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È morto a 70 anni Philippe Daverio, storico dell’arte e noto conduttore televisivo di trasmissioni di divulgazione culturale. La morte di Daverio è stata annunciata all’ANSA dalla regista e direttrice del teatro Franco Parenti di Milano, Andree Ruth Shammah. Daverio era nato a Mulhouse, in Alsazia, Francia, il 17 ottobre 1949 da padre italiano e da madre francese, e aveva sia la cittadinanza italiana che quella francese. Da giovane si iscrisse alla facoltà di economia e commercio all’università Bocconi di Milano, ma non si laureò. La sua passione per l’arte lo portò ad aprire una galleria a Milano nel 1975, ospitando principalmente opere d’arte contemporanea. Divenne noto al grande pubblico nel 1999, quando partecipò al programma di Rai 3 Art’è.
È morto Philippe Daverio. È stato un noto storico dell'arte e conduttore di trasmissioni televisive molto popolari.
Antonio Pascale, scrittore e ispettore del ministero delle Politiche agricole, ha scritto un articolo per il Foglio spiegando perché molti luoghi comuni sull’agricoltura italiana sono falsi (Pascale aveva già scritto diverse cose sul tema: per esempio aveva spiegato come mai mangiare verdura fuori stagione è una cosa buona, mentre il km zero meno). In particolare Pascale ha provato a smontare l’equazione che va tanto di moda negli ultimi anni secondo la quale naturale=buono mentre industriale=malsano: non è vero che tutto quello che associamo all’agricoltura di una volta – quella percepita come naturale – era sempre buonissimo e sanissimo. In passato, spiega Pascale, la carne fresca era dura e maleodorante, la frutta era aspra e immangiabile, le verdure fresche erano amare e il latte diventava acido. La qualità del cibo che mangiamo oggi è migliorata grazie al contributo dell’agricoltura moderna, scrive Pascale, che ci permette di comprare un’ottima passata di pomodoro italiano con solo 1 euro. Un discorso simile si può fare sulla biodiversità e sull’idea oggi molto diffusa che in passato c’erano molte più varietà dello stesso prodotto. Non è vero, anche perché molti anni fa chiamavamo con nomi diversi le stesse varietà di beni. Sapete quante varietà di pomodoro esistono oggi, create ex novo dall’uomo? 75mila. Vi prego, non vi arrabbiate. Vorrei provare a discutere due convinzioni. La prima: il cibo di una volta era migliore. La seconda: una volta c’era più biodiversità. No no, aspettate, non chiudete il giornale, non ho intenzione di provocare gli animi dei lettori, e poi, soprattutto, in fatto di cibo la penso come tutti: voglio mangiare bene e sempre, desidero che mangino tutti e voglio inquinare il meno possibile. Insomma, voglio tutto e con meno costi, quindi, appunto, la penso come tutti, scusate il bisticcio. Fate caso ad alcune pubblicità? Quelle del latte: un bonario contadino che munge a mano. Il latte bianco e puro che stilla come un’onda. Ora, osservate la successione dei vostri pensieri: munto a mano quindi naturale, naturale quindi pulito. Dunque, per associazione il latte di una volta – e le mungiture di una volta – era più sano. Naturalmente, chi detiene un po’ di conoscenza scientifica e zootecnica non gradisce molto quelle pubblicità. Questi tecnici vi diranno che il latte ottenuto con la mungitrice meccanica è più controllato, più sicuro, soprattutto protegge le mani al mungitore che tra l’altro sono rovinate dall’artrite e piene di calli. Ma rompere queste associazioni – naturale uguale buono, industriale invece è malsano – è estremamente difficile e controproducente.
Ah, l’agricoltura di una volta. No, non era migliore di quella di oggi, scrive Antonio Pascale sul Foglio, smontando il luogo comune naturale=buono industriale=malsano.
Oggi ci sarà l’equinozio di primavera, cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera, per la precisione alle 22.58. Anche se convenzionalmente si dice che le stagioni cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19. L’ultima volta che è caduto il 21 marzo era il 2007. L’equinozio è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore. Il giorno dell’equinozio di primavera ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno, l’altro è quello dell’equinozio d’autunno, in cui il dì (cioè l’insieme delle ore di luce) ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così, a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre).
L’equinozio di primavera è oggi. Per la precisione alle 22.58, astronomicamente: è l'orario esatto dell'equinozio, per cui non è giusto dire che le stagioni cominciano sempre il 21 del mese.
In un modo o nell’altro, l’ex sottosegretario all’economia Nicola Cosentino si ritrova nuovamente al centro della dialettica all’interno del PdL. Le sue dimissioni erano già state argomento di discussione e di scontro tra berlusconiani e finiani, e in ballo c’era non solo l’influenza di Cosentino sul governo ma anche il suo incarico di coordinatore del PdL in Campania, dove si era trovato a rivaleggiare con Italo Bocchino. Oggi se ne ritorna a parlare – e a litigare, nel centrodestra – in occasione del voto previsto per questo pomeriggio riguardo la richiesta dei magistrati di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche nell’ambito delle indagini in cui è coinvolto Cosentino. A oggi la situazione vede PD, IdV, UdC, MpA e liberaldemocratici intenzionati a votare a favore delle intercettazioni. Il PdL voterà contro. Ancora una volta la palla è nel campo dei finiani, e le cronache politiche sui giornali di oggi danno conto di qualche divisione.
PdL e finiani alle prove generali. Il Pdl prova la tenuta della maggioranza e tenta di spaccare i finiani.
Il referendum che si è tenuto giovedì nel Regno Unito ha sancito la prossima uscita del paese dall’Unione Europea: l’opzione “Brexit” ha vinto col 52 per cento dei voti, dopo che il vantaggio si era mantenuto esiguo per molte ore, pur avendo spiazzato da quasi subito le prime previsioni che davano vincente la volontà di restare nella UE. Il risultato sta generando reazioni e sconvolgimenti che dureranno a lungo e si moltiplicheranno, a cominciare dalle dimissioni del primo ministro David Cameron. Le foto di questa notte ne mostrano un pezzetto, raccontando da un’altra prospettiva l’attesa, la speranza, e – a seconda della scelta – la felicità o la delusione. Il Post segue tutte le notizie con un liveblog, qui.
Foto dalla notte che ha girato il Regno Unito. Attesa, speranza, tensione e poi felicità e delusione, nelle facce fotografate mentre il Regno Unito sceglieva di uscire dall'UE.
Martedì 1 aprile entrerà in vigore un decreto ministeriale che metterà un limite agli stipendi dei manager di alcune società pubbliche. Degli stipendi dei manager si è parlato molto nelle ultime settimane: in particolare di quello di Mauro Moretti, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, che aveva preso posizione pubblicamente contro il nuovo provvedimento. Moretti, tuttavia, non rientra tra i manager interessati dal taglio (ma il suo successore avrà lo stipendio ridotto di un quarto – ci torneremo tra poco). Cosa cambia Da martedì 1 aprile sarà imposto un tetto allo stipendio degli amministratori delle società controllate dal ministero del Tesoro. Non tutte, però: soltanto quelle che non sono quotate in borsa e che non emettono obbligazioni su mercati quotati (questa ultima precisazione esclude, sostanzialmente, Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato e Poste Italiane).
I tagli agli stipendi dei manager pubblici. Quanti sono e da dove arrivano i tagli agli stipendi degli amministratori della società pubbliche, che scatteranno martedì.
Facebook ha annunciato di avere apportato diverse modifiche alla sua funzione “cerca”, per permettere di trovare più facilmente le storie di cui stanno parlando maggiormente i propri amici o i profili pubblici più famosi. Con la vecchia funzione “cerca” di Facebook era possibile cercare solo profili di altri utenti, pagine, eventi e altre cose prodotte da o su Facebook. Adesso quando si inserirà una parola nel campo di ricerca Facebook proporrà come primi risultati argomenti che contengono la parola digitata e su cui sono stati scritti molti post di recente.
Il motore di ricerca di Facebook. Il social network ha migliorato molto la sua funzione "cerca" per provare a competere con Twitter e Google sulle notizie.
I ricercatori della Scripps Institution of Oceanography, uno dei più importanti centri per lo studio degli oceani a La Jolla in California (Stati Uniti), hanno ripreso un enorme banco di acciughe, che si è spinto verso la costa nei pressi del molo dell’istituto. Questi animali hanno il loro picco riproduttivo nei mesi di giugno e di luglio, quando raggiungono le acque costiere dove depongono centinaia di migliaia di uova, che si schiudono in un paio di giorni. Le larve si aggregano rapidamente in banchi e dopo circa un anno le acciughe raggiungono la loro maturità sessuale e sono pronte per un nuovo ciclo riproduttivo.
Il gigantesco banco di acciughe vicino a San Diego. Ripreso dai ricercatori della Scripps Institution of Oceanography in California.
Il senatore della Lega Simone Pillon, promotore di un disegno di legge molto contestato in materia di diritto di famiglia, è stato condannato per aver diffamato un’associazione LGBTQI di Perugia (LGBTQI è una sigla che sta per lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex). Il tribunale di Perugia ha deciso che Pillon dovrà pagare una multa pari a 1.500 euro più 30 mila euro (di cui 10 mila a titolo di risarcimento e 20 mila di provvisionale) a Michele Mommi, responsabile delle attività per i giovani di Omphalos e all’associazione Omphalos. Nel 2014, in una serie di conferenze pubbliche, Pillon parlò di alcuni incontri formativi tenuti dall’associazione in un liceo di Perugia dicendo cose false e offensive. Gli incontri erano stati organizzati per parlare del bullismo contro le persone lesbiche, transessuali e omosessuali: Pillon sostenne che Omphalos avesse «insegnato che per fare l’amore servono o due maschi o due femmine» e che l’associazione avesse tentato di adescare gli e le studenti.
Simone Pillon è stato condannato per diffamazione. Dovrà pagare 30mila euro di risarcimento a un'associazione LGBTQI, per alcune affermazioni risalenti al 2014.
Alla festa per il quarantesimo anniversario di Grease si facevano selfie e palloncini con le gomme da masticare, mentre la famiglia reale del Giappone cercava conchiglie su una spiaggia dalle parti della sua residenza estiva. La residenza estiva della regina di Danimarca, invece, è nel sud della Francia – in Danimarca, si vede, non è mai davvero estate – e lei si è fatta vedere per la prima volta dopo sei mesi dalla morte di suo marito. E poi ci sono feste agli Hamptons, gente attesa in televisione e gente che ci è appena stata, altri selfie, presidenti veri e cancellieri di cera, calciatori con magliette nuove e attrici passate in politica. Di gente che valeva la pena fotografare, anche in questa settimana di ferragosto, ce n’era parecchia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Presidenti veri e cancellieri finti, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
In questi mesi di crescenti tensioni fra l’occidente e la Russia, il centrodestra italiano ha cercato di rimanere in una posizione equidistante e ha spesso evocato il ritorno a una collaborazione «nello spirito di Pratica di Mare». È un riferimento a un importante incontro avvenuto nel maggio 2002 nella base dell’aeronautica militare italiana di Pratica di Mare, vicino a Roma, dove fu firmato un impegno di collaborazione fra la NATO e la Russia. Silvio Berlusconi, che allora guidava il governo italiano, ha ripetuto spesso in questi anni che fu proprio a Pratica di Mare che finì la Guerra fredda. Cosa c’è di vero? #Berlusconi 15 anni fa il nostro governo mise insieme Russia, Stati Uniti, Europa: uno storico accordo che avrebbe potuto inaugurare una nuova epoca, di alleanza e non più di contrapposizione. Oggi un governo italiano autorevole potrebbe riprendere a lavorare in quella direzione. pic.twitter.com/yI34vLXFhJ
La Guerra fredda finì davvero a Pratica di Mare, come dice Berlusconi? ora che i rapporti fra Occidente e Russia sono molto tesi, il centrodestra parla spesso di un importante incontro avvenuto nel 2002 in una base militare italiana.
Domenica sera allo Staples Center di Los Angeles si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei Grammy Awards, i più famosi premi discografici statunitensi. I Daft Punk e Nile Rodgers hanno vinto il premio per il miglior disco con Random Access Memories e quello di “Registrazione dell’anno” per Get Lucky (cioè due dei premi principali); Royals di Lorde ha vinto come “Canzone dell’anno” mentre Macklemore e Ryan Lewis sono stati scelti come migliori artisti emergenti. Più che per i premi, però, dei Grammy si parla per le esibizioni, perché generalmente più cantanti o band cantano insieme in performance combinate. Quella di cui si è più parlato quest’anno è stata quella di Macklemore e Ryan Lewis: dopo che hanno cantato Same Love – che parla di diritti degli omosessuali – 33 coppie gay ed eterosessuali si sono sposate davanti alle telecamere (a officiare c’era Queen Latifah). La breve cerimonia è stata chiusa da Madonna, che ha cantato Open Your Heart. Tra le altre, le più rilevanti sono state quella di Beyoncé, che ha cantato insieme al marito Jay Z in Drunk in Love; quella di Nile Rodgers, Daft Punk, Stevie Wonder e Pharrell Williams che hanno cantato insieme Get Lucky; i Metallica con Lang Lang e poi Lorde, Katy Perry, Robin Thicke con i Chicago, e Taylor Swift. Beyoncé e Jay Z
I Grammy in 13 video. I Daft Punk con Stevie Wonder, Paul McCartney con Ringo Starr, Nine Inch Nails e Queens Of The Stone Age, Beyoncé con Jay Z: le migliori esibizioni di domenica sera.
La società coreana Samsung ha inaugurato lunedì in India quella che dice essere la più grande fabbrica di smartphone al mondo. Lo stabilimento è stato costruito a Noida, nei pressi di Delhi, e a pieno regime dovrebbe produrre circa 120 milioni di smartphone all’anno. Samsung ha intenzione di utilizzare la fabbrica per costruire sia i suoi modelli più economici, con un prezzo al di sotto dei 100 dollari, sia i suoi modelli più costosi e potenti come i Galaxy S9. La società confida di recuperare terreno in India, dove di recente è stata superata dalla cinese Xiaomi per numero di smartphone venduti nel paese.
Samsung dice di avere costruito la più grande fabbrica di smartphone al mondo, in India.
Il 30 novembre la commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla legge di bilancio che prevede di dare alle persone danneggiate dai terremoti del 2016 nel Centro Italia 85 milioni di euro risparmiati dalla Camera. Luigi Di Maio ne ha scritto sul Blog delle Stelle presentandolo come «un emendamento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle», ottenuto con «i risparmi derivanti dai tagli anti-casta». Vanno però specificate due cose, che Di Maio non dice: l’emendamento è stato firmato da tutti i partiti e proposto da Simone Baldelli di Forza Italia; ed è il terzo anno che, con identico meccanismo, vengono destinate decine di milioni di euro ai terremotati. Il Movimento 5 Stelle, così come gli altri partiti, ha quindi solo mantenuto una buona o lodevole prassi: non l’ha inventata ora con dei fantomatici «tagli anti-casta» e non la inventò tre anni fa. L’emendamento di cui Di Maio parla così – «una conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che sprechi e privilegi per anni hanno tolto soldi e risorse che potevano essere destinati a chi ne aveva davvero bisogno, anziché foraggiare i soliti ingordi» – non è quindi niente di nuovo. È dal 2016 che, su iniziativa di Baldelli e con approvazione di ogni partito, si prendono soldi risparmiati dalla Camera (grazie a scelte e tagli iniziati quando era presidente Laura Boldrini) per darli ai terremotati. Nel 2016 si destinarono 47 milioni di euro e nel 2017 80 milioni di euro.
