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Gli Stati Uniti sono tra i principali consumatori di carne bovina al mondo e da alcune settimane il mercato delle carni è in agitazione, con i produttori che cercano di rassicurare i clienti, alla ricerca di garanzie e maggiore trasparenza, sulla genuinità dei loro prodotti. Nei primi giorni dello scorso marzo l’emittente televisiva ABC News ha mandato in onda una serie di servizi sull’utilizzo da parte dell’industria della carne bovina del cosiddetto pink slime (letteralmente “melma rosa”), una poltiglia a basso costo ottenuta con gli scarti di lavorazione delle carni bovine che viene poi aggiunta in percentuali variabili alla carne macinata – per aumentarne peso e volume – e venduta nei supermercati e nei ristoranti. Il sistema viene impiegato già da diversi anni ma l’esistenza del pink slime non era particolarmente nota, anche perché i produttori non sono obbligati a segnalare sulle confezioni la presenza dell’additivo. Pink slime In seguito alle preoccupazioni per la possibile presenza di Escherichia coli (E. coli) – un batterio che in alcuni sottotipi può essere particolarmente pericoloso per la salute, nella carne bovina – a metà anni Novanta la Beef Products Inc. (BPI) iniziò a sperimentare un sistema per disinfettare le carni utilizzando ammoniaca. La soluzione fu approvata dal ministero dell’Agricoltura statunitense nel 2001, stabilendo che il prodotto disinfettato in quel modo fosse commestibile anche per gli esseri umani.
Questa cosa si chiama “pink slime”. Negli Stati Uniti si discute e si litiga su un diffuso additivo per la carne macinata, fatto con scarti di bovini disinfettati con l'ammoniaca.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Fairport Convention. Quelli nella foto sono impostori, quella giusta è lei.
Come ogni anno, nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre cade la festa di Halloween, che è entrata nella cultura popolare grazie agli Stati Uniti ma che ha origini molto antiche, anche se dibattute. La festa di Halloween ha una storia interessante, che inizia – secondo alcuni – in Italia o nella Roma antica. Qualcuno la collega infatti a una festa dedicata a Pomona, la dea romana di semi e frutti, o alla “festa dei defunti” nota come Parentalia. È però più probabile che l’origine di Halloween stia nella festa celtica dello Samhain, che significa “fine dell’estate”, e che poi sia stata mantenuta dai paesi anglosassoni; viceversa, in Italia la festa di Halloween è ancora oggi non riconosciuta ufficialmente: da noi è festa il primo novembre, Ognissanti.
Stanotte è Halloween. Cioè la notte delle zucche, dei dolcetti, degli scherzetti e di una vecchia festa pagana che ha saputo restare al passo con i tempi.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato in Quirinale lunedì mattina Carlo Cottarelli, economista ed ex commissario alla revisione della spesa pubblica. Secondo molti, Mattarella affiderà a Cottarelli l’incarico di verificare se sia possibile formare un governo “neutrale” dopo la rinuncia di Giuseppe Conte a seguito del rifiuto di Mattarella di approvare Paolo Savona come ministro dell’Economia di un governo sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. #Quirinale: dichiarazioni alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio #Mattarella al termine delle #consultazioni pic.twitter.com/0pPcPZewwT
Chi è e cosa pensa Carlo Cottarelli. Ovvero l'economista e revisore della spesa che potrebbe essere il prossimo presidente del Consiglio.
Venerdì 1 febbraio è uscito nei cinema indiani Ek Ladki Ko Dekha Toh Aisa Laga (Cosa ho provato quando ho visto quella ragazza), il primo film della prolifica industria cinematografica indiana – detta anche Bollywood, il corrispettivo indiano di Hollywood – ad affrontare direttamente il tema dell’omosessualità, raccontando la storia d’amore tra due ragazze come qualcosa di normale e non di perverso o immorale. La trama, scrive il Guardian, potrebbe essere quella di un qualsiasi film di Bollywood, dove l’amore proibito e contrastato va per la maggiore: un padre cerca di far sposare la figlia con uno scrittore che è innamorato di lei, ma lei rifiuta dicendo di amare già qualcun altro. Solo che stavolta questo “qualcun altro” è una ragazza. Nella campagna pubblicitaria il tema del film non è comunque affrontato esplicitamente; il sottotitolo si limita a presentarlo come «la storia d’amore più sorprendente dell’anno». Questo anche per evitare proteste e danni contro i cinema che lo proiettano: quelli che nel 1996 proiettarono Fire, su una relazione lesbica tra due cognate, vennero infatti devastati dai fanatici indù. Ek Ladki verrà invece proiettato in zone più liberali, come la capitale Delhi, Mumbai e altre grosse città, ed è già stato presentato in un festival di cinema indipendente.
Il primo film di Bollywood su un amore gay. Racconta una classica storia d'amore contrastata, ma questa volta tra due ragazze: ed è una notizia.
Giorgio Faletti è morto a Torino per un tumore; aveva 63 anni. Era ricoverato nel reparto di Radioterapia dell’Ospedale Molinette e da qualche tempo aveva annullato tutti gli impegni in teatro. Faletti era stato un sacco di cose, nel corso della sua vita: aveva cominciato come cabarettista e così era arrivato in tv, con personaggi che entrarono nella cultura popolare dell’Italia degli anni Ottanta, da Vito Catozzo in giù. Poi aveva scritto i testi di alcune canzoni, anche per Mina, aveva cantato e inciso degli album, aveva recitato a teatro e aveva scritto dei romanzi di grandissimo successo.
Giorgio Faletti è morto. Aveva 63 anni, era stato tantissime cose insieme: cabarettista, attore, scrittore, cantante.
Ieri il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha sospeso un’ordinanza emessa dal Comune di Roma che vietava l’attività dei cosiddetti “centurioni”, un cospicuo numero di persone che da anni si sono inventati una professione vestendosi da soldati dell’antica Roma e proponendo ai turisti una foto insieme a pagamento, soprattutto davanti al Colosseo. Da ieri quindi possono riprendere la loro attività. L’ordinanza era stata decisa dal sindaco Virginia Raggi a luglio 2016 e poi era stata rinnovata a dicembre; una simile ordinanza era già stata formulata dal prefetto Francesco Paolo Tronca nel novembre 2015 quando ricopriva la carica di commissario straordinario della città. Il TAR – che nello stesso giorno ha permesso anche la circolazione dei cosiddetti “risciò” privati, che girano nelle stesse zone dei centurioni – ha stabilito una nuova udienza per il 6 dicembre. Non è chiaro se nel frattempo il Comune deciderà di fare ricorso per ripristinare l’ordinanza. #StopAbusiviaRoma Città non può essere ostaggio di centurioni e risciò. Cambiamento va avanti. Nuovo regolamento decoro per tutelare città.
Perché Raggi litiga coi “centurioni”. A nome di molti lei li accusa di essere molesti e cerca di vietarli, loro chiedono di lavorare ed essere considerati "artisti di strada".
16.33 – La conferenza stampa del governo si può seguire in streaming qui. 16.18 – Monti non ha firmato le lettere di garanzia e impegno al Comitato olimpico internazionale per la candidatura di Roma a organizzare le Olimpiadi del 2020. Il termine per presentare le candidature scade domani, senza le lettere la candidatura è da intendersi come decaduta. «Non ci sentiamo di prendere un impegno finanziario che potrebbe gravare in misura imprevedibile negli anni a venire». Rimangono in corsa Baku, Doha, Istanbul, Madrid e Tokyo.
Niente Olimpiadi a Roma nel 2020. Monti non ha firmato i documenti per la candidatura, che a questo punto decade: rimangono in corsa Baku, Doha, Istanbul, Madrid e Tokyo.
Ieri sera il prossimo presidente del Consiglio Mario Draghi ha accettato l’incarico che gli era stato affidato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ha annunciato la lista dei ministri del suo nuovo governo. Sia Draghi sia i ministri entreranno ufficialmente in carica dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica, previsto per oggi alle 12 al palazzo del Quirinale. – Leggi anche: Chi sono i ministri del governo Draghi
I prossimi passaggi del governo Draghi. Oggi alle 12 ci saranno il giuramento dei ministri e la cosiddetta cerimonia della campanella, la fiducia alle Camere verrà chiesta la settimana prossima.
EmDrive è il nome di un progetto di motore elettromagnetico ideato nel 2001 dall’ingegnere britannico Roger Shawyer e da allora oggetto di studi ed esperimenti. Basato sull’idea che sia possibile sfruttare l’energia elettrica per spostarsi nel vuoto utilizzando la tecnologia a microonde, suscita da tempo attenzioni e curiosità tra gli addetti. Tra gli stessi addetti è anche noto con il nome “motore impossibile” per alcune incoerenze che il modello implicherebbe rispetto alle leggi note della fisica, che hanno attirato un diffuso scetticismo all’interno della comunità scientifica. L’esito di un nuovo test condotto dall’Università tecnica di Dresda ha recentemente contestato i risultati di esperimenti precedenti, già piuttosto dibattuti, riducendo ulteriormente le prospettive di applicazioni future per l’EmDrive. – Leggi anche: 10 tecnologie da tenere d’occhio nel 2021
Il motore impossibile è sempre più impossibile. Un nuovo test mette in dubbio il futuro di EmDrive, un motore elettromagnetico basato su un sistema di propulsione senza propellente.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana c’è la condanna a 7 anni di reclusione in primo grado per Silvio Berlusconi nel processo Ruby, con le risposte alle classiche domande: deve dimettersi da parlamentare? Rischia il carcere? Poi c’è Margherita Hack, morta sabato 29 giugno, la sua storia, le sue foto e il video della sua intervista a Che tempo che fa nel 2010. Ci sono anche moltissime foto ideali per una domenica mattina come quelle del presidente della Mongolia – vi piacerà – di corridoi fantascientifici e dell’attrice Farrah Fawcett, bellezza simbolo degli anni Settanta, morta quattro anni fa. – Cosa succede ora a Berlusconi? Lunedì 24 giugno Silvio Berlusconi è stato condannato a 7 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, al termine del primo grado del cosiddetto processo Ruby. Lascerà il Parlamento? Rischia il carcere? Qualche risposta dopo la condanna.
Sunday Post. Margherita Hack, fotografie di Guantanamo e corridoi fantascientifici, tra le cose più viste sul Post questa settimana.
Nel 2015 i ricercatori Bert Vogelstein e Cristian Tomasetti della Johns Hopkins University pubblicarono su Science uno studio che fece molto discutere, nel quale si sosteneva un ruolo preponderante del caso nello sviluppo dei tumori; senza cause riconducibili direttamente ai propri stili di vita o alle condizioni ambientali in cui si vive. La ricerca era molto elaborata e basata su dati statistici, ma fu fraintesa e semplificata troppo dai giornali, che la ridussero a: “il cancro si prende per sfortuna e basta”. A distanza di due anni Volgestein e Tomasetti hanno pubblicato una nuova ricerca, sempre su Science, che estende il loro precedente studio, con nuovi dubbi e riserve all’interno della comunità scientifica. Il timore è che i risultati del loro nuovo lavoro possano essere fraintesi come avvenne nel 2015, portando a sottovalutare aspetti fondamentali per la prevenzione dei tumori. In termini generali, il cancro è prima di tutto una malattia di tipo genetico: un mix di mutazioni che avvengono nei processi di trascrizione del DNA (quando le cellule si moltiplicano) che portano le cellule a comportarsi diversamente da come dovrebbero. Il nuovo studio di Volgestein e Tomasetti classifica 32 tipi diversi di tumori in tre possibili cause: nel 66 per cento dei casi le mutazioni che portano al cancro si sviluppano casualmente durante la divisione cellulare nell’organismo durante il corso di una vita, il 29 per cento sono riconducibili a cause ambientali e il restante 5 per cento a fattori ereditari. Il nuovo studio non ha però elementi tali da chiarire alcuni aspetti controversi della precedente ricerca e probabilmente susciterà nuove polemiche.
I refusi casuali nel DNA sono i primi responsabili dei tumori. Almeno secondo un nuovo studio dei ricercatori che nel 2015 fecero molto discutere con la loro ricerca sul cancro e la sfortuna.
Da venerdì su Netflix si può guardare L’altra Grace, la seconda serie tv di quest’anno tratta da un romanzo della scrittrice canadese Margaret Atwood dopo The Handmaid’s Tale di Hulu, una delle serie che hanno vinto più Emmy nella storia. A differenza di The Handmaid’s Tale, che è una distopia ambientata in un presente alternativo, la storia di L’altra Grace si svolge nel Canada di metà Ottocento: curiosamente l’unica cosa che le due serie hanno in comune è che le loro protagoniste indossano una cuffia per la maggior parte del tempo. L’altra Grace è ispirata a una storia vera: l’omicidio di un uomo benestante e della sua governante e amante, per cui furono condannati uno stalliere e una cameriera. La serie, lunga sei episodi da circa 45 minuti, è stata prodotta dalla televisione canadese CBC insieme a Netflix. La regista è Mary Harron, che tra gli altri ha diretto American Psycho (2000), mentre l’interprete principale è l’attrice Sarah Gadon. Nel cast c’è anche il regista David Cronenberg – nei cui ultimi tre film Gadon ha avuto dei ruoli – e, in un cameo, la stessa Margaret Atwood.
“L’altra Grace”, la serie di Netflix tratta da un romanzo di Margaret Atwood. Ma la trama è molto diversa da “The Handmaid's Tale”: è ispirata alla storia vera di una cameriera accusata di due omicidi nel Canada del 1843.
L’agenzia fotografica Getty Images ha diffuso le foto di un cucciolo di ippopotamo nato due settimane fa al giardino zoologico di Berlino. Non ha ancora un nome, mentre sua mamma si chiama Kathi. Gli ippopotami sono considerati da pochi anni specie in via di estinzione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’ippopotamo nato due settimane fa a Berlino. Le foto diffuse da Getty Images e scattate nel giardino zoologico della città.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Un nuovo governo”. Italo Bocchino chiede un nuovo governo composto da "Fini, Casini e Rutelli e i moderati del PD".
