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http://it.wikipedia.org/wiki/Piet%C3%A0_dell%27Opera_del_Duomo
Pietà dell'Opera del Duomo.La "'Pietà Bandini", chiamata "dell'Opera del Duomo"' per la sua collocazione, è una delle ultime opere di Michelangelo ed è conservata al Museo dell'Opera del Duomo a Firenze.Iniziata nel 1557 circa fu scolpita a Roma, dove l'artista, ormai più che ottantenne, risiedeva abitualemente dal 1530 circa.In questo momento della sua vita l'artista, sebbene già celebrato come maggior artista vivente e molto ricco, viveva da povero in una piccola casa nel centro della città, spinto alla semplicità dal suo profondo senso religioso. Il soggetto che domina la sua produzione scultorea della vecchiaia è quello della Pietà, che avrebbe voluto collocare sulla sua sepoltura.Questo soggetto prevede solitamente il corpo morto del Cristo che viene tolto dalla croce e posto nel sepolcro dalla Madonna o dai discepoli. È forse il momento più drammatico dei Vangeli, perché le persone vicine al Cristo ne constatano la morte. Molti artisti hanno comunque raffigurato questa scena con personaggi sereni, consapevoli della resurrezione imminente, e lo stesso Michelangelo in gioventù aveva scolpito la celeberrima "Pietà di San Pietro" senza accenti drammatici, sottolineando soprattutto la bellezza dei corpi e il suo virtuosismo nel rappresentarli. Nella vecchiaia invece sente ormai il peso della morte che si avvicina e sottolinea sempre di più i risvolti psicologici e tragici nelle sue opere, trasmettendo le sue angosce ai personaggi raffigurati.In questa scultura in marmo raffigura Gesù privo di sensi adagiato sulla Madonna che lo sorregge. Sovrasta la figura di Giuseppe d'Arimatea (o secondo alcuni Nicodemo), nella quale molti hanno riconosciuto un autoritratto. La particolarità sta nel fatto che dal corpo di questa figura sembra uscire la figura del Cristo: forse un riferimento alla sofferenza psicologica che lui, profondamente religioso, portava dentro di sé in quegli anni. A sinistra c’è la figura della Maddalena, lasciata dal Buonarroti allo stato di non-finito e completata in seguito dallo scultore Tiberio Calcagni, che è molto diversa dal resto per le dimensioni, lo stile e la grana dello scolpito.Michelangelo, sempre insoddisfatto dei suoi ultimi lavori, aveva fatto a pezzi la statua, ma il suo servo aveva salvato i pezzi e in seguito li vendette ad un signorotto locale, che li fece aggiustare. Michelangelo stesso, pentito del suo gesto, ebbe modo di dare consigli al restauratore, e probabilmente chiuse un occhio sulla fattura scadente dell’ultima figura.Ancora oggi sono visibili i segni delle fratture sul corpo del Cristo, nel braccio e nella gamba sinistra, ed anche sulla mano della Vergine.Già nella villa romana di Francesco Bandini, fu in seguito portata a Firenze e collocata nella chiesa di San Lorenzo. Nel 1722 fu trasferita nel Duomo di Firenze dove vi rimase esposta fino agli anni sessanta del Novecento, quando fu spostata nel museo.BibliografiaLe Pietà di MichelangeloAltri progettiCollegamenti esterniSculture a FirenzePietà scultoree|Opera del DuomoSculture rinascimentaliSculture di MichelangeloSculture marmoreeOpere nel Museo dell'Opera del Duomo di FirenzeThe Deposition (Michelangelo)
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http://uglykidmatt.splinder.com/post/19762243
La mia band gothic rockScarica gratuitamente il disco postumo dei Kill Your BoyfriendLibri attualmente in lettura :Aggiungi UglykidBLOG a...Aggiungi al tuo blog un link a UglykidBLOG utilizzando il seguente codice :Introduzione. Quale blogger non ha mai accarezzato l'idea di ritagliarsi uno spazio di notorieta' nella blogosfera ? Al pari del mondo dello spettacolo, tuttavia, sono pochi quelli che riescono a scalare le ostili pendici della montagna del successo e fregiarsi del prestigioso status di blogstar. Quello che segue e' il modesto tentativo di definire le condiciones sine qua non che caratterizzano la blogstar maschile; lungi dal voler costituire un metodo pratico da edicola tipo "blogstar in dieci minuti", esso sara' tuttavia un utile riferimento con il quale confrontarsi e scoprire le proprie potenzialita' di vip del web. "E i requisiti che caratterizzano la blogstar femminile ?", vi chiederete. Un attimo di pazienza, miei cari ventiquattro lettori : essendo la blogstar un argomento estremamente complesso specie per chi, come me, non e' una blogstar, si e' reso necessario dividere la trattazione in due tranches e affidarle alle menti piu' pericolose del web : uglykidmatt & Beata Solitudine. Pertanto i tratti salienti del prototipo della reginetta della blogosfera sono stati analizzati dalla sapiente ed intrigante prosa di Beata.Tipologie. Esistono sostanzialmente due tipologie di blogstar maschile : il wannabe opinionista politico e il nerd guru informatico. Sebbene interessate ad argomenti molto diversi fra loro (come e' noto in Italia il grado di separazione che allontana la politica dalla tecnologia e' lo stesso che intercorre fra Federico Moccia e Joe R. Lansdale), le due categorie di blogstars sono accomunate dalla rigorosa aderenza ai fatti, fatti che loro conoscono e interpretano meglio di chiunque altro. Non a caso costoro sono dei veri e propri -parafrasando un celebre brano degli Spin Doctors- "Mr. can't be wrong". Il poeta vu scupa' che tenta di rimediare figa tramite una ammiccante combinazione di distici elegiaci e immagini sensuali non puo', a causa della volatilita' degli argomenti da lui trattati, ritenersi una blogstar.Crisi di identita'. Sebbene la blogstar maschile sia un uomo che ha compreso il significato della vita ancor prima che Dio o l'esplosione della massa primordiale la creasse, egli incredibilmente soffre di una grave crisi di identita'. La blogstar infatti non pensa di essere una blogstar; o meglio, non pensa di essere soltanto una blogstar. La blogstar e' un giornalista freelance e non lottizzato, uno con due palle grosse come quelle che racconta ogni giorno Berlusconi.Dominio e aspetti tecnico artistici. La vera blogstar non fa uso di piattaforme blog gratuite che lo renderebbero uno dei tanti bloggers sfigati che saturano la blogosfera con la propria mediocrita'. La vera blogstar predica dall'alto del suo dominio personale (solitamente www.nome-e-cognome-della-blogstar.it) con piattaforma Wordpress costantemente aggiornata all'ultima versione. Inutile dire che la blogstar nerd guru dell'informatica provvede autonomamente all'aggiornamento (operazione della quale fornisce ogni volta un dettagliatissimo resoconto con un changelog che evidenza migliorie che nemmeno gli sviluppatori di Wordpress sapevano di avere introdotto). La blogstar opinionista invece preferisce delegare all'aiuto della nerd blogstar tutta la gestione dell'apparato tecnico del proprio blog. Questa collaborazione genera cosi' una sorta di volano di notorieta' in cui l'opinionista ringrazia il nerd dell'aiuto ricevuto (dimostrando cosi' di appartenere all'olimpo dei bloggers) mentre il nerd puo' vantare un nuovo prestigioso cliente aggiuntosi alla lista dei suoi assistiti (dimostrando cosi' di appartenere all'olimpo dei bloggers). Graficamente il blog di una blogstar e' essenziale e privo di fronzoli : fermamente consapevole che la notorieta' del proprio blog e' debitrice soltanto nei confronti dei contenuti da lui stesso proposti, la blogstar non indugia su immagini o template colorati tipici dei bloggers a corto di stile e di idee. Quando si ha molto da dire, un blog esclusivamente testuale e' la soluzione ideale (anche perche' la versione free di Wordpress non permette di fare molto di piu').Avatar e profilo. La vera blogstar ci mette la faccia : niente avatar frivoli che possano far dubitare della serieta' di fondo del blog. E' quindi pressoche' obbligatoria una foto del viso, solitamente con il mento pizzicato fra pollice e indice in modo da assumere un'aria riflessiva e impostata. E' facolta' della blogstar decidere se assumere un'espressione severa (particolarmente indicata per le blogstars presuntuose e compiaciute di esserlo) o benevola (tipica delle blogstars presuntuose che pero' vogliono spacciarsi da "persone alla mano"). In alternativa, lo sguardo puo' essere diretto verso un orizzonte invisibile e gravido di verita' che solo la vera blogstar e' in grado di cogliere (attenzione tuttavia a non rivolgere lo sguardo verso l'alto, posa piu' adatta ad una blogstar femminile). Ultima possibilita', foto completa in cui la blogstar assume la postura de "Il pensatore" di Auguste Rodin. Anche il profilo personale gioca un ruolo essenziale nella figura della blogstar. Asciutto, sintetico ma impressionante sotto il punto di vista delle competenze professionali. La blogstar si definisce esperto in tecniche di comunicazione di massa o nello sviluppo di sistemi informativi (del resto li vedete un tranviere e un fornaio diventare blogstars ?) e gia' potete immaginarli all'azione. L'opinionista scrive dal suo attico milanese in stile Sex and the City con il suo Mac portatile il cui sfondo del desktop e' una foto dell'ultima esclusiva localita' in cui e' andato a fare surf. Il nerd invece scrive dal suo pc seppellito da cd, riviste informatiche e tranci di pizza fosslizzati depositati sulla scrivania e su cui e' montata l'ultima versione unstable di Ubuntu (per fortuna non e' piu' obbligatorio utilizzare Slackware per diventare un guru dell'informatica alternativa).Universo relazionale. Come ogni consorzio umano in Italia, anche le blogstars costituiscono una casta chiusa ed impenetrabile. Al pari degli impresari che lavorano nel mondo dello spettacolo, le blogstars interagiscono esclusivamente fra loro utilizzando il nome di battesimo dell'interlocutore in modo da sottolineare pesantamente la propria appartenenza alla categoria.Contenuti. La blogstar opinionista ha un solo obiettivo : distinguersi. Mentre i blogger comuni sono impantanti nel tratturo della mediocrita' bestemmiando in direzione dell'europagliaccio di Arcore o magnificandone l'operato (si, c'e' qualche pazzo che lo fa), la blogstar dall'alto del suo jet privato analizza lo scenario politico internazionale prevedendone il futuro e citando illustri economisti statunitensi e filosofi tedeschi. Compare fra i link di giornali di rilevanza nazionale come "Il foglio" e ha un'authority su Technorati alta come l'eta' media del parlamento italiano. I suoi post diventano la scintilla di feroci dibattiti nella blogosfera e ogni blogger comune sarebbe disposto a cedere un rene pur di diventare suo amico su Facebook. Il nerd guru informatico invece si concentra su argomenti tecnici compiacendosi della propria diversita' informatica. Se la massa viaggia con Windows, lui gia' utilizzava Linux ai tempi in cui il passo piu' semplice della procedura di installazione del sistema operativo era la compilazione del kernel. Nell'esclusivo jet-set delle blogstars si mormora che a Linus Torvalds gli dia del tu.Conclusione. Come ogni persona perfetta, la blogstar e' mediamente noiosa. Pensate a Beppe Grillo : da quando e' diventato una blogstar di fama mondiale non riesce piu' a fare ridere nemmeno durante i suoi spettacoli.Congedo. Pensavate fosse finita qui, vero ? Invece il trattatello sulle blogstars continua qui.Colonna sonora del post : AC/DC - "It's a long way to the top"
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http://it.wikibooks.org/wiki/Forze_armate_mondiali_dal_secondo_dopoguerra_al_XXI_secolo/Germania_Ovest
Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest.Indiscutibilmente, una eventuale Terza guerra mondiale si sarebbe giocata sul suo territorio. La NATO e il Patto di Varsavia si fronteggiavano direttamente con le loro migliori forze, mentre le stesse Germanie erano armate massicciamente per contribuire alla battaglia che si prevedeva di dover combattere sul loro suolo, anche con armi nucleari tattiche. I sovietici avevano piani per usarle offensivamente, gli Alleati avevano predisposto cariche di demolizione anche nucleari sul territorio per ostacolarne l'avanzata ed erano pronti con centinaia di aerei e missili a replicare ad eventuali armi nucleari sovietiche. Da qui il rischio di una escalation nucleare intercontinentale con l'uso di ICBM e SLBM. La Germania Ovest aveva una potente marina ottimizzata per il Baltico e il Mare del Nord, la Luftwaffe aveva capacità d'attacco formidabili e una rete di missili antiaerei altrettanto temibile, mentre l'esercito, forte dell'eccellente qualità dei suoi mezzi 'nazionali' era all'avanguardia come potenza e tecnologia della NATO, assieme al BAOR inglese e all'USAEUR statunitense. In seguito alla fine della Guerra fredda, com'é naturale, vi è stato un massiccio ridimensionamento della Germania, il cui esercito, secondo in dimensioni forse solo a quello turco, è stato circa dimezzato in pochi anni. L'aviazione ha avuto molte riduzioni, mentre la Marina è stata potenziata e resa più idonea ad operazioni di lunga durata, in appoggio agli 'interventi fuori area' tipici del dopo-Guerra fredda.Esercito di campagna.Ogni divisione corazzata aveva almeno 2 brigate corazzate e 1 meccanizzata, ogni divisione meccanizzata l'opposto. Ogni brigata corazzata aveva tre battaglioni carri con 123 mezzi oppure, in seguito, 2 con 110 totali, e un battaglione Marder con 46 veicoli, l'opposto per la brigata meccanizzata.Esercito territoriale.Guardia di Frontiera, 20.000 uomini per il controllo della frontiera con la GDR, per una profondità di circa 30 km. Strutturato in quattro comandi,basati su battaglioni, e comprendente anche il famoso gruppo antiterrorismo GSC9.Forza di pace: indicata in 495.000, fino a 1.250.000 in caso mobilitazione. Vi sono fonti che riportano cifre inferiori, come 437.000-1.100.000. Servizio di leva 15 mesi.Luftwaffe.Totale, 1.200 aerei, 650 dei quali da combattimento, 72 missili Pershing, 15 battaglioni missili SAM.Esercito.Il piano Heerstructure 5 (1992) prevedeva la riduzione da 12 a 8 divisioni, e le brigate, unificate in maniera standard, da 41 a 28. Unificazione dell'esercito di campagna con quello territoriale. Radiazione di oltre 3.000 carri armati. Questo era solo l'ultimo, nel 1992, di una serie di piani di ristrutturazione, e altri ne vennero elaborati in seguito, tanto che la forza prevista di 255.000 uomini si ridusse a 233.000 già nel 1998.Allora vi erano ancora 34 battaglioni carri, 8 in riserva con Leopard 1A5, e gli altri, inclusi i 20 in servizio attivo, con Leopard 2A4 (23) e A5 (3, assegnati alle forze di impiego rapido).Aggiornamenti: dal 1990 introduzione di oltre 300 Wiesel per le tre brigate paracadutisti, aggiornamento di un primo lotto di 225 Leopard 2 allo standard A5 (dal 1995), aggiornamento di 1.300 Leopard 1 allo standard A5 (1987-93), introduzione in servizio del sistema MLRS (non dopo il 1992) per otto battaglioni d'artiglieria divisionale al posto del LARS. Introduzione del veicolo ricognitore Fennek (tardi anni '90), dell'UAV CL-289 (dal 1990), del sistema computerizzato ADLER per l'artiglieria (1990), aggiornamento (dai tardi anni '80) per i Marder allo standard A3, per i Gepard e per gli M113 con nuovi sistemi meccanici e computer digitali (seconda metà anni '90). Introduzione dei primi PHz2000, semoventi da 155/52 mm.Panzerfaust.Parliamo adesso del Panzerfaust 3. Erede della tradizione iniziata nella lunga, devastante guerra mondiale, dei primi Panzerfaust. Quest'arma era carazzarizzata da razzi con testata di maggior diametro del tubo di lancio e con caratteristiche 'usa e getta', arma molto diversa dal grosso Bazooka (che invece aveva calibro pieno per ospitare anche la testata HEAT), costituì la base, con le sue versioni avanzate, ricaricabili e a gittata prolungata, niente di meno che degli RPG sovietici, come l'RPG-2 che ne era quasi la copia esatta. Il Panzerfaust, in versioni migliorate ha continuato ad essere usato in Germania, ma piuttosto in sordina rispetto ad altri tipi. Negli anni '80 le cose sono cambiate. In Europa c'erano all'epoca tre competitori: l'APILAS francese, il LAW-80 britannico e il Panzerfaust 3 tedesco. Tutti nascevano dalla constatazione che i razzi da fanteria esistenti erano troppo vecchi o piccoli per affrontare i nuovi, formidabili carri di nuova generazione. I tempi dei piccoli, economici e maneggevoli LAW o meglio M72, i sistemi americani con canna telescopica da 66 mm e 2,36 kg di peso, erano oramai in fase di tramonto.Ma certo, i razzi moderni pesano molto e costano parimenti, e con sistemi 'a perdere' la cosa è anche più grave, visto che già un solo di questi sistemi ha una massa molto elevata e un notevole ingombro. In ogni caso, dopo avere comprato 500 sistemi Apilas per le esigenze della FIR, nei tardi anni '80, è stato deciso un programma da parte dell'E.I. per circa 30.000 armi leggere 'di autodifesa'. Sia gli Italiani che gli Svizzeri hanno dovuto scegliere tra i tre sistemi summenzionati, ed entrambi hanno avuto una sola scelta: il Panzerfaust 3. Questo perché si tratta di un sistema che ha la capacità di sparare da locali chiusi, mentre gli altri due razzi non lo sono, per l'eccesso della vampa posteriore generata. La cosa, forse non molto importante in caso di scontri campali, è davvero fondamentale nei moderni scenari dove vi sono così tanti edifici (ma del resto erano pur sempre presenti i bunker anche negli scenari convenzionali). I Tedeschi avevano già esperienza con l'ARMBRUST, visto in azione nell'Ex-Yugoslavia (assieme a tante altre armi, dagli RPG-7 agli RPG-18 e addirittura RPG-22). Potere sparare da locali chiusi è stato fondamentale, ma non meno importante il fattore costo, che secondo gli svizzeri è anch'esso a favore dell'arma della Dynamit Nobel tedesca.Ma com'é il Panzerfaust 3? Un grosso ordigno con testata da 110 mm, mentre il tubo di lancio, per economizzare peso, riveste solo il motore a razzo e ha calibro di 60 mm. Il proiettile di lancio pesa 3,82 kg ed è lungo 77,3 cm, con la spoletta molto in avanti rispetto alla testata con la solita sonda oblunga. La testata pesa da sola 2,7 kg, di cui ben 1,5 di esplosivo HE. Questa perfora oltre 700 mm di acciaio omogeneo, mentre contro strutture in cemento arriva ad oltre 1,2 m.Dentro il tubo di lancio vi è la carica propellente, secondo il principio di Davis, ha una contromassa in materiale inerte (polvere metallica e addirittura cartone): all'atto dello sparo questa viene violentemente spinta all'indietro e questo copensa il rinculo, già ridotto: la carica di lancio è di appena 70 gr. che accelera a 165 ms il razzo: il tutto dà una vampa ridotta e consente il tiro da dentro locali chiusi, anche di soli 10 m2, possibilmente usando un tappo per le orecchie dato che il rumore è di 25dB. La parte posteriore del tubo dev'essere almeno 2 m distante dalla parete. In teoria, potrebbe sparare persino da dentro un mezzo corazzato. Benché il rumore sia in realtà, per un millisecondo, di ben 183 dB, il rinculo è pari a quello di una cartuccia da 7,62 mm. Il motore a razzo si accende a distanza di sicurezza e i suoi 170 gr di propellente vengono bruciati entro i 100 m di distanza dallo sparo, accelerando il razzo a 250 ms. I 300 m di distanza pratica massima, vengono raggiunti in 1,3 secondi.Poi v'é il sistema di sparo e puntamento, l'unica parte riutilizzabile del sistema: 2,4 kg, suddivisi in un maniglia anteriore, impugnatora con grilletto (ripiegabile per il trasporto; aprendola si arma il meccanismo di sparo), e quando è ripiegata copre il grilletto impedendone l'uso accidentale. La forza di sparo è di 40 N, come con il fucile standard tedesco G3. Protetto da un manicotto in schiuma di gomma, il grosso mirino ha 2,54 ingrandimenti ed è alla sinistra del lanciarazzi, con un campo visivo di 10 gradi e tacche di mira per calcolare l'angolo d'anticipo contro mezzi in movimento fino a 20 kmh.In termini di logistica, il Panzerfaust era conservato in casse da due colpi o 5 sistemi di mira, in pallet standard NATO da 1,2 x 1 m. Ognuno dei colpi è sistemato in contenitori di 1,29 m e diametro di 16 cm, pesante in tutto 14 kg.Quando tutti i pezzi sono stati montati, incluso il sistema di mira, il Panzerfaust 3 è pesante 12 kg e lungo 1,2 m. Per usare questo bestione al meglio, bisogna ricorrere ad accorgimenti: contro i carri è necesario estrarre la sonda anteriore e bloccarla facendole compiere un giro in senso orario. Per bersagli morbidi meglio lasciare la sonda com'é per avere un maggior effetto esplosivo. Le percentuali di colpi a segno, pur con una gittata utile non proprio eccezionale, sono viceversa molto alte, per cui non è facile dire quale sia la differenza di gittata reale rispetto ad altri sistemi: 95% di probabilità a 200 m, 90% a 300 m. La testata si arma a 15 m dal lanciatore, mentre la spoletta è stata provata per non avere influenze contro rami o foglie (similati da fogli di allminio). Esistono sistemi d'addestramento come la munizione interte con un tubo di lancio sottocalibrato, simile al razzo vero ma sparante un proiettile tracciante particolare, da 18x96 mm, vi è una munizione interte. La produzione per il solo E.I. sarebbe stata di 17.000 esemplari in base ai programmi, di cui il 10% d'addestramento e 1.000 da comprare con procedura d'urgenza (mentre gli APILAS sono stati impiegati a consumazione per addestramento) per un totale di almeno 50 miliardi. La dotazione dovrebbe essere di una ventina di munizioni per plotone. Erano presenti anche piani per una famiglia di razzi migliorati: razzi con testata in tandem HEAT da 110 mm, razzi da ben 125 mm di calibro con capacità di perforare 900 mm, testata da 90 mm con capacità di perforazione di oltre 550 mm, testata polivalente da 110 mm con gittata da 1.500 mm, perforazione di 400 mm e raggio di frammentazione di 15 m; granata fumogena da 110 mm e 1.500 m di gittata, illuminante da 84 mm, gittata da 2.000 m e potere illuminante da 750.000 m (praticamente la testata del Carl Gustav). Erano previste armi con testata in tandem grazie alle specifiche dell'Esercito svizzero, e anche nella configurazione 'mina' azionati da sensori o da un operatore, anche in installazioni a più colpi.Esercito, novità al 1993.Durante il travagliato periodo del dopo-Guerra fredda, accadde persino che nel solo 1992 vennero stilati ben due piani futuri per ridurre e modernizzare il potente e oramai piuttosto inutile esercito tedesco, ed entrambi basati su previsioni di bilancio di 50,8 miliardi di marchi. Poi però è arrivato il modello '94 nato dalla conferenza del dicembre del '92, che suddivise le forze dell'esercito in forze di difesa e di reazione alle Crisi (internazionali), con la riduzione del budget a 48 mld entro il 1996. Così venne approvato dal ministro Ruhe il 15 dicembre di quell'anno. Questo piano si articolava nelle intenzioni su 12 anni e comprendeva, tra l'altro la concezione delle forze tedesche proiettate in missioni di peacekeeping e di protezione per gli Alleati, ora che non c'erano più le armate sovietiche alle porte. La mobilitazione sarebbe stata fatta con la 26a Brigata Avioportata della forza Mobile Alleata o AMF; la 31a brigata avioportata, della Divisione Multinazionale, la 12a Brigata e la 30a brigata, la 9a e 21a della 1a Divisione corazzata, la 23a e la 25a brigata, rispettivamente da montagna e aeroportata; per l'aviazion, un gruppo degli stormi JG 71 e 74, entrambi su F-4, tre batterie Patriot e due di HAWK (del primo gruppo missili e del 3°), e una batteria di Roland, basata a Oldenburg come il 3° Gruppo missili, nonché vari altri tipi di aerei tra cui un Boeing 707 per il rifornimento in volo e cacciabombardieri di 4 gruppi; la Marina avrebbe dato 6 fregate, 15 navi MCM e 8 sottomarini. Infine due battaglioni tedeschi sarebbero stati messi a disposizione delle missioni più propriamente in ambito ONU.Per i materiali, l'Esercito tedesco aveva esigenze di nuovi materiali, per esempio di un nuovo vestiario anti-balistico, e a parte questo, di armi da 5,56 mm, che nella brigata franco-tedesca era già rappresentato dal FA MAS, che però non sarebbe stato adottato in favore del G36 nazionale, ma questo non avvenne all'epoca dei fatti, quando erano anche in predicato il GTK, successore dell'APC M113, il mezzo da ricognizione Zobel in 226 esemplari, dal 1996;l'elicottero 'Uhu', ovvero il Tiger, con 138 esemplari; carri migliorati Leopard 2 (255), semoventi Pzh-2000 (185 mezzi), missili Stinger,4 sottomarini U-212,4 fregate F-124, un rifornitore di squadra, lavori per estendere la vita degli Atlantic, nuova nave ospedale e altri 6 elicotteri Sea Lynx. per le forze aeree quello che si cercava era di ridurre del 30% il costo del caccia EFA e riduzione a 120 aerei per 4 gruppi più 20 velivoli in riserva; 4 B 707 da convertire in cisterna per una spesa, nel '95-98, di 112 mln di DM, missili SAM TLVS (140 milioni) e pianificate 36 unità di fuoco per 2,2 mld; pod da ricognizione per i Tornado, 15 sistemi per ciascuno di due stormi; 520 mln per l'EFA, elicotteri NH-90 da finanziare dal 1996, sistema LAPAS.Cancellati il Marder 2,modernizzazione Gepard e Roland, droni CL-289, MLRS fase 3 con munizioni a guida terminale, parte degli RPV KZO, ammodernamento degli elicotteri Bo-105 per la fase due (150, dopo l'aggiornamento di 70 nella fase 1).I vari accorpamenti previsti sarebbero stati tali che si scendeva sotto il livello concordato di 370.000 effettivi entro il 1994, di cui circa 40 mila ufficiali e 155.000 coscritti, ancora sottoposti a servizi di 15-18 mesi, tanto da essere addirittura in aumento di circa 10 mila unità per il futuro. Le spese correnti, del 75%, erano troppo alte e si prevedeva di ridurre i reparti ponendo fuori servizio i BMP-1 e i Leopard 1.In tutto c'era anche da: eliminare i comandi territoriali, i cui compiti sarebbero passati a quelli d'Armata; istituzione di un Corpo Multinazionale belga-olandase-tedesco a Munster; uno bi-nazionale a Ulm con gli USA; uno nazionale a Postam; ridislocazione dell'EUROCORPS franco-tedesco a Strasburgo dall'ottobre del '93 cancellazione del progetto di tre brigate di aviazione leggera, di uno dei due comandi di divisionie, delle unità di guerra elettronica, specie uno dei tre reggimenti previsti avrebbe avuto delle forti riduzioni; scioglimento delle brigate di riserva 3 e 10 e la riduzion a compagnie di altre due.L'Aviazione avrebbe perso 1 dei comandi di difesa aerea previsti, di uno dei tre previsti reggimenti di controllo radar, e di altri reparti, come gli Alpha Jet degli stormi d'attacco e due stormi con gli RF-4E.Esercito, novità al 1998.Nel 1998 era in atto un'ennesima ristrutturazione dell'Esercito tedesco, con lo scopo di dare un senso all'enorme forza convenzionale dell'Esercito, ora del tutto superata dalla caduta del Muro e del Patto di Varsavia. L'Esercito è stato ridotto ad appena 233.000 unità, ma da aumentare a 500.000 in caso di mobilitazione per crisi e problemi vari, su sette divisioni o 26 brigate, con unità da 37.000 unità, con gruppi d'impiego da 4-5.000 unità, per gli impieghi di mobilità elevata e di prontezza operativa maggiore. L'atteggiamento, da una relativa difesa verso gli aggressori ad una maggiore iniziativa. L'Heeresamt era, come le altre F.A., senza un vero Comandante in capo, ma in tempo di pace dal Ministro dela Difesa e in tempo di guerra dal Cancelliere Federale. L'esercito aveva nel 1998 circa 20 scuole diverse. Il futuro avrebbe dato per il Heeresamt un totale di 950 elementi nello staff di comando, di cui 190 civili.Il Leopard 2 era stato costruito in 2.124 esemplari dal 1979 in poi, in otto lotti, per l'Heer. Era in aggiornamento con il KWS I che era un aggiornamento comprendente munizioni perforate migliorate e canna del cannone aumentata da 44 a 55 calibri, e il KWS II con migliori doti di protezione e di comando e controllo, più il sistema ad immagine termica per l'osservazione da parte del capocarro, e quest'ultimo, nonostante la sigla, è stato fatto in realtà per primo. Si tratta infatti del Leopard 2A5, di cui un primo lotto di 225 mezzi è stato iniziato nel settembre 1995 e terminato nel '98, per essere seguito a breve da altri 125, in collaborazione con l'Olanda e la Svezia, con i suoi Strv 122, che però non aveva per ragioni di costo l'aggiornamento KWS II ma solo il I. Tra i miglioramenti erano previsti, tra l'altro, con movimentazione elettrica e un sistema spall-liner. Il peso era aumentato da 55,4 a 59,9 t. Questo avrebbe comportato tra l'altro la protezione migliorata sui lati e parte anteriore della torretta con corazze di nuova generazione, con un aspetto più a 'cuneo' rispetto alla torre rettangolare originaria. Questo avrebbe comportato però il passaggio dei materiali da ponte dalla classe 60 alla 70. L'Olanda avebbe aggiornato 180 Leopard 2 sui 330 disponibili. Quanto alle unità, non meno importante degli aggiornamenti tecnici ai mezzi, era la riduzione dei battaglioni da 20 ad appena 14, considerando le sole unità attive. In realtà al 098 c'erano 23 battaglioni con la sola versione 2A4, mentre tre, delle forze di reazione rapida, erano in fase di aggiornamento con l'A5, ancora meglio protetto dell'A4 (a sua volta migliore dei primi modelli). Altri tre battaglioni avrebbero avuto l'A5, mentre gli ultimi di oltre 2.400 Leopard 1 erano gli A5 che equipaggiavano 8 btg di riserva e quindi, non attivi. Tra le migliorie più significative per il Leopard 2, il sistema di comando e controllo co radio SEM 93, il cannone aumentato del 25% in lunghezza, nuove munizioni e sistema di condizionamento climatico.Nel frattempo venivano anche aggiornati 52 Fuchs, con corazze ERA e torretta armata di cannone o di mitragliatrice, per l'impiego in missioni di peace-keeping, con peso aumentato a ben 24 t e motore di nuovo tipo, da 315 kW. Per compiti meno impegnativi e di ricognizione, c'erano in programma 166 Fennek, programma tedesco e Olandese nato nel '93 come uno dei primi del dopo-Guerra Fredda. Visto che l'Olanda ne voleva ben 288, fu deciso che sarebbe stata questa a gestire il progetto. I prototipi di questo basso e moderno veicolo corazzato sono stati consegnati nel '97. Esso ha una sagoma bassa non casualmente, per permettere una manovra più discreta sul campo, un'elevata visibilità per il conduttore e una piattaforma per sensori di ricognizione elevabile. Come capacità di carico vi sono 600 kg mentre l'armamento è di un lanciarazzi Panzerfaust 3 e un lanciagranate automatico a 40 mm. L'aspetto in generale non è particolarmente armonioso, ma funzionale allo scopo, con portelli laterali e grossi blindovetri estesi grossomodo quanto quelli degli Hummer (che però in genere non sono blindati, tranne semmai il parabrezza). Per migliorare le capacità di ricognizione, tra le altre cose, da segnalare il drone LUNA, piccolo sistema capace di inviare alle truppe immagini fino a 10 km di distanza. Un piccolo velivolo capace, con voli preprogrammati o comandati, di costiuire la risposta alla classica 'chimera' dei reparti scout: scoprire chi c'é oltre la collina, o con i combattimenti in zone urbane, dietro la finestra.I mezzi M113 erano ancora numerosi, nonostante la loro presenza dal 1962, e si prevedeva di usare queste 'utilitarie su cingoli' fino almeno al 2010. Ma per farlo c'era bisogno di un programma apposito di mantenimento della meccanica e del miglioramento dell'affidabilità e sicurezza. Ecco quindi il sistema NDV, con circuito frenante doppio e poi anche una nuova trasmissione e motore di nuovo tipo, per quanto riguarda gli M113 oltre le 12,7 t (per i primi c'é solo il circuito frenante). I primi 346 sono stati modificati entro il 1999, poi sarebbero seguiti 1.240 esemplari. I secondi erano in predicato in 812 unità.I Marder 1A3 erano aggiornati con un kit, pensato sopratutto per compiti antimine in missioni di peacekeeping. Essi erano integrati, in ogni battaglione delle forze di Reazione rapida, da una cp con 10 mortai da 120 mm su M113, e da un plotone cacciacarri con 5 Jaguar 1A3, prima assegnati alle cp delle brigate, poi appunto alla cp mortai dei battaglioni Marder. I Marder di per sé erano armati con la potente Rh-202 da 20 mm, ma per far loro affrontare meglio i mezzi corazzati nemici era necessario avere armi più potenti. Visto che apparentemente questo programma, pur se da anni ventilato, non era stato approvato per ragioni di costo (la sostituzione della 20 mm con un cannone da 25 era tra le opzioni, ma non mancavano nemmeno calibri maggiori), si voleva almeno la protezione contro armi fino a 30 mm e sistema ad immagine termica per la visione notturna e il tiro con la mitragliera da 20.I Semoventi Gepard erano soggetti al programma NDV per un totale di 147 mezzi dei 420 presenti dal '76 nell'Esercito tedesco. Con interventi mirati alla manutenzione si pensava nondimeno anche di sostituire il sistema compunterizzato analogico con uno digitale e munizioni avanzate, sistema di raffreddamento per il comparto di combattimento e in generale miglioramento del rendimento operativo e disponibilità. Era previsto che il potente sistema antiaereo tedesco venisse aggiornato entro il 2002.Il programma GTK/MRAV/VBCI era per un nuovo mezzo corazzato per la fanteria, e ruotato per sostituire gli M113 e gli FV432. Il consorsio per l'aggiornamento era l'ARGE che comprendeva Rheinmetall, GKN e GIAT. Il programma tattico venne elaborato nel febbraio 1990, quindi ancora ai tempi della Guerra Fredda (in fase però rapidamente calante), ma la definizione avvenne solo 5 anni dopo. Era destinato a sostituire anche l'M113 e anche il Fuchs, con migliori capacità di sopravvivenza, affusto polivalente per mitragliatrici e altre armi, elevata mobilità e carico utile, così come anche per il volume. Ci si era orientati su di un grosso blindato 8x8 con peso fino a 36 t, oppure se con i tipi 6x6, fino a 27 t. Quest'ultimo, considerato il tipo-base, era da 24-26 t con motore da 380 kWh, velocità 100 kmh e autonomia di 750 km. Le dimensioni sarebbero state di 6,6 m e passa, 3 m di larghezza, 2,2 di altezza, con 5 t o 11-12 m3 di carico, e ruote run-flat. La Francia si aggregò il 18 marzo 1993, la Gran Bretagna nel '96, con diversi team concorrenti: l'AG-GTK con la Krauss-Maffei, MAK e Wegmann, oltre la GKN; il secondo era il TEAM, con la Henshel e KUKA, Vickers e Panhard. Le offerte sono state presentate il 1 aprile del '97 con un vincitore proclamato si sperava, nel '98.I Wiesel con i missili Stinger quadrinati avevano il compito di essere i nuovi semoventi contraerei, con tre batterie su 3 plotoni su 5 mezzi l'uno, in servizio dal '99.I missili controcarri 3LR a guida IR automatica erano i TRIGAT LR con gittata fino a 4.500 m, e capacità antielicotteri e fire-and-forget, resistenza alle ECM e capacità perforante, che sarebbe stato il successore dei MILAN e HOT. il PARS 3MR era il TRIGAT MR, con gittata di 2 km, co-sviluppato con la Francia, Belgio e Olanda, simile al 'fratello maggiore', ma per la fanteria, anche lanciabili da mezzi corazzati.Il Panzerfaust 3 - Bunkerfaust erano armi anticarro e antibunker, con munizioni con testata doppia con effetto anche antibunker. Il drone d'attacco Taifun era invece un sistema da 150 kg al decollo e autonomia di 4 ore, capace di essere usato per attacco con testata radar millimetrica (MMW) e testata HE/HEAT, capace di identificare ed attaccare un bersaglio e un operatore umano che supervisiona e dà ordini tramite un data-link. Il Taifun era stato iniziato, come programma, nel '97, per essere comprato in ben 2.592 esemplari, da mettere in servizio nei primi 18 nel 2006. Il drone da ricognizione è invece il Brevel, con un raggio d'azione di 30 km, da consegnarsi in sette esemplari dal 2001 al 2007. Erano anche previsti sviluppi ECM e altri carichi per 50 kg al massimo.Invece, per attaccare i bersagli tramite l'artiglieria era previsto il moderno radar phased Array del tipo COBRA, sviluppo congiunto con GB e Francia, e ovviamente c'era il PzH 2000 per valorizzarlo al massimo, ovvero il nuovo semovente d'artiglieria da 155 mm. Ne sarebbe stato consegnato il primo il 1 luglio 1998 secondo i programmi. In tutto ne erano previsti 185, con capacità di dirigere il tiro in maniera coordinata, sparando con ciascun mezzo appostato per i fatti suoi, senza essere schierati in batterie compatte e vulnerabili. Con le munizioni 'intelligenti' SMART, da consegnarsi dal 1999, si sarebbe ottenuta una maggiore capacità distruttiva contro i bersagli localizzati dal COBRA e dal BREVEL, e ovviamente, da tutte le altre fonti d'informazione.Nel dettaglio, il nuovo radar COBRA ha l'aspetto dei sistemi radar tipo il Patriot, e come tale è un'antenna fissa con scansione in fase, senza capacità di rotazione su tutto l'orizzonte. Il consorzio multinazionale che l'ha prodotta è l'Euro-ART. La commessa passata proprio in quei mesi era per 29 radar e altri tre in opzione, basati su autocarri pesanti 8x8 dotati di un voluminoso shelter sul pianale e il radar all'estremità posteriore dello stesso. Il costo era di 576 mln di dollari, 12 di questi sistemi andavano alla Germania, 10 per la Francia, 7 per il piccolo esercito della Gran Bretagna. Ma in origine si pensava addirittura a 70 radar, quando il contratto di sviluppo venne siglato era però il 1990 e da allora molte cose e in particolare, riduzioni di organico, erano successe ai tre eserciti. Il COBRA, realizzato in 3 prototipi, è stato sottoposto a severe valutazioni e la produzione sarebbe stata a quel punto svolta nel 2000-2005, con entrata in servizio prevista per il 2001. La sua antenna piana ha una portata di 40 km e una copertura angolare di 90° (il che significa che ci vogliono almeno 4 radar per coprire di continuo l'intero angolo di 360° dell'orizzonte), cosa chiaramente accettabile se c'era una linea di fronte chiara, meno se si tratta di una guerra diffusa o di una guerriglia come oramai stava diventando comune nei conflitti a 'bassa intensità'. Il radar di controbatteria era invece pensato chiaramente per combattere contro grandi eserciti convenzionali, in condizioni di mobilità piuttosto elevata. Era operativo dopo 15 minuti dall'arrivo in posizione (tempo ridotto ma non propriamente trascurabile in una guerra di movimento), con la capacità di tracciare oltre 40 batterie nel giro di 2 minuti, protezione NBC per l'equipaggio e possibilità di essere usato anche su pianali 6x6 (nel caso francese). Chiaramente si tratta di un sistema pensato per il confronto con le masse d'artiglieria del Patto di Varsavia in conflitti ad altissima intensità, anche con l'uso di armi nucleari. Tra le sue capacità avanzate, quella di poter discernere, per la prima volta, i razzi dai proiettili d'artiglieria.Per coordinare le informazioni, comunque preziose, di un tale sistema con l'artiglieria esisteva l'Aquila, ovvero l'ADLER, che era capace di ottimizzare l'uso delle risorse e di comunicare tramite l'HEROS con i posti di comando delle batterie. Era da installare sulla maggior parte dei centri di comando delle artiglierie entro il 1998, come primo esempio di un tale sistema dell'Heer, che da questo punto di vista era, nonostante la potenza della sua artiglieria, notevolmente indietro rispetto a molti altri eserciti NATO. Per localizzare i bersagli c'erano, ma solo dal 1990 (prima a quanto parte non c'erano tali sistemi in servizio) i drone CL 289, molto diffusi e noti (in Italia erano presenti per il battaglione con i missili Lance, il Volturno). Era capace di volare entro il territorio nemico fino alla profondità di 170 km, con sensori TV o IR e la capacità di trasmetterli alla base, se questa era entro i 75 km. Il raggio d'azione avrebbe dovuto essere portato a 200 km e la distanza di trasmissione data-link a 125 km. Le pellicole delle macchine fotografiche però erano da sviluppare dopo l'atterraggio del drone (se riusciva a rientrare dalla missione). In futuro sarebbero comparsi anche nuovi sensori, possibilmente un radar SAR. Il successivo KZO (Brevel) era previsto per il 2001, con raggio d'azione di 3,5 km o 60 km e FLIR di bordo, anch'esso interfacciato con l'ADLER.Detto dei sensori, ricordiamo i sistemi d'arma veri e propri. Tornando sul PhZ 2000, esso è un sistema altamente prestante da 155/52 mm, che tra le altre qualità, pur riproponendo la configurazione dell'M109 (ovvero, differentemente dall'abortito SP-70, torretta posteriore e non al centro del veicolo a mò di carro armato), ha una dotazione di ben 60 colpi, ottima precisione, protezione contro le munizioni HEAT. La rapidità di azione è quindi, più che la classica situazione da artiglierie di posizione, paragonabile ad un combattimento 'd'incontro' tra pugili. Il mezzo riceve le informazioni, passa dalla condizione di marcia a quella di fuoco in 90 secondi, può tirare entro 30 km con munizioni normali o 40 km se usa le più costose RAP, con ottima precisione, sparando 3 colpi in 10 secondi grazie ad un sistema di movimentazione dei colpi e a quello di puntamento automatico sulle coordinate note. È possibile tirare addirittura 10 colpi in un minuto e venti in meno di tre.Per aumentare ulteriormente l'efficacia vi sono anche i programmi per le munizioni intelligenti, le SMArt, previste per il 1999. Ognuno ha due submunizioni eiettate a 600 m di quota e queste, rallentate da un paracadute, cercano poi con un sistema IR, i bersagli. Come le 'Skeet' americane hanno un sistema d'attacco combinato HEAT/KE, ovvero usano una carica cava come 'cannone' per modellare un disco di rame che, deformato dal getto ad alta pressione, diviene poi un dardo perforante. Può sembrare straordinario che si possa fare una cosa del genere con una munizione oltretutto piccola, ma il concetto del 'dardo autoforgiante' non è una novità e rappresenta davvero il punto d'incontro tra armi ad energia cinetica e quelle ad energia chimica. In sostanza, la carica HEAT che esplode non forma un semplice 'jet' di particelle ad alta pressione e temperatura, ma deforma un disco di metallo e crea quindi un vero e proprio proiettile. Nonostante sia giocoforza usare un metallo tenero e malleabile come base (al contrario dei colpi per carro armato), è possibile lanciarlo ad una velocità di oltre 2 km al secondo, tanto da fargli perforare diversi centimetri del ben più duro acciaio. I test di armi del genere erano già iniziati negli USA dai primi anni '80, segno che già allora era possibile costruire una submunizione così tecnologicamente avanzata (con un sensore IR capace di localizzare i corazzati e di non farsi ingannare da mezzi già in fiamme). Esplodendo da circa 20 m di quota (come succede anche se non trova bersagli, autodistruggendosi per ragioni di sicurezza), il dardo colpisce poi il tetto dei mezzi, che è la parte meno protetta, perforandolo (sempre che non impatti contro la piastra frontale dello scafo o altre parti 'dure') con un angolo d'impatto quasi ideale per 'entrare' nella corazzatura. Le cariche di lancio modulari MTLS erano un altro aspetto, ideate per le alte cadenze di tiro dei nuovi semoventi, e quindi più affidabili e prevedibili anche se inserite in canne arroventate dal tiro rapido. Tutto questo rendeva il PzH 2000 il più moderno semovente del mondo, almeno fino all'avvento del Crusader americano. Semovente quest'ultimo, che dopo avere subito una 'cura dimagrante' che lo portò da 55 a 40 t (come se un M1 Abrams fosse stato 'ridotto' a livello di un T-72 o un Leopard 2 ad un Leopard 1) per rispondere ai nuovi requisiti di mobilità strategica (aeroportato, con un max di 2-3 mezzi anziché uno-2 per il C-5 e il C-17), alla fine è stato cancellato del tutto (Come anche l'elicottero RAH-66 Comanche, quello del film 'Hulk') dati i costi esorbitanti dell'avventura irakena che certo non richiedeva tali avanzatissimi equipaggiamenti.Quanto ai razzi MLRS, che assieme ai sistemi FH-70 trainati e alle artiglierie leggere erano l'altra faccia dell'artiglieria tedesca, erano previsti miglioramenti per consentire ai suoi potentissimi razzi migliori prestazioni, dato che il peso della testata le limitava a circa 32 km. Gli studi erano per aumentare la gittata a 60 km, possibilmente con la stessa precisione. Si sarebbero evoluti anni dopo nei sistemi di razzi guidati Excalibur, ma nel '98 tutto questo era ancora di là a venire.Per attacchi ancora più pericolosi e in profondità c'erano due altri sistemi. Uno era il drone 'kamikaze' Taifun o KDH, capace di ricerca autonoma, doppia testata HEAT con limitata frammentazione e raggio di 170 km o autonomia di 4 ore. Ma lo sviluppo doveva ancora partire, tanto che era previsto per il 1998. Quanto al sistema TRIFOM o LWL-FK, esso era un vero missile, con gittata di 60 km e velocità di 700 kmh, anch'esso per attacchi a bersagli di elevata importanza nelle retrovie.Per superare invece i problemi dei campi minati c'era il carro sminatore KEILER, ottenuto sfruttando i vecchi scafi di M48, capace di aprire un corridoio di 4,7 m anche contro mine interrate fino a 25 cm, grazie al vecchio sistema dei flagelli, anche se, al solito, si tratta di una concezione probabilistica, ergo era assicurata sì la distruzione, ma del 98% delle mine. Era utilizzabile anche per compiti di sminamento civile. Sempre il Genio avrebbe avuto il ponte mobile M3, mezzo anfibio 4x4 con capacità classe 70 t, ed evoluzione dell'M2 Alligator del 1968. Altre innovazioni: il sistema logistico MULTI con pallet standardizzati, per carichi fino a 14 t su camion commerciali o speciali 8x8. Tra gli altri programmi, da rilevare nuovi ponti, veicoli da combattimento del genio DACHS, bulldozer, scavatori aerotrasportabili MZEAM, veicoli da ricognizione antimine AAMIS e per la neutralizzazione del tipo MMSR (entrambi in fase di definizione). Le operazioni di minamento, invece, erano affidate al mezzo posamine Type 85 e al lancia-mine Skorpion. Tra i materiali introdotti in questo settore, anche le mine come quelle 'intelligenti' ad effetto orizzontale ARGES, cosviluppata con il solito blocco franco-britannico, in pratica un lanciarazzi controllato da dei sensori. Da ricordare tra le tante cose anche un sistema integrato previsto per coordinare le operazioni, chiamato SPIA, e il centro di addestramento, già operativo, per la 'documentazione sulle mine', e altre scuole come quella di Munchmunster per i reparti del genio.Le scuole di per sè erano varie e c'erano tra l'altro una scuola ingegneri, una per operazioni aeree, una per operazioni montane e invernali, per l'artiglieria, la logistica la difesa aerea e così via.Un'altra risorsa sarebbe stata il rinnovamento dell'addestramento, con l'istituzione del Centro di addestramento al combattimento dell'Esercito, da realizzare partendo dal settembre 1997 per i livelli di compagnia, e poi battaglione entro il 2000. Ovviamente avrebbe compreso tutti i più moderni ausili didattici, laser, simulatori, computers.Per il fante era previsto poi il fucile G36, arma da 5,56 mm che era un nuovo sistema leggero, sostituto sospirato per il vecchio G3 da 7,62 mm. Esso è un'arma molto leggera ma anche molto precisa, e al contempo è apparso il G-22 per tiratori scelti, al posto del G3 con cannocchiale. Esso è preciso, ben più a quanto si sa, del requisito minimo di mettere il 90% dei colpi in una rosa da 30 cm a 600 m delle armi NATO.Altri programmi erano ovviamente, per gli elicotteri. Il TIGER e l'NH-90, essenzialmente. Le consegne erano previste per il 2001 con un totale di 212 mezzi, mentre dell'NH-90 si prevedevano ben 243 unità.Un esercito moderno non poteva prescindere dalle capacità tecnologicamente avanzate, e allora erano in corso 41 programmi diversi per creare l'ACCIS, ovvero il sistema di comando e controllo dell'Esercito. Esso si sarebbe avvalso tra l'altro del sistema HEROS per i compiti C3I per gli HQ; del BMS per la gestione del campo di battaglia, dell'IFIS per la distribuzione delle informazioni, dell'ADLER per la gestione del tiro delle artiglierie. Le reti di comunicazione erano del tipo WAN e CPCN, radio HF e VHF, sistemi link VHF SEM 93 e telescriventi in HF.La costituzione della 4a Divisione aeroportata, la KDK/4a Div, assegnata al Comando Forze Aeromobili, che aveva sia la competenza del dispiegamento delle Forze dell'Esercito fuori dal territorio nazionale, che delle due brigate aeroportate vere e proprie, la 26a e la 31a, oltre che sul Comando Forze Speciali o Kommando Spezialkraft, in sigla KSK e sul 4° Reggimento Collegamenti.La suddivisione dei compiti della 4a era in 4 divisioni distinte. Esisteva il Gruppo di Comando e Controllo per collaborare con l'Aviazione, la Divisione per il Controllo Amministrativo per l'istruzione delle Brigate e problemi di comando e controllo, la Divisione Pianificazione Operazioni per l'addestramento, e quella per il Supporto delle Operazioni, che include anche le esigenze del personale in tempo di pace e le P.R. Esiste persino il Centro di Supporto per le Famiglie, per risolvere i problemi vari che le famiglie dei militari impegnati all'estero hanno, coordinando varie funzioni, da quella religiosa a quella psicologica ecc., e cooperando con le autorità.Per tenere sotto controllo la situazione in casi di emergenza, esiste (almeno al '98) un gruppo di 20 persone in allerta 24 ore su 24, mentre fino a 200 sono mobilitabili entro le 72. Questo team forma il nucleo del Q.G. del Comandante tedesco dell'Area di Operazioni. Nel primo caso, è solo il personale della 4a Divisione, nel secondo caso, si tratta anche di personale di altre unità.Al 098 c'erano state già varie missioni, dal giugno del '95 si sono avute missioni antincendio nella Grecia (che è davvero flagellata da questi problemi, basti pensare al 2008), e una serie di missioni note come GECONUNPF 1, 2,3, GECONIFOR e altre ancora, oltre al mantenimento del QG tedesco della SFOR. Numerose anche le esercitazioni vere e proprie.La forza principale era costituita dalle due brigate aeroportate. La 26a era a Saarlouis, ma in posizione subordinata come capacità rispetto alla 31a di Oldenburg, che faceva parte delle Forze di Reazione Rapida. Esse erano costituite da una cp del QG, 1 cp mortai, una genio, una supporto, 2 battaglioni paracadutisti veri e propri, e uno di paracadutisti controcarro.La 25a Brigata Aeroportata di base a Calw era stata sciolta dopo che il 30 settembre 1996 venne costituita la nuova struttura dell'Heer, ma dall'Aprile di quello stesso anno venne creato il comando forze Speciali o KSK, sulla stessa caserma. Entro il 2000 avrebbe avuto 1.000 elementi e la struttura completa. Naturalmente, questo consente di raggruppare in maniera razionale le varie unità speciali, e di far loro compiere le solite missioni ad esse spettanti con maggiore efficienza: ricognizione, protezione VIP, evacuazione civili, combattimento.Leopard 2.Il carro della Krauss Maffei è ben noto, ma tanto vale ritornare su questo mezzo che è il simbolo delle moderne truppe corazzate tedesche. Apparso nel '79 come mezzo pronto per la produzione di serie, dopo una crescita dal precedente progetto Leopard 1 durata molti anni, passava attraverso una generazione di tecnologie per cui la corazzatura diventava di tipo speciale, ma non tanto di tipo Chobam, ma pare, di tipo 'perforato', che per quanto possa sembrare bizzarro, è un valido metodo per destabilizzare proiettili e testate HEAT in fase di perforazione. Nonostante fosse il primo carro di nuova generazione, precedendo anche l'M1 Abrams, possedeva un cannone da 120 mm e un turbodiesel da 1.500 hp che hanno costituito nuovi standard di riferimento. Vari i carri armati apparsi dopo, come l'AMX-Leclerc (e l'AMX-40), il Challenger, l'Ariete (particolarmente simile al mezzo tedesco per molti aspetti, incluso armamento e munizioni), ma il decano della nuova generazione ha retto negli anni e anzi, ha consolidato la sua posizione, mandando in crisi carri più moderni che molto raramente hanno ottenuto successi export. Nessuno in ogni caso, quanto il Leopard 2 la cui concezione, apparentemente la più vecchia, in realtà ha dimostrato di essere valida, al punto che ha bissato il successo del precedente Leopard 1. Ora vi sono almeno 11 nazioni con il Leopard 2, e la Spagna e la Grecia hanno stabilito anche una linea produttiva propria. L'evoluzione del mezzo, data la validità della piattaforma, è proceduta senza grossi intoppi. Allo standard A4 sono stati aggiornati la maggior parte dei Leopard 2, nel 1989 venne testato il prototipo Leopard 2 KVT in cui c'era corazza aggiuntiva (tra cui i pannelli interni antischegge, curiosamente prima assenti), sistema di puntamento EMES-15 per il cannoniere rialzato sopra la torre, togliendo così il punto debole dell' 'orbita' data dalla sua presenza a destra del cannone, mentre il PERI-17 da osservazione panoramica era ora dotato di telecamera termica indipendente. Peso totale: 60,5 t.Poi venne modificato per una strumentazione di gestione del campo di battaglia, un programma congiunto con gli USA, ed usato nel 1988-92. Finito questo, apparvero (già nel 1991) altri due prototipi per il programma KWS, poi 'gemmato' in tre fasi: la KWS I, II e III. Come già detto, la I era per l'aumento della potenza di fuoco, tramite il cannone da 120/55 mm e nuove munizioni perforanti. In pratica questo ha portato al Leopard 2A6, ma la prima modifica fu il KWS II con corazze aggiuntive, da qui il Leopard 2A5. Il KWS III era invece un programma ancora più importante, con la sostituzione del cannone da 120 con il pezzo da 140, onde contrastare i previsti carri sovietici con il pezzo da 135 mm. Ma dato che questi ultimi non hanno avuto seguito, anche il cannone NATO da 140, decisamente troppo grosso per un impiego agevole da parte di un carro, è stato accantonato. Il Leopard 2A5 venne fuori dalla collaborazione tra Germania, Olanda e Svizzera, con accordo del '91. La prima consegna venne fatta all'Heer il 30 novembre 1995, tratto dalla produzione degli ultimi tre lotti di carri (per lo scafo, la torre era invece quella di carri ancora più vecchi). Con l'aggiunta di alcune tonnellate di corazze di nuova generazione, ben inclinate, a quelle già robuste del tipo iniziale, gli spall-liner interni, il circuito elettrico al posto di quello idraulico per movimentare la torretta, la protezione era incrementata del 35-45% sulla torre e del 5-10% per lo scafo, soggetto a modifiche minori. La massa di 59,5 t, leggermente inferiore al prototipo KVT, era ancora ben tollerata dalla meccanica di base, concepita per sopportare una 'crescita' rispetto alla configurazione iniziale. Alla fine, dei carri previsti ne sono stati realizzati 246 per la Germania, e tutti da riarmare col 120/55 assieme agli smorzatori di rinculo K900 anziché K600.Nonostante l'impegno originario per i Leopard 2A5, l'Olanda passò alla configurazione A6 per 180 dei suoi A4, vendendo i mezzi non aggiornati. L'A6 aveva così sostituito 'in corsa' l'A5 per gli Olandesi, mentre la Svezia previde direttamente 120 Str.120 che erano simili agli A5, ma con una protezione ulteriormente migliorata e simile al tipo KVS II come concepito originariamente (e adottato dall'Heer solo in parte). Con il cannone da 120 mantenuto, la miglioria fu quindi quella della protezione e dei sistemi di comunicazione, con un TCCS per il capocarro e un BMS per la gestione del campo di battaglia (BMS=Battle Management System). La competizione fu ferocemente combattuta da almeno tre contendenti: l'M1, il Leclerc, e per l'appunto il Leopard 2. Le corazze all'uranio impoverito tipiche degli ultimi M1 non furono un problema: agli Svedesi parevano non interessare per i problemi relativi alla salute di questo materiale. Il Leclerc, pur con tutta la sua tecnologia, venne considerato meno affidabile meccanicamente (specie le sospensioni idropneumatiche) e più costoso del Leopard 2, che alla fine vinse la competizione nei primi anni '90.La Spagna ha avuto gli 2A6E che sono chiamati 'Leopardo', il quale è simile allo standar A6, ma con un BMS del tipo LINCE, anche migliore di quello dei mezzi svedesi e sviluppato congiuntamente da ditte spagnole e tedesche, compatibile oltretutto con il sistema informatico dell'Esercito SIMACET. Esiste anche una APU per risparmiare carburante e sistemi di visione per capocarro e puntatore migliorati, della Indra (un'industria locale). Poi è giunta la Grecia, che nel 2002 ha scelto il Leopard 2A6 ordinandone 170 come Leopard 2HEL o EX, da consegnarsi dal 2005 in poi. Dopo i primi 30 costruiti in Germania, gli altri sono realizzati localmente dalla EWO, prevedibilmente entro il 2009. È simile al LEOPARDO, ma con sistema di mira EMES-15 con raggio utile portato a 6 km e cannone da 120/55, sistema di visione per capocarro e cannoniere OPHELIOS e apparato di comunicazione a banda larga WISPR. 