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Ieri Google ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquisire interamente Motorola Mobility, la divisione della società che si occupa della progettazione e produzione di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici. La società del motore di ricerca pagherà 40 dollari per azione, pari a un totale di 12,5 miliardi di dollari, per assumere il controllo di Motorola entro la fine dell’anno, dopo il via libera delle autorità anti-trust negli Stati Uniti e in Europa. L’operazione è giunta sostanzialmente inattesa e offre grandi opportunità per Google e per Android, il suo sistema operativo per dispositivi mobili. Software e hardware insieme Fino a ora Google si è occupata quasi esclusivamente della progettazione di Android, lasciando ai produttori di smartphone il compito di adattare il sistema alle loro esigenze e ai loro cellulari. Questa strategia ha permesso ad Android di crescere rapidamente e di essere utilizzato su decine di telefoni diversi tra loro, ma ha anche portato a qualche inconveniente legato alla compatibilità tra sistema operativo e hardware, i componenti che costituiscono i singoli telefoni. | Perché Google ha comprato Motorola. E che cosa cambia per la concorrenza, nonché per chi i telefonini li compra. |
Martedì sera Roberto Saviano ha inaugurato l’edizione 2011 del Festival del Giornalismo di Perugia, che durerà fino a domenica, con un intervento al teatro del Pavone molto affollato, trasmesso in diretta in tv da Sky Tg 24 e di cui Repubblica aveva offerto un’anticipazione martedì mattina. | Saviano in teatro a Perugia ieri sera. «La macchina del fango mi ossessiona quasi». |
Sergio Mattarella ha rivolto lunedì sera il tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, il suo quarto. Il discorso è durato poco meno di 15 minuti: è iniziato con una riflessione generale sui valori del vivere comune, ma ha poi toccato temi più attuali e concreti. Mattarella, in particolare, ha criticato il raddoppiamento delle tasse per le associazioni no profit; ha parlato del problema degli ultras nel calcio e ha auspicato che il Parlamento non si trovi più a dover esaminare leggi importanti in pochi giorni e con ridotte possibilità di discussione, come avvenuto per la legge di bilancio. La grande compressione dell’esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un’attenta verifica dei contenuti del provvedimento. | Il video del discorso di fine anno di Sergio Mattarella. Il suo quarto da quando è Presidente della Repubblica: si è occupato di molte questioni attuali e concrete, dalla legge sul no profit alle procedure parlamentari. |
Tavi Gevinson ha 15 anni, vive a Chicago ma sua madre è norvegese, tiene un blog personale e di moda, Style Rookie, da quando aveva 11 anni. È diventata famosa nel circolo dei cosiddetti fashion blogger, che le riconoscono una scrittura matura ma fresca e un approccio raffinato e originale sia alle questioni che hanno a che fare con l’abbigliamento che a un certo tipo di idee e di gusti culturali, considerati eccentrici per la sua età. Negli anni Tavi Gevinson ha collezionato una serie di collaborazioni con riviste e grandi firme della moda. I suoi genitori non hanno capito fino in fondo cosa faceva finché non le hanno dovuto dare il permesso per comparire in un articolo del New York Times. Partendo dal presupposto che non tutte le teenager possono essere inscatolate negli stereotipi dell’offerta culturale rivolta a quella fascia d’età, che è un momento di curiosità molteplici e di formazione del carattere, e che forse le uniche persone in grado di rivolgersi agli adolescenti sono gli adolescenti stessi, Tavi ha sfruttato le sue conoscenze, la sua popolarità e le sue risorse per fondare una sua rivista online: Rookie Mag. Il progetto lo racconta lei stessa nella Editor’s letter. | Una rivista online per adolescenti (modaiole e femministe). Cos'è Rookie Mag, di cui si discute negli Stati Uniti, e chi è la quindicenne che l'ha creata. |
Il 14 novembre si svolgeranno a Milano le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato alle elezioni per il sindaco previste per la primavera 2011. I candidati alle primarie sono quattro: Giuliano Pisapia, Stefano Boeri, Valerio Onida e Marco Sacerdoti. Dopo la conversazione con Boeri (qui qualche estratto, qui il video integrale) Luca Sofri ha incontrato Valerio Onida, giurista di 74 anni, che ha parlato della sua candidatura, di Milano e di altro. Il video integrale della conversazione è qui. Questa è una selezione delle cose dette da Onida. | Milano, Valerio Onida si spiega. Il Post ha parlato con il giurista candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco. |
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è dimesso dopo nove anni di mandato. Cosa succede ora? Le cose fondamentali sono scritte in modo chiaro nell’articolo 86 della Costituzione: Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato. | Come si elegge il presidente della Repubblica. Insomma: cosa succede ora che Giorgio Napolitano si è dimesso? Le cose da sapere. |
Dal 1° giugno 2019 Unicoop Firenze, una delle sette grandi cooperative del sistema Coop, smetterà di vendere piatti, bicchieri e posate di plastica usa e getta. Saranno sostituiti con prodotti biodegradabili e compostabili. Le stime diffuse da Unicoop sulla base dei numeri di vendita degli anni precedenti, dicono che la decisione di togliere le stoviglie monouso dalla vendita permetterà di togliere dalla circolazione 80 milioni di piatti, 90 milioni di bicchieri e 50 milioni di posate all’anno (per un totale di 220 milioni di pezzi ogni anno, cioè circa 1500 tonnellate di plastica). | Unicoop Firenze smetterà di vendere piatti, bicchieri e posate di plastica monouso. |
Dopo l’inchiesta di BuzzFeed sui siti di notizie false in Italia, che aveva individuato una rete di siti che pubblicano notizie false di stampo populista, nazionalista e xenofobo, riconducibile a un unico imprenditore, anche il New York Times si è occupato del tema, con un articolo del corrispondente a Roma Jason Horowitz. L’articolo racconta di una rete di pagine Facebook e siti politicamente vicini al Movimento 5 Stelle e alla Lega Nord, dando conto dei contenuti spesso filorussi che pubblicano e ipotizzando che siano gestiti dalle stesse persone. L’articolo contiene alcuni impliciti riferimenti alla possibilità che l’Italia sia la prossima nazione a subire un’interferenza russa, dopo il caso degli Stati Uniti e quelli, più incerti e confusi, di Francia e Spagna. Nonostante non dica cose particolarmente nuove, l’articolo è stato molto ripreso dai giornali, e ha finito per influenzare il dibattito politico del weekend, complice anche la debolezza dei media italiani per i casi in cui le testate estere riservano attenzioni alle vicende nazionali. L’articolo cita le ricerche di Andrea Stroppa, un giovane informatico che ha collaborato con agenzie di intelligence e importanti testate giornalistiche internazionali, e che è consulente di Cys4, una società di sicurezza informatica di Marco Carrai, imprenditore molto vicino a Renzi. Nei primi mesi del 2016 molti giornali avevano ipotizzato a lungo che Carrai sarebbe potuto diventare consulente della presidenza del Consiglio per la sicurezza informatica – e quindi potenzialmente coinvolgendo anche Stroppa –, cosa che poi non si è verificata. | Perché tutti parlano di nuovo di “fake news”. Per via di un articolo del New York Times che ipotizza un collegamento tra siti della Lega Nord, del M5S e filorussi. |
Il Saggiatore ha pubblicato il libro Accogliamoli tutti di Luigi Manconi, sociologo, senatore e presidente di A Buon Diritto Onlus, e di Valentina Brinis, ricercatrice e esperta di immigrazione, con una prefazione del Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge. Il libro propone l’accoglienza come soluzione più utile e efficace, sia per gli immigrati che per gli italiani, al problema dell’immigrazione. In queste pagine Manconi e Brinis analizzano cosa succederebbe in un’Italia senza immigrati. *** | Un’Italia senza immigrati? la proposta sull’immigrazione di Luigi Manconi e Valentina Brinis, nel libro Accogliamoli tutti. |
Apple ha presentato lunedì Apple Music, un servizio per ascoltare la musica in streaming, insieme ai nuovi sistemi operativi iOS 9 – per iPhone e iPad – e Mac OS X El Capitan per i suoi Mac nel corso dell’evento di apertura a San Francisco dell’Apple Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di incontri e conferenze che l’azienda organizza per mostrare ai suoi sviluppatori – cioè quelli che fanno i programmi e le applicazioni – le ultime novità per quanto riguarda i suoi software. Apple Music Come era stato anticipato nelle scorse settimane, Apple ha presentato Apple Music, il suo primo servizio per ascoltare la musica in streaming. Costa 9,99 dollari al mese e sarà disponibile a partire da fine giugno, con diversi servizi aggiuntivi: una radio che trasmette in tutto il mondo, playlist selezionate da esperti di musica e una sezione per gli artisti per condividere contenuti extra con i loro fan. | Apple Music, iOS 9 e Mac OS X: le novità. Le cose da sapere sul primo servizio per la musica in streaming di Apple e le nuove versioni dei sistemi operativi per iPhone, iPad e Mac. |
Domenica 15 dicembre si è tenuta a Milano l’assemblea nazionale del PD, l’organo eletto con le primarie dell’8 dicembre insieme al segretario. Proprio durante l’assemblea Matteo Renzi è stato proclamato ufficialmente segretario del partito dal responsabile organizzativo Davide Zoggia, dopo la lettura dei risultati finali delle primarie. Subito dopo, Renzi ha tenuto un lungo discorso (qui il video integrale). “Grillo firma qui” Tra i molti temi trattati durante l’intervento, Renzi ha anche proposto a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle di votare una legge elettorale insieme al PD. In cambio, Renzi ha promesso la rinuncia ai rimborsi elettorali che spettano al PD per questa legislatura. | Cosa è successo domenica nel PD. C'è stata l'assemblea nazionale: Renzi è stato proclamato segretario e ha rivelato la sua famosa "sorpresina" per Grillo. |
Il ministero della Salute ha pubblicato sabato 18 marzo alcune precisazioni sulla diffusione del morbillo in Italia, in risposta alle affermazioni di alcuni deputati del Movimento 5 Stelle che avevano chiesto allo stesso ministero di non creare una “situazione di panico” per il numero più alto della media di contagi nei primi due mesi di quest’anno (tre volte tanto rispetto allo stesso periodo del 2016). La settimana scorsa il ministero della Salute aveva definito “preoccupante” l’aumento dei casi di morbillo in Italia, spiegando che era legato alla marcata diminuzione delle vaccinazioni. I deputati del M5S in commissione Affari Sociali e il presidente del loro gruppo alla Camera, Andrea Cecconi, avevano diffuso un breve comunicato in risposta a quello del ministero, chiedendo al ministro Beatrice Lorenzin di escludere “prima che si ingeneri una situazione di panico, che i casi che stanno avvenendo in questi giorni siano discordanti rispetto al ciclo dei picchi di questa malattia. Questo al fine di meglio circostanziare la situazione di allarme che si sta venendo a determinare e che la stessa Lorenzin non sta contribuendo a circoscrivere”. I parlamentari M5S citavano pubblicazioni diffuse in precedenza dal ministero della Salute, nelle quali si spiegava che il morbillo presenta “picchi epidemici ogni 3-4 anni”. | Per il ministero della Salute, il M5S sul morbillo dice sciocchezze. I deputati M5S avevano chiesto al ministero di non creare "panico" sull'alto numero di casi di morbillo, ma hanno interpretato male i dati dello stesso ministero. |
C’è un’idea un po’ banale di paesaggio-da-fotografia che solitamente prevede orizzonti ampi, una buona luce ed elementi per lo più naturali come alberi, fiumi, sabbia, a volte anche animali tranquilli nel loro ambiente. Raramente si pensa ai fumi che escono dalle ciminiere o ai tralicci dei fili elettrici e, più in generale, al fatto che un paesaggio industriale possa essere un paesaggio “da fotografia”. Anzi: è più facile che gli elementi industriali vengano additati come i responsabili della rovina del paesaggio, oltre che del suo inquinamento (e non sempre a torto: tra le foto qui sotto ce n’è una della centrale elettrica “Pacific Gas & Electric”, quella della famosa causa di Erin Brockovich nel 1993). Eppure, se la luce è buona e l’orizzonte largo, ci sono tralicci e ciminiere che possono essere molto fotogenici: o fare da sfondo alle canzoni di Vasco Brondi. | Le luci delle centrali elettriche. Fotografie di albe, tramonti e luci artificiali su complessi industriali, ciminiere, torri di raffreddamento e acciaierie. |
“Buone feste 2019!” è il messaggio che Google rivolge oggi ai suoi utenti con un doodle sulla sua pagina principale e su quella dei risultati. I doodle sono disegni e animazioni che in particolari occasioni sostituiscono il logo di “Google” nella pagina del motore di ricerca: di solito vengono usati per ricordare anniversari di personaggi (astronauti, attori e compositori) o periodi storici importanti, oppure per celebrare giorni del calendario come la Festa della Repubblica Italiana o il solstizio d’inverno. Tutti i doodle di “Buone feste” di Google In vent’anni, i doodle di “Buone feste” – “Buone feste 2019!”, quest’anno – si sono evoluti parecchio. Inizialmente erano semplice composizioni natalizie aggiunte al logo originale (anche quest’ultimo è cambiato diverse volte negli anni), mentre nel tempo sono diventati più ricchi di dettagli, a volte con precisi temi e stili ripresi ogni giorno durante le festività. I doodle di “Buone feste” sono visibili solo nei paesi dove il Natale è una ricorrenza importante (in Arabia Saudita per esempio non vengono pubblicati). | “Buone feste 2019!”: come sono cambiati negli anni i loghi speciali di Google. È una tradizione che Google porta avanti da vent'anni, ogni volta con stili e approcci diversi. |
Con una lettera pubblicata oggi da Repubblica, il candidato presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio è tornato a chiedere che le altre forze politiche sostengano un suo governo. Di Maio ripete nella lettera quello che aveva già detto poche ore dopo il voto di domenica, parlando del successo del Movimento 5 Stelle in tutta Italia (che è stato il partito più votato) e sull’inizio di quella che lui chiama la “Terza Repubblica, che sarà la Repubblica dei Cittadini”. | «Non si può fermare il vento con le mani». Il Movimento 5 Stelle merita di andare al governo, ha detto Luigi Di Maio in una lettera a Repubblica, e gli altri partiti devono farsene una ragione. |
Il famoso street artist Banksy ha aperto una specie di negozio a Londra, nel quartiere di Croydon, nel sud della città. Nel negozio – chiamato “Gross Domestic Product” – non si può entrare, ma le vetrine sulla strada sono piene di opere d’arte di Banksy e oggetti decorati con alcuni dei suoi famosi lavori; i prodotti in vendita potranno essere comprati attraverso un negozio online che sarà aperto nei prossimi giorni, ha detto Banksy con un comunicato appeso in vetrina, mentre il negozio fisico resterà aperto per le prossime due settimane. Il negozio è stato aperto martedì e occupa i locali dove prima si trovava un negozio di tappeti e moquette. Tra gli oggetti in vendita ci sono un tappeto ispirato al personaggio di Tony the Tiger (la mascotte dei cereali Kellogg’s), una palla da discoteca realizzata con un elmetto della polizia e un gioco per bambini con figure di migranti da caricare su un camion da trasporto; ma nella vetrina si vedono anche tazze, piatti e t-shirt decorate con i disegni di alcune famose opere di Banksy. | Banksy ha aperto una specie di negozio a Londra. Non si può entrare e resterà lì solo due settimane, ma le opere e gli oggetti in vetrina potranno essere comprati online. |