Confini è una rassegna fotografica ideata e organizzata da PhotoGallery di Firenze e Massenzio Arte di Roma e che ha per filo conduttore la fotografia al confine in termini di linguaggio o di tecnica importati da altri media. Quest’anno ha raggiunto la decima edizione e, come ormai da tradizione, si rivolge a tutti gli autori che lavorano in modo progettuale, non strettamente fotografico e non necessariamente al fine di realizzare documentari o reportage: gli autori si muovono con stili molto personali ed interpretativi e per tutti i progetti vale la regola che, prima di iniziare a scattare, i fotografi si siano interrogati a fondo rispetto alla tecnica ideale per esprimere il loro lavoro. E infatti, nelle linee guida che accompagnano la prima edizione i curatori ricordano che:
Confini 10 a Milano. 15 belle fotografie dalla mostra itinerante che si occupa di linguaggio e altri media.
“Ridateci il Cav. scomparso in questa tetra, interminabile litigata”: è il titolo dell’editoriale settimanale (anche qui) di Giuliano Ferrara sul Foglio del lunedì, per il resto dedicato alla rassegna del meglio della stampa dei giorni passati. Certe volte quel mostro di bravura e di simpatia che fu il Cav. è irriconoscibile. Che facciamo, presidente? Passiamo i prossimi tre anni a sparlare di Bocchino e a straparlare di Fini, a litigare, a guardarci in cagnesco? A saggiare, usando anche il buco della serratura dei retroscena, il grado di amicizia o di fedeltà che corre tra lei e Fini? Ancora suocere, e altre parentele? Oppure, dietro l’angolo, ci aspetta uno show-down incomprensibile, una rottura che mandi tutto in fumo e certifichi il fallimento di una solida maggioranza politica, di una leadership riconosciuta?
Silvio, questa casa aspetta te. Dopo aver provato a lungo con i richiami allo "statista", oggi sul Foglio Giuliano Ferrara scrive al Presidente del Consiglio facendo appello ai sentimenti.
La procura di Roma ha chiuso la sua inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano dell’università di Cambridge scomparso il 25 gennaio 2016 mentre stava lavorando al Cairo, in Egitto, a una tesi di dottorato sui sindacati del paese. Il suo corpo, con i segni di innumerevoli torture, venne trovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, abbandonato al lato di una strada. Cinque agenti della National Security, il servizio segreto civile egiziano, saranno processati con l’accusa di aver rapito, torturato e ucciso Giulio Regeni. Il processo romano si svolgerà però senza la collaborazione dei magistrati egiziani, che hanno invece deciso di procedere con un proprio processo autonomo, non contro i rapitori e gli assassini di Regeni, che giudica «ignoti», ma nei confronti di chi rubò i suoi effetti personali, e quindi l’accusa nei loro confronti sarà semplicemente di furto.
L’Egitto non collaborerà con l’Italia nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni. La procura di Roma processerà cinque membri dei servizi segreti egiziani per la morte del ricercatore italiano, mentre quella del Cairo solo i rapinatori accusati di aver rubato i suoi effetti personali.
Al Post abbiamo cominciato a fare la classifica degli account più seguiti su Twitter tre anni fa, e da allora non ci sono state grandi rivoluzioni. Qualche movimento però c’è stato: se le prime tre posizioni sono rimaste uguali, hanno fatto un balzo in avanti Taylor Swift e Rihanna, mentre ha perso parecchio terreno Britney Spears, allora era settima e ora dodicesima, che da qualche tempo è sempre meno spesso sui giornali e in televisione. Sono spariti dalla classifica rispetto al 2013 Jennifer Lopez – che fino all’anno scorso era 16esima, e ora è appena fuori, 21esima – Oprah Winfrey, che ha smesso di condurre il suo famoso programma televisivo, e Pink, che è scesa fino alla 34esima posizione. Le altre persone rimaste escluse di poco sono Drake, LeBron James, Bill Gates, Kevin Hart e Miley Cyrus. (Classifica aggiornata al 10 ottobre 2016)
I 20 account più seguiti su Twitter. I rapporti di forza tra le celebrità mondiali non sono cambiati di molto: i primi quattro sono sempre loro, ma dietro qualche novità c'è.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.532 nuovi casi positivi da coronavirus, mentre i morti per la COVID-19 sono stati 311. Attualmente i ricoverati sono 20.562 (269 in meno di ieri), di cui 2.062 nei reparti di terapia intensiva (33 in meno di ieri) e 18.500 negli altri reparti (236 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 134.696 tamponi molecolari e 137.838 test rapidi antigenici. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 13.908 e i morti 316. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.277), Campania (1.751), Emilia-Romagna (1.488), Lazio (1.060) e Puglia (945). !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati sul coronavirus in Italia di sabato 13 febbraio.
Sia il Corriere della Sera che Repubblica dedicano oggi pagine molto approfondite ai contenuti della bozza del governo sulle liberalizzazioni. Il Corriere della Sera ne pubblica anche il testo integrale [pdf], titolata “bozza incompleta”: i suoi contenuti non vanno intesi come definitivi, ma il testo è molto approfondito (ogni articolo contiene anche la relazione tecnica), il tempo stringe e le misure ricalcano quelle superficialmente descritte da Mario Monti negli ultimi giorni. Insomma, certe cose cambieranno ancora – il decreto legge dovrà poi essere convertito dal Parlamento, e di certo non mancheranno proteste e rivendicazioni di parte – ma intanto questa ci pare una sintesi affidabile di quello che il governo ha in mano in questo momento. La bozza consta di 107 pagine e 44 articoli. Citando studi della Banca d’Italia e di Confindustria, la relazione tecnica del governo dice che le liberalizzazioni possono produrre un aumento stabile del PIL di circa l’1,4 per cento all’anno per vent’anni. Aumenterebbero posti di lavoro, consumo, investimenti, retribuzioni. Il Corriere della Sera scrive anche così, online: «Sono 107 pagine e 44 articoli complessivi che scateneranno proteste e rivolte di piazza».
Arrivano le liberalizzazioni. Che cosa c'è (e cosa non c'è) nella bozza del decreto che sarà varato domani: assicurazioni, farmacie, banche, energia e molti taxi.
Da domenica 8 marzo sono in vigore in Lombardia e in altre 14 province del nord restrizioni per attenuare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), estese poi da oggi 10 marzo a tutta Italia. Le regole da rispettare sono tante e stanno già avendo conseguenze sulla vita di ogni giorno di milioni di persone – le scuole e le università saranno chiuse fino al 3 aprile, la Serie A di calcio e gli altri campionati saranno sospesi e bar e ristoranti saranno chiusi dopo le 18 – ma la principale indicazione è che bisogna stare il più possibile in casa. Già in questi primi giorni sono arrivate da Milano, Venezia, Bergamo, Torino e altre delle città coinvolte foto che mostrano le vie cominciare a svuotarsi ed i controlli a chi si sposta per le strade e nelle stazioni. – Leggi anche: Come funzionano le restrizioni sugli spostamenti in tutta Italia per il coronavirus
Cosa c’è fuori, mentre siamo dentro. Fotografie di strade e piazze italiane che non avevamo mai visto così.
Il Salone internazionale del Libro di Torino è la più importante tra le manifestazioni italiane di questo genere e si tiene ogni anno al centro congressi Lingotto Fiere di Torino con la partecipazione di moltissime case editrici e istituzioni culturali. Ogni anno, tra agli spazi espositivi dei vari editori, viene invitato un paese straniero come Paese Ospite d’Onore che partecipa al calendario degli eventi con i suoi maggiori autori, intellettuali, filosofi e giornalisti. Nella 28esima edizione del Salone che si è conclusa lunedì 18 maggio il Paese Ospite d’Onore era per esempio la Germania. Per l’edizione del 2016 è stato annunciato – appena chiusa questa – che il paese ospite sarà l’Arabia Saudita: ma questo annuncio ha creato dissensi e proteste poiché l’Arabia Saudita è un paese governato in modo liberticida e antidemocratico, di cui le vittime principali ma non uniche sono le donne, legalmente sottomesse agli uomini (si ricorda spesso che non possono guidare l’automobile, e in generale non hanno quasi nessun diritto civile); e dove molti giornalisti e blogger sono arrestati e condannati, e infine dove la produzione letteraria è piuttosto censurata e limitata. La decisione di ospitare l’Arabia Saudita è stata presa da Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero, rispettivamente presidente e direttore uscenti per scadenza di mandato, che sono stati poi sostituiti negli ultimi giorni da Giovanna Milella e Giulia Cogoli. Subito dopo la nomina, la nuova presidente del Salone Giovanna Milella ha dichiarato di «voler ripensare» alla partecipazione dell’Arabia Saudita spiegando:
Il Salone del Libro e l’Arabia Saudita. Si ripete una polemica frequente intorno a eventi culturali o sportivi: i regimi antidemocratici vanno respinti o si possono educare?.
Due coristi del Teatro Regio di Torino sono stati feriti questa sera da un elemento di scena crollato durante una replica della Turandot. Il crollo è avvenuto durante un cambio di scena del secondo atto, a sipario chiuso: l’esecuzione dell’opera è stata interrotta e i due coristi – un uomo e una donna – sono stati portati in ospedale per accertamenti. Nessuno dei due sembra essere in condizioni gravi, scrive ANSA.
Due coristi del Teatro Regio di Torino sono stati feriti da un elemento di scena crollato durante una replica della Turandot.
Da qualche giorno è disponibile una nuova versione di Google Earth, l’applicazione per esplorare il mondo con mappe, fotografie e ricostruzioni tridimensionali. Google dice che è il migliore aggiornamento di sempre (potrebbe dire altrimenti?) e dopo averlo usato per qualche minuto viene il dubbio che abbia ragione, pensando a quante ore si potrebbero perdere per osservare i posti più suggestivi e remoti del nostro pianeta. La preparazione del nuovo Google Earth ha richiesto quasi due anni di lavoro e la raccolta di centinaia di migliaia di immagini satellitari e aeree, che sono poi state “cucite” insieme per ricostruire i luoghi nel modo più realistico possibile. Ci sono volute migliaia di ricognizioni per scattare fotografie senza nuvole, che ciclicamente ricoprono ampie porzioni della Terra (ricostruire tutta Londra senza nuvole ha richiesto numerosi passaggi). La funzione che ha ricevuto più attenzioni nella nuova versione di Google Earth è “Voyager”, una raccolta di immagini da tutto il mondo, suddivise in temi e argomenti. L’album più spettacolare è “Earth View”: raccoglie immagini satellitari ad alta definizione e coloratissime di alcune delle principali bellezze naturali della Terra; una barra consente di scegliere immagini con particolari tonalità di colore, passando dalle tinte più calde dei deserti a quelle più fredde degli atolli nel mezzo degli oceani. Altre raccolte mostrano esempi di land art visibili dai satelliti, architetture creative in giro per le città di tutto il mondo e le meraviglie dei parchi naturalistici, come quelli degli Stati Uniti.
Dovete provare il nuovo Google Earth. La nuova versione è il modo migliore per esplorare e conoscere il mondo su cui viviamo restando seduti.
Costa Crociere ha tenuto questa mattina una conferenza stampa, riguardo il naufragio della nave Concordia poco distante dalla costa dell’isola del Giglio. Ieri l’azienda aveva diffuso un comunicato stampa che, tra le altre cose, affermava che “sembra che il comandante abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze” e che “le sue decisioni nella gestione dell’emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere”. Oggi Carnival Corporation, la società americana proprietaria di Costa Crociere, perde circa il 20 per cento sui mercati finanziari. Per l’azienda hanno parlato l’amministratore delegato e presidente della società, Pierluigi Foschi, e il direttore generale Gianni Onorato. Flash RequiredFlash is required to view this media.Download Here. foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
La conferenza stampa di Costa Crociere in diretta. Il video con l'intervento dell'amministratore delegato della società, Pierluigi Foschi.
Per giovedì 14 settembre è in programma uno sciopero dei trasporti a Milano, che riguarderà i dipendenti di ATM, la principale azienda dei trasporti della città, e che potrebbe causare qualche disagio a chi dovrà spostarsi con i mezzi pubblici. Lo sciopero, a cui potrà aderire il personale di autobus, tram e metropolitana, è stato proclamato dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (CUB Trasporti) e avrà una durata di 4 ore, dalle ore 18.00 alle 22.00. 14/9, #sciopero CUB Trasporti: a Milano servizi regolari fino alle 18 e dalle 22. Info: https://t.co/ywFnOZrp9h.
Il 14 settembre ci sarà uno sciopero dei trasporti a Milano. Durerà 4 ore e riguarderà autobus, tram e metro: tutte le informazioni utili da sapere.
Negli scorsi giorni i quotidiani italiani hanno parlato di una giovane donna pakistana residente a Verona e nota solo con il nome “Farah” che, secondo una serie di messaggi ricevuti dalle sue compagne di scuola e dal suo fidanzato, era stata portata dai genitori in Pakistan e lì costretta ad abortire. La ragazza era tenuta prigioniera in casa, ma venerdì il ministero degli Esteri ha annunciato che la ragazza è stata liberata dalla polizia di Islamabad, la capitale del Pakistan, e ora si trova al sicuro. Ora sia il ministero che l’ambasciata italiana in Pakistan si stanno occupando di far tornare Farah in Italia. Repubblica scrive che l’ambasciatore Stefano Pontecorvo ha incontrato la ragazza dopo la sua liberazione e che le sue condizioni di salute sono buone. Secondo quanto riportato dai giornali e confermato da fonti diplomatiche, Farah era stata portata in Pakistan lo scorso febbraio e da allora era rimasta prigioniera in casa: sua madre e le sue sorelle le avevano sottratto i documenti. La ragazza era rimasta incinta lo scorso autunno e avrebbe dovuto partorire a giugno; insieme al fidanzato, italiano di origini colombiane, aveva deciso di tenere il bambino, ma la famiglia di lei era contraria e l’aveva portata in Pakistan senza dirle le vere ragioni del viaggio. In uno dei messaggi che Farah aveva mandato alle compagne di classe prima di essere liberata, aveva detto di essere stata tenuta legata per otto ore prima di subire l’operazione di interruzione di gravidanza.
La ragazza di Verona portata in Pakistan dalla famiglia per abortire è stata liberata. È nota solo come Farah, ed era tenuta prigioniera in casa: ora dovrebbe tornare in Italia.
