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Francis X. Rocca è un corrispondente del Wall Street Journal in Italia, dove si occupa del Vaticano. Vive a Roma da un po’, ha una moglie italiana con cui ha avuto un bambino, che ora ha nove anni. Come la maggior parte dei genitori, Rocca osserva la situazione della scuola pubblica in Italia, tra scioperi e proposte di legge, e in più la osserva da americano. L’attacco dell’articolo è indicativo: Con l’arrivo dell’autunno in Italia inizia la stagione delle scuole, e quella degli scioperi delle scuole. | La scuola italiana senza soldi e ancora buona. Un giornalista americano a Roma spiega perché manda suo figlio alla scuola pubblica, malgrado tutto. |
«Martedì ho un appello a Roma. Sapete se il giudice di pace M. R. aderisce all’astensione? Ho provato a chiamare l’ufficio, ma non mi risponde nessuno. Non vorrei fare il viaggio da Padova a Roma per niente». Sui forum e le bacheche online degli avvocati e dei praticanti in questi giorni ci sono moltissimi messaggi come questo. Decine di tribunali in tutta Italia stanno avendo molte difficoltà per lo sciopero di circa cinquemila magistrati onorari: sono magistrati a tempo parziale, come i giudici di pace, che assistono e a volte sostituiscono i giudici professionisti nei processi meno gravi, sia penali che civili. Iniziato lunedì scorso, lo sciopero dovrebbe durare fino all’11 giugno e sarà il più lungo mai proclamato dalla categoria. Ma dietro l’agitazione dei magistrati onorari si nasconde una storia che va ben aldilà delle rivendicazioni salariali. È una vicenda che mostra le storture del sistema giudiziario italiano e l’incapacità di raddrizzarle che per anni hanno mostrato la politica e la magistratura. I magistrati onorari, una categoria composta da numerose figure tra cui i giudici di pace, i giudici onorari di tribunale e viceprocuratori onorari, protestano contro la riforma del loro settore, una parte sostanziale della quale è stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 maggio. La principale richiesta che fanno è che il governo alzi i loro stipendi e migliori il loro trattamento previdenziale. «Abbiamo ottenuto dalla riforma la maggioranza delle risposte alle domande che avevamo fatto in questi ultimi anni», ha detto al Post Diego Loveri, segretario dell’associazione Unità democratica giudici di pace, «ma dal punto di vista delle indennità volevamo di più». Il governo ha offerto 16 mila euro lordi l’anno, loro ne chiedono 36 mila. La riforma rappresenterebbe comunque un grosso cambiamento per gli onorari, che oggi vengono pagati a cottimo: poche decine di euro per ogni udienza a cui partecipano o per ogni atto o sentenza che producono. | La storia, molto italiana, dei giudici di pace. Sono essenziali per il sistema giudiziario ma anche precari, malpagati e pasticcioni: e stanno scioperando contro la riforma che dovrebbe finalmente cambiare qualcosa. |
L’altro giorno ho ricevuto un SMS che mi ha fatto capire una cosa importante sul galateo moderno e i sistemi di controllo vocale dei dispositivi tecnologici, e quanto fossi stata maleducata senza nemmeno rendermene conto. Ero tornata a casa da Las Vegas con un volo notturno, avevo le mani piene di bagagli e non avevo voglia di appoggiare tutto a terra per rispondere al messaggio. Così ho fatto quello di solito faccio a casa, quando ho le mani insaponate o sporche di farina: con voce chiara e un po’ perentoria, ho detto: «Ehi, Siri…». La donna di fronte a me si è girata immediatamente e ha aperto la bocca come per rispondere, salvo poi fermarsi. Aveva lo sguardo perplesso e quasi offeso. Parlavo con lei? Stavo davvero impartendo un ordine a un perfetto estraneo? L’episodio mi ha fatto riflettere. Mentre siamo alla ricerca di nuovi metodi per controllare i nostri dispositivi tecnologici, sta diventando evidente che alcuni di essi sono più adatti a essere usati in pubblico, mentre sarebbe meglio limitarne altri a un uso più privato. Per me il controllo vocale – che sta diventando una funzione importante in moltissimi dispositivi – rientra senza dubbio nella seconda categoria: è meglio usarlo quando si è da soli con il proprio telefono. In fondo, se detestiamo quando la persona che mentre cena con noi se ne sta ricurva su uno schermo, non sarebbe forse molto peggio se fosse impegnata in una conversazione totalmente diversa senza di noi? Vi è mai capitato di avere una mezza conversazione con qualcuno, per poi scoprire che stava parlando al telefono con il bluetooth o l’auricolare? Ritrovarsi in mezzo a una conversazione tra una persona e il suo assistente inanimato è la stessa cosa, solo peggiore. E non sono l’unica a pensarla così. | Usare Siri in pubblico è da maleducati? dipende dal contesto: ma se una cosa vi metterebbe in imbarazzo tra colleghi, meglio evitare di farla tra sconosciuti. |
È morto a 94 anni Gin Wong, un architetto modernista cinese naturalizzato statunitense, che nel Dopoguerra progettò molti edifici di Los Angeles, tra cui gli studi televisivi di CBS, l’aeroporto internazionale della città, case, ristoranti e un distributore di benzina a Beverly Hills diventato una delle sue opere più famose e riconoscibili. Wong è morto il primo settembre a Beverly Hills, ma la notizia è stata data ieri dal New York Times. Il distributore di benzina progettato da Gin Wong nel 1966 a Beverly Hills (Chris Lott) | È morto l’architetto Gin Wong, esponente dello stile Googie di Los Angeles. Cioè quello con edifici che ricordano jet, navicelle spaziali, auto e dischi volanti. |
Tra il 7 e il 10 novembre il Post si sposta come ormai da diversi anni a Pescara: c’è il FLA, il festival diretto da Luca Sofri dal 2012, a cui il Post ha negli anni scorsi offerto le sue forze, i suoi contenuti e le cose che sa fare. Quest’anno molti eventi e incontri saranno condotti da Ludovica Lugli, Emanuele Menietti, Luca Misculin, Stefano Vizio, Francesco Costa, Davide De Luca; ci sarà la rassegna stampa del Post sabato e domenica mattina; e un workshop dedicato ai podcast tenuto da Luca Misculin e Francesco Costa, forti delle proprie competenze sul podcast di Konrad e su Da Costa a Costa. Il programma del FLA di quest’anno è qui: sabato la concomitanza con il trentennale della fine del Muro di Berlino sarà celebrata con un incontro su Berlino oggi, a cui parteciperanno: Pietro Biancardi di Iperborea, editore della giovane ma già seguita assai rivista Passenger che ha dedicato il suo ultimo numero a Berlino; Malika Ayane, che ha una seconda vita berlinese e una passione per la città; Francesco Cancellato, che ha raccontato storie berlinesi nel suo nuovo libro Il Muro. Ma nei giorni intorno ci sarà la solita ricchezza e varietà di ospiti, da Sandro Veronesi a Gipi a Viola Ardone a Rosella Postorino a Marco Damilano a Marianna Aprile allo Stato Sociale a Paolo Nori a Roberto Maroni a Vera Gheno, e altri ancora. | È novembre, è Pescara. Anche quest'anno il Post partecipa al FLA, il Festival di Libri e Altrecose che è diventato il più importante e seguito nella sua regione. |
Mercoledì mattina Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico di Roma dieci giorni dopo aver subito un intervento programmato al colon. A seguito dell’intervento, il Papa sarebbe dovuto rimanere in ospedale circa una settimana, ma il Vaticano aveva fatto sapere che il periodo era stato allungato «al fine di ottimizzare al meglio la terapia medica e riabilitativa». L’intervento era stato programmato per curare una malattia chiamata stenosi diverticolare sintomatica del colon, cioè un restringimento di uno dei tratti finali dell’intestino dovuto all’infezione di piccole sacche che si formano nella sua parete, i diverticoli. | Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico di Roma dopo l’intervento al colon. |
Facebook ha detto in un post che proibirà le pubblicità di criptovalute, di opzioni binarie (cioè contratti che permettono di scommettere sull’andamento di un certo titolo) e delle ICO, cioè le Initial Coin Offering, le operazioni con le quali chi mette sul mercato una nuova criptovaluta mette in vendita le singole unità per raccogliere finanziamenti. Facebook li ha infatti definiti «prodotti e servizi finanziari spesso associati a pratiche promozionali fuorvianti o ingannevoli». Significa che nessun operatore del settore delle criptovalute, anche se in regola con la legge, potrà farsi pubblicità sul social network. Con la grande diffusione ed espansione del mercato delle criptovalute degli ultimi mesi, ci sono state diverse truffe che hanno fatto perdere anche molti soldi agli investitori più inesperti: una delle più recenti è stata quella che ha coinvolto BitConnect, un sito per scambiare criptovalute che è stato chiuso perché sospettato di essere una truffa strutturata su uno schema Ponzi. | Facebook proibirà le pubblicità delle criptovalute. |
Nelle ultime ore è stato rilevato un nuovo focolaio di contagi da coronavirus tra i dipendenti di un magazzino dell’azienda di consegne Bartolini (che ora si chiama Brt) a Bologna. In base a quanto riferito da Tiziano Loreti del sindacato Si Cobas all’Adnkronos, i dipendenti contagiati sarebbero 54. Per la maggior parte si tratterebbe di casi asintomatici, che si vanno sommare a un’altra decina di casi positivi rilevati nei magazzini logistici di altre aziende nei dintorni di Bologna. Il magazzino della Bartolini, che si trova nella zona industriale Roveri, è stato chiuso già nei giorni scorsi in via precauzionale e la situazione è monitorata da vicino da Ausl e comune. L’azienda, ha specificato attraverso un comunicato che «sta seguendo e gestendo con estrema attenzione l’evolversi della situazione» e ha detto che il focolaio si si sarebbe originato «da lavoratori di servizi logistici di magazzino gestiti da una società esterna. | C’è un focolaio di coronavirus tra i dipendenti di un magazzino dell’azienda di consegne Bartolini a Bologna. |
Avete presente il video mostrato da Striscia la notizia all’indomani delle elezioni regionali, col sindaco di Latina che chiedeva alla Polverini di “non dimenticarsi delle mie figlie” e di “non appaltare più a Fazzone”? Carlo Bonini su Repubblica racconta che la trascrizione delle frasi e la loro interpretazione potrebbe essere falsa. Riepilogo delle puntate precedenti. I protagonisti della vicenda sono tre. La prima è Renata Polverini, e la conosciamo: segretario dell’UGL e presidente della regione Lazio. Il secondo è Vincenzo Zaccheo, all’epoca sindaco di Latina, PDL, in passato AN. Il terzo è Claudio Fazzone, altrimenti detto “il ras di Fondi”: il potentissimo senatore PDL che qualche mese fa riuscì a impedire che il comune di Fondi venisse sciolto per infiltrazioni mafiose, nonostante prove evidenti e conclamate. | E alla fine ci scappa il guaio. Nella corsa a origliare i "fuori onda", ora pare che le parole attribuite al sindaco di Latina fossero false. |
Una delle novità più interessanti legate al successo dei tablet come l’iPad è stata la comparsa la scorsa estate di Flipboard, una applicazione che ti permette di creare una rivista personalizzata sulla base dei contenuti che condividi giornalmente sui social network come Facebook o che ti suggeriscono i tuoi contatti attraverso Twitter. Benché da migliorare e in alcuni aspetti ancora rudimentale, Flipboard è stata molto gradita da chi possiede un iPad, tanto da creare una nuova generazione di applicazioni per la lettura dei contenuti sul Web. Da ieri sull’App Store è disponibile Zite, una applicazione che ricorda Flipboard molto da vicino, ma che introduce alcune interessanti novità per aumentare il livello di personalizzazione della propria rivista, e che sta riscuotendo molte attenzioni da giornalisti e commentatori delle cose di iPad. Zite utilizza un’ampia serie di categorie tra le quali scegliere per impostare gli argomenti sui quali vuoi essere aggiornato. Il sistema tiene traccia delle tue scelte e degli articoli cui accedi, affinando così i propri filtri man mano che lo utilizzi. Gli articoli, i video e le gallerie fotografiche sono ricavate direttamente dai siti web, impaginati con una grafica molto pulita e intuitiva e proposti infine al lettore. Se lo desideri puoi leggere gli articoli all’interno dell’applicazione oppure puoi scegliere di accedere alla versione web tradizionale dei siti (in alcuni casi è inevitabile perché Zite non riesce sempre a impaginare correttamente testo e immagini ricavati online). | Zite, il nuovo magazine personale per iPad. Conoscete Flipboard? Zite vuole essere meglio. Non conoscete Flipboard? Ve li spieghiamo tutti e due. |
Le stazioni dei treni sono uno di quei luoghi di transito che raramente ci fermiamo a guardare, e quando ci capita ci rendiamo conto che magari non li avevamo mai osservati con attenzione, presi dalla fretta e dalla concentrazione sul binario da raggiungere. Le cose forse cambiano un po’ quando nelle stazioni ci arriviamo per iniziare una vacanza, ma anche lì è più probabile che ci si faccia trascinare dalla voglia di vedere cosa c’è fuori, dalla stazione. Qui abbiamo raccolto 24 immagini satellitari di grandi stazioni italiane e del mondo: certo, la stazione di Venezia la troverete tutti in un baleno, ma sapete riconoscere Victoria Station di Londra? E quella di Rio de Janeiro? E quella di Shinjuku a Tokyo? È la più trafficata del mondo: ci passano 3,64 milioni di persone ogni giorno. Dentro a ogni foto, la soluzione: | Stazioni dall’alto, da indovinare. Posti che solitamente attraversiamo senza badarci troppo: visti da sopra sono meno banali di quanto sembri a volte da dentro. |
Per scoprire la Corea del Nord ci si può affidare quasi soltanto alle fotografie, diffuse dal regime o scattate dai fotografi occidentali, sempre sotto lo stretto controllo di funzionari e censori. Negli ultimi anni l’idea che abbiamo della Corea del Nord è cambiata e si è affinata grazie a questi reportage, e ora gli sterminati palazzoni grigi che pullulavano nella nostra testa pensando alla capitale Pyongyang hanno lasciato posto a grandi viali alberati e condomini dalle tinte pastello, soprattutto rosa. Inside North Korea è stato appena pubblicato dalla casa editrice Taschen e raccoglie più di 200 fotografie scattate dal fotografo e giornalista del Guardian Oliver Wainwright: vi darà una visione ancora più accurata di Pyongyang, di cui mostra monumenti, torri, giardini, gli interni di musei, stadi e ristoranti, le facciate degli edifici in mosaici di marmo, e i candelabri di cristallo. Il libro è suddiviso in sei sezioni (vedute della città e palazzi; monumenti; musei e luoghi d’arte; strutture sportive e scuole; parchi di divertimento e luoghi dedicati al turismo; la metropolitana) ed è introdotto da un saggio di Wainwright in inglese, tedesco e francese, che racconta la storia architettonica della città, di fatto iniziata nel 1953 dopo i bombardamenti che la distrussero durante la guerra di Corea. | “Inside North Korea”, un librone fotografico su Pyongyang. Pubblicato da Taschen, racconta la capitale della Corea del Nord in 200 fotografie: musei, stadi, monumenti, ristoranti e i candelabri della metro. |