56 carri sarebbero stati destinati al compito di mezzi comando, e quindi dotati di radio aggiuntive. Nel frattempo gli Svizzeri per i loro Pz.87 (Leopard 2A4), comprati in 380 esemplari nel 1987-93, hanno pensato di modernizzarne 150 con un intervento simile a quello del programma KWS II. La locale Ruag ha proposto un sistema con corazze maggiorate sul tetto (20 mm) per resistere meglio al munizionamento d'attacco e una torretta telecomandata da 12,7 mm per il servente, BMS VIINACCS nonché una migliore protezione contro le mine. I primi due Pz.87WE (sta per Wertherhaltung) hanno fornito prestazioni positive.Quanto ai particolari delle modifiche di cui sopra, la potenza di fuoco attira certo l'attenzione per il cannone da 120 L55, sempre della Rheinmetall, già autrice del precedente L44 che ha, tra l'altro avuto come clienti gli USA e Israele. Con la nuova b.d.f è possibile sparare la granata DM53 APFSDS a ben 1.750 m.sec, con una energia alla bocca di 12,8 MJ, ovvero circa il 30% superiore rispetto agli oltre 9 MJ del cannone precedente. Ma anche questo, se non lo si vuole sostituire, può essere migliorato, con lo smorzatore di rinculo K900 al posto del K600, il che rende il cannone compatibile con la DM53, anche se la Vo. cala a 1.670 m.sec per un totale di 11,5 MJ di energia, il che significa che il penetratore vero e proprio pesa circa 8 kg. Esiste anche la DM 63, che è stata adattata dai Finlandesi e che permette di tirare i colpi con l'uso di una nuova polvere pirica, che è capace di conservare pressoché stabilmente le sue prestazioni senza riguardo per la temperatura, almeno entro 0/+70°. Sotto i 10° è addirittura superiore alla DM53 quanto a prestazioni, nonostante che la velocità dichiarata della munizione sia solo di 1.650 m.sec (naturalmente, però, con il pezzo da 120/44). Questa munizione è compatibile con il cannone anche per un altro motivo: la pressione nella camera, nell'intervallo -46 e +70° resta sotto i 570 MPa durante la fase dello sparo. Altre munizioni sono una granata HE programmabile, con scoppio a contatto o in aria con timing dipendente dalla distanza del bersaglio. Questo significa che essa è capace di esplodere, ingaggiando una postazione di fanteria, direttamente sopra le teste dei difensori, superando quindi i problemi del tiro diretto, che magari verrebbe arrestato da costoni rocciosi o da muri. Naturalmente questa granata è anche una buona notizia nel settore della lotta anti-elicotteri, visto che non occorre più un centro pieno per distruggerli o danneggiarli: dopo che il telemetro laser e il computer balistico stabilisce l'apposita soluzione di tiro, parte il colpo che va ad esplodere da qualche parte vicino al bersaglio, anche se non dovesse centrarlo in pieno. Un altro tipo di munizione (in entrambi i casi i carri russi hanno fatto da apripista) speciale è il missile LAHAT israeliano, di cui il Leopard 2 è il primo MBT europeo a dichiarare la compatibilità. È un'arma a guida laser da 8 km di gittata, quindi largamente al di fuori della gittata utile dei cannoni con munizioni normali (come dev'essere visto il costo dei missili rispetto a quello dei proiettili), guidata da un laser multifunzione della El-Op israeliana.Come mobilità i Leopard 2 hanno il turbodiesel ad alta potenza MT 873 Ka-501, ma per quanto potente e compatto (46,7 l di cilindrata, 12 cilindri a V, 2.600 giri-min per 1.500 hp), e capace di far raggiungere al Leopard 2 i 72 kmh (in tempo di pace limitati a 50), non è certo più testimone delle più recenti innovazioni tecnologiche. Con questo motore il Leopard consuma 3 l/km o 5/km se in percorsi fuoristrada, consentendo con i 1.200 l dei 4 serbatoi circa 500 km su strada, a velocità ottimale. Ma con il motore MTU 883 Europack da 1.650 hp, di nuova generazione, è possibile sia incrementare la potenza del 10%, sia ridurre i consumi fino al 20%, e fatto notevole, nonostante il già eccellente rapporto di compattezza-potenza del predecessore, si possono ridurre gli ingombri di lunghezza di 1 metro. Questo significa liberare vari metri cubi di volume interno. Nessuno per il momento ha ritenuto di approfittare del motore, che era nato per il programma KWS III, in quanto i cannoni da 140 e relative munizioni pretendevano più spazio interno.Quanto alla protezione, dal 1999 al 2001 vari Paesi hanno messo a punto con un apposito gruppo di lavoro, un sistema per proteggere dalle mine controcarri il fondo del Leopard 2. Inizialmente ne sono stati ordinati solo 15 per l'Heer e 10 per la Svezia, e quando installati danno origine al Leopard 2A6M e Strv.122M. Un vantaggio di questa protezione aggiuntiva è che non deve prendere molto spazio e peso, dato che lo scafo del Leopard 2 ha solo una larghezza di 1,4 m anziché 2 come molti altri carri. Tra l'altro il kit comprende anche un sedile di tipo non rigido, ma flessibilmente ancorato allo scafo per evitare al conduttore gli effetti delle esplosioni, mentre anche gli altri carristi hanno sedili modificati. Al contrario, vi è una botola per uscite d'emergenza sotto il carro. Viene anche migliorato lo stivaggio delle munizioni, che nel Leopard 2 sono per la metà stivate a sinistra del conduttore e non, come nell'Abrams, per il 90% nella controcarena della torretta (il che rende il Leopard 2 potenzialmente più incline ad esplosioni catastrofiche, sebbene le munizioni siano tutte raggruppate in un vano protetto anche nello scafo). Poi vi sono altre novità come la protezione ceramica modulare tipo MEXAS della IBD, implementate nei Leopard più recenti, e la AMAP. Questa è una corazza-protezione totale contro anche agenti NBC, mine ecc, presentata nel 2004. Vi è anche una componente attiva, la AMAP-A. Questa costa solo 250.000 euro e pesa 500 kg, costituita da circa 30 piastrelle ciascuna con un sensore di localizzazione della minaccia (piuttosto che il sistema centralizzato in genere presente, evidentemente la tecnologia ha progredito molto negli ultimi anni) entro i 10 m, e ingaggio entro i 3-5, dichiaratamente anche per proiettili APDFSDS oltre che per i più 'facili' razzi e missili. Quanto agli 'spall liners', la DSM, già autrice dei sistemi usati sui Leopard 2 greci e spagnoli, ha presentato una fibra del 40% più resistente rispetto al kevlar e 15 volte rispetto all'acciaio.I Leopard 2 si sono caratterizzati anche per un'altra ragione, il numero enorme prodotto, al posto dei soliti 300-400 per ciascuno dei tipi concorrenti. Dopo la Guerra fredda, l'Heer, che a differenza di altri eserciti aveva ricevuto i mezzi ordinati, si è ritrovato con un surplus notevole e molti clienti esteri ansiosi di sostituire i carri più vecchi. Così i Leopard 2 usati sono stati spesso offerti e ne hanno approfittato Spagna, Svezia, Finlandia (che ha la DM63), Austria, Norvegia. La Danimarca ne ha presi 57 e poi li ha aggiornati allo standard 2A5DK, simili ad un ibrido A5-Strv.122 (la corazza della torretta è del primo, dello scafo è del secondo tipo). Questo significa che non ci sono sistemi per la protezione del cielo della torretta, ma vi sono camere termice ElOp e sistemi di riduzione segnatura, telecamera posteriore e proiettore diurno sistemato sopra il cannone, un mezzo apparentemente obsoleto ma in realtà molto utile se c'é da cooperare con la fanteria amica (e accecare gli NVG di quella nemica).Infine i mezzi speciali: il BUFFEL da recupero, l'AVBL gettaponte e il KODIAK del genio. Il primo è nato nel '91, quindi come carro speciale lo scafo Leopard 2 non ha avuto priorità. Sviluppato alla Rheinmetall, è stato seguito dal gettaponte della MAN da 70 tonnellate e lunghezza di ben 27,8 m, prodotto dal 2004 in serie (35 per la Germania e 14 per l'Olanda, almeno secondo l'ordine iniziale). La Ruag invece ha realizzato il terzo tipo, dotato di verricello, pala apripista, braccio meccanico, arma da 12,7 mm telecomandata e sovrastruttura rialzata. È previsto per il solo esercito svizzero.Le novità sul Leopard 2 però sembrano non finire mai. Tra le ultime esistono Leopard 2 con corazze laterali costituite da skirts di spessore superiore alla norma (già i Leo 2 avevano degli skirts decisamente spessi), ma ultimamente, come anche altri carri, è accaduto che per proteggere il mezzo dai razzi controcarri più moderni. Il Leopard 2 PSO ha mitragliatrice esterna finalmente telecomdandata (prima era tra i pochi a non averla, invece) con lanciatori di granate fumogene e telecamera sopra la torretta, lama apripista anteriore e mimetizzazione 'squadrata' tipica dei mezzi per la guerra urbana (ideata dagli Inglesi), ed è pensato per il combattimento urbano, probabilmente con tutti i kit di corazza installati (prima vennero quelli per la parte anteriore della torretta contro il tiro diretto, poi quello contro munizioni con attacco dall'alto, poi per le mine e infine per i fianchi dello scafo). Infine, l'infaticabile Singapore ha pensato bene di essere il primo utente asiatico del mezzo, con un lotto di Leopard 2A4, non ammodernati particolarmente, ma più che sufficienti per garantire la difesa del piccolo stato da 626 km2, prima dotato, come principali mezzi da combattimento, dei vecchi AMX-13 da 13 tonnellate.Il PUMA e l'evoluzione del panzergrenadiere.I Tedeschi furono antesignani della meccanizzazione della fanteria, sia pure con i limiti dei mezzi disponibili negli anni '30 e '40. La meccanizzazione dell'Esercito tedesco, in realtà, era inferiore a quanto si potrebbe immaginare: per tutta la guerra, l'uso di cavalli, muli e ogni sorta di mezzo civile e militare catturati fu la prassi (i quadrupedi non furono usati solo nel teatro africano), e anzi verso la fine, con le crescenti carenze di carburante, i Tedeschi usarono ancora di più gli animali da soma. I quali non solo non consumavano idrocarburi, ma potevano all'occorrenza anche essere macellati per ottenerne cibo. Ma l'impressione di modernità data dall'esercito tedesco era dovuta non alla superiorità di mezzi, ma al loro uso tatticamente moderno. Mentre i Francesi, per esempio, avevano migliaia di cingolette porta-armi e materiali, ma non riuscirono a scostarsi dalla pratica di rallentare i carri alla velocità della fanteria. I Tedeschi, invece, resero la fanteria veloce quanto i carri. Per farlo c'erano due vie. Una era il mezzo interamente cingolato, ma si trattava di un lusso. L'altra erano rimedi che spaziavano dall'uso degli stessi carri per portare i fanti (del tutto esposti alle offese nemiche), all'uso di mezzi semicingolati. La mobilità era fondamentale sul campo di battaglia, e gli scafi a ruote multiple e a trazione integrale, molto costosi, vennero piuttosto dati ai reparti da ricognizione. Alla fine restavano solo i semicingolati, complessi da produrre ma non molto costosi. Il Mod. 251 fu il classico mezzo della categoria fin dal '39, offuscato in parte solo dai mezzi americani, dalla sagoma meno inclinata (specie fui fianchi). Questo semicingolato, per quanto più lento dei tipi americani era un eccellente veicolo, anche se esposto sul tetto alle offese nemiche, perché era a cielo aperto. Nel dopoguerra l'uso tattico della fanteria meccanizzata non fu certo dimenticato e la NATO si dotò di numerosi mezzi della categoria. I Tedeschi, ripartito il loro esercito dalla metà degli anni '50, adottarono l'HS-30 o Spz-12-3. Si trattava di un veicolo di progettazione francese, che aveva varie innovazioni per l'epoca. Una era la sagoma bassa e assai sfuggente; un'altra era la corazza piuttosto spessa; ma forse era particolarmente degna di nota la torretta armata di una mitragliera calibro 20 mm, un tipo sensibilmente più potente delle armi da 12,7, anche se molto più costoso. Tant'é che ben presto ci si è orientati verso il 20 mm ad alte prestazioni e poi verso un più decisivo sistema da 25 mm. L'Spz-12 non era privo di difetti, per esempio il motore a benzina che garantiva una buona, ma non eccezionale autonomia su strada di 400 km. Al suo interno c'erano solo 6 fanti più l'equipaggio, anche se erano in grado di combattere anche da dentro il mezzo. Nell'insieme era un veicolo non del tutto soddisfacente, ma pur sempre un mezzo confrontabile concettualmente con l'IFV piuttosto che un semplice APC. Mezzi coevi all'epoca erano l'AMX-13 VCI e L'Pbv 302 svedese. L'HS-30 venne prodotto in oltre 1.800 esemplari ed era concepito per operare assieme ai carri M48. Ma il Leopard era un veicolo più veloce e, forse sopratutto, con motore diesel. Per operarvi assieme il 1 gennaio 1960 venne dato origine al programma MARDER, sviluppato con l'aiuto svizzero. Di questo possente mezzo vennero prodotti 2.136 esemplari dal 1970 al 1976, ma altre fonti parlano di circa 3.000, forse riferendosi al totale della famiglia, che non comprendeva solo l'IFV ma anche i carri armati leggeri TAM, i blindati antiaerei con i missili Roland 2 ecc. I carri, tra l'altro, diedero origine all'IFV sullo stesso scafo, noto come LTCP. Il Marder era un veicolo ammirato e valido, ma sebbene ideale per operare con i Leopard di fatto non venne mai esportato al di fuori della Germania. Per gli altri utenti, come anche per i Tedeschi (nelle unità di seconda linea) c'erano i più semplici M113. Il costo del Marder era troppo alto, anche per il motore da 600 hp. Del resto il derivato del TAM ne aveva uno del 20% più potente, ma ironicamente doveva operare con il carro più leggero della produzione europea.Il Marder aveva un'elevata mobilità, un'ottima corazzatura e un armamento ridotto, di una torretta Kuka di tipo 'senza equipaggio', con la mitragliera da 20 mm Rh-202, con un alzo sufficiente anche per il tiro a.a. C'erano due mitragliatrici telecomandate esterne e i fanti potevano usare le armi di bordo dall'interno, mentre molti mezzi hanno ottenuto nel corso degli anni un lanciamissili MILAN, per poter ingaggiare anche i carri armati (ma entro un raggio limitato a 2 km). Per la Guerra fredda andava molto bene e solo il Bradley americano e il Warrior britannico erano paragonabili per prestazioni. Il Marder, con le sue 27 t era il più pesante della classe e sacrificava alla protezione (molto elevata, specie nella piastra frontale superiore) la capacità di galleggiare di molti altri mezzi della categoria. A cominciare dal BMP e dall'AMX-10P, entrambi pesanti sulle 13-14 t.Per il dopo-Guerra fredda andava bene, ma prima o poi sarebbe stato necessario da sostituire. Con che cosa, era un problema aperto. Il Marder 2 era destinato ad operare con il Leopard 2, con 3 uomini d'equipaggio e 7 fanti, un armamento senza missili ma con una potente (e molto costosa) arma bicalibro da 35/50 mm RH 503, corazza spessa e motore da 1.000 hp per una massa totale di 42,5 t. Il prototipo venne usato per un ciclo di prove molto intenso, ma non ebbe seguito. Così gli oltre 1.000 esemplari da costruire non vennero mai realizzati e il capostipite si trova adesso nel museo di Munster (dedicato alle truppe corazzate). Il programma, cancellato nel 1992 sull'onda della riunificazione e relativi costi, lasciò il Marder come unico mezzo della categoria nell'Heer, ma progressivamente invecchiato nel tempo, specie perché l'arma da 20 mm, sempre meno efficace contro i blindati moderni, non è stata sostituita con quelle da 25. Nel 2000 si ritornò sulla questione e all'inizio del 2002 venne stabilito a che requisiti dovesse rispondere il futuro SPz-3, diventato improvvisamente una priorità per l'Heer. Il peso doveva essere di 32, 40 o 45 t, variabile a seconda delle necessità (corazza modurale). Nondimeno, doveva essere trasportabile dagli A-400M, grazie allo smontaggio delle corazze pesanti; doveva essere ben protetto contro razzi da fanteria, cannoni automatici e mine, e possedere un sistema ECM contro i missili, dato che sarebbe stato troppo difficile resistere a questi ultimi con la sola protezione. In pratica il mezzo sarebbe stato vulnerabile solo ai cannoni dei carri armati. Poi avrebbe dovuto essere riccamente equipaggiato di elettronica (vetronica) e con un nuovo motore di tipo diesel-elettrico. In sostanza, si trattava di un mezzo ibrido, come alcune auto moderne, ma con la complicazione che si trattava di un cingolato di circa 40 t. Sviluppare questo mezzo dalla Rheinmetall e Krauss Maffei Wegmann fu però complicato per contenere i costi, al punto che il Ministero della Difesa pensò di abbandonare il programma e comprare mezzi stranieri come il Warrior o addirittura il BMP-3 russo (del resto l'Heer ha avuto per anni centinaia di BMP-1 modificati in servizio, eredità della NVA). Il CV-90 era un altro candidato, e data la sua modernità, una scelta del tutto plausibile, sebbene meno corazzato del desiderato. Alla fine, però, il PANTHER continuò la sua avanzata, fino a chiamarsi, dopo ulteriori evoluzioni, PUMA. Dei 1.152 mezzi previsti, però, solo 400 vennero confermati. Già nella seconda metà del 2002 quasi tutte le caratteristiche finali del mezzo erano state decise, fino a che nel 2003-07 dovevano essere provati i prototipi. L'avvio del programma fu il 20 settembre 2002 con un contratto di studio da quasi 200 mln di euro per il consorzio PSM, il che comportò la nascita di un dimostratore tecnologico completato nel 2005. Era a quel punto previsto che il mezzo, nato con contributi di numerose ditte (tra cui EADS, H&K, Honeywell ecc), fosse seguito da 4 mezzi di pre-produzione costanti ben 363 mln di euro, per poi essere seguiti da altri 405 per un costo di 2,7 mld, a partire dal 2009.Progettato al computer (CAD) con il lavoro di oltre 200 ingegneri, il PUMA è un mezzo apparentemente tradizionale, ma in realtà è un concentrato di tecnologie di alto valore, nato per essere compatibile con l'A-400M e le sue 31,45 t di carico utile. Nondimeno, per operare con tutti i sistemi previsti si è dovuto ridurre il peso con l'uso di leghe leggere e corazze modulari, mentre la torretta è diventata di tipo telecomandato (come sul Marder, ma con una tecnologia diversa); il volume interno, che accoglie 3+6 uomini, è stato contenuto in 10 m3.Il mezzo ha dimensioni di 7,33x3,71x3,05 m, dunque un veicolo dalle misure importanti, sebbene ridotte dalla presenza di una squadra di appena 6 elementi contro i 7 dell'M2, e gli 8 del CV-90. La torretta è molto arretrata e le ruote sono solo 5 per lato.Apparentemente è solo un grosso mezzo moderno della categoria. In pratica è tutto di una generazione avanti rispetto agli altri suoi predecessori. La torretta è telecomandata, il che rende possibile farla più bassa e sopratutto senza il cesto di torretta, che ingombra moltissimo dentro il vano di combattimento, già affollato da una squadra di fanteria e i tanti equipaggiamenti che attualmente sono in uso (con zaini pesanti decine di kg). Tutti i componenti della torretta sono così superiori allo scafo, eccetto ovviamente i comandi, il che evita anche l'accumulo di gas di sparo all'interno del mezzo. Grazie a studi come il VERDI inglese si è maturato negli anni '90 un modo di integrare i sistemi meccanici con quelli elettronici senza precedenti, sistemando l'equipaggio dei veicoli dentro lo scafo. Così tutti e tre gli uomini d'equipaggio sono davanti, conduttore a sinistra del motore e puntatore e capocarro dietro affiancati, più i sei fanti nella parte posteriore del mezzo. La torre è spostata a sinistra e così il capocarro ha una piccola cupola di osservazione indipendente. I sedili sono ergonomici e l'impostazione degli interni aeronautica. Vi sono sistemi NBC e antincendio dei tipi più recenti. Si pensa poi a derivati come i portamortaio da 120 mm e magari in futuro, anche un carro da battaglia, successore del Leopard 2. Come del resto accadde con il Marder divenuto TAM grazie ad una compatta torretta da 105 mm.La meccanica si basa su di un motore MTU MT-892 10 V, da 1.087 hp più trasmissione Renck HSWL 256. Questo motore è parte di una nuova famiglia tra i 4 e i 12 cilindri, con alesaggio da 109-115 mm e potenze fino a1.500 hp, 4 tempi, raffreddato a liquido e un'efficienza tale da superare del 30% i motori delle automobili. Per giunta, con pesi e volumi pari alla metà di sistemi di pari potenza. Così si tratta di un degno successore del MB-837-838 del Leopard 1 e dellMB-873 del Leopard 2, nonché dell'MB-871 del K-1 e dell'MT-883 dei Leclerc arabi; va anche citato l'MT-881 del PzH-2000 e altri tipi avanzati. I motori MT-890 vennero originati dalla richiesta americana di un motore molto compatto, fatta nel 1995 e ottemperata nel 1997 con l'inizio di un programma specifico nel 2000. La versione da 10 litri venne scelta per il PUMA, capace di 1.200 kW/m3, una potenza specifica ben superiore a qualunque altro diesel e con un sistema common rail a 1.800 bar, il tutto controllato da un sistema elettronico CDS. Il risultato è un motore di appena 1,05 x 0,7 x 0,62 m. Il resto lo fa la trasmissione elettronica, che consente 70 kmh avanti e 40 indietro; pesa 1.700 kg contro gli 860 del motore e ha 6+6 marce. Vi è poi un generatore elettrico da 170 kW integrato, usabile anche per fornire energia all'esterno. In tutto il peso è di 3,6 t. Le sospensioni sono idropneumatiche e integrate esternamente al vano di combattimento in una struttura che comprende anche i serbatoi, per evitare incendi interni. La rumorosità scende da 120 dB a non più di 95, altro significativo passo avanti per i mezzi cingolati, mentre la marcia è comoda e lo spazio sotto lo scafo non scende mai sotto i 45 cm, per evitare anche danni da mine. I cingoli sono da 95 kg x metro (contro 120kg-m per il PHz-2000), larghi 50 cm e lunghi 26 m, con sistema di tensione capace di computare anche le variazioni di temperatura e quindi di lunghezza.Dato che la protezione del mezzo è stata accordata alle necessità del dopo-Guerra fredda, quindi cercando di ridurre le perdite umane anche se questo significa mezzi più pesanti e costosi, quindi meno numerosi (ma per gli eserciti moderni vanno bene), il PUMA ha avuto una forte protezione, con la resistenza al 14,5 mm sui 360° e al 30 frontalmente, ma con la possibilità di aumentare la protezione fino a proteggere il mezzo con 8 t di corazze laterali e un tetto resistente alle submunizioni. Inoltre, cosa che ben difficilmente può essere fatta persino sui carri armati modificati appositamente come IFV, fin da subito è stato possibile pensare alla protezione anti-mine, anche da 10 kg sotto lo scafo e di tipo autoforgiante. I sistemi elettronici sono l'EADS-KM MUSS, con un sistema allarme laser MILTAS (con sensibilità fino a 1,65 micron di lunghezza d'onda) e un sistema AN-AAR-60 nel campo UV. La copertura dei 4 sensori è di 95° in direzione e 70° in alzo, il tutto controllato da un computer con processore AMD da 266 MhZ e 64 MB di RAM. Adesso può far sorridere, ma fino a qualche anno fa queste erano prestazioni tipiche di un PC, e poi non è facile militarizzare un processore. In ogni caso è facile che poi il sistema venga aggiornato ulteriormente. Esso controlla anche un sistema di disturbo IR con capacità di ruoare su 360° e 8 lanciagranate fumogeni, anche questi rotanti, capaci di fornire una barriera nel settore laser-IR-visibile.L'armamento comprende l'MK-30-2 con munizioni 30x173 mm come quelle del GAU-8 dell'A-10 e del Goalkeeper. Essa sostituisce l'arma bicalibro da 35x288 e 50x330 mm, per ottenere un migliore bilanciamento tra prestazioni e costi nonostante che Giappone e Olanda abbiano scelto il 35 mm e Svezia e Cora il 40x365R. La Mauser MK 30 Mode F (il più recente) ha doppia alimentazione (APDS e HE-Frag), con un sistema a sottrazione di gas che è indipendente dal movimento dell'otturatore; pesa 173,2 kg anziché 161 dei tipi precedenti ed è lunga 3,307 m di cui 2,522 m della canna. La cadenza max è 800 c.min, ma per l'applicazione sul PUMA si sono scelti appena 200 c.min, a beneficio della scorta di proiettili e della vita utile della canna. L'alzo è limitato a 45° per cui non è una torretta particolarmente pensata per il tiro a.a., al limite anti-elicottero. La munizione ABM esplode in aria secondo quanto programmato con l'uso di tre solenoidi all'uscita della b.d.f., si attiva a 60 m e si autodistrugge a 4.000, 8,19 sec dopo.La differenza tra le munizioni normali HE-FRAG e queste è che dagli anni '90 hanno cominciato ad apparire proiettili che esplodono non per spoletta a contatto o di prossimità, ma per programmazione al millisecondo. Questo significa, per esempio, che è possibile ingaggiare un avversario (fanteria) nascosto da un muro senza usare le APDS, ma facendogli esplodere sopra i proiettili di questo tipo, nati dal concetto svizzero HAEAD (in origine per armi da 35 mm). Dentro questo proiettile vi sono 135 cilindretti da 1,5 gr in tungsteno. Il proiettile, da 1.080 m.sec, raggiunge 2 km in appena 2,71 secondi (per poi decadere rapidamente, visto che gli occorrono ben 5,5 sec per farne altri 2). È utile anche contro gli elicotteri. Accanto al proiettile di questo tipo, il PCM 308, esiste anche l'APFSDS-T del tipo PMC 287, sempre di produzione svizzera, capace di ben 1.385 m.sec, una velocità molto superiore a quella dei normali colpi di cannone leggero, essendo questo un proiettile molto sofisticato con rapporto diametro-spessore di 13,5: 1. Questo valore è almeno il doppio dei tipi precedenti e compete con quanto era possibile fare con i cannoni da 105 mm fino ad una ventina d'anni fa. Il risultato è la perforazione del bersaglio standard NATO costituito da una piastra da 55 mm a 60° a 1 km. Non è chiaro se l'inclinazione è misurata sull'orizzontale (con un aumento di spessore virtuale del 15%) oppure dall'asse verticale (in tal caso sarebbe il 100%): in tal caso, con 110 mm perforati a tale distanza senza proiettili all'uranio ma solo al tungsteno, sarebbe sufficiente per perforare i fianchi di un carro armato, anche di tipo moderno, come di perforare il frontale di un vecchio T-34/85. In tutto vi sono 120 ABM e 80 APFSDS-T pronti al tiro più altri 200 di riserva. La mtg coassiale non è più l'arma da 7,62 mm standard, ma la meno potente mitragliatrice da 5,56 mm, la MG-4, 750 c.min e 1.000 cp. di pronto impiego+ altrettanti di riserva. Non è un'arma molto potente, ma ha lo stesso tipo di munizioni della squadra di fanteria e forse per questo è stata preferita alla MG-3 precedente. Sulla parte destra della torretta sarà possibile anche installare, se fosse necessario, anche un lanciamissili binato SPIKE LR. 8 lanciagranate sono sistemati nella parte posteriore della torretta, nel posto meno esposto a danneggiamenti dal fuoco nemico. Per tiro ravvicinato, vi sono anche un lanciagranate da 76 mm SKWA a 6 colpi, gittata 25-75 m con munizioni HE-FRAG per evitare assalti ravvicinati: anche perché il nuovo mezzo non consente ai fanti di sparare da dentro il veicolo né di vedere agevolmente tutt'attorno. Da questo punto di vista il vecchio Marder era meglio, ma l'esigenza di protezione ha annullato gli 'slot' per vedere e sparare. Solo il portellone posteriore, parzialmente aperto, consente di tenere sotto controllo la situazione ed eventualmente di combattere, ma si tratta di un ripiego e anche piuttosto pericoloso.I sistemi di controllo del tiro sono modernissimi e tali da mettere il PUMA in una categoria a sé, almeno per il momento. Al suo interno vi è persino un sistema a fibra ottica che consente di vedere in vari schermi quello che riportano i sensori (è il Video Matrix), più il Can Bus per il dialogo tra i sottosistemi e anche l'implementazione di nuovi apparati senza praticamente modifiche. IL capocarro ha 5 iposcopi e schermi touch-screen per riportare le immagini del periscopio panoramico, che ruota indipendentemente osservando i 360° con copertura -15/+45°; è stabilizzato, con tre ingrandimenti, campo visivo tra 22,2x16,7° e 2,8°x2,1°, 6 Mpx di risoluzione diurna, camera termica ATTICA notturna di terza generazione da 384x288 px, t.l. LDM 48, 2 camere CCD. Il tutto nella struttura corazzata sopra la torre, a sinistra del cannone. I tedeschi erano stati antesignani con i periscopi PERI di sistemi di visione in posizione nettamente dominante sulla torretta, ma questo è un sistema di nuova generazione, più simile ad un sistema aereo o navale che uno per mezzi terrestri. Quanto al puntatore, ha un sistema stabilizzato sempre entro 40 mrad, il WAO, stessi ingrandimenti (ovvero fino a 8x). Il guidatore ha 3 iposcopi e uno schermo per la marcia all'indietro; i fanti hano 4 telecamere, 2 iposcopi, un sistema periscopico rotante e 2 LLTV, più due display per vedere quello le immagini termiche dei sensori principali. Da notare che, dato il disassamento della torre a sinistra, su questo lato siedono solo due fanti mentre gli altri 4 sono su quello destro.Il PUMA è quindi stato concepito sulla stessa linea di condotta del MARDER. La protezione, persino nella classe A (31 t) è superiore a quella di ogni altro mezzo della classe (come del resto il peso); non sono note le caratteristiche dei package di protezione, ma sono anni che oramai si è smesso di misurare quest'ultima in mm di acciaio e gradi di inclinazione. Inoltre i package sono aggiornabili o sostituibili a seconda della necessità. Tutto questo ha un costo, mentre il mezzo trasporta appena 6 fanti che quindi hanno circa 6,5 t ciascuno disponibili, contro 1,2 dell'M113. Il costo del Marder era a suo tempo il maggiore della categoria; lo è anche nel caso del PUMA, che vale 7 mln di euro al mezzo. Il peso poi rende impossibile trasportarlo da un C-130, che è ancora il trasporto più diffuso. Sarebbe quindi opportuno un veicolo meno pesante e impegnativo, ma sempra che di fatto i nuovi mezzi per la fanteria ora come ora sono costituiti o da grossi 'gipponi' ruotati, oppure da cingolati di grosse dimensioni e pesi sufficienti per sostenere battaglie ad alta intensità e operazioni in ambiente urbano, dove sotto a qualunque tombino può essere in agguato un tiratore di RPG o una mina improvvisata (IED) ma di grande potenza distruttiva.Gli Alpini (al 2003).Entro il 2006 l'esercito avrebbe avuto una riduzione delle sue forze a 5 divisioni meccanizzate, alleggerendo molto la sua originaria struttura di organizzazione corazzata. I Geibirgsjaeger erano nel 2002 su una divisione con due brigate, ma dalla fine dell'anno il comando divisionale e una brigata erano stati sciolti e solo la 23a brigata restava dell'organizzazione originaria. Essa era tuttavia adattata ad operare in vari ambienti, più consoni alle difficoltà di una guerra in ambienti moderni. Costituita nel '58 nella solita base di Bad Reichenhall, ex- 1a Divisione da montagna, grande unità che tuttavia dal 1981 aveva una brigata corazzata assieme a quella da montagna vera e propria. Dal 2002 la 23a era stata inglobata nella 10a Panzerdivision, assieme alla brigata franco-tedesca. Oramai si trattava non di difendere la Germania meridionale, ma di far parte delle forze di intervento rapido. I battaglioni erano, per questa unità, il 231, 232, il 233 sparsi nella sede, a Brechtesgarden e a Mittenwald, più il 225° Gruppo artiglieria semovente a Fussen, la 280a cp Genio pionieri, la 230a trasporti (su muli e cavalli), e un btg sanitario. Anche la 230a di base a Freyng, con compiti esploranti, era al servizio della brigata ma senza farne direttamente parte. Dal 2004 era previsto anche un btg logistico. A parte il battaglione della sede, gli altri due erano devoluti alla reazione rapida, con cp comando e servizi, 3 cp di alpini su tre plotoni di 3 squadre l'uno, e infine una cp armi su sei plotoni. Vi sono unità di rocciatori e sciatori, nella cp comando. La squadra di 8 soldati aveva il comandante con un G36 e visori notturni più lanciagranate, il mitragliere aveva la solita MG 3, e c'era anche un tiratore scelto con un G 22 di produzione inglese con ottiche tedesche. Le cp pesanti erano invece dotate delle armi di supporto. Due dei loro plotoni avevano 5 mortai da 120 mm Tampella 60 finlandesi l'una, gittata 6 km, installati normalmente su M113 ma portatili su muli della cp someggiabile. 2 plotoni su 4 Wiesel con cannoni da 20 mm e due plotoni cc. su 4 Wiesel con lanciamissili TOW (6 per mezzo più quello pronto al lancio). Per i movimenti di squadra c'erano i 6x6 Fuchs, validi anche se pesanti corazzati in servizio dal '79, armati con una MG 3. Il battaglione n.233 invece è invece provvisto dei BV-206 in versione protetta contro il 5,56 mm NATO o l'AP da 7,62 mm, con tanto di rivestimento spall liner interno in kevlar in funzione sopratutto antimine. Inoltre, essendo molto arrotondato tende ad essere meno visibile al radar di altri mezzi corazzati o meccanizzati. Ha una MG 3.Tutti i battaglioni hanno una cp quadro per la gestione dei riservisti prontamente mobilitabili, cosa che ha reso possibile, in Bosnia, schierare un cp di 160 riservisti sotto comando SFOR. Questa è ovviamente una caratteristica molto utile per rendere operative rapidamente queste unità non a pieno organico.I due battaglioni di reazione rapida era previsto, dal 2004, che diventassero su sole due cp ma con pieni organici e su 4 plotoni l'una, di cui uno con i missili MILAN, cp comando (con plotone trasmissioni, che non era previsto al momento), e cp pesante per le armi. Una 3a cp di fucilieri era invece orientata a fornire addestramento per le reclute, dato che la Germania era ancora a modello misto (9 mesi di ferma di leva).Sempre di leva era composto quasi tutto il 231° btg della sede della brigata, per un compito di difesa del territorio e non per capacità di proiezione nelle aree di crisi. In tutto la 23a Brigata era su 3.705 elementi, ma sarebbe passata a 4.991 in seguito ai potenziamenti in atto. Per i supporti come il gruppo semovente erano poco interessati dal cambiamento, ma i semoventi M109A3G avevano di recente sostituito gli FH-70 nel 2002 e poi sarebbero stati rimpiazzati dagli PzH 2000. La 230a trasporti someggiata aveva 54 animali ed era l'ultima delle unità dell'Heer ad avere ancora animali tra muli e cavalli. La cosa interessante è semmai che nonostante l'enfasi sugli elicotteri e mezzi, spesso né gli uni né gli altri sono utilizzabili in maniera efficace, e così 13 sono andati anche in Bosnia, dove gli Americani hanno constatato con interesse la loro utilità anche nelle moderne operazioni. Tanto che accanto ai Leopard 2 da 55 t l'Heer nella ex-Yugoslavia ha messo in campo anche questi quadrupedi, accuditi da un medico veterinario specializzato e da personale apposito, e suddivisi a livello di cp in due plotoni. La brigata non aveva elicotteri di suo, ma il personale era addestrato ad operare con gli elicotteri. La riduzione della leva ad appena 9 mesi faceva sì che solo gli ultimi 3 trovavano i militari pienamente preparati per le operazioni. L'addestramento base era di 3 mesi, poi c'erano quelli per le specialità che vedevano coinvolto anche il poligono di Reiteralpe, zona in alta quota raggiungibile solo con una apposita funivia militare. Essa era usata per addestrarsi sia a combattere che a muoversi su roccia e sci e con alloggi per la permanenza in alta quota. V'erano anche località invernali per l'addestramento in zone innevate, e ogni btg forniva anche una squadra per il soccorso in alta montagna.C'erano poi i poligoni di Sira, Muensingen e Ruezi, quest'ultimo per combattimenti in centri abitati. In ogni cp erano presenti e sono presenti istruttori e guide alpine, perché le attività, quando non in operazioni all'estero, sono altamente orientate al movimento in montagna. La cp logistica su muli fa una marcia in montagna ogni settimana a pieno carico per mantenere l'efficienza. Il movimento sulle lunghe distanze, invece, era comunemente fatto con mezzi civili in leasing di colore grigio, un po' come per tutte le F.A. tedesche.Quanto all'impiego, la 23a è stata usata dal dicembre 1993 al marzo del '94 in un impiego decisamente fuori aerea, in Somalia con 600 elementi, nella missione UNOSOM II. Ne sono seguiti molti altri in Bosnia e poi con la KFOR in Kosovo. Il 232° btg è andato poi in Afghanistan. Operazioni di collaborazione sono comuni con il 5° Rgt alpini italiano con il 233° btg di Mittenwald. Essendo nella parte meridionale della Germania, non stupisce che la Brigata tedesca era basata su personale locale, anche per il 90% del totale. La successiva abolizione della leva avrebbe magari tolto tale carattere regionale della Brigata, come è successo anche in Italia (con moltissimi meridionali disposti a fare gli Alpini, mentre i giovani del Nord non paiono molto interessati alla carriera militare), ma l'avrebbe lasciata come unità di primo livello ed esperienza per la sua leggerezza ma anche potenza di fuoco, ed esperienza sia in emergenze militari che civili, come la ricostruzione delle strade distrutte nella guerra in Bosnia da parte degli 80 specialisti della cp Genio nel '95.La 10a Panzerdivision, al 2007.Quest'unità è paradigmatica dell'evoluzione della Bundeswher, che dal 2001 ha avuto un cambiamento notevole, perdendo buona parte della sua componente corazzata pesante, retaggio della Guerra fredda, per diventare uno strumento più flessibile e, sopratutto, dispiegabile oltremare. Attualmente l'Esercito tedesco è impegnato in missioni estere dispiegando considerevoli contingenti in Kosovo, Afghanistan, Bosnia e altre zone 'calde'. L'inizio delle missioni estere tedesche non è remoto nel tempo. La Germania per decenni ha dovuto anzitutto pensare al confronto diretto con il Patto di Varsavia (anzi, era praticamente sia da una parte che dall'altra del fronte), occupata dagli eserciti Alleati, potenza economica ma di fatto politicamente asservita ai propri 'padrini' e con una politica fortemente 'pacifista'. Dopo la riunificazione, fin troppo affrettata col senno di poi, la Germania si è ritrovata enormi problemi da gestire, tra cui l'esubero del personale delle sue F.A., che è stato ridotto progressivamente, mentre i carri armati Leopard ex- Bundeswher sono diventati, grazie all'effetto 'cascata', dei best seller (differentemente da tante altre nazioni, prive di carri di ultima generazione o con un numero modesto di questi in servizio, i tedeschi potevano disporne di un numero dell'ordine delle migliaia) nel settore, già solidamente occupato dai costosi ma efficienti mezzi corazzati tedeschi.Quanto al personale, questo è stato ridotto ma la leva, per vari motivi, non è stata mai abolita (del resto anche in Italia ha retto fino al 2004). Il personale mandato all'estero è comunque esclusivamente composto da volontari. Quanto alle missioni, la Germania ha cominciato con la Bosnia Erzegovina, schierando solo reparti logistici, per poi impegnarsi a fondo dopo la guerra del Kosovo (i Balcani indubbiamente rappresentano una 'memoria storica' piuttosto imbarazzante per i Tedeschi, l'ultima volta che i panzer arrivarono in zona occuparono manu militari due nazioni sovrane, a cui seguì una feroce occupazione nazi-fascista).Da allora gli indugi e le resistenze, nel bene e nel male, sono stati superati. Oggi la Germania fa parte di ISAF (Afghanistan), EUFOR (Bosnia), e di Enduring Freedom in Oman. Così si è presa la sua parte del carico che adesso viene chiesto alle F.A. mondiali, quello di combattere il terrorismo e l'instabilità politica, necessità del tutto diverse da quelle della vecchia Guerra fredda, con enormi schieramenti di uomini e mezzi oltre confine.La 10a Panzerdivision è, assieme alla 13a Meccanizzata di Lipsia, parte delle 'Forze di stabilizzazione', che sono quanto disponibile nella Bundeswher accanto a quelle chiamate 'Forze speciali', che sono di combattimento vere e proprie. Queste due divisioni, invece, sono destinate alla 'proiezione' in Paesi stranieri, per quanto possa sembrare strano dato che sulla carta sarebbero unità di seconda linea. E invece, di fatto fanno parte della prima scelta per le missioni in cui si combatte davvero, mentre il suolo tedesco non ha praticamente nessuna minaccia da fronteggiare ai propri confini, a parte l'immigrazione clandestina. Per questi motivi, la 10a Panzer di Sigmaringen, ha subito un processo di 'snellimento' formidabile in pochi anni, e ha partecipato nel 2005 sia alle missioni balcaniche che in Afghanistan. Essa aveva, fino a non molti anni fa, un organico realmente mostruoso di ben 32.000 effettivi, anche perché ha 'digerito' l'intera 1a Divisione da montagna, l'unica dell'esercito tedesco, con due brigate di Gebirgjaeger. Entro il 2008 avrebbe assunto la sua connotazione effettiva, scendendo leggermente sotto ai 12. 000 effettivi. Ma come si è arrivati a questa unità 'definitiva'? La sua nascita avvenne nel 1959, con il compito di combattere eventuali invasioni nella pianeggante regione bavarese, dove le due brigate corazzate vennero dislocate. In effetti questa divisione faceva parte delle forze della Riserva, e non era un'unità attiva in tempo di pace. Poi però, proprio dopo il 1991 e quindi la fine della Guerra fredda, venne attivata, assorbì il V Comando territoriale e poi la 1a Divisione di cui sopra.La 30a brigata aveva due battaglioni meccanizzati, il 294 e 352, su 4 compagnie fanti e una mortai l'uno, e il 363° carri su due cp carri, una terza di riservisti e il 345° btg di artiglieria semovente, unico superstite nel 2007 assieme al 294°. Dei due gruppi d'artiglieria, il 345° e il 225° (per la 23a) erano assegnati alle brigate disponibili ma con organici molto diversi: il primo aveva btr comando, 1 di acquisizione obiettivi, 2 a pieni organici e una di riserva, il secondo aveva una sola batteria di artiglieria a pieni organici e le altre 4 da completare con i riservisti. Il primo aveva 24 PzH-2000 e il secondo, fino a metà 2007 gli M09A3G2, storici semoventi più volte ammodernati, che hanno partecipato alle ultime esercitazioni nel maggio dell'anno e poi sono stati ritirati di lì a poco, entro il 1° luglio. Questa scomparsa non è stata rimpiazzata direttamente: la componente d'artiglieria a livello di brigata è stata sciolta, sostituita dalla compagnia 'pesante' come pedina di fuoco, e solo per la brigata alpini (mortai da 120 mm). Di fatto, l'esercito tedesco ha annullato la politica di unità rigidamente organizzate, formandole con i reparti di cui v'é necessità. In tutto dovrebbero essere 245 gli addetti al comando divisionale, 5.728 quelli della 12a Panzerbrigade e ben 6.893 quelli della 23ima da montagna, quest'ultima suddivisa nei battaglioni 231, 232, 233, il 5° e 230° da ricognizione, l'8° btg del genio, 210° trasmissioni e 8° logistico.Nel caso della 12a invece vi sono 7 battaglioni: 112 e un'unità similare meccanizzati su 5 compagnie (comando, servizi, 3 arma base da 141 effettivi); il 104imo Panzer (3 cp carri, una comando, una riservisti); l'8° da ricognizione, il 4° genio. 4° logistico, e il 4° trasmissioni (unità omonime che rischiano di fare confusione dal punto di vista numerico). I mezzi di questa unità sono i carri Leopard 2 per gli interventi più pesanti e di combattimento diretto, i Marder per la fanteria e i Fuchs da ricognizione. Dal 2010 dovrebbero arrivare i primi Puma cinglati, di cui il dimostratore e 5 prototipi risultano realizzati con un contratto da 386 mln di euro, e a cui dovrebbero seguire altri 405 esemplari di serie, mentre i validi ma vecchi Fuchs verranno sostituiti dai Boxer 8x8. I battaglioni di questa unità hanno perso l'appoggio dell'artiglieria, ma anche quello della cp mortai, in questo caso perché fatti 'cadere' direttamente a livello delle compagnie stesse.Per addestrare i soldati della 10a esiste un poligono enorme, ad Heuberg, di circa 150 km2 di estensione, attrezzato con 4 stazioni attrezzate, che forniscono un addestramento per il personale, sopratutto quello impiegato all'estero: vi sono orari diurni e notturni per rendere realistica la situazione dei 'peacekeepers-peace enforcers' in missione; si utilizza materiale ex-DDR per familiarizzare la conoscenza dei possibili avversari, check-point simulati, campi minati pure simulati, lingua inglese per le comunicazioni a livello superiore etc. Alla fine del corso gli allievi sono pronti per per l'impiego in qualche vallata dei Balcani, dell'Afghanistan o dovunque sia ritenuto opportuno mandarli in missione.
