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Al confine tra Italia e Slovenia succede frequentemente che la polizia italiana fermi migranti irregolari appena entrati in territorio italiano, e che decida di avviare la cosiddetta «riammissione», cioè di rimandarli in Slovenia. Il questore di Trieste ha spiegato di recente che si tratta di una pratica regolare, poco conosciuta ma prevista dagli accordi di Schengen, gli stessi che stabiliscono la libera circolazione delle persone nei paesi europei che li hanno sottoscritti. A quel punto, ha raccontato la Stampa, i migranti entrano in «una selva di situazioni giuridiche diverse» che «rappresenta un’incomprensibile roulette russa». «Nessun respingimento irregolare alla frontiera con la Slovenia», giura il questore di Trieste. «Tutto viene fatto secondo le regole». È comprensibile infatti lo smarrimento del povero disgraziato che dopo settimane di marcia nei boschi di Slovenia e Croazia, si butta tra le braccia di un poliziotto italiano pensando di avercela fatta. Ma non è così perché c’è l’impersonale, algido, fors’anche crudele accordo di Schengen che stabilisce la sua sorte. | I migranti che l’Italia riporta in Slovenia, grazie a Schengen. Non sono «respingimenti irregolari», ma «riammissioni» compiute seguendo gli accordi di libera circolazione, racconta la Stampa. |
Dal pomeriggio di venerdì 14 febbraio, e per tutta la giornata di sabato, il presidente della Repubblica sta tenendo le consultazioni che dovrebbero portare all’affidamento dell’incarico di presidente del Consiglio a Matteo Renzi – non è ancora chiaro se già nella giornata di sabato o più tardi. Angelino Alfano del Nuovo Centrodestra, dopo il colloquio con Napolitano nel pomeriggio di sabato, ha detto che per la formazione di un nuovo governo «serve tempo» e «non bastano 48 ore», facendo capire che prima ci sarà bisogno di concordare un programma di massima: si è quindi indebolita l’ipotesi che Renzi possa presentare la lista dei ministri molto velocemente. | Renzi e il governo, cosa succede ora. Enrico Letta si è dimesso, le consultazioni di Napolitano si concluderanno oggi ma i tempi si allungano, dice Alfano: le cose da sapere. |
Pier Camillo Davigo, ex pubblico ministero di Tangentopoli e oggi presidente della II sezione della Corte di Cassazione, è uno dei due nuovi “membri togati”, cioè provenienti dalla magistratura, del Consiglio superiore della magistratura (CSM), il principale organo di autogoverno dei giudici. Davigo è stato il più votato tra i magistrati candidati. Alle elezioni che si sono tenute tra domenica e lunedì Davigo ha raccolto 2.522 voti, molti se si considera che i votanti sono stati 8.010. La seconda eletta – i posti in palio erano due – è stata Loredana Micciché, giudice della corrente di centrodestra Magistratura indipendente, che ha raccolto 1.760 voti. È andata male invece la giudice torinese Rita Sanlorenzo, candidata di Area, la corrente che rappresenta i gruppi di sinistra, che è arrivata solo quarta. | Pier Camillo Davigo è stato il magistrato più votato nell’elezione dei due nuovi membri togati del Consiglio superiore della magistratura. |
Negli ultimi giorni, grazie a una serie tv e a una notizia, negli Stati Uniti si è riparlato di uno dei casi di cronaca più famosi degli anni Sessanta: l’omicidio di Kitty Genovese. Kitty Genovese fu accoltellata il 13 marzo del 1964 in un quartiere residenziale del distretto del Queens di New York, nella totale indifferenza dei suoi molti vicini di casa che si accorsero che stava succedendo qualcosa, ma non intervennero per aiutarla. Proprio la mancata reazione da parte dei testimoni rese celebre il caso Genovese, che in breve tempo divenne il simbolo dell’apatia e dell’indifferenza della vita nelle grandi città e finì con l’indicare un fenomeno psicologico conosciuto con il nome di “effetto spettatore” o, appunto, “sindrome Genovese”. | La storia di Kitty Genovese. Una notizia e una serie tv stanno facendo riparlare di un vecchio famoso caso di cronaca americano, che divenne il simbolo di un fenomeno psicologico. |
Sono bravi tutti ad andare al museo delle cere e fare gli scemi con le statue degli attori. In questo caso però a fare lo scemo è l’attore statunitense Jon Hamm, famoso per interpretare il personaggio di Don Draper nella serie tv Mad Men e per il suo carattere scherzoso. Quando una settimana fa è stata presentata una statua di Don Draper al museo delle cere Madame Tussauds di New York, Hamm si è scattato dei selfie insieme alla statua, facendo delle smorfie e poi imitando l’espressione seria e grave del personaggio. Hamm e il modello erano entrambi vestiti con un abito grigio, cosa che ha contribuito al divertimento dell’attore, che ha commentato «è una coincidenza, ma c’è un che di folle nel modo identico in cui abbiamo deciso di vestirci. Mi riferisco a lui come fosse un essere umano in grado di vestirsi da solo». Hamm – che era insieme alla compagna, l’attrice Jennifer Westfeldt – ha anche scherzato sull’espressione della statua, dicendo che «molte persone direbbero che descrive perfettamente il mio modo di recitare. Molti sguardi cerei, molto rimuginare in silenzio». | Jon Hamm fa lo scemo con Don Draper. L'attore di Mad Men è andato alla presentazione di una sua statua al Madame Tussauds e si è assai divertito. |
Orionidi è una “pioggia di meteore” che si può vedere nel cielo in queste notti: dove il cielo non sarà coperto, resterà visibile fino alla prima settimana di novembre. Lo sciame meteorico delle Orionidi si chiama così perché il punto dal quale sembrano provenire le comete, indicato come “radiante”, è una grande porzione di cielo vicino alla costellazione di Orione. Le Orionidi sono uno dei più importanti e famosi sciami di meteore d’autunno, come sanno bene gli astronomi e i semplici appassionati di astronomia. Nel loro periodo di massima attività, che va dal 20 al 24 ottobre, si possono osservare ogni ora decine di stelle cadenti. Le avventure in cielo delle Orionidi s’intrecciano con quella della cometa di Halley, probabilmente la più famosa in tutta la storia dell’astronomia, che seguendo la sua orbita torna periodicamente ad avvicinarsi al Sole e alla Terra. Il calore della nostra stella fa scaldare gli strati più superficiali della cometa, che si sfaldano producendo detriti di varie dimensioni: grandi quanto un masso o minuscoli come un granello di sabbia. Halley attualmente è lontana da noi, ma nei secoli passati, nel corso dei suoi passaggi ravvicinati, ha prodotto una lunga scia di detriti, nella quale la Terra entra periodicamente seguendo la propria orbita intorno al Sole. È proprio in questa circostanza che si forma lo sciame meteorico: i piccoli frammenti di roccia lasciati da Halley entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, a grande velocità, bruciano e si illuminano lasciando una scia luminosa che di notte diventa visibile. | Avete visto le meteore delle Orionidi? la “pioggia di meteore” è già visibile in queste notti, e – nuvole permettendo – lo sarà fino a inizio novembre: la Terra sta attraversando la scia lasciata dalla cometa di Halley nel corso dei secoli. |
La tastiera di un comune telefono, con le sue tre file di tre numeri e lo zero al fondo, è una delle cose più familiari che abbiamo per le mani quasi tutti i giorni, tanto da darla per scontata e non pensare mai che a un certo punto, nella storia, qualcuno si prese la briga di inventarla e di mettere i dieci tasti in quella posizione e non in un’altra. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta i Bell Labs, l’insieme dei laboratori di ricerca e sviluppo della compagnia telefonica statunitense Bell, dovettero affrontare il problema del passaggio dai telefoni con il classico disco combinatore (quelli con la ruota forata in corrispondenza dei vari numeri, che da noi sopravvissero fino quasi alla fine del secolo) ai nuovi modelli su cui era possibile comporre il numero pigiando i tasti. Si trattava di un importante passo avanti per rendere più pratica la composizione dei numeri di telefono, ma bisognava studiare un efficace schema per il posizionamento dei tasti. | Perché i tasti del telefono sono messi così? vi sembrerà scontato, invece si fecero test e progetti molto diversi, e alla fine si scelse di fare il contrario rispetto alle calcolatrici. |
Da circa due settimane, Lampedusa sta affrontando con difficoltà la gestione di un grande numero di migranti arrivati sull’isola dopo essere stati soccorsi o sbarcando autonomamente. Tra il 21 e il 23 luglio erano arrivati sull’isola centinaia di migranti, tra sbarchi autonomi e una grossa operazione della Capitaneria di porto che aveva soccorso 103 persone distribuite tra varie piccole imbarcazioni in difficoltà. Le persone ospitate nell’hotspot sono arrivate ad essere più di 900 (erano attorno ai 400), prima che alcune centinaia fossero trasferite a Porto Empedocle con i traghetti disposti dalla Prefettura di Agrigento. Sbarchi e operazioni di soccorso sono però proseguiti, e il numero di persone nell’hotspot è tornato attorno ai 1000, nonostante il centro sia attrezzato per ospitare non più di un centinaio di persone. Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa, ha definito la situazione “ingestibile”: «Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io» ha detto, «l’hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull’amministrazione comunale e sui lampedusani». Martello ha aggiunto che per oggi non sono previsti trasferimenti, anche se la prefettura di Agrigento ieri aveva fatto sapere di essere al lavoro per trovare posti disponibili per ricollocare i migranti che devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria per limitare la diffusione del coronavirus. | Cosa sta succedendo a Lampedusa. Negli ultimi giorni sull'isola sono arrivati centinaia di migranti, e l'hotspot che dovrebbe accoglierne circa 100 ne ospita dieci volte tanti. |
Domenica 27 luglio Viva (supplemento settimanale del quotidiano argentino Clarín) ha pubblicato un’intervista con Papa Francesco. Si trattava della prima intervista di Jorge Mario Bergoglio, che è argentino, a un giornale del suo paese, ed è uscita in un numero speciale dedicato ai primi 500 giorni del suo pontificato. L’articolo – firmato dal giornalista Pablo Calvo e nato da un incontro avvenuto lo scorso 7 luglio a Santa Marta e durato 77 minuti – è stato ripreso e citato da molti siti web e giornali internazionali per il contenuto piuttosto personale delle domande e delle risposte date dal Papa, ma soprattutto per la sua forma. Tra le altre cose – ed è stata questa la parte più citata e ripresa dell’intervista – il Papa ha dato dieci consigli per essere felici. Sono presentati dalla rivista Viva e da un breve video pubblicato online, come un decalogo: | Il decalogo del Papa per la felicità. Papa Francesco ha elencato a una rivista argentina i suoi 10 segreti per vivere sereni: lasciar perdere il proselitismo religioso, per esempio. |
Francesco Gabbiani, il cantautore che a febbraio ha vinto l’ultima edizione di Sanremo, è arrivato sesto all’Eurovision, uno dei più importanti festival musicali al mondo. Gabbani ha presentato “Occidentali’s Karma”, la stessa canzone con cui ha vinto Sanremo: nelle ultime settimane era considerato fra i favoriti, ma alla fine non è nemmeno arrivato a giocarsi la vittoria con gli altri artisti più votati. L’Eurofestival di quest’anno è stato vinto dal cantautore portoghese Salvador Sobral con “Amar Pelos Dois”. Congratulazioni a #SalvadorSobral per la vittoria all'@Eurovision 2017 ?#ESCita #ESC2017 #Eurovision #CelebrateDiversity #Rai1 pic.twitter.com/CKn8MvcwQN | Francesco Gabbani è arrivato sesto all’Eurovision. Con "Occidentali's Karma", la stessa canzone con cui ha vinto l'ultima edizione di Sanremo. |
Filippo Patroni Griffi, nominato ieri ministro della Funzione Pubblica, ha 56 anni ed è un magistrato. Consigliere di Stato, è stato capo dell’ufficio legislativo dei ministri Cassese, Frattini, Motzo, Bassanini e Brunetta. Capo di gabinetto del ministro per le Riforme Istituzionali Amato, nell’ultimo governo Prodi è stato capo del Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio. Gli ultimi incarichi che ha ricoperto sono segretario generale dell’Autorità Garante delle Comunicazioni e membro della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Un anno fa era stato intervistato da Report nell’ambito di un’inchiesta giornalistica sui magistrati fuori ruolo (come lui, e come anche Antonio Catricalà, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio). L’inchiesta raccontava di come in Italia alcuni magistrati, prestati temporaneamente ad altri incarichi, continuano a percepire lo stipendio – spesso sontuoso: centinaia di migliaia di euro l’anno – relativo alla loro precedente professione. Quel “temporaneamente” può avere molti significati, spesso significa anni o decenni, e durante questi periodi la legge garantisce inoltre a questi magistrati di usufruire degli scatti di anzianità e delle promozioni per gli incarichi che non svolgono. L’intervento di Patroni Griffi arriva al minuto 4:15. | Patroni Griffi e il doppio stipendio. Un anno fa il neo ministro per la Funzione pubblica aveva spiegato a Report la sua situazione di magistrato "fuori ruolo". |
Da più di dieci anni si sente parlare della costante diminuzione del numero di api in Europa e negli Stati Uniti e della sindrome dello spopolamento degli alveari, un fenomeno ancora non del tutto spiegato per cui le api abbandonano il proprio alveare e la propria regina e poi muoiono. È un problema con molte cause e su cui ci si interroga da anni: la sindrome dello spopolamento degli alveari aveva portato nei primi anni 2000 a una grande diminuzione della popolazione di api, rilevata prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa. Alcuni dati pubblicati in una ricerca realizzata dal Dipartimento dell’agricoltura statunitense (USDA), tuttavia, invitano a un moderato ottimismo: nel 2017 il numero di alveari persi a causa della sindrome dello spopolamento negli Stati Uniti è diminuito del 27 per cento rispetto all’anno scorso. Il problema della sindrome dello spopolamento degli alveari (Colony Collapse Disorder, CCD) non è il più grave che affligge la popolazione delle api, ma negli Stati Uniti nei primi anni 2000 aveva interessato dal 20 al 40 per cento delle colonie. Il problema era particolarmente complesso da affrontare anche perché era difficile da analizzare: le api che sono affette dalla sindrome – forse causata dall’uso di certi pesticidi – volano via in tutte le direzioni e poi muoiono, rendendo difficile anche la raccolta dei cadaveri per le autopsie. Successivi studi portati avanti nel corso degli ultimi 15 anni, anche senza raggiungere risultati conclusivi sulle cause della sindrome, hanno proposto diverse possibili soluzioni, che sono state via via implementate e hanno migliorato sensibilmente le cose, come dimostra il recente studio dell’USDA. | Ci sono buone notizie per le api. Le morti causate dallo spopolamento degli alveari sono diminuite molto, almeno negli Stati Uniti. |