Quando Frank Kavli iniziò la sua carriera accademica, difficilmente immaginava che un giorno il suo nome sarebbe stato utilizzato per un premio che ricorda molto da vicino i Nobel. Nato nel 1927 nell’impronunciabile cittadina di Eresfjord (Norvegia), Kavli ha fatto fortuna negli Stati Uniti con lo sviluppo e la produzione di sistemi e sensori per l’aeronautica e le automobili. Nel corso degli anni il ricercatore ha messo da parte un bel gruzzoletto che gli ha consentito di creare una fondazione, la Kavli Foundation, che dal 2008 premia ogni due anni gli autori dei più importanti avanzamenti nei campi dell’Astrofisica, delle Neuroscienze e delle Nanotecnologie. I tre premi dal valore di un milione di dollari ciascuno sono affidati con una logica simile a quella dei Nobel e vengono attribuiti in collaborazione con la Norwegian Academy of Science and Letters e con il Ministero della ricerca e dell’istruzione norvegese. I nomi degli otto premiati per la seconda edizione del premio sono stati annunciati poche ore fa a Oslo dagli organizzatori attraverso una diretta che ha anche coinvolto il Festival mondiale della Scienza da poco aperto a New York. | Assegnati i Kavli (i quasi Nobel). I Kavli Prize vengono attribuiti ogni due anni per le scoperte nei campi dell'astrofisica, delle neuroscienze e delle nanotecnologie. |
L’avvocato Jose Baez, che fino alla settimana scorsa era a capo della difesa del celebre produttore cinematografico Harvey Weinstein, ha chiesto al giudice del processo di essere esonerato dal caso. Baez ha spiegato che di recente lui e Weinstein, che è accusato di aver compiuto decine di violenze sessuali, hanno avuto varie divergenze: in particolare, sembra che Weinstein avesse assunto un altro avvocato per fare da intermediario fra lui e Baez. Secondo Agence-France Presse, Baez è il terzo avvocato che ha lasciato Weinstein dall’inizio del caso. Weinstein è sotto inchiesta del procuratore distrettuale di Manhattan da ottobre 2017, quando i giornali americani pubblicarono le prime accuse nei suoi confronti; da allora molte attrici hanno raccontato le molestie e le minacce che subirono da lui, tra cui Salma Hayek, Asia Argento, Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie e Uma Thurman, dando origine al cosiddetto movimento #metoo. Ci sono indagini in corso su Weinstein anche a Londra, dov’è stato denunciato da una donna, e a Los Angeles, dove una modella e attrice italiana lo ha accusato di stupro. | Si è dimesso l’avvocato a capo della difesa di Harvey Weinstein. |
Uber ha annunciato che entro la fine dell’estate porterà il suo servizio di bike sharing JUMP a Berlino, prima città europea nel quale sarà sperimentato prima di essere diffuso in altre aree del continente. L’iniziativa dovrebbe consentire all’azienda statunitense di diversificare la propria offerta e, al tempo stesso, di migliorare i propri rapporti con le amministrazioni locali messi a dura prova in questi anni dalle sue politiche molto aggressive per portare il suo servizio di automobili con autista. Tra proteste dei tassisti, provvedimenti dei comuni e sentenze di tribunale, Uber ha dovuto rinunciare a buona parte dei propri servizi in Europa: ora confida di compensare con JUMP, nell’ambito del suo progetto molto ambizioso di offrire svariate opzioni di mobilità urbana nei prossimi anni. Il modello di JUMP è simile a quello di altri sistemi per il bike sharing: le biciclette possono essere prese a noleggio tramite un’applicazione e lasciate in qualsiasi punto della città, dove possono essere poi noleggiate da altre persone. Berlino nell’ultimo anno è stata invasa da numerosi servizi di questo tipo, con migliaia di biciclette in circolazione che stanno spingendo l’amministrazione cittadina a rivedere le regole, per normare meglio la gestione di così tante biciclette lasciate in giro per strada. | Uber porta il suo servizio di bike sharing JUMP in Europa. |
Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA su Marte dai primi giorni di agosto ha fotografato il letto di quello che un tempo era con ogni probabilità un corso d’acqua sul pianeta. I ricercatori avevano già identificato in precedenza indizi sulla presenza in tempi remoti di acqua su Marte, ma le nuove prove fornite dal rover sono uniche nel loro genere. Scorreva dove ora Curiosity si sta muovendo per esplorare la zona in cui è atterrato durante l’estate. Grazie alle fotografie particolarmente definite, i ricercatori potranno ora approfondire le loro conoscenze su come si presentava un tempo il pianeta. Studiando la forma e le dimensioni delle pietre sarà possibile determinare diverse caratteristiche del flusso ormai estinto e capire se fosse effettivamente costituito da acqua come si suppone. I primi calcoli suggeriscono che si muovesse a una velocità di 3,3 chilometri all’ora e che avesse una profondità di alcune decine di centimetri. | Curiosity e l’acqua su Marte. Le foto di quello che un tempo era un corso d'acqua, scattate dal rover della NASA. |
Elon Musk, CEO e presidente di Tesla, ha spiegato in un comunicato che non intende più ritirare le azioni di Tesla dalla borsa americana. Musk aveva annunciato il ritiro di Tesla il 7 agosto con un tweet sintetico e confuso, cosa che aveva allarmato molti azionisti e investitori. Nel comunicato, pubblicato sul sito di Tesla, Musk ha spiegato di aver preso la decisione di non ritirare le azioni di Tesla dopo essersi consultato con il consiglio di amministrazione e dopo aver capito che il processo sarebbe stato più complicato del previsto e che l’idea non piaceva a molti azionisti della società. In un altro comunicato il consiglio di amministrazione ha detto di aver piena fiducia nella guida della società da parte di Musk, che alcuni giorni fa ha detto al New York Times di aver passato un anno particolarmente intenso e difficile. | Tesla non si ritirerà dalla Borsa. Elon Musk ha cambiato idea, dopo averci pensato a fondo e averne parlato con il cda della nota società di auto elettriche. |
Il 12 ottobre è stata inaugurata al Museum of Modern Art (MoMA) di New York la mostra Henri Matisse: The Cut-Outs, che raccoglie 130 “cut-out” – cioè le immagini ritagliate nella carta, solitamente utilizzate nei collage e nel decoupage – realizzati dal grande pittore francese Henri Matisse (1869-1954). Matisse iniziò a sperimentare la tecnica nell’ultima parte della sua vita, dal 1937 al 1954, quando una malattia aveva limitato la sua mobilità fisica: sostituì i pennelli con cui aveva lavorato fino a quel momento con forbici e carta per creare opere coloratissime, ispirate tra le altre cose ai moltissimi viaggi fatti in giro per il mondo. Inizialmente i cut-out erano di piccole dimensioni e raffiguravano spesso piante e fiori stilizzati, ma col tempo divennero sempre più grandi fino a diventare murali o a ricoprire le pareti di una stanza intera. La mostra al MoMA, esposta per la prima volta alla Tate Gallery di Londra – resterà aperta fino all’8 febbraio 2015. | Henri Matisse al MoMA di New York. Una mostra dedicata ai colorati "cut-outs" del grande pittore francese: i ritagli che usò quando era ormai troppo malato per dipingere. |
Uno pensa a novembre e pensa istintivamente – un po’ per abitudine e un po’ con buoni argomenti – a un mese grigio e nebbioso, agli alberi spogli, al cielo che diventa cupo e opprimente. Persino i vestiti delle persone tendono ad appiattirsi cromaticamente tra le varie sfumature del grigio e del marrone. Qualcuno ne è sollevato, di essere fuori da quella cafoneria cromatica estiva. Per altri il passaggio è stato forse troppo brusco: per loro ci sono queste immagini del mondo a novembre, tutte fantasticamente chiare o colorate. Si va dagli alberi bianchissimi ricoperti di neve a Sochi, in Russia, al giallo dei dolci tipici venduti in una bancarella afghana; dall’installazione di luci blu che ha illuminato il Monte dei Cappuccini a Torino al rosso intenso di un torii, il tradizionale ingresso a un tempio scintoista giapponese, che spicca sul profilo scuro di un bosco, col monte Fuji innevato, in lontananza. Un altro novembre è possibile. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Un altro novembre è possibile. Una raccoltona fotografica delle immagini più colorate e splendenti di questo mese, per farsi passare la tristezza da grigiore autunnale. |
L’ISTAT ha comunicato che il tasso di disoccupazione in Italia a gennaio è stato del 12,6 per cento, in diminuzione dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Per quanto limitato a un ristretto periodo di tempo e dell’ordine dello zero virgola, il dato di oggi è stato commentato positivamente da diversi analisti e osservatori, anche se è ancora presto per parlare di una consistente inversione di tendenza rispetto agli ultimi mesi. A dicembre era stata comunque registrata un’analoga diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,1 per cento. Il numero di disoccupati è nel complesso pari a 3,22 milioni, mentre gli occupati rispetto a un anno fa sono aumentati dello 0,6 per cento: circa 130 mila persone con un lavoro in più. L’ISTAT ha anche segnalato una riduzione dello 0,1 per cento dei disoccupati nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni, sia rispetto a dicembre sia a gennaio 2014. Il tasso di disoccupazione giovanile, che è bene ricordare equivale alla quota dei giovani disoccupati rispetto al totale degli attivi (occupati e non occupati in cerca di un lavoro), è del 41,2 per cento. | 11 anni di disoccupazione in Italia. Com'è cambiato il tasso di disoccupazione da prima che iniziasse la crisi fino ai dati diffusi oggi, accolti con qualche cauto ottimismo. |
Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, in alcuni gruppi e comunità del Regno Unito era piuttosto diffuso l’utilizzo del polari, un linguaggio segreto che serviva alle persone gay e queer per comunicare negli spazi pubblici senza farsi capire dagli altri e che contribuì a formare una certa sottocultura. Come è successo a diverse altre lingue o consuetudini sviluppate per esigenze simili in contesti repressivi, il polari ha smesso di essere rilevante con l’avvento dei movimenti di rivendicazione delle identità LGBTQIA+ ed è anche stato criticato per il suo “effetto ghettizzante”: tuttavia, è rimasto nell’inglese di oggi attraverso alcune parole di uso comune. Il polari, che era parlato soprattutto a Londra, è una sorta di slang caratterizzato da una mescolanza di termini italiani, romeni e di altre derivazioni integrati nella lingua inglese. Si sviluppò a partire da una lingua pre-esistente chiamata “parlyaree” – dall’italiano “parlare” – che era associata per lo più a viaggiatori e artisti itineranti, e poi venne adottata anche da gruppi di piccoli criminali, mendicanti e prostitute. | Il linguaggio segreto usato nella comunità gay nell’Inghilterra di metà Novecento. Storia del polari, celebrato e criticato allo stesso tempo, e rimasto nell'inglese di oggi con alcune parole di uso comune. |
La giornalista e traduttrice Elena Lowenthal è la nuova direttrice del Circolo dei lettori di Torino, che esiste dal 2006 ed è diventato la più vivace istituzione culturale piemontese, ospitando ogni settimana decine di eventi pubblici nella sede di Palazzo Graneri della Roccia a Torino (e con cui il Post ha una collaborazione dal 2018). La scelta è stata presa, a partire da un bando, dal Consiglio di gestione del Circolo. Elena Lowenthal è nata a Torino nel 1960, ha tradotto molti testi letterari israeliani, tra cui molte opere degli scrittori Amos Oz e David Grossman. Collabora come editorialista con La Stampa e Tuttolibri, il suo supplemento culturale. Ha scritto saggi e romanzi e insegna presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia. | La scrittrice e traduttrice Elena Lowenthal è la nuova direttrice del Circolo dei lettori di Torino. |
La Corte di Cassazione ha confermato che Berlusconi non deve alcun assegno di mantenimento all’ex moglie Veronica Lario, da cui si è separato nel 2012. La notizia è stata data da Radiocor, l’agenzia stampa del gruppo del Sole 24 Ore. In particolare, si legge sul Sole, la Corte «ha aderito alla difesa del Cavaliere, rappresentato dal Professor Pier Filippo Giuggioli, rilevando come Berlusconi avesse ampiamente assolto ai propri obblighi di assistenza economica in favore della ex moglie già in corso di matrimonio, costituendo in suo favore un patrimonio mobiliare ed immobiliare di eccezionale valore». Già nel 2017 la Corte d’Appello di Milano aveva cancellato l’assegno di mantenimento da 1,4 milioni di euro al mese che Berlusconi doveva a Lario secondo una sentenza del 2013 del Tribunale di Monza. La Corte d’Appello aveva anche obbligato Lario a restituire a Berlusconi circa 45 milioni di euro ottenuti fino a quel momento. | La Corte di Cassazione ha confermato che Berlusconi non deve alcun assegno di mantenimento all’ex moglie Veronica Lario. |
Google cambia continuamente, e non solo il modo in cui organizza i propri indici e dà maggiore o minore rilievo ai siti. Negli ultimi anni il motore di ricerca più usato al mondo è diventato molto rapido nel dare le risposte e, soprattutto, nel darle direttamente nella propria pagina dei risultati, senza la necessità di andarle a cercare all’interno dei siti. Un’enorme quantità di informazioni è accessibile semplicemente chiedendo le cose a Google, anche con un linguaggio colloquiale e in modi simili a come chiederemmo un suggerimento a un amico. Gli sviluppatori del motore di ricerca hanno in più occasioni spiegato che un giorno Google farà le cose ancora più naturalmente, rispondendo alle ricerche vocali come farebbe un essere umano. L’idea è creare un motore di ricerca che si comporti come quello leggendario di Star Trek, ma la strada da fare è ancora lunga. Molte delle nuove funzioni di Google sono spesso scoperte per caso e, soprattutto i meno assidui di Internet, non conoscono diverse scorciatoie che rendono più semplici e immediate le ricerche. Ne abbiamo messe insieme una selezione, comprese alcune sorprendenti. E per mettere alla prova la resistenza di quelli che “ah ma questa già la sapevo”. | Le cose che puoi chiedere a Google. Dall'età dei personaggi famosi alla grandezza dei pianeti, dai nomi dei figli di Brad Pitt a quello che danno al cinema: e risponde lui, senza cliccare altrove. |
Mercoledì Yahoo ha detto che chiuderà il suo sito Yahoo Gruppi, una via di mezzo tra una piattaforma di mailing list e un forum che esiste dal 2001. A partire dal 21 ottobre gli utenti non potranno più caricare contenuti nel sito e il 14 dicembre tutti i contenuti caricati saranno cancellati definitivamente. Successivamente il sito continuerà a esistere, ma i gruppi pubblici diventeranno privati e sarà necessaria l’approvazione di un amministratore per farne parte; gli utenti potranno continuare a essere in contatto con i propri gruppi via email. Fino al 14 dicembre gli utenti di Yahoo Gruppi potranno scaricare i propri dati caricati in passato partendo dalle impostazioni di privacy del sito; inoltre nel gruppo di Reddit /r/DataHoarders sono stati condivisi dei metodi per poter scaricare i propri dati dal sito in modo automatico. | Yahoo chiuderà Yahoo Gruppi. |
