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http://it.wikipedia.org/wiki/Renegades_%28album%29
Renegades (album)."Renegades" è il quarto ed ultimo album inciso in studio dalla band californiana Rage Against the Machine, per commemorare l'abbandono della band da parte di Zack de la Rocha e conseguentemente la fine di una formazione che in pochi anni ha scritto una pagina importante sia nella storia del cross-over sia nelle lotte sociali di un America a loro giudizio sempre più malata.In questo album, composto esclusivamente di brani cover, i Rage Against the Machine confermano le forti influenze hip-hop che ne hanno sempre caratterizzato lo stile, ma non dimenticano di essere stati una delle migliori rock-band degli anni novanta e così propongono, senza deturparle ma anzi valorizzandole, cover di Bob Dylan, Rolling Stones e Bruce Springsteen.La copertina è una parodia dell'icona pop LOVE'" di Robert Indiana.Il librettino contiene una poesia di Josh Koppel:"It's my own form of social protest.""A letter printed on paper that no one will destroy""passed indiscriminately across race, class and gender lines""and written in the blood that keeps the beast alive.""on the way to the check-out counter""I hope that someone will find my message one day when they really need it.""È la mia forma di protesta sociale.""Una lettera stampata sulla carta dove non sarà distrutta""passata indiscrimitamente attraverso i confini di razza, classe e sesso""e scritta nel sangue che fa vivere la bestia.""Spero che qualcuno trovi il mio messaggio un giorno quando ne avrà veramente bisogno."L' artwork finisce con la fotografia di un dollaro col messaggio "YOU ARE NOT A SLAVE" ("TU NON SEI UNO SCHIAVO") scritta nel retro.TracceFormazioneCreditiPosizioni in classificaAlbumSingoliRenegades (album)
7,609,419
http://www.mobileblog.it/post/9994/google-regala-il-wifi-gratis-a-47-aeroporti-americani
In Italia da anni chi ha un collegamento Alice può connettersi gratuitamente in tutti gli Hot Spot Telecom (amche negli aeroporti), ma nessuno mai lo dice… Ma in ogni caso… va bene che tutto ciò che è gratuito è ben accetto: ma la qualità e la sicurezza delle connessioni? Non dimentichiamoci, inoltre, che un ostacolo alla diffusione del WI-FI pubblico sono le norme antiterrorismo che impongono l’identificazione certa dell’utente. Non pensiamo, quindi, di andare a navigare in Internet negli aeroporti USA con il nostro PC appena scesi dall’aereo (…e mi piacerebbe vedere chi lo fa…), tanto non lo potremmo fare… neanche con Google che con questa manovra secondo me fa soltanto pubblicità a sè stessa e non un servizio agli utenti americani. Smettiamo di guardare ogni inziativa all’estero come se fosse un miracolo divino; analoghe iniziative le troviamo anche in Italia.
2,641,067
http://it.wikipedia.org/wiki/Rodrigo_de_Quiroga
Rodrigo de Quiroga.GioventùEra il figlio di Hernado Camba de Quiroga e di María López de Ulloa. Nel 1535 viaggiò in Perù partecipando all'esplorazione del Gran Chaco con Diego de Rojas. L'anno successivo accompagnò un gruppo guidato dal conquistador Francisco de Aguirre verso il Cile. Questa spedizione si incontrò con Pedro de Valdivia ad Atacama.In CileQuiroga partecipò alle azioni militari che portarono alla conquista del Cile, durante la prima parte della guerra di Arauco, diventando uno dei più importanti capitani del distretto. A partire dal 1548 ricoprì numerosi importanti incarichi amministrativi a Santiago. Per tre volte fu sindaco.Sposò Inés de Suárez, la famosa signora di Pedro de Valdivia, quando il viceré del Perù del tempo ordinò a Valdivia di porre fine alla sua scandalosa relazione o di affrontare la scomunica.Alla morte di Valdivia per mano dei Mapuche nella battaglia di Tucapel, i cittadini del Cile meridionale seguirono le volontà scritte nel suo testamento prendendo Francisco de Villagra come loro capo. A Santiago, il "cabildo" in carica ignorò la cosa proclamando Quiroga nuovo governatore. Fu per questo che per un certo periodo vi furono due governatori in Cile: Villagra a sud e Quiroga a nord. La situazione si risolse al ritorno di Villagra dalla zona meridionale, dove proseguiva la guerra, per reclamare il proprio titolo. Il "cabildo" gli concesse i poteri, obbligando Quiroga a cederli, cosa che Quiroga fece a malincuore.Nel 1565 il viceré Lope García de Castro mandò rinforzi dal Perù sotto la guida del generale Jerónimo de Castilla. Castilla aveva l'ordine di arrestare Pedro de Villagra (zio di Francisco che era diventato governatore quando era protetto dal precedente viceré), e mettere al suo posto Quiroga. Villagra capì di essere troppo debole per difendere la sua posizione, e lasciò l'incarico a Quiroga spostandosi in Perù.Primo governoIl primo governo (non contando la breve esperienza precedente, mai legata ad effettivi poteri) durò fino al 1567. Fu segnata da continui scontri con gli indiani, che spesso si risolvevano con vittorie. Quiroga lanciò una nuova campagna organizzata da Lorenzo Bernal del Mercado. Egli costruì una fortezza a Lebu, Quiapo, ricostruì Cañete e ripopolò Arauco nel 1566. Portò avanti la conquista dell'isola di Chiloé, mandando il prpprio tenente governatore Martín Ruiz de Gamboa a fondarvi la città di Castro, e sottomettendo i suoi abitanti, i miti Cunco.Nonostante questi trionfi, il tribunale non ne riconobbe la forza e, tornato nella capitale, scoprì che la Audiencia Reale del Cile lo aveva sostituito. Per un certo tempo si ritirò dalla vita politica, dedicandosi agli affari.Secondo governoNel 1575, come risultato di una discussione tra Audiencia Reale e governatore del tempo, Melchor Bravo de Saravia, fu chiamato una seconda volta a prendersi in carica il Regno del Cile. Fu nominato ufficialmente lo stesso anno di fronte al "cabildo". Il secondo mandato di Quiroga fu più turbolento del primo. Oltre alla guerra di Arauco che proseguiva, vi furono le incursioni dei pirati, due terremoti (nel 1575) ed una lite con il vescovo di San Miguel sulle nomine alle cariche ecclesiastiche e sulla riduzione del reddito dei chierici, il che gli valse anche il pericolo di una scomunica.La Spagna promise di inviare 500 uomini per concludere la guerra, ma solo 300 giunsero a destinazione. Inoltre, questi pochi uomini erano molto meno forti di quanto si sperava, ed erano quasi completamente disarmati. Nonostante queste difficoltà ed la sua malattia (dovette farsi portare su una sedia al campo di battaglia), Quiroga lanciò una nuova offensiva contro i Mapuche, stavolta guidati dal toqui meticcio Alonso Díaz.La campagna ebbe relativamente successo, il che permise a Quiroga di affrontare una nuova minaccia, l'apparizione di Francis Drake al largo delle coste del Cile. Drake riuscì a saccheggiare il porto di Valparaíso, ma quando tentò l'assalto a La Serena trovò la resistenza armata degli abitanti, e fu respinto.Terremoto di ValdiviaIl 16 dicembre 1575 un terremoto colpì il Cile meridionale, distruggendo le città di La Imperial, Villarrica, Osorno, Castro e soprattutto Valdivia, dove la scossa provocò uno smottamento che ruppe il sistema di drenaggio del lago Riñihue. L'acqua si accumulò fino a distruggere la diga naturale, portando ad un'alluvione.VecchiaiaLa grave malattia di Quiroga gli impedì di continuare a dirigere la guerra, e quindi decise di lasciare l'incarico al genero Martín Ruiz de Gamboa. Bloccato a letto dal dolore, nei suoi ultimi giorni si dedicò alla religione, circondato da monaci ai cui monasteri aveva concesso numerosi benefici. Morì il 25 febbraio 1580. La moglie, Inés de Suárez, morì nello stesso anno.Voci correlateNoteBibliografiaGovernatori Reali del CileConquistadoresPersone della guerra di AraucoRodrigo de Quiroga
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http://it.wikipedia.org/wiki/Alpi_Lepontine
Alpi Lepontine.Le Alpi Lepontine sono una sezione delle Alpi che interessa la Svizzera e l'Italia. Si trovano nelle Alpi Nord-occidentali.ToponimoPrendono il nome dai Leponzi, antica popolazione che abitava questi monti.Geografia e delimitazioniIn Svizzera le Alpi Lepontine coprono la parte settentrionale del Cantone Ticino, la parte sud-orientale del Cantone Vallese, la parte meridionale del Canton Uri e la parte occidentale del Canton Grigioni. In Italia coprono una parte nord-orientale del Piemonte ed una parte nord della Lombardia.Dal punto di vista orografico le tre sottosezioni delle Alpi Lepontine sono lungo la catena principale alpina.Il limiti geografici nel dettaglio sono: passo del Sempione, torrente Saltina, Briga, fiume Rodano, Oberwald, passo della Furka, torrente Furkareuss, Andermatt, torrente Oberalpreuss, passo dell'Oberalp, fiume Reno Anteriore, Disentis, Tamins, Reno Posteriore, Splügen, passo dello Spluga (confine Svizzera/Italia), torrente Liro, Chiavenna, fiume Mera, lago di Como, Gravedona, torrente Liro di Gravedona, passo San Jorio (confine Italia/Svizzera), torrente Morobbia, fiume Ticino, lago Maggiore (confine Svizzera/Italia), fiume Toce, Domodossola, torrente Diveria (confine Italia/Svizzera), Simplon, passo del Sempione.ClassificazioneSecondo la Partizione delle Alpi del 1926 le Alpi Lepontine erano una sezione delle Alpi centrali suddivise nei tre seguenti gruppi:Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA) del 2005 le Alpi lepontine sono una sezione delle Alpi Nord-occidentali.SuddivisioneIl Monte Leone, la montagna più alta, visto dal passo del Sempione.Le Alpi Lepontine, secondo la SOIUSA sono suddivise in tre sottosezioni e dieci supergruppi:Principali CimeLe vette principali delle Alpi Lepontine sono:Lista dei valichi e passiI principali valichi delle Alpi Lepontine sono:Rifugi alpiniPer favorire l'escursionismo e la salita alle vette le alpi Lepontine sono dotate di alcuni rifugi alpini:Stazioni invernaliNoteVoci correlateAlpi Lepontine|Gruppi montuosi della LombardiaGruppi montuosi del PiemonteGruppi montuosi del Canton TicinoGruppi montuosi del Canton GrigioniGruppi montuosi del Canton UriGruppi montuosi del Canton ValleseLepontine Alps
7,404,126
http://www.cineblog.it/post/10863/festa-del-cinema-di-roma-gian-luigi-rondi-presidente-dopo-bettini
Alla fine la fumata bianca è arrivata. La 3° edizione della Festa del Cinema di Roma, in cartellone dal 22 al 31 ottobre, si farà. Senza Goffredo Bettini, Presidente della Fondazione Cinema per Roma e neo dimissionario, ma con al suo posto Gian Luigi Rondi, il decano dei critici cinematografici italiani. Il passo fondamentale l’ha fatto proprio Bettini, che ha rinunciato ad altri due anni di contratto per far si che la Festa andasse avanti, visto il veto palese nei suoi confronti dalla nuova giunta comunale.La nomina di Rondi sarà ufficializzata lunedì, quando il Sindaco di Roma Gianni Alemanno sottoporrà il suo nome al cda della Fondazione della Festa del Cinema che dovrà decidere nel merito la nomina, che verrà per l’appunto appoggiata. 86enne, attuale Presidente dell’Ente David di Donatello, Rondi è stato anche Presidente della Biennale di Venezia dal 1993 al 1997, e con slancio e vigore riparte immediatamente con questa nuova avventura.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Rocchetto_di_Ruhmkorff
Rocchetto di Ruhmkorff.Un rocchetto ad induzione'" conosciuto anche come "'rocchetto di Ruhmkorff coil'") è un tipo di bobina a scarica disruptiva. È un tipo di trasformatore utilizzato per produrre impulsi ad alta tensione partendo da una sorgente di corrente continua a bassa tensione. Per produrre le variazioni di flusso necessarie ad indurre il voltaggio nell'avvolgimento secondario, la corrente continua che circola nel primario è interrotta ripetutamente mediante un contatto vibrante chiamato "interruttore". Il termine 'rocchetto ad induzione' è utilizzato anche per indicare una bobina nella quale circola una corrente alternata ad alta frequenza in grado di riscaldare gli oggetti posti al suo interno come avviene nei forni a induzione.FunzionamentoUn rocchetto ad induzione consiste di due solenoidi di filo di rame isolato avvolti attorno ad un unico nucleo di ferro. Uno dei solenoidi, chiamato "avvolgimento primario" è costituito di decine o centinaia di spire di filo smalato, l'altro solenoide detto "avvolgimento secondario" consiste di diverse migliaia di spire di filo sottile. Una corrente elettrica che percorre il primario crea un campo magnetico, il secondario è accoppiato magneticamente attraverso il nucleo di ferro. Il primario agisce da induttore, immagazzinando l'energia nel campo magnetico associato. Quando la corrente elettrica viene interrotta improvvisamente, il campo magnetico cala rapidamente e questo causa un impulso ad alta tensione attraverso il secondario per via dell'induzione elettromagnetica. Grazie all'alto numero di spire dell'avvolgimento secondario, l'impulso generato ha una tensione di molte migliaia di volt. Questo voltaggio è sufficiente a generare una scintilla o scarica elettrica attraverso l'aria che separa i terminali del secondario.La dimensione del rocchetto spesso viene indicata in base alla lunghezza della scintilla che può produrre.L'interruttorePer permettere il funzionamento del rocchetto, la corrente continua deve essere intermittente per poter creare la variazione di campo magnetico necessaria per l'induzione. Il rocchetto di Ruhmkorff utilizza una lamina metallica vibrante chiamata "interruttore" per aprire e chiudere rapidamente il circuito primario. L'interruttore nei rocchetti di piccola dimensione era montato ad una delle estremità del nucleo ferroso, il campo magnetico generato dal flusso di corrente nel primario attirava la lamina trattenuta da una molla aprendo quindi il circuito. All'apertura del circuito, si interrompeva anche il campo magnetico facendo sì che la molla chiudesse nuovamente il circuito.La tensione nel secondario è indotta sia quando il circuito si apre che quando si chiude, la variazione della corrente è molto più rapida quando il circuito si apre così l'impulso nel secondario all'apertura è molto maggiore. Un condensatore è posto in parallelo all'interruttore per smorzare l'arco elettrico fra i contatti e permettere un'apertura più rapida e quindi una tensione maggiore. La forma d'onda dell'uscita di un rocchetto ad induzione è costituita da una serie di impulsi positivi e negativi ma una delle due polarità è molto più ampia dell'altra.Interruttori al mercurio ed elettroliticiL'interruttore magnetico è usato nei rocchetti capaci di creare scariche fino a circa 20 cm (~120 kV), per rocchetti più grandi si utilizzano interruttori funzionanti grazie ad un motore.I rocchetti più grandi, utilizzati nei radiotrasmettitori, utilizzavano interruttori elettrolitici o a mercurio.Dettagli di costruzionePer evitare che le alte tensioni generate nella bobina danneggino l'isolamento delle spire del secondario, questo è costruito in modo da non avere grosse differenze di potenziale fra le spire. Il secondario è suddiviso in sezioni a forma di 'pancake' connessione in serie tra loro. Il primario è avvolto attorno al nucleo e poi isolato dal secondario con uno spesso strato di carta o gomma. Ogni sezione del secondario è isolata con un rivestimento di paraffina, connessa alla sezione successiva e poi inserita sul secondario. La tensione sviluppata in ogni sezione non è sufficiente a far scoccare un arco tra le diverse sezioni.Per prevenire le correnti parassite il nucleo ferroso è costruito con un fascio di fili di ferro rivestiti con lacca per isolarli elettricamente, questo evita il formarsi di correnti parassite perpendicolari all'asse magnetico.StoriaMichael Faraday scoprì il principio dell'induzione, la legge di Faraday, nel 1831 e fece i primi esperimenti di induzione tra avvolgimenti di filo. Il rocchetto ad induzione fu inventato dallo scienziato irlandese Nicholas Callan nel 1836 presso il St. Patrick's College di Maynooth e perfezionato da William Sturgeon e C. G. Page. I primi rocchetti erano dotati di interruttori azionati da una manovella ideati da Callan e Antoine Masson. L'interruttore automatico fu ideato da C. E. Neeff, P. Wagner e J. W. M'Gauley. L'uso del condensatore fu suggerito da Hippolyte Fizeau. Heinrich Ruhmkorff fu in grado di generare tensioni maggiori utilizzando un numero di spire molto più grande, anche di 5.000 o 6.000 spire. Durante i primi anni cinquanta del XIX secolo, dopo aver esaminato un rocchetto di Ruhmkorff in grado di produrre scariche di circa 5 cm, l'inventore statunitense Edward Samuel Ritchie capì di poterlo rendere molto più efficiente riprogettando e migliorando l'isolamento dell'avvolgimento secondario. Egli divise l'avvolgimento in sezioni e le isolò fra loro. La versione così modificata permise di produrre scintille di 25 cm, in seguito arrivò a generare scintille di oltre 61 cm di lunghezza. Nel 1857, uno dei rocchetti prodotti da Ritchie fu mostrato a Dublino durante una conferenza della British Association, e poi presso l'Università di Edimburgo in Scozia. Lo stesso Ruhmkorff acquistò uno dei rocchetti ad induzione prodotti da Ritchie e ne utilizzò le migliorie nel suo lavoro.Rocchetti ad induzione furono usati per generare le alte tensioni necessarie per il funzionamento dei primi tubi a scarica ed i tubi di Crookes utilizzati per le ricerche sui raggi X. Furono utilizzati anche per intrattenere il pubblico con apparecchi come il tubo di Geissler o altri apparecchi usati da ciarlatani della medicina. Hertz lo utilizzò per dimostrare l'esistenza delle onde elettromagnetiche come previsto da James Maxwell, Tesla e Marconi li utilizzarono nelle loro ricerche sulle onde radio. I principali utilizzi pratici furono come radiotrasmettitore per la telegrafia senza fili e per fornire energia al catodo freddo dei tubi per produrre raggi X. A partire dal 1920 furono rimpiazzati dai tubi a vuoto.Attualmente è ancora in uso il rocchetto ad induzione nel sistema di accensione per i motori a combustione interna. Una versione ridotta del rocchetto ad induzione pilota i flash allo xeno utilizzati nelle fotocamere e nelle lampade stroboscopiche.NoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniApparecchi elettriciInduction coil
2,347,930
http://it.wikipedia.org/wiki/Rocky_%28videogioco%29
Rocky (videogioco).Rocky è un videogioco di boxe uscito per PlayStation 2, XBox, Gamecube e Game Boy Advance uscito il 17 novembre 2002.Possiede una meccanica di gioco simile a Knockout Kings, a quel tempo il migliore gioco di pugilato esistente.GraficaLa grafica è buona per l'epoca: i modelli dei pugili e dei loro allenatori sono ottimi, molto meno il pubblico e le arene sono di discreta fattura. Il gioco possiede un'ottima grafica nelle sequenze in computer grafic.SonoroL'unica colonna sonora originale appartenente ai film di Rocky è la famosissima "Gonna Fly Now", ma le "false" colonne sonore presenti nel gioco sono in realtà ispirate a quelle originali di "Rocky".GameplayMolto curato. Le mosse presenti sono molte e le differenze tra i pugili sono evidenti: personaggi come Apollo Creed e Rocky III sono più agili e allo stesso tempo meno potenti e incassatori rispetto a Clubber Lang e Ivan Drago.Modalità FilmRipercorre la trama e gli incontri dei primi cinque film di Rocky. Le sequenze d'intermezzo riassumono brevemente la trama di tutta la saga dello "Stallone Italiano". Tra un incontro e l'altro sarà possibile allenare Rocky per migliorare le sue abilità in sei differenti campi:EsibizioneSi possono decidere i pugili e l'arena in cui debbano combattere. Si può anche scegliere il livello di abilità della CPU il numero dei round, la loro durata e molti altri settaggi.Torneo del KnockoutQuesta modalità permette di scegliere il proprio pugile preferito e metterlo in un torneo in cui dovrà iniziare dagli ottavi di finale fino alla finale, che se verrà vinta dal giocatore vincerà un trofeo e un cospicuo premio in denaro da spendere per sbloccare molte cose come personaggi, arene e costumi per i primi.AllenamentoQuesta modalità è composta da una serie di minigiochi, il cui obiettivo è allenarsi, aumentando il proprio punteggio. Se si farà un ottimo "score" il giocatore entrerrà nell'albo dei record del gioco.NegozioSi possono comprare in questo negozio nuove arene, pugili, costumi e addirittura i trailers cinematografici dei film di Rocky.CuriositàVideogiochi per Game Boy AdvanceVideogiochi per PlayStation 2
308,713
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_che_amava_le_donne
L'uomo che amava le donne."'L'uomo che amava le donne"' ("L'homme qui amait les femmes") è un film del 1977 diretto da François Truffaut.Il protagonista, Charles Denner, incarna una figura disincantata, ironica, ma insieme tenera e malinconica, nella quale lo spettatore si identifica facilmente.Dalla sceneggiatura del film, Truffaut ricavò un breve racconto.Le riprese furono effettuate dal 19 ottobre 1976 al 5 gennaio 1977 a Lilla e a Montpellier e dintorni e il film fu proiettato per la prima volta il 27 aprile 1977.TramaAi funerali di Bertrand si presentano solo donne. Una di loro racconta la storia di questo ingegnere attratto da tutte le donne che lo circondano, e rapito soprattutto dalle loro gambe. Finché un giorno Bertrand decide di scrivere un libro che racconti tutte le sue conquiste. Poco prima della pubblicazione della sua autobiografia, durante le feste di Natale, egli attraversa una strada, incautamente, a caccia di una nuova preda ed è travolto da un'auto. Torniamo così alla scena del funerale. Di Bernard alla fine cosa rimarrà? Quel libro, testimonianza tangibile di un uomo non qualunque, ma di un uomo che amava le donne.BibliografiaCollegamenti esterniFilm diretti da François Truffaut|Uomo che amava le donneThe Man Who Loved Women (1977 film)
640,790
http://it.wikipedia.org/wiki/Chris_Slade
Chris Slade.Breve biografiaLe sue varie esperienze musicali passano attraverso importanti band come DC, Uriah Heep, Asia, The Firm, Gary Moore e innumerevoli collaborazioni con artisti del calibro di Tom Jones, Paul Rodgers, Jimmy Page (Led Zeppelin-The Firm), David Gilmour (Pink Floyd) e Rick Dufay (Aerosmith).Caratteristica fondamentale è il suo modo pirotecnico di suonare la batteria e le percussioni, strumentazioni che spesso Slade preferisce esasperare e arricchire con ulteriori accessori e elementi per rendere ancora più potenti le sue prestazioni.Nella seconda metà degli anni Novanta, dopo l'esperienza hard rock con gli DC, Chris Slade ha partecipato per circa cinque anni alle incisioni e ai tour del gruppo progressive rock Asia come membro fisso.Dopo l'abbandono del gruppo nel 2005, Slade attualmente sta sviluppando un progetto con il neonato gruppo inglese Damage Control (insieme tra gli altri a Robin George e Pete Way).Ultima nota biografica è la sua partecipazione (sempre nel 2005) alla realizzazione dell'album tributo agli Iron Maiden insieme ad altre decine di importanti e famosi musicisti rock (membri di Aerosmith, Metallica, Motorhead, ecc...).L'esperienza con gli AC/DCUna delle più importanti esperienze nella carriera di Chris Slade è senz'altro quella con gli DC, gruppo hard rock australiano spesso al centro delle scene rock mondiali.Slade diventa membro ufficiale del gruppo dopo alcuni mesi come session-man nel 1989 (prendendo il posto di Simon Wright, che a sua volta aveva rimpiazzato Phil Rudd negli anni Ottanta) e partecipa alle registrazioni dell'album The Razor's Edge (1990), dell'album Live (1991) registrato anche durante il Festival Monsters of Rock di Donington Castle e del singolo Big Gun (1993), realizzato per la colonna sonora del film Last Action Hero di Arnold Schwarzenegger.Partecipa infine al grande tour di The Razor's Edge nel 1990-1991, da cui appunto il gruppo registra l'album "Live".Lascia gli DC all'inizio del 1994 quando Phil Rudd decide di ritornare nella band dopo oltre dieci anni per l'incisione del successivo album del gruppo, "Ballbreaker" (1995).DiscografiaCon Tom JonesCon i ToomorrowCon i Manfred Mann's Earth BandCon gli Uriah HeepCon The FirmCon gli DCCon gli AsiaCollegamenti esterniUriah HeepBatteristi hard rockBatteristi rock progressivoBatteristi heavy metalChris Slade
1,163,946
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Francesco_Grossi
Giovanni Francesco Grossi.Il soprannome gli derivò da una magistrale interpretazione del melodramma "Scipione l'Africano" di Nicola Minato, con musiche di Pietro Francesco Caletti detto il Cavalli.Un vero divoFiglio del chiesinese Giovanni di Pellegro e di Ortensia De Cesari da Lucca, esordì come cantore nella cappella pontificia sotto la protezione del cardinale Benedetto Pamphilj. Successivamente, fu assunto come "virtuoso" presso varie corti d'Italia e d'Europa, dapprima a Modena da Francesco II, poi a Torino dai Savoia, ancora presso gli Estensi a Ferrara e infine giunse a Londra da re Giacomo II Stuart, per intercessione della moglie del sovrano Maria Beatrice d'Este.In Inghilterra ottenne un successo strepitoso, ma il clima umido rischiava di danneggiare la sua voce, per cui decise di far ritorno in Italia. Fu accolto a Roma da Cristina di Svezia e contestualmente pellegrinò attraverso i teatri di Napoli, Firenze e Milano.Siface era un vero e proprio divo della sua epoca e ciò lo portò ad assumere atteggiamenti non sempre rispettosi dell’autorità e dell'etichetta. Nel 1683, il duca di Modena fu costretto a metterlo agli arresti domiciliari per aver offeso l'Ambasciatore di Francia a Roma, colpevole di non averlo ascoltato con sufficiente attenzione e ammirazione durante una sua esibizione.Una morte melodrammaticaNonostante fosse stato castrato da bambino per poter cantare come sopranista, Siface intrattenne un'appassionata relazione con la bella nobildonna bolognese Maria Maddalena Marsili, vedova del conte Gaspari-Forni. I fratelli della Marsili, Giorgio e Alessandro, considerarono disdicevole tale relazione, perciò tentarono dapprima di convincere il duca di Modena ad allontanare Siface, poi, visto il rifiuto del duca, protettore e amico del cantante, fecero richiudere Maria Maddalena nel convento di San Lorenzo a Bologna. Dopo molto tempo, però, Siface fu chiamato al teatro di Bologna a interpretare "Perseo" e la relazione ebbe modo di ristabilirsi. Giorgio e Alessandro Marsili decisero quindi di togliere di mezzo definitivamente colui che, secondo il loro punto di vista, disonorava la sorella. Il 29 maggio 1697, Siface stava rientrando a Bologna allorché la sua carrozza fu fermata al passo della catena, nel comune di Vigarano (FE), da quattro loschi figuri, i quali lo fecero scendere, gli spararono tre colpi di archibugio e gli fracassarono il cranio.Il duca di Modena rimase sconvolto dall'uccisione del suo artista preferito e, dopo lunghe trattative diplomatiche, essendo il fatto avvenuto nei territori dello Stato Pontificio, ottenne che i fratelli Marsili venissero arrestati e mandati in esilio dalle legazioni di Bologna e Ferrara.Un bel regalo alla sua terraA pochi anni dalla morte, come tributo alla sua terra d’origine, Siface volle finanziare la realizzazione nel Duomo di Pescia del nuovo altar maggiore, scolpito in marmi policromi dallo scultore carrarese Giuseppe Vaccà.Castrati italianiGiovanni Francesco Grossi
2,083,534
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Martyn
John Martyn.Spaziava dal folk al blues al jazz e il suo stile era caratterizzato dall'uso della voce come strumento musicale.Anni 60La sua carriera musicale cominciò a diciannove anni, quando nel 1967 firmò un contratto con la Island e pubblicò nello stesso anno "London Conversation", il suo primo album, caratterizzato da uno stile unico, basato su una miscela di blues e folk.A questo primo album seguì l'anno dopo "The Tumbler", più orientato verso il jazz.Anni 70Nel 1970 incise due album in collaborazione con la moglie Beverley Kutner: "Stormbringer!" e "The Road to Ruin".Nel 1973 John Martyn incise uno dei più importanti album britannici degli anni settanta, "Solid Air". La canzone che dà il titolo all'album è un tributo al cantautore Nick Drake, amico e collega di etichetta che nel 1974 morì improvvisamente per un'overdose di antidepressivi. In questo album, come in quello precedente ("Bless the Weather") Martyn collaborò con il bassista jazz Danny Thompson, con il quale instaura una fruttosa collaborazione musicale che dura ancora oggi.In questo album continuò a sviluppare uno suo stile vocale nuovo, inarticolato e modulato, che può essere paragonato al timbro di un sassofono tenore.A seguito del successo anche commerciale di "Solid Air", Martyn registrò nello stesso anno lo sperimentale "Inside Out", un album più difficile del precedente, basato su sensazioni ed improvvisazioni più che sulla struttura della canzone.Nel 1977 Martyn incise l'album "One World" che indusse alcuni commentatori a descrivere Martyn come il "Padre del Trip hop". Una caratteristica di questo album è l'essere stato registrato all'aperto, includendo suoni circostanti come l'acqua di un lago vicino.Anni 80Alla fine degli anni 70 John Martyn divorziò dalla moglie Beverley Kutner e, come riporta il sito ufficiale, "John schiacciò il pulsante di autodistruzione". In questo periodo, che lo stesso John Martyn definisce come "un periodo molto scuro della mia vita", registrò l'album "Grace and Danger" (1980).Qualche anno più tardi Martyn citerà questo album come il suo preferito, dicendo che "probabilmente è il più specifico pezzo di autobiografia che io abbia mai scritto. Alcune persone tengono un diario, io faccio dischi".Nel 1981 Martyn lasciò l'Island e registrò i successivi album "Glorious Fool" e "Well Kept Secret" per la WEA, un'etichetta che chiaramente puntava a fargli raggiungere il successo commerciale.Nel 1983 Martyn incise un album dal vivo, "Philentropy", mettendo in mostra tutta la sua espressività alla chitarra elettrica.Ritornando alla Island, Martyn registrò "Sapphire" (1984), "Piece by piece" (1986) e dal vivo "Foundation" (1987), prima di lasciare di nuovo la Island nel 1988.Anni 90 e oltreMartyn incise "The Apprentice" nel 1990 e "Cooltide" nel 1991 per la Permanent Records, e registrò di nuovo molti dei suoi classici nella raccolta "No Little Boy" (1993), dove tra gli ospiti figurano Phil Collins e Andy Sheppard.L'album "And" (1996) uscì per l'etichetta Go!Discs, con forti influenze hip hop che saranno ancora più evidenti nel successivo "Glasgow Walker" (2000); "The Church With One Bell" 1998 è un album di "covers", con materiale preso dai Portishead e da Billie Holiday.Nel luglio del 2006 la BBC trasmise un documentario sul periodo che seguì all'amputazione (2003) sotto al ginocchio della gamba destra di Martyn, che lo aveva costretto alla sedia a rotelle, e alla successiva incisione dell'album "On the Cobbles" (2004).Negli ultimi anni della sua vita, John Martyn risiedeva in Irlanda, continuando a scrivere e a collaborare con vari artisti.Per celebrare il sessantesimo compleanno di Martyn, la Island ha pubblicato il 1° settembre 2008 un cofanetto con quattro CD dal titolo "Ain't No Saint". Il cofanetto include molte incisioni dal vivo e del materiale inedito, il progetto è seguito da John Hillarby, amico che ne cura anche il sito web ufficiale.Martyn muore il 29 gennaio del 2009 nella sua casa in Irlanda a causa di una polmonite.DiscografiaAlbum studioAltri (dal vivo e raccolte)RiferimentiCollegamenti esterniJohn Martyn (musician)
7,022,457
http://guide.supereva.it/educazione_alimentare_/interventi/2005/09/226353.shtml
Pubblicato il 25 settembre 2005 in: Corsi e Formazione
1,182,554
http://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_a_5_%28FIFA%29
Calcio a 5 (FIFA).Calcio a 5'", è la traduzione italiana del termine "'football five'", uno sport simile al futbol de salon così definito a partire dal secondo dopoguerra in Sud America, ma che è stato messo a punto e sviluppato dalla FIFA dalla metà degli anni 1980 in poi.StoriaInizialmente chiamato "'football five per distinguerlo dal sudamericano futbol de salon, fu ideato dalla FIFA nella prima metà degli anni '80 per ottenere una versione indoor del gioco del calcio a 5. Con il passare del tempo la federazione mondiale, attraverso le federazioni continentali e quelle nazionali, soprattutto al di fuori del Sudamerica ed in Brasile, è riuscita a far prevalere questa versione rispetto alla versione sudamericana: alla fine del decennio assorbì la Federacion Internacional de Futbol de Salon (FIFUSA) prendendo ad organizzare manifestazioni mondiali e continentali sul modello del calcio a 11.Sebbene la decisione della FIFA abbia ingenerato proteste soprattutto nelle federazioni sudamericane, e persino una scissione con la creazione della Asociacion Mundial de Futbol de Salon, attuale custode del calcio a 5 nel modello precedente, la FIFA ha avuto il merito di esportare il calcio a 5 in tutto il mondo, con la creazione di campionati continentali e nazionali in tutto il mondo. La federazione internazionale ha anche avviato l'iter per far entrare il calcio a 5 tra gli sport olimpici. Il calcio a 5 è stata una delle discipline presenti ai giochi panamericani di Rio de Janeiro del 2007.RegolamentoLe principali caratteristiche che lo contraddistinguono sono:Argomenti correlatiCollegamenti esterniCalcio a 5
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http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_delle_Hawaii
Regno delle Hawaii.Il Regno delle Hawaii fu fondato negli anni dal 1795 al 1810 con la sottomissione dei più piccoli indipendenti staterelli di Oahu, Maui, Moloka, Lanai, Kauai e Niihau dall'isola-stato di Hawaii (conosciuta anche come "Big Island") in un unico governo a regime monarchico. Il regno perse la sua indipendenza in una rivolta armata guidata dagli euro-americani residenti nel 1893 nel paese, che venne in seguito annesso agli Stati Uniti nel 1898.FormazioneAttraverso una rapida e sanguinosa battaglia, guidata da un capo guerriero poi passato al secolo come Re Kamehameha Grande, il Regno delle Hawaii fu istituito con l'aiuto della Marina Britannica e delle armi occidentali. L'unificazione concluse la società feudale delle isole hawaiane che per secoli avevano regnato, trasformando le Hawaii in uno stato "moderno", una monarchia costituzionale indipendente creata sulla tradizione delle monarchie europee.GovernoIolani Palace, uno dei tanti palazzi reali delle Hawaii, fu costruito da Kalākaua V Kamehameha che aveva la visione di costruire una palazzo pari alle residenze di monarchi europeiIl Governo del Regno delle Hawaii fu trasformato in varie fasi, ciascuna fase creata dalla promulgazione della Costituzione del 1840, 1852, 1864 e 1887. Ogni successiva costituzione può essere vista come una diminuzione del potere del re in favore del Parlamento Hawaiano, elettivo, e sempre più dominato dagli interessi di americani ed europei.Il capo di Stato e capo del governo nel Regno fu il monarca. Lui o lei gestivano il “Privy Council”, che era di fatto un consiglio di amministrazione. Il Privy Council, composto da ministri responsabili dei vari servizi, era molto simile a quello del sistema politico britannico, su cui esso si basava. I ministri inoltre svolgevano anche il compito di Consiglieri della Corona.Nel 1840 fu creato, con la Costituzione, un Parlamento bicamerale responsabile della legislazione. Le due camere del Parlamento erano composte dalla Camera dei Rappresentanti (eletti direttamente con voto popolare) e la Casa dei Nobili (nominati dal sovrano con il consiglio dei Ministri). La stessa Costituzione creò un sistema giudiziario, incaricato di sorvegliare i giudici e l'interpretazione delle leggi.Le isole Hawaii, infine erano suddivise in piccole aree amministrative, ognuna rappresentata in parlamento, e dipendente dal governo centraleForze armateL'esercito e la marina hawaiana furono formati da Kamehameha I, dopo l'unificazione dello stato sovrano delle Hawaii nel 1810. L'esercito e la marina militare utilizzavano sia tradizionali canoe e uniformi affiancate dalle tecnologie occidentali come cannoni d'artiglieria, fucili, e navi da guerra europee. Con la morte di Kamehameha I nel 1819, grazie alla sua passione per la guerra, il figlio Kamehameha II ereditò un grande arsenale militare con decine di migliaia di uomini e migliaia di navi da guerra.Durante la Dinastia Kamehameha, la popolazione nelle Hawaii fu devastata dalle epidemie dopo ed il numero di militari si ridusse in proporzione con la popolazione, entro la fine della Dinastia in pratica non esisteva più la marina Hawaiana e un esercito composto da di diverse centinaia di truppe, che era una mera ombra di quello di tempo. Dopo l'invasione francese che saccheggiò Honolulu nel 1849, Re Kamehameha III cercò di siglare dei trattati con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per rendere il suo regno un protettorato. Durante la Guerra di Crimea, in Europa, Kamehameha III dichiarò le Hawaii Stato neutrale, similmente alla Svizzera.Quando le Hawaii diventarono un protettorato degli Stati Uniti, il governo americano fece una forte pressione su Kamehameha IV per far sì che il commercio hawaiano fosse diretto esclusivamente agli Stati Uniti, mirando gradualmente ad un'annessione delle isole, punto strategico nel Pacifico. Per controbilanciare questa situazione Kamehameha IV e Kamehameha V cercarono alleanze con altre potenze straniere in particolare con la Gran Bretagna.Dopo la dinastia Kamehameha, finita con la morte di Kamehameha V, il piccolo esercito fu sciolto dopo una rivolta nel settembre 1873, lasciando le Hawaii protettorato dagli Stati Uniti, che ebbe delle esitazioni riguardo al sostegno della monarchia. Il piccolo esercito fu ripristinato con una norma di reKalakaua.Nel 1891 la regina Liliuokalani salì al potere, che a seguito delle elezioni del 1892, modificò la costituzione del 1887. A seguito di questo, gli Stati Uniti ricorsero ad un'azione militare, che portò al rovesciamento della monarchia ed all'instaurazione di un governo provvisorio nel 1893, e la seguente dichiarazione delle Repubblica delle Hawaii nel 1895.Dinastia KamehamehaDal 1810 al 1893, il Regno di Hawaii è stato governato da due grandi famiglie dinastiche: la Dinastia Kamehameha e la Dinastia Kalākaua.La Successione dinastica della famiglia Kamehameha si è conclusa tragicamente nel 1872 con la morte di Lot (Kamehameha V), deceduto senza un erede al trono. Fu così che un consiglio di reggenza decise per elezione della nuova casa reale, scelta tra una delle maggiori case nobili delle Hawaii.L'invasione francese (1849)Nel mese di agosto 1849, ammiraglio francese Louis Tromelin arrivò nel porto di Honolulu con il"La Poursuivante" e la ' 'Gassendi".Tromelin fece dieci richieste a re Kamehameha III il 22 agosto, soprattutto esigette che la religione di stato della Hawai fosse la religione cattolica (un decennio prima, durante il cosiddetto “Incidente francese” il divieto di professare il cattolicesimo era stato revocato, ma i cattolici godevano solo parzialmente dei diritti religiosi). Il 25 agosto le richieste non furono accolte. Dopo un secondo avvertimento, le truppe francesi attaccarono Honolulu, fecendo irruzione negli edifici pubblici e facendo razzia, causando danni quantificati per 100.000 $ di allora. Dopo l'invasione le truppe si ritirarono.Relazioni con l'esteroDi fronte al problema della dell’invasione straniera francese e temendo altre invasioni del territorio hawaiano, Re Kamehameha III ritenne prudente e necessario inviare una delegazione hawaiana negli Stati Uniti ed in Europa con il potere di risolvere le presunte difficoltà con le nazioni, negoziare trattati e in ultima analisi, a garantire la riconoscimento dell’indipendenza hawaiana dalle grandi potenze del mondo. In conformità con questo punto di vista, Timoteo Ha'alilio, William Richards e Sir George Simpson vennero rappresentanti delle Hawaii l’8 Aprile 1842. Sir George Simpson, poco dopo, partì per l'Inghilterra, mentre il Sig. Ha'alilio e Mr. Richards partono per gli Stati Uniti, l'8 luglio 1842. La delegazione hawaiana negli USA, ottenne l'assicurazione del presidente degli Stati Uniti John Tyler il 19 dicembre 1842 del riconoscimento dell’ indipendenza hawaiana, così come Sir George Simpson in Europa ebbe il riconoscimento formale da Gran Bretagna e Regno di Francia. Il 17 marzo 1843, Re Luigi Filippo di Francia riconosce l'indipendenza delle Hawaii sotto la spinta di Leopoldo I del Belgio, e il 1 ° aprile 1843, Sir Aberdeen, a nome di Sua Maestà Britannica la Regina Vittoria, assicurò alla delegazione hawaiana che "il governo di Sua Maestà è disposto ed è determinato a riconoscere l'indipendenza delle isole Sandwich sotto la corona del loro attuale sovrano”.Proclamazione anglo-franceseIl 28 novembre 1843, presso la Corte di Londra, i governi britannico e francese, firmarono un accordo formale per il riconoscimento di indipendenza del Regno delle Hawaii. Chiamato" 'Proclamazione anglo-francese'", era una dichiarazione congiunta da parte di Francia e Gran Bretagna, firmata da Sua Maestà il Re Luigi Filippo di Francia e sua Maestà Britannica la Regina Vittoria del Regno Unito, assicurò alla delegazione hawaiana che:"Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, e di Sua Maestà il Re del francese, prendendo in considerazione l'esistenza nelle isole Sandwich (isole hawaiane) di un governo in grado di fornire per la regolarità della sua relazioni con le nazioni straniere, hanno pensato bene di concordare, reciprocamente, a considerare la isole Sandwich come uno Stato indipendente, e mai a prendere possesso, né direttamente o sotto il titolo di protettorato o sotto qualsiasi altra forma, di ogni parte del territorio di cui sono composte."Il 28 novembre fu istituito come festa nazionale per celebrare il riconoscimento dell'Indipendenza delle Hawaii. Come conseguenza di questo riconoscimento, le Hawaii entrarono in contatto con le altre nazioni del mondo, creando oltre novanta legazioni e consolati in più porti e città.Monarchia elettivaIl rifiuto della principessa Bernice Pauahi alla corona e del trono come Regina della Hawaii, costrinsero il Parlamento del Regno a dichiarare le elezioni per occupare il trono vacante. Dal 1872 al 1873, i parenti più lontani della ex famiglia reale Kamehameha vennero presentati alle liste e nominati. In una cerimonia di voto popolare e una votazione unanime legislativa, Lunalilo (1873-1874) divenne Re delle Hawaii.Dinastia Kalākauastemma del regno hawaiano, Iolani Palace, Honolulu, HawaiiCome il suo predecessore, Lunalilo non ebbe un erede, morì improvvisamente dopo meno di un anno dopo l'ascesa al trono. Ancora una volta, il Parlamento del Regno delle Hawaii ha dichiarato un'elezione per occupare il trono.La Campagna elettorale del 1874 fu molto difficile, ed infine David Kalākaua, è venne eletto Re delle Hawaii con il nome di Kalākaua I.La scelta del Parlamento fu molto controversa, e le truppe statunitensi e britanniche vennero chiamate a reprimere disordini.Sperando di evitare l'incertezza per il futuro della monarchia, Kalākaua proclamò più eredi al trono definì una linea di successione reale alla corona. Sua sorella Liliuokalani sarebbe ascesa al trono dopo la morte di Kalākaua, con la Principessa Victoria Kaiulani, seconda in ordine di successione. Se lei non avesse potuto dare alla luce un erede al trono, il principe David Kawananakoa o il principe Giona Kuhio Kalanianaole avrebbero potuto accedere alla corona.Costituzione del 1887Nel 1887, Venne redatta una Costituzione da Lorrin A. Thurston, il ministro degli Interni sotto Kalākaua I.La Costituzione venne proclamata dal re dopo una riunione di 3.000 abitanti. Il documento trasformò le Hawaii in una monarchia costituzionale come la Gran Bretagna, il re rinunciò alla maggior parte della sua autorità, che cedette Parlamento, e istituì un gabinetto di governo.La Costituzione del Regno delle Hawaii del 1887 abilitava i cittadini ad eleggere i membri della Camera dei Nobili, (che precedentemente era nominata dal Re).La Costituzione continuava a consentire al monarca di nominare ministri, ma gli negava il potere di licenziarli dalla carica senza l'approvazione da parte del Parlamento.Declino della monarchiaAl momento della sua elezione nel 1874, re Kalākaua aveva designato sua sorella Liliuokalani come suo successore. Con il pretesto della corruzione presente nel regno, Kalākaua I fu costretto a firmare la costituzione del 1887 cedendo così gran parte del suo potere in favore di una amministrazione controllata dal parlamento. Alcuni sostengono che questo è stato il primo segno di declino del Regno delle Hawaii.La crisi costituzionaleNel 1891 Re Kalākaua morì e sua sorella Liliuokalani assunse il trono.La Regina salì al potere nel mezzo di una crisi economica. La revoca del trattato di reciprocità del 1875, la nuova tariffa elimina il precedente vantaggio hawaiano sui commerci dello zucchero, che godeva nei confronti di altri produttori internazionali nel commercio per i mercati degli Stati Uniti, il risultato fu una paralisi dell'esportazione dello zucchero dalle Hawaii. Molti imprese hawaiane ed i cittadini risentivano molto delle pressioni della perdita di entrate, e la Regina quindi propose di cominciare ad esportare l'oppio, pur di portare ulteriori entrate per il governo hawaiano. I suoi ministri e gli amici più stretti cercarono di dissuaderla dal perseguire il progetto, che venne utilizzato contro di lei nell'incombente crisi costituzionale.Il principale desiderio della regina era quello di ripristinare il potere al monarca dal 1887, ridotto dalla Costituzione firmata dal fratello.La sovrana lanciò una campagna con una petizione da parte di alcuni soggetti hawaiani di spicco per annunciare una nuova Costituzione. Quando informò dei suoi piani il governo, alcuni dei suoi ministri la tradirono.I cittadini e residenti, che nel 1887 avevano costretto re Kalākaua a firmare la costituzione, si allarmarono quando venne resa pubblica dal governo la notizia che la regina aveva in programma di proclamare unilateralmente la sua nuova Costituzione.Il rovesciamento della monarchiaNel 1893, gli imprenditori ed i politici locali, in primo luogo i cittadini delle Hawaii di origini americane ed europee, ma anche un numero significativo di cittadini nativi hawaiano, in risposta al tentativo da parte della Regina Liliuokalani di abolire la costituzione del 1887, con un colpo di stato, rovesciarono la regina, il suo governo e il suo maresciallato, e assunsero il controllo del Regno di Hawaii.Il 17 luglio 1893, Sanford B. Dole e la sua commissione dichiararono il governo provvisorio " fino a quando non fosse avvenuta l'annessione da parte degli Stati Uniti". Il 4 luglio 1894 venne proclamata la Repubblica delle Hawaii. Dole venne nominato Presidente.Più tardi, dopo un tentativo di ribellione contro-rivoluzionario nel 1895, la regina Liliuokalani fu messa agli arresti domiciliari, giudicata da un tribunale militare della Repubblica delle Hawaii, condannata per tradimento e tenuta agli arresti domiciliari permanenti nella sua casa.Stati americani scomparsiKingdom of Hawaii
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http://guide.supereva.it/collezionismo/interventi/2009/09/marcofilia-poste-italiane-bollettino-1%C2%B0-settembre-2009-1a-parte
Emissione di un francobollo serie tematica “Le Istituzioni” dedicato al Reggimento di Cavalleria Lancieri di Montebello, nel 150° anniversario della costituzione (€ 0.60)SEDE ED ORARIO DEL SERVIZIO con annullo giorno di emissione:• Negozio Spazio Filatelia di Roma Piazza San Silvestro, 20 – 00186 Roma ORARIO: 8.30/17PRODOTTI FILATELICI ALLESTITI PER L’OCCASIONE:• Cartolina dedicata in vendita presso le suddette sedi e tutti gli sportelli filatelici (€ 0.52 più l’eventuale affrancatura)• Bollettino illustrativo (€ 1.03)• Tessera Filatelica (€ 1.00)• Folder (€ 15.00)Struttura competente: Poste Italiane S.p.A./Filatelia/Commerciale/Vendite Dirette Viale Europa, 190 - II piano Ala D stanza 254 - 00144 Roma (tel. 06/96660328)Emissione di un francobollo serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato al Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli (€ 0.60)SEDE ED ORARIO DEL SERVIZIO con annullo giorno di emissione:• Negozio Spazio Filatelia di Napoli Via Monteoliveto, 46 – 80134 Napoli ORARIO: 9/17.30PRODOTTI FILATELICI ALLESTITI PER L’OCCASIONE:• Cartolina dedicata in vendita presso la suddetta sede e tutti gli sportelli filatelici (€ 0.52 più l’eventuale affrancatura)• Bollettino illustrativo (€ 1.03)• Tessera Filatelica (€ 1.00)• Folder (€ 20.00)• Pubblicazione (€ 50.00)Struttura competente: Poste Italiane S.p.A./Spazio Filatelia di Napoli Via Monteoliveto, 46 – 80134 Napoli (tel. 081 4289670)Emissione di un francobollo serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato alla Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana di Milano, nel IV centenario dell’apertura (€ 1.40)SEDE ED ORARIO DEL SERVIZIO con annullo giorno di emissione:• Negozio Spazio Filatelia di Milano Via Cordusio, 4 – 20123 Milano ORARIO: 8.30/17PRODOTTI FILATELICI ALLESTITI PER L’OCCASIONE:• Cartolina dedicata in vendita presso la suddetta sede e tutti gli sportelli filatelici (€ 0.52 più l’eventuale affrancatura)• Bollettino illustrativo (€ 1.03)• Tessera Filatelica (€ 1.80)• Folder (€ 14.00)Struttura competente: Poste Italiane S.p.A./Spazio Filatelia di Milano Via Cordusio, 4 - 20123 Milano (tel. 02 72482141)Emissione di un francobollo commemorativo di Emilio Alessandrini nel 30° anniversario della morte (€ 0.60)SEDE ED ORARIO DEL SERVIZIO con annullo giorno di emissione:• Ufficio Postale di Pescara Centro Sportello Filatelico Corso Vittorio Emanuele, 106 – 65122 Pescara ORARIO: 8.30/12.30PRODOTTI FILATELICI ALLESTITI PER L’OCCASIONE:• Cartolina dedicata in vendita presso le suddette sedi e tutti gli sportelli filatelici (€ 0.52 più l’eventuale affrancatura)• Bollettino illustrativo (€ 1.03)• Tessera Filatelica (€ 1.00)• Folder (€ 10.00)Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Pescara/Servizio Commerciale/Filatelia Via Potenza, 7 - 65122 Pescara (tel. 085 4279533)SERVIZI TEMPORANEILE COMMISSIONI FILATELICHE DEVONO ESSERE INOLTRATE ALLA STRUTTURA DI COMPETENZAENTRO 60 GIORNI DALLA CHIUSURA DEL SERVIZIO TEMPORANEO – ESCLUSI I FESTIVI.SEDE DEL SERVIZIO: Località Pin Court – 10050 Sauze d’Oulx (TO) DATA: 9/8/09 ORARIO: 10/13 – 15/18Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Pinerolo/Servizio Commerciale/Filatelia Via Cravero, 17 – 10064 Pinerolo (tel. 0121 325454)SEDE DEL SERVIZIO: gazebo allestito in Piazza Vittorio Veneto - 74019 Palagiano (TA) DATA: 13/8/09 ORARIO: 20.30/23Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Taranto/Servizio Commerciale/Filatelia Lungomare V. Emanuele - 74100 Taranto (tel. 099 4554269)SEDE DEL SERVIZIO: Sala Consiliare Piazza della Repubblica 86087 Rio Nero Sannitico (IS)DATA: 13/8/09 ORARIO: 16/20Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Isernia/Servizio Commerciale/Filatelia Via XXIV Maggio, 243 – 86170 Isernia (tel. 0865 504303)SEDE DEL SERVIZIO: Torre Normanna Piazza Municipio - 90024 Gangi (PA) DATA: 14/8/09 ORARIO: 17/21Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Palermo 2/Servizio Commerciale/Filatelia Palazzo Poste Via Roma, 320 - 90133 PalermoSEDE DEL SERVIZIO: spazio allestito in Piazza SS. Apostoli – 38037 Predazzo (TN)DATA: 16/8/09 ORARIO: 10/15Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Trento/Servizio Commerciale/Filatelia Via G. B. Trener, 7 – 38121 Trento (tel. 0461 423262)SEDE DEL SERVIZIO: Piazza Umberto I - 98070 Castel di Lucio (ME) DATA: 20/8/09 ORARIO: 15/21Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Messina 2/Servizio Commerciale/Filatelia SS 114 Km 5,47 Pistunina - 98125 Messina (tel. 090 6257427)SEDE DEL SERVIZIO: Negozio Spazio Filatelia di Venezia Dorsoduro, 3510 Fondamenta del Gaffaro – 30123 Venezia DATA: 21/8/09 ORARIO: 0/17Struttura competente: Poste Italiane Sp.A./Spazio Filatelia di Venezia Dorsoduro, 3510 Fondamenta del Gaffaro – 30123 Venezia (tel. 041 5287911; fax 041 5289376)SEDE DEL SERVIZIO: Via Lungomare Italia - 84073 Sapri (SA) DATA: 22/8/09 ORARIO: 18/24Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Sala Consilina/Servizio Commerciale/Filatelia Via Provinciale del Corticato, 84 – 84036 Sala Consilina (SA) (tel. 0975 545402-28-55)SEDE DEL SERVIZIO: Strada Prov.le Monte Sanguina Km. 1,00 Località Staffoli 86081 Agnone (IS)DATA: 22/8/09 ORARIO: 11/17Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Isernia/Servizio Commerciale/Filatelia Via XXIV Maggio, 243 – 86170 Isernia (tel. 0865 504303)SEDE DEL SERVIZIO: Locali della Pro Loco Via Mazzini – 07034 Perfugas (SS) DATA: 22/8/09 ORARIO: 16.30/21.30Struttura competente: Poste Italiane /Filiale di Sassari/Servizio Commerciale/Filatelia Via Brigata Sassari, 13 – 07100 Sassari (tel. 079 2821298)SEDE DEL SERVIZIO: Piazza Capitano Vito Longo - 90010 Ustica (PA) DATA: 23/8/09 ORARIO: 10.30/15.30Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Palermo 1/Servizio Commerciale/Filatelia Palazzo Poste Via Roma,320 - 90133 Palermo (tel. 091 7135242)SEDE DEL SERVIZIO: Ateneo Collegio Filippini - 92100 Agrigento DATA: 24/8/09 ORARIO: 18/21Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Agrigento/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza Vittorio Emanuele, 7 - 92100 Agrigento (tel. 0922 551608)SEDE DEL SERVIZIO: Via Beckwith, 3 – 10066 Torre Pellice (TO) DATA: 24/8/09 ORARIO: 10.30/13.30 – 15/18 Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Pinerolo/Servizio Commerciale/Filatelia Via Cravero, 17 – 10064 Pinerolo (tel. 0121 325454)SEDE DEL SERVIZIO: Corso Garibaldi - 85048 Rotonda (PZ) DATA: 25/8/09 ORARIO: 20/24Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Potenza/Servizio Commerciale/Filatelia Via Pasquale Grippo - 85100 Potenza (tel. 0971 327399)SEDE DEL SERVIZIO: gazebo allestito in Piazza Santa Giustina 32041 Auronzo di Cadore (BL)DATA: 25/8/09 ORARIO: 9.30/14.30Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Belluno/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza Castello, 14 – 32100 Belluno (tel. 0437 953296)SEDE DEL SERVIZIO: stand allestito in Piazza della Libertà – 72017 Ostuni (BR) DATA: 26/8/09 ORARIO: 17/23Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Brindisi/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza Vittoria, 10 – 72100 Brindisi (tel. 0831 225551)SEDE DEL SERVIZIO: Banca Popolare di Lodi Piazza della Vittoria - 26900 Lodi DATA: 27/8/09 ORARIO: 9/17Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Lodi/Servizio Commerciale/Filatelia Via Fascetti, 1/a - 26900 Lodi (tel. 0371 468174)SEDE DEL SERVIZIO: gazebo allestito in Piazza S. Agostino – 10022 Carmagnola (TO) DATA: 28/8/09 ORARIO: 17.30/23.30Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Pinerolo/Servizio Commerciale/Filatelia Via Cravero, 17 – 10064 Pinerolo (tel. 0121 325454)SEDE DEL SERVIZIO: Piazza del Comune – 28072 Briona (NO) DATA: 30/8/09 ORARIO: 15/21Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Novara/Servizio Commerciale/Filatelia L.go Costituente, 2 - 28100 Novara (tel. 0321 335376)SEDE DEL SERVIZIO: c/o la Provincia Via Maqueda, 100 - 90134 Palermo DATA: 2/9/09 ORARIO: 9/15Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Palermo 1/Servizio Commerciale/Filatelia Palazzo Poste Via Roma, 320 - 90133 Palermo (tel. 091 7135242)SEDE DEL SERVIZIO: c/o la Provincia Via Maqueda, 100 - 90134 Palermo DATA: 2/9/09 ORARIO: 9/15Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Palermo 1/Servizio Commerciale/Filatelia Palazzo Poste Via Roma, 320 - 90133 Palermo (tel. 091 7135242)SEDI ED ORARI DEI SERVIZI:• Chiesa di Sant’Egidio Corso Italia - 01100 ViterboDATA: 2/9/09 ORARIO: 15.30/19.30• Monastero Clarisse Santa Rosa Via di Santa Rosa - 01100 ViterboDATE: 3/9/09 ORARI: 9/14 – 14.30/194/9/09 9/14 – 14.30/20PRODOTTI FILATELICI allestiti per l’occasione:• Folder (€ 9.00)Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Viterbo/Servizio Commerciale/Filatelia Via F. Ascenzi, 9 - 01100 Viterbo (tel. 0761 335403)SEDE DEL SERVIZIO: Hotel Auronzo Via Roma, 30 - 32041 Auronzo di Cadore (BL)DATA: 3/9/09 ORARIO: 9/13Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Belluno/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza Castello, 14 – 32100 Belluno (tel. 0437 953296)SEDE DEL SERVIZIO: c/o stand allestito in Piazza Tanucci – 52017 Stia (AR) DATA: 3/9/09 ORARIO: 11/16Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Arezzo/Servizio Commerciale/Filatelia Via Guido Monaco, 34 – 52100 Arezzo (tel. 0575 332500)SEDE DEL SERVIZIO: Via Castagno, 61 – 19034 Ortonovo (SP)DATA: 4/9/09 ORARIO: 14/20Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di La Spezia/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza Verdi, 2 - 19121 La Spezia (tel. 0187 796259)SEDE DEL SERVIZIO: spazio allestito c/o l’Aviosuperficie, località Piana dei Ricci, Santa Severa Nord - 00050 Santa Severa (RM) DATE: dal 4 al 6/9/09 ORARIO: 9.30/18 (stessa impronta - date diverse)Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Roma Ovest/Servizio Commerciale/Filatelia Via Pieve di Cadore – 00135 Roma (tel. 06 35130426)SEDE DEL SERVIZIO: Corso Zanardelli – 25121 Brescia (BS) DATA: 4/9/09 ORARIO: 16/21Struttura Competente: Poste Italiane/Filiale di Brescia 1/Servizio Commerciale/Filatelia Via L. Gambara, 10 - 25121 Brescia (tel. 030 2913068)SEDE DEL SERVIZIO: c/o il centro storico Piazza Roma – 60021 Camerano (AN) DATA: 4/9/09 ORARIO: 16/23PRODOTTI FILATELICI allestiti per l’occasione: una cartolina dedicata in vendita presso la suddetta sede al prezzo di € 0,52 piùl’eventuale affrancatura. La cartolina, in un quantitativo superiore a 50 pezzi o inserita nella raccolta semestrale di tutte quelle dedicate alle manifestazioni e non disponibile presso gli Sportelli Filatelici, potrà essere richiesta a: Poste Italiane S.p.A. Filatelia Commerciale Vendite Dirette Viale Europa, 190 2° piano, stanza D254 – 00144 Roma. In entrambe le modalità di vendita, la spedizione avverrà in contrassegno eterrà conto del peso del materiale richiesto.Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Ancona/Servizio Commerciale/Filatelia Piazza XXIV Maggio, 2 - 60123 Ancona (tel. 071 5012183)SEDE DEL SERVIZIO: Piazza Antiche Mura, 1 - 80067 Sorrento (NA) DATA: 4/9/09 ORARIO: 9/15Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Napoli 3/Servizio Commerciale/Filatelia Corso Meridionale, 56 – 80143 Napoli (tel. 081 6922106)SEDE DEL SERVIZIO: Piazza Guercino - 44042 Cento (FE) DATA: 5/9/09 ORARIO: 16/21Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Ferrara/Servizio Commerciale/Filatelia V.le Cavour, 7 – 44019 Ferrara (tel. 0532 297291)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Divisione_Alpina_Monterosa