Il matematico Curtis Cooper della University of Central Missouri, negli Stati Uniti, ha annunciato di avere identificato il più grande numero primo fino a ora calcolato. Il numero è composto da 17.425.170 cifre e se fosse scritto per intero in un file di testo di un computer occuperebbe circa 22,5 megabyte. Il nuovo numero primo, che per la precisione corrisponde a 257.885.161-1, ne ha superato uno identificato cinque anni fa dalla University of California di Los Angeles. In matematica, un numero primo è un numero naturale maggiore di 1 che può essere diviso solamente per 1 e per se stesso. Quindi 2, 3, 5, 7, 11, 13… sono tutti numeri primi, mentre 4, 6, 8… non lo sono perché possono essere divisi per più numeri, e sono quindi detti composti. I numeri primi sono tutti dispari (i pari sono sempre divisibili per 2) a parte il 2, unico numero pari che può essere diviso solo per 1 e per se stesso. Il numero primo trovato da Cooper è quindi un lunghissimo numero dispari che si ottiene moltiplicando il 2 per se stesso per 57.885.161 di volte e sottraendo infine un’unità che lo rende dispari e non divisibile, se non per se stesso e per 1. | Il nuovo enorme numero primo. È composto da 17.425.170 di cifre e - lo sapevate, vero? - è dispari. |
A quanto racconta stamattina Repubblica in cronaca di Milano, il ministro del Turismo Michela Brambilla avrebbe lavorato per ricostruire la “governance” dell’ACI milanese con una serie di nomine in cui è difficile non sospettare dei conflitti di interesse, o quantomeno di relazioni. La questione è rilevante anche perché è l’ACI di Milano a gestire il Gran Premio di Formula Uno di Monza e gli interessi e i poteri sono cospicui. L’ACI è un ente pubblico con un milione di soci e 3400 dipendenti, che comprende più di venti società collegate. A Milano ultimamente i rapporti interni sono stati molto tempestosi. | Il ministro Brambilla ha nominato un commissario dell’ACI che nominerà il compagno del ministro Brambilla? gli esclusi dalle elezioni dell'ACI milanese, che gestisce il Gran Premio di Monza, indicano vistosi conflitti di interesse. |
Negli ultimi giorni avrete probabilmente letto articoli o visto servizi di telegiornale sulla Tiangong-1, la base spaziale cinese che tra la fine di marzo e l’inizio di aprile rientrerà sulla Terra con alcuni suoi rottami che potrebbero arrivare al suolo. La notizia è circolata molto in Italia anche in seguito alla diffusione di un comunicato della Protezione Civile che, a sua volta, ha portato alla pubblicazione di articoli poco rassicuranti e in molti casi inutilmente allarmistici. È vero che un grande pezzo di metallo nei prossimi giorni rientrerà nell’atmosfera, ma sentiamo di potervi rassicurare: il rischio che qualcosa vi cada sulla testa è bassissimo, la probabilità è 10 milioni di volte inferiore alla possibilità annua di essere colpiti da un fulmine. | L’ultima cosa di cui preoccuparvi è la stazione spaziale cinese che cadrà sulla Terra. Rientrerà nell'atmosfera tra qualche giorno, ma è una cosa che succede spesso con i veicoli spaziali. |
Lo sciame meteorico delle Perseidi, che solitamente chiamiamo “stelle cadenti di San Lorenzo”, sarà visibile al suo massimo nel cielo notturno intorno al prossimo 12 agosto. L’evento è uno dei più interessanti e caratteristici delle osservazioni astronomiche estive e, ogni anno, coinvolge milioni di appassionati e curiosi in giro per il mondo alla ricerca delle rapide scie luminose che si formano nel cielo. L’osservazione di quest’anno sarà un po’ complicata a causa della Luna, che arriverà nella sua fase massima il 15 agosto, rendendo il cielo notturno più luminoso. Fino a Ferragosto ci sarà comunque tempo per fare qualche osservazione. La pioggia meteorica visibile dalla Terra si presenta di solito in un periodo che copre la fine di luglio e la terza settimana di agosto, con un picco di visibilità attorno al 12 agosto, quando si arriva a un centinaio di scie luminose visibili ogni ora e senza la necessità di utilizzare telescopi. | Lo sciame meteorico delle Perseidi. Come e quando osservare le “stelle cadenti” di San Lorenzo nei prossimi giorni, nuvole e Luna permettendo. |
Hedy Lamarr, attrice e inventrice austriaca naturalizzata statunitense, è ricordata nel doodle di Google di oggi in occasione del 101esimo anniversario della sua nascita. Al posto del classico logo della società, nella pagina principale di Google c’è un disegno che ricorda Lamarr, cliccandoci sopra si avvia un video che mostra alcuni dei momenti più importanti della sua carriera da attrice e da inventrice. Hedy Lamarr, il cui vero nome era Hedwig Eva Maria Kiesler, era nata il 9 novembre del 1914 a Vienna, in Austria, e iniziò da molto giovane la sua carriera da attrice. Conosciuta per il suo ruolo nel film Ekstase, interpretato a 18 anni, nel 1937 fuggì dal suo primo marito e dalla Germania nazista trasferendosi a Parigi, in Francia, dove conobbe un produttore cinematografico statunitense che la portò a Hollywood. Lamarr recitò in più di 30 film, alcuni di grande successo come quello in costume Sansone e Dalila. Negli anni della Seconda guerra mondiale ideò un sistema per criptare le comunicazioni radio, che ancora oggi è alla base del principio di funzionamento di diversi sistemi nella telefonia mobile e in informatica. | Il doodle di Google su Hedy Lamarr. La famosa attrice e scienziata nacque 101 anni fa e il motore di ricerca la racconta con un video, che mostra anche le sue invenzioni. |
Durante la conferenza di Microsoft all’E3 di Los Angeles, la principale fiera di videogiochi al mondo, è stato annunciato che la nuova Xbox uscirà in tempo per gli acquisti natalizi del 2020. La nuova console per ora è stata chiamata con il nome in codice “Project Scarlett” e prenderà il posto della Xbox One, che è uscita nel 2013 e di cui negli anni successivi sono stati prodotti due modelli aggiornati, la Xbox One S e la Xbox One X. Phil Spencer, capo di Xbox, ha detto che il nuovo modello sarà quattro volte più potente dell’ultimo e supporterà giochi con una risoluzione massima di 8k e con un frame rate di 120 fps. Inoltre è stato annunciato che il primo nuovo gioco disponibile sarà Halo Infinite, l’ultimo capitolo della saga del popolare videogame Halo. Tra le altre cose presentate c’è xCloud, il servizio per giocare in streaming ai giochi di Xbox, che sarà disponibile in test a partire dall’ottobre del 2019. | La nuova Xbox uscirà nel 2020. |
I turisti e i visitatori che arrivano a Expo e girano tra Decumano e Cardo, tra i padiglioni nazionali e i foodtruck, possono rimanere all’interno del sito di Expo dalle 10 di mattina, orario di apertura, alle 23 (o 24 nel weekend). Per le persone che ci lavorano dentro, invece, Expo rimane aperto per tutto il giorno e tutta la notte: i lavoratori impiegati all’interno del sito, coordinati dall’azienda Expo, sono circa 14mila e sono distribuiti su turni che coprono tutte le 24 ore. Tutti i giorni dopo la chiusura al pubblico circa 7mila persone iniziano a lavorare nel sito di Expo: sono operatori dell’azienda, fornitori dei vari padiglioni, addetti alla raccolta dei rifiuti, addetti alla manutenzione e alle pulizie e personale di sicurezza. Inoltre Expo è sempre sorvegliato dalle forze dell’ordine, di giorno e di notte: poliziotti, carabinieri, soldati dell’esercito e guardie giurate. | Expo non chiude mai. Come funziona il "dietro le quinte": dall'orario di chiusura al pubblico, fino alla riapertura del mattino. |
Ottenere informazioni precise sulla quantità di traffico generata nei vari paesi del mondo su Internet non è semplice. Ci sono molte variabili da considerare e tecnicamente occorrono molte risorse per misurare quanti dati vengono scaricati e caricati dagli utenti. Uno dei rapporti più affidabili sul traffico online viene pubblicato periodicamente dalla società informatica Cisco. Stando ai risultati del rapporto, entro il 2015 il traffico su Internet sarà il quadruplo rispetto a oggi e arriverà a toccare gli 80,5 exabyte al mese (ogni exabyte equivale a un miliardo di gigabyte). In quell’anno, spiegano sull’Economist con il grafico riprodotto qui sotto, per la prima volta i paesi asiatici genereranno più traffico online rispetto al Nord America: 24,1 exabyte contro 22,3. La Corea del Sud è e sarà il paese che creerà più traffico, seguito dalla Francia e dal Canada. L’Italia attualmente non crea molto traffico, meno di cinque gigabyte per persona al mese, ma entro il 2015 dovrebbe arrivare a quasi 20 gigabyte per utente. | Il traffico su Internet. Entro il 2015 sarà il quadruplo di adesso con 80,5 miliardi di gigabyte al mese. |
Entrando in un negozio di Uniqlo (in Italia ce n’è uno, a Milano) ci si accorge subito che per la catena di abbigliamento giapponese è importante la composizione dei suoi abiti: gran parte dei pantaloni, delle camicie e delle magliette in esposizione è divisa, oltre che tra reparto donna e reparto uomo, in base al materiale di cui sono fatti. Insieme alla semplicità delle linee, l’attenzione per i tessuti distingue Uniqlo da altri marchi di abbigliamento economici. Non solo per come sono allestiti i vestiti nei negozi, ma anche per lo sviluppo di una tecnologia per rendere gli indumenti intimi più traspiranti: AIRism, di cui parte della collezione sarà scontata da oggi e fino al 28 giugno. Una maglietta della collezione femminile AIRism (Uniqlo) | La tecnologia di Uniqlo per un intimo più fresco. Dal 2012 il marchio di abbigliamento giapponese studia tessuti traspiranti per canottiere, reggiseni e altri indumenti (in sconto in questi giorni) pensando al cambiamento climatico. |
È morto a 81 anni Kenny Rogers, cantante statunitense di musica country. Rogers, che si era ritirato nel 2015, era uno dei cantanti più famosi nel suo genere di musica, e alcune delle sue canzoni più note hanno avuto grande successo, soprattutto negli Stati Uniti: tra queste ci sono “The Gambler”, “Lady” e “Islands in the Stream”, quest’ultima cantata insieme a Dolly Parton, altra famosissima cantante country, e scritta dai Bee Gees. Nel corso degli anni Rogers recitò anche in diversi film per la tv e serie televisive. | È morto il cantante country statunitense Kenny Rogers: aveva 81 anni. |
Domenica 26 gennaio nel corso della trasmissione televisiva per l’assegnazione dei Grammy, i premi consegnati ogni anno negli Stati Uniti ai migliori artisti musicali, 33 coppie eterosessuali e omosessuali si sono sposate davanti alle telecamere pochi istanti dopo la canzone “Same Love” cantata da Macklemore & Ryan Lewis sul palco. Il testo di “Same Love” parla dei diritti degli omosessuali e delle coppie gay: la canzone è stata registrata durante la campagna per l’approvazione della legge sul matrimonio egualitario nello stato di Washington (e sulla copertina del singolo appare lo zio di Macklemore col suo compagno). La cerimonia, durante la quale gli sposi hanno pronunciato le loro promesse di matrimonio e si sono scambiati gli anelli, è stata condotta da Queen Latifah. Subito dopo sul palco è salita Madonna che ha cantato “Open Your Heart”. | I matrimoni gay durante i Grammy – video. 33 coppie – eterosessuali e omosessuali – si sono sposate durante lo spettacolo mentre sul palco cantavano Macklemore & Ryan Lewis e Madonna. |
L’attrice francese Adèle Haenel ha detto di essere stata molestata sessualmente dal regista del suo primo film e che le molestie erano iniziate quando aveva 12 anni ed erano continuate per circa tre anni. Haenel, che ha 30 anni ed è una delle attrici francesi più famose degli ultimi anni, ha raccontato la storia degli abusi subiti al sito francese Mediapart, parlando della necessità di aprire una discussione sugli abusi nei confronti dei bambini. Ha raccontato che Christophe Ruggia, il regista del primo film in cui recitò – Devils, del 2002 – la molestò ripetutamente per diversi anni, baciandola sul collo contro la sua volontà e toccandola ripetutamente sul petto e sulle cosce. Le molestie, ha raccontato Haenel, continuarono per almeno tre anni, durante i quali lei si trovò spesso a viaggiare con Ruggia per presentare il film in concorsi e festival in giro per il mondo. Ruggia, tramite il suo avvocato, ha negato le accuse. | L’attrice francese Adèle Haenel ha detto di essere stata molestata sessualmente dal regista del suo primo film, quando aveva 12 anni. |
Lewis Hine è stato uno tra i primi a utilizzare la fotografia come mezzo di denuncia sociale. Nato a Oshkosh, una cittadina del Wisconsin, nel 1874, lavorò in fabbrica per qualche anno per potersi permettere gli studi di sociologia presso la University of Chicago, la Columbia University e la New York University. Interessato ai mutamenti sociali, come fotografo si dedicò con attenzione a temi ancora contemporanei come l’immigrazione, i diritti umani, il lavoro e la trasformazione urbana. Per Lewis Hine la fotografia era lo strumento più adatto, perché in grado di raccontare e allo stesso tempo mostrare questi argomenti. L’indagine di Hine è profonda e, attraverso quello che mostra, vuole responsabilizzare chi guarda e denunciare l’esistenza di un problema. È insomma una interpretazione della realtà: secondo Hine “la fotografia non sa mentire, ma i bugiardi sanno fotografare”. | 10 fotografie di Lewis Hine. Scelte tra quelle in mostra a New York, di un fotografo che si è occupato molto di immigrati e operai: e una sua foto l'avete vista di sicuro. |
Lo scorso 26 ottobre si è sciolto il Consiglio regionale della Regione Lombardia, dopo la lunga serie di scandali che ha coinvolto quindici consiglieri regionali su ottanta, diversi assessori della giunta e lo stesso presidente Roberto Formigoni, indagato per corruzione. Il voto non sarà prima di gennaio e ieri ci sono stati importanti novità a proposito dei candidati alla presidenza della Regione, mentre molti aspetti sono ancora da chiarire, sia all’interno dei partiti che sul fronte delle alleanze politiche. I candidati annunciati ieri Ieri hanno annunciato la loro candidatura – quasi contemporaneamente – due personaggi di rilievo, uno per schieramento. Nel centrodestra si è candidato l’industriale nel settore dell’alluminio Gabriele Albertini: ha 62 anni, è europarlamentare dal 2004 ed è stato sindaco di Milano dal 1997 al 2006. La sua candidatura, che il presidente uscente Roberto Formigoni ha accolto con molto favore, sarà presentata ufficialmente il 24 novembre. | Chi si candida in Lombardia. Oltre ad Albertini e Ambrosoli, ci sono molte incertezze su dove andrà la Lega e se il centrosinistra farà davvero le primarie. |
