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Domenica 8 giugno si sono tenuti i ballottaggi per l’elezione dei sindaci nei comuni in cui nessun candidato aveva ottenuto il 50 per cento più uno dei voti al primo turno delle comunali, lo scorso 25 maggio. La vittoria più inattesa è stata quella del Movimento 5 Stelle a Livorno, città tradizionalmente amministrata dalla sinistra e dal centrosinistra. In buona parte degli altri capoluoghi di provincia ha nuovamente prevalso il centrosinistra, che ha però perso città importanti come Padova, Perugia e Foggia. Nei 16 capoluoghi in cui si è votato, il centrosinistra ha vinto in 10, il centrodestra in 5 e il M5S in uno. Nel complesso, mettendo cioè insieme i risultati di domenica con i comuni già assegnati a fine maggio, il centrosinistra ha vinto nettamente le elezioni nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti, distaccando notevolmente il centrodestra, come mostra questo grafico di Repubblica (mancano i dati della Sicilia, in cui si vota anche lunedì).
I risultati dei ballottaggi, messi in ordine. Chi ha vinto, chi ha perso: i dati e le storie più rilevanti, da Livorno a Bergamo e Nichelino.
Come ogni anno ad agosto, è arrivato il giorno della pesa annuale allo zoo di Londra. Giovedì tutti gli animali delle oltre 750 specie presenti nello zoo sono stati pesati e misurati per tenere sotto controllo la loro salute e la loro crescita. I dati vengono poi archiviati nell’International Species Information System insieme a quelli di circa 800 altri zoo e acquari di tutto il mondo, così che incrociando le informazioni si possano apprendere nuove cose sulla vita degli animali. Quello di Londra è il più vecchio zoo scientifico del mondo: è stato inaugurato il 27 aprile del 1828 a scopo esclusivamente scientifico ed è stato aperto al pubblico nel 1947. Oggi ospita più di 16.800 animali appartenenti a 755 specie diverse. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La pesa annuale allo zoo di Londra. Lemuri, lama e persino le chiocciole da un grammo sono stati pesati e misurati, come ogni anno, per monitorare salute e crescita.
Periodicamente negli zoo vengono fatti dei controlli veterinari generali a tutti gli animali: è successo anche in quello dell’Oregon e tra le altre cose ad alcuni degli animali sono state fatte delle radiografie, poi diffuse su Twitter dallo zoo in vista della prossima festa di Halloween, dato che hanno un aspetto vagamente «spettrale». Le radiografie sono state ottenute con uno strumento digitale, più veloce a produrre le immagini a raggi X e dunque più funzionale a farle agli animali: per farli stare fermi bisogna anestetizzarli e se la durata dell’esame è più breve basta un’anestesia leggera, e quindi meno rischiosa. Tra gli animali (e i pezzi di animali) ritratti in queste radiografie ci sono rettili, uccelli, mammiferi e pure un pesce. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Animali ai raggi X. Lo zoo dell'Oregon ha diffuso 14 radiografie vagamente spettrali e in certi casi ipnotiche: quella di un pitone, tipo.
Nell’editoria italiana le sperimentazioni grafiche con le copertine dei libri sono abbastanza rare: non c’è quell’attenzione che invece è molto diffusa negli Stati Uniti e nel Regno Unito e a volte si ha l’impressione che gli editori abbiano paura di provare cose nuove per non rischiare di compromettere le vendite (una cosa che succede anche per i poster dei film). Per questo raramente si parla delle copertine di libri e la sezione Libri del Post si vanta di andare in controtendenza segnalando le copertine più interessanti del mese. Le cose però potrebbero cambiare da quest’anno perché a Tempo di libri, la fiera dell’editoria di Milano che si terrà dall’8 al 12 marzo, ci sarà una mostra di copertine, Buona la prima: saranno esposte 60 copertine di libri italiani usciti dal primo gennaio 2017 all’8 gennaio 2018 scelte da una giuria di esperti guidati dal giornalista Stefano Salis, che da anni si occupa di grafica editoriale e cura la rubrica del Sole 24 Ore “Cover Story”.
Le copertine più belle dell’anno, a Tempo di libri. Sono state scelte da una giuria di esperti e si possono anche votare online: il 12 marzo ci sarà una vincitrice.
Progettare e costruire gli interni di un aeroplano di linea non è un’impresa semplice. I progettisti devono tenere in considerazione le esigenze dei passeggeri, spesso stipati come sardine in classe economica su sedili poco confortevoli, e le leggi della fisica per non appesantire troppo l’aereo e condizionarne l’efficienza. Con l’obiettivo di migliorare l’esperienza a bordo di chi viaggia e rendere più efficienti i propri aerei, Boeing ha deciso di rinnovare completamente gli interni del 737, l’aeroplano di linea più usato al mondo per le rotte di media e breve durata. La nuova configurazione degli interni si chiama Sky Interior e sarà installata su almeno 1.200 Boeing 737 nel corso dei prossimi mesi. Per realizzarla, i progettisti della società hanno impiegato quattro anni cercando di trovare un buon compromesso tra le esigenze di comfort dei passeggeri e quelle tecniche per rendere gli aeromobili più leggeri, così da consumare meno carburante. Il primo aeroplano rinnovato è stato consegnato mercoledì scorso alla compagnia aerea low cost Flydubai.
Il nuovo Boeing 737. L'aeroplano più usato al mondo per le tratte medie avrà degli interni più luminosi e spaziosi.
A volte gli animali più comuni, quelli che guardiamo distrattamente passeggiando lungo un lago o un fiume, sono quelli che regalano maggiori soddisfazioni fotografiche: come nel caso – nella raccolta di questa settimana – di un’anatra a Mosca, che nuota in un riflesso pittoresco di case e colori autunnali. Poi è la stagione degli storni, che sono notevoli anche se non stanno facendo complesse coreografie aeree in città, ma volano su un campo riempendo l’inquadratura della macchina fotografica. Da guardare insieme a tre leoni, due saimiri boliviani e un gruccione codazzurra, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Tre leoni, due saimiri boliviani, un gruccione codazzurra e ordinaria bellezza, nelle foto degli animali fotogenici della settimana.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha presentato venerdì pomeriggio quanto deciso dal Consiglio dei ministri in relazione soprattutto al taglio dell’IRPEF, l’imposta sui redditi, e dell’IRAP, l’imposta regionale sulle attività produttive. Manca ancora però il testo del decreto – «è in fase di coordinamento con i singoli ministri e sarà in Gazzetta credo all’inizio della prossima settimana», ha detto Renzi – e quindi per adesso si può raccontare solo quello che è stato descritto in conferenza stampa dallo stesso Renzi e da Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia. IRPEF e IRAP Renzi ha confermato il taglio dell’IRAP di 10 punti percentuali e soprattutto il taglio dell’IRPEF da 80 euro al mese per tutte le persone che guadagnano dagli 8.000 euro ai 26.000 euro annuali. L’ipotesi di allargare verso il basso il numero dei cittadini interessati dal bonus alla fine è stata scartata, ha detto Renzi, perché «è prevalso l’obbligo di mantenere l’impegno sugli 80 euro». Gli 80 euro saranno in busta paga da maggio.
Il taglio dell’IRPEF si fa, dice Renzi. Gli 80 euro saranno in busta paga da maggio e il taglio dell'IRAP è stato confermato; però lo Stato, gli enti locali, le regioni e la RAI hanno 60 giorni per decidere dove tagliare.
L’ex presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani è stata eletta capogruppo del Partito Democratico alla Camera e prenderà il posto di Graziano Delrio: Serracchiani ha ottenuto 66 voti, mentre l’ex ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia ne ha ottenuti 24. L’elezione di Serracchiani segue di qualche giorno quella di Simona Malpezzi a capogruppo del PD al Senato, al posto di Andrea Marcucci. A chiedere un rinnovamento dei capogruppo – e la scelta di due donne – era stato il nuovo segretario del partito Enrico Letta pochi giorni dopo la sua elezione, quando in un’intervista al Tirreno aveva parlato del problema dell’assenza di donne nelle posizioni di vertice del Partito Democratico. – Leggi anche: Il PD sta scegliendo le sue due nuove capogruppo
Debora Serracchiani è stata eletta capogruppo del Partito Democratico alla Camera.
Mercoledì 20 febbraio Sony ha presentato a New York la nuova PlayStation 4, la prossima generazione del suo sistema per videogiochi. La nuova console sarà messa in vendita entro la stagione degli acquisti natalizi, a circa 7 anni dall’introduzione della PlayStation 3. Sony in questo modo spera di rafforzare il proprio marchio e farlo riaffermare sul mercato, che è cambiato molto negli ultimi anni anche grazie al successo della Wii di Nintendo e della Xbox 360, i due suoi principali sistemi concorrenti nel settore dei videogiochi. Nel corso dell’evento di mercoledì non è stata presentata la console vera e propria, perché ancora non esiste. Gli sviluppatori di Sony ci stanno lavorando e non è stato quindi possibile vederla in anteprima. In compenso si sa che sarà basata su una serie di processori più potente dell’attuale (otto x86-64 AMD Jaguar CPU core), che avrà 8GB di memoria temporanea ad alta velocità (RAM DDR5), per una resa migliore dei giochi. La maggiore potenza di calcolo consentirà di avere una grafica più raffinata e meno spigolosa, con un maggiore numero di poligoni come dicono quelli che la sanno lunga (30mila contro i 15mila cui di solito arriva PlayStation 3). Avrà un lettore Blu-Ray (6x) e DVD (8x), USB 3 e Bluetooth 2.1.
Arriva la PlayStation 4. Le foto e i video della presentazione della nuova console di Sony, che ancora non esiste e che sarà in vendita entro Natale.
Nelle ultime settimane le principali cariche dello stato, insieme a politici di primo piano di maggioranza e opposizione, hanno dato grande risalto allo sgombero e alle demolizioni di alcune abitazioni costruite da una famiglia della criminalità locale romana, i Casamonica. Oggi, per esempio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è infilato un casco, è salito su una ruspa dell’Esercito e ha cominciato ad abbattere una villa confiscata nel quartiere Romanina, dove grazie a un investimento della regione Lazio nascerà un parco pubblico attrezzato. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Gli sgomberi e le demolizioni contro i Casamonica. In questi giorni governo e amministratori locali fanno a gara per partecipare e prendersi il merito delle operazioni contro la famiglia criminale romana.
Giovedì 26 settembre ci sarà uno sciopero dei trasporti a Roma e nel Lazio, della durata di due ore, dalle 10 alle 12. Lo sciopero coinvolgerà i dipendenti di ATAC, Roma TPL (l’azienda dei trasporti privata che gestisce parte delle linee urbane della capitale) e Cotral (la compagnia dei trasporti della regione Lazio), ed è stato proclamato dopo vari casi di aggressione nei confronti di alcuni autisti per richiedere maggiore sicurezza. #info #atac – oggi giovedì 26 settembre sciopero di 2 ore sull'intera rete Atac, dalle ore 10 alle ore 12. I dettagli al link https://t.co/nmeWjAoQkp Lo sciopero riguarda anche la rete bus #RomaTpl e la rete di @BusCotral #Roma #sciopero
Lo sciopero dei trasporti oggi a Roma. Durerà soltanto due ore ed è stato proclamato per le aggressioni ricevute da alcuni autisti: le cose da sapere.
Il 4 aprile del 1978 un professore universitario bolognese, Romano Prodi, raccontò a un alto funzionario della Democrazia Cristiana (DC) che durante una seduta spiritica aveva scoperto dov’era tenuto prigioniero Aldo Moro, il presidente della DC rapito dalle Brigate Rosse due settimane prima. Spiegò che la seduta spiritica era avvenuta due giorni prima a Zappolino, un comune poco fuori Bologna, e che gli spiriti avevano rivelato a lui e a altri presenti che Moro era prigioniero a Gradoli, un paesino vicino a Viterbo, sul lago di Bolsena. La segnalazione fu presa seriamente e arrivò alla polizia, ma gli agenti mandati sul posto non trovarono nulla. Due settimane dopo a Roma la polizia scoprì per caso l’appartamento dove viveva Mario Moretti, l’organizzatore della strage di via Fani e uno dei carcerieri di Aldo Moro. Moretti sfuggì alla cattura – che avrebbe potuto cambiare le sorti del sequestro – perché aveva lasciato il covo per l’ultima volta poche ore prima. Il covo si trovava in via Gradoli, sulla strada che porta a Viterbo. Dopo l’uccisione di Moro, magistrati e commissioni di inchiesta chiesero più volte ai dodici partecipanti alla seduta di Zappolino come fosse stata possibile una simile coincidenza. Tutti quanti confermarono la versione di Prodi: la parola “Gradoli” associata al rapimento di Aldo Moro era emersa durante una seduta spiritica in una villa fuori Bologna, il 2 aprile del 1978. Sono passati esattamente quarant’anni e nessuno dei dodici protagonisti ha cambiato versione: tutti parlano seriamente di una seduta spiritica compreso Prodi, che nel frattempo è stato due volte presidente del Consiglio e capo della Commissione europea. A seconda di come la si vuole leggere, questa è la storia dell’ultimo mistero del caso Moro o della sua più grottesca coincidenza.
Il fantasma di Zappolino. La storia incredibile di come 40 anni fa Romano Prodi raccontò di aver scoperto dov'era tenuto prigioniero Aldo Moro durante una seduta spiritica (e ci andò molto vicino).
Cateno De Luca, neodeputato della regione Sicilia arrestato il giorno successivo alla sua elezione all’assemblea regionale siciliana con l’UDC, è stato assolto da un altro processo che aveva in corso. De Luca era accusato di concussione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per alcune irregolarità sugli appalti pubblici durante il suo mandato da sindaco di Fiumedinisi (Messina) fra 2004 e 2010. De Luca resta comunque agli arresti domiciliari per evasione fiscale. La procura di Messina lo accusa di avere messo in piedi un giro di fatture false finalizzato all’evasione di 1,75 milioni di euro.
Cateno De Luca, neodeputato della regione Sicilia arrestato in settimana, è stato assolto in un altro processo a suo carico.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 20.765 casi positivi da coronavirus e 207 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.749 (477 in più di ieri), di cui 2.605 nei reparti di terapia intensiva (34 in più di ieri) e 21.144 negli altri reparti (443 in più di ieri). Sono stati analizzati 164.068 tamponi molecolari e 107.268 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’11,7 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,5 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 23.641 e i morti 307. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.397), Emilia-Romagna (3.056), Campania (2.560), Piemonte (1.543), Lazio (1.399).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 7 marzo.
Negli ultimi giorni i magistrati hanno interrogato diverse persone coinvolte nel cosiddetto “scandalo CONSIP“, una complessa vicenda che riguarda un possibile caso di corruzione e di pressioni indebite che coinvolge la società che si occupa dell’assegnazione di molti appalti pubblici, la CONSIP, appunto. Tra gli altri, i magistrati hanno interrogato il padre dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, Tiziano, sospettato di aver chiesto all’amministratore di CONSIP di favorire alcuni imprenditori. Per il momento non ci sono state novità eclatanti, ma alcuni aspetti della vicenda cominciano a chiarirsi. Ecco le cose da sapere. Dove eravamo arrivati? Secondo i magistrati Tiziano Renzi e un suo amico, Carlo Russo, hanno fatto pressioni sull’amministratore di CONSIP, Luigi Marroni, per favorire amici imprenditori nell’assegnazione di appalti. Uno degli imprenditori che avrebbero favorito è il napoletano Alfredo Romeo, che è stato arrestato la settimana scorsa e che secondo i magistrati avrebbe promesso loro del denaro in cambio dell’aiuto. Al momento non esistono prove di versamenti di denaro da parte di Romeo a Tiziano Renzi o a Carlo Russo. Non ci sono nemmeno prove di incontri tra Romeo e Tiziano Renzi, che ha negato di aver mai conosciuto l’imprenditore napoletano. In un altro filone della stessa inchiesta, il ministro dello Sport Luca Lotti e alcuni alti ufficiali dei carabinieri sono accusati di aver detto a Marroni che il suo ufficio era sorvegliato dalla magistratura e sono quindi accusati di rivelazione di segreti e favoreggiamento.
