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Le trasmissioni di Rai Uno, Rai Due e Rai Tre sono state interrotte per 15 minuti intorno alle 20.30 di martedì sera a causa di un guasto tecnico alla centrale elettrica della sede Rai di Saxa Rubra, a Roma. Il guasto è stato confermato dalla stessa Rai con un breve messaggio su Twitter in cui si parla dell’esplosione di tre batterie della centrale elettrica. Secondo Repubblica non era mai successo che le trasmissioni dei tre principali canali Rai si interrompessero contemporaneamente. Per un grave e imprevedibile guasto tecnico verificatosi a seguito dell'esplosione di 3 batterie della centrale elettrica di Saxa Rubra, è saltato il segnale di @RaiUno @RaiDue e @RaiTre. Sono in corso verifiche per accertarne le cause. La #Rai si scusa con i suoi telespettatori.
Le trasmissioni di Rai Uno, Rai Due e Rai Tre sono state interrotte per 15 minuti a causa di un guasto tecnico.
Andrew Snelling è un geologo australiano creazionista: cioè crede che la Terra e l’universo non si siano formati con il Big Bang ma con l’atto della creazione divina raccontata dalla Bibbia. Snelling vuole dimostrare quindi che gli strati rocciosi del Grand Canyon, negli Stati Uniti, si sono depositati in pochi millenni e non in milioni di anni, come ampiamente accettato dalla comunità scientifica. Snelling è convinto che la Terra, l’Universo e tutti gli organismi viventi abbiano avuto realmente origine come raccontato nella Genesi, quindi poche migliaia di anni fa, e non attraverso processi naturali che hanno richiesto miliardi di anni e, per molte specie viventi, centinaia di milioni di anni di evoluzione. Per dimostrarlo aveva chiesto al Parco nazionale del Grand Canyon (Arizona) di poter raccogliere alcuni campioni di roccia, ricevendo un rifiuto che lo aveva indotto a fare causa al Parco con l’accusa di ostacolare la sua ricerca “scientifica” su basi religiose. La vicenda aveva portato a un contenzioso legale molto discusso, terminato qualche giorno fa con la decisione delle autorità del Parco di consentire il prelievo dei minerali. Stando alle informazioni raccolte da Science, Snelling ha conseguito un dottorato presso l’Università di Sydney nel 1982 e ha lavorato per diversi anni in Australia, occupandosi per lo più del settore minerario ed estrattivo. In seguito si è progressivamente avvicinato a gruppi e organizzazioni controverse e legate al creazionismo, rinnegando le teorie dell’evoluzione. Tra il 1998 e il 2007 ha lavorato come esperto geologo presso la Creation Science Foundation, una fondazione che promuove le teorie creazioniste e che è attiva in diverse parti del mondo. Snelling ha poi lavorato per Answers in Genesis, un’altra organizzazione creazionista che promuove ricerche geologiche “dal punto di vista della Bibbia” negli Stati Uniti.
Il geologo creazionista che ha fatto causa al Grand Canyon. Andrew Snelling vuole dimostrare che le rocce dell'immensa gola si sono depositate migliaia di anni fa, dopo un'enorme alluvione globale, e non in milioni di anni.
Lo psichiatra svizzero Hermann Rorschach, vissuto un secolo fa, è ricordato soprattutto per un test divenuto importantissimo nella storia della psichiatria, introdotto da Rorschach, fino a essere popolare e noto anche fuori dalla scienza: e al test di Rorschach è dedicato il doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca sono mostrate alcuni disegni astratti, ispirati alle tavole coperte con macchie di inchiostro del test di Rorschach, per ricordare i 129 anni dalla nascita del loro ideatore. L’idea del test venne a Rorschach casualmente nel 1918, mentre era ancora studente. Fin da bambino a Rorschach piaceva un gioco da tavolo allora molto popolare, chiamato Klecks (“macchie”, in tedesco: Klecks era addirittura un suo soprannome al liceo) e basato sulla ricostruzione di storie a partire da alcune macchie d’inchiostro. Rorschach notò che i pazienti malati di schizofrenia facevano associazioni radicalmente diverse dal resto delle persone ed elaborò quindi il suo test per diagnosticare quella malattia, che presentò nel 1921.
Hermann Rorschach e le sue macchie. Lo psichiatra svizzero inventore delle tavole con le macchie da interpretare è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 129 anni della sua nascita.
Mirco Franzoni, un 33enne di Serie, in provincia di Brescia, è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di carcere per omicidio volontario dalla Corte d’Assise di Brescia per aver ucciso un ladro in fuga nel dicembre del 2013. Eduard Ndoj, un uomo di origine albanese di 26 anni, si era intrufolato insieme a un complice nella casa del fratello di Franzoni per rubare. I due erano stati scoperti e mentre scappavano erano stati intercettati da Franzoni che era sceso in strada con il suo fucile. Ndoj era rimasto intrappolato in una strada a fondo chiuso, tenuto di mira da Franzoni: nel tentativo di scappare si era avvicinato a Franzoni afferrando la canna del suo fucile ed era stato ucciso da un colpo sparato da molto vicino. Franzoni è stato condannato a risarcire con 100.000 euro i genitori di Ndoj.
Un 33enne della provincia di Brescia è stato condannato a 9 anni di carcere per aver ucciso un ladro in fuga.
Da oggi Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata sono considerate “area arancione”, ovvero rientrano nella fascia intermedia di rischio coronavirus prevista dall’ultimo Decreto del presidente del Consiglio (DPCM). Gli abitanti delle cinque regioni saranno soggetti a restrizioni maggiori, come già Puglia e Sicilia. La decisione di inserire anche Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata e Umbria nella fascia di rischio intermedia è stata presa in base agli ultimi dati raccolti sull’andamento dell’epidemia a livello locale. In base al Dpcm del 4 novembre, infatti, il collocamento delle regioni nelle diverse fasce di rischio è legato all’indice Rt, che indica la quantità di individui che in media vengono contagiati da una persona positiva al coronavirus, e a 21 parametri tra cui il numero dei ricoveri in ospedale e la percentuale dei tamponi positivi su tutti i tamponi effettuati.
Da oggi Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata sono in area arancione. Entrano in vigore nuove restrizioni per contenere la pandemia da coronavirus, ma resta possibile circolare liberamente nel proprio comune.
Da un paio di giorni a Las Vegas, nel Nevada, è in corso il CES 2018, la più grande fiera dell’elettronica del Nordamerica e una delle più importanti al mondo. Il CES esiste in varie forme da oltre 50 anni: la sua prima edizione fu organizzata nel 1967 e da allora è l’occasione migliore per le società tecnologiche – grandi e piccole – per mostrare i loro nuovi prodotti, progetti e concept di vario tipo, che talvolta rimangono come tali senza sbocchi sul mercato. Il CES è organizzato in spazi espositivi enormi con migliaia di stand, dove appassionati, esperti, investitori e giornalisti osservano le principali novità. Dopo un periodo di relativo abbandono da parte delle grandi aziende della Silicon Valley, quest’anno il CES ha avuto alcuni importanti ritorni, come quello di Google che ha presentato alcune novità. Anche se ormai Internet dà la possibilità alle aziende di raggiungere facilmente clienti e media, con le presentazioni in streaming, il CES ha mantenuto una sua importanza essendo una delle poche occasioni durante l’anno dove si possono toccare con mano le novità tecnologiche. Le grandi aziende sono comunque piuttosto restie a presentare novità fondamentali durante il CES, nel timore che queste non ricevano sufficiente attenzione dalla stampa, come avviene invece negli eventi dedicati nel corso dell’anno. Samsung, LG e altri produttori hanno presentato i loro ultimi modelli di televisori ad altissima definizione, con la classica dimostrazione di forza con schermi giganteschi, che occupano intere pareti. Il settore dei dispositivi per la salute si è dimostrato anche quest’anno molto ricco di novità, con aggeggi da indossare per registrare la propria attività fisica e altri come uno scanner per la pelle, che può essere collegato al proprio iPhone per tenere traccia di particolari trattamenti estetici.
Una gita al CES 2018. Le foto della grande fiera tecnologica di Las Vegas, tra interessanti innovazioni, prototipi avveniristici e aggeggi completamente inutili.
La Bella e la Bestia è stato premiato come Miglior film agli MTV Movie & TV Awards, i premi cinematografici organizzati e trasmessi ogni anno dal 1992 da MTV, che sono stati condotti domenica 7 maggio allo Shrine Auditorium di Los Angeles dall’attore e comico Adam Devin. La cerimonia è stata come al solito poco formale e piena di battute, e Devin insieme alle attrici Hailee Steinfeld e Rebel Wilson si è esibito in una scena della Bella e la Bestia. Tra gli altri premiati c’erano il cast di Stranger Things, scelta come serie tv dell’anno – c’era anche quello di It, che ha presentato un nuovo trailer – Ashton Sanders e Jharrel Jerome che hanno vinto il premio per il Miglior bacio in Moonlight, Hugh Jackman e Dafne Keen scelti come Miglior coppia per Logan – The Wolverine, Emma Watson, premiata come miglior attrice sempre per La Bella e la Bestia. E tra chi ha consegnato i premi, a forma di sacchetto di popcorn, c’erano Allison Williams, Amy Schumer e Goldie Hawn, Aaron Taylor-Johnson, Snoop Dogg, Martha Stewart e Zac Efron. La lista con tutti i vincitori si trova qui.
Le foto più belle degli MTV Movie & TV Awards. Hanno vinto "La Bella e la Bestia" e "Stranger Things", mentre il bacio più bello è quello di "Moonlight".
Domani, domenica 30 aprile, si terranno le elezioni primarie del Partito Democratico. Con le primarie si sceglierà il nuovo segretario del partito tra tre candidati: il segretario uscente Matteo Renzi, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano e il ministro della Giustizia Andrea Orlando. I seggi, allestiti soprattutto nelle sezioni locali del PD e nei gazebo, apriranno alle 8 di mattina e chiuderanno alle 20. Possono votare i cittadini italiani che hanno più di 16 anni, i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia e tutte le persone che hanno un permesso di soggiorno. Chi può votare
Primarie PD: come e dove votare. Si vota domani dalle 8 alle 20: potranno partecipare cittadini italiani di almeno 16 anni e residenti col permesso di soggiorno.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 652 nuovi casi di contagio da coronavirus, secondo i dati diffusi venerdì dalla Protezione Civile, e 130 nuovi morti. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 228.658 casi accertati e 32.616 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 595, 40 in meno di ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 3.318.778, 75.380 più di ieri, il numero più alto in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 2.160, per un totale di 136.720. La Lombardia ha fatto registrare 293 dei casi di contagio delle ultime ore e 57 decessi. Il bilancio nella regione continua a essere in ogni caso di gran lunga il peggiore d’Italia, e ammonta complessivamente a 86.384 casi di contagio e 15.784 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati sono stati 73, di cui 35 a Milano.
Le notizie di venerdì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati sono 652 in più di ieri e i morti sono 130. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 595.
Lunedì 12 agosto i Nine Inch Nails hanno diffuso la loro nuova canzone, “Copy of A”, che sarà contenuta in “Hesitation Marks”, il nuovo disco che uscirà il 3 settembre 2013.
La nuova canzone dei Nine Inch Nails. Si chiama "Copy of A" e farà parte del nuovo disco, che esce il 3 settembre.
Mercoledì 18 giugno, Amazon terrà a Seattle (Washington, Stati Uniti), dove ha sede la società di e-commerce e servizi digitali, un evento speciale per la presentazione di una novità annunciata come importante e che secondo le notizie circolate nelle ultime settimane dovrebbe essere uno smartphone, il primo nella storia della società. Amazon è specializzata nella vendita di prodotti online, dalle graffette alle macchine industriali per fare i biscotti passando per gli ortaggi e i libri, ma a questa attività affianca da tempo altre iniziative per salvare e gestire dati online, distribuire musica, video e libri in formato digitale. Oltre ai suoi lettori Kindle per gli ebook, Amazon da qualche anno vende una serie di tablet che si chiamano Kindle Fire, e che le hanno permesso di aumentare notevolmente le vendite di musica, film e serie tv. Uno smartphone, dicono osservatori e siti di tecnologia, sarebbe ideale per rafforzare ulteriormente le vendite in generale di Amazon, e non solo delle applicazioni. 3D Per sapere come è fatto e come funziona effettivamente lo smartphone di Amazon sarà necessario attendere la presentazione di Jeff Bezos, il CEO e fondatore della società, ma ci sono comunque diversi indizi online su cosa aspettarsi. Il più rilevante è stato diffuso proprio da quelli di Amazon con un breve video che mostra una serie di persone che provano la nuova cosa che sarà presentata mercoledì. Tra molti, e prevedibili, “wow” e facce stupite, si intuisce dai loro movimenti che hanno a che fare con un sistema diverso da quelli classici per vedere le cose sullo schermo degli smartphone.
Amazon ha fatto uno smartphone? tutto suggerisce di sì, e lo sapremo domani: e in quel caso Amazon avrà sia un nuovo prodotto che un nuovo negozio.
Pietro Genovese, il 21enne che un anno fa investì e uccise due ragazze 16enni in Corso Francia a Roma, mentre viaggiava a bordo di un suv, è stato condannato a 8 anni di reclusione in primo grado per duplice omicidio stradale. La sentenza è arrivata al termine di un processo celebrato con rito abbreviato: il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni. Nella notte tra il 21 e il 22 dicembre del 2019, Genovese aveva travolto Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli mentre attraversavano una strada di Roma Nord. Genovese procedeva oltre i limiti di velocità e con un tasso alcolemico molto oltre il consentito, avevano stabilito le indagini. La difesa aveva sostenuto che un’altra auto gli avesse bloccato la visuale.
È stato condannato a otto anni Pietro Genovese, che un anno fa investì e uccise due ragazze 16enni in Corso Francia a Roma.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Il documento di Futuro e Libertà. Il testo dell'estrema richiesta a Berlusconi di dimettersi prima del voto: "non si pongono pregiudiziali sul reincarico".
Il 24 agosto di vent’anni fa Microsoft mise in vendita Windows 95, l’allora nuova versione del suo sistema operativo destinata a diventare uno dei suoi più grandi successi commerciali. L’allora CEO Bill Gates presentò Windows 95 durante un grande evento organizzato a Redmond (Washington, Stati Uniti), la sede storica di Microsoft, e avviò una campagna pubblicitaria massiccia che aveva come base musicale la canzone “Start Me Up” dei Rolling Stones (Microsoft per qualche ora ieri ha diffuso online gratuitamente la canzone, per festeggiare). La scelta era dovuta al fatto che il nuovo sistema operativo introduceva per la prima volta il tasto “Start” (“Avvio” nella versione italiana), che serviva per accedere più velocemente ai programmi e ai file recenti sul computer. Il tasto, inizialmente sparito su Windows 8, è tornato con funzionalità simili sul nuovo Windows 10 ed è uno degli elementi più riconoscibili degli ultimi 20 anni di Windows. Per veri nostalgici: il suono di avvio di Windows 95.
I 20 anni di Windows 95. Il 24 agosto del 1995 Microsoft lanciò uno dei sistemi operativi di più grande successo di sempre, coinvolgendo anche i Rolling Stones e "Friends".