149,583
http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_Alberto
Lago Alberto.Il lago Alberto'", precedentemente noto come "'lago Mobutu Sese Seko, è uno dei grandi laghi africani e il settimo lago più grande dell'Africa.Il lago Alberto è posizionato al centro del continente, sul confine tra la Repubblica Democratica del Congo e l'Uganda, ed è il lago più settentrionale tra i laghi della Rift Valley; ha una superficie di 5400 km², è lungo circa 160 km e largo 30 km, con una profondità massima di 51 metri e si trova a 619 metri sul livello del mare.Il lago Alberto sulla cartina dell'UgandaIl lago Alberto è parte del complicato sistema del Nilo superiore. Le sue principali sorgenti sono il Nilo Vittoria e il fiume Semliki. Il suo emissario, nella parte più settentrionale del lago, è il Nilo Alberto, che diventa Nilo della Montagna quandro entra nel Sudan.Nel 1864, l'esploratore Samuel Baker, divenne il primo europeo a scoprire il lago e gli diede il nome di Alberto in ricordo dell'allora da poco scomparso Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, consorte della Regina Vittoria.Laghi della Repubblica Democratica del Congo|AlbertoLaghi dell'Uganda|AlbertoLake Albert (Africa)
500,926
http://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Chachapoyas
Diocesi di Chachapoyas.La diocesi di Chachapoyas'" (in latino: "Dioecesis Chachapoyasensis") è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Piura. Nel 2006 contava 311.000 battezzati su 343.000 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Emiliano Antonio Cisneros Martínez, O.A.R.TerritorioLa diocesi comprende cinque province della regione peruviana di Amazonas: Bagua, Bongará, Chachapoyas, Luya e Rodríguez de Mendoza.Sede vescovile è la città di Chachapoyas, dove si trova la cattedrale di san Giovanni Battista.Il territorio si estende su 21.659 km² ed è suddiviso in 23 parrocchie.StoriaLa diocesi di Maynas fu eretta il 28 maggio 1803, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Lima e dalle diocesi di Huamanga, di Cuenca, di Popayán, di Quito e di Trujillo (oggi tutte arcidiocesi). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Lima.Il 2 giugno 1843 ha assunto il nome attuale.Il 5 febbraio 1900 e il 5 aprile 1908 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente della prefettura apostolica di San León del Amazonas (oggi vicariato apostolico di Iquitos) e della diocesi di Cajamarca.Il 23 maggio 1943 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Trujillo.L'11 gennaio 1946 e il 7 marzo 1948 ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente della prefettura apostolica di san Francisco Javier del Marañón (oggi vicariato apostolico di Jaén in Perù o San Francisco Javier) e della prelatura territoriale di Moyobamba.Il 30 giugno 1966 è divenuta suffraganea dell'arcidiocesi di Piura.Cronotassi dei vescoviStatisticheLa diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 343.000 persone contava 311.000 battezzati, corrispondenti al 90,7% del totale.FontiDiocesi cattoliche in Perù|ChachapoyasRoman Catholic Diocese of Chachapoyas
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http://www.downloadblog.it/post/5948/botta-e-risposta-tra-steve-jobs-e-adobe-a-proposito-di-flash
vi ricordate quando flash uscì tutti gridavano al grande cambiamento del web? ora tutti i siti saranno fatti in flash dicevano. Dove sono? ormai lo si usa solo per i banner e le pagine di ingresso. Si è tornati all’html per poi passare ai css e ora al Web 2.0. Questo è la rivoluzione, html+xml+css+javascript! E le webApplication sbucano da ognidove. Flash sta dando un ottimo contributo allo streaming video, ma per mettere su un sito si può fare tranquillamente a meno di flash. Considerate anche che Apple ha un suo formato video, H264, che è il formato dell’AppleTv e dei film venduti su iTuneStore. Poi ora con il rilascio del SDK per iPhone/ipodTouch verrano fatti player di dvix e altri formati video. Quindi flash è un optional, non è indispensabile. Senza considerare che creare contenuti in flash non è semplice come in html e quindi solo chi ha una certa competenza può fare siti con questi contenuti. Quindi, ripeto, Jobs ha ragione. (e ora datemi altri -2 punti)
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http://www.tvblog.it/post/3423/balli-e-polemiche-del-sabato-sera
pubblicato: domenica 29 ottobre 2006 da Debora MarighettiIn un periodo in cui il trash la fa da padrona, le risse sono il pane quotidiano e gli insulti volano, una trasmissione si dinstingue(va) dalle altre, ossia Ballando con le stelle.Signorilità e garbo sono sempre state le sue caratteristiche principali, ma ultimamente anche all’interno del programma di Milly Carlucci non sono mancate le polemiche. Fin dalle prime puntate, alcuni concorrenti sono stati “stuzzicati” più di altri dalla giuria e tra questi anche Eva Grimaldi, show girl che non ha mai nascosto il caratterino “graffiante” e che ha, a più riprese, discusso coi giurati per alcune - a suo dire - scorrettezze nelle votazioni.La stessa Grimaldi si è poi resa protagonista, la settimana scorsa, di un fatto bizzarro. La Carlucci - sempre bellissima, ma particolarmente di plastica quest’anno. Il chirurgo deve aver esagerato con le protesi agli zigomi - annuncia che, per un solo ballo, maestri e allievi avrebbero fatto uno scambio di partner ed avrebbero ricevuto un voto per la capacità di adattamento e improvvisazione. Tutti i concorretti, seppure malvolentieri, hanno accettato il cambiamento, vista la durata limitata dello stesso. Tutti tranne Eva, che si è opposta e dopo alcuni minuti di “confronto” ha deciso di abbandonare la gara. Alla fine del turno è però stata riammessa, ma ovviamente con 0 voti.Questa sera invece il protagonista di un battibecco tutt’altro che pacato è stato Massimiliano Rosolino.Già in un primo momento aveva polemizzato, su spinta di Tiberio Timperi, sulla disparità di trattamento tra Martina Pinto e compagno (minorenni e quindi costretti ad allontanarsi dal programma a mezzanotte) e gli altri concorrenti, a suo dire penalizzati. Successivamente, dopo l’esibizione con Natalia Titova, a causa di alcuni voti particolarmente bassi dati dalla giuria ha chiesto spiegazioni ed ha aspramente criticato uno dei giurati. Alcuni “colleghi”, come ad esempio Pamela Camassa, si sono aggiunti alla polemica e per alcuni minuti è sembrato di assistere a tutt’altra trasmissione.Discussioni a parte, ne approfitto per aggiornarvi sulle coppie ancora in gara: Massimiliano Rosolino e Natalia Titova, Antonio Cupo e Giada Giacomoni, Biagio Izzo e Samanta Togni, Pamela Camassa e Angelo Madonia (che pare non siano una coppia soltanto nel gioco), Eva Grimaldi e Simone Di Pasquale, Fiona May e Raimondo Todaro, Martina Pinto e Umberto Gaudino. Incerto il destino di Sean Kanan, che dovrà decidere entro pochi giorni se proseguire il gioco senza la sua maestra storica o se abbandonare.I favoriti paiono essere Martina e Umberto e Biagio e Samanta, ma tante puntate ancora ci separano dalla finalissima.Articoli similiL'Italia segna, ma la Rai è in pubblicità del 03 set 2010Miss Italia 2010 - Si arricchisce la lista degli ospiti del 03 set 2010Ti lascio una canzone e C'è Posta per te si sfidano da venerdì 10 settembre del 03 set 2010Ti lascio una canzone: Antonella Clerici si allontana dal mercoledì e Il peccato e la vergogna. Nuova collocazione, sabato vs la De Filippi del 03 set 2010Milly Carlucci a TvBlog: "Con questa edizione concludo il mio progetto a Miss Italia" del 03 set 2010CategorieGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)29 ott 2006 - 01:19 - #129 ott 2006 - 01:38 - #2Bene fa cmq la Carlucci a non voler replicare le Notti sul ghiaccio29 ott 2006 - 02:13 - #329 ott 2006 - 08:24 - #429 ott 2006 - 10:08 - #529 ott 2006 - 11:27 - #6una pausa di una/due stagioni gioverebbe senz’altro alla trasmissione29 ott 2006 - 12:26 - #7Sinceramente non mi è parsa una “rissa”.Una discussione animata,forse,ma anche l’anno scorso ce ne sono state,lo ricordo bene.Non credo che si sia esagerato nei toni,che non sono stati pacati ma neanche da osteria.Comunque,non per prendere le parti di qualcuno,ma è vero che se un esperto di ballo mette 8 e uno stilista incompetente che al massimo capisce di ormoni mette 4,io dò fiducia all’esperto in materia,non a quello che cerca a tutti i costi di fare l’irriverente/il bastian contrario/il personaggio (come fa Mariotto,che poi elargisce 9 e 10 spuntati fuori chissà da dove…).29 ott 2006 - 13:43 - #829 ott 2006 - 13:58 - #929 ott 2006 - 14:34 - #1029 ott 2006 - 16:18 - #1129 ott 2006 - 16:26 - #12Prevedo che Ballando starà fermo per la stagione 2007-2008, e tornerà in quella successiva (o al massimo nella primavera 2008), probabilmente non più di sabato.29 ott 2006 - 18:06 - #1329 ott 2006 - 20:05 - #14Cara Milli,sono uno spettatore affezionato al Suo programma “Ballando con le stelle” fin dalla prima edizione; pur non essendo un ballerino ho sempre apprezzato l’impegno dei partecipanti ed i progressi, talvolta davvero sorprendenti, di alcuni di loro.Uno spettatore, così come il lettore di un buon libro, si immedesima nei personaggi, gioisce delle soddisfazioni dei propri beniamini, si rammarica dei loro momenti difficili, apprezza la nascita di rapporti interpersonali più o meno profondi di affezione, simpatia o altro, magari dopo un difficile percorso di adattamento reciproco fra il vip ed il/la maestro/a, perché questi sentimenti si riflettono anche sulla qualità e sull’intensità del loro momento di spettacolo.Per questo sono sempre piacevoli e godibili i siparietti sulle prove delle nuove coreografie, sul sudore che testimonia del loro grande impegno, sulle cadute e sulle litigate, sempre significative delle difficoltà e delle sofferenze anche fisiche a cui si sottopongono le varie coppie.L’intesa fisica ed emotiva di O’Hara e Di Pasquale, quella tecnica e fisica di Chiabotto e Todaro, senza citare chi si è piazzato secondo o terzo, ma poteva pur vincere l’edizione, sono passati alla storia del programma e, credo, hanno contribuito a dare un nuovo impulso alla passione per il ballo tecnico delle scuole anche fra i giovani.Le ultime due puntate sono state una vera sofferenza.L’iniziativa di far ballare le personalità dello spettacolo con maestri diversi dai propri è stata assurda e deludente per quanto si è visto, oltre che alla base di sofferenze con pianti e polemiche assolutamente giustificate.Alcune personalità hanno elaborato per ogni ballo sofisticate coreografie, bellissime da vedere per l’accordo e la complicità raggiunti in coppia e si sono trovate spiazzate per l’impossibilità di esprimerle con un diverso partner di ballo; non mi si venga a dire che erano importanti i “fondamentali” del ballo, perché la giuria ed il pubblico hanno dimostrato di apprezzare altro: non avrebbero mai eliminato Orietta Berti, che probabilmente è quella che i fondamentali conosce meglio, ma non si è mai cimentata in alcuna coreografia che la impegnasse oltre.Ieri sera gli Autori si sono ripetuti attuando un’ingiustizia che offende chi guarda lo spettacolo: Tinna e Sean, giunti ultimi, devono separarsi o ritirarsi definitivamente dal programma!Non voglio entrare in merito alla loro rappresentazione, certamente le loro coreografie non sono fluide, eleganti, veloci ed apprezzate come quelle di Martina ed Umberto e di altri, forse l’impronta di regia che Sean vuole dare, snatura un po’ i suoi “fondamentali” di ballo e lo aiuta a superare le difficoltà fisiche in cui si è ritrovato, forse sono soprattutto due stranieri con meno fans affezionati di altri che vivono continuamente sul palcoscenico italiano, ma è incomprensibile come mai solo loro e non quanti sono stati di volta in volta eliminati nelle puntate precedenti, quindi con meno talento e/o meno seguito di spettatori, non possano in alcun modo partecipare alla puntata di recupero. È contro la parità di diritti dei lavoratori di quello spettacolo, quindi contro diritti civili elementari, offensivi della sensibilità di chi guarda, aspettandosi giustizia nei regolamenti e nelle valutazioni.A proposito di valutazioni, anche la giuria va regolamentata, forse Rosolino ha esagerato, ma ha certamente messo il dito in una piaga infetta ed anche Todaro ha ragione: i giudici tecnici talvolta sono duri ed inflessibili (spesso la signora Mei è sgraziata, inutile negarlo), ma per altre mancanze di rispetto dei tempi di musica si lasciano intenerire dalla simpatia che suscita la coppia; i giudici “artistici” sembra non valutino più i costumi e la coreografia della rappresentazione, la bellezza del ballo, ma cercano unicamente la sensualità delle movenze, non premiandolo con un punto o due quando c’è, ma quasi imponendo a Giada di farsi concupire (scusi il bisticcio) da Cupo con (un “prurito” ed) una polemica che si trascina in modo stucchevole da diverse puntate.Molta parte della colpa sta nel comportamento sleale di Mariotto, mi dispiace dirlo, perché è certamente simpatico ed apprezzabile per altri aspetti, ma, quando arriva alla votazione, trovandosi ultimo, decide il voto non in base alla sua singola valutazione personale, ma sceglie la paletta in base alla media che deve avere la coppia, decidendo voti bassissimi se, a suo avviso, i giurati che lo hanno preceduto sono stati largheggianti.Per ovviare a questo basta alzare la paletta con il voto tutti assieme!Cara Milli, La prego quindi di riportare un po’ di ordine e di pulizia, in senso lato, nel Suo bellissimo programma; ne parli con gli Autori, non bisogna cercare l’Audience ad ogni costo ed a colpi di scena, stravolgendone la struttura, trasformando la gara di ballo in una sorta di “Isola dei Famosi”, dove qualcuno si diverte a vedere i partecipanti pescare a mani nude, accendere il fuoco senza fiammiferi ed altre amenità del genere, e innescando polemiche una dietro l’altra.Infine, se mi posso permettere, un’ultima preghiera: non chieda sempre un giudizio sul “giudizio” della giuria, è il modo migliore per provocare diatribe (e tirare tardi la notte); quando poi viene lasciata la parola ai/alle maestri/e, ebbene sapranno volteggiare, piroettare, saltare, proporre figure incredibili, ma, soprattutto quelli di lingua italiana, fanno certe scivolate sui congiuntivi e sulla consecutio, che, sempre immedesimandomi, mi sento imbarazzato per loro!Cordiali saluti.Fabrizio Zappaterra29 ott 2006 - 20:06 - #15Cara Milli,sono uno spettatore affezionato al Suo programma “Ballando con le stelle” fin dalla prima edizione; pur non essendo un ballerino ho sempre apprezzato l’impegno dei partecipanti ed i progressi, talvolta davvero sorprendenti, di alcuni di loro.Uno spettatore, così come il lettore di un buon libro, si immedesima nei personaggi, gioisce delle soddisfazioni dei propri beniamini, si rammarica dei loro momenti difficili, apprezza la nascita di rapporti interpersonali più o meno profondi di affezione, simpatia o altro, magari dopo un difficile percorso di adattamento reciproco fra il vip ed il/la maestro/a, perché questi sentimenti si riflettono anche sulla qualità e sull’intensità del loro momento di spettacolo.Per questo sono sempre piacevoli e godibili i siparietti sulle prove delle nuove coreografie, sul sudore che testimonia del loro grande impegno, sulle cadute e sulle litigate, sempre significative delle difficoltà e delle sofferenze anche fisiche a cui si sottopongono le varie coppie.L’intesa fisica ed emotiva di O’Hara e Di Pasquale, quella tecnica e fisica di Chiabotto e Todaro, senza citare chi si è piazzato secondo o terzo, ma poteva pur vincere l’edizione, sono passati alla storia del programma e, credo, hanno contribuito a dare un nuovo impulso alla passione per il ballo tecnico delle scuole anche fra i giovani.Le ultime due puntate sono state una vera sofferenza.L’iniziativa di far ballare le personalità dello spettacolo con maestri diversi dai propri è stata assurda e deludente per quanto si è visto, oltre che alla base di sofferenze con pianti e polemiche assolutamente giustificate.Alcune personalità hanno elaborato per ogni ballo sofisticate coreografie, bellissime da vedere per l’accordo e la complicità raggiunti in coppia e si sono trovate spiazzate per l’impossibilità di esprimerle con un diverso partner di ballo; non mi si venga a dire che erano importanti i “fondamentali” del ballo, perché la giuria ed il pubblico hanno dimostrato di apprezzare altro: non avrebbero mai eliminato Orietta Berti, che probabilmente è quella che i fondamentali conosce meglio, ma non si è mai cimentata in alcuna coreografia che la impegnasse oltre.Ieri sera gli Autori si sono ripetuti attuando un’ingiustizia che offende chi guarda lo spettacolo: Tinna e Sean, giunti ultimi, devono separarsi o ritirarsi definitivamente dal programma!Non voglio entrare in merito alla loro rappresentazione, certamente le loro coreografie non sono fluide, eleganti, veloci ed apprezzate come quelle di Martina ed Umberto e di altri, forse l’impronta di regia che Sean vuole dare, snatura un po’ i suoi “fondamentali” di ballo e lo aiuta a superare le difficoltà fisiche in cui si è ritrovato, forse sono soprattutto due stranieri con meno fans affezionati di altri che vivono continuamente sul palcoscenico italiano, ma è incomprensibile come mai solo loro e non quanti sono stati di volta in volta eliminati nelle puntate precedenti, quindi con meno talento e/o meno seguito di spettatori, non possano in alcun modo partecipare alla puntata di recupero. È contro la parità di diritti dei lavoratori di quello spettacolo, quindi contro diritti civili elementari, offensivi della sensibilità di chi guarda, aspettandosi giustizia nei regolamenti e nelle valutazioni.A proposito di valutazioni, anche la giuria va regolamentata, forse Rosolino ha esagerato, ma ha certamente messo il dito in una piaga infetta ed anche Todaro ha ragione: i giudici tecnici talvolta sono duri ed inflessibili (spesso la signora Mei è sgraziata, inutile negarlo), ma per altre mancanze di rispetto dei tempi di musica si lasciano intenerire dalla simpatia che suscita la coppia; i giudici “artistici” sembra non valutino più i costumi e la coreografia della rappresentazione, la bellezza del ballo, ma cercano unicamente la sensualità delle movenze, non premiandolo con un punto o due quando c’è, ma quasi imponendo a Giada di farsi concupire (scusi il bisticcio) da Cupo con (un “prurito” ed) una polemica che si trascina in modo stucchevole da diverse puntate.Molta parte della colpa sta nel comportamento sleale di Mariotto, mi dispiace dirlo, perché è certamente simpatico ed apprezzabile per altri aspetti, ma, quando arriva alla votazione, trovandosi ultimo, decide il voto non in base alla sua singola valutazione personale, ma sceglie la paletta in base alla media che deve avere la coppia, decidendo voti bassissimi se, a suo avviso, i giurati che lo hanno preceduto sono stati largheggianti.Per ovviare a questo basta alzare la paletta con il voto tutti assieme!Cara Milli, La prego quindi di riportare un po’ di ordine e di pulizia, in senso lato, nel Suo bellissimo programma; ne parli con gli Autori, non bisogna cercare l’Audience ad ogni costo ed a colpi di scena, stravolgendone la struttura, trasformando la gara di ballo in una sorta di “Isola dei Famosi”, dove qualcuno si diverte a vedere i partecipanti pescare a mani nude, accendere il fuoco senza fiammiferi ed altre amenità del genere, e innescando polemiche una dietro l’altra.Infine, se mi posso permettere, un’ultima preghiera: non chieda sempre un giudizio sul “giudizio” della giuria, è il modo migliore per provocare diatribe (e tirare tardi la notte); quando poi viene lasciata la parola ai/alle maestri/e, ebbene sapranno volteggiare, piroettare, saltare, proporre figure incredibili, ma, soprattutto quelli di lingua italiana, fanno certe scivolate sui congiuntivi e sulla consecutio, che, sempre immedesimandomi, mi sento imbarazzato per loro!29 ott 2006 - 20:49 - #1629 ott 2006 - 21:45 - #1729 ott 2006 - 23:19 - #18“Ballando con le Stelle”, come idea, è un gioiello di trasmissione. L’anno scorso funzionava perfettamente _non_ credo per Maradona - che è durato assai poco - bensì _piuttosto_ per le coppie che poi sono arrivate in finalissima, Chiabotto-Todaro - Cannata-Peron. A questi aggiungo Stefano Masciarelli per ragioni di… stazza.E non sto dando un giudizio artistico (giacché non so ballare), ma emotivo.Non so se è giusto alzare la temperatura emotiva dello show con le polemiche. “Ballando” ha bisogno di sorrisi e in questo momento mi sembra mancare di… swing.29 ott 2006 - 23:23 - #1930 ott 2006 - 00:21 - #20Proprio per questo è stata, infatti, riammessa, seppure a 0 punti, ovviamente.30 ott 2006 - 11:13 - #2130 ott 2006 - 12:15 - #2230 ott 2006 - 13:02 - #23Finiscono sempre cosi queste trasmissioni. La verità che alla prima edizione Vi si partecipa come una specie di scommessa o di ultima spiaggia (per qualcuno) poi il programma ha successo e allora nelle altre edizioni la partecipazione ha un sapore meno spontaneo meno “garibaldino”. E questo traspare.E’ l’errore commesso anche dall’Isola dei Famosi.. si pensa di confermare il successo invitando “personaggi” teatro, sport, bonazze…fantini…invece il segreto stava proprio nei “Vip(!?)” alla canna del gas… senza piu’ una scrittura da anni… risucchiati e dimenticati… per questo anche piu’ spontanei… piu’ veri… gli autori tornino a cercare questi ingredienti… senza pensare al personaggio carismatico che imbastardisce il progetto.30 ott 2006 - 22:44 - #24Ciao a tutti :) io insieme ad alcuni amici ho creato il forum http://reality.mondoweb.net dedicato ai vari reality show trasmessi in tv. Se siete interessati, veniteci a trovare :) magari possiamo collaborare direttamente con lo staff di tvblog.it per rendere il tutto più simpatico.06 nov 2006 - 11:28 - #25Vorrei tanto che nella prossima edizione di “Ballando con le stelle” la Natalia Titova venisse sostituita con un’altra professionista.06 nov 2006 - 12:57 - #2607 nov 2006 - 16:30 - #2709 nov 2006 - 15:45 - #28ANTONIO CUPO INCONTRA I SUOI FANSIl ventottenne italo-canadese Antonio Cupo, attualmente sullo schermo con giada Giacobini nel programma serale di Milly Carlucci “Ballando con le stelle” in onda su rai 1, apre le braccia alle sue innumerevoli fans presso uno degli hotel più in voga e rinomati della capitale.L’incontro si svolgerà infatti il 3/12 alle h.12:00 presso il “Rome Cavalieri Hilton” (via Cadlolo,101-00136 Roma), durante il quale si avrà modo di pranzare ed assistere a delle proiezioni sulla vita del divo, dalla sua nascita alla sua comparsa sugli schermi italiani e stranieri. Ai partecipanti inoltre, verrà rilasciata una pass-card di accesso per tutti gli eventi successivi a questo che interesseranno il bel tenebroso di “Elisa di Rivombrosa 2”, la cui ideazione ed organizzazione è da attribuire alla importante società romana di managemnet, quale Produzioni N.G.T., cui l’attore fa capo in esclusiva. Il fine ultimo vuole essere quello di costruire momenti di entusiasmo e dialogo col proprio idolo, dichiaratosi disponibilissimo ad una partecipazione attiva e fattiva, momenti quindi che nella realtà mediatica odierna sono sempre meno frequenti e rilevanti.Tuttavia alle richieste delle fans di sapere se sarà accompagnato o meno, Cupo ha mantenuto un alone di mistero, ha maliziosamente sorriso senza negare. Chissa! Sarà forse questa l’occasione per mettere in luce ciò che lui ha sempre lasciato all’oscuro?Coloro i quali, quindi, avessero piacere e interesse a partecipare, possono far riferimento al sito www.produzioningt.com , da cui sarà possibile scaricare il modulo di adesione, da far pervenire entro e non oltre il 20/11/06.Per info:email: [email protected]: 06 4201014603 dic 2006 - 15:56 - #29auguri ai vincitori, ma una cosa voglio chiarire, qui in america ballano diversamente, fanno + danze e ballano meglio degli italiani, una cosa voglio sapere, qui in america mettn solo canzoni americane quando ballano, invece in italia il 75% sono americane, eppure la cnzone italiana e sembre bella sentire, perche’ non li eleminati queste canzone amerine!!!!! siamo in italia no in america,qui canzoni stariere non le vogliono sentire.. avete capito voi potete fare lo stesso,,,,, grazie e scusate gli errori ciao nick resci…..PUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. 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Poi ha aggiunto: “Sarà interessante vedere come andrà la gara, considerando che abbiamo incontrato circuiti che si adattavano meglio alla nostra vettura, altri in cui abbiamo vissuto dei problemi. Le prestazioni di squadra sono state altalenanti nelle ultime due gare. Speriamo di poter continuare sul livello che abbiamo visto a Montreal, di essere competitivi anche qui e di poter arrivare ancora a podio“.“Siamo soddisfatti del lavoro fatto nelle ultime due settimane: arriviamo a Valencia forti di una monoposto che presenta un valido pacchetto, ma rimaniamo con i piedi per terra per quanto riguarda le nostre aspettative, perché gli altrinon sono certo rimasti a guardare la televisione negli ultimi quattordici giorni: tutti avranno degli aggiornamenti su questa pista. Speriamo che le nostre novità siano leggermente migliori di quelle dei rivali“.Dopo aver sofferto la lentezza dei doppiati in Canada, allo spagnolo è stato chiesto se la regola che vieta di prendere il via ai piloti che si sono qualificati con un tempo superiore al 107% rispetto alla pole-position, che verrà reintrodotta la prossima stagione, possa evitare il ripetersi di certe situazioni. Questa la sua risposta: “Non penso che il prossimo anno ci saranno le stesse differenze che abbiamo visto quest’anno. Credo che i tre team debuttanti siano arrivati troppo in ritardo, ma il prossimo anno saranno meglio preparati e la differenza sarà minore“.A un giornalista gli ha chiesto quali fossero le sue sensazioni sugli aggiornamenti della F10 dopo aver compiuto, pochi giorni fa, alcuni giri sul circuito di Fiorano per delle riprese video, Alonso ha risposto divertito: “Le sensazioni sono state molto buone ed essere alle spalle di una macchina munita di telecamere, a una velocità di 60 km/h, è stato molto positivo, la monoposto era molto stabile. Abbiamo percorso anche alcuni giri senza la presenza dell’automobile che mi precedeva, ma avevamo dieci telecamere montate sulla monoposto e sul casco, quindi non è stato molto confortevole guidare. Essendo la mia prima volta con una Ferrari di Formula 1 a Fiorano non ho realmente idea. Credo che domani (ogg, ndr.) avremo una risposta più precisa“.
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Un viaggio di sola andata da Parigi a Bergamo. Un’autobiografia non autorizzata che narra delle furbe scelte di pEppOz che dalla capitale più bella d’Europa si trasferisce in una cittadina ai margini di Milano e si stupisce del fatto che la ragazza lo molli. A tutt’ora il nostro eroe è single e segue scrupolosamente la cura prescrittagli dal suo medico di fiducia: cappuccino con latte di volpe la mattina, sandwich imbottito di carne di volpe a pranzo, e tisana di peli di volpe per cena.E me lo chiede? Perché è il presidente della nazione più democratica del mondo, e cosa c’è di più democratico per un presidente che sponsorizzare un libro come il mio? Lo legga, le assicuro che non le capiterà come la volta scorsa che ne ha letto uno, ricorda? Era in una scuola elementare e leggeva un libro di fiabe, quando i ragazzotti del F.B.I. l’hanno portato di corsa via sull’Air Force One senza nemmeno spiegarle perché. Questa volta potrà gustare il suo libro preferito senza timore di essere distratto. E poi…immagini di metterne un migliaio di copie in uno scantinato a Bagdad…capisc’a mme.Ogni volta che mi ritrovo qui mi stupisco di quante persone mi facciano compagnia. La coppia di ragazzi ben vestiti, appena usciti da una festa o da un aperitivo che si è prolungato, si guardano negli occhi, mai sazi. La comitiva di donne latino-americane, che chiacchierano allegramente e chiassosamente in una lingua che mi sembra più vicina all'italiano di molti altri dialetti. Una ragazza, carina, piena di valigie, chissa' da dove viene e dove va, si aggiusta nervosamente gli stivali. Un ferroviere, un uomo anzianotto con un tubo avvolto in un po' di carta gialla, un ragazzo con un'enorme cartellina, piena di disegni, un giovanotto che sta riempiendo le caselle di un foglio excel su un laptop appoggiato sulla ringhiera. Saliamo placidamente sul treno, quasi pieno, faccio fatica a trovare un posto in direzione del moto, appoggio la testa al sedile stanca e cerco di prendere sonno. Vengo svegliato da un arresto che si prolunga da troppo tempo, siamo già arrivati al capolinea? No, è presto, siamo fermi forse per un incrocio. Ma non è tardi per un incrocio? Non dovrebbe esserci nessun treno che viene in senso inverso e poi…siamo in aperta campagna: non ha senso. Un guasto? No, aspe' la persona a me di fronte ha appena ricevuto una telefonata, parla di un terremoto, ma dove, qui? Presto le telefonate si moltiplicano, un velo di angoscia e di sollievo si dipinge sugli occhi dei passeggeri, pare che la scossa sia stata forte, e noi non abbiamo sentito nulla. Passa il ferroviere, ci avverte che la pausa potrebbe prolungarsi, si deve controllare tutta la traccia, per sincerarsi che non ci siano traversine o scambi divelti. Apro il giornale e leggo qualcosa, anzi no, ricordo di avere una radiolina con me, ascolto le notizie. Mi rassicurano, non è successo niente di grave. Dopo un'oretta il treno riparte, a velocità ridotta. Arrivo nella mia città dove mi aspetto di trovare la popolazione riversa per la strada, ma è troppo tardi, la paura sarà venuta, si sarà consumata e la stanchezza avrà avuto la meglio. Raggiungo casa, mi assicuro che non mi cada in testa, almeno stanotte, e svengo nel letto, un'altra giornata è passata, qualche ricordo si è sbiadito, almeno un po'.Prima prova…sono emozionato come uno scolaretto, è proprio vero che gli esami non finiscono mai. Presentare me ed il mio bLog in 500 parole? Ah, ho capito: si inizia dalle prove più difficili, per scoraggiare i poco motivati. Allora, come dice il mio prof. d'Inglese: rock'n'roll!Il mio bLog, nella versione primordiale, era nato come un ponte di comunicazione tra i miei amici e me, visto che quasi di colpo ci siamo trovati a 1630 km di distanza. Il sottotitolo era, infatti: Pensieri commenti e spigolature dal vostro inviato a Lutetia, terra di barbari galli. Il passaggio su splinder è stato obbligato quando ho lasciato il territorio ed il provider d'oltralpe ed mi sono trovato con la necessità di chiedere ospitalità altrove. Caso (o forse no) ha voluto che quasi contestualmente al ritorno in patria, mi sia scoperto single (scoperto è la parola più adeguata), quindi anche il bLog ne ha risentito, da ottimista e scanzonato è passato a cupo e nostalgico, quasi disperato i primi tempi, ora, faticosamente e lentamente, in arrampicata, ancora con una mano sola e un occhio pesto. Il bLog, usando una sineddoche, potrebbe rappresentarmi bene. Parecchie mie sfumature, parte delle mie contraddizioni, la mia saudade, tutta intera, chiusa qui in modo che dal vivo ne traspari il meno possibile, qualche sprazzo di ironia, che invece, di persona, cerca di mettersi il più possibile in mostra, sorrisi e buongiorno e parole gentili, forse così esagerati da sembrare falsi, a volte, ma in ciò ho imparato dai cugini transalpini, sempre sinceri. Ora ci troverete atmosfere rarefatte, la musica del silenzio (come diceva qualcuno un po' più famoso di me ;-): immaginate un salotto con il Miles Davis di A Kind of Blue, una luce gialla tremolante di una candela, l'aroma di un tè gunpowder magari con menta, se è giorno di dolcezza, o altrimenti con cardamomo (grazie simo). Non sono sempre così, altre volte sono stato caffè e Queen, cioccolata, rhum e Kill Bill. Ma ora no, lasciatemi così come una cosa posata in un angolo.La metro, un'altra delle mille Parigi, la Parigi Sotterranea, con la ragazza inglese che suona il violino all'accesso al Louvre dalla fermata Palais Royal - Musée du Louvre, o l'ensemble d'archi a Montparnasse - Bienvenüe, il puparo che monta il suo palcoscenico tra i pali del vagone e fa il suo spettacolo tra una fermata e l'altra. (Lo sapevate che tutti gli artisti della metro hanno dovuto superare una audizione presso uno specifico ufficio e sono muniti di autorizzazione certificata da uno specifico tesserino da esibire?).Questa è una di quelle sere che vorrei essere altrove.La radio sta trasmettendo Lady (hear me tonight) di Modjo. L'annunciatrice radiofonica ha un impercettibile accento spagnolo. La pronuncia italiana è perfetta, ma a volte, artatamente, scivola su qualche r o su qualche s, deliziosa. La canzone, invece, non è niente di eccezionale, in se, ma è legata indissolubilmente ad una persona a me cara. Una ragazza, per la precisione, chiamiamola Ch. L'avevo appena conosciuta, molto carina, molto riservata, così tanto da sembrare addirittura di quelle che prima di parlarti ti squadrano dall'attaccatura dei capelli alla suola, quasi valutando quanti fonemi vali, e poi procedono con qualche monosillabo, facendo pesare ogni vocale. Scoprii, in seguito, che era solo timidezza. L'avevo appena conosciuta, in quel periodo utilizzava ogni tanto il pc che era affidato a me, nell'attesa che arrivasse il suo. Essenzialmente studiava, allora non c'era neanche una scrivania, per lei e per molti altri, quindi aveva i suoi articoli, sul suo sgabello, appoggiata al bancone del laboratorio. Ogni tanto controllava la posta elettronica, calcolava qualcosa con il pc, ed ascoltava un po' di musica. Il primo cd che dimenticò nel mio pc aveva come prima canzone appunto Lady. Da allora per me, Lady è Ch. Sono passati svariati anni, ci siamo conosciuti, ognuno ha cucinato per l'alto, e abbiamo anche bevuto tanto insieme, più io, per la precisione ;-). Siamo sempre stati amici, di quell'amicizia che ti racconti tutto ma proprio tutto, e non sempre sono state cose belle. Le distanze però fanno anche questo, un po' alla volta sbiadiscono le amicizie, tutte. Non che sia cambiato qualcosa, solo non ci vediamo da un bel po' di tempo, siamo sempre più impegnati, anche perché stiamo tentando di costruire qualcosa, a svariate centinaia di chilometri di distanza. Ma non deve passare (tanto) altro tempo, ci rivedremo presto, ho deciso.D'accordo, ma questo Natale non poteva esimersi? Non ho mai capito perché si debba aspettare mezzanotte per festeggiare il Natale, dico, non è mica il capodanno che inizia a mezzanotte no? Ok, ok, è una convenzione, è una convenzione che all'esatto scoccare della mezzanotte del 24 scatti il Natale. Per convenzione quest'anno lo festeggerò, se tutto va bene, a mezzogiorno del 25, una convenzione vale l'altra no? Sono cinque ore che sono bloccato in quest'aeroporto, nel terminal più triste della nazione, e fino a dieci minuti fa erano aperte solo le macchinette distributrici automatiche. Quelle di cui hai bisogno quando non hai nemmeno una moneta. Se si fossero accorti prima che stava nevicando, se ci avessero avvertito prima che il volo era retardé, sarei rimasto al bar del terminal, almeno degli spaghetti scaldati al micro-onde non me li levava nessuno. Certo non è colpa delle assistenti di terra, sta nevicando, l'aeroporto più moderno d'Europa è bloccato, ed io sono inchiodato a terra. Non è colpa loro, ma, visto che il volo è diretto in Italia, visto che i tre quarti dei passeggeri sono italiani, un annuncio in una lingua diversa dal francese potevano farlo. Non dico italiano, eresia, ma almeno inglese. Ho fatto anche le veci di interprete, e tradurre certe cose in francese non è facile, vi assicuro, e nemmeno elegante. Potremmo partire da un momento all'altro, minacciano, ma ormai sono le undici, nella migliore delle ipotesi festeggeremmo in volo. Gentilissima la compagnia aerea, ci ha fornito una bibita fredda, una calda ed un panino per ingannare l'attesa. Certo che un sandwich prosciutto, emmental e maionese ed una soda non sono la mia idea di cenone di Natale.All'uscita dal lavoro mi aspetta una piacevole passeggiata in un paesaggio invernale, quasi natalizio. Freddo, respiro che si condensa e foschia avvertibile solo cercando di scrutare in lontananza, nelle nebbie del tempo. Al cinema, Coffee and Cigarettes, accompagnato da ricami di fumo azzurrino, sparsi senza lesinare tra tazze di caffé e conversazioni apparentemente casuali. Dal fumo il vapore, più denso, di un'ora più tarda, mi conduce a casa, rendendo i contorni indefiniti ancora di più. Sciolgo le tensioni di una giornata sotto un getto di acqua bollente, cancellando la faccia e l'ombra della mia barba da uno specchio lattescente. Il fumo del bastoncino d'incenso, feuilles froissées de Mongolie, mi racconta di lotte, corse di cavalli e tiro all'arco, di steppa, calpestata da migliaia di zoccoli in festa. Ancora vapore e profumo, un gunpowder di Formosa sembra essere l'ultimo aroma della giornata, mentre perdo lentamente il fuoco dei miei pensieri, smarriti nelle nebbie del tempo, incapaci di vedere a più di qualche metro.Uno dei più bei film che ho visto ultimamente, un film sull'amore. Un viaggio nel tempo, passato e futuro. Una camera d'albergo, anzi due. Un viaggio interminabile su di un treno infinito. Grazia ed eleganza come vorrei che si girassero pellicole più spesso. Persone che si incontrano, si amano, si abbandonano sapendo di perdersi e si ritrovano e si perdono. La vita di uno scrittore. Non una pantomima dell'amore, non un vissero per sempre felici e contenti, ma ciò che è più probabile che capiti.In tutti noi c'è la necessità di avere un luogo dove nascondere o riporre le proprie memorie, i propri pensieri, impulsi, speranze, e sogni. Sono una parte della nostra vita sulla quale non possiamo decidere o, meglio, agire, ma che al tempo stesso temiamo di abbadonare. Per alcuni quel luogo è un posto fisico, per altri uno spazio mentale, e per altri ancora, niente di tutto ciò. Comunque, per me, l'essenziale non è se possiamo o meno raggiungere il personale 2046, ma se noi, in quanto esseri umani, vogliamo veramente avvicinarci a questo luogo dove scoprire o recuperare quelle vecchie memorie...Una volta arrivati, credo che ognuno di noi verrà colpito e sopraffatto dal peso di tutto ciò che ci siamo sforzati di seppellire e dimenticare. Wong Kar Way.Sono Kenneth Flanaghan. Per gli amici Kenth, ma tu puoi chiamarmi Mr. Flanaghan. Questo lavoro mi piace. Cioè, mi piaceva quando si faceva dal pc di casa, seduto, con la fida bottiglia di single malt. Quando era necessaria solo una buona connessione in fibra ottica, uno sniffer e un buon mimic. Ora no, si sono inventati le bLogFest. A me non sono mai piaciuti i posti affollati in cui tutti si sentono autorizzati a parlare con tutti di tutti. Ma mi pagano per farlo, dovevo esserci. Non avrei mai dovuto accettare quest'incarico, lo sentivo. Non è pericoloso, ma è meno movimentato di una messa ortodossa, in russo. Non ho mai imparato a dire di no a due gambe ben tornite che ti si presentano davanti quasi completamente scoperte. Questa mia abitudine mi porterà alla rovina, ma è il miglior modo di morire. Non che mi sia andata sempre male con le proprietarie delle gambe precedenti, anzi proprio per questo. Mai mettersi con una bLogger, questo è il consiglio che dovrei dare a questi pivellini, ma non lo farò, in fondo mi danno da mangiare. Per stasera il mio lavoro è semplice, leggere abbastanza badge fino a trovare pEppOz, fargli un sorriso e stordirlo di chiacchiere, la scollatura e la mini faranno il resto. Avevo dimenticato di dirvi che anche nella vita in 3D il mio mimic è il migliore sulla piazza, ora sono uguale sputato a 21venti, timbro della voce compreso, come se lo conoscesse. So abbastanza di questa mezza calzetta: scegliere il travestimento è stato facile. Ecco l'ho trovato: caaarrooo!!Queste parole gli riecheggiano in testa. Sono le cinque del mattino, sta tentando da un'ora di prendere sonno. La sera scorsa ha partecipato alla solita riunione annuale della sua vecchia congregazione studentesca, i determinanti. Hanno studiato quasi tutti gli esami insieme, si sono laureati quasi contemporaneamente come quasi contemporaneamente sono partiti alla volta di punti sperduti in Europa per lavorare. Sono ormai venti anni che si rincontrano, una volta all'anno, per onorare il patto di ferro di non perdersi di vista. Si sono ripetuti ogni anno che all'inizio qualche sacrificio bisognava pur farlo, non è lo stipendio, sono le responsabilità, non è l'orario di lavoro, ma la riconoscenza dei capi. Poi sono diventati capi pure loro, non hanno avuto tempo per la famiglia, cioè non tutti, Guillotti ha mollato tutto è si è sposato, dopo tanti sacrifici per studiare, dopo l'M.B.A. negli States, ha ucciso la sua carriera. Ora sono amministratori delegati di importati società italiane senza futuro, gli è stato chiesto di pensare alla pensione, di accettare una buona liquidazione e di dribblare così le acque torbide del crollo in borsa, del fallimento per mancanza di innovazione. Ridimensionando, tagliando, spostando la produzione in Cina, forse, chissà…sarebbe disposto a trasferirsi in Cina?Sembra incredibile, ci siamo conosciuti quattro anni fa, frequentati solo il tempo di una sua breve vacanza. Ora ci siamo ritrovati, riconosciuti sulla bLog-o-sphere. Rivisiti il tempo di una festa, quattro, forse cinque ore, troppo breve la sua vacanza. Poi è rivolata a casa, al suo lavoro: è un’hostess. Avrei dovuto immaginarlo, la quantità di lingue che parla, il suo naturale modo di interagire con le persone, quasi le conoscesse da anni, il modo con cui cammina, sembra quasi volare. Non ricordo quasi nulla di ciò che mi ha detto, saprei solo ridisegnare i suoi occhi verdissimi e la sua scintillante risata. Ci rivedremo: appuntamento il 24 ottobre 2008, alle 4 del mattino, non vogliamo correre il rischio di frequentarci troppo spesso. Non abbiamo ancora deciso dove, ma ci reincontreremo di sicuro, per caso, come è stata la prima e la seconda volta. Forse questa volta saremo nella fase giusta, o forse no, ma sarebbe comunque inutile forzare la mano alla probabilità. Forse ci si ritrova uno affianco all’altra, dopo avere fatto più volte il giro del mondo, in spazio e tempo. Forse no. Non prendiamola troppo sul serio, la vita è solo una colossale sequenza di lanci di dadi, siamo solo personaggi di un enorme gioco di ruolo. Potremmo essere pEppOz lo scriba e Willobee la druida, l’immagino così: con una tunica immacolata e i suoi capelli biondi coperti da un cappuccio.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Botani%C4%8Deskij_Sad
Botaničeskij Sad.Botaničeskij Sad, che significa "giardino botanico", è una stazione della Linea Kalužsko-Rižskaja, la linea 6 della Metropolitana di Mosca. Prende il nome dal principale Giardino Botanico dell'Accademia Russa delle Scienze. Il nome della stazione è piuttosto fuorviante, in quanto il giardino stesso è più vicino alla stazione Vladykino, mentre da Botaničeskij Sad ci vogliono circa 10—15 minuti a piedi per raggiungerlo.Inaugurata come prima stazione dell'estensione nord-occidentale del ramo Rižskij nel 1978, la stazione serve il quartiere Rostokino (nome che inizialmente avrebbe dovuto assumere). Disegnata da N. Demchinsky e Yulija Kolesnikova, la stazione presenta un design a tre arcate sostenute da pilastri con soffitto ricoperto da una griglia di alluminio anodizzato modulare, decorato con vari temi legati alla natura (opera di Z. Vetrova).La stazione conta due ingressi, di cui quello meridionale è un edificio tondo in superficie, su via Leonova, illuminato all'interno da lampade sculturali di N. Masterpulo e collegato con scale mobili alla banchina principale. Dato che la stazione è situata sotto la linea ferroviaria circolare di Mosca, la stazione fu prevista come futuro punto di interscambio per i passeggeri. L'ingresso settentrionale è situato sul lato opposto della ferrovia e per raggiungerlo bisogna percorrere un percorso sotterraneo che dal livello della banchina continua sotto i binari della stazione; questo ingresso nord si trova sulle vie Serebrjakova e Snežnaja. La stazione ha un basso afflusso quotidiano di passeggeri che si attesta a circa 28.650 unità; la bassa affluenza è parzialmente dovuta al suo aspetto tetro.Altri progettiCollegamenti esterniStazioni della Metropolitana di MoscaBotanichesky Sad
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http://www.finanzablog.it/post/863/tenaris-pompa-utili-grazie-al-caro-petrolio
Guadagna quasi l’1% in apertura di seduta il colosso italo-argentino Tenaris. La regina mondiale dei tubi per gas e petrolio, quotata a New York, Buenos Aires e in Messico, oltre che in Italia, ha pubblicato oggi i dati del primo trimestre dell’anno. Risultati molto positivi con ricavi cresciuti del 23% sul primo trimestre 2005 a quota 1783,2 milioni di dollari. Anche l’utile del periodo è cresciuto a 441,7 milioni di euro con una crescita del 48% rispetto ai dati dei primi tre mesi del 2005. Nel corso del primo trimestre del 2006, la posizione finanziaria netta di Tenaris è diventata positiva per di 239,7 milioni di dollari. A dicembre 2005 il gruppo aveva invece registrato un indebitamento netto di 183 milioni di dollari.Le zone più calde per Tenaris sono state quelle del Medio Oriente e dell’Asia. In particolare in Arabia Saudita l’aumento delle attività di perforazione ha permesso un aumento dei ricavi. Più difficile la situazione in America. Nel Nord America il problema viene dal Messico dove la riduzione delle attività di perforazione ha danneggiato i risultati del gruppo. In Brasile e in Argentina Tenaris ha risentito del blocco di alcuni progetti riguardanti dei gasdotti. Quest’ultimo fattore ha anche influito sulle vendite di tubi saldati ridottesi globalmente del 40%.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Rickman
Alan Rickman.BiografiaAnni giovaniliAlan Sidney Patrick Rickman'" nasce il 21 febbraio 1946 ad Hammersmith, Londra da una famiglia operaia. Sua madre, Margaret Doreen Rose era una casalinga di origini gallesi e di religione metodista, mentre suo padre Bernard Rickman era un operaio cattolico irlandese. Ha un fratello maggiore, un fratello e una sorella minori. Suo padre morì quando Alan aveva solo 8 anni lasciando sua madre sola a tirar su quattro figli. La madre si sposò nuovamente ma divorziò dopo 3 anni.Rickman, da bambino, si dimostra un ottimo pittore a tempera ed ha un'eccellente calligrafia e vince una borsa di studio alla Latymer Upper School di Londra, dove comincia a farsi coinvolgere nella recitazione. Nonostante la sua passione per quest'arte, dopo il diploma si iscrive alla Chelsea College of Art and Design e comincia la sua strada per diventare un grafico designer, che considera oltretutto un lavoro più stabile dell'attore. «La scuola di recitazione», dice, «non era considerata sensata a diciott'anni».Vince una borsa di studio per la Royal Academy of Dramatic Art (RADA) che frequenta dal 1972 al 1974. In questo tempo, studia Shakespeare e divide la scena con attori del calibro di Nigel Hawthorne e Sir Ralph Richardson. In questo periodo vince premi come l'Emile Littler Prize, il Forbes Robertson Prize e il Bancroft Gold Medal.Da allora è diventato uno degli attori britannici più illustri anche per la sua straordinaria versatilità e per la sua straordinaria eleganza recitativa.E' inoltre l'attuale vice-direttore del R.A.D.A. (Royal Academic Dramatic Art).DebuttoDopo essersi laureato al RADA, Alan Rickman lavora a lungo nel vario repertorio britannico e con vari gruppi di teatro sperimentale su produzioni come "The Seagull" e "Snoo Wilson's The Grass Widow" al Royal Court Theatre. È apparso tre volte al Festival Internazionale di Edimburgo. Nel 1978 si esibisce con la Corte Drama Group dove mette in scena "Romeo e Giulietta" e "A View from the Bridge". In contemporanea alla Royal Shakespeare Company (RSC), si cimenta in altre interpretazioni come in "As you like it", sempre di Shakespeare.In teatro, recita nelle più prestigiose compagnie inglesi, lavorando in molte produzioni diverse: con la "Library Theatre Company" di Manchester fece esperienza di commedie leggere e farse come "Babes in the wood", "Lock up your daughters" e "There's a girl in my soup".È stato il Re Ratto in "Dick Whittington" a Bristol, e Sherlock Holmes a Birmingham.Prende il ruolo principale maschile che porterà la RSC a produrre la versione teatrale de "Le relazioni pericolose", diretto da Christopher Hampton. Lo spettacolo va oltre oceano e viene rappresentato a Broadway nel 1986, riscuotendo un grande successo e vale anche una nomination ai Tony Award a Rickman per la sua interpretazione del visconte Valmont.Mentre frequenta la RSC, condivide la casa con un altro membro della compagnia, Ruby Wax. Rickman la indirizza per la commedia e dirige per lei alcuni dei suoi show di successo.Per il pubblico televisivo divenne famoso come il Reverendo Slope per l'adattamento di "Barchester Towers" andato in onda sulla BBC nel 1980, creando un certo scompiglio nelle fans e attirando su di se l’attenzione particolare del pubblico femminile.Interpreta a teatro il ruolo di Antonio accanto ad Helen Mirren (Cleopatra) al Royal National Theatre e nella produzione del Riverside Studio di "Amleto" nel 1991, diretto da Robert Sturua. Nella compagnia rimane però solo un anno, in quanto trovava l’ambiente troppo limitante e tradizionalista.Nel 1995 dirige la versione teatrale al Teatro Almeida di Londra de "L'ospite d'inverno" e l'anno dopo, dirige anche la versione cinematografica che ottiene ottime critiche grazie anche all'interpretazione delle due attrici Emma Thompson e Phyllida Law, madre e figlia nella vita reale oltre che nel film."L'ospite d'inverno" è l'unico film che lo vede dall’altra parte della cinepresa.Cinema e musicaNel 1988 viene scelto da John McTiernan e vola ad Hollywood per il ruolo del pericoloso terrorista tedesco Hans Gruber in "Trappola di cristallo", primo episodio della saga di "Die Hard" con protagonista Bruce Willis. Il suo personaggio comparirà anche in alcune sequenze del terzo capitolo, "Die Hard - Duri a morire".Nel 1989 gira insieme a Susan Sarandon "Un detective... Particolare (the January man)" e nel 1991 diventa lo Sceriffo di Nottingham in ', accanto a Kevin Costner, per il quale si aggiudica un BAFTA.Questo personaggio gli vale la possibilità di farsi conoscere al vasto pubblico proprio per la sua capacità a ricoprire ruoli da cattivo. Pare che Costner fece tagliare molte scene di Rickman per paura che l'intensità del personaggio dello Sceriffo di Nottingham oscurasse la sua. Sempre in "Robin Hood", Rickman apporta delle modifiche al copione improvvisando scene che poi il regista decise di lasciare perché molto divertenti, come ad esempio il momento in cui apre con le gambe, quelle di Lady Marian (Mary Elizabeth Mastrantonio) durante la celebrazione del loro matrimonio.Sempre nel 1991 gira Close my eyes", accanto a Clive Owen.Rickman dimostra di avere anche capacità recitative per la commedia, apparendo in film come "Galaxy Quest' (1999), "Dogma" (di Kevin Smith - 1999) e "Love Actually" (2003).Nel 1995, recita accanto a Hugh Grant in "Un'avventura terribilmente complicata" di Mike Newell che gli vale qualche soddisfazione in patria. Nello stesso anno, Rickman rifiutò di impersonare Alec Trevelyan (affidato poi a Sean Bean) nel film di James Bond, "Goldeneye".Nel 1996, ricopre il ruolo di Primo Ministro e presidente Éamon de Valera nel film "Michael Collins", al fianco di Liam Neeson.Contemporaneamente, ricopre ruoli romantici in pellicole inglesi quali il colonnello Brandon in "Ragione e Sentimento" di Ang Lee e il fantasma Jamie in "Truly, madly, deeply" di Anthony Minghella.Vince un Golden Globe e un Emmy nel 1996 per la sua intensa interpretazione nel film Tv "Rasputin: dark servant of destiny" e riceve un'altra nomination agli Emmy per il ruolo del Dr. Alfred Blalock in "Medici per la vita", nel 2004.Alan Rickman ha presentato sul palcoscenico teatrale, la commedia romantica di Noel Coward "Private Lives", che venne trasferita a Broadway dopo il successo ottenuto al Teatro Albery di Londra e che si concluse nel 2002. Questa produzione vinse un Tony Award.Nel 2001 è il protagonista del film indipendente di Mike Binder "The Search for John Gissing" ricoprendo un ruolo ricco di ilarità, dando al personaggio la sua spiccata eleganza e facendo trasparire il suo marcato senso dell'umorismo. Il film vince come miglior film indipendente al Sarasota Film Festival quello stesso anno.Nel 2003, come riconoscimento alla sua classe, ai suoi sforzi e alla sua bravura diventa il vicepresidente della RADA.Partecipa anche a diverse opere musicali ricoprendo il ruolo del Maestro di Cerimonia, annunciando i vari strumenti nel "Tubular Bells Part II" di Mike Oldfield e in un brano del cantautore inglese Adam Leonard.Rickman è uno dei vari artisti che recita sonetti di Shakespeare nel CD "When Love Speaks", realizzato nel 2002.Nel 2000 partecipa al video musicale dei Texas, del brano intitolato "In Demand", premiato tra l'altro all'European MTV dello stesso anno. Nel video, Alan Rickman e Sharleen Spiteri (la cantante dei Texas) danzano un sensuale tango e il videoclip fu nominato come miglior video britannico al Brit Awards. Spiteri, in seguito, dichiarò che la scelta di Alan fu dettata dal fatto che «Ho pensato che doveva essere qualcuno credibile, qualcuno che mi avrebbe tolto il cappotto per tirare fuori il tango che è in me, quindi ho pensato ad Alan Rickman!»Nel 2005 presta la sua splendida voce al robot Marvin nel film "Guida galattica per autostoppisti".Nel 2006, Rickman è occupato nel girare "Snow Cake" (mai uscito in Italia) accanto alle attrici Sigourney Weaver (con la quale ha già lavorato in Galaxy Quest) e Carrie-Anne Moss, debuttando con questo film al Film Festival Internazionale di Berlino (Berlinale). Lo stesso anno recita accanto a Dustin Hoffman in "Profumo - Storia di un assassino", diretto da Tom Tykwer.Nel 2005 dirige "My Name Is Rachel Corrie" al Royal Court Theatre di Londra vincendo il Theatre Goers' Choice Awards come miglior regia. Si basa sulla vita di Rachel Corrie, una ragazza americana di 23 anni che fu uccisa il 16 maggio del 2003 dai bulldozer israeliani a Gaza. Fu riproposta al West End's Playhouse Theatre di Londra da marzo a maggio del 2006 e contemporaneamente al Galway Arts Festival e al Festival di Edimburgo nel 2006.Nel 2007 recita in Nobel Son dove interpreta il vincitore di un premio Nobel per la chimica con grossi problemi familiari (non distribuito in Italia).Dal 2001, ricopre il ruolo dell'insegnante di pozioni Severus Piton nella trasposizione cinematografica della saga di Harry Potter. Originariamente, per il ruolo di Piton era stato scelto Tim Roth, che però rifiutò.Nel 2007 "Entertainment Weekly" lo ha nominato uno dei personaggi preferiti della cultura pop riferendosi al ruolo di Piton: «Pur non apparendo in molte scene in quelle dove appare ti cattura in ogni minuto.» e che «è capace di trasformare ogni risposta in una sinfonia di disprezzo». Il quotidiano inglese "The express" ha riportato un'intervista ad Alan Rickman impegnato nelle riprese dopo l'uscita di Harry Potter e il Principe Mezzosangue; quando gli è stato chiesto di sbilanciarsi sulla natura del personaggio di Piton, Rickman ha risposto: «Non parlo mai di Severus Piton o di Harry Potter... dirò solo che le riprese stanno andando avanti molto bene».Prima dell'uscita del libro "Harry Potter e il Principe Mezzosangue", Rickman aveva parlato di Piton in alcune occasioni con estrema tranquillità ma, alla luce dei risvolti dell'ultimo libro, decise di non parlarne affatto per non far trapelare niente del suo personaggio.Nel 2007, Alan Rickman appare nell'acclamato e criticato musical-thriller di Tim Burton ', accanto a Johnny Depp ed Helena Bonham Carter, ricoprendo il ruolo del perfido Giudice Turpin. Secondo il Miami Herald, Rickman «rende la perfidia del Giudice Turpin qualcosa da assaporare e, contemporaneamente da disprezzare, con la sua putrida moralità e la sua arroganza».Nonostante abbia perso all'asta l'acquisto del Riverside Theatre di Hammersmith (sua città natale), è rimasto legato ai palchi inglesi.Da sempre acceso sostenitore del partito laburista, ha fatto tante apparizioni per beneficenza e ha supportato diverse organizzazioni umanitarie partecipando ad esempio, al compleanno pubblico di Aung San Suu Kyi, un'attivista birmana che ha passato molti anni agli arresti domiciliari.Alan Rickman è stato scelto dalla rivista "Empire" come una delle 100 stelle più sexi della storia del cinema (n. 34) e si guadagna la posizione n. 59 come uno dei 100 migliori attori di tutti i tempi, lista del mese di ottobre del 1997. La rivista Empire lo ha anche messo al n. 19 come uno dei più grandi attori viventi over 50.È stato nominato due volte al Tony Award di Broadway come miglior attore nel 1987 per "Le relazioni pericolose" e nel 2002 per il remake di Noel Coward "Private Lives".CriticaRickman è sempre stato scoraggiato dall'atteggiamento dei giornalisti che lo hanno ripetutamente etichettato come un cattivo attore, citando il personaggio dello Sceriffo di Nottingham del 1991 e ignorando il fatto che ha interpretato nella sua carriera anche personaggi complessi e con varie emotività: "Essere un attore è per me non giudicare i personaggi che interpreto. Non devi vederti come buono o cattivo. Devi solo vedere te stesso come una persona che ha determinate esigenze. E andare avanti con quella persona."I media inoltre, si ostinano a ricordarlo solo per la presenza nei recenti film di Harry Potter, irritando l'attore che viene corteggiato dalla stampa solo per il ruolo di Severus Piton, senza che prestino attenzione a tutto il resto del suo lavoro. Tuttavia, i fan del maghetto ammirano molto invece il suo modo di proteggere il personaggio di Piton, continuando a mostrarsi restio a svelare il mistero che lo circonda.Vita privataMolto restio a parlare della propria vita privata, è legato dal 1965 all'attivista politica Rima Horton: i due hanno mantenuto case separate fino al 2000, anno in cui sono andati a vivere insieme ad Hammersmith. I due non si sono mai sposati e non hanno figli.CuriositàVoci correlateDoppiatori italianiPer la versioni in lingua italiana dei film interpretati da Rickman, l'attore è stato doppiato da:FilmografiaCollegamenti esterniPersonalità legate a LondraPremi BAFTA al miglior attore non protagonistaAlan Rickman
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http://it.wikipedia.org/wiki/Via_Ostiense
Via Ostiense.La via Ostiense'" (latino: "via Ostiensis") era una strada romana che portava da Roma ad Ostia, dopo aver percorso 14 miglia (20.7 km).PercorsoLa via Ostiense originale iniziava dalla porta Trigemina delle Mura serviane, percorreva le pendici occidentali dell'Aventino da nord a sud e riceveva un ramo che si originava dalla porta Lavernalis e un secondo, poco dopo la Piramide Cestia con la quale si allineava, originantesi dalla porta Raudusculana. Con la costruzione delle Mura aureliane, la via Ostiense fu fatta passare attraverso porta San Paolo, che prende il nome dalla basilica di San Paolo fuori le mura, raggiungibile percorrendo l'Ostiense e posta poco fuori le mura stesse.A 6 km (4 miglia) da Roma, all'altezza del "vicus Alexandri", dalla via Ostiense si separava la via Laurentina, verso Lavinio.La via Ostiense e la via Campana erano entrambe sotto un "curator" appartenente all'ordine equestre.La moderna via Ostiense connette Roma al sobborgo di Ostia.NoteBibliografiaFonti primarieFonti secondarieStrade antiche di Roma|OstienseVia Ostiensis