Di Maio si è intestato un emendamento sui terremotati che si fa da tre anni. Una misura «fortemente voluta dal M5S» per fare arrivare ai terremotati i soldi risparmiati dalla Camera in realtà viene promossa ogni anno da un deputato di Forza Italia.
I giudici della Corte dei Conti del Veneto hanno assolto l’architetto spagnolo Santiago Calatrava e tre dirigenti dei Lavori pubblici del Comune di Venezia (Roberto Scibilia, Salvatore Vento e Roberto Casarin) dall’accusa di danno erariale per la realizzazione del Ponte della Costituzione, che collega piazzale Roma alla stazione Santa Lucia. La città di Venezia aveva chiesto un risarcimento di circa 3,8 milioni di euro per i costi nettamente superiori a quelli dichiarati durante la gara d’appalto e per le alte spese di riparazione e manutenzione sostenute. La procura ha già fatto sapere che ricorrerà in appello. Del quarto ponte sul Canal Grande si iniziò a parlare già nel 1996: l’approvazione definitiva del progetto da parte del Comune di Venezia arrivò nel 2001 e servirono altri sette anni perché la struttura venisse realizzata: il ponte di Calatrava – in acciaio, vetro e pietra – doveva essere costruito in 456 giorni, ma ne servirono 2.052; secondo i calcoli del progetto esecutivo doveva costare 6,7 milioni e ne costò invece 11,6. La Procura aveva dunque contestato una serie di errori e di gestione dell’appalto, ai quali si sarebbe cercato di rimediare in corso d’opera, con varianti, aumenti di costi e di tempi. Il procuratore Carmine Scarano aveva sostenuto in particolare che il ponte era costato 3,88 milioni di euro di troppo, contestando altri 816 mila euro per manutenzione tra 2009 e 2013, e altri 37 mila tra monitoraggi e sostituzione di lastre rotte. Dopo circa dieci anni di indagini e un anno di sospensione, in attesa che la Cassazione autorizzasse la citazione di Santiago Calatrava, la Corte dei Conti ha stabilito che per i ritardi e l’aumento dei costi non ci sono responsabili da perseguire.
Santiago Calatrava è stato assolto per il ponte di Venezia. L'architetto spagnolo non è responsabile dei guai nella realizzazione del Ponte della Costituzione, e così anche tre dirigenti comunali.
Marvel Entertainement, la società che pubblica fumetti di supereroi come Spiderman e Ironman, ha annunciato che il prossimo ottobre pubblicherà alcuni numeri dei suoi albi con una copertina speciale per celebrare il mese della sensibilizzazione contro il bullismo. Per questa iniziativa Marvel ha collaborato con “STOMP Out Bullying” (che significa più o meno “schiacciamo il bullismo”), una delle principali organizzazioni impegnate nella prevenzione del bullismo negli Stati Uniti. In tutto sette fumetti avranno una copertina ispirata alla campagna contro il bullismo, in cui gli eroi principali aiutano o consolano dei ragazzi vittime di bullismo. Gli albi che avranno la copertina speciale saranno quelli in uscita ad ottobre di Rocket Raccoon, I Guardiani della galassia, I Vendicatori, Inhuman, Hulk, Captain America e Legendary Star-Lord. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le copertine dei fumetti Marvel contro il bullismo. Sui fumetti di Captain America, Hulk e altri, per celebrare il mese per la sensibilizzazione contro il bullismo.
Perché San Valentino sia considerata la festa degli innamorati non è chiarissimo. Il 14 febbraio era il giorno di questo santo cattolico – sulla cui storia, come per molti altri santi, non si sanno molte cose – prima che si decidesse di ricordarlo come patrono degli innamorati: probabilmente avvenne intorno al Quattordicesimo secolo, nell’Inghilterra delle corti e dei cavalieri, e potrebbe entrarci Geoffrey Chaucer, l’autore di I racconti di Canterbury. La scelta di San Valentino per questo ruolo potrebbe essere stata dettata dal fatto che proprio intorno al 14 febbraio, nell’antica Roma, si celebravano i Lupercalia, una festa legata alla fertilità. La storia di San Valentino (o dei Santi Valentini) Non conosciamo molto della vita di San Valentino: sappiamo che era un sacerdote (forse addirittura un vescovo) e che morì come martire a Roma nel III secolo. Non siamo i soli a conoscere poche cose sul suo conto, visto che quando venne istituita la sua festa, nel 469, Papa Gelasio I scrisse di lui che era un uomo il cui nome riceveva “giusta reverenza”, ma i cui atti meritori erano “noti soltanto a Dio”. In altre parole, anche Papa Gelasio aveva pochissime certezze su chi davvero fosse San Valentino e su che cosa avesse fatto prima di essere decapitato dalle autorità romane.
San Valentino, festa degli innamorati. Prende il nome da un noto santo cristiano, della cui vita però sappiamo poco.
Il 28 ottobre del 1919 il Senato statunitense approvò il Volstead Act, la legge che introduceva il divieto di produzione e di vendita di alcolici. Il “proibizionismo”, come venne chiamato da allora, entrò ufficialmente in vigore nel gennaio dell’anno successivo e fu abolito 13 anni dopo. La sua applicazione, il suo fallimento e le sue conseguenze sono ancora oggi molto discussi e studiati: non c’è dibattito sull’attuale proibizione delle droghe, per esempio, che non debba fare i conti prima o poi con il Volstead Act e le critiche gli sono state mosse negli anni. La storia del Proibizionismo inizia insieme alla storia stessa degli Stati Uniti come nazione indipendente. I primi gruppi contrari al consumo di alcolici, le “Temperance Union”, dal nome della virtù biblica della temperanza, nacquero pochi anni dopo la Guerra di indipendenza, alla fine del Diciottesimo secolo. All’epoca gli Stati Uniti, come gran parte d’Europa, erano un paese povero e anche pericoloso, con le sue vaste frontiere senza legge e senza Stato. Nei moltissimi “saloon” sparsi per il paese, frequentati esclusivamente da uomini, si beveva, spesso si beveva molto e altrettanto spesso le bevute finivano a cazzotti, o peggio.
L’inizio del Proibizionismo. Un secolo fa ebbe inizio il disastroso divieto statunitense di produrre e vendere alcolici: una storia iniziata quasi cento anni prima grazie a un movimento femminista.
Gli investigatori britannici che hanno condotto le indagini sulla morte di Dolores O’Riordan, la cantante del gruppo rock irlandese dei Cranberries, hanno spiegato che O’Riordan è annegata nella vasca da bagno della sua stanza dell’hotel Hilton di Park Lane a Londra dopo un’intossicazione da alcol. Hanno anche precisato che si è trattato di un incidente e non di un gesto volontario. O’Riordan era stata trovata morta lo scorso 15 gennaio; aveva 46 anni. Si trovava a Londra per una sessione di registrazione. Nella sua stanza erano state trovate cinque piccole bottiglie di liquore e una bottiglia di champagne, oltre a diverse confezioni di farmaci. I test hanno dimostrato che O’Riordan aveva assunto solo le dosi prescritte di farmaci, ma che aveva un tasso alcolemico di 330 mg di alcol per 100 ml di sangue.
La morte di Dolores O’Riordan dei Cranberries è stata un incidente.
Martedì 18 dicembre a Hawthorne, vicino a Los Angeles (California), Elon Musk ha dato una dimostrazione del primo tunnel stradale realizzato dalla sua Boring Company, azienda fondata un paio di anni fa e che si è aggiunta alle numerose altre attività del miliardario statunitense, a cominciare dall’azienda automobilistica Tesla e a quella per i lanci spaziali SpaceX. Nei piani molto ambiziosi di Musk, il nuovo sistema dovrebbe risolvere il problema del traffico nelle grandi città, offrendo un’articolata rete di tunnel sotterranei percorribili con le automobili elettriche. Il test è stato indicato come promettente da alcuni giornalisti e come deludente da altri; Musk ha assicurato che ci saranno presto miglioramenti e che l’attuale tunnel deve essere considerato un prototipo dimostrativo. La galleria Il tunnel sperimentale è lungo 1,8 chilometri e mette in comunicazione un ex parcheggio di SpaceX con un’area residenziale di Hawthorne. Rispetto ai classici tunnel stradali è molto stretto, con una larghezza di circa 3,7 metri: vi si accede direttamente in automobile, tramite un montacarichi che cala il veicolo fino all’ingresso della galleria.
Il primo tunnel stradale di Elon Musk. Il prototipo per risolvere il problema del traffico sembra promettente, ma è ancora presto per definirlo rivoluzionario.
Dopo la proiezione di Moonrise Kingdom, il nuovo film di Wes Anderson, che ha aperto il Festival ieri sera, e dopo la cerimonia di apertura, oggi è stato il giorno di De Rouille ed d’Os del regista francese Jacques Audiard, con Marion Cotillard. Gli altri film presentati oggi sono Baad El Mawkeaa, del regista egiziano Yousry Nasrallah, The We & The I di Michel Gondry per la sezione Quinzaine des Realisateurs, e un documentario su Polanski. Per la sezione Un Certain Regard c’è Student, del regista kazako Darezhan Omirbayev, e Mystery, di Lou Ye. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Donne a Cannes (foto). Le foto del secondo giorno al festival: Berenice Bejo, Lana Del Rey, Eva Longoria, Jessica Chastain, Marion Cotillard, tra le altre.
16.09 – Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha stimato i tempi di rimozione del relitto della Costa Concordia in 7-10 mesi durante una conferenza stampa all’isola del Giglio. La sola operazione di rimozione delle 2.400 tonnellate di carburante dai serbatoi della nave durerà almeno 3-4 settimane. — — —
Costa Concordia, 8-10 mesi per spostarla. Le condizioni meteorologiche e del mare al Giglio stanno peggiorando e lo scafo si muove, mentre è stato identificato il diciassettesimo corpo.
Il commissario europeo per l’agenda digitale, l’olandese Neelie Kroes, ha più volte sostenuto la necessità di abolire le tariffe del roaming per i cellulari all’estero, cioè il costo delle telefonate di quando ci troviamo in un paese dell’Unione Europea diverso dal nostro. Si tratta di un progetto molto ambizioso, che ha incontrato fino a oggi l’opposizione degli operatori telefonici. Secondo l’International Herald Tribune – la versione internazionale del New York Times – il commissario Kroes ha raggiunto un accordo con gli operatori: una specie di compromesso che prevede, in cambio dell’esenzione da una legge che penalizza le società telefoniche, un abbassamento delle tariffe per tutti i paesi dell’Unione. Lo Herald Tribune dice di aver visto una bozza del nuovo regolamento in discussione. Neelie Kroes tiene molto alla questione del roaming e per questo negli ultimi mesi ha dovuto affrontare anche lo scetticismo di molti parlamentari europei. Oltre all’opposizione delle società telefoniche, il commissario non ha neanche molto tempo per far discutere e magari far approvare le proprie proposte. Il Parlamento europeo terminerà la propria legislatura tra meno di un anno, mentre il mandato dei commissari europei finirà nella seconda metà del 2014. I tempi sono molto stretti e Kroes vuole fare partire il dibattito in tempo, per capire quali proposte possano diventare concrete.
C’è un accordo per eliminare il roaming? gli operatori telefonici e il commissario europeo Kroes hanno trovato un compromesso, dice lo Herald Tribune.
Alla vigilia delle vacanze di agosto il sito di news Quartz ha pubblicato una riflessione della sua responsabile della sezione “lifestyle” che propone agli appassionati di musica di tornare a una maggiore attenzione verso l’ascolto degli “album” rispetto alle playlist personali che li hanno soppiantati, soprattutto per quanto riguarda l’ascolto in automobile. Il titolo del pezzo è eloquente ed efficace: “Ecco le migliori playlist per l’estate: si chiamano album”. Gli argomenti di Jenni Avins sono sostanzialmente due: uno, più facile, è che costruire playlist adeguate è faticoso, e scegliere quelle esistenti nei servizi di streaming è spesso insoddisfacente; l’impressione è che ci sia in ballo anche un – condivisibile – ciclo delle mode e delle abitudini per cui rimettersi ad ascoltare un disco tutto intero dall’inizio alla fine suoni oggi una prospettiva nuova e attraente (che prosegue l’ormai consolidato “ritorno del vinile”). L’altra ragione della proposta di Avins di mettersi in viaggio in macchina per le vacanze estive con una buona scelta di cd è che l’ascolto in macchina esalta una serie di aspetti propri del disco nella sua completezza. Mentre guidiamo la musica è molto meno un sottofondo rispetto all’ascolto quotidiano, e abbiamo la testa e le orecchie libere di ascoltare più attentamente e godere dettagli e continuità di un disco, che ci aiuta così anche a passare il tempo, come se leggessimo un libro. In più l’album fornisce una colonna sonora che ha una sua coerenza affine al viaggio, agli spazi, all’andamento fluido del guidare: e a cui le discontinuità di una playlist di dischi e artisti diversi invece non sanno adeguarsi. “C’è anche un piacere che è unico nell’innamorarsi di un disco, canzone dopo canzone”.
30 album da ascoltare in macchina. Avete letto bene, “album”, quella cosa che ascoltavamo prima delle playlist: Quartz li rivaluta, il Post si allinea.
Martedì 22 luglio la Camera dei Deputati ha votato a favore dell’arresto di Giancarlo Galan, ex governatore della Regione Veneto e attuale deputato di Forza Italia, coinvolto nell’inchiesta sul presunto sistema di tangenti e corruzione intorno al MOSE, l’ambizioso e costoso progetto per mettere in sicurezza la laguna di Venezia dall’acqua alta. I voti a favore sono stati 395, quelli contrari 138, due deputati si sono astenuti. A favore dell’arresto di Galan hanno votato Lega Nord, Sinistra Ecologia Libertà, Libertà e diritti (il gruppo nato dalla scissione con SEL), Partito Democratico, Scelta Civica, Movimento 5 Stelle e Per l’Italia. Come anticipato durante la discussione in aula, Forza Italia, Nuovo Centrodestra, MAIE e Partito Socialista Italiano hanno votato contro. I deputati di FI avevano inoltre chiesto di rinviare per la terza volta il voto sull’autorizzazione a procedere, ma la proposta è stata bocciata da una votazione. La motivazione, sostenuta dal capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta: Galan era ricoverato in ospedale a Este (Padova) per motivi di salute e non aveva potuto quindi partecipare alla discussione in aula.
La Camera ha autorizzato l’arresto di Galan. L'ex presidente della Regione Veneto ed attuale deputato di Forza Italia è coinvolto nell'inchiesta sul presunto sistema di tangenti per il MOSE.