Google ha annunciato un nuovo progetto che di fatto avvicina l’azienda a essere, tra le altre cose, un operatore di telefonia mobile. L’iniziativa si chiama Project Fi e per ora è limitata agli Stati Uniti e a chi possiede i Nexus 6, gli smartphone che usano Android e che Google realizza in collaborazione con Motorola Mobility. A seconda di come andranno le cose, nei prossimi mesi Google potrebbe estendere il suo progetto ad altri paesi e altri telefoni. Google non si è naturalmente messa a installare propri ripetitori per i cellulari sul territorio degli Stati Uniti: per mettere in piedi la sua rete mobile ha stretto accordi con gli operatori statunitensi T-Mobile e Sprint. Project Fi funziona quindi come un operatore virtuale di rete mobile (MVNO), non ha un suo spazio radio su cui trasmettere né particolari infrastrutture e usa quelle di altre compagnie, che in cambio ricevono denaro per l’affitto delle loro risorse. L’idea di Google è di offrire un servizio sperimentale alternativo a quelli classici delle compagnie telefoniche, soprattutto negli Stati Uniti dove i piani in abbonamento sono spesso piuttosto costosi. | Google diventa operatore mobile. Per ora solo negli Stati Uniti e solo sui Nexus 6: l'iniziativa si chiama Project Fi e nasce come alternativa ai servizi tradizionali di telefonia. |
Questa mattina è morto a Parigi Jean Giraud, grande disegnatore e fumettista francese più noto con lo pseudonimo di Moebius (ma nella sua carriera aveva utilizzato anche quello di Gir). Aveva 73 anni. Moebius era nato nei sobborghi di Parigi nel 1938 e da ragazzo aveva svolto parte del suo servizio militare durante la guerra di Algeria. Dopo il suo ritorno aveva cominciato a pubblicare storie western nei periodici a fumetti Spirou e poi Pilote, che gli avevano dato una prima notorietà, ma il personaggio che lo rese famoso fu il luogotenente Blueberry, il cui primo volume uscì nel 1965. Ne seguirono altri 27. | Chi era Moebius. Il disegnatore francese autore di Blueberry e di famose serie di fantascienza morto oggi a 73 anni. |
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la dodicesima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. La puntata di ieri sera parla delle tecniche per attrarre i giornalisti alla conferenza stampa (no chiavette usb, forse e-book reader, meglio se d’oro, sì smartphone). | La dodicesima puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Sulle tecniche per attirare i giornalisti alle conferenze stampa (no chiavetta usb, no cena da Cesarino, forse e-book reader, meglio se d'oro). |
Poco prima delle 13 di oggi si è sviluppato un grosso incendio a Brendola, in provincia di Vicenza, nella fabbrica di vernici Isello in via Orna. I giornali locali e il Corriere della Sera dicono che per ora non si hanno notizie di feriti, e circa 50 vigili del fuoco sono ancora al lavoro per estinguere l’incendio. La fabbrica si trova a ridosso dell’autostrada A4, vicino al casello Alte Montecchio: a causa del denso fumo causato dall’incendio è stato chiuso il tratto tra lo svincolo Montecchio e lo svincolo Montebello, ed è stata chiusa anche la strada provinciale 500 così come le strade che dal casello entrano a Brendola. La potenziale tossicità del materiale contenuto nella fabbrica ha attivato l’ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale) del Veneto, che è sul posto per controllare lo stato dell’aria, e ha spinto il sindaco di Brendola a emettere un’ordinanza per evacuare tutti gli edifici nelle vicinanze. Nella stessa ordinanza il sindaco raccomanda di chiudere porte e finestre delle proprie case e di non uscire almeno per qualche ora. | Un grosso incendio a Brendola, in provincia di Vicenza, ha causato la chiusura di un tratto della A4. |
È uscito per la casa editrice Omnibus Press il libro Skinheads 1979-1984, che raccoglie oltre 100 fotografie realizzate da Derek Ridgers prevalentemente a Londra all’inizio degli anni Ottanta e che hanno come protagonisti dei ragazzi skinhead. Derek Ridgers è un fotografo inglese che per oltre trent’anni ha fotografato le sottoculture inglesi, dai punk ai “new romantics” passando per la scena fetish di Londra: nel ’79, mentre si trovava nel locale di Soho “Billy’s”, venne avvicinato da un gruppo di ragazzi skinhead che volevano farsi fotografare. Da allora per i successivi cinque anni girò per le strade di Londra e nelle vicine località costiere per raccontare il movimento skinhead, nato negli anni Sessanta in Inghilterra e poi diffuso in tutto il mondo. Le foto di Ridgers raccontano infatti la “seconda ondata di skinheads”, ovvero quei ragazzi che alla fine degli anni Settanta avevano ripreso lo spirito del punk in reazione allo stile androgino dei cosiddetti “new romantics”, accompagnandolo ad una forte appartenenza di classe e all’orientamento politico, che poteva andare dall’anarchia a posizioni dichiaratamente fasciste e razziste. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gli skinheads di Londra. Nelle foto scattate tra il 1979 e il 1984 da Derek Ridgers, raccolte in un nuovo libro. |
Se dovessimo spiegare a qualcuno che arrivi da molto lontano – nello spazio o nel tempo – cosa ci ha fatto fare la tecnologia negli ultimi vent’anni, quelli con poca memoria parlerebbero forse di quell’estate in cui andammo tutti in giro a caccia di animali invisibili ma visibili con la realtà aumentata. Quelli con più memoria troverebbero invece l’inizio di tutto in quei mesi in cui molti dedicarono grandi attenzioni e apprensioni a una specie di pulcino digitale (in realtà un alieno), per evitare di farlo morire. I primi Tamagotchi uscirono in Giappone nel novembre 1996 e l’anno successivo nel resto del mondo, con code e tende fuori dai negozi la notte prima. Furono usatissimi, criticatissimi “perché i giovani ci passavano troppo tempo, anche a scuola” e “chissà dove andremo a finire di questo passo” e perché morivano (a volte anche dopo poche ore in cui li si trascurava) e c’era chi sosteneva che far vedere la morte a dei bambini fosse sbagliato e grave. Nel settembre 1997 – quando già erano stati venduti almeno 40 milioni di Tamagotchi – il New York Times ne parlò così: | Intanto c’è chi ancora gioca con i Tamagotchi. Un po' perché escono nuove versioni e un po' perché le prime, quelle di fine anni Novanta che a voi morivano dopo tre giorni, possono vivere fino a 20 anni. |
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ci sono parecchie fotografie di animali, con il meglio di un intero anno di “Weekly beasts”, la rubrica di foto di animali del Post. Per restare in tema di foto ci sono anche quelle storiche della maratona di New York e quelle di magliette “sbagliate”. Poi la lista dei dieci migliori film di supereroi secondo il Guardian, i 20 account più seguiti su Twitter e infine un’anticipazione del libro di Michele Serra in cui il giornalista parla dei giovani d’oggi. – 20 personaggi dei Simpson che forse non vedrete più Il personaggio della maestra Caprapall sarà ritirato dopo la morte della doppiatrice, e non è la prima volta che succede. | Sunday Post. Supereroi, magliette sbagliate e il caso Cancellieri tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
Il presidente della Camera Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle, ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella un mandato esplorativo per verificare la possibilità di formare un nuovo governo sostenuto dalle attuali forze parlamentari. Fico è stato convocato al Quirinale venerdì alle 19.30; poco prima, al termine delle consultazioni con tutte le forze politiche e parlamentari, Mattarella aveva detto ai giornalisti che dai suoi incontri era «emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente». Il Presidente #Mattarella riceve il Presidente della Camera dei deputati @Roberto_Fico pic.twitter.com/8TClou5wTn | Roberto Fico ha ricevuto un mandato esplorativo. Dopo due giorni di consultazioni Mattarella gli ha chiesto di verificare la possibilità di un nuovo governo sostenuto dalla stessa maggioranza del precedente. |
Domani, martedì 21 novembre, la circolazione dei taxi sarà interrotta in tutta Italia per tutta la giornata, a causa di uno sciopero nazionale dei tassisti. In un comunicato diffuso dalle associazioni di categoria (che si può leggere per intero sul sito dell’Unione di rappresentanza italiana dei tassisti), si chiariscono le ragioni dello sciopero: il 23 febbraio 2017, dopo le proteste dei giorni precedenti, i rappresentanti dei tassisti avevano concordato con il governo l’emissione entro trenta giorni di un decreto attuativo che nell’idea dei tassisti avrebbe dovuto regolamentare definitivamente il servizio dei taxi in Italia. Il decreto, però, è stato presentato con molto ritardo e non è stato ritenuto sufficiente dalle associazioni di categoria, che oggi accusano il governo di aver deregolamentato il servizio dei taxi in favore di altri concorrenti (come i servizi di car sharing e Uber). Il servizio Taxi, in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico non di linea, producendo gravi scompensi nel servizio e verso l’utenza con vere e proprie operazioni di dumping. […] La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni; rivendichiamo una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea. | Lo sciopero dei taxi di domani, martedì 21 novembre. Il servizio sarà interrotto per tutto il giorno in tutta Italia, perché i tassisti chiedono al governo una «stringente regolamentazione». |
È stato diffuso un nuovo trailer per la nuova stagione, la sesta, della popolare serie tv fantasy Game of Thrones che inizierà il 24 aprile su HBO. Poche ore dopo che saranno trasmesse negli Stati Uniti, le puntate di Game of Thrones si potranno vedere anche in Italia su Sky Atlantic. La sesta stagione di Game of Thrones ha una particolarità: è stata girata e sarà trasmessa prima che lo scrittore George R. R. Martin – dai cui libri è tratta la serie – abbia finito di scrivere il sesto libro della saga A Song of Ice and Fire, quello a cui la sesta stagione avrebbe dovuto ispirarsi. | Il nuovo trailer della sesta stagione di Game of Thrones. Lo ha diffuso HBO: la serie riparte il 24 aprile. |
Aggiornamento delle 18:20 A 24 ore dall’inizio dei primi problemi di connessione, Skype sta progressivamente tornando alla normalità, come ha confermato il CEO della società, Tony Bates, a GigaOM. Stando ai dati forniti nelle ultime ore, 16,5 milioni dei 25 milioni di utenti del servizio sarebbero ora nuovamente online. I malfunzionamenti sono ancora a macchia di leopardo, ma la società assicura che in Europa e sulla costa orientale degli Stati Uniti Skype funziona normalmente. Ciò significa che i servizi per le chiamate, le videochiamate e le chat sono nuovamente disponibili e operativi. Tutto è però ancora temporaneo. Per superare i problemi delle ultime ore, la società ha deciso di usare molti dei propri server come “supernodi” (una specie di centralini) per smistare il traffico. Le videochiamate di gruppo non sono quindi disponibili e così anche alcune funzionalità offline per evitare di sovraccaricare i server. | Che cosa sta succedendo a Skype. Da un giorno il servizio per chattare e telefonare online funziona a singhiozzo per diversi milioni di utenti e la società si scusa. |
Nei giorni scorsi il Corriere della Sera ha affidato al suo editorialista Antonio Polito il compito di giudicare e confrontare il lavoro dei due governi guidati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: il primo sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle e rimasto in carica fino ad agosto, il secondo appoggiato da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle e ancora in carica. Polito si è concentrato su vari temi fra cui economia, politica estera ed Europa, ma il giudizio più discusso lo ha dato a proposito delle politiche sull’immigrazione, nel paragrafo dedicato alla “sicurezza”. In una ventina di righe, Polito ha sostanzialmente elogiato il lavoro da ministro dell’Interno di Matteo Salvini, in carica nel primo governo Conte, con argomenti piuttosto problematici e spericolati. Fra le varie imprecisioni, la parte iniziale dell’articolo sostiene ad esempio che a causa del netto calo degli sbarchi di migranti sulle coste italiane «l’immigrazione non è più un’emergenza: ed è impossibile negare che la svolta l’abbia data Salvini al Viminale». | L’immigrazione non è più un’emergenza per merito di Salvini? è la linea del Corriere della Sera nel suo giudizio di fine anno sui governi Conte, vediamo se è vero. |
Lunedì 30 agosto il dittatore libico Gheddafi tornerà a Roma, per festeggiare il secondo anniversario del cosiddetto trattato di Bengasi, trattato di amicizia tra la Libia e l’Italia sottoscritto dai due paesi nell’estate del 2008. L’ultima volta che Gheddafi venne in Italia fu una spettacolo a metà tra il tragico e il comico: da una parte la tristezza di vedere accolto con tutti gli onori un personaggio protagonista di innumerevoli efferatezze e ingiustizie negli ultimi quarant’anni, dall’altra il singolare e curioso abbinamento tra la nota spiritosaggine di Berlusconi e l’atteggiamento sbracato e circense del leader libico, che come una navigata rock star si veste in modo stravagante, dorme in una sfarzosissima tenda, si porta dietro un’entourage composto da centinaia di persone, chiede – e ottiene – di incontrare un sacco di ragazze italiane. L’anno scorso era stato Berlusconi a volare a Tripoli, e anche lì ne avevamo viste un bel po’: per dire, Gheddafi voleva che le Frecce tricolori volassero sulla Libia lasciando delle scie solamente verdi. Poco dopo quell’incontro il Guardian pubblicò un articolo intitolato “The Gaddafi-Berlusconi connection”, firmato da John Hooper, che raccontava delle imponenti convergenze finanziarie tra Berlusconi e Gheddafi, il cui rapporto sarebbe molto più che diplomatico. Approfittando della prossima visita di Gheddafi a Roma, l’articolo del Guardian è oggi ripreso e raccontato da Umberto De Giovannangeli sull’Unità, che ha anche scambiato due parole con lo stesso John Hooper. | “La Berlusconi-Gheddafi connection”. Gheddafi sarà presto in visita in Italia, l'Unità torna a parlare dei rapporti commerciali privati tra Berlusconi e il leader libico. |
