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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che chiederà la revoca dell’incarico ad Armando Siri, il sottosegretario ai Trasporti ed esponente della Lega considerato molto vicino a Matteo Salvini, indagato per corruzione e al centro dell’ultimo litigio dentro al governo. L’inchiesta che ha coinvolto Siri riguarda un presunto giro di tangenti per ottenere favori e facilitazioni da alcuni imprenditori siciliani dell’industria eolica, alcuni dei quali sospettati di avere rapporti con esponenti di Cosa Nostra. Siri, secondo i magistrati, avrebbe ricevuto o gli sarebbero stati promessi 30 mila euro in cambio del suo aiuto nell’approvazione di alcuni emendamenti nella legge di bilancio. Il sottosegretario ha negato ogni accusa ed è stato difeso dal segretario della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Da giorni si attendeva la presa di posizione di Conte sulla vicenda, dopo che il Movimento 5 Stelle ne aveva chiesto le dimissioni mentre la Lega sosteneva che dovesse restare al suo posto. Oggi, giovedì, Conte ha convocato una conferenza stampa in cui ha detto che «al prossimo Consiglio dei ministri porrò all’ordine del giorno la mia proposta di revoca del sottosegretario Siri, assumendone tutte le responsabilità». Conte, che ha confermato di aver incontrato Siri lunedì sera, ha anche respinto la soluzione del sottosegretario, che aveva chiesto di essere sentito dai magistrati nella speranza di veder riconosciuta la sua innocenza; in caso contrario si sarebbe dimesso nel giro di 15 giorni. Conte ha risposto che «le dimissioni o si danno o non si danno. Dimissioni future che vengono ricollegate a iniziative giurisdizionali non credo abbiano senso».
Conte vuole le dimissioni di Armando Siri. Il presidente del Consiglio ha detto che chiederà la revoca dell'incarico del sottosegretario leghista ai Trasporti, indagato per corruzione.
Repubblica ha pubblicato un estratto della nuova introduzione scritta da Roberto Saviano per Gomorra, il suo famosissimo romanzo sulla camorra, dal quale è stata tratta l’omonima serie tv di Sky, la cui seconda stagione comincia martedì 10 maggio. Gomorra uscì nel 2006, dieci anni fa, e Saviano nell’introduzione racconta come il libro gli abbia cambiato la vita – da allora vive sotto scorta – e di come all’epoca gli fu proposto di firmare il romanzo con uno pseudonimo: «rifiutai di farlo perché volevo che il mio nome significasse responsabilità e scelta. (…) Non avevo la minima idea di cosa sarebbe accaduto, eppure, a saperlo prima e a pensarci adesso, avrei fatto e farei tutto di nuovo senza cambiare una virgola». Gomorra, pubblicato da Mondadori, ha venduto oltre 2 milioni di copie in Italia ed è stato tradotto in 52 diversi paesi. Anche la serie tv di Sky ha avuto un grande successo, ed è stata venduta in decine di paesi nel mondo. DIECI anni, dieci anni, dieci anni, dieci anni, dieci anni, dieci anni, dieci anni, dieci anni…
“Gomorra”, dieci anni dopo. Nella nuova introduzione al suo romanzo più famoso Roberto Saviano fa un bilancio di come gli ha cambiato la vita.
Il prossimo disco di Ryan Adams, ammirato cantautore di Jacksonville, North Carolina, si chiamerà “Cardinals III/IV” e sarà una doppia raccolta di canzoni tratte dalle sessions del 2007 del disco “Easy Tiger”: uscirà il 14 dicembre, il nome si riferisce alla storica band di Adams, i Cardinals. Nel frattempo, Adams ha reso disponibile per il download sul sito della sua etichetta PAX/AM una canzone dal disco, “Destroyers”.
La nuova canzone di Ryan Adams. Il nuovo disco del cantautore esce il 14 dicembre: "Destroyers" è in anteprima online.
Il ministero dell’Interno ha pubblicato online una circolare inviata ai prefetti in cui prova a chiarire alcuni punti del decreto del presidente del Consiglio (DPCM) del 26 aprile, che da domani introdurrà alcuni allentamenti delle misure restrittive sugli spostamenti. A proposito del termine “congiunti”, la circolare spiega, citando una sentenza della Corte di Cassazione, che si tratta di «relazioni connotate “da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”». Il governo, nelle sue FAQ (risposte a domande frequenti) aveva dato una definizione diversa, che non citava la Cassazione.
La circolare del ministero dell’Interno sulla “Fase 2”. Contiene una nuova definizione di chi siano i "congiunti" e parla, tra le altre cose, di attività motoria e sportiva.
Il 14 febbraio sarà venduta all’asta una casa dall’epoca vittoriana rimasta quasi completamente intatta nel quartiere residenziale di Fitzroy North, a Melbourne (in Australia). La casa è stata tramandata da una famiglia di generazione in generazione fino ad arrivare a Eric Worsley, l’ultima persona ad averla abitata: un veterano della Seconda guerra mondiale morto nel 2012 a 102 anni. Worsley l’ha lasciata in eredità a una signora che vive nel quartiere e che si era presa cura di lui, e che ora ha deciso di venderla. La casa è piena di testimonianze del passato: ninnoli, oggetti d’antiquariato, carta da parati floreale, linoleum a scacchi, cassettoni, tende d’epoca, un vecchio televisore e un caminetto originale. Steven Scalise, l’agente immobiliare di Chambers Real Estate a cui è stata affidata la casa, spera di venderla ad almeno 640 mila dollari (circa 560 mila euro) e la descrive come un set cinematografico costruito minuziosamente piuttosto che come una casa invecchiata nel tempo.
Una casa vittoriana all’asta in Australia. È rimasta praticamente intatta, di generazione in generazione, tra ninnoli, cassettoni e un caminetto: si parte da 560 mila euro.
“Spoiler” è un termine gergale per qualunque elemento di un riassunto o descrizione di un’opera di fiction che riveli dettagli della trama che suggeriscano la conclusione di una parte di quell’opera o dell’intera opera stessa. Dice così Wikipedia. Spoiler viene da “to spoil”, rovinare, ed è diventato un termine di uso frequentissimo per definire un rischio che una volta era molto meno frequente di quanto sia oggi: quello che qualcuno vi racconti come va a finire. Come va a finire un film, una serie tv, un libro, una partita.
Spoiler, urgono regole chiare. Il caso di Lost ha fatto esplodere la questione di quando si può parlare di "come va a finire".
Nelle prime ore di oggi la sonda spaziale Juno della NASA è entrata nella sua orbita intorno al pianeta Giove, dopo un viaggio lungo miliardi di chilometri e iniziato cinque anni fa. Alle 5:53 del mattino, Juno ha inviato verso la Terra un segnale radio per confermare di avere eseguito la manovra di 35 minuti programmata per rallentare la sua corsa a 869 milioni di chilometri da noi e agganciare l’orbita gioviana. Stando ai primi dati, tutto è andato come previsto e nei prossimi mesi la sonda potrà iniziare a raccogliere dati su Giove, il pianeta più grande del Sistema solare, che potrà darci nuovi indizi sulle prime turbolente fasi di formazione del gruppo di pianeti, Terra compresa, che oggi orbitano pacifici intorno al Sole. Alle 5:18, il motore principale della sonda spaziale Juno si è acceso per spingere la sonda in direzione contraria rispetto a quella in cui stava viaggiando, riducendo la sua velocità di circa 542 metri al secondo, un rallentamento sufficiente per subire l’influenza della gravità di Giove. Dopo 35 minuti, la sonda ha spento il motore e ha compiuto un’altra manovra per orientare i suoi grandi pannelli solari verso il Sole, in modo da iniziare ad accumulare energia elettrica per alimentare gli altri suoi sistemi di bordo. Rick Nybakken, responsabile del progetto Juno per il NASA Jet Propulsion Laboratory, il laboratorio che realizza buona parte delle sonde spaziali dell’ente statunitense, ha detto di essere molto soddisfatto: “Ha funzionato tutto perfettamente, che è sempre una cosa piacevole quando stai gestendo un veicolo che ha circa 2,8 miliardi sul contachilometri. L’inserimento nell’orbita di Giove era il passaggio più complesso della nostra missione, ma ce ne sono comunque altri che si devono verificare prima di poter avviare la missione scientifica vera e propria”.
La sonda spaziale Juno è nell’orbita di Giove. Dopo 5 anni di viaggio e miliardi di chilometri percorsi, ha eseguito perfettamente la manovra per rallentare la sua velocissima corsa: e ora?.
Apple ha diffuso un insolito aggiornamento sui suoi futuri ricavi, nel quale avvisa investitori e azionisti su una modifica delle previsioni dei suoi risultati finanziari nel trimestre in corso, a causa degli effetti del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). È raro che l’azienda – tra le più ricche al mondo – pubblichi aggiornamenti sulle proprie prestazioni finanziarie prima dei dati trimestrali, nei quali fornisce informazioni sui ricavi e l’andamento delle vendite dei propri prodotti. La crisi sanitaria in Cina ha determinato un rallentamento nella produzione degli iPhone, il prodotto più redditizio per Apple, che ora prevede ritardi nelle consegne e una scarsità per qualche tempo dei suoi smartphone nei negozi fisici e online.
Ci saranno meno iPhone a causa del nuovo coronavirus. Con un insolito annuncio, la società ha spiegato che ne sta producendo meno e che registrerà ricavi più bassi del previsto.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Se pensi al Grande Fratello a cosa pensi? michele Boroni su Link fa la classifica dei programmi tv che nell'ultimo decennio sono diventati un brand e hanno influenzato di più la nostra cultura.
I Grammy della notte scorsa sono stati condizionati dagli effetti della notizia della morte di Whitney Houston, che ha comportato numerose modifiche alla scaletta dello spettacolo. «Abbiamo avuto una perdita nella nostra famiglia» ha detto LL Cool J, il rapper che ha condotto la serata, introducendo un ricordo della cantante. Jennifer Hudson ha poi cantato I Will Always Love You, una delle canzoni più celebri di Whitney Houston. Adele ha vinto tutti e sei i premi per cui era nominata: Miglior Disco dell’Anno (Rolling In The Deep), Miglior Album (21), Migliore Canzone (Rolling in the Deep), Miglior Performance Pop (Someone Like You), Miglior Album Pop (21), Miglior Video.
I Grammy in 6 video. Che cosa è successo alla premiazione di ieri sera, tra signori di una certa età, tributi a Whitney Houston e tanta Adele.
Sulla prima pagina di Repubblica di venerdì 15 novembre c’è un titolo molto duro nei confronti dell’attuale ministro della Giustizia per la vicenda Ligresti: “Le bugie della Cancellieri”. Il titolo rimanda a un articolo di Ottavia Giustetti e Paolo Griseri in cui si prova a ricostruire il complicato intreccio di comunicazioni tra la famiglia Ligresti e quella del ministro Cancellieri, avvenuto quest’estate durante le settimane di custodia cautelare in carcere (quella che chiamiamo carcerazione preventiva, in attesa di giudizio) di Giulia Maria Ligresti. (Se conoscete la storia, potete saltare i prossimi due paragrafi di riepilogo della vicenda, qui raccontata più estesamente.) Il caso Ligresti – Cancellieri La carcerazione era stata decisa nell’ambito delle indagini della procura di Torino su Fondiaria-SAI, che avevano portato ad altre sei misure di custodia cautelare. La vicenda riguarda il finanziere e imprenditore Salvatore Ligresti, padre di Giulia Maria, altri due suoi figli e tre ex dirigenti della società. Per tutti l’accusa era di false comunicazioni sociali e riguardava il bilancio del 2010 di FonSAI. La scarcerazione di Giulia Maria Ligresti è avvenuta il 28 agosto 2013, dopo circa un mese di permanenza nel carcere di Vercelli. Le sono stati concessi i domiciliari dopo una perizia medica che aveva messo in evidenza un peggioramento delle sue condizioni di salute, con una perdita di peso di sei chili in meno di un mese di carcere. Successivamente Ligresti ha patteggiato una pena di due anni e otto mesi, sentenza non ancora definitiva, ed è uscita dagli arresti domiciliari il 19 settembre.
Il caso Cancellieri si complica. Repubblica accusa il ministro di avere detto "bugie" sulla vicenda della scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, citando i dati dei tabulati telefonici.
Alessandro Guida ha 27 anni, vive a Roma, studia giurisprudenza e ha avuto qualche esperienza di cinema negli anni passati come regista. Ha fondato una minuscola casa di produzione nel 2001, la Buetto House, che ha prodotto i suoi lavori precedenti. L’anno scorso ha scommesso su un’idea: andare in tre scuole romane, reclutare una troupe interamente composta da ragazzi e mettersi a fare un film. Vivona, Aristotele e Cannizzaro, il primo un classico, i secondi due scientifici, hanno creduto nel progetto, concedendogli spazio e tempo. “Nessuno aveva un’esperienza pregressa – spiega il regista – solo il protagonista aveva già partecipato ad un corto. Abbiamo impiegato due settimane a girarlo, con soldi interamente dei ragazzi, che hanno pagato una quota per poter partecipare alle riprese”. Fino a qui, nulla di eccezionale. Ma la storia avvincente, che intreccia il rugby, la camorra e i sentimenti degli adolescenti, ed una sorprendente bravura tecnica, hanno portato il film ad essere ora molto richiesto nei cinema della capitale.
Combattere è un destino. Un bel piccolo film di mafia e di rugby, stasera alla Casa del Cinema a Roma.
Il 24 ottobre si è conclusa la decima edizione della Festa del Cinema di Roma – uno dei principali eventi italiani legati al cinema, iniziato il 16 ottobre. Durante la Festa del Cinema di Roma sono stati presentati 37 tra film, documentari e serie televisive (tra cui la seconda stagione di Fargo). Si sono visti molti personaggi del mondo del cinema, arrivati per presentare o parlare dei loro film: per esempio c’erano Jude Law, Paolo Sorrentino, Ellen Page, Paolo Villaggio, Isabella Rossellini, Monica Bellucci, Toni Servillo e l’ex calciatore e ora attore Eric Cantona. Quello di Roma non è un “festival”, è una “festa”: non assegna quindi dei “classici” premi, come per esempio succede a Cannes o Venezia. Gli unici premi assegnati dalla Festa del Cinema di Roma sono quelli di “Alice nella Città“, una sezione autonoma dalla Festa del Cinema, “dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie”: Four Kings della regista tedesca Theresa Von Eltz ha vinto il Premio come miglior film del concorso Young/Adult; il Premio Taodue Camera d’Oro per la miglior opera prima è stato assegnato a “The Wolfpack” di Crystal Moselle.