La casa di moda francese Lanvin ha licenziato lo stilista israeliano Alber Elbaz, che ci lavorava come direttore creativo da quattordici anni, a causa di dissidi con la proprietaria della società, l’imprenditrice taiwanese Shaw-Lan Wang. Il primo a dare la notizia è stato il sito Women’s Wear Daily; nel pomeriggio del 28 ottobre Elbaz ha confermato che se ne andava «per decisione degli azionisti di maggioranza». Il licenziamento di Elbaz ha colpito molto perché è il terzo stilista nel giro di poco tempo che lascia un importante marchio del lusso, come Alexander Wang con Balenciaga e Raf Simons con Christian Dior. Alber Elbaz, che ha anche una quota del 10 per cento delle azioni di Lanvin, riceverà una consistente liquidazione (nel 2012 Nicholas Ghesquiére, che possedeva la stessa quota da Balenciaga, ricevette circa 42,3 milioni di dollari) e secondo alcune voci potrebbe essere chiamato dal gruppo LVMH per sostituire Raf Simons da Christian Dior. Elbaz era già stato contattato da Dior per quel ruolo nel 2011, quando venne licenziato John Galliano, ma rifiutò non volendo lasciare Lanvin. Tra i suoi possibili successori ci sono Olivier Rousteing, Simone Rocha, Huishan Zhang e Joseph Altuzarra. Sembra anche che Lanvin stia pensando di dare il ruolo di direttore creativo della linea donna a Lucas Ossendrijver, che dirige già la linea uomo dal 2005.
Lanvin ha licenziato Alber Elbaz. È lo stilista che aveva riportato l'azienda al successo e ai profitti, ed è l'ennesimo recente cambio dirigenziale nell'industria della moda.
Il 26 aprile del 2014 una scavatrice circondata da alcuni operai, da una troupe cinematografica e da diverse decine di appassionati iniziò a scavare il terreno nella discarica di Alamogordo, in mezzo al deserto del New Mexico (Stati Uniti), non lontano da dove nel 1945 gli scienziati testarono la prima bomba nucleare. Nel giro di pochi minuti il vento sollevò talmente tanta polvere che solo una decina di persone si fermò a seguire gli scavi. Solo loro videro quello che era trovato sottoterra: centinaia di migliaia di cartucce di “E.T.”, quello che molti considerano il peggior videogioco mai realizzato. La storia del ritrovamento delle cartucce di E.T. fu ripresa molto dalla stampa internazionale, ma solo pochi giorni fa Howard Scott Warshaw, il creatore del videogioco, ha aggiunto altri dettagli a quella storia, durante un’intervista data a BBC Magazine. In particolare Warshaw ha raccontato come fu programmato il videogioco, come andarono i suoi incontri con Steven Spielberg – il regista del film a cui il gioco era ispirato – e quali furono le conseguenze che quella storia ebbe sulla sua vita. “E.T.” avrebbe dovuto essere un enorme successo: era tratto da un film che aveva fatto il pieno di incassi al botteghino, ATARI – la casa produttrice del videogioco – aveva speso 21 milioni di dollari per acquistarne i diritti e nella campagna pubblicitaria compariva anche Spielberg. Warshaw, che era stato incaricato di programmare E.T., era considerato un genio dell’informatica e aveva appena finito di lavorare a un altro prodotto ispirato a un film di Spielbrg, “Indiana Jones e i predatori dell’Arca perduta”, un successo adorato dal pubblico e dalla critica. Nell’estate del 1982, ATARI aveva un gran bisogno di ripetere quel successo. Nonostante le vendite della società stessero andando bene, l’emergere dei primi computer casalinghi, come il Commodore 64, stava cominciando a danneggiare i profitti dell’azienda. Un nuovo blockbuster era quello che serviva per cambiare la situazione.
La storia del peggior videogioco di sempre. E.T. avrebbe dovuto salvare l'industria dei videogiochi e invece finì sepolto in migliaia di copie sotto il deserto del New Mexico: il suo creatore ha raccontato quello che successe.
Comincia giovedì 5 novembre a Pescara la tredicesima edizione del FLA – già Festival delle Letterature dell’Adriatico – con cui il Post collabora da quattro anni, e che è stato il partner con cui abbiamo costruito la nuova pagina Libri del Post. Il nuovo nome acronimo è stato scelto per segnalare l’allargamento dei temi affidato quattro anni fa alla collaborazione di Luca Sofri, peraltro direttore del Post, che è direttore artistico del Festival e che ha dapprima costruito una sezione dedicata più all’attualità e al giornalismo che alla letteratura e poi seguito più in generale tutto il progetto del festival, inventato tredici anni fa da Giovanni Di Iacovo, divenuto nel frattempo assessore alla Cultura di Pescara, e Vincenzo D’Aquino, che è tuttora direttore del FLA. L’edizione del 2015 del Festival è la più ricca organizzata finora, in termini di numero e popolarità degli autori, e di lavoro di organizzazione, comunicazione e coinvolgimento del pubblico. Giovedì Luca Sofri intervisterà Giuliano Ferrara – conversazione sull'”aria che tira” che segue quelle degli anni scorsi con Enrico Mentana, Giovanni Floris, Beppe Severgnini, Concita De Gregorio, Giuseppe Cruciani, Corrado Formigli, tra gli altri – e giovedì sera Paolo Di Paolo parlerà con Walter Veltroni del suo libro Ciao, in questi giorni nelle classifiche dei più venduti. Complessivamente al Festival ci saranno sei autori i cui nuovi libri sono stati tra i dieci più venduti in queste settimane: Veltroni, Michele Serra (qui un capitolo del suo nuovo libro), Maurizio Maggiani, Luca Bianchini, Corrado Augias (qui il primo capitolo del suo ultimo libro), Gianrico Carofiglio. L’anno scorso al FLA furono ospiti sia il precedente che il successivo vincitore del premio Strega: Francesco Piccolo e Nicola Lagioia.
Giovedì comincia il FLA, a Pescara. Il Festival di libri e giornalismo organizzato in collaborazione col Post quest'anno ha il programma più ricco di sempre.
Perth, la capitale dello stato australiano dell’Australia Occidentale, sta lentamente sprofondando: non tanto a causa del riscaldamento globale, che provoca problemi simili in molte zone costiere del mondo, ma soprattutto a causa del costante prelievo di acqua dalle falde sotterranee, dovuto a una richiesta sempre maggiore da parte di abitazioni e imprese per le loro attività. Secondo una ricerca della locale Curtin University, pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Geophysical Research, alcune parti della città costiera stanno sprofondando al ritmo di 6 millimetri all’anno, causando anche qualche problema alla misurazione dell’innalzamento del mare nella zona, uno dei parametri utilizzati solitamente per valutare gli effetti del riscaldamento globale. I ricercatori hanno notato che a Perth il tasso di subsidenza, cioè il progressivo abbassamento del terreno, è aumentato tra il 2000 e il 2005, proprio negli anni in cui la Water Corporation – l’azienda che gestisce l’acquedotto in città – ha aumentato il prelievo di acqua dalle due principali falde sotterranee di Perth per rispondere alla maggiore richiesta da parte della popolazione. Will Featherstone, il principale autore della ricerca, ha spiegato al Guardian il fenomeno con un’efficace similitudine: «È come far uscire lentamente l’aria da un palloncino. Se togli l’acqua dal suolo, le rocce che ci stavano sopra spingono con il loro peso verso il basso».
Perth sta sprofondando. A forza di prelevare acqua dalle falde sotterranee la capitale dell'Australia Occidentale si sta abbassando di 6 millimetri all'anno.
Gli US Open – come tutti i Grand Slam, ovvero i quattro tornei di tennis più importanti al mondo – riuniscono ogni volta sugli spalti decine e decine di personaggi famosi e celebrità di ogni tipo. Lo svizzero Roger Federer è il tennista che più di tutti richiama una schiera di storici fan, come la direttrice dell’edizione statunitense di Vogue Anna Wintour – che compare in una rara foto sorridente e senza occhiali da sole – l’attore australiano Hugh Jackman, e la cantante Gwen Stefani. Alle finali del torneo singolare maschile (vinta dal croato Marin Cilic) e femminile (vinta dalla statunitense Serena Williams) erano presenti molte celebrità viste raramente viste a un torneo, come Uzo Aduba, diventata famosa con la serie tv Orange is the new black, Lizzy Caplan, protagonista di Masters of Sex, e l’attrice Olivia Munn. E poi c’erano Robert Redford, Michael Jordan, Alec Baldwin, Leonardo DiCaprio e Bruce Willis, che si è fatto un selfie con la moglie Emma Heming. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
A guardare gli US Open. Le foto dell'affollamento di celebrità nei giorni del torneo di tennis a New York: Michael Jordan con Anna Wintour, Bruce Willis, Alec Baldwin e Gwen Stefani, tra gli altri.
Il 29 giugno uscirà un nuovo disco di Neil Young, The Monsanto Years, un disco registrato con la sua nuova band, i Promise of the Real. The Monsanto Years è un disco “di protesta” che parla dell’industria alimentare: alcune canzoni contengono critiche a grandi aziende e multinazionali del settore come Chevron, Walmart, Starbucks e proprio Monsanto. La prima strofa di “A Rock Star Bucks a Coffee Shop”, per esempio, dice: Sì, voglio una tazza di caffè, ma non voglio OGM, voglio cominciare la mia giornata senza dare una mano alla Monsanto. Monsanto, lascia che i nostri agricoltori coltivino quello che vogliono
Le risposte di Monsanto e Starbucks alle critiche nel nuovo disco di Neil Young. Il disco si chiama "The Monsanto Years", esce il 29 giugno ed è piuttosto critico con le multinazionali.
A Roma la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (DIGOS) della polizia ha vietato al sindacato dei dipendenti pubblici Uil Fpl l’esposizione di uno striscione con una vignetta satirica sui vicepresidenti del Consiglio Matteo Salvini e Luigi Di Maio, vignetta con tutta evidenza innocua e priva di contenuti offensivi. Lo ha segnalato Michelangelo Librandi, segretario generale di Uil Fpl, che ha spiegato che lo striscione doveva essere esposto durante la manifestazione in piazza del Popolo organizzata contestualmente allo sciopero del pubblico impiego. Secondo Librandi, lo striscione è stato vietato perché «contro i due vicepremier», ma la Questura ha fornito una ricostruzione diversa, difendendo in una nota il comportamento degli agenti. Ha sostenuto che lo striscione sia stato vietato perché «lesivo del decoro paesaggistico», e spiegando che era già successo in passato che altri striscioni fossero stati vietati in quel punto, definito «una parete di interesse storico culturale» in via Adamo Mickiewicz, nei pressi del Pincio.
Lo striscione con una vignetta su Salvini e Di Maio vietato dalla DIGOS. Conteneva una battuta innocua e doveva essere esposto al corteo di un sindacato a Roma: la Questura però dice che il contenuto non c'entra.
Mercoledì 23 aprile il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha spiegato in Commissione giustizia al Senato le quattro emergenze che il suo ministero dovrà affrontare nei prossimi mesi: sovraffollamento carcerario, mancanza di personale, lotta alla criminalità organizzata e arretrato civile. Riguardo quest’ultimo punto, il ministro ha parlato di «riduzione del contenzioso civile attraverso la possibilità del trasferimento in sede arbitrale di procedimenti pendenti dinanzi all’autorità giudiziaria». In pratica, le cause pendenti che rallentano i tribunali potranno essere risolte con procedure alternative o essere trasferite in una sede arbitrale, cioè senza il ricorso al giudice: vi rientrano separazioni e divorzi. In particolare, ha detto il ministro: «Vogliamo introdurre la procedura di negoziazione assistita da un avvocato, rifacendoci all’esperienza francese: una procedura cogestita dagli avvocati delle parti e volta, con il loro apporto professionale, al raggiungimento di un accordo conciliativo che, da un lato, eviti il giudizio e, dall’altro, consenta la rapida formazione di un titolo esecutivo. (…) Questo istituto si potrà poi valorizzare fortemente con riguardo alle separazioni e ai divorzi consensuali, prevedendo che l’accordo dei coniugi assistiti dagli avvocati superi la necessità dell’intervento giurisdizionale».
Ci sarà il divorzio breve in Italia? il ministro della giustizia dice che se ne discuterà presto: per smaltire l'intasamento dei tribunali civili si potrebbe fare a meno dell'intervento del giudice, per esempio.
Il tribunale del riesame di Sassari ha ordinato la scarcerazione di cinque uomini pakistani in carcere dall’aprile del 2015 con l’accusa di far parte di una cellula di al Qaida in Sardegna. Erano stati arrestati insieme ad altre quattro persone il 24 aprile del 2015 in seguito a un’operazione di antiterrorismo condotta dalla Digos, secondo cui ad Olbia operava una cellula dell’organizzazione terroristica. I cinque sono l’imam della moschea di Zingonia, in provincia di Bergamo, Hafiz Muhammad Zulkifal, Sultan Wali Khan, titolare di un negozio di bigiotteria ad Olbia che secondo la Digos faceva da base al gruppo, Ridi Yahia Khan, Imitias Khan e Syar Khan. Il processo a loro carico va avanti dal 2016 e lo scorso ottobre la corte d’Assise di Sassari aveva prorogato di altri sei mesi la carcerazione preventiva nei loro confronti, dopo che era arrivata al termine massimo di tre anni. Gli avvocati difensori dei cinque avevano fatto ricorso al tribunale del riesame di Sassari, che il 10 dicembre ha accolto la loro richiesta e ha disposto per ciascuno degli imputati l’obbligo di dimora nei rispettivi luoghi di domicilio.
Il tribunale del riesame di Sassari ha ordinato la scarcerazione di cinque pakistani accusati di far parte di una cellula di al Qaida. Erano stati arrestati nel 2015, la carcercazione preventiva era già stata prorogata una volta.
Il 6 agosto 2012, esattamente un anno fa, il robot automatico (rover) Curiosity della Nasa atterrò su Marte: la fase di atterraggio, realizzata con una tecnica sperimentale, fu seguita in diretta in tutto il mondo. L’atterraggio di Curiosity, che è grande più o meno come una Mini e pesa circa 900 chilogrammi, anticipò di una ventina di giorni i suoi primi passi, che furono accolti con grande entusiasmo dai tecnici della NASA. Nel corso dell’ultimo anno Curiosity ha fatto molte cose: ha scattato fotografie molto belle, ha anche raccolto campioni di suolo marziano e alcuni di questi hanno rivelato la presenza di diversi composti chimici, da tracce di acqua e zolfo a sostanze contenenti cloro. Una delle sue scoperte più riprese dalla stampa internazionale, e anche più importante per i risultati finali della missione, è stata quella comunicata dalla NASA il 13 marzo 2013: dall’analisi di un campione di roccia raccolto da Curiosity i ricercatori della NASA sono arrivati alla conclusione che in tempi remoti su Marte ci fossero condizioni favorevoli a ospitare qualche forma di vita, sotto forma di microorganismi.
Un anno di Curiosity su Marte. Un anno terrestre, ovviamente, durante il quale il robot della NASA ha scattato foto straordinarie e ha analizzato molte rocce: ora si dirige verso il monte Sharp.
La stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia sarà chiusa per lavori dalle 23 di venerdì 2 luglio alle 10 di domenica 4 luglio. I treni fermeranno alla stazione di Mestre, e per raggiungere il centro storico di Venezia ci saranno autobus e vaporetti sostitutivi. La chiusura della stazione riguarderà tanto i treni regionali quanto quelli a lunga percorrenza, sia di Trenitalia che di NTV.