Negli ultimi giorni la pagina Facebook della Società Italiana di Psichiatria – la più importante organizzazione che si occupa di psichiatria in Italia – ha pubblicato diversi messaggi per smentire le affermazioni false del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che in almeno due occasioni aveva parlato della necessità di riformare il sistema della medicina psichiatrica in Italia. Parlando durante il raduno della Lega a Pontida l’1 luglio e intervistato durante la trasmissione di La7 In Onda due giorni dopo, Salvini ha ripetuto l’idea che la cura dei malati psichiatrici in Italia è stata lasciata in carico alle famiglie dei malati, senza aiuto da parte dello Stato. La Società Italiana di Psichiatria ha invece fatto presente che il sistema di salute mentale italiano è «un’eccellenza» riconosciuta in tutto il mondo e che a essere stati abbandonati dallo Stato sono medici e infermieri che lavorano nel settore. | La Società Italiana di Psichiatria contro Salvini. Il ministro dell'Interno ha detto – senza prove – che c'è stata «un’esplosione di aggressioni per colpa di malati psichiatrici»: quelli che conoscono la materia gli hanno risposto. |
La giornalista Annalisa Camilli, una delle più esperte e preparate in Italia sull’immigrazione e l’accoglienza, ha ripreso su Internazionale un recente rapporto di Action Aid e Openpolis da cui emerge che diverse misure decise dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini abbiano favorito il cosiddetto «business dell’accoglienza», cioè quello portato avanti da aziende e cooperative che si arricchiscono con i grandi appalti per gestire i centri per migranti. Uno dei provvedimenti di Salvini che – assieme ai due cosiddetti «decreti sicurezza» – hanno inciso di più sul sistema dell’accoglienza è stato il taglio dei fondi dei centri, passato dai famosi 35 euro al giorno per ospite (che in realtà erano una media) a circa 19/21. Questo ha reso di fatto accessibili i bandi per i centri per l’accoglienza straordinaria – cioè la maggior parte di quelli che esistono in Italia – soltanto alle grosse aziende e cooperative, le uniche che possono permettersi margini di guadagno molto bassi. Persino a Milano, dove i piccoli centri sono molto diffusi, l’appalto per la gestione di un nuovo centro per i rimpatri è stato vinto da una cooperativa molto grande e assai problematica. | Salvini ha favorito il «business dell’accoglienza». Tagliando i fondi per i centri per migranti ha dato vantaggi alle cooperative e alle aziende più grosse e meno interessate all'integrazione, scrive Internazionale. |
È uscito ieri in Italia La vita di Adele (La vie d’Adèle nella versione originale), il film del regista Abdellatif Kechiche che ha vinto la Palma d’oro a Cannes all’ultima edizione del Festival. Il film è tratto dal graphic novel francese di Julie Maroh Il blu è un colore caldo (la cui protagonista si chiama Clémentine), pubblicato per la prima volta nel 2010 da Glenat. In Italia è edito da Rizzoli Lizard, ed è uscito il 16 ottobre, con la traduzione italiana di Federica Zicchiero. Il Post ne pubblica la prima parte in cinque puntate: quella di oggi è la quarta. Trovate la prima qui, la seconda qui e la terza qui. | Il blu è un colore caldo, quarta puntata. Altre 15 tavole dal bellissimo graphic novel da cui è tratto il film "Vita di Adele", uscito ieri in Italia. |
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la seconda puntata della seconda stagione del “Candidato”, la serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Questa volta si parla di razzismo da campagna elettorale. | Il terzo episodio della seconda stagione del “Candidato”. Questa volta si parla di filippini e di razzismo da campagna elettorale. |
Kevin D. Hall è un ricercatore del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK), un istituto che fa parte del Dipartimento della Salute americano – l’equivalente del Ministero della Salute – e che si occupa di diabete e disturbi alimentari. L’obesità è da anni in aumento: ogni anno fa rischiare a migliaia di persone di sviluppare diabete, malattie cardiache e diversi tipi di tumori. Negli Stati Uniti, due terzi degli adulti e un terzo dei bambini sono in sovrappeso [in Italia, secondo un sondaggio del 2014 sono in sovrappeso il 42 per cento degli adulti]. Più aumentano queste cifre, e più si espandono le aziende che si occupano di diete e perdita di peso, il cui giro d’affari oggi vale decine di miliardi di dollari. Ciò che non sta aumentando, invece, è la consapevolezza di molte persone su cosa significa essere obesi e come si fa per perdere peso. Ecco qualche mito che possiamo sfatare. | Cinque falsi miti sulle diete. Non è vero che non ci sono obesità "sane", o che dopo una dieta si riprende sempre peso, spiega il Washington Post. |
Con oltre 400 milioni di dosi di vaccini contro il coronavirus somministrate nel mondo, epidemiologi e virologi iniziano a fare qualche nuova valutazione sulla cosiddetta “immunità di gregge”, ma le loro previsioni non sono molto incoraggianti. Considerate le caratteristiche del virus e l’andamento delle campagne vaccinali, sembra sempre più improbabile che si possa raggiungere in tempi brevi una diffusa immunizzazione della popolazione, con la conseguente fine della pandemia. Come spiegano già da tempo gli esperti, la COVID-19 diventerà una malattia endemica, cioè sempre presente tra la popolazione come avviene già con l’influenza. Ciò renderà gestibile la malattia, grazie ai vaccini e ai ricorrenti contagi che rafforzeranno la memoria immunitaria, ma nel breve-medio periodo dovremo probabilmente affrontare una fase in cui non potremo contare sull’immunità di gregge, con maggiori rischi di nuove ondate. | Raggiungeremo mai l’immunità di gregge? anche con un massiccio ricorso alla vaccinazione, difficilmente riusciremo a far sparire la COVID-19, racconta Nature. |
È stato diffuso il programma dell’edizione 2018 del Festivaletteratura di Mantova, uno dei più grandi e frequentati festival dedicati ai libri italiani. Quest’anno il festival comincerà il 5 settembre e finirà il 9. Tra i 300 autori che parteciperanno al festival ci saranno molti ospiti internazionali, per esempio gli americani Nicole Krauss, David Sedaris, Michael Frank, l’inglese Patrick McGrath, la spagnola Alicia Giménez-Bartlett e l’islandese Jón Kalman Stefánsson. Ci sarà anche l’economista greco Yanis Varoufakis. Tra gli italiani ci saranno anche il peraltro direttore del Post Luca Sofri e il peraltro vicedirettore del Post Francesco Costa. Il 9 settembre Sofri parlerà con lo scrittore austriaco Robert Menasse, autore di La capitale, un romanzo ambientato a Bruxelles che parla delle istituzioni europee. Costa invece presenterà Un altro giorno di morte in America del giornalista britannico Gary Younge il 6 settembre: è un saggio che parla delle persone uccise quotidianamente dalle armi da fuoco negli Stati Uniti. | È stato diffuso il programma del Festivaletteratura di Mantova 2018. |
Oggi verrà proiettato alla mostra del cinema di Venezia il nuovo film di Robert Redford (il suo nono da regista) che si chiama The company you keep e parla di un ex militante dei Weather Underground, un violento gruppo radicale di sinistra attivo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. Anche se la loro storia viene ricordata raramente, i Weathermen (era il loro nome originario, “meteorologi”: da un verso della canzone di Bob Dylan Subterranean Homesick Blues che diceva “non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte tira il vento”) compirono alcuni atti terroristici di grandissima visibilità, come l’esplosione di una bomba al Campidoglio di Washington, la sede della Camera dei rappresentanti, il primo marzo 1971; un attentato al Pentagono il 19 maggio 1972 (il compleanno di Ho Chi Minh) e la fuga in Algeria di Timothy Leary, il famoso sostenitore delle droghe psichedeliche e “santone” delle prime ribellioni giovanili nelle università californiane. | Chi erano i Weathermen. La storia dell'organizzazione terroristica di sinistra che operò negli Stati Uniti negli anni '70, di cui parla Robert Redford nel film che oggi è presentato a Venezia. |
Ieri la Corte Costituzionale si è espressa sul caso di Marco Cappato, il politico e attivista dell’associazione Luca Coscioni accusato – in base all’articolo 580 del codice penale – di avere aiutato a suicidarsi Fabiano Antoniani, più noto come dj Fabo. Che cosa è cambiato con questa sentenza? La sentenza Innanzitutto va precisato che la sentenza non ha a che fare con l’eutanasia ma con il suicidio assistito. Nel suicidio assistito, infatti, il farmaco necessario a uccidersi viene assunto in modo autonomo dalla persona malata. Nell’eutanasia, invece, il medico ha un ruolo fondamentale: nell’eutanasia attiva somministra il farmaco, in quella passiva sospende le cure o spegne i macchinari che tengono in vita la persona. In Italia l’eutanasia attiva e il suicidio assistito, così come l’aiuto al suicidio, sono vietati. L’eutanasia passiva, invece, dal gennaio del 2018 è regolata dalla legge sul testamento biologico approvata durante la scorsa legislatura: stabilisce che nessun trattamento sanitario (comprese nutrizione e idratazione artificiali) possa essere iniziato o proseguito senza il consenso «libero e informato» della persona interessata, che può dunque rifiutarsi anche preventivamente, anche se questo dovesse provocargli la morte. | Cosa cambia dopo la sentenza su Marco Cappato. A determinate condizioni, ha detto la Corte Costituzionale, aiutare qualcuno a suicidarsi non è punibile. |
È morto Alberto Rizzoli, nipote del fondatore della casa editrice Rizzoli, di cui fu amministratore delegato negli anni Settanta: aveva 74 anni. Secondo quanto riportano i giornali, Rizzoli si sarebbe ucciso nella sua tenuta a Rognano, in provincia di Pavia. Rizzoli era nato a Como il 18 febbraio 1945 e aveva iniziato a lavorare nella casa editrice di famiglia fin da giovane. Nel 1974 ne divenne anche amministratore delegato, ma nel 1979 lasciò la carica in seguito a dissidi con il fratello Angelo, presidente del gruppo Rcs. Nel 1983 venne arrestato insieme al fratello Angelo e al direttore generale di Rcs Bruno Tassan Din per “bancarotta patrimoniale societaria in amministrazione controllata”, rimanendo in carcere 21 giorni per poi essere prosciolto in fase istruttoria. In seguito lasciò l’attività editoriale per dedicarsi alla gestione di un’azienda agricola a Rognano. | È morto Alberto Rizzoli, ex amministratore delegato dell’omonima casa editrice: aveva 74 anni. |
Qualcuno sarà contento di vedere insieme gli ex calciatori Giancarlo De Sisti, Gianni Rivera e Roberto Boninsegna, e potrebbe venirgli nostalgia della cosiddetta partita del secolo. Per rimanere in Italia, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono anche Ghali e Chiara Ferragni, oltre a Vittorio Sgarbi che viene portato via di peso dall’aula della Camera. Si continua con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, il rapper Macklemore, altri primi ministri, principi e un arcivescovo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Vecchie glorie del calcio, principi e principesse e celebrities in streaming, tra le persone da fotografare in settimana. |
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni (Lega Nord) è indagato dalla Procura di Milano con l’accusa di avere esercitato presunte pressioni tramite dirigenti a lui vicini su Eupolis (l’ente regionale di ricerca e statistica) ed Expo S.p.a. a favore di due sue ex collaboratrici quando era ministro dell’Interno: Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio. L’indagine che coinvolge Maroni è partita nel luglio del 2014 a Busto Arsizio da quella su Finmeccanica e poi è stata trasmessa per competenza territoriale a Milano. Ieri, mercoledì 3 giugno, il pubblico ministero di Milano Eugenio Fusco ha chiuso le indagini contestando a Maroni il reato di “turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente” (avrebbe cioè turbato una gara per favorire qualcuno) e “induzione indebita”. L’induzione indebita a dare o promettere è compresa nella cosiddetta “legge Severino” che disciplina la sospensione e la decadenza dalle cariche pubbliche. Nel caso in cui Maroni fosse condannato in primo grado, potrebbe decadere da presidente della Regione. | Perché Roberto Maroni è indagato. Secondo l'accusa avrebbe fatto pressioni su Eupolis e Expo S.p.a. per favorire due sue ex collaboratrici. |
Il Large Hadron Collider (LHC), l’enorme acceleratore di particelle del CERN di Ginevra (Svizzera), è stato riattivato interamente per la prima volta dopo più di due anni di lavori – e qualche contrattempo – per riparare e aggiornare i suoi sistemi. LHC è uno degli strumenti più importanti per lo studio della fisica delle particelle, cioè quella parte della fisica che si occupa dei pezzi che costituiscono tutto ciò che abbiamo intorno e di cui siamo fatti – la materia – e del modo in cui interagiscono tra loro. I dati raccolti nei prossimi mesi di sperimentazioni aiuteranno i ricercatori del CERN a capire meglio comportamento e caratteristiche delle particelle e a rispondere a domande piuttosto complicate e fondamentali del tipo: di che cosa è fatto il nostro universo e come tutto ha avuto inizio? LHC Al CERN ci sono sette acceleratori principali; il più grande di tutti è LHC che si estende su una circonferenza di 27 chilometri nel sottosuolo dell’area di Ginevra. Semplificando, si può immaginare LHC come un’enorme circonferenza formata da un tubo vuoto, sul quale sono applicati 1.600 magneti superconduttori tenuti molto al fresco a una temperatura di -271,25 °C: a queste condizioni i magneti creano un particolare campo magnetico che permette di mantenere i protoni all’energia necessaria per condurre gli esperimenti. I protoni, se non ve lo ricordate da scuola, sono particelle subatomiche con carica elettrica positiva e che insieme ai neutroni (carica neutra) e agli elettroni (carica negativa) costituiscono gli atomi. In un certo senso LHC è l’oggetto gelato più grande mai costruito dall’uomo. | L’acceleratore del CERN è ripartito. Dopo due anni di pausa, ed è più potente che mai: serve per studiare la fisica delle particelle e in sostanza spiegare da dove viene tutto. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il ritorno dei rifiuti a Napoli. Si ricomincia: cumuli in giro per la città, sette camion bruciati. |
Il petrolio che la scorsa primavera ha invaso i fondali del Golfo del Messico al largo delle coste della Louisiana è ancora lì e non si sta disgregando. Uno studio condotto da alcuni ricercatori della University of Georgia ha dimostrato quanto il fondale marino sia rimasto danneggiato dalla perdita causata dall’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della BP, che pochi giorni fa aveva rilasciato un proprio rapporto affermando che entro un anno l’emergenza ambientale nel Golfo sarebbe completamente rientrata. I ricercatori sostengono invece che occorrerà molto più tempo e che gli effetti sull’ecosistema marino saranno probabilmente visibili solo tra una decina di anni. Samantha Joye, la responsabile della ricerca, ha condotto alcune rilevazioni nel mese di dicembre per confrontare lo stato del fondale con quello che aveva trovato la scorsa estate. La ricercatrice immaginava di trovare molti meno residui di petrolio, ma così non è stato. Stando alle sue stime, i microbi che avrebbero dovuto digerire il petrolio, scomponendolo e rendendolo innocuo per l’ambiente, avrebbero portato alla rimozione del solo 10% del combustibile fossile. Questo risultato è in contrasto con altre ricerche scientifiche, che avevano stimato una disgregazione molto più massiccia del petrolio sul fondale, spiegano su Salon. | Il petrolio è ancora lì. Una nuova ricerca dimostra che il fondale del Golfo del Messico è ancora inquinato, e smentisce i rapporti della BP. |