Le foto più belle della Festa del Cinema di Roma. A uno dei principali eventi italiani legati al cinema sono passati Jude Law, Toni Servillo, Ellen Page ed Eric Cantona, tra gli altri.
Eiji Tsuburaya, il famoso esperto di effetti speciali cinematografici giapponese, è il protagonista del doodle di Google di oggi, per ricordare i 114 anni della sua nascita. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un’animazione interattiva, che idealmente permette di realizzare alcune scene dei film con i mostri realizzati da Tsuburaya. Nei suoi anni di lavoro presso alcuni dei più importanti studi di produzione cinematografica del Giappone, Eiji Tsuburaya curò gli effetti speciali di molti film ed è ricordato ancora oggi per quelli della serie con il mostro Godzilla e per Ultraman. Il gioco del doodle su Eiji Tsuburaya è suddiviso in 10 passaggi, ognuno dei quali è ispirato a una caratteristica di un film a cui aveva lavorato Tsuburaya. Nel primo, per esempio, si deve incollare uno dei modellini dei grattacieli che sarebbero poi stati distrutti dai mostri, nel secondo si deve fare indossare correttamente un costume a un attore, mentre in altri passaggi si devono distruggere i carri armati che cercano di combattere un mostro o regolare i cavi degli effetti speciali che fanno sembrare che Ultraman stia volando veramente. Ogni scena deve essere realizzata in pochi secondi e l’obiettivo è riuscire a realizzarla come avrebbe fatto Eiji Tsuburaya.
Chi è Eiji Tsuburaya e come funziona il gioco nel doodle di Google. Google ha dedicato il doodle di oggi al famoso produttore di effetti speciali giapponese, nato 114 anni fa.
Un gruppo di ricercatori britannici e canadesi ha scoperto perché la maggior parte delle persone pensa di essere una frana al gioco della morra cinese: o almeno, questi ricercatori credono di averlo capito dopo avere studiato il comportamento di 31 volontari messi alla prova con un computer. La morra cinese è uno dei giochi di mano più popolari al mondo e, almeno in teoria, è un gioco aleatorio: a ogni turno si azzerano le probabilità di avere successo rispetto all’avversario. Le cose sono però più complicate di così, perché di solito i giocatori applicano una loro strategia di gioco, talvolta basata su come si sta comportando il loro avversario. Per capire meglio il comportamento dei giocatori, i ricercatori dell’University of Sussex (Regno Unito) e della Ryerson University (Canada) hanno chiesto a 31 volontari di giocare una serie di partite alla morra cinese contro un computer, che sceglieva una delle tre mosse possibili (carta, forbice, sasso) in modo casuale. I test hanno confermato che ogni giocatore applica una propria strategia durante la partita, come già si sapeva, ma hanno anche permesso di identificare una tendenza comune alla maggior parte dei volontari: più i risultati della partita sono positivi, più condizionano il comportamento di chi sta vincendo.
Ecco perché perdete alla morra cinese. E quali accorgimenti dovete adottare per diventare meno schiappe al gioco di carta-forbice-sasso, secondo una nuova ricerca scientifica.
PANTONE, l’azienda statunitense che si occupa principalmente di tecnologie per la grafica e che nel tempo è diventata sinonimo di una delle classificazioni di colore più conosciute e importanti al mondo, ha svelato il colore dell’anno 2014: il Radiant Orchid, una miscela di fucsia, viola e sfumature di rosa. Secondo Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del PANTONE Color Institute, il Radiant Orchid (che sostituisce il verde smeraldo scelto l’anno scorso) “cattura lo sguardo e stimola l’immaginazione. Ispira fiducia ed emana gioia e gran benessere”. Da quasi dieci anni l’azienda statunitense sceglie il colore che influenzerà lo sviluppo di prodotti in settori come la moda e il design, ricercandolo in moltissimi settori che vanno dal cinema all’arte alla tecnologia.
Il colore Pantone del 2014. È il Radiant Orchid, una miscela di fucsia, viola e sfumature di rosa.
La “Lanterna Azzurra Clubbing”, la discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, dove tra il 7 e l’8 dicembre morirono sei persone schiacciate nella calca prima di un concerto di Sfera Ebbasta, è stata messa sotto sequestro preventivo. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona e il decreto è stato eseguito dai carabinieri. Le indagini della Procura avevano “evidenziato gravi carenze della struttura, che la rendono inidonea alla destinazione a locale di pubblico spettacolo e tale da non garantire, in caso di emergenza, le necessarie condizioni di sicurezza”.
È stata sequestrata la discoteca di Corinaldo dove a dicembre erano morte 6 persone.
Nel Regno Unito, per le strutture che possiedono la licenza di zoo, è obbligatorio cominciare l’anno con un censimento di tutti gli animali che ospitano. Gli operatori degli zoo di Londra, Bristol e Dunstable, in questi giorni sono quindi alle prese con la conta di scimmie, serpenti, cavallette, pinguini e suricati, che sembrano molto incuriositi dalle cartellette di quelli che in genere li nutrono. Gli animali degli altri zoo del mondo cominciano l’anno più tranquillamente, mangiando pesci e crostacei, nuotando in vasche coperte di alghe, volando nel cielo di Teheran, mangiando alberi di Natale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La prospettiva della bestia. Tigri nuotatrici, uistitì argentati ed elefanti che mangiano gli avanzi di Natale nelle più belle foto di animali di questa settimana.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana c’è un’antologia di foto dell’Eurofestival, dove l’italiano Marco Mengoni è arrivato settimo. C’è un reportage dalla redazione di Topolino, in occasione dell’uscita del numero 3000. Poi monete rare, foto dalla città di Moore colpita dal tornando e tutto sulla nuova Xbox (compreso che fine farà la vecchia). Per concludere dieci bellissime foto di animali, scelte tra quelle inviate al concorso del National Geographic Traveler. – Antologia dell’Eurofestival 2013 Video e foto: ha vinto la danese Emmelie de Forest, Marco Mengoni è arrivato settimo.
Sunday Post. Topolino e il numero 3000, un'antologia dell'Eurofestival e 10 foto incredibili di animali, tra le cose più viste sul Post questa settimana.
Il Dow Jones, il principale indice azionario della borsa di New York, giovedì ha superato i 25mila punti, battendo un nuovo record nella sua salita praticamente ininterrotta degli ultimi mesi. Il risultato non è naturalmente solo simbolico, ma ha anche qualche ritorno pratico ed effetto sui mercati finanziari internazionali. Il picco è stato raggiunto nell’ambito di più di 8 anni di sostanziale crescita, con diversi record battuti nel corso del 2017. Il superamento dei 20mila punti era avvenuto a inizio 2017, poi a novembre scorso era stato battuto il record dei 24mila punti. Secondo diversi analisti, il Dow Jones nei prossimi mesi potrebbe raggiungere i 30mila punti, anche se ci sono preoccupazioni per una crescita così repentina.
Per la prima volta il Dow Jones ha raggiunto 25mila punti.
Domenica 22 aprile in Molise ci saranno le elezioni per scegliere il nuovo presidente e consiglio della regione. Il Molise è la più piccola delle regioni italiane a statuto ordinario, appena 300 mila abitanti. Il risultato però sarà seguito con attenzione, perché secondo diversi osservatori potrebbe influenzare questa fase di difficili trattative per la formazione del governo. Alle elezioni politiche in Molise il Movimento 5 Stelle aveva ottenuto il 44 per cento dei voti nella regione e il suo candidato, Andrea Greco, è considerato oggi il favorito. I sondaggi però lo danno vicinissimo al candidato centrodestra, Donato Toma, mentre Carlo Veneziale del centrosinistra è dato a una decina di punti di distanza. Attualmente il Molise è governato da un presidente del PD, Paolo di Laura Frattura, che ha rinunciato a ricandidarsi per un secondo mandato. La scelta del suo successore è stata abbastanza complicata e tra gli altri nomi è stato proposto anche quello di Antonio Di Pietro, su cui però la segreteria nazionale del PD ha messo un veto (e lui stesso ha detto che non avrebbe accettato). Dopo lunghe trattative il centrosinistra ha deciso di candidare l’assessore allo Sviluppo economico della giunta Frattura, Carlo Veneziale, 49 anni. Le sue possibilità però sembrano poche: alle elezioni politiche l’intero centrosinistra ha preso poco più del 20 per cento dei voti, meno della metà del Movimento 5 Stelle e dieci punti sotto al centrodestra.
Domenica si vota in Molise. È la più piccola delle regioni a statuto ordinario, ma secondo molti il risultato del voto potrebbe influenzare le trattative per formare un governo.
Ma sì, lo sappiamo tutti che sul lodo Alfano c’era una posizione precisa, espressa, da Futuro e Libertà fin da inizio settembre: favorevoli a una tutela “ad personam” delle massime cariche dello Stato, contrari a leggine di salvaguardia che incidano sugli interessi degli italiani. Epperò un movimento d’opinione che si sta costruendo guardando alla modernità e al web dovrà pur tenere conto della vera valanga di dissenso, delusione, amarezza che si è riversata dal suo “pubblico” dopo quel sì in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Le ragionevoli osservazioni dei ragionevoli dirigenti, capigruppo e responsabili di Fli sulla vicenda, sono scivolate come l’acqua su questo spicchio di opinione pubblica. Generazione Italia, per testimoniare la “fedeltà alla linea” e l’inconsistenza dell’accusa di aver fatto un passo indietro, ha rimesso in rete il video e il testo integrale del discorso di Mirabello, dove il tema dello scudo per premier e presidente della Repubblica era affrontato chiaramente: il sì al Lodo Alfano, in quell’intervento, era la “piattaforma” su cui si innestavano considerazioni molto ferme in materia di tutela dell’azione della magistratura e della legalità. Ed era chiaro a tutti il significato di quel passaggio: sì a quel Lodo, come forma estrema di rispetto per il voto popolare che ha eletto Berlusconi, per poter dire con la stessa trasparenza no a ogni altro degli innumerevoli pasticci ideati per svicolare tra le maglie della giurisdizione. Be’, anche quel video e quell’intervento riproposto on line, hanno avuto poco successo: i commenti positivi si contano sulla punta delle dita.
Il dazio del Lodo Alfano. Flavia Perina alle prese con il dissenso online sulla scelta dei finani: «ha un peso».
Jerry Lewis – comico, attore e regista – è morto a 91 anni a Las Vegas, il 20 luglio 2017. Aveva da anni diversi problemi di salute e aveva già avuto due infarti e un tumore alla prostata. Lewis è noto soprattutto come attore comico, ma è stato anche un apprezzato personaggio televisivo e uno stimato regista, definito dai Cahiers du Cinema – una rivista cinematografica francese, interessata soprattutto al cinema colto e d’autore – il “regista totale”. Lewis è però noto e apprezzato soprattutto per quello che ha fatto in coppia con Dean Martin. Lewis era nato a Newark, in New Jersey, il 16 marzo 1926: sua madre era una pianista e suo padre un cantante e attore di vaudeville, un genere teatrale di origine francese, in cui si mettevano in scena commedie leggere. I genitori di Lewis erano immigrati russi di religione ebraica. A causa del lavoro dei genitori Lewis dovette cambiare spesso scuola, per seguirli da una città all’altra. In quegli anni ebbe molti problemi: a 13 anni causò – non è ben chiaro né come né perché – un’esplosione durante una lezione di chimica. Al preside che lo rimproverò con quella che Lewis disse essere stata un’osservazione antisemita, Lewis rispose con un pugno.
Tutte le cose che è stato Jerry Lewis. Grande attore, regista e soprattutto comico.
Un’ordinanza firmata sabato dal ministro della Salute Roberto Speranza ha rimandato al 18 gennaio la riapertura degli impianti sciistici, altrimenti prevista per il 7 gennaio. L’ordinanza era stata esplicitamente chiesta al ministro dalle regioni e dalle province autonome, in attesa che tutte le regioni si accordino su linee guida comuni per regolare l’uso degli impianti. – Leggi anche: Cosa c’è dietro una pista da sci
Un’ordinanza del ministero della Salute ha rimandato al 18 gennaio la riapertura degli impianti sciistici.
Domenica sera a Santa Monica, in California, si è tenuta la cerimonia della premiazione dei Critics’ Choice Awards, i premi televisivi e cinematografici assegnati annualmente da centinaia di critici della Broadcast Television Journalists Association (BTJA) e della Broadcast Film Critics Association (BFCA), tutti appartenenti alle principali testate giornalistiche statunitensi. Come miglior film è stato scelto il musical La La Land, che aveva 12 nomination, e che ha vinto anche per la miglior regia, di Damien Chazelle. Casey Affleck è stato scelto come miglior attore per Manchester By The Sea e Natalie Portman come miglior attrice per Jackie. Per quel che riguarda la tv, Game of Thrones ha vinto come Miglior serie drammatica e Silicon Valley come miglior serie comedy: entrambe sono di HBO.
Le foto dei Critics’ Choice Awards. "La La Land" è stato scelto come miglior film e tra gli ospiti c'erano Emma Stone e Ryan Gosling, oltre a tantissimi altri: Amy Adams, Natalie Portman e Tom Hanks, per dire.
Snoopy è probabilmente il personaggio più amato dei Peanuts, quello che li ha resi forse più popolari. Chiunque – anche chi non ha mai letto la famosa striscia disegnata da Charles Schulz (che trovate pubblicata anche ogni giorno sul Post) – lo riconosce, stampato su coperte, biglietti di auguri e tazze. Di Snoopy è stato detto un po’ di tutto: che è il personaggio che più di tutti rappresenta l’autore, che ha fatto la fortuna della striscia o che he ha tradito lo spirito iniziale – come sostengono i critici del fumetto Christopher Caldwell e Keving Wong – in quanto unico personaggio a non essere uno sconfitto. Schulz lo ha inventato nel 1950 e inizialmente ne aveva fatto un semplice cane di quartiere: solo nel 1955 suggerirà che il suo padrone fosse Charlie Brown, cosa che diventerà ufficiale nel 1958. La copertina di Il meglio di Snoopy – © Magazzini Salani – © 2017 Peanuts Worldwide LLC
Biografia di Snoopy, a strisce. Un libro raccoglie le vignette più importanti su di lui: il primo alter ego, il primo bacio e il primo "era una notte buia e tempestosa".