La stazione di Venezia Santa Lucia sarà chiusa da venerdì sera a domenica mattina.
Ieri il ministro della Giustizia aveva annunciato l’intenzione del governo di cambiare linea riguardo la legge sul processo breve, in questo momento in discussione alla commissione Giustizia della Camera. Nella sua versione iniziale, proposta l’estate scorsa, il testo prevedeva che i processi relativi a reati con pene non superiori a dieci anni sarebbero stati automaticamente estinti dopo il passaggio di due anni senza alcun grado di giudizio. Per i crimini con pene superiori ai dieci anni, ma con l’esclusione dei reati di mafia e terrorismo, i tempi limite erano più alti ma comunque bassi abbastanza da compromettere molti dei procedimenti attualmente in corso. Se il PdL terrà fede a quanto promesso dal ministro Alfano, oggi in commissione Giustizia verranno presentati degli emendamenti che modificheranno sostanzialmente l’impatto della norma. In primo luogo, la legge non avrà più effetto “ultimativo” ma semplicemente “indicativo”: non estinguerà i processi allo scadere dei termini ma indicherà semplicemente quali sono i loro tempi ottimali, che se oltrepassati potrebbero portare a una segnalazione al CSM e, nel peggiore dei casi, a un’azione disciplinare nei confronti di un giudice.
La nuova legge sul processo breve. Oggi alla Camera il PdL dovrebbe ribaltare la legge sulla durata dei processi, disinnescandola.
Sono stati scelti i vincitori dei BolognaRagazzi Award, i premi che ogni anno dal 1966 vengono assegnati da una giuria internazionale alla Fiera del libro per ragazzi, che quest’anno si terrà da lunedì 4 a giovedì 7 aprile. I titoli in concorso erano 1.448 e provenivano da 43 paesi diversi. I membri della giuria sono l’illustratrice e grafica italiana Silvana Amato, la giornalista francese Claude Combet, l’autore belga Wally De Doncker, presidente dell’International Board on Books for Young People (IBBY), l’illustratore italiano Emiliano Ponzi (che ha anche un blog sul Post) e la consulente editoriale brasiliana Dolores Prades. Le categorie sono quattro: Fiction, per le opere di fantasia, i libri di storie o favole illustrati; Non Fiction, per pubblicazioni informative o didattiche; New Horizons, dedicata all’editoria dei paesi arabi, dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa; e infine Opera Prima, una sezione avviata nel 2015 e dedicata alle opere di autori o illustratori esordienti. Per ogni categoria sono stati scelti un vincitore e almeno tre opere segnalate.
I libri vincitori del BolognaRagazzi Award 2016. Tra cui la storia di una madre e di suo figlio e un testo illustrato uscito in Arabia Saudita: saranno premiati alla Fiera dei libri per bambini che si terrà dal 4 al 7 aprile.
Se siete tra quelli che ieri non hanno acquistato nulla di scontato per il Black Friday perché avevano altro da fare, sappiate che alcuni sconti di questa ricorrenza commerciale sono ancora validi, oggi e fino a lunedì. Abbiamo messo insieme una lista di quelli ancora disponibili, per chi vuole recuperare. Tra gli oggetti scontati c’è una casa di Barbie, diversi prodotti per campeggiatori e anche un po’ di capi di abbigliamento, soprattutto sportivo. Amazon Per la giornata di ieri, Amazon ha messo in sconto migliaia di prodotti: da cose elettroniche come smartphone, televisioni e computer a capi d’abbigliamento sportivo, prodotti di uso quotidiano e articoli d’arredamento. Alcune delle offerte di ieri rimarranno valide anche per le giornate di oggi, domani e lunedì: qui trovate la nostra selezione. Oggi ci sono anche nuove offerte, come quelle sugli oggetti per la casa di Brabantia. Per tutti i prodotti segnalati abbiamo verificato che gli sconti fossero veri sconti, controllando su siti come Camelcamelcamel e Keepa che i prezzi fossero effettivamente i più bassi mai raggiunti da quei prodotti. Per saperne di più, potete leggere la nostra guida agli scontri ingannevoli.
Black Friday: gli sconti di sabato. Dato che il Black Friday non è più solo un venerdì, alcuni degli sconti di ieri saranno validi fino a lunedì; per esempio quelli di Amazon, ePrice, eBay e Asos.
Björk Guðmundsdóttir, conosciuta comprensibilmente solo come Björk, è nata a Reykjavík il 21 novembre 1965: è tra le personalità islandesi più conosciute e una delle più apprezzate e innovative cantanti degli ultimi vent’anni. Oggi compie 50 anni, e queste sono le nove canzoni che il peraltro direttore del Post Luca Sofri ha scelto per il suo libro Playlist. Björk (1965, Reykjavík, Islanda)
Nove canzoni di Björk. Scelte dal peraltro direttore del Post, da riascoltare oggi che compie 50 anni.
Tra le principali preoccupazioni di chi prende l’aereo con scarsa frequenza o ha paura di volare c’è quella che qualcuno a bordo possa avere il cellulare, o qualche altro dispositivo elettronico, acceso quando l’aeroplano sta per decollare o atterrare. Nella maggior parte dei paesi, le norme vietano espressamente di utilizzare qualsiasi tipo di aggeggio elettronico in quelle particolari fasi di volo, anche se ormai c’è un’ampia letteratura che dimostra quanto simili divieti siano immotivati perché sistemi come cellulari, portatili e tablet non influiscono sul regolare funzionamento dei sistemi di bordo. Come avevamo raccontato circa un anno fa, le limitazioni esistono principalmente per rendere meno caotica la vita a bordo nelle fasi più delicate del volo, ma secondo Nick Bilton del New York Times sarebbe tempo di ripensarle perché recenti fatti dimostrano quanto i divieti abbiano portato più danni che benefici. (Perché non si possono usare i cellulari in aereo)
I divieti per i cellulari in aereo fanno danni. Il New York Times e un tema eterno sul quale negli Stati Uniti potrebbe cambiare qualcosa: il divieto di usare dispositivi elettronici a fronte di rischi mai dimostrati.
La polizia di Londra sta indagando su tre nuove accuse di aggressioni sessuali rivolte contro l’attore statunitense Kevin Spacey. La notizia è stata data per primo dal sito scandalistico TMZ e poi confermata dalla polizia al sito di cinema e tv Variety. Le nuove aggressioni sono state denunciate tra febbraio e aprile e sarebbero avvenute a Londra, a Westminster, nel 1996 e a Lambeth nel 2008, e a Gloucester nel 2013. Il numero di accuse per cui Spacey è indagato a Londra sono in tutto sei, cinque di aggressione sessuale e una di aggressione. Mercoledì anche l’attore Guy Pearce ha fatto capire di aver avuto dei contatti non desiderati con Spacey, con cui recitò insieme nel film LA Confidential del 1997; ha detto in un’intervista a un talk show australiano: «Momenti un po’ difficili con Kevin, sì. È uno che allunga le mani. Per fortuna avevo 29 anni e non 14».
Ci sono tre nuove accuse di molestie sessuali contro Kevin Spacey.
Le dimissioni in blocco di 25 (o 26) consiglieri comunali di Roma, consegnate formalmente venerdì pomeriggio, hanno messo di fatto fine alla giunta del sindaco Ignazio Marino, che non ha più il sostegno del consiglio. Nel pomeriggio di giovedì 29 ottobre Ignazio Marino aveva annunciato il ritiro delle sue dimissioni da sindaco di Roma, confermandolo successivamente con una lettera alla giunta intorno alle sette di sera. Marino aveva annunciato le sue dimissioni l’8 ottobre e le aveva formalizzate il 12. La legge prevede che le dimissioni diventino efficaci dopo 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio: Marino aveva alluso alla possibilità di ripensarci già quando aveva annunciato le dimissioni e lo aveva fatto più volte in questi ultimi giorni. Dopo la decisione di Marino di non ritirarsi e di voler cercare un confronto con la sua maggioranza, gli assessori del PD Marco Causi (Bilancio e vicesindaco), Stefano Esposito (Trasporti) e Luigina Di Liegro (Turismo) avevano dato le dimissioni. Alle 7 si era tenuta una riunione della giunta (dimezzata) che ha approvato la sperimentazione della pedonalizzazione integrale dei Fori nei festivi e nei fine settimana e qualche altro provvedimento. Dopo la riunione si erano dimessi gli assessori Alfonso Sabella (Trasparenza e Legalità), Maurizio Pucci (Lavori pubblici), Giovanna Marinelli (Cultura) e Marco Rossi Doria (Istruzione).
Fine della storia. Stavolta per davvero: le dimissioni in blocco dei consiglieri comunali fanno decadere Ignazio Marino da sindaco di Roma, e con lui la sua giunta.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato all’associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle i dati sui suoi iscritti entro 5 giorni, esprimendosi su una controversia che va avanti da settimane tra la società di Davide Casaleggio e il partito politico dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il Garante ha stabilito che l’Associazione Rousseau, che possiede l’omonima piattaforma online per le votazioni del M5S, è responsabile sui dati sugli iscritti, ma il M5S ne è titolare, e quindi può disporne come vuole. È una buona notizia per Conte, Luigi Di Maio e la maggioranza “moderata” del M5S, che dopo la formazione del governo Draghi si era separata dall’ala più radicale, a cui si erano uniti Rousseau e Casaleggio. Nell’ambito dello scontro politico e di influenze che ne era scaturito, Casaleggio si era rifiutato di consegnare al M5S i dati sugli iscritti alla piattaforma, cioè la base del partito. Sosteneva, basandosi su una sentenza giudiziaria, che il M5S non avesse un vero rappresentante legale, e che quindi la richiesta non fosse legittima. Tra i motivi per cui il M5S vuole i dati, c’è soprattutto il fatto che ne ha bisogno per organizzare una nuova consultazione per eleggere Conte come leader del partito: una precedente votazione su Rousseau, infatti, aveva modificato lo statuto istituendo un organo direttivo di cinque membri. Quel progetto era poi stato di fatto accantonato, ma senza una nuova consultazione il M5S non può concretamente nominare Conte suo leader.
Il Garante per la privacy ha ordinato all’associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle i dati sui suoi iscritti.
A inizio settimana ha fatto molto discutere su Twitter un articolo pubblicato dal Telegraph nel quale si diceva che il CEO del social network, Jack Dorsey, stesse pensando di eliminare il tasto “Mi piace” (quello col cuoricino) nell’ambito di una riorganizzazione dei tweet per rendere “più sane” le conversazioni tra gli utenti. Twitter in seguito ha chiarito che per ora nessuna decisione è stata assunta in merito, confermando comunque di essere al lavoro per “ripensare tutto ciò che fa parte del servizio”. A tal proposito, Taylor Lorenz dell’Atlantic ha scritto un articolo proponendo una modifica molto più radicale: eliminare i retweet, la funzione più usata su Twitter per condividere e rilanciare i tweet degli altri utenti. Twitter ha da tempo un serio problema legato alla grande litigiosità in alcune conversazioni tra i suoi utenti, senza contare gli innumerevoli casi di messaggi d’odio contro le minoranze (religione, genere, popolazione) che circolano spesso sul social network. Negli anni, l’azienda è intervenuta più volte per introdurre limitazioni e sistemi di controllo, alcuni hanno funzionato, mentre molti altri hanno lasciato il tempo che trovavano. Messaggi violenti e d’odio ottengono ampia diffusione proprio attraverso lo strumento dei retweet, nonostante Twitter abbia introdotto alcuni meccanismi nel suo algoritmo per mettere in evidenza ai singoli utenti contenuti basati sui loro interessi, privilegiando meno l’aspetto virale di un tweet. E proprio questo, scrive Lorenz, è un indizio di quanto possa essere marginalizzato il valore dei retweet, al punto da rendere il sistema superfluo.
Twitter dovrebbe eliminare i retweet. Migliorerebbe la qualità delle conversazioni riducendo l'ansia da prestazione di molti che vogliono solo farsi notare, dice l'Atlantic.
Oggi, dopo giorni di lunghe trattative, si voterà in Senato il cosiddetto maxi emendamento alla legge di bilancio, una serie di correzioni e modifiche alla legge che era stata votata a inizio dicembre alla Camera. Per spiegare che l’iter della legge è alle fasi finali il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di “zona Cesarini”, un’espressione del gergo calcistico dalle origini abbastanza oscure. Il termine “zona Cesarini” è nato in Italia negli anni Trenta per definire un gol segnato negli ultimi minuti di una partita, ma nel corso del tempo ha superato l’ambito sportivo ed è stato spesso utilizzato per indicare qualcosa fatto all’ultimo momento, in extremis.
Perché si dice “zona Cesarini”. L'ha citata ieri il primo ministro Conte a proposito della legge di bilancio: viene da un calciatore degli anni Trenta e ha a che fare anche con il gioco del bridge.
Il Consiglio dei ministri ha presentato due decreti attuativi del cosiddetto “Jobs Act”, la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all’inizio di dicembre. Il Jobs Act è infatti un documento che è stato votato da entrambe le Camere ma che non disciplinava nel dettaglio la materia: conteneva una serie di principi e criteri direttivi entro i quali il governo era stato “delegato” a legiferare in un secondo momento. Con i due decreti attuativi resi noti oggi è un po’ più chiaro come effettivamente cambierà il mercato del lavoro in Italia. I decreti attuativi presentati sono due: il primo riguarda il “contratto a tutele crescenti” e l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, il secondo gli “ammortizzatori sociali”. Saranno ora valutati dalle commissioni parlamentari (ci sono 30 giorni di tempo) e poi torneranno al Consiglio dei ministri. Licenziamenti, contratti e indennizzi La novità forse più importante prevista dalla legge delega riguarda il contratto a tutele crescenti, un nuovo tipo di contratto per i nuovi assunti dal 2015 che prevede una serie di garanzie destinate ad aumentare man mano che passa il tempo. Per un periodo di “inserimento” (che dura 3 anni) il dipendente matura una serie di garanzie. Queste tutele riguardano sostanzialmente un’indennità che il datore di lavoro deve pagare in caso di licenziamento senza giusta causa (l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori prevedeva un risarcimento che andava da un minimo di dodici a un massimo di ventiquattro mensilità e si applicava solo alle imprese con più di 15 dipendenti).
I decreti attuativi del Jobs Act. Cosa ha deciso il governo su licenziamenti, contratti e sussidi, per quel che se ne sa.
Il sito del ministero dei Beni culturali ha pubblicato un po’ di dati sui musei italiani nel 2017, che hanno superato i 50 milioni di visitatori e incassato quasi 200 milioni di euro: 5 milioni di visitatori e 20 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. I musei più visitati si trovano in Lazio (oltre 20 milioni di persone), in Campania (8,7 milioni) e in Toscana (7 milioni), e i più frequentati sono quelli archeologici: come spiega il ministro della Cultura Dario Franceschini, un terzo dei visitatori si è concentrato «tra Pompei, Paestum, Colosseo, Fori, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e Reggio Calabria e il Museo nazionale romano». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 30 musei più visitati in Italia nel 2017. Hanno registrato 5 milioni di visitatori e 20 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente: voi quanti ne avete visti?.