Il ministero della Salute ha pubblicato – dopo il decreto contenente le misure e le restrizioni in vigore in tutta Italia per attenuare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) – alcune domande e risposte che possono tornare utili, vista la situazione, alle persone con disabilità o a chi le assiste. Le domande e le risposte, preparate dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, si trovano sul sito del ministero della Salute oppure qui avanti. Molte altre domande e risposte, fornite dal governo, si trovano qui. Dove posso reperire informazioni riguardo i provvedimenti del Governo in merito al contrasto del nuovo Coronavirus e relative alle persone con disabilità? La Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute pubblicano tutti gli aggiornamenti relativi al nuovo Coronavirus su questo sito. Aggiornamenti specifici relativi alle norme che riguardano le persone con disabilità sono pubblicati sul sito dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, dove vengono pubblicati anche i vademecum del Ministero della Salute in forma accessibile. I bollettini del Dipartimento di Protezione Civile sono disponibili, anche in versione LIS (Lingua dei Segni Italiana) sul canale YouTube del Dipartimento. Gli estratti dei bollettini sono disponibili, in forma scritta, sul sito del Dipartimento.
Domande e risposte sulle restrizioni per il coronavirus per persone con disabilità. Le ha pubblicate il ministero della Salute e contengono informazioni e link utili.
Oggi alle 18.30, al Circolo dei lettori di Torino, si terrà il quinto incontro del Festival di Konrad, la sezione del Post che si occupa di cose europee. Qui sotto trovate la diretta dell’incontro: parliamo di elezioni europee con Silvia Sciorilli Borrelli (Politico Europe), Paola Peduzzi (Il Foglio) e Giovanni Diamanti (YouTrend), modera Luca Misculin. Il Festival proseguirà fino a questa sera: qui trovate il programma completo.
Le elezioni europee al Festival di Konrad, in diretta streaming. Con Silvia Sciorilli Borrelli, Paola Peduzzi e Giovanni Diamanti, in diretta dal Circolo dei Lettori di Torino.
Un gruppo di ricercatori della Stanford University ha realizzato una batteria di alluminio che in futuro potrebbe rendere possibile la ricarica di uno smartphone in circa un minuto. La nuova soluzione è per ora un prototipo e saranno necessarie ulteriori ricerche prima che possa essere messa in commercio, ma si tratta comunque del progresso più promettente realizzato negli ultimi anni nel campo delle batterie con sistemi diversi da quelli agli ioni di litio, attualmente utilizzati per la maggior parte dei dispositivi che usiamo tutti i giorni dai cellulari ai computer portatili. Lo sviluppo della nuova batteria è stato curato dal ricercatore Hongjie Dai, che insieme a un gruppo di colleghi ha pubblicato uno studio con i primi risultati sulla rivista scientifica Nature. Dai ha spiegato di avere realizzato una “batteria di alluminio ricaricabile che potrebbe sostituire gli attuali sistemi per accumulare energia, come le batterie alcaline, che sono molto inquinanti, e le batterie agli ioni di litio, che talvolta si surriscaldano e si incendiano. La nostra batteria non prenderà mai fuoco, anche se provi a perforarla”. Le attuali batterie agli ioni di litio effettivamente non sono il massimo della stabilità: si surriscaldano facilmente, soprattutto durante i cicli di ricarica, e talvolta si deteriorano rapidamente portando a un cortocircuito che può farle incendiare.
La batteria che si carica in un minuto. È fatta di alluminio e potrebbe migliorarci la vita: l'ha realizzata un gruppo di ricerca dell'Università di Stanford, ma per ora è un prototipo.
Martedì sera Apple ha presentato i dati su vendite, ricavi e guadagni relativi al primo trimestre del 2016, terminato il 26 marzo, e per la prima volta in 13 anni sono stati peggiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Apple ha dichiarato ricavi per 50,55 miliardi di dollari e guadagni per 10,52 miliardi di dollari (o di 1,90 dollari ad azione); nel primo trimestre del 2015 i ricavi erano stati 58 miliardi di dollari e i guadagni 13,57 miliardi di dollari (o 2,33 ad azione). A causare la diminuzione in ricavi e guadagni sono state per lo più le cattive vendite dell’iPhone, il prodotto di punta di Apple, che per la prima volta dalla sua introduzione nel 2007 hanno smesso di crescere: nel primo trimestre del 2016 Apple ha venduto 51,19 milioni di iPhone, mentre ne aveva venduti 61,17 milioni nel 2015. Fino a ieri i numeri di Apple erano stati in crescita trimestre dopo trimestre per 13 anni consecutivi, più o meno da quando le vendite dell’iPod avevano cominciato ad andare bene dopo i primi due traballanti anni successivi alla sua introduzione. Apple ha poi introdotto altri prodotti di enorme successo, oltre alla sua apprezzata linea di computer fissi e portatili, tra cui iPhone e iPad, e il suo valore di mercato è passato da 5 a 579 miliardi di dollari. Le vendite dell’iPad, tuttavia, sono state in calo per almeno due anni, quelle dell’iPhone hanno cominciato a scendere e l’Apple Watch, l’ultimo prodotto introdotto da Apple in ordine di tempo, non ha ancora vendite che possano bilanciare quelle in calo degli altri prodotti.
I primi numeri negativi di Apple in 13 anni. Nel primo trimestre del 2016 ha venduto e incassato meno rispetto a un anno fa: va piano adesso o andava troppo forte prima?.
A una settimana dalla valanga sull’Hotel Rigopiano, l’albergo sul versante pescarese del Gran Sasso rimasto semi-distrutto e sommerso dalla neve dopo una valanga, proseguono i lavori di ricerca delle persone disperse grazie al lavoro delle squadre dei Vigili del Fuoco. Martedì 24 gennaio è stato individuato un numero cospicuo di morti, e altri cinque sono stati recuperati mercoledì: quelli accertati sono ormai 27, mentre le persone che risultano ancora disperse sono 2. I sopravvissuti sono invece 11: 2 scampati alla valanga perché si trovavano fuori dal resort in un’area riparata, 9 estratti vivi dai soccorritori. Le speranze di trovare ancora qualche sopravvissuto, come avvenuto alla fine della settimana scorsa, sono diminuite sensibilmente, ma le attività di ricerca continuano comunque nonostante le grandi difficoltà per muoversi in sicurezza all’interno dell’Hotel Rigopiano. Luigi D’Angelo, funzionario della Protezione Civile, ha confermato che le ricerche proseguiranno nelle prossime ore con lo stesso impegno da parte dei soccorritori: “Non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza che non ci sia più nessuno, dobbiamo continuare a cercare fino alla fine”. Ha spiegato che le attività si sono concentrate nella zona tra le cucine, il bar e la hall dell’Hotel Rigopiano. Questi ambienti hanno subito danni meno consistenti rispetto ad altre sezioni del resort, ma muoversi al loro interno è comunque complicato e rischioso per la presenza della neve e il rischio di crolli. La valanga ha sfondato finestre e pareti, arrivando a spostare di qualche metro alcuni degli edifici che costituivano il complesso. Nei primi giorni è stato difficile ricostruire la posizione stessa degli ambienti per organizzare i soccorsi.
L’Hotel Rigopiano una settimana dopo. I morti accertati sono 27 e si cercano ancora altre 2 persone che risultano disperse, intanto prosegue l'inchiesta giudiziaria sulla valanga e la gestione dell'emergenza.
Lunedì prossimo, 5 settembre, si concluderà nel deserto del Nevada il festival di arte, musica e “autosufficienza” che si chiama Burning Man e che ha caratteristiche creative e spettacolari uniche. Burning Man si tiene ogni anno dal 1991 durante la settimana che precede la festa del Labor Day (la festa dei lavoratori statunitense, che si svolge il primo lunedì di settembre). Migliaia di persone si radunano nel deserto e costruiscono dal nulla una città che funziona con regole anarchiche e rigide insieme, Black Rock City, e che faranno scomparire alla fine della settimana. L’idea del festival venne a tre amici, Kevin Evans, John Law e Michael Mikel, nel 1990; il nome deriva dall’ultima notte del festival, in cui viene bruciata un’enorme scultura di legno dalla forma umana, un rito che i fondatori di Burning Man avevano mutuato dai falò annuali sulla spiaggia di Baker Beach a San Francisco in cui un’altra coppia di amici, Larry Harvey e Jerry James, davano fuoco alle sculture di legno preparate dall’artista Mary Grauberger.
Sono i giorni di Burning Man. Niente scambi in denaro, niente elettricità, niente telefoni, niente fotografi e 50.000 persone: le foto del festival più creativo e regolamentato del mondo.
Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di stabilità, che raccoglie le norme e i provvedimenti che determinano quali spese potranno essere affrontate dallo Stato, in quali ambiti e grazie a quali entrate. Molte delle cose contenute nella legge di stabilità erano state anticipate nei giorni scorsi dai giornali e dallo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha spiegato che i 36 miliardi di euro della manovra saranno coperti grazie a 15 miliardi provenienti dalla revisione della spesa, 11,5 dall’aumento del deficit e 3,8 recuperati dalla lotta all’evasione. Matteo Renzi e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, hanno detto che la legge prevede «18 miliardi in meno di tasse», facendo riferimento agli incentivi per chi vuole assumere lavoratori a tempo indeterminato (per i primi tre anni non si pagheranno i contributi), all’ulteriore riduzione dell’IRAP dopo quella dell’anno scorso e alla conferma degli 80 euro in busta paga. La legge prevede anche bonus e sgravi per le ristrutturazioni edilizie, la stabilizzazione dei lavoratori precari della scuola e lo sblocco degli scatti di anzianità e carriera per le forze dell’ordine. Si parla anche del trasferimento del TFR in busta paga, ma la questione sarà chiarita meglio da un decreto attuativo. Le misure non faranno oltrepassare all’Italia il vincolo europeo del 3 per cento nel rapporto tra deficit e PIL.
Cosa c’è nella legge di stabilità. Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan hanno descritto alla stampa il contenuto della legge approvata dal Consiglio dei ministri: con le slide, ovviamente.
La caduta del Muro di Berlino iniziò il 9 novembre 1989, trent’anni fa oggi. Fu uno degli eventi più importanti della storia del Ventesimo secolo, un giorno che segnò la fine di uno dei più importanti simboli della divisione del mondo tra est e ovest. La caduta del Muro di Berlino fece anche capire a tutto il mondo che oramai i regimi comunisti dell’Europa orientale avevano i giorni contati. Quel giorno, per la prima volta dal 1961, quando il Muro venne costruito, decine di migliaia di abitanti della parte orientale della città si riversarono in quella occidentale. Gli incredibili avvenimenti del 9 novembre 1989 furono causati da due eventi quasi fortuiti e imprevedibili: l’errore di un funzionario della Germania orientale durante una conferenza stampa e il buon senso di una guardia di frontiera.
La caduta del Muro di Berlino, 30 anni fa. Due storie su quello che successe il 9 novembre 1989, uno dei giorni più importanti del Ventesimo secolo.
Almeno sette persone sono morte a causa delle piogge intense e dei forti venti di lunedì 29 ottobre, che hanno causato allagamenti, frane, incidenti stradali e la caduta di diversi alberi. Sono inoltre in corso le ricerche di una persona dispersa, mentre si stima che ci siano decine di feriti, diversi tra le squadre di soccorso dei vigili del fuoco che hanno effettuato nella sola giornata di lunedì almeno 5mila interventi. A Castrocielo, in provincia di Frosinone, due persone sono morte perché un albero è caduto sull’auto in cui si trovavano. Si parla anche di altri due morti, a Napoli e Terracina, in provincia di Latina.
Pioggia al Nord, al Centro e al Sud. Insomma, pioggia ovunque: le foto e gli aggiornamenti sulla situazione nelle principali città e regioni, si parla di almeno 7 morti.
È stata una settimana abbastanza schifosa per l’informazione italiana, travolta dalla passione per il macabro e il morboso con cui sta educando i suoi volenterosi lettori, e dagli strascichi del guaio Porro-Arpisella. Se non c’erano i minatori cileni, a portare un po’ di lieto fine e buoni sentimenti globali, saremmo stati messi ancora peggio. Vediamo se si riesce a tirare il fiato di domenica, e intanto ricapitoliamo. Gli articoli più letti sul Post questa settimana sono stati:
Sunday Post. Non è stata una gran settimana per l'informazione italiana: consolatevi col meglio pubblicato sul Post.
Il tribunale di Napoli lo scorso lunedì 10 novembre ha giudicato Antonio Iovine e Francesco Bidognetti, boss dei Casalesi, non colpevoli di minacce «aggravate dalla finalità mafiosa» contro lo scrittore Roberto Saviano e la giornalista Rosaria Capacchione, oggi senatrice del PD. È invece stato condannato per le minacce l’avvocato Michele Santonastaso, con pena sospesa. Roberto Saviano aveva commentato su Twitter:
Il commento di Rosaria Capacchione sulla condanna dell’avvocato Santonastaso. Per le minacce ricevute insieme con lo scrittore Roberto Saviano dai boss dei Casalesi.
La cosiddetta “Lettera su Dio” scritta da Albert Einstein nel 1954, un anno e mezzo prima di morire, è stata venduta all’asta da Christie’s, a New York, per 2,89 milioni di dollari (le previsioni di vendita arrivavano a un massimo di 1,5 milioni di dollari). La lettera è lunga una pagina e mezza, è scritta in tedesco ed è indirizzata al filosofo Eric Gutkind, autore del libro “Scegli la Vita: la chiamata biblica alla rivolta” in cui cita più volte il lavoro di Einstein, ma su cui lo scienziato decise di fare delle precisazioni. La lettera contiene la parola “Dio” solo una volta, ma è considerata un documento storico importante perché contribuisce a chiarire la posizione di Einstein sulla religione. «La parola Dio per me non è altro che l’espressione e il prodotto della debolezza umana, e la Bibbia una collezione di venerabili ma nonostante tutto piuttosto primitive leggende. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo (per me)».
La lettera di Albert Einstein su Dio, «prodotto della debolezza umana». È stata venduta all'asta per quasi 3 milioni di dollari.