Divisione Alpina Monterosa.La Divisione Alpina Monterosa'" è stata una unità di alpini dell'esercito della Repubblica Sociale Italiana.StoriaLa divisione nasce il 1 Gennaio 1944 a Pavia, ma è mobilitata solamente il 15 Febbraio dello stesso anno. La divisione formata da circa 20.000 uomini, di cui solo il 20% provenienti dal Regio Esercito, è costituita dai dirigenti della repubblica sociale, per combattere in ambito montano a fianco dell'esercito tedesco.Per l'addestramento la divisione viene inviata in Germania per 6 mesi, dove gli uomini sono addestrati da istruttori tedeschi e armati con materialeproveniente dai magazzini della wehrmacht. Tra l'organico della divisione, si contano anche 30 ausiliarie alpine, le prime nella storia del corpo.Il 16 luglio dello stesso anno Benito Mussolini, consegna la bandiera ai reggimenti, a Musingen.In luglio all'arrivo in Italia viene posta sotto il comando del Corpo d'Armata Lombardia, nell'area ligure per contrastare un eventuale sbarco delle forze alleate. Successivamente viene spostata nella Garfagnana tra il fiume Serchio e le Alpi Apuane, bloccando i reparti brasiliani e le forze della 5° Armata Americana. È talmente bene armata e addestrata da riuscire, tra il 25 e 30 dicembre 1944 con l'operazione denominata Wintergewitter, non solo a respingere le forze alleate ma obbligandole anche a ripiegare, nell'occasione vengono anche catturati diversi prigionieri e ingenti quantità di viveri e materiale bellico.Resta l'unica azione nella quale le forze italo tedesche riescono a far arretrare gli alleati, nel gennaio 1945 circa la metà della divisione viene spostata sulle Alpi occidentali per contrastare l'avanzata americana e francese, in questa occasione per dar man forte viene aggregato il Battaglione Cadore ricevuto dal Raggruppamento "Cacciatori degli Appennini"La divisione riesce ad impedire ai Francesi e agli Americani di procedere speditamente in Piemonte, la dissoluzione della divisione avviene per mancanza di ordini così gli alpini si arrendono agli Alleati, altri ai partigiani.Durante gli ultimi giorni di guerra, due compagnie del Battaglione Compl. "Vestone" della Monterosa passarono dalla parte della Resistenza, contribuendo alla battaglia per la liberazione della città di Genova.Alla resa ci saranno anche casi di sommarie esecuzioni dei prigionieri, sia alpini che ufficiali.La Divisione alla fine della guerra conta 1100 caduti, 142 decorazioni assegnate tra le quali una medaglia d'oro al valor militare all'alpino Renato Assante, inoltre 89 encomi, e numerosi croci di guerra.Viene sciolta il 28 aprile 1945, dal Maresciallo Rodolfo Graziani, il quale emana l'ordine di cessare le ostilità.Solo la 12a batteria del gruppo Mantova depone le armi l'8 maggio 1945 a Porta Littoria (La Thuile) in Valle d'Aosta.DopoguerraNel dopo guerra i reduci a cominciare dal 1946 hanno dato vita a diversi raduni, fondando nel novembre 1951 l'Associazione "Monterosa", tra gli scopi dell'associazione anche il sostegno economico ad invalidi di guerra, in quanto lo stato italiano non riconobbe i combattenti della Repubblica Sociale Italiana. A Palleroso (comune di Castelnuovo di Garfagnana) è stato eretto un Sacrario ai caduti della divisione. L'archivio storico della Divisione è stato affidato allo stato maggiore dell'esercito italiano.La divisione alpina Monterosa, non fu riconosciuta ufficialmente nei raduni degli ex-alpini, pertanto coloro che avevano combattuto in questa formazione, secondo l' ANA, non potevavo fregiarsi del titolo di alpini. Soltanto il 27 maggio 2001 l'Associazione Nazionale Alpini decise di annullare questa diatriba di carattere soprattutto politico, approvando una delibera che andava in questo senso: "L'Assemblea dei Delegati, preso atto e confermata la validità di tutto quanto precedentemente deliberato in merito alla Divisione Monterosa e altri simili della Repubblica Sociale Italiana, dichiara e riconosce che tutti i giovani che hanno prestato servizio militare in un reparto Alpino, in qualsiasi momento della storia d'Italia, e quindi anche dal 1943 al 1945, poiché hanno adempiuto il comune dovere verso la patria, siano considerati Alpini d'Italia."ComandantiMostreggiature della divisioneComando Divisione. Dispaccio 2251 del 22 aprile 1944 e dispaccio 2254 del 23 aprile 1944.BibliografiaFilmografiaPersonalità legate alla DivisioneVoci correlateNoteCollegamenti esterniForze armate della RSIReparti e armi degli alpini
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http://it.wikipedia.org/wiki/Livello_datalink
Livello datalink.Il livello datalink'" è il secondo livello dei protocolli del modello OSI per l'interconnessione di sistemi aperti. Questo livello riceve pacchetti dal livello di rete e forma i frame che vengono passati al successivo livello fisico.Il Livello di Datalink deve svolgere diverse funzioni specifiche:FramingAl fine di fornire servizi al livello di rete, il livello data link deve usufruire dei servizi fornitigli dal livello fisico. L'approccio consueto del livello data link è quello di dividere il flusso dei bit in pacchetti (adattatti appunto ad una trasmissione su una rete a pacchetto), e calcolarne la Checksum. Vari metodi vengono utilizzati per la suddivisione dei bit in pacchetti o frame:Il metodo del conteggio di caratteri (ottenuto specificando nel campo d’intestazione del pacchetto il numero di caratteri del frame) è raramente utilizzabile poiché, se il campo che contiene il numero di caratteri si rovina (altera) durante la trasmissione, non si può più individuare dove comincia il frame successivo; vengono quindi utilizzate le altre tecniche.Nella trasmissione orientata al byte (il frame mantiene la suddivisione in byte) il frame viene preceduto dalla sequenza di caratteri ASCII DLE STX (Data Link Escape Start of TeXt) e finisce con la sequenza DLE ETX (Data Link Escape End of TeXt). Se un frame si rovina e la destinazione perde la sincronizzazione basta trovare il successivo DLE STX o DLE ETX.Il carattere DLE però può comparire casualmente dentro al frame quando vengono trasmessi dati binari come programmi oggetto o numeri in virgola mobile; perché questi caratteri non interferiscano viene aggiunto un ulteriore DLE (che viene rimosso a destinazione prima di passare al frame al livello di rete) in modo che solo i DLE singoli vengano interpretati come delimitatori; questa tecnica si chiama character stuffing.Nella trasmissione orientata al bit (il frame può contenere un numero qualsiasi di byte) ogni frame inizia e finisce con la sequenza 01111110 chiamata flag: questa sequenza può comparire casualmente nei dati, perciò in trasmissione dopo cinque 1 consecutivi viene sempre inserito uno 0 nel flusso di bit, indipendentemente dal fatto che il bit successivo sia 1 o 0, mentre in ricezione bisogna provvedere ad eliminare i bit inseriti, rimuovendo sempre uno 0 dopo cinque 1; questa tecnica è chiamata bit stuffing.Controllo degli ErroriCome detto, la stazione mittente del livello data-link riceve i dati dal livello superiore e li suddivide in frame prima di affidarli al livello fisico per la trasmissione su canale, aggiungendo ad esso un codice per il controllo degli errori (Integrità dati) di trasmissione in ricezione (Checksum).Quando un pacchetto arriva a destinazione la Checksum viene ricalcolata dallo stesso livello data-link del sistema ricevente. Se il risultato è diverso da quello contenuto nel pacchetto, il livello data-link riconosce che è stato commesso un errore e prende adeguati provvedimenti (come ad esempio scartare il pacchetto e spedire un messaggio di errore in risposta al mittente).In generale si hanno due tipi di codici di controllo, i "'codici rilevatori'" che permettono soltanto di capire che il frame non è corretto ed i "'codici correttori'" che permettono non solo di capire se si è verificato un errore, ma anche di individuare la posizione dell’errore e di conseguenza correggerlo. Questi ultimi codici richiedono molti più bit dei codici rilevatori e quindi sprecano ampiezza di banda; di solito perciò vengono usati i codici rilevatori.In caso di errore, se il servizio è inaffidabile il frame può essere semplicemente scartato; se la linea deve essere affidabile bisogna che tutti i frame arrivino correttamente; se si usa un codice rilevatore il ricevente deve richiedere la ritrasmissione dei frame errati.La scelta tra codici rilevatori e correttori può dipendere anche dalla velocità delle linee (per linee a bassa velocità aspettare la ritrasmissione potrebbe richiedere troppo tempo) o affidabilità (se il tasso di errore sulla linea è molto basso non vale la pena sprecare molta banda per un codice correttore) o dal tipo di servizio richiesto (real-time o meno).Il modo consueto per assicurare una consegna affidabile è quello di fornire al mittente un riscontro di quello che sta accadendo all'altro capo della linea. Tipicamente il protocollo richiede che il ricevente rispedisca alcuni speciali pacchetti di controllo con valore positivo o negativo a seconda dei pacchetti ricevuti. Se il mittente riceve un riscontro positivo su di un pacchetto spedito, sa che esso è arrivato correttamente. Se invece ottiene un riscontro negativo significa che qualcosa è andata male e che occorre ritrasmettere il pacchetto.Una complicazione aggiuntiva potrebbe derivare dalla possibilità che i problemi hardware causino la sparizione totale del pacchetto. Se un pacchetto, non arriva a destinazione, il mittente non aspetterà all'infinito, infatti viene utilizzato un timer, che viene avviato quando i dati vengono trasmessi, se il timer supera la soglia limite (programmata) senza ricevere l'ack (Acknowledgment o conferma), rimanderà di nuovo i pacchetti.Tuttavia, se il pacchetto o il messaggio di riscontro vengono persi, il timer scade, e la stazione mittente, non ricevendo conferma, è costretta a reinviare i dati, ma a questo punto il mittente potrebbe riceverebbe due o più volte lo stesso pacchetto. Per risolvere questo problema, i pacchetti inviati vengono numerati, così il sistema ricevente, nel caso in cui riceva un numero di pacchetto uguale al precedente, dunque una copia del pacchetto, lo scarta. Questa tecnica è nota come Stop and wait; le altre tecniche maggiormente utilizzate per il controllo degli errori sono il Codice di Hamming e il CRC (Codice di Ridondanza Ciclica).Controllo di FlussoUn altro importante problema di progettazione che si ritrova nel livello di data link è quello gestire una linea condivisa quando più nodi vogliono inviare messaggi nello stesso tempo e inoltre deve decidere cosa fare di un mittente che sistematicamente tende a trasmettere pacchetti più velocemente di quanto il ricevente li accetti. Questa situazione può facilmente essere riscontrata quando il mittente è dislocato su una macchina veloce e il ricevente su una macchina lenta. Il mittente continua a spedire pacchetti ad alta velocità, fino a quando il ricevente non è completamente sopraffatto. Anche se la trasmissione è esente da errori, a un certo punto il ricevente non sarà in grado di gestire i pacchetti in arrivo e inizierà a perderli.La tipica soluzione è quella di introdurre un controllo di flusso per obbligare il mittente a rispettare la velocità del ricevente nello spedire i pacchetti. Questa imposizione solitamente richiede un certo tipo di meccanismo di riscontro in modo che il mittente possa essere avvisato se il ricevente è in grado di ricevere o meno.Nel caso in cui invece più nodi vogliono inviare contemporaneamente dei messaggi, si tende ad introdurre un controllo centralizzato, creando un singolo nodo di controllo, responsabile di determinare chi ottiene la priorità all'interno della rete; il nodo successivo quindi, controllerà quando la rete non sarà più occupata, così da poter inviare il messaggio appena questa diventerà libera. Può accadere però, che più nodi monitorizzano la rete e che appena questa sia libera, inviano immediatamente i messaggi, in questo caso si avranno dei problemi di collisione; per ovviare a questo problema, i nodi che monitorizzano la rete attenderanno un tempo casuale prima di inviare i messaggi, poiché è improbabile che i nodi scelgano lo stesso istante per inviare i dati.ProtocolliNello stack IP, in alcuni casi, il livello datalink consiste nell'utilizzo di una rete realizzata con un altro protocollo per il trasporto di pacchetti IP. Questo avviene ad esempio con X.25, Frame Relay, Asynchronous Transfer Mode. Sono protocolli del livello datalink Ethernet (per le LAN) e PPP, HDLC e ADCCP per le connessioni punto a punto (cioè tra due stazioni collegate tra loro fisicamente).Può essere o non essere affidabile: molti protocolli di data link non utilizzano conferme e alcuni potrebbero addirittura non controllare se sono stati commessi errori di trasmissione. In questo caso devono essere i livelli superiori ad effettuare il controllo di flusso, il controllo degli errori e gestire le conferme (e relative ritrasmissioni).In alcune reti, come le LAN IEEE 802, questo livello è diviso nei sottolivelli MAC e LLC. Quest'ultimo è comune a tutti i livelli MAC, come token ring e IEEE 802.11 ma anche a livelli MAC che non fanno parte dello standard 802, come FDDI.Sottolivello LLCIl sottolivello superiore è Logical link control (LLC), e può fornire servizi di controllo di flusso, conferma, rilevazione (o correzione) degli errori.I protocolli PPP e HDLC fanno parte di questo sottolivello.I protocolli di sottolivello LLC che forniscono il servizio di conferma di o garanzia di ricezione dei dati devono prevedere messaggi di conferma avvenuta ricezione ("acknowledge", o ACK). Il trasmittente può attendere il riscontro di ciascun messaggio prima di trasmettere il successivo, oppure può continuare a trasmettere fino al raggiungimento di un numero massimo di messaggi non ancora confermati dal ricevente, nei cosiddetti protocolli "finestrati".Nei protocolli con finestra ciascun pacchetto trasmesso è identificato con un numero progressivo all'interno della "finestra", detto "numero di sequenza" ("sequence number"); i messaggi di conferma devono riportare il numero di sequenza del pacchetto che riscontrano.I messaggi di conferma possono essere cumulativi ("ricevuti i pacchetti fino a N"), o richiedere la ritrasmisione cumulativa ("ritrasmettere i pacchetti fino a N") o selettiva dei soli pacchetti non ricevuti correttamente. In alcuni casi il riscontro dei messaggi ricevuti utilizza un messaggio dedicato, in altri casi il riscontro viene inserito in campi specifici dei messaggi trasmessi in direzione opposta (piggyback).Sottolivello MACIl sottolivello inferiore è "Media Access Control". A volte questo si riferisce al sottolivello che stabilisce chi può utilizzare il mezzo trasmissivo in un certo momento (di solito CD). Altre volte si riferisce in una struttura a frame che contiene indirizzi MAC.Ci sono essenzialmente due tipi: distribuito e centralizzato. Entrambi possono essere paragonati al dialogo di due persone, ad esempio, in una rete fatta di persone che parlano, come una conversazione, cerchiamo di capire da chi è intorno a noi se stanno per iniziare a parlare. Se due persone iniziano a parlare insieme, smetteranno subito e inizieranno un lungo scambio di "No, parla prima tu".Il sottolivello MAC stabilisce dove iniziano i frame di dati e dove finiscono. In una rete di posta ordinaria, ogni lettera è un frame di dati, e ognuno capisce dove iniziano e finiscono perché sono all'interno di una busta. Si può anche specificare che una lettera inizierà con un'espressione come "Caro Tizio" e finirà con un'espressione come "Distinti saluti".InterfacceIl livello di data link è spesso implementato come un driver della scheda di rete. Il sistema operativo avrà una certa interfaccia software tra questo livello e quello superiore (di rete). Questa interfaccia non è un livello, ma più uno standard per la comunicazione tra livelli.Voci correlateBibliografiaProtocolli livello collegamento| Livello collegamentoData Link Layer
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http://www.autoblog.it/tips/item/qualcuno-di-voi-possiede-una-a4-vecchia-serie
Non è che approvo questa scelta di ricarozzare in versione Seat la vecchia A4, ma è inutile continuare con questa storia dei clienti Audi che si potrebbero chiedere il reale valore dell’auto acquistata col marchio dei 4 anelli… Chi acquista un marchio premium lo sa in partenza che ci deve pagare appunto il marchio, come sanno benissimo che chi andrà ad acquistare una Exeo si porta a casa un’auto “vecchia” seppur nuova di zecca, che ovviamente NON può avere il valore di una di progettazione recente. E’ come se tutti queli che acquistano un’auto appena lanciata sul mercato ove ovviamente lo sconto è basso, si andassero a lamentare quando a fine serie la stessa auto viene scontata moltissimo…
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http://guide.supereva.it/rap_e_hip_hop/interventi/2003/11/144886.shtml
Pubblicato il 5 novembre 2003 in: Artisti B
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http://it.wikipedia.org/wiki/La_furia_di_Ercole
La furia di Ercole."'La furia di Ercole"' è un film peplum del 1962 di Gianfranco Parolini.TramaErcole di Tebe, durante un suo viaggio nel paese del Re di Nisia, viene raggiunto da Daria ancella della regina Cnidia, che lo informa della presa del trono da parte di Meniste il quale ha instaurato un governo del paese oppressivo e crudele nei confronti degli abitanti.Ercole decide di mettersi immediatamente alla testa degli oppressi per provocare una reazione e far dimettere il tiranno. Menisto allora per vendicarsi uccide Daria, ma sarà alla fine giustiziato da Ercole.Eridone capo dei ribelli assume il potere ed Ercole può riprendere il suo viaggio.NoteMolto cruda è la scena di esecuzione dei ribelli.Il tiranno Meniste, dopo la cattura di tre ribelli, vuole assistere alla loro pubblica esecuzione. La pena è "schiacciamento della testa sotto il piede dell'elefante". Dopo che sono morti i primi due, Ercole arriva in tempo a salvare il proprio figlio. I condannati sono supini, saldamente fissati su delle ipsilon "Y" di spesso legno con tubi di ferro con dadi, che anche Ercole farà fatica a staccare, la marcia dell'elefante è annunciata da uno squillare di trombe funebri, l'elefante viene tenuto nella direzione giusta da due guide.Da notare che le donne presenti non esprimano alcun orrore.Con questa atrocità, dal tiranno ritenuta divertente, e che avrebbe volentieri ripetuto su altri ribelli presi prigionieri, si capisce che questa tirannia sia da distruggere ad ogni costo.Il tiranno finirà giustiziato da Ercole.IncassiIncasso accertato sino a tutto il 31 marzo 1964 £ 377.634.620BibliografiaCollegamenti esterni
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http://www.bebeblog.it/tag/congedo+di+maternit%C3%A0
I congedi per maternità e paternità sono da sempre un problema e lo sono non solo per mancanza di leggi efficaci, ma per la mancanza di una mentalità conforme alle nuove esigenze della famiglia. Insomma, siamo sempre lì a ragionare su quanto sia difficile per noi donne barcamenarci tra lavoro e famiglia. Vorremmo che i nostri mariti fossero più comprensivi e quando ne troviamo uno che ci aiuta in casa ci sembra un miracolo. Ma il problema è che non ci servono aiutini e tappabuchi occasionali, ma una gestione equa delle responsabilità famigliari.Il mobbing per molte lavoratrici che rientrano dopo la maternità è frequente, spesso, purtroppo, anche da parte di altre donne. Inoltre molti uomini temono di essere considerati mammi e di perdere la stima dei colleghi se si impegnano troppo con i propri bambini. Diciamo la verità: spesso dietro mille scuse legate ai congedi (ai papà ne sono concessi pochi), alle retribuzioni (se manco io viene meno uno stipendio più alto), alle teorie psicologiche (il neonato ha bisogno solo della sua mamma), si nasconde invece una verità che noi mamme conosciamo benissimo e cioè che tra una giornata passata in ufficio con l’aria condizionata ed una con un neonato urlante da cambiare e allattare, l’aria condizionata ha decisamente la meglio.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fuser_%28Unix%29
Fuser (Unix).fuser'" è un comando dei sistemi operativi Unix e Unix-like, e più in generale dei sistemi POSIX, che visualizza sullo "standard output" i PID (identificativi di processo) dei processi che in un dato istante stanno utilizzando i file specificati.Per ciascun file specificato viene visualizzata una linea che indica il nome del file seguito dai PID dei processi che lo stanno utilizzando."fuser" è anche in grado di individuare i PID dei processi che stanno utilizzando dei file o directory residenti su uno o più "file system".In alcuni sistemi operativi è necessario disporre dei privilegi dell'amministratore (root) per poter eseguire "fuser".UsoLa sintassi generale di "fuser" è la seguente:fuser ["opzioni"] [--] "file1" ["file2" …]I parametri "file" specificano i nomi dei file da controllare.Il doppio trattino -- (facoltativo) indica che i parametri successivi non sono da considerarsi opzioni.L'unica opzione di rilevo è -c, che indica che i parametri "file" sono dei "mount point" che identificano dei "file system", e che vanno visualizzati i PID dei processi che utilizzano un qualsiasi file o directory residente su tali "file system".La variante di "fuser" presente nei sistemi operativi Linux offre tra le altre anche le opzioni -n tcp e -n udp, nel qual caso i parametri "file" sono interpretati come un numero di porta rispettivamente TCP o UDP, e sono visualizzati i PID dei processi che stanno utilizzando le porte indicate (per usare queste opzioni sono necessari i privilegi di "root", altrimenti non viene visualizzato alcun output).EsempiVisualizza sullo "standard output" i PID dei processi che stanno usando il file prova.txt:Visualizza sullo "standard output" i PID dei processi che stanno usando dei file residenti sul "file system" montato in /media/cdrom:Nei sistemi Linux, visualizza i PID dei processi che stanno usando la porta TCP 22 (sono necessari i privilegi di "root"):NoteComandi Unix/LinuxFuser (Unix)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lee_Sharpe
Lee Sharpe.CarrieraSharpe iniziò la sua carriera nel Torquay United nel 1988. Dopo solo 16 partite il Manchester United notò il suo potenziale e lo acquistò a giugno per 200000 sterline.Fu subito aggregato alla prima squadra, inizialmente giocando fuori ruolo come terzino sinistro prima di prendere il posto di Ralph Milne come ala nella stagione 1990/91. Fu uno dei protagonisti della 91 vinta dai "Red Devils" e nella stessa stagione segnò anche una tripletta contro l'Arsenal ad Highbury nella Coppa di Lega (6-2). Lo stesso Sharpe annovera questa prestazione tra i migliori ricordi della sua carriera.Sfortunatamente fu costretto a stare lontano dai campi di calcio per un lungo periodo a causa di un infortunio e di una malattia (meningite virale) e quando poté ritornare disponibile il ruolo di ala sinistra era occupato stabilmente da Ryan Giggs, costringendolo così a giocare fuori posizione come terzino sinistro o ala destra, giocandosi il posto con Andrej Kančelskis. In totale in 8 anni disputò 265 partite con il Manchester United, segnado 36 gol.Fu acquistato dal Leeds per £ 4,5 milioni nell'estate del 1996. Dopo aver disputato 26 partite e segnato 5 reti nella 97, un infortunio al ginocchio lo costrinse a saltare l'intera stagione 1997–98 e al suo rientro non riuscì più a conquistarsi un posto da titolare.Nell'inverno del 1998 fu dato in prestito alla Sampdoria, ma disputò solo 3 partite e ritornò quindi in Inghilterra. Mel marzo 1999 fu nuovamente ceduto in prestito, questa volta al Bradford City, con cui conquistò la promozione in Premiership dopo 77 anni. La stagione seguente passò definitivamente al Bradford City per £ 250.000, aiutando il club a conquistare la salvezza.Nella stagione 2000/01, Sharpe perse il posto da titolare e nel febbraio 2001 andò in prestito al Portsmouth in "First Division". A maggio ritornò al Bradford City, ma a fine stagione non gli fu rinnovato il contratto. Firmò per l'Exeter City e poi si trasferì in Islanda al Grindavík. Nel giugno 2003, all'età di 32 anni, annunciò il suo ritiro dal calcio professionistico.Nel 2003 Sharpe giocò con i dilettanti del Kidderminster Harriers e con il Garforth Town in "Northern Premier League".NoteCollegamenti esterniCalciatori inglesiLee Sharpe
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sheriff_%28azienda%29
Sheriff (azienda).La Sheriff'" è la seconda compagnia per dimensione della Transnistria e la più importante e visibile di questa nazione. La società è presente in quasi tutti i settori di mercato disponibili di questo piccolo paese.StoriaLa Sheriff viene fondata il 23 Giugno 1993 da Viktor Gushan e Ilya Kazmaly, due ex membri dei servizi segreti, come una società a responsabilità limitata straniera. Per il primo periodo la compagnia si occupa quasi esclusivamente di commercio, ma nel giro di pochi anni amplia la sua attività: e infatt nel 1996 viene aperto il primo supermercato a Tiraspol. Nel 1997 vengono fondate la "Sheriff F.C." e la rete televisiva in MMDS "Televisone Sheriff" ("Sheriff Телевидение").Il 21 aprile 1998 nasce la "Sheriff Construction Department", mentre l'anno successivo sono create la "Delo", la società editoriale, e la "Mercedes-Benz Autocenter" la concessionaria Mercedes-Benz in esclusiva nella regione.Con l'avvento del terzo millennio, la compagnia comincia la costruzione del complesso sportivo composto dallo Stadio Sheriff, Hotel a cinque stelle, alloggi per i calciatori e un'accademia di calcio. Nel 2004 cominciano le acquisizioni di aziende; la prima è la agenzia pubblicitaria "AdAgency Klassika", fondata nel 2000 e, dopo la acquisizione rinominata " Exclusive ", seguita dalla privatizzazione della "Tiraspol Factory of Grain Production" e "Tiraspol Bread Factory".ProduzioneI settori in cui la società opera sono principalmente cinque: commercio, petrolifero, edilizio, comunicazione e sport.Commercioil supermercato di bendery in costruzioneIl settore commerciale è stato il primo settore in cui la società transnistriana abbia operato; cominciato con un piccolo commercio di beni alimentari, nel 1996 nasce il primo dei dieci supermercati appartenenti alla società, di cui tre a Tiraspol, due a Rybnitsa, e uno a Dubossary, Slobodzeya, Grigoriopol e Bendery; a questi si aggiungano tre minimarket (Tiraspol e Dubossary), tre mercati all'ingrosso (Tiraspol e Rybnitsa) e undici panetterie, il tutto. L'azienda serve circa 27.000 clienti al giorno, con un assortimento di oltre 8000 prodotti (che vanno dagli alimentari di base, ai cosmentici, ai tabacchi, ai prodotti industriali, ai giocattoli)propri o dei suoi partner commerciali (fra cui la Kraft), su di una superfice totale di circa 9.000 metri quadri. Dal 2004, in seguito ad un accordo con la Agroprombank, i punti vendita Sheriff accettano il sistema di pagamento "Rainbow", una specie di carta di credito di questa banca.PetrolioStazione di servizio vicino a TiraspolLa Sheriff lavora nel campo della distribuzione di carburanti e lubrificanti fin dal 1998, anno in cui venne costruita la prima stazione di servizio nella capitale; da allora sono state costruite altre undici stazioni di servizio distribuite nelle varie località, e tre depositi petroliferi, con una capienza totale di circa 38.000 metri cubi di lavorati.ComunicazioneLa Sheriff nel 1997 fonda una Piattaforma televisiva, la Televisione Sheriff, nel 1999 una casa editrice, la "Delo", e nel 2004 l'agenzia pubblicitaria Exclusive.SportLa Sheriff entra nel mondo dello sport nel 1997 con la fondazione della squadra di calcio "Sheriff Tiraspol", vincitrice di otto campionati moldavi, quattro trofei nazionali e una Coppa dei Campioni della CSI. Nel 2000 comincia la costruzione, terminata due anni dopo, dello Stadio Sheriff.EdiliziaIl 21 aprile 1998 nasce la "Sheriff Construction Department", il dipartimento edilizio della Sheriff. In dieci anni di attività la società ha edificato dieci stazioni di servizio, due supermercati, un complesso sportivo con lo Stadio Sheriff, la sede della Delo e la cattedrale Rozhdestvenskiy nella capitale. Ancora in costruzione sono una piscina olimpionica, un centro di riabilitazione per sportivi, e l'hotel a cinque stelle di proprietà della azienda, nelle cui vicinanze sorgerà un complesso di bar, ristoranti e locali notturni.CriticheMoltissime fonti riferiscono che la "Sheriff Ltd" sia profondamente coinvolta nella politica nazionale. La Sheriff, nata pochi anni dopo l'autoproclamazione di indipendenza della Trasnistria, è stata fondata da due ex-agenti dei servizi segreti locali; tra le file dei dirigenti v'è Oleg Smirnov, figlio del presidente, in un ruolo secondario, ma secondo alcuni anche l'altro figlio del presidente Vladimir lavorerebbe come amministratore delegato o presidente, ulteriori voci pongono a burattinaio dietro le file lo stesso Igor' Nikolaevič Smirnov, che utilizzerebbe la società come centro di riciclaggio di soldi sporchi. A prova di tali tesi vengono evidenziati le leggi cosidette "Ad personam" promulgate in favore della società: la Sheriff difatti gode di forti agevolazioni nelle imposte, è l'unica società autorizzata a importare prodotti dall'estero, in modo da far sorgere una specie di monopolio.NoteCollegamenti esterniTransnistriaSheriff (company)
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http://www.businessonline.it/news/7101/tomba-padre-pio-aperta-prima-della-riesumazione-pubblica-video-striscia-la-notizia-denunce.html
a cura della RedazioneFonte: Nessunapubblicato il 21/05/2008 alle ore 18:46:25
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http://it.wikipedia.org/wiki/Frecce_Tricolori
Frecce Tricolori.Il fumo tricolore in chiusura di una esibizioneI componenti della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori, 30 ottobre 2003Un Aermacchi MB-339PAN delle Frecce TricoloriLe Frecce Tricolori sopra il castello Estense di FerraraAir 04, Payerne, SvizzeraFiat G.91 delle Frecce Tricolori posto come "gate guardian" all'ingresso dell'Aeroporto del Salento a BrindisiLe Frecce Tricolori'" sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell'Aeronautica Militare Italiana, nata nel 1961 al seguito della decisione dell'Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti. Con i 10 aerei, di cui 9 in formazione e 1 solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo.Il loro nome per esteso èDal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN. Sono dislocati sull'Aeroporto di Rivolto (UD).La livrea dei suoi aeroplani è data dalla caratteristica banda tricolore che attraversa la fiancata dell'aereo su sfondo blu. L'addome dell'aeroplano è grigio chiaro mentre i numeri di formazione sono degli adesivi gialli. Ai classici Aermacchi MB-339 in forza all' Aeronautica Militare Italiana sono stati tolti i serbatoi delle estremità alari, in quanto essi penalizzerebbero le prestazioni acrobatiche dei velivoli. Serbatoi subalari vengono prontamente allestiti per i voli di trasferimento a lungo raggio.Il fumo colorato viene generato per dispersione, ed è composto da olio di vaselina a cui vengono aggiunti pigmenti non inquinanti.La fuoriuscita di tale composto avviene attraverso un tubicino posto nello scarico posteriore dell'aeroplano.Il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell'incidente di Ramstein, in cui persero la vita 3 piloti e 67 spettatori. Pochi giorni dopo due dei tre piloti deceduti avrebbero dovuto testimoniare al processo per la Strage di Ustica.OriginiIn Italia la prima scuola di volo acrobatico venne fondata nel 1930 a Campoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier: la prima formazione consisteva in 5 Fiat C.R.20 e già l'8 giugno 1930 alla prima manifestazione aerea, chiamata "Giornata dell'Ala", questi aerei si esibirono in una "bomba", una figura analoga alla bomba attuale.Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale la pattuglia della Regia Aeronautica partecipò a varie manifestazioni. Da notare è che nel 1932 si impiegarono apparecchi Breda Ba.19, nel 1934 Fiat C.R.30 e dal 1936 Fiat C.R.32.Dopo l'inevitabile parentesi del periodo 1939-1945 la pattuglia acrobatica fu sciolta e si riformò solo nel 1950.A partire da quell'anno si susseguirono varie pattuglie acrobatiche:Verso la fine del 1960 si decise di terminare questa turnazione tra i vari stormi e di fondare un reparto la cui specifica finalità fosse formare la pattuglia acrobatica nazionale e, selezionando i migliori piloti dei vari reparti, furono fondate le "Frecce Tricolori" così come le conosciamo oggi volando dapprima su F-86E fino al 1963 e successivamente sui cacciabombardieri Fiat G-91 modificati per l'evento, per poi passare nel 1982 sugli attuali MB-339A PAN.La PAN è oramai un biglietto da visita dell'Italia e dell'Aeronautica Militare nel mondo e per molti italiani è un motivo d'orgoglio, tanto che quando nel maggio 2006 la senatrice Lidia Menapace in un'intervista le definì inutili, rumorose ed inquinanti e ne chiese lo scioglimento, subito si levarono numerose proteste da parte di tutti gli schieramenti politici.RiconoscimentiCuriositàNoteVoci correlateCollegamenti esterniAltri progettiAeronautica militare italianaPattuglie acrobatiche italianeSimboli patrii italianiFrecce Tricolori
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Helene Nardini.BiografiaSi forma professionalmente presso l'"Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico", dove nel 1998 consegue il diploma. Inoltre frequenta vari laboratori di recitazione. Inizia a lavorare nel 1996 in teatro; nello stesso anno debutta in televisione e l'anno successivo sul grande schermo con il film "Fratelli coltelli", regia di Maurizio Ponzi.Diventa nota grazie al ruolo di "Eleonora Palladini" interpretato, dal 2002 al 2005 dalla puntata 1199 alla 2011, nella soap opera di Rai Tre, "Un posto al sole".Tra le altre numerose fiction tv in cui ha lavorato, ricordiamo: la serie tv di Rai Uno, "Incantesimo 3" (2000), e le miniserie tv "Noi", regia di Peter Exacoustos, trasmessa da Canale 5 nel 2004, "L'amore e la guerra", regia di Giacomo Campiotti, e "Donna Detective", regia di Cinzia TH Torrini, quest'ultime in onda nel 2007, rispettivamente su Canale 5 e Rai Uno.Nel 2008 torna sul piccolo schermo con la miniserie "Fidati di me", regia di Gianni Lepre, e il film tv "Le ali", regia di Andrea Porporati, entrambe fiction tv in onda su Rai Uno.FilmografiaCinemaTelevisioneCortometraggiCollegamenti esterniPersonalità legate a Montecatini Terme
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Giorgio Cencetti.Laureatosi in giurisprudenza e in seguito in lettere, fu allievo di Vincenzo Federici per la paleografia e diplomatica. Nel 1933 entrò come archivista all'Archivio di Stato di Bologna, struttura della quale successivamente divenne direttore. Nel 1940 ebbe la libera docenza in paleografia e diplomatica all'ateneo bolognese, nel 1944 ebbe l'incarico e nel 1951 entrò in ruolo per queste stesse materie. Nel 1959 venne chiamato per la stessa cattedra presso l'Università degli studi di Roma, dove a partire dal 1966 fu inoltre preside della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari. Dal 1966 al 1970, su nomina ministeriale, fece parte del Consiglio superiore delle accademie e biblioteche.Si è occupato di paleografia latina, in particolare con le opere "Lineamenti di storia della scrittura latina" e "Vecchi e nuovi orientamenti nello studio di paleografia", nelle quali propose il concetto di "canonizzazione", precursore del concetto di "addensamento calligrafico" di Bernhard Bischoff, che cambiò la comprensione dello sviluppo della scrittura latina tardo antica e alto medievale.OpereCollegamenti esterniPaleografi italianiArchivisti italiani
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Luigi XV di Francia.Luigi XV ereditò il trono dal bisnonno Luigi XIV, all'età di appena cinque anni. Trascorse i primi anni della sua vita in relativa tranquillità sotto l'attenta guida di diversi precettori, che gli fornirono una vasta cultura, mentre il potere effettivo venne delegato ad alcuni reggenti. Al termine della minore età, affidò il governo al cardinale Fleury, suo vecchio precettore.A differenza di Luigi XIV non ebbe mai contatti diretti con la vita politica del suo Paese: incontrava di rado i suoi ministri e spesso agiva contro le loro aspettative, arrivando a costituire una rete segreta di diplomatici e spie. Il disinteresse per la politica ed il continuo susseguirsi di ministri diversi indebolì il potere della Francia a livello europeo e contribuì a gettare le basi per lo scoppio della Rivoluzione francese.All'inizio del regno ottenne grandi consensi da parte del popolo, che arrivò a dargli l'appellativo di "Beneamato". Con il passare degli anni però la sua debolezza nel prendere decisioni e l'intrigante e costante presenza delle sue amanti fecero crollare la sua popolarità, tanto che alla sua morte per le vie di Parigi impazzarono i festeggiamenti come era accaduto anche per Luigi XIV, ed il suo funerale dovette essere fatto di nascosto e nottetempo, per evitare che il feretro fosse sottoposto al pubblico dileggio, come era capitato per il suo predecessore.Sotto il suo regno la Francia ottenne tuttavia grandi successi militari all'interno del continente europeo, come la conquista del ducato di Lorena, ma perse il controllo su gran parte del suo impero coloniale a favore della Gran Bretagna.GiovinezzaIl futuro Luigi XV nacque nel Castello di Versailles il 15 febbraio 1710, sotto il regno del bisnonno Luigi XIV. Era il secondogenito di Luigi, duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia, sorella del Re Carlo Emanuele III. Suo nonno paterno era il Gran Delfino Luigi di Borbone detto "Monseigneur", figlio del Re Sole. Luigi, che alla nascita venne insignito del titolo di duca d'Angiò, aveva il titolo ed i privilegi di un "Petit-Fils de France".Nel 1710, primo nella linea di successione di Luigi XIV era proprio il Gran Delfino, ultimo sopravvissuto tra i figli maschi legittimi del Re Sole. "Monseigneur" aveva avuto tre figli: il duca di Borgogna, padre di Luigi, Filippo, duca d'Angiò, che era divenuto re di Spagna, e Carlo, duca di Berry.La madre del giovane Luigi, Maria Adelaide, era una donna molto vivace ed affettuosa e, cosa del tutto insolita fra i membri della casa reale, pare fosse sinceramente innamorata del marito. La coppia svolse un ruolo centrale nella vita di corte di Versailles quando il Re Sole divenne anziano.Nel 1700, il duca di Angiò era diventato re di Spagna con il nome di Filippo V, ereditando la corona del Paese natio di sua nonna Maria Teresa. Il passaggio della corona spagnola dagli Asburgo ai Borbone causò lo scoppio della Guerra di successione spagnola. Il nuovo re di Spagna, infatti, poteva teoricamente recuperare anche la corona di Francia, nel caso (che in effetti si verificò) sia il Gran Delfino che il duca di Borgogna (secondo nella linea di successione) fossero premorti a Luigi XIV. Le maggiori potenze protestanti, Gran Bretagna e Olanda, ma anche gli Asburgo d'Austria, avevano la necessità di opporsi ad una possibile unione di Francia e Spagna, che avrebbe sancito la nascita di un'egemonia borbonica sul continente europeo. Con la Pace di Utrecht (aprile 1713) che concluse il conflitto, Filippo V dovette rinunciare alla prospettiva di diventare re di Francia.Nel frattempo si verificarono le condizioni che avrebbero astrattamente consentito a Filippo V di regnare anche sulla Francia. Il 14 aprile 1711, nonostante godesse di buona salute e non fosse in età avanzata, il Gran Delfino si spense improvvisamente per cause naturali. Divenne quindi erede al trono di Francia, suo figlio, il duca di Borgogna. Appena un anno più tardi anche la duchessa di Borgogna, Maria Adelaide, morì di vaiolo il 12 febbraio 1712. Il 18 febbraio l'epidemia condusse a morte anche il marito. Essendo probabile che anche i figli della coppia fossero stati contagiati dal morbo, i medici sottoposero a violenti salassi il maggiore, Luigi, duca di Bretagna, che si spense l'8 marzo successivo. Solo l'intervento di Madame de Ventadour, governante dei giovani principi, impedì ai medici di sottoporre ad un salasso anche il piccolo Luigi; la governante lo seguì costantemente durante tutta la sua malattia e Luigi la amò come una madre. Nel 1714 morì senza discendenza anche l'ultimo dei nipoti di Luigi XIV, Carlo, duca di Berry, il più giovane dei figli del Gran Delfino. In soli tre anni il Re Sole aveva perso quattro discendenti maschi: ora rimaneva solo il suo pronipote Luigi, di appena quattro anni.La ReggenzaNell'agosto del 1715, divenne chiaro che anche Luigi XIV era prossimo alla morte: la cancrena lo stava consumando. Il 1º settembre, il Re Sole si spense all'età di settantasette anni, dopo un regno di ben settantadue.Nel luglio 1714 Luigi XIV aveva emanato il cosiddetto "decreto di Marly" in cui si inseriva la possibilità che anche i figli naturali, se legittimati, potessero succedere al trono. Nel caso della morte del piccolo duca d'Angiò, eredi legittimi sarebbero quindi diventati due dei figli che il Re Sole aveva avuto dalla marchesa di Montespan: il duca del Maine ed il conte di Tolosa. Pur andando contro la tradizione, che non accettava la nomina a re per i figli illegittimi, Luigi prese questa decisione per evitare che la sua discendenza diretta nel governo del Paese terminasse. La scelta cadde sui due fratelli per la grande insistenza della nuova moglie del sovrano, Madame de Maintenon, che li aveva allevati sin dalla più tenera età.La nomina serviva inoltre ad affiancare i due fratelli a colui che era stato designato come reggente al trono, Filippo II d'Orléans, figlio del fratello minore del sovrano, Filippo. Sino alla maggiore età del nuovo re, Filippo avrebbe esercitato la reggenza, ma sarebbe sempre stato affiancato da un Consiglio di Reggenza composto da quattordici membri. Filippo venne nominato presidente del Consiglio, ma per prendere una decisione doveva in ogni caso ottenere la maggioranza dei voti.Luigi XIV era ancora in vita quando sorsero i primi scontri tra due fazioni avverse: quella composta dalla Maintenon, dal duca del Maine e dal conte di Tolosa, e quella di Filippo. Quest'ultimo godeva dell'appoggio dell'alta aristocrazia e del Parlamento di Parigi, mentre il partito dei due legittimati cercava l'appoggio della nobiltà minore, insofferente per i privilegi dei Pari e dei duchi. L'alta nobiltà inoltre si opponeva alla nomina dei figli illegittimi, elemento di rottura con la tradizione monarchica, che aveva creato uno "status" intermedio, quello di "legittimato" tra i principi di sangue e i duchi Il Parlamento di Parigi si vide restituiti diritti che gli erano stati tolti da Luigi XIV ed ottenne posti di rilievo per i suoi membri nei consigli della Reggenza. L'Orleans venne favorito anche dal maggiore favore che nutriva verso gli esponenti del giansenismo e del gallicanesimo (correnti religiose che avevano molti simpatizzanti tra i parlamentari parigini), mentre i cattolici romani, fedeli a papa Clemente XI che aveva da poco condannato i giansenisti, si raccolsero attorno alla Montespan.Due giorni dopo la morte del re, si riunì il Parlamento di Parigi: oltre ai parlamentari anche aristocratici e principi del sangue si riunirono per la prima volta dopo anni. Filippo aprì la seduta e venne data pubblica lettura delle volontà di Luigi XIV. Al termine della lettura, Filippo propose ai membri del Parlamento riuniti di nominarlo unico reggente e di abolire il Consiglio di Reggenza. I membri del Parlamento accolsero con favore la proposta del duca d'Orléans, che divenne reggente unico del giovane re Luigi XV. Quale segno simbolico di riavvicinamento al potere parlamentare, Filippo decise di trasferire la corte da Versailles a Parigi, come descrive in dettaglio nelle sue "Memorie" Saint-Simon.Mentre Filippo aveva trasferito la sua dimora al Palais-Royal, Luigi venne mandato nel castello di Vincennes, fuori Parigi, immerso nel verde di una foresta dove il re avrebbe potuto godere di un'aria più salubre di quella della capitale. Nel 1716, Luigi venne portato nel Palazzo delle Tuileries, non distante da Palais-Royal e nel cuore di Parigi, poiché il paese di Vincennes risultò troppo piccolo per ospitare tutto il suo seguito.Per quanto riguarda la politica interna, Filippo, con l'aiuto del cardinale Guillaume Dubois, divenuto primo ministro nel 1722, e di John Law, controllore generale delle finanze, favorì fortemente la nobiltà, spogliata di gran parte degli incarichi da Luigi XIV. Sul campo internazionale, nel 1717 strinse un'alleanza, che prese il nome di Triplice Alleanza, con la Gran Bretagna di Giorgio I e con i Paesi Bassi contro la politica di aggressiva espansione promossa da Filippo V di Spagna, che non aveva ancora abbandonato il progetto di un grande regno che unisse Parigi e Madrid.EducazioneCome ogni principe francese che avesse raggiunto i sette anni, Luigi fu tolto alle cure della governante, Madame de Ventadour, per essere affidato ai precettori, primo fra tutti il duca di Villeroi, soprintendente dell'educazione del giovane re e amico di Luigi XIV. Come appoggio per il duca fu nominato precettore André-Hercule de Fleury. Villeroi amava mettere alla prova il piccolo sovrano, che durante le cerimonie pubbliche diede dimostrazione di essere perfettamente padrone delle sue emozioni e di sapersi comportare da re.In quanto tutore, Fleury diede a Luigi una preparazione culturale eccellente. Già in giovane età l'allievo aveva imparato a scrivere, a leggere, a danzare ed aveva subito manifestato amore per la storia e la geografia.Fleury scelse per lui alcuni grandi intellettuali ed eruditi della sua epoca, come il cartografo Guillaume Delisle. Luigi, avido lettore e ragazzo molto curioso, si interessò alla scienza, in particolare fisica e medicina e si dedicò alla lettura di saggi di matrice illuministica. Successivamente, finanziò la creazione di un reparto di fisica (1769) e di meccanica (1773) presso il Collège de France.Incoronazione e matrimonioNel 1721 il re di Spagna Filippo V, zio di Luigi, propose in sposa al nipote sua figlia Maria Anna Vittoria, infanta di Spagna. Ma l'ipotesi di un fidanzamento con una bimba di tre anni fu fortemente rifiutata da Luigi, a sua volta appena undicenne. Ci si affrettò quindi a rimandare l'infanta a Madrid: Filippo V e la moglie, Elisabetta Farnese, si infuriarono poiché vedevano in questo modo sfumare la possibilità di unire le due corone.Nel 1722 la corte tornò ufficialmente a stabilirsi a Versailles, da dove non si sarebbe più mossa. Il re aveva nel frattempo raggiunto la maggiore età e si preparava ad essere incoronato: il 25 ottobre 1722 la cerimonia solenne ebbe luogo nella cattedrale di Reims e un anno dopo, nel 1723, il Consiglio di Reggenza venne sciolto e il giovane sovrano fu riconosciuto ufficialmente come re di Francia con il nome di Luigi XV. Pochi mesi dopo moriva Filippo II d'Orléans, al quale erano stati affidati incarichi minori di governo.Su esortazione di Fleury, Luigi nominò Luigi-Enrico di Borbone-Condé, duca di Borbone e suo parente più prossimo, primo ministro. Di fatto il duca di Borbone occupava ora il posto che era stato di Filippo d'Orléans.La preoccupazione principale del duca di Borbone era la discendenza. Luigi era giovane e stava crescendo vigoroso, ma aveva anche dovuto attraversare lunghi periodi di malattia; se fosse successo qualcosa al re, la corona sarebbe passata al ramo collaterale, quello degli Orléans e quindi nelle mani di Luigi d'Orléans, figlio di Filippo. Per scongiurare questo problema, si cercò una moglie per il re che fosse in età per dargli un erede. Dopo vari negoziati, si propose al re la mano di Maria Leszczyńska, figlia dell'ex re di Polonia Stanislao Leszczyński. Maria aveva sette anni in più di Luigi, era sana e sembrava che potesse dargli in tutta sicurezza un erede. Stanislao, che aveva perso il trono, vedeva questa come una grande occasione di riscatto ed accettò subito. Sia Luigi che Maria erano soddisfatti per la conclusione dei negoziati e convolarono a nozze nel settembre del 1725.Il duca di Borbone intanto cercò di allontanare da Parigi il vecchio tutore del re, Fleury, poiché con il suo ascendente sul sovrano, andava acquistando sempre più potere. Così cercò di convincere il re a congedare il cardinale: con l'aiuto della nuova regina, che gli era debitrice per essere diventata moglie del re, il duca tentò di convincere Luigi a sbarazzarsi dello scomodo cardinale. Ma Luigi, molto legato all'anziano ecclesiastico rifiutò, ed approfittò dell'impopolarità del duca, che stava preparando una guerra contro la Spagna ed il Sacro Romano Impero, per cacciare lui e la sua amante in esilio a Chantilly.Rimproverò aspramente anche Maria, che aveva in questo modo agito contro la sua volontà, e da quel momento non si abbandonò mai a lei in una relazione di confidenza.Il "gouvernement reparateur" di FleuryDal 1726 sino al giorno della sua morte, avvenuta il 29 gennaio 1743, il cardinale Fleury, pur senza il titolo di primo ministro, amministrò la Francia con l'assenso del re. Tornava sulla scena un primo ministro cardinale come Richelieu sotto Luigi XIII e Mazzarino sotto Luigi XIV. Gli storici contemporanei tendono a definire il periodo di governo di Fleury come uno dei migliori dell'"ancien régime".Politica internaCon l'aiuto di ministri competenti ed efficienti come Philibert Orry, il cardinale riuscì a raggiungere il pareggio del bilancio nel 1738. Inoltre promosse una grande politica di espansione economica: in particolare le vie di comunicazione furono migliorate ed ampliate. Creò canali, come quelli che collegano i fiumi Oise e Somme ed ampliò il fiume Schelda, sino a farlo sfociare nei Paesi Bassi. In pochi anni, la Francia divenne il paese meglio organizzato come sistema stradale in tutta Europa. Anche a livello edilizio ci fu una enorme crescita. Città come Parigi, Bordeaux, Rennes, Nîmes, Nantes, Rouen crebbero e si trasformarono da città medievali in centri moderni, grazie alla costruzione di piazze, palazzi, edifici pubblici. Il numero della popolazione aumentò molto, tanto che Lione e Marsiglia arrivarono a contare oltre centomila abitanti.Inoltre il cardinale si dedicò a combattere il giansenismo, già condannato dal papa, che in Francia aveva trovato grande sviluppo, ed il gallicanesimo, che auspicava uno scisma dalla Chiesa di Roma per fondare una Chiesa cattolica francese indipendente.Venne promosso anche il commercio marittimo, trascurato durante il regno di Luigi XIV, tanto che il numero delle navi da commercio divenne quattro volte maggiore tra il 1715 ed il 1789.Politica esteraSul piano internazionale, Fluery tentò di mantenere un clima di distensione e di equilibrio, stipulando trattati di pace con la Gran Bretagna e stringendo patti di riconciliazione con la Spagna.Intanto, la regina aveva partorito per la terza volta e finalmente era nato il tanto sospirato erede, un maschio che venne battezzato con il nome di Luigi. Per la prima volta il popolo mostrava riconoscenza nei confronti della regina polacca, accolta freddamente dai francesi, festeggiando il nascituro per giorni. La nascita di un erede maschio garantiva continuità alla linea dinastica ed impediva a Filippo V di Spagna di tentare di impossessarsi del trono francese.Nel 1733, pur contro la politica di Fleury, Luigi acconsentì, su consiglio del suo ministro Germain Louis Chauvelin, a scendere in guerra. Era infatti da poco scoppiata la Guerra di successione polacca: il suocero del re, Stanislao Leszczyński, chiese aiuto alla Francia per poter tornare sul trono di Polonia, lasciato vuoto dopo la morte del re Augusto II. Spalleggiato da un forte partito francese, Stanislao giunse a Varsavia dove una Dieta di nobili polacchi lo rimise sul trono. La Russia e l'Impero asburgico appoggiavano tuttavia il figlio del defunto re, Augusto III; in breve l'esercito austriaco fece irruzione in Polonia e Stanislao dovette fuggire e fu destituito per una seconda volta.I francesi non intervennero più negli affari polacchi, ma attaccarono il ducato di Lorena, il cui duca, Francesco III, era promesso sposo di Maria Teresa d'Asburgo, figlia dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo VI. Una volta sposati, la Lorena avrebbe rappresentato un pericolo per la Francia, in quanto avvicinava pericolosamente i confini austriaci al territorio francese. Così le truppe francesi dilagarono in Lorena e presero la capitale, Nancy.I conflitti si conclusero nel 1738 con un bilancio positivo per la Francia di Luigi XV, che conquistava il ducato di Lorena. Il Trattato di Vienna pose definitivamente fine alle ostilità: a Stanislao venne concesso di regnare sulla Lorena, a titolo di indennizzo per la perdita del regno di Polonia, mentre Francesco III ottenne i diritti di successione sul Granducato di Toscana.Luigi e Fleury ottennero anche grandi risultati nei Balcani: l'Impero ottomano, tradizionale alleato della Francia contro gli Asburgo, aveva riottenuto il controllo di Belgrado grazie ai francesi, che ricevettero in cambio importanti privilegi commerciali.Ma i conflitti non dovevano terminare: nel 1740, alla morte dell'imperatore Carlo VI d'Austria, scoppiò la Guerra di successione austriaca. Il cardinale non riuscì, per la seconda volta, a frenare il partito della guerra, che convinse Luigi ad entrare nel conflitto. La Francia quindi, schierata a fianco della Prussia, dichiarò guerra all'Austria di Maria Teresa. Il conflitto durò sette anni, ma il cardinale non fece in tempo a vederne la conclusione. Si spense infatti il 29 gennaio 1743, all'età di novant'anni.Il governo personale di Luigi, "le Bien-Aimé"Con la morte del cardinale, Luigi decise di non affidarsi più ad un primo ministro e di amministrare in prima persona gli affari del suo regno.I rapporti con la regina erano buoni: Maria aveva partorito dieci volte in otto anni, anche se solo due volte erano nati maschi, di cui solamente uno riuscì a sopravvivere. Tuttavia, dopo sette anni di assoluta fedeltà Luigi decise di affiancarsi delle amanti, il che fece soffrire terribilmente la regina, che se ne lamentò a lungo anche con il padre.Nel giugno del 1744 Luigi lasciò la corte e Versailles per mettersi alla testa delle sue truppe che combattevano contro l'Austria, l'Inghilterra e l'Hannover. Questa decisione rese il re ancora più amato presso il popolo e presso l'esercito. Tuttavia, dopo una breve visita ad alcune città delle Fiandre, Luigi si ammalò e dovette fermarsi nella città di Metz, dove le sue condizioni parvero subito molto gravi. La Francia cadde in un profondo scoramento e per tutto il Paese il popolo pregava per la salvezza del sovrano. Con l'aiuto dei medici, in particolare di François Quesnay, Luigi riuscì a riprendersi e, su consiglio del suo confessore, licenziò la sua amante, Madame de Chateauroux, che l'aveva seguito fin sui campi di battaglia. La notizia della guarigione del re e della cacciata della sua amante, venne accolta a Parigi con grande entusiasmo tanto che da quel momento Luigi venne chiamato "il Beneamato".Il tentativo di riforma: l'immobilità del governoPur essendo, secondo il giudizio di molti storici, più colto e intelligente del bisnonno - alcuni lo arrivarono a definire come «il più intelligente dei Borbone assieme a Enrico IV» -, Luigi XV non riuscì ad essere un efficiente e sicuro amministratore per il Paese. Dalle sue lettere si comprende quanto fosse lucido e profondo mentalmente, e quanto fosse esperto in questioni politiche; nonostante ciò fu sempre trattenuto nelle sue decisioni da una sorta di timore di sbagliare, di incertezza e mancanza di fiducia in sé stesso, che superò solamente verso gli ultimi anni di regno.I suoi ministri ebbero larga autonomia: raramente il re si oppose alla loro linea d'azione politica. Essi si riunivano e prendevano le decisioni che poi venivano sottoposte al sovrano, il cui compito era quello di confermarle o di modificarle.L'impassibilità del re era tale che i suoi ministri non riuscivano mai a capire se gli erano gradite o meno le decisioni che proponevano. Luigi tentava di tenerli all'oscuro delle sue reali opinioni e spesso li faceva spiare e controllare da uno stuolo di servitori. Oltre a ciò, Luigi aveva creato una fitta rete segreta di agenti, direttamente al suo servizio, che agiva in concorrenza e spesso in contrasto con gli inviati ufficiali. Questo modo di comportarsi prese il nome di "Secret du Roi", segreto del re.Nel 1749 il controllore generale di Luigi, d'Arnouville decise di attuare una radicale riforma: introdusse infatti il "vingtième", tassa sui redditi imposta a tutti i francesi senza eccezione alcuna. Ovviamente la nobiltà protestò per questa nuova riforma e rifiutò di pagare; a protestare maggiormente fu il clero, che vedeva l'imposizione di una tassa come una rottura dei suoi privilegi e come un insopportabile tentativo da parte dello Stato di assoggettare la Chiesa. A questo punto l'Alto Consiglio, organo presieduto dal re per le questioni diplomatiche, militari e religiose si divise in due parti in totale e feroce disaccordo tra loro. Il primo partito, detto dei "Dévots", si schierò dalla parte della Chiesa e tra i suoi maggiori rappresentanti spiccavano la regina Maria, il Delfino Luigi, le figlie del sovrano, i gesuiti e il conte d'Argenson, segretario di Stato per la guerra e avversario instancabile di d'Arnouville. Il secondo partito, retto dalla marchesa di Pompadour, amante del re ed influentissima a corte dal 1745 al 1764, era invece sostenitore della politica riformista di Machault. Luigi, sensibile in materia religiosa, vista la dura opposizione del clero decise, nel 1751, di lasciar cadere il progetto. L'applicazione della legge al clero fu così interrotta e si dovette rivedere l'intera riforma fiscale.Le discordie religiose: la persecuzione degli ugonottiNonostante fossero stati duramente sconfitti presso la loro roccaforte di La Rochelle dal cardinale Richelieu e fosse stato revocato l'Editto di Nantes, che lasciava loro libertà religiosa, gli ugonotti in Francia erano ancora presenti in grosse comunità. Luigi XV, seguendo la politica religiosa inaugurata da Luigi XIV, promosse delle campagne di persecuzione contro di loro. Il rito protestante nel regno non era ammesso: numerosi matrimoni furono resi nulli e, di conseguenza, i figli di coppie ugonotte non furono riconosciuti e vennero privati dell'eredità paterna. Le riunioni protestanti furono intercettate ed i partecipanti uccisi o arrestati. A Cevenne, luogo di grande concentrazione di ugonotti, una riunione fu repressa nel sangue mentre nel 1749 a Bordeaux furono condannate quarantasei persone perché ugonotte. Nel 1752 vi fu una nuova ingente migrazione di ugonotti dalla Francia, che contribuì a frenare lo sviluppo industriale ed economico del Paese.Politica esteraLa guerra in EuropaNel 1740, la morte dell'imperatore Carlo VI d'Asburgo aveva segnato l'inizio della Guerra di successione austriaca. La Francia, ancora governata dal Fleury, era alleata con la Prussia e combatté contro Austria, Gran Bretagna ed Olanda. All'inizio del conflitto Federico II di Prussia conquistò la regione della Slesia, appartenente ai territori asburgici.L'esercito francese ottenne una serie di grandi vittorie a Fontenoy (1745), a Rocourt (1746) e a Lauffeld (1747). Quella di Fontenoy, ottenuta da Maurizio di Sassonia, è ancora oggi considerata una delle massime vittorie francesi contro la Gran Bretagna.Nel 1748, la Francia occupava tutta la parte meridionale delle Fiandre, una delle regioni più ricche d'Europa. Con il Trattato di Aquisgrana (1748), che pose fine alla guerra, Luigi XV dovette restituire questi territori agli Asburgo d'Austria.L'arciduchessa d'Austria non aveva tuttavia rinunciato a tutte le sue pretese sulla Slesia. Ben presto fu inviato a Versailles in qualità di ambasciatore, il cancelliere von Kaunitz, con l'obiettivo di stipulare un'alleanza tra le due nazioni. Kautnitz prometteva di caldeggiare la candidatura per il trono polacco di un pretendente francese e di eleggere reggente dei Paesi Bassi austriaci il genero di Luigi. Tuttavia l'opinione pubblica era vicina a Federico II, vista anche l'accoglienza che questo sovrano offriva a numerosi intellettuali francesi. Poiché anche anche alcuni ministri di Luigi espressero vicinanza alla Prussia, l'ambasciatore austriaco decise di servirsi della favorita del re, Madame de Pompadour, per ottenere i suoi scopi.Nel 1756, alla notizia del Trattato di Westminster che univa Gran Bretagna e Prussia in un patto di non belligeranza, Luigi si affrettò a firmare l'alleanza con l'Austria con il Trattato di Versailles: il rovesciamento delle alleanze era compiuto. La Francia abbandonava i vecchi alleati, Svezia, Polonia, Turchia e Stati germanici, per legarsi all'Austria di Maria Teresa d'Asburgo e alla Russia di Elisabetta Romanov.Federico II di Prussia capì di essere rimasto ormai solo in Europa: la Gran Bretagna, che ora vedeva William Pitt come primo ministro, era infatti impegnata sui mari mentre sul continente si andava formando una coalizione contro Berlino. Il re decise quindi di invadere la Sassonia, senza una regolare dichiarazione di guerra. Il regno sassone fu invaso nel 1756 e la famiglia reale trattata brutalmente, tanto che la regina Maria Giuseppina morì in seguito ai maltrattamenti prussiani.La Francia dichiarò immediatamente guerra alla Prussia ed occupò militarmente l'Hannover, terra natia del re di Gran Bretagna Giorgio II. Tuttavia, i continui litigi tra gli ufficiali francesi e la cattiva organizzazione dell'esercito austriaco culminarono con la battaglia di Leuthen, dove l'esercito imperiale subì una pesante sconfitta.Il ministro di Stato per gli affari esteri, Choiseul, riuscì a far entrare in guerra anche la Spagna di Carlo III ma questo non servì a migliorare le cose. Nel 1763 veniva firmata la pace nel Trattato di Parigi con il quale si metteva fine alla Guerra dei sette anni.Le colonie e la guerra sui mariLa Francia nella prima metà del Settecento possedeva colonie nelle Americhe, Canada e Louisiana, e nelle Indie. La Gran Bretagna, altra grande potenza marittima, aveva interessi nell'America Settentrionale ed anche nelle Indie. Uno scontro tra i due Paesi per il controllo definitivo degli scali commerciali più importanti sembrava inevitabile.Nel 1748, coloni francesi e coloni britannici si scontrarono nella regione americana dei Grandi Laghi. In India, gli scontri tra i principi locali permisero all'ammiraglio francese Joseph François Dupleix di ottenere importanti scali commerciali ed il protettorato sul Carnatico e sull'altopiano del Deccan. Gli inglesi adottarono le stesse tattiche finché le due flotte non si scontrarono. Benché le due nazioni fossero in un periodo di pace, le navi inglesi della Royal Navy tennero in sacco le navi dirette in Canada con rinforzi ed approvvigionamenti.Nel giugno del 1755 un convoglio francese fu intercettato al largo di Terranova e due navi furono catturate. Gli inglesi organizzarono anche un attacco ai forti francesi sulla terraferma, ma vennero respinti. Malgrado Versailles avesse tentato di convincere gli ambasciatori di Londra e Hannover, le navi inglesi continuarono ad ostacolare quelle francesi: furono catturate, con atti di vera e propria pirateria, oltre trecento navi francesi.Il governo centrale di Londra ignorò l'ultimatum francese e nel gennaio 1756 le due potenze entrarono in guerra. I francesi erano notoriamente poco interessati alle situazioni extraeuropee: a Versailles non ci si preoccupò troppo quando le desolate terre del Canada passarono in mano britannica; tuttavia, si concentrarono tutte le forze per sconfiggere i britannici in India, importantissima regione ricca di scali commerciali.La flotta francese ottenne qualche vittoria (a Minorca la flotta britannica fu annientata), ma il bilancio conclusivo non fu favorevole alla Francia. Con la fine delle ostilità, Luigi XV perse il controllo del Senegal e dell'isola di Gorée in Africa, del Bengala in Oriente; in America la colonia del Québec passava agli inglesi così come Guadalupa, Martinica, Grenada, Santa Lucia e Saint-Vincent. Le stesse coste francesi furono spesso oggetto di attacchi da parte delle navi inglesi.Gli ultimi anniIl tentativo di assassinioIl 5 gennaio 1757 Luigi XV si trovava a Versailles. Era andato a far visita alla figlia e verso sera aveva deciso di recarsi al palazzo del Grand Trianon, dove avrebbe passato la notte. Mentre passava tra due ali di soldati, dal buio apparve un uomo che si gettò sul sovrano pugnalandolo alla spalla. Il re cadde a terra e richiese subito di poter vedere un confessore. Il pugnale non aveva leso organi vitali in quanto il re, a causa del clima molto rigido di quei giorni, indossava abiti particolarmente pesanti. L'attentatore, subito bloccato dalle guardie, si chiamava Robert François Damiens. Damiens venne torturato per scoprire se avesse avuto dei complici, ma emerse che l'uomo, servitore di parlamentari e sofferente di disturbi mentali, aveva probabilmente sviluppato il suo proposito criminoso a seguito dei discorsi critici verso il monarca, frequenti nel suo ambiente di lavoro.Luigi XV era disponibile a perdonare, ma si trattava sempre del primo tentativo di regicidio in Francia dal 1610, quando Enrico IV era stato assassinato da François Ravaillac, ed un processo era quindi inevitabile. Condannato a morte dal Parlamento di Parigi, Damiens venne giustiziato il 28 marzo 1757 sulla pubblica piazza, mediante squartamento, metodo d'esecuzione riservato ai traditori ed ai regicidi.La crudele messa a morte di Damiens venne duramente criticata dai "Philosophes", che videro in essa un ritorno alla brutalità di tempi ormai passati. In verità, le metodologie dell'esecuzione non erano state decise dal re, ma dai membri del Parlamento di Parigi, i quali speravano di riconciliarsi in questo modo con il monarca, dopo la loro opposizione alla "tassa sul ventesimo" e il loro appoggio ai Giansenisti contro il volere del re.Durante la convalescenza di Luigi XV, la Luogotenenza del regno venne assunta dal figlio Luigi Ferdinando, che entrò nel Consiglio di Stato. Il sovrano poté comunque tornare allo svolgimento delle sue mansioni in breve tempo.Il tramonto del reCaduto in un profondo stadio di sfiducia, il re congedò i suoi ministri e si affidò a Choiseul.Il ministro sviluppò la potenza della marina militare francese e strinse accordi con la Spagna: in una eventuale nuova guerra marittima con la Gran Bretagna, l'appoggio di una nazione con grandi tradizioni navali come la Spagna era infatti fondamentale. Riformò anche l'esercito, convertendo le fabbriche di armi da private a statali e trasformando l'artiglieria in un settore dell'esercito dipendente dalla Corona. Fu soprattutto ad opera di Choiseul che i gesuiti furono processati, tassati e costretti a non essere più operativi sul suolo francese. A livello extraeuropeo tentò, anche se con scarsa fortuna, di colonizzare il Madagascar e la Guiana francese.Nel 1764, morì Madame de Pompadour, rimpianta da tutti, a dire dell'ambasciatore britannico, tranne che dal popolo. La morte della favorita del re, gettò Luigi in un nuovo periodo di profonda depressione. Nel giro di pochi anni, il sovrano perse la moglie, affetta dalla tubercolosi, il nipote maschio erede al trono, duca di Borgogna e la figlia Elisabetta, duchessa di Parma. Ma ben presto al re venne presentata una giovane donna: il suo nome era Jeanne Bécu, conosciuta poi come Madame du Barry. La giovane conquistò il re, che non poté più staccarsi da lei e la presentò alla corte, davanti ad una folla di aristocratici sbigottiti.Il re, oltre ad essere stato ormai ribattezzato "le Mal-Aimè" (il mal-amato, in contrapposizione al suo precedente soprannome) era oggetto delle satire più feroci, di cui faceva le spese la statua equestre che s'era fatto erigere nel 1763 sull'attuale Place de la Concorde: una volta al collo della statua comparvero dei versi anonimi destinati a rimanere celebri ("Oh, il bel monumento! Oh, il bel piedistallo! / Le Virtù sono a piedi, il Vizio va a cavallo!"), mentre in un'altra occasione, la statua fu ritrovata bendata, come a dimostrare che ormai il re non "vedesse" più i reali bisogni del suo popolo.Intanto, il ministro Choiseul, che si era alleato con i parlamenti, aumentandone molto l'influenza, cominciava a perdere il favore del sovrano. Inoltre la du Barry, pur non interessandosi di politica, aveva una profonda disistima per il ministro. Uno degli ultimi atti di Choiseul fu quello di combinare un matrimonio tra il delfino, Luigi Augusto e la figlia dell'imperatrice Maria Teresa, Maria Antonietta d'Austria. La caduta di Choiseul avvenne nel dicembre 1770, quando il ministro propose al Consiglio del re di appoggiare la Spagna contro la Gran Bretagna nella difesa delle isole Falkland: gli avversari del ministro si opposero ad una nuova dichiarazione di guerra ed il re cacciò Choiseul in esilio nella sua residenza di campagna. Il governo era ora nelle mani di d'Aiguillon, Maupeou e Terray. I tre ministri si impegnarono per ristabilire l'autorità della monarchia assoluta; il potere dei parlamentari venne notevolmente diminuito e la tassa "vingtiéme" fu introdotta, portando una maggiore equità nelle distribuzione delle tasse. Il "secret" di Luigi cominciava ora a manifestare punti deboli e ad essere scoperto.Il re si spense nei suoi appartamenti di Versailles il giorno 10 maggio 1774. Già il 4 maggio aveva scoperto che il vaiolo che lo affliggeva era arrivato ad un punto inarrestabile. Aveva congedato la du Barry, facendole lasciare la reggia e salutato tutti i membri della corte a lui più vicini. Dopo cinquantanove anni di regno, Luigi XV morì e fu tumulato nella basilica di Saint-Denis, assieme ai corpi dei suoi antenati.Ereditava il trono suo nipote Luigi Augusto, Luigi XVI, che avrebbe regnato sino al 1793, anno della sua decapitazione.Famiglia e amantiMoglie e figliCome l'avo Enrico IV e come il bisnonno Luigi XIV, Luigi XV amava molto le donne, ma, come Luigi XIII, con esse si trovava in grande imbarazzo.Quando venne firmato il suo contratto di matrimonio, Luigi aveva appena quindici anni; la sua sposa sei anni di più. Tutti in Francia erano sbalorditi per la scelta della sposa del re. Il sovrano più potente d'Europa riceveva in sposa infatti una giovane, Maria Leszczyńska, figlia del detronizzato re di Polonia, che non aveva nessuna dote e non era nemmeno particolarmente attraente. Il memorialista Edmond Jean François Barbier scrisse: «"Questo matrimonio non piace a nessuno. Stupisce tutti, perché in realtà non si addice in alcun modo al re di Francia"». Tuttavia, Luigi dimostrò di apprezzare la sua sposa e la notte delle nozze la coppia reale consumò il matrimonio. Nell'arco di pochi anni, dal 1727 al 1737 la regina partorì dieci volte, dando alla luce due figli maschi, dei quali uno, Filippo, morì a tre anni mentre l'altro, Luigi Ferdinando di Borbone-Francia, fece in tempo a raggiungere la maggiore età ma morì prima del padre.Il rapporto con la regina fu comunque sempre piuttosto tempestoso: dopo un primo periodo di fedeltà, imposto forse dalla paura di essere rimproverato dal cardinale Fleruy, Luigi tradì la moglie ripetutamente e finì per abbandonarla nei suoi appartamenti, come era successo alla precedente regina, Maria Teresa, costretta a convivere con lo stuolo delle amanti del Re Sole.Luigi restò sempre teneramente affezionato ai suoi figli, specialmente alle tante femmine. Il delfino Luigi invece ebbe sempre in odio le tante amanti paterne e quando il re venne colpito dal tentativo di assassinio, prese frettolosamente il suo posto, bramoso di ottenere il trono di Francia qualora il padre fosse morto. Ecco l'elenco dei figli di Luigi XV:Amanti: Madame de Pompadour e Madame du BarryJeanne-Antoinette Poisson nacque nel 1721 da Luise Madeleine de La Motte, una ricca ereditiera borghese e da François Poisson, benché la paternità sulla bambina, non gli sia attribuita. La ragazza ricevette una buona educazione in convento e anche nei salotti parigini frequentati da artisti, letterati e filosofi. Grazie alle sue amicizie, riuscì a partecipare al ballo organizzato per festeggiare le nozze del Delfino e in quell'occasione conobbe Luigi XV che ne fece la sua amante. Dopo averle acquistato il titolo di marchesa de Pompadour, Jeanne-Antoinette fu riconosciuta come "maitresse-en-titre", ovverosia amante ufficiale. Madame de Pompadour ebbe notevole influenza sulle arti, sulla moda, sul teatro e sulla musica, dettando lo stile della prima metà del '700; a livello filosofico fu sostenitrice delle idee dell'Illuminismo. Ebbe anche notevole importanza a livello politico riuscendo ad ottenere cariche per amici e familiari: suo fratello, Abel François Poisson, fu nominato "Direttore e ordinatore generale delle costruzioni, giardini, arti e manifatture del re" nonché marchese di Marigny. Al suo operato si deve la riuscita del rovesciamento delle alleanze, con il quale la Francia si unì al Sacro Romano Impero, unione che sarebbe stata suggellata nel 1770 dal matrimonio del Delfino Luigi Augusto con l'arciduchessa Maria Antonietta d'Austria. Morì nel 1764 prima di veder realizzati i frutti del suo operato.Il re, dopo alcuni anni trascorsi nel ricordo del suo "ministro-donna", trovò consolazione in una figura assai diversa: Madame du Barry. Nata nel 1746 da una donna povera e da padre ignoto, lavorò a Parigi in un negozio di moda. Notata da un nobile, Jean du Barry, riuscì a inserirsi nell'alta società sposandone il fratello, Guillaume du Barry. Divenuta amante del duca di Richelieu, fu notata anche dal re, di cui divenne amante ufficiale nel 1769, suscitando grande scalpore. Poco tempo dopo arrivò alla corte di Versailles, la giovane arciduchessa Maria Antonietta, figlia dell'imperatrice Maria Teresa. La ragazza, educata in un ambiente bigotto e circuita dalle figlie del re, si oppose all'autorità che la du Barry aveva sulla corte e non la riconobbe nel suo ruolo di amante ufficiale. Avvalendosi del diritto di parola (infatti, un nobile minore non poteva parlare per primo ad un membro della famiglia reale), Maria Antonietta rifiutò di rivolgerle la parola scatenando le ire di Madame e quelle del re. Rischiando di rompere la recente alleanza franco-austriaca, la Delfina capitolò, ma soltanto due anni dopo, e il 1º gennaio del 1772 rivolse alla du Barry questa breve frase: «C'è molta gente oggi a Versailles». Il potere di Madame du Barry non fu lungo: nel 1774, alla morte di Luigi XV, fu allontanata dalla corte e Maria Antonietta diventò regina. Madame du Barry visse il resto della sua vita nel suo castello di Louveciennes, dove continuò una vita da cortigiana in esilio, ospitando letterati ed artisti (tra i quali Elisabeth Vigée-Le Brun) e rimanendo profondamente radicata nei principi monarchici. Durante la rivoluzione fu arrestata e poi ghigliottinata l'8 dicembre 1793 in Place de la Révolution, la stessa piazza un tempo dedicata a Luigi XV.Figli illegittimiLuigi XV ebbe altri otto figli al di fuori del matrimonio:AscendenzaGalleriaNoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniBorbone-FranciaCoprincipi francesi di AndorraDelfini di Francia|Luigi 15Personalità della Francia dei BorboniRe di Navarra|Luigi 04Re di FranciaLouis XV of France
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http://it.wikipedia.org/wiki/Empresa_Municipal_de_Transportes_de_Madrid
Empresa Municipal de Transportes de Madrid.L'"Empresa Municipal de Transportes de Madrid" (Impresa Municipale dei trasporti di Madrid), spesso abbreviata con l'acronimo EMT'", è l'azienda spagnola che gestisce il servizio di trasporto pubblico di superficie nella città di Madrid, operando oggi nell'ambito del "Consorcio Regional de Transportes de Madrid".Cenni storiciL'EMT è stata creata a Madrid nel 1947, quando sono state istituite le prime autolinee.Nel 1950 è iniziato anche il servizio filoviario che si affiancava a numerosi altri percorsi esercitati con autobus. Sedici anni dopo, nel 1966, venivano soppressi i filobus e smantellata la rete aerea bifilare.Dal 1985 l'azienda perdeva la sua autonomia per l'istituzione del "Consorcio Regional de Transportes de Madrid", organismo con funzioni di coordinamento e gestione su tutte le aziende operanti sulla mobilità nella regione madrilena.Esercizio e parco aziendaleSul finire del 2005 l'EMT occupava circa 7000 persone e disponeva di 1994 autobus, riconoscibili per la livrea rossa, instradati su oltre 150 linee diurne e notturne.Voci correlateCollegamenti esterniAziende di trasporto pubblico spagnole
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http://it.wikipedia.org/wiki/HD_73121
HD 73121.HD 73121 è una stella nana bianco-gialla nella sequenza principale di magnitudine 6,45 situata nella costellazione delle Vele. Dista 118 anni luce dal sistema solare.OsservazioneSi tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe. La sua posizione moderatamente australe fa sì che questa stella sia osservabile specialmente dall'emisfero sud, in cui si mostra alta nel cielo nella fascia temperata; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta invece più penalizzata, specialmente al di fuori della sua fascia tropicale. Essendo di magnitudine pari a 6,4, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; nell'emisfero sud è visibile anche all'inizio dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi della tarda estate boreale.Caratteristiche fisicheLa stella è una nana bianco-gialla nella sequenza principale; possiede una magnitudine assoluta di 3,65 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.Voci correlateCollegamenti esterniStelle di classe spettrale FStelle bianco-gialle di sequenza principale
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http://it.wikipedia.org/wiki/Scelti_dalle_tenebre
Scelti dalle tenebre."'Scelti dalle tenebre"' (titolo originale "The Vampire Lestat"), pubblicato nel 1985 è il secondo libro delle "Cronache dei vampiri" di Anne Rice. La narrazione è affidata per la prima volta al vampiro Lestat, già incontrato in "Intervista col Vampiro"."Scelti dalle tenebre" viene spesso considerato come il miglior romanzo della scrittrice americana Anne Rice. Gli eventi narrati si dipanano attraverso un arco di tempo lunghissimo, in quanto grazie ai suoi numerosi ritorni al passato e racconti subordinati ad un altro racconto principale, chiarisce la creazione secondo il punto di vista vampiresco e la loro evoluzione attraverso i secoli. È interessante la narrazione, affidata nella finzione narrativa al vampiro Lestat, il quale grazie all'utilizzo di aggettivi insoliti ma potenti conferisce scorrevolezza e preziosità al libro.TramaLa storia si apre nel 1984 con l’abbagliante Lestat de Lioncourt, debole e prossimo alla morte, svegliatosi dopo anni di sonno simile ad un coma. Come si acclima ai tempi moderni, egli legge il racconto dettato dal suo amico Louis de Pointe du Lac all’intervistatore Daniel, "Intervista col Vampiro". In parte perché infuriato dalla sua descrizione nel libro di Louis, Lestat decide di fare un suo proprio e chiaro racconto.Lestat spiega così che, da giovane uomo di vent’anni, egli era un ragazzo ribelle e frustrato, il più piccolo figlio del marchese d’Alvernia, e l’unico a provvedere la carne per la sua famiglia.Quando si disperò per la consapevolezza della frivolezza della sua vita quasi uscì di senno. Sua madre, Gabrielle de Lioncourt, spronò quindi lui e il suo amico, Nicolas de Lenfent, ad andare a Parigi alla ricerca di una nuova vita. Lestat e Nicolas (Nicki) presto trovano lavoro in un teatro dove il primo diviene attore e l’altro un violinista.Dopo pochi mesi, Lestat viene rapito da Magnus, un anziano vampiro che è alla ricerca di un erede, e forzatamente fa di Lestat un vampiro nella sua torre. Magnus lascia Lestat come un orfano principante ed erede di una fortuna, mentre il vecchio vampiro si distrugge gettandosi in un enorme falò nella stessa notte in cui Lestat diviene un vampiro. Per i diversi mesi successivi, Lestat nasconde la sua natura vampirica sotto la parvenza di un ricco gentiluomo nelle corti e nei palazzi di Parigi, mentre, da solo, va alla ricerca delle basi del vampirismo.Quando Gabrielle (morente per tubercolosi), arriva a Parigi per scoprire cosa è capitato al figlio, Lestat le dà il "Dono Tenebroso" per salvarle la vita. Questa ed altre varie blasfemie lo conducono al confronto con Armand e la congrega di vampiri di Parigi di cui è il capo.Lestat disprezza l’assurdità delle forzate idee e dei rituali religiosi della congrega e li sbalordisce con la sensibilità delle sue nuove idee. Queste azioni lasciano la congrega parigina in scompiglio ed Armand disilluso. In seguito alla disgregazione della congrega, Nicolas, che era stato catturato della stessa e divenuto ormai folle, viene fatto vampiro da Lestat. Armand cerca di distruggere completamente la sua congrega oramai allo sbaraglio. I quattro vampiri (Eleni, Laurent, Félix e Eugénie) che sono scappati e sopravvissuti alla follia omicida di Armand vanno da Lestat per chiedere come possano loro vivere al di fuori e come camuffarsi da mortali, cose che non avevano mai fatto prima nelle loro vampiriche vite. Lestat li consiglia di camuffarsi da mimi e dona loro il teatro che aveva comprato, che divenne così il "Théatre des Vampires". Nicolas entra a far parte del teatro e contribuisce molto al suo successo.Armand, una volta uccisi quasi tutti i membri della sua congrega, raggiunge Lestat. È perso senza le sue frenetiche credenze e propone perciò a Lestat di seguirlo insieme a Gabrielle nei loro viaggi. Ma Lestat rifiuta. Dopo aver conosciuto la storia di Armand, Lestat lascia Parigi alla ricerca di Marius, il creatore di Armand. Nel contempo, Armand prende parte al Teatro dei Vampiri.Lestat, ancora disperato per la sua esistenza, viene lasciato da Gabrielle che va ad esplorare il mondo, mentre Nicolas si brucia, distruggendosi, sul palcoscenico del teatro, non volendo più continuare a vivere così. Lestat decide quindi di andare sotto terra nella sua miseria.Ma Marius lo salva e lo porta nella sua abitazione su un’isola nel Mar Egeo. È qui che Marius racconta a Lestat la storia della sua vita, e facendolo da una breve e vaga spiegazione sull’origine dei vampiri. Offre poi a Lestat l’opportunità di bere da Akasha, la Madre di tutti i vampiri, di cui lui è custode e che, dopo i millenni di vita che ha vissuto è divenuta ormai simile ad una statua di marmo, ma pur sempre viva. Lestat accetta e beve da lei. Inoltre egli tenta e riesce a svegliare Akasha dal suo sonno immortale (suonandole il violino) e beve da lei mentre lei beve da lui. Quando Enkil, sposo di Akasha, anch’esso in stato dormiente, se ne accorge, tenta di uccidere Lestat. Alla fine Marius riesce a salvare Lestat da Enkil ma è costretto a cacciar via Lestat per reprimere la collera del re.Dalla Grecia, Lestat raggiunge New Orleans, e dopo gli eventi di "Intervista col Vampiro", torna sotto terra nel 1929. Nel 1984 Lestat riemerge per divenire una rock star con una band mortale formata da Alex, Larry e Tough Cookie. Cogli occhi del mondo su di lui, Lestat tenta di iniziare una guerra tra l’umanità e i vampiri, nonché tra lui e tutti gli altri vampiri. Prima della notte del concerto tanto dichiarato, Lestat si ritrova con Louis.Il libro termina con un po’ di suspance dopo il debutto di Lestat al concerto di San Francisco e porta direttamente al terzo volume, "La regina dei dannati".Il personaggio di LestatIn questo secondo romanzo delle "Cronache dei vampiri" prende maggiore consistenza rispetto agli altri il personaggio del vampiro Lestat che, mentre in "Intervista col vampiro" appariva come una figura arcana, malvagia, ambigua, e priva di scrupoli (in contrapposizione a Louis), viene qui riscoperto sotto una nuova luce: ora tocca a lui dare la sua versione dei fatti e raccontare la sua storia.In questo che si potrebbe definire un romanzo di formazione il lettore è accompagnato in un viaggio che descrive la formazione dell’"uomo" Lestat alla ricerca del significato dell’essere un vampiro, una creatura immortale e con un grande potere sull’uomo e anche sul mondo. Scopriamo qui un personaggio simpatico, colto, con un forte senso di moralismo e romanticismo.Lestat ha dormito per più di mezzo secolo e adesso è ritornato nel mondo moderno nei panni di una superstar del rock con milioni di fan che cadono ai suoi piedi. Infrangendo ogni regola del mondo dei vampiri, Lestat si rivela al mondo sperando che tutti gli altri immortali si uniscano a lui per comprendere il mistero della loro esistenza.Il romanzo intraprende un lungo flashback nella Francia del XVIII secolo, il mondo in cui Lestat ha trascorso la sua infanzia da aristrocratico. Dallo scontro con il padre, passa attraverso la libertà ritrovata come attore teatrale a Parigi e infine giunge alla trasformazione in vampiro, ad opera di un vecchio vampiro di nome Magnus. Viaggiamo con Lestat attraverso l’Europa alla ricerca degli altri vampiri e delle loro origini, trovando risposte sconvolgenti e nemici terrificanti che mortificano la loro esistenza di vampiri e non accettano la coesistenza con il mondo. E quando alla fine Lestat, dopo grandi sofferenze, troverà il primo vero grande vampiro, Marius, verrà a conoscenza dei segreti degli immortali e allora forse troverà le risposte che tanto cercava.Ma delle potenti e antiche forze minacciano il mondo dei vivi e dei non-morti nell’anno 1985. Il concerto di Lestat ha attirato vampiri desiderosi di vendetta da ogni parte del mondo, vendetta nei confronti del traditore che osa rivelare ai mortali i più antichi segreti della razza immortale; e qualcuno in cerca di una rinascita.Personaggi principaliEdizioniAltri progettiAnne RiceRomanzi horrorRomanzi statunitensiLibri con tematiche LGBTThe Vampire Lestat
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http://it.wikipedia.org/wiki/SU-122
SU-122.Il SU-122'" (Samokhodnaja Ustanovka - 122) era un semovente d'artiglieria utilizzato dall'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale.StoriaIl SU-122 era un cannone d'assalto che utilizzava lo scafo del carro medio T-34 ed era costruito presso la UZTM (traslitterazione di УЗТМ acronimo per Уральский Завод Тяжелого Машиностроения - "Fabbrica macchinari pesanti degli Urali"). I primi 25 mezzi di produzione furono costruiti per la fine del 1942. Il SU-122 si dimostrò essere un mezzo abbastanza efficace nei combattimenti, sebbene la munizione ad alto esplosivo (HEAT) che utilizzava non soddisfacesse appieno le specifiche. La produzione continuò fino alla fine del 1944 per un totale di 1.150 esemplari prodotti.VersioniDurante tutto il periodo di produzione non vennero realizzate diverse versioni di questo mezzo anche se vennero apportate diverse modifiche. Una di queste riguardava lo scudo del pezzo, che negli ultimi esemplari prodotti era lo stesso del SU-85. La differenza tra la diversa lunghezza delle canne dei cannoni, che nel SU-122 è molto corta, rende però facilmente riconoscibili i due mezzi. Una piccola serie di SU-122 venne realizzata utilizzando lo scafo del SU-100.Diversi furono anche i prototipi realizzati nel tentativo di migliorare il carro. Con questi tentativi si cercava di rendere meno complesso il mezzo e di ridurne il costo di produzione. Il primo prototipo, denominato SU-122M, era armato con un cannone U-11, sempre da 122 mm, al posto del precedente M-30. Per ospitare la nuova arma venne modificata la casamatta. Nonostante questo progetto si dimostrasse promettente durante le prove emersero diversi problemi tra i quali una minore affidabilità, un peso superiore e un costo più elevato. Si decise pertanto di non produrlo.Un secondo tentativo consisteva nel montare su uno scafo del SU-85 un obice da 122 mm D-6. Quest'arma era più leggera e compatta dell'U-11 ma anche questo mezzo non si rivelò soddisfacente.NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniAltri progettiSU-122
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio
Sergio.Sergio'" è un nome proprio di persona italiano maschile.VariantiOrigine e diffusioneTrae origine dal gentilizio latino "Sergius", nome della "Gens Sergia", di origine etrusca ma di significato incerto. Secondo alcuni deriverebbe dalla parola latina "serius" e, in questo caso, significherebbe "custode, curatore". "Sergius", divenuto in epoca imperiale nome personale, si diffuse ampiamente nell'impero bizantino nella forma greca "Sérghios" grazie al culto di San Sergio martire, che era talmente popolare che sul luogo della sepoltura in Siria sorse un famoso santuario e la città venne ribattezzata Sergiopoli dall'imperatore Anastasio I. Anche in occidente il culto era diffuso tanto che ben quattro papi, dal VII all'XI secolo, ebbero questo nome. Nei paesi slavi, nella forma "Sergej", ebbe ampia popolarità grazie al culto di San Sergio di Radonez, vissuto nel XIV secolo, considerato il padre del monachesimo russo.OnomasticoL'onomastico viene solitamente festeggiato il 9 settembre in ricordo di san Sergio I Papa oppure nelle date di memoria degli altri santi con questo nome.Santi e beatiPersoneVariante "Serge"Variante "Sergej"Variante "Sergi"Altre variantiCuriositàBibliografiaVoci correlateAntroponimi maschiliSerge (first name)
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http://www.ecoblog.it/post/9074/ted-5000-il-nuovo-software-di-google-per-monitorare-i-consumi-domestici/1
comunque per gli elettrodomestici usi il wattmetro e quindi leggi correttamente la potenza attiva. Per quanto riguarda ciò che è già incassato nel muro è per cui è difficile installare un wattmetro puoi usare solo l’amperometro, ad esempio per l’illuminazione se hai lampadine ad incandescenza il cosfi è 1… se hai tutte lampade a fluorescenza non rifasate, e dipende quali, avrai un cosfi di 0,7 e puoi sovrastimare i consumi di un 40%…. si può benissimo mettere un fattore correttivo nel software. Non stiamo parlando di apparecchi che devono essere calibrati con un’accuratezza dello 0,5%.
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http://it.wikipedia.org/wiki/AVUS
AVUS.L'AVUS, acronimo di "Automobil Verkehrs und Übungs-Straße", è la prima autostrada progettata e contemporaneamente la prima aperta al traffico (mentre per altri il primato viene assegnato all'Autostrada dei Laghi, inaugurata nel 1924), oggi parte dell'autostrada tedesca A 115'". Dal 1921 fino al 1998 era anche - con chiusura temporanea del percorso per il traffico - un circuito automobilistico.Nel 1909, la società AVUS comincia gli studi di una strada rapida per automobili, di 10 km di lunghezza a due carreggiate separate da due corsie ciascuna, che sarà costruita attraverso il Grunewald, una grande foresta non distante da Berlino, dal 1° ottobre del 1920 inclusa nel territorio cittadino. Dopo diverse vicissitudini dovute alla prima guerra mondiale, l’AVUS viene terminata e inaugurata con la prima corsa automobilistica il 24 settembre, aperta al traffico privato il 1º ottobre del 1921; il pedaggio era alto: 10 marchi per un unico viaggio, 1000 marchi per la tessera trimestrale.Vista sulla curva Nord, settembre 1955Nato con la doppia finalità di autostrada e di percorso di test per l'industria, è un circuito automobilistico che in origine era semplicemente formato da due rettilinei di poco meno di 10 km uniti da due curve di ritorno, di cui una fu resa fortemente sopraelevata nel 1936 (la "Curva Nord"). Dopo il 1940 non poteva più essere utilizzata la lunghezza intera, essendo stata integrata la AVUS nella rete autostradale; le corse si svolgevano quindi su poco meno della metà del percorso originale, utilizzando come nuova curva sud la vecchia "curva moto" nei pressi del Hüttenweg.Fino al 1988 è stata in uso tale configurazione, mentre nel 1989 il tracciato è stato ridotto a 4,8 km e nel 1992 ulteriormente ridotto a 2,6 km. Per motivi di sicurezza, negli anni '90 sono state aggiunte due chicanes nella zona che precede la "Curva Nord", ormai non più sopraelevata dal 1967.Il primo Gran premio di Germania si tenne sul circuito dell’AVUS l’11 luglio 1926, sotto una forte pioggia, e fu vinto da Rudolf Caracciola su Mercedes-Benz. La corsa fu disturbata da un incidente che coinvolse il pilota Adolf Rosenberger, la cui automobile si schiantò su delle capanne ai lati del circuito, uccidendo tre persone.Il Gran Premio si disputò una seconda volta sul circuito dell’AVUS, nel 1959, per la prima volta dopo la nascita della F1, ed in quella occasione il podio fu tutto Ferrari, con la vittoria di Tony Brooks, ed i posti d’onore di Dan Gurney e Phil Hill.L'AVUS dal 1998 è utilizzata solo come autostrada, avendo sollevato la sua chiusura - negli ultimi anni solo per un finesettimana ogni anno - problemi sia di viabilità sia anche di rumori molesti nei quartieri vicini.Circuiti di Formula 1Circuiti motoristici per nome|AVUSCircuiti motoristici tedeschi|AVUSTrasporti a BerlinoAVUS
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_idrico_di_Turfan
Sistema idrico di Turfan.Il sistema idrico di Turfan'" (chiamato anche "sistema idrico karez", uiguro: كارىز, kariz) si trova nella depressione di Turfan, nello Xinjiang in Cina. Si tratta di un sistema di qanat elencato tra i tre più grandi progetti idrici dell'antica Cina, assieme al sistema di irrigazione del Dujiangyan ed al Gran Canale. Gli "karez" furono un'importante invenzione degli abitanti di Turfan.Il termine "karez" significa "pozzo" nella locale lingua uigura. Turfan ospita anche il Museo Idrico (un'area protetta) dedicato alla dimostrazione del funzionamento del sistema "karez", oltre che alla mostra di altri artefatti storici.Il sistema di pozzi di Turfan era cruciale per lo sviluppo cittadino come importante oasi lungo la via della seta, costeggiando l'arido ed ostile deserto di Taklamakan. Turfan deve la sua prosperità all'acqua fornita dai pozzi karez.DescrizioneIl sistema idrico karez è composto di una rete di qanat interconnessiIl sistema a karez di Turfan è composto da una serie di pozzi orizzontali e verticali collegati ai canali sotterranei. Ricavano acqua portandola dal bacino idrografico posto alla base dei monti Tien Shan e dalle vicine Montagne Fiammeggianti. I canali conducono l'acqua in superficie, sfruttandola corrente fornita dalla gravità del pendio della depressione di Turfan. I canali sono per la maggior parte sotterranei in modo da limitare l'evaporazione dell'acqua.Il sistema è formato da pozzi, dighe e canali sotterranei costruiti per raccogliere e controllare il flusso dell'acqua. I pozzi verticali venivano scavati in vari posti. Questo sitema di irrigazione fu costruito durante la dinastia Han (206 a.C.– 24 d.C.).Nello Xinjiang, la più grande concentrazione di pozzi karez wells si trova nella depressione di Turfan, dove oggi restano oltre 1100 karez e canali con una lunghezza totale di oltre 5000 km. La topologia locale rende i karez particolarmente utili per l'irrigazione e per altri utilizzi. Turfan si trova nella seconda depressione del mondo per profondità, ed occupa 4000 km2 di superficie con un terreno che forma un grosso bacino. L'acqua scorre dalle vicine montagne durante la stagione delle piogge, dirigendosi verso la depressione sotto al deserto. L'estate di Turfan è molto calda ed asciutta, con periodi di vento e tempeste di sabbia. L'acqua dei canali sotterranei fornisce una sicura fonte d'acqua per tutto l'anno, independentemente dalla stagione.ImportanzaLa quantità d'acqua fu fondamentale per Turfan, tanto che la città-oasi poté ospitare numerose carovane nel loro viaggio lungo la via della seta. Le carovane erano composte da mercanti e missionari con la scorta armata, gli animali comprese migliaia di cammelli, ed altro personale; e tutti si fermavano per una settimana o più. Le carovane avevano bisogno di cibo per gli animali, edifici in cui riposare, baaar per i commerci e rifornimenti d'acqua e cibo.Voci correlateNoteAltri progettiParchi nazionali della CinaLuoghi lungo la via della setaTurpan water system
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http://www.solopallone.it/24032009/solito-film-con-protagonista-marcello-lippi-cassano-luomo-che-non-ce/
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dani_California
Dani California."'Dani California"' è una canzone dei Red Hot Chili Peppers. Si tratta del primo singolo estratto dal loro nono album in studio, "Stadium Arcadium" (2006).La canzoneRilasciata ufficialmente come singolo il 2 maggio 2006 (28 aprile in Europa), ha debuttato in radio il 3 aprile dello stesso anno. Il primo a trasmetterla è stato Don Jantzen di KTBZ-FM, nota stazione radio di Houston (Texas).Ha debuttato al 24° posto di Billboard ed è poi salita al sesto, diventando il terzo singolo del gruppo ad entrare nella sua Top 10. Inoltre "Dani California" è stata la seconda canzone della storia a raggiungere il numero uno della Billboard Modern Rock chart, dopo "What's the Frequency, Kenneth?" dei R.E.M. nel 1994; ha raggiunto anche il primo posto della Mainstream Rock charts. In Gran Bretagna è seconda in classifica solo a "Crazy" di Gnarls Barkley. Grazie ai suoi successi in classifica, è diventata anche la canzone più famosa del quartetto californiano.Mentre il resto dell’album è stato un po' biasimato da Billboard, "Dani California" è stata descritta come «una delle cose che davvero attirano l’attenzione al primo ascolto e che entrano nel subconscio dove non vorrebbero, come solo le melodie di Anthony Kiedis sanno fare» (parole testuali del critico Stephen Thomas Erlewine, da "Stadium Arcadium - Album Review" di billboard.com).Il brano è stato usato anche come theme song per due film tratti dal manga "DEATH NOTE".Il testoNel brano, Anthony Kiedis parla della morte prematura di Dani California, una ragazza povera del Mississippi diventata rapinatrice di banche e vissuta troppo brevemente e tra durezze.Un ragazza di nome "Dani" è menzionata anche in "By the Way" e "Californication". In quest’ultima è citata semplicemente come "sposa adolescente con un bimbo dentro".Kiedis ha spiegato che "Dani California" incarna tutte le ragazze con cui ha avuto relazioni in precedenza: "Quando questo ritmo funky viene fuori, mi induce a raccontare davvero una storia. In un certo senso mi rivela che Dani e quelle donne sono tutte la stessa persona, e che tutte abbiano percorso quella strada di vita. Dapprima non pensavo che stessi parlando della stessa ragazza".Il videoIl video è stato immesso su MTV il 4 aprile 2006. Diretto da Tony Kaye ("American History X"), illustra una sorta di cronologia del rock; la band esegue la canzone su un solo palco, ma sotto le sembianze di altri gruppi che hanno contribuito al successo della musica rock dagli anni cinquanta ad oggi. In origine il clip doveva essere diretto da Mark Romanek ("Can't Stop"), che però declinò l’invito.Nel giugno del 2006, su "UK Classic Rock magazine", Flea ha detto: "Abbiamo interpretato ere, non personaggi reali: rockabilly, British Invasion, psichedelia, funk, glam, punk, goth, hair metal, grunge, e noi stessi che siamo il “riassunto” di tutti questi movimenti". Il clip finisce con i Red Hot Chili Peppers nel ruolo di loro stessi, con flashbacks degli artisti imitati in precedenza.In una delle scene, i Red Hot alludono ad "MTV Unplugged in New York", dei Nirvana (MTV Unplugged, 1993). Qui Anthony Kiedis, mascherato da Kurt Cobain, dice "...gone too fast..." (“andato via troppo in fretta”), e poi lo schermo inquadra in primo piano una candela spenta con un soffio. Ciò sembra essere un omaggio a Cobain, morto qualche mese dopo le registrazioni per MTV Unplugged, ma anche molto amico di Kiedis (che al cantante e chitarrista aveva già dedicato il brano "Tearjerker").Il video ha ricevuto sette nomine agli MTV Video Music Awards del 2006, ma ha vinto solo quella per la migliore regia, perdendo le altre sei candidature per i premi Video of the Year, Best Group Video, Best Rock Video, Best Direction, Best Editing and Best Cinematography. È stato anche nominato come miglior video agli MMVA.Accuse di plagioL'originalità della canzone è stata dibattuta subito dopo la sua uscita. Gli accusatori hanno dichiarato che "Dani California" abbia plagiato un vecchio singolo del 1993, "Mary Jane's Last Dance" di Tom Petty. Così le hanno messe a confronto parecchie volte, sia l’una a lato dell’altra sia facendole sentire in una volta (ad esempio sovrapponendole, come nei mash-ups). Hanno detto che i giri di basso, chiave, tempo e perfino i testi dei due brani (entrambi prodotti da Rick Rubin) mostrano "somiglianze evidenti", e hanno sollecitato gli ascoltatori a "decidere per sé sulla questione".Alcuni hanno screditato tali accuse, che sarebbero solo mosse pubblicitarie dei dj. Sul message board officiale del gruppo, hanno puntualizzato che "Mary Jane's Last Dance" è stata solo accelerata, per avvicinarla al tempo di "Dani California". È stato anche controbattuto che mentre i primi 8 giri di basso dei due pezzi si somigliano, le scansioni non sono esattamente le stesse. Travis Jackson, musicologo dell'Università di Chicago, ha sostenuto che gli attacchi alle corde sono simili, ma che le ritmiche sono differenti e perciò non dovrebbero indurre il sospetto di plagio. Inoltre, mentre la prima strofa è scandita su giri di basso simili, le altre non lo sono.I lettori della rivista "Spin", nel giugno del 2006, hanno votato in un sondaggio per la similarità tra i due pezzi: "Abbiamo chiesto se secondo voi i Peppers avessero plagiato Tom Petty. Il risultato potrebbe sorprendervi. Eccoveli, i voti! Dai dati di stampa, il 49% di voi avverte che "Dani California" tragga "certi elementi sonori" dal singolo di Petty del '93, "Mary Jane's Last Dance", mentre il 46 per cento pensa che "Dani" sia originale. Un altro 5 per cento è indeciso".In un'intervista a "Rolling Stone", Petty ha negato le voci per cui avrebbe fatto causa ai Chili Peppers e ha detto: "Davvero dubito che vi sia qualche intento negativo. Del resto moltissime canzoni rock si somigliano". Petty ha anche sostenuto che gli Strokes hanno ammesso di aver usato un suo riff da "American Girl", per usarlo sul loro brano "Last Nite".TracceSingolo #1Singolo #2Singolo 7"Posizioni in classificaNoteDani California
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http://it.wikipedia.org/wiki/Orontidi
Orontidi.La dinastia degli Orontidi'" fu la prima dinastia nella storia dell'Armenia.Gli Orontidi stabilirono la loro supremazia sull'Armenia al tempo delle invasioni di Sciti e di Medi intorno al VI secolo a.C., periodo nel quale gli Armeni assunsero nomi e costumi iranici. I loro discententi continuarono a regnare nel regno di Sofene per breve tempo, e di Commagene fino al 72.Le originiIl nome Orontes è la forma ellenizzata di un nome maschile di origine iranica, che in armeno si pronuncia Yervand. Il nome è autenticato dal greco Ωρόντης, e la sua relazione dal termine Avestan "auruuant", ovvero "coraggioso" o "eroe" è attestata. Alcuni hanno suggerito una certa continuità con il nome Hittita Arnuwanda.Varie trascrizioni greche di questo nome nelle fonti classiche sono appunto "Orontes", oppure "Aruandes" o "Ardoates".La presenza di questa dinastia è attestata almeno dal 400 a.C., la precisa data di fondazione di questa dinastia è dibattuta dagli storici ma è consenso unanime che essa sia avvenuta dopo la distruzione del regno di Urartu per opera degli Sciti e dei Medi nel 612 a.C.Sovrani Orontidi e satrapi di ArmeniaGli Orontidi, essendo legati alla corte persiana se non per lo stesso sangue sicuramente per legami matrimoniali, agirono come satrapi o governatori provinciali. Senofonte nella sua "Ciropedia" fa cenno al re Armeno Tigrane come alleato di Ciro il Grande. Tigrane pagava tributi ad Astiage. Suo figlio assunse anch'egli il nome di Tigrane che allo scoppiare del conflitto tra Medi e Babilonesi si rifiutò di rispettare i suoi obblighi con i Medi. In quanto erede di Astiage, Ciro richiese quei tributi. Il fatto è comprovato dalla citazione di Strabone nella sua Geografia,(XI, 13.5).Nel 521 a seguito della confusione creata dalla morte di Cambise e la proclamazione di Smerdis come re, gli Armeni si rivoltarono. Dario I di Persia inviò un generale Armeno di nome Dâdarši a soffocare la rivolta, che venne poi sostituito dal persiano Vaumisa che sconfisse i ribelli armeni il 20 maggio 521. Intorno allo stesso periodo, un altro armeno di nome Arakha, figlio di Haldita, reclamò di essere figlio dell'ultimo re di Babilonia, Nabonido, e salì sul trono con il nome di Nabuccodonosor IV. Questi eventi sono registrati nelle iscrizioni Behistun secondo le quali la ribellione di Nabuccodonosor IV ebbe vita breve e fu sedata dal luogotenente di Dario, Intafrene.Dopo la riogranizzazione dell'Impero Persiano, l'Armenia fu divisa in diverse satrapie. I satrapi d'Armenia inviarono contingenti di truppe nell'invasione di Serse contro la Grecia del 480 a.C. Nel 401 a.C. Senofonte attraversa l'Armenia con un contingente di mercenari greci, e lascia la testimonianza della presenza di due appartenenti alla dinastia degli Orontidi, entrambi di origine persiana. Uno di essi, nobile e ufficiale di alto rango, era comandante della cittadella di Sardi e si sollevò contro Ciro il Giovane a favore di Artaserse II Memnone poco prima della battaglia di Cunaxa, ma venne arrestato e giustiziato da una corte marziale.Senofonte nel suo "Anabasi" ci lascia una dettagliata descrizione dell'Armenia, ed afferma che la regione nei pressi del fiume Centrites, c'era un Oronte figlio di Artasyra che aveva contingenti armeni e alarodiani.Regni dell'Armenia|OOrontid Dynasty
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http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Monorchio
Andrea Monorchio.BiografiaNato a Reggio Calabria, entra al ministero del Tesoro a Roma nel 1968, tre anni dopo essersi laureato in "economia e commercio" e a dieci anni esatti di distanza dal suo ingresso nella pubblica amministrazione che risale al 1958 all'età di 19 anni.Dunque per trentaquattro anni è stato uno dei contabili dello Stato, e negli ultimi 13 il contabile numero uno con la qualifica di "Ragioniere generale dello Stato".Terminato l'incarico lascia ricevendo il grazie dello Stato ma non va in pensione. È al timone di "Infrastrutture S.p.A." la nuova e grande società del Tesoro che finanzierà le grandi opere pubbliche.È stato uno dei grandi e ultimi commissari di Stato, esponente di una generazione di alti dirigenti pubblici e burocrati ad alte cariche, quasi tutti di estrazione meridionale, Monorchio ha infatti portato con sé la cultura di servizio che altre grandi menti del Sud hanno portato, sul versante creativo, nella musica, nella pittura e nella letteratura.È lui che lungo l'arco degli anni novanta si è trovato più volte davanti al bottone rosso del detonatore dei conti pubblici, rischiando, si dice, il collasso nell'estate del 1992, quando l'Italia rischiò la bancarotta, uscendone per il rotto della cuffia in settembre quando il premier Giuliano Amato varò i decreti di svalutazione della lira.Prova di appello di segno opposto l'ebbe nel 1997 con Carlo Azeglio Ciampi al Tesoro e Romano Prodi a Palazzo Chigi. I tre infatti permisero l'ingresso in Europa in pochi mesi riuscendo a rispettare i parametri di Maastricht e in particolare a ridurre il rapporto deficit/PIL dal 6,8% al 2,7%, cosa considerata ancora oggi un miracolo.Massimo D'Alema gli ha riconosciuto lealtà mentre Giulio Tremonti ha rispettato la sua indipendenza di giudizio. Ma "Andrea Monorchio" deve tutto a Guido Carli che fortissimamente lo volle a capo dei conti pubblici nel settembre 1989 all'epoca del sesto governo Andreotti.Di Carli infatti ricorda la fortissima competenza e il rigore formale con cui "Monorchio" chiamava i colleghi "signor ministro"."Andrea Monorchio" lascia il posto al suo successore Vittorio Grilli, 45 anni, venuto alla luce l'anno in cui lui entrava nella pubblica amministrazione. Moody's, l'agenzia internazionale di rating, ha promosso dunque a pieni voti l'Italia ed il suo Ragioniere Generale.Monorchio ha sempre respinto le tentazioni della politica.Carriera e cariche ricoperteOnorificenzeÈ stato insignito delle onorificenze diBibliografiaVoci correlatePersonalità legate a Reggio Calabria|Monorchio, AndreaRagionieri generali dello Stato italiano|Monorchio
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http://www.tvblog.it/post/14513/switch-over-stanotte-scatta-lora-del-lazio-il-70-degli-interessati-e-pronto-il-dg-della-rai-masi-sul-digitale-siamo-allavanguardia