Lo sciame meteorico delle Geminidi potrà essere visto al suo massimo nel cielo durante la notte tra giovedì 13 e venerdì 14 dicembre, nuvole e inquinamento luminoso permettendo. Le “stelle cadenti” delle Gemenidi appariranno come delle improvvise strisce luminose di colore giallognolo, e si chiamano così perché sembrano originarsi nel punto in cui si trova la costellazione dei Gemelli. In realtà, possono essere visibili in buona parte della volta celeste. Le Geminidi sono causate dall’oggetto spaziale Fetonte (3200 Phaethon), un asteroide la cui orbita intreccia periodicamente quelle dei pianeti Mercurio, Venere, Marte e della Terra. Ha proprietà particolari rispetto ai classici asteroidi e non è escluso che possa essere una cometa estinta, cioè una cometa che ha perso buona parte del proprio ghiaccio lasciando esposta la sua parte rocciosa. Fu scoperto nei primi anni Ottanta e in seguito identificato come la causa dello sciame meteorico delle Geminidi.
Lo sciame meteorico delle Geminidi, come vederlo. Le “stelle cadenti” sono già visibili e stanotte raggiungeranno il loro massimo, nuvole permettendo.
Nel 2018 Amazon ha raggiunto gli 800 miliardi di valore di mercato e ha avuto profitti che sono arrivati a 11,2 miliardi di dollari, il doppio rispetto all’anno precedente. Ma nonostante sia una delle più ricche e più importanti società al mondo, lo scorso anno è riuscita a non pagare nessuna tassa federale sul reddito negli Stati Uniti. Lo ha detto l‘Institute on Taxation and Economic (ITEP), un’organizzazione no-profit che si occupa di analisi fiscali, che ha mostrato come la società di Jeff Bezos abbia avuto anzi 129 milioni di dollari di rimborsi fiscali. Nel caso di Amazon l’aliquota sui redditi societari, che negli Stati Uniti è del 21 per cento, grazie a queste detrazioni è scesa infatti fino al -1 per cento. Non è la prima volta che succede, visto che anche lo scorso anno Amazon non aveva pagato tasse sui 5,6 miliardi di dollari di profitti. La cosa era riuscita a mettere d’accordo personalità politiche molto distanti, come il senatore democratico Bernie Sanders e il presidente Donald Trump, entrambi molto critici nei confronti di Amazon. Ed è legale.
Amazon ha pagato zero tasse federali negli Stati Uniti nel 2018. Ci è riuscita anche grazie alla riforma fiscale di Trump, nonostante i suoi profitti siano raddoppiati rispetto all'anno precedente.
Wikileaks potrebbe pubblicare presto una nuova serie di documenti riservati del governo statunitense e del Pentagono sulle operazioni di guerra condotte dagli Stati Uniti. Di un possibile secondo capitolo dei cosiddetti Diari di guerra (War Logs) si parla da alcune settimane e in una recente intervista Julian Assange, il responsabile di Wikileaks, ha confermato di essere al lavoro per il rilascio di nuovi documenti. Assange ha inoltre confermato di essere disposto a ricevere l’aiuto del Pentagono per revisionare i documenti e, se necessario, censurare le informazioni che potrebbero mettere a rischio le missioni militari o l’incolumità dei soldati e degli informatori nelle aree di guerra, come recentemente richiesto da diverse organizzazioni non governative. Le dichiarazioni del coordinatore di Wikileaks sono state sostanzialmente smentite dalle autorità statunitensi, che affermano di non aver avviato nessun contatto diretto con i responsabili del sito web. Il Pentagono ha avviato alcune indagini per capire come Wikileaks abbia ottenuto i Diari di guerra e, almeno ufficialmente, non sembra essere disposto a collaborare in alcun modo per la pubblicazione di nuovo materiale sui conflitti in cui sono impegnati gli Stati Uniti. Ma un avvocato che sostiene di rappresentare Wikileaks afferma il contrario: i contatti tra autorità e sito web ci sono stati eccome.
Wikileaks e Pentagono stanno collaborando? assange dice di sì, la Difesa smentisce, ma un avvocato ha le prove.
Che faccia fareste se foste a pochi centimetri dal muso di un orso polare? Con un vetro in mezzo, certo, ma sempre a pochi centimetri. Possiamo solo immaginare la faccia che invece ha fatto Meghan Markle quando le è stato mostrato un petauro dal ventre giallo, ma scommettiamo che le è piaciuto. Tra le più belle foto di animali di questa settimana ci sono poi una foca che appare più grassa e rotonda di quanto lo sia realmente, una leonessa che si rotola nelle foglie e molti uccelli: in batteria, schierati nel cielo, in uno stormo molto affollato, oppure solitari, in volo o sul punto di spiccarlo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Un orso polare molto vicino a un gruppo di bambini, oche schierate e una foca particolarmente rotonda, tra le foto di animali della settimana.
Giovedì 12 giugno all’Arena Corinthians di San Paolo inizieranno i Mondiali di calcio di Brasile 2014 con la partita tra le nazionali del Brasile e della Croazia. Anche se con numerosi ritardi e alcune opere che non saranno terminate in tempo, gli organizzatori si stanno dando da fare per completare i preparativi e il presidente brasiliano Dilma Rousseff ha rassicurato la popolazione con un messaggio televisivo, in cui ha spiegato che “i pessimisti sono stati sconfitti” e che il Brasile è pronto per i Mondiali. Ai lavori di preparazione ufficiali si sono affiancati quelli delle comunità di varie città brasiliane, che come da tradizione ogni quattro anni addobbano e dipingono le strade in cui vivono con bandiere e disegni a sostegno della nazionale del Brasile. Si prevede che quest’anno i murales, i dipinti sull’asfalto e le altre decorazioni saranno più ricche del solito, perché ospitando i Mondiali i brasiliani si sentono ancora più coinvolti, nel bene e nel male (ci sono state grandi manifestazioni negli ultimi mesi contro le spese esagerate per costruire stadi e altre infrastrutture, che secondo i detrattori potevano essere usate per aiutare la popolazione più povera). Per mostrare a tutto il mondo le strade dipinte del Brasile, Google ha usato il suo servizio di foto panoramiche a livello stradale Street View, fotografando decine di decorazioni coloratissime in giro per le strade brasiliane.
Le strade dipinte del Brasile. Le ha fotografate Google pubblicandole su Street View, colorate e piene di bandiere per i Mondiali di calcio.
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Il testo integrale del maxi-emendamento del governo sulle unioni civili. Articolo per articolo, cosa dice il testo su cui il governo ha chiesto la fiducia e che diventerà la prima legge italiana sulle unioni gay.
La Stampa ha pubblicato un video che mostra lo stato di avanzamento dei lavori per lo smantellamento della Costa Concordia, la nave da crociera affondata la notte del 13 gennaio del 2012 dopo aver toccato uno scoglio non lontano dalla costa dell’isola del Giglio, in Toscana. Dopo essere stata trasportata al porto di Genova nel luglio del 2014, la Concordia era stata trasferita lo scorso maggio nell’ex Superbacino di Genova, dove sono iniziati gli ultimi lavori di smantellamento. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cosa resta della Costa Concordia. A 4 anni dal naufragio, non molto, mostra un video della Stampa.
Il grande concerto di Vasco Rossi a Modena di sabato sera è stato uno spettacolone memorabile per le 220mila persone che avevano comprato il biglietto per “Modena Park” e per le tante che lo hanno visto nella diretta televisiva di Rai1 (malgrado le molte perplessità per le interruzioni dello studio gestito da Paolo Bonolis). Il concerto è stato aperto alle 21 da “Colpa d’Alfredo” (quella del verso su “Modena Park”) e si è chiuso a mezzanotte e mezza con “Albachiara”, due dei pezzi più vecchi e amati del repertorio dal vivo di Vasco Rossi. – Le migliori 14 canzoni di Vasco Rossi
Il concerto di Vasco Rossi a Modena, le foto. "Modena Park" è iniziato con "Colpa d'Alfredo" ed è finito con "Albachiara", con in mezzo un gran spettacolo per i 220 mila che avevano comprato il biglietto.
Martedì 12 maggio il quotidiano inglese Guardian ha pubblicato un lungo articolo del giornalista Oliver Wainwright, critico di architettura e design, dedicato all’Expo di Milano. L’articolo analizza quelli che secondo il giornalista sono i problemi di questa Expo, insieme a quelli degli eventi Expo in generale, e il commento in generale è piuttosto severo. Wainwright comincia descrivendo alcuni dei padiglioni, definendoli “un folle collage di tende ondulate, di pareti verdi e di ammassi contorti”. Wainwright ha intervistato Matteo Gatto, direttore del design dell’Esposizione, che ha detto: “Abbiamo cercato di costruire un palco su cui tutti gli attori potessero far sentire la loro voce”, anche se per il giornalista questa voce è decisamente troppo alta. Subito dopo nell’articolo c’è una parte che descrive gli scontri con i Black Bloc del primo maggio, contro Expo e quello che rappresenta, riassunto nelle parole di un attivista intervistato da Wainwright: “Dovrebbe essere una celebrazione dello slow food, dell’agricoltura locale e del mangiare sano. Lo slogan ufficiale è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, ma è sponsorizzato da grandi corporazioni come Coca-Cola e McDonald’s. È tutta una truffa”.
La stroncatura del Guardian su Expo. Su quella di Milano e sull'evento in generale, che il grande giornale britannico si augura venga parcheggiato definitivamente a Dubai.
Con una denuncia presentata venerdì scorso a New York, Harper Lee, autrice del celebre romanzo Il buio oltre la siepe, ha fatto causa a Samuel Pinkus, il genero del suo storico agente che si era occupato del libro fin dalla sua pubblicazione nel 1960. Secondo Lee, che ha 87 anni, parzialmente cieca e sorda e costretta in una sedia a rotelle, nel 2007 il genero di Pinkus le ha sottratto con l’inganno i diritti sul libro e tutti i guadagni ad esso associati. Lee non ha alcun ricordo di aver firmato il documento con il quale sarebbero stati trasferiti i diritti a Pinkus. Nella sua denuncia richiede il ritorno del pieno godimento dei diritti d’autore, la restituzione di tutti i guadagni dal 2007 ad oggi e una cifra non specificata come risarcimento per i danni subiti. Nella denuncia è scritto che Pinkus si è impegnato «in un piano per raggirare» l’autrice del romanzo.
La questione dei diritti del Buio oltre la siepe. L'autrice, l'87enne Harper Lee, ha fatto causa al genero del suo ex agente letterario dicendo che le ha rubato i diritti del libro, uno dei più celebri degli ultimi cinquant'anni.
Dall’inizio dell’attuale epidemia, in Italia sono morte 1.809 persone con COVID-19, la malattia causata dal coronavirus (SARS-CoV-2). La maggior parte dei decessi si è verificata in Lombardia con 1.218 morti, seguita dall’Emilia-Romagna con 284 e dal Veneto con 63. Secondo i dati aggiornati a questa mattina, l’Italia è il secondo paese al mondo per decessi legati al coronavirus, dopo la Cina che da inizio gennaio ne ha fatti registrare 3.213. Epidemiologi e analisti si interrogano da diversi giorni su cosa abbia determinato i molti decessi nel nostro paese, e le ipotesi più condivise sono legate all’età media della popolazione, più alta in Italia rispetto a quella di diversi altri paesi in cui si è diffusa l’epidemia. Cosa dice l’Istituto Superiore di Sanità Nel suo bollettino diffuso domenica 15 marzo, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha fornito i dati su 1.625 decessi. Il dato più rilevante è la letalità complessiva, cioè la percentuale di decessi tra i casi rilevati di COVID-19: 7,2 per cento. È un dato piuttosto alto se confrontato con il tasso di letalità globale dell’attuale epidemia, tra l’1 e il 5 per cento a seconda delle stime. Se si osservano i dati per fasce di età, si ottiene un quadro più preciso, soprattutto su quanto incidano i decessi tra i più anziani.
Perché la letalità da coronavirus è così alta in Italia. C'entrano l'età media della popolazione e le strutture sociali, secondo due ipotesi circolate molto negli ultimi giorni: per risposte definitive occorreranno più dati.
David Lynch è uno dei più importanti registi viventi, famoso soprattutto per film come Velluto Blu e Mulholland Drive e per la serie Twin Peaks. Ma di cose, soprattutto negli ultimi anni, Lynch ne ha fatte davvero mille: ha fatto dei dischi, ha esposto fotografie e quadri, ha diretto pubblicità, ha fatto l’attore, e in tutte queste mille cose che ha fatto è riuscito, a detta di moltissimi, a rimanere precisamente se stesso ed essere riconoscibile nello stesso modo. Lynch è nato a Missoula, in Montana, il 20 gennaio 1946: delle mille cose che ha fatto ne abbiamo scelte diciotto (più una che ancora deve fare), per provare a raccontarne almeno un pezzetto. Ha traslocato spesso
Le mille cose che ha fatto David Lynch. Di queste mille ne abbiamo scelte diciotto (più una), per provare a raccontarne almeno un pezzo oggi che compie 70 anni.
Ieri il Senato ha approvato una proposta di legge che introduce due novità per cercare di contrastare il problema delle chiamate promozionali invasive: la proposta prevede di rendere più riconoscibili i numeri di telefono dei call center e l’aggiornamento del registro per gli utenti che non desiderano più ricevere telefonate a scopo commerciale. La legge deve ancora essere votata dalla Camera, che dovrebbe prenderla in esame a settembre. Se diventasse legge, i numeri dei call center che fanno telemarketig (cioè quelli che chiamano per fare pubblicità e vendere prodotti o servizi) saranno preceduti da un prefisso uguale per tutti e diventeranno così facilmente riconoscibili. Per quanto riguarda il cosiddetto “registro delle opposizioni”, potranno essere inseriti nell’elenco tutti i numeri, sia fissi che cellulari: finora potevano iscriversi al registro solo i numeri già registrati nell’elenco telefonico.
Il Senato ha approvato una proposta di legge per rendere riconoscibili le chiamate promozionali.
Il 22 gennaio scorso Jim Balsillie e Mike Lazaridis, i due co-amministratori delegati (co-CEO) di Research In Motion (RIM), la società che produce i BlackBerry, annunciarono le loro dimissioni. Giustificarono la scelta dicendo di voler lasciare spazio a nuovi dirigenti per rilanciare le sorti dell’azienda canadese, in profonda crisi e incapace di resistere alla concorrenza degli altri produttori di smartphone, a partire da Apple e dai sistemi Android. Il consiglio di amministrazione nominò Thorsten Heins, un manager di 54 anni da meno di cinque anni dentro RIM, come nuovo amministratore delegato della società. Da allora, Heins si è consultato con gli altri responsabili in azienda e si è dato da fare per mettere a punto un piano di sopravvivenza per RIM, spiegano sul Wall Street Journal, ma le difficoltà da affrontare continuano a essere enormi. Nell’ultimo trimestre, terminato a inizio marzo, le vendite della società sono diminuite del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ci sono seri timori su come andranno le cose nei mesi prossimi. Mentre gli attuali modelli invenduti si accumulano nei magazzini, i tecnici di RIM sono al lavoro per progettare e realizzare i prossimi dispositivi sui quali puntare il rilancio della società. Il problema è che la fase di sviluppo è in ritardo e per vedere qualcosa di nuovo saranno probabilmente necessari diversi mesi, che faranno perdere altro terreno nei confronti della concorrenza. Heins ne è consapevole e sta cercando di modulare l’offerta della società, tornando a puntare con più convinzione sui servizi e i sistemi per le aziende, lasciando in secondo piano i prodotti per i singoli clienti privati (consumer).