Le novità sull’inchiesta CONSIP. Le cose da sapere sulla complicata indagine che coinvolge anche il padre di Matteo Renzi e il ministro dello Sport Luca Lotti.
Fino al 14 giugno il Bow Tie Chelsea Cinemas di Manhattan, New York, ospiterà la mostra “Weegee: at the Movies!”, una raccolta di 14 fotografie realizzate nella metà degli anni Quaranta da uno dei più popolari fotoreporter statunitensi degli anni Trenta e Quaranta. Weegee, soprannome di Arthur Fellig, le scattò in bianco e nero in svariati cinema newyorkesi, utilizzando una pellicola sensibile ai raggi infrarossi anziché il più comune flash: le foto mostrano coppie che si baciano tra le poltrone, spettatori solitari a volte addormentati, adolescenti divertiti e pacchetti di popcorn. La mostra è stata organizzata per festeggiare il termine del restauro del teatro, aperto a Broadway nel 1924 su progetto dell’architetto italoamericano Eugene De Rosa, molto celebre negli anni Venti. Inizialmente destinato a rappresentare spettacoli di vaudeville e film, il 18 novembre del 1928 fu il primo cinema a proiettare il primo cartone animato con Topolino, Steamboat Willie. Nel 1937 divenne famoso come Ciné Roma, perché proiettava soprattutto film italiani; ora viene utilizzato soprattutto per i musical, grazie alla sua capienza di oltre 1.600 persone.
Dentro i cinema di New York, negli anni Quaranta. Le belle immagini in bianco e nero scattate da Weegee, un leggendario fotografo dell'epoca.
Martedì 25 giugno ha compiuto 80 anni l’architetto portoghese Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira, conosciuto semplicemente come Álvaro Siza, oltre che per essere uno dei più importanti architetti dell’ultimo mezzo secolo: ha vinto nel 1992 il premio internazionale di architettura più prestigioso al mondo, il premio Pritzker. Nel 2012 la Biennale di Venezia gli ha assegnato il Leone d’Oro alla carriera, citando nelle motivazioni la sua distanza dal gruppo dei più esposti grandi architetti internazionali: Siza ha mantenuto una consistente produzione di opere del più alto livello, senza tuttavia mostrare la minima traccia di quel palese professionalismo e dell’autopromozione che sono ormai diventati parte del meccanismo dell’architetto contemporaneo. Mentre sembra andare nella direzione opposta rispetto al resto della categoria, in realtà pare essere sempre davanti a tutti, apparentemente non toccato e non intimorito dalle sfide pratiche e intellettuali che pone a se stesso
Le architetture di Álvaro Siza. Che ieri ha compiuto 80 anni ed è uno dei più grandi architetti del mondo, malgrado il suo nome non appaia spesso nelle liste delle "archistar".
Lunedì sera una forte mareggiata ha provocato dei danni a Napoli, tra il lungomare Caracciolo e via Partenope, la strada che costeggia il mare davanti a Castel dell’Ovo. Il vento e le onde hanno abbattuto dei gazebo, e il mare ha invaso la carreggiata portando con sé detriti. Il Comune ha detto che il traffico è interrotto e che lo rimarrà anche domani mattina, per permettere una rilevazione dei danni e il ripristino della viabilità. Ristoranti di #ViaPartenope #Napoli, già il periodo è nero, ci mancava solo questa! pic.twitter.com/O2dbN9RN7r
Una forte mareggiata ha fatto dei danni a Napoli.
Sebbene i principi che ispirano le leggi di cittadinanza di tutti i paesi del mondo siano solo due (lo ius soli e lo ius sanguinis) ogni paese ha una legge diversa, scritta adottando uno o l’altro principio, o una soluzione intermedia tra i due. Queste leggi si applicano sia quando una persona nasce, sia quando si trasferisce stabilmente dal suo paese di origine a un altro di cui col tempo vorrebbe diventare cittadino (ed essere così “naturalizzato” cittadino del nuovo stato). Per quanto riguarda il momento della nascita, la maggioranza degli ordinamenti segue lo ius sanguinis, considerando propri cittadini coloro che nascono da almeno un genitore cittadino di quello stato. Questa può essere considerata la regola generale, valida in tutti gli stati. In alcuni casi a essa si sommano applicazioni più o meno ampie dello ius soli, che ad esempio è molto marginale per quanto riguarda l’Italia, ma è totale in paesi come gli Stati Uniti. La cosa più interessante è proprio andare a vedere come i due principi si combinino, in particolare nei casi minoritari in cui viene applicato lo ius soli.
Come funziona negli altri paesi. I principi sui quali si basano le leggi di cittadinanza sono sempre e solo due, ma nella pratica le regole variano molto da stato a stato.
Negli ultimi tempi l’esclusivo social network Clubhouse, basato sulle conversazioni vocali in diretta e che attraversò un momento di grande attenzione qualche mese fa, non se la passa troppo bene. Secondo i dati diffusi dalla società di analisi SensorTower, a gennaio la sua applicazione era stata scaricata circa 2,4 milioni di volte e a febbraio ben 9,6 milioni di volte: a marzo, però, i download sono stati solo 2,7 milioni e ad aprile 922mila, numeri che non si vedevano da dicembre. Lo scorso 31 marzo la giornalista statunitense Anna Wiener, nota per il suo libro-memoir sul mondo della Silicon Valley La Valle Oscura, aveva raccontato sul New Yorker che Clubhouse le «sembrava un po’ una festa»: di recente però pare che «la festa sia finita», come ha scritto Vanity Fair. La competizione degli altri social network è sempre più forte, anche perché ha avuto manifestazioni piuttosto aggressive: Twitter da poche settimane ha introdotto una funzione che imita palesemente quelle di Clubhouse. A calare non sono stati soltanto i download, ma anche e soprattutto gli utenti che utilizzano attivamente Clubhouse: un’analisi della società di consulenza Apptopia citata dal sito TechCrunch ha infatti evidenziato che nell’ultimo mese gli utenti giornalieri attivi sono calati del 68 per cento rispetto a quelli dello scorso febbraio.
Clubhouse è durato poco, sembra. Dopo alcune settimane di grandi attenzioni, i download e gli utenti attivi del social network dove si parla e ascolta sono crollati.
La prossima settimana i leader europei si incontreranno per decidere come gestire la crisi economica greca. Il rischio di una bancarotta incontrollata dello stato greco (sarebbe la prima dal 1948 in un paese avanzato) è alto, ma il default avrebbe ripercussioni pesantissime: poco tempo fa Barack Obama ha dichiarato che la ripresa statunitense dipende anche dalla risoluzione di quella crisi. Finora, però, gli stati europei hanno dimostrato parecchia incertezza intorno a diverse decisioni importanti, alimentando le paure dei mercati finanziari. L’Economist si è occupato di ricostruire la storia della crisi e di spiegare perché questa mette profondamente a rischio il progetto di integrazione europeo. La crisi greca La zona dell’euro, presa nel suo insieme, mantiene degli indicatori economici molto positivi: la crescita del PIL è stata superiore a quella del Regno Unito e degli Stati Uniti per i primi tre mesi del 2011, in primo luogo grazie all’ottima performance della Germania. Anche il deficit di bilancio complessivo è migliore di quello di molte altre economie avanzate. Ma il vero problema è legato al debito pubblico, ovvero all’insieme dei debiti che i singoli stati hanno accumulato nel passato nei confronti dei creditori.
La Grecia affosserà l’euro? il tempo stringe e l'unione monetaria è a rischio, dice l'Economist.
La Grecia è il Paese protagonista del nuovo numero di The Passenger, il libro-magazine della casa editrice Iperborea dedicato ai viaggi. Ognuno è incentrato su un singolo Paese, con saggi narrativi, racconti, inchieste, infografiche, consigli di letture e servizi fotografici dedicati. In questo sulla Grecia si possono leggere un commento sulla cucina greca, tradizionale e moderna, di Petros Markaris, l’inventore del commissario Charitos protagonista di romanzi gialli e storie brevi; una passeggiata tra i palazzi di Atene con il giornalista Nikos Vatòpoulos; un breve saggio sul rebetiko di Matteo Nucci e un commento sul nuovo cinema greco, il più importante prodotto culturale degli ultimi anni del Paese, scritto dal professore Dimìtris Papanikolàou. Tutte le fotografie del numero sono state realizzate dal fotografo documentarista Pietro Masturzo, che si occupa soprattutto di reportage su questioni sociali e politiche, e che ha pubblicato con riviste e quotidiani come Il Corriere della Sera, Internazionale, il New Yorker e Le Monde. Nel 2010 ha vinto il World Press Photo, con la fotografia di alcune donne iraniane che protestano su un tetto a Teheran contro l’elezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad.
Ghiannis Boutaris, sindaco anticonformista. Ha sanato il bilancio di Salonicco attirando turisti da Israele e Turchia e facendo arrabbiare i nazionalisti, come racconta il nuovo numero di Passenger.
Elon Musk, il visionario capo di Tesla, ha detto che la società potrebbe ritirarsi dalla borsa: il suo annuncio è però arrivato su Twitter, e non si è capito bene se fosse un’idea astratta o un piano concreto. Questo ha provocato un po’ di agitazione tra gli azionisti, finché Tesla non ha diffuso un comunicato spiegando che non è ancora stata presa nessuna decisione, ma dando ai dipendenti dell’azienda – che sono tutti azionisti – alcuni dettagli su come si svolgerebbe l’operazione. A fine giornata, le azioni di Tesla erano salite dell’11 per cento, a 379,57 dollari. Am considering taking Tesla private at $420. Funding secured.
Forse Tesla si ritira dalla borsa. Lo ha annunciato Elon Musk con un tweet ermetico e vago che ha creato un po' di scompiglio: le ragioni sono le troppe pressioni del mercato.
Dal 30 aprile il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita la mostra David LaChapelle, dopo il diluvio, una retrospettiva a cura di Gianni Mercurio che raccoglie oltre 150 opere del famoso fotografo e regista statunitense. Le foto in mostra sono state realizzate a partire dal 2006, anno di produzione dell’importante serie “The Deluge”, ispirata alla Cappella Sistina e che segna un punto di svolta nel lavoro di LaChapelle. La mostra ospita anche una selezione delle sue foto più famose realizzate prima del 2006 e una rassegna di filmati che attraverso i backstage dei suoi set fotografici illustrano il complesso processo di realizzazione e produzione dei suoi lavori. La mostra sarà aperta fino al 13 settembre 2015. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La mostra di David LaChapelle a Roma. Oltre 150 opere del famoso fotografo e regista statunitense in una grande retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni, fino al 13 settembre 2015.
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: martedì alle 18,30 Giacomo Papi intervista Michele Serra.
Cosa sarà, con Michele Serra. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno.
Il sito internet WatchMojo ha chiesto ai suoi utenti di votare i migliori video musicali che nella storia della musica leggera hanno citato – in modo più o meno diretto – film famosi. Il canale YouTube di WatchMojo ha raccolto i 10 esempi migliori (più un paio di bonus), spiegando in cosa consista la citazione nei video scelti dai propri utenti. L’esempio più famoso è quello di Material Girl di Madonna, che cita quasi scena per scena le movenze di Marilyn Monroe nella canzone Diamonds are a girl’s best friends, contenuta nel film del 1953 Gli uomini preferiscono le bionde. Tra i video più famosi ci sono anche quello di Thriller di Michael Jackson e di I’m Glad di Jennifer Lopez (l’ha diretto David LaChapelle ed è una sorta di piccolo remake di Flashdance). Ci sono poi gli Smashing Pumpkins che citano George Méliès, i Thirty Seconds to Mars che si ispirano a Shining e i Blur vestiti da drughi di Arancia Meccanica. Il video
10 video musicali ispirati da altrettanti film famosi. Fra cui Madonna che fa Marilyn Monroe per il video di "Material Girl", gli Smashing Pumpkins che citano Méliès e molti altri.
Per venerdì 23 febbraio è previsto uno sciopero della durata di 24 ore nel settore della sanità, che coinvolgerà gli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale. È stato proclamato da vari sindacati degli infermieri, tra cui CUB Sanità Italiana, USB Pubblico Impiego Sanità e Nursing Up, tra le altre cose per chiedere il rinnovo del contratto di categoria. Sono previsti presidi in vari ospedali d’Italia e una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma, dalle 11 alle 14. Inizialmente era previsto un secondo sciopero dei medici, indetto da varie sigle sindacali tra cui le aree di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che è poi stato sospeso. Nel comunicato si spiegava che l’agitazione avrebbe avuto luogo in assenza di una «convocazione per aprire le trattative contrattuali», che poi però c’è stata.
Oggi ci sarà uno sciopero degli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale. È stato invece sospeso quello dei medici.
Venerdì si è tenuta la prima riunione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo l’attacco alla redazione di mercoledì 7 gennaio, in cui sono morti il direttore e diversi giornalisti e vignettisti. La riunione si è svolta nella redazione di Libération, che ha messo a disposizione i suoi uffici. Libération ha anche deciso di rendere disponibile l’articolo tradotto qui sotto tramite una licenza Creative Commons, di modo che possa essere tradotto più agevolmente in varie lingue. Per chi non ne sa niente: qui c’è una storia di Charlie Hebdo, con qualche copertina; qui invece c’è il liveblog del Post con gli avvenimenti di oggi. La riunione editoriale di Charlie Hebdo è durata in tutto più di tre ore. Oltre alla grafica, ai temi da trattare e ai titoli, venerdì mattina si è parlato anche dei morti, dei feriti, e dei funerali. La sala conferenze dove la redazione di Libération è solita tenere le sue riunioni è oggi occupata dai redattori sopravvissuti di Charlie Hebdo. La stanza, illuminata da un solo lato da un’ampia finestra, è allo stesso tempo troppo calda e ventilata, dato che la finestra viene tenuta aperta per fare uscire il fumo delle sigarette.
Come sarà il prossimo numero di Charlie Hebdo. La prima riunione di redazione di quelli che non sono stati uccisi nell'attacco terroristico, raccontata da una giornalista di Libération.
Dal 2016, Chrome – il browser di Google, il più usato per navigare su internet – comunica (nella barra in alto, accanto all’indirizzo web) se un sito è sicuro o no. Lo fa in base a certi parametri, che sono cambiati negli anni, e servono a segnalare siti su cui prestare particolare attenzione, specialmente se si stanno inserendo informazioni personali o se si sta pagando qualcosa. Secondo i parametri più recenti, che Chrome ha introdotto con un aggiornamento di fine luglio, sono considerati “non sicuri” tutti i siti che non hanno un “protocollo HTTPS”. Ed è forse il caso di spiegare cosa sia, un protocollo HTTPS.