Martedì il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato per la prima volta la sperimentazione di automobili che si guidano da sole su alcune strade pubbliche italiane, a Torino e a Parma. La direzione generale Motorizzazione ha concesso la possibilità di procedere con le sperimentazioni alla società VisLab S.r.l., controllata dall’azienda americana Ambarella, che finora è l’unica ad aver chiesto l’autorizzazione. VisLab fu fondata all’inizio degli anni Novanta come laboratorio dell’Università di Parma ed è un’azienda vera e propria dal 2009; è stata acquistata da Ambarella, che produce semiconduttori e ha sede a Santa Clara, in California, nel 2015. Il ministero ha spiegato alla Stampa che i tratti stradali su cui avverranno le sperimentazioni saranno segnalati da appositi cartelli, mentre l’assessora all’Innovazione di Torino Paola Pisano ha detto che comunque i test avverranno con una persona dietro il volante delle auto, che controllerà che tutto proceda bene.
Il ministero dei Trasporti ha autorizzato la sperimentazione di auto che si guidano da sole a Torino e a Parma.
Una ricerca basata su dati pubblici di migliaia di persone ha permesso di realizzare un albero genealogico di 13 milioni di persone, molto probabilmente il più grande mai realizzato. La genealogia va indietro fino a 11 generazioni e copre un periodo di circa 5 secoli, offrendo informazioni preziose su matrimoni, morti e dinamiche con cui si formano i rapporti di parentela nelle nostre società. Lo studio è stato realizzato da un gruppo di ricercatori guidati da Yaniv Erlich, uno scienziato informatico della Columbia University (Stati Uniti), che è anche a capo della divisione scientifica di MyHeritage, società specializzata nella produzione di alberi genealogici. L’azienda ha tra le sue proprietà il sito Geni.com, dove ci si può iscrivere per condividere parte delle proprie informazioni personali e sulla famiglia, trovando in questo modo collegamenti con lontani cugini o per scoprire la provenienza dei propri avi.
L’albero genealogico più grande del mondo. Comprende 13 milioni di persone con rapporti di parentela, copre 5 secoli di storia e può insegnarci molto su come sono cambiate le nostre società.
L’architetto e designer italiana Gae Aulenti è morta oggi a Milano a 84 anni. Nel corso della sua lunga carriera realizzò importanti progetti, come la riqualificazione negli anni Ottanta della Gare d’Orsay di Parigi, con l’allestimento del Museo d’Orsay al suo interno. Collaborò anche con importanti registi teatrali come Luca Ronconi, realizzando scenografie e allestimenti. Gae era lo pseudonimo di Gaetana. Era nata in provincia di Udine il 4 dicembre del 1927. Dopo la laurea in architettura conseguita al Politecnico di Milano nel 1953, iniziò a lavorare e a formarsi seguendo prima il neorealismo e verso la fine degli anni Cinquanta il neoliberty. Fece parte per dieci anni della redazione della rivista di architettura Casabella e lavorò come assistente universitario a Venezia e a Milano, nuovamente al Politecnico, negli anni Sessanta.
È morta Gae Aulenti. Aveva 84 anni, era una grande architetto e designer: le foto e i video delle sue interviste.
Nel suo discorso di insediamento al Senato, il 24 febbraio, Matteo Renzi ha detto: «vorrei essere l’ultimo presidente del Consiglio a chiedere la fiducia a quest’Aula». Si parla infatti da molto tempo, in Italia, della necessità di una riforma costituzionale che modifichi i ruoli e le funzioni delle due camere del Parlamento e in particolare del Senato. Anche il nuovo accordo tra PD, NCD e Forza Italia sulla legge elettorale che è in discussione in questi giorni alla Camera è collegato a questo tema, dato che prevede che il cosiddetto “Italicum” sia introdotto soltanto per l’elezione della Camera. Ma quanto tempo è necessario per abolire il Senato? Anche se le forze politiche fossero d’accordo sui dettagli, la procedura per la modifica della Costituzione ha tempi piuttosto lunghi e prevede la possibilità di un referendum confermativo. In Italia, ad ogni modo, è tutt’altro che raro che si modifichi la Costituzione: l’ultima volta meno di due anni fa, nell’aprile del 2012, quando sono stati modificati quattro articoli.
Come si abolisce il Senato? quanto tempo serve, quanti voti ci vogliono, per capire concretamente di cosa stiamo parlando (da molto tempo).
Le architette irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara, dello studio di architettura Grafton, hanno vinto il Pritzker Prize, il più importante riconoscimento internazionale per l’architettura. Farrell (69 anni) e McNamara (68 anni) sono la quarta e la quinta donna a vincere il premio in 41 anni da quando questo esiste: prima di loro lo avevano vinto Zaha Hadid nel 2004, Kazuyo Sejima nel 2010, in coppia con Ryue Nishizawa, e Carme Pigem nel 2017, in coppia con Rafael Aranda e Ramon Vilalta. Le due lavorano insieme da oltre quarant’anni e nel 2018 erano state curatrici della Biennale di architettura di Venezia. Tra i loro lavori internazionali più noti c’è il nuovo edificio dell’Università Bocconi di Milano, con cui nel 2008 hanno vinto il premio “World Building of the Year”.
Le architette irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara hanno vinto il Pritzker Prize.
Dal 19 al 22 giugno si tiene a Basilea, in Svizzera, Art Basel, una delle più importanti fiere internazionali di arte moderna e contemporanea, che si tiene ogni anno anche a Miami e dallo scorso maggio a Hong Kong. L’edizione di quest’anno ospita i lavori di più di 4 mila artisti, selezionati tra oltre 300 gallerie d’arte, con opere che variano dalla pittura alla scultura, dall’installazione video alla fotografia alla performance. Una delle sezioni più interessanti di quest’anno è Unlimited, una rassegna di lavori e installazioni di dimensioni inusuali rispetto a quelle generalmente ospitate negli stand: tra gli artisti esposti ci sono gli italiani Michelangelo Pistoletto e Giuseppe Penone e la vincitrice del prestigioso Turner Prize, Laure Prouvost. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Art Basel. Una delle più importanti fiere internazionali di arte moderna e contemporanea è aperta a Basilea fino al 22 giugno.
Robyn Denholm, chief financial officer (CFO) della società australiana di telecomunicazioni Telstra, è stata nominata presidente della casa automobilistica Tesla in sostituzione di Elon Musk, che aveva dovuto rinunciare all’incarico dopo essere stato denunciato per truffa dalla SEC, l’ente che vigila sulla borsa negli Stati Uniti. Denholm, che era già consigliera di amministrazione di Tesla, è tra i dirigenti della società con meno legami con Musk, secondo il Wall Street Journal. Lascerà l’incarico di CFO di Telstra nelle prossime settimane. Musk, che è ancora CEO di Tesla, si era dimesso un mese fa dopo aver trovato un accordo con le autorità finanziarie americane, che prevedeva anche una multa da 20 milioni di dollari. Quest’estate aveva confusamente e cripticamente annunciato su Twitter che Tesla sarebbe stata ritirata dalla borsa, salvo poi cambiare idea: la SEC aveva contestato a Musk l’annuncio del ritiro, definendolo «falso e fuorviante», e accusandolo di aver «provocato una confusione significativa in borsa e sulle azioni di Tesla, e danneggiato gli investitori».
Robyn Denholm è stata nominata nuova presidente di Tesla al posto di Elon Musk.
Secondo la maggior parte degli indicatori disponibili, la Sardegna è una delle regioni italiane meno coinvolte fin qui dalla pandemia da coronavirus: da marzo a oggi ha registrato poco meno di 10mila casi e i contagiati totali sono lo 0,6 per cento della popolazione locale, al di sotto della media nazionale. Eppure da almeno due settimane i giornali locali raccontano di un sistema sanitario al limite del collasso, con difficoltà e ritardi in ogni passaggio: dall’accesso ai test ai posti letto negli ospedali, passando per la saturazione dei reparti di pronto soccorso e della gestione delle prestazioni ordinarie. «Eravamo in una condizione privilegiata ma sono stati persi molti mesi», racconta Maria Teresa Ferretti, neuroimmunologa sarda, direttrice scientifica della ong Women’s Brain Project: «Le persone mi chiamano e mi chiedono perché siamo finiti in questa situazione: da qui percepisco abbandono e la sensazione di non capire cosa stia accadendo».
In Sardegna stiamo vedendo il futuro? una delle regioni italiane fin qui meno coinvolte dalla pandemia ha il sistema sanitario vicino al collasso: i suoi problemi sono molti e potenzialmente comuni a diverse altre regioni.
La notizia della prima persona investita e uccisa da un’automobile che si guida da sola, gestita da Uber, sta facendo molto discutere negli Stati Uniti, dove da anni grandi aziende come Google, Uber e Lyft sperimentano e pubblicizzano la sicurezza dei loro sistemi alternativi a quelli tradizionali di guida. Molti dettagli dell’incidente, avvenuto in Arizona, devono essere ancora chiariti e richiederanno alcuni giorni di indagini. Aziende e sostenitori dei sistemi di guida autonomi ora temono l’introduzione di nuove regole, che potrebbero rallentare le loro attività di sviluppo. L’incidente Domenica 18 marzo intorno alle 10 di sera un SUV Volvo di Uber a guida automatica stava percorrendo una strada ad alto scorrimento di Tempe, città a sud-est di Phoenix, in Arizona. A bordo dell’automobile, che viaggiava in modalità autonoma a circa 65 chilometri orari, c’era solamente un autista, incaricato di intervenire alla guida nel caso di un comportamento non previsto da parte dell’auto. A metà di un isolato, in un punto senza strisce pedonali, una donna di 49 anni ha iniziato ad attraversare la strada spingendo a mano la propria bicicletta. Stando alle ricostruzioni, l’auto di Uber non avrebbe fatto in tempo a rilevare il pericolo e a frenare, travolgendo la donna. I soccorritori l’hanno portata in ospedale, dove è morta a causa delle gravi ferite subite nell’incidente.
La prima persona uccisa da un’auto che si guida da sola. Cosa sappiamo dell'investimento mortale di una donna in Arizona e che genere di dubbi solleva sui sistemi automatici di guida.
Ieri a Cannes sono stati presentati due film in concorso: Al di là della collina, del regista rumeno Cristian Mungiu, che nel 2007 aveva vinto la palma d’oro con il film 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni e Lawless, del regista australiano John Hillcoat, molto atteso per via del cast eccezionale: tra gli altri Gary Oldman, Tom Hardy, Guy Pearce e Jessica Chastain. Sulla passerella di Cannes si è visto anche il musicista e scrittore americano Nick Cave, che ha lavorato alla sceneggiatura del film di Hillcoat. Per quanto riguarda i film fuori competizione, ieri è stato proiettato Dracula del regista italiano Dario Argento, con Thomas Kreschmann e Rutger Hauer, e The Sapphires, dell’australiano Wayne Blair. Per la sezione Un certain regard sono stati presentati Les Chevaux de Dieu del regista marocchino Nabil Ayouch, e Antiviral, realizzato da Brandon Cronenberg, figlio del regista David Cronenberg, che nei prossimi giorni presenterà l’atteso Cosmopolis, tratto dal romanzo di Don DeLillo.
Il quarto giorno di Cannes (foto). Le foto di ieri al festival del cinema, con Tim Roth, Dario Argento e un personaggio di Tron.
Il pittore britannico Lucian Freud è morto ieri a Londra all’età di 88 anni. È considerato tra i migliori artisti contemporanei ed è particolarmente famoso per i suoi ritratti, realistici e intensi. Freud, nipote del fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud, era nato a Berlino nel 1922 da una famiglia ebrea e nel 1933 si era trasferito nel Regno Unito per sfuggire all’ascesa dei nazisti in Germania. Nel 1939 era stato naturalizzato cittadino britannico. Ha iniziato a dipingere all’inizio degli anni Quaranta e nel 1944 ha realizzato la sua prima mostra personale. Nel 1954 ha rappresentato il Regno Unito alla XXVII Biennale di Venezia insieme Ben Nicholson e Francis Bacon, un artista di cui divenne amico e a cui si sentiva particolarmente affine.
Le opere di Lucian Freud. È morto ieri il pittore nipote di Sigmund Freud e famoso per i suoi ritratti, da Kate Moss alla regina Elisabetta.
Da settembre i ristoranti britannici della catena di fast food Burger King non regalano più piccoli giochi di plastica a chi ordina menu per bambini. È una scelta fatta per ridurre il consumo di plastica, una cosa su cui da qualche anno le aziende fanno molta attenzione, per via di un maggiore interesse a riguardo da parte di sempre più persone. La divisione britannica di Burger King ha anche incoraggiato i clienti a riportare nei ristoranti tutti i vecchi giocattoli in plastica in vista di un evento chiamato meltdown, in cui, dopo essere stati opportunamente selezionati e divisi, infatti, a dicembre i giochi saranno sciolti e la plastica ottenuta sarà usata, dice Burger King, «per fare nuove aree giochi e vassoi». L’iniziativa di Burger King per ora riguarda solo il Regno Unito e l’azienda ha stimato che, smettendo di offrire giocattoli di plastica nel paese, risparmierà circa 300 tonnellate di plastica all’anno.
I giochi di plastica dei fast food sono un problema per l’ambiente? alcune grandi catene li stanno sostituendo per inquinare meno, ma c'è chi pensa che sia marketing, più che ecologia.
Una delle cose per cui è famosa la rivista del New Yorker sono le sue vignette, che tra le altre cose vengono usate, ogni settimana, per un concorso in cui i lettori possono ideare la didascalia per un’illustrazione che ancora non ce l’ha. Dal 1 agosto 2016 le vignette finiscono anche su un profilo Instagram ad esse dedicato (newyorkercartoons, che ha 1,1 milioni di follower): nel 2017, per la prima volta, è quindi stato possibile fare una sorta di classifica delle vignette, che valuta quanto siano divertenti sulla base dei like ricevuti. La redattrice che si occupa delle vignette, Emma Allen, ha raccolto le 24 che hanno ottenuto il maggior numero di like nel 2017 – considerando anche quelle postate dal principale account Instagram del New Yorker, newyorkermag – e ha fatto alcune considerazioni in merito. La cosa più evidente è che il 2017 è stato un ottimo anno per le vignette a tema politico, grazie al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un’altra cosa che si capisce osservando la lista è che alle persone che usano Instagram piacciono le battute sui social network e sui siti di incontri. Queste sono le vignette, in ordine, con le didascalie tradotte: quella con più like ne ha più di 86mila. Non tutte le vignette sono di quest’anno, ma sono state messe su Instagram nel 2017.