Anche il mondo della moda è stato duramente colpito dalla crisi causata dal coronavirus: in un mercato che vale globalmente circa 2.300 miliardi di euro, le perdite saranno preoccupanti ed è possibile che il settore uscirà dalla crisi non solo molto danneggiato ma radicalmente cambiato. L’intero sistema produttivo è saltato, travolgendo milioni di persone in decine di paesi diversi: dall’operaio che lavora nella fabbrica tessile in Bangladesh al commesso di H&M a Milano, dai giornalisti e fotografi delle riviste di moda fino a stilisti, modelli e influencer di tutto il mondo. La moda infatti si regge su un lavoro globale talmente concatenato che farà fatica a riprendersi anche a causa dei diversi stadi temporali di sviluppo del contagio: un paese che è costretto all’isolamento trascina con sé gli altri, e una volta che rientra nella normalità deve fare i conti con le restrizioni approvate nel frattempo dalle altre nazioni, come è successo per esempio in Cina. | Il coronavirus ha schiantato la moda. Danni per miliardi di euro, licenziamenti, negozi chiusi, sfilate cancellate, ordini saltati: un punto della situazione. |
Anche questa settimana il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato tra i personaggi più fotografati (non c’erano dubbi a riguardo): l’immagine più bella del suo viaggio ufficiale in Giamaica è quella sulla scaletta dell’Air Force One poco prima del ritorno negli Stati Uniti, quando ha salutato i presenti sovrastato da un enorme arcobaleno. La David Lynch Foundation organizza eventi sempre ricchi di ospiti notevoli: questa settimana c’erano Nick Cave, Courtney Love, Macy Gray e Michael K. Williams (un attore a cui sono molto affezionati i fan di The Wire), che hanno celebrato i 60 anni della pubblicazione del poema di Allen Ginsberg “Urlo”. Tra gli altri che valeva la pena fotografare, infine, ci sono Diego Armando Maradona con un’espressione un po’ allucinata, Jack Black che faceva Jack Black con la sua chitarra elettrica e un omonimo del santo patrono del Post, Bill Murray. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Barack Obama "over the rainbow", Ryan Gosling, Hozier e il cast della serie tv "Veep", tra le persone che valeva le pena fotografare questa settimana. |
Oggi Apple ha presentato Clips, una nuova applicazione che serve per realizzare video da condividere sui social network, o tramite la sua app Messaggi. Clips è una specie di miscellanea di funzioni disponibili già da tempo su Snapchat, Prisma, iMovie, Vine e le principali applicazioni di Facebook come Instagram e Messenger, che a loro volta hanno tratto molta ispirazione da Snapchat. Apple lavorava a una propria app, separata dalla classica Fotocamera, da mesi e c’era stata qualche anticipazione la scorsa estate pubblicata da Bloomberg. Clips sarà disponibile nell’App Store a partire da aprile e sarà compatibile con gli iPhone dal 5s in poi, a patto che sia installata la versione 10.3 del sistema operativo. | Apple ha fatto Clips, una nuova applicazione per fare video. Un po' Snapchat, un po' Instagram, un po' Vine, un po' Prisma, un po' Messenger e qualche trovata originale. |
I risultati del referendum cosiddetto “sulle trivelle” sono arrivati a partire dalle 23 del 17 aprile, diventando chiari e poi definitivi nel corso della notte: il quorum del 50 per cento non è stato raggiunto, e quindi il referendum non avrà valore sul tema su cui era stato convocato. I votanti sono stati il 32,15 per cento, con una maggioranza di sì dell’85,8 per cento. Il referendum che si è tenuto domenica 17 aprile era stato convocato per decidere se abrogare o meno la parte di una legge che permette a chi ha ottenuto concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa di rinnovare la concessione fino all’esaurimento del giacimento (è stato definito “referendum sulle trivelle”, benché in concreto le trivelle c’entrassero poco). Oltre a una contrapposizione nel merito del quesito, legata soprattutto a valutazioni diverse dei temi ambientali legati alle piattaforme, intorno al referendum si era creato uno scontro più esteso e politico tra il governo Renzi – promulgatore della norma in discussione – e praticamente tutte le altre forze politiche, comprese parti dello stesso Partito Democratico di cui Renzi è segretario. Ma malgrado la sproporzione di forze, a favore del fallimento del referendum – ottenuto per la prima volta non con una raccolta di firme ma con una richiesta delle regioni – ha giocato una cospicua indifferenza (o in altri casi un fastidio) di molti italiani non solo al tema ma anche allo stesso uso dello strumento del referendum rispetto a scelte giudicate troppo tecniche e limitate. Per questa ragione molti sostenitori del “no” (ovvero del mantenimento della norma) avevano investito più sull’astensione che non sul voto contrario, cercando di incentivare il mancato raggiungimento del quorum necessario perché il risultato del referendum fosse considerato valido. E hanno vinto, alla fine. | Non c’è il quorum, il referendum è fallito. L'affluenza è stata poco superiore al 32%, la vittoria dei sì non avrà nessun effetto, insomma ha vinto Renzi. |
Dopo l’annuncio al Quirinale di Giuseppe Conte di avere rinunciato al proprio incarico da presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha letto un comunicato molto duro sul fallito tentativo di fornire un governo Lega-Movimento 5 Stelle, e ha spiegato le ragioni dietro la sua scelta di non accettare la nomina di Paolo Savona al ministero dell’Economia, perché ritenuta pericolosa per le sue teorie sulla necessità di uscire “segretamente” dall’euro. Dopo aver sperimentato, nei primi due mesi, senza esito, tutte le possibili soluzioni, si è manifestata – com’è noto – una maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega che, pur contrapposti alle elezioni, hanno raggiunto un’intesa, dopo un ampio lavoro programmatico. | Il testo integrale del discorso di Sergio Mattarella sul fallito governo Lega-M5S. "È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri - che mi affida la Costituzione - essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani". |
Nella serata di martedì 4 agosto una frana ha coinvolto la zona di San Vito di Cadore, in provincia di Belluno, provocando la morte di tre persone. Il fango ha travolto decine di macchine e le ha trascinate nel greto del torrente Rusecco, tra cui un’automobile in cui dormiva una coppia di turisti polacchi: l’uomo è morto, mentre la donna è ricoverata in ospedale. Durante le ricerche è stato poi ritrovato il cadavere di una giovane donna e quello di un uomo che, secondo quanto riferiscono i soccorritori, ha circa 40 anni. Il corpo, senza vestiti, è stato trovato alla confluenza tra il torrente Ru Secco e il Boite. Una frana in Cadore (Belluno) ha causato la morte di almeno due persone. La prima vittima è un turista ceco (e non polacco come detto inizialmente) di 56 anni che è stato travolto insieme alla moglie mentre si trovava in auto nei pressi del torrente Rusecco. La moglie è stata trovata in stato di ipotermia dai pompieri, che sono riusciti a salvarla. In mattinata la notizia del ritrovamento di un altro corpo. Si tratta di una ragazzina trovata dalle squadre del soccorso alpino e guardia di finanza nella zona del cimitero di San Vito. Proseguono le ricerche per verificare che non ci siano altre persone travolte dai detriti. | Le foto della frana a San Vito di Cadore. Uno smottamento ha provocato la morte di tre persone in provincia di Belluno. |
Ci sono due lorichetti molto colorati, un oritteropo rosa e un pesce unicorno blu, tra gli animali che forse non conoscevate in questa settimanale raccolta del Post. E sono in compagnia di un cane che sembra godersi il sole, di un’elegante chiocciola e di un maggiolino fotografato molto, molto da vicino. Quel leone a letto non è un peluche gigante: è vero, ed è vero anche quell’elefante su una collina. Buon weekend, che sia così. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Questo è un lemure dagli occhi azzurri-azzurri, ed è insieme a un pesce unicorno, a un oritteropo e a due lorichetti, tra gli animali più fotogenici della settimana. |
Su Repubblica di mercoledì Carlo Verdelli – per la prima volta collaboratore del giornale, dopo essere stato a lungo al Corriere della Sera, e poi direttore di Vanity Fair e della Gazzetta dello Sport – racconta e ricostruisce gli sviluppi della storia del bambino che lo scorso ottobre fu prelevato dalla polizia nella sua scuola di Cittadella per essere consegnato al padre. E spiega il contesto delle storie di questo e altri tipi che riguardano i bambini. Si dimentica la Storia, figurarsi la cronaca. Eppure la vicenda di questo bambino, che chiameremo X, pochi mesi fa ha sconvolto tanta Italia. C’è un video, tre minuti, che chi l’ha visto non può più scordare. Riprende un ragazzino con una tuta azzurra e una vocina disperata che si dimena mentre degli uomini cercano di trascinarlo sul marciapiede. Implora la zia che sta riprendendo la scena mentre lancia urla rabbiose contro i poliziotti che lottano col nipote (“Lasciatelo stare! Non vedete che non respira! Stronzi, cosa siete, la Gestapo?”). Lui, il bambino X, cerca di aggrapparsi alla strada, graffiandola con le mani. Ancora la voce fuori campo della zia: “Fermatevi, il bambino dice che non vuole andare con suo padre perché lo maltratta”. Lo maltratta? E allora perché i giudici l’hanno affidato proprio a lui? Sono pazzi? Consegnano un minore al suo persecutore?Il nonno materno è nella mischia, tira da una parte, i poliziotti dall’altra, X è in mezzo, strattonato, una bestiolina che si ribella al macello. È il 10 ottobre scorso, un mercoledì. Non inquadrata, una scuola, la Elena Lucrezia Cornaro di Cittadella di Padova, intitolata alla prima donna laureata al mondo. Il bambino strappato studiava lì. Quando sono venuti a prenderlo in classe, pare che fosse tranquillo. Non felice, ma tranquillo. Poi, appena fuori, tutto cambia. Quel video: tre minuti di follia, insopportabili da vedere e da sentire, immaginarsi da vivere. Alla fine, X scompare dentro una macchina grigia. Comincia la caccia al mostro, ai mostri. I poliziotti, il padre, i magistrati che hanno firmato il decreto. Caccia spiccia, verdetto sbrigativo. La sentenza si consuma nel salotto di Barbara D’Urso su Canale 5. | Cosa ne è stato del bambino X. Quello che la polizia trascinò via da scuola a Cittadella per poterlo consegnare al padre, lo scorso ottobre: lo racconta Carlo Verdelli su Repubblica. |
Sulla Stampa di oggi i giornalisti Andrea Palladino e Gianluca Paolucci scrivono di aver ricostruito chi era presente alla cena al ristorante Ruski di Mosca la sera precedente all’ormai famoso incontro in cui Gianluca Savoini, consigliere di Matteo Salvini, avrebbe trattato un accordo illegale per un finanziamento russo di 65 milioni per la Lega. Oltre allo stesso Salvini, al suo capo di gabinetto Andrea Paganella e ad altri due collaboratori, e oltre allo stesso Savoini, secondo la Stampa c’erano Ernesto Ferlenghi, presidente di Confindustria Russia e importante dirigente di Eni in Russia, il direttore generale di Confindustria Russia Luca Picasso, e Claudio D’Amico, altro membro di Lombardia-Russia, l’associazione guidata da Savoini. La cena in questione è un elemento importante per ricostruire gli avvenimenti di quei giorni, al centro dello scandalo scandalo sollevato prima dall’Espresso e poi dal sito statunitense BuzzFeed, oggetto di un’indagine della procura di Milano e da un paio di settimane fonte di imbarazzi e pressioni sulla Lega. La cena sarebbe avvenuta durante un buco di 12 ore nell’agenda pubblica di Salvini, e secondo la Stampa smentisce la versione secondo cui Savoini fosse presente per caso all’assemblea di Confindustria in corso in quei giorni a Mosca. | Qualche altro pezzetto sul caso Lega-Russia. Il Fatto parla di un presunto quarto italiano alla riunione al Metropol di Mosca, la Stampa ha identificato altri partecipanti alla cena della sera prima con Salvini, e non solo. |
Se riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 4 per cento, al Parlamento Europeo il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, siederà assieme all’Alleanza dei Conservatori e Riformisti Europei (ACRE), gruppo politico nato dai Conservatori e Riformisti Europei, a cui ha aderito. La campagna elettorale di Fratelli d’Italia punta molto sui sentimenti nazionalisti e riprende alcuni temi più vicini alle forze politiche populiste e sovraniste, per quanto generici: dare all’Italia un ruolo più rilevante in Europa, rompendo “l’egemonia franco-tedesca” e riformando la finanza europea a partire dalla Banca Centrale Europea. Nelle sue liste Fratelli d’Italia ha candidato anche Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del dittatore fascista Benito Mussolini e cugino di Alessandra Mussolini, anche lei candidata alle europee ma con Forza Italia. | Il programma di Fratelli d’Italia per le elezioni europee 2019. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni europee del 26 maggio. |
Paolo Berlusconi e l’ex ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani da mercoledì sono indagati a Monza (con altre tre persone) per istigazione alla corruzione: secondo l’accusa, come assessore all’urbanistica del comune di Monza dal 2007 nella precedente giunta Pdl-Lega Nord, Romani avrebbe cercato di corrompere con del denaro i consiglieri di minoranza nel tentativo di far approvare una variante del PGT (Piano di governo del territorio) relativa a un’area agricola di 500 mila metri quadrati chiamata “Cascinazza”. La “Cascinazza” è stata di proprietà di Paolo Berlusconi dal 1980 al 2008 e la variante avrebbe dovuto cambiarne la destinazione d’uso e renderla edificabile: Paolo Berlusconi voleva costruirci un quartiere residenziale chiamato “Milano 4”. Dopo molti tentativi falliti di abolire il vincolo “a verde” di quell’area, nel 2008 Paolo Berlusconi aveva deciso di vendere a una società controllata al 70 per cento dalla famiglia di immobiliaristi Cabassi che avevano pagato subito 40 milioni di euro e si erano impegnati a versarne altri 52 se l’area fosse diventata edificabile. | Paolo Berlusconi, Romani e la “Cascinazza”. La Procura di Monza ha iscritto i due uomini nel registro degli indagati per istigazione alla corruzione, per aver cercato di ottenere l'edificabilità di un terreno. |