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gerry_Adams
Gerry Adams.È il presidente del partito repubblicano nord-irlandese Sinn Féin, braccio politico dell' IRA e maggior partito cattolico della provincia.Primi anniGerry Adams nasce, primo di 10 tra fratelli e sorelle, da Gerry Adams Sr., che aveva scontato 5 anni nella prigione di Crumlin Road a Belfast, e da Annie Hannaway, membro di una delle più note famiglie repubblicane di Belfast (i suoi fratelli Liam e Alfie sono stati membri importanti dell'IRA di Belfast, mentre Kevin Hannaway, figlio di Liam e cugino di Gerry, è arrivato fino alla posizione di "Adjutant General" (secondo in comando) dell' IRA.Dopo i primi tempi in cui la famiglia visse a Greencastle, a nord di Belfast, Annie Hannaway riuscì a farsi assegnare una casa a Divismore Park, nel nuovo quartiere in costruzione di Ballymurphy, a West Belfast, che nel corso dei "Troubles" è stato una delle roccaforti dell' IRA.La famiglia Adams non navigava certo nell' oro e Gerry, pur essendo un bravo studente, a 17 anni lasciò la scuola e cominciò a lavorare come barista. Influenzato in egual misura dalle idee libertarie e di sinistra che venivano dai "campus" statunitensi e dal repubblicanesimo che aveva sempre respirato in famiglia, nel 1966 si iscrisse al Sinn Féin impegnandosi in varie lotte (soprattutto quella per il diritto alla casa).Militanza nell' IRAOltre che nel Sinn Féin Gerry era anche entrato nell' IRA (anche se Adams ha ripetutamente negato, la sua militanza nell' IRA è stata più volte confermata dalle forze di sicurezza britanniche e irlandesi oltre che raccontata in numerosi libri) e svolse un ruolo di primo piano nella difesa delle zone cattoliche attaccate dai lealisti nell' agosto 1969.Al momento della scissione dell' organizzazione che darà vita alla Provisional IRA Gerry (e l' unità di Ballymurphy sotto il suo comando) si schierò dalla parte dei Provisionals e si ritiene che, all' interno dell' organizzazione, abbia ricoperto i ruoli di OC ("Officer Commanding") del Secondo Battaglione della Brigata Belfast, OC della Brigata Belfast e infine, per un breve periodo, di Capo di Stato Maggiore ("Chief of Staff"), oltre ad aver fatto parte del Consiglio dell' Esercito ("Army Council", l' organo di sette persone che decide la strategia dell' IRA) per più di 20 anni.ArrestiNel 1971, mentre è in clandestinità ricercato dagli inglesi, sposa Colette McArdle, dalla quale avrà un figlio, Gearoid. Il 14 marzo 1972 viene arrestato dagli inglesi durante un raid all' alba e viene internato senza processo sulla nave-prigione "Maidstone", ancorata nel Belfast Lough.Pochi mesi dopo però, in seguito a colloqui tra esponenti del movimento repubblicano e funzionari del governo britannico volti a definire i termini di una tregua, dietro precisa richiesta Adams viene rilasciato per permettergli di far parte della delegazione dell' IRA che, il 7 luglio 1972, incontra a Londra il Segretario di Stato per l' Irlanda del Nord Sir William Whitelaw. Quest' incontro non servì a granché e poco dopo ripresero le ostilità e ricominciò anche la clandestinità di Adams, che si interruppe di nuovo nel luglio 1973 quando venne arrestato insieme ad altri tre membri dello Stato Maggiore della Brigata Belfast (Brendan Hughes, Tom Cahill e Owen Coogan). Questa volta viene rinchiuso a Long Kesh, dove divenne un punto di riferimento per i militanti più giovani e da dove diede il suo contributo alla "politicizzazione" del movimento repubblicano con gli articoli che scriveva regolarmente per "An Phoblacht-Republican News" (AP-RN, organo ufficiale del Sinn Féin) con lo pseudonimo di "Brownie".Ascesa nel Sinn FéinAppena rilasciato, nel 1977, viene eletto all' "Ard Comhairle" (Comitato Esecutivo) del Sinn Féin e, insieme a Danny Morrison, direttore di "AP-RN", partecipa alla stesura dell' annuale discorso pronunciato alla commemorazione di Theobald Wolfe Tone, fondatore degli "United Irishmen" e "nume tutelare" del repubblicanesimo irlandese. Il discorso, pronunciato da Jimmy Drumm, veterano dell' IRA dagli anni quaranta, segna una svolta nella strategia repubblicana perché, oltre a denunciare gli errori della dirigenza nella gestione della tregua del '74-'75, delinea per la prima volta la necessità di una "guerra di lunga durata" che doveva essere condotta sviluppando anche la proposta politica del movimento "..coinvolgendo la classe lavoratrice delle 26 Contee (come i repubblicani chiamano l' Eire)".All' interno del Sinn Fèin si stava svolgendo la stessa lotta intestina che stava avvenendo all' interno dell' IRA tra la vecchia dirigenza e un gruppo di elementi più giovani critici della strategia del movimento (tra i quali Martin McGuinness, Brian Keenan, Danny Morrison e Ivor Bell).Scioperi della fameLo "status" di Adams (diventato vicepresidente del Sinn Féin) all' interno del movimento repubblicano venne accresciuto enormemente durante il periodo degli scioperi della fame (ottobre 1980- ottobre 1981) dei detenuti dell' IRA e dell' INLA sia per il fatto che era con Adams che comunicava (tramite messaggi scritti su cartine di sigarette e fatti uscire di nascosto da Long Kesh) Brendan "Bik" McFarlane, OC dei detenuti, e sia perché era fisicamente più vicino allo svolgersi degli eventi in quanto altri capi dell' IRA e del Sinn Féin come Ruairi O'Bradaigh e Daithi O'Conaill vivevano a sud del confine e non potevano mettere piede in Irlanda del Nord pena l' arresto.Grazie agli scioperi della fame la propaganda per il Sinn Féin fu enorme e Adams riscosse i frutti di ciò quando, nel 1983 venne eletto prima al Parlamento di Westminster per la circoscrizione di West Belfast (seggio che perse nel 1992 e riconquistò nel 1997 ma che non occupò mai in ossequio alla tradizionale posizione "astensionista" dei repubblicani irlandesi) e poi alla presidenza del Sinn Féin.AttentatoIl 13 marzo 1984, mentre era a bordo di un' auto nel centro di Belfast, Adams rimase gravemente ferito in un attentato a colpi di arma da fuoco da parte di un commando dell' UFF guidato da John Gregg, divenuto poi capo dalla "Southeast Antrim Brigade" dell' UDA prima di essere ucciso nel 2002 durante una faida interna.ScissioneAll' "Ard Fhéis" (il congresso) del Sinn Féin del 1986 Adams, McGuinness e i loro alleati riuscirono a far passare una mozione che permetteva agli eletti del Sinn Féin di prendere il proprio posto nelle istituzioni dell' Eire. La mozione era stata già approvata (in segreto) dalla Assemblea Generale ("General Army Convention") dell' IRA e, nonostante la strenua opposizione dei "tradizionalisti", guidati da O'Bradaigh e O'Conaill, fu approvata anche dal Sinn Féin.O'Bradaigh e O'Conaill abbandonarono il congresso con i loro sostenitori e fondarono il Republican Sinn Féin oltre a creare anche un nucleo armato (la Continuity IRA) che però si manifestò solo dieci anni più tardi per timore di rappresaglie della Provisional IRA.Processo di paceCon il controllo del partito saldamente nelle sue mani, Adams alla fine degli anni ottanta iniziò un dialogo con il "leader" dello SDLP John Hume che doveva portare negli anni seguenti al coinvolgimento del governo irlandese nel processo di paceCuriositàRecentemente la BBC ha fatto sapere che nella voce inglese di Gerry Adams su Wikipedia sono stati eliminati, a partire da un computer del Vaticano, i riferimenti ad articoli di giornali pubblicati l'anno scorso, in cui si comunicava che la polizia ha ritrovato impronte digitali dell'uomo politico repubblicano su un'automobile usata per un duplice omicidio nel 1971.NotePolitici irlandesiGerry Adams
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http://it.wikipedia.org/wiki/Pi%C3%B1ate_in_Viva_Pi%C3%B1ata
Piñate in Viva Piñata."Viva Piñata" è una serie di videogiochi della Rareware.Piñata prinicpaliLe tre piñata principali, mascotte del gioco sono Horstachio, la volpe Pretzail e la Fudgeog.Hudson HorstachioHorstachio è un cavallo.È giocabile nello spin-off "Party Animals".FudgeogPretzailLa Pretzail è una volpe golosa di Bunnycomb e di Clucles.FrizzlyLa Frizzly e' un-orso che puo' indossare uno zaino "porta-breegull".Attacca sparando pezzi di puzzle dorati.Piñata introdotte in Viva PiñataWhirlmQuesti vermi vivono in un tubo.SparrowmintPasseri (sparrow) grigi che si cibano di whirlm.Syrupent, Twingersnap e FourheadsQueste tre pinata sono dei serpenti.La Twingersnap, a due teste, nasce dall' uovo delle Syrupent se toccato.Nello stesso modo con le Twingersnap, nasce la Fourheads, Piñata con quattro teste, di cui una sulla coda.MousemallowIl nome della Mousemallow gioca su mouse, topo, e mashmallow.BunnycombProfitamoleBuzzlegumLe Buzzlegum (da buzz, rumore prodotto dalle api e gum, gomma) sono api che producono del miele grazie ad un' arnia.BuzzengeLe Buzzenge sono attratte nel giardino dalle candary, e a loro volta attraggono delle aquile.CandaryTrasformazione della Sparrowmint.Oltre ad essere bella, è utile perché rivela il gas nelle miniere.SI OTTIENE FACENDO MANGIARE UN RANUCOLO A UNA SPARROWITRashberryMaiale che fa il verso a raspberry. Unendosi alla Swanana, nasce una nuova specie e si può pure trasformare in Hogurt.SwananaCigno che, con la rashberry produce la pigxie.CrowlaLa Crowla (crow, corvo) è iniziamlmente amara, ovvero rossa e nera e "devastatrice".PigxieLa Pigxie è l'unione della Rashberry e della Swanana che si riproducono nella "Casa Misteriosa" (unione delle due case).La Pigxie è un maiale con le ali, litiga con i membri delle specie dei suoi genitori ed è mangiata dalla Mallowolf Amara.ChewnicornUnicorno che cura le Piñata malate.Il nome imita il "pop corn"gli piacciono le gemme.ReddhottBruciando una Taffly e subito dopo annaffiarla, si ottiene questa Pinata dall' aspetto "infuocato".BarkbarkCane da guardia, Piñata nemica delle Kittyfloss.FlutterscotchEsistono vari tipi di queste farfalle colorate, a seconda dei fiori mangiati.Piñata introdotte in"Pocket Paradise" contiene le stesse piñata del gioco precedente, ma nel Nintendo DS esordiscono 6 nuove piñata.Bispotti.ChocstrichStruzzo che si ciba di Raisant e sandwichHootyfruityJeliLa Jeli è una rarissima Piñata, non dal gioco successivo.Appare nel livello 6 la notte.Per catturarla bisogna darli una palata addosso...LimeocerosIn Pocket Paradise, la Limecereos è un innocuo rinoceronte (si fa per dire) che appare sin dall' inizio normale.In "Trouble in Paradise" fa il suo ingresso in scena sottoforma di amaro, spaccando una statua ritraente Banjo e Kazooie.ParmadilloSi ottiene dandogli da mangiare una noce di cocco.Appare al livello 5 con il 10% di terraTigermisuLa Tigermisu, tigre, visita il giardino solo se all' interno si trovano 3 Elphanilla e 3 Limeoceros.Piñata introdotte in Viva Piñata - Toruble in PradiseGiardino centraleCherrapinTartaruga, vive in una torre. Il suo nome deriva da cherry, ciliegia.CustceanDeserto DolceCammelloVulchurroGeckieSweetleCon una patata dolce come esca, la Sweetle cade subito in trappola.Nel giardino ha bisogno di un pinometro quadrato di sabbia e di una rapa per riprodursi.PiñarticoLe Piñata che si trovano nel Piñartico possono essere catturate con delle trappole. Qui si trovano pure la Pretzail e la Bunnycomb.Jeliuna pinata molto rara capace di atti osceni se viene fatto il trucco..premendoi quattro tasti in modo anti orario e partendo dalla y spegnere la console non salvando doo una riaccensione rapida dare il nome al giardino; jeli eros pinata.FlapyakQuesto bisonte artico cede alle arance come esca e si stanzializza con un budino e con pigne (erroneamente chiamati semi nel gioco, confondendo i giocatori).PengumPinguino che, come la Buzzlegum gioca sulla parola "gomma" ("gum" in inglese).Personaggi dei videogiochi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_italiano_di_pallamano_maschile
Campionato italiano di pallamano maschile.Il campionato italiano di pallamano viene organizzato dalla Federazione Italiana Giuoco Handball.CampionatoFormulaDetta anche regular season. Girone unico da 8 squadre, con partite di andata e ritorno.Detta anche fase ad orologio, comprende un ulteriore girone unico con partite di sola andata: la sede di ciascun incontro è stabilita in base ad uno schema preimpostato, modellato sui piazzamenti delle squadre al termine della regular season.Ogni squadra conserva i punti conquistati nella 1ª fase.Le squadre classificate dal 1º al 4º posto al termine della 2ª fase partecipano alla Poule Scudetto, le altre alla Poule Retrocessione. Ambo i raggruppamenti prevedono gare di andata e ritorno.Ogni squadra conserva i punti conquistati nella 1ª e 2ª fase.La squadra 1ª classificata nella Poule Scudetto si aggiudica il titolo di Campione d'Italia, la 4ª classificata nella Poule Retrocessione scende in serie A1.Campi di giocoStoriaCampioni d'ItaliaPanorama stagioniAnni 1970Anni 1980Anni 1990Anni 2000Anni 2010Coppa ItaliaVoci correlateCollegamenti esterniCampionato italiano di pallamano
7,120,817
http://italy.indymedia.org/news/2005/03/746049.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50
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http://it.wikipedia.org/wiki/Termite_%28miscela_incendiaria%29
Termite (miscela incendiaria).La termìte'" è una miscela incendiaria. Si possono utilizzare vari composti: i combustibili usati più frequentemente sono alluminio, magnesio, calcio, titanio, silicio, boro. Gli ossidanti possono essere: ossido boroso (B2O3), triossido di dicromo (Cr2O3), diossido di manganese (MnO2), ossido ferrico (Fe2O3), tetrossido di triferro (Fe3O4), ossido rameico (CuO) e Minio.La combinazione più comune è a base di polvere d'alluminio e triossido di diferro Fe2O3, che vengono mescolati assieme in rapporto stechiometrico. La reazione che si ha è la seguente:2 Al + Fe2O3 → Al2O3 + 2 Fe "' +851,5 KJ (+204 Kcal)con un enorme sviluppo di calore tale da portare alla fusione il ferro.Dalla reazione deriva che essa si prepara a partire da 1 parte di polvere di alluminio e tre parti di ossido di ferro; la miscela viene quindi granulata.Il processo alla termite può essere utilizzato per la produzione di ferro metallico e per questa sua proprietà viene impiegata nei processi di saldatura per alluminotermia.Ha trovato applicazione durante la seconda guerra mondiale come miscela incendiaria per bombe aeree ma attualmente è quasi in disuso.Futuri sviluppiDerivati dalla termite sono gli studi sul motore a microparticelle metalliche: David Beach, dell'Oak Ridge National Laboratory (USA) ha progettato un motore diesel modificato per bruciare miscele micro e nanometriche di ferro, alluminio e boro.BibliografiaMisceleThermite
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http://it.wikipedia.org/wiki/Montagnareale
Montagnareale.Montagnareale'" ("Muntagnarriali"' in siciliano) è un comune di 1.787 abitanti della provincia di Messina distante 69 chilometri da Messina e 172 da Palermo. Il paese è situato sui Nebrodi settentrionali, nel gruppo dei monti dei Saraceni.StoriaIl paese si chiamava in origine Casale della Montagna, era alle dipendenze di Patti, comune limitrofo, insieme ad altri casali, ed era il casale più grosso e più importante, poiché forniva prodotti che venivano esportati dai Pattesi anche all'estero. La principale attività era costituita soprattutto dall’ allevamento di maiali e di pecore, c'era una coltivazione intensiva di castagne e fichi, e una fiorente industria della seta e del lino.Raggiunta una certa prosperità e ricchezza, il Casale della Montagna mal tollerava il dominio pattese. Nel 1636, il re Filippo IV di Spagna, impegnato nella guerra contro la Francia, si rivolgeva alle città dei suoi Stati, tra le quali si annoverava Patti, implorando soccorso in denaro; la lettera di Filippo IV arrivava a Patti quando la città era minacciata dalla separazione del più importante dei suoi casali, cioè l’odierna Montagnareale. Con l' appoggio di Don Ascanio Ansalone, nobile messinese e membro del Consiglio patrimoniale, il Casale della Montagna lavorava da tempo per ottenere l'autonomia. Malgrado le proteste e le minacce della città di Patti di non contribuire alle richieste di aiuto del re Filippo IV, la separazione da quest’ultimo fu accettata a condizione che i montagnarealesi pagassero alla Corte Regia quattro mila scudi.Nell'ottobre del 1636, il Casale della Montagna era già autonomo e assumeva il nome di Montagna Reale o Regia, ad indicare la liberazione dal dominio pattese e la diretta dipendenza dal Regio Demanio. Al territorio di Montagnareale veniva aggiunto il feudo della Rocca, che apparteneva alla città di Patti. Contro il parere dei patrizi montagnarealesi, Montagnareale fu poi venduta a Don Antonio Scribano, genovese, il quale, il 13 luglio 1639, la rivendette a Don Ascanio Ansalone, che ne prese possesso col titolo di Duca. Sotto il governo degli Ansalone, e successivamente dei Vianisi, Montagnareale si sviluppò economicamente e demograficamente. Nonostante le pesti, le carestie, i terremoti, come quello terribile del 1693, la popolazione aumentò.La "jus populandi" portava verso i comuni feudali, fra cui Montagnareale, parte della popolazione delle città e delle terre demaniali. Questo fenomeno provocò il trasferimento a Montagnareale di numerosi braccianti e coloni ed anche di famiglie pattesi.Luoghi d'interesseNel paese e sul territorio di Montagnareale vi sono parecchi luoghi da visitare. Uno dei più suggestivi è il Mulino di capo, bene acquistato dal comune negli anni ’80 e restaurato, che è diventato meta di turisti, scolaresche e studiosi. A differenza di tutti gli altri mulini che sono presenti lungo il corso del torrente Montagnareale, questo è l’unico ancora perfettamente funzionante; l’alimentazione avviene con l’acqua del torrente che, dopo essere stata raccolta nel grande recipiente in muratura facente parte del fabbricato e nella vasca che si trova a monte, una volta aperta la saracinesca (grosso rubinetto), va ad azionare una ruota orizzontale, con pale in legno che a sua volta tramite apposite cinghie aziona il mulino in pietra. Nel mese di agosto ospita serate danzanti e di piano bar durante le quali e permesso l’ accesso al suo interno dove si trova anche il museo. Altro luogo suggestivo è Rocca Saracena, una pineta con in mezzo un fabbricato (rifugio) e tanti tavoli e sedili in legno tutto intorno, divenuta meta di scampagnate, gite e lunghe passeggiate per i Montagnarealesi, gli abitanti dei paesi vicini ed i turisti. All’ interno del paese vi sono tre chiese molto belle: in centro la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna delle Grazie, festeggiata e portata in processione il 15 agosto in spalla per le vie del paese da 24 flagellanti --uomini vestiti di bianco e scalzi che dalla porta principale della chiesa si portano fino all’altare camminando sulle ginocchia e percuotendosi le spalle con delle catene, e quindi, dopo aver preso la comunione, si mettono in spalla la madonna del peso di 24 “cantara” (circa 1.900 chilogrammi) e la portano in giro per il paese--. Nella piazza omonima è situata la Chiesa di Santa Caterina, e nella parte alta del paese la Chiesetta di San Sebastiano immersa in un'oasi naturale ricca di pini e cipressi, dove si snodano i “Sentieri dello Spirito”, luoghi ove sono stati collocati due busti, rispettivamente di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II; di fronte alla chiesetta è stata anche collocata una grande statua del Cristo Risorto, rivolta verso il paese e verso il suggestivo Golfo di Patti. Ogni contrada ha la propria Chiesetta: in Contrada Laurello troviamo la Chiesa di San Basilio, in Contrada Santa Nicolella troviamo la Chiesa dedicata alla Madonna del Tindari, in Contrada Bonavita un Cappella dedicata a Santa Lucia e in contrada San Giuseppe la Chiesa dedicata allo stesso Santo.CulturaDurante il periodo estivo a Montagnareale si tengono parecchie manifestazioni che attirano sempre molto pubblico, tra queste spiccano la processione della Madonna delle Grazie, di cui abbiamo parlato prima, e la “Sagra dei maccheroni” che si tiene ogni 10 agosto.. La “Sagra della castagna”, che è ormai giunta alla sua 33^ edizione, non si svolge durante il periodo estivo, bensì l’ultima domenica di ottobre; vengono distribuite gratuitamente agli intervenuti caldarroste e la sagra è ormai diventata famosa in tutti i comuni vicini attirando ogni anno moltissima gente in paese. Ogni anno a Montagnareale vengono ad esibirsi cantanti famosi: negli ultimi anni si sono esibiti i Nomadi, gli Stadio, Fabio Concato, Toto Cutugno, Ivana Spagna e nel 2007 Irene Grandi, che ha attirato quasi 10000 persone nel campo sportivo del piccolo comune nebroideo. I giovani del paese cominciano a farsi avanti nel proporre nuove manifestazioni, tra le quali spicca il “Torneo dei carretti”, dove i partecipanti corrono per una discesa del paese con dei veicoli, che hanno come ruote dei cuscinetti a sfera, costruiti da loro stessi.AmministrazioneEvoluzione demograficaComuni della provincia di MessinaMontagnareale
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http://it.wikipedia.org/wiki/Shaft_il_detective
Shaft il detective."'Shaft il detective"' ("Shaft") è un film del 1971 diretto da Gordon Parks, con Richard Roundtree.Usato come modello per i film di blaxploitation, contiene elementi del filone noir. Parla del detective privato John Shaft, che spazia da Harlem alla mafia italiana per trovare la figlia scomparsa di un gangster nero. Al fianco di Richard Roundtree troviamo Moses Gunn, Charles Cioffi, Christopher St. John, Gwenn Mitchell e Lawrence Pressman. Il film è l'adattamento dell'omonima novella di Ernest Tidyman; la sceneggiatura venne scritta dallo stesso Tidyman, coaudiuvato da John D.F. Black, che lo aiutò a stenderla secondo i canoni cinematografici.Impatto sul pubblicoAfrocentrismo di "Shaft il detective"Il personaggio di Shaft è un insieme di stereotipi sul detective: determinazione, arguzia e forza, tutti piuttosto pronunciati perché il personaggio è nero. John Shaft viene ritratto come un personaggio quasi sensuale, sicuro di sè, autorevole. Nel suo essere razionale, sicuro e dalla parte della giustizia, Shaft ha il compito di smentire tutti gli stereotipi sui neri che esistevano sino ad allora, secondo cui i neri erano solo spacciatori, magnaccia o gangster.In particolare, una scena enfatizza l'afrocentrismo di Shaft: il sergente Androzzi (un detective di polizia) paragona il colore della pelle di Shaft a quello di una penna Bic, dicendo "«Non puoi essere così nero»". Shaft replica, mentre tiene una tazza di caffè in mano, dicendo "«Tu non potrai mai essere così bianco»".Frasi classicheSpesso durante il film, Shaft chiama il governo statunitense "il governo delle anatre"; in un'altra scena, la simpatia di Shaft è enfatizzata quando un detective della polizia bianco, provando a fargli delle domande per strada, gli fa una domanda ("Dove vai, Shaft?"), alla quale lui risponde "A riposarmi".Responso al botteghino e OscarIl film fu un successo al botteghino, avendo un totale di introiti di $ 12,000,000: il budget era molto inferiore: $ 1,125,000. Vinse un Oscar per la miglior canzone per "Tema di Shaft", composta da Isaac Hayes. Ricevette una nomination all'Oscar per la migliore colonna sonora.Un film "in bianco e nero"Secondo alcune fonti, "Shaft" doveva originariamente essere un altro film di detective, con protagonista un detective bianco, ma, in seguito al successo di "Sweet Sweetback's Baadasssss Song" (1971), la sceneggiatura del film venne riscritta e il cast ri-selezionato per un film di blaxploitation. Questa storia è stata spesso narrata dal regista-sceneggiatore di "Sweetback", Melvin Van Peebles.Egli afferma di avere letto il copione originale di "Shaft" prima che iniziassero le riprese; comunque la storia di Van Peebles sembra piuttosto dubbiosa, dato che la base di partenza del film, il racconto di Tidyman, ha come protagonista un detective nero e non uno bianco.Ernest TidymanErnest Tidyman, bianco, prima di divenire uno scrittore di racconti, era un editor al New York Times. Vendette i diritti della novella alla produzione "Shaft", mostrando alcune pagine del libro allo studio (la novella non era stata ancora pubblicata). Tidyman venne onorato dalla NAACP per il suo lavoro sul film e sui libri di "Shaft".SequelVennero realizzati due sequel: "Shaft colpisce ancora" nel 1972 e "Shaft e i mercanti di schiavi" nel 1973. Ai film venne affiancata una serie televisiva di film per la TV con Roundtree nel ruolo di Shaft. La serie venne trasmessa dalla CBS tra il 1973 ed il 1974.Nel 2000, venne realizzato un ennesimo sequel con Samuel L. Jackson nel ruolo del nipote del detective John Shaft. In "Shaft" è presente anche Roundtree nel ruolo di John Shaft, detective privato, che prova ad avvicinare suo nipote.RiconoscimentiNoteCollegamenti esterniBlaxploitationFilm thriller d'azioneFilm ambientati a New YorkShaft (1971 film)
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http://www.odealvino.com/ricette/ricetta-baguette.html/comment-page-1
In più occasioni abbiamo presentato alcune ricette per la preparazione dei più comuni dei cibi fatti però in casa. Ci sono cibi che siamo abituati ad acquistare già pronti senza nemmeno preoccuparci che si possono realizzare in casa in maniera facile e veloce.Per prima cosa potete iniziare a sciogliere i 25 grammi di lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua tiepida con un pizzico di zucchero. Appena il lievito sarà sciolto aggiungete 60 grammi di farina e impastate con cura creando una piccola palla.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Trobio
Monte Trobio.Il Monte Trobio (2.865 m s.l.m.) è situato ta l'Alta valle Seriana, in Provincia di Bergamo, e la val Belviso, in provincia di Sondrio.La cima è allineata lungo la cresta che unisce, da Nord-Est a Sud-Ovest, il Monte Torena, il Pizzo Strinato, il Monte Costone, la cima del Trobio, il Monte Gleno e il Pizzo dei Tre Confini. L'intera cresta è parzialmente percorribile: Il tratto che collega il Pizzo Strinato al Monte Costone è molto pericolosa, e il tratto che collega la Cima del Trobio al Monte Gleno è percorribile parzialmente (l'ultimo tratto di discesa dal Trobio al Gleno deve essere anticipato costeggiando il lato del monte esposto a Sud in direzione del ghiacciaio onde evitare il dirupo più avanti)AccessiLa via più breve per raggiungere la vetta parte da Valbondione. Si prende il sentiero che conduce al Rifugio Curò e, una volta giunti in prossimità del rifugio e in vista del Lago del Barbellino, si costeggia il lago lungo il sentiero che lo percorre sulla sponda sud fino a giungere alla deviazione per il Monte Gleno, che si dirama sulla destra una volta giunti quasi in fondo al lago, poco prima dell'avvallamento che racchiude le acque del torrente Trobio. Da qui si sale fino alla Vetretta del trobio e, attraversato l'avvallamento, si sale verso sinistra in direzione del Monte Gleno.La cima può essere raggiunta sia salendo verso l'avvallamento che si dirige verso il Monte Costone (più a sinistra per chi sale), raggiungendo così la cresta che lo divide dal Monte Costone e percorrendola fino in cima, sia salendo verso il Monte Gleno (più a destra per chi sale) e, una volta arrivati al ghiacciaio sottostante il passo del Gleno, arrampicandosi sulle rocce a sinistra.Il Monte Trobio, dall'alto dei suoi 2865 m di altezza, offre una piacevole visuale sul Pizzo Coca, sul Pizzo Recastello, sul Pizzo dei Tre Confini e sulla sottostante Vedretta del Trobio.Altri progettiIl Gruppo del Bernina visto dal TrobioVista del Pizzo Recastello dal TrobioMontagne delle Orobie|TrobioProvincia di Bergamo
299,779
http://it.wikipedia.org/wiki/Casmerodius_albus
Casmerodius albus.L'Airone bianco maggiore ("Casmerodius albus") è una specie appartenente all'ordine Ciconiiformes e alla famiglia degli Ardeidi.Distribuzione e habitatIn Italia è considerata specie migratrice regolare e in seconda istanza svernante e nidificante (dagli anni novanta) in Nord Italia e Delta del Po. Frequenta ambienti umidi, specialmente i canneti, le praterie umide, le rive di laghi e fiumi; occasionalmente la si può trovare in zone marine come banchi di alghe e zone scoperte di marea. La si può trovare anche in zone agricole specialmente nelle risaie allagate.Caratteristiche fisicheDimensioni: 85-102 cm. L'Airone bianco maggiore è il più grande tra gli Ardeidae presenti in Europa. Ha il piumaggio completamente bianco che non cambia nell'arco dell'anno. Il becco è generalmente giallo e le zampe sono di colore nerastro o giallo sbiadito alla base durante l'anno. Come tutti gli aironi ha però un abito nuziale nella stagione riproduttiva. In questo periodo il becco diventa nerastro e le zampe diventano più gialle fino a rossastre. Il piumaggio è più brillante e le piume si estendono come un ventaglio sulla parte inferiore del dorso. In volo appare molto massiccio e come tutti gli aironi tiene il collo piegato a S. Si distingue dalla garzetta per: le sue maggiori dimensioni, i battiti più lenti delle ali ed il becco giallo nella stagione invernale.ComportamentoIl maschio difende il proprio territorio eseguendo posture di minaccia tramite il rigonfiamento di queste penne, alternandovi anche brevi voli circolari e attacchi col becco. Vive in gruppi anche superiori alla decina d'esemplari.RiproduzioneDurante il periodo riproduttivo le penne ornamentali sono molto importanti come segnale visivo sia durante le parate nuziali che nell'aggressione contro individui estranei. Quando invece si incontrano i due partner c'è un cerimoniale di saluto: le penne vengono innalzate sul dorso mentre gli aironi sollevano le ali.Numero di uova: da 2 a 5, di colore blu pallido. Dimensioni 61x43 mm. Incubazione: 25 giorni. L'airone bianco maggiore nidifica sia in coppie che in colonia, anche con altri Ardeidi. Il nido ha un diametro inferiore al metro ed è posto in canneti o sugli alberi. I giovani sono di colore bianco. Si allontanano dal nido dopo una ventina di giorni e volano dopo circa 6 settimane di vita.AlimentazioneSi nutre in maniera solitaria, a volte in piccoli gruppi, principalmente in zone umide. Usa solitamente la tecnica "walking slowly". Si nutre generalmente di pesci ma anche di insetti, anfibi e rettili; occasionalmente cattura anche piccoli mammiferi (roditori) o nidiacei di uccelli.Stato di conservazioneQuesta specie ha un ampio areale (stimato in circa 10.000.000 km²) e una popolazione alquanto numerosa (stimata tra 550.000 e 1.900.000 esemplari). Per tali ragioni la IUCN la considera una specie a basso rischio di estinzione. Risente comunque dell'inquinamento delle acque dolci e del prosciugamento delle zone umide nonché del bracconaggio.È specie protetta ai sensi della legge 157/92.NoteVoci correlateBibliografiaAltri progettiCollegamenti esterniGalleria immaginiArdeidaeSpecie di uccelliGreat Egret
758,940
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppi_scultorei_raffiguranti_il_Compianto_sul_Cristo_morto
Gruppi scultorei raffiguranti il Compianto sul Cristo morto.Il tema iconografico del "'Compianto sul Cristo morto"' (o "Lamentazione sul Cristo morto") ha avuto, a partire dal XIII secolo, una grandissima diffusione nell'arte sacra sia nella campo della pittura, sia in quello della scultura.Un particolare interesse, nella storia dell'arte, è rivestito dai complessi di sculture, dette appunto "Compianti", che danno vita alla messa in scena dell'episodio evangelico in forma di "sacra rappresentazione"I gruppi scultorei dedicati al "Compianto"Nel racconto della "Passione di Cristo" la scena del "Compianto" si colloca tra la "Deposizione dalla Croce" e la "Deposizione nel Sepolcro" e, nelle soluzioni iconografiche adottate, richiama da vicino il rituale antico del lamento funebre.Oltre al Cristo morto, le altre figure canoniche quasi sempre riconoscibili nella scena del "Compianto" sono quelle che, secondo i racconti evangelici e la tradizione religiosa, hanno preso parte alla ultime fasi della Passione: le "tre Marie" (vale a dire la Madonna, Maria Cleofa e Maria Salome), la Maddalena, San Giovanni Evangelista ed i due protagonisti maschili della Deposizione dalla Croce: Giuseppe d'Arimatea, (riconoscibile nella iconografia "canonica" dall'atto di reggere la corona di spine ed i chiodi) e Nicodemo (raffigurato con le tenaglie ed il martello). In alcuni casi la composizione dei gruppi non comprende tutti i personaggi canonici, in altri essa si allarga ad altre figure ed a presenze angeliche.Un particolare interesse storico ed artistico riveste la diffusione, che ha luogo nel XV secolo, della trattazione del tema iconografico del "Compianto" mediante gruppi di statue policrome di grandezza naturale, con il corpo del Cristo, ormai segnato dal "rigor mortis" disteso a terra, al centro della scena, mentre le figure degli astanti sono disposte in semicerchio attorno ad esso in modo da ottenere un evidente effetto teatrale, e favorire così la immedesimazione dei fedeli nel tragico evento. Tali gruppi di sculture assumono anche l'appellativo di "mortorii" o di "sepolcri"; talora sono fatti rientrare sotto il titolo, iconograficamente più ampio, di "Pietà".La realizzazione di tali gruppi stuatuari, per lo più scolpiti in legno o modellati in terracotta, è notevole in Francia ed in alcuni altri paesi europei, ma trova una straordinaria diffusione, assieme alla ricerca di sempre nuove modalità espressive, nell'area tra il Piemonte orientale, la Lombardia, l'Emilia ed il Veneto.Molti religiosi preposti alla gestione di chiese situate anche in località modeste, assieme a generosi donatori locali, divengono committenti di tali importanti opere: si tratta di un fervore religioso che, per esser compreso, va collocato in un contesto culturale in cui è viva la spiritualità francescana ed in cui si assiste al moltiplicarsi delle rappresentazioni popolari, in forma di dramma sacro, della "Passione di Cristo". È lo stesso fervore religioso che darà vita ai Sacri Monti.Il compito assegnato all'opera d'arte è quello di favorire la immedesimazione dei fedeli nella scena del "Compianto", facendo sì che essi possano empaticamente far propri i sentimenti provati dai protagonisti, a partire dalla esperienza personale dello svolgimento di un rito funebre.La cappella che ospita il gruppo di sculture raccolto attorno al corpo morto di Cristo, diventa allora – come raccomandato dai manuali devozionali del tempo - parte dei luoghi della Terra Santa, in modo che tale scena si "possi imprimere nella mente, e più facilmente essa si reducha alla memoria... [di]...lochi e persone".Sotto questo profilo, non è un caso che una delle prime cappelle realizzate per il Sacro Monte di Varallo – inteso come "Nuova Gerusalemme" – fosse a quel tempo (ca. 1491) popolata dalle statue di un bellissimo "Compianto" ligneo (ora ricoverato presso la locale pinacoteca civica), che, dall'antica "cappella del Sepolcro", deriva il nome di "Pietra dell'Unzione".L'esercizio suggerito ai fedeli di identificare i protagonisti del racconto evangelico con persone viventi, presenti nella propria comunità, spiega la ricerca da parte dell'artista di un marcato naturalismo nella raffigurazione dei personaggi scolpiti, a cominciare dai tratti fisiognomici popolari, nonché nei colori e nella foggia degli abiti aderenti, per lo più, alle usanze del tempo.Tale esigenza di provocare, attraverso precisi modi naturalistici, una identificazione dei fedeli con i personaggi che prendono parte al lamento funebre, si arresta spesso di fronte a figure percepite come più lontane quali Giuseppe da Arimatea e Nicodemo raffigurate spesso con copricapi orientali. In alcuni "Compianti" sono i committenti che chiedono di essere ritratti nelle vesti di foggia inconsueta di tali personaggi.La tendenza ad ornare le chiese con tali gruppi statuari, affidandone la esecuzione a botteghe di scultori del legno o di plasticatori in grado di modellare e di cuocere l'argilla nelle fornaci, è – come accennato – particolarmente viva nell'Italia del Nord e dura per tutto il XV secolo sino alle prime tre o quattro decadi del XVI secolo; essa va poi diminuendo rapidamente sotto la spinta di nuovi gusti artistici e di nuove funzioni pedagogiche affidate all'arte sacra, senza tuttavia mai esaurirsi completamente.Un esempio di "Compianto" datato alla seconda metà del Settecento è quello che troviamo a Piacenza, nella chiesa di San Francesco, realizzato in stucco da Domenico Reti.Il valore artistico dei "Compianti"Considerati come espressione di devozione popolare, di rado - anche a causa dei "materiali vili" con i quali sono realizzati - in grado di meritare l'appellativo di "opera d'arte", l'interesse della critica per i "Compianti" è stato per lungo tempo modesto, limitato ad alcune opere che si imponevano all'attenzione per la loro evidente alta qualità artistica.Tra questi deve essere menzionato il celebre gruppo in terracotta realizzato da Niccolò dell'Arca, (1470-90) e posto nella chiesa bolognese di Santa Maria della Vita. Si tratta di un'opera nella quale le figure esprimono una angoscia violenta, in una tragicità di espressione che le deforma quasi grottescamente. Uno scrittore emiliano del Seicento aveva efficacemete descritto le donne di questo "Compianto" come "sterminatamente piangenti"; D'Annunzio parlò di "Visione sublime e tremenda".Tuttavia, in generale, la relativa mancanza di interesse da parte degli studiosi, assieme alle difficoltà conservative, ha fatto sì che molti gruppi statuari dedicati a questo tema siano andati irrimediabilmente perduti o si presentino oggi vistosamente mutilati.Solo nelle ultime tre decadi del secolo scorso si è assistito ad una crescente attenzione critica che ha portato alla pubblicazione di un numero elevato di "Compianti" e ad iniziative di restauro anche connesse alla esposizione in mostre di tali opere. Si deve osservare come i restauri dei "Compianti" siano solitamente assai delicati (e quasi mai esenti da polemiche), anche in rapporto al problema del mantenimento o meno di verniciature non più originali (se la rimozione della, spesso maldestra, policromia serve ad evidenziare l'impronta artistica degli autori, essa rischia, d'altro lato, di compromettere le tracce della pittura originale e di privare i gruppi di una parte essenziale del loro fascino).In Piemonte, nel ducato di Savoia, sono rilevabili consistenti punti di contatto con la produzione artistica di area borgognona: ne è testimonianza il bel "Compianto" di Moncalieri databile al primo quarto del XV secolo, uno dei più antichi pervenutici in buon stato di conservazione.A partire dagli ultimi decenni del Quattrocento la produzione di gruppi statuari si moltiplica ed il panorama delle connotazioni stilistiche diventa alquanto variegato.Giovanni Testori in un saggio del 1985 su "Gli artisti del legno e la scultura in Valsesia" ritorna sul "Compianto" di Varallo noto col nome di "Pietra dell’Unzione" sottolineando il debito stilistico degli autori (ora riconosciuti come i fratelli De Donati) verso Martino Spanzotti; nello stesso scritto prende in esame altri due "Compianti", opere popolane da riferirsi tradizione dei "lignari" valsesiani: quello "tragicamente naif" di Quarona e quello, sempre popolano ma ben diversamente attento alle novità artistiche, di Boccioleto.Sempre in riferimento alla Valsesia, a sottolineare la stretta connessione tra la statuaria dei "Compianti" e quella dei Sacri Monti, si può ricordare come ancora verso il 1640 venisse affidata a Giovanni d'Enrico - grande protagonista dell'arte plastica nelle cappelle della "Nuova Gerusalemme"- la realizzazione di un "Compianto" per le edicole del battistero di Novara (ora ricoverato anch'esso nella pinacoteca di Varallo).La crescente attenzione degli studiosi verso la scultura in legno nel ducato degli Sforza ha consentito la rivisitazione critica di un numero ragguardevole di "Compianti". Tra gli altri, citiamo quello conservato nella cripta del Duomo di Lodi risalente alle prime decadi del Quattrocento, poi quelli per i quali è più facile ricostruire la paternità artistica o almeno l'accostamento alle più rinomate botteghe del tempo: quella di Baldino da Surso (vedasi il "Compianto" di Ripalta Vecchia), quella dei fratelli De Donati (vedasi, oltre quello di Varallo, il gruppo di Caspano di Civo, quella di Giovanni Angelo del Maino attiva a Pavia tra il 1496 ed il 1536 (vedansi lo splendido "Compianto" di Gambolò e le superstiti figure presenti nella chiesa di San Martino a Cuzzago). In terra ticinese presso il Santuario della Madonna del Sasso è presente, in buone condizioni di conservazione, un "Compianto" ligneo attribuito a Domenico Merzagora, compianto legato a questa tradizione.Con Giovanni Angelo del Maino, la scultura lignea prende le distanze – senza però negarle completamente – dalla tradizionale durezza dell'arte nordica (si pensi emblematicamente a quelle degli apparati decorativi degli altari, i "Flugelaltar"), per raccordarsi direttamente alle principali novità rinascimentali emerse in campo pittorico, a quella data, nel ducato milanese, soprattutto quella di Gaudenzio Ferrari.Sulla stessa linea di dialogo stilistico con la pittura rinascimentale lombarda si pone Andrea da Milano (detto anche "Andrea da Saronno"), autore dei Compianti della chiesa di S. Vittore a Meda e del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno.La produzione delle sculture in terracotta costituisce un capitolo particolarmente rilevante dell'arte sacra in Emilia, capitolo segnato da molteplici personalità di elevato profilo artistico alle quali è dovuta la esecuzione di numerosi "Compianti". Va citato al riguardo il nome di un artista connotato da una marcata poetica naturalistica e da un efficace linguaggio dialettale quale Guido Mazzoni, molto attivo presso la corte napoletana aragonese, autore di alcuni tra i più suggestivi gruppi in terracotta a noi pervenuti, tra cui quello presente nella Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi in Napoli, purtroppo meno conosciuto rispetto ad altri compianti ma assolutamente non meno importante e suggestivo; poi quelli di Vincenzo Onofri, del già menzionato Niccolò dell'Arca (nel quale la ricerca della espressione della intera gamma dei sentimenti di dolore si produce in una sorta di trattato di fisiognomica), e infine del più "morbido" Alfonso Lombardi. Ad essi si aggiunge a partire dalla seconda decade del Cinqueceto Antonio Begarelli, il cui stile tende a distanziarsi marcatamente dal naturalismo di area padana per accogliere le suggestioni classiciste provenienti da Firenze e da Roma.La influenza di tali artisti della terracotta si fa sentire in area mantovana, come superbamente testimonia il recentemente restaurato "Compianto " di Medole, ma anche nel ducato milanese ove opera, tra gli altri, un artista quale Agostino de Fondutis (o De Fondulis) in grado di confrontarsi senza remore con i modi stilistici del Mazzoni (vendansi i "Compianti" nella chiesa milanese di Santa Maria presso San Satiro e quello di Palazzo Pignano, chiesa di San Martino). Su questi gruppi - come anche, e soprattutto, su quello che troviamo a Verona nella chiesa di San Bernardino - si avverte anche la potente influenza di Andrea Mantegna.NoteInventario di "Compianti" realizzati nel XV e XVI secolo conservati in ItaliaVoci correlateBibliografiaAltri progettiCollegamenti esterniCompianti sul Cristo mortoGesù nella scultura
2,775,695
http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_di_Risparmio_di_Rimini
Cassa di Risparmio di Rimini.Il 1840 è l'anno di fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini, che da allora ha legato il proprio sviluppo e la propria crescita economica al progresso complessivo dell'intero territorio.Dal 1992 l'ente pubblico economico Cassa di Risparmio di Rimini si trasforma in Fondazione e scorpora l'attività creditizia, conferendola alla Società per Azioni. Nella nuova forma societaria CARIM SpA accresce i volumi attraverso una più capillare presenza nel territorio della provincia di Rimini e nelle aree limitrofe.Con l'acquisizione di 27 sportelli dal gruppo Capitalia, nel 2002, ha inizio per la banca una fase di espansione sui territori di sei regioni: Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria e Lazio.Nel 2005 la banca realizza l'acquisto del pacchetto azionario del Gruppo CIS (Credito Industriale Sammarinese), una delle quattro banche storiche operanti nella Repubblica di San Marino.Il suo capitale sociale è detenuto per oltre il 70% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, mentre la restante quota è distribuita tra circa 7.600 azionisti privati.NoteBanche italianeAziende della provincia di Rimini
125,480
http://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_di_logica
Gioco di logica.Un gioco di logica'" è un rompicapo, ovvero un problema o un enigma a scopo di intrattenimento, con un fondamento matematico o logico. In molti casi, e soprattutto per quei giochi che vengono diffusi per passaparola, un gioco di logica ha la forma di un indovinello; sono tuttavia giochi di logica anche giochi da tavolo solitari come la torre di Hanoi, problemi basati su giochi da tavolo deterministici, come i problemi di scacchi o di dama, e via dicendo. In genere, la "vittoria" consiste nel trovare la soluzione, dopodiché il gioco è "risolto" e dovrà essere proposto a un nuovo aspirante risolutore.Un caso particolare sono quei giochi in cui la necessità di ragionamento logico è solo "apparente" e serve a distrarre chi deve risolvere il gioco, che in realtà richiede un tipo di intuizione completamente diverso (per esempio, la soluzione potrebbe essere in realtà basata su un gioco di parole).Giochi di logica|
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http://it.wikipedia.org/wiki/John_Hiatt
John Hiatt.Nei suoi dischi ha suonato vari stili musicali, incluso new wave e country. Hiatt è stato nominato a undici Grammy Awards e ha vinto altri premi nell’industria della musica.Ha pubblicato diciotto dischi in studio e due live.Le sue canzoni sono state riprese da vari artisti, includendo Bob Dylan, Willy DeVille, Linda Ronstadt, Bonnie Raitt, Eric Clapton, B.B. King, Willie Nelson, Jesse Brand, Three Dog Night, Joan Baez, Paula Abdul, Buddy Guy, Desert Rose Band, Jimmy Buffett, Mandy Moore, Iggy Pop, Emmylou Harris, Kathy Chiavola, Rodney Crowell, Nick Lowe, The Nitty Gritty Dirt Band, Rosanne Cash, Jewel, René Evald, Aaron Neville e Keith Urban.Carriera musicaleJohn Hiatt è nato il 20 agosto 1952 da Robert e Ruth Hiatt. Aveva nove anni quando suo fratello maggiore si uccise a 21 anni. Due anni dopo il padre morì dopo una lunga malattia. Per evadere dallo stress di quell’infanzia, Hiatt si mise a guardare le gare di Formula 1 e ascolta Elvis Presley, Bob Dylan e il blues.Hiatt racconta che con altri rubarono un’auto, crimine per cui fu preso ma non condannato. Imparò a suonare la chitarra ad undici anni, e iniziò la sua carriera nella musica a Indianapolis. Suonò in vari locali, principalmente il "Hummingbird", suonando con una varietà di gruppi.Si trasferì a Nashville all’età di diciotto anni e ottenne un impiego come autore musicale a 25 dollari a settimana. Hiatt, che non era in grado di leggere o scrivere spartiti musicali, dovette registrare tutte le 250 canzoni che scrisse.Carriera solistaIncontra Don Ellis di "Epic Records" nel ‘73 ed esce il primo singolo, "We make spirit". Nel ‘74 pubblica "Hangin’ around the observatory", che fu un successo di critica ma non di vendite. L’anno dopo fu pubblicato "Overcoats" e, essendo un insuccesso, la Epic rescisse il contratto con Hiatt. I quattro anni successivi restò senza un contratto discografico, e il suo stile si evolse dal country-rock al new wave.Il periodo MCA/GeffenPassò all’etichetta "MCA" nel 1979 e pubblicò due album con poco successo commerciale. Ebbe alcune critiche positive da critici olandesi. Si esibì al "Paradiso" di Amsterdam per la prima volta nel ‘79; ci tornò spesso e si costruì una buona base di fan.Nel 1982 passa all’etichetta Geffen, e incide tre dischi stilisticamente differenti: il primo, "All of a sudden", caratterizzato dall'uso intenso di tastiere e sintetizzatori, gli altri due invece combinavano influenze country e soul.Lavorando per la Geffen, Hiatt venne definito “l’Elvis Costello americano”.Registrò anche un duetto con Costello, "Living a little, laughing a little", che compare sul disco "Warming up to the ice age". Bob Dylan fece una cover di The usual. Però anche la Geffen licenziò Hiatt, dopo che il disco non entrò in classifica.Il successoJohn Hiatt giunse al successo nel 1987 con la pubblicazione dell’album Bring the family, con il supporto di un gruppo formato da Ry Cooder, Nick Lowe e Jim Keltner. Una delle tracce del disco, "Have a little faith in me", sarà poi ripresa da numerosi artisti come Joe Cocker, Delbert McClinton, Jeep, Mandy Moore e Bon Jovi. Nel 1989 Bonnie Ratt raggiunge il N°11 della clasifica USA con la sua versione di "Thing called love".Dopo Bring the family, Hiatt ebbe una serie di nove album in studio nella classifica Billboard 200.Nell’88 ritorna in studio per registrare "Slow turning", che sarà il primo disco nella parte alta della classifica. Nel 1989 Jeff Healey rifece la canzone di Hiatt "Angel eyes", portandola alla top 5 della Billboard Hot 100.Anni ‘90 e oltreNel 1992 Cooder Keltner e Lowe supportarono di nuovo Hiatt, ma stavolta diedero un nome al gruppo, "Little Village". Le aspettative per l’album erano tante, ma il disco non ebbe successo e il gruppo si sciolse.Nel ‘93 Hiatt pubblica "Perfectly good guitar", prodotto da Matt Wallace dei Faith No More. Arrivò alla posizione N°47 della classifica, però non quello che l’etichetta A&M si aspettava. L’anno successivo esce il primo disco dal vivo," Hiatt comes alive at Budokan?", l’ultimo con la A&M.Ricevette la sua prima candidatura al "Grammy" nel ‘95 per l’album "Walk On". I dischi seguenti non arrivarono mai in classifica.Nel 2000, pubblicò il primo album indipendente per Vanguard Records, "Crossing muddy waters", che vide l’influenza del bluegrass nella sua musica e venne nominato cantante/artista dell’anno nel "Nashville Music Awards".Nel 2001 il disco fu candidato al Grammy come miglior album di folk contemporaneo.Nel 2002 compone parecchie canzoni per la colonna sonora del film Disney "Country Bears", eseguendo la voce del primo cantante.Il disco "Master of disaster" fu rilasciato nel giugno 2005; prodotto da Jim Dickinson, con al basso David Hood e parecchi membri dei "Mississippi Allstars". Diventò un album indipendente top-ten ma non ebbe successo commerciale.Nel maggio 2008 esce “Same old man” e il 18 luglio Hiatt suona al "Ravinia Outdoor", dintorni di Chicago, con sua figlia Lilly due canzoni.DiscografiaCollegamenti esterniJohn Hiatt
1,661,249
http://it.wikipedia.org/wiki/Rage_%28videogioco%29
Rage (videogioco).Rage'" è uno sparatutto in prima persona e simulatore di guida in fase di sviluppo da parte di id Software. Il gioco, che utilizzerà il nuovo motore grafico chiamato id Tech 5, è stato annunciato il 3 agosto 2007 al QuakeCon, e sarà disponibile sia per personal computer (Microsoft Windows, Mac OS X e probabilmente una versione Linux) che per console (PlayStation 3 e Xbox 360).Modalità di giocoSecondo le prime informazioni, il gioco sarà ambientato in un futuro post-apocalittico ispirato a film come "Interceptor" e in altri videogiochi come la serie "Fallout"., dove la Terra è stata devastata dalla collisione con una cometa. Oltre che a classiche fasi in prima persona, nel gioco sarà possibile partecipare a gare automobilistiche con mezzi modificabili (acquistando ricambi grazie alle vincite delle gare stesse): il designer Tim Willits ha citato "MotorStorm" come fonte di ispirazione principale per queste fasi. Le auto potranno anche essere usate per esplorare la particolarmente estesa area di gioco, oltre che per combattere: secondo una dichiarazione di John Carmack, in particolare due dei livelli più estesi avrebbero bisogno di 10.000 monitor affiancati ciascuno per essere visualizzati per esteso.CaratteristicheDurante l'edizione 2008 del QuakeCon, sono emerse alcune dichiarazioni da parte di John Carmack e dal designer Matt Hooper:DistribuzioneInizialmente "Rage" doveva essere pubblicato da Electronic Arts, ma in seguito all'acquisizione di id Software da parte di Zenimax sarà pubblicato da Bethesda Softworks.Almeno inizialmente, "Rage" non sarà distribuito attraverso i canali di distribuzione digitale come Steam o similari; le versioni Mac, Windows e Xbox saranno vendute in formato DVD (due dischi), mentre la versione Playstation 3 su un disco Blu-ray.NoteCollegamenti esterniRage (video game)
142,612
http://it.wikipedia.org/wiki/Cubillas_de_los_Oteros
Cubillas de los Oteros.Cubillas de los Oteros'" è un comune spagnolo di 211 abitanti situato nella comunità autonoma di Castiglia e León.Si trova a circa 37 km dal capoluogo regionale, la città di León e a 10 km dal centro turistico di Valencia de Don Juan, nella comarca di "Tierra de Campos".Il comune comprende anche il centro abitato di Gigosos de los Oteros.L'insediamento è attestato nel X secolo con il nome di "Covellas". Vi si trova una chiesa parrocchiale che conserva un'immagine di "San Pietro" datata al XIII secolo.L'economia è basata sull'agricoltura, in particolare la coltivazione della vite e la produzione di vino. Il centro è collegato per mezzo della strada LE-523 alle autostrade A-231 (León-Burgos) e N-601 (León-Valladolid-Ávila).Nella tradizione locale sono festeggiati in particolare santo Stefano (26 dicembre) e di san Pietro (29 giugno). L'epifania si festeggia con una "cavalcata dei Re" lungo le vie del paese.Comuni della comunità di Castiglia e LeónComuni della provincia di LeónCubillas de los Oteros
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http://it.wikipedia.org/wiki/Tomasz_Majewski
Tomasz Majewski.BiografiaInizi.Vissuto nel piccolo villaggio di Słończewo, 80 km a nord di Varsavia, a 15 anni, iniziò a praticare il getto del peso, ma solo dopo la fine del liceo scientifico iniziò ad avere risultati rilevanti. Si è poi laureato all'Universià Kardynała Stefana Wyszyńskiego (Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali).In carriera ha vestito le maglie di vari club: WMKS Plonsk, Skra Varsavia, Warszawianka, AZS AWF Warszawa (sua attuale società).Fino all'autunno del 2001, Majewski, è stato allenato a Ciechanów dal coach Witold Suski. Con lui Tomasz ha raggiunto il limite di 18 m.Dal 2002 è passato sotto la guida di Henry Olszewski e con lui ha superato la misura di 20 metri nel 2003 a Firenze.CarrieraPrima dei Giochi Olimpici di Pechino, i suoi più grandi successi sono stati: la medaglia di bronzo Campionati del mondo indoor di Valencia 2008, il quarto posto ai Mondiali indoor di Budapest, la medaglia d'oro alle Universiadi nel 2005 ed infine il quinto posto ai Campionati del Mondo di Osaka 2007.A Pechino dopo aver vinto il turno di qualificazione con la misura di 21,04 (suo record personale), in finale grazie ad un lancio a 21,51 riuscì a vincere il titolo olimpico, il secondo per la Polonia, nel getto del peso, dopo quello di Władysław Komar. Nella stessa stagione ha trionfato anche alla World Athletics Final.Il 27 febbraio 2009 al Meeting tedesco di Chemnitz ha siglato il nuovo record Polacco indoor a 21,10 m. Poco dopo si è laureato anche campione europeo della disciplina, titolo conquistato l'8 marzo 2009 agli "Europei Indoor" svolti all'Oval Lingotto di Torino, staccando di ben 60 centimetri il secondo classificato Yves Niaré.Il 30 luglio, 2009 al Meeting di Stoccolma ha raggiunto la misura di 21,95 metri migliorato il vecchio record polacco di Edward Sarul che durava ormai da 26 anni. Questo risultato gli diede il titolo di "atleta del mese", di luglio, premio rilasciato ogni mese dalla Federazione Europea di atletica leggera.Il 15 agosto 2009 con il risultato di 21,91 ha raggiunto la medaglia d'argento durante i Campionati del mondo in Berlino dietro al solo Christian Cantwell.Con ordinanza del Presidente della Repubblica, l'8 ottobre 2008, gli è stata assegnata la Croce di Cavaliere dell'Ordine della Repubblica Polacca.Il 2 settembre 2009 è stato premiato dal Presidente Lech Kaczyński con la Croce di Ufficiale d'Ordinanza della Repubblica Polacca.Ai Campionati mondiali indoor di Doha 2010 dopo essersi qualificato con 20,38 metri, in finale ha raggiunto il quinto posto con un lancio a 21,20 che equivale anche al record nazionale polacco indoor.Vita privataTomasz è molto appassionato di basket ed è grande tifoso dei Detroit Pistons. Molto appassionato di letteratura "fantasy", il suo autore preferito è Jacek Dukaj. In questo momento dedica comunque la maggior parte del suo tempo libero alla fidanzata Ani.Tomasz ora vive in un piccolo villaggio nel distretto di Słończewo che conta soltanto 190 abitanti.Recentemente si è dovuto dividere tra sport e scienza, ma è riuscito a combinare entrambe le cose. Ha infatti preso da poco un master in scienze politiche presso l'Università di Varsavia. Tuttavia, questo per lui non è ancora sufficiente e ha infatti dichiarato:Progressione"'Getto del peso Indoor'".Record NazionaliPiotr Małachowski ha stabilito diversi record nazionali polacchi:PalmarèsManifestazioni internazionaliOnorificenzeNoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniPolacchi vincitori di medaglia d'oro olimpicaLanciatori del pesoTomasz Majewski
7,710,402
http://www.polisblog.it/tag/hamas
Allora, Giovanni, riprendiamo il discorso, e cerchiamo di riprodurre il clima che si respira a beneficio di chi legge e abita a migliaia di chilometri di distanza. Tu ti trovi a Betlemme, un luogo che per la sua grande prevalenza palestinese meglio di ogni altro rappresenta il termometro della situazione. Come vive la popolazione locale la guerra? Si avverte la divisione tra Hamas e Al Fatah, e in caso affermativo cosa pensano le due fazioni l’una dell’altra e dell’attacco in generale?A Betlemme, dagli accordi di Oslo del ‘94 (attuativi nel ‘96), la giurisdizione è passata sia militarmente che civilmente ai palestinesi. Qualche anno dopo è anche stato imposto il divieto agli israeliani di passarci. Gush Etzion e Har Homa sono due colonie molto vicine, ma al di là del Muro. Qui in città sono tutti con Fatah o con il FPLP (i comunisti, che una ventina d’anni fa erano molto più forti). Per quanto qui tutti, anche coloro che in Italia sarebbero considerati essi stessi come fondamentalisti, dicano che quelli di Hamas sono dei pericolosi fondamentalisti religiosi, tutti considerano gli abitanti, i bambini, di Gaza come membri del proprio popolo. Certo, a livello politico l’uccisione di 85 membri di Fatah da parte di Hamas, ha avuto il suo peso, ma non tanto da portare le persone a schierarsi così in favore di una guerra che colpisce anche una gran parte di civili.Hai introdotto l’argomento della copertura mediatica. La campagna Piombo Fuso è una guerra veramente molto particolare dal punto di vista dell’informazione. In pratica per molti giorni i giornalisti non sono stati ammessi nella Striscia per motivi che gli israeliani hanno definito di sicurezza. Poi si è passati ad ammetterne un piccolo numero che doveva essere sorteggiato. Tu che sei sul posto che esperienza diretta hai avuto di tutto ciò? Puoi raccontarci com’è la situazione per chi si trova là, e se l’evento ha una copertura obiettiva o se risente di qualche censura?