Perché Chrome dice che certi siti sono “Non sicuri”? è un modo di avvisare gli utenti che quel sito non usa protocolli HTTPS: in pratica vuol dire che non vi conviene inserire informazioni importanti o fare acquisti.
Il 5 ottobre 1992, venticinque anni fa, fu pubblicato il disco Automatic for the people dellla band statunitense dei REM: più chiaro sarebbe dire “il cd”, che eravamo esattamente nel periodo in cui non si pubblicavano che poche copie in vinile delle nuove uscite, prima che si ricominciasse, un quindicennio dopo. Automatic for the people è ritenuto da molti il miglior disco di sempre dei REM, band che con il disco precedente Out of time (quello di “Losing my religion”) era passata dalla condizione di popolare e amata band indie a successo discografico mondiale da milioni di copie, e a essere una delle rock band più importanti del decennio assieme agli U2. Automatic for the people confermò quel ruolo. Ne furono tratti sei singoli (il primo, “Drive”, fu una scelta piuttosto coraggiosa di canzone meno immediatamente melodica), e alcune delle canzoni sono diventate quelle più famose e apprezzate dai fan dei REM e dagli ascoltatori più occasionali: “Man on the moon”, “Everybody hurts”, “Nightswimming”, “Find the river”. Si ritiene che il disco abbia venduto 18 milioni di copie in tutto il mondo. Malgrado le intenzioni iniziali della band di lavorare a un disco più rock, alla fine il risultato fu definito soprattutto da andamenti più melodici e dalle ballate, con archi e arrangiamenti orchestrali (con la collaborazione di John Paul Jones dei Led Zeppelin) e un sentimento che gli stessi quattro musicisti descrissero come di superamento di un periodo e di ingresso in una fase più adulta.
I 25 anni di “Automatic for the people”. Oggi nel 1992 fu pubblicato il disco più famoso e amato dei REM, quello con "Nightswimming" e "Everybody hurts" (e che prese il nome da un ristorante).
Venti anni fa in un laboratorio di Edimburgo in Scozia nacque Dolly, la pecora destinata a diventare uno degli animali più famosi di tutta la storia della Scienza. L’annuncio della sua nascita fu dato nel febbraio dell’anno seguente, il 1997: per la prima volta un gruppo di ricercatori era riuscito a clonare un animale da un altro esemplare, usando una sua cellula adulta. La notizia sorprese la comunità scientifica, finì sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo e per mesi la prima pecora clonata della storia fu il principale argomento di conversazione, con analisi sulle implicazioni etiche e scientifiche di un simile progresso. Oggi, a distanza di 20 anni dalla sua nascita e di poco più di 13 dalla sua morte, possiamo dire che la storia di Dolly ha avuto un’influenza importante nello studio della genetica e delle cellule staminali, senza mettere a rischio l’umanità come sostennero i più allarmati e apocalittici di fine secolo. La storia di Dolly Nella seconda metà degli anni Novanta, Sir Ian Wilmut, Keith Campbell e i loro colleghi del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo lavoravano a un modo per sfruttare l’apparato mammario di un animale per produrre particolari proteine per trattare alcune malattie, una strada che sarebbe stata poi abbandonata grazie allo sviluppo di sostanze alternative artificiali. Per il loro test utilizzavano cellule staminali embrionali e fetali, che hanno la capacità di evolvere in vari tipi di tessuto (multipotenti), per produrre cloni seguendo tecniche già sperimentate con successo, da quando negli anni Cinquanta erano state clonate per la prima volta alcune rane.
A che punto siamo con la clonazione. A 20 anni dalla nascita della pecora Dolly clonare un essere umano sembra ancora più implausibile e inutile, e va bene così.
È stato diffuso il video di Snapshot in LA, una canzone dell’attrice francese Marion Cotillard e di Joseph Mount, il leader della band di musica elettronica Metronomy. Il video, diretto dal regista americano Elliott Bliss, è stato realizzato in collaborazione con la casa di moda francese Dior, che ha realizzato il vestito indossato da Cotillard, ed è ambientato nel giardino di una villa in California. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il video di una canzone di Marion Cotillard. Si chiama “Snapshot in LA”, ed è stata realizzata con Joseph Mount dei Metronomy.
Il resoconto fotografico della giornata odierna alla Camera è particolarmente ricco, soprattutto grazie al fotografo parlamentare di Lapresse Mauro Scrobogna. Dentro c’è tutto: la tensione prima del voto, soprattutto nelle facce degli esponenti del centrodestra; la laboriosa strategia dell’opposizione, persino con qualche sghignazzatina; i diverbi tra democratici e radicali alla loro decisione di partecipare al voto; l’esultanza dei membri della maggioranza che poi, sollevati, si lasciano andare a sorrisi, battute e pacche sulle spalle. I membri dell’opposizione tornano a casa di nuovo sconfitti, ed è l’ennesima volta: la foto di Bersani dice tutto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Vuol dire fiducia. Le foto di oggi alla Camera: il centrodestra che passa dalla tensione alla gioia, il centrosinistra che fa il percorso opposto (e litiga coi radicali).
Paola Bazz è un’artista italiana che vive e lavora a Manchester, nel Regno Unito, e ha una grande passione per la carta stampata: recupera vecchi giornali, opuscoli, riviste, cataloghi, scarti di stampa e poster e li ri-assembla per creare dei collage tridimensionali. L’effetto di queste opere somiglia a quello delle immagini “pixellate”: l’artista seleziona la carta in base allo spessore e al colore, la piega creando delle piccole “fisarmoniche” che sistema all’interno di una griglia rigida e incolla su una base di cartone, inserendo anche altro materiale riciclato come legno e tappi di plastica. In questi ritratti tridimensionali vengono messi insieme frasi, immagini, lettere, in una sorta di puzzle: “mi piace giocare con l’idea che tutti questi frammenti siano registrazioni di storie diverse e che tutti insieme contribuiscano a raccontare una nuova storia. In questo modo lo spettatore stabilisce un rimando continuo tra i messaggi contenuti nel singolo frammento e l’immagine complessiva. In un mondo dove tutto è in uno stato di cambiamento permanente le immagini che si generano nei miei ritratti sono leggibili o molto distorte, a seconda dei punti vista. Da lontano sembrano l’immagine pixellata di una persona ma ad uno sguardo più attento rivelano migliaia di frammenti, parole, volti e colori che creano una complessa immagine astratta”. I lavori di Paola Bazz si possono vedere sul suo sito.
I collage tridimensionali di Paola Bazz. Un'artista italiana recupera ogni tipo di carta e la assembla per creare dei ritratti che sembrano pixellati.
La ministra della Salute Giulia Grillo ha revocato le nomine dei 30 componenti “non di diritto” del Consiglio superiore di sanità (CSS), il più importante organo di consulenza tecnico scientifica del ministero della Salute. La revoca delle nomine – una prerogativa del ministero – è stata ricevuta con una certa sorpresa dai componenti del CSS, i cui incarichi erano stati rinnovati nel 2017 e avrebbero dovuto durare per tre anni. Il CSS – che il ministero deve consultare obbligatoriamente in certi casi ma che ha anche la possibilità di proporre pareri su questioni che ritiene rilevanti – è formato anche da 29 membri “di diritto”, le cui nomine non possono essere revocate dal ministero.
La ministra della Salute ha revocato le nomine dei 30 componenti “non di diritto” del Consiglio superiore di sanità.
Dopo quasi tre anni di indagini, la Commissione Europea ha concluso che Apple ha beneficiato per anni di un regime fiscale agevolato da parte dell’Irlanda, che le ha consentito di pagare meno tasse per le sue attività nell’Unione Europea. La Commissione ha quindi stabilito che il governo dell’Irlanda dovrà “recuperare le tasse non pagate nel paese da Apple per gli anni compresi tra il 2003 e il 2013 per una cifra intorno ai 13 miliardi di euro, più gli interessi”. Apple e lo stesso governo irlandese hanno ora la possibilità di ricorrere in appello contro la decisione della Commissione, cosa che l’azienda statunitense aveva già detto di essere intenzionata a fare nel caso di un trattamento ritenuto “non equo” da parte delle autorità europee. Con una lettera il CEO di Apple Tim Cook ha anche detto di ritenere la decisione della Commissione Europea contraria ai principi fiscali internazionali e dannosa per l’economia europea. Con la sua indagine, la Commissione Europea ha concluso che due società controllate da Apple (Apple Sales International e Apple Operations Europe) con sede in Irlanda producevano ricavi “non corrispondenti alla realtà economica”: praticamente tutti i ricavi derivanti dalle vendite segnati dalle due aziende erano attribuiti a un generico “ufficio centrale” che per la Commissione “esisteva solo sulla carta e non poteva generare quel tipo di profitti”. Sfruttando questo sistema, e una serie di regimi fiscali agevolati previsti dall’Irlanda per attirare le multinazionali sul suo territorio (e ora modificati in seguito alle pressioni della UE), Apple ha potuto pagare appena l’1 per cento di tasse nel 2003, percentuale che nei dieci anni seguenti è ulteriormente diminuita fino allo 0,005 per cento per i profitti legati alle attività di Apple Sales International.
Apple dovrà pagare almeno 13 miliardi di tasse non versate in Irlanda. La tassazione favorevole di cui ha usufruito era un aiuto di stato, ha detto la Commissione: ma sia Apple che l'Irlanda intendono fare ricorso.
Da circa un mese Martin Sorrell, il più ricco e potente pubblicitario del mondo, non è più a capo di WPP plc, una delle più importanti multinazionali di pubblicità e marketing. Le sue dimissioni, seguite a un’indagine interna sul comportamento mantenuto negli ultimi anni in azienda, hanno portato a grandi incertezze sul futuro di WPP e del settore in generale, per alcuni osservatori paragonabili persino a quelle affrontate una decina di anni fa con la crisi finanziaria globale. Sorrell si è dimesso senza che qualcuno di altrettanto carismatico e influente prendesse il suo posto, e lasciando che in poche settimane emergessero profondi contrasti tra le principali società controllate da WPP, tra ipotesi di svendite di intere divisioni e di acquisizioni più o meno ostili da parte di altre grandi società di pubblicità e di consulenza. Le nuove incertezze arrivano in un momento delicato per il mercato della pubblicità e riguardano anche i gruppi editoriali, grandi e piccoli, che basano buona parte del loro modello economico sui ricavi provenienti dalla pubblicità. Al centro di questa storia – ora da sconfitto (almeno all’apparenza) – c’è Martin Sorrell, assieme alla sua formidabile e controversa storia professionale.
L’uomo più potente della pubblicità mondiale non lo è più. La sua azienda ha costretto Martin Sorrell a lasciare, ma ora non sa come sostituirlo, ammesso che sia sostituibile.
Vogue America ha realizzato alcuni video con protagonisti i modelli e fratelli Gigi, Bella e Anwar Hadid insieme alla madre Yolanda Hadid, con addosso i migliori abiti e accessori della Settimana della moda appena conclusa a New York. Vale la pena guardarli anche per chi non si interessa di vestiti per l’atmosfera surreale, inquietante e insieme divertente. E loro, come ha scritto Vogue, sono una famiglia in ascesa nel mondo della moda, che si è vista in tutte le passerelle e alle feste che contano. Gli autori sono il regista Bardia Zeinali e la fashion editor Jorden Bickham, che hanno immaginato una cena di famiglia a casa Hadid ispirandosi al film Beetlejuice – Spiritello porcello, di Tim Burton: inizia con la classica convocazione materna, prosegue tra vassoi d’argento e hamburger, sogni, balli sulle note di Harry Belafonte e con la modella Nancy Ozelli a riportare l’ordine. Tra i marchi scelti per vestire gli Hadid, ci sono Vaquera, Michael Kors, Ralph Lauren, Marc Jacobs, Rodarte, Raf Simons e Marc Jacobs.
I surreali video di Vogue con Gigi e Bella Hadid. Vanno a cena dalla madre insieme al fratello, indossando gli abiti migliori delle sfilate di New York: poi però succede qualcosa di strano.
Il processo al leader della Lega Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti è stato rinviato a ottobre. Il processo, in cui Salvini è imputato per sequestro di persona, doveva iniziare il 4 luglio, ma secondo quanto riferisce Repubblica è stato rimandato a causa dei problemi legati al rallentamento della giustizia dovuto all’epidemia da coronavirus. Il 12 febbraio di quest’anno il Senato aveva approvato la richiesta di processo per Salvini arrivata a dicembre 2019 da parte del Tribunale dei ministri di Catania. Salvini era accusato di non aver fatto sbarcare 116 migranti dalla nave Gregoretti della Guardia costiera, a fine luglio dello scorso anno quando ricopriva il ruolo di ministro dell’Interno. La nave era rimasta per giorni fuori dal porto di Augusta, in provincia di Siracusa, nonostante fosse inadatta ad ospitare un numero così alto di persone. La situazione si era poi risolta quando alcuni paesi europei e la Chiesa cattolica si erano resi disponibili ad accogliere i migranti.
Il processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti è stato rinviato a ottobre.
Venerdì 10 aprile il Consiglio dei ministri italiano ha approvato il DEF, il documento di programmazione economica e finanziaria in cui il governo anticipa quello che intende fare negli anni successivi e l’andamento che si aspetta dall’economia (la versione lunga su cos’è il DEF si legge qui). Lo scorso 7 aprile il governo aveva già “presentato” il DEF, anticipando alcune misure, ma l’approvazione vera e propria del documento è arrivata soltanto venerdì sera intorno alle 20, cioè alcune prima ora che scadesse il termine ultimo per inviare il DEF alla Commissione Europea (accadde lo stesso anche con la Legge di Stabilità, che venne approvata e inviata alla Commissione la sera del 15 ottobre, poche ore prima della mezzanotte). Tra gli elementi più importanti contenuti nel DEF ci sono le stime della crescita del PIL per i prossimi anni. Il governo ha mantenuto una stima piuttosto bassa – alcuni dicono “realistica” – su quanto crescerà l’economia nel 2015: lo 0,7 per cento. Sempre secondo il governo, ci sarà una ripresa più veloce il prossimo anno, con il PIL che crescerà dell’1,4 per cento nel 2016 e dell’1,5 per cento nel 2017. Per quanto riguarda i conti pubblici, il pareggio di bilancio dovrebbe essere raggiunto nel 2018, mentre il rapporto debito-PIL dovrebbe cominciare ad abbassarsi dal 2016.
Il governo ha approvato il DEF. Ci sono le stime sulla crescita economica dei prossimi anni e Renzi ha promesso che non ci saranno nuove tasse (e cosa diavolo è il "tesoretto"?).
Ryan Adams, cantautore americano che si è fatto notare in tutto il mondo ormai da una quindicina d’anni, compie quarant’anni il 5 novembre 2014. Per chi lo ha un po’ perso – fa un sacco di dischi, il quattordicesimo è appena uscito, ma ha ridimensionato il suo successo – e per chi non ne sa niente, questa è una raccolta delle sue più belle canzoni messa insieme da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist, La musica è cambiata. Ryan Adams (1974, Jacksonville, North Carolina) A un certo punto, intorno al 2003, Ryan Adams è diventato il cantautore country-rock del momento, quando le cose migliori le aveva già fatte coi primi dischi. Se n’è innamorato persino Elton John. Poi ha avuto un periodo fin troppo fertile, in cui ha fatto uscire cinque dischi in due anni (di cui uno doppio), e tutti insieme non valevano il suo precedente Gold. In tutto questo, e malgrado si mostri sempre con un gran sipario di capelli davanti alla faccia, ha trovato il tempo di fidanzarsi con Winona Ryder, Alanis Morissette, Parker Posey, Beth Orton e Leona Naess.