A Wageningen, una città universitaria dei Paesi Bassi, è in corso la sperimentazione di un paio di minibus che si guidano da soli, la prima di questo genere su larga scala in Europa. I veicoli hanno una capacità di sei persone e si spostano attraverso il campus universitario e alcune strade della città, seguendo percorsi prestabiliti e gestendo automaticamente le fermate, gli stop e i semafori ai vari incroci. Sono stati sviluppati dall’Università tecnica di Delft in collaborazione con le aziende Mapscape e Robot Care System, mentre la produzione dei modelli è stata curata da EasyMile, una azienda franco-indiana. I minibus si chiamano WEpod e possono raggiungere una velocità di 40 chilometri orari, ma per motivi di sicurezza la sperimentazione prevede che raggiungano al massimo i 25 chilometri orari e che siano utilizzati solo di giorno, a patto che non stia piovendo o nevicando. Le precauzioni sono dovute al fatto che trasporti di questo tipo non erano mai stati sperimentati prima per le strade di una città su questa scala. I test servono per capire l’affidabilità del sistema e per valutare eventuali migliorie da apportare. Ogni minibus è dotato di sensori di vario tipo per rilevare ciò che ha intorno, la segnaletica stradale e per ricevere informazioni sul traffico e sul tragitto da percorrere. All’interno ci sono anche alcuni tasti a disposizione dei passeggeri, per prenotare le fermate e per attivare un freno di emergenza in caso di necessità. | Gli autobus che si guidano da soli nei Paesi Bassi. Li stanno sperimentando a Wageningen: trasportano fino a sei persone, si muovono da soli nel traffico e vanno piano. |
Il Guardian ha reso pubblici i contenuti di un centinaio di documenti interni di Facebook, nei quali sono indicate regole e politiche da seguire per la moderazione dei contenuti sul suo social network. Alcune di queste indicazioni su cui sono formati i moderatori – cioè le persone che intervengono direttamente per rimuovere i post quando non sono sufficienti i sistemi automatici – si contraddicono a vicenda: nel complesso, scrive il Guardian, si ha l’impressione che Facebook non riesca a stare dietro in modo soddisfacente all’enorme quantità di cose pubblicate e condivise ogni giorno dai suoi quasi 2 miliardi di utenti. Il social network ha ricevuto spesso critiche, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, per essere intervenuto con lentezza nella rimozione di contenuti offensivi o, in altri casi, per avere rimosso post che in realtà non avevano nulla di controverso. Le istruzioni contraddittorie non aiutano le migliaia di moderatori che ogni giorno si occupano di rivedere i post segnalati su Facebook. Interpretare le regole può essere difficoltoso, soprattutto nel caso di contenuti a tema sessuale: a volte sono espliciti e in chiara violazione delle regole di utilizzo del social network, in altri casi sono più sfumati e richiedono valutazioni aggiuntive, influenzate dalle capacità di giudizio soggettive del singoli moderatori. Anche per questo motivo può succedere che post simili e con contenuti controversi siano rimossi o mantenuti, a seconda del processo di revisione che hanno subìto. | I documenti riservati di Facebook sulla censura. Li ha pubblicati il Guardian, ci sono regole ambigue e che si contraddicono: rendono ancora più complicato tenere sotto controllo i post di 2 miliardi di utenti. |
L’assemblea nazionale del PD, cominciata venerdì 20 e terminata sabato 21 a Roma, ha stabilito che le primarie per eleggere il segretario nazionale si terranno l’8 dicembre e che le candidature dovranno essere presentate entro l’11 ottobre. Su altri importanti cambiamenti allo statuto, invece, ci sono stati scontri e divisioni. Alla fine, le proposte di modifiche allo statuto del partito – presentate nelle prime ore di sabato – sono state ritirate poche ore dopo: molti giornali di oggi titolano “Caos nel PD”, per riassumere la situazione confusa e gli attacchi di ieri. Le modifiche Le principali modifiche che avrebbero dovuto essere votate riguardavano il ruolo del segretario e del candidato alla presidenza del Consiglio del partito. All’articolo 3 dello Statuto del Partito Democratico, modificato l’ultima volta nell’ottobre 2012, viene specificato che il segretario del partito è automaticamente anche il candidato presidente del Consiglio. All’articolo 18 viene stabilito che in caso di primarie di coalizione, il segretario è l’unico candidato ufficiale del partito – una norma a cui si è derogato prima delle ultime elezioni per permettere a Matteo Renzi e ad altri di partecipare. | Che cosa è successo nel PD. E che cosa non ha deciso, spiegato semplice (che non è mica facile). |
Vicente Huidobro era un poeta cileno nato il 10 gennaio del 1893 e morto nel 1948, a cui Google dedica il doodle di oggi. Huidobro è considerato fra i quattro maggiori poeti cileni di sempre insieme a Neruda, De Rokha e Mistral, fu sempre impegnato politicamente e si ritiene che sia l’ideatore del creazionismo poetico: la poesia crea immagini, rende reale quello che esiste, usa il linguaggio come in una formula magica superando la sua funzione referenziale, «inventa nuovi mondi», scrisse lui, e come una «chiave» «apre mille porte». Per questo, per Huidobro, «il poeta è un piccolo Dio». Il doodle ricorda in particolare l’avanguardia poetica a cui Huidobro diede inizio. Vicente Huidobro nacque a Santiago del Cile in una famiglia benestante e piuttosto stimolante, per l’epoca (la madre, María Luisa Fernández Concha, era un’attivista femminista). Trascorse alcuni anni in Europa, poi studiò con i gesuiti a Santiago, si iscrisse alla facoltà di Lettere e diresse varie riviste di poesia, iniziando a pubblicare nel 1911 e a dare forma, in diverse conferenze, alla sua ars poetica. | Chi era Vicente Huidobro. Il poeta cileno ricordato dal doodle di Google era famoso soprattutto per aver inventato una nuova avanguardia: il creazionismo poetico. |
Il Partito Democratico proporrà ai suoi alleati di scegliere Eugenio Giani come candidato presidente per le regionali in Toscana, per cui si voterà tra maggio e giugno del 2020. La decisione è stata presa giovedì sera dalla direzione regionale toscana del Partito Democratico, all’unanimità, scrivono i giornali. Giani ha 60 anni ed ha avuto una lunga carriera politica, iniziata nel 1990 quando fu eletto consigliere comunale a Firenze, città di cui è stato più volte assessore e presidente del Consiglio comunale. Nel 2010 è stato eletto per la prima volta al Consiglio regionale della Toscana, che presiede dal 2015. Dopo la decisione del PD di proporlo come candidato presidente, Giani ha parlato della necessità di costruire un’alleanza di centrosinistra la più ampia possibile. La candidatura di Giani verrà discussa a inizio dicembre in una riunione con i possibili alleati del PD alle elezioni. | Il PD proporrà Eugenio Giani come candidato presidente per le regionali in Toscana. |
Gianluca Gimini è un designer e insegnante di design del prodotto che circa un anno fa si fece notare per “Velocipedia”, un progetto per cui prima chiese alle persone di disegnare a memoria una bicicletta e poi trasformò quei disegni in “immagini fotorealistiche”, che mostravano come molte di quelle biciclette se fossero state vere non avrebbero mai funzionato (provate a disegnarne una prima di aprire il link, nel caso). Ora Gimini ha realizzato “Sneakered“: ha preso temi, grafiche e colori di alcuni famosi e storici prodotti italiani e li ha messi su delle scarpe – delle sneaker, per la precisione. L’idea di Gimini è mostrare come quegli «esempi di grafica e design eccellenti, sminuiti agli occhi dei più dalla loro (presunta) ordinarietà» siano ancora moderni. «L’effetto comico», spiega Gimini «è dato dal fatto che i prodotti sono stati rigorosamente scelti tra quelli che hanno un target di riferimento particolarmente anziano o conservatore». Anche in questo caso sono solo immagini: le sneaker di Felce Azzurra, Algasiv, Paneangeli e Cedrata Tassoni non sono in vendita (a meno che le aziende in questione, non coinvolte nel progetto, decidano di farci un pensiero). | Le scarpe Cynar, quelle Felce Azzurra, quelle Algasiv…. Se le è immaginate il designer Gianluca Gimini, che ha giocato con alcuni storici marchi italiani. |
A quanto pare sulla vicenda ACI uscita su Repubblica Milano ieri (oggi ne scrive la Stampa) Lega e Partito Democratico hanno deciso di mettersi di traverso. Ricapitoliamo: sette mesi fa cinque delle persone ai vertici della sezione di Milano dell’ACI, l’Automobile Club Italiano, si sono dimesse. Il ministro del Turismo Brambilla ha quindi nominato commissario straordinario Massimiliano Ermolli — figlio di Bruno Ermolli, uomo di molti poteri e interessi vicinissimo a Berlusconi. Ma Ermolli è anche uno dei candidati alle elezioni per il rinnovo dei vertici, insieme al figlio del ministro La Russa, Geronimo, ed Eros Maggioni, il compagno dI Michela Brambilla. E l’unica altra lista candidata, “Per la trasparenza”, non è stata ammessa per vizi di forma, per decisione di una commissione presieduta dallo stesso Ermolli. La lista esclusa ha presentato un ricorso al Tar, accusando di irregolarità causate dai vari conflitti di interesse presenti nella vicenda (la società Sinergetica di cui Ermolli è amministratore ha interessi e affari in corso con l’ACI nazionale). In ballo c’è soprattutto la gestione del Gran Premio di Formula Uno di Monza. | Il caso ACI arriva in Parlamento. I vistosi conflitti di interesse - che riguardano il ministro Brambilla e la famiglia Ermolli - contestati da Lega e PD. |
C’è sempre un disco da cui scopri per la prima volta band o musicisti che poi diventeranno un pezzo della tua vita, quando non sono tuoi contemporanei: non è di solito il loro primo disco, e tu dopo, da quello, ricostruirai tutto il prima, e il dopo, fino ai giorni tuoi, e seguirai quelli a venire. Io fui indottrinato ai “dinosauri del rock” da una preziosa nuova compagnia quando avevo 14 anni, al primo anno di liceo. Era il 1978, ero già in ritardo, e il primo disco di Neil Young che ascoltai era del 1971, ed era un live (un doppio live) della superband a cui partecipò per alcuni anni, Crosby, Stills, Nash e Young. Si chiamava Four way street. | Stephen Stills e Judy Collins, dopo 50 anni. Una canzone del 1968, una chitarra, e due ex fidanzati di allora che hanno fatto un disco insieme nel 2017. |
Gli aeroporti di Roma Ciampino e Firenze Peretola torneranno a essere pienamente operativi dal prossimo lunedì 4 maggio. Su richiesta dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, il provvedimento che autorizza la riapertura al pubblico, «per soddisfare le aumentate esigenze di traffico e consentire, allo stesso tempo, la sperimentazione di un sistema di screening per il Covid19 dei passeggeri», secondo quanto si legge in una nota dello stesso ministero. Con il decreto ministeriale sono introdotti anche nuovi collegamenti ferroviari a lunga percorrenza per assicurare i servizi minimi essenziali prima del ripristino degli altri scali aereoportuali ancora fermi. Il decreto congiunto proroga inoltre al 17 maggio tutte le altre limitazioni per gli aeroporti della Regione Sicilia e Sardegna adottate per contenere l’epidemia da coronavirus. | Il 4 maggio riapriranno al pubblico gli aeroporti di Ciampino e Firenze. |
È il mercato nero, e non la Cina, l’economia che oggi cresce di più nel mondo. Secondo Foreign Policy, oggi il fatturato mondiale del Système D, come gli africani francofoni hanno chiamato l’economia sommersa nell’era postcoloniale (“d” sta per il francese débrouillard, e cioè “sveglio”, “dritto”), ammonterebbe a circa 10mila miliardi di dollari all’anno. Una cifra enorme, se si pensa che il prodotto interno lordo della prima economia del mondo, ossia gli Stati Uniti, è di poco superiore ai 14mila miliardi di dollari. Sempre più diffuso nei paesi in via di sviluppo, il mercato nero attecchisce oramai anche in quelli più ricchi. Secondo uno studio del professor Friedrich Schneider dell’Università di Linz, in Austria, nel 2011 il fatturato del mercato nero dell’Unione Europea crescerà ancora, raggiungendo quota 1.900 miliardi di euro. Una economia sommersa che ha i suoi vantaggi. Come ha già dimostrato uno studio di Deutsche Bank nel 2009, i paesi europei con le percentuali più alte di lavoro nero come Grecia, Italia e Portogallo hanno reagito meglio agli effetti della crisi economica del 2008-2009 rispetto ai paesi con il mercato del lavoro decisamente regolamentato. In Sudamerica nello stesso periodo, il lavoro in nero è cresciuto perché rimanendo nei canali occupazionali tradizionali non si riusciva ad arrivare alla fine del mese. | Il futuro dell’economia è in nero? nel 2020 il sistema economico mondiale sarà costituito per due terzi dal sommerso, spiega Foreign Policy. |
Bitcoin ha raggiunto gli 8.352 dollari, secondo la quotazione del sito Coindesk: è il valore minimo dalla fine di novembre, cioè da prima che la criptovaluta iniziasse il suo ultimo picco che la portò al record di oltre 19mila dollari di metà dicembre. Bitcoin ha perso circa il 15 per cento nelle ultime 24 ore, il 35 per cento negli ultimi tre giorni, e oltre il 50 per cento dal suo massimo. Il crollo di Bitcoin arriva dopo un gennaio molto difficile per il mercato delle criptovalute, che negli ultimi 30 giorni ha perso circa 300 miliardi di dollari. L’andamento di Bitcoin da inizio novembre a oggi (via Coindesk) | Cosa succede a Bitcoin e alle criptovalute. Dopo il picco di dicembre hanno passato un gennaio complicato, che è finito ancora peggio: ma è piuttosto normale che vada così. |