Le dinamiche che avevano provocato una spaccatura dentro al Movimento 5 Stelle tra l’ala più istituzionale e governista, vicina ai vertici del partito, e quella più critica e intransigente, sembrano da giorni essere arrivate a una fase di uno stallo. Si parla da settimane di una nuova organizzazione interna intorno alla figura dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che tarda però a concretizzarsi principalmente per via di alcuni problemi e sommovimenti interni: un allontanamento dalla piattaforma online Rousseau di Davide Casaleggio, le tensioni sull’appoggio al governo di Mario Draghi, e le discussioni su regole di partito come quelle sul terzo mandato e sulle rendicontazioni. E c’è poi la problematica questione delle alleanze, anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Giuseppe Conte Il Movimento 5 Stelle è il partito di maggioranza relativa in Parlamento, ma nella realtà sembra aver perso peso politico dopo la caduta del governo Conte e dopo l’elezione di Enrico Letta a nuovo segretario del Partito Democratico, al posto di Nicola Zingaretti che aveva messo al centro della sua linea proprio l’alleanza con il M5S. Al momento non sembra esserci una strategia chiara per uscire da questa situazione.
Il Movimento 5 Stelle ne ha un bel po’ da risolvere. Le questioni aperte sono tante, dalla leadership di Conte al rapporto con Casaleggio all'alleanza col PD, e difficili da incastrare.
Il “Decreto riaperture” approvato mercoledì sera dal Consiglio dei ministri prevede l’utilizzo di un “pass” (o “certificazione verde COVID-19”) per potersi spostare tra Regioni di colori diversi a partire dal prossimo 26 aprile. Il governo non ha fornito molte altre indicazioni ufficiali sui certificati, ma sulla base di quanto aveva detto la scorsa settimana il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e sul funzionamento in generale di queste certificazioni, è possibile farsi un’idea su come saranno utilizzati i pass. Pass L’idea di base è avere un certificato che consenta di spostarsi tra Regioni a diverso rischio epidemiologico, quindi con colori diversi, in modo più sicuro e senza le ambiguità talvolta causate dalle autodichiarazioni impiegate finora. Il funzionamento è ispirato a quello dei “certificati verdi”, presentati lo scorso marzo dalla Commissione Europea, per favorire gli spostamenti tra gli stati dell’Unione Europea e che dovrebbero essere pronti entro la fine di giugno. In tempo per l’estate e con l’obiettivo di salvare almeno in parte la stagione turistica. La versione italiana servirà quindi da aprile a giugno, e via via si uniformerà alle indicazioni europee per avere una certificazione condivisa, e più versatile.
Cosa sappiamo dei “pass COVID-19”. I "certificati verdi" proposti dal governo renderanno più facile spostarsi tra regioni ai guariti e ai vaccinati, ma anche a chi abbia un tampone negativo.
Spiaggia – Lido di Noto, Siracusa © Massimo Baldini Il libro Gli italiani, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino, raccoglie 83 fotografie scattate da Massimo Baldini in tutta Italia tra il 2015 e il 2018, accompagnate da una serie di testi scelti dallo scrittore e italianista Claudio Giunta, che variano dalla narrativa, alla poesia fino a saggi ed interviste, con estratti dalle opere di Dante, Pasolini, Camilla Cederna, Stefano Benni e Giacomo Leopardi, tra gli altri.
Gli italiani, fotografati. In un libro di 83 fotografie che danno un'interpretazione di come siamo, accompagnate da testi di grandi scrittori.
Il graphic designer filippino Eisen Bernardo ha realizzato una nuova serie di illustrazioni ispirata al suo vecchio progetto Mag+Art, in cui copertine di magazine e settimanali venivano inserite in alcune celebri opere d’arte: stavolta Bernardo ha creato i suoi “mashup” artistici inserendo loghi di famose aziende in alcuni dipinti, per il progetto Logo+Art. Così il logo della NASA si ritrova nella “Notte stellata” di Vincent Van Gogh, la conchiglia di Shell nella “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli e la sirena di Starbucks va a coincidere col volto di Frida Kahlo in un suo celebre autoritratto. Gli altri lavori di Eisen Bernardo si possono vedere qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Loghi nelle opere d’arte. I nuovi "mashup" artistici di Eisen Bernardo, che inserisce loghi famosi in dipinti altrettanto famosi.
È stata la settimana che non è caduto Berlusconi (sembra una vita, era cinque giorni fa), poi è diventata la settimana che è caduta un sacco di neve. Tutti gli articoli più letti del Post hanno riguardato quelle 24 ore lì, comunque: quelle della resurrezione del governo. Vi risparmiamo di andare a rileggere le dirette dal parlamento (roba da maniaci), ma due pezzi sulle violenze durante le manifestazioni romane di martedì sono stati molto apprezzati in giro. Ecco gli articoli più letti sul Post questa settimana. 1. La guerriglia a Roma e gli agenti in borghese, dove abbiamo messo ordine nelle dietrologie 2. «Non condivido ma capisco», il racconto notevole di uno che c’era e che gli è piaciuto 3. I dieci migliori film di Blake Edwards, l’avremmo fatto con quaranta video, ma ci siamo fermati (e abbiamo censurato con rammarico il topless di Julie Andrews) 4. Personalizzare i nuovi profili di Facebook, che poi sempre lì state 5. Le foto della rissa alla Camera, sono sempre spettacoli
Sunday Post. Il meglio di una settimana in cui sembrava che.
Un uomo di 37 anni è stato aggredito domenica pomeriggio nella metropolitana di Roma da due uomini a cui aveva chiesto di non fumare dove non era consentito, e ora è in coma, in prognosi riservata, all’ospedale Umberto I con un’emorragia cerebrale e la frattura del cranio. Sua madre, 80 anni, ha invece ricevuto dei colpi che i medici hanno giudicato guaribili in otto giorni. Gli aggressori, due uomini di 24 e 26 anni originari della provincia di Caserta e con vari precedenti penali, stavano fumando su una banchina della stazione di piazza Bologna della linea B della metropolitana. La persona aggredita ha chiesto loro di spegnere le sigarette dicendo “Qui non si fuma”, e lo stesso ha detto la madre. I due hanno rifiutato e dopo un diverbio hanno colpito l’uomo e la madre con calci e pugni, e poi si sono allontanati. La polizia li ha arrestati più tardi grazie alle descrizioni della donna e di alcuni testimoni: sono accusati di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Un uomo è stato aggredito nella metropolitana di Roma ed è in coma. Aveva chiesto ai due uomini che lo hanno picchiato di non fumare vicino ai binari.
Mercoledì 28 maggio Apple ha annunciato che acquisterà il produttore di cuffie Beats Electronics e il servizio di abbonamento di musica in streaming Beats Music per 3 miliardi di dollari. L’operazione sarà il più grande acquisto mai fatto da Apple, che verrà completato con il pagamento di 2,6 miliardi di dollari in contanti e 400 milioni di dollari in azioni. I co-fondatori di Beats – il famoso rapper e produttore discografico Dr. Dre e il magnate della Interscope records Jimmy Iovine – entreranno a far parte di Apple. Tim Cook, CEO di Apple, ha detto in una nota: «La musica è una parte importante delle nostre vite e mantiene un posto speciale nei cuori delle persone di Apple. Questo è il motivo per cui abbiamo investito nella musica e stiamo riunendo questi straordinari team, in modo da continuare a creare i prodotti e i servizi musicali più innovativi del mondo». Jimmy Iovine ha detto che la sua azienda è stata ispirata ad Apple e di avere sempre saputo che Beats le sarebbe appartenuta. Iovine, scrive il Wall Street Journal, era anche un amico di lunga data di Steve Jobs.
Apple acquisterà Beats. Cioè la società delle famose cuffie del Dr. Dre: per Apple si tratta dell’acquisizione più grande di sempre, pari a 3 miliardi di dollari.
Il governo ha annunciato di aver trovato un accordo con sindacati e aziende sulle nuove regole da rispettare sul posto di lavoro a causa della diffusione coronavirus (SARS-CoV-2). Le trattative erano iniziate venerdì sera e si sono concluse soltanto sabato mattina. Fra i punti principali dell’accordo, ripreso da diversi giornali, c’è la chiusura dei reparti i cui lavoratori possono lavorare da casa, l’obbligo di sanificare periodicamente gli ambienti di lavoro da parte delle aziende, e la possibilità di provare la temperatura ai dipendenti che iniziano il turno di lavoro. Diversi giornali scrivono anche che il governo ha assicurato fondi di assistenza per i dipendenti delle aziende costrette a sospendere o ridurre la produzione.
Il governo ha trovato un accordo con sindacati e aziende sulle regole da rispettare sul lavoro per il coronavirus.
A Casoria, in provincia di Napoli, un camion dei rifiuti è precipitato in una voragine che si è aperta in mezzo alla strada in largo San Mauro. L’incidente è stato lunedì mattina intorno alle 6: il buco che si è aperto, a causa di un cedimento sotto la strada, è profondo circa 12 metri e largo 8. L’autista del camion è stato recuperato dai vigili del fuoco ed è solo lievemente ferito. A causa dell’incidente, che ha provocato anche la rottura di una conduttura del gas, sono state evacuate le case e i negozi intorno a largo San Mauro.
A Casoria, in provincia di Napoli, un camion dei rifiuti è precipitato in una voragine che si è aperta in mezzo alla strada.
Il governo ha presentato ieri un decreto legge – definito da Mario Monti “decreto salva-Italia” – che mette in atto una nuova manovra economica d’emergenza, la quinta di quest’anno per l’Italia, allo scopo di aggiustarne i conti e creare le condizioni per favorire la ripresa economica. Monti si è rivolto direttamente agli italiani dicendo che il paese attraversa un momento di gravissima emergenza ma che non mancano i motivi per avere fiducia nel futuro. Poi è passato a illustrare i vari punti del testo, insieme ai ministri Fornero, Passera e Giarda, e al viceministro Grilli. Il presidente del Consiglio ha detto che la manovra ha un saldo totale da 30 miliardi di euro lordi (20 netti): 12-13 miliardi di tagli alla spesa pubblica, 17-18 di nuove tasse. Di questi soldi, 20 miliardi serviranno per ridurre il deficit e 10 saranno utilizzati per finanziare interventi per crescita ed equità. Vediamo come. 1. Costi della politica Le giunte provinciali sono abolite. I consigli provinciali avranno un massimo di 10 componenti – oggi sono 45 – eletti dai consigli elettivi, comunali e regionali. Tutte le cariche delle giunte provinciali decadranno il 30 novembre 2012, i dipendenti delle province saranno trasferiti in regioni e comuni. Le nuove province avranno solo funzioni di “indirizzo politico e di coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale”. Monti ha spiegato che non potendo abolire le province per legge ordinaria, questo era il segnale più forte che il governo potesse dare in questa direzione. Il risparmio previsto è oltre 500 milioni di euro.
La manovra in 12 punti. Che cosa c'è nel decreto da 30 miliardi che Monti ha definito "salva Italia", dall'abolizione delle giunte provinciali alle pensioni e alle tasse sulla casa.
La riforma della legge sulla cittadinanza italiana è stata approvata dalla Camera dei Deputati alla fine del 2015, ma non è ancora stata approvata dal Senato. Questa fase di stallo sembrava dovesse finire a gennaio 2017, invece il disegno di legge si trova ancora in commissione Affari costituzionali, che dovrebbe discutere dei circa ottomila emendamenti presentati dalla Lega, per poi permettere il passaggio al Senato. Le cose però continuano ad andare per le lunghe: a gennaio sembrava che i tentennamenti fossero legati alla legge elettorale e a un possibile accordo tra il Partito Democratico e la Lega, affinché il primo rinunciasse alla riforma sulla cittadinanza per avere l’appoggio della seconda in materia elettorale. Poi di accordi non si è più parlato, mentre il tema della cittadinanza è stato risollevato a febbraio dal presidente del PD Matteo Orfini, che in un’intervista alla Stampa ha parlato di stallo incomprensibile dello ius soli al Senato e della possibilità per il governo di aiutare l’approvazione ponendo la fiducia. Se approvata, la nuova legge sulla cittadinanza sarebbe comunque una legge moderata e considerata anzi carente da parte delle associazioni che si occupano della materia, come l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e quelle riunite nel comitato “L’Italia sono anch’io”. La riforma infatti non andrebbe a sconvolgere il sistema attuale, introducendo soltanto alcune novità rispetto alle modalità classiche di acquisizione della cittadinanza. Le stesse associazioni, critiche su alcuni aspetti della riforma, la considerano comunque un importante passo avanti e stanno facendo una campagna massiccia perché venga approvata in tempi brevi.
Cosa prevederebbe la nuova legge di cittadinanza. Sostituirà la regola in vigore dello "ius sanguinis" con qualcos'altro, è già stata approvata dalla Camera ed è in discussione al Senato.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Betsy. Prendiamo e andiamocene, senza farla troppo ribelle.
Il 7 aprile del 1998, vent’anni fa, il cantante inglese George Michael – morto il 26 dicembre del 2016 – fu arrestato a Los Angeles per essere stato sorpreso a compiere «atti osceni» nel bagno pubblico del Will Rogers Memorial Park, un piccolo parco di Beverly Hills. Ad arrestarlo era stato un poliziotto in borghese, che insieme ad altri stava controllando la zona: la polizia non scese nei particolari per spiegare cosa avesse fatto Michael, ma disse che sapeva che nel bagno c’era un altro uomo. Michael fu liberato su cauzione dopo poche ore, pagò una multa di qualche centinaio di dollari e scontò 80 ore di servizi sociali. Ma l’episodio ebbe un’enorme risonanza mediatica e fu presentato come un grande scandalo dai giornali di gossip e dai tabloid internazionali. Il Sun fece un titolo molto criticato, prendendo in giro “Wake me up before you go go”, una delle canzoni più famose dei Wham!, il duo di Michael, con un gioco di parole sulla zip dei pantaloni.
L’arresto che cambiò la carriera di George Michael. Il 7 aprile del 1998 fu sorpreso a compiere «atti osceni» in un bagno pubblico di Beverly Hills, e scelse di fare coming out.
Aggiornamento 21,39. La Camera ha approvato la manovra economica del governo. ***
La Camera ha approvato la manovra. La diretta in streaming della fase finale dei lavori, dichiarazioni di voto e voto di fiducia.