645,926
http://it.wikipedia.org/wiki/Argumentum_ad_hominem
Argumentum ad hominem.L'"argumentum ad hominem" o "argomento ad hominem" (ovvero "argomento contro l'uomo") è una strategia della retorica. Consiste nello screditare un'affermazione o un'argomentazione attaccando la persona che la sostiene invece di confutare gli argomenti che questa persona ha esposto.Tale strategia retorica veniva utilizzata frequentemente nella sofistica ed è molto utilizzata anche ai giorni nostri nelle discussioni politiche e nelle polemiche giornalistiche.Le affermazioni "ad hominem" non appartengono necessariamente al registro degli insulti e costituiscono, in ogni caso, una delle tecniche più utilizzate in retorica.Le argomentazioni "ad hominem" fanno parte delle tecniche dilatorie chiamate ignoratio elenchi, di fatto sono "manovre diversive" (a volte indicate in francese "chiffon rouge" o in inglese "red herring") che distolgono l'attenzione dall'argomentazione per puntarla su colui che la sostiene.La fallacia logica dell'"argomentum ad hominem"Un argomento "ad hominem" si costruisce, prevalentemente, nella seguente maniera:La fallacia logica degli argomenti ad hominem è evidente (un argomento è vero o falso a prescindere da chi lo sostiene) ma spesso è facile cadere nel tranello di tali argomentazioni, che distolgono l'attenzione dall'argomento B spostandola su A.L'esempio sopra riportato è anche una "reductio ad Hitlerum" (espressione ironica coniata negli anni '50 da Leo Strauss) ovvero una tattica di dialettica politica che mira a squalificare un interlocutore comparandolo ad un personaggio malvagio (idealmente, Adolf Hitler).Sottotipologie"Ad personam"Invece di criticare il ragionamento si critica la persona."Ora tu sostieni che Dio non esiste, ma stai solo seguendo una moda!CirconstanzialeInvece di criticare l'affermazione si rileva la relazione che c'è fra la persona e la sua situazione."Adesso il Ministro parla di aumentare le tasse, ma lui non ha problemi di denaro!""Tu quoque"Il "tu quoque" (o anche "ad hominem tu quoque") sottolinea che la persona non è congruente in quanto non fa quello che dice."Tu dici che dovrei smettere di bere, ma sappiamo bene che hai avuto problemi di alcool anche tu!"Voci correlateEpistemologiaLogicaFallacieFrasi latineAd hominem
500,683
http://it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Belgrado
Arcidiocesi di Belgrado.L'arcidiocesi di Belgrado (in latino "Archidioecesis Belogradensis (-Semendriensis)") è una sede metropolitana della Chiesa cattolica. Nel 2006 contava 9.267 battezzati su 5.469.977 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Stanislav Hocevar.TerritorioL'arcidiocesi comprende tutta la Serbia, esclusa la Vojvodina. Nella mappa a destra il territorio della diocesi è contrassegnato in verde.Sede arcivescovile è la città di Belgrado.Il territorio è suddiviso in 16 parrocchie.StoriaLa presente arcidiocesi deriva dell'antica diocesi di Singidunum, eretta ai tempi dell'Impero romano. Nel territorio dell'attuale arcidiocesi si trovavano anche la diocesi di Viminacium (con sede nell'odierna Kostolac) e di Naissus (odierna Niš).Dal 1290 sono noti i nomi dei vescovi. La città e la diocesi ebbero denominazioni diverse: Alba Graeca, Alba Bulgarica, Nandoralba.Dal 1429 ebbe il nome di diocesi di Belgrado ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Kalocsa. Comprendeva nel suo territorio anche la città di Timişoara, che poi cedette alla diocesi di Csanad.Sotto il dominio ottomano, a partire dal 1521 furono nominati degli amministratori apostolici.Sotto il successivo dominio asburgico il diritto di elezione vescovile fu rivendicato dalla corona, alla quale la Santa Sede si oppose, perché la diocesi di Belgrado non era fra le dieci fondate da santo Stefano.Il 23 dicembre 1729 alla diocesi di Belgrado fu unita quella della vicina Smeredevo.Secondo De Rosa e Cracco, dopo il 1737 Belgrado tornò sotto il dominio ottomano e della diocesi non rimase che il titolo, mentre il governo spirituale passava dal vescovo di Skopje (1744) a quello di Nicopoli. Nel 1851 venne affidato al vescovo di Ðakovo Strossmayer.Sempre secondo De Rosa e Cracco, nel 1861 il principato serbo richiese alla Santa Sede di ristabilire un vescovo ordinario per la diocesi, che furono interpretati dall'amministratore apostolico Strossmayer come un tentativo di liberarsi di un suddito austriaco nel governo della diocesi. La Congregazione di Propaganda Fide nello stesso periodo decideva di erigere a Belgrado una prefettura apostolica, ma questo disegno restò inattuato.È però possibile che questi due autori confondano la diocesi di Belgrado con un'altra omonima diocesi da tempo soppressa, che aveva avuto sede a Ragusavecchia. Nel 1945 questa sede titolare ha assunto il nome di. Infatti, l'annuario pontificio riporta un'ininterrotta successione di vescovi per la sede di Belgrado.Il 29 ottobre 1924 la diocesi è stata elevata al rango di arcidiocesi e il 16 dicembre 1984 è divenuta sede metropolitana con le attuali diocesi suffraganee.Cronotassi dei vescoviStatisticheL'arcidiocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 5.469.977 persone contava 9.267 battezzati, corrispondenti allo 0,2% del totale.FontiDiocesi cattoliche in Serbia|BelgradoRoman Catholic Archdiocese of Belgrade
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http://www.autoblog.it/post/4252/il-richiamo-per-la-mercedes-mclaren-slr-rischio-di-incendio/3
Non so Fabio82 (x dirne uno, ma vale x tutti) come fa a ragionare così. A sto punto tutti quelli come lui girassero in Kia, io mi prendo tranquillamente la mia Mercedes SLR. Non la rifiuterei certo perchè ha un alternatore difettato! Rendetevi conto di cosa parlate, e non sparate cazzate a raffica: il 50% delle supercar ha problemi di questo genere, mentre del restante 50% ce ne sono troppo poche in giro, e magari se la casa fa un richiamo neanche si viene a sapere. Ricordo sul sito del Ministero dei trasporti, un pò di tempo fa, lessi di un richiamo della Lamborghini per difetti alla scatola sterzo. Non all’alternatore, ALLA SCATOLA STERZO! Queste macchine sono spinte all’estremo, è OVVIO che siano fragili. Per una macchina così, che unisce alle prestazioni anche un comfort a 5 stelle con clima e aggeggini elettronici vari, il rischio di guasto in teoria diventa esponenziale. E quando poi, nella pratica, l’unico difetto che vien fuori è una noia all’alternatore, c’è da rimanere soddisfatti. Altre macchine del genere, tipo la McLaren F1, sono molto più affidabili, vero??Ma è ovvio, l’unica cosa di elettrico quell’auto sono le candele e i fari. Non ha nient’altro, ma neanche la radio o il servofreno, per dire… Poi potremmo anche mettere in conto che sull’f1 la frizione si cambia ogni 5000 km, ma quello è un altro discorso…Problemi meccanici si, ma non da nulla. Voglio vedere se in una curva a 200 con la Murcièlago ti si stacca il pignone dalla cremagliera. Non ci sarebbe tanto da essere contenti. E poi, il rischio di prendere fuoco, è il peggio che potrebbe capitare, ma secondo me non è mai capitato. Voglio dire, un mio conoscente con l’rx8 ebbe un richiamo perchè si accorsero, dopo 2 anni che la macchina era in produzione, che il serbatoio era troppo vicino alla marmitta, e poteva surriscaldarsi fino ad esplodere. Ma non mi risulta che sia mai esplosa un’rx8, per quanto ne sappia, eppure nella lettera era scritto proprio così. Infine, x Cenna81, non è affatto vero ke le scuse si trovano solo x le tedesche, non in questo caso almeno. Ma ci si deve prima rendere conto di che tipologia d’auto si tratta, e poi ragionare. Non sono auto da turismo come quelle che guidiamo noi ogni giorno. Sono auto, lo ripeto, estreme, con tutti i rischi che ne derivano. Le altre supercar non hanno un’affidabilità migliore di questa.Prima Lamborghini che si spalma e prende fuoco, poi la Mercedes SLR che a sua volta prende fuoco, seppur per altri motivi. Che forse le stiano progettando con il metodo sbagliato? Meno peso, meno comodità e quindi anche meno motore, meno cavalli e PIU prestazioni! Magari però mettetele le maniglie sulle portiere (TVR docet! :D) ! Tornando IT, la SLR non mi piace affatto, sembra un incrocio tra la vecchia SL 300 degli anni ‘50 (che è l’unica vera SL! SBAAAAVVV) e un pò tutti i modelli Mercedes moderni. Pur non amando le loro auto però io stimo questi crucchi, che quando cappellano fanno retromarcia e ammettono i guai. Non lo fanno certo per bontà insita (pensate che razza di pubblicità ne deriva! Anche voi tutti parlate di Mercedes come “quella che fa i richiami e ti ripara”, non come “quella che ha costruito un milione di macchine a pene di segugio”), ma lo fanno. FIAT è in causa da anni con un suo ex funzionario che ha contratto un cancro a causa di un difetto di fabbricazione della Lancia Dedra, che non fu mai richiamato (dal paraurti posteriore filtra gas di scarico nell’abitacolo, e aprendo i finestrini peggiora la situazione). E smettetela di criticare Alfa, con i soldi che hanno fanno pure troppo, dobbiamo accettare che non sono Audi o VW, che nonostante i loro costosissimi esperimenti (R10 e Veyron) hanno ancora i bilanci in attivo. Io spero nella 8C Competizione!
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http://it.wikipedia.org/wiki/Attorney_general
Attorney general.Nei paesi di common law è detto attorney general'" (scritto anche "'attorney-general'") un alto funzionario dallo stato la cui funzione principale è fornire consulenza giuridica al governo. In certi paesi ha anche la responsabilità della pubblica accusa nei processi penali e altre funzioni volte ad assicurare il rispetto delle leggi.Sebbene il titolo possa essere letteralmente tradotto in italiano con "procuratore generale", la traduzione rischia di essere fuorviante giacché le funzioni dell'attorney general e la sua posizione sono significativamente diverse da quelli dell'organo che in Italia e in altri paesi di civil law è così denominato. Infatti, mentre quest'ultimo svolge funzioni di pubblico ministero, l'attorney general, pur avendo in alcuni paesi anche la responsabilità della pubblica accusa, ha principalmente la funzione di consulente legale del governo, con un ruolo, quindi, per certi versi analogo all'Avvocatura dello Stato italiana.Inoltre, mentre il procuratore generale italiano è un magistrato, l'attorney general è un funzionario del potere esecutivo. In certi paesi (ad esempio Australia e Stati Uniti) è un politico membro del gabinetto ed ha, quindi, uno status equivalente a quello di un ministro, svolgendo parte delle funzioni altrove attribuite al ministro della giustizia (che in alcuni di questi ordinamenti, ad esempio quello statunitense, manca del tutto). In altri paesi (ad esempio Gran Bretagna ed India) è invece un giurista, di solito un avvocato con una certa anzianità, di nomina governativa e, pur non facendo parte del gabinetto, viene comunque considerato componente del governo.L'attorney general è a capo di un dicastero (che negli Stati Uniti è denominato "Department of Justice", Dipartimento della Giustizia) e di solito è coadiuvato dal "solicitor general" (scritto anche "solicitor-general") che lo può sostituire e che è quasi sempre un giurista, anche quando l'attorney general è un politico. Ove sia stata attribuita all'attorney general la responsabilità della pubblica accusa, le funzioni di accusatore ("prosecutor") sono concretamente esercitate da avvocati che in alcuni ordinamenti sono posti alle sue dipendenze e in molti altri (ad esempio quello britannico e quello australiano) alle dipendenze del "director of public prosecutions" il quale, a sua volta, risponde all'attorney general; l'azione penale per determinati reati può inoltre essere subordinata al consenso dell'attorney general.Negli ordinamenti federali esiste un attorney general a livello di federazione e uno per ciascuno stato. Così è in Australia e negli Stati Uniti; peraltro nella maggioranza degli stati americani il general attorney non è nominato dal capo del governo, come avviene nel governo federale e negli altri ordinamenti di common law, ma eletto dal popolo (nei rimanenti stati è nominato dal governatore o, in qualche caso, dal parlamento o dalla corte suprema statale).In Gran Bretagna accanto all'"Attorney General for England and Wales", competente per l'Inghilterra e il Galles, esiste un "Lord Advocate", competente per la Scozia. Tuttavia, dopo la concessione dell'autonomia alla Scozia, il Lord Advocate fa parte del governo locale scozzese mentre nel governo nazionale è stata creata, in sua sostituzione, la carica di "Advocate General for Scotland". Il titolo di "advocate general" è usato anche in alcuni altri paesi di common law per designare funzionari con funzioni analoghe a quelle dell'attorney general in governi subcentrali.Negli Stati Uniti vi sono funzionari, variamente denominati ("district attorney", "commonwealth's attorney", "state's attorney", "county attorney" ecc.), che a livello locale (di contea, città ecc.) svolgono funzioni analoghe a quelle dell'attorney general; in alcuni stati sono nominati dal capo dell'esecutivo locale mentre in altri sono eletti dal popolo.Diritto costituzionaleProcedure giudiziarieProfessioni legaliDiritto pubblicoDiritto comparatocariche politicheAttorney General
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http://it.wikipedia.org/wiki/Cascate_di_Rauros
Cascate di Rauros.Le Cascate di Rauros come appaiono nel film La Compagnia dell'AnelloNella geografia della Terra di Mezzo creata da John Ronald Reuel Tolkien, le Cascate di Rauros'" sono delle imponenti cascate del Fiume Anduin sotto Nen Hithoel, dove il fiume scendeva dagli Emyn Muil alle terre di Nindalf. Le cascate si trovano alla fine del lago che il fiume forma subito dopo aver passato le colonne dei re (Argonath) e sono caratterizzate dal fatto di essere divise a metà da un' imponente roccia appuntita.Alla fine de "La Compagnia dell'Anello", Frodo e Sam si separano dalla compagnia, per giungere a Mordor da soli, attraversando il fiume Anduin con una barca a remi, da ovest ad est, poco prima delle cascate. Le cascate accolgono anche il corpo di Boromir, deceduto durante un'imboscata degli Uruk-hai e posto in una barca da Aragorn, Legolas e Gimli. La barca apparentemente resiste alla caduta, e viene vista come in un sogno senza risveglio da Faramir, fratello di Boromir. Faramir ritrova inoltre il corno di Boromir e lo riporta al padre Denethor, reggente di Gondor, a testimonianza della caduta in battaglia del fratello.Luoghi di Arda|RaurosCascate immaginarieAnduin#Course
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http://it.wikipedia.org/wiki/Luol_Deng
Luol Deng.Gioca come ala nei Chicago Bulls. È alto 206 cm e pesa 99 kg. Deng è bravo a rimbalzo, veloce, atletico, conta di un ottimo tiro dalla media distanza ed è anche un eccellente difensore.CarrieraLuol è originario del Sudan ed è nato nella tribù dei Dinka, che produce gli uomini più alti al mondo. Due dei suoi 9 fratelli (Ajou e Arek) giocano a basket. Luol Deng ha iniziato a fare i primi palleggi in Egitto (dove il padre Aldo si era trasferito per motivi di lavoro) sotto l'insegnamento del maestro Manute Bol.Dopo aver frequentato l'università Duke, è passato professionista nella stagione 2004-05 con i Chicago Bulls. Draftato da Phoenix come settima scelta dell'NBA Draft 2004, è stato subito ceduto a Chicago in cambio di una scelta per il Draft del 2005 e di Jackson Vroman (trentunesima scelta dello stesso draft).Nel 2006-07, dopo un discreto anno da rookie e una buona stagione da sophomore, è entrato stabilmente nel quintetto base di coach Scott Skiles e ha disputato la sua migliore annata da quando è nell'NBA, incrementando le proprie cifre per quanto riguarda minuti giocati, punti e rimbalzi. Nei playoff contro i Miami Heat è stato uno dei giocatori più in vista di Chicago, contibuendo alla clamorosa eliminazione dei campioni uscenti al primo turno e in gara 1, chiuse la partita con 33 punti, una percentuale al tiro di 14 su 22 inoltre abbellì la prestazione con un'ottima marcatura sul temutissimo Dwyane Wade.Ha stabilito il suo "career-high" il 26 marzo 2007, quando segnò 38 punti contro i Portland Trail Blazers, con una percentuale al tiro di 18 su 25. Come ciliegina sulla torta nel 2007 è stato premiato con il premio NBA per la sportività (NBA Sportmanship Award) trofeo nato nel 1996.Il 2008 non inizia molto bene, Luol infatti incomincia a fare i conti con problemi al tendine d'Achille sinistro, infatti sta fuori per tutto il mese di gennaio e per gran parte di febbraio, intanto sulla panchina dei Bulls era approdato il nuovo coach Jim Boylan. La stagione si rivela infatti un fallimento infatti i Chicago Bulls non approdano ai play-off chiudendo la stagione con un record di 33 partite vinte e ben 49 partite perse e i punti a partita di Luol Deng calano da 18,8 a 17,0. Il GM dei Chicago Bulls, John Paxson esonera il coach Jim Boylan e mette sotto contratto Vinny Del Negro, che fino ad allora era stato assistent GM dei Phoenix Suns.Luol Deng e Ben Gordon (guardia della sua stessa squadra) formano una coppia perfetta soprattutto in attacco riuscendo talvolta a fare anche 60 punti a partita insieme. Ben e Luol hanno in comune anche la nazionalità inglese ed entrambi aspettano impazientemente le Olimpiadi di Londra 2012, dove sono chiamati a far figurare bene la loro nazionale.Record carrieraPremi e riconoscimentiCollegamenti esterniCestisti britanniciLuol Deng
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ken_Block
Ken Block.Fonda nel 1994, insieme a Damon Day la DC Shoes, azienda prodruttrice di scarpe sportive professionali, successivamente venduta a Quicksilver Inc.Corre sponsorizzato dalla "DC", a bordo di una Subaru Impreza preparata su misura per lui.Nel 2005 inizia la carriera sportiva nei Rally, correndo su una Subaru Impreza preparata dal Vermont SportsCar team. Alla fine della stagione viene giudicato Rookie dell'anno.Nel 2006 entra, insieme a Travis Pastrana, nel Subaru Rally Team USA, e partecipa per la prima volta agli X Games dove vincerà la medaglia di bronzo nella competizione rallystica. Partecipa al Rally America National Championship terminando secondo assoluto.Nel 2007 termina terzo nella competizione nazionale Rally mentre vince la medaglia di argento agli X Games di Rally. Nello stesso anno partecipa al Campionato Mondiale Rally correndo nel gruppo N. Alla fine dell'anno Block sale 19 volte sul podio vincendo 8 eventi rallystici.Conosciuto dagli appassionati per il suo stile di guida fatto di derapate e sbandate continue, Ken Block partecipa nel 2009 al programma Top Gear, intervistato da James May, correndo in un aeroporto dismesso.NoteIscritto al mondiale WRC 2009, debuttante insieme a Kimi RaikkonenVoci correlateCollegamenti esterniKen Block (rally driver)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_contro_i_Forlivesi
Crociata contro i Forlivesi.La crociata contro i Forlivesi è una crociata che ha motivazioni indirettamente religiose, ma anche fortemente politiche: si situa infatti nel XIV secolo, nel corso del tentativo del cardinale Egidio Albornoz di recuperare al potere Papale le Marche e la Romagna.Durante il soggiorno dei papi ad Avignone, va premesso, i loro territori in Italia erano stati di fatto perduti: Forlì, in particolare, che vantava una lunga tradizione ghibellina, aveva anche prima una politica di grande indipendenza da Roma ed era stata a lungo oggetto di vani tentativi di assoggettarla da parte dei Papi.Il 30 giugno 1353, Papa Innocenzo VI incaricò, dunque, l'Albornoz di restaurare l'autorità papale nei territori della Chiesa in Italia, col titolo di legato e vicario generale degli Stati Papali con poteri straordinari.Con lusinghe e minacce, il cardinale riuscì ad ottenere la sottomissione dei vari signori locali che detenevano il potere nei territori della Chiesa, ma non quella di Francesco II Ordelaffi, signore di Forlì.Così, per giungere a piegarne la ghibellina ostinazione, il Papa bandì, nel 1355, la crociata contro i Forlivesi. Il Papa cercò di smuovere non solo l'Italia in questa impresa, ma anche altri paesi d'Europa, come la Germania o l'Ungheria, mominando Luigi I d'Ungheria capitano generale della Crociata stessa.Alla fine del 1356, l'unica porzione dello Stato della Chiesa che ancora resistesse al potere del Papa erano i territori in mano all'Ordelaffi.Nel 1357, l'Albornoz dovette rientrare ad Avignone, lasciando aperta la lotta contro Forlì, che continuò anche negli anni successivi, fino a che, nel 1359, si giunse ad un accordo: Francesco cedeva Forlì all'Albornoz, che vi si insediava, a simbolica dimostrazione che il conflito era concluso ed ogni ribellione nello Stato della Chiesa era sedata; all'Ordelaffi andava il governo di Forlimpopoli e Castrocaro, a titolo di vicario papale.La crociata contro i Forlivesi era finita.Crociate in EuropaStoria della RomagnaStoria di Forlì
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http://it.wikibooks.org/wiki/Cinese/Introduzione
Cinese/Introduzione.La Lingua Cinese (汉语, 华语, or 中文) fa parte della famiglia delle lingue Sino-Tibetane. Circa un quinto del mondo parla una forma di cinese come lingua madre, rendendo il cinese la lingua più comune nel mondo.C'è grande varietà all'interno del cinese, e le lingue parlate cinesi, come il Mandarino Standard (Putonghua), lo Shanghainese (Wu) e il Cantonese non sono reciprocamente comprensibili. Ciò nonostante, esiste una singola forma unificata di cinese, conosciuta come Mandarino Standard, che è basata sul dialetto di Pechino, il quale è a sua volta sempicemente uno dei dialetti del mandarino, che racchiude una vasta serie di dialetti parlati nel Nord e Sud-Est della Cina. Il cinese (nel suo dialetto Mandarino Standard) è la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, una delle quattro lingue ufficiali di Singapore, e una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Il Mandarino Standard corrisponde anche alla lingua cinese scritta usata dalle persone che parlino qualsiasi forma di cinese ai quattro angoli della Cina, incluso Mandarino, Wu, Cantonese, Hakka, Min-Nan, eccetera. Esso è inoltre la forma di cinese che verrà insegnata in questo testo.La grammatica cinese è per molti versi più semplice delle grammatiche europee (non ci sono tempi verbali, genere e numero, o concordanza tra soggeto e verbo), ma ci sono numerose trappole in cui il principiante può cascare (per esempio, il cinese è una lingua tonale, ovvero il tono con cui viene pronunciata una parola è usato per distinguerla da un'altra; poi si incontreranno classificatori e particelle modali, che non sono così popolari nelle lingue europee). Inoltre, la complessità del sistema di scrittura spesso scoraggia i nuovi arrivati, visto che il cinese è una delle poche lingue del mondo che non usa un alfabeto o un sillabario; anzi, usa migliaia di caratteri, ognuno dei quali rappresenta una parola o una parte di essa. Il Governo Cinese ha sviluppato un sistema per scrivere il cinese usando l'alfabeto latino, conosciuto come "Hanyu Pinyin", o semplicemente "Pinyin" (汉语拼音, "compitazione in base ai suoni"). Lo Hanyu Pinyin si usa per trascrivere i nomi Cinesi per gli occidentali (per esempio "Shanghai") e aiuta gli studenti di cinese con la loro pronuncia. Questo wikibook insegnerà innanzitutto il Pinyin, prima di ogni reale frase. Tutti gli esempi e i nuovi vocaboli verranno forniti con il relativo Hanyu Pinyin.Ci sono due serie di caratteri standard: Cinese Semplificato (简体字) e Cinese Tradizionale (繁體字). Il Cinese Tradizionale affonda le sue origini nelle migliaia di anni di storia cinese e continua ad essere utilizzato a Hong Kong, Macao, Taiwan e tra molti Cinesi d'oltremare; il Cinese Semplificato fu il risultato di riforme attuate nella Cina continentale al fine di incrementare l'alfabetizzazione ed è oggi utilizzato nella Cina continentale e a Singapore. Molti dei caratteri sono uguali nei due sistemi, o con qualche predicibile riduzione nel numero dei tratti; altri cambiamenti, al contrario, non sono così intuitivi. In consegenza di ciò, la maggior parte dei Cinesi sa scrivere in solo uno dei due sistemi, ma solitamente sa leggere entrambi (e si raccomanda di fare lo stesso a chi voglia imparare la lingua cinese). Si ritiene che chi impari il tradizionale sia facilitato nel leggere entrambi i tipi di caratteri, rispetto a chi impari solo il Semplificato; d'altra parte i caratteri semplificati possono essere meno scoraggianti per un principiante. In questo wikibook si introdurranno entrambe le serie di caratteri. Si consiglia di sceglierne uno e seguirlo per tutto il corso (fermo restando il consiglio di imparare la lettura di entrambi).I caratteri cinesi sono stati usati in passato anche da altre nazioni confinanti, e alcune li usano tuttora. I Coreani più anziani ancora oggi sanno leggere e scrivere i caratteri Cinesi, mentre alle nuove generazioni si insegna quasi esclusivamente a scrivere il Coreano, "hangul". I Giapponesei conservano molti caratteri cinesi (che loro chiamano "kanji") e li usano per scrivere il giapponese.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Raccordo_autostradale_RA15
Raccordo autostradale RA15.Il raccordo autostradale RA15'" più conosciuto come "'tangenziale di Catania'", è un asse autostradale tangente alla città di Catania che si sviluppa per la lunghezza di 23 chilometri ad ovest della città.È definito tangenziale in quanto è una strada a scorrimento veloce che serve per la viabilità locale, mentre è definito e numerato come raccordo autostradale in quanto collega le autostrade A18 Messina-Catania l'A19 Palermo-Catania e l'autostrada Catania-Siracusa.La numerazione RA15 non appare in nessun segnale stradale (nei pannelli integrativi di identificazione dei cavalcavia è presente la scritta "tang. CT").Il "Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n.461" non ha incluso il raccordo tra le autostrade italiane ma tra la "rete stradale a viabilità ordinaria di interesse nazionale".Il raccordo è dotato dei segnali stradali di inizio e fine autostrada ed è quindi classificato come tale. Tuttavia per l'ANAS che ne è ente proprietario e gestore, secondo l'AISCAT e per il decreto n. 461 precedentemente citato il raccordo non è classificato come autostrada bensì come viabilità statale ordinaria.StoriaÈ gestito dall'ANAS ed è parte dell'itinerario europeo E45. Il raccordo RA15 è stato aperto il 28 maggio 1985 mentre il tratto Misterbianco-Gravina e Gravina-A18 furono aperti successivamente negli anni '90.L'autostrada oggiIl raccordo collega le principali strade e autostrade della Sicilia orientale che hanno il proprio fulcro su Catania:Tabella percorsoNoteAutostrade siciliane|RA15Autostrade italiane|RA15Raccordi autostradali italiani|RA15Tangenziali|CataniaAutostrada RA15 (Italy)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrosauridae
Fabrosauridae.I fabrosauri'" ("Fabrosauridae") sono una famiglia molto primitiva e decisamente poco nota di dinosauri, caratteristica del Giurassico. Lo stesso genere tipo ("Fabrosaurus") è noto solo per un frammento di mascella, e l'identità è dubbia.Piccoli corridoriQuesti dinosauri erano sostanzialmente piccoli erbivori bipedi, tra i più primitivi rappresentanti dell'ordine degli ornitischi. L'aspetto era quello di piccoli corridori, con zampe posteriori estremamente allungate e una coda rigida e lunga. È possibile che i fabrosauridi passassero la stagione secca in buche scavate nel terreno.Erbivori senza guanceLa caratteristica predominante dei fabrosauridi è data dai denti, piccoli e crestati, che si trovavano fissati profondamente negli alveoli. Probabilmente i fabrosauri non erano in grado di masticare il cibo, ma lo sminuzzavano con i denti e poi lo ingerivano. In seguito, un complesso apparato digerente era in grado di assimilarlo. Le ossa delle mascelle di questi animali, inoltre, sembrerebbero indicare che i fabrosauri furono probabilmente gli unici ornitischi a non essere dotati di guance.DinosauriFabrosauridae
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http://www.tvblog.it/tag/saved
Italia 1 chiude la prima serata di Una Mamma per Amicapubblicato da Gabriele Capasso in: Telefilm e Serie Tv Italia1 Una Mamma Per AmicaItalia 1 taglia la prima serata del Martedì di Una Mamma per Amica, la programmazione dell’ultima stagione della Serie Tv di The CW salta così dopo i primi 7 episodi.La chiave, ovviamente, i risultati Auditel non soddisfacenti dopo le prime tre serate che pur senza un andamento regolare avevano fatto segnare un calo evidente martedì scorso.Il 2 ottobre, quando le Gilmore Girls avevano esordito in prime time dopo anni di “gavetta” praticamente in ogni fascia del palinsesto di Italia 1, lo share non aveva raggiunto che l’8.6%. Meglio avevano fatto la settimana successiva superando nettamente, almeno per uno dei due episodi, il 9%. Poteva essere il segnale di una crescita, ma 3 giorni fa lo share è sceso nettamente sotto l’8%, decisamente troppo basso per il periodo di garanzia.La scelta di “aprire” il prime time del periodo più importante dell’anno per gli ascolti è stata così immediamente ritirata, l’obiettivo dell’11% era troppo lontano. La sospensione di Una Mamma per Amica è totale e appare anche eccessivamente punitiva, insieme al Martedì prossimo sparisce anche la replica prevista per Domenica prossima nel pomeriggio, spazio al doppio episodio finale de La Tata. Che fine faranno i 15 episodi che mancano al gran finale? Ancora non si sa.Per Martedì 23 spazio al cinema, non esattamente in prima tv, e la scelta ricade sul film The Bourne Identity con Matt Damon, scelta non casuale vista la prossima uscita nelle sale del nuovo episodio della saga dedicata al personaggio di Jason Bourne. Subito dopo resta al suo posto il telefilm Saved, che viene leggermente anticipato ma resta al suo posto nella seconda serata di Italia 1.pubblicato da Share in: Telefilm e Serie Tv Italia1 Dr. House Grey's Anatomy MediasetDopo il successo incontestabile della scorsa primavera, torna su Italia 1 in un giorno diverso e molto combattuto la famosa Serata Doc, ovvero una selezione di telefilm a tema medico in onda al mercoledì dalle 21 in poi.A differenza della precedente, la nuova Serata Doc avrà il campione di ascolti Dr. House Medical Division, la serie più vista in America, Grey’s Anatomy e un nuovo serial, Saved, in sostituzione di Huff, rimandato più avanti.La serata dei telefilm “in corsia” riparte da mercoledì 12 settembre in prima tv e dalla settimana successiva avrà l’oneroso compito di contrapporsi con l’Isola dei Famosi 5, molto agguerrita rispetto allo scorso anno.Per quanto riguarda Dr. House, dopo il brillante esordio della replica dell’ultimo episodio trasmesso la scorsa settimana, si concluderà la terza stagione che terminerà a dicembre, un episodio a settimana tutti i mercoledì alle 21.00 circa.In questi episodi il medico House si troverà a dover resistere contro il poliziotto Tritter con cui ha avuto un litigio e che ha minacciato di arrestarlo per uso indiscriminato di farmaci.Wilson tenterà di farli accordare invano e la dottoressa Cuddy metterà i bastoni tra le ruote togliendo la fornitura di Vicodin e rimuovendo Gregory da un caso importante riguardante un ragazzo in condizioni gravissime.PUBBLICITÀRicapitolando: tutti i telefilm di settembre (in chiaro)pubblicato da Debora Marighetti in: Stranieri RaiDue Italia1 Dr. House Prison Break Grey's Anatomy Ugly Betty HeroesCon l’inizio di Heroes e il ritorno di NCIS, possiamo dire che la stagione “telefilmica” è ufficialmente partita.Mi pare doveroso quindi riassumere in un unico post - per quanto possibile, viste alcune possibili partenze ancora incerte - le date di inizio e il giorno di programmazione di tutti i telefilm di prima/seconda/terza serata del mese in corso. Se doveste notare qualche inesattezza o dei telefilm mancanti, potete comunicarcelo nei commenti e provvederemo ad aggiornare tempestivamente.Heroes - novità, Italia1: dal 2 settembre, ogni domenica sera alle ore 20.40 doppio episodio (replica del primo episodio mercoledì 5 alle 23.55)NCIS - nuova stagione, RaiDue: dal 2 settembre, ogni domenica sera a partire dalle 21 doppio episodio della quarta stagioneUgly Betty - puntate inedite, Italia1: dal 4 settembre, ogni martedì sera alle ore 21 doppio episodio della prima stagioneDr. House - puntate inedite, Italia1: il 5 settembre andrà in onda l’ultima puntata trasmessa la scorsa primavera, mentre dal 12 settembre riprenderanno le puntate in prima visione della terza stagione, un episodio a settimana, il mercoledì alle ore 21Grey’s Anatomy - puntate inedite, Italia1: il 5 settembre andranno in onda le ultime due puntate trasmesse la scorsa primavera, mentre dal 12 settembre riprenderanno le puntate in prima visione della terza stagione, doppio episodio a settimana, il mercoledì a partire dalle 22Saved - novità, Italia1: dal 12 settembre la prima stagione, ogni mercoledì alle 23.45 circa, dopo House e Grey’s AnatomyContinua a leggere: Ricapitolando: tutti i telefilm di settembre (in chiaro)Grande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2TG / InformazioneTV Bloggin'tvblog è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. 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http://it.wikipedia.org/wiki/Torneo_di_Wimbledon_1992
Torneo di Wimbledon 1992.Il Torneo di Wimbledon 1992'" è stata la 106ma edizione del Torneo di Wimbledon e terza prova stagionale dello Slam per il 1992.Si è giocato sui campi in erba dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon a Londra in Gran Bretagna dal 22 giugno al 5 luglio 1992. Il torneo ha visto vincitore nel singolare maschile lo statunitense Andre Agassiche ha sconfitto in finale in 5 set il croato Goran Ivaniševic col punteggio di 6–7 (8–10), 6–4, 6–4, 1–6, 6–4.Nel singolare femminile si è imposta la tedesca Steffi Graf che ha battuto in finale in 2 set la jugoslava Monica Seles.Nel doppio maschile hanno trionfato John McEnroe e Michael Stich,il doppio femminile è stato vinto dalla coppia formata da Gigi Fernández e Natasha Zvereva enel doppio misto hanno vinto Larisa Neiland con Cyril Suk.RisultatiSingolare maschile"'Andre Agassi'" ha battuto in finale Goran Ivaniševic 6–7 (8–10), 6–4, 6–4, 1–6, 6–4Singolare femminile"'Steffi Graf'" ha battuto in finale Monica Seles 6–2, 6–1Doppio maschile"'John McEnroe'" / "'Michael Stich'" hanno battuto in finale Jim Grabb / Richey Reneberg 5–7, 7–6 (7–5), 3–6, 7–6 (7–5), 19–17Doppio femminile"'Gigi Fernández'" / "'Natasha Zvereva'" hanno battuto in finale Larisa Neiland / Jana Novotná 6–4, 6–1Doppio misto"'Larisa Neiland'" / "'Cyril Suk'" hanno battuto in finale Miriam Oremans / Jacco Eltingh 7–6 (7–2), 6–2JuniorSingolare ragazzi"'David Škoch'" ha battuto in finale Brian Dunn 6–4, 6–3Singolare ragazze"'Chanda Rubin'" ha battuto in finale Laurence Courtois 6–2, 7–5Doppio ragazzi"'Steven Baldas'" / "'Scott Draper'" hanno battuto in finale Mahesh Bhupathi / Nitin Kirtane 6–1, 4–6, 9–7Doppio ragazze"'Maija Avotins'" / "'Lisa McShea hanno battuto in finale Pam Nelson / Julie Steven 2–6, 6–4, 6–3Collegamenti esterniTorneo di Wimbledon 19921992 Wimbledon Championships
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http://it.wikipedia.org/wiki/A.S.D._Regalbuto_Calcio_a_5
A.S.D. Regalbuto Calcio a 5.La Associazione Sportiva Dilettantistica Regalbuto Calcio a 5'" è una squadra italiana di calcio a 5, nata nel 1998.Fondata nel 1998 come circolo ricreativo del Credito Cooperativo "La riscossa" di Regalbuto, ha come prima denominazione "'Unione Sportiva Circolo Ricreativo Soci "La Riscossa di Regalbuto", la prima stagione in Serie D, sotto la guida di Salvo Cardaci, centra la promozione in C2. L'anno successivo grazie ad un ripescaggio la società corona il sogno di giungere alla massima categoria regionale, la Serie C1, e viene avviato il settore giovanile con la creazione della squadra juniores.Nella stagione 2000/2001 il terzo posto in C1 da diritto ai playoff per la Serie B nazionale ma perde lo spareggio decisivo con l'Helios ad Augusta. Dopo stagioni un po' grigie, nel 2003/2004 la società cambia assetto trovando l'attuale denominazione, vedendo uscire di scena il Credito Cooperativo, mentre entrano diverse realtà imprenditoriali locali, la promozione sul campo sfuma nella finale dei playoff contro gli Azzurri Conversano e nella finale della Coppa Italia di C1 contro il Città di Corleone, ma a fine stagione giunge il ripescaggio alla serie B nazionale.La prima stagione in serie B si conclude con un rush finale che permette alla squadra di agguantare i play-out dove però viene sconfitta dal Città di Corleone, la squadra siciliana però non si iscrive al campionato successivo e il regalbuto viene ripescato. Forti dell'esperienza e con l'ingaggio del tecnico brasiliano Claudio Vaz Vieira i siciliani nel 2005/2006 giungono ad un insperato quinto posto. Dopo un anno con buone prestazioni ed obiettivo play-off raggiunto, la squadra nel 2007/2008 giunge terza e ai playoff si gioca la A2 con il Gruppo Sportivo Giovinazzo ma i siciliani hanno la peggio. A luglio la Divisione Calcio a 5 comunica il ripescaggio del Regalbuto che nel 2008/2009 disputa il suo primo campionato in A2.OrganigrammaRosa 2008/2009Voci correlateCollegamenti esterniSquadre italiane di calcio a 5
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http://it.wikipedia.org/wiki/Isengard
Isengard.Nell'ambientazione dei romanzi di J.R.R. Tolkien, Isengard'" è una antica fortezza númenoreana, situata all'estremità meridionale delle Montagne Nebbiose al confine nord-occidentale della regione di Gondor. Il fiume Isen passa vicino al complesso fortificato e ne costituisce un limite naturale.Il complesso di Isengard è costituito da una recinzione di pietra di forma circolare (chiamata il Cerchio di Isengard) e da una alta torre centrale chiamata Orthanc.Uno dei sette Palantir, che Elendil e i suoi figli portarono con loro nella Terra di Mezzo, dopo la caduta di Númenor, fu conservato a Orthanc.La fortezza diviene, nell'anno 2759 della Terza Era, dimora di Saruman il Bianco, uno degli Istari.StoriaIl complesso di Isengard viene edificato dai Númenoreani in esilio, nella Seconda Era, attorno all'antica torre di Orthanc. Posta al confine nord-occidentale del regno di Gondor, assieme alla fortezza di Aglarond, Isengard era deputata nella Terza Era al controllo dei "guadi dell'Isen", come difesa estrema contro le incursioni provenienti da Est. Nel 2150, infatti, una tribù di Esterling, i Balchoth, aveva invaso le terre di Rohan da oriente.Il fiume Isen nasce a Methedras, il monte che si trova alle spalle di Isengard e che costituisce una difesa naturale verso nord. Sugli altri tre lati la torre è protetta dalla difesa perimetrale muraria vera e propria conosciuta come "Il Cerchio di Isengard". Il muro di pietra è interrotto, a nord-est, da una saracinesca attraverso cui scorre l'Isen, ed a sud dai cancelli di Isengard, posti su entrambe le sponde del fiume.Isengard era un verde e piacevole luogo, con molti e grandi alberi e campi d’erba, nutriti dall’Isen. Orthanc stava nell’esatto centro.Durante i primi tempi della Terza Era, le terre di Calenardhon si spopolarono, e Orthanc divenne una "minas tirith" (torre di guardia). Isengard rimase controllata da una piccola compagnia, con a capo un capitano ereditario. Dopo che Calenardhon venne consegnata a Éothéd da parte di Cirion, Amministratore di Gondor, e prese il nome di Rohan, Isengard divenne l’unica fortezza conservata da Gondor più a nord degli Ered Nimrais (escludendo l'Anórien), sebbene Gondor quasi la dimenticò.La piccola guardia fece matrimoni misti con gli abitanti del Dunland e la fortezza divenne una fortezza del Dunland a tutti gli effetti. Nonostante ciò Orthanc rimase chiusa, poiché solo l’Amministratore di Gondor ne possedeva le chiavi.Durante il dominio di Rohan da parte del re Déor, saltò fuori che Isengard era divenuta apertamente ostile ai Rohirrim. Utilizzando Isengard come propria base, i Dunlandiani continuarono a fare razzie presso Rohan cominciando con il dominio del figlio di Déor, Gram, fino alla fine della durata del governo del figlio di Gram, Helm Mandimartello, quando un signore del Dunland, Freca, e suo figlio, Wulf programmarono la distruzione dei Rohirrim. Questi ultimi alla fine vinsero, conquistando Isengard, e controllandola per conto di Gondor.Durante il tempo dell’Amministratore di Gondor Beren, Saruman il bianco riapparse improvvisamente dall’Est e si offrì di fare il guardiano di Isengard. Beren gli diede con piacere le chiavi di Orthanc, e Saruman vi si stabilì. Dopo di lui la valle divenne conosciuta come Nan Curunír, ossia "Valle dello Stregone".Durante la Guerra dell'Anello, Isengard divenne la base delle operazioni di Saruman contro i Rohirrim, ed egli insozzò la vallata, abbattendo gli alberi (e, nella versione cinematografica, costruendo una diga che bloccava l’Isen). La valle di Isengard venne deturpata con delle profonde cavità, usate per generare gli Uruk-hai e forgiare armi. Isengard divenne la dimora di innumerevoli Orchi e Uruk-hai, con i quali Saruman tentò di conquistare Rohan. Infine un’armata di Ent e Ucorni guidata da Barbalbero di Fangorn attaccò Isengard, prendendo la vallata, sebbene non potessero prendere Orthanc.Dopo aver preso la vallata, gli hobbit Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc vennero nominati i "guardiani della porta" e ricevettero la visita del re Théoden di Rohan, di Aragorn e di Gandalf davanti ai cancelli, venuti per rendere conto a Saruman del male fatto. Saruman venne affrontato, ma rifiutò il perdono offertogli da Gandalf, restando con il suo servo Grima Vermilinguo sotto la custodia di Barbalbero. Saruman fuggì da Isengard dopo la sconfitta di Sauron, sfruttando la pietà di Barbalbero.Durante la Quarta Era Isengard venne restaurata, e Barbalbero ripiantò molti alberi. Gli Ent distrussero il cerchio di mura, e nominarono la nuova foresta “Treegarth di Orthanc”. Sempre durante la Quarta Era, Orthanc divenne nuovamente una torre del Regno Riunito di Arnor e Gondor sotto il dominio del re Aragorn "Elessar".OrthancIl Pinnacolo di Orthanc'" è la "'Torre Nera di Isengard. Per Tolkien il nome è sia Sindarin "Monte Zanna", che Rohirric "Mente Astuta". È più probabile che l'ultimo sia il suo vero significato.Orthanc venne costruita alla fine della Seconda Era dai Númenóreani di Gondor a partire da un unico pezzo di roccia con un processo sconosciuto e poi rinforzata.Nessuna arma conosciuta è in grado di danneggiarla. Orthanc si eleva per circa 300m su cerchio di Agrenost, che gli uomini chiamano piana di Isengard, e alla sommità consta di quattro picchi aguzzi. L'unico ingresso si trova alla fine di una scalinata ed è sovrastato da una piccola finestra.Orthanc conteneva uno dei Palantir del Regno del Sud ed era protetta da un guardiano finché Isengard non venne abbandonata da Gondor. La Torre allora venne chiusa.Beren diede Isengard e anche le chiavi di Orthanc allo stregone Curunír detto dagli Uomini Saruman. Saruman ne fece la sua base operativa durante la ricerca dell'Unico Anello e l'attacco a Rohan durante la Guerra dell'Anello.Per quanto riguarda i guardiani di Orthanc, dopo che Saruman vi si stabilì è presumibile che fosse coadiuvato da uomini nella protezione della fortezza. Nel romanzo viene fornita una rapidissima descrizione di uno di questi; carnagione giallognola, statura relativamente bassa rispetto agli standard degli uomini, occhi obliqui e taglio oculare allungato.Questa descrizione sembrerebbe indicare una similarità di questi uomini con i nippo-cinesi, ma forse Tolkien non intendeva assimilarsi a questa odierna razza.NoteCittà e villaggi di ArdaRegni di ArdaCastelli e fortezze di ArdaIsengard
2,353,361
http://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Agostino_%28Brunelleschi%29
Sant'Agostino (Brunelleschi)."'Sant'Agostino"' attribuito a Filippo Brunelleschi, è una delle statue argentee a tutto tondo della decorazione laterale sinistra dell'altare di San Jacopo della cattedrale di Pistoia, datati al 1400-1401.L'opera fa parte della decorazione laterale dell'altare che venne composta all'inizio del XV secolo da Lunardo di Mazzeo, Piero di Giovanni e i giovani delle loro botteghe, tra cui Brunelleschi stesso. Assieme alla statua a tutto tondo di "San Giovanni evangelista" e i due busti dei profeti "Geremia e Isaia", sempre attribuite a Brunelleschi, sono le opere più antiche di Filippo che ci siano pervenute, oltre che l'unico saggio della sua arte di orafo, nella quale si applicò in gioventù.L'opera è caratterizzata da un inedito vigore espressivo, soprattutto nel volto con la composizione "all'antica" dei riccioli della barba, inoltre dialoga sapientemente con lo spazio circostante: il santo è ritratto mentre regge un libro e, inclinandosi, si gira e guarda in alto a destra, verso il centro dell'opera dove si trova la statua di San Jacopo. Sebbene l'ancheggiatura e il disporsi ritmico delle pieghe del panneggio siano stilemi di influenza tardogotica, l'esecuzione è elegante e raffinata, e la struttura corporea ben modellata e salda, che sembra preannunciare altre opere giovanili come il "San Pietro" di Orsanmichele.BibliografiaCollegamenti esterniSculture argenteeSculture su santiSculture di BrunelleschiSculture a PistoiaAgostino d'Ippona
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http://it.wikipedia.org/wiki/I_tredici_spettri
I tredici spettri."I tredici spettri" ("Thirteen Ghosts") è un film horror diretto da Steve Beck. È un remake di "I 13 fantasmi" (1960) di William Castle. Esso segue, a sua volta, il remake di un altro film di William Castle, "La casa dei fantasmi".TramaIn seguito ad un incendio che ha distrutto la casa e causato la morte di sua moglie, Arthur Kriticos (Tony Shalhoub), i suoi due bambini Kathy (Shannon Elizabeth) e Bobby (Alec Roberts), e la baby-sitter Maggie (Rah Digga) stanno lottando per sbarcare il lunario. Con un colpo di fortuna, Arthur eredita un imponente villa da suo zio Cyrus (Murray Abraham). La casa è costituita da pareti di vetro mobili su cui sono scritte frasi in latino.Malgrado la stranezza della casa, la famiglia è entusiasmata, fino al momento in cui Dennis Rafkin (Matthew Lillard), un nevrotico, che in passato lavorava per Cyrus, rivela che lo zio di Arthur era un cacciatore di fantasmi, e che ha imprigionato 13 spettri all'interno della casa. Arthur non lo crede fino al momento in cui i suoi due bambini spariscono, in seguito l'avvocato Ben Moss (JR Bourne), che li ha accompagnati, innesca il meccanismo che sigilla la casa e libera i fantasmi uno alla volta. Arthur e Dennis, muniti di vetri speciali che permettono loro di vedere i fantasmi, tentano di salvare i due bambini.Kalina Oretzia (Embeth Davidtz) è una rilasciatrice di spiriti e sostiene di essere entrata in casa attraverso un'apertura. Salva Arthur e sua figlia dallo Sciacallo e informa lui, Maggie e Dennis riguardo ai fantasmi, alla casa e al tredicesimo spettro, che è in grado di fermare tutti gli altri.Arthur apprende che la casa è in effetti una macchina, costruita per il solo scopo di aprire "L'occhio dell'inferno". Cyrus (che è ancora vivo) e Kalina, (che risulta essere la sua socia [e possibile amante]) hanno l'intenzione di far sacrificare Arthur per salvare la sua stessa famiglia, che renderebbe Arthuril tredicesimo fantasma e (invece di fermare la macchina) porta il suo programma a compimento. Tuttavia, Cyrus uccide Kalina, schiacciandola fra due pareti e quando Arthur sta per sacrificarsi, Maggie rompe la parte dei funzionamenti interni della macchina ed i fantasmi (tranne l'amante sfiorita, la moglie del Arthur) accendono Cyrus, gettandolo in una girobussola tagliente. Arthur allora può salvare i suoi bambini, e tutti i fantasmi vanno via (poiché la casa ora viene fatta esplodere) eccetto la moglie del Arthur, che rimane per salutare la sua famiglia. In seguito la scena si sposta di nuovo su Maggie, la quale dice che ha chiuso col mestiere di babysitter. Il tutto racchiuso in una scena che, finalmente, tira su di morale.Gli spettriI dodici fantasmi che compongono lo "Zodiaco nero" hanno tutti una propria storia e mentre questi non sono stati descritti nel film, la produzione e le squadre di trucco li hanno usati come guida di riferimento. Tutti i fantasmi sono stati contenuti in prigioni di vetro e sono stati catturati con l'aiuto del sensitivo Rafkin, che li localizzava per dare vantaggio a Cyrus.Il primogenito è il fantasma di un bambino chiamato Billy Michaels, che era ossessionato dai film western. Non ascoltando il consiglio dei suoi genitori, giocò a cowboys e agli indiani con un arco e una freccia veri. La freccia che lo ha ucciso ha perforato la parte posteriore della testa.Il Torso è il fantasma di un giocatore d'azzardo chiamato Jimmy Gambino. Perdendo tutto a poker, provò a ingannare sulla sua scommessa e fuggì. La gente, a cui doveva dei soldi, prese Gambino e lo tagliarono in parecchie parti, avvolte nel cellofan e facendo uscire il corpo."'3. La donna strangolata'" (Laura Mennel)La donna strangolata era una cheerleader, che, dopo aver tradito il suo fidanzato passato al ballo di fine anno scolastico, fu strangolata da lui e successivamente venne trovata sepolta nel campo da football.L'amante sfiorita è Jean Kriticos, la moglie di Arthur. Ha provato a salvare i suoi bambini dal fuoco della casa che ha cambiato le vite della sua famiglia e benché ci fosse riuscita, bruciò malamente. Venne portata in ospedale e morì lì."'5. Il principe straziato'" (Craig Olejnik)Il principe strappato è il fantasma di Royce Clayton, che era una stella del baseball. Ha sfidato un ingrassatore ad una corsa di resistenza e rimase ucciso in un incidente."'6. La principessa adirata'" (Shawna Loyer)La principessa arrabbiata è Dana Newman, che provava costantemente a raggiungere la perfezione con il suo aspetto, malgrado fosse già bellissima. Alla fine rinunciò dopo aver provato ad eseguire la chirurgia estetica su se stessa. Si accecò casualmente e alla fine si tagliò i suoi polsi. Fu trovata con decine di sfregi inflitti da sè. Il film accenna che si uccise per un altro motivo (nella scena quando compare nella stanza da bagno, si vede la frase sul pavimento, scritta col sangue, "Mi dispiace"; i sottotitoli inoltre rivelano che il discorso vago e di sibilo che annuncia il suo arrivo è lei che bisbiglia "sono spiacente"). “Sono spiacente„ potrebbe anche essere un'espressione dell'eccedenza di rammarico per aver commesso il suicidio, piuttosto che le scuse per qualcos'altro.La pellegrina è il fantasma di Isabella Smith, una donna inglese che viaggiò attraverso l'Atlantico e si stabilì in Inghilterra. Era una separatista e questo la isolò dalla vita cittadina e sociale. Venne accusata di stregoneria e venne condannata al rogo e messa alla gogna."'8. & 9. Il grande bambino e la madre terribile'" (C. Ernst Harth and Laurie Soper)La madre terribile è il fantasma di Margaret Shelburne, che era un'attrazione da circo dovuto al suo essere alto soltanto 90 cm. Venne violentata "dall'uomo alto" e diede alla luce un bambino, Harold che pesava oltre 136 chilogrammi.Harold venne viziato dalla madre, che lo allevò per essere la sua protezione e per esigere la vendetta sugli altri membri del circo che la rapinavano per scherzo. Quando egli raggiunse i colpevoli, trovò sua madre soffocata casualmente fino alla morte dalla borsa in cui era rinchiusa. Harold, in preda alla collera, prese un'ascia e uccise il gruppo di assassini. Successivamente, quando il proprietario del circo ha scoperto cosa aveva fatto Harold, ordinò alla gente di fare a pezzi Harold.Il martello è il fantasma di un fabbro, George Markley, che ha vissuto in una piccola città nel 1890. Fu cacciato dalla città in seguito a un'accusa di furto. Infuriato, rintracciò le persone responsabili dell'uccisione di sua moglie e dei capretti e li martellò fino alla morte. I cittadini lo bloccarono, infilzarono il suo corpo con grandi chiodi e tagliarono la sua mano, sostituendola con il suo martello.Lo sciacallo (The Jackal) è Ryan Kuhn, un paziente psicotico mentale con l'inclinazione di aggredire le donne. Era perennemente in una camicia di forza ed aveva una gabbia di metallo bloccata intorno alla sua testa. Dopo quel periodo, crebbe deformato e restìo al contatto umano. Fu l'unica vittima di un incendio scoppiato nell'asilo; ma preferì correreverso le fiamme piuttosto che farsi salvare e di conseguenza essere toccato.Il Moloch era un serial killer chiamato Horace "Breaker" Mahoney. Alto 2 metri, trainò gli automobilisti nel suo sfasciacarrozze dove li ha assassinati, fecendoli a pezzi con le sue sole mani nude. Essendo impossibile affrontarlo in un combattimento, i suoi inseguitori optarono per un metodo più sicuro e lo freddarono con una grandine di pallottole.Collegamenti esterniFilm horrorFilm remakeThirteen Ghosts (2001 film)
615,652
http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_delle_Asturie_%281934%29
Rivoluzione delle Asturie (1934).Asturian miners' strike of 1934La Rivoluzione delle Asturie del 34 fu una insurrezione di differenti forze della sinistra anarchica e comunista asturiana il cui obiettivo era l'abolizione della Costituzione Repubblicana del 1931 e l'instaurazione di un regime socialista. Questa rivolta ebbe luogo all'interno di un processo più ampio della primavera del 1934 in Spagna conosciuto come Rivoluzione del 1934.Il motore principale furono i minatori, altamente sindacalizzati nelle Asturie, che il 5 ottobre del 1934 presero le armi e in pochi giorni riuscirono ad ottenere il controllo della regione disarmando la Guardia Civil e proclamando ad Oviedo la Repubblica Socialista Asturiana. I generali Goded e Franco, incaricati dal governo centrale di reprimere la rivolta, sconfissero i minatori dopo una dura serie di scontri il 18 ottobre. La repressione lasciò sul campo da cinquecento a 3 mila rivoltosi e ci furono oltre 30 mila arresti.Voci correlateStoria contemporanea europeaAsturian miners' strike of 1934
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http://it.wikipedia.org/wiki/EasyPHP
EasyPHP.EasyPHP'" è una piattaforma di sviluppo Web, che permette di far funzionare localmente (senza connettersi ad un server esterno) degli script PHP.EasyPHP non è solo un software, ma un ambiente di sviluppo comprendente due server (un server Web Apache e un server di basi di dati MySQL), un interprete di script PHP e un amministratore di database MySQL con interfaccia grafica chiamato phpMyAdmin.Dispone di un’interfaccia d’amministrazione che permette di gestire gli utenti, l’avvio e lo spegnimento dei server.Permette di installare in un volta sola tutto il necessario per iniziare lo sviluppo locale di PHP.Il server Apache crea automaticamente di default un dominio virtuale (in locale) all’indirizzo di localhost (http://127.0.0.1)EasyPHP può essere utilizzato come applicazione portatile, per esempio attraverso una chiave USBLa versione 5.2.10 apporta le nuove versioni dei suoi componenti:La versione 5.3.1 apporta le nuove versioni dei suoi componenti:Il software ha l'enorme vantaggio di installare tutti i software necessari per la progettazione e il funzionamento di un sito web in locale.È possibile vedere le pagine progettate semplicemente digitando l'indirizzo:http://localhost nella barra degli indirizzi del proprio browser.ComponentiCollegamenti esterniFramework per applicazioni webLinguaggi di scriptingPHPEasyPHP
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http://www.autoblog.it/user/garibaldi
io lavoro in una azienda che per scelta ha deciso di dotarsi solo di auto aziendali italiane. Tutti i miei colleghi che hanno "dovuto" prendere la Croma erano restii, vista la linea dell'auto, 6 mesi dopo nessuno di loro erano disposti a cambiare la croma con un'altra macchina. Tutti dicono che è la migliore macchina che abbiano avuto, che è molto confortevole, che 800 km in un giorno non li senti che dentro ci hanno caricato l'impossibile, etc etc etc. Ilpunto debole era ed è l'estetica, con questo restiling l'hanno milgiorata, ma non è a livello di station più affascinanti di pari categoria, vedi nuova mondeo. Chi ha una croma ne compra un'altra, speriamo che per la prossima generazione si riesca a salvare la qualità di questa serie aggiungendo una linea più piacevole e sportiva.