31 migranti soccorsi la scorsa settimana al largo della Libia e fino a oggi a bordo di Mare Jonio, la nave del progetto umanitario Mediterranea, sono stati trasferiti su un’imbarcazione della Guardia Costiera e potranno presto sbarcare a Lampedusa. Lo sbarco è stato deciso dalle autorità per «motivi sanitari» dopo un’ispezione a bordo compiuta da un gruppo di medici inviati dal ministero della Salute per verificare le condizioni dei migranti, che domenica avevano annunciato di voler fare uno sciopero della fame per protestare contro il rifiuto di assegnare loro un “porto sicuro”. La notizia dello sbarco è stata accolta con urla di gioia dai migranti a bordo, come dimostra un video pubblicato da Avvenire.
I 31 migranti a bordo della nave Mare Jonio saranno fatti sbarcare a Lampedusa per «motivi sanitari».
Gio Ponti è stato uno dei più importati architetti e designer italiani: i suoi progetti di design – si è occupato molto di arredamento – sono ancora, a quasi 40 anni dalla sua morte, prodotti e apprezzati. Repubblica ha raccontato che proprio intorno a una poltrona da lui progettata, nelle ultime settimane, c’è stato un litigio tra due aziende di mobili lombarde, la Molteni&C e la Cassina, che sostengono entrambe di avere diritto all’esclusiva sulla sua produzione. Al momento un tribunale ha dato ragione alla Molteni, ma una decisione definitiva arriverà nei prossimi mesi. Una poltrona per due: è il caso sulla bocca di tutti al Salone del mobile. Una contesa tra Molteni&C e Cassina, tra i migliori marchi del made in Italy, che mette in mezzo un padre fondatore del nostro design: Gio Ponti. Molteni e Cassina presentano la stessa poltrona firmata Ponti. Molteni la chiama D.156.3 «in accordo con gli eredi », spiega l’azienda, e Cassina 811, «come nei documenti in nostro possesso», precisa il direttore generale Gianluca Armento. In più, lunedi Cassina pubblica un’inserzione pubblicitaria sui giornali con l’immagine della poltrona e la scritta «l’originale», come a sottintendere che l’altra non lo sia. Un atto di guerra inatteso, in un ambiente dove in genere i pettegolezzi sul fatto di copiarsi l’un l’altro sono temperati da una reciproca stima.
Si litiga per una poltrona di Gio Ponti. Due diverse aziende lombarde dicono di avere l'esclusiva per produrre una sedia progettata dal famoso designer italiano, e dovrà decidere un tribunale.
Giovedì lo yacht dell’imprenditrice italiana Diana Bracco, presidente e amministratrice delegata della casa farmaceutica Bracco ed ex vicepresidente di Confindustria, ha preso fuoco mentre era al largo di Nizza, in Francia. Non sono ancora chiare le cause dell’incendio, che ha sollevato un’alta colonna di fumo visibile da molto lontano. È intervenuta la Capitaneria di porto di Nizza, che ha soccorso e portato in salvo Bracco e le altre persone che erano a bordo dello yacht, lungo circa 40 metri e, secondo Ansa, «probabilmente irrecuperabile».
Lo yacht dell’imprenditrice Diana Bracco ha preso fuoco al largo di Nizza: non ci sono feriti.
Negli Stati Uniti, dove prima che altrove si descrivono e nominano i nuovi comportamenti e sentimenti legati alle tecnologie, c’è chi ha analizzato i pregiudizi che le persone hanno nei confronti di chi per mesi non fa riparare lo schermo incrinato del proprio smartphone. Se avete paura di trovarvi in quella situazione vergognosa di avere lo schermo dell’iPhone rotto e non siete ancora attrezzati con un vetro protettivo, forse siete interessati ad acquistarne uno ma non sapete quale. Mettendo insieme le esperienze dei redattori del Post che possiedono un iPhone e le recensioni di Wirecutter, abbiamo costruito una piccola guida che potrebbe aiutarvi nella scelta. Prima di tutto bisogna sottolineare che i vetri protettivi non garantiscono al cento per cento che il vostro iPhone non si danneggi cadendo o sbattendo contro qualcosa, anche perché più della metà degli smartphone con lo schermo rotto si sono danneggiati urtando qualcosa su un angolo, cioè su un punto che non si riesce a proteggere con un vetro. Tuttavia i vetri protettivi non sono inutili, perché mettendo uno strato in più tra lo schermo dello smartphone ed eventuali ostacoli costituiscono una piccola barriera e perché sono in grado di evitare i graffi. Uno schermo graffiato non è fastidioso quanto uno schermo incrinato, ma gli schermi già graffiati si incrinano più facilmente di quelli integri.
I migliori vetri protettivi per iPhone. Sì, vetri, perché secondo gli esperti la prima regola è: meglio i vetri delle pellicole di plastica.
L’agenzia pubblicitaria canadese Juniper Park ha realizzato una campagna per l’organizzazione non governativa Canadian Journalists for Free Expression con tre poster che mostrano delle armi formate da vari oggetti che fanno parte dell’attrezzatura di un giornalista, come microfoni, cavalletti e macchine fotografiche. La campagna è accompagnata dallo slogan “Information is ammunition”, “l’informazione è un’arma”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La campagna per la libertà d’espressione in Canada. Mostra armi formate da vari oggetti che fanno parte dell'attrezzatura di un giornalista.
Il testo integrale della legge di stabilità 2014-2015 è stato pubblicato sul sito dell’Unione Europea, che ha il compito di coordinare le politiche economiche tra gli stati membri e di verificare che queste aderiscano alle sue linee guida. L’attuale testo della legge di stabilità è una bozza provvisoria e passibile di modifiche nelle prossime settimane, ma nonostante ciò è comunque una versione più dettagliata degli intendimenti del governo rispetto a quanto fino a ora comunicato da Matteo Renzi, nella conferenza stampa di mercoledì 15 ottobre. La bozza con l’integrale della legge di stabilità è di oltre 40 pagine e comprende numerose voci, dai tagli previsti alla spesa pubblica per quasi 15 miliardi di euro alla lotta all’evasione, da cui si confida di recuperare 3,8 miliardi di euro. Tra le spese previste sono indicati dal proseguimento del bonus da 80 euro in busta paga al taglio della componente lavoro dell’IRAP, operazione che secondo il governo costerà circa 5 miliardi di euro.
Il testo integrale della legge di stabilità. La bozza della legge di stabilità presentata dal governo di Matteo Renzi all'Unione Europea.
Nell’eurozona, dopo Irlanda, Portogallo e Grecia, anche Cipro sembra sul punto di chiedere aiuto alla comunità internazionale. Secondo l’ex presidente George Vasiliou “non c’è tempo da perdere”, perché altrimenti il paese potrebbe subire gravi conseguenze economiche e finanziarie. Come scrive il Wall Street Journal, il problema principale di Cipro è la forte esposizione che le sue tre principali banche – Banca di Cipro, Banca Popolare di Cipro e Banca Ellenica – hanno nei confronti della Grecia. Dopo la ristrutturazione del debito greco, le banche e i creditori privati hanno perso circa l’80 per cento del valore dei loro crediti e questo ha creato grandi problemi, soprattutto per Cipro. Qualora la Grecia dovesse uscire dall’euro, secondo diversi analisti, l’intero sistema bancario di Cipro potrebbe collassare, con gravissime conseguenze per l’economia del paese.
La crisi di Cipro. Il paese rischia di essere il quarto dell'eurozona a chiedere un prestito a FMI e BCE: per ora si è rivolto a Cina e Russia.
Oggi sono iniziati gli esami di maturità per gli studenti delle scuole superiori italiane. Come si vede bene dalle prime foto uscite in mattinata, gli esami si tengono in presenza, ma con attenzione alle distanze fisiche di sicurezza e, in alcune scuole, anche all’aperto. Quest’anno, diversamente dagli anni scorsi, il ministero dell’Istruzione ha deciso che, per ridurre al minimo il rischio di diffusione del coronavirus, gli studenti ammessi non dovranno sostenere prove scritte ma solo sottoporsi alla prova orale. Le commissioni sono composte da sei insegnanti interni e un presidente esterno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del primo giorno di maturità, diverso dal solito. Le prove orali tra mascherine e banchi distanziati, in palestre, gazebo e aule molto grandi.
I carabinieri hanno denunciato con l’accusa di istigazione a delinquere e lesioni personali due ragazzi di Acqui Terme (Alessandria) che hanno provocato e aggredito un altro ragazzo, uno straniero richiedente asilo, nel centro della città. I due denunciati hanno entrambi 17 anni, mentre la persona aggredita non è stata identificata dai giornali. In un video pubblicato su Facebook l’8 agosto e ottenuto due giorni fa dai carabinieri, si vede uno dei due denunciati che provoca e aggredisce un ragazzo presumibilmente africano che stava osservando lo scavo archeologico di un parco. Come si vede dal video, il ragazzo che picchia il richiedente asilo non è solo ma è circondato da almeno altri due ragazzi che assistono alla scena (fra cui probabilmente l’altro ragazzo denunciato), oltre a quello che sta filmando. Il video si conclude poco dopo che l’aggressore lancia a terra il richiedente asilo, che sbatte la testa sull’asfalto. Secondo ANSA, dopo l’aggressione il richiedente asilo è stato portato in ospedale per via di un lieve trauma cranico. Repubblica scrive che i carabinieri stanno ancora cercando di identificare tutti i ragazzi presenti durante l’aggressione.
Il video di un richiedente asilo picchiato da un 17enne ad Acqui Terme. Il ragazzo l'ha provocato e poi lanciato a terra, il video è poi stato pubblicato su Facebook.
È morto a 73 anni l’attore Hugh Keays-Byrne, noto per aver interpretato il cattivo Immortan Joe nel film Mad Max: Fury Road del 2015, del regista George Miller e vincitore di 6 premi Oscar. Nel primo capitolo della stessa saga di Miller, Interceptor, del 1979, aveva interpretato un altro personaggio, Toecutter. Hugh Keays-Byrne era britannico naturalizzato australiano: a dare notizia della sua morte è stato il regista Ted Geoghean. Hugh Keays-Byrne, an unsung hero of Aussie cinema, has passed away at age 73. I'm continually floored that he played Toecutter, the central antagonist of 1979's MAD MAX *and* Immortan Joe, the central antagonist 2015's MAD MAX: FURY ROAD. Thanks for all the entertainment, sir. pic.twitter.com/55W99w3wzq
È morto Hugh Keays-Byrne, l’attore che aveva interpretato Immortan Joe in “Mad Max: Fury Road”.
Il prossimo 5 maggio sarà trasmessa da Fox, negli Stati Uniti, la prima puntata di 24 – Live Another Day, la nuova stagione della famosa serie tv con protagonista Jack Bauer, l’agente antiterrorismo interpretato da Kiefer Sutherland. La nuova stagione avrà solo 12 episodi – invece dei tradizionali 24 – e il pilot durerà due ore: il numero degli episodi è interessante e centrale, perché 24 è stata una delle pochissime serie tv degli ultimi anni a introdurre l’innovazione formale degli eventi “in tempo reale”, minuto per minuto. Nella nuova stagione il formato “in tempo reale” sarà mantenuto – resterà l’orologio ansiogeno, insomma – ma gli eventi di alcune parti della storia saranno condensati. Lunedì 13 gennaio Kiefer Sutherland e il produttore esecutivo Howard Gordon hanno presentato la nuova stagione e hanno risposto a un po’ di domande durante una conferenza stampa a Pasadena, in California: non è stato presentato alcun filmato in anteprima, dato che le riprese devono ancora iniziare e gli sceneggiatori stanno finendo di scrivere. La storia sarà ambientata a Londra, quattro anni dopo gli eventi raccontati nel Day 8, l’ottava stagione, che si era conclusa con una fuga di Jack Bauer.
La nuova stagione di 24. Inizia il 5 maggio, gli autori dicono che si potrà guardare senza aver visto le precedenti: è una vecchia e apprezzata serie tv esemplare di un periodo storico ben preciso.
Il 9 novembre la Scuola di scrittura Belleville di Milano inaugura la quinta edizione del suo corso annuale di scrittura, che si terrà online fino alla fine del 2020 e in aula nel 2021 (compatibilmente con l’andamento della pandemia di COVID-19). Il corso prevede 300 ore dedicate alla narrativa, all’editoria, alla sceneggiatura e al giornalismo. Tra gli insegnanti ci sono Walter Siti, Laura Pariani, Giorgio Fontana, Andrea Tarabbia, Piero Colaprico, Francesca Serafini, Sandrone Dazieri, Nicola Fantini, Edgardo Franzosini, Barbara Gatti, Stefano Raimondi, Edoardo Brugnatelli, Aaron Ariotti, Martino Ferro, Matteo Caccia, Loredana Lipperini, Enrico Ernst, Matteo Speroni. Durante le passate edizioni allieve e allievi hanno firmato contratti di pubblicazione con case editrici tra cui Mondadori, Rizzoli, DeA Planeta, Fandango e Giulio Perrone Editore. Per essere ammessi alla Scuola annuale si può chiedere un colloquio scrivendo a [email protected]. Per chi si iscrive entro il 15 ottobre è previsto uno sconto del 10 per cento sul costo del corso.
Ricomincia la scuola annuale di scrittura di Belleville. A novembre iniziano le lezioni di scrittura, editoria e giornalismo con Walter Siti, Sandrone Dazieri e Loredana Lipperini, tra gli altri.
Sono state annunciate giovedì le informazioni e le misure di sicurezza previste da “Autostrade per l’Italia” e dal ministero dell’Interno rispetto all’intensificazione dei viaggi in autostrada durante il periodo delle vacanze estive. La giornata indicata come a rischio di maggiore traffico è sabato 5 agosto. Ed è l’unica a cui è stata assegnata la convenzionale categoria del “bollino nero”. La Stampa riferisce che il responsabile della rete ANAS ha spiegato: «Quest’anno dovremmo registrare un costante e contenuto aumento del traffico. Le partenze sono più distribuite nell’arco dell’estate e non sono più concentrate in pochi giorni»
Il giorno peggiore per i viaggi in autostrada quest’estate sarà il 5 agosto. Lo hanno annunciato i gestori delle autostrade e della sicurezza stradale: è l'unico giorno definito da "bollino nero".
Nella notte tra sabato e domenica ci sono stati violenti scontri tra la polizia e i partecipanti a un rave nella ex Standa di corso Europa a Cusago, nella periferia nord di Milano. Una ragazza è in coma, ricoverata all’ospedale San Carlo, una quarantina di persone sono rimaste ferite tra partecipanti e poliziotti, quattro sono state fermate con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La ragazza, che ha 22 anni ed è di Cuneo, sarebbe inciampata nel corso degli scontri e avrebbe sbattuto violentemente la testa su un calcinaccio. Dopo aver ricevuto i primi soccorsi dai sanitari all’esterno del capannone, ai quali avrebbe comunicato di avere una forte nausea, è stata trasportata in codice giallo all’ospedale San Carlo dove è stata sottoposta a una Tac che ha evidenziato un’emorragia cerebrale. Questo ha reso necessario un intervento chirurgico e la ragazza si trova adesso in coma farmacologico indotto.
Il caso del rave di Cusago. Ci sono una ragazza in coma, 40 feriti negli scontri con la polizia e due versioni che non combaciano.