Switch over: stanotte scatta l'ora del Lazio. Il 70% degli interessati è pronto. Il dg della Rai Masi: "Sul digitale siamo all'avanguardia"pubblicato: lunedì 15 giugno 2009 da Stefano SgambatiDomani, 16 giugno 2009, Roma e tutto il Lazio entreranno in regime di switch over: per adesso circa 1 milione e 800mila famiglie si limiteranno a perdere il segnale di RaiDue e Rete4. Da novembre lo switch off porterà al passaggio dall’analogico al digitale anche di tutti gli altri canali. Spiega così, a IlSole24Ore, l’amministratore delegato di Mediaset Giuliano Andreani, questo epocale cambiamento delle abitudini di tutti gli italiani:Sarà questo che state leggendo, dunque, l’ultimo articolo - a meno di indicibili novità - sull’argomento prima che la quinta regione italiana, dopo Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte e Trentino, comincerà il proprio processo di “digitalizzazione”. Nelle prossime ore 166 Comuni e circa 4,5 milioni di persone, di cui 2,7 milioni nella sola provincia di Roma, dovranno dotarsi di apposito decoder o di televisore con decoder integrato (la cui vendita è diventata obbligatoria dallo scorso aprile), per essere abilitati alla visione nelle modalità di cui abbiamo già parlato e che vi invitiamo a riprendere in visione.La DGTVi, cioè l’organo ufficiale per la televisione digitale terrestre in Italia, ha reso noto che il 47% dei romani è già oggi in possesso di un decoder per il digitale terrestre; cifra che raggiunge il 70% contando coloro i quali dispongono di un abbonamento alla tv via satellite o via cavo. Che la rivoluzione digitale sia anche e soprattutto un colossale affare economico lo rivela il dato di 90mila ricevitori venduti nel Lazio solo nel mese di aprile: in attesa che una delle questioni più vergognose del nostro Paese si risolva, quella legata all’illegittimità di Rete4, vediamo come andrà a finire questo epocale passaggio.Intanto grande ottimismo da parte del direttore generale della Rai Mauro Masi che si è così espresso nel corso di un’intervista a “UnoMattina Estate” nell’ambito della giornata organizzata dalla stessa tv di Stato per “celebrare” l’evento:“Sul digitale la Rai è all’avanguardia in Europa. La possibilità per i cittadini di partecipare direttamente all’esperienza televisiva nel momento in cui viene realizzata è la nuova frontiera della tv, della società e della cultura, ma anche della Rai, è molto importante. Al servizio pubblico, che negli anni 50 unificò l’Italia dal punto di vista linguistico e culturale spetta ora il compito di unificare il paese dal punto di vista tecnologico. Si tratta di un passaggio epocale, che garantità ai cittadini più canali a disposizione, un servizio pubblico più efficiente e puntuale, una qualità audio-video molto superiore, la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, perché il digitale richiede una potenza di trasmissione inferiore. E il tutto senza costi aggiuntivi”.Ricordiamo che saranno otto, in tutto, i canali Rai che sarà possibile vedere gratuitamente sulla nuova tv: Raiuno, Raidue, Raitre, Rai4, Rai News 24, Raisport più, Rai Gulp e Rai Storia. Per ulteriori ragguagli, segnaliamo un comodo e molto pratico “vademecum” preparato dal quotidiano romano “Il Messaggero”, la cui consultazione potrà agevolare i meno esperti in questa transizione. In bocca al lupo.UPDATE: segnaliamo una nota ufficiale diffusa da DGTVi:Avvenuto il passaggio di Raidue e Retequattro in digitale, il 16 giugno potrebbe essere necessario effettuare l’operazione di risintonizzazione del proprio decoder o del televisore, al fine di ricevere correttamente tutti i nuovi programmi e servizi. Molti ricevitori effettuano questa operazione automaticamente, per altri e’ invece necessario avviarla manualmente: si tratta di una procedura assai semplice che e’ possibile effettuare, dal menu di ogni televisore o decoder, seguendo le indicazioni a video”. E’ quanto si legge in una nota di Dgtv.Chi avesse difficoltà, oltre a consultare eventualmente il libretto di istruzioni del ricevitore, può collegarsi al sito Internet www.decoder.comunicazioni.it, dove e’ presente una guida apposita. Inoltre, ci si puo’ rivolgere al numero verde 800 022 000 messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico Dipartimento per le Comunicazioni. E’ completamente gratuito ed e’ attivo, per questa settimana, tutti i giorni (inclusa la domenica) dalle 8.00 alle 23.00.(5 Voti | Media: 3.4 su 5)46 commentiArticoli similiMercy, il medical drama delle infermiere da stasera su Mya del 03 set 2010I programmi di Real Time sbarcano free sul digitale terrestre del 02 set 2010Il cuore di Anna del 30 ago 2010X Factor 4 ospita Katy Perry? del 28 ago 2010X Factor 4 - Conto alla rovescia, e i giudici con l'X Factor del 27 ago 2010CategorieRaiDue Rete4 DTT Digitale TerrestreArgomenti Similidecoder, dgtv, dgtvi, digitale, digitale terrestre, italia, mauro masi, rai, rai4, raidue, rete4, satellite, servizio pubblico, switch off, switch over, tvblog, unomattinaGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)15 giu 2009 - 15:41 - #115 giu 2009 - 15:44 - #2parole molto toccanti quelle di Masi.15 giu 2009 - 15:47 - #315 giu 2009 - 15:48 - #415 giu 2009 - 15:48 - #5TV BLOGGrazie15 giu 2009 - 15:50 - #615 giu 2009 - 15:53 - #7axel_vi: se segui gli articoli linkati in questo, dovresti avere una panoramica completa. In più, sul finire del pezzo, ho linkato una guida de Il Messaggero molto pratica per quello che accadrà, tecnicamente, nelle prossime ore. Spero che il tutto possa esserti utile.[Ste]LUCB15 giu 2009 - 15:57 - #8Non c’è nulla da festeggiare, ma c’è solo da piangere!15 giu 2009 - 15:57 - #915 giu 2009 - 16:02 - #1015 giu 2009 - 16:05 - #11BRAVO BRAVO BRAVO!15 giu 2009 - 16:08 - #12ziassunta for presidenteBattuta geniale.15 giu 2009 - 16:10 - #13Il “presidente” è senza e, scusate.15 giu 2009 - 16:16 - #1415 giu 2009 - 16:18 - #1515 giu 2009 - 16:26 - #16Ranma15 giu 2009 - 16:43 - #17sinichi9315 giu 2009 - 16:46 - #1815 giu 2009 - 16:50 - #1915 giu 2009 - 16:56 - #2015 giu 2009 - 17:04 - #2115 giu 2009 - 17:07 - #22Mi auguro sia perchè stanno facendo delle prove in vista di questa notte.Mha, speriamo solo di non dover dire “stavamo meglio quando stavamo peggio”.15 giu 2009 - 17:20 - #23Zoro!15 giu 2009 - 17:24 - #24la rai è vero sta facendo grandi cose per il DTT, ma per il segnale per niente, perchè a me fa davvero schifo, il mux dove si trova rai 1, 2, 3 e 4 non funziona quasi mai e quindi non posso godere neanche del formato panoramico quando trasmettono in 16/9, perchè non funziona appunto quasi mai, mentre l’altro mux dove si trovano rai gulp, rai storia, rai news 24, rai sport più funziona davvero perfettamente, non mi hanno mai dato problemi!!!!!!!!!quindi devono potenziare assolutamentem il segnale, perchè per quel che riguarda il mux delle generaliste più rai 4 è uno schifo!!!Oggi finalmente si è accesso K2 nuovo canale del DTT dedicato a cartoni e telefilm, e da quel poco che ho visto sembra che trasmettano cose interessanti, adesso vedremo se con questo nuovo canale boing che è sempre leader calerà un pò e anche rai gulp, perchè adesso per questi 2 canali c’è una concorrenza in più!!!!!!!!15 giu 2009 - 17:32 - #25BadZuu15 giu 2009 - 17:33 - #2615 giu 2009 - 17:35 - #2715 giu 2009 - 17:35 - #28MySkyMamma mia che ignoranza.15 giu 2009 - 17:36 - #29@Ranma25783: non capisco perchè quando uno muove una critica al digitale terrestre, arriva subito qualcuno a dire che è sinonimo di progresso e che allora tanto valeva che fossimo rimasti col bianco e nero.Non si può dire che dei canali che vedevo in analogico la metà non li vedo più (tipo le tv private) e l’altra metà li vedo male, con la stessa antenna di 30 anni fa?Ma immagino che quando molti dovranno chiamare l’antennista per risolvere i problemi creati da questa grande innovazione e passo in avanti verso il futuro, molti diranno “embè, che volevi rimanere con la stessa antenna vecchia di 30 anni?”Peccato che quell’antenna funzionava perfettamente con la vecchia tecnologia…E così ai soldi dei 3 decoder che ho comprato, si andrà ad aggiungere anche quello per l’antennista.Ma per il progresso questo e altro. Anzi io metterei una bella tassa sul progresso, pure quello non richiesto.15 giu 2009 - 17:39 - #30nausicaasuperiore-9315 giu 2009 - 17:45 - #3115 giu 2009 - 17:47 - #32MySky15 giu 2009 - 17:52 - #33@PasdaMoromI canali in analogico si vedono bene, a parte 3-4 tv locali.Invece qui prima si fa il passaggio al digitale e poi i cittadini vengono lasciati soli con i loro problemi e che ognuno si arrangiasse.hjfhf15 giu 2009 - 18:54 - #3415 giu 2009 - 19:09 - #3515 giu 2009 - 19:17 - #36nausicaa, forse la mia battuta è stata troppo diretta.La battuta era riferita a un’altra questione: gli assetti radio-tv.La Gabanelli, a Report, ha detto NO15 giu 2009 - 19:19 - #37Mediaset: presenteTUTTE LE ALTRE: assentiBasta!?BadZuu15 giu 2009 - 23:42 - #3816 giu 2009 - 10:10 - #39Io qui a Milano col DTT vedo tutto bene. Non so se sia un caso, però rispetto all’analogico va molto meglio. Anzi vi dirò… vivo in un palazzo vecchio vecchio (le classiche “case di ringhiera” del centro, stile “vecchia Milano”), l’antenna sul tetto faceva schifo: nessun canale aveva una buona ricezione e La7 e Italia1 addirittura non si ricevevano. Ho comprato un LCD con DTT integrato e, come per magia, tutti i canali comprese le due reti citate si ricevono perfettamente. Qualche sopportabilissimo “quadrotto” tipo pixel mi appare solo su Raiuno nelle giornate di sole intenso. E questa è un altra cosa curiosa no? Bel tempo = cattiva ricezione; mal tempo = ricezione ottima. Io non sono un tecnico e non capisco ma magari qualcuno mi sa spiegare… anche il fatto dell’antenna marcia che in analogico non funzionava ma che consente al digitale di leggere benissimo il segnale. Grazie ragazzi (anticipatamente)16 giu 2009 - 10:46 - #40Sergiojada1016 giu 2009 - 11:20 - #41sono di Roma e ho il digitale terrestre da anni; così stamattina mi sono alzata, accendo la TV pensando di potermi godere la puntata quotidiana di Beverly Hills su rai4 e invece tutti i canali rai sono OSCURATI! ho fatto la risintonizzazione, ma niente; il msg sullo schermo non è “assenza di segnale”, ma “qst canale non è più trasmesso”! Inoltre è tutto l’anno che paghiamo insieme al pacchetto calcio tutti i canali mediaset a pagamento(Joi, Mia e Steel), ma non si vedono, e solo da pochi giorni abbiamo saputo che non tutte le zone di Roma sono coperte….questo vi sembra guardare al futuro? A me sembra solo un modo per dare altri soldi a mediaset, perchè ora anche chi è già in possesso del DDT dovrà comprare quelli nuovi, “tecnologicamente più avanzati”! Chi ha avuto lo stesso problema oggi a Roma e ha risolto potrebbe dirmi come ha fatto?16 giu 2009 - 13:37 - #4217 giu 2009 - 23:20 - #4317 giu 2009 - 23:26 - #4418 giu 2009 - 22:56 - #45Qualche idea?24 giu 2009 - 10:59 - #46PUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Commenta questo articoloRegistrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Cos'hai visto ieri sera?Game/Quiz ShowGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2
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http://it.wikipedia.org/wiki/Neil_Young
Neil Young.BiografiaGli anni giovaniliNeil Young è nato a Toronto, dall'unione tra un giornalista sportivo e una romanziera. Ha passato i primissimi anni della sua vita nel paesino di Omemee, a 130 km da Toronto.Da bambino gli venne diagnosticato il diabete e a 6 anni venne colpito dalla poliomielite, che gli indebolì il lato sinistro (cammina ancora zoppicando leggermente).I genitori divorziarono quando aveva 12 anni, e tornò con la madre a Winnipeg, Manitoba, dove formò alcuni gruppi di garage rock durante le scuole e compì le sue prime esperienze musicali in club del circuito folk canadese. Nel film autobiografico del 2006 "Heart of Gold", Young ricorda che quando era adolescente inseriva continuamente nel jukebox monetine per sentire "Four strong winds" di Ian Tyson. Fu in quell'epoca che incontrò per la prima volta Stephen Stills e Joni Mitchell e scrisse alcune delle sue prime canzoni, come la celeberrima Sugar Mountain.Nel 1965 Young iniziò la sua carriera di musicista professionista e nel 1966 si unì a Rick James per fondare i Mynah Birds, ma appena prima di registrare il primo disco per la Motown, James fu arrestato per renitenza alle armi. A quel punto Young, con il bassista Bruce Palmer, si trasferisce a Los Angeles. Young ha recentemente ammesso che rimase illegalmente negli USA per qualche anno sino a quando ricevette la Green Card nel 1970.Da notare che Young, pur avendo raggiunto il successo negli USA, è sempre rimasto un cittadino canadese e non ha mai voluto cambiare la sua nazionalità.Gli anni con i Buffalo SpringfieldA Los Angeles aveva formato con Stephen Stills in quegli anni i Buffalo Springfield, destinati a diventare uno dei gruppi di punta della scena folk-rock californiana. Tra le canzoni da lui scritte per il gruppo, sono da ricordare "Mr. Soul", "Broken Arrow", "Expecting to fly". In "For what is worth", il più grande successo dei Buffalo Springfield, è lui che suona le armoniche sulla chitarra elettrica.Il successo da solista e l'esperienza Crosby, Stills, Nash & YoungYoung lascia i Buffalo Springfield per realizzare il suo primo album solista a inizio del 1969 ("Neil Young"). Lo stesso anno recluta dal gruppo The Rockets il chitarrista Danny Whitten, il bassista Billy Talbot e il batterista Ralph Molina ribattezzandoli Crazy Horse, e con questa formazione realizza il suo secondo lavoro solista: "Everybody Knows This Is Nowhere".Dopo essersi unito al trio Crosby, Stills & Nash, con il quale ha inciso "Déjà Vu" e "Four Way Street" (dal vivo), ed aver fatto uscire un terzo disco solista ("After the Gold Rush"), raggiunge, infine, la testa delle classifiche di vendita americane con l'album "Harvest" e il singolo "Heart of Gold" nel 1972.Gli anni della "crisi": la Trilogia OscuraA questo periodo di successo commerciale fa seguito un periodo di crisi e depressione, dovuto alle morti per overdose del chitarrista dei Crazy Horse, Danny Whitten, e di Bruce Berry, un roadie del suo entourage cui sarà dedicata "Tonight's the Night", oltre che alle disavventure personali di Young stesso (la salute malferma, l'abuso di droghe, la paralisi cerebrale al figlioletto). Questa crisi si ripercuote nella musica che Neil Young registra in quegli anni e soprattutto nell'atmosfera e nei testi di album come "Time Fades Away", "On the Beach" e "Tonight's the Night", che negli anni a venire finiranno con l'essere collettivamente indicati come la Trilogia Oscura'". Neil Young, vittima di sensi di colpa per la sorte di Berry e Whitten, sembra voler "infierire" su sé stesso realizzando dischi sempre più nichilisti e disperati, caratterizzati da una ostentata noncuranza nei confronti della forma. All'epoca della loro uscita, ognuno di questi dischi vendette meno della metà del precedente. La critica era disorientata, in certi casi aspra, ma col passare degli anni apparve evidente come fosse proprio in quel trittico che Neil Young fosse riuscito come non mai, e forse come mai gli sarebbe più successo, ad esprimere veramente tutto se stesso, in opere intense e commoventi che avrebbero conosciuto una rivalutazione notevole, sia da parte del pubblico che della critica, fino ad arrivare ad essere considerate imprescindibili per una piena conoscenza dell'universo artistico younghiano.La rinascitaZuma (1975), album più "solare" dei precedenti, sembra fermare la spirale verso il basso che sembrava aver risucchiato Neil Young. Nel 1976 registra l'album "Long May You Run" che lo vede riunito con il vecchio compagno di avventura Stephen Stills; anche questo disco continua a far risalire la china a Young, che l'anno dopo dà alle stampe American Stars 'n Bars, altro disco fondamentale nel suo percorso artistico. Comes a Time (1978), un inaspettato affondo nel country più tradizionalista in piena epopea punk, conferma la risalita e il riscatto del canadese, oltre che il suo innato, ostinato istinto avverso ad ogni trend del momento. Nel 1979 Young incide Rust Never Sleeps che ottiene un successo di pubblico e di critica e fa rivivere definitivamente i fasti artistici e commerciali dei tempi di Harvest. Il disco è seguito dall'omonimo tour, di nuovo accompagnato dai Crazy Horse. Da quello spettacolo ha origine il doppio live "Live Rust"; in entrambe le opere Young si esprime sia in versione acustica che elettrica rinnovando i fasti dei suoi tempi migliori.Gli anni ottantaGli anni ottanta rappresentano per il musicista canadese un periodo di sperimentazione anti-commerciale. Nel 1980 registra "Hawks & Doves", intriso di un country atipico, rilassato nella prima parte ed invece straniante nella seconda. Con "Re-ac-tor" (1981) compie una virata a nettissima e, pur rimanendo ancorato con l'uso della voce in territori quasi country, sconfina in ambiti punk-metal ("Shots"). Nello stesso anno abbandona la sua vecchia casa discografica Reprise e firma un contratto per la Geffen Records. La libertà artistica concessagli dalla nuova etichetta gli permette di realizzare una serie di lavori che gli alienano sia il favore della critica che quello dei vecchi fan, e lo vedono sperimentare su territori musicali disparati, come la musica elettronica ("Trans" 1982 e "Landing on Water" 1986), il rockabilly ("Everybody's Rockin' 1983), il country di Nashville ("Old Ways" 1985), la new wave e il rhythm and blues ("This Note's For You" 1989).Tali album crearono, vista la loro atipicità nei confronti della produzione precedente di Young, degli attriti con la Geffen, che avrebbe preferito proporre il Neil Young degli anni sessanta e settanta. Tali divergenze spinsero il cantautore canadese a tornare alla Reprise con la quale, paradossalmente, nel 1989, riprende lo stile musicale a lui più usuale con l'album "Freedom", trainato dal video del singolo "Rockin' in the Free World".Gli anni novantaL'anno successivo si riunisce con i Crazy Horse per la registrazione di "Ragged Glory", per il cui tour promozionale chiama ad aprire i suoi concerti il gruppo di rock d'avanguardia Sonic Youth, fatto che gli assicura una buona popolarità anche nei circuiti del rock alternativo dei primi anni novanta. In questo contesto esce l'album "Weld" (1991), considerato da diversi critici uno dei migliori album dal vivo della storia del rock.Kurt Cobain, nella lettera scritta prima di suicidarsi, cita un verso di "My My, Hey Hey" di Neil Young: "It's better to burn out than to fade away", ("è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente").Ormai considerato una sorta di "padrino" della scena grunge, nel 1992 Young opta per un ritorno alle atmosfere acustiche del suo best-seller "Harvest" e di Comes a Time con l'album "Harvest Moon". Nel 1994 il suo legame con il grunge viene ribadito da "Sleeps With Angels", album dedicato alla memoria di Kurt Cobain e dalla collaborazione con i Pearl Jam, che sfocia nella pubblicazione di "Mirror Ball" (1995).Merita una menzione particolare la canzone Philadelphia, scritta per l'omonimo film nel 1994 [cfr. Philadelphia_(film)] e considerata uno dei suoi capolavori.La seconda metà del decennio lo vede collaborare ancora con i Crazy Horse nell'abum "Broken Arrow" (1996) e con i compagni di un tempo Crosby, Stills & Nash. Nel 1997 viene realizzato il live "Year of the Horse" e un film-documentario omonimo sul suo tour con i Crazy Horse, diretto da Jim Jarmusch. Per il regista, due anni prima aveva scritto la sperimentale colonna sonora del suo film "Dead Man'".Il nuovo millennioIl nuovo millennio inizia con l'abituale folk-rock in "Silver & Gold" (2000), nello stesso anno esce il live Road Rock Vol. 1, il primo senza i Crazy Horse, supportato da una band di amici e parenti (chiamata appunto Friends & Relatives). Dopo aver contribuito nel 2001 al concerto "America: A Tribute To Heroes" con la cover "Imagine" di John Lennon, prosegue poi con la dissertazione di "Are You Passionate?" che vede la collaborazione con Booker T & the MG's.Tra i suoi progetti recenti il più ambizioso è sicuramente il lungo "Greendale" (2003), un concept-album sulla vita in una piccola città americana di provincia. Nello stesso anno, in agosto, i fan ricevono una gradita sorpresa, infatti dopo lunghe insistenze vengono finalmente pubblicati e rimasterizzati in alta qualità sul supporto Cd quattro album su sei mancanti (detti "missing six")nella discografia che finora erano (difficilmente) reperibli solo sul vinile. Essi sono: l'importante On the Beach, American Stars 'n Bars, Hawks & Doves e Re-ac-tor. Rimangono, ad oggi, ancora su LP i soli Time Fades Away e il trascurabile Journey Through the Past, inciso anche in maniera pessima.Nel 2005 viene colpito da aneurisma cerebrale, ma questo non gli impedisce di pubblicare un nuovo album, l'acustico "Prairie Wind". Nel 2006 esce l'album, molto politicizzato, Living With War. Quest'ultimo album è un urlo rabbioso contro il presidente Bush, la sua politica e la guerra in Iraq.È prevista a breve la pubblicazione, a scaglioni, dei suoi immensi archivi.Nel (2007) è stata prevista la pubblicazione di un album acustico, tratto dagli archivi di young, "1971: Live at Massey Hall". In questo album sono presenti live acustici di canzoni come "Old Man" (canzone che come dice lo stesso Young, "this is my new song", è la prima volta che presenta al pubblico), poi altri cavalli di battaglia fra i quali "Cowgirl in the Sand", "Down by the River", "The Needle and Damage Done", "I Am a Child".Il 2007 è anche l'anno di pubblicazione di Chrome Dreams II, un album in cui vengono incluse canzoni recuperate dall'inedito Chrome Dreams (che non vide mai la luce a causa dell'incendio del 1976 che distrusse gran parte del lavoro) e inediti recenti. Nel 2008 Young ha programmato delle date in Italia: Milano (24 febbraio) e le date di Firenze il (22 giugno) e dell'Arena di Verona (23 giugno) per la promozione di Chrome Dreams II.Nell'aprile del 2009 esce "Fork in the Road", album contenente 10 nuovi inediti; viene promosso tramite videoclip realizzati con mezzi poco sofisticati ma in cui l'energia del cantautore viene trasmessa in tutta la sua potenza ("Johnny Magic").CuriositàDiscografiaAlbum studioDal vivoColonne sonoreRaccolteCover in italianoAltri progettiCantanti country|Young, NeilCantanti rock|Young, NeilCantanti canadesi|Young, NeilCantautori canadesi|Young, NeilPersonalità legate a Toronto|Young, NeilNeil Young
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http://it.wikipedia.org/wiki/Campeonato_Sudamericano_de_Selecciones_1949
Campeonato Sudamericano de Selecciones 1949.Il Campeonato Sudamericano de Selecciones 1949'" fu la ventunesima edizione della Copa América. Ad organizzarla fu il Brasile e le partite si tennero dal 3 aprile all'11 maggio 1949.Città e stadiTre furono gli stadi che ospitarono le gare:Nazionali partecipantiDeclinò l'invito invece l'Argentina campione in carica.FormulaLa formula prevedeva che le otto squadre partecipanti si affrontassero in un unico girone all'italiana, la cui prima classificata avrebbe vinto il torneo. Per ogni vittoria si attribuivano 2 punti, 1 per ogni pareggio e 0 per ogni sconfitta.Riassunto del torneoFavoritissimo per la vittoria finale era il Brasile, nelle cui file stavano giungendo grandi campioni che avrebbero fatto la storia del calcio sudamericano per anni: Jair, Ademir, Tesourinha, Danilo e Zizinho, tanto per citarne alcuni.Oltre che sul fattore campo, i "carioca" potevano contare sull'assenza dell'Argentina e sul fatto che l'altra grande del calcio latino-americano, l'Uruguay (che poco più di un anno dopo sarebbe divenuto campione del mondo), a causa di uno sciopero dei calciatori della Primera División, schierasse una selezione di secondo piano.Il cammino del Brasile fu all'altezza dei pronostici: dopo l'esordio stravinto 9-1 contro l'Ecuador, la "Seleçao" travolse 10-1 la Bolivia, superò 2-1 il Cile, quindi sommerse di goal la Colombia (5-0), il Perù (7-1) e l'Uruguay (5-1).Ma la grande sorpresa del torneo fu il Paraguay. La "Albirroja", guidata dagli estri di Dionisio Arce e Jorge Duilio Benítez, perse solo il match contro l'Uruguay, vincendo le altre partite e giungendo alla sfida decisiva contro il Brasile con due punti in meno. La gara, disputata l'8 maggio allo stadio "São Januario" di Rio de Janeiro, fu presa sottogamba dai brasiliani, convinti di avere ormai la coppa in tasca (errore, questo, che sarà loro fatale nei mondiali casalinghi del 1950), e il Paraguay si impose clamorosamente 2-1, raggiungendo in vetta alla classifica il Brasile.Le due squadre scesero così in campo 3 giorni dopo per lo spareggio: stavolta i carioca non si fecero sorprendere dal Paraguay e vinsero con un netto 7-0. Dopo 27 anni il Brasile tornava così al successo continentale: anche nelle due precedenti vittorie i "carioca" avevano vinto entro i confini nazionali e sempre dopo uno spareggio.PartiteClassifica finaleSpareggioClassifica marcatoriArbitriCopa América1949 South American Championship
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http://it.wikipedia.org/wiki/Peoni
Peoni.I Peoni'" erano un antico popolo indoeuropeo stanziato nella regione che da loro prese il nome di Peonia, corrispondente alla valle del fiume Axios (oggi Vardar). Erano divisi in numerose tribù e parlavano la lingua peonia, della quale scarse sono le attestazioni. Le fonti classiche solitamente considerano i Peoni distinti dai vicini Traci, Macedoni, Greci o Illiri, e le scarse testimonianze della loro lingua sembrano confermare tale diversità, tanto da farli considerare un ramo autonomo della grande famiglia indoeuropea.StoriaPoiché sono citati nell'Iliade omerica come alleati di Troia, la loro presenza nell'area greca deve risalire almeno all'epoca micenea (1500 a.C.). Popolo di modeste dimensioni, subì a lungo la pressione dei più potenti vicini Traci e Macedoni, ai quali al tempo di Alessandro Magno fornì contingenti militari (fanteria e cavalleria).Dopo la morte di Alessandro Magno, sul finire del IV secolo a.C., il re Dropione riuscì a riunire tutte le tribù della Peonia in un regno unitario, che però fu di breve durata: già Antigono II, re di Macedonia dal 276 a.C. al 239 a.C., riuscì ad annettere la Peonia al suo regno; da allora i Peoni si confusero con i Macedoni. Le tribù orientali invece furono assorbite dall'elemento trace o ne furono fortemente influenzate. Quelle invece, dell'estremo ovest della Peonia, caddero sotto l'influenza illirica. La zona centrale della Peonia, qualla lungo il fiume Assio fu assorbita dalla Macedonia ellenizzata, nel periodo ellenistico.Gli odierni Macedoni (da non confondere con gli antichi Macedoni), più che "discendenti" di Alessandro Magno, sono discendenti diretti di quei Peoni inglobati, già nell'Antichità, nel Regno Macedone.LinguaDella lingua dei Peoni scarsissime sono le testimonianze, che si riducono quasi interamente a nomi propri riportati da autori greci. Ascritta in passato sia al gruppo illirico sia a quello tracio, oggi è considerata generalmente l'unica rappresentate di una famiglia indoeuropea autonoma.CulturaI Peoni sono presenti nella mitologia greca. Oltre a essere citati da Omero nell'Iliade quali alleati di Troia, il mito mette in relazione il popolo con l'eroe Peone ("Παίων"), eponimo della stirpe.NoteBibliografiaVoci correlatePeoni|
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http://it.wikipedia.org/wiki/Spurio_Lucrezio_Tricipitino
Spurio Lucrezio Tricipitino.BiografiaTricipitino era un membro del Senato romano durante il regno di Tarquinio e fu nominato dal re "Praefectus Urbis", quando Tarquinio si dovette allontanare da Roma per portare la guerra ad Ardea.Dopo la cacciata dei Tarquini, Tricipitino, a causa della sua qualifica di "Praefectus Urbis" governò la città nel periodo che intercorse prima dell'elezione dei consoli.Tricipitino organizzò i "comitia" che permisero l'elezione dei primi consoli. A questo scopo, secondo Dionigi di Alicarnasso, fu eletto "interrex", come d'altronde è probabile per analogia con circostanze simili.I consoli eletti furono Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino e dopo la morte di Bruto in battaglia fu eletto al suo posto come "consul suffectus".Lucrezio Tricipitino comunque, anche a causa dell'età avanzata, morì nello stesso anno (509 a.C.), pochi giorni dopo l'elezione alla nuova carica. Al suo posto fu eletto Marco Orazio Pulvillo, anch'esso "suffectus".BibliografiaFonti primarieVoci correlateCollegamenti esterniConsoli repubblicani romani|Tricipitino, Lucrezio, SpurioLucretii|Tricipitino, SpurioSpurius Lucretius Tricipitinus
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http://www.italy.indymedia.org/news/2001/11/26901.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50
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http://www.booksblog.it/post/1719/harry-potter-e-le-reliquie-della-morte-capitolo-1/6
Ragazzi leggete l’anticipo dell’ultimo libro .Buona lettuta!!!!!!!!! L’ultimo libro inizia con Voldemort e i suoi Mangiamorte riuniti nel castello di Lucius Malfoy che ascoltano le informazioni di Piton e Yaxley sulle protezioni di Harry Potter. In particolare Piton dice che Harry avrebbe lasciato Privet Drive prima del compleanno, mentre Yaxley sostiene il contrario. Poiché gli incantesimi di protezione su Privet Drive svaniranno non appena Harry avrà compiuto 17 anni, essi cercano un modo per ucciderlo prima che possa trasferirsi in un altro luogo. Piton dice di essere stato informato “dalla fonte di cui si era discusso con Voldemort”, così il Signore Oscuro da più credito a questa opzione. Dopo aver preso in prestito la bacchetta di Lucius Malfoy, Voldemort uccide una prigioniera, la professoressa Burbage, ex insegnante di Babbanologia a Hogwarts.Poco dopo, l’Ordine della Fenice arriva a Privet Drive, con un piano per scortare Harry senza che venga catturato da Voldemort. I membri più giovani dell’Ordine bevono una Pozione Polisucco, prendendo così le sembianze di Harry, e ognuno di loro parte con un membro dell’Ordine usando vari mezzi volanti. Harry vola via con Hagrid, ma sfugge a malapena ai Mangiamorte e all’attacco di Voldemort dopo essere stato riconosciuto da Stan Picchetto sotto l’effetto della maledizione Imperius.Pochi giorni dopo, il Ministro della Magia Rufus Scrimgeour arriva alla casa dei Weasley per consegnare a Harry, Ron e Hermione degli oggetti lasciatigli da Silente: Ron riceve lo Spegnino, che ha il potere di risucchiare via la luce, inventato dallo stesso Silente; Hermione un libro di fiabe per i bambini dei maghi, scritto in runico; Harry, invece, il primo Boccino d’Oro da lui catturato e la spada di Godric Grifondoro, che però il Ministro non gli consegna, in quanto “importante artefatto storico”. I tre cercano di scoprire a cosa servano gli oggetti lasciatigli, ma non vi riescono e sono costretti a interrompere le loro ricerche per i preparativi del matrimonio di Fleur Delacour e Bill.Harry usa la pozione Polisucco e si finge un cugino Weasley per non essere riconosciuto durante il matrimonio, come parte della sua protezione contro i Mangiamorte. Durante il ricevimento che segue il matrimonio, Voldemort prende possesso del Ministero della Magia uccidendo Scrimgeour e solo grazie ad un tempestivo avvertimento di Kingsley Shacklebolt i partecipanti evitano un attacco dei Mangiamorte diretto alla cattura di Harry. Harry, Ron e Hermione si smaterializzano prima in un bar Babbano, ma dopo essere stati attaccati da due Mangiamorte fuggono al vecchio quartier generale dell’Ordine della Fenice, il numero 12 di Grimmauld Place, dove si nascondono. I tre scoprono quindi che Regulus Arcturus Black era R.A.B., l’autore dello scambio dell’Horcrux del medaglione di Serpeverde; attraverso Kreacher, vengono a sapere che Mundungus Fletcher ha rubato il medaglione per rivenderlo. Una volta trovato, Fletcher rivela di averlo venduto a Dolores Umbridge.Dopo un mese di appostamenti al Ministero della Magia, i tre amici tentano di infiltrarsi per recuperare l’Horcrux da Dolores Umbridge. Attaccano tre maghi e usano la pozione Polisucco per prendere le loro sembianze. Scoprono così che il Ministero della Magia è molto cambiato; maghi e streghe nati in famiglie Babbane sono perseguitati apertamente e il Ministero stesso cerca di dimostrare la superiorità dei maghi purosangue sui nati Babbani. Harry, Ron e Hermione riescono a rubare l’Horcrux a Dolores Umbridge, mettendola al tappeto, e prendono anche l’occhio magico di Moody che la strega usava per spiare al di fuori del suo ufficio. Inoltre, liberano svariati maghi e streghe nati Babbani, dicendo loro di fuggire all’estero. Tuttavia il loro nascondiglio viene scoperto da dei Mangiamorte appostati fuori dal loro nascondiglio e sono costretti a nascondersi nelle campagne, non restando mai a lungo nello stesso posto e portando il medaglione con l’Horcrux a turno, poiché questo rende più difficile usare magie.Dopo alcuni mesi di spostamenti tra le campagne sentono una conversazione tra altri fuggiaschi, tra cui Dean Thomas, in cui il goblin Unci-Unci rivela che la spada in possesso di Piton, ora preside di Hogwarts, è un falso, e che questi l’ha nascosta, dietro ordine di Voldemort, in una camera di sicurezza alla banca Gringott. Sentendo questo Harry è rincuorato, e dal ritratto di Phineas Nigellus, che Hermione aveva preso da Grimmauld Place, scopre che l’ultimo a usare la spada originale era stato Silente, per distruggere un altro Horcrux, l’anello dei Gaunt. Però, Ron è contrariato dalla scoperta, sentendola come un’ulteriore difficoltà e, reso più furioso dal medaglione che portava al collo, ha un litigio con Harry e va via, lasciando Harry e Hermione. I due sono molto rattristati, ma decidono di recarsi a Godric’s Hollow nella speranza che Silente abbia lasciato lì la spada originale.Arrivati a Godric’s Hollow, i due ragazzi visitano la lapide posta davanti alla casa dei Potter, e il cimitero, dove sono seppellite le famiglie di Harry e di Silente. Notano inoltre la tomba di “Ignotus Peverell”, che riporta inciso un simbolo visto sia nel libro di fiabe ricevuto da Hermione, sia sotto forma di pendaglio al collo di Xenophilus Lovegood. Quel simbolo era anche stato utilizzato da Grindelwald, il mago oscuro sconfitto da Silente. Girando per Godric’s Hollow, vedono le rovine della casa dei genitori di Harry, mantenuta magicamente nello stesso stato della sera della caduta di Voldemort. Sulla staccionata è appeso anche un cartello con un monito e con incise dediche incoraggianti a Harry. Incontrano poi un’anziana donna, Bathilda Bath, vecchia amica di Silente e autrice di Storia della Magia. Credendo che sia in possesso della spada, i due la seguono fino a casa, dove trovano una foto del mago oscuro Grindelwald, parente della strega e un tempo migliore amico di Silente. Si tratta però di una trappola; la signora è in realtà Nagini, il serpente di Voldemort, e Harry ed Hermione sfuggono per un pelo a Voldemort; durante la lotta con Nagini, Hermione spezza accidentalmente la bacchetta di Harry.Dopo altri giorni di fuga, un Patronus in forma di cerva appare vicino alla tenda di Harry ed Hermione; seguendolo, Harry trova la spada di Grifondoro, sul fondo di un lago ghiacciato. Tuffatosi per prenderla, Harry viene quasi strangolato dalla catena del medaglione Horcrux che porta al collo, ma viene salvato da Ron, ritornato dai suoi amici grazie a un potere ignoto dello spegnino, che recupera anche la spada. Quindi Harry e Ron distruggono l’Horcrux, colpendolo con la spada, e fanno ritorno alla tenda.Il simbolo dei Doni della Morte.Hermione ha difficoltà a perdonare Ron per il suo allontanamento, ciononostante i tre pianificano la prossima mossa: parlare con Xenophilius Lovegood, padre di Luna, e chiedergli notizie sul marchio di Grindelwald, che egli aveva indossato come ciondolo al matrimonio di Fleur e Bill e che era più volte comparso nei viaggi dei tre ragazzi. Questi racconta loro una vecchia storia su tre fratelli che avevano ingannato la Morte, da cui ognuno di loro aveva poi ricevuto un premio, i tre Deathly Hallows (che saranno tradotti in italiano come Doni della Morte) – una bacchetta invincibile (chiamata “Elder Wand”), una pietra in grado di riportare indietro i morti (”Resurrection Stone”, che si scoprirà essere la pietra incastonata nell’anello dei Gaunt), e un Mantello dell’Invisibilità che non si consumava con gli anni. Harry, intrigato, è convinto che il suo sia il Mantello dell’Invisibilità della storia, ma dopo poco i tre ragazzi si accorgono che il signor Lovegood li ha traditi, chiamando dei Mangiamorte dal Ministero: Luna, sua figlia, era stata imprigionata ed egli credeva che consegnando Harry Potter avrebbe potuto riaverla indietro. Harry, Ron e Hermione sfuggono ancora alla cattura e Harry si convince che solo trovando tutti i Deathly Hallows potrà sconfiggere Voldemort.Qualche settimana dopo, il trio non ha ancora trovato né altri Horcrux né i Deathly Hallows. Riescono a collegarsi ad una radio clandestina (Potterwatch), da cui Lee Jordan, Remus Lupin, Kingsley Shacklebolt e Fred Weasley danno notizie sulla reale situazione nel mondo magico; ma, durante l’ascolto, Harry pronuncia per sbaglio il nome di Voldemort, che era stato stregato in modo da rintracciare all’istante chiunque lo avesse pronunciato; così Harry, Ron e Hermione vengono catturati da Fenrir Greyback e portati al castello di Lucius Malfoy. Qui Hermione viene torturata e interrogata da Bellatrix Lestrange per scoprire come avesse fatto a trovare la spada di Grifondoro, che credeva nascosta nella sua camera di sicurezza alla Gringott, dove in realtà si trova la falsa. Harry e Ron invece vengono imprigionati nelle fondamenta insieme a Dean Thomas, Unci-Unci il goblin, Olivander e Luna Lovegood. Harry, disperato, invoca aiuto dallo specchio di Sirius che portava sempre con sé; incredibilmente, appare Dobby, ex elfo domestico di casa Malfoy, che lo libera, e porta al sicuro Dean ed Olivander. Tuttavia, il rumore attira Codaliscia. Harry e Ron riescono a disarmarlo, e Codaliscia tenta di strangolare Harry. Quando questi gli ricorda di avergli salvato la vita, Minus si ferma, ma viene strangolato lui stesso dalla sua mano d’argento, creata da Voldemort, che lo punisce per aver provato pietà. Ron e Harry, incapaci di aiutarlo, corrono di sopra per salvare Hermione con l’aiuto di Dobby. Riescono nuovamente a scappare prima che arrivi Voldemort, rubando le bacchette di Draco Malfoy e Bellatrix, e salvando anche Unci-Unci, ma Dobby viene colpito con un coltello da Bellatrix e muore poco dopo la fuga.Rifugiatosi con gli altri nel cottage di Bill e Fleur, dopo aver seppellito Dobby, Harry chiede a Olivander notizie sulla Elder Wand e decide di non provare a impedire a Voldemort di prenderla dalla tomba del suo ultimo possessore, Silente. Invece, chiede a Unci-Unci aiuto su come poter entrare alla Gringott, dove crede sia custodito un altro Horcrux; in cambio il goblin chiede di avere la spada di Godric Grifondoro. Quindi, i tre si recano alla Gringott insieme a Unci-Unci, nel tentativo di entrare nella camera di sicurezza dei Lestrange; Hermione prende le sembianze di Bellatrix grazie alla pozione Polisucco, Ron si camuffa, Harry e Unci-Unci si nascondono sotto il Mantello dell’Invisibilità. Riescono ad entrare oltrepassando tutti gli ostacoli e recuperano l’Horcrux, la coppa di Tassorosso, ma Unci-Unci li tradisce e scappa con la spada. Harry, Ron e Hermione sfuggono alla cattura liberando un drago che custodiva le camere di sicurezza e volando via in groppa ad esso, ma Voldemort ora sa che i tre stanno cercando i suoi Horcrux.Nella sua ricerca dell’Horcrux conservato a Hogwarts, Harry entra nella sala comune di Corvonero, dove trova ad aspettarlo la Mangiamorte Alecto. Severus Piton viene attaccato dai professori McGranitt, Vitious e Sprite e scappa. Harry avverte i capi delle quattro case dell’arrivo imminente di Voldemort, e vengono prese misure per la difesa della scuola e l’evacuazione degli studenti più giovani o che non vogliono restare a lottare. Nel frattempo Ron ed Hermione si sono recati nella Camera dei Segreti (riuscendo ad entrare grazie a Ron che ricorda la parola in Serpentese per aprire gli oggetti) a recuperare le zanne del Basilisco sconfitto da Harry nel secondo libro, Harry Potter e la Camera dei Segreti, poiché il veleno del Basilisco può distruggere gli Horcrux, e distruggono così anche l’Horcrux contenuto nella coppa di Tassorosso. Quindi, i tre si recano insieme nella Stanza delle Necessità, dove si trova l’Horcrux che Voldemort ha nascosto nel diadema di Cosetta Corvonero, e alla preoccupazione di Ron che si rende conto che nessuno ha pensato ad evacuare gli elfi domestici, Hermione risponde con un bacio appassionato. Tuttavia, i tre vengono attaccati da Malfoy, Tiger e Goyle. Tiger scaglia un incantesimo evocando delle fiamme che inseguono il nemico (FendiFuoco, ovvero del fuoco maledetto), mettendo in pericolo anche Malfoy e Goyle; Harry riesce però a recuperare l’Horcrux e salvare Malfoy e Goyle, mentre Tiger non riesce a scappare. Le fiamme hanno distrutto anche l’Horcrux, così Harry, Ron e Hermione si recano nei piani bassi del castello, dove infuria la battaglia tra Mangiamorte e difensori della scuola, tra cui c’è anche Percy Weasley, di nuovo riunito con la sua famiglia e i suoi amici. Hagrid viene catturato dagli Acromantula e portato come prigioniero dai Mangiamorte; Fred Weasley viene ucciso da un Mangiamorte mentre ride ad una battuta di Percy. Anche Tonks e Lupin muoiono combattendo. Harry, Hermione e Ron devono distruggere l’ultimo Horcrux, Nagini, che Voldemort ormai porta sempre con sè, per cui si recano alla Stamberga Strillante, dove Harry aveva visto Voldemort in una visione. Qui Voldemort ordina a Nagini di uccidere Piton, ritenendo che in questo modo la Elder Wand avrebbe funzionato pienamente per lui (dato che una bacchetta non propria funziona bene soltanto se il proprietario viene sconfitto, ed era stato Piton a uccidere Silente), quindi va via. Prima di morire, Piton consegna a Harry i suoi ricordi. Esaminandoli con il Pensatoio, Harry scopre come Piton fosse sempre stato dalla parte di Silente, poiché aveva amato, fin da bambino, Lily Evans, madre di Harry. Anche l’assassinio di Silente era stato un ordine di quest’ultimo, la cui vita era comunque al termine, poiché si era incautamente fatto colpire dalla maledizione che proteggeva l’Horcrux contenuto nell’anello dei Gaunt, prima di distruggerlo. Harry scopre anche che Voldemort aveva inavvertitamente creato un settimo Horcrux: la sua anima era infatti tanto lacerata che quando aveva tentato di uccidere Harry se ne era staccato un altro pezzo, che aveva occupato il corpo dell’essere vivente più vicino, ovvero Harry stesso (conferendogli le varie abilità, come il Serpentese, proprie di Voldemort). Per distruggere questo Horcrux, l’unico modo è che Harry venga ucciso per mano di Voldemort. Harry quindi avverte Neville Paciock della necessità di uccidere Nagini, poiché lui non potrà farlo, si consegna a Voldemort nella Foresta Proibita e viene ucciso da quest’ultimo.Harry si sveglia in un luogo dove il tempo scorre in modo strano, che a poco a poco si rivela per una stazione King’s Cross deserta, dove incontra Albus Silente. Questi spiega infine a Harry ciò che non gli aveva mai potuto o voluto svelare, tra le quali che Harry non può morire finché Voldemort è vivo, poiché il Signore Oscuro ha usato il sangue di Harry per ricreare il proprio, e la protezione di Lily lega entrambi. Gli spiega poi che aveva “indovinato” che Harry avrebbe dovuto lasciarsi volontariamente uccidere, in modo che l’incantesimo di Voldemort distruggesse definitivamente la parte dell’anima di Voldemort che Harry aveva dentro di sé (che era l’ultimo Horcrux). Harry viene anche a sapere che in gioventù Silente stesso aveva cercato i Deathly Hallows insieme a Grindelwald, e per scopi tutt’altro che nobili. Durante un litigio con Aberforth che gli rimproverava di trascurare la sorella malata Ariana (era stata attaccata ancora bambina da tre ragazzi Babbani, su cui Percival Silente si era vendicato finendo ad Azkaban), Grindelwald aveva rivelato la sua natura malvagia e c’era stata una lotta tra Albus, Aberforth e Grindelwald, in cui Ariana era morta colpita da un incantesimo scagliato da uno dei tre. Infine confessa ad Harry di aver capito da queste disavventure di non essere degno di possedere gli Hallows, e che invece considera Harry il prescelto per riunire finalmente i tre oggetti. Il dialogo termina con Harry che chiede a Silente se questa scena sia reale o si stia svolgendo “nella sua testa”, e Silente che risponde che ovviamente si sta svolgendo nella sua testa, ma ciò non la rende meno reale. Harry ha comunque la possibilità di “proseguire”, o tornare indietro per cercare di fermare Voldemort, cosa che (a malincuore ma senza esitazione) decide di fare.Nella foresta, su ordine di Voldemort, Hagrid prende il presunto cadavere di Harry e lo porta indietro a Hogwarts, per la disperazione di coloro che sono lì. Coraggiosamente, Neville affronta Voldemort, rifiutando l’offerta di diventare un Mangiamorte e unirsi a lui. Così Voldemort tortura Neville paralizzandolo, e facendogli indossare il Cappello Parlante a cui aveva dato fuoco. In quell’istante, i Centauri della Foresta Proibita (che poco prima Hagrid aveva insultato per non aver aiutato i difensori di Hogwarts) attaccano. Nella confusione che segue, Harry si copre con il Mantello dell’Invisibilità, e Neville riesce a liberarsi dal cappello e a uccidere Nagini, decapitandola con la spada di Godric Grifondoro venuta fuori dal Cappello Parlante. La battaglia ricomincia, ma stavolta i difensori di Hogwarts sono in superiorità numerica e lo stesso Voldemort non riesce a uccidere nessuno dei suoi avversari. Molly Weasley uccide in duello Bellatrix Lestrange e Harry si libera del Mantello dell’Invisibilità per salvarla dalla vendetta di Voldemort. Faccia a faccia contro Voldemort, ormai rimasto solo e circondato dai nemici, Harry sembra tuttavia in difficoltà, poiché il Signore Oscuro ha la Elder Wand, che non può essere sconfitta. Tuttavia, Harry ha capito che il vero padrone della Elder Wand non era Piton, ma Draco Malfoy, poiché era stato lui ad aver preso la bacchetta dalle mani di Silente, per poi passarla a Piton che con quella aveva ucciso l’anziano mago, poi seppellito con quella bacchetta in mano. Avendo disarmato Draco (anche se non della Elder Wand, ma solo della sua bacchetta) durante la lotta nel castello dei Malfoy, il padrone della Elder Wand è adesso Harry. Nel momento culminante, Voldemort lancia una maledizione Avada Kedavra contro Harry usando la Elder Wand, ed Harry lancia nello stesso momento un incantesimo di disarmo. I due incantesimi collidono ed è quello di Harry a prevalere: la Elder Wand viene strappata dalle mani di Voldemort e afferrata da Harry; la maledizione di Voldemort rimbalza indietro, uccidendolo una volta per tutte.Nell’epilogo della storia, 19 anni dopo la morte di Voldemort, Harry e Ginny Weasley sono sposati e hanno tre figli: James, Albus Severus e Lily. Anche Ron e Hermione sono sposati con due figli, Rose e Hugo. Draco Malfoy ha un figlio di nome Scorpius. Il figlio orfano di Lupin e Tonks, Teddy, è innamorato della figlia di Bill e Fleur, Victoire. Si incontrano tutti il primo settembre alla stazione King’s Cross, per accompagnare i loro figli al treno per Hogwarts. Neville Paciock è diventato professore di Erbologia a Hogwarts. Harry ricorda come la sua cicatrice non gli abbia più fatto male dalla sconfitta del Signore Oscuro, e così la storia si conclude.
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http://www.calcioblog.it/post/11042/galliani-se-battiamo-il-milan-tifo-juve-era-la-mia-squadra-del-cuore
Il sorpasso ai danni della Juve, figlio dell‘exploit di Huntelaar a Cagliari, comincia a far ingolosire il popolo rossonero. L’Inter è ancora lontana, ma il prossimo turno di campionato riserverà ai nerazzurri la trasferta di Torino. E Galliani, dai microfoni di Gr Parlamento, molto sinceramente, spera in un passo falso dei cugini: “Il Milan ha un buon rendimento, ma davanti c’è un’Inter straordinaria. Abbiamo sogni, come tutti, ma non siamo l’anti-Inter. Nelle ultime sette gare abbiamo vinto sei partite e ne abbiamo pareggiata una senza recuperare punti. Non abbiamo tormenti, pensiamo solo alla nostra squadra. I nostri 28 punti, come i 27 della Juve, sembrano pochi perchè davanti c’è un’Inter straordinaria”.“Se battiamo la Sampdoria, cosa comunque difficile, tiferò sicuramente per la Juventus. Come tutti i monzesi che non si sentono milanesi da ragazzo simpatizzavo per la Juve, in Brianza è così. Ma l’altra squadra che seguivo era il Milan. Mai l’Inter. Una finale con il Chelsea di Ancelotti? Pensiamo prima a qualificarci bene per gli ottavi di finale. Se arriviamo secondi nel nostro girone, c’è il rischio concreto di trovare subito il Chelsea che sta facendo benissimo. Sono molto contento per Carlo”.“Ha cambiato completamente la pelle di questo Milan. Credo che quest’estate abbiamo avuto coraggio. E’ la prima volta che una big del calcio europeo sceglie come allenatore una persona che non era mai stata in panchina nemmeno nel settore giovanile. E’ riuscito anche a rilanciare Ronaldinho che sta giocando con continuità e sta dando un buon contributo. Non è ancora al massimo ma è un buon Ronaldinho. Ieri quando è entrato Huntelaar abbiamo cominciato a giocare con un 4-1-1-4. In settimana Leonardo mi ha detto che aveva visto molto bene questo ragazzo, mi fa molto piacere. Il secondo gol è stato bellissimo, un colpo che riusciva a van Basten. Ma non ho detto che Huntelaar è van Basten”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Cerrano
Torre di Cerrano.La Torre di Cerrano'" è una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, si trova sulla costa dell'Adriatico, in provincia di Teramo, tra Silvi Marina e Pineto; nel territorio di quest'ultimo comune, due chilometri a sud dell'abitato spicca nettamente all’orizzonte su una piccola collina a ridosso della spiaggia, circondata da un ciuffo di alti pini marittimi, in un ambiente di rara bellezza.Deve il suo nome al vicino torrente Cerrano (l'antico "Matrinus") il cui nome a sua volta deriva probabilmente da quello della dea Cerere ("Demeter, Dea Mater");. Il corso d'acqua nasce sui colli di Atri, dalle antichissime fontane di tipo "qanat", e sfocia 500 metri a sud, nel Comune di Silvi.L'area era un tempo il sito dell'antico porto di Atri, nello specchio di mare vicino alla torre ed al torrente giacciono sommersi i resti di un molo a forma di "L", opere murarie e vari manufatti.Attualmente è una delle sedi del Centro di Biologia delle Acque dell’IZSAM.Nel febbraio 2008 è stato costituito il Consorzio di gestione dell'area marina protetta "Torre del Cerrano", atto propedeutico all'emissione del Decreto Ministeriale istitutivo del parco marino. L'iter era iniziato nel 1997 quando il "Parco marino Torre di Cerrano" fu inserito nella legge 334.StoriaNel 1251 la guelfa Atri ricevette dal Cardinale Pietro Capocci, tra gli altri privilegi, quello di costruire un porto; concessione confermata nel 1255 da Papa Alessandro IV con l'indicazione "in Penna Cerrani" (sulla Punta del Cerrano).Durante il regno di Carlo II d'Angiò appare per la prima volta una "vecchia torre" in "Penna Cerrani" la cui ricostruzione, con una disposizione del 1287, reiterata nel 1293 e 1294, viene posta a carico anche degli abitanti di Silvi e Montepagano, che avrebbero poi tratto beneficio dalla possibilità di ricoverare le navi e di commerciare;analoghi ordini furono emessi nel 1310 e nel 1352.Nel 1388 gli introiti del porto furono destinati al suo restauro per volere del re Ladislao di Durazzo e della regina madre e reggente Margherita di Durazzo; analoghi provvedimenti furono presi più volte nel tempo, allo scopo di mantenere il porto in efficienza; nel 1419 fu rinnovata ad Atri l'autorizzazione a riscuotere un pedaggio destinato anche alla custodia del "Castello e Porto di Cerrano".Il porto di Cerrano fu incendiato e devastato nel 1447 da una potente flotta comandata da Andrea Loredan inviata dalla Repubblica di Venezia, in guerra con Alfonso d'Aragona, per distruggere i porti dell’Adriatico.Notizie sulle strutture del porto e sui danni da queste subite ci sono giunte per mezzo di un contratto di locazione del 1450, dal quale apprendiamo che sulla "punta di Cerrano" vi era "la casa de lo Palaczo che sta sopra de lo porto" dotata di una grande stalla (si tratta di una taverna oggetto dell'affitto), e che furono bruciate due case con accanto una torre di difesa le cui mura subirono gravi danni come pure vari magazzini e pertinenze.Nel 1481 il porto è elencato tra i possedimenti ereditati da Andrea Matteo III Acquaviva ma alla fine del secolo non rimaneva molto:La torre di CerranoNel XVI secolo crebbe la minaccia di incursioni da parte dei Saraceni, che furono particolarmente intense nell'estate del 1556 quando all'Abruzzo furono risparmiate le terribili devastazioni subite dalle coste italiane grazie alle difese ed al sistema di punti d'avvistamento predisposte dal Duca d'Atri Giovan Girolamo D'Acquaviva.Di conseguenza, poco tempo dopo, il Vicerè Don Pedro Perafan de Ribera, Duca di Alcalà, decise che anche il litorale abruzzese, come già altre coste della penisola, doveva avere un sistema di torri costiere, costruite a distanza tale da poter comunicare a vista tra loro, destinate non solo a dare l'allarme in caso di incursioni nemiche ma, essendo dotate di guarnigione e colubrine, anche a respingere tali incursioni.Nel 1563, in base ad una relazione del Governatore Marco Antonio Piscicello, de Ribeira ordinò sei torri: Foro, Mucchia, Moro, Sangro, Penna, Saline, la cui costruzione però non iniziò subito.Nel 1568 Alfonso Salazar, commissario del presidente della Regia Camera di Summaria, dopo aver effettuato un sopralluogo insieme all'ingengner Scala, dispose la costruzione di quattordici torri: Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, "Chirano", Fossacesia, Senella e le sei del 1563; i lavori furono portati a termine entro il 1569.Buona parte delle torri abruzzesi fu costruita da Vincenzo Tavoldi, un bergamasco che con il fratello si stava occupando delle fortificazioni di Pescara e Civitella, e che il 1º aprile 1568 si aggiudicò l'appalto per otto di tali torri, impegnandosi a finirle entro diciotto mesi.Tra le altre fu quindi appaltata da Alfonso Salazar la costruzione di una torre "alla punta del Chirano, da essere vista da tutta la provincia".Da altri documenti risulta però che la costruzione della Torre di Cerrano era iniziata nel 1490-94, quindi è possibile che Salazar l'abbia solo portata a termine, utilizzandola inoltre come modello per le altre.L'opera era già completata nel 1582, nel 1585 il caporale Francesco Martinez ne è "Torriero".Per molto tempo la torre di Cerrano rimase un baluardo per il presidio e la difesa della costa, anche dopo che, all'inizio del XVIII secolo, entrò a far parte dei possedimenti degli Scorrano, Marchesi di Cermignano.Con il cessare delle razzie piratesche dal mare la torre perse la sua funzione militare.Aspetto attuale ed avvenimenti recentiLa costruzione originale del XVI secolo, che costituisce il nucleo del complesso attuale, è formata da un massiccio torrione a base quadrata in laterizio, alla base il lato esterno è di 12,80 metri mentre quello interno di 5,80 metri.Le mura hanno spessore decrescente e quindi risultano inclinate a piramide, ciascuna è coronata da quattro robusti beccatelli e tre caditoie sormontate da sei merli di fattura guelfa.L'altezza è di 12,60 metri esclusi i 90 centimetri dei merli.La tipologia è tipica delle torri costiere del Viceregno, molto simile alla "gemella" Torre del Salinello.Quando fu costruita la ferrovia fu eretto un alto muraglione di contenimento subito a valle della torre.Agli inizi del secolo scorso la torre fu acquistata da un ufficiale di Marina, Pasquale Filiani che, nel 1915 la fece restaurare e rendere abitabile; su progetto dell'ing. Vincenzo Rosati fu aggiunta la torretta superiore a forma di parallelepipedo regolare, ma arretrato, anch'essa coronata da sei beccatelli per lato e merli guelfi, più piccoli.Scale e vani furono ricavati nello spessore delle mura, nelle quali furono aperte varie finestre.Negli anni venti ne divenne proprietario il marchese De Sterlich, eccentrico esponente della nobiltà locale che, nel 1935 fece ampliare la Torre con l'aggiunta, sui lati sud ed est, di un'ala a forma di "L" comprendente un seminterrato ed i piani terra, primo e secondo.La sopraelevazione e l'ampliamento sono stati realizzati imitando i materiali e gli stili originari, e non hanno comportato modifiche sostanziali al nucleo originale.Successivo proprietario fu l’ingegner Tito MarucciNel 1981 la torre fu acquistata dall'Amministrazione Provinciale di Teramo che, dopo aver provveduto a lavori di ristrutturazione e consolidamento, nel 1983 vi istituì un Centro Ricerche e Studi; il 21 maggio 1983 il complesso fu affidata all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo.NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniFilmatoTorri costiere dell'Abruzzo Ulteriore|Cerrano
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http://it.wikipedia.org/wiki/Taddeo_Alderotti
Taddeo Alderotti.BiografiaScienziato e filosofo erudito, scrisse per l'amico e protettore Corso Donati, uno dei primi testi di medicina in lingua volgare, il "Della conservazione della salute".Taddeo Alderotti insegnò nell'università bolognese dal 1260, applicando, durante le sue lezioni di medicina, un innovativo metodo scolastico. Taddeo Alderotti iniziava la lezione con una "lectio" o "expositio" di un passo tratto da un testo autorevole (di Ippocrate, Galeno, Avicenna, ecc.). Procedeva poi per "quaestiones" con riferimento alle quattro cause aristoteliche: causa materiale (la materia della trattazione), causa formale (la sua forma espositiva), causa efficiente (l'autore dell'opera), causa finale (il fine o lo scopo dell'argomento prescelto). A questo punto il maestro formulava una serie di "dubia", cui facevano seguito i momenti euristici della "disputatio" ed, infine, della "solutio". Taddeo Alderotti all'ateneo bolognese ebbe come discepolo il celebre anatomista Mondino de Luzzi.Dante lo citò nel Paradiso, (XII, 83)Personalità legate a Firenze|Alderotti, Taddeo
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http://www.diatonico.com/festival/cantanti-festival-di-sanremo-2010.html
Sono stati finalmente diffusi i nomi dei concorrenti che nella prossima edizione del Festival di Sanremo saliranno sul palco dell’Ariston per concorrere nella categoria “Big”.Per la 60° edizione del Festival di Sanremo tornerà Arisa, la cantante che lo scorso anno ha vinto il Festival nella categoria “Nuove Proposte” con il suo tormentone “Sincerità” e che quest’anno cercherà la vittoria con un brano intitolato “Ma l’amore no”. Arriva direttamente dalle Nuove Proposte dello scorso anno anche Malika Ayane che per quest’anno propone “Ricomincio da qui”.Direttamente dai talent show arrivano invece Noemi con “Per tutta la vita”, Valerio Scanu con “Un attimo con te” e il vincitore di X Factor 3 Marco Mengoni. A grande sorpresa non parteciperanno quindi a questa edizione del Festival il vincitore dello scorso Marco Carta e Alessandra Amoroso, che più volte aveva ribadito il suo desiderio di salire sul palco dell’Ariston.Anche questa volta Povia è riuscito a convincere la giuria e ad essere ammesso al Festival, il problema quest’anno, come pure il precedente, non era la qualità della canzone, praticamente indiscussa, quanto più il suo contenuto, suscettibile di dar vita ad un mare di polemiche. Il brano che il cantante ha deciso di proporre, come già anticipato, parla dell’eutanasia e della storia di Eluana Englaro. La canzone si intitola “La verità (Eluana)”.[...] non parteciparà alla prossima edizione del Festival di Sanremo le soddisfazioni per la vincitrice di Amici non mancano affatto, dopo l’incredibile successo [...][...] aver letto la lista dei cantanti che parteciperanno alla 60° edizione del Festival di Sanremo nella categoria big, ora è la volta [...][...] di Sanremo, questa volta però non parliamo nè di Povia nè di altri cantanti della categoria Big ma di un artista che è tra i finalisti della categoria Nuova Generazione, ossia Nicolas Bonazzi e [...][...] pochi giorni dall’inizio di Sanremo tiene banco una questione molto delicata che riguarda Morgan, il cantante dei Bluvertigo, che [...]