RIM è in guai grossi. Le vendite dei BlackBerry sono scese ancora del 25 per cento e il nuovo CEO ammette che stanno valutando l'ipotesi di farsi acquisire.
Aggiornamento delle ore 23.00: nonostante la decisione della Banca centrale della Russia di alzare i tassi d’interesse del rublo dal 10,5 al 17 per cento per contrastarne la svalutazione, la moneta nazionale russa ha perso quasi il 20 per cento del suo valore in un solo giorno. Nel pomeriggio di martedì 16 dicembre per acquistare un dollaro servivano infatti 79 rubli. ***
La caduta del rublo. La moneta della Russia ha toccato un nuovo minimo rispetto al dollaro, la banca centrale ha deciso un intervento di emergenza: alzare i tassi d’interesse dal 10,5 al 17 per cento.
Il giorno dopo la pubblicazione sul Fatto di un’intercettazione tra Matteo Renzi e suo padre, avvenuta durante una delle fasi più delicate dell’inchiesta CONSIP, due fatti sono diventati chiari. Il primo: l’intercettazione, secondo i magistrati, non era rilevante per l’inchiesta e per questa ragione non è stata inserita negli atti pubblici ed è rimasta secretata. La seconda: tra chi ha svolto l’inchiesta c’è qualcuno che nel corso degli ultimi mesi ha sistematicamente passato documenti segreti agli indagati e alla stampa. La fuga di notizie è un tema che ritorna spesso in occasione delle indagini che coinvolgono politici, ma nelle ultime settimane sta diventando più importante dell’indagine stessa. Come ha scritto ieri Luciano Capone sul Foglio: «Il caso CONSIP si sta trasformando in un processo all’inchiesta e a certi metodi d’indagine». Sulla fuga di notizie che ha portato alla pubblicazione dell’articolo del Fatto, la procura di Roma ha aperto un’indagine per violazione del segreto istruttorio e per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. L’intercettazione pubblicata dal Fatto è stata realizzata lo scorso 2 marzo ed era stata giudicata dai magistrati non rilevante per il processo, quindi il suo riassunto non è finito in nessuno dei fascicoli pubblici a disposizione degli indagati: gli unici ad averla a loro disposizione erano i magistrati titolari dell’inchiesta, gli ufficiali dei carabinieri e l’eventuale altro personale che ha lavorato all’intercettazione.
L’inchiesta CONSIP è diventata un’altra cosa. Giorno dopo giorno l'indagine sul padre di Renzi si sta trasformando in un processo su come si fanno le inchieste e come se ne occupano i giornali.
Nelle ultime settimane sull’App Store di Apple sono comparse centinaia di app fraudolente camuffate da app per fare shopping online. Le app di questo tipo possono sembrare quelle ufficiali di un particolare brand di abbigliamento o di una catena di negozi, ma contengono solo pubblicità, nel migliore dei casi, e a volte sono fatte solo per sottrarre agli utenti il numero di carta di credito o altre informazioni personali sensibili e possono contenere ransomware, virus che portano al blocco dei dispositivi su cui sono state installate e che chiedono un riscatto per sbloccarli. Dopo le segnalazioni del New York Times e del New York Post delle ultime settimane, Apple ha rimosso la maggior parte delle finte app dal suo App Store, ma bloccarle tutte è difficile e ogni giorno ne vengono caricate di nuove. Tra le app contraffatte denunciate dal New York Times alcune esibivano il nome di grandi centri commerciali americani come Nordstrom, di siti di e-commerce come Zappos e brand di lusso come Jimmy Choo, Christian Dior e Salvatore Ferragamo. Una società sviluppatrice chiamata Footlocke Sports Co. Ltd proponeva 16 diverse app di vendita di scarpe e vestiti, tra cui una che aveva un nome simile a un vero concorrente di Foot Locker, cioè Famous Footwear; fino a qualche giorno fa sull’App Store italiano si trovava un’unica app di questa società, “Global Sports shoes for nike run shoes foot locker”, con cui apparentemente era possibile comprare e vendere scarpe in tutto il mondo.
Le finte app per comprare scarpe e vestiti. Si trovano sull'App Store e si spacciano per prodotti ufficiali di grandi marchi: nei migliori dei casi contengono solo pubblicità, nei peggiori sono delle truffe.
Giovedì pomeriggio il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha iniziato le consultazioni con i partiti, per provare a trovare una maggioranza disposta a sostenere un suo governo. Draghi incontrerà prima le delegazioni dei partiti più piccoli, poi venerdì vedrà i rappresentanti dei partiti di centrosinistra, poi Forza Italia e Fratelli d’Italia, e concluderà sabato mattina con la Lega e con il Movimento 5 Stelle. Di seguito il calendario completo delle consultazioni. – Leggi anche: M5S e Lega devono decidere se sostenere Draghi
Il calendario delle consultazioni di Mario Draghi. Andranno avanti fino a sabato mattina, per trovare una maggioranza disposta a sostenere un suo governo.
«Mi sembra chiaro che fosse un attacco politico». Secondo Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau e uno dei più importanti dirigenti del Movimento 5 Stelle, la multa da 50 mila euro ricevuta dal garante della privacy per i problemi di Rousseau, la piattaforma internet utilizzata per le votazioni interne al Movimento, è illegittima e frutto dell’intento persecutorio dell’attuale garante, Antonello Soro, ex parlamentare del Partito Democratico. Tra le accuse mosse dal garante la più grave è la facilità con cui possono essere manipolati i voti sulla piattaforma, la cui regolarità dipenderebbe «dalla correttezza personale e deontologica» di chi si occupa della gestione tecnica del portale.
Ma quindi Rousseau è sicuro? secondo il Garante della privacy il sistema di voto del M5S è manipolabile: Davide Casaleggio ha detto che è un attacco politico mentre Di Maio ha annunciato che il Garante sarà sostituito.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono i protagonisti della cerimonia dei Teen Choice Awards, i premi per la musica, i film e la televisione votati dai ragazzi negli Stati Uniti, che si è tenuta questa settimana a Los Angeles: l’attrice Gabourey Sidibe sul palco, Britney Spears nel backstage circondata da bambini (tra figli e nipotina), l’attrice Nina Dobrev sul palco con una dentiera da Dracula ed Ellen DeGeneres e Portia de Rossi divertite in platea dopo aver ritirato un premio. Per la serie “rapporto dei politici col cibo” – di cui noi al Post siamo appassionati – questa settimana l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato fotografato con un’espressione un po’ perplessa a tavola davanti a un piatto di croissant, mentre il primo ministro giapponese Shinzo Abe beveva da un thermos una bevanda non identificata durante una seduta straordinaria della Camera dei consiglieri a Tokyo. Tra i musicisti, infine, ci sono Bruce Johnston e Mike Love dei Beach Boys in concerto all’American Music Theatre di Lancaster, in Pennsylvania, e un altro “non più giovane” – Gene Simmons, dei Kiss – mentre suona con Johnny durante un concerto benefico a Los Angeles. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. La lingua di Gene Simmons, Cip e Ciop, Carly Rae Jepsen e Jose Mujica (quanto ci manca), tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Giovedì pomeriggio più di tre milioni di persone hanno assistito alla parata organizzata dalla catena di grandi magazzini Macy’s a New York, in occasione della festa del Ringraziamento. Si è trattato dell’85esima edizione dell’evento, che venne organizzato per la prima volta nel 1924 dai dipendenti di Macy’s, perlopiù figli di immigrati europei, che volevano festeggiare la più tipica delle feste americane alla maniera dei loro genitori, trasformandola in una sorta di carnevale. La prima parata partì dalla 145esima strada a Harlem e terminò sulla 34esima, dove si trovava il negozio principale di Macy’s: gli impiegati della catena sfilarono con costumi sgargianti accompagnati dalla musica delle bande e da animali provenienti dallo zoo di Central Park. L’evento fu un tale successo che Macy’s decise di trasformarlo in un evento annuale. E così è stato, tranne per un breve intervallo durante la Seconda guerra mondiale quando la sfilata fu sospesa. L’aspetto più caratteristico della parata sono i giganteschi palloni aerostatici che raffigurano animali, personaggi dei fumetti, dei cartoni e dei giochi animati. Furono introdotti nel 1927 al posto degli animali in carne e ossa, e da allora ogni anno viene introdotto un nuovo personaggio. Quest’anno tra i 40 palloni che hanno preso parte alla sfilata ce n’era uno nuovo inventato dal regista Tim Burton e un altro progettato dallo stilista e designer Paul Frank. Hanno sfilato anche 27 carri, 800 clown, 1.600 cheerleader e diverse bande musicali. Come ogni anno la parata è iniziata alle 9 di mattina – ora locale – all’incrocio tra la 77esima strada e Central Park, ha costeggiato il parco e si è conclusa tre ore dopo a Herald Square, dove si trova il negozio principale della catena.
La parata di Macy’s a New York. Le foto di uno degli eventi più attesi del giorno del Ringraziamento, e dei suoi palloni gonfiati.
È in corso a Roma un referendum consultivo per liberalizzare il trasporto pubblico della città, fino ad ora affidato quasi esclusivamente all’azienda municipalizzata ATAC (affiancata dalla privata Roma TPL che gestisce i collegamenti periferici). Il referendum, promosso dal comitato “Mobilitiamo Roma” e dai Radicali Italiani, che hanno anche raccolto le 30mila firme necessarie per costringere il comune a organizzarlo, era stato annunciato già nell’agosto del 2017, fissato il 3 giugno e poi rinviato all’11 novembre. I seggi sono aperti dalle 8 e lo saranno fino alle 20. L’obiettivo del referendum è mettere fine al monopolio di ATAC a Roma, e liberalizzare i trasporti della Capitale mettendoli a gara. I quesiti referendari saranno due, a cui si dovrà rispondere “Sì” o “No”: ai cittadini romani verrà chiesto se vogliono che la gestione dei trasporti pubblici resti ad ATAC, o se invece vogliono che venga promossa una gara pubblica a cui possano partecipare anche altre aziende concorrenti. L’esito del referendum non è vincolante per il comune.
Oggi c’è il referendum sull’ATAC. I cittadini di Roma possono scegliere se mettere a gara o meno il trasporto pubblico della città: i seggi saranno aperti fino alle 20.
Google ha aggiornato la sua applicazione Traduttore per Android e iOS, aggiungendo alcune nuove funzionalità per rendere più semplice e rapida la traduzione di testi, cartelli, frasi e conversazioni quando si devono fare i conti con una lingua sconosciuta. Alcune di queste funzionalità erano già disponibili su Android, ma sono state migliorate ed estese anche per chi utilizza i dispositivi mobili di Apple. Traduzione istantanea Utilizzando la tecnologia di Word Lens sviluppata da Quest Visual, un’azienda acquisita da Google a maggio del 2014, è stata aggiunta a Traduttore la possibilità di tradurre istantaneamente i testi attraverso la fotocamera del proprio smartphone. In pratica basta attivare l’applicazione, cliccare sull’icona della fotocamera, inquadrare un cartello o una parte di testo e il sistema trasforma la scritta visualizzata nella lingua sconosciuta nella propria. Come già faceva Word Lens, la trasformazione avviene in “realtà aumentata”: l’app cerca cioè di sovrapporre il testo tradotto a quello originale, mantenendone lo stile e le caratteristiche grafiche.
Le traduzioni istantanee di Google Traduttore. Ora si possono tradurre le lingue tramite la fotocamera o conversando naturalmente al microfono del proprio smartphone.
Secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono 181.228, 2.256 in più di ieri. I morti sono 24.114, un incremento di 454 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” registrati sono 1.822, per un totale di 48.877. Le persone attualmente positive sono 108.237 (ieri erano 108.257, quindi per la prima volta in calo) mentre quelle ricoverate in terapia intensiva sono 2.573 (il numero più basso dal 20 marzo), 62 in meno rispetto a ieri. Le persone ricoverate in altri reparti scendono a circa 25mila. In Lombardia, la regione italiana più colpita, i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 163, portando il totale a 12.376: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 901, 21 in meno rispetto a ieri.
Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. Il numero dei casi totali è arrivato a 181.228 e i morti da ieri sono 454: per la prima volta sono diminuite le persone attualmente positive.
A maggio ci eravamo chiesti chi accidenti fosse Justin Bieber dopo aver ripetutamente trovato il suo nome e i suoi videoclip in giro per blog, siti e programmi televisivi americani. Nel frattempo la sua popolarità negli Stati Uniti non è calata, quella in Italia è cresciuta e la domanda è diventata superata. Bieber è un sedicenne canadese che ha iniziato a pubblicare canzoni su YouTube fino a quando il suo attuale manager, Scooter Braun, non ne ha colto le potenzialità e lo ha lanciato come la star che è tutt’ora negli Stati Uniti e in Canada, dove è l’idolo di un’intera generazione di ragazzine. Due settimane fa il musicista Nick Pittsinger si è chiesto cosa sarebbe successo a una canzone di Bieber — U Smile, per la precisione — rallentandola otto volte, e questo è il risultato.
La musica sperimentale di Justin Bieber. Una canzone del sedicenne idolo delle ragazzine viene rallentata di otto volte, e ci dice qualcosa sul rapporto tra pop e musica sperimentale.
L’articolo in cui ieri parlavamo del sistema educativo cinese e delle sue regole inflessibili ha aperto un dibattito molto ricco sul tema immenso ed eterno dell’educazione dei figli. Com’era prevedibile, le posizioni estreme della professoressa Amy Chua sono state accolte con molta diffidenza dai lettori del Post e nella maggior parte dei casi considerate eccessivamente rigide e soffocanti. Per questo oggi abbiamo pensato di approfittare di un altro approfondimento sul tema pubblicato dalla stampa statunitense e parlare di una prospettiva completamente diversa, che punta sul gioco e ritiene che la dimensione ludica della vita di un bambino possa essere la base per una crescita serena e responsabile. Non che il gioco come base dell’educazione sia una novità, certo. La novità è che intorno a questa posizione negli Stati Uniti è recentemente nato un vero e proprio movimento di genitori, psicologi e insegnanti che – riuniti in diverse associazioni – sostengono che i bambini giocano troppo poco e in spazi troppo ordinati, e cercano di riportare il gioco al centro dell’esperienza di crescita quotidiana. Ne parla il New York Times.
Elogio di Gian Burrasca. Negli USA un movimento di genitori, psicologi e insegnanti cerca di riportare il gioco e il disordine al centro dell'educazione dei figli.
Carlo Gabardini, attore milanese noto soprattutto per il personaggio di Olmo Ghesizzi in Camera Café, aveva scritto una lettera pubblicata su Repubblica lo scorso 31 ottobre in seguito al suicidio di un ragazzo romano di 21 anni che era stato più volte maltrattato in quanto gay: nella lettera Gabardini spiegava perché aveva deciso di raccontare di essere gay malgrado pensasse che la notizia non avrebbe dovuto essere importante. Un mese dopo, Gabardini ha pubblicato un monologo su YouTube – per il progetto “Le cose cambiano” – in cui però non parla di omosessualità ma di marmellata e Nutella.