Su Repubblica del 10 novembre Simonetta Fiori ha raccontato l’ultimo libro dello storico Stefano Pivato – “I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda”, edito dal Mulino – in cui si riprende e racconta una delle invenzioni più creative e radicate della comunicazione politica del Novecento spigandone l’origine (che è un elemento di realtà), evoluzione e fortuna, soprattutto in Italia: quella sui comunisti che mangiano i bambini. Oggi dicono che accada il contrario, che siano i bambini a mangiarsi i comunisti, o quel che resta di loro. Ma quella dell’orco rosso, terrifico divoratore dell’infanzia, non è una favola che si possa facilmente liquidare. Perché come tutte le leggende racconta molti dei pregiudizi, degli odi e dei timori di una comunità. | Perché “i comunisti mangiano i bambini”? da dove viene una delle leggende più creative e fortunate della comunicazione politica novecentesca. |
È morto a 54 anni il fumettista giapponese Kentaro Miura, famoso soprattutto per essere stato l’autore del manga Berserk. Miura è morto il 6 maggio a causa di una patologia cardiaca, ma la notizia è stata data solo il 20 maggio dalla sua casa editrice giapponese Hakusensha. Nel 1988 Miura realizzò una prima versione di Berserk di 48 pagine, intitolata Berserk – The Prototype, che l’anno successivo trasformò nella serie manga pubblicata da allora sulla rivista giapponese Young Animal di Hakusensha e in Italia da Panini Comics. Di Berserk, che racconta le avventure di un guerriero di nome Gatsu in una sorta di Medioevo alternativo, sono stati realizzati anche una serie TV e tre film, oltre a vari videogiochi. L’ultimo capitolo del manga, il 363, era stato pubblicato lo scorso gennaio. | È morto il fumettista giapponese Kentaro Miura, famoso soprattutto per il manga “Berserk”. |
Ieri a Milano si è svolta una manifestazione a favore dell’accoglienza organizzata da un gruppo vicino al mondo delle associazioni milanese del settore. Il titolo della manifestazione era “People – Prima le persone”, e il manifesto era stato disegnato da Makkox. Il corteo è partito vicino a Porta Venezia, è arrivato fino a Piazza Duomo e si concluso con un concerto del dj e attivista Simon Samaki Osagie. Hanno partecipato decine di migliaia di persone, più di 200mila secondo gli organizzatori. C’erano, tra gli altri, il segretario uscente del PD Maurizio Martina, il favorito alle primarie del PD Nicola Zingaretti (che ha sfilato accanto a Martina) e il sindaco di Milano Beppe Sala, tutti i principali sindacati e alcune delle più grandi ong che operano in Italia come Amnesty International, Emergency e Medici senza frontiere. Parlando della manifestazione, il sindaco Sala ha detto, come riporta Repubblica: «È un momento di grande cambiamento per il Paese, è questa la nostra visione dell’Italia. Uno spartiacque per la società. Uno spartiacque tra apertura e chiusura, tra qualche sogno autarchico, che si manifesta nell’idea di trasmettere solo canzoni italiane alla radio, e una visione internazionale. Non lasciate la politica solo ai politici, da Milano può ripartire un’idea diversa dell’Italia». | Le foto della manifestazione di Milano per l’integrazione. A "People" hanno partecipato in decine di migliaia. |
Dato che la politica italiana sembra essere in balìa di questa strana sindrome per cui tutto si muove e niente si sposta, e alle grande agitazioni nelle interviste e nelle conferenze stampa non seguono risoluzioni definitive dell’attuale fase di stallo, è interessante osservare se invece nel Paese le vicende di queste settimane hanno mosso il consenso e l’opinione pubblica, e come. I numeri dei sondaggi sulle intenzioni di voto, infatti, indicano chiaramente alcune tendenze e, sebbene vadano presi con doppie e triple molle, possono aiutare a spiegare alcune delle decisioni e dei toni dei leader politici italiani. Credibili o no, volatili o no, questi sono i numeri che hanno visto nelle ultime settimane. Crespi Ricerche – realizzato tra il 23 e il 25 agosto per Generazione Italia (interviste telefoniche condotte con metodologia C.A.T.I.) PdL – 30,0%, Lega Nord – 12,3%, Futuro e Libertà – 7,0%, MpA – 0,8% PD – 24,0%, IdV – 6,5%, UdC – 6,5%, Lista Pannella Bonino 1,0%, Alleanza per l’Italia – 0,7% SeL – 4,5%, La Destra – 2,3%, Movimento 5 Stelle – 1,6%, Rifondazione C.+ Comunisti Italiani 1,2%, Verdi – 0,6%, altri – 1,0% | Quello che dicono i sondaggi. Uno sguardo complessivo alle rilevazioni sui partiti delle ultime due settimane, per capire che aria tira. |
All’inizio di maggio, a Pantelleria, è sbarcato un ragazzo che voleva conoscere tutto della raccolta dei capperi, il prodotto più noto dell’isola al centro del mar Mediterraneo, centodieci chilometri a Sud della Sicilia. È arrivato dalla provincia di Trento ed è stato assunto dall’azienda Bonomo&Giglio, che da 71 anni produce capperi e li spedisce nei ristoranti in molti paesi del mondo. Gabriele Lasagni, amministratore delegato dell’azienda, ha raccontato che il nuovo dipendente è stato accolto con entusiasmo, perché trovare raccoglitori è da tempo molto difficile. Negli ultimi decenni si è perso parte del tradizionale passaggio di conoscenze tra genitori e figli, sono stati abbandonati molti cappereti, e nell’economia dell’isola il turismo ha preso il posto dell’agricoltura. | A Pantelleria sempre meno persone raccolgono i capperi. C'entrano il turismo, la perdita del tradizionale passaggio di conoscenze tra genitori e figli e il cambiamento climatico. |
La Stampa ha pubblicato un estratto del libro “Contro il Giorno della Memoria” di Elena Loewenthal – scrittrice e traduttrice torinese di origine ebraica che lavora da anni sui testi della tradizione ebraica e traduce letteratura israeliana. Si tratta di un testo molto provocatorio, sulla possibilità di eliminare il Giorno della Memoria e cercare di dimenticare tutto quello che c’è dietro alla Shoah: le leggi razziali, le persecuzioni, i treni con i deportati, le camere a gas, le torture, eccetera. Ci vorrebbe l’oblio al posto del Giorno della Memoria, ma l’oblio nella cultura contemporanea è visto come un difetto, scrive Loewenthal. Come si fa a scendere a patti con una storia così? Come si fa a farci i conti? A togliersela dalla testa, a non trasformarla in un’ossessione, a evitare che ti si aggrovigli dentro? A pensare che possa lasciarti in pace anche soltanto un momento, per tutti i giorni della tua vita? Niente da fare. Te la trascini dietro. Sai che ci stai dentro e non ne esci più anche se sei nata dopo. | Cancellare il Giorno della Memoria. Lo propone provocatoriamente Elena Loewenthal sulla Stampa: ci vorrebbe l'oblio, ma nella cultura di oggi non è accettato. |
La terza stagione di Westworld è ricominciata ieri, a più di tre anni dall’inizio della prima e a quasi due anni dalla fine della seconda. Il molto tempo trascorso di certo non gioca a favore di chi ha visto o vedrà in questi giorni i nuovi episodi, su Sky o su NOW TV. Nelle prime due stagioni, infatti, Westworld si era fatta una certa fama per essere particolarmente cervellotica e complessa, piena di linee temporali e di cose che non erano quello che sembravano. Per chi ricorda di aver seguito con piacere tutte le contorsioni delle prime due stagioni ma ha qualche problema a ricordarsele per bene adesso, qui c’è una sintesi delle cose più importanti, con una particolare attenzione a quelle che è necessario sapere in vista della terza stagione, che tra l’altro sembra voler prendere almeno in parte le distanze – per temi, trama e ambientazione – dalle due che l’hanno preceduta. Insomma: per fortuna non servirà ricordare tutto-tutto; ma alcune cose importanti, sì. Westworld La serie si chiama così perché racconta un futuro – che a seconda dei momenti sta tra il 2021 e il 2058 – in cui il progresso ha permesso, tra le altre cose, di creare androidi molto simili agli umani, sia nell’aspetto che nel modo di parlare e interagire (tra loro e con gli umani). La serie racconta quindi di come alcuni di questi androidi vengono progettati, programmati e creati per vivere a Westworld, un immenso parco a tema, in cui il tema è il “vecchio West” e in cui gli umani possono fare agli androidi quello che vogliono. La storia, a volerla dire davvero in poche parole, gira attorno al fatto che questi androidi, o perlomeno alcuni di loro, provano a ribellarsi a quegli umani. | È tornata “Westworld”. Ma visto tutto il tempo che è passato, prima di ributtarsi nella terza stagione, è il caso di rinfrescarsi la memoria sul complicatissimo casino delle prime due. |
Il 29 gennaio 1964 uscì negli Stati Uniti “Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), un film di Stanley Kubrick liberamente tratto dal romanzo Allarme rosso (Red Alert, del 1958) di Peter George. Grottesco e realistico al tempo stesso, Il dottor Stranamore racconta metaforicamente la paura dell’apocalisse nucleare durante la Guerra fredda, attraverso una serie di battute e di personaggi celebri, che lo hanno reso uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema: il comandante americano psicopatico, che fuma enormi sigari ed è ossessionato dalla minaccia comunista (“I comunisti contaminano l’acqua. Ha mai visto un comunista bere un bicchiere d’acqua? No, loro bevono soltanto vodka”), i tre personaggi interpretati da Peter Sellers (che per il film fu pagato un milione di dollari, più della metà del budget totale del film): il presidente degli Stati Uniti, l’ufficiale inglese della Royal Air Force Lionel Mandrake e il dottor Stranamore, uno scienziato ex nazista naturalizzato americano, direttore per lo sviluppo delle armi nucleari (“Senza dubbio, mein Führer… cioè, volevo dire, signor presidente”), e infine George C. Scott nei panni del generale “Buck” Turgidson. | I 50 anni del dottor Stranamore. Le scene più famose di uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema, che uscì il 29 gennaio 1964. |
Martedì 13 settembre sono cominciate le scuole ad Amatrice, uno dei paesi più colpiti dal terremoto del 24 agosto nell’Italia Centrale. Circa 170 alunni e alunne che hanno tra i 3 e i 18 anni hanno potuto cominciare regolarmente le lezioni in una nuova struttura provvisoria allestita in una settimana nella frazione di Villa San Cipriano dalla protezione civile della Provincia autonoma di Trento. La scuola di Amatrice intitolata a Romolo Capranica di cui si era parlato molto subito dopo il terremoto è infatti crollata quasi del tutto a causa delle scosse: era un istituto omnicomprensivo e l’anno scorso gli iscritti erano 269. La nuova scuola di Amatrice è un prefabbricato colorato di circa 600 metri quadrati con 12 aule di 35 metri quadri ciascuna: ci sono una scuola dell’infanzia, una scuola primaria e una scuola media. Il liceo scientifico è stato invece trasferito nel Palazzetto dello Sport. Cominciano oggi le lezioni anche i circa 20 alunni di Cittareale, in provincia di Rieti: nel loro comune la scuola è stata aperta in una tenda attrezzata. | Il primo giorno di scuola ad Amatrice. In uno dei paesi più colpiti dal terremoto circa 170 alunni hanno ripreso regolarmente le lezioni in un nuova struttura provvisoria. |
Non è da tutti far volteggiare una duchessa reale, tanto più se a farlo è un personaggio immaginario: per questo la foto della duchessa di Cambridge che balla con l’orso Paddington è tra le prime a meritare un posto in questa raccolta. Poi ci sono i soliti attori venuti benissimo, cominciando con Tilda Swinton per finire con Kate Hudson, Julia Roberts e Gerard Butler. Jennifer Lawrence poteva fare di meglio, ma ci piace così. Una buona padrona fa i grattini al suo animale, anche se sei la regina e il tuo animale è un cavallo. E dell’artista Christo, vi eravate già dimenticati? Buon weekend, che possiate arrivarci come Rihanna. Le foto più belle del London Film Festival | Celebripost. La faccia di Jennifer Lawrence, il bacio di Juncker, e Tilda Swinton tra gli applausi andavano davvero fotografati; e poi c'è una cosa per i fan di Twin Peaks. |
Oltre a essere stato uno dei più importanti registi del secolo scorso, Stanley Kubrick è stato anche un talentuoso fotografo, come dimostrano le frequenti mostre sul suo lavoro: l’ultima è organizzata dal Museum of the City of New York, si intitola Through a Different Lens: Stanley Kubrick Photographs e si potrà visitare da domani fino al 28 ottobre 2018. La mostra è dedicata alle foto che Kubrick realizzò negli anni in cui lavorò per la rivista di fotogiornalismo Look, una delle più importanti dell’epoca: cominciò a venderle come freelance e nel 1945 e nel 1946, quando aveva 17 anni, Look lo assunse come apprendista fotografo. Continuò a lavorarci fino al 1950, quando decise di dedicarsi esclusivamente al lavoro da regista. Le foto in mostra sono anche raccolte in un catalogo edito da Taschen. | 9 fotografie di Stanley Kubrick. Da una nuova mostra che raccoglie quelle che scattò per la rivista "Look", prima di diventare il regista che conoscete tutti. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Stevie Nicks. Non volevamo farvi piangere, ma forse sì. |
Oggi gli abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola votano al referendum sul passaggio della provincia dal Piemonte alla Lombardia. I promotori del referendum, quelli che hanno fatto campagna per il Sì, pensano che la provincia abbia maggiori affinità storiche e culturali con la Lombardia e migliori collegamenti con Milano rispetto a Torino, e che otterrebbe un miglior trattamento economico dalla Regione Lombardia rispetto a quello garantito dal Piemonte. Il quesito del referendum è: «Volete che il territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola sia separato dalla Regione Piemonte per entrare a far parte integrante della Regione Lombardia?”. È un referendum consultivo, ed è il primo di questo tipo: per questo non è ancora chiarissimo cosa succederebbe in caso di vittoria del Sì. Si ritiene però che non sarebbe necessario un altro referendum in Lombardia, ma che il cambio di regione dovrebbe essere approvato da una legge del Parlamento, sentiti i pareri non vincolanti di Piemonte e Lombardia. | La provincia del Verbano-Cusio-Ossola decide se stare in Piemonte o in Lombardia. Oggi c'è il referendum voluto dalla Lega, ma l'affluenza è piuttosto bassa. |
