al fatto che riprende il filo di una storia diventata molto popolare, è data dal fatto che non è stata scritta da Stieg Larsson, morto nel 2004 per un arresto cardiaco prima che i suoi romanzi fossero pubblicati. L’autore di Quello che non uccide è David Lagercrantz, scrittore svedese piuttosto affermato e noto fra le altre cose per aver collaborato alla biografia del calciatore Zlatan Ibrahimovic. L’iniziativa di Lagercrantz non è però stata autonoma: il sequel di Millennium gli è stato commissionato dai familiari dello stesso Larsson. Dall’inizio La storia editoriale di Millennium era già piuttosto particolare: Larsson era un giornalista e un ricercatore, ma i manoscritti della saga furono pubblicati solo dopo la sua morte. Vendettero circa 80 milioni di copie, furono tradotti in oltre 50 lingue e ne sono state tratte due diverse saghe cinematografiche. Dopo la sua morte, dal momento che non c’era un testamento, i diritti legati al nome di Larsson sono stati divisi tra suo padre Erland e suo fratello Joakim, che hanno commissionato allo scrittore David Lagercrantz il compito di scrivere un quarto capitolo. Lagercrantz è svedese, ed è piuttosto affermato: tra i suoi libri più famosi, oltre alla biografia di Ibrahimovic, c’è anche un libro sul matematico inglese Alan Turing – non pubblicato in Italia – intitolato Syndafall i Wilmslow. Erland e Joakim Larsson hanno spiegato di averlo scelto perché nella sua carriera Lagercrantz è riuscito a ritrarre personaggi strani e geni complessi. | Cosa si dice del nuovo libro della saga di “Millennium”. Il nuovo romanzo della saga thriller di Stieg Larsson, morto nel 2004, è uscito ieri in Italia: non è stato scritto da Larsson ma regge il confronto coi primi tre, dicono le recensioni. |
Stendere i panni è una cosa che facciamo tutti: da quando nostra madre ci scocciava per aiutarla a quando siamo andati a vivere da soli, nella grande città, stendendo nella doccia in bagno o in camera da letto. Ci imbattiamo in panni stesi nei nostri viaggi in giro per il mondo e ne tiriamo fuori belle fotografie da pubblicare su Instagram, con lenzuoli bianchi mossi dal vento nei vicoli delle stradine, nei giardini delle case, sui balconi degli affollati dormitori degli studenti cinesi. Ma si stende anche in prigione o alla bell’e meglio nelle baraccopoli delle grandi città. A volte rimane l’ultimo gesto domestico da fare in posti che non sono casa o lo sono diventati per forza: sul filo spinato di un campo profughi in Grecia o in una casa distrutta nella Striscia di Gaza. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Stendi i panni. Raccolta fotografica di una cosa che facciamo tutti, e che rende più colorate e calorose grandi città, dormitori studenteschi e campi profughi di tutto il mondo. |
Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è nuovamente accessibile in Cina dopo il blocco avvenuto per diverse ore nella giornata del 24 gennaio. L’impossibilità di utilizzare il servizio aveva fatto pensare a una nuova censura da parte del governo cinese, apparentemente confermata da una dichiarazione resa dalla società di telecomunicazioni statale China Unicom al Financial Times. Microsoft non aveva confermato né commentato la notizia e ora si è limitata a dire che il motore di ricerca è nuovamente disponibile, senza fornire ulteriori spiegazioni. Il blocco potrebbe essere avvenuto per un problema tecnico. Bing è uno dei pochi motori di ricerca esteri a essere ancora consentito in Cina, grazie a un accordo con Microsoft che ha accettato di proporre una versione censurata dei propri servizi come richiesto dal governo cinese. Tutti i principali social network mondiali come Facebook, Instagram e Twitter sono bloccati da anni in Cina, mentre Google decise diversi anni fa di chiudere la propria versione cinese non volendo censurare i risultati delle ricerche. | Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è nuovamente accessibile in Cina. |