Ieri il comune di Roma ha prolungato il contratto di servizio con ATAC, l’azienda municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico fra mille difficoltà finanziarie e accuse di fornire un servizio scadentissimo. Il prolungamento del contratto rende di fatto inutile il referendum consultivo che si svolgerà in primavera per la messa a gara del trasporto pubblico. Il referendum era stato richiesto dai Radicali, che hanno anche raccolto le 30mila firme necessarie per costringere il comune a indirlo: la sindaca Virginia Raggi ha tempo fino al 31 gennaio per decidere quando tenerlo, ma a questo punto servirà a poco. Con la delibera di ieri – che non è ancora visibile nell’archivio online di Roma Capitale – il comune ha infatti deciso di prolungare il contratto di servizio di ATAC, in scadenza nel 2019, fino al 2021, quindi per altri quattro anni. Il comune ha motivato la decisione spiegando di voler dare tempo all’azienda di rimettersi in sesto dal punto di vista finanziario con il nuovo piano industriale presentato a novembre ma ancora in fase di definizione. I Radicali e le opposizioni accusano invece il comune di aver voluto preservare a tutti i costi un’azienda che non funziona – ma che ha 12mila dipendenti, un notevole serbatoio elettorale – a discapito della qualità del servizio. | Il comune di Roma ha reso inutile il referendum su ATAC. Con una delibera appena approvata ha prolungato il contratto con l'azienda dei trasporti fino al 2021, rendendo la messa a gara del servizio praticamente impossibile. |
Come ogni anno, nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre cade la festa di Halloween, entrata nella cultura popolare tramite gli Stati Uniti, ma che trova origini molto più antiche, anche se dibattute. La festa di Halloween ha una storia interessante, che inizia – secondo alcuni – in Italia o nella Roma antica. Qualcuno la collega infatti a una festa dedicata a Pomona, la dea romana di semi e frutti, o alla “festa dei defunti” nota come Parentalia (il 2 novembre si celebra la ricorrenza del giorno dei morti, secondo il calendario liturgico romano). È però più probabile che l’origine di Halloween stia nella festa celtica dello Samhain, che significa “fine dell’estate”, e che poi sia stata mantenuta dai paesi anglosassoni; viceversa, in Italia la festa di Halloween è ancora oggi non riconosciuta ufficialmente: da noi è festa il primo novembre, Ognissanti. | Questo è Halloween. Si festeggia oggi — non solo negli Stati Uniti — una vecchia festa pagana che ha saputo restare al passo con i tempi, tra il divertimento di alcuni e le noie di altri. |
Il Festival di Sanremo, iniziato martedì sera con la prima parte di gara, è continuato ieri sera, in diretta su Rai Uno, e la seconda parte dei 22 cantanti in gara nella categoria “campioni” ha presentato le canzoni inedite, che trovate tutte qui. Come era successo con quelle della prima serata, è stata fatta una classifica in base ai voti ricevuti dai concorrenti e i tre cantanti meno votati – Bianca Atzei, Nesli e Alice Paba e l’altra coppia formata da Raige e Giulia Luzi – sono stati mandati agli spareggi con i tre meno votati della serata di martedì. Gli altri cantanti, invece, sono stati ammessi direttamente alla finale di sabato, ma canteranno ancora venerdì durante la serata dedicata alle cover di grandi canzoni italiane (ognuno ne ha già scelta una, di solito sono canzoni molto famose). Oltre ai cantanti in gara, ieri sera i più fotografati sono stati gli ospiti, soprattutto il capitano della Roma Francesco Totti (che dopo la sua precedente partecipazione al Festival di qualche anno fa ha fatto un’altra di quelle cose che resteranno), l’attore Keanu Reeves (quello di Matrix) e il cantante Robbie Williams (di cui si è parlato molto perché ha dato un bacione a Maria De Filippi), sempre insieme a Maria De Filippi e Carlo Conti, i presentatori del festival. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Sanremo 2017, tutte le foto della seconda serata. Il bacione di Robbie Williams a Maria De Filippi e poi Francesco Totti, Keanu Reeves e i cantanti in gara, tra quelli che si sono visti sul palco dell'Ariston ieri. |
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rimosso dal suo incarico il capo della polizia locale Antonio Barbato, che era stato coinvolto in un’inchiesta sugli affari della mafia nel nord Italia. Barbato non era indagato direttamente, ma Sala ha spiegato che è stato lui stesso a chiedere di essere assegnato a un diverso incarico all’interno del Comune, richiesta accettata anche da Sala. | Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rimosso dal suo incarico il capo della polizia locale. |
Questa mattina intorno alle 11 un’eclissi solare anulare è stata visibile in buona parte dell’Africa centrale e meridionale. Per alcuni minuti la Luna si è trovata tra il Sole e la Terra e ha quindi coperto buona parte del disco solare. È stata un’eclissi di tipo “anulare” perché in cielo è rimasto visibile un anello di luce prodotto dal Sole: succede quando il Sole e la Luna sono allineati, ma la dimensione apparente della Luna è più piccola rispetto a quella del disco solare, di conseguenza il Sole non viene oscurato completamente e crea una sorta di cornice di luce intorno alla Luna. La prossima eclissi anulare sarà nel febbraio del 2017 e sarà visibile in Cile e Argentina. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dell’eclissi solare in Africa. È stata visibile stamattina negli stati centrali e meridionali africani: la Luna ha coperto il Sole lasciando scoperto un anello di luce. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.659 nuovi casi positivi da coronavirus e 421 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 21.894 (322 in meno di ieri), di cui 2.151 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 19.743 negli altri reparti (328 in meno di ieri). Sono stati analizzati in totale 151.367 tamponi molecolari e 118.775 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,1 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 13.189 e i morti 476. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.746), Campania (1.544), Emilia-Romagna (1.192), Lazio (1.174) e Puglia (975). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 4 febbraio. |
Il gruppo parlamentare europeo EFDD – “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”, il gruppo di cui fanno parte i partiti di Beppe Grillo e Nigel Farage – si può ricomporre, dopo che si era sciolto qualche giorno fa. La scorsa settimana l’eurodeputata lettone Iveta Grigule aveva lasciato l’EFDD facendo venire meno uno dei requisiti per la formazione di un gruppo al Parlamento europeo, cioè la presenza di almeno 7 delegazioni nazionali. Lo scioglimento è durato solo qualche giorno: il posto lasciato vuoto da Grigule è stato infatti occupato da Robert Iwaszkiewicz, deputato polacco del “Congresso della nuova destra” (KPN). EFDD torna dunque ad avere 48 deputati provenienti da sette paesi membri (Repubblica Ceca, Francia, Italia, Regno Unito, Svezia, Lituania e Polonia al posto di Lettonia) e può essere ricostituito. EFDD Group back with a bang. Normal transmission resumed http://t.co/ZBNBxnzKOX pic.twitter.com/VfdeKAoGBc | Il gruppo europeo di Grillo e Farage si è ricostituito. Grazie all'ingresso di un deputato polacco di estrema destra che appartiene a un partito dalle posizioni discutibili, diciamo. |
Il 21 febbraio, negli Stati Uniti, è stata trasmessa la prima parte di un documentario in quattro puntate sulle accuse di abusi sessuali contro Woody Allen, quelle che risalgono ai primi anni Novanta e riguardano Dylan Farrow, figlia adottiva del regista. Il documentario si intitola Allen v. Farrow, è stato prodotto da HBO e presenta una ricostruzione descritta come decisamente colpevolista dai critici televisivi: Allen lo ha commentato dicendo che i suoi autori «non hanno interesse per la verità». Quella al centro del documentario è una delle più note, intricate e dibattute vicende di accuse di violenze sessuali nella storia dello spettacolo americano. Cominciò nel 1992, quando si concluse la relazione tra Allen e Mia Farrow, celebre attrice e madre adottiva di Dylan. Allen e Farrow erano stati insieme per dodici anni e, pur non convivendo, avevano tre figli: due adottati, Dylan (7 anni all’epoca) e Moses Farrow (14 anni), e uno biologico, Ronan Farrow (5 anni). Mia Farrow ruppe con Allen dopo aver scoperto che lui aveva una relazione con Soon-Yi Previn, un’altra delle sue figlie adottive, all’epoca ventenne. Presto tra Farrow e Allen cominciò una dura battaglia legale per l’affido di Dylan, Moses e Ronan, perché il pediatra dei bambini aveva denunciato Allen alla polizia accusandolo di aver stuprato la figlia settenne. | Il nuovo documentario sulle vecchie accuse a Woody Allen. L'ha prodotto HBO e presenta una ricostruzione molto colpevolista sulle presunte violenze sessuali contro la figlia adottiva Dylan Farrow. |
Dal 7 gennaio a Cremona quattro musicisti stanno suonando per diverse ore al giorno due violini, una viola e un violoncello di alcuni secoli fa e preziosissimi. Lo stanno facendo – e lo faranno fino al 9 febbraio – per permettere la registrazione di quei suoni, e renderli così disponibili anche quando quegli strumenti non potranno essere più suonati. Per rendere quei suoni il più precisi possibile serve molta pazienza e soprattutto molto silenzio: non solo nella stanza in cui si suona, ma anche nelle vie e nei palazzi circostanti. Per questo motivo il comune di Cremona ha emesso un’ordinanza che, per tutto il periodo delle registrazioni, vieta il traffico nelle aree circostanti all’auditorium. Sono anche state spenti gli impianti di ventilazione ed eliminati tutti i possibili rumori: per esempio quello delle lampadine, che se accese emettono un piccolissimo ronzio. Durante una conferenza stampa il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti – che è anche presidente della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari – ha invitato la cittadinanza a evitare ogni rumore forte e non indispensabile. | A Cremona in questi giorni non bisogna fare rumore. Si sta registrando – per salvarlo – il suono di quattro storici strumenti musicali, ma per avere un suono pulito serve che in città si faccia più silenzio possibile. |
Persino il leghista Matteo Salvini – già complice del coro “Senti che puzza scappano i cani, stanno arrivando i napoletani” – ha detto ieri sera ad Annozero che avrebbe preferito andare al concerto di Elio e le Storie Tese per Pisapia che a quello per Letizia Moratti a cui era atteso Gigi D’Alessio. E non per ragioni di leghismi stupidi – Salvini ha anzi cercato di ricomporre difendendo D’Alessio – ma perché lui stesso, come ha detto, preferisce “De André o Elio e le Storie Tese”. Che Gigi D’Alessio alla fine non sia andato a suonare in piazza del Duomo è stato il compimento di un disastro di mediocrità. Le sue ragioni – minacciato a sinistra, insultato dalla Lega – non sono irrilevanti (la bolgia di insulti e volgarità che si è accanita su di lui su Facebook era abbastanza miserabile) ma quello che rimane è semplice: un fallimento dello staff Moratti su un progetto già fallimentare. | Un’altra Milano. E un'altra Italia: perché non sono solo i concerti, è il modo di pensare il mondo. |
Dopo l’apertura del suo servizio di ebook, ieri Google ha annunciato tre grosse novità legate a Chrome, il suo browser, con l’obiettivo di ottimizzarne, migliorarne e allargarne l’utilizzo. Nuove funzioni per il browser La nuova versione del browser porterà la “instant search” di Google direttamente all’interno della barra degli indirizzi di Chrome, insieme alla funzione di pre-caricamento delle pagine. Non solo i risultati si aggiorneranno automaticamente mentre si digitano le lettere nel campo di ricerca, ma il browser caricherà istantaneamente la pagina più visitata associata alla lettera inserita. Durante la presentazione ufficiale di ieri a San Francisco, per esempio, il ragazzo chiamato a mostrare le nuove funzioni del browser digita la lettera E nella barra degli indirizzi e Chrome carica automaticamente la pagina ESPN.com. | La scalata di Google Chrome. Google apre un negozio di applicazioni e presenta ufficialmente il nuovo sistema operativo basato su Chrome, in arrivo nel 2011. |
Julius Richard Petri, ricercatore e batteriologo tedesco, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è una animazione che rappresenta la piastra di Petri, il sistema utilizzato in tutto il mondo per effettuare le colture cellulari, in occasione del 161esimo anniversario della nascita del suo ideatore. Nato il 31 maggio del 1852 a Barmen, in Germania, Julius Richard Petri studiò medicina presso l’Accademia per i medici militari dell’Imperatore Guglielmo, dove conseguì la laurea nel 1876. Proseguì gli studi alla facoltà di medicina della Charité a Berlino e prestò servizio più volte come medico militare fino ai primi anni Ottanta dell’Ottocento. Più o meno negli stessi anni, Petri divenne assistente di Robert Koch, grandissimo microbiologo che per i suoi studi sulla tubercolosi e sulla batteriologia sarebbe stato insignito nel 1905 del premio Nobel per la Medicina. | Julius Richard Petri e le sue piastre. Il microbiologo e medico tedesco è il protagonista del doodle di Google di oggi, per ricordare i 161 anni della sua nascita. |
Da venerdì sera in diverse regioni del Nord Italia ci sono temporali, grandinate e forti raffiche di vento, che hanno causato in molti casi notevoli disagi. Le situazioni peggiori si sono verificate in Piemonte, dove un uomo che da ieri risultava disperso a Villarfocchiardo (in provincia di Torino) è stato trovato morto lungo un torrente. L’uomo, scrive La Stampa, aveva 65 anni ed era uscito di casa ieri pomeriggio per cercare gli occhiali, persi il giorno prima andando a funghi, e non era più rientrato: non è chiaro se le piogge che hanno colpito la zona siano tra le cause della morte. A Torino tutto bene eh pic.twitter.com/QRijyHYkt9 | I danni del maltempo nel Nord Italia. Da ieri ci sono forti piogge, grandinate e raffiche di vento, che hanno colpito soprattutto il Piemonte: a Milano è esondato il fiume Seveso. |
Gianluca Floris è un cantante d’opera italiano. Ha lavorato presso i maggiori teatri d’opera italiani e ha interpretato ruoli principali nei teatri di molte città del mondo (Braumschweig, Berlino, Tokyo, Philadelphia, St. Gallen, Rio de Janeiro). Il suo sito internet è www.gianlucafloris.com. Il suo blog è Zeitgeist. * Con buona pace di quelli che proprio non la sopportano, l’opera lirica italiana è un patrimonio culturale identitario della nostra nazione. L’opera lirica è fra le prime cose che vengono in mente ad un abitante del pianeta Terra quando si parla di Italia. Qualsiasi expo o promozione internazionale dell’Italia all’estero ha come contorno l’allestimento di un’opera lirica o un concerto di cantanti lirici. Questo perché, lo ripetiamo, piaccia o no, l’opera lirica è uno dei più importanti patrimoni culturali dell’Italia tutta: da Gaetano Donizetti di Bergamo a Vincenzo Bellini di Catania. Patrimonio culturale italiano al pari degli Uffizi, dell’Accademia di Brera, di Pompei, di Piazza Navona, ecc. ecc. | Il presente e il futuro dell’opera lirica italiana. Un cantante d'opera spiega in che condizioni si trovano i teatri lirici, perché bisognerebbe salvarli e soprattutto come farlo. |