Cosa ha fatto Ryan Adams in questi quarant’anni. Undici canzoni del cantautore americano che confondete sempre con quell'altro, oggi che è il suo compleanno.
Domenica 24 gennaio 1964, all’età di 90 anni, Sir Winston Leonard Spencer-Churchill morì a Londra, nove giorni dopo aver subito un grave infarto che lo aveva praticamente paralizzato. Churchill era uno dei politici più conosciuti del Regno Unito ed uno degli uomini di stato più importanti di tutto il Ventesimo secolo. Durante la Seconda guerra mondiale guidò il Regno Unito contro la Germania di Adolf Hitler e i suoi alleati: mantenne i britannici in guerra anche quando, nel 1940, erano rimasti gli unici ad opporsi al nazismo. Fu uno straordinario oratore, ma anche un giornalista, uno storico e un avventuriero. La sua carriera è stata costellata di momenti eroici, affermazioni imbarazzanti e decisioni avventate. Churchill nacque il 30 novembre del 1874 nell’Oxfordshire, una regione a ovest di Londra. La sua famiglia, gli Spencer-Churchill, apparteneva all’aristocrazia (uno dei suoi antenati era John Churchill, duca di Marlborough, uno dei più famosi generali del Diciassettesimo secolo). Prima di entrare in politica, Churchill prestò a lungo servizio militare e lavorò come giornalista: negli anni successivi scrisse diverse biografie dei suoi avi e una serie di volumi di memorie sulla Seconda guerra mondiale. Nel 1900 entrò per la prima volta in parlamento e rimase sempre vicino al partito conservatore. Fece carriera rapidamente e all’inizio della Prima guerra mondiale aveva già ricoperto diversi incarichi di governo. Fu primo ministro tra il 1940 e il 1945 e di nuovo tra il 1951 e il 1955. Ecco una breve guida per ricordarsi chi è stato Winston Churchill, e perché se ne parla ancora oggi, a 50 anni esatti dalla sua morte.
Chi era Winston Churchill. Una breve guida a uno degli uomini politici britannici più importanti e controversi del Ventesimo secolo che morì oggi 50 anni fa.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Oggi Neil Young compie 75 anni: se penso che l'ho visto una volta sola, a Viareggio (per la festa della DC!), ed era l'anno sciagurato del vocoder. Ci sono degli strascichi ulteriormente tristi della morte di Ric Ocasek dei Cars, un anno fa, che riguardano la sua vedova Paulina Porizkova, già modella di fama planetaria. La grande società di vendita di biglietti e organizzazione di concerti Ticketmaster, sta lavorando a un piano per permettere l'accesso ai concerti - quando si potrà - solo agli spettatori vaccinati contro il coronavirus, e di verificarlo tramite la sua app. Le reazioni sono state molto disincantate o sarcastiche, sulla possibilità che sia realizzabile: ma la battuta migliore per chi è pratico con i sovrapprezzi pretestuosi abituali è "aggiungeranno dieci dollari al prezzo del biglietto per 'controllo vaccino'". Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Killers. Facciamo come quando la sera si usciva, motivati.
È stato diffuso un nuovo trailer di Pets – Vita da animali (The Secret Life of Pets), il nuovo film di animazione prodotto da Illumination Entertainment e diretto da Chris Renaud (regista di Cattivissimo Me, Cattivissimo Me 2 ed è stato produttore esecutivo di Minions). Nella versione originale, tra i doppiatori c’è lo stand-up comedian americano Louis C.K. In Italia il film uscirà nell’ottobre del 2016. Questo era il primo trailer. Il trailer in italiano
Il nuovo trailer di “Pets – Vita da animali”. È il nuovo film di animazione dei creatori di “Cattivissimo Me”, su cosa fanno gli animali domestici quando non ci sono umani in giro.
Il ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha confermato ieri sera, martedì 24 aprile, di aver rilevato un nuovo caso di encefalopatia spongiforme bovina (BSE, comunemente detta “morbo della mucca pazza”) su un capo di bestiame allevato in California. Si tratta del primo caso di BSE confermato dal 2006 ma secondo le autorità statunitensi non dovrebbe portare a particolari rischi per la catena alimentare. Il bovino colpito dal morbo era una vacca da latte, dunque le sue carni non sono adatte per essere commercializzate e consumate. Si tratta comunque del quarto caso acclarato di mucca pazza negli Stati Uniti – il primo fu scoperto nel 2003 nello Stato di Washington – e gli allevatori temono che possa causare una riduzione della domanda di carne nei prossimi giorni da parte dei consumatori. L’encefalopatia spongiforme bovina può causare una rara patologia al cervello negli esseri umani che consumano carne infettata dal morbo. Si stima che la malattia trasmessa all’uomo abbia ucciso più di duecento persone in tutto il mondo, con la maggior parte dei casi concentrati nel Regno Unito, dove fu rilevato un alto numero di casi di BSE tra i capi di bestiame. Come spiegano sul Wall Street Journal, la scoperta arriva in un momento molto delicato per l’industria legata alle carni bovine negli Stati Uniti. A causa della crisi economica e del caso “pink slime”, la poltiglia di carni di scarto usata come additivo nella carne macinata, la domanda si è contratta notevolmente, complicando le cose per molti allevatori che faticano a mantenere in attivo le loro attività.
Un caso di “mucca pazza” in California. Il morbo è stato trovato sulla carcassa di una vacca da latte, ma per il ministero dell'Agricoltura statunitense è tutto sotto controllo.
Questa mattina, alle 10 ora italiana, era previsto il lancio del missile Falcon 9, prodotto dalla compagnia privata American SpaceX, dalla base statunitense di Cape Canaveral. Sarebbe dovuto essere il primo vettore di una società privata a portare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale, ma qualcosa è andato storto nella fase di decollo e il lancio è stato interrotto proprio all’ultimo secondo.
Il lancio fallito del razzo della SpaceX. Doveva decollare stamattina il primo vettore privato a portare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale, ma qualcosa è andato storto all'ultimo secondo.
È morto oggi per un infarto Enzo Del Re, nella sua casa di Mola di Bari. Era un cantautore di grande popolarità soprattutto nei movimenti di sinistra degli anni Settanta, ma era stato inventivo tutta la vita. Era nato nel 1944 e sapeva suonare ogni cosa, e soprattutto il proprio corpo. Nel 2004 la sua canzone “Lavorare con lentezza” diede il titolo a un film di Guido Chiesa, e Corrado Sannucci lo raccontò su Repubblica. Forse non finirà in classifica, ma comunque sentir fischiettare dagli spettatori “Lavorare con lentezza” all’uscita del film di Guido Chiesa è una tardiva, parziale ma anche affettuosa ricompensa per Enzo Del Re, uno dei cantastorie dimenticati della musica popolare italiana. E il fatto che nel film la canzone accompagni lo scavo sotto terra dei due balordi non potrà che avergli fatto piacere, a lui che della lotta a ogni potere ha fatto una bandiera radicale, ultimativa, inflessibile, fino ad autoescludersi da ogni circuito commerciale. Ma quello che adesso risuona come un ironico ritornello era però stato un hit negli ambienti della sinistra rivoluzionaria e in quelle che allora si chiamavano le “feste del proletariato giovanile”. E la canzone era tratta da un Lp che si era stampato da solo, con canzoni non depositate alla Siae, ente che egli odiava massimamente, così come l’Inps, le aziende municipalizzate dei trasporti pubblici e la Rai. E quel disco, ormai una rarità da antiquario conservato gelosamente da chi lo possiede, vecchi militanti per lo più di Lotta Continua, aveva un«indimenticabile copertina gialla, che non sarà diventata famosa come quella della mucca dei Pink Floyd, ma che ha lasciato un ricordo indelebile in chi l’aveva avuta tra le mani e ne aveva ascoltato le canzoni. Tutto in Del Re era al di fuori di ogni schema, a cominciare dello strumento per accompagnarsi, la sedia, che egli percuoteva ritmicamente tenendone la parte piatta tra le gambe. Ne nascevano ritmi ipnotici, sui quali modellava il suo canto, con una voce calda, profonda, ammaliante, perfettamente intonata. Nonostante la sua ideologia ferrata (per un certo periodo girava con due valigie piene di libri di Mao) le sue canzoni hanno sempre avuto un tono lieve, con giochi di parole, scherzi onomatopeici, invettive bizzarre ai potenti, aforismi, (“Adoro il lavoro ma detesto la fatica”) che bene si miscelavano all’accompagnamento del tamburo di legno, un suono materico che ora era cabaret, ora propaganda, ora coscienza dolorosa.
È morto Enzo Del Re. Era un fantasioso cantautore pugliese, autore di "Lavorare con lentezza" e grande suonatore di sedie.
Elvis Presley, nato a Tupelo, nel Mississippi, l’8 gennaio del 1935, oggi avrebbe compiuto 80 anni. Quasi tutti hanno sentito le sue canzoni più famose, almeno una volta. Per chi vuole riascoltarle queste sono le dieci canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, ha scelto per il suo libro Playlist. Elvis Presley (1935,Tupelo, Mississippi – 1977, Memphis,Tennessee) Come si sa, è vivo, da qualche parte.
10 canzoni di Elvis Presley. Da riascoltare oggi che avrebbe compiuto 80 anni (anzi, li compie: come si sa, è vivo da qualche parte).
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. È uscito il disco di Sufjan Stevens, che si può sentire qui su YouTube. Le Go-Go's, su cui avevamo detto è uscito un documentario, sono tornate in giro e (so di fan tra voi) sono abbastanza uno spettacolo da vedere. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Aidan Moffat e Bill Wells. Su pub e funerali, con grande dolcezza.
Javier Jensen è un artista e art director cileno, che ha ricreato alcune copertine di libri in formato di “GIF animate”: Jensen ha inserito delle piccole animazioni nelle copertine di diverse prime edizioni di grandi classici della letteratura, come quella del Grande Gatsby realizzata da Francis Cugat, con gli occhi che si aprono e si chiudono, o come quella di Moby Dick, in cui all’improvviso appare la coda di una balena. La serie e gli altri lavori di Jensen si possono vedere qui.
Copertine di classici, rianimate. Un designer cileno ha inserito delle nuove eleganti animazioni su vecchie eleganti edizioni di libri, mettendo insieme grafica vintage e GIF contemporanee.
Gabriele Del Grande è un giornalista e documentarista italiano che dallo scorso 10 aprile si trova in un carcere della Turchia, dopo essere stato fermato dalla polizia ad Hatay, provincia sud-orientale al confine con la Siria. Il 15 aprile il ministero degli Interni aveva fatto sapere che del Grande stava bene e martedì 18 aprile, per la prima volta dopo nove giorni, lo stesso Del Grande ha potuto fare una telefonata: le sue parole sono state trascritte e pubblicate sulla pagina Facebook di “Io sto con la sposa”, il documentario che il giornalista ha diretto insieme ad altre tre persone nel 2014. Tra le altre cose, Del Grande dice che si trova a Muğla, sulle coste della Turchia, e che inizierà uno sciopero della fame. Nel frattempo, il ministero degli affari Esteri ha diffuso una nota in cui si chiede che il giornalista «sia rimesso in libertà, nel pieno rispetto della legge». Del Grande, che ha 35 anni, è nato a Lucca e vive a Milano, era in Turchia dal 7 aprile per realizzare delle interviste a dei profughi siriani per il suo ultimo libro Un partigiano mi disse, un’opera sullaa guerra in Siria e sulla nascita dell’ISIS, come aveva spiegato lui stesso quando ne aveva lanciato il finanziamento attraverso il crowdfunding: da tempo Del Grande si occupava di problematiche legate alle migrazioni e di documentare i flussi per il blog Fortress Europe. Inizialmente, il motivo per cui Del Grande era stato fermato non era chiaro. La prima ipotesi è che non avesse con sé il permesso stampa, invece necessario in quella zona. Dopo qualche giorno il ministero degli Esteri aveva fatto sapere che il giornalista «si trovava in una zona del paese» in cui non era «consentito l’accesso». Un giorno dopo l’arresto, sui principali giornali italiani era circolata la notizia – attribuita a fonti diplomatiche – che nessuno poteva vedere Del Grande o entrare in contatto con lui, che risultava in stato di fermo (e non di arresto) e che sarebbe stato espulso e imbarcato su un volo da Istanbul verso l’Italia nella mattinata di giovedì 13 aprile. In realtà questo non è avvenuto e il provvedimento amministrativo per la sua espulsione non risulta ancora essere stato emesso. Dall’arresto e fino a oggi, non c’erano stati contatti diretti di Del Grande né con la famiglia né con le autorità diplomatiche italiane.
Le novità su Gabriele Del Grande. Il giornalista italiano che dal 10 aprile si trova in un carcere della Turchia ha telefonato in Italia per la prima volta, dicendo che inizierà uno sciopero della fame.
La sera del 6 gennaio sono stati estratti i biglietti vincenti della Lotteria Italia, il concorso a premi che dal 1957 viene abbinato a una trasmissione della Rai in cui vengono comunicati i vincitori. Quest’anno li ha annunciati Amadeus nella trasmissione I soliti ignoti – Il ritorno. I premi più importanti e consistenti erano 5, ma sono stati estratti anche altri 50 premi di “seconda categoria” da 50mila euro e 100 premi di “terza categoria”, da 25mila euro. Prima categoria G 154304 SALA CONSILINA (SA) 5.000.000 E 449246 NAPOLI 2.500.000 E 265607 POMPEI (NA) 1.500.000 P 386971 TORINO 1.000.000 F 075026 FABRO (TR) 500.000
I biglietti vincenti della Lotteria Italia 2018. I vincitori dell'edizione 2018, anche dei premi di seconda e terza categoria.
Nella sera del 4 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge che prevede che già da luglio le famiglie che ora non ricevono altre forme di assegni per il nucleo familiare (quindi, di fatto, disoccupati e lavoratori autonomi) avranno diritto all’assegno unico per i figli a carico. L’assegno unico spetterà nello specifico ai nuclei familiari con un Isee inferiore ai 50mila euro annui e sarà compatibile con il reddito di cittadinanza. Sarà un assegno mensile valido da luglio fino al dicembre 2021: motivo per cui se ne parla come di un “assegno temporaneo” o di un “assegno ponte”. Come scrive il sito del governo, «l’assegno “ponte” spetta ai soli nuclei che non possiedono i requisiti per accedere agli assegni al nucleo familiare già in vigore; questi ultimi, invece, continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati».
Da luglio ci sarà un “assegno temporaneo” per le famiglie con figli. E resterà fino a dicembre, per poi venire sostituito nel 2022 da un assegno unico universale.