Il 19 novembre 1980 il critico cinematografico Vincent Canby scrisse che I cancelli del cielo di Michael Cimino era «un inqualificabile disastro», «una nave che affonda al momento del varo». Canby – che un paio di anni prima aveva riempito di lodi Il cacciatore, il precedente film di Cimino – scrisse che I cancelli del cielo era talmente prevedibile da assomigliare a «una visita guidata di quattro ore del proprio salotto» e aggiunse: «il film è un così completo fallimento che viene il sospetto che il signor Cimino avesse deciso di vendere l’anima al diavolo pur di ottenere il successo avuto con Il cacciatore, e che poi il diavolo sia in effetti passato a reclamare il suo acquisto». Prima di diventare l’oggetto della totale stroncatura di Canby e di una lunga serie di altri critici, prima di palesarsi come un colossale fallimento economico, prima di essere un macigno nella carriera di Cimino, prima di diventare una notevole zavorra per la casa cinematografica che lo produsse, e prima che tutto questo contribuisse a cambiare un po’ il cinema dei decenni successivi, alla fine degli anni Settanta – prima di uscire – I cancelli del cielo era stato l’ambizioso e promettente film di uno stimatissimo regista.
“I cancelli del cielo”, disastro e capolavoro. Il film di Michael Cimino, uscito 40 anni fa, è un manuale degli errori che si possono commettere nel fare cinema, ma c'è chi lo ha rivalutato.
Oggi la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato che aumenterà di 600 miliardi di euro il suo piano di acquisti straordinario contro gli effetti della pandemia, il cosiddetto PEPP. Alla sua conclusione, prevista tra circa un anno, il PEPP avrà quindi un valore totale di circa 1.350 miliardi di euro. L’annuncio dell’aumento delle risorse destinate al PEPP era atteso, ma è stato comunque accolto molto bene da osservatori e investitori. Le borse europee sono tutte in crescita e lo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi è sceso in pochi minuti di 15 punti ed è adesso a poca distanza dal valore che aveva prima dell’inizio della pandemia (l’Italia sarà uno dei paesi che probabilmente beneficeranno di più dal piano di acquisti della BCE).
La BCE raddoppia. Ha annunciato che aggiungerà altri 600 miliardi di euro al suo piano di acquisti straordinario anti-pandemia da 750 miliardi.
Giovedì 3 dicembre la Banca Centrale Europea (BCE) ha abbassato il tasso d’interesse sui depositi da -0,2 a -0,3 per cento. Mario Draghi, governatore della BCE, ha annunciato anche che il programma di acquisto di titoli, il cosiddetto “quantitative easing“, verrà esteso fino a marzo 2017, ed eventualmente oltre, se ce ne sarà ancora bisogno: al momento la BCE spende circa 60 miliardi di euro nell’acquisto di titoli ogni mese, l’ultima decisione prima di oggi prevedeva l’acquisto di titoli fino a settembre 2016. È stato deciso anche che con programma di “quantitative easing”, la BCE potrà acquistare anche titoli di debito di governi regionali, cosa che prima non era permessa. Draghi ha detto che gli altri due tassi di interesse che potevano essere modificati – quello di rifinanziamento principale e quello marginale, detto “overnight” (fra poco vediamo cosa sono) – sono rimasti invariati, rispettivamente allo 0,05 per cento e allo 0,3 per cento; ha spiegato che dei tre tassi quello sui depositi influisce maggiormente sull’economica nel breve termine. La decisione di oggi era molto attesa: diversi analisti si aspettavano un taglio dei tassi più sostanzioso, di circa 20 punti base, che avrebbe portato il tasso di deposito al -0,4 per cento e un aumento di quantitative easing, in termini di quantità di euro spendibili nell’acquisto di titoli. I principali mercati azionari hanno registrato delle perdite.
Il taglio del tasso sui depositi della BCE. Il governatore della Banca Centrale Europea ha detto che il tasso passerà da -0,2 a -0,3 per cento, mentre il quantitative easing continuerà anche nel 2017: che vuol dire?.
È uscita oggi “Adventure of A Lifetime”, la nuova canzone dei Coldplay, disponibile su iTunes. È il primo singolo tratto dal loro nuovo disco, “A Head Full Of Dreams”, che uscirà il 4 dicembre. La band aveva pubblicato ieri sui social network un teaser di pochi secondi della canzone, che da oggi si può ascoltare su YouTube in versione integrale. “A Head Full Of Dreams” sarà il settimo disco del gruppo: Chris Martin aveva detto che la band ha ideato e realizzato questo disco considerandolo un po’ come «l’ultimo libro di Harry Potter». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
“Adventure of A Lifetime”, la nuova canzone dei Coldplay. Si chiama "Adventure Of A Lifetime" ed è tratta dal nuovo disco, "A Head Full Of Dreams", che esce il 4 dicembre.
Boris Giuliano fu il capo della squadra mobile della polizia di Palermo alla fine degli anni Settanta, e venne ucciso dal boss mafioso Leoluca Bagarella il 21 luglio del 1979. Giuliano fu uno dei primi investigatori a capire che la Sicilia negli anni Settanta era diventata una tappa centrale per il traffico internazionale della droga controllato dalla mafia: collaborando con la polizia statunitense contribuì a iniziare una delle prime grandi indagini contro Cosa Nostra, quella che fu in seguito chiamata “Pizza Connection“. Boris Giuliano indagò anche sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro e sul banchiere Michele Sindona. Giorgio Boris Giuliano era nato a Piazza Armerina, in provincia di Enna, il 22 ottobre 1930, figlio di un sottufficiale della Marina. Trascorse parte dell’infanzia in Libia, dove il padre era di stanza, fino al 1941, quando con la famiglia si trasferì a Messina: qui Giuliano studiò e nel 1956 prese la laurea in Giurisprudenza. Iniziò a lavorare per una piccola società manifatturiera, la Plastica italiana, e poi si trasferì a Milano con la famiglia.
Boris Giuliano: la storia dell’investigatore ucciso dalla mafia. Era il capo della squadra mobile della polizia di Palermo, e fu ucciso dal boss Leoluca Bagarella il 21 luglio del 1979.
Gatta Cenerentola è un film italiano d’animazione diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. È stato presentato in questi giorni al Festival di Venezia – nella sezione Orizzonti, dedicata ai film «rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive» – ed è stato accolto da tanti e lunghi applausi e, negli ultimi giorni, da alcune ottime recensioni. Il film parla di una ragazza (Mia) cresciuta dentro una grandissima nave ferma ormai da 15 anni nel porto di Napoli: il padre è morto e lei vive con la cattiva matrigna e con le sue altrettanto cattive figlie. Sono proprio loro a darle il soprannome di Gatta Cenerentola, che è anche titolo di un’opera teatrale degli anni Settanta, a sua volta tratta da Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile, una raccolta di favole del 1600 (a cui è ispirato Il racconto dei racconti di Matteo Garrone). Gatta Cenerentola è stato apprezzato per le svolte della sua trama (a un certo punto si parla anche di fantasmi/ologrammi), per il doppiaggio (di Alessandro Gassman, tra gli altri), per le sue canzoni e per come è riuscito ad adattare a un contesto contemporaneo un testo di diversi secoli fa. In molti hanno apprezzato anche la particolare qualità delle animazioni – che qualcuno ha paragonato alle migliori tra quelle giapponesi. Il film sarà nei cinema dal 14 settembre.
Una scena di “Gatta Cenerentola”. È un film italiano di animazione che è stato molto apprezzato al Festival di Venezia: sarà nei cinema il 14 settembre.
È uscito il trailer di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes, nella versione originale). Il film, diretto da Matt Reeves, è il sequel di L’alba del pianeta delle scimmie (Rise of the Planet of the Apes) uscito nel 2011. Il cast comprende Andy Serkis, Gary Oldman, Jason Clarke, e Keri Russell. Apes Revolution uscirà in Italia il 10 luglio 2014.
Il trailer di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie. In Italia uscirà il prossimo 10 luglio.
Il cabotaggio del momento politico italiano è ben rappresentato dalla querelle su SPQR. Com’è noto, il Partito Democratico ha presentato una mozione di sfiducia individuale contro il ministro Bossi per aver sciolto il vetusto acronimo con le parole “Sono Porci Questi Romani”, salvo poi ritirare la mozione dopo aver ricevuto, giorni dopo, le bofonchiate scuse del ministro, e proclamare che con questa retromarcia si sarebbe raggiunto un importante risultato. Non voglio perder tempo a infierire sulle ragioni di questa singolare strategia (sussisteva la concreta possibilità che cadesse il governo, e si è preferito scongiurare questo rischio per paura? si è capito viceversa ex post che sarebbe stato un buco dell’acqua? mi agita il terrore di dover dar ragione a La Russa), né stupire dinanzi alla selezione dell’obietto della mozione: la battuta di Bossi io l’ho udita varie volte, detta per ridere con aria mite e bonaria, in bocca a mio nonno, che era nato in provincia di Roma, lavorava nella capitale ed era un acceso tifoso giallorosso; non altrettanto potrei dire degli appelli a imbracciare i fucili, a parlare dialetto a scuola o a cacciare gli stranieri.
Domande da porci. L'intervento in difesa dei romani dagli insulti di Bossi è la più forte presa di posizione del PD sulle minoranze etniche.
Sei persone, indagate a vario titolo, per corruzione, truffa e falsa attestazione, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia Roma Eur. L’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, prevede per gli indagati gli arresti domiciliari. Le indagini riguardano alcune irregolarità nelle pratiche per l’ottenimento di condoni edilizi che sarebbero state commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa” che ha in appalto la gestione dell’Ufficio Condono del comune di Roma. Tra gli indagati ci sono anche un funzionario del comune e un geometra che avrebbero aiutato illecitamente alcuni privati che volevano ottenere il condono, danneggiando quindi la Pubblica Amministrazione.
Sei persone sono state arrestate a Roma per corruzione nell’ambito di un’indagine sulle pratiche per ottenere condoni edilizi.
Da oggi, giovedì 7 novembre, la senatrice a vita Liliana Segre avrà la scorta, garantita dai carabinieri del Comando provinciale di Milano. La misura è stata decisa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Renato Saccone. Segre ha 89 anni ed era stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel gennaio del 2018 per «per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale». Da bambina fu espulsa da scuola per le leggi razziali e nel 1944 fu deportata al campo di concentramento di Auschwitz dove rimase per circa un anno prima di essere liberata. Da decenni si impegna per conservare la memoria dell’Olocausto nelle nuove generazioni e per questo si ritrova da mesi al centro di minacce sempre più numerose – secondo l’Osservatorio antisemitismo riceve una media quotidiana di 200 messaggi d’odio sui social network – e martedì scorso esponenti di Forza Nuova, partito neofascista di estrema destra, avevano esposto uno striscione contro di lei a Milano, vicino al teatro di via Fezzan, in cui la senatrice stava parlando davanti a 500 studenti.
Da oggi la senatrice a vita Liliana Segre avrà la scorta.
Espérance Hakuzwimana Ripanti è nata in Ruanda nel 1991, durante gli anni del genocidio. Fino a tre anni è rimasta in un orfanotrofio gestito da un’associazione italiana, e dopo l’adozione è cresciuta in provincia di Brescia. Ha studiato all’università di Trento, e nel 2015 si è trasferita a Torino, dove ha frequentato la Scuola Holden. Si definisce “un’attivista culturale”, dice che la sua lotta principale è «quella alla narrazione» e fa parte di “Razzismo brutta storia”, un movimento che lavora con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, associazioni, scuole, carceri e biblioteche per smontare gli stereotipi alla base di tutte le discriminazioni. Inoltre, da un anno lavora per Radio Beckwith Evangelica, una radio locale piemontese dove ha un programma in cui parla di libri e attualità. Stasera Espérance Hakuzwimana Ripanti sarà ospite a “L’Assedio”, il programma di Daria Bignardi sul Nove, e domenica 10 novembre sarà al FLA di Pescara. Nel 2019 infatti ha pubblicato il suo primo libro con la casa editrice People, intitolato “E poi basta. Manifesto di una donna nera”. Il libro parla di lei e racconta i passaggi che l’hanno portata a scoprire chi è e chi può essere. Si apre con una lettera:
Chi è Espérance Hakuzwimana Ripanti. "Sono nera, italiana, donna, e scrivo": sarà stasera all'Assedio, sul Nove, e domenica al FLA di Pescara.
Un gruppo di ricerca dell’Università di Oxford (Regno Unito), ha ricostruito come il virus dell’HIV che causa l’AIDS si diffuse in Africa all’inizio del Novecento, circa 60 anni prima della sua scoperta, avvenuta nel 1983. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista scientifica Science e spiega come l’HIV sia riuscito in circa un secolo a passare da un numero ridotto di infezioni in un gruppo di cacciatori del Camerun a contagiare oltre 76 milioni di persone in tutto il mondo. Lo studio ha analizzato le caratteristiche genetiche del virus attraverso circa 800 campioni di sangue, raccolti da persone che solo in seguito si scoprì fossero infette tra il 1959 e la fine degli anni Ottanta nell’attuale Repubblica Democratica del Congo. Tra il materiale analizzato, i ricercatori hanno anche studiato ZR59, il campione più antico con il virus, prelevato da una persona a Kinshasa (la capitale del Congo) nel 1959. Studiando le variazioni genetiche nel virus, i ricercatori sono riusciti a ricostruire altri 40 anni della sua esistenza, fino al 1920. In questo modo hanno potuto stimare il luogo e l’epoca in cui emerse l’antenato dell’HIV comune a tutti i campioni analizzati.
Come nacque l’AIDS. Una ricerca scientifica inglese ha ricostruito gli sviluppi nella diffusione del virus HIV dalla fine dell'Ottocento, tra il Congo e il Camerun, e grazie a un treno.
Questo è un ottimo weekend di cinema: escono in Italia tanti film interessanti e domenica c’è la notte più importante dell’anno per il settore, quella degli Oscar. Se ci tenete ad arrivare preparati, i due nuovi film da andare a vedere sono Barriere – Denzel Washington e Viola Davis, che ci recitano, sono tra i favoriti per i rispettivi Oscar – e Jackie, candidato a tre premi, compreso quello alla Miglior attrice per Natalie Portman. Vi dice bene anche se ai film impegnati preferite Matt Damon che combatte mostri sulla Muraglia cinese di un millennio fa (è uscito The Great Wall) o se volete farvi due risate e vi piacciono Marco Giallini e Alessandro Gassman (è uscito Beata ignoranza). Se poi sapete a memoria cosa dire dopo le parole «scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera», è uscito T2 Trainspotting.
Stasera cinema? ci sono Ewan McGregor che fa di nuovo Mark Renton, Matt Damon che combatte mostri e Natalie Portman che fa Jackie Kennedy.
Tra gli attori che valeva la pena fotografare questa settimana ce ne sono un po’ che accontenteranno i fan di alcune serie tv: Iris Apatow per quelli di Love, Mandy Moore e Milo Ventimiglia per quelli di This is Us, Kerry Washington per quelli di Scandal e Catriona Balfe per quelli di Outlander. Hillary Clinton è in viaggio in India, e prima che si rompesse un polso scivolando nella vasca da bagno era felice così. Da quanto non giocate a Forza quattro? Poi ci sono un po’ di campagna elettorale russa, tre grandi registi in una sola foto, il più famoso chef italiano, una Spice Girl e quei soliti quattro in Inghilterra. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Hillary Clinton, i Macron e una Spice Girl, tra quelli famosi da fotografare in settimana.