Quand’era presidente degli Stati Uniti, Barack Obama riceveva ogni giorno circa diecimila lettere. Tutte ottenevano come minimo una risposta standard, e com’è facile immaginare questa risposta di regola non era scritta direttamente da lui, ma da un ufficio apposito: l’Office of Presidential Correspondence (OPC). L’ufficio era composto da nove persone, coordinate da Fiona Reeves, che lavoravano all’ultimo piano dell’Eisenhower Executive Office Building, un edificio a otto minuti a piedi dalla Casa Bianca. Ogni giorno dieci lettere, tra tutte quelle arrivate, venivano selezionate e inviate al presidente Obama perché le leggesse – fu lui a chiedere di iniziare questa tradizione, per avere il polso della nazione – e decidesse se inviare una risposta personalizzata. A quel punto le lettere finivano sulla scrivania di Kolbie Blume, che dall’agosto del 2015 fino alla fine del secondo mandato di Obama, nel gennaio 2017, è stata la Responsabile della scrittura della corrispondenza. Blume era, in breve, la persona che rispondeva al posto di Obama alle lettere che le persone gli mandavano, come ha raccontato sull’Atlantic la giornalista Rachael Allen. Blume è cresciuta a Salt Lake City, nello Utah, e ha studiato Letteratura al college. Nel 2008 sentì parlare Obama e restò affascinata da come usava le parole per incoraggiare le persone. Nel 2014 ottenne un posto da stagista nell’OPC e prima ancora di laurearsi si trasferì a Washington DC e iniziò a lavorare più di 40 ore a settimana. Cominciò scrivendo la bozza di qualche risposta ma la sua bravura la fece nominare Responsabile della posta standard, una carica inventata apposta per lei: aveva 22 anni. Può sorprendere che un incarico così importante fosse affidato a una persona poco più che ventenne, ma non era una novità nell’amministrazione Obama, che aveva sempre coinvolto e dato responsabilità ai più giovani. | La ragazza che scriveva le lettere di Obama. La storia di Kolbie Blume, che a 22 anni divenne la responsabile delle risposte inviate a chi scriveva al presidente. |
Diane Arbus (1923 – 1971) è stata una fotografa famosa soprattutto per i ritratti in bianco e nero di persone emarginate (nani, transessuali, nudisti, malati mentali e artisti del circo), che incontrava e fotografava per le strade di New York, nei parchi pubblici e nei locali. Fino al 27 novembre il Met Breuer – lo spazio del museo Metropolitan di New York dedicato all’arte moderna e contemporanea – esporrà più di cento fotografie, gran parte delle quali inedite, che scattò nei primi anni di carriera, tra il 1956 e il 1962. Tra le foto in mostra c’è anche Child with a toy hand grenade in Central Park (Bambino con bomba a mano giocattolo a Central Park), una foto del 1962 che testimonia il passaggio di Arbus da una fotocamera Nikon 35mm a una Rolleiflex, con cui passò alle stampe quadrate per cui è famosa. | I primi ritratti di Diane Arbus. Scattati tra il 1956 e il 1962, quando iniziò a fotografare le persone stravaganti ed emarginate che incontrava nelle strade di New York. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.741 casi positivi da coronavirus e 164 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 11.927 (734 in meno di ieri), di cui 1.544 nei reparti di terapia intensiva (99 in meno di ieri) e 10.383 negli altri reparti (635 in meno di ieri). Sono stati analizzati 137.654 tamponi molecolari e 113.383 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,0 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,2 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 5.506 e i morti 149. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.003), Campania (649), Toscana (559), Lazio (558), Emilia-Romagna (464). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 20 maggio. |
Venerdì è morto a Milano il cardinale Carlo Maria Martini, 85 anni, ex arcivescovo di Milano nominato da Giovanni Paolo II, che nell’ultima parte della sua vita aveva vissuto a lungo a Gerusalemme e che era sempre stato considerato una figura “progressista” all’interno della Chiesa. Dopo la morte di Giovanni Paolo II, molti avevano pensato proprio a lui come suo successore, mentre ad essere scelto fu Joseph Ratzinger, l’attuale Benedetto XVI. (L’ultima intervista rilasciata dal cardinal Martini al Corriere della Sera) | Tutti possono diventare Papa. Su Repubblica Adriano Sofri racconta il cardinal Martini, che a un certo punto si pensò potesse prendere il posto che è di Ratzinger. |
L’autista dell’autobus dirottato e incendiato mercoledì fuori Milano, Ousseynou Sy, era stato condannato per molestie sessuali e aveva ricevuto una sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza, scrivono i giornali di oggi. I suoi precedenti, però, non erano noti all’azienda di autotrasporti per cui lavorava da anni come autista, Autoguidovie; i suoi colleghi e le altre persone che lo conoscevano a Crema, dove Sy viveva da tempo, lo hanno descritto come una persona di buon carattere, senza particolari problemi. Sy, 46 anni, mercoledì ha sequestrato l’autobus che stava guidando, con a bordo 51 ragazzini. Aveva caricato a bordo due taniche di benzina e, dopo aver minacciato di dare fuoco all’autobus, si è diretto da Crema verso Milano: ha detto che voleva arrivare fino all’aeroporto di Linate, per protestare contro le morti di migranti nel Mediterraneo, ha raccontato il procuratore di Milano Alberto Nobili. Due ragazzini che si trovavano in fondo all’autobus sono però riusciti a dare l’allarme con i loro cellulari: i carabinieri sono riusciti a fermare l’autobus, hanno fatto scendere i ragazzini e Sy è riuscito a dare fuoco alla benzina quando ormai sull’autobus non era rimasto quasi più nessuno. Sy, che è stato arrestato immediatamente, è l’unica persona ad aver riportato ferite gravi al termine del sequestro, durato in tutto circa 40 minuti. | Cosa sappiamo di Ousseynou Sy, l’autista dell’autobus incendiato a Milano. È italiano da 15 anni e non ha legami con gruppi radicali; vive a Crema da tempo e ha precedenti penali, di cui però non sapeva quasi nessuno. |
Giovedì 28 e venerdì 29 novembre ci saranno due scioperi: il primo riguarderà solo la città di Milano e il suo trasporto pubblico, il secondo sarà generale e nazionale e riguarderà tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. Lo sciopero del 28 novembre è stato indetto dal sindacato CUB Trasporti (Confederazione Unitaria di Base), che in un comunicato ha scritto che lo sciopero durerà 24 ore ma che non sono ancora state comunicate le fasce di garanzia da ATM, l’azienda dei trasporti di Milano. Il sito del ministero dei Trasporti dice che lo sciopero riguarderà anche NET, compagnia che gestisce le linee nel comune di Monza e in alcune province della Lombardia. | Gli scioperi del 28 e del 29 novembre, a Milano e in tutta Italia. Il primo riguarderà Milano e il suo trasporto pubblico, mentre il secondo sarà generale e riguarderà tutti i lavoratori pubblici e privati. |
Martedì mattina ci sono stati due blackout elettrici che hanno riguardato vaste zone dell’Alto Adige. Una prima interruzione di corrente, scrive L’Adige, è avvenuta dalle 10.55 alle 11.10; circa cinque minuti dopo c’è stata una seconda interruzione, stavolta di soli 5 minuti. Le interruzioni hanno riguardato quasi tutti i comuni della provincia di Bolzano. Luis Amort, di Edyna, gestore che si occupa della fornitura dell’energia elettrica in Alto Adige, ha detto a Rai Alto Adige che la causa sarebbe legata a un guasto alla linea del distributore di elettricità statale Terna. | Ci sono stati due blackout elettrici in Alto Adige. |
Dovesse essere confermata dai fatti – non ci stupiamo più di niente, a questo punto – l’annunciata candidatura di Silvio Berlusconi alla presidenza del Consiglio sarebbe la sua sesta consecutiva dal 1994 a oggi. Nelle cinque elezioni precedenti Berlusconi ha ottenuto tre vittorie e due sconfitte, subite tutte e due da Romano Prodi, ed è già oggi la persona che è stata più a lungo presidente del Consiglio (3340 giorni, quasi due anni in più di Giulio Andreotti) e quella che ha guidato i due governi più longevi della storia repubblicana. Queste informazioni ovviamente non esauriscono nemmeno lontanamente la discussione sull’operato di Berlusconi da presidente del Consiglio – ne sono stati scritti migliaia tra libri e articoli, altri se ne scriveranno – ma aiutano a capire un po’ il contesto del centrodestra degli ultimi vent’anni, da cui nasce questa sesta candidatura. Dentro le foto di seguito ci sono la storia e l’esito di ognuna delle precedenti cinque, in pillole. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Berlusconiadi (foto). Le foto e le storie delle 5 candidature di Berlusconi a presidente del Consiglio. |
Esce in Italia, pubblicato da Guanda, il bellissimo fumetto “Logicomix“: un graphic novel che ha già avuto grandi consensi e successi in altri paesi del mondo, dedicato a temi dotti e stimolanti come la logica, la filosofia, la “ricerca della verità” e Bertrand Russell, intorno alla cui vita gira tutta la storia. Logicomix è stato creato da un gruppo di autori greco-americani: due giovani accademici – Apostolos Doxiadis e Christos Papadimitriou – entrambi matematici, e due disegnatori, Alecos Papadatos e Annie Di Donna. È un libro affascinante, per appassionati del genere – grafico o logico-matematico – e speriamo per i non appassionati finora. L’edizione italiana esce con la prefazione di Giulio Giorello, che anticipiamo qui. Se una notte d’inverno un mentitore di Giulio Giorello | La logica disegnata. Esce in Italia Logicomix, affascinante graphic novel che si occupa di logica e di Bertrand Russell, ammirato (davvero) dalla critica internazionale. |
Mario Monti era ospite ieri sera a Piazzapulita su La7. Corrado Formigli ha iniziato l’intervista al presidente del Consiglio chiedendogli del vertice di Bruxelles («dove si è fatto qualche passo avanti, forse meno di quanto nella situazione attuale sarebbe necessario»), della Germania e di Angela Merkel (alla quale Monti si è rivolto direttamente). | Mario Monti a Piazzapulita. Il presidente del Consiglio ha parlato di crisi, Grecia, eurobond e di quale è stato il «momento di maggior umiliazione per il Paese». |
Con le sue dimissioni da presidente del Consiglio, Enrico Letta ha concluso la sua esperienza di governo dopo 292 giorni. In attesa dell’insediamento di Matteo Renzi, che ha ricevuto formalmente l’incarico dal presidente Napolitano il 17 febbraio, Letta resta incarica per il “disbrigo degli affari correnti”, formula che fumosamente indica che il governo dimissionario resta in carica per occuparsi dell’amministrazione ordinaria. Mite e pacato, da presidente del Consiglio Letta si è dovuto confrontare con una crisi di governo, quando Berlusconi ha sfilato i suoi dalla maggioranza, e momenti di forte tensione con il nuovo segretario del PD Matteo Renzi. In nove mesi e mezzo di governo ha viaggiato molto, incontrato molte persone – da Barack Obama a papa Francesco – e si è messo in testa un sacco di cose, come mostrano le foto ufficiali di Palazzo Chigi scattate durante il suo mandato e molto meno formali di quanto si possa immaginare. Un album per ricordare, anche umanamente, successi, progetti andati storti e momenti di grandi banalità di uno dei più giovani presidenti del Consiglio nella storia d’Italia. | Qui un tempo era tutto Enrico Letta. Un'irrispettosa selezione fotografica dall'album ufficiale di Palazzo Chigi sui nove mesi e mezzo al governo del presidente del Consiglio uscente. |
00.02. Maggiori informazioni sull’operazione dall’Ansa. L’intervento a cui è stato sottoposto l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani è stato «complesso». Lo ha definito così Ermanno Giombelli, il neurochirurgo che ha operato Pier Luigi Bersani all’ospedale Maggiore di Parma. L’intervento è cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. «Nelle prossime ore – ha detto Giombelli – faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore». L’emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, «non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perchè il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti». L’ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11. | Bersani è stato operato. Per un'emorragia cerebrale, a Parma: i medici si dicono ottimisti ma aspettano a fare valutazioni maggiori. |
Era il 23 ottobre 2001 quando, in un auditorium vicino al campus Apple a Cupertino, Steve Jobs presentò un nuovo dispositivo portatile per ascoltare musica. In quell’occasione, con lo slogan “mille canzoni in tasca”, Jobs lanciò primo iPod di Apple, modello Classic, il primate del lettore che si sarebbe poi sviluppato in sei generazioni e altri quattro modelli differenti (shuffle, mini, nano e touch). Il primo modello di iPod Classic 1G (ossia first generation) aveva un hard disk ultrasottile della capienza di 5 gigabyte, pesava 186 grammi, aveva una batteria che durava circa dieci ore, era compatibile esclusivamente con computer Apple e costava 399 dollari. In questo video di esattamente dieci anni fa, Steve Jobs espone alla platea le caratteristiche di un dispositivo destinato ad avere uno strepitoso successo in tutto il mondo. | Dieci anni fa nasceva l’iPod. "Mille canzoni in tasca": così il 23 ottobre 2001 Steve Jobs presentava un lettore mp3 destinato a un successo strepitoso. |
Da alcuni giorni è molto condiviso online un problema di logica presentato di recente alle Olimpiadi di matematica per le scuole di Singapore e dell’Asia (SASMO), una serie di gare per incentivare l’interesse verso la matematica e altre materie scientifiche da parte degli adolescenti. Il problema è diventato molto conosciuto a Singapore dopo che ne ha parlato un presentatore televisivo sulla sua pagina Facebook, e in seguito nel resto del mondo grazie alla condivisione del testo su altri social network. Benché fosse indirizzato agli adolescenti, molti adulti non sono riusciti comunque a risolverlo, cosa che ha contribuito alla sua ulteriore diffusione online. Il problema Albert e Bernard hanno appena incontrato Cheryl, e Albert chiede a Cheryl: “Quand’è il tuo compleanno?”. Cheryl ci pensa un attimo e dice: “Non te lo dico, ma ti posso dare qualche indizio”. Prende un foglietto e scrive 10 date dicendo che il suo compleanno è una di quelle: | L’indovinello del compleanno, di cui tutti parlano. Viene dalle Olimpiadi di Matematica a Singapore, riguarda un bizzarro terzetto e un compleanno, e non è per niente facile, in effetti. |
Robert A. Lue è un docente dell’Università di Harvard, si occupa dello studio delle cellule ed è un esperto di animazioni al computer. Lue non è un animatore di personaggi immaginari come Woody e Buzz, i protagonisti di Toy Story, ma è un pioniere nella realizzazione delle animazioni sulle molecole e sui meccanismi che regolano l’esistenza degli organismi complessi sulla Terra. Grazie all’impegno di numerosi ricercatori e ai software di ultima generazione per la creazione di ambienti virtuali, l’animazione molecolare si sta diffondendo rapidamente come un nuovo sistema per approfondire le conoscenze e migliorare la divulgazione sul funzionamento delle cellule, spiegano sul New York Times. Questo nuovo campo ha portato a una nuova generazione di scienziati-animatori che non solo conoscono i processi molecolari, ma hanno anche appreso le tecniche utilizzate dall’industria del cinema per creare le animazioni al computer. «La capacità di creare animazioni dà ai biologi la possibilità di pensare alle cose in un modo del tutto nuovo» racconta Janet Iwasa, una biologa che ora lavora come animatrice molecolare presso la Harvard Medical School. Iwasa dice di aver iniziato a lavorare alle animazioni quando ha visto la sua prima molecola animata cinque anni fa. «Sentire solamente dagli scienziati le spiegazioni su come funzionano le molecole non era sufficiente per me. Ciò che le ha portate nella realtà è stato vederle in movimento». | Il cinema delle molecole. La scienza delle animazioni al computer sta cambiando il modo di vedere e studiare i meccanismi che fanno funzionare le cellule. |