Martedì un quadro del pittore francese Claude Monet è stato venduto all’asta da Sotheby’s, a New York, per 110,7 milioni di dollari (più di 98 milioni di euro): non era mai successo che un’opera di Monet venisse venduta a queste cifre. L’opera in questione è uno dei dipinti della serie dei Covoni, che conta 25 quadri; Monet lo realizzò nel 1890. Nel 1986 era stato venduto all’asta per soli 2,5 milioni di dollari. Ora è tra i primi dieci dipinti venduti all’asta per prezzo, al nono posto: al primo posto c’è il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, venduto nel 2017 per 450 milioni di dollari. Lo comprò il principe saudita Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al Saud: è l’ultima opera di Leonardo che ancora appartiene a un privato. Fino a martedì il quadro apparteneva alla stessa famiglia che lo aveva acquistato dal mercante d’arte di Monet: lo possedeva da quasi un secolo. Sotheby’s non ha detto chi abbia comprato l’opera. Prima di questo quadro, l’opera di Monet venduta al prezzo più alto era stata un dipinto della serie delle Ninfee: un anno fa era stato venduto per 84,7 milioni di dollari.
Un quadro di Claude Monet è stato venduto all’asta per più di 110 milioni di dollari, la cifra più alta per un dipinto del pittore francese. È il prezzo più alto mai raggiunto da un'opera d'arte impressionista.
Il 28 gennaio per la prima volta l’ENF (Europe of Nations and Freedom), il gruppo di cui fanno parte i principali partiti euroscettici e di destra di molti stati europei, si è incontrato fuori da Strasburgo, una delle sedi del Parlamento europeo. L’ENF si è riunito a Milano per un incontro dal titolo “Più liberi più forti. Un’altra Europa è possibile“: hanno partecipato il segretario della Lega nord Matteo Salvini e la leader del Front National, Marine Le Pen. L’incontro si è concluso con una conferenza stampa che si è tenuta nella mattina del 29 gennaio. Il 29 gennaio è stato anche il giorno in cui due diversi cortei hanno protestato contro l’ENF e le politiche dei partiti che ne fanno parte. Il primo dei due cortei si è tenuto di giorno ed è stato chiamato “Cultura e memoria contro frontiere e razzismo“, ed è stato organizzato dal Coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano. Il secondo corteo è stato organizzato di sera ed è stato promosso dai centri sociali di Milano.
Le foto delle proteste contro Salvini e Le Pen, a Milano. Organizzate dai collettivi studenteschi e dai centri sociali milanesi, un giorno dopo la riunione dei principali partiti euroscettici e di destra di molti stati europei.
Facebook ha pubblicato una serie di liste delle cose che sono circolate di più sulle sue pagine e i suoi Diari (Timeline) nel corso del 2014, come aveva già fatto lo scorso anno. Gli argomenti di cui si è parlato di più su Facebook nel mondo sono stati:
Il 2014 su Facebook. Le cose che sono circolate di più sul social network quest'anno dai Mondiali di calcio a ebola passando per la morte di Robin Williams.
Il disegno è solitamente considerato un’arte minore, grigia e un po’ noiosa rispetto alla pittura su tela e alla scultura: viene associato soprattutto ai bozzetti preparatori e agli studi alla base dei capolavori veri, le opere d’arte definitive e a colori. È un’idea stereotipata che nasce dalla scarsa valorizzazione di questa forma artistica a scuola, nei musei – dove qualche sparuta carta è relegata nelle teche agli angoli delle stanze – e dal mercato dell’arte che, a causa della povertà del materiale e della difficoltà nel conservarlo, ha favorito tecniche più redditizie. In realtà il disegno non è per forza fatto di linee di grigia grafite: indica qualsiasi tecnica su carta e può quindi essere strabordante di colori, applicazioni e ritagli, oltre che tridimensionale. Non è necessariamente a servizio di altre opere ma può essere un’opera a sé, pensata per venire esposta; in altri casi, grazie alla rapidità dell’esecuzione e all’accessibilità della carta, i disegni sono i lavori più spontanei, immediati e anche divertenti dell’artista, che li faceva per sé e non per il pubblico e che rivelano moltissimo della sua evoluzione, del suo gusto, dei suoi dubbi e delle sue fantasie. Insomma, il disegno è qualcosa di molto più vasto e variegato di quello che immaginiamo abitualmente ed è fondamentale e onnipresente nella scena artistica del Novecento italiano. Raccontare questo mondo è l’obiettivo di una mostra ospitata a Milano al Museo del Novecento fino al 24 febbraio, e che si intitola Chi ha paura del disegno?
Il disegno come non lo avete mai visto. Come racconta la mostra al Museo del Novecento di Milano, che ne espone 100 provenienti dalla Collezione Ramo: colorati, tridimensionali e timbrati.
In questi giorni ne stanno uscendo tantissime, di liste di cose che si possono fare, vedere e ascoltare stando a casa mentre tutti cerchiamo di ridurre spostamenti e contatti sociali per contenere l’epidemia di coronavirus. Qui sul Post abbiamo messo insieme ricette lunghe, libri, articoli, modi di intrattenere i bambini e presto ne arriveranno altre. Intanto abbiamo fatto un giro di consultazioni per scegliere alcuni tra i podcast italiani che ci piacciono e ascoltiamo di più, tra quelli che parlano di posti del mondo, di libri, di sport, di scienza, di storia o di un po’ di tutto. Sono questi qui: alcuni gratis e su tutte le piattaforme, altri su Storytel o su Audible, altri ancora per gli abbonati del Post. Tienimi Bordone Matteo Bordone, speaker radiofonico e tuttologo di fiducia del Post, fa ogni giorno un podcast di 6 o 7 minuti – ma ogni tanto va lungo: gli piace parlare – per raccontare un sacco di cose. È disponibile per gli abbonati del Post. Spesso dice la sua sulle discussioni online del giorno o della settimana, tirandole fuori da Twitter, che fa sempre bene; oppure segnala film o documentari che ha visto, racconta storie di canzoni di qualche decennio fa o di scienziati di altri secoli. Insomma: non ci si annoia. Ed è la cosa perfetta da ascoltarsi in questi giorni in cui siamo tutti o quasi a casa, e dobbiamo arrangiarci per superare questa cosa tutti insieme. Se non sei abbonato, puoi abbonarti qui: contribuisci anche a fare il Post, dai una mano.
Un po’ di podcast italiani, consigliati. Sempre per la serie “cose che si possono fare in casa”, anche senza disturbare gli eventuali conviventi.
È stato un anno piuttosto vivace per i fotografi del Parlamento italiano – ma quale degli ultimi non lo è stato, direte voi – grazie alle elezioni che hanno ricambiato estesamente il personale eletto che ne frequenta le rispettive aule, Camera e Senato: facce nuove, e in questo caso fuor di metonimia. Certo, per i fotografi e gli appassionati delle scene da fotoromanzo che lo raccontano, si sono persi molti protagonisti familiari e capaci di interpretazioni memorabili. Ma ci siamo già abituati ad alcuni brillanti sostituti, e dove il cittadino vede un’inadeguata caduta di stile, il fotografo vede una storia, un personaggio. E poi non ci sono solo le perdite di contegno, ma anche piccoli momenti di umanità, dolcezze, abbracci, e scene di quotidiana convivenza. Ai fautori delle “persone come noi” in Parlamento, le foto del Parlamento offrono l’impressione che i nostri rappresentanti siano tutti molto “come noi”. Agli altri, piaccia o no, un pezzo di storia di questo paese: il 2013. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le migliori foto in Parlamento del 2013. I fotografi di Camera e Senato quest'anno hanno avuto soddisfazioni sia dai vecchi e consumati protagonisti della scena che dagli ultimi arrivati.
Da sabato mattina il maltempo sta causando disagi in diverse regioni del Centro e del Sud Italia. A provocare i problemi maggiori sono state le forti raffiche di vento e la neve che è scesa sulle aree appenniniche: al momento è stata confermata la morte di quattro persone. Ad Alvito, in provincia di Frosinone nel Lazio, il vento ha fatto crollare un muro che ha investito quattro persone, due delle quali sono morte; a Guidonia, vicino a Roma, un albero ha colpito un’auto, uccidendo un uomo che era all’interno; sempre vicino a Roma, a Capena, un 14enne è morto dopo essere stato schiacciato dal padre che, mentre riparava la tettoia della ditta danneggiata dal maltempo, ha perso l’equilibrio ed è caduto. Sempre a causa del vento forte, a Ischia due navi si sono scontrate nel porto, ma non ci sono stati feriti. A San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, un albero è caduto su un’auto, causando il ferimento di due persone. Quasi tutti i collegamenti navali tra Napoli e Ischia, Capri e Procida sono stati interrotti, e a Napoli già da ieri sono state chiuse in via precauzionale scuole, parchi, giardini e cimiteri.
I danni del maltempo al Centro e al Sud Italia. Il vento forte ha causato molti disagi in diverse regioni: nel Lazio sono morte quattro persone.
L’Exoplanet Exploration Program del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha pubblicato tre poster per immaginare come potrebbe essere un giorno l’arrivo dei primi astronauti su alcuni esopianeti, cioè i pianeti non appartenenti al nostro Sistema solare, scoperti negli ultimi anni grazie alle osservazioni compiute da diversi satelliti come il telescopio spaziale Kepler. I manifesti sono dedicati ad alcuni dei pianeti che si ipotizza abbiano caratteristiche simili a quelle della Terra, ma non necessariamente abitabili, come spiegato nelle didascalie di ogni illustrazione. Scoprire i pianeti fuori dal nostro sistema solare non è semplice. Per farlo, le strumentazioni di Kepler misurano le variazioni nell’intensità luminosa delle stelle, oscillazioni che sono dovute al passaggio dei pianeti che orbitano loro intorno. Di solito dopo tre passaggi davanti alla stella che si sta osservando i ricercatori mettono insieme i segnali rilevati e stabiliscono l’esistenza o meno di un pianeta non ancora scoperto. La missione ha l’obiettivo di misurare variazioni di luminosità in un campo di oltre 150 mila stelle.
Tre poster della NASA sugli esopianeti. Immaginano come potrebbe essere lo sbarco dei primi astronauti su pianeti con caratteristiche simili alla Terra in altri sistemi solari.
Giovedì la direzione del Messaggero di Sant’Antonio, un mensile pubblicato dalla casa editrice proprietà dei frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova, ha annunciato il licenziamento di tutti i suoi otto giornalisti per motivi economici. La comunicazione è avvenuta durante una riunione sindacale già calendarizzata, visto che i giornalisti erano da un anno in contratto di solidarietà, cioè un accordo che stabilisce una riduzione sia dell’orario di lavoro che dello stipendio. Come gesto di protesta, i giornalisti hanno occupato la redazione del mensile e hanno detto di non volersi muovere fino a che non sarà data loro la garanzia di poter tornare a lavorare. Il Messaggero di Sant’Antonio, fondato a Padova nel 1898, è oggi diretto dal frate francescano Fabio Scarsato. Viene consegnato in abbonamento a circa mezzo milione di persone in tutto il mondo, in sette edizioni, tra cui una rivolta agli italiani all’estero.
Il “Messaggero di Sant’Antonio” ha licenziato tutti i suoi giornalisti. Hanno occupato per protesta la redazione del giornale, il mensile dei frati della Basilica di Padova («i peggiori padroni editoriali con cui il sindacato si sia mai interfacciato»).
Ieri Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, è stato condannato per aggiotaggio a quattro anni di reclusione e a pagare una multa da un milione e mezzo di euro, nel processo sulla tentata scalata ad Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi. Sono fatti che si riferiscono al cosiddetto caso Bancopoli, che coinvolse diverse banche italiane lungo l’estate del 2005 con molte ripercussioni anche sulla politica. È una storia intricata e complessa, difficile da leggere e da spiegare: ne facciamo una sintesi, privilegiando gli aspetti direttamente collegati al caso Antonveneta, oggetto delle sentenze di ieri. Di cosa parliamo Tra il 2004 e il 2005 il sistema bancario italiano fu coinvolto da una serie di significativi movimenti, collegati soprattutto al tentativo di alcuni grossi gruppi stranieri di assumere il controllo di alcune banche italiane. È questo il periodo in cui circola molto sui giornali e nel dibattito pubblico la formula “italianità delle banche” o “delle aziende”, volta a indicare proprio il presunto valore nel fatto che una banca o un’azienda fondata in Italia e operante in Italia resti in mano ad azionisti o gruppi economici italiani. I principali movimenti di quei mesi vedevano al centro la Banca Antonveneta, oggetto delle attenzioni della banca olandese ABN Amro, e la Banca Nazionale del Lavoro (BNL) oggetto delle attenzioni della banca spagnola Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA). Allo stesso tempo, queste due banche italiane erano oggetto di interesse anche da parte di due altre banche italiane: la Banca Popolare di Lodi (BPL), poi Banca Popolare Italiana (BPI), guidata da Gianpiero Fiorani, e Unipol, guidata da Giovanni Consorte. Siamo nella primavera del 2005: ABN Amro e BPL lanciano un’offerta pubblica di acquisto su Antonveneta, BBVA e Unipol lanciano un’offerta pubblica di acquisto su BNL. Tutte e quattro le offerte falliscono. Ma il modo in cui si arriva a questo scenario è oggetto delle inchieste e delle condanne emesse ieri.
Il caso Antonveneta. La storia delle scalate bancarie del 2005 che ha portato alla condanna di Antonio Fazio, ex governatore della Banca d'Italia.
Ieri il centrosinistra ha scelto con le elezioni primarie il proprio candidato a sindaco per le elezioni amministrative che si terranno in primavera a Bologna e Napoli. A Bologna sono andate a votare 28mila persona: una cifra molto incoraggiante visto che alla vigilia sembrava che i votanti non dovessero essere più di 20 mila. La vittoria è andata a Virginio Merola, presidente del Consiglio provinciale di Bologna, assessore comunale alla casa durante la giunta Cofferati e già sfidante di Delbono alle primarie del 2008: ha preso più di 16 mila voti, pari al 58,3 per cento del totale. Si è fermata al 35,9 per cento Amelia Frascaroli, principale e temibile sfidante di Merola, sostenuta dalla moglie di Romano Prodi, Flavia Prodi, da Sinistra e Libertà e dalla Federazione della sinistra. Benedetto Zacchiroli, ex responsabile delle politiche estere del comune nello staff di Sergio Cofferati, definito l’outsider, ha ottenuto il 5,5 per cento dei voti. Le operazioni di voto durante la giornata si sono svolte tranquillamente, fatta eccezione per il seggio nel quale hanno votato gli studenti fuori sede, nel quale si è verificata qualche incongruenza nelle liste di chi si era appositamente registrato per votare.
I risultati delle primarie a Bologna e Napoli. A Bologna vince l'ex assessore Virginio Merola, a Napoli tra molte polemiche l'europarlamentare Andrea Cozzolino.
Tramite il suo canale YouTube, l’attore americano Kevin Spacey ha diffuso un bizzarro video in cui si difende dalle diverse accuse di molestie sessuali ricevute negli scorsi mesi interpretando il suo celebre personaggio della serie tv House of Cards, Frank Underwood. Il video sta circolando moltissimo e ha già ottenuto più di tre milioni di visualizzazioni. In un lungo monologo pieno di frasi ricercate alternate a riferimenti più spicci, proprio come faceva Frank Underwood in House of Cards, Spacey sostiene che «non abbiamo finito, non importa cosa dicano gli altri», e mischiando le accuse che sono state fatte a lui e quelle che vengono avanzate al suo personaggio in House of Cards, spiega: «posso promettervi questo. Non ho pagato il prezzo per tutte le cose che ho fatto, quelle che conoscete tutti; di certo non pagherò il prezzo per le cose che non ho fatto».