A partire dalle classifiche annuali pubblicate da Forbes, la rivista americana specializzata in questo genere di analisi, il sito letterario LitHub ha messo insieme la classifica dei 25 scrittori che hanno guadagnato di più negli ultimi dieci anni. Sono quasi tutti statunitensi e britannici, e la maggior parte scrive libri per bambini e ragazzi, thriller o romanzi sentimentali. Al primo posto c’è lo statunitense James Patterson, che dal suo primo thriller, The Thomas Berryman Number, uscito nel 1976, ha pubblicato più di 150 libri (che ormai non sono più scritti direttamente da lui ma da una squadra di autori assunti apposta). Seguono la britannica J.K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter, e Stephen King, che tutti conoscete. Tra i più giovani ci sono John Green, autore di Colpa delle Stelle, un romanzo del 2012 che racconta la storia d’amore tra due adolescenti malati di cancro e da cui nel 2014 è stato tratto un film con lo stesso titolo; Paula Hawkins, che nel 2015 pubblicò La ragazza del treno, che ha venduto più di 11 milioni di copie e da cui venne tratto un omonimo film diretto da Tate Taylor con Emily Blunt e Justin Theroux; Gillian Flynn, autrice di tre thriller – Nei luoghi oscuri e L’amore bugiardo – da cui sono stati tratti i film L’amore bugiardo – Gone Girl e Dark Places – Nei luoghi oscuri, e Sulla pelle che ha ispirato al serie tv Sharp Objects; Veronica Roth, autrice della trilogia distopica Divergent del genere Young Adult (cioè rivolto agli adolescenti); e Jeff Kinney, il fumettista della saga per bambini Diario di una schiappa.
Gli scrittori che hanno guadagnato di più negli ultimi 10 anni. Sono quasi tutti autori di thriller, romanzi sentimentali o per adolescenti.
Facebook ha annunciato di avere rimosso 652 pagine e account falsi che avevano legami con la Russia e l’Iran e che erano stati creati allo scopo di diffondere disinformazione e influenzare opinioni politiche negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Medio Oriente e in America Latina. Facebook ha spiegato che l’indagine – condotta dalla società di sicurezza informatica FireEye – ha scoperto l’esistenza di quattro campagne di disinformazione diverse, di cui tre originate in Iran. La prima campagna coinvolgeva 74 pagine, 70 account e tre gruppi su Facebook, oltre che 76 account Instagram, che rispondevano allo slogan “Liberty Front Press” e che si definivano indipendenti; erano in realtà legati allo stato iraniano e pubblicavano contenuti relativi a Medio Oriente, Regno Unito, Stati Uniti e America Latina. L’obiettivo di questa prima campagna, ha detto FireEye, era quello di «promuovere gli interessi politici iraniani, inclusi i temi anti-sauditi, anti-israeliani e pro-palestinesi, così come promuovere il sostegno per alcune politiche statunitensi favorevoli all’Iran, come l’accordo nucleare Stati Uniti-Iran».
Facebook ha chiuso 652 pagine e account di disinformazione. Erano legati alla Russia e all'Iran, e venivano usati per influenzare le opinioni politiche anche fuori dagli Stati Uniti.
Nell’ultima settimana sui principali quotidiani italiani si è letto molto del canone RAI, e in particolare del cosiddetto “canone in bolletta”. Si tratta di un provvedimento che potrebbe in futuro essere adottato dal governo e che consiste nell’inserire il costo del canone RAI all’interno della bolletta per l’energia elettrica, in modo da limitarne o renderne impossibile l’evasione. Non c’è ancora nulla di certo, né sui dettagli del provvedimento né su quando il governo intenda metterlo in atto. Se ne sta parlando per una serie di indiscrezioni che questa settimana sono state fatte filtrare ai giornali, e per capirci qualcosa in più vale la pena sapere come stanno le cose adesso, e come potrebbero cambiare in futuro. Cos’è il canone RAI Il cosiddetto “canone RAI” è una tassa sul possesso di apparecchi «atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive», si paga annualmente ed è in vigore dal 1938. Per capirci meglio: è una tassa sul possesso, e non sull’uso, di qualsiasi mezzo in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo (ma non smartphone o computer, a meno che non abbiano un sintonizzatore). Ogni anno la RAI riceve circa 1,5 miliardi di euro grazie al canone: questi soldi costituiscono più del 50 per cento di tutti i ricavi della TV pubblica. Il canone è una delle forme di finanziamento più diffuse per la TV pubblica in tutta Europa e in Italia il suo costo è uno dei più bassi.
Perché si riparla di canone RAI? secondo alcune indiscrezioni dal prossimo gennaio potremmo essere costretti a pagarlo nella bolletta elettrica, ma non c'è ancora nulla di certo.
Il ministero dei Beni Culturali ha annunciato i risultati della procedura di selezione internazionale con cui sono stati scelti i direttori dei 20 principali musei italiani, come deciso dalla riforma promossa dal ministro Dario Franceschini. I 20 direttori sono per metà donne e per metà uomini, ma soprattutto sette sono stranieri; quattro sono italiani che ritorneranno dall’estero. I direttori sono stati scelti da una commissione di cui hanno fatto parte docenti universitari, storici dell’arte e dirigenti di importanti musei internazionali: la commissione ha indicato tre nomi per ogni museo, il ministro Franceschini ha scelto i direttori dei sette più importanti, il direttore generale del ministero, Ugo Soragni, ha scelto gli altri tredici. Ecco i venti nuovi direttori dei principali musei italiani:
I nuovi direttori dei grandi musei italiani. Sono in tutto venti, scelti con una nuova procedura, e sette sono stranieri.
Dal 17 novembre il sito What.CD – che permetteva di trovare file musicali in formato torrent – è chiuso e inaccessibile. What.CD (“.CD” è il dominio nazionale della Repubblica Democratica del Congo) esisteva dal 2007 ed è stato chiuso dalle autorità francesi, che hanno sequestrato i suoi 12 server. Negli anni What.CD era diventato un immenso e organizzatissimo archivio musicale (c’erano anche file di altro tipo, ma quelli di musica erano largamente predominanti) e aveva la particolarità di permettere l’accesso solo su invito e di avere regole molto precise e stringenti sulla qualità audio dei file condivisi (erano invece accettati tutti i generi musicali). what.cd will be eulogized as a piracy hub but there were literally thousands of albums on there that do not exist anywhere else anymore
Hanno chiuso la “Biblioteca di Alessandria” dei torrent musicali. What.CD è esistito dal 2007 a giovedì scorso: indicizzava canzoni di 885mila artisti, comprese alcune che ora non esistono più da nessuna parte.
Le autorità marittime di Panama hanno annunciato sabato di avere revocato l’iscrizione della nave Aquarius dal proprio registro navale, impedendole di continuare a svolgere le attività di soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale. Aquarius, che è gestita dalle ong Medici senza Frontiere e SOS Mediterranée, era rimasta l’unica nave privata a soccorrere i migranti nel tratto di mare tra Italia e Libia, dopo la decisione di agosto della ong spagnola Proactiva Open Arms di spostare le proprie operazioni tra Spagna e Marocco, nel Mediterraneo occidentale. Aquarius non potrà continuare a navigare fino a che non troverà un altro paese disposto a iscriverla nei propri registri navali. Secondo Medici senza Frontiere e SOS Mediterranée, la decisione delle autorità marittime di Panama sarebbe stata pesantemente condizionata dalle pressioni del governo italiano. Le due ong sostengono che le autorità panamensi avrebbero decritto la nave Aquarius come un «problema politico» per il governo del paese, e dicono che l’Italia avrebbe fatto pressioni affinché venissero prese «azioni immediate» contro di loro. Il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, che rappresenta la linea più dura del governo contro l’immigrazione, ha negato le accuse e ha detto di non avere fatto alcuna pressione sulle autorità di Panama.
Il governo di Panama ha bloccato l’Aquarius. Cioè l'unica nave privata rimasta a soccorrere i migranti nel tratto di mare tra Italia e Libia: secondo le ong che la gestiscono, Panama avrebbe subìto pressioni dal governo italiano.
È possibile che, chiusi da settimane nelle vostre case per evitare il contagio da coronavirus, abbiate messo mano alla dispensa e scovato pacchetti di farina abbandonati, barattolini di spezie impolverati, vecchie lattine di sardine comprate in vacanza e appiccicosi sacchettini di frutta secca. Vi sarete accorti con delusione che la data di scadenza era stata superata da mesi, ma non disperate: alcuni cibi sono commestibili anche dopo la data di scadenza. È un’informazione che potrebbe essere particolarmente utile in questi giorni anche per organizzare grosse spese settimanali, sapendo che anche yogurt e uova durano più a lungo di quanto indicato. La prima cosa da sapere è che la legislazione dell’Unione Europea per la sicurezza alimentare prevede due tipi diversi di etichette con due diversi significati: “da consumarsi preferibilmente entro il” e “da consumarsi entro il”.
La vera data di scadenza degli alimenti. Che fare con quel vecchio pacco di farina trovato nel fondo della dispensa?.
Facebook ha rinunciato ai suoi piani molto ambiziosi per costruire droni attraverso i quali diffondere Internet nelle aree rurali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e con scarsa connettività. Il progetto Aquila del social network continuerà comunque a esistere, ma solamente attraverso la collaborazione di aziende aeronautiche e Facebook non investirà più nella costruzione di propri droni. Mark Zuckerberg aveva più volte elogiato il lavoro dietro ad Aquila, nonostante i grandi droni immaginati dalla sua azienda avessero diversi problemi tecnici ancora da risolvere. Non è chiaro quali saranno i futuri partner di Facebook, che aveva comunque annunciato lo scorso novembre una collaborazione con Airbus per la costruzione di sistemi migliori per la trasmissione dei dati da alta quota.
Facebook ha rinunciato a produrre droni per diffondere Internet da alta quota.
La Corte di Cassazione ha deciso che l’ex senatore Marcello Dell’Utri – uno dei fondatori di Forza Italia, oggi in carcere a Rebibbia (Roma) per una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa – non può essere scarcerato per via della gravità dei suoi reati. La Cassazione ha dunque confermato la decisione del tribunale di sorveglianza di Bologna, presa lo scorso 14 febbraio quando Dell’Utri era ancora recluso in Emilia-Romagna. Il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa” non esiste nel codice penale. Deriva infatti dalla “fusione” di due diversi reati: l’associazione per delinquere di tipo mafioso, articolo 416 bis, e l’articolo 110, che prevede il concorso di persone in altri reati. Il tema era tornato di attualità dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul caso di Bruno Contrada, un ex dirigente della polizia e dei servizi segreti, condannato nel 2007 a 10 anni anche lui per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel luglio scorso, in seguito a un ricorso presentato dai legali di Contrada, la Corte di Cassazione aveva stabilito che la pena, già scontata da Contrada parte in carcere e parte ai domiciliari, era da considerarsi «ineseguibile e improduttiva di effetti» poiché all’epoca dei fatti di cui era accusato il concorso esterno non era un reato sufficiente “tipizzato”, cioè era ancora troppo generico e poco preciso.
La Corte di Cassazione ha deciso che Marcello Dell’Utri rimarrà in carcere.
«Diciotto mesi fa questo non era altro che un campo di terra, e ora è uno dei luoghi più avanzati che potete vedere al mondo. È incredibile», disse Donald Trump lo scorso 28 giugno alla posa della prima pietra di quella che sarebbe dovuta diventare la prima fabbrica di televisori a cristalli liquidi mai aperta negli Stati Uniti: un impianto grande quattro volte Central Park, con posti di lavoro per 13mila persone, che avrebbe dovuto trasformare una piccola città del Wisconsin nel centro di una nuova “Silicon Valley”. Tutto grazie agli investimenti della taiwanese Foxconn, il più grande produttore di dispositivi elettronici al mondo. Quella davanti a cui si trovava Trump lo scorso giugno, in realtà, non era ancora molto di più di un’immensa spianata di terra, sulla quale quasi un anno dopo sorgono solo un paio di capannoni in cui lavorano 200 dipendenti. È tutto quello che per ora si è concretizzato di un enorme piano che nel frattempo è diventato meno enorme, e di cui si comincia a parlare con crescente scetticismo: perché, tra le altre cose, intanto ha portato la piccola cittadina di Mount Pleasant, nella contea di Racine, ad abbattere decine di case e indebitarsi per 750 milioni di dollari.
Foxconn arriva in città. Trump aveva promesso di riportare la grande manifattura negli Stati Uniti: in uno dei posti dove ha provato a farlo, però, sembra che ci abbiano rimesso tutti.
La mattina di giovedì 16 marzo, Ilham Mounssif, 22 anni, una studentessa sarda nata in Marocco, si trovava a Roma per “Rome Mun”, una simulazione annuale dei lavori delle Nazioni Unite per i giovani, nella quale aveva rappresentato l’Italia. Allo stesso tempo, si trovava lì anche per ricevere un premio della Fondazione Italia-Usa per neolaureati meritevoli. La cerimonia si sarebbe svolta nell’aula dei Gruppi Parlamentari in Campo Marzio, ma Ilham Mounssif, appassionata di politica e diplomazia, aveva pensato che fosse un’ottima opportunità per visitare anche la Camera dei Deputati. È andata così in piazza Montecitorio, è entrata, ha riempito il modulo di richiesta a disposizione dei visitatori, e ha mostrato il proprio documento. Che è un passaporto marocchino, perché nonostante sia cresciuta in Italia dall’asilo nido a oggi, Mounssif non ha ancora la cittadinanza italiana. La commessa della Camera si è consultata con altri al telefono, e si è trovata costretta a rifiutarle l’ingresso, perché la regola impone che possano accedere soltanto cittadini dell’Unione Europea. «La commessa era dispiaciuta», ha raccontato poi Mounssif: «per farmi sentire meno discriminata, mi ha detto “Sa, non possono entrare nemmeno visitatori extracomunitari di serie A”, come quelli dagli Stati Uniti!» Parla velocissima, con un forte accento sardo e un intercalare preferito, “ergo”: «E sembra che sia proprio così, è la regola. Però è un’assurdità e lo voglio dire, perché io ho anche visitato l’aula del parlamento europeo a Bruxelles, ho mostrato il mio passaporto marocchino e non c’è stato nessun problema. E questo è il mio paese, io sono arrivata qui che avevo due anni, ho fatto l’asilo, la materna, le elementari, le medie, il liceo e l’università in Sardegna, rappresento l’Italia nell’assemblea giovanile delle Nazioni Unite, mi chiamano al parlamento per premiarmi, ergo, sono italiana. E invece non ho diritto di accedere al simbolo della nostra democrazia». Nelle stesse ore in cui Mounssif ci raccontava la sua storia, il Movimento degli Italiani Senza Cittadinanza metteva in evidenza l’episodio sui social media, e la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini l’ha fatta quindi contattare. Domenica, per rimediare, l’ha accompagnata di persona a visitare l’aula. È stata comunque un’eccezione, perché la stessa cosa che è accaduta a Ilham Mounssif sarebbe accaduta a qualunque persona di origine extracomunitaria che non avesse la cittadinanza italiana.