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sostanza_corrosiva
Sostanza corrosiva.Una sostanza viene definita corrosiva'", o "'caustica, quando distrugge o danneggia in maniera irreversibile un'altra sostanza con la quale viene a contatto.Simbolo internazionale che indica che una sostanza è corrosiva.Simbolo internazionale che indica che una sostanza è irritante.Effetti sulla materia viventeLe sostanze corrosive comprendono gli acidi o gli alcali forti oppure soluzioni concentrate di acidi e basi deboli. I danni maggiori per la salute possono verificarsi in seguito ad ingestione, inalazione, contatto con occhi, mucose, epidermide e derma. Il risultato è un'ustione chimica. Provocano distruzione locale dei tessuti, esternamente o internamente, e cioè “bruciano” la pelle o, ad esempio, il rivestimento dello stomaco Queste sostanze determinano infatti l'idrolisi dei grassi e la denaturazione delle proteine e reazioni di idratazione che essendo esotermiche possono provocare un' ustione termica e non solo chimica.Una sostanza corrosiva se diluita ha un minore attività chimica e se non presenta effetto lesivo tissutale viene denominata irritante. Tuttavia la capacità di continuare a provocare danno tissutale dipende dal tempo di esposizione alla sostanza e il tipo di tessuto coinvolto. La pelle è generalmente meno sensibile all'azione di sostanze corrosive diluite mentre dev'essere evitato il contatto con occhi e mucose.Se la vittima vomita, spesso il vomito è frammisto a sangue. I corrosivi comuni sono l' acido cloridrico o muriatico, l'acido fenico, perossido d'idrogeno, acido nitrico, il dicloruro di mercurio e l' ammoniaca.Danno da inalazione di vaporiEffetti sulla materia non viventeLa corrosione di materia non vivente (ad esempio superfici metalliche) è un processo distinto.Voci correlateNoteSicurezzaCorrosive substance
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mushishi
Mushishi.è un manga di 10 volumi creato da Yuki Urushibara. L'opera ha vinto diversi premi: nel 2003 ha vinto l'Excellence Prize al Japan Media Arts Festival e il premio di Miglior Manga al Kodansha Manga Award nel 2006. La pubblicazione italiana del manga, curata da Star Comics, è prevista a partire dal mese di novembre del 2009. Il fumetto ha avuto anche un adattamento anime di 26 episodi prodotto dalla Artland nel 2005. Nel 2006 il registra Katsuhiro Otomo ha diretto l'adattamento live action del manga, presentato al Festival del cinema di Venezia.Trama"Mushishi" è costituito da episodi auto-conclusivi in cui di volta in volta il protagonista, il misterioso Ginko, entra in contatto con un diverso caso che coinvolge i Mushi, strane creature che racchiudono in sé la vita. Non proprio insetti o animali, ma comunque esseri viventi. Né buoni né cattivi. La convivenza di questi con l'uomo porta sovente a problematiche che soltanto un Mushishi ("cacciatore di Mushi") è in grado di risolvere.Per via di questa struttura esistono molti personaggi differenti e solo pochi vengono ripresentati nel corso di storie successive. L'unico personaggio cardine è Ginko che porta sulle spalle il peso di una amnesia che nasconde la sua fanciullezza e che vaga per il Giappone in cerca di nuovi casi, senza essere in grado di fermarsi a lungo in un posto per via della sua natura di attirare i Mushi a sé.Personaggi ricorrentiEpisodi animeSiglaVoci correlateCollegamenti esterniAnime per titoloMangaSeinenSerie televisive animeMushishi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_Autonoma_di_Barcellona
Università Autonoma di Barcellona.Le colonne della UAB, monumento della UniversitàL'Università Autonoma di Barcellona (in catalano "Universitat Autònoma de Barcelona" o abbreviato "UAB") è una università pubblica fondata nel 1968. Durante l'Anno accademico 2002-03 vi studiavano 49.164 studenti complessivamente e trovavano impiego oltre 3.000 accademici e ricercatori.La UAB è un'istituzione pioniera nella ricerca, grazie ai numerosi e avanzati centri che accoglie, e nell'organizzazione didattica, oltre che nei servizi per gli studenti e nella salvaguardia ambientale.StoriaL'origine del suo nome risale alla Seconda repubblica spagnola, quando la Università di Barcellona, in virtù della legge di autonomia universitaria, volle cambiare il proprio nome con l'attuale, anche per simboleggiare lo spirito di libertà e democrazia che si respirava a Barcellona prima dello scoppio della guerra civile, ma a causa dello scoppio della guerra e della repressione franchista non si realizzò nulla in concreto.La UAB fu fondata ufficialmente per decreto legislativo il 6 giugno 1968, e il 27 luglio fu aggiunto al decreto la disposizione di creare le Facoltà di Lettere, Medicina, Scienze Naturali e Scienze Economiche: il 6 di ottobre dello stesso anno iniziavano i corsi di lettere presso il monastero di San Cugat, e pochi giorni più tardi anche i corsi di Medicina presso l'Hospital San Pau a BarcellonaNel 1969 venne acquistato l'enorme estensione terriera sulla quale sorge oggi il Campus, e si misero in moto le altre Facoltà, cui si aggiunsero negli anni tutte le Facoltà e le Scuole professionali di cui è dotata oggi la UAB, con investimenti notevolissimi.Con il crollo della dittatura di Franco nel 1976, l' Università Autonoma introdusse un piano per la creazione di un modello di Ateneo democratico e libero conosciuto come il "Manfesto di Bellaterra" e due anni più tardi, con l'approvazione dello Statuto d'autonomia della Catalogna, la UAB passò sotto il controllo della Generalitat de Catalunya.Nel periodo tra il 1985 e il 1992 l'Ateneo fu sottoposto a un incessante processo di riforma e si costruirono numerosissimi altri edifici: il complesso abitativo costruito per gli atleti delle Olimpiadi del '92 fu messo a disposizione degi studenti della UAB e costituisce oggi la residenza universitaria detta "Villa Universitaria".UbicazioneLa maggior parte dei servizi e delle infrastrutture di questa università sono dislocate nel campus di Bellaterra nel municipio di Cerdanyola del Vallès, ma possiede anche centri di docenza a Sabadell, Manresa e nella città di Barcellona.Il Campus, nucleo della UAB, dista circa 30km dalla città di Barcellona, con la quale è comunicato da 2 linee ferroviarie e numerose linee di autobus ed è sito al lato dell'autostrada AP-7.InfrastruttureSecondo i dati del 2005 è costituita da 50 dipartimenti che abbracciano ogni settore di ricerca, raggruppati in 11 facoltà che danno vita a oltre 70 indirizzi di studio e oltre 90 corsi di specializzazione.Acooglie 16 tra facoltà e scuole professionali, 33 istituti e centri di ricerca, un cinema-teatro, una piazza con vari negozi, una scuola infantile e un asilo, varie mense e ristoranti, un centro sportivo a prezzi agevolati dotato di ogni attrezzatura,piscine, campi da calcio,tennis,pallavolo,pallacanestro,piscine, un ospedale veterinario,un poliambulatorio, stalle, una caserma dei vigili del fuoco, un servizio di vigilanza interno,una residenza universitaria (Vila universitària),un servizio di bus interno.Galleria fotograficaPersonaggi famosiAltri progettiCollegamenti esterniBarcellonaUniversità in SpagnaAutonomous University of Barcelona
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http://www.pievedirevigozzo.org/07latino/spiegazioni/pagS04.htm
Stallum in choro et locum in capitulo:Espressione ecclesiastica che incontriamo nei Decretali di papa Gregorio IX, testi legislativi emanati da pontefici e successivamente confluiti nel "Corpus iuris canonici". "Scranno nel coro" e "posto nel capitolo" sono due figure retoriche usate per indicare "la persona" del canonico della cattedrale. Si trattava di ecclesiastici che avevano tra i principali doveri la recita dell'ufficio divino "in coro" e formavano un "collegio/capitolo" che inizialmente aveva addirittura l'autorità di eleggere il vescovo, di condizionarne le scelte e, in caso di sede vacante, di sostituirlo in toto. Equivale quindi nell'uso quotidiano alla espressione italiana: detenere le leve del potere o essere nella stanza dei bottoni!.Stat sua cuique dies:E' fisso per ognuno il suo giorno (Virgilio Eneide libro X)Troviamo questa frase nella descrizione del duello tra Pallante e Turno. Il giovane troiano rivolge una preghiera ad Ercole, un giorno ospite di suo padre, affinché guidi la sua arma. Vane sono le suppliche che Ercole rivolge a Giove. Il Dio gli ricorda di essere anch'egli impotente di fronte al volere del fato: Stat sua cuique dies, breve et irreparabile tempus omnibus est vitae (=È fisso a ciascuno il suo giorno, è breve per tutti, e non revocabile). Pallante primo scaglia la lancia contro Turno, ma questa dopo averne perforato lo scudo sfiora solo la spalla dell'avversario. La lancia invece del re dei Rutuli affonda nel petto del giovane uccidendolo.L'espressione completa "in statu quo ante" significa nella stessa condizione in cui si trovava prima. Espressione mutuata dal linguaggio giuridico e diplomatico con la quale si indica che una situazione, modificatasi in seguito a determinati avvenimenti, ritorna ad essere esattamente come prim Dal linguaggio diplomatico è passata all’uso comune e familiare, nel quale significa che una cosa rimane allo stato in cui si trovava prima.Stella clavisque Maris Indici:Motto della Repubblica di Mauritius, isola nell'Oceano Indiano sud-occidentale, a circa 900 km a est del Madagascar. Quando ancora non esisteva il Canale di Suez per le navi che circumnavigando l'Africa si spingevano ad oriente serviva da punto di riferimento nella rotta verso le Indie. Oltre all'isola principale, la repubblica comprende anche le isole di Saint Brandon e Rodrigues e le Isole Agalega.Ama lo studio. (Proverbi, XXIII, 30).È un monito della Sacra Scrittura, che si trova nel libro dei Proverbi, attribuito a Salomone. cercando di ricordare che lo studio dev’essere diretto non già al buon successo nella scuola, ma alla pratica della vita: "Non scholae, sed vitae discimus".Gli studi alimentano la giovinezza e rallegrano la vecchiaia. (Cicerone, Pro Archia, VII, 16).Sentenza che, nella seconda parte, si può intendere in due modi: cioè sia che gli studi sono un conforto anche nell’età senile, sia che gli studi fatti in gioventù preparano una vecchiaia decorosa ed agiata.Stultorum numerus est infinitus:I pensieri espressi in questo libro della sacra Bibbia, erroneamente attribuito al re Salomone, rivelano una mente che medita i problemi fondamentali della vita e pur non sapendo o volendo dare una soluzione agli stessi constata con rassegnazione la assoluta nullità di tutto ciò che è terreno. I suggerimenti dell'autore a prendere dalla vita quel poco che essa è in grado di offrire e di questo poco goderne, sembrano scaturire da una profonda e pacata conoscenza che egli ha del mondo.Un consiglio stolto, non solo non ottiene buoni risultati, ma porta gli uomini alla rovina. (Fedro).Questa morale si trova nella favola: I cani affamati. Dei cani affamati vedendo una pelle d'animale a mollo sul fondo di un fiume. Per poterla tirare fuori e mangiarsela più facilmente, si misero a bere l'acqua per prosciugarla: ma morirono scoppiati prima di toccare quello che volevano..Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabitur et, si compresserit labia sua, intellegens: Anche lo stolto, se tacerà, sarà considerato saggio ed intelligente se terrà chiuse le sue labbra, (Antico Testamento Proverbi 17, 28).Il libro dei "Proverbi" rappresenta un'ampia raccolta di sentenze, motti e aforismi a carattere didattico. Si ritiene che parte di questa raccolta sia dovuta al re Salomone noto per la sua sapienza e per la sua sagacia. Il detto è molto simile al nostro proverbio: "un bel tacer non fu mai scritto" e "il silenzio è oro". Detto segnalato da Alberto Di S.Li fecero passare sotto il giogo. (Eutropio, Breviario, I, 9).Passare sotto il giogo era per i Romani la più grande umiliazione, che gettava un’ ombra di disonore su tutta la vita, come segno di sconfitta patita. La subirono, come narra Eutropio, i consoli T. Veturio e S. Postumio, con l’esercito romano, alle Forche Caudine (Gola di Montesarchio) per opera dei Sanniti. La frase si ripete per alludere a una qualche sconfitta.Vedi anche"obtorto collo"Proverbio antico. La libertà deve essere moderata dalle leggi dello Stato, per non degenerare in licenza.Successor est missus: Fu inviato il successore. (Eutropio, Breviario, VI, 9).Mentre Lucullo, condottiero Romano, passando di vittoria in vittoria, preparava una spedizione contro i Persiani, fu sostituito da un altro generale. Ad episodi di questo tipo allude anche Virgilio con quel verso: "Carpent tua poma nepotes" che può essere tradotto: "Altri mieteranno dove tu hai seminato; altri mangeranno il frutto dei tuoi sudori".Successus ad perniciem multos devocat:È dimostrato con la favoletta di quel petulante che, tirato un sasso ad Esopo non solo si sentì rispondere "bravo" ma ebbe anche dallo stesso in premio una moneta. "Mi dispiace", aggiunse dispiaciuto il poeta , "di non aver altro, ma vedi quel ricco e potente signore che viene verso di noi? Tiragli una pietra e ne riceverai un premio". Infatti, a titolo di premio, quell' importuno venne crocifisso.La fortuna dei malvagi è una brutta seduzione per molti. (Fedro)Fedro ricava questa morale dalla seguente favola: Un tale, attaccato da un cane furibondo, gli gettò un pane bagnato del suo sangue, che si riteneva essere in simili casi un rimedio infallibile. Ma Esopo gli disse: Per carità, non farti vedere dagli altri cani, perché vedendo che questo è il premio che diamo loro, ci mangeranno vivi!Sufficit diei malitia sua:"Nolite ergo esse solliciti in crastinum crastinus enim dies sollicitus erit sibi ipse: sufficit diei malitia sua" (=Non preoccupatevi dunque per il domani, poiché il domani sarà sollecito di sè stesso: a ciascun giorno basta il suo affanno). E' l'invito di Gesù ad evitare vane ed eccessive preoccupazioni. E' lecito per ogni uomo prudente porsi simili domande, ma occorre evitare l'ansia tormentosa per le necessità materiali dimenticando che sopra alle umane vicende c'è la Provvidenza del Padre. Ben diverso dal "Carpe diem" di Orazio che suggerisce di vivere alla giornata credendo il meno possibile nell'indomani.Non dobbiamo preoccuparci per gli eventuali mali futuri; basta rassegnarci a sopportare la croce quotidiana. In altre parole è l’antico nostro proverbio: "Non fasciarsi la testa prima d’averla rotta".Sui generis:L'espressione è usata sia come sinonimo di strano, cervellotico o bizzarro sia per denotare caratteristiche peculiari di cose o persone. Come capo quello è bravissimo anche se un pò "sui generis", il profumo della rosa è inconfondibile , è veramente "sui generis"
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http://www.ecoblog.it/post/6719/new-york-il-disastro-ecologico-di-ground-zero/1
New York giaceva come un immenso gigante moribondo che pure continuava ad appestare l’atmosfera, e quell’aria, un misto di piombo, amianto e benzene è stata respirata dai vigili del fuoco, dai soccorritori, medici, paramedici, volontari, gente comune che hanno iniziato a scavare a mani nude per tirare fuori i superstiti e poi per tirare fuori i morti e poi per arrivare fino al fondo e misurare quanto era stata ampia la ferita e fino a che punto mortale. Ma questo lo avrebbero scoperto solo qualche anno dopo.La distruzione del World Trade Center (WTC) l’11 settembre 2001 ha causato il più grande disastro ambientale che mai ha colpito New York City (Claudio 2001; Landrigan 2001). La combustione di più di 90000 L di jet fuel a temperature superiori al 1000 [gradi] C ha rilasciato un fumo denso e intensamente tossico contenente fuliggine, metalli, composti organici volatili (COV) e acido cloridrico. Il crollo delle torri ha rilasciato migliaia di tonnellate di particolato (PM), composto da polvere di cemento, fibre di vetro, amianto, piombo, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), bifenili policlorurati (PCB), organoclorato pesticidi, policlorobifenili, diossine e furani (Clark et al. 2003; Lioy et al. 2002; McGee et al. 2003). Questi materiali sono stati dispersi nella downtown, Brooklyn, per miglia e oltre. Sono entrati negli uffici, scuole e edifici residenziali.si si, come i domino, cosi’ faceva cadere uno dopo l’altro tutti i grattaceli di new york, una demolizione controllata su vasta scala atta a costruire una nuova superstrada dove poter far passare vagoni di supertermite nanocomposita e far atterrari aerei-ologrammi… (citazione di un po’ delle teorie che girano. ma ce ne sono cosi’ tante…).Per fortuna non solo i media “ufficiali” fanno finta di nulla…..ovvero fanno finta che le teorie alternative non esistano. Sono troppo imbarazzanti certe cose, ci si vergogna di essere umani quando ci sono complottisti che sono un insulto alla Logic-a umana… (ovvio poi ci sono trasmissioni “ufficiali” che non si vergognano di nulla, come matrix con un Mentana davvero ridicolo…., ma lui non fa parte dei media “ufficiali” vero?)…e chisenefotte di quattro stracciaroli morti di fame non lo vogliamo aggiungere?come si possono paragonare vite di gente che vale qualcosa trucidata per interesse (o terrorismo o complotto comunque sia è stato fatto per un guadagno) e dei civili di new york con quattro pezzenti i che al mondo al mssimo possono dare l’aids e ulteriori grane perchè “poverini hanno fame invesce che sistemare i nostri caxxi mandiamo dei soldi a loro”…zappa in mano e a piantar cavoli che il cavolo la fame la fà passare! che tristi questi discorsi da comunistelli sfigati di provincia….
2,172,954
http://it.wikipedia.org/wiki/Classe_Kaiser_%28nave_da_battaglia%29
Classe Kaiser (nave da battaglia).La classe di navi corazzate monocalibro tedesca "Kaiser", composta da 5 navi, era il seguito alla precedente classe Helgoland.TecnicaLe principali differenze erano lo spostamento prevalentemente lungo la linea centrale dei cannoni posti in 5 torri, e soprattutto il calibro aumentato a 305 mm (12" contro i 11" della precedente). Le navi erano le SMS "Kaiser, Fredrich der Grosse, Kaiserin, König Albert, Prinzregent Luitpold".Inoltre, le torri di tiro erano sistemate in modo più efficente, con le due anteriori sovrapposte e solo due torri laterali che entro certi limiti di arco di tiro potevano sparare di bordata contemporaneamente. L'apparato motore, invece era costituito da turbine a vapore invece che dalle vecchie caldaie a tripla espansione utilizzate fino ad allora.Destino finaleTutte e cinque le navi si autoaffondarono a Scapa Flow dopo la fine della prima guerra mondiale per non cadere nelle mani degli inglesi.GalleriaCollegamenti esterniNoteClassi di navi da battaglia monocalibro|Classi di navi da battaglia|KaiserKaiser class battleship
7,011,555
http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2005/04/205969.shtml
dalla Gazzetta del Mezzogiorno In Basilicata tra comizi e propaganda - Lo slittamento delle elezioni regionali al 17 ed al 18 aprile ha prolungato la lunga campagna elettorale nella piccola regione (600 mila abitanti) POTENZA - In tutta Italia si commentano i risultati politici e ci sono anche i primi scossoni, in Basilicata no: i lucani sono ancora alle prese con i comizi e con la propaganda elettorale. Lo slittamento delle elezioni regionali al 17 ed al 18 aprile non ha tolto alcun significato alla contesa nella piccola regione meridionale (popolazione di 600 mila abitanti). La partita è soprattutto un duello tra l’Unione, che cerca sia la conferma che il sigillo della dodicesima regione dopo la scorpacciata del 3 e del 4 aprile, e la Casa delle Libertà, che tenta di scardinare il monocolore del centrosinistra al governo di tutte le principali istituzioni lucane (Regione, Province di Potenza e Matera, Comuni capoluogo). Tre le liste "outsider" che cercheranno di rosicchiare quote di consenso alle due coalizioni.Intanto alle Amministrative del 3 e del 4 aprile, in cui circa 45 mila lucani sono stati chiamati per il rinnovo di dieci consigli comunali, 7 amministrazioni sono state conquistate o riconquistate dal centrosinistra e 3 dal centrodestra.Sono 5 i candidati alla poltrona di governatore della regione per raccogliere il testimone che sarà lasciato da Filippo Bubbico (Ds), governatore uscente e candidato come consigliere regionale nella lista Uniti nell’Ulivo in provincia di Matera.In lizza il presidente uscente del Consiglio regionale, Vito De Filippo, per l’Unione (Uniti nell’Ulivo, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Udeur, Verdi, Italia dei Valori, Liberaldemocratici), Cosimo Latronico per la Casa delle Libertà (FI, An, Udc, Confederazione di Centro), Margherita Enrichetta Torrio (Nuovo Psi), Roberto Fiore (Alternativa sociale - Con Mussolini) e Rosangela Mancuso (Unità Popolare).Proprio la “riammissione con riserva” in extremis della lista di sinistra Unità popolare, sancita solo l’1 aprile dal Consiglio di Stato che ha ribaltato la ricusazione della Commissione elettorale, ha costretto la Prefettura di Potenza a rinviare le elezioni perchè i presentatori della lista si sono avvalsi del diritto di campagna elettorale che non avevano potuto esercitare nemmeno per un giorno. Al macero così sono finiti manifesti e schede elettorali, fatti ristampare corretti. I candidati hanno tenuto aperti i comitati ed i lucani sono stati a guardare in tv come l’Italia ha votato il 3 ed il 4 aprile.La campagna elettorale è finita dunque ai ‘tempi supplementarì. La prima settimana è trascorsa in parte anestetizzata sia dal contraccolpo dell’elezione rinviata sia per il lutto nazionale e per i funerali del Papa, una scomparsa avvertita sentitamente nella regione lucana che il Pontefice visitò nel 1980 dopo il terremoto in Irpinia e nel 1991 in visita pastorale.Così solo da due giorni le coalizioni ed i candidati sono tornati ad ‘affilarè gli argomenti di campagna elettorale, nel solco dei temi che hanno caratterizzato già la vigilia del voto prima della falsa partenza. Il travolgente successo dell’Unione ha portato altro entusiasmo in Basilicata alla coalizione che sostiene De Filippo. Il candidato governatore vuole consegnare all’Unione anche la 12.esima regione per colorare di rosso un’altra regione sulla cartina dell’11-2.Non a caso i leader dell’Unione ci saranno: già fissate le visite di Antonio Di Pietro (Italia dei Valori), del segretario dello Sdi, Enrico Boselli, che sarà il 12 aprile a Potenza e del segretario dei Ds, Piero Fassino, che il 14 aprile nel capoluogo terrà un comizio insieme a De Filippo. Latronico sta rintuzzando con le convention della Casa delle Libertà ed attende anche visite di ministri e leader nazionali già presenti durante la vera campagna elettorale.Alle Amministrative sono stati rinnovati 10 Comuni, tutti con sistema maggioritario a turno unico in quanto aventi popolazione inferiore a 15 mila abitanti. A liste civiche di centrosinistra o liste dell’Unione sono andati i Comuni di Moliterno, Avigliano, Maratea, Carbone, Forenza (nel potentino), Salandra e Irsina (nel materano), a liste civiche di centrodestra o a partiti della CdL sono andati Corleto Perticara e Tolve (nel potentino) e Montalbano Jonico (nel materano).La Margherita, partito di appartenenza di De Filippo, ha salutato positivamente l’esito delle elezioni comunali per bocca del coordinatore regionale Salvatore Margiotta che è andato anche oltre dicendo che «la grande vittoria del centrosinistra, con un risultato parziale di undici regioni a due, è destinato ad arrotondarsi in un 12 a due quando anche la Basilicata potrà finalmente votare». Nel 2000 la coalizione di centrosinistra vinse con il 63,4 per cento, con Filippo Bubbico eletto governatore. Il 17 ed il 18 aprile si vota anche in un Comune potentino, Genzano di Lucania (a turno unico).Alle urne sono chiamati 552 mila lucani di cui circa 70 mila iscritti nell’anagrafe degli italiani all’estero (Aire) e, a causa del rinvio delle elezioni, si teme una quota maggiore di astensionismo. Si vota con il vecchio sistema perchè l’Assemblea lucana non ha approvato nè il nuovo Statuto nè ha messo mano alla legge elettorale.Il sistema vigente prevede che 24 dei 30 membri dell’Assemblea lucana siano eletti con il “proporzionale” sulla base delle preferenze nelle liste provinciali delle due circoscrizioni di Potenza e di Matera mentre gli altri 6 componenti dell’Assemblea vengono eletti con un criterio “maggioritario”. Oltre alle liste provinciali sono in campo le liste regionali, i cosiddetti “listini”. I cinque candidati a governatore sono ciascuno il capolista del listino della propria coalizione o della propria lista singola. Viene eletto presidente il capolista più suffragato mentre il secondo classificato diventa consigliere regionale.Tre sono i casi di suddivisione dei seggi con il criterio maggioritario. Nel caso in cui le liste collegate nelle province abbiano già avuto più del cinquanta per cento dei seggi al capolista o alla lista che vince nel maggioritario sono assegnati metà dei seggi a disposizione mentre gli altri sono attribuiti proporzionalmente alle liste provinciali collegate con i capilista e le liste perdenti nel maggioritario (il cosiddetto “premio di opposizione”).Invece, nel caso in cui le liste collegate nelle province con la lista maggioritaria vincente abbiano ottenuto più del 40 per cento di seggi ma meno del 50, allora alla lista vincente nel maggioritario sono assegnati tutti i seggi riservati a quella quota. Infine, nel caso in cui il capolista e la lista vincente nel maggioritario abbiano ottenuto meno del quaranta per cento dei seggi vengono assegnati tutti i seggi del maggioritario più una quota di seggi aggiuntivi pari a quella necessaria per garantire ai vincitori almeno il 55 per cento dei seggi del Consiglio (”premio di maggioranza”).
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http://www.tvblog.it/post/12683/stefano-accorsi-e-claudio-santamaria-a-sanremo-per-cantare-de-andre-trovata-artistica-o-esca-per-lauditel
Stefano Accorsi e Claudio Santamaria al Festival di Sanremo per cantare De Andrè. Trovata artistica o esca per l'auditel?pubblicato: lunedì 16 febbraio 2009 da Stefano SgambatiIl Festival di Sanremo è cominciato ufficialmente con la prima conferenza stampa. Tra lanci ottimistici e prosopopee, la kermesse musicale, tra le altre cose, proporrà Fabrizio De André cantato da Stefano Accorsi e Claudio Santamaria.E’ l’idea di Paolo Bonolis: mercoledì sul palco dell’Ariston ci sarà la PFM a rendere omaggio, con “Bocca di Rosa”, al più grande poeta italiano del dopoguerra, che proprio il 18 febbraio avrebbe compiuto 69 anni, insieme ai due noti attori. Al che uno si ferma un momento, semmai col cornetto alla crema a metà strada tra il giornale e la bocca, e dice: lo fanno apposta. Allora lo fanno apposta a farsi odiare, quelli del tubo catodico. Non è cattiveria, non vuole essere snobismo però, sul serio, immaginarsi “Bocca di Rosa”, cantata da Accorsi e Santamaria, fa venire immediatamente voglia di una gastroscopia, così, per espiare e tornare in pari con l’ordine naturale delle cose.Da queste parti, s’è detto, si difende Paolo Bonolis coi denti, però quest’operazione sa di ammiccamento al “botteghino” quanto e più una rissa verbale di “Uomini e donne“. Certe volte si sente il bisogno, quasi fisico, che siano gli stessi interpreti del piccolo schermo a fare un deciso passo avanti verso di noi, gli spettatori, i cronisti, gli appassionati. Dare credito e poi ritrovarsi davanti agli occhi la notizia che “Bocca di Rosa”, oltre che dalla PFM, verrà cantata da Claudio Santamaria e Stefano Accorsi, fa digrignare i denti come per un brutto sogno. Amanti o meno di De André, la questione qui è che da un festival della canzone - IL festival della canzone - ci si aspetterebbe maggiore qualità, maggiore sensatezza di fronte a certe scelte. Soprattutto se si parla di musica.Personalmente - e dico personalmente - sono da troppo tempo addentro a determinati meccanismi per non comprendere a fondo l’esigenza di sbancare l’auditel, di fare colpo, di attrarre pubblico di una certa fascia d’età, per esempio quella degli appassionati di Santamaria e Accorsi, tuttavia resto dispiaciuto, ecco, non vorrei esagerare, dispiaciuto, quando mi ritrovo davanti certe commistioni di genere peccaminose. De André, almeno lui, va cantato da chi se lo può permettere. De André, a Sanremo, kermesse che lo stesso poeta genovese ha sempre detto di seguire volentieri, deve essere proposto da chi se lo merita. Dicono i critici che il Festival dovrebbe mettere la musica in primo piano: così facendo non sembra che si raggiunga lo scopo. Così facendo si ammicca allo scopo. Si fa fesso il pubblico, che si spera accontentato.Bonolis ha spiegato che la scelta è stata mossa da esigenze artistiche, non altro. Ha parlato di una specie di festival dell’arte, in cui gente capace in varie direzioni si cimenta con altre branche della creazione umana. Non ci credo. Puzza di riunione commerciale da tutte le parti: prendiamo una poesia di De André, probabilmente di nicchia, e trasformiamola in un fatto di costume, di massa. Uniamo la più alta delle muse con i gridolini adolescenziali delle quattordicenni in sala. Mescoliamo la delicatezza del pentagramma con il frastuono dei telefonini con cui Santamaria e Accorsi verranno immortalati e poi proiettati qua e là, per i canali possibili che la tecnologia moderna mette a disposizione di chicchessia. Funzionerà, non c’è dubbio. Dice ancora Bonolis che ormai l’ossessione della “nota perfetta” è passata di moda. Adesso quello che conta è il sentimento, la partecipazione, il melting pot artistico, appunto: Accorsi e Santamaria, insomma, potranno pure stonare perché l’obiettivo dell’esibizione punta in un’altra direzione. A maggior ragione, perché non far leggere Walt Withman dai Fichi D’India, a questo punto? Potrebbe anche riuscire, non dico di no: il fatto è che certi esperimenti non dovrebbero essere provati in partenza.Questione di gusti, si dirà: in fondo Santamaria ha anche interpretato Rino Gaetano per RaiFiction, non stonando affatto, e Accorsi, con “Le Passanti” di De André in sottofondo, recitò la scena iniziale del film “L’amore ritrovato”. Tutto va bene: la musica, Bonolis, la commistione di generi, Faber, la Pfm, l’auditel ed ogni altra cosa possibile. Dubbi compresi e anche una certa delusione di chi spera sempre, oltre ogni motivo ragionevole, che la televisione, per una volta, possa pensare a “trasmettere” e non ad “architettare”.(8 Voti | Media: 3.63 su 5)14 commentiArticoli similiL'Italia segna, ma la Rai è in pubblicità del 03 set 2010Miss Italia 2010 - Si arricchisce la lista degli ospiti del 03 set 2010Ti lascio una canzone e C'è Posta per te si sfidano da venerdì 10 settembre del 03 set 2010Ti lascio una canzone: Antonella Clerici si allontana dal mercoledì e Il peccato e la vergogna. Nuova collocazione, sabato vs la De Filippi del 03 set 2010Milly Carlucci a TvBlog: "Con questa edizione concludo il mio progetto a Miss Italia" del 03 set 2010CategorieRaiUno Paolo Bonolis Festival di SanremoArgomenti Similiauditel, bocca di rosa, claudio santamaria, fabrizio de andrè, festival, musica, paolo bonolis, pfm, rai, rai uno, rai1, rino gaetano, san remo, sanremo, stefano accorsiGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)16 feb 2009 - 19:27 - #1-1 puntoSarà anche esigenza di auditel, ma la musica è di tutti e tutti possono rendere omaggio ad un grande della musica, siano essi attori, cantanti panettieri o quant altro. Non vuole essere snobismo, ma un pò lo è, la musica unisce tutti.16 feb 2009 - 19:30 - #2-1 punto16 feb 2009 - 19:34 - #3-2 puntinon ci vedo nulla di male. per il fatto dell’auditel ti sorprendi? ma la TV di oggi si basa sugli ascolti…. non ci vedo nulla di scandaloso o fuori le righe…per quel che riguarda la canzone in se… beh.. dopo che l’hanno cantata i farias a x factor penso possa cantarla chiunque :Dscherzi a parte…è una canzone..bella canzone… ed invece di riproporla mettendo su un vinile di de andrè , la fanno interpretare. non ci vedo nulla di male :)il problema è il risultato..ma ancora non possiamo saperlo :D16 feb 2009 - 19:36 - #4Meravigliao@16 feb 2009 - 19:36 - #516 feb 2009 - 19:38 - #6Vabbè che non sia più un festival ma il circo lo sanno tutti.Ci vanno nell’ordine: il piccione gay, amici, la sanguinaria, laurenti, iva e il prezzo è giusto, albano e tutti gli uliveti, dolcenera rossoamara giallopagliericcio, benigni e maligni, insomma tutto tranne le canzoni.E’ la prova che se non ci apiccicano un sacco di varietà le canzoni non se le fila nessuno.AH l’italia… se non ci fosse…bisognerebbe ……………….. festeggiare16 feb 2009 - 19:49 - #70 puntikeolo mi hai fatto morire hahah…io penso che comunque la musica abbia anche una buona parte in percentuale a sanremo.dopotutto nella settimana post sanremo ed anche dopo le classifiche sono piene di canznoni sanremesi…io lo guardo per le canzoni.. il resto mi aggrada la serata ( a volte)luca6516 feb 2009 - 20:08 - #8-1 punto2 dei nostri migliori ATTORI e sopratutto INTELLIGENTI e una SPANNA sopra molti , SANTAMARIA CANTA DA DIO !! un’ottima idea , xme GRADITA pure da GRANDE FABRIZIO . X TE NO !!!!??????????? ma che gusti hai ???? e chi avresti voluto ad omaggiare DE ANDRE’ ??? ma non e meglio che spendi due parole su … ridicolo povia ? o una 70ANNI che ha un testo osceno come la zanicchi ? o albano trito e ritrito ? o bonolis che parla con un linguaggio da notaio schizzato del primi dell’ottocento ???Astrakan16 feb 2009 - 20:12 - #91 puntoMa De andrè ha avuto una degna commemorazione già alcune settimane fa nel programma di Fazio.Inutile doppione.Sarebbe auspicabile un Festival del tutto proiettato in avanti e non affidato alla retorica dei ricordi.IO E LA TV16 feb 2009 - 21:06 - #100 punticapisco la PFM…ma perchè Accorsi e Santamaria???? Altra marchetta per una fiction RAI???? Ma un omaggio anche a Valentina Giovagnini, Mino Reitano e Mike Francis no????16 feb 2009 - 21:08 - #111 puntoCordelia Chase16 feb 2009 - 22:01 - #120 puntiIo spero, anzi voglio credere che la poesia, in musica o in versi che sia, diventi sempre più fatto di costume, di massa. Le coscienze, gli esseri umani migliorerebbero. Peccato che ci siano i finti intellettuali come Stefano Havana a mettere limiti.16 feb 2009 - 22:38 - #132 puntiCi sono delle cose che non vanno fatte. So che può sembrare “tranchant”, ma alcune cose, ogni tanto, uno se le sente di stomaco, punto e basta. Nascono lì, un po’ sopra l’ombelico, laddove i grandi artisti dell’umanità hanno partorito le loro opere più belle; senza motivo, senza logica, senza pretesa di essere capiti. Ci sono delle cose che io sento, di stomaco, che non dovrebbero essere fatte: far cantare “Bocca di rosa” ad Accorsi (uno dei peggiori attori italiani di sempre) e a Santamaria (uno degli attori italiani più insignificanti di sempre), ecco, è una di quelle cose che NO, non va fatta. Non è questione di gusti: in certi frangenti bisogna saper dire no. Io sono per il Festival, sono per il divertimento, per la leggerezza, per il disimpegno: Far cantare “Bocca di rosa” a quei due lì è una cosa da codice penale. Non è gusto mio o vostro. E’ umanità.[Ste]OLO17 feb 2009 - 22:14 - #140 puntiPUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Commenta questo articoloRegistrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Anteprima del commentoGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei Famosi 7La Pupa e il Secchione 2
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gnarkill
Gnarkill.Gli Gnarkill'" sono una band americana fondata dalle due menti dietro alla serie di video CKY Bam Margera (alle tastiere) e Brandon DiCamillo (alla voce) insieme a Jess Margera (alla batteria, già componente dei CKY). Il resto della formazione è composto da Rich Vose alla chitarra e Matt Cole al mixer. La musica del gruppo è stata usata nel film di Bam Margera, in CKY4 e in alcune puntate di Viva La Bam.Le originiNel film del 2002 di Bam Margera, il personaggio Hellboy (interpretato da Rake Yohn, altro membro della crew di CKY) acclama gli Gnarkill (nome puramente inventato per un gruppo inesistente) come il migliore gruppo del mondo.Dopo la pubblicazione in tutto il mondo del film, Bam ricevette migliaia di lettere ed email nelle quali i fans richiedevano dove si potesse trovare materiale del gruppo, grazie anche all'identificazione degli Gnarkill con il gruppo col quale Brandon DiCamillo si esibisce brevemente alla fine del film, con una canzone soprannominata "Handicapped Handjob" dai fan.Allora, non riuscendo a credere che così tante persone avessero creduto nell'esistenza del gruppo, col fratello Jess e con l'amico Brandon DiCamillo decisero di fondare il gruppo.Dal vinile al primo albumIn due settimane nel 2002 registrarono 9 pezzi utilizzando due microfoni ed un registratore a 4 tracce. Tutto il materiale venne registrato rigorosamente al mattino, dopo nottate a casa di Bam e Jess dedite all'alcol.Nel 2002 venne stampato in 1000 copie il loro primo vinile, con in copertina un teschio giallo, la cui maggior parte venne distrutta nel crollo del tetto del Transition Store. I possessori delle poche copie vendute (circa 20, secondo Jess) vendettero le loro copie ad alto prezzo.L'1 agosto 2003 viene pubblicato per la 90 Records "Gnarkill" che vende 500.000 copie.Gnarkill vs. Unkle Matt & The Shitbirdz e il futuro terzo albumDopo tre anni dal debutto degli Gnarkill, approfittando del momento di pausa di Bam e di Brandon e della pausa del tour dei CKY, il gruppo decise (dopo l'acquisto di un'attrezzatura migliore per la registrazione) di produrre un altro album insieme allo zio di Bam e Jess (già artista Glam Metal alla fine degli anni 80) Unkle Matt & The Shitbirdz sotto la sua etichetta, la Shittybirdz Rekitz.Il disco spazia da pezzi metal a canzoni accompagnate dal piano, includendo la voce di Unkle Matt e di altri amici e parenti (tra cui Rake Yohn e un altro zio di Bam e Jess, Don Vito). Il 16 maggio 2006 viene pubblicato "Gnarkill vs. Unkle Matt & the Shitbirdz".Il titolo del nuovo album, che verrà pubblicato solo su iTunes e non su CD, dovrebbe essere "Ten Gallons of Fuck You Juice" oppure "Gnarkill III" e Brandon DiCamillo dovrebbe aver già registrato quattro canzoni. Voci dicono anche che Chad Ginsburg dei CKY suonerà un pezzo di chitarra nel nuovo album.DiscografiaVideografiaGli unici due video del gruppo sono inclusi nel film CKY4.Collegamenti esterniGruppi musicali di musica demenzialeGnarkill
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http://www.motoblog.it/post/2048/max-biaggi-continua-ad-allenarsi/2
Caro Moderatore, io ti scrivo a nome di tutti, perchè il tuo blog sulla moderazione e le tue azioni sono assolutamente poco chiare, se vuoi migliorare la situazione generale che ormai e davvero grave, hai 2 possibilità secondo me: 1) o affermi chiaro e tondo a tutti che non esiste moderazione,e che quindi ti affidi al buon senso dei lettori,(buon senso che alcuni non hanno,e non rispettano quindi quello degli altri)oppure punto 2) se vuoi veramente migliorare questa situazione abbastanza grave, allora dovresti assumerti le tue responsabilità, fare delle regole chiare,semplici,che siano buone per tutti,e soprattutto farle rispettare, perchè se tu fai un blog sulla moderazione, e poi cominci a fare affermazioni cosi forti nei confronti di mes ed altri, salvo poi non fare nulla, tu non prendi in giro costoro, ma tutti quelli che sono convinti che tu vuoi tutelare,quindi abbi un pò di rispetto per chi cerca di essere educato, oppure lavatene le mani perchè se prenderai provvedimenti di tanto in tanto, la cosa che mi viene assolutamente da pensare sia me che agli altri, e che tu bandi nick e utenti in base a simpatia, e questo non è giusto, insomma dicci cosa vuoi fare, se dobbiamo badare ai bambini, o possiamo sperare di creare un utenza moderata dove tutti, hanno piacere a postare, almeno in questo modo ognuno potrà decidere se adeguarsi o meno. io il mio parere e che motoblog sia un ottimo sistema di comunicazione e di opinioni a confronto,si dovrebbe però fare in modo che siano più le opinioni che gli insulti e le offese. adesso passo a…Gianluca Valsecchi, io qualche giorno fa,visto il vostro blog sulla moderazione, avevo consigliato di escludere momentaneamente i blog su Max Biaggi a meno che non ci siano notizie importanti sul soggetto, periodo che sarebbe terminato quando avreste la situazione sotto controllo, ma evidentemente o vi va bene questa situazione, basti guardare che 70 su 100 messaggi su questo blog sono veleni che si creano su questo pilota,il resto sono i commenti sul blog che hai aperto,non capisco perchè ti ostini a farci litigare tra di noi,lo fai perchè ti piace vederci insultare?se lo fai per avere tanti post come dice qualcuno, allora non ti preoccupare i 70 messaggi te li copro io con colpi di invio a vuoto,così tu hai i tuoi messaggi e noi abbiamo un minimo di armonia e piacere di commentare quello che scrivi, infine l’unico che merita un bella opinione,anche se alla fine si è lasciato andare anche lui,ma dopo tutto lo schifo scritto ci può stare, e il post 72 di GiXXXerONE, meriti perchè non dici ipocrisia solo in alcuni punti vorrei dire la mia,quando mi chiedi dove sta scritto che uno per essere un buon pilota deve guidare sbandando?? perchè nessuno infatti lo dice,e che hai interpretato nel modo sbagliato il mio pensiero, ovvero io sottolineavo che guidare la desmosedici di oggi e anche quella di ieri in tempi competitivi ^___^ significa doverla domare parecchio perchè ha un telaio e una erogazione che quando viene portata a limite provoca parecchi problemi di stabilità, problemi che Capirossi riesce a compensare pur rischiando parecchio di farsi,infatti si è infortunato molte volte, e che il buon Biaggi non è in grado di superare come ha dimostrato soprattutto nel 2005 con la honda,e anche negli altri anni,insomma è un pilota che per esprimersi al massimo ha bisogno di una moto che anche se ha qualche cavallo in meno,abbia un telaio stabile,con un erogazione più lineare possibile,in modo da poter guidare in modo fluido per tutto il raggio della curva, e non di una moto potente ma “ballerina”,che va controllata spesso. vorrei dire più sul resto del tuo post, ma sono parecchio stanco, BASTA SCRIVERE! ^___^ magari sarò lieto di riprendere il discorso quando si sarà capito come dobbiamo adeguarci,se devo continuare ad avere il piacere di dire la mia, o semplicemente sopportare utenti che non hanno nient’altro da fare, che mostrarci la loro volgarità in tutte le salse,invece che parlare dei blog che gli vengono presentati, io nel secondo caso non so quanto resisterò, probabilmente con l’andare del tempo mi sentirò costretto a disertare motoblog,visto che certi utenti cercano di togliermi il piacere di scrivere,sia a me che ad altri.Ora ho capito che ruolo hai!allora. tu dici a noi “rossisti” che ascoltiamo il trio meda reggiani cereghini e che ci beviamo tutto quello che ci dicono i media sul fatto che rossi è un grande …..bla bla bla..giusto?tu dici che a rossi danno le gomme speciali per andare + forte così la gente guarda la moto gp e ci son tanti “appassionati”……ora…tu cosa stai facendo invece? tu fai la stessa cosa che x te fanno cereghinimedareggiani x rossi. Idolatri il tuo max, dicendoci che corre qui, corre col motard sui tempi di questo di quello…lui corre con “ardore puro”…è facile dire: “andate a vederlo girare”… ma grazie. se avessi la possibilità di veder girare qualcuno innanzitutto nn andrei a vedere max… secondo: cosa vorresti farci credere? che tu vai a vedere max correre e lo vedi sorpassare a destra e a manca e ti segni i tempi sui giri? vuoi farci credere che i tempi ora non contano nulla? (”Bene, quando Biaggi gira male, sta nella scia di quei mostri sacri. Non è necessario attendere il Live Timing di motogp per avere queste notizie, non è necessario attendere che reggiani snoccioli la sua ignoranza in fatto di medie sul giro. Talvolta andare a bordo pista, aiuta a capire molto di più. Non è per tutti, ma a taluni potrebbe essere d’aiuto.”). Da quel che dici tu, sembra di capire che i tempi li sai solo tu, ci sei solo tu li che vede max girare, e quindi noi non sappiamo una beneamata mazza. Ovviamente dall’alto della tua onniscienza ti permetti di sputare ste cose: “Invece di stare seduti e rincoglionirvi su un pc a sputare sentenze idiote e senza fondamento” … quando magari qualcuno col pc ci mangia e ci lavora, e poi dall’alto di che cosa, definisci i nostir post “sentenze idiote e prive di fondamento”.. bhe , qua le uniche cose prive di fondamento sembrano le tue affermazioni…che ancora una volta non colleghi a nessuna notizia ufficiale. La differenza tra noi e te, è che noi attacchiamo max su un’idea che ci siamo fatti di lui col tempo. Le interviste nn credo le abbiano montate male, non le hanno doppiate ReggianiMedaCereghini, non le ha rimontate la Dorna. Le stupidate max le diceva in diretta, e a tutti faceva capire che tipo di persona era. L’opinione di max non me l’ha creata il motomatrix, me la son fatta io sentendo le sue interviste… (non solo quelle nel dopo gara, anche quelle a controcampo, a sfide…insomma in tv, (pure i video sul suo sito eh..))..quindi non venirmi a dire che sono “figlio del motomatrix” o di ste cavolate qua..per il resto…sento il rumore di qualcuno che si arrampica sugli specchi…se la dorna è l’autrice del motomatrix.. tu sei decisamente l’autore del biaggimatrix.. vivi in un mondo tutto tuo collegato al tuo idolo, non vedi altri all’infuori di max, e dici amenità pazzesche pur di difenderlo…fai solo pena.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Wolfram_Alpha
Wolfram Alpha.Wolfram|Alpha è un motore computazionale di conoscenza che interpreta le parole chiave inserite dall'utente e propone direttamente una risposta invece che offrire una lista di collegamenti ad altri siti web. L'autore di questo strumento, attivato il 18 maggio 2009, è lo scienziato e matematico britannico Stephen Wolfram, conosciuto per aver sviluppato il software Mathematica.Usando le parole dello scienziato, Wolfram è un "motore computazionale della conoscenza", che "decodifica ed elabora", intrecciando i dati a sua disposizione (base di conoscenza), esibendo definizioni o eseguendo calcoli e confronti a seconda dei casi, invece di cercare nel web e restituire una lista di collegamenti ipertestuali (come fa un motore di ricerca). È un software molto sofisticato, che elabora dei precisi input sia in linguaggio matematico che in linguaggio naturale, fornendo una risposta dettagliata alla domanda. Il modo in cui si pone la domanda può dunque influenzare l'efficacia della risposta. Attualmente è incentrato soprattutto sulle conoscenze tecniche (come matematica, fisica, chimica, biologia, astronomia, meteorologia, demografia, eccetera) e solo in lingua inglese.Esempi di utilizzoMatematicaEssendo Mathematica uno dei pilastri del motore di Wolfram|Alpha, il software è in grado di riconoscere praticamente qualunque espressione o equazione matematica e di risolverla in base alle conoscenze attuali. Per esempio, il software disegna il grafico della curva relativa e fornisce le relative soluzioni, in forma numerica o simbolica a seconda dei casi.Inserendo invece alcuni elementi di una serie di numeri, il programma ne disegna il grafico, ne calcola somma, media, deviazione standard e ne deduce una possibile formula analitica minima per l'ipotetica serie infinita, esplicitandone anche la possibile continuazione. Il tipo di risposta dipende comunque dal numero di elementi forniti (nel caso in cui i numeri siano pochi, ad esempio 3, non vengono considerati come facenti parte di una serie infinita ma come componenti di un vettore) e dalle effettive relazioni esistenti tra di loro. Una delle caratteristiche tipiche di Wolfram|Alpha è che il tipo di formulazione della risposta dipenda dal contenuto della domanda.BiologiaInserendo un taxon si ottiene la sua collocazione tassonomica e viene schematizzato graficamente il percorso filogenetico relativo in base alle conoscenze attuali (esempio:).BioinformaticaÈ possibile inserire nomi di geni, di proteine, o addirittura qualunque sequenza nucleotidica o aminoacidica per ottenere informazioni presenti sui database bioinformatici (esempio:).ChimicaIl software riconosce le formule brute delle molecole (ad es. "H2SO4" per l'acido solforico) e fornisce varie informazioni chimico-fisiche (e, se disponibili, sulla tossicità ecc.) oltre alla struttura tridimensionale.Si possono ottenere anche molte informazioni sugli elementi chimici digitandone i simboli (esempio:)Parole comuniSe si inserisce una parola "comune" (cioè che non rappresenti un oggetto fisico come un pianeta, o una molecola), il programma restituisce la sua definizione, la sua mappa dei sinonimi, la pronuncia ecc. In ogni caso, per ogni parola (dato che il linguaggio umano è ambiguo), è possibile specificare manualmente (come avviene ad esempio nelle pagine di disambiguazione di Wikipedia) a quale contesto ci si vuole riferire tra quelli possibili riconosciuti da Wolfram|Alpha.Uova di pasquaIn Wolfram Alpha è stato trovato un'Easter egg: se si scrive la frase "Answer to Life, the Universe, and Everything" (In Italiano "La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto") citando in modo più che evidente il libro Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams il motore risponderà con la ben nota risposta "42".LimitiÈ possibile fare ricerche solo su dati oggettivi e in qualche modo quantificabili. Non è possibile ad esempio chiedere il "perché" o "come si fa" a fare qualcosa, a meno che non si tratti di matematica (equazioni, derivate, integrali ecc.). Inoltre, il database è ancora limitato; molte richieste non sono infatti processate, oppure il motore tende a dare un'interpretazione di "nicchia".NoteVoci correlateCollegamenti esterniMotori di ricercaWeb semanticoWolfram Alpha
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http://it.wikipedia.org/wiki/Esplosivi_densi_a_metallo_inerte
Esplosivi densi a metallo inerte.Un Esplosivo denso a metallo inerte'" ("'Dense Inert Metal Explosive - DIME) è un tipo sperimentale di esplosivo che ha un raggio relativamente ridotto (circa 4 metri), allo scopo di produrre il maggior danno in un minore spazio.Tali armi vengono definite "concentrato di letalità", poiché distruggono con precisione l'obiettivo, provocando un danno minimo all'ambiente circostante.ComposizioneE' creato producendo una mistura omogenea di materiale esplosivo (come l'HMX o l'RDX) e piccole particelle di materiali chimici inerti (HMTA). Il tutto è incamerato in una struttura esterna in fibra di carbonio. Il tungsteno è un metallo con temperatura di fusione altissima ed è comunemente usato nelle lampadine. Le particelle di tungsteno permettono di sviluppare un'esplosione molto efficace ad alta temperatura in un raggio di azione molto ridotto.Nel momento della detonazione, infatti, la struttura esterna si disintegra in particelle estremamente piccole che, insieme ai materiali inerti, vengono 'sparate' ad altissima temperatura. La resistenza dell'aria frena velocemente le minuscole particelle, che, intorno ai 160 metri, perdono la loro velocità.La frase 'materiale inerte' si riferisce a elementi chimici che non sono chimicamente attivi e quindi non parte della reazione che causa l'esplosione (alcuni materiali come l'alluminio possono far parte di reazioni chimiche, anche esplosive).La composizione delle DIME è stata studiata e attuata da molti anni, ma apparentemente è stata usata per la prima volta nel 2000.Danni alle personeLe persone che vengono a trovarsi nel raggio di azione dell'ordigno riportano ustioni e lesioni gravissime da particelle pesanti (perforazioni interne e multiple degli organi) impossibili da curare.Le persone lontano dal raggio letale d'azione dell'ordigno potrebbero tuttavia presentare perforazioni alle ossa degli arti (con conseguente amputazione). Le pesanti particelle inerti potrebbero penetrare nei tessuti, anche senza apparenti conseguenze, e causare, a lungo termine, tumori (Rabdomiosarcoma).Per questi fatti, le DIME sono sotto pesante critica internazionale.Effetti tossici e cancerogeniGli effetti cancerogeni del tungsteno sono stati studiato dalla U.S. Armed Force dal 2000 (insieme al DU - Uranio impoverito). Questi studi hanno dimostrato che i sopracitati elementi possono causare trasformazioni neoplastiche delle cellule osteoblaste umane.Uno studio più recente del Dipartimento della salute degli USA nel 2005 ha scoperto che le polveri HMTA causano rapidamente il rabdomiosarcoma nei topi.Il rischio cancerogeno del tungsteno sembra essere più legato al nickel. Tuttavia, il tungsteno puro ed il triossido di tungsteno sono sospettati di causare cancro e di avere altre tossicità. Infatti questi effetti sono stati riscontrati con studi su animali.HMTAE' l'insieme di materiali inerti presente negli ordigni DIME. Comprende il tungsteno, cobalto, nickel o ferro.Voci correlateNoteCollegamenti esterniEsplosiviArmiDense Inert Metal Explosive
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http://it.wikipedia.org/wiki/Opportunity