Kevin Spacey ha impersonato il suo personaggio in “House of Cards” per difendersi dalle accuse di molestie. «Non abbiamo finito, non importa cosa dicano gli altri».
Martedì sera la conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso che giovedì 22 agosto ci sarà l’ultima lettura della riforma costituzionale che dovrebbe tagliare il numero di parlamentari – i deputati da 630 a 400, e i senatori da 315 a 200 – e che è stata finora sostenuta dalla vecchia maggioranza formata da Lega e Movimento 5 Stelle. Il voto di giovedì prossimo è l’ultimo che manca per approvare la legge (che essendo costituzionale prevede però un lungo iter prima di essere promulgata). È l’ultimo sviluppo di una giornata lunga e complicata della politica italiana, nel mezzo della crisi provocata dal ritiro del sostegno al governo annunciato dalla Lega cinque giorni fa. La decisione della conferenza dei capigruppo è seguita all’annuncio a sorpresa del segretario della Lega Matteo Salvini di voler votare la riforma: Salvini ha contraddetto quello che diceva solo ieri, dicendo di accettare la richiesta del M5S, che da giorni chiedeva che si votasse la riforma e solo in seguito si organizzassero le elezioni, che la Lega vorrebbe il prima possibile. Con la sua mossa di Salvini ha provato a tirarsi fuori da un angolo, secondo la gran parte degli osservatori: dopo l’annuncio della sua decisione di ritirare il sostegno della Lega al governo Conte, infatti, stava maturando la possibilità di un’alleanza tra M5S e Partito Democratico, che avrebbe di fatto evitato le elezioni anticipate. Ora il boccino è tornato di fatto nelle mani di M5S e PD: il primo ha già detto di voler approvare la riforma, mentre non è ancora chiaro quale sarà la strategia del secondo (che però finora aveva votato contro la riforma).
Salvini vuole vedere se il M5S bluffa. Si è rimangiato quello che aveva detto e ha accettato l’offerta di Di Maio, cioè tagliare il numero dei parlamentari e poi votare: la riforma sarà votata alla Camera giovedì prossimo.
Nella conferenza stampa di venerdì sera in cui il governo ha presentato il contenuto del “Decreto Sostegni” si è parlato anche della campagna vaccinale e del caso nato nei giorni scorsi intorno al vaccino di AstraZeneca, sospeso per un breve periodo per precauzione in Italia e in altri paesi europei per verificare alcuni casi di trombosi. I giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno chiesto al presidente del Consiglio Mario Draghi se fosse disposto a sottoporsi alla somministrazione del vaccino di AstraZeneca e se avesse dubbi sulla sua efficacia. Draghi ha risposto così: Io non ho ancora fatto la prenotazione, la mia classe di età però è entrata tra quelle che mi permettono di avere il vaccino, e sì, farò l’AstraZeneca. Mio figlio se l’è fatto l’altro ieri in Inghilterra. Non c’è assolutamente nessuna prevenzione, nessun dubbio.
Draghi dice che farà il vaccino di AstraZeneca. «Io non ho ancora fatto la prenotazione, la mia classe di età però è entrata tra quelle che mi permettono di avere il vaccino, e sì, farò l'AstraZeneca».
Uno studio basato su una serie di dati molto ampia, e che copre circa 30 anni, ha trovato un nesso rilevante tra condizioni di forte stress e lo sviluppo di malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide e il morbo di Chron, una infiammazione cronica dell’intestino. La ricerca offre nuovi importanti spunti ed elementi sul rapporto tra condizioni psichiche e fisiche dei pazienti, soprattutto nel caso in cui abbiano subito forti traumi. I medici sanno da tempo che c’è un legame tra lo stress e lo sviluppo di particolari condizioni, come del resto hanno sperimentato in molti con le loro esperienze personali; a volte tensione e ansia si possono tradurre in un mal di stomaco, per esempio. Finora non erano però stati trovati nessi consistenti tra condizioni psichiche dovute allo stress e malattie autoimmuni, dove cioè il sistema immunitario attacca il nostro organismo con una risposta eccessiva e continua, che causa danni soprattutto a livello neurologico.
C’è un nesso tra il forte stress e le malattie autoimmuni? una ricerca condotta su un milione di persone ha trovato nuovi indizi consistenti.
Uno sciopero dei dipendenti di una cooperativa che gestisce in appalto alcuni servizi del corriere italiano SDA sta creando da alcuni giorni diversi problemi e ritardi nel ritiro e nella consegna di pacchi in tutta Italia. Lo sciopero sta continuando con modalità diverse da inizio settembre e riguarda i dipendenti di diversi centri di smistamento di SDA: le cause dello sciopero, tuttavia, non sono chiarissime e hanno a che fare tra le altre cose con alcuni litigi interni tra diversi sindacati Cobas, i gruppi Si Cobas e Sol Cobas. SDA è il servizio di corriere espresso di proprietà di Poste Italiane ed è uno dei servizi di consegna di pacchi più utilizzati in Italia anche da molti servizi di e-commerce (Amazon in primo luogo): ha circa 1.500 dipendenti diretti e 7.000 dipendenti indiretti, gestiti da cooperative e società in appalto. Le proteste che stanno causando i problemi di questi giorni sono iniziate a settembre, dopo che il sindacato Sol Cobas aveva chiesto e ottenuto da SDA l’allontanamento della cooperativa CPL che forniva 43 dipendenti al centro di smistamento di Carpiano (poco fuori Milano) e che – scrive il Sole 24 Ore – aveva tra le altre cose accumulato ritardi nei pagamenti degli stipendi. Dopo la sostituzione della cooperativa CPL con la concorrente UCSA, il sindacato Sol Cobas aveva negoziato l’assunzione nella nuova cooperativa dei 43 dipendenti di CPL e avendola ottenuta alle stesse condizioni economiche aveva parlato di una vittoria sindacale.
Lo sciopero dei lavoratori di SDA. Sta bloccando le consegne in tutta Italia del corriere di Poste Italiane, per via di una complicata questione sui dipendenti di una cooperativa in uno stabilimento a Milano.
Martedì 22 gennaio Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione Banche Italiane (ABI), si è dimesso. Le sue dimissioni sono in parte legate agli ultimi sviluppi che hanno riguardato l’operazione con titoli derivati dal nome “Alexandria” fatte dalla banca Monte dei Paschi di Siena nel 2009, quando Mussari era il presidente della banca. Da mercoledì 23 gennaio e ancora oggi, l’emergere di queste operazioni, sconosciute anche alla Banca d’Italia e alla CONSOB, hanno causato un forte ribasso del titolo in borsa, una situazione che sta preoccupando anche i clienti della banca. Sul Corriere della Sera di oggi, Giuditta Marvelli spiega che la banca non dovrebbe comunque correre il rischio di fallimento e che ci sono una serie di garanzie per i correntisti. I guai di una grande banca mettono sempre un po’ di ansia ai correntisti. E la vicenda del Monte dei Paschi, l’istituto di credito più antico del mondo, non fa certo eccezione. Quali ombrelli si aprono per tutelare tutti i cittadini-clienti? Va detto subito che la storia non ha per il momento contorni così foschi da fare pensare al rischio di un fallimento È ipotizzabile una lunga questione amministrativo-giudiziaria che non dovrebbe però avere effetti dirompenti sugli incolpevoli correntisti del Monte.
Quali sono le garanzie per i correntisti. Giuditta Marcelli spiega sul Corriere della Sera perché i clienti delle banche, compresi quelli del Monte dei Paschi, non dovrebbero rischiare perdite sui loro conti correnti.
Nel film Limitless (2011), Eddie Morra è un scrittore newyorkese in profonda crisi: è stato mollato dalla fidanzata e da tempo non riesce a mettere insieme nemmeno una riga per il nuovo romanzo che ha in progetto. Gli viene proposto di prendere una pillola sperimentale e acquisisce di colpo capacità mentali senza precedenti, quasi sovrumane: diventa un genio. Le cose per Morra poi si complicano di nuovo (come in tutti i film dove c’è qualcosa di nuovo e all’apparenza incredibilmente efficace), ma l’idea di una pillola che rende superintelligenti ha contribuito a rendere nuovamente popolari i nootropi (“smart drugs”), le sostanze che dovrebbero aumentare le nostre capacità cognitive. Il loro mercato è in espansione, con un giro di affari globale che solo nel 2015 ha superato il miliardo di dollari. Nella Silicon Valley sono nate startup per sviluppare nootropi di nuova generazione, ma nonostante il grande interesse e i milioni spesi dagli investitori, a oggi ci sono ancora poche evidenze scientifiche per dire con certezza se una pillola per potenziare le capacità mentali funzioni veramente. Da dove arrivano i nootropi La parola nootropo fu utilizzata per la prima volta tra gli anni Sessanta e Settanta dal chimico e psicologo romeno Corneliu E. Giurgea, che aveva dedicato studi alla ricerca di sostanze per stimolare la mente umana e aumentarne le capacità cognitive. “Nootropo” deriva dalle parole greche “noos” (mente) e “tropein” (modificare, cambiare). Una sostanza viene definita in questo modo se aumenta il rilascio di neurotrasmettori, enzimi e ormoni, l’apporto di ossigeno al cervello e la crescita di alcune parti del sistema nervoso. Nel corso degli anni sono state dedicate diverse ricerche scientifiche ai nootropi, che in alcuni casi hanno rilevato qualche beneficio, anche se nel complesso gli effetti segnalati non sono stati ancora verificati in modo esteso e attendibile dalla ricerca medica.
Le pillole per diventare più intelligenti. Che cosa sono i nootropi, le sostanze per aumentare le capacità del proprio cervello e come funzionano, se funzionano.
È morto Giuliano Soria, ex presidente del premio letterario Grinzane Cavour. Nel 2016 Soria fu condannato in via definitiva per uso illecito di finanziamenti pubblici e violenza sessuale nei confronti di un suo dipendente. Soria aveva 68 anni, era affetto da una patologia neurodegenerativa e stava scontando agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria torinese una pena di 6 anni e 8 mesi. Era stato la persona che aveva reso noto il premio Grinzane Cavour – che prende il nome della cittadina della provincia di Cuneo dove veniva assegnato – ma si era poi scoperto che aveva speso parte dei fondi pubblici che riceveva a uso personale. La cattiva gestione finanziaria del premio, ora cancellato, fu scoperta dopo che Soria era stato accusato di violenza sessuale da un suo collaboratore domestico.
È morto Giuliano Soria, ex presidente del premio Grinzane Cavour.
Ryan Gosling è uno degli attori giovani più bravi e promettenti in circolazione: ha già fatto molte cose, due anni fa ha avuto un picco di celebrità – era decisamente l’attore del momento – ha vinto molti premi ed è stato candidato all’Oscar come miglior attore protagonista per Half Nelson (nel 2007) e al Golden Globe per Lars e una ragazza tutta sua (nel 2007) e per Blue Valentine (nel 2011). Ma ha solo 35 anni, che compie oggi: è nato infatti a London, in Canada, il 12 novembre 1980. Oltre che attore Ryan Gosling è anche regista, sceneggiatore e musicista. Ha cominciato la carriera da attore giovanissimo (13 anni) nel Club di Topolino (Mickey Mouse Fan Club), un programma televisivo per ragazzi a cui hanno partecipato anche altri che poi sono diventati molto famosi, come Britney Spears, Justin Timberlake e Christina Aguilera. Ha continuato a recitare ottenendo il ruolo di protagonista in due film di grande successo negli anni 2000: la commedia romantica Le pagine della nostra vita (2004), quella che l’ha lanciato, e il thriller Il caso Thomas Crawford (2007). Nel 2011 è diventato famosissimo grazie a Drive: da quel momento in poi ha recitato soltanto in ruoli da protagonista: tra cui Blue Valentine, Crazy Stupid Love, Gangster Squad, Come un tuono.
I 35 anni di Ryan Gosling. Solo o già 35, a seconda di come la si guardi: ma ha già fatto un sacco di cose, vinto premi ed è uno degli attori più promettenti in circolazione.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 2.483 casi positivi da coronavirus e 93 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 7.181 (334 in meno di ieri), di cui 989 nei reparti di terapia intensiva (44 in meno di ieri) e 6.192 negli altri reparti (290 in meno di ieri). Sono stati analizzati 105.777 tamponi molecolari e 116.041 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 2,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,2 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 1.820 e i morti 82. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (461), Campania (375), Sicilia (326), Puglia (227) e Piemonte (209).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 1 giugno.
Mercoledì 23 ottobre il giudice dell’udienza preliminare Amelia Primavera ha deciso il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi e di Valter Lavitola per il caso dell’ex senatore Sergio De Gregorio, che ha dichiarato di aver ricevuto 2 milioni di euro da Berlusconi per passare dall’IdV al centrodestra nel 2006. De Gregorio, che aveva chiesto di patteggiare, è stato condannato oggi a un anno e 8 mesi di carcere. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi aggiornamenti riguardo alle questioni giudiziarie di Silvio Berlusconi: la giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato ha deciso il 4 ottobre per la decadenza (il Senato dovrà votare nelle prossime settimane) dopo la condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset. Oltre a questo, il 19 ottobre la Corte d’Appello ha condannato Berlusconi a due anni di interdizione dai pubblici uffici: i suoi avvocati hanno annunciato che ricorreranno in Cassazione, che dovrebbe esprimersi entro fine anno.
Berlusconi è stato rinviato a giudizio. A Napoli, insieme a Valter Lavitola, per il caso della presunta corruzione dell'ex senatore De Gregorio passato dall'IdV al centrodestra nel 2006.
Roberto Spada, l’uomo che diede una testata al giornalista della Rai Daniele Piervincenzi lo scorso novembre a Ostia, vicino a Roma, è stato condannato a sei anni di reclusione. Spada è stato condannato per aggressione con aggravante mafiosa: il pm Giovanni Musarò aveva chiesto una condanna a 8 anni e 9 mesi. Spada fa parte di una nota famiglia di Ostia che alcuni chiamano “clan” e i cui componenti sono stati più volte condannati per reati come estorsione e minacce con l’aggravante del metodo mafioso. Il video della testata a Piervincenzi e dell’aggressione, che coinvolse anche il cameraman, erano girati moltissimo online e in televisione, e avevano attirato molte attenzioni sugli Spada e su Ostia.
Roberto Spada, che diede una testata a un giornalista Rai a novembre a Ostia, è stato condannato a sei anni.
Un articolo pubblicato da BBC Magazine ha raccontato la storia della nuotatrice e attrice australiana Annette Kellerman, «la prima persona a comparire nuda in un film di Hollywood», e le reazioni che la scena provocò prima negli Stati Uniti e poi in Australia. Oggi non ci sono più copie di quel film, La figlia degli Dei, ma esistono alcune immagini. Quando uscì negli Stati Uniti, La figlia degli Dei – un film muto di genere fantastico, diretto da Herbert Brenon – creò un grande “clamore mediatico” e quando nel 1917 arrivò in Australia la rivista di cinema The Green Room ne parlò come di «uno dei più grandi eventi» della storia del paese. Nella scena di nudo, Kellerman è seduta sul tronco di un albero, con i lunghi capelli che le coprono parte del corpo. (Fox Pictures)
Il primo nudo integrale in un film di Hollywood, un secolo fa. È quello di Annette Kellerman, che fu attrice ma anche nuotatrice e disegnatrice di costumi da bagno.