Il Natale, che si celebra ogni anno il 25 dicembre, è una festa in cui si ricorda la nascita di Gesù, ma anche prima che i cristiani la istituissero molte culture organizzavano delle celebrazioni in questo periodo. Non si sa con esattezza da quanto tempo i cristiani festeggino il Natale, ma si sa che lo fanno almeno dal 336 d.C., come è indicato nel Cronografo del 354, una specie di calendario che è il primo documento a contenere un riferimento al Natale. Nessuno dei Vangeli suggerisce in quale mese dell’anno potrebbe essere nato Gesù e nemmeno l’anno è nominato, tanto che quello che consideriamo l’anno 1 è l’anno 1 solo perché un monaco di nome Dionigi il Piccolo stimò male la sua data di nascita (e tra l’altro, il nostro calendario parte dall’assunto che l’anno di nascita di Gesù sia stato l’1 Avanti Cristo, e che non esista un anno Zero). Per secoli i primi cristiani proposero varie date in cui secondo loro poteva essere nato, tra cui il 18 novembre, il 28 marzo e il 20 maggio. Il 25 dicembre è stato infine scelto non perché i cristiani del quarto secolo pensassero che fosse nato in quel giorno, ma per “cristianizzare” le feste pagane che si celebravano nell’Impero Romano alla fine di dicembre, i Saturnali e la festa del cosiddetto “Sole Invitto”. | Perché oggi è Natale. Gesù non è nato quel giorno: c'entrano il solstizio d'inverno, Saturno e un dio del Sole. |
Mercoledì il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto il suo primo discorso alla Camera dei deputati, dove il nuovo governo ha chiesto – e ottenuto, come previsto – la fiducia. Conte ha voluto ricordare gli attacchi ricevuti sui social network dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il fallimento del primo tentativo di formare il governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. Alcuni attacchi avevano coinvolto il noto episodio dell’omicidio di suo fratello Piersanti Mattarella, ucciso nel 1980 dalla mafia. Conte ha cercato di esprimere solidarietà al presidente della Repubblica, ma non ha saputo citare con precisione la circostanza dell’omicidio: ha parlato genericamente di “un congiunto” di Mattarella, e ha detto di non ricordare esattamente. Qualcuno ha ipotizzato che Conte si riferisse al fatto che non ricordava esattamente quale fosse stato l’attacco a Mattarella, ma in molti hanno dedotto dalle sue parole che non ricordasse proprio chi fosse Piersanti Mattarella: uno di questi è stato l’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, del Partito Democratico, che durante la sua dichiarazione di voto ha detto: «Si chiamava Piersanti! Piersanti!», provocando un lungo applauso. | Chi era Piersanti Mattarella. Cioè il fratello del presidente della Repubblica, ucciso dalla mafia nel 1980: un ripasso per presidenti del Consiglio e per tutti gli altri. |
L’attore Elio Germano ha vinto l’Orso d’argento come migliore attore al Festival del cinema di Berlino, la Berlinale, per il film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, nel quale interpreta il pittore Antonio Ligabue. Germano, che ha 40 anni, è al suo secondo importante premio internazionale, dopo quello come migliore attore al Festival di Cannes del 2010 per il film La nostra vita. Non è stato l’unico premio della Berlinale andato a italiani: i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo infatti hanno vinto l’Orso d’argento alla migliore sceneggiatura per il loro film Favolacce, in cui peraltro recita sempre Germano. | L’attore Elio Germano ha vinto l’Orso d’argento come migliore attore al Festival del cinema di Berlino. |
Alle 9:30 di oggi il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha parlato con un’informativa urgente alla Camera del rischio di infiltrazioni terroristiche connesse ai flussi migratori, dopo l’arresto di un cittadino marocchino a Gaggiano, in provincia di Milano, sospettato di essere coinvolto nell’attentato al Museo del Bardo, a Tunisi, compiuto da due estremisti islamisti lo scorso 18 marzo. L’uomo arrestato ha 22 anni, si chiama Abdel Majid Touil e nel febbraio del 2015 era arrivato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento (Sicilia), su un barcone di migranti. Sul suo coinvolgimento nell’attentato di Tunisi e sui suoi movimenti non ci sono comunque ancora notizie certe – come ha confermato Alfano – e le verifiche, da parte delle autorità, sono ancora in corso. Oggi, comunque, la scuola per stranieri frequentata da Touil a Trezzano sul Naviglio ha detto che l’uomo ha frequentato alcune lezioni nei giorni dell’attentato al Museo del Bardo, a Tunisi. Secondo Repubblica, inoltre, «parenti, testimoni e insegnanti ripetono che dopo il suo arrivo nel nostro Paese Touil non si è più mosso [da Gaggiano] fino all’arresto». Cosa ha detto Angelino Alfano Alfano ha cominciato a parlare dicendo che si sarebbe attenuto ai fatti «tenendo fuori dal discorso gli argomenti della campagna elettorale». Ha detto che l’operazione che ha portato all’arresto di Abdel Majid Touil – «gravemente sospettato» di essere coinvolto nell’attentato al museo del Bardo – è il risultato di un successo investigativo «per le modalità e per i tempi con cui si è svolta» e per un’attività «attentamente pianificata». | Cosa sappiamo sull’uomo arrestato per terrorismo a Milano. Abdel Majid Touil si trovava in Italia il giorno dell'attentato a Tunisi, ha detto la scuola che frequentava: di suoi eventuali legami con reti terroristiche internazionali si sa ancora poco. |
Questa settimana inizierà il processo contro Robert Durst, 76enne milionario di New York al centro di una serie di omicidi raccontati nel 2015 dalla serie tv The Jinx. La serie ebbe un ottimo successo, sia negli Stati Uniti sia in Europa, anche perché Durst fu arrestato poco prima della messa in onda dell’ultima puntata per via di alcune nuove prove emerse proprio nel corso della serie. La vicenda inizia nel 1982, quando Kathie McCormack, la moglie con cui Durst all’epoca aveva un rapporto difficile, scomparve senza lasciare traccia. Durst – erede di una famiglia di ricchissimi imprenditori immobiliari di New York – fu il primo sospettato, la storia fece il giro del mondo, ma dopo aver trascorso mesi sulle prime pagine dei giornali scandalistici, la sua posizione venne archiviata. Diciotto anni dopo Susan Berman, la sua migliore amica e confidente, fu trovata uccisa con un colpo di pistola alla nuca nel suo appartamento vicino a Los Angeles. Un anno dopo toccò al vicino di casa di Berman, Morris Black, che morì in circostanze mai chiarite e il cui corpo fu ritrovato in un sacco buttato in mare. | Inizia il processo a Robert Durst. Cioè il milionario di New York al centro degli omicidi raccontati dalla serie tv "The Jinx", che portò al suo arresto. |
(fonte: Yahoo! Finanza) Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La Borsa di Milano in diretta. Come vanno le cose a Piazza Affari oggi per l'indice azionario FTSE MIB (fonte: Yahoo! Finanza). |
Negli ultimi vent’anni i paesi del Nordeuropa hanno conosciuto una vera e propria rivoluzione culinaria. Le principali città della Danimarca, della Svezia, della Norvegia e della Finlandia hanno raddoppiato il numero delle loro stelle Michelin, che vengono assegnate dalla più nota guida culinaria del mondo in base alla qualità dei ristoranti. Nel 2010 la rivista britannica Restaurant Magazine – che ogni anno stila una classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo – ha decretato che il miglior locale in cui mangiare al mondo si trova a Copenaghen. Si chiama “Noma” ed è famoso per aver reinventato e dato prestigio alla cucina nordica. Nel 2011 i vincitori del Bocuse d’Or – uno tra i concorsi culinari più prestigiosi al mondo – provenivano rispettivamente dalla Danimarca, dalla Svezia e dalla Norvegia. Si tratta di un cambiamento radicale rispetto al passato, considerato che fino agli anni Ottanta nei paesi nordici trovare prodotti freschi era quasi impossibile: si mangiava soprattutto cibo in scatola e molti prodotti stranieri – comuni nel resto d’Europa – venivano considerati esotici. I piatti tipici erano pochissimi e spesso non erano un granché. Poi le cose sono iniziate a girare in un altro modo. Molti scandinavi hanno iniziato a viaggiare e visitare altre nazioni, venendo in contatto con nuove cucine. Diversi chef internazionali hanno iniziato a visitare i paesi nordici e ad aprire dei ristoranti. Nuove comunità di immigrati hanno portato con sé gli ingredienti dei loro paesi d’origine, introducendo nuovi piatti. Infine, l’espandersi dei mercati ha reso facilmente reperibili spezie, frutta e verdura fresche, e in generale prodotti che prima erano quasi introvabili. | La riscossa della cucina nordeuropea. C'è da smontare un luogo comune, pare: in Scandinavia e in Danimarca si mangia bene. |
Nei verbali con le intercettazioni della lobby di Flavio Carboni si fa spesso riferimento a un tale Cesare. “Credo che sia già arrivato nelle stanze di Cesare”, dice Carboni al telefono a Martino. “Poi ammo a vede’ Cesare quanto prima”, dice Lombardi al sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, dopo avergli raccontato delle sue pressioni sui giudici della Corte Costituzionale. Martino chiede a Carboni di fissare “l’incontro con Cesare” e quando i giudici della Corte bocciano il lodo Alfano entrambi sgridano Lombardi: gli hanno fatto fare una figuraccia “con Cesare e i suoi tribuni”. Quando invece si discute delle manovre per candidare Cosentino alla presidenza della Campania, Carboni dice più volte: “Adesso chiamo io Cesare”. Lombardi gli risponde dicendo che devono essere d’accordo “Cesare e pure con il vice-Cesare”. Nelle oltre ventimila pagine che compongono i verbali dei carabinieri, Cesare non viene mai identificato. Ma una nota informativa che accompagna i verbali svela il mistero, scrive Massimo Solani sull’Unità. | Nome in codice: Cesare. Silvio Berlusconi viene citato decine di volte nelle intercettazioni sulla lobby, ma nessuno lo chiama per nome. |
Il primissimo piano di un occhio che si apre, una pupilla che si contrae, una foresta di bambù, un uomo ferito sdraiato per terra e poi tutto il resto: così iniziava il 22 settembre di 10 anni fa Lost, la serie tv più famosa e seguita degli ultimi anni, quella che ha fatto provare ansia, impazienza e incredulità a milioni di persone, intrattenendole, facendole arrabbiare e occupando decine e decine di lunedì sera. Sono passati quattro anni dalla fine della serie – l’ultima puntata è andata in onda il 24 maggio 2010 – ma per tutti quelli che hanno visto Lost basta poco per scatenare la nostalgia: una sequenza numerica, un furgone Volkswagen, qualcuno che pronuncia con particolare enfasi la parola “altri” e qualcun altro che si scrive sul palmo della mano un messaggio importante. Insomma, è quel giorno dell’anno in cui è ammesso e anzi opportuno affogare le nostalgia: e noi abbiamo pensato di venirvi incontro ripescando nell’archivio del Post dieci cose notevoli su Lost, da prendersi una mezz’ora. Dieci cose più una: c’è un bonus, alla fine della pagina. | I 10 anni di Lost. Una raccolta di cose dall'archivio del Post e le storie degli attori dopo la fine della serie, per annegare nella nostalgia e celebrare come si deve un anniversario importante. |
Tesla, l’azienda statunitense di automobili elettriche fondata da Elon Musk, avrebbe dovuto iniziare a produrre le prime auto in Germania il mese scorso, ma alcune lungaggini burocratiche e iniziative legali da parte di gruppi di ambientalisti hanno rallentato l’apertura e l’avvio dello stabilimento. L’iniziativa da 4 miliardi di euro ha il sostegno dei politici locali e nazionali dei principali partiti – compresi i Verdi – e non è considerata a rischio, ma gli ambientalisti segnalano di essere stati lasciati soli nel segnalare l’impatto che la nuova fabbrica sta avendo sull’ambiente. Nel 2019 Musk aveva annunciato il progetto per la costruzione di uno stabilimento a Grünheide, poco distante da Berlino, come un passaggio necessario per iniziare a produrre le Tesla per il mercato europeo direttamente in Europa, riducendo i costi e i tempi di attesa per i clienti. La proposta era stata accolta con favore dai politici del Brandeburgo e da quelli federali, perché dava la possibilità non solo di creare fino a 12mila nuovi posti di lavoro, ma anche di favorire la transizione verso i veicoli elettrici in Germania, con ricadute sul mercato dell’auto per alcune delle più grandi aziende produttrici di auto presenti nel paese. | I mille guai della nuova fabbrica di Tesla in Germania. Avrebbe dovuto iniziare a produrre le prime auto elettriche un mese fa, ma i difficili rapporti con gli ambientalisti hanno rallentato i piani. |
Un’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset ha approvato la «fusione transfrontaliera per incorporazione» di Mediaset e Mediaset España Comunicación. La nuova società nata da questa fusione si chiamerà Mediaset Investment N.V., avrà sede nei Paesi Bassi, diventerà la nuova società holding del gruppo Mediaset e, spiega un comunicato dell’azienda, «assumerà la denominazione “MFE – MEDIAFOREUROPE N.V.” (MFE – MEDIAFOREUROPE o MFE)». Sempre in un comunicato di Mediaset viene spiegato che una volta completata la fusione, «tutte le azioni Mediaset e Mediaset España saranno annullate e gli azionisti di Mediaset e di Mediaset España riceveranno azioni ordinarie MFE»: per ogni azione di Mediaset attualmente posseduta se ne riceverà una della nuova holding MFE. La proposta di fusione è stata avanzata da Fininvest, che controlla circa il 45 per cento di Mediaset. Era invece contrario Vivendi, il gruppo del finanziere francese Vincent Bolloré che dal 2016 è il secondo più grande azionista di Mediaset. Nell’assemblea i voti a favore sono stati il 78 per cento. | L’assemblea degli azionisti di Mediaset ha approvato la fusione con Mediaset España. |
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato che si candiderà alla presidenza della Calabria. Le elezioni regionali si terranno l’11 aprile: erano state anticipate rispetto alla normale scadenza della legislatura dopo la morte della governatrice Jole Santelli lo scorso ottobre. In Calabria, a Catanzaro, de Magistris è stato per diversi anni pubblico ministero. In una nota inviata alle agenzie di stampa, de Magistris ha spiegato la sua decisione di candidarsi così: «Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante. Sono indissolubilmente legato a questa terra sin da bambino». | Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si candiderà alla presidenza della Calabria. |
FaceApp, l’applicazione per applicare filtri ed effetti alle foto della propria faccia, sta avendo negli ultimi giorni un nuovo momento di successo, dopo quello raccolto un paio di anni fa. Milioni di persone in giro per il mondo, Italia compresa, si sono messi a condividere la foto di come appariranno da vecchi secondo gli algoritmi dell’applicazione, utilizzando un filtro che esisteva già da tempo, ma che è stato sensibilmente migliorato nelle ultime versioni offrendo risultati più verosimili. Oltre a riempire i social network di foto di anziani virtuali, il nuovo successo di FaceApp ha portato con sé nuove preoccupazioni sulla privacy degli utenti, legate al funzionamento dell’applicazione e al fatto che questa sia sviluppata e gestita in Russia. La società dietro FaceApp si chiama Wireless Lab e ha come CEO Yaroslav Goncharov, un ex manager di Yandex, il principale motore di ricerca e portale della Russia. L’app è disponibile dal gennaio del 2017 e può essere installata sia sugli iPhone sia sugli smartphone Android. Dopo l’installazione, FaceApp chiede l’autorizzazione per poter accedere alle foto sul proprio smartphone, così che queste possano poi essere modificate applicando i vari filtri, compreso quello per invecchiarsi. È un sistema comune a moltissime applicazioni, ma FaceApp non rende chiaramente esplicito che i dati delle foto scelte per le modifiche saranno raccolti dai suoi sistemi e che saranno trasferiti sui suoi server. | FaceApp ha qualche problema di privacy. L'applicazione che ti fa vedere come sarai da vecchio è gestita da una società russa che non dà molte informazioni su come tratta i dati degli utenti. |