Nei mesi in cui le restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus hanno impedito la maggior parte degli spostamenti e bloccato le attività economiche, solo pochi cantieri in Italia sono rimasti aperti: oltre a quello per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova – la cui struttura infatti è stata completata lo scorso 28 aprile – è rimasto funzionante anche quello per costruire la terza linea metropolitana di Roma, la metro C. Con l’adozione di misure di sicurezza straordinarie, gli operai hanno continuato a frequentare i cantieri di scavo delle nuove gallerie della metropolitana, ma i tunnel in questi ultimi mesi non si sono allungati di un solo metro. Nuove lungaggini burocratiche hanno infatti impedito che si procedesse con gli scavi e il cantiere è stato tenuto aperto solo per la manutenzione dei suoi enormi e complessi macchinari. C’entrano il comune di Roma, i suoi uffici tecnici e la storia travagliata della metro C: al momento non è chiaro quando gli scavi potranno riprendere, ma sapere cosa è successo fin qui può aiutare a farsi un’idea delle cose. | A Roma i cantieri per la metro C sono rimasti aperti, ma inutilmente: gli scavi sono fermi. È tutto impantanato in un lungo – ed esemplare – procedimento burocratico e non è chiaro quando se ne uscirà. |
La ThyssenKrupp è un’azienda tedesca, la più importante azienda d’Europa nel settore siderurgico. Tra le molte società che controlla c’è la Acciai Terni, i cui stabilimenti di Terni e Torino nel 1994 sono stati privatizzati e acquistati in parte da imprenditori italiani e in parte proprio dalla ThyssenKrupp. Ieri la Corte d’Assise di Torino ha condannato a 16 anni e mezzo di reclusione l’amministratore delegato della ThyssenKrupp, Harald Espenhahn, accusato di omicidio volontario. Cosimo Cafueri, responsabile della sicurezza, Giuseppe Salerno, responsabile dello stabilimento di Torino, Gerald Priegnitz e Marco Pucci, membri del comitato esecutivo dell’azienda, sono stati condannati a 13 anni e 6 mesi per omicidio e incendio colposi (con colpa cosciente) e omissione delle cautele antinfortunistiche. Daniele Moroni, membro del comitato esecutivo dell’azienda, è stato condannato a 10 anni e 10 mesi. Tutto per quanto accaduto la notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007. L’incidente Poco dopo l’una di notte, sulla linea 5 dell’acciaieria di Torino, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che prende fuoco. I colleghi chiamano i vigili del fuoco, all’1.15 arrivano le ambulanze del 118, i feriti vengono trasferiti in ospedale. Alle 4 del mattino muore il primo operaio, si chiama Antonio Schiavone. Nei giorni che seguiranno, dal 7 al 30 dicembre 2007, moriranno le altre sei persone ferite in modo gravissimo dall’olio bollente: si chiamavano Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino. Degli operai coinvolti nell’incidente, l’unico superstite e testimone oculare si chiama Antonio Boccuzzi: lavora nella Thyssen da 13 anni, è un sindacalista della UILM, il suo ruolo sarà centrale nella denuncia delle colpe dell’azienda. | La storia del rogo della ThyssenKrupp. Cosa successe a Torino la notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, come si è arrivati alle condanne di ieri. |
Il doodle di Google di oggi è dedicato ad Adolphe Sax, musicista e costruttore di strumenti musicali noto soprattutto per l’invenzione del sassofono, a cui diede il nome. Sax nacque il 6 novembre 1814 a Dinant, in Belgio, 201 anni fa: inventò un tipo di clarinetto basso, delle trombe naturali, la saxotromba e il clarinette-bourdon, un prototipo del clarinetto contrabbasso, tra le altre cose, ma è famoso soprattutto per l’invenzione del sassofono, saxophone. Uno strumento a metà tra un clarinetto e un oficleide, un “ottone” molto usato nelle opere del 1800. Il sassofono, che pure aveva conosciuto un modesto successo in alcuni ambienti musicali mentre Sax era in vita, divenne famosissimo dopo la sua morte come strumento caratteristico della musica jazz, negli Stati Uniti, per poi divenire usatissimo in tantissime applicazioni di musica pop e rock. Una bozza preliminare del doodle: | Il doodle di Google su Adolphe Sax. Sulla homepage del motore di ricerca c'è un disegno in ricordo dell'inventore del sassofono (e cambia, se aggiornate la pagina). |
Oggi alle 16 il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha presentato la sua Giunta dalla Sala Alessi di Palazzo Marino. Basilio Rizzo sarà presidente del Consiglio Comunale. La prima riunione di Giunta si terrà mercoledì prossimo, mentre il nuovo Consiglio Comunale è convocato per il 20 giugno. Questi i nomi e le deleghe: la Giunta, come era stato promesso, è composta da sei donne e sei uomini. Maria Grazia Guida – Vicesindaco, delega all’Educazione, Rapporti con il consiglio e Attuazione del programma 56 anni, direttrice della Casa della Carità e presidente dell’Associazione CeAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà) dal 2004. Ha iniziato a lavorare come assistente sociale al servizio di famiglie, minori e donne. Dal 1989 al 2000 ha lavorato per l’amministrazione di Milano, prima come responsabile dei progetti per i minori e i giovani, poi dei servizi per gli anziani. Si è candidata nelle liste del PD. | La nuova Giunta di Milano. Chi sono gli assessori del nuovo sindaco Pisapia, appena presentati. |
La sezione italiana di 20th Century Fox, una delle più grandi case cinematografiche al mondo, ha comunicato che il film d’animazione Kung Fu Panda 3 uscirà in Italia prima del previsto: sarebbe dovuto essere nei cinema da giovedì 17 marzo e invece uscirà “in anteprima” già il 12 e il 13 marzo. Il fatto che Kung Fu Panda 3 esca prima del previsto è stato accolto molto male da chi distribuisce i film in Italia e in particolare quelli in uscita in quei giorni. Secondo i distributori italiani “l’anteprima” di Kung Fu Panda 3 è in realtà una mossa sleale: sarà fatta nel weekend (il periodo in cui più gente va al cinema), sarà a pagamento e sarà in molte sale delle principali città italiane. Insomma, non sarebbe una vera “anteprima”, cioè una proiezione per poche persone. Molte persone sceglieranno quindi di andare a vedere Kung Fu Panda 3 e non altri film concorrenti che avevano deciso – già da mesi – di uscire in quei giorni per non trovarsi a dover competere direttamente con Kung Fu Panda 3. Ne ha parlato Valerio Cappelli sul Corriere della Sera. Cappelli riporta le parole di Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, una società concorrente di 20th Century Fox per la distribuzione di film in Italia: «Una cosa così ti asfalta», ha detto Cappelli. | C’è un caso “Kung Fu Panda 3” (sul serio). La Fox ha deciso di anticiparne l'uscita nei cinema, le altre case di distribuzione hanno detto che è una mossa prepotente e scorretta. |
Nell’ultimo trimestre gli utili di Samsung sono diminuiti del 56 per cento su base annua, fermandosi a a 5,6 miliardi di dollari, un risultato in linea con quanto preventivato dalla società sudcoreana a inizio luglio. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui Samsung vede i suoi profitti più che dimezzati (nel trimestre precedente aveva perso il 60 per cento) e il terzo trimestre consecutivo in calo. Così come nello scorso trimestre, anche per questo Samsung ha motivato il calo dei profitti con la minore domanda di microchip e di schermi, che l’azienda fornisce a numerosi produttori di smartphone e che costituiscono la sua principale fonte di profitti. Samsung ha anche citato, tra le cause, le tensioni tra Stati Uniti e Cina e una disputa con il Giappone che a partire dal 4 luglio ha deciso di limitare l’esportazione in Corea del Sud di materiali utilizzati per la produzione di display e chip per gli smartphone. | Nell’ultimo trimestre gli utili di Samsung sono diminuiti del 56 per cento. |
Per quelli che tornano a casa la sera e sono troppo stanchi per mettersi a cucinare. O per quelli che spesso non riescono nemmeno a fare la spesa. Oppure per quelli che non amano particolarmente cucinare, ma che si ostinano a voler mangiare (vi capiamo). Insomma, per tutti questi – che sono tanti, oggi, tra lavoro, studio e impegni di famiglia – Barilla si è inventata una cosa nuova: si chiama CucinaBarilla ed è un servizio che permette di trovare un piatto pronto quando si torna a casa, preparato al momento e con ingredienti di qualità, a un costo ragionevole. | L’abbonamento di Barilla per avere la cena pronta senza dover cucinare. Si chiama CucinaBarilla, è facile da attivare e ogni mese permette di scegliere tra decine di ricette. |
Rinfrancato dal ritorno nel centrodestra di molti senatori e deputati che se n’erano allontanati nel corso dell’anno passato, il governo sta tentando di rimettere in piedi un’attività legislativa degna di questo nome, dopo mesi di completo immobilismo. Ma è un’attività legislativa tutt’altro che indipendente dalle vicende giudiziarie del premier, e che anzi è volta a mettere in pratica quella “offensiva sulla giustizia” di cui si discute da qualche settimana. A questa si affianca l’attivismo del gruppo del PdL alla Camera per rallentare il procedimento a carico del premier. Oggi Liana Milella su Repubblica fa il punto della situazione e spiega come i prossimi tre giorni saranno fondamentali per l’evoluzione di tutte queste vicende. La cosiddetta settimana-di-fuoco, diciamo. Domani, lunedì 21 febbraio, il capogruppo del PdL nella Giunta delle autorizzazioni, Maurizio Paniz, consegnerà al presidente della giunta Castagnetti la lettera con cui annuncia la proposta di sollevare un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale. Il centrodestra, che in commissione ha la maggioranza, contesta alla procura di Milano di avere deciso sulla non ministerialità dei reati contestati a Berlusconi e di avere violato l’autonomia della Camera perché, non avvisandola della richiesta di rito immediato, non le ha permesso di sollevare subito il conflitto. | La settimana che ci aspetta. Così nei prossimi tre giorni il centrodestra tornerà all'attacco su giustizia, intercettazioni, immunità e processi del PresdelCons. |
Ci sono attori che fanno pochi film, scelgono con cura i loro ruoli e stanno attenti a non esporsi troppo: e poi c’è Samuel L. Jackson, che oggi compie 70 anni e ha recitato in decine di film, quasi tutti usciti negli ultimi trent’anni. Alcuni ottimi, che resteranno nella storia del cinema, come Pulp Fiction e Jurassic Park; altri che hanno fatto tantissimi soldi, come i film dell’Universo Cinematografico Marvel; altri piccoli e indipendenti, come Mosche da bar di Steve Buscemi; altri ancora decisamente meno ambiziosi e apprezzati ma a loro modo quasi di culto, come Snakes on a Plane. Ma grazie a tutti questi film Jackson è l’attore i cui film hanno fatto più soldi nella storia del cinema: più di cinque miliardi di dollari, a metterli tutti insieme. Circa 70 milioni di dollari a film, se non si contano quelli in cui ha avuto parti piccolissime. Abbiamo scelto i più noti o per qualche motivo notevoli, mostrando com’era il Samuel L. Jackson che ci stava dentro. Samuel L. Jackson – la L sta per Leroy – è nato a Washington nel 1948 ma è cresciuto a Chattanooga, Tennessee. Da piccolo balbettava. Da studente partecipò alle proteste contro la segregazione razziale e andò anche al funerale di Martin Luther King. Poi per una quindicina d’anni fece l’attore senza grandi risultati. Quando recitò per la prima volta per Spike Lee, per Aule turbolente, aveva già 40 anni, e il ruolo che davvero gli permise di affermarsi, quello di Jules Winnfield in Pulp Fiction, arrivò che già aveva 46 anni. È comunque dal 1995 che non passa un anno senza che esca almeno un film di Samuel L. Jackson, e spesso i film sono stati tre o quattro l’anno. Insomma, sembra che recitare gli piaccia proprio. E anche rivedersi in tutti i suoi ruoli. Perché in un’intervista di qualche anno fa disse: «Penso che gli attori che dicono di non amare rivedersi nei film dovrebbero smetterla di mentire». | Samuel L. Jackson, motherfucker. Ha avuto successo solo dopo i 40 anni e oggi ne compie 70: nel frattempo è diventato l'attore i cui film hanno fatto più soldi nella storia del cinema. |
Nel 1994 Mariah Carey – che era già una famosissima popstar – fece un disco di canzoni di Natale, come tanti altri a un certo punto della loro carriera prima di lei. Carey non ne aveva mai fatti prima e non era molto dell’idea; ma la sua casa discografica, la Columbia Records, la convinse allo scopo di aumentare e variare il suo pubblico, e ovviamente per provare a farci dei soldi. Molti soldi. Il disco uscì nel novembre 1994: si intitolava Merry Christmas e tra le tante cover di vecchi e grandi classici natalizi, c’erano anche due canzoni nuove, scritte da Carey insieme a Walter Afanasieff. Una era “Jesus Born on This Day”, e il titolo difficilmente vi dirà qualcosa. L’altra era “All I Want for Christmas Is You”, e difficilmente non l’avrete ascoltata decine di volte negli ultimi giorni: come ogni anno in questo periodo. | Come Mariah Carey ha sbancato il Natale. Con "All I Want for Christmas Is You" è riuscita a fare una cosa che tentano in moltissimi e riesce a pochissimi. |
Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato questa notte una legge che autorizza da domani 9 maggio l’apertura dei negozi e da lunedì 11 quella di parrucchieri, bar, ristoranti e musei. Dal 25 maggio potranno invece riaprire le strutture ricettive e gli impianti a fune. Ai sindaci è lasciata però la facoltà di introdurre regole più restrittive. Il testo prevede il divieto di assembramento, oltre l’osservanza di una distanza di due metri e un adeguamento del rapporto tra superficie e persone per tutte le attività economiche, in modo da consentire il distanziamento. Le scuole e le università resteranno invece ancora chiuse, così come continua il fermo delle attività sportive. Per quanto riguarda queste attività, e spostamenti verso il resto del paese, restano in vigore le norme nazionali: le riaperture riguardano solo gli ambiti in cui la provincia di Bolzano ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia. | Da domani nella provincia di Bolzano potranno riaprire i negozi e da lunedì bar, ristoranti e parrucchieri. |
Lo staff di Bruno Tabacci, assessore a Milano che si è candidato alle primarie del centrosinistra, ha diffuso giovedì il logo della sua campagna e questo comunicato. “Il nostro slogan è ‘Italia concreta’ che testimonia la volontà di operare con concretezza perché l’Italia torni sempre di più ad essere rispettata nel mondo. Per questo dobbiamo continuare l’impegno di serietà e rigore di Monti”. Così Bruno Tabacci candidato alle primarie del centro-sinistra. “Non è tollerabile quello a cui assistiamo ogni giorno con la politica coinvolta in scandali, ruberie e sperperi in un momento in cui la gente si dibatte nella crisi. Occorre austerità e sarebbe bene che anche in queste elezioni primarie – continua Tabacci – tutti i candidati fossero esempio di trasparenze e austerità”. | Parte la campagna per le primarie di Bruno Tabacci. Con il logo, un libro e un tour elettorale. |