Ieri Tesla, l’azienda di Elon Musk che produce automobili elettriche, ha superato Ford per valore in borsa: 48,2 miliardi di dollari contro i 45 miliardi circa della concorrente. Tesla ha avuto un’ottima giornata in borsa dopo la diffusione dei suoi dati finanziari più recenti, secondo i quali l’azienda ha venduto 25mila automobili, tra berline e SUV, nei primi tre mesi del 2017, mantenendo i tempi per gli ordini (cosa che non era sempre riuscita a fare in passato). Il sorpasso in borsa di Tesla su Ford è stato commentato molto da analisti e osservatori, ma deve essere contestualizzato. Prima di tutto non è detto che il valore delle sue azioni resti così alto nelle prossime settimane, quindi Ford potrebbe recuperare e tornare a una valutazione più alta. Inoltre, il fatto che un’azienda valga più di un’altra in borsa è un indicatore parziale sulle sue effettive dimensioni e capacità. Nell’ultimo mese Ford ha venduto nove volte le automobili che Tesla ha venduto in tre mesi, e tutto questo solo negli Stati Uniti. Ford ha dimensioni incomparabili con Tesla: lo scorso anno ha prodotto ricavi pari a 151,8 miliardi di dollari contro i 7 miliardi dell’azienda di Musk. In tutto il 2016 Tesla ha venduto negli Stati Uniti poco meno di 41mila veicoli, Ford vende altrettanti pickup e furgoni ogni tre settimane. Ford però esiste dal 1903, Tesla dal 2003.
Tesla va forte, ma in Italia? l'azienda di auto elettriche di Elon Musk ha superato Ford per valore di mercato, ora deve dimostrare di poter passare alla produzione di massa: qualcosa si muove anche qui.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 22.211 nuovi casi positivi da coronavirus e 462 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 25.375 (331 in meno rispetto a ieri), di cui 2.553 nei reparti di terapia intensiva (2 in meno di ieri) e 22.822 negli altri reparti (329 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 157.524 tamponi. È risultato positivo il 14,1 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 23.477 e i morti 555.
I dati sul coronavirus di oggi, venerdì 1 gennaio.
Il 20 ottobre la casa editrice Bloomsbury pubblicherà due nuovi libri sul mondo magico in cui si svolgono le storie con protagonista Harry Potter. I libri saranno intitolati Harry Potter — A Journey Through the History of Magic e Harry Potter — A History of Magic ma l’autrice non sarà J.K. Rowling: saranno scritti da un gruppo di autori della British Library, la biblioteca nazionale del Regno Unito, per accompagnare una mostra. I libri conterranno appunti e disegni di J.K. Rowling e parleranno delle materie studiate a Hogwarts, la scuola di magia frequentata da Harry Potter. Rowling ha scritto su Pottermore, un sito che aggiunge nuovi contenuti al mondo creato nei libri, che Harry Potter — A History of Magic sarà più lungo e complesso (“per adulti”) mentre Harry Potter — A Journey Through the History of Magic sarà più adatto ai giovani. Per ora non ci sono notizie su un’eventuale edizione italiana dei libri.
A ottobre usciranno due libri sul mondo di Harry Potter. Li pubblicherà la casa editrice Bloomsbury ma non saranno scritti da J.K. Rowling.
Google sta lavorando a lenti a contatto per diabetici, dotate di sensori per rilevare i livelli di zuccheri (glucosio) nel sangue. Il nuovo dispositivo è per ora un prototipo e non sarà presto in commercio, ma la società sta dedicando molte risorse al progetto e ha già avviato i primi contatti con la Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo che negli Stati Uniti si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici ed alimentari. Le lenti a contatto per diabetici sono frutto del lavoro di Google[x], la divisione della società che si occupa di sviluppare e sperimentare nuove tecnologie, spesso molto ambiziose come quelle per fare in modo che le automobili si guidino da sole. Diabete Secondo le stime più recenti, una persona su 19 in tutto il mondo soffre di diabete; il numero di malati continua ad aumentare, in parte a causa degli stili di vita e dell’alimentazione (incidono naturalmente anche determinate predisposizioni). Questo significa che ogni giorno centinaia di milioni di persone in tutto il mondo devono fare i conti con le continue oscillazioni del livello di glucosio nel loro sangue. I minimi e i massimi possono essere pericolosi e devono essere tenuti sotto controllo attraverso misurazioni giornaliere, che possono essere effettuate pungendosi un dito per ottenere una goccia di sangue su cui effettuare il test.
Le lenti a contatto per diabetici di Google. Servono per misurare i livelli di glucosio senza doversi pungere ogni volta un dito per avere una goccia di sangue: potrebbero cambiare la vita a milioni di persone.
Oggi si terranno le primarie per scegliere i candidati del centrosinistra alle elezioni comunali di Roma e Bologna, che si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021. A Roma si vota dalle 8 alle 21 nei 190 gazebo allestiti in tutta la città (sul sito tunoiroma.it si può consultare la mappa dei seggi). Anche a Bologna si vota dalle 8 alle 21 in 43 seggi: per conoscere il seggio in cui si può votare bisogna far riferimento alla propria sezione elettorale, che si trova sulla tessera elettorale (qui c’è l’elenco di tutti i seggi e delle sezioni elettorali corrispondenti). Queste primarie sono molto attese per diversi motivi: da un lato a Roma c’è il timore che il candidato favorito, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, possa uscirne indebolito e iniziare col piede sbagliato la campagna elettorale, che secondo gli ultimi sondaggi rimane molto aperta; dall’altro a Bologna la situazione è molto incerta e la campagna elettorale è stata finora molto combattuta, dato che vede contrapposti Partito Democratico e Italia Viva con due candidati con idee piuttosto diverse di come amministrare la città nei prossimi anni.
Le primarie del centrosinistra a Roma e Bologna. I candidati e le cose utili da sapere sul voto che decreterà chi concorrerà per diventare sindaco alle prossime elezioni comunali.
Martedì sera, durante un’agitata riunione del Consiglio dei ministri durata mezz’ora, il governo ha approvato il DEF, il documento nel quale mette per iscritto le sue previsioni sul futuro dell’economia e delinea le sue strategie per gli anni successivi. Come era stato previsto da molti nei giorni scorsi, il governo si è dovuto rimangiare quasi tutte le previsioni economiche formulate appena pochi mesi fa, durante l’approvazione della legge di bilancio: l’Italia – che è già oggi in recessione – è attesa da una fase di stagnazione, il deficit e il debito aumentano e le misure introdotte dal governo non sembrano aver avuto effetti particolarmente positivi sulla crescita. Il dato più importante è probabilmente proprio quello sulla crescita, stimata nel DEF allo 0,2 per il 2019, contro l’1,5 per cento inserito nella legge di bilancio (l’allora ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, aveva parlato addirittura di 2 per cento). Nel frattempo, secondo le previsioni del governo, il deficit salirà dal 2 per cento al 2,4 per cento e il debito pubblico passerà dal 132,2 al 132,7 per cento del PIL. Anche l’impatto delle due misure più importanti e costose introdotte dal governo, “quota 100” e “reddito di cittadinanza“, è stato rivisto al ribasso. Secondo il DEF – quindi secondo il governo – produrranno una crescita aggiuntiva di appena lo 0,1 per cento nel 2019 (che si aggiungerà alla crescita dello 0,1 per cento dello scenario base), per poi aumentare leggermente nei due anni successivi.
Le cose vanno male, ora lo dice anche il governo. Il DEF dice che la crescita sarà anemica, deficit e debito saliranno e quota 100 e reddito di cittadinanza non muoveranno granché, mentre la flat tax è diventata una promessa vaga.
Cento anni fa c’era la Prima guerra mondiale: l’esercito italiano aveva da poco subito, nel novembre 1917, la sconfitta di Caporetto, che aveva avuto un impatto pesantissimo sulla strategia e il morale delle truppe. Le cose si erano messe molto male e l’Italia aveva bisogno, oltre che di vittorie, anche solo di qualche nuovo simbolo cui aggrapparsi per dimenticare Caporetto. L’occasione giusta capitò con la cosiddetta beffa di Buccari, che avvenne tra il 10 e l’11 febbraio 1918. Non fu né una vittoria né una sconfitta, ma storici e cronache ne parlarono come di “una tra le imprese più audaci” di quella guerra, con una “influenza morale incalcolabile”, nonostante fu “sterile di risultati materiali”. Tutto iniziò con un’incursione militare della Marina italiana nel porto di Bakar (Buccari, in italiano), nell’attuale Croazia, vicino a Rijeka (Fiume, in italiano). Nella baia di Buccari c’erano alcune navi della marina austroungarica e la marina italiana decise di provare a distruggerle. L’incursione fu fatta da un commando di tre MAS, motoscafi armati siluranti, noti anche come motoscafi anti sommergibili: potevano muoversi agilmente, si facevano notare poco e potevano lanciare siluri. I tre motoscafi partirono dal porto di Ancona, inizialmente rimorchiati da tre torpediniere.
La beffa di Buccari, un secolo fa. Il 10 febbraio 1918 tre motoscafi italiani penetrarono le difese marine dell'Impero austroungarico: non fecero danni, ma ottennero qualcos'altro.
È arrivato settembre e insieme alle scuole ricomincia anche la politica: si tornerà presto a parlare di decreti legge, di referendum, di maggioranze, di elezioni e di voti di fiducia. Se non siete stati troppo attenti o se non vi ricordate più in che condizioni avevate lasciato il paese prima delle ferie, ecco otto cose di cui probabilmente sentirete ancora parlare nelle prossime settimane. Il voto sullo Ius Soli Lo Ius Soli è una nuova legge che qualora sia approvata permetterà ai figli di cittadini stranieri nati in Italia, o arrivati da bambini nel nostro paese, di ottenere la cittadinanza dopo aver completato un ciclo scolastico. Prima dell’estate era già stata approvata alla Camera e ora è in attesa di essere votata al Senato. Lo scorso luglio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni rimandò la sua approvazione, dicendo che a causa delle resistenze da parte degli alleati centristi del governo al momento votare la legge sembrava impossibile.
Otto cose di cui parleremo presto. Sono finite le vacanze e si ricomincia con la politica: il M5S sceglierà il suo candidato premier, si voterà in Sicilia e in Parlamento sullo Ius Soli.
Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 marzo i membri dell’Eurogruppo, i ministri delle finanze dei paesi che adottano l’euro, hanno trovato un nuovo accordo per garantire a Cipro il piano di salvataggio da 10 miliardi di euro di cui ha bisogno per affrontare la propria profonda crisi economica ed evitare il collasso del suo sistema bancario. Il patto prevede la chiusura della banca Laiki (Banca Popolare di Ciproa), la seconda più importante di Cipro, i cui obbligazionisti privilegiati e i correntisti con più di 100mila euro ne sosterranno le perdite. Le autorità cipriote hanno assicurato che il piano non interesserà le persone che hanno in banca meno di 100mila euro. Stando alle prime informazioni, il piano consisterà nel trasferire i conti al di sotto dei 100mila euro da Laiki alla Banca di Cipro, il primo istituto di credito del paese, per la formazione di una “good company”. I depositi sopra i 100mila euro in entrambe le banche, e senza forme di garanzia da parte delle leggi dell’Unione Europea, saranno congelati e utilizzati per ripianare i debiti di Laiki e ricapitalizzare la Banca di Cipro. Su questo punto non c’è ancora grande chiarezza: potrebbe essere fissata una percentuale massima da prelevare da ogni conto e si parla di perdite, per ogni correntista, intorno al 30 per cento. L’operazione sui conti non garantiti dovrebbe avere un valore di circa 4,2 miliardi di euro. Laiki smetterà di esistere e migliaia di persone perderanno il loro posto di lavoro.
Il nuovo piano per salvare Cipro. È stato concordato nella notte, prevede la chiusura della seconda banca più importante dell'isola con grandi perdite per i correntisti più ricchi.
Raccogliere dati affidabili sulle interruzioni volontarie di gravidanza non è facile per molte ragioni. In molti paesi esiste una forte condanna morale, che spinge le donne a negare di aver effettuato un aborto. In altri paesi è persino vietato praticare delle interruzioni di gravidanza – che avvengono comunque, ma clandestinamente – e non ci sono quindi dati e ricerche ufficiali al riguardo. Un grafico dell’Economist riporta i risultati di una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista medica Lancet che, basandosi su molteplici fonti, fa il punto della situazione sull’aborto nel mondo nel 2008, mettendo i dati a confronto con ricerche simili realizzate nel 2003 e nel 1995. Secondo l’articolo di Lancet, dopo un calo negli anni Novanta il tasso di aborti praticati è rimasto stabile: siamo passati da 29 aborti ogni mille donne (dai 15 ai 44 anni) nel 2003, a 28 aborti nel 2008. L’Europa dell’est ha il più alto tasso di aborti nel mondo, 43 ogni mille donne. Non è escluso, naturalmente, che l’aumento rilevato dai dati si debba almeno in parte a un aumento delle interruzioni di gravidanza legali. La ricerca mostra anche che nei paesi che adottano leggi molto restrittive, il numero degli aborti non è in calo ed è invece molto alto il tasso di aborti pericolosi, ovvero non praticati da personale qualificato o in ambienti idonei. In Africa gli aborti pericolosi sono il 97 per cento, in America Latina il 95 per cento, il 40 per cento in Asia, il 15 in Oceania e il 9 per cento in Europa. Negli Stati Uniti la percentuale è inferiore allo 0,5 per cento. Il grafico dell’Economist mostra solo alcuni dei dati della ricerca.
I numeri sull’aborto. Una ricerca mostra che le interruzioni volontarie di gravidanza sono in aumento soprattutto nell'Europa dell'est e le leggi restrittive non aiutano a contenerle.
Mercoledì sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza secondo cui da oggi, giovedì 11 febbraio, la Puglia è in zona gialla rafforzata. La cabina di regia dell’emergenza coronavirus ha infatti rivisto i dati relativi all’epidemia in seguito a una richiesta che aveva fatto la regione, che da oggi potrà allentare le restrizioni applicate per limitare la diffusione del coronavirus. In zona gialla ci si può muovere liberamente all’interno della regione senza bisogno di autocertificazione, mentre gli spostamenti verso altre regioni sono permessi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Restano inoltre in vigore alcune regole generali, tra cui il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Da oggi, giovedì 11 febbraio, la Puglia è in zona gialla.
Ieri sera un rimorchiatore italiano ha soccorso 62 migranti nel tratto di mare fra Libia e Sicilia. Inizialmente aveva fatto rotta verso Lampedusa, poi nelle prime ore di stamattina ha deviato il tragitto (non è chiaro se su indicazione o meno del governo italiano, che da mesi nega la disponibilità dei porti italiani a chi soccorre in mare i migranti). Da alcune ore non si hanno informazioni né sul rimorchiatore, che si chiama Asso25, né sulle condizioni delle persone a bordo. #migranti UPDATE/3 via Radio Radicale 01:55 ? NON ENTRA. ROTTA DEVIATA A 11 NODI SENZA SOSTA. Alle 01:04 la nave #AssoVenticinque, con 62 soccorsi a bordo, non entra in acque nazionali.#Asso25 #Lampedusa pic.twitter.com/oqEk2DkS73
Ieri sera un rimorchiatore italiano ha soccorso 62 migranti nel tratto di mare fra Libia e Sicilia.