Silvio Berlusconi con Elvira Savino (Mauro Scrobogna /LaPresse) Silvio Berlusconi con Elvira Savino (Mauro Scrobogna /LaPresse) | Le foto di ieri alla Camera. Dopo la fiducia è stata approvata la manovra economica: intanto fuori si sono menati polizia e Cobas. |
L’attore statunitense Leonardo DiCaprio è stufo della pesca di frodo, una delle principali cause del rapido esaurimento di alcune delle più grandi aree pescose del pianeta, nelle quali i banchi di pesci non riescono a riprodursi a un ritmo sostenibile rispetto a quello con cui vengono pescati. Invece di limitarsi a finanziare qualche campagna di informazione per sensibilizzare sul tema, DiCaprio ha partecipato con la sua fondazione alla creazione del progetto Global Fishing Watch, con l’obiettivo di fornire tecnologie e strumenti per monitorare le attività di pesca in tutto il mondo, semplificando la ricerca delle navi che praticano la pesca di frodo. Oltre alla Leonardo DiCaprio Foundation, tra i finanziatori ed esecutori di Global Fishing Watch ci sono Google, l’organizzazione non-profit SkyTruth, specializzata nell’utilizzo di tecnologie satellitari, e Oceana, grande organizzazione internazionale che si occupa di sensibilizzare sulla conservazione degli ambienti marini. Global Fishing Watch prevede varie iniziative, ma al centro ha un sistema per tenere sotto controllo i pescherecci, analizzare i loro spostamenti e ricostruire le loro attività in mare per scoprire eventuali irregolarità. Il sito dell’iniziativa offre a tutti la possibilità di visualizzare una mappa, che mostra in tempo reale la posizione delle navi e dei porti in cui hanno attraccato, con la possibilità di tornare indietro nel tempo fino al 2012. | Leonardo DiCaprio contro la pesca di frodo. La sua fondazione ha contributo a creare Global Fishing Watch, un'iniziativa che coinvolge anche Google per controllare che i pescherecci di tutto il mondo non sgarrino. |
È stata una giornata di grandi registi, ieri, al festival del cinema di Cannes: c’erano tra gli altri Pedro Almodóvar, Nicolas Winding Refn e Luca Guadagnino. Almodóvar ha presentato il suo nuovo film, con Antonio Banderas e Penelope Cruz, mentre fuori concorso sono stati proiettati i primi episodi di una serie ideata da Nicolas Winding Refn, il regista di Drive. Anche Guadagnino ha presentato una nuova serie, The Staggering Girl. Dolor y Gloria del regista spagnolo Pedro Almodóvar è stato il film più atteso del quarto giorno a Cannes, presentato al Grand Théatre Lumière e in concorso per la Palma d’Oro. È il primo film di Almodóvar dal 2013, quando uscì Julieta, e raccoglie nel cast alcuni suoi attori storici, come Antonio Banderas, Penélope Cruz e Julieta Serrano. È un film decisamente autobiografico, con Banderas nei panni di Salvador Mallo, regista gay di mezza età e in declino, il cui nome contiene tutte le lettere di Almodóvar, alle prese con i ricordi della vita: l’infanzia e la madre, interpretata da Penélope Cruz, gli anni Ottanta, la scoperta del sesso, dell’amore, del cinema e soprattutto dell’amore per il cinema. In Spagna il film è già uscito a marzo, in Italia è uscito sabato: potete andare a vederlo e sentirvi come i giurati a Cannes. | Le foto di venerdì a Cannes. È stato il giorno di Pedro Almodóvar con "Dolor y Gloria" e di Luca Guadagnino con "The Staggering Girl", tra attori e molte modelle. |
Sono cominciate oggi alla Camera le votazioni sulla nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, dal nome del capogruppo alla Camera del Partito Democratico, su cui ieri il governo ha posto la questione di fiducia. I voti di fiducia in totale saranno tre: quello sul primo articolo è passato con 307 sì, 90 no e 9 astenuti, quello sull’articolo 2 è passato con 308 sì, 81 no e 8 astenuti. Domani, giovedì 12, dovrebbe concludersi la votazione con il terzo voto di fiducia e poi con il voto complessivo sulla legge, a scrutinio segreto. A favore della legge sono PD, Forza Italia, Lega Nord e partiti centristi della maggioranza. Contrari sono il Movimento 5 Stelle, MDP, Sinistra Italiana e Possibile, che protestano in particolare perché il governo ha deciso di porre la fiducia. Il Movimento 5 Stelle ha organizzato una manifestazione alle 13.45 davanti alla Camera, la sinistra alle 17 davanti al Pantheon. Prima di entrare in vigore, comunque, la legge dovrà essere approvata anche al Senato. | La legge elettorale ha passato la seconda fiducia. Le votazioni alla Camera dovrebbero concludersi domani, tra le proteste dell'opposizione, ma al Senato sarà un'altra storia. |
Gli inizi dei libri – i cosiddetti “incipit” – sono un oggetto di culto. Anni fa a raccoglierli erano solo alcuni libri (nel 1993 ne uscirono addirittura due, uno di Fruttero & Lucentini, l’altro introdotto da Umberto Eco), ma è con Internet che la moda è iniziata davvero. I siti dedicati sono migliaia, in Italia e nel resto del mondo. Alcuni si limitano a elencarli, altri li hanno divisi in categorie, ci sono giochi per indovinarli e guide più o meno raffazzonate su come scriverne di bellissimi. Il magazine Stylist scrive che il suo articolo “Best 100 Opening Lines” è stato il più letto di sempre sul sito. Le ragioni sono molteplici: gli inizi sono brevi, pubblicarli e leggerli costa poca fatica, copiarli non è reato e non implica il pagamento dei diritti d’autore. Infine, gli inizi dei libri offrono a chi ne scrive o parla la possibilità di sembrare colti senza grande fatica e giocare con un oggetto serio – o almeno percepito così – come i libri. (“Da dove comincio?”, un breve racconto composto solo di prime frasi di romanzi famosi, da Simenon a Edgar Allan Poe, da leggere e indovinare) | L’inizio dei libri. Le prime frasi dei romanzi sono un oggetto letterario interessante e con moltissimi appassionati: storie, stili ed esempi famosi, da García Marquez a Stephen King e J.K. Rowling. |
Le clausole di esclusiva tra i tassisti e i radiotaxi a Roma e Milano sono illecite, ha stabilito l’Autorità Antitrust, «nella misura in cui vincolano ciascun tassista a destinare tutta la propria capacità operativa, in termini di corse per turno, ad un singolo radiotaxi, costituiscono reti di intese verticali restrittive della concorrenza». Le società di radiotaxi hanno 120 giorni per adeguarsi e quindi permettere ai tassisti di aderire anche ad altri servizi di radiotaxi e ad app come Mytaxi, che permette di prenotare un taxi dal cellulare e che aveva fatto la segnalazione all’Antitrust. Scrive il Sole 24 Ore: In sostanza, quindi, la decisione dell’Antitrust spiana la strada alla app di Mytaxi, con la quale si può facilmente prenotare un’auto dal cellulare, indicando la strada che dovrebbe consentire ai tassisti di aderire al servizio senza dover lasciare la loro cooperativa di appartenenza, così come accade ora proprio a causa di questi vincoli. Sono sei le società coinvolte dal provvedimento dell’Antitrust, che ha deciso di non procedere con la sanzione perché la portata “restrittiva” delle intese «è emersa, e divenuta evidente, solo con lo sviluppo di nuove tecnologie che hanno consentito l’affermarsi di piattaforme aperte», quindi l’Autorità ha ritenuto le intese «non gravi». | Le clausole di esclusiva tra tassisti e radiotaxi a Roma e Milano sono illecite, ha deciso l’antitrust. |
In Veneto e in Lombardia si è votato domenica 22 ottobre nei referendum sull’autonomia, che sono stati indetti con l’obiettivo di ottenere più forza politica prima di chiedere maggiore autonomia per le due regioni nella gestione delle proprie risorse. I referendum, legali e indetti con l’accordo del governo, erano consultivi: né le regioni né il governo saranno vincolati dal risultato. I referendum sono costati al Veneto 14 milioni di euro, mentre alla Lombardia 50 milioni. In Lombardia ci sono stati molti problemi con il sistema di voto informatico voluto da Roberto Maroni e basato sull’utilizzo di 24 mila tablet, e non sono stati ancora pubblicati i dati definitivi: i primi dati sono stati diffusi nel tardo pomeriggio di ieri, e alle 19 il sistema è definitivamente collassato. Gli unici dati disponibili sono le stime pubblicate dalla regione: l’affluenza sarebbe stata tra il 38 e il 39 per cento; il Sì avrebbe raccolto il 95,3 per cento, il No il 3,9 per cento. In Lombardia non era previsto il raggiungimento di un quorum. I dati definitivi del Veneto, invece, ci sono: l’affluenza è stata del 57,2 per cento. È stato quindi superato quindi il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto, e il 98,1 per cento degli elettori ha votato Sì. Sembra però che i servizi informatici della regione abbiano subìto un attacco hacker e il sito è risultato non consultabile per un “grave guasto tecnico”. | L’affluenza e i risultati dei referendum in Lombardia e Veneto, in un minuto. Per cosa si votava, chi ha vinto e cosa succederà ora. |
L’esoscheletro fa venire in mente a molti scenari da fantascienza e personaggi dei fumetti, come il facoltoso Tony Stark che grazie a un’armatura super tecnologica diventa Iron Man, eppure i sistemi per guadagnare artificialmente più forza – o resistere meglio a sforzi ripetuti e sempre uguali – sono sempre più diffusi nel mondo reale, e non solo in ambito militare. Nuove armature leggere per braccia e gambe iniziano a diffondersi negli ambienti di lavoro, per esempio nelle catene di montaggio, e si stanno dimostrando molto utili per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori. In futuro potrebbero consentire di ridurre gli incidenti, oltre a rendere meno frequenti malattie professionali tipiche di lavori usuranti, come il trasporto di materiale o l’utilizzo di attrezzi pesanti. Come suggerisce la parola (il prefisso eso significa “esterno”), gli esoscheletri sono strutture che si applicano sul corpo per sostenere la muscolatura e la tenuta delle ossa, soprattutto in caso di forti sollecitazioni. Il termine identifica per lo più armature “attive”, cioè con motori o altri sistemi per farle muovere, rispetto a quelle “passive” come le classiche armature d’epoca medievale. Tra i primi a sperimentare questo sistema ci fu l’inventore russo Nichola Yagn alla fine dell’Ottocento: il suo esoscheletro funzionava ad aria compressa, ma non era molto affidabile. | Gli esoscheletri per lavorare in fabbrica. A che punto sono le armature per alleggerire gli sforzi fisici degli operai e renderli meno usuranti. |
I primi articoli italiani che parlavano di “turismo in ginocchio” a causa del coronavirus sono di febbraio, quando ancora ci si poteva spostare e perfino andare a sciare. Ora sappiamo con certezza che il turismo è uno dei settori più colpiti dall’epidemia, in Italia e nel mondo. Le stime di pochi mesi fa dicevano che quest’anno il settore sarebbe cresciuto del 3-4 per cento rispetto al 2019. Le più caute tra le stime di questi giorni parlano invece di una riduzione che sarà almeno tra il 20 e il 30 per cento. Tutto questo in un settore che, secondo i dati del World Travel & Tourism Council, dà lavoro a oltre 300 milioni di persone e crea più di un decimo della ricchezza mondiale. Si può dire che a marzo e aprile in gran parte del mondo il turismo non è praticamente esistito, ma non si può ancora dire quando e dove riprenderà: non sappiamo con precisione cosa accadrà in Italia nelle prossime due settimane, ed è ancora più complicato fare previsioni a più lunga scadenza. | Come sarà il turismo. In uno dei settori più colpiti dalla crisi, la ripresa non dipenderà solo dalle regole, ma anche da cosa vorremo fare noi. |
Uno sciopero che coinvolge i lavoratori di trasporto pubblico, treni, aerei e navi, è in corso oggi in tutta Italia. I mezzi di trasporto potrebbero circolare con dei ritardi o essere cancellati soprattutto nel corso della mattinata, secondo orari e modalità che cambiano a seconda delle città e dei settori interessati. Lo sciopero è stato indetto da Cub (Confederazione Unitaria di Base) insieme ad altre sigle sindacali come Sgb, UsI-Cobas, Usi-Ait e Slai Cobas, per protestare tra le altre cose “contro il liberismo, le privatizzazioni, le liberalizzazioni”. Inizialmente la durata dello sciopero doveva essere di ventiquattro ore, tra le 21 di oggi e le 21 di domani, ma poi è intervenuto il Ministero dei trasporti con un’ordinanza che ha limitato le agitazioni a venerdì, per quattro ore. Sciopero dei treni Trenitalia ha comunicato che le Frecce non subiranno ritardi o cancellazioni, mentre per tutti gli altri collegamenti si prevedono “ripercussioni molto limitate” dalle 9 alle 13. Trenord ha specificato che le fasce più frequentate dai pendolari saranno garantite, e che viaggeranno i treni in partenza entro le 9.01 con arrivo previsto entro le 10. Anche il personale di Italo sarà coinvolto nello sciopero, dalle 9 alle 13: qui trovate i treni garantiti. | Sciopero dei trasporti del 27 ottobre: gli orari e le cose utili da sapere. Durerà 4 ore, ma in diversi momenti a seconda della città e del servizio. |
Una volta, in un’intervista, sua sorella Amy cercò di descrivere David Foster Wallace a chi non lo aveva mai incontrato come «uno che, dopo averci parlato solo qualche minuto, ti sembra appena sbarcato da una navicella spaziale». Mentre il giornalista David Lipsky, inviato dalla rivista Rolling Stone, trascorse cinque giorni con lui, viaggiando per centinaia di chilometri, parlando di politica, letteratura, cinema, dipendenze e depressione. Lipsky (che ha poi trascritto il materiale registrato nelle loro conversazioni in Come diventare se stessi, minimum fax) inizia così: David era alto quasi un metro e novanta, e quando era in forma pesava novanta chili. Aveva gli occhi scuri, la voce dolce, un mento da cavernicolo, una bocca adorabile, con le labbra a punta, che era il suo tratto migliore. Camminava con l’andatura molleggiata dell’ex atleta: un movimento ondulatorio che partiva dai talloni, come se ogni fisica fosse un piacere. | David Foster Wallace, per principianti. Dieci link per conoscere lo scrittore di cui "ci si innamora perdutamente". |