Le vignette del New Yorker che sono piaciute di più su Instagram quest’anno. Molte sono su Donald Trump, altre sui social network o sulle feste nazionali americane: ora si può aspettare e vedere se invecchieranno bene.
Dopo l’alluvione che tra lunedì 18 e martedì 19 novembre ha provocato la morte di 16 persone, in Sardegna la Protezione civile, le autorità locali e i volontari sono ancora al lavoro per rimettere in sicurezza gli edifici, ripristinare i collegamenti stradali e assistere le centinaia di persone sfollate. Di seguito, per punti, i principali dati e aggiornamenti. – I comuni danneggiati dall’alluvione sono 60, secondo l’ultimo censimento della Protezione civile: 11 in provincia di Olbia-Tempio, 16 in provincia di Nuoro, 10 in provincia di Oristano, 8 in provincia di Cagliari, 8 in provincia Medio Campidano e 7 nella provincia dell’Ogliastra.
La Sardegna una settimana dopo. Gli aggiornamenti per punti: quanti sono gli sfollati e quando riceveranno i primi soldi, quanto ha stanziato il governo, le inchieste aperte per omicidio e disastro colposo.
Negli ultimi sette giorni in Italia sono state somministrate quasi soltanto le seconde dosi del vaccino contro il coronavirus, quelle cioè del richiamo per chi aveva già ricevuto la prima dose nelle settimane precedenti. C’entrano anche i ritardi di consegna delle dosi di Pfizer-BioNTech, ma l’impatto non è così significativo come si potrebbe dedurre dal dibattito e dalle accuse degli ultimi giorni. Il rallentamento è dovuto più che altro alle strategie scelte dalle regioni, e non è detto che sia una notizia negativa, anche se potrebbe diventarlo nelle prossime settimane se – come sembra – ci saranno nuovi intoppi nella produzione e nella consegna di nuove dosi. La campagna vaccinale era partita il 27 dicembre 2020, e dopo un inizio stentato ha avuto una ripresa piuttosto rapida, tanto che per circa dieci giorni l’Italia è stata in testa alla classifica europea del numero di vaccinazioni ogni 100 abitanti. Non è più così da quando, intorno alla metà di gennaio, molte regioni italiane hanno dovuto rallentare e poi fermare la somministrazione delle prime dosi.
Perché stiamo somministrando solo le seconde dosi del vaccino. Non si deve tanto ai ritardi di Pfizer, quanto alla strategia scelta dalle regioni: e non è per forza una brutta notizia.
Sergio Marchionne è morto ieri mattina in una clinica di Zurigo, dopo che pochi giorni fa una grave malattia lo aveva costretto ad abbandonare FCA, l’azienda automobilistica che aveva guidato dal 2004. Questi quattordici anni con Marchionne sono stati per FCA un periodo di cambiamenti radicali. L’azienda, che era nota soltanto come FIAT e per decenni aveva prodotto automobili con sovvenzioni pubbliche, al riparo dalla concorrenza internazionale e fino ad arrivare vicinissima al fallimento e alla bancarotta, si è trasformata oggi in una multinazionale moderna ed efficiente, che in Italia ha ormai solo interessi secondari e un futuro incerto. Oltre che alle qualità personali di Marchionne, definito intelligente e geniale da moltissimi che lo conoscevano, in molti oggi celebrano i traguardi aziendali raggiunti e i cambiamenti che ha portato alla società; altri invece sottolineano i limiti di questa trasformazione e i costi che spesso, sostengono, sono stati pagati dai lavoratori. Il salvataggio Quasi tutti gli osservatori sono concordi su quanto sia stato incredibile il salvataggio dell’azienda avvenuto all’inizio degli anni Duemila, che si è realizzato principalmente grazie alla guida di Sergio Marchionne. Nei primi tre mesi del 2002, al picco della sua crisi, FIAT perdeva circa 5 milioni di euro al giorno. Da anni non produceva modelli di successo e i suoi molteplici tentativi di creare alleanze internazionali e costruirsi spazi nei mercati stranieri erano falliti. La situazione era così grave che la famiglia Agnelli aveva trovato un accordo per vendere entro pochi anni le sue quote alla rivale americana General Motors, che poi addirittura pagò due miliardi di dollari pur di sottrarsi all’accordo e non acquistare FIAT (ma ci arriviamo). Schiacciata dai debiti e da vendite sempre più striminzite, FIAT sembrava destinata a un finale che solo pochi anni prima sarebbe stato impensabile: andare stabilmente all’estero, oppure fallire.
La FIAT prima e dopo Marchionne. Come un manager molto ammirato e molto criticato ha salvato e ribaltato la più grande azienda automobilistica italiana, e a quale prezzo.
L’ultimo giorno per pagare l’acconto di IMU e TASI è il 16 giugno 2015. In questa data andrà pagato solo il 50 per cento di quanto dovuto al comune. Il saldo, cioè il restante 50 per cento, andrà pagato entro il 16 dicembre 2015. Viene data comunque la possibilità di pagare tutto in una sola volta, ma ciò va fatto sempre entro il 16 giugno 2015. IMU e TASI sono due imposte dovute ai comuni per la proprietà di immobili, l’IMU è un’imposta patrimoniale mentre la TASI è un’imposta sui servizi indivisibili come la polizia municipale o la tutela dell’ambiente. La TASI e l’IMU insieme compongono la IUC (Imposta Unica Comunale). Quanto si deve pagare di IMU e TASI Le aliquote di IMU e TASI sono diverse nei vari comuni. Per esempio per un’abitazione della stessa categoria (A1, A8 e A9) nel comune di Roma si deve pagare per l’IMU un’aliquota del 5 per mille, mentre in quello di Milano una del 6 per mille. Anche le detrazioni fiscali variano di comune in comune, è necessario quindi andare sul sito del comune dove bisogna pagare le due imposte e verificare quali siano le giuste aliquote. Le imposte non sono dovute se l’importo da pagare totale (non i singoli acconti) non supera i 12 euro.
L’ultimo giorno per pagare IMU e TASI e le altre cose da sapere. Sono gli ultimi giorni per pagare le due imposte comunali, qualche informazione per orientarsi: chi deve pagare cosa ed entro quando.
Il Museum of Modern Art (MoMA) di New York ha acquisito 14 videogiochi che faranno parte della collezione permanente di Architettura e Design del museo. I videogiochi sono il primo nucleo di una nuova categoria di opere d’arte e verranno esposti alle Philip Johnson Galleries da marzo 2013. Sono stati scelti da una lista di 40 videogiochi che saranno comunque acquistati in futuro dal museo e comprendono, tra gli altri, Pong, Snake, Donkey Kong, Super Mario Bros, The Legend of Zelda, Street Fighter e Chrono Trigger. Un gruppo di curatori del MoMA ha iniziato a lavorare al progetto circa un anno e mezzo fa: l’idea è che anche i videogiochi sono una forma d’arte – finora sottovalutata anche nella cultura popolare – e possono essere considerati sotto molteplici aspetti, tra cui quello del design che li caratterizza. I curatori si sono serviti del parere di studiosi, esperti di conservazione digitale, storici e critici che li hanno aiutato a raffinare i criteri per selezionare i videogiochi da inserire nella collezione. I videogiochi estremamente diffusi non verranno automaticamente inclusi, ma dovranno dimostrare di avere anche altre caratteristiche come la qualità estetica, la solidità strutturale, l’impiego di tecnologie innovative. In particolare i curatori hanno valutato il funzionamento e l’ambientazione del gioco e quali comportamenti e abilità richiede e sviluppa nei giocatori. Altri aspetti fondamentali sono l’estetica, l’organizzazione dello spazio e l’organizzazione del tempo dei videogioco.
14 videogiochi acquisiti dal MoMA. Da Pacman a Tetris a flOw, quali titoli sono stati scelti per essere "esposti" da marzo 2013 a New York.
Settant’anni fa, il 19 settembre del 1942, morì Condé Montrose Nast, uomo che innovò in modo radicale il mondo dell’editoria, diresse alcune riviste molto celebri – tra cui Vogue e Vanity Fair – e fondò il gruppo editoriale Condé Nast Publications, tuttora uno dei più importanti al mondo (pubblica – oltre a Vogue e Vanity Fair – il New Yorker, Wired, GQ). Condé Nast nacque a New York il 26 marzo del 1873. Suo padre si trasferì in Europa quando Nast aveva tre anni; la madre – che discendeva da una famiglia francese aristocratica e cattolica – si trasferì con i quattro figli a St. Louis, in Missouri. Nast si laureò in legge alla Washington University di St. Louis ma iniziò a lavorare da subito nell’editoria accettando l’offerta di lavoro di Robert J. Collier, suo amico al college, il cui padre dirigeva la rivista settimanale Collier’s Weekley. Nast – che si trasferì allora a New York – divenne responsabile della pubblicità e in dieci anni aumentò i lettori del Collier’s Weekley da 19 mila a 568 mila mentre le entrate pubblicitarie passarono da 5.600 dollari a più di un milione. Introdusse nella rivista le pagine e le copertine a colori, il paginone e i numeri monotematici. Ebbe inoltre l’idea di dividere il mercato pubblicitario degli Stati Uniti in regioni, dopo aver notato che alcuni prodotti vendevano di più in alcuni stati che in altri. Quando venne assunto il suo stipendio era di 12 dollari a settimana; quando si dimise, dieci anni dopo, era di 40 mila dollari all’anno.
La storia di Condé Montrose Nast. Settant'anni fa esatti morì un uomo che rinnovò radicalmente l'editoria, pubblicando riviste che leggiamo ancora oggi, da Vogue a Vanity Fair.
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato i decreti su test per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso – fra cui Medicina e Architettura – nel prossimo anno accademico: consisteranno tutti di 60 domande a risposta multipla da compilare in un’ora e quaranta. Per quanto riguarda la composizione dei test, ci sono alcune leggere modifiche: ci saranno meno domande di cultura generale, che anche prima erano molto poche – ma soprattutto ci saranno meno posti disponibili per le lauree scientifiche: i posti per studiare Medicina, ad esempio, saranno 9513, cioè 470 in meno rispetto allo scorso anno accademico. Tutti i test si svolgeranno a settembre: fra gli altri, il test per studiare Medicina in lingua italiana si terrà l’8 settembre, mentre quello per Architettura si terrà il 10 settembre. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato i decreti che definiscono i contenuti e le modalità di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina in inglese, Veterinaria, Architettura, Professioni sanitarie. A Medicina i posti disponibili quest’anno saranno 9.513: più di quanti prospettati qualche giorno fa dalla Federazione dei Medici ma sempre meno dell’anno scorso che in palio c’erano 10.083 posti. A conti fatti ci saranno a disposizione 470 posti in meno: un taglio del 4 per cento che ha subito sollevato le proteste degli studenti.
Lauree a numero chiuso, cosa cambia con i decreti del governo. Per tutte le facoltà è cambiato il test (ma di poco), mentre a Medicina e Odontoiatria ci saranno meno posti: le cose da sapere.
L’applicazione di Facebook Messenger ha un’impostazione predefinita per aggiungere un’informazione geografica a tutti i messaggi che vengono scambiati attraverso il suo sistema. L’opzione è conosciuta da tempo ed è indicata esplicitamente dall’applicazione la prima volta che viene utilizzata, ma molti utenti non lo sanno o se lo scordano e non sono quindi consapevoli di rivelare di continuo il posto dove si trovano quando inviano un messaggio. Per dimostrarlo Aran Khanna, uno studente di Harvard (Boston, Massachusetts), ha creato un’estensione per browser che mostra su una mappa tutti i luoghi da cui un proprio contatto ha inviato i messaggi tramite Facebook Messenger. L’effetto è piuttosto impressionante, tanto da avere spinto Facebook a chiedere a Khanna di disattivarla, in attesa che sia perfezionato il sistema di informazioni geografiche usate dal suo Messenger.
Come impedire a Facebook Messenger di mostrare la nostra posizione. L'opzione predefinita, che molti dimenticano, permette alle persone con cui parliamo di sapere esattamente dove siamo stati.
Sfogliando le fotografie di scrittori e poeti l’impressione è un po’ sempre la stessa: pose ingessate per darsi un’aria intelligente e intellettuale, molti primi piani, mani che sorreggono penne, libri e soprattutto menti; tavolini con sopra macchine da scrivere, riviste e giornali. È più raro sorprenderli in pose naturali, fuori da un ambiente fatto di altri scrittori, giornalisti, critici, premi letterari e librerie, tavoli e libri da autografare: magari intenti a condire semplicemente un’insalata, godersi una festa o farsi una corsa su un lungomare. Eppure gli scrittori non passano mica tutto il loro tempo chini sulle scrivanie, ovviamente: e quindi esistono fotografie di Agatha Christie in costume da bagno sulla tavola da surf, di Francis Scott Fitzgerald con la moglie Zelda e la figlia Frances che ballano davanti all’albero di Natale, di Aleksandr Solzhenitsyn che gioca a tennis e di Marcel Proust che impugna una racchetta come fosse una chitarra, per esempio. Poi ci sono le eccezioni: Gabriel Garcia Márquez che fa le boccacce, quel mondano di Truman Capote che gioca sul set di un film e balla all’hotel Plaza, Mark Twain che fissa con aria esageratamente seriosa un tavolino da biliardo, e Ken Follett che suona con la sua band. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Scrittori che non sembrano scrittori. Fotografie originali di gente che siamo abituati a vedere molto ingessata: Agatha Christie che fa surf, Proust che fa lo scemo, Kerouac che gioca a football.
Fino a qualche giorno fa si è parlato e scritto molto di Star Wars: Il risveglio della forza. Il film era attesissimo, è stato molto pubblicizzato e ha incassato tantissimi soldi: quasi due miliardi di dollari in tutto. Star Wars: Il risveglio della forza non ha ancora finito di incassare perché in molti paesi è ancora in programmazione ai cinema. Nel frattempo sono però arrivati altri film e il grosso degli incassi è fatto: è stato abbastanza per battere molti dei record d’incassi della storia del cinema, ma non tutti. Avatar resta per esempio il film che ha fatto più soldi in assoluto in tutto il mondo. Lo dicono i dati di Box Office Mojo, la fonte più affidabile e precisa sugli incassi dei film. Su Box Office Mojo ci sono però molte altre classifiche, alcune piuttosto curiose e dai risultati inattesi. Abbiamo raccolto i film primi in 18 di quelle classifiche (dove non è specificato che i dati si riferiscono a tutto il mondo li si deve considerare relativi al mercato cinematografico del Nordamerica, il più grande e rilevante del mondo). Si deve poi tenere conto di un fatto: i prezzi dei biglietti sono cambiati – aumentando – nel corso degli anni e i film in 3D (ce ne sono alcuni) portano più incassi perché chiedono più soldi ad ogni spettatore.