Opportunity.Simulazione dell'arrivo su Marte della sondaOpportunity'" (o "'MER-B'") è il rover gemello di Spirit (o MER-A) che ha raggiunto Marte il 25 gennaio 2004 alle 05:05 UTC (13:15 circa ora di Marte), tre settimane dopo il rover gemello Spirit (MER-A), atterrando dall'altra parte del pianeta. Il successo della missione ha causato l'allungamento della durata di otto volte ed è tuttora operativa (nel 2010). Nel NASA/JPL si possono trovare aggiornamenti settimanali sullo svolgimento della missione.MissioneFotografia dell'orbiter Mars Global Surveyor del sito di atterraggio che mostra il cratere "Eagle"La durata prevista della missione primaria di Opportunity era di 90 sol e dopo diverse estensioni, essa ha superato il sol 1900.Partendo dal cratere Eagle, Opportunity ha compiuto ricerche sul suolo e su campioni di roccia e ha scattato fotografie panoramiche del luogo di atterraggio. Il 2 marzo la NASA ha comunicato di ritenere che, sulla base delle informazioni rilanciate a terra da Opportunity, è desumibile che in passato su Marte vi sia stata la presenza di acqua. Si è giunti a questa conclusione, con la scoperta di un minerale particolare nelle rocce marziane, l'ematite, che, normalmente, si forma dentro l'acqua.Successivamente, il rover venne diretto attraverso la superficie del pianeta per compiere ricerche in un altro cratere chiamato Endurance, svoltesi da giugno a dicembre 2004. In seguito, Opportunity ha esaminato il sito di impatto del suo scudo termico scoprendo un meteorite intatto, chiamato Heat Shield Rock, sulla superficie di Marte.Dal tardo aprile all'inizio di giugno del 2005 il rover si è pericolosamente incagliato in una duna di sabbia, con diverse ruote rimaste sepolte sotto la sabbia. Per sei settimane terrestri vennero effettuate simulazioni per decidere il miglior sistema per sbloccare il veicolo senza rischiare di bloccarlo definitivamente. Il rover venne liberato con successo facendolo muovere pochi centimetri alla volta, permettendo la prosecuzione delle esplorazioni.Opportunity venne diretto a sud verso Erebus, un grande cratere poco profondo e parzialmente sepolto, facendo una sosta durante il viaggio nel cratere Victoria, tra ottobre 2005 e marzo 2006. Ci furono alcuni problemi meccanici con il braccio robotico.In cinque anni di funzionamento, il rover ha percorso più di 16 569 metri.2004: Atterraggio e prime esplorazioniSito di atterraggio: cratere "Eagle""Opportunity" atterrò a Meridiani Planum (coordinate 354.4742°E 1.9483°S), circa 24 chilometri a est del luogo di atterraggio previsto. Anche se Meridiani è una pianura, senza le distese rocciose viste nei siti di atterraggio precedenti, il rover si trovò in un cratere da impatto di circa 20 metri di diametro e con l'orlo situato a circa 10 metri dal rover. Questo cratere, chiamato in seguito "cratere Eagle", suscitò subito l'interesse degli scienziati NASA: era uno dei luoghi più scuri mai visitati da una sonda su Marte e ci vollero due settimane prima di poter avere una migliore visione dell'ambiente circostante. Primo panorama a 360 gradi in scale di grigio, ripreso dalla fotocamera durante il Sol 1, che mostra l'interno del cratere Eagle nel Meridiani Planum, poco dopo l'atterraggioGli scienziati erano particolarmente interessati dall'abbondanza di affioramenti rocciosi presenti e dal suolo, che appariva come un miscuglio di grani grigi e granelli più piccoli rossastri. Essi pensano che tali rocce assomigliano a depositi di cenere vulcanica o sedimenti depositati dal vento o dall'acqua.I geologi pensano che questi strati — alcuni più sottili di un dito — indicano rocce originate sia da sedimenti trasportati dal vento o dalla pioggia o da cenere vulcanica. Il Dr. Andrew Knoll dell'università di Harvard, membro del team scientifico di "Opportunity" e "Spirit" ha detto che "dovremmo essere in grado di distinguere tra queste due ipotesi". Aggiunse che, "se le rocce sono sedimentarie, allora è più probabile che siano state originate dall'azione dell'acqua, piuttosto che dal vento".Primo panorama a colori inviato da "Opportunity", che mostra il paesaggio di Meridiani PlanumIl 28 gennaio 2004, la NASA annunciò che il sito di atterraggio verrà chiamato in onore ai sette astronauti dello Space Shuttle Challenger che morirono nella missione STS-51-L quando lo shuttle ebbe un catastrofico incidente il 28 gennaio 1986.Affioramenti rocciosiQuesto panorama del cratere Eagle mostra gli affioramenti rocciosi che si pensa abbiano avuto origine dall'azione dell'acqua"Opportunity" esaminò durante il 15° Sol la roccia chiamata "Stone Mountain" nell'area del cratere dove erano presenti gli affioramenti, sollevando l'ipotesi che fosse composta di granelli molto fini o di polvere, al contrario delle rocce arenarie terrestri, che sono composte di sabbia compressa con grani piuttosto grossi. L'effetto dell'agente meteorologico che causò l'erosione degli strati rocciosi sembra essere visibile sotto forma di zone scure.El CapitanVenne selezionata una particolare roccia (chiamata "El Capitan"), la cui parte superiore aveva caratteristiche diverse rispetto alla parte inferiore, per compiere ulteriori analisi. La roccia "El Capitan" venne raggiunta da "Opportunity" il 27° sol e scattò la prima immagine con la sua fotocamera panoramica.Il 30° sol, il rover per la prima volta utilizzò lo strumento di abrasione (Rock Abrasion Tool - RAT). A destra si può vedere una immagine ravvicinata scattata dopo aver compiuto un foro nella roccia.Durante una conferenza stampa il 2 marzo, gli scienziati esposero le loro conclusioni sulla roccia e le prove della passata presenza di acqua liquida. Nella roccia furono anche trovati dei "buchi", visibili nelle ultime due immagini in basso.Questi "buchi" sono analoghi ad un fenomeno noto ai geologi come "vug": dei vuoti che si generano quando si formano cristalli all'interno della matrice della roccia e questi vengono successivamente rimossi da processi di erosione, lasciando al loro posto delle zone vuote.Le caratteristiche della roccia sarebbero compatibili con alcuni tipi di cristalli, come quelli dei solfati.Inoltre, furono presentati i primi dati dallo spettrometro Mössbauer. Lo spettro del ferro ottenuto dalla roccia "El Capitan" mostra forti indizi di presenza del minerale jarosite. Questo minerale contiene molecole di idrossile, che indicano presenza di acqua durante la formazione del minerale. Altri dati ricavati dalla stessa roccia mostrano la presenza di quantitativi considerevoli di solfati."Opportunity" scavaQuesta immagine, proveniente dal microscopio, mostra oggetti sferici e lucidi incorporati nella parete della trincea"Blueberries" (sfere di ematite) su un affioramento roccioso nel cratere Eagle. Notare la tripletta unita assieme in alto a sinistraIl rover effettuò uno scavo muovendo avanti e indietro alternativamente la ruota anteriore destra, mentre le altre lo bloccavano sul posto. Per ampliare lo scavo venne fatto ruotare leggermente il rover tra un periodo e l'altro di scavo. L'intero processo durò 22 minuti.Lo scavo risultante — il primo fatto dai rover marziani — misurava 50 cm di lunghezza e 10 cm di profondità.Due particolari che catturarono l'attenzione degli scienziati furono l'aspetto coagulato del terreno nella parte alta dello scavo e la lucentezza del terreno sul fondo. Le ricerche sulle pareti e sul fondo condussero alla scoperta di ciottoli rotondi e lucidi e un terreno così fine che neppure il microscopio del rover riuscì a individuare particelle singole."Quello che è sotto è diverso da quello che è sulla superficie" disse Dr. Albert Yen, membro del team scientifico al Jet Propulsion Laboratory della NASA.Cratere EnduranceVista delle Burns Cliff all'interno del cratere EnduranceIl 30 aprile 2004 "Opportunity" raggiunge il cratere Endurance, che contiene molti strati di roccia. A Maggio il rover circumnavigò il cratere ed effettuò osservazioni con la camera panoramica e il Miniature Thermal Emission Spectrometer (Mini-TES). Venne studiata una roccia chiamata "Lion Stone", che si scoprì avere una composizione simile a quella degli strati del cratere Eagle.Il 4 giugno 2004, i responsabili di missione annunciarono la loro intenzione di guidare "Opportunity" dentro Endurance, anche se fosse stato impossibile farlo uscire da lì, per esplorare alcune rocce stratificate che vennero individuate nelle foto scattate dal bordo del cratere. "Questa fu una decisione cruciale ed attenta per la missione dei rover", disse Dr. Edward Weiler, amministratore associato NASA. "La domanda di cosa venne prima delle evaporiti era il problema scientifico più importante a cui poteva rispondere "Opportunity" all'epoca" disse il Dr. Squyres, ricercatore dell'università Cornell.L'8 giugno venne effettuato un primo viaggio all'interno del cratere e il rover ne uscì fuori lo stesso giorno. Venne infatti scoperto che l'angolo della superficie era all'interno del margine di sicurezza (circa 18 gradi) e iniziò la vera e propria escursione verso gli strati rocciosi. Durante i sol 134, 135, 137 (12 giugno), il rover si addentrò sempre più profondamente nel cratere, procedendo esattamente come era stato pianificato."Opportunity" passò circa 180 sol nel cratere, prima di uscire da esso nel tardo Dicembre 2004.Esplorazioni del 2005Heat Shield RockHeat Shield Rock fu il primo meteorite mai scoperto su un altro corpo celesteDopo l'uscita dal cratere Endurance, nel Gennaio 2005 "Opportunity" fu inviato ad esaminare il proprio scudo termico. Mentre era nelle vicinanze di esso, si avvicinò ad un oggetto che venne sospettato e in seguito confermato di origine meteorica. Il meteorite venne chiamato "Heat Shield Rock" e fu il primo trovato su un altro pianeta o luna.Dopo 25 sol di osservazione, "Opportunity" venne inviato a sud verso un cratere chiamato Argo, distante circa 300 m dallo scudo termico.Viaggio a SudScudo termico, assieme al meteorite nello sfondo in alto a sinistraNel sol 366, il rover scavò un'altra buca nelle vaste pianure del Meridiani Planum e continuò le osservazioni fino al sol 373 (10 febbraio 2005). Il rover oltrepassò i crateri "Alvin" e "Jason" e il sol 389 (26 febbraio 2005) si avvicinò ad un cratere triplo mentre viaggiava verso il crater Vostok. Durante questa attraversata "Opportunity" segnò il record di distanza percorsa in un giorno: 177.5 metri effettuati il 19 febbraio 2005. Durante il sol 389 (26 febbraio 2005) il rover si avvicinò ad uno di questi tre crateri, chiamato "Naturaliste". Vennero effettuate ricerche nel sol 392 su una roccia chiamato "Normandy", e le osservazioni proseguirono fino al sol 395."Opportunity" raggiunse il cratere "Vostok" nel sol 399, trovandolo principalmente riempito di sabbia e segnato da affioramenti rocciosi. In seguito venne inviato in una zona a sud detta "etched terrain" per cercare ulteriori rocce.Nel sol 415 il rover si fermò per investigare alcune ondulazioni del terreno in modo da capire le differenze del suolo tra le creste delle onde.Nel sol 421 il rover lasciò la zona per dirigersi verso il cratere "Viking".Opportunity rimane incastratoIl 26 aprile (sol 446), il rover si insabbiò inavvertitamente mentre scalava una duna di sabbia alta circa 30 cm. Gli scienziati analizzando le immagini scoprirono che le ruote ai quattro angoli erano insabbiate per una profondità maggiore del proprio raggio. La duna venne chiamata "Purgatory" dai responsabili della missione.Le condizioni del rover vennero simulate sulla Terra prima di effettuare un qualunque movimento, per evitare che il rover rimanesse permanentemente immobilizzato. Dopo diverse simulazioni, che riproducevano le proprietà e le caratteristiche della sabbia marziana, venne inviato il comando per effettuare le prime manovre il 13 maggio (sol 463), facendo avanzare il rover di pochi centimetri.Ruote posteriori bloccate nel sol 468Durante i sol 465 e 466 vennero eseguiti altri movimenti, muovendo il rover di altri centimetri. Ad ogni spostamento vennero scattate foto panoramiche per controllare la situazione delle dune circostanti. La manovra di sblocco dalla duna venne completata con successo il 4 giugno (sol 585) e tutte le sei ruote toccarono finalmente del suolo più solido. Dopo aver finito di studiare "Purgatory", il rover procedette a sud verso il cratere "Erebus".Cratere ErebusTra Ottobre 2005 e Marzo 2006, "Opportunity" studiò "Erebus", un grande e poco profondo cratere parzialmente sepolto.Venne effettuata una misurazione del grado di slittamento delle ruote per evitare che il rover potesse rimanere nuovamente bloccato. Venne evitato un altro incidente, simile a quello della duna "Purgatory", nel sol 603, quando il software di bordo di controllo dello slittamento fermò una ruota dopo che lo slittamento raggiunse il 44.5%. Successivamente si procedette verso altre ondulazioni scattando varie foto.Panorama ripreso dall'orlo del cratere ErebusNel sol 628 (3 novembre 2005) "Opportunity" si trovò nel mezzo di una discreta tempesta di sabbia che durò tre giorni. Fu in grado di muoversi in una modalità automatica di protezione durante la tempesta ma non fu possibile ricevere immagini. Tre settimane dopo, un altro evento meteorologico pulì la sabbia dai pannelli solari del rover, che furono in grado di produrre 720 watt-ora (80% del valore massimo). Nel sol 649 (1 dicembre 2005) venne scoperto che il motore usato per riporre il braccio robotico durante il viaggio era bloccato. Questo problema richiese quasi due settimane per essere risolto, durante le quali il braccio venne ripiegato solo durante i viaggi e venne esteso durante la notte per evitare che rimanesse bloccato.Esplorazioni del 2006Mappa dell'attraversata di "Opportunity" sol 819 (14 maggio 2006)Al termine di gennaio vennero riprese immagini microscopiche di alcune zone del terreno (chiamate "Scotch", "Bourbon", "Branchwater"), in un affioramento roccioso chiamato "Olimpia". Dopo aver terminato gli studi alla fine di febbraio, il rover fu diretto verso il bordo occidentale del cratere Erebus, verso un affioramento chiamato "Payson".Tramite la collaborazione della sonda Mars Express dell'ESA utilizzò la camera panoramica e il miniature thermal emission spectrometer, scattando immagini di un transito sul Sole della luna Fobos. Nel sol 760 (22 marzo 2006), dopo essersi allontanato dal cratere Erebus, "Opportunity" ha proseguito verso la prossima destinazione: il cratere Victoria, situato ad una distanza di circa 1,5 km verso sud.Il cratere Victoria è un grande cratere da impatto situato ad una distanza di circa 7 km dal sito di atterraggio originale, per lo studio degli affioramenti rocciosi. Il diametro del cratere Victoria è circa 6 volte più grande di Endurance.Durante il lungo percorso sono stati analizzati molte zone del terreno e un affioramento chiamato "Brookville" nel sol 804.A metà luglio (sol 872), ad una distanza di circa 500 metri dal cratere Victoria, il rover si è soffermato nei pressi del cratere Beagle, dove inizialmente ha misurato con gli strumenti varie porzioni di terreno ricoperte dal materiale espulso ("ejecta") derivati dall'impatto. Al termine di agosto (sol 913) il rover si è avvicinato alla sua destinazione, raggiungendo un piccolo cratere chiamato "Emma Dean".Il 26 settembre 2006 Opportunity ha raggiunto l'orlo del cratere Victoria e ha trasmesso le prime immagini, tra cui la distesa di dune presente sul fondo. Il Mars Reconnaissance Orbiter ha fotografato il rover mentre si trova sul bordo del cratere.Le esplorazioni del cratere Victoria sono iniziate dai promontori "Cape Verde" e "Cape St.Mary", fotografando strati sedimentari e riprendendo immagini del bordo del cratere. A dicembre (sol 1022) è iniziata la ricerca di un punto di ingresso.Opportunity sul bordo del cratere Victoria ripreso dall'MRO (3 ottobre 2006)Esplorazioni del 2007Il rover, muovendosi lungo il bordo del cratere Victoria, ha continuato le indagini scientifiche di una roccia chiamata "Santa Catarina", che si pensa possa essere un meteorite, ipotesi supportata dal contenuto di ferro rilevato dal rover. I successivi promontori raggiunti da "Opportunity", chiamati "Cabo Anonimo" e "Cape Desire", hanno fornito un punto di osservazione per le successive tappe del percorso. A febbraio il rover ha visitato "Cape Desire", "Cape Corrientes", in direzione est e successivamente si è spostato verso "Cape of Good Hope".Ad aprile i tecnici NASA hanno inviato il rover nella baia chiamata "Valley without Peril", un possibile sito di ingresso nel cratere. Lungo gli spostamenti sono state misurate le concentrazioni di Argo nell'atmosfera e analizzate delle porzioni di terreno di colore scuro.Dopo aver parzialmente circumnavigato il cratere Victoria, il rover è tornato indietro nel punto di partenza chiamato "Duck Bay" nel giugno 2007. Questa posizione sembra la migliore per tentare di far scendere il rover sul fondo del cratere, in modo da continuare le analisi dall'interno.Una serie di eventi meteorologici iniziati il Sol 1151 (20 aprile 2007) hanno ripulito i pannelli solari del rover permettendo l'innalzamento della produzione di energia fino a 800 watt/h. Durante il Sol 1164 (4 maggio 2007) la corrente ha superato i 4 ampere, valore che non era stato più raggiunto dal Sol 18 (10 febbraio 2004). Tuttavia le successive tempeste di sabbia (in linea con il ciclo di 6 anni terrestri), hanno diminuito i livelli di potenza fino 280 watt/h.Tempeste di sabbiaVerso la fine di giugno 2007, una serie di tempeste di sabbia hanno iniziato a riempire l'atmosfera marziana con la polvere. Le tempeste si sono intensificate e il 20 luglio entrambi i rover hanno dovuto fronteggiare la possibilità di una perdita di potenza. I responsabili della NASA hanno comunicato che stavano "facendo il tifo per la sopravvivenza dei rover, ma essi non sono stati progettati per queste condizioni così intense". Il problema principale era rappresentato dalla drastica riduzione dell'energia; la densa polvere nell'atmosfera bloccava il 99 percento della luce diretta del Sole. Il rover Spirit, situato in un'altra regione del pianeta, stava ricevendo una quantità di luce leggermente superiore.Normalmente i pannelli solari sono in grado di generare circa 700 watt/h di energia al giorno, e se si scende a valori inferiori a 150 watt/h le sonde iniziano ad attingere energia dalle batterie. Se le batterie si esauriscono, i componenti elettronici principali sono soggetti ad avarie a causa del freddo intenso. Il 18 luglio 2007 i pannelli solari del rover generarono solo 128 watt/h, il più basso livello mai raggiunto e la NASA inviò istruzioni al rover di comunicare con la Terra solo ogni tre giorni.Le tempeste continuarono attraverso il mese di luglio e alla fine del mese la NASA annunciò che i rover potevano sopravvivere anche con queste ridotte disponibilità di energia. Tuttavia se la temperatura del modulo elettronico fosse continuata a scendere allora si sarebbe presentato un reale rischio di avarie, durante la quale il rover avrebbe disconnesso le batterie e sarebbe entrato in una modalità di sospensione. In queste condizioni, la sonda avrebbe verificato ogni giorno le condizioni atmosferiche per rientrare nelle normale modalità operativa ed effettuare le comunicazioni.Se l'energia fosse stata insufficiente, "Opportunity" sarebbe potuto rimanere in sospensione per giorni, settimane e anche mesi, ma in quelle condizioni esiste sempre la possibilità che il rover non riprenda più le normali operazioni.Il 7 agosto 2007 la tempesta iniziò ad attenuarsi, e anche se i livelli di energia erano ancora piuttosto bassi il rover ricominciò a riprendere e trasmettere immagini.Ingresso nel cratere VictoriaDue rocce, chiamate "Madrid" e "Guadarrama", situate nei pressi della parete del cratere, sono state analizzate. Infatti, le rocce presenti nelle pareti di un cratere sono difficili da studiare, quindi si è preferito studiare rocce che si trovano nelle vicinanze della parete, ipotizzando che non siano molto dissimili.A settembre "Opportunity" ha effettuato il primo tentativo verso il fondo del cratere, dopo diversi giorni di studi da parte del team. Il primo obiettivo di interesse degli scienziati è stata uno strato di terreno chiaro chiamato "bathtub ring", che potrebbe essere una linea di separazione tra il terreno originale e lo strato di materiali espulsi quando si formò il cratere. Giunto sul posto, sono state identificate tre strati distinti, chiamati Alpha, Beta e Gamma. Nello strato superiore ("Alpha") è stata analizzata una roccia chiamata "Steno". Gli studi nella fascia interna del cratere sono stati lenti e difficoltosi, in parte a causa di vari piccoli malfunzionamenti che affliggono il rover. I tre strati sono stati successivamente ribattezzati "Steno", "Smith" e "Lyell". "Opportunity" ha analizzato una roccia chiamata "Hall", prima di procedere verso il secondo strato ("Smith") verso la fine di ottobre. Sono state studiate diverse rocce dello strato Smith, aggirando un problema che causava un malfunzionamento del RAT'".Al termine dell'anno, il rover si è spinto più a fondo, raggiungendo il terzo strato chiamato "Lyell"Esplorazioni del 2008Sono proseguite le analisi dello strato inferiore della banda chiara sulle pareti del cratere Victoria. I progressi hanno iniziato a rallentare, poiché lo spettrometro Mossbauer ha perso gradualmente efficienza e le misurazioni effettuate con questo strumento richiedono diverse decine di ore per essere completate. Dopo aver studiato tre rocce, "Opportunity" ha ripreso immagini del pendio verso il basso alla ricerca di nuovi percorsi e nuovi obiettivi per le indagini. Al termine di gennaio (sol 1416) il rover si è spinto verso il basso con cautela, a causa dell'aumento di pendenza del terreno, verso una roccia chiamata "Buckland" e successivamente verso un nuovo strato di roccia chiamato "Gilbert".2009Ultime notizieLe ultime notizie sono disponibili sul sito NASA dedicato.Scoperte scientifiche"Opportunity" ha fornito prove evidenti riguardanti gli obiettivi primari della missione scientifica: cercare e investigare una grande varietà di rocce e tipi di terreno che contengono indizi di una presenza di acqua nel passato. Inoltre il rover ha inviato molti dati astronomici e atmosferici.OnorificenzeIn onore al grande contributo di "Opportunity" all'esplorazione di Marte, l'asteroide 39382 è stato chiamato 39382 Opportunity. Il nome è stato proposto da Ingrid van Houten-Groeneveld, che scoprì l'asteroide assieme a Cornelis Johannes van Houten e Tom Gehrels il 24 settembre 1960.NoteVoci correlateCollegamenti esterniAltri progettiSonde spaziali NASAEsplorazione di MarteOpportunity rover
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http://it.wikipedia.org/wiki/Paola_Mari
Paola Mari.CarrieraDopo gli studi approda al mondo del cinema: partecipa ad alcuni film come "Chewingum" con Isabella Ferrari e Massimo Ciavarro, "Mi faccia causa" con Enrico Montesano e come stuntwomen nel film "Phenomena" del regista Dario Argento.Nel 1983- segue un corso di danza moderna presso la scuola del gruppo di ballo di Mustafà " Cruzy Gang ". Presentatrice in ricorrenza dell'epifania di una manifestazioni per ragazzi svoltasi al Teatro Brancaccio di Roma.1984 Modella Hair Style in una manifestazione svoltasi al Palazzo dei Congressi-Roma.Fotomodella per la casa di costumi da bagno -linea sprint-Partecipazione alla finale del concorso presentato da Pippo Baudo -Miss ragazza in- a Viareggio.Vincitrice del concorso regionale "Miss Cinema Basilicata" nel 1984 è una delle finaliste Classificata 14esima del Concorso Miss Italia. Da questo momento inizia ad avere proposte di lavoro. E' finalista del concorso "Valletta per Domenica In", programma televisivo presentato da Pippo Baudo, insieme a Romina Pellegrino, Mirella Banti e Claudia Turconi. Vincitrice della selezione a Roma del concorso -Fotomodella dell'anno-Presentatrice dell'emittente privata tv6Dopo un corso di dizione e aver vinto una selezione per annunciatori, nel 1988 inizia a lavorare per la Rai in qualità di annunciatrice televisiva.Successivamente viene scelta per condurre una rubrica di notizie per Sat-News. Supera il provino per la conduzione di un TG per ragazzi dal titolo Notizie Big in onda su Rai Uno.Nel 1991 è assunta in RAI presso la sede radiofonica di via Asiago.Questa nuova realtà la vede impegnata nella lettura di giornali radio, annunci in diretta di concerti di musica sinfonica, nella recitazione in varie commedie, pubblicità ed altro ancora.Qualche anno dopo viene chiamata dal TG Lazio per condurre insieme al giornalista Felice Borsato il programma sportivo "Domenica,lunedi sport". Nel 1993 conduce con il giornalista Michele Giammarioli il programma "Scusate l'anticipo". Contemporaneamente presenta le previsioni del tempo al Tg Lazio e all'occorrenza sulle testate nazionali.Dal 1999 lavora come assistente alla regia-aiuto regista per i vari programmi delle tre reti RAI.Altre attivitàNoteCuriositàIscritta alla Siae come compositrice melodista non trascrittrice, Paola Mari scrive testi di canzoni, poesie, racconti, fiabe, dipinge.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Giudicato_di_Arborea
Giudicato di Arborea.Il Giudicato di Arborèa'" o Regno di Arborea, era uno Stato sovrano ed indipendente che durante il Medioevo si estendeva sulla parte centrale della Sardegna, dal Golfo di Oristano ai monti del Gennargentu, occupando tutta la fertile valle del fiume Tirso. Vasto 4.832 km², pianeggiante e montuoso allo stesso tempo, confinava a Nord con il Regno di Torres, ad Est e a Sud con il Giudicato di Cagliari.Durò per più di 500 anni, dal 900 al 1420, e sul trono salirono più di ventitré generazioni di sovrani conosciuti, delle casate Lacon Gunale – Lacon Zori – Lacon Serra – Bas Serra –Doria – Narbona.Il Regno rivestì un ruolo di grande importanza nella storia sarda, distinguendosi dagli altri regni sardi coevi grazie a dei sovrani lungimiranti che con costanza e coerenza politica, lottarono per riunire la Sardegna sotto una unica bandiera. Gli altri tre regni attraversarono infatti profonde crisi, subendo le ingerenze delle potenze marinare di Pisa, Genova e dell'Aragona, lasciando all'Arborea il peso di una sanguinosa guerra contro il Regno di Sardegna, creato dal papato nel 1297 e infeudato a Giacomo II d'Aragona, con l'intento di porre fine alle lotte tra angioini e aragonesi in Sicilia.Primi sovrani - i Lacon GunaleIntorno all'anno 1000 - il primo sovrano fu il logudorese Gonnario Comita I de Lacon Gunale, sicuramente sovrano di entrambi i giudicati durante il periodo (1015 - 1026) in cui la Sardegna fu presa di mira delle incursioni barbaresche di Mujāhid al-Āmirī, signore di Denia. Secondo alcune fonti storiche, gli arabi di Spagna - nel loro tentativo di epansione mediterranea, preceduto dalle continue scorrerie che interessavano le coste laziali, toscane e liguri - avevano scelto come base per un attacco verso il continente italiano, proprio alcuni approdi situati nella Gallura e nel Logudoro. L'intervento di Pisa e di Genova, sollecitato dal papa Benedetto VIII, dopo alcune furiose battaglie navali, riuscì a scongiurare il pericolo.A Gonnario Comita, subentrò Torchitorio Barisone I, che - secondo alcuni storici - lasciò il regno al figlio Mariano I de Lacon-Zori, per prendere la reggenza del regno di Torres per conto del nipote minorenne Mariano. A lui succedette Orzocco I, ricordato come colui che ufficialmente spostò la capitale da Tharros ad Oristano e, dopo un oscuro - chiamato Torbeno -, salì al trono Orzocco II, sposò Maria de Orrù, dalla quale nacque Comita I che non avendo discendenza, terminò il casato.Dinastia dei Lacon SerraIn tutta Europa, quelli intorno all' XI secolo furono anni molto oscuri, di cui non si conosce molto. Alcuni studiosi indicano Gonnario Lacon Serra, cognato di Orzocco II, colui che ereditò la corona, perché sposato con Elena de Orrù.Il successore fu Costantino I che, intorno al 1110, aveva donato il santuario della Vergine di Bonarcado ai Benedettini Camaldolesi, e la chiesa di San Lussorio di Fordongianus ai Vittorini di Marsiglia. Seguì il figlio Comita III preceduto, nella minore età, dai reggenti Orzocco III e Comita II.Comita III nutrì mire espansionistiche verso il Logudoro nel periodo in cui il giudice minorenne Gonnario II era esule a Pisa. Il primo tentativo fu respinto dallo stesso Gonnario II aiutato dai parenti pisani e si stipulò una tregua nel 1133. Cinque anni dopo Comita III ritentò, ma fu scomunicato dal vescovo di Pisa e costretto alla pace nel 1144.Barisone IIDue anni dopo il giudice morì e gli succedette il figlio Barisone II. Questi era sposato con Pellegrina de Lacon da cui aveva avuto cinque figli. Pietro succederà al padre, Susanna sposerà un figlio di Comita Spanu di Gallura, Sinispella sposerà in prime nozze Ugo Poncho de Cervera Bas, cugino di Berengario IV di Barcellona, e darà origine alla casata dei Bas d’Arborea. Negli anni successivi, in seconde nozze, Sinispella sposerà Comita di Torres, da cui unione discenderanno le ultime due generazioni di sovrani logudoresi.Forte di una rete di legami familiari estesa in Sardegna e nel continente, in occasione della consacrazione della chiesa di Santa Maria di Bonarcado, Barisone riunì in una conferenza i regni isolani per discutere una pace generale: l'accordo fu raggiunto e resse per ben quindici anni. Fu poi Barisone stesso che lo ruppe quando, spalleggiato da Genova e dalla corte di Barcellona, nel 1157 ripudiò la moglie Pellegrina e sposò Agalbursa figlia di Ugo Poncho de Cervera, visconte di Bas e della principessa Almodis, sorella di Raimondo Berengario IV, conte di Barcellona e re designato della Corona di Aragona.Il 19 giugno del 1162, allo scoppio della guerra tra Genova e Pisa, i fragili equilibri politici tra le due repubbliche marinare e i regni sardi si incrinarono bruscamente. Barisone nel 1162 dichiarò guerra a Pisa e l’anno successivo invase il regno di Calari obbligando il legittimo sovrano Pietro Torchitorio III a rifugiarsi presso il fratello Barisone II di Torres. I due sovrani, successivamente, con l'aiuto di Pisa, attaccarono nel 1164 il regno di Arborea, invadendone il territorio ed assediando il castello di Cabras che non riuscirono però ad espugnare.Barisone re di SardegnaCon l’appoggio di Genova, Barisone chiese ed ottenne il titolo nominale di re di Sardegna all'imperatore Federico I Barbarossa, pagando 4.000 marchi d’argento. Il 10 agosto 1164 fu incoronato re di Sardegna, nella cattedrale di San Siro a Pavia. Era suo intento chiedere l'appoggio ghibellino e costruirsi una base giuridica sulla quale poi giustificare la guerra contro i regni isolani e riunirli sotto un unico Stato. I genovesi però, resisi conto che non poteva restituire subito l'ingente somma, lo tennero in ostaggio per sette anni. Nel 1172 rientrò in patria e nel 1180 ritentò d’invadere il regno di Calari, ma le sue truppe furono respinte. Non avendo più aiuto né da Genova, né da Pisa - ormai in pace tra di loro - rinsaldò i legami con la corona di Aragona dando in sposa - nel 1177 - la figlia Sinispella al cognato Ugo Poncho Cervera Bas. Dall’unione nacque Ugone I. Morì nel 1185 dopo essersi ritirato a vita privata.Pietro I De Lacon SerraLa corona de Logu intronizzò Pietro I Lacon Serra, ma Agalbursa sostenne i diritti di Ugone I che nel 1192 fu associato al trono. Secondo l’uso bizantino comandava l"'autocrator" cioè Pietro, perché Ugone era minorenne. Nel 1195 Pietro fu sconfitto da Salusio IV di Calari e catturato assieme al figlio Barisone II. Ugone scappò assieme al vescovo Giusto, Oristano fu distrutta assieme alla cattedrale. Salusio IV si fece incoronare, ma senza approvazione ecclesiastica. Pietro morì a Pisa.Dinastia dei Bas-SerraUgone I Bas Lacon Serra sposò Preziosa, figlia di Guglielmo Salusio IV, nel 1206, il 30 ottobre si accordò col suocero rivedendo i confini tra i due regni e cedendo parte della Marmilla nord orientale.Morì nel 1211 lasciando il figli Pietro II aspirante al trono. Le cose s’aggiustarono così. Morto Salusio IV nel 1214 Barisone II ne sposò la figlia Benedetta diventando Barisone Torchitorio IV di Calari; Pietro II Bas Lacon Serra regnò in condominio con lo zio Mariano Lacon Gunale di Torres, il quale ricostruì la cattedrale di Oristano.La reggenza di Guglielmo di CapraiaDal 1228 Pietro II regnò da solo. Morì nel 1241 lasciando il figlio minorenne Mariano II, natogli dalla seconda moglie Sardinia. Lo zio Guglielmo di Capraia, figlio di secondo letto della vedova di Pietro I, morto a Pisa, assunse la reggenza. Costui era imparentato con i Gherardesca, conti di Donoratico e con i Visconti di Pisa. Il 29 settembre 1250 ottenne dal papa Innocenzo IV il riconoscimento della sovranità sull’Arborea, ma senza il consenso della Corona de Logu.Nel 1257 il regno partecipò alla guerra che gli altri regni isolani - tutti filo-pisani - avevano mosso contro il giudicato filo-genovese di Calari che venne sconfitto dopo 14 mesi di guerra. Santa Igìa, la capitale del regno, venne completamente distrutta ed il territorio giudicale diviso in quattro parti: l’Ogliastra e il Sarrabus andò al giudice di Gallura, il pisano Giovanni Visconti; le curatorie di Gippi, Nuraminis, Trexenta, Marmilla inferiore, Dolia, Gerrei e Barbagia di Seulo, andarono all' Arborea; i distretti amministrativi di Sulcis, Cixerri, Nora e Decimo spettarono a Gherardo e Ugolino della Gherardesca, conti di Donoratico; la città di Cagliari invece al Comune di Pisa.l' Arborea allargò così ulteriormente i propri confini, aumentando il suo peso all'interno dei giochi di potere per il controllo dell'Isola. Guglielmo pretese poi con le armi i diritti sul giudicato di Torres derivantegli da Ugone I Bas Serra, fratello uterino di Mariano II Lacon Gunale di Torres e nel 1259 diede vita ad una lunga battaglia contro i Doria per il controllo di quei territori, approfittando della scomparsa della giudicessa Adelasia e della prigionia di Enzo di Hohenstaufen re di Sardegna. Morì nel 1264 lasciando il figlio minorenne Nicolò, il quale fu associato per quattro anni al giudice legittimo Mariano II Bas Lacon Serra e poi - estromesso - morirà nel 1270.Mariano II de Bas-SerraMariano II prese le redini del regno che contava anche la terza parte centrale del regno di Calari. I suoi ottimi rapporti con i Donoratico gli diedero l'opportunità di diventare cittadino giurato pisano dal 17 giugno 1265. Abitò spesso nella città Toscana dove sposò una figlia di Andreotto Saraceno Caldera e nel 1287, fece sposare "per verba" il figlio Chiano con Giacomina della Gherardesca, figlia del conte Ugolino di cui era partigiano.Dalla "Nuova Cronica di Giovanni Villani" si apprende che Mariano II era: "uno dei più grandi e possenti cittadini d'Italia, tenente in Pisa numerosa corte e codazzo di cavalieri, che seco lui rumoreggiavano per quelle vie".Mariano II fu abile nel non farsi travolgere dalle lotte intestine pisane tra le fazioni guelfe e quelle ghibelline. Mantenne ottimi rapporti anche con Pietro III d'Aragona con il quale intercesse nel 1284 per la restituzione di quattro galee catturate dai pisani nel golfo di Cagliari. Morto il Conte Ugolino della Gherardesca nel 1289, il 4 gennaio 1295, cambiò improvvisamente politica e si alleò col Comune di Pisa cui lasciò in eredità la terza parte centrale del regno di Calari. Prese parte - in seguito - coi Gherardesca all’assedio di Villa di Chiesa difesa da Guelfo dei Donoratico e quando questi, ferito, si rifugiò a San Leonardo di Siete Fuentes, secondo alcune fonti, nel 1297 lo fece avvelenare, per estendere poi i confini del regno all'Argentifero del Cixerri. Morì in data imprecisata, prima del 16 dicembre 1297, lasciando il regno al figlio Chiano ed onorando l'impegno assunto con il comune di Pisa, cui concesse la terza parte del cagliaritano.Le conquiste militari di Mariano IINel 1274 conquistò il castello di Monforte nella Nurra e lo restaurò lasciando un’epigrafe conservata al museo di Sassari. Nel 1277 le conquiste furono riconosciute dal Papa e così s’annetté una parte di territorio da Montiferru a Monte Acuto con i relativi castelli e i territori logudoresi vennero divisi in due grandi tronconi, uno a nord e l'altro a sud. Con abili mosse militari e politiche arrivò a controllare più della metà dell'isola e nei territori dell'Arborea si trovavano oramai le maggiori pianure ed i più ricchi giacimenti di metalli preziosi. La ricchezza dell'Arborea era ancora più opulenta, se confrontata con la crisi economica che attraversò tutta l'Europa in quel periodo. Nel 1297, poco dopo la morte di Mariano II, papa Bonifacio VIII fondò il "Regno di Sardegna e Corsica", infeudandolo al Re della Corona d'Aragona, Giacomo II il Giusto (1295 - 1327) e dandogli così il via libera per l'invasione delle due isole.Chiano, figlio di Mariano II, si propose di resistere a tale decisione e, raggiunta la maggiore età, sposò Giacomina della Gherardesca, anche se aveva già avuto i figli Andreotto e Mariano dalla Contessa Vera Cappai di Villasalto. Nel 1300 consolidò l'allenaza con i pisani, confermando la cessione della terza parte del cagliaritano, le miniere d’argento e, forse, parte del patrimonio giudicale. Questo fece scattare il diritto alla rivolta del popolo (tradimento del "bannus consensus") che lo giustiziò e lo seppellì con la lingua mozzata.Nel 1308 i Bas Serra d'Arborea acquistarono dai Malaspina il castello di Serravalle di Bosa, la Planargia e Costavalle. Tutti questi territori facevano parte dei beni privati della famiglia ("peculiares"), i cui proventi erano incamerati e amministrati a parte dai beni del demanio ("rennu"). Andreotto morì nel 1309 pertanto Mariano divenne il giudice Mariano III Cappai de Baux. Nel 1312 fu costretto dai pisani a comprare da Arrigo VII i propri diritti successori e a sposare "verbalmente" Costanza da Montalcino ma nel 1314, preso atto delle politiche estorsive di Pisa, chiese aiuto agli Aragonesi per cacciare i toscani dalla Sardegna. Mariano III restaurò strade e ponti, completò la cinta muraria di Oristano e le torri di difesa, costruì il nuovo palazzo arcivescovile e iniziò la reggia, ultimata, poi, dai suoi discendenti. Non sposò mai Costanza da Montalcino, ma convisse con Padulesa de Serra, da cui ebbe ben sei figli, tra cui Ugone che gli successe nel 1321.Ugone II Bas SerraCome il padre ed il nonno convisse con una concubina che gli diede tre figli: Lorenzo, Angiola e Preziosa. Si sposò con una nobildonna di nome Benedetta che gli diede numerosi figli: Pietro III, Bonaventura (femmina), Mariano IV, Giovanni (il ribelle), Nicola (avo dei Cubello marchesi di Oristano), Francesco (il canonico), Maria.Nel 1323 s’alleò con Giacomo II d’Aragona e ne divenne vassallo per "commendatio personalis", con giuramento di fedeltà ed il pagamento d’un censo annuo di 3.000 fiorini d’oro, in cambio del mantenimento dei diritti dinastici regali sull'Arborea e di un’eventuale protezione militare.L'invasione catalano-aragoneseIl 13 giugno 1323 Ugone II consigliò l’infante Alfonso di sbarcare a Palmas di Sulcis e di porre l’assedio a Villa di Chiesa. La città si arrese dopo sette mesi. Il 2 marzo 1324 Ugone partecipò all’assalto di Castel di Castro che capitolò il 19 giugno. L’11 aprile 1324, con l'ausilio di mercenari, prese parte allo scontro contro i Pisani a nord dello stagno di Santa Gilla, scontro conosciuto come battaglia di Lucocisterna.Il trattato firmato anche da Ugone, prevedeva la cessione ai Catalano-Aragonesi di tutti i possedimenti pisani di Cagliari e della Gallura, tranne il Castel di Castro e le appendici tenute da Pisa in forma feudale.Nacque così giuridicamente e di fatto il Regno di Sardegna. Il giudice d’Arborea restò fedele ai sovrani d’Aragona anche quando il distretto di Sassari nel 1329 si ribellò. Fece sposare sette dei suoi figli con altrettanti rampolli di nobili famiglie iberiche. Impose a Giovanni e Mariano un’educazione catalana inviandoli a corte nel 1331.Acquistò nel 1334 la villa di "Molins de Rey" e i castelli di "Gelida" e "Matarò". Morì a 40 anni il 5 aprile 1335 e il figlio Pietro ne diede notizia al nuovo re Alfonso IV il Benigno, mentre si apprestava a salire sul trono giudicale.Pietro III Bas SerraPietro III si sposò con Costanza Aleramici di Saluzzo nel 1326 e visse da uomo pacifico all’ombra del cancelliere statale Guido Cattaneo, arcivescovo di Arborea, e del canonico di Tramatza Filippo Mameli dottore di diritto civile e penale.Morto Alfonso IV, il 31 marzo del 1336, Pietro III fu rappresentato dal giovane fratello Mariano, impegnato negli studi a Barcellona, nel rendere omaggio al nuovo sovrano Pietro IV il Cerimonioso. Il 22 settembre 1343 ottenne dal papa Clemente VI il permesso di fondare il monastero delle Clarisse. Morì nel 1347, seguito dalla moglie pochi mesi dopo, il 18 febbraio 1348.Mariano IV d'ArboreaLa Corona de Logu, seguendo la solita consuetudine, intronizzò Mariano IV, fratello del giudice scomparso. Dal 1331 era stato mandato a formarsi in Catalogna e due anni dopo fu armato cavaliere. Nel 1336 si sposò con Timbora de Rocabertì che gli diede i figli Ugone, Eleonora e Beatrice. Ugone si sposerà più tardi - nel 1362 - con la figlia di Giovanni III di Vico e Beatrice con Amerigo VI visconte di Narbona.Iniziò un'epoca di grande splendore per il Regno d'Arborea la cui capitale era frequentata da importanti personaggi del continente Italiano ed europeo. In quel periodo vennero particolarmente curate le arti e l'istruzione del popolo. Venne potenziato il sistema viario e fu potenziata e tutelata giuridicamente la produzione agricola. Proprio in quel decennio, da giuristi sardi e "terramannesi" (italiani), venne rivisto il sistema giuridico, con la prima stesura della Carta de Logu d’Arborea, che sarà corretta e nuovamente promulgata nel 1392, durante la reggenza della figlia Eleonora.Nel 1339 ebbe i titoli di conte del Goceano e signore della Marmilla cagliaritana, già in possesso degli Arborea, ma facenti parte del regno di Sardegna infeudato ai re aragonesi. Pertanto Mariano era Giudice-Re d'Arborea e vassallo dei catalani per il Goceano e la Marmilla.Mariano IV d'ArboreaMariano, colto e intelligente, parlava correntemente le lingue sarde, conosceva il latino, il catalano, l’italiano, era in corrispondenza epistolare con le maggiori personalità del tempo, fra cui Caterina da Siena. È da molti considerato il più grande sovrano arborense del Trecento.Fece impiccare due sardi che incitavano al linciaggio di 40 catalani rinchiusi nelle carceri arborensi e non esitò a far uccidere il fratello Giovanni ed il nipote Pietro per ragioni non definite (probabilmente per una congiura a suo danno).La guerra al Regno di SardegnaDopo un decennio di relativa tranquillità, Mariano capì che disponeva di forze e risorse che erano in grado di rendere concreti i sogni di indipendenza e di conquista. Mariano percepiva le difficoltà logistiche catalane e in meno di un anno, il 1354, riuscì a controllare l'intera isola, a parte Cagliari, Alghero e Sassari, quest'ultima governata da Brancaleone Doria. Si mostrò insofferente verso la Corona d’Aragona già dall’episodio di "Aidu de Turdu dove", nel 1347, quando i Doria batterono i Catalano-Aragonesi. L'insofferenza feudale crebbe quando Bernardo de Cabrera occupò Alghero il 30 agosto 1353.La guerra legittima, deliberata in Corona de Logu, scoppiò lo stesso anno. Mariano ruppe il suo rapporto di vassallaggio con gli aragonesi, tolse i pali catalani dalle sue insegne, assunse come stemma del suo stato l’albero eradicato in campo argento, e invase il cagliaritano sottomettendo i Sardi regnicoli, minacciando di tagliar mani e piedi ai riluttanti e di confiscare i loro beni. A Decimo il 10 settembre catturò Gherardo della Gherardesca, comandante delle truppe del re d'Aragona e lo convertì alla sua causa, poi assediò Castel di Castro, ma il 7 ottobre si ritirò a Sanluri dopo che fu fermato a Quartu da Bernardo de Cabrera.La pace di SanluriIl 15 giugno 1354 sbarcò in Sardegna lo stesso Pietro il Cerimonioso per stroncare la rivolta sarda, ma la missione fu un fallimento.Il re ottenne con la diplomazia Alghero il 16 novembre 1354, ma alle dure condizioni di Mariano IV. La pace di Sanluri dell'11 luglio 1355, fruttò un altro periodo decennale di pace, che rafforzò gli Arborea.La Sardegna arborenseMariano riprese la guerra nel 1365, attaccando il castello aragonese di Sanluri.Il sovrano Oristanese aveva chiesto, al papa Urbano V, di essere infeudato del Regno di Sardegna e Corsica al posto di Pietro il Cerimonioso che, oltre tutto, non pagava il censo dovuto per l'infeudazione del regno sardo.Nel 1368 il Re aragonese spedì a Cagliari Pietro de Luna con un grosso corpo di spedizione. Piombato celermente nei pressi di Oristano, fu sconfitto nella piana di Sant’Anna, dove morì sul campo.Le grandi manovre belliche si fermarono a causa dell'imponente epidemia di peste che nel 1375 falcidiò gran parte della popolazione isolana, tra cui lo stesso Mariano IV che, nel 1376, morì senza realizzare il suo sogno d’unità nazionale all'età di 57 anni.Ugone III Bas SerraA Mariano IV succedette il figlio Ugone III, ormai quarantenne e vedovo, con una figlia da sistemare. La diede in moglie al figlio di Carlo I d'Angiò, nell’ambito di un’alleanza anti aragonese di cui si ha testimonianza in un memoriale d’ambasciata, redatto in latino, dal notaio Raimondo Mauranni. Il figlio, Louis d'Angiò, diventerà feudatario e visconte de Baux.Ugone e la perdita del "bannus consensus"Il sovrano oristanese si alienò da subito importanti personaggi e ufficiali di corte, tra cui Giovanni de Ligia ed il figlio Valore.Fu accusato di crudeltà e tirannia e, da una cronaca francese, di rozzezza ed ignoranza.La sua figura è rivalutata dal fatto che sapeva leggere e scrivere, conosceva le comuni lingue straniere ed il complicato linguaggio diplomatico. Le sue imprese militari non furono tuttavia rilevanti e all'altezza di quelle paterne.Castel di Castro ed Alghero rimasero inespugnati mentre, sul piano diplomatico, ottenne un gran risultato facendo sposare la sorella Eleonora con Brancaleone Doria, figlio legittimato del grande Brancaleone.Forse a causa di un governo dispotico e rude il 3 marzo 1383 il popolo si sollevò, lo pugnalò insieme alla figlia e lo buttò, con la lingua mozzata, dentro un pozzo.In realtà studi relativamente recenti (rif. Raimondo Carta Raspi "Storia della Sardegna" Ed. Mursia) hanno mosso dubbi sulla natura totalmente autonoma della rivolta, individuando pesanti ingerenze della Corona d'Aragona, che avrebbe mosso la mano degli assassini e di influenti personaggi di corte, dietro la promessa di titoli e rendite feudali; a riprova di ciò è stato evidenziato il fatto che i principali autori dell'aggressione fuggirono proprio in Aragona, per evitare l'arresto.Eleonora d'ArboreaDopo il suo assassinio, diventò giudice di fatto la sorella di Ugo, Eleonora, per conto del figlio Federico Doria. Nato a Castel genovese (oggi Castelsardo) nel 1377, fino ai 18 anni, ridotti poi a 14, non avrebbe potuto avere la pienezza dei poteri.Eleonora assunse la reggenza non senza problemi. Fu richiamata da Genova dove risiedeva dal 1382 e dove si era trasferita dopo aver vissuto 6 anni a Castel genovese. Suo marito era in Catalogna per ricevere il titolo onorifico di conte di Monteleone e barone della Marmilla inferiore, ma appena si diffuse la notizia dell’elezione del figlio Federico, fu arrestato da Pietro il Cerimonioso, inviato a Cagliari e rinchiuso nella torre di San Pancrazio, poi in quella dell’Elefante. Federico morì nel 1387, lo stesso anno della morte del re catalano-aragonese.La reggenzaA pietro il Cerimonioso succedette il figlio Giovanni I, il Cacciatore, che regnò fino al 1396, dopo aver subito un mortale incidente di caccia.Sempre reggente la madre Eleonora, succedette a Federico suo fratello, Mariano V Doria, nato anch’egli a Castel genovese nel 1378 - 1379.La pace con sardi regnicoliIl 24 gennaio 1388, dopo lunghe trattative fu firmata una pace tra Catalano-Aragonesi ed Arborea.Secondo gli accordi erano restituiti alla Corona Aragonese “"città, ville e luoghi occupati dai precedenti Giudici d’Arborea"”.Brancaleone Doria, marito di EleonoraIl marito di Eleonora, Brancaleone Doria di Monteleone, venne fatto prigioniero dagli Aragonesi al momento della successione in Arborea di sua moglie e di suo figlio; fu liberato solo il 1 gennaio 1390, dopo circa sette anni di prigionia. Figlio del grande Brancaleone e di una Giacomina di casato sconosciuto, il 16 marzo 1357 s’era fatto vassallo ed alleato del re d’ Aragona per legittimare il possesso dei beni paterni.Aveva avuto i figli illegittimi Giannettino e Nicolò da una donna anonima. Il matrimonio con Eleonora nel 1376 fu più di convenienza personale che politica, perché inizialmente Brancaleone fu fedele alla Corona aragonese. Cambiò però parere durante la dura prigionia.L' unificazione dell'IsolaIl primo aprile del 1391 Brancaleone marciò contro Castel di Cagliari, il 16 agosto, col figlio Mariano al fianco, ed occupò Sassari ed Osilo.In settembre conquistò il castello della Fava, di Galtellì, di Bonvehì e di Pedreso, lasciando agli avversari solo Alghero e Longosardo.Il 3 ottobre entrò a Villa di Chiesa. In una lettera scritta a Sanluri il 3 febbraio 1392 Brancaleone annunciava di aver ripreso tutti i territori posseduti nel 1388.Il 16 marzo 1392 comparve, al largo di Capo San Marco, la flotta che Martino il Vecchio conduceva in Sicilia per domarvi la ribellione in atto.La Carta de LoguMariano, compiendo 14 anni, secondo una nuova norma giudicale, diventò giudice di diritto ed Eleonora, alla fine della Reggenza, promulgò la celebre Carta de Logu.Il Codice rimase in vigore fino al 1827, quando fu sostituita dal Codice di Carlo Felice. Eleonora morì nel 1402, colpita dalla peste che imperversava in tutta l’Europa.La successione al Trono e la fine del GiudicatoMariano V morì nel 1407 per motivi sconosciuti. Si presentò allora il problema della successione che, per regola consolidata, spettava agli eredi di Beatrice de Baux, sposata nel 1363 con Amerigo VI di Narbona, madre di Guglielmo I e nonna defunta dell’attuale Guglielmo II.Giudice di fatto divenne Leonardo Cubello, bisnipote di Ugone II d’Arborea. Brancaleone Doria perciò si ritirò sdegnato a Monteleone (Roccadoria).Il 6 ottobre 1408 sbarcò a Cagliari con un potente esercito l’infante Martino il Giovane. L’ 8 dicembre giunse anche il duca di Narbona, incoronato re d’Arborea ad Oristano il 13 gennaio 1409, cui aggiunse i titoli di conte del Goceano e visconte di Baux. In questo periodo scomparve misteriosamente anche Brancaleone Doria.La battaglia di SanluriLo scontro tra i due schieramenti avvenne nelle campagne di Sanluri in località "su bruncu de sa battalla". Le truppe aragonesi spezzarono in due tronconi l’esercito giudicale. La parte sinistra fu sopraffatta nella località detta "s'occidroxiu" (il macello); la destra si spezzò in due resti: il primo scappò a Sanluri, ma fu raggiunto e fatto a pezzi, il secondo si rifugiò a Monreale e resistette.Il 4 luglio si arrese Villa di Chiesa nelle mani di Giovanni de Sena. Fu un vero disastro per i Sardi, anche se Martino il Giovane, erede al trono d'Aragona, morì di malaria a Cagliari il 25 luglio 1409.Guglielmo II di Narbona (Guglielmo III come Giudice d'Arborea) tornò in Francia per cercare aiuto e lasciò, come giudice di fatto, suo cugino, Leonardo Cubello il quale respinse un attacco contro Oristano il 17 agosto per opera dei Montcada ed il 18 per opera del Torrelles, nella piana tra Sant'Anna, Fenosu e Santa Giusta.La resa di OristanoNel gennaio del 1410 Pietro Torrelles prese Bosa, poi assediò Oristano dove infine il Cubello firmò, a San Martino fuori le mura, la resa della città e di tutta l’Arborea storica, che fu incamerata nel "Regnum Sardiniae et Corsicae". Una parte comprendente Oristano e i Campidani di Cabras, Milis e Simaxis gli fu ridata in feudo col titolo di Marchesato d’Oristano.Restarono giudicali i territori arborensi dell’ex giudicato di Torres, due curatorie del Giudicato di Gallura e le Barbagie di Belvì, d’Ollolai e del Mandrolisai. Il 31 maggio del 1410 moriva Martino il vecchio senza risolvere il problema della successione.Breve ritorno di Guglielmo di NarbonaNella primavera dello stesso anno Guglielmo III di Narbona fece ritorno dalla Francia, organizzò i territori superstiti con capitale Sassari, si fece aiutare da Nicolò Doria e riprese Longosardo il 9 agosto. Minacciò Oristano ed Alghero dove c’era Pietro Torrelles, il quale morì di malaria nel 1411. Tra il 5 ed il 6 maggio 1412 riuscì ad entrare ad Alghero, ma ne fu scacciato dagli abitanti.Fine del Regno di ArboreaConvinto di non poter raddrizzare la situazione trattò prima con Ferdinando I d'Antequera dei Trastamara, poi col figlio Alfonso il Magnanimo. L’accordo fu raggiunto il 17 agosto 1420 e il giudicato fu venduto per 100.000 fiorini d’oro.Dopo il 1410 la Marmilla regnicola fu tenuta direttamente da Cagliari per le provviste granarie della città, poi fu promessa, nel 1415, da Ferdinando I de Antequera, al Cubello per non essersi schierato coi ribelli sardi e a lui fu ceduta nel marzo del 1416, assieme a Valenza, per la somma di 25.000 fiorini d’oro d’Aragona versati al fisco regio. Restarono fuori dall’accordo Gesturi, Tuili e Villamar e alcuni castelli infeudati a Gerardo de Doni durante la battaglia di Sanluri.BibliografiaCollegamenti esterniVoci correlateGiudicati SardiGiudicato of Arborea
1,601,982
http://it.wikipedia.org/wiki/Iditarod
Iditarod.Iditarod'" è un percorso che unisce Anchorage a Nome.Date le condizioni meteorologiche con temperature polari, il luogo è scelto per competizioni estreme, la prima e più conosciuta è la "'Iditarod Trail Sled Dog Race'", celebre corsa di slitte trainate da cani, si tiene in Alaska ogni anno, all'inizio di marzo, su un difficile percorso di circa 1,868 km, da Anchorage a Nome.La gara trae origine da un episodio verificatosi nel 1925, quando un'epidemia di difterite colpì la città di Nome; date le pessime condizioni meteorologiche, non era possibile far arrivare rapidamente l'antitossina da Anchorage tramite aereo o nave e si ricorse, quindi, alla tradizionale slitta.L'episodio fu ispiratore del film d'animazione Balto: questo era infatti il nome del cane da slitta che guidava l'ultimo dei 20 team che raggiunse Nome a soli 5 giorni dalla partenza (127 ore).Nel corso degli anni, altre competizioni hanno preso spunto da questa gara, una di queste è la "'Iditarod Trail Invitational è un'avventura estrema sia per le condizioni climatiche, con temperature spesso vicine a -40 °C, che per la lunghezza del percorso, ben 1770 km. Si partecipa a piedi, in bici o con gli sci.Voci correlateCollegamenti esterniSleddogIditarod Trail Sled Dog Race
1,432,875
http://it.wikipedia.org/wiki/Dicynodontia
Dicynodontia.I dicinodonti'" ("'Dicynodontia'") sono un grande gruppo di rettili - mammiferi vissuti tra il Permiano medio e il Triassico superiore (tra 260 e 215 milioni di anni fa). I loro resti sono stati rinvenuti in tutti i continenti, compreso l'Antartide.DescrizioneDue denti da caneSviluppatisi da primitivi terapsidi erbivori, i dicinodonti ben presto si specializzarono moltissimo, in particolare nella forma del cranio: la maggior parte dei dicinodonti possedeva un grande becco leggermente ricurvo, simile a quello di una tartaruga, e un paio di grosse zanne superiori (da qui il nome "dicinodonti", che significa "due denti da cane"), le quali potrebbero essere state un segnale di dimorfismo sessuale. Al contrario dei contemporanei cinodonti, i dicinodonti raggruppavano essenzialmente forme erbivore.Ricostruzione della testa di "Moghreberia", un tipico dicinodonteMascelle potentiIl cranio dei dicinodonti è altamente specializzato: leggero ma potente, era equipaggiato da finestre temporali molto allargate nella parte posteriore del teschio, in modo da poter fornire una vasta superficie per l'alloggiamento dei muscoli delle mascelle. Queste, totalmente prive di denti tranne che nelle due zanne, erano sviluppate in un modo tale da consentire lo sminuzzamento del cibo attraverso lo spostamento all'indietro della mandibola, quando le fauci erano chiuse. In questo modo, i dicinodonti erano in grado di tagliare materiale vegetale particolarmente duro.Arti corti e fortiIl corpo dei dicinodonti era corto, a forma di botte, sorretto da forti arti corti. Nei generi più grandi, come "Kannemeyeria", le zampe posteriori erano erette, simili a quelle dei mammiferi, mentre le zampe anteriori sporgevano ai lati del corpo. Sia il cinto pettorale che l'ilio erano grandi e particolarmente forti. La coda era corta.Diffusione ed evoluzioneI dicinodonti si svilupparono nel Permiano medio, e presto andarono incontro a una rapida radiazione evolutiva; in pochi milioni di anni divennero i vertebrati terrestri più abbondanti e di maggior successo, nel tardo Permiano. Durante questo periodo, i dicinodonti si svilupparono in un numero notevole di forme, che includevano erbivori grandi, di taglia media o minuscoli, così come creature simili a talpe che vivevano in tane ipogee.Cranio di "Endothiodon angusticeps", un dicinodonte primitivoSolo due famiglie di dicinodonti sopravvissero alla grande estinzione di fine Permiano, una delle quali, i listrosauridi (Lystrosauridae), includeva gli erbivori più comuni nel Triassico inferiore. Questi animali di media taglia si evolsero e diedero origine ai kannemeyeridi (Kannemeyeridae), robusti animali dalle dimensioni variabili tra quelle di un maiale a quelle di un bue, che divennero gli erbivori più abbondanti tra la fine del Triassico inferiore e il Triassico medio. All'inizio del Triassico superiore, i dicinodonti vennero in gran parte rimpiazzati dai traversodontidi (un gruppo di cinodonti erbivori) e dai rincosauri. Durante il Triassico superiore i dicinodonti subirono un totale declino, forse a causa dell'aumento di aridità, e il ruolo dei grandi erbivori terrestri venne occupato dai dinosauri sauropodomorfi.Si è soliti ritenere che i dicinodonti scomparvero alla fine del Triassico. Recentemente, però, alcune prove farebbero supporre l'esistenza di dicinodonti addirittura nel Cretaceo, nel Gondwana meridionale (ciò che oggi è il Queensland). Se confermato, questo sarebbe un esempio notevole di Lazarus taxon.GalleriaBibliografiaCollegamenti esterniTerapsidiDicynodont
1,305,519
http://it.wikipedia.org/wiki/Haliastur_indus
Haliastur indus.Il nibbio bramino è un uccello rapace degli AccipitridiCaratteristicheDi medie dimensioni è lungo circa 43-50 centimetri. La colorazione del corpo è uniformemente bruno-rossastra, tranne il capo e il petto, di colore bianco. Gli immaturi sono uniformemente bruni con striatura più chiare.ArealeCoste, risaie, zone acquitrinose di un'area che si estende da India, Ceylon, Sud-est asiatico e Cina meridionale fino all'Australia attraverso l'Indonesia e la Nuova Guinea, arrivando a est fino alle Isole Salomone.RiproduzioneNidifica da 0 a 2500 m di altitudine, però sempre vicino alle zone acquatiche, spingendosi anche nelle città (come Rangoon o Kuala Lumpur), specie in prossimità dei porti in cerca di cibo. Dove è molto comune, come in India, viaggia in grandi gruppi. Il nido è costruito su di un albero isolato, talvolta su costruzioni, ed è composto di rami secchi, foglie, carta, lana e lische di pesce. Sono deposte da 1 a 4 uova incubate dalla femmina, che è nutrita dal compagno. L'incubazione sembra essere di 26-27 giorni ma mancano dati precisi. Dopo 50-55 giorni (in Australia, in India probabilmente prima) i nidacei lasciano il nido.AlimentazioneIl nibbio bramino si nutre di rane, granchi, pesci, insetti e spazzatura di ogni genere.BibliografiaAccipitridaeSpecie di uccelliBrahminy Kite