Un terremoto di magnitudo 6.5 – il più forte in Italia negli ultimi 36 anni – ha interessato tutta l’Italia Centrale alle 7:40 di domenica mattina, ed è stato sentito anche in molte zone del Nord. Il terremoto ha avuto l’epicentro vicino a Norcia, in provincia di Perugia, a pochi chilometri da quello del terremoto che ha colpito la stessa zona mercoledì scorso. L’ipocentro del terremoto di questa mattina è stato registrato a una profondità di 10 chilometri. Ci sono stati crolli in diverse città – il più notevole è stato quello della Basilica di San Benedetto di Norcia –, ma non ci sono stati morti. Una ventina di persone sono rimaste ferite, ma nessuna è in pericolo di vita, come ha confermato il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. I comuni più colpiti dal terremoto di domenica sono gli stessi che erano stati danneggiati da quello di mercoledì scorso, il 26 ottobre: Norcia, Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino. Non si sa con precisione il numero delle persone rimaste senza casa, molte delle quali hanno ricevuto la possibilità di passare la notte in località lungo la costa o vicino al Lago Trasimeno. L’epicentro del terremoto del 26 ottobre era stato infatti a pochi chilometri da quello di oggi: allora la scossa più forte era stata però di magnitudo 5.9. C’erano stati molti crolli, qualche ferito lieve e migliaia di persone sfollate. Da allora molte persone dormono fuori dalle proprie case, in alcune città colpite più gravemente dai crolli: è soprattutto per questo che, secondo il bilancio attuale, il terremoto di questa mattina non ha provocato morti. Si è anche detto che grazie al passaggio dell’ora da legale a solare, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, i vigili del fuoco non si trovavano all’interno degli edifici pericolanti quando è avvenuto il terremoto: era previsto che cominciassero a lavorare alle 8:00. Domani le scuole rimarranno chiuse in molte città dell’Italia centrale, Roma compresa. | Il terremoto nell’Italia Centrale. La scossa di magnitudo 6,5 di domenica mattina, la più forte in Italia dal 1980, non ha provocato morti: ci sono però feriti, crolli e sfollati. |
Nel mondo esistono 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, tutte prodotte dall’uomo soprattutto dagli anni Cinquanta in poi. Circa 6,3 miliardi di tonnellate di questa plastica sono già rifiuti: ne è stato riciclato solo il 9 per cento, mentre l’80 per cento è accumulato nelle discariche o abbandonato nelle acque degli oceani. La plastica poi è uno dei materiali che impiega più tempo a decomporsi nell’ambiente: il PET, quella usata per le bottiglie, ci mette centinaia di anni, una busta può richiedere dai 30 ai mille anni. Queste cifre confermano l’idea che la plastica sia un materiale dannoso che vorremmo far scomparire il prima possibile; esistono però luoghi in cui è considerata preziosa e dove si cerca di preservarla. Basta fare un giro nei musei di arte, storia e design contemporaneo e ci si rende subito conto che sono pieni di opere e oggetti fatti in parte o interamente di plastica: dipinti in acrilico, installazioni in poliestere, sculture in vetroresina, il primo cuore artificiale, i vinili, il primo computer di Apple, il telefono Bigrigio, i Tupperware. La plastica però è un materiale che non regge bene la prova del tempo: cento anni sono tantissimi per aspettare che si decomponga una busta di plastica, ma sono pochissimi quando si parla di conservazione di opere d’arte e oggetti di importanza storica. Per questo molti studiosi, come ha raccontato il New York Times, stanno cercando di capire come conservarla al meglio. | La plastica che vorremmo conservare per sempre. Quella degli oggetti di importanza storica e delle opere d'arte, per esempio: si deteriora in fretta, preservarla a lungo è molto difficile. |
Mercoledì 12 ottobre si potrà andare al cinema pagando solo 2 euro, grazie all’iniziativa Cinema2day promossa dal Ministero dei Beni culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti cinematografici. Il progetto prevede che, fino a febbraio 2017, ogni secondo mercoledì del mese si potrà entrare al prezzo di 2 euro a tutti gli spettacoli proposti dalle oltre tremila sale cinematografiche che hanno aderito. Sono esclusi solo i film in 3d, che comunque avranno una tariffa agevolata. Il primo mercoledì dell’iniziativa è stato il 14 settembre, mentre i prossimi saranno il 9 novembre e il 14 dicembre 2016, l’11 gennaio e l’8 febbraio 2017. Per conoscere quali cinema aderiscono all’iniziativa basta andare sul sito di Cinema2day e cercare la propria città. | Cinema2day, oggi l’ingresso al cinema costa 2 euro. L'iniziativa del ministero dei Beni culturali vale ogni secondo mercoledì del mese fino a febbraio, in oltre tremila sale di tutt'Italia. |
Dalle 22 di oggi, martedì 12 maggio, fino alla stessa ora di giovedì 14 maggio ci sarà uno sciopero dei benzinai delle aree di servizio autostradali, comprese quelle delle tangenziali e dei raccordi. Lo sciopero è stato proclamato da Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio che denunciano «la condizione di emergenza economica e sanitaria nella quale continuano ad essere lasciate le imprese di gestione». Secondo le due associazioni dei gestori di impianti di carburante è «incomprensibile l’atteggiamento indifferente e sordo del Governo, rispetto ad impegni rimasti lettera morta, assunti all’interno di un tavolo negoziale che non si riunisce colpevolmente da oltre un mese. Non è certo chiudendosi al confronto o sperando che ciascuno – individuo o categoria – se la cavi da sé, con ogni mezzo trovi a sua disposizione, più o meno consentito, che si può contribuire a costruire per il Paese una uscita governata dalla crisi. Per quel che riguarda la categoria – conclude la nota sindacale – in assenza di un cambiamento di rotta del Governo, la protesta e le chiusure per sciopero sono destinate ad estendersi nelle prossime settimane anche al resto della rete distributiva». | Da questa sera a giovedì sera ci sarà uno sciopero dei benzinai delle autostrade. |
Alle 14:45 (ora italiana) di venerdì 8 marzo, la capsula spaziale Crew Dragon di SpaceX ha fatto regolarmente rientro sulla Terra, finendo nelle acque dell’oceano Atlantico a circa 400 chilometri dalla costa della Florida. La capsula ha quindi terminato la sua prima missione dimostrativa, richiesta dalla NASA in vista del suo utilizzo per il trasporto degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il lancio di Crew Dragon era stato eseguito lo scorso 2 marzo, in seguito la capsula aveva raggiunto la ISS per eseguire test di attracco e di sicurezza. SpaceX eseguirà ora controlli e verifiche della sua capsula spaziale, dopo l’ammaraggio, per verificare che sia andato tutto come previsto. La missione fa parte delle iniziative avviate dalla NASA per tornare a trasportare direttamente astronauti sulla ISS, senza dover fare affidamento sulle Soyuz dell’Agenzia spaziale russa, a oggi l’unico mezzo di trasporto disponibile per i viaggi con esseri umani verso la Stazione. Good splashdown of Dragon confirmed! pic.twitter.com/WK1nsNnOF5 | La capsula spaziale Crew Dragon di SpaceX è regolarmente tornata sulla Terra, con un ammaraggio. |
Domani alle 15 il Consiglio Europeo, cioè l’organo che comprende i capi di stato e di governo dell’Unione Europea, si riunirà in videoconferenza per uno degli incontri più attesi degli ultimi anni. Il principale argomento sarà infatti la creazione di un nuovo strumento di sostegno economico ai paesi europei più colpiti dalla pandemia da coronavirus. Due settimane fa l’Eurogruppo, cioè l’assemblea informale dei ministri dell’Economia dell’eurozona, aveva proposto il sostegno attraverso tre canali “tradizionali” come il MES, la Banca Europea per gli investimenti e la Commissione Europea, con la cassa di integrazione europea. Da allora però diversi paesi – fra cui l’Italia – hanno spinto per una misura ancora più ambiziosa, quindi più delicata da negoziare. Uno strumento del genere può essere deciso soltanto dal Consiglio Europeo, l’istituzione che detta l’agenda politica all’Unione Europea, poiché è composta dai capi di stato e di governo dei singoli paesi. | Cosa c’è in ballo nel Consiglio Europeo di domani. Si discuterà soprattutto di un "Fondo europeo per la ripresa" dopo il coronavirus: cosa prevedono le due principali proposte, una tedesca e una spagnola. |
L’obesità è un problema che interessa buona parte dei paesi occidentali e negli Stati Uniti sta diventando un’emergenza sociale, tanto da aver spinto la first lady Michelle Obama a lanciare un piano per incentivare stili di vita più sani, specialmente tra gli adolescenti. Rob Goldstone è alto un metro e settanta, pesa 130 chili e ha deciso di raccontare sul New York Times le proprie esperienze quando è costretto a muoversi da casa per affrontare lunghi viaggi, specialmente in aeroplano. Il suo racconto aiuta a capire quanto l’obesità possa essere invalidante e sia socialmente poco accettata. Appena salgo a bordo di un aereo, la prima cosa che faccio è andare dritto da uno degli assistenti di volo per dar vita a una routine che è cambiata poco negli ultimi 20 anni. Con discrezione, indico il mio stomaco, faccio un sorrisetto e aspetto un cenno del capo di risposta. Quando sono seduto, mi preparo per il “passaggio di palla”. Senza creare alcun contatto visivo, l’assistente di volo si avvicina e, come uno spacciatore, lascia cadere rapidamente una piccola borsa nel palmo della mia mano: una estensione per la cintura di sicurezza. | Viaggiare da grassi. Un viaggiatore racconta sul New York Times la sua vita da obeso tra umiliazioni ed episodi tragicomici. |
Sabato 8 dicembre Rainforest Trust, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa della conservazione dell’ambiente, chiuderà l’asta che ha organizzato per vendere ai migliori offerenti il diritto di nominare 12 nuove specie animali e vegetali, da poco scoperte nel Sudamerica. I migliori offerenti potranno scegliere il nome scientifico di alcuni anfibi e orchidee, che sarà mantenuto per sempre nei registri per la catalogazione delle specie. L’iniziativa ha attirato molto interesse perché se da un lato consentirà a Rainforest Trust di avere fondi per tutelare le nuove specie, dall’altro potrebbe influenzare negativamente il sistema di nomenclatura degli esseri viventi alla base di molte ricerche scientifiche. L’asta per nominare le nuove specie è iniziata lo scorso novembre, con una base di partenza di 10mila dollari per ogni nuovo animale e pianta. Le specie interessate sono: quattro rane, quattro orchidee, una formica, un topo, un anfibio che assomiglia a un verme e una salamandra. Sono state scoperte negli ultimi tempi da diversi ricercatori in Ecuador, Colombia e Panama e sono in attesa di ricevere un nome. Di solito il privilegio di sceglierne uno spetta agli autori della scoperta, ma nulla vieta che la possibilità sia estesa ad altri, anche commercialmente. | Se volete chiamare col vostro nome una nuova specie, vi basta vincere un’asta. Un'organizzazione ambientalista intende così raccogliere fondi per proteggerle, ma non tutti sono d'accordo. |
In Norvegia è iniziata la costruzione di una nave portacontainer elettrica a guida autonoma, che sarà utilizzata per consegnare le merci attraverso i fiordi del paese. La Yara Birkeland sarà pronta entro la seconda metà del 2018 e secondo gli analisti potrebbe incentivare altri armatori a produrre sistemi simili, accelerando il passaggio a navi-droni per trasportare le merci. Oggi esistono già alcuni sistemi per rendere automatico il pilotaggio delle navi, ma richiedono comunque la presenza a bordo di un equipaggio per motivi di sicurezza e per condurre le manovre più delicate, come quelle in porto. I progettisti della Birkeland dicono che la loro nave sarà totalmente autonoma, in grado di muoversi senza persone a bordo e di effettuare automaticamente un attracco una volta arrivata a destinazione. Il progetto per costruire la nave elettrica che si guida da sola è stato avviato dall’azienda Yara International ASA, che produce fertilizzanti agricoli, in collaborazione con Kongsberg Gruppen ASA, che progetta e sviluppa sistemi di guida automatica per veicoli militari e civili. Tra progetti e costruzione, la Birkeland avrà un costo complessivo stimato intorno ai 25 milioni di dollari: quasi tre volte il costo per realizzare una nave di simile stazza con sistemi tradizionali e alimentazione a gasolio. I progettisti dicono che però la nuova portacontainer non richiederà un equipaggio e non dovrà usare costoso carburante, essendo elettrica, e che quindi ci potrà essere un risparmio dei costi annuali di gestione di almeno il 90 per cento. | In Norvegia stanno costruendo una nave cargo elettrica che si guida da sola. La Yara Birkeland sarà pronta nel 2018 e trasporterà 100 container attraverso i fiordi, senza nessun intervento umano. |
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio a 4 anni di reclusione per la vicenda della tentata scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. L’ex ad della banca lodigianaGianpiero Fiorani è invece stato condananto a un anno e 8 mesi di reclusione. All’ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte, sono stati comminati 3 anni di reclusione, stessa pena a cui è stato condannato il suo vice, Ivano Sacchetti. Per il senatore del Pdl,Luigi Grillo, la condanna è invece a 2 anni e 8 mesi. Tra i condannati c’è anche l’imprenditore Luigi Zunino, a cui è stata comminata la pena di due anni e otto mesi. Il capo della vigilanza di Bankitalia Francesco Frasca è stato infine assolto «per non aver commesso il fatto». (continua a leggere su Corriere.it) | Antonio Fazio condannato a 4 anni. L'ex governatore della Banca d'Italia era stato coinvolto nella vicenda della tentata scalata ad Antonveneta. |
L’azienda di telecomunicazioni americana Verizon comprerà Yahoo per 4,8 miliardi di dollari, equivalenti a 4,4 miliardi di euro: l’annuncio dell’acquisizione è stato ufficializzato oggi. Yahoo era in crisi da tempo e da diversi mesi aveva cominciato ad accettare offerte di acquisto: il costo dell’operazione con Verizon è molto piccolo, se si considera che prima del 2000 Yahoo era valutata a più di 125 miliardi di dollari. Nonostante abbia ancora più di 200 milioni di visitatori mensili, Yahoo – che è stata una delle società più importanti dei primi anni di grande sviluppo di Internet – ha faticato negli ultimi anni a sviluppare prodotti (app, in particolare) che potessero tenere il passo delle tendenze dei clienti e non è riuscita a essere competitiva rispetto ad aziende nate dopo di lei, in particolare Google e Facebook. Oggi il valore di mercato di Yahoo nel suo complesso è di 36 miliardi di dollari. L’anno scorso Verizon aveva già comprato AOL, lo storico fornitore di servizi Internet e video diventato molto noto negli anni Novanta per lo slogan “You’ve got email”, per accelerare il suo sviluppo nel campo dei video e della pubblicità di alta qualità su dispositivi mobili. I siti Huffington Post e TechCrunch fanno parte di quelli di cui Verizon è diventata proprietaria grazie all’acquisizione di AOL. Con l’acquisizione di Yahoo, Verizon cercherà di aumentare i suoi guadagni attraverso la pubblicità online come fanno Google e Facebook, cercando di raggiungere un più alto numero di utenti grazie a siti come Yahoo Finance, Yahoo Sports e Yahoo News. | Verizon comprerà Yahoo per 4,8 miliardi di dollari. La società di telecomunicazioni ha annunciato oggi l'accordo, che non riguarderà le azioni del sito di e-commerce cinese Alibaba. |