Sull’edizione di oggi di Democratica, il nuovo quotidiano digitale e gratuito del PD, è stato pubblicato un estratto del nuovo libro di Matteo Renzi, Avanti. Nei passaggi del libro pubblicati oggi si parla prevalentemente di immigrazione e Renzi, tra le altre cose, dice che dovremmo toglierci il senso di colpa che deriva dal pensare che abbiamo il dovere morale di accogliere in Italia tutte le persone che stanno peggio: «non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro», scrive Renzi. L’ultima frase, una di quelle che oggi il Partito Democratico ha pubblicato anche sui social network, è stata molto criticata online, perché è stata associata alla retorica usata dalla Lega Nord per sostenere la chiusura delle frontiere e l’interruzione del flusso dei migranti verso l’Italia. La storia è fatta di migrazioni. Ma anche il futuro lo sarà, sempre di più. Chi va in tv promettendo soluzioni in venti giorni ignora – o finge di ignorare – che questo problema durerà almeno altri vent’anni. E non abbiamo alternative a una gestione complessiva e complicata. Invece, per il bisogno spasmodico di dare una risposta tempestiva alle agenzie e alle dichiarazioni del momento, è mancata la necessaria profondità politica di una riflessione in questo settore. È giusto e doveroso riconoscerlo.
Cosa dice ora Renzi sull’immigrazione. In un’anticipazione del suo libro spiega che secondo lui va regolata, per il bene di tutti, e usa l’espressione “aiutarli a casa loro”.
La puntata di ieri di In mezz’ora, il programma domenicale condotto su Raitre da Lucia Annunziata, è stata dedicata all’inchiesta giudiziaria nei confronti di Silvio Berlusconi, Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. Lucia Annunziata ha intervistato Emilio Fede, indagato per favoreggiamento alla prostituzione, che si è detto innocente e ha smentito del tutto la ricostruzione fatta dai magistrati della procura di Milano.
«Nessuna delle ragazze è mai stata invitata da me». La versione di Emilio Fede, ieri al programma di Lucia Annunziata.
Mercoledì 19 giugno è morto Philippe Zdar, dj e produttore musicale francese che faceva parte dei Cassius, famoso duo di musica elettronica. Zdar, che aveva 52 anni e il cui vero nome era Philippe Cerboneschi, sarebbe morto in seguito a una caduta da un palazzo a Parigi. Aveva formato i Cassius nel 1988 insieme al dj Boom Bass (pseudonimo di Hubert Blanc-Francard), con cui aveva pubblicato in tutto cinque dischi, da cui furono tratti singoli di grande successo come Toop Toop, del 2006. Era conosciuto inoltre per il suo lavoro di produttore e per aver collaborato con artisti come i Phoenix, Cat Power e Kanye West. Per venerdì 21 giugno era prevista l’uscita del nuovo disco dei Cassius, Dreems.
È morto Philippe Zdar dei Cassius.
Oggi è stato il giorno dei film di David Cronenberg e di quello di Philippe Garrel con Monica Bellucci. Il primo, A Dangerous Method, racconta del rapporto tra Sigmund Freud e Carl Jung, complicato dall’ingresso nelle loro vite della giovane paziente russa, Sabina Spielrein. Alla proiezione per la stampa di questa mattina il film è stato molto applaudito, anche grazie al buon lavoro di un cast che comprende Viggo Mortensen, Keira Knightley e Vincent Cassel. Un eté brulant, il film di Garrel, è andato meno bene, con fischi in sala e risatine durante le scene più drammatiche. Per la sezione Controcampo Italiano è stato presentato il cortometraggio di Maria Grazia Cucinotta Il maestro, e Scialla! di Francesco Bruni. Fuori concorso, invece, il film più atteso della giornata era Mildred Pierce di Todd Haynes, con Kate Winslet (che ha recitato anche nel film di Polanski presentato ieri) Guy Pearce e Evan Rachel Wood.
Il terzo giorno di Venezia. Keira Knightley, Cronenberg e persino Maria Grazia Cucinotta regista.
Da ormai diversi anni quello dei Pokémon è il più grande media franchise al mondo: un vastissimo insieme di prodotti, contenuti e proprietà intellettuali i cui ricavi complessivi sono arrivati quasi a 100 miliardi di euro. In termini economici, l’intero mondo dei Pokémon vale più di quelli di Harry Potter e Star Wars messi insieme. Grazie ai Pokémon sono state vendute centinaia di milioni di copie di videogiochi, il primo dei quali uscì il 27 febbraio del 1996, venticinque anni fa. E poi sono state pubblicate decine di libri e film, sono stati fatti oltre mille episodi di un anime e, tra le tantissime altre cose, sono state vendute oltre 30 miliardi di carte da gioco, una delle quali per un costo di circa 330mila euro. Partì tutto nei primi anni Novanta, dall’idea di un programmatore di videogiochi non ancora trentenne. Il quale, vedendo che due Game Boy diversi potevano essere collegati via cavo e scambiarsi in quel modo informazioni e contenuti, decise di trasformare in un videogioco – anzi: in due videogiochi – la grande passione che da ragazzo aveva avuto per gli insetti.
L’invenzione dei Pokémon. A Satoshi Tajiri piaceva guardare e catturare gli insetti: trasformò la sua passione nel più grande media franchise del mondo, cominciato 25 anni fa.
Sabato 29 Marzo è stata inaugurata alla Wave Photogallery di Brescia una mostra di fotografie fatte all’interno delle carceri italiane, che si chiama “Dentro” e raccoglie i lavori di sei fotografi italiani: Renato Corsini, Gianni Berengo Gardin, Mauro D’Agati, Davide Ferrario, Rosi Giua e Uliano Lucas. “Far vedere” le carceri è un obiettivo importante per il giornalismo e il fotogiornalismo, in tempi in cui se ne discute molto e tutti hanno opinioni, ma in molti non hanno la percezione anche visiva di quello di cui si parla. Dice il comunicato stampa che “in un preciso momento nel quale l’argomento carceri con gli annessi problemi di sovraffollamento, reinserimento e ricerca di soluzioni necessita di un’approfondita riflessione che coinvolga l’intera società civile, i fotografi hanno lavorato in diversi istituti di pena indagando “dal di dentro”. Il loro approccio è stato quello di entrare fisicamente nelle celle per stabilire con i detenuti un rapporto che doveva necessariamente essere di reciproca fiducia, di unanime comprensione dei problemi e di autentico rispetto per le singole personalità”. La mostra sarà aperta fino al 30 aprile. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le carceri italiane fotografate. Le immagini di sei dei più grandi fotoreporter italiani, per aiutare ad avere in mente di cosa parliamo, quando parliamo di carceri.
Su Instagram 2,9 milioni di persone seguono il profilo di Juniper, una volpe che vive in una casa in Florida insieme a vari altri animali e all’umana Jessika Coker. Video buffi a parte, Juniper è interessante perché è uno di quegli animali che pur non appartenendo a una specie addomesticata, in una qualche misura lo è: fa alcune cose che una volpe selvatica non farebbe mai, come scodinzolare alle persone e lasciarsi accarezzare. Ha però un forte istinto a scavare buche, anche quando sta su un materasso, e fa la pipì su tutti gli oggetti che le “appartengono”. Insomma non è addomesticata al cento per cento, ma è sulla strada per diventarlo, o meglio per far sì che le sue discendenti lo diventino. Altre volpi nel mondo ci sono ancora più vicine, e per questo vengono studiate per capire cosa succede al DNA di una specie animale quando viene addomesticata.
Abbiamo addomesticato le volpi? non proprio, ma dagli anni Cinquanta va avanti un esperimento che potrebbe spiegarci come siamo arrivati dai lupi ai chihuahua.
Apple ha chiesto a 11 artisti di utilizzare i suoi prodotti, dagli iPhone agli iPad, per dimostrare le possibilità che offrono quando si tratta di creare qualcosa di artistico. Le undici opere sono state di recente pubblicate dall’azienda, in una sezione del suo sito dove sono descritte le tecniche utilizzate da ogni artista per realizzarle. Ci sono fotografie, opere astratte e anche un video in “slow motion”. Per creare i loro lavori, gli artisti hanno utilizzato le ultime versioni degli iPhone e degli iPad, alcuni accessori normalmente in vendita per questi prodotti, alcune applicazioni e programmi per il computer. La campagna si chiama “Start Something New”, “Inizia qualcosa di nuovo”. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cosa succede se dai iPhone e iPad agli artisti. Le opere realizzate da 11 artisti per la nuova campagna "Start something new" di Apple.
Il 28 gennaio è uscito nei cinema italiani Joy, il film di David O. Russell con Jennifer Lawrence protagonista. Il film è ispirato alla storia vera di Joy Mangano, la donna che inventò il Miracle Mop – un innovativo tipo di mocio – e riuscì a diventare un’imprenditrice di successo. Del cast del film fanno parte anche Robert De Niro e Bradley Cooper che hanno già recitato insieme a Lawrence in due film di Russell: American Hustle – L’apparenza inganna e Il lato positivo – Silver Linings Playbook. Joy Mangano è interpretata da Jennifer Lawrence: per chi ha già visto il film e vuole saperne di più e per chi invece deve decidere se andare a vederlo, vale la pena raccontare la storia di Joy Mangano così come è stata davvero, visto che il film si prende più libertà. Nel film ci sono molte cose che non si riferiscono né alla vita privata di Mangano né al suo successo imprenditoriale, ha detto di essere molto contenta del film ispirato alla sua storia; intervistata da Time Lawrence ha però spiegato che solo il 50 per cento del film è ispirato alle vicende di Mangano: la restante metà arriva “dall’immaginazione di David [O. Russell] e dalle molte e coraggiose donne che lo hanno ispirato”. Il Time ha scritto che solo le premesse del film sono fedeli alla storia vera e il New Yorker ha sintetizzato il film dicendo che è un «turbolento punto di vista comico – basato su una storia vera – della storia piena di difficoltà della scalata di un’imprenditrice verso il successo».
Chi è Joy Mangano, a cui è ispirato il film “Joy”. È nei cinema dal 28 gennaio: come andò davvero la vita della casalinga diventata ricca grazie a un mocio? Quanto di quello raccontato dal film è vero?.
Alla fine delle ultime elezioni regionali, lo scorso marzo, molti politici e giornalisti dissero che ci sarebbero stati “tre anni senza elezioni”, e quindi lo scenario politico italiano si sarebbe potuto stabilizzare: il governo avrebbe potuto governare senza l’assillo di una campagna elettorale imminente, il PD avrebbe avuto il tempo di organizzarsi con calma in vista delle politiche, eccetera. Com’è andata a finire lo sappiamo: ci sono concrete possibilità che si vada a votare la prossima primavera. La cosa singolare è che – anche al di là delle eventuali elezioni politiche – molti italiani in primavera sarebbero andati a votare in ogni caso: altro che “tre anni senza elezioni”. La data esatta non è ancora stata decisa dal ministero dell’interno, ma è certo che la prossima primavera si rinnoveranno diverse amministrazioni locali. Alcune tra queste sono molto rilevanti: Milano, Torino, Bologna, Napoli, Salerno, Trieste. Per ognuna di queste elezioni ci sono dei candidati da scegliere, e per ogni candidato da scegliere c’è una coalizione di centrosinistra che sta tentando di individuarlo e sceglierlo o lo ha appena fatto, magari con le elezioni primarie. E per ogni elezione primaria c’è un casino di candidature annunciate, confermate, minacciate, ritirate, e poi gli accordi e le polemiche e le accuse e le vittorie e le sconfitte. Il centrodestra, com’è noto, non ha di questi problemi, anche se da qualche parte qualcosa inizia a muoversi pure sul loro fronte
In giro per primarie. Si fatica in tutta Italia a pescare i candidati giusti per le amministrative: una mappa della situazione nelle città maggiori.
Questa settimana è uscito al cinema Midway, un film di guerra diretto dal regista di Independence Day, Roland Emmerich. Il film racconta la storia di una delle battaglie più importanti della Seconda guerra mondiale, quella combattuta al largo dell’atollo di Midway, nel Pacifico centrale, e che segnò la fine del periodo di vittorie giapponesi e l’inizio della riscossa statunitense. Se non temete gli spoiler storici (o se avete già visto il film) ecco la vera storia di quella battaglia. La Battaglia delle Midway iniziò il 4 giugno del 1942, a sette mesi esatti da quando erano iniziate le ostilità tra il Giappone e gli Stati Uniti con i loro alleati. Come è noto, la guerra cominciò con l’attacco a sorpresa contro la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle Hawaii. L’attacco affondò o danneggiò moltissime navi, ma risparmiò le portaerei e non rese completamente inutilizzabile la base (due fattori che si riveleranno decisivi a Midway).
La vera storia della battaglia delle Midway. È uscito al cinema un film che racconta lo scontro che diede una svolta alla guerra nel Pacifico tra Stati Uniti e Giappone.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha detto oggi che la Costa Concordia tornerà a galleggiare l’autunno prossimo e non a primavera, come era stato previsto inizialmente. La nave da crociera è ancora arenata a poche decine di metri dalle coste dell’Isola del Giglio, dal 13 gennaio 2012. Nel naufragio morirono 32 persone e Francesco Schettino, l’ex comandante, è stato accusato di essere uno dei principali responsabili del disastro, per aver deciso di far passare la grande nave a pochi metri dall’isola per effettuare un “inchino”, un saluto ravvicinato ai suoi abitanti. Lo slittamento dei tempi è stato confermato anche dal presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che ha detto che la nave dovrebbe essere trainata nel porto di Piombino, per le operazioni di smaltimento, entro settembre. Il porto di Piombino sembra però non essere in grado di accogliere la nave, a causa delle sue dimensioni attuali, aumentate dopo l’installazione dei cassoni necessari per il galleggiamento. Il progetto di rimozione è gestito dalla Titan-Micoperi, la società che si è aggiudicata la gara internazionale organizzata dalla Costa Crociere.
Si allungano i tempi per la rimozione della Costa Concordia. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha detto che la nave sarà trasportata al porto di Piombino entro l'autunno prossimo e non a primavera, come previsto.
L’editore Garzanti ha tradotto in italiano un libro di cui si è parlato molto negli Stati Uniti nei mesi passati, per ragioni di attualità politica benché si tratti di una sorta di autobiografia, un memoir. Si chiama Elegia americana (Hillbilly Elegy in originale, ma Hillbilly è una parola peculiarmente americana che si riferisce a una cultura e a un tipo umano; la traduzione è di Roberto Merlini) ed è il racconto da parte dell’autore – J.D. Vance, 33 anni – della sua emancipazione dalla comunità rurale dell’Ohio in cui era nato per studiare e diventare manager di successo. Le ragioni del grande interesse intorno al libro sono state fondamentalmente due: il suo racconto di un mondo ignoto anche a tanti americani, che è diventato molto attuale in quanto grosso bacino del successo elettorale di Donald Trump, e la severità dell’autore nei confronti dell’arrendevolezza e del vittimismo dei suoi simili hillbillies. Il senso del libro lo anticipa lo stesso Vance all’inizio. *****
Buttarsi via sui monti dell’Ohio. È uscito in Italia "Elegia americana", il libro che racconta la popolazione bianca non metropolitana che ha eletto Donald Trump.