La rubrica di scienza “ScienceTake” è tra le più lette del sito del New York Times. È curata dal divulgatore scientifico James Gorman con la collaborazione di David Frank e racconta in video molto brevi i risultati di ricerche scientifiche interessanti e spesso dagli esiti sorprendenti. Ogni video è accompagnato da un articolo più dettagliato. La rubrica esiste dal settembre del 2013 e da allora sono stati pubblicati cento video che si occupano un po’ di tutto: dalla vita delle formiche a come fanno sesso i ragni alla scienza che sta dietro ai popcorn. Per festeggiare la pubblicazione del centesimo video Gorman e Frank hanno scelto i cinque “ScienceTake” migliori dall’archivio. Formiche fluide Le formiche di fuoco, nome più familiare del genere di insetti Solenopsis, si comportano come un fluido quando si muovono insieme per recuperare il cibo o svolgere altri compiti all’esterno del formicaio. Un gruppo di fisici le ha messe alla prova facendole passare attraverso un imbuto, oppure testandone la resistenza quando si aggrovigliano tra loro per formare una sorta di palla intorno alle loro prede. Ogni singola formica diventa parte di una catena, agganciandosi a una compagna con le zampe in diversi modi, a seconda del compito da svolgere. Studi di questo tipo non sono limitati ad approfondire le conoscenze sulle formiche di fuoco, ma servono anche per trarre ispirazione per creare nuovi materiali e robot, che per esempio possono rigenerarsi da soli nel caso di rotture. | Cinque bei video di scienza. Li ha scelti il New York Times per celebrare una delle sue rubriche più seguite (che ha mostrato, per esempio, le formiche che si comportano come un fluido). |
Oggi su Repubblica c’è un articolo, pubblicato qualche giorno fa sulla New York Review of Books, dove lo storico e politologo olandese Ian Buruma ripercorre la carriera di David Bowie partendo dai suoi costumi di scena, esposti in una mostra al Victoria and Albert Museum di Londra, e arrivando all’ultimo album, pubblicato lo scorso marzo. Che David Bowie abbia cambiato il modo di apparire di tante persone, negli anni ’70, ’80 e ’90, è fuori discussione. Ha ispirato stilisti come Alexander McQueen, Yamamoto Kansai, Dries van Noten, Jean-Paul Gaultier. I suoi straordinari costumi di scena, dalle tute in stile Kabuki al travestitismo à la Weimar, sono leggendari. Ragazzi di tutto il mondo hanno cercato di vestirsi come lui, di apparire come lui, di muoversi come lui (con risultati, ahimè, piuttosto discontinui). Non a caso il Victoria and Albert Museum di Londra propone (fino all’11 agosto, ndr) la colossale mostra dei suoi costumi da scena, con in più video musicali, manoscritti con il testo delle canzoni, brani di film, opere d’arte, copioni, storyboard e altri materiali presi dal suo archivio personale. Oltre a tutto il resto, l’arte di David Bowie è fatta di stile, alto e basso, e lo stile è una faccenda seria. | Un’età da David Bowie. Ian Buruma racconta come invecchia una rockstar: dai suoi costumi di scena esposti a Londra all'ultimo album uscito a marzo. |
Il primo ospite del nuovo talk show di David Letterman su Netflix, che si chiamerà My Next Guest Needs No Introduction e comincerà il 12 gennaio, sarà l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il programma di Letterman, che è probabilmente il più famoso conduttore di talk show di sempre, e che ha smesso di condurre il suo famoso programma su NBC nel 2015, durerà un’ora e andrà in onda una volta al mese fino a giugno. I successivi ospiti saranno George Clooney, Malala Yousafzai, Jay-Z, Tina Fey e Howard Stern. Inbox: President Barack Obama will be Letterman’s first guest on his new Netflix talk show January 12. Obama’s first television talk show appearance since leaving office. (Netflix handout photo) pic.twitter.com/TyE38LxReU | Il primo ospite del talk show di David Letterman su Netflix sarà Barack Obama. |
Oggi, Paolo Gabriele, 46 anni ed ex aiutante di camera di Papa Benedetto XVI, è stato condannato dal Tribunale vaticano a 3 anni di carcere, poi ridotti a 18 mesi per le attenuanti, e a dover pagare le spese processuali. Gabriele era imputato per furto aggravato. Nella riduzione della pena stabilita dal Tribunale vaticano sono stati considerati gli anni di servizio di Paolo Gabriele (precedenti a quelli in cui sarebbero stati compiuti i furti) oltre al fatto che l’uomo ha ammesso di aver danneggiato il Papa. Paolo Gabriele era stato arrestato il 23 maggio scorso con l’accusa di aver sottratto alcuni documenti dall’appartamento di Benedetto XVI. Durante le perquisizioni, oltre ai documenti, sono stati trovati a casa di Paolo Gabriele anche un assegno di 100 mila euro intestato al Papa, una pepita d’oro e una edizione dell’Eneide del 1581: tutto materiali che sarebbero dovuti stare nell’appartamento del Papa. Dopo la sentenza padre Federico Lombardi, il portavoce del Vaticano, ha detto in una conferenza stampa che «l’eventualità della grazia», da parte di Benedetto XVI verso Paolo Gabriele, «è molto concreta, molto verosimile». Lombardi ha spiegato però di non sapere quali saranno «i tempi e i modi», e ha aggiunto: «posso affermare che il Papa studi l’eventualità senza timore di essere smentito». | Il maggiordomo del Papa è stato condannato. La sentenza per Paolo Gabriele è stata di 18 mesi di carcere, per documenti riservati e altri oggetti rubati al papa: è probabile che Benedetto XVI gli conceda la grazia. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | Sicurezza, criminalità, immigrazione. L'Espresso è andato a vedere cos'aveva promesso il centrodestra su questi temi nel programma elettorale, e cosa è stato effettivamente fatto. |
Dal 15 giugno a Milano sarà attivo SHARE’NGO, un nuovo servizio di car sharing con regole di utilizzo e tariffe più specifiche dei popolari servizi già attivi in città. Le auto messe a disposizione da SHARE’NGO sono elettriche, e come succede con altri servizi di car sharing non è necessario riportare l’auto alla colonnina di ricarica alla fine dell’utilizzo: la si può parcheggiare dove si preferisce all’interno dell’area comunale di Milano. Le tariffe al minuto e all’ora sono calcolate in modo personalizzato e facilitano alcune categorie. Al momento dell’iscrizione l’utente deve rispondere a qualche domanda (se possiede un’automobile o no, se preferisce un’auto elettrica), e deve dichiarare se appartiene a una delle categorie “protette”: pendolari, studenti fuori sede, persone che vivono fuori dall’area C e lontano dalle fermate della metropolitana o del passante ferroviario, nonni che si occupano dei nipoti, lavoratori “di pubblica utilità”, madri, “single per caso” (ehm). La combinazione delle risposte porta ad avere una percentuale di sconto sulla tariffa base, che è di 28 centesimi di euro al minuto. Lo sconto può arrivare fino al 50 per cento della tariffa base. | C’è un nuovo servizio di car sharing a Milano. Si chiama "SHARE’NGO", le auto sono elettriche, le tariffe sono personalizzate e le donne di notte non pagano. |
Il premio Oscar al miglior documentario viene assegnato dagli anni Quaranta e negli ultimi tre anni è stato vinto da O.J.: Made in America, Citizenfour (sulla vita di Edward Snowden) e Amy, sulla cantante britannica Amy Winehouse. In questi ultimi anni è capitato piuttosto spesso che l’Oscar per il miglior documentario andasse a film che parlavano di persone famose o temi molto d’attualità: Una scomoda verità parlava del riscaldamento globale, Bowling a Columbine di Stati Uniti e armi, Inside Job della recessione economica e di questioni finanziarie. Quest’anno le cose sono un po’ diverse. I cinque film candidati quest’anno per il miglior documentario sono: Abacus: Small Enough to Jail, Visages Villages, Icarus, Strong Island e Last man in Aleppo. Nemmeno uno parla di una persona famosa e non tutti sono legati a temi d’attualità. Abbiamo raccolto le cose utili e interessanti da sapere su ognuno. Poi, più avanti, qualche parola anche sui cinque film candidati all’Oscar per il Miglior cortometraggio documentario. Alcuni si possono già vedere online. | I documentari nominati agli Oscar 2018. Quelli lunghi e quelli corti: alcuni si possono già vedere online. |
Giovedì 2 gennaio Kara Swisher e Walt Mossberg, due dei più importanti giornalisti di tecnologia e nuovi media al mondo, hanno aperto Re/code, un nuovo sito di informazione che segna la fine della loro lunga collaborazione con il Wall Street Journal, sul quale gestivano AllThingsD, tra le più affidabili e rispettate fonti di informazione per conoscere le ultime novità su Internet e le cose che le stanno intorno. La nascita di Re/code ha suscitato interesse ed è stata molto seguita soprattutto negli Stati Uniti per la presenza di due giornalisti molto conosciuti che dopo anni di stretti rapporti con Dow Jones – l’azienda che controlla il Wall Street Journal e che a sua volta è controllata da News Corp – hanno deciso di provare la strada della testata indipendente senza forti legami con un altro editore. Da AllThingsD a Re/code AllThingsD esisteva dal 2007 ed era nato come una sorta di continuazione online delle conferenze “D: All things Digital”, organizzate ogni anno da Swisher e Mossberg per incontrare e intervistare i dirigenti e gli innovatori più importanti in ambito tecnologico. Le conferenze avevano, e hanno avuto fino allo scorso anno, un grande successo: sembrò quindi naturale affiancare a quel marchio un sito che si occupasse di tutto ciò intorno al digitale (“AllThingsD” sta per “all things digital”, che in inglese significa “tutte le cose legate al digitale”). | Arriva “Re/code”. Due dei più importanti giornalisti tecnologici al mondo hanno aperto un nuovo sito di news, dopo avere lasciato il Wall Street Journal, e hanno grandi ambizioni. |
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha pubblicato un libro per Rizzoli intitolato Riscatto, nella forma di una lunga intervista da parte del giornalista Francesco Cancellato. Gori è stato testimone di due recenti storie italiane importanti in contesti diversi – la crisi del coronavirus che ha colpito la zona di Bergamo prima e peggio di tutte le altre, e le trasformazioni del Partito Democratico negli ultimi anni – oltre ad avere una precedente biografia già ricca di esperienze. Tutte queste cose, insieme a molte riflessioni politiche sul presente e sul futuro dell’Italia, sono raccontate nel libro, che comincia dal 23 febbraio 2020. ***** | Il 23 febbraio 2020 a Bergamo. Comincia da lì il libro del sindaco Giorgio Gori su quest'anno, quello che c'è stato prima e quello che potrebbe esserci dopo. |
Paul Newman, uno dei dei più grandi attori di sempre, morì il 26 settembre 2008 a 83 anni. Tra l’8 e il 9 agosto 2016 Newman è morto un’altra volta, almeno secondo una piccola parte di chi usa internet in Italia, ed evidentemente è abituato a condividere articoli sui social network senza leggerli. Tra la sera di lunedì e la mattina di martedì alcuni utenti hanno scritto, soprattutto su Twitter, messaggi riguardanti la morte di Newman. Altri hanno invece condiviso articoli – soprattutto uno di Repubblica – del 2008, quando Newman morì davvero. E' morto Paul Newman l'ultimo mito di Hollywood – Spettacoli & Cultura – Repubblica.it https://t.co/3ntsKZqkPd | Paul Newman non è morto di nuovo. Negli ultimi giorni molte persone sui social network hanno condiviso messaggi e articoli sulla morte dell'attore (che però è morto nel 2008). |
Il governo brasiliano ha denunciato Twitter perché alcuni suoi utenti forniscono informazioni sul social network sulla posizione dei posti di blocco della polizia e degli autovelox. Il caso è stato aperto dal procuratore generale Luis Inácio Lucena Adams e verrà valutato da una corte federale dello stato del Goias. Secondo l’accusa, le informazioni che vengono diffuse da alcuni utenti brasiliani tramite Twitter violano sia il codice civile che quello penale, in quanto permetterebbero a ubriachi e criminali di sfuggire alla legge e comprometterebbero i tentativi del governo di scoraggiare la guida in stato di ebbrezza. Per queste ragioni, il Brasile ha chiesto a Twitter di rimuovere immediatamente i tweet che infrangono la legge e in più esige circa 220mila euro per ogni giorno in cui Twitter non rispetterà questo divieto. Twitter sinora non ha commentato la denuncia del Brasile, ma è evidente che questo potrebbe essere il primo caso di applicazione della nuova policy sulla censura recentemente annunciata dal social network. Queste nuove norme prevedono l’oscuramento in maniera selettiva di alcuni tweet solo in alcuni paesi di fronte a una “valida richiesta” da parte delle autorità competenti di uno Stato, come ha fatto il Brasile. Dunque, qualora venisse accettata la richiesta brasiliana, i tweet in questione sarebbero leggibili in tutto il mondo, ma non in Brasile e in altri eventuali paesi dove il loro contenuto costituisce un illecito. In attesa di una decisione della corte brasiliana, alcuni degli utenti Twitter messi sotto accusa per aver divulgato informazioni su posti di blocco e traffico in generale, come @RadarBlitzGO, hanno deciso di autosospendere il proprio servizio. | Il Brasile ha fatto causa a Twitter. Alcuni account rivelano la posizione dei posti di blocco della polizia e degli autovelox: potrebbe essere il primo caso di applicazione della nuova "censura". |
François-Henri Pinault è presidente e amministratore delegato dal 2005 di Kering, la terza più grande multinazionale del lusso dopo LVMH e Richemont, che fattura all’anno oltre 10 miliardi di euro. In un recente articolo sul Wall Street Journal, Alexandra Wolfe ha raccontato la sua storia e come è riuscito a trasformare il gruppo – iniziando col dargli un nuovo nome – nel colosso del lusso del valore di circa 21 miliardi di dollari (19 miliardi di euro) che è oggi. François-Henri Pinault è figlio di François Pinault, che nel 1963 fondò la Pinault-Printemps-Redoute (PPR), azienda specializzata inizialmente nel commercio di legname e poi in quello di materiali da costruzione. François-Henri si è sempre interessato all’azienda e ha iniziato a lavorarci nel 1987, dopo aver studiato alla scuola economica HEC di Parigi. Nel 2005 ne è diventato presidente e amministratore delegato e per prima cosa ha cambiato il nome della PPR in Kering: la parola ker in bretone significa “casa” (Pinault è di Rennes, una città nella Bretagna francese) e il suono Kering ricorda l’inglese caring, che significa prendersi cura di qualcosa o qualcuno. | Da dove viene François-Henri Pinault. Uno degli uomini più importanti del mondo della moda, che ha trasformato l'azienda di legname di famiglia in uno dei più grossi gruppi del lusso. |