Brescello è una piccola cittadina dell’Emilia affacciata sulle rive del Po, tra Parma e Reggio Emilia: fino a pochi anni fa era famosa perché, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, fu il set dei cinque film sul prete Don Camillo e sul sindaco comunista Peppone, tratti dai racconti e dai romanzi dello scrittore umoristico Giovanni Guareschi. Negli ultimi tempi, però, Brescello ha acquisito anche una fama più sinistra. Nel 2016, infatti, è divenuta il primo e finora unico comune della provincia di Reggio Emilia sciolto per infiltrazioni mafiose. Questa settimana una nuova operazione antimafia ha portato all’arresto di 16 persone e a decine di perquisizioni. Tra gli altri, la polizia ha portato in carcere anche Francesco Grande Aracri, ritenuto il capo della cosca calabrese che da Cutro, in provincia di Crotone, si è insediata a Brescello, influenzandone tutte le principali vicende degli ultimi anni. Da oltre un quindicennio, dopo un iniziale periodo di reticenza, magistratura, stampa e accademici si occupano sempre più spesso delle attività e delle infiltrazioni della criminalità organizzata meridionale nelle regioni del Nord, come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Le indagini “Crimine e Infinito“, per esempio, iniziate nel 2003, avevano portato all’arresto e poi alla condanna di decine di persone tra Lombardia e Calabria (nel corso delle indagini venne anche filmato un rituale di iniziazione di alcuni ‘ndranghetisti, un evento piuttosto raro). | Quando è successo che la ’ndrangheta si è presa un pezzo di Emilia? una nuova operazione di polizia ha riportato l'attenzione su Brescello, il paesino dei film di Peppone e Don Camillo, sciolto per mafia nel 2016. |
Nell’ultima settimana a causa delle alluvioni che hanno interessato soprattutto Germania e Belgio sono morte quasi 200 persone, con enormi danni ad abitazioni, strade e altre infrastrutture. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito le inondazioni «un chiaro segnale del cambiamento climatico» così come hanno fatto rappresentanti di governo e amministratori locali delle zone interessate. Dichiarazioni simili sono state formulate da scienziati ed esperti che studiano da anni il cambiamento climatico, e che ormai dispongono di dati a sufficienza per contestualizzare singoli eventi meteorologici nei più ampi e complessi fenomeni legati al clima. Non ci sono dubbi sul fatto che l’aumento della temperatura media della Terra sia un fattore determinante nell’avere eventi atmosferici sempre più estremi, come forti tempeste, prolungati periodi di siccità, ondate di caldo e fasi anomale con temperature al di sotto della media in alcune zone. Tutto ciò porta con sé ulteriori effetti: morti e danni come avvenuto in Germania e in Belgio, incendi fuori controllo su ampie porzioni di territorio, scarso accesso all’acqua potabile per centinaia di milioni di persone, innalzamento del livello dei mari e perdita dei raccolti con conseguenti carestie. | Le alluvioni in Europa c’entrano con il cambiamento climatico. I dati su eventi atmosferici sempre più estremi mostrano un rapporto con il riscaldamento globale, secondo i ricercatori. |
Alle 16:30 di ieri, giovedì 4 ottobre, i membri del governo Monti si sono riuniti per un lungo Consiglio dei ministri, terminato in serata con la presentazione di alcuni nuovi provvedimenti tra i quali una serie di “misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenzia digitale e startup”. Si tratta del secondo decreto sulla crescita approvato dal Consiglio e punta a incentivare la nascita di imprese nel campo delle nuove tecnologie, con agevolazioni e strumenti fiscali e soluzioni per favorire l’arrivo di investimenti dall’estero. Oltre al secondo “Decreto Crescita”, ieri il governo ha anche presentato una serie di provvedimenti per aumentare la trasparenza nelle amministrazioni locali ed evitare che si ripetano casi come quelli del Lazio, dove le spese del Consiglio regionale sono risultate fuori controllo. Il governo ha anche approvato nuove soluzioni per le aree in cui si è verificato il terremoto del maggio scorso, a partire dall’Emilia: la cosiddetta “spending review” non sarà applicata fino alla fine del 2013, non ci saranno sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011 da parte dei Comuni ed è stato formalizzato un protocollo di intesa per la messa a disposizione dei fondi per la ricostruzione. Tra le altre cose, il Consiglio dei ministri ha anche approvato un primo regolamento per ridurre gli organici delle Forze armate, che dovranno passare dalle attuali 190mila a 170mila unità entro il 2016. | Il nuovo “decreto crescita” in 20 punti. Le cose da sapere sulle decisioni del governo per l'innovazione, dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione alle startup. |
Secondo l’ultimo bollettino diffuso dall’ISTAT sulla povertà in Italia, anche quest’anno nel nostro paese si conferma una tendenza in corso da oltre un decennio: gli anziani sono sempre più ricchi, o comunque rischiano sempre meno di diventare poveri, mentre i giovani sono in condizioni sempre peggiori. Tra i 18 e i 34 anni, il 10 per cento delle persone si trova in povertà assoluta, cioè non riesce ad acquistare i beni contenuti in un paniere ritenuto essenziale dall’ISTAT, ed è un dato cresciuto molto negli ultimi anni. Per i più anziani la situazione è opposta: tra chi ha più di 65 anni i poveri assoluti sono passati da 4,1 per cento nel 2015 a 3,8 per cento nel 2016. La situazione è leggermente peggiorata per quasi tutte le altre categorie. La povertà assoluta tra i minorenni, per esempio, è quella che è aumentata di più. I poveri assoluti con 17 anni o meno erano il 10,9 per cento del totale nel 2015 e sono passati a essere il 12,5 nel 2016. Anche i lavoratori più maturi hanno una situazione stabile o in leggero peggioramento. L’incidenza della povertà assoluta tra i 35 e i 64 anni è passata in un anno dal 7,2 al 7,3 per cento. In sostanza in Italia solo chi ha più di 65 anni, cioè i pensionati, sta vedendo migliorata la propria situazione. | Chi è che sta sempre meglio in Italia? anche nel 2016 gli anziani sono diventati un po' più ricchi dell'anno prima, dice l'ISTAT: e se si guarda agli ultimi vent'anni è ancora più evidente. |
Ogni anno, quando l’inverno giapponese si fa particolarmente freddo, i macachi giapponesi cercano conforto stringendosi gli uni agli altri per beneficiare del calore dei loro corpi, e diventano un’attrazione particolare per i fotografi. I macachi giapponesi sono i primati che vivono più a nord, a parte gli uomini (con cui, spiega BBC, condividono anche la passione per le palle di neve): quelli fotografati qui si trovano in un parco nell’isola di Awaji, nel sud del Giappone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dei macachi nel freddo giapponese. Che si scaldano con le cose più calde che hanno a disposizione: altri macachi. |
Mercoledì Antonio D’Alì, ex senatore del centrodestra nonché ex presidente della provincia di Trapani, è stato condannato in appello a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Tribunale di Palermo ha detto che D’Alì nella sua attività politica ha agito nell’interesse di capi storici di Cosa Nostra, come il latitante Matteo Messina Denaro e Totò Riina, «mettendo a disposizione le proprie risorse economiche e successivamente il proprio ruolo istituzionale di Senatore della Repubblica e di Sottosegretario di Stato» per aiutarli nelle loro azioni criminali. D’Alì, ha detto il tribunale, ha inoltre avuto un ruolo centrale nella gestione illegale degli appalti per importanti opere pubbliche. | L’ex senatore del centrodestra Antonio D’Alì è stato condannato in appello a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. |
Grazie all’accordo raggiunto la scorsa settimana a Bruxelles, l’economia europea ha potuto tirare il fiato per qualche giorno e riguadagnare – almeno temporaneamente – la fiducia degli investitori (già oggi tira tutt’altra aria). I leader europei hanno fornito nuove rassicurazioni sul temuto stato di insolvenza della Grecia, che riceverà nuove risorse per rimanere a galla, e l’attenzione degli analisti si è spostata verso gli altri paesi che danno maggiori preoccupazioni a causa della crisi, come l’Italia. Ci sarebbero diversi Stati europei da tenere sotto controllo in questo periodo, ma a ben pensarci – spiega Michael Sivy su Time – ce n’è solamente uno che conta davvero per il futuro dell’Unione Europea e dell’euro: la Francia. Negli ultimi mesi il presidente francese Nicolas Sarkozy è riuscito a creare un asse privilegiato con la Germania, determinando insieme al cancelliere tedesco Angela Merkel buona parte delle decisioni in materia di politica economica nell’eurozona. I due leader hanno spinto per un rafforzamento del Fondo di emergenza per affrontare la crisi (EFSF), per l’aumento dei capitali delle banche europee così da ridurre la loro esposizione verso i paesi a rischio insolvenza e hanno ottenuto che diversi paesi europei adottassero – o promettessero di adottare – nuove misure di austerità e riforme per rimettere in sesto i loro conti pubblici. | Da chi dipende il destino dell’euro? né dalla Grecia né dall'Italia, scrive Time, ma da qualcun altro. |
Nonostante nel frattempo siano stati formati due governi, è passato poco più di un anno dalle ultime elezioni politiche in Italia. Nel febbraio del 2013 per la prima volta il Movimento 5 Stelle si è presentato alle elezioni, ottenendo un rilevantissimo 25,55 per cento dei voti alla Camera e il 23,79 per cento al Senato. Del Movimento 5 Stelle in questi mesi si sono raccontate soprattutto le infinite riunioni trasmesse in streaming, le espulsioni, il ruolo di Grillo e Casaleggio, gli insulti e le critiche di vario genere rivolte ai giornalisti o al presidente della Repubblica. Che piaccia o no, anche questo fa parte della storia di questi mesi, nonostante i rappresentanti del Movimento abbiano più volte denunciato che l’attenzione dei media si concentri su questi aspetti e non sul loro lavoro nelle istituzioni. Queste notizie però non sono semplici da reperire in modo organico, a differenza di quello che ci si potrebbe aspettare. Ma andiamo con ordine. In un anno, all’interno del Movimento 5 Stelle sono cambiate molte cose, a partire dai numeri. | Un anno di M5S in Parlamento. Cosa hanno fatto i parlamentari grillini nel loro primo anno alla Camera e al Senato? Un po' di informazioni tra proposte, presenze e scalmanate battaglie di opposizione. |
In Francia la settimana scorsa c’è stata una protesta contro la decisione degli editori dei libri scolastici di adeguarsi a una riforma della lingua francese che ha ammesso, tra le altre cose, la scrittura semplificata di circa 2.400 parole. La proposta ha coinvolto soprattutto partiti e movimenti di estrema destra, che si sono opposti in particolare all’eliminazione dell’accento circonflesso da tutte quelle parole in cui la sua presenza non cambia pronuncia o significato. Su Repubblica di lunedì 8 febbraio il linguista Stefano Bartezzaghi ha ricordato di quando anche l’italiano aveva qualche accento circonflesso, come il francese, ed elenca tutti i casi in cui si potrebbe semplificare la lingua. Bartezzaghi distingue però tra i cambiamenti della lingua scritta motivati dalla semplificazione e quelli dovuti agli “usi devianti” come il frequente “qual’è”. Anche l’italiano ha avuto i suoi circonflessi, come in “principî” (plurale di “principio”) per distinzione da “prìncipi” (plurale di”principe”), o “assassinî” e “omicidî”: ma li abbiamo persi per tempo, fidandoci che il contesto ci dica quello che l’ortografia ci tace. Quali altre semplificazioni adottare? Ci sarebbe sempre quel problema con le moleste “i” che vanno e vengono da “superficie”, “deficiente”, “cosciente”, “conoscente”, “sognare” e “sogniamo”, “pasticcere” e “pasticcieria”, che solo speciali pronunce regionali fanno sentire all’orale (magari anche quando non ci sono) e mettono dubbi tremendi quando si scrive. E con “province” o “provincie” e “ciliege” o “ciliegie”? | Anche l’italiano ha avuto i suoi accenti circonflessi. Stefano Bartezzaghi sulla discussa riforma della lingua francese e quella che servirebbe alla lingua italiana. |
Non sono solo le censure “politiche” della maggioranza del PdL a escludere la corrente finiana dagli spazi online, come era accaduto nel caso dell’intervento alla Direzione nazionale del Presidente della Camera nascosto dal sito del partito. Adesso ci si mette pure la pruderie automatica di iTunes, che nello spazio del podcast di Otto e e mezzo – che ultimamente ha avuto spesso come tema le scelte dell’onorevole Bocchino – ha accortamente rimosso il suo nome a ogni sua occorrenza. | iTunes censura l’onorevole Bocchino. Nei podcast di Otto e mezzo, il nome del deputato finiano è pudicamente rimosso. |
Tra venerdì e sabato la Camera dei deputati ha votato la fiducia sulla legge di Bilancio: solo che non era la legge di Bilancio di cui si parla da mesi, con dentro i provvedimenti sul cosiddetto “reddito di cittadinanza” e sulle pensioni, ma una sua versione provvisoria e praticamente senza valore, perché sarà quasi interamente riscritta prima del suo passaggio al Senato. Le ragioni di questa ulteriore proroga alla versione definitiva sono legate a un tentativo di andare incontro alle richieste dell’Unione Europea. Più precisamente, venerdì il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia sul primo articolo di un testo che contiene provvedimenti come il blocco dell’aumento dell’IVA (che è presente in ogni manovra), una forma di flat tax per liberi professionisti, vari rinnovi di bonus presenti nella manovra precedente (tra cui il bonus cultura per i 18enni) e altre misure secondarie rispetto a quelle che hanno occupato il dibattito politico nelle ultime settimane. Sabato la Camera ha approvato anche gli altri articoli del testo, dal 2 al 19. | La Camera ha approvato una manovra che non è *la* manovra. Il testo della legge di Bilancio sul quale il governo ha chiesto la fiducia non vale niente, perché sarà completamente riscritto. |
Su Repubblica di venerdì un articolo di Michele Serra rispondeva alle dichiarazioni fatte dallo scrittore Tom Wolfe su un’intervista uscita sempre su Repubblica il 2 gennaio, in cui Wolfe sosteneva che i “progressisti al caviale” avevano spianato la strada a Trump: “Una sinistra che adora l’arte contemporanea, si identifica in cause esotiche ma disprezza i bifolchi dell’Ohio”. Si parla dei cosiddetti “radical chic”, fortunata ma fuorviante definizione coniata nel 1970 dallo stesso Wolfe che ha ormai un uso lontanissimo dal suo senso, e che – come quella di “fighetto” – è diventata un argomento qualsiasi per criticare le eccellenze, per la cultura, per le complessità, per gli intellettuali e per i ragionamenti troppo elaborati. Nella bella intervista di Alexandre Devecchio pubblicata qualche giorno fa su questo giornale, lo scrittore americano Tom Wolfe — icona del dandismo conservatore e acuto osservatore dei nostri tempi — ha buon gioco nella riproposizione, sempre brillante anche se un po’ ripetitiva, del suo fortunato anatema socio-satirico, quello sui radical chic. Il precedente è arcinoto. Wolfe coniò il termine quasi mezzo secolo fa (1970), in occasione di una festa, molto ben frequentata, che il grande compositore ebreo newyorchese Leonard Bernstein (quello, tra l’altro, di West Side Story) diede per raccogliere fondi in favore delle Pantere Nere, movimento marxista e terzomondista piuttosto tipico di quei tempi infiammati. Ricchi di sinistra, racconta Wolfe, che «offrono champagne a quelli che li impiccheranno». Non li impiccarono, poi (furono piuttosto parecchi leader e militanti di quei movimenti a finire male, tra galera, droghe, rapine “politiche” e derive di vario genere). Ma rimasero impiccati, Bernstein e i suoi amici artisti e intellettuali, alla spietata definizione di Wolfe. | C’è di peggio, dei radical chic. Per esempio i reazionari che usano questa definizione come un insulto, e sono lontani dal popolo quanto i presunti "fighetti", scrive Michele Serra. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | “Ho cominciato a osservare con nuovi occhi il passato”. La lunga lettera di Gianfranco Fini al Corriere della Sera, un pochino autocritica. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Barbara. Ci sono cose su cui il francese è imbattibile, in particolare nelle canzoni. |