2,075,214
http://it.wikipedia.org/wiki/Ewa_Podle%C5%9B
Ewa Podleś.La Podleś possiede un'estensione vocale notevolissima che le consente di raggiungere picchi di carattere decisamente sopranile come il do5 e possiede altresì un'agilità vocale davvero ragguardevole.Dopo aver studiato con Madame Bolechowskag presso l'Accademia di Musica di Varsavia, la Podles fece il suo debutto sul palcoscenico come Dorabella nel "Così fan tutte" di Mozart nel 1975.La Podleś ha da allora cantato in tutti i principali teatri della scena mondiale, anche se non molto frequentemente in Italia, ed ha spaziato in un repertorio eccezionalmente vasto che parte dall'opera barocca, Haendel soprattutto ("Rinaldo", "Giulio Cesare in Egitto", "Rodelinda"), passa attraverso Rossini, in tutte le parti contraltili, serie e buffe, Verdi, in quasi tutti i principali ruoli da mezzosoprano/contralto (Azucena, Ulrica, Eboli), addirittura Wagner (Erda) e Richard Strauss (Klytämnestra), ed arriva fino al repertorio russo e alle canzoni di Shostakovich.La Podleś vive a Varsavia con il marito Jerzy Marchwinskind, noto pianista.Links con siti esterniPersonalità legate a VarsaviaEwa Podles
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lul%C3%B9_l%27angelo_tra_i_fiori
Lulù l'angelo tra i fiori.è un anime giapponese del 1979 prodotto dalla Toei Animation e trasmesso dalla TV Asahi nello stesso anno. In Italia è stato trasmesso nel 1981 per la prima volta, e replicato successivamente nel 2004 su Italian Teen Television e nel 2007 da Boing.Nella serie italiana la sigla iniziale è cantata dai Rocking Horse.Alla serie nel 1980 è seguito il film d'animazione (OAV) dal titolo "Hana no Ko Runrun Konnichiwa Sakura no Sono".TramaIn un tempo remoto gli spiriti delle piante vivevano in armonia con l'umanità, fino a quando negli umani cominciò gradualmente a nascere avidità e crudeltà. Questo fatto spinse gli spiriti delle piante a migrare verso un altro mondo che soprannominarono "Stella dei Fiori". Parte della loro eredità rimase comunque in quei terrestri che avevano conosciuto il vero significato dell'amore e della bontà. Al fine di poter far salire al trono il nuovo sovrano della "Stella dei Fiori", vengono mandati sulla Terra due spiriti dei fiori, Nubo e Cat (Dundù e Nanà in Italia), sotto le sembianze di un cane e un gatto parlanti, per trovare la persona che, grazie a tali caratteristiche, avrebbe potuto ritrovare il "Fiore dei Sette Colori" unico mezzo per poter avviare la successione.È in Francia che i due folletti incontrano Lulù, una giovane orfana, discendente sia dagli spiriti dei fiori che dagli umani, che vive con i suoi nonni poprietari di un negozio di fiori. Il giorno del suo quindicesimo compleanno Dundù e Nanà chiedono alla ragazza di unirsi a loro nella ricerca del prezioso fiore, svelandole quindi l'esistenza della "Stella dei fiori" e della sua reale natura. Accettando l'incarico, spinta anche dai suoi premurosi nonni, a Lulù viene regalata una spilla magica, dono del Re della "Stella dei Fiori", grazie alla quale potrà essere in grado di acquisire capacità professionali a seconda delle esigenze del momento. Unico requisito per il suo pieno funzionamento è quello di trovare ogni volta un fiore da far riflettere nello specchietto della spilla senza il quale l'oggetto non sembra potersi attivare.Inizia così il lungo viaggio che porterà Lulù e i suoi due compagni a girare per tutta l'Europa e in cui non mancherà di conoscere e aiutare svariati personaggi che incontrerà sul suo cammino.Lulù, Dundù e Nanà non sono però gli unici a cercare il fiore; i tre sono infatti continuamente seguiti e perseguitati da una maldestra coppia di furfanti, composta dall'egoista fata Togenicha e il suo servo Yavoque, un procione antropomorfo, che sembra un grasso e basso uomo mulato in bombetta, ombrello e doppio petto, finché non si leva il cappello che scopre le orecchie da procione e non gli esce la coda a strisce dai pantaloni nei momenti meno opportuni (spec. quando si trasforma in qualcun altro, per imbrogliare Lulù).Togenicha, che appartiene alla malvagia tribù del fiore spinoso, vorrebbe impossessarsi del prezioso fiore per poter così regnare sulla "Stella dei Fiori" e si tiene pronta a rubarglielo a Lulù qualora questa lo ritrovi, quindi ogni volta che la ragazzina ed i suoi amici si troveranno ad aiutare qualcuno incappato sulla loro strada, Togenisha e Yavoque, faranno di tutto per costringerla a tornare sulla ricerca del fiore anche a costo di sbarazzarsi del malcapitato di turno. Spesso e volentieri, Togenicha ricorre ai suoi poteri magici, che gli consentono di scatenare una tromba d'aria denominata "vento del polline", ma più ne fa uso e più le crescono le rughe d'espressione sul viso.I tre protagonisti verranno inoltre aiutati da Serge (Celi in Italia), un misterioso giovane fotografo che, alla fine di ogni avventura, regala alle persone aiutate da Lulù dei semi di fiore per ricordargli, attraverso il linguaggio dei fiori, la simbolica lezione imparata.Giunta a circa metà viaggio, Lulù si trova suo malgrado a rompere per caso la spilla floreale cadendo da un tronco a strapiombo su di una cascata per salvare la vita di Celi. Svenuta nel fiume la ragazza verrà risvegliata e salvata dallo stesso spirito di Celi il quale, donandogli una nuova spilla, che stavolta coincide con lo stesso stemma reale, l'avverte che, se questa dovesse mai perdersi o rompersi, non solo la sua vita sulla Terra finirebbe, ma non sarebbe nemmeno più in grado di tornare sulla "Stella dei Fiori".Verso la fine della storia, dopo rocambolesche avventure per tutta Europa, Lulù sarà costretta ad abbandonare il viaggio per poter tornare dal nonno che viene a sapere essersi ammalato. Tornata in Francia la ragazza scopre che ognuna delle persone che aveva aiutato, avevano spedito al suo negozio parte di quei semi di fiore regalatigli da Celi, e che premurosamente i nonni avevano piantato nel loro giardino per poterli far crescere come segno di ringraziamento e ricordo del posto in cui Lulù era stata. La commozione della ragazza è grande ma la missione non è stata portata a termine e la rabbia di Togenisha e Yavok non si fanno aspettare: i due furfanti cercano di devastare l'intero giardino con una ruspa, fino a quando il fatidico "Fiore dai sette colori" sboccia nello stesso giardino immerso fra gli altri, probabilmente grazie all'energia scaturita dall'affetto di tutti i semi spediti a Lulù. Togenicha tenta di impossessarsene, richiamando il solito vento del polline, ma questo gli si rivolta contro, perché lei e il suo fedele uomo-procione vengono spazzati via da una luce abbagliante sprigionatasi dal magico fiore; Togenisha e Yavoke escono di scena per ricomparire solo alla fine della storia.Ora Lulù è finalmente pronta per andare sulla "Stella dei fiori" a riportare il miracoloso fiore alla famiglia reale. Giunta nel regno attraverso una vera e propria carrozza 'cenerentolesca', Lulù scoprirà che l'erede al trono della "Stella dei Fiori" non è altri che lo stesso Celi, il quale chiederà a Lulù di sposarlo. La ragazza sorpresa ma esitante deciderà di rinunciare al trono, pur amando il ragazzo, perché troppo legata ai propri nonni. I due sembrano destinati a dividersi fino a quando, Celi, per amore della ragazza, deciderà di lasciare il trono al fratello minore potendo così sposare Lulù e vivere sulla Terra con lei impegnandosi a far sì che sempre più gente ami i fiori. La stessa Togenisha, ignara di chi fosse il principe, ormai delusa dalla "Stella dei Fiori" deciderà di tornare sulla Terra con Yavok per provare a trovare dei nuovi seguaci.SiglePersonaggi e DoppiaggioIl doppiaggio italiano è stato eseguito presso lo studio CITIEMME Registrazioni sonore sotto la direzione di Isa Barzizza. I dialoghi italiani sono di Franca Milleri.EpisodiTitoli internazionaliCollegamenti esterniAnime per titoloMahō shōjoSerie televisive animeShōjoHana no Ko Lunlun
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http://it.wikipedia.org/wiki/Viguzzolo
Viguzzolo.Viguzzolo'" (in piemontese "Vigseu") è un comune della Provincia di Alessandria situato sulla destra del torrente Grue, nella pianura in prossimità della sua confluenza nello Scrivia.StoriaGià citato in documenti del IX secolo, fu libero comune e nel 1278 ottenne la cittadinanza tortonese. Entrò con Tortona nei possedimenti viscontei. Con l'avvento degli Sforza, fu costretto a pubblica sottomissione, sotto la minaccia di distruzione.Concesso in feudo ai Fogliani di Piacenza nel 1468, restò a questa la famiglia anche dopo il passaggio ai Savoia.AmministrazioneEvoluzione demograficaMonumenti e luoghi di interesseParrocchiale dell'AssuntaLa parrocchiale dell'Assunta è un ampliamento (1598-1603) dell'oratorio di san Bartolomeo. La facciata barocca presenta un portale con timpano spezzato; l'interno a tre navate conserva un altar maggiore proveniente dalla chiesa di san Marziano in Tortona.È presente anche un oratorio con un gruppo di animatori e di educatori che impegna i bambini e i giovani a compiere un cammino di crescita cristiana, con l'aiuto di Suore della Carità a servizio della comunità, che sono d'esempio e di guida per la formazione giovanile.Monastero dell'Annunziata.Il Monastero dell'Annunziata risale al XV secolo, ospitò monache dell'ordine e della regola di Sant'Agostino. Ricco di beni e di possedimenti, restaurato e abbellito nella seconda metà del XVII secolo, fu soppresso nel 1770 da papa Clemente XIV. Oggi è sede municipale, delle scuole e della biblioteca civica.Pieve di santa Maria.La pieve di santa Maria è il monumento più importante di Viguzzolo. Costruzione romanica semplice, a tre navate, con tre absidi semicircolari e tetto a doppio spiovente. La facciata, decorata da archetti pensili divisi irregolarmente da lesene, presenta una porta ad arco a tutto sesto, e un occhio circolare, probabilmente costruito, come il piccolo campanile a vela, in epoca successiva.All'interno le navate sono divise in quattro campate di pilastri di forma quadrangolare con semicolonne addossate e contrapposte. Nella navata di destra si apre l'accesso alla cripta costituita da tré piccole navate scandite da colonnine e capitellini di pietra che reggono volte a crociera.Immagini della pievePersonalità legate a ViguzzoloComuni della provincia di AlessandriaViguzzolo
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http://it.wikipedia.org/wiki/Festivit%C3%A0_%28Grecia_antica%29
Festività (Grecia antica).Si elencano le principali festività dell'antica Grecia, ossia quei giorni in cui nella Grecia antica, soprattutto ad Atene, si celebravano delle feste religiose o civili.Classificazione delle festivitàIl numero della festività nell'antica Grecia era enorme, in particolare ad Atene. Anche nel caso delle feste religiose, ogni città greca aveva le proprie, e ogni divinità poteva essere onorata con più feste anche nella stessa città.In base all'ambito geografico.In base all'oggettoFestività religioseLa lista delle festività religiose nell'antica Grecia potrebbe essere lunghissima; di molte festività, tuttavia, spesso conosciamo solo il nome. Fra le principali festività:Durante le maggiori festività i tribunali erano chiusi non potevano essere eseguite esecuzioni capitali. Non sempre tuttavia ci si asteneva dal lavoro. Per es., durante le Tesmoforie, festività riservate alle donne che nell'antica Grecia erano escluse dalla vita pubblica, si continuava a lavorare; nelle festività in cui ci si asteveva dal lavoro, per esempio durante le Apaturie, i giorni di riposo completo venivano detti "ieromeni", ossia giorni sacri.Nome dei mesiNumerose festività avevano fornito il nome dei mesi nell'antica Grecia. Per es., nel calendario attico:BibliografiaNoteSocietà dell'antica GreciaFestività della Grecia classica|*
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http://www.webmasterpoint.org/news/archivio-dna-cittadini-italiani-nel-2010-legge-approvata_p34204.html
Spetterà ora alla Polizia di Stato completare, entro l’estate del 2010, la mappatura dei profili di tutte le persone detenute o sottoposte a misure alternative al carcere, quali il regime di custodia cautelare o gli arresti domiciliari, compresi gli individui arrestati in flagranza di reato o sottoposti a fermo. Nell’archivio finiranno anche i dati genetici e le impronte digitali raccolte sui luoghi dei delitti, così come saranno memorizzati i profili di persone scomparse o di cadaveri non identificati. Il prelievo forzoso del campione non potrà essere eseguito in numerosi casi, tra i quali i reati fallimentari e tributari.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_di_Conisburgh
Riccardo di Conisburgh.OrigineFiglio minore, terzogenito (secondo maschio) di Edmondo di Langley, primo duca di York (figlio maschio quintogenito di Edoardo III d'Inghilterra) e di Isabella (1355 - 1392), terzogenita del re di Castiglia e León, Pietro I e della moglie segreta Maria di Padilla. La sorella di Isabella, Costanza di Castiglia (1354 - 1394), aveva sposato Giovanni di Gand, primo duca di Lancaster, figlio maschio quartogenito di Edoardo III d'Inghilterra, quindi fratello di Edmondo di Langley.BiografiaNel 1402, alla morte del padre, suo fratello maggiore, Edoardo di Norwich, gli succedette come secondo duca di York.Riccardo, nel maggio 1406, sposò la cugina Anna Mortimer, figlia dell'erede al trono inglese, il conte di March, Ruggero Mortimer (1374-1398) e di Eleonora Holland (1373-1405), figlia di di Tommaso Holland, 1º conte di Kent. Inoltre Anna era la sorella dell'attuale conte di March, Edmondo Mortimer, erede al trono inglese negli anni 1398 e 1399, che dopo l'ascesa al trono di Enrico di Lancaster (Enrico IV), era tenuto in custodia dalla famiglia Lancaster.Rimasto vedovo di Anna, morta in seguito al parto del secondogenito, Riccardo di York, nel 1411, in seguito Riccardo sposò, in seconde nozze, Maud (Matilde) Clifford, figlia di Thomas de Clifford 6º Barone Clifford e della moglie Elizabeth de Ros divorziata da John Neville 6º signore di Latimer,Riccardo, nel corso del 1414, era divenuto conte di Cambridge; la contea gli era stata assegnata da suo fratello, Edoardo di Norwich.Dopo che, alla morte di Enrico IV, nel 1413, il figlio e successore, Enrico V, aveva fatto liberare il cognato di Riccardo, Edmondo, conte di March, restituendogli tutte le sue proprietà, Riccardo di Conisburgh, nel luglio 1415, con altri nobili aveva organizzato una congiura, che si proponeva di porre Edmondo sul trono al posto di Enrico V. Edmondo fu messo a parte del piano, ma, colto da un grave senso di colpa, corse a riferire il tutto al re, Enrico V, che perdonò Edmondo ma Riccardo di Conisburgh, assieme a Thomas Gray e Henry Scrope di Masham, venne condannato a morte per alto tradimento. Riccardo, privato di tutti i suoi titoli e beni, fu mandato al patibolo, il 5 agosto di quello stesso anno, a Southampton Green, Hampshire.Il suo figlio maschio, Riccardo di York, di circa quattro anni, pochi mesi dopo l'impiccagione del padre, divenne il terzo duca di York, per l'avvenuta morte, nella battaglia di Azincourt, del fratello di Riccardo di Conisburgh, il secondo duca di York, Edoardo di Norwich, che non aveva lasciato eredi legittimi.Dopo la morte per peste, avvenuta in Irlanda, all'inizio del 1425, dell'altro zio, Edmondo Mortimer, anche lui senza eredi legittimi, il quattordicenne, Riccardo di York, l'unico figlio maschio di Riccardo e di Anna (l'unica dei fratelli di Edmondo ad avere avuto discendenza), divenne anche conte di March e conte dell'Ulster e in seguito (verso il 1450) avanzò le sue pretese al trono inglese, che portarono alla guerra delle due rose.Matrimonio e figliRiccardo da Anna Mortimer ebbe due figli:NoteBibliografiaVoci correlateConti Pari d'Inghilterra|CambridgePersone giustiziate per decapitazioneYorkRichard of Conisburgh, 3rd Earl of Cambridge
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http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Zipf
Legge di Zipf.Viene detta legge di Zipf'" una legge empirica che descrive la frequenza di un evento [Formula 1] facente parte di un insieme, in funzione della posizione [Formula 2] (detta "rango") nell'ordinamento decrescente rispetto alla frequenza stessa di tale evento.Il linguista George Kingsley Zipf la descrisse nel 1949 in "Human Behaviour and the Principle of Least-Effort" (Comportamento umano e il principio del minimo sforzo).I campi di applicabilità della legge di Zipf sono svariati, e sono anche esistite tendenze di pensiero che l'hanno addirittura proposta come la controparte della distribuzione gaussiana nell'ambito delle scienze sociali. In realtà come le distribuzioni nelle scienze naturali non seguono sempre un andamento gaussiano, tanto meno le distribuzioni delle scienze sociali o degli eventi correlati all'attività umana possono essere precisamente inquadrate negli andamenti iperbolici della legge di Zipf. Esistono tuttavia casi in cui i risultati previsti dalla legge di Zipf sono fortemente verificati dai dati osservati; fra i più famosi senz'altro vi sono quelli che considerano le frequenze delle parole negli scritti, o quelli che analizzano la distribuzione della popolazione nelle varie città di uno stato. Questi ultimi esempi sono stati approfonditamente analizzati e documentati dallo stesso Zipf nei suoi più famosi scritti. In campo economico la legge di Zipf si adattabene a rappresentare la situazione di produttività delle varie compagnie che operano in un medesimo settore. Se si rappresenta la produttività di una azienda in funzione del sua posizione di classifica si ottiene l'andamento iperbolico della legge di Zipf. Questo fatto era stato, del resto, già osservato alla fine del'800 dall'economista Vilfredo Pareto.Più in generale la legge di Zipf può essere riformulata come:con [Formula 11] costante positiva prossima a 0 (per [Formula 12] si rientrerebbe nella distribuzione casuale, cioè nell'equiprobabilità)Aspetti teoriciLa legge di Zipf e la funzione zetaUsando la legge di Zipf più generale il termineè la funzione zeta di Riemann [Formula 14]Zipf, Mandelbrot e ShannonBenoît Mandelbrot dimostrò negli anni cinquanta che simili leggi possono essere dedotte a partire dalla teoria dell'informazione di Claude Shannon.La legge dinamica indica come massimizzare l'utilità di un canale massimizzando l'entropia utilizzando preferibilmente i simboli meno costosi (p. es. nel codice morse la frequente lettera "e" è codificata con un singolo punto, mentre la meno frequente lettera "x" è rappresentata da una linea, due punti e una linea (-..-). Il codice di Huffman applica tale legge dinamica.Mandelbrot fa l'ipotesi che il costo di utilizzo sia direttamente proporzionale al costo di memorizzazione, dopo averlo constatato su tutti i dispositivi che ha osservato, dalla scrittura contabile fino ai computer.Eliminando il costo tra le due equazioni si ritrova una famiglia di equazioni che legano la frequenza di una parola al suo rango affinché il canale venga utilizzato in maniera ottimale. Questa ulteriore generalizzazione, detta pure legge di Mandelbrot'" è data daÈ stato osservato come nella maggior parte delle lingue esistenti il parametro all'esponente "a" sia prossimo a 1,1 e 1,2, mentre nel linguaggio dei bambini si approssima a 1,6.Rappresentando le leggi di Zipf e di Mandelbrot in un sistema cartesiano con le coordinate log-log, allora la legge di Zipf corrisponde ad una retta, mentre la legge di Mandelbrot mostra una gobba.La legge di Zipf e le variabili casualiUna interpretazione della legge di Zipf come variabile casuale è data dalla variabile casuale Zeta, per questo motivo detta pure variabile casuale di Zipf. L'equivalente continuo è la variabile casuale Paretiana.Casi simili sono considerati la legge di Bradford, lavariabile casuale di Yule e la legge di Benford.AnalogieIl rapporto esistente tra le leggi di Zipf e di Mandelbrot è simile a quello esistente tra la legge di Mariotte e quella di van der Waals, considerato che in entrambi i casi un fattore di correzione (il parametro "a" nel caso della legge di Mandelbrot) permette di approssimare i dati osservati con i valori teorici, rappresentando un qualche cosa di "incomprimibile".Tipi di raccolte di dati assunte a sostegno della leggeCollegamenti esterniVoci correlateTeoria della probabilitàLinguistica computazionaleZipf's law
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http://piombino.blogolandia.it/2009/02/10/ci-congratuliamo-con-litis-pacinotti-di-piombino-ma/
Ci abbiamo fatto l’abitudine, come raccontavo qui e qui , ma questo non significa che sia una vista particolarmente consolante. Eppure pareva proprio che i fondi per sanare questa incresciosa situazione finalmente fossero stati stanziati: almeno così risultava dal sito della Provincia (prego notare la data dell’articolo: 17 gennaio 2008). Ora, che cosa leggo (Il Tirreno, venerdì 6 febbraio) nell’articolo scritto dal volenteroso Alessandro Toncelli (fra l’altro ex alunno del Liceo e già collaboratore del glorioso HPC, il giornale degli studenti liceali, del quale fui a suo tempo coordinatrice), in occasione dell’inaugurazione del laboratorio dell’ITIS? Riporto testualmente: «Davanti all’ingresso [del Liceo], poi, è ancora visibile “la piscina”, ovvero la struttura perennemente allagata che doveva essere la palestra della scuola. “Siamo consapevoli di questa situazione – assicura l’assessore Cioni – ma purtroppo il costo delle opere è così alto da rendere per il momento impossibile la loro realizzazione. Il governo ha predisposto uno studio del caso, e mi auguro che a questo segua un finanziamento, in modo da poter intervenire». Uno studio del caso? Un caso che dura da ventuno (VENTUNO) anni? E di grazia, se non sono indiscreta, i 160.000 euro che si dicevano stanziati per la riqualificazione del villaggio scolastico che fine hanno fatto? Che cosa è accaduto?Tanto più che l’assessore Laura Bandini, proprio in occasione dell’inaugurazione del laboratorio del Pacinotti, ha affermato (cito sempre dal “Tirreno”): “Del resto in un istituto come questo i laboratori sono indispensabili per l’insegnamento della chimica e della fisica, e anche se i tagli del governo vanno contro questa direzione, abbiamo voluto fare in modo che tutto il peso non cadesse sulle spalle degli insegnanti”. Giustissimo, per carità. Ma laboratori, palestra e quant’altro sono indispensabili anche per la nostra scuola, per quanto riguarda sia la sezione classica sia la sezione scientifica: e il Liceo, peraltro, conta più di quattrocento alunni. Le spalle degli insegnanti sono sicuramente forti anche da noi, ma fino a un certo punto. Non tanto, comunque, da reggere l’implicito confronto, negativo per quanto ci riguarda, che l’articolo sul “Tirreno”, certo involontariamente, suggerivaProprio giorni fa, nell’ultimo collegio dei docenti, ribadivamo quanto fosse inidoneo tenere le assemblee studentesche presso la palestra del Perticale: pur con le migliori intenzioni, già dal primo gradone non si riesce davvero a capire quanto si dice. La conseguenza, inesorabile e prevedibile, è che progressivamente i ragazzi sempre più si disinteressano, rinunciano a parteciparvi, le disertano. Poco male, si dirà: i Decreti delegati sono retaggi obsoleti e anacronistici di altri tempi, tempi ideologizzati che hanno lasciato il posto al nuovo trend del rampantismo individualista e qualunquista. Ebbene, signori, noi crediamo – fermamente crediamo – che la scuola pubblica e libera debba rimanere anche presidio di un modello umano differente, per quanto inattuale: quello di chi si sente chiamato ad assumersi responsabilità, a partecipare, a impegnarsi per il bene della collettività, della comunità, a partire da quella scolastica. Questo dovere politico, di una politica giocata in chiave autorevole come servizio rivolto a vantaggio di tutti, per noi fa la differenza nella formazione di uomini capaci di cittadinanza attiva e di autentico senso civico. E, per noi, questo esercizio genuino di civiltà lo si apprende a partire dagli anni della formazione liceale: le assemblee studentesche, perciò, sono il luogo deputato ad addestrare attivamente tale apprendistato politico ed umano. In tal senso, riteniamo che l’esigenza di un luogo idoneo all’esercizio consapevole della cittadinanza, un luogo che possa accogliere iniziative a vario titolo di rilevanza culturale, sia una priorità non solo della nostra scuola, ma della comunità piombinese tutta.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sechium_edule
Sechium edule.Il Chayote'" ("Sechium edule"') è una specie della famiglie delle Cucurbitacee, originaria del Sud America e coltivata nei paesi dell'area costiera del continente e nelle isole. Il maggior esportatore di Chayote è la Costa Rica. È conosciuto anche in Italia, dove è chiamato impropriamente "Patata spinosa", "melanzana spinosa", "melanzana americana", "zucchina spinosa", "lingua di lupo": in realtà è corretto chiamarlo con il suo nome italianizzato dal nome scientifico Sechium Edule (quindi Sechio) oppure col nome spagnolo chayote.DescrizioneIl chayote è un ortaggio di forma ovoidale che può raggiungere i 15 cm di altezza; il colore superficiale può andare dal verde scuro (quando il Chayote è acerbo) fino al giallognolo (Chayote maturo e dunque commestibile). Presenta una parte interna più bianca, che rappresenterebbe il suo seme: in realtà la definizione è impropria perché in questo caso il seme è un tutt'uno con l'ortaggio e non può essere in alcun modo separato e reimpiantato.Presenta alcune volte delle caratteristiche escrescenze aghiformi che la rendono molto riconoscibile e particolare. Il Chayote è commestibile, come anche le sue foglie e le sue radici che alla fine della primavera possono essere trattate come asparagi e quindi anche conservate sott'olio o sott'aceto.RiproduzioneLa particolarità di questo ortaggio è la riproduzione: è una pianta vivipara, cioè non si riproduce tramite il seme (che abbiamo detto già detto essere indivisibile dal Chayote), ma tramite lo stesso frutto, che va interrato appena sotto la superficie della terra.Il chayote presenta sia elementi maschili che elementi femminili, e la riproduzione avviene (come per le zucche) tramite impollinazione. L'impollinazione può essere sia naturale (insetti) sia manuale (intervento umano). Distinguere tuttavia i fiori maschili dai femminili è pressoché impossibile, dunque quasi sempre la riproduzione avviene tramite l'uso di insetti.Uso e proprietà del ChayoteIl chayote è usato in cucina come una normale zucchina: di solito viene fritto e condito con sale (indispensabile a causa del sapore molto dolciastro dell'ortaggio), stufato o bollito e condito come un'insalata, o ancora abbrustolito come contorno, specialmente per carni rosse; gustosissimo in agrodolce, lo si può usare addirittura candito per torte e dolci in genere.Le proprietà del Chayote sono numerose: contiene molta vitamina C e numerosi amminoacidi; ha effetti diuretici, previene l'arteriosclerosi, l'ipertensione e dunque gli infarti. Favorisce lo scioglimento dei calcoli renali.CucurbitaceaeFlora dell'America meridionaleOrtaggi da fruttoChayote
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http://sovicille.blogolandia.it/2009/11/06/esercitazione-di-protezione-civile-domenica-811/
“Nessuna situazione di pericolo, nessun allarme. I cittadini – afferma il Prefetto di Siena, Gerarda Maria Pantalone – non dovranno preoccuparsi se vedranno grande movimento di mezzi di soccorso e posti di blocco lungo le strade che conducono al Pian dei Mori, a Sovicille e a Rosia e udiranno le sirene di emergenza. Si tratterà solo di un’esercitazione di protezione civile che servirà a rendere più sicuro il nostro territorio. Un test approfondito, quindi, sull’organizzazione e l’efficienza della macchina operativa preposta alla prevenzione dei pericoli e al soccorso della popolazione. L’esercitazione servirà, infatti, a verificare la “qualità” del piano di emergenza esterno, predisposto proprio per questa azienda dalla Prefettura di Siena, in concorso con tutti gli enti e uffici competenti, consentendone la correzione e miglioramento. Un sentito ringraziamento agli abitanti della zona per i disagi che l’emergenza arrecherà”.“L’esercitazione di Protezione Civile – spiega Alessandro Masi, sindaco di Sovicille – sarà un’importante occasione per verificare le misure previste dai due Piani e aiutare i cittadini ad assumere i comportamenti corretti e le misure di auto protezione da adottare per garantire la propria e l’altrui sicurezza. E’ mio auspicio che dal lavoro congiunto di Prefettura, Vigili del Fuoco, Unione dei Comuni, Corpo forestale, forze dell’ordine e associazioni di volontariato, che ringrazio tutti per la fattiva collaborazione, possa nascere un’importante azione integrata di prevenzione, di cui i nostri cittadini saranno i protagonisti. Nelle ultime settimane – continua il sindaco – abbiamo attivato molti strumenti informativi e promosso incontri pubblici per mettere al corrente la popolazione e le imprese delle modalità di svolgimento dell’esercitazione. E’ stato un percorso positivo, che si è arricchito, strada facendo, di preziosi contributi. Convinti del valore di una cultura diffusa della Protezione Civile è intenzione di questa amministrazione far diventare le esercitazioni preventive sul territorio un appuntamento annuale, espressione di solidarietà e sinergia, per rafforzare un concreto senso di comunità già forte tra i cittadini di Sovicille”.
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http://www.pinkblog.it/post/6483/tre-cose-che-lui-vuole-sentirsi-dire-al-primo-appuntamento
La prima cosa che fa sempre piacere a tutti gli uomini è chiedergli se per caso non faccia palestra. L’orgoglio sale alle stelle, la fatica sotto i pesi improvvisamente viene ripagata e noi diventiamo automaticamente le nuove dee da adorare per quell’iniezione di autostima che gli concediamo riconoscendo la sua forma fisica. Le modalità per farlo rimangono nelle vostre mani: potete apparire stupite o sincere, maliziose o ironiche, ma in qualunque caso lui saprà apprezzare. Con questa domanda, dice John, si vince sempre, che lui risponda sì oppure no.La seconda cosa giusta da dire è che per cena prendete una bistecca o un bel piatto di pasta, comunque un piatto sostanzioso che escluda la triste e dietetica insalatina che molte donne si ostinano ad ordinare al ristorante non solo quando vanno in pausa pranzo con le colleghe. Per una sera mandate al diavolo la dieta, godetevi una cena vera e ammirate la sorpresa e il rispetto che compariranno sul suo volto e nei suoi occhi. Senza contare l’impressione di grande sicurezza in voi stesse che comunicherete scegliendo un piatto per il suo gusto e non per le calorie che contiene.
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http://guide.supereva.it/uomini_e_donne/interventi/2009/10/uomini-e-donne-anticipazioni-trono-blu-del-12-ottobre
SI ENTRA IN STUDIOOGGI NON C’ERA DANIELONA IN STUDIO..ENTRANO MARCO E GIUSEPPE E SCENDONO LE CORTEGGIATRICI..MARIA CHIEDE A LUCIA COME STA’ E COME E’ ANDATA L’ESTERNA…LEI RISPONDE CHE STA BENISSIMO ED E’ CONTENTISSIMA PERCHE L’ESTERNA E’ ANDATA BENE E CHE SECONDO LEI E’ STATA LA PIU BELLA, MARCO CONFERMA E DICI CHE PER LUI E’ STATA ANCHE LA PIU INTENSA… LA MANDANO IN ONDA, LEI LO ASPETTA DAVANTI AL CAMINO E APPENA LUI ENTRA LEI GLI DICI CHE QUEL POSTO ERA IL LORO E CHE ANGELICA ERA STATA SOLO UNA COPIA..I DUE SI GUARDANO E LUI SI AVVICIINA MA LEI SI GIRA, LUI CI RIMANE UN PO COSI E GLI CHIEDE IL PERCHE..LEI RISPONDE CHE STA UN PO COSI PER I MOLTI BACI CHE HA DATO..MA NONOSTANTE CIO LUI SI RIAVVICINA E I DUE SI LANCIANO IN UN BACIO APPASSIONATISSIMO (MOLTO BELLO DIREI) E L’ESTERNA FINISCE COSI..TORNATI IN STUDIO MARIA DICE A MARCO CHE STAVOLTA A LEI E’ SEMBRATO CHE NON FOSSE STATA LEI A CERCARLO COME HA DETTO LUI L’ALTRA VOLTA E INFATTI LUI CONFERMA CHE STAVOLTA IL BACIO L’HA CERCATO LUI PERCHE LO VOLEVA MOLTO E LO DESIDERAVA…LA RAGAZZA BIONDA RICCIA CHE NON RICORDO IL NOME APRE UNA LUNGA DISCUSSIONE IN CUI DICE CHE SECONDO LEI MARCO NN VOLEVA BACIARLO MA DOPO UN PO MARIA FORSE UN PO STANCA GLI DICE CHE E’ INUTILE INSISTERE SE MARCO STA DICENDO L’OPPOSTO CONTRARIO..MARIA CHIEDE A LUCIA COME PENSA SIA ANDATA L’ESTERNA CON ANGELICA E LEI TITUBANDE NON RISPONDE..POI MARIA CHIEDE A MARCO L’ORDINE DELL’ESTERNE E LUI UN PO RIDENDO RISPONDE: ANGELICA, LUCIA E ELISON….MANDANO IN ONDA L’ESTERNA CON ANGELICA, LEI LO ASPETTA VESTITA DA SCOLARETTA MOLTO SCOLLATA COME AL SOLITO CON IL SUO DECOLTE’ ESAGERATO A MIO PARERE… LUI ENTRA E SI SIEDE E LEI GLI DICI CHE OGGI AVREBBERE IMPARATO I SENSI..LO BENDA E GLI DICE CHE IL PRIMO SENSO E’ L’OLFATTO E SI FA ODORARE BUTTANDOGLISI ADDOSSO, POI L’UTITO E GLI FA SENTIRE IL BATTITO DEL CUORE BUTTANDOGLI ANCORA IL SENO ADDOSSO E POI ARRIVA IL TATTO…GLI FA PASSARE LA MANO SUL SENO..LA REDAZIONE ADDIRITTURA OSCURA LA MANO… ARRIVA IL MOMENTO DEL GUSTO…SI BACIANOOO (DISGUSTOSO) LA REDAZIONE OSCURA ANCORA E MANDA UNA SCRITTA “LA REDAZIONE NON MANDA IN ONDA LE IMMAGINI VISTO IL CONTENUTO” UN BACIO VERAMENTE TROPPO PESANTE A MIO PARERE..POI SI FANNO UNA CHIACCHIERATA SENZA SENSO E ANCORA BACIO E ANCORA SCRITTA DELLA NON MESSA IN ONDA DELLE IMMAGINI…MAH!!TORNATI IN STUDIO TUTTI CRITICANO ANGELICA E LUCIA SI DICE SCHIFATA DA TUTTO QUESTO ANCHE PERCHE MEZZ’ORA PRIMA HA BACIATO ANGELICA E MEZZ’ORA DOPO LEI..LUI PERO DICE CHE C’E’ DIFFERENZA TRA I BACI… MARIA DIFENDE UN PO ANGELICA DICENDO CHE COMUNQUE LUI E’ STATO MOLTO AL GIOCO E CHE SE LEI LO HA BACIATO FORTEMENTE LUI HA RICAMBIATO CON GUSTO…SI PASSA ALL’ESTERNA CON ELISON… LEI LO ASPETTA CON DUE PALLONCINI MESSI AL POSTO DELLE TETTE (PRENDE IN GIRO ANGELICA) E CON UN ROSSETTO ROSSO FORTE..LUI ENTRA E RIDE..POI MENTRE LA STRUCCA TOGLIENDOGLI IL ROSSETTO LA BACIA..POI LUI SI CAMBIA SI METTE IN COSTUME E LEI GLI FA UN MASSAGGIO CON L’OLIO MENTRE GLIELO FA SI TOGLIE L’ACCAPPATOIO E SI METTE IN COSTUME ANCHE LEI E I DUE ENTRANO NELL’IDROMASSAGGIO..MOLTO COMPLICI SI GUARDANO E SI BACIANO..SEMBRA PIU LUI A CERCARLA..L’ACCAREZZA PIU VOLTE..MA PER QUANTO MI RIGUARDA NN MI HANNO TRASMESSO NIENTE…TORNATI IN STUDIO ELISON SI ARRABBIA PERCHE IN ESTERNA HA CHIESTO A MARCO SE AVEVA GIA FATTO L’ESTERNE CON LE ALTRE E LUI HA RISPOSTO NO, MENTRE INVECE LE AVEVA FATTE ENTRAMBE..LUI DICE DI AVERLO DCETTO PER NON CONDIZIONARE L’ESTERNA E TANTOMENO LEI…SI PASSA A GIUSEPPE, FANNO VEDERE L’ESTERNA CON ROBERTA..LEI LO ASPETTA NELLA SALA DOVE A GIOCATO A POKER CON EVA E GLI DICE CHE ORA AVREBBE GIOCATO CON LEI..TIRANO I DADI VINCE LEI E LEI IRONICAMENTE GLI DICE CHE INVECE DI SPOGLIARSI SI DOVEVA METTERE IL NASO DA PAGLIACCIO..LUI LA PRENDE MOLTO MALE MENTRE LEI SI GIUSTIFICA DICENDO CHE SCHERZAVA…PRIMA DI ANDARE VIA LEI LO BACIA SULLA GUANCIA E POI IN BOCCA E I DUE SI SCAMBIANO DUE O TRE BACINI A STAMPO MA NIENTE DI CHE..GIUSEPPE IN STUDIO DICE CHE AVREBBE PREFERITO CHE LEI NN SPRECASSE QUEL TEMPO PER PARLARE DI EVA MA BENSI DI SE STESSA..E CHE SECONDO LUI, LEI STA ASSUMENDO IL RUOLO DELLA MOGLIE GELOSA..LEI HA DETTO CHE NON LO FARà PIU.ESTERNA CON EVA…LUI ARRIVA E LEI DIETRO UN TELO FA LO SPOGLIARELLO E POI LO INVITA DIETRO AL TELO A RIVESTIRLA..SICURAMENTE STAVA IN MUTANDE E REGISENO (UN ALTRO SCHIFO) POI SI SIEDONO E SI BACIANO DOPO CHE LEI PIU VOLTE GLI DICE “NON GUARDARMI COSI, SEMBRA CHE MI VUOI BACIARE” REDICOLA..LUI DOPO IL BACIO GLI DICE COSA PUO SIGNIFICARE UN BACIO SE NEANCHE SI CONOSCONO E LEI COME SE NIENTE FOSSE DICE “NIENTE SOLO ATTRAZIONE FISICA”…MARIA CHIEDE A MARCO CHI VUOLE PORTARE IN ESTERNA LUI DICE LUCIA ELISON E ANGELICA..AL NOME ANGELICA LUCIA SI RISIEDE COME SE NN VOLESSE USCIRE IN ESTERNA MA SUBITO SI RISIEDE SULLA SEDUTA DELLE ESTERNA (CHE SI E’ ALZATA A FARE ALLORA)..IDEM ELISON PRENDE E ESCE DALLO STUDIO..PASSANO 3 SECONDI E SENZA CHE NESSUNO LA RICHIAMA RIENTRA IN STUDIO… (ECCONE UN’ALTRA) E DICE A MARCO CHE HA FATTO COSI PERCHE LUI GLI HA DETTO UNA BUGIA..MA MARCO DICE CHE QUELLO CHE HA FATTO (USCIRE E RIENTRARE SUBITO) E’ UNA COSA SENZA SENSO..E HA RAGIONE…Giuseppe sul fatto della moglie gelosa ha detto che lei sembra abbia questo ruolo a volte un po pesante e lei ha detto nn lo faro piu perche mi rendo conto che sono pesante..invece gianni la invita a fare cosi perche se è il suo carattere è giusto che lo faccia..e che se fa cosi evidentemente è l’unica vera…inoltre mi ero scordata di dire che giuseppe in esterna con roberta gli dice “alla fine questo è un gioco e sono qui per fare esperienze e voglio conoscere piu ragazze possibile” una cosa del genere..infatti in studio maria lo fa notare a roberta ma lei tranquillamente dice che è giusto perche è un gioco..
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http://www.autoblog.it/post/23637/nuova-chevrolet-spark-la-nostra-prova-su-strada?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+autoblog%2Fit+(autoblog)
Cambiata è cambiata. In meglio, e pure parecchio. La nostra prova su strada della nuova Chevrolet Spark ci ha rivelato una vettura profondamente diversa dalla ormai “mitica” Matiz che andrà prima ad affiancare e poi a sostituire. Ok, i prezzi non saranno più quelli da hard discount che hanno reso così popolare l’antenata, ma anche i contenuti sono cresciuti proporzionalmente.Del resto, il management Chevrolet lo dice e lo ripete senza stancarsi: “non si tratta di un semplice avvicendamento”. La nuova Spark rappresenta in un certo senso una scommessa per il marchio, che ha scelto la non semplice strada di proporre qualcosa di diverso (diciamo pure “qualcosa in più”) rispetto alla piccola best-seller uscente.Ah, a proposito, sapete perché l’hanno chiamata Spark? Perché sarà lei la “scintilla” che accenderà il nuovo corso Chevrolet. A voler fare i pignoli, in ordine di tempo è arrivata prima l’altrettanto innovativa Cruze, ma è chiaro che sarà proprio questa piccoletta a fare la parte del leone, se non altro in termini di vendite. Venite a conoscerla con noi.Già a vederla da fuori, ti accorgi che la distanza dalla Matiz è proprio tanta: se la piccola coreana era caratterizzata dalla sua inconfondibile sagoma a ovetto e da linee curve e rassicuranti, qui siamo agli antipodi. Il design è molto più aggressivo, la calandra è appuntita, i gruppi ottici anteriori si prolungano all’indietro fino a sfiorare il parabrezza, la fiancata s’è “innervosita”, il posteriore si concede qualche gradevole tocco di sportività. Insieme che ha indubbiamente un suo perché, tranne in certi dettagli che risultano un po’ forzati.La stessa distanza evidente all’esterno si ritrova aprendo lo sportello e accomodandosi sul sedile di guida. Basta uno sguardo per capire che il salto in avanti è importante. A proposito di posto guida: ci si riesce quasi sempre a sistemare, anche grazie alla regolazione in altezza del volante (non disponibile sulla base), ma la seduta rimane sempre un po’ troppo alta. Aspetto fisiologico per una mini-monovolume come la Spark, si potrebbe obiettare.Una volta davanti al volante, basta pochissimo per orientarsi: viva le utilitarie semplici, quelle con la plancia lineare, con pochi comandi e subito intuitive. Qui, a sinistra, regolazione assetto fari, di là i comandi audio, tutti raggruppati. Appena sopra, fra le bocchette, l’hazard. Appena sotto, ricircolo, intensità, direzione e temperatura del sistema di ventilazione. Questo per quanto riguarda le versioni base e +.La LT, allestimento top di gamma, ripete i comandi audio al volante e aggiunge un display per controllare la climatizzazione in mezzo alla console centrale. Stop. Giri la chiave e via, per la felicità di chi bada al sodo. Tutto assolutamente a portata di mano per giunta. Anche la strumentazione è ridotta all’osso: il cruscotto consiste in due curiosi elementi che spuntano dal piantone.Uno, il tachimetro, è un classico quadrante analogico circolare affiancato in basso dalle spie degli indicatori di direzione. L’altro, invece, è uno strumentino digitale circondato dalle rimanenti spie che riporta contagiri, computer di bordo e altre indicazioni accessorie. Passi la comprensibile scelta della plastica economica con cui sono realizzati, ma lasciare le versioni base senza nemmeno un orologetto digitale c’è parso un po’ eccessivo…Fatte salve le intuibili rinunce che si devono mettere in conto su una piccola primo prezzo come la Spark, il comfort di bordo è tutto sommato buono, anche se vanno operate delle distinzioni. Fortunatamente, le nostre scorribande sulla costa greca si sono svolte a fine novembre: con la 1.0 +, priva del clima, la temperatura esterna in un mese più caldo avrebbe sensibilmente diminuito la qualità della vita a bordo. Discorso del tutto diverso per il secondo esemplare oggetto della nostra prova, la 1.2 LT: l’allestimento top di gamma offre un “sontuoso” climatizzatore automatico, che risponde rapidamente ed efficacemente alle richieste.In termini di visibilità, se davanti e di lato non ci sono problemi ed i montanti anteriori e centrali non generano angoli bui insopportabili, il discorso cambia voltandosi: i grossi montanti posteriori ed il piccolo lunotto, a maggior ragione quando i poggiatesta posteriori sono alzati, riducono di parecchio la visuale. Complici però le dimensioni compatte della Spark (364 cm di lunghezza), basta farci l’occhio, e dopo qualche manovra i sensori di parcheggio della nostra LT si rivelano già superflui.Accennavamo poc’anzi alle rinunce che ti impone la Spark: le più evidenti all’occhio risiedono in alcuni peccatucci di finitura. Chiarito che a differenza della Matiz qui è più appropriato parlare di abitacolo sobrio piuttosto che povero nel senso stretto del termine, certe economie si notano subito: i tasti degli alzavetri elettrici, i due satelliti al piantone e i bloccaporte sono proprio bruttini, da vedere e da toccare. Stesso discorso per i pannelli delle portiere: plastica rigida, assemblaggio non certo da lode.Decisamente meglio il volante -che sfoggia addirittura l’impugnatura ergonomica- e la plancia, certamente l’elemento in cui il salto in avanti in termini di design è più evidente. Anche qui, le considerazioni cambiano a seconda dell’allestimento: le razze del volante e il cruscotto della LT simulano l’alluminio satinato e la console centrale dell’allestimento top è realizzata in un bel materiale lucido che innalza sensibilmente il livello della qualità percepita.Prima di parlare di dotazioni di serie e a richiesta, diamo un breve sguardo alla gamma della Spark. L’offerta si articola su quattro allestimenti: base, +, LS ed LT. La prima, davvero “minimalista”, offre di serie cerchi in lamiera da 13″, paraurti in tinta, servosterzo, ABS e sei airbag. La Spark + aggiunge alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata, radio CD MP3, ingresso mini USB, AUX IN, offrendo infine il climatizzatore manuale optional a 750 euro.La Spark LS è ancora un gradino sopra: i cerchi (sempre in lamiera) sono da 14″ e compaiono cornice della griglia cromata, barre portatutto, fendinebbia, maniglie e specchi in tinta, alzacristalli elettrici posteriori, chiusura centralizzata con telecomando, comandi audio al volante, clima manuale di serie e tutta una serie di altre dotazioni. La LT, la più ricca, completa il quadro con cerchi in lega da 15″, terminale di scarico cromato, clima automatico, e sensori di parcheggio optional a 200 euro. Per tutte le versioni l’ESP è un optional da 350 euro.Fatta questa necessaria parentesi, torniamo in auto e analizziamo gli ultimi aspetti fondamentali della Spark prima di mettere in moto. La nuova piccola Chverolet non fa più dell’antenata Matiz in termini di bagagliaio: 170 litri erano e 170 litri sono rimasti. Si tratta di un valore che nel segmento A si colloca a metà strada tra concorrenti che fanno molto peggio (il trio Citroën-Peugeot-Toyota, per esempio) e altre che fanno molto meglio (Fiat Panda, Ford Ka, Renault Twingo…).Dove la Spark migliora invece rispetto al modello uscente, è al capitolo “cubatura interna” dell’abitacolo. Soprattutto grazie alla crescita di 3 cm del passo, qui si sta indiscutibilmente più comodi. Non ci si naviga sul sedile dietro, beninteso, ma quel po’ di differenza rispetto alla Matiz si vede eccome. L’interasse di 238 cm è uno dei valori più elevati in assoluto nella categoria di riferimento.Il primo aspetto che noti non appena metti in moto è il lodevole lavoro svolto dagli ingegneri per rendere il motore silenzioso al minimo. Sia il 1.0 che il 1.2 sono stati particolarmente curati proprio per offrire una notevole stabilità proprio al regime minimo. Verrebbe da cercare il tasto per disattivare lo start&stop, tanto colpisce il risultato finale…Visto che ci siamo, parliamo subito di comfort acustico: se le due unità sono accomunate da questa gradevole caratteristica, nell’arco d’erogazione emergono invece tutte le loro diversità di carattere. Il piccolo mille è silenzioso, fluido e regolare. Al contrario il 1.2 produce una quantità di decibel che col salire dei giri può diventare piuttosto fastidiosa per gli occupanti. Per quello che riguarda le sospensioni poi, siamo su livelli d’assorbimento nella media della categoria: niente di favoloso, ma nemmeno particolari limiti sulle sconnessioni più difficili.Tornando sui due propulsori e passando ad analizzarne le performance nella guida di tutti i giorni, ci troviamo di nuovo a parteggiare per il piccolo 1.0. Il motivo è presto detto: l’unità più compatta, dicevamo prima, risulta meno ruvida e più silenziosa, ma non solo. La differenza in termini di prestazioni a favore del 1.2 non è poi così rilevante: è pur vero che tra i due motori ballano 13 CV (68 contro 81, in ambedue i casi a 6400 giri), ma questo -piccolo- divario inizia ad emergere solo agli alti regimi, diciamo sopra i 4500-5000 giri.Anche il vantaggio di coppia a favore del propulsore più grande è tutt’altro che determinante: tra i 93 Nm del 1.0 e i 111 del 1.2 (valori erogati da tutti e due a 4800 giri), c’è davvero da impegnarsi per apprezzare la differenza. In definitiva, questi due quattro cilindri sono unità che condividono la fisiologica pigrizia dei piccoli benzina aspirati: sotto i 4500 giri si fa fatica a riprendere e in ambedue i casi, succede tutto un po’ troppo in alto.Per quanto riguarda il 1.2 però, a meno che non lo si voglia spremere costantemente sopra i 5000, non si ottiene nulla di significativamente diverso dall’unità più piccola. Insomma, chiarito che ambedue i motori assomigliano nel carattere a tante unità paragonabili offerte dalla concorrenza, dobbiamo riconoscere che il 1.0 ci è sembrato più “onesto” nel mantenere le promesse fatte sulla carta, oltre che adeguato al tipo di vettura.E il livello delle altre componenti meccaniche? Dunque. La manovrabilità del cambio non c’è piaciuta: innesti spesso un po’ troppo nodosi e -nel caso del passaggio tra quarta e quinta- talvolta indecisi, quando si “maltratta” la leva. Al contrario, lo sterzo, dotato di un servocomando idraulico, trasmette (finalmente!) un feedback più “analogico” rispetto ad uno dei tanti elementi elettrici di sempre maggiore diffusione.Parlare di precisione o reattività sarebbe onestamente fuori luogo per la Spark, ma se non altro attraverso il volante “passa” ancora qualcosa di quello che succede alle ruote anteriori, e il conducente non ha la sensazione di avere fra le mani un comando virtuale.Su strada insomma, la Spark è una compagna tranquilla, che non ama (ne è nata per) essere strapazzata sulle curve di una gustosa “statalina” tutta curve: i suoi immaginabili limiti dinamici, a partire dal prevedibile rollio che si manifesta al limite, sono quelli già noti delle tante citycar a baricentro alto. Le quali, appunto, sono nate per vincere le quotidiane “guerriglie urbane” del traffico e del parcheggio. Magari poco emozionanti, ma certo terribilmente concrete…A proposito di concretezza, veniamo a parlare dei consumi delle due motorizzazioni, per le quali la casa dichiara indistintamente 5,1 l/100 km sul ciclo combinato. Il valore, particolarmente lusinghiero per quanto concerne il 1.2, è decisamente migliore rispetto a quanto dichiarato per la pur “meno motorizzata” Matiz.Ultima nota, come sempre, la dedichiamo ai listini, che secondo Chevrolet a parità di equipaggiamento vantano un risparmio pari al 9-10% rispetto alle maggiori rivali. La gamma della nuova Spark parte dagli 8950 euro richiesti per la 1.0 base (la Matiz 800 base era a quota 8300), sale ai 9700 della Spark 1.0 +, tocca rispettivamente quota 11.050 e 11.450 euro con l’allestimento LS del 1.0 e del 1.2, e raggiunge infine i 12.050 euro della “lussuosa” LT. I prezzi delle gettonatissime varianti EcoLogic GPL invece, sono superiori di 2000 euro ai listini indicati. Ovviamente incentivi esclusi…
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http://it.wikipedia.org/wiki/Caesar_III
Caesar III."'Caesar III"' è un videogioco manageriale strategico in tempo reale (RTS) della Sierra On-line. È ambientato per quanto riguarda lo "stile" all'epoca dell'impero romano, tuttavia non è possibile considerarlo "storico" nei fatti che presenta. Il sistema di gioco è quello di un "SimCity" ovvero molto incentrato sulla creazione di una città e dei servizi connessi.Il gioco è il seguito di "Caesar II", per molti aspetti molto diverso dal III.All'avvio del gioco vengono fornite due possibilità: la prima è quella di intraprendere una nuova carriera al servizio di Cesare; la seconda ("costruzione della città") permette di costruire e sviluppare liberamente la propria città senza alcun impegno imperiale. Il gioco, nella modalità carriera, è suddiviso in più livelli, di cui il primo è "cittadino", a cui seguono "funzionario", "ingegnere", "architetto" e così via, fino a raggiungere il grado di "Cesare", l'imperatore. Proseguendo nel gioco vengono sbloccati via via nuovi edifici, corredati ciascuno da una finestra che ne spiega le funzioni. Gli edifici si suddividono fra idrici, sanitari, scolastici, governativi, produttivi, militari e strutture d'ingegneria (ponti, scali, etc). Molto importante è poi la gestione finanziaria e il commercio: si possono aprire rotte commerciali (via terra o via mare) per l'esportazione o l'importazione di prodotti con le altre città. A partire dal terzo livello ("ingegnere") si può decidere se governare in una città pacifica o in guerra con un popolo vicino. Talvolta sono presenti anche dei nativi, con i quali si possono stringere patti commerciali ma cui si può anche dichiarare guerra.Il quarto capitolo della serie "Caesar IV", completamente in 3D, è stato rilasciato in Italia il 15 ottobre 2006.Voci correlateCollegamenti esterniCaesarCaesar III