Domenica 6 settembre al Festival del Cinema di Venezia è stato presentato A bigger splash di Luca Guadagnino, regista italiano che ha diretto, tra gli altri, Melissa P.: tra i protagonisti del film c’è la famosa attrice inglese Tilda Swinton, che aveva già lavorato con Guadagnino nel film Io sono l’amore del 2009. Nel cast ci sono anche Ralph Fiennes, famoso soprattutto per aver recitato in Schindler’s List (e che ha provato ad accontentare i fotografi), Dakota Johnson, protagonista di 50 sfumature di grigio, e il comico italiano Corrado Guzzanti. Il film è una commedia, e racconta di Marianne Lane, una cantante rock, che si ritira in una villa sull’isola di Pantelleria assieme al compagno e ad altri amici per una vacanza, che viene interrotta da un ex fidanzato di Lane. Ma oggi a Venezia viene presentato anche Pecore in erba, finto documentario di Alberto Caviglia su un ragazzo antisemita, al quale hanno partecipato molti personaggi del giornalismo e della televisione italiani come Vittorio Sgarbi, Corrado Augias, Ferruccio De Bortoli e Enrico Mentana. Al festival c’era anche l’attore americano Shia LaBeouf, Per presentare il thriller Man Down, del regista Dito Montel e con Gary Oldman e Kate Mara, famosa per il ruolo di Zoe Barnes nella serie House of Cards. Tra gli altri ospiti della giornata c’era la cantante Gianna Nannini, arrivata per la proiezione di Janis, documentario di Amy Berg su Janis Joplin.
Le foto di domenica a Venezia. Sono arrivati Tilda Swinton e Ralph Fiennes, e Shia LaBeouf: ma anche una variopinta compagine di italiani noti.
L’ufficio delle Nazioni Unite che si occupa del consumo di droghe collegato alla criminalità ha pubblicato la settimana scorsa uno studio con molti dati e considerazioni sull’andamento del mercato degli ultimi anni. Secondo il rapporto, a partire dal 2008 il numero di persone che negli anni precedenti ha fatto uso di sostanze illegali – attenzione: non di droghe in generale – è aumentato del 18 per cento. Il dato è spiegabile in parte con l’aumento della popolazione mondiale e in parte con la diminuzione dei consumi di alcune sostanze e la crescita di altre (anche se la questione è più complicata, come vedremo). Secondo le stime, nel 2011 un numero compreso fra 167 e 315 milioni di persone in tutto il mondo ha fatto uso di sostanze stupefacenti illegali, cioè una quota fra il 3,6 e il 6,9 per cento complessivo della popolazione mondiale. Nel complesso il consumo è in costante declino in Europa occidentale, mentre nel resto del mondo si mantiene stabile. In generale, a partire dal 2009, si è registrato un aumento dell’uso di sostanze oppioidi (come la morfina) e di cannabis, mentre è in diminuzione l’uso complessivo della cocaina (il cui mercato in Europa occidentale è calato dell’1,2 per cento nel 2011), dell’ecstasy e delle anfetamine. In Italia, per esempio, più di 200 mila persone dal 2008 al 2011 hanno smesso di fare uso di droghe illegali che si iniettano per via endovenosa, mentre in Russia nello stesso lasso di tempo i consumatori di questo tipo di droghe sono diventati 500 mila in più.
Nel mondo si usano meno droghe? sì e no, dicono i nuovi dati ONU: è sceso il consumo di cocaina ed eroina, ma quello delle nuove sostanze (non ancora illegali) è in aumento.
C’è un’app che negli scorsi mesi è diventata piuttosto popolare negli Stati Uniti, e che sta facendo molto discutere per le possibili implicazioni che può avere sulla privacy degli utenti. Si chiama Photo Roulette e lo scorso 23 ottobre ha raggiunto il primo posto nella classifica dei giochi più scaricati sull’App Store statunitense, scalando circa 300 posizioni in una settimana. Photo Roulette, che è disponibile gratuitamente sia su iOS che su dispositivi Android, è una sorta di quiz a cui si può partecipare sfidando i propri amici e funziona così: un utente può invitare a giocare fino a 49 persone, e ogni giocatore deve autorizzare l’app ad accedere alla libreria delle foto presenti sul proprio smartphone. A quel punto l’app sceglie una foto a caso dalla galleria e la mostra per cinque secondi a tutti i giocatori, che devono indovinare a chi appartenga la foto. Il giocatore che indovina più volte dopo 15 turni vince la partita.
Il gioco in cui si condivide una foto a caso dal proprio telefono. Si chiama Photo Roulette ed è un'app diventata molto popolare negli Stati Uniti, specialmente tra gli adolescenti: cosa mai potrà andare storto?.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.948 casi positivi da coronavirus e 256 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 20.885 (16 in più di ieri), di cui 2.490 nei reparti di terapia intensiva (34 in meno di ieri) e 18.395 negli altri reparti (50 in più di ieri). Sono stati analizzati 77.339 tamponi molecolari e 44.490 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,3 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,6 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 9.148 e i morti 144. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (959), Sicilia (734), Lazio (661), Emilia-Romagna (641) e Lombardia (637).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 3 maggio.
Intorno alle 11 di questa mattina un palo della segnaletica stradale posto lungo il Ponte della Libertà di Venezia — il ponte stradale e ferroviario che collega la città antica con Mestre e la terraferma — è crollato sulla carreggiata probabilmente a causa del forte vento. A quell’ora il ponte era trafficato ma non sono stati coinvolti mezzi e non ci sono feriti. Nel crollo è stato danneggiato anche uno dei pali di sostegno del sistema di elettrificazione della tranvia. Il traffico è stato bloccato in entrambe le direzioni e le autorità locali hanno consigliato di non recarsi in macchina verso Venezia per non rimanere bloccati: anche autobus e tram sono fermi. Attualmente, l’unico modo per raggiungere e lasciare l’isola sono i treni, che però viaggiano a velocità ridotta. Il Comune di Venezia ha comunicato che lo sgombero della carreggiata richiederà diverse ore.
È crollato un palo della segnaletica stradale sul Ponte della Libertà di Venezia: il traffico è stato bloccato in entrambe le direzioni.
Lunedì 8 febbraio sulla Stampa il giornalista Jacopo Jacoboni ha pubblicato il testo di una specie di “contratto” che i candidati del Movimento 5 Stelle al comune di Roma saranno obbligati a firmare prima delle prossime elezioni amministrative. Con il contratto, in sostanza, chi sarà eletto si impegna a versare 150 mila euro al Movimento nel caso in cui Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio gli contestino un “danno di immagine” al partito. Tra lunedì e martedì l’esistenza del contratto è stata confermata da diversi esponenti del M5S. Il punto più controverso del testo, lungo tre pagine e diviso in dieci punti, è proprio quello sulla “multa” da 150 mila euro, che recita così: «Il candidato accetta la quantificazione del danno d’immagine che subirà il M5S nel caso di violazioni dallo stesso poste in essere alle regole contenute nel presente codice e si impegna pertanto al versamento dell’importo di 150mila euro, non appena gli sia notificata formale contestazione a cura dello staff coordinato da Beppe Grillo e Gianroberto».
Il “contratto” per i candidati del M5S a Roma. Chi lo firma si impegna a dimettersi e versare 150 mila euro se Grillo e Casaleggio decideranno che ha "danneggiato" l'immagine del Movimento.
L’attrice kenyana Lupita Nyong’o – che ha vinto l’Oscar come migliore attrice al suo primo film, 12 anni schiavo – è al centro delle persone più interessanti da fotografare della settimana, come dimostra anche l’attenzione che hanno per lei Kate Mara e Elle Fanning. Tra le altre giovani attrici venute molto bene in foto questa settimana c’è Emma Stone, che è andata con un bellissimo abito giallo alla prima mondiale di The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro. Gli appassionati di serie tv troveranno Aaron Paul, Olivia Munn, Keri Russell, Rob Lowe e Steven Van Zandt, che ha recitato nei Soprano e in Lilyhammer ma soprattutto fa parte della E Street Band, il gruppo di Bruce Springsteen. Per tutti gli altri ci sono Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal, Kate Upton e Rihanna. E c’è anche un bell’abbraccio tra Courtney Love, tra le tante cose moglie di Kurt Cobain, e Dave Grohl dei Nirvana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Giovani attrici e altre celebrities. Lupita Nyong'o con Kate Mara, Emma Stone vestita di giallo e un bell'abbraccio tra Courtney Love e Dave Grohl, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
Gli Stadio, una band italiana in giro dalla fine degli anni Settanta, hanno vinto un po’ a sorpresa l’ultima edizione del Festival di Sanremo, presentando la canzone “Un giorno mi dirai”. Gli Stadio si sono presentati al Festival di Sanremo 2016 con una canzone molto simile a quella che l’anno scorso non aveva passato le selezioni preliminari, e solo negli ultimi giorni sono stati considerati fra i favoriti per la vittoria finale. Gli Stadio erano un po’ spariti negli ultimi anni, e il 12 febbraio hanno pubblicato il loro primo disco da cinque anni a questa parte: a detta di molti le loro canzoni migliori sono comunque uscite nel corso degli anni Ottanta. Per lungo tempo la storia degli Stadio è stata legata al cantautore Lucio Dalla, morto nel marzo del 2012. I membri originari degli Stadio suonavano infatti coma band di accompagnamento di Dalla già dalla fine degli anni Settanta. Le prime due canzoni a loro nome – “Grande figlio di puttana” e “Chi te l’ha detto” – uscirono nel 1981. Negli anni seguenti ci furono diversi cambiamenti di formazione, dovuti fra le altre cose ai frequenti impegni di alcuni membri della band con Dalla, il quale comunque collaborò a lungo con gli Stadio (così come altri noti cantautori italiani, tra cui Vasco Rossi e Luca Carboni). Negli anni Ottanta gli Stadio pubblicarono in tutto quattro dischi in studio: fra le canzoni più di successo pubblicarono “Acqua e sapone”, “Allo stadio” (che uscirono nel disco del 1984 Acqua e sapone) e “Chiedi chi erano i Beatles”, uscita nello stesso anno in un omonimo EP.
Breve storia degli Stadio, i vincitori di Sanremo. Sono in giro dalla fine degli anni Settanta, per anni hanno collaborato con Lucio Dalla: le cose da sapere e le loro migliori canzoni.
Martedì 28 maggio, dal Cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan, partiranno gli ultimi tre membri della Expedition 36, la missione di lunga durata verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) iniziata a metà mese. Tra gli astronauti a bordo della capsula spaziale Soyuz ci sarà anche l’italiano Luca Parmitano, alla sua prima esperienza spaziale. La missione durerà fino al prossimo novembre e servirà per proseguire gli esperimenti già iniziati a bordo della ISS e per avviarne di nuovi, dedicati allo studio dello Spazio e alla reazione degli organismi viventi in assenza di gravità. Parmitano è nato a Paternò, in provincia di Catania, il 27 settembre del 1976. Si è laureato in Scienze politiche a Napoli e nel 2000 ha conseguito il diploma presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Parte del suo addestramento di base da pilota si è svolto negli Stati Uniti. Tornato in Italia è stato assegnato al pilotaggio degli aerei da attacco al suolo AMX. Ha dimostrato in più occasioni le proprie capacità di pilota, soprattutto nel 2005 quando ha avuto la sfortuna di andare a sbattere con il suo AMX contro un grosso uccello mentre stava sorvolando il canale della Manica. Nonostante l’aereo fosse molto danneggiato, e con la radio fuori uso, riuscì a compiere un atterraggio di emergenza, senza eiettarsi facendo schiantare l’aereo al suolo come si fa di solito in casi simili.
Un italiano nello Spazio. Chi è l'astronauta Luca Parmitano, che partirà domani su una Soyuz per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (foto).
Il prossimo 17 aprile gli elettori italiani saranno chiamati a votare per un referendum che dovrà stabilire se gli impianti estrattivi entro le 12 miglia dalla costa potranno continuare a estrarre gas e petrolio fino all’esaurimento dei giacimenti, oppure se dovranno fermarsi alla scadenza delle concessioni. Il dibattito sul referendum – insieme al “caso Guidi” e all’inchiesta sul petrolio in Basilicata – ha riportato sulle prime pagine dei giornali la situazione energetica dell’Italia. Abbiamo messo insieme cinque cose per poterne discutere in maniera informata. Da dove arriva l’energia elettrica che usiamo in Italia? L’Italia produce l’86 per cento dell’energia elettrica che utilizza in un anno, stando agli ultimi dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, riferiti al 2014. Il resto, il 14,1 per cento, lo importiamo. Quasi la metà arriva dalla Svizzera, un terzo dalla Francia e il resto da Slovenia e Austria. Ma anche buona parte dell’energia prodotta in Italia dipende da forniture di materie prime energetiche dall’estero.
Da dove arriva l’elettricità in Italia. Cinque cose che forse non sapete su come produciamo e importiamo energia (per esempio: sulle rinnovabili siamo sopra Germania, Francia e Regno Unito).
L’attore statunitense Bill Cosby dovrà scontare una pena da 3 a 10 anni di carcere, per la condanna ricevuta lo scorso aprile per violenze sessuali aggravate al termine di un lungo processo molto seguito dai media. Il giudice lo ha definito un «violento predatore sessuale», ragione per cui dovrà sottoporsi a vita a una terapia psicologica e sarà inserito nel registro nazionale dei predatori sessuali. Un primo processo si era concluso con un “mistrial”, cioè un annullamento, perché la giuria non era riuscita a raggiungere un verdetto; il processo è stato ripetuto e in aprile Cosby è stato giudicato colpevole. Il procuratore aveva chiesto una sentenza dura «per via di chi è lui dietro la sua maschera, dietro il personaggio che ha alimentato per tutti questi anni e che ha usato per mietere vittime: ma nessuno è al di sopra della legge». Il suo avvocato difensore, invece, aveva chiesto una sentenza leggera perché «un uomo cieco di ottantuno anni e non autosufficiente non può essere considerato pericoloso». Bill Cosby, che ha 81 anni, è famoso come comico e per il suo ruolo nella serie tv I Robinson. È stato condannato per una denuncia risalente al 2005. All’epoca una donna di nome Andrea Constand, una dipendente della Temple University che aveva conosciuto Cosby sul lavoro, lo accusò di averla drogata e violentata nella sua casa di Philadelphia l’anno precedente. Constand aveva raccontato che prima dell’aggressione sessuale che aveva portato alla denuncia aveva già dovuto respingere alcune proposte sessuali di Cosby, del quale era amica, ma che la sera dell’aggressione Cosby le aveva fatto ingerire delle pillole che l’avevano resa incapace di reagire. Nella sua dichiarazione, Constand (che aveva detto a Cosby di essere stressata e di avere problemi di insonnia) aveva anche dichiarato di aver creduto che le pillole fossero a base di erbe. Poco dopo averle prese, aveva spiegato di aver provato vertigini e nausea e di essersi sentita «come una gelatina». Aveva anche detto di essere consapevole che Cosby la stava accarezzando e penetrando con le dita, e di essersi sentita «congelata e paralizzata». Quando si era risvegliata Cosby le aveva rimesso a posto il reggiseno e le aveva offerto un muffin.
Bill Cosby dovrà scontare da 3 a 10 anni di carcere. Il giudice lo ha definito un «violento predatore sessuale», dopo la condanna dello scorso aprile per violenze sessuali aggravate.