Nel solo mese di luglio gli agenti dell’agenzia delle dogane e della Guardia di Finanza hanno sequestrato all’aeroporto di Alghero, in Sardegna, un chilo e mezzo di sabbia in bottiglie di plastica, 50 conchiglie, 743 ciottoli di mare, e una roccia pesante quasi un chilo e mezzo. Provenivano dalle spiagge di Is Arutas, nella penisola oristanese del Sinis, molto conosciute per la sabbia fatta da finissimi granelli di quarzo, dalle Saline di Stintino, nel nord ovest della Sardegna, e dalla spiaggia del Lazzaretto di Alghero. Il materiale sequestrato era tutto in trolley e borse dei turisti che lasciavano l’isola. Nella maggior parte dei casi, chi si riempie bottiglie e sacchetti di sabbia della Sardegna – gesto che è punibile con una multa anche piuttosto salata – è un turista che si vuole portare via un souvenir, e che non conosce (o dice di non conoscere) la normativa regionale. In altri casi, meno frequenti, la sabbia prelevata dalle spiagge sarde finisce fotografata e pubblicata soprattutto in chat di gruppi di WhatsApp dove avvengono scambi tra collezionisti: la sabbia sarda viene proposta in cambio di quella dei Caraibi o di isole asiatiche. Altre volte ancora, più raramente, sabbia e conchiglie considerate più preziose vengono vendute. | Non si riescono a fermare i furti di sabbia in Sardegna. La Regione ci ha provato con multe salate e campagne di sensibilizzazione, senza però riuscire a risolvere del tutto il problema. |
Master of None è stata una delle prime serie con cui Netflix si fece notare dopo il suo arrivo in Italia. Sembra una vita fa, e invece Netflix arrivò in Italia nell’ottobre 2015: Master of None – la prima serie scritta, diretta e interpretata dal comico statunitense Aziz Ansari – arrivò su Netflix poche settimane dopo, a ottobre. E ci arrivò con le modalità Netflix: tutti i dieci episodi furono infatti disponibili nello stesso momento, pronti per farsi vedere uno dietro l’altro. La stessa cosa è successa oggi per la seconda stagione di Master of None: anche questa composta da 10 episodi. In inglese c’è il modo di dire “Jack of all trades, master of none”, usato per qualcuno che se la cava in molte cose ma non è il migliore in niente. In genere non è un complimento. Il protagonista di Master of None è Dev Shah, un ragazzo statunitense ma con genitori di origini indiane che vive a New York e cerca di fare l’attore, riuscendoci solo in parte. La trama c’è – un po’ commedia romantica e un po’ sul protagonista che cerca di affermarsi nel suo lavoro – ma si sviluppa piano piano, perché si fanno notare soprattutto i dialoghi di Dev con i suoi amici, alcune riflessioni sulla cultura americana, tanti momenti che hanno a che fare con il cibo. | Ricomincia “Master of None”. Riassunto della prima stagione e un paio di curiosità sulla seconda, da oggi su Netflix. |
Instagram ha aggiunto tre nuovi filtri alla sua applicazione per scattare e condividere fotografie tramite smartphone, con diversi effetti artistici. I tre nuovi filtri sono la novità più importante per Instagram dopo l’aggiunta degli altri cinque alla fine del 2014. In un aggiornamento più recente l’applicazione era stata inoltre modificata con due nuovi strumenti per virare i colori delle fotografie e aggiungere un effetto pellicola invecchiata. I tre nuovi filtri I nuovi filtri di Instagram appena aggiunti si chiamano Lark, Reyes e Juno e modificano in modo più lieve le fotografie rispetto alla maggior parte degli effetti già disponibili da tempo sull’applicazione. | Instagram ha aggiunto tre nuovi filtri. Si chiamano Lark, Reyes e Juno, e l'applicazione per le foto ora permette anche di inserire gli emoji negli hashtag. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Cos’è il decreto su Roma Capitale? una sintesi sul Secolo d'Italia. |
L’ora legale è stata introdotta questa notte, quando le 2 sono diventate le 3. In Italia l’ora legale fu introdotta durante la Prima guerra mondiale, nel 1916, per risparmiare sull’energia sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica. Il principio su cui si basa l’ora legale nacque però molto prima: fu proposto da Benjamin Franklin in una lettera scritta nel 1784 a un giornale di Parigi. Abolita nel 1920, l’ora legale è stata nei decenni successivi più volte introdotta, sospesa, abolita e di nuovo introdotta. È stata poi definitivamente ripristinata nel 1966: anche in questo caso durante un periodo di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo pomeriggio e alla sera. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restava in vigore per quattro mesi (da maggio a settembre). Dal 1981 è invece entrata in vigore dall’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale è del 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea. | L’ora legale, è tornata questa notte. È quel giorno dell'anno in cui si dorme un'ora in meno: nella notte tra sabato e domenica le 2 sono diventate le 3. |