Giovedì 29 aprile Luigi Bergamin e Raffaele Ventura si sono costituiti a Parigi, in Francia, dove erano ricercati da mercoledì in seguito alla richiesta di estradizione avanzata dalle autorità italiane a quelle francesi. Bergamin, che ha 72 anni ed è un ex membro dei Proletari armati per il comunismo, era stato condannato per vari reati, tra cui gli omicidi del maresciallo Antonio Santoro e dell’agente della Digos di Milano, Andrea Campagna, avvenuti nel 1978 e nel 1979; Raffaele Ventura, che ha 71 anni ed è un ex esponente delle Formazioni comuniste combattenti, aveva ricevuto una condanna a 22 anni per l’omicidio del vice brigadiere Antonino Custra. Vivevano entrambi in Francia da tempo, in libertà grazie alla cosiddetta “dottrina Mitterrand”. Mercoledì erano state arrestate in Francia sette persone di cui l’Italia aveva richiesto l’estradizione e che avevano ricevuto condanne da tribunali italiani per reati di violenza politica compiuti tra gli anni Settanta e Ottanta. Altre tre, tra cui Bergamin e Ventura e Maurizio Di Marzio (ex brigatista), erano invece ancora ricercate dalle autorità francesi. Repubblica scrive che due delle sette persone arrestate mercoledì, Enzo Calvitti e Sergio Tornaghi, saranno scarcerate, dato che la procura di Parigi ha riconosciuto che non c’è pericolo di fuga. | Luigi Bergamin e Raffaele Ventura si sono costituiti a Parigi: erano ricercati in seguito alla richiesta di estradizione da parte dell’Italia. |
Ieri sono state svolte le prove Invalsi tra gli studenti del secondo anno delle superiori: test a risposta chiusa per la valutazione dei livelli di apprendimento. La principale differenza tra la valutazione tramite questi test, uguali su tutto il territorio nazionale e quella che quotidianamente fanno i docenti in classe è che i test standard consentono una comparazione sia “orizzontale” (tra scuole, tra classi, tra territori), che “verticale” (tra i diversi anni nei quali vengono completati). Per chi fosse interessato ad un commento a caldo sulle caratteristiche tecniche dei test svolti ieri, consiglio questo articolo di un Dirigente scolastico di Pescara. A prescindere dalle loro caratteristiche, i sindacati di base hanno boicottato i test e alcuni studenti hanno fatto lo stesso, consegnandoli in bianco. Della protesta degli studenti c’è poco da dire: una forma come un’altra di mobilitazione e protesta contro un governo che reputano (a mio avviso a ragione, ma è un dettaglio) molto nocivo per la scuola italiana. Molto da dire c’è invece sulla scelta dei docenti. Perché non è solo un atto politico o sindacale (si protesta anche per questioni prettamente sindacali legate al riconoscimento economico per chi somministra e corregge tali prove, questioni sulle quali non voglio entrare). Chi si oppone ai test lo fa principalmente sulla base delle finalità più o meno dichiarate del governo e di argomentazioni legate alla validità scientifica dei test. Su questo credo sia utile riflettere, perché i governi cambiano, ma la scuola e i suoi problemi restano. | Meglio Invalsi che niente. Il parere del responsabile scuola del PD lombardo sui test scolastici tanto discussi. |
“Silk Road” è un sito internet nascosto e difficilmente raggiungibile su cui si praticano affari criminali. Negli Stati Uniti è stato raccontato soprattutto da un articolo dell’anno scorso sul giornale online Gawker, e ha una sua voce su Wikipedia. Oggi Riccardo Luna ha raccontato su Repubblica di averlo visitato. È stato un amico, che frequenta un giro di hacker, a darmi la dritta giusta: “Lo sai che esiste un’altra Internet?”. Il pensiero è andato subito alle recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia e al 2009 della rivolta degli iraniani sedata nel sangue: già allora si parlava di una rete parallela dove gli attivisti potevano comunicare senza essere intercettati dalle forze di polizia. È fondamentale, questa Internet parallela, perché essere individuati vuol dire essere torturati e uccisi. Per questo lo scorso giugno l’amministrazione Obama ha deciso di finanziare con due milioni di dollari un progetto chiamato “Internet in a suitcase”, una rete parallela a disposizione dei dissidenti di tutto il mondo. “No, non parlo di quelle cose lì. Parlo del paradiso del commercio di droga. Di tutte le droghe che esistono. E della pornografia infantile, purtroppo. Roba forte, immagini terribili di bambini, meglio se non le vedi. Fidati di me. Ma se proprio vuoi andarci, almeno apriti una e-mail finta e ti spiego come fare”. Farsi una e-mail finta è il minimo. La vera cosa da fare per navigare l’altra Internet è installare sul proprio computer Tor: un software gratuito che consente l’accesso a una rete parallela, impossibile da sorvegliare. Inizialmente fu sviluppato, a partire dal 1995, come un progetto della Marina degli Stati Uniti per impedire che le conversazioni governative fossero intercettate dal nemico. Con questa protezione nessuno può sapere chi sta parlando con chi. Le reti di questo tipo si chiamano “reti a cipolla”, onion routing, infatti il simbolo di Tor è una cipolla. E molti siti di questo universo parallelo invece di finire con il suffisso punto it o punto com, hanno il punto onion. Il progetto Tor è tutt’altro che velleitario: nel 2004 è stato finanziato dalla Electronic Frontier Foundation, uno dei baluardi della libertà sul web; nel 2007 da Human Rights Watch; e persino da Google dal 2007 al 2011. Quest’anno, accanto a una misteriosa organizzazione non governativa americana che ha donato oltre un milione di dollari, il sostenitore più importante è la BBG, Broadcasting Board of Governors, agenzia federale che rappresenta emittenti come Radio Free Europe, Voice of America, Office of Cuba Broadcasting. Insomma, dietro Tor non c’è una gang di terroristi. Perché Tor è uno strumento per diventare invisibili: lo puoi usare per la libertà. Oppure per vendere cocaina e bombe. L’installazione del software dura pochi secondi. Quando termina, sulla barra di navigazione del computer compare una cipolla stilizzata. Inserito l’indirizzo giusto (se non lo hai non c’è alcun luogo dove tu possa andare), dopo un laborioso processo di registrazione si arriva su Silk Road, che si definisce “anonymous marketplace”. Qui il simbolo è un beduino di spalle che cavalca un cammello. Ed entrando si capisce subito che il piatto forte del sito non è la seta, ma la droga. Sembra di stare su Amazon o qualunque altro sito di commercio elettronico: solo che al posto dei libri e dei dischi, ci sono le foto di vari tipi di droga. Hashish, coca, eroina. L’articolo più venduto è Mdma, più nota come ecstasy. Il fatto che Mdma sia un bestseller non è una supposizione di chi naviga, ma una notizia, perché c’è una classifica dei prodotti più venduti. Proprio come accade su iTunes. Allo stesso modo chi compra può fare una recensione del prodotto, “davvero fantastica quella roba!”, e dare un punteggio al venditore, “ve lo consiglio, è uno spacciatore coi fiocchi”. | Silk Road, il sito dove si vendono cose illegali. Soprattutto droga, ma anche altro: lo racconta Riccardo Luna su Repubblica. |
Negli ultimi sette giorni – tra venerdì scorso e giovedì – in Italia sono stati registrati 241.522 nuovi casi di coronavirus, un aumento del 16% rispetto alla settimana precedente. Ogni settimana che passa il numero di nuovi casi continua a essere il più alto dall’inizio dell’epidemia, ma l’incremento settimanale sta progressivamente calando: la settimana scorsa era stato del 38%, quella prima del 79%, quella prima ancora del 95%. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati della settimana sul coronavirus in Italia. L'incremento di nuovi casi rallenta, ma i decessi sono ai livelli della prima metà di aprile. |
Secondo i meteorologi in alcune zone dell’Europa non faceva così freddo dal 2013, e la corrente d’aria molto fredda proveniente dalla Siberia ha causato un abbassamento delle temperature anche in Italia. Ci sono disagi, in alcuni casi scuole chiuse, e in molti altri le solite belle foto pubblicate sui social network e inviate a parenti e amici. A Roma ha iniziato a nevicare alle 2 di notte, poi più intensamente verso le 4, quando la neve ha iniziato ad attecchire arrivando fino a 3-4 centimetri in alcuni quartieri. Qualcuno, come mostrano le foto che arrivano da lì, è sceso in strada per ammassarne un po’ e iniziare una battaglia di palle di neve; qualcun altro ha portato a spasso il cane e l’ha visto confondersi e sprofondare, se bianco e minuto, nella “bianca coltre”, come dicono oggi i giornali; c’è chi ha rinunciato a spostare la macchina, e chi ha preso comunque la bicicletta, e poi c’è San Pietro. Roma | Piazza del Popolo ?Foto di @giancarlopannese? – Un risveglio sotto i fiocchi di neve!❄️ Buongiorno! ? – ?Tag #yallerslazio #yallersitalia ? Selezionata da @martina.granatiere✌️ – ? Seguite anche il nostro gruppo Facebook "Yallers Lazio" per essere sempre aggiornati sulle nostre iniziative. ?? Vi diamo il link in direct – #roma #rome #piazzadelpopolo #neve #vivo_italia #vivolazio #piazza #lazio_super_pics #sky #square #italy #igersroma #ig_rome #volgoroma #nevearoma #italia #likes_lazio #romeandyou #lazioisme #iloveitaly #lazio | Le foto della neve a Roma. “Questa mattina la città eterna si è svegliata” eccetera eccetera. |
Sulle prime pagine dei giornali di oggi le parole più ricorrenti sono “cupola” o “cupolone”, e in modo piuttosto inedito testate di sinistra come Il Manifesto e altre di destra come Il Giornale titolano più o meno allo stesso modo. Tutti fanno riferimento agli arresti avvenuti ieri a Roma nell’ambito di un’inchiesta chiamata “Mondo di mezzo”, riguardo una presunta associazione a delinquere composta principalmente dalla destra e dalla criminalità organizzata romana che controllava appalti e finanziamenti pubblici con metodi mafiosi. Martedì mattina hanno cominciato a circolare sui siti dei giornali e sulle agenzie di stampa notizie su una serie di arresti e perquisizioni a Roma, alla regione, al Campidoglio (sede del comune) e in diverse abitazioni di politici e imprenditori. Inizialmente si parlava di 28 fermi e di una trentina di indagati: nel corso della giornata i numeri sono aumentati. Da subito sono stati fatti però due nomi importanti, poi confermati: quello dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e quello di Massimo Carminati, ex terrorista di estrema destra vicino alla banda della Magliana. Circolavano liste e ipotesi di reato che andavano dall’associazione di stampo mafioso all’estorsione, dall’usura alla corruzione, dalla turbativa d’asta a riciclaggio e altri illeciti. Questa mattina la situazione è un po’ più chiara. | Gli arresti di Roma, dall’inizio. Quali sono le persone coinvolte, i reati contestati, i numeri dell'inchiesta e le intercettazioni. |
La BBC ha diffuso su Youtube un breve trailer dell’intervista rivolta a Silvio Berlusconi dal giornalista britannico Jeremy Paxman, che andrà in onda questa sera durante lo storico talkshow di politica della BBC, Newsnight. Jeremy Paxman presenta Newsnight dal 1989 ed è molto noto per il suo stile diretto e incalzante: le interviste con lui sono generalmente considerate “difficili” dai politici che decidono di partecipare al programma. Nel trailer Paxman chiede conto a Berlusconi di un noto appellativo piuttosto volgare che avrebbe usato nel 2008 a proposito del canceliere tedesco Angela Merkel, quando era presidente del Consiglio. La frase sarebbe stata riportata nell’intercettazione di una telefonata tra Silvio Berlusconi e Giampaolo Tarantini, l’imprenditore che era stato accusato di aver gestito i rapporti tra Silvio Berlusconi e un giro di “escort” tra il 2008 e il 2009, ed è stata raccontata dai giornali nel settembre del 2011 durante le indagini su Tarantini. | La domanda imbarazzante della BBC a Berlusconi. Il temuto Jeremy Paxman gli ha chiesto conto di quell'appellativo volgare su Angela Merkel. |
Durante la riunione della direzione nazionale del Partito Democratico che si è tenuta ieri pomeriggio, 10 parlamentari di lungo corso hanno chiesto una deroga per poter presentare nuovamente la propria candidatura in Parlamento. Lo statuto del PD prevede che le carriere parlamentari non possano durare più di tre mandati: inizialmente la regola era intesa come tre distinte elezioni per altrettante legislature, ma siccome avrebbe comportato l’uscita dal Parlamento di molti esponenti del PD e fu contestata l’ambiguità sulla durata effettiva delle legislature, l’interpretazione fu modificata. La regola è stata quindi spiegata e ratificata così: ci si può candidare fino a quando non si è raggiunto il tempo massimo di 15 anni di permanenza in Parlamento, l’equivalente cioè di tre legislature complete. La direzione nazionale del PD ha accordato le deroghe ai 10 che l’hanno richiesta: a meno che non siano inseriti nel 10 per cento di candidature “bloccate” a disposizione di Bersani, il loro posto in lista sarà deciso dalle primarie. Dentro ogni foto ci sono informazioni minime su ogni candidato e il tempo che hanno trascorso in Parlamento. – Come saranno le primarie per i parlamentari PD, di Ivan Scalfarotto – Tutti i derogabili del PD – Chi è in Parlamento da più tempo | Chi ha chiesto la deroga nel PD. Storie e carriere dei 10 parlamentari di lungo corso che hanno avuto il permesso di cercare una nuova candidatura (ma dovranno fare le primarie?). |
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC) la settimana scorsa ha pubblicato il suo rapporto annuale [pdf] sull’utilizzo delle sostanze stupefacenti nel mondo. La ricerca analizza l’andamento della produzione delle principali materie prime per realizzare droghe, la crescita o la contrazione dei prezzi e dello spaccio a livello globale utilizzando i dati forniti dagli Stati e dalle organizzazioni internazionali. Nell’ultimo anno, la produzione globale di oppio è diminuita sensibilmente a causa delle difficili condizioni climatiche in Afghanistan, uno dei principali produttori al mondo della sostanza. Le cose non sono andate meglio per la cocaina con un calo sensibile delle coltivazioni e di conseguenza della produzione. La coltivazione della coca è diminuita di un sesto nel 2010 principalmente a causa della minore produzione in Colombia, uno dei principali fornitori al mondo della sostanza. Gli Stati Uniti rimangono i principali consumatori di cocaina, anche se l’Europa sta guadagnando rapidamente terreno. | Quanto costa la cocaina? e chi consuma più cannabis al mondo? Lo spiegano i dati delle Nazioni Unite sul traffico di droga negli ultimi anni. |