All’inizio di questa settimana Google ha acquisito DeepMind, una startup britannica che si occupa di intelligenza artificiale, spendendo almeno 400 milioni di dollari. Diversamente dal solito, Google ha diffuso pochissime informazioni sul suo nuovo acquisto, mantenendo riservati i dettagli che hanno portato all’acquisizione, compresi quelli economici. Fino a questa settimana di DeepMind si era sentito parlare molto poco e la società era sconosciuta ai più. In seguito all’acquisto è finita al centro di numerose analisi e ipotesi sui piani che ha Google per migliorare e creare nuovi sistemi legati all’intelligenza artificiale. Stando alle informazioni raccolte da Liz Gannes e James Temple di Re/code, DeepMind sarà integrata all’interno della divisione di Google che si occupa del motore di ricerca, probabilmente l’attività più conosciuta della società. Negli ultimi anni il sistema per cercare le cose online è cambiato sensibilmente: non mostra più solamente elenchi di link nelle sue pagine dei risultati, ma anche risposte dirette a numerose domande. Per farlo, il motore di ricerca utilizza algoritmi molto sofisticati che lo aiutano a comprendere il contesto delle domande, sistemi che potrebbero beneficiare delle soluzioni elaborate fino a ora da DeepMind. | Google e l’intelligenza artificiale. Ha speso oltre 400 milioni di dollari per comprare una startup che si occupa di software che imparano da soli, ma per farne cosa?. |
Niccolò Zancan racconta sulla Stampa di mercoledì 8 maggio la sua visita allo stabilimento italiano che produce F35, allestito nei campi del vecchio aeroporto militare di Cameri in provincia di Novara. E mentre si discute se tagliare o ridurre le spese relative ai caccia-bombardieri, si scopre che nella fabbrica è già tutto pronto per l’assemblamento dei primi cinque aerei interamente montati in Italia. Ci sono un accordo, tra Alenia Aermacchi, società italiana controllata da Finmeccanica, e l’americana Lockheed Martin. E c’è anche una data di consegna. È diventato una specie di tormentone italiano: «Basterebbe tagliare sugli F35…». Polemiche, promesse elettorali, calcoli di risparmio pubblico, ipotesi alternative. Poi uno arriva a Cameri, si guarda intorno e scopre che tutto è già deciso e firmato da tempo. C’è persino una data: 18 luglio 2013. Quel giorno, in questo stabilimento nuovo di zecca, costato oltre 700 milioni di euro, incomincerà il lavoro per assemblare il primo aereo da guerra di ultima generazione. Il famoso F35, appunto. Non solo ali e pezzi sofisticati della fusoliera. Proprio i primi cinque caccia interamente montati in Italia. Dovranno essere pronti entro il 2015, come da contratto. Serviranno per addestrare i piloti europei nelle basi degli Stati Uniti. Il sesto velivolo in produzione, sempre a Cameri, sarà il primo «operativo» nei cieli italiani. Data di consegna 2016. Quando entrerà ufficialmente in servizio per l’Aeronautica militare. Verrebbe da chiedersi: di cosa stavamo parlando? | A che punto sono gli F35. Niccolò Zancan della Stampa ha visitato lo stabilimento italiano che li produrrà vicino a Novara, dove è già tutto pronto per iniziare. |
La storia di Ferdinando Pinto se la ricordano in pochi, ed è stata molto intricata ma anche molto esemplare. Le indagini contro di lui sull’incendio del Teatro Petruzzelli si conclusero scagionandolo, ma dopo un percorso pieno di errori e forzature (tra cui un interrogatorio i cui verbali divennero caso di scuola ed episodio letterario assieme). Oggi ci torna il Corriere della Sera. Il clic risale all’alba del 27 ottobre 1991 quando lo storico Petruzzelli di Bari, quarto teatro italiano per dimensioni, inaugurato nel 1903, vanto culturale non solo della Puglia ma dell’intero Sud, andò in cenere per un incendio doloso. Ferdinando Pinto era dalla metà degli anni 70 il gestore: «Mi telefonarono, corsi lì, vidi lo scempio. Da allora, ogni 27 ottobre quell’alba si ripete. Anno dopo anno». Un lampo negli occhi, una sistemata all’impeccabile gessato grigio scuro: «Non sono mai riuscito a entrare nel Petruzzelli ricostruito. Quando mi trovo lì fuori, mi tremano le gambe. Anche la capacità di rimuovere ha un limite». Il dramma cominciò due anni dopo, il 7 luglio 1993. Pinto venne arrestato con l’accusa di aver commissionato l’incendio e di concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso: «In provincia basta saper gettare nel posto giusto la scintilla della calunnia, e poi tutto va avanti. Rimasi in carcere sedici giorni. Capii che l’attacco era a me, al progetto che stavamo mandando avanti». Per ritrovare dignità, Pinto dovette aspettare il 15 gennaio 2007 quando la Cassazione, con una seconda sentenza, lo scagionò da ogni accusa: «Il giorno più bello fu quando il procuratore, proprio in Cassazione, disse che il processo non sarebbe mai dovuto nemmeno cominciare». Cosa prova il manager di un teatro quando viene accusato di aver ordinato la sua distruzione? «Un’infamia nefanda, quasi come l’accusa di aver ucciso un figlio. Per fortuna ho potuto contare su una solidissima famiglia, mia moglie, le mie tre splendide figlie. Una ora vuole tentare il concorso per diventare magistrato. Pensa tu». | Dopo il Petruzzelli. A vent'anni dall'incendio del teatro per cui fu a lungo accusato e poi scagionato, il Corriere ha intervistato Ferdinando Pinto. |
“Scrivere di notte” è il nome di tre nuovi corsi serali della scuola di scrittura Belleville che inizieranno a febbraio: Scrittura, Editing, Giornalismo. Il brano che pubblichiamo fa parte delle conversazioni sulla scrittura che Giuseppe Pontiggia tenne per RAI-Radio Due tra maggio e giugno 1994. Nel 2016 queste conversazioni – venticinque in tutto – sono state pubblicate da Belleville nel libro “Dentro la sera”. Nella prima conversazione, Pontiggia – che fu tra i pionieri dell’insegnamento della scrittura in Italia – s’interroga su una questione ancora oggi dibattuta: si può insegnare a scrivere? “Ecco, sul tema dello scrivere, sul tema dei corsi di scrittura creativa, ho sentito naturalmente molte osservazioni, anche obiezioni, anche dubbi, spesso comprensibili e fondati: una domanda che mi sento ripetere costantemente è per esempio: «Scrittori si nasce o si diventa?». Io direi, come prima risposta, che in senso stretto, non ho mai conosciuto nessuno che sia nato scrittore; ho conosciuto alcuni che sono diventati scrittori attraverso un tirocinio piuttosto duro che è fatto di prove, di crisi, di tentativi, di fallimenti, di frustrazioni, di momenti anche liberatori; un percorso impegnativo e faticoso, ben lontano da quella connotazione vagamente euforica che è implicita nell’aggettivo «creativo». La creatività certamente rientra nelle ambizioni di chi scrive, la creatività nel senso di fare qualcosa che esista oggettivamente al di fuori di sé, di inventare un testo che sia vivo, che rappresenti una sorpresa anche per chi l’ha scritto, una fonte di curiosità e di interesse per lui oltre che per il lettore. È chiaro che non tutti quelli che si applicano – anche con ambizione e tenacia – alla scrittura letteraria, diventano scrittori, ma solo quelli che hanno alcune attitudini. | Si può insegnare a scrivere? «Io direi, come prima risposta, che in senso stretto non ho mai conosciuto nessuno che sia nato scrittore» (Giuseppe Pontiggia). |
Tra un anno ci sarà una nuova rete 4G in circolazione, ma sarà un po’ fuori mano per usarla con i nostri smartphone. Nokia e Vodafone hanno annunciato che lavoreranno insieme per creare un sistema per la trasmissione di dati ad alta velocità sulla Luna. La nuova rete servirà per le comunicazioni della “Mission to the Moon”, un ambizioso progetto per tornare sulla Luna nel 2019, a 50 anni di distanza dal famoso primo passo dell’astronauta statunitense Neil Armstrong sul nostro satellite naturale. Sarà inoltre la prima missione europea a tentare un allunaggio e la prima missione lunare privata nella storia. Il lancio è previsto per il prossimo anno a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX, una delle più importanti compagnie spaziali statunitensi, ma ci sono dubbi sulla riuscita del progetto e sui tempi per la sua realizzazione. Mission to the Moon Mission to the Moon è stata organizzata da PTScientists, un’organizzazione nata una decina di anni fa a Berlino, in Germania, e gestita su base volontaria da un gruppo di ingegneri che si sono messi a lavorare al progetto nel loro tempo libero (non a caso, inizialmente il gruppo si chiamava Part-Time Scientists). Nel 2007 PTScientists era stata tra i primi gruppi di lavoro a iscriversi a Google Lunar X-Prize, l’iniziativa di Google per rilanciare l’esplorazione della Luna, attraverso l’offerta di un premio da 20 milioni di dollari a chi fosse riuscito a: compiere un allunaggio, far percorrere almeno 500 metri a un robot automatico (rover) e a trasmettere immagini ad alta definizione verso la Terra. Dopo diversi rinvii delle date di scadenza, all’inizio di quest’anno Google ha confermato che nessun partecipante sarebbe stato in grado di avviare la missione entro il prossimo 31 marzo, quindi il premio non è stato assegnato. Nonostante i ritardi, alcune società hanno comunque mantenuto i loro obiettivi per andare sulla Luna, e tra queste c’è PTScientists. | Torniamo sulla Luna, per metterci il 4G. È l'ambizioso progetto di una compagnia spaziale tedesca, che vuole andare a vedere cosa resta delle missioni Apollo 50 anni dopo: alla rete penseranno Vodafone e Nokia. |
Sabato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza (PDF) per ribadire l’obbligo di mantenere il distanziamento fisico di un metro su tutti i mezzi di trasporto pubblico, tra cui i treni ad alta velocità. La misura era stata decisa dopo numerose proteste provocate dalla scelta di Trenitalia, a cui anche Italo aveva aderito, di tornare a riempire completamente i posti a sedere sui treni ad alta velocità: questa possibilità era stata contemplata dallo stesso governo con il dpcm del 14 luglio e con le linee guida del ministero dei Trasporti. A causa delle nuove regole, domenica si sono verificati numerosi disagi sui treni ad alta velocità, perché il numero dei biglietti venduti in precedenza, quando sembrava che si potessero occupare tutti i sedili, è risultato superiore a quello dei posti disponibili. Italo è stata costretta a cancellare otto corse (queste), e circa 8mila biglietti. In una nota diffusa ai giornali, Italo ha scritto: «Italo informa che […] è stata costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina […] e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato». Nella nota Italo scrive anche che «si è già attivata per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile». | I disagi creati dalle nuove regole sul distanziamento fisico sui treni ad alta velocità. Italo è stata costretta a cancellare otto corse, con conseguenze per migliaia di passeggeri. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Si può celebrare la Messa con l’iPad? i vescovi neozelandesi si sono espressi sulla questione dopo aver ricevuto richieste in merito dai sacerdoti, affrontando un tema interessante e antico. |
Il TAR del Veneto ha permesso il prestito dell’Uomo Vitruviano, una delle opere più famose di Leonardo Da Vinci, al museo Louvre di Parigi. Il prestito era stato sospeso dallo stesso tribunale la settimana scorsa dopo che la onlus Italia Nostra aveva presentato un ricorso citando i danni che l’opera poteva subire in un eventuale trasferimento da Venezia, dove oggi è conservato, a Parigi. Il TAR si era comunque riservato di prendere una decisione definitiva per oggi. Nella sentenza ha spiegato di aver respinto il ricorso di Italia Nostra perché «non presenta sufficienti elementi di fondatezza». Prima che iniziasse il caso giudiziario, l’Uomo Vitruviano avrebbe dovuto essere esposto a Parigi a partire dal 24 ottobre in una mostra dedicata a Leonardo. | Il TAR del Veneto ha permesso il prestito dell’Uomo Vitruviano di Leonardo al Louvre. |
Mercoledì sera, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il ministro degli Esteri Angelino Alfano hanno entrambi annunciato che non si candideranno alle prossime elezioni politiche. Pisapia ha anche aggiunto che il suo progetto di creare una coalizione con il PD tramite il suo movimento, Campo Progressita, è fallito; non è ancora chiaro invece cosa accadrà al partito di Alfano, Alternativa Popolare. In altre parole il PD sembra aver perso i due principali alleati con cui avrebbe voluto presentarsi alle prossime elezioni, quando – probabilmente a marzo – si voterà con una legge elettorale che incentiva proprio la formazione di coalizioni. Perché Pisapia si è ritirato? La ragione ufficiale è che lo ius soli, probabilmente, non sarà approvato in questa legislatura. Lo ha scritto chiaramente Pisapia in un comunicato diffuso ieri sera: «La decisione di calendarizzare lo ius soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e l’approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l’impossibilità di proseguire nel confronto con il PD». Pisapia si riferisce al fatto che la discussione della nuova legge sulla cittadinanza degli stranieri nati in Italia è stata spostata così avanti nel calendario dei lavori del Senato che molto probabilmente la legislatura terminerà prima di poterlo mettere ai voti. | Il PD è rimasto senza alleati? nel giro di pochi minuti Giuliano Pisapia e Angelino Alfano hanno fatto sapere che salteranno questo giro: il Partito Democratico rischia di andare da solo o quasi alle elezioni. |
Sono più che altro attori italiani, quelli fotografati oggi a Venezia: sono arrivati Claudio Santamaria e tutto il cast di Brutti e cattivi. È un film fuori concorso diretto da Cosimo Gomez che racconta la storia di quattro personaggi che senza avere alcuna esperienza decidono di fare una rapina: il gruppo è composto dal Papero, un uomo senza gambe interpretato da Santamaria, e da sua moglie Ballerina, molto bella e senza entrambe le braccia, ai quali si aggiungono un tossicodipendente di nome Merda e Plissé, un nano rapper. Un altro film italiano fuori concorso è Il colore nascosto delle cose, con Valeria Golino e Adriano Giannini: lei interpreta una osteopata cieca da quando aveva sedici anni che si è appena separata dal marito; lui un pubblicitario molto innamorato del suo lavoro, ma disinteressato a tutto il resto. Sono invece in gara Jia nian hua (Gli angeli vestono di bianco) della regista cinese Vivian Qu e Mektoub, my love: canto uno, tratto dal libro La blessure la vraie di François Bégaudeau e diretto dal regista tunisino Abdellatif Kechiche. Le protagoniste del primo film sono due giovani studentesse che vengono aggredite in un motel da un uomo: vede tutto un’altra ragazza che quella notte lavorava nella reception, ma che per paura di perdere il posto non dice nulla. Mektoub, my love: canto uno è invece un racconto di formazione: il protagonista è Amin, trasferitosi a Parigi per diventare sceneggiatore e tornato al mare nella casa dei genitori nel sud della Francia per passare l’estate. Lì rimane particolarmente colpito dal fascino delle ragazze del posto che osserva e fotografa cercando di elaborare una sua poetica che andrà poi a inserire nelle sue sceneggiature. | Le foto di giovedì a Venezia. C'erano un po' di italiani da fotografare, a partire da Claudio Santamaria e Valeria Golino, a presentare rispettivamente "Brutti e cattivi" e "Il colore nascosto delle cose". |
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