L’australopiteco Lucy fu scoperto quarantuno anni fa, il 23 settembre 1974, quando le sue ossa fossili furono trovate paleoantropologo Donald Johanson e dal suo studente Tom Gray, vicino al villaggio di Hadar, nella regione di Afar, in Etiopia. Johanson e Gray facevano parte di una squadra di ricerca insieme agli antropologi Yves Coppens e Maurice Taieb. La scoperta dei resti fossili di Lucy fu straordinaria perché di solito i paleoantropologi scoprono pochi frammenti di ossa di ogni esemplare mentre in questo caso ne vennero trovati a decine, pari a circa il 40 per cento dell’intero apparato scheletrico. l’australopiteco Lucy divenne l’ominide più noto mai studiato dalla scienza: grazie ai suoi resti fossili e ad altri ritrovati nella stessa zona nei primi anni Settanta, i ricercatori hanno potuto studiare nuovi dettagli sulla evoluzione degli umani, scoprendo molte cose sulla vita degli ominidi appartenenti alla specie Australopithecus afarensis, di cui Lucy è un esemplare femmina, che vissero in Africa tra i 4 e i 3 milioni di anni fa. Il lavoro di scavo per ritrovare il più alto numero possibile di ossa fossili di Lucy proseguì per circa tre settimane. Ma già la prima sera dopo gli scavi fu evidente ai paleoantropologi la portata storica della loro scoperta. Fecero una piccola festa al loro campo e, tra le altre cose, decisero di chiamare l’ominide AL 288-1 con un nome più pratico: scelsero “Lucy”, dal titolo della canzone “Lucy in the Sky with Diamonds”, che veniva riprodotta a ripetizione grazie a una musicassetta portata da qualcuno al campo in quella sera di festeggiamenti.
Lucy, l’australopiteco più famoso del mondo. Le sue ossa fossili furono ritrovate in Etiopia il 24 novembre del 1974: visse 3,2 milioni di anni fa e ci ha insegnato qualcosa su come eravamo fatti.
Alessandro Barbera sulla Stampa di oggi fa un po’ di conti riguardo le due proposte del PdL sull’IMU, l’imposta sugli immobili: abolire quella sulla prima casa e rimborsare “in contanti” ai contribuenti quella pagata quest’anno. Ci sono alcuni refrain di sicuro successo. Una volta il suo cavallo di battaglia era il taglio dell’Irpef, ma il messaggio non era più credibile: troppe volte quella promessa era rimasta tale. L’abolizione dell’Imu sulla prima casa è un messaggio semplice e credibile: nel 2008, poche settimane dopo aver vinto le elezioni, Berlusconi passò dalle parole ai fatti, e nonostante le resistenze dell’allora ministro Tremonti.
Si può abolire o rimborsare l’IMU? la Stampa ha fatto un po' di conti per capire se le proposte di Berlusconi stanno in piedi o no (e la risposta è no).
David Benioff e D.B. Weiss, creatori della serie tv Game of Thrones, hanno abbandonato il progetto di realizzare una nuova trilogia di Star Wars, il cui primo episodio sarebbe dovuto uscire al cinema nel 2022. I due lo hanno annunciato in esclusiva al sito Deadline, dicendo di non potersi dedicare alla nuova trilogia a causa della mancanza di tempo e dell’accordo che hanno firmato di recente con Netflix per produrre serie e film in esclusiva per il servizio di streaming: «Amiamo Star Wars. Quando George Lucas ha creato la saga, ha creato anche noi. Parlare di Star Wars con lui e con quelli che lavorano attualmente al franchise è stato emozionante. Saremo sempre in debito con la saga che ha cambiato tutto. […] Le giornate hanno un numero limitato di ore, e sentivamo di non poter rendere giustizia contemporaneamente a Star Wars e ai nostri progetti di Netflix. Quindi, con rammarico, dobbiamo fare un passo indietro», hanno detto Benioff e Weiss. Non è chiaro se Disney, che possiede di diritti di Star Wars, porterà avanti il progetto della trilogia con altri sceneggiatori. Un’altra trilogia, separata da quest’ultima, è invece già in lavorazione ed è stata affidata a Rian Johnson, il regista che ha diretto anche Star Wars: Gli ultimi Jedi.
I creatori della serie tv “Game of Thrones” hanno rinunciato a fare una nuova trilogia di “Star Wars”.
Carri trainati da cavalli, camicie con le bretelle, gonnelloni e cuffiette, zappe, candele e campi di grano: sono le cose a cui pensiamo quando sentiamo la parola amish. Forse però è il momento di aggiornare l’idea che abbiamo di questa setta religiosa, votata alla vita semplice e rurale e rimasta per molte cose ancorata al XIX secolo. Molte sue comunità stanno infatti introducendo alcune nuove tecnologie nelle proprie comunità: nelle tasche di quei gonnelloni si può veder spuntare un cellulare, c’è chi si serve di seghe elettriche per tagliare la legna e chi si sposta in auto, purché non sia sua. Non è un processo condiviso da tutti gli amish e avviene tra resistenze e contraddizioni, come raccontano sul New York Times Kevin Granville e Ashley Gilbertson, a partire dalle opinioni che hanno raccolto tra un po’ di comunità della contea di Lancaster, in Pennsylvania. Una carrozza amish a Mechanicsville, Maryland, nel 2014 (Mark Wilson/Getty Images)
Che ci fa un amish con un iPhone? la setta religiosa nota per il rifiuto della modernità sta lentamente introducendo cellulari e computer, tra contraddizioni e compromessi.
Questa settimana esce Captain America – The Winter Soldier, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato tra gli altri da Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson e Robert Redford: il film, basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics, è il sequel di Captain America – Il primo Vendicatore, del 2011, con il protagonista Steve Rogers che continua a servire gli Stati Uniti attraverso lo S.H.I.E.L.D, nonostante non sia soddisfatto delle informazioni che riceve su quel che fa. Storia di una ladra di libri è la trasposizione cinematografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak e racconta la storia di una bambina che viene abbandonata dalla madre e adottata da una famiglia in un piccolo villaggio della Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Quando c’era Berlinguer è un documentario diretto da Walter Veltroni che racconta la vita del segretario del Partito Comunista Italiano morto nel 1984, attraverso immagini di repertorio e interviste a chi l’ha conosciuto. Yves Saint Laurent, diretto da Jalil Lespert e presentato allo scorso festival del cinema di Berlino, racconta la vita del noto stilista francese, che dopo la morte di Christian Dior viene nominato responsabile della prestigiosa casa di moda. In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, invece, racconta la storia di quattro donne in un paesino della Puglia. Escono infine La luna su Torino di Davide Ferrario e il film d’animazione Cuccioli – Il paese del vento.
I film del weekend. Il nuovo Captain America, il documentario di Walter Veltroni su Berlinguer e il film sullo stilista Yves Saint Laurent, tra gli altri: tutti i trailer.
Giovedì sera una donna di 62 anni è morta per un malore dopo che un sasso ha colpito il parabrezza dell’auto sulla quale viaggiava, lungo la strada provinciale 121 all’altezza di Cassano d’Adda, in provincia di Milano. Il sasso, che secondo i giornali è stato lanciato da un terrapieno a fianco della strada, era un blocco di calcestruzzo di un chilo, e ha sfondato il parabrezza dell’auto. Non ha colpito nessuno, ma la donna, che viaggiava sul sedile del passeggero, si è sentita male e ha avuto un arresto cardiaco, per lo shock. I Carabinieri stanno indagando.
Una donna è morta per un malore dopo che un sasso ha colpito il parabrezza dell’auto sulla quale viaggiava.
Le cronache politiche degli ultimi giorni stanno concentrando moltissime attenzioni su un voto che si terrà al Senato mercoledì 9 dicembre, e che secondo alcuni osservatori potrebbe mettere in grande difficoltà il governo sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico. Mercoledì 9 la Camera e il Senato voteranno sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista della prossima riunione del Consiglio Europeo – cioè l’organo dell’Unione Europea che comprende i 27 capi di stato e di governo – prevista per il 10 dicembre e del Vertice euro, cioè dei paesi che fanno parte dell’eurozona, del giorno successivo. In quest’ultima riunione, in particolare, verrà approvata la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), un’istituzione europea che ha lo scopo di aiutare i paesi dell’eurozona durante le crisi economiche, su cui il Movimento 5 Stelle è storicamente scettico.
Il voto del 9 dicembre sul MES, spiegato. Il governo rischia di perdere un voto preliminare sulla riforma del MES, cosa che secondo alcuni potrebbe persino farlo cadere.
Da giovedì 3 luglio è in libreria Cose spiegate bene. A proposito di libri, il primo numero della nuova rivista del Post pubblicata dalla casa editrice Iperborea. Nel primo numero di Cose spiegate bene – Cose, per gli amici – si parla di libri: di come si fanno, di perché si fanno, di chi sceglie come farli, con che copertina pubblicarli, su che carta stamparli e con che carattere. I libri spiegati bene, insomma. E insieme agli articoli del Post sui libri, ci sono racconti e storie di autori sul loro rapporto col “fare i libri”: Concita De Gregorio, Michele Serra, Chiara Valerio, Giacomo Papi. E Francesco Piccolo, che su Cose ha raccontato la storia rocambolesca di come nacque la casa editrice Minimum Fax. *****
Sul fare i libri, anche col fax. La storia di come nacque la casa editrice Minimum Fax raccontata da Francesco Piccolo su "Cose", la nuova rivista del Post.
Lo stilista belga Raf Simons, direttore creativo di Calvin Klein, e il marchio di streetwear Supreme hanno vinto i premi più importanti del Council of Fashion Designers of America (CFDA), la camera della moda statunitense, che sono stati consegnati lunedì sera al Brooklyn Museum di New York. Simons è stato scelto come miglior stilista dell’anno per la moda donna e Supreme per la moda uomo. Tra gli altri premiati c’erano Kim Kardashian per il suo ruolo da influencer, Naomi Campbell come icona di moda e Donatella Versace come miglior stilista internazionale, mentre Narciso Rodriguez ha ricevuto il riconoscimento alla carriera. Alla cerimonia erano presenti celebrità del mondo della moda e dello spettacolo, come l’attrice Issa Rae, che l’ha condotta, le attrici Cate Blanchett, Claire Danes, Lupita Nyong’o e le modelle Gigi Hadid e Karlie Kloss. L’elenco con tutti i premiati si trova qui.
Chi ha vinto i premi più importanti della moda americana. Sono stati consegnati in una cerimonia sfarzosa con stilisti e celebrità, da Kim Kardashian a Gigi Hadid.
Dal 20 settembre è in vendita la nuova versione della Renault Twingo, il modello più economico di auto Renault, la cui prima introduzione sul mercato nel 1993 generò forti reazioni: un misto di entusiasmo e diffidenza dovuti alla sua estetica infantile e alle forme da monovolume, mai viste prima in una citycar. Il suo compito era di sostituire la popolare Renault 4, in produzione dal 1961, e dopo un iniziale momento di scetticismo da parte di molti potenziali clienti, la Twingo ebbe un notevole successo di vendite proprio grazie all’aspetto molto nuovo e alla spazio che riusciva a contenere, un’auto così piccola. Com’è la nuova Twingo Il nuovo modello presentato lo scorso marzo al Salone dell’Auto di Ginevra è una “terza generazione” il cui design, di cui si è occupato l’olandese Laurens van den Acker (che dopo aver cominciato a Torino, è stato in Audi, Volvo, Ford e Mazda), prende spunto da quello della vecchia Renault 5, in particolare nella forma dei fari anteriori e nell’inclinazione del lunotto posteriore, ma ricorda anche le forme dell’ultima Fiat 500. La nuova Twingo è una citycar (ovvero un’auto lunga circa tre metri e mezzo come, ad esempio, la Fiat Panda e la Toyota Aygo) a cinque porte omologata per trasportare quattro persone: il sedile posteriore è per soli due passeggeri, una soluzione diffusa nei modelli più piccoli a causa della loro scarsa larghezza. La versione più economica costa 9.950 euro, ma a questo prezzo non ha né radio, né aria condizionata, né finestrini anteriori elettrici, mentre gli allestimenti più completi partono da 11.550 euro, cui vanno tolti almeno mille euro di sconto promozionale iniziale. La radio ha un supporto universale per gli smartphone al centro della plancia e permette di connetterli al sistema multimediale dell’auto e usarli per controllare musica, telefonate, navigazione satellitare e consumi dell’auto, come si farebbe con un sistema integrato nella plancia.
Storie della Twingo. Renault ha fatto una nuova versione della sua utilitaria, che fu creata la prima volta in un momento difficile e aiutò a superarlo.
In Islanda quasi il 40 per cento della popolazione ha scaricato Rakning C-19, un’applicazione messa a disposizione dal governo per il tracciamento dei contatti (“contact tracing”) tramite smartphone, con lo scopo di ridurre la diffusione dell’epidemia da coronavirus sull’isola. La percentuale di adesione è molto alta, se confrontata con le esperienze in altri paesi, ma finora l’app si è rivelata meno utile del previsto, confermando i sospetti di molti osservatori sulla sopravvalutazione delle potenzialità di queste soluzioni tecnologiche. L’Islanda ha finora rilevato 1.802 casi positivi in tutto il paese e una decina di morti a causa del coronavirus, su una popolazione di circa 364mila persone. Il governo è riuscito a tenere sotto controllo il contagio agendo tempestivamente, con un piano per rilevare precocemente i casi positivi e isolarli, riducendo il rischio di diffusione della COVID-19.
In Islanda l’app per il contact tracing va forte, ma non serve a molto. È stata scaricata dal 40 per cento della popolazione, ma il successo del contenimento del contagio è passato per i tamponi e l'isolamento dei malati.
Google ha aggiunto al suo motore di ricerca “Destinations” (“Destinazioni”), un nuovo servizio che serve per organizzare una vacanza direttamente dal proprio smartphone cercando informazioni su luoghi, sistemazioni e trasporti. Google Destinations aiuta a trovare una meta e dà informazioni sui giorni migliori per fare il viaggio e su quali spese si devono tenere in considerazione. Il nuovo servizio si attiva automaticamente aggiungendo “destinazioni” dopo il nome di un continente o di uno stato su Google, mentre si fa una ricerca da smartphone. in testa alla pagina dei risultati viene mostrato un elenco delle possibili destinazioni, con l’indicazione dei principali luoghi d’interesse, il prezzo medio dei voli per raggiungere la meta e quello della sistemazione in albergo o con altre soluzioni.
Il nuovo servizio di Google per organizzare le vacanze. Si chiama Destinations e serve per cercare posti, voli e hotel direttamente dal motore di ricerca sullo smartphone, senza aprire mille siti.