Chi è Ilham Mounssif, che non potrebbe entrare in Parlamento. La storia della ragazza sarda di origine marocchina con cui la presidente Boldrini si è scusata domenica.
Avengers: Endgame è il 22° film dell’Universo cinematografico Marvel. Era molto atteso e nei suoi primi giorni nei cinema ha già avuto incassi da record e recensioni in genere positive. Più di un milione di italiani lo ha visto fino a venerdì, molti altri lo guarderanno nel weekend. Questa breve guida – SENZA SPOILER – è per loro, per provare a non farli sentire spaesati una volta nel cinema. Ci sono i suggerimenti sui film da rivedere (per chi ha un weekend molto libero) o da ripassare rapidamente (per chi va di fretta), e qualche rapida dritta sui personaggi su cui rinfrescarsi la memoria. Ma saremo vaghi quanto basta. Avengers: Infinity War Endgame ne è il seguito diretto, quindi bisogna sapere chi resta, chi viene polverizzato e chi è morto prima di essere polverizzato. Di Thanos dovreste sapere quanto basta, ma magari vi serve un ripasso sulle Gemme dell’Infinito.
Breve guida prima di vedere “Avengers: Endgame”. Le scene da rivedere e le cose da ricordare per chi vuole farsi trovare preparato al cinema (SENZA SPOILER, ovviamente).
Microsoft ha annunciato che il suo nuovo amministratore delegato è Satya Nadella, che iniziò a lavorare per la società 22 anni fa. Prenderà il posto di Steve Ballmer, che nell’estate del 2013 aveva annunciato le proprie dimissioni entro un anno. Nadella è il terzo CEO nella storia di Microsoft, il primo fu il cofondatore Bill Gates. La società ha anche annunciato che Gates si dimetterà dal ruolo di presidente e diventerà consulente tecnologico. In uno dei video pubblicati sul sito di Microsoft per annunciare l’arrivo di Satya, Gates spiega di essere onorato di avere la possibilità di “aumentare il tempo che dedico all’azienda”. Il cofondatore di Microsoft si occuperà principalmente dell’ideazione e dello sviluppo dei nuovi prodotti.
Satya Nadella è il nuovo CEO di Microsoft. È il terzo amministratore delegato della società, dopo Steve Ballmer e Bill Gates, che non sarà più presidente della società ma "consulente tecnologico".
YouTube non mostrerà più i video pubblicitari da 30 secondi la cui riproduzione non può essere saltata. Un portavoce di Google, che è proprietaria di YouTube, ha confermato la decisione a Campaign, un sito che fa informazione e analisi sul mercato e i sistemi della pubblicità. La modifica sarà però disponibile solo a partire dal prossimo anno, per dare il tempo agli inserzionisti e a chi gestisce le campagne pubblicitarie su YouTube di organizzarsi di conseguenza. Il sito consente da tempo di saltare i video pubblicitari con durata inferiore ai 30 secondi, a patto che l’inserzionista decida di dare questa possibilità. Numerose ricerche di mercato e altri test condotti direttamente da YouTube hanno dimostrato, come facilmente immaginabile, che le pubblicità video che non possono essere saltate sono tra le cose più fastidiose per gli utenti, che in molti casi rinunciano del tutto a vedere il video che avevano scelto perché infastiditi dalla lunga pubblicità che lo precede. Invece di promuoversi e farsi conoscere, il marchio del video promozionale rischia di ottenere l’effetto inverso e di far nascere anche una certa ostilità nei confronti dei suoi prodotti.
YouTube rinuncia alle sue pubblicità più odiate. A partire dal 2018 non ci saranno più gli spot da 30 secondi che non si possono saltare.
Grazie all’operato di un sindaco che ha lavorato molto per prevenire l’esclusione sociale, mescolando le persone e facendole sentire al sicuro Le persone che attraversano la Manica partendo dalle coste francesi sono in aumento, e il Regno Unito minaccia di respingerle
Dobbiamo proprio avere paura? secondo l'Independent l'allarme sulle imminenti minacce terroristiche è "spropositato e inutile", e danneggia l'Europa.
È stata inaugurata domenica 14 aprile, alla Fondazione Cartier per l’arte contemporanea di Parigi, una mostra dell’artista australiano Ron Mueck. Quella di quest’anno è la prima esposizione europea delle opere di Mueck dopo il grande successo che l’autore aveva riscosso sempre alla Fondazione parigina nel 2005. Le sculture di Mueck si concentrano per lo più sulla riproposizione della forma umana, spesso ritratta in momenti intimi e isolati. Da quando ha esordito, nel 1996, Mueck ha fatto discutere molto: le sue opere rappresentano uomini, anziani, neonati e bambini con la tecnica dell’iperrealismo, che amplifica i messaggi e le emozioni che l’autore vuole trasmettere. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La mostra di Ron Mueck a Parigi. È stata inaugurata domenica 14, è la prima in Europa dell'artista australiano dal 2005.
Tra il 26 e il 30 ottobre del 2018 alcuni giorni consecutivi di temporali e venti molto forti, chiamati dai meteorologi “tempesta Vaia”, hanno provocato ingenti danni su tutto il Triveneto, colpendo in particolare le foreste alpine delle Dolomiti. Si stima che in quei giorni le forti piogge e soprattutto i venti di scirocco molto intensi, che hanno raggiunto velocità superiori ai 200 km orari, abbiano abbattuto 8,5 milioni di metri cubi di legname, un dato mai registrato in Italia, su una superficie di 41mila ettari di terreno. Federforeste e Coldiretti hanno ipotizzato che il numero totale degli alberi abbattuti sia 14 milioni. La regione più colpita è stata il Veneto, il cui presidente, Luca Zaia, aveva stimato danni per 1,7 miliardi di euro. Il Trentino-Alto Adige ha stimato invece danni per 400 milioni di euro, mentre in Friuli Venezia Giulia si è parlato di 615 milioni di euro. In maniera meno grave è stata coinvolta anche la Lombardia, i cui danni sono stati quantificati in 40 milioni di euro. Tutti questi milioni di alberi oggi sono legname a terra: vanno tagliati e trasportati altrove, innanzitutto, ma non è una cosa semplice.
Come sono messe le foreste delle Dolomiti. La tempesta di ottobre ha abbattuto 8 milioni di metri cubi di legname, che dev'essere recuperato prima che arrivino i parassiti: a che punto siamo, e cosa si farà dopo.
Apple dovrà pagare 450 milioni di dollari per risolvere un contenzioso con l’antitrust degli Stati Uniti, in seguito alla conferma di una condanna per pratiche volte ad aumentare il prezzo degli ebook ritenute lesive della libera concorrenza. La condanna è diventata definitiva oggi in seguito alla decisione della Corte Suprema di non rivedere la sentenza di una corte d’appello federale, che aveva dato ragione al Dipartimento di Giustizia (DOJ) e a 33 stati che si erano uniti alla causa. Apple dovrà quindi onorare l’accordo che aveva raggiunto due anni fa in base alla sentenza e che prevede il pagamento di 400 milioni di dollari ai clienti coinvolti, 20 milioni di dollari agli stati e 30 milioni di dollari per le spese legali. L’iniziativa legale contro Apple e i cinque editori era stata avviata nell’aprile del 2012 dal governo degli Stati Uniti e da 33 procuratori generali di altrettanti stati. Apple era accusata di avere fatto pressioni e infine convinto gli editori a seguire una diversa politica per i prezzi degli ebook nel 2010, che si era tradotta in un aumento dei prezzi per gli acquirenti. In pratica, Apple aveva ottenuto che gli editori passassero a un modello in cui erano loro a stabilire il prezzo finale per i libri, e non il rivenditore, consentendo a Apple di trattenere per sé il 30 per cento dei ricavi di ogni vendita (Apple usa un modello simile per le applicazioni vendute sul proprio store).
Apple deve pagare 450 milioni di dollari per avere fatto cartello sugli ebook. La Corte Suprema degli Stati Uniti si è rifiutata di esaminare il caso, confermando quindi la controversa sentenza d'appello.
Terminata Pitti Uomo – la più importante fiera di moda maschile al mondo, che si tiene a Firenze – è iniziata Milano Moda Uomo, la Settimana della moda maschile italiana, a Milano dal 15 al 18 giugno. I principali marchi italiani – ma non solo, c’era per esempio Stella McCartney – hanno presentato le loro collezioni maschili per la primavera/estate 2019, con 28 sfilate e 22 eventi. C’erano grandi aziende come Ermenegildo Zegna, Versace, Prada, Fendi, Etro e Giorgio Armani, e nuove, come N°21, M1992 e Vien. Pur non facendo ufficialmente parte della Settimana per screzi con la Camera nazionale della moda italiana, c’era anche Dolce & Gabbana, che ha fatto sfilare Naomi Campbell, Monica Bellucci, l'”influencer” Mariano Di Vaio e un gruppo di modelle di mezza età. L’altra passerella farcita di celebrità è stata quella di Versace, con le modelle Kendal Jenner e Bella Hadid, e la blogger Chiara Ferragni seduta in prima fila con Fedez. Philipp Plein ha festeggiato la sua collezione Plein Sport, ispirata al tennis, stappando una bottiglia di spumante con Paris Hilton.
Che si dice della moda maschile italiana. È finita la settimana delle sfilate di Milano, con Versace, Prada, Fendi, Armani, molti emergenti e tanto abbigliamento sportivo e prevedibile.
Per molti tipi di tumore, la diagnosi precoce è fondamentale per trattare più efficacemente i pazienti, con terapie meno invasive e con maggiori probabilità di successo. Negli ultimi anni molti ricercatori si sono quindi dati da fare per sviluppare test che permettano di identificare i tumori ai loro primissimi stadi, quando non hanno ancora causato seri danni. Una delle soluzioni più ambiziose prevede lo sviluppo di una tecnica per scoprire l’eventuale presenza di un tumore tramite un semplice esame del sangue, in anticipo rispetto allo sviluppo della malattia. L’obiettivo non è stato ancora raggiunto, ma alcune grandi aziende di biotecnologie ci stanno lavorando, tra grandi investimenti e ottimismo circa i progressi che potranno essere raggiunti nel campo in pochi anni. “Illumina”, la più grande azienda al mondo che produce macchine per mappare il DNA, ha annunciato ieri di avere formato una nuova azienda che avrà proprio il compito di sviluppare un test del sangue per rilevare il cancro ai suoi primi stadi. La nuova società si chiama Grail e può contare su un fondo da 100 milioni di dollari, messo insieme da Illumina con la collaborazione di altri investitori, compresi il cofondatore di Microsoft Bill Gates e quello di Amazon Jeff Bezos. Per l’azienda è già stato selezionato un gruppo di consulenti scientifici, che avranno il compito di soprintendere allo sviluppo del nuovo test.
Gli esami del sangue per trovare il cancro. Il più grande produttore di sistemi per mappare il DNA vuole creare un test universale per la diagnosi precoce dei tumori, ma gli ostacoli sono molti.
Vladimir Ilyich Ulyanov, meglio conosciuto come Vladimir Lenin, morì il 21 gennaio del 1924 a causa di una gravissima forma di arteriosclerosi: fu il leader della Rivoluzione russa, il primo capo di stato della Russia sovietica e l’inventore del marxismo-leninismo, la dottrina che per più di ottant’anni avrebbe guidato l’Unione Sovietica e ispirato i movimenti rivoluzionari di tutto il mondo. Aveva 53 anni, il suo corpo venne imbalsamato ed è tuttora conservato in un Mausoleo sulla Piazza Rossa di Mosca. Il Mausoleo è stato chiuso e riaperto lo scorso 22 aprile per permettere agli scienziati di preparare il corpo di Lenin per una nuova esposizione, in occasione dei 145 anni dalla sua nascita. L’imbalsamazione di importanti leader politici è una pratica iniziata nel 1865 sul corpo di Abraham Lincoln, il 16esimo presidente americano. Da allora diversi paesi hanno utilizzato questa tecnica per celebrare il “culto della personalità” di personaggi politici di primo piano che avevano contribuito a cambiare la loro storia. Il primo leader il cui corpo fu, oltre che imbalsamato, anche sottoposto a “manutenzione” nel corso dei decenni, fu proprio quello di Vladimir Lenin.
La manutenzione del corpo di Lenin. La salma del leader della Rivoluzione russa continua a essere conservata con tecniche avanzate, complicate e molto costose, sviluppate da un gruppo di scienziati di Mosca.
Sul Corriere della Sera di oggi, il Consorzio Nazionale Produttori Design Interni ha acquistato un’intera pagina per protestare contro una modifica apportata dal governo al Codice della Proprietà Industriale. Le nuove norme sono state introdotte lo scorso 13 agosto, sono in vigore dal 2 settembre e cambiano sensibilmente le regole per la produzione di quelle opere i cui disegni industriali sono ormai di pubblico dominio. In sostanza, affermano i detrattori della versione rivista del Codice, le novità introdotte dal governo fanno sì che le leggi sul diritto d’autore vengano paradossalmente applicate anche su quelle opere che fino a ora non erano protette dal copyright.
Meno design per tutti. Le piccole imprese protestano contro le nuove norme sul copyright dei mobili.