Pino Daniele è stato ricordato martedì dal suo collega Jovanotti con un lungo post su Facebook: Pino Daniele, morto lunedì notte a 59 anni, è stato il cantante del suo primo concerto e con cui da grande ha suonato insieme più volte fino a diventarci amico. | Il post su Pino Daniele di Jovanotti. Racconta di quando andò a sentirlo in concerto con i soldi messi da parte, di quando suonarono insieme, fino a diventare amici di "un'amicizia sanguigna e fraterna". |
WhatsApp, applicazione di messaggistica controllata da Facebook, ha annunciato l’introduzione in India di un numero verde che gli utenti potranno chiamare per segnalare i messaggi virali che contengono informazioni dubbie e non verificate. WhatsApp ha detto di avere concluso un accordo con la startup indiana Proto per creare un sistema in cui gli utenti possano segnalare messaggi sospetti a un account chiamato “Checkpoint”, che risponderà alle richieste indicando se l’informazione ricevuta è vera, falsa, contestata, ingannevole o non pertinente. L’obiettivo dell’iniziativa, ha detto WhatsApp, è quello di limitare la diffusione delle notizie false in India, che negli ultimi anni ha portato tra le altre cose a gravi episodi di violenza, soprattutto in vista delle elezioni generali che si terranno tra l’11 aprile e il 19 maggio 2019. | In India ci sarà un numero verde per verificare i messaggi virali diffusi su WhatsApp. |
Da oggi è disponibile in tutto il mondo – e quindi anche in Italia – la funzione Art Selfie della piattaforma Google Arts & Culture, capace di associare i selfie scattati dagli utenti ai soggetti ritratti nei quadri del proprio grande archivio, trovando (in teoria) quelli più somiglianti. La funzione era già disponibile da diversi mesi negli Stati Uniti, dove ha ottenuto un grande successo: subito dopo il lancio, quella di Google Arts & Culture è stata per un po’ l’applicazione più scaricata sugli store online, e oggi Art Selfie è stata usata più di 78 milioni di volte. Google Arts & Culture è un progetto di Google lanciato nel 2011 per digitalizzare le opere d’arte e renderle disponibili come immagini ad alta risoluzione, oltre che per offrire visite virtuali di molti importanti musei di tutto il mondo potenziando le tecnologie usate per Google Street View. Per usare Art Selfie bisogna installare l’applicazione di Google Arts & Culture, disponibile sia per Android che per iOS, scorrere in basso nella pagina principale e toccare “inizia” nell’apposito box. | A che opera d’arte assomigliate? da oggi è disponibile in tutto il mondo la funzione Art Selfie di Google Arts & Culture, che trova (forse) i sosia degli utenti tra i quadri del proprio archivio. |
L’acqua, quella di pozze, fontane, laghi, fiumi, mari e oceani, è senz’altro il tratto comune di molte delle foto animalesche della raccolta settimanale del Post. Orsi, coccodrilli, pinguini, lontre e cani sono alcuni degli animali a mollo fotografati negli ultimi giorni, chi perché in acqua ci vive, chi perché fuori fa troppo caldo. In alternativa c’è chi, come alcuni macachi cinesi, preferisce circondarsi da un tappeto – letteralmente – di frutta fresca. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Animali a mollo in pozze, fontane, laghi e oceani, tra quelli che si sono meritati una fotografia questa settimana. |
Fra le migliori foto di animali di questa settimana, ci sono soprattutto due reazioni molto diverse di un animale che vede un suo simile, e che però è finto: un cane mastiff osserva con la massima serenità la statua di un cane – forse perché persino più grande di lui, che insomma non è così piccolo – mentre un koala si lascia andare a un evidente gesto di affetto per un suo simile di peluche. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Cani che sfilano, orsi che nuotano e koala che fanno i koala, nelle migliori foto di animali della settimana. |
Anche il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica non è riuscito a produrre una maggioranza parlamentare, dopo le elezioni politiche del 4 marzo scorso. A bloccare ogni accordo sono stati i veti incrociati delle varie forze politiche che non sono disposte ad allearsi le une con le altre. Al termine delle consultazioni, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha detto che la coalizione di centrodestra rimarrà unita, che il presidente del Consiglio sarà indicato dalla Lega e che Forza Italia sarà una parte integrante del futuro governo e che non intende fare alcun accordo con il PD. Luigi Di Maio gli ha risposto ancora una volta che il Movimento 5 Stelle non intende allearsi con la Lega fino a che quest’utltima non abbandonerà Forza Italia e solo se Berlusconi farà “un passo di lato”. Il PD, infine, ha mantenuto ferma la sua posizione: rimarrà all’opposizione e per il momento non darà i suoi voti a nessun governo. Oggi il presidente della Repubblica incontrerà i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Intorno alle 12 e 30, terminati tutti gli incontri, Mattarella comunicherà le sue valutazioni sulle consultazioni e il modo con cui intende procedere per risolvere l’attuale stallo. Se non sarà raggiunto un accordo, è possibile che il paese vada ad elezioni anticipate, per le quali la data più probabile è considerata al momento il prossimo ottobre. | Anche le nuove consultazioni sono andate a vuoto. Salvini e il centrodestra hanno proposto al M5S di governare insieme, Di Maio ha ribadito che non vuole stare con Berlusconi. |
Con 854 sezioni scrutinate su 919 per le elezioni amministrative di Torino, con cui saranno scelti un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, il sindaco uscente Piero Fassino è avanti con il 41,8 per cento dei voti: andrà al ballottaggio con la candidata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, che al momento è al 30,8 per cento. Gli altri candidati sono invece molto staccati: Alberto Morano della Lega Nord e di Fratelli d’Italia è all’8,4 per cento, Osvaldo Napoli di Forza Italia e NCD è al 5,3 per cento e Giorgio Airaudo di Sinistra Italiana è al 3,7 per cento. I risultati dello scrutinio si possono consultare qui. Piero Fassino, 66 anni, è stato segretario dei Democratici di Sinistra, ministro della Giustizia e del Commercio con l’estero e attualmente è presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Sinistra Italiana e Possibile sostengono la candidatura dell’ex segretario nazionale della FIOM Giorgio Airaudo, 55 anni, eletto deputato nel 2013 con SEL; ma un pezzo di SEL si è staccato e ha fondato una lista che sostiene Fassino. La principale rivale di Fassino dovrebbe essere la candidata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, 31 anni, laureata in Economia in Bocconi ed eletta in consiglio comunale nel 2011 (i commentatori l’hanno definita una “grillina anomala”). | Elezioni Torino: Fassino è avanti, ma si andrà al ballottaggio. Chiara Appendino del M5S è seconda, gli altri candidati sono molto staccati. |
Un dipendente di Unicredit in Cina ha sottratto circa 100 milioni di yuan (13 milioni di euro) ai clienti della banca, approfittando di alcune falle di sicurezza nella gestione interna delle password, condivise tra i vari reparti. I soldi sono stati sottratti nell’arco degli ultimi tre anni, ma la polizia cinese e la commissione regolamentare per le banche e le assicurazioni (CBIRC) sono state avvertite del furto solo l’anno scorso. Bloomberg scrive che nei prossimi mesi CBIRC imporrà una sanzione a Unicredit. Il gruppo bancario italiano si è detto dispiaciuto dell’incidente e si è scusato con le persone derubate: «La sicurezza dei beni dei nostri clienti è la nostra principale preoccupazione e sono state prese tutte le precauzioni necessarie per evitare che un simile incidente si ripeta», ha detto un portavoce a Bloomberg. | Un dipendente di Unicredit in Cina ha sottratto 13 milioni di euro ai clienti della banca. |
La quarta stagione di Black Mirror è su Netflix dal 29 dicembre ed è fatta da sei episodi che come al solito raccontano ognuno una storia diversa, scollegata da quella degli altri. Il primo è il più lungo e dura 76 minuti; il penultimo, che è tutto in bianco e nero, ne dura circa 40. Per guardarli tutti bastano poco meno di sei ore, e magari l’avete già fatto. Più avanti arriveranno cose-spoiler su ogni singolo episodio, per chi li ha visti. Qui invece ci sono un po’ di informazioni generali per chi ancora deve farlo, o magari deve decidere quali saltare o quale guardare per primo. | Black Mirror, parliamone. Cosa si dice della nuova stagione della famosa serie tv di Netflix e un po' di cose da sapere su ogni episodio, per chi li ha già visti. |
In vista delle elezioni europee del 26 maggio, i principali partiti hanno già presentato le liste dei propri candidati, più o meno si sa dove siederanno a Strasburgo e già da tempo vi avevamo detto tutto su come si vota. Quello che mancava erano solo i programmi elettorali, che sono la cosa più importante se si vuole decidere per chi votare. | I programmi dei partiti italiani per le elezioni europee 2019. Ci sono quasi tutti, da quello del PD a quelli di Forza Italia, dei Verdi Europei e di +Europa: quello della Lega, invece, non si trova da nessuna parte. |
Masayoshi Son è un imprenditore giapponese di 60 anni: probabilmente non lo avete mai sentito nominare, perché non è particolarmente famoso e non ha una pagina Wikipedia in italiano. Ma è l’uomo più ricco del Giappone, uno dei 100 più ricchi al mondo e soprattutto quello che, a detta di molti, avrà un ruolo determinante nelle evoluzioni tecnologiche dei prossimi decenni. Son è infatti l’uomo dietro al Vision Fund, un fondo di investimenti da oltre 100 miliardi di dollari che sta cambiando modi e misure degli investimenti in aziende tecnologiche. La rivista Time l’ha scelto tra le 100 persone più importanti dell’anno: nella categoria “Titani”, insieme a gente come Oprah Winfrey ed Elon Musk. L’Economist, che ne ha parlato in due recenti articoli, ha scritto che potrebbe diventare importante tanto quanto Jeff Bezos, Jack Ma e Mark Zuckerberg. Son, giapponese di origini coreane, è il fondatore e attuale CEO di SoftBank, un importante conglomerato giapponese che è partito dalle telecomunicazioni e si è poi ampliato in altre società tecnologiche. Negli anni Settanta andò a studiare in California – economia e computer science a Berkeley – e ha raccontato di averlo fatto dopo che l’allora presidente giapponese di McDonald’s gli consigliò di imparare l’inglese e appassionarsi di computer. Da studente sviluppò un traduttore elettronico, poi venduto per 1,7 milioni di dollari a Sharp Corporation, e gestì per alcuni mesi l’importazione dal Giappone di console per videogiochi. Fondò SoftBank nel 1981, quando aveva solo due dipendenti part-time. Disse loro che nei cinque anni successivi la società avrebbe venduto merce per almeno 75 milioni di dollari. Loro si dimisero, non credendogli, ma la società ebbe successo e arrivò a distribuire fino all’80 per cento dei software per PC di tutto il Giappone. | L’uomo che ha i soldi per decidere dove far andare la tecnologia. Storia del fondo di investimento tecnologico "Vision Fund" e dello spregiudicato imprenditore giapponese che lo dirige. |
L’ex leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini è stato rinviato a giudizio con l’accusa di riciclaggio insieme a sua moglie Elisabetta Tulliani, il fratello di sua moglie Giancarlo Tulliani e loro padre, Sergio Tulliani. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal Giudice per l’udienza preliminare di Roma. Le accuse riguardano ancora il famoso appartamento di Montecarlo che fu lasciato in dono ad Alleanza nazionale e fu poi comprato tramite due società da Giancarlo Tulliani, accusato di averlo fatto con soldi arrivati dall’imprenditore dei videogiochi Francesco Corallo, soprannominato “il re delle slot machine”. | Gianfranco Fini è stato rinviato a giudizio per riciclaggio insieme a sua moglie e suo cognato Giancarlo Tulliani. |
Oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato quattro senatori a vita. Nell’arco del proprio mandato il presidente ne può nominare cinque, in base all’articolo 59 della Costituzione, scegliendoli tra chi ha “illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”. Nel mandato precedente Napolitano ne aveva nominato solo uno, Mario Monti. Oltre ai senatori a vita per nomina, gli ex presidenti della Repubblica lo diventano di diritto. Nella storia dell’Italia repubblicana hanno ricoperto la carica oltre quaranta persone (42 più i 4 di oggi, senza contare l’anomalo e momentaneo caso Napolitano): molto spesso uomini politici, altre volte artisti o più raramente industriali e scienziati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Tutti quanti i senatori a vita. Dal primo agli ultimi, ex presidenti della Repubblica, scultori, poeti e qualche scienziato: quanti sono, secondo voi? E quanti ne sapete, senza guardare?. |
Il Movimento 5 Stelle ha diffuso una lista di nomi sui quali intende chiamare a esprimersi i suoi iscritti – con un voto online – per decidere chi sostenere all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Nove di questi nomi sono stati scelti durante un’assemblea dei parlamentari del partito, un altro è stato deciso da Beppe Grillo: è quello di Romano Prodi, perché indicato allo stesso Grillo da quattro parlamentari del PD. Le votazioni online saranno aperte dalle 9 alle 14 di domani, giovedì 29 gennaio. Nel tardo pomeriggio, Lorenza Carlassare ha declinato la candidatura e non sarà quindi inserita nel sistema di votazione online. Dentro ogni foto, informazioni e storie: | I 10 candidati del M5S al Quirinale. Ora gli iscritti sceglieranno online chi sostenere come nuovo presidente della Repubblica: l'unica candidata donna ha rinunciato. |