Venti mesi fa, alle elezioni politiche del marzo 2018, il Movimento 5 Stelle ottenne il suo migliore risultato di sempre: 11 milioni di voti, il 32 per cento del totale, con cui elesse circa 348 parlamentari diventando il primo partito del Parlamento e del paese. Da allora, in meno di due anni il consenso del Movimento si è più che dimezzato. Alle ultime elezioni europee ha raccolto 4,5 milioni di voti e oggi i sondaggi lo danno al 16 per cento. Nel frattempo il Movimento 5 Stelle ha perso tutte le elezioni locali del 2018 e del 2019, e secondo i sondaggi otterrà pessimi risultati anche in quelle del 2020. Il suo gruppo parlamentare è sempre più riottoso e continua a perdere deputati e senatori, mentre si moltiplicano le voci di scissione. Negli ultimi giorni, di fronte alle sconfitte e ai continui tumulti interni, i quotidiani hanno iniziato a parlare di una possibilità che soltanto fino a pochi mesi fa appariva fantascientifica: le dimissioni del capo politico Luigi Di Maio e la fine del Movimento per come lo conosciamo. | Il Movimento 5 Stelle si è incartato. Continua a perdere pezzi, i sondaggi lo danno al minimo storico, il suo leader è debole e contestato e i suoi parlamentari sono divisi su tutto. |
Luca Battisti, figlio del cantante italiano Lucio Battisti, sta cercando di ottenere i diritti d’autore sul catalogo musicale del padre, visto che la società che li detiene è stata messa in liquidazione. Luca Battisti sostiene che i diritti sulle canzoni di suo padre spettino agli eredi, e ha diffidato i liquidatori della società, che si chiama “Edizioni Musicali Acqua Azzurra” dal metterli all’asta, come sono intenzionati a fare per ottenere i soldi per pagarne i debiti. Nel 1998, alla morte di Lucio Battisti, autore di alcune delle canzoni più famose della storia della musica pop italiana, i diritti sulla sua musica sono stati gestiti dalla società Edizioni Musicali Acqua Azzurra, presieduta da Grazia Letizia Veronese, vedova di Battisti. La storia dei diritti sulle canzoni di Battisti è spesso discussa perché Edizioni Musicali Acqua Azzurra si è sempre rifiutata di renderle disponibili sui servizi di streaming musicale, scelta molto insolita e secondo molti controproducente in termini economici. Un altro episodio recente che ha coinvolto Veronese è stato l’inserimento di “Amarsi un po’” nella colonna sonora della seconda stagione della serie Master of None: Zach Cowie, che se ne è occupato, ha raccontato di avere avuto molta difficoltà nell’ottenere i diritti. | Si litiga di nuovo sui diritti sulle canzoni di Lucio Battisti. La società che li possedeva, presieduta dalla vedova, è stata messa in liquidazione e sono quindi stati messi all'asta, ma il figlio protesta. |
Tantissimi giornali in tutto il mondo, in particolare quelli sudamericani, hanno dedicato tutta o quasi la loro prima pagina alla notizia della morte del celebre scrittore colombiano Gabriel García Márquez, avvenuta ieri a Città del Messico. Marquez aveva 87 anni, era amatissimo e nel 1982 aveva vinto il Nobel per la Letteratura. Alcuni giornali, accanto alla foto dello scrittore, hanno pubblicato titoli brevissimi (“Grazie!”, “Addio”), mentre altri hanno scelto delle costruzioni più elaborate (“Vivrà per sempre nei suoi libri”, “Ora è diventato eterno”). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le prime pagine internazionali su Gabriel García Márquez. Tra titoli brevissimi ("Grazie!", "Addio") e costruzioni più elaborate ("Ora è diventato eterno"). |
Elie Wiesel, scrittore americano di origine ebraica, sopravvissuto all’Olocausto e Premio Nobel per la pace nel 1986, è morto ieri a Boston. Aveva 87 anni. Wiesel, che tra il 1944 e il 1945 fu prigioniero nei campi di concentramento di Auschwitz, Monowitz e Buchenwald, era noto per i libri su quel periodo, il più famoso dei quali è La notte. Ricevette il Premio Nobel per il suo impegno a parlare della situazione degli ebrei nel mondo (quelli russi negli anni dell’Unione Sovietica, ma anche quelli etiopi) e di quella di altre minoranze che hanno subito ingiustizie e genocidi, ad esempio in Cambogia, in Sudafrica e in Ruanda. Elie Wiesel was a great moral voice of our time and a conscience for our world. He was also a dear friend. We will miss him deeply. | È morto Elie Wiesel. Raccontò la sua esperienza di sopravvissuto all'Olocausto nel famoso "La notte" e vinse il Nobel per la pace nel 1986: aveva 87 anni. |