18 record d’incassi del cinema. Tra cui il film che ha incassato di più di sabato, quello che ha fatto più soldi nella storia e quello che li avrebbe fatti se non ci fosse l'inflazione.
Mentre in Italia si continua a scrutinare le schede, le elezioni italiane sono nelle home page dei siti internazionali di tutto il mondo. Molti titolano sul vantaggio di Berlusconi, altri sottolineano l’avanzata di Grillo e dell’antipolitica, l’agenzia cinese Xinhua parla di «rabbia e preoccupazione» e lo Spiegel teme una situazione politica di «stallo». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le elezioni italiane sui siti internazionali. Molti titolano sul vantaggio di Berlusconi in Senato, lo Spiegel parla di una probabile «situazione di stallo» e El Paìs teme per la governabilità del paese.
Sebbene non sia di certo una scoperta recente, in molti angoli di internet negli ultimi giorni ha avuto grande successo un breve video – visto milioni di volte – che mostra come certe scene Disney siano tra loro estremamente simili. Succedeva, in breve, perché con l’animazione tradizionale talvolta si riteneva fosse più comodo e veloce riutilizzare vecchi disegni anziché rifare tutto da capo. Ma la spiegazione più lunga di cosa c’è dietro a quel video è assai più complicata e interessante, perché permette di capire qualcosa in più del mondo vasto e vario dell’animazione. Il mondo dietro ciò che una volta chiamavamo cartoni animati, che oggi può sembrare interamente sostituito dai computer: e non è così. I’m so confused right now. ???????????? pic.twitter.com/gnAExj9bin
Come si fa un film d’animazione. Le tecniche sono tante e si sono evolute da quando Disney riciclava le vecchie scene, ma non vuol dire che si sia smesso di disegnare.
Il titolo di apertura sulla prima pagina del Giornale di oggi, martedì 5 gennaio, dice: “Il governo non paga le pensioni”. In realtà le pensioni di gennaio sono state pagate, ma con qualche ritardo dipeso dalla distribuzione dei giorni festivi in questo inizio di gennaio. Dallo scorso giugno infatti l’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, versa le pensioni il primo giorno del mese. Il primo gennaio però era festa, ed era venerdì; il 2 gennaio era sabato, il 3 gennaio era domenica: nessuno di questi era un giorno “bancabile”, cioè in cui poter effettuare operazioni in banca. Per chi riceve le pensioni con un bonifico sul conto corrente bancario, il pagamento è stato posticipato allora al secondo giorno “bancabile” di gennaio: cioè oggi, martedì 5 gennaio. Chi riceve la pensione attraverso le Poste, invece, ha ottenuto il pagamento della pensione ieri, 4 gennaio, perché anche il sabato è considerato dalle Poste un giorno “bancabile”.
Il governo a gennaio “non paga le pensioni”? lo dice oggi il Giornale in prima pagina, ma ovviamente non è andata così (e le pensioni sono state regolarmente pagate).
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto il divieto di utilizzo di due lotti di produzione del vaccino antinfluenzale FLUAD, messo in commercio dalla casa farmaceutica Novartis. I lotti interessati sono il 142701 e il 143301 e la decisione è stata assunta in seguito a “eventi avversi gravi o fatali” che si sono verificati entro 48 dalla somministrazione del vaccino, che viene modificato ogni anno per essere adatto a contrastare i ceppi virali più diffusi dell’influenza stagionale. L’AIFA ha detto di avere ricevuto 11 segnalazioni di morti sospette, e che «l’Agenzia sta acquisendo tutti gli elementi necessari per verificare caso per caso»: al momento il divieto di utilizzo è stato deciso a puro scopo precauzionale e non è ancora stata rilevata l’eventuale presenza di un nesso tra le vaccinazioni e le morti. L’AIFA ha anche spiegato che le dosi di vaccino collegate alle morti sospette «appartengono sia ai lotti che ieri sono stati oggetto del provvedimento AIFA di divieto di utilizzo, sia ad altri lotti». Lotti Come avviene in altri ambiti dell’industria, le aziende farmaceutiche producono vaccini e medicinali in lotti che comprendono un certo numero di prodotti realizzati in un determinato arco di tempo. Il sistema permette di avere un maggiore controllo sul prodotto finito da parte dell’azienda, perché se nel lotto si riscontra qualche anomalia è possibile sospendere l’intero suo utilizzo e proseguire con l’impiego degli altri lotti in attesa delle verifiche di sicurezza necessarie. I due lotti segnalati dall’AIFA erano destinati all’utilizzo in ambulatori, cliniche e ospedali e non per la vendita diretta in farmacia: l’applicazione del divieto di utilizzo non dovrebbe essere quindi complicata. Per ulteriore precauzione, è comunque opportuno che chi ha in casa una dose del vaccino FLUAD verifichi che i lotti di produzione siano diversi dal 142701 e 143301 prima di utilizzarla.
Tutto sui vaccini antinfluenzali sospesi. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato per precauzione l'uso di due lotti di vaccini in seguito ad alcune morti sospette, ma non è ancora certa una relazione causale.
L’Italia è tra i primi paesi in Europa per consumo di prodotti senza glutine, la sostanza proteica che si trova in buona parte dei prodotti da forno e nella pasta alla base della celiachia, la malattia di chi non riesce ad assorbirlo correttamente. Negli ultimi anni i prodotti per celiaci nel nostro paese si sono moltiplicati, ampliando da un lato le possibilità di scelta di chi non può assumere glutine, ma incentivando anche l’utilizzo di quei prodotti da parte di persone che sono convinte sia necessario eliminarlo lo stesso dalla loro dieta, anche se non sono celiache. Nadia Ferrigo ha scritto sulla Stampa un articolo per fare il punto sul “senza glutine” in Italia, tra nuove opportunità per i celiaci, storture nel sistema di sovvenzioni previsto dallo Stato per i malati e prezzi esorbitanti di alcuni prodotti privi di glutine. Come può la patria indiscussa di pane, pasta e pizza, essere descritta come un paradiso per i celiaci? Chi deve rinunciare al glutine, sostanza proteica contenuta nei cereali, è destinato a veder sfilare davanti a sé un’infinità di prelibatezze bandite. Niente colazione con cappuccio e cornetto, niente pizzeria con gli amici, scordatevi le spaghettate di mezzanotte e anche il panino in autogrill. Considerato che l’unica soluzione possibile è eliminare del tutto il glutine dalla propria dieta, più che un paradiso somiglia a una corsa a ostacoli tra le più terribili tentazioni. Sarà proprio perché non poter mangiare pane né pasta pare una condanna, ma il nostro Paese ha riservato al problema una straordinaria attenzione, nata già all’inizio degli Anni Ottanta. Attenzione che è cresciuta con costanza, come dimostrano le diagnosi che crescono a un ritmo sostenuto e la disponibilità dei prodotti dietetici, negli ultimi dieci anni più che decuplicata.
Il business del “senza glutine” in Italia. Nadia Ferrigo sulla Stampa racconta opportunità e storture dei prodotti per celiaci nel nostro paese, dove siamo tra i più grandi consumatori "gluten free" in Europa.
Ogni puntata di Report è, tra molte altre cose, un album degli sprechi e delle cose che non funzionano in Italia. La puntata di ieri, oltre all’inchiesta sulla Croce Rossa, conteneva un’inchiesta più breve che è praticamente un caso di scuola: racconta di come in Italia alcuni magistrati, prestati temporaneamente ad altri incarichi, continuano a percepire lo stipendio – spesso sontuoso: centinaia di migliaia di euro l’anno – relativo alla loro precedente professione. Per non parlare del fatto che quel “temporaneamente” spesso significa anni, a volte decenni. Per non parlare del fatto che una legge del governo Berlusconi permette a questi magistrati, che vengono definiti “fuori ruolo”, di usufruire degli scatti di anzianità e delle promozioni per gli incarichi che non svolgono. Il tutto è spiegato in meno di un quarto d’ora, e non manca la consueta carrellata di personaggi imbarazzati e imbarazzanti.
Il doppio stipendio dei magistrati fuori ruolo. L'inchiesta di Report sulla legge che permette ad alcuni magistrati di accumulare stipendi per lavori che non fanno: tra questi Frattini e Catricalà.
A causa delle scosse di terremoto e delle piccole eruzioni che ieri hanno interessato l’Etna, l’aeroporto di Catania è stato chiuso per tutta la notte, dalle 21.30 circa. La scossa più forte dello sciame sismico era stata registrata ieri alle 17.50: aveva avuto l’epicentro nei pressi del cratere sud-ovest del vulcano e una magnitudo 4.2. Le scosse erano state accompagnate da alcune piccole eruzioni e da una grossa colonna di cenere lavica, che aveva occupato lo spazio aereo dell’aeroporto. La situazione non è buona nemmeno stamattina: il primo volo delle 6 per Roma Fiumicino è stato cancellato, così come quello per Venezia delle 7.45. In tutto oggi sono programmate una ventina di partenze.
L’aeroporto di Catania è stato chiuso tutta la notte. Per via delle scosse di terremoto e della colonna di fumo che ieri si era alzata dall'Etna: per oggi sono previsti nuovi disagi.
È previsto uno sciopero nazionale per oggi, venerdì 20 marzo, che coinvolgerà i dipendenti aeroportuali del personale ENAV, la società che si occupa del controllo del traffico aereo negli aeroporti, e il personale di bordo – cioè piloti e assistenti di volo – di Alitalia: lo sciopero durerà otto ore, dalle ore 10 alle ore 18. I voli previsti in queste ore e quelli successivi potrebbero quindi subire ritardi o cancellazioni. Sul sito dell’ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) è stata pubblicata una lista di voli garantiti per la giornata. Sempre per oggi è stato annunciato uno sciopero di quattro ore dei lavoratori della compagnia Meridiana, dalle ore 14 alle ore 18. Sta proseguendo lo sciopero dei piloti della compagnia tedesca Lufthansa, iniziato il 17 marzo per protestare sulle condizioni di prepensionamento.
Lo sciopero degli aerei di oggi, le cose da sapere. Quello di Alitalia e ENAV durerà otto ore, quello di Meridiana quattro: ci saranno ritardi e cancellazioni, l'ENAV ha pubblicato la lista dei voli garantiti.
L’estate scorsa ho provato a chiamare ogni giorno la ragazzina-coi-capelli-rossi. E ogni notte mi sono chiesto se sarei mai riuscito a parlarle. La vera ragazzina-coi-capelli-rossi – cioè la donna che ha ispirato il celebre personaggio dei Peanuts – si chiamava Donna Johnson Wold. E anche nella vita reale era sfuggente come quella di cui era cotto Charlie Brown. Alla fine, a luglio riuscii a parlare con lei: era calorosa, alla mano, ispirava subito affetto e mi raccontò di aver avuto una vita piena e gratificante. Più di sessant’anni fa aveva preferito sposare un pompiere – Allan Wold, con cui ha passato tutta la vita – anziché Charles M. Schulz. Schulz, cioè l’inventore dei Peanuts, finì per trasformare quella delusione d’amore in arte inventando il personaggio della ragazzina coi capelli rossi, che compare per la prima volta nel film dei Peanuts, uscito a novembre, ma a cui si allude spesso nelle strisce.
La ragazzina coi capelli rossi, quella vera. Cioè la donna che ispirò il personaggio dei Peanuts: Schulz le propose di sposarla, lei rifiutò, racconta il Washington Post.
La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli a un intervallo tra il 2 e il 2,25 per cento, dall’1,75-2 per cento. Questo è il terzo aumento dell’anno e l’ottavo dalla fine del 2015 quando la ex presidente della FED Janet Yellen decise di avviare l’aumento dei tassi per riportarli a un livello normale. La decisione è arrivata alla fine di due giorni di incontri del comitato di politica monetaria presieduto da Jerome Powell. I tassi di interesse bassi, come quelli in vigore a partire dalla fine della crisi, si riflettono sulle banche che prendono denaro a prestito dalla banca centrale e sugli interessi che le banche applicano ai loro clienti: prendere denaro a prestito è più conveniente, c’è più denaro in circolo e quindi l’economia si riprende più rapidamente. Il problema è che tenere tassi bassi troppo a lungo rischia di generare delle “bolle speculative”, poiché con tassi molto bassi gli operatori del mercato cercano investimenti sempre più rischiosi per ottenere un buon rendimento. Inoltre rischia di privare una banca centrale di strumenti con cui stimolare l’economia se il paese viene colpito da una recessione mentre i tassi sono già al minimo.
La Federal Reserve ha di nuovo alzato i tassi di interesse.
Venerdì 15 marzo è iniziata formalmente la XVII Legislatura con la prima riunione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Dopo alcune votazioni andate a vuoto, il giorno seguente i parlamentari hanno eletto i presidenti della Camera, Laura Boldrini, e del Senato, Pietro Grasso, e giovedì 21 marzo proseguiranno con l’elezione dei membri dell’Ufficio di presidenza della Camera e del Consiglio di presidenza del Senato. Sarà un nuovo passaggio delicato: per essere eletti i componenti degli uffici di presidenza hanno naturalmente bisogno del sostegno dei partiti, che devono accordarsi tra loro, cosa che non vuole fare il Movimento 5 Stelle, rischiando di rimanere senza rappresentanza. Che cosa sono l’Ufficio e il Consiglio di presidenza Anche se tra Camera e Senato si chiamano con nomi diversi, svolgono sostanzialmente compiti simili. L’Ufficio ha diverse competenze: dalla gestione dei ricorsi sulla composizione delle Commissioni alle sanzioni nei confronti dei deputati, passando per la ripartizione dei rimborsi elettorali ai partiti e la deliberazione del bilancio annuale delle spese della Camera, che deve essere successivamente votato dall’aula. Il Consiglio si occupa tra le altre cose del bilancio del Senato, della gestione dell’archivio storico e della biblioteca del Senato, delle sanzioni nei confronti dei senatori e nomina il segretario generale e i suoi vice.