Mamoru Samuragochi, maestro di musica celebrato come il “Beethoven giapponese” perché sordo e perché ha composto sinfonie apprezzate e di successo, è in realtà un impostore. Non è sordo, non è in grado di comporre e le melodie che l’hanno reso famoso sono state in realtà composte da Takashi Niigaki, insegnante di musica della prestigiosa Toho Gakuen School of Music, che giovedì 6 febbraio ha parlato durante una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva. Takashi Niigaki ha rivelato di essere lui il compositore che nel corso degli ultimi 18 anni ha scritto più di 20 pezzi su commissione di Samuragochi, venendo pagato 7 milioni di yen (l’equivalente di circa 50 mila euro). Niigaki ha anche messo in discussione la sordità di Samuragochi – «Nemmeno per un momento ho pensato fosse sordo. Abbiamo sempre avuto conversazioni normali» – e ha infine sostenuto che non fosse nemmeno in grado di scrivere uno spartito musicale. «Gli ho detto un paio di volte che dovevamo smettere ma non mi ha mai ascoltato, e anzi aveva minacciato il suicidio se avessi cessato di comporre al suo posto». E ancora: «Sono un suo complice perché ho continuato a comporre per lui, anche se sapevo che stava ingannando la gente, ma non posso più farlo». Il giorno prima della conferenza stampa, lo stesso Mamoru Samuragochi aveva confessato di non esser lui l’autore dei suoi pezzi e di aver commissionato a un altro compositore le sue opere, non fornendo però spiegazioni e dichiarazioni più precise. | Mamoru Samuragochi è un impostore. Un celebre compositore non è l'autore delle sinfonie di successo che l'hanno portato a essere definito il "Beethoven giapponese" (e non è sordo come diceva). |
Venerdì 19 agosto in una prigione di Miami, in Florida, è morto a 62 anni Lou Pearlman: era stato l’inventore di gruppi musicali famosi e di successo come Backstreet Boys e N’Sync ma anche uno dei più grandi truffatori della storia della Florida, condannato nel 2008 a 25 anni di prigione per un’enorme truffa con cui nel corso di vent’anni aveva imbrogliato centinaia di persone e diverse banche americane. Dopo la notizia della sua morte, diversi cantanti e musicisti che avevano avuto a che fare con lui – prima di denunciarlo a loro volta per truffa – hanno twittato messaggi di condoglianze, riconoscendo il suo ruolo nel loro successo ma anche ricordando la sua brutta storia. I hope he found some peace. God bless and RIP, Lou Pearlman. | Chi era Lou Pearlman, inventore di boyband e truffatore. La storia dell'uomo che ha lanciato i Backstreet Boys e gli N'Sync, e che è morto venerdì in carcere dopo aver truffato migliaia di persone. |
Alexandra Lange, una critica d’architettura che scrive per il New York Times, ha selezionato sette edifici europei e statunitensi piuttosto noti che vengono solitamente considerati esteticamente brutti. Lange ha chiesto ad alcuni famosi architetti di spiegare perché – secondo loro – c’è del bello anche in quegli edifici. Due degli edifici sono in Francia, a Parigi; due sono negli Stati Uniti, entrambi nello stato di New York, gli altri tre sono a Londra, Napoli e Berlino. Tra gli architetti che hanno dato il loro parere – uno per edificio – ci sono: Daniel Liebskind, uno dei principali esponenti del decostruttivismo; l’italiana Ada Tolla, il britannico Norman Foster e Vincent Van Duysen, architetto belga tra i principali esponenti del minimalismo. Liebskind ha parlato della Tour Montparnasse di Parigi, l’italiana Ada Tolla ha analizzato le Vele di Scampia, progettate da Franz Di Salvo, Van Duysen ha commentato lo stile architettonico del Centro Pompidou realizzato, tra gli altri, da Renzo Piano. L’architetto e designer britannico Norman Foster ha parlato dell’aeroporto di Berlino-Tempelhof; il Centro governativo di Orane County – realizzato a Albany, negli Stati Uniti, su un progetto di Paul Rudolph – è stato commentato da Zaha Hadid, architetto e designer britannica. Della BT Tower di Londra, realizzata da G.R. Yeats e Eric Bedford, ha parlato l’architetto britannico Amanda Levete. L’architetto statunitense Daniel Liebskind ha parlato della Tour Montparnasse, costruita tra il 1969 e il 1973. | In difesa di sette edifici brutti e famosi. Il New York Times ha chiesto a sette famosi architetti di provare a rivalutare le Vele di Scampia, la BT Tower di Londra e il Centro Pompidou di Parigi, tra gli altri. |
Barack e Michelle Obama scriveranno un libro ciascuno sui loro otto anni alla Casa Bianca per Penguin Random House, come ha fatto sapere la stessa casa editrice martedì. Non si conoscono i termini economici dell’accordo, ma secondo il Financial Times Barack e Michelle Obama riceveranno più di 65 milioni di dollari, circa 62 milioni di euro: una cifra decisamente alta, dato che il contratto più alto per una autobiografia di un presidente americano era stato quello per il libro di Bill Clinton, My Life, pubblicato da Knopf (un’affiliata di Random House) per 15 milioni di dollari. Markus Dohle, amministratore delegato di Penguin Random House, ha detto che «non vediamo l’ora di lavorare insieme con il presidente e la signora Obama per rendere ognuno dei loro libri un caso editoriale in tutto il mondo di portata e significato senza precedenti». Gli Obama hanno detto che doneranno in beneficenza «una parte significativa» dei diritti d’autore mentre la casa editrice ha intenzione di donare un milione di libri a First Book, un’organizzazione no profit che regala libri a bambini in difficoltà. | Gli Obama scriveranno un libro ciascuno, per 65 milioni di dollari. Hanno firmato un accordo con Penguin Random House per due autobiografie sugli anni passati alla Casa Bianca. |
Sabato 15 maggio c’è stato un terremoto di magnitudo 3.9 in Umbria. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) il terremoto è avvenuto verso le 9.56, con epicentro a circa 2 km da Gubbio, in provincia di Perugia. L’ipocentro è stato invece rilevato a una profondità di 10 km. Pochi minuti dopo c’è stata un’altra scossa di minore intensità. Al momento non ci sono segnalazioni di danni. | C’è stato un terremoto di magnitudo 3.9 in Umbria. |
È iniziata la primavera e il greenery, cioè il colore Pantone per il 2017, comincia a vedersi un po’ dappertutto. Il colore descritto come «una fresca e frizzante sfumatura giallo-verde che evoca i primi giorni della primavera, quando il verde della natura si rinvigorisce e rinnova» è nei prati, sui rami degli alberi e molto presto potrebbe finire anche sugli abiti di quelli a cui piace seguire fino in fondo le mode oppure osare un po’ più degli altri: magari lo avete notato all’ultima sfilata di Emilio Pucci, in un abito di paillettes, o nei dettagli dell’ultima collezione di Alessandro Michele per Gucci. Di certo, se per gli stilisti sarà la tendenza di una stagione, per la natura (e per i golfisti) è un classico da riprendere ogni anno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | È tutto greenery. Ora che è primavera il colore di Pantone per il 2017 è dappertutto: sugli alberi, nei campi, sugli abiti dei grandi stilisti, oltre che su piume e squame di chi lo indossa sempre. |
Repubblica scrive che Trenitalia ha deciso che su alcuni treni Frecce e Intercity metterà a disposizione dei posti «senza posto a sedere garantito». I passeggeri che li acquisteranno potranno sedersi sui sedili liberi e, nel caso in cui quei sedili vengano occupati dal proprietario, dovranno continuare il viaggio in piedi. Questo tipo di biglietti costerà come un biglietto di seconda classe e saranno al massimo 30 per treno. Trenitalia ha detto che si tratta di una scelta sperimentale e provvisoria. Come spiega Repubblica è comunque un’opzione che Trenitalia aveva reso disponibile in passato, fino al gennaio 2015, sospendendola poi su invito dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. | Trenitalia metterà in vendita dei posti in piedi sulle Frecce e gli Intercity. |
Il 3 giugno del 1992, dopo tre scrutini piuttosto difficili, Giorgio Napolitano – che i giornali dell’epoca già chiamavano “l’anziano leader” – venne eletto presidente della Camera. Fino al giorno prima il Partito dei Democratici di Sinistra (PDS) – il partito nato da poco dal Partito Comunista Italiano, dal quale si era staccata Rifondazione Comunista – aveva prima appoggiato e poi scaricato un altro candidato, il primo presidente del PDS e vicepresidente della Camera Stefano Rodotà. Qualcosa di simile è accaduto nuovamente ieri, con il confronto durante l’elezione per il Presidente della Repubblica, di nuovo, tra Giorgio Napolitano e Stefano Rodotà. Come ieri, anche allora a Rodotà è mancato l’appoggio del suo partito – in un certo senso – naturale: il PDS e poi il PD, ma ha ottenuto invece quello di altre forze: all’epoca Rifondazione e Verdi, ieri il Movimento 5 Stelle – ma fuori da Montecitorio la piazza era comunque piena di bandiere di Rifondazione. Lo scontro fu simile anche perché avvenne al tramonto della cosiddetta “prima Repubblica” – fu la legislatura in cui scoppiò Tangentopoli e l’ultima prima dell’entrata in politica di Silvio Berlusconi – come oggi molti sostengono che sia arrivata la fine della seconda. | Napolitano contro Rodotà, nel 1992. In gioco c'era la presidenza della Camera: vinse Napolitano, Rodotà venne fatto fuori dal suo stesso partito e non la prese bene. |
È arrivato giovedì mattina, al Kluizendok terminal di Gand, in Belgio, il primo treno proveniente da Daqing, in Cina, carico di Volvo XC60. Un servizio da due treni a settimana, uno ad andare e uno a tornare, con convogli da 190 vagoni in viaggio per 18 giorni, con cui Volvo distribuirà il suo SUV in tutta Europa, Italia compresa. Dopo un paio di mesi di test è diventato così operativo – e aperto anche ad altri produttori di automobili – il nuovo servizio di Lineas, grosso operatore ferroviario belga che da qualche anno distribuisce le auto Volvo in Europa. Da quando il mondo produce in Asia moltissime delle cose che consuma, è la prima volta che un grosso produttore di automobili sceglie in via esclusiva il treno per distribuire in Europa uno dei suoi modelli di punta. La catena della distribuzione delle merci tra Asia ed Europa sta lentamente cambiando. Man mano che i servizi ferroviari si fanno più efficienti, i binari più veloci e i convogli più tecnologici, le multinazionali che costruiscono in Cina stanno iniziando ad affidarsi sempre di più al treno per portare in Europa alcuni loro prodotti. È un altro pezzo della Belt and Road Initiative, la cosiddetta “nuova via della seta”, cioè la cintura logistica terrestre che collega Asia ed Europa, decine di paesi, centinaia di terminal, e che è finanziata per lo più dalla Cina. In questo caso si parla di auto che passano dalla fabbrica ai concessionari con un solo mezzo di trasporto: il sogno di qualunque produttore e distributore, perché riduce il flusso documentale e abbatte gli imprevisti legati agli spostamenti intermodali (cioè quelli tra camion, nave, treno e aereo). | La Belt and Road Initiative arriva già a Busto Arsizio. L'enorme progetto di infrastrutture finanziate dalla Cina non è una cosa astratta e lontana: da pochi giorni è il modo con cui le Volvo arrivano in Italia da Daqing, in treno. |
È morto a 59 anni il modello e cantante britannico Nick Kamen. Era nato il 5 aprile del 1962 ad Harlow, nel Regno Unito, ed era diventato famoso tra gli anni Ottanta e Novanta in tutto il mondo prima come modello e poi anche con alcuni successi discografici. Raggiunse la notorietà in seguito alla sua partecipazione in uno spot televisivo della Levi’s, in cui dopo essere entrato in una lavanderia si toglieva i jeans, li metteva a lavare e rimaneva in boxer ad aspettare leggendo il giornale. Anche grazie a quella pubblicità venne notato da Madonna, che nel 1986 gli produsse insieme a Stephen Bray una canzone scritta durante le sessioni dell’album True Blue e poi scartata, “Each Time You Break My Heart”. | È morto il modello e cantante Nick Kamen: aveva 59 anni. |
Succede in tutte le famiglie, e in tutti i gruppi di amici o di colleghi. In ogni assortimento di umani c’è una persona che perde tutto, quella a cui non si possono affidare le chiavi, quella a cui non dire mai «mi tieni un momento il telefono», quella che si chiude fuori casa una volta alla settimana (esce dimenticandosi le chiavi), quella che non ricorda mai dove ha parcheggiato l’auto, quella a cui uscendo da un bar o da un ristorante viene chiesto per sicurezza «non hai lasciato il portafoglio sul tavolo, vero?». Non è una colpa: alcune persone fanno più fatica delle altre a tener traccia dei propri oggetti, tutto qui. La loro è una vita difficile. Per rendere più agevole la vita della persona che perde tutto del Post (perché ovviamente anche al Post ce n’è una), la redazione ha provato sei tracker Bluetooth. Se il nome non vi dice nulla, forse li avete sentiti chiamare “Tile” (dal tracker della marca più famosa), o “trovaoggetti Bluetooth” o “localizzatori Bluetooth”: hanno un sacco di nomi. | Abbiamo provato sei tracker Bluetooth. Perdete sempre tutto? Non trovate mai le chiavi anche se erano «proprio lì un momento fa»? Uno di questi potrebbe farvi molto comodo. |
Dolce & Gabbana ha realizzato Abaya, la sua prima linea di abiti e indumenti dedicata alle donne musulmane: si tratta di hijab (il velo per coprirsi il capo) e abaya (una veste, solitamente nera, che copre tutto il corpo tranne il volto, i piedi e le mani). La collezione è stata presentata su Style.com/Arabia, che si occupa di moda in Medio Oriente, e da Stefano Gabbana su Instagram, e i capi, che sono portati dalle donne in segno di modestia, sono realizzati in tessuti leggeri e colori neutri, beige e nero, ma presentano gli elementi tipici della casa di moda italiana: pietre preziose incrostate, pizzi, decorazioni floreali, ricami, e stampe di limoni e margherite che richiamano la collezione per la primavera 2016. Le modelle li portano con gioielli vistosi, occhialoni da sole e borsette pitonate o ricoperte di paillette. Dolce & Gabbana non è la prima casa di moda occidentale che recentemente si è rivolta al mercato musulmano, un mercato giovane, in espansione, desideroso di beni di lusso: secondo un rapporto di Thomas Reuters, nel 2013 i paesi musulmani hanno speso 366 miliardi di dollari (circa 340 miliardi di euro) in vestiti e calzature, che stando alle proiezioni diventeranno 484 (circa 450 miliardi di euro) nel 2019. Nel 2014 DKNY e Tommy Hilfiger hanno lanciato capsule collection – cioè una collezione con una quantità di capi limitata – per il Ramadan, il periodo delle feste; Monique Lhuillier ha realizzato una linea di caftani per Moda Operandi, e Net-a-Porter una campagna acquisti sempre per il Ramadan. | La prima collezione di Dolce & Gabbana per le donne musulmane. Veli e tuniche incrostati di pietre preziose, pizzi, ricami e stampe floreali. |