Domani inizieranno in tutta Italia gli esami di maturità per gli studenti delle scuole superiori. Come l’anno scorso, per ridurre al minimo il rischio di diffusione del coronavirus gli studenti ammessi non sosterranno prove scritte ma soltanto un colloquio con una commissione interna di professori, presieduta da un esterno. Le modalità dell’esame sono state specificate da una circolare diffusa il 3 marzo dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. La differenza più significativa rispetto all’anno scorso è il ritorno della possibilità di non ammettere all’esame gli studenti che il consiglio di classe non ritiene pronti, che nel 2020 era stata sospesa per via dei disagi causati dalla prima ondata della pandemia. | Com’è fatta la maturità di quest’anno. Si parte domani, e come l'anno scorso prevederà solo un colloquio diviso in quattro parti, fra cui la discussione di una specie di "tesina". |
Il 5 luglio Paolo Ruffini, ex direttore di Rai 3 e La7, è stato nominato prefetto del dicastero per la Comunicazione del Vaticano: prende il posto di monsignor Dario Viganò ed è il primo laico a ricoprire l’incarico. Come ha spiegato Paolo Rodari su Repubblica, «di fatto Ruffini diviene il primo referente del Papa per tutto ciò che riguarda i media e la comunicazione». Ruffini è nato a Palermo nel 1956, è giornalista professionista dal 1979 e ha lavorato al Mattino, al Messaggero e divenne direttore di Tv2000, la tv della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, nel 2014, anno in cui lasciò La7. | Paolo Ruffini, ex direttore di Rai 3 e La7, è stato nominato prefetto del dicastero per la Comunicazione del Vaticano. |
Negli scorsi giorni sono state pubblicate alcune notizie sull’ex giocatore della Juventus e della Nazionale Vincenzo Iaquinta, che ha 35 anni e ha smesso di giocare nel 2013. Diversi giornali hanno scritto che Iaquinta è coinvolto in un’indagine della Procura di Bologna su un giro di ‘ndrangheta nell’Emilia Romagna (Iaquinta però non risulta indagato, stando a Repubblica). Avrebbe partecipato ad alcune cene con ‘ndranghetisti e la sua casa nei pressi di Reggio Emilia sarebbe stata perquisita perché due pistole registrate a suo nome sono state trovate a casa del padre, che invece non dispone di una licenza e che è stato arrestato (assieme ad altre 116 persone). Un editoriale di Claudio Cerasa sul Foglio critica la scelta dei giornali di riprendere la notizia, sia perché la posizione di Iaquinta non è ancora chiara, sia perché secondo il Foglio si tratta dello «stesso giochino giornalistico» che mettono in pratica alcuni magistrati per dare risalto mediatico a una certa inchiesta: «si introduce un magnifico “bignè” [cioè una notizia appetibile] da offrire gentilmente ai giornalisti per rendere contenti i direttori, offrire un titolo ai caporedattori e dare la possibilità all’indagine di avere una sua forza, appunto, anche giornalistica». Il giornalismo dello “spunta il nome di…”. | Vincenzo Iaquinta e le indagini sulla ‘ndrangheta. Un editoriale del Foglio contro il giornalismo del "spunta il nome di...", che ha toccato ora un famoso ex calciatore della Juventus. |
La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha confermato la sentenza di primo grado all’ergastolo per Massimo Giuseppe Bossetti, accusato di essere stato l’autore dell’omicidio di Yara Gambirasio. La sentenza è stata comunicata nelle notte tra ieri e oggi, dopo una lunga camera di consiglio durata oltre 15 ore. I giudici hanno inoltre confermato l’assoluzione per calunnia nei confronti di Massimo Maggioni, ex collega di Bossetti, perché il fatto non sussiste. Bossetti, che nella mattina di ieri aveva fatto alcune dichiarazioni spontanee in aula chiedendo di riparare a un grave errore giudiziario, si è commosso dopo avere sentito la conferma della condanna. Massimo Giuseppe Bossetti è un carpentiere di Mapello, in provincia di Bergamo, ed è nato nel 1970: era stato l’unico condannato per l’omicidio di Yara Gambiriasio, una ragazzina di 13 anni di Brembate di Sopra (Bergamo). Gambirasio scomparve nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010, quando non tornò a casa dalla palestra in cui andava a fare gli allenamenti di ginnastica ritmica. Il suo corpo fu ritrovato nel febbraio del 2011 lungo un torrente vicino a Chignolo d’Isola, a circa venti minuti di automobile da Brembate di Sopra. L’autopsia confermò che Yara Gambirasio era stata colpita alla testa e ferita gravemente con un’arma da taglio alla gola, al torace, alla schiena e ai polsi. L’assalitore probabilmente si era allontanato prima che fosse morta. | È stata confermata la condanna all’ergastolo per Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Brescia dopo una lunga camera di consiglio, Bossetti ricorrerà in Cassazione. |
Oggi è stata posta la fiducia al Senato sulla “legge delega sul lavoro”, il progetto di legge che riguarda le norme sui temi del lavoro ed è stato chiamato “Jobs Act”. Il testo su cui è stato chiesta la fiducia (che sarà anche la ventunesima chiesta da Renzi, escluse le prime due sul programma) non è quello approvato lo scorso 18 settembre in commissione Lavoro del Senato (relatore Maurizio Sacconi, Ncd), ma un nuovo testo modificato con un maxi-emendamento del governo. Nel pomeriggio, dopo una lunga riunione dei capigruppo, sono state decise due ore di dibattito sulla fiducia cui seguiranno le dichiarazioni di voto. La votazione, a chiamata nominale, è stata fissata alle 21 di oggi: probabilmente però inizierà almeno un paio di ore dopo, a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione e di una sospensione – fino alle 19.40 – chiesta per permettere alla commissione Bilancio di valutare l’emendamento. Le opposizioni hanno criticato il calendario dei lavori, contestando i tempi stretti previsti per la discussione e la votazione. La minoranza del Partito Democratico, molto critica nei confronti del provvedimento, ha detto che voterà la fiducia, ma quattro o cinque senatori PD potrebbero comunque lasciare l’aula e non partecipare al voto. Mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti interveniva in aula per spiegare il nuovo testo del governo sulla riforma, ci sono state delle proteste da parte delle opposizioni e soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle: i richiami del presidente del Senato Grasso non sono serviti a molto e la seduta è stata sospesa. Il capogruppo dei senatori M5S Vito Petroncelli è stato espulso per aver agitato un foglio bianco (alludendo alla “delega in bianco” che il governo intende farsi dare dalla camera alta con un voto di fiducia). Petroncelli ha poi dichiarato: «Non uscirò dall’Aula a meno che non mi portino via con la forza o finché il presidente Grasso non revocherà un provvedimento assurdo». Altri deputati del M5S hanno agitato cartelli e mostrato monetine al ministro Poletti. In serata il senatore del PD Walter Tocci ha detto che voterà la fiducia ma che dopo la votazione chiederà le dimissioni dal Senato, che dovranno essere approvate dall’aula. | Cosa sta succedendo in Senato. Dopo una prima parte di seduta, molto movimentata dalle proteste del M5S, il governo ha posto la fiducia sul "Jobs Act": sarà votata questa sera (tardi, probabilmente). |
Nelle foto delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana c’è chi si prepara a una sfilata pakistana e chi cammina su una passerella a Milano, chi si riscalda per un allenamento di rugby (apparentemente massaggiandosi i baffi) e chi si mette in posa per una foto imperiale. Gente che si prepara, insomma: come ci si veste per un festival musicale cileno, o per le prove di un balletto? E per fertilizzare una risaia? E poi c’è anche qualcuno che non è esattamente una persona. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Che sta facendo? la soluzione è nelle foto delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana, tra sfilate, allenamenti, balletti e raccolti. |