La samba è uno dei simboli della cultura brasiliana ed è diventata famosa in tutto il mondo anche grazie al celebre carnevale di Rio de Janeiro. Fino all’inizio del secolo scorso, però, lo stile musicale da cui proviene l’altrettanto nota danza era associato ai culti religiosi di origine africana, e chi suonava la samba – con gli strumenti tipici cuica e tamburim, particolari tamburi e tamburelli – spesso veniva perseguitato e arrestato. Il fatto che questo stile sia diventato così popolare si deve soprattutto a Tia Ciata, il cui nome completo era Hilária Batista da Almeida, un’artista, cuoca e guida spirituale che tra fine Ottocento e inizio Novecento contribuì a rafforzare il senso di comunità degli afro-brasiliani anche attraverso la musica.
La donna che rese la samba un simbolo della cultura brasiliana. Prima di diventare popolare, la samba era una musica associata ai culti religiosi africani: poi arrivò Tia Ciata.
Quando al cinema ci capita di vedere spettacolari scene di inseguimenti, con macchine che si ribaltano e l’attore che salta fuori all’ultimo momento prima dello schianto, pensiamo spesso a quanto sono esagerate e a come queste cose succedano solo nei film: in realtà per fare quella scena qualcuno si è effettivamente lanciato da una macchina in corsa. Uno stuntman ha scritto un articolo sul magazine maschile Mr Porter spiegando i suoi trucchi per lanciarsi da un’auto in corsa e sopravvivere: si chiama Adam Kirley e anche se non lo conoscete probabilmente lo avete visto in giro. Per esempio era la controfigura di Daniel Craig in 007 – Casinò Royale.
Come lanciarsi da una macchina in corsa. Un agile tutorial in 5 punti per sapere come comportarsi e non farsi troppo male: avere un giornale può rivelarsi molto utile.
In Francia e nel Regno Unito sta avendo molto successo un particolare prodotto editoriale, in tempi di crisi dei libri: i libri da colorare per adulti. Sono album con disegni a matita da riempire a piacimento, con paesaggi o motivi geometrici, fiori e personaggi famosi a seconda dei gusti, pubblicati da case editrici anche molto importanti. In Francia sono venduti più dei libri di cucina e uno in particolare, “Secret Garden: An Inky Treasure Hunt and Colouring Book” (pubblicato da Laurence King) di Johanna Basford, ha venduto più di 350mila copie. Lo scopo principale degli adulti che comprano di questi libri è rilassarsi: distrarre la mente, liberarsi dello stress concentrando la propria attenzione su un compito semplice, che richiede un movimento ripetitivo e permette alla fine di godere della soddisfazione frutto dell’aver finito qualcosa e averlo fatto bene. Questo processo blocca il cervello sul presente e ha un effetto positivo sull’umore. È un po’ come giocare a Candy Crush Saga o Angry Birds alla fine di una giornata lavorativa, ma la differenza è che gli album da colorare per adulti permettono anche di staccare gli occhi da uno schermo illuminato.
I libri da colorare per adulti. In Francia e in Regno Unito hanno un certo successo tra chi vuole rilassarsi e liberarsi dallo stress: si possono colorare giardini, disegni geometrici o Benedict Cumberbatch.
La multinazionale EssilorLuxottica, nata nel 2018 della fusione tra l’italiana Luxottica e la francese Essilor, ha deciso di completare l’acquisizione della grande catena olandese di negozi di ottica GrandVision. Domani, giovedì 1º luglio, EssilorLuxottica finalizzerà l’operazione acquistando il 76,72% delle azioni di GrandVision dal fondo d’investimento HAL holding, a un prezzo di 28,42 euro per azione. Il valore complessivo dell’operazione è di 7,2 miliardi di euro.
EssilorLuxottica ha acquistato la catena di negozi di ottica GrandVision.
La maggioranza parlamentare formata da Lega e Movimento 5 Stelle è stata battuta nel corso di un voto segreto su un emendamento alla Camera. La maggioranza ha perso di due voti, 242 a 240: ma in teoria può contare su 342 parlamentari (cioè la somma dei membri dei gruppi di Lega e Movimento 5 Stelle). La votazione riguardava un emendamento a una proposta di legge che ha come primo firmatario un deputato di Forza Italia e che riguarda la modifica dell’articolo 315 del codice di procedura penale, che regola i risarcimenti per ingiusta detenzione. Diversi esponenti dell’opposizione ne hanno approfittato per attaccare la maggioranza, accusando Lega e Movimento 5 Stelle di non riuscire a controllare la Camera e il governo di essere in bilico.
La maggioranza è stata sconfitta in un voto segreto alla Camera.
Il progressivo diffondersi dei lettori per ebook, i libri in formato elettronico, sta offrendo una grande opportunità per le case editrici per capire meglio quali sono i gusti e le abitudini dei loro lettori. Kindle (Amazon), iPad, iPhone (Apple), Nook (Barnes & Noble) e altri sistemi Android raccolgono informazioni su come vengono letti gli ebook, dal tempo impiegato per leggere una pagina, un capitolo o un intero romanzo alle parole che vengono cercate con più frequenza sui dizionari. E ancora: le pagine in cui vengono inserite le annotazioni e i termini cercati dagli utenti per trovare e acquistare nuovi ebook negli store online. Come spiega Alexandra Alter in un lungo articolo sul Wall Street Journal, alcuni rivenditori e case editrici hanno iniziato ad analizzare con più attenzione questa enorme mole di dati, ottenendo dettagli e informazioni che un tempo sarebbe stato impossibile mettere insieme così facilmente. Per decenni, il mercato dei libri ha mantenuto sostanzialmente lo stesso sistema per valutare gusti e abitudini dei lettori, ricollegando il loro livello di soddisfazione a quello delle vendite effettuate e delle recensioni. Ma ora le cose stanno cambiando. La catena statunitense di librerie Barnes & Noble, che detiene circa il 30 per cento del mercato degli ebook con il suo lettore Nook, ha iniziato a studiare il comportamento dei suoi clienti quando acquistano e leggono i libri elettronici che distribuisce. Le informazioni vengono poi diffuse agli editori, che possono così conoscere meglio i gusti dei lettori e i tempi migliori per pubblicare nuovi volumi.
Le cose che sanno gli ebook. Quando abbandoni un libro, quanto hai letto velocemente, quali frasi ti sono piaciute: gli editori hanno informazioni impensabili fino a qualche anno fa.
Giuseppe Sala, ex commissario unico e amministratore delegato di Expo 2015, è stato eletto sindaco di Milano al ballottaggio del 19 giugno con il sostegno di una coalizione di centrosinistra. Sala ha ottenuto il 51,7 per cento dei voti. Domenica 26 giugno Sala ha annunciato la composizione della nuova giunta di Milano: ci sono 12 assessori in totale, cinque donne e sette uomini; sei assessori provengono dalla giunta di Giuliano Pisapia, l’apprezzato sindaco uscente. Sala ha deciso di tenere per sé le deleghe a Società partecipate, Promozione internazionale e Periferie. Anna Scavuzzo, vicesindaca Ha 40 anni, è laureata in Fisica, è un’insegnante. Durante il mandato di Pisapia era consigliera comunale del PD: è stata nominata vicesindaco e assessora all’Educazione. Nella sua biografia sul sito del comune, Scavuzzo dice di aver lavorato «nell’ambito delle tecnologie informatiche applicate prima in una Fondazione di partecipazione e poi in una società di un grande gruppo editoriale». Dice anche di essere «cresciuta nell’ambiente scout dell’AGESCI» e di fare volontariato per «il servizio educativo». Vive nel quartiere di Lambrate insieme a suo marito. Nel 2013 Anna Scavuzzo aveva lasciato Movimento Milano Civica, con cui era stata eletta in consiglio comunale, per trasferirsi nel gruppo consiliare del Partito Democratico.
Chi sono i nuovi assessori di Milano. Le facce e le storie delle persone scelte dal nuovo sindaco Giuseppe Sala.
Nelle pagine della Cultura di Repubblica mercoledì Gabriele Romagnoli torna sulla storia del video in cui Silvio Berlusconi fa volgari battute nei confronti di un’impiegata dell’azienda Green Power che stava visitando: non per parlare di lui, e poco per parlare di lei, ma soprattutto per parlare degli altri. A tutti i dipendenti della Green Power, inclusa la signora Angela Bruno, regalerei un libro: Stoner, di John Williams, edito da Fazi. È un piccolo capolavoro, che ha ottenuto un successo di nicchia con il passaparola. Ma è, anche, una lezione di vita utile a reagire come si deve (e non come si può) nei momenti decisivi, per non essere poi tormentati dall’esprit de l’escalier, che ti fa dire la cosa giusta a distanza di ore o giorni (come è accaduto). Che cosa c’entra un romanzo americano scritto nel 1965 con la vicenda di una lavoratrice messa in imbarazzo da un candidato premier durante la campagna elettorale del 2013? C’entra, eccome. William Stoner, il personaggio che dà il titolo al libro, è un uomo comune, assolutamente e desolatamente comune. Come riassume nella postfazione Peter Cameron: «non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri dal piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, è infelicemente sposato, ha sporadici contatti con l’amata figlia, per i suoi genitori è un estraneo, ha soltanto due amici, uno dei quali è morto in gioventù». Inoltre: allo scoppio della guerra Stoner decide di non arruolarsi e di continuare la sua blanda carriera uni- versitaria. Non perché sia un vigliacco, anzi. È che la pensa come il suo mentore: «Una guerra non solo uccide centinaia di migliaia di giovani, uccide anche qualcosa dentro le persone, qualcosa che non si può più recuperare». Che non sia un vile lo si capisce più avanti, quando deve affrontare una prova morale ad personam. Fa parte di una commissione a cui tocca il compito di valutare l’idoneità all’insegnamento di un giovane ricercatore.
Ci potevate provare. Gabriele Romagnoli racconta un libro e chiede come mai nessuno si sia alzato a difendere l'impiegata di Green Power dalle battute di Berlusconi.
Per la giornata di oggi, 7 febbraio, è stato proclamato uno sciopero dei dipendenti di Ferrovie dello Stato. Lo sciopero è stato indetto da diverse sigle sindacali dopo l’incidente ferroviario avvenuto giovedì mattina in provincia di Lodi, in cui sono morti un macchinista e un altro ferroviere. Un primo sciopero, proclamato da FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAST CONFSAL, UGL TAF e ORSA FERROVIE, è iniziato alle 12 e si concluderà alle 14: un secondo sciopero, indetto da altri sindacati, è iniziato invece dalle 9 e durerà fino alle 17. Come sempre nei casi di scioperi ferroviari, Trenitalia garantirà i servizi minimi di trasporto. Come si legge sul sito «i treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.». Qui c’è l’elenco di tutti i treni garantiti.
È in corso uno sciopero dei treni in tutta Italia.
Harry Styles, cantante ed ex membro degli One Direction, ha aggiunto 56 nuove date al suo tour mondiale del prossimo anno. Tra queste ce ne sono due in Italia: il 2 aprile al Mediolanum Forum di Assago (Milano) e il 4 aprile alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna). Queste due nuove tappe si aggiungono alla data già fissata da tempo del 10 novembre all’Alcatraz di Milano. Il 12 maggio è uscito il primo disco da solista del cantante inglese, che si intitola semplicemente “Harry Styles” ed è stato anticipato da un singolo, Sign of the Times. I biglietti per le nuove date del tour di Harry Styles saranno in vendita dalle 9 di venerdì 16 giugno sul circuito Ticketone. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Harry Styles farà altri due concerti in Italia. Suonerà il 2 aprile a Milano e il 4 a Bologna: si aggiungono al concerto del 10 novembre all'Alcatraz di Milano.
“This Town” è il primo singolo da solista di Niall Horan, uno dei membri della band britannica One Direction che al momento è in una fase di pausa che dovrebbe durare ancora alcuni mesi. Il singolo, una canzone fatta solo con chitarra acustica e voce, è stato diffuso giovedì 29 settembre insieme a un video disponibile su YouTube. Horan ha detto anche di aver firmato un contratto discografico con la Capitol Records e di stare lavorando ad altre canzoni. Been workin in the studio, wanted to share this song I just wrote with u guys. thank you for always being there https://t.co/LVIUAXi5PW
“This Town”, il primo singolo di Niall Horan degli One Direction. È stato diffuso oggi insieme a un video, e presto dovrebbero arrivare altre canzoni.
Martedì, la compagnia aerea Alitalia, che da quasi un anno opera in regime di amministrazione straordinaria, ha fatto sapere di aver ricevuto tre offerte di acquisto. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha commentato oggi le offerte dicendo che almeno una delle tre «contiene dei passi avanti concreti in termini di rotte e di personale». Calenda ha fatto sapere che intende prorogare la scadenza del prestito da 600 milioni di euro che il governo concesse ad Alitalia nel maggio 2017. In questo modo, i commissari che gestiscono Alitalia dovrebbero avere il tempo di approfondire l’offerta e valutare se può rappresentare una soluzione per salvare la società. In un comunicato pubblicato dal ministero Calenda ha aggiunto che «il governo aggiornerà tutte le forze politiche per verificare le rispettive posizioni circa i termini dell’approfondimento del negoziato». Se non si trovasse alcun compratore per Alitalia, il governo sarebbe costretto a nazionalizzarla, acquistandone il capitale, oppure a decretarne il fallimento, vendendone le singole parti per rimborsare i creditori.
Ci sono tre offerte per l’acquisto di Alitalia. E secondo il ministero dello Sviluppo economico almeno una è un "concreto passo in avanti" per mettere in salvo la compagnia aerea in crisi da anni.
Tra i numerosi casi di specie animali invasive che dopo essere state portate dagli esseri umani in un ambiente diverso dal loro habitat naturale hanno prosperato, danneggiando o addirittura portando all’estinzione specie autoctone impreparate a difendersi o competere per le stesse risorse, c’è quello degli ermellini (Mustela erminea) della Nuova Zelanda. Questi mammiferi carnivori furono portati nel paese nel corso dell’Ottocento per regolare la popolazione di un’altra specie non autoctona – i conigli –, e ora sono una minaccia per le numerose specie di uccelli in via di estinzione che si trovano nel paese dato che si riproducono velocemente e non ci sono abbastanza predatori che ne limitino la diffusione. Per questa ragione la Nuova Zelanda vuole liberarsi dagli ermellini e proverà a farlo utilizzando una tecnica di ingegneria genetica, il cosiddetto “gene drive”, in modo che non sia necessario uccidere gli ermellini uno a uno. Il principio del “gene drive” è di modificare uno specifico gene in un gruppo di esemplari di una specie e poi lasciare che il gene si diffonda in tutta la popolazione per via ereditaria, tramite la riproduzione. Se, come in questo caso, lo scopo è ridurre la popolazione degli animali, si può ad esempio fare in modo che nascano solo esemplari maschi. Gli ermellini della Nuova Zelanda non sono gli unici animali su cui si pensa di usare la tecnica del “gene drive”: ci per esempio piani simili per le zanzare che trasmettono la malaria. La prima volta in cui la tecnica si è dimostrata efficace è stato nel 2015, quando fu provata su una popolazione di moscerini della frutta; poi è stata provata su alcune specie di lievito, di insetti e sui topi (per cui però non è stata ancora dimostrata l’efficacia della tecnica), mai su un animale grande come un ermellino. La Nuova Zelanda potrebbe essere il primo paese a sperimentare una cosa del genere a livello nazionale.
La Nuova Zelanda vuole liberarsi degli ermellini con l’ingegneria genetica. Il progetto, ancora in fase di studio, fa parte di un grosso piano per eliminare entro il 2050 tutte le specie di predatori non autoctoni nel paese.