Un gruppo di ricercatori ipotizza di avere scoperto il più antico disegno di cani addomesticati mai trovato, risalente con ogni probabilità a più di 8mila anni fa. L’incisione è stata trovata nei pressi di un fiume ormai scomparso nel Deserto Arabico e mostra numerosi cani, alcuni dei quali sembrano essere tenuti al guinzaglio da un cacciatore. La rappresentazione è molto chiara e dimostra chiaramente l’utilizzo dei cani addomesticati per la caccia, da parte delle antiche popolazioni che vivevano nell’area. La scoperta è stata resa possibile grazie ad alcuni ricercatori del Max Planck Institute, coordinati da Maria Guagnin: il loro studio è stato pubblicato questa settimana sul Journal of Anthropological Archaeology. La scoperta sta comunque facendo discutere per le difficoltà nel datare le incisioni e per la segnalazione di scoperte analoghe in passato, in altre aree geografiche e riferibili a periodi antecedenti. La scena di caccia è stata trovata a Shuwaymis, un’area collinare nel nord-ovest dell’Arabia Saudita dove un tempo le piogge stagionali formavano piccoli corsi d’acqua e rigogliose oasi temporanee. Guagnin ha lavorato nella zona con i suoi colleghi per più di tre anni, catalogando centinaia di reperti con incisioni e rappresentazioni di 7mila animali ed esseri umani, impegnati in varie attività. Basandosi sull’analisi di questi e altri reperti come le ossa, sappiamo che popolazioni di cacciatori-raccoglitori iniziarono (o tornarono) a vivere in questa zona circa 10mila anni fa. Tremila anni dopo, iniziarono ad allevare animali, visibili nelle incisioni del periodo che seppure stilizzati ricordano capre e pecore. I ricercatori ipotizzano che quindi i disegni dei cani siano compresi nel periodo trascorso tra 10mila e 7mila anni fa. Nei siti archeologici di Shuwaymis sono stati catalogati 156 disegni di cani, mentre nel sito di Jubbah – circa 200 chilometri più a nord – ne sono stati identificati 193.
I più antichi disegni di cani addomesticati mai trovati, forse. Li ha trovati un gruppo di ricercatori nel Deserto Arabico: dice che sono di 8mila anni fa, alcuni dei soggetti sembrano al guinzaglio.
Dal primo luglio Sky Italia aggiungerà qualche canale, cogliendo l’occasione per lanciare un po’ di nuovi contenuti: per esempio una nuova stagione, alcuni anni dopo la precedente, di “Il Testimone di Pif”, un programma che ha lasciato un ottimo ricordo a molti. Motivo per cui, sebbene non sia propriamente una novità, fa parte della lista che segue. Insieme ad altre serie e altri film che invece sono proprio delle novità, in Italia: come l’apprezzata L’assistente di volo, i film Disney Black Widow e Jungle Cruise (che arriveranno sia al cinema che in streaming), First Cow (di cui da mesi parlano bene molti critici) e il film di animazione Demon Slayer: Il treno Mugen, che qualche mese fa ebbe ottimi incassi in Giappone ed è ancora oggi parte di un gigantesco fenomeno culturale. Il Testimone di Pif 1 luglio: Sky e Now
9 cose da guardare in streaming a luglio. “Il Testimone di Pif”, la serie “L'assistente di volo” e poi i film "Black Widow”, “First Cow” e quello di “Demon Slayer”.
Lunedì sera il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha deciso che le Olimpiadi invernali del 2026 si terranno in Italia. L’Italia ha ottenuto la possibilità di organizzare le Olimpiadi perché la candidatura congiunta di Milano e Cortina d’Ampezzo è stata ritenuta migliore rispetto a quella svedese delle città di Stoccolma e Are. Oltre che a Milano e Cortina, le Olimpiadi invernali del 2026 coinvolgeranno però altre aree di Lombardia e Veneto, oltre che delle province autonome di Trento e Bolzano. Le Olimpiadi italiane del 2026 inizieranno il 6 febbraio e finiranno il 22 dello stesso mese. Qui ci sono tutte le cose da sapere su come si è arrivati fin qui, cosa è successo ieri e cosa è previsto per il 2026. Il voto
Tutto sulle Olimpiadi di Milano-Cortina. L'Italia organizzerà le Olimpiadi invernali del 2026, una guida per orientarsi su quel che è stato e quel che c'è da fare ora (e quanto costerà).
Dopo il successo delle borse di plastica dell’Esselunga indossate dagli hipster a New York, della maglietta con il logo DHL del marchio francese Vetements e della collezione disegnata da Virgil Abloh per IKEA (tra cui un tappeto a forma di scontrino dell’azienda), il connubio tra marchi improbabili e streetwear ha una nuova svolta con la collezione “Lidl Fan Collection”, disponibile in Italia da oggi, 16 novembre. Il volantino in cui Lidl sponsorizza la collezione
Il successo delle sneakers di Lidl. La catena di supermercati ha messo in vendita una collezione economica di scarpe e ciabatte con il suo logo, esaurita in poche ore.
Apple sta lavorando a una nuova versione del suo Watch che si possa collegare direttamente alla rete cellulare, senza doverlo fare attraverso gli iPhone come oggi. Il nuovo Apple Watch avrà inoltre un processore più veloce per gestire alcune nuove funzionalità, oltre alle applicazioni che già si possono installare sul dispositivo. Le notizie sulla prossima versione dello smartwatch di Apple sono anticipazioni non ufficiali ottenute dal Wall Street Journal, che in passato ha dimostrato di avere fonti affidabili, e non sono state confermate dalla società. Apple Watch è in vendita da un anno circa e non è ancora chiaro quando riceverà un aggiornamento, né se la prossima versione comprenderà già le innovazioni anticipate dal WSJ. La possibilità di utilizzare lo smartwatch indipendentemente dagli iPhone potrebbe incentivare più persone ad acquistarlo, soprattutto per tenere traccia della propria attività fisica durante gli allenamenti. Apple non ha mai diffuso i dati di vendita del suo Watch, ma secondo gli analisti è probabile che ne abbia venduti circa 12 milioni dall’aprile dello scorso anno quando fu messo in vendita, inizialmente in un numero ristretto di paesi compresi gli Stati Uniti. Apple Watch ha un prezzo medio intorno ai 500 dollari: questo significa che a spanne il nuovo dispositivo ha portato a 6 miliardi di ricavi per l’azienda, un risultato notevole, ma percepito come insufficiente da molti osservatori abituati ai numeri molto più grandi delle vendite degli iPhone e degli iPad. In molti pensano che gli smartwatch messi in vendita finora – non solo da Apple, ma anche da altri produttori come Samsung e Motorola – siano una tecnologia acerba, da migliorare e su cui c’è ancora da lavorare molto. Questo spiega in parte i volumi di vendite finora contenuti e lo scarso interesse degli utenti, soprattutto se indifferenti alle ultime novità tecnologiche.
Apple Watch è un flop o un successo? secondo gli analisti ha fatto ricavare a Apple più soldi di quanti ne faccia in un anno Rolex, ma è sufficiente?.
Wyclef Jean, il cantautore americano originario di Haiti già nei Fugees, che era diventato noto alle cronache non musicali per la sua recente fallita candidatura alle elezioni presidenziali di Haiti, ha registrato Freedom, una canzone dedicata alla rivolta egiziana. https://www.youtube.com/watch?v=efcn8LpwlPo Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La canzone di Wyclef Jean per l’Egitto. "Freedom", in video sulle immagini delle proteste del Cairo.
Una delle minacce di cui si sente parlare sempre più spesso quando si parla di terrorismo è quella del terrorismo digitale. Qualche giorno fa il direttore della CIA Leon Panetta ha detto che uno dei maggiori pericoli per la sicurezza internazionale viene dal fronte della guerra informatica, la cosiddetta cyberwar. “Viviamo in un mondo in cui la guerra informatica è ormai reale e può minacciare le nostre reti e il nostro sistema finanziario. Può paralizzare il nostro Paese”, ha detto nella sua intervista a Jack Tapper per la ABC. Oggi l’Economist ha pubblicato un lungo articolo in cui spiega più nel dettaglio che cos’è questa cyberwar e in che cosa potrebbero consistere i pericoli legati alla sicurezza informatica.
Di cosa parliamo quando parliamo di cyberwar. La guerra entra nel territorio del cyberspazio, l'Economist spiega di che si tratta.
Oggi, giovedì 16 maggio, il Tribunale dell’Aquila ha depositato le motivazioni della sentenza del processo per il crollo della Casa dello studente dell’Aquila: causato dal terremoto del 2009, uccise otto ragazzi. Le motivazioni spiegano che i quattro tecnici autori dei restauri dell’edificio sono stati condannati a quattro anni di carcere perché «hanno colpevolmente e reiteratamente ignorato tutte le prescrizioni» e aggiunge che il terremoto «non era affatto imprevedibile», riprendendo quelle della nota sentenza sui membri della commissione “Grandi Rischi”. Il terremoto dell’Aquila che ha portato al crollo tra gli altri della Casa dello studente (otto vittime) «non era affatto imprevedibile». Lo sottolinea il giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni sulla sentenza di condanna di 4 imputati e assoluzione di altrettanti, depositate giovedì. Si tratta di Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, condannati a quattro anni, e di Pietro Sebastiani (due anni e mezzo).
Le motivazioni della sentenza sul terremoto dell’Aquila. «Il sisma non era affatto imprevedibile», scrive il tribunale delle condanne per il crollo della Casa dello Studente.
Lo scorso 9 gennaio, all’interno del Consiglio regionale della Campania, è nato un nuovo gruppo: si chiama “Forza Campania” e comprende 7 consiglieri, tutti eletti e provenienti da Forza Italia. La formazione del nuovo movimento regionale – che fa riferimento a Nicola Cosentino ed è in dissenso con il presidente Stefano Caldoro – ha creato molte tensioni all’interno di Forza Italia anche a livello nazionale, tanto che sulla questione è intervenuto direttamente Silvio Berlusconi. “Forza Campania” Al momento della costituzione del nuovo gruppo, i 7 consiglieri regionali di Forza Campania (Antonia Ruggiero, Luciana Scalzi, Paola Raia, Massimo Ianniciello, Sergio Nappi, Carlo Aveta e Pasquale Giacobbe) avevano spiegato le loro motivazioni in un comunicato stampa:
Che cos’è “Forza Campania”. Un nuovo consistente gruppo politico fa riferimento a Nicola Cosentino e sta creando problemi a Forza Italia.
Oggi è il secondo giorno del festival del cinema di Venezia, che ieri si è aperto con la proiezione in anteprima mondiale di La La Land, il musical con Ryan Gosling ed Emma Stone. I film in concorso proiettati oggi sono invece stati Les Beaux Jours d’Aranjuez (un film in 3D di Wim Wenders), Arrival (una storia di fantascienza di Denis Villeneuve) e il drammatico The Light Between Oceans – La luce sugli oceani, di Derek Cianfrance e con protagonisti Michael Fassbender e Alicia Vikander, entrambi a Venezia. I film in concorso sono 20 e i tre di oggi sono tra quelli più attesi: il primo perché diretto da un grande regista, gli altri due perché si pensa potranno andare molto bene nei cinema. Oggi è anche il giorno di L’estate addosso, il film non in concorso di Gabriele Muccino e con Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Frey, Joseph Haro: è anche il titolo di una canzone di Jovanotti, autore delle musiche del film. Oltre a Fassbender e Vikander oggi a Venezia si sono visti anche Amy Adams e Jeremy Renner (i due attori di Arrival). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del secondo giorno a Venezia. Alicia Vikander, Michael Fassbender, Amy Adams, Gabriele Muccino e Wim Wenders, tra gli altri.
È uscito il trailer di “St. Vincent”, il nuovo film di Theodore Melfi con Melissa McCarthy, Naomi Watts e Bill Murray. Racconta la storia di Oliver, un ragazzino che dopo il divorzio dei genitori si trasferisce con la madre nella casa accanto a quella di St. Vincent de Van Nuys (così si chiama il personaggio di Bill Murray), un uomo anziano, scorbutico e scontento di tutto. Visto che è senza soldi, Van Nuys si offre di fare da babysitter a Oliver per 11 dollari l’ora: ne nasce una specie di amicizia. “St. Vincent” esce il 24 ottobre negli Stati Uniti.
Il trailer di “St. Vincent”, il nuovo film con Bill Murray. Esce il 24 ottobre negli Stati Uniti.
(Roberto Monaldo / LaPresse) (Roberto Monaldo / LaPresse)
La conferenza stampa di presentazione di Laura Puppato. È l'unica candidata donna alle primarie del PD: le foto.
Per due anni la famiglia di Anna Frank si nascose in alcune stanze segrete di un magazzino di Amsterdam, sapendo che una tenda lasciata aperta per sbaglio, un rumore indesiderato o la telefonata di un complottista nervoso avrebbero potuto farla finire in un campo di concentramento. Lo scenario peggiore si materializzò in un giorno d’estate del 1944, quando alcuni investigatori scoprirono dietro una libreria girevole il nascondiglio segreto dei Frank e li arrestarono. Degli otto ebrei che furono catturati, sette morirono prima della fine dell’Olocausto: tra loro c’era anche Anna Frank, che morì di tifo a 15 anni nel campo di concentramento di Bergen-Belsen in Germania e il cui diario è diventato una testimonianza degli orrori del regime nazista. #FactOfTheDay #WednesdayWisdom #AnneFrank pic.twitter.com/Egko5oCA76
Forse Anna Frank non fu tradita. Un nuovo studio mette in discussione la tesi secondo cui fu una soffiata a far arrestare la sua famiglia ad Amsterdam.
Il ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini ha rinnovato gli incarichi di tre direttori di musei italiani: il tedesco Eike Schmidt agli Uffizi di Firenze, il francese Sylvain Bellenger al Museo di Capodimonte di Napoli e Cristiana Collu alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma. Una settimana fa Franceschini aveva già rinnovato l’incarico del canadese James Bradburne alla direzione della Pinacoteca di Brera di Milano. Ciascun incarico dura quattro anni. Era stato lo stesso Franceschini, anche allora ministro, a nominarli nel 2015, dopo aver riformato il sistema museale italiano per dare più autonomia ai singoli musei.
Il ministro Dario Franceschini ha rinnovato gli incarichi dei direttori degli Uffizi, del Museo di Capodimonte e della GNAM di Roma.
Ieri parlavano tutti di scissione, al convegno di Cortona del PD, ma per negarne ogni possibilità. “Qui non c’è nessuno che vuole separazioni o scissioni”, diceva Fassino all’Unità. “Nessuno vuole andarsene”, sanciva Franceschini nel suo intervento. Rosy Bindi: “Siamo contenti che non ci saranno scissioni”. E ancora secondo l’Unità, lo stesso Fioroni che aveva avanzato le minacce più ardite si è reso conto, voltandosi, di non avere dietro questa folla. Che abbia sbagliato qualcosa, Fioroni lo capisce dal gelo con cui parecchi democratici lo accolgono malgrado il sole che dopo tre giorni decide di farsi rivedere (la notazione meteorologica dell’Unità la dice lunga sulla vivacità del dibattito, ndr). Così, quando interviene, cerca di rimediare, smentisce l’intervista, die che no, non ha mai parlato di federazione
Nasce un nuovo partito a sinistra: i DS. Le minacce di scissione dei popolari sembrano più un'arma di ricatto che reali: ma il percorso all'indietro del PD è impressionante.