I questori parlamentari e il M5S. L'indisponibilità dei parlamentari grillini agli accordi con gli altri partiti sta incontrando i primi problemi: alcune cose in parlamento infatti si decidono insieme.
In occasione di Expo 2015 molti fotografi sono a Milano per raccontare cosa succede non solo nei padiglioni della zona espositiva ma anche nel resto della città, che negli ultimi cinque anni è cambiata moltissimo in termini di luoghi e architetture. La “nuova” darsena, tra i navigli e porta Ticinese, è uno dei luoghi più fotografati e visitati in questi giorni: si tratta della ristrutturazione del bacino d’acqua a sud di Milano che era un tempo un elemento importante della estesa rete di canali e navigli della città. Intorno all’acqua ci sono passeggiate, spazi pedonali, un mercato coperto, un ponte e altri spazi utilizzabili dai cittadini, per diverse iniziative. Dal tardo pomeriggio in poi si riempie di persone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Nuove foto della nuova darsena a Milano. Lo spazio di acqua e passeggiate tra i navigli e porta Ticinese, tra le cose più fotografate durante Expo 2015.
Ieri avevamo raccontato di come, secondo alcuni giornali, la nomina di Paolo Romani a ministro dello Sviluppo Economico fosse stata accantonata a causa delle perplessità del presidente della Repubblica, preoccupato per il fatto che Romani – già editore e socio di Berlusconi – si occupasse di materie come le telecomunicazioni, generando l’ennesimo conflitto di interessi in capo all’attuale governo. Oggi il Corriere della Sera ritorna sull’argomento, fornendo la versione del centrodestra. In casa PdL e negli ambienti vicini al viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, sono convinti che lo stop del Quirinale sia stato superato e che la mancata promozione del viceministro vada spiegata, piuttosto, con la delicata situazione politica. E la questione del conflitto d’interessi? Proprio qui starebbe il malinteso: «Nel suo curriculum, Romani è indicato come editore. Ma si tratta di una professione che non svolge da vent’anni e tutte le sue partecipazioni come editore sono state vendute da tempo», viene ricordato. Anche al Quirinale sarebbe stato fatto notare che, ci fosse stato il problema, Romani non avrebbe potuto fare né il sottosegretario né il viceministro: la certificazione viene richiesta anche per questi incarichi. Il nodo, insomma, sarebbe oggi tutto politico. E di difficile soluzione. Il viceministro Romani, che è sempre in contatto con il presidente del Consiglio, sceglie di non commentare le vicende che lo riguardano. Lo fa, invece, un parlamentare lombardo che lo conosce da tempo: «Se ci fosse stato un intoppo tecnico, Romani lo avrebbe affrontato e risolto in un secondo. La realtà è che anche lui paga lo strappo di Fini».
Si complica la nomina a ministro di Romani. Secondo l'entourage del viceministro l'ostacolo non sarebbe il conflitto d'interessi, bensì lo strappo di Fini e la nuova situazione politica.
Diversi siti di news hanno pubblicato un’immagine che ritrae una donna di nome Pierangela Tadini, indicandola erroneamente come la foto di una delle tre donne morte nel grave incidente avvenuto ieri nel comune di Pioltello, vicino a Milano, dove un treno di Trenord è deragliato. La donna della foto non c’entra niente con l’incidente e non era nemmeno a bordo del treno nel momento del deragliamento, ma è un’omonima di una delle tre vittime: insieme a Ida Milanesi, 61 anni e Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni, ieri è morta Pierangela Tadini, di 50 anni. Non è chiaro chi l’abbia diffusa per primo, ma la foto sbagliata è stata mostrata da diversi giornali, trasmessa in televisione e diffusa dall’agenzia fotografica ANSA. La cosa certa è che l’immagine è stata presa da Facebook, probabilmente dopo una semplice ricerca per nome, senza fare nessuna verifica e senza chiedere l’autorizzazione alla persona titolare dell’account (cosa che, sia per legge che per deontologia personale, non si può fare).
Lo sbaglio dei giornali su una delle vittime dell’incidente ferroviario di Milano. Per un caso di omonimia, la foto di una donna viva che non c'entrava nulla con l'incidente è stata presa da Facebook e inserita tra le immagini dei morti.
La designer italiana Giorgia Lupi ha realizzato una collezione di vestiti per l’azienda di abbigliamento & Other Stories, un marchio lanciato nel 2013 dal gruppo di abbigliamento svedese H&M, caratterizzato da una maggiore qualità e originalità rispetto alla catena di abbigliamento low cost. Lupi si occupa soprattutto di infografiche ed è famosa per aver pubblicato, insieme alla statunitense Stefanie Posavec, Dear Data: è un progetto artistico composto da 104 cartoline che le due si sono spedite da New York a Londra (dove vivono rispettivamente) tra settembre 2014 e settembre 2015 per raccontarsi la propria vita attraverso dati raffigurati in grafici e illustrazioni, anziché racconti fatti di parole. Nel novembre del 2016 le cartoline furono acquisite dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York per la sua collezione permanente (sul Post ne avevamo parlato più a lungo qui). Per & Other Stories, Lupi ha lavorato sempre coi dati per creare pattern e illustrazioni per i vestiti. È partita, come vuole la filosofia dell’azienda, da tre storie: quella della matematica Ada Lovelace, quella di Mae Jemison, la prima astronauta afroamericana ad andare nello spazio, e quella della zoologa Rachel Carson.
I vestiti di & Other Stories fatti di dati. Li ha disegnati la designer di infografiche Giorgia Lupi, che forse conoscete per il libro "Dear Data".
L’apparizione di un’anatra mandarina cinese nella raccolta bestiale di questa settimana ci ha fatto ricordare quella più famosa di tutte, avvistata per la prima volta al Central Park di New York un anno fa. Siamo andati a controllare come sta: non si fa più vedere da qualche mese ma secondo gli esperti si aggira ancora nel parco, godendosi finalmente un po’ di privacy. Privacy che non è stata invece garantita ai protagonisti di questa gallery, sorpresi mentre fuggivano con una noce in bocca o nel becco, mentre venivano massaggiati dopo una giornata di intenso allenamento, mentre boccheggiavano tra i pollini di cedro. Qualcuno più sfacciato si è concesso ai fotografi: parliamo di un piccolo panda, di un bradipo didattilo, di una balenottera di Eden e di un cane poliziotto che faceva il suo lavoro. In quanto allo scatto del fenicottero di un solo giorno di vita insieme alla madre: avremmo fatto bene a pubblicarlo? Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Anatre mandarine anonime, giovani gru, coccole tra orsi, ladri di noci nella raccolta bestiale della settimana.
La Commissione Europea ha formulato oggi la richiesta di sospensione della procedura per deficit eccessivo (Excessive deficit procedure, EDP) che era stata aperta nel 2009 nei confronti dell’Italia. La decisione definitiva, poco più di una formalità, sarà presa al prossimo Consiglio dell’Unione Europea. La Commissione ha anche pubblicato una serie di raccomandazioni sulla situazione economica italiana. I giornali italiani nelle scorse settimane avevano parlato della possibilità che questa decisione permettesse all’Italia di ottenere fino a 12 miliardi di euro – da spendere in politiche per il lavoro, nella riduzione dell’IVA o dell’IMU – ma in realtà la chiusura dell’EDP non libererà nemmeno un euro nel 2013.
Che cosa ha deciso l’Europa sull’Italia. La Commissione ha chiesto di sospendere la procedura per deficit eccessivo: cosa vuol dire, spiegato facile, e che succede ora (avremo soldi da spendere?).
Tra le 5.26 e le 6.52 di questa mattina c’è stata una serie di scosse di terremoto vicino a Cavazzo Carnico, un paese in provincia di Udine: la scossa più forte, quella delle 5.30, è stata di magnitudo 3.9. Anche se il terremoto è stato sentito dagli abitanti della zona non ci sono notizie di danni a persone o cose. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’ipocentro è stato a una profondità di 13 chilometri.
C’è stato un terremoto di magnitudo 3.9 in provincia di Udine.
Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics – il mensile dell’accademia americana dei pediatri – ha analizzato la pericolosità delle monodosi di detersivo da lavatrice per i bambini piccoli. Le monodosi colorate – chiamate anche pods, negli Stati Uniti ma anche in Italia – hanno causato problemi gravi a più di 700 bambini americani e in un caso addirittura la morte di uno di questi. Tra il 2012 e il 2013 soltanto negli Stati Uniti più di 17mila bambini sotto i 6 anni sono venuti a contatto con il liquido tossico delle monodosi, secondo l’analisi dei dati dei centri di controllo per l’avvelenamento in America. Molti degli incidenti sono simili: il bambino prende la monodose colorata e la mette in bocca o, dopo averla rotta, negli occhi. Queste dosi di detersivo – misto ad ammorbidente e altre sostanze tossiche – sono molto piccole e colorate: possono essere scambiate facilmente per una caramella o un gioco. Inoltre il liquido è avvolto da una guaina protettiva sottilissima, fatta per sciogliersi facilmente: i bambini, mettendole in bocca, rompono la guaina facendo fuoriuscire il liquido all’interno.
Le monodosi di detersivo sono pericolose? migliaia di bambini ogni anno le confondono per caramelle o giocattoli, provocandosi problemi di salute anche piuttosto gravi.
Dieci anni fa oggi morì Lelio Luttazzi, che ha una cospicua responsabilità nel fatto che oggi siamo qui con queste newsletter, lo avevo raccontato nell'introduzione di Playlist. Ringo Starr ha fatto una gran festa per il suo compleanno. E oggi invece ha compiuto 50 anni Beck. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Current 93. Certi amori si è contenti di averli sepolti, ma non si può fare come se non ci fossero stati.
Domenica 26 febbraio 2012, dalle ore 8 alle 21, a Palermo. La data c’è, e anche il logo. C’è scritto “Primarie Palermo 2012”. I gazebo dovrebbero essere 30: dallo Zen alla centralissima via Libertà. Piantati in tutte le maggiori piazze della quinta città d’Italia. Le Primarie per scegliere il candidato sindaco di Palermo che succederà a Cammarata sono state fissate. L’hanno deciso, qualche settimana fa, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani e il leader di Sel, Nichi Vendola. Primarie senza l’Idv di Di Pietro, senza i Verdi e la federazione della sinistra. Primarie di Palermo le hanno chiamate quindi: perché non sono del “centrosinistra”. La coalizione immortalata a Vasto, per intenderci, in Sicilia e a Palermo più che uno scatto ingiallito sembra la tipica foto che lui o di lei strappano a metà dopo la fine della loro storia.
Si fanno, le primarie a Palermo? guida per capire l'incomprensibile groviglio di conflitti nel centrosinistra in vista delle elezioni per il sindaco, con le prossime ore divenute decisive e Rita Borsellino pronta a lasciare.
Martedì 17 gennaio la procura di Roma ha accusato di omicidio preterintenzionale tre carabinieri che arrestarono Stefano Cucchi, l’uomo trovato morto il 22 ottobre del 2009 in una stanza del reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, dove era ricoverato da quattro giorni. La procura ha concluso l’inchiesta – che è la seconda – dicendo che Cucchi fu picchiato dai tre carabinieri che lo arrestarono e che morì in seguito a quelle lesioni. L’inchiesta era stata avviata nel dicembre del 2015 ed era separata dai processi già stati a carico di agenti di polizia e medici: riguardava cinque carabinieri. Ora c’è la possibilità che si arrivi a un nuovo processo. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore Giuseppe Pignatone e dal sostituto Giovanni Musarò. Le accuse più gravi sono state contestate ad Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, carabinieri in servizio all’epoca dei fatti presso il Comando Stazione di Roma Appia. Tedesco è accusato anche di falso e calunnia. A tutti e tre è stata poi contestata l’accusa di abuso di autorità, per aver sottoposto Cucchi «a misure di rigore non consentite dalla legge» con «l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi, riconducibili alla resistenza di Cucchi al momento del foto-segnalamento». Per altri due carabinieri sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di calunnia e di falso. I carabinieri oggi accusati di omicidio erano stati indagati in passato solo per lesioni personali aggravate, mentre i due carabinieri ora accusati di calunnia erano sospettati solo di falsa testimonianza.
Caso Cucchi: cosa succede adesso. Quali sono le prossime tappe dell'inchiesta, dopo che i pubblici ministeri hanno accusato di omicidio preterintenzionale i tre carabinieri che arrestarono Stefano Cucchi.
Il “metodo Stanislavskij” fu perfezionato all’inizio del Novecento dall’attore, regista e autore russo Konstantin Sergeevič Stanislavskij: prevede, semplificando molto, che per recitare un ruolo in maniera convincente un attore debba approfondire la psicologia del suo personaggio, per raggiungere una perfetta immedesimazione, comprendendo e provando a sua volta le emozioni descritte nella sceneggiatura. Nella sua versione più estrema, quella insegnata al celebre Actors Studio di Lee Strasberg, la più famosa scuola di recitazione americana, se un attore deve recitare la parte di un postino, l’ideale sarebbe fargli consegnare davvero lettere la mattina presto per un certo periodo di tempo. Molti degli attori più celebri dell’ultimo secolo hanno seguito questo metodo: il più famoso è stato probabilmente Marlon Brando, che per interpretare il suo primo film, Il mio corpo ti appartiene, passò mesi in ospedale accanto a un ufficiale americano che, come il suo personaggio, era rimasto paralizzato dalla vita in giù. Partendo da una lista pubblicata dal Guardian abbiamo raccolto le storie dietro alcune delle prove più eccezionali a cui si sono sottoposti vari famosi attori per interpretare in maniera convincente i loro personaggi.
Dieci attori che hanno preso molto sul serio i propri ruoli. Christian Bale ad esempio perse 28 chili, mentre De Niro guidò un taxi per New York: e Shia LaBeouf si è fatto odiare dalla troupe di “Fury” perché non si è lavato per 4 mesi.