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http://it.wikipedia.org/wiki/Anodorhynchus_hyacinthinus
Anodorhynchus hyacinthinus.L'ara giacinto ("'Anodorhynchus hyacinthinus"', Latham 1790) è un uccello della famiglia dei Psittacidae dell'ordine dei Psittaciformes.CaratteristicheL'ara giacinto è il più grande tra tutti i pappagalli. Raggiunge il metro di lunghezza e il peso oscilla tra gli 1,2 e 1,7 chilogrammi; ha un'apertura alare di 117-127 centimetri. Come tutte le are, manca di piume in alcune zone del capo. In questo caso sono il contorno degli occhi e la base della mandibola a mostrare la pelle glabra colorata di un giallo intensissimo che fa da contrasto con il resto del piumaggio di un magnifico blu cobalto. La coda è molto lunga e il becco robusto e grigio scuro.Distribuzione e habitatQuesto pappagallo è limitato all'America meridionale. Sono tre le zone in cui è frequente: il nord del Brasile, tra gli stati del Mato Grosso, Pará, Piauí, Maranhão e Tocantins; nel nordest della Bolivia (dipartimento di Santa Cruz de la Sierra; nel nord del Paraguay (dipartimento di Concepción). È probabile la sua presenza anche nelle zone racchiuse da questi territori e più a nord nello stato brasiliano dell'Amapá.L'ara giacinto vive in luoghi semi-aperti, come le foreste di alberi decidui, il cerrado tipico del Brasile, i palmeti e i margini della foresta pluviale. Uno degli ecosistemi di maggior importanza per la conservazione della specie è il Pantanal tra Brasile, Paraguay e Bolivia.ComportamentoUccello molto sociale, lo si incontra in coppie all'interno di stormi di circa dieci individui. È attivo di giorno e nel primo pomeriggio: lasciato il posatoio, va in cerca di cibo fino al tramonto, e quindi vi fa ritorno per riposare.NutrizioneIl cibo principale dell'ara giacinto è la noce di cocco che si procura sia a terra, sia sugli alberi. Frequenta circa otto specie di palme, tra cui Acrocomia iasiopatha. Oltre a ciò, mangia anche semi e germogli, e più raramente molluschi come le chiocciole.RiproduzioneLe are giacinto sono monogame e apparentemente non hanno una stagione riproduttiva, potendosi accoppiare durante tutto l'anno. In realtà preferiscono costruire il proprio nido durante la stagione umida, cioè da novembre ad aprile. Per nido viene solitamente scelta una cavità di un albero, ben lontana dal suolo, o, nel caso di are che vivono nel Mato Grosso, vengono scelte piccole sporgenze lungo dirupi. La femmina depone uno o due uova che cova per 25-28 giorni. In questo periodo il maschio nutre la femmina costretta alla cova e a fare la guardia da possibili predatori. In genere è solo uno l'uovo che si schiude, ma nel caso nasca anche il secondo piccolo i genitori non lo nutrono, prendendosi cura solo del primogenito. Il pulcino ha bisogno di un anno e mezzo prima di poter abbandonare il nido.Conservazione e statusOltre ai comuni predatori, quali tucani, ghiandaie, corvi, coati, moffette che si cibano delle uova, le are giacinto sono soggette alla continua deforestazione di molte zone del Brasile. Bellissimo e docile pappagallo, è molto richiesto come uccello da gabbia e perciò cacciato. Attualmente la popolazione, che consta di qualche migliaio di individui, è in diminuzione.BibliografiaAltri progettiCollegamenti esterniPsittacidaeSpecie di uccelliUccelli da compagniaHyacinth Macaw
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http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Carascosa
Michele Carascosa.BiografiaA soli 22 anni era capitano dell'esercito borbonico. Nel 1799 aderì alla Repubblica napoletana.Divenne generale sotto il comando di Gioacchino Murat, che lo nominò governatore militare di Napoli. Partecipò alla guerra austro-napoletana del 1815, durante la quale conseguì la vittoria nella battaglia del Panaro (3 aprile) e occupò le città di Modena, Reggio Emilia e Carpi. Era comandante in capo dell'esercito napoletano quando, il 20 maggio 1815, attraverso il suo plenipotenziario Pietro Colletta, sottoscrisse il trattato di Casalanza, presso Capua, con gli Austriaci che pose fine alla guerra e al periodo napoleonico nel Regno.Successivamente fu generale nell'esercito borbonico. Durante i moti del 1820 fu inviato con Guglielmo Pepe contro gli insorti, ma il suo comportamento in quella circostanza gli procurò una condanna a morte. Fuggito a Malta e in Inghilterra, nel 1823 vi pubblicò le "Memorie sulla rivoluzione di Napoli nel 1820 e 1821".Personalità legate a PaternòMilitari dell'esercito delle Due Sicilie
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http://www.ecoblog.it/tag/coralli
Lo studio, guidato dall’Università di Oxford, pubblicato su Science di Aprile, mostra come lo scioglimento dei ghiacci sia avvenuto a ritmi più veloci di quanto fino ad oggi supposto. Anche lo stupore di Alex Thomas, del Dipartimento di Scienze della Terra di Oxford, conferma la scoperta: “La velocità con cui lo scioglimento è avvenuto è stupefacente e altrettanto incredibile è la quantità di ghiacci implicata. Stiamo parlando di lastre di ghiaccio che più di 137.000 anni fa ricoprivano la superficie di Canada e USA, spessi più di 5km, che sono semplicemente scomparsi”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Amalfi
Duomo di Amalfi.Facciata esterna del Duomo di AmalfiIl Duomo di Amalfi'" è una cattedrale ubicata in piazza Duomo ad Amalfi. È dedicato a sant'Andrea apostolo.StoriaIn origine le basiliche erano due, ed entrambe a tre navate: la prima corrisponde al Duomo vecchio eretto dal duca Mansone II attorno all'anno 1000: la seconda eretta a metà del IX secolo è più ampia con trasetto. In quei tempi i due luoghi di culto venivano ad essere officiati contemporaneamente come avveniva in tutte le chiese paleocristiane della Campania. La basilica venne trasformata nei primi decenni del XIII secolo sotto l'arcivescovo Matteo Capuano e il cardinale Pietro Capuano, entrambi unirono i due luoghi di culto in uno solo a cinque navate. Ulteriori ampliamenti e ricostruzioni avvennero tra il XVI secolo e il XVIII secolo che gli ha conferito la veste attuale.Il ComplessoEsternoLa facciata attuale è stata costruita nel XIX secolo da Errico Alvino coadiuvato da un'elitè di discreti architetti, la riedificazione è avvenuta dopo il presunto crollo di quella originale. Il progetto dell'Alvino si presenta con una facciata neogotica preceduta da un corridoio che collega il campanile, il chiostro del Paradiso e la chiesa-cappella del Crocifisso.Il 24 dicembre 1861 sotto l'azione di un forte vento, un tratto del coronamento della facciata della Cattedrale, in cattivo stato di conservazione, cadde sfondando una o due volte del sottostante atrio. La Cattedrale subì danni lievi e non precari. Ma il parere favorevole al restauro stilistico della Giunta delle Belle Arti ha fatto si che, per un danno leggero, le stratificazioni sulla facciata (dell'epoca rinascimentale, barocco, etc.) siano state cancellate, ricostruendo la Cattedrale secondo lo stile dell'architetto Lorenzo Casalbore, che demolì l'insigne portico, i capitelli, le cornici, lo stesso intonaco e le basi e le paraste del Settecento, messe in opera da Arcangelo Giulielmelli. Così volle riprodurre l'originario stile della chiesa, mirando alla distruzione delle altre stratificazioni avute nel corso dei secoli; e la rimozione dell'evento dalla memoria collettiva degli amalfitani contribuì a fortificare la tesi che mise in atto il sindaco del paese Salvatore Amatruda per giustificare questo "rinnovamento" della facciata, ovvero che la chiesa era, quasi del tutto, crollata. Alcune fonti scritte, probabilmente appartenenti agli esperti di restauro che furono nominati dalla Giunta delle Belle Arti, dicono: "Se questo ragguardevole monumento fosse liberato e svestito dalle sovrapposizioni barocche che in tempo più vicino a noi lo hanno deturpato e travisato, presenterabbe una singolare novità di stile, così nell'insieme della sua struttura, come nelle decorazioni veramente stupende. Intanto è opera certamente lodevole il poter ridare a questo monumento almeno l'antico aspetto nella parte che riguarda la fronte esterna".Il campanileEsistente dal 1180 e compiuto nel secolo successivo; nel XVIII secolo venne restaurato e successivamente manomesso.L'esterno si compone di un piano di bifore e uno di trifore, con coronamento arabeggiante e copuertura ad embrici maiolicati gialli e verdi.InternoIl portale maggiore presenta una lunetta, che racchiude al suo interno un affresco di Domenico Morelli e Paolo Vetri, ed una porta in bronzo, fusa a Costantinopoli.L' interno, rimaneggiato in forme barocche, ha una pianta a basilicale con trasetto e abside; il tutto è rivestito da marmi commessi e racchiudenti colonne antiche. Le navate sono coperte da un soffitto a cassettoni.Sull'altar maggiore barocco si trova una grande tela raffigurante "Sant'Andrea Apostolo", patrono di Amalfi, dei pescatori e dei marinai. Su quello postconciliare, invece, si trova un moderno "Crocifisso" ligneo dipinto.Nelle cappelle sono conservate opere di arte gotica e rinascimentale.Basilica del CrocifissoLa chiesa fu eretta nell'Alto Medioevo e restaurata nel periodo barocco, nel 1931 venne restaurata ulteriormente con l' eliminazione di sovrastrutture barocche, fu abbandonata per decenni e riaperta con un ennesimo restauro nel 1996.L'interno, a tre navate divise da colonne reggenti archi rialzati, leggemente acuti sulla quale è posto un matroneo sono conservate opere risalenti al periodo gotico e alcuni sarcofagi romani, oltre ad alcuni resti di affreschi duecenteschi e a frammenti di mosaici provenienti dall'antica facciata della cattedrale. La maggior parte delle decorazioni sono state trasportate all' interno del museo diocesano.Il Chiostro del ParadisoDal lato sinistro del portico si accede al Chiostro del Paradiso, vero e proprio angolo d'oriente nel sud Italia. Consiste in un quadriportico con archi a sesto acuto intrecciati, tipici dell'arte arabo-normanna, e sorretti da finissime colonnine binate: ad essi si deve il nome del complesso. Venne edificato tra il 1266 e il 1268 dall'arcivescovo Filippo Augustariccio come cimitero per i cittadini amalfitani illustri. Ai lati del colonnato vi sono sei cappelle affrescate con resti pitture databili al trecento raffiguranti una "Crocifissione" (attribuita a Roberto D'Oderisio), un "Cristo Pantocratore" e "Storie dei Santi Cosma e Damiano", e cinque sarcofagi di epoca romana (raffiguranti "Le nozze di Peleo e Teti" e "Il ratto di Arianna") riutilizzati nel medioevo. Altri frammenti lapidei dell'antico ambone romanico e del pavimento della cattedrale sono esposti alle pareti.Dopo essere caduto pressoché in abbandono nel XVII secolo, il Chiostro venne restaurato nel 1908 ed aperto al pubblico.NoteDuomo|AmalfiCattedrali della Campania|AmalfiChiese della provincia di SalernoAmalfiChiese dedicate a Sant'Andrea apostolo|Amalfi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Caselli
Stefano Caselli.CarrieraFrequenta la Scuola Romana dei Fumetti dove si diploma dopo tre anni. Inizia come storyboard artist per il cinema e la pubblicità, ed approda ai fumetti scrivendo ed illustrando storie brevi per Playboy italia.Nel 2002 inizia la sua collaborazione come disegnatore con la Marvel Comics realizzando a giugno i disegni per la seconda parte di "Mutant X: Dangerous Decision" vol.1, tratto dalla serie televisiva omonima, poi a settembre realizza "Thunderbolts" n. 70.Dopo l'esperienza alla Marvel Comics si trasferisce alla Devil's Due Publishing dove collabora per la realizzazione dei "Micronauts" serie ispirata ai giocattoli degli anni settanta, per poi approdare come disegnatore regolare dei GIJOE, altra serie ispirata a una linea di giocattoli e cartoni animati della successiva decade.Nel 2004 insieme a "Tim Seeley" crea la serie horror "Slash" della quale realizza i disegni del primo numero. Da questo volume inizia la lunga collaborazione con il colorista malese Sunder Raj.I diritti cinematografici della serie "Hack/Slash" vengono acquisiti dalla Rougue Pictures (Universal). Il film, previsto per la primavera 2008, vedrà alla regia Todd Lincoln.Nel 2006 torna alla Marvel, firmando un contratto d'esclusiva di tre anni.Per la "casa delle idee" realizza una mini serie di 4 numeri ("Civil War: Young Avergers/ Runaways"), che vede come protagonisti due gruppi di giovani supereroi.Con lo sceneggiatore Dan Slott realizza una mini-serie di 6 numeri (Divenuta una serie a tutti gli effetti), intitolata "Avengers: The Initiative", la cui pubblicazione è iniziata a marzo 2007.Stefano Caselli
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http://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Cinciripini
Walter Cinciripini.Debuttò in serie A il 7 ottobre 1990 (Cesena - Bari 4:2), per decisione dell'allora designatore Paolo Casarin, lo stesso che lo promuoverà al rango di arbitro internazionale nel 1993 (assieme ad Alfredo Trentalange e Marcello Nicchi) e tra le sue gare ne ricordiamo un paio in Coppa UEFA: nel settembre '93 Casino Salzburg - Dunajska Streda 2:0 e, nell'agosto '95, Slavia Praga - Sturm Graz 1:1. Nel 1991 venne premiato come miglior direttore di gara debuttante nella massima serie (Premio Bernardi). La sua carriera sui campi terminò nel 1996, con un consuntivo finale di 62 presenze in serie A, l'ultima delle quali fu in occasione della partita Milan-Fiorentina.Finita l'attività agonistica, rimase comunque nel mondo del calcio assumendo il compito di dirigente in società calcistiche, come la Sambenedettese.Nel 2004, cominciò a collaborare con la trasmissione di Raidue Quelli che il calcio, condotto da Simona Ventura, dando inizio ad un'esperienza che perdura tutt'ora: in particolare, partecipa ai collegamenti da Brescia con il Maifredi Team, squadra formata da ex campioni e guidata dall'allenatore Luigi Maifredi, che cerca di riprodurre, con una specie di moviola dal vivo, le azioni dei goals segnati nelle gare di serie A, e Cinciripini, ovviamente, ricopre il ruolo di arbitro.Nel 2009 venne nominato Team Manager della società Pescina, militante il Prima Divisione girone B.Personalità legate ad Ascoli PicenoDirigenti della S.S. Sambenedettese Calcio
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http://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_sogno_%28film%29
Il grande sogno (film)."'Il grande sogno"' è un film del 2009 diretto da Michele Placido. Il film rievoca le storie di studenti borghesi in lotta con la società capitalista e il sistema di studi e di giovani lavoratori di estrazione proletaria, con, come sfondo, i tragici eventi del Vietnam.Il film è stato presentato in concorso alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e successivamente distribuito nelle sale cinematografiche in data 11 settembre 2009.TramaI protagonisti sono Nicola, un giovane poliziotto appassionato di recitazione (interpretato da Riccardo Scamarcio), Laura (Jasmine Trinca), una brava ragazza di estrazione cattolica che prende parte alla contestazione e alle marce per la pace. Altro personaggio di spicco è Libero, operaio della Fiat di Torino, interpretato da Luca Argentero. Il personaggio di Nicola è ispirato alla gioventù di Michele Placido che si trasferì a Roma dalla Puglia per diventare attore e che per guadagnarsi da vivere entrò nel corpo della Polizia prima di frequentare l'Accademia di arte drammatica.ProduzioneLe riprese sono iniziate il 9 giugno 2008 a Roma e nel Salento.CuriositàCollegamenti esterniNoteFilm drammatici
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http://it.wikibooks.org/wiki/Forze_armate_mondiali_dal_secondo_dopoguerra_al_XXI_secolo/Yemen
Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Yemen.Lo Yemen, terra ben poco nota, ma d'importanza strategica della penisola arabica, è stato obiettivo degli interessi di molte delle potenze mondiali, e in particolare sovietici, britannici, egiziani e sauditi.Passato sotto l'influenza britanica nel XIX secolo, il suo porto, antico di 5.000 anni, divenne officialmente colonia britannica nel 1937, usato poi ampiamente per le necessità logistiche durante la guerra. Ma il controllo del territorio montuoso era quasi inesistente. Al Nord di Aden c'era il Regno dello Yemen del Nord, retto da Iman Ahmad, che rimase tutto sommato al di fuori dei problemi e delle operazioni militari britanniche, ma dopo il '45 i britannici, nonostante la decadenza del loro impero, costruirono la base aerea di Khormaksar, pure questa in vicinanza del porto di Aden, iniziando una loro pervasiva opera d'influenza nella penisola arabica, grazie anche all'uso della RAF, come l'8th Sqn con i Tempest VI.Questo era necessario perché le rivolte, in quell'irrequieto territorio, non mancavano. Nel '47 arrivarono anche i Lincoln del 101s Sqn fino a che nel '52 la RAF ebbe il No.8 riequipaggiato con i Vampire FB.9 e rinforzato dal 32nd, che proveniva dall'Egitto, da cui era stato espluso per ragioni politiche. Tutto questo comportò la costruzione di altre striscie di volo, mentre il movimento anti-britannico non cessava la sua attività, specialmente dopo il '54. I Britannici, quel maggio, ebbero una parte delle loro truppe a Robat, dove si ritrovarono circondati; senonché i trasporti Valetta li rifornirono e i Vampire bombardarono le forze dei ribelli, sia pure senza molto successo data la copertura che le pur brulle montagne davano alle forze nemiche. A Robat c'era un posto di controllo aereo avanzato per la RAF, e altri ne seguirono nel '55, mentre il No.8 ebbe i Venom FB.Mk.4. Robat cadde, ma i britannici la riconquistarono usando alcuni elicotteri Bristol Sycamore tra le altre macchine volanti,uno dei primi impieghi tattici degli elicotteri. 1956, inizio dell'uso di aerei da osservazione leggera, e nel '57, 4 Venom da ricognizione e i Lincoln rimpiazzati dagli Shackletons (usati a loro volta come bombardieri anziché come pattugliatori ASW). Non bastando ancora, arrivò il No.2 Sqn della Royal Rhodesian Air Force con i Vampire F.Mk.9 e si formò la Forza aerea del Medio Oriente, la AFME. La politica ovviamente non era rimasta inattiva e nel '59 furono i Britannici ad organizzare la Federazione degli Emirati di Aden, nel '60 arrivò la portaerei HMS Centaur con i Sea Venom del NAS 891, partecipando ad un'altra operazione chiamata DAMEN. Finalmente, quel luglio giunsero anche gli Hunter del 208th dove, con i loro cannoni omonimi (Aden) operarono attivamente contro i ribelli. Nel frattempo i britannici continuavano a costruire aeroporti, come Hilvan, ma senza sicurezza sufficiente, cosicché le portaerei ebbero il massimo impegno come mezzi di supporto.A quel punto arrivarono anche gli Egiziani, in supporto dei ribelli anti-britannici, che aiutavano già dalla metà degli anni '50 ma il 26 settembre 1962 un colpo di stato ideato dal Cairo fece salire la tensione e l'impegno in zona, con tanto di 150 parà egiziani atterrati a Hodeida. Ma Imam al-Badr scappò dandosi alla resistenza. Al-Sallal, il nuovo capo, dichiarò la costituzione della Repubblica dello Yemen e chiese aiuti egiziani, che presto vennero accordati.Tra questi anche aerei da combattimento dell'allora UARAF. Giunsero in zona addirittura i Tupolev Tu-16 per attaccare le basi ribelli nella zona orientale dello Yemen e gli Il-28. Rispettivamente questi aerei erano a Asswan e a Sana, mentre le basi aeree di Taiz e Hodeida venivano costruite. Oramai gli Egiziani, anche a terra, erano diventati numerosi e controllavano le parti più importanti della nuova Repubblica.Questo accadeva al Nord dello Yemen, il che provocò la pretesa di al-Salal di includere tutta la parte meridionale della penisola arabica sotto la sua giurisdizione. I caccia tattici MiG-15 e 17 giunsero per supportare le missioni d'attacco al suolo anche a favore dei ribelli anti-britannici. Londra non stette a guardare quest'incremento di potere e schierò gli Hunter del 208 Squadron a Khormaksar, così come il No.8 venne riequipaggiato totalmente con tali aerei, per poi costruire la base di Beihan. Insomma, il gioco era importante e nessuno dei due contendenti voleva perderlo, data la strategicità della posizione. Nonostante l'uso dei ricognitori Camberra, la situazione per le truppe britanniche era difficile a dire il minimo, con l'Egitto che supportava la formazione di uno Stato capace di controllare la parte meridionale dell'Arabia e che aveva schierato 30.000 soldati e 100 MiG e Il-28. Per giunta, giunsero istruttori sovietici a rinforzare il dispiegamento delle truppe del Cairo, mentre a terra operavano carri T-34. Si continuò l'aumento della forza, tanto che 240 parà egiziani arrivarono nel novembre 1962 a Sirwah e una brigata corazzata poi giunta, per cui alla fine i ribelli persero Saada; ma Al-Badr riuscì poi a prendere l'unica strada che aveva e quindi isolarono la guarnigione, per poi assediarla. Gli Egiziani erano finiti nei guai nonostante il successo iniziale.Mentre tutto questo capitava, il SAS e alcuni mercenari francesi erano stati mandati a tenere i contatti con i ribelli del Nord Yemen, mentre nel frattempo la Gran Bretagna era impegnata ad affrontare quelli del Sud: lo schema era classico: il nemico del mio nemico è mio amico. Ma nel frattempo gli Egiziani cominciarono ad usare una nuova, micidiale arma. Non se n'é certo parlato molto, ma il primo uso di armi chimiche nel secondo dopoguerra è stato forse proprio qui, allorché gli aerei del Cairo usarono bombe con aggressivi chimici, colpendo il villaggio di el-Kawna, uccidendo centinaia di civili. Questa strage, perpretata dai MiG-17 egiziani, fece sì che l'Iran, fin'allora poco interessato alla vicenda, cominciasse con i C-130 e C-47 a supportare i ribelli. Ma la maggiore attività sarebbe giunta solo dal '71, dopo l'uscita dei britannici, e per lo più relegata all'Oman piuttosto che allo Yemen.Nel frattempo i britannici organizzarono la Federazione dell'arabia meridionale o FSA, che era semi-indipendente dalla Corona britannica e poteva organizzare anche forze armate locali, ma nemmeno quest'apertura del '63 rese possibile sedare le rivolte e anzi, cominciarono pure gli attacchi terroristici alle istallazioni militari britanniche. Londra non volle cedere la mano e rinforzò il dispositivo con Hunter FR.Mk.10 e trasporti tattici del No.26 Sqn e poi, per uno scherzo del destino, un errore di navigazione portò uno Il-14 dello Yemen del Nord sull'aeroporto di Lodar. Quest'aereo, dopo essere stato sperimentato, venne messo in servizio con la RAF: un aereo sovietico in servizio per Sua Maestà. Dato che la situazione non accennava a migliorare, il 4 gennaio 1963 i britannici mandarono 3 battaglioni con pesante supporto aereo e d'artiglieria per l'Operazione Nutknacker, con lo scopo di schiacciare la resistenza dei guerriglieri, e con l'aiuto dei Wessex HU.Mk 5 della Centaur. Conquistarono Wadi Rabwa, ma non poterono tenerla per gli attacchi che a terra subivano.A quel punto gli Egiziani e la Repubblica del Nord-Yemen attaccarono a Sud, dando aiuto ai locali guerriglieri. Colpirono la postazione di confine di Beihan, che provocò quasi una guerra perché la RAF colpì pesantemente Forte Harib. Ad aprile del '63 i Marines inglesi, più una compagnia dei parà e due battaglioni di fanti, autoblindo e artiglieria, supportati da elicotteri, avanzarono verso i santuari dei ribelli. La prima azione, il 29 aprile, fu del SAS, che era pure presente nella spedizione, a Cap Badge Hill, ma solo l'aiuto degli Hunter (che spararono oltre 7.000 colpi di cannone) li salvò dal contrattacco nemico. Anche i Marines dovettero subire attacchi lungo Wadi Rabwa, ma alla fine passarono e si congiunsero con il SAS, che era rimasto sulla collina. Alla fine venne usata anche la 39ima Brigata con diversi Centurion, sbarcata ad Aden dall'Irlanda del Nord e che venne impiegata contro Qudishi con il solito supporto aereo di Hunter e Shackletons. Con delle task forces costituite da vari elicotteri e commandos, avanzando con il supporto aereo e con le forze della FSA al loro fianco, riuscirono a cacciare la guerriglia dalla zona, conquistando Wadi Misrah e altri luoghi, fino a Jebel Huriyah. Le operazioni durarono fino all'8 giugno, prima dell'attacco finale la notte dell'11 giugno su quest'ultima località, che entro la mattina successiva cedette ai commandos e ai Centurion. Finalmente, un risultato importante per i Britannici. A furia di attacchi aerei, ci vollero altri 5 mesi perché i locali capi tribù si accordassero con i britannici per un cessate il fuoco. Gli Hunter volarono da soli per oltre 1.000 sortite con il lancio di 2.508 razzie 183.000 colpi di cannone da 30 mm (Aden), per non parlare di un altro debutto, quello dei Buccaneer della HMS Eagle. Gli elicotteri navali Wessex risultarono indispensabili, così come i trasporti della RAF, che volarono oltre 20.000 missioni, spesso di durata inferiore ai 20 minuti.Ma se lo Yemen del Sud era stato pacificato con tale sanguinosa repressione, la CIA avvertì Kennedy di quanto stava accadendo, tanto che gli USA premettero con Londra per cessare tale attività. Fino alla sua prematura uccisione, dopo di ché tutto sembrò precipitare. Nel frattempo, nonostante la tensione con Israele, l'Egitto aveva non meno di 40.000 uomini nello Yemen del Nord. I ribelli di questo settore erano aiutato da rifornimenti d'armi segretamente consegnati da Londra, cosicché l'offensiva dell'ottobre 1964 vide gli egiziani e i loro alleati sconfitti dalla resistenza nemica mentre tentavano l'avanzata su Haradh. Con l'annuncio britannico (luglio 1964) dell'abbandono dei possedimenti ad Est di Suez per il 1968, gli Egiziani pensarono che i britannici fossero più deboli e così le loro installazioni, dopo tale annuncio vennero attaccate nuovamente dai guerriglieri. Lo stesso accadde però anche agli Egiziani con la resistenza locale, che distrusse i convogli di rifornimento fino a che si occupò di rifornire le guarnigioni rimaste assediate.Nel '65 la situazione era in effetti diventata critica per l'Egitto, che aveva subito troppe perdite in zona. Così Nasser si accordò con il re Saudita per cessare il supporto reciproco delle fazioni della guerriglia, in cambio della loro ritirata entro il settembre del '66. Finalmente arrivarono anche gli osservatori ONU per controllare l'accordo di pace. Ma Nasser cambò idea vista la volontà inglese di ritirarsi dall'area e anzi, cancellò l'accordo di indire un referendum per lo Yemen sulla propria autodeterminazione, mentre i soldati salirono in zona a 50.000 e poi a 70.000, con tanto di Tu-16 e Il-28. Gli attacchi aerei contro il territorio saudita, da tempo parte delle attività egiziane, continuarono.I britannici supportavano i ribelli del Nord con carichi di armi portati dai DC-4 della Rhodesian Air Service Ltd, comprando tali armamenti in varie parti del mondo, persino in Bulgaria. Ma era tempo anche di rinforzare la quasi indifesa Arabia Saudia, che ebbe tra l'altro la costruzione dell'aeroporto di Khamis, passato da una corta striscia di volo a 3.000 di lunghezza per la pista principale, ma che rimase un posto molto difficile, per varie ragioni, tra cui l'altezza di 2.134 m, per le operazioni aeree.All'epoca i Sauditi avevano solo 12 F-86F del No.5 Sqn, più 10 T-33A del No.15, entrambi a Dhahran, consegnati dal tardo 1953. C'erano anche 6 C-123 e vari aerei da trasporto con il No.4 sqn. Dal '62 il principe Faisal cominciò a pianificare attivamente il potenziamento della RSAF, anch con aerei supersonici, dei quali vennero alla fine scelti, tra le varie proposte del tempo (F-5, F-104, Mirage), i Lighting britannici (gennaio 1966) per 154 milioni di dollari che comprendeva solo sei aerei, ma anche una batteria con otto rampe e 37 missili a lungo raggio Thunderbird. Era solo l'inizio, perché in seguito arrivarono anche 22 Lighting F.Mk 53 da caccia multiruolo, Strikemaster, missili, reti radar. Tutto questo venne usato per poi permettere alle casse britanniche di comprare 50 F-111K. Anche se i primi materiali forniti erano ex-britannici, con l'Operazione Magic Carpet, la RSAF ne ebbe comunque beneficio, con tanto di 4 Hunter F.Mk.60 e due T.Mk.7 come prima fornitura per cominciare l'addestramento del personale locale, con l'aiuto di contractors ex-RAF, che ebbero tra le 4 e le 10.000 sterline all'anno (molte per l'epoca); mentre un primo gruppo di aviatori veniva addestrato in Gran Bretagna.Arrivati gli Hunter Mk.60 nel maggio del '66 a Riyadh e poi spostati con sei piloti a contratto a Khamis formando il No.6 Sqn. Era una base inizialmente priva di comodità, ma l'altitudine e la bassa umidità rendevano il clima accettabile. Era quando si stava dentro l'abitacolo che il calore era altissimo, e persino toccare le parti metalliche degli aerei era 'sconsigliabile' senza guanti. Presto le attività degli aerei cominciarono ad essere molto consistenti, fino a che non cominciarono i problemi per le parti di ricambio, che dovevano essere trasportati dai camion provenienti da Jeddah. Nonostante il problema delle parti di ricambio fosse molto serio già dopo alcune settimane, i MiG egiziani smisero di farsi vedere, così come gli Il-28. Nel frattempo erano stati dislocati anche i missili SAM e i cannoni da 40 mm, e anche questo era un cambiamento rispetto alla situazione precedente, in cui gli incursori potevano volare a volontà sul territorio Saudita.Nel frattempo gli egiziani cominciarono a riutilizzare le armi chimiche con l'aiuto dell'URSS, che voleva, già che ci si era, sperimentare anche la nuova generazione di aggressivi chimici. Questo significava gas nervini, e il primo attacco venne svolto il 5 gennaio 1967 con un'azione molto precisa su el-Kitaf, da parte di due MiG-17 come 'marcatori' e almeno 9 Il-28 con gas VR-55 (probabile, ma non sicuro), in bombe da 250 kg. Vennero uccisi quasi 200 civili. Era una cosa spaventosa, e aumentò ancora quando l'attacco con i gas venne abbinato al napalm, per cancellare le 'prove' del loro uso. Il 10 maggio alcune bombe chimiche erano state ritrovate intatte, ma mentre gli Yemeniti cercavano di portarle via per mostrarle quali prove, un altro attacco egiziano distrusse bombe e persone. Il 17 maggio un ulteriore attacco provò anche troppo la presenza di armi chimiche, uccidendo 550 persone. Quest'azione fu anche peggiore della precedente e i mercenari britannici e francesi decisero di lasciare la zona. Ci si può stupire che, sebbene sia stata una campagna in un territorio così remoto dall'attenzione, questo bombardamento chimico non abbia avuto nessuna eco né condanna. Ma del resto gli USA stavano largamente impiegando l'Agent Orange e altri tipi in Vietnam, e forse per questo non vollero fare nulla per protestare contro l'attacco egiziano, non tanto diverso da quello che facevano loro in Vietnam. I Britannici ripetereno di voler abbandonare Aden nel '67 e lasciare indipendente la FSA. Ma nonostante questo, gli Egiziani non ne trassero vantaggio, perché nel giugno dell'anno subirono la catastrofe della guerra dei sei giorni. Questo significò a loro volta abbandonare lo Yemen.Nel frattempo, il 7 agosto del '67, i primi 4 Lighting sauditi vennero dispiegati a Khamis, seguiti da altri due il 9. Erano F.Mk.2 e T.Mk.4 biposto, in attesa degli F.Mk.53 veri e propri. Divennero operativi il 28, rendendosi subito ben noti per il boato che producevano, ma non aiutarono molto i britannici che ancora erano in zona e talvolta combattevano a Nord di Aden. Ma oramai vari squadroni erano in scioglimento e altri in trasferimento. Il ponte aereo portò via da Khormaksar 9.000 civili e poi 5.000 militari da Muharraq, fino all'evacuazione dei commandos con i Wessex della HMS Albion. La copertura venne assicurata dai Buccaneer e Sea Vixen (NAS 800 e 899) della EAGLE. Nonostante 22 anni di guerriglia, attacchi e autobombe, ebbero solo 90 morti e 510 feriti, un fatto davvero notevole per una situazione tanto difficile, resa possibile da una professionalità evidentemente fuori dal comune delle truppe coinvolte. Fa impressione comparare questo fatto con la morte di oltre 200 marines solo negli attentati del Libano, o nelle perdite britanniche delle guerre attuali, limitate ma non così ridotte.Nel frattempo venne formata la Federazione dell'Arabia Meridionale anche dal punto di vista dell'aviazione, che era la SAAF, ovviamente con l'aiuto dei britannici, con una forza di vari DHC-2, C-47, Bell 47G e otto Provost T.Mk.52, più 4 Strikemaster T.Mk.81 e persino 4 Hunter. Ma tutta questa forza rimase solo prevista, perché non si trovò l'accordo sui soldi da dare ai britannici per il supporto. Nondimeno, alcuni aerei come i Jet Provost e i C-47 vennero consegnati. Alla fine la FSA divenne più semplicemente lo Yemen del Sud, dopo l'abbandono dei britannici (dicembre 1967), quando l'ultimo aereo inglese (un C-130) lasciò l'aerea. A quel punto venne formata la PDRYAF, l'aviazione sud-Yemenita, che continuò a combattere contro i ribelli delle montagne. Alcuni Provost entrarono anche in Arabia Saudita, e la cosa ebbe un certo effetto, ma senza azioni di fuoco. Dopo tutto, gli Hunter e Lighting erano volati da piloti britannici e Londra non voleva storie con l'ex protettorato. Anche i Sud-Yemeniti avevano piloti inglesi, che vennero ritirari dalle operazioni lasciando l'aviazione praticamente senza piloti. Solo un pilota rimase in tutta la piccola aviazione, addestrato dalla IAF e poi autodidatta con gli aerei Provost, mentre prima aveva volato con i C-47. In pratica, per circa un anno fu l'unico pilota disponibile, e nel frattempo imparò anche a volare sugli elicotteri. Il tutto per una paga di 44 sterline al mese. Seguirono non meno di 10 nuovi Jet Provost T.Mk.52 nel '68,Nel frattempo, la notte del 16-17 settembre i Lighting sauditi entrarono in allarme contro un bimotore contro cui era stato appena sparato, essendo entrato in territorio saudita, un missile Thunderbird (senza risultato), si trattava di un C-130 della RSAF dietro il quale tuttavia si nascondeva un ricognitore yemenita. Quest'aereo continuò con le sue missioni di spionaggio sull'aeroporto saudita mentre un Hunter fallì a intercettarlo la notte successiva, mentre il 1 ottobre 1967 i Lighting vennero messi a terra per problemi di rifornimento, usando solo gli Hunter fino al 6 ottobre, quando la carenza di parti di ricambio misero a terra pure questi velivoli. Finalmente venne portato un generatore d'ossigeno che risolse gli approvvigionamenti che mancavano il 14 ottobre. I problemi di manutenzione e gestione dei Lighting però richiesero molta più attenzione di quanto preventivato. Alla fine l'Operazione Flying Carpet andò in crisi, perché i costi di supporto erano maggiori del previsto per la fornitura saudita e nel frattempo, andò in malora il piano per gli F-111K. Finita l'era dei piloti inglesi, vennero così reclutati quelli pakistani che arrivarono dal 15 novembre.La ritirata dei britannici dallo Yemen del sud non terminò i problemi perché c'era molta confusione tra le varie fazioni. Accadde persino che nel novembre di quell'anno il presidente dello Yemen del Sud, proprio mentre era in visita al Cairo, venne rimosso dal suo potere e la nazione divenne la Repubblica popolare dello Yemen o PDRY, richiedendo prontamente l'aiuto sovietico, che fu altrettanto prontamente accordato, con tanto di 30 aerei e vari istruttori. I primi arrivarono entro la fine di novembre 1967, e subito iniziarono i voli d'ambientamento. Nel frattempo i ribelli del Nord Yemen erano aiutato dai Sauditi e dagli Iraniani, tanto che abbatterono a dicembre due MiG-17, uno dei quali volato da un sovietico. Oramai i Lighting e gli Hunter di Khamis erano allertati per eventuali azioni di difesa e persino d'attacco contro gli Yemeniti del Nord. Ora i loro aerei erano tenuti su allarme per 24 ore. L'attività di volo venne nondimeno ridotta di per sé e nel marzo del '68 l'Operazione Magic Carpet finì, con l'arrivo a quel punto dei Pakistani al posto dei britannici.Lo Yemen del Sud nel frattempo cercava di riavviare la sua aviazione, che era tuttavia cosa non facile a farsi, fino a quando trovarono un gruppo di piloti yugoslavi che erano esperti degli aerei sia russi che britannici e cominciarono a far operare di nuovo l'aviazione. Peraltro 3 elicotteri vennero abbattuti o persi per incidenti, e un C-47 pure abbattuto.Nel 1968-69 furono i Lighting della RSAF a volare diverse sortite d'attacco contro posizioni al confine dello Yemen, assieme a dei vecchi Sabre. Alcuni rimasero distrutti da incidenti. Gli Irakeni cominciarono a supportare la Repubblica dello Yemen consegnando armi. Nel 1970 governo e opposizione fecero un governo di coalizione e venne riformata la repubblica dello Yemen nell'aprile del '70.Quella dello Yemen era una forza aerea ridotta, che ebbe nel '57 degli Il-10 ex-cecoslovacchi, poi dei MiG-17 e 21, e ad un certo punto, F-5B ex-RSAF, seguiti da 12 F-5E e due C-130H, con contratto di supporto affidato ai Taiwanesi. la PDRYAF era riuscita a svilupparsi un po' con i MiG-17 volati da piloti cubani, e poi gli Strikemaster Mk.81, MiG-21 e Su-20, Il-28, Mi-4, Mi-24. Mentre i Sovietici erano impegnati con entrambe le nazioni, le differenze tra le quali non impedirono lo scoppio di una guerra il 25 febbario 1979, con il Sud che invase il Nord prendendo Qatabah. La guerra terminò già il 13 marzo e in seguito il Nord Yemen chiese l'aiuto sovietico, che portò 10 MiG-21 e 20 Su-22 a Sana, anche se la mancanza di personale e di fondi li rese largamente inoperativi entro pochi anni. I Sovietici tentarono ancora di riunificare lo Yemen nel 1981, e curiosamente, c'erano il doppio di consiglieri militari nello Yemen del Nord ma molti più aiuti materiali a quello del Sud, considerato strategicamente più importante. Questo fu sufficiente per continuare l'inimicizia tra i due stati, nonostante le scarse risorse economiche, il che fece sì che il Sud passasse in campo occidentale; questo provocò un tentativo di colpo di stato il 13 gennaio 1986, ma governo e polizia rimasero leali al governo e ricacciarono indietro i ribelli, che poi per loro sfortuna vennero anche bombardati dai MiG-23BN sovietici, in quanto Mosca non vedeva di buon occhio questo tentativo, che pure era filo-sovietico, di colpo di stato. Alla fine, però, il governo dello Yemen del Sud rimase fedele all'URSS e da Aden cominciarono a volare gli Il-38, mentre i consiglieri del Patto di Varsavia, Corea del Nord e Cuba raggiunsero i 40.000. A Sokotra venne costruito un campo d'aviazione che poteva controllare l'Oceano Indiano occidentale fino al Mar Rosso. La DPRYAF perse molti piloti nella rivolta del 1986 ed ebbe problemi con i rimpiazzi, che dovettero essere addestrati in altre nazioni inizialmente, e poi con la specializzazione sui Su-22M in patria, con istruttori cubani e sovietici.La guerra civile.Purtroppo la situazione andò nuovamente deteriorandosi negli anni '90, quando scoppiò un'altra guerra tra i due Yemen. Questa avrebbe lasciato danni e perdite per migliaia di vite umane. La guerra avvenne tra lo Yemen e il Partito Socialista yemenita. Fu una guerra breve, che infuriò durante il periodo maggio-luglio 1994, e forse per questo, essendo coeva del massacro in Rwanda, non ha fatto molta notizia. La Repubblica dello Yemen (unificato) venne dichiarata il 22 maggio 1990 con AliAbdullahSaleh come presidente. L'intento era quello di dare un governo unitario a quella che era la terra di due Stati.Era previsto un periodo di transizione di 30 mesi per l'unificazione, che avvenne grossomodo nel contempo della pacifica riunione tra le due Germanie. Venne istituito un Parlamento da 301 posti per 159 nordisti, 111 'sudisti' e 31 candidati indipendenti. Venne approvata anche la Costituzione nel maggio 1990 e approvata dal popolo il maggio del 1991; vennero anche accordate libere elezioni e il diritto alla proprietà privata, rispetto dei diritti umani ecc. Le elezioni vennero tenute il 27 aprile 1993 con la supervisione di osservatori esteri. Tra gli eletti 63 riformisti con il loro leader Hashid Sheik Abdallah Bin Husayn Al-Ahmar come speaker del parlamento. Ma la situazione, purtroppo, precipitò ben presto con l'autoesilio del vice presidente Al-Bidh ad Aden, nell'agosto 1993. I problemi di unificazione erano esacerbati dagli elementi tribali della società yemenita. Nonostante che i conflitti tra esponenti del Nord e del Sud avessero avuto almeno il risultato di un accordo ad Amman, il 20 febbraio 1994, gli scontri continuarono e divennero una vera e propria guerra nell'aprile del '94. Il 27 vi fu una grossa battaglia ad Amran, vicino San'a, ed entrambe le parti si accusarono di averla iniziata. Il 4 maggio l'aviazione del Sud attaccò Sa'a e l'aviazione del Nord risposte colpendo Aden. Scattò un periodo di emergenza di 30 giorni e gli stranieri vennero evacuati dalla nazione. I Sud-Yemeniti lanciarono vari missili Scud contro San'a e uccisero molti civili. Il primo ministro al-Attas venne dimissionato il 10 maggio dopo avere chiesto aiuti esterni per far terminare la guerra. I leader secessionisti del Sud instaurarono la Repubblica Democratica dello Yemen il 21 maggio, che però non venne riconosciuta. Le truppe del Nord tuttavia cominciarono a dirigersi su Aden e occuparono la città strategica di Ataq il 24 maggio. Un primo cessate il fuoco del 6 giugno durò solo 6 ore e i colloqui al Cairo non conclusero niente. Alla fine i 'Nordisti' entrarono ad Aden il 4 luglio e la catturarono entro il 7. I secessionisti furono costretti a migliaia all'esilio. Tutto questo accadde mentre dall'estero i Sauditi sostenevano i secessionisti con aiuti in denaro, dato che si sentivano minacciati da uno Yemen unificato. Dopo di che, un nuovo parlamento venne eletto già il luglio del 1994, ma senza molta influenza sul terreno. Le prime elezioni dirette avvennero nel 1999 e permisero di eleggere Abdallah Salih in maniera considerata legittima. Nondimeno, anche oggi esiste un forte movimento secessionista nello Yemen meridionale, sperando che non diventi un'altra guerra per questo splendido ma irrequieto Paese arabo.Situazione attuale.Attualmente lo Yemen è costituito, in termini militari, da Esercito (tra cui la Guardia Repubblicana), Marina (e Marines), e una potente aviazione, la Al Quwwat al Jawwiya al Jamahiriya al Yemeniya, che include anche la Difesa aerea. Ben il 12% del PIL è dedicato alle spese militari. L'Aeronautica e la Difesa aerea, prima separate secondo la tradizione sovietica, ora sono unificate, mentre la piccola Marina è concentrata ad Aden. Le dimensioni totali delle F.A. yemenite sono impressionanti, si parla infatti di ben 895.000 effettivi, una cifra che probabilmente si riferisce anche ad un'ampia forza di riservisti visto che l'esercito di per sé ammonta a circa 66.000 effettivi.Per qualche ragione, anche qui, come in molti altri posti del Terzo Mondo, accade che gli uomini siano più numerosi delle donne, anche se poi l'idoneità vede queste ultime di qualcosa più numerose dei maschi. Biologicamente, però, una specie vivente 'in salute' dovrebbe avere più femmine che maschi. Invece anche qui, i 18enni maschi sono più numerosi, anche se le stime sono di anni diversi: 236.517 uomini (2008) e 230.641 donne (2005).La spesa attorno al 2001 era di 482,5 mln di dollari o il 6,6% del PIL.Il comandante delle F.A. è il Maresciallo Ali Abdullah Saleh, che è anche il presidente della Repubblica yemenita. Quest'ultima ha recentemente ordinato varie nuove armi, per esempio i missili TOR (SA-15) e ha chiuso nel 2008 l'annoso conflitto per Sah'da.Ricapitolando la storia: la guerra civile iniziò nel 1962 e finì nel 1970. C'erano le forze del Nord Yemen contro il regioni di Mutawakkilite. I Realisti ebbero l'aiuto dell'Arabia e Giordania, i Nordisti ebbero quello di Egitto e URSS. I Sauditi non intervennero direttamente, non ne avevano nemmeno le forze, ma pagarono centinaia di mercenari europei. I Repubblicani ebbero invece un corpo di spedizione di 55.000 elementi. I Sudisti erano comandati da Imam Al-Badr e i Nordisti da Gamal Abdel-Nasser e Abdel Hakim Amer dell'Egitto, e il capo Nordista Abdullah as-Sallal. Il risultato fu una guerra che lasciò oltre 100.000 morti, davvero molti anche considerando che non solo questa guerra è stata pressoché ignorata, nonostante l'importanza strategica della zona, ma anche per la percentuale di vittime rispetto alla popolazione, che pagò un prezzo altissimo. Vi fu anche l'uso di armi chimiche, di cui una prima dimostrazione si ebbe l'8 giugno 1963, contro Kawma, anche se gli egiziani dissero che era stato il napalm piuttosto che armi velenose, ad uccidere 5 persone e a colpirne altre 25 con danni gravi agli occhi e polmoni su di un totale di 100. Le bombe vennero descritte come 'artigianali' e scarsamente efficaci. Golda Meir era preoccupata perché temeva che anche Israele avrebbe potuto essere colpito da tali armi egiziane.Non vi furono altri report nel '64, ma alcuni si ebbero nel '65 e sopratutto nel '66. L'11 dicembre 15 armi lanciate uccisero 2 persone e ne colpirono 35. Il 5 gennaio però, contro il villaggio di Kitaf, vennero usate altre armi chimiche e uccisero 140 persone colpendone altre 130. Forse era inteso di colpire il Principe Hassan bin Yahya che aveva il suo HQ in quella zona. Nasser negò che l'Egitto avesse usato il gas parlando di propaganda angloamericana. In seguito vi furono anche inviti per l'ONU (12 febbraio) ad investicare, ma il segretario U Thant disse il 1 marzo che non aveva il potere di investigare. Nel frattempo i 'casi' aumentarono con l'attacco del 10 maggio sui villaggi di Gahar e Gadafa, sempre dove era presente un HQ, quello del Principe Mohamed bin Moshin. Morirono almeno 72 persone e la Croce Rossa venne allertata e parlò di grave preoccupazione a Ginevra, che era forse il primo caso di guerra chimica da decenni, forse fosgene o lewisite. Nonostante la batosta della guerra dei Sei giorni, l'uso di tali armi -che non avvenne contro Israele, forse perché questi aveva a sua volta arsenali chimici e il primo paio di atomiche- ricominciarono in luglio e uccisero in tutto 1.500 persone con altre 1.500 colpite. Per i particolari, comunque, vedasi il capitolo referenziato con l'Acig.Recentemente la Marina dello Yemen,creata nel 1990 nella sua forma attuale come anche le altre F.A. unificate, è sopratutto tesa a controlli anti-droga e per questo ha comprato 10 pattugliatori 'Bay' nel 2006, molto efficaci nel fermare i trafficanti dall'entrare in Yemen. Inoltre, dopo la crisi delle Isole Hanish, lo Yemen ha preparato la sua Marina anche per un assalto anfibio. Gli Eritrei hanno distrutto in contraccambio una nave russa pensando che fosse un mezzo yemenita. Dopo varie tensioni, la guerra non è scoppiata ancora, nonostante la successiva occupazione dell'arcipelago Zukur-Hanish da parte dello Yemen, del resto militarmente ben più forte di quanto non siano gli Eritrei.MLR RM-70, 280 BM-21, 30 BM-13, 30 BM-14, vari BM-24, 13 BM-27 (o BM-22);missili Scarab (10 lanciatori), 12 Frog-7, 33 lanciamissili Scud, vari missili costieri antinave SS-N-2 (P-15).L'aviazione Yemenita è nata inizialmente attorno al 1926 con una piccola unità aerea, ma solo negli anni '50 l'Imam dello Yemen formò un'aviazione militare. Questa piccola e misconosciuta forza aerea -come del resto lo Yemen stesso è un Paese ben poco noto in ambito internazionale- ottenne MiG-15 e 17, poi anche i MiG-21. All'epoca gli arabi erano per lo più sponsorizzati dall'URSS. Nella parte Nord dello Yemen invece predominava l'aiuto americano con tanto di caccia F-5B ed E ex-Sauditi, più due C-130H. All'epoca le aviazioni erano la nordista YARAF e la sudista PDRYAF, che nonostante gli aerei russi era sponsorizzata dai britannici, che diedero anche vari tipi di aerei come gli Strikemaster Mk 81 e Jet Provost.Dopo l'unificazione del maggio 1990 vennero ancora usati sia aerei e mezzi orientali che occidentali, pare con una buona operatività dei suoi reparti aerei. Come addestratori vi sono, a livello più basico, 12 Zln 242 cecoslovacchi, e poi 24 L-39C consegnati nel 1999-2005, metà dalla Aero e metà dall'Ucraina. Ma attualmente, i caccia tattici più importanti sono i MiG-29, di cui vari sono stati aggiornati al potente standard SMT, che non è di giovamento all'estetica per via della 'gobba', ma ha una grande capacità di carburante e avionica moderna. Per il resto vi sono anche F-5, MiG-21 e Su-20 e 22. Tra i mezzi di seconda linea, gli unici occidentali sono vari Bell 206, 212 e 214, mezzi che non hanno l'equivalente russo.Come si vede è una forza aerea piuttosto consistente, sebbene i numeri non siano necessariamente aggiornati o verosimili. Per i MiG-29 Aerei n.44 parla invece di 5 aerei forniti dalla Moldavia di cui uno tenuto come parti di ricambio, poi nel 2001 14 MiG-29SE e UB, che però hanno presentato dei problemi o non sono stati ritenuti pienamente adatti, così sono stati restituiti alla RSK MiG e questa li ha riconsegnati nel 2005, aggiornati come SMT, più altri 6 SMT nuovi di fabbrica. Sono in corso (al 2008) trattative per altri 20-30 velivoli. Il MiG-29SMT ha un'autonomia che arriva a 3.700 km, quando il tipo base A è reputato adatto a volare con un raggio di 710 km aria-aria, autonomia 1.500 km, 2.100 con un serbatoio da 1.500 l e 2.500 con altri due da 800 litri.I lanciamissili SAM sono parecchi, pare almeno 600 rampe di lancio. Tra questi i missili SA-15 e i Tunguska M1. Ordinati anni addietro, testati nel 2007 e trovati altamente efficaci, anche contro missili e armi aria-superficie.Note e bibliografia.La storia militare dello Yemen qui riportata si basa sull'articolo di Tom Cooper, nella sezione 'Acig articles'. La situazione attuale ha dati provenienti dalle corrispondenti pagine di wiki.en.