Lunedì 25 febbraio, Heetch – l’azienda francese che offre un servizio di noleggio auto con conducente (NCC) simile a Uber – ha sospeso le sue attività in Italia. La sospensione è temporanea, come si legge in una nota dell’azienda condivisa con tutti i clienti, ed è stata presa per la«situazione legislativa avversa» che non permette al servizio «di operare nelle condizioni desiderate». Heetch aveva aperto una divisione in Italia nel 2017, ma operava solo a Milano. Il servizio era attivo nelle ore notturne, tra le 20 e le 6 del mattino, e offriva passaggi a tariffe ridotte rispetto a quelle di altri concorrenti sul mercato. A dicembre il Consiglio dei ministri aveva approvato un nuovo decreto legge per gli NCC che prevede che possano operare in ambito provinciale, senza dover ritornare sempre in rimessa, ma solo se nel loro foglio di servizio sono già indicate «più prenotazioni oltre la prima».
Heetch, che offriva un servizio simile a Uber, ha sospeso il suo servizio in Italia.
Sono passati 4 anni e quasi un mese dall’uscita di Back to black. Alla data di oggi fanno 1489 giorni. Considerando il successo prolungato che ha avuto, tutti i premi che ha raccolto, il culto che ha generato, possiamo spostare l’attesa reale per un nuovo disco di Amy Winehouse di qualche anno dopo l’uscita di Back to black e quindi calcolare diciamo due anni? Troppi? OK, mettiamoci dentro anche tutto il resto. Il fatto, ad esempio, che per un lunghissimo periodo che comincia nell’agosto del 2007 non si era neanche così sicuri che Amy Winehouse sarebbe rimasta viva. È il periodo del matrimonio lampo a Miami con quel tossico di Blake Fielder-Civil, dell’overdose dei primi di agosto, del soggiorno in clinica più breve della storia e di un autunno passato ad annullare concerti in ogni parte d’Europa o, quando non cancellate, di esibizioni in cui è chiaramente strafatta, non si regge in piedi, dimentica le parole, litiga con il pubblico che – giustamente – la fischia. Poi c’è stato il 2008 e la storia non è molto cambiata: altri ricoveri in clinica, le risse per strada con il marito tutte ovviamente documentate dai tabloid inglesi che ormai campano sulle sue disgrazie, altre overdosi tanto che se ne perde il conto, l’amicizia con Pete Doherty che certo non aiuta, la madre Janis che scrive una lettera aperta al News of the World in cui implorala figlia di farsi aiutare. Fino ad arrivare a tempi più recenti: alla richiesta di divorzio da Blake, finalizzato nell’agosto del 2009, a lei che per un lungo periodo si trasferisce sull’isola di Santa Lucia (già), a voci di disintossicazione, a un nuovo fidanzato, a foto in cui compare decisamente più in carne e in forma rispetto a prima.
Aspettando Amy. L'unico in grado di tirar fuori un altro disco dalla voce di Amy Winehouse sembra essersi stufato pure lui.
Minimum Fax ha pubblicato il libro Non è un mestiere per scrittori. Vivere e fare libri in America di Giulio D’Antona, giornalista culturale esperto di letteratura americana. Nel libro D’Antona esamina i vari aspetti della produzione editoriale negli Stati Uniti e racconta come funziona il mercato editoriale oggi, attraverso interviste e incontri con scrittori affermati e esordienti, librai, agenti letterari e editori, e visitando i luoghi che gli scrittori frequentano o utilizzano come fonte di ispirazione.
“Non puoi insegnare a scrivere”. A cosa servono veramente i corsi di scrittura creativa spiegato in un capitolo del nuovo libro di Giulio D’Antona, sul mercato editoriale negli Stati Uniti.
Lo schianto dell’Airbus A330 della Afriqiyah Airways avvenuto a pochi metri dalla pista dell’aeroporto di Tripoli (Libia) è stato seguito con attenzione dai media nella giornata di ieri. Le informazioni messe a disposizione dalle autorità sono state inizialmente carenti, così non sono mancati gli errori e le imprecisioni da parte dei mezzi di informazione, come spiega il pilota Patrick Smith nella propria rubrica Ask the Pilot su Salon. Il modello dell’aeroplano che si è schiantato al suolo è stato, per esempio, paragonato all’Airbus che planò sulle acque del fiume Hudson a poche decine di metri dai grattacieli di Manhattan lo scorso gennaio 2009. Errore: quello dell’abile manovra sul fiume di New York era un Airbus A320, un velivolo piccolo per breve tratte, mentre l’aeroplano di Tripoli era un Aribus A330 per gli spostamenti lunghi e dunque anche più grande.
In difesa dei voli africani. Il popolare curatore della rubrica Chiedilo al pilota contesta le ricostruzioni giornalistiche sul disastro dell'Afriqiyah Airways.
L’uscita nei cinema statunitensi di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, è stata spostata al 12 agosto, dopo che già alcuni giorni fa era stata spostata dal 17 luglio al 31 luglio. L’annuncio è arrivato dopo che si è saputo che diversi cinema statunitensi non riapriranno prima di agosto e in conseguenza del fatto che gli incassi dei cinema che già hanno potuto riaprire sono stati deludenti. Dati i continui rinvii e la situazione generale è inoltre troppo presto per poter dire quando il film uscirà in Italia e in altri paesi del mondo. – Leggi anche: Jurassic Park, il film più visto del weekend nei cinema americani
L’uscita statunitense di “Tenet”, il nuovo film di Christopher Nolan, è stata spostata al 12 agosto.
Dario Di Vico sul Corriere della Sera di oggi cita un dibattito al Festival dell’Economia di Trento e torna a discutere dell’utilizzo strumentale dei sondaggi da parte della politica, chiedendo che siano invece sfruttate le opportunità che offrono nella comprensione della realtà. L’attenzione che si riversa sui sondaggi anche a urne già chiuse è altissima e il motivo lo si può facilmente rintracciare nell’instabilità del quadro politico italiano e nell’affannosa ricerca di qualcuno che ci predichi scampoli di futuro. Ma in parallelo, e sono gli stessi protagonisti del settore a denunciarlo, stiamo assistendo al cambio di destinazione d’uso dei sondaggi: da strumento predittivo diventa materiale per la propaganda elettorale. «La difficoltà è mantenere la terzietà» ha detto Roberto Weber e gli ha fatto eco Nando Pagnoncelli che ha sottolineato il rischio «di trasformarci in spin doctor».
Il guaio coi sondaggi. Dario Di Vico spiega che invece di compensare con dati reali gli inganni della politica, ne sono diventati complici.
Gli inni nazionali sono spesso dei pezzi di storia di un paese: raccontano guerre d’indipendenza, esaltano orgogli nazionali e sentimenti patriottici. Molti sono solenni, altri sono scopiazzati da canzoni precedenti, altri ancora sono così tristi che non ci si crede a immaginarli suonati dopo una vittoria olimpica. Ma soprattutto hanno storie incredibili e bizzarre, che coinvolgono sia compositori di successo che perfetti sconosciuti. Di storie belle e interessanti ce ne sono decine e la persona che meglio è riuscita a raccoglierle in una sola opera si chiama Alex Marshall, un giornalista che nell’agosto 2015 ha pubblicato un libro intitolato “Republic or Death!: Travels in Search of National Anthems”. Abbiamo scelto 15 inni nazionali, tra i più famosi o con le storie più interessanti. Intanto, per scaldarci: lo sapevate che l’inno nazionale del Burkina Faso fu scritto dal rivoluzionario marxista Thomas Sankara, che nel 1983 divenne presidente del paese e che morì assassinato nel 1987? Sankara era chiamato anche il “Che Guevara africano”. Un pezzo della sua storia è qui.
Storie di inni nazionali da raccontare ai vostri amici. Di quello scritto da un presidente in carica, del più triste del mondo e di uno che "è come se Johnny Cash avesse suonato il valzer e fosse nato ai Caraibi".
Si chiama “Ice Bucket Challenge”: nelle ultime settimane, come forse vi è capitato di vedere su Facebook o Twitter, molte persone hanno pubblicato dei video in cui vengono ripresi mentre si gettano sulla testa un secchio contenente acqua e ghiaccio. Lo hashtag collegato a questo tipo di video è spesso #IceBucketChallenge, traducibile in italiano come “la sfida dei secchi pieni di ghiaccio”. I video fanno parte di una specie di sfida a scopo benefico. Come spiega il Washington Post, il gioco funziona a “inviti”: quando una persona nomina un’altra, questa è tenuta o a donare cento dollari entro 24 ore alla ALS Association, un’organizzazione statunitense no profit che sostiene la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una gravissima malattia neurodegenerativa, oppure a filmarsi mentre si getta in testa un secchio pieno di ghiaccio, “nominando” successivamente altre persone che dovranno compiere la stessa scelta. L’iniziativa di Ice Bucket Challenge ha avuto grande successo: la ALS Association, che è stata fondata nel 1985 e si occupa di assistere i malati di SLA, ha comunicato il 12 agosto di avere raccolto nelle precedenti due settimane circa quattro milioni di dollari, quasi il quadruplo di quanto aveva raccolto nello stesso periodo lo scorso anno (ma circolano stime anche più basse, riguardo le entrate del 2013). La SLA colpisce gradualmente i motoneuroni, le cellule cerebrali che coordinano l’attività muscolatoria volontaria, e inibisce progressivamente la capacità dei malati di camminare e compiere gesti complessi come masticare e parlare. È attualmente incurabile; negli Stati Uniti è accessibile un unico farmaco che rallenta il decorso della malattia, senza però curarne le cause o prevenirla.
Ice Bucket Challenge, i video con la gente che si tira il ghiaccio addosso. Li vedete apparire continuamente su Facebook e sono legati a una riuscita ma discussa campagna di beneficenza.
Il Corriere della Sera di mercoledì 9 ottobre ha pubblicato questo avviso a pagamento del gruppo “Noi sosteniamo Matteo Renzi“: «Il nostro Paese sta vivendo una delle sue più difficili stagioni. L’indeterminatezza delle scelte, il continuo rinvio delle decisioni, il declino dei suoi valori popolari hanno portato l’Italia sul limite di un baratro che potrebbe avere conseguenze ben più drammatiche di quanto visto fin qui. A questa urgenza sta cercando di rispondere Matteo Renzi con un governo creato con la decisione e il cipiglio di una volontà giovanile che non cerca sconti né per sé né per le scelte da affrontare. È comprensibile che questa azione trovi ostacoli, critiche e anche attriti. Ma non è accettabile che si lasci il suo sforzo privo dell’appoggio dei cittadini che si identificano con la sua volontà di non mollare, di battersi e di cercare un futuro per l’Italia e per i suoi giovani. Noi, semplici italiani, con questo piccolo gesto intendiamo rompere il muro di silenzio che ha avvolto il Presidente del Consiglio dopo i duri attacchi di questi giorni. Noi, come tanti altri, desideriamo andare avanti. Insieme a chi ci crede. Matteo Renzi sta cercando di farlo. Noi siamo con lui».
La pagina a pagamento sul Corriere a sostegno di Matteo Renzi. Firmato da un gruppo di "semplici italiani" che "si identificano con la sua volontà di non mollare, di battersi e di cercare un futuro per l’Italia e per i suoi giovani".
Disney ha diffuso il secondo trailer del nuovo film dell’universo cinematografico di Star Wars: Rogue One: A Star Wars Story. Il film è il primo di una nuova trilogia, che sarà lo spin-off della saga principale – arrivata finora al settimo episodio. Il primo trailer era stato diffuso in aprile. Rogue One sarà una specie di prequel del primissimo film di Star Wars, Una nuova speranza, e uscirà il 16 dicembre 2016. La trama è incentrata sul gruppo di ribelli che riesce a rubare i piani per distruggere la Morte Nera, l’enorme stazione spaziale del malvagio Impero galattico, durante una pericolosa missione di cui si parla in Una nuova speranza. Le vicende e i personaggi di Rogue One sono indipendenti dai film della saga principale, ma è probabile che ci saranno continui riferimenti e rimandi soprattutto ai film della trilogia “originale”, usciti fra il 1977 e il 1983. Il nuovo trailer sembra confermare questa teoria. Nell’ultima brevissima scena viene mostrato uno dei personaggi più famosi della serie – e forse il cattivo più famoso nella storia del cinema: Darth Vader.
Nel nuovo trailer di “Rogue One: A Star Wars Story” c’è un grande ritorno. È quello del cattivo più famoso della storia del cinema, che riappare nel primo spin-off della saga ufficiale: arriverà al cinema a dicembre.
Nel 2007 Justin Vernon, registrò e pubblicò a sue spese un disco, For Emma, Forever Ago, sotto il nome di Bon Iver. L’anno successivo l’etichetta indipendente Jagjaguwar comprò i diritti e rilanciò il disco, che grazie a un gran passaparola ebbe un successo notevole. La storia della nascita del disco circolò altrettanto e divenne una specie di mito: Vernon avrebbe scritto le canzoni che compongono For Emma, Forever Ago nel corso di tre dolorosi mesi di introspezione e catarsi seguiti alla fine di una sua relazione, vivendo in completa solitudine in una sorta di rifugio nel nord del Wisconsin. Negli anni successivi Vernon ha lanciato un progetto parallelo, Volcano Choir, ha lavorato con Kanye West e con i Gayngs, e ha partecipato a ogni genere di concerti come protagonista o come ospite. Come Bon Iver ha poi pubblicato nel 2009 un EP dal titolo Blood Bank.
La nuova canzone di Bon Iver in download gratis. Si chiama «Calgary» ed è il primo estratto dal nuovo disco che esce il 21 giugno.
Tra le migliori foto di animali della settimana ce n’è una che mostra una ragazza cinese vicino a un beluga, un grande cetaceo diffuso nei mari del nord, quelli sopra l’Alaska, la Groenlandia, il Canada, l’Europa settentrionale e la Russia. La parola “beluga” deriva proprio dal russo: significa “bianco”. Sono piuttosto bianchi anche i cani da montagna dei Pirenei, che sono stati fotografati insieme al “loro” gregge di pecore. La neve e il ghiaccio contribuiscono in modo determinante anche al bianco delle fotografie fatte alle Ardeidi del lago ghiacciato di Raastasjoen, in Svezia, e alla foto vicino a Belfast, in Irlanda del Nord, a un cavallo in una prateria. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Foto con beluga. Elefanti da 2.700 chili e cavalli in mezzo a campi innevati, tra le foto bestiali più belle della settimana.