Nell’ultima settimana in Italia sono stati registrati 7.831 casi di contagio da coronavirus, un dato cresciuto del 101,7 per cento rispetto alla settimana precedente: più del doppio. È un incremento settimanale drasticamente superiore rispetto a quelli registrati negli ultimi mesi, e conferma la tendenza al rialzo a cui si assiste ormai dalla metà di luglio. In tanti stanno paragonando i dati di questi giorni con quelli di maggio, un paragone che però è rischioso e va contestualizzato meglio, per le grosse differenze per quanto riguarda la situazione negli ospedali e il numero dei decessi. Ma questo non vuol dire che questo forte aumento sia irrilevante. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati della settimana sul coronavirus in Italia. C'è stato un drastico aumento dei nuovi casi scoperti, seppure in larga parte asintomatici: i decessi rimangono stabili. |
Negli Stati Uniti il servizio di streaming Disney+ ha lanciato una nuova funzione per permettere agli utenti di guardare insieme, seppur da luoghi diversi, gli stessi contenuti. La nuova funzione, chiamata GroupWatch, consente la visione collettiva a un massimo di sette abbonati e permette a ognuno di loro di interagire con una serie di emoji e di mettere in pausa e far andare indietro oppure avanti (per tutti) i contenuti in riproduzione. GroupWatch – che non è ancora disponibile in Italia, ma potrebbe arrivare entro la fine dell’anno – si può usare dal web, dalle smart TV e dai dispositivi mobili. Al momento in GroupWatch non c’è ancora una vera e propria chat per interagire con dei messaggi, ma un portavoce di Disney+ ha detto a Gizmodo che potrebbe arrivare in futuro. Nella pratica, quindi, un utente statunitense intenzionato a far partire una visione collettiva con GroupWatch deve selezionare l’apposita icona, invitare i propri amici e, quando vuole, far partire la visione sincronizzata. Chi arriva in ritardo può comunque partecipare, iniziando però la visione dal punto in cui già si trovano gli altri. | I nuovi servizi per lo streaming di gruppo. Disney+ ha appena lanciato il suo negli Stati Uniti, ma ce ne sono altri: l'idea è rendere collettiva la visione tra persone a distanza. |
Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Margaret Chan ha annunciato nel corso di una conferenza stampa la fine dell’allarme riguardo la diffusione del virus H1N1, causa dell’epidemia di influenza A. “Non esiste più l’allarme pandemico che portò alla fase massima del sistema di allerta. Ci troviamo in una fase post-pandemica”. I vertici della OMS pensano quindi che il virus non sia in grado di provocare un’altra pandemia, sebbene possono verificarsi altri focolai in alcuni paesi e proprio in queste ore si è verificato un altro caso. Si sono dette e scritte diverse cose sull’allarme che ha coinvolto i paesi del mondo nel corso dell’ultimo anno, su quanto sia stato giustificato e su quanto la risposta dei governi del mondo sia stata adeguata all’obiettivo di garantire la salute dei cittadini senza destare allarmismi. Rimane il fatto che siamo stati un anno in allerta a causa di un virus influenzale, e Foreign Policy ne approfitta per fare alcune riflessioni. | L’OMS chiude l’allerta sull’influenza A. Non esiste più allarme pandemico per il virus H1N1: cosa c'è da imparare, per la prossima volta. |
L’Espresso di questa settimana racconta dell’ultima frontiera della propaganda e della promozione di sé da parte dei politici e dei loro sostenitori: le applicazioni per iPhone. C’è l’applicazione di Luigi De Magistris, con gli aggiornamenti dal blog dell’europarlamentare dell’Italia dei Valori, e quella Brunetta Sindaco, lanciata in occasione della scorsa campagna elettorale e che evidentemente non ha portato bene al ministro per la pubblica amministrazione. Le applicazioni dedicate a Silvio Berlusconi sono – solo? ben? – due, ma si chiamano entrambe iSilvio. Una costa 79 centesimi e permette di leggere i discorsi del presidente del consiglio, la sua biografia e anche i suoi processi; l’altra ha meno roba: una biografia, qualche foto e qualche video – ma costa 1,59 euro. L’applicazione definitiva di un personaggio politico, però, è certamente quella di Vittorio Sgarbi. E non sembrano averla fatta dei suoi sostenitori. | Sgarbi rimosso dall’iPhone. Politici e militanti alle prese con le applicazione sul mobile. |
Con trovata da entertainer, nel suo discorso da sconfitto al ballottaggio delle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi ha citato Bersani, “ma non Pierluigi, Samuele”. è sempre bellissima la cicatrice che mi ricorderà di esser stato felice | Pesce d’aprile, Samuele Bersani. La canzone citata da Matteo Renzi nel suo "concession speech". |
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