1,187,863
http://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Gargano
Walter Gargano.Caratteristiche tecnicheCentrocampista centrale, destro naturale, viene utilizzato come regista o come interno di centrocampo.CarrieraClubDanubio (2003-2007)Gargano ha debuttato nel Danubio nel 2004 vincendo il campionato uruguayano “Apertura”, “Clausura” e “Annuale”, ha partecipato anche alla Coppa Sudamericana. Nel 2005 ha partecipato alla Copa Libertadores y Sudamericana. Nel 2006 ha vinto il campionato di clausura così come nel 2007 vincendo il titolo di clausura e quello annuale.Messosi in mostra con buone prestazioni, che gli sono valse il premio di miglior giovane del torneo, ha esordito in Nazionale e si è guadagnato la convocazione per la Copa America 2007 in Venezuela, dove si è piazzato al quarto posto finale.NapoliIl 24 luglio 2007, il centrocampista uruguagio, in possesso del passaporto italiano grazie a dei parenti di Potenza, passa al Napoli, con il quale firma un contratto di 5 anni in scadenza nel 2012. Costato 3,2 milioni di euro, gli viene accordato inizialmente un ingaggio pari a 170.000 euro.Gioca la prima gara ufficiale con la maglia del Napoli il 15 agosto 2007 in occasione del primo turno di coppa Italia contro il Cesena. Esordisce in Serie A il 26 agosto 2007 in Napoli-Cagliari e firma la sua prima rete il 20 ottobre 2007 allo stadio Olimpico contro la Roma (4-4) siglando il gol del momentaneo 3 a 3. Nella sua prima stagione in Serie A colleziona 34 presenze, coronate da 2 gol.Il 7 marzo 2009 rimedia una frattura al piede in allenamento che lo tiene lontano dal terreno di gioco per 2 mesi e mezzo. Rientra in campo nelle ultime 2 partite di campionato.Nel 2009-2010 si conferma titolare nel centrocampo azzurro. L'11 marzo 2010 firma il prolungamento del contratto fino al 2015 con l'aumento dell'ingaggio a 1 milione di euro annui, bonus esclusi. Festeggia la 100a presenza in maglia azzurra in Napoli-Fiorentina del 13 marzo 2010.Nazionale.Esordisce in Nazionale maggiore il 31 maggio 2006 nel match contro la Libia, in un torneo amichevole. Viene convocato per la Copa America 2007, dove l'Uruguay arriva al 4° posto. È titolare fisso nella rosa che affronta il girone di qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA 2010.StatistichePresenze e reti nei club"Statistiche aggiornate al 13 marzo 2010"Cronologia presenze e reti in NazionalePalmarèsClubCollegamenti esterniNoteWalter Gargano
2,125,156
http://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_naturalistica
Fallacia naturalistica.Nella filosofia del diritto l'espressione "fallacia naturalistica'" indica il vizio di ragionamento, commesso dai teorici naturalisti e biasimato dai divisionisti, di derivare prescrizioni da descrizioni.L'espressione risale però al libro del filosofo inglese Moore, "Principia Ethica" (1903). Secondo Moore, il concetto di buono sta alla base del discorso morale, è nozione semplice e non può essere ulteriormente definita. Quando si ha la pretesa di identificarlo con una qualche proprietà naturale (l'utile, il piacevole o una qualsiasi realtà metafisica), si cade in un vizio di ragionamento, chiamato appunto fallacia naturalistica, che comprende sia le teorie etiche naturalistiche sia le teorie etiche metafisiche. La confutazione della teoria naturalista poggia su due presupposti:Per fare un esempio pratico, dalla lettura delle leggi che regolano il funzionamento del Parlamento italiano, non si può desumere il contenuto delle leggi che questo debba approvare, ossia i valori ai quali deve richiamarsi durante la formulazione delle leggi.Con un altro esempio limite, secondo le tesi divisioniste, dal fatto che Tizio abbia pronunciato la sua promessa di far qualcosa (descrizione) non deriva in alcun modo per lui l'obbligo di farla (non-prescrizione).La risposta dei giusnaturalisti fa appello alle nozioni di "fatto istituzionale" (es. la promessa) e di "implicazione pragmatica" (le regole di inferenza) che permetterebbero di fare il salto dalla descrizione alla prescrizione.Voci correlateFilosofia del dirittoLogicaFallacieNaturalistic fallacy
1,697,131
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Ting_Tings
The Ting Tings.I Ting Tings'" sono un gruppo britannico di musica indie elettronica formatosi nel 2006 e composto da Katie White e Jules De Martino.CarrieraKatie White era un componente della girl band "TKO" (supporter dei 5ive), mentre Jules De Martino faceva parte dei "Babakoto" con cui aveva prodotto anche un singolo. I due si incontrano nel 2006 ed insieme suonano nei club inglesi finché non vengono notati dall'etichetta discografica locale "Switchflicker" con cui pubblicano due singoli: "That's Not My Name" e "Fruit Machine".Dopo essere stati in tour per le università inglesi nel 2007 i Ting Tings firmano un contratto con la Columbia Records, che produce il singolo "Great DJ" nel 2008 e che ottiene un ottimo successo radiofonico in diversi paesi in Europa, ed anticipa il loro album di debutto "We Started Nothing", che viene pubblicato il 18 maggio, in contemporanea con un nuovo singolo "That's Not My Name" e "Shut Up and Let Me Go ", che porta il gruppo al numero uno nel Regno Unito.In seguito nell'ottobre 2008 è stato pubblicato "Be the One", Singolo che ha avuto un forte impatto anche nelle radio italiane. Come singolo finale invece fu estratto "We Walk", uscito ufficialmente nel febbraio 2009.Recentemente alcuni brani dei Ting Tings sono stati utilizzati nella colonna sonora di "Gossip Girl" e "One Tree Hill"I Ting Tings hanno attualmente dichiarato di essere al lavoro per un nuovo album, e hanno detto che Parigi e Berlino saranno le città che daranno a loro l'ispirazione. Il secondo album del duo si dovrebbe intitolare "Kunst" ("Arte" in tedesco) e darà luce nel 2010.ComponentiDiscografiaAlbumSingoliCollegamenti esterniThe Ting Tings
1,632,049
http://it.wikipedia.org/wiki/Xosroviduxt
Xosroviduxt.BiografiaQuasi nulla si conosce della sua vita, ne la sua data di nascita. Alcune fonti la danno attiva nel IV secolo mentre altre la collocano nell'VIII. Si dice sia appartenuta ad una famiglia reale ma neanche questo è chiaramente documentato. Alcune fonti riportano che nell'VIII secolo suo fratello venne imprigionato dai mori; a seguito di questo avvenimento ella fu fatta prigioniera e rinchiusa nella fortezza di Ani-Kamakh, ora conosciuta come Kemah, dove rimase per venti anni. Secondo altre fonti ella sarebbe stata la sorella del re del IV secolo Tiridates III di Armenia, un nemico del Cristianesimo che gettò San Gregorio Illuminatore in una fossa di serpenti e cercò di stuprare due monache. A seguito di queste atrocità, il re fu trasformato in un verro selvatico ed il resto dei suoi sudditi fu colpito da follia. Xosroviduxt parlò al popolo di aver avuto una visione che le aveva detto: "non esiste altra cura per i guai che sono piombati su di voi, che quella di andare nella città di Artashat e riportate qui, sano e salvo, il prigioniero Gregorio. Quando lui sarà qui, vi dirà come guarire la vostra infermità." Fu così che Tiridates venne salvato e convertito al cristianesimo.Xosroviduxt è considerata la compositrice di un "šarakan", o inno canonicale, intitolato "Zarmanali e Ints" ("Meraviglioso è per me."). Secondo alcune fonti, l'inno è stato scritto in memoria del fratello, ucciso nel 737 per essersi convertito al cristianesimo. Nonostante il soggetto dell'inno non sia di carattere religioso, esso viene utilizzato durante le funzioni nelle chiese armene.Null'altro si conosce della sua vita.Esiste una registrazione del "šarakan", eseguita dal Sharakan Early Music Ensemble.BibliografiaKhosrovidukht
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http://it.wikipedia.org/wiki/Heinrich_Campendonk
Heinrich Campendonk.BiografiaIl suo percorso formativo seguì le tappe di Krefeld e di Monaco. Il suo maestro fu l'olandese Thorn-Prikker, simbolista mistico seguace dei Nabis e di Maurice Denis.Nel 1911 intensificò i contatti con il "Neue Künstlervereinigung München", movimento artistico monacense, soprattutto con Franz Marc, August Macke e con Wassily Kandinsky. Prese parte anche al gruppo "Der Blaue Reiter".I suoi lavori, caratterizzati dal linguaggio di severe forme geometriche, sono molto influenzati dal futurismo e dall'espressionismo.Nel 1920 compì un viaggio in Italia, dove rimase favorevolmente colpito dalle opere di Giotto e dai mosaici ravennati. Il gusto artistico di Campendonk comprese anche la passione per la pittura votiva e per l'arte popolare, da cui derivò alcuni temi compositivi e le proporzioni delle figure.Con l'avvento del regime nazista nel 1933, fu tra i molti modernisti condannati come artisti degenerati, e perciò gli fu proibito di esibire le sue opere. Si trasferì quindi in Olanda, dove trascorse il resto della sua vita lavorando alla Rijksakademie ("Accademia reale di arti visuali") in Amsterdam, prima come insegnate di arte decorativa, stampa e arte su vetro, dopo come direttore dell'accademia.Nel 1956 Campendonk è stato insignito del "Quellinus Prize" dalla città di Amsterdam e nominato cavaliere dell'ordine Ordine del Leone dei Paesi Bassi ("De Nederlandse Leeuw").Tra gli elementi fondamentali della sua pittore, si possono citare le strutture orfico-cubiste di Marc, il colore simbolista ispirato da Gauguin e la rappresentazione di una umanità semplice e accostabile alla fauna nell'ambito di un mistica della natura.NoteHeinrich Campendonk
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http://it.wikipedia.org/wiki/Joss_Stone
Joss Stone.Nel corso della sua carriera iniziata nel 2003 con l'album di debutto "The Soul Sessions" ha venduto circa 10 milioni di copie e ha guadagnato diversi premi, tra cui un Grammy Award. È considerata dalla critica come una delle voci Soul più interessanti dell'attuale panorama musicale.BiografiaDai tempi di Devon, l’inglesissima Stone, apparsa sulle scene musicali a 16 anni, ha sempre mostrato forza e intensità, nonostante ci fosse ai tempi chi insisteva che essendo così giovane non sapesse cosa stava facendo. I critici dissentivano, definendola una cantante che possiede una "vena ricca, profonda, piena di soul," come ha scritto il New York Post, "contrariamente a qualsiasi cantante della sua generazione."Carriera discograficaThe Soul Sessions (2003)Nel 2003, la giovane artista pubblica The Soul Sessions, un album di cover soul meno note, che ottiene un enorme successo: vende in tutto il mondo 4 milioni di copie e ottiene un'enorme attenzione della critica, in quanto si distacca dagli altri album in commercio. In supporto all'album, gira in tour per tutto il mondo.Mind, body & Soul (2005)Successivamente, l'artista pubblica il suo primo album di inediti, "Mind, Body and Soul".Di quell’album, la rivista "Newsweek" scrive: "La Stone sa cantare in tono triste, profondo, di gola, alzare la sua voce in modo soave, o darci dentro in modo funkeggiante per un pubblico che vuole saltare e muoversi," mentre "Interview" la definisce una cantante "dalla voce coraggiosa, che sa pungere come whisky invecchiato, o sciogliersi come una sferzata di melassa."L'album vende circa 4 milioni e mezzo di copie e ottiene un ottimo successo anche negli USA, dove vende 1,000,000 di copie e viene quindi certificato "platino".La cantante viene nominata per 3 Grammy Awards nel 2005, anche nella categoria "Migliore Artista Emergente" (Best New Artist), una delle 4 più ambite e in quell'occasione esegue un memorabile omaggio a Janis Joplin con Melissa Etheridge durante la cerimonia. La loro interpretazione di "Cry Baby"/"Piece of My Heart" è uscita come singolo ed è diventata la prima canzone della Stone a entrare nella Top 40 statunitense. Nello stesso anno, la cantante appare in molti show americani notturni e mattutini, e colleziona presenze su molte rivista, da Rolling Stone a Vanity Fair, oltre che alla copertina della "bibbia della moda" "Elle".Nel febbraio 2006, si è unita a Stevie Wonder, John Legend e India.Arie per lo show pre-partita del "Super Bowl XL", mentre nella serata dei Grammy Awards del 2006 è apparsa con Legend e Van Hunt cantando un medley di successi della star del soul "Sly Stone". La loro cover di "Family Affair", che appare nell’album di tributo agli Sly Stone Family Different Strokes By Different Folks, ha vinto un Grammy Award nel 2007 come "Migliore R&B Performance di duo o gruppo". Sempre in gioco per onorare le leggende che sono venute prima di lei, nel novembre 2006 la Stone ha conquistato la platea dell’ "Uk Music Hall of Fame Awards" con la sua interpretazione di “Son of a Preacher Man” di Dusty Springfield.Introducing Joss Stone (2007)Nel 2007 la Virgin Records pubblica "Introducing Joss Stone". L'album diventa oro negli Stati Uniti e vende in totale circa 2 milioni di copie.Di questo terzo album la cantante soul e cantautrice britannica sente di esprimere la sua vera visione musicale e ha dichiarato: "Questo è il primo album che ho fatto che mi rappresenti totalmente" dice. "Ecco perché l'ho chiamato "Introducing Joss Stone". Queste sono le mie parole, e questo è ciò che sono come artista."Sapendo di dover stare da sola per scrivere l'album, la Stone si è accampata nell’isola caraibica di Barbados in aprile per scrivere i testi. Lì, in mezzo alle spiagge sabbiose e le calde brezze tropicali, ha avuto una “illuminazione”. "Sto guidando da sola e penso: 'Perché nella mia vista cerco amore incondizionato da un essere umano quando è la musica che è incondizionata?" dice. "È sempre lì per me. È l’amore della mia vita. L’ho trovato".Quella semplice rivelazione è diventata un tema più importante, sia testuale che musicale, in "Introducing Joss Stone", e spiega il mix elettrizzante di caldo soul vintage, R'n'B stile anni ’70, armonie da gruppi femminili della Motown e suoni jazz suonati da una live band diretta dal principale collaboratore musicale, nonché produttore, di Joss: Raphael Saadiq (noto per i suoi lavori con D'Angelo, The Roots, e Macy Gray). "Raphael [che suona il basso nell’album] è il più stupefacente musicista che abbia mai incontrato nella mia vita," dice la Stone. "Musicalmente, sento che mi legge nel pensiero. Mi basta uno sguardo e lui sa esattamente cosa voglio." La Stone e Saadiq hanno passato due mesi a registrare alle Bahamas e hanno poi missato l’album al leggendario Electric Lady Studios a New York.Joss Stone ha venduto circa di 10 milioni di copie nel mondo; è stata nominata per 4 Grammy Awards; è apparsa sul palco con James Brown, The Rolling Stones, Stevie Wonder, Elton John, Patti Labelle, Mavis Staples, Donna Summer, e Smokey Robinson; è stata intervistata da Oprah Winfrey; è stata protagonista di due delle maggiori campagne pubblicitarie della "Gap"; si è esibita davanti a più di 200,000 persone al concerto "Live 8" a Londra nel 2005 - tutto questo prima di raggiungere la giovane età di 19 anni.Colour Me Free (2009)L'album sarebbe dovuto uscire a luglio, ma per problemi con la sua casa discografica, la pubblicazione è prevista per il 23 ottobre 2009; l'album è composto da 12 tracce e sarà anticipato dal singolo "Free Me" in rotazione da fine settembre.L'album ha debuttato alla posizione numero 10 in U.S.A. vendendo 27.000 copie nella prima settimana ed ha raggiunto la posizione numero 75 in Gran Bretagna, suo paese natale.CuriositàDiscografiaAlbumSingoliAltre canzoniFilmografiaVideografiaNoteCollegamenti esterniJoss Stone
7,017,368
http://guide.supereva.it/comunicazione_impresa/interventi/2005/02/196861.shtml
3. La Sezione specialistica, nello svolgimento della propria attività di valutazione preventiva su richiesta delle aziende interessate, si atterrà alle norme del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, in particolare all’art. 25 che ricalca le disposizioni del Decreto Legislativo 30/12/1992 n. 541, attuativo della direttiva n. 92/28/CEE; nonché ai contenuti del foglio illustrativo e della confezione del prodotto da pubblicizzare approvati dal Ministero della Salute.7. L’ammontare del diritto amministrativo, da versare alla Segreteria dell’Istituto, contestualmente alla richiesta, è fissato in € 180,00 + IVA = € 216,00 per gli associati ANIFA e IAP e in € 260,00 + IVA = € 312,00 per i non associati.Nel caso in cui la richiesta riguardi la contemporanea presentazione di marginali varianti rispetto al testo principale l’ulteriore diritto amministrativo è ridotto, in relazione ad ognuna di esse, a € 100,00 + IVA = € 120,00, per gli associati ANIFA e IAP e a € 130,00 + IVA = € 156,00 per i non associati.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Coltivatori_Italiani
Unione Coltivatori Italiani.L’Uci'" ("'Unione Coltivatori Italiani) è un’importante organizzazione di categoria operante nel settore agricolo, nata come strumento sindacale del movimento contadino socialista sul finire degli anni sessanta e costituitasi legalmente nel 1972. Nello Mariani determinò sin dall’inizio l’avvio del processo organizzativo nelle campagne in netta contrapposizione con la Coldiretti e la Confagricoltura, da un lato, e dell’Alleanza Contadini e della Federmezzadri dall’altro. Pertanto l’Uci inizialmente ha avuto un rapporto difficile con le istituzioni per l’egemonia della Coldiretti e della Confagricoltura e, in una fase successiva, anche della Cia, nata nel 1977 dalla fusione dell’Alleanza Contadini e parte dell’Uci stessa.Negli anni novanta, però, la nascita e l'affermazione della Copagri, federazione di organizzazioni agricole di cui l'Uci è socio fondatore, ha contribuito a determinare nuovi equilibri nel panorama delle rappresentanze agricole. Copagri, nel giro di qualche anno, è divenuta la seconda forza del settore, con un totale di oltre 350 mila aderenti. Il 24 aprile 2007 Copagri e Cia hanno stipulato a Roma, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, un "Patto federativo aperto" fondato su azioni ed iniziative comuni orientate alla innovazione della rappresentanza e delle imprese agricole.All’interno della Copagri l’Uci ha costituito un riferimento per l’affermazione della politica confederale dando un contributo alla realizzazione del I° congresso confederale svoltosi nel novembre 2003. In questa direzione l’Uci sostiene le altre organizzazioni presenti al fine di determinare lo sviluppo e l’attuazione del progetto originario. Le altre organizzazioni che fanno parte della Copagri sono la Uimec della Uil, l’Acli-Terra, l’Ugc della Cisl e l’Aic.Parallelamente all'affermarsi della Copagri, l’Uci ha dato vita ad una rete di servizi sul territorio, prima con l’ente di patronato (Enpac), successivamente con l’ente di formazione professionale (Anapia).Oggi è presente con altri importanti filoni di attività: l’Unap, l’associazione nazionale dei pensionati (con circa 40 mila aderenti), il Caf, Centro di assistenza fiscale per dipendenti e pensionati (che presta la propria assistenza a circa 60 mila contribuenti) ed è membro di. Partecipa inoltre alla costituzione dell’Associazione italiana dei produttori olivicoli, l’Aipo, che conta oltre 120 mila produttori. Organizza i piccoli coltivatori, braccianti, produttori agricoli e datori di lavoro (circa 27 mila unità).L’Uci assiste ed organizza in forma autonoma i produttori fornendo un supporto sul territorio a vari livelli.Presidente politico dell'Unione coltivatori italiani è Mario Serpillo. Presidente del consiglio scientifico dell'Uci è Daniele Pulcini.L'Uci da anni pubblica la rivista mensile Agricoltura Moderna, diretta dal giornalista professionista Giampiero Castellotti, oggi uno dei periodici leader del settore.sindacati italianiEconomia e politica agraria
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http://it.wikipedia.org/wiki/No_More_Drama_%28singolo%29
No More Drama (singolo).No More Drama'" è un singolo R&B di Mary J. Blige prodotto da Jimmy Jam e Terry Lewis che dà il titolo al quinto album della cantante. Pubblicato come terzo singolo tratto dall'album nel 2002 (secondo singolo in USA), il brano è entrato nella top20 della Billboard Hot 100, ed ha avuto successo in molti altri paesi, diventando uno dei pezzi più conosciuti dell'artista in tutto il mondo. Grazie al videoclip del brano, Blige ha vinto il suo primo MTV Video Music Award.Composizione e testoIl singolo segna un ricongiugimento artistico della cantante con il duo di produttori formato da Jimmy Jam e Terry Lewis (artefici di tutti i successi di Janet Jackson), dopo che questi avevano collaborato con Blige per il suo terzo disco Share My World. Questo è il terzo singolo della cantante prodotto dal duo, dopo Love Is All We Need e Everything, entrambi estratti da Share My World. La canzone usa un sample di "Nadia's Theme", un pezzo composto da Barry De Vorzon e Perry Botkin, Jr. negli anni '70 per il western "Bless the Beasts and Children", e successivamente usato come tema principale della soap opera Febbre d'amore. Nel testo la cantante fa riferimento alla soap, definendo il suo passato "young and restless" (giovane e irrequieto), il titolo originale della soap è infatti The Young and the Restless. La base musicale è costituita da un piano; durante l'ultimo ritornello è possibile sentire il rumore di un elicottero in volo, chiaro riferimento allo spirito pacifista della canzone. Il brano inizia con un parlato in cui la cantante dice di essere stanca di tutto il dramma che riempie la sua vita e di avere il bisogno di sentirsi libera. Nella terza strofa del brano la cantante afferma che secondo lei solo Dio potrebbe sapere come va a finire la nostra vita, ma poi dice che noi sappiamo come questa inizia, e che quindi tocca a noi scegliere se vincere o perdere; l'artista conclude la strofa dicendo di aver scelto di voler vincere. Il ritornello prega che non ci siano mai più drammi, lacrime, dolori, paure e stress.VideoIl video della canzone è stato diretto da Sanji ed è uno dei più impegnati e struggenti della cantante. Nel video vengono presentate tre storie molto drammatiche: la prima riguarda una giovane donna nera vittima di vioenza domestica, la seconda un giovane tossicodipendente bianco e la terza un ragazzo ispanico che vede morire il fratello in una sparatoria tra gang rivali. Durante il video lo schermo si divide in 3 parti all'inizio e alla fine per seguire contemporanemente i tre personaggi, che corrono verso un futuro migliore.Il video fa grande uso di soggettive: ad esempio durante la storia della ragazza, l'uomo che la picchia colpisce con la mano la telecamera che poi cade a terra. Il ragazzo ispanico decide di vendicare la morte del fratello, ma quando si reca armato a casa del colpevole si trova di fronte un bambino, e decide allora di abbandonare l'idea. I tre personaggi vengono mostrati nei loro momenti più disperati, come nell'astinenza del ragazzo tossicodipendente (Blige ha avuto in passato parecchi problemi con le droghe). La cantante, con un look molto semplice e minimalista (e i capelli neri dopo molti video di "tutti i colori") canta il brano mentre attraversa le strade della città e incrocia i protagonisti delle tre storie. Nell'ultimo ritornello della canzone si ferma davanti alla vetrina di un negozio piena di schermi televisivi che danno in onda un telegiornale: questo tg fittizio reca la scritta "America's New War", e mostra le immagini di varie guerre e combattimenti. Poi queste immagini vengono sostituite dai primi piani di P. Diddy e Mariah Carey che sillabano le parole della canzone, mentre la Blige si dispera e piange di fronte alle immagini di guerra. Mary ha affermato di aver invitato i due artisti nel suo video perché sono due persone che hanno avuto una vita piena di dramma. Il video è chiaramente ispirato ai fatti dell'11 settembre e si schiera contro la guerra.RicezioneIl singolo è entrato nella top40 americana mentre il singolo precedente "Family Affair" era ancora in classifica. Arrivando alla posizione numero 15, è diventato il quarto singolo della Blige ad essere entrato in top20. Stranamente nelle classifiche R&B, dove la cantante ha sempre dominato con tutti i singoli, è arrivato solo al numero 16, mentre nella Billboard Hot Dance Music/Club Play, la classifica dei brani più suonati nelle discoteche americane, ha avuto talmente successo da arrivare al numero 1, diventando la quarta numero 1 in questa classifica dell'artista, dopo "You Bringe Me Joy" ('95), "Love Is All We Need" ('97) e "Your Child" ('00). Il successo in questa classifica è stato garantito dai remix dance della canzone.Nel Regno Unito la canzone è addirittura entrata in top10, arrivando al numero 9, un risultato di rilievo se si considera che è il terzo singolo della cantante ad essere entrato nella top10 britannica. In Olanda è arrivato al numero 12 passando 15 settimane in classifica. In Svizzera è stato il secondo singolo della cantante ad entrare in top20, arrivando alla posizione 17 con 9 settimane passate in top40. In Australia è il secondo singolo dell'artista ad essere entrato in top40 invece, fermandosi al numero 30.ClassificheTracceNoteNo More Drama (song)
505,002
http://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_XI_Lascaris
Costantino XI Lascaris.Fu basileus dei romei dal 12 aprile 1204, fino alla sua morte.Il breve regnoMentre Costantinopoli era sotto l'assedio crociato del 1204, Alessio V di Bisanzio, rendendosi conto che non era più possibile salvare la città salpò per la Tracia il 12 aprile, dove avrebbe preparato una controffensiva. Non tutti i sudditi però credevano nella sua impresa, e dopo la sua partenza molti nobili vollero che Costantino XI Lascaris fosse eletto loro Imperatore. Lo stesso patriarca Giovanni X di Costantinopoli era d'accordo per l'incoronazione, che venne effettuata il giorno stesso, a Santa Sofia.Quando cadde Costantinopoli Costantino si imbarcò per l'Asia minore, verso una piccola provincia che era rimasta bizantina; in quel luogo avrebbe fondato l'Impero di Nicea provvisorio, rendendo la sua capitale Nicea il più possibile simile a Costantinopoli. Costantino, però, morì in brevissimo tempo, stroncato da una malattia, non riuscendo nemmeno a far coniare delle monete sotto il suo Impero; per questo il suo numero non viene considerato, ecco perché Costantino XI Paleologo ha lo stesso numero, ma comunque alcuni storici considerano il suo numero, e quindi è possibile anche trovare Costantino XII Paleologo. Gli succedette il fratello Teodoro I di Bisanzio.Voci correlateBibliografiaGenerali bizantiniConstantine Laskaris
2,090,216
http://it.wikipedia.org/wiki/Planococcus_ficus
Planococcus ficus.La cocciniglia farinosa della vite'" ("Planococcus ficus"' Signoret, 1875) è un insetto fitomizo dell'ordine dei Rhynchota Homoptera Sternorrhyncha (superfamiglia Coccoidea, famiglia Pseudococcidae).GeneralitàQuesto Pseudococcide è diffuso nelle regioni centro-meridionali, in Sicilia e in Sardegna.Negli ultimi anni è stata registrata un'elevata presenza di cocciniglie farinose del genere "Planococcus" (Ferris) e in particolare delle due specie: "Planococcus citri" (Risso) e "Planococcus ficus" (Signoret) che rappresentano un problema di rilevante interesse nei vigneti, soprattutto in Sicilia nei tendoni a uva da tavola coltivata in serra o in apprestamenti coperti con reti e teli di plastica per anticipare l'epoca di maturazione o posticipare quella di raccolta. Queste due specie di cocciniglie, pur avendo comportamento biologico simile, hanno diversa capacità di trasmettere virus e di instaurare relazioni con gli antagonisti naturali. Perciò è importante identificarle in maniera rapida e inequivocabile, sia mediante osservazioni di campo sia utilizzando moderne tecniche di analisi molecolare, al fine di una corretta gestione dei programmi di lotta integrata nel vigneto.DescrizioneLe due specie di cocciniglie sono macroscopicamente indistinguibili: in entrambe il corpo della femmina ovale-allungato è ricoperto da una secrezione cerosa polverulenta e presenta ai margini 18 paia di corti raggi cerosi; ma da un'attenta analisi si rileva che "Planococcus ficus presenta alcune microscopiche differenze: alla base delle precoxe sono presenti pori multiloculari, mentre mancano i dotti tubolari cefalici in corrispondenza del primo paio di cerari.Ciclo biologicoNelle regioni meridionali il Planococcus ficus svolge almeno 4 generazioni all'anno; le femmine fecondate svernano nelle piccole depressioni della corteccia e in primavera iniziano la deposizione dei caratteristici ovisacchi contenenti alcune centinaie di uova giallastre. Al germogliamento, le neanidi si portano sulle foglie colonizzando soprattutto la pagina inferiore. Una seconda generazione ha luogo in luglio: gli stadi giovanili invadono progressivamente germogli e grappoli insediandosi sul rachide di questi. Verso la fine di agosto si sviluppa una terza generazione a cui sono dovuti i danni maggiori. In autunno, generalmente dopo la vendemmia, le popolazioni della cocciniglia si portano sotto il ritidoma per svernare. In caso di andamento climatico favorevole si ha sviluppo di popolazioni sulle foglie in tardo autunno.Le pullulazioni delle cocciniglie farinose sono influenzate:DanniOltra ai danni diretti dovuti alla suzione della linfa dalla pianta ospite, la cocciniglia farinosa risulta particolarmente dannosa per l'elevata produzione di melata nonché lo sviluppo di fumaggini che riducono di molto il potenziale fotosintetico delle piante e che, nei casi più gravi, danno luogo a una caduta anticipata delle foglie. Particolarmente danneggiata può risultare la produzione di uva da tavola. Particolare importanza, tra i danni indiretti, assume la trasmissione di virus. Tale trasmissione è stata accertata per entrambe le specie nel caso del virus GLRaV-3 dell' accartocciamento fogliare e del virus GVA delle scanalature di Kober 5BB e, soltanto per "Planococcus ficus", del virus GWB della suberosità corticale.AntagonistiDifesaLotta agronomica.La lotta agronomica sulla vite consiste in alcune pratiche di tecnica colturale che permettono di ostacolare le infestazioni come:Lotta chimica.Generalmente il controllo chimico viene effettuato in corrispondenza del risveglio vegetativo e quindi della fuoriuscita delle neanidi dai siti di svernamento, utilizzando olio bianco attivato o polisolfuri di calcio o di bario; meglio se il trattamento è preceduto dalla rimozione del ritidoma.In alternativa, si può intervenire con fosforganici (chlorpyriphos methyl) o con buprofezin verso la metà di maggio, in occasione della colonizzazione dei germogli, oppure all'inizio di luglio quando le cocciniglie sono in procinto di spostarsi verso i grappoli.Gli interventi vanno effettuati con lance che permettono di creare un getto a spillo che, oltre ad assicurare una soddisfacente bagnatura, consente, nei casi in cui il fitofago si sia sistemato tra i frutti, di raggiungerlo ed eliminarlo.Lotta biologica.La lotta chimica spesso risulta inefficace, poiché le popolazioni delle cocciniglie, insediandosi sotto il ritidoma, sulle foglie o all'interno del grappolo, vengono protette dagli organi stessi della pianta, oltre che dalla cera che ne ricopre il corpo. In tale contesto assume rilevanza il ruolo di contenimento biologico svolto dai predatori e, soprattutto da parassitoidi, tra i quali gli imenotteri encirtidi Leptomastix dactylopii(Howard) e Anagyrus pseudococci(Gyrault).NoteBibliografiaCollegamenti esterniCoccoideaAvversità della vite
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http://it.wikipedia.org/wiki/Rory_Gallagher
Rory Gallagher.I primi anni e i TasteInizia a suonare la chitarra all'età di 9 anni ispirato da grandi musicisti come Muddy Waters, Leadbelly e Woody Guthrie. Nella seconda metà degli anni sessanta Rory si trasferisce a Londra. Qui da vita ai Taste, con il bassista Eric Kitteringham e il batterista Norman Damery, entrambi provenienti dagli Axels, con i quali inciderà materiale che apparirà solo successivamente in "Tattoo". In seguito cambia la formazione con Charlie Mc Kraken al basso e John Wilson alla batteria. Con la sua nuova band Rory incide 3 album e due live, tra cui una formidabile esibizione al festival dell'isola di Wight. I Taste, forti di un hard blues muscolare e grezzo (ne è un esempio la rilettura di "Sugar Mama", da Taste), si avvicinano ai grandi trii del momento (Jimi Hendrix Experience, Cream).L'album On The Boards riesce meglio del precedente e permette di apprezzare Gallagher come chitarrista eccellente, cantante acutissimo, autore dallo stile particolare, sassofonista e armonicista.I Taste si sciolgono nel 1971 per decisione di Gallagher, deciso ad avviare una stupenda carriera solista.Mc Kraken e Wilson creano così gli Stud e in seguito il primo dei due svolgerà una buona carriera da "sideman" con Kevin Ayers, Medicine Head e altri, mentre del secondo si perderanno le tracce.La carriera solistaGallagher intraprende la carriera solista, formando una band con il bassista Gerry Mc Avoy e il batterista Wilger Campbell, ed esordisce con un buon album omonimo nel 1971, contenente "Sinnerboy", e prosegue con l'ottimo "Deuce", contenente alcuni classici come "I'm Not Awake Yet", "Used To Be", "Don't Know Where I'm Going" e soprattutto "Crest Of A Wave".Dopo un live nel 1972,nel 1973 appare "Blueprint, album di buon successo nel quale figurano anche i nuovi musicisti Lou Martin (tastiere) e Rod De'Ath (batteria).Nello stesso anno esce anche Tattoo, altro album di buon successo, nel quale la band si diletta a sperimentare diversi stili, con eccellenti risultati. L'album presenta canzoni a sfondo R'n B tinto di jazz ("They Don't Make Them Like you Anymore"), funk ("Livin' Like a Trucker"), oltre a pezzi acustici ("20:20 Vision", "Who's That Coming") e heavy (la famosa "Cradle Rock") e ad alcuni capolavori come "Tatoo'd Lady" e "A Million MIles Away".Segue il live Irish Tour, giudicato quasi unanimamente il suo capolavoro; le sue esibizioni dal vivo lo fanno presto diventare un idolo delle masse. Rory ha così pubblicato ben 6 album in soli 3 anni.Against The Grain è un album hard rock anche se intermezzato ad alcuni splendidi pezzi acustici, tra cui la rilettura di "Out On The Wester Plain", mentre Calling Card è uno degli album più disuguali di Rory Gallagher, in esso, infatti, arriva perfino a toccare il jazz e, grazie all'amicizia con Roger Glover, arriva a sperimentare anche un sound simile a quello dei Deep Purple nella canzone "Moonchild".A questo punto lasciano la band Lou Martin e De'Ath, costringendo Gallagher a continuare con il solo batterista Ted McKenna.Nel 1978 arriva quindi Photo Finish, album che spazia molti generi e che sforna ottime canzoni come "Shadow Play", "Overnight Bag", "Cruise On Out" e "Shin Kicker", tutte a carattere hard rock pur avendo influenze di altri generi ("Cruise On Out" ha evidenti riferimenti al R'n R). "Fuel To The Fire", inoltre, ricorda molto "A Million Miles Away".Top Priority continua il discorso hard rock e contiene la grandiosa "Bad Penny", così come l'ottimo live Stagestruck.Jinx è un buon album e aggiunge due nuovi elementi quali Dick Parry, sassofonista che ha contribuito anche a The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, e Brinsley Schwarz alle tastiere: tuttavia il sound, a causa della nascita del nuovo rock elettronico, risulta un po' obsoleto e quindi Gallagher decide di cercare di dare il meglio in scena, nel quale propone il meglio del suo repertorio anche preso dai Taste.Defender, ritorno in studio dopo ben 5 anni, evidenzia un forte ritorno al blues, così come l'album seguente. Nel 1992 appare Bullfrog Interlude, ultimo album in studio che il cantante/chitarrista ha registrato durante la sua vita.La morte e gli album postumiLa sua dipendenza dagli alcolici, infatti, lo costringe ad un trapianto di fegato nel 1994 che però non ha un buon esito.Rory Gallagher muore il 14 giugno del 1995 all'età di 47 anni. Il giorno della sua morte tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi, persino la BBC. I suoi funerali vennero trasmessi in diretta nazionale.Nel 1996 appare il primo album postumo, "Blue Days for the Blues". Altre pubblicazioni postume sono "BBC Sessions", che contiene registrazioni inedite sia dal vivo che in studio, e "Wheels Within Wheels", pieno di "outtakes" e brani acustici con molti ospiti.DiscografiaCon i TasteDa solistaStudioLiveCompilationCollegamenti esterniChitarristi rock|Gallagher, RoryPersone morte per overdoseRory Gallagher
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http://it.wikipedia.org/wiki/Eric_%28romanzo%29
Eric (romanzo)."'Eric"' (in inglese "Faust Eric") è il nono romanzo della serie del Mondo Disco, un ciclo fantasy comico dello scrittore britannico Terry Pratchett. È il quarto del "sottociclo" di Scuotivento.Uscito nel 1990, il libro è stato tradotto in italiano da Antonella Pieretti e pubblicato nel 2006 da Salani.La tramaMolti demoni non sono contenti dell'operato del loro re Astfgl, che vede nella noia la forma più raffinata di tortura. Il demone Vassenego si pone a capo di una congiura volta a prendere il potere, "promuovendo" Astfgl alla simbolica ma irrilevante carica di Presidente.Il tredicenne Eric Thursley, promettente demonologo di Ankh-Morpork, riesce finalmente ad evocare un demone dalle "Dimensioni Sotterranee" per farsi esaudire tre desideri, ma il demone si rivela essere Scuotivento (intrappolato nelle Dimensioni Sotterranee alla fine di "Stregoneria"). Temporaneamente "dotato" di poteri demoniaci da Vassenego, allo scopo di tenere impegnato il re Astfgl, Scuotivento esaudisce i desideri di Eric con uno schiocco di dita. I tre desideri vengono tuttavia interpretati in maniera diversa dall'idea di Eric.Eric e Scuotivento sono trasportati a Tezuman, la versione del "Mondo Disco" della Mesoamerica. I locali, che adorano il dio "Quetzovercoatl", hanno da secoli un "progetto" per il Padrone del Mondo, a cui addossano la colpa di tutti i mali che li affliggono.La più bella donna che sia mai vissuta è secondo le leggende Eleanor di Tsort, causa della decennale guerra tra Efebe e Tsort. Eric e Scuotivento si trovano nel passato a Tsort, all'interno di un cavallo di legno, e scoprono che la bellezza di Eleanor, già sopravvalutata dalle licenze poetiche, è sfiorita con il passare degli anni e con la nascita di vari figli.Eric e Scuotivento vengono trasportati al momento in cui il Creatore dà origine al Mondo Disco, vedendolo anche dimenticarsi l'Ottavo. Letteralmente, il desiderio di Eric include l'intero arco di spazio e di tempo della Creazione.Trasportati all'inferno per magia, Eric e Scuotivento ne fuggono aiutati da vari personaggi già incontrati nel romanzo e dall'arrivo del Bagaglio.RiferimentiIl romanzo è principalmente una parodia del Faust, a partire dal titolo, ma non solo: in particolare i Tezuman ricalcano la civiltà azteca, la guerra tra Tsort ed Efebe si rifà all'Iliade e all'Odissea e la descrizione dell'inferno riprende la divina Commedia.Il nome "Quetzovercoatl" è un gioco di parole tra il dio azteco Quetzalcoatl e "overcoat", "cappotto".EdizioniCollegamenti esterniMondo DiscoEric (novel)
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http://it.wikipedia.org/wiki/La_rivincita_dei_nerds_II
La rivincita dei nerds II."'La rivincita dei nerds II"' è un film del 1987 diretto da Joe Roth.Sequel di "La rivincita dei nerds" del 1984.TramaLewis e gli altri nerds sono invitati, in qualità di organizzazione studentesca principale, al raduno nazionale delle organizzazione studentesche a Fort Lauderdale, Florida.Poiché il vicedirettore dell'albergo dove risiedono tutte le confraternite è stato un Alpha Beta, ai nostri vengono cancellate le prenotazioni. Devono ripiegare su un alberghetto di infimo ordine diretto da una messicana che non parla una parola di inglese.Caccola trova il suo maestro, Moccolo, un cinese capace di emettere dei rutti di numerosi decibel senza bere alcunché.Lewis si invaghisce della receptionist dell'albergo sede dell'evento, la quale, bistrattata dal vicedirettore per il solo fatto di essere in prova, si mette coi nostri, non dopo esser stata usata dagli Alpha Beta per un micidiale scherzo ai Trilambda: lei e altre due ragazze vengono ingaggiate per circuire i nerds portandoli al mare con la macchina di un Alpha, per poi andare a denunciarli per il furto di questa.Senonché Sally, la receptionist, scopre il misfatto, paga la cauzione, confessa tutto e si scusa con Lewis e i suoi.Appena fuori dal carcere, gli Alpha rapiscono tutti i Lambda, compresa Sally, e li abbandonano su di un'isola deserta. Sbarcano lì anche Orco, che vuole spifferare a tutti lo scherzo che hanno fatto, per potersene gloriare, ma per non essere buttati fuori dall'Associazione Nazionale non una parola dovrebbe scappare.I Nerds, col nuovo amico Orco, riescono a scappare dall'isola, avendo ivi trovato un natante militare abbandonato. Giungono all'assemblea e riescono a mettere in cattiva luce gli Alpha. Roger, il capo degli Alpha, su di giri, si esprime quindi brutalmente contro i nerds, offendendoli davanti a tutti. Lewis non risponde a parole, ma, finalmente, tira un inaspettato diritto verso il mento di Roger, che cade in piscina in un tripudio di applausi.Voci correlateCollegamenti esterniFilm commediaRevenge of the Nerds II: Nerds in Paradise
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http://www.mobileblog.it/post/9236/antifurto-per-smartphone-phonebak-per-blackberry-recensito-per-voi
Concludendo, il prodotto ci è piaciuto: non solo è semplice da utilizzare (sebbene sia localizzato solo in lingua inglese), ma è anche sicuro per via della possibilità di eliminare i dati sensibili in modo remoto. Il prezzo? $19,90 pari a poco più di 13€. Inoltre, non intacca l’autonomia del terminale in quando si disattiva poco dopo il riconoscimento della Sim Card.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Debora_Caprioglio
Debora Caprioglio.CarrieraA diciotto anni arrivò finalista al concorso "Un volto per il cinema" e poco dopo fu notata dal famoso attore e regista Klaus Kinski, del quale divenne compagna nel 1987: quindi appare al suo fianco in "Grandi cacciatori" (1988), di Augusto Caminito, e "Kinski Paganini" (1989), rivisitazione della vita del celebre violinista, presentato tra mille polemiche al Festival di Cannes.Dopo il divorzio dall'attore-regista tedesco, fu Tinto Brass a farla conoscere al grande pubblico affidandole la parte della protagonista nel suo film "Paprika" (1991) nel quale recita nuda.Dopo il giallo/erotico "Spiando Marina" ed il comico "Saint Tropez - Saint Tropez" (entrambi girati nel 1992), Debora Caprioglio cambiò totalmente registro e dal 1994, dopo aver recitato in un ruolo drammatico in "Con gli occhi chiusi" di Francesca Archibugi, decide di abbandonare l'immagine della ragazza procace e sensuale, e di dedicarsi maggiormente alle serie TV.Dopo "Albergo Roma" (1996), abbandona infatti il cinema per dedicarsi al teatro e alla televisione, recitando in numerose miniserie e film TV.Nelle ultime stagioni televisive, ha partecipato alla "Buona Domenica" di Maurizio Costanzo su Canale 5, mentre su Raidue a Mezzogiorno in famiglia e alla quinta edizione del reality show L'Isola dei famosi.FilmografiaAltri progettiCollegamenti esterniAttori italiani|Caprioglio, DeboraPersonaggi televisivi italianiL'isola dei famosi|Caprioglio, DeboraDebora Caprioglio
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http://it.wikipedia.org/wiki/Jonny_Evans
Jonny Evans.CarrieraClubEvans Viene scoperto all'età di 16 quando giocava nel Greenisland FC, lo stesso club dove hanno giocato suo fratello Corry, e il compagno di squadra Cathcart.Nel dicembre 2006, Dopo una breve parentesi all'Anversa con cui realizza 2 gol in 14 partite, passa in prestito insieme al compagno Simpson al Sunderland dove conclude la stagione con 18 e 1 gol.Nella stagione successiva ritorna, sempre in prestito, al Sunderland. Finisce la stagione con 15 presenze senza alcun gol.Passato al Manchester United, ha fatto il suo esordio con la maglia rossa il 26 settembre 2007 contro il Coventry City nella Coppa di Lega. Per l'esordio in campionato bisogna aspettare fino al 21 Settembre dell'anno successivo nel pareggio per 1-1 contro il Chelsea. Sempre nella stessa stagione riesce, anche grazie ai ripetuti infortuni degli altri difensori, a collezionare ben 37 presenze.Nel dicembre 2007 il giocatore viene accusato di stupro dalla polizia inglese. Infatti una 26enne inglese avrebbe accusato Evans di averla stuprata durante il festino natalizio organizzato dal suo compagno di squadra Rio Ferdinand, festino che era oscuro alla dirigenza del Manchester United. Il ragazzo è stato poi rilasciato sotto cauzione dopo 16 ore di fermo.NazionaleEvans fa il suo debutto in Nazionale nel settembre 2006, nella vittoria per 3-2 contro la Spagna.PalmarèsCollegamenti esterniNoteCalciatori nordirlandesiJonny Evans
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ritorno_al_futuro_-_Parte_III
Ritorno al futuro - Parte III."'Ritorno al futuro - Parte III"' è un film del 1990 diretto da Robert Zemeckis, terzo ed ultimo episodio di una trilogia di grande successo.TramaIl 17enne Marty McFly (Michael J. Fox) è rimasto nuovamente intrappolato nel 1955. Il suo amico Doc (Christopher Lloyd), infatti, nella notte del 12 novembre 1955, è stato catapultato insieme alla macchina del tempo nel 1885 dalla scarica di un fulmine. Costretto a chiedere nuovamente aiuto al "giovane" Doc, Marty scopre, nel recuperare la DeLorean nascosta dal Doc del 1885 nel vecchio cimitero abbandonato dei "pistoleros mancati", che Doc verrà ucciso dal pistolero Buford "Cane Pazzo" Tannen (Thomas F. Wilson), bisnonno di Biff Tannen del 1985, per un debito di 80 dollari.Deciso a salvare l'amico, Marty parte per il vecchio West: lì, sotto il nome di Clint Eastwood, farà conoscenza con i suoi avi, tra i quali il neonato bisnonno William (il primo McFly nato in America) e il trisavolo Seamus McFly. Non appena trova Doc, lo informa di tutto, ma purtroppo per poter tornare al futuro devono prima trovare un modo per far raggiungere alla DeLorean le 88 miglia orarie necessarie, dal momento che la macchina del tempo è rimasta senza benzina (a causa di un dosso preso sullo sterrato mentre scappava dai pellerossa, che ha bucato il serbatoio). Per caso arrivano all'idea di spingerla con una locomotiva a vapore. Il macchinista del treno spiega loro che per far correre una locomotiva dell'epoca a circa 90 miglia all'ora, è necessario che vi sia un tracciato dritto e con la giusta inclinazione, che la locomotiva non traini alcun vagone e che la caldaia sia calda a sufficienza. Nel mettere a punto il piano arrivano a salvare un carro dalla caduta in un burrone. Tale carro è manovrato da una maestrina di nome Clara Clayton (Mary Steenburgen). A prima vista Doc s'innamora di lei, tanto da decidere in un primo momento di rinunciare a tornare nel 1985. Quando Marty riesce a convincere nuovamente Doc a partire, ricordandogli che la sua morte poteva ancora essere nel suo futuro prossimo, Doc, dovendo dare spiegazioni a Clara, prova a convincerla dei viaggi nel tempo, ma ottiene solo una dolorosa rottura del loro amore.Arriva il giorno del viaggio: dopo la sfida a duello tra Marty e l'arrogante Buford (vinta da Marty grazie ad una furbizia), i due protagonisti mettono in atto il piano per dirottare la locomotiva, ma succede un imprevisto: Clara ha scoperto il loro piano e li raggiunge. Saltata sulla locomotiva in movimento il suo vestito resta impigliato e lei rischia la morte.A questo punto Doc, per salvarla, deve rinunciare a salire sulla DeLorean e quindi a tornare nel 1985. Al contrario Marty torna al futuro come previsto (27 ottobre 1985, alle 11 del mattino), con la DeLorean lanciata sui binari dell'odierno ponte sul burrone. Pochi secondi dopo, il passaggio di un treno su quegli stessi binari distrugge la DeLorean. Il destino quindi ha esaudito il desiderio che Doc aveva fin dal ritorno dal 2015. Marty però è triste perché in questo modo pensa che Doc non potrà mai più tornare. Ma mentre è intento a guardare i resti della macchina con Jennifer (alla quale nel frattempo ha raccontato tutta la verità), da un lampo di luce appare una incredibile "locomotiva del tempo", dalla quale esce proprio Doc, che nel frattempo si è sposato con Clara e dalla quale ha avuto due figli, Giulio e Verne. Doc è tornato a salutare Marty per l'ultima volta, e gli consegna un regalo, un quadretto con la foto accanto all'orologio di Hill Valley del 1885, che lui e Doc avevano fatto assieme...Il film si chiude con quella che può essere definita la morale della trilogia (ma soprattutto del terzo episodio, in cui si vede un totale cambiamento dei comportamenti di Marty), cioè la frase di commiato di Doc a Marty e Jennifer: "Il vostro futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno. Il vostro futuro è come ve lo creerete, perciò createvelo buono, tutti e due!".AmbientazioniIl film è stato in parte girato nei sobborghi di Los Angeles, e in parte nel nord della California; più precisamente:CuriositàIn conseguenza di ciò, nei titoli di coda è rimasto indicato tra i personaggi Marty Jr., che però compare nel secondo episodio.RiferimentiErrori ed incongruenzeAltri progettiVoci correlateCollegamenti esterniFilm commedia fantascientificaFilm steampunkFilm sui viaggi nel tempoRitorno al futuro| 3Back to the Future Part III
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http://www.glamourage.it/consigli-per-un-sorriso-perfetto.htm
04/09/2010Quando si aspetta un bambino e subito dopo il parto, causa l´aumento di peso, l´allattamento ed altri fattori, si va incontro ad un deterioramento della zona del seno, a meno che non ci si prenda cura di questa parte così delicata utilizzando qualche p...31/08/2010In questi anni di crisi economica, se è sempre più difficile pensare di potersi affidare alla chirurgia estetica per rimettersi in forma, il benessere passa sempre più per le Spa, i centri benessere che offrono tantissimi trattamenti diversi per curare il corpo...
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http://it.wikipedia.org/wiki/Horsaset
Horsaset.Horsaset'" (anche Harsiese A, Harsiesis, Horsiese) fu sovrano dell'Alto Egitto durante il regno di Osorkon II sovrano della XXII dinastiaBiografiaLa figura di Horsaset, il cui nome compare più volte nella lista dei Primi Profeti di Amon, è stata interpretata in modo diverso da vari studiosi.Secondo l'egittologo Kenneth Kitchen il sovrano dell'Alto Egitto (Horsaset A) e ed il "Primo Profeta di Amon", Horsaset B sono da identificare come una sola persona mentre gli esiti di una ricerca, pubblicata nel 1995, da Karl Jansen-Winkeln distinguono nettamente tra le due figure.Secondo Jansen-Winkeln Horsaset A fu un semplice sacerdote di Amon, del tempio di Karnak, che approfittando dalla situazione di debolezza del potere reale esercitato da Tanis nel delta del Nilo, si attribuì rango e titolatura regali governando per alcuni anni l'Alto Egitto.Come prova delle sue affermazioni Jansen-Winkeln riporta che in nessuna iscrizione questo sovrano afferma di essere anche "Primo Profeta di Amon".Horsaset potrebbe essersi attribuito rango regale prima dell'anno 4 del regno di Osorkon II che non avrebbe recuperato la sua influenza sulle regioni del sud prima del dodicesimo anno del suo regno.È possibile che l'ascesa di Horsaset sia iniziata quando sul trono di Tanis sedeva ancora Takelot I, dando inizio inizio ad una contesa in cui il clero di Tebe scelse di non schierarsi, infatti, nelle registrazioni del livello del Nilo riportate sul nilometro di Karnak durante i pontificati di Iuwlot e Smendes III, entrambi fratelli di Takelot I, il nome del sovrano non è riportato.Horsaset venne sepolto a Medinet Habu in un sarcofago realizzato per una delle figlie di Ramses II; della sua sepoltura ci sono pervenuti solamente i vasi canopi, alcuni ushabti ed il teschio, che presenta tracce di perforazione dovute a a un'operazione di trapanazione o ad una ferita.TitolaturacronologiaNoteCollegamenti esterniSovrani egizi del terzo periodo intermedioHarsiese A
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http://www.webmasterpoint.org/news/Exp-tutto-il-mondo-in-mostra-L-Italia-sponsor-della-vita-slow_p12457.html
Non dev'essere piacevole, dopo aver speso 350 miliardi di yen per la più grande esposizione mai dedicata alla natura e alla sua saggezza, essere scaricati dal WWF per aver cancellato un pezzo di foresta, con l'ineccepibile motivazione che "il modo migliore per difendere la saggezza della natura è quello di lasciarla in pace".Ma ormai è fatta, e anche se la solenne promessa di ripiantare tutti i 30 mila pini tagliati nei boschi di Aichi non è bastata a riconquistare la fiducia degli ecologisti, il Giappone del positivismo tecnologico e dell'hi-tech illuminato rilancia la sua scommessa sulla sostenibilità del progresso, schierando bus che non inquinano e treni che non fanno rumore sulla rotta di un futuro che è già presente, e sul quale si può già salire (naturalmente pagando il biglietto: 500 yen, sola andata).La sfida alla contraddizione dell'ecologismo industriale è la chiave per capire l'Expo 2005 - la prima esposizione universale del terzo millennio - che sua maestà l'imperatore inaugurerà il 25 marzo e che ieri, per la prima volta, è stata mostrata ai giornalisti di tutto il mondo. Sotto la carezza tagliente di un vento gelido, e tra gli instancabili inchini di tremila hostess che ripetevano "benvenuto" a tutti i 40 mila ospiti di questa anteprima a porte chiuse, i cancelli dei padiglioni di 125 paesi si sono finalmente aperti alla curiosità del mondo, 35 anni dopo l'epocale Expo di Osaka 1970.Da quello degli Stati Uniti - in maestosa solitudine, in fondo al viale delle Americhe - è uscito un silenzio glaciale sul tema stabilito dai giapponesi. Nella patria del protocollo di Kyoto sulle emissioni nocive - mai accettato da Washington - gli americani hanno elegantemente glissato, mandando in scena Benjamin Franklin col suo parafulmine in versione disneyana ed esponendo orgogliosamente il gemello del robot inviato su Marte.Ma nel suo messaggio ai visitatori, George W. Bush non ha fatto neanche un cenno all'inquinamento o all'ecologia ed è riuscito a non usare neanche una volta la parola "natura". L'esatto contrario dei francesi, che hanno preso molto sul serio l'invito dei giapponesi e hanno usato un maxischermo alto 10 metri per denunciare le colpe dell'uomo verso il pianeta Terra, mostrando petroliere in fiamme e montagne di rifiuti tossici e ricordandoci che tra un quarto di secolo le automobili saranno quattro volte più numerose di quelle di oggi.In mezzo, con astuta saggezza, i giapponesi, che hanno messo in campo i motori a idrogeno della Toyota, dai quali esce solo vapore acqueo, e un plotone di robot che sanno suonare la tromba, spazzare il cortile o badare ai bambini, accompagnando il volto della tecnologia amica del futuro con l'impegno a custodire il passato: ecco perché stavolta il vero simbolo di questa Expo giapponese non è un prodigio della tecnologia ma una meraviglia di 18 mila anni fa, il mammuth trovato in Siberia due anni fa e "ricostruito" dalle zanne alla coda perché si mostrasse ai visitatori senza lasciare nulla all'immaginazione.L'altra star dell'Expo, invece, è custodita nel padiglione italiano: è il "Satiro danzante" ripescato a Mazara del Vallo, un capolavoro di 2300 anni fa che prima ancora di arrivare a Nagoya ha messo in fila 80 mila giapponesi a Tokyo. Custodito in una sfera di vetroresina, avvolto in un gioco di luci che gli regalano il movimento della danza, accompagnato dalle musiche dedicategli da Franco Battiato, presentato da Stefano Monti (il regista che mise in scena l'Aida nello stadio di Seul), il satiro è diventato qui il testimonial di quell'"arte del vivere" che i giapponesi ci invidiano, e che viene rappresentata nello spazio tricolore con il saggio equilibrio delle città medievali, con i piaceri della tavola e con il gusto del "made in Italy", in uno scenario spettacolare dominato dal più classico degli elementi naturali, l'acqua, capace di unire con dolcezza un ulivo millenario arrivato dalle campagne pugliesi, un arditissimo abito di Roberto Capucci e l'high-tech mozzafiato di un robottino che muove come un ragno per raggiungere - dopo i terremoti - i superstiti sotto le macerie (un gioiello di tecnologia che un geniale italiano, Michele Guarnieri, vende al governo giapponese al modico prezzo di 500 mila euro al pezzo)."Abbiamo voluto dimostrare ai giapponesi - spiega il commissario generale per l'Expo 2005, Umberto Donati - che per godersi la vita non è necessario correre, che i piaceri quotidiani nascono dall'arte di apprezzare le piccole cose, rispettando i tempi della natura: slow food, slow cities, slow life".Anche gli spagnoli hanno voluto portare qui le radici della loro cultura, e dunque hanno messo su un palco il Don Chisciotte tradotto in tutte le lingue. Poi hanno puntato nientemeno che sul calcio, esponendo in una vetrina tutte le coppe europee vinte dal Real Madrid e dal Barcellona (qualcuno, maliziosamente, ha notato che non c'era nessuna coppa del mondo).I tedeschi si sono affidati alla realtà virtuale per condurre i visitatori - sei alla volta, non di più - nel futuro della bio-energia, gli inglesi hanno portato l'arte dei loro scultori in un grande giardino fiorito, i russi hanno messo in vetrina l'ambra del Baltico e le tute degli astronauti, mentre i cambogiani hanno esposto le rovine del tempio di Angkor Wat, però di cartapesta.Trovare un filo conduttore per questo caleidoscopio di spot sarà impossibile anche per il più volenteroso dei visitatori. Ma stavolta, dopo il flop dell'Expo di Hannover che registrò solo un quarto dei visitatori messi in preventivo, gli organizzatori non vogliono convincere nessuno: si accontenterebbero volentieri di stupire i giapponesi, purché siano tanti.
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http://mylifetv.it/100-mg-voltaren(diclofenac).html
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http://it.wikipedia.org/wiki/Cardinale_inaccessibile
Cardinale inaccessibile.In teoria degli insiemi, un numero cardinale [Formula 1] si dice inaccessibile se:Questi requisiti sono soddisfatti da [Formula 8]: l'unione di finiti insiemi finiti è sempre un insieme finito, così come l'insieme potenza di un insieme finito è sempre finito.Però oltre [Formula 8] non si conosce nessun cardinale che soddisfi questi requisiti. Anzi, si può dire di più.Si può infatti dimostrare che se esistesse un qualsiasi cardinale inaccessibile [Formula 10] maggiore di [Formula 8], allora [Formula 12] sarebbe un buon modello per la ZF, dove [Formula 13] è l'[Formula 14]-esimo elemento della gerarchia di Von Neumann; dimostrare che un tale cardinale inaccessibile esiste equivarrebbe a dimostrare che esiste un modello per la ZF, ovvero a dimostrare la coerenza di ZF.D'altronde, il secondo teorema di incompletezza di Gödel stabilisce che la coerenza di ZF non può essere dimostrata all'interno della ZF stessa; da ciò deriva che l'esistenza di un cardinale inaccessibile maggiore di [Formula 8] non è decidibile all'interno della ZF (su cui si basa la costruzione formale di tutta la matematica moderna).Teoria degli insiemi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sword_Beach
Sword Beach.Sword Beach'" è stato il nome in codice alleato di una delle cinque spiagge in cui avvenne lo sbarco in Normandia, all'interno dell'Operazione Overlord il 6 giugno 1944. La spiaggia di Sword, che era la più orientale delle cinque, si estendeva per 8 km, da Ouistreham a Saint-Aubin-sur-Mer, a 15 km da Caen. La spiagga di sbarco era suddivisa in quattro zone denominate "Oboe", "Peter", "Queen" e "Roger" (andando da ovest a est).La spiaggia fu assegnata ai reparti britannici e in particolare alla terza divisione britannica di fanteria e alla 27-ma brigata corazzata. Tra le forze sbarcate vi fu un piccolo gruppo (177 uomini) delle "forze francesi libere", comandato da Philippe Kieffer.La resistenza tedesca fu debole. Alla fine della giornata le forze sbarcate ammontavano a 28.845 uomini e le perdite erano state solo 630. All'inizio del giorno successivo le truppe sbarcate si congiunsero con le forze canadesi sbarcate a Juno Beach. Non fu però possibile raggiungere Caen.Altri progettiSeconda guerra mondialeOperazioni del fronte occidentaleBassa NormandiaSword Beach
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http://www.webmasterpoint.org/news/news_stampa.asp?id=3207
Gli utenti di Internet che mettono in circolazione film e musica prima della loro uscita ufficiale sul mercato potrebbero rischiare 5 anni di carcere, in base ad una legge introdotta ieri da numerosi senatori statunitensi.Anche la registrazione clandestina di pellicole proiettate nei cinema sarà dichiarata illegale dal provvedimento, sponsorizzato dalla senatrice democratica della California Dianne Feinsteine e dal senatore repubblicano del Texas John Cornyn.La legge prende le mosse da queste due attività che, durante gli anni passati, hanno mandato in tilt le uscite programmate dei film nelle sale e le spese di produzione per un totale di 3 miliardi di dollari all'anno in termini di perdite nelle vendite, secondo i sostenitori del provvedimento.Entrambe le pratiche diventeranno quindi reati in base alla nuova legge, che prevede un massimo di 5 anni di carcere per i trasgressori e multe in denaro.La registrazione non autorizzata di film nei cinema è già un crimine in quattro stati e nel distretto di Columbia, ma è legale negli altri stati.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Uomo_Talpa
Hans Uomo Talpa.(in italiano tradotto come Hans Uomo Talpa'") è un personaggio minore della serie animata "I Simpson". È un signore di 31 anni compiuti (in un episodio dei primi anni novanta, sulla sua carta d'identità risulta essere nato il 2 agosto del 1961 e durante la serie il suo anno di nascita venne modificato per mantenere sempre la stessa età) rovinato dall'alcool, infatti gli si danno tranquillamente 90 anni. È chiamato Uomo Talpa perché indossa i classici occhiali a fondo di bicchiere (che un giorno di pieno sole gli fecero prendere fuoco) che comunque non migliorano particolarmente la sua vista malridotta.Carattere e abbigliamentoDi solito veste in pantaloni verdi, camicia bianca e cravatta azzurra o senape. Usa il bastone da passeggio.È una persona molto educata e composta. È solitamente vittima di angherie e soprusi da parte di tutti, anche a causa della sua bassezza e della sua scarsa forza fisica. Il suo indirizzo di casa è "320 Oak Grove, Springfield, USA 90701" (in realtà il codice 90701 viene usato dalla città di Artesia, in California).Per vivere sembra affrontare molti tipi di lavori differenti, e spesso compare in gag umilianti o che comportano incidenti. Può essere definito una vittima per eccellenza: finisce spesso per subire morti atroci solo per essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e non avere agilità e prontezza per evitare i pericoli (e.g.: quando cade in un tombino e viene divorato da dei coccodrilli, o quando viene "inglobato" da una strana entità guardiana al posto di Marge mentre questi tenta di fuggire dalla "fattoria" dei "Movimentariani" in una parodia della serie "Il prigioniero)".Apparizioni nelle serie animateLo troviamo infatti nelle avventure dei Simpson in alcune situazioni comiche e paradossali:Voci correlatePersonaggi de I SimpsonHans Moleman
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http://www.webmasterpoint.org/news/news_stampa.asp?id=1274
Nome in codice iLoo, qualcosa come e-gabinetto, ma forse è più riuscito l'acronimo WWW.C.Il primo gabinetto mobile con accesso a Internet sarà inaugurato quest'estate in Gran Bretagna. Il progetto è stato ideato dal ramo Internet della Microsoft, Msn, che lo sperimenterà in alcuni festival musicali estivi.«Internet fa ormai totalmente parte della vita quotidiana edè naturale che il prossimo passo sia il surf cibernetico nel gabinetto», ha dichiarato il direttore del marketing della Msn, Tracy Blacher.Il gabinetto mobile sarà dotato di una tastiera senza cavo, di uno schermo al plasma e di un sistema di accesso aInternet a banda larga.Non mancano 6 diffusori acustici, e già si parla di accordi con produttori di carta igienica per stamparci sopra una guida ai siti web.OLTRE IL GADGET - Superato lo shock, grandi analisti di telecomunicazione hanno immediatamente individuato nell'iniziativa un'ulteriore espansione delle tecnologie Microsoft verso nuovi mercati.Nel 2001, la Msn ha per esempio installato una panchina con accesso a Internet in un parco nel Suffolk, nell'est dell'Inghilterra.Durante una presentazione ai giornalisti il portavoce di MSN Inghilterra Matthew Whittingham ha risposto a tutte le inevitabili domande.E se la gente si attarda per navigare? Beh, chi è in coda potrà comunque controllare la propria e-mail con altre tastiere. E se qualcuno vuole rubarsela? Ogni toilette avrà una guardia del corpo.