Mercoledì 7 agosto Yahoo! ha annunciato che i prossimi saranno “30 giorni di cambiamento” per la società: ogni giorno il logo verrà cambiato con una nuova variazione, fino a quando, il prossimo 5 settembre, verrà presentato il nuovo logo ufficiale. Tutti i loghi verranno raccolti in questa pagina.
Yahoo! cambia logo. Lo presenterà il prossimo 5 settembre e fino ad allora ne cambierà uno al giorno.
In queste ultime settimane si è discusso molto della possibilità proposta dal ddl Cirinnà sulle unioni civili di estendere l’accesso alla cosiddetta stepchild adoption – letteralmente “adozione del figliastro” – alle coppie omosessuali. Questo istituto permette che il genitore non biologico adotti il figlio, naturale o adottivo, del suo partner. In Italia, di fatto, la stepchild adoption è prevista dall’attuale legge sulle adozioni del 1983 per i coniugi. Ma la cosa ulteriormente singolare è che di fatto permette già la stepchild adoption per le coppie gay, sebbene con un percorso più complesso e tortuoso di quanto sarebbe con la legge Cirinnà. Il fatto che questo istituto esista da oltre trent’anni fa dire a chi difende la legge che è surreale che diventi improvvisamente un problema adesso; chi si oppone alla legge dice invece che la sua approvazione farebbe “dilagare” il ricorso alla gestazione per altri (la cosiddetta “maternità surrogata”). La gestazione per altri però non ha a che fare con la legge Cirinnà, in Italia è illegale e resterebbe tale: storicamente ne usufruiscono – all’estero – in grandissima parte le coppie eterosessuali e negli ultimi trent’anni non ne è mai stato avvertito alcun “dilagare”. Il famoso articolo 5 del ddl Cirinnà chiede di intervenire sull’articolo 44 della legge numero 184 del 1983 che regola in Italia le adozioni, aggiungendo alla parola «coniuge» la frase «o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso». La legge Cirinnà, se approvata, non introdurrebbe l’adozione per le coppie omosessuali ma legittimerebbe la stepchild adoption per qualsiasi tipo di unione tra i “casi speciali” (ci torniamo). Questa cosa però – attraverso il ricorso a un tribunale – può già verificarsi e di fatto è già accaduta. Per farla semplice: la legge italiana sulle adozioni, così com’è, non esclude la possibilità che il partner di un genitore – del suo stesso sesso – adotti il figlio naturale o adottivo di quest’ultimo o quest’ultima. E non esclude nemmeno l’adozione da parte di un single o di due conviventi.
La stepchild adoption esiste già. Per le coppie eterosessuali da oltre trent'anni, sposate e non, ma di fatto l'attuale legge sulle adozioni la consente già anche per le coppie gay: e infatti è successo.
Nel sud ovest della Gran Bretagna, e soprattutto in Cornovaglia, c’è da diversi giorni un problema coi gabbiani, che sembrano essere diventati molto più aggressivi del solito. Se n’è occupata anche la stampa britannica: il Times ha parlato di “gabbiani killer“, il Telegraph ha scritto che un “gabbiano psicotico è stato ripreso mentre uccideva e mangiava un uccello più piccolo” e il meno autorevole Daily Mail ha detto che nel sud ovest della Gran Bretagna i gabbiani sono diventati i “nemici pubblici numero uno“. Il Guardian ha provato a capire come mai i gabbiani siano diventati improvvisamente aggressivi, ferendo alcune persone e uccidendo alcuni animali domestici: secondo alcuni esperti il fenomeno potrebbe derivare dal fatto che in questo periodo i gabbiani hanno i piccoli da difendere e potrebbero essersi sentiti minacciati dall’arrivo dei molti turisti che ogni anno passano le vacanze estive in Cornovaglia. Per chi è curioso e ne vuole sapere di più, della storia se n’è occupato anche il Post, qui. C’è poi una foto che soprattutto gli appassionati di basket americano non vorranno perdersi: mostra James Harden detto anche “il barba” – giocatore della squadra NBA degli Houston Rockets – stringere la mano, diciamo così, a un beluga al parco acquatico SeaWorld di San Diego, in California. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
E buongiorno. James Harden che stringe la mano a un beluga e il compleanno del panda più vecchio del mondo, tra le foto di animali più belle della settimana.
Dopo quasi un decennio di crisi, l’economia mondiale sembra essersi finalmente ripresa. Economisti e istituzioni internazionali sono concordi nel dire che al momento tutti i segnali puntano nella stessa direzione: una ripresa con basi solide e destinata a durare. Ma questa situazione avviene all’ombra di quelli che secondo molti sono rischi politici, di cui il mondo non si è ancora liberato, e che possono compromettere questa ripresa: leader nazionalisti e populisti che rischiano di mettere in pericolo il commercio internazionale; crisi politiche internazionali che minacciano la stabilità e la fiducia degli operatori economici. «L’economia mondiale ha acquistato slancio sin dalla metà dell’anno scorso», ha detto a metà aprile Maurice Obstfeld, direttore delle ricerche presso il Fondo Monetario Internazionale. In effetti è la prima volta in anni recenti che le previsioni per la crescita economica futura sono state riviste al rialzo invece che al ribasso. Secondo l’FMI l’economia mondiale crescerà del 3,5 per cento nel 2017 e del 3,6 per cento nel 2018, rispetto al 3,1 per cento del 2016. «L’accelerazione avrà una base solida, ancorata allo sviluppo dei paesi emergenti e di quelli a basso reddito, dove abbiamo visto guadagni sia nella manifattura che nel commercio», ha detto Obstfeld.
L’economia mondiale è finalmente ripartita? diversi indici e segnali sembrano dire di sì, e stavolta per davvero, ma restano dei rischi più politici che economici.
Dopo un lungo Consiglio dei ministri, ieri sera il governo Monti ha presentato il decreto legge sulla cosiddetta “spending review”, la riduzione della spesa nel settore pubblico. Il nuovo provvedimento, che è stato varato sotto forma di decreto legge, dovrebbe consentire un risparmio iniziale di 4,5 miliardi di euro per quest’anno. Salvo cambiamenti, ha spiegato il governo, nel 2013 il denaro risparmiato dovrebbe essere pari a circa 10,5 miliardi di euro. Le nuove risorse economiche ottenute con la “spending review” – cui ha principalmente lavorato il commissario per la razionalizzazione della spesa Enrico Bondi nominato dal governo a fine aprile – dovrebbero escludere l’aumento automatico dell’aliquota IVA dopo l’estate, evitando altre conseguenze pesanti sui consumi. Il denaro risparmiato sarà anche utilizzato per la copertura di altre 55mila persone in attesa di tutele previdenziali, i cosiddetti “esodati”. Questa mattina, inoltre, un nuovo Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie: in quel campo è stato previsto l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure e la soppressione di 220 sezioni distaccate di tribunali.
La spending review in 22 punti, brevi. Le cose da sapere sul decreto del governo per ridurre la spesa, dalla sanità alla scuola passando per gli uffici della pubblica amministrazione.
Il Nobel per la letteratura quest’anno non verrà assegnato, a causa di una serie di accuse di molestie sessuali e del relativo scandalo che ha colpito l’Accademia che assegna il premio. La decisione è stata presa ieri, durante una riunione dei membri dell’organizzazione, ed è stata resa pubblica oggi, venerdì 4 maggio. La consegna del Nobel per la letteratura – che secondo l’Accademia spetta all’autore che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale» – non sarà tuttavia annullata, ma posticipata: nel 2019 verrà assegnato anche il premio del 2018. Secondo BBC, i membri attivi dell’accademia hanno preso questa decisione per la mancanza di fiducia che si è creata intorno alla loro istituzione, anche se alcuni membri avevano sostenuto che l’assegnazione del Nobel non avrebbe dovuto subire conseguenze e che la tradizione doveva continuare ad essere protetta. Altri ancora hanno affermato e concluso che l’Accademia non sarebbe stata in grado di presentare il premio.
Quest’anno non sarà assegnato il Nobel per la letteratura. La decisione è stata presa a causa dello scandalo sulle molestie sessuali all'Accademia: nel 2019 si assegnerà anche quello del 2018.
La sezione di Palermo della Corte dei Conti ha deliberato il dissesto finanziario del comune di Catania, per via di «un debito finanziariamente non sostenibile». La decisione era stata presa lo scorso maggio, ma è stata notificata soltanto oggi: i giudici hanno stimato il buco contabile del comune in 1,6 miliardi di euro, giudicando che non ci sia la possibilità di sostenerlo economicamente. Ora ci si aspetta un ricorso da parte del comune. La decisione della Corte dei Conti potrebbe portare a un blocco della spesa per il comune e un incremento delle tariffe e delle tasse comunali al loro livello massimo.
La Corte dei Conti ha deliberato il dissesto finanziario del comune di Catania.
Da due giorni telefonare e navigare online con il cellulare all’estero in buona parte d’Europa è diventato meno costoso, grazie alle regole sul roaming internazionale imposte dall’Unione Europea. Il costo delle attività svolte sul cellulare all’estero, quando cioè ci si “appoggia” su un operatore locale diverso da quello con cui si ha un contratto in Italia, era già stato diminuito negli anni scorsi e secondo quanto stabilito dalla UE continuerà a ridursi nei prossimi anni. I nuovi massimi imposti dall’Unione Europea prevedono che una telefonata effettuata all’estero non possa costare più di 24 centesimi di euro al minuto: fino alla fine di giugno il massimo imposto era di 0,29 euro. Tra un anno è prevista un’ulteriore riduzione a 19 centesimi, sempre al minuto.
Quanto costa usare il cellulare all’estero. Da due giorni un po' di meno, grazie alle nuove regole sul roaming internazionale imposte dall'UE: guida alle tariffe.
Da un paio di settimane si è tornati a discutere della difficile situazione in cui si trova la gestione dei rifiuti in Italia. Il problema è che ci sono pochi impianti adeguati e c’è troppo materiale da smaltire, e la combinazione di questi due fattori – che ha varie cause – sta portando tutto il sistema in una situazione di stallo, non riuscendo più a sostenere lo smaltimento di tutti i rifiuti prodotti in Italia. Non si parla soltanto dei cassonetti stracolmi di alcune città che tante volte hanno fatto parlare di “emergenza rifiuti”, ma di un problema a monte che riguarda tutto il sistema nazionale della gestione dei rifiuti e che ha come conseguenza i sempre più frequenti incendi dolosi nei capannoni, le discariche abusive e gli impianti sovraccarichi di materiale, insieme alle nuove discussioni sugli inceneritori e sui termovalorizzatori. Dove finiscono i rifiuti in Italia Per capire da dove arrivino tutti i problemi bisogna prima spiegare rapidamente come funziona la gestione dei rifiuti in Italia. In generale la gestione dei rifiuti si può suddividere in due grandi blocchi distinti: operazioni di recupero e operazioni di trattamento-smaltimento. Delle prime si occupano principalmente gli impianti che gestiscono i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, mentre delle seconde si occupano discariche, inceneritori, impianti di trattamento meccanico-biologico: lo smaltimento viene definito tale anche se successivamente può avere come come risultato secondario il recupero di sostanze o di energia.
Perché i rifiuti in Italia sono ancora un problema. Con pochi impianti adeguati e proteste che bloccano quelli nuovi, anche l'aumento della raccolta differenziata finisce per produrre guai: il risultato sono i roghi nei capannoni.
A Seoul è in corso il G20, il forum dei capi di stato e di governo di cui fanno parte i diciannove paesi più industrializzati più l’Unione Europea. Negli ultimi giorni si è parlato molto della nuova importanza del summit nell’economia mondiale e delle speranze di ripresa ad esso collegate. La prima giornata però sembra avere deluso gran parte delle attese, scrive Associated Press. I partecipanti sarebbero divisi su molti punti cruciali e difficilmente riusciranno a siglare accordi particolarmente rilevanti entro domani, giorno in cui è prevista la chiusura del summit. I partecipanti sono divisi tra chi, come gli Stati Uniti, vuole che la Cina faccia crescere il valore della sua moneta e quelli che sono contrari al piano della Federal Reserve americana di immettere seicento miliardi di dollari nella fiacca economia statunitense, svalutando così il dollaro. Obama ha detto che gli Stati Uniti non possono continuare a contare soltanto su denaro preso in prestito e hanno bisogno che anche altre nazioni facciano la loro parte per uscire dalla crisi. «La cosa più importante che gli Stati Uniti possono fare per l’economia mondiale è crescere, perché continuiamo ad essere il mercato più grande del mondo e un enorme motore di crescita per tutti gli altri paesi». Luiz Inacio Lula da Silva, presidente uscente del Brasile, ha avvertito che politiche di questo tipo manderebbero il mondo in rovina: «Se i paesi ricchi non stanno consumando più e vogliono che la loro economia cresca sulle esportazioni, il mondo andrà in rovina perché non ci sarà più nessuno in grado di comprare: a tutti piacerebbe vendere».
Come sta andando il G20? male, pare: i leader non si mettono d'accordo sulla politica economica e tornano a scontrarsi sulla "guerra delle valute".
Bryan Singer, regista statunitense famoso per film come I soliti sospetti, Superman Returns e alcuni degli X-Men, è stato denunciato per stupro da Cesar Sanchez-Guzman, che lo ha accusato di averlo costretto a praticargli sesso orale e poi di averlo violentato su uno yacht nel 2003, quando Sanchez-Guzman aveva 17 anni. Sanchez-Guzman ha denunciato Singer nello stato di Washington, perché il presunto stupro avvenne mentre lo yacht era ormeggiato al porto di Seattle, durante una festa. Singer ha negato le accuse ma Sanchez-Guzman ha aggiunto di essere stato minacciato in passato perché non sporgesse denuncia. Singer è stato licenziato nei giorni scorsi da regista di Bohemian Rhapsody, il film sulla vita di Freddy Mercury con Rami Malek: i giornali specializzati hanno parlato di caos sul set, di disaccordi con Malek e di prolungate assenze dalle riprese. In passato, Singer era già stato accusato di violenze sessuali su minori.
Bryan Singer, regista dei “Soliti Sospetti” e degli “X Men”, è stato denunciato per aver stuprato un minorenne.