A Brescia il Partito Democratico ha ottenuto una delle poche importanti vittorie delle difficili elezioni amministrative di domenica. Emilio Del Bono, sindaco uscente del PD, ha vinto al primo turno raccogliendo il 53 per cento dei voti, un distacco di quindici punti sulla seconda arrivata, la candidata sindaca del centrodestra Paola Vilardi. Del Bono, che ha 53 anni e, dopo essere stato tre volte deputato, dal 2008 si occupa solo di politica locale, è riuscito a migliorare molto i risultati che aveva ottenuto nel 2013, quando ottenne al primo turno il 38 per cento dei voti e riuscì a vincere soltanto al ballottaggio (qui trovate tutti i risultati nelle principali città capoluogo di provincia). La vittoria di Delbono (csx) al primo turno a #Brescia può non sorprendere, ma è notevole il dato del @pdnetwork, prima lista con oltre il 35% (alle #Politiche2018 aveva fatto il 26,6% nello stesso comune)#Amministrative2018#Comunali2018#maratonaYouTrend
La sorprendente vittoria di Del Bono a Brescia. Il sindaco uscente del PD ha vinto con più del 50 per cento dei voti: dice che il suo segreto è "non essere arroganti".
Nella serata di oggi, il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, ha firmato l’ordinanza con cui il governo italiano ha scelto l’applicazione che potrà essere impiegata per il tracciamento dei contatti (“contact tracing”), nel tentativo di ridurre la diffusione del coronavirus in Italia. L’app si chiamerà “Immuni” ed è stata sviluppata da Bending Spoons, azienda con sede a Milano e con una forte presenza nel mercato delle app, in collaborazione con il Centro Medico Santagostino (CMS). La notizia della firma imminente dell’ordinanza era stata anticipata dal Foglio, e il testo dell’ordinanza è stato pubblicato in serata da Repubblica. Finora non sono state diffuse molte informazioni sull’app realizzata da Bending Spoons con il CMS, ma dovrebbe avere un funzionamento simile a quello cui stanno lavorando Apple e Google, basato quindi sulla tecnologia Bluetooth (BLE). Semplificando molto, tramite l’app ogni smartphone emette periodicamente un codice identificativo univoco (ID) e anonimo che può essere captato dagli altri smartphone che utilizzano la stessa app nelle vicinanze, entro qualche metro. Se uno dei proprietari dell’app segnala di essere risultato positivo al coronavirus, il sistema consente di avvisare le persone delle quali era stato in prossimità nei giorni precedenti.
Il governo ha scelto l’app per tracciare i contagi. Si chiamerà "Immuni" e tramite il Bluetooth avviserà su eventuali contatti con persone che hanno poi scoperto di essere positive al coronavirus.
Ieri sera è finito il festival di Cannes, e sono stai assegnati i premi: il film The Square, del regista svedese Ruben Ostlund, ha vinto la Palma d’oro, il premio più importante, mentre gli altri li trovate qui. Con la cerimonia di premiazione si è conclusa la 70esima edizione del festival ed è finito anche il flusso di centinaia di fotografie che per due settimane sono arrivate quotidianamente dalle agenzie fotografiche, e che abbiamo raccolto e guardato volentieri giorno per giorno. Come da tradizione, allora, abbiamo messo insieme le più belle foto in bianco e nero di questo 70esimo Festival: per ripassare con un po’ di nostalgia i volti di chi è passato di lì, con l’assenza di colore che rende tutto più elegante e fermo nel tempo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cannes in bianco e nero. Ritratti, baci, abbracci e pose studiate di quelli che sono passati di lì nelle scorse settimane, come fosse stato 50 anni fa.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
“Qualcosa che nessun italiano riesce a spiegarsi”. Veltroni chiede alla Chiesa di togliere la tomba del boss della Banda della Magliana dalla basilica di Sant'Apollinare.
Oggi circa il 55 per cento della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, e si stima che entro il 2050 la percentuale sarà salita al 68 per cento. Nel 1950, la percentuale si aggirava intorno al 30 per cento. Questo fenomeno ha innumerevoli conseguenze, una delle quali – piccola e trascurabile, se confrontata a molte altre – è che sempre più persone vivono lontano dai luoghi in cui viene coltivato il cibo che mangiamo. Qui un tempo era tutta campagna, eccetera. Se tutti sanno come crescono i pomodori o le mele, ci sono molti alimenti di consumo quotidiano le cui origini vengono spesso ignorate: non solo perché coltivati lontani dai centri urbani, ma anche perché tipicamente esotici. Sapete com’è la pianta di un ananas, per esempio? Non è un albero. E il pepe, sapreste riconoscerlo quando è attaccato alla sua pianta? E che le arachidi crescono sottoterra lo sapevate? E i cavoletti di Bruxelles? Qui di seguito ci sono questi e altri esempi di cose che mangiamo di frequente, talvolta quotidianamente, e di cui probabilmente molti ignorano le sembianze di quando sono ancora attaccate alle piante.
Come sono fatte le piante delle cose che mangiamo. Sapete che le arachidi crescono sottoterra? E il pepe, lo sapreste riconoscere? Se non l'avete mai vista, poi, una piantagione di ananas vi stupirà.
Si è tenuta domenica a Roma una manifestazione di sostenitori del PdL e di Silvio Berlusconi, convocata per protestare contro la conferma da parte della Corte di Cassazione della condanna di Berlusconi stesso per frode fiscale. La manifestazione – seguita da molti noti politici del PdL – è stata conclusa da un discorso di circa tredici minuti di Berlusconi, che nel finale è sembrato e si è detto commosso della solidarietà ricevuta.
Le foto della manifestazione per Berlusconi. Dei suoi sostenitori, di Berlusconi commosso, e di molti altri del PdL in piazza a Roma.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Beautiful south. Una canzone d'amore per te, per te e per te, che mi fate fare un sacco di soldi.
A Roma la sindaca Virginia Raggi ha celebrato la prima unione civile della città tra persone dello stesso sesso: a unirsi sono stati Francisco Raffaele Villarusso, 43 anni, e Luca De Sario, 30 anni. Non sono le prime unioni civili italiane, dato che già all’inizio dell’estate – dopo la firma del decreto attuativo sulle unioni civili che ha fatto entrare in vigore le unioni, diventate legge l’11 maggio – si era celebrata un’unione a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, e ancora prima, il 24 giugno se ne era celebrata un’altra a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. Durante la cerimonia di oggi, prima di leggere gli articoli del codice civile che regolano le unioni, Raggi ha detto: «Questa è la sfida che vi accingete a intraprendere. Vi auguro una vita intensa. Andate avanti a testa alta con forza e divertitevi. Il segreto è divertirsi». Subito dopo la lettura degli articoli, c’è stato un grande applauso. Villarusso e De Sario erano vestiti uguali e indossavano dei cappelli a cilindro viola. Nei mesi scorsi c’erano state alcune critiche all’amministrazione di Roma per il ritardo con cui erano state avviate le procedure per le unioni civili: le prime unioni civili di Milano, ad esempio, sono state celebrate il 5 agosto.
Le foto della prima unione civile celebrata a Roma. L'ha celebrata stamattina in Campidoglio Virginia Raggi: si sono uniti Francisco Raffaele Villarusso e Luca De Sario.
Natale è arrivato anche in questo anno particolare e come ogni anno è arrivata puntuale la nostra raccolta con le foto che lo raccontano, per la prima volta con mascherine e messe in streaming. Ma Natale è sempre Natale, in tutto il mondo: gli australiani sono tornati in spiaggia indossando cappelli rossi e bianchi, i giapponesi hanno mangiato il pollo di Kentucky Fried Chicken, e in alcuni paesi dove i cristiani sono una minoranza la polizia ha pattugliato le chiese durante le funzioni religiose. A Bruxelles, Michel Barnier, capo dei negoziatori europei per Brexit, ha continuato a lavorare anche se è stato finalmente trovato un accordo, mentre tanti camionisti sono ancora bloccati su un’autostrada inglese in attesa di attraversare il tunnel della Manica, a causa della decisione della Francia di interrompere la maggior parte dei collegamenti col Regno Unito, per la variante del coronavirus diffusa soprattutto in Inghilterra. Qui al Post siamo arrivati al nostro undicesimo Natale, e questi sono i nostri auguri, assai diversi dall’anno scorso eppure per certi versi sempre uguali.
È arrivato, anche quest’anno. Le abituali foto del Natale da tutto il mondo, che stavolta sono tutto meno che abituali.
Martedì 28 aprile i dipendenti dell’Azienda Trasporti Milano – ATM, che gestisce il trasporto pubblico in città – hanno scioperato per 8 ore per protestare contro l’aumento dei servizi di trasporto pubblico previsti per i mesi in cui a Milano si terrà l’EXPO. Per far fronte al maggior numero di viaggiatori che useranno il trasporto pubblico durante i 6 mesi di EXPO, infatti, ATM ha previsto di incrementare i suoi servizi riconoscendo ai suoi dipendenti dei compensi per il maggior carico di lavoro previsto. Come spiega un comunicato pubblicato da CGIL, l’accordo tra ATM e i suoi dipendenti era stato firmato da tutti i sindacati tranne che da CUB, l’organizzazione che ha indetto lo sciopero di ieri e che, dice CGIL, non ha voluto partecipare alle trattative. Il comunicato, in cui CGIL ammette che l’alta partecipazione allo sciopero di ieri è da tenere in considerazione, spiega quali sono i termini economici dell’accordo per EXPO e quale sia stato il ruolo di CUB nel raggiungimento dell’accordo. @FILTCGIL MILANO E LOMBARDIA SU #SCIOPERO CUB #ATM
La CGIL contro lo sciopero di ieri a Milano. Un comunicato critica chi ha indetto lo sciopero dei mezzi pubblici di martedì (e un altro già annunciato) e spiega i termini dell'accordo tra ATM e i dipendenti per EXPO.
Il Consiglio dei ministri ha presentato due decreti attuativi del cosiddetto “Jobs Act”, la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all’inizio di dicembre. Il Jobs Act è infatti un documento che è stato votato da entrambe le Camere ma che non disciplinava nel dettaglio la materia: conteneva una serie di principi e criteri direttivi entro i quali il governo era stato “delegato” a legiferare in un secondo momento. Con i due decreti attuativi resi noti oggi è un po’ più chiaro come effettivamente cambierà il mercato del lavoro in Italia. I decreti attuativi presentati sono due: il primo riguarda il “contratto a tutele crescenti” e l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, il secondo gli “ammortizzatori sociali”. Saranno ora valutati dalle commissioni parlamentari (ci sono 30 giorni di tempo) e poi torneranno al Consiglio dei ministri. Licenziamenti, contratti e indennizzi La novità forse più importante prevista dalla legge delega riguarda il contratto a tutele crescenti, un nuovo tipo di contratto per i nuovi assunti dal 2015 che prevede una serie di garanzie destinate ad aumentare man mano che passa il tempo. Per un periodo di “inserimento” (che dura 3 anni) il dipendente matura una serie di garanzie. Queste tutele riguardano sostanzialmente un’indennità che il datore di lavoro deve pagare in caso di licenziamento senza giusta causa (l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori prevedeva un risarcimento che andava da un minimo di dodici a un massimo di ventiquattro mensilità e si applicava solo alle imprese con più di 15 dipendenti).
I decreti attuativi del Jobs Act. Cosa ha deciso il governo su licenziamenti, contratti e sussidi, per quel che se ne sa.
I sindaci di cinque importanti città, Palermo, Napoli, Firenze, Reggio Calabria e Parma, si sono opposti all’applicazione del “decreto sicurezza” voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e approvato dal Parlamento, e hanno promesso di disobbedire ad alcune disposizioni contro gli stranieri che considerano incostituzionali e in violazione dei diritti umani. Molti altri, tra cui il sindaco di Milano e il presidente dell’associazione dei comuni, hanno criticato il decreto e chiesto al governo di modificarlo. Salvini ha risposto annunciando che i sindaci che non applicheranno la legge saranno denunciati. Il “decreto sicurezza” era già stato molto contestato per aver costretto centinaia di stranieri presenti regolarmente in Italia ad abbandonare alloggi e percorsi di integrazione e a vivere per strada. Il primo ad annunciare la protesta contro il decreto è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che l0 ha definito “disumano” e “criminogeno” e ha dato disposizione scritta all’ufficio dell’anagrafe della sua città di non applicarne l’articolo 13, quello che stabilisce il divieto di iscrizione all’anagrafe cittadina per i titolari di permesso di soggiorno per richiesta d’asilo (cioè quello dato agli stranieri in attesa di sapere se la loro richiesta di protezione internazionale sarà accolta). È una disposizione ritenuta da molti vessatoria, che colpisce gli stranieri regolari senza produrre vantaggi visibili.
I sindaci contro il “decreto sicurezza”. Hanno annunciato che non applicheranno disposizioni che secondo loro servono solo a rendere la vita più difficile agli stranieri.
Dopo il terremoto di magnitudo 7.7 di martedì 24 settembre nel Belucistan, in Pakistan, che ha causato la morte di oltre 320 persone, numerose agenzie di stampa e media locali hanno dato la notizia della formazione di una piccola isola a circa un chilometro e mezzo dalla costa. L’isolotto, che si sarebbe formato in seguito al terremoto, è alto tra i 4 e i 10 metri e ha una larghezza nel punto massimo intorno ai 100 metri. Secondo la Guardia Costiera del Pakistan, un fenomeno simile a quello di martedì si sarebbe verificato anche nel 1945, quando emerse una piccola isola che sprofondò qualche anno dopo.
Il terremoto in Pakistan ha formato un’isola? non proprio, dice l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: probabilmente è fango.
Scorrendo le ultime foto pubblicate su Instagram da Beyoncé, che ha 176 milioni di follower ed è una delle cantanti più famose al mondo, saltano all’occhio delle borsette che ricordano le buste plastificate o di cartone dove si infilano gli acquisti fatti nei negozi. Invece sono borse in pelle Medea, un marchio italiano fondato nel 2018 dalle gemelle bresciane Giulia e Camilla Venturini e diventato in pochissimo tempo “di culto”, come si dice, apprezzato da artisti, celebrità – prima di Beyoncé c’era stata Rihanna, nel 2019, seguita da modelle come Gigi Hadid e Kaia Gerber e attrici come Tessa Thompson e Brie Larson – e appassionati di moda di tutto il mondo.
Manuale per una borsa di successo. Storia di Medea, un marchio di due sorelle italiane diventato in tre anni un caso internazionale, indossato da Rihanna e Beyoncé.