2,786,730
http://it.wikipedia.org/wiki/Alto_Adige._Spartizione_subito%3F
Alto Adige. Spartizione subito?Alto Adige. Spartizione subito?, è un libro scritto verso la fine degli anni 1970 da due affermati sociologi, Sabino Acquaviva e Gottfied Eisermann, che ebbero l'incarico dai rispettivi ministeri, Italia e Germania, di condurre una ricerca sociologica sulla questione delle minoranze etniche in Alto Adige. L'indagine, onde evitare sbilanciamenti a favore di un gruppo etnico o l'altro, venne volutamente incaricata in cooperazione ad un italiano e ad un tedesco in modo da ottenere un risultato imparziale, quanto piu scevro da influenze politiche o di parte. Acquaviva ed Eisermann rappresentavano quanto di meglio a fine anni 70 i due rispettivi stati potevano disporre di ricercatori su un tema delicato come quello delle minoranze etniche: in tal caso dell'Alto Adige. Il libro pubblicato nel 1980 è una sintesi dello studio consegnato ai relativi ministeri.Critiche al libroAncora prima dell'uscita del libro, la polemica sui risultati dell'indagine, inaspettati per l'epoca, accese dibattiti e liti fra i vari schieramenti politici in Provincia di Bolzano.Le conclusioni di Acquaviva ed Eisermann scontentavano politicamente tutti gli schieramenti dell'epoca dalla destra italiana alla sinistra, dalla SVP fino ai verdi.Punti cardine30 anni dopoQueste conclusioni sulla questione Alto Adige e Pacchetto Autonomistico, accesero polemiche a 360° da tutto l'arco politico del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Bolzano. Dopo 30 anni, le conclusioni di Acquaviva ed Eisermann sembrano tutt'altro che errate, alla luce anche dei recenti dibattiti apparsi sui media locali in Bolzano, sui dati demografici in ribasso, sul calo delle iscrizioni alle scuole italiane in Provincia di Bolzano. Indagine del giornale Alto Adige del gennaio 2010.NoteStoria dell'Alto Adige
782,837
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Rossomanno
Monte Rossomanno.Il Rossomanno'" è un monte situato nella Provincia di Enna alto 889 metri s.l.m. Si trova nei pressi di Valguarnera Caropepe da cui dista 3 chilomenti. Dalla sua sommità è possibile dominare con lo sguardo il mare che bagna le coste della Piana di Catania. Da esso nasce inoltre il Vallone Rossomanno affluente del fiume Gornalunga. Il territorio di Rossomanno è un vasto complesso di vegetazione boschiva, con maggioranza di pini ed eucalipti. Dal 2000 i 2200 ettari sono sottoposti a vincolo da parte dell'Azienda Regionale Foreste Demaniali che ha la gestione dell'area.ArcheologiaCostituito da alture di origine arenaria e fluviale, il Monte Rossomanno è stato luogo molto frequentato dalle genti autoctone e poi dominio di gloriose popolazioni. Numerose testimonianze del periodo pre-arcaico ci sono pervenute grazie ai ritrovamenti di piccole tombe a nicchia scavate nella roccia arenaria; ma è già nella protostoria siciliana intorno al VII secolo a.C. che si registrano i primi insediamenti rurali. Antropologicamente importanti le diverse tipologie funerarie: la più indigena, detta "enchitrismos", ovvero l'inumazione dei cadaveri...e quella dei "campi di crani" con l'incineratorio dei defunti (molto più rara in Sicilia).Nei luoghi che si affacciano sulla cosiddetta Valle dell'Infermo e quindi di fronte a Valguarnera, si attestano le fondamenta di spesse mura (fino a 2 metri di larghezza) che cingevano a difesa l'intera zona abitativa. Da queste mura si ergevano numerose torrette sporgenti, oggi purtroppo perdute. I tanti "profanatori" e "tombaroli" hanno però devastato numerossisimi reperti e distrutto per sempre alcune testimonianze importanti. Sparse per tutta la sommità di Rossomanno tanti cocci di vasellame rosse e nere prive di figura, tipiche del primo periodo greco e punte di lance e frecce.La cittadella, da molti esperti ritenuta la perduta Magella, fu più volte conquistata dai Romani che quasi certamente la depredarono. A fronte di tali barbarie gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Soltanto in epoca bizantina il Monte Rossomanno scoprì un nuovo ripopolamento degli antichi siti abitativi e di questo si hanno diverse testimonianze certe. Cocci e soprattutto le mura di una chiesetta a pianta basilicale ad occidente. Nel periodo svevo, ovvero nel XIV secolo, la zona fu trasformata in feudo di Rossomanno dalla famiglia degli Uberti residenti a Enna, allora Castrogiovanni. Durante una spedizione armata, capeggiata dal Re aragonese Martino IV, il feudo venne raso al suolo.Oggi il Monte Rossomanno è riserva naturale di incommensurabile bellezza, con un sofisticato progetto in atto per il recupero della fauna selvatica.BibliografiaSiti internetCollegamenti esterniProvincia di EnnaMonti della provincia di Enna
7,808,984
http://www.tvblog.it/post/5023/la-tv-del-femminismo-mancato
Ricordo che non molto tempo fa, le nostre lettrici si risentirono per un sondaggio che non percepirono come ironico ma che ritennero “offensivo”. Un sondaggio proposto insieme alle colleghe di Pinkblog.Ecco, all’epoca la cosa mi fece un po’ sorridere.Ieri sera, però, sorridevo meno. E speravo, in cuor mio, che quelle stesse lettrici trovassero un buon, anzi, un ottimo motivo per indignarsi per quel che andava accadendo su RaiDue - spose perfette permettendo - e Canale 5 - manco a dirlo, a Uno, due, tre, Stalla!, un programma dove ormai la defilippizzazione è compiuta e completa, meccanismi dei giochi, grafiche, entrate e uscite dallo studio e psicodrammi compresi -, con il rifiorir delle contadine. Si consumava uno dei più grossi misfatti catodici ai danni della parte buona e propositiva del femminismo. Da un lato, gli uomini corteggiati che si esibivano in una prova di machismo dell’ultim’ora, in smoking e champagne contro una gang di giocatori di football americano, dall’altro tre contadini e un ex tronista cornuto - non insulto, ma dato di fatto - che si sfidavano a suon di flessioni in nome del rispetto della donna.E poi finivano per abbracciarsi dopo la sfida di corsa, in un rinnovato afflato di complicità maschile. Che faceva chiedere al sottoscritto perché, perché quella meraviglia di Andrea Lehotska stia lì in mezzo.Ecco, volevo vederle arrabbiate, le nostre lettrici, di fronte a un misfatto di proporzioni storiche, che cancella trent’anni di emancipazione con un colpo di reality show.Come esce l’immagine della donna da tutto ciò, non sta a me dirlo: i lettori, gli spettatori valuteranno ben da soli.Si salva la bella Andrea, che balla rozza ma sensuale - ci teneva a dirlo: aveva ballato per la prima volta tre giorni prima della diretta - a piedi nudi e gonna lunga, e che spara come un uomo ai barattoli di un simil-luna-park.Si salva perché esce da quello stereotipo femminile starnazzante che questa televisione fatta di stalle e spose vorrebbe propinarci.Mentre il maschio, lui sì, ne esce sempre vincitore.O almeno, gli piacerebbe.Bienvenue dans ma tribu, il reality che in Francia sta scatenando le proteste degli antropologi del 13 ago 2010Paola Perego "impone" un reality in daytime su Raiuno del 13 ago 2010Zhoom, in Francia un reality con 9 gay del 26 lug 2010Malesia, con un reality in Tv si eleggerà il migliore giovane Imam del 19 lug 2010Eva Longoria lancia un reality show dal suo ristorante Beso del 28 giu 2010CategorieCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)26 apr 2007 - 17:34 - #126 apr 2007 - 17:37 - #226 apr 2007 - 18:05 - #526 apr 2007 - 18:19 - #726 apr 2007 - 18:21 - #826 apr 2007 - 18:21 - #926 apr 2007 - 18:46 - #1026 apr 2007 - 18:52 - #1126 apr 2007 - 19:01 - #1326 apr 2007 - 19:03 - #1426 apr 2007 - 19:07 - #1526 apr 2007 - 19:11 - #1626 apr 2007 - 19:39 - #1926 apr 2007 - 19:57 - #2026 apr 2007 - 20:08 - #2126 apr 2007 - 20:09 - #2226 apr 2007 - 22:37 - #2526 apr 2007 - 23:58 - #2627 apr 2007 - 01:35 - #27ma xchè continuare ad colpevolizzare i reality e chi vi partecipa?(Se vi indignano c’è sempre il telecomando) é stupido pensare che tanti anni di femminismo vengano cancellati da un programma tv,ideato x dare la possibilità a delle persone che lì vanno LIBERAMENTE x farsi conoscere ed emergere televisivamente!Sono lì x questo,se vuoi far parte del mondo dello spettacolo ti devi far notare,monstrare ciò che sai fare,metterti in discussione! Non è vero che bisogna essere solo oche e pocoserie,sì ce ne sono,come anche tra insegnanti,segretarie,la comune vicina della porta accanto,sbaglio? Non bisogna mai generalizzare!C’è anche gente artisticamente valida,come ad es.SABRINA MARINANGELI, bravissima cantante,che ho tanto apprezzato x il suo intervento nella sesta puntata,dove ha parlato con sincerità del suo doloroso passato,mettendo a nudo i suoi sentimenti davanti a milioni di persone,x rispondere all’arcaico ed arrogante Muschen,che perseverando nelle sue affemazioni,dubito che il tutto sia una montatura degli autori.Altro che finto pianto di Sabrina, che basta guardarla negli occhi x capire che èuna persona VERA ed AUTENTICA,bella dentro e fuori eh…con una voce stupenda!!!Chi la conosce sa che ciò che scrivo è vero!!!FORZA SABRY 6 UNICA e devi vincereeee!BYE Via col Vento!!!27 apr 2007 - 02:16 - #2827 apr 2007 - 02:33 - #29Alla Stalla di veri non c’è nessuno,soprattutto la tanto decantata Sabrina Marinangeli.Io non andrei mai a raccontare un fatto cosi personale e doloroso davanti alle telecamere di un reality.E nemmeno Andrea che è apparsa in alcune strisce giornaliere addirittura con frasi volgari e carattere arrogante.Come donna non mi indigno per il motivo citato da Malaparte,ma mi indigno per come vogliono a tutti i costi far vincere le “vallette”,screditanto i contadini in tutto.Qualcuno dovrebbe spiegarmi che soddisfazione c’è a vincere una sfida se per te le fanno altri?Che soddisfazione c’è a vincere una sfida sottoponendo gli avversari a sfide inique,vedi Luca palestrato a competere con tre contadini che le palestre non sanno nemmeno come sono fatte?Mi dite che gusto c’è a vincere una puntata manipolando il televoto?E qui dovrebbe indignarsi e protestare il pubblico votante perchè paga per veder vincere una parte e invece si fa vincere l’altra.Quello che mi indigna è la presunzione delle vallette che continuano a ripetere che le persone a casa non hanno ancora colto il messaggio.Ed è proprio qui che si sbagliano,il messaggio è stato colto eccome;vogliono farle vincere a tutti i costi ed è a questo che il pubblico non ci sta,non ci sta alla presa in giro della produzione,non ci sta alla conduzione sempre di parte che caratterizza ogni reality della D’Urso e sopprattutto non ci sta alla falsità dei personaggi che loro stessi creano.Questo mi indigna,la presa per i fondelli.Il femminismo è una cosa seria e di certo non sarà cancellato da tanta scempiaggine.L’unico vero era Artemio e come si è potuto constatare ha preferito uscire.27 apr 2007 - 11:02 - #3227 apr 2007 - 11:04 - #33[…] Nonostante la puntata di ieri del Grande Fratello, denominata La Nostra Avventura, non fosse in diretta e fosse un mix di rvm di quanto avvenuto nell’arco dei tre mesi nella Casa con qualche momento di spettacolo extra e qualche litigio in differita tra Platinette e il vincitore Milo, Un Medico in Famiglia 5 non cresce negli ascolti e si mantiene sui buoni livelli delle scorse settimane. La Nostra Avventura, come detto, perde oltre un milione di spettatori come peraltro avvenuto sempre in occasione dello speciale post reality, mantenendo il 20% di share: non tantissimo ma neppure poco per uno special riassuntivo. Continua il successo di C.S.I. Scena del Crimine, in barba a chi pensava che, visto che in questo momento su Sky è in onda la settima serie, non fosse seguita dal pubblico di Italia 1la sesta: ancora una volta si verifica l’opposto e si certifica quanto sia differente il pubblico della tv generalista da quello della pay-tv satellitare. Annozero continua a veleggiare su oltre tre milioni ed è uno dei pochi programmi questa settimana che con La Sposa Perfetta e NCIS ci sia riuscito. Sfida tra i Ghiacci con Steven Seagal batte La Casa degli Spiriti su Rete 4. Access prime time questa volta a vantaggio di Affari Tuoi e seconda serata a The Closer, la serie trasmessa da Italia 1. Buon risultato anche per Maurizio Costanzo Show che ospitava tra gli altri Vincenzo Salemme e Giorgio Pasotti. Non ai livelli dell’altro ieri ma proseguono infine i buoni ascolti per la Vela della Louis Vitton Cup trasmessa da La 7. […]ciao a tutti…27 apr 2007 - 13:28 - #3527 apr 2007 - 13:32 - #3603 mag 2007 - 09:05 - #4103 mag 2007 - 09:07 - #4203 mag 2007 - 12:13 - #4303 mag 2007 - 22:10 - #4407 mag 2007 - 23:18 - #4508 mag 2007 - 10:20 - #46Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si No
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dorylus
Dorylus.Il genere di formiche legionarie "'Dorylus"', conosciuto anche come "formiche scacciatrici", "formiche safari", "formiche Matabele" o "siafu", può essere rinvenuto principalmente nell'Africa centrale ed orientale, ma il loro habitat si estende fino all'Asia tropicale. Esistono circa 70 specie attualmente riconosciute, con altri 60 nomi applicati con il rango di subspecie.Differentemente dalle formiche legionarie del nuovo mondo (appartenenti al genere Ecitoninae), esse costruiscono formicai veri e propri anche se temporanei (con una durata media da pochi giorni a pochi mesi).Ogni colonia può contenere più di 20 milioni di individui. Come nelle loro controparti del nuovo mondo, in ogni colonia è presente anche una casta di soldati (major) oltre alle normali operaie; essi si distinguono da queste ultime per il capo molto grande e le mandibole a tenaglia.Sono capaci di pungere, ma raramente adottano questa tattica difensiva, basandosi quasi interamente sulle loro potenti mascelle.Ciclo vitaleStagionalmente, quando la disponibilità di cibo comincia a decrescere, esse abbandonano il formicaio e formano delle colonne di marcia con più di 50 milioni di formiche che, per il loro elevatissimo numero, sono considerate potenzialmente pericolose anche per gli esseri umani, nonostante possano essere facilmente evitate; infatti una colonna può percorrere solo 20 metri di distanza in un'ora.Il maggior livello di rischio si manifesta per persone incapaci di muoversi o quando una colonna passa attraverso le case. Sono stati effettivamente riportati casi di persone - normalmente invalidi, bambini o in ogni caso debilitati che non hanno avuto la forza di scappare - uccise e talvolta divorate dalle formiche. Spesso la morte sopraggiunge per soffocamento.La presenza di questa specie è tuttavia benefica per certe comunità umane, come i Maasai, poiché esse forniscono un servizio di prevenzione dei parassiti nelle comunità agricole, mangiando la maggior parte dei parassiti del grano, compresi insetti e ratti di grossa taglia.Le caratteristiche, lunghe colonne di formiche tendono a difendersi violentemente contro qualsiasi cosa incontrino sul loro percorso.Tali colonne sono strutturate in modo che le più piccole e deboli operaie siano affiancate e difese da più strette schiere di soldati. Essi prendono automaticamente posizione come sentinelle e creano un perimetro percorribile in cui le operaie possono correre in maggiore sicurezza.Il loro morso è molto doloroso e ogni soldato lascia due piccole ferite puntiformi quando rimossi.La rimozione è altresì difficile, poiché le loro mandibole sono estremamente forti, e una persona può tirare un soldato tanto violentemente da strapparne il corpo senza però riuscire a liberarsi dal suo morso.Un gran numero di formiche può uccidere animali piccoli o immobilizzati e mangiarne le carni, ma la gran parte della loro dieta è costituita da vermi di terra. Tutte le specie del genere "Dorylus" sono cieche e comunicano, come molte altre specie di formiche, attraverso feromoni.Nella stagione degli accoppiamenti vengono generati gli esemplari alati fertili (fuchi e regine vergini). I fuchi sono ancora più grandi dei soldati ma un po' più piccoli delle regine.Maschi e femmine adulti si accoppiano in volo, e la regina fecondata va a costruire una nuova colonia. Come nella maggior parte delle formiche, operaie e soldati sono sterili.I maschi delle formiche scacciatrici, talvolta conosciuti come "mosche salsiccia" (termine anche utilizzato per le formiche legionarie del nuovo mondo) a causa del loro grande addome, ed erano inizialmente considerati come appartenenti ad un'altra specie. I fuchi abbandonano la colonia qualche tempo dopo la nascita, ma sono attratti dalle scie di feromoni rilasciate dalle scie di formiche quando raggiungono la maturità sessuale.Quando una colonia incontra un maschio, le operaie lo catturano, ne strappano le ali e lo conducono al nido per farlo accoppiare con una regina vergine. Come in tutte le formiche, il fuco muore poco dopo.A causa della forza del loro morso, nell'Africa orientale esse sono usate come suture naturali di emergenza.I Maasai moroni, quando hanno un taglio profondo nella pelle, spesso usano i soldati per chiudere la ferita, facendosi mordere ai due lati della lesione e successivamente recidendo il corpo dell'insetto. tale punto può durare anche per più giorni.SpecieAltri progettiCollegamenti esterniVideoImmaginiFormicidaeFauna africanaDorylus
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http://guide.supereva.it/letteratura_gastronomica/interventi/2006/05/254133.shtml
Pubblicato il 3 maggio 2006 in: Vacanze
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http://it.wikipedia.org/wiki/Trasmissione_%28bicicletta%29
Trasmissione (bicicletta).In una bicicletta, la trasmissione'" è l'insieme degli ingranaggi e meccanismi che consente appunto la trasmissione del movimento dal conducente della bicicletta alle ruote (usualmente alla sola ruota posteriore).Componenti di baseNella sua coniugazione più elementare il sistema di trasmissione è cositutito da due ruote dentate, una solidale alla ruota posteriore e una applicata al movimento centrale sul telaio della bicicletta. Le due ruote sono collegate da una catena che ne vincola reciprocamente il movimento. Il conducente applica la propria forza sull'ingranaggio anteriore attraverso i pedali e le pedivelle.Usualmente i due ingranaggi hanno dimensioni (espresse come numero di denti dell'ingranaggio) differenti, con l'ingranaggio posteriore di dimensioni inferiori. Tale schema identifica la trasmissione come una leva di terzo genere, secondo un meccanismo di "moltiplica"del movimento: ad ogni giro della ruota dentata anteriore ne corrispondono più di uno della ruota dentata posteriore, il cui numero dipende dal "rapporto" che si utilizza (cioè dal risultato del rapporto n° di denti della ruota anteriore/n° di denti della ruota posteriore). Trattandosi di una leva svantaggiosa, maggiore è il rapporto (o come dicono i ciclisti, più il rapporto è "duro"), maggiore è la forza richiesta per far muovere la bici. Tale "svantaggio" è compensato dalla possibilità, avendone la forza, di far muovere più velocemente la bici, ottimizzando l'efficienza di trasformazione in energia meccanica della forza del conducente.Fanno eccezione alcuni rapporti in uso sulle mountain bike caratterizzati da un fattore di de-moltiplica: l'ingranaggio anteriore è più piccolo del posteriore, riducendo così il numero di giri della ruota rispetto a quelli dei pedali e consentendo di affrontare pendenza molto elevate dove un rapporto normale necessiterebbe di troppa forza per poter essere azionato).CambioLa ricerca di un ideale bilancio tra velocità, e quindi rapporti di moltiplica alti, e forza necessaria a far muovere la bici, che è inferiore con i rapporti più bassi, soprattutto in presenza di percorsi misti, caratterizzati da salite, discese e parti scorrevoli ha portato all'applicazione alla trasmissione di un cambio di velocità che consentisse di avere a disposizione di volta in volta il rapporto più opportuno.Se inizialmente il cambio era costituito essenzialmente da due diverse ruote dentate montate sui due lati della ruota posteriore (per cambiare occorreva smontare la ruota e girarla), le successive evoluzioni consentono oggi di modificare il rapporto senza togliere le mani dal manubrio, grazie a una serie di meccanismi che permettono di spostare la catena tra le diverse ruote dentate montate sia sulla ruota posteriore che sul movimento centrale.Il meccanismo più diffuso è costituito dal cambio "a deragliatore". Sulla ruota posteriore si trova un numero di ingranaggi (a volte dette anche "velocità") variabile, detto nel suo complesso "cassetta" o "pignone", le cui combinazioni più diffuse sono 7 (city bike), 9 (mountain bike) e 10 (bici da corsa). Nel corso del 2008-09 la Campagnolo ha messo in commercio una cassetta da 11 velocità per bici da corsa e la SRAM una cassetta da 10 velocità per bici da corsa. Il numero di denti varia normalmente da 11 (ingranaggio più piccolo di un pignone da bici da corsa) a 34 (ingranaggio più grande di una MTB). La catena è fatta scivolare da una ruota all'altra da un sistema di pulegge detto appunto "deragliatore" (proprio perché fa "deragliare" la catena) tramite una guida, detta "gabbia", costituita da due piccole ruote dentate; tale meccanismo ha anche lo scopo di recuperare la parte di catena in eccesso (necessaria a garantire che vi sia catena a sufficienza per collegare tutte le eventuali combinazioni di rapporti) tenendola sempre in tensione.Anche l'ingranaggio anteriore (o "guarnitura") può prevedere più di una ruota dentata (o "corona"), generalmente 2 nelle bici da corsa (ma molti cicloamatori ormai optano per la più duttile guarnitura tripla) e 3 nelle mtb (ma alcuni agonisti preferiscono la più leggera guarnitura a 2 ingranaggi) e in molte city bike. Le dimensioni variano dai 53 denti della corona grande di una bici da corsa (ma tra i professionisti delle gare a cronometro non è raro vedere anche corone da 54 o 55 denti) ai 22 della corona piccola di una mtb. Nel corso della storia del ciclismo, complice l'evoluzione della biomeccanica che ha sottolineato come, a parità di velocità, sia più proficuo usare rapporti agili con molte rotazioni al minuto dei pedali (rpm), la dimensione degli ingranaggi della guarnitura hanno subito progressive riduzioni: dalla coppia 53-42 in uso fino agli anni '80 si è progressivamente passati alla coppia 52-39 (tuttora lo standard più diffuso tra i ciclisti professionisti) e alle moderne guarniture "compact" 50-36 o 50-34. Il passaggio da una corona all'altra avviene grazie a una guida metallica (detta anch'essa "gabbia") che fa slittare la catena.I comandi del cambio si trovano ormai unicamente sul manubrio o integrati alle leve del freno (cambio della bici da corsa e alcuni modelli di cambio per MTB) o sotto forma di pulsanti o manopole. La trasmissione del comando avviene tramite cavi di acciaio che meccanicamente abbinano allo spostamento delle leve quello dei meccanismi di cambio. Vi sono stati e vi sono tuttora in corso esperimenti di cambio "elettronico", con i meccanismi dotati di servomotori e la trasmissione dell'impulso mediante cavi elettrici, che tuttavia per ora non trovano una vera diffusione.Parti di bicicletta
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lauro_Toneatto
Lauro Toneatto.CarrieraCalciatoreDifensore arcigno e piuttosto ruvido, mai oltre la serie C, diventa una bandiera del Siena con cui disputa 8 stagioni fra serie C e Serie D, e oltre 200 partiteAllenatoreDopo il ritiro dall'attività agonistica viene richiamato proprio dal Siena per guidare la squadra dalla panchina. Nel 1966 passa quindi al Bari conil quale in tre stagioni ottiene una doppia promozione dalla C alla A.Nell'estate 1969 è al centro di un "giallo" di mercato. Abbandona infatti il Bari per andare ad allenare il Torino il quale però all'ultimo momento gli preferisce Giancarlo Cad%C3%A8. Toneatto, ormai occupata la panchina del Bari da Pugliese, deve ripiegare sul Pisa in serie B, dal quale sarà presto esonerato.Torna quindi al Bari, con cui manca la promozione in A agli spareggi nell'annata 1970-71, poi passa nel 1972 al Foggia, che trascina alla terza promozione in Serie A. Resta quindi coi pugliesi nella stagione 1973-74, che sarà la sua unica in massima serie, e si conclude con la retrocessione matematica alla penultima giornata, proprio con la sfida con la Lazio che contemporaneamente conquisterà il proprio primo scudetto.La carriera di Toneatto prosegue quindi fra Serie B e Serie C, fra esoneri e incarichi a campionato in corso. Fra questi è da ricordare l'annata 1979-80 nella quale diventa il primo tecnico assunto da Paolo Mantovani nella sua presidenza della Sampdoria. Subentrato in corso di stgaione a Lamberto Giorgis, porta i blucerchaiti dalla zona retrocessione a sfiorare la promozione, ma ciò non gli vale la conferma per la stagione successivaA suo modo da ricordare è anche l'annata 1984-85, quando è uno dei 6 allenatori (record assoluto) che si succedono alla guida del TarantoA fine anni ottanta si ritira dall'attività per ragioni di salute.Tecnico ruspante e poco diplomatico, molto pragmatico e pratico, non orientato ad alchimie tattiche particolari né al gioco spettacolare, è stato forse non completamente a ragione considerato come uno degli esponenti più tipici del gioco difensivista e catenacciaro. In realtà, alcune delle sue formazioni quali ad esempio il Foggia della promozione in A e la Sampdoria del girone di ritorno del campaionato 1979-80, hanno espresso anche un discreto livello di gioco.
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http://guide.supereva.it/cartoni_animati/interventi/2005/11/231964.shtml
Pubblicato il 5 novembre 2005 in: Cartoons
1,821,296
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Valerio_Levino
Marco Valerio Levino.BiografiaLevino era probabilmente il nipote di Publio Valerio Levino, console nel 280 a.C..Fu eletto una prima volta console nel 220 a.C..Nel 215 a.C., l'anno successivo alla cocente sconfitta romana nella battaglia di Canne per mano di Annibale, era "praetor peregrinorum" (si occupava, cioè, degli affari riguardanti gli stranieri presenti a Roma); ma, in quel periodo di grande crisi per la Repubblica, tutti i magistrati civili ricevettero comandi militari, e Levino ricevette delle legioni appena tornate dalla Sicilia e una flotta di venticinque vascelli con le quali controllare la Puglia e in particolare la costa tra Brindisi e Taranto.Mentre era accampato nei pressi di Lucera, gli uomini di avanguardia gli portarono degli ambasciatori di Filippo V di Macedonia; l'ambasciata era indirizzata ad Annibale, ma il capo della delegazione macedone, Senofane, ingannò Levino sullo scopo della missione e lo convinse a fornirgli delle guide e una scorta per recarsi a Roma. Durante l'autunno di quello stesso anno, riprese tre città degli Irpini che si erano ribellate e passate dalla parte di Annibale dopo la sconfitta romana a Canne. Dopo aver messo delle guarnigioni a Taranto e a Reggio, Levino si acquartierò per l'inverno a Brindisi con una legione, con la quale controllò la costa orientale dell'Italia in attesa di una invasione macedone.Alcuni inviati di Oricum, in Epiro, giunsero ai suoi quartieri d'inverno per informarlo della conquista macedone della città da parte di Filippo e del pericolo imminente alla quale era sottoposta Apollonia. Levino attraversò immediatamente l'Adriatico, riconquistò Oricum e inviò ad Apollonia un distaccamento al comando di Quinto Nevio Crista col quale ruppe l'assedio della città, conquistando il campo di Filippo. Concluse anche un accordo con la Lega etolica.La propretura di Levino fu prorogata per quattro volte, dal 214 al 211 a.C.: nel 214 si acquartierò ad Oricum, poi dal 213 al 211 controllò i movimenti di Filippo in Etolia ed Acaia. Durante i comizi del 211 fu eletto console senza nemmeno candidarsi, mentre era ancora lontano da Roma: a giovargli fu proprio il servizio in Grecia settentrionale. Alla fine del 211 scacciò i Macedoni dall'isola di Zacinto e da Oeniadae e Nasus in Acarnania. Dopo aver svernato a Corcira, nella primavera del 210 a.C. prese Anticyra e fu raggiunto dalla notizia dell'elezione a console.A causa di una malattia, Levino non poté tornare a Roma fino all'inizio dell'estate. Sbarcato in Italia, ricevette gli inviati di Capua, che gli recavano accuse contro il proconsole Quinto Fulvio Flacco, e quelli della Sicilia, che si lamentavano similmente di Marco Claudio Marcello: entrò quindi a Roma con molti di questi ambasciatori e con molti rappresentanti della Lega etolica. Fece rapporto al Senato romano dei sui tre anni come amministratore della Grecia; nel sorteggio delle province, ricevette l'Italia con l'incarico della guerra contro Annibale, ma fece scambio col collega Marcello, e per mutuo consenso, ottenendo la Sicilia, in quanto i Siracusani si erano lamentati della nomina di Marcello a governatore dell'isola. La Repubblica aveva bisogno di fondi per rifornire la flotta, ma un editto in tal senso aveva preoccupato il popolo romano e gli alleati italici, già oppressi da una forte tassazione per finanziare la guerra in Italia; Levino propose allora che tutti coloro che avevano ricoperto magistrature curuli e tutti i membri del Senato portassero volontariamente al tesoro tutto il loro oro, argento e bronzo, sia coniato che in lingotti, ad eccezione di quanto necessario per i sacrifici di famiglia, per gli anelli degli "equites", per le bulle dei ragazzi o per alcuni ornamenti femminili. La proposta fu accolta per acclamazione e messa in pratica, calmando il discontento del popolo e permettendo a Levino di partire per la Sicilia.Entro la fine dell'autunno, Levino informò il Senato di aver espulso tutti i Cartaginesi dall'isola. Le porte di Agrigento gli erano state aperte da Mutines, un capo numida scontento dei Cartaginesi; delle restanti sessantasei città, sei le conquistò per assalto, venti caddero per tradimento e quaranta gli si arresero volontariamente. Incoraggiò od obbligò i Siciliani a riprendere l'agricoltura, in modo che l'isola potesse fungere da granaio per Roma; trovati ad Agathyrna una moltitudine composta da criminali, disertori e schivi fuggiaschi, che costituiva una minaccia per la sicurezza pubblica, li inviò a Reggio, dove svolsero un ruolo utile alla Repubblica attuando incursioni nel Bruzio contro Annibale.Il Senato ordinò allora a Levino di tornare a Roma per tenere i comizi consolari per l'anno 209 a.C., ma immediatamente dopo il suo arrivo in città fu rimandato nella sua provincia, minacciata da una invasione dall'Africa. Il Senato gli chiese di nominare un dittatore per presiedere alle elezioni in sua vece. Ma su questo punto il Senato e Levino entrarono in rotta, ed è probabilmente per questa ragione che, malgrado il suo lungo servizio, il suo nome non compare nei Fasti trionfali. Levino non si rifiutò di nominare un dittatore, ma insistette a voler effettuare la scelta dopo il suo ritorno dalla Sicilia, cosa che gli avrebbe permesso di prolungare il suo mandato; questo era però in contrasto con la consuetudine che voleva che la nomina fosse fatta entro in confini dell'Italia, e un tribuno della plebe, con l'assenso del Senato, fece approvare una legge che obbligasse Levino a rispettare la norma. Levino, al contrario, lasciò Roma improvvisamente, tanto che la nomina fu fatta dal suo collega Marcello.Levino continuò a governare la Sicilia come proconsole per tutto il 209. Il suo esercito era composto dei resti delle legioni di Gaio Terenzio Varrone e Gneo Fulvio Flacco, le quali, per le sconfitte riportate rispettivamente a Canne (216) e nella battaglia di Herdonia (212), erano state condannate a restare all'estero fino alla fine della guerra; a queste Levino aggiunse una numerosa forza di Siciliani e Numidi e una flotta di settanta vascelli. Il suo governo fu attento e prosperoso; l'isola non conobbe invasioni e, col rifiorire dell'agricoltura, poté costruire dei magazzini a Catana e rifornire Roma di grano.Nel 208 a.C., mentre era ancora proconsole, Levino attraversò il canale di Sicilia con cento navi e sbarcò in Africa, saccheggiando i dintorni di Clupea, sbaragliando una flotta punica e ritornando col bottino a Lilibeo; l'anno successivo ripeté l'azione con uguale successo, inviando i propri rifornitori intorno alle mura di Utica e respingendo uno squadrone nemico inviato a tagliargli la via del ritorno. Nel 206 a.C. tornò in Italia con i propri contingenti e, all'arivo di Magone in Liguria l'anno successivo fu inviato a presidiare Arretium in Etruria con due legioni cittadine.Poco dopo fu inviato a Delfi e poi alla corte di Pergamo da Attalo I, assieme ad altri quattro ambasciatori; il loro compito fu quello di portare in Italia la "Magna Mater".Nel 204 a.C. sostenne in Senato il rimborso dei prestiti volontari al tesoro fatti durante il suo consolato, sei anni prima. Nel 203, nel dibattito sui termini del trattato da concedere a Cartagine, Levino sostenne la proposta di respingere senza ascoltarli gli ambasciatori e di continuare la guerra, consiglio che fu accettato: questa posizione lo identifica come un appartenente alla fazione guidata dagli Scipioni.All'inizio della prima guerra macedonica nel 201-200 a.C., Levino fu inviato ancora una volta in qualità di propretore, con una flotta e un esercito, in Grecia settentrionale. Il suo rapporto sulle preparazioni di Filippo diede un nuovo impulso agli sforzi della Repubblica.Morì nel 200 a.C.; i figli Publio e Marco ne onorarono la memoria con giochi funebri e combattimenti gladiatorii, celebrati per quattro giorni consecutivi nel foro.BibliografiaVoci correlateConsoli repubblicani romani|Levino, Valerio, MarcoValerii|Levino, MarcoMarcus Valerius Laevinus
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http://www.motorsportblog.it/post/6234/michale-schumacher-gia-verso-una-superbike-ufficiale
E ora la verità è saltata fuori. O perlomeno così pare: Michael Schumacher - il kaiser e Re della Formula 1, l’uomo che ha scritto pagine di (bella) storia della massima serie su 4 ruote - ora sta pensando seriamente se correre il Mondiale Superbike 2009 in sella a una Honda ufficiale.Nonostante i 40 anni (li compirà il 3 gennaio), le attenzioni a non farsi male o la “pensione”, la realtà è che Michael Schumacher va forte anche su 2 ruote: anche se è ancora un po’ presto per dire veloce o velocissimo.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ancien_R%C3%A9gime
Ancien Régime.Ancien Régime'" (antico Regime) è un termine francese utilizzato inizialmente dai rivoluzionari transalpini per designare, con connotazioni peggiorative, il sistema di governo che precedette la Rivoluzione francese del 1789, e cioè la monarchia assoluta dei Valois e dei Borbone. Per estensione, venne applicato alle altre monarchie europee i cui sistemi di governo erano simili o assimilabili a quello. Tale termine venne sostituito successivamente da quello di "Nouveau régime" (in Spagna, "Régimen Liberal"), usato in chiara contrapposizione al precedente.Con Ancien Régime'" veniva definita anche un'intera epoca, corrispondente, in linea di massima, a quella oggi conosciuta come Età moderna.L'origine del termineIl termine iniziò ad essere usato durante la Rivoluzione francese, ma si generalizzò, soprattutto in ambito letterario, grazie a Alexis de Tocqueville, autore del saggio "L'Ancien régime et la révolution". Nel testo viene indicato che «la rivoluzione francese ha battezzato ciò che ha abolito» (in francese: "«la Révolution française a baptisé ce qu'elle a aboli»"). Tocqueville conferì al concetto un vago sapore di contrapposizione fra l'Ancien régime e il periodo medievale, che venne generalmente accettata dalla storiografia del XIX e della prima metà del XX secolo e che è stata ampiamente discussa dagli storici posteriori (e, in particolare, da François Furet).Secondo il punto di vista dei "reazionari" nemici della rivoluzione, il termine di Ancien Régime fu rivendicato con una punta di nostalgia, seguendo il topico letterario del "paradiso perduto" o di «qualsiasi tempo passato fu il migliore» che richiama alla nostra memoria Jorge Manrique. Talleyrand arrivò persino ad asserire che «coloro che non hanno conosciuto l'Ancien régime non potranno mai sapere cos'era la dolcezza della vita» (in francese: «"ceux qui n'ont pas connu l'Ancien Régime ne pourront jamais savoir ce qu'était la douceur de vivre"»).L'uso del termine nelle discipline economiche e sociali viene attribuita a Ernest Labrousse, celebre studioso dell'Ancien Régime (vedasi il saggio "Crise de l’économie française à la veille de la Révolution" del 1944) e fu diffuso dalla contemporanea École des annales, con grande accettazione in Italia e in Europa.Il contesto storicoL'ordinamento sociale prevedeva la divisione della popolazione in tre ceti(Stati): nobiltà ("Primo Stato"), clero ("Secondo Stato") e resto del popolo ("Terzo Stato"). Si riunivano nell'Assemblea degli Stati Generali; le delibere avvenivano mediante il computo delle votazioni unitarie di ogni singolo Stato.La convocazione degli Stati Generali, i cui poteri decisionali erano nulli, era a completa discrezione del re. Tra il 1614 e il 1789 gli Stati Generali non furono mai convocati.Nel giugno del 1789, il "Terzo Stato", parte del clero e della nobiltà formarono l'Assemblea nazionale costituente, con l'intento di abbattere l'"Ancien régime" e redigere una costituzione.Iniziecco perché è difficile periodizzarlo (bisognerebbe guardare verso un periodo precedente all'Impero Romano).La maggioranza degli storici ritiene che il passaggio dal medioevo all'antico regime non sia segnato da una frattura netta, ma da una lenta evoluzione tra il XIV e il XVII secolo.Durante l'Ancien Régime era la Chiesa a tenere il conteggio demografico, attraverso i registri dei battesimi, dei matrimoni e delle sepolture.Per evitare un aumento demografico vertiginoso e la conseguente mancanza di lavoro, ci si sposava tardi (24-25 anni) dopo la morte del padre - il quale esercitava la patria potestà su tutti i figli finché si trovava in vita. Il figlio primogenito prendeva il posto di Pater Familias, assicurando a se stesso, e alla sua famiglia, una stabilità economica.Un'altra soluzione era il celibato definitivo, questo, in particolare per i secondo- e terzogeniti. Purtroppo però il tasso di mortalità per i giovani delle famiglie più modeste era molto alto, dal momento che non ci si poteva permettere cibo a causa delle ristrettezze.I feudi in questo periodo non erano ereditari perché il vassallo aveva tutto il potere di concedere e revocare i diritti di utilizzo del feudo a proprio piacimento: questo rendeva difficile la crescita economica delle famiglie contadine. A tal proposito influiva anche la Chiesa, che teneva a "manimorte" i propri territori.Gli unici che riuscirono ad accaparrarsi una condizione agiata furono i mercanti: essi investivano le ricchezze accumulate per diventare signori, tramite l'acquisto di appezzamenti di terreno; ci riuscirono mettendo in crisi i nobili.Lo sviluppo demograficoConsiderata tendenzialmente immobile la società d'Ancien Régime subì in realtà alcune profonde trasformazioni nel corso del '700. Il fenomeno più ampio e rilevante fu l'avvio di una crescita demografica che non si sarebbe più interrotta. Fra il 1700 e il 1800 in Europa la popolazione passa da 118 a 193 milioni d'abitanti con un incremento del 66%; in Italia dai 13 milioni d'abitanti circa si giunse a qua­si 18 milioni. Quali furono le ragioni di questo rilevante incremento? Gli storici e i demografi non sono in grado di dare risposte univoche: in molte regioni si ridusse la mortalità, in altre questa riduzione fu accompagnata dall'incremento della natalità. Vi fu sicuramente una diminuzione del­la mortalità catastrofica dovuta ad epidemie, guerre e carestie e infine s'interruppe il tradizionale andamento ciclico della demografia caratterizzato dal rapporto e dalla dipendenza reciproca fra popolazione e risorse alimentari.Una lucida descrizione del rapporto risorse-popolazione fu offerta nel 1798 dal Saggio sul principio di popolazione dell'economista inglese Thomas Robert Malthus (1766-1834), che definiva anche la «legge» secondo la quale mentre la popolazione aumentava con una progressione geometrica (1, 2, 4, 8, 16, 32...), le risorse si sviluppavano invece con una progressione aritmetica (1, 2, 3, 4,5,6...). Aumentando la popolazione, diminuivano progressivamente le risorse alimentari disponibili, perché l'agricoltura non era in grado di soddisfa­re la crescita della domanda. L'impoverimento della dieta alimentare, diminuiva la resistenza de­gli organismi che divenivano più vulnerabili alle malattie e quindi aumentava la mortalità. Ciò riduceva naturalmente la popolazione che tornava così in equilibrio con le risorse disponibili: e il ciclo poteva ricominciare. Questo andamento si interruppe nel '700 poiché le difficoltà alimentari derivanti da un eccesso di popolazione furono superate dallo sviluppo economico generale e da quello agricolo in particolare. In conclusione la popolazione poteva continuare a crescere, senza che ciò producesse le condizioni per un aumento della mortalità.Il matrimonio tardivo Un altro motivo che sta alla base della crescita demografica del '700 e la progressiva scomparsa del cosiddetto matrimonio tardivo. Le popolazioni dell'ancien regime si era­no adattate nel corso dei secoli alle difficoltà alimentari e ambientali, autoregolandosi: non si dava inizio ad un nuovo legame matrimoniale senza una concreta possibilità di lavoro e quindi il matrimonio era generalmente ritardato. Gli uomini si sposavano fra i 27 e i 28 anni, le donne tra i 25 e i 26. Questa «sottrazione» di 6-8 anni alla naturale fecondità femminile si traduceva in una limitazione delle nascite. In Inghilterra, invece, l'abbassamento dell'età matrimoniale nel '700 fu uno dei segni che il comportamento demografico sta­va cambiando. Il tasso di natalità aumenta in rapporto a matrimoni più numerosi e soprattutto più precoci, dipendenti a loro volta dal miglioramento generale dell'agricoltura e delle possibilità di trovare occupazione.L'ambienteÈ piuttosto problematico stabilire un nesso preciso tra lo sviluppo demografico e il miglioramento delle condizioni ambientali, igieni­che, climatiche, ecc.In questo campo non pare possibile per ora giungere a valutazioni accurate e generalizzate; forse non si può andare oltre la considerazione, in verità un po' scontata, che un diffuso anche se moderato sviluppo economico ha portato con se anche migliori condizioni di vita. Ma i tempi, i modi, i nessi e le sequenze di questa trasformazione rimangono privi di una spiegazione convincente.Le malattie endemicheNon è per nulla chiaro perché la peste cominciò ad allontanarsi dall'Europa nel '700 (ma Marsiglia fu ancora colpita nel 1720-23 e Messina nel 1743). Alcuni attribuiscono questa scomparsa al prevalere del ratto delle chiaviche (surmolotto) sul ratto nero portatore della pulce, principale diffusore del microrganismo della peste, oltre alle maggiori capacità di isolare i focolai epidemici, o a un'aumentata resistenza degli organismi umani. Nello stesso periodo, mentre la peste declinava, il vaiolo ebbe il primato di pericolosità, né si attenuarono le altre tradizionali malattie endemiche come il tifo, la dissenteria, e le varie forme influenzali. La maggiore organizzazione ospedaliera non ridusse la mortalità, probabilmente anzi la accrebbe, poiché i luoghi di cura accentuavano le probabilità d'infezione e contagio. L'inoculazione antivaiolosa, a cui si ricorreva nel '700, fu spesso letale e, fino alla scoperta di Edward Jenner sull'efficacia della vaccinazione effettuata con i germi del vaiolo vaccino (1796), l'unico rimedio sicuro fu il controllo del contagio.Lo sviluppo delle città.Lo sviluppo demografico fu più intenso nelle città che nelle campagne, e riguardo alle zone di più antica urbanizzazione dell'Europa occidentale e meridionale, ma soprattutto le capitali e le città portuali. Londra, Parigi e Napoli erano, nell'ordine, le maggiori città europee. Le stime della popolazione parlano di una crescita, nel corso del secolo, da 700.000 a 950.000 abitanti per Londra, da 215.000 ad oltre 400.000 per Napoli. Parigi alla fine del '700 contava 550-600.000 abitanti.La struttura della famiglia.L'aumento della popolazione, tuttavia, illumina soltanto un aspetto della struttura demografica. Vi sono altri aspetti che rendono particolarmente significativa la differenza fra la società di ancien regime e la realtà contemporanea, ad esempio quelli relativi alla composizione della famiglia. Mentre nell'età pre-industriale, almeno tendenzialmente, si ha la famiglia estesa o allargata, in cui convivono tre generazioni (nonni, genitori e figli) insieme ad altri parenti e a un numero variabile di domestici e garzoni, dopo la rivoluzione industriale si avrà, al­meno tendenzialmente, la famiglia nucleare o coniugale, formata dai soli genitori e figli.È importante comunque tener presente che non è sufficiente considerare questi aspetti soltanto dalrischio di non comprendere le concezioni e gli atteggiamenti che hanno determinato i comporta­menti demografici di cui si e parlato. E per questo che negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche che mirano ad individuare le strutture mentali e le visioni del mondo proprie di determinati gruppi sociali. E solo in questo modo, ad esempio, è stato possibile spiegare quella diversità della demografia francese del 700 rappresentata dalla diminuzione della natalità.Gli inizi della contraccezione in Francia.Co­me mai la Francia anticipa quella riduzione delle nascite che diverrà caratteristica in tutta Europa un secolo dopo? A cosa attribuire l'evidente diffondersi di forme di contraccezione?In un primo momento si era stabilita una connessione tra questo fenomeno e la rivoluzione francese: una diffusa scristianizzazione legata alla politica anticlericale dei rivoluzionari e la circolazione culturale favorita dal servizio militare obbligatorio avrebbero agevolato il distacco dalla Chiesa e dalla morale religiosa, che, come è noto, si opponevano a ogni forma di controllo delle nascite.In seguito nuovi studi mostrarono che questi comportamenti erano iniziati molto prima della rivoluzione francese tra la fine del XVII e i primi anni del XVIII secolo, per cui gli storici, proprio grazie allo studio delle mentalità attribuiscono ora quel fenomeno a numerosi fattori:Famiglia estesa o allargata, in cui convivono tre generazioni (nonni, genitori e figli) insieme ad altri parenti e a un numero variabile di domestici e garzoni, dopo la rivoluzione industriale si avrà, al­meno tendenzialmente, la famiglia nucleare o coniugale, formata dai soli genitori e figli.Nell'Europa del '700 la proprietà terriera era per molti versi ancora di tipo feudale: era sottoposta cioè a una serie di vincoli che ne limitavano l'uso e la produttività. Questa condizione può essere esemplificata tanto dal punto di vista del contadino, quanto da quello del signore.Anche nel caso in cui il contadino avesse la facoltà di vendere o trasmettere in eredita la terra coltivata, questa non era in realtà detenuta in piena e libera proprietà: dove­vano invece essere corrisposti al signore dei tributi ordinari (in denaro, censi, o in natura) per l'u­so o straordinari nei casi di vendita o di successione. L'ammontare di tali tributi era in genere stato fissato molto tempo prima e si manteneva per consuetudine stabile. Le corresponsioni in denaro presentavano quindi il vantaggio, rispetto a quelle in natura, di essersi ridotte di valore in seguito alla progressiva svalutazione della moneta.Gli usi civici.Al tempo stesso, su una parte del­le terre feudali vigevano alcuni diritti collettivi della comunità contadina (i cosiddetti usi civici), come quelli di pascolo, di spigolatura, di raccolta della legna, ecc. Lungi da determinare un regime equilibrato di reciprocità, questa situazione con­figurava un' area conflittuale molto estesa in cui operavano due antagonismi di fondo: la tendenza alla privatizzazione integrale della terra e all'inasprimento dei gravami feudali da un lato, e la riduzione dei privilegi signorili e dei diritti delle comunità dall'altro.La fine dell'Ancien Régime in FranciaLa monarchia assoluta fu deposta in seguito alla rivoluzione francese. Dapprima venne istituita una monarchia costituzionale: il potere legislativo veniva dato ad un parlamento (che era stato voluto dal terzo Stato tramite il Giuramento della Sala della Pallacorda), il potere esecutivo veniva affidato ai ministri nominati dal re ed il potere giudiziario ai magistrati eletti dal popolo.La Costituzione fu redatta dall'Assemblea legislativa voluta dallo stesso re Luigi XVI: la nobiltà ed il clero avrebbero dovuto lavorare insieme al Terzo Stato. Con il passaggio alla repubblica venne preparata un'altra costituzione, e un'altra ancora venne scritta sotto l'influsso dalla ricca borghesia nel 1795: il potere legislativo veniva affidato a due camere, il Consiglio degli Anziani ed il Consiglio dei Cinquecento, il potere esecutivo al Direttorio: la rivoluzione che nasceva come movimento popolare era finita con la vittoria della borghesia.NoteVoci correlateStoria moderna|Ancien régimeFrancia dei BorboniAncien Régime
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http://it.wikipedia.org/wiki/Tema_%28musica%29
Tema (musica).In musica, con la parola tema'" si intende una frase melodica che ha un ruolo strutturale nell'articolazione formale di un brano.Un tema si dice "'principale'" se è quello dominante, dal punto di vista architettonico, in una composizione, "'secondario'" se non lo è. Nella fuga il tema principale e quello secondario sono più spesso denominati "'soggetto'" e "'controsoggetto'".Cenni storiciBaroccoLa parola tema, di origine greca, era stata desunta dal lessico proprio della filosofia, in cui indicava in genere un argomento da sviluppare e da argomentare.In ambito musicale, il significato della parola tema si differenziò, durante l'età barocca, dai termini "motivo" e "melodia" in quanto, mentre questi potevano riferirsi a un qualunque disegno melodico, il primo doveva possedere una fisionomia più caratterizzata e un'incisività e una chiarezza tali da consentirne una facile identificazione.Età classicaIl ruolo del tema nell'ambito di una composizione è cambiato notevolmente nel passaggio dal barocco alla stagione del classicismo viennese. Innanzitutto, rispetto alla libera articolazione del tematismo barocco, il tema classico obbediva in genere a regole costruttive più rigide e semplici allo stesso tempo; il tipico tema classico consisteva infatti in una frase di quattro o di otto battute, a sua volta suddivisa in due semifrasi di due o quattro battute.Un altro principio innovativo che caratterizza il classicismo musicale è quello dello sviluppo tematico'", ossia quell'insieme di procedimenti compositivi che si basano sulla scomposizione di un tema nei suoi elementi costitutivi più semplici e sulla loro riproposizione variata nei modi più diversi. L'idea di sviluppo tematico è già presente, in effetti, nell'antica forma della fuga, ma nel pieno '700 esso diviene comune in molte altre forme, prima tra tutte la forma-sonata, che ebbe un ruolo egemone nella musica europea per almeno un secolo e mezzo. Un'altra importante caratteristica tematica di tale forma è il contrasto di carattere tra il tema principale e quello secondario, elemento che è alla base, ad esempio, della drammaticità degli sviluppi beethoveniani.RomanticismoQuesto tratto tipico della forma-sonata sarà ancor più esaltato dalle prime generazioni di compositori romantici. Le tendenze estetiche irrazionaliste, basate sull'esaltazione dell'attività creatrice dell'artista romantico, hanno fatto sì che aumentasse (almeno nelle forme di ampio respiro come la sinfonia) il numero degli elementi tematici. Ciò era frutto di un pensiero compositivo in divenire che seguiva l'ispirazione del momento, e non strutture formali precostituite.Nelle opere wagneriane vede la luce un nuovo concetto di tema, che Wagner stesso chiamò leitmotiv: un breve inciso melodico, estremamente cangiante nelle sue riproposizioni, associato a specifici oggetti concreti, situazioni drammatiche o psicologiche. Ad esempio, nel "Tristano e Isotta", vi è un motivo specifico per il filtro d'amore, uno per lo sguardo di Tristano, ecc.NovecentoLa musica del primo '900 rappresentò una frattura consapevole rispetto alla tradizione ottocentesca da molti punti di vista, e il tematismo non rappresenta un'eccezione. Da un lato, infatti, l'opera di Debussy ci offre esempi di composizioni in cui una sfuggente linea melodica si articola in modo perennemente cangiante, senza offrire quelle regolarità che permettono l'individuazione di veri e propri temi. Dall'altro la scuola viennese di Arnold Schoenberg fonda l'unità tematica di una composizione su elementi armonici nuovi (come l'utilizzo delle serie dodecafoniche), stabilendo così un nuovo tipo di connessione tra discorso melodico e armonico.Le generazioni successive sconvolgeranno il pensiero musicale ancor più dal profondo, dando origine anche a teorizzazioni come l' atematismo, una corrente estetica che prevede l'esplicita rinuncia alla formulazione di idee tematiche. Il concetto antico di tema non sembra più applicabile a musiche basate su procedimenti come l'alea o sulle successioni timbriche elettronicamente modulate della musica della seconda metà del xx secolo.Voci correlateTeoria musicaleTheme (music)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_di_Cabriano
Guglielmo di Cabriano.Guglielmo fu uno dei maggiori vescovi di Asti del XII secolo e giocò un importante ruolo nelle strategie politiche nell'Italia del tempo.BiografiaNato in una famiglia nobile di Brescia, il primo documento riferito al vescovo Guglielmo è del 14 luglio 1173 dove i fratelli Rogeiro e Aimone, gli cedettero il feudo di Lequio.Guglielmo, nel 1183, fu incaricato di comporre le proposte di pace nel congresso di Ferrara con i vescovi di Torino, Bergamo e Como.Presenziò alla pace di Costanza tra il Barbarossa e la Lega lombarda in qualità di messo imperiale.Nel 1186, la intercessione del "...karissimi nostri Guillelmi... episcopi", permise agli astigiani di essere dispensati da Federico I degli appelli di tassa da 25 lire astesi in giù.Andò a Roma nel 1191 per l'incoronazione di Enrico VI; in quel frangente, ricevette dal papa Celestino III l'incarico di arcivescovo di Ravenna.L'11 febbraio 1192, Guglielmo venne trasferito a Ravenna.Allievo di Bulgaro, Guglielmo di Cabriano fu professore di "Gius Civile" a Bologna ed è indicato come l'autore del "Casus Codicis", una raccolta di leggi, codici ed altri scritti minori, molto simile alla "Summa Berolinensis".NoteBibliografiaVoci correlatePersonalità legate ad AstiVescovi di Asti
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http://it.wikinews.org/wiki/Giochi_Olimpici_Invernali_2006_slalom_speciale_femminile_alla_Paerson
Giochi Olimpici Invernali 2006 slalom speciale femminile alla Paerson.La svedese Paerson si aggiudica lo slaslom speciale femminle alle Olimpiadi.Lo slalom speciale notturno al Sestriere è vinto dalla svedese Anja Paerson, ottenendo la medaglia olimpica più importante che, nonostante la sua lunga carriera, non aveva mai ottenuto finora.Perfette le due manche della svedese, che ha ricevuto anche i complimenti del re di Svezia. «Il re mi ha detto che ha visto la mia gara in tv. Era felice per me. Ho dovuto aspettare tanto per questo oro che adesso quasi non ci credo. La nebbia della seconda manche mi ha fatto paura, ho passato momenti brutti, ma adesso il mio sogno di essere campionessa olimpica si è avverato». Ora a Tarnaby, suo paese natale potranno festeggiare.Al secondo e terso posto le austriache Hosp e Schild. L'italiana Chiara Costazza si è piazzata all'ottavo posto, salendo dalla sedicesima posizione raggiunta nella prima manche. «Non avevo niente da perdere. Ho cercato di mollare al massimo e di recuperare il distacco dalle prime. Ho dei rimpianti, perché nella prima manche ho perso tanto, non per la tensione ma forse perché mi è mancata un po' di esperienza».