Facebook potrebbe essere quotato in Borsa entro la prossima estate, scrive il Wall Street Journal, con una offerta pubblica iniziale (IPO) che potrebbe portare la società a una valutazione intorno ai 100 miliardi di dollari. Della possibilità di una quotazione del social network si parla da anni e da anni i suoi responsabili rimandano, dicendo di volersi dedicare in primo luogo alla crescita di Facebook. Il servizio ha ora 800 milioni di iscritti e secondo molti analisti è cresciuto a sufficienza per darsi da fare con una IPO che potrebbe giovare molto ai conti della società. Il Wall Street Journal segnala che l’offerta pubblica iniziale potrebbe essere formulata in un periodo di tempo compreso tra aprile e giugno del prossimo anno. La società mira a raccogliere 10 miliardi di dollari con una delle più grandi IPO mai realizzate. Una simile cifra consentirebbe di raggiungere una valutazione intorno ai 100 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto ad alcune delle più grandi società tecnologiche statunitensi come Hewlett-Packard.
Facebook si prepara a entrare in Borsa. L'offerta pubblica iniziale potrebbe arrivare in primavera, dice il Wall Street Journal, per una valutazione complessiva intorno ai 100 miliardi di dollari.
Bottega Veneta, azienda italiana controllata dal gruppo francese Kering, è stata premiata come marchio di moda dell’anno dal British Fashion Council, l’associazione che promuove la moda britannica, nella tradizionale serata di gala che si è svolta lunedì sera alla Royal Albert Hall di Londra. Alla cerimonia hanno partecipato modelle, stilisti, giornalisti, musicisti come la rapper Little Simz ed Eric Clapton, e personaggi famosi come Emilia Clarke, Rihanna, Julia Roberts e Cate Blanchett. Bottega Veneta è stata protagonista della serata grazie agli altri premi vinti dal suo nuovo direttore creativo, lo stilista Daniel Lee, 33enne inglese arrivato nel luglio del 2018 dopo aver lavorato da Maison Margiela, Balenciaga, Donna Karan ed essere stato direttore del design per il ready-to-wear (cioè i vestiti già confezionati che si trovano nei negozi e non quelli fatti su misura dell’alta moda) da Céline. Lee è stato scelto anche come stilista dell’anno, miglior stilista di gioielli e miglior stilista britannico per la moda femminile, mentre il premio per la moda britannica maschile è andato a Kim Jones, direttore creativo di Dior. Tra gli altri premiati ci sono Adut Akec, come migliore modella, Naomi Campbell come icona di moda, Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, come miglior business leader (anche grazie all’innovativo progetto Genius) e Giorgio Armani con il premio alla carriera.
Bottega Veneta è l’azienda dell’anno secondo la moda britannica. Il British Fashion Council ha consegnato i premi per i migliori stilisti, modelle e marchi dell'anno: c'erano anche Rihanna e Adut Akec.
L’ILVA di Taranto, l’impianto che si trova parzialmente sotto sequestro per ordine della magistratura, è la più grande acciaieria d’Europa. Fondato nel 1961, è un impianto siderurgico a ciclo integrale, dove cioè avvengono tutti i passaggi che dal minerale di ferro portano all’acciaio. Il fulcro della produzione sono i cinque altoforni, dove viene prodotta la ghisa. Ognuno è alto più di 40 metri e ha un diametro tra 10 e i 15 metri: al momento quattro altoforni su cinque sono attivi. L’ILVA di Taranto appartiene al Gruppo Riva, controllato dall’omonima famiglia. Il Gruppo Riva è il decimo produttore mondiale di acciaio. Il presidente del gruppo è Emilio Riva, finito agli arresti domiciliari insieme al figlio Nicola. I Riva acquistarono dallo stato l’impianto di Taranto nel 1995. In quegli anni lo stato vendette tutta l’industria pubblica dell’acciaio, che dagli anni Ottanta si trovava in grave crisi. Da anni comitati cittadini e ambientalisti contestano l’impianto dell’ILVA, accusandolo di inquinare l’aria e provocare malattie. Nell’ordinanza con cui ha disposto il sequestro e gli arresti, il gip ha scritto che l’impianto è stato causa e continua a esserlo di «malattia e morte» e perché «chi gestiva e gestisce l’ILVA ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza». Allo stesso tempo i lavoratori e i sindacati difendono l’impianto e l’azienda e hanno annunciato scioperi.
Che cos’è l’ILVA di Taranto. Breve storia della più grande acciaieria d'Europa, contestata, parzialmente sotto sequestro e molto importante per l'economia italiana.
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è la storia dell’inchiesta di Roma, spiegata dall’inizio: e se avete letto del coinvolgimento di personaggi famosi dello sport e dello spettacolo, qui ci sono le ultime novità, incluso il commissariamento del PD di Roma e la risposta di Ignazio Marino, il sindaco della città. Rimanendo in Italia, il Sole 24 Ore ha stilato una classifica delle città italiane dove si vive meglio: la prima è Ravenna, in Emilia-Romagna, l’ultima è Agrigento, in Sicilia. E per chi sta pensando questa sera di andare a mangiare del sushi e non ha ancora deciso il ristorante, ci sono alcuni consigli utili messi insieme da un esperto di cucina, da leggere, necessariamente. – Le province dove si vive meglio in Italia Al primo posto della classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita c’è Ravenna; l’ultima è Agrigento
Sunday Post. La classifica delle città italiane dove si vive meglio e consigli su come riconoscere un buon sushi, tra le cose più lette sul Post questa settimana.
Fino a trent’anni fa era piuttosto comune vedere una o più damigiane di vino nelle cantine di molte case italiane. Al loro interno veniva conservato il vino in attesa di essere travasato nelle bottiglie o nei fiaschi che poi finivano in tavola. Si usavano le damigiane perché allora si beveva più vino, e se ne beveva di più anche perché conteneva meno alcol rispetto a oggi. L’aumento della gradazione alcolica, che negli ultimi trent’anni è stato significativo, ha interessato moltissimi vini rossi in tutto il mondo, anche i più pregiati, ed è dovuto principalmente a due fattori: il cambiamento climatico e l’influenza di alcuni critici capaci di orientare il mercato mondiale. Insieme, queste due cause hanno costretto le aziende, i viticoltori e gli enologi a un continuo adattamento della produzione.
Nel vino c’è più alcol. C'entrano il riscaldamento globale, che ha un significativo impatto sulle vigne, e i gusti di alcuni critici influenti tra gli anni Ottanta e Novanta.
Dal 2011 al 2014 a San Francisco c’è stato un aumento del 28 per cento delle telefonate al 911, il numero telefonico per le emergenze negli Stati Uniti. Il motivo però non era un incremento dei reati, delle emergenze sanitarie oppure degli scherzi telefonici: erano le telefonate fatte col culo. Secondo un nuovo rapporto stilato e diffuso dai ricercatori di Google, circa il 20 per cento di tutte le telefonate fatte l’anno scorso al 911 da San Francisco sono partite da sole dalla tasca posteriore dei pantaloni. Sempre più persone, infatti, negli ultimi anni hanno abbandonato i telefoni fissi per usare soltanto i cellulari: e per quanto la tastiera di un cellulare possa essere bloccata, per ragioni comprensibili è sempre possibile far partire le chiamate di emergenza. Quindi le chiamate di emergenza sono in aumento. È un grosso problema per gli operatori del 911, che devono accertarsi che il silenzio che sentono dall’altra parte della linea non si debba al fatto che qualcuno è in pericolo e non può parlare. La necessità di indagare ogni volta le ragioni del silenzio dall’altra parte della linea telefonica sta mettendo a dura prova un sistema già sovraccarico di lavoro.
Le telefonate di emergenza fatte col culo. Sono quelle partite per sbaglio dai cellulari infilati nella tasca di dietro dei pantaloni: sono moltissime e creano parecchi problemi ai centralinisti.
Lunedì mattina è stato arrestato con l’accusa di «associazione mafiosa» Antonello Nicosia, membro del Comitato nazionale dei Radicali italiani e collaboratore della deputata di Italia Viva Pina Occhionero. Tra le varie accuse mosse dalla procura di Palermo c’è quella di aver recapitato fuori dal carcere dei messaggi provenienti da alcuni boss mafiosi con cui aveva parlato durante le visite insieme a Occhionero. La deputata, ex esponente di Liberi e Uguali, non è indagata perché, secondo la procura, non sapeva niente delle presunte attività mafiose di Nicosia: Ansa dice comunque che è stata interrogata come testimone. Nicosia ha 48 anni ed è originario di Sciacca, in provincia di Agrigento. Conduceva un programma intitolato Mezz’ora d’aria sulla tv locale AracneTV, era direttore della onlus Osservatorio internazionale dei diritti umani ed era un attivista per i diritti dei detenuti. Nel 2018 era stato eletto membro del Comitato nazionale dei Radicali italiani, e secondo i giornali ha un precedente penale per traffico di droga. Adnkronos, che riporta ampi stralci del decreto di fermo emesso dalla procura, scrive che aveva da poco ottenuto un “contratto” come collaboratore di Occhionero: la deputata ha confermato su Facebook che la collaborazione durò quattro mesi, spiegando che assunse Nicosia sulla base del suo curriculum in cui si diceva professore universitario, per poi interrompere il rapporto quando scoprì che era falso. In quel periodo, però, Nicosia accompagnò Occhionero però in alcune visite in carcere, durante le quali secondo la procura raccolse i messaggi per l’esterno grazie alle maggiori libertà concesse ai deputati che visitano i detenuti. «Sono profondamente amareggiata ma la giustizia farà il suo corso» ha scritto Occhionero.
L’arresto per mafia di Antonello Nicosia, dei Radicali. È il collaboratore di una deputata e un attivista per i diritti dei detenuti, accusato di aver segretamente favorito alcuni boss in carcere.
Il 7 settembre a New York è stata presentata la quarta collezione di Yeezy, il marchio di Adidas disegnato dal rapper Kanye West. La sfilata è stata organizzata in un parco sulla Roosevelt Island, una stretta isola nell’East River che si trova tra Manhattan e il quartiere del Queens. Gli ospiti dell’evento non conosceva il posto esatto, sugli inviti c’era solo scritto di prendere delle navette a un indirizzo di West Chelsea, una parte di Manhattan. Gli abiti della collezione, chiamata Season 4, sono in linea con lo stile delle precedenti: capi di streetwear molto larghi, tinta unita in tonalità tenui, molto effetto nudo. Per questa collezione West ha scelto soprattutto il beige e altri colori terrosi. Si sono visti stivali molto alti abbinati ad abiti molto corti e aderenti, ciabatte, cappucci giganti, giacche larghe in cammello e top sportivi indossati con gonne a vita alta o boxer. La sfilata è stata trasmessa in streaming su Tidal, il servizio di streaming musicale ad alta qualità del rapper Jay Z. #YEEZYSEASON4 (@gq)
Cosa si è visto alla sfilata di Kanye West. È la quarta collezione di Yeezy, il marchio disegnato dal musicista per Adidas: lo stile è sempre un po' lo stesso e ci sono stati un po' di guai a causa del caldo.
Mick Jagger invecchia ormai da decenni, come tutti noi, ma anche di più: lui invecchia da quando disse quelle cose su invecchiare e continuare a fare rock’n’roll e invecchia da quando per la prima volta qualcuno disse “i Rolling Stones? Sono ancora in giro?” e invecchia da quando quella loro canzone suggerì un patto col diavolo e da quando quell’altra disse che il tempo era dalla sua parte. Oggi lui compie 70 anni e i Rolling Stones sono ancora in giro e potremmo dirci tutte le cose che abbiamo già detto in questi decenni: oppure farcene infine una ragione, diavolo o no. Certo, è diventato più un’immagine da rotocalco che il creatore di musica eterna, sovversiva e formidabile, ma a reinventarsi sono – quando ci riescono – quelli che hanno bisogno di reinventarsi: a lui chi glielo faceva fare? È Mick Jagger, da più di cinquanta dei suoi settant’anni. È Mick Jagger ogni anno. Nella foto: Mick Jagger durante l’esibizione dei Rolling Stones al festival di Glastonbury, il 29 giugno 2013 (ANDREW COWIE/AFP/Getty Images)
Come sei cresciuto, Mick Jagger. Le foto di un fantastico settantenne, una per ogni anno che l'abbiamo avuto intorno.
Da lunedì 10 luglio famiglie e imprese possono utilizzare i “nuovi voucher” per pagare piccoli lavoretti saltuari: gli strumenti che sono stati introdotti al posto dei “vecchi voucher”, aboliti dal governo Gentiloni allo scopo di evitare un referendum proposto dalla CGIL. Qui al Post abbiamo provato a registrarci come utilizzatori del “Libretto famiglia” – si chiamano così i nuovi voucher – che i privati potranno usare per retribuire prestazioni come le lezioni di ripetizioni scolastiche, i lavori di giardinaggio o quelli di pulizie domestiche. Ci abbiamo messo due giorni, non è stato semplicissimo. Prima di cominciare è importante sapere quali sono le regole del “Libretto famiglia”. Tutto si svolge tramite il sito dell’INPS, l’ente di previdenza che gestisce ogni passaggio della transazione. Tramite il sito, il datore di lavoro acquista dei buoni da dieci euro con cui pagare il lavoratore, che ne incasserà otto netti e circa due sotto forma di assicurazione e contributi (con i vecchi voucher, invece, il lavoratore incassava 7,5 euro ogni 10 versati dal datore di lavoro). Ogni lavoratore non potrà percepire più di 5 mila euro netti l’anno tramite il “Libretto famiglia” e il suo equivalente usato dalle imprese, che invece si chiama “Presto”. E da un singolo datore di lavoro, che sia una famiglia o un’impresa, non potrà ricevere più di 2.500 euro netti in un anno (qui avevamo spiegato nel dettaglio quali sono le regole che gli si applicano).
Abbiamo provato a usare i nuovi voucher. E non è stato facile: come funziona la complicata procedura per comprare o riscuotere i "Libretti famiglia" con cui pagare piccoli lavori occasionali.
Il primo e finora unico trailer di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, fu diffuso nel dicembre 2019 annunciando un’uscita nei cinema il 17 luglio, dieci anni dopo Inception e venti dopo Memento. Nel frattempo è successo quello che sappiamo e in gran parte del mondo i cinema sono chiusi o comunque pochissimo frequentati. Alcuni film che sarebbero dovuti uscire al cinema sono usciti online, altri sono stati posticipati (alcuni addirittura al 2021) e di altri ancora non si può dire quando e dove saranno resi disponibili. Tenet, invece, continua a mantenere la sua data d’uscita originale. Per questo motivo Tenet è diventato una sorta di portabandiera dell’intera industria cinematografica: se dovesse uscire e avere incassi soddisfacenti, se ne parlerebbe come del film da cui il cinema è ripartito; se così non dovesse essere, sarebbe un pessimo segno per l’intero settore. Tenet, tra l’altro, è un film che è praticamente impossibile immaginarsi in streaming anziché (o prima che) nei cinema: perché Nolan ha idee piuttosto chiare in merito, perché è costato troppo per poter rinunciare agli incassi dei botteghini e perché ha una trama che, a quanto ne sappiamo, soffrirebbe molto di ogni possibile spoiler.