Arriva l’autunno e nei negozi di abbigliamento inizia a spuntare qualche capo in velluto a coste, di solito sono pantaloni marroni o verde bottiglia, più raramente giacche (magari con le toppe) e berretti: probabilmente lo associate agli anni Settanta e allo stile preppy, che negli ultimi anni non va particolarmente di moda ma la sua storia ha sempre alternato periodi alterni di grande popolarità e di dimenticanza. Per la sua comodità e praticità sembra che il velluto a coste continuerà a lungo a essere riscoperto e proposto nei negozi, aggiornato al gusto e alle necessità del momento. La sua storia iniziò secoli fa, racconta Ernie Smith su Atlas Obscura, in una città dell’Antico Egitto affacciata sul Nilo: ne fu la prima capitale sotto il dominio islamico prima di venire soppiantata da Il Cairo nel XII secolo. Nel II secolo a.C. al-Fustat era un centro importante di produzione di tessuti resistenti, e in particolare del fustagno, considerato l’antesignano del velluto a coste: è un tessuto pesante e resistente, solitamente fatto con cotone mescolato a lana o lino, con una superficie pelosa ma senza costolature in rilievo. Un libro sui tessuti del 1870 spiega: «Il fustagno, di cui restano due versioni, il velluto e il velluto a coste, era originariamente realizzato a Fustat sul Nilo, con un ordito di lino (cioè i fili disposti verticalmente) e una trama di cotone pesante (cioè i fili che si intrecciano perpendicolarmente all’ordito), tagliato in modo da avere un pelo corto ma spesso; e il tessuto così fatto prese il nome di fustagno da quella antica città». | Storia del velluto a coste, che va e torna e cambia. Inizia nell'Antico Egitto e continua nelle corti medievali, prima di diventare la divisa degli aristocratici, poi degli operai, poi di studenti e artisti. |
Clark Gable, anche noto come “the king of Hollywood”, era nato a inizio secolo, l’1 febbraio 1901, e morì il 16 novembre 1960, 60 anni fa oggi. Aveva una voce potente, riconoscibilissimi baffi affusolati, orecchie piuttosto grandi e abbastanza a sventola (provarono anche a farlo recitare legandogliele dietro la testa, ma lui non voleva) e IMDb ha descritto così uno dei suoi ruoli più comuni: «Una virile canaglia, il cui aspetto buffo mascherava solo un poco la sua bontà e il suo fascino». Una frase che gli viene spesso attribuita è: «L’unica ragione per cui gli spettatori vengono a vedere i miei film è che io so quanto grande sia la vita, e loro sanno che io lo so». La sua frase più famosa, forse la più famosa di tutto il cinema, è “francamente, me ne infischio”, detta in Via col vento. Ma il suo unico Oscar lo vinse per un altro film: Accadde una notte. William Clark Gable (all’inizio della sua carriera si faceva chiamare W. C. Gable ma poi si convinse che “Clark Gable” suonava meglio) era nato a Cadiz, in Ohio, e sua madre morì quando lui aveva pochi mesi. Lasciò la scuola a 16 anni, lavorò in una fabbrica di pneumatici e intanto si appassionò alla recitazione. | Clark Gable, “francamente me ne infischio”. Non fu solo il Rhett Butler di “Via col vento”, ma quella frase resta una firma anche a 60 anni dalla morte. |
Durante la stagione calda, centinaia di miliardi di zanzare in tutto il mondo succhiano migliaia di litri di sangue dalle loro innumerevoli prede, che non sono solo esseri umani. Ma tra tutti gli esseri viventi, Homo sapiens è sicuramente la specie che si lamenta di più, soprattutto quando alcuni esemplari fanno notare di non essere stati punti agli altri loro simili impegnati a grattarsi le punture. Si stima che una persona su cinque attiri le zanzare più degli altri, e di conseguenza si ritrovi più spesso a fare i conti con le loro punture, e il prurito che ne consegue. Non è ancora del tutto chiaro perché le zanzare mordano Tizio lasciando in pace Caio, ma come spiega Joseph Stromberg sul sito dello Smithsonian Magazine, negli ultimi anni i ricercatori hanno trovato diversi indizi sui gusti e le preferenze delle zanzare. | «Perché le zanzare pungono più me che te?». Perché hai bevuto una birra, sei vestita di rosso, sei incinta e hai le caviglie sudate, spiega lo Smithsonian Institute. |
L’ex deputato Alfonso Papa è stato assolto dalla Corte d’appello di Napoli nell’inchiesta sulla cosiddetta “loggia P4”. L’inchiesta era iniziata nel 2010 e coinvolgeva Papa, che all’epoca era deputato del Popolo della Libertà, e il faccendiere Luigi Bisignani, accusati di aver utilizzato a loro favore informazioni segrete o coperte da segreto istruttorio. Il 20 luglio 2011 la Camera dei deputati votò a favore dell’arresto di Papa, che si costituì nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove restò per 101 giorni prima che gli venissero concessi gli arresti domiciliari. La sentenza di primo grado arrivò il 22 dicembre 2016 quando il Tribunale di Napoli lo condannò a 4 anni e 6 mesi di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per le accuse di induzione indebita e istigazione alla corruzione, assolvendolo dall’accusa di favoreggiamento e dichiarando prescritta quella di rivelazione di segreto d’ufficio. La Corte d’appello oggi ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Papa da tutti i reati. Bisignani, invece, aveva patteggiato una condanna di 1 anno e 7 mesi. | L’ex deputato Alfonso Papa è stato assolto in appello nell’inchiesta sulla cosiddetta “loggia P4”. |
Il 7 dicembre di quarant’anni fa, l’equipaggio dell’Apollo 17 era in viaggio verso la Luna e si trovava a circa 45mila chilometri di distanza dalla Terra quando scattò una fotografia del nostro pianeta. L’immagine, una delle più complete e definite realizzate fino ad allora, divenne in breve tempo molto famosa anche grazie al nome scelto dalla NASA per descriverla: “The Blue Marble” (“La Biglia Blu”). Complice il progresso della tecnologia e dei sistemi satellitari, da allora l’ente spaziale americano ha realizzato diverse altre immagini rendendo “Blue Marble” una serie di fotografie del nostro pianeta. Utilizzando le strumentazioni del nuovo satellite per l’osservazione della Terra, Suomi NPP, la NASA ha diffuso una nuova immagine ad altissima definizione della nostra biglia blu. La fotografia mostra principalmente il Nord America ed è il risultato di un collage di diversi scatti realizzati dal satellite il 4 gennaio scorso. Il nome “Suomi NPP” ricorda Verner E. “Vern” Suomi, inventore e scienziato statunitense considerato il padre della moderna meteorologia basata sui dati forniti dai satelliti artificiali. | La nuova foto NASA della Terra. È ad altissima definizione, e ricorda quella famosa di 40 anni fa dell'Apollo 17. |
Dalle 18 il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, parteciperà a una discussione con Ferruccio De Bortoli e i giornalisti del Corriere della Sera. Formigoni e De Bortoli si erano beccati, in questi giorni: il primo si era lamentato degli articoli di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella sulla fondazione Maugeri e le sue vacanze, definendoli “fango” e accusando i giornalisti di essere “tristi, sfigati e malinconici” per non avere mai fatto un viaggio di gruppo. De Bortoli stamattina ha replicato ricordando che Formigoni non ha risposto alle telefonate dei giornalisti e che Ferrarella e Guastella “non sono né tristi né sfigati né malinconici” come dice lui. E invitando Formigoni a un confronto pubblico in via Solferino: “una sede che potrà apparire ai suoi occhi, abituati alle distese assirobabilonesi e ai celestiali panorami del suo palazzo, un po’ angusta e rétro”. | Formigoni risponde al Corriere. La diretta in streaming del presidente della Lombardia a colloquio con Ferruccio De Bortoli, col quale si era beccato stamattina. |
Internet, come diceva quello, è una rete di tubi, che però a volte sono attaccati dagli squali. Le prime testimonianze di squali che mordono i cavi sottomarini che trasportano velocemente i nostri documenti in giro per il mondo risalgono almeno al 1987, l’anno nel quale uscì un pezzo del New York Times dove si diceva che «gli squali hanno dimostrato di avere un’inspiegabile predilezione per i nuovi cavi a fibra ottica che si stanno posando nei fondali degli oceani per collegare Stati Uniti, Europa e Giappone». | Google contro squali. Slate racconta che la società americana sta cercando di migliorare la protezione dei propri cavi transoceanici per prevenire dei guasti causati dai morsi degli squali. |
I fratelli Carlo e Nello Rosselli furono uccisi il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l’Orne, una località del nord della Francia, da alcuni militanti di un’organizzazione di estrema destra francese e molto probabilmente per ordine dei servizi segreti italiani. All’epoca in Italia c’era il fascismo da circa quindici anni. Probabilmente avete letto l’espressione «Fratelli Rosselli» centinaia di volte: è il nome di numerose strade e piazze di tutta Italia. I fratelli Rosselli erano intellettuali antifascisti e si trovavano in Normandia perché Carlo vi soggiornava per ricevere cure termali, dopo essere andato in esilio per evitare le persecuzioni fasciste e aver combattuto nella Guerra civile spagnola: suo fratello Nello lo aveva raggiunto da poco, dopo aver ottenuto il passaporto. A ucciderli furono militanti dell’organizzazione eversiva chiamata Cagoule, dal nome francese del cappuccio con cui si mascheravano durante le loro spedizioni; gli storici sono giunti alla conclusione che probabilmente fu Galeazzo Ciano, genero di Benito Mussolini e all’epoca ministro degli Esteri italiano, a ordinare la loro uccisione. A sinistra una fotografia di Carlo Rosselli, a destra una di Nello Rosselli (Wikimedia Commons) | 80 anni fa furono uccisi Carlo e Nello Rosselli. Sono i "Fratelli Rosselli" di tantissime strade e piazze italiane: due intellettuali antifascisti uccisi in Francia per ordine dei servizi segreti italiani. |
Luigi Manconi, senatore del PD e attivista per i diritti umani, e Valentina Brinis, ricercatrice che collabora con la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, hanno spiegato sul Manifesto i motivi per cui bisognerebbe chiudere i CIE, i centri di identificazione ed espulsione degli stranieri irregolari. Secondo Manconi e Brinis, i CIE sono diventati inutili e dannosi, perché di fatto sono strutture dove la permanenza degli immigrati avviene in condizioni durissime e che viene prolungata per un tempo molto superiore rispetto a quello previsto dalla legge. Delle persone che vengono trattenute nei CIE, solo il 50 per cento viene poi riportato nel suo paese d’origine, per diverse ragioni (alcune riguardano l’impossibilità di identificare il loro paese di provenienza, per esempio). Manconi e Brinis sostengono che sia necessario trovare sistemi alternativi di trattenimento ed espulsione degli stranieri irregolari. Per leggere il Manifesto online è necessario registrarsi: è gratis. I Centri di identificazione e di espulsione per stranieri irregolari (Cie) sono nonluoghi precipitati nello spazio ottusamente vuoto di un nontempo. Forse le sedi più crudeli di privazione della libertà presenti nel nostro Paese: ed è proprio per questa ragione che intorno alla loro natura e alle loro finalità, alle norme che li regolamentano e alle iniquità che vi si consumano, si gioca una partita dura, molto dura, dall’esito incerto, condotta su molti piani. | Perché bisogna chiudere i CIE. Luigi Manconi e Valentina Brinis spiegano sul Manifesto perché i centri di identificazione ed espulsione degli stranieri irregolari sono diventati inutili e dannosi. |
Jonathan Andrew è un fotografo inglese di 42 anni che ha viaggiato a lungo in Francia, Belgio, Paesi Bassi e Scozia per fotografare quello che resta dei bunker e delle altre fortificazioni abbandonate dalla Seconda Guerra Mondiale. Da circa 20 anni Andrew vive e lavora ad Amsterdam e in passato ha fatto reportage per National Geographic e per diverse riviste olandesi: ha cominciato il suo viaggio sui luoghi delle grandi linee di difesa della Seconda Guerra Mondiale nel 2009. Tra i soggetti principali di Andrew ci sono soprattutto i bunker del cosiddetto “Vallo Atlantico”, la lunga linea di fortificazioni che Adolf Hitler fece costruire nella Secondo guerra mondiale lungo le coste dell’Atlantico, dai Pirenei alla Norvegia (fu una parte di questa fortificazione ad essere assalita durante lo sbarco in Normandia). Andrew preferisce fotografare i bunker al crepuscolo, qualche minuto dopo il tramonto, piuttosto che con la luce del giorno che, spiega, rende le fotografie piatte. | Bunker di guerra. Il fotografo inglese Jonathan Andrew ha viaggiato in Francia, Belgio, Paesi Bassi e Scozia per fotografare le fortificazioni abbandonate dalla Seconda Guerra Mondiale. |
Domenica 9 novembre inizia negli Stati Uniti la terza e ultima stagione di The Newsroom, la serie tv creata e co-sceneggiata da Aaron Sorkin che racconta il lavoro di una redazione di un notiziario televisivo americano. La serie è prodotta e trasmessa dall’emittente televisiva statunitense HBO. Il protagonista è l’anchorman Will McAvoy, interpretato da Jeff Daniels, che è il conduttore di News Night, il notiziario di punta della fittizia Atlantic Cable News (ACN). Gli altri personaggi principali – interpretati tra gli altri da Emily Mortimer, Olivia Munn e Jane Fonda – sono i giornalisti, produttori esecutivi e dirigenti di News Night e di ACN. Aaron Sorkin, il creatore della serie, è uno degli sceneggiatori più apprezzati e venerati degli ultimi anni (anche qui al Post): la sua altra serie tv più famosa è The West Wing, andata in onda tra il 1999 e il 2006 e che racconta la vita di un presidente degli Stati Uniti e del suo staff. Sorkin ha anche sceneggiato diversi film, come Codice d’onore, La Guerra di Charlie Wilson, The Social Network e Moneyball. La terza stagione sarà formata da sei episodi. Il primo episodio di The Newsroom è stato trasmesso negli Stati Uniti il 24 giugno 2012: in Italia la prima stagione è stata trasmessa a partire dall’ottobre 2013 da Rai Tre, e prossimamente dovrebbe andare in onda anche la seconda. | The Newsroom, dove eravamo rimasti. Domenica inizia la terza e ultima stagione della serie tv sul giornalismo scritta da Aaron Sorkin: un riassunto per chi ha visto le prime due o è troppo pigro per mettersi in pari. |
Nella notte tra domenica e lunedì il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge con cui vengono previsti altri 8 miliardi di euro di finanziamento a sostegno delle aziende e dei lavoratori colpiti dalle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus. Con il nuovo decreto salgono in totale a 18 i miliardi stanziati nei quattro cosiddetti “decreti ristori”, a partire dal primo approvato il 28 ottobre. Il decreto prevede il rinvio dal 30 novembre al 30 aprile della scadenza del versamento di Irpef, Ires e Irap per tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che nel primo semestre del 2020 abbiano subito un calo del fatturato di almeno il 33 per cento rispetto all’anno precedente. | Cosa c’è nel nuovo decreto ristori. Il governo ha approvato un nuovo provvedimento, il quarto, a sostegno delle imprese e dei lavoratori in difficoltà economica a causa dell'emergenza coronavirus. |
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