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http://www.tvblog.it/post/6482/miss-italia-2007-la-vincitrice-e-fra-loro
Le finaliste di Miss Italia 2007 sono queste 25 ragazze, in attesa delle 5 ripescate dalla commissione. Le scopriremo insieme, nel corso della diretta di quest’ultima puntata finale, tutta da seguire con TvBlog.004 Alessandra Pucciu, Miss Sasch Modella Domani Lombardia010 Maria Claudia Pischedda, Miss Sardegna013 Laura Zonta, Miss Rocchetta Bellezza Veneto014 Francesca Crocini, Miss Sasch Modella Domani Toscana019 Sara Gravina, Miss Televolto Le Fablier Lombardia027 Rajaà Afroud, Miss Sorriso LeiCard di Agos Friuli Venezia Giulia032 Angela Florio, Miss Eleganza Campania033 Federica Nargi, Miss Roma039 Sabrina Casella, Miss Deborah Sicilia040 Maria Misericordia, Miss Calabria045 Simona Mazzarella, Miss Deborah Napoli046 Manuela Pili, Miss L’auraBlu Moda Mare Sardegna048 Raffaella Modugno, Miss Televolto Le Fablier Campania050 Sabrina Passante, Miss Puglia051 Silvia Battisti, Miss Veneto069 Deborah Asta, Miss Sorriso LeiCard di Agos Sicilia070 Rosaria Schiavo, Miss Campania075 Ruth Morandini, Miss Wella Friuli Venezia Giulia078 Cristina Manzolini. Miss Sorriso LeiCard di Agos Lombardia080 Alberta Tarquini, Miss Abruzzo088 Francesca Ciullo, Miss Televolto Le Fablier Trentino Alto Adige090 Ilaria Capparoni, Miss Lazio092 Sara Cavagnari, Miss Rocchetta Bellezza Emilia Romagna095 Assunta Pannone, Miss Deborah Campania096 Marilena Itta, Miss Televolto Le Fablier Pugliaalberta tarquini, alessandra pucci, angela florio, assunta pannone, cristina manzolini, deborah asta, federica nargi, finaliste miss italia 2007, francesca ciullo, francesca crocini, ilaria capponi, laura zonta, manuela pili, maria claudia pischedda, maria misericordia, marilena itta, miss italia 2007, raffaella modugno, rajaà afroud, rosaria schiavo, ruth morandini, sabrina casella, sabrina passante, sara cavagnari, sara gravina, silvia battisti, simona mazzarella, vincitrice miss italia 2007
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http://it.wikipedia.org/wiki/John_Otto
John Otto.Suona nel gruppo dei Limp Bizkit.BiografiaÈ un ex studente di arti drammatiche, ed è appassionato di jazz. Si è unito al gruppo nel 1994, dopo essere stato convinto dal cugino Sam Rivers.Per gli amici Giannaro (all'americana, nella canzone My Generation).Nel 2005, a causa dei suoi problemi con la droga e la sua riabilitazione, non ha preso parte alla registrazione dell' ultimo EP dei Limp Bizkit, The Unquestionable Truth (Part 1), dove collabora solo nella traccia "The Channel". Per l'occasione è stato rimpiazzato da Sammy Siegler il batterista dei Glassjaw.Oggi John Otto si è disintossicato e vive a Hollywood in California. Il suo ultimo interesse musicale è principalmente il rap. Nonostante ciò, si mantiene in contatto con gli altri membri della band, pronto ad unirsi a loro per il prossimo album.CuriositàBatteristi alternative metal|Otto, JohnBatteristi rap metal|Otto, JohnBatteristi nu metal|Otto, JohnBatteristi funk metal|Otto, JohnBatteristi statunitensi|Otto, JohnBiografie|Otto, JohnJohn Otto (drummer)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Monferrina
Monferrina.La monferrina'" è un'antica danza popolare originaria del Monferrato. È caratterizzata da un tempo di 6/8.La "monferrina" è diffusa nell'Italia del Nord con appellativi diversi: manfrina'", "'manfrone'" (nei balli staccati dell'appennino bolognese) e danzata con schemi differenti, sovente di gruppo.Monferrina delle Quattro ProvinceCaratteristica è la versione diffusa nelle quattro province, dove può essere ballata in coppia o in cerchio.Nel ballo di coppia lo schema comprende una parte di "polca a saltini", un "balletto" di fronte tenendosi per la mano, scambio di posto tra i danzatori e un altro "balletto", si ripete da capo. Le coppie si muovono su un ampio cerchio che procede in senso antiorario.In cerchio: i ballerini si tengono per mano, a coppie (uomo/donna). Si comincia con una passeggiata (in senso antiorario) con il passo tipico delle "Quattro Province"; ci si ferma e ogni cavaliere fa coppia con la dama alla sua sinistra; la coppia esegue un "balletto" in posizione frontale e staccata; i ballerini, dandosi il braccio destro, avanzano formando una nuova coppia che esegue un altro "balletto"; si ripete lo schema per tre volte. Stesso schema dell'alessandrina.Il passo che caratterizza questi balli esiste, con questa struttura, solo in suddetta zona e dà il caratteristico movimento a queste danze. Composto di tre appoggi, il primo lungo (in levare) e gli altri due corti con rimbalzo, obbliga a staccare velocemente i piedi da terra e dà la possibilità ai ballerini di muoversi, come spesso succede, su terreni disagevoli come selciati, prati, vie, cortili. La velocità delle musiche e la difficoltà del passo richiedono discrete doti atletiche e di coordinazione, che rendono questo repertorio molto apprezzato dai bravi danzatori e discretamente conosciuto anche all'estero, in particolare in Francia.Come tutte le danze di questa zona viene suonata da una coppia di suonatori con piffero e fisarmonica.Balli staccatiNei balli staccati dell'Appennino bolognese la manfrina viene danzata in coppia ("doppietto"), in quartetto ("manfrina alla modenese", "ven Mingon", "runcastelda") o in gruppo. Questa versione viene chiamata "manfrone", tra i più noti "patrioti" e la "veneziana", viene eseguita in cerchio, da coppie "a cortege", e se il numero dei danzatori è elevato non viene seguita dalla "tresca" per motivi di spazio.DiscografiaVoci correlateCollegamenti esterniDanze delle quattro provinceDanze popolari italianeMonferrina
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http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_sportivo_di_Chiesanuova
Campo sportivo di Chiesanuova.Il campo sportivo di Chiesanuova è uno stadio calcistico e rugbistico della Repubblica di San Marino, situato nel castello di Chiesanuova.Realizzato nel 1994, ha una lunghezza di 94 metri per una larghezza di 58. Il centro sportivo è inoltre dotato di un campo di calcetto e uno di tennis.È l'unico campo rugbistico del piccolo Stato: nel 2007 infatti la Federcalcio ha dato il proprio assenso per l'installazione delle H, le porte rugbistiche. La creazione di un campo da rugby, omologato il 10 settembre 2007, ha reso possibile l'iscrizione del Rugby Club San Marino alla Serie C italiana e l'ammissione della Federazione Sammarinese Rugby alla Associazione Europea.Sul campo sportivo si disputano alcune partite del Campionato calcistico sammarinese e le partite casalinghe del Rugby Club San Marino. Domenica 16 settembre 2007 si è disputato, nell'arco di una giornata, il primo Campionato Nazionale di rugby a 7: il castello di Serravalle si è laureato campione.NoteStadi di calcio a San MarinoStadi di rugby a San MarinoRugby a 15 a San Marino
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http://www.motorsportblog.it/post/1226/la-ferrari-torna-ai-rally-con-la-ferraris-squadra-corse-rally-gt
Primo avvio per le GT che verranno impiegate nei Rally nazionali. A rompere gli indugi è la Ferraris Squadra Corse, che oggi ha condotto le prime prove con una Ferrari 360 Modena in allestimento specifico per la categoria Rally GT. Al volante della nera coupè il pilota e team manager Alex Proh ha compiuto diversi passaggi sulla speciale ritagliata tra le colline del Mugello per 3 km di sviluppo e costituita da un primo tratto più tecnico ed una parte finale in salita e condita da tornanti ad ampio raggio.Il passaggio in entrambe le direzioni ha consentito ai tecnici della G.T.A.E. Engineering di rilevare le necessarie modifiche da apportare alla regolazione delle sospensioni, ai rapporti del cambio e a tutte quelle componenti necessarie all’allestimento di una gran turismo da rally. Fondamentale è stata la presenza di Mario Isola, responsabile dell’area rally per conto della Pirelli Racing, che ha avuto modo di verificare il comportamento delle coperture milanesi, rigorosamente stradali, sottoposte allo stress di una prova speciale. Infatti il regolamento della categoria prevede l’utilizzo di questo tipo di pneumatici e quindi diventa fondamentale lo sviluppo ottimale di questi a partire dalla produzione industriale.Come termine di confronto la Ferrari ha affrontato i test al fianco di una Mitsubishi Evo IX Super N, ed i migliori tempi registrati sono stati rispettivamente di 2’13”3 (F360) e 2’09”5 (EVO) nel tratto in salita, 2′12″8 (F360) e 2’08”0 (EVO) nel tratto in discesa.L’avventura è appena all’inizio, gli sviluppi da affrontare sono molti ma le strutture che supportano il progetto sono affidabili a partire dalla Ferraris, azienda leader nello sviluppo di gomme, parti meccaniche e nella distribuzione di pneumatici e con essa tutti i partner tecnici interessati ad entrare nel settore rally dopo aver già sperimentato le gare in salita e le gare di durata.
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http://www.lucacoscioni.it/taxonomy/term/20039?page=12
Non voglio fermarmi sulla sconfitta dei referendum. C’è una relazione che questa sconfitta ha con le vicende politiche di oggi e quindi su cosa fare ora. Vorrei dire invece come penso che andrebbe letta in generale questa sconfitta ma anche la battaglia in sé. La Legge 40 è in contrasto con gli elementi principali della cultura, morale e giuridica, che tiene in piedi le nostre società. Cioè la battaglia che è stata fatta in difesa dei referendum, e quella che va fatta ora, è una battaglia che ha alle spalle non valori o principi marginali o esotici o strani, ma le correnti più profonde della cultura moderna che hanno generato i principi che garantiscono la convivenza civile nelle nostre società.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mark_Thornton
Mark Thornton.Thornton ottenne il suo bachelor alla "St. Bonaventure University" nel 1982, mentre nel 1989 conseguì il Ph.D. alla "Auburn University". Viene descritto dalla associazione libertaria denominata "Advocates for Self-Government", come "uno dei maggiori esperti statunitensi dell'economia del traffico illegale di droga". Thornton ha scritto molto su questo argomento, e su molti altri, quali l'economia durante la guerra di secessione americana e la finanza pubblica.In generale gli argomenti trattati da Thornton nelle sue pubblicazioni sono la finanza, diritto, regolamentazioni, l'evoluzione dei governi, la schiavitù, la storia del pensiero economico, la politica monetaria e in generale tutte le questioni affrontate dalla scuola austriaca. La prima pubblicazione di Thornton, "The Economics of Prohibition" (1991), venne molto esaltata da Murray N. Rothbard:Mark Thornton alla "Auburn University", 2006Thornton ha anche avuto un'esperienza attiva nell'arena politica. Già nel 1984 si candida al Congresso degli Stati Uniti. Diventa il primo eletto del Libertarian Party nel 1988, quando viene eletto "Constable" in Alabama. Nel 1996 diventa consigliere economico del governatore dell'Alabama, Fob James.È stato docente di economia per diversi anni, alla "Auburn University" prima e alla "Columbus State University" poi. Oggi ricopre il ruolo di membro del "Ludwig von Mises Institute" e scrive spesso per il "Quarterly Journal of Austrian Economics".Voci correlateOpereCollegamenti esterniScuola austriacaAnarco-capitalismoMark Thornton
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http://it.wikipedia.org/wiki/Venere_%28astronomia%29
Venere (astronomia).Venere'" è il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, con un'orbita della durata di 224,7 giorni terrestri. Il suo simbolo astronomico è la rappresentazione stilizzata della mano della dea Venere che sorregge uno specchio (20px; Unicode: ♀).È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, con l'eccezione della Luna, raggiungendo una magnitudine apparente di -4.6. Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto, e per questa ragione è spesso chiamata la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera".Venere è il pianeta più caldo del sistema solare e non è dotato di satelliti o anelli e ha un campo magnetico debole.Classificato come un pianeta terrestre, a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra, poiché i due mondi sono molto simili per quanto riguarda criteri quali dimensioni e massa.CaratteristicheVenere è uno dei quattro pianeti terrestri del sistema solare, il che significa che, come la Terra, è un corpo roccioso. In dimensioni e massa è molto simile alla Terra, ed è spesso descritta come il suo "gemello", inoltre, Venere sta subendo la stessa evoluzione che ha avuto la Terra nella sua formazione. Il diametro di Venere è inferiore a quello terrestre di soli 650 km, e la sua massa è l'81,5% di quella terrestre. A causa di questa differenza di massa, sulla superficie di Venere l'accelerazione di gravità è mediamente pari a 0,88 volte quella terrestre. A titolo di esempio, si potrebbe affermare che un uomo dalla massa di 70 kg che misurasse il proprio peso su Venere, facendo uso di una bilancia tarata sull'accelerazione di gravità terrestre, registrerebbe un valore pari a circa 61,6 kg.Tuttavia, a dispetto di queste somiglianze, le condizioni sulla superficie venusiana sono molto differenti da quelle terrestri, a causa della spessa atmosfera di biossido di carbonio. La massa dell'atmosfera di Venere, infatti, è costituita per il 96,5% da biossido di carbonio, mentre il restante 3,5% è composto soprattutto da azoto.In effetti Venere ha l'atmosfera più densa tra tutti i pianeti terrestri; la notevole percentuale di biossido di carbonio è dovuta al fatto che Venere non ha un ciclo del carbonio per incorporare nuovamente questo elemento nelle rocce e nelle strutture di superficie, né una vita organica che lo possa assorbire in biomassa. È proprio il biossido di carbonio ad aver generato un potentissimo effetto serra a causa del quale il pianeta è divenuto così caldo che si ritiene che gli antichi oceani di Venere siano evaporati, lasciando una asciutta superficie desertica con molte formazioni rocciose. Il vapor acqueo si è poi dissociato a causa dell'alta temperatura e l'idrogeno è stato diffuso nello spazio interplanetario dal vento solare.La pressione atmosferica sulla superficie del pianeta è pari a 92 volte quella della Terra, ed è data, appunto, per la maggior parte dal biossido di carbonio e da altri gas serra.Il pianeta è inoltre ricoperto da un opaco strato di nuvole composte da acido solforico, altamente riflettenti, che, insieme alle nubi dello strato inferiore, impediscono alla sua superficie di essere visibile dallo spazio; questa impenetrabilità ha originato molteplici discussioni, perdurate fino a quando i segreti del suolo di Venere furono rivelati dalla planetologia nel ventesimo secolo.GeografiaLa superficie di Venere è stata mappata nel dettaglio solo nel corso degli ultimi venti anni; il progetto Magellano ha elencato circa un migliaio di crateri di meteoriti: un numero sorprendentemente basso se confrontato a quello della Terra.Circa l'80% della superficie di Venere è formata da lisce pianure vulcaniche. Il resto è costituito da due altipiani definiti "continenti", uno nell'emisfero nord del pianeta e l'altro appena a sud dell'equatore. Il continente più a nord è chiamato Ishtar Terra, da Ishtar, la dea babilonese dell'amore, e ha circa le dimensioni dell'Australia. I Monti Maxwell, il più alto massiccio montuoso su Venere, si trovano su Ishtar Terra. Nel punto più alto i monti raggiungono gli 11 km al di sopra dell'altezza media della superficie del pianeta. Il continente a sud è chiamato Aphrodite Terra, dalla dea Greca dell'amore, e ha circa le dimensioni del Sud America. La maggior parte di questo continente è ricoperta da un intrico di fratture e di faglie.Oltre a crateri da impatto, montagne e valli, comuni ai pianeti rocciosi, Venere è caratterizzata da alcune strutture di superficie assolutamente peculiari. Fra queste vi sono: strutture vulcaniche chiamate "farra", larghe da 20 a 50 km e alte da 100 a 1000 m; fratture radiali, a forma di stella chiamate "novae"; strutture con fratture sia radiali sia concentriche chiamate "aracnoidi" per la loro somiglianza con le tele di ragno; e infine le "coronae", anelli circolari di fratture a volte circondate da una depressione. Tutte queste strutture hanno un'origine vulcanica.In effetti, la superficie di Venere appare geologicamente molto giovane, i fenomeni vulcanici sono molto estesi, e lo zolfo nell'atmosfera dimostrerebbe, secondo alcuni esperti, l'esistenza di fenomeni vulcanici attivi ancora oggi. Tuttavia, questo solleverebbe un enigma: l'assenza di tracce del passaggio di lava che accompagni una caldera tra quelle visibili.Quasi tutte le strutture di superficie di Venere prendono il nome da figure femminili storiche e mitologiche. Le uniche eccezioni sono rappresentate dai Monti Maxwell, il cui nome deriva da James Clerk Maxwell, e da due regioni chiamate Alpha Regio e Beta Regio. Queste tre eccezioni si verificarono prima che il corrente sistema fosse adottato dall'Unione Astronomica Internazionale, l'ente che controlla la nomenclatura dei pianeti.StrutturaAnche se vi sono poche informazioni dirette sulla sua struttura interna, le somiglianze in termini di dimensioni e di densità tra Venere e la Terra suggeriscono che i due pianeti possano avere una struttura interna simile: un nucleo, un mantello e una crosta. Come quello della Terra, il nucleo venusiano è almeno parzialmente liquido. Le dimensioni leggermente inferiori di Venere suggeriscono che le pressioni siano più basse nella parte interna rispetto a quelle terrestri. La differenza principale tra i due pianeti è l'assenza di placche tettoniche su Venere, dovute probabilmente alla superficie asciutta. Questo determina una minore dispersione di calore dal pianeta, impedendogli di raffreddarsi e dando una plausibile spiegazione alla mancanza di un campo magnetico generato internamente.Si ritiene che Venere sia soggetta a periodici episodi di movimenti tettonici, dove la crosta sarebbe subdotta rapidamente nel corso di pochi milioni di anni, con intervalli di alcune centinaia di milioni di anni di relativa stabilità. Questo contrasta fortemente con la condizione più o meno stabile di subduzione e di deriva continentale che si verifica sulla Terra; tuttavia, la differenza è spiegabile con l'assenza su Venere di oceani, che agirebbero come lubrificanti nella subduzione. Le rocce superficiali di Venere avrebbero meno di mezzo miliardo di anni poiché l'analisi dei crateri di impatto suggerisce che le dinamiche di superficie avrebbero modificato la superficie stessa (eliminando gli antichi crateri) negli ultimi miliardi di anni.SatellitiVenere non ha attualmente satelliti naturali, sebbene l'asteroide 2002 VE68 attualmente mantenga una relazione quasi orbitale col pianeta e una ricerca del 2006 di Alex Alemi e David Stevenson del California Institute of Technology, sui modelli del Sistema Solare primordiale, faccia ipotizzare che Venere avesse inizialmente almeno una luna, creata da un gigantesco evento da impatto, come similmente si ipotizza per la formazione della luna terrestre. Questo satellite si sarebbe inizialmente allontanato per via delle interazioni mareali, allo stesso modo della Luna, ma un secondo gigantesco impatto avrebbe rallentato, se non invertito la rotazione di Venere, portando la luna venusiana a riavvicinarsi e infine collidere col pianeta. Una spiegazione alternativa alla mancanza di satelliti è costituita dai forti effetti mareali del Sole, che potrebbe destabilizzare grossi satelliti che orbitino attorno i pianeti terrestri interni.Parametri orbitaliL'orbita di Venere è quasi circolare e le variazioni della sua elongazione massima sono dovute più alla variazione della distanza tra Terra e Sole che alla forma dell'orbita di Venere.Queste misurano sempre un angolo compreso tra 45° e 47°, dando al pianeta una visibilità più prolungata prima del sorgere del Sole o dopo il tramonto. Quando l'elongazione è massima, Venere può restare visibile per diverse ore.L'eclittica sull'orizzonte è il fattore più importante per la visibilità di Venere. Nell'emisfero boreale l'inclinazione è massima dopo il tramonto nel periodo dell'equinozio di primavera, oppure prima dell'alba nel periodo dell'equinozio d'autunno. È importante anche l'angolo formato dalla sua orbita e l'eclittica: infatti Venere può avvicinarsi alla Terra fino a 40 milioni di chilometri e raggiungere un'inclinazione di circa 8° sull'eclittica, avendo un forte effetto sulla sua visibilità.La rotazione di Venere è retrograda e molto lenta: un giorno dura circa 243 giorni terrestri. Alcune ipotesi sostengono che la causa sia da ricercarsi nell'impatto con un asteroide di dimensioni ragguardevoli. A causa della rotazione retrograda, il moto apparente del Sole è opposto a quello terrestre; quindi, chi si trovasse su Venere, vedrebbe l'alba a ovest e il tramonto a est.Siccome il pianeta impiega 225 giorni terresti per compiere un'intera rivoluzione attorno al Sole, su Venere il giorno è più lungo dell'anno. Tuttavia, tra un'alba e l'altra trascorrono soltanto 117 giorni terrestri, perché, mentre il pianeta ruota su se stesso in senso retrogrado, esso si sposta anche lungo la propria orbita, compiendo il moto di rivoluzione, che procede in senso opposto rispetto a quello di rotazione; ne deriva che lo stesso punto della superficie si viene a trovare nella stessa posizione rispetto al Sole ogni 117 giorni terrestri.Osservazione dalla TerraPoiché il pianeta si trova vicino al Sole, può essere visto di solito soltanto per poche ore e nelle vicinanze del Sole stesso: durante il giorno la luminosità solare lo rende difficilmente visibile; è invece molto brillante subito dopo il tramonto ("Vespero"), sull'orizzonte a ovest, oppure poco prima dell'alba ("Lucifero") verso est, compatibilmente con la sua posizione.Ha l'aspetto di una stella lucentissima, di colore giallo-biancastro.Le orbite del pianeta sono interne rispetto a quelle della Terra, quindi lo vedremo muoversi alternativamente a est e a ovest del Sole. La sua elongazione (la distanza angolare tra un pianeta e il Sole) può variare tra un valore massimo a ovest e un valore massimo a est.Periodicamente passa davanti o dietro al Sole, entrando quindi in "congiunzione": quando il passaggio avviene dietro, si ha una congiunzione superiore,(visibile prima dell'alba), quando avviene davanti si ha una congiunzione inferiore,(visibile dopo il tramonto).A parte il Sole e la Luna, Venere è l'unico corpo celeste che, sia pur eccezionalmente, è visibile a occhio nudo anche di giorno, a condizione che la sua elongazione dalla stella sia massima e che il cielo sia particolarmente terso.AtmosferaIl prolungamento della falce in un'immagine in falsi coloriOsservazioneMolto tempo prima dell'arrivo delle sonde sovietiche sul suolo di Venere, erano già state acquisite le prove che il pianeta disponeva di un'atmosfera:Ma fu durante il transito del 1761 che l'astronomo russo Mikhail Lomonosov poté effettuare la prima osservazione diretta dell'atmosfera di Venere. Al telescopio, infatti, il pianeta, visto davanti al Sole, mostrava un margine non netto ma sfumato, cioè appariva circondato come da un alone: la prova palese dell'esistenza di un'atmosfera.Venere nel transito del 2004. Chiaramente visibile l'alone analogo a quello osservato da Lomonosov nel 1761ComposizioneL'atmosfera di Venere è molto diversa da quella della Terra; essa è estremamente spessa, e consiste soprattutto di anidride carbonica e una piccola percentuale di azoto. La massa atmosferica è circa 93 volte quella dell'atmosfera terrestre, mentre la pressione sulla superficie del pianeta è circa 92 volte quella della Terra - una pressione equivalente a quella presente a circa mille metri di profondità in un oceano terrestre. La densità sulla superficie è di 65 kg/m3 (6,5% di quella dell'acqua). L'enorme atmosfera ricca di CO2, insieme alle nubi di diossido di zolfo, genera il più forte effetto serra del sistema solare, creando una temperatura sulla superficie di oltre 460 °C. Questo rende la superficie di Venere più calda di quella di Mercurio (e di qualunque altro pianeta del sistema solare), anche se Venere è due volte più lontana dal Sole di Mercurio e riceve solo il 25% dell'irradiazione di Mercurio. A causa dell'assenza di acqua su Venere, non vi è umidità relativa sulla superficie.Gli studi hanno suggerito che, miliardi di anni fa, l'atmosfera di Venere fosse molto più simile a quella terreste di quanto non lo sia ora, e che vi fossero distese d'acqua probabilmente abbondanti sulla superficie; ma l'effetto serra fu moltiplicato dall'evaporazione dell'acqua originale, che generò un livello critico di gas serra nell'atmosfera.Tempo atmosfericoVenere è un mondo con una situazione climatica estrema e invariante.L'inerzia termica e lo spostamento del calore da parte dei venti nella parte più bassa dell'atmosfera fanno sì che la temperatura della superficie di Venere non cambi significativamente tra giorno e notte, nonostante la rotazione estremamente lunga del pianeta: quindi la superficie di Venere è isotermica, cioè mantiene una temperatura costante tra il giorno e la notte e tra l'equatore e i poli.La modesta inclinazione assiale del pianeta - meno di tre gradi (in confronto ai 23,5° dell'asse terrestre) - contribuisce a diminuire ulteriormente i cambiamenti stagionali delle temperature.L'unica variazione apprezzabile si ha con l'aumento dell'altitudine: nel 1990 la Sonda Magellano, effettuando riprese radar, rilevò una sostanza molto riflettente che si trovava sulla cima dei picchi montuosi più alti, simile nell'aspetto alla neve che si trova sulle montagne della Terra; questa sostanza potrebbe formarsi in un processo simile a quello che causa la neve sulla Terra, sebbene la sua temperatura sia molto più alta. Essendo troppo volatile per condensare sulla superficie, si eleva in forma gassosa verso cime più alte e più fredde, su cui cade poi come precipitazione. La natura di questa sostanza non è conosciuta con certezza, ma alcune speculazioni propongono che si possa trattare di tellurio elementare o persino di solfuro di piombo (galena).Il tellurio è un metallo raro sulla Terra, ma potrebbe essere abbondante su Venere. Anche secondo lo studioso delle atmosfere Dave Greenspun, il tellurio potrebbe assumere, sui picchi montuosi di Venere, dove la temperatura è più bassa rispetto alle altre zone della superficie, la forma di una specie di neve metallica.I venti sulla superficie sono lenti, con una velocità di pochi chilometri all'ora, ma a causa dell'alta densità dell'atmosfera, essi spirano con una notevole forza e trasportano polvere e pietre. Basterebbe solo questo a rappresentare un ostacolo al movimento di un uomo sulla superficie, anche se il calore e la pressione non fossero un problema. Nello strato più alto delle nubi, invece, i venti soffiano con grande intensità, fino a 300 km/h, e sferzano l'intero pianeta con un periodo di 4-5 giorni.Le nubi di Venere sono soggette a frequenti scariche elettriche (fulmini), e anzi la loro composizione ne favorisce la formazione più frequentemente di quelle sulla Terra. L'esistenza di fulmini è stata controversa fin da quando le sonde sovietiche Venera avevano osservato scariche elettriche nella parte bassa dell'atmosfera, che si succedevano con cadenze che sembravano decine o centinaia di volte più frequenti dei lampi sulla Terra. Gli scienziati sovietici chiamarono questo fenomeno "il drago elettrico di Venere".In seguito, nel 2006 - 2007, la sonda Venus Express osservò chiaramente un'onda elettromagnetica di elettroni: era la prova che un fulmine si era appena scaricato. La sua apparenza intermittente indicava una traccia associata con attività climatica. Il tasso di fulmini è, secondo le stime più prudenti, la metà di quello sulla Terra.Le nuvole riflettono circa il 60% della luce solare nello spazio, e impediscono l'osservazione diretta della superficie di Venere nello spettro visibile. A causa dello strato di nubi, nonostante Venere sia più vicina al Sole di quanto lo sia la Terra, la superficie venusiana non ne è altrettanto riscaldata o illuminata. A mezzogiorno la luminosità di superficie corrisponde, grosso modo, a quella osservabile sulla Terra in una giornata molto nuvolosa. Le nubi coprono l'intero pianeta, e sono quindi più simili a una spessa coltre di nebbia che alle nuvole terrestri. Per questo motivo, un ipotetico osservatore che si trovasse sulla superficie, non sarebbe mai in grado di vedere direttamente il Sole, ma potrebbe soltanto intravederne la luminosità. In assenza dell'effetto serra causato dall'anidride carbonica dell'atmosfera, la temperatura sulla superficie di Venere sarebbe abbastanza simile a quella terrestre.Venere nella cultura umanaNell'antichitàUn codice Maya rappresentante l'osservazione di VenereEssendo uno degli oggetti più luminosi nel cielo, il pianeta è conosciuto sin dall'antichità e ha avuto un significativo impatto sulla cultura umana.È descritto dai Babilonesi in svariati documenti in scrittura cuneiforme, come il testo detto "La Tavola di Venere di Ammisaduqa". I Babilonesi chiamarono il pianeta "Ishtar", la dea della mitologia babilonese (connaturata con la dea Inanna dei Sumeri), personificazione dell'amore ma anche della battaglia. Gli Egizi identificavano Venere con due pianeti diversi, e chiamavano la stella del mattino "Tioumoutiri" e la stella della sera "Ouaiti". Allo stesso modo, i Greci distinguevano tra la stella del mattino Φωσφόρος, o "Phosphoros", e la stella della sera Ἓσπερος, o "Hesperos"; tuttavia, nell'epoca Ellenistica, si comprese che si trattava dello stesso pianeta. Hesperos fu tradotto in Latino come Vespero e Phosphoros come Lucifero ("portatore di luce"), termine poetico in seguito utilizzato per l'angelo caduto allontanato dal cielo.Gli Ebrei chiamavano Venere "Noga" ("luminoso"), "Helel" ("chiaro"), "Ayeleth-ha-Shakhar" ("cervo del mattino") e "Kochav-ha-'Erev" ("stella della sera").Venere era importante per la civiltà Maya, che sviluppò un calendario religioso basato in parte sui suoi movimenti, e si basava sulle fasi di Venere per valutare il tempo propizio per eventi quali le guerre.Il popolo Maasai definì Venere "Kileken", e ha una tradizione orale, incentrata sul pianeta, denominata "Il bambino orfano".Venere ha un ruolo significativo nelle culture degli australiani aborigeni, come i "Yolngu" nell'Australia del Nord. Gli Yolngu si radunavano per aspettare la comparsa di Venere, che chiamavano "Barnumbirr", e che, secondo la tradizione, permetteva di comunicare con i propri cari morti.Nell'astrologia occidentale, influenzata dalle connotazioni storiche legate alle divinità dell'amore, si ritiene che Venere influenzi questo aspetto della vita umana. Nell'astrologia indiana del Veda, Venere è nota come "Shukra", ovvero "chiara, pura" in Sanscrito. Gli antichi astronomi cinesi, Coreani, Giapponesi e Vietnamiti chiamavano il pianeta "la stella d'oro". Nella spiritualità Lakota, Venere è associata con l'ultima fase della vita e con la saggezza.Nella letteraturaTransito di Venere rispetto al SoleL'impenetrabile strato di nuvole che ricopre Venere ha dato agli scrittori di fantascienza del passato totale libertà di speculare sulle condizioni della sua superficie. Il pianeta è stato spesso rappresentato come significativamente più caldo della Terra, ma, nonostante questo, ancora abitabile dagli uomini. Il genere ha raggiunto il suo picco tra il 1930 e il 1950 circa, quando gli scienziati avevano rivelato alcune caratteristiche di Venere, ma non si era ancora consapevoli delle aspre condizioni della sua superficie. Robert Heinlein ha ambientato la sua serie "Future History" su Venere, ispirato dalla tesi del chimico Svante Arrhenius sulla presenza di una palude fumosa sulla quale la pioggia cadeva incessantemente. A tale ipotesi si è rifatto anche Ray Bradbury nel racconto breve "Pioggia senza fine". Isaac Asimov descrisse invece il pianeta come ricoperto da un immenso oceano ricco di vita acquatica.Mentre la conoscenza scientifica di Venere avanzava, autori di fantascienza come Arthur C. Clarke hanno cercato di tenere il passo con le nuove informazioni.Dubbi linguisticiL'aggettivo "Venusiano", derivante dal latino "Venus", è spesso utilizzato in riferimento a Venere; tuttavia la forma più corretta sarebbe quella, oggi poco utilizzata, di "Venereo", derivata dal Latino "venereus" o "venerius"; il termine arcaico "Citereo", dal latino Cytherea derivante dal nome dell'isola Citera sacra alla dea Afrodite, è ancora occasionalmente usato. Venere è il solo pianeta nel Sistema Solare che abbia ricevuto un nome di figura femminile.EsplorazioniÈ oggi noto che Venere possiede una superficie rovente, sulla quale insiste un'atmosfera corrosiva con un'altissima pressione.In passato questi dati erano tuttavia sconosciuti, e ciò lasciò campo aperto a qualsiasi ipotesi.Carl Sagan teorizzò, per esempio, che Venere fosse coperta da un oceano, non di acqua ma di idrocarburi.Altri studiosi ritenevano che il pianeta fosse ricoperto da paludi, mentre altri ancora ipotizzavano un mondo desertico.Gli scienziati sovietici delle missioni Venera erano così propensi ad aspettarsi un oceano che sulla sonda Venera 4, lanciata nel 1967, installarono un morsetto fatto di zucchero bianco raffinato che, a contatto con l'acqua (o un altro fluido dotato della giusta composizione e temperatura), si sarebbe sciolto, facendo scattare l'antenna, che con questo stratagemma si sarebbe salvata dall'affondamento della sonda.Ma su Venere la sonda Venera 4 non solo non trovò un oceano, ma non raggiunse neppure la superficie: smise infatti di trasmettere quando la pressione atmosferica superò le 15 atmosfere: soltanto una frazione delle 93 atmosfere presenti sulla superficie del pianeta.Si trattava, comunque, di un risultato straordinario: per la prima volta un veicolo costruito dall'uomo aveva comunicato dati relativi all'analisi delle condizioni di un ambiente extraterrestre. I sovietici studiarono quindi una sonda più resistente. Il team di V. G. Perminov ipotizzò dapprima che tale sonda dovesse resistere a una pressione di 60 atmosfere, quindi di 100, e infine di 150 atmosfere. Per tre anni, il team di Perminov testò le sonde in condizioni estreme e, per simulare l'atmosfera di Venere, costruì la più grande pentola di Papin del mondo - in pratica una pentola a pressione gigantesca - in cui le sonde venivano immesse finché non si schiacciavano o fondevano.Finalmente, il 15 dicembre 1970, la Venera 7 trasmise il segnale tanto atteso: la prima sonda costruita dall'uomo era atterrata su un altro pianeta e aveva comunicato con la Terra.Nel 1975 i sovietici inviarono la sonda Venera 9, equipaggiata con un disco frenante per la discesa nell'atmosfera e di ammortizzatori per l'atterraggio, che trasmise immagini in bianco e nero della superficie di Venere, mentre le sonde Venera 13 e 14 rimandarono le prime immagini a colori di quel mondo.Foto a colori della superficie di Venere inviate dalla sonda russa Venera 13NoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniVenere|Venus
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http://italy.indymedia.org/news/2005/12/934987.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50''I candidati dovranno rispondere a due domande: la prima chiede se la persona fuma. Se la risposta e' positiva - ha spiegato a Ginevra una portavoce dell'Oms - il candidato deve rispondere ad una domanda supplementare che chiede se intende smettere fumare. Se non dichiara tale intenzione, la sua offerta non sara' presa in considerazione. Se invece sostiene di voler rinunciare al fumo, la sua candidatura sara' esaminata''.La nuova misura non e' piaciuta a tutti i dipendenti dell' Oms tanto che molti funzionari parlano di ''esagerazione''. La stessa Oms riconosce che si tratta di una direttiva severa, ma che si integra perfettamente nella linea scelta dall' Organizzazione che da diversi anni applica un divieto di fumo assoluto all'interno della vasta sede ginevrina. Anche a livello internazionale, l'Oms dedica sforzi enormi alla lotta contro ''la pandemia del tabagismo''.L'Oms e' tra l'altro riuscita a promuovere e a far approvare nel 2003 la prima Convenzione internazionale sul Tabacco. Il Trattato, entrato in vigore nel febbraio 2005, prevede tra l'altro il divieto di pubblicita' di sigarette, avvisi giganti sui pacchetti sulla nocivita' del fumo ed un aumento delle tasse sul tabacco. Oltre cento Paesi vi hanno aderito. L'Oms stima che 4,9 milioni muoiono ogni anno nel mondo per cause legate al consumo di tabacco.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Irlandesi_americani
Irlandesi americani.Un irlandese americano'" (gaelico: "Gaël-Mheiriceánach") è un cittadino statunitense di discendenza irlandese.Secondo il rapporto 2008 dell'American Community Survey, viene stimato che 36.278.332 (l'11,9%) persone residenti negli Stati Uniti abbiano ascendenze irlandesi e rappresentino il secondo gruppo etnico di ascendenza europea per consistenza dopo i tedeschi americani.L'arrivo degli irlandesi negli Stati Uniti d'America fu una conseguenza di una grande carestia che colpì la nazione negli anni '40 del 1800, la quale portò diversi milioni di nativi a tentare la fortuna nelle Americhe.Tra i più noti irladensi americani di ogni epoca si citano: John F. Kennedy, George M. Cohan, James Braddock, Michael J. McGivney, James Michael Curley, Victor Herbert, Eugene O'Neill, Ed Sullivan e Ronald Reagan.L'arrivo degli irlandesi portò anche a una diffusione più celere e forte del cattolicesimo, dal momento che negli Stati Uniti era diffuso e più pratico il protestantesimo, e anch'esso come altre caratteristiche culturali degli immigrati contribuì a costituirne un'identità comune forte ancora oggi.Immigrazione in AmericaL'emigrazione dall'Irlanda, fin dall'inizio del XIX secolo, rappresentò un flusso continuo anche se non numerosissimo, nel 1845, a fronte del primo calo di produzione della patata vi fu un brusco aumento dell'emigrazione, in parte erano gli stessi proprietari terrieri ad incoraggiare i loro contadini a lasciare il paese pagando loro la traversata.La prima ondata migratoria era quindi composta da persone in discrete condizioni fisiche e di salute.A partire dal 1846 vi fu un esodo senza precedenti, masse enormi di persone allo stremo delle forze si riversarono in ogni possibile imbarcazione diretta principalmente verso le colonie del Canada, in ogni porto dell'est degli Stati Uniti e in Gran Bretagna e Galles portando con sé le malattie derivanti dalla denutrizione e scatenando epidemie nei luoghi di destinazione, ragion per cui le imbarcazioni su cui arrivavano assunsero il nome di "navi pattumiera".I primi arrivati negli Stati Uniti d'America furono in larga maggioranza scotoirlandesi, anche conosciuti come scozzesi di Ulster, nome con cui venivano indicate persone di ascendenza scozzese e inglese emigrate in Irlanda e in seguito nell'America settentrionale. Dato che gli scotoirlandesi erano originari di Ulster, che dal XVII secolo era diventata una colonia per le piantagioni del Regno Unito, un gran numero di lavoratori della terra provenienti dalla Scozia e dall'Inghilterra si mescolarono con gli irlandesi.Gli scotoirlandesi, essendo i primi arrivati in America nel periodo delle prime ondate migratorie, venivano essenzialmente riconosciuti come "irlandesi", fino a che nel XIX secolo non giunsero negli Stati Uniti i primi irlandesi cattolici.Nel rapporto 2000 dell'US Census veniva indicato che circa 3 milioni e mezzo di persone si possono identificare come scotoirlandesi americani, conteggiati separatamente come etnia dagli irlandesi.Fuggiti dalla situazione disagio economico e sociale che stava sconvolgendo la regione dell'Ulster nel XVIII secolo, gli scotoirlandesi arrivarono in parte prima del 1776 ufficialmente come coloni per l'impero britannico. All'alba del XIX secolo, quando iniziarono le prime ondate migratorie degli irlandesi cattolici, gli scotoirlandesi erano pienamente integrati nella società statunitense anche per via dell'assimilazione culturale cui erano stati sottoposti nel corso delle generazioni.Anche gli scotoirlandesi furono percepiti come un gruppo a parte dagli americani, ma l'immigrazione di massa degli irlandesi cattolici avvenuta in un'epoca successiva e il cui numero era di gran lunga superiore a quello dei loro predecessori lì porto a separarsi dalla comunità principalmente per la loro fede cattolica, che in un paese a maggioranza protestante veniva malvista, e per le diverse origini etniche.Inoltre, gli immigrati irlandesi provenivano prevalentemente da una cultura rurale, ed entrarono negli Stati Uniti nell'epoca in cui più di tutte la società era in piena trasformazione per via dell'industrializzazione.Prima della rivoluzione americana, l'arrivo dei cattolici irlandesi era pressoché moderato, dal momento che i pochi arrivati si dedicavano a servizi domestici, lavori in opere pubbliche oppure a causa di deportazioni penali. Dopo il 1820 gli arrivi iniziarono ad essere più consistenti e sempre più numerosi erano i migranti maschi che venivano ingaggiati come manovalanza per l'edilizia pubblica e la costruzione di canali nel Nord-Est degli Stati Uniti (vedi la costruzione del canale Erie).Tra il 1820 e il 1860, gli irlandesi costituivano 1/3 di tutti gli arrivi di immigrati negli Stati Uniti, e due terzi di essi erano cattolici. Questa tendenza raggiunse il suo picco nel 1840, quando quasi la metà degli immigrati giunti negli Stati Uniti provenivano dall'Irlanda.Molti di questi immigrati si riversarono nelle metropoli più importanti, in particolare a Boston e New York, ma anche a Philadelphia, Pittsburgh, Detroit, Chicago, St. Louis, San Francisco e Los Angeles.Si conta, che nel 1910 ci fossero più persone di origini irlandesi a New York che a Dublino.Essendo senza lavoro e obbligati nella maggior parte dei casi, molti cattolici irlandesi si arruolarono nell'esercito degli Stati Uniti come soldati e combatterono la guerra messicano-statunitense e in seguito la guerra civile americana, quest'ultima si dimostrò efficace nell'evidenziare le difficoltà di inserimento nell'esercito a causa delle tendenze anticattoliche e antirlandesi presenti nelle forze armate.I sentimenti di repulsione e odio nei confronti degli irlandesi arrivò a manifestarsi in episodi di sommosse e linciaggi in numerosi casi, uno dei più eclatanti furono i disordini di New York (1863) seguiti dalla coscrizione ordinata dal presidente Abraham Lincoln nello stesso anno.StereotipiCome capitato per numerose altre comunità immigrate, gli irlandesi americani sono stati a lungo oggetto di stereotipi che li raffiguravano come persone violente e disordinate, inclini all'alcolismo e alla vita criminale come membri di bande di strada o associazioni a delinquere, elettori politici illegali e succubi dei propri superiori connazionali.Come successo per gli italoamericani, anch'essi sono stati in seguito accusati di inclinazione a delinquere. Le condizioni di vita precarie delle prime generazioni di immigrati portò molti di essi a trovare in attività illegali l'unico sostentamento possibile, dapprima come fenomeno marginale e praticato in sparse e disorganizzate bande di strada e in seguito avviatesi verso una mutazione più profonda che comportò la nascita della mafia irlandese.NoteBibliografiaVoci correlateGruppi etnici negli Stati UnitiIrlandesiIrish American
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http://guide.supereva.it/psicoterapia_ericksoniana/interventi/2005/10/228123.shtml
Legionari di Cristo, sta organizzando un nuovo ciclo di incontri. La formula, assolutamente innovativa, non è cambiata: una serie di lezioni destinate a sacerdoti e seminaristi dove esorcisti si alternano a psichiatri, a un poliziotto-psicologo, ad antropologi, medici ed esperti. L’idea di fondo è sempre la stessa: aiutare la moltitudine di «posseduti immaginari» a ritrovare un po’ di serenità, evitando il rischio di cadere nelle grinfie di maghi e fattucchiere. Fornire ai sacerdoti le basi di conoscenza necessarie per affrontare il fenomeno del satanismo giovanile che dilaga attraverso siti Internet che inneggiano al maligno. Il corso sul tema «Esorcismo e preghiera di liberazione» inizierà il 13 ottobre 2005 a Roma, nella sede dell’Ateneo, in via degli Aldobrandeschi, in collegamento in videoconferenza con altre città d’Italia: Bologna, Perugia, Assisi, Maddaloni (Caserta) e ora anche Milano.Nel corpo accademico che addestrerà i sacerdoti figurano i maggiori esperti di esorcismo, dal teologo padre Pedro Barrajon a padre François Dermine, da don Gabriele Nanni a padre Giancarlo Gramolazzo e padre Gabriele Amorth: in questi giorni impegnati nel riservatissimo convegno biennale della categoria aperto con la benedizione del Papa. Benedetto XVI li ha incoraggiati a «continuare nell’importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei vescovi e dalla incessante preghiera». Al corso partecipano anche l’antropologo Mario Pollia, lo psichiatra Tonino Cantelmi, lo scrittore Carlo Climati, che ha studiato a fondo il fenomeno del satanismo tra i giovani e tanti altri esperti.I riti dell’esorcismo, i casi di possessione vera o presunta, sfuggono alle statistiche ufficiali. E’ però in aumento il numero delle persone che ritengono di avere bisogno di un esorcista. I casi in cui il maligno c’entra davvero, a detta degli stessi esorcisti, sono rarissimi. La sofferenza di tante persone, invece, è un fatto incontestabile. Ed ecco il senso del corso: insegnare ai sacerdoti a «fare squadra» con altre figure professionali, dal medico allo psicologo, per assistere chi si ritiene posseduto e vuole essere liberato dal maligno ma che in realtà non ha alcun bisogno dell’antico rituale ma solo di una risposta corretta. In sintesi il sacerdote deve contribuire a sconfiggere la dimensione del sensazionalismo, dell’esoterico, che spesso, nelle attese di tanta gente, si accompagna a questo ministero. Capire cosa si ha davanti per intervenire solo quando serve.Se il maligno agisce solo raramente, la Rete - per alcuni esoteristi quel www corrisponde al 666 che identifica la Bestia dell’Apocalisse - invece lavora giorno e notte. «Mi è capitato più di una volta di sentirmi confessare da alcuni studenti: sono un satanista - racconta Carlo Cluinati, autore della ricerca “I giochi estremi dei giovani”, Edizioni Paoline -. Si tratta, il più delle volte, di un satanismo fatto in casa dove non c’è violenza omicida, è un satanismo alimentato soprattutto da siti Internet, fatto di piccoli riti, giustificato da una visione senza speranza della vita. Dobbiamo domandarci perché un ragazzo bestemmia o perché ha una croce rovesciata sul petto. Magari sta cercando Dio a modo suo o ha imboccato una strada sbagliata perché la sua sete di spiritualità è stata deviata».Pubblicato il 7 ottobre 2005 in: Inconscio Collettivo News
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http://it.wikipedia.org/wiki/Public_Image_Ltd.
Public Image Ltd..Public Image Ltd. (PIL'") è una band post-punk fondata da John Lydon (Johnny Rotten, ex cantante dei Sex Pistols) nel 1978 a Londra.Progetto realizzato assieme al chitarrista Keith Levene (con un breve passato come componente in The Clash) e al bassista Jah Wobble, la band si caratterizzò per un sound tribal, world, Post-Punk/New Wave del tutto inedito per i tempi, che consegnò l'opera del gruppo alla storia in maniera similare a quanto avvenuto per gruppi assolutamente unici eppure assolutamente influenti su di un numero di grandi esperienze musicali successive come Pop Group e Can.StoriaOriginariamente la band era composta dal cantante John Lydon e dal chitarrista Keith Levene, che era stato membro dei Clash prima del loro successo commerciale.La band venne completata con Jah Wobble (John Wordle) al basso e dal batterista Jim Walker.Il gruppo venne formato nel 1978, quando John Lydon lasciò i Sex Pistols.Il singolo di debutto del gruppo, "Public Image", entrò nella Top Ten del Regno Unito nell'ottobre 1978.Il gruppo debuttò il giorno di Natale, subito dopo l'uscita del primo album, "First Issue". Né il singolo né l'album vennero diffusi negli Stati Uniti.Metal Box, il secondo album della band, uscì nel 1979 e venne diffuso negli Stati Uniti nel 1980 come doppio album e col titolo di Second Edition.Il terzo album, non pubblicato negli Stati Uniti, era Paris Au Printemps, un live registrato a Parigi nel 1980.Nel frattempo la band registra i suoi primi cambiamenti d'organico: il batterista Martin Atkins, dopo aver sostituito Jim Walker, diventa un componente in pianta stabile nel 1980, mentre in quello stesso anno viene cacciato il bassista Jah Wobble.La formazione Lydon-Levene-Atkins realizza quindi nel 1981 The Flowers of Romance, terzo album da studio dei PiL, che riscuote un notevole successo, conquistando l'undicesimo posto nel Regno Unito.175pxNel 1983, tuttavia, la band perde un membro importantissimo nell'economia del gruppo, Keith Levene, mentre i PiL sono in studio per registrare quello che sarà il loro quarto album da studio, "This Is What You Want, This Is What You Get", che vede la luce nel 1984.Nel 1986, quando anche Atkins è ormai fuori dal gruppo, esce "Album", un lavoro maturo, che mescola influenze pop alla sperimentazione rock, pur senza rinunciare ad un certo appeal commerciale. Emblematico per comprendere l'eterogeneità dei riferimenti musicali presenti in questo lavoro è l'elenco di musicisti che vi parteciparono, fra i quali sono da ricordare il giovanissimo Steve Vai alla chitarra solista, il musicista giapponese Ryuichi Sakamoto e lo storico batterista dei Cream, Ginger Baker.Degna di note è anche la campagna promozionale, ispirata in parte al movimento dadaista: a seconda del supporto che conteneva il lavoro, questi aveva un nome diverso. Per fare qualche esempio, acquistando il CD il lavoro si intitola "Compact Disc", se acquistato su cassetta, si chiama "Cassette". Lo stesso per tutto ciò che riguarda la tournée del gruppo: la locandina dei concerti riportava la sola scritta "Poster" su fondo bianco; il biglietto dei concerti, la scritta "Ticket"; la maglietta del gruppo, la sola scritta "t-shirt"; i video si aprivano con la medesima scritta, "Video".Questa campagna promozionale fu in grado di creare un'enorme curiosità e certamente contribuì al successo dell'album.Successivamente, fra il 1987 e il 1992, i Public Image Ltd., forti di una nuova formazione (fra cui il bassista Allan Dias e il chitarrista John McGeoch), hanno realizzato gli ultimi tre lavori discografici del gruppo, "Happy?", "9" e "That What Is Not", mentre nel 1990 hanno dato alle stampe la raccolta "The Greatest Hits, So Far", contenente l'inedito singolo Don't Ask Me.La canzone "USLS1" contenuta dell'album "9" è stata ispirata dal disastro aereo di Lockerbie: alcuni anni dopo la strage, infatti, John Lydon affermò che lui e sua moglie Nora erano prenotati per il volo, ma che lo persero solo perché erano in ritardo.Componenti principaliDiscografiaPublic Image Ltd.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Martin_E._P._Seligman
Martin E. P. Seligman.È considerato il fondatore della psicologia positiva. Secondo lo studio di Haggbloom ed altri tra gli psicologi più eminenti del ventesimo secolo, Seligman era il tredicesimo psicologo più citato nei manuali introduttivi di psicologia del secolo.Seligman è il "Robert A. Fox Leadership Professor of Psychology all'University of Pennsylvania, Department of Psychology", dove tutt'ora insegna. Precedentemente era il direttore del programma di formazione clinica del reparto. Seligman è stato il Presidente dell' "American Psychological Association" (APA) "Division of Clinical Psychology". Nel 1998, Seligman è stato eletto presidente dell' APA con la maggioranza di voti più alta della sua storia. È il fondatore e direttore capo del "Prevention and Treatment Magazine" (il giornale elettronico dell'APA).Seligman è anche autore di molti Best-Seller, come "Imparare l'Ottimismo", "Come Crescere Un Bambino Ottimista" e "La Costruzione Della Felicità".Seligman è anche un appassionato giocatore di Bridge, arrivando a piazzarsi al secondo posto in uno dei tre principali campionati americani.PubblicazioniMartin Seligman
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http://www.calcioblog.it/post/11543/riceviamo-e-pubblichiamo-e-se-il-male-fosse-il-milan
E che dire della famosa, elegante, esultanza di Ambrosini col suo raffinato cartello post Liverpool? Ma i soliti 2 pesi e 2 misure portano a un generale attacco alla panchina e a Materazzi mentre si considera viceversa una goliardata quella di Ambrosini. Anche qui, non solo al Milan dimenticano, ma anche i giornalisti tengono famiglia e poco ricordano, parrebbe. Ben ha fatto comunque lo stopper dell’Inter a telefonare a Berlusconi, non si mai…anche Materazzi ha famiglia.ad paolillo, arbitro rocchi, cronaca inter - milan 24 gennaio 2010, cronaca live inter - milan 24 gennaio 2010, del piero inter - milan, derby della madonina, derby inter - milan, derby milano, diretta inter - milan del 24 gennaio 2010, diretta partita juventus, espulsione sneijder derby, formazioni ufficiali inter - milan del 24 gennaio 2010, foto inter - milan in diretta, immagini inter - milan, immagini inter - milan in diretta, immagini inter - milan live, inter - milan, inter - milan 24 gennaio 2010, inter - milan del 24 gennaio 2010, inter - milan live, josé mourinho, juventus, mario balotelli panchina inter - milan, massimo moratti, presidente moratti, probabili formazioni inter - milan del 24 gennaio 2010, roma, totti inter - milan foto inter - milan 1-2