Il cinema ripartirà da “Tenet”? l'uscita del nuovo film di Christopher Nolan è prevista per il 17 luglio, e le sue sorti diranno molte cose sul futuro dell'intero settore.
01.29 – Dopo sette ore e mezza il liveblog si chiude: qui, in 8 punti, i risultati di queste elezioni. 00.56 – Mancano 200 sezioni alla Camera, salvo sorprese incredibili il centrosinistra dovrebbe avere la maggioranza di uno zero virgola qualcosa.
Il liveblog della giornata elettorale. Tutti gli aggiornamenti su Camera e Senato.
A Farindola, in provincia di Pescara, si temono molti morti a causa di una valanga che nella serata di ieri ha ricoperto e danneggiato parte di un albergo, l’Hotel Rigopiano, che ospitava una trentina di persone tra clienti e personale, tra le montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso. Per ora sono stati recuperati i corpi di tre persone, e un quarto corpo è stato individuato, hanno comunicato i Vigili del Fuoco, sul posto con diverse squadre di soccorso. La valanga si è probabilmente formata in seguito alle intense scosse di terremoto di ieri nel Centro Italia, quattro delle quali hanno superato magnitudo 5. I soccorritori hanno impiegato molte ore per raggiungere l’albergo, rimasto completamente isolato e raggiungibile solo a piedi o in elicottero. Le immagini dall’alto riprese dagli elicotteri di Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato mostrano l’estensione della valanga, che ha coperto buona parte dell’Hotel Rigopiano e ne ha causato anche lo spostamento di alcuni metri verso valle.
La valanga sull’Hotel Rigopiano. Da ore si cercano le circa 30 persone rimaste intrappolate nell'albergo sommerso dalla neve tra le montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso: ci sono almeno quattro morti.
“La cosa più importante che voglio dirvi con questa presentazione è che penso di avere trovato il modo di pagare tutto questo”, ha detto Elon Musk oggi raccontando all’International Astronautical Congress di Adelaide (Australia) un aggiornamento del suo piano molto ambizioso per rendere l’umanità una “specie multiplanetaria”, che un giorno raggiunga e colonizzi Marte. Musk non è un grande affabulatore – s’interrompe spesso e ha continue esitazioni mentre parla – ma compensa le sue scarse doti oratorie raccontando il futuro che ha in mente, che sembrerebbe pura fantascienza se non fosse controbilanciato dai successi raggiunti finora dalla sua compagnia spaziale SpaceX. Ad appena 9 anni dal primo lancio di successo di un suo razzo, SpaceX è diventata centrale nelle attività spaziali globali: invia regolarmente satelliti in orbita, porta rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale e ha reso riutilizzabili le parti più costose dei suoi razzi, riducendo molto i costi di una delle industrie più onerose al mondo. Il nuovo piano per Marte presentato da Musk, per quanto incredibile, è basato sulle conoscenze accumulate in questi anni e su una revisione dei progetti proposti l’anno scorso, per renderli più realistici ed economicamente sostenibili. Razzi e astronavi meno giganteschi Il nuovo progetto ha molte cose in comune con quello presentato lo scorso anno, ma prevede l’utilizzo di un razzo e di un’astronave più piccoli, in modo che possano essere utilizzati anche per altri scopi come viaggi verso la Luna e la creazione di un sistema di trasporto da città a città sulla Terra. In futuro sostituiranno tutti gli altri sistemi di trasporto spaziale utilizzati finora da SpaceX, come il razzo Falcon 9 e la capsula Dragon, così come il razzo di nuova generazione in costruzione Falcon Heavy, per portare in orbita oggetti più pesanti. Semplificando, Musk vuole un razzo e un’astronave di “taglia unica”, che vadano bene per missioni e scopi diversi. In questo modo l’azienda potrebbe teoricamente ridurre i costi di gestione e rendere più praticabili missioni di lunga durata, come quelle per raggiungere Marte. La progettazione e la costruzione di una prima versione del razzo e dell’astronave hanno un costo previsto intorno ai 10 miliardi di dollari (lo sviluppo dello Space Shuttle della NASA costò 30 miliardi di dollari di oggi).
A che punto è il piano di Elon Musk per colonizzare Marte. Perché c'è, un piano, e ha anche una concretezza: il capo di SpaceX ha spiegato come vuole rendere l'umanità una "specie multiplanetaria" e colonizzare il pianeta dal 2024.
Qualche giorno fa vi avevamo raccontato della storia di Fini e della casa a Montecarlo, attorno alla quale si stanno concentrando – a volte in maniera piuttosto pretestuosa – gli scontri nella maggioranza tra PdL e finiani. È una storia complicata da raccontare: non solo perché di per sé è piuttosto intricata ma anche perché gli elementi fattuali – le notizie, diciamo – vanno pescati tra una marea di cose che non hanno niente a che fare con la storia in questione: le richieste di dimissioni da una parte e dall’altra, il gossip sulla famiglia Elisabetta Tulliani, suo fratello che lava la Ferrari, eccetera. Riassumendo, la storia è questa. Alleanza Nazionale nel 1999 riceve in eredità da una sua sostenitrice una casa a Montecarlo. La casa rimane lì per diversi anni, abbandonata e da ristrutturare. Una perizia la valuta 300 milioni di lire, AN la vende nel 2008 per 300 mila euro. Il Giornale sostiene però che AN nel corso degli anni avrebbe ricevuto e rifiutato offerte superiori al milione di euro, più vicine al valore di simili immobili. La casa viene venduta a una società offshore dai titolari misteriosi e passa diverse mani nel giro di pochi mesi, finché pochi mesi fa il Giornale non scopre che a un certo punto è stata data in affitto a Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato del presidente della Camera. I proprietari dell’immobile continuano a essere impossibili da identificare e rintracciare. Fini qualche giorno fa ha detto che gli acquirenti dell’immobile furono presentati ad AN dallo stesso Tulliani. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per appropriazione indebita e truffa aggravata, in seguito alla denuncia presentata da due esponenti della Destra, il partito di Francesco Storace. La denuncia non ha niente a che fare con quanto sopra, bensì col fatto che il testamento della contessa donava gli immobili a Fini “per la buona battaglia”, che i due esponenti della Destra considerano tradita dalla svolta politica intrapresa da Fini negli ultimi anni. Oggi ci sono tre sviluppi degni di nota.
Dove eravamo rimasti. Tre nuovi sviluppi nella storia di Fini e della casa a Montecarlo.
Tra le non poche attività i cui affari sono cresciuti durante la pandemia c’è anche quella di chi si fa pagare per dare consigli e fare lezioni su come giocare a certi videogiochi. La figura degli allenatori di videogiochi esiste da più di un decennio – “Vuoi diventare bravo ai videogiochi? Assumi un ragazzo online”, diceva nel 2006 un titolo del Wall Street Journal – ma negli ultimi tempi attorno a queste figure si è sviluppato quello che il Guardian ha definito «un nuovo e fiorente settore»: che dai primi mesi del 2020 in poi è «esploso», e che sembra poter avere ancora ottimi margini di crescita. Già nell’aprile 2020, Bloomberg citò dati secondo i quali «il settore legato a corsi e lezioni per videogiocatori, di persona oppure tramite lezioni via streaming» era verosimilmente superiore al miliardo di dollari. E tutto lascia pensare che da allora abbia continuato a crescere, più o meno di pari passo con la crescita di interessi verso gli eSport (cioè la pratica competitiva e spesso professionistica di alcuni videogiochi) e in conseguenza del successo di videogiochi online multigiocatore come Fortnite, Apex Legends o Call of Duty: Warzone. Spesso si tratta di videogiochi in modalità “battle royale” (in cui, in breve, si combatte tutti-contro-tutti, e alla fine vince uno solo), di cui è piuttosto semplice apprendere le regole e i meccanismi di base, ma nei quali diventa molto complicato riuscire a primeggiare, vista l’alta concorrenza.
Esistono anche gli allenatori di videogiochi. Ci sono da anni, ma di recente il settore si è organizzato ed è cresciuto: tra le altre cose, per assecondare gli interessi di allievi diversi.
AlphaGo, l’intelligenza artificiale (AI) di Google DeepMind, ha battuto il campione mondiale del complicato gioco da tavolo Go in una serie di partite molto appassionante e che ad alcuni ha ricordato la sfida a scacchi tra Deep Blue, il computer di IBM, e il campione di scacchi Garry Kasparov alla fine degli anni Novanta. AlphaGo ha battuto Lee Se-dol in quattro partite su cinque a un gioco che ha molte più variabili rispetto a quelle degli scacchi, dimostrando capacità inimmaginabili fino a qualche tempo fa e che secondo gli esperti saranno alla base dei futuri sistemi informatici “intelligenti”. A Go si gioca in due, davanti a una griglia 19 x 19 che viene chiamata goban. Per vincere è necessario conquistare una porzione di goban superiore a quella dell’avversario, collocando le proprie pedine sulla griglia. Ogni giocatore può catturare una o più pedine dell’avversario se riesce a circondarle completamente con le proprie pedine. Il giocatore deve quindi muoversi cercando di bilanciare la necessità di espandere il controllo sulla griglia con quella di difendersi dall’avversario. Il gioco finisce quando entrambi i giocatori passano a vicenda una mano, cosa che indica il fatto che nessuno dei due ha ulteriori possibilità di espandere il proprio territorio o di ridurre gli spazi occupati dall’avversario. Su un singolo goban ci sono 4,63 x 10170 diverse posizioni possibili, dato che fa ben capire quale sia l’enorme livello di complessità del gioco.
Perché la vittoria di AlphaGo è importante. L'intelligenza artificiale di Google ha superato il paradosso per cui sappiamo più cose di quante ne riusciamo a spiegare, racconta il New York Times.
Ogni anno, la serie di articoli “The World if” (“Il mondo se”) del settimanale Economist raccoglie una serie di scenari ipotetici sul futuro del mondo a breve-medio termine. Nella serie di quest’anno, il settimanale ha provato a immaginare come sarebbe il mondo se Trump vincesse per la seconda volta le elezioni, se tutti i paesi del mondo aprissero i loro confini ai migranti e se l’Impero Ottomano non fosse mai crollato. Uno degli scenari più inquietanti che il settimanale prova a esaminare sembra uscito da un film di fantascienza catastrofico: cosa accadrebbe se una tempesta solare distruggesse le infrastrutture elettriche di un’intera nazione? Una tempesta solare è l’effetto che produce sul nostro pianeta un’improvvisa attività sulla superficie del sole. Queste “eruzioni solari”, chiamate tecnicamente “espulsioni di massa coronale”, sono costituite da plasma che viene trascinato lontano dal campo magnetico della corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera della stella che si estende per centinaia di migliaia di chilometri. La “nube” di questo materiale, quando arriva sulla terra, di solito tra le 24 e le 36 ore dal momento dell’eruzione, può interferire con i nostri satelliti o se particolarmente forte può causare danni sulla superficie terreste. Semplificando, le tempeste più forti generano fortissime scariche di corrente elettrica che possono essere “raccolte” dalla nostra rete elettrica e mandarla in sovraccarico.
Cosa succede se va via la corrente in un paese intero. E uno grosso, tipo gli Stati Uniti: l'Economist ha provato a immaginare le conseguenze di una "tempesta solare" per una grande nazione avanzata.
Il titolo in prima pagina sul Manifesto di oggi venerdì 16 maggio è “I dopati della terra” e fa riferimento a un reportage di Angelo Mastrandrea (che a sua volta cita un dossier della onlus In Migrazione) sulle condizioni di lavoro degli indiani sikh nelle campagne dell’Agro Pontino. Vicino a Sabaudia, infatti, vive parte della più nume­rosa comu­nità sikh dopo quella di Novel­lara, in Emilia Romagna: 12 mila abi­tanti cen­siti uff­icialmente («in realtà, con­tando gli “irre­go­lari”, le pre­senze aumen­tano deci­sa­mente: 30 mila, forse per­sino di più»), che lavorano quasi tutti come contadini anche dodici ore al giorno per quattro euro all’ora, nel migliore dei casi, e che «per soprav­vi­vere ai ritmi mas­sa­cranti e aumen­tare la pro­du­zione sono let­te­ral­mente costretti a doparsi con sostanze stu­pe­fa­centi e anti­do­lo­ri­fici che ini­bi­scono la sen­sa­zione di fatica». L’ovetto che aiuta a sop­por­tare la fatica costa appena dieci euro, al mer­cato nero dello schia­vi­smo pon­tino. Singh ha due pos­si­bi­lità: scio­gliere il con­te­nuto diret­ta­mente in bocca o mesco­larlo al chai, il tè dei sikh. Sce­glie la seconda per­ché «se lo man­gio fa più male, allo sto­maco e alla gola». Così, di prima mat­tina, quella che gli indiani di Bel­la­far­nia chia­mano «la sostanza» can­cella la fatica e i dolori del giorno pre­ce­dente e si pre­para ad affron­tare quello che sta per comin­ciare «dopato come un cavallo», come sostiene Marco Omiz­zolo, un gio­vane socio­logo che, con l’associazione In migra­zione, ha rea­liz­zato un dos­sier che è un j’accuse nei con­fronti di padron­cini e capo­rali del basso Lazio.
I sikh che lavorano nell’Agro Pontino. «Ci danno una piccola sostanza per farci lavorare di più» e non sentire fatica e dolore: il reportage del Manifesto sulle migliaia di indiani che lavorano nelle campagne.
Nel 1992 due giovani di Caserta non ancora trentenni si iscrissero a “Le parole di gomma”, un corso di scrittura che si teneva la sera, in un piccolo pub di Roma. All’epoca in Italia di scuole di scrittura non ce n’erano (la Scuola Holden di Torino sarebbe nata nel 1994) e l’idea che la scrittura potesse essere insegnata era arrivata da poco, accompagnata da qualche scetticismo. Però per i due giovani di Caserta, che poi erano gli scrittori Francesco Piccolo e Antonio Pascale prima di diventare scrittori, “Le parole di gomma” fu importante: li portò, in breve tempo, a entrare nel mondo dell’editoria, a pubblicare i loro primi racconti, e a rinsaldare un duraturo sodalizio con l’organizzatore di quel corso, Marco Cassini, che oggi è l’editore di Sur. Da allora Cassini non ha mai smesso di organizzare corsi di scrittura, anzi nel tempo si è messo a farne tanti altri, dedicati a tutti i mestieri del mondo dei libri. Oggi è il direttore editoriale della Scuola del libro, da cui negli anni sono passati migliaia di aspiranti scrittori, traduttori, editor, giornalisti, redattori ed editori. Molti di loro sono riusciti a intraprendere un percorso professionale. Le case editrici 66th&2nd, Neo, LiberAria, Orecchio acerbo, Uovonero, fra le altre, sono state fondate da suoi ex allievi, fra i quali figurano anche – solo per fare qualche nome – Veronica Galletta (vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2020) e Silvia Manzio (vincitrice del Premio Babel-Formentini 2020 per la miglior traduzione), che hanno partecipato ai corsi di scrittura e di traduzione della Scuola.
Come imparare a fare i libri. Cioè a scriverli, ma anche a portarli dai lettori: la Scuola del libro di Roma insegna tutte le professioni del mondo dell'editoria, ora anche online.