A tre mesi di distanza dal terremoto e dallo tsunami nel Giappone settentrionale, le autorità giapponesi hanno confermato che le stime inizialmente fornite sulle perdite radioattive nella centrale nucleare di Fukushima I erano errate. Nella prima settimana dopo le onde anomale che hanno distrutto parte dell’impianto, le radiazioni furono il doppio rispetto alle stime pubblicate. Inoltre, i tre reattori andarono incontro alla parziale fusione del “combustibile” nucleare molto più rapidamente di quanto immaginato fino a ora. I responsabili della TEPCO, la società che gestisce la centrale, vogliono mettere definitivamente in sicurezza l’impianto entro il prossimo gennaio, ma le ultime notizie e il fatto che la perdita di radiazioni non sia ancora del tutto arginata fanno pensare che occorrerà molto più tempo per definire al sicuro Fukushima I. Questo significa che per molto tempo le persone evacuate nel raggio di 20 chilometri dalla centrale non potranno fare ritorno nelle loro abitazioni. Si stima che gli sfollati siano complessivamente 80mila, costretti a vivere da parenti e amici in altre zone del Giappone o nei centri di accoglienza e soccorso messi in piedi dalle autorità. Non è escluso che la zona di evacuazione venga ulteriormente estesa nel caso di nuove perdite più consistenti. | Che ne è di Fukushima. Le autorità giapponesi dicono che le radiazioni dopo lo tsunami furono sottostimate. |
Dopo anni di ricerche, un gruppo di scienziati guidati dal Centro di Ricerca Sudafricano contro l’Aids (CAPRISA) è riuscito a ottenere un gel vaginale capace di ridurre la trasmissione dell’HIV. Lo studio è stato condotto su un gruppo di 900 donne in Sud Africa e ha dimostrato che il gel riesce a ridurre le possibilità di infezione da virus HIV. Gli scienziati lo hanno definito un risultato storico nella lotta contro la diffusione della malattia: nell’Africa subsahariana si verificano oltre i due terzi dei contagi HIV di tutto il mondo, e le donne colpite dal virus sono ormai il 60% della popolazione adulta. I risultati dovranno essere confermati da un secondo studio e ancora non garantiscono una copertura abbastanza soddisfacente perché il farmaco sia distribuito, ma gli scienziati sono certi che il gel potrà essere migliorato. “Stiamo dando speranza alle donne”, ha detto in un comunicato stampa Michel Sidibe, responsabile del programma ONU per la lotta all’AIDS, “per la prima volta un gel ci potrebbe permettere di spezzare questa epidemia”. E il dottor Anthony Fauci, dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive degli Stati Uniti ha confermato che è la prima volta nella storia della ricerca sul virus HIV che un gel dà dei risultati statisticamente rilevanti. | Un gel contro il virus HIV. Annunciato un successo della ricerca contro l'AIDS: un gel vaginale potrebbe aiutare a rallentarne la diffusione. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 16.079 nuovi casi di contagio da coronavirus e 136 decessi. Le persone attualmente ricoverate sono 10.686 (703 in più rispetto a ieri), di cui 992 nei reparti di terapia intensiva (66 in più di ieri) e 9.694 ricoverate con sintomi (637 più di ieri). Sono stati analizzati 170.392 tamponi e testate 104.872 persone. È risultato positivo il 9,4 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 15.199, i decessi 127. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 22 ottobre. |
Mercoledì 28 settembre il Parlamento ha approvato le dimissioni da deputata della ricercatrice Ilaria Capua, prosciolta nel luglio scorso dall’accusa di avere diffuso ceppi del virus dell’influenza aviaria per guadagnare dalla vendita dei vaccini. Quella che coinvolse Capua fu un’inchiesta giudiziaria molto controversa, avviata alcuni anni fa, e che aveva ricevuto numerose critiche sia in Italia sia da esperti e osservatori internazionali: finì sostanzialmente in un nulla di fatto. Capua è tra i più grandi virologi italiani, era stata eletta alla Camera nel 2013 con Scelta Civica e lo scorso maggio aveva chiesto di potersi dimettere, per tornare a lavorare nella ricerca come direttrice di un centro a Orlando, in Florida. La sua vicenda giudiziaria emerse nel 2014, quando il settimanale l’Espresso pubblicò un’inchiesta giornalistica realizzata da Lirio Abbate con il titolo “Trafficanti di virus” (tutto maiuscolo, in copertina). Il lungo articolo, che aveva un taglio piuttosto colpevolista, diceva che Capua risultava essere indagata da quasi dieci anni nell’ambito di indagini giudiziarie e dei carabinieri del NAS. Era accusata di fare parte, con il marito, di una associazione a delinquere che – con la collaborazione di alcune società farmaceutiche e di funzionari del ministero della Sanità – aveva l’obiettivo di guadagnare grazie alla vendita di vaccini contro l’influenza aviaria. I magistrati avevano sostenuto che il gruppo avesse diffuso il virus in alcuni allevamenti del nord-est per causare un’epidemia e quindi vendere più vaccini. L’iniziativa giudiziaria era nata da un informatore italiano di un’altra inchiesta su virus e vaccini negli Stati Uniti. Dopo quasi dieci anni di indagini, con la sorveglianza telefonica di diverse persone del presunto gruppo, nel 2015 la procura di Roma aveva chiesto il rinvio a giudizio per 41 persone, tra ricercatori, funzionari del ministero della Salute e manager delle case farmaceutiche. L’anno precedente era uscita l’inchiesta di Abbate, che aveva portato a grandi polemiche e attacchi nei confronti di Capua, che intanto era stata eletta, da parte di esponenti di diversi partiti, a partire dal Movimento 5 Stelle. | Perché Ilaria Capua si è dimessa. Ieri la Camera ha accettato le dimissioni della ricercatrice accusata di aver diffuso ceppi virali per guadagnare dalla vendita dei vaccini, e che poi era stata prosciolta. |
Il Movimento 5 Stelle dice di aver accettato di trattare con il Partito Democratico su una nuova legge elettorale allo scopo di andare a votare il prossimo 10 settembre, in modo da impedire ai parlamentari di maturare la pensione, cosa che scatterebbe secondo loro il prossimo 15 settembre. Non è vero: anche votando il 10 settembre gli attuali parlamentari resterebbero probabilmente in carica abbastanza tempo da arrivare comunque alla scadenza necessaria a ottenere la pensione. Facciamo un passo indietro. Da questa legislatura, iniziata dopo le elezioni del febbraio 2013, i parlamentari non godono più del vitalizio ma maturano una pensione di tipo contributivo, calcolata in maniera molto simile a quella di tutti gli altri impiegati pubblici (nonostante le polemiche dei mesi scorsi, quindi, i vitalizi hanno già cessato di esistere). I parlamentari, quindi, ricevono una pensione proporzionata ai contributi che hanno versato. Secondo alcuni, però, il loro trattamento è comunque privilegiato, poiché possono andare in pensione a 65 anni contro i 67 della gran parte degli altri lavoratori e, in alcuni casi, possono andare in pensione anche a 60 anni. | Votare a settembre non servirà a evitare le pensioni dei parlamentari. Il Movimento 5 Stelle dice che il voto anticipato impedirà ai parlamentari di maturare la pensione, ma in realtà ormai è troppo tardi. |
Un audio che circola in queste ore su WhatsApp parla degli incredibili risultati che avrebbe dato la somministrazione di vitamina C ad alcuni pazienti con il coronavirus e consiglia di assumerne almeno un grammo al giorno come forma di protezione contro il contagio. Il messaggio potrebbe apparire affidabile, poiché parla di risultati che sarebbero arrivati dopo una sperimentazione negli ospedali lombardi, i più colpiti dall’epidemia, ma in realtà non ha alcun fondamento. È importante avere una alimentazione equilibrata, compreso il giusto apporto di vitamina C (acido ascorbico), ma non ci sono prove che abbia effetti nel contrastare il virus. Inoltre, esiste anche il rischio di prendere troppa vitamina C, la cosiddetta “ipervitaminosi” che può capitare soprattutto quando la vitamina viene assunta tramite integratori (tra le possibili conseguenze c’è ad esempio una maggior frequenza di calcoli renali). A oggi non ci sono inoltre prove scientifiche chiare circa la sua utilità per trattare o prevenire malattie (come il comune raffreddore), fatta eccezione per lo scorbuto, una malattia dovuta proprio alla scarsa assunzione di acido ascorbico. | No, la vitamina C non cura il coronavirus. Un messaggio diffuso su WhatsApp sostiene che assumerne un grammo al giorno può persino prevenire il contagio, ma è una bufala. |
Emel Mathlouthi è una cantante tunisina di 29 anni che vive a Parigi (cove lunedì parteciperà al “Concerto per la Tunisia”) ma ha partecipato alle manifestazioni delle settimane scorse in Tunisia, dopo che si era trovata a cantare a Sfax il giorno del suicidio di Mohamed Bouazizi che aveva avviato le proteste. A una veglia di ricordo delle vittime che si è tenuta nei giorni scorsi, Emel Mathlouthi, zainetto in spalla e mescolata tra i partecipanti, ha cantato con una voce straordinaria, attirando – con qualche suo fastidio – telecamere e microfoni. https://www.youtube.com/watch?v=O-NJLxykj7U Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La ragazza che canta a Tunisi. Il video del canto di Emel Mathlouthi tra i partecipanti a una manifestazione. |
Paolo Zellini è professore di Analisi numerica all’Università di Roma Tor Vergata. Prima di La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini, uscito in autunno, la casa editrice Adelphi aveva pubblicato altri quattro suoi libri sulle relazioni tra matematica e filosofia, cioè sul pensiero matematico e geometrico: Breve storia dell’infinito nel 1980, La ribellione del numero nel 1997, Gnomon. Una indagine sul numero del 1999 e Numero e logos nel 2010. La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini è un libro azzurrino, che per grafica e collocazione editoriale (Piccola biblioteca) si presenta come una replica delle Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, il più sorprendente caso editoriale del 2015. Rispetto al bestseller di Rovelli, il libro di Zellini, però, è più lungo e molto più complesso. La ragione è che si tratta di due libri molto diversi per concezione: Sette brevi lezioni di fisica è un riepilogo e una spiegazione comprensibile a tutti, o quasi, delle maggiori scoperte e dei problemi aperti della fisica contemporanea, mentre La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini è un trattato storico-scientifico-filosofico che ripercorre per grandi temi lo sviluppo del pensiero geometrico-matematico dall’antichità dei veda indiani, dei babilonesi e dei greci fino ai computer, attraverso il pensiero dei grandi matematici moderni, da Georg Cantor, a Bertrand Russel ad Alan Turing. In particolare Zellini sostiene che la scoperta degli algoritmi – i procedimenti matematici basati sulla scomposizione di un problema nelle sue parti elementari e sull’automazione dei loro processi di risoluzione, inizialmente derivata dall’esigenza di ingrandire gli altari vedici mantenendone inalterate forme e proporzioni – sia all’origine del dominio tecnico dell’uomo, perfezionato nel corso di un processo durato millenni. | Chi è Paolo Zellini. Un professore di Analisi numerica, che ha pubblicato un libro di matematica con cui Adelphi spera di replicare il successo di Carlo Rovelli. |
Il Nobel per l’Economia 2020 è stato assegnato a Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson “per i loro studi sulla teoria delle aste e l’invenzione di nuovi formati di asta”. L’importante riconoscimento non è tecnicamente un Nobel come gli altri, ma un premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel. Milgrom e Wilson hanno dedicato buona parte dei loro studi all’analisi dei meccanismi di funzionamento delle aste. Sulla base delle loro scoperte ed esperienze hanno inoltre sviluppato nuovi formati d’asta, sia per beni sia per servizi che sono solitamente difficili da vendere in modo tradizionale. Secondo il Comitato che ha assegnato il premio, le loro scoperte hanno portato a benefici non solo per i venditori e gli acquirenti, ma anche per i contribuenti in molte aree del mondo grazie a sistemi più adeguati per gli stati per mettere all’asta beni particolari, come le frequenze radio utilizzate nelle telecomunicazioni. | Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson hanno vinto il Nobel per l’Economia. "Per i loro studi sulla teoria delle aste e l’invenzione di nuovi formati di asta". |
Roberto Perotti, economista, professore ordinario all’Università Bocconi di Milano, ricercatore presso importanti università straniere e editorialista del Sole 24 Ore, ha pubblicato su lavoce.info un e-book intitolato “Perché l’EXPO è un grande errore” in cui spiega che il problema non sono né la corruzione né i ritardi: «Il vero problema è che EXPO non avrebbe dovuto esistere», scrive e aggiunge che la decisione è derivata da una «ubriacatura retorica collettiva supportata e legittimata da stime economiche azzardate». Il problema di Expo 2015 non è la corruzione né i ritardi. Il vero problema è che non avrebbe dovuto esistere. Quando, in preda ad una ubriacatura retorica collettiva, si rinuncia ad una seria analisi costi benefici, chi ci perde è la collettività. | L’Expo è un grande errore? il problema non sono né la corruzione né i ritardi, sostiene l'economista Roberto Perotti, bensì che "l’Expo non sarebbe dovuto accadere". |
È stato indetto uno sciopero nazionale della scuola per domani, martedì 12 maggio, che riguarderà tutto il personale della scuola, docente, dirigente e Ata. Lo sciopero di domani è in realtà la terza giornata di un unico sciopero nazionale della scuola previsto in tre giorni: il 5 e il 6 maggio per le scuole elementari e materne, il 12 maggio per la scuola secondaria di primo grado (scuole medie) e secondo grado (licei e istituti tecnici e professionali). Lo sciopero riguarda l’intera di giornata di domani ed è stato indetto da Cobas Scuola: hanno aderito anche Unicobas, Autoconvocati Roma e USI ed è stato proclamato anche dall’ASA. Lo sciopero ha a che fare principalmente con le prove INVALSI previste per il 12 maggio e il 19 giugno nella scuola secondaria (per la scuola primaria si sono tenute il 6 e il 7 maggio). Oltre allo sciopero per l’intera giornata previsto da Cobas Scuola, c’è anche la possibilità di aderire allo sciopero presentandosi comunque a scuola ma rifiutando di consegnare le prove INVALSI agli studenti, secondo una particolare forma di sciopero chiamato “sciopero breve di mansione”. Questo sciopero è stato indetto dall’USB. Non è stato ancora reso noto dal ministero dell’Istruzione e della Ricerca se l’adesione a questo sciopero di mansione comporterà una trattenuta dallo stipendio dei lavoratori che vi parteciperanno: per quanto si sa al momento potrebbe essere nulla (0 euro) ma anche del massimo previsto, che sono 17,50 euro l’ora. | Lo sciopero della scuola di domani, 12 maggio 2015, e le prove INVALSI. Tutte le informazioni sulla giornata di domani nelle scuole, le prove INVALSI e i sindacati partecipanti. |
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