Carlo Gabardini e la Nutella. L'attore e autore televisivo è tornato sul tema dell'omosessualità con un video su YouTube, in cui però parla d'altro, diciamo.
New York è una delle città più rappresentate nella storia del cinema, se non quella più rappresentata in assoluto. Nella narrativa se la gioca probabilmente con Parigi e Londra, e come queste città finisce inevitabilmente per diventare protagonista delle storie che vi sono ambientate. Il Guardian ha messo insieme una lista di dieci libri ambientati a New York, che “ha una presenza potente e mitica a tal punto da aver generato interi generi e sottogeneri”: ci sono le storie degli immigrati arrivati dall’Europa, quelle dei provinciali che dal Texas o dall’Oklahoma arrivano nella grande città, quelle sulla finanza e gli eccessi, quelle dell’infanzia e delle storie d’amore, spesso molto nostalgiche. Nella selezione del Guardian – fatta dallo scrittore Francis Spufford – ci sono nove romanzi e una raccolta di racconti; due libri sono stati scritti negli anni Venti, uno è del 1932, uno del 1956, mentre gli altri sono molto più recenti. Il grande Gatsby (1925) di Francis Scott Fitzgerald Il più famoso romanzo di Fitzgerald (se non lo avete letto, forse avete visto il film del 2013 di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan) è ambientato quasi tutto a Long Island, e non nei quartieri di Brooklyn e Queens (che in senso stretto fanno parte dell’isola), ma nelle contee di Suffolk e Nassau, note per essere uno dei posti degli Stati Uniti dove vivono persone molto ricche. Gli Hamptons, ad esempio, fanno parte della contea di Suffolk. A un certo punto del libro il narratore, Nick Carraway, dice di New York: «La città vista dal Queensboro Bridge è sempre la città vista per la prima volta, nella sua prima promessa selvaggia di tutto il mistero e la bellezza nel mondo». Alcune scene del romanzo comunque hanno luogo a Manhattan. Una in particolare è ambientata in una suite del famoso Hotel Plaza: è quella dove discutono, in un caldo pomeriggio d’estate, il protagonista Jay Gatsby, Daisy, la donna di cui è innamorato, e il marito di lei, Tom Buchanan.
10 libri per chi ha nostalgia di New York. Scelti dal Guardian tra i tantissimi ambientati nella città in cui alcuni di voi andranno in vacanza e molti altri ci vorrebbero andare.
Come buona parte dei cellulari, anche gli iPhone tengono costantemente traccia della posizione geografica in cui ci si trova: è un dato utile per offrire servizi come il meteo, trovare locali nelle vicinanze o per far funzionare diversi tipi di applicazioni, per esempio quelle per la corsa all’aperto. Nelle ultime versioni di iOS, il sistema operativo che fa funzionare iPhone e iPad, Apple ha inserito una sezione dove è possibile vedere tutti i luoghi dove si è stati con il proprio dispositivo e per quanto tempo. Per accedere alla sezione con le informazioni geografiche si parte da “Impostazioni”, l’icona a forma di ingranaggio sul proprio iPhone. Poi si sceglie la voce “Privacy” e nella scheda successiva “Localizzazione”. Compare un elenco con il dettaglio di tutte le applicazioni e dell’uso che fanno delle informazioni geografiche: bisogna farle scorrere tutte fino al fondo della schermata e scegliere la voce “Servizi di sistema”. Nel nuovo elenco bisogna scegliere “Posizioni frequenti” e infine si accede alla cronologia delle proprie ultime posizioni.
L’iPhone si ricorda dove sei stato. Nelle impostazioni di iOS c'è un'intera sezione con la cronologia degli spostamenti più frequenti: come ci si arriva e come si disattiva (se non vi piace).
Non è facile sorpassare il parlamento italiano sul fronte dei privilegi riservati ai suoi membri. Qualcuno però ci riesce, e non bisogna nemmeno andare troppo lontano da Roma. In Sicilia, infatti, quello che nelle altre regioni è il consiglio regionale ha il titolo di parlamento, e i suoi componenti sono definiti deputati. I loro privilegi però sono superiori a quelli dei deputati nazionali, e oggi ne racconta un significativo frammento Laura Anello sulla Stampa. Il tema è quello delle pensioni vitalizie, anzi: delle doppie pensioni. Quando un ex parlamentare della repubblica diventa deputato regionale siciliano, lo stato smette di erogargli la pensione che gli spetterebbe in quanto ex parlamentare. Quando avviene il contrario, cioè quando un ex deputato regionale siciliano diventa parlamentare, le indennità si raddoppiano.
A proposito di tagli. C'è un parlamento che riesce a battere quello italiano per sprechi e privilegi: è in Sicilia.
Oggi a Roma ha manifestato la FIOM, la federazione dei metalmeccanici della CGIL, guidata da Maurizio Landini. Secondo gli organizzatori hanno sfilato almeno 100 mila persone. Alla manifestazione ha aderito formalmente il Movimento 5 Stelle insieme a SEL, con il suo leader Nichi Vendola, ed Antonio Ingroia, leader del movimento Azione Civile. Il PD non ha partecipato ufficialmente, ma erano presenti “a titolo personale” Pippo Civati e Matteo Orfini. Il tema della manifestazione era “il diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la democrazia”. Durante il comizio sono intervenuti anche Gino Strada, fondatore di Emergency, e il giurista Stefano Rodotà. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della manifestazione della FIOM a Roma. Secondo gli organizzatori c'erano 100 mila persone, e tra queste Nichi Vendola, Stefano Rodotà, Gino Strada e il M5S.
Come era già accaduto nei giorni scorsi, anche nella notte da poco passata la frequenza delle scosse di terremoto in Emilia è stata bassa e con eventi sismici di magnitudo molto leggera. La scossa più forte è stata registrata pochi secondi prima della mezzanotte ed è stata di magnitudo 2.3 a una profondità di 10,5 chilometri. Una scossa leggera, che in pochi hanno avvertito, e che si è sviluppata tra Finale Emilia e Cento rispettivamente in provincia di Modena e Ferrara, le due province maggiormente colpite dai forti terremoti del 20 e del 29 maggio. (La vita nelle tende in Emilia)
Le ultime notizie dall’Emilia. Gli esami di Stato saranno solo orali, la frequenza delle scosse continua a diminuire, una donna sfollata a Cervia è morta per legionellosi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 412 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 251.237. I morti totali registrati sono 35.215, 6 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 49 (tre in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 801 (22 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 22.063 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.329.697 casi e 7.316.918 tamponi effettuati. – Leggi anche: La Russia dice che ha registrato il primo vaccino contro il coronavirus
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 11 agosto.
Michael Waraksa è un illustratore di Chicago laureato al Milwaukee Institute of Art & Design. Ha esposto in moltissime città degli Stati Uniti e i suoi lavori sono stati pubblicati su riviste importanti come Time e il Los Angeles Times. Waraksa realizza dei collage per la sua serie Recycled, recuperando elementi grafici di natura diversa, come immagini trovate in rete e pagine di libri e riviste, con un tocco vintage: i suoi lavori sono molto originali, soprattutto per la ricchezza di dettagli e la fantasia con cui tutti gli elementi sono associati. Come spiega lo stesso Waraksa: Io vedo il collage come una forma di riciclaggio. Cerco di costruire qualcosa di nuovo ed inaspettato facendo strati e giustapponendo una serie di elementi disparati insieme. Stralci di testo, materiale fotografico preso da libri e riviste, le mie fotografie e i miei disegni, insieme a cose sbucate dal bidone della spazzatura o fluttuanti nell’aria, tutto può finire nel mio mix. Mi piace che le mie idee prestabilite prendano strade impulsive, così che il risultato finale sia volutamente vago. La natura, la storia, la tecnologia, la pubblicità e i sogni sono alcuni dei temi ricorrenti e delle influenze, ma gran parte della direzione è guidata dal mio subconscio o da una semplice reazione. Punto a mantenere il significato indeterminato e a lasciare che lo spettatore riempia gli spazi vuoti.
I collage di Michael Waraksa. L'illustratore di Chicago recupera elementi grafici di natura diversa, come immagini trovate in rete e pagine di libri e riviste, con un tocco vintage.
Google e altre società che lavorano con la pubblicità online sono state accusate da un’inchiesta giornalistica pubblicata sul Wall Street Journal di aggirare le impostazioni per la privacy di Safari, il browser dei dispositivi Apple, ottenendo accesso ai dati sulla navigazione online degli utenti, anche se questi pensavano di aver bloccato l’accesso alle proprie informazioni da parte dell’esterno. Safari è il browser installato di base sui dispositivi Apple – sui Mac, sugli iPhone e sugli iPad – ed è il più usato al mondo su dispositivi mobili. Le sue impostazioni di default impediscono ai siti Internet di avere accesso alla cronologia dei siti visitati dal singolo utente e di continuare a monitorare i suoi spostamenti. Secondo il Wall Street Journal, Google e altre società hanno posizionato nelle loro pagine una porzione di codice volta proprio ad aggirare quel limite. Il quotidiano americano dice che Google ha disabilitato il codice una volta contattato dagli autori dell’inchiesta, Julia Angwin e Jennifer Valentino-Devries. Il codice è stato notato da Jonathan Mayer, ricercatore dell’università di Stanford, e confermato da un consulente tecnico del WSJ, Ashkan Soltani, che ha scoperto che molti altri siti – 22 tra i 100 più visitati degli Stati Uniti – utilizzavano tacitamente il codice di Google per ottenere informazioni sui loro visitatori, allo scopo di presentare loro delle inserzioni pubblicitarie più attinenti ai loro interessi.
Google fa il furbo su Safari? il Wall Street Journal accusa il motore di ricerca di aggirare le impostazioni per la privacy del browser installato su tutti i dispositivi Apple.
Ormai forse ve ne siete accorti: ogni giorno su Netflix arrivano nuovi film, serie e programmi tv, e ogni mese Netflix comunica la maggior parte dei nuovi arrivi delle quattro settimane seguenti. Motivo per cui ogni mese potete trovare qui l’elenco dei nuovi arrivi, con i video e un po’ di informazioni per capire se può fare al caso vostro. Intanto, per chi ieri era distratto, il 31 maggio sono arrivate due tra le serie più attese di maggio: Come vendere droga online (in fretta) e When they see us. Tra le cose più interessanti in arrivo questo mese ci sono la nuova stagione di 3%, tre nuovi episodi di Black Mirror e un documentario su Bob Dylan diretto da Martin Scorsese.
Netflix Italia: le novità di giugno. Un documentario su Bob Dylan diretto da Martin Scorsese e tre nuovi episodi di Black Mirror, tra le tante altre cose.
Venerdì 28 giugno è stato diffuso su YouTube il video della nuova canzone dei Pixies, “Bagboy”, il primo singolo del gruppo dopo 9 anni, ovvero dalla pubblicazione nel 2004 di “Bam Thwok“, canzone realizzata solo in versione download per iTunes. Il video è stato diretto da Lamar + Nik. L’ultimo album in studio del gruppo risale al 1991 (“Trompe le Monde”), mentre lo scorso 14 giugno Kim Deal, la storica bassista, ha lasciato il gruppo di Boston dopo 27 anni (ma ha partecipato alla realizzazione della nuova canzone).
La nuova canzone dei Pixies, “Bagboy”. Il primo inedito dopo 9 anni per il gruppo di Boston.
A Los Angeles gruppi di tiktoker – cioè ragazzi molto noti sul social network TikTok, popolarissimo tra gli adolescenti di mezzo mondo – stanno andando a vivere insieme, in modo più o meno fisso, in grandi case prese in affitto come collettivi di “content creators“, creatori di contenuti, come da anni fanno gruppi di youtuber. Il New York Times ha spiegato il fenomeno raccontando in particolare la storia della Hype House, una villa con piscina in una strada privata su una collina della città: da dicembre ospita un gruppo di 19 tiktoker, di cui quattro ci abitano a tempo pieno.
Le comuni di tiktoker a Los Angeles. Come la Hype House, una grande villa con piscina dove 19 ragazzi con milioni di follower fanno video tutto il giorno.
Nei prossimi anni la California sarà uno dei laboratori più importanti per testare politiche e soluzioni contro il riscaldamento globale, che potrebbero essere imitate nel resto degli Stati Uniti e all’estero. Nonostante il presidente Donald Trump abbia deciso di abbandonare l’accordo di Parigi, il più importante trattato sul clima sottoscritto da quasi tutti i paesi del mondo, governatori e sindaci statunitensi hanno annunciato che proseguiranno le loro politiche per ridurre le emissioni, con iniziative autonome e ignorando la decisione assunta da Trump a livello federale. Tra questi, la California è lo stato ad avere preso gli impegni più consistenti, dando seguito alle decisioni già assunte negli ultimi dieci anni per inquinare di meno e ridurre la produzione di anidride carbonica (la CO2 è tra i principali responsabili dell’effetto serra). Questa settimana il governatore della California, il Democratico Jerry Brown, ha firmato una legge che estende le regole già in corso per il cosiddetto “cap and trade”, il sistema che consente alle aziende di comprare e vendere “buoni” per le emissioni inquinanti (un po’ come avviene nel mercato delle emissioni previsto nel protocollo di Kyoto, ma ci arriviamo dopo). I piani di Brown sono comunque molto più ambiziosi e prevedono interventi per quanto riguarda i mezzi di trasporto, l’organizzazione degli spazi urbani e gli allevamenti, che contribuiscono enormemente alla produzione di gas serra. Il governo della California proverà un po’ di tutto, con la consapevolezza che alcune iniziative potranno rivelarsi efficaci e altre completamente fallimentari. L’obiettivo è non perdere tempo, investire in nuove soluzioni e – per quanto possibile – provare a trarne qualche profitto, oltre ai benefici ambientali. Da queste esperienze potrebbero derivare politiche più incisive contro il riscaldamento globale in altre parti degli Stati Uniti e del mondo.
La California salverà il mondo? grazie alle sue ambiziose iniziative per l'ambiente sta diventando un gigantesco laboratorio per capire cosa funziona e cosa no contro il riscaldamento globale.
Pesca alla trota in America – il libro più famoso di Richard Brautigan e l’unico che in vita gli abbia dato qualche soldo e notorietà – è appena stato ripubblicato da Einaudi Stile libero, cinquant’anni dopo l’uscita. (Uscì nel 1967 e da allora ha venduto complessivamente nel mondo 4 milioni di copie). È la prima volta che in Italia esce con un grande editore (nella traduzione di Riccardo Duranti), ma è un libro che ciclicamente ricompare come una trota sul fondo di un fiume, per un po’ se ne riparla e poi si inabissa di nuovo e ritorna nell’ombra. L’ultima volta era stato pubblicato da Isbn edizioni nel 2010, e poi a ritroso da Marcos Y Marcos nel 1999, Leonardo nel 1994 e Serra e Riva nel 1989. La nuova edizione incomincia con un reportage/prefazione di Sandro Veronesi in cui si racconta di un viaggio del 15 settembre 1990 a Bolinas, in California – la città sull’oceano dove Brautigan viveva e morì suicida nel 1984, a 49 anni – per la sua commemorazione funebre in compagnia di amici hippie scoppiati. A fare da guida a Veronesi c’è un tal Pesca alla trota in America, e non si sa bene chi sia. È bello pensare che sia Peter Eastman, Jr, il ragazzo di 17 anni che nel 1994, folgorato dal libro, decise di cambiare legalmente il proprio nome di battesimo proprio in Trout Fishing in America. (Prezzo per cambiare nome negli Usa nel 1994: 182 dollari). La trota che sorride sulla copertina della nuova edizione è la rielaborazione di un disegnino di Brautigan intitolato The shadow of a car in the eye of a trout.
“Pesca alla trota in America” è tornato. Einaudi ha ripubblicato il libro più famoso di Richard Brautigan: folle, buffo, infestato di eremiti e ubriaconi, un ritratto psichedelico degli anni Sessanta.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Magari lo conoscete, Frank Watkinson che io ho appena scoperto: un attempato signore inglese di ammirevole modestia che ha conosciuto una cospicua popolarità su YouTube soprattutto facendo versioni tristi e notturne di canzoni pop e rock le più varie. Questa per esempio è quella cosa frivola e sintetica che era Take on me degli A-ha; oppure Please please please degli Smiths. Il Guardian ha deciso di affrontare per noi un vecchio dilemma: cosa fare di tutti quei cd, che occupano spazio e sono pure brutti. La conclusione è: meglio tenerseli, tutto sommato; con tutta la roba che teniamo, questi almeno hanno un sacco di ricordi attaccati. I premi Grammys sono qui, se volete: io mantengo che siano il Sanremo degli americani, meno affidabili, come qualità, dei gusti di qualunque vostro amico o amica a caso. Venerdì scorso sono stato in un grande negozio di casalinghi di corso Buenos Aires, a Milano: non vi intratterrò anche sul dettaglio di cosa ci facessi ma ci ho passato una quasi mezz'ora, e per tutto il tempo nel negozio suonava la stessa canzone, a ripetizione, e quindi per curiosità ho shazammato e insomma, era quella cosa di Colapesce Dimartino di cui parlavate tutti durante Sanremo ma io non l'avevo ancora sentita per le mie note preclusioni ideologiche. E insomma, non vi dirò che fosse questo capolavoro, ma devo riconoscere che quel ritornello si trapana in testa: solo che non avevo fatto in tempo a imparare le parole e quindi ho passato il resto del pomeriggio a improvvisare, e ora vorrei coinvolgervi in questa disciplina sportiva di inventarsi dei versi alternativi con quella metrica, gli accenti giusti, e le due ultime sillabe che fanno quella specie di salto dal trampolino. Siate-impermeabili-a-qualunque-sensazione-bruciante Devo-riconoscere-che-spesso-mi-comporto-da-stronzo Voglio-un-capitello-decorato-con-le-foglie-d’acanto Sposta-il-comodino-che-non-trovo-la-bottiglia-del-ponce Certe-sere-tristi-servirebbe-un'automobile-grande Meglio-se-la-pianto-che-altrimenti-vi-cancellate-in-tanti Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Un’altra canzone di Van Morrison. E qualche strascico di Sanremo.
A sei mesi circa dalle prime polmoniti atipiche a Wuhan in Cina, medici e ricercatori continuano a scoprire nuove cose sulle caratteristiche del coronavirus (SARS-CoV-2) e dei suoi effetti sul nostro organismo. Nei casi più gravi la COVID-19 comporta soprattutto complicazioni a carico dell’apparato respiratorio, ma può avere effetti su molti altre parti del corpo: compreso il cervello. Uno studio svolto nel Regno Unito, e di recente pubblicato sulla rivista scientifica Lancet Psychiatry, ha rilevato come il coronavirus possa causare problemi a livello neurologico e psichiatrico, portando a ictus, demenza e psicosi. Questi effetti, per quanto meno frequenti rispetto a quelli che interessano i polmoni, possono essere riscontrati sia nei pazienti anziani e quindi più a rischio, sia nei pazienti più giovani.
Le complicazioni che causa la COVID-19 al cervello. La malattia causata dal coronavirus può portare a ischemie, psicosi e alterazioni simili alla demenza, segnalano i primi studi neurologici intorno alla pandemia.
Questa settimana il Wall Street Journal ha visitato un’assemblea di azionisti all’apparenza tradizionale, se non fosse stato per la tenue luce rosata che illuminava la sala. La riunione si è svolta a Flensburg, in Germania, vicino al confine con la Danimarca, la città famosa per aver ospitato per alcune settimane il governo nazista dopo la morte di Adolf Hitler. Qui ha sede il quartier generale di Beate Uhse, una delle più antiche società produttrici di intrattenimento per adulti e l’unica al mondo ad essere quotata in borsa. Beate Uhse – che si pronuncia “beate use” – è stata fondata dall’omonima donna pilota ausiliaria dell’aviazione nazista nel 1946. Inizialmente la società vendeva manuali di educazione sessuale e prodotti contraccettivi, poi nel 1962 aprì quello che la società definisce “il primo sex-shop della storia”. All’epoca aveva un nome molto poco sexy: “Istituto per la salute coniugale”. Nel corso della sua storia la società ebbe parecchi problemi con polizia e tribunali, ma riuscì sempre ad averla vinta fino a che nel 1999 si quotò in borsa. Sui certificati di possesso delle azioni era stampata una donna nuda.
Il business del porno quotato in borsa. Il Wall Street Journal ha fatto un giro all'assemblea degli azionisti dell'unica società di intrattenimento per adulti quotata in borsa, a cui gli affari non vanno troppo bene.
Le società Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Group PSA, proprietario dei marchi Peugeot e Citroen, hanno raggiunto un accordo per una fusione che potrebbe portare alla creazione di un nuovo grande gruppo industriale in grado di piazzarsi tra il terzo e il quarto posto nella classifica globale dei costruttori di auto. La notizia è stata data dal Wall Street Journal, che già martedì aveva anticipato della discussione in corso sulla fusione. Secondo il Wall Street Journal il consiglio di amministrazione di Group PSA ha già approvato l’accordo, mentre quello di FCA lo farà in serata: l’annuncio ufficiale sarà dato giovedì mattina. Group PSA dovrebbe avere sei posti nel consiglio di amministrazione nella società che nascerà, mentre FCA 5. Il CEO di Peugeot, Carlos Tavares, diventerebbe l’amministratore delegato della nuova società, mentre John Elkann occuperebbe il ruolo di presidente. L’accordo di fusione tra i due gruppi è arrivato mesi dopo i colloqui per una possibile fusione tra Fiat Chrysler e Renault, che erano falliti a causa dell’opposizione del governo francese, importante azionista della società, e di Nissan Motor Co, partner di Renault. Fiat Chrysler aveva però già esplorato in passato una possibile alleanza con Peugeot.
È stato raggiunto l’accordo per la fusione di Fiat Chrysler e Peugeot.
L’Arera, l’autorità italiana dell’Energia, ha detto che sono previsti cali dei prezzi di elettricità e gas nel secondo trimestre del 2018. I cali previsti dall’Arera sono legati al calo dei prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità. La stima dell’Agenzia è che – per la famiglia tipo – ci sarà un calo dell’8 per cento della bolletta elettrica e del 5,7 per cento della bolletta del gas.
L’Arera, autorità italiana dell’Energia, ha detto che sono previsti cali dei prezzi di elettricità e gas nel secondo trimestre del 2018.
I negozi dove comprare vestiti online sono tantissimi ma uno dei primi aperti e più utilizzati negli Stati Uniti si chiama ModCloth e ha una storia interessante. Assomiglia a quella di tante start-up: fu fondato nel 2002 da Susan Gregg Koger con l’aiuto del suo fidanzato (e in seguito marito) Eric Koger, quando avevano 17 e 18 anni. Inizialmente era solo un negozio online dove Gregg Koger vendeva alcuni degli abiti che non usava più ma nel tempo è diventato un rivenditore di piccoli marchi di abbigliamento di grande successo: nel 2010 la rivista Inc. l’ha definita il rivenditore americano con la crescita più veloce, e i suoi fondatori sono stati per due anni sulla lista di Forbes delle 30 persone minori di 30 anni che hanno fatto qualcosa di importante nell’ultimo anno.Ora ModCloth impiega più di 350 persone e ha uffici a San Francisco, Los Angeles e Pittsburgh.
Il successo di ModCloth, startup di vestiti. È il più importante rivenditore di abiti "indie" negli Stati Uniti e fu fondato da una coppia di fidanzati all'università, nel 2002.
Poco dopo il lancio della Soyuz, verso la Stazione Spaziale Internazionale, si è reso necessario un rientro di emergenza sulla Terra a causa del malfunzionamento dei motori del razzo. L’equipaggio, formato da due persone, è atterrato nel Kazakistan centrale intorno alle 11:20 e secondo le prime notizie è in buone condizioni. Le squadre di soccorso hanno impiegato circa un’ora per raggiungere la zona. Al loro arrivo hanno trovato il cosmonauta russo Alexey Ovchinin e l’astronauta statunitense Nick Hague all’esterno della capsula spaziale. Il lancio era avvenuto dal cosmodromo di Baikonur, sempre in Kazakistan. Il problema ai motori si è verificato poco dopo la separazione del primo stadio del razzo. L’equipaggio ha avvertito la parziale assenza di peso e poi nuovamente un’accelerazione non prevista. È stata quindi avviata una manovra di rientro di emergenza con una ripida discesa.
La Soyuz ha compiuto un atterraggio di emergenza. Un malfunzionamento dei suoi motori dopo il lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale ha reso necessaria una manovra di rientro: a bordo ci sono due persone.
Mentre il mondo ha smesso da un po’ di parlare di Bitcoin, la Georgia sta continuando un imponente programma di investimenti nelle criptovalute che prevede una collaborazione con BitFury, una delle più grandi aziende mondiali del settore che ha una sede nel paese fin dal 2015. Il New York Times ha raccontato che in quell’anno Sogno Georgiano, il partito di governo fondato dall’imprenditore Bidzina Ivanishvili, offrì a BitFury un prestito di dieci milioni di dollari e gli vendette 18 ettari di terra a un dollaro; da allora il coinvolgimento del paese nel settore delle criptovalute è sempre aumentato. BitFury accettò la proposta della Georgia, e costruì un grande magazzino per “estrarre” bitcoin: cioè riempì un capannone di computer che, giorno e notte, lavorano per mantenere attivo il sistema alla base di Bitcoin, ottenendo in cambio criptovalute. Nel mondo ci sono centinaia di aziende che lo fanno, spesso costruendo capannoni in zone isolate di paesi come Cina, Islanda, Canada o Russia. Mettendo a disposizione una sufficiente quantità di computer, il sistema Bitcoin premia i “minatori”, come vengono chiamati in gergo, con una certa quantità di Bitcoin. Maggiore è la potenza di calcolo, maggiori sono i guadagni.
La Georgia ci crede ancora un sacco, nei Bitcoin. Nel 2015 inaugurò un piano di agevolazioni per attirare le industrie del settore, e nonostante il grande calo attuale il progetto continua.
È uscito un EP – cioè una raccolta di poche canzoni, non un vero disco – di David Bowie, nei giorni in cui ricorre il primo anniversario della sua morte (10 gennaio 2016) e il settantesimo della sua nascita (8 gennaio 1947): si chiama No Plan, e contiene tre canzoni tratte dal musical Lazarus, composto da Bowie poco prima di morire. Le canzoni si chiamano “No Plan”, “Killing a Little Time” e “When I Met You”, a cui si aggiunge “Lazarus”, che era già contenuta in Blackstar, l’ultimo disco di Bowie. Si crede che le canzoni di No Plan siano tra le ultime composte da Bowie.
L’ultimo EP di David Bowie, “No Plan”. Contiene tre canzoni da un musical che ha composto poco prima di morire, e una delle più famose di “Blackstar”.
Il 31 dicembre è morto Richard Sapper, designer tedesco ma che ha lavorato per gran parte della sua vita in Italia, a Milano. La notizia della sua morte è stata diffusa il 4 gennaio dalla casa editrice Phaidon, che pubblicherà presto una raccolta monografica con le sue principali opere. Sapper è stato considerato a lungo uno dei designer più importanti in circolazione: in Italia ha vinto 11 Compassi d’Oro (un prestigioso premio per il design) e ha disegnato alcuni dei prodotti più famosi degli anni Ottanta e Novanta, come il telefono “Grillo”, il bollitore “9091” e la radio “TS 502”. Se i nomi non vi dicono niente, le foto lo faranno. Le immagini sono prese dal sito di Richard Sapper
Il design di Richard Sapper. È morto uno dei più importanti designer del mondo, che lavorò a lungo in Italia e inventò alcuni tra i prodotti più noti degli anni Settanta e Ottanta.
Il fondatore e presidente di Huawei, Ren Zhengfei, ha detto che la sua azienda produrrà 30 miliardi di dollari di ricavi in meno nel prossimo biennio, rispetto alle precedenti previsioni. Ren ha paragonato Huawei a un “aeroplano seriamente danneggiato”, aggiungendo di non avere immaginato che il governo degli Stati Uniti potesse essere così determinato a ostacolare le attività di Huawei. La società cinese, il secondo più grande produttore di smartphone al mondo, è accusata da mesi dal governo statunitense di fare spionaggio per conto del governo della Cina. Questa circostanza non è mai stata provata, ma nonostante ciò gli Stati Uniti hanno imposto dure limitazioni a Huawei, impedendole di fatto di proseguire i propri affari con le aziende statunitensi, compresa Google che fornisce il suo sistema operativo Android. Huawei potrà continuare a usare la versione fornita da Google di Android fino al prossimo luglio, ma non è chiaro che cosa potrà accadere in seguito e la società si sta organizzando per dotare i suoi smartphone di un sistema operativo alternativo.
Huawei produrrà 30 miliardi di dollari di ricavi in meno nei prossimi due anni, dice il suo fondatore.
Brent Stirton ha vinto il Wildlife Photographer of the Year, uno dei concorsi di fotografia naturalistica più importanti al mondo, grazie alla sua foto Memorial of a species, che mostra un rinoceronte nero da poco ucciso e scornato nella riserva di caccia sudafricana di Hluhluwe Imfolozi. La foto fa parte di una serie con cui quest’anno Stirton aveva vinto anche il World Press Photo, nella sezione Storie della categoria Natura. Daniël Nelson ha vinto invece il premio di Young Wildlife Photographer of the Year 2017, dedicato ai fotografi con meno di 17 anni, con la sua foto di un giovane gorilla che mangia un frutto nel bassopiano occidentale della Repubblica del Congo. Il concorso è organizzato dal Natural History Museum di Londra ed è arrivato quest’anno alla sua 53esima edizione: 99 immagini, tra cui le finaliste e le 16 vincitrici in altrettante categorie, saranno esposte in una mostra al Natural History Museum a partire dal 20 ottobre.
La foto che ha vinto il Wildlife Photographer of the Year. Mostra un rinoceronte nero appena ucciso e scornato: l'ha scattata Brent Stirton, che con quella storia aveva vinto